PROGETTI E TERRITORI di Gabriella Sacchi
Il Marchese di Ibañez è seduto
da alcuni anni all’esterno della fabbrica di porcellane di Sargadelos, piccolo paese della provincia galiziana di Lugo, nella parte nord occidentale della Spagna. Il Marchese ha lo sguardo assorto, come se stesse meditando, in attesa di scrivere con la sua penna d’oca. Nulla lo distrae: è indifferente alla folla di auto e di persone che vengono a visitare la fabbrica; non concede un sorriso a quelli che si fanno fotografare con lui, per portare a casa un ricordo. Neppure la pioggia galiziana, che gli scorre addosso per buona parte dell’anno, scalfisce la sua imperturbabilità. Sembra che il Marchese sappia molto bene qual è il compito che gli è stato assegnato: testimoniare il legame tra il passato e il presente, ribadire, con la sua immagine, che la storia e la memoria sono importanti come il presente ed il futuro. Passato e presente, d’altronde, sono due poli a cui non si può fare a meno di riferirsi parlando di Sargadelos. L’attuale Sargadelos è preceduta, storicamente, da importanti esperienze nel campo della
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La porcellana di Sargadelos
Passato e presente del Gruppo Sargadelos, che dal 1804 in Galizia produce originali porcellane dalla forte connotazione segnica, nell’esperienza di una ceramista italiana.
lavorazione e della progettazione ceramica. Dal 1804 al 1875 nella località di Sargadelos era stata attiva la fabbrica di porcellana fondata da Antonio Raymundo Ibañez, quel “Marchese di Sargadelos” che oggi, in forma di scultura ceramica, opera dell’argentina Vilma Villaverde, accoglie fuori dalla fabbrica maestranze e visitatori. Attualmente quella fabbrica viene giudicata come una delle prime imprese capitalistiche industriali della Spagna, perchè aveva abbandonato i modi di lavorazione tradizionali a favore della produzione in serie. L’esperienza di Sargadelos