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PORCELLUM Maroni apre al referendum: «Impressionato dal numero delle firme»

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 96 Domenica 2 ottobre 2011 0,80 Euro

CONCERTI Alla scoperta dei club De Gregori fa doppia tappa all’Fbi

EX VETRERIA Gli chef ai fornelli una festa di cucina e di solidarietà

Francesca Cardia a pagina 21

Michele Salis a pagina 22

SVENDITA Tirrenia ai privati parte l’indagine di Bruxelles n Il commissario europeo Joaquin Almunia propone l’apertura di un’indagine sulla cessione della ex compagnia di bandiera alla Cin degli armatori napoletani Onorato, Aponte e Grimaldi: operazione poco trasparente. È la prima conseguenza della segnalazione spedita in Europa dalla Regione sarda per fare luce sulla vendita da 380 milioni e sui rischi per la concorrenza nei collegamenti da e per

SPORT

l’Isola. Cappellacci, nei giorni scorsi a Copenaghen, ha incontrato la direzione generale dell’Ue per i trasporti marittimi e ha annunciato un vertice con il commissario per la Concorrenza. Si riapre così la battaglia dei mari. Giacomo Bassi alle pagine 2-3

IN SPIAGGIA .

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Cagliari Contro il Lecce servono i gol Larrivey pronto n I rossoblù sfidano i salentini sempre perdenti al Via del Mare. In attacco Larrivey rileva Nenè. Ficcadenti: «Bisogna essere continui per tutti i 90’ di gioco». Saba e Salis alle pagine 16-17

CRONACHE

Al Poetto solo cantieri e il Comune è in ritardo sul Pul Di dodici chioschi sono rimasti solo gli scheletri di cemento armato, gli altri per ora resistono, ma la permanenza non è garantita. In spiaggia non funzionano nemmeno i bagni pubblici, il

Comune li ha chiusi in attesa del piano di utilizzo del litorale. Ma delle linee guida del Pul, strumento urbanistico che dovrebbe disegnare i servizi della spiaggia del futuro, ancora non c’è

traccia: le linee guida erano state annunciate per la prima metà di settembre. Marcello Zasso a pagina 8

UNIVERSITÀ IL RETTORE E LO STATUTO: «È COLPA DELLA GELMINI» a pagina14

In Consiglio Giro di valzer con la grana delle indennità n L’Aula vota il nuovo ufficio di presidenza, martedì tocca alle commissioni. Il Psd’Az: rinuncino alle indennità aggiuntive. Francesca Zoccheddu a pagina 6

Via Mameli Colpi di pistola dopo la rissa fuori dal locale n Nel cuore della notte sono stati sparati tre colpi di fronte al pub “La volta stellata”. È caccia a un uomo fuggito con un Suv. Manuel Scordo a pagina 12


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BATTAGLIA NAVALE

AL TAR Gli armatori contro la Saremar n Da un lato c’è la Regione contro la Cin per la vendita della Tirrenia, dall’altro lato c’è la Cin contro la Regione per la Flotta Sarda. È una sfida a colpi di carte bollate quella che si sta giocando sul mare Mediterraneo. Prima della denuncia alla Ue di viale Trento, il 29 luglio era stata proprio la Compagnia Italiana di Navigazione a rispondere con un ricorso al Tribunale amministrativo regionale

della Sardegna alle critiche rivolte da Cappellacci all’operazione di privatizzazione. Un ricorso che chiedeva l’annullamento, e la conseguente dichiarazione di illiceità, delle delibere della giunta regionale con la quale si istituiva la Flotta Sarda (in capo alla Saremar) “per il servizio di collegamento marittimo per il trasporto di persone e di veicoli con la penisola”. Provvedimenti, secondo i tre armatori

che hanno costituito la Cin, che hanno fortemente danneggiato il libero mercato del trasporto marittimo a causa dei finanziamenti concessi dalla Giunta guidata da Cappellacci proprio alla Saremar. Per questo, oltre alla richiesta della cessazione del servizio da Civitavecchia a Golfo Aranci e da Vado Ligure a Porto Torres, anche la richiesta di risarcimento del danno. Da quantificare.

TIRRENIA Nuovo stop alla vendita la Ue apre un’indagine n La guerra dei mari continua. Senza sosta. Anche ora che la stagione estiva è terminata, anche ora che non ci sono più i turisti da trasportare, anche ora che la triade di armatori privati Aponte-Grimaldi-Onorato è riuscita a mettere le mani sulla Tirrenia, con la certificazione della vendita da parte dello Stato alla Cin (la Compagnia Italiana di Navigazione) per un importo complessivo di 380 milioni di euro. Ma la battaglia della Regione Sardegna, del suo presidente Ugo Cappellacci e dell’assessore ai Trasporti Christian Solinas contro gli armatori già proprietari della Moby, della Grimaldi e delle Grandi Navi Veloci, questa volta non si gioca più nel Mediterraneo ma si sposta sulla direttrice che dalla Danimarca porta al Belgio. È a Copenaghen che il governatore, nei giorni scorsi, ha incontrato il direttore generale della Ue con delega ai trasporti marittimi ed è a Bruxelles che gli uffici di viale Trento hanno presentato un corposo dossier su tutti gli aspetti della privatizzazione di Tirrenia: non solo sulle condizioni del bando, che da più parti erano già state contestate, ma anche sulle possibili posizioni di dominanza e quasi-monopolio che i tre armatori avrebbero nel mercato marittimo italiano nel caso in cui il loro acquisto dovesse essere perfezionato proprio dalla Ue, che sull’intera vicenda ha l’ultima parola. I MOTIVI DEL RICORSO E la Ue nella persona del commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, prima di dire quest’ultima parola ha deciso di studiarsi in maniera approfondita tutte le carte della trattiva e della vendita per capire se le accuse mosse e i rilievi fatti dalla Regione Sardegna sono o meno fondati. Per capire, in sostanza, se tutta la procedura si è svolta in maniera regolare e se la cessione per 380 milioni di euro ai privati è stata l’opzione più vantaggiosa per lo Stato oppure no. Un altolà che allungherà ancora i tempi della definitiva privatizzazione della compagnia e probabilmente costringerà il ministero dei Trasporti e quello del Tesoro (i due che hanno trattato la vendita) a modificare i termini del contratto. Se non addirittura, ed è quello che sperano Cappellacci e il suo entourage, a una cancellazione dell’accordo di acquisto e alla riapertura della procedura di privatizzazione. Nel ricorso presentato alla Ue, viale Trento sottolinea infatti che se la Tirrenia andasse davvero alla Cin si correrebbe il serio rischio della creazione di un cartello tra le compagnie di navigazione che operano nel Mediterraneo da e per la Sardegna, e che sono di proprietà degli stessi amatori che hanno acquistato la Tirrenia. Un “trust” che sarebbe considerato illegittimo non solo per la Regione ma anche per la Ue, che infatti ha messo in campo il commissario per la Concorrenza, lo spagnolo Almunia appunto, che mercoledì pro-

numeri 380

I milioni di euro che la Cin dovrà versare per l’acquisto del marchio Tirrenia e di 18 navi, di cui almeno cinque sarebbero, secondo la compagnia, da rottamare.

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I milioni di euro che ogni anno la Tirrenia percepisce dallo Stato come sovvenzioni per operare su tratte a bassa redditività garantite dalla convenzione sulla continuità territoriale.

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I lavoratori del gruppo Tirrenia, che secondo il contratto di vendita dovranno essere mantenuti: tra le clausole della gara c’era infatti quella della garanzia dei livelli occupazionali.

porrà ai colleghi ministri europei di aprire un’indagine approfondita per scoprire se le modalità con le quali si è svolta la trattativa prima e la vendita di Tirrenia poi, abbiano o meno scoraggiato i potenziali aquirenti, creando di fatto una distorsione del mercato e abbassando in questo modo il prezzo finale dell’operazione. Un sospetto, questo, che prima ancora di essere di Almunia era stato dei due esponenti della giunta sarda, che non per nulla all’indomani dello schiaffo dato a viale Trento con la vendita a Onorato, Grimaldi e Aponte avevano annunciato la presentazione di un ricorso proprio all’autorità europea per la Concorrenza e alla commissione. Che non solo ha visionato la denuncia con relativo dossier ma ha anche deciso di aprire l’indagine. Secondo Almunia, infatti, la procedura che ha portato alla privatizzazione della compagnia di navigazione statale, “proprio in relazione agli

IL DOSSIER Denuncia di viale Trento a Bruxelles. Almunia, commissario alla Concorrenza: operazione poco trasparente obblighi di servizio pubblico”, non solo non ha avuto la trasparenza necessaria ma addirittura ci sarebbe stata un’operazione di mascheratura di alcune condizioni dell’operazione (come ad esempio l’indicazione, nel bando, del dettaglio delle rotte sovvenzionate) tali da non assicurare che la vendita avvenisse al prezzo reale di mercato. Tradotto: gli uffici della commissione europea che si occupano di concorrenza sospettano che le offerte arrivate per l’acquisto di Tirrenia siano state meno, e di importo inferiore, rispetto a quelle che sarebbero potute giungere nel caso in cui ci fosse stata maggiore trasparenza nelle diverse fasi della trattativa.

IN PORTO Cappellacci e Solinas alla presentazione, a giugno, della Flotta Sarda: sono stati i due esponenti della Giunta a preparare il ricorso alla Ue

Perciò, mercoledì la Commissione europea, proprio sulla base della proposta di Almunia, dovrebbe dare il via libera all’apertura formale di indagine per valutare se le modalità di privatizzazione della compagnia di navigazione sono state o meno le migliori possibili per lo Stato oppure se ci sono stati passaggi che potrebbero aver avvantaggiato la Tirrenia o la Cin della triade napoletana. Oltre ai rilievi sulla sulla posizione dominante della triade sollevati da Cappellacci. Che proprio mercoledì incontrerà Almunia a Bruxelles: ufficialmente per parlare di aiuti di Stato all’indomani dell’elezione (che si è tenuta giovedì in Danimarca) del governatore a presidente della “Commissione Isole della Conferenza delle Regioni periferiche e Marittime”. Ma sarà anche l’occasione per fare il punto sulla questione Tirrenia. Un punto a favore della Sardegna. Giacomo Bassi


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WEB La polemica si sposta online sul blog di Grillo n Un lungo monologo, quindi per definizione senza alcun contraddittorio, di dieci minuti. Una tirata contro la Sardegna, contro il governatore Cappellacci, contro l’assessore Solinas. L’armatore napoletano Vincenzo Onorato ha usato il web, il blog di Beppe Grillo, per lanciare il suo j’accuse contro l’Isola. E il web si è rivoltato. L’ATTACCO DELL’ARMATORE «Questa estate - è l’esordio di Onorato - si è parlato molto del caro traghetti e questo è stato l’argomento che ha trascinato la Sardegna in una stagione di basse presenze. È vero che il prezzo dei traghetti è pressoché raddoppiato ma questo è stato determinato solo dall’aumento del caro petrolio». E ancora: «È stata la Regione a comunicare: “La Sardegna è cara!”. Questo, nella percezione dell’utenza, si è tradotto (e non ci vuole un mago in comunicazione per capirlo) in un “Non venite in Sardegna!” perché siamo cari». “Ma cosa dice signor Onorato - gli fa eco Marco P., da Cagliari - il blocco dei turisti è stato solo colpa dell’aumento del prezzo dei traghetti, che sono schizzati del 200%. E non certo per colpa del caro benzina, che ha colpito tutti noi e anche il trasporto aereo, che però non ha aumentato le tariffe”. Ma poi continua, l’armatore. E lasciata da parte la questione trust, affronta il nodo Tirrenia: «Anche lì c’è molta confusione, ci sono le idee assolutamente poco chiare. Cin - spiega l’armatore - è la società,

info SUL BLOG DI GRILLO È del 24 settembre l’intervista all’armatore napoletano Vincenzo Onorato pubblicata sul blog di Beppe Grillo.

costituita dal gruppo Grandi Navi Veloci di Aponte, dagli armatori Grimaldi e Di Napoli e da Moby, che ha acquisito Tirrenia per 380 milioni di euro. Si dice spesso: “Bene, ma Tirrenia ha 68 milioni all’anno di sovvenzioni statali”. Questo è vero, però si deve ricordare che con queste convenzioni bisogna coprire le spese di linea per tratte assolutamente poco remunerative». La replica di Beppe: “Hanno acquisito un‘'’azienda senza sborsare un soldo e riceveranno 576 milioni in contributi pubblici in otto anni. Il tutto senza un bando di gara ma a trattativa diretta con il ministero”. Infine, l’affondo contro viale Trento, che chiude il monologo: «Le accuse della Regione e la polemica estiva sono state assolutamente politiche e demagogiche e non hanno alcun riferimento concreto con la realtà del problema. La mia impressione è che in Regione a Cagliari non si siano letti la convenzione Tirrenia. Altre regioni hanno partecipato alla formazione di questa convenzione, che ai miei occhi è assolutamente restrittiva per l’operatore». La replica, anche in questo caso affidata agli internauti, è di Nicola: “Forse l'istituzione della flotta sarda è stata l'unica cosa buona fatta da Cappellacci. Non si capisce perché il trasporto per la Sardegna deve essere in mano a compagnie nelle quali non lavora un solo sardo, e tutto perchè la concorrenza è stata uccisa da chi aveva più conoscenze politiche a Roma”. La lite, insomma, è anche sul web.


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OPINIONI L’ISOLA IN MARCIA

LA LIBERAZIONE DAL CONFLITTO INDIPENDENTISTA di STEFANO SOI

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ino a pochi anni fa il mondo indipendentista viveva l’esperienza del latente conflitto con uno sterile senso di rabbia e vendetta; altri, frustrati e traditi, percepivano questa esperienza con un atteggiamento di rassegnazione e pessimismo. Un autorazzismo indotto, anche quello. Lentamente abbiamo cominciato a riscoprire noi stessi, le nostre capacità per diventare altro, liberamente, per aprirci e desiderare fiduciosi di integrarci nel mondo. L’autonomismo, figlio di una visone discriminante nei confronti degli stessi sardi, oggi nelle stesse logiche di chi l’aveva creato appare un tentativo di rimedio che si è rivelato peggiore del male. Un male che per l’appunto neanche c’era. Una espressione questa che può compendiare nel modo più efficace l’aspetto più caratteristico di questi 60 anni. E così il mare è stato trasformato in un grande muro, l’hanno riempito di filo spinato e ci hanno messo le loro guardie e le loro navi. Hanno alterato il nostro senso del tempo e dello spazio, la percezione delle nostre aspettative e paure. Hanno colonizzato l’immaginario e ci hanno fatto identificare nel “carcere” come l’unica possibilità di recuperare un senso per la nostra vita, come se fossimo vittime o minorati. Ma aspetto ancor più angosciante ci hanno lasciato intendere che uccidere un nostro fratello per salvare qualcosa altro, sacrificarlo magari per qualcosa che filtrava da uno schermo televisivo, fosse giusto. Dovremmo provare vergogna, fare una autovalutazione per un fallimento globale, ed ogni azione o parola dovrebbe essere pesata come l’oro. Perché la colpa è stata di ognuno di noi. Un popolo che non si ama, che non ama il proprio fratello prima di quelli che il mare ci vomita sopra, non troverà mai la forza per difendersi e di inventarsi un futuro più giusto e sano. Oggi siamo di nuovo in marcia verso la nostra liberazione, capaci di trasformare le opere e le istituzioni sociali, politiche ed economiche. Capaci di investire in settori nuovi. Ma è necessario essere sovrani, perché investire significa innovare, e innovare significa fiducia nel futuro e credito, e fiducia significa un progetto politico vicino e proiettato al tuo mondo mentre credito significa avere proprie banche e propri istituti di credito. Abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza, e soprattutto, come ci insegna Franciscu Sedda, di amarci un po’ di più. Non possiamo deluderci...

il semaforo

l ARTURO PARISI

Striglia-Bersani Arturo Parisi, padre del referendum anti-porcellum tuona tramite portavoce: «Se la distanza dell'iniziativa referendaria esplicitata da Bersani alla direzione del Partito democratico era un errore comprensibile» ha detto Matteo Armaro, «l'eccessivo calore di oggi è una falsità inaccettabile».

l ROBERTO MARONI

Ministro diesel Ci voleva una valanga di firme per convincerlo del fatto che il Porcellum fa piangere. Ma meglio tardi che mai: «Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo quello dei cittadini è un segnale forte che va ascoltato. Credo che si debba procedere al referendum». Bobo diesel.

l FABRIZIO CICCHITTO

Pinocchio pidielle C’è tempesta nel Pidielle. E Beppe Pisanu denuncia il fuoco amico: «Chi getta fango si infanga». Repentina la reazione di Cicchitto che si è sentito chiamato in causa: «Cado dalle nuvole» ha detto. E riferendosi al “metodo Boffo”, ha aggiunto: «Siamo alieni a queste operazioni». Pinocchio.

