Artigianato 52

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STORIA di Rossana Bossaglia

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oiché lo stile Liberty è l’immagine della nuova borghesia imprenditoriale che si afferma con rapida energia a fine ’800, è ovvio che per quanto riguarda l’architettura esso si concentri in interi quartieri o, per meglio dire, promuova l’edificazione di nuovi quartieri moderni, periferici rispetto al centro storico, ma studiati in ampiezza di respiro perché consentano rapidi rapporti con il fulcro della città. Stiamo parlando di quartieri residenziali, destinati ad abitazioni private e, nella maggior parte dei casi, privi di strutture commerciali: anche i negozi pensati per una clientela ricca e colta sono situati altrove, in luoghi centrali o di specifica fisionomia. Quanto si è venuto ora precisando riguarda non soltanto la situazione milanese, e neppure soltanto quella italiana: il modernismo, che si presenta con caratterizzazioni distinte ma con una fisionomia comune in tutta Europa, è ovunque simbolo della classe sociale di cui stiamo trattando e delle sue aspirazioni. Si può dire però che la posizione ambientale di Milano, la larghezza dei suoi spazi e l’andamento senza intrusioni delle sue strade dal centro verso le zone periferiche, hanno consentito lo sviluppo di interi quartieri moderni, ampli e utilizzabili secondo criteri urbanistici coerenti; d’altra parte proprio l’applicazione dei nuovi progetti urbanistici ha consentito a Milano l’utilizzo organico di varie zone della città. Questa situazione e l’entusiasmo dei committenti, per quello che nel linguaggio elegante veniva definito “stile floreale”, incentivò dunque il rapido

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“Il Liberty a Milano”

In occasione del centesimo anniversario dell’inaugurazione di Palazzo Castiglioni la Provincia di Milano ha promosso la mostra curata da Rossana Bossaglia e Valerio Terraroli


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