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SECESSIONE Il presidente Napolitano “stoppa” la Lega Nord: «Non esiste un popolo padano»

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 95 Sabato 1 ottobre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Ballottaggio Nenè-Larrivey il Lecce con il 4-4-2 contro i rossoblù

ORANI Un bicchiere al museo Cortes Apertas a casa di Nivola

Saba, Salis e Lippi alle pagine 16-17

Roberto Mura a pagina 21

L’EDITORIALE

Quei marziani di via Roma che si tengono le poltrone di Vito Biolchini

L

a decisione del Consiglio regionale di demandare alla legge Statutaria la riduzione dei propri componenti è, tecnicamente, ineccepibile. Peccato che sia tragicamente sbagliata: perché è arrivata nel modo sbagliato e nel momento sbagliato. La politica aveva l’obbligo di dare un segnale, uno qualunque. Perché da anni l’opinione pubblica sarda chiede con forza alla politica di ridurre consiglieri e indennità, e da anni non succede nulla. Qualche settimana fa, co stretti a limitare i danni del provvedimento nazionale che abbatte a trenta il numero dei consiglieri regionali sardi, i nostri politici hanno in fretta e furia approvato all’unanimità in commissione un progetto di legge che ne fissava il numero a cinquanta. Una volta arrivata in aula, però, la legge è stata affossata. Una presa in giro la cui responsabilità ricade soprattutto sulla maggioranza di centrodestra, sempre più allo sbando; poi sull’opposizione, divisasi nel segreto dell’urna. Certo, chi mastica di politica sa che i motivi di questa bocciatura possono essere anche ragionevoli, ma le buone ragioni di pochi mascherano le cattive intenzioni di molti. E in ogni caso, l’opinione pubblica chiedeva un provvedimento immediato. Perché la pazienza è finita, ci voleva un segnale di credibilità. E invece non è successo nulla. Anzi. E non è giusto chiedere adesso ai cittadini di capire le complicate ragioni della bocciatura. Perché una politica che da vent’anni gioca con la demagogia non può pretendere, quando gli fa comodo, di avere la piena comprensione delle proprie dinamiche da parte dei cittadini, che hanno ben altro a cui pensare che non agli equilibri di potere mascherati da pulsioni nazionali, indipendentiste, sovraniste e chi più ne ha più ne metta. Così facendo, questa politica alimenta l’antipolitica. Nell’aula di via Roma siede una maggioranza di marziani che ha ignorato colpevolmente la richiesta che arriva forte da tutta la società sarda di un rinnovamento della politica. E questo mentre si consegnavano il milione e 200 mila firme per l’abrogazione della legge elettorale, quasi centomila delle quali (un numero impressionante) raccolte nell’isola. Una legge che riduceva a 60 il numero dei consiglieri sarebbe stato un buon compromesso e un segnale concreto. L’ineccepibile rimando alla legge Statutaria è invece la pietosa scusa di chi non vuole correre i cento metri perché dice di volersi preparare per la maratona, ma in realtà non sa fare neanche un passo. La verità è che la legge Statutaria non si farà mai e la riduzione dei componenti del Consiglio regionale sardo verrà decisa a Roma. Peggio per noi che abbiamo creduto che questa classe politica sarebbe stata in grado di portare avanti una riforma piccola piccola. Evidentemente non abbiamo ancora capito da chi siamo governati. vitobiolchini.wordpress.com

REGIONE Taglio degli eletti «Il rinvio? È uno scandalo» n Il Consiglio regionale nell’occhio del ciclone dopo il voto che ha stabilito che la riduzione degli onorevoli si farà solo con la legge Statutaria e non con il testo in discussione nell’aula di via Roma. Il commento più duro quello di Confindustria: «Una classe politica inadeguata alle sfide e al momento di difficoltà», ha attaccato il numero uno degli industriali sardi, Massimo Putzu. Critiche anche da Cgil e Uil mentre il segretario regionale della Cisl canta

fuori dal coro: «La proposta che si stava discutendo era sbagliata, prima bisognava approvare la nuova legge elettorale». Le Acli e la Caritas preoccupate: «Sempre più ampio scollamento tra cittadini e politica». E intanto l’Idv sarda è in frantumi. Ira di Di Pietro dopo le frizioni interne: «Adesso basta, chi non vuole stare con noi se ne vada». Bassi, Zoccheddu e Moro alle pagine 2-4

POLIGONO DI QUIRRA .

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CRONACHE

Università Dal Cipe i soldi per il campus e il policlinico n Una pioggia di milioni per l’edilizia universitaria: 118 per Cagliari e 183 per Sassari. Per la nuova struttura dell’Ersu sono stati stanziati 25 milioni, fondi anche per l’Orto botanico. Vincenzo Garofalo a pagina 8

L’attentato Minacce e fuoco intimidazione alla Croce rossa n Una scritta spray contro l’attività dei volontari nel Cpa, qualcuno ha anche tentato di dare fuoco alle auto della Cri. «Ma con Elmas non c’entriamo». Manuel Scordo a pagina 12

Via i sigilli, i militari pagano le bonifiche La procura di Lanusei fissa nel 9 novembre la data per il dissequestro del poligono: l’Aeronautica provvederà, a spese dello Stato, alle bonifiche delle aree contaminate dalle esercitazioni e dai brillamenti. Agli allevatori non saranno rinnovate le concessioni per il pascolo del bestiame al’interno della servitù.

Dalla relazione del perito del pm Domenico Fiordalisi, il fisico nucleare Lodi Rizzini, emerge che l’ingresso deve essere consentito solo a chi prende le adeguate contromisure per le radiazioni.

Via Curie Pirata di 74 anni fugge a casa dopo l’incidente n Con la sua Alfa 156 travolge un ventenne in moto all’incrocio con via Corsica e scappa. Rintracciato e denunciato per omissione di soccorso. a pagina 15

Maddalena Brunetti a pagina 9

DESIGN IL MONDO CONTEMPORANEO SPIEGATO DA TRE GURU

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RIFORME AL PALO

PD IN DIFESA «Aboliamo il voto segreto» n Lo schiaffo l’hanno preso i sardi, ma non solo loro: perché se è vero che la legge sulla riduzione dei consiglieri regionali è stata archiviata grazie a un emendamento dell’Udc, è anche vero che ad averlo votato non sono stati solo i consiglieri della maggioranza. Anche sette consiglieri del Pd hanno votato il rinvio: a scrutinio segreto. «Il voto a scrutinio segreto con il quale il Consiglio regionale

ha affossato la proposta di riduzione del numero dei suoi componenti rischia di minare in modo irreparabile il rapporto di rappresentanza tra i cittadini e noi consiglieri - ha detto Marco Meloni, della segreteria nazionale del Pd - che siamo stati eletti a rappresentarli nell’assemblea legislativa della Sardegna e che abbiamo il dovere di rendere conto del nostro operato». Un tentativo di evitare ul-

teriori scivoloni (anche la legge sul golf era stata approvata grazie all’appoggio del Pd) dopo il voto di mercoledì: «Si tratta di una oscurità del meccanismo democratico che deve essere superata. Per quanto mi riguarda il mio voto ieri è stato contrario all’approvazione dell’emendamento che sostanzialmente cancella la riduzione del numero dei componenti del Consiglio regionale».

STOP AI TAGLI Tutti addosso al Consiglio «Politici sardi inadeguati» n Il più duro di tutti è senz’altro Massimo Putzu, il presidente di Confindustria Sardegna. Ma anche i sindacati, le associazioni di volontariato, gli enti attivi sul territorio non risparmiano critiche alla decisione del Consiglio regionale di far slittare l’approvazione della legge sul taglio degli eletti a cinquanta e di rinviarla a tempi futuri, magari con una legge statutaria e non con una modifica all’articolo 16 dello Statuto, quello che fissa a ottanta il numero degli eletti nell’Isola. E perché no, allora, anche con una nuova legge elettorale, che riscriva le regole della rappresentatività dei consiglieri. IMPRESE E SINDACATI UNITI Comunque. «Avevamo gridato vittoria troppo presto quando la Commissione Autonomia del Consiglio regionale aveva dato il via libera al provvedimento che riduceva a 50 i consiglieri - spiega Putzu -. Un’occasione sprecata, l’ennesima, della politica sarda di dire a noi tutti che anche loro stanno facendo la propria parte in un momento drammatico per cittadini e imprese. Invece, niente, fanno come se non gliene importasse nulla, come se fuori non stesse succedendo niente». E se il suo pensiero non fosse abbastanza chiaro, il presidente di Confindustria prosegue: «È giunto un messaggio molto negativo: di una classe politica totalmente insensibile verso i problemi della propria regione». Una stroncatura che fa allineare, ancora una volta, l’associazione degli industriali e i sindacati a uno stesso piano: quello della critica alla giunta Cappellacci, alla maggioranza di centrodestra e al centrosinistra che dovrebbe fare l’opposizione. «Siamo di fronte a una casta che decide di auto-salvarsi - è il commento amaro di Enzo Costa, segretario generale della Cgil - una conservazione della specie che fa male solamente ai sardi e alla Sardegna. Quello di far slittare il voto di ieri, e legarlo a una legge Statutaria, significa far finire il provvedimento nel dimenticatoio, significa rimandare alle calende greche il taglio degli eletti. Un fatto di una estrema gravità in un momento del genere». Un momento che necessita invece di provvedimenti forti, incisivi, coraggiosi: «Ecco perché lo sciopero generale che abbiamo indetto per il prossimo 11 novembre insieme con gli altri sindacati confederali - conclude Costa - diventa sempre più improcrastinabile: sarà l’ennesima occasione per spiegare a questa classe politica quello che non riesce a capire autonomamente». Una linea condivisa anche dal segretario regionale della Uil Francesca Tedde, secondo la quale in questo momento non serve solamente maggiore sobrietà ma soprattutto riforme

«Nei giorni scorsi dall’Assemblea regionale è giunto un messaggio molto negativo: quello di una classe politica totalmente insensibile verso i problemi della propria regione». Massimo Putzu, presidente Confindustria

«Il testo era stato approvato sull’onda del qualunquismo e dell’emozione: serve invece una riforma organica che consideri anche una nuova legge elettorale. E a dover essere tagliati più che gli eletti sono i loro stipendi». Mario Medde, segretario regionale Cisl

«I cittadini in un momento come questo si aspettano dalla politica rigore, sobrietà e austerità come la classe politica chiede a tutti noi.Gli eletti devono dare il buon esempio. E non mi pare lo abbiano fatto». Fabio Meloni, vicepresidente regionale Acli

strutturali che siano in grado «di ricostruire il sistema della democrazia nella nostra regione. Che consideri sì una riduzione del numero dei consiglieri ma che vada oltre». E oltre va anche Mario Medde, il segretario confederale della Cisl, il primo che aveva sollevato il problema della legge elettorale da approvare contestualmente alla riduzione dei consiglieri: «La proposta che si è discussa ed è stata archiviata è figlia del qualunquismo, spinta da un’onda di indignazione popolare che non avrebbe portato comunque a nulla. La politica spiega Medde, che va in decisa controtendenza rispetto ai colleghi ha deciso, con la proposta di portare il numero degli eletti a 50, di non intaccare i propri privilegi: perché anziché ridurre il loro numero era necessario invece ridurre i loro privilegi, abbassare stipendi e vitalizi di chi fa politica, riuscire a tagliare

LE REAZIONI Confindustria dura: «Classe politica sarda inadeguata». Solo la Cisl fuori dal coro: «Era populismo» quel cordone ombelicale malato che lega la politica ai consigli di amministrazione delle società pubbliche o partecipate». Tagliare in questo modo avrebbe avuto senso, è il pensiero di Medde: così come si stava tentando di fare in Aula, «senza peraltro prevedere nuove regole sulla rappresentatività dei territori nell’assemblea regionale, invece, non ne ha alcuno». LE ASSOCIAZIONI E GLI ENTI È invece duro il commento di Fabio Meloni, vice presidente regionale delle Acli, che giudica in maniera negativa la retromarcia del Consiglio regionale: «L’Aula ha perso

OGGI IL VOTO Stamane seduta straordinaria del consiglio: si voterà il rinvio dei tagli alla Statutaria. Riformatori e Pd non parteciperanno

un’occasione buona per “riconciliarsi” con i cittadini. Che dalla classe politica in questo momento si aspetta rigore, sobrietà e austerità esattamente come la classe politica chiede a tutti noi. Gli eletti - conclude Meloni -, che siano ottanta o cinquanta, con grande senso del dovere e di responsabilità devono dare il buon esempio. E non mi pare che in questo momento chi siede in via Roma lo abbia fatto». Linea condivisa anche da don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana del capoluogo: «Quella che stiamo vivendo - ha spiegato il sacerdote - è una fase di crisi terribile, nel quale assistiamo a un sempre maggiore scollamento tra la classe politica e la cittadinanza. Tanto che sembra quasi che la “casta” politica sia lì per difendere se stessa e i suoi privilegi». In attesa della legge Statutaria. Giacomo Bassi


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PDL ATTACCA «Colpa dell’opposizione» n La colpa delle mancate riforme? Dell’opposizione. Ne sono convinti gli esponenti del centrodestra regionale, che all’indomani del voto che ha mandato quasi definitivamente in soffitta il taglio dei consiglieri eletti nell’Assemblea di via Roma, tornano ad attaccare il centrosinistra, colpevole secondo loro di tenere un atteggiamento ostruzionista nei confronti delle riforme: «Se oggi il percorso di riforma della Regione rischia di

trenta giorni

IL 6 SETTEMBRE IL PRIMO SÌ Nemmeno un mese fa il testo che portava alla riduzione dei consiglieri da 80 a 50 è stato approvato dalla commissione regionale Autonomia presieduta da Pietro Pittalis, avvocato, del Pdl.

IL TESTO ARRIVA IN CONSIGLIO La riduzione del numero dei consiglieri regionali arriva in Aula come una priorità: prima, c’è solo da discutere della legge sul golf, che viene approvata. La settimana scorsa comincia la discussione sui tagli.

LA PROPOSTA VA IN SOFFITTA Giovedì, dopo meno di un mese dall’approvazione del testo da parte della commissione, un emendamento del consigliere dell’Udc Giulio Steri manda definitivamente in soffitta il testo di riduzione: con l’appoggio di parte del Pd.

arenarsi è solo ed esclusivamente per l’atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, che si sta dimostrando del tutto refrattaria alle istanze di rinnovamento delle istituzioni regionali e di riduzione dei costi della politica che provengono dalla società sarda». Fuori dal coro, e fuori anche dall’aula, il pensiero invece dei Riformatori, che nonostante siedano tra i banchi della maggioranza,

già nel corso della seduta di giovedì avevano abbandonato i lavori in segno di protesta: Pier Paolo Vargiu, Michele Cossa e Franco Meloni, insieme coi colleghi di partito, hanno fortemente criticato il rinvio e annunciato che nemmeno quest’oggi parteciperanno al voto: «I cittadini sardi ci chiedono di fare dei sacrifici e noi dobbiamo essere i primi a farli. Altrimenti - hanno spiegato - perdiamo credibilità e autorevolezza».

LE TAPPE Prima l’accordo poi le divisioni n “Costi della politica e riforme: la Prima Commissione (Autonomia), presieduta dall’on. Pietro Pittalis (Pdl), ha licenziato all’unanimità, con il voto di astensione dell’on. Franco Cuccureddu (capogruppo del gruppo Misto), il testo che prevede la riduzione dei consiglieri regionali da 80 a 50”. È cominciato tutto da qui, dal comunicato dell’ufficio stampa del Consiglio regionale che annunciava l’approvazione della riduzione del numero dei consiglieri, all’unanimità e unificando due delle tante proposte di contenimento dei costi della politica depositate da tempo e in attesa di esame. A seguire il commento soddisfatto del presidente dell’organismo consiliare, Pittalis, che sottolineava «l’ampia convergenza di tutte le forze politiche che ha portato, in tempi rapidi, all’approvazione del testo». DALL’ESULTANZA AL FALLIMENTO Non è trascorso neanche un mese e la leggina da un articolo è stata accantonata. Non sarebbe stata la “madre di tutte le riforme”, hanno sostenuto in tanti in Consiglio, tanto meno immediatamente attuabile considerato che, dal momento che interveniva su norma costituzionale (qual è lo Statuto sardo), avrebbe dovuto passare al doppio vaglio del Parlamento italiano. Avrebbe costituito “un segnale importante” da dare ai cittadini, all’opinione pubblica, sul fatto che anche la casta sente la necessità di fare sacrifici, di autodeterminarsi, hanno ribattuto quelli sinceramente convinti della bontà del provvedimento. Cosa sia accaduto lo scorso 6 settembre nella testa dei consiglieri presenti in commissione Autonomia, se lo sono domandato in tanti: all’ordine del giorno era previsto l’esame di tre proposte di legge, due sulla riduzione (Uras e Vargiu), la terza sulla rappre-

info LE PROPOSTE ACCORPATE Erano tre le proposte di legge depositate in commissione Autonomia per la riduzione dei costi della politica: nessuna prevedeva 50 consiglieri. Sono state così accorpate tre proposte che contemplavano tutte 60 eletti e il numero degli onorevoli fatto scendere appunto a cinquanta.

sentanza di genere (Meloni, Barracciu del Pd). Quello che poi è uscito dalla rapida seduta non tiene conto di nessuna delle proposte: i testi Vargiu-Uras prevedevano 60 consiglieri, non 50, e indicavano la necessità di considerare la rappresentanza territoriale. Quanto al testo di Meloni, è stato proprio accantonato. Ed infatti, alla fine a esultare è stato il capogruppo dell’Idv, Adriano Salis, che si è visto accolta la proposta di riduzione a cinquanta senza che il testo del suo gruppo fosse neanche all’esame della commissione Autonomia. Insomma, una grande confusione, nata dalla fretta per le notizie che arrivavano da Roma sull’intenzione del Governo di ridurre a 30 consiglieri anche l’Assemblea sarda. E probabilmente legata alla necessità di recuperare quasi un anno di tempo perso per lavorare davvero alle riforme, in maniera organica e con il massimo coinvolgimento. Era quanto previsto dal mandato che il Consiglio aveva affidato alla commissione Autonomia nel novembre 2010, al termine di una lunga sessione dedicata alle riforme: entro 90 giorni la commissione Autonomia avrebbe dovuto “istruire ed elaborare un percorso costituente per la riscrittura dello Statuto” e “avviare un confronto per l’individuazione puntuale dei temi delle riforme secondo i diversi ambiti: legge statutaria, legge elettorale, incompatibilità ed ineleggibilità; riflessi sull’organizzazione regionale, la sua struttura e le funzioni ad essa attribuite”. Il tutto con “metodo unitario” e garantendo la rappresentanza di tutte le forze politiche al massimo livello. Tutto il contrario di quanto successo negli ultimi venti giorni, che forse compromette definitivamente il percorso delle riforme. Francesca Zoccheddu