CARO PRESIDENTE, LE PADANIE ESISTONO di Alberto Testa

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aro Presidente, lei sa quanto la stimo, da tempi non sospetti. Da quando lei, ministro degli Interni, venendo in Barbagia smitizzò un luogo comune duro a morire. Lei disse che banditi e sequestratori non sono tutti figli della società del malessere e vanno combattuti senza indulgenze giustificatorie. Oggi però, con la sua requisitoria contro Bossi e dintorni, proprio non la seguo. D’accordo, la Padania non esiste, ma ci sono milioni di italiani (o padani?) che credono ancora nel sogno di liberazione nazionale. Condannarli per questo? Non esiste il Dio Po, ma le ricordo che lo storico inglese Eric Hobsbawm, non certo un indipendentista, ha scritto un saggio (“L’invenzione della tradizione”) documentando che gli Stati-Nazione, dalla Scozia alla stessa Italia, hanno creato artificiosamente simboli comuni per unificare con un solo collante ciò che prima era diviso. E succede spesso che la colla non tenga. Dia uno sguardo all’Irlanda, al Paese Basco, alla Corsica, tanto per citare l’area occidentale, ma potremmo fare una panoramica anche sull’Est Europa, dove i comunisti titini o quelli sovietici mantenevano l’unità con la polizia segreta e più di una volta facevano scaldare i motori dei carri armati. Poi abbiamo visto che cosa è successo a nazioni liberate. E la Cecenia brucia ancora. Trattare Gianfranco Miglio, il compianto ideologo della Lega, come un fanfarone secessionista, mi perdoni Presidente, è stata una caduta di stile. Il richiamo alla Costituzione di

un’Italia una e indivisibile, non significa spezzare le ali a chi vuoi volare più in alto: magari prefigurando, come faceva Miglio, tre macroregioni con un’autonomia ben più ampia di quanto ne abbiano oggi le Regioni a statuto speciale. Capisco che lei debba fare il difensore (non solo d’ufficio) dell’unità nazionale, ma le ricordo che proprio nel suo ex partito un certo D’Alema ha riconosciuto ai sardi il diritto al bilinguismo perfetto. Un bel pacco-regalo del Governo di sinistra che qui da noi nessuno ha ancora aperto. La qualifi-

Milioni di italiani (o padani?) credono nel sogno di liberazione nazionale Vuole condannarli per questo? catissima commissione dei saggi non ha ancora partorito la koinè e chissà se vincerà il campidanese o il logodurese. Rob de matt, direbbe Miglio. Vuol sapere, signor Presidente, cosa dicono i corsi in proposito? “Morta a lingua, mortu u populu”. Per dire che la salvaguardia e il riconoscimento della lingua sono il primo passo verso il tanto sospirato traguardo. Della tutela del patrimonio linguistico ne parlava lo stesso Gramsci, nella famosa lettera a Teresina. Gli stessi Renzo Laconi e Umberto Cardia, tutti uomini a Lei vicini, erano attentissimi a queste problematiche. E proprio Cardia ne aveva pagato le conseguenze quando si era spinto troppo nel

IL PERSONAGGIO . Mr Tod’s scrive mentre all’Italia serve ben altro di Silvia Zingaropoli

compiacersi per la nascita del neosardismo. Ma nel suo ex partito c’erano anche Torrente, uomo della vecchia guardia filosovietica, che Michele Columbu, padre nobile del Psd’az, dipingeva così: “L’onorevole Torrente, quando va in giro in campagna elettorale, vede nuraghi dappertutto, persino nel brullo Campidano di Oristano. E sopra il nuraghe vede sempre un sardista in agguato con l’ascia separatista”. Non vorrei che per Lei, uomo pacato e dai sonni tranquilli, Bossi e il popolo padano diventassero un’ossessio-

ne. Le condanne e le intemerate non fanno altro che riaccendere i fuochi secessionisti anziché spegnerli. Soprattutto oggi che l’Italia sembra divisa in due. Non parlo di Nord e Sud, ma della profonda divisione tra la gente e la politica. Certo, gli appelli all’unità nazionale rientrano nelle sue legittime prerogative. Lei ha dato un bell’esempio tagliando le spese del Quirinale, ma molti si chiedono, me compreso, se sul Colle debba ancora restare (a stipendio pieno) la squadra di pronto intervento delle rammendatrici, anche loro preziose custodi. Ma degli arazzi del Regno che fu. bebo.testa@tiscali.it

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Si butta avanti per non cadere indietro, Diego Della Valle: non ci sarebbe infatti «nessun retropensiero o ragion politica» nella lettera pubblicata ieri a “testate unite” dietro lauto compenso. E la repentina excusatio non petita puzza un tantino di bruciato. In effetti, a una prima lettura della focosa epistola, la testa schizza immediata al faccino scavato di Luca Cordero di Montezemolo e alla sua ormai leggendaria “prossima” entrata in campo. Dardo avvelenato alle spalle della politica tutta, la missiva recita più o meno così: gli italiani son stufi di questi politici e “saremo sicuramente in molti a volergli dire di vergognarsi”. A parte il tono alla Beppe Grillo (parola di Bindi), è il mezzo ad accendere il dubbio.

Infatti l’idea per cui, basta avere una barca di soldi per dir ciò che si vuole, non convince. Per carità, magari Della Valle non aveva secondi fini. Ma l’esperienza di un presidente imprenditore già l’abbiam vissuta sulla nostra pelle: basta e avanza grazie. Perché vede, Mr Tod’s, il Paese non ha bisogno di una classe dirigente che sia lì solo perché ha i mezzi materiali per farlo. O che porti avanti, sia pur per riflesso incondizionato, gli interessi di una singola categoria. Eppoi in quanto a potere, le italiche oligarchie son già a posto. È il cosiddetto “uomo di strada”a mancare di degna rappresentanza. Per cui, serve qualcosa di più: onestà, competenza e soprattutto - lo ha detto anche lei - interesse per il bene comune.

MR. TOD’S Diego Della Valle

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LA LETTERA

PIÙ PASOLINI MENO PALAZZO E ISTITUZIONI

notizie inutili KARDASHIAN STYLE IL CORAGGIO DI KIM: TOCCA UNO SQUALO

intanto in viale trento...

Stargate?

I

l 28 settembre Sardegna Quotidiano riportava una recensione di un nuovo libro su Pierpaolo Pasolini che è stato presentato a Cagliari nei giorni scorsi. Ho assistito alla presentazione che si è tenuta nel Palazzo del Viceré (sala del consiglio provinciale) nel quartiere Castello e devo dire che la location non felice ha sicuramente scoraggiato un pubblico più numeroso (erano presenti non più di 60 persone); prima di tutto si tratta di una zona non facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto, dopodiché la sala è troppo solenne ed istituzionale (con i posti a sedere tipici di un consiglio provinciale) per ospitare la presentazione di un libro (cosa messa in evidenza dagli stessi autori della pubblicazione) a maggior ragione non adatta per discutere su di un personaggio singolare e particolare come Pasolini (che ha sempre criticato il cosiddetto “Palazzo”, inteso come potere e proprio a lui si deve questa nuova metafora entrata nel lessico attuale); in secondo luogo la presentazione e la moderazione dell’incontro fatta dal presidente della provincia di Cagliari Milia non è adatta a favorire un dibattito spontaneo in quanto condizionato dalla presenza di questa figura istituzionale per parlare di aspetti affascinanti, controversi e dissacranti di quella grande figura di intellettuale italiano ch’è stato Pasolini. A conferma di ciò al termine dell’incontro non si è sviluppato alcun dibattito e non c’è stata nessuna domanda del pubblico presente, mi auguro che in futuro si scelgano location differenti ed organizzate in modo migliore per favorire la partecipazione delle persone. Andrea Saba (Cagliari)

n Kim Kardashian “la coraggiosa”. Da oggi si potrebbe chiamare così la star nota per non avere alcun talento particolare. La bella 30enne ha passato una divertente giornata all’Acquario Mystic Mason in Connecticut insieme al nipote di 21 mesi e alla sorella Kourtney e in questa occasione ha avuto il coraggio addirittura di toccare uno squalo.

PREOCCUPAZIONI BECKHAM E LA FIGLIA: I PRIMI CAPELLI GRIGI n David Beckham ha detto che la figlia Harper lo sta facendo invecchiare precocemente: per lui allevare quattro figli insieme alla moglie Victoria sta diventando stressante. Il campione di calcio ha ammesso, durante un’intervista al “Wall Street Journal”: «Ho avuto il mio primo capello grigio un anno fa. Da quando è arrivata Harper, me ne sono spuntati altri due».

ALENA BUFFON LA SEREDOVA: MODELLE COME GRISSINI TRISTI FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n «Ai miei tempi le modelle sembravano sane, erano donne piene di energia, erano sorridenti. Non voglio dire che ora non siano sane, ma sono dei grissini arrabbiati, un po’ tristi». Parola di Alena Seredova, moglie del portiere della nazionale italiana Gianluigi Buffon.

OVVIETÀ DA CINEMA BRAD PITT: MI PIACE FARE IL VERO ATTORE n Brad Pitt non ha alcuna intenzione di uscire dall’obiettivo della macchina da presa e fare il regista perché ciò farebbe impazzire la sua famiglia e gli ruberebbe troppo tempo. Secondo l’attore 47enne: «Mi piace quello che sto facendo ora, non voglio cambiare».

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili CORNUTA E LADRA IL MARITO HA L’AMANTE LEI LE RUBA LA GATTA

BASEBALL A TAIWAN DAVVERO IG-NOBEL RECUPERA LA PALLA PREMIATO IL WASABI E FA CADERE LA FIGLIA CHE FA L’ANTINCENDIO

L’ex moglie del deputato britannico John Hemming è stata ritenuta colpevole di furto in appartamento per avere rubato un gatto dalla casa dell’amante del marito. I fatti risalgono a un anno fa. La donna respinge le accuse, ma è stata ripresa dalle telecamere mentre gattonava sotto una finestra della casa di Emily Cox, l’amante del marito, ed entrava nell’abitazione. Pochi minuti dopo, si vede la donna che esce dalla casa con una gattina di quattro mesi sotto braccio. Da allora l’animale non è più stato visto. La sentenza sarà pronunciata il mese prossimo.

Un tifoso di baseball taiwanese è finito nei guai con la moglie a causa della passione per il baseball. Ha infatti fatto cadere la loro bambina sui posti dello stadio di fronte a lui mentre cercava goffamente di recuperare una palla finita sugli spalti. L’uomo, identificato con il cognome, Bai, ha cercato di prendere la pallina al volo mentre teneva in braccio la piccola. La bambina è scivolata dalle braccia del padre mentre questo si sporgeva in avanti per prendere la palla, finita poi lontano da lui. La bimba è rimasta illesa, ma la madre era visibilmente contrariata.

Un gruppo di ricercatori giapponesi ha ricevuto il premio Ig-Nobel per la Chimica a Cambridge, nel Massachusetts, per aver inventato un allarme antincendio che odora di wasabi. I premi sono stati distribuiti per il 21° anno, presso la Harvard University da veri premi Nobel che hanno premiato coloro che si sono distinti per delle scoperte scientifiche eccellenti quanto a stupidità. «Abbiamo pensato a come svegliare le persone con disabilità dell’udito in caso di emergenza», ha affermato Makoto Imai, professore di psichiatria che ha ricevuto l’ambito riconoscimento.


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VALZER DI INCARICHI

GIRO DI BOA L’Aula rinnova l’ufficio di presidenza e si riapre la battaglia sulle indennità

IN CONSIGLIO I vice Lombardo sono Bruno (Pd) e Cossa (Rif.) tre nuovi questori: Murgioni (Pdl), Cappai (Udc) e Cuccu (Pd) Martedì si vota per eleggere i presidenti delle otto Commissioni n Il Consiglio regionale rinnova le cariche di metà mandato, con gli strascichi polemici per quanto accaduto con quella che avrebbe dovuto essere la prima riforma della consiliatura, cioè la riduzione del numero dei consiglieri. Prima delle votazioni per il rinnovo dell'ufficio di presidenza, con l'elezione dei due vice, dei questori e del segretario, l'Assemblea ha archiviato la leggina che prevede il rinvio a norma statutaria per la riduzione “fino a 50 consiglieri”. Ancora assenti i gruppi del centrosinistra (l'unica presente in aula Claudia Zuncheddu) e i Riformatori, la contestata legge è passata con 40 voti a favore, un no e tre astensioni (oltre alla presidente Lombardo, Roberto Capelli dell'Api e Massimo Mulas dell'Uds-Upc). E proprio Mulas, ma soprattutto l'assessore alle Riforme, Mario Floris, spiegano il voto che rimanda la riforma con la «storica resistenza, che verrà spazzata via dal crescente disagio dei cittadini nei confronti della politica». Per l'esponente della Giunta e il consigliere Upc «anzichè andare a traino di decisioni calate dall'alto, dobbiamo diventare un esempio reale di consapevolezza di processi riformatori ormai irreversibili. A questo punto diventa fondamentale stabilire tempi, priorità a modalità di qualsiasi riforma, è questa – concludono - l'unica unita di misura della serietà della politica». POLTRONE SENZA INDENNITÀ Quasi due ore di pausa, poi si passa alle votazioni dell'ufficio di presidenza, accompagnate da una nuova polemica quando il sardista Giacomo Sanna, stanco della «sagra dell’ipocrisia e della falsità, con livelli intollerabili, cui si è assistito in questi giorni», ha chiesto ai capigruppo di dichiarare che in Aula che le indennità aggiuntive saranno eliminate. «È un impegno politico – ha detto il capogruppo del Psd'Az – da assumere prima di eleggere l'ufficio di presidenza». La richiesta provoca la corsa a ricordare le rispettive proposte già depositate, alcune anche da anni, e in attesa di essere prese in esame: il neo capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, richiama

«la proposta Cuccu per eliminare i vitalizi», Adriano Salis (Idv) «il testo da noi presentato nel 2007», Roberto Capelli, ora all'Api, la proposta presentata da anni come gruppo Udc. E poi c'è quella della presidenza, come sottolinea la Lombardo, rimandando al nuovo ufficio di presidenza, una volta eletto, ogni decisione. Picche, quindi, per l'appello degli esponenti sardisti, che decidono di non partecipare al voto e lasciano l’Aula. IL NUOVO UFFICIO DI PRESIDENZA Il resto è un lungo rituale senza sorprese, con le votazioni a chiamata nominale e scrutinio segreto che ratificano le decisioni prese nei gruppi e nelle coalizioni. E allora, alla vicepresidenza il centrodestra conferma Michele Cossa (Riformatori), mentre per l'opposizione Mario Bruno(Pd) prende il posto del compagno di partito, Giuseppe Luigi Cucca. Proprio l'ex capogruppo del Partito Democratico, prima delle votazioni, aveva annunciato, rispondendo indirettamente alla provocazione sardista, che avrebbe rinunciato comunque ad

numeri 2

i vice presidenti del Consiglio Mario Bruno e Michele Cossa

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i presidenti da eleggere nelle commissioni: 4 Pdl, uno per ciascuno per Udc, Psd’Az, Riformatori e finiani

ogni indennità aggiuntiva. «Anche oggi si sta facendo molta demagogia – ha detto Bruno – la mia decisione prescinde da quanto potrà stabilire l'ufficio di presidenza». Indicazioni rispettate anche per i questori: la maggioranza sceglie Eugenio Murgioni (Pdl) e Nello Cappai(Udc), per l'opposizione la terza poltrona va a Giuseppe Cuccu (Pd). Infine il segretario, ancora per un consigliere Udc, il tempiese Andrea Biancareddu.

IN AULA Il neo capogruppo Pd Giampaolo Diana. A destra la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo

IL VALZER NELLE COMMISSIONI Martedì si torna in aula per le commissioni e anche in questo caso, dopo contrasti e rinvii, gli accordi per le presidenze sembrano raggiunti. Alla guida della commissione Autonomia, incaricata di procedere a tappe forzate per portare il 20 ottobre in Consiglio una proposta di riforma della legge elettorale, andrà il sardista Paolo Maninchedda, che aveva guidato l'organismo consiliare anche nella scorsa legislatura, prima della rottura con Renato Soru. Alla presidenza della seconda commissione, per i Diritti Civili e le politiche europee, resta per ora Silvestro Ladu(Pdl), che potrebbe dover essere sostituito laddove decidesse di lasciare il Consiglio per prendere il posto, in Senato, di Piergiorgio Massidda.Cambio radicale alla commis-

sione Programmazione, con l'arrivo di Matteo Sanna (Fli-Udc), scelta che sancisce qualcosa di più di un semplice riavvicinamento dei finiani con il presidente Cappellacci e la sua maggioranza. Il posto di Sanna all'Urbanistica verrà preso da Felicetto Contu (Udc), mentre alla Sanità, a sostituire il decano dei consiglieri, andrà il consigliere di Sant'Antioco, Giorgio Locci, medico del Pdl. Rimangono al loro posto Alberto Randazzo e Paolo Terzo Sanna, entrambi del Pdl, rispettivamente alla guida delle commissioni Industria e Agricoltura. Infine alla Cultura ci sarà un esponente dei Riformatori: potrebbe essere confermato Attilio Dedoni o subentrare Pietrino Fois. Per quanto riguarda i capigruppo, il Pdl va avanti con Mario Diana (non c'è mai stata, affermano i ben informati, intenzione di sostituirlo), così come i Riformatori (Pierpaolo Vargiu), l'Udc (Giulio Steri) e il Psd'Az (Giacomo Sanna). Cambio annunciato nel Pd, ufficializzato in aula, tra Mario Bruno e Giampaolo Diana, mentre il passaggio al gruppo Misto dei consiglieri provenienti dal gruppo Sel-Indipendentistas-Comunisti ha fatto perdere la carica di capogruppo a Franco Cuccureddu: a maggioranza ieri è stato eletto Luciano Uras. Francesca Zoccheddu

GRUPPI Uras a capo del Misto, Idv a rischio

MISTO Radhouan Ben Amara (Pdci)

n Acque decisamente agitate nei partiti cosiddetti minori in Consiglio regionale. E spostamenti che potrebbero essere appena all'inizio. Luciano Uras, Carlo Sechi e Giorgio Cugusi (Sel), con Claudia Zuncheddu (Indipendentistas) hanno ufficializzato il passaggio al gruppo Misto, dopo lo scioglimento del gruppo Sel – Indipendentistas – Comunisti. A ruota li ha seguiti, ovviamente, Radoun Ben Amara, che per primo aveva espresso l'intenzione di lasciare i compagni di due anni e mezzo di legislatura, con i quali la convivenza era stata tutt'altro che serena. In particolare, Ben Amara ha sempre mal digerito il ruolo e il “peso” di Uras, minacciando più volte di passare al misto, decretando di fat-

to lo scioglimento del gruppo sardocomunista. Ci hanno pensato gli altri a giocare d'anticipo, decidendo che “il percorso di leale e comune collaborazione poteva dirsi concluso” e scegliendo inevitabilmente di accrescere il numero dei consiglieri del gruppo Misto: ora sono nove. A restare con il cerino in mano è Ben Amara che si ritrova nuovamente Uras capogruppo e non esclude altri spostamenti,

MINORANZA L’opposizione conquista la guida del gruppo Misto e scalza Cuccureddu Cocco in avvicinamento a Sel

legati al futuro del gruppo dell'Idv. Sembra inevitabile ormai l'uscita di Daniele Cocco dal partito e il probabile passaggio a Sel. I vendoliani con Cocco e la Zuncheddu potrebbero ricostituire un gruppo a parte, spedendo in automatico nel Misto Adriano Salis e Giannetto Mariani. In questo contesto Ben Amara potrebbe trovare una nuova collocazione, andando ad aggiungersi ai due consiglieri dell'Idv ma per ricostituire il gruppo con le insegne dipietriste servono cinque consiglieri. Franco Cuccureddu (Mpa) senza i cinque di Sel- Indipendentistas potrebbe sperare di riprendere la guida del gruppo, persa proprio ieri con l'arrivo di Uras e compagni. F.Z.


