sardegnaquotidiano25

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COPIA DI CORTESIA

NORVEGIA Il killer: ho agito da solo. Il suo piano sul web, tra i bersagli anche la Saras a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

SPORT El Kabir felice del Cagliari «Qui sono stato accolto bene»

Anno I Numero 28 Lunedì 25 luglio 2011 0,80 Euro

CONCERTI Oggi Zucchero alla Fiera domani a Carbonia l’altra data sarda

Saba, Salis, Lippi alle pagine 16-17

IL COMMENTO

Francesca Cardia a pagina 21

REGIONE L’Aula gioca a golf soldi, cemento e venti campi

Una Sardegna senza pastori? Senza identità e senza popolo ANFITEATRO .

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di Francesco Casula

D

omani i pastori saranno di nuovo in piazza a Cagliari: per testimoniare la loro rabbia, sensibilizzare l’opinione pubblica, rivendicare il loro diritto a esistere e a non essere abbattuti dai feudatari del latte, dallo strozzinaggio delle banche e da Equitalia. Pretendendo dal potere politico, per il comparto, quelle soluzioni che finora non ha voluto o non è stato in grado di offrire. Partendo dalla consapevolezza che Il pastore non è solo una delle tante figure sociali e la pastorizia non è solo un comparto economico. Le sue produzioni certo costituiscono ancora uno dei nuclei fondamentali del nostro prodotto interno lordo, ma il mondo pastorale in Sardegna ha prodotto ben altro che latte, formaggi, carne e lana: ha dato luogo al pastoralismo e ai codici e valori che esso sottende e che in buona sostanza costituiscono il nerbo della civiltà e dell’intera cultura sarda. Senza la pastorizia non ci sarebbe più la Sardegna: né socialmente né culturalmente. Essa si ridurrebbe a una ciambella: con uno smisurato centro abbandonato, spopolato, desertificato (e ancor più bruciato): senza più uno stelo d’erba. Con le comunità di paese, spogliate di tutto, in morienza. Di contro, con le coste sovrappopolate, inquinate e devastate vieppiù dal cemento e dal traffico. Con i sardi ridotti a lavapiatti e camerieri. Con i giovani senza avvenire e senza progetti. Senza più un orizzonte né un destino comune. Senza sapere dove andare né chi siamo. Girando in un tondo senza un centro: come pecore matte. Una Sardegna ancor più colonizzata e dipendente. Una Sardegna degli speculatori, dei predoni e degli avventurieri economici e finanziari di mezzo mondo, di ogni risma e zenia. Buona solo per ricchi e annoiati vacanzieri, da dilettare e divertire con qualche ballo sardo e bimborimbò da parte di qualche “riserva indiana”, peraltro in via di sparizione. Si ridurrebbe a un territorio anonimo: senza storia e senza radici, senza cultura, e senza lingua. Disincarnata. Ancor più globalizzata e omologata. Senza identità. Senza popolo. Senza più alcun codice genetico e dunque organismi geneticamente modificati: Ogm. Ovvero con individui apolidi. Cloroformizzati e conformisti. Una Sardegna uniforme. In cui a prevalere sarebbe “l'odiosa, omogenea unicità mondiale”: come l’aveva chiamata Lawrence in Mare e Sardegna. truncare.myblog.it

n Mentre si apre una settimana cruciale per le sorti della Giunta regionale e dei sardi, che rischiano di non avere garanzie né sui trasferimenti delle entrate dal governo né sul diritto di incidere nella gestione della Tirrenia, domani in Consiglio arriva il progetto di legge sullo sviluppo del turismo golfistico: previsti venti nuovi impianti sulle coste, alberghi e altre strutture con volumetrie in deroga al piano paesaggistico e un finanziamento di 15 milioni a fondo perduto per la promozione pubblicitaria del comparto. Fresu e Bassi alle pagine 2-3

CRONACHE

Tirrenia La nave veloce abbandonata e poi svenduta n Scorpio lascerà il porto di Cagliari. Ceduta per meno di un milione di euro era costata 56 milioni. Doveva essere demolita e invece andrà in servizio all’estero. a pagina 6

