sardegnaquotidiano_20110927

Page 1

y(7HC2D9*RRTKKM( +#!"!}!$!_

L’AFFONDO Il presidente della Cei Bagnasco critica il premier: c’è la questione morale a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 91 Martedì 27 settembre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Ribeiro e Ibarbo nuovi eroi Sogno rossoblù, un punto dalla vetta

FUMETTI Addio a Sergio Bonelli papà di Tex Willer e Dylan Dog

Fabio Salis e Virginia Saba alle pagine 16-17

a pagina 22

CRONACHE

Elmas Il Cpa scoppia con l‘arrivo di 221 tunisini

CREDITO “Scippo” per i sardi Cappellacci attacca il Banco n Doveva essere la presentazione dell’accordo tra la Regione e la banca europea degli investimenti, il governatore ha colto l’occasione per dare una stilettata al Banco di Sardegna: «Mi risulta che ci sia un istituto di credito che porta i risparmi dei sardi in altre regioni ricche dell’Italia. Noi», ha continuato Cappellacci, «stiamo cercando di salvare l’economia dell’Isola, altri no. Non

vorrei essere costretto a prevedere certe clausole nei bandi destinati alle banche». Dopo la conferenza il presidente è andato a Oristano, per partecipare a un pranzo del Pdl “ristretto”: «Per unire il partito». Lorenzo Manunza e Antonio Moro alle pagine 2-3

AUTUNNO CALDO .

.

n Gli immigrati protagonisti della rivolta di Lampedusa sbarcati al porto sono a Elmas. L’allarme dei sindacati di polizia: una situazione esplosiva. Manuel Scordo a pagina 8

Autonomie Il Pd va avanti e conquista i seggi del Cal n Su 44 eletti nell’assemblea del Consiglio delle autonomie locali 26 sono rappresentanti del Partito democratico. Francesca Zoccheddu a pagina 7

Poetto Altri chioschi ora rischiano la demolizione n Il Comune pronto ad annullare le concessioni edilizie concesse all’Emerson e all’Iguana. E anche gli altri baretti tremano. Marcello Zasso a pagina 12

La vertenza Telefoni muti al call center: via con i tagli n Rescissi i contratti di Tiscali e TeleDue la Kistio è rimasta senza commesse. Tempi duri per gli impiegati di viale Monastir. Francesca Ortalli a pagina 14

Sciopero generale nell’Isola dei 372mila senza lavoro L’11 novembre la Sardegna si ferma. Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero generale e attaccano la giunta regionale: «Una mobilitazione di tutte le categorie sociali per dire basta ai ritardi e al-

l’inefficienza della Regione e del governo nazionale». I dati sono allarmanti: nell’Isola ci sono 372mila senza lavoro, 250mila sono i disoccupati e 100mila sardi non hanno mai visto una busta

paga. Tra i 15 e i 24 anni un ragazzo su quattro è ancora a spasso. Vincenzo Garofalo a pagina 6

DESIGN AL VIA LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA GRAFICA a pagina 20


2

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

LA LITE È SERVITA

STORIA Passaggio da Sassari a Modena n La notizia del passaggio del Banco di Sardegna sotto le insegne del Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna risale alla fine di novembre del 2000. Sul piatto, per arrivare all’acquisto dell’istituto di credito sardo, la banca modenese mette circa 1.000 miliardi di vecchie lire: 582 miliardi per la tranche del 31%, che si aggiungono ai 347 miliardi già concordati per la prima tranche del 20%. A spingere per la priva-

tizzazione dell’istituto c’è anche la Banca d’Italia, con il governatore Antonio Fazio che, dopo una serie di indagini, chiede al Banco di procedere a un ricapitalizzazione immediata per riequilibrare le sofferenze e a una capillare ristrutturazione. La scelta è quella di cedere ulteriori quote alla Bper e il passaggio, che segue di pochi mesi quello del Credito industriale sardo a Banca intesa, rappresenta la fine di un’epoca, con la

politica che si infiamma, soprattutto sul versante del centrodestra. Mario Floris, al tempo presidente della Giunta regionale, parla senza mezzi termini di «colpo di mano» e di «operazione inquietante», mentre Mauro Pili, coordinatore di Forza Italia, grida al «golpe bancario». Di diverso parere Sebastiano Brusco, presidente del Banco, che dice: «Fra tutte le soluzioni, questa era una delle migliori».

SOLDI DEI SARDI Un siluro di Cappellacci sul Banco di Sardegna n L’incontro con i giornalisti a Villa Devoto era stato fissato per presentare un pacchetto da 370 milioni di euro destinato alle amministrazioni locali e alle imprese, frutto di un accordo tra la Regione e la Banca europea per gli investimenti (Bei). Nel mezzo della conferenza stampa, però, Ugo Cappellacci ha aperto una robusta parentesi sul sistema bancario che è subito suonata come un siluro ad alta precisione. «Noi siamo impegnati a sostenere in ogni modo l’economia sarda, ma le banche devono fare altrettanto, comportandosi in maniera responsabile», ha cominciato il governatore. Poi, lasciando poco spazio alla fantasia, ha aggiunto: «Mi risulta che una banca, la cui guida è ormai fuori dall’Isola, stia raccogliendo grosse fette di risparmio sardo per poi portarle verso regioni assai più ricche della nostra, ad esempio l’Emilia Romagna. Personalmente, considero questo fatto scandaloso e inaccettabile e voglio sia chiaro che non sono più disposto ad aspettare oltre». Nel mirino, ovviamente, il Banco di Sardegna, che da anni ormai fa parte del Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna. «A me l’operazione che ha portato il controllo dell’istituto fuori dall’Isola non è piaciuta, figurarsi se poi gli effetti sono questi», ha chiarito Cappellacci, invitando i vertici del Banco a «non chiudere i rubinetti del credito verso le imprese sarde proprio mentre la Regione fa di tutto per aiutarle» e minacciando di prendere contromisure fin dai prossimi giorni. «Non siamo disposti a stare alla finestra mentre qualcuno pensa addirittura di limitare l’accesso ai finanziamenti per chi non è correntista - ha concluso il governatore -. E non vorremmo dover inserire nelle nostre iniziative future, a partire dai bandi legati all’accordo con la Banca europea per gli investimenti, dei criteri che premino solo gli istituti che raccolgono e impegnano il denaro in Sardegna». Perché, in un modo o nell’altro, bisogna pur «sostenere il tessuto produttivo dell’Isola che si trova ad attraversare un momento di forte difficoltà». 370 MILIONI PER LO SVILUPPO Tolto il sassolino, Cappellacci ha poi continuato a illustrare con l’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Giorgio La Spisa, e il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, i contenuti dell’intesa che punta a portare nell’Isola 370 milioni di euro. Una montagna di soldi che servirà a finanziare gli amministratori locali impegnati nel risparmio energetico e nello sviluppo urbano e le piccole e medie imprese attive in settori strategici come il turismo e l’agroalimentare. Il contributo della Regione sarà di 70 milioni di euro, attinti dal programma operativo Fesr 2007-2013 (Fondo europeo di sviluppo regionale) e divisi a metà: 35

numeri 370

I milioni di euro messi in campo dalla Regione e dalla Banca europea per gli investimenti a favore di amministratori locali e piccole e medie imprese: 300 milioni provengono dalla Bei e 70 dalla Regione.

150

I milioni di euro messi a disposizione dalla Bei per il finanziamento delle imprese. Altri 150 milioni andranno agli amministratori locali per progetti legati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti.

750

Le piccole e medie imprese che, secondo le stime della Bei, potranno beneficiare del finanziamento da 150 milioni per lo sviluppo di settori strategici come il turismo, la nautica e l’agroalimentare.

milioni nell’ambito del progetto Smart city-Comuni in classe A, che fa parte del più ampio programma Sardegna CO2.0 ed è finalizzato al rispargio energetico e alla riduzione di emissioni inquinanti; e 35 milioni per il miglioramento della qualità della vita nelle città, attraverso interventi che andranno dalla realizzazione di nuove strade al rifacimento degli impianti idrici, dalla riqualificazione di un sito industriale al miglioramento dei sistemi di trasporto. La Banca europea per gli investimenti, invece, metterà sul piatto ben 300 milioni di euro, anch’essi divisi a metà: 150 milioni andranno ad aggiungersi ai 70 della Regione per finanziare (prevalentemente) le amministrazioni che in fatto di energia e sviluppo urbano hanno «le idee vincenti e le risorse umane e tecniche per realizzarle»; e altri 150 milioni per le piccole e medie imprese che vogliono crescere in settori

IL PIANO Da Regione e Banca europea per gli investimenti 370 milioni di finanziamenti per gli enti locali e le imprese chiave e che finora, magari, hanno trovato chiusi i rubinetti. LA MEDIAZIONE DELLE BANCHE In totale, sul piatto ci sono quasi 400 milioni di euro che pioveranno su amministratori e imprenditori attraverso la mediazione delle banche. «L’iniziativa, che come il fondo di garanzia e quello per il microcredito punta a dare nuove possibilità di accesso ai finanziamenti, non comporta un solo euro di indebitamento per la Regione», ha precisato Cappellacci. «Aiutiamo chi ha delle buone idee a realizzarle, ma senza intaccare il nostro debito», ha confermato La Spisa, rimarcando «le ottime

IL BANCO Il governatore ha accusato l’istituto di «portare fuori dall’Isola» i risparmi dei sardi

condizioni del finanziamento ottenute attraverso l’accordo con la Banca europea per gli investimenti». Secondo il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, considerando una media di 200mila euro a richiesta, i 150 milioni destinati alle imprese potranno finanziare «fino a 750 beneficiari a condizioni molto positive, visto che la Bei riesce a raccogliere sul mercato il denaro a costi decisamente favorevoli». L’obiettivo è dare nuova linfa ai piccoli e medi imprenditori che, al momento, «in Europa stanno creando maggiore occupazione». Già ieri si svolta una prima riunione tra la Regione e la Bei per definire i criteri con cui selezionare gli istituti di credito da coinvolgere nel piano. Una scelta non da poco, visti gli interlocutori in gioco, i fondi palio e soprattutto le considerazioni del governatore sul futuro del Banco. Lorenzo Manunza


3

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

LE REAZIONI LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CLAUDIA LOMBARDO: IL GOVERNATORE EVITA IL CONFRONTO CON CHI NON LA PENSA COME LUI La presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, non invitata da Cappellacci alla riunione con gli assessori e i consiglieri regionali del Pdl, affida ai microfoni del Tg3 il suo commento: mi sembra evidente - dichiara la presidente - che al governatore Cappellacci non piace confrontarsi con chi la pensa diversamente da lui. «Resta da domandarsi sottolinea la Lombardo - se siamo in un regime democratico o in un regime assolutista». «In ogni caso - conclude l’esponente del Pdl

l’incontro a Oristano

- i confronti devono avvenire nelle sedi opportune, all’interno del gruppo o nel coordinamento regionale, e non certo in pranzi conviviali». Oltre alla presidente Lombardo, il governatore Cappellacci ha escluso dalla lista degli ospiti anche il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana. Il summit si è tenuto nel ristorante storico di Oristano “Cocco e Dessì” dove al piano superiore dello stabile di via Tirso, Mario Diana ha la casa di famiglia.

A PRANZO Un brindisi

e pesce con zucchine il Pdl cerca la tregua ma la pace è lontana

CAPPELLACCI E I SUOI INVITATI AL RISTORANTE “COCCO E DESSÌ” Il presidente Cappellacci arriva con passo lungo al ristorante in via Tirso a Oristano accompagnato dall’assessore Nicola Rassu. Staziona sulla porta del locale a pochi passi da via Roma insieme con Antonello Peru, Oscar Cherchi e Edoardo Tocco. Con l’immancabile zainetto lascia la “truppa” Pdl al termine del banchetto.

n L’aperitivo lo offrono le agenzie di stampa che alle 13 riportano la dichiarazione del presidente della Giunta che apre il pranzo organizzato nel ristorante storico di Oristano: «Il governatore ha promosso l’incontro per unire e non per dividere». I consiglieri regionali e gli assessori del Pdl chiamati a tavola da Cappellacci possono così incominciare a sforchettare i due antipasti a base di mare ma un dubbio interrompe l’assalto al gamberetto: come si fa ad unire il partito lasciando fuori i pezzi da riappiccicare? La conta degli assenti è il riflesso condizionato: oltre ai due big del Pdl in Consiglio, la presidente Claudia Lombardo e il capogruppo Mario Diana, entrambi non invitati (come l’ex questore Antonio Pitea) non c’è Onorio Petrini e non c’è traccia dell’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa. Simona De Francisci fa una toccata e fuga, arriva in ritardo, appena sbarcato da Roma, Pietro Pittalis, ma non passano la frontiera di Abbasanta i due consiglieri sassaresi: Nanni Campus e Tore Amadu. Tutte assenze e mezze presenze giustificate anche se La Spisa si becca in contumacia la battuta di giornata: Giorgio fa come Tremonti. Il menù aziendale prevede il salto del primo piatto. La seconda portata del banchetto è la spigola con le zucchine. Nell’operazione di spinatura del pesce si rischia il dramma. Il taglio della testa fa sussultare il banchetto e gli sguardi dei commensali sono rivolti a Cappellacci. Parte il secondo riflesso condizionato: ora tocca alla spigola ma la testa che rotola sulla porcellana bianca ha i baffi di Mario Diana. La sfilettatura del branzino, invece, sembra disegnare le divisioni del gruppo consiliare porzionato in correnti con contorni vari. Sulla zucca però cala il gelo anche perché as-

info

SETTIMO NIZZI Il coordinatore regionale del Pdl parteciperà oggi a Roma alla riunione dei coordinatori con il segretario nazionale Angelino Alfano, dove si parlerà del “caso Sardegna”. Salta così l’incontro tra Nizzi e il gruppo in Consiglio regionale previsto per questo pomeriggio.

senti i sassaresi non c’è il rischio di rovesciare la parola. Cappellacci si gode la rimpatriata con affianco Gabriella Greco, oristanese come l’assessore Oscar Cherchi e come l’inquilino del piano di sopra che pur dato come sicuro presente a Cagliari all’assemblea del consiglio delle autonomie , aleggia sulle teste dei “congiurati” del Cocco e Dessì. Il governatore offre la risposta ai quesiti e ai sottintesi: non ho invitato Diana e Lombardo perché mi remano contro. Dopo i distinguo e le frenate dei consiglieri, prima di scucchiaiare il tiramisù, è costretto ad aggiustare il tiro e chiede il sostegno del gruppo e del partito nella sua azione di governo e contro le decisioni che penalizzano l’Isola fatte dal governo che sta a Roma. Dentro il Pdl o fuori? Non faccio un nuovo partito, rassicura il presidente, ma non posso stare dentro il partito per combattere al meglio i soprusi di Tremonti e compagnia. Come dire: indietro non si torna e dite a Nizzi che dal limbo non si esce. Poi una stilettata ai parlamentari sardi del Pdl: non hanno sostenuto abbastanza le istanze della Sardegna che ho fatto arrivare fino a Palazzo Chigi. Si forza uno spiraglio per un confronto col gruppo ma sul partito si chiude il discorso. Anche perché fino ad oggi chi si è detto indisponibile a ragionare è stato proprio il governatore. Un sorso di carignano arrivato da Santadi e il “fascino del potere di nomina” riallinea i consiglieri Pdl in attesa di un posto in prima fila. Per il caffè, si intende. Per il resto c’è il valzer delle nomine nell’ufficio di presidenza e le presidenze delle commissioni e poi restano le briciole. Quelle lasciate dai piddiellini in gita guidata al Cocco e Dessì e quelle pilotate negli uffici di gabinetto degli assessori. Antonio Moro

L’OPPOSIZIONE Una road map per battere il centrodestra

SILVIO LAI Il segretario regionale del Pd

n Iniziative sul territorio regionale per spiegare “il fallimento della Giunta Cappellacci e della sua maggioranza” e incontri con le organizzazioni economiche della Sardegna per raccogliere idee e proposte. Il centrosinistra prosegue la fase unitaria, rinsaldato dalla contrapposizione sempre più netta al governo regionale che, sostengono il segretario del Pd Silvio Lai, il coordinatore di Sel Michele Piras, quello dell'Idv Federico Palomba, Laura Stochino e Alessandro Corona della Federazione delle Sinistre, il segretario dell’Upc Enrico Piras e il presidente dei Rossomori, Gesuino Muledda, “ha già iniziato la campagna elettorale”. Per i segretari e i capigruppo, che ieri si sono ritrovati in via Emilia, il bilancio dei

trenta mesi di governo di centrodestra “è un fallimento evidente che non ha possibilità di recupero nonostante i tentativi di Cappellacci di sollevare polveroni attribuendo ad altri la responsabilità del suo fallimento politico ed economico. Un fallimento – scrivono - che colpisce il presidente della Regione e la coalizione che ancora lo sostiene presa dall’assalto alla diligenza su un bilancio regionale esangue

L’INIZIATIVA Pd, Sel, Idv e gli altri partiti della coalizione di centrosinistra trovano l’unità: «Ora torniamo sul territorio»

che impoverirà i sardi”. Dal prossimo mese ci saranno incontri e assemblee per comunicare ai cittadini i numeri del fallimento, partendo dal “saccheggio dei beni pubblici che si intende realizzare con il piano casa, la legge sul golf e soprattutto il tentativo di modificare il piano paesaggistico aprendo ad una nuova cementificazione”. Un progetto decisamente diverso da quello del centrosinistra, secondo il quale con l'assalto al Ppr non si favorisce lo sviluppo, ma “si arricchiscono pochi e si sottrae la ricchezza alle generazioni future. Dalla prossima settimana – concludono - partiti e gruppi consiliari si incontreranno per definire le iniziative unitarie”. Francesca Zoccheddu