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VOGLIA DI SECESSIONE

INDIPENDENTISTI

«La nazione sarda è un diritto» n «Nella Costituzione italiana non c’è spazio per una via democratica alla secessione». Le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciate a Napoli e dirette ai leghisti padani, in Sardegna hanno fatto suonare campanelli d’allarme nelle tante case dell’indipendentismo sardo. Nessuno sembra disposto ad archiviare la lotta indipendentista in nome dello Stato sovrano e dei paletti ribaditi dal Presidente. «Napolitano fa il suo dovere, difende uno Stato di tipo ottocentesco. Bisogna però capire che gli stati, non sempre coincidono con le nazioni», commenta il leader si Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu. «E la Sardegna, la Nazione sarda, ha diritto all’indipendenza. L’autonomia in uno stato federale non ci interessa. La Sardegna non deve essere autonoma ma libera, e quindi indipendente. È una terra colonizzata, quindi ha il diritto di riguadagnare la propria libertà». La Costituzione italiana non può rappresentare un problema per l’indipendentismo sardo: «I sardi sono stati privati della loro sovranità popolare, e non possono rinunciarci. Indipendentismo vuol dire essere liberi, sovrani del proprio destino, nel proprio territorio. Si può rinunciare a questo?». Pochi giorni fa le forze indipendentiste della Sardegna si sono riunite a Ghilarza e Oristano in un tentativo di far collimare idee e strategie: «Non stiamo parlando di far nascere un partito unico, precisa Cumpostu, «ma piuttosto di trovare delle basi condivise per dare al popolo sardo un’alternativa. Creare un partito unico dell’indipendentista sarebbe una contraddizione, perché indipendentismo significa libertà. Dobbiamo impegnarci prima a fare insieme, poi vedremo se si potrà anche stare insieme». La battaglia per l’indipendenza della Sardegna non può essere messa in discussione nemmeno per gli attivista di A Manca pro s’Indipendentzia: «Diciamo subito che con Napolitano siamo d’accordo su un’affermazione, e cioé che il popolo padano non esiste», spiega subito Cristiano Sabino, per allontanare qualsiasi accostamento fra la lotta indipendentista sarda e quella secessionista della Lega Nord. «Detto questo, e analizzando le parole del presidente riguardo alla impossibilità di una secessione democratica dallo stato italiano, viene da chiedersi, cosa è la democrazia?», continua l’esponente di A Manca. «Alla base della democrazia c’è la possibilità di decidere la gestione del proprio territorio. E allora, o diciamo che lo stato italiano è sempre esistito, ignorando i processi storici che lo hanno creato, oppure

«I sardi hanno il dovere di imparare l’indipendenza. Si tratta di una strada obbligata. Forse non garantirà la felicità del popolo, ma è sicuramente un primo passo verso la rispettabilità». Bainzu Piliu

«Napolitano difende uno Stato di tipo ottocentesco. Bisogna capire che non sempre gli stati coincidono con le nazioni. I sardi hanno perso la propria sovranità, non possono rinunciarci». Bustianu Cumpostu Sardigna Natzione

«In Italia non c’è spazio per il popolo sardo, perché lo Stato italiano assume posizioni antidemocratiche. Abbiamo il diritto di gestire il nostro territorio». Cristiano Sabino A’Manca

qualcuno ci deve spiegare per quale motivo il popolo sardo non ha il diritto di decidere». La risposta a Napolitano, è diretta: «Se il presidente della Repubblica italiana dice che nella Costituzione non c’è spazio per una secessione democratica, allora noi diciamo che in Italia non c’è spazio per il popolo sardo, perché lo stato italiano assume posizioni antidemocratiche». L’altolà del presidente Napolitano non ha sorpreso un leader storico delle lotte indipendentiste sarde, ora fuori da qualsiasi movimento politico, ma per nulla rassegnato alla fine della battaglia, Bainzu Piliu: «Certo che non c’è spazio per una secessione democratica», commenta amaro.

RIVENDICAZIONI L’altolà del presidente della Repubblica alla Lega Nord ha rinvigorito i movimenti secessionisti sardi «I sardi hanno non solo il diritto, ma il dovere di autodeterminarsi. Solo che questo diritto-dovere, lo devono imparare. E se non lo impareranno in fretta, saranno eliminati dalla scena del mondo. Non c’è scampo. Lo scenario è questo, e l’Isola diventerebbe niente altro che l’Azienda Sardegna, con dentro i sardi». Un destino frutto della disattenzione che i sardi stessi hanno verso la loro terra: «Finora

NAPOLITANO Il presidente ha bloccato l’avanzata della Lega e ribadito che nella Costituzione non c’è spazio per una via democratica alla secessione

non vedo emergere nessuna figura in grado, nemmeno ideologicamente, di guidare i sardi verso l’autodeterminazione», continua il professore di chimica, ideologo dei movimenti degli anni Settanta e Ottanta. «E non parlo solamente dei partiti politici, parlo proprio del popolo sardo. La polazione non è interessata alla gestione del territorio, preferisce che a gestirlo sia un padrone, magari non troppo invadente, ma pur sempre un padrone». Eppure il professore non si arrende: «L’indipendenza dei sardi è una strada obbligata. Magari non garantirà la felicità del popolo, ma è un primo passo per conquistare la rispettabilità». Vincenzo Garofalo

PROGETTO UN CARTELLO DEL POPOLO ISOLANO n L’obiettivo degli indipendentisti è quello di creare un cartello dei movimenti e partiti sardi, impegnati nel perseguimento dell’indipendenza della Sardegna, contrapposto ai tradizionali partiti politici “italiani”. La scorsa settimana, in due vertici, uno a Ghilarza e uno a Oristano, si sono compiuti i primi passi verso quello che, giurano, non sarà mai un partito unico. Alle assemblee hanno partecipato praticamente tutte le aninme indipendentiste, esclusa l’Irs, che seppur invitata, ha disertato gli incontri. Erano presenti per Sardigna Natzione, Sebastiano Cumpostu, Gerardo Collu e Francesca Frigau, per Paris Salvatore Meloni e Claudio Deligios, per A Manca Cristiano Sabino e Alessandra Ruggiu, per Progres Cristiana Velluti e Alberto Pintus. L’accordo è quello far convergere le azioni politiche di tutti i movimenti per raggiungere lo scopo comune: indipendentismo della Sardegna e del popolo sardo. «Non sarà un’operazione elettorale», assicurano, «ma un vero progetto politico, capace di offrire una vera alternativa al popolo sardo».


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la storia

AUTUNNO CALDO

IGUANA ED EMERSON ADESSO SONO NELLA NORMA Lunedì scorso il Comune ha annullato il provvedimento che meteva fuori legge i due chioschi. Era stato firmato dal dirigente sbagliato e il Tar avrebbe dato ragione a Emerson e Iguana. Adesso sono di nuovo in regola, ma il Comune può firmare un nuovo provvedimento in modo corretto.

DODICI BARETTI SONO GIÀ STATI SMANTELLATI Sella del Diavolo, Palm Beach, Lanterna Rossa, Twist, Miraggio, Nilo, Calypso, Corto Maltese, Fico d’India, La Dolce Vita, Ara Macao e Capolinea non esistono più. I concessionari stanno smantellando tutto. Il Golden Beach, invece, aspetta l’intervento del Comune.

L’OTIUM RESTA NEL LIMBO IN ATTESA DI CERTEZZE Il primo chiosco del Poetto è stato anche il primo ad essere smantellato. I titolari lo stanno ricostruendo ma, considerato ancora non esiste il Pul, è possibile che aspettino prima di completare i lavori perchè rischierebbero di doverlo smantellare per la seconda volta.

SPIAGGIA CANTIERE Al Poetto solo scheletri di cemento ancora nessun piano per la rinascita di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Chioschi e bagni chiusi. E del Pul neanche l’ombra. Ottobre è cominciato all’insegna del bel tempo e questo è il primo fine settimana senza dodici baretti del Poetto. La spiaggia ieri ha regalato un po’ di estate ai cagliaritani e in tanti hanno scoperto solo vedendoli con i propri occhi che i chioschi non esistono più. O, meglio, molti di loro. Perché la confusione normativa e giuridica che caratterizza i baretti da 25 anni in questi giorni è ancora più evidente. La Quarta e la Quinta fermata sono due mondi distinti: tre chioschi affollati e tre distrutti. Malibù, Oasi Café ed Emerson da una parte, Palm Beach, Lanterna Rossa e Twist dall’altra. In mezzo ci sono i bagni pubblici, chiusi anche questi. Perché da ieri tutti i servizi del Poetto cagliaritano sono fuori uso. Forse chi negli uffici del Comune lo ha stabilito, non ha controllato le previsioni del tempo perché in spiaggia ieri era piena estate, ma i bagnanti non avevano la possibilità di andare nei bagni pubblici e neanche in quelli dei dodici chioschi in via di smantellamento. Niente servizi e niente docce. «Chiederemo al Comune di rivedere questa drastica decisione commenta Sergio Mascia del Consorzio Poetto Services - prima c’erano tre servizi che restavano aperti anche fuori stagione: alla prima fermata, alla quarta e all’altezza dell’ippodromo. Ora che non ci sono più i baretti a sopperire e necessario tenerne conto per garantire i servizi essenziali ai cittadini». Prima è toccato ai ricciai, poi ai chioschi e ora ai bagni pubblici: chiusura forzata. IN ATTESA DEL PUL CHE NON C’È Tutto in attesa degli strumenti urbanistici necessari per ricostruire la vita del Poetto e garantire un futuro alla spiaggia e alle sue attività collaterali. Fin dal suo insediamento la Giunta Zedda ha garantito il massimo impegno per l’applicazione del Piano di utilizzo dei litorali, ma per ora ci sono solo dichiarazioni d’intenti. Il passo più impegnativo è stato fatto: dare il via libera alla tanto disattesa (quanto poco attesa dai cocnessionari) ordinanza di demolizione. Ma il radere al suolo i chioschi è stato studiato in funzione dell’arrrivo del Pul. E se all’inizio del mandato la Giunta ha promesso tempi rapidi, la data prevista per le linee guida era stata fissata per la prima metà

DISSERVIZI Chiusi i baretti e i bagni, migliaia di persone ancora al mare. Il Comune non vara le linee guida del Pul

numeri 20

I baretti realizzati nel tratto cagliaritano del Poetto dalla prima fermata fino ai carabinieri.

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Quelli che sono già chiusi in attesa delle ruspe che porteranno via lo scheletro di cemento armato.

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L’Otium è chiuso da tempo, smantellato è già in parte ricostruito.

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info

I chioschi che sono scampati all’ultimo provvedimento di demolizione e continuano la loro attività sul litorale.

QUARTA FERMATA Da una parte un chiosco ancora in funzione, dall’altra uno appena smantellato. In mezzo i bagni pubblici, anche quelli sono stati chiusi.

di settembre. Poi è slittata alla fine del mese. Ottobre è cominciato ieri, dodici baretti non esistono più ma delle linee guida del Pul ancora non c’è traccia. L’unica certezza è che la politica si è scontrata coi tempi della legge e dell’amministrazione ed è ormai certo che l’estate prossima al posto dei baretti ci saranno strutture di legno provvisorie perché non ci sarà il tempo di completare l’iter del Pul. AFFARI D’ORO PER I SUPERSTITI Nel frattempo sei chioschi sono sopravvissuti allo tsunami: Le Palmette, Malibù, Oasi Café, Emerson, Sesta Area e Iguana. L’orientamento del Comune è quello di radere al suolo tutti i chioschi del Poetto per poter

ricostruire in modo regolare e omogeneo, nonostante ci siano di mezzo sentenze, ricorsi e carte bollate di ogni genere. Perchè per ripartire da zero bisogna arrivare allo zero. Dal 26 settembre Emerson e Iguana sono perfettamente in regola perché il Comune ha annullato il provvedimento che a sua volta annullava la loro regolarità, ma la scelta è stata dettata dal fatto che era stato commesso un errore: il provvedimento era stato firmato dal dirigente sbagliato. Ora i due chioschi sono tecnicamente in regola, ma il Comune può prendere un nuovo provvedimento firmato dal dirigente giusto e rendere abusive le due strutture. Alla Quarta fermata in questi giorni la

LINEE GUIDA Il Comune ha annunciato tempi rapidi per il Pul, ma le linee guida sarebbero dovute essere presentate a metà settembre. Poi la scadenza è slittata a fine settembre. Ora i chioschi son chiusi, i bagni pure ma il futuro è ancora incerto.

differenza con gli altri chioschi è palese: Palm Beach e servizi igienici chiusi e, sullo sfondo, le imponenti strutture dell’Emerson prese d’assalto dai clienti. «Perché quello da solo è più grande di tutti gli altri chioschi da demolire messi insieme - commenta Mascia il sindaco ha detto di non voler fare figli e figliastri: i chioschi lottano dall’88 per avere autorizzazioni edilizie mentre quei due nel 2006 hanno ottenuto additittura le concessioni edilizie. Ma il Pul non esiste per tutti, non solo per gli altri». I concessionari che hanno dovuto smantellare i chioschi temono di perdere la clientela, a vantaggio di chi è ancora aperto. «I clienti adesso vanno lì, il rischio è che sia una beffa su beffa perché poi non sarà facile ripartire da zero», commenta il presidente del Consorzio Poetto Services. Malibù e Sesta Area sono in condizioni simili agli altri chioschi già nel mirino delle ruspe, ma tra diversi tempi burocratici e ricorsi hanno superato indenni questa prima ondata dello tsunami. Il chiosco Le Palmette va avanti per la sua strada, forte della vittoria al Tar. Mentre l’Otium, il primo della prima fermata, è stato già buttato giù e in parte ricostruito. Difficilmente verrà terminato prima dell’applicazione del Pul per evitatre di doverlo buttare giù un’altra volta. Il Comune vuole andare avanti per la sua strada, ma dovrà trovare il modo legale di abbattere i chioschi superstiti.


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MANIFESTO

L

SARDEGNA “ALLEANZA PER L’ITALIA”

a Sardegna sta vivendo la notte più lunga e più buia della sua storia autonomistica. La seconda Repubblica ha letteralmente cancellato il sistema dei partiti tradizionali, sostituendolo con una miriade di “partiti leggeri” più simile ad una rete territoriale di agenzie per il controllo del voto che a luoghi di dibattito e di progettualità sociale. Le linee dell’azione politica, ormai, nascono nei salotti delle oligarchie dominanti, per essere diffuse e difese attraverso la stampa controllata e le trasmissioni di intrattenimento politico mirate all’indottrinamento delle masse. L’attenzione dell’opinione pubblica si misura oggi con l’audience televisiva, il consenso alla linea politica con i sondaggi quotidiani. Una legge elettorale vergognosa consente ai padroni dei simboli di partito di scegliere i parlamentari da eleggere in funzione della loro capacità di obbedienza, e non della loro potenzialità di elaborazione politica o del loro senso dello Stato.

Inserzione a pagamento a cura del Gruppo Misto del Consiglio Regionale della Sardegna

POLITICO

La grave crisi economica internazionale mette in discussione la tenuta del nostro patto sociale. Il deficit di valori morali fa crescere l’allarme sulla tenuta etica della nostra società. È giunto il momento di fare appello alle migliori energie della nostra terra, allo slancio e alla responsabilità dei nostri giovani, al coraggio delle donne e degli uomini liberi, all’orgoglio di un Popolo che nonostante tutto ha sempre vinto le sue sfide con la Storia. Bisogna profondere ogni sforzo per promuovere il valore etico dell’impegno pubblico come servizio alla Comunità. Bisogna ridiventare artefici del nostro futuro e riportare la Sardegna sul cammino della crescita sociale, civile ed economica. È necessario salvaguardare il futuro delle nuove generazioni dando priorità assoluta alla messa a punto di nuove strategie del lavoro e dell’impresa, valorizzando l’istruzione e la formazione e privilegiando la meritocrazia. Bisogna rivedere la gestione della sanità, tenendo ben presente dei problemi di un territorio vasto e scarsamente popolato. Occorre superare la marginalizzazione e lo spopolamento delle zone interne della nostra Isola, mantenere il presidio del territorio e salvaguardare un immenso patrimonio ambientale che va certo preservato da ogni speculazione ma anche utilizzato con intelligenza per lo sviluppo sostenibile dell’industria turistica e per il benessere delle nostre popolazioni. Se è vero che le città e i loro hinterland devono sostenere il peso dei grandi servizi di interesse generale (scuola, università, ospedali, uffici pubblici, sistemi produttivi e quant’altro) è altrettanto vero che la maggiore ricchezza potenziale della nostra

terra è il patrimonio ambientale delle zone interne. Occorre dunque cambiare metodo. Per tutte queste ragioni Alleanza per l’Italia propone al Popolo Sardo il suo progetto, e chiede a tutti coloro che vorranno condividerlo di farsi parte attiva per costruire insieme un percorso di radicale cambiamento, che sia espressione definita e consapevole della sovranità popolare.

LE NOSTRE PROPOSTE

L’istituzione di un’Assemblea Costituente, eletta direttamente dal Popolo, che abbia il compito di riscrivere lo Statuto Speciale della Sardegna. L’approvazione di una nuova legge elettorale che preveda, contestualmente alla riduzione del numero dei consiglieri regionali, l’abrogazione del listino regionale e quella del collegio unico per l’utilizzazione dei resti e il mantenimento degli 8 collegi elettorali. La nuova legge dovrà favorire la rappresentanza dei generi, rafforzare le incompatibilità, le ineleggibilità e conterrà formule di garanzia della stabilità di governo e provvedimenti “antiribaltone”. Gli Assessorati regionali saranno ridotti fino ad un massimo di 8. La riorganizzazione della macchina regionale e la revisione dei suoi costi di funzionamento, con l’abrogazione delle indennità di carica riservate ai ruoli istituzionali del Consiglio regionale. Le commissioni consiliari passeranno da 8 a 6 e diminuiranno i componenti degli uffici di gabinetto degli Assessorati. Verranno abrogati gli Enti inutili e razionalizzati quelli rimanenti, accorpandone funzioni e compiti per quanto possibile. Verrà gradualmente ridotta, fino all’ azzeramento, ogni forma di contribuzione regionale ad organismi e associazioni politiche o sindacali. L’abrogazione di tutte le Province, se troverà infine compimento nella modifica della costituzione, renderà necessario adoperarsi affinché il recupero delle competenze e delle funzioni ad esse attualmente delegate non generi un nuovo centralismo regionale. Sarebbe comunque indispensabile il rafforzamento delle Unioni dei Comuni e l’evenienza renderebbe più comprensibile la riduzione del 20% del numero dei Consiglieri e degli Assessori comunali. In campo legislativo godranno di corsia preferenziale: a) La semplificazione della macchina burocraticoamministrativa pubblica attraverso il rafforzamento dell’autocertificazione e delle procedure di trasparenza, incrementando i sistemi di controllo sulla legittimità degli atti, sul rispetto delle normative e sull’utilizzo dei fondi pubblici.

b) La piena attuazione della continuità territoriale per il trasporto di persone e di merci, da e per la nostra regione, a totale carico dello stato italiano e della comunità europea, con un piano di infrastrutturazione del territorio compartecipato dalla Regione Sardegna. c) Il rilancio del PIL con una serie di provvedimenti finalizzati al rafforzamento del sistema complessivo della produzione, con particolare attenzione al settore turistico, commerciale e industriale, tra i quali una fiscalità di vantaggio per le imprese fino al raggiungimento delle condizioni di parità infrastrutturale con il resto del territorio nazionale. d) L’impostazione e l’attuazione di politiche del lavoro che eliminino il precariato perpetuo nella pubblica amministrazione e regolamentino severamente le modalità di ingresso nei suoi ruoli, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, attraverso sistemi concorsuali o selettivi che garantiscano la massima trasparenza e la meritocratizia. e) L’adeguato incremento dei fondi destinati alla ricerca e all’Università, stabilendo regole più rigide per la presentazione e la pubblicazione delle necessarie rendicontazioni da parte dei soggetti beneficiari. f) L’elaborazione di una riforma agraria che rimedi ai mali storici della nostra agricoltura e che la renda compatibile con lo scenario di produzione del nostro tempo. Saranno incentivate le iniziative di accorpamento dei piccoli fondi e premiate quelle di riordino catastale. Ci rendiamo conto che le nostre proposte, sinteticamente esposte, non sono e non possono essere esaustive di tutte le problematiche che affliggono la nostra società, ma certo rappresentano le priorità del nostro impegno politico nel ruolo che gli elettori ci vorranno assegnare. Siamo anche consapevoli che alcune di esse non incontreranno il favore di tutti, ma il nostro obiettivo è quello di contenere la politica nella sua insostituibile funzione di elaborazione dell’azione di governo in linea con l’interesse generale. Alleanza per l’Italia, che insieme a UDC, FLI ed MPA, è parte integrante del progetto politico del “Terzo Polo” per la costruzione in Italia di una casa comune dei moderati, rivolge un caloroso invito ed un sincero appello a tutte le forze politiche sarde autenticamente democratiche e sinceramente autonomistiche, per lavorare insieme ad un progetto di società che non sia fondato sul rancore sociale né sulla difesa ad oltranza delle posizioni acquisite, ma che sia invece più aperto ai problemi di un mondo che cambia velocemente e che ha bisogno di generosità, di solidarietà, e soprattutto di attenzione per le ragioni degli altri.

