sardegnaquotidiano7lug

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COPIA DI CORTESIA

LA MANOVRA Ok del Colle. Tremonti: «La salva-Fininvest? Chiedete a Palazzo Chigi» a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 10 Giovedì 7 luglio 2011 0,80 Euro

CENSURA Lo spettacolo è blasfemo niente opera all’Orto Botanico

OLIVEIRA Il Falco spinge per l’arrivo di Suazo al Cagliari

Marcello Zasso a pagina 12

IL COMMENTO

Molto meglio un manifesto che tacere il disordine

Fabio Salis a pagina 18

EQUITALIA

La rivolta

di Paolo Maninchedda

S

ono cattolico. Non esibisco la mia fede, né ne ho vergogna. La vivo senza nascondermi, in uno Stato che si professa laico e intimamente non lo è, perché è conformista. Il vero credo dell’Italia, infatti, è il Senso Comune, ossia la pancia della piazza, che segue la moda, per la presentabilità, e le buie dinamiche intestinali per le necessità. Ho visto i manifesti dello spettacolo “Holy peep show”: due belle ragazze con fogge da Madonna-fata Turchina e da Gesù-Pinocchio-Donna, in posa come la pietà di Michelangelo. A seno nudo. Ho sorriso. Per me il Peep Show è tutt’altro che “holy”, cioè santo. Quando soggiornai a Barcellona, per motivi di studio (e Barcellona non era quella disinfettata dai mali e dai vizi degli uomini delle Olimpiadi del 1992, ma ancora, intorno alle Ramblas, la Barcellona di Manuel Vasquez Montalban, del suo Pepe Carvalho che accende il fuoco del camino con i libri della sua libreria e ha come compagna, in un menage rutinario da coppia di impiegati, una prostituta), il male e il bene abitavano con evidenza lo stesso condominio (più o meno quello che accade dentro il cuore di ciascuno) e il portiere era spesso il sesso mercenario. A cento metri dal mio alloggio c’erano tanti Peep Show, i locali del “sesso guardato” prediletto dai voyeur; intorno a questi locali, stava uno stuolo di prostitute di tutte le età, tristissime e mascherate. Per me, quei luoghi erano il regno della malavita e di un Male evidente, ma evidentemente apprezzato, perché la fila degli “utilizzatori finali” dei “prodotti” di questi locali straripava fino alla strada. La simbologia del manifesto dello spettacolo mi ha ricordato le sensazioni di allora: la maschera per sopportare il male e le favole edulcorate per gestirlo, le bugie del naso di Pinocchio per rappresentare la realtà piuttosto che viverla e il sesso per dimenticare; e poi c’è il sacro. Ciò che è sacro, è innocente. Chi censura oggi i manifesti, lamenta appunto la corruzione dissacratoria dell’innocenza di Dio e del suo sacrificio. Forse ha ragione. Forse si è andati oltre nel dissacrare per far pensare al sacro. Ma in una città e in un tempo in cui il male non è più un problema dibattuto, anzi, non esiste più né male, né morte, né dolore, né colpa; in una città in cui il sacro è commercializzato e l’innocenza non è un valore, meglio un manifesto esagerato che metta tutti di fronte alla confusione in cui interiormente si vive, piuttosto che tacere il disordine, il male e la maschera in cui quotidianamente si sopravvive. www.sardegnaeliberta.it

Diecimila persone hanno sfilato dalla Fiera al palazzo della Regione in via Roma contro Equitalia e per chiedere alle istituzioni più attenzione al mondo produttivo isolano. In piazza arti-

giani, imprenditori, commercianti, pastori e camionisti per una protesta che si è trasformata in una rivolta anti-Stato. Le storie di chi è rimasto travolto dalle cartelle esattoriali e la piatta-

forma per una manifestazione unitaria a Roma per l’autunno prossimo. Giacomo Bassi e Francesca Ortalli alle pagine 2-3

LA ROTTURA

QUIRRA

Intesa in frantumi tra la Lombardo e il governatore

L’INVASIONE

n Il tribunale di Lanusei rigetta il ricorso contro il sequestro delle aree all’interno del poligono di Perdasdefogu. Sessanta aziende ko e diecimila pecore dovranno lasciare i territori, dove si svolgevano le esercitazioni, entro dieci giorni. Le motivazioni del Riesame confermano l’allarme: «Sono presenti sostanze nocive per la salute degli esseri viventi». Gli allevatori: «Non finisce qui». Previsto un incontro col Prefetto e azioni di protesta.

n Nel Pdl senza pace riaffiora lo scontro tra la presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, e il governatore Ugo Cappellacci. Lontani i tempi delle intese all’ombra di Verdini le due massime cariche della Regione sono ai ferri corti. I cortei di protesta sotto il palazzo di via Roma invece che sulla porta di Villa Devoto sono la “grana” che alimenta i contrasti.

n Un’invasione di ratti e insetti in tutti i quartieri. Il Comune punta il dito contro l’ente gestore del servizio idrico: «Chiamiamo Abbanoa, sono i suoi operai che devono aprire i tombini per effettuare gli interventi. Ma il più delle volte non riceviamo risposta». Dalla Provincia altre accuse: veniamo contattati dalla Asl che non riesce a mettersi in contatto con gli uffici di viale Diaz. E le blatte entrano anche in consiglio comunale.

«Pericoli mortali, sì allo sgombero»

Topi e blatte in città «Colpa di Abbanoa»

Francesca Zoccheddu a pagina 6 Enrico Fresu a pagina 8

Monica Magro a pagina 14

LA MEMORIA I SUPER 8 TORNANO IN VITA CON LA CINETECA

a pagina 20

Emil Bò Sas di Carlo Spignesi & C. Sede ed esposizioni Via Campania, 39/41/43 Tel/Fax 070 281476 emilbo@tiscali.it


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GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2011

LA RIVOLTA GLI INDIPENDENTISTI TRA CHI PROTESTAVA ANCHE TUTTI I LEADER: DA GAVINO SALE A CUMPOSTU, DA BOBORE MELONI FINO A MARRAS n Sardisti, indipendentisti, sardo-indipendentisti. I movimenti identitari isolani hanno manifestato insieme con il popolo delle partite Iva dal piazzale della Fiera fin sotto al palazzo regionale in via Roma. Tra essi, Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione, lo storico indipendentista Zampa Marras, l’autoproclamatosi presidente della Repubblica di Ma-

lu Entu Bobore Meloni, il leader di Indipendentzia Repubrica de Sardigna Gavino Sale. Una platea di uomini politici di stampo autonomista o indipendentista (sotto al consiglio regionale c’erano anche alcuni Sardisti) che non è però piaciuta agli organizzatori della manifestazione, che hanno chiesto di non mettere il cappello sul corteo. Né la berritta.

IL CORTEO La rabbia contro lo Stato del popolo anti-Equitalia di Giacomo Bassi giacomo.bassi@sardegnaquotidiano.it

n La rabbia delle diecimila partite Iva esplode all’unisono sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma. “Fortza Paris”, gridano commercianti, artigiani, imprenditori (e pastori, e precari, e pensionati) alla fine di questo corteo funebre partito dal piazzale della Fiera, in viale Diaz, e che ha attraversato sotto un sole finalmente estivo il cuore nobile e produttivo della città, lambendo banche nuove e banche vecchie, il palazzo delle Generali con la sua storia mercantile e quasi sessantennale, le dimore della borghesia cittadina della prima metà del Novecento, il porto, le stanze della politica. Un corteo funebre che porta in spalla il feretro della compianta economia sarda, assassinata dallo «Stato sanguisuga», da una «Regione che si è dimenticata del suo ruolo istituzionale di sostegno e guida», dall’avidità delle banche e dei banchieri, da una classe dirigente «che si è fatta d’oro fingendo di rappresentarci, ma che invero non l’ha mai fatto». LA FUNZIONE FUNEBRE E c’è la musica in apertura di questo corteo arrabbiato e non violento, che si prefigge d’esser silenzioso ma che non riesce a tacere davanti a quella che questi diecimila (donne e uomini, bianchi e neri, anziani e bambini, commercianti, artigiani, imprenditori, pastori e così via) considerano un’ingiustizia: la volontà dello Stato di riprendersi il dovuto, anche se il dovuto è più di quanto ci si possa permettere. Tasse non pagate, contributi mai versati, multe dimenticate in un cassetto o volate per errore dentro a un camino. Condanne a morte, per tanti. Troppi. Così, appunto, il corteo funebre, con il violino del maestro Danilo dal Sulcis ad aprire la sfilata per le vie del centro, «musica dal vivo in onore di un morto» per dirla con Luciano Lamantia, imprenditore radiofonico e vocalist improvvisato che non smette di parlare nemmeno per un minuto lungo questi due chilometri scarsi di tragitto. Dietro di lui, le prefiche hanno visi cotti dal sole e mani rovinate dal lavoro: sono commercianti sommersi dalle cartelle esattoriali che hanno dovuto tirar giù le saracinesche, sono imprenditori che prima di licenziare i dipendenti hanno gettato in un angolo i bollettini Irpef, sono pastori che hanno le bestie con le ganasce fiscali, autotrasportatori affogati dal caro-gasolio, liberi professionisti che per colpa degli studi di settore hanno smesso di essere liberi. E di essere professionisti. Sono persone - anche se in Sardegna sembra strano dirlo - che hanno tentato di fare impresa, creare sviluppo, occupazione, ricchezza. Donne e uomini che per decenni hanno fatto da soli e che ora si ritrovano insieme dietro agli striscioni del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi, quelli che con le magliette bianche e le as-

numeri 10.000 I manifestanti che sono scesi in piazza per chiedere lo stop al pagamento dei tributi, mutui più leggeri, sostegno da parte delle istituzioni, un sistema fiscale più equo.

5,2

Il debito che le aziende sarde hanno nei confronti dello Stato: la provincia di Cagliari è quella più indebitata, quella di Sassari a seguire.

85mila

semblee in tutta la Sardegna sono riusciti a tirarsi dietro il Movimenti dei Pastori di Felice Floris, i camionisti olbiesi, i precari, i disoccupati, i pensionati. Tutti d’accordo contro Equitalia e le tasse, certo, ma anche e soprattutto contro la politica corporativa, quella «delle promesse non mantenute», quella «che paghiamo con il nostro sudore e che non produce niente e guadagna troppo», «quella che sta sopra le nuvole, dove i temporali non esistono e c’è sempre il sole» anche se sotto diluvia, e grandina. Così dopo l’ennesimo attacco verbale al sistema dello Stato, ecco il primo grido corale, un “Libertà, Libertà, Libertà”, ripetuto tre volte come se l’asfalto di viale Bonaria fosse il prato di Pontida, nella pedemontana bergamasca; come se la Regione Sardegna fosse la Roma ladrona degli anni Novanta; come se davanti a questi diecimila che fanno le prove generali di una rivolta pacifica contro l’apparato di governo, invece che un Lamantia, un Floris, un Serra o un Andrea Impera (questi i nomi dei “capi” dei movimenti) ci fosse un Bossi o un suo luogotenente. Ché tanto i sentimenti sono gli stessi: rabbia, disperazione, impotenza. Quelli che li porteranno a Roma, a settembre, «tutti insieme sotto un’unica bandiera, per rompere il culo a Berlusconi», per fa-

re in modo che le 85mila cartelle esattoriali che partiranno in autunno verso le aziende dell’Isola rimangano negli uffici del Fisco, o al più nelle stanze di Equitalia. SOTTO AL PALAZZO Le motrici dei camion spingono il corteo, lo comprimono sotto la Regione, appiattiscono le distanze, fanno accalcare questi protestanti (in sei si incateneranno per protesta) sotto un patibolo issato in via Roma e in cui sono impiccati due manichini: quello di sinistra è vestito in abito, ha orecchie da somaro e un cartello al collo con scritto sopra “Cappellacci”; quello di destra ha una tuta da operaio, sporca, e la testa china. «Presidente ci sei?», gli urla questa massa di (ex) elettori delusi, che i movimenti autonomisti e indipendentisti cercano di blandire, senza però riuscirci. Ma il presidente non c’è. È a Roma a cercare di mettere una pezza a un’altra brutta faccenda: quella dei tagli della Manovra economica, che costringerà la Sardegna a rinunciare a un miliardo di euro. Soldi che sarebbero ossigeno per un’economia asfittica come quella isolana, per un tessuto produttivo che chiede più attenzione, più sostegno, più Stato. Quello buono, però: che non ha la forma di una cartella esattoriale.

COMUNE ADDIO A CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ

Le cartelle esattoriali dirette alle imprese sarde che partiranno a settembre dagli uffici di Equitalia e che i manifestanti hanno chiesto di bloccare: per questo in autunno andranno a protestare anche a Roma.

n Scade a dicembre la convenzione con Equitalia e il Comune di Cagliari potrebbe decidere di non rinnovarla. Lo ha detto ieri in Aula il sindaco Massimo Zedda rispondendo alla prima interrogazione di questa consiliatura presentata con urgenza dalla consigliera di Sel Marisa Depau. «Il problema rigurda tremila avvisi per i canoni non pagati di edilizia residenziale pubblica - ha detto la Depau -: vengono tartassati gli inquilini, i loro figli e anche molti negozi stanno chiudendo strangolati dai debiti. È necessario che possano rateizzare le somme dovute direttamente con il Comune». Zedda ha assicurato che avvierà subito un confronto con l’assessore al Bilancio Gabor Pinna per individuare la soluzione migliore e chiederà un incontro al presidente della Regione Cappellacci. «L’ufficio messi del Comune è caricato di un lavoro estenuante - ha spiegato Zedda -. Abbiamo decine di migliaia di cartelle ferme che non vengono mai ritirate dai cittadini». Paola Pilia

ELMAS In 40 invadono gli arrivi dell’aeroporto n È stato un blitz pacifico, come in pace e senza incidenti si è svolta la protesta per le vie della città: una cinquantina di manifestanti del popolo dei commercianti e delle partite Iva, mentre il maxi corteo di circa diecimila persone era in procinto di arrivare in via Roma, ha “invaso”simbolicamente la zona arrivi dell’aeroporto di Elmas.

SIT-IN I manifestanti a Elmas

SLOGAN E CARTELLONI Qualche momento di apprensione tra le persone che attendevano l’uscita dei passeggeri ma poi è subito parsa chiara la natura della protesta: i cinquanta aderenti al movimento che raccoglie i commercianti e gli artigiani di mezza Sardegna volevano sem-

plicemente sensibilizzare tutti quanti erano in arrivo nell’Isola sui loro problemi e sulle loro istanze. Dopo essere entrati nell’atrio arrivi dello scalo, infatti, i manifestanti (tra loro persone di ogni età e provenienti da varie zone del Sulcis) si sono seduti a terra e hanno esposto dei cartelli con le loro richieste: «Equitalia ci uccide», «La Regione deve aiutarci», «Mantenete le promesse». Quelle istanze, dun-

SIT-IN I manifestanti si sono seduti sul pavimento e hanno distribuito volantini ai turisti: un blitz durato 45 minuti

que, che negli stessi momenti gli altri manifestanti stavano portando avanti in via Roma. Il blitz a Elmas è durato in tutto poco meno di mezz’ora ed è servito a spiegare che «Equitalia e lo Stato ci stanno strangolando», che «così non si può andare avanti», che la Sardegna è una delle regioni più povere d’Italia» e che nonostante ciò «nessuno si interessa a noi». Nessuno tranne Equitalia e il Fisco, «che ci strangola, e strangolando noi soffoca l’intera economia regionale». Volantini, cori, spiegazioni e proteste che hanno accolto - insieme con gli applausi dei manifestanti - le centinaia di viaggiatori in arrivo da Milano e Roma nello scalo cagliaritano.


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L’ALLARME L’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA CHIUSO PER L’INVASIONE INESISTENTE DEL MPS

TENSIONE MANIFESTANTE TRAVOLTO DA AUTO SOCCORSO, MEDICATO E RIMANDATO A CASA

n Preoccupazione ieri negli uffici dell’assessorato all’Agricoltura. Intorno alle undici e mezzo si è diffusa la voce, del tutto infondata, di un possibile arrivo di alcuni rappresentanti del Movimento Pastori sotto le finestre della sede. L’ordine di chiudere i cancelli è stato dato dall’usciere, agitatissimo, per un’invasione degli uomini guidati da Felice Floris. Che però a quell’ora stavano pacificamente manifestando nel corteo del Movimento degli Artigiani per le vie del centro della città.

n Momenti di tensione in via Roma tra manifestanti e automobilisti. Uno dei partecipanti al corteo è stato “atterrato” da un guidatore inferocito che non voleva rimanere in coda. L’incidente è avvenuto senza gravi conseguenze. L’uomo, di circa 60 anni, è stato soccorso dai medici di un’ambulanza ed è tornato a manifestare.

