Fuorigrotta - Mostra d'Oltremare

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Rino Vellecco

Fuorigrotta Vincenzo Montella

Mostra d’Oltremare


Rino Vellecco è napoletano e a Napoli vive e lavora, operatore visivo, ricercatore, le sue combinazioni: spazio-esserci-coscienza; autenticità antropologica e sociologica, investigata direttamente, tra presente e radici, il fare nel farsi, senza indulgenze, concessioni, il tutto organico all’emozione psichica e alla vicenda mentale come nella realtà documentata, patrimonio di tutti, viaggi diretti, scelte significative, filmati, video, reportage, documentazioni etnico scientifiche… Angelo Calabrese

Fuorigrotta Sull’itinerario della nuova pista ciclabile Fuorigrotta si svolge come un libro illustrato. Monumenti, scritte, murales, lampioni e palme ormai disseccate raccontano di una vita che ha completamente abbandonato la retorica che era alla base della fondazione del quartiere. La quotidianità si sviluppa come un’ erba infestante e ridisegna gli spazi in funzione delle necessità della gente che li abita.























Vincenzo Montella, Nasce a Benevento il 14/7/’52 Laureato in medicina, specialista in psichiatria, psicoterapeuta Laureato in filosofia Ha studiato fotografia presso il Toscana Photographic Workshop avendo tra gli insegnanti William Allard, Michael Yamashita, Machiel Botman, Alex Webb, Jeff Jacobson, Arkady Llove, Sarah Moon, Jim Megargee, Carol Dragon. Ha al suo attivo numerosissime esposizioni in Italia, Europa, Nord e Sud America. Sue opere sono presenti presso: “Museo Caracas”, Caracas, Venezuela; Universitad Nacional Experimental, Simon Rodriguez, Caracas, Venezuela; ITER, Caracas, Venezuela; Università Pontificia Salesiana, Roma; Ambasciata del Venezuela in Svezia, Stoccolma, Svezia. Mostra d’Oltremare La mostra d’oltremare fu allestita nel 1937 ed era una specie di parco a tema sulle colonie italiane in Africa. Fu realizzata a Napoli perché, per la sua centralità nel mediterraneo, appariva come la città più adatta ad accogliere queste influenze africane. Sembra che dopo tanti anni per chi viene dall’Africa sia ancora così. Mi dicono che Asmara abbia conservato architetture come quelle che troviamo nella mostra d’oltremare e che quindi la rappresentazione dell’atmosfera coloniale non fosse poi superficiale. Oggi ci sono scrittori italiani d’origine africana come Igiaba Scego o Brhan Tesfay che hanno scritto in maniera drammatica del colonialismo ma soprattutto dell’adattarsi alla vita nella nostra nazione. Una madre cattiva che insieme terrorizza ma è indispensabile. La mostra ha avuto periodi d’abbandono e di ripresa. Oggi comunque è di nuovo affollata da gente che non si rende conto di vivere in un’utopia africana. Vincenzo Montella






























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