Conti in rosso «Le partecipate danneggiano la Sardegna»

Cancelli chiusi, dentro solo spazzatura Gli spettacoli sono stati trasferiti alla Fiera, il palco pure. Nessuno cura il più importante monumento archeologico di Cagliari, le gradinate di legno sono ancora lì e intorno si accumulano i rifiuti. I turisti

non possono visitarlo, ma riescono soltanto a vedere la discarica all’interno del muro di cinta.

n La pesante accusa della Corte dei Conti sulle società nelle quali investe la Regione: «Un mondo misterioso avvolto nel buio più fitto». a pagina 7

Marcello Zasso a pagina 12

LA STORIA DAL CALL CENTER ALLE BATTUTE PER CROZZA

a pagina 14


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LA CRISI

SETTIMANA CALDA Trasporti, entrate e alleanze tutte le grane per Cappellacci Hanno detto

VARGIU: UN PROGETTO VERO O QUESTA GIUNTA HA FALLITO Il capogruppo dei Riformatori dopo la batosta sul piano per le opere pubbliche: «È tempo di bilanci e finora non abbiamo dato risposte su niente. O troviamo un programma di rilancio o è inutile andare avanti».

DIANA: UN CAMBIO DI PASSO O LA VEDO MOLTO DURA Il capogruppo del Pdl: «Credo che al massimo entro martedì (domani, ndr) il Governatore abbia l’obbligo di convocare un tavolo con tutti gli alleati che faccia il punto su quello che resta ancora da fare, altrimenti la vedo molto dura».

NIZZI: GRADITA LA PRESENZA DI CAPPELLACCI IN CONSIGLIO «Il governatore Cappellacci, in un momento così difficile per il partito e per la Sardegna, dovrebbe essere meno assente in via Roma, questo è certo. Una sua maggiore presenza sarebbe stata e sarebbe gradita a tutti».

FRONTI APERTI La Regione deve affrontare i vertici romani su Tirrenia e introiti fiscali con una maggioranza allo sbando: Pdl spaccato, gli alleati protestano. E domani pastori in piazza n Al primo posto c’è sempre il «bene della Sardegna e dei sardi». Lo slogan è noto. E il benessere dell’Isola passerebbe anche dall’approvazione della cosiddetta “Legge sul golf” voluta dai Riformatori: da qui arriverebbe, dicono, il rilancio dell’economia e del turismo. E da qui passa la stabilità del governo regionale, che questa settimana dovrà affrontare una raffica di colpi che pioveranno da tutti i fronti: nodi ancora da sciogliere a furia di rimandi che arrivano al pettine tutti insieme. EQUILIBRI IN MAGGIORANZA Ugo Cappellacci le prime beghe le ha in casa. Il suo partito, il Pdl, è spaccato e il capogruppo in Consiglio Mario Diana non ha fatto giri di parole: l’olbiese Settimo Nizzi non è una buona guida per il partito in Sardegna. Poi c’è Mauro Pili, che con la mobilitazione di Unidos per la tariffa unica sui trasporti delegittima di fatto il presidente della Regione. La cena della settimana scorsa tra alcuni capibastone berslusconiani, che doveva portare la pace, finora non ha sortito effetti benefici. Anzi, ha aumentato distanze già esistenti, e spinto il sena-

tore Piergiorgio Massidda a chiedere il ritorno ai congressi e alla partecipazione della gente alla vita del partito. Sempre in casa, Cappellacci deve fare i conti con le rivendicazioni dei Riformatori: nell’ultima seduta del Consiglio regionale il gruppo capeggiato da Pierpaolo Vargiu ha lasciato l’Aula, polemico per la bocciatura del piano per le infrastrutture portato dall’assessore Sebastiano Sannitu: «Questa maggioranza, per come si sono messe le cose, non ha più niente da dire», ha attaccato Vargiu. LA PROTESTA DEI PASTORI Il dibattito in via Roma di domani, però, potrebbe saltare se la tensione dovesse salire anche fuori dalle finestre. In piazza ci sono i pastori del Mps di Felice Floris. Promettono di essere decine di migliaia e arrabbiati: le loro richieste non hanno ancora ricevuto risposte concrete, dicono, e le campagne muoiono. TIRRENIA IN ALTO MARE Questa è, o dovrebbe essere, la settimana decisiva per Tirrenia. Per sabato è fissato l’incontro a Palazzo Chigi