4

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

OPINIONI GENITORI TOSTI

BIMBI DISABILI: GUIDA PRATICA PER LA SCUOLA di MARISA MELIS

I

niziato un nuovo anno scolastico per i nostri ragazzi disabili, pensiamo agli adempimenti che riguardano la scuola, per il loro inserimento. Si comincia a fare le riunioni: GLHIstituto (gruppo di lavoro handicap), qui tra le altre figure c’è il rappresentante dei genitori; GLHoperativo (riunione per il singolo disabile), ai quali partecipano i genitori, il neuro-psichiatra infantile, il dirigente scolastico, gli insegnanti curriculari e di sostegno, educatori scolastici e assistenti. Dopo il GLHO, l’atto che ne consegue è un PEI (Progetto Educativo Individuale), questo è un progetto di vita scolastica, dove vanno inseriti oltre agli ausili che eventualmente servono allo studente, il tipo di lavoro da compiere e gli obiettivi da raggiungere. Alla stesura del PEI devono partecipare anche i genitori che firmano per la sua approvazione. Senza consenso non si può fare il PEI (è bene che i genitori lo sappiano). Con gli studenti disabili si può fare: un programma normale come per gli altri studenti, e questo avviene nel caso il ragazzo abbia solo problemi motori ma non cognitivi; un programma con requisiti minimi quando, con problemi cognitivi, si può lavorare con elaborati ridotto all’osso e con agevolazioni nelle prove di valutazione, con risposte multiple o rispondendo: vero o falso; un programma differenziato, si svolgono programmi per singole materie, al di fuori di quelli Ministeriali. Per i nostri figli c’è un abisso fra questi due ultimi programmi: per quello con requisiti minimi si arriva a un titolo di studio valido a tutti gli effetti; per quello differenziato si ottiene una certificazione di frequenza scolastica che non porta a nessun titolo di studio. C’è solo un inserimento scolastico, le valutazioni sono completamente diverse dai primi due programmi. Importante per i genitori sapere che il programma differenziato deve essere da loro autorizzato, la scuola senza la loro firma non può svolgerlo. Ragazzi imprigionati in un corpo, ma con un livello cognitivo buono nella nostra scuola pubblica italiana non sono aiutati con una comunicazione facilitata e molto spesso sono umiliati con un programma differenziato. Su questo c’è molto da lavorare, i genitori e le associazioni devono costringere la scuola ad aiutarli, con i dovuti mezzi si può fare, lo dice la L.104/92 per quanto riguarda gli artt.da 12 al 16. Chi non aiuta? Rivolgo questa domanda: “Se fosse tuo figlio, permetteresti?”

il semaforo

LA GIORNATA POLITICA .DI ESTIQAATSI

l FRANCESCO NUCARA

Segretario Pri Francesco Nucara, che ha votato contro l'arresto di Papa e Milanese pare che stavolta invece sia orientato a votare la mozione di sfiducia al ministro Romano. Anche se, ha detto «farebbe bene a dimettersi». Che Nucara sia rinsavito tutto d’un colpo?

l FRANCESCO STORACE

Destro-sinistro Storace non si fa sfuggire l’occasione di attaccare Alemanno e... all’uopo difende persino Nicole Minetti: «Sui nominati dall'alto stenderei un velo pietoso. Ma davvero il problema è solo la Minetti? I portaborse sono meglio? In parlamento e nelle regioni dov'è la santità? La casta, le caste...».

l RENATO BRUNETTA

Semplificatore confuso Brunetta ieri si è confuso: e così, dopo aver dichiarato «basta certificati antimafia!», saggiate le “vivaci” reazioni, ha fatto una repentina retro. Infatti dopo un istante è giunta una confusa dichiarazione del portavoce in cui spiegava una contorta nuova modalità per produrre i certificati. Il complicatore Brunetta.

Chiude il Bagaglino e Barbara non baila Siore e siori, il Bagaglino (foto 1) chiude. Duro colpo per gli amanti della satira corrosiva, che non potranno più vedere sulle reti Mediaset (di proprietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) le gag di Martufello & co. Foto 2: problemi per “Baila!”di Barbara d’Urso, programma di Canale 5 (di proprietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) accusato di plagio da “Ballando con le

stelle” di Milly Carlucci. Foto 3 Paolo Berlusconi (fratello del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) è stato paparazzato in dolce compagnia con tanto di camicia con la scritta “mi consenta”. Foto 4 Max Allegri. L’allenatore del Milan (di proprietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) prepara la prossima gara di Champions. Cosa c’entra tutto ciò con la politica? Beh...

OLTRETEVERE La tarda scomunica

C

osa finora abbia spinto la Chiesa cattolica a non pronunciarsi mai apertamente sulle vicende che hanno infangato l’onore di Silvio Berlusconi e dell’Italia intera, è tuttora un mistero. Forse - e questa è l’ipotesi più benevola- quel rumoroso silenzio d’Oltretevere può esser spiegato con una sorta di pudore, quasi un “non voler infierire” sul caso umano già sufficientemente bersagliato. Del resto la Storia insegna, che se la Chiesa in passato ha taciuto, è stato o per convenienza, o per “non opportunità”. In questo caso forse i vertici ecclesiastici hanno ritenuto che “non fosse opportuno” intervenire. Oppure, seconda ipotesi, (la più malevola) è quella appunto di “convenienza”. E il sospetto che quel silenzio fosse quasi un tacito accordo, un “meglio lui, che gli altri”ha intriso l’aria già viziata di insopportabile dubbio. Ie-

Associazione Genitori Tosti

ri però il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, ha rotto quel silenzio. Che cosa è cambiato? Quale “opportunità” ha spinto il monito? Forse quel «c’è da purificare l’aria» pronunciato da Bagnasco voleva essere anche una sorta di autocritica da parte dei vertici ecclesiastici. O forse no. Fatto sta che nel discorso di apertura per il Consiglio episcopale permanente, il Cardinale ha puntato il dito contro la politica e quei «comportamenti non solo contrari al pubblico decoro, ma intrinsecamente tristi e vacui». Convitato di pietra indesiderato, Silvio Berlusconi: mai nominato, ma prepotentemente sottinteso. Del resto è consuetudine consolidata, tra le alte sfere vaticane, quella di parlare “in generale” per colpire “in particolare”. E l’affondo non lascia spazio ad alcun dubbio, come dimostra quel richiamo all’articolo 54 della Costituzione, che

I PERSONAGGI . E Giulio disse: «Ciccio Rutelli mi deprime» di Silvia Zingaropoli

.

restringe l’area della politica “tutta”, additando coloro che rivestono cariche pubbliche, Silvio Berlusconi in primis. Ma nessuna scomunica è arrivata dalla Santa Romana Chiesa. Solo tanto clamore mediatico. Nessun danno politico tangibile, al presidente Berlusconi, ormai da tempo inviso a quell’elettorato cattolico orfano di rappresentanza. Il fatto che la Cei abbia scelto di parlare solo ora, dopo mesi e mesi di “ciarpame senza pudore”, può essere spiegato forse solo in un modo. E secondo questa interpretazione, Berlusconi è come una piuma in bilico sull’orlo di un precipizio. E la bocciatura ecclesiastica vuol essere il letale soffio che potrebbe segnare la fine di un’epoca. Ma cavalcare la “liberazione” quando la guerra è quasi finita, è facile. Déjà vu di un passato nemmeno troppo remoto. Ada Santi

. SARDEGNA QUOTIDIANO n Ieri, un lunedì qualsiasi, aeroporto di Fiumicino, Roma. Fuori c’è il sole, dentro c’è il neon. Rutelli e Tremonti si incontrano per caso e scambiano due chiacchiere. Come va, come non va, blablabla, arrivederci e grazie. Pare l’incipit di una barzelletta, ma non lo è. Bene. Rimasto solo Ciccio si guarda intorno. Allunga il passo. Individua nel mucchio quello con la faccia da giornalista, ci si fionda e lo circuisce: «Sono rimasto basito per il pessimismo cosmico, quasi disperato di Tremonti», epperò «i contenuti della nostra conversazione non ve li dico». E meno male. Quando non si ha più nulla da dire all’universomondo, è questo che accade. Vabbé. Il giornalista fa il suo mestiere e dirama la notizia. È allora

che Giulio, messo al corrente dell’ultima mossa di Ciccio il pettegolo, spara il siluro corredato di sorriso a 74 denti: «Confesso che a Fiumicino, di prima mattina in transito da Washington verso Milano, non è che incontrare Rutelli ti tira su il morale». E ci scappa una risata. The end. L’inutile storiella è finita. Quale sia la morale della favola, non si sa. La nostra solidarietà andrebbe in automatico a Giulio Tremonti: in fin dei conti Ciccio Rutelli versione «casalinga lingualunga» è un tantino deprimente. Ma il fatto che il ministro dell’Economia abbia ancora voglia di scherzare dopo quello che gli han detto i G20, ci perplime. Della serie lui è peggio di me, al peggio non c’è mai fine, e tanto a pagar siam sempre noi.

RUTTELLONTI Ciccio e Giulio

FOTOTITO

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


5

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

VISTO DA LONTANO

IL CASO ISLANDA E LA TIRANNIA SPECULATRICE

notizie inutili COPPIE DA CINEMA LAURA: NESSUNA CRISI TRA ME E PIERACCIONI

intanto in viale trento...

Indovina chi non viene a cena..

di ANDREA FAEDDA

M

entre assistiamo impotenti al disastro economico greco e restiamo perplessi per la manovra finanziaria del nostro governo, c’è una nazione in Europa che per risolvere la peggiore crisi di bilancio mai affrontata prima, ha voluto riappropriarsi dei propri diritti abiurando il vecchio sistema monetario che l’aveva messa in ginocchio. Questa nazione è l’Islanda. Il paese nordico, adottando 15 anni fa il modello economico neoliberista, ottenne rapidamente un’intensa crescita, la quale però si sarebbe trasformata in breve in un’autentica catastrofe. Nel 2003 tutte le banche islandesi erano state privatizzate e attirarono grossi capitali stranieri applicando bassi costi di gestione e alti tassi d’interesse. Ciò fece aumentare gli investimenti ma anche il debito verso i risparmiatori esteri. Il culmine venne raggiunto nel 2008 al punto che l’Islanda venne dichiarata in bancarotta. Il governo socialdemocratico chiese aiuto al Fmi ma il prestito accordato non fece diminuire il malcontento della popolazione, la quale all’inizio del 2009 portò le autorità alle dimissioni. Ad aprile, il nuovo governo di sinistra per uscire dalla crisi, accettò la proposta dell’Ue e del Fmi di “spalmare” il debito sulla cittadinanza, ma in seguito ad altre numerose proteste questa legge non venne ratificata. Dalla parte del popolo si affermò che non era giusto far pagare ad esso gli errori dei banchieri, finanzieri e politici corrotti. Nonostante le minacce dall’estero di ritorsioni economiche, a marzo 2010, fu indetto un referendum che permise alla gente di esprimersi e fu vinto da chi sosteneva che il debito non doveva essere pagato dai cittadini. Inoltre il governo, indagando su chi avesse portato il paese al crollo finanziario, non solo emise mandati d’arresto per banchieri e politici responsabili, ma creò una costituzione che levava il paese dalle mani degli speculatori. L’Islanda si sta riprendendo dalla crisi senza nessun nuovo indebitamento con la Bce e col Fmi, senza svendita delle aziende private e del patrimonio demaniale, bensì con la riappropriazione dei cittadini del loro diritto alla sovranità monetaria. Oggi per la risoluzione di un caso simile ci propongono esattamente il contrario (vedi la Grecia o l’Italia. Invece, proprio seguendo l’esempio islandese, è necessario che un popolo per prosperare e per essere davvero libero deve affrancarsi dal giogo del signoraggio bancario che fa solo la fortuna di pochi parassiti.

n «Non c’è nessuna crisi tra me e Pieraccioni». Così Laura Torrisi smentisce la presunta crisi con Leonardo Pieraccioni. La smentita dell’ex gieffina, approdata al grande schermo, grazie all’incontro con il regista Pieraccioni, arriva puntuale a precisare che non ha lasciato la casa in cui convive con il compagno per tornare dai genitori.

STANCHEZZA D’ATTORE OWEN NON CE LA FA: VOGLIO LA PENSIONE n Clive Owen è stanco di infilare un film dietro l’altro e sta decidendo di ritirarsi dalle scene. «Per la prima volta mi sono sentito stanco di fare film, troppi, uno dietro l’altro e sarei un bugiardo se non dicessi di aver pensato di voler andare in pensione», ha detto l’attore di “Killer elite”.

LA MUSA DEL MUSE KATE HUDSON A SPASSO CON MATT BELLAMY

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n Kate Hudson è stata fotografata insieme al compagno Matt Bellamy, leader dei Muse, e il piccolo Bingham, nato a luglio, in una carrozzina, mentre passeggiano per i viali di North London dove le foglie hanno già cominciato a cadere. Kate è favolosa nella mise autunnale, in un semplice cappotto grigio chiaro.

MODE & MODI PARIS HILTON VENDE E CONQUISTA L’INDIA n Paris Hilton è arrivata in India per presentare la sua linea di borse e con l’apertura della sua boutique nel centro commerciale di Mumbai, la ricca ereditiera raggiunge ben 36 paesi in cui le sue borse “PH” sono distribuite. Mentre la sua popolarità statunitense decresce, la sua fama nel mondo ne guadagna.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili HACKER AUSTRIACI IN RETE DATI PRIVATI DI 25MILA POLIZIOTTI

SCOMMESSE INGLESI SE IL PAPA SI DIMETTE ARRIVA UN NIGERIANO

L’IDIOTA DEL GIORNO RUBA SEDIA A ROTELLE E POI VA IN QUESTURA

Il gruppo hacker AnonAustria, legato a quello degli Anonymous, ha pubblicato nomi e indirizzi privati di quasi 25mila poliziotti. Lo riferisce la polizia austriaca, spiegando che la diffusione dei dati compromette la sicurezza degli individui colpiti. I file rubati e poi diffusi dai pirati informatici contengono informazioni private di oltre 24.938 agenti. Il funzionario del sindacato di polizia austriaco, Walter Scharinger, ha detto che la pubblicazione è preoccupante perché alcuni agenti potrebbero diventare obiettivi di ritorsioni da parte di criminali in cui si sono imbattuti.

Le voci sulla possibilità che Papa Benedetto XVI possa dimettersi nel 2012 hanno ispirato i bookmaker d’oltremanica, che hanno aperto le scommesse sul successore di Ratzinger. La battaglia è tra Italia e Africa, date a 2,75 e 2,87 dai quotisti dell’agenzia Paddy Power. Il cardinale nigeriano Francis Arinze è la prima scelta a 2,75, seguito a 7,00 dal ghanese Peter Turkson e dal nuovo arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Per i cardinali Bagnasco e Bertone si sale a 13,00 e 15,00. Per la scelta del nome, i bookie puntano su Pietro (5,00), Pio (6,00) e Giovanni Paolo (7,00).

Un 54enne di origine rumena è stato denunciato dalla polizia di Messina per ricettazione. L’uomo si è presentato alla caserma Calipari per ricevere un decreto di allontamento dal territorio nazionale, su una sedia a rotelle rubata. Il 54enne, che non ha particolari problemi di deambulazione, ha riferito agli agenti di utilizzare il dispositivo mobile per essere più agile. Insospettiti dalle motivazioni dell’uomo, i poliziotti hanno fatto una breve ricerca e hanno scoperto che alcuni giorni fa dall’ospedale Piemonte dei Messina era stata rubata proprio una sedia a rotelle.


6

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

AUTUNNO CALDO

CRISI Sciopero per il lavoro 250mila sardi sono disoccupati L’ISOLA SI FERMA Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per l’11 novembre la mobilitazione generale di tutte le categorie sociali. «La Giunta regionale è immobile» di Vincenzo Garofalo n Sciopero generale nella terra dei senza lavoro. Le tre organizzazioni sindacali, Cigl, Cisl e Uil, hanno proclamato per l’11 novembre uno sciopero che fermerà l’intera Sardegna, portando in piazza una popolazione ormai disperata. Una popolazione che, secondo i dati diffusi ieri da Sardegna Tirocini (Agenzia regionale per il lavoro), conta ben 372 mila senza lavoro: un terzo dei sardi di età fra 15 e 65 anni, non ha occupazione. Fra questi 29 mila risiedono a Cagliari e 15 mila a Quartu Sant’Elena. LO SCIOPERO Le segreterie regionali dei sindacati, riunite a porte chiuse nella sede Cisl, a Cagliari, hanno deciso di proclamare la mobilitazione generale di tutte le categorie di lavoratori, e non. La data indicata è venerdì 11 novembre. «Sarà una grande manifestazione del popolo sardo», spiegano i tr segretari di Cgil, Cisl e Uil, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca. «Una mobilitazione per dire basta ai ritardi e all’inefficienza della Regione e dello stesso Governo nazionale che non è ancora riuscito a convocare un confronto per il riconoscimento dello status di insularità e per rilanciare le attività produttive e il lavoro nell’Isola». Davanti alla crisi irreversibile dell’economia sarda, le tre organizzazioni sindacali mettono sul banco degli imputati l’amministrazione regionale: «Con lo sciopero generale vogliamo chiedere alla politica sarda, e in primo luogo alla Giunta regionale, una forte discontinuità nelle politiche del lavoro, dello sviluppo e delle riforme istituzionali, a fronte di una stasi che rende ancora più difficile l’impatto con la crisi internazionale e complica la ricerca di soluzioni ai problemi della crescita economica e sociale della Sardegna». Per dare forza alle richieste sindacali, Cgil,

Cisl e Uil, mirano a coinvolgere tutti i sardi, senza distinzioni di categorie: «porteremo in piazza tutto il mondo produttivo, dalla Coldiretti al settore agropastorale, dagli artigiani agli operai, dai precari ai pensionati. Questa grande mobilitazione sarà la risposta della comunità sarda a mille problemi irrisolti e ai numeri drammatici della crisi». Le modalità esatte dello sciopero saranno definite nei prossimi giorni, dopo che i sindacati avranno incontrato le associazioni degli enti locali e tutte le altre organizzazioni di settore, del volontariato e della cultura, «per costruire insieme un’iniziativa che deve realmente rappresentare nel numero e nei contenuti delle proposte l’intero popolo sardo», specificano i tre segretari confederali.

numeri 372

In Sardegna le persone senza lavoro sono 372 mila.

258

I disoccupati. sono più di 250 mila. Nel 2010 erano 240 mila.

113

Oltre 100 mila non hanno mai lavorato.