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LITI E NOMINE

SCISSIONE IN VISTA

Idv in frantumi, l’ira di Di Pietro n Fateci capire chi intende riconoscersi nel partito e rimanerci e chi invece preferisce intraprendere altre strade, perché è ora di finirla con le contrapposizioni personali che ci allontanano dall’elettorato sardo». È l’ultimatum messo nero su bianco da Antonio Di Pietro all’Idv sardo. L’ira del pm si abbatte sul partito, ormai da tempo, diviso in due tronconi. Da una parte il segretario regionale e deputato Federico Palomba, alleato con l’europarlamentare Giommaria Uggias, e dall’altra i tre consiglieri regionali, Adriano Salis, Giannetto Mariani e Daniele Cocco. In guerra per il controllo del partito nell’Isola e ormai arrivati al punto di non ritorno. L’intervento a gamba tesa dell’ex pm di Mani pulite è rivolto solo apparentemente alle due fazioni in lotta, ma nella realtà è un siluro per i consiglieri regionali. Tonino Di Pietro ha già deciso di schierarsi con Palomba e Uggias. Non è una congettura. La prova che il leader dell’Idv non sta con i consiglieri regionali l’ha data lo stesso Di Pietro, mercoledì scorso, vergando la delibera di convocazione dei congressi straordinari di Sassari e Cagliari, rispettivamente il 20 gennaio 2011 e 30 novembre 2011. Entrambe guidate da commissari: al Nord, ha pieni poteri Giommaria Uggias e al Sud, ha poteri speciali Salvatore Lai (l’ex assessore delle giunte Palomba). Il dettaglio non trascurabile è che potrà votare ai congressi convocati da Di Pietro soltanto chi risulta iscritto all’Idv, alla data del 16 maggio 2011. Il tesseramento è stato portato avanti dai commissari e la data ultima per l’iscrizione al partito è il 31 dicembre 2011. Così è facile capire cosa significhi il termine fissato dall’ex pm per lo svolgimento delle assemblee chiamate a nominare i dirigenti. Riunioni che si annunciano per pochi intimi, se è vero che rispetto alle circa 600 iscrizioni del 2010, a Sassari risultano iscritti all’Idv circa 250 militanti. Stessa emorragia a Cagliari: oltre mille iscritti nel 2010, dimezzati nell’anno in corso. GLI EFFETTI IN CONSIGLIO Le prime conseguenze della spaccatura verticale tra gruppo e partito rischiano di avere riflessi immediati in Consiglio regionale. La rottura annunciata è quella del consigliere Idv eletto in provincia di Sassari, Daniele Cocco, ma non è esclusa la fuoriuscita dell’attuale capogruppo, Adriano Salis, con possibile virata nel Pd, nell’area vicina all’ex governatore Renato Soru. Per Cocco, invece, l’approdo potrebbe essere rappresentato da Sel, in queste ore alle prese con l’addio al gruppo di Radhouan Ben Amara (Pdci). Il passaggio al Misto dell’esponente del parti-

numeri 3

I consiglieri regionali dell’Idv eletti nell’Isola

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Le federazioni commissariate da Di Pietro in Sardegna: Cagliari e Sassari

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I parlamentari sardi dell’Idv: Uggias in Europa e Palomba alla Camera

to di Oliviero Diliberto scioglie quello guidato da Luciano Uras (Sel-Indipendentistas). L’arrivo di Cocco avrebbe come effetto immediato il mantenimento del gruppo in Regione e lo sbarco forzoso dei due consiglieri rimasti all’Idv nel gruppo Misto. Un riassetto in contropiede che farebbe sparire il gabbiano dipietrista dalle sigle ufficiali del Consiglio e porterebbe a quattro gli onorevoli vendoliani (Uras, Sechi, Cugusi e Cocco) che uniti a Claudia Zuncheddu continuerebbero a mantere intatta la rappresentanza in Aula. La soluzione è qualcosa in più di un’ipotesi e nell’arco di qualche giorno il passaggio di Cocco a Sel dovrebbe essere ufficiale. L’occasione

LA LETTERA L’ex pm convoca i congressi straordinari e bastona i consiglieri regionali gruppo ko, Cocco verso Sel è rappresentata dalla riunione della componente anti-Palomba, convocata per lunedì a Oristano. In quella sede si conosceranno anche le intenzioni degli altri due consiglieri regionali Adriano Salis e Giannetto Mariani. Il primo, eletto a Cagliari, mentre Mariani ha conquistato il seggio nella provincia di Nuoro. A Cagliari, intanto, anche il segretario regionale organizzativo, Patrizio Ro-

ANTONIO DI PIETRO Il leader Idv Di Pietro la scorsa settimana a Cagliari non è riuscito a sanare la frattura interna al partito

velli, si è dimesso dagli incarichi perché in rotta con l’ormai suo ex alleato Federico Palomba. Sempre più in asse con Giommaria Uggias e rappresentato di recente anche in Consiglio comunale per il tramite del nipote (Nando Sechi) subentrato a Gialeto Floris. Tutti eletti col simbolo dell’Idv che, come scrive Di Pietro nella nota trasmessa ai vertici del partito nazionale e sardo, «andava bene per tutti, ma ora che siete stati eletti state martoriando il partito con beghe e rivendicazioni personali che hanno superato il limite della tolleranza». Quello dell’arroganza, a quanto emerge, sembra una prerogativa del leader. Antonio Moro

PD DIANA CAPOGRUPPO, BRUNO VICE LOMBARDO n Il capogruppo del Pd in Regione sarà Giampaolo Diana, il vice Marco Espa. L’ex leader della Cgil sarda prenderà il posto di Mario Bruno che sarà l’indicato per la vice presidenza del Consiglio, in sostituzione di Giuseppe Luigi Cucca. Nell’ufficio di questore stafetta tra Gavino Manca e Giuseppe Cuccu. Sono queste le decisioni assunte all’unanimità dai consiglieri del partito democratico che lanciano la cavalcata di Gian Valerio Sanna per la conquista della segreteria del Pd sardo. Cambio di guida anche nel gruppo dei Riformatori: Attilio Dedoni prenderà il posto di Pierpaolo Vargiu, mentre Michele Cossa sarà riconfermato vice presidente. Due novità per gli incarichi di questore. Nello Cappai (Udc) sostituisce il compagno di partito Andrea Biancareddu e nel Pdl Eugenio Murgioni è in vantaggio su Tore Amadu. Per le presidenze delle otto commissioni consiliari il vertice di maggioranza, previsto per questa mattina, dovrebbe sciogliere i nodi. Incertezze su quella alle Riforme (Pittalis o Maninchedda), Programmazione (Maninchedda o Vargiu) e Urbanistica (Matteo Sanna o Pietrino Fois).


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MANIFESTO

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SARDEGNA “ALLEANZA PER L’ITALIA”

a Sardegna sta vivendo la notte più lunga e più buia della sua storia autonomistica. La seconda Repubblica ha letteralmente cancellato il sistema dei partiti tradizionali, sostituendolo con una miriade di “partiti leggeri” più simile ad una rete territoriale di agenzie per il controllo del voto che a luoghi di dibattito e di progettualità sociale. Le linee dell’azione politica, ormai, nascono nei salotti delle oligarchie dominanti, per essere diffuse e difese attraverso la stampa controllata e le trasmissioni di intrattenimento politico mirate all’indottrinamento delle masse. L’attenzione dell’opinione pubblica si misura oggi con l’audience televisiva, il consenso alla linea politica con i sondaggi quotidiani. Una legge elettorale vergognosa consente ai padroni dei simboli di partito di scegliere i parlamentari da eleggere in funzione della loro capacità di obbedienza, e non della loro potenzialità di elaborazione politica o del loro senso dello Stato.

Inserzione a pagamento a cura del Gruppo Misto del Consiglio Regionale della Sardegna

POLITICO

La grave crisi economica internazionale mette in discussione la tenuta del nostro patto sociale. Il deficit di valori morali fa crescere l’allarme sulla tenuta etica della nostra società. È giunto il momento di fare appello alle migliori energie della nostra terra, allo slancio e alla responsabilità dei nostri giovani, al coraggio delle donne e degli uomini liberi, all’orgoglio di un Popolo che nonostante tutto ha sempre vinto le sue sfide con la Storia. Bisogna profondere ogni sforzo per promuovere il valore etico dell’impegno pubblico come servizio alla Comunità. Bisogna ridiventare artefici del nostro futuro e riportare la Sardegna sul cammino della crescita sociale, civile ed economica. È necessario salvaguardare il futuro delle nuove generazioni dando priorità assoluta alla messa a punto di nuove strategie del lavoro e dell’impresa, valorizzando l’istruzione e la formazione e privilegiando la meritocrazia. Bisogna rivedere la gestione della sanità, tenendo ben presente dei problemi di un territorio vasto e scarsamente popolato. Occorre superare la marginalizzazione e lo spopolamento delle zone interne della nostra Isola, mantenere il presidio del territorio e salvaguardare un immenso patrimonio ambientale che va certo preservato da ogni speculazione ma anche utilizzato con intelligenza per lo sviluppo sostenibile dell’industria turistica e per il benessere delle nostre popolazioni. Se è vero che le città e i loro hinterland devono sostenere il peso dei grandi servizi di interesse generale (scuola, università, ospedali, uffici pubblici, sistemi produttivi e quant’altro) è altrettanto vero che la maggiore ricchezza potenziale della nostra

terra è il patrimonio ambientale delle zone interne. Occorre dunque cambiare metodo. Per tutte queste ragioni Alleanza per l’Italia propone al Popolo Sardo il suo progetto, e chiede a tutti coloro che vorranno condividerlo di farsi parte attiva per costruire insieme un percorso di radicale cambiamento, che sia espressione definita e consapevole della sovranità popolare.

LE NOSTRE PROPOSTE

L’istituzione di un’Assemblea Costituente, eletta direttamente dal Popolo, che abbia il compito di riscrivere lo Statuto Speciale della Sardegna. L’approvazione di una nuova legge elettorale che preveda, contestualmente alla riduzione del numero dei consiglieri regionali, l’abrogazione del listino regionale e quella del collegio unico per l’utilizzazione dei resti e il mantenimento degli 8 collegi elettorali. La nuova legge dovrà favorire la rappresentanza dei generi, rafforzare le incompatibilità, le ineleggibilità e conterrà formule di garanzia della stabilità di governo e provvedimenti “antiribaltone”. Gli Assessorati regionali saranno ridotti fino ad un massimo di 8. La riorganizzazione della macchina regionale e la revisione dei suoi costi di funzionamento, con l’abrogazione delle indennità di carica riservate ai ruoli istituzionali del Consiglio regionale. Le commissioni consiliari passeranno da 8 a 6 e diminuiranno i componenti degli uffici di gabinetto degli Assessorati. Verranno abrogati gli Enti inutili e razionalizzati quelli rimanenti, accorpandone funzioni e compiti per quanto possibile. Verrà gradualmente ridotta, fino all’ azzeramento, ogni forma di contribuzione regionale ad organismi e associazioni politiche o sindacali. L’abrogazione di tutte le Province, se troverà infine compimento nella modifica della costituzione, renderà necessario adoperarsi affinché il recupero delle competenze e delle funzioni ad esse attualmente delegate non generi un nuovo centralismo regionale. Sarebbe comunque indispensabile il rafforzamento delle Unioni dei Comuni e l’evenienza renderebbe più comprensibile la riduzione del 20% del numero dei Consiglieri e degli Assessori comunali. In campo legislativo godranno di corsia preferenziale: a) La semplificazione della macchina burocraticoamministrativa pubblica attraverso il rafforzamento dell’autocertificazione e delle procedure di trasparenza, incrementando i sistemi di controllo sulla legittimità degli atti, sul rispetto delle normative e sull’utilizzo dei fondi pubblici.

b) La piena attuazione della continuità territoriale per il trasporto di persone e di merci, da e per la nostra regione, a totale carico dello stato italiano e della comunità europea, con un piano di infrastrutturazione del territorio compartecipato dalla Regione Sardegna. c) Il rilancio del PIL con una serie di provvedimenti finalizzati al rafforzamento del sistema complessivo della produzione, con particolare attenzione al settore turistico, commerciale e industriale, tra i quali una fiscalità di vantaggio per le imprese fino al raggiungimento delle condizioni di parità infrastrutturale con il resto del territorio nazionale. d) L’impostazione e l’attuazione di politiche del lavoro che eliminino il precariato perpetuo nella pubblica amministrazione e regolamentino severamente le modalità di ingresso nei suoi ruoli, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, attraverso sistemi concorsuali o selettivi che garantiscano la massima trasparenza e la meritocratizia. e) L’adeguato incremento dei fondi destinati alla ricerca e all’Università, stabilendo regole più rigide per la presentazione e la pubblicazione delle necessarie rendicontazioni da parte dei soggetti beneficiari. f) L’elaborazione di una riforma agraria che rimedi ai mali storici della nostra agricoltura e che la renda compatibile con lo scenario di produzione del nostro tempo. Saranno incentivate le iniziative di accorpamento dei piccoli fondi e premiate quelle di riordino catastale. Ci rendiamo conto che le nostre proposte, sinteticamente esposte, non sono e non possono essere esaustive di tutte le problematiche che affliggono la nostra società, ma certo rappresentano le priorità del nostro impegno politico nel ruolo che gli elettori ci vorranno assegnare. Siamo anche consapevoli che alcune di esse non incontreranno il favore di tutti, ma il nostro obiettivo è quello di contenere la politica nella sua insostituibile funzione di elaborazione dell’azione di governo in linea con l’interesse generale. Alleanza per l’Italia, che insieme a UDC, FLI ed MPA, è parte integrante del progetto politico del “Terzo Polo” per la costruzione in Italia di una casa comune dei moderati, rivolge un caloroso invito ed un sincero appello a tutte le forze politiche sarde autenticamente democratiche e sinceramente autonomistiche, per lavorare insieme ad un progetto di società che non sia fondato sul rancore sociale né sulla difesa ad oltranza delle posizioni acquisite, ma che sia invece più aperto ai problemi di un mondo che cambia velocemente e che ha bisogno di generosità, di solidarietà, e soprattutto di attenzione per le ragioni degli altri.

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SABATO 1 OTTOBRE 2011

OPINIONI VITA QUOTIDIANA

SE IL FUTURO SI COLTIVA MEGLIO IN CINA di AGRICOLA

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ue padri di famiglia, uno cinese e l’altro cagliaritano, aspettano i propri rampolli all’uscita di una scuola media cittadina e, nel frattempo, scambiano qualche parere sulle didattiche in uso nei paesi d’origine. Il signor Wang gestisce un negozio nel nostro centro storico, parla un italiano quasi perfetto mentre i suoi figlioli conoscono anche un po’ di dialetto. Soprattutto il più piccolo, capace di pronunciare parolacce con perfetta cadenza stampacina. Il signor Wang è prudente e garbato, come si conviene ad un ospite, ma alcune particolarità del nostro modo di vivere lo preoccupano perché è sotto questo cielo che ha deciso di tirar su i suoi ragazzi. È stupito soprattutto per il comportamento che assumono certi genitori italiani nelle assemblee scolastiche. Racconta di mamme interessate più ai voti che ai progressi reali dei loro figlioli, che chiedono agli insegnanti di essere di manica larga, di chiudere un occhio e via raccomandando. In Cina questo atteggiamento sarebbe improponibile - assicura il signor Wang – perché si chiede agli insegnanti di essere preparati ma anche severi. Sono responsabilizzati, quegli insegnanti, e quando un ragazzo ha difficoltà sono obbligati a seguirlo a casa, fuori dall’orario delle lezioni. Il nostro commerciante racconta poi che nell’Istituto superiore, dove studia un altro figlio, viene consentito l’uso della calcolatrice durante l’ora di matematica. Lui trova questa pratica assurda e aggiunge, con una punta di orgoglio nazionalistico, che solo imparando a far di conto alla vecchia maniera e stampandosi bene in mente le regole base, si sarà capaci, un giorno, di costruire personalmente un calcolatore. Poi il discorso scivola sulla manutenzione delle scuole e sugli episodi di vandalismo che avvengono nei vari istituti e il signor Wang racconta della regola cinese che impone a insegnanti e studenti di armarsi, a fine lezione, di secchio e ramazza per fare le pulizie. L’impegno in questo lavoro, di cui si tiene conto nella valutazione finale dei soggetti, aiuta i ragazzi a sentire la scuola come una cosa propria. I nostri due padri di famiglia hanno scelto da tempo di vivere a Cagliari e, se si riproponesse la scelta, sceglierebbero ancora oggi la nostra città. Ma il problema non è l’oggi, il problema è il futuro. E il futuro in Cina si coltiva meglio che da noi.

il semaforo

LE FOTO .DI ESTIQAATSI

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l ANDREA VIANELLO

Conduttore in digitale Ieri ad Agorà si è inaugurato l’ingresso di Twitter nei talk. Così, dopo acceso battibecco tra Stracquadanio e Sarubbi, Vianello ha scelto di mandare in onda il “moviolone” dell’utimo Twit di Sarubbi: «Stracquadanio legge la Costituzione a commi alterni». E Andrea Vianello diventa il ”conduttore 2.0”.

l MAURIZIO GASPARRI

Pidielle che paga i danni Il giudice di Roma ha condannato il senatore Pdl Maurizio Gasparri al pagamento di mille euro per aver diffamato, via radio, il pm John Woodcock. Il giudice ha sospeso la pena disponendo il risarcimento dei danni in separata sede e il pagamento di 3 mila euro per le spese di giudizio.

l CLEMENTE MASTELLA

Redivivo da Ceppaloni Pare sia tornato in auge, Clemente Mastella: questo “grazie” al suo vecchio ddl-anti intercettazioni. Ieri è stato pizzicato all’ufficio di Alfano e, alla curiosità dei giornalisti, ha risposto: «Ma quale legge “bavaglio”, è stato solo un incontro tra ex Guardasigilli». Ma non ci crede nemmeno lui.

Maristunnel passa il neutrino a Berluschina Che cos’hanno in comune queste due donne? Beh, a parte il Cavaliere (l’una è la figlia, l’altra la ministra preferita), Barbara Berlusconi e Mariastella Gelmini da oggi hanno pure lo stesso portavoce. O meglio, l’una l’ha ereditato dall’altra. Parliamo di Massimo Zennaro, l’ormai

celebre gaffeur, autore dell’esilarante comunicato sul tunnel dei neutrini, da Ginevra al Gran Sasso. Dimessosi per toglier dall’imbarazzo la ministra, è stato subito assunto dalla figlia del Premier come consulente culturale. E se le premesse sono i neutrini, Barbara sta a cavallo.