durante il quale si capirà se e come la Regione entrerà nella compagnia. In campo c’è la Cin, compagnia di Aponte-Grimaldi-Onorato, che vuole quasi tutta la torta. Alla Sardegna è stata proposta una quota di minoranza, che non darebbe garanzie su tariffe e potere decisionale. Se le condizioni dovessero rimanere queste l’intero affare andrebbe a monte, almeno per l’Isola, che ha deciso di dire no al ricatto del governo. LA VERTENZA ENTRATE Il ricatto passa dalla vertenza entrate, soldi che lo Stato deve alle casse regionali e finora ha bloccato. Al tavolo col braccio destro di Berlusconi, Gianni Letta, si siederà anche l’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa, che ha parlato di “coincidenza temporale” tra l’affaire Tirrenia e il vertice sulle entrate. Una casualità che permette al governo di trattarle insieme. E decidere di togliere da una parte e dall’altra se i piani romani non dovessero essere rispettati. LA PROTESTA DEI FORESTALI La speranza è che venerdì gli incendiari stiano a casa. Perché i Forestali, in caso di roghi, non ci saranno: scioperano per il blocco dello straordinario e la mancata riorganizzazione del personale. Enrico Fresu

QUIRRA IL SILENZIO

n Il tema non è di questa settimana calda. Non solo, almeno. Quirra-Perdasdefogu, il poligono dei veleni. L’inchiesta del pm Domenico Fiordalisi va avanti, si allarga per capire come e perché sono morti così tanti ragazzi e bambini negli ultimi sessant’anni. Il consiglio regionale si è espresso, quache indennizzo per i pastori travolti dall’indagine è arrivato. La Giunta, con una mozione sardista, è stata impegnata a costituirsi parte civile nell’eventuale processo per disastro ambientale e omicidio clolposo plurimo. Sul territorio si sono svolte due manifestazioni a cui hanno partecipato migliaia di persone. Ma sul futuro della servitù sono mancate le parole del presidente della Regione.

SANITÀ Dilemma ticket, attesa per il ministero n Ticket sì, ticket no. Ticket light, forse. La Sardegna aspetta ancora il tavolo interregionale col ministro alla Salute Ferruccio Fazio per dare la sua risposta definitiva sul balzello della sanità reintrodotto dalla manovra di Giulio Tremonti. La Giunta di viale Trento, dopo lungo travaglio, sembra propendere per l’imposizione solo simbolica: i sardi pagherebbero solo un euro. Ma il taglio dei ticket comporta una riduzione delle entrate nelle casse pubbliche di circa dieci milioni di euro all’anno. Una mancanza che andrebbe a colpire un settore, quello della sanità, che patisce un disavanzo enorme, oggetto di un’indagine della Corte dei Conti per dan-

no erariale. I magistrati di via Angius hanno dichiarato di voler capire come e perché il buco nei bilanci sia così ampio. L’assessore alla Sanità, Antonello Liori, ha dato le colpe alla gestione di Nerina Dirindin, presidenza Soru. Ma sul ritorno al ticket ha detto: è una tassa iniqua, sono contrario. Affermazione fatta in attesa di conoscere il parere del collega La Spisa: è lui che deve far

IL BALZELLO Reintroduzione, anche simbolica, da decidere dopo l’incontro con Fazio Resta il no di Cgil, Cisl e Uil

quadrare i conti, e prima di rinunciare a dieci milioni vuole sapere anche da dove farli rientrare. Cappellacci ha promesso che la cifra sarà simbolica. Ma questo non ha fermato la protesta, i sindacati non ne vogliono sapere: Cgil, Cisl e Uil, ancora una volta insieme, hanno ribadito la loro contrarietà a qualsiasi manovra che entra nelle tasche dei sardi, soprattutto della gente comune, quella che maggiormente è colpita dalla crisi. Chiedono, invece, un taglio dei costi della politica e interventi per l’occupazione. L’ennesimo appello, che rischia di rimanere inascoltato, come quello lanciato nel giugno 2010.


