Speleologia n. 64 - giugno 2011

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Notizie italiane LIGURIA Grotta dell’Arcangelo. Indagine Speleo-Archeologica Tra il 2008 e il 2009 la sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e il Museo Archeologico del Finale hanno effettuato una serie di indagini preliminari, con recupero di reperti archeologici, presso la Grotta dell’Arcangelo. L’intervento, concordato con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria (funzionario responsabile dott. Angiolo Del Lucchese), è stato attuato Reperti archeologici. (Disegni e foto S. Morderglia, A. De Pascale)

in seguito ad una segnalazione da parte di alcuni speleologi che, entrati nella cavità, avevano notato dei reperti in superficie. La Grotta dell’Arcangelo si apre in parete nella valle del Torrente Sciusa, in una falesia fossile sottostante la Rocca degli Uccelli, nel comune di Vezzi Portio (SV), a 6 Km da Finale Ligure. La grotta è costituita da un unico ambiente, lungo ca. 15 metri e largo ca. 4 metri, con una volta alta ca. 3 metri ed è con orientamento a NW; si sviluppa nella formazione geologica miocenica (20-5 M.A.) detta comunemente Pietra di Finale. Si tratta di una roccia carbonatica sedimentaria di origine marina, formata prevalentemente da calcari bioclastici a cemento calcitico (per il 90% composta da frammenti di conchiglie). La particolarità dell’accesso alla grotta, situata ad un’altezza di 40 metri e raggiungibile solo tramite risalita su corda, ha necessariamente condizionato l’attività di ricerca. Nella settimana precedente all’impianto del cantiere, alcuni speleologi hanno attrezzato l’armo mediante una calata dalla sommità della Rocca degli Uccelli, sino all’imbocco della cavità; da qui, passando per una cengia esposta, si è attrezzata un’ulteriore calata di

Ingresso della Grotta dell’Arcangelo. (Foto E. Massa)

circa 40 metri, completamente nel vuoto, sino alla base della falesia, adibita a corda di servizio ed accesso al cantiere. I materiali ceramici finora rinvenuti in superficie e nelle buche recenti sembrano indicare la presenza di un unico orizzonte culturale, da riferire al Neolitico medio (Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata). La Grotta dell’Arcangelo al momento rappresenta un unicum nel panorama dell’archeologia preistorica ligure, poiché è raggiungibile esclusivamente con l’ausilio di tecniche di progressione su corda. La collaborazione con gli speleologi sembra configurarsi come il primo intervento di un gruppo intenzionato a sviluppare nuovi progetti congiunti

Grotta dell’Arcangelo (1778 Li/Sv) Sviluppo spaziale 21 m; Dislivello tot. + 4,5 m Coord. UTM ED50 Long.: 448501 Lat.: 4895490 Rilievo a cura di: Stefano Basso, Alessandro Maifredi, Enrico Massa, Diego Medioli, Elena Quaglia, Sergio Ascheri.

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