LE STORIE Tra i tartassati in piazza «Pronti a lasciare l’Isola» n «Aspetterò fino a dicembre e poi andrò in Trentino. Qui in Sardegna ormai non si può più restare». Lino ha 42 anni, tre figli e viene da Maracalagonis. Ha un groppo in gola mentre marcia in questo lungo e arrabbiato serpentone mesto e racconta la sua storia di “tartassato”.

le testimonianze

RACCONTI TUTTI SIMILI Perché «è difficile per un padre negare qualcosa a un figlio. Equitalia dovrà pagare anche il dolore che ricade su ogni famiglia». Lino dal nulla ha tirato su un’impresa di marmi e graniti. Aveva 21 anni quando ha cominciato. Poi quattro anni fa «le cose non hanno girato più bene. Le imprese per le quali lavoravamo hanno cominciato a non pagarci più». È bastato un debito con l’Inps di 13 mila euro per far schizzare l’ultima cartella esattoriale a 62 mila. «Adesso mi porteranno via la casa, ho fatto in tempo a vendere solo l’auto. Ai due figli più grandi che mi aiutavano nell’azienda ho detto di stare a casa e di cercarsi altro. Non potevo più versare i loro contributi». Anche Filippo Muscas da Sinnai pensa di partire. La sua destinazione sarà l’Emilia Romagna dove ha amici che «possono darmi una mano». Lavora nell’edilizia, il settore è in crisi, nonostante «il piano casa che non è IL PASTORE DI PATTADA «LO STATO CI ASSISTA» Ottocento capi in campagna, due figli a seguirli: Giovannino Deiana, 54 anni di Pattada, chiede che «la Regione e lo Stato ci aiutino. Per anni siamo rimasti da soli, senza che nessuno si interessasse ai nostri problemi. E adesso le aziende agricole muoiono: i mangimi sono sempre più cari, le banche non ci danno soldi e il latte è pagato due soldi».

info

L’AUTISTA DEL CARRO Antonio Cocco è di Usini ed era alla guida del carro funebre: «Ho 250mila euro da pagare»

servito a nulla. La gente non ha i soldi per mangiare figuriamoci per comprarsi un tetto». La sua croce è un debito di 62 mila euro iniziato per un mancato pagamento dell’Iva da 42 mila. La colpa è di 12 mila euro andati in fumo: una “stecca” che ha mandato a gambe all’aria la piccola impresa e la vita di Filippo. «L’azienda aveva un appalto pubblico. Intanto continuo a uscire tutte le mattine per andare a lavoro ed ogni mese devo cacciare 4 mila euro per pagare multe e sanzioni». Il problema sta negli appalti pubblici e nel ritardo estenuante con cui arrivano i pagamenti da quello Stato che mantengono con il loro «sudore e che non c’è quando ci deve difendere». A poca distanza c’è la storia di Adriano Cocco, sempre da Maracalagonis, che ha combattuto il “mostro” Equitalia. Non si è arreso e ha vinto la causa «per un fermo macchina illegittimo eseguito nel giro di 90 giorni». Ha chiesto un risarcimento danni ma «nel giro di due anni c’è stata una sola udienza, mentre loro in soli novanta giorni hanno fermato tutto. È questa la vera ingiustizia». I mezzi bloccati dalle ganasce fiscali spesso contribuiscono ad affondare chi è già aggrappato a un filo sottile. Giuseppe Pili viene da Iglesias, aveva un’impresa edile. Un debito da 50

COMMERCIANTE A DECIMO «PIGNORATO IL NEGOZIO» Commerciante di prodotti edili a Decimo, Diego Pirroni ha 41 anni e la sua ditta è nata nel 1991. «Oggi la crisi ci ha tagliato le gambe e ai problemi si è aggiunta anche una cartella di Equitalia da 200mila euro: fino a gennaio ho pagato 2.500 euro al mese, ma poi non ce l’ho più fatta». E gli è stato pignorato un locale commerciale.

mila e la sua attività si è sciolta come neve al sole. «Non ero in grado di pagare l’Inps agli operai. I 70 mila sono diventati 140 e poi è arrivato il blocco di tutte le macchine. Ho dovuto licenziare quasi tutti. Noi non siamo evasori: vogliamo pagare, ma il giusto. Questi qui invece sono strozzini autorizzati dallo Stato. Se le cose non cambiano faremo lo sciopero fiscale. Chiudiamo i rubinetti». Claudio Muscas ha invece trent’anni e se la prende con gli studi di settore. Ha aperto una gelateria a Domusnovas e per colpa di un macchinario da 40 mila euro che usa solo «quattro ore al giorno» deve sborsare «30 mila euro che non ho. Ma come fanno a paragonare la mia attività a quella di chi sta magari in una città come Milano?». Giuseppe Roccatari ha 64 anni, è di Santadi. Ha una falegnameria «le cose sono andate sempre bene, poi la mazzata. Equitalia mi ha mandato una cartella da 80 mila euro che nel giro di nove anni è raddoppiata. Ora siamo rovinati». È di Siliqua invece Paolo Farris, imprenditore con negozio in paese e fabbrica a Villaspeciosa. La sua condanna? 30 mila euro «per Iva e Irpef non saldati. La mia attività aveva tredici operai, a gennaio ne ho licenziati undici». Francesca Ortalli

AUTOTRASPORTATORE IN ARRIVO DA SILIQUA «DOVEVO 45MILA EURO, ORA SONO 300MILA» Floriano Pisano ha 39 anni e fa il camionista da quando ha preso la patente: «Ho sempre lavorato, poi nel 2005 mi è arrivata una cartella esattoriale da 45mila euro per tasse non pagate: oggi sono 300mila e mi hanno pignorato la casa».

VIABILITÀ Traffico paralizzato fino al primo pomeriggio

VIABILITÀ Traffico bloccato fino alle 15

FOTOCRONACHE

n Il traffico è tornato nella normalità solo dopo le 15. Quando cioè l’ultimo presidio del movimento delle partite Iva, degli artigiani e dei commercianti ha lasciato il palazzo del Consiglio regionale in via Roma. A quel punto, quando i camion sono partiti e hanno lasciato libera la carreggiata e quando anche gli autobus che erano in sosta al piazzale della Fiera hanno caricato i pochi manifestanti rimasti con le bandiere e gli striscioni, la polizia municipale ha riaperto il traffico dei veicoli in via Roma e tutta la circolazione è tornata alla normalità. Una normalità agognata dagli automobilisti che per l’intera mattinata hanno dovuto cercare

strade alternative a via Roma (sia lato portici sia lato mare) per uscire dalla città o passare da un quartiere all’altro. IL LAVORO DELLA MUNICIPALE Dalle 10 del mattino, infatti, viale Diaz è stata bloccata dalle pattuglie della municipale, che hanno impedito il transito ai veicoli fino a quando il grande corteo non ha la-

VIGILI Code e ingorghi si sono registrati da viale Regina Margherita a piazza d’Armi: verso le 15 riaperta via Roma

sciato libero l’incrocio davanti all’Istituto Nautico. A quel punto, chi arrivava dal Poetto, ha potuto transitare in viale Colombo e poi bypassare il tracciato del corteo. Che ha però obbligato le pattuglie dei vigili a un superlavoro da quando è entrato in via Roma, per l’ultimo tratto del percorso. In viale Regina Margherita e in viale Regina Elena, nel frattempo, una coda interminabile di auto ha proceduto a passo d’uomo fino a viale San Vincenzo e poi in viale Merello. Una situazione che è andata in scena appunto fino al primo pomeriggio, quando è stata riaperta la via Roma e la viabilità è tornata quella ordinaria. Dopo un’intera giornata di passione.


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OPINIONI CIAO SIGARETTA, il semaforo MATTEO RENZI l BATTE BRUNETTA ARTURO IL “CASTIGATORE” PARISI di GIORGIO COLOMBA

P

assi per il nugolo di falcemartellate mummie, da quelle fisiche di Baffone e Lenin a quelle politiche di Baffino & Veltroni con annessa paleointellighenzia piddina, ma stavolta Renzi ha rottamato di brutto davvero. «Nel momento in cui crescono cassaintegrati e giovani senza lavoro il compito dei dipendenti pubblici è dare il buon esempio. Chiedere a chi vuole stare 20 minuti fuori a fumare (o prendere un caffé) di timbrare in uscita e in entrata il badge, mi sembra un principio di buonsenso e sacrosanto. Nelle aziende private è così – conclude il primo cittadino – e sarà così anche al Comune di Firenze». Bye bye Brunetta: cassare in siffatto modo la pausa-tabacco è ardimento di cui neppure il Renatino castigatravet dei tempi d’oro sarebbe stato capace. Insomma, chi fuma avvelena anche te, ma in ufficio dissipa tempo e dunque soldi pubblici, ergo, digli che s’intossichi pure, ma ci rimetta di tasca sua. Almeno dalle parti di Palazzo Vecchio e gigliate pertinenze. Gaudeamus igitur, recitano ora quei non-smoking che, con punta di malcelata invidia, sacramentavano verso il vizio che non erano riusciti a contrarre nell’assistere passivamente al rituale, repentino eclissarsi dei colleghi verso l’area cortiliva municipale foderata di mozziconi. E diletto sia anche per i nostalgici dei siti hard dall’ufficio pubblico - per i quali vellicare una bionda tra le dita per poi accenderla era questione esulante dalla manifattura tabacchi – già prime vittime del mirato oscuramento telematico nella P.A. che in seguito avrebbe colpito anche social network e siti di condivisione video tipo Facebook e Youtube. Niente, rispetto al tripudio delle centinaia di blogger che sui vari quotidiani on line plaudono alla svolta di Renzi con un’inedita eccitazione bipartisan. E siccome nel Belpaese grandi privilegi e rendite di posizione restano intangibili in saecula saeculorum - ultima Manovra finanziaria docet - non resta che godere accontentandoci di rastremare le mini-franchigie dei pubblici dipendenti. Nel loro esclusivo interesse, ovviamente. Oscar Wilde sosteneva che la sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere: è squisita e lascia insoddisfatti. La vasta pletora di tabagisti in quota al Comune di Firenze ed annessi, renda grazie per aver ricevuto in gentile cadeau l’ineffabile appagamento della rinuncia.

Disubbidiente Pd In merito alla questione della riforma elettorale, riportata in auge ieri da Bersani, l’immarcescibile ex ministro Pd ha punzecchiato: «Siamo pure disposti a rinunciare al referendum, se solo Bersani si decidesse a formulare una benché minima soluzione». Della serie: «Toc toc segretario, c’è qualcuno in casa?»

l GIULIO TREMONTI

Ministro pilatesco A chi lo incalzava per sapere chi fosse la mano ignota che aveva inserito nella Manovra il famigerato Lodo Mondadori, il titolare del dicastero dell’Economia ha risposto sibillino: «chiedetelo a Gianni Letta». Prima la butta lì e poi se ne lava le mani. Giulio Ponzio Pilato.

l UMBERTO SCAPAGNINI

Medico del Cavaliere E per fortuna che c’è la privacy. Se non ci fosse, Scapagnini divulgherebbe pure le radiografie del premier. Già, perché il medico-ex sindaco ha raccontato a Novella 2000 tutte le prodezze erotiche di Silvio, che fa l’amore «sei volte a settimana e il settimo giorno riposa». E questa l’abbiamo già sentita da qualche parte...

www.giorgiocolomba.it

ER SECCO E ‘A BANDA TRA MITI E MAGLIANA di Mauro Zola

A

lla fine sembra quasi che a Roma la rimpiangono sta famosa Banda della Magliana. Arrestano un vecchietto, tale Enrico Nicoletti che in effetti è stato l’ex cassiere dell’organizzazione criminale ormai celebre, e più che su quello che sta combinando oggi, truffe, millantato credito, usura, insomma tutto il solito repertorio, si titola sui vecchi contatti dell’ormai settantaduenne. Quando lo si intervista, sempre che valga la pena di intervistare uno che del negare sempre negare tutto ha fatto un credo, gli si chiede quasi soltanto del passato. Del Dandy, del Secco che forse era lui o forse invece no perché era Ernesto Diotallevi. Se poi per motivi ancora da chiarire, ammazzano un giovinotto il cui padre è stato un tempo toccato di striscio dall’inchiesta sul Libanese e soci, ecco che rispunta il fantasma della Banda. Che poi probabilmente una qualche banda c’è, anzi di sicuro c’è sempre una banda che opera a Roma, anche se Roberto Simmi, titolare di un banco di pegni e padre del giovane ucciso in pieno giorno, dirotta l’attenzione su di un regolamento di poco conto, una storia di corna o suppergiù. Insomma ogni occasione è buona per tirar fuori il nome della Banda e sarebbe ora di finirla. Perché la Banda è protagonista di un romanzo splendido, quello Criminale di Giancarlo De Cataldo, di un film belloccio

e di una serie televisiva stupenda. Ma si tratta di fiction, in cui i morti si rialzano alla fine delle riprese, i misteri nascono e muoiono nelle teste degli sceneggiatori e per noi, la gente comune, l’unico rischio è di trovarsi la strada chiusa perché si deve girare una scena. Ai tempi di quelli veri invece si moriva sul serio, ci si strappava il dominio sui quartieri cittadini a pistolettate. Il fascino dei soldi si incrociava con i misteri all’italiana. Si crepava per

In manette il “cassiere” Nicoletti ma più che sulle truffe di oggi si titola sul suo passato, quasi lo si rimpianga strada, per un regolamento di conti, perché un poliziotto cercava di fare il proprio dovere o semplicemente perché passavi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Allora i boss della Magliana non erano un mito per nessuno se non per altri delinquenti, facevano paura, facevano rabbia, sono finiti tutti (o quasi) male e sono abbastanza cinico da poter affermare che se la sono pure cercata. Oggi a Roma la delinquenza non manca, ci sono la mafia, la camorra, la ndrangheta e pure un bel po’ di criminali locali, c’è un senso di violenza diffusa che fa un gran male alla città, ci sono morti per le strade, 21 dall’inizio dell’anno, e quartieri in

IL PERSONAGGIO . Pier Ferdinando, “fashion victim” in salsa Udc di Silvia Zingaropoli

cui è difficile girare già dal pomeriggio. Solo non dobbiamo confondere i personaggi di oggi con quelli mitizzati della Magliana. Il Libanese interpretato da Francesco Montanari o il Freddo di Vinicio Marchioni li trovo fantastici, mentre il boss Franco Giuseppucci e il pentito Maurizio Abbatino a cui sono ispirati non mi scatenano nessuna simpatia, soltanto disgusto. Chi dice che un libro o una fiction in cui siano protagonisti criminali sia

un cattivo esempio sbaglia, è una sciocchezza colossale. Invece chi pretende che dopo tanti anni il “mito” nero della Banda della Magliana debba cadere nel dimenticatoio ha ragione. Mi spiace per i tanti ottimi colleghi della cronaca romana, ma forse bisognerà trovare un altro leit motiv per rendere più interessanti i propri titoli e tirare fuori la Banda soltanto quando serve davvero. Ad esempio quando Enrico De Pedis verrà sfrattato dalla sua comoda cripta nella Basilica di Sant’Apollinare e pazienza se è stato un grande benefattore, è stato anche un criminale assai meno grande. mauro.zola@gmail.com

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Lui non ride, sorride. Lui non deborda, misura. Lui non s’incazza, si adira. Eppoi degusta ma non mangia, sorseggia ma non beve, riposa ma non dorme... e conta fino a tre, perché quattro sarebbe troppo. Se non fosse in politica, di sicuro sarebbe coiffeur: la sua filosofia è «brizzolato sembro Clooney», i suoi capelli non svirgolano neanche nel tornado, il suo orgoglio è la messa in piega: «la parrucca non ce l'ho» disse una volta, « l'esperto è Berlusconi». Altri indizi: le sue camice non spiegazzano, le giacche obbediscono e le scarpe sono polvere-repellenti. Lui le rughe non le subisce, le domina: ha dato il pass solo a un paio di zampette di gallina. A proposito, è l’idolo di tutte le mam-

me («ma quant’è bello, bravo e buono signoramia»). Insomma, chi è? Facile, è Pierferdinando “sono il più fico” Casini. Un po’ snob, molto chic, troppo “in” è sempre fashion. Nell’Udc “di Pierferdy ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno”. Se c’è una rissa, lui ci passa attraverso: astuto come una volpe, tutti lo vogliono tutti lo adulano e tira la corda finché gli conviene. Buonista ma non troppo, possibilista finché regge, cerchiobottista di professione. Democristiano fino al midollo, sceglie sempre il vento in poppa, sia mai che uno schizzo gli rovini il make up. Noioso quanto basta, equilibrato da orticaria: sappiatelo, invecchierete con lui. Perché “l’uomo di plastica” non sbaglia (quasi) mai.

IL BELLO Pier Ferdinando Casini

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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LA LETTERA

MASTER & BACK E QUEI CERVELLI “REGALATI”

I

l progetto Master & Back nacque più di 5 anni fa con l’obiettivo di offrire ai giovani in possesso di laurea la possibilità di poter fare esperienza e specializzarsi in realtà diverse dalla Sardegna e di riportare, poi, questo sapere nella propria terra per aiutare la Sardegna ad andare avanti nell’innovazione e nella conoscenza. Negli anni, ma soprattutto con la nuova Giunta regionale, sono state cambiate le regole di accesso e forse sono diminuiti i finanziamenti. I ragazzi interessati hanno protestato e si sono anche costituiti in comitato. Sono genitore di uno di questi ragazzi che, grazie al finanziamento erogato 4 anni fa, sta per completare l’ alta specializzazione: teoricamente sarebbe nelle condizioni di tornare in Sardegna. Temo però che, vista la carenza di prospettive d’inserimento nel mondo del lavoro, continuerà a stare fuori sede. E questo accadrà a tanti ragazzi: altri paesi beneficeranno, così, delle loro capacità. E mentre questi si avvantaggeranno, la Sardegna continuerà ad impoverirsi perché non in grado di accogliere queste professionalità. La stessa Università non è in grado di dare risposta e prospettive certe visti i continui tagli. Ma noi, in Sardegna, saremo sempre più poveri culturalmente e professionalmente. Non so esista in Sardegna uno strumento che monitori tale fenomeno. Non so neanche se esista un registro con i nominativi di queste figure con relativa specializzazione. Oggi assistiamo a un processo d’emigrazione che, a differenza del passato, ci priva delle migliori energie giovanili. Bisognerebbe porre un freno a questo fenomeno, agevolando il loro ritorno e affidando loro il futuro della Sardegna. E’ possibile che questa amministrazione regionale monitori il fenomeno con più incisività? Io penso di sì e credo che un’ipotesi di lavoro può essere l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio del fenomeno. Inoltre si potrebbe tenere un registro con le caratteristiche degli interessati e, infine, la possibilità di offrire alle aziende, agli enti pubblici, alle istituzioni in genere, di interloquire con queste persone per un loro vero inserimento nel tessuto lavorativo. Insomma quello che auspico è una attività di promozione dell’intelligenza e la possibilità di attivare quelle che, una volta, si chiamavano politiche attive del lavoro. Occorre fare in fretta perché il tempo non aspetta. Chi può operi. Pasquale Alfano

messaggi Anche io abito in una zona ad alto tasso di rumore notturno e vorrei fare alcune considerazioni in merito alla risposta di Emanuele Frongia che ci spiega che la movida è sacrosanta. Ritengo anche io scontato che se Cagliari vuole essere una città vivibile e accogliente debba considerare i cosiddetti operatori notturni. Ma non basta per chiedere ai cittadini che, per scelta o per forza, la vita notturna non la trascorrono da svegli. Si potrebbe provare a cercare un compromesso. Non penso sia chiedere troppo ai servizi all'aperto di suonare fino a un certo orario, se ci si trova nel centro urbano e magari prevedere un calendario settimanale che sia più rigido in favore dei cittadini nei giorni lavorativi e più elastico in favore degli esercenti notturni nel fine settimana. Red.dog via mail Caro Emanuele, ti faccio i miei migliori auguri per la tua attività e per il tuo futuro. Consentimi solo di precisare su un punto. Tu scrivi: "non possiamo creare una città turistica senza tutti noi sacrificarci". Ci sono cose che sono disponibili, e possono essere spese al fine di perseguire un obiettivo comune. Ci sono cose che non sono disponibili, come la Salute. Vedi, mentre il divertimento è un legittimo interesse che è lecito difendere, la salute è un diritto costituzionalmente tutelato e, come tu mi insegni, chiunque ha diritto di tutelare un suo legittimo interesse, mentre è la Repubblica che tutela la salute come diritto del singolo e interesse comune. Vincenzo Ledda via mail Parco della musica: acqua sempre più sporca e a mezzanotte tutti a casa!!! Emanuele Scotto via mail

intanto in viale trento...