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CONSIGLIO Arriva la legge sul golf 20 campi, cemento e soldi a pioggia di Giacomo Bassi giacomo.bassi@sardegnaquotidiano.it

n E adesso c’è anche chi sospetta che quella dei Riformatori sia stata solo una mossa tattica. Un modo per lanciare un ultimatum forte non tanto alla Giunta e al suo presidente quanto piuttosto agli alleati del centrodestra dopo le sberle prese sulla riforma sanitaria, approvata in commissione senza il loro voto; dopo il freno agli emendamenti alla legge sul personale, con la bocciatura dell’aumento degli stipendi dei manager ospedalieri; dopo l’azzoppamento da parte del Consiglio della legge sulle opere pubbliche, fortemente voluta dall’assessore riformatore Sebastiano Sannitu. Insomma, un aut aut che suonerebbe come: «Attenti, al prossimo sgambetto salta il tappo». IL TESTO DELLA PROPOSTA E il tappo, a leggere il calendario delle convocazioni per l’aula, potrebbe saltare molto presto: martedì, alle 16.30, dovrebbe cominciare la discussione sulla proposta di legge n. 83. Primo firmatario Franco Meloni (gli altri sono i colleghi Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Francesco Mula, Attilio Dedoni e Pietro Fois), la bozza preparata in house dai Riformatori ha come oggetto “Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico”: quattordici articoli che secondo i proponenti serviranno a rilanciare il golf isolano, potenziare l’offerta agli appassionati, destagionalizzare i flussi turistici, e che avrebbero una ricaduta importante sul Pil regionale. Obiettivo, quest’ultimo, raggiungibile da un lato grazie all’investimento di oltre mezzo miliardo di euro per la creazione dei campi e delle strutture ricettive connesse e dall’altro con l’impiego (tra lavoratori diretti e dell’indotto) di circa 5mila persone nel-

info

numeri 15

I milioni di euro spalmati in cinque anni che la Regione dovrebbe stanziare per promuovere il turismo golfistico.

FRANCO MELONI Laureato in medicina ed ex direttore generale del Brotzu, è il primo firmatario della proposta di legge sul riordino e sulla promozione del turismo golfistico.

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l’arco di diciotto mesi, il tempo necessario a innescare, secondo i Riformatori, la miccia che porterebbe ogni anno nell’Isola 700mila turisti in più. Visitatori che si concentrerebbero nei quattro poli golfistici individuati dalla proposta di legge e nei quali dovrebbero sorgere non meno di 20 campi da 18 buche ciascuno: ai quattro impianti già esistenti (a Porto Cervo, Narbolia, Pula e Villasimius) se ne aggiungerebbero cinque tra le province di Cagliari, Carbonia e Medio Campidano, cinque nell’area di Alghero e fino a Oristano, altrettanti lungo la dorsale orientale, dalla Baronia alla Gallura e, per finire, altri cinque nel sud Sardegna, che facciano rete con quello del Tanka Village e fino all’Ogliastra. Fin qui, dunque, lo scopo dichiarato

della legge. Ma nonostante le rassicurazioni dei firmatari della proposta, sono in tanti a pensare che dentro quel provvedimento si nasconda invece qualcosa di diverso. E lo pensano in primis i membri della commissione Urbanistica del Consiglio regionale, presieduta dal finiano Matteo Sanna e che ad aprile ha modificato parzialmente la proposta originaria dei Riformatori. Innanzitutto per quanto riguarda i costi a carico della Regione. Perché secondo Meloni, Vargiu e colleghi, la dote che viale Trento avrebbe dovuto portare in dono per il matrimonio tra la Sardegna e questo turismo d’élite, sarebbe dovuta essere di circa 45 milioni di euro: contributo a fondo perduto per la creazione dei campi, per la manutenzione dei green e per la pro-

I “poli del golf ” previsti dalla legge e in cui dovrebbero sorgere campi e strutture ricettive: Sud Sardegna, Cagliari, Nord Est e Nord Ovest.