REGIONE, IL CONSIGLIO E QUEL VACUO VOTO di Andrea Pubusa

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l voto del Consiglio regionale sul numero dei suoi componenti è la prova provata della sua vacuità. L’assemblea vota contro la proposta di riduzione a cinquanta membri, ma lo fa in modo contorto e con alcuni franchi tiratori. Ma quale coraggio ci voleva a dire in aula che la proposta è demagogica e dannosa? Un’assemblea legislativa di cinquanta membri è un non senso e, in tale composizione, non è congrua rispetto alla funzione. Far leggi è un potere delicatissimo, richiede ponderazione di interessi, di opinioni e posizioni e, soprattutto, richiede ch’esse siano adeguatamente rappresentate. In conseguenza, le assemblee legislative non devono essere pletoriche, ma neppure eccessivamente ristrette. Così è proponibile e auspicabile una riduzione della Camera dei deputati da 630 a 430 o del Senato dagli attuali 315 alla metà. Non è invece ragionevole ridurre il nostro Consiglio regionale a meno di 60 membri. Bloccare il numero ad 80 sarebbe già un buon risultato. E la questione morale e del risparmio della spesa pubblica? Intanto sia detto una volta per tutte e con fermezza: la democrazia ha dei co-

sti, ma le autocrazie ne hanno ancor di più. I costi della democrazia sono il prezzo delle nostre libertà, che sono impagabili e inviolabili. Ciò non vuol dire che democrazia equivale a spreco. Al contrario, ad una sana democrazia è fisiologico il rigore e la sobrietà; l’idea che il mandato parlamentare è una funzione e un servizio più che un privilegio. In questo contesto l’indennità parlamentare

I costi della democrazia sono il prezzo della libertà, impagabile e inviolabile Ma ciò non equivale certo allo spreco deve – secondo la sua originaria ispirazione - essere pensata come erogazione volta a consentire a tutti, abbienti e non, di essere eletti. Ma niente di più. Le indennità dovrebbero, dunque, essere commisurate al dignitoso esercizio della funzione non ad accordare privilegi. In questo contesto è sicuro che l’attuale trattamento può essere dimidiato e che i vitalizi devono essere eliminati. O, se si vuol considerare il ser-

IL PERSONAGGIO . Roberto Castelli, da “duro e puro” a molle bla bla di Silvia Zingaropoli

vizio reso dai parlamentari alla comunità, è ragionevole che i vitalizi vengano erogati soltanto a chi, in vecchiaia (65 anni) è sfornito di mezzi di sostentamento, senza però cumuli di alcun genere. Non solo, ma ponendo un tetto che non consenta all’ex consigliere di avere complessivamente più di 2.000 o 2.500 euro. Insomma pensiamo ad una legge Bacchelli per i parlamen-

tari. È già un privilegio, ma è contenuto ed accettabile. Ecco su questi temi il Consiglio regionale dovrebbe aprire una discussione aperta, senza riserve, reticenze o peggio furbizie. Lo spettacolo che offre in questi giorni è deprimente e allarga non solo la fascia degli indignati consapevoli, ma anche gli umori antidemocratici. Docente di diritto amministrativo all’Università di Cagliari

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n «Nessuna rivolta del popolo leghista. C'è un elettorato che chiede spiegazioni su certe nostre scelte». Stop. Parole, parole, parole: da burocrate, per giunta. Ussignur ma che fine ha fatto Roberto Castelli, l’originale? Così oggi, del leghista “duro e puro”, quello così politicamente scorretto da far accapponare la pelle, neanche l’ombra: e a sentir le sue composte dichiarazione, pare quasi di aver di fronte un mite impiegatuccio di partito. Tanto mite da spingersi in un pianto in diretta tivvù: «Sono povero, guadagno solo 150mila euro». Tapino. E il lamento, in un fiat, assurse a must della Rete: nessuna pietà per questo Castelli da scrivania, lontano dagli antichi slogan: «noi, il vile denaro lo ripudiam” e

“Roma ladrona la Lega non perdona». Preistoria. E in un lampo ci sovviene il prode Castelli, lui, il Guardasigilli della Lega che fu: «Noi siam soldati, Bossi è il generale, noi siamo lì per lui. Facciamo ciò che dice anche quando ci ordina di buttarci nel fuoco». O anche il Castelli che, stoico, una volta «una donna si avventò su di me, mi strappò la camicia ma io, che ero più forte, riuscii ad allontanarla». Eroico. O quasi. Sia quel sia, è desaparecido, Roberto Castelli. E quel che rimane di lui non è che un signore con la faccia da «tassista abusivo» (Luttazzi dixit), moderato nei toni e ponderato nelle scelte. Forse troppo ponderato, per esser leghista. E l’antica grinta si dissolse nell’aere dell’omologazione capitolina.

DI LOTTA E DI GOVERNO Castelli

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LA LETTERA

CARO SINDACO, PARTIAMO DAI TRASPORTI

intanto in viale trento...

Un anno fa...

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l sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, a 4 mesi dal suo insediamento e dopo aver analizzato la reale condizione del Comune, ha presentato al Consiglio comunale, e dunque alla città, le sue dichiarazioni programmatiche. Un piano da realizzare nel corso del suo mandato, un progetto che, partendo dal suo slogan “Tutte le Cagliari…” possa diventare una sola idea per una sola Cagliari che superi o diminuisca la frammentazione che oggi la contraddistingue. Credo che il sindaco abbia usato un percorso lineare e coerente rispetto a quanto detto durante la campagna elettorale. Credo anche che nel presentare il suo progetto non abbia fatto “un lungo elenco di luoghi comuni tra i più beceri della vecchia ideologia di sinistra (sic!)” così come dichiarato dal consigliere Farris (a me sembra che di becero e di vecchio ci sia solo il suo atteggiamento che non tiene conto che la guerra fredda è finita da un pezzo e che il Muro di Berlino è caduto oltre 20 anni fa). Ora, però, spetta a tutti coloro che hanno responsabilità amministrativa lavorare con grande lena alla sua realizzazione. E tra i punti che io vedo come fondamentali c’è, sicuramente, quello della mobilità. È il sistema dei trasporti che contribuisce a determinare lo sviluppo della città. La metropolitana di superficie va in questa direzione piuttosto che l’apertura di cantieri enormi come il tunnel di via Roma o la costruzione di una rete metropolitana in sotterranea. A Cagliari c’è anche bisogno di ridefinire il sistema di utilizzo dei mezzi pubblici e dei parcheggi. Da cagliaritano chiedo a questa amministrazione un nuovo rapporto con la popolazione tutta. Una legge dello Stato ha recentemente abolito le rappresentanze circoscrizionali ma i quartieri continuano ad esistere e con loro occorre confrontarsi. Penso che l’amministrazione abbia bisogno di un quadro coerente che coinvolga anche le cosiddette società partecipate dal comune. Attualmente queste realtà sono rette da persone espresse dalle precedenti amministrazioni. Bene farebbero questi rappresentanti a rimettere il loro mandato nelle mani del sindaco. Faccio un esempio: il gruppo dirigente del Ctm è da oltre 20 anni che ha alla guida una direzione espressione della vecchia amministrazione comunale. È tempo di procedere ad un rinnovamento. E non per una sorta di punizione ma per una scelta politica di coerenza, che non è allineamento, con la nuova realtà amministrativa della città. Pasquale Alfano

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

“Un anno fa Banana pubblicava sul suo profilo la prima striscia!”. E oggi quella striscia, dopo aver ricevuto il giusto omaggio dai fedelissimi di Facebook, approda anche su Sardegna Quotidiano. Intanto oggi alle 18 nel Terrapieno di

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

viale Regina Elena, proprio Banana sarà uno dei protagonisti della tavola rotonda “Dal manifesto alle strisce, dalla carta alla rete”, una delle iniziative organizzate per il festival “L'Unità in Festa”. Il dibattito sarà sarà coordinato da Fran-

cesca Zoccheddu e vedrà la partecipazione di Giovanni Maria Bellu (direttore di Sardegna24), Vito Biolchini (direttore di RadioPress), Marco Ligas (Il Manifesto), Fabrizio Ortu (Ilminuto), Angela Loi (blogger).

notizie incredibili ZOO AUSTRALIANI PER GLI SCIMPANZÉ CASA DA 6,8 MILIONI DI $

HI-TECH GIAPPONESE CAPSULA SALVAVITA CONTRO GLI TSUNAMI

UBRIACHI A MILANO MANISCALCO FOLLE MARTELLA LE AUTO

TRIBUNALI E FUMETTI ACCUSE DI RAZZISMO PER TINTIN IN CONGO

Al Taronga Zoo di Sidney 17 scimpanzé sono tornati a casa, nel loro recinto recentemente ristrutturato. E la nuova dimora non ha niente da invidiare a una villa di lusso: i 17 scimpanzé potranno divertirsi fra cascate, corde su cui arrampicarsi e scale su cui saltare. Il costo di tutto ciò? Ben 6,8 milioni di dollari. Il complesso interattivo permetterà ai cittadini di guardare gli scimpanzé da dietro un vetro. In un parco giochi in parallelo, inoltre, i bambini avranno a disposizione giochi simili ai piccoli scimpanzé, che appartengono a sei nuclei familiari diversi. La costruzione della loro nuova casa era iniziata nel 2009.

Una piccola fabbrica giapponese ha prodotto il primo rifugio in grado di garantire la sopravvivenza in caso di tsunami. Si tratta di una capsula che può galleggiare sull’acqua ed è in grado di contenere quattro adulti al suo interno. Secondo quanto riporta la Cosmo Powered Incorporated, la scialuppa di salvataggio gialla chiamata Noè è realizzata in fibra di vetro migliorato ed è abbastanza robusta per resistere a tifoni e persino terremoti. Noè era stata ideata già quattro anni fa, ma solo recentemente è stata commercializzata al prezzo di 4mila dollari. «Voglio che la gente sappia che questo meraviglioso prodotto esiste», ha detto il presidente Shoji Tanaka.

Aiuto, c’è un uomo, in mezzo alla strada, che prende a martellate le auto. L’allarme, a Milano, è scattato al 113 e quando la pattuglia è arrivata sul posto, alcuni testimoni hanno indicato una Ford Mondeo fortemente danneggiata e priva di una ruota, ferma a bordo strada. Nell’abitacolo, completamente ubriaco, viene trovato un maniscalco, 45 anni. L’uomo ha preso a martellate diverse auto che si fermavano al semaforo. Una sola, però, una Bmw, è stata ritrovata. Il conducente, impaurito, si era rifugiato dal vicino benzinaio. Mentre era fermo all’incrocio, l’uomo gli ha spaccato il parabrezza e una portiera, con il martello. L’uomo è stato arrestato.

Uno studente congolese è apparso in tribunale a Bruxelles per l’apertura del caso nel quale cita l’editore del controverso libro “TinTin in Congo”, disegnato dal fumettista belga Georges Remi. Mbutu Mondondo Bienvenu, studente di scienze politiche presso l’Université Libre de Bruxelles, sostiene che il libro è razzista e che deve essere tolto dalle librerie, e ha citato in giudizio l’editore Moulinsart per le rappresentazioni stereotipate della popolazione congolese e per propaganda coloniale fatta attraverso i fumetti. Bienvenu ha condotto per quattro anni una battaglia legale per cercare di portare il caso davanti ai tribunali belgi.


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UNIVERSITÀ

FINANZIAMENTI Per gli atenei 300 milioni sì ai fondi per il campus RISORSE Il Cipe ha sbloccato un miliardo di euro per l’edilizia universitaria: 118 milioni andranno al capoluogo e 183 a Sassari. Per la struttura residenziale dell’Ersu disponibili 25 milioni

VIA TRENTINO ALLA CASA DELLO STUDENTE TRASLOCO FORZATO PER I RAGAZZI DISABILI n Ghettizzati. Si sentono così gli studenti disabili della Casa dello studente Ersu di via Trentino, costretti dall’Ente a traslocare in massa in nei primi tre piani dell’edificio e nella struttura di via Montesanto. «Ieri, a pochi giorni dall’assegnazione delle stanzem ciu è stato comunicato il nostro trasferimento per ragioni di sicurezza», spiega Giovanna Corraine, come portavoce degli studenti disabili della Casa. «Questo comporta una serie di disagi, primo fra tutti la mancanza di un numero sufficiente di camere attrezzate per le esigenze di tutti», continua. «Altro problema è legato proprio alla sicurezza, perché concentrare nello stesso stabile molte persone con difficoltà anche motorie, può costitutire un ostacolo a un’eventuale evacuazione di emergenza». E ancora: «Le decisioni dell’Ersu, con cui abbiamo parlato senza ottenere alcun risultato, sembrano non tenere conto delle difficoltà che ognuno di noi ha nella gestione della quotidianità. Inoltre in questo modo si creeranno dei ghetti, impedendoci l’integrazione con gli altri ragazzi presenti alla Casa dello studente».

n Trecento milioni di soldi freschi stanno per arrivare in Sardegna, destinazione le casse dei due Atenei di Cagliari e Sassari. Ieri mattina il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffele Fitto, hanno annunciato che il Cipe ha liberato oltre un miliardo di euro destinati a sovvenzionare l’edilizia universitaria nel sud del Paese e nelle Isole. Per la Sardegna, in seguito alle richieste fatte dalla Regione, sono stati stanziati 301 milioni che saranno divisi fra le due Università sarde. Non equamente: l’Ateneo cagliaritano, con oltre 32 mila studenti iscritti, riceverà dal Governo 118 milioni per migliorare strutture e didattica; Sassari, con 16 mila studenti iscritti potrà contare su un finanziamento di 183 milioni di euro, di cui 95 milioni, la fetta più consistente, finiranno nei bilanci dell’Azienda ospedaliera universitaria sassarese per l’ampliamento del-

le strutture e il completamento e collegamento degli edifici già esistenti . IL NUOVO CAMPUS Cagliari si potrà comunque consolarsi con il nuovo campus universitario, una struttura che è sulla carta dal 1999, ma non è mai stata realizzata proprio per mancanza di soldi e di volontà politica. Ora la delibera del Cipe attribuisce 25 milioni di euro a Cagliari per la costruzione del campus. Il nuovo spazio a disposizione degli studenti dovrebbe sorgere nell’ex Semoleria di viale La Playa, acquistata dall’Ersu nel 2008. Qui dovrebbero realizzarsi 500 posti letto con auditorium, biblioteca, mensa e altri servizi per gli studenti. Il provvedimento del Cipe individua con esattezza ogni singolo intervento finanziato: 40 milioni di euro per la realizzazione del Blocco R nel Policlinico di Monserrato; 3 milioni per l’orto botanico; 8 mi-

numeri 301

I milioni assegnati alle due Università della Sardegna.

118

I milioni destinati all’Ateneo cagliaritano.

25

I milioni a disposizione per il campus universitario.

REGIONE Tirocini contro la disoccupazione n «I 10 milioni di euro stanziati dalla Giunta Regionale per il finanziamento dei tirocini per contrastare la disoccupazione in Sardegna, dimostrano le scelte strategiche dell'Esecutivo», ha spiegato il neo assessore al Lavoro, Antonello Liori, «a breve la Giunta esaminerà un disegno di legge per la regolamentazione della materia». L’assessore ha anche precisato i criteri con cui ha lavorato la Regione Sardegna, per stabilire i requisiti richiesti per accedere ai tirocini formativi. «È uno stanziamento importante considerando anche che la Toscana, regione all'avanguardia in questo campo, ha finanziato i tirocini con 28 milioni per tre anni», ha specificato Liori. «La differenza dei

criteri di accesso per le diverse misure è una strategia decisa per non sovrapporle, comporterebbe un inevitabile spreco di denaro pubblico, rendendo così possibile la copertura di tutti i target. I criteri di questi bandi sono oggettivi e impediscono qualsiasi discrezionalità nella selezione». Inoltre, secondo l’assessore, l'obiettivo di queste azioni rimane quello di contrastare la disoccupa-

LIORI L’assessore regionale al Lavoro: «I criteri adottati per le selezioni dei partecipanti sono assolutamente oggettivi»

zione giovanile: «Facilitando l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, favorendo l'incontro della domanda con l'offerta e perfezionando la loro qualificazione professionale. L'impegno della Regione nelle politiche del lavoro rivolte ai giovani è intenso, e i 26 milioni che in un anno hanno finanziato Master & back, Piani di inserimento profesionale (Pip) e Tirocini formativi e di orientamento, lo testimoniano». Intanto, la scadenza per la registrazione da parte degli imprenditori pronti ad accogliere un tirocinante nella propria azienda, prevista per oggi alle 10 del mattino, è stata spostata alla stessa ora del 1 dicembre. Monica Magro

lioni di euro per la «razionalizzazione e potenziamento delle strutture disponibili nel campus urbano del comune di Cagliari»; 3 milioni per «il sistema informatico gestionale integrato a supporto delle scelte strategiche dell’Ateneo in tema di didattica e di ricerca e potenziamento dei servizi on line agli studenti»; 18 milioni di euro per la razionalizzazione strategica della Cittadella Universitaria di Monserrato, «con accorpamento di tutte le strutture per la didattica e per la ricerca della Facoltà di Farmacia, di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e di Medicina e Chirurgia»; 6 milioni per la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica come Centro di servizi comuni di alta qualificazione tecnologica per la ricerca delle facoltà scientifiche a Monserrato; poi ci sono i 6 mezzo di euro per la riqualificazione edilizia delle Case dello studente e delle mense; e infine pocp più di 8 milioni per la «realizzazione e potenziamento dei centri di eccellenza per la diffusione della cultura dell’innovazione e dell’impresa». LE REAZIONI «Con l’approvazione del provvedimento diventa realistico il progetto strategico dell’Ateneo», commenta soddisfatto il rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis. «Potremo completare la Cittadella di Monserrato con l’accorpamento delle facoltà scientifiche e dei dipartimenti sanitari, e ultimare il Policlinico», continua. «Diventa ora importante definire con la Regione e il Comune linee d’intesa per riqualificare la presenza universitaria nel centro storico». Soddisfazione anche da parte del presidente della Regione, Ugo Cappellacci: «La decisione di oggi non solo accoglie le nostre richieste, ma rappresenta la conferma che quando la dialettica tra i Ministeri e le Regioni viaggia sul binario del dialogo e dell’ascolto reciproco, possono arrivare risposte alle istanze dei territori». Scettico il commento del Pd: «È la solita politica degli annunci. Aspettiamo che quei fondi siano realmente erogati agli Atenei». Vincenzo Garofalo


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L’AMBIENTE VIOLATO

VELENI DI QUIRRA La Procura toglie i sigilli al poligono bonifiche solo con tute antiradiazioni info

RELAZIONE DEL PERITO Secondo una delle ultime consulenze firmate da Evandro Lodi Rizzini, consulente della procura e direttore del dipartimento di Chimica e Fisica dell'università di Brescia, è stato accertato un pericolo concreto per la salute di chi entra nel poligono senza seguire le misure antiradiazioni.

la storia

n Il poligono interforze di Perdasdefogu verrà bonificato. Il procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi – che dallo scorso gennaio indaga sulla cosiddetta “Sindrome di Quirra” - ha firmato un provvedimento di dissequestro della zona militare. I sigilli, messi a maggio, salteranno il prossimo 9 novembre per dare modo all’Aeronautica militare di stipulare dei contratti per le bonifiche straordinarie. La procura ha accolto una richiesta dei militari che, quindi, in qualche modo, hanno preso atto dell’inquinamento della zona e proposto un ripristino a spese dello Stato. Sembra ormai certa la presenza di torio radioattivo, probabilmente disperso nell’ambiente durante le esplosioni degli oltre 1200 missili anticarro “Milan”, usati nel poligono tra il 1986 e il 2003. La procura ha anche disposto la revoca dei sequestri preventivi delle porzioni di fondali marini, di discariche di rottami ma anche dei circa 3500 animali rimasti nella zona militare dopo l’ordine di sgombero della procura. Tutto il bestiame dovrà uscire dal poligono e l’Aeronautica si è impegnata a non rinnovare le concessioni di pascolo ai pastori. Questo perché, in una delle ultime relazioni firmate da Evandro Lodi Rizzini, consulente della procura e direttore del dipartimento di Chimica e Fisica dell'università di Brescia, è stato accertato che esiste un pericolo concreto per la salute di chi entra nel poligono senza seguire le misure antiradiazioni. La conclusione è stata diffusa dagli inquirenti a tutte le autorità sanitarie competenti. Un provvedimento che, almeno per ora, pone fine a una convivenza tra attività militari e agropastorali che durava da mezzo secolo. L’Aeronautica si è impegnata a ripulite la zona, parlando anche di impermeabilizzazione delle porzioni più inquinate, nonostante di recente il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga, rispondendo a un’interrogazione del deputato del Pd Amalia Schirru, avesse affermato che il Governo non avrebbe stanziatoun centesimo per bonifiche e risarcimenti. Si parla di una porzione di territorio pari a 75mi-

IL SEQUESTRO DEI MILAN E LE NUBI CANCEROGENE Fiordalisi aveva disposto il sequestro probatorio di un missile anticarro di produzione francese, il ‘Milan’, in dotazione alle forze armate italiane. Secondo gli studi del fisico nucleare Evandro Lodi Rizzini, i missilial momento dell’esplosione si nebulizzavano, liberando sostanze radioattive che venivano respirate dai militari vittime poi di tumori e linfomi.

L’ULTIMO AMMALATO E L’INDENNIZZO BEFFA È di giovedì l’ultima notizia su due militari ammalati di cancro dopo aver prestato servizio nei poligoni militari della Sardegna. Per uno di loro, colpito da un tumore a un testicolo (che gli è stato asportato ), è arrivato anche un risarcimento da parte della Difesa, ma la “soddisfazione” ha comunque il sapore della beffa: per la menomazione sono stati stanziati solo 1300 euro. I BERSAGLI E LE BESTIE All’interno del poligono di Perdas gli animali pascolano accanto agli obiettivi utilizzati dai militari.