Politica stagnante

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

LA STORIA Insieme in una casa n Ho visto un’umanità sfinita, piegata e stanca non cedere sotto i colpi della vita. Ho visto donne non mollare davanti ai casi tristi dell’esistenza, alle brutte e imprevedibili circostanze che ognuna si è trovata ad affrontare. Ho visto mamme lottare per garantire ai propri bambini un presente ed un futuro degni di questo nome. Ho visto nei loro occhi tristi un incredibile, ed invincibile, desiderio di essere volute bene, insieme ad una misteriosa letizia, come quella di chi sa di aver trovato, dopo tanto bussare a porte chiuse, un nido caldo per sé e i propri figli. Tutto questo, e molto di più che non so descrivere, ho visto a “Casainsieme”, l’ultima struttura inaugurata dall’associazione Donne al Traguardo e dalla sua presidente Silvana Migoni. Qui mamme sole, con i loro bimbi, trovano un tetto, un letto e altre donne che le aiutano a rifarsi una vita. Vissuti di-

versi, alcuni violenti, altri tortuosi, tutti difficili: ognuna ha una storia da raccontare e conservare nel cuore. Le accomuna il desiderio di tornare a vivere una vita dignitosa: per questo non è semplice assistenza, ma un tentativo di restituire a ciascuna una possibilità, che la vita – chiamatelo come volete: il Mistero, il Destino o il caso – sembra aver loro negato. Ognuna prova come può: per chi può un lavoro, per tutte la possibilità – così rara oggi - di sentirsi accolte. Alcune sono italiane, tante sono o sembrano straniere. Piovute per caso nella regione d’Italia con il più basso indice di natalità in Europa. Qui non si respira aria di recriminazioni, ma letizia. Strana, contagiosa, che ti fa dire che “c’è del buono in questo mondo”. Non c’è spazio per le condanne. E c’è aria di festa, in una serata qualunque di luglio, perché una delle piccole ospiti ha compiuto gli anni ed

un’altra ha conseguito la licenza media. È festa vera per tutte, pur con un velo di tristezza, cui si oppone – di nuovo – quella letizia strana. Di tutto questo non c’è normalmente notizia sui giornali, perché il bene non fa rumore e detesta le pagine dei quotidiani. Certo, non è l’unica realtà che opera così: è uno dei punti della rete della solidarietà cagliaritana, fatta di Caritas e di realtà cattoliche e laiche. È a questa gente che la politica – tutta - ha il dovere morale di inginocchiarsi. Ha il dovere morale di creare occasioni buone per una ripresa vera di vita autentica per ciascuno. Non c’è destra, né sinistra: sono queste le reali pari opportunità. Perché a tutti non sia negata la possibilità di ripartire. Perché a nessuno venga dato per carità ciò che spetta per giustizia. Sergio Nuvoli Direttore settimanale Il Portico


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FRONTI APERTI

LA FRATTURA Un rapporto a pezzi tra i due presidenti

LA STORIA Sgarbi istituzionali, mancanza di comunicazione e nervi tesi: non c’è più accordo tra il governatore Cappellacci e la più alta carica del Consiglio regionale. Ecco i retroscena di Francesca Zoccheddu n Potrebbe essere liquidato come un problema di sede istituizionale. Lo scontro tra il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, si inasprisce ogni volta che ci sono grandi manifestazioni di protesta popolare e di piazza. Perché, puntualmente, i manifestanti e le loro rivendicazioni si riversano sul palazzo e dentro il palazzo del Consiglio regionale, casa della Lombardo. UN PROBLEMA DI SEDI La ricostruzione parte dal settembre scorso, con gli scontri tra allevatori e forze dell'ordine in occasione del corteo del Movimento pastori sardi. Con l’arrivo dei manifestanti guidati da Felice Floris il palazzo visse il primo vero assedio: il governatore aveva concesso un incontro ai rappresentanti del Mps in Consiglio regionale, e non in viale Trento (Villa Devoto ancora non era diventata sede del governatore). Allora si disse che erano stati i pastori a chiedere di essere ricevuti nel palazzo di via Roma, per avere maggiore spazio e visibilità. O che furono i vertici delle forze dell'ordine a suggerire il Consiglio, più agevolmente controllabile. Fatto sta che anche tra i consiglieri di maggioranza non mancarono le lamentele verso il governatore che costringeva la massima Assemblea sarda ad una giornata d'assedio. Quel giorno di metà settembre la presidente Lombardo non c'era, seguiva gli avvenimenti via telefono, e fu attribuito ad una sua precisa indicazione il lungo ritardo con il quale la delegazione fu accolta per l'incontro con Cappellacci e l'allora assessore all'Agricoltura, Andrea Prato. Un ritardo che esasperò gli animi già caldi dei tantissimi manifestanti. Quando poi Floris e compagni, un mese dopo, riuscirono ad occupare la sala della commissione Bilancio, dove rimasero una settimana, la presidente Lombardo si trovò sola: mentre fuori dal palazzo scoppiava la guerriglia, nessun esponente della Giunta né il governatore

si presentarono in via Roma, lasciando ancora una volta al Consiglio la gestione della “patata bollente” di turno. Ci sono poi state le due manifestazioni dei commercianti e degli artigiani antiEquitalia, diecimila persone in piazza (per di più provenienti dal Sulcis). La prima volta, come accaduto con i pastori, il presidente Cappellacci riceve la delegazione nei locali della Giunta all'interno del Consiglio: ieri nessuno ha chiesto incontri e i consiglieri (e il personale) si sono ritrovati asserragliati in un palazzo blindato. SGARBI ISTITUZIONALI Che il problema sia solo di sedi, però, sembra una spiegazione che non regge. Che il rispetto delle sedi sia anche rispetto dei ruoli è più probabile. Dopo una fase di strettissima collaborazione, ormai lontano ricordo, i rapporti tra Lombardo e Cappellacci si sono raffreddati per motivi più o meno noti (che molti attribuiscono alla vicenda delle concessioni sull'eolico, bloccate dal governatore senza consultarla), con ripercussioni sui ruoli

«Se il presidente Cappellacci smettesse di parlare per interposta persona non incorrerebbe in questi scivoloni». Firmato: Claudia Lombardo.

istituzionali. Alla presidente del Consiglio viene rimproverato, da ambienti vicini al governatore, di essere fin troppo super partes nella sua gestione dell'Aula. Severa più con i suoi che con gli esponenti dell'opposizione, troppo condiscendente, quasi compiaciuta quando dai banchi del centrosinistra si richiama l'assenza del presidente e le si chiede di far valere le prerogative dell'Assemblea anche sull'organo esecutivo. Resta tra gli scambi più duri a mezzo stampa quello che ha visto contrapposta la Lombardo al portavoce di Cappellacci, Alessandro Serra, in occasione dell'ennesimo passaggio sulla vertenza entrate. Su sollecitazione del Consiglio la presidente aveva inviato una lettera al governatore richiamando il principio di leale collaborazione tra Giunta e Consiglio e invitandolo ad una «più sollecita applicazione» delle norme regolamentari sull’accesso agli atti da parte dei consiglieri regionali (con riferimento ai pareri dei costituzionalisti sul possibile ricorso contro il Governo nazionale). Per tutta risposta, il portavoce del presidente della Regione aveva definito “tardiva” la sollecitazione della Lombardo, ribattendo che Cappellacci «ha sempre dimostrato un grande spirito di collaborazione». Da manuale la controreplica, aperta con

LO SCONTRO Nervi tesi tra il presidente della Regione Cappellacci e la presidente del Consiglio ragionale Claudia Lombardo

un caustico ed eloquente «se il presidente Cappellacci evitasse di parlare per interposta persona eviterebbe di incorrere in simili scivoloni». RETROSCENA Sembra in realtà che sia legato tutto alle “vicinanze”. Entrambi pupilli del defunto senatore Romano Comincioli, fino a poco tempo fa erano anche entrambi vicinissimi all'ex coordinatore del Pdl, Denis Verdini. La vicenda dell'inchiesta sull'eolico ha decisamente segnato l'allontanamento di Cappellacci dal senatore toscano, mentre la Lombardo è rimasta vicinissima a Verdini. Ben informati raccontano che la sua unica presenza alla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, a Roma, c'è stata proprio in occasione della nomina del presidente dell'organismo, che avrebbe dovuto essere l'omologo campano della Lombardo, uomo del discusso sottosegretario Nicola Cosentino. Le cose non andarono come Verdini attendeva, il Pdl si spaccò e il prescelto anche dalla Lombardo ne uscì sconfitto. Da allora la Lombardo non ha più partecipato ai lavori della Conferenza, delegando la funzione al vice Michele Cossa. Gli scambi, adesso tra Cappellacci e Lombardo? Via lettera, su carta intestata.

MANOVRA Rispetto per le Regioni “speciali”

L’ASSESSORE Giorgio La Spisa

n Sardegna capofila della protesta delle Regioni a Statuto speciale contro i tagli previsti nella manovra approvata dal Governo. La riunione convocata a Roma dal governatore Cappellacci ha approvato un documento congiunto in cui si chiede «rispetto per la particolarità delle Regioni ad autonomia speciale soprattutto per quanto riguarda la piena e corretta applicazione ai loro regimi finanziari». «Per l’Isola - aggiunge l’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa - l'effetto della manovra si somma alle incertezze nella definizione della vertenza entrate». La Spisa esclude che l’Isola voglia sottrarsi a concorerre al risanamento dei conti pubblici «ma - precisa il vice di Cappelllacci a Villa Devoto -

c'é l'esigenza di suddividere in modo più equo il risparmio della spesa che deve essere ripartito in misura proporzionale all'entità dei rispettivi bilanci». Le Regioni “speciali” chiedono il metodo del confronto bilaterale tra lo Stato e le autonomie come previsto nella legge sul federalismo fiscale. Le risultanze della riunione nella Capitale non placano il Pd in Consiglio regionale a Cagliari. «Ancora una vol-

ROMA L’Isola a capo della protesta contro i tagli decisi dal governo. Il Pd: viale Trento apra il conflitto di attribuzioni

ta - dichiara il capogruppo Mario Bruno - chiediamo al presidente Cappellacci di avviare il conflitto di attribuzioni con lo Stato e di attivare una seria politica contestativa nei confronti del Governo». il Pd preannuncia la presentazione di una mozione urgente, a firma di tutti i consiglieri del centrosinistra. «Chiediamo al presidente della Giunta - conclude Bruno - di riferire in Aula e impegniamo fin d'ora l'esecutivo a deliberare ai sensi del comma 2 dell'articolo 51 dello Statuto che prevede che la Giunta, quando constata che un provvedimento dello Stato in materia economica o finanziaria sia dannosa per l'Isola possa chiederne la sospensione con il ricorso all'art.77 della Costituzione».


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REGIONE A PEZZI

CONSIGLIO

Lo scontro passa sul Personale n Il disegno di legge sul personale si salva per sette voti. Ieri il Consiglio regionale ha approvato il passaggio agli articoli del testo presentato due anni fa dall'ex assessore alle Riforme, Ketty Corona: 39 i sì, 32 no, e tra questi un voto decisamente di peso, quello dell'attuale assessore, Mario Floris, che coerentemente con quanto espresso a più riprese, ha cliccato il tasto rosso per bocciare la proposta, così come ha fatto un partito della maggioranza, i Riformatori. Una spaccatura importante nella maggioranza, insomma, che certifica anche una fase di confusione nella coalizione di centrodestra che governa la Regione. GLI EMENDAMENTI Si va avanti, quindi, con l'esame del “disegno di legge senza padri”, ma con madre certa. Ieri pomeriggio la commissione Autonomia, presieduta da Pietro Pittalis (Pdl), ha esaminato gli emendamenti finora presentati, circa 130 e quasi tutti della maggioranza. Nella mattinata di oggi arriveranno gli altri, nel pomeriggio la discussione entrerà nel vivo. Nel frattempo, chi è intervenuto ieri in aula ha bocciato il disegno di legge, anche se con dei distinguo. Luciano Uras, capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas, dopo aver annunciato il voto contrario, ha spiegato che però ritiene possa essere uno strumento «utile per affrontare alcune emergenze, derivanti non solo dalla situazione critica di diverse categorie di lavoratori, ma soprattutto dall’incombere di una nuova normativa nazionale che rischia di rappresentare un ostacolo all’attività legislativa della regione, che discende dalla costituzione repubblicana». Senza mezzi termini, invece, la stroncatura della proposta da parte di Attilio Dedoni, del gruppo dei Riformatori: «È la prima volta – ha detto - che voto contro il passaggio agli articoli, ma è un voto convinto per diversi motivi, non solo per le critiche del centrosinistra. Le sanatorie, se si fanno, si fanno per tutti in tutte le circostanze, non si può procedere a seconda di spinte particolaristiche. Fuori da questo palazzo, nel frattempo, molti lamentano che non hanno un lavoro e molti nemmeno il pane. La crisi della nostra terra - ha concluso - merita risposte ben più incisive». Sulla stessa linea l'esponente dell'Api, Roberto Capelli, che considera il ddl 71 «non certo una priorità per la Sardegna. Si vogliono difendere piccoli privilegi in maniera bipartisan: sarebbe un grande atto di responsabilità da parte del Consiglio

numeri 39

I sì che hanno dato il via libera alla discussione in aula del disegno di legge sul riordino del personale dell’ente. Sono stati invece 32 i no: tra essi, quello dell’assessore Mario Floris.

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Gli emendamenti che sono stati presentati al disegno di legge e che sono stati esaminati dalla commissione autonomia del Consiglio.

dare una risposta negativa al passaggio agli articoli per concentrarsi su una rivisitazione della legge 31». Per Adriano Salis (Idv) l'Aula ha all'esame una riforma personale e non del personale. «Un guazzabuglio di norme – ha detto - con nome e cognome». Infine il capogruppo del Pd, Mario Bruno, secondo il quale il disegno di legge zè della preistoria, di un altro assessore regionale. La stessa Giunta è contraria, mentre la maggioranza è divisa, naviga a vista e non sa interpretare le priorità della Sardegna che scende in piazza». Tra gli emendamenti presentati al ddl uno solo è del Pd e riguarda il ricorso al lavoro precario nelle pub-

AL VOTO L’assessore Floris dice no al testo di riordino dell’impiego nell’ente, il Pdl lo fa passare. Critiche dal Pd bliche amministrazioni. «Riprendiamo – spiega Bruno – un atto di indirizzo della Finanziaria 2007, secondo il quale la Regione, gli Enti, le Agenzie, le Asl, possono procedere ad assumere a tempo determinato solo per esigenze straordinarie connesse al funzionamento dell'ente stesso e per massimo il 3% della dotazione organica. Diciamo, insomma, che ci vuole una docu-

LO SCONTRO Il centrodestra si è spaccato sul voto alla legge di riordino del personale dell’ente di via Roma: l’assessore Floris ha votato col Pd

mentata esigenza e comunque un'assunzione sulla base di selezione pubblica». L'emendamento prevede inoltre che entro 60 giorni dall'approvazione ci sia un indirizzo attuativo della Giunta, che porti ad un piano pluriennale di superamento del precariato, per il personale non dirigente che entro il 30 giugno 2009 abbia svolto attività precaria nella Pubblica amministrazione, per almeno trenta mesi in cinque anni. «Vogliamo dare un'indicazione di principio – ha sottolineato il capogruppo del Pd – perché si metta un punto fermo sul lavoro precario nel pubblico e sulle stabilizzazioni». F.Z.

LAVORO IN GIUNTA SÌ A STABILIZZAZIONE PRECARI n Nuove risorse finanziarie per garantire le attività delle agenzie per il lavoro e presentazione alla Giunta regionale di un disegno di legge che prevede la riorganizzazione dei servizi per il lavoro e la stabilizzazione di oltre 350 precari. Sono le novità annunciate dall’assessore regionale del Lavoro Franco Manca nel corso di una riunione con i rappresentanti delle otto Province e delle organizzazioni sindacali sulla vertenza dei Centri servizi per il lavoro, dei Centri servizi per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Il ddl sarà discusso nel corso della prossima riunione di Giunta e stabilisce che la gestione dei consorzi di sviluppo venga trasferita all’Agenzia del Lavoro, prevede dei percorsi di riqualificazione del personale e l’istituzione di due organismi di indirizzo e programmazione. «Con questo provvedimento già iscritto all’ordine del giorno della prossima riunione di Giunta – ha spiegato Manca - intendiamo mettere mano a un problema complesso, ovvero la riorganizzazione dei servizi per l’impiego in un contesto operativo più favorevole e migliore nei confronti degli utenti».