DISOCCUPAZIONE La proclamazione dello sciopero generale cade nel giorno in cui dalla

Regione vengono diffusi gli ultimi dati sul mondo del lavoro in Sardegna. Secondo le analisi dell’Agenzia regionale per il Lavoro la fame di occupazione nell’Isola non conosce tregua. Nell’intero territorio regionale si contano 372 mila e 31 persone senza lavoro. Di queste 258 mila 450 sono disoccupati, mentre 113 mila 581 sono inoccupati, ossia sono persone che un lavoro non lo hanno mai avuto. La città con il maggior numero di senza lavoro è Cagliari con 29.492 persone (17 mila 867 disoccupati e 11 mila 625 inoccupati), seguita da Sassari con 25 mila 759 (16 mila 695 disoccupati e 9 mila 64 inoccupati), da Quartu Sant'Elena con 15 mila 610 (9 mila 534 e 6 mila 76), Olbia 12 mila 646 (9 mila 946 e 2 mila 700) e da Alghero con 10 mila 470 (7 mila 253 disoccupati e 3 mila 217 inoccupati). Andando a scrutare nei dati dei capoluoghi di Provincia, il Sulcis ha il maggior numero di senza lavoro: 7 mila 385 (5 mila 43 disoccupati e 2 mila 342 inoccupati). Segue Nuoro con 7 mila 51 (5 mila 23 e 2 mila 28), Oristano 6 mila 261 (3 mila 936 e 2 mila 325), Iglesias 5 mila 696 (3 mila 835 e 1861), Villacidro 4 mila 36 (2

GIOVANI La Sardegna è la quarta regione d’Italia per tasso di disoccupazione giovanile. Nella fascia fra i 15 e i 24 anni, uno su quattro non ha lavoro

REGIONE SONO IN ARRIVO 3200 TIROCINI FORMATIVI PER CHI È SENZA UN IMPIEGO A DISPOSIZIONE 10 MILIONI DI EURO DA DIVIDERE FRA I TUTTI I 377 COMUNI DELL’ISOLA

n Il primo ottobre si apriranno i bandi che consentiranno a circa 3 mila e 200 giovani di ricevere 500 euro mensili lordi frequentando un tirocinio di sei mesi presso le aziende locali che risponderanno all’avviso della Regione. Il bando regionale prevede la distribuzione ai vari Comuni della Sardegna di risorse per un totale di 10 milioni di euro. I fondi a ciascun Comune sono stati assegnati in proporzione al numero di disoccupati e inoccupati residenti, in moda da assicurare così a ogni località sarda una quantità mi-

nima di voucher. Per partecipare al programma di tirocini formativi e di orientamento bisogna essere essere disoccupati o inoccupati, avere la residenza in Sardegna, aver compiuto 26 anni (30 anni se si è in possesso di una diploma di laurea di qualsiasi livello), e non usufruire di ammortizzatori sociali quali assegno di mobilità o indennità ordinaria di disoccupazione. Inoltre non si può aver lavorato presso l’azienda ospitante, e non si possono aver vincoli di parentela con i soci dell’azienda.

mila 732 e 1304), Tempio Pausania 2 mila 927 (2 mila 148 disoccupati e 779 inoccupati), Tortolì 2 mila 739 (2 mila 98 e 641), Sanluri 2 mila 107 (1357 e 750), Lanusei 1368 (949 disoccupati e 419 inoccupati). CIFRE IN CRESCITA Si tratta di dati in continua crescita: nel 2010 infatti il numero dei disoccupati sardi era stimato in 240 mila. E in queste cifre mancano i riferimenti alla gran quantità di lavoratori con un impiego precario. E poi c’è il girone dei cassintegrati, una categoria di non lavoratori per forza, che in Sardegna sta diventando, per numeri, la vera classe dominante. Basti pensare che nell’ultimo anno, i soli uffici provinciali Inps di Cagliari hanno dovuito sbrigare il 200 per cento in più di pratiche per la cassa integrazione. Altro dato che fa riflettere è la percentuale di disoccupati e inoccupati fra i giovani. Questa volta i numeri li dà la Coldiretti nazionale, con uno studio di appena un mese fa: in base a quest’analisi, la Sardegna è la quarta regione d’Italia per tasso di disoccupazione giovanile. Nell’Isola gli under 35 senza busta paga sono il 25,2 per cento. Stanno peggio dei sardi i ragazzi della Sicilia (28 per cento), Campania (27,6 per cento) e Basilicata (26,7 per cento). La consolazione è che la Sardegna segue un triste trend nazionale. Secondo l’Ufficio studi della Coldiretti, infatti, l'Italia ha il record negativo in Europa: sono 1 milione 138 mila gli under 35 senza lavoro nel Belpaese. I più penalizzati sono i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d'età è del 29,6 per cento: in pratica uno su 3 è senza lavoro, rispetto al 21 per cento della media europea. Nel panorama sardo, in non invidiabile primato dei giovani disoccupati spetta alla provincia di Sassari. Qui con un tasso di soccupazione del 19 per cento, i giovanissimi (fra i 15 e i 24 anni) senza impiego sono addirittura il 54,3 per cento. Sempre nel nord Sardegna è preoccupante il tasso di disoccupazone femminile, che nel territorio del nord ovest raggiunge la cifra record del 22,4 per cento.


7

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

POLITICA REGIONALE

ENTI LOCALI

Il Pd non cade e conquista il Cal numeri 44

I membri che sono stati eletti all’interno Consiglio delle autonomie locali.

16

Diventano membri di diritto: sono i presidenti delle Province e i sindaci dei capoluoghi

26

Gli esponenti del Partito democratico all’interno dell’assemblea del Cal.

AMBIENTE

Italia Nostra va all’attacco del nuovo Ppr n L’associazione ambientalista Italia Nostra attacca il nuovo Piano paesaggistico regionale che «oltre a demolire il precedente Piano apre la strada a nuovi e disastrosi interventi speculativi lungo le coste della Sardegna». L’associazione ambientalista chiede al ministro dei Beni culturali e alla direttrice generale per il Paesaggio di «attuare una ferma e tempestiva opposizione alla conclusione dell’attuale procedimento di pianificazione paesaggistica, svolto in contrasto con disposizioni legislative imperative e inderogabili da parte della normativa regionale». Italia Nostra critica anche il tentativo da parte della Giunta regionale di «approvare la nuova pianificazione esautorando il Consiglio regionale delle proprie competenze in materia urbanistica». L’associazione ritiene anche la nuova pianificazione paesaggistica che la Giunta si accinge a varare sia illegittima.

REGIONE L’ASSEMBLEA Niente débacle come all’Anci: in Fiera il partito democratico riesce a conquistare la maggioranza del Consiglio delle Autonomie e si appresta a eleggere il nuovo presidente n Dall’elezione del Consiglio delle Autonomie locali non arrivano sorprese. Il Partito Democratico, che sulla carta esprime la maggioranza dei sindaci sardi, stavolta tiene e prende 26 dei 44 posti del Cal. Molti sono mancati all'appello, soprattutto dal sassarese, che si considera un po' la cenerentola del Pd sardo: all'Anci è stato “bruciato” il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, a favore del collega di Santadi, Cristiano Erriu, l'Unione delle Province è in mano al nuorese Roberto Deriu e per il Consiglio delle Autonomie locali sembra scontata la riconferma del presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia. IL CONTROLLO DEI VOTANTI Anche ieri non sono comunque mancate le consultazioni dell'ultima ora, con il leader dell'Udc, Giorgio Oppi, che – fogliettino alla mano – dava indicazioni ai suoi e non solo. Nella sala del palazzo dei congressi della Fiera, allestito da succursale del Consi-

glio regionale, la presidente Claudia Lombardo ha sottolineato davanti alla platea di sindaci, che questo periodo «è uno dei più delicati e difficili della nostra storia autonomistica, contraddistinto da una crisi molto acuta che non contribuisce ad avere serenità». Dopo aver sollecitato tutti ad avere più coraggio nella strada delle riforme, la presidente ha auspicato che la Sardegna e i sardi possano crescere in modo armonioso. Quindi, all'apertura delle operazioni di voto, sono cominciati i capannelli e le consultazioni, che hanno visto decisamente più attivi e presenti i big del centrodestra che non quelli del centrosinistra. Si pensava, malignamente, a un colpo di mano come quello registrato per l'Anci, invece le votazioni non hanno riservato sorprese. Il Pd ottiene così 26 rappresentanti, considerando anche i presidenti di provincia e i sindaci di capoluogo che entrano di diritto. Per il Pdl sono otto gli eletti, cinque per l'Udc, gli altri

ALLA FIERA Urne aperte ieri per il rinnovo dei membri del Consiglio delle autonomie locali.

divisi tra Sel, Api, Upc, Psd'Az. L'appuntamento è ora per la prima assemblea, che eleggerà il presidente: Graziano Milia (Pd) non sembra avere rivali, ma ieri si parlava di un tentativo di contrapporgli, in una sfida tutta interna al centrosinistra, il sindaco di Sestu, Aldo Pili. Gli eletti del Cal sono Silvano Farris (Buggerru), Mariano Cogotti (Piscinas), Angelo Deidda (Domusnovas), Emiliano Deiana (Bortigiadas), Anna Muretti (Trinità d’Agultu), Pietro Sircana (Oschiri), Daniela Figus (Villanovafranca), Annarita Cotza (Setzu), Sisinnio Zanda (Gonnosfanadiga), Massimiliano Garau (Suelli), Giuseppe Cappai (Sant’Andrea Frius), Antonio Paulis (San Sperate), Giovanna Sanna (Florinas), Gianfranco Satta (Tergu), Giovanni Manca (Osilo), Luigi Morittu (Silanus), Lucia Chessa (Austis), Franco Pinna (Orani), Lino Zedda (Baradili), Omar Hassan (Modolo), Pierfrancesco Garau (Arborea), Roberto Marceddu (Gairo), Walter Mura (Perdasdefogu), Salvatore Corrias (Baunei), Mauro Contini (Quartu), Mario Corongiu (Sant’Antioco), Angelo Comiti (La Maddalena), Aldo Pili (Sestu). Francesca Zoccheddu

Cambia il Fondo per le pensioni dei dipendenti n La Regione cambia il Fondo integrativo di pensione per i suoi dipendenti. La Giunta ha dato il via libera alla riforma prevista nel disegno di legge proposto dall’assessore agli Affari generali, personale e riforma Mario Floris. Le modifiche introdotte dalla Giunta puntano ad arrestare il progressivo squilibrio economico del Fondo avviando una trasformazione morbida che non stravolge la natura del fondo previdenziale. «L’ipotesi di riordino è l’unica a offrire, nel medio e lungo periodo, prospettive di risanamento del Fondo», ha spiegato l’assessore Floris. Oltre al passaggio dall'attuale sistema retributivo a quello contributivo proposto nel ddl, la riforma del Fondo non andrà a intaccare i diritti acquisiti e non modificherà la tipologia delle prestazioni rese finora (pensione diretta, di reversibilità e privilegiata, trattamento di fine rapporto, concessione di piccoli prestiti).


8

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

L’EMERGENZA

LO SBARCO Arrivati da Lampedusa 221 tunisini situazione esplosiva al Cpa di Elmas

C

inque ore di lavoro, decine e decine di poliziotti, carabinieri e militari delle Fiamme gialle impegnati per tutta la mattinata, 212 immigrati accompagnati a Elmas, otto extracomunitarie affidate ai servizi sociali e uno straniero ricoverato in ospedale per sospetta tubercolosi. Sono i numeri del nuovo sbarco di immigrati a Cagliari. LO SBARCO Ieri mattina dalla nave da crociera “Moby Fantasy”, sono sbarcati 221 tunisini provenienti da Lampedusa. Un nutrito gruppo di stranieri coinvolti, in qualche modo, negli scontri in Sicilia per i quali il Ministero ha richiesto il trasferimento d’urgenza. Lo sbarco è iniziato alle 8 ed è stato ultimato alle 13. Non si sono verificati particolari problemi, i tunisini erano già “sorvegliati” dagli uomini del Reparto mobile che li hanno controllati durante tutto il viaggio e che rimarranno a Cagliari ancora qualche giorno. Al Reparto mobile sono stati affiancati poliziotti, carabinieri e finanzieri di Cagliari. Gli immigrati, divisi in gruppi di venti, sono stati accompagnati in pullman al Centro di prima accoglienza di Elmas, scortati dalle auto della polizia che hanno fatto la spola dal porto al Cpa. Le otto donne sono state affidate ai servizi sociali del Comune che ha trovato loro una sistemazione temporanea. Un tunisino è stato invece accompagnato in ospedale, perché accusava forti dolori al petto. È stato ricoverato in isolamento per sospetta Tbc, anche sa dalle prime analisi questa ipotesi sarebbe stata già in parte scongiurata. Quello di ieri è il più grande sbar-

IL LAVORO Le forze di polizia hanno lavorato cinque ore per scortare gli immigrati al centro di prima accoglienza

info

IL MALATO DI TBC Un cittadino tunisino è stato ricoverato in ospedale per sospetta Tbc. È in isolamento in attesa delle analisi.

co di stranieri dalla scorsa primavera quando ne arrivarono in città 700. Il nuovo sbarco di immigrati, gli stessi degli scontri a Lampedusa, ha portato nuovamente alla ribalta il problema del Centro di prima accoglienza di Elmas. Un centro, che secondo quanto affermato dai sindacati di polizia, non sarebbe assolutamente adeguato, soprattutto per le permanenze lunghe, e la situazione potrebbe esplodere da un momento all’altro: «Riteniamo il Cpa di Elmas inadeguato e problematico – ha detto il segretario provinciale del sindacato di polizia

Siap, Massimo Martelli - perché troppo vicino all’aeroporto civile. Può essere utilizzato solo per brevi periodi, non per lunghe permanenze, non ci sono gli spazi per dare sfogo agli ospiti, non c’è un cortile. Diventerebbe pericoloso. Se si tratta della permanenza di una settimana gli immigrati possono anche resistere, ma se il periodo si allunga basta un attimo perché la tensione cresca e la situazione sfugga di mano. Noi attendiamo che arrivino i rinforzi richiesti dal Questore per risolvere questo problema, ma anche tutti gli altri della Questura che

«Può essere usato solo per brevi periodi altrimenti diventa pericoloso». Massimo Martelli Segretario Siap

«Per garantire la sicurezza ci vorrebbero 50 agenti del Reparto mobile per turno». Salvatore Deidda Segretario Siulp

«Il Cpa è pericoloso per i lunghi periodi, gli ospiti potrebbero fare danni».

L’ARRIVO Gli immigrati sono arrivati a bordo di una nave da crociera attraccata nel porto di Cagliari alle 8. L’accompagnemnto è durato fino alle 13. F/C ROBERTO PILI

Giuseppe Pilichi Segretario Coisp

in un anno e mezzo è sotto di 150 agenti andati in pensione e mai sostituiti». Dello stesso avviso il segretario provinciale del Siulp, Salvatore Deidda: «Il vero problema è come garantire la sicurezza del Cpa. Secondo noi ci vorrebbero 50 uomini del reparto mobile ad ogni turno per poter essere tranquilli, ma non ci sono e non ci sono forze sufficienti in città. Non si può avere una vigilanza con soli tre uomini ed essere tranquilli. L’attuale situazione ci preoccupa, aggrava la carenza di organico di cui già soffre la Questura e che da tempo denunciamo». Anche il segretario provinciale del Coisp, Giuseppe Pilichi è in linea con gli altri sindacati di polizia: «Elmas non è di sicuro la struttura ideale per fare alloggiare persone che vogliono scappare, come già fatto a Lampedusa, distruggendo ogni cosa. Il Cpa è troppo vicino all’aeroporto civile, in una pericolosa collocazione, un luogo che crea disagi anche ai cittadini. È inadeguato e pericoloso soprattutto per i lunghi periodi, c’è il rischio che gli ospiti distruggano ogni cosa, incendiando e danneggiato tutto. È già accaduto in passato, lo fanno con la speranza di essere portati all’esterno e tentare di fuggire. Ogni fuga che avviene scavalcando la recinzione obbliga alla chiusura dell’aeroporto civile e quindi provoca numerosi disagi. Non ci sono però le persone sufficienti per controllare costantemente la situazione. La Questura è da tempo in crisi d’organico. I problemi veri e propri inizieranno quando scatteranno gli accompagnamenti in patria che porteranno uno spostamento delle forze presenti sul territorio». Manuel Scordo

L’ALLARME Il Cpa, secondo i sindacati, non può ospitare per lunghi periodi gli stranieri per mancanza di spazi aperti


MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

9


10

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

DALL’ITALIA

L’ANATEMA

Bagnasco “striglia” Berlusconi n Ci mancava anche l’anatema della Chiesa. I vescovi suonano il “de profundis” per il premier Silvio Berlusconi, senza mai citarlo: «Mortifica dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui». E ancora: «Si rincorrono con mesta sollecitudine racconti che, se comprovati a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica». Il cardinale Angelo Bagnasco apre i lavori del consiglio permanente della Cei dedicando ampi paragrafi alla crisi «morale e culturale» che sta attraversando il Paese, colpa anche di un «deterioramento del costume e del linguaggio pubblico». Nessun riferimento esplicito alle inchieste in corso che coinvolgono anche il presidente del Consiglio ma il destinatario della reprimenda è chiaro. «I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune». La Chiesa, i vescovi, così come tutti gli italiani, guardano «con sgomento gli attori della scena pubblica e l’immagine del Paese all’esterno ne viene pericolosamente fiaccata». La relazione del presidente dei vescovi è assai meno cauta e felpata, rispetto al passato. Contiene una severa analisi della situazione sociale e usa toni assai meno diplomatici, meno sfumati. meno diplomatica, meno sfumata e attenta a non urtare la politica. È la manifestazione di della grande preoccupazione che agita le gerarchie di fronte alla deriva etica del Paese. «Ciò che sta accadendo in una società mediatizzata, lo svelamento del torbido» finisce per diventare contagioso e da «una situazione abnorme se ne generano altre, e l’equilibrio generale ne risente in maniera progressiva». IL MALESSERE DEI CATTOLICI Da tempo ai vertici della Cei continuavano ad arrivare lamentele e mugugni da parte della base cattolica. Il cardinale Bagnasco, dopo innumerevoli sollecitazioni da parte di decine e decine di vescovi, non ha fatto altro che dare sfogo a questo malessere affrontando all’interno del Consiglio Permanente la questione morale. «Non è una invenzione mediatica», premette Bagnasco, «nella dimensione politica, come in ciascun ambito privato o pubblico, essa è una evenienza grave che ha in sé un appello urgente». In un altro passaggio del discorso Bagnasco invita i politici all’onestà. «Chi rientra oggi nella classe dirigente del Paese deve sapere che ha doveri specifici di trasparenza e economicità». Il capo dei vescovi

«I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune» Cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei

spezza una lancia a favore della lotta contro la corruzione, gli appalti truccati, l’improprio sfruttamento della funzione pubblica, l’evasione fiscale (definita “cancro sociale”). Ancora sul fronte politico sprona i cattolici a darsi da fare con un esempio mirabile. Poi benedice la Cosa Bianca, il progetto che vedrà la luce a Todi attorno alla metà di questo mese e al quale aderiranno la maggior parte delle sigle ecclesiali, compreso molti parlamentari cattolici in ambo gli schieramenti. Il presidente della Camera Fini definisce l’intervento di Bagnasco «un monito che spero venga tenuto nella dovuta considerazione». «Parole limpide come l’acqua», che - dice il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa -

IL MONITO Il presidente della Cei critica il premier, senza mai citarlo: stili di vita incompatibili con le istituzioni «richiedono traduzioni tempestive e comportamenti conseguenti». «Monito forte e chiaro», lo definisce Francesco Rutelli. Mentre dalle Acli giunge un invito esplicito alle dimissioni del premier. e si dimetta. «La Chiesa non fa moralismo», spiega il presidente nazionale delle Acli, Andrea Oliveroma, «ma richiama ciascuno ad un comportamento consono ai ruoli che ricopre». e poi l’affon-

QUESTIONE MORALE Per il cardinale Bagnasco bisogna purificare l’aria, la corruzione è una piovra, no all’evasione fiscale, “cancro sociale”.

do: «Il presidente Berlusconi abbia il coraggio di compiere una scelta non più procrastinabile e rimetta il suo mandato». «Il richiamo del Cardinal Bagnasco - dice il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto - costituisce l’espressione di una riflessione in atto nel mondo cattolico che non va banalizzata con considerazioni politiche strumentali». Invita a non strumentalizzare le parole di Bagnasco Sandro Bondi del Pdl. Anche il ministro Sacconi invita a non usare le parole dei vescovi come una clava. Mentre Fioroni sottolinea che «il richiamo indica i punti cardinali per uscire dallo spaesamento delle coscienze in cui ciascun cittadino italiano oggi vive».