Se condividete il nostro impegno sottoscrivete questo manifesto La sottoscrizione non comporta l’adesione al partito dell’Api

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DALL’ITALIA

PORCELLUM Maroni: sì al referendum «Le firme, segnale forte» LEGGE ELETTORALE Il ministro dell’Interno apre: impressionato dal numero raccolto in così poco tempo. Alfano: «Berlusconi sotto attacco, noi lo difendiamo. Deciderà lui se ricandidarsi»

SECESSIONE L’APPELLO DI NAPOLITANO: «AL PAESE SERVE UNITÀ PER CRESCERE» n Nella seconda giornata nella sua Napoli, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rivolge un altro appello all’unità del paese. «L’unità d’Italia - ha detto è antica e nuova allo stesso tempo», ed è necessaria per affrontare la crisi economica, perché «l’Italia non crescerà se non tutta insieme, dal Nord al Sud, se non metterà a frutto le risorse e le potenzialità della nostra gente». Ai convegni pubblici a cui ha partecipato, il Capo dello Stato è stato salutato con applausi prolungati che, in tutta evidenza, sono stati tributati per esprimergli solidarietà a fronte delle pesanti critiche che gli sono piovute addosso dal mondo leghista, ferito dalla sua affermazione: «il popolo padano non esiste». «Oggi - ha detto - si impreca molto contro la politica ma, attenzione, la politica siamo tutti noi e si fa politica anche quando si costruisce qualcosa di fondamentale sul piano sociale per rendere possibile qualcosa che altrimenti non sarebbe possibile». Prima di lasciare Napoli per far rientro al Quirinale, Napolitano, accompagnato dal ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, ha incontrato i reclusi del carcere minorile di Nisida.

n «Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco tempo, è un segnale forte che va ascoltato». ll ministro dell’Interno Roberto Maroni commenta così la raccolta di firme per il referendum abrogativo del Porcellum: «Credo che si debba procedere al referendum», aggiunge. Il ministro non ha invece voluto commentare le parole di Giorgio Napolitano sulla modifica della legge elettorale, ma ha tenuto ad aggiungere un suggerimento al Parlamento. «Non so se il Parlamento si metterà a riformare la legge elettorale - ha detto Maroni - ma se lo fa dovrebbe riformarla nel senso del referendum». Né ha voluto commentare l’intervento del suo collega di partito, ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, che ha sottolineato che «l’unica alternativa all’autodeterminazione dei popoli è la trasformazione in senso federale dello

Stato, per fare sì che il cittadino venga trattato come tale e non come suddito». La riforma della legge elettorale va dunque vista nel contesto di una più ampia riforma federalista dello Stato. Intanto nel Pdl il neo-segretario Angelino Alfano rassicura i militanti: nel partito dopo Berlusconi non ci sarà «nessuna diaspora». «C’è un attacco concentrico che punta al dopo Berlusconi e immagina una diaspora in cui ciascuno cercherà di salvarsi. La nostra presenza prova il contrario», ha sottolineato Alfano all’assemblea degli eletti lombardi. Berlusconi «è sotto attacco ed è il nostro leader e noi lo difendiamo», ha continuato Alfano. «Berlusconi è un uomo generoso - ha aggiunto - credo che difficilmente qualcuno possa dire di avere aiutato Berlusconi negli ultimi anni, anzi è lui che ha trascinato. Ora, per la prima volta in 18 anni, serve una grande squadra che lo aiuti. È il

«Credo che si debba procedere al referendum. Non so se il Parlamento si metterà a riformare la legge elettorale ma se lo fa dovrebbe riformarla nel senso del referendum» Roberto Maroni

momento di restituire affetto e gratitudine». Alfano ha spiegato che questo è «un presupposto etico prima che politico». Poi è tornato nuovamente a sottolineare che sarà Berlusconi a «decidere se ricandidarsi». Negli ultimi sedici anni il centro sinistra ha governato per la metà del tempo e l’altra metà il centrodestra ma «noi ci stiamo da troppo poco tempo. Dobbiamo starci ancora per fare le riforme», ha poi sostenuto il segretario del Pdl. E per «smontare» l’opinione di chi dice che Berlusconi è sulla scena da troppo, Alfano ha suggerito ai partecipanti all’assemblea degli eletti lombardi di ricordare che gli altri c’erano da prima della caduta del Muro di Berlino e stavano «dalla parte sbagliata». Poi ha citato il sindaco Pd Matteo Renzi dicendo che nel Partito democratico americano si alternano sul palco tanti presidenti, da Obama, a Clinton a Kennedy, con sempre lo stesso nome di partito, mentre in Italia cambia il nome del partito ma ci sono sempre gli stessi. E dunque, parlando del comunismo, «mica sono io che mi accanisco - ha concluso Alfano -. Sono loro che non se ne vanno».


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CONTINENTI

PROCESSO MEREDITH ATTESA PER SENTENZA AMANDA VA A MESSA

n Una città assediata da più di 400 giornalisti delle principali testate mondiali, accreditati per seguire il processo d’appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. A Perugia sono molti quelli giunti appositamente da Usa e Inghilterra per seguire la sentenza prevista per lunedì prossimo. La sentenza sarà trasmessa in diretta in numerosissimi Paesi. Scarso continua a essere l’interesse della città di Perugia per il processo. Un weekend di attesa per i due ragazzi che, in carcere, aspettano di conoscere quale sarà la decisione dei giudici. Amanda ha trascorso la mattinata in compagnia del parroco della sezione femminile e nel pomeriggio ha assistito alla messa. raffaele ha trascorso la giornata a studiare per un esame.

MODENA MUORE SULLE STRISCE INVESTITORE È DROGATO n Stava attraversando la strada in bicicletta, sulle strisce pedonali, a un incrocio a Modena, quando un’auto, guidata da un giovane risultato poi positivo al test anti-droga, lo ha centrato in pieno. Il ciclista, Nino Romagnoli, 83 anni, è morto sul colpo. Alla guida della macchina, una Nissan Micra, c’era S.P, 31 anni, residente a Modena. Dopo l’incidente è stato sottoposto dalla Municipale ai test: positivo.

ROMA LETTERA AI “PAPERONI”: DATE BORSE DI STUDIO n Una lettera ai quindici grandi contribuenti italiani con l’invito ad alimentare un fondo pubblico per borse di studio. È la provocazione lanciata ieri dagli studenti universitari della Rete universitaria nazionale (Run). Tra i destinatari: Silvio Berlusconi, Diego Della Valle, Michele Ferrero e Giorgio Armani.

MILANO DISABILE AGGREDITO E RAPINATO IN STRADA n Un disabile di 80 anni, costretto su una sedia a rotelle, è stato aggredito e rapinato dalla pensione che aveva appena ritirato alla posta. È accaduto a Milano quando l’uomo, prelevata la pensione, si trovava sul marciapiede da solo. Uno sconosciuto si è avvicinato, lo ha picchiato, gli ha portato via 800 euro ed è poi scappato a piedi. Il disabile è stato soccorso e portato all’ospedale.

ROMA STELLA DI DAVID NERA SU STATUA DI WOJTYLA n Una stella di David nera è stata tracciata da ignoti sulla statua raffigurante Giovanni Paolo II davanti alla stazione Termini di Roma. L’opera, inaugurata a maggio scorso,

aveva scatenato polemiche perché secondo molti non rappresentava in maniera fedele il pontefice polacco proclamato beato ed è previsto che sia sottoposta a modifiche. Sono in corso indagini per individuare gli autori del gesto

NAPOLI ABUSA DI UNA MINORE IN UNA CASA FAMIGLIA n Una ragazzina, all’epoca dodicenne, ha subito abusi sessuali per due anni in una casa famiglia di Torre Annunziata. L’autore delle violenze, arrestato, è il 27enne figlio del custode. Le violenze avvenivano tutte le domeniche, quando il giovane svolgeva i turni di guardia notturna: mentre tutti dormivano prelevava la minore dal letto e abusava di lei.

SERBIA GAY PRIDE ANNULLATO RABBIA A BELGRADO

Sel Vendola infiamma Piazza Navona n Un mare di bandiere rosse, qualcuna col simbolo di Di Pietro e una del Pd. A Piazza Navona è di scena “Ora tocca a noi”, la manifestazione organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà. Almeno diecimila militanti arrivati da tutta Italia nel

centro storico della capitale. Affollato il parterre degli ospiti. Nell’area del retropalco si aggiravano «grandi vecchi» della sinistra come Achille Occhetto e Fabio Mussi. C'era l’ex segratario del Prc Franco Giordano ma non Fausto Bertinotti. Tra il

pubblico personaggi dello spettacolo come Riccardo Scamarcio con Valeria Golino, Massimo Wertmuller, Fabrizio Gifuni, Sergio Rubini e Vladimir Luxuria. Interventi dal palco per Leo Gullotta, Dario Vergassola e Fiorella Mannoia.

n All’indomani del divieto del Gay Pride a Belgrado imposto dalle autorità per motivi di sicurezza, gli organizzatori hanno parlato ieri di «giorno triste per la Serbia» e di un «enorme passo indietro» nel rispetto dei diritti umani. «È un giorno triste, molto triste per Belgrado e per la Serbia», ha detto Jovanka Todorovic, del comitato organizzatore del Gay Pride annullato.

USA PROTESTA A NEW YORK DAVANTI A WALL STREET

n Al grido di “i banchieri sono tutti nazisti” circa 2.000 persone hanno manifestato fuori da Wall Street e poi hanno proseguito fino al quartier generale della polizia. La protesta è stata la più importante dall’occupazione della piazza di fronte alla Borsa qualche giorno fa. «I banchieri sono tutti nazisti» e «la polizia protegge i miliardari e Wall Street», alcuni dei cartelloni dei manifestanti.

USA L’UCCISIONE DI AWLAKI VOLUTA DAL GOVERNO n Il Dipartimento della Giustizia americano ha scritto un memorandum segreto per autorizzare l’uccisione di Anwar al Awlaki, il terrorista di Al Qaida cittadino americanoyemenita colpito ieri da un drone nello Yemen. Il documento è stato il frutto di una nalisi sui problemi inerenti all’uccisione di un cittadino Usa, da parte di insigni giuristi.

LONDRA SETTEMBRE A 30 GRADI UN’ESTATE DA RECORD n Dopo l’estate più fredda dal 1993, migliaia di inglesi possono trascorrere al mare il primo giorno di ottobre. I metereologi britannici infatti hanno previsto sole, per il quarto giorno consecutivo, e temperature hanno toccato i 29 gradi in Inghilterra e Galles.


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La truffa Finte vendite online denunciata un’intera famiglia

Capoterra La frenata della Regione Ateneo Il rettore Melis sulla ricostruzione dopo il disastro difende il suo Statuto

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IL GIALLO La discussione è avvenuta davanti a “La Volta Stellata”. Trovati tre bossoli forse di una scacciacani n Una furibonda lite, uno scambio di parole pesanti e di insulti, forse qualche spinta e poi tre esplosioni, tre colpi di pistola per intimidire, per mettere fine una volta per tutte alla discussione. I carabinieri della Compagnia di Cagliari stanno lavorando nel tentativo di fare piena luce sull’episodio avvenuto, nella notte tra venerdì e sabato, all’esterno del locale “La Volta Stellata” al numero 69 di via Mameli. Un uomo durante una lite ha estratto dalla tasca una pistola esplodendo tre colpi. LA RICOSTRUZIONE L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata dagli uomini del Nucleo Radiomobile, è avvenuto intorno alle 3. In quel momento nel locale c’erano ancora clienti, la musica era ad alto volume e un gruppetto di persone sarebbe uscito, forse per fumare una sigaretta e per parlare. Non si sa da quante persone fosse formato il gruppo, si sarebbero avvicinati a un Suv di colore chiaro iniziando a discutere. Dopo pochi minuti i toni si sarebbero alzati e le parole si sarebbero trasformate in insulti e minacce. Qualcuno avrebbe perso il controllo, iniziando a spintonare gli altri, uno di loro si sarebbe allontanato di qualche metro, avrebbe estratto dalla tasca una pistola, esplodendo tre colpi. Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma i colpi sarebbero stati esplosi ad altezza uomo, come a voler colpire le altre persone coinvolte nel litigio. Sparate le tre pistolettate in rapida successione, l’uomo sarebbe salito a bordo del Suv, allontanandosi a tutta velocità da via Mameli. Molti residenti della zona sono stati svegliati dalle tre esplosioni, uno di loro ha chiamato il 112: “Ho sentito sparare, deve essere successo vicino al locale”. Davanti al numero 69 di via Mameli sono subito arrivate alcune pattuglie dei carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Cagliari. Ma nonostante l’arrivo tempestivo dei militari, la persona che aveva sparato i tre colpi era già riuscita a far perdere le proprie tracce, come si erano già allontanate anche le altre persone coinvolte nella lite. Solo un giovane avrebbe fornito ai carabinieri una testimonianza di quanto accaduto. Un racconto

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numeri 3

Sono i bossoli recuperati dai carabinieri a pochi metri dal luogo in cui è scoppiata la lite.

7,65

Il calibro dei bossoli trovati dai militari dell’Arma del Radiomobile.

1

L’unica persona che avrebbe fornito ai carabinieri una testimonianza su quanto accaduto in via Mameli.

69

Il numero civico del locale “La Volta Stellata”, davanti al quale è avventa la lite finita a colpi di pistola.

LA DISCUSSIONE Il litigio è avvenuto a pochi metri di distanza dall’ingresso del locale “La Volta Stellata”

DAVIDE LENZA/FC

Via Mameli Lite davanti al pub

e partono tre colpi di pistola parziale, il testimone avrebbe detto di aver sentito solo i tre colpi di pistola e aver visto allontanarsi a bordo di un’auto l’uomo che aveva sparato. I TESTIMONI I carabinieri hanno sentito sia i proprietari de “La Volta Stellata” e alcuni clienti. Nessuno, a quanto pare, sarebbe riuscito a fornire ai militari elementi utili alle indagini. Nessuno avrebbe sentito nulla, nel locale c’erano ancora clienti, musica e confusione. I carabinieri hanno effettuato

numerosi rilievi nel luogo in è avvenuta la lite terminata con le pistolettate. Sono stati recuperati tre bossoli calibro 7.65, ma non sono stati trovati i proiettili conficcati in qualche parete o in qualche auto parcheggiata. I militari dell’Arma hanno effettuato una serie di controlli in tutti gli ospedali della zona. Sotto i riflettori sono finiti tutti i pazienti arrivati in pronto soccorso con ferite riconducibili a un colpo di pistola, ma nessuno si sarebbe presentato per farsi medicare. I carabinieri sono quasi sicuri che la pistola non fosse una

vera e propria arma, ma fosse una scacciacani che ha esploso tre colpi a salve. Rimane da stabilire le ragioni che hanno spinto una persona a estrarre dalla tasca un’arma, identica a una pistola vera, sparando ad altezza uomo, come se si trattasse di una pistola vera. Forse voleva coglierli di sorpresa e approfittando del momento di paura, si sarebbe allontanato fuggendo a bordo del Suv. Solo le indagini condotte dai carabinieri potranno però stabilire cosa è realmente accaduto in via Mameli. Manuel Scordo

IL SUV L’uomo che ha esploso i tre colpi di pistola si è allontanato a bordo di un Suv di colore chiaro.

Piazza Garibaldi Turista Usa truffato da un pakistano

L’AMBULANTE Il pakistano è riuscito a rubare al turista il telefono cellulare

n “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”. Il titolo del celebre film a episodi di Nanni Loy dedicato alle truffe, ambientato nella Napoli degli anni Novanta, potrebbe calzare perfettamente anche per l’episodio avvenuto venerdì pomeriggio in piazza Garibaldi. Ma questa volta il protagonista non è il “truffatore” napoletano, ma un insospettabile pakistano. L’immigrato sarebbe riuscito a “soffiare” il fiammante telefonino cellulare a un turista americano. L’episodio, secondo quanto denunciato dallo stesso turista alla polizia, sarebbe avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 16, in piazza Garibaldi. Il turista statunitense stava passeggiando tra le vie del

centro, osservando le vetrine e cercando qualche cosa da acquistare, forse qualche regalo da portare ai parenti come ricordo del viaggio. Passeggiando avrebbe visto la bancarella di un’ambulante con esposti numerosi oggetti e tantissime custodie per telefonini cellulari. Il turista avrebbe iniziato a provare le varie custodie per verificare quale fosse la migliore per il suo telefoni-

L’ACQUISTO L’ambulante immigrato ha sostituito il telefonino dell’americano con uno uguale ma guasto

no. Proprio in questa fase sarebbe avvenuta la truffa. L’immigrato avrebbe cercato di consigliare l’acquirente, mostrandogli via via sempre nuove custodie, aiutandolo ad agganciarle nel migliore dei modi al telefonino e allo stesso tempo distraendolo. Dopo averne provate numerose, l’americano ne avrebbe scelta una, l’avrebbe fatta agganciare al telefono e dopo aver pagato si è allontanato. Dopo pochi minuti avrebbe osservato il telefono accorgendosi che non era funzionante, ma soprattutto non era il suo cellulare. È subito tornato in piazza, ma il venditore ambulante si era già allontanato. Ma.Sc.


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CAGLIARI

Cpa Iniziato il trasferimento dei 210 tunisini n È iniziato il trasferimento dei 210 tunisini arrivati all’inizio della settimana da Lampedusa e ospitati nel centro di prima accoglienza di Elmas. Nella giornata di ieri hanno lasciato il Cpa cento immigrati. I primi 50 sono stati imbarcati su un aereo nelle prime

ore della mattinata, altri cinquanta hanno lasciato Cagliari subito dopo. Nel centro di prima accoglienza, al momento, si trovano ancora 137 immigrati. Un trentina erano già ospiti del Cpa prima dell’arrivo degli altri immigrati. Gli altri 110 tunisini lasceranno

Cagliari nei prossimi giorni. Il responsabile della cooperativa Sisifo che gestisce il centro di prima accoglienza è soddisfatto: «Tutte le operazioni stanno procedendo bene – ha sottolineato Francesco Losardo - tutto sta andando avanti serenamente. I tunisini hanno

rispettato quanto avevano detto appena arrivati a Cagliari, giurandoci di non aver preso parte agli scontri di Lampedusa. Sono molto collaborativi, ci chiedono solamente quando andranno via e dove saranno trasferiti».