PERDAS Sì dell’Aeronautica agli interventi su tutte le aree usate per le esercitazioni: l’intervento a spese dello Stato la metri quadrati e tutti gli interventi di ripristino verranno verificati dagli inquirenti: la polizia giudiziaria è stata delegata al controllo delle attività di bonifica e ogni tre mesi dovrà riferire al procuratore capo lo stato dell’arte. Stop anche alle operazioni di brillamento ossia di distruzione di armi e munizioni. È stato accertato che negli anni passati era prassi liberarsi di materiale bellico obsoleto o non più in uso semplicemente facendolo saltare

in aria. Nel poligono del Salto di Quirra sono state distrutte armi provenienti da tutta Italia. Le cosiddette operazioni “Vulcano”: tutto il materiale veniva messo in buche scavate sul monte Cardiga e poi fatto saltare in aria. Le esplosioni generavano nubi di fumo alte decine di metri e visibili dai paesi della zona. È da oltre dieci anni che si parla di “Sindrome di Quirra” per indicare la stana incidenza di tumori, linfomi e malformazioni tra abitanti e animali che vivono attorno alla zona militare. La prima denuncia arrivò dall’allora sindaco di Villaputzu, l’oncologo Antonio Pili, che si chiedeva come mai nella frazione di Quirra, abitata da 150 persone, ci fossero più di 15 casi di tumore. Da allora è stato sempre un al-

info LA SINDROME E I PASTORI Uno dei dati più inquietanti emersi nel corso delle indagini riguarda i 12 pastori ammalati su 18 che lavoravano all’interno del poligono.

LANUSEI Dal pm Fiordalisi il via libera, ma le concessioni per gli allevatori non verranno rinnovate: la salute è a rischio ternarsi di indagini, smentite, conferme, promesse di dati scientifici e analisi serie che non sono mai arrivate. Le luci sulla “Sindrome di Quirra” si sono riaccese nuovamente all’inizio dell’anno quando è stato diffuso il rapporto di due veterinari che hanno registrato come 10 su 18 pastori che lavoravano nel poligono si fossero ammalati di linfomi e leucemie. Maddalena Brunetti redazione@sardegnaquotidiano.it


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DALL’ITALIA

NAPOLITANO

«Il popolo padano non esiste» n «Nella Costituzione e nelle leggi non c’è una via democratica alla secessione», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un incontro alla facoltà di giurisprudenza della Federico II di Napoli, parlando delle «grida che si levano in quei prati dove non c’è il popolo padano ma cittadini con scarsa consapevolezza di cose come l’articolo 1 della Costituzione». «È chiaro, il popolo padano non esiste, si discute di federalismo fiscale, si chiede un livello più alto di partecipazione delle Regioni... Tutto questo è lecito, ma ove dalle chiacchiere si passasse ad atti preparatori di qualcosa che va verso la secessione, tutto cambierebbe», ha ammonito il capo dello Stato, definendo poi una «evoluzione positiva» della Lega Nord quella del 2006 che ha portato ad accantonare le proposte del professor Gianfranco Miglio di perseguire l’obiettivo della secessione. «Fu scelto allora - ha aggiunto - il federalismo fiscale. Un’evoluzione in senso federale dello Stato italiano. Ed ora, per realizzarla, si discute del superamento del bicameralismo perfetto per far nascere una Camera delle Autonomie come quelle che esistono in Germania, in Francia e in altri Paesi. Io mi chiedo da dove nascono queste nuove grida che invocano la secessione. Me lo chiedo e cerco di capire». Il toni del monito del Colle si fanno più duri: «Negli ultimi tempi io ho più volte ricordato l’Articolo 5 della Costituzione. Dice che la Repubblica è una e indivisibile, e subito dopo, lo stesso articolo, aggiunge - riconosce e valorizza le autonomie localì. È un articolo importante come spiegò alla Commissione dei 75, preparatoria dei lavori della Costituente, l’onorevole Meuccio Ruini, disse che con quell’articolo si voleva proprio impedire la nascita di uno Stato fortemente centralizzato». BOTTA E RISPOSTA Dal Carroccio arriva la pronta risposta di Calderoli: «Napolitano è sempre molto saggio ma fa finta di dimenticare il diritto universalmente riconosciuto alla autodeterminazione dei popoli - dice il ministro leghista - Il presidente poi sa bene che la Lega da oltre 20 anni è garanzia di democrazia». A una domanda del cronista che gli chiedeva se ritenesse che il popolo padano è vessato, il ministro ha risposto che da quando è nata la Lega ripete una verità che è sotto gli occhi di tutti: il popolo padano non è riconosciuto a livello istituzionale ma in termini di crescita economica compete con la invidiata Germania. Cosa che lo rende ben noto alle agenzie delle entrate... Ecco, contro questo andazzo da quasi trenta anni facciamo sentire la voce delle nostre genti». Toni ancora più duri da

«È chiaro, il popolo padano non esiste, si discute di federalismo fiscale, si chiede un livello più alto di partecipazione delle Regioni... Tutto questo è lecito, ma ove dalle chiacchiere si passasse ad atti preparatori di qualcosa che va verso la secessione, tutto cambierebbe» Giorgio Napolitano

Mario Borghezio, che colloca Napolitano tra i nemici della libertà: «Queste affermazioni del Presidente stupiscono, provenendo da una persona intelligente che conosce molto bene la storia dell'Europa». E poi: Con queste parole, il capo dello Stato sembra collocarsi molto stranamente tra i nemici della libertà e tra quelli che mettevano in galera i patrioti e i difensori della libertà dei popoli». Matteo Salvini, altro eurodeputato leghista, dice: «Il lombardo-veneto ha una storia più antica di quella della Repubblica Italiana, basta aprire un libro di scuola media». E Francesco Speroni aggiunge: «Mi sembra che il capo dello Stato ci accusi di guardare indietro e intanto lui guarda a cose della prima

L’ALTOLÀ Il presidente: non esiste una via democratica alla secessione. Calderoli: c’è il diritto all’autodeterminazione metà del secolo scorso». In difesa di Napolitano interviene il leader del Pd Pier Luigi Bersani: «Per fortuna abbiamo un Capo dello Stato che riesce a mettere con efficacia i puntini sulle i. La Lega non può far dimenticare con parole aggressive il non governo di questi anni». Ed Enrico Letta: «Inaccettabili le parole di Calderoli e della Lega nei confronti del presidente». Persino l’Idv, spesso non tenero

IL PASSATO AUSTRIACO Napolitano ha ribadito che la secessione è fuori dalla storia. Grottesco rivangare uno Stato LombardoVeneto

nei confronti del Colle, difende Napolitano: «Dagli esponenti della Lega arrivano intollerabili minacce e parole volgari contro il Capo dello Stato», dice il portavoce Leoluca Orlando. E Di Pietro rincara: « Purtroppo a predicare sulla secessione non sono “quattro amici al bar” ma un ministro di questa Repubblica». «Napolitano riesce meglio di tutti a interpretare il comune sentire degli italiani», dice il segretario Udc Lorenzo Cesa. «Le parole del presidente Napolitano sono una pietra tombale sulle velleità secessioniste della Lega. La Padania non esiste e il Nord senza i risparmi e i consumi del Sud non avrebbe i risultati economici che ha», dichiara il vicepresidente Fli Italo Bocchino.

PORCELLUM REFERENDUM SOPRA UN MILIONE n Un milione 210 mila. Sono le firme raccolte e consegnate in Cassazione per abrogare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Porcellum. Ora la parola passa all’Ufficio Centrale per referendum della Suprema Corte chiamato a decidere entro il 15 dicembre. C’erano tutti per l’atto conclusivo dell’iniziativa referendaria. Arturo Parisi, Mario Segni, Gennaro Migliore e molti altri. Nichi Vendola (Sel) non ha potuto trattenersi per un impegno concomitante. L’ultimo ad aggiungersi è stato il leader IdV Antonio Di Pietro. Il comitato promotore per il referendum di abrogazione del «porcellum» si è dato appuntamento in Cassazione per depositare le firme raccolte oltre quello che il democratico Arturo Parisi aveva definito in questi giorni «l’obiettivo minimo è cioè 700mila sottoscrizioni». «È stato - ha detto Parisi - un lavoro corale, anche se sono stati i cittadini a correre da noi per esprimere la loro rabbia e indignazione». «Non è soltanto un risultato soddisfacente», ha detto Romano Prodi, «è un trionfo ed è il segno di un grande desiderio di cambiamento e di farla finita con una legge elettorale che ha umiliato i cittadini».


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CONTINENTI

PROCESSO MEREDITH L’ACCUSA SU AMANDA: «PERICOLO DI FUGA»

nianze di alcuni conoscenti. Al delitto, avvenuto per strada, hanno assistito decine di persone, affacciate a finestre e balconi delle loro abitazioni.

LUCI ROSSE ROCCO E I SUOI DOLORI «PORNO È USURANTE» n Per Amanda Knox esiste un concreto «rischio di fuga all’estero al quale non sarà possibile rimediare più». Lo ha dichiarato il Procuratore generale Giuliano Mignini dopo la giornata dedicata alle repliche nel processo di appello contro Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. Nel processo in corso, dopo la condanna in primo grado a 25 e 26 anni di reclusione, i procuratori generali hanno chiesto per Sollecito e la Konx l’ergastolo, le difese invece la piena assoluzione: i due giovani si proclamano innocenti. La Corte d’assise d’appello entrerà in camera di consiglio lunedì, poi la sentenza che verrà trasmessa in diretta tv come richiesto da alcune delle più importanti televisioni mondiali.

ALTO ADIGE TRAVOLTO DALLA RUSPA MUORE UN BAMBINO n Un dramma nel dramma. Un bambino di due anni e mezzo è stato travolto e ucciso da una ruspa in Val Venosta, Alto Adige. L’episodio è avvenuto ad una settimana dalla morte della madre. Il piccolo, ospite degli zii dopo il ricovero del padre in ospedale, era stato portato dallo zio a guardare i lavori di un cantiere stradale. L’intenzione era quella di distrarre il bambino dalla pesante situazione familiare. In pochi secondi si è consumata la tragedia. Sfuggito per un istante al controllo dello zio, il piccolo si è avvicinato a una escavatrice che improvvisamente è partita in retromarcia, e lo ha travolto.

ROMA RICORDO WALTER ROSSI: POLEMICHE E INSULTI n Contestazioni a Roma durante una manifestazione in ricordo di Walter Rossi, giovane militante di sinistra ucciso 34 anni fa. Alcuni suoi amici hanno protestato contro la presenza nella piazza che ora porta il suo nome del vicesindaco Sveva Belviso, e le hanno impedito di depositare una corona. Il padre di Rossi si è schierato al fianco delle istituzioni affermando che di fronte alla morte «non c’è destra e sinistra», dichiarazioni non condivise dal fratello di Walter che le ha definite «assurde».

TORINO RUMENO AMMAZZATO CON UNA SCIMITARRA n È stato ucciso con dieci colpi di scimitarra, poi l’assassino gli ha mozzato la mano destra. È stato identificato dalle forze dell’ordine l’uomo ucciso nella serata di giovedì a Torino: è Gheorghe Cimpoesu, un cittadino rumeno di 22 anni. Il giovane, che aveva piccoli precedenti penali e senza fissa dimora, è stato identificato dai Carabinieri grazie alle impronte digitali e alle testimo-

n L’età avanza anche per le star a luci rosse. Rocco Siffredi, pornodivo italiano, ha fatto il lungo elenco dei problemi fisici causati dal suo lavoro. «Sul set non mi risparmio: ho i legamenti del ginocchio trapiantati, e poi vari pezzi di sintesi nella schiena, alla clavicola, alle spalle, al polso - ha detto Siffredi al mensile Max -. Certe posizioni creano degli scompensi pazzeschi all’anca e quindi alla colonna vertebrale. Tutto per metterti a favore di telecamera».

MESSICO MATRIMONIO A TERMINE SCADENZA OGNI 2 ANNI

Crisi L’ultimatum della Marcegaglia n «Il Paese ha bisogno di una politica economica diversa. Se le nostre proposte non andranno avanti valuteremo se lasciare tutti i tavoli». Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia ha lanciato un messaggio chiaro al Gover-

no, durante la presentazione del Progetto delle imprese per l’Italia. La numero uno degli industriali ha specificato di aver ricevuto uno specifico mandato dalla giunta di Confindustria. Cinque, in sintesi, i punti del progetto an-

ticrisi presentato ieri: al primo posto c’è la riforma fiscale per abbassare le tasse su lavoratori e imprese, con la disponibilità di accettare la patrimoniale. Seguono infrastrutture, privatizzazioni, liberalizzazioni, pensioni.

n Nella buona e nella cattiva sorte, ma solo per due anni. L’assemblea legislativa del Distretto federale di Città del Messico sta esaminando una riforma del Codice civile che permetta alle coppie di contrarre un “matrimonio rinnovabile ogni due anni“. L’obiettivo è quello di evitare che si accumulino le cause di divorzio: le parti potranno stabilire un termine temporale e valutare così se il loro legame funziona davvero. Allo scadere dei due anni poi, la coppia potrà decidere se rinnovare o lasciar perdere.

BRASILE GISELE NELLA BUFERA QUELLO SPOT È SESSISTA n Il governo brasiliano guidato da Dilma Rousseff ha chiesto il ritiro di uno spot di intimo con Gisele Bundchen. Il motivo è che quella pubblicità «offre un’immagine stereotipata, ed ormai superata della donna che dimentica i passi avanti compiuti nella società compiuti dal mondo femminile». Lo spot mostra la Bundchen che, in biancheria intima, racconta a un marito invisibile che ha superato il limite della carta di credito, per poi scusarsi con lui.

YEMEN LA CIA UCCIDE AWLAKI L’EREDE DI BIN LADEN

n Con un raid aereo, al termine di una operazione condotta dalla Cia in Yemen, è stato ucciso l’imam fondamentalista Anwar al Awlaki, ritenuto l’erede di Osama Bin Laden e uno dei tre “most wanted” della Cia. Lo stesso imam era scampato ad un altro tentativo di uccisione compiuto da un drone (aereo senza pilota) americano pochi giorni dopo la morte di Bin Laden. Il presidente americano Barack Obama ha detto che l’uccisione di Anwar al Awlaki «è un importante colpo ad al Qaida, una pietra miliare degli sforzi per sconfiggerla».


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Urbanistica Gli uffici al collasso Via Curie Travolge una moto e fugge Edilizia sommersa dalle pratiche pensionato rintracciato e denunciato

Sanità La De Francisci visita e loda il Brotzu

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POLIZIA

Intasava il 113 con le telefonate finisce in cella

LA FRASE I carabinieri stanno indagando sull’attentato incendiario e sul messaggio lasciato sul muro contro i Cie e la Croce rossa

F/C DAVIDE LENZA

Cpa Scritte di minacce e fuoco

intimidazione alla Croce rossa n Due auto cosparse di benzina e date alle fiamme e una scritta lasciata su un muro contro i centri di espulsione per stranieri. Un’intimidazione in piena regola quella lanciata contro la sede della Croce rossa regionale, nella notte tra giovedì e venerdì, in via Barone Rossi. Qualcuno ha tentato di incendiare una “Fiat Croma” e una “Grande Punto” della Cri che erano parcheggiate a pochi metri di distanza dal portone d’ingresso della sede del comitato regionale. I malviventi non sono riusciti a incendiare i mezzi, forse sono stati costretti a lasciare il lavoro a metà a causa del passaggio di una pattuglia dei carabinieri del Comando provinciale di via Nuoro. Le fiamme hanno solo annerito la parte posteriore di una delle vetture. «Abbiamo scoperto il tentativo di incendio intorno alle 7.30 – racconta il capitano Sergio Piredda, co-

mandate del corpo militare Cri regionale – avvicinandomi alle auto ho sentito un forte odore di benzina e sono andato a controllare. Vicino alle vetture c’erano due bottiglie di liquido infiammabile, con degli stoppini e a pochi metri dei guanti in lattice. Le auto non erano state danneggiate dal fuoco che probabilmente si è spento dopo pochi secon-

IL FALLIMENTO SODECO LE RICHIESTE DEL PM

Tribunale Favorì la figlia, preside condannata

n Battute finali per il processo contro i titolari della società di costruzioni Sodeco accusati di bancarotta. Il pm Giangiacomo Pilia ha chiesto la condanna a due anni e sei mesi per Giulio Cesare Deiana, uno e sei mesi per Gian Paolo Deiana e un anno per Simonetta Pilleri. Richista di assoluzione per Pietro e Simone Deiana e per l’ingegnere Franco Vigna. Gli imprenditori nel 2004 avrebbero sottratto mezzo milione di euro dalle casse della società, i distraendolo dal fallimento a svantaggio dei creditori. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Carlo Pilia, Fabiana Gervasi, Aldo Luchi, Giovanni Zucca e Franco La Sala.

di». Il capitano ha subito denunciato il fatto ai carabinieri. A pochi metri di distanza, su una parete, i militari dell’Arma hanno trovato una scritta con della vernice rossa, direttamente collegata al fallito attentato incendiario: “I Cie bruciano e anche i loro complici. Crs uguale carnefici”. Un messaggio indirizzato proprio alla Cri regionale e ricon-

ELMAS ANCORA OSPITI NEL CENTRO 220 TUNISINI n Si trovano ancora al Cpa di Elmas i 220 cittadini tunisini arrivati pochi giorni fa da Lampedusa. Gli immigrarti fanno parte del gruppo di stranieri coinvolti negli incidenti avvenuti in Sicilia, anche se loro hanno rassicurato di non aver preso parte agli scontri con le forze dell’ordine e con i cittadini di Lampedusa. In questo momento sono sorvegliati da trenta agenti a turno, trenta poliziotti del reparto mobile che hanno scortato i tunisini durante tutto il viaggio. Il messaggio lasciato sul muro contro la Croce rossa Sardegna, “I Cie bruciano e anche i loro complici”, è in qualche modo collegato proprio alla presenza di questo gruppo di stranieri a Elmas, visto che tutti e 220 saranno riaccompagnati in patria.