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SCANDALO A QUIRRA

POLIGONO DEI VELENI «Sostanze assassine» Sgombero confermato LANUSEI Il tribunale rigetta il ricorso presentato dai pastori, diecimila capi di 60 aziende dovranno lasciare l’area militare: «Riscontrati elementi cui possono essere ricollegati i decessi»

L

o sgombero è confermato: i pastori dovranno lasciare l’area del poligono di Perdasdefogu entro il 20 luglio. Loro, titolari di circa sessanta aziende, e tutto il bestiame, diecimila capi che pascolano nella piana militarizzata accanto al paese. La decisione è stata presa ieri mattina dal tribunale del riesame di Lanusei, presieduto da Sergio Gorjan: il collegio ha riscontrato «numerosi elementi, anche di natura tecnicoscientifica, circa la presenza nel terreno e nei vegetali dell’area demaniale della base militare di sostanze nocive per la salute degli esseri viventi, cui possono essere ricollegati anche decessi di persone e una situazione che configura il ritenuto disastro ambientale». Il tribunale non ha fatto altro che dare ulteriore forza al provvedimento di sequestro dell’area del poligono firmato dal gip di Lanuesi Paola Murru su richiesta del procuratore Domenico Fiordalisi, il magistrato che ha scoperchiato, anche con provvedimenti clamorosi, la pentola dei veleni. All’esterno del Palazzo di giustizia ogliastrino, in attesa del verdetto, c’era una rappresentanza di allevatori, tutti sotto il vessillo della Coldiretti: «Rispettiamo il lavoro del tribunale»; è la linea comune, «ma siamo gli unici a subire le conseguenze negative dell’inchiesta». LA RABBIA DEGLI ALLEVATORI «Stiamo già studiando il modo per opporci al provvedimento del tribunale», spiega Marco Pilia, avvocato della Coldiretti che assiste i pastori che hanno presentato ricorso, «dobbiamo riuscire a ottenere almeno una sospensione. Ma sarebbe il minimo». Intanto la rabbia degli allevatori inizia a montare davvero. Perché se fino a ieri c’era la speranza di una marcia indietro sullo sgombero, adesso il loro destino è scritto su un verdetto firmato da un guidice: «Ma non ci fermiamo qui», commenta Simone Cualbu, allevatore di Gavoi e responsabile della Coldiretti per Nuoro e Ogliastra, «presto incontreremo il prefetto di Nuoro. Poi ci sposteremo a Roma, perché lo Stato ha le sue responsablità in questa vicenda. Stiamo programmando altre iniziative, ma non è ancora il momento di parlarne». La battaglia si annuncia dura e i gesti eclatanti sono attesi da un momento all’altro. LE MOTIVAZIONI DEI GIUDICI

L’avvocato Pilia, col ricorso, sosteneva che esiste un’incongruenza tra la decisione di sgomberare il bestiame e l’apertura alla balneazione di alcune porzioni di spiaggia nel’area del poligono. I giudici hanno così motivato la decisione: «Il pericolo è correlato all’abituale utilizzo del terreno contaminato, proprio per l’attività agropastorale, con le conseguenze sulla catena agroalimentare e non già a presenza occasionale sui terreni o all’interno degli edifici militari. Il numero di capi di bestiame interessato allo sgombero», hanno scritto, «appare assai minore, rispetto a quello ipotizzato nel ricorso, senza peraltro alcun elemento a suffragio». Poi la conferma dei sospetti e il conforto della validità dell’inchiesta del pm Fiordalisi: «Comunque, la presenza di sostanze velenose per gli esseri viventi ritenuta possibile se non probabile dai primi accertamenti tecnicoscientifici, non può che ragionevolmente imporre la cautela per la salvaguardia del bene, costituzionalmente rilevante, della salute pubblica». Enrico Fresu

ALLARME Dall’alto, uno dei bersagli usati nel poligono di Perdas, una scritta contro i militari all’ingresso dell’area militare a mare e un momento della manifestazione degli allevatori davanti al tribunale di Lanusei FOTOCRONACHE

L’avvocato della Coldiretti Marco Pilia: «Stiamo preparando il ricorso contro il provvedimento, puntiamo almeno alla sospensione temporanea».

CONSIGLIO NIENTE ACCORDO TRA I PARTITI n L’accordo non c’è stato. I partiti in consiglio regionale non sono riusciti a redigere un ordine del giorno unitario sulla vicenda Quirra. In aula ieri sono arrivati tre documenti diversi, che verranno votati nella eduta di oggi. Il primo documento riguarda gli indennizzi ed è trasversale, firmato da quasi tutti i capigruppo (Pd, Pdl, Riformatori, Udc-Fli, gruppo misto e Idv). Il secondo è stato presentato dai sardisti e propone che la Regione si costituisca parte civile nell'eventuale processo sul disastro ambientale. Il terzo è stato presentato da Sel e impegna la Giunta a «sospendere da subito, anche in via cautelativa, ogni attività del poligono, esercitazione e sperimentazione militare in tutto il territorio sardo».

Simone Cualbu, rappresentante di Coldiretti per l’Ogliastra: «A breve nuove iniziative, intanto abbiamo fissato un incontro col prefetto di Nuoro».


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L’IMPRIMATUR

MANOVRA Arriva il sì del Colle «Ci sia il confronto»

VIA LIBERA Napolitano firma il decreto: si discuta apertamente in Parlamento. Tremonti: «Ci porterà al pareggio». E sulla norma “salva-Fininvest” il ministro svicola: «Ne parlerà il premier». n La Manovra ha il via libera del Colle dopo le turbolenze innescate dalla norma “salva-Fininvest”, poi ritirata dal Governo. Alla firma di Napolitano ha seguito in serata la pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale e da oggi il provvedimento entrerà in vigore. Giorgio Napolitano ha emanato il Dl approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 giugno scorso recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, «essendo stati essenzialmente ricondotti i suoi contenuti - si legge in una nota del Quirinale - alle norme strettamente attinenti alla manovra finanziaria ed a quelle suscettibili di incidere con effetto immediato sulla crescita economica». Il presidente della Repubblica «rileva altresì che il decreto-legge prevede gran parte della manovra necessaria per raggiungere il pareggio del bilancio entro il 2014; per la restante parte si dovrà procedere con gli ordinari strumenti di bilancio relativi al triennio 2012-2014 e i relativi disegni di legge collegati». Il capo dello Stato ha poi aggiunto di auspicare «un vero confronto in Parlamento» tra tutte le forze politiche. IN VIGORE AD AGOSTO «La manovra economica sarà legge definitiva ai primi di agosto», ha poi specificato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante la conferenza stampa sui contenuti della manovra con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Provocato dai giornalisti il superministro non ha voluto spiegare l'accaduto sulla norma “salva-Fininvest” introdotta a sorpresa nel testo della manovra inviato lunedì al Quirinale. E alla giornalista di Sky che ha insistito con le domande ha replicato: «Credo sia una riunione per discutere del testo che c'è, del resto parlerà ufficialmente palazzo Chigi. Le diamo il telefonino di Letta...». Il sottosegretario si era presentato in conferenza stampa affermando di rappresentare il premier Silvio Berlusconi. Al di là di questo imbarazzo, subito dopo la firma di Napolitano, Tremonti è apparso sicuro della stra-

da intrapresa («Ci porterà al pareggio di bilancio»): la manovra economica presentata ammonta a 51 miliardi (più 17 che verranno dalla delega sul fisco). Il governo intanto si dice pronto a modificare il taglio alle pensioni contenuto nella manovra. È saltato invece l'incontro, previsto ieri in calendario al ministero per i Rapporti con le Regioni, tra Governo, Regioni, Comuni e Province indetto per affrontare la manovra, molto criticata dagli enti locali per i tagli che contiene. Letta ha puntualizzato che non c’è stata alcuna lacerazione nel governo. «Ci tengo a sottolineare che non ci sono stati momenti di tensione né lacerazioni nel governo». «Si poteva fare alla Masaniello, tutto cambi perché nulla cambi. Ma noi seguiamo invece un percorso compatibile con la struttura istituzionale del Paese, facendo una legge che rispetta la legge» ha detto Tremonti in riferimento ai tagli ai costi della politica. Questi ultimi, ha annunciato, andranno all'8 x mille per finanziare il terzo settore. Il titolare di Via XX Settembre ha detto poi di contare

numeri 51

È l’ammontare complessivo della manovra finanziaria: 51 miliardi.

17

Ai 51 miliardi della manovra sono da aggiungere altri 17 miliardi derivanti dalla delega sul fisco.

2014

Entro il 2014 il governo, grazie agli effetti previsti dalla Manovra, prevede di raggiungere il pareggio di bilancio.

che il Parlamento conceda la delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale entro il 2012. Anche se non ci fosse la delega, ha aggiunto, è previsto comunque «un blocco del 15 per cento di tutti i regimi di agevolazione fiscale» che sono 470 voci. Per il pareggio di Bilancio un contributo di 17 miliardi - 2 nel 2013 e 15 nel 2014 - dovranno arrivare dalla delega assistenziale, prevista all'interno della delega fiscale, ha spiegato il ministro dell'Economia, che ha illustrato, dal 2011 al 2014, tutte le cifre per arrivare all'obiettivo del pareggio. «Per l'anno in corso, il 2011, c’è un’esigenza di correzione, di manutenzione, di 2 miliardi di euro, e sono certo - ha sottolineato Tremonti - del fatto che l'obiettivo fissato al 3,9 sarà centrato. Nel 2012 c'è un'esigenza di correzione pari a 6 miliardi che si aggiungono a tutto quello che è stato fatto negli anni passati. Per il 2013 il dl prevede una correzione per 18 miliardi ai quali si aggiungono 2 che devono arrivare dalla delega assistenziale. Per il 2014 la correzione è di 25 miliardi dal decreto legge più 15 dalla delega assistenziale». Alla correzione dei conti pubblici prevista dal decreto della manovra, che si attesta a circa 51 miliardi nel quadriennio 2011-2014, si aggiungono quindi anche altri 17 miliardi di tagli in arrivo

L’ITER il testo è stato pubblicato ieri sera in Gazzetta ufficiale e da oggi entrerà in vigore. La manovra sarà legge definitiva ai primi di agosto.

sul fronte dell'assistenza prevista nella delega fiscale: l'intervento globale, nei quattro anni, arriva così a 68 miliardi di euro. Sulla norma relativa alla rivalutazione parziale delle pensioni, inserita nella manovra, «siamo pronti a modifiche», ha assicurato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. «Siamo apertissimi a discuterne, come abbiamo detto da subito». Una posizione ribadita dal capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. «Spero lo facciano davvero perché di promesse ne abbiamo sentite un numero infinito», ha commentato il leader della Cgil, Susanna Camusso. «Probabilmente non c'era altro da fare, ma nessuno venga a dirci che il governo non mette le mani in tasca agli italiani», ha detto il leader Udc, Pierferdinando Casini. Sulla manovra però l'allarme è arrivato dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: «Dobbiamo tagliare la spesa pubblica e riequilibrare i conti altrimenti c'è il rischio di diventare come la Grecia anche se non siamo come la Grecia», ha detto la Marcegaglia. Un no su tutta la linea rigorista dell’esecutivo è arrivato dal leader di Sel Nichi Vendola: «Occorre costruire una grande mobilitazione per dire “no”, per dire che è inaccettabile il segno di iniquità sociale che c'è dentro la manovra».

LA RIVOLTA I Comuni: la fine del federalismo

LA ROTTURA Osvaldo Napoli

n Comuni in rivolta sui tagli previsti dalla manovra finanziaria. Tanto che intendono sospendere ogni forma di partecipazione a qualsiasi attività inerente al federalismo fiscale e a incontri politici. Ad annunciare l’inasprirsi dello scontro con il governo è lo stesso presidente dell'Anci, l'associazione dei Comuni, Osvaldo Napoli durante una conferenza stampa. Napoli ha anche chiesto la convocazione urgente della conferenza unificata con la partecipazione del ministro Tremonti per spiegare al titolare del dicastero dell'Economia l'impatto che la manovra avrà sui Comuni. «Riteniamo questa manovra - ha detto Napoli fortemente iniqua». «Il punto chia-

ve - ha aggiunto il vicepresidente dell'Anci, Graziano Del Rio - è che questa manovra mette una pietra tombale sul federalismo». Nel testo della manovra risulta essere saltata la norma cosiddetta “salva cassa” dei Comuni e questo mette seriamente a rischio il pagamento degli stipendi dei dipendenti ed il rispetto dei contratti, denuncia poi l'Anci, ricordando che «in una prima versione, era

TAGLI Il presidente dell’Anci Napoli: misura iniqua, rischia di saltare il pagamento degli stipendi dei dipendenti

stata concordata fra Ragioneria Generale dello Stato, ministero dell'Interno ed Anci una norma per recuperare l'inspiegabile ritardo nella emanazione del Decreto che assegna i fondi ai Comuni. Norma che sembra essere saltata per una inspiegabile decisione del ministero dell'Economia. Gli effetti di questa decisione rischiano di essere clamorosi perché, ad oggi, solo il 30 per cento delle risorse di ogni Comune è stato accreditato». La protesta ha il «pieno appoggio» del sindaco di Roma Gianni Alemanno che chiede a Berlusconi di convocare l'Anci: «La manovra presentata dal Governo non è sostenibile per i Comuni italiani».


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CONTINENTI

RUBYGATE CORTE COSTITUZIONALE AMMETTE CONFLITTO

venuto il 26 febbraio del 2000, un'ora e mezza dopo il tremolio del cono.

ALLARME IN ISRAELE CENTRALE ELETTRICA INVASA DALLE MEDUSE

n La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Camera nei confronti della procura e del gip di Milano che, rispettivamente, hanno indagato e rinviato a giudizio immediato il premier Silvio Berlusconi con le accuse di concussione e di prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. La decisione di ieri è, però, solo un preliminare via libera: il conflitto sarà deciso nel merito tra qualche mese. Non prima del prossimo inverno, dunque, si saprà se la Consulta accoglierà o meno la richiesta votata a maggioranza dell'aula Montecitorio di annullare tutti gli atti di indagine sul caso Ruby e il decreto di giudizio immediato del premier.

ESTATE BOLLENTE VAMPATE DI CALDO DA OGGI A METÀ MESE n È imminente l'arrivo sulla nostra penisola della prima vera ondata di caldo dall'inizio dell'estate dopo quella modesta avvenuta tra il 27 giugno e il primo luglio. Da oggi - spiega il metereologo Mario Giuliacci l'anticiclone nord africano comincerà a farsi sentire, in termini di valori termometrici, sulle regioni centro meridionali e durerà fino alla metà del mese. La vampata di caldo - osserva Giuliacci - raggiungerà l'apice tra sabato e martedì prossimi quando su gran parte delle città dell'Italia, ma in particolar modo su quelle del Centro sud, verranno raggiunti e superati i 34-35 gradi, senza tenere conto dell'apporto aggiuntivo di sensazione termica da parte dell'umidità.

PENSIONI DA FAME IL 42% DEI GIOVANI VIA CON MENO DI 1000 EURO n Il 42 per cento dei lavoratori dipendenti che oggi hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni andrà in pensione, nel 2050, con meno di 1.000 euro al mese. Sono i risultati preoccupanti che emergono dal primo anno di lavoro del progetto

Stuprò suora Nove anni a Padre Fedele n È stato condannato a nove anni e tre mesi per violenza sessuale su una suora padre Fedele Bisceglie, ex frate francescano fondatore dell'Oasi dei poveri. I giudici del tribunale di Cosenza, dopo poco più di due ore di camera di consi-

“Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” condotto dal Censis e dall'Unipol. Attualmente i giovani al lavoro che guadagnano una cifra inferiore ai 1.000 euro sono il 31,9 per cento: il che significa, si legge nel rapporto, «che in molti si troveranno ad avere una pensione pubblica più bassa del reddito di inizio carriera». Una previsione, questa, che riguarda i più «fortunati» cioè i quattro milioni di giovani che sono oggi ben inseriti nel mercato di lavoro e con contratti standard; senza cioè tenere in considerazione quel milione di giovani autonomi o con contratti atipici e i due milioni di giovani che non studiano né svolgono attività lavorativa. L'Italia è uno dei paesi più vecchi e longevi al mondo. Nel 2030 gli anziani over 64 sarano più del 26 per cento della popolazione totale, cioè un cittadino su quattro, ci saran-

glio, hanno condannato padre Fedele e Gaudio a pene più pesanti rispetto a quelle chieste dall'accusa (rispettivamente otto e sei anni di reclusione) avendo riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Padre Fedele

no quattro milioni di persone non attive in più e due milioni di attivi in meno.

VACANZE PAPALI RATZINGER VISITA MOSTRA SU WOJTYLA n Primo giorno di vacanza per il Papa, e primo vero momento di relax: la visita, in forma strettamente privata, alla mostra su Giovanni Paolo II allestita nel Braccio di Carlo Magno, con i curatori Barbara Jatta e Roberto Pulitani a illustragli le 15 sezioni sulla vita e il pontificato di Karol Wojtyla, e a rispondere a tutte le sue curiosità. Di papa Wojtyla sono esposti tra l'altro gli sci, gli scarponi, la veste viola da vescovo, quella rossa da cardinale, alcuni scritti autografi, e poi oggetti dell'infanzia e della gioventù provenienti da Wadowice, la sua città natale. Rin-

ha sfogato la sua rabbia dopo la condanna: «Vergognatevi tutti: suore, preti, magistrati: avete condannato un innocente. Nei miei confronti è stata commessa un'enorme ingiustizia. Tutti dovranno pentirsi per quanto mi è stato fatto».

corso da un gruppetto di turisti che sotto al colonnato hanno invano tentato di avvicinarlo, e accompagnato da mons. James Harvey e mons. Leonardo Sapienza, Benedetto XVI è stato accolto dal cardinale Giovanni Lajolo, e si è trattenuto per quasi un'ora a visitare l'esposizione.

PAURA IN ISLANDA IL VULCANO HEKLA PRONTO AD ERUTTARE

n Torna la paura in Islanda. Il vulcano Hekla, uno dei più pericolosi e attivi del Paese, sta per entrare in attività: lo ha an-

nunciato il geologo islandese Pall Einarsson. Secondo l'esperto «il vulcano è pronto per un'eruzione, anche se questo non significa che lo farà subito». Einarsson ha spiegato di aver fatto tale deduzione sulla base dell'osservazione dei movimenti del magma sotto il cratere del vulcano. Alto 1.491 metri, l'Hekla, circa 110 chilometri a est della capitale Reykjavik, venne soprannominato dagli antichi islandesi «Porta dell'inferno». È entrato in eruzione una ventina di volte in 1.000 anni. Secondo un altro vulcanologo, Ari Trausti Gudmundsson, se il risveglio del vulcano sarà simile ai suoi quattro precedenti, avrà comunque un effetto «poco probabile» sulla circolazione degli aerei: «ma certo dipenderà dalla forza dell'eruzione, e questo è impossibile da prevedere». L'ultimo risveglio del vulcano islandese Hekla è av-

n La Centrale elettrica Rabin di Hadera (sul litorale fra Tel Aviv e Haifa) è stata costretta ad adottare misure straordinarie per evitare che le sue turbine siano paralizzate da una quantità di meduse raccoltesi negli ultimi giorni nelle acque marine antistanti la struttura. Per il raffreddamento delle turbine della centrale vengono utilizzate ingenti quantità di acqua marina. Ma adesso la presenza della massa gelatinosa rischia di otturare i filtri di ingresso. I dipendenti sono così costretti a raccogliere, 24 ore su 24, le meduse rimaste incastrate e a scaricarle altrove. «Raccogliamo così una tonnellate di meduse all'ora», ha esclamato stupito uno dei lavoratori della centrale.