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I campi che secondo la legge dovrebbero essere realizzati in tutta la Sardegna.

mozione del settore fuori dall’Isola. A questi milioni, sempre secondo i Riformatori, la Sfirs avrebbe dovuto aggiungerne altri venti attraverso un fondo a disposizione degli investitori. Una pioggia di quattrini che avrebbe irrigato di gocce d’oro un business per sua natura ricco e destinato a un pubblico di nicchia. L’idea, comunque, non è piaciuta alla Commissione, che indicando nei soli “progetti di qualità” quelli da approvare e sostenere, ha falciato i finanziamenti riducendoli a 15 milioni per la sola promozione (ma sono ben più di quelli che servirebbero, ad esempio, a evitare l’introduzione del ticket medico) ma concedendo in cambio importanti cubature agli imprenditori. IL NODO DELLE VOLUMETRIE E questo è uno dei motivi che fa tremare i Riformatori quando pensano al voto dei prossimi giorni. L’opposizione, che in commissione urbanistica ha già votato contro la proposta, ha fatto sapere che dirà una volta ancora no al provvedimento: le deroghe edilizie al Piano paesaggistico regionale per la costruzione delle strutture connesse all’attività golfistica, la garanzia data ai costruttori di iter autorizzativi semplificati e la localizzazione vicino alle coste di tutti gli impianti, non la convince. Così come non convince nemmeno ampi settori del centrodestra, timorosi che la legge possa diventare il cavallo di Troia per una cementificazione dei litorali. I proponenti si affannano a dire che il progetto di legge è solo un tentativo di migliorare l’offerta turistica, e lo stesso ha fatto il “Consorzio Golf Sardegna”, creato da cinque imprenditori per realizzare «una ventina» di campi. Nonostante manchi ancora il via libera. Che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Oppure no.


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OPINIONI SE IL VENTO GIRA

IL CAPO PADANO E LA COERENZA DI GIANFRANCO di ALESSIO GAROFOLI

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aveva già buttata là venerdì, alla convention del Terzo Polo: la maggioranza indichi un nuovo presidente del Consiglio. Ieri Gianfranco Fini ne ha indicato uno lui: Roberto Maroni. Il motivo? Per il numero uno di Montecitorio il ministro dell’Interno «ha dimostrato di essere più consapevole di quel che sta accadendo». Nonché di voler fare le scarpe a Bossi, Berlusconi e Tremonti. Proposta legittima, in ogni caso, quella di Fini. Solo che andrebbe ascritta a quello che alcuni chiamerebbero politicismo. Ovvero: l’arte di fare politica per l’ombelico della politica, e non per tentare di affrontare i problemi reali. La dimostrazione sta in quel che Fini ha sempre detto del Carroccio. Ricordate? Secondo il capo futurista, il Pdl è una fotocopia della Lega che spadroneggia nel governo Berlusconi: con esiti, specie sull’immigrazione, che lo stesso Fini ha continuamente contrastato. E questa subordinazione all’alleato leghista è stata una delle cause della rottura tra Gianfranco e Silvio. Ora Fini propone un premier padano. L’aveva già fatto prima del 14 dicembre, nel tentativo di sedurre Bossi. Così come, sempre all’epoca, aveva dato l’ok per palazzo Chigi a Giulio Tremonti. Il ministro del quale ottenne la testa nel 2004 e, di nuovo, un ostacolo con il suo “rigore” che Fini voleva superare anche in questa legislatura. Fa niente, l’importante è seppellire il Cav: il resto è contorno. D’altro canto se c’è una qualità che Fini ha dimostrato di avere è il saper cambiare idea. Ultimamente la cambia molto spesso. Ai referendum di giugno ha fatto campagna per il voto, sì o no – in teoria - non importava. Quando il quorum ha ucciso la legge sull’acqua firmata da un suo (ormai ex) fedelissimo, Fini, con Casini e Rutelli, ha magnificato “la grande partecipazione popolare” alle urne. La vera ragione la rivelavano i terzopolisti stessi, sottolineando che «il sì ai referendum è un no grande come una casa a questo governo». Il meglio però l’abbiamo letto venerdì, ancora dall’Auditorium della Conciliazione. Fini ha sostenuto di dover dare atto al leader dell’Udc «di aver capito prima che dar vita ad alleanze coatte rischiava di cancellare una vera democrazia dell'alternanza». E noi che ricordavamo che alle elezioni del 2008, sciogliendo An nel Pdl, fosse stato proprio lui a mettere il veto all’alleanza con gli ex Dc.