IL PALAZZO DI GIUSTIZIA

n È stata condannata per aver assunto la figlia nella scuola di cui era preside. La vicenda risale al 2005, quando Maria Rosa Manca, giudicata colpevole di abuso d’ufficio e condannata a nove mesi di reclusione, era dirigente di un istituto di Sant’Elia, dove lo sportello di ascolto e supporto dedicato ai ragazzi in difficoltà, era rimasto scoperto. La preside aveva quindi deciso di affidare a Sara Garau, sua figlia psicologa, il progetto che prevedeva sei mesi di lavoro retribuiti, con soldi pubblici: un totale di 4.800 euro. Nell’istituto c’erano tre tirocinanti che avrebbero potuto ricoprire quel ruolo ma solo la Garau aveva dato la sua disponibilità. Solo che appena la ragazza iniziò a lavorare

ducibile, con buona probabilità, agli stranieri arribvati cinque giorni fa da Lampedusa che in questo momento si trovano al Cpa di Elmas. «Noi non abbiamo nulla a che fare con gli stranieri che arrivano al Cpa – sottolinea Francesca Contu, Commissario regionale della Cri – non siamo noi a riceverli quando vengono sbarcati. Non riusciamo a capire il perché di un simile gesto. Forse volevano fare un’azione dimostrativa come già successo in altre città d’Italia. A Cagliari, comunque, non era mai accaduta una cosa del genere. Certamente l’episodio ci preoccupa. Per fortuna l’incendio si è spento e nessuno si è fatto male. Abbiamo ricevuto telefonate di solidarietà dal Commissario straordinario della Cri e da tante sedi già vittime di episodi di questo genere». Manuel Scordo

n Era diventata l’incubo per gli operatori delle centrali di polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Li tempestava di chiamate, intasando le linee linee telefoniche a tal punto che era stata più volte denunciata per interruzione di pubblico servizio. Giovedì sera gli agenti della squadra volante hanno messo fine alla sua attività, arrestandola e sequestrando i copri del reato, i tre telefoni cellulari che utilizzava per tormentare gli operatori delle centrali. Protagonista della vicenda F.C., 26 anni, di Decimomannu. E’ stata arrestata con le accuse di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, mentre è stata denunciata per interruzione di servizio di pubblica utilità e per aver violato l’ordine del Questore che le vietava di avere apparecchi di comunicazione. La donna attualmente si trova in una cella del carcere Buoncammino in attesa del processo che sarà celebrato il 3 ottobre dopo un consulto psichiatrico. La 26ene è stata arrestata venerdì sera alle 21.30 a Villasor, in località “Sa Doda”. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, da diverse settimane tempestava di chiamate la centrale operativa della polizia, ma anche il centralino dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Riempiva di insulti gli operatori, oppure bloccava le linee telefoniche rimanendo in silenzio. Proprio per questa ragione, venerdì sera, gli agenti erano andati a cercarla per sequestrarle i telefoni. L’hanno rintracciata a casa di un amico, ma appena i poliziotti le hanno detto che sarebbe dovuta andare in Questura perché non aveva documenti, li ha aggrediti. Si è scagliata contro di loro, strappando la camicia di uno degli agenti che sono stati costretti a immobilizzarla e arrestarla. Sarebbe stata lei stessa a dire doveva avena nascosto i tre telefoni che usava per chiamare 113, 112 e 115. I cellulari sono stati sequestrati. Nel maggio del 2007 la 26enne era stata denunciata dopo aver terrorizzato i passeggeri delle linee urbane di Cagliari. Con una maschera nera sul volto, estraeva un coltello o un martello dalla borsa e minacciava di morte i malcapitati costringendoli a scendere dal pullman.

partirono diverse lettere anonime indirizzate all’ufficio scolastico regionale che mandò i suoi ispettori a Sant’Elia. Finiti gli accertamenti scattò una segnalazione in Procura che fece partire un’inchiesta per abuso d’ufficio. Madre e figlia finirono davanti a un giudice, ma mentre la ragazza venne prosciolta dalle accuse, la preside finì sotto processo. Ieri è arrivata la sentenza: la Manca (difesa dall’avvo-

IL VERDETTO Nove mesi alla dirigente di Sant’Elia: affidò alla familiare l’incarico di piscologa nella sua scuola

cato Pietro Cella) è stata giudicata colpevole e condannata a nove mesi di reclusione, che non farà per la sospensione della pena, più un anno di interdizione dai pubblici uffici. Stando all’accusa, rappresentata dal pm Rossana Allieri, la preside aveva l'obbligo di astenersi dall’affidare quell’incarico dal momento che la convenzione riguardava un suo prossimo congiunto, senza contare che avrebbe almeno dovuto ottenere una delibera preventiva del consiglio d'istituto. La preside invece preferì avvalersi dell’aiuto di sua figlia per lo sportello di ascolto, procurando alla ragazza un ingiusto profitto come stabilito dai giudici che l’hanno condannata. M.B.


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CAGLIARI

Semafori Telecamere, slitta l’accensione n Slitta di due giorni la tolleranza zero per i semafori. Da questa mattina sarebbero dovute essere attivate le videocamere sopra alcuni semafori cittadini, ma l’accensione è stata rinviata all’inizio della prossima settimana. Da lunedì chi passerà col rosso in quattro incroci cittadini riceverà a casa una

foto ricordo, accompagnata da una multa. Le videocamere sono state installate ai semafori in via San Michele, all’incrocio tra via Dante e via Salaris, in viale Cimitero e in viale Marconi all’altezza di via Sarpi. La multa per chi passa col rosso è di 154 euro ma l’assessore al Traffico Mauro Coni

quando ha annunciato l’accensione delle videocamere ha anche spiegato che scatta la maxi sanzione notturna: per chi passa col rosso in piena notte la multa diventa di 235 euro. E in quei quattro semafori gli automobilisti dovranno stare attenti ai colori 24 ore su 24.

Urbanistica La paralisi totale negli uffici EDILIZIA PRIVATA La dirigente lancia l’allarme al Consiglio: carenza di personale, troppa burocrazia e poca tecnologia n L’Edilizia privata è al collasso. Gli uffici non riescono più a sbrigare le pratiche, tra condoni, piano casa e questioni minori. «Siamo arrivati a livelli non più accettabili. Negli ultimi mesi tra cambio di Consiglio e Giunta e ferie la situazione, se possibile, è peggiorata», spiega Alessio Mereu dei Riformatori, vicepresidente della commissione Urbanistica che ieri ha ascoltato la dirigente Clara Pala per fare il punto della situazione. Eccesso di burocrazia, carenza di personale e quintali di carta accumulata negli uffici sono i punti critici evidenziati dalla dirigente e dai consiglieri comunali. «La situazione è molto pesante, c’è un arretrato notevole soprattutto per quanto riguarda i condoni con oltre 8mila pratiche ancora aperte, alcune dall’85», spiega il presidente della Commissione Andrea Scano del Pd. Uno dei primi passi che sta facendo la Giunta per risolvere l’intasamento delle pratiche è l’infor-

numeri 8400

Le pratiche di condono ferme negli uffici del Comune, alcune dal 1985.

46

I dipendenti del servizio Edilizia privata assunti a tempo indeterminato.

27

I lavoratori precari, con contratti da 6 a 9 mesi, che ora sono all’opera negli uffici.

L’ASSESSORATO La Giunta proverà a sbloccare una situazione di stallo diventata cronica

matizzazione, perché entrando negli uffici all’angolo tra via Sauro e viale Trieste sembra di tornare ai tempi dei ragionieri Fantozzi e Filini: carrelli con faldoni scoloriti di pratiche, lunghe file all’ufficio Protocollo e documenti che viaggiano da un ufficio all’altro ininterrottamente. «Dobbiamo subito partire con l’informatizzazione delle pratiche - annuncia Sca-

info VIA SAURO Ogni giorno gli uffici sono presi d’assalto da centinaia di richieste.

DAVIDELENZA/FC

no - e lo stesso va fatto per gli archivi, solo così si posssono semplificare le procedure e analizzare le pratiche in tempi civili». Anche la burocrazia è ai massimi livelli. «Va modificato il regolamento edilizio - aggiunge - le regole devono diventare più leggibili, in modo che non ci sia più spazio per le diverse interpretazioni». Perché due pratiche uguali ma seguite da uf-

fici diversi possono avere conclusioni differenti. «I dirigenti e i responsabili devono essere più sicuri - chiede Alessio Mereu - non devono tentennare e aver paura di prendere decisioni, am devono essere rapidi e decidere subito e sempre allo stesso modo, almeno così si va avanti». L’assessore all’Urbanistica Paolo Frau ha annunciato che la Commissione edilizia sarà sostituita da quella per la qualità architettonica e per il paesaggio. «Non dovrà più occuparsi delle piccole pratiche, ma di quelle importanti - chiede Enrico Lobina, Federazione della sinistra - è fondamentale anche una rilevazione dei carichi di lavoro in tutti gli uffici comunali, così si capisce meglio dove c’è bisogno di personale: quello dell’edilizia privata è uno dei punti critici». La dirigente Pala ha spiegato che c’è bisogno di una ventina di persone in più perché ci sono 46 dipendenti a tempo indeterminato e 27 con contratti da 6 a 9 mesi. «È necessario spostare lavoratori in quel settore - conclude Scano - perché bisogna essere esperti e il ricorso a precari di certo non aiuta». Ora tocca alla Giunta cercare di sbrogliare la matassa. Marcello Zasso


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CAGLIARI T HOTEL “UROLOGIA E TRAPIANTI DI RENE” OGGI SECONDO GIORNO DEL CONGRESSO

VIALE TRIESTE SFOGO DOPO UNA LITE DANNEGGIA DUE AUTO CON UN PALO

BARRACCA MANNA PICCHIA IL PADRE POI VA AL BAR CON IL COLTELLO IN TASCA

n Oggi al T Hotel, in via dei Giudicati, si terrà la la seconda giornata del primo congresso nazionale “Trapianti di rene e problematiche urologiche” organizzato da Mauro Frongia, capo dipartimento patologia renale e direttore struttura complessa urologia e trapianto renale del Brotzu. Dalle 9 inizia la terza sessione dei lavori dal titolo: “I trapianti di rene in Sardegna: luci, ombre, proposte”.

n Notte agitata in viale Trieste. Un pregiudicato di 31 anni Lorenzo Corda ha litigato fuori da un locale con un altro giovane, ha sradicato un cartello stradale e ha danneggiato due auto parcheggiate. Quando i poliziotti hanno cercato di farlo salire sulla Volante ha inveito contro gli agenti. Processato per direttissima gli son stati concessi i termini a difesa per il 3 ottobre.

n Tornato a casa ubriaco picchia il padre che lo invitava a smettere di bere o ad andare via di casa. Dopo l’aggressione Simone Savona è andato a bersi una birra in un circolo di via Santa Maria Goretti, lì lo hano rintracciato gli agenti della squadra volante della Questura. Dopo aver confessato è stato perquisito e negli slip gli agenti hanno scoperto che nascondeva una pattadese di 16 centrimetri. Sarà processato lunedì.

LA PROTESTA

Malati in carcere la Caligaris contro la Regione n Botta e risposta tra Maria Grazia Caligaris e Simona De Francisci in tema di sanità penitenziaria. «Mercoledì scadranno i termini per il passaggio alle Asl dei locali adibiti alle funzioni sanitarie, ma non ci risulta che tra Regione e ministero della Giustizia sia stato definito un accordo - ha accusato la presidente dell’associazione Socialismo, diritti, riforme -. Il ministero interromperà il suo impegno finanziario il 31 dicembre e se la Regione non presenterà una propria proposta la scadenza diverrà definitiva». «La Regione non dimentica la sanità penitenziaria - ha replicato l’assessore regionale alla Sanità -. Il 31 dicembre verrà interrotto l’impegno finanziario ma i contratti per un altro anno rimarranno tutti in vigore. Nel contempo, sarà predisposto un piano di organizzazione della sanità penitenziaria regionale che ha come suo primo obiettivo fornire il migliore servizio sanitario possibile alla popolazione carceraria».

SCIOPERO

Sit-in al Lirico per i lavoratori delle pulizie n Da tre mesi non vedono lo stipendio e hanno deciso di scioperare. Per questo motivo a partire da stamattina i dieci lavoratori degli appalti di pulizia al Teatri Lirico daranno vita a un sit-in permanente all’ingresso del Teatro in via Sant’Alenixedda. La situazione dei lavoratori è drammatica e per questo i dieci lavoratori hanno deciso di scioperare e protestare con un presidio di fronte al Teatro. La causa dei tre mesi di ritardo nei pagamenti sarebbe legata, secondo la ditta d’appalto, al mancato pagamento delle fatture da parte dell’ente committente. I sindacati si lamentano perché i responsabili del Teatro Lirico non avrebbero risposto alle loro ripetute. «Si tratta di una situazione non più tollerabile - ha detto la segretaria regionale Filcams Cgil Simona Fanzecco - che sta creando disagi ai lavoratori, per la maggior parte donne con un solo reddito».

IN TOUR L’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, ha visitato il Brotzu insieme al direttore generale, Antonio Garau

Sanità L’assessore loda il Brotzu

i sindacati: infermieri allo stremo LA VISITA La De Francisci ha iniziato il giro degli ospedali sardi da piazzale Ricchi: strutture eccellenti e personale professionale Cgil e Uil però attaccano: «I carichi di lavoro sono inaccettabili» n Parole al miele per il Brotzu dall’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, che ieri da piazzale Ricchi ha cominciato una lunga serie di sopralluoghi negli ospedali dell’Isola. «La Sardegna deve essere fiera del Brotzu, che riesce a coniugare l’avanguardia tecnologica e l’attenzione per il paziente», ha affermato l’assessore dopo aver visitato in compagnia del direttore generale, Antonio Garau, i reparti di Radiologia, Urologia, Pediatria e Cardiologia pediatrica («che mi piacerebbe potenziare»). I sindacati, però, spiegano che al Brotzu non sono solo rose e fiori. Soprattutto per il personale infermieristico, costretto dalle carenze in organico a lavorare in «condizioni disumane». L’assessore, parlando dei dipendenti, ha sottolineato «la professionalità

del personale medico e infermieristico» ma non è andata oltre. La visita è scivolata lungo le corsie facendo emergere «l’eccellenza delle strutture e dei macchinari», come il robot per la chirurgia nelle sale operatorie, e illustrando le quattro direttrici che la Giunta Cappellacci intende seguire nel prossimo futuro: riorganizzazione di tutta la rete ospedaliera, piano di governo delle liste di attesa da 21 milioni di euro, contenimento della spesa farmaceutica e obiettivi mirati ai direttori generali delle Asl per tagliare gli sprechi. «Bisogna tornare al territorio per avere ospedali meno affollati di codici bianchi», ha detto poi la De Francisci, promettendo di «raddoppiare nel prossimo bilancio i fondi per la prevenzione». Sulle carenze di organico, le mancate assunzioni degli infermieri e le chiamate degli

operatori socio-sanitari attraverso le agenzie iterinali, il sindacato non intende però rimanere in silenzio. «A noi l’assessore ha fatto un’ottima impressione, però al Brotzu gli infermieri fanno carichi di lavoro assurdi, da terzo mondo e per gli Oss si usano solo le chiamate dirette - spiega Fulvia Murru, segretario provinciale della Uil Funzione pubblica -. Nell’Azienda mista e nell’Asl 8 questo non succede». «Gli infermieri ormai sono disperati e da tempo è in corso un esodo verso altre strutture, a cominciare dall’Asl 8, dove si lavora in modo più dignitoso - conferma Gabriella Sacceddu, della Fp-Cgil -. Con il direttore Garau abbiamo avuto molti incontri, ma per ora non si è smosso nulla». L’assessore, assicurano le sindacaliste, si è mostrato «disponibile a risolvere il problema dei lavoratori, in particolare degli Oss». La speranza è di portare a casa il risultato prima della prossima visita, «magari a sorpresa e non annunciata». Lorenzo Manunza

Poetto Adesso chiudono anche i bagni pubblici

POETTO Addio ai chioschi

n Tutto, al Poetto, sembra dipendere dall’approvazione del piano di utilizzo del litorale. Anche i bagni. Da oggi, è il Comune a renderlo noto, tutti i servizi igienici della spiaggia saranno chiusi. «Sia quelli situati lungo l’arenile, sia quelli del centro servizi di Marina Piccola», è scritto in una nota. Il provvedimento è stato adottato «in considerazione delle problematiche connesse alla gestione della spiaggia e in attesa dell’adozione del Piano di utilizzo del litorale». E così, mentre vanno avanti le demolizioni di dodici su una ventina di chioschi e la spiaggia si è svuotata anche se le temperature sono tutt’altro che autunnali, al Poetto non si potrà nemmeno andare in bagno. La

tempistica scelta non è casuale: «La chiusura, disposta solo a conclusione della stagione estiva per evitare eccessivi disagi ai frequentatori del Poetto, consentirà di programmare interventi di manutenzione o di adeguamento funzionale delle strutture». Con la speranza che, almeno per l’anno prossimo, tornino a essere disponibili almeno i servizi igienici. Perché finora non c’è la certezza

IN SPIAGGIA Provvedimento emesso in attessa del Pul: le linee guida del piano erano previste per il mese scorso

nemmeno del ritorno dei chioschi. Comune e gestori hanno trovato un accordo: da primo marzo dell’anno prossimo potranno essere realizzate delle strutture provvisorie che prenderanno il posto dei baretti abusivi. Una soluzione tampone in attesa dell’approvazione del piano del litorale. Uno strumento di direttive urbanistiche che ha avuto un parto difficile. Annunciato nel 2009 non si è mai visto. Poi, due anni dopo, è cambiata la giunta. E in agosto l’assessore all’Urbanisica Paolo Frau aveva assicurato: entro la prima metà di settembre saranno pronte le linee guida. Oggi inizia ottobre, ma non c’è traccia nemmeno di queste linee di indirizzo.

CUP TROPPA ATTESA PER CHI SI PRENOTA n A margine della visita dell’assessore De Francisci, il direttore generale del Brotzu, Antonio Garau, ha annunciato i lavori per il nuovo reparto di Oculistica, per il Centro trasfusionale e il Trauma center e l’imminente apertura della Banca del sangue cordonale. Il problema del Brotzu, però, a quanto rivelano i numeri del Centro unico di prenotazione, è ancora quello delle liste d’attesa. A cominciare dal reparto di Cardiologia pediatrica, visitato ieri dalla De Francisci, dove per un appuntamento bisogna aspettare 169 giorni, cioè poco meno di sei mesi. Stessa attesa anche per un elettrocardiogramma, mentre per un’ecografia ginecologica servono ben 537 giorni, pari a due gravidanze. E se il medico prescrive un ecocolordoppler all’addome inferiore per problemi alla vescica? Si va a Natale 2012, con buona pace della profezia Maya.

ATENEO LA CAGETTI AL POSTO DI SOTGIU n Elisabetta Cagetti è il nuovo capo di gabinetto del rettore. Finora responsabile del settore Visiting professor e Supporto alla didattica internazionale (all’interno della Direzione per le relazioni e le attività internazionali), la nuova responsabile dello staff del Magnifico ha 37 anni, è laureata, ha un dottorato di ricerca e un master in Progettazione europea. Vanta diverse esperienze di studio e ricerca all’estero. Subentra a Luigi Sotgiu, che andrà in pensione nei prossimi giorni dopo aver retto l’incarico nei primi due anni del mandato rettorale del professor Melis. Nato a Cuglieri 62 anni fa, ha superato i 40 anni di anzianità di servizio.


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CAGLIARI

Carabinieri Nasconde un fucile sotto l’auto n Aveva nascosto un fucile in un capannone in cui custodiva merce e materiale di ogni genere, pensando di non essere scoperto. Lo aveva infilato in un borsone e occultato sotto un’auto, ma nonostante i suoi accorgimenti è stato scoperto. In manette è finito un

35enne, mobiliere di Capoterra. Sequestrato un fucile, calibro 12 “Bernardelli” e 12 cartucce. L’operazione è scattata all’alba di venerdì a Capoterra. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale, della Stazione di Capoterra e due unità dello

TRAFFICO .

Squadrone cacciatori di Sardegna con una unità cinofila anti-esplosivo hanno perquisito dettagliatamente un capannone adibito a deposito a S’Enna Manna, agro di Capoterra di proprietà del mobiliere. I militari hanno passato al setaccio ogni angolo del magazzino

.

e dei mini appartamenti ricavati dentro il capannone, trovando il fucile e le cartucce. Il 35enne è stato arrestato. Ieri, dopo l’interrogatorio di garanzia, il giudice lo ha scarcerato. Avrà comunque l’obbligo di dimora nel Comune di Capoterra.