BATTERIO KILLER IN FRANCIA 4 CASI UN BEBÈ È IN COMA n Quattro nuovi casi sospetti di persone contagiate dal batterio E.coli, tra cui un bebè in coma, sono stati ricoverati all'ospedale di Lilla, nel nord della Francia. Lo riporta il quotidiano francese La Voix du Nord. Nella notte tra ieri e oggi, un bebè di un'età compresa tra i 20 e i 30 mesi è stato trasferito in coma dall'ospedale di Cambrai all'ospedale di Lille. Soffre di una sindrome emolitica uremica (SHU), che è «molto probabilmente legata al batterio E.coli», riferiscono le autorità sanitarie francesi, aggiungendo che «le analisi sono in corso per confermarlo (...) ed eventualmente determinare il ceppo». Inoltre, scrive ancora La Voix du Nord, tre altre persone sono state ricoverate all'ospedale di Lille con la stessa sindrome. Le analisi sono in corso, ma il loro stato di salute sarebbe meno grave. In totale, tra il 14 giugno e il primo luglio, 9 casi sono stati registrati nella regione di Lille, legati al consumo di hamburger della marca Steak Country, distribuiti nei discount LIDL.


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Traffico L’assessore: attiviamo Sanità Aias, lavoratori senza soldi Igiene Topi e blatte le telecamere nelle Ztl della città «La Regione smentisce i vertici» «Colpa di Abbanoa» a pagina 13

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LA POLEMICA Interrogazione in Consiglio regionale. Le LucidoSottile: Cagliari impreparata alla cultura libera

IL MANIFESTO Il cartellone dello spettacolo delle Lucido Sottile che ha fatto esplodere la polemica

Il rifiuto Spettacolo troppo spinto

Salta la satira all’Orto botanico di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Lo spettacolo è stato cancellato, senza pietà. E la polemica rimbalza in Consiglio regionale. “Holy Peep Show” era in programma dal 15 al 17 all’Orto botanico, ma ieri è stato comunicato alla compagnia LucidoSottile che non potrà andare in scena. Ma non c’entrano il seno nudo della Madonna e il Cristo barbuto in topless, il motivo è “tecnico”. «Ci hanno detto che non c’è l’agibilità per gli spettacoli pubblici - spiega Michela Sale Musio di LucidoSottile - nonostante ce ne siano stati diversi, fino alla settimana scorsa». L’Orto botanico è di competenza dell’Università e la conferma della disdetta arriva dal rettore Giovanni Melis. «Abbiamo verificato le norme di sicurezza, quello spazio non è adeguato per uno spettacolo di quel tipo, e chi ha preso

l’impegno non era autorizzato». Eppure l’oasi sotto l’Anfiteatro romano, sconosciuta a tanti cagliaritani, ha aperto le sue porte alla cultura. «Ma erano recital o presentazioni di libri, eventi adatti a un pubblico ridotto, in questo caso si tratta di uno spettacolo invasivo, con due-trecento spettatori, e itinerante, quella struttura non è adatta». Il rettore precisa che sulla di-

sdetta non hanno pesato le polemiche sul manifesto: «Io non l’ho neanche visto». Ma le “Lucide” sono amareggiate per questo dietrofront. «All’inizio erano stati disponibili, hanno creduto nel progetto, poi ci sono stati ripensamenti proprio per l’immagine - spiega Tiziana Troja, l’altrà metà della compagnia LucidoSottile - perché la locandina non era stata “con-

IL PRECEDENTE NIENTE SHOW ALL’OSTELLO n Nonostante la compagnia LucidoSottile riscuota successo in giro per l’Italia, la sua provocazione sulla religione cattolica non riesce ad attechire in viale Sant’Ignazio. È non è l’unico caso per le due ragazze che non cercano mai la strada semplice. «È successo due anni fa anche per “Hostel Shine”, all’Ostello di piazza San Sepolcro - racconta Michela Sale Musio - c’era il tutto esaurito ma, per paura dei contenuti, lo spettacolo fu annullato il giorno prima». Le “Lucide” hanno anche composto la canzone “Bunga Bunga mix”, esplicita come le loro performance. «Eravamo in contatto con La7 - ricorda Tiziana Troja - ma alla fine la partecipazione è saltata perché quello non era un “progetto culturale condiviso dai loro dirigenti”».

certata”». L’immagine della Pietà di Michelangelo, riveduta alla loro maniera, ha generato malumori. «Ci rammarichiamo perché Cagliari non sembra pronta per un programma culturale libero - commentano all’unisono - noi usiamo immagini forti per provocare, confidando nell’intelligenza del nostro pubblico. I nostri spettacoli sono accompagnati dal bollino, come in tv, rosso, giallo e verde. Perché facciamo spettacoli di vario tipo e abbiamo successo con i bambini». La Madonna in mutande nelle vesti della fata Turchina che abbraccia il Cristo morente, in barba e topless, nel ruolo di Pinocchio sono tra i protagonisti di “Holy Peep Show”. Lo spettacolo di satira religiosa è stato concepito come un pellegrinaggio per portare gli spettatori a spasso per l’orto botanico. Con i personaggi che aspettano il pubblico nelle varie tap-

pe di una storia che collega la favola di Collodi alle figure sacre del mondo cattolico. Tra i protagonisti dello spettacolo ci sono anche San Francesco che interpreta Geppetto e Sant’Efisio nel ruolo di Lucignolo. È un’opera complessa e di forte impatto, provocatoria come la locandina. Che ieri è finita tra i banchi del Consiglio regionale con l’interrogazione di Felice Contu (del gruppo Udc-Fli), che ha chiesto a Sergio Milia, esponente della Giunta Cappellacci, «se nei programmi dell’assessorato della Cultura vi sia compreso anche qualche incentivo a favore della compagnia teatrale “Lucido Sottile”». Contu ha spiegato di non avere sete di censura, ma è preoccupato che la città venga invasa da manifesti con «la figura di un Cristo transgender e di una Madonna procace e seminuda», facendosi portavoce di «buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanziali», che non accettano «che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati». PARERI DIFFERENTI Punto di vista ben diverso da quelo dell’assessore provicniale alla Cultura, Francesco Siciliano. «Mi auguro non sia un’ondata di neo-moralismo. È una manifestazione artistica di grande creatività, a cui non manca la provocazione. Che è un elemento fondamentale dell’arte. Come amministratore ho pure contribuito allo spettacolo e per questo mi sto impegnando perché si trovi una soluzione». Anche il suo omologo della Giunta comunale, Enrica Puggioni è già all’opera. «Come ha saputo della nostra vicenda ieri ci ha volute incontrare e ha promesso anche lei di cercare una soluzione», spiegano le “ragazzacce”. Ma LucidoSottile non sono solo Troja e sale Musio, è una grande squadra. «A questo spettacolo partecipano 67 lavoratori che, a quasi una settimana dal debutto in scena, si trovano spiazzati - racconta Tiziana Troja - tra loro ci sono tanti altri artisti, come i Sikitikis e le Balents. Meravigliosa la solidarietà che tutte le persone coinvolte cihanno manifestato, promettendo di essere pronte a metterlo in scena dovunque e in qualunque momento».

Pirateria Gli hacker attaccano il sito dell’Università

VIALE SANT’IGNAZIO I dati di studenti e professori sono a spasso per la Rete

n Anche l’Ateneo cagliaritano è finito nel mirino dei pirati informatici. I dati personali di migliaia tra studenti e professori sono finiti a spasso per la Rete. Sono una ventina le università che hanno subito l’attacco virtuale. Un annuncio via Twitter ha avvisato gli studenti che i loro dati non erano al sicuro e che le mani di alcuni esperti informatici erano riuscite a sfilarli dalle banche dati degli Atenei. La rivendicazione arriva dall’utente LulzStorm (nome o sigla finora sconosciuto) che su Twitter ha scritto «Oggi è un grande giorno per tutti noi e pessimo per le università italiane. Loro pensano di essere al sicuro, ma i loro siti sono pieni di debolezze». Oltre a dare le indicazio-

ni su quali canale usare per trovare i dati sul web è arrivato pure il messaggio di sfida: «Italiani, come potete affidare i vostri dati a tali idioti? È uno scherzo? Cambiate password ragazzi, cambiate concetto di sicurezza, università. Avremmo potuto rilasciare molto di più, avremmo potuto distruggere db e reti intere. Siete pronti per tutto questo?». L’elenco delle università violate e lungo: l'An-

L’ASSALTO Anche l’Ateneo cagliaritano nel mirino dei banditi informatici. Il rettore: non si sono registrati danni

toniano e l'Unibo di Bologna, il Politecnico, la Bocconi e la Bicocca di Milano, La Sapienza di Roma e le università di Bari, Foggia, Lecce, Messina, Modena, Napoli, Pavia, Salerno, Siena, Torino, e Cagliari. Sono stati messi in circolazione tutti i dati che gli utenti utilizzano per accedere ai servizi on line delle università, come indirizzi mail e password, ma in alcuni casi pure numeri di cellulare e indirizzi di casa. Alcuni rettori hanno detto di aver subito lievi danni, altri sostengono di essere riusciti a respingere l’attacco. L’università di Cagliari rientra nell’elenco degli Atenei presi di mira, ma il rettore Giovanni Melis precisa di non aver ricevuto comunicazione di danni subiti.


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CAGLIARI

Commissioni Trattative tese tra Sel e Pd n Alla fine ha ceduto il Pd. Salvo sorprese sarà Francesca Ghirra la presidente della commissione Cultura. Sel, pur di averla, ha lasciato le altre due poltrone che le spettavano. L’accordo è arrivato al termine di una lunghissima seduta del consiglio segnata dai malumori e dal confronto all’interno del

centrosinistra. Se terrà si saprà quando le commissioni saranno convocate e eleggeranno i presidenti. Il Pd si prende sei poltrone. Claudio Cugusi guiderà il Bilancio, le Politiche sociali andranno a Fabrizio Rodin, l’Urbanistica ad Andrea Scano, i Servizi Tecnologici a Fabrizio Marcello, i Lavori pubblici

a Maurizio Chessa, i Trasporti a Guido Portoghese. Gialeto Floris dell’Idv guiderà il Personale, il socialista Mondo Perra le Attività produttive, Filippo Petrucci di Meglio di prima non ci basta gli Affari generali. La commissione Statuto, l’unica che spetta all’opposizione, sarà presieduta da Paolo Carta, Udc.

Traffico Telecamere accese per le Ztl L’ANNUNCIO L’assessore Coni: partiremo con la sperimentazione in tutto il centro storico poi l’attivazione definitiva. L’autovelox sull’Asse sarà attivato. Presto la rotatoria in piazza San Benedetto di Paola Pilia n Telecamere Ztl, si parte: inizierà a breve la fase di sperimentazione che porterà all’attivazione delle telecamere di Stampace, Marina e Villanova. È una delle priorità individuate dall’assessore al Traffico Mauro Coni. In questi giorni i tecnici del Comune sono già stati avvistati mentre eseguivano le prime verifiche sugli strumenti elettronici piazzati nel centro storico. «Dobbiamo preparare prima un’attenta campagna informativa per i cittadini», spiega Coni, che ancora non ha affrontato il problema degli orari di divieto di transito e sosta. In alcuni quartieri la Ztl è solo notturna, e le scelte dell’ex Giunta Floris non accontentano tutti: molte sono le proteste organizzate dai residenti. «Sugli orari aspetto di confrontarmi con i tecnici e con i comitati di quartiere». Tutto pronto anche per l’attivazione degli autovelox. «L’installazione che controlla la velocità sull’as-

se mediano sarà attivata subito», dice Coni. Anche in questo caso parliamo di settimane. «Ci sarà la massima pubblicità, tutti dovranno sapere che c’è un rilevatore all’altezza dello svincolo per via Berlino». Le altre quattro postazioni, in viale Diaz, via Torricelli, viale Poetto e viale Colombo, invece ricadono in ambito urbano e il prefetto ha rilevato che dovranno essere presidiate da pattuglie. Per vederle in funzione bisognerà aspettare un po’di più, ma saranno comunque attivate in tempi rapidi. Oggi una parte della seduta settimanale della Giunta Zedda sarà interamente dedicata al programma per traffico e trasporti. Coni ha chiesto al sindaco di anticipare la riunione da mezzogiorno alle dieci per potere esporre ai suoi colleghi le linee guida di lavoro per i prossimi anni. Spiegare da dove si parte e dove si vuole arrivare. Da navigato docente universitario Coni ha preparato una presentazione un power point per raccontare, aiutato dalle

ZONA A TRAFFICO LIMITATO Le telecamere stanno per essere attivate

immagini, cosa ha trovato in eredità. Da lì si partirà per aggiustare il programma esposto da Zedda in campagna elettorale. «Sto cercando di riorganizzare tutto. L’amministrazione è una macchina complessa, ma sono fortunato perché sto trovando una situazione migliore di quanto si potesse pensare. È una bella realtà, gli ingegneri e i geometri che lavorano in comune sono molto capaci». E ci sono intanto alcune opere che possono partire subito. La Giunta Zedda le riceve in eredità dai predecessori. «È tutto pronto per esempio per la rotatoria in piazza San Benedetto, deve solo essere realizzata». Eliminerà i semafori di via Dante e via Paoli. Tecnici al lavoro anche in piazza d’Armi, dove il quartiere crolla e la viabilità è stata rivoluzionata spesso negli ultimi mesi. «Credo che gli effetti che hanno i mezzi pesanti sulla roccia siano marginali: ho proposto un sistema di monitoraggio, lo stiamo preparando. Ci sarà presto una fase di sperimentazione anche notturna per verificare gli effetti del traffico sull’asfalto, siamo pronti a rivedere la viabilità, se ci sarà bisogno. Compresa la rotatoria». redazione@sardegnaquotidiano.it


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CAGLIARI COMMERCIO PER RILANCIARE IL QUARTIERE DA SABATO ARRIVA L’EURO DI VILLANOVA

SANITÀ VOLO BRUXELLES-CAGLIARI PER TRASPORTARE MALATO GRAVE

ASSEMINI CERIMONIA DI FINE PERCORSO PER I RAGAZZI OSPITI DELL’AQUILONE

n Il gruppo di acquisto solidale “Circolo aperto” scende in piazza a Villanova. Ogni sabato, dalle 19,30, nel rondò San Rocco (la piazzetta tra via San Giovanni e via San Rocco) i soci produttori del gruppo presenteranno i frutti del proprio lavoro. E presentano l’euro di Vilanova, uno strumento che garantisce sconti in più di 30 negozi, per rilanciare i rapporti economici e di amicizia tra gli abitanti del quartiere.

n Un uomo affetto da una grave patologia e ricoverato all’Ospedale di Bruxelles è stato trasferito all’Oncologico a bordo di un Airbus dell’Aeronautica militare. La richiesta di trasporto si è resa necessaria per garantire al paziente il ricovero nella struttura ospedaliera di Cagliari. Il paziente, dopo l’atterraggio ad Elmas, è stato accompagnato con un’ambulanza all’ Ospedale di Cagliari.

n Festa di fine corso all’Aquilone. Sabato alla Comunità residenziale di Assemini, in località Terramaini, saranno consegnati gli attestati di fine programma terapeutico a 34 ragazzi che hanno completato il loro percorso terapeutico all’interno dell’asociazione “L'Aquilone centro sardo di solidarietà”. La cerimonia dell’Aquilone comincerà alle 19 e alle 20 ci sarà la messa celebrata dall’arcivescovo Giuseppe Mani.

Igiene Invasione

IL CARCERE .

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di topi e blatte «Tutta la colpa è di Abbanoa»

L’EMERGENZA Insetti anche nella sala consiliare del Municipio, ratti avvistati in molti quartieri. Comune e Provincia puntano il dito contro la società di gestione dell’acqua: «Non dà risposte» n Le blatte ieri erano anche nell’aula consiliare del Municipio. Dopo le strade hanno conquistato anche il palazzo del potere. Con gli insetti, nelle vie, anche un’invasione di topi. La colpa? Di Abbanoa, pare. Ad accusare il gestore del servizio idrico regionale sono Comune e Provincia. Il primo dovrebbe occuparsi degli interventi nelle strade. Ma non può: Abbanoa, che gestisce le fogne, non mette a disposizione gli operai incaricati di aprire i tombini. «Da circa un anno ci occupiamo della derattizzazione. Da un mese abbiamo iniziato a ripulire le aree incolte comunali», spiega Guglielmo Carletti, dirigente del settore Igiene del Comune, «purtroppo però si sa che i ratti escono dalle fogne», aggiunge, «per questo se ne dovrebbe occupare Abbanoa. Data l'emergenza che c'è in città, avevamo anche dato la nostra disponibilità per collaborare, soprattutto in sede d'avvio, ma da parte degli uffici di Abbanoa, non abbiamo più ricevuto comunicazione». Ancora una volta, si punta il dito contro il gestore del servizio idrico. Impreparati alla stagione estiva, i cittadini sono costretti ad avere a che fare con blatte e topi. Il caldo delle ultime settimane ne ha favorito il proliferare. Il clima caldo-umido è l'ideale per gli insetti, che si riproducono con maggiore facilità. Escono allo scoperto spinti dalla fame. È scattato l'sos per la presenza più massiccia di blatte e ratti che rappresentano un'emergenza in molti quartieri cittadini: Pirri, Marina, Is Mirrionis e Genneruxi sono quelli più colpiti. Le blatte salgono sui muri e camminano indisturbate,

i ratti scorrazzano per tutta la città. C’è un certo allarme tra la gente che continua a segnalare il progressivo aumento della presenza di ratti e scarafaggi anche all’interno delle abitazioni. «Per quanto riguarda la deblattizzazione e la lotta a tutti gli insetti nocivi, la competenza è provinciale. Quando riceviamo le segnalazioni da parte della Asl, dobbiamo procedere quando è presente l'infestante, immettiamo prodotti che hanno un certo effetto nell'ambiente», spiega Alessandro Sanna, dirigente del servizio provinciale anti-insetti. «Il servizio igiene e sanità pubblica della Asl ci ha chiesto se potevamo intervenire noi dato che neanche loro riescono a mettersi in contatto con Abbanoa», continua Sanna, «ci siamo resi disponibili, ma vogliamo essere retribuiti da Abbanoa per farlo. Inoltre la società dell’acqua dovrebbe metterci a disposizione un operatore per aprire i tombini e il Comune ci dovrebbe assicurare una pattuglia per far defluire il traffico e non creare disagi». Insomma, ormai sembra diventata una consuetudine veder scorrazzare ratti, scarafaggi e blatte per le vie cittadine, ma la situazione rimane bloccata. «In alcuni casi non apriamo i tombini anche da un anno perché è impossibile comunicare con gli uffici di viale Diaz», spiega Sanna, «in altri casi si parla sempre di pubbliche vie», tiene a precisare, «ci pensano gli operai dei cantieri comunali ad aprire i tombini, ma laddove i Comuni non dispongono di operai che possono fare un'operazione di questo tipo, non si fa la deblattizzazione da tempo». Monica Magro

«Aria inquinata nel nuovo penitenziario» n Dopo le denunce qualcosa si muove. Tra le stranezze del nuovo carcere a Uta c’è la possibilità che i gas prodotti da un’industria di carne animale proprio nelle vicinanze possano essere nocivi e rappresen-

tare quindi un pericolo per detenuti, dipendenti e tutti i frequentatori della nuova struttura. Ma ieri la promessa: «L’amministrazione penitenziaria intende fare chiarezza sulle emissioni maleodoranti in prossi-

mità dell’area in cui sta sorgendo la nuova mega struttura detentiva». La conferma giunge da una lettera di Enrico Ragosa, direttore generale Risorse materiali, beni e servizi del Dap.