LA PROFEZIA FINI: «LE URNE SONO VICINE» n Non passerà molto tempo prima che si torni alle urne». Così il presidente della Camera Gianfranco Fini parlando al teatro Pirandello di Agrigento a un convegno organizzato da Fli. «L’asse Berlusconi-Bossi - ha aggiunto - non può rappresentare il centrodestra». E sul governo: «Alfano cosa aspetta a dire a Bossi che le sue parole sono intollerabili? So che non la pensa diversamente da me, ma Alfano non ha libertà di farlo e deve ingoiare bocconi amari pur di mantenere la gestione del potere». Il rapporto con la Lega era stato alla base dei dissensi nel Pdl che avevano portato alla fuoriuscita dei finiani e alla nascita di Futuro e Libertà. Il numero uno di Montecitorio ha parlato anche di Giustizia. «La magistratura invece di essere ringraziata per quanto ha fatto e continua a fare viene vista ed è stata indicata come un contropotere da abbattere - ha detto riferendosi, tra l’altro, alle ultime parole del premier che domenica era tornato a parlare dell’Italia come di uno Stato non libero, a causa delle intercettazioni e dell'azione giudiziaria, «Su questo - ha detto - non si può tacere».

ANTIMAFIA Brunetta: stop ai certificati. L’altolà di Maroni n Stop ai certificati, compreso quello antimafia. Parola del ministro Renato Brunetta, secondo il quale «una delle vitamine per la crescita è la semplificazione. Perché famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha già in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi». L’obiettivo è eliminare completamente i certificati nei rapporti con la pubblica amministrazione e sostituirli con autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dagli enti pubblici resteranno valide solo nei rapporti tra privati. In questo modo alle pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi sarà lasciata solo la scelta fra acquisire d’ufficio dati e in-

formazioni o accettare le autocertificazioni. Anche per il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, e le certificazioni antimafia, nulla sarà richiesto al cittadino e si dovrà procedere sempre all’acquisizione d’ufficio. Ma lo stop alla certificazione antimafia trova però subito l’altolà del ministro Maroni: «La certificazione antimafia non può essere modificata perché è uno strumento indispensabi-

POLEMICA Il ministro anticipa alcuni contenuti del dl sviluppo: più semplificazione Insorge l’opposizione

le per combattere la criminalità organizzata». Non si fa attendere la presa di posizione del Pd: «Per semplificare la pubblica amministrazione servono un governo e un ministro capaci di farlo», attacca il senatore Giuseppe Lumia, componente della commissione Antimafia, che ammonisce «così si indebolirebbe ulteriormente il controllo di legalità in un settore, quello degli appalti pubblici, che fa gola alle mafie». Dura la reazione dell’Idv, che per bocca del suo capogruppo in commissione Antimafia, Luigi Li Gotti, ironizza: «Brunetta ha ragione: la mafia è, evidentemente, una componente della maggioranza e del governo. Brunetta, quindi - conclude Li Gotti - ha il merito di non essere ipocrita».


11

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CONTINENTI

OMOSESSUALITÀ VESCOVO SU VENDOLA: PECCA PIÙ DEL PREMIER

leader maximo in un intervento pubblicato sul sito ufficiale del governo www.cubadebate.cu. Il discorso di Obama all’Onu aveva toccato i temi più caldi della scena internazionale. Il presidente aveva parlato di Libia, Iraq, Afghanistan e Medio Oriente.

FRANCIA LA BRUNI SI CONFESSA «SEDOTTA CON I FIORI»

n «Vendola pecca più di Berlusconi». Ne è convinto il Vescovo emerito di Grosseto, Giacomo Babini. Il monsignore ha dichiarato al sito cattolico conservatore Pontifex che anche se il premier non sarà «un modello» di comportamento, «l’omosessualità praticata» è un peccato «certamente peggiore di chi va con l’altro sesso», in quanto «contro natura». Pronta la replica delle associazioni omosessuali. «L’amore in tutte le sue forme afferma Imma Battaglia, uno leader del movimento “Lgbt” non è peccato. E neppure il comportamento libertino di Berlusconi, di cui mi importa ben poco».

ROMA MORTO ENZO MIRIGLIANI MISS ITALIANE IN LUTTO n Enzo Mirigliani è morto. Il decesso del “patron” del concorso Miss Italia è avvenuto a Roma, al Policlinico Gemelli, dove Mirigliani era ricoverato da alcuni giorni. Nato nel 1917 Santa Caterina sullo Jonio (Catanzaro) ha iniziato ad occuparsi di concorsi di bellezza dal 1953. Quattro anni dopo, a Trento, è entrato a far parte di Miss Italia, diventandone il responsabile nel 1959, prendendo l’eredità dal creatore del Concorso Dino Villani. Al momento della morte di erano presenti la moglie Rosy, le figlie Rosaria e Patrizia e il nipote Nicola.

n «A farmi innamorare di Nicholas è stata la sua passione per la botanica». Carla Bruni si confessa in una intervista alla Bbc e racconta il suo primo incontro con il presidente francese Sarkozy. «Mi sono detta: “mio Dio, bisogna che sposi quest’uomo, è il capo dello Stato e in più sa tutto sui fiori, è incredibile”. In uno dei nostri primi appuntamenti - ha raccontato Carlà -, mentre passeggiavamo nei giardini dell’Eliseo, mi ha spiegato tutto sui tulipani e le rose».

Crisi L’Ue: rimandati gli aiuti alla Grecia n Ancora rimandata la decisione sulla nuova tranche di aiuti alla Grecia. Questo ritardo potrebbe avere gravi conseguenze sull’economia greca: ormai sono a rischio gli stipendi dei dipendenti pubblici. Questa sera, a Berlino, il can-

bero alcune migliaia le persone ad aver usufruito del “servizio” offerto, per il quale veniva pagato agli indagati un corrispettivo più basso del canone di abbonamento legittimo.

FERTILITÀ PAY TV INCINTA AL TERZO MESE CALCIO E CINEMA GRATIS DOPO CHEMIOTERAPIA 39 INDAGATI PER TRUFFA n La chemioterapia fatta a n Schede e codici pirata via web per aggirare i sistemi di sicurezza e vedere gratis la pay tv. Tra Lazio, Sicilia, Piemonte ed Emilia Romagna sono 39 le persone indagate dalla Polizia delle comunicazioni per truffa informatica e violazione della normativa sul diritto d’autore. L’accusa è di aver violato i sistemi di decodifica dei prodotti televisivi offerti a pagamento dai maggiori distributori, tra cui Sky e Mediaset. Secondo le forze dell’ordine, sareb-

causa di un tumore al seno avuto tre anni fa aveva compromesso la sua fertilità. Ma ora, a 37 anni, Alberta, la prima donna italiana ad aver concepito grazie alla tecnica del congelamento degli ovuli è al terzo mese di gravidanza. A rendere nota la notizia Eleonora Porcu, ricercatrice dell’Università di Bologna, che ha assistito la donna durante il processo e ne ha presentato il caso davanti al congresso della Società italiana di ginecologia e ostetricia

celliere Angela Merkel incontrerà il premier greco Giorgio Papandreu. A causare lo slittamento dei tempi sarebbero i «problemi che riguardano il budget, le riforme strutturali e le privatizzazioni», ha detto il portavoce degli Affari esteri

(Sigo) a Palermo. «Ogni anno ha detto la Porcu - sono centinaia di migliaia le donne che hanno problemi di fertilità per colpa del cancro: in Italia si stima che il problema riguardi dal 40 al 70 per cento delle donne sottoposte a chemioterapia». A differenza del congelamento degli embrioni, il congelamento degli ovociti (detti anche ovuli) è consentito dalla legge italiana.

ROMA ADDIO AL BAGAGLINO CHIUSO DOPO 46 ANNI n Dopo 46 anni di spettacoli chiude i battenti il Bagaglino. Il gestore della Sala Umberto non ha rinnovato l’impegno con Pier Francesco Pingitore e i suoi attori. Tanti i comici che su quel palcoscenico sono nati o hanno visto confermato il loro successo: da Gabriella Ferri

della Commissione Ue: di fatto, ancora non è possibile escludere l’ipotesi del default. Ieri, intanto, seduta positiva per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita del 3,32 per cento. Bene anche le altre piazze europee.

a Oreste Lionello, da Enrico Montesano a Gianfranco d’Angelo. E poi Valeria Marini, Pamela Prati, Leo Gullotta, Pippo Franco e tanti altri divenuti familiari agli spettatori del varietà trasmesso prima della Rai e poi da Mediaset. «Dopo tanti anni si può anche chiudere senza troppi rimpianti e senza polemiche», ha detto Pingitore, che si è trovato a contrastare negli ultimi tempi un drastico calo di spettatori.

OMICIDIO SCAZZI CUSTODIA IN CARCERE PER SABRINA E COSIMA n Conferma delle ordinanze di custodia per Sabrina Misseri e per la madre Cosima Serrano. È la richiesta della procura della Cassazione per le due imputate accusate di aver sequestrato e ucciso la quindicenne

di Avetrana Sarah Scazzi, nell’agosto del 2010. Secondo quanto appreso da fonti della difesa, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Vito Monetti, ha chiesto il rigetto di tutti i ricorsi presentati e la conferma delle ordinanze del Tribunale di Taranto del 20 giugno e del 7 luglio scorso. Sabrina e Cosima sono tuttora detenute nella stessa cella.

CUBA CASTRO BOCCIA OBAMA: «DICE STUPIDAGGINI» n Per Fidel Castro sarebbero “stupidaggini” le parole del presidente americano Barack Obama pronunciate nei giorni scorsi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardo alla situazione internazionale. «Chi ha capito le stupidaggini del presidente Usa all’Assemblea generale?», ha chiesto il

GERMANIA I MEDICI: «È UNA CISTE» PARTORISCE DOPO 5 ORE n Secondo la diagnosi dei medici era una ciste. Ma dopo cinque ore Sandra, cameriera di 21 anni che vive a Dusseldorf, ha messo al mondo una bambina. La giovane, accompagnata in ospedale con forti dolori addominali, avrebbe assicurato ai dottori di non essere incinta. Il medico di turno le ha diagnosticato una ciste e l’ha mandata in una clinica per controlli. Ma giunta nella seconda struttura la donna ha partorito.

RUSSIA MEDVEDEV MANDA VIA MINISTRO DEL TESORO

n Alexei Kudrin non è più il ministro delle finanze della federazione russa. Lo ha deciso per decreto il presidente Dimitri Medvedev. Kudrin perde anche il ruolo di vicepremier. A rendere noto la decisione del presidente è stata la sua portavoce Natalia Timakova che ha precisato: «Non è stato il ministro a rassegnare le dimissioni, ma il presidente a deciderle in conformità alla procedura».


12

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

L’indagine Controlli all’estero Sanità In arrivo il chirurgo robot per il mercato delle penne-pistola opererà anche nella Asl di Cagliari

Call center Anche Kistio ora va verso la chiusura

a pagina 13

a pagina 14

a pagina 15

Chioschi Il Comune

cambia le carte adesso rischiano Emerson e Iguana LA SVOLTA Cancellato l’atto che annullava le due concessioni perché sbagliato, adesso il servizio Edilizia privata potrà rendere abusivi i primi superstiti. Anche le altre strutture sono in bilico di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Lo tsunami che sta abbattendo i chioschi rischia di travolgere anche i superstiti. Al Poetto è cominciato lo smantellamento di dodici dei tredici baretti che devono sparire al più presto. Sono cinque i chioschi che per ora sopravvivono a questo terremoto, ma devono fare i conti con le scosse di assestamento. Che ieri hanno colpito i primi due baretti ancora in salvo. Quelli con le basi più solide sono sempre stati l’Emerson alla Quarta fermata e l’Iguana di fronte al Marino perché realizzati grazie a due autorizzazioni edilizie concesse dal Comune nel 2006. Una condizione che ha sempre fatto storcere il naso agli altri concessionari e a maggio dell’anno scorso il dirigente del servizio Cantieri di lavoro del Comune annullò quelle concessioni. Ma i documenti non erano stati preparati a regola d’arte e i chioschi stavano incassan-

do una vittoria facile di fronte al Tar, che ha già annullato il provvedimento. Per questo motivo il Comune è corso ai ripari e ieri ha cambiato le carte in tavola, minando le salde fondamenta dell’Emerson e dell’Iguana. E ora tremano anche gli altri perché le ruspe hanno intenzione di fare piazza pulita di tutti i chioschi L’ERRORE DEL 2010 Le determinazioni del 13 maggio 2010 che annullavano le due concessioni edilizie dell’agosto 2006 erano state firmate dal dirigente sbagliato, quello del servizio Cantieri di lavoro. Perché in base a un atto del sindaco di aprile 2010 la competenza spettava a quel dirigente e non a quello dell’Edilizia privata. Ma non era corretto e il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva, annullando l’atto che negava l’autorizzazione edilizia e riportando i due chioschi alla piena legalità. Ma il Comune sul Poetto ha deciso di adottare il pugno di ferro e andare

numeri 2006

Il Comune firma la concessione edilizia per Igiana e Emerson.

2010

Una delibera sbagliata annulla il permesso edilizio.

2011

Il Comune cerca il modo per demolire tutti i chioschi.

avanti prima che della sentenza del Tar. Ieri il dirigente dell’Ediliza privata ha annullato la determinazione firmata dal dirigente sbagliato «prima della decisione del ricorso, stante l’alta probabilità che la stessa venga annullata dal Tar per il vizio di incompetenza relativa», come spiegato nella nuova determinazione. A questo punto per Emerson e Iguana torna in vigore la concessione edilizia del 2006. Che per loro dovrebbe essere una buona notizia, ma il passaggio successivo del nuovo atto del Co-

mune non lascia grandi speranze: «tale annullamento in autotutela lascia impregiudicato il potere per l’Ente di adottare un nuovo provvedimento di ritiro del titolo abilitativo edilizio, esente da vizi». In pratica il Comune annulla l’atto sbagliato che avrebbe fatto perdere il ricorso al Tar e crea i presupposti perché ne arrivi uno corretto, che colpirebbe Emerson e Iguana. E mentre i primi chioschi vengono buttati giù, l’ombra delle ruspe si aggira anche sui supersiti.

A RISCHIO Anche i chioschi realizzati molti anni dopo gli altri, realizzati grazie a una concessione in regola, rischiano di essere spazzati via a breve.

Comune Un avvocato romano per il blocco del parcheggio

VIA ROMA Il parcheggio bloccato avrebbe avuto 400 posti auto

n Il Comune ha detto no al parcheggio interrato di via Roma e ora il rapporto con il gruppo che avrebbe dovuto realizzarlo, la World Trade, passa nelle mani degli avvocati. Si tenterà di arrivare a un compromesso, che potrebbe costare fino a 800mila euro alle casse pubbliche. Ma la pratica, per conto del Municipio, non sarà gestita solo dall’ufficio legale interno. È della settimana scorsa il conferimento dell’incarico, da parte del direttore generale Maria Cristina Mancini, a uno studio legale di Roma (Leone&Associati) per trovare una soluzione a una grana che potrebbe costare 800mila euro alle casse pubbliche. La parcella degli avvocati romani, senza conteggiare rimborsi di viaggio e alloggio, è

di quasi sedicimila euro più Iva. La motivazione del ricorso a un esterno è contenuta nel documento che affida il lavoro: «Nell'ambito degli uffici della direzione generale sussiste la oggettiva impossibilità di avvalersi delle figure professionali interne in quanto si tratta di attività specialistica ad alto contenuto di complessità». E ancora: «La indispensabile tempestività con la quale tale situazione deve essere

VIA ROMA Il Municipio affida a un legale esterno l’incarico di trovare un accordo sui soldi dovuti alla ditta World Trade

affrontata e risolta al fine di evitare qualunque danno sia all'Ente che al soggetto aggiudicatario non consente di avvalersi esclusivamente del personale dell'Avvocatura interna già pesantemente gravato e oberato dalle incombenze connesse alle numerose liti e cause in essere». Quindi: la pratica è complessa e l’avvocatura comunale, oltre a non essere specializzata, è anche oberata di lavoro. Da qui la decisione di chiamare un esperto da oltre Tirreno. La World Trade, assistita dall’avvocato Renato Chiesa e rappresentata da Renzo Barontini, avrebbe dovuto realizzare un silos interrato da 400 posti sotto via Roma, ma la Giunta Zedda ha bloccato l’affidamento.


