Mestieri d'arte e design 12

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Musei segreti

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Scrivere di musei ultimamente significa quasi sempre intrattenere sulla questione del ruolo che tali istituzioni devono o possono giocare nella società contemporanea. Non sono qui a disquisire sulla crisi della cultura globalizzata che intellettuali della levatura di un Jean Clair hanno, con buona dose di indignazione critica, esaustivamente argomentato. A me preme soffermarmi su pochi tratti che incorniciano significato e vocazione di due iniziative culturali importanti, felice esempio, per ora, di sinergia tra soggetti privati, enti pubblici e fondazioni bancarie. Ad accumunarli, non solo un patrimonio ceramico di eccellenza, ma una prossimità storico-geografica che sancisce di fatto un unicum. Sia chiaro, il nuovo Museo della ceramica di Savona e quello di Mondovì hanno genesi, statuti, dinamiche, gestioni, patrimoni, dimensioni e orizzonti autonomi e differenti; tuttavia, affondano le loro radici in un territorio che, se pur diviso dall’Appennino, nei secoli ha condiviso destini artistici, culturali e socioproduttivi. I due soggetti mettono poi a fattor comune alcuni presupposti di governance culturale e, non a caso, sono adesso congiunti (con Albissola Marina e Albisola Superiore) da un progetto di valorizzazione a rete titolato «La terra di mezzo. La via della ceramica tra Liguria e Piemonte». Proviamo a farne due veloci ritratti prendendo a prestito le profilazioni ufficiali. Savona: due palazzi, un percorso unico. Nel cuore del centro storico, a due passi dalla Cattedrale dell’Assunta e dalla Cappella Sistina. Si comincia da Palazzo Gavotti, attraverso la collezione della Pinacoteca civica e le opere contemporanee della Fondazione Milena Milani. La visita prosegue nello straordinario Palazzo del Monte di Pietà, con il Museo della ceramica. Quattro piani di

storia e un allestimento innovativo, per un viaggio affascinante tra epoche e stili. Dal Rinascimento al ’900, dal Futurismo fino al design contemporaneo, più di mille opere per testimoniare il legame profondo di una tradizione con il suo territorio. Alle raccolte di proprietà della Civica pinacoteca, come l’elegante vaseria dell’antico Ospedale San Paolo e la donazione del principe Boncompagni Ludovisi, si aggiungono le prestigiose collezioni acquistate nel tempo dalla Fondazione Antonio De Mari. Tra queste opere si annoverano i vasi dell’antica farmacia Cavanna di Genova, i tesori della collezione Bixio e, per la scultura moderna, la Nena e la Maternità di Arturo Martini. Sul fronte del contemporaneo, troviamo i prototipi realizzati dai più grandi artisti e designer internazionali per le Edizioni Attese, nell’ambito delle Biennali della ceramica nell’arte contemporanea. La visita si completa con originali strumenti multimediali tra cui eccelle l’originale quadrisfera, struttura che permette di assistere a una narrazione suggestiva della storia e degli sviluppi della ceramica ligure (www.museodellaceramica.savona.it). Mondovì: lo splendido museo è distribuito su quattro piani e 20 sale nella prestigiosa e suggestiva cornice del Palazzo Fauzone di Germagnano. Una autorevole cornice settecentesca, ricca di affreschi, stucchi, tappezzerie e specchiere sapientemente restaurati, che si apre da un lato sulla medievale piazza Maggiore in rione Piazza, di fronte alla chiostra delle Alpi Marittime, dall’altro verso i dolci declivi delle Langhe. Vi hanno a vario titolo contribuito il ministero per i Beni culturali, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico del Piemonte, nonché le Fondazioni delle Casse di rispar-

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