TAR NO AI RADAR DELLA GUARDIA DI FINANZA n Niente installazione di radar militare in funzione anti-sbarchi a Tresnuraghes almeno sino al 5 ottobre. Lo ha deciso in serata il Tar della Sardegna accogliendo l'istanza di sospensiva cautelare presentata dal comune del piccolo centro dell'oristanese, attraverso l'avvocato Giuseppe Longheu. I giudici hanno ritenuto, almeno in prima lettura, che il ricorso appare fondato, ma si riservano di valutare l'ulteriore documentazione che oggi è stata prodotta dalla Guardia di Finanza, titolare del progetto nazionale che prevede diversi radar in Italia, alcuni dei quali in Sardegna, per il controllo dei flussi migratori via mare. Di qui il rinvio al 5 ottobre. Ieri mattina un gruppo di attivisti contro l’installazione aveva presidiato il tribunale in attesa della sentenza.

Aeroporto Scontro aperto tra Elmas e Cagliari sui tassisti

LA POLEMICA Nervi tesi sui tassisti tra Cagliari e Elmas

n È guerra aperta tra i tassisti di Cagliari e quelli di Elmas: il campo di battaglia è l'aeroporto Mario Mameli. Le auto bianche cagliaritane protestano per il caos del servizio nello scalo nato dopo l'ingresso di quattro nuovi titolari di licenza rilasciata dal comune di Elmas circa tre mesi fa. Ieri si è tenuta una riunione durata più di tre ore che non ha portato all'accordo sperato. C’erano l'assessore ai Trasporti del capoluogo Mauro Coni, il collega di Elmas Mariano Strazzeri e il vicepresidente dell'Uts (Unione tassisti sardi ), Efisio Pilleri rappresentante confederale e due rappresentanti dei tassisti di Elmas. «Loro pretendono di lavorare in aeroporto un giorno su due, mentre i

tassisti di Cagliari hanno un turno in aeroporto un giorno su cinque. Noi chiediamo che turnino insieme a noi, a pari diritti e a pari doveri. Vogliamo una regolamentazione dell'aeroporto che dia garanzie a tutti», dichiara Efisio Pilleri, e continua: «Cagliari ha sempre lavorato in accordo coi suoi tassisti ed è per il turno unico. Elmas non lo accetta. Ha fatto delle controproposte che pre-

TRASPORTI Clienti contesi, il capoluogo critica il Comune dell’hinterland sulla gestione della auto bianche nello scalo

vedono sempre un trattamento di favore per i suoi tassisti e noi su questo punto non possiamo trattare». Coni ha inviato un fax alla Regione e ai tassisti, per imporre il turno unico secondo quanto prevede la legge. Efisio Pilleri commenta: «Se domani mattina uscirà il turno unico unicomprensivo noi chiederemo all'assemblea di revocare lo sciopero previsto per l'11 Luglio, se non dovessero esserci delle risposte concrete venerdì faremo una conferenza stampa e illustreremo le modalità delle azioni sindacali». Che significa: sciopero con conseguenti disagi nell’aeroporto nel pieno della stagione turistica. Pamela Tolu


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CAGLIARI

Litoranea Rapina al market con la pistola n Minacciando la cassiera con la pistola in pugno si è fatto consegnare circa 600 euro. Un rapinatore solitario ieri ha messo a segno il colpo in un market del litorale quartese. L’uomo è arrivato verso le 14,45 con un grosso scooter, è entrato nascosto dal cappuccio e con un fazzoletto davanti al viso.

Entrato dentro, ha colto di sorpresa la cassiera e, puntandole la pistola, si è fatto consegnare i soldi che si trovavano dentro una cassa del supermercato Grim di viale Leonardo da Vinci, tra Sant’Andrea e Flumini. Circa 600 euro il bottino che ha portato via a bordo del suo scooter. Subito chiamate

dai pochi dipendenti presenti a quell’ora sono arrivate le pattuglie del commissariato di Quartu e della Squadra volanti di Cagliari. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Squadra mobile che hanno cercato di raccogliere elementi per rintracciare il rapinatore solitario.

Sanità All’Aias

POETTO

Nuovo rinvio per la riunione sui chioschi

stipendi a rilento «La Regione contro i vertici» n Pochi soldi dalla Regione? «L’assessore alla Sanità Antonangelo Liori farà un comunicato ufficiale la settimana prossima per smentire l’Aias». Giovanni Pinna, segretario regionale Fp-Cgil parla dopo l’incontro con Liori, a nome dei lavoratori delle cliniche della famiglia Randazzo. «Nella nota», continua Pinna, «sarà messo nero su bianco che l’Aias ha ricevuto dall’Asl 15 milioni solo per il 2011». Tramonta quindi l’alibi dell’associazione, che ha sempre dichiarato di non essere in grado di pagare le mensilità dei lavoratori a causa del mancato versamento di fondi da parte delle aziende sanitarie locali. «Inoltre», spiega ancora il rappresentante sindacale, «tra mercoledì e giovedì della prossima settimana

verranno convocati tutti i dirigenti delle Asl». L’accordo siglato con l’ex assessore Dirindin prevedeva che fosse compito delle aziende sanitarie anticipare le mensilità dei lavoratori. Che non vedono un euro da due mesi: «E nell’attività trentennale dell’Aias non ricordano di avere mai ricevuto puntuali un pagamento», sottolinea ancora Giovanni Pinna. «Attraverso la comunicazione della Regione verrà smascherato il rimpallo di responsabilità che da ormai troppi anni si gioca sulla pelle dei lavoratori. L’Aias ha fatto circolare tra i dipendenti una lettera nella quale afferma di non essere in grado di saldare il dovuto causa mancati versamenti delle Asl. Una bugia». F.O.

POETTO Una delle bandiere appese all’esterno della sede dell’Aias

n Tutto rinviato: oggi non si terrà l’incontro tra uffici comunali e Suap per cercare una soluzione per il destino dei chioschi del Poetto. I gestori delle strutture sul litorale hanno ottenuto un rinvio al 21 luglio per dare tempo ai loro avvocati di studiare ancora le pratiche e riuscire così a salvare almeno questa stagione. Sui chiochi pende l’inchiesta della Procura per abusi: dal 2009 sarebbero dovuti essere rasi al suolo. Ma il Comune, fino a due mesi fa gestito da Emilio Floris, è riuscito a prendere tempo, senza però trovare una soluzione definitiva. In attesa dell’approvazione del Pul (Piano urbanistico del litorale) l’ex primo cittadino ha firmato un’ordinanza che di fatto blocca la demolizione. Una soluzione tampone, che non dà però garanzie ai gestori. Che oggi avrebbero dovuto incontrare i tecnici del Municipio e il sindaco Massimo Zedda. Doveva essere l’incontro decisivo, ma nella telenovela dei chioschi è arrivato questo nuovo slittamento.

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SPORT

CAGLIARI Biondini l’incognita a centrocampo

di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Lavori in corso e non solo per completare la rosa. Ci sarebbe un altro vuoto da riempire nel Cagliari, ed è quello di Dhalia tv, main sponsor del Cagliari fallito lo scoso novembre. Ora potrebbe entrare in gioco l’azienda “con l’orgoglio sardo”, la Ichnusa, più volte protagonista nel mondo dello sport e sponsorship del Cagliari da tempo. Tante le collaborazioni, a partire dall’ultima che ha fatto il giro della città con lo slogan “l’orgoglio sardo non è solo Acqua Fresca”. Se tutto andrà in porto l’azienda potrebbe intensificare il rapporto con la Cagliari calcio e i tempi dell’annuncio sarebbero vicini, visto che già lunedì 11 alla presentazione della maglia, col nuovo sponsor tecnico “Robe di Kappa” sarà presentato anche il main sponsor. Per ora, più che l’orgoglio sardo, regna il fascino del Marocco e dalla Colombia. Nel paese maghrebino già si parla di un cous cous di talenti, da Adel Taarabt (al Tottenham) a Marouane Chamakh, El Arabi e tra questi c’è pure El Kabir. Ma oltre al fascino oltremare ultimamente è meglio trattare con i club stranieri perché intendersi con gli occhi conviene piuttosto che inasprire i rapporti con i presidenti italiani, con i quali Massimo Cellino ultimamente non se la passa tanto bene. Da Preziosi, andato su tutte le furie dopo avergli “riscari-

numeri 2

Gli acquisti fatti finora dal Cagliari oltre al riscatto di Davide Astori, il colombiano Ibarbo e il marocchino El Kabir

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Luglio la data di presentazione delle maglie Roba di Kappa e del nuovo sponsorship del Cagliari

cato” inaspettatamente Acquafresca, a Lotito (ha fatto di tutto per non fare andare Marchetti alla Lazio) fino al presidente del Foggia per le questioni Sau-Burrai (se li è presi). E mentre si attende la punta che possa fare la differenza in termine di gol e di abbonamenti, tra Suazo che aspetta una chiamata e Acquafresca che non deve essere nominato troppo per tentare di far abbassare il prezzo, ci sarabbe ancora una squadra che aspetta rinforzi e risposte. A partire dal centrocampo dove ci sono due tipi di problemi. Il primo è avere due giocatori in bilico. Biondini è senza rinnovo del contratto. Se non si trova un accordo (che si aggira tra i 700-800) potrebbe essere ceduto in estate per

LO SPONSOR I buoni rapporti con la “Ichnusa” potrebbero rafforzarsi e l’azienda sarda potrebbe sostituire Dahlia Tv il rischio che il Cagliari lo perda a fine stagione cedendolo a parametro zero. E, nel caso Cellino lo vendesse, con molta probabilità lo farebbe alle ultime ore del 31 agosto per ricavarne qualche affare. Il secondo è Andrea Lazzari: dopo una stagione in cui era evidente il suo malessere per non essere andato al Milan bisognerebbe capire cosa intende fare quest’anno. Se Biondini potrebbe essere tatticamente sostituito da Nainggolan per

I PORTIERI Agazzi messo in discussione con il possibile arrivo di Amelia ora è intoccabile ma senza un “secondo” dopo la partenza di Pelizzoli

propensioni difensive, più difficile per Lazzari. Ibarbo in quel ruolo che non è proprio il suo sarebbe un azzardo, e nel caso ci metterebbe mesi ad adattarsi soprattutto ai movimenti difensivi del calcio italiano. Con le partenze di Laner e Missiroli si aspetta il nuovo acquisto di centrocampo, a questo punto con le stesse caratteristiche di Gazzi del Bari. In compenso per l’ennesimo anno non ci sarà un sostituto di Conti in regia. Anche in difesa mancherebbe ancora un centrale che sappia fare anche il terzino (fino Perico e Ariaudo sono gli unici cambi). Infine la questione legata al portiere. Agazzi da cedibile è di nuovo intoccabile, e per ora non ha neanche il secondo.

ARRIVI E ADDII IBARBO: CONTENTO DI ESSERE QUI n «Sono contento di essere in Italia. La serie A è un campionato duro, ma sono contento di poter giocare in un calcio così competitivo». Sono le prime parole dell’esterno alto colombiano Víctor Ibarbo Guerrero, nuovo acquisto del Cagliari che questo fine settimana raggiungerà l’Isola per farsi trovare pronto al raduno di lunedì. Alto 1,88 metri per 69 Kg ha firmato un quadriennale ed è costato circa 1,5 milioni di euro versati all’Atlético Nacional (97 presenze e sei gol). Ibarbo giocò anche con la “selección” Colombia Under 20 del campionato Sudamericano in Venezuela (2009). Marchetti, ora alla Lazio, ha parlato della sua vicenda a Cagliari: «È più di un anno che non disputo una partita ufficiale: 370 giorni a oggi. É stato un inferno, soprattutto nei primi mesi, quando non riuscivo a farmene una ragione. Anche perché sono rimasto fuori solo per aver espresso un parere, per aver detto la verità. Che, se ci fosse stata la possibilità, mi sarebbe piaciuto andare a giocare la Champions con la Sampdoria. Per fortuna, alla lunga, la verità è venuta a galla. Ho ricevuto le scuse, la gente di Cagliari ha capito».

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agosto è la data ultima per le operazioni di mercato entro la quale si deciderà anche il futuro di Biondini

Calciopoli bis La Roma: Nessun reclamo per lo scudetto

ANDREA AGNELLI Il presidente della Juventus chiede rispetto delle istituzioni

n Due club in contrasto. Dopo le dichiarazioni di Moratti sulle carte di Palazzi su “calciopolibis” Andrea Agnelli chiede «rispetto per la Juve dalle istituzioni e temo che si decida di non decidere». Poi avverte: «Abbiamo gli strumenti per muoverci anche fuori della giustizia sportiva». Per Massimo Moratti lo scudetto non c'entra più: «Piuttosto è l'attacco a Giacinto Facchetti ad essere assolutamente inaspettato, grave, non so neanche quanto regolare. I presidenti di Juve e Inter restano in trincea in vista del fatidico 18 luglio, giorno in cui il consiglio federale dovrà esprimersi sullo scudetto del 2006, tolto alla Juve, assegnato a tavolino all'Inter e ora oggetto di una richiesta di revoca da parte del club

bianconero. Mentre i membri del consiglio federale studiano le bollenti carte del procuratore Stefano Palazzi, le due potenze del calcio italiano ribadiscono con forza i rispettivi punti di vista sulla spinosa questione. «Lo scudetto non c'entra più, viene ad essere un fatto secondario, è stato l'attacco a una persona che non c'è più, che non può difendersi», ribadisce con forza Moratti alludendo all'atto in cui Palaz-

CAPPELLI Il presidente giallorosso «Riteniamo che le vittorie debbano essere conquistate sul campo»

zi fa riferimento alle condotte illecite attribuite a Facchetti in base alle intercettazioni telefoniche. Nessun ricorso, nessuna impugnazione per la Roma che rinuncia a qualsiasi ipotesi di iniziagiva per ricucirsi il triangolino tricolore macchiato dall'inchiesta di Calciopoli, e si concentra esclusivamente sul nuovo corso statunitense. «Non riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata a farsi riconoscere l'assegnazione dello scudetto 2006 in quanto riteniamo che le vittorie a cui ambiano debbano essere conquistate sul campo - ha spiegato Roberto Cappelli presidente “ad interim” giallorosso - È questo lo spirito con cui la Roma vuole iniziare questo nuovo corso».


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SPORT LUIS OLIVEIRA Ha giocato gli ultimi due anni nel Muravera (Eccellenza) A sinistra David Suazo compagno di Lulù a Cagliari nel 199900

Le curiosità MASSIMO CELLINO MI CACCIÒ DALL’UFFICIO E POI FIRMAI IL RINNOVO

OLIVEIRA «Sì a Suazo se scommette su se stesso»

n «Una volta andai nella sede di viale Bonaria per parlare del rinnovo del contratto e la segretaria mi disse: “Oggi non è giornata”. Io entrati lo stesso nell'ufficio, il presidente urlo: “Che ci fai qui, vai via”. Poi in serata mi chiamò per scusarsi di avermi cacciato in malo modo, e la settimana successiva rinnovai il contratto».

GIANFRANCO MATTEOLI DA LUI CAPII SUBITO DI DRIBBLARE MENO n «Al mio arrivo mi disse: “Non tenere troppo la palla qui in Italia ti picchiano”. Io, da brasiliano, pensavo di poter dribblare tutti, imparai subito dopo i primi calcioni presi che dovevo fare massimo due dribbling».