Via Curie Travolge

una moto e fugge anziano denunciato LO SCONTRO L’incidente è avvenuto all’incrocio con via Corsica, ferito un ventenne La vettura è stata sequestrata

La Provincia accelera sulla vecchia 554 «Via gli incroci a raso al più presto» n Sindaci e Provincia intorno a un tavolo per fare fronte comune. Il presidente della commissione provinciale Trasporti, Luca Mereu, spinge per gli interventi sulla 554: «Se necessario la Provincia manifesterà alla

Regione la sua disponibilità alla realizzazione degli interventi, a partire da quelli ritenuti più urgenti: l’eliminazione degli incroci a raso. I soldi ci sono: ai 60 milioni già disponibili, si sono aggiunti altri 128 di fondi Fas».

n «Non stavo bene, non mi sono accorto di aver urtato quella moto». Si è giustificato in questo modo il pensionato di 74 anni denunciato dalla polizia municipale per omissione di soccorso, per aver travolto un giovane in sella a una moto. Il motociclista, un 20enne, è stato ricoverato all’ospedale Santissima Trinità per alcune fratture. L’incidente è avvenuto ieri sera alle 18.30. Il pensionato al volante di una “Alfa 156”, stava percorrendo via Corsica, ma arrivato allo stop non si sarebbe fermato, attraversando l’incrocio. Proprio in quel momento da in via Curie arrivava la “Honda Pan-

info TROVATO A CASA Il pensionato è stato rintracciato dagli agenti della polizia municipale nella sua abitazione in via Catania.

theon” con in sella il 20enne. L’auto avrebbe urtato la moto. Il giovane ha perso il controllo, finendo a terra, ma l’anziano non si è fermato ad aiutarlo, allontanandosi. Una persona che si trovava in zona si è accorta di quanto era appena accaduto, facendo scattare l’allarme. In via Curie sono arrivati un’ambulanza del 118 e gli agenti della polizia municipale. Il giovane è stato trasportato in ospedale. I vigili urbani si sono subito messi alla ricerca dell’auto pirata e grazie alle testimonianze di alcuni residenti e di persone che si trovavano in zona, nel giro di poco tempo sono riusciti a rintracciarlo nella sua abitazione in via Catania. L’anziano ha confermato di aver guidato lui l’auto, dichiarando di non essersi accorto dell’incidente. La vettura è stata sequestrata e lui denunciato per omissione di soccorso. Ma.Sc.


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SPORT QUINTA GIORNATA DOMANI DERBY D’ITALIA E A PRANZO C’È IL NOVARA CON IL CATANIA

LIPPI «CAMPIONATO EQUILIBRATO CI SONO ANCHE NAPOLI E UDINESE»

n Quinta giornata di campionato. Domani alle 15 Cesena-Chievo (arbitra Banti); Fiorentina-Lazio (Bergonzi); Inter-Napoli (oggi ore 20,45, Rocchi); Juventus-Milan (domani ore 20,45 Rizzoli); Lecce-Cagliari (Guida); Novara-Catania (domani ore 12,30, Brighi) Palermo-Siena (Romeo); Parma-Genoa (Damato); Roma-Atalanta (oggi alle ore 18, Celi); Udinese-Bologna (Peruzzo).

n «Adesso c'è equilibrio: il Milan ha entusiasmo, ma adesso l'Inter ha ritrovato la strada giusta. La Juventus, come la Roma il Napoli, possono essere protagoniste, c'e anche l'Udinese. Insomma, vedo equilibrio poi siamo all'inizio». Così ha detto Marcello Lippi che ha aggiunto: «Ho degli incarichi in ballo e e ho voglia di tornare in pista. All'estero: in Italia ho già dato».

Cagliari Larrivey al Via del Mare per ritrovare la via del gol ASSEMINI Nenè soffre per il mal di schiena ma ieri era in gruppo. Ficcadenti potrebbe lanciare El Bati dopo lo 0-0 con l’Udinese di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Eravamo rimasti a quella tripletta contro l’Albinoleffe in Coppa Italia. Larrivey, l’alieno. Il Sant’Elia si strofinava gli occhi. E dire che per anni è sembrato più che altro Ercolino sempre in piedi. Non gli andava bene nulla, ma che si sia mai arreso... Ed eccolo qui, davanti a quello che potrebbe essere l’ennesimo ritorno di Joaquin, che domani è pronto a riprendersi il posto da titolare contro il Lecce. Ficcadenti pensa a lui dopo i primi cedimenti di questo tour de force di 4 gare in quindici giorni. NENÈ SI FERMA Il primo a farne le spese è stato il brasiliano Nenè, che in settimana si è fermato per il mal di schiena. Ieri si è allenato con la squadra regolarmente ma potrebbe essere arrivato il momento di una pausa. Ancora non ha segnato ma gli si deve riconoscere un importante lavoro di sacrificio. Quello che spetterebbe a Larrivey qualora dovesse prendere il suo posto da titolare, anche se in fondo sarebbe stato già, indiscusso titolare. Così almeno alla luce di tutto ciò che ha fatto questa estate. Ha segnato a raffica ed è sempre stato il rossoblù più pericoloso. Posto perso per colpa di quella squalifica dello scorso anno per la rissa con il Bastia a Villacidro. Una giornata che gli è costata in realtà quattro gare. Gare in cui Ficcadenti ha schierato Nenè e Thiago Ribeiro, che giustamente si sono guadagnati il loro spazio e sono diventati intoccabili. Chissà, con Larrivey disponibile sin dal principio, che

numeri 3

Le reti realizzate da Larrivey in Coppa Italia con l’Albinoleffe

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Le reti segnate in settimana nell’amichevole contro i dilettanti del San Vito

scelta avrebbe fatto Ficcadenti. IL GOL DALLA PANCHINA Alla fine anche dalla panchina l’argentino ha fatto capire di essere pronto a regalare altri sorrisi. Perché alla fine quel gol contro il Novara nato dalla conclusione di Conti è stato un messaggio importante. Che c’è ed è pronto a recitare la sua parte. Quasi quanto quella doppia tripletta che l’argentino ha sfoderato in settimana nel test d’allenamento contro il San Vito. Insomma, Larrivey è pronto all’ennesima sfida e non sa più come dirlo. Potrebbe riconquistarsi il posto da titolare per un po’ e continuare questa estate da bomber nel mese della vendemmia. Per la prima volta dovrebbe giocare con Thiago Ribeiro al suo fianco, almeno da ini-

zio gara. E dire che l’argentino si era specializzato stando proprio accanto a Nenè. A turno l’uno faceva la sponda per l’altro che andava a concludere. Perché se c’è una cosa che Larrivey sa fare bene è la sponda. Ma anche di testa, in un ipotetico tridente, saprebbe dire la sua. Contro il Lecce Ficcadenti potrebbe schierarlo punta centrale e fargli sfruttare i cross degli esterni. Oppure prima punta davanti che sale e lascia lo spazio per gli inserimenti più di Thiago Ribeiro che di Andrea Cossu, ma anche degli interni come è capitato a Nainggolan a Palermo andato a concludere in gol dopo un scambio con El Bati. Di certo è la prima volta che cambierà qualcosa in questo Cagliari schierato da inizio campionato sempre con gli stessi uomini.

JOAQUIN LARRIVEY

ENRICOLOCCI/FC

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La rete dell’argentino in campionato sulla conclusione di Conti contro il Novara, gara vinta 2-1

CONTI ECCO IL LECCE, UN SEGNO DEL DESTINO DAL PRIMO GOL IN A AL RECORD DI FEDELTÀ n Daniele Conti prepara l’allungo. Dopo la gara contro l’Udinese che ha sancito l’aggancio a Mario Brugnera, a quota 328, nella classifica delle presenze in maglia rossoblù di tutti i tempi, il capitano rossoblù domani contro il Lecce si lancerà in una fuga solitaria. Ogni partita che giocherà col Cagliari per Conti sarà un record che si aggiorna di continuo. Il 32enne romano è riuscito laddove Diego Lopez si era fermato a quattro gare dal traguardo, facendo crollare un primato che durava da 29 anni. Mario Brugnera ha candidamente ammesso settimana scorsa che Conti gli ha restituito una ribalta nazionale che aveva perduto da tempo, lui che è stato rossoblù dal 1968 al 1982 con una breve parentesi a Bologna (1974-75). Di quanto sposterà il record non si sa, Daniele ha ancora tante stagioni nelle

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Le reti di Nenè in campionato mentre ha segnato su rigore nella gara di Coppa Italia contro l’Albinoleffe

quali poter esprimere le sue indubbie qualità. Non solo nella fase di interdizione e di costruzione del gioco ma anche di rifinitura. Il capitano rossoblù è un centrocampista dal gol facile. In tredici stagioni ha messo a segno 37 reti, la prima delle quali nell’anno in cui arrivò in Sardegna. Collezionò 9 presenze e segnò proprio al Lecce il 22 aprile del 2000, si giocò in Puglia e la gara finì 2-1 per i salentini con l’allora 21enne rossoblù in gol all’89 dopo la doppietta di Bonomi. E domani contro il Lecce cercherà la doppia festa, il record solitario da bagnare con un altro gol, lui che per ora è il capocannoniere della squadra con 2 reti...e mezzo, visto che contro il Novara la deviazione vincente di Larrivey è nata da un suo diagonale. E, tanto per non smentirsi, ha segnato pure in Coppa Italia nel 5-1 all’Albinoleffe.

Confronto Di Francesco cerca un’identità, ora punta al 4-4-2

EUSEBIO DI FRANCESCO

n Di Francesco cambia molto mentre Ficcadenti è l’unico ad aver presentato sempre lo stesso undici iniziale. Eppure il tecnico dei salentini si è affidato a 17 elementi della rosa mentre il collega rossoblù ne ha utilizzati 16. Però, dopo 4 partite, emerge che il Cagliari ha già mostrato una sua identità mentre il Lecce la sta ancora cercando. Ficcadenti ha fatto fare gli straordinari a due dei tre reparti. Il vero turnover del tecnico rossoblù è in corso di gara e nel reparto avanzato dove Cossu, Thiago Ribeiro e Nenè sono stati avvicendati da El Kabir (21' e un gol), Larrivey (100' e un gol) e Ibarbo (127' e tanti numeri). Di Francesco ha un suo mini-blocco formato dal portiere Julio Sergio, i difensori Tomovic e Mesbah, e il capita-

no Giacomazzi. Poi hanno sfiorato l'en-plein Cuadrado, Obodo ed Esposito (assente coi rossoblù per squalifica). Il resto è un continuo alternarsi di giocatori e moduli. Contro l’Udinese ha schierato il 4-3-3 col tridente Caudrado-Corvia-Di Michele. A Bologna, l’unica vittoria (2-0), col 4-2-3-1 arretrando in difesa Cuadrado (devastante con le sue discese) e i tre trequartisti Piatti, Grossmuller e Pasquato dietro

Di Michele. Con l’Atalanta ha avanzato Pasquato al fianco di Di Michele e portato interno Piatti in un 4-3-1-2 con Grossmuller trequartista. Assente l’uruguaiano, a Siena Di Francesco è tornato al 4-2-3-1 rilanciando Corvia unica punta, mandando in panchina Di Michele e promuovendo titolare Bertolacci, trequartista con Piatti e Pasquato. Ora il tecnico del Lecce ha in mente l’ennesima rivoluzione, un 4-4-

CAMBI Il tecnico salentino ha utilizzato 17 giocatori e 4 moduli diversi, per domani pensa al 4-4-2 con gli esordi in difesa di Oddo e Brivio, Cuadrado e Mesbah avanzati in mediana, Piatti in attacco con Di Michele. Il Lecce subisce gol subito, gioca molto ma crea pochi pericoli

2 con gli esordi di Oddo e Brivio in difesa e gli avanzamenti di Cuadrado e Mesbah a centrocampo. I due centrali dietro saranno Tomovic e Ferrario (molto incerto con l’Udinese), quelli in mediana Obodo e Giacomazzi, mentre Piatti aiuterà Di Michele, giocatore che ricorda, per tecnica e movimenti, Di Natale. I salentini hanno un possesso palla (51%) e una supremazia territoriale (11’33’’) superiore a quelle rossoblù (49% e 10’26’’) dovute probabilmente al fatto che subisce spesso gol nei primi minuti ed è costretto ad inseguire presto gli avversari. Il gioco però risulta sterile perché l’indice di pericolosità è del 42,2% contro il 52,8% del Cagliari. E i numeri non mentono. Fabio Salis


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Intrecci giallorossi Ventura portò nell’Isola l’anima del Lecce vincente NEL 1997 Cellino chiamò il mago della doppia promozione coi salentini più Macellari, Zanoncelli, De Patre, Cavezzi e Centurioni

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di Gabriele Lippi n Non ci saranno ex domenica al Via del Mare. Nemmeno uno, né tra le fila del Cagliari, né tra quelle del Lecce. Eppure un tempo, neanche troppi anni fa, la tratta che unisce Lecce a Cagliari, era piuttosto frequentata. Particolarmente carico di passeggeri fu l'aereo che, nella triste estate del 1997 culminata con la retrocessione nello spareggio del San Paolo di Napoli con il Piacenza, portò in Sardegna cinque personaggi che sarebbero diventati quasi tutti protagonisti di un immediato ritorno in serie A.

GIAMPIERO VENTURA Nella panchina del Cagliari ottiene la promozione in Serie A nel 1998

VENTURA E QUEI 5 DA LECCE Fu chiamato Giampiero Ventura, il mago della doppia promozione dei salentini dalla serie C alla A. Il condottiero genovese chiese ed ottenne da Cellino i suoi fieri scudieri: Francesco Zanoncelli, Fabio Macellari, Tiziano De Patre, Gianni Cavezzi, Matteo Centurioni. L'anima e la guida della difesa, il primo ad avviare la manovra. Il fluidificante mancino che in

rossoblù brillo al punto da raggiungere la chiamata dell'Inter. La mezzala sinistra di corsa e qualità, in grado di segnare 8 reti in serie B e 5 l'anno dopo in A. Il centrocampista capellone che, sebbene trovò un gol bellissimo nell'ultimo decisivo pareggio (22) casalingo contro il Chievo, più che segnare faceva segnare i compagni, soprattutto Roberto Muzzi, con quei “passaggi-gol” da far invidia ai migliori registi del mondo. Il difensore ruvido, che tutti chiamavano “Piede di Marmo”, che, a 13 anni di distanza, ha ritrovato la serie A con la maglia del Novara. A loro si aggiunse da gennaio Vincenzo Mazzeo, ala destra che da riserva di Gaetano Vasari giocò 16 partite nella seconda metà della stagione dando una mano a raggiungere il terzo posto finale e il salto di categoria. «Sono stati anni bellissimi», ricorda ancora oggi Tiziano De Patre, che nel frattempo allena il Giulianova, dove nel 1984 era iniziata, e nel 2004 finita, la sua carriera di calciatore professionista. «C'era un'atmosfera speciale e un gruppo fantastico. Poi le cose sono andate bene dal punto di vista calcistico, ho solo bei ricordi». E così Cagliari, di lui e di tutta quella ciurma di bucanieri dei due mari, dello Ionio e del Tirreno, che al seguito del comandante Ventura era riuscita ad abbordare la serie A al primo arrembaggio.

17 APRILE CORVIA FA 3-3 GARA SOTTO INCHIESTA n Lecce – Cagliari, capitolo 31. Tale sarà domani la cifra raggiunta nel conteggio delle sfide tra i rossoblù e i giallorossi, 15 delle quali giocate al Via del Mare. Stadio quasi proibito per i sardi, che hanno raccolto la miseria di 3 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. L'ultima sfida risale a 5 mesi fa, un 3-3 con mille rimpianti e una comporsata nei fascicoli dell'inchiesta “Last Bet”che ha sconvolto il calcio italiano la scorsa estate. Sopra 3-1, la squadra di Donadoni si fece rimontare fino al pareggio, e il gol di Corvia negli ultimi istanti di recupero suscitò qualche dubbio, poi prontamente spazzato via dall'inesistenza di prove sull'ipotesi di combine. L'ultimo successo del Cagliari è di maggio 1994, 0-1 di Oliveira. L'ultima sconfitta è datata 28 settembre 2008: 2-0, Giacomazzi e Castillo. L'uruguaiano, capitano e ormai storica bandiera dei giallorossi, aveva già punito il Cagliari nel campionato di serie B 2002-03, in una partita finita 1-1 (Esposito per i rossoblù). Brutto ko rimediata dal primo Ballardini nel 2005/06: 3-0 con gol di Konan, del futuro ex rossoblù Pinardi e di un giovane Ledesma. G.L.

Gli anticipi Seedorf: «In palio e prestigio» L’Inter all’esame Napoli punti Chiellini ci spera Ranieri: «Lotta di vertice» DOMANI JUVENTUS-MILAN

LE SFIDE Milito è ko, Mazzarri senza Cavani. Alle 18 RomaAtalanta. Luis Enrique: «È ora di espugnare l’Olimpico» n Ranieri si prepara alla sfida contro il Napoli. Convocato Stankovic,, qualche problemino invece per Milito che accusa un fastidio muscolare. Dubbio Pazzini e dilemma-trequartista: senza Sneijder, ipotesi Coutinho o Alvarez. Il ritorno di Maicon potrebbe significare un avviso di sfratto per Nagatomo? Non è detto perchè il giapponese è duttile e Ranieri decide la formazione solo all'ultimo momento. E - se non dovesse recuperare il duo Pazzini-Milito - pronta l'alternativa Zarate-Forlan. Assenze eccellenti da entrambe le squadre che sono entrambe forti e si temono reciprocamente anche se Walter Mazzarri non è convinto - a differenza di Ranieri - che si tratti di una sfida per il titolo. «Senza umiltà - è convinto l'allenatore nerazzurro - non si fa nulla e questa squadra, la mia squadra, ha umiltà. Questa Inter ha sofferto e soffre quando non riesce a dare la giusta soddisfazione ai tifosi, ma ha carattere, voglia di reagire e ce la farà, i tifosi possono starne certi». Contro il Napoli - aggiunge - «sarà una lotta di vertice. Io sento dentro che la mia è una squadra da scudetto». La necessità per Ranieri «è sempre quella di vincere, vincere fa bene. La medicina è questa e non si può interrompere. La

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CLAUDIO RANIERI «Io sento dentro che la mia è una squadra da scudetto. Dopo il Cagliari il Napoli è stata la prima squadra grande che ho allenato subito dopo l'epoca di Maradona».

squadra sta rispondendo bene e questa è la cosa più importante, la strada è quella giusta». Parole di affetto per il Napoli: «Dopo il Cagliari, è stata la prima squadra grande che ho allenato subito dopo l'epoca di Maradona. Ho allenato giocatori meravigliosi, scommisi su Zola ed ebbi ragione. Sono affezionato al Napoli e sono contento che sia tornato a grandi livelli. Seguo il Napoli con attenzione». Sarà l'assenza di Cavani a caratterizzare la trasferta del Napoli. «Ho due, tre idee in testa: voglio capire se è possibile giocare con tre attaccanti se stanno bene e possono fare ciò che gli chiedo anche in fase difensiva. Non escludo un impiego di Zuniga davanti, è eclettico». La Roma va all'attacco per “espugnare” l’Olimpico, proprio con l'Atalanta. «Ci sono fedeli al 100%. Dobbiamo dare una gioia ai tifosi, questo è l'obiettivo -ha detto ieri Luis Enrique. «Vogliamo battere l'Atalanta. Veniamo dalla prima vittoria, ottenuta in trasferta a Parma, e abbiamo alle spalle una settimana di lavoro. Giochiamo contro la squadra che ha ottenuto sinora i migliori risultati. Senza la penalizzazione, l'Atalanta sarebbe prima: è un'avversaria difficile, sa giocare in modi diversi. Noi domani vogliamo regalare uno spettacolo piacevole al nostro pubblico: più veloci siamo, meglio è. Più siamo diretti, meglio è», aggiunge, evidenziando che la strada è ancora lunga: «A che punto è la mia Roma? Non so. I giocatori hanno tanta voglia, ma non so a che punto siamo».