Internet Famiglia

unita nelle truffe delle aste online LE INDGAINI Denunciati madre, figlia e genero. Pubblicavano annunci per la vendita di telefonini e notebook. Ma dopo essersi fatti pagare con ricariche Postepay non inviavano la merce n Si erano specializzati nelle truffe online, fingendosi venditori di prodotti tecnologici di ultima generazione nei siti di aste o di annunci. Ma gli acquirenti di telefonini e computer, nonostante il pagamento anticipato, non avrebbero mai ricevuto nulla. Un’attività particolarmente redditizia che nel giro di pochi mesi avrebbe fatto finire nelle loro tasche tra i diecimila e i quindicimila euro, un’attività su cui gli agenti della polizia postale hanno messo la parola fine. Tre persone sono state denunciate dagli specialisti della Polpost di Cagliari con l’accusa di truffa aggravata in concorso. Si tratta di una 45enne, la

figlia 25enne e il genero di 35 anni, tutti residenti a Cagliari. Sequestrati alcuni computer utilizzati per mettere a segno le truffe. I tre, secondo quanto accertato dagli agenti, avevano creato una vera e propria holding familiare per le truffe su Internet. LE INSERZIONI Negli ultimi mesi avrebbero pubblicato sui siti di aste on line, come eBay e su quelli di annunci come Subito.it, o lo stesso eBay annunci, una serie di inserzioni relative alla vendita di prodotti tecnologici di ultima generazione. In particolare avrebbero catturato l’attenzione degli acqui-

LE INDAGINI Al lavoro gli agenti della polizia postale

renti con prezzi particolarmente bassi per IPhone IPad, ma anche notebook e macchine fotografiche digitali. Molti i “cyberclienti” caduti nelle rete dei truffatori. Le vittime, vinta l’asta o acquistato l’oggetto descritto nell’annuncio, avrebbero pagato la merce effettuando ricariche su carte di credito prepagate “Postepay”, sicuri di ricevere la merce. Ma nessuno, secondo quanto accertato dalla polizia postale, avrebbe ricevuto nulla. Nel giro di pochi mesi la “famiglia di truffatori” sarebbe riuscita a incassare tra i 10mila ai 15mila euro, truffando decine e decine di persone sia in Sardegna che in altre regioni d’Italia. Alcuni dei truffati hanno presentato una formale denuncia alla Polpost che ha avviato le indagini. Nel giro di poco tempo gli agenti sono riusciti a individuare i tre, denunciandoli. Dentro le loro abitazioni sono stati recuperati i computer e le prove dell’attività criminale. «Il fenomeno delle truffe su Internet – sottolineano dalla polizia postale - è in crescita e ormai sempre più diffuso anche a causa della ingenuità o della irrefrenabile voglia dell’affare da parte degli utenti. Il nostro consiglio è sempre quello di diffidare da proposte “troppo” allettanti e di fare sempre preventivi controlli sull’attendibilità del venditore». Ma.Sc.


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CAGLIARI VIALE LA PLAYA SCHIANTO IN PIENA NOTTE CON L’AUTO FINISCE CONTRO UN PALO

INCENDI QUATTRO AUTO A FUOCO A SAN MICHELE E SAN BENEDETTO

LA PROTESTA ALLOGGI POPOLARI A PEZZI A CAGLIARI IL LEADER DEI VERDI BONELLI

n Si schianta con l’auto contro un palo e finisce al Brotzu. Verso le 5 di ieri mattina un cagliaritano del ‘79 stava percorrendo viale La Playa quando ha perso il controllo della Lancia Y che stava guidando. Si è schiantato contro un palo riportando alcune ferite ed è stato ricoverato al Brotzu. Lì saranno eseguiti gli esami del sangue per controllare se aveva bevuto. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia municipale.

n Quattro auto bruciate hanno impegnato i vigili del fuoco ieri notte. Poco dopo mezzanotte una Panda rubata martedì scorso è stata data alle fiamme in piazza San Michele. Intorno alle 6 del mattino le fiamme hanno avvolto una Citroen C2 in via Gioviano, il fuoco ha raggiunto una Citroen C3 e una Peugeot. Sono in corso le indagini della polizia su entrambi gli episodi.

n La protesta del comitato spontaneo di San Michele, che denuncia l’abbandono di tutti gli immobili comunali del quartiere, porta a Cagliari il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. Il leader del partito incontrerà i rappresentanti dei quartieri popolari di San Michele e Is Mirrionis domani a partire dalle 16. Silvio Pinna, coordinatore del Comitato: «Sarà accolto da uno striscione verde di benvenuto alto venti metri».

Università Il rettore

difende lo Statuto: colpa della Gelmini n Il rettore Giovanni Melis è al centro delle polemiche per la riforma dello Statuto dell’Ateneo. «In tanti se la prendono con me, ma sono costretto ad applicare la legge Gelmini. Anche se l’ho contestata è una legge». Le polemiche sul nuovo Statuto e sulla decadenza dei fuoricorso sono mitigate dalla pioggia di milioni del Cipe. Per il Magnifico rettore è un periodo intenso «ma ci tengo a precisare che sulla decadenza degli studenti circolano molte informazioni sbagliate». Giovanni Melis respinge le accuse degli studenti che si lamentano per il provvedimento che costringe chi non sostiene esami da parecchi anni a laurearsi entro aprile dell’anno prossimo. «A parte il fatto che tanto clamore è servito da stimolo - spiega - perché tanti studenti a cui mancavano un paio d’esami e non ne sostenevano da anni hanno deciso di terminare gli studi. E i nostri uffici li stanno assistendo per trovare la soluzione migliore». I fuori corso sono quasi la metà degli iscritti all’Ateneo cagliaritano, un numero elevato che può creare problemi nelle valutazioni per la qualità dell’Università. «Sulla decadenza bisogna però precisare alcuni punti cruciali. Chi è ancora iscritto a corsi di laurea estinti nel ‘99 può passare ai nuovi corsi, portando con sé gli esami sostenuti». Una delle paure degli studenti era quella di perdere gli esami già passati con tanto sacrificio. «Certo che i casi saranno valutati, perché in certi ambiti un esame sostenuto così tanto tempo fa può non essere più aggiornato - spiega poi non è vero, come hanno sostenuto alcuni, che non ci sono norme apposite per i disabili, sono all’articolo 51, o per i laureandi, sono previste delle proroghe». Ma l’idea di fondo del rettore è quella di “tagliare” i fuori corso eterni. «Non ci si iscrive all’Università solo per avere lo status di studente universitario, ma bisogna impegnarsi e studiare», precisa.

info

GIOVANNI MELIS Il rettore difende la riforma dello Statuto e le iniziative per i fuori corso di lunga data.

POLICLINICO MONSERRATO Con i milioni del Cipe sarà realizzato un nuovo blocco e sarà svuotato l’ospedale civile.

LO STATUTO TRAVAGLIATO In questi giorni il rettore Giovanni Melis è alle prese con la difficile ri-

forma dello Statuto. «Stiamo ancora discutendo alcuni aspetti, ma su 65 articoli c’è l’accordo ormai su tutto restano solo da definire i dettagli sulla composizione degli organi di rappresentanza: Senato accademico e consiglio di amministrazione». Su questi aspetti sono tanti i malumori nell’Ateneo. «È normale, basti pensare che si passa da 11 a 6 facoltà, ci sono molte persone che non vogliono accettarlo». Tutto parte dalla riforma Gelmini: «Anche io l’ho contestata sotto molti aspetti, ma la legge c’è e va applicata, sarebbe un reato evitarlo». Il personale tecnico-amministrativo protesta perché vuole mantenere una sua rappresentanza nei due organi dell’Università. «Con la riforma il Senato accademico non sarà più costituito rispettando le rappresentanze mentre nel Consiglio di amministrazione l’ingresso sarà legato alle competenze ed è aperto anche agli esterni, la rosa dei nomi sarà valutata anche dal Comitato etico». I MILIONI DEL GOVERNO Il Cipe ha stanziato 118 milioni per il mondo universitario cagliaritano. Soldi che serviranno, tra l’altro, per realizzare il campus di viale La Playa e completare il grande sviluppo del Policlinico di Monserrato. Quaranta milioni saranno destinati alla costruzione del Blocco R. «Che ci consentirà, tra le altre cose, di svuotare definitivamente il San Giovanni di Dio spiega il rettore - ora stiamo completando il Blocco Q che ospiterà il materno-infantile, spostando la clinica pediatrica e parte dei reparti del San Giovanni di Dio». Il piano strategico prevede l’accorpamento a Monserrato di tutte le strutture dell’area medica. «E tutti i locali che resteranno liberi in città verranno occupati dalle facoltà di Giurisprudenza, Economia e Commercio e Sciene Politiche». Coi fondi Cipe sarà creato anchen un nuovo Orto botanico. «Così potremo alleggerire quello attuale, che sarà più libero e potrà essere sfruttato anche per scopi non didattici». Marcello Zasso

L’ATENEO Polemiche per riforma dello Statuto e decadenza dei fuori corso, ma arrivano i milioni del Cipe

ERSU LA PRESIDENTE AGLI STUDENTI «DA ORA PIÙ TUTELE PER I DISABILI» n «L'Ersu tutelerà maggiormente gli studenti disabili». Lo ha assicurato il presidente dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari Daniela Noli durante un incontro con gli studenti nella sede del corso Vittorio Emanuele. «In vista dell'imminente assegnazione degli alloggi - ha spiegato Daniela Noli - il consiglio di amministrazione ha deciso di studiare una più adeguata sistemazione degli studenti disabili che fosse conforme alle loro esigenze e alla loro sicurezza». Per quanto riguarda il numero degli alloggi disponibili, inoltre, la Noli ha annunciato che ci saranno altri dieci posti letto fuori bando, in modo da soddisfare tutte le richieste. «Per questo - ha aggiunto la presidente dell’Ersu - abbiamo deciso di assegnare i posti letto della casa di via Montesanto».

Informazione La satira di Banana adesso ha una faccia

TERRAPIENO Gli oratori sul palco de “L’Unità in festa”

DAVIDE LENZA/FC

n Da ieri “Banana” ha un volto per un pubblico un po’ più vasto, quello che ha partecipato alla tavola rotonda “Dal manifesto alle strisce, dalla carta alla rete”, iniziativa organizzata per il festival “L’Unità in festa” al Terrapieno. L’autore delle vignette satiriche “Intanto in viale Trento...”, nate su Facebook, con un gruppo di migliaia di fan, e poi pubblicate anche su questo giornale, ha raccontato come si è sviluppata l’idea di prendere in giro senza pietà i big della politica sarda: «Senza internet “Intanto in viale Trento” non sarebbe mai esistito». Il titolo della “saga”, ha spiegato Fioraso, vuole dare il senso della distanza della classe politica dalle vere esigenze della gente: «Fa-

cebook mi ha dato la possibilità di avere un grande seguito, nei media tradizionali non sarebbe mai potuto succedere. Non solo: posso fare le vignette anche quando non sono a Cagliari, lontano da qui: tutto grazie a internet». Chi sono i politici che si sono arrabbiati di più? «A sinistra più che a destra». Satira, ma non solo, ieri al terrapieno. Dal palco, durante il dibattito moderato da Fran-

TERRAPIENO L’autore satirico di “Intanto in viale Trento...”: «Senza la rete le mie vignette non sarebbero mai esistite»

cesca Zoccheddu, è intervenuto anche il direttore di Sardegna24 Giovanni Maria Bellu, che ha parlato della necessità, per un’informazione valida, di avere alle spalle un’organizzazione di tipo industriale. L’ex giornalista de L’Unità ha anche criticato le modalità di ingresso di certi giornalisti nelle redazioni, più per conoscenze che per merito. Di informazione online ha parlato la blogger Angela Loi, che ha criticato i provvedimenti che il governo vuole introdurre per mettere il bavaglio anche alle notizie e opinioni su internet. Tra gli oratori anche Vito Biolchini (Radio Press), Marco Ligas (Il Manifesto sardo) e Fabrizio Ortu (Il Minuto).


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CAGLIARI PIRRI DOPO L’EX MÈ E LA SCUOLA “I PINI” ARRIVA IL DIBATTITO SULL’EX VETRERIA

UTA «LAVORATORI SENZA STIPENDIO» LA PROTESTA NEL NUOVO CARCERE

POGGIO DEI PINI RUBA DENTRO UNA CASA ARROTINO ARRESTATO DAI CARABINIERI

n Il consiglio della Municipalità di Pirri, dopo aver affrontato il dibattito sulla gestione dell’ex mercato di santa teresa e della scuola di via Santa Maria Goretti, si riunirà martedì prossimo alle ore 17 nella sala consiliare di via Riva Villasanta, 35. All’ordine del giorno una discussione sul ruolo dell’ex Vetreria nella zona e comunicazioni della presidente della Municipalità, Luisella Ghiani.

n «Molti lavoratori non ricevono lo stipendio da mesi e trenta su centoventi sono stati licenziati». Il segretario regionale della Fillea Chicco Cordeddu protesta contro la societa' Opere pubbliche, che si occupa dei lavori di costruzione del nuovo carcere a Uta e rilancia la mobilitazione con un sit-in, domani mattina dalle 7.30 nel cantiere nella zona industriale di Macchiareddu.

n Ha forzato la porta d’ingresso della casa di un’anziana vedova di 79 anni, a Poggio dei Pini, dandosi poi alla fuga con monili e gioielli per tremila euro. ma mentre si allontanava è stato intercettato dai carabinieri della stazione di Capoterra e Sarroch e, dopo aver cercato di scappare a piedi, è stato bloccato. S. S., 37 anni, arrotino, è finito in manette. La refurtiva è stata restituita alla proprietaria.

Alluvione La Regione frena sui cantieri CAPOTERRA Lettera della ditta che dovrebbe costruire ponte e strade di Poggio: lavoriamo 24 ore su 24. Ma arriva lo stop n Il soldi ci sono. L’emergenza, anche quella, c’è ancora. Però a Capoterra, a quasi tre anni dall’alluvione del 22 ottobre 2008 che fece quattro vittime, i lavori di messa in sicurezza non partono. A ostacolare l’apertura dei cantieri, che dovrebbero dare tranquillità a una comunità di 10mila persone tra Poggio dei Pini e Rio San Girolamo, ci si mette anche la burocrazia. Il 12 maggio la Ifras (società che si dovrebbe occupare del ponte e della viabilità a Poggio) manda un comunicato all’assessorato ai Lavori Pubblici: l’appalto è statio aggiudicato a marzo, scrive la ditta, e aggiunge: «La scrivente ha predisposto una soluzione alternativa al fine di consentire una cospicua riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera con l’eventuale impiego di maestranze distribuite su più turni lavorativi giornalieri». La nota prosegue spiegando che la necessità dell’intervento è stata sottolineata anche durante un’assemblea tenuta poco tem-

«Bisogna superare le lungaggini delle procedure ordinarie. L’emergenza è ancora attuale,i soldi ci sono. È necessario intervenire, gli abitanti di Poggio dei Pini e Rio San Giroplamo non possono continuare a vivere nella paura che piova più del solito». Marco Espa consigliere regionale Pd

I DANNI DELL’ALLUVIONE Capoterra finì sott’acqua il 22 ottobre del 2008

po prima nella sede della cooperativa. La Ifras quindi propone alla Regione di lavorare 24 ore su 24, per chiudere i lavori al più presto, prima che le piogge tornino a minacciare la zona. La risposta arriva a stretto giro, 5 giorni dopo: «Si comunica l’impossibilità ad accogliere la “soluzione alternativa” proposta da codesta società in quanto la medesima verrebbe ad alterare le con-

info LE 4 VITTIME IL 22 OTTOBRE Immobilismo a 3 anni dal disastro nel Cagliaritano.

dizioni realizzative del manufatto che sono state poste a base di gara». Un no senza fronzoli: non si può lavorare su più turni per accelerare. «Ma questo va contro la legge che abbiamo approvato a maggio del 2009, proprio per i lavorio post alluvione»: Marco Espa abita a Rio San Girolamo ed è consigliere regionale del Pd, parla nella doppia veste di residente e politico. Spiega: «Aveva-

mo stranziato 25 milioni di euro per permettere il lavoro h 24 nei cantieri. Ma è tutto fermo, non è stato fatto niente. E chi propone di accelerare viene bloccato dalla burocrazia. Invece il commissario, che adesso è l’ex prefetto Efisio Orrù, dovrebbe agire come tale, adottando procedure straordinarie: non è possibile che noi viviamo ancora nella paura ogni volta che piove». Espa non punta il dito tanto contro le lungaggini sul ponte («che è importante ma non è la priorità»), quanto sul blocco della messa in sicurezza: «All’assessorato ai Lavori pubblici, con questa Giunta, si sono alternati in tre, e tutti hanno fatto promesse. Non voglio ridurre tutto a una questione tra schieramenti avversi. Voglio solo dire che non si può mettere la burocrazia davanti alla pelle della gente. A Messina», aggiunge il consigliere Pd, «l’alluvione fatale è arrivata tre anni dopo la prima, che aveva fatto solo danni e non vittime». La denuncia di Espa arriva a pochi giorni da quella del deputato Pdl Mauro Pili, che aveva spiegato che i progetti dell Regione sono bloccati perché sono necessari nuovi passaggi sulla fattibilità. A tre anni dalla devastazione. E.F.


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SPORT EUROPEI VOLLEY GERMANIA-ITALIA 3-0 LE AZZURRE LIQUIDATE IN UN’ORA E 15’

BASKET A SIENA LA QUINTA SUPERCOPPA DINAMO, SACCHETTI FIRMA FINO AL 2014

n La Germania ieri ha battuto a Belgrado l'Italia 3-0 (2522, 25-22, 25-17) nella prima semifinale degli Europei di pallavolo femminile. Oggi le azzurre, bi-campionesse in carica, giocheranno per il terzo posto contro la Serbia. L'Italia è stata dominata dalla Germania sin dalle prime battute di una gara caratterizzata da scarsa concentrazione e numerosi errori. Le tedesche, che hanno mostrato grinta e una grande regolarità di gioco, sbagliando pochissimo, sono sembrate più sicure e piene di volontà di vincere. E hanno regolato il conto con l'Italia in soli tre set, in circa un'ora e un quarto soltanto.

n Siena si porta a casa la sua quinta supercoppa consecutiva, ma spuntandola di esperienza, mestiere e classe solo alla fine e dopo aver quasi sempre inseguito una eccellente Cantù. Chiusura sul 73-70 in un finale giocato punto a punto con il canturino Lighty che a 3’’ dal fischio sul 71-69 per Siena dalla lunetta ha messo dentro un solo personale, fallendo quello dei più che probabili supplementari. n Intanto la Dinamo Sassari comunica di aver trovato l’accordo per il rinnovo del contratto al coach Meo Sacchetti sino al giugno 2014.

Cagliari A Lecce per restare grande Larrivey alla ricerca del gol A VIA DEL MARE Alle 15 i rossoblù scenderanno in campo per conservare il secondo posto. Nenè in panchina, il tecnico punta sull’argentino. Di Francesco dall’altra parte si copre col 4-4-2 di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Che facesti? Chiedono a Lecce dopo le partite. Il verbo lo mettono alla fine come i sardi: “vinto ho”. Potrebbe dirlo l’ormai salentino Giacomazzi quanto Cossu. Sulla carta non c’è storia. Tutti credono che sia il Cagliari la favorita del Via Del Mare. Dopo quatto giornate a meno uno dalla vetta non si vuole certo fermare davanti a Di Francesco. Che cerca ancora l’identità della sua squadra. Mutevole quanto non lo è stata il Cagliari di Ficcadenti. Contro i rossoblù il menù giallorosso parla stavolta di un 4-4-2 un po’ strano dopo un 4-3-3, 4-2-3-1, 4-3-1-2 e di nuovo 4-2-3-1. Li ha provati tutti, insomma. LE FASCE DA BLOCCARE Stavolta sembra studiato ad hoc per contrastare le fasce del Cagliari, come fossero le sorgenti da cui nasce tutto. E questo è vero soprattutto quando Ficcadenti schiera il tridente e coinvolge molto i terzini in attacco. All’esterno del centrocampo il tecnico del Lecce schiererà probabilmente Cuadrado e Mesbah. Il primo in particolare è una sorta di Armero dell’Udinese con spiccate doti offensive, anche troppo spericolate, per certi versi. Spetterà a Nainggolan in prima battuta e Agostini poi passarselo e raddoppiarlo nella fascia destra. E magari sfruttarne anche l’imprudenza. Punti deboli. A Lecce ce l’hanno un po’ contro il difensore centrale Ferrario che sta combinando qualche guaio di troppo. Dall’altra, l’attacco rossoblù cerca la sicurezza. Lo stesso Ficcadenti ha chiesto più effi-

OGGI ALLE 12.30 C’È NOVARA-CATANIA n Cesena-Chievo: Giampaolo ha disperato bisogno di punti, i gialloblù vogliono proseguire il magic moment. Fiorentina-Lazio: la squadra di Reja è infuriata dopo il ko di Lisbona in Europa League, i viola sono in forma. Novara-Catania (12,30): buon pareggio con la Juve, il Catania punta a far bene anche sul sintetico di Novara. Tesser senza Lisuzzo e Mazzarani. Palermo-Siena: Mangia è reduce dal pareggio col la Lazio, Sannino dalla vittoria col Lecce. Udinese-Bologna: al Friuli la difesa più solida del torneo (Udinese, 1 solo gol al passivo) e uno dei tre peggiori attacchi (Bologna, sole 2 reti all'attivo).