13

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CAGLIARI

Tribunale Accusa di bancarotta per Trudu n Chiuse le indagini sull’ex re delle discoteche. Il crac dell’Eurogarden è costato un’accusa di bancarotta per Basilio Trudu, 80 anni. Nel 2006 l’imprenditore - stando alle indagini del pm Giangiacomo Pilia - avrebbe prosciugato i conti correnti della società e svenduto immobili e terreni. Il tutto quando il tri-

bunale civile stava per revocargli la nomina di amministratore, dopo aver accertato diverse irregolarità. Da aprile a luglio 2006 aveva prelevato contanti per 1 milione e 350mila euro. Somma a cui si aggiungono assegni per 450mila euro circa e un bonifico, intestato a una società estera, da 100mila euro. Ancora:

Trudu avrebbe distratto altre cifre importanti con fatture per operazioni inesistenti per quasi 200mila euro. Un quadro ancora più complesso se si aggiungono i libri contabili della società tenuti in modo che fosse impossibile la ricostruzione del patrimonio. M.B.

Il blitz Penne-pistola, al lavoro l’Interpol LE INDAGINI Ordinata una perizia balistica per stabilire potenza e precisione delle armi costruite a Is Mirrionis n Un’attenta analisi, uno studio minuzioso di quelle armi fabbricate nell’appartamento di Is Mirrionis per stabilire la “potenza” di fuoco, la precisione, la pericolosità e la destinazione. Il maxi sequestro di “penne-pistola” effettuato dai carabinieri ha aperto uno scenario preoccupante sulla criminalità locale e sugli eventuali collegamenti con il mondo criminale di altre regioni d’Italia. La scoperta della fabbrica clandestina di armi nell’abitazione di Marco Testa, 61 anni, a Is Mirrionis, il recupero di quasi cento “penne-pistola”, alcune già complete e altre ancora in fase di fabbricazione, ma anche l’arresto di Enrico Ferrai, 70 anni, che si trovava in auto insieme a Testa ha lasciato aperti numerosi interrogativi. I carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Iglesias stanno lavorando nel tentativo di fare piena luce su tutta la vicenda. Proprio per questa ragione stanno ese-

numeri 63

Sono le penne-pistola complete sequestrate dai carabinieri nell’abitazione a Is Mirrionis.

22

È il calibro delle penne pistola definite dai carabinieri micidiali e invisibili.

IL SEQUESTRO Le indagini sono in mano al Comando provinciale e alla Compagnia di Iglesias

guendo, o più che altro stanno facendo eseguire, probabilmente dagli specialisti del Ris, una lunga serie di accertamenti sulle armi clandestine. Accertamenti simili a quelli voluti dalla Procura che ha chiesto una consulenza balistica. I tecnici, quasi sicuramente, dovranno stabilire la pericolosità delle armi, la potenza e l’effettiva possibilità di uccidere di

info ACQUIRENTI RICERCATI I carabinieri vogliono individuare gli acquirenti.

quelle “penne-pistola” identiche a quelle utilizzate nei film di spionaggio. Ma il lavoro degli investigatori non si starebbe limitando solo a questo. I carabinieri, come capita per ogni operazione, hanno informato il Comando Generale dell’Arma del maxi sequestro. Con buona probabilità le foto delle “penne-pistola” e i primi accertamenti eseguiti sulle ar-

mi clandestine dagli specialisti dei carabinieri sono già arrivate sui tavoli dell’Interpol. Le “penne-pistola” infatti, come sottolineato durante la conferenza stampa dallo stesso Comandate provinciale, il colonnello Davide Angrisani sono “micidiali e invisibili”. Superano con grossa facilità i controlli con il metal detector, quindi potrebbero tranquillamente attraversare le “barriere” degli aeroporti, delle banche, ma anche dei Tribunali. Le forze di polizia al lavoro nei “luoghi sensibili” vengono sistematicamente informate delle nuove possibili minacce e, quindi, anche delle “penne-pistola”. L’attività degli investigatori si sta concentrando sull’individuazione degli acquirenti. Il fatto che ben 63 armi clandestine fossero già pronte e custodite con cura in un involucro di polistirolo lascia presupporre che la vendita non fosse troppo lontana nel tempo. Forse dovevano mostrare un “campione” agli acquirenti, quella penna cromata lanciata con l’involucro dal finestrino della Lancia Y, oppure aspettavano di costruirne un numero ben preciso per poi consegnarle al compratore. Ma.Sc.


14

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CAGLIARI VIABILITÀ RALLENTAMENTI IN VIA DANTE PER IL TRASFERIMENTO DI TRE ALBERI

PIAZZA TRENTO «DOMENICA LA LITE TRA ALCUNI AMBULANTI ABUSIVI»

VIALE MARCONI SCONTRO AUTO MOTO TRE PERSONE FERITE, TRAFFICO IN TILT

n Rallentamenti e traffico in via Dante per il trasferimento di tre alberi. Mentre procedono i lavori di costruzione della rotatoria di piazza San Benedetto oggi inizierà il trasferimento temporaneo dei tre alberi dell’aiuola centrale di via Dante al vivaio comunale di Monte Urpinu. A causa di questi lavori, secondo il Servizio urbanizzazioni, potrebbero verificarsi rallentamenti del traffico a causa delle due corsie di marcia occupate.

n Domenica mattina nel mercatino di piazza Trento è andata in scena una lite tra senegalesi e venditori sardi: i primi accusavano i secondi di un furto della merce esposta. «Ma quelli sono abusivi, noi abbiamo tutte le concessioni in regola e controlli di sicurezza continui», spiega Franco Rachel, degli ambulanti autorizzati, «troppo spesso si tratta di disperati, ma con noi non c’entrano».

n Traffico rallentato per oltre un’ora e lunghe file su viale Marconi a Quartucciu. Intorno alle 19.30 all’altezza della rotonda davanti al Carrefour si sono scontrate due automobili e una motocicletta. Tre le persone rimaste ferite lievemente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e le ambulanze del 118. A causa dell’incidente il traffico nella zona è andato in tilt, tornando alla normalità dopo un’ora.

COMUNE

«Censimento, chi usa internet sarà premiato» n Premi per chi lo compilerà online, sportelli per aiutare i cittadini stranieri, postazioni internet a disposizione, e risultati entro pochi mesi. Il 9 ottobre, il primo censimento “moderno”, così lo ha definito durante la presentazione di ieri il vicesindaco Paola Piras, farà una fotografia dell’Italia, e il comune di Cagliari sta organizzando una serie di iniziative di supporto. All’incontro, accanto al vicesindaco, erano presenti il vice prefetto Carolina Bellantoni, l’assessore provinciale alle politiche sociali Angela Quaquero, Debora Tronu dell’Istat e il dirigente dell’ufficio statistico comunale Claudio D’Aprile. Tutti i cagliaritani riceveranno, entro il 20 ottobre, il questionario cartaceo. All’interno del plico, per la prima volta, viene fornita una password da utilizzare per la compilazione online. L’amministrazione, come incentivo, metterà in palio per i residenti nel territorio comunale che decideranno di rispondere al questionario via web una serie di premi: «Ci saranno diverse estrazioni di notebook, fotocamere, buoni spesa, abbonamenti per il cinema», ha spiegato il vicesindaco, «vogliamo coinvolgere i cagliaritani. Il censimento è uno strumento importante per fare un quadro delle loro esigenze e dare risposte adeguate». Le nuove tecnologie consentiranno di ridurre i tempi della raccolta e del controllo, i risultati del censimento dovrebbero essere disponibili entro maggio 2012, ma è possibile rispondere alle domande anche in maniera tradizionale. In questo caso, per la restituzione, sarà necessario rivolgersi agli uffici postali oppure ai centri comunali di raccolta. Nei centri allestiti dal comune, (via Ampere a Pirri, e negli stabili delle circoscrizioni in Viale Sant’Avendrace 241, via Montevecchio 29, via Castiglione 1 e via Carta Raspi) i cittadini potranno ricevere assistenza e avranno a disposizione alcune postazioni pc, da prenotare telefonicamente. Per aiutare gli stranieri, inoltre, il Comune in collaborazione con la provincia ha aperto un sesto centro di raccolta in via Cadello dedicato agli immigrati. A chi avesse già ricevuto il plico si ricorda che la compilazione deve essere fatta soltanto a partire dal 9 ottobre. Michele Salis

VIALE MONASTIR La sede di Kistio è ormai vuota: dei duecento dipendenti ne rimangono meno di un quarto

DAVIDE LENZA/FC

Lavoro Alla Kistio non si parla più

impiegati del call center a rischio LA VERTENZA Duecento lavoratori potrebbero rimanere anche senza ammortizzatori sociali dopo che Tiscali e TeleDue hanno rescisso i contratti. I sindacati: nessun margine di riassunzione n Circa duecento lavoratori rischiano di finire in mezzo alla strada, 150 a Cagliari e altri quarantotto a Sassari. Sono quelli del call center Kistio che fino al 2010 forniva servizi di tele marketing per Tiscali. Per questa settimana è previsto il tavolo interregionale alla presenza di tutte le sigle sindacali ma le prospettive non sono buone. Spiega Antonello Marongiu, segretario provinciale della Slc Cgil: «L’ad della società ci ha comunicato in un incontro informale avvenuto la scorsa settimana che non ci sono i margini per riassumere. Due le strade da seguire: o la proroga della cassa integrazione in deroga per il 2012 oppure cessazione totale dell’attività. Siamo in attesa della lettera ufficiale da parte dell’azienda per comunicarci le sue intenzioni».

Attualmente nella società lavorano appena in quarantotto dei duecento dei tempi d’oro. Eppure la Kistio, fino al 2009, faceva parte delle eccellenze sarde certificate dall’Osservatorio Economico regionale. Nel rapporto pubblicato il 31 dicembre del 2010 redatto sulla base dei dati del 2008 si legge: “Fra le prime cinque imprese sarde «eccellenti» (con una dimensione di valore della produzione di oltre cinque milioni di euro) vi è una società Kistio Srl (servizi alle imprese)”. Kistio allora era una delle aziende leader del settore, la crisi era ancora lontana. Fino al 2009 l’azienda era in espansione, le commesse erano quelle di Teledue e di Tiscali Italia per i quali svolgeva il servizio di “out bound”. Detto più semplicemente, effettuavano le chiamate commerciali per proporre i prodotti ai clienti.

Nel dicembre del 2010 qualcosa inizia ad andare storto: Tiscali entra in crisi e decide di fare da sola. Straccia il contratto con la Kistio srl, che nel frattempo aveva perso anche Tele due. Tonino Ortega, segretario regionale della Uilcom spiega: «Fin dal 2009 avevamo contestato all’azienda di avere una sola commessa, perché era molto rischioso. Oggi il nostro primo obiettivo è quello di cercare un paracadute per i lavoratori, attraverso l’ennesimo rinnovo della cassa integrazione in deroga. Aspettiamo le decisioni di Kistio, che nel frattempo lavora solo con la Telecom. E ci ha comunicato che non basta per coprire il costo del lavoro». Sul rinnovo degli ammortizzatori sociali ha molti dubbi Raffaele Meloni, segretario regionale della Fistel/ Cisl di Sassari e Olbia: «Non c’è garanzia che vengano rinnovate. Ho paura che con la crisi e i tagli connessi regione e governo nazionale non siano in grado di fare la loro parte». Francesca Ortalli

LA STORIA GLI EX OMNIA DI NUOVO DISOCCUPATI n La storia della Kistio si incrocia con quella di Omnia, call center il cui fallimento è finito in Tribunale. La vicenda la racconta Andrea Angius della Uilcom Sardegna: «La crisi di Kistio nasce nel 2010 quando Tiscali Italia si riprende il servizio di tele marketing. Allora i dipendenti erano circa duecento. Centocinquanta c’erano già da prima gli altri 38 sono arrivati nel gennaio del 2010 con l’assunzione degli ex Omnia. Quando nel 2009 lo sfortunato call center fallisce i lavoratori furono spalmati tra Tiscali Contact, che ne assume l’80% e Kistio che si fa carico dell’altro 20%. Tutti speravano di salvarsi. Invece al 31 dicembre 2010 l’azienda non aveva più commesse. Ora c’è solo un piccolo lavoro per Telecom. Avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’azienda ed invece non basta neanche per dare un futuro ai duecento lavoratori».

San Michele La protesta si trasforma in scontro politico

IL PRESIDIO Gli abitanti di San Michele protestano per il degrado

n Si trasforma in scontro politico la protesta del Comitato spontaneo di San Michele e dei residenti delle palazzine adiacenti che, da due settimane, protestano ogni giorno contro il grave stato di abbandono in cui si trovano tutti gli immobili comunali. Ieri dalle 15 la commissione Lavori Pubblici del Comune, guidata dal presidente Maurizio Chessa, ha visitato gran parte delle abitazioni dalla stabilità precaria. Anche gli altri componenti della Commissione presenti, Giovanni Dore, Fabrizio Marcello e il vice presidente Giovanni Chessa, hanno ascoltato gli abitanti e verificato la situazione di pericolo causata da infissi ormai deteriorati. L’unico in disaccordo, il componente della commissione e consi-

gliere comunale del Pd Claudio Cugusi, che si è rifiutato di visitare le case popolari. «Non sono disposto a trattare con pistole puntate – afferma - e siccome trovo sbagliata la presenza di bandiere dei Verdi, se gli abitanti vogliono riportare un clima civile, devono togliere le bandiere», tuona Cugusi. «Se per risolvere i problemi bastano le bandiere, il Pd in via Emilia ne ha 5mila, quella dei Verdi – conclude - è

VIA LA SALLE Sopralluogo della commissione Lavori pubblici nelle case diroccate. Cugusi: «Strumentalizzati dai Verdi»

soltanto la strumentalizzazione». Non tarda ad arrivare la replica dei Verdi, che sin dall'inizio hanno spalleggiato le richieste del Comitato di San Michele. «È un’affermazione senza senso - dice il presidente provinciale Roberto Copparoni -. Le bandiere non sono state messe da noi ma dai cittadini che ci hanno da sempre visto vicini. Qui c'è un problema di emergenza umanitaria, non di bandiere». E sull’accusa di “strumentalizzare” la situazione replica: « La strumentalizzazione non fa parte di noi. Queste -conclude - sono cose che sono abituati a fare altri, e il fatto di non poterle farle qui, evidentemente infastidisce qualcuno». Emanuele Piga


15

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CAGLIARI

Legambiente Pulizie a Monte Urpinu n Un primo lungo weekend di festa e di mobilitazione per la salute dell’ambiente. “Puliamo il mondo”, versione italiana targata Legambiente della manifestazione internazionale Clean Up the World, nell’ultimo fine settimana ha coinvolto tanti cittadini, esponenti di istituzioni, consorzi e as-

sociazioni nella grande pulizia straordinaria degli spazi pubblici dai rifiuti abbandonati. Un’iniziativa di successo che dimostra la voglia crescente di avere città più pulite e vivibili e la disponibilità dei cittadini ad impegnarsi in prima persona. A Cagliari l’appuntamento è stato in cima a Monte Urpi-

Sanità Il chirurgo robot

nu. I volontari hanno raccolto decine di sacchi pieni di rifiuti, tra cui tante bottiglie di birra buttate dalla strada in mezzo alle piante di viale Europa. Il bilancio nazionale è stato di Il "bilancio", per ora, è di oltre 40mila sacchi riempiti con ogni genere di rifiuti e 200 container di ingombranti.

LA DENUNCIA . STATALE 554

.

opererà anche a Cagliari LA PRESENTAZIONE Si chiama Telelap Alf-X ed è un sistema che permetterà ai medici di intervenire a distanza sui pazienti: dal prossimo autunno sarà utilizzato anche dalle Asl del capoluogo n Sbarca a Cagliari la chirurgia robotica: basteranno pochi “click” per operare con precisione un paziente anche a distanza. A partire dall'autunno prossimo potrebbe essere fra le mani dei chirurghi della Asl di Cagliari Telelap Alf-X, il sistema che verrà presentato per la prima volta in Sardegna, al convegno nazionale di otorinolaringoiatria, in programma a Villasimius sabato e domenica prossimi. Il macchinario che è totalmente made in Italy è nato dalla collaborazione tra il centro comune di ricerche della Commissione europea e un'azienda farmaceutica italiana, e il suo costo si dovrebbe aggirare intorno ai due milioni di euro. «Sono orgoglioso che un nuovo sistema robotico ideato in Italia e in Europa, vada a competere con l'unico sistema al mondo

che è quello americano, che finora ha avuto il monopolio e imposto i prezzi che ha ritenuto opportuno», ha detto ieri mattina Giorgio Tore, primario del reparto di Otorino del Santissima Trinità, nel corso della presentazione del convegno: «I costi di questa macchina sono nettamente inferiori, il sistema americano costa oltre 3 milioni di euro. Sarà utile alla nostra Asl, che racchiude oltre 700 mila abitanti e sulla quale insistono molti ospedali. Penso che anche l'università si dovrebbe dotare di questa macchina per insegnare la chirurgia robotica». Alf-X sarà in grado di ridurre il tempo e migliorare la qualità degli interventi non solo in ambito otorino, ma di chirurgia generale, toracica, ginecologica, urologica, e di tutte le chirurgie che riguardano testa e

collo. Il sistema è molto semplice. Diversi bracci indipendenti, fino a massimo quattro, sosterranno uno strumento chirurgico, simile a quello che si usa per l’intervento laparoscopico. Due chirurghi potranno operare contemporaneamente attraverso due consolle, che si possono trovare anche all’interno di un ufficio lontano dalla sala operatoria. «Stiamo certificando il dispositivo e dal prossimo anno sarà in commercio - ha detto Emilio Ruiz, direttore del progetto - il costo del robot e di esercizio, sarà molto competitivo. Lo scopo è migliorare la qualità, l'efficienza e ridurre i costi. Per la prima volta lo presentiamo a Cagliari, che è il culmine di tutto il percorso di sperimentazione scientifica». Al convegno del prossimo fine settimana, sarà Michael Stark, medico europeo, presidente della Nesa (azienda che certifica il buon funzionamento delle nuove tecnologie) a imprimere il certificato di qualità della macchina. Monica Magro

Campo nomadi, Casu e Chessa: soldi pubblici per malagestione n Voglio parlare della situazione del campo nomadi, ma soprattutto della gestione affidata dal Comune a delle associazioni che non avrebbero fatto niente per migliorarla. I consiglieri comunali Paolo Casu (Psd’Az) e Gianni Chessa (Udc) attaccano già nell’annuncio della conferenza stampa che terranno oggi: «Il campo predisposto per le

popolazioni nomadi», dicono, «venne inaugurato a settembre del 1995 all’altezza della strada statale 554 e ospita attualmente 28 famiglie censite, anche se ufficiosamente ne risultano presenti ben 33». E ancora: «Nonostante che il Comune elargisca soldi pubblici alle associazioni assegnatarie le condizioni di vita degli ospiti sono disastrose».