INTER (4-3-1-2) FORMAZIONE 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Obi, 29 Coutinho, 9 Forlan, 28 Zarate. Allenatore Claudio Ranieri (12 Castellazzi, 42 Jonathan, 55 Nagatomo, 5 Stankovic, 77 Muntari, 30 Castaignos, 7 Pazzini)

NAPOLI (3-4-2-1) FORMAZIONE 1 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica, 11 Maggio, 88 Inler, 23 Gargano, 8 Dossena, 17 Hamsik, 29 Pandev, 22 Lavezzi. Allenatore Walter Mazzarri (83 Rosati, 2 Grava, 21 Fernandez, 18 Zuniga, 3 Fideleff, 19 Santana, 9 Mascara) Arbitro Rocchi di Firenze Orario 18 in diretta tv su Sky e Mediaset P

ROMA (4-3-3) FORMAZIONE 24 Stekelenburg, 87 Rosi, 29 Burdisso, 5 Heinze, 3 Josè Angel, 7 Pizarro, 16 De Rossi, 15 Pjanic, 14 Bojan, 10 Totti, 9 Osvaldo. Allenatore Luis Enrique (1 Lobont, 77 Cassetti, 44 Kjaer, 11 Taddei, 30 Simplicio, 22 Borriello, 31 Borini)

ATALANTA (4-4-1-1) FORMAZIONE 47 Consigli, 25 Masiello, 4 Capelli, 5 Manfredini, 6 Bellini; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 33 Brighi, 22 Padoin; 11 Moralez; 19 Denis. Allenatore Stefano Colantuono (78 Frezzolini, 13 Peluso, 77 Raimondi, 26 Caserta, 10 Bonaventura, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi) Arbitro Celi di Campobasso Orario 18 in diretta tv su Sky e Mediaset P

CLARENCE SEEDORF «La Juve ha grande entusiasmo, ha voglia di confermarsi anche contro di noi».

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brahimovic ha mostrato in Champions di non aver perso smalto nelle due settimane di stop. Cassano sta ripagando la fiducia, Boateng scalpita. È pronto a servire le due punte ma anche a un'asfissiante marcatura su Pirlo. Massimiliano Allegri, conta su questo terzetto d'attacco per provare il colpo in casa della Juventus, come l'anno scorso, quando un gol di Gattuso spalancò la strada verso lo scudetto ai rossoneri. «Questa partita vale molto, perchè in questo momento entrambe le squadre che stanno bene - ha osservato Seedorf -. La Juve ha grande entusiasmo, ha voglia di confermarsi anche contro il Milan. Per questo, credo che, oltre ai tre punti, ci si gioca tanto prestigio e autostima». La Juve quest'anno ha il vantaggio, rispetto alle altre big, di non avere impegni in Europa. «Il Milan rimane la favorita numero uno per lo scudetto, ma domenica speriamo di dare un bel colpo alle sue ambizioniL'anno passato, fino a Natale, avevamo l'Europa League e quindi c'era poco tempo per allenarsi e sostenere carichi pesanti, mentre quest'anno abbiamo la possibilità di lavorare di più sui carichi - ha detto Chiellini - anche in palestra. A livello di difesa poi ogni allenatore lavora in modo diverso e non solo si cambia di anno in anno, ma anche di partita in partita, a seconda del modo di giocare degli avversari. Si parla di dettagli però, perchè il calcio, alla fine, è sempre lo stesso». Il difensore dice poi la sua sul livello generale del calcio italiano. «Il campionato si sta livellando, mi intriga il Napoli, anche se resta da capire come riuscirà ad assorbire le fatiche della Champions. Poi c'è l'Inter di Ranieri».


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SPORT PALLAVOLO ALLE 17 C’È ITALIA-GERMANIA LE AZZURRE CERCANO LA FINALE EUROPEA

RUGBY MALLETT ASPETTA L’IRLANDA «L’ACCESSO AI QUARTI? SI PUÒ FARE»

MOTOGP STONER IN TESTA NELLE LIBERE SEGUE DOVIZIOSO, ROSSI SOLO DECIMO

n Un'altra Italia-Germania, e di nuovo in ballo c'è un posto in finale. Dopo 24 mesi le due nazionali rosa di pallavolo si ritrovano di fronte per giocarsi la corsa all'oro europeo questa sera alle 17. Le azzurre cercheranno di ripetere il successo colto nel 2009 a Lodz e di raggiungere per la quarta volta consecutiva, l'ultimo atto della manifestazione continentale. Il sogno italiano è quello di portarsi a casa la terza medaglia d'oro di fila.

n Ha scelto formazione più esperta Nick Mallett per la partitissima con l'Irlanda, che domani mette in palio l'accesso ai quarti di finale dei mondiali di rugby: Irlanda e Italia sono divise da un punto in classifica. «Siamo entusiasti di poter giocare questa partita - spiega Mallett - So che potrebbe essere la mia ultima partita per questo ho già voluto parlare con la squadra e ringraziarli».

n Honda subito competitive sul circuito di Motegi in Giappone, nel primo turno di prove libere. Il più veloce è stato Stoner (1’47’’289), seguito dal compagno di squadra Andrea Dovizioso. Terzo tempo per Nicky Hayden della Ducati che è a soli 0,443s da Stoner. Sesto tempo per Marco Simoncelli con la Honda del Team Gresini, alle spalle del campione del mondo Jorge Lorenzo in sella alla Yamaha. Solo decimo Valentino Rossi (Ducati).

AMATORI MSP

Oggi prime sfide per l’esercito dei 2500 atleti

VINCENZO FADDA L’allenatore del Selargius ha incontrato il Marino l’anno scorso in Coppa Italia d’Eccellenza alla guida del Taloro

DAVIDE LENZA/FC

Selergius Fadda avverte il Marino

«Non partiremo di certo battuti» SERIE D Oggi i granata (ore 15) in casa di una delle favorite. Il tecnico dei campidanesi: «Sono dietro a noi perché il loro calendario ha inciso ma sono imbattuti. Piras forse gioca. Facciamo più punti possibili» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Una trasferta per stupire ancora ma, soprattutto, per incrementare i punti in classifica. Il Selargius sarà di scena oggi (ore 15) a Marino nell’anticipo che apre la quinta giornata del campionato di serie D. Una gara difficile per i granata di Vincenzo Fadda contro una squadra costruita per primeggiare ma che ora si ritrova un punto dietro i campidanesi (7 a 6). «Non illudiamoci - avverte il tecnico del Selargius - il calendario per loro ha avuto il suo peso. Sono ancora imbattuti avendo giocato contro Salerno e il Monterotondo, sfiorando domenica scorsa la vittoria proprio in casa della capolista». Mister, allore non c’è confronto? Noi siamo una squadra giovane, una

realtà completamente diversa dopo anni di investimenti importanti. Ma non partiamo mai battuti. Marino per lei non è un campo proprio sconosciuto Infatti, ho ricordi ottimi. Due gare l’anno scorso nella fase nazionale della Coppa Italia d’Eccellenza, sfide giocate alla pari col Taloro, contro una bella squadra, in un bel campo. E che Marino ritroverà ora? Rinnovato, con soli tre o quattro elementi dello scorso anno. Hanno preso tutti giocatori di qualità dal passato in C1 perché l'intento è di andare nei professionisti. Penso che potranno fare i playoff. È scoccato il turno di Piras? Sì potrebbe, Giorgio in queste settimane si è allenato bene, ci parlerò domani (oggi, ndr) e vediamo. Così Garau tornerà esterno

Può darsi ma, a questo punto, chiedo: Dove gioca meglio Giacomo? Tornare terzino dopo aver giocato bene da centrale può essere un problema. Ma il campionato è lungo ed è un bene avere giocatori duttili. Anche perché a sinistra domenica scorsa ha esordito Acquaviva Sì, un '91 con esperienza in serie D. Ora stiamo bene così di sicuro fino a dicembre, speriamo di finire il campionato con questo gruppo, che si sta impegnando al massimo, e di centrare l'obiettivo della salvezza. L'1-1 con l'Anzio già digerito? Un pari che ci lascia l'amaro in bocca e ci fa capire che non bisogna mai rilassarsi, le partite vanno giocato fino alla fine. Sembrava già chiusa, noi in vantaggio e con l'uomo in più e invece abbiamo rischiato di perdere. Un punto che comunque vi siete tenuto stretti Direi di sì, più ne facciamo in questo periodo e meglio è perché più avanti si farà tosta. Già l'Anzio ci ha “picchiato” in casa nostra, posso immaginare cosa ci aspetterà nel ritorno.

Basket Russo e Olimpia in casa

PERETTI DELL’OLIMPIA

n La parola d’ordine è voltare subito pagina. Perché una sconfitta all’esordio ci può anche stare, ma per alimentare le ambizioni stagionali bisogna cancellare quello scomodo zero dalla casella dei punti. Il copione è lo stesso per le tre squadre sarde impegnate nella Lega Nazionale (l’ex serie C1), anche se con scenari diversi: Russo e Olimpia guardano verso obbiettivi prestigiosi d’alta classifica, mentre il Calasetta, matricola del campionato, punta alla permanenza nella categoria. Il calendario darà la possibilità alle tre compagini di riscattarsi di fronte al pubblico amico: la Russo di Pedrazzini e Puggioni affronterà al Palarockfeller (ore 18.00) il Basket San Vincenzo, reduce da una vittoria casalinga all’esor-

dio. All’Olimpia toccherà invece il Nuovo Basket Altopascio, sconfitto in casa dal Costone Siena nella prima giornata, ma squadra ostica soprattutto nel reparto lunghi. Appuntamento alle 15.00 al Pala Cus per vedere da vicino i nuovi acquisti per coach Magiera. Calasetta proverà a evitare l’ostacolo Liburnia Basket Livorno, giustiziere dell’Olimpia sabato scorso. F.C.

L’APPUNTAMENTO Il team di Sassaro (alle 18) al palazzetto col San Vincenzo. I cugini contro il Costone Siena (ore 15)

SANT’ELIA PRESI SERAO GUEYE E MAZZOTTI n Il Sant’Elia corre subito ai ripari e ingaggia tre nuovi giocatori. Si tratta di Giuseppe Serao, difensore classe 1988, e i due giovani Ousmane Gueye (‘94, centrale ed esterno di difesa) e Gabriele Mazzotti (‘93, attaccante esterno). I tre nuovi acquisti sono già a disposizione del tecnico Rosario Affuso che li ha potuto osservare nell’allenamento di ieri. Serao è un centrale di difesa cresciuto nel Pescara, con importanti esperienze a Manfredonia (C2), Avellino (D) e Real Rimini (D). Gueye arriva dall’Accademia Milan di Maurizio Ganz, società satellite del club rossonero. Mazzotti è cresciuto nel Mantova e arriva dalla formazione Beretti del Pomezia. «Stiamo trattando un centrocampista - dice il diesse Ibba - così arriveremo a 23 elementi in rosa». Serreli, Pecco e Girau sono rientrati nella Juniores. F.S.

n Altro che vecchietti. Basta fare una passeggiata a partire da questo pomeriggio nei tantissimi campi di Cagliari e dintorni, e li troverete più agguerriti di ragazzini, più professionali di atleti di serie A, più felici di adolescenti la notte di Natale. Sono i tantissimi partecipanti ai campionati amatoriali dell’Msp, che anche quest’anno inaugura la 21esima stagione sportiva. con numeri sempre più crescenti: 112 squadre, divise in 8 gironi a seconda della categoria, così come sono aumentati gli atleti iscritti, giunti quasi alla soglia delle 2500 unità; aggiungendo i 65 arbitri e tutto il personale amministrativo, parliamo di un movimento che ha raggiunto davvero cifre importanti. Lo sa bene il presidente Alberto Borsetti, da anni alla guida dell’Msp Sardegna: «L’apprezzamento per il nostro lavoro ci viene dimostrato ogni stagione con l’aumento del numero di squadre e atleti. La soddisfazione più grande per noi è stata quella di essere arrivati a ben 4 gironi nel campionato “over 45”, segno che l’età degli atleti si allunga sempre di più. È una soddisfazione, perché tutti questi “vecchietti” si divertono, passano un sabato con amici, assaporano ancora il piacere della sana competitività. Colgo l’occasione per fare i complimenti a tutti i giocatori, dirigenti e accompagnatori e per augurar loro un in bocca al lupo e, la cosa più importante, buon divertimento». Questo pomeriggio scenderanno in campo le formazioni del girone A degli Amatori, e dei due gironi (A e B) dell’Over 40, mentre tutti gli altri raggruppamenti (gir B Amatori e i 4 dell’Over 45) esordiranno nel prossimo weekend. LE GARE DI OGGI Amatori A: Ass.Ingegneri-Il Ghiottone; Resti Umani-Arde; La PulituttoSimius; Flamengo-Panif. Genuis; Autoc. Caredda-Nico Trasporti; C.S.Moto-Stay With; Club S.Paolo-Albergo Aurora. Over 40 Gir.A: Rosa HotelPGS S.Elia; Il Ghiottone-Amat. Cus Cagliari; Nivea-Am.Asseminese; Commavi-Vigili del Fuoco; Pol.Elmas 2010-Master; PG 23-Elemik; Mirto Pacini-Biologic. Over 40 Gir.B: L’Arte del Rilegare-Santos; Cauz&Cauz-Motorola; Black Demon-Nemos; Monserrato-La Vernice; C.R.A-Orione 96; Eusebiana-Panorama; 3°-Moniaflor. Filippo Congiu

IL CASO COLPO BRYANT-BOLOGNA ORA A RISCHIO CREMONA E VARESE: CALENDARIO NON SI CAMBIA n Ieri all'ora di pranzo era praticamente fatta. Kobe Bryant in Italia, in maglia Virtus. Poche ore dopo la doccia fredda: Cremona e Varese dicono no alla modifica ad hoc del calendario chiesta dal presidente virtussino Claudio Sabatini, facendo naufragare il piano economico da tre milioni studiato per portare la stella dell'Nba sui parquet italiano. Un esito clamoroso che ha scatenato feroci polemiche nel mondo dei canestri, ma che potrebbe non essere definitivo. In Lega, infatti, si spera ancora di trovare un accordo in extremis. A far sognare Bologna e tutta l'Italia del basket è l'annuncio dato da Sabatini in tarda mattinata: «Abbiamo trovato l'accordo con

Bryant sulla parte economica, manca solo qualche dettaglio. L'annuncio è questione di ore». Le cifre parlano di oltre tre milioni di dollari per poco più di un mese di contratto, dal 9 ottobre al 16 novembre. Kobe, che è rientrato negli Usa dopo il breve tour italiano nei giorni scorsi, tornerebbe, visto in mano, a Bologna a inizio settimana, in tempo per essere tesserato. Il piano di Sabatini, per massimizzare gli introiti, prevede di giocare in quei 40 giorni 10 partite, una piccola rivoluzione che doveva passare per l'ok degli altri club. Ma in due, Cremona e Varese, hanno detto no. «La miopia degli altri club sta rendendo la cosa impossibile», è sbottato Sabatini.


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CULTURA

DESIGN

Tre guru in cattedra per la città

U

no è israeliano, l’altro francese, l’altro ancora tedesco. Oded Ezer, Franklin Desclouds, Sascha Lobe. Tre designer di fama internazionale, tre star che per percorso professionale, ricerca, sperimentazione, si sono messe in luce nel mondo della grafica per l’eccellenza del loro lavoro. E che riescono a dare una lettura di quell’angolo contemporaneo che è la comunicazione visiva. Per questo sono approdati a Cagliari come workshop leader per la Settimana internazionale della grafica. Momenti formativi alti per studenti e addetti del settore, tre giornate di full immersion, dalla mattina al pomeriggio, per capire come il design possa entrare nei mondi della tipografia, dei musei, dell’editoria. Il XIX è stato il secolo dell’architettura, il XX quello del design, il XXI del design per la comunicazione. Lo sostiene Giovanni Anceschi, autorevole designer e grande esperto di comunicazione visiva. Spesso si collega il design all’idea di consumismo, ha invece una intrinseca attitudine umanistica che può segnare le forme dell’abitare e non solo. E le tre star lo dimostrano. TRE PROTAGONISTI DEL DESIGN Oded Ezer è nato a Tel Aviv nel 1972, è un graphic e type designer, pioniere nel campo della tipografia ebraica in 3D e sperimentatore tipografico. Si è inventato la “biotipografia”. «È un termine che viene dalla mia immaginazione. Gli scienziati sperimentano con gli animali, perché non provare con la mente a pensare di impiantare nel Dna informazioni tipografiche? Si potrebbe fare ma non ho le risorse per farlo», dice Ezer. E non sembra scherzare. Non è follia, sono solo i confini della mente che si allargano, quelli del design che si aprono a dismisura, anche se solo con il volo del pensiero. «Mi occupo di tipografia, disegno con le lettere. Il mio punto di partenza è sempre il lavoro tipografico che poi può diventare altro, forse arte, non so». Nel 2000 Ezer fonda a Givatayim, cinque minuti a piedi dal centro di Tel Aviv, il suo studio, Oded Ezer Typography. I suoi progetti, come manifesti e opere grafiche di vario tipo, sono esposti e pubblicati in ogni parte del mondo, e sono parte delle collezioni permanenti di istituzioni come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York o l’Israel Museum of Art di Gerusalemme. Di comunicazione visiva nei musei si occupa Franklin Desclouds, studio “Des Signes” con la collega Elise Muchir, laureato all’Istituto di Arti Decorative di Parigi. Si dedica quasi interamente alla progettazione grafica di sistemi di identità visiva, di segnaletica, di grafica editoriale e di web design per attività culturali. «La comunicazione museale sta iniziando ad avvicinarsi al marketing, lo scopo è quello di vendere il prodotto. Per questo diventa talvolta difficile conciliare la qualità della comunicazione visiva grafica con soluzioni che sposano la filosofia della pubblicità», dice Desclouds. Questo ha spinto sempre più i visual designer a identificare fortemente i luoghi, a imprimergli un marchio. E il designer francese fra i committenti ha la Bibliothèque nationale de France, il Ministero della cultura, Versailles, le Edizioni Gallimard, la Direzione dei Musei di Francia. Il massimo per un professionista. A Cagliari ha lavorato

SEMINARI L’israeliano Ezer, il francese Desclouds e il tedesco Lobe spiegano la loro visione del contemporaneo

info

ODED EZER Nato a Tel Aviv nel 1972, è un graphic e type designer, pioniere nel campo della tipografia ebraica in 3D. È stato l’inventore della “biotipografia”.

sulla comunicazione relativa all’esposizione di un abito tradizionale in velluto. «Il principio guida è stato quello di trasmettere il passaggio fra la tradizione e il contemporaneo». Sascha Lobe lavora a Stoccarda, il suo studio di graphic design (L2M3), che gestisce come art director, ha influenzato come pochi altri, negli ultimi dieci anni, il settore della grafica editoriale e del design per i sistemi segnaletici dei musei. «Durante il mio workshop abbiamo lavorato sulla realizzazione di una rivista. Ho imposto un metodo preciso e ho trovato grande collaborazione. La comunicazione è diventata globale ma bisogna contestualizzare e non perdere di vista le identità locali». Identità, popoli, culture diversi. Oded Ezer non ha visto le opere esposte nella mostra Tramitesud, molte delle quali realizzate da designer palestinesi. «I haven’t seen», risponde, non può giudicare. Forse non vuole dire di più. Diplomatico e politicamente corretto. Tracciare le nuove linee della politica internazionale: il design questo non lo può ancora fare. Massimiliano Messina

LA SETTIMANA Una grande occasione per studenti e addetti del settore che hanno potuto incontrare grandi nomi internazionali

AGENDA

Dibattiti non stop e corti in chiusura

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a civiltà del tessile come la civiltà del futuro. Lo dice Andrea Branzi, famoso architetto, designer, docente del Politecnico di Milano, autore di molte pubblicazioni. Che utilizza la metafora della “lanuginosità” e la fa diventare paradigma su cui fondare le nuove riflessioni sul design. “Trame e tessuti”, quelli visibili del fare, quelli delle tecnologie digitali, nuova frontiera della comunicazione, quelli della riflessione speculativa branziana. Oggi, dopo cinque giorni intensi fra dibattiti, seminari, incontri, mostre, si conclude a Cagliari la Setti-

mana internazionale della grafica e alle 10 (Aula Magna della Facoltà di Architettura) si tiene un convegno che porta proprio il titolo di quello che è stato il filo conduttore di tutta la manifestazione: “Trame e Tessuti”. Introduce Daniela Piscitelli, architetto e presidente nazionale dell’Aiap, vengono presentati poi i progetti dei workshop su tipografia, grafica editoriale e musei, curati dai designer Oded Ezer (Israele), Sascha Lobe (Germania), Franklin Desclouds (Francia). Alberto Soi modera l’incontro, a cui partecipano anche Paolo Rosa (Studio Azzurro)

PROGRAMMA Ultima giornata per la settimana della grafica: oggi verranno presentati i lavori nati durante i workshop e Leonardo Sonnoli (studio Tassinari/Vetta). Sonnoli, triestino, è un designer considerato fra i più importanti a livello internazionale. Dal 2003 ricopre la carica di presidente del gruppo italiano dell’Agi (Alliance Graphique Internazionale). I suoi lavori più cono-

sciuti si basano sul rapporto grafico delle lettere alfabetiche, rappresentate visivamente nei modi più disparati fino a diventare messaggio vero e proprio. I suoi manifesti sono esposti in molte collezioni internazionali (Louvre e Biblioteca Nazionale di Francia di Parigi, Museo delle Arti Decorative di Zurigo, San Francisco Museum of Modern Art, Colorado State University). In chiusura, alle 20, al Teatro Civico di Castello, Aiap Cinema: verranno proiettati i Corti Moak, una selezione dei migliori cortometraggi partecipanti alle sei edizioni del concorso internazionale bandito dalla Moak Caffé, partner Aiap 2011. L'ingresso è gratuito. Ma.Me.