il semaforo

l GIANNI ALEMANNO

Sindaco scatenato Gianni Alemanno è scatenato: ieri, in un sol giorno, è tornato ad invocare le primarie (convinto del fatto che ne «trarrà maggior forza») e ha chiesto a muso duro ad Alfano di dimettersi da ministro. Qui gatta ci cova... o meglio, “delfino mancato” ci prova. Pallino verde per la faccia.

l MAURIZIO GASPARRI

Neo-berluscones integralista «La questione morale che sta investendo la sinistra - ha dichiarato il capogruppo Pdl non deriva, come in altri casi, da comportamenti di singoli» ma fa parte di un sistema, quello dei Ds. Ok, per Gasparri la ghiotta occasione è arrivata. Ma sarebbe più elegante evitare di sguazzarci, dati i “problemucci” in casa Pdl.

l NICOLA LATORRE

Dalemiano di ferro Dal triste giorno in cui ha “accidentalmente” mancato il bottone del sì all’arresto di Tedesco, Nicola Latorre è nell’occhio del ciclone. Arturo Parisi smentisce di aver mai ipotizzato un patto tra il dalemiano e il Pdl, «ma molti dubbi rimangono». Insomma, a buon intenditor poche parole Mr. Parisi.

DA PARODI A CABELLO QUOTE ROSA IN TIVVÙ di Fabio Santini

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on solo Belen e le Veline, Paola Perego e Mara Venier, Barbara D’Urso e la Cuccarini. La tv della stagione 20112012 racconta storie di donne ostinate, determinate, interpreti di quella metà del cielo che si tinge sempre più di quote rosa. Fa in un certo senso scalpore il no di Arisa a Victoria Cabello che le ha chiesto di entrare a far parte della squadra di “Quelli che il Calcio”, per vestire i panni di giurato a “XFactor 5”. «Scelgo il talent show», ha dichiarato la cantante con la faccia da segretaria degli Anni ’50, «perché mi aspetto un format più musicale del programma, con poca scena e molte canzoni. Il mio rifiuto l’ho spiegato anche a Victoria che ha capito…». Gaia Tortora tira fuori gli artigli. Figlia d’arte, caporedattore del Tg di La7, Mentana ha deciso di affidare alla Tortora la conduzione del Tg delle 20, quando lui è assente. «Sì l’ho sostituito, ma non lo imito», ha detto la giornalista, già apprezzata conduttrice del contenitore politico del mattino a La7, “Omnibus”. «Sono buddista e seguendo il mio credo mi piace trasformare il veleno delle invidie in medicina. Certo che ci soffro per le cattiverie, le coltellate: sono buddista, mica pirla…». A proposito di La7, molto attesa la nuova proposta di Benedetta Parodi che ha piantato Italiauno all’apice del successo del suo brand “Cotto e mangiato” (share vincenti e vendite di libri di cucina come best seller di John Grisham) per sposare il terzo polo televisivo. Ha preso

due piccioni con un fava: ha lasciato una tv dal cui Tg era stata messa un po’ in disparte e inventandosi un’idea vincente, la va ad applicare a suon di soldoni da un’altra parte. Finalmente non diranno più: Benedetta chi? la sorella di Cristina Parodi? Chi rischia di più è Victoria Cabello, perché va a rilevare il posto lasciato vacante dalla Ventura, perché la sua candidatura è stata imposta dal direttore generale della Rai contro il volere dell’ex direttore di Rete Massimo Liofredi, per-