16

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

SPORT LAZIO REJA PROMETTE: VITTORIA AL DERBY GIOVEDÌ A LISBONA PER L’ EUROPA LEAGUE

GIUDICE SPORTIVO ESPOSITO (LECCE) SALTERÀ LA SFIDA CON IL CAGLIARI

n La Lazio giovedì a Lisbona contro lo Sporting disputerà una gara importantissima per le gerarchie del girone D di Europa League. Reja: «Ringrazio i tifosi che sono stati vicini alla squadra (significativo lo striscione “Squadra, tecnico, tifoseria. uniti si vince!”) «Li ringrazio tutti. Dispiace per la mancata vittoria». Un appuntamento solo rimandato. «Alla prossima gara casalinga e voi sapete qual è». Il derby con la Roma del 16 ottobre.

n Il difensore del Lecce Andrea Esposito salterà la sfida contro il Cagliari. Il giudice sportivo per la serie A, Gianpaolo Tosel, in relazione alle partite della quinta giornata, lo ha squalificato per un turno insieme con Dainelli (Genoa), e Morleo (Bologna). Ammoniti con diffida Perez (Bologna) e Masiello (Atalanta). Ammende alle società: 2.500 all'Atalanta e 2.000 all'Inter.

Classifica da brividi La grande ammucchiata Cagliari continua il sogno SETTE PUNTI Campionato senza padroni, il primato resta a 1 punto. Le grandi ambizioni dipenderanno dalla crescita dei nuovi di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Otto squadre racchiuse in un punto. In questa grande ammucchiata ci si è infilato il Cagliari e non le quattro squadre delle due metropoli Milano e Roma. Una classifica senza padroni, o meglio, uno ci sarebbe pure, l’Atalanta, e confonderebbe ulteriormente le idee perché senza la penalizzazione di 6 punti tutti i fari sarebbero puntati sui bergamaschi capaci di collezionare tre vittorie e un pareggio ma pur sempre destinati, alla lunga, a lottare per non retrocedere. LO SPREAD PER L’EUROPA E in questa lotta c’è da capire se ne farà parte il Cagliari. È il solito dilemma da tre anni a questa parte. Si accarezza il sogno del grande salto ma poi lo “spread” (termine che in questi giorni allarma l’Italia) tra la salvezza e un posto in Europa si fa troppo grande e allora lì a dire (il presidente Cellino su tutti) che restare in serie A è il traguardo “massimo” dei rossoblù. Salvo poi, ad ogni nuova accelerata in classifica, riaccarezzare il sogno (e in prima fila c’è ancora Cellino). Questo dilemma fa vedere in modi diversi il ko di Palermo e il pareggio con l’Udinese. Il Cagliari di Ficcadenti ha dimostrato di essere superiore, o quantomeno alla pari, ai siciliani e ai friulani, e allora un punto in due gare (come il Napoli) potrebbe far storcere il naso. Ma non si può vincere sempre, neanche il Milan di Allegri riesce a farlo, per non parlare dei campioni del mondo (ancora per due mesi) dell’Inter. CLASSIFICA DA BRIVIDI Già guardare la classifica così fa venire i brividi: 1 lunghezza dalla vetta e +4 dalla retrocessione. Ma, come il Cagliari, ha fatto pure il Chievo, e con loro due ci sarebbe stato pure il Siena se avesse vinto, come doveva, a Roma. Il Catania è due punti sotto e domenica ha fermato l’altra capolista Juventus. Già detto dell’Atalanta, il Novara ha il bonus di aver battuto l’Inter, cosa che diventerà difficilissimo ora che al timone c’è Ranieri (settimo ex allenatore rossoblù in campionato). Insomma, corre il Cagliari così come le altre rivali nella strada che porta alla salvezza ma, ai rossoblù, si presenterà spesso il bivio: girare a sinistra per l’Europa. PRIMATO PERSO A PALERMO Se non c’è il primo posto è perché manca più il punto non conquistato a Palermo che i due non scuciti all’Udinese. In Sicilia, la vittoria nella ripresa per 2-1 non ha compensato il ko nel primo tempo per 2-0. Alla fine la differenza sembra averla fatta il 3-

numeri 7

I punti in classifica del Cagliari dopo 4 partite. Con Bisoli arrivarono dopo 6 giornate così come Allegri due anni fa

1

Il punto di differenza tra il Cagliari e la coppia di testa Juve e Udinese

0 di Miccoli quando invece il gol di Zahavi, dopo 15 secondi, ha scombussolato i piani tattici di Ficcadenti e costretto il Cagliari ad una gara dispendiosa che poi ha un po' pagato contro l’Udinese. Dei friulani si è temuto più il ricordo di un avversario che nella scorsa stagione al Sant’Elia fu padrone assoluto – per stessa ammissione di Canini – quando senza più Sanchez e Inler i bianconeri non sono più la squadra dello scorso anno – per stessa ammissione di Guidolin – e sono apparsi stanchi e limitati nelle soluzioni d'attacco dalle assenze di Floro Flores e Barreto. CERTEZZE E POTENZIALITÀ Siamo all'inizio, il Cagliari viaggia con 7 punti in tasca e una sacca piene di certezze – i 10/11 della squadra

base – mentre nell'altra alloggiano i tanti nuovi elementi – Ribeiro, Ibarbo, El Kabir, Sampaio, Ekdal e lo stesso Larrivey – che Ficcadenti cerca di far crescere al riparo da esaltazioni e critiche. Questo spiega anche l'assenza di turnover: la panchina è quasi interamente occupata da neofiti della serie A. E vuol dire pure che le ambizioni dei rossoblù saranno tanto più grandi quanto più veloce verrà consumato il processo di inserimento degli esordienti. Ficcadenti ha ammesso di «puntare innanzitutto su chi ha più esperienza e gioca da più tempo assieme» e che inserisce «attaccanti freschi perché credo che chi gioca davanti deve dare problemi agli avversari». Ergo gol, vittorie, punti, classifica, obiettivi, ambizioni, Europa... Ora si pensa al Lecce.

6

IBARBO Conti e Biondini lo scrutano curiosi

ENRICOLOCCI/FC

RECORD PRESENZE AGOSTINI VINCE NELLA SERIE A HA 235 GETTONI, LONTANISSIMO DA NENÈ A 311

Le squadre al secondo posto: col Cagliari, ecco Napoli, Fiorentina, Genoa, Chievo e Palermo

n Daniele Conti domenica contro il Lecce supera Brugnera con 329 presenze con la maglia del Cagliari. Ma c’è un dato curioso che riguarda la serie A in senso stretto. Se il capitano nella massima categoria col Cagliari ha giocato 227 volte, è stato già battuto da tempo da Alessandro Agostini che ne ha collezionate 235. Il vice capitano ha saltato molta B col Cagliari (solo 15 gettoni) per il resto va alla rincorsa del record di tutti i tempi, quello di Claudio Nenè che ha collezionato 311 presenze in serie A. E a proposito di traguardi, Davide Biondini domenica ha festeggiato la presenza numero 300 tra i professionisti (con il Cagliari ne ha fatte più della metà, 165). Per il resto, come ha ricordato il sito del Cagliari dopo la grande giornata di Conti, ci sono altri record

4

I punti di vantaggio del Cagliari dalla zona retrocessione occupata da Parma e Lecce, prossimo avversario dei rossoblù

da battere e sempre più fedelissimi tra le righe rossoblù. Tornando ad Alessandro Agostini le sue presenze totali nel Cagliari sono 250, e quindi il vicecapitano è tredicesimo, a meno cinque gettoni da David Suazo. Lo stesso Biondini segue a 165 a un passo da Gori (trentasettesima posizione). Cinquantesimo Michele Canini con 146 presenze e a un passo da Herrera. E al più rossoblù di tutti, Andrea Cossu, portato troppo tardi nella sua casa, spetta un immeritato cinquantacinquesimo posto con 144 presenze a carico (una sola in meno da Oliveria). Segue Francesco Pisano al 58° posto con 138 presenze (meno 1 da Grassadonia), che sarebbero state molte di più se i suoi muscoli, nel corso di questi anni, non fossero stati così capricciosi. Ma c’è tempo per rimediare.

Calciopoli Moggi cala “l’intercettazione bomba”

LUCIANO MOGGI

LAPRESSE

n Alla vigilia dell'udienza di Calciopoli dedicata alla difesa di Moggi, l'ex dg della Juve cala il suo asso anticipato nei giorni scorsi come «l'intercettazione bomba» che ribalterà le sorti del processo. Si tratta di un colloquio tra il designatore arbitrale Paolo Bergamo e l'arbitro Rodomonti alla vigilia di Inter-Juventus del 28 novembre 2004. Per la difesa di Moggi è la prova dell'esistenza di un piano per «togliere di mezzo Moggi e la Juventus». Sono le 17:24 del 28 novembre 2004, e Bergamo telefona a Rodomonti. La Juve è in testa alla classifica. L'Inter è dietro 15 punti. «Stai preparando la partita?», chiede Bergamo. «Sì sì sì», risponde l'arbitro di Teramo. «Però mi raccomando, - prosegue Bergamo - hai fati-

cato tanto per arrivare lì, per ritornarci, e quindi mi aspetto, credimi, che tu non sbagli niente». Ancora Bergamo: «Oltretutto c'è una differenza di 15 punti tra le due squadre, capito? Quindi anche psicologicamente preparatici bene». «Va bene, tranquillo», lo rassicura Rodomonti. «Fai la tua partita...sei hai un dubbio, pensa più a chi sta dietro piuttosto che a chi è davanti, dammi retta». «Va bene, parola d'ono-

NEL 2004 Bergamo consiglia a Rodomonti, arbitro di JuveInter: «Nel dubbio pensa a chi sta dietro...». Nerazzurri a -15

re, va bene, stai tranquillo», lo rassicura l'arbitro. «È una cosa che rimane tra me e te - aggiunge Bergamo - Arrivare lassù lo sai quanto sia faticoso». La gara finisce 2-2, con reti di Zalayeta e Ibrahimovic su rigore per la Juve, e nel finale, Vieri e Adriano per i nerazzurri. Alle 22:29 Collina telefona a Bergamo. Collina sostiene che il portiere dell'Inter Toldo che ha atterrato Camoranesi in area andasse espulso. Rodomonti l’ha solo ammonito. «Secondo me rosso diretto», taglia corto Collina. Bergamo accenna ad un atterramento di Adriano in area bianconera, negli ultimi minuti. «L'episodio di Adriano non è niente». «Noo!! Lì non è niente ha fatto bene a fischiare..adesso speriamo che chi fa i commenti più tardi..».


17

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

I nuovi eroi Ibarbo, la freccia nera e Ribeiro prende la mira PROMOSSI Il colombiano è già un idolo: scatti, finte, dribbling, è l’arma in più di Ficcadenti. Il brasiliano tira appena si libera

info

di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Ha vent’anni. Valentino Rossi a vent’anni mica si preoccupava delle gomme. Figuratevi se Ibarbo sta pensando a cosa fare senza palla. Basta dargliela, fa danni come la grandine. È il terminator delll’organizzazione avversaria. Due leve lunghissime, eppure sembra che strisci come un millepiedi, e pure nano. Quel suo modo di accarezzare la palla col quarantaquattro, poi, sa dell’incredibile. Ibarbo diverte per questo. Non è questo già un miracolo? L’altro è aver bocciato il “monospalla style” dei pallonari italiani: porta rigorosamente lo zainetto sulle spalle. E col cappellino, “utilitario style” quanto la sua auto, sembra ti debba chiedere da un momento all’altro: «Chi abbiamo alla seconda ora?». SA COS’È LA FISICITÀ ITALIANA Balzaretti, ad esempio, ha la faccia di uno che porta la monospalla. Il Cagliari le stava prendendo, col Paler-

VICTOR IBARBO Il colombiano è nato vent’anni fa ed è arrivato dalla serie A colombiana con 97 presenze

THIAGO RIBEIRO Ha 25 anni e per il suo modo di giocare fatto di dribbling e tiro improvviso ricorda Ribery

mo. Il colombiano, entrato da cinque secondi, ci ha messo poco a ridimensionarlo. Poi è andata come è andata, ma questo ventenne già sposato e padre di uno splendido bimbo sa già che è “meglio un cazzotto”, metaforicamente parlando, che arrendersi agli eventi. Insomma, ha superato a pieni voti la fisicità del calcio italiano. Anche perché, pur essendo un giovanotto, Ibarbo, ha alle spalle tre stagioni nella serie A colombiana. E lì non si gioca proprio con la finezza della tecnica. Tecnica, che Victor ha nel momento in cui sfodera triplici finte, tacchi per portarsi avanti la palla trovando poi il passaggio facile. È al 30% delle sue potenzialità. DAI 40 METRI NON LO FERMI PIÙ Ma alla fine in pochi hanno le sue capacità: dai quaranta metri, se prende palla, non lo fermi più. Così ha provocato due ammonizioni, ad esempio. E il panico di Guidolin che non sapeva come arginarlo. Non è abbastanza? Ficcadenti pensa sia la carta magica. Lo mette in campo per svegliare la gara e per ora ha funzionato sempre. Eppure «deve ancora imparare a giocare senza palla», ha detto il tecnico. E ci mancherebbe. Papà Ibarbo fa come il Dottore, non si preoccupa ancora delle gomme. A posteriori, visto come va, è meglio così. “Troppo spesso la saggezza è

solamente la prudenza più stagnante”, Battisti. RIBEIRO È GIÀ ADULTO Se vedendo Ibarbo sorridi e lo immagini come un pokemon in evoluzione, per Thiago Ribeiro ti chiedi: ma quanti anni ha? Sembrano tanti perché si muove come un esperto cecchino e manovra la squadra. Ma sono solo 25, volendo ha altri settenove anni per dare il meglio di sé. Un Nenè mignon per quella fisicità nervosa, un voto dieci al tiro improvviso, altrettanto al dribbling stretto che ricorda Ribery. Sembra arrivare dal campetto sotto casa per la naturalezza con la quale ti fa sette tiri a partita. Per ora ha segnato di testa ma coi piedi è ancora meno timido. Oltretutto sono suoi i due assist per i gol mancati della domenica: il “tiro libero” servito a Nené e il cross al bacio per Larrivey. C’è molto di Ribeiro in questo nuovo Cagliari, e non ti domandi solo età. Piuttosto: ma quanto è forte questo giocatore? Vero. Anche l’obiezione è lecita. Ma allora perché ha fatto zero su sette? Sarà colpa della scarpetta nuova che cambia traiettoria; oppure del nuovo Seitiro della Nike di cui “la stabilità è stata studiata nella galleria del vento”. Tante le ragioni ipotizzabili. Ma Ribeiro sta prendendo la mira. Anche questo, non è già abbastanza?

Champions Ibra ora si allena arriva la Juve Inter, non è Mosca cieca ma Allegri lo rischierà? Napoli freme: Villarreal DOMANI MILAN-PLZEN

SCACCIAFANTASMI Ranieri con il Cska vuole rimediare la sconfitta col Trabzonspor. Mazzarri: «Quale crisi? Facciamo paura» n Giornata Champions per le due italiane sotto esame. Da una parte Claudio Ranieri con la sua Inter rinata e pronta a rimediare la sconfitta col Trabzonspor firmata Gasperini, dall’altra un Napoli, che ospita la Champions dopo 21 anni, per Mazzarri sotto assedio kafkiano. RANIERI: «SERVONO PUNTI» L'Inter sa che non bisogna commettere ulteriori errori, deve recuperare la pessima sconfitta contro i turchi del Trabzonspor. «Io non c'ero e quindi non mi sento di aggiungere niente. Quello che posso dire è che bisogna evitare di commettere errori e di condurre il Cska a commetterne. È una squadra che sta bene, che non si arrende mai. Lo dimostrano i risultati». Insomma, non sarà semplice portare a casa una vittoria che ridarebbe slancio all'Inter anche in Europa: tante le assenze di peso Sneijder, Stankovic, Maicon e poi Forlan per il quale il torneo è precluso (da regolamento) almeno fino a gennaio. «Dovremo fare di necessità virtù e chiedere sacrifici. Dopo il passo falso contro i turchi, servono punti». Milito e Pazzini finalmente insieme ma fino all'ultimo non è detto. Obi è recupe-

Info

CLAUDIO RANIERI «Servono punti. Quello che posso dire è che bisogna evitare di commettere errori e di condurre il Cska a commetterne. È una squadra che sta bene, che non si arrende mai. Lo dimostrano i risultati»

rabile: per lui solo una botta da smaltire. Prima di partire a Mosca il presidente nerazzurro Moratti ha detto: «È andato molto bene, tutto si è normalizzato. Ranieri sta guidando la squadra con una logica più collegata alla normalità del gioco di prima, una logica che Gasperini poteva provare continuando, però era un rischio un po’ eccessivo». E su Milito-Pazzini: «Lo sapevamo che sono forti». MAZZARRI: «QUALE CRISI?» Anche il Napoli si prepara al Villarreal. «Ho sentito parlare di un Napoli in crisi. Le situazioni kafkiane di cui parlavo l'anno scorso si stanno verificando...». Walter Mazzarri cita di nuovo Kafka per commentare i giudizi più severi espressi sul suo Napoli dopo il pareggio casalingo con la Fiorentina. «Siamo per la prima volta in Champions e dopo due vittorie in campionato parlavano di noi come della squadra da battere. È una crisi questa? Si passa da un estremo all'altro e questo è sbagliato». Il tecnico spagnolo Garrido, ha definito il Napoli la migliore squadra italiana. «Nel giro di pochi mesi è cambiato tutto dice Mazzarri - Siamo da pochissimo a questi livelli, il Villarreal ha giocato una semifinale di Champions e in teoria siamo noi che dobbiamo pensare che hanno qualcosa più di noi. Ma allo stesso tempo questo ci inorgoglisce. Tempo fa il Villarreal veniva qui pensando di stravincere e invece ora è cambiata la visione».