Protagonisti

LARRIVEY SCHIERATO TITOLARE IN COPPA ITALIA HA FATTO TRIS In panchina Nenè per ora riposa. L’argentino è reduce dal gol contro il Novara e dalla tripletta in Coppa Italia con l’Albinoleffe. Oggi proverà a conservare il posto da titolare.

DAVID DI MICHELE IL LORO ASSO DRIBBLING STRETTO E BEL TIRO L’attacacnte classe ‘79 da due stagioni al Lecce lo scorso anno gha realizzato otto reti. Pe rle sue caratteristiche, il dribbling stretto e un ottimo tiro, ricorda un po’ Totò Di Natale.

cacia ai suoi cecchini che oggi dovrebbero essere Ribeiro, un tiratore che meriterebbe almeno di avere già cinque reti in saccoccia, e Larrivey. LARRIVEY TITOLARE L’argentino è il primo cambio tra i titolari della stagione. Entrambi potrebbero avere un ruolo importante. Se il Cagliari si è sempre fermato quando ha avuto un esame da prima della classe, ora potrebbe superare quell’handicap e provare a stare ancora lassù. Come non fosse un caso tutto ciò che di bello si è visto finora. Attenzione a Di Michele, il loro attaccante forte nel dribbling stretto e potente nel tiro quasi quanto Di Natale. Ma anche al difensore Oddo che partecipa all’attacco con cross tagliati abbastanza pericolosi. Pasquato dalla panchina poi, potrebbe far mutare modulo in corso gara e trasformare il Lecce in una squadra più aggressiva. Per il resto Ficcadenti potrebbe comportarsi tatticamente come contro il Palermo, usando il trequartista anziché il tridente per spezzare le linee del centrocampo avversarie. Ma sulla carta il Lecce non è il Palermo. DI FRANCESCO DIFENSIVISTA Se l’atteggiamento di Di Francesco è decisamente attendista, stavolta Ficcadenti potrebbe decidere di andare nel Salento abbastanza armato. Magari ancora col tridente per sfruttare i cross e gli accentramenti di Andrea Cossu e Thiago Ribeiro e la fisicità di Larrivey, pronto a fare il massimo per tenersi il posto da titolare che gli arriva dopo quattro gare di campionato. Nenè sarà in panchina. Questa settimana si è fermato due giorni per il mal di schiena, mentre El Kabir starà a casa a riposo. L’altro attaccante pronto a creare scompiglio è Ibarbo, per il quale il tecnico ha speso belle parole, sottolineando che

con la palla tra i piedi è inarrestabile. Per il resto la squadra dovrebbe essere invariata rispetto alle scorse partite. E quindi Agazzi in porta, che finora ha subito cinque gol; Pisano, Canini, Astori e Agostini. E ancora il centrocampo con Conti che oggi supera Brugnera nelle presenze (diventano 329) con Nainggolan e Biondini. Cossu in attacco per servire Ribeiro e Larrivey. Non ci saranno Burrai e l’uruguaiano Ceppelini. L’ultima vittoria del Cagliari a Lecce risale al 1994 (1-0, andò a segno Oliveira). Poi lo scorso 17 aprile un pareggio e il declino rossoblù fino alla fine della stagione: 3-3 con Acquafresca al 20', Mesbah al 49', Conti al 67', ancora Acquafresca al 72', Fabiano all'88' e Corvia al 94'. Questa lista dei convocati: Agazzi, Avramov, Agostini, Ariaudo, Astori, Canini, Gozzi, Perico, Pisano, Biondini, Conti, Cossu, Ekdal, Nainggolan, Rui Sampaio, Ibarbo, Larrivey, Nenè, Thiago Ribeiro.

LECCE (4-4-1-1) FORMAZIONE Julio Sergio; 30 Oddo, 40 Tomovic, 13 Ferrario, 28 Brivio; 7 Cuadrado, 8 Obodo, Giacomazzi 18, 11 Mesbah; 22 Piatti; 17 Di Michele. PANCHINA (81 Benassi, 14 Strasser, 6 Giandonato, 91 Bertolacci, 77 Pasquato, 15 Ofere, 9 Corvia) Allenatore Eusebio Di Francesco

CAGLIARI (4-3-1-2) FORMAZIONE 1 Agazzi; 14 Pisano, 21 Canini, 13 Astori, 31 Agostini; 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan; 7 Cossu; 9 Larrivey, 19 Thiago Ribeiro PANCHINA (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 20 Ekdal, 2 Gozzi, 30 Sampaio, 23 Ibarbo, 18 Nenè, ) Allenatore Massimo Ficcadenti Arbitro Marco Guida di Torre Annunziata Orario 15 in diretta tv su Sky

DI FRANCESCO «VOGLIO GRANDE CARATTERE» n «Voglio un Lecce con il coltello fra i denti, perchè non possiamo permetterci di non avere tali caratteristiche». L'allenatore del Lecce, Eusebio Di Francesco, carica i suoi uomini alla vigilia della sfida casalinga conto il Cagliari. Dopo tre sconfitte su quattro gare la voglia di riscatto è tanta. «Dai ragazzi voglio una grande prestazione a livello caratteriale, voglio gente che dia il massimo per portare a casa una vittoria che sarebbe molto importante. Può sembrare una frase fatta, ma è la verità. In settimana ho fatto svolgere due allenamenti a porte chiuse per alzare l'attenzione dei calciatori e per preparare qualcosa di specifico per la gara contro il Cagliari». Di Francesco insiste sulla necessità che i suoi mostrino carattere e personalità. «Dalla squadra voglio una gara aggressiva, in un incontro che prevedo combattuto, difficile ma nel quale non intendo partire ad handicap».

Juventus-Milan Allegri: «Pirlo da bloccare»

ANDREA PIRLO L’ex temuto da Allegri

n Alle 20.45 Conte contro Allegri, Allegri contro l’ex di eccezione e «il più temuto» dal tecnico rossonero. È il giorno di Juve-Milan. Tra i rossoneri c’è Ibrahimovic, recupera Boateng e forse anche Ambrosini. Mancherà invece sicuramente Abate, che sarà sostituito da Bonera come terzino destro, mentre a sinistra giocherà Zambrotta. Il Milan, secondo il suo allenatore, dovrà giocare con «eccellenza tecnica, con buona gestione della palla e dovrà sprecare meno palloni di quanto ha fatto finora». Ma, soprattutto, dovrà neutralizzare l'ex terribile, Pirlo. «Gioca in una squadra che esalta le sue qualità, non dovremo lasciarlo giocare, come del resto a Vucinic e a Quagliarella, se giocheranno, in attac-

co». Secondo Allegri «Pirlo in questo momento è il campione della Juve». Confermati Cassano e Ibra in attacco. Potrebbero essere confermati Seedorf e Van Bommel. Conte avvisa: «Stiamo studiando per diventare grandi. Dobbiamo ricordarci da dove veniamo e non illudere nessuno. Quando saremo ai livelli massimi potremo parlare di match scudetto». Rinunciatario? Per nulla. «Non ci snatureremo neppure

CONTE «Non ci snatureremo. Chiellini? È superaffidabile». Vidal punta del 4-1-4-1. Dall’altra trova Ibra e Cassano

domani». Ibra? «Hanno fatto bene i miei giocatori a dire in settimana che la partita si prepara 11 contro 11 e cercando di adottare accorgimenti diversi a seconda delle situazioni». Chi gli chiede notizie su Chiellini, il grande ritardatario della stagione risponde: «È superaffidabile». Il discorso passa su Pirlo: «Certo che gli ho parlato. È molto freddo, nasconde benissimo le emozioni». In formazione Pirlo e Marchisio davanti alla difesa, tre in linea a centrocampo e una sola punta, Vucinic. In questo caso, potrebbe giocare anche Vidal. In alternativa, il 4-1-4-1 classico con due ali vere, Pepe da una parte e Krasic dall'altra. De Ceglie non è nemmeno convocato: sarà Grosso a sostituirlo.


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Ficcadenti

«Voglio continuità per tutta la gara» IL TECNICO «Nenè tra i dubbi che mi porto, cambio spesso davanti perché voglio che riescano bene le ripartenze» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Sesta giornata, quinta partita. Il Cagliari ha già collezionato sette punti – miglior partenza da quando ha riconquistato nel 2004 la massima serie – ed è a un solo punto dalla vetta. Il Lecce è terz'ultimo e ha perso le prime due gare in casa. I tifosi rossoblù si attendono un ritorno alla vittoria dopo la sconfitta di Palermo e il pareggio in casa contro l'Udinese. Massimo Ficcadenti ripete il solito ritornello come fosse un disco rotto: «La gara non è cruciale perché siamo solo all'inizio, dobbiamo avere delle risposte importanti per cercare di costruire una squadra che possa avere continuità. Se noi faremo una prestazione importante nei 90' di gara in modo continuo allora riusciremo a ottenere un risultato positivo». IL DUBBIO NENÈ Per sapere quale undici metterà in

campo al Via del Mare, ci si affida a ciò che dice il tecnico rossoblù sulle condizioni fisiche di Nenè (assente al test di giovedì), che verrebbe sostituito dallo scalpitante Larrivey (sei gol giovedì al San Vito) quale unica possibile deroga alla solita formazione schierata nelle prime quattro uscite. «Nenè si è sempre allenato e non ha fatto partite per motivi precauzionali. È uno dei dubbi che mi porto appresso». Gli stessi che il tecnico si trascina sempre dietro, salvo partire sempre con la solita formazione e fare poi tanti avvicendamenti nel reparto avanzato. «Io cambio spesso davanti perché voglio che riescano bene le ripartenze, nella fase offensiva voglio sempre giocatori brillanti che possano incidere». IL LECCE HA CAMBIATO E se il Cagliari ha mantenuto 10/11 della squadra base rispetto allo scorso campionato, il Lecce ha cambiato qualcosa in più. «Due o tre giocatori, in difesa aveva i due brasiliani Fabiano e Gustavo». Ma ha cambiato spesso modulo dal 4-3-3 con l'Udinese, al 4-2-3-1 nella vittoria di Bologna poi riproposto a Siena dopo essere passato al 4-3-1-2 con l'Atalanta. E oggi Di Francesco vara un più abbottonato 4-4-2. «Contro di noi farà a meno

di un attaccante per avere un centrocampista in più - osserva il tecnico rossoblù - troveremo una squadra che vorrà fare risultato, più accorta e attenta rispetto alle altre partite». Che Ficcadenti ha potuto guardare in tv per meglio capire i pregi e i difetti di un avversario alla ricerca di una propria identità. «Ho visto il Lecce col Bologna (gara vinta, ndr) e in altre partite dove è stato propositivo. A Siena ha preso tre gol ma ha fatto la partita, i toscani hanno sfruttato il contropiede che si faceva tanti anni fa. La squadra di Sannino è stata molto attenta, con un 4-4-2 molto rigido». Il gol di Destro già al 6' ha fatto la differenza. «È chiaro che quando vai in svantaggio dopo pochi minuti ti devi scoprire e negli spazi il Siena ha fatto la partita però il Lecce non è stato lì a guardare, anche se ha fatto poco nella fase conclusiva e nell’ essere concreto, questo in serie A diventa un problema». Il Siena prende gol in avvio di gara, ciò che ha pagato il Cagliari nell'ultima trasferta. Ma per Ficcadenti non esiste un problema di concentrazione: «Lo scopriremo solo vivendo... Abbiamo migliorato con l'Udinese, a Palermo si fa fatica a capire se c'è stato un avvio negativo o solo un episodio dopo un gol all'incrocio passati 15 secondi».

NAPOLI TRIS DA PRIMATO ROMA ATALANTA KO

L’Inter resta in 10 Enrique è Olimpico Azzurri scatenati Bojan apre la festa n Alla fine ha deciso l’arbitro Rocchi con un errore che ha lasciato l’Inter in 10 per l’espulsione di Obi, arrivata dopo un doppio giallo e un penality per fallo fuori area. Che sia sia trattato di sfida scudetto o meno, certo è che il Napoli ha dominato e vince a San Siro con l’Inter dopo 17 anni. Pazzini, in dubbio per la distorsione alla caviglia stringe i denti e va in campo dall’inizio accanto a Forlan e Alvarez trequartista. Dall’altra non c’è Cavani, ma Mazzarri schiera l’ex Pandev, Hamsik e Lavezzi nel 4-3-2-1. Al 13’ la prima occasione è di Forlan che tira in corsa dai 30 metri dopo essersi accentrato. Al 37’ Pandev, da solo davanti al portiere inciampa sulla palla e fa rimpiangere Cavani. Maggio si mangia un’occasione poi Obi lo stende in area. O meglio, gli dà una spintina fuori dall’area e l’arbitro Rocchi prima gli sventola il giallo (il secondo) poi concede inspiegabilmente il penality. Hamsik sbaglia dal dischetto con un Julio Cesar super ma Campagnaro rimedia e, sulla respinta, sigla l’1-0 (42’). Ranieri toglie Chivu e inserisce Nagatomo. Julio Cesar perde il controllo e se la prende con l’arbitro che lo ammonisce. Le squadre vanno nello spogliatoio. Ranieri si lamenta sotto il tunnel con gli arbitri e così non ritorna in campo (espulso) e finisce in balaustra. Al 10’ palla di Hamsik per Lavezzi su verticalizzazione. Un minuto dopo Maggio raddoppia con Nagatomo che prova a tagliarlo fuori, ma il biancoceleste allunga il piede e batte Julio Cesar. L’ottima verticalizzazione

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MAREK HAMSIK Lo slovacco ha segnato il 3-0 nella ripresa dopo il rigore fallito e le reti di Campagnaro e Maggio

GIANLUCA ROCCHI L’arbitro ha fischiato un doppio giallo ad Obi che ha lasciato l’Inter in dieci. Espulso Ranieri

è di Mascara. Zuniga da solo sbaglia il 3-0. Che arriva al 29’ con Hamsik. Il Napoli, inarrestabile con le verticalizzazioni, finisce l’Inter. «Inadeguato». Così esordisce Ranieri a proposito del’arbitraggio di Rocchi. «La prima ammonizione non c’era. Poi pure il rigore col fallo fuori dall’area. Ha rovinato una bellissima partita. Inadeguato, peccato perché questi ragazzi hanno dato tanto, ha sbagliato tutto ciò che c’era da sbagliare. Mi ha espulso perché gli ho detto “prego Dio che tu abbia ragione”. Non devo rivedere gli episodi ho l’esperienza per capire se l’arbitro ha in mano la partita o no. Io non l’ho offeso, ha sbagliato e sarebbe stato bello se lo avesse detto».

INTER NAPOLI

0 3

RETI 43' pt Campagnaro; 12' st Maggio, 30' st Hamsik INTER (4-3-1-2) Julio Cesar 5.5; Maicon 6, Lucio 6.5, Samuel 6, Chivu 5.5 (42' pt Nagatomo 5.5); Zanetti 6, Cambiasso 6, Obi 5.5; Alvarez 5 (16' st Stankovic 6); Forlan 5.5 (23' st Zarate 5.5), Pazzini 6. Allenatore Ranieri 6 (12 Castellazzi, 77 Muntari, 29 Coutinho, 30 Castaignos) NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 6.5; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6.5, Aronica 6.5 (42' st Fernandez sv); Maggio 7, Inler 6.5, Gargano 6, Zuniga 6.5; Hamsik 7, Pandev 5.5 (6' st Mascara 6); Lavezzi 7 (34' st Chavez sv). Allenatore Mazzarri 6.5 (83 Rosati, 3 Fideleff, 8 Dossena, 19 Santana) ARBITRO Rocchi di Firenze 4 NOTE Espulsi Obi e Ranieri per proteste

n Voleva la vittoria Luis Enrique contro l'Atalanta, e vittoria è stata. La Roma fa 3-1, saluta il primo gol italiano di Bojan, e trova in Osvaldo la conferma di avere un attaccante di razza; con il tris targato Simplicio trova poi il gol della sicurezza. Tre punti pesanti per i giallorossi, al secondo successo consecutivo dopo la vittoria di Parma e che porta Totti e compagni momentaneamente in testa alla classifica, non fosse poi per la vittoria del Napoli. Unica tegola della serata l'infortunio al capitano, sostituito al 24' della ripresa per un risentimento muscolare. È stata una Roma dai due volti quella vista in campo nel primo anticipo della sesta giornata di campionato: bella, veloce e pragmatica nel primo tempo, a tratti lenta e distaccata nella ripresa. Un secondo tempo di sofferenza per i giallorossi capaci però di reagire al gol di Denis e a portare a casa tre punti pesanti. L'Atalanta, capolista virtuale, dimostra di essere avversario ostico. I bergamaschi sembrano padroni del campo poi Totti prende per mano la squadra, De Rossi verticalizza ed arriva il gol dell'1-0: è il 20' e Bojan (che già un paio di minuti prima si era reso pericoloso), stoppa di destro, si libera di Bellini e con un diagonale di sinistro supera Consigli. La Roma prende campo, l'Atalanta prova a reagire ma i giallorossi appaiono più concreti. Al 31' il raddoppio porta la firma di Osvaldo (al terzo gol di fila) che, grazie ad un rimpallo, supera Consigli in uscita e insacca a porta vuota per il 2-0. La Roma

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BOJAN KRKIĆ La Roma dopo appena cinque minuti va in gol con Bojan, alla prima marcatura in serie A

PABLO OSVALDO L’argentino a segno anche ieri con l’Atalanta è alla sua terza rete in campionato

sale in cattedra: al 34' i giallorossi sfiorano il 3-0 con Pjanic. Al 3' della ripresa l'Atalanta riapre la partita: è Denis ad andare a segno. La Roma soffre, i bergamaschi non trovano l'affondo. L'Atalanta accusa la stanchezza e al 36' arriva il gol della sicurezza per la Roma. Il 3-1 porta la firma di Simplicio che dialoga con Pjanic e con un pallonetto morbido supera Consigli. Luis Enrique può festeggiare: «Oggi mi hanno soddisfatto il rendimento e l'atteggiamento della squadra, oltre al sostegno dei tifosi. È andato tutto bene. È questo il calcio che voglio con il possesso di palla che porta al tiro, all'azione offensiva. Complimenti a tutti i ragazzi».