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CULTURA

SAGRE Cortes Apertas fa tappa a Orani: a casa di Nivola ARTE E VINO Fino a domani il museo intitolato al grande artista resterà aperto con orario continuato. Intanto per le strade del centro storico è visitabile la mostra fotografica “Ritorno a Itaca”

A

casa del maestro, nell’oasi di un museo dove un tempo sorgeva un lavatoio, località Su Cantaru. Zigzagando per l’aspra Barbagia, Cortes Apertas lascia per qualche giorno suo consueto circuito (iniziato il 2 settembre a Teti), fatto di vino e folklore, di bicchierate spensierate, porte aperte ed ospitalità verace, per fare tappa (fino a domani) a Orani, paese natale di Costantino Nivola. I “Maistos e Carrattoneris” di Tonara, visitabili quasi in contemporanea, sono lontani, così come il torrone, vero oro bianco, dolce e mandorlato che l’ha resa famosa. Ad Orani innanzitutto, “Autunno in Barbagia” ha conservato la sua vecchia denominazione di “Cortes Apertas”. Qui però non ci sono né il torrone né il Peppino

Mereu a dar lustro al paese: qui c’è l’Arte. E l’oro di Orani è Tino Nivola. L’ORO DI ORANI Tanto che la Fondazione intitolata allo scultore oranese domani e domenica 2 ottobre 2011 ha deciso di tenere il Museo aperto al pubblico con orario continuato dalle 9,00 alle 20,00. Ogni occasione è buona per celebrare forse il più grande artista che la Sardegna abbia mai avuto, soprattutto in occasione del centenario della sua nascita. Certo, anche Orani ha le sue cortes apertas, sciorina le sue manifestazioni, riscopre i suoi antichi mestieri, prevede spettacoli di cori polifonici, valorizza le tipicità enogastronomiche e quant’altro. Quest’anno c’è persino un omaggio a un altro robusto artista, il grande pittore Mario Delitala,

GLI EVENTI Autunno in Barbagia fa tappa a Orani fino a domani. Per l’occasione il Museo Nivola resterà aperto con orario continuato. Lungo le vie del centro storico è comunque visitabile la mostra “Costantino Nivola. Ritorno a Itaca”, fotografie di Carlo Bavagnoli.

al quale viene dedicata una mostra grafica e pittorica. L’attrattiva però, l’aura di cui Orani è circonfusa, è sempre il museo Nivola. Ma non solo. Lungo le vie del centro storico è comunque visitabile la mostra “Costantino Nivola. Ritorno a Itaca”, fotografie di Carlo Bavagnoli. Un modo eterodosso per ripercorrere la realizzazione, nel 1958, da parte dell’artista del graffito, della facciata della chiesa di Nostra Signora d’Itria e per ammirare le sculture in mostra nelle strade del paese. Per mangiare a quattro ganasce e per ascoltare i cori polifonici e i muttetus c’è sempre tempo. Roberto Mura


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CULTURA

L’EVENTO Dall’immondizia l’arte sopraffina ritorna “Alig’Art” festival sostenibile

N

ulla muore, tutto si rigenera. Niente si butta, ma ritrova nuova vita sotto altre forme. Costruire, inventare, creare e ricreare da ciò che di solito non si usa più, ancora scarti e immondizia che diventano arte. Il Festival Alig'Art ritorna quest'anno a Cagliari dal 7 al 15 ottobre 2011 nel quartiere storico di Castello, negli spazi del Ghetto, del Liceo Artistico, della Facoltà di Architettura e del club Muzak. Compie un anno e diventa un evento autonomo, che quest’anno punta la rotta sull’abitare sostenibile. Abitare nel senso di risiedere, ma anche di condividere spazi comuni, relazioni e affetti. Una rassegna che vuole offrire spunti di riflessione sui problemi legati alla produzione di rifiuti e sulla possibilità di regalare loro una seconda chance. Così Castello farà da sfondo a mostre, laboratori, arredi urbani, incontri, conferenze e pratiche virtuose. L'“aliga” è ancora protagonista della manifestazione curata dall'associazione Sustainable Happiness, Sh, che per l'edizione 2011 ha richiamato artisti da tutta Italia. «Abbiamo pensato che questo fosse il momento di agire, di metterci in moto per cambiare e innescare un risveglio delle coscienze sul tema dell’ambiente e del riciclo», spiega Margherita Zanardi di Sh. Il Ghetto ospita l’Expo (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 13 – ingresso gratuito), con le opere di artisti e appassionati nate dal riciclo di materiali di uso quotidiano o di scarto. In mostra le visioni oniriche di Federico Carta, la ricerca portata avanti da Raffaele De Martino e il suo studio ZUD a Napoli , gli abiti geografici di Elvezia Allari di Vicenza, le fotografie del campano Ico Gasparri e l'installazione dell'artista e coreografo Alessandro Carboni. Una mostra nella mostra è curata dall’Associazione Amanda che presenta “Manifesto, quindi abito”, con le installazioni di Giorgia Atzeni, Serena Piccinini e Cecilia Viganò e un percorso fotografico che racconterà orti urbani, giardini condivisi e operazioni di guerrilla gardening nelle città di Settimo San Pietro(CA), Roma, Napoli, Torino. OBIETTIVO IMPORTANTE L’obiettivo di Alig’Art è importante: contribuire al cambiamento delle mentalità e delle pratiche, a tutti i livelli, dai cittadini alle istituzioni. Una sfida che viene accolta dall’amministrazione comunale. «Siamo contenti di ospitare la manifestazione al Ghetto», afferma Enrica Puggioni, assessore comunale alla Cultura, «bisogna rivedere il modello di città e il tessuto urbano, e questa è una sfida culturale di grande livello. Eventi come questo, coniugando pratica e teoria, possono indicare una linea per ripensare lo spazio e i luoghi». Dello stesso avviso il collega dell’urbanistica Paolo Frau: «I temi su cui invitare alla riflessione sono gli stessi dell’amministrazione, il metodo della condivisione e della partecipazione è assolutamente da condividere». Oltre all’Expo, un fitto ciclo di incontri che vedrà protagonisti Carlo Cellamare dell’Università Sapienza di Roma, che tratterà di pra-

info

IL FESTIVAL A CASTELLO Il Festival Alig'Art ritorna a Cagliari dal 7 al 15 ottobre 2011 nel quartiere storico di Castello.

tiche dell'abitare sostenibile e Alessia Ferretti che esplorerà i luoghi di scarto urbani; Giorgio Spiga e il progetto “Il bosco che vorrei”; una breve lezione circa la gestione sostenibile delle foreste sarde a cura di Marcello Airi dell'Ente Foreste Sardegna. Innovazione e tradizione col seminario “Architettura in terra cruda” di Maddalena Achenza dell'Università di Cagliari e un focus sugli orti urbani con Paolo Erasmo. Si parlerà poi di “Urbanismo de guerrilla” con Massimiliano Casu del collettivo Todo por la praxi Madrid; “Colore e identità” insieme a Daniele Spiga e Manuela Serra di Officine Vida- San Sperate (CA) e gli Ingegneri senza frontiere con “Una seconda vita dei computer”. Infine i laboratori: dal riutilizzo delle bottiglie in Pet (Made in trash) al Riciclo sonoro con Michele Sarti, dalle tecniche di riuso della carta con Ottavia Pietropoli alla creazione di un tessuto attraverso il riutilizzo di scampoli di scarto con Salvatore Aresu fino alla realizzazione di elementi d’arredamento in cartone a cura di Michele Casanova. Al Club Muzak si presenteranno il libro di Andrea Mameli “Manuale di sopravvivenza energetica” e “Abitare in tempo di crisi” di Matteo Buccoli con musica e dj set. Francesca Cardia

RICICLO Il Ghetto ospita l’Expo, con le opere di artisti nate dal riciclo di materiali di uso quotidiano o di scarto, negli spazi del Ghetto, del Liceo Artistico, della Facoltà di Architettura e del club Muzak

IL CONCORSO “Le Ville Matte” per sette talenti

IL TEMA Quest’anno è la crisi

n Quattro settimane di confronto, riflessione e studio sul mondo dell’arte, sotto la guida di un maestro della poesia e della performance contemporanea come Serge Pey. È un’opportunità unica di scambio e di crescita quella che la Provincia di Cagliari, in collaborazione con il Comune di Villasor e la Cooperativa Teatro Fueddu e Gestu, sta per offrire a sette giovani artisti di tutto il mondo. “Le Ville Matte”, il concorso che per il secondo anno consecutivo mette in palio una residenza d’artista nel centro del cagliaritano per sette talenti, ha aperto i battenti per la selezione: la data di scadenza del bando è il 20 ottobre (tutte le informazioni e i documenti sono scaricabili dal sito www.levillematte.it alla voce

“Performance Art”), mentre la residenza avrà luogo dal 2 al 30 dicembre 2011 e sarà arricchita da un intenso programma di eventi in città, con proiezioni, performance teatrali e musicali. Come nella precedente edizione, l’intento è quello di offrire agli artisti uno spazio nel cuore della Sardegna in cui ritrovarsi insieme, mescolare idee e spunti di riflessione. Il tema sarà oltremodo attuale. “Krisis - Crisi

IL BANDO L’iniziativa, che per il secondo anno consecutivo mette in palio una residenza d’artista, scade il 20 ottobre

dell’Arte e Arte della Crisi” porterà i sette nomi selezionati a gettare le basi per una poetica della crisi, interrogandosi sul modo in cui le diverse forme artistiche possano rapportarsi a un mondo sprofondato in una fase conflittuale e instabile come quella odierna. Ad esaminare e guidare con forte spirito critico lo sviluppo delle loro idee ci sarà, in veste di visiting professor, il francese Serge Pey, performer, autore di oltre 50 opere di poesia e prosa e fondatore della rivista “Tribù”. Per presentare la candidatura basta inviare il materiale richiesto nel bando (consultabile sul sito www.levillematte.it) all’indirizzo email dedicato: levillematte@comune.villasor.ca.it entro e non oltre il 20 ottobre 2011.


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SABATO 1 OTTOBRE 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The Conspirator Ore 19.15-21.30

le trame

Sala 8

Crazy, Stupid, Love

Sala 8

I Puffi 3D

Sala 9

Sex and Zen 3D Ore 0.25-16.30-18.25-20.25-22.25

Sala 11 Ore 22.05 Sala 12

Ore 17.15-19.45

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Rassegna Historia de Mujeres Ore 19.00

Sala 10

Ma come fa a far tutto? Ore 0.25-17.55-20.05-22.15

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Drive Ore 18.00-20.15-22.30

Sala 11

La pelle che abito Ore 16.55-19.35-22.15

Sala 12

Blood Story Ore 17.25-19.55-22.25

Sala 2

Sala 13

Niente da dichiarare? Ore 0.20-16.55-19.25-21.55

A Dangerous Method Ore 18.45-20.40-22.40

Sala 2

Carnage

Sala 3

Blood Story Ore 17.30-20.00-22.30

Ore 18.50-22.40

Sala 4

Baciato dalla fortuna Ore 17.45-20.15-22.30

Sala 5

Kung Fu Panda 2

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 La pelle che abito Ore 15.00-17.35-20.10-22.45 Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 1.00-15.00-17.30-20.00-22.30

Sala 3

Carnage Ore 0.20-15.30-17.40-19.50-22.10

Ore 16.50 Sala 5

Sex and Zen 3D

Sala 4

Blood Story

La pelle che abito Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 4

I Puffi 3D

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 5

Ore 19.00-22.40 Sala 6 Sala 7

Sala 8

Ma come fa a far tutto? Ore 17.00-20.40

Sala 8

Niente da dichiarare? Ore 16.50-20.40

Sala 9

I Puffi Ore 17.30-20.15-22.30

GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La pelle che abito Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2

Terraferma Ore 17.00-19.15-21.30

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. A Dangerous Method Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Carnage Ore 17.00-19.00-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Box Office - Il film dei film Ore 0.10-17.00-21.50 Sala 1

Super 8 Ore 19.20

Sala 2

Baciato dalla fortuna Ore 0.25-17.30-19.50-22.10

Sala 3

Carnage

Sala 3

Contagion

Ore 0.00-20.00-22.00 Ore 17.30 Sala 4

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.40-20.00-22.20

Sala 5

Drive

Sala 5

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.50-19.10 I Puffi 3D Ore 16.40-19.00-21.20

Ore 21.30-23.50

Sala 6 Sala 7

Drive Ore 17.40-20.10-22.30

Ore 22.50 Ore 15.10-17.40-20.10 Ma come fa a far tutto? Ore 0.30-17.20-19.50-22.10

Sala 6

Blood Story Ore 14.50-17.30-20.10

Sala 6

I Puffi 3D

Sala 7

Drive Ore 1.00-15.20-17.50-20.20-22.40

Ore 22.50

Sala 8

Baciato dalla fortuna Ore 1.00-15.30-17.50-20.30-22.45

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi Ore 17.30-19.40 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 0.00-21.45 Sala 2 Baciato dalla fortuna Ore 0.00-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 3 Kung Fu Panda 2 Ore 16.30-18.20 Sala 3 Super 8 Ore 0.40-20.15-22.30 Sala 4 Carnage Ore 16.20-20.30 Sala 4 Crazy, Stupid, Love Ore 0.40-18.10-22.20 Sala 5 I Puffi 3D Ore 0.40-16.20-18.20-20.25-22.30 Sala 6 Blood Story Ore 0.40-17.50-20.10-22.30 Sala 7 Drive Ore 17.30-19.35-21.40-23.45 Sala 8 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.20-20.20-22.30-1820 Sala 9 Box Office 3D - Il film dei film Ore 0.40-18.20-22.30 Sala 9 Drive Ore 16.20-20.15 Sala 10 La pelle che abito Ore 17.55-22.30 Sala 10 Niente da dichiarare? Ore 0.40-20.15

ILMETEO

Sala 4

Ma come fa a far tutto? Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sex and Zen 3D Ore 0.20-17.20-19.00-20.40-22.30

SASSARI MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.00-19.00 Sala 1 La pelle che abito Ore 21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.30 Sala 1

Super 8 Ore 18.30

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I Puffi 3D Ore 16.40-18.30-20.20 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 I Puffi 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 2 La pelle che abito Ore 20.20-22.40 Sala 2 Ma come fa a far tutto? Ore 20.20 Sala 3 Niente da dichiarare? Ore 18.15 Sala 4 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Drive Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Sex and Zen 3D Ore 18.30-22.40 Sala 7 Blood Story Ore 18.10-20.20-22.40 Sala 8 Baciato dalla fortuna Ore 18.15-20.20-22.40

GUSPINI CINETEATRO MURGIA ❆ho Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Cose dell’altro mondo Ore 19.00-21.30

SAMASSI ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 19.00-21.00

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 2 Blood Story Ore 18.20-20.40-22.50 Sala 3 I Puffi Ore 18.10-20.30-22.40 Sala 4 La pelle che abito Ore 18.15

Sex and Zen 3D Ore 21.00-22.50 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.20-20.40-22.50 Drive Ore 18.30-20.40-22.45

Sala 5

Sala 6

SEX AND ZEN 3D Genere Drammatico Anno 2011 Durata 129 minuti Regia Cristopher Sun Lap Key Con Saori Hara, Vonnie Lui Trama Studioso della dinastia Ming, Wei è profondamente convinto che nella vita ogni uomo debba aspirare a soddisfare i propri desideri e appetiti sessuali. Quando s'imbatte nella fascinosa Tie , figlia di un sacerdote taoista, crede di aver trovato l'amore. Una passione travolgente, infatti, s'impadronisce dei due. La loro vita sessuale, però, non va di pari passo con l'amore e a letto Tie è incapace di soddisfare le voglie di Wei...

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 I Puffi Ore 17.15-19.30 Sala 1

La pelle che abito

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30

Ore 21.15

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Carnage Ore 20.00-22.30 Sala 1

I Puffi

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.00-19.30

Sala 2

Questa storia qua

Ore 17.30

BLOOD STORY Genere Horror Anno 2010 Durata 115 minuti Regia Matt Reeves Con Chloe Moretz Trama I protagonisti sono due dodicenni: Owen, timido e senza amici, ed Abby, una ragazzina, dall'apparenza molto dolce, che si è trasferita da poco nella casa di fianco a quella di lui. Con lei, il solitario Owen inizia ad aprirsi, coltivando un rapporto sincero d'amicizia. Ben presto, però, si rende conto che Abby è diversa dagli altri. Lei ha bisogno di nutrirsi di sangue...

Ore 22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.00-22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2

Carnage

Sala 2

I Puffi

Sala 3

Drive

DRIVE Genere Azione Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Nicolas Winding Refn Con Ryan Gosling, Bryan Cranston Trama Driver è un mago della guida, meccanico, ma anche Stuntman a Hollywood. Di notte mette le proprie doti automobilistiche al servizio della malavita, facendo da autista durante alcune rapine. La vita di Driver viene sconvolta dall'arrivo di una nuova vicina di casa, Irene, una giovane donna con il marito, Standard, in carcere e un figlio, Benicio...

BACIATO DALLA FORTUNA Genere Commedia Anno 2011 Durata 97 minuti Regia Paolo Costella Con V. Salemme, A. Argento Trama Gaetano fa il vigile urbano a Parma e sta con la bella ed esuberante Betty, che lo induce a mantenere un tenore di vita al disopra delle sue tasche. Lui intende sposarla, lei vuole invece svignarsela con il bel comandante Grandoni. Inoltre, il vigile ha anche un'ex moglie, che esige gli alimenti, e le rate del mutuo. Assillato dai debiti e dai problemi di cuore, Gaetano non smette di giocare sempre gli stessi numeri al Superenalotto...

Ore 22.00 Ore 18.00-20.00 Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 4

La pelle che abito Ore 18.00-20.15-22.30

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Drive Ore 18.10-20.20-22.35 Sala 2 Blood Story Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Sex and Zen 3D Ore 18.20-20.25-22.35 Sala 4 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 I Puffi 3D Ore 18.00-20.15-22.25 Sala 6 La pelle che abito Ore 17.50-20.10 Sala 6 Ma come fa a far tutto? Ore 22.30 LEGENDA

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Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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SABATO 1 OTTOBRE 2011


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