CSKA MOSCA (4-4-2) FORMAZIONE 1 Gabulov; 14 Nababkin, 24 V. Berezutski, 4 Ignashevich, 6 A. Berezutski; 10 Dzagoev, 17 Mamaev, 22 Aldonin, 21 Tosic; 8 Doumbia, 9 Vagner Love. Allenatore Leonid Slutski (1 Chepchugov, 2 Semberas, 26 Oliseh, 25 Rahimic, 48 Popov, 59 Fedotov, 61 Serderov)

INTER (4-4-2) FORMAZIONE 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu; 42 Jonathan, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Obi; 7 Pazzini, 9 Milito. Allenatore Claudio Ranieri (12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 16 Caldirola, 37 Faraoni, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 28 Zarate) Arbitro Craig Thomson (Scozia) Orario Ore 18 italiane in diretta tv su Sky e MP

NAPOLI (3-4-2-1) FORMAZIONE 1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 23 Gargano, 88 Inler, 18 Zuniga; 17 Hamsik, 22 Lavezzi, 7 Cavani. Allenatore Walter Mazzarri (83 Rosati, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 8 Dossena, 19 Santana, 9 Mascara, 29 Pandev)

VILLARREAL (4-4-2) FORMAZIONE 13 Diego Lopez, 12 Zapata, 5 Marchena, 4 Musacchio, 15 Catal; 21 Bruno, 19 Senna, 8 De Guzman, 10 Cani; 22 Rossi, 7 Nilmar. Allenatore Juan Carlos Garrido (1 Cesar, 2 Gonzalo, 3 Joan Oriol, 14 Mario, 11 Hernn P‚rez, 18 Wakasa, 17 Camunas) Arbitro Frank De Bleeckere (Bel) Orario 20,45 in diretta tv su Sky e MP

ZLATAN IBRAHIMOVIC La lesione all'adduttore è guarita, domani potrebbe andare in panchina.

R

ischiare Zlatan Ibrahimovic già domani in Champions League contro il Viktoria Plzen oppure rispettare la prognosi mandandolo in campo domenica contro la Juventus, in una sfida sulla carta ben più delicata per il Milan. Massimiliano Allegri sta valutando, perchè lo svedese dopo due settimane è tornato ad allenarsi in gruppo, partitella inclusa, inviando segnali confortanti: la lesione all'adduttore sembra sanata. Oggi comunque, giocatore allenatore e staff medico si confronteranno per prendere insieme una decisione. In questo momento la soluzione più probabile è che Zlatan vada in panchina, per entrare solo nel caso in cui la squadra ceca dovesse rivelarsi insormontabile. Antonio Cassano (eventualmente punta titolare in un 43-2-1 senza Ibrahimovic) e Ganz, che ha compiuto 18 anni pochi giorni fa e dopo qualche apparizione estiva rischia un insolito balzo dai palcoscenici della Primavera a quello della Champions. Non ci sarà Alexandre Pato alle prese con l'ennesimo infortunio muscolare che preoccupa lo staff rossonero; e nemmeno Ambrosini. L'allenatore contava di recuperarlo, ma la spalla destra lussata al Camp Nou ancora fa male. A Milanello sperano nel rientro di Kevin Prince Boateng per la Juventus, per gli altri si vedrà durante la sosta. Anche a centrocampo gli uomini sono contati, così è molto probabile che Clarence Seedorf e Mark Van Bommel saranno costretti agli straordinari contro il Viktoria Plzen, con Alberto Aquilani che tornerà titolare in posizione di regista. Il centrocampista ex Roma e Juventus si è già ritagliato il suo spazio nel Milan.


18

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

SPORT SERIE D IL SELARGIUS RINFORZA LA DIFESA PRESO IL TERZINO ACQUAVIVA, EX SANLURI

ECCELLENZA ATLETICO, QUANTI PORTIERI DOPO CROBEDDU ARRIVA ANCHE PALUMBO

n Il Selargius puntella la difesa. Dopo l’acquisto di Giorgio Piras, ex Sanluri ed Arzachena, il diesse Angelo Farci ha perso nei giorni scorsi Pasquale Acquaviva, terzino sinistro classe '91 cresciuto nelle giovanili del Pescara. L’anno scorso ha giocato in Sardegna con la maglia del Sanluri arrivato in prestito dal Campobasso che lo prelevò dal Castel di Sangro. Domenica ha fatto l’esordio in granata nella gara contro l’Anziolavinio.

n L’Atletico Elmas le sta provando tutte per venir fuori dall’ultimo posto. Il mercato del portiere è in continua evoluzione: prima ha preso Grosso (ex Sant’Elena e Pirri), poi è arrivato Crobeddu (ex Selargius) ed infine ecco Palumbo (ex Porto Corallo) che ha esordito domenica nel ko in casa col Tavolara nel quale ha giocato per la prima volta il difensore De Giorgi. Esordi sfortunati per Vaitkus (Nuorese) e Capretta (Sanluri), entrambi sconfitti.

Serie D Il Sant’Elia

ha scoperto Riccardi «Il mio gol? Inutile» di Eleonora Fava n Per il tecnico Rosario Affuso lo spunto per voltar pagina potrebbe iniziare dal nome di Mirko Riccardi, che inizialmente non faceva neanche parte del Progetto Sant’Elia. L’attaccante napoletano è con i cagliaritani da dieci giorni e va a colmare quella lacuna creatasi con l’addio del bomber Christian Ibba. In maglia biancoblù Riccardi ha giocato solo due gare e, pur senza i dovuti minuti sulle gambe, è sempre stato efficace. «Ad Anzio ha fatto reparto da solo - dice il diesse Roberto Ibba -e ha fatto segnare Festa», mentre domenica arriva il primo gol col Sant’Elia nello sfortunato ko per 3-1 in casa contro il Pomigliano. «Da una parte sono felice perché sono riuscito a fare gol - dice Riccardi - dall’altra c’è il rammarico per il risultato, la mia rete non è servita». Il 23enne attaccante è di Napoli e ammette: «Conoscevo bene le potenzialità del Pomigliano, era dura eppure noi abbiamo impostato bene la partita. Al primo tempo non mi sentivo fisicamente all’altezza, ho saltato tutta la preparazione ed avendo un fisico grosso per me ci vuole più tempo per entrare in forma». Nella ripresa, a parte il gol, meglio. «Tutta la squadra ha tirato fuori gli attributi giusti continua l’ex punta dell’Anzio - peccato per il gol che abbiamo preso perché era un momento importante dove potevamo afferrare il pareggio. Qua sto bene, sto lavorando forte

info

MIRKO RICCARDI Nato a Napoli il 23/12/1988 ha giocato in D con Savoia, Montevarchi e S.Antonio Abate, l’anno scorso era con l’Anziolavinio.

giorno per giorno per riacquistare la forma giusta». Oltre a Riccardi, anche altri giocatori, a detta del tecnico Affuso, domenica hanno risentito di un calo fisico: «Bergese, come altri, devono ritrovare la condizione fisica, mancano di minuti nelle gambe e la forma non è al top. Domenica c’era caldo, al secondo tempo abbiamo sofferto la stanchezza un po’ anche per questo». CARDIA NON FA DRAMMI Il presidente Franco Cardia elogia la squadra nonostante la sconfitta: «Mi sento in dovere di fare i complimenti ai ragazzi per come hanno giocato domenica, ho visto la squadra in maniera positiva e in attacco stiamo iniziando a fare quello che già avremmo dovuto far vedere prima. Il tecnico Affuso ha fatto miracoli, ha conosciuto in pochi giorni i ragazzi e ha cercato di preparare al meglio la gara contro il Pomigliano che è una buonissima squadra». Mister Affuso pensa già a preparare la trasferta contro il Fidene, Cardia lo sostiene: «È una persona competente e preparata, non ha bisogno di consigli. Lavoreremo bene tutta la settimana sperando di raggiungere un risultato diverso da domenica». Il club è sul mercato, nel gruppo dei fuoriquota. «Noi diamo ascolto alle esigenze e alle richieste del mister – conclude Cardia – Abbiamo bisogno di fuoriquota del 1993 che mancano, per cui provvederemo presto a colmare questa lacuna».

numeri 1

I gol di Riccardi col Sant’Elia ma è alla sua seconda presenza con i cagliaritani

1

Il punto conquistato dal Sant’Elia in serie D dopo 4 partite. La matricola è da sola all’ultimo posto ed è in cerca della prima vittoria

9

I gol subiti dalla difesa del Sant’Elia la più perforata della categoria, poi segue un’altra squadra sarda, il Porto Torres, con 8 reti

4

I gol fatti dal Sant’Elia, l’attacco più prolifico tra le ultime sei squadre in classifica

PROMOZIONE A SAMASSI E PORTO CORALLO INSEGUONO ASSEMINESE E SANT’ANTIOCO

PROMOZIONE B LATTE DOLCE, POSADA E TEMPIO STACCANO LA DORGALESE

n Una coppia al comando ma non ci sono né Samassi né Lanusei. Il Sant’Antioco non sorprende ma dà 5 reti (Porcu, Schirru aut, 2 Lazzaro, Basciu rig) al Tortolì. L’Asseminese fa una rimonta da primato (2 Mocci, Flumini) sul 2-0 a Senorbì (Pisano, Casti). Piludu lancia il Samassi che non chiude la gara, la Ferrini (Mascia) pareggia, peggio fa il Lanusei, ko col La Palma (Sarigu, Damiano). Risale il Porto Corallo, Viani scatenato con la quaterna di gol all’Arbus 4-1. Cardedu (Melis, Dessì, F. Boi) spietato col Sant’Elena, così come il Barisardo (Angioni) col 2000. Il Serramanna supera il Siliqua: Ibba su rigore.

n Un terzetto in testa. Il Latte Dolce gioca a tennis a Olmedo: Usai, Satta, Mura, Delizos (rig), Rubattu (aut) e Saba firmano lo 0-6. Addari lancia il Tempio dopo il Porto Rotondo, con Andolfi, aveva risposto a Fabbri. Contu e Raspitzu fanno volare il Posada contro l’Abbasanta. A quota 4, il Codrongianos (2 Deriu col Fonni) agguanta l’Ozierese (Giua, Marceddu) e la Dorgalese (Mula) salve con Corrasi (2 Impala) e Ghilarza (Mannu, rig) con F.Olbia 05 (Degortes, Piras) e Ilva (Canu, Parisi) che si neutralizzano. Prima vittoria per l’Usinese: Merella stende il Borore.

Eccellenza Nel segno dei bomber ATTACC0 Siazzu fa volare l’Olbia Serra e Tribuna trascinano Alghero e Castelsardo, il Carbonia è Marini. Torres: segnano tutti

MARINI Nel Carbonia fa gol solo lui

n Torres e Olbia dettano legge. I sassaresi segnano a raffica, 18 reti in 6 gare ma niente bomber, la squadra di Giorico va in gol con più giocatori Falchi (4), Piras (3), Sanna (3) e Tedde (3). I galluresi segnano meno (quasi 2 gol a partita) e con due giocatori: su 11 gol, 8 sono del capocannoniere Siazzu e 2 di Castricato. L’Alghero è terzo ed è reduce da due vittorie di fila grazie al bomber Serra salito a quota 6: 2 gol al Taloro e 1 al Villacidro. Coi catalani anche

il Taloro trascinato dal duo Puddu (4)Canessini (3) autori di 7 delle 10 reti dei gavoesi. E se il Fertilia imita la Torres andando a segno più giocatori (Luca Carboni è a 3), il Castelsardo riscopre un Tribuna prolifico (7 reti) ora aiutato da Cherchi (3 gol in 2 gare). Nel Carbonia segna solo Marini (4). COPPA, DOMANI 3ª GIORNATA Tavolara (3)-San Teodoro (1), riposa Olbia (0). Castelsardo (1)-Valledoria (3), riposa Calangianus (1). Fertilia (1)Torres (3), riposa Alghero (1). Taloro (3)-Villacidro (0), riposa Sanluri (3). Castiadas (1)-Nuorese (3), riposa Muravera (1). Carbonia (3)-Pula (3), riposa Atletico (0). F.S.


19

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

an 0 3 a

ni

ri d

o pat m ta

S

INDUSTRIA GRAFICA

GRAFICHE

GHIANI S.S. 131 km 17,450 Monastir Tel. 070 9165222 - Fax 070 9165050 info@graficheghiani.it virtual tour: www.graficheghiani.info

servizio, professionalità, qualità, serietà, credibilità, prezzo

TUTTI GLI INGREDIENTI PER UN OTTIMO PRODOTTO Chiedete un preventivo S.S. 131 km 17,450 Monastir Tel. 070 9165222 - Fax 070 9165050 info@graficheghiani.it virtual tour: www.graficheghiani.info


20

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CULTURA

L’EVENTO Intrecci grafici, trame e tessuti ”Design Per” approda in città

D

agli intrecci dei manufatti artigianali alle reti virtuali che stabiliscono fitte trame di comunicazione, che richiamano gli elementi che si intersecano invisibilmente nello spazio. La Sardegna, terra antica, madre di sapienti tessitrici, e moderna, culla di innovazione e nuovi mezzi di comunicazione, è stata scelta quest’anno per ospitare la terza edizione della settimana internazionale della grafica intitolata “Trame e tessuti”, un tema centrale dal carattere evocativo che attraverserà trasversalmente ogni aspetto della manifestazione. L’Aiap Design Per sarà di scena a Cagliari da oggi fino a sabato con un programma fitto di tavole rotonde, conferenze, mostre e tre workshop, rivolti a studenti e professionisti, tenuti da graphic designer di alto livello e fama internazionale. Il tema di quest’anno “Trame e tessuti” si lega a doppio nodo con il comunicare. «Comunicare la Rete e in Rete sembra essere oggi una delle chiavi fondamentali per la comprensione della contemporaneità. Gli elementi della comunicazione di tipo tradizionale si pongono in relazione continua con una miriade di altri oggetti, manufatti, discorsi, semplici link, approcci e progetti, visibili e invisibili, in modo dinamico e complesso», spiega Daniela Piscitelli, presidente dell’Aiap, Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva. «Decaduto il mito del progresso basato sulla produzione fisica di oggetti, oggi è la civiltà tessile di branziana definizione, che può essere assunta a metafora del contemporaneo». Quest'anno la settimana internazionale della grafica si articola su tre territori del progetto grafico: l'editoria, la tipografia e i musei. LA PRIMA GIORNATA Si parte oggi alle 10.30 con l’inaugurazione ufficiale nell’aula magna della Facoltà di Architettura in via Santa Croce 59 alla presenza del governatore sardo Ugo Cappellacci, del presidente della provincia Graziano Milia e di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. Con loro anche l’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, Giovanni Melis, rettore dell'Università di Cagliari, Nicolò Ceccarelli della Facoltà di Architettura di Alghero e del preside della facoltà cagliaritana Antonello Sanna, e ancora, AntonioTramontin, direttore del Dipartimento di Architettura di Cagliari, Daniela Piscitelli, presidente dell’Aiap, Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva e Alberto Soi, decano Soci dell’Aiap Sardegna. La Facoltà di Architettura dell'Università di Cagliari, sarà il cuore dell'evento al quale saranno collegati il Ghetto degli Ebrei, la sede dell'Istituto Europeo di Design, il Teatro civico di Castello. Tanti altri i luoghi coinvolti tra cui gli studi di grafici e designer, nel tentativo di invadere la città per rendere più esplicito a tutti il progetto di comunicazione visiva. Il pomeriggio sarà fitto di appuntamenti.

info

TANTI BIG E STUDIOSI Aiap Design Per ospiterà più di 40 tra autorevoli studiosi, autori e professionisti della grafica e del design.

Dalle 15.30 alle 16.30 sempre alla Facoltà di Architettura, Stefano Asili modera il Focus on su “InformAnimation: il linguaggio dell'immagine animata per comunicare la complessità”, con Nicolò Ceccarelli, professore associato della facoltà di Architettura di Alghero e Carlo Turri, dottore di ricerca sempre della facoltà di Architettura di Alghero. Dalle 17 alle 21 spazio alla vernice delle mostre. Si parte alle 17 con Thomas Ashby al Palazzo Viceregio in piazza Palazzo 2 (visitabile fino all'1 ottobre), alle 18 la palla passa a “On the road. Bob Noorda il grafico del viaggio”, alla Facoltà di Architettura (visitabile fino all'1 ottobre), alle 19 i riflettori sono puntati sulle esposizioni di Primo Sinopico e Carolina Melis al Teatro Comunale, via Mario De Candia, con la proiezione de Le fiamme di Nule e di altri video. Alle 21 in piazzetta Savoia sarà il turno di TramiteSud (visitabile fino all'1 ottobre) che racconterà attraverso i manifesti progettati da visual designer che vivono nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, l'idea di ciascuno di loro sulle trame di scambi e libertà che vorrebbero si intrecciassero nel nostro mare. Le mostre saranno visitabili gratuitamente dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

UN TEMA EVOCATIVO Il tema scelto quest’anno per l’edizione sarda “Trame e tessuti” si lega a doppio nodo con il comunicare. Oggi in vari spazi della città verranno inaugurate le mostre

ARTE I sogni e le parole, Miró colora Cagliari

QUADRI Al Castello di San Michele

n I colori e le linee, i sogni e le parole di un artista, Joan Miró, assolutamente unico. In seguito delle numerose richieste arrivate sia dalle scuole che dalle istituzioni dell’Isola il Consorzio Camù, in accordo con l’amministrazione comunale di Cagliari, ha deciso di prorogare sino a domenica 11 dicembre 2011, nella sola sede espositiva del Castello San Michele, la mostra “Miró colora Cagliari. I sogni e le parole”, curata dalla storica dell’arte Simona Campus. Con un nuovo allestimento sarà esposta una selezione delle opere che erano in mostra anche all’Exmà e al Ghetto, la quale andrà a integrarsi con le tre serie grafiche già esposte nelle sale del

Castello: Le lezard aux plumes d'or, libro d'artista pubblicato nel 1971 per il quale Mirò realizza le tavole e compone anche i testi, e 2 serie intitolate Ubu Roi, pubblicate nel 1966 da Tériade rispettivamente a colori e in bianco e nero, dedicate all’omonimo dramma grottesco composto nel 1896 da Alfred Jarry. Joan Miró (1893-1983) fu protagonista del Surrealismo e di tutta la cul-

LA MOSTRA L’esposizione verrà prorogata fino all’11 dicembre 2011 nella sola sede del Castello di San Michele

tura figurativa del XX secolo. Si tratta del più grande omaggio che la città di Cagliari abbia mai dedicato al grande maestro catalano che per primo ha dato colore ai sogni. Saranno inoltre attivati dei laboratori creativi dedicate alle scuole e ispirati ai lavori di Miró. Per informazioni sui laboratori: didattica@camuweb.it. e 070500656. A partire da oggi il Castello San Michele osserverà i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10-13 e dalle 16-19; rimarrà chiuso il lunedì. Anche Il Ghetto e l’Exmà ripristinano gli orari invernali: dal martedì alla domenica dalle 9-13 e dalle 16-20; rimarranno chiusi il lunedì.