ROMA ATALANTA

3 1

RETI 20' pt Bojan, 31' pt Osvaldo, 3' st Denis, 36' st Simplicio ROMA (4-3-3) Lobont 6, Rosi 6, Burdisso 6, Heinze 5.5, J.Angel 6, Simplicio 6, De Rossi 6.5, Pjanic 6.5, Osvaldo 6.5 40' st Borriello sv), Totti 6.5 (24' st Pizarro 6), Bojan 6.5 (16' st Borini 6). Allenatore Luis Enrique 6.5 18 Curci; 2 Cicinho, 77 Cassetti, 44 Kjaer) ATALANTA (4-4-1-1) Consigli 5.5, Masiello 5.5, Capelli 5, Manfredini 6, Bellini 5, Schelotto 6, Cigarini 5.5 (46' st Caserta sv), Brighi 6 (12' st Bonaventura 5.5), Padoin 5.5, Moralez 6 (30' st Gabbiadini sv), Denis 6.5. Allenatore Colantuono 6 (78 Frezzolini, 77 Raimondi, 13 Peluso, 90 Tiribocchi) ARBITRO Celi di Campobasso 6.5 NOTE Ammoniti: Simplicio, Cigarini, Padoin, Capelli


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SPORT BASKET CUS IN COPPA CON LA COMENSE LA VIRTUS OSPITA SAN MARTINO DI LUPARI

CALCIO A 5 A2 VERONA-CAGLIARI 3-2 ROSSOBLÙ SFORTUNATI ALL’ESORDIO

PROMOZIONE IL P.CORALLO AD ASSEMINI FUORI POSADA, TEMPIO E LATTE DOLCE

n In attesa che scatti l’ora del campionato in A1 per il Cus di Xaxa, oggi la squadra del tecnico quartese scenderà in campo per la Coppa Italia allle 20.30 contro la Pool Comense, (ingresso gratuito). Esordio in campionato per la Virtus alle 18 col San Martino di Lupari. La squadra di Fioretto inizia l’avventura con molte giovani al seguito come la nazionale azzurrina Rulli, ma anche giocatrici d’esperienza come Nicolini, Noè, Costa e Passon.

n Inizia con una sconfitta (3-2) la stagione del Cagliari in A2. I rossoblù di Nunez (foto) subiscono 3 reti nei primi 20’: doppio Pedrinho (6’-19’) e gol di Fedele (14’), con l’intermezzo del 2-1 di Cavalli (17’). Ancora il pivot brasiliano a segno (16’) nella ripresa nella quale il Cagliari trova l’insuperabile Brumatti (rigore parato a Sartori). Traversa e palo dei rossoblù a pochi secondi dalla fine.

n La 3 giornata girone A: Arbus (0)-Quartu 2000 (3), Asseminese (6)-P. Corallo (4), Cardedu (3)-La Palma (4), Ferrini (1)-Barisardo (4), Lanusei (3)-Serramanna (3), S.Elena (1)S.Antioco (6), Siliqua (1)-Samassi (4), Tortolì (1)-Fulgor (0). n La 3 giornata girone B: Abbasanta (0)-F.Olbia 05 (4), Borore (1)-Posada (6), Dorgalese (4)-Olmedo (0), Fonni (0)Tempio (6), Ilva (4)-Corrasi (1), Ozierese (4)-Latte Dolce (6), P.Rotondo (0)-Ghilarza (1), Usinese (3)-Codrongianos (4).

ECCELLENZA

L’ANTICIPO

n Chi rischia di più tra Torres e Olbia? La 7ª giornata sparge due trappole mica da ridere alla coppia regina del torneo di Eccellenza. E l’Alghero, intanto, sornione aspetta qualche passo falso Torres-Taloro. I sassaresi in casa sono un rullo compressore: 9 gol fatti e 0 subiti, tre vittorie con una media di tre reti a partita. Ma di casa è il tecnico del Taloro Ivan Cirinà, sassarese ed ex guida dei sassaresi due stagioni fa. Oggi si presenta al Vanni Sanna alla guida di una squadra distante solo due lunghezze. La difesa gavoese sarà messa a dura prova da Tedde, Falchi e Sanna. Castelsardo-Olbia. I bianchi di Cerbone si presentano con la miglior difesa del torneo ed affrontano il secondo miglior attacchi del campionato. Tribuna, 7 gol, e Cherchi, 3, si troveranno di fronte il portiere Manis (il meno battuto con Zani dell’Alghero), La Rosa, Spanu e Varrucciu. L’Olbia schiera il bomber del torneo, Siazzu, che ha già realizzato 8 reti in 6 partite. Carbonia-Alghero. I catalani sperano nel passo falso del duo di testa e cercheranno di approfittare delle difficoltà (e sfortune) casalinghe dei minerari privi del loro capitano Giandon. Calangianus-Atletico Elmas. I galluresi di Mamia cercano il riscatto dopo il primo ko, i ragazzi di Busanca (senza capitan Lilliu) la prima vittoria. Fertilia-Nuorese. Per i giuliani di Paba un turno sulla carta facile ma i i barbaricini di Scanu schierano in difesa il nuovo acquisto Luca Panetto. Pula-Castiadas. Antipasto di Coppa e sfida tra bomber: il biancorosso Floris (3) contro i sarrabesi Dessena (4) e Argiolas (3). Sta meglio il Pula però. Muravera-Sanluri. Entrambe alla ricerca di una vittoria per svoltare una stagione a metà del guado. Tavolara-Valledoria. La risalita degli olbiesi di Tatti (senza il ‘94 Biscu) non può arrestarsi benché i valligiani di Raineri siano in crescita. Villacidro-San Teodoro. I canarini di Orrù vogliono abbandonare l’ultimo posto, i viola di Bechere cercheranno di non farsi risucchiare dietro. n Classifica: Olbia, Torres 15; Alghero, Taloro 13; Calangianus, Castelsardo, Fertilia 11; Pula 10; Sanluri 9; Muravera 8; Castiadas, S.Teodoro 7; Tavolara 6; Valledoria 4; Carbonia 2; Atl Elmas, Nuorese, Villacidro 1. F.S.

n Due gol evitabili, la solita bella affermazione ma il Selargius torna a mani vuote dalla trasferta laziale in casa del Marino. I granata di Vincenzo Fadda pagano dazio dopo essere rimasti in dieci per l’espulsione di Garau per doppia ammonizione. Il Marino passa in vantaggio al 22’ con la punta Angelilli, reazione immediata dei granata che riequilibrano l’incontro con il bomber Caboni (4° gol stagionale). A fine primo tempo Fadda deve rinunciare a capitan Farci dopo un pestone alla coscia. La ripresa viene condizionata dal cartellino rosso (il quarto in cinque gare) mostrato dall’arbitro a Garau. Fadda mette dentro Piras, all’esordio ma il Marino all’80’ trova il gol-vittoria ancora con Angelilli. Il Selargius è sceso in campo con questa formazione (44-2): Arrus; Puddu, Boi, Garau, Antonio Lai; Corongiu, Farci, Rais, Mancosu; Caboni, Sarritzu.

Per Olbia e Torres due trappole Nuorese: Panetto

Non basta Caboni Selargius in dieci va ko col Marino

ROSARIO AFFUSO Il tecnico del Progetto Sant’Elia cerca col Fidene i primi punti della sua stagione

Sant’Elia Affuso è pronto

Il Fidene è agguerrito? Per l’Arzachena super Salerno Anche noi, servono punti ilBudoni cerca i gol LE ALTRE SARDE

SERIE D I cagliaritani oggi in trasferta con due dei tre nuovi acquisti. «Serao gioca così Dessì torna a centrocampo, loro si sono rinforzati, partiremo subito forte e non saremo timidi come con il Pomigliano» di Eleonora Fava n Voglia di riscatto e di punti. Oggi, in trasferta col Fidene, il Progetto Sant’Elia prova a far ripartire la classifica che vede la squadra del nuovo tecnico Affuso in ultima posizione con un un punto in quattro gare. Tre amare sconfitte e tre anche i nuovi giocatori acquistati dal diesse Roberto Ibba da mettere subito alla prova. O almeno due, perché il giovane difensore ’94, Guaye, salterà questa prima trasferta. Presenti invece il nuovo difensore centrale Serao, classe ’88 e l’esterno d’attacco ’93 Mazzotti che oggi potrebbero esordire in maglia biancoblù. «Sono buoni giocatori –

dice il tecnico Affuso - il possibile utilizzo di Serao, che ho trovato in buone condizioni, assieme al recupero del difensore Di Paolo, mi permetteranno di utilizzare Dessì nel suo ruolo, senza sacrificarlo in difesa». Formazione diversa da quella contro il Pomigliano di domenica scorsa, oltre a Di Paolo l’ex tecnico del Porto Torres recupera anche al punta Atomei, mentre saranno ancora assenti Chessa, Di Laura, Sedda e Sanna. Sarà diverso anche l’approccio alla gara: «Dobbiamo entrare in campo con uno spirito diverso, non dobbiamo essere timidi e impacciati come nella prima mezzora contro il Pomigliano ma partire forti da subito». Diversa

Basket Una Russo d’altra categoria n Primo successo in C per la Russo, che batte San Vincezo 88-64. I pirati vogliono cancellare la sconfitta di San Giovanni Val d'Arno, e scattano subito in avanti, ma tra 1° e 2° quarto hanno un passaggio a vuoto e San Vincenzo sembra poter rientrare. Poi Mauro “Hulk” Graviano diventa verde, si strappa la canotta e carica tutta la squadra. Difesa fortissima e buona costanza al tiro, la Russo va al riposo so-

MAURO GRAVIANO

ROBERTOPILI/FC

LA GARA Batte San Vincenzo 88-64 trascinata da Puggioni (23) e Pedrazzini (18) ma brilla Hulk Graviano, super in difesa

pra di 8 sul 42-36. Il 3° periodo vedi gli arbitri grandi protagonisti. Prima concedono un antisportivo fantasioso contro Pedrazzini, poi si inventano un altro fallo di pari entità, stavolta a favore del numero 6 cagliaritano. La Russo è ovunque. Il 3° quarto si chiude sul +20, il quarto è una passerella. Puggioni fa 23 punti e 8 rimbalzi, Pedrazzini 18, Chessa 12, quanti Graviano, che aggiunge anche 8 recuperate. Villani e Pintor si fermano a 8 e 6, ma ne recuperano 5 a testa. Finisce 88-64, con una certezza: questa Russo è di un'altra categoria. (Miculan 2, Biggio 2, Villani 8, Pintor 6, Pedrazzini 18, Puggioni 23, Graviano 12, Chessa 12, Sanna 5, Pongelli). G.L.

anche la mentalità: «Stiamo iniziando ad acquisirla, come anche il giusto ritmo gara, prima non l’avevamo. È un campionato diverso questo». Nel frattempo il Fidene, con 4 punti, aspetta la gara interna contro il Progetto e non si farà certo cogliere impreparata. «È una squadra che rispetto all’anno scorso si è ringiovanita – commenta mister Affuso – ma ora si sono rinforzati con tre giocatori di spessore, Selva, Anselmi, Biso e hanno un identità più solida». I più temuti? «Due dei nuovi acquisti, Selva e Anselmi. Il primo è un attaccante che fa la differenza in qualsiasi momento, grande confidenza con il gol. Hanno anche buoni esterni che creano spesso situazioni di superiorità numerica». In ogni caso, il tecnico dei cagliaritani non sembra esser spaventato: «Loro agguerriti? Anche noi. Vogliamo iniziare a fare punti e vogliamo iniziare a farlo subito».

n Per l’Arzachena una sfida affascinante all’Arechi contro il super Salerno di Giubilato, Montervino, Mounard e Biancolino. Perra tenta lo scherzetto dopo il primo successo stagionale. Il Budoni vuole mantenere la leadership tra le sarde e ospita l’Astrea che ha perso solo una gara su 4. I galluresi di Bacciu vogliono sfatare il tabù casalngo dopo i due 0-0 con il 40enne Pau, autore della tripletta nel 3-2 al Bacoli. Il Porto Torres cerca la terza vittoria di fila in casa contro un Cynthia che perde sempre in trasferta. Assente lo squalificato Floris. n Le altre gare: Anziolavinio-Bacoli, Boville-Monterotondo, PomiglianoCivitavecchia, Palestrina-Sora. n Classifica: Monterotondo 10; Marino 9; Boville, Budoni, Salerno 8; Selargius, Sora 7; P.Torres 6; Anziolavinio, Arzachena 5; Civitavecchia, Fidene, Pomigliano 4; Astrea 3; Bacoli, Cynthia, Palestrina 2, Prog.Sant’Elia 1.

OLIMPIA PRIMA VITTORIA (77-75) CON L’ALTOPASCIO ENRICO PERETTI E SCHIFFINI I TRASCINATORI n Dura, durissima, a un tratto quasi proibitiva, ma alla fine portata a casa. L’Olimpia mette in saccoccia la prima vittoria stagionale superando l’Altopascio in una gara al fulmicotone. Ossigeno, ma c’è ancora tanto da lavorare, anche se nel basket un successo come quello di oggi può essere una medicina decisiva. Quella toscana è squadra temibile nel pitturato, potendo schierare chili e centimetri importanti, ma Soro, Sirianni e Spampinato tengono botta sia a rimbalzo che come punti a referto. Rispetto alle previsioni della vigilia si fatica maggiormente nel reparto piccoli, dove Edoardo Peretti non trova costanza di rendimento, alternando sprazzi di gran classe a qualche pausa. I primi 3/4 sono equilibrati,

con l’elastico del punteggio che rimane contenuto da ambo le parti. Nell’ultimo periodo si muovono le acque: la bilancia sembra pendere dalla parte dei toscani, che sfruttando l’ottima verve del lungo Pazzaglia. Ci vuole tutta l’esperienza di Chicco Peretti per ribaltare la situazione: il veterano si carica la squadra sulle spalle, la riporta sotto fino a ricucire le distanze sul 7474 e nell’ultimo possesso mette dentro una bomba che pesa quanto l’intero Palacus. Inutile un libero messo dentro nel finale dagli ospiti, che blocca il punteggio sul 77-75. (Manca 2, Raselli 3, Ed. Peretti 7, En. Peretti 13, Mastio 3, Schiffini 13, Chessa, Spampinato 9, Soro 14, Sirianni 13). F.C.


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CULTURA

DESIGN

Chiusura in bellezza con Sonnoli

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a bene il design internazionale e le sue stelle, ma quello italiano dove lo mettiamo? Il gusto estetico tutto italico, lo stile made in Italy, quello ammirato, e spesso invidiato, a tutte le latitudini del globo, la moda, gli arredamenti d’interni, la grafica e il disegno industriale, automobili, accessori, Armani, Ferrari, eccetera, eccetera. Presenza di punta nella giornata conclusiva a Cagliari della Settimana internazionale della grafica è stata quella di Leonardo Sonnoli, voce critica al convegno su “Trame e tessuti”, che ha ripreso il fil rouge dell’intera manifestazione. Il designer triestino, trapiantato a Rimini, è oggi fra i più considerati a livello internazionale. Nel suo lavoro (con il famoso studio Tassinari Vetta) spazia dal progetto di immagine coordinata ai sistemi di identità visive, dalla segnaletica alla comunicazione visuale di eventi culturali, per aziende pubbliche e private. I suoi manifesti sono presenti in molte collezioni internazionali (Louvre e Biblioteca Nazionale di Francia, Museo delle Arti Decorative di Zurigo, San Francisco Museum of Modern Art, Colorado State University). Nel suo palmares: il progetto per la 50a Biennale di Venezia, l’allestimento per le mostre archeologiche al Colosseo a Roma, l’installazione tipografica a Palazzo Grassi sempre a Venezia, la direzione artistica della casa editrice Electa. IL COMPASSO D’ORO Quest’anno ha ricevuto il prestigioso “Compasso d’oro” per il progetto Napoli Teatro Festival. Un’autorità, insomma. Che canta fuori dal coro: «Dopo l’età dell’oro della grafica italiana, dal Dopoguerra fino agli inizi degli anni ‘80, con Pintori, il designer sardo della Olivetti, su tutti, c’è stato un abbassamento generale della qualità e della considerazione internazionale. Questo lo ascrivo alla mancanza di alta formazione nel nostro Paese. Basti pensare che l’Italia, così famosa nel mondo per il design, non aveva scuole specialistiche fino a una decina d’anni fa». Ma come, e il made in Italy, la moda e tutto il resto? «Quando si parla del marchio Italia si generalizza moltissimo, bisogna distinguere», risponde Sonnoli. «Tutti fanno da mangiare ma pochi sono gli chef. E’ un’anomalia, ma la moda, Armani, la Ferrari, i grandi mobilieri, non vengono considerati dall’Associazione italiana di design. Sono mondi separati, che talvolta si incrociano con quello più complesso del design, ma non coincidenti. La verità è che le aziende in Italia non reputano la comunicazione visiva, il lavoro grafico, come prodotto da vendere». In Europa questo settore viene invece riconosciuto come risorsa economica. «In Olanda, per esempio, pubblico e privato investono molto nella comunicazione visiva. I ministeri coinvolgono i grafici per connotare la loro identità, i francobolli sono realizzati da designer e non da oscuri incisori della zecca di stato. Sembra una sciocchezza, ma queste sono parti dell’identità di uno stato». Dal 2003 Sonnoli ricopre la carica di presidente del gruppo italiano dell’Agi (Alliance Graphique Internationale). «Sono entrato in questo organismo nel 2000, era da più di vent’anni che un italiano non era presente nell’Agi». Sintomatico, come è significati-

FUORI DAL CORO Il maestro triestino: l’eccellenza italiana appartiene al passato. Manca la cultura e l’alta formazione

info

“TRAME E TESSUTI” Presenza di punta nella giornata conclusiva della Settimana della grafica è stata quella di Leonardo Sonnoli al convegno “Trame e tessuti”.

vo che il designer triestino sia stato, dopo Pintori, il primo italiano ad essere pubblicato nei cataloghi internazionali. «Questo mi inorgoglisce ma allo stesso tempo mi preoccupa». Sonnoli insegna all’Isia (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Urbino, unica scuola a livello universitario in Italia dedicata alla comunicazione visiva, e allo Iuav (Istituto Universitario di Architettura) di Venezia, nella facoltà di Design e Arti. Dalla sua esperienza di docente trae auspici e speranze: «Sono sicuro che questa generazione si affermerà nel settore a livello internazionale. Esistono molti talenti e questo mi rincuora. La grafica italiana potrà tornare a vivere la sua età dell’oro». Design Per si è chiuso ieri sera all’insegna della settima arte. Aiap Cinema, al Teatro Civico di Castello sono stati proiettati dieci cortometraggi, un “the best” delle sei edizioni del premio Corti Moak, promosso dalla omonima azienda siciliana produttrice di caffè, partner ufficiale di Aiap 2011. Appuntamento all’anno prossimo a Venezia. Il tema? “Design e scienza”. Massimiliano Messina

A VENEZIA Design Per si è chiuso all’insegna della settima arte. Appuntamento a Venezia. Il tema? “Design e scienza”.

