Artigianato 54

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PROGETTI E TERRITORI di Elena Arrò Ceriani

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a tradizione dei mestieri artigiani scopre a Saluzzo un’autentica vocazione autonoma e imprenditoriale agli inizi del secolo scorso, grazie all’attività del faentino Amleto Bertoni (1875-1967) che crea i presupposti per il suo sviluppo manageriale. Le attività saluzzesi si specializzano nella raccolta antiquariale, nel restauro e nella “ricostruzione” del mobile in stile ed il laboratorio Bertoni si trasfoma, in breve tempo, in ciclo produttivo autosufficiente cui partecipano falegnami, ebanisti, doratori, laccatori e tappezzieri, consentendo al lavoro più complesso di essere interamente compiuto all’interno della bottega. L’attuale quadro delle imprese artigiane di lavorazione artistica, dedite esclusivamente alla doratura, laccatura, scultura, intarsi, non forma tuttavia un comparto omogeneo e forte sostenuto da un’idea comune ed organica di promozione di mercato. L’assenza di una “scuola saluzzese”, connotata da una precisa identità nei mestieri d’arte, rappresenta un problema non risolto e conferma la necessità, sempre più urgente, di porre un argine ad una caduta che investe non solo gli aspetti economici del settore, ma la sua tensione creativa. Ciò nonostante, varie strategie di sviluppo sono state promosse da parte dell’Ente Mostre e dall’amministrazione comunale per ridurre il divario tra la bottega artigiana e la scuola, tra il pubblico e i prodotti dell’arte e tra l’eccellenza della produzione e la capacità di rispondere alle complesse esigenze del mercato. Passi concreti in tale direzione sono state le esperienze di artigiani e di progettisti con

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Il legno di Saluzzo

Dall’antiquariato al restauro dalla ricostruzione del mobile in stile fino alle nuove proposte progettuali l’attività degli ebanisti del territorio di Saluzzo


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