21

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CULTURA

MUSICA

Il rock degli M-Cube vola in India

U

na band giovane, con lo sguardo che punta lontano. Sono gli MCube, gruppo rock con base a Jerzu. Attivi da cinque anni, hanno appena finito di girare l’Isola con i loro concerti. In autunno si dedicheranno alla stesura degli ultimi testi, in vista della registrazione del loro primo album che verrà prodotto in India. Per il momento bisogna accontentarsi di ascoltare l’ultimo singolo, It Makes You Fly, disponibile dal mese scorso. Il gruppo è giovanissimo, l’età media sfiora i venticinque anni. Dopo alcuni scossoni dal 2006 ad oggi, la formazione attuale conta Yuri Depau alla voce, Samuele Mura al basso, Roberto Fiorentino e Davide Cabboi alle chitarre e Luigi Mameli alla batteria. Il quintetto ha consolidato la propria unione nel 2010. «Bisogna trovare il giusto feeling, il resto viene da sè», racconta Samuele Mura, «da quando è arrivato Davide il gruppo è diventato qualcosa di diverso, abbiamo capito di essere finalmente completi. Ci siamo messi alla prova», continua, «anche perché alcuni di noi erano alla prima esperienza su un palco. La fiducia è cresciuta subito, siamo riusciti a sviluppare il nostro sound». Ogni componente ha gusti differenti, ma il pubblico apprezza le diverse sfaccettature del loro rock. «Chi viene a sentirci ci dice sempre che riusciamo ad amalgamare bene i nostri stili», precisa il bassista. «Le nostre canzoni spaziano su diversi ti-

info

IL NUOVO SINGOLO Il cd della band è ancora in lavorazione. Per il momento bisogna accontentarsi di ascoltare il loro l’ultimo singolo: “It Makes You Fly”.

pi di rock, andando a toccare hard rock, funky o rock melodico. Le nostre diversità sono uno stimolo quando scriviamo le nostre canzoni». Da quando hanno completato il gruppo hanno trovato i primi consensi anche al di fuori della Sardegna. E dell’Europa. Il disco in lavorazione sarà prodotto dalla One Inch Entertainment, che ha sede in India. «Dopo alcuni incontri, in cui abbiamo mostrato un po’ del nostro materiale, ci hanno proposto un contratto», ricorda Mura, «l’accordo prevede anche alcuni concerti in Inghilterra, in India, a Singapore e Dubai». La casa discografica non ha molti contatti in Italia, quindi gli M-Cube dovranno organizzare da soli le proprie serate. «Siamo ansiosi di andare fuori, per vedere come vanno le cose. Siamo un po’ delusi da certi comportamenti che abbiamo visto qui, una certa superficialità. Spesso ti escludono perché non hai un nome, per poi tornare a cercarti quando esce una recensione sul giornale». Negli ultimi mesi la fortuna ha sorriso ai cinque ragazzi. Internet ha permesso alla band di diffondere le sue canzoni ad un pubblico molto vasto. «Quando abbiamo visto che i nostri singoli erano ascoltati e condivisi anche al di fuori dell’Italia siamo stati molto contenti», ribadisce orgoglioso Mura, «ma il momento che ci ha emozionato di più è stato l’ultimo concerto a Jerzu, alla festa del vino. C’erano come al solito i nostri amici. Una serata indimenticabile». Jacopo Basanisi

TRA STUDIO E PALCO Gli M-Cube durante una performance live


22

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

CULTURA

FUMETTI

Addio a Bonelli, papà di Tex Willer

I

l viso mascellare e indomito, il fiero cipiglio d’eroe romantico non immemore di Gary Cooper o John Wayne, quel West dai contorni ideali più che geograficamente circostanziati (Arizona? Texas, New Mexico? Boh..), Stetson a larghe tese, fazzoletto nero al collo, camicia gialla e bandana, stivaletti. E con questa effusione d’amore per l’America tanto sognata, tanto mitizzata (che ricorda un po’ Leone), poteva mancare la Colt più veloce del West? Sergio Bonelli, il papà (anche se in realtà a inventarlo fu il padre Gian Luigi) del ranger Tex Willer è morto ieri a 79 anni. Gli eroi dei fumetti hanno questo vantaggio, rispetto ai loro creatori: per loro la parola fine non è mai definitiva. C’è sempre, sott’inteso, un “to be continued”. Per Bonelli l’avventura finisce qui. Resta la sua straordinaria opera di editore: tanto che il suo eroe è una delle più riconoscibili icone della cultura pop italiana. Natali a a Milano nel 1932. Difficile trovare una famiglia in cui l’amore per il disegno, per le strisce, per i cartoon fosse più pronunciata. La mamma Tea, prese in mano le redini della casa editrice Audace nel dopoguerra, il padre, s’è già detto, è il vero ideatore di Tex. Sergio era un editore e sceneggiatore puro, non prendeva la matita in mano. la sua fantasia superava quella di qualsiasi disegnatore. Come Sergio Leone, che, prima di girarli, immaginava i suoi film fotogramma per fotogramma. Un personaggio fuori dal comune, nemico della tecnologia, affezionato al bianco e nero, innamorato del Brasile e dell’Amazzonia dove amava compiere viaggi avventurosi che nutrivano la sua passione per la magia e per le usanze dei popoli di quelle terre lontane e che ispirarono “Mister No”, una sorta di suo alter ego la cui pubblicazione, nel 1975, segna il suo passaggio alla guida della casa editrice. LA SUA PRIMA CREATURA La sua prima creatura originale però è Zagor, firmato nel 1961 con lo pseudonimo di Guido Nolitta, una sorta di difensore dei più deboli del West, amico degli Indiani che pure gli avevano ucciso il padre, a sua volta spietato massacratore dei nativi d’America. Insieme a Tex è, ancora oggi, una delle star delle casa editrice di famiglia. Alla ricerca incessante di rinnovamento, Bonelli intuì che doveva aprire le porte dei suoi albi a personaggi in linea con la fantascienza contemporanea: il primo caso è “Martin Mystere”, “il detective dell'impossibile” cui seguirà “Natan Never”, un’invenzione che si muove in un prossimo futuro alla Blade Runner. C’è poi il caso Dylan Dog, creazione di Tiziano Sclavi, un clamoroso successo editoriale e non solo, non per caso approdato anche al cinema. Tra le sue creature anche, “Julia” la criminologa che somiglia ad Audrey Hepburn. Sergio Bonelli ha dato un contributo unico alla diffusione del fumetto italiano, mantenendo un approccio al suo lavoro che era una combinazione felice tra artigianato, creatività e genialità imprenditoriale che poggiava su una quasi infallibile capacità di nutrire la fantasia del pubblico. E il senso di giustizia, lo stesso che irradiavano i suoi personaggi, ossessionati dal senso di riparazione di un torto e dalla difesa dei deboli. S’è detto che Bonelli ostile alla tecnologia, specie quando, in periodo di crisi, minaccia i posti di lavoro. I disegnatori della scuderia rac-

IL LUTTO Si è spento a 79 anni l’editore che ha fatto sognare generazioni di italiani. Lanciò personaggi come Dylan Dog

info

VERO GENIO DEI FUMETTI Da Tex Willer a Zagor, da Martin Mystere a Natan Never e MIster No. Lo stesso Dylan Dog, creazione di Tiziano Sclavi, fu lanciato da Bonelli.

contano che, per evitare di licenziare, abbia mantenuto il lettering manuale, salvando così i posti di lavoro dei disegnatori “letteristi” (gli addetti all’inserimento delle perole nelle “nuvolette”). In un’intervista rilasciata giusto pochi giorni fa , Bonelli si raccontava così: «Io non sono mai stato bravo a disegnare e mi sono improvvisato editore però ero già un lettore accanito e appassionato. Ero già in grado di distinguere tra un disegno e l’altro. Sapevo a memoria tutti i fumetti che uscivano nelle edicole. Mi sono lasciato prendere dalla passione per i fumetti. Quando vedevo in giro sceneggiatori e disegnatori bravi non sapevo resistere alla voglia di collaborare con questi talenti e allora mi prendevo la briga di mettere in cantiere una pubblicazione nuova». Unico suo rammarico, non avere il coraggio di Tex, come egli stesso confessò quando nel 1995 venne processato per avere pagato 300 milioni ad un ufficiale della Guardia di Finanza di Milano per evitare una verifica fiscale alla sua casa editrice. Ma nel paradiso dei fumetti, fra i “suoi” Kit Carson o Zagor, queste inezie a Sergio saranno certamente perdonate.

PIÙ DI TEX Nella scuderia di Bonelli anche Dylan Dog, creazione di Tiziano Sclavi, un clamoroso successo editoriale.

TESTIMONIANZE

«Un genio che mancherà a tutti»

D

a destra a manca, dai cattolici ai comunisti (o ex o post), da Pisapia a Formigoni passando per Boeri, per Diliberto, ma anche Podestà, ma anche sceneggiatori, disegnatori, la Lipu, magistrati. Bonelli unisce più generazioni di lettori, al di là del credo, al di là di tutto. E la politica, specialmente quella lombarda, che tributa un omaggio al grande editore. «Anch’io», confessa il Governatore Formigoni, «in tutti questi decenni, sono state catturate dal suo fascino dell’avventura e dalla capacità di

osare e rischiare dei protagonisti». Con Bonelli, vero genio del fumetto e dell’impresa, per Formigoni, se ne va un esempio di «creatività e laboriosità lombarda». Stessi toni di cordoglio esprime il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che lo ricorda «cittadino benemerito di Milano» sottolineando come i suoi eroi abbiano fatto sognare tante gnerazioni. Anche Stefano Boeri, assessore meneghino alla Cultura, si è detto «profondamente addolorato» per la scomparsa dell’editore e vero genio del fumetto. «Lo aspettavamo - ha detto l’archistar - il

CORDOGLIO Formigoni: vero esempio di laboriosità lombarda. Pisapia: ha fatto sognare intere generazioni prossimo 7 ottobre al Museo del Fumetto per l’inaugurazione della grande mostra dedicata al venticinquesimo anniversario di Dylan Dog, e sappiamo che ci teneva molto ad essere presente a questo appuntamento». «Da ragazzo divoravo Tex»,

ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti, «così come credo che facessero molti giovani della mia generazione che non avevano tanti divertimenti come quelli di oggi». «Il suo Tex Willer - ha proseguito l’esponente del Pd - ha rappresentato per un gran numero di italiani, di più generazioni, il sogno di un continente lontano, un punto di contatto con il mondo del selvaggio West americano. Bonelli ha scritto la storia del fumetto italiano». A Bonelli è giunto anche il «commosso saluto» di Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci-Federazione della sinistra, che lo ha definito «intellettuale del nostro tempo, una persona che ha dato tanto alla cultura italiana».


23

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Uncle Bubbles Ore 21.00 CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 La pelle che abito Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.45-20.15-22.30

Sala 11

Sala 6

I Puffi

Sala 7

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.40-20.00-22.20

Ore 16.40-19.00-21.20

h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il ragazzo con la bicicletta Ore 21.30

le trame

Sala 8

Crazy, Stupid, Love Ore 19.35-22.15

Sala 8

I Puffi 3D Ore 17.15

Sala 9

Ma come fa a far tutto? Ore 17.45-19.55-22.05

Sala 10

Mozzarella Stories Ore 17.35-20.05-22.25

Sala 11

Contagion

Sala 12

Box Office - Il film dei film Ore 16.55-19.15-21.35

Sala 13

Niente da dichiarare? Ore 16.35-19.15-21.45

Ore 17.15-19.35-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Ma come fa a far tutto? Ore 17.50-20.10-22.20

Sala 3

Ma come fa a far tutto? Ore 18.00-20.15-22.30

Sala 4

Niente da dichiarare? Ore 18.00-20.15-22.30

Sala 2

Crazy, Stupid, Love Ore 17.20-20.00

Sala 5

Carnage

Sala 2

Super 8 Ore 22.50

Ore 18.45-20.45-22.40 Sala 6 Sala 6

Crazy, Stupid, Love Ore 18.00-20.00

Sala 3

Il debito

Sala 4

Ore 17.30-20.10-22.50

Ore 20.00 Sala 7

I Puffi

Sala 8

Contagion

Sala 8 Sala 9

Ore 17.30-20.15-22.30

Sala 5

Carnage

Ore 20.15-22.30

Sala 6

I Puffi 3D

Ore 17.30-22.30

Sala 7

Lanterna Verde

Ore 17.40-19.50-22.10 Ore 17.50-20.20-22.50

Cose dell’altro mondo Ore 18.15

Sala 9

Kung Fu Panda 2

Sala 9

Terraferma

Ore 16.50 Ore 20.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La pelle che abito Ore 19.15-21.30 Sala 2

Ore 18.30-21.30 Sala 8

Ore 19.15-21.30

Sala Truf. Niente da dichiarare? Ore 19.15-21.30

SESTU

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.15-19.30-21.45

Sala 3

Super 8

Sala 4

Carnage

Ore 18.00-20.15-22.30 Ore 16.30-18.20-22.30 Sala 4

▲ho

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30

TORRALBA CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

SAMASSI ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.00

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Box Office 3D - Il film dei film Ore 18.30-20.40

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.20-18.20-20.20-22.30

Sala 3

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.20-20.40-22.50

Sala 8

Ma come fa a far tutto? Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 4

La pelle che abito Ore 18.15-20.30-22.45

Sala 9

Box Office 3D - Il film dei film Ore 16.20-18.20-20.20-22.30

Sala 5

Niente da dichiarare? Ore 18.20-20.40-22.50

Sala 10

Contagion

Sala 6

Carnage

Carnage

Crazy, Stupid, Love Ore 22.45 Ore 18.10-20.30-22.40

Ore 17.15-19.20-21.30

Kung Fu Panda 2 The Eagle L’alba del pianeta delle scimmie Ore 16.50-19.10-21.30

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

I Puffi

Sala 3

Sala 5

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Carnage Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 2

Sala 7

Ore 21.00

Ore 20.20 Sala 10

ILMETEO

Sala 6

Il debito Ore 18.00-22.30

TORTOLI’

SASSARI MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I Puffi 3D Ore 18.00-21.00

I Puffi 3D

Sala 6

CENTRO CULTURALE Via Veneto - Tel. 3485673199 Sala 1 Riposo

Ore 20.15-22.30

I Puffi Ore 16.20-18.20-20.25-22.30

La pelle che abito Ore 16.50-19.30-22.10

Ore 19.20-21.50

La pelle che abito Ore 17.50-20.10-22.30

Sala 1

Sala 2

Sala 4

Crazy, Stupid, Love Ore 20.10

Sala 5

Ore 17.10

The Eagle

Sala 12

GUSPINI

Sala 2

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Super 8 Ore 17.20-19.50-22.30

Ore 17.50-20.00-22.00

La pelle che abito Ore 17.35-20.10-22.45

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Niente da dichiarare? Ore 17.55-20.10-22.30

Terraferma

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Carnage Ore 19.00-21.30

Sala 4

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.30-20.00-22.30

Super 8

Sala 11

CARBONIA

Super 8

DORGALI

Kung Fu Panda 2 Ore 16.30-18.20

Super 8 Ore 18.15-22.45

LA PELLE CHE ABITO

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 I Puffi Ore 17.15-19.30

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 120 minuti Regia Pedro Almodóvar Con A. Banderas, E. Anaya Trama Dopo aver perso la moglie, morta carbonizzata in un incidente d'auto, il chirurgo estetico Robert Legard si dedica ad un unica missione: creare una nuova pelle umana, più resistente e più “protettiva”. Per raggiungere il proprio obiettivo, il medico ha bisogno di qualcuno che lo aiuti e di qualcuno che gli procuri il “materiale umano”, insomma una cavia...

Sala 2

L’ALBA DEL PIANETA DELLE SCIMMIE

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.30-19.30-21.30

Genere Fantascienza Anno 2011 Durata 105 minuti Regia Rupert Wyatt Con James Franco, John Lithgow Trama Caesar è una scimmia superiore alle altre: è stato, infatti, educato da Will Rodman, impegnato a condurre esperimenti per trovare una cura all'Alzheimer, che lo ha cresciuto cercando di potenziarne al massimo le capacità. Quando, però, Caesar viene separato dal suo educatore, forte delle proprie doti, mette insieme un esercito rivoluzionario di scimmie...

MA COME FA A FAR TUTTO? Genere Commedia Anno 2011 Durata 91 minuti Regia Douglas McGrath Con Sarah Jessica Parker Trama Kate, madre affettuosa di due bambini e sposata con Richard, un brillante architetto, che lei adora, é anche una donna in carriera nel mondo della finanza. Riesce a tenere in equilibrio tutti gli ambiti della sua vita, circondata dallo stupore di amici e parenti. Quando, però, le viene proposta una promozione, le cose iniziano a complicarsi...

NIENTE DA DICHIARARE? Genere Commedia Anno 2010 Durata 108 minuti Regia Dany Boon Con Benoît Poelvoorde, Dany Boon Trama Nasce la Comunità Europea, cadono le barriere tra i vari paesi: è il 1993. Due agenti della dogana di Corquain, in Francia e di Koorkin, in Belgio, si ritrovano da un giorno all'altro senza posto. L'agente belga, Ruben, francofobo , decide di fondare in autonomia una squadra di pattugliamento sperimentale. Il suo partner, in questa missione, però, sarà proprio l'odiato Mathias, che innamorato della sorella di Ruben, accetterà persino la sua xenofobia...

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2

I Puffi

Sala 2

Questa storia qua

Ore 17.00-19.30 Ore 22.00

TEMPIO PAUSANIA

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2

La pelle che abito Ore 18.00-20.15-22.30

Sala 3

Crazy, Stupid, Love

Sala 3

I Puffi

Sala 4

Carnage

Ore 22.15 Ore 18.00-20.00 Ore 18.20-20.10-22.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2

La pelle che abito Ore 17.50-20.15-22.25

Sala 3

Ma come fa a far tutto? Ore 18.10-20.15-22.25

Sala 4

I Puffi 3D

Sala 5

Box Office 3D - Il film dei film Ore 20.20-22.35

Sala 5

I Puffi

Sala 6

Crazy, Stupid, Love

Sala 6

Super 8

Ore 18.00-20.15-22.30

Ore 18.10 Ore 20.10 Ore 18.00 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


24

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.