IL CONSIGLIO Per il belga-brasiliano il ritorno a Cagliari non fu felice: «Fu amaro, retrocedemmo ed ero infortunato. David deve avere la convinzione di rimettersi in discussione come feci io prima di andare a Como» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Orecchino al lobo, unghie smaltate e gol distribuiti in tutte le categorie. Luis Oliveira è “Barroso” solo di cognome, il belga-brasiliano non si è mai dato arie e ora che si trova a Coverciano per il corso allenatori di seconda categoria, risponde al telefono con cortesia durante la pausa pranzo: «Tante lezioni e tanto studio ma è giusto così, ho finito di indossare le scarpette e ora mi aspetta una nuova sfida». Quella che lo vedrà seduto in panchina, dopo 24 anni a far sedere difensori e portieri. In Toscana arrivano i giornali e la notizia di un ritorno a Cagliari di Davide Suazo non lo coglie impreparato. L'eventuale ritorno dell'honduregno riporta alla mente quello di Oliveira nel 1999 Il mio fu amaro perché in quell'anno ci fu la retrocessione, soffrimmo soprattutto con l'esonero di Tabarez e l’arrivo di Ulivieri. Io poi fui bloccato da un'ernia inguinale Ma il Cagliari farebbe bene a puntare su Suazo? David ha giocato poco in questi tre anni, se ha voglia di rimettersi in discussione e ricominciare daccapo penso che per il Cagliari possa essere un grande acquisto. Ha 32 anni e può dare tanto ma deve dimostrare di avere forza interiore e far vedere a tutti che è ancora valido Un po' come è capitato a Oliveira, capocannoniere a Como in serie B dopo due stagioni negative Il discorso è molto simile. Col Cagliari ero retrocesso, a Bologna giocai poco, poi ho avuto il merito di credere in me stesso e di mettermi in discussione. Sono andato a Como, col presidente Preziosi ebbi due incontri, al secondo mi disse: “Vuoi tornare ad alto livello?”. Risposi di sì e firmai un contratto in base al rendimento, segnai 23 gol, guadagnai i miei soldi e conquistammo la A Lulù, che è stato tra i primi acquisti di Cellino, che ricordo conserva del presidente? Ho sempre avuto un bel rapporto, lui a volte un po' lunatico ma gli devo tutto perché mi ha portato in Italia e dato la possibilità di giocare in serie A e di farmi conoscere Il compagno di squadra al Cagliari più importante? Gianfranco Matteoli, è stato fondamentale. Era la mente in campo e nel-

numeri 46

Le reti segnate con il Cagliari in 145 presenze

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le reti che nel 2001-2002 lo portarono a vincere il primo posto tra i marcatori di serie B

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Le reti realizzate con la maglia della Nazionale belga (‘92-‘99)

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miliardi di lire che il Cagliari spese per lui nel 1992 dopo averlo visto in videocassetta

IL FIGLIO ROSSOBLÙ? AIRTON, 11 ANNI, È STATO IN PROVA CON LE GIOVANILI

lo spogliatoio. Mi aiutò tantissimo ad inserirmi Ma Matteoli è il responsabile del settore giovanile del Cagliari... Io non chiedo niente a nessuno, se sarò bravo come allenatore allora potrò essere chiamato. Sono cresciuto in Brasile nella povertà, tutto ciò che ho ottenuto è per la fame che avevo di diventare qualcuno, solo così ho potuto aiutare la famiglia Quanto manca il Brasile e la famiglia a Oliveira? Non vado da 14/15 anni, la Sardegna me la porto nel cuore. Sento i miei familiari per telefono ma non è la stessa cosa Perché appendere le scarpette? Ormai ero un po' stanco, a 42 anni non posso correre dietro un pallone come quando ne avevo 15 La vita da allenatore sarà dura si rischia di viaggiare di nuovo Prima pensavo a giocare e basta, ora sono dall'altra parte, è difficile allenare 18/20 giocatori, il problema è fare le scelte giuste tra chi far giocare o chi mandare in tribuna Qual è il modulo preferito? Il 4-4-2 o il 3-4-3 ma dipende dai giocatori che uno ha a disposizione Sarà un gioco spettacolare A Coverciano ci chiedono di cambiare l’atteggiamento in campo, in Spagna vincono dando spettacolo

n «Ho cinque figli di cui due in Belgio, Michael e Sara. Il maschio ha 19 anni e qualche anno fa ha fatto un provino col Cagliari ma è stato scartato ora gioca in Francia nel Lille. Gli altri tre abitano a Muravera con mia moglie Annalisa. Alessia ha 15 anni, Amanda 12 e Airton 11. Lui gioca a calcio ed è più centrocampista che attaccante. Ha fatto da poco un provino con il Cagliari e ora dobbiamo aspettare per sapere se lo terranno o meno. Non so se potrà essere il mio erede, deve avere il piacere di giocare al calcio e basta, poi se sarà bravo tanto meglio»

IL SOPRANNOME FALCO MI FU DATO A FIRENZE DAL MIO COMPAGNO COIS n «Quando ero a Firenze Sandro Cois mi disse: “Tutti esultano in modo particolare, perché non lo fai anche tu?”. Siccome dicevo che ero un falco d'area di rigore, quella settimana battemmo 2-0 il Milan, con un gol mio e di Morfeo. Io esultai mimando il volo del falco ed allora ho sempre festeggiato così. In Brasile mio padre aveva un falco e a Firenze ce l'avevo anche io, poi mi trasferii a Bologna e lo lasciai ad un amico»

Mercato Colpo Porto Torres, ecco Borrotzu

BORROTZU Nuovo bomber turritano

n Cominciano a chiudersi le trattative di calciomercato dalla serie D in giù. Il Porto Torres fa un grande colpo assicurandosi le prestazioni di Antonio Borrotzu, attaccante che nell’ultima stagione ha segnato 18 gol con la maglia del Tavolara. Per il tecnico Hervatin si tratta di un altro grande acquisto dopo quello di Roberto Puggioni, trequartista ex Valledoria.

campo. Dal Selargius arrivano, a titolo definitivo, Federico Melis (1993) esterno offensivo che ha segnato 5 gol nell’ultima stagione, e Marcello Pitta (1991), difensore-centrocampista; sempre per il reparto difensivo è stato preso il rumeno Aurel Ionut Voican (1992), ex Primavera dello Steaua Bucarest, grazie alla segnalazione di Luciano Serra, ex diesse del Cagliari. Dalla Sigma Cagliari arriva

L’ARZACHENA FA 4 COLPI Grande fermento anche all’Arzachena. Il direttore generale Antonello Zucchi ufficializza quattro operazioni di mercato che riguardano tutti i giovani che in serie D devono essere inseriti obbligatoriamente in

ACQUISTI All’Arzachena Melis e Pitta dal Selargius e il rumeno Voican, Recano firma per il Muravera che vuole Martinez

l'esterno alto Lorenzo Loi (1994) che faceva parte della Rappresentativa sarda al Torneo delle Regioni. Manca ancora un portiere da affiancare al baby Diofebi (‘93). Il club sta valutando se prendere un '92 con esperienza già nel campionato di serie D oppure se andare verso un portiere navigato (Manis resta in pole). MURAVERA, SÌ DI RECANO In attesa del sì di Guglielmo Falciani (ex Sanluri), il Muravera ottiene la firma del difensore Gianluca Recano, ex Progetto Sant’Elia. Dal club cagliaritano potrebbe arrivare anche la punta Martinez che sta valutando, nel contempo, l’offerta del Pula alla ricerca di una punta.


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SPORT TOUR CAVENDISH SI IMPONE IN VOLATA CONTADOR COINVOLTO IN UNA CADUTA

GOLF EUROPEAN GIRLS CHAMPIONSHIP AZZURRINE SETTIME A IS MOLAS

n Strepitosa volata di Mark Cavendish che vince la quinta tappa (la prima per lui) al Tour de France beffando il belga Gilbert, che già assaporava la vittoria, ed il campione di Spagna Rojas, che poi abbozza una polemica con Petacchi. Hushovd resta in maglia gialla, con un secondo su Evans. Tante le cadute, coinvolto anche Contador («Passerò una nottataccia»), per Brajkovic Tour finito. Oggi la sesta tappa, 226,5 km tra Dinan e Lisieux.

n L'Italia procede settima negli nell'European Girls Team Championship con 374 colpi dopo il primo dei due giri di qualificazione su 36 buche medal che si sta svolgendo al Circolo Golf Is Molas. In vetta la Finlandia con 361 colpi. Tra le azzurrine il miglior risultato è stato quello di Stefania Avanzo, che ha girato in 70 colpi con tre birdie e un bogey. «Siamo soddisfatti - ha detto Soffietti, team advisor azzurro - e il percorso è molto difficile».

Sport d’acqua

Basket Cus Cagliari in A1

«La città se la merita» TENNIS IL GRAN PRIX A BUSONERA E SECCI Finale senza vincitori nel torneo di Terza e Quarta categoria al Tennis Club Su Planu. La seconda tappa del circuito Grand Prix Lotto organizzato sui campi di via Peretti, non ha consacrato un vincitore: la finale tra Andrea Busonera e Michele Secci non è stata disputata. Prima la pioggia poi gli impegni dei due hanno portato ad assegnare titolo e montepremi a ex-aequo. Il torneo ha coinvolto i più forti tennisti di Terza categoria e ha regalato due spettacolari semifinali. Busonera (Sporting Quartu), prima testa di serie, ha sconfitto Massimiliano Puddu (Tc Serramanna) 6-2, 6-3. Nella parte bassa del “seeding” (92 iscritti), a sorpresa Secci (Tc Cagliari) ha battuto Michele Usai (Margine Rosso) 6-7, 6-4, 6-2. Tra i Quarta categoria si conferma Giulio Loi dello Sporting Quartu. (L.C.)

VASAPOLLO Il responsabile del Cus basket: «Sono un pazzo, ora aspetto la conferma dalla federazione. Paure? Tante. Ma spenderò solo ciò che ho. Ora devo trovare gli sponsor» n Esordisce così: «Sono un pazzo, vero?». Marcello Vasapollo, responsabile del basket Cus Cagliari, solo da un anno e mezzo vede parquet e palla a spicchi e ora studia il roster per la serie A1. «Dopo 35 anni torna la massima serie femminile a Cagliari». O almeno ci sta provando. «Aspettiamo che la federazione ci dia la conferma, noi siamo pronti e io mi sto sbattendo da una parte all’altra». Ma quanti soldi ci vogliono? «Non lo so, non ci voglio neanche pensare. Ci aiuta la Regione e mi serve qualche main sponsor». E se non bastano? «Io spendo finché ne ho, ma ci voglio provare». Con chi? «Tutte le ragazze confermate più 2-3 giocatrici, e siccome sono un perfezionista vorrei uno staff completo». Ma è più grande l’entusiasmo o più le paure? «Di gran lunga le paura». E Cellino che dice?

«Era Miami e non gli ho detto niente, poi deve averlo visto nei giornali e mi ha chiesto: ma vai in A1? Ti serve qualcosa?». Allora vi aiuterà? «Me lo chiedono tutti ma la risposta è no, devo trovare solo qualche sponsor». Ma ora il basket le piace più del calcio? «Per ora si. Mi incuriosisce e non mi perdo una riunione tecnica, ho assorbito il basket così. E alla fine sono diventato uno della squadra». E il presidente Bruno Perra che dice? «È felicissimo. Così come la federazione nazionale, ci stanno incoraggiando perché la A1 qui manca da 34 anni, e dopo che l’ha sfiorata la Virtus lo scorso anno pensano che la città la meriti». Vasapollo ci prova. Coraggioso. «Pazzia. Ma sono soddisfatto di ciò che ho fatto finora». Un bel “cioff” per la A1. In bocca al lupo Virginia Saba

Finisce il Chia Classic di Porcella bene Mercante e i fratelli Spinas n Si è chiuso il Chia Classic 2011. Organizzato da Pietro Porcella, ha coinvolto atleti italiani e non. Tra questi il capoverdiano Ayrton Cozzolino, una star mondiali del kitesurf che ha vinto nel SUP wave. Le altre discipline lo skimboard, Surf, Windsurf. A brillare tra i picoli Niccolo Spinas, tra gli Open Turi Mercante. Tra i Master Ettore Piscitelli, nei Grand Masters Pietro Porcella (Hawaii). Il concorrente più giovane Iron Panizza di 6 anni di Milano, e il più anziano l'ungherese Sandor Ferher (58 anni). «Soddisfatto perché ha partecipato tanta gente di tutte le età - ha detto Porcella - e abbiamo coinvolto Pula. Mi vergogno di aver vinto la sfida tra i “becciusu” ma è stato divertente. Speriamo di potreci estendere in futuro a tutta la costiera sulcitana»


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CULTURA

LA RACCOLTA Sono arrivati soprattutto super8 degli anni Sessanta, 8 millimetri degli anni Cinquanta, nove e mezzo degli anni Trenta

PELLICOLE I vecchi filmini riprendono vita nella Cineteca IL RESTAURO DIGITALE La Società Umanitaria della Sardegna ha promosso il progetto “La tua memoria è la nostra storia”, per costruire l’archivio della memoria privata e familiare dei sardi di Francesca Cardia

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mmagini del passato. Flashback sbiaditi dal tempo riportati alla luce e alla consistenza originale. Un'operazione della memoria che qualcuno ha già ribattezzato "il cinema della felicità". La Società Umanitaria della Sardegna ha promosso il progetto “La tua memoria è la nostra storia”, una campagna regionale che mira a costruire l’archivio della memoria privata e familiare dei sardi. Il progetto prevede il recupero, la conservazione e la valorizzazione di quei filmati realizzati fino al 1985, su pellicole di ogni formato, immagini per documentare le abitudini e le ricorrenze della loro vita familiare, i momenti quotidiani e le cerimonie, i luoghi e le tradizioni, i volti e i gesti, i viaggi e le vacanze, le attività sportive e le feste. A questi si aggiungono i film amatoriali, documentari o di finzione, realizzati nel tempo libero o nell’ambito delle attività di associazioni culturali, gruppi politici, sindacali, sociali e religiosi, scuole, istituzioni o luoghi di lavoro. UN LAVORO CERTOSINO Giuseppe Pilleri, il curatore della Cineteca Sarda, da molti anni porta avanti un lavoro sulla memoria storica restaurando vecchi filmati e vec-

chi film. “Cainé”, “Cenere”, “L'ultimo pugno di terra”, sono solo alcuni dei titoli. Ma ora la Cineteca sarda ha deciso di fare di più, prendendo in mano all'interno di questo lavoro, il cinema di famiglia. Parla di cure, il responsabile della Cineteca, dando l'immagine del prendersi in carico "il ritorno alla vita" di vecchi 8millimetri, super8, 9,5millimetri o 16millimetri, oppure riversamenti in vhs e qualunque formato di filmini girati prima del 1985. Il progetto consente un ampio censimento dei materiali audiovisivi amatoriali e dei film di famiglia relativi al territorio regionale sardo. Ma soprattutto consentirà di costruire un archivio di materiali audiovisivi inediti e preziosi per lo studio della storia e della memoria locale, della cultura di un luogo e dei suoi abitanti, dello sviluppo sociale, economico, antropologico e paesaggistico. L'operazione memoria è stata organizzata grazie a un bando per invitare i cineamatori a conferire alla cineteca i loro video per il passaggio alla cineteca digitale. E la risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Una risposta entusiastica, «sembrava non aspettassero altro», spiega Pilleri. «Rivedere queste immagini è un'emozione fortissima, non solo sotto l'aspetto culturale e antropologico, ma soprattutto dal punto di vista sentimentale ed emozionale. Questo è il

info

DONAZIONE O DEPOSITO I filmati si possono affidare in donazione, deposito a lungo termine o provvisorio.

“cinema della felicità” perché le famiglie giravano i filmini nei momenti felici della loro vita: matrimoni, battesimi, compleanni, gite». Adesso la cineteca può contare su migliaia di metri di pellicola, ogni giorno arrivano circa trenta film. «Sapevamo che sarebbe stato un successo», confessa ancora il curatore, «ma non pensavamo di questa portata. Quando abbiamo emesso il bando, alla chiamata hanno risposto in tanti». C'è materiale degli anni Dieci e Venti, i nove e mezzo e sedici millimetri, formati di quegli anni. Il lavoro è migliorato con l'acquisizione di una nuova macchina, lo scanner film, che ha permesso di passare dal metodo artigianale a uno dell'ultima generazione, con una apparecchiatura che in Italia ha solo un'altra struttura privata. Lo scanner film permette di sistemare le pellicole, le idrata con un passaggio in macchina senza stress, senza trascinamento con i dentini che rovinano e danneggiano la pellicola, con il versamento fotogramma per fotogramma. Sono arrivati soprattutto super8 degli anni Sessanta, 8 millimetri degli anni Cinquanta, 9,5 degli anni Trenta. VIAGGIO EMOZIONALE Tante immagini, tante emozioni. Ma la più toccante per Pilleri resta quella che riguarda i bagni al Poetto degli anni Venti. «Ci fa vedere uno scenario incontaminato, ormai dimenticato dopo lo scempio del ripascimento, ma rivederlo colpisce ancora di più per le immagini delle persone felici». Il lavoro di catalogazione e documentazione sui materiali consegnati si svolge in stretta collaborazione con gli autori delle riprese e i loro familiari, al fine di garantire la ricostruzione storica e sociale necessaria a restituire a queste pellicole il loro valore di testimonianza. I rapporti tra i proprietari dei film e l’Archivio sono regolati da una scrittura privata. Per ogni bobina o filmato consegnato viene redatta una scheda di consegna con i dati del proprietario, una descrizione dei contenuti e la forma di acquisizione. La consegna potrà essere effettuata alla Società Umanitaria di Cagliari, in viale Trieste 118, (tel. 070/280367), alla Società Umanitaria di Carbonia, in via Della Vittoria 96, (tel. 0781/671527) o alla Mediateca di Alghero in Via Marconi 10, ( tel. 079/977027) o via mail per tutti all’indirizzo umanitaria@lacinetecasarda.it.