BILANCI

SOI «Spot pubblicitario per la città»

S

ettimana internazionale della grafica, ultimo atto. Ieri a Cagliari si è concluso il Design Per organizzato dall’Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva), cinque giorni densi, fra convegni, incontri, workshop, seminari, mostre. In prima linea, e molto soddisfatti per l’esito della manifestazione, i grafici e designer soci Aiap Sardegna, Alberto Soi, Stefano Asili, Francesco Sogos, Miriam Aprile, Alessandro Cortes, Nicola Scano. «L’Aiap promuove da vent’anni nell’Isola la cultura del

progetto per la comunicazione visiva», dice Alberto Soi, decano dei grafici sardi. «Questa manifestazione costituisce il coronamento del lavoro svolto in questi due decenni». E ricorda la mostra all’Exma’ del 1998, quando venne esposta la collezione storica del Compasso d’Oro, premio prestigioso che l’Adi (Associazione per il disegno industriale) assegna alle migliori creazioni di design. «Niente però come la Settimana internazionale della grafica, un evento che ha coinvolto grafici, architetti, ingegneri, professionisti del settore, studenti:

LA SODDISFAZIONE Il decano dei grafici sardi: «L’evento è il coronamento del lavoro svolto in questi due decenni» tutti hanno elogiato la qualità elevata della manifestazione», sottolinea Soi. Tramitesud, mostra dedicata al Mediterraneo e alle sue rappresentazioni grafiche (che ha coinvolto i passanti in Piazza Savoia, costringendoli simpaticamente a lasciare un dise-

gno) e Twonou, chiamata a raccolta degli operatori sardi della comunicazione visiva, sono due momenti che Soi ritiene particolarmente significativi. Design Per è stato anche un grande spot pubblicitario per Cagliari. «Sono arrivati ospiti internazionali e oltre cinquanta soci Aiap. La maggior parte non conosceva Cagliari. Torneranno sicuramente, perché tutti sono rimasti colpiti dalla bellezza, dalla luce, dai monumenti, della città». Giudizio qualificato visto che proviene da professionisti a cui non manca certo il gusto estetico. Bilancio molto positivo anche per Daniela Piscitelli, presidente dell’Aiap: «Cagliari ha risposto benissimo e con sensibilità». Ma.Me.


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CULTURA

IL TOUR

E ora De Gregori riscopre i club

A

l velluto rosso dei teatri, il “Principe” preferisce le atmosfere fumose, più intime e «disordinate» dei locali. Aveva bisogno di atmosfere più intime e rilassanti, Francesco De Gregori, tanto che il suo tour autunnale l’ha chiamato proprio “Pubs and Clubs Tour”. Il cantautore dopo aver riempito nella sua ultima tournèe estiva, le piazze da nord a sud della Penisola cambia registro e sceglie di suonare nei Club e su piccoli palcoscenici davanti a poche centinaia di persone per recuperare un rapporto più diretto col suo pubblico. E ci sarà anche l’Isola tra le tappe della lunga tournèe che prenderà il via dal prossimo 6 ottobre dal Vox Club di Nonatola (Mo) e andrà avanti per tutto l’autunno. Dopo il successo dell’ultimo concerto il 23 agosto ad Oliena, De Gregori torna in Sardegna ritagliando per il pubblico sardo due date da non perdere: il 2 e 3 novembre 2011 alle 22 all’FBI Club (vecchie Fornaci Maxia) in Via Brigata Sassari 68 a Quartu Sant’Elena. «Sarà un tour molto divertente: ho convinto i miei impresari a portarci in giro per i club, in quei posti dove passa la musica più viva, e dove c‘è un pubblico speciale», spiega l’artista. Anche per i due concerti nell’Isola De Gregori sarà accompagnato sul palco da Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti al pianoforte, Alessandro

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DUE TAPPE ALL’FBI Il cantautore torna nell’Isola: il 2 e 3 novembre 2011 alle 22 sarà all’FBI Club (vecchie Fornaci Maxia) in Via Brigata Sassari 68 a Quartu Sant’Elena.

Valle al pedal steel guitar e alla chitarra, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre, lo storico capobanda Guido Guglielminetti al basso e Elena Cirillo al violino e vocals. Perché pub e club? «Perché i locali sono i primi luoghi dove io ho ascoltato la musica dal vivo», spiega il cantautore nel corso della presentazione del tour. «Mi piaceva questa vicinanza al luogo in cui nasce la musica, al palcoscenico, eravamo vicini a sentire l’artista che suonava. E nella mia carriera mi capitato spesso di ritrovare questa vicinanza col pubblico: avevo cambiato ruolo, invece di stare sotto stavo sopra. E questo affetto per la dimensione contenuta, ridotta, non mi è mai passato, mi ha sempre incuriosito e mi piace farlo ancora adesso, mentre la gente beve, si distrae, non pè costetta a sentire per forza una canzone dall’inizio alla fine». Una ventina di date per un mese di tour, un’avventura nei locali che riporterà l’artista alla sua dimensione più intima. E mentre tra i suoi fan è iniziato un nuovo conto alla rovescia per non perdere l’appuntamento con l’autore di “Rimmel”, “La donna cannone”, “Pablo” e di tantissime altre poesie in musica, questa settimana ha preso il via la prevendita dei biglietti per le due serate nel noto Club di Via Brigata Sassari. Il biglietto per ogni singolo concerto è di 25 euro più diritti di prevendita. Francesca Cardia

NUOVA DIMENSIONE Atmosfere intime e soft per il nuovo tour di De Gregori (foto di Marco Anelli)


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CULTURA

EX VETRERIA Gli arrosti, i dolci e i piatti da chef tavola imbandita per la solidarietà

L’

acqua ribolle in attesa della pasta. Nell’aria gira il profumo dell’arrosto di vitella con vernaccia, mentre i pasticceri già si danno da fare attorno alla mega torta, tricolore per i 150 anni dell’Unità. Quella di oggi, alla ex Vetreria e al parco comunale di Pirri, si annuncia essere una giornata da ricordare per gli amanti della cucina: buon cibo da gustare e una ricca lotteria finale, saranno gli ingredienti di una festa che è anche l’occasione per raccogliere fondi per la lotta contro il cancro. Per la giornata dedicata al loro patrono, San Francesco Caracciolo, gli chef del sud Sardegna organizzano, in collaborazione con l’associazione “Sinergia femminile”, la quinta edizione della “festa del Cuoco”. UN’INTERA GIORNATA DI FESTA Il menù è da intenditori. «Gnocchetti e fregola, stinchi preparati con la vernaccia, arrosto con la salsa di funghi e carne in umido, e poi dolci e crespelle. Per quanto possibile cucineremo sul posto e tutto sarà servito su piatti in ceramica commemorativi che potranno essere portati a casa», dice Antonello Pintus, presidente dell’Associazione cuochi del sud Sardegna. L’intera giornata, che si concluderà alle 21, sarà accompagnata da una serie di spettacoli e dalla musica dal vivo. Ma non solo: «A partire dalle dieci del mattino - continua Pintus - ci si potrà cimentare nell’arte della scultura degli ortaggi assieme ai maestri del Team cuochi sud Sardegna che incidendo angurie, melanzane e zucche creano meravigliosi fiori e figure geometriche». Gli chef hanno pensato anche ai più piccoli, che oltre all’intrattenimento degli animatori, potranno seguire un percorso per imparare a mangiar bene. «Poi abbiamo organizzato uno stand dedicato alla “panada” assieme ad alcune signore di Assemini - spiega lo il presidente dei cuochi - e le nostre “Lady chef”, ovvero la sezione femminile dell’associaizone, prepareranno davanti a tutti le ricette della cucina antica». Inoltre, dedicato agli amanti dei motori, dalla mattina si potranno ammirare moto e auto d’epoca. MAXI TORTA E SOLIDARIETÀ Dopo il pranzo, la giornata andrà avanti con la degustazione dei vini, la presentazione delle sculture di frutta e verdura fatte la mattina, e con il taglio della Maxi torta preparata dai maestri pasticceri. «Ho chiesto che per la festa dei 150 anni dall’Unità d’italia il dolce sia colorato con il bianco, il rosso e il verde», dice Pintus, che poi spiega il significato profondo di questa giornata: «Non è solo un’occasione di festa, una volta all’anno, abbiamo deciso di fare qualcosa per aiutare gli altri e ormai da anni stiamo riuscendo a dare il nostro contributo». Lo scorso anno i cuochi hanno raccolto fondi per i bambini dell’Africa, per questa edizione al centro ci sarà la prevenzione contro il cancro. Non è la prima volta che gli chef aiutano l’associazione “Sinergia femminile”, una Onlus che

info

QUINTA FESTA PER I CUOCHI Quella di domani sarà la quinta edizione della “Festa del cuoco”. Dalle 10 alle 21 appuntamento alla ex Vetreria

assiste le persone colpite da tumore e sostiene la ricerca contro il cancro al seno. Come spiega la presidentessa Ana Maria Massetti, «anche grazie ai contributi raccolti nelle scorse edizioni della festa siamo riusciti ad acqustare e donare al Brotzu il “Mammotone”, un macchinario fondamentale per la prevenzione del tumore al seno». Anche quest’anno buona parte dei proventi della giornata arriveranno dalla vendita dei biglietti della lotteria. Tanti commercianti in tutta Cagliari e dintorni hanno mostrato la loro generosità donando qualche oggetto da mettere in palio. «Ci sono oltre ottanta premi spiega la Massetti -. Al vincitore della riffa andrà un quadro dell’artista sardo Piero Mura, al secondo una cena per venti persone. Poi saranno in palio week end per due, oggetti per la casa e tanto altro». Anche in questa occasione tutto ciò che verrà raccolto sarà impiegato per l’acquisto di attrezzature da donare a reparti oncologici degli ospedali cagliaritani. «I biglietti sono già in vendita tramite la nostra associazione e gli altri organizzatori», conclude la presidentessa di “Sinergia femminile”, «ma sarà possibile acquistarli anche durante tutta la giornata di domenica». Michele Salis

SOLIDARIETÀ “Festa del cuoco” fin dalla mattina all’ex Vetreria: il ricavato andrà alla ricerca sul cancro

FORESTE APERTE Alla scoperta di Lanaitho

OLIENA La foresta di Lanaitho

n Promuovere la conoscenza delle foreste demaniali della Sardegna: un bene collettivo di straordinaria valenza naturalistica, ambientale, storica ed economica, risultato di secolari interazioni tra l'uomo e la natura. Il paesaggio di montagna, e i boschi, meritano una fruizione sostenibile e rispettosa: solo in questo modo anche le generazioni future potranno fruirne. L'area naturale di Lanaitho a Oliena, in provincia di Nuoro, ospiterà oggi la settima giornata dell'edizione 2011 dell’iniziativa Foreste Aperte, la seconda autunnale e penultima dell’iniziativa. L’escursione si terrà a partire dalle 9.30 e terminerà intorno alle 17.30. Sono

previste visite guidate al Villaggio nuragico di Sa Sedda e Sos Carras e alla Grotta Corbeddu. E ancora percorso culturale naturalistico al Villaggio carros e in località S’Atta ruja. E ancora attività di bird watching, mountain bike, arrampicata su parete artificiale, “il battesimo della sella” per i bambini, il nordic walking, avvicinamento al tiro con l’arco, orientering in foresta, labo-

LA GIORNATA Tra mountain bike, orientering, laboratori e arrampicata, l’escursione prenderà il via alle 9.30

ratori di degustazione, fotografia ed educazione ambientale, ed educazione alimentare a cura di “Slow food”, passeggiate in canoa sul fiume Cedrino, lo spettacolo “Il circo riciclò” e una mostra-esposizione di prodotti tipici locali agro-alimentari e di artigianato. Il complesso forestale di Lanaitto comprende gran parte del territorio calcareo, ricadente nel settore meridionale del comune di Oliena. La vegetazione presente in queste zone è rappresentata da sporadici individui di leccio, tasso, aceri minori e filliree localizzati nelle poche zone in cui le caratteristiche morfologiche del terreno hanno in qualche modo frenato l’erosione.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The Conspirator Ore 17.00-19.15-21.30 CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

Sala 2

A Dangerous Method Ore 18.45-20.40-22.40

Sala 2

Carnage

Sala 3

Blood Story Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 4

Baciato dalla fortuna Ore 17.45-20.15-22.30

Sala 5

Kung Fu Panda 2

Sala 5

Sex and Zen 3D

Ore 18.50-22.40

Ore 16.50

Sala 6 Sala 7

Sala 8

Sala 8

Crazy, Stupid, Love

Sala 8

I Puffi 3D

Sala 9

Sex and Zen 3D Ore 16.30-18.25-20.25-22.25

Sala 12 Ore 17.15-19.45

Sala 10

Ma come fa a far tutto? Ore 17.55-20.05-22.15

Sala 11

La pelle che abito Ore 16.55-19.35-22.15

Sala 12

Blood Story Ore 17.25-19.55-22.25

Sala 13

Niente da dichiarare? Ore 16.55-19.25-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 La pelle che abito Ore 15.00-17.35-20.10-22.45 Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 15.00-17.30-20.00-22.30

Sala 3

Carnage Ore 15.30-17.40-19.50-22.10

Ore 19.00-22.40

Sala 4

Blood Story

La pelle che abito Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 4

I Puffi 3D

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.30-20.00-22.30 Ma come fa a far tutto? Ore 17.00-20.40

Sala 11 Ore 22.05

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Drive Ore 18.00-20.15-22.30

le trame

Ore 22.50 Ore 15.10-17.40-20.10 Sala 5

Ma come fa a far tutto? Ore 17.20-19.50-22.10

Sala 6

Blood Story Ore 14.50-17.30-20.10

Sala 8

Niente da dichiarare? Ore 16.50-20.40

Sala 6

I Puffi 3D

Sala 9

I Puffi

Sala 7

Drive Ore 15.20-17.50-20.20-22.40

Sala 8

Baciato dalla fortuna Ore 15.30-17.50-20.30-22.45

Ore 22.50

Ore 17.30-20.15-22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La pelle che abito Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2

Terraferma Ore 17.00-19.15-21.30

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. A Dangerous Method Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Carnage Ore 17.00-19.00-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Box Office - Il film dei film Ore 17.00-21.50 Sala 1

Super 8 Ore 19.20

Sala 2

Baciato dalla fortuna Ore 17.30-19.50-22.10

Sala 3

Carnage

Sala 3

Contagion

Sala 4

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.40-20.00-22.20

Sala 5

Drive

Sala 5

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.50-19.10

Sala 6

I Puffi 3D

Sala 7

Drive

Ore 20.00-22.00 Ore 17.30

Ore 21.30

Ore 16.40-19.00-21.20 Ore 17.40-20.10-22.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi Ore 17.30-19.40 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.45 Sala 2 Baciato dalla fortuna Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 3 Kung Fu Panda 2 Ore 16.30-18.20 Sala 3 Super 8 Ore 20.15-22.30 Sala 4 Carnage Ore 16.20-20.30 Sala 4 Crazy, Stupid, Love Ore 18.10-22.20 Sala 5 I Puffi 3D Ore 16.20-18.20-20.25-22.30 Sala 6 Blood Story Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 7 Drive Ore 17.30-19.35-21.40 Sala 8 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.20-20.20-22.30-1820 Sala 9 Box Office 3D - Il film dei film Ore 18.20-22.30 Sala 9 Drive Ore 16.20-20.15 Sala 10 La pelle che abito Ore 17.55-22.30 Sala 10 Niente da dichiarare? Ore 20.15

ILMETEO

Sala 4

Ma come fa a far tutto? Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sex and Zen 3D Ore 17.20-19.00-20.40-22.30

SASSARI MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.00-19.00 Sala 1

La pelle che abito Ore 21.00

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.30 Sala 1

Super 8 Ore 18.30

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I Puffi 3D Ore 16.40-18.30-20.20 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 I Puffi 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 2 La pelle che abito Ore 20.20-22.40 Sala 2 Ma come fa a far tutto? Ore 20.20 Sala 3 Niente da dichiarare? Ore 18.15 Sala 4 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Drive Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Sex and Zen 3D Ore 18.30-22.40 Sala 7 Blood Story Ore 18.10-20.20-22.40 Sala 8 Baciato dalla fortuna Ore 18.15-20.20-22.40

GUSPINI CINETEATRO MURGIA ❆ho Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Cose dell’altro mondo Ore 16.30-19.00-21.30

SAMASSI ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 19.00-21.00

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 16.20-18.30-20.40-22.40 Sala 2 Blood Story Ore 16.00-18.20-20.40-22.50 Sala 3 I Puffi Ore 16.00-18.10-20.30-22.40 Sala 4 La pelle che abito Ore 16.00-18.15

Sex and Zen 3D Ore 21.00-22.50 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.10-18.20-20.40-22.50 Drive Ore 16.20-18.30-20.40-22.45

Sala 5

Sala 6

DRIVE Genere Azione Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Nicolas Winding Refn Con Ryan Gosling, Bryan Cranston Trama Driver è un mago della guida, meccanico, ma anche Stuntman a Hollywood. Di notte mette le proprie doti automobilistiche al servizio della malavita, facendo da autista durante alcune rapine. La vita di Driver viene sconvolta dall'arrivo di una nuova vicina di casa, Irene, una giovane donna con il marito, Standard, in carcere e un figlio, Benicio...

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 I Puffi Ore 17.15-19.30 Sala 1

La pelle che abito

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30

Ore 21.15

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Carnage Ore 20.00-22.30 Sala 1

I Puffi

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.00-19.30

Sala 2

Questa storia qua

SEX AND ZEN 3D Genere Drammatico Anno 2011 Durata 129 minuti Regia Cristopher Sun Lap Key Con Saori Hara, Vonnie Lui Trama Studioso della dinastia Ming, Wei è profondamente convinto che nella vita ogni uomo debba aspirare a soddisfare i propri desideri e appetiti sessuali. Quando s'imbatte nella fascinosa Tie , figlia di un sacerdote taoista, crede di aver trovato l'amore. Una passione travolgente, infatti, s'impadronisce dei due. La loro vita sessuale, però, non va di pari passo con l'amore e a letto Tie è incapace di soddisfare le voglie di Wei...

BLOOD STORY Genere Horror Anno 2010 Durata 115 minuti Regia Matt Reeves Con Chloe Moretz Trama I protagonisti sono due dodicenni: Owen, timido e senza amici, ed Abby, una ragazzina, dall'apparenza molto dolce, che si è trasferita da poco nella casa di fianco a quella di lui. Con lei, il solitario Owen inizia ad aprirsi, coltivando un rapporto sincero d'amicizia. Ben presto, però, si rende conto che Abby è diversa dagli altri. Lei ha bisogno di nutrirsi di sangue...

A DANGEROUS METHOD Genere Drammatico Anno 2011 Durata 93 minuti Regia David Cronenberg Con M. Fassbender, K. Knightley Trama 1904. Lei è Sabina Spielrein, una donna russa, con un’ottima padronanza della lingua tedesca, molto intelligente, ma affetta da una grave isteria. Lui è Carl Jung, giovane medico che decide di prendere in cura Sabina, praticando il rivoluzionario e sperimentale, metodo psicoanalitico di Freud. La cura ha successo, ma diviene anche preludio di un torbido rapporto tra il medico e la sua paziente...

Ore 17.30

Ore 22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.00-22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2

Carnage

Sala 2

I Puffi

Sala 3

Drive

Sala 4

La pelle che abito Ore 18.00-20.15-22.30

Ore 22.00 Ore 18.00-20.00 Ore 18.10-20.20-22.30

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Drive Ore 18.10-20.20-22.35 Sala 2 Blood Story Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Sex and Zen 3D Ore 18.20-20.25-22.35 Sala 4 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 I Puffi 3D Ore 18.00-20.15-22.25 Sala 6 La pelle che abito Ore 17.50-20.10 Sala 6 Ma come fa a far tutto? Ore 22.30 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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