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CULTURA

LA GUIDA

Sette poeti per riscoprire Cagliari

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a Giacomo Leopardi a Omero, da Italo Calvino ai francesi Raymond Queneau e Georges Perec, sette itinerari, sette brani che hanno segnato la storia della letteratura italiana e estera, presi in prestito per raccontare la storia di un territorio forse troppo sottovalutato sotto certi aspetti. La provincia di Cagliari raccontata attraverso le parole dei grandi narratori e poeti della storia. È il nuovo modo di proporsi scelto dall'assessorato alle Politiche Culturali, che ha affidato al coordinamento di Annarita Vepraio la creazione di un opuscolo innovativo che svelasse i segreti del territorio cagliaritano. Il progetto è stato presentato nella sala consiliare del Palazzo Regio, con il supporto della voce dell'attore Elio Turno Arthemalle, che ha letto i brani letterari raccolti nella brochure. «Si tratta di un esperimento inusuale, nato come una sorta di riflessione sui beni culturali della provincia», spiega Maura Quartu, ideatrice del lavoro insieme a Roberto Sirigu. «Non volevamo fare una guida classica e abbiamo scelto di abbandonare il solito metodo descrittivo degli itinerari turistici». «Ci siamo chiesti come rendere più interessante il nostro passato e abbiamo pensato che alla fine il nostro mestiere di archeologi si conclude sempre con una storia», aggiunge Sirigu. «Abbiamo scelto la narrazione, ma non essendo narratori abbiamo cercato l'aiuto di professionisti del settore». Così l'ermo colle tanto

info

ARTHEMALLE LO PRESENTA Il progetto è stato presentato nella sala consiliare del Palazzo Regio, con il supporto della voce dell'attore Elio Turno Arthemalle.

caro a Leopardi diventa quello di Sant'Elia, raccontato come simbolo dei limiti e dei nuovi obiettivi di chi lo sta scalando alla ricerca di nuove verità storiche. Perché oltre alle parole dei grandissimi ci sono anche le emozioni e le esperienze degli archeologi che il progetto l'hanno realizzato. Un'idea che la Provincia ha accolto con entusiasmo, nell'intento di rilanciare e promuovere il turismo. «Abbiamo grosse potenzialità in questo ambito e dobbiamo sfruttarle in un momento di crisi così importante», ne è fermamente convinto l'assessore alle Politiche culturali Francesco Siciliano, che indica come il legame tra cultura e turismo sia nato con l'Odissea, «il primo itinerario di viaggio», e indica in Ulisse il primo turista alla scoperta dell'ignoto. «La volontà è quella di fornire una chiave di accesso nuova ai lettori», aggiunge la coordinatrice Annarita Vepraio.«Vogliamo dare loro uno spunto letterario che invogli a scoprire di persona i luoghi raccontati nell'oposculo». Le foto di Giorgio Baldini e il video sul cd-rom allegato, realizzato da Matteo Baldini, fanno il resto, conducendo il lettore in un viaggio tra cultura, letteratura e paesaggi di grande rilevanza artistica. La speranza è che il messaggio non si fermi dentro i confini dell'isola, e riesca ad andare anche oltre quelli dell'Italia: «Vorremmo che venisse tradotto in altre lingue – conferma l'assessore Siciliano – In inglese, francese, tedesco, russo, cinese, perché no». Gabriele Lippi

ITINERARI D’ARTE Un viaggio inusuale accompagnati dai grandi della letteratura


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GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2011

CULTURA

MUSICA Ritmi effervescenti di inizio estate con la bossa nova di Sergio Mendes

J

azz, swing, bop, free jazz, fusion, avant-garde jazz e electronic jazz. Quindi? Tutta la musica del mondo. La sua versione di “Mas que nada”, di quel Jorge Ben di “Pais Tropical”, è insuperabile quasi quanto l’interpretazione di Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie e Al Jarreau. Sergio Mendes, la leggenda della musica brasiliana, dopo i milioni di dischi venduti, la sua perfomance alla Casa Bianca per i presidenti Lyndon B.Johnson e Richard Nixon, le collaborazioni con artisti del calibro di The Black Eyed Peas (e il remix di “Mas que nada”), Erykah Badu, Black Thought, Chali 2na, India Arie, John Legend, Justin Timberlake, Q-Tip, Steve Wonder e Pharoahe Monch, Jovanotti, sbarca per la prima volta in Sardegna e apre con i colori del Brasile la stagione dei concerti estivi a Cagliari. Lo straordinario pianista martedì prossimo sarà in concerto al Parco provinciale di Monte Claro alle 21 nella Grande Arena, gratis. Questa del gigante del jazz latino sarà l’unica tappa nell’isola, live organizzato da Jazz in Sardegna in co-produzione con Umbria Jazz. Quella del 12 luglio sarà anche la prima data in Italia di Mendes che anticipa quella del 14 luglio nel prestigioso palco del festival jazz di Perugia. Sul palco cagliaritano una formazione stellare di 10 elementi composta da sette musicisti e tre singers: oltre Sergio Mendes, piano e voce, Gracinha Leporace, Katie Hampton, Rozzi Crane voci; Michael Shapiro, batteria; Hussain Jiffry, basso; Carlos Yutaka Del Rosario, tastiera; Kleber Jorge, chitarre; GIBI, percussioni; H2O, rapper. CINQUANT’ANNI DI CARRIERA Mendes quest’anno festeggia cinquant’anni di carriera. “Celebration Tour” farà rivivere le sonorità di questo musicista e arrangiatore sopraffino che ha saputo rendere fruibile la bossa nova senza snaturarla. Mendes ha sin dall’inizio mostrato le sue qualità di musicista, a partire da quelle prime session in cui giovanissimo barattava una sua esibizione in cambio di una consumazione. Differentemente da altri suoi colleghi, Mendes ha sempre suonato per mestiere e non ha mai trascurato gli affari, orientandosi sempre verso le tendenze del mercato, al punto da meritarsi l’appellativo ironico di “cantor de mambo” da parte degli Os Mutantes. «E’ una sensazione meravigliosa vedere l’ultima mia compilation Bom Tempo (2010) che

BOM TEMPO (2010) «Rappresenta per me un viaggio musicale, il mio lungo viaggio musicale»

date 1941

Sergio Mendes è nato l'11 febbraio di quest’anno a Niteroi, Brasile. Pianista e leader di una banda che è stata indelebilmente identificata con il boom del bossa nova dei Anni 60.

1968

I singoli “The Look of Love” e “The Fool on the Hill” sono state tra le prime 10 hit di quest’anno.

1970

Durante i ‘70 e ‘80 Mendes registrò per differenti case discografiche sotto una grande varietà di nomi.

RADIOFREQUENZE SU RADIO SARDEGNA VA IN ONDA “SONORA”

appuntamenti

info

n Inizia oggi “Sonora- Atlante musicale sardo”, un ciclo di trasmissioni prodotto dalla sede regionale della Rai, curato e condotto da Giacomo Serreli. Il programma, per la regia di Cristina Maccioni, analizza la scena musicale sarda degli ultimi 50 anni. S'inizia con gli anni ‘60 con il contributo di Bruno Massidda e di Luigi Piana dei Baronetti di Sassari. Su Radio 1 di Radio Sardegna in onda alle 12.30 ogni giovedi

IN CONCERTO Live di Sergio Mendes al North Sea Jazz Festival di Rotterdam a giugno. Quella di Cagliari è l’unica tappa sarda, poi Mendes suonerà a Perugia

include un mix di nuove versioni dei successi passati e nuove composizioni - riflette Mendes oggi - essa rappresenta un viaggio musicale, il mio lungo viaggio musicale, e guardando indietro di oltre 50 anni, sento di essere stato veramente benedetto per aver avuto la possibilità di lavorare con i più grandi musicisti di talento». Uno dei dischi migliori di Mendes rimane comunque “Herb Alpert presents Sergio Mendes & Brasil ‘66”. Un album per il mercato americano, leggero, ma perfetto per esecuzione dei brani. Le canzoni sono eseguite sia in inglese che in portoghese e gli arrangiamenti, swinganti e jazzati, hanno influenzato per anni molti artisti più o meno famosi. Il difetto

è che l’album è troppo breve. Il suo quintetto darà vita, in seguito, ad un altro album, “Equinox”, che confermerà ancora una volta il talento del pianista di Niteroi soprattutto nello scoprire potenziali hit. “Equinox”, infatti, avrà in scaletta “Triste” e “Wave” di Antonio Carlos Jobim che diventeranno due caposaldi del canzoniere jobimiano negli anni a venire. Intanto è stata confermata la stagione calda dei grandi eventi 2011. A partire dal 27 luglio nella spiaggia di Margine Rosso (a Quartu Sant’Elena) l’Arena Beach ospiterà sei nomi tra i più importanti della scena musicale attuale e tra i più apprezzati dal pubblico. Si inizia il 27 luglio con Fabri Fibra, il 31 con Daniele

VISIONI I GRANDI FILM D’AUTORE PER IL CINEMA ALL’APERTO n La rassegna, organizzata da Spazio 2001, propone un cartellone estivo con i grandi film d'autore. Stasera si inizia con “The Social Network” di David Fincher. Stasera a Villa Muscas Alle 21.30; ingresso 5 euro

UN LIVE GRATUITO Il 12 luglio il gigante del jazz brasiliano sarà al Parco Provinciale di Monte Claro alle 21 nella Grande Arena per un concerto gratis.

Silvestri, Caparezza il 10 agosto, Bandabardò il 13 agosto, Planet Funk il 18 agosto) e Sud Sound System il 19 agosto. Tutti i live inizieranno alle 21.30. Dalla mattina alla notte animazione e concerti anche a ingresso libero. L’Arena Beach ospiterà dal 27 luglio fino a tutto il mese di agosto una intensa animazione quotidiana dalla mattina alla notte, e che prevede, oltre ai concerti a pagamento, ulteriori importanti concerti dal vivo a ingresso libero. Tra questi nomi in calendario solo per citarne qualcuno: Luca Madonia, 24 Grana, Radici nel Cemento, e tanti altri. La rassegna è organizzata da Sardegna Concerti in collaborazione con Zed! Entertainment e in co-produzione con Jazz in Sardegna, con il Patrocinio della Regione Sardegna e degli Assessorati della Pubblica Istruzione e del Turismo- Comune di Quartu S. Elena. Tutti i biglietti sono già disponibili in prevendita presso il call center Sarconline di via Sulis 41 a Cagliari (tel. 070/684275, il Box Office di viale Regina Margherita 43 (tel. 070/657428), e presso i circuiti aperti www.greenticket.it; Banco di Sardegna; Unicredit. I costi variano da un minimo di 10 euro per Bandabardò, a 15 euro per Sud Sound System, 18 euro per Planet Funk (solo in prevendita) e Caparezza, a 23 euro per Fabri Fibra a un massimo di 25 euro per Daniele Silvestri. Francesca Fradelloni

INCISIONE LABORATORIO PRATICO CON IL MAESTRO ATZENI

OGGI IN LIBRERIA UN THRILLER ESOTERICO DI COPEZ E FOLLESA

n All’Exmà corso ispirato alla mostra Miró colora Cagliari. I sogni e le parole.

n Tempeste, barche e voci imploranti aiuto, un’acqua che erompe da un tempo oscuro e remoto: le notti di Adele nota avvocatessa romana con un debole per i fiorellini e i vestitini arricciati - sono abitate da incubi. In un thriller esoterico dai cupi contorni, gli autori ci mostrano, con stile a tratti asciutto, ma al contempo vivace, una storia lunga cinquecento anni.

Per informazioni: 070 666399 Il 15-20-22 luglio dalle 17.30 alle 20.30

Rossana Copez e Giovanni Follesa sono gli autori di “Terra mala”


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GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 The Social Network Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The Housemaid

Sala 9

Transformers 3 3D

Sala 10

L’ultimo dei templari Ore 20.05-22.25

Sala 11 ❆h

Sala 12

Sala 13

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 c/o Parco Monte Claro Sala 1 Casco d’oro Ore 21.00 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Giallo/Argento Ore 18.30-21.30

Sala 4

Sala 3

Hypnosis

Cars 2

Libera uscita

Ore 20.25

Sala 4

Cars 2 3D

Sala 5

Transformers 3 3D Ore 19.00-22.00

Sala 4

Sala 6

Transformers 3 Ore 19.45-22.40

Sala 5

Transformers 3 Cars 2 3D Cars 2

Sala 7

This is beat - Sfida di ballo Ore 20.30-22.40

Ore 21.30

Sala 7

L’ultimo dei templari Ore 18.30-21.30

Transformers 3 3D Ore 19.30-22.30

Sala 8

Giallo/Argento Ore 20.30-22.40

Sala 8

Transformers 3

Ore 18.40-21.00

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 10

The Conspirator

❆h

Sala 11

I guardiani del destino Ore 18.20-22.30

Sala Truffaut

Sala 11

When You’re strange

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 London Boulevard Ore 19.50 Sala 1

Una notte da leoni 2

Sala 2

When You’re strange

Sala 3

Cars 2

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva

Ore 22.10 Ore 21.00 Ore 19.00 Sala 3

Libera uscita

Sala 4

This is beat - Sfida di ballo Ore 20.10-22.20

Sala 5

Transformers 3

Ore 21.30

Ore 18.30-21.40 Transformers 3 Ore 18.50-22.00 Cars 2 Ore 20.00-22.30 Transformers 3 3D Ore 18.55-22.05

X-Men: L’inizio

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

SASSARI

NUORO

▲ho

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 18.30-20.40-22.40

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Riposo QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Cars 2 Ore 18.00-21.00 SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 - Tel. Sala 1 Serata Cortometraggi Ore 21.15

ILMETEO

▲ho

il Sole

alle 06:04

alle 20:53

la Luna

alle 12:50

alle 0:00

Sala 3

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Cars 2 3D

Crescente

Piena

Calante

Tempo: L'alta pressione torna protagonista sulla zona del bacino Mediterraneo e porta sulla Sardegna una giornata assolata e molto calda; da segnalare nelle zone interne la possibilità che il termometro arrivi fino a 35-36°C. Venti deboli e variabili da Nord, mari poco mossi fino al largo.

Alghero 21° - 31° Cagliari 19° - 30° Carbonia 19° - 34° Iglesias 19° - 35°

Genere Commedia Anno 2011 Duarata 105 minuti Regia Bobby e Peter Farrelly Con Owen Wilson, Jason Sudeikis Trama Due grandi amici, Rick e Fred, sposati da tempo e ancora innamorati delle mogli, non hanno mai smesso di “esaminare” le altre esponenti del gentil sesso. Stanche di questi atteggiamenti immaturi, le due mogli decidono di dare una svolta alla situazione, concedendo ai rispettivi mariti una settimana di totale libertà...

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Riposo Sala 2 Riposo

❆▲h

DOMANI

Ore 21.30

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 - Tel. Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 La fine e’ il mio inizio Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Source Code Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Garfield il Supergatto Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Benvenuti al Sud Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Giallo/Argento Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2

L’ultimo dei templari Ore 18.00-20.10-22.20

Sala 3

Cars 2 3D

Sala 4

Cars 2 3D

Ore 17.30-20.00-22.30 Ore 18.30-21.00

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Chiusura Estiva

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 18.30-22.15 Sala 2 Cars 2 3D Ore 18.15-20.25-22.35 Sala 3 13 Assassini Ore 18.45-22.25 Sala 4 Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.25-20.30-22.35 Sala 5 I guardiani del destino Ore 22.30 Sala 5 The Tree of Life Ore 18.40 Sala 6 Libera uscita Ore 18.20-20.25-22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround

Olbia

Porto Torres Sassari

Alghero

Alghero Nuoro

Nuoro

Tortolì

Oristano

Tortolì

Oristano

Villacidro Iglesias

Carbonia

▲o

OGGI

Tempio Pausania

Olbia

Porto Torres Sassari Nuova

LIBERA USCITA

Ore 18.10-20.30-22.45

Tempio Pausania Tramonta

Libera uscita Ore 18.20-20.40-22.50

OGGI

Oggi Sorge

Sala 2

Ore 18.30-21.00

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Riposo

▲ho

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 19.00-21.30

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono, questa volta, le avvincenti sfide tra Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot contro i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone e che è capace di trasformarsi in un cannone laser. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

SAMASSI

Ore 20.30

ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

TRANSFORMERS 3

❆ho

LUNAMATRONA

Ore 19.50

Sala 12

❆▲h

GUSPINI

Ore 22.20 Sala 10

Genere Musicale Anno 2011 Durata 91 minuti Regia Robert Adetuyi Con T. Brown, M. Morgan Trama Le fatiche, i sogni e le battaglie per vincere il titolo di Campioni del Mondo alle finali della Beat The World Competion di Detroit di tre gruppi di ballerini di strada: i Fusion, una crew dell'Ontario, i Flying Steps, un gruppo tedesco e i Revolution, una formazione brasiliana...

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

Ore 18.30-21.30 Sala 9

THIS IS BEAT SFIDA DI BALLO

Ore 19.00-21.30

Ore 19.45

Sala 6

Michel Petrucciani - Body & Soul Ore 19.15-21.30

Cars 2 Ore 20.15-22.40

Cars 2

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kubrick Tutti per uno Ore 19.15-21.30

Sala 8

Sala 2 Sala 3

Libera uscita

Ore 18.30

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 7

I guardiani del destino Ore 22.40

Ore 20.10-22.30

I guardiani del destino Ore 21.30

Sala 6

Sala 2

Ore 20.15

Ore 18.25-22.30

Libera uscita

Sala 9

X-Men: L’inizio Ore 20.00

Ore 22.00 Ore 18.15

Sala 8

Sala 1

Ore 19.20-21.40

Sala 4

Sala 6 Sala 7

SESTU

Transformers 3 3D Ore 17.15-18.15-20.15-21.30 Transformers 3 Ore 17.00-18.45-20.30-22.15

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 22.40

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 18.30-20.30-22.30 Cars 2 3D

Genere Thriller Anno 2009 Durata 92 minuti Regia Dario Argento Con A. Brody, E. Seigner Trama Linda è una giovane hostess, appena giunta a Torino per incontrare sua sorellla Celine. Dopo una strana telefonata e molte ore di attesa, Linda, preoccupata, si rivolge alla polizia perchè l'aiuti a rintracciare Celine. Ad occuparsi del caso è l'ispettore Enzo Avolfi, un uomo dal passato oscuro, convinto, dopo aver giudicato gli aspetti della vicenda, che la modella sia nelle mani di un pericoloso serial killer...

IGLESIAS

X-Men: L’inizio

CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Transformers 3 3D

GIALLO/ARGENTO

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 17.15-19.50-22.30

Paul

Sala 2

TEMPIO PAUSANIA

CARBONIA

Transformers 3

Ore 22.15

Sala 3

Cars 2 3D

13 Assassini

Ore 19.55

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.30-21.30

Sala 5

TORRALBA

Ore 20.40

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Riposo Sala 2 Riposo

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Chiusura Estiva

Ore 19.15-21.55

Sala 13

Sala 3

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Ore 21.05

h

OLBIA

OZIERI

Cars 2 3D Ore 18.35

Ore 21.30

Sala 2

le trame

Villacidro Iglesias

Cagliari

Carbonia

Cagliari

Nuoro 19° - 34° Olbia 21° - 31° Oristano 20° - 32° Porto Torres 21° - 31° Sassari 17° - 34° Tempio Pausania 20° - 32° Tortolì 23° - 31° Villacidro 19° - 35°

Sereno

Variabile

Nuvoloso

Molto nuvoloso

Pioggia

Temporale

Grandine

Neve

Nebbia

Poco mosso

Mosso

Agitato

Forza 1-3

Forza 4-6

Forza 7-9


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GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2011

CONCESSIONARIA SAAB PER LA SARDEGNA. Cagliari - viale Elmas,161 - Elmas - Tel. 070 2110 345 - Sassari - Predda Niedda sud str .14 n.6 - Tel. 079 2638 322/321

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FIAT PUNTO EVO DYNAMIC, 1.3 MTJ 75CV, 2010, 5 PORTE, RADIO CD MP3, SERVOCITY, COMANDI AUDIO AL VOLANTE.

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