La televisione della stagione 2011-2012 racconta storie di donne determinate, disposte anche a giocarsi il futuro ché, come lei stessa ha dichiarato, di calcio non sa nulla o quasi. Un rischio per lei quindi, ma anche per la rete il cui contenitore di calcio e intrattenimento è sempre stato una delle cifre stilistiche di Raidue. Miriam Leone cerca di rimettersi in gioco. Non paga di fare da spalla a Tiberio Timperi, nel contenitore di Michele Guardì “Mattina in Famiglia”, entra a sorpresa nel cast di “Distretto di Polizia”. Interpreterà il ruolo di un agente dal carattere piuttosto introverso e poco addomesticabile. Un bel salto nel buio anche se l’ex Miss Italia ha già lavorato nel film di Giovanni Veronesi “Genitori e figli – Agitare bene prima dell’uso” e in un cameo nel filmtv

IL PERSONAGGIO . Donna Letizia resta in politica E Silvio barcolla di Silvia Zingaropoli

“Il ritmo della vita” di Canale 5. E mentre “Tabloid” su Italiauno individua nella professionale Monica Gasparini un nuovo modello di conduttrice discreto e sempre tra le righe, permetteteci il raffronto, Michelle Obama fa il suo esordio in un reality show della rete Abc, intitolato “Extreme Makeover-Home Edition” in cui si racconta la ristrutturazione di un edificio e la conseguente felicità di una famiglia e di un’intera comunità. Gli osservatori più pungenti della

Casa Bianca asseriscono che è uno dei mille escamotage ideati dal marito per cercare di risalire la curva dei consensi. Chiudiamo con una storia poco edificante nella quale una donna più che protagonista è vittima. Il sito Dagospia riporta di una nota conduttrice Rai che sarebbe pronta a denunciare un alto dirigente televisivo di Viale Mazzini per avances indesiderate. E’ una storiaccia di basso profilo che fotografa una situazione perdurante in tutti gli ambienti dello spettacolo. E non solo. Forse la vera liberazione della donna avverrà quando non dovremo più occuparci di simili nefandezze. Cronista televisivo

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Nervi salvi, lo spumantino torna in frigo: Letizia Moratti, dalla politica, non se ne va. Continuerà infatti «a servire il paese», parola sua. Sarà contento il Cavaliere, speranzoso che la signora optasse per l’espatrio. Saranno contenti i milanesi, che già le avevano sbrigato le pratiche per il cambio residenza: sia mai che Letizia si stanchi troppo... proprio lei, che si autodefinì “lavoratrice indefessa”, proprio lei che fu più volte richiamata per assenteismo. Comunque, tornando al punto, anche la Moratti’s family(da sempre impegnata a sottolineare la di lei vera identità Brichetto Arnaboldi “in” Moratti) avrà emesso un gemito alla notizia della permanenza dell’ex-sindaca nel Belpaese.

Ma partiamo dai prodromi: giovane ballerina di danza classica (introvabili le foto in tutù), poi amatissima ministra per l’istruzione (o “della distruzione”si diceva allora), è d’uopo ricordare che donna Letizia fu anche presidenta della tivvù pubblica: «la Rai può essere complementare alla Fininvest» disse. Cosa intendesse per “complementare”, solo Silvio lo sa. Sempre dell’ex sindaca l’idea di dedicare un parco a Craxi: «Garibaldi è stato condannato a morte, eppure, a lui sono state dedicate vie e piazze»: Bettino “eroe dei due mondi”. Da Roma a Hammamet. Lo spazio è poco, non ciresta che una chicca di Letizia: «in privato sono espansiva e solare». Silenzio. Vietato sparare sulla croce rossa.

LADY MESTIZIA Letizia Moratti

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CRISI DEI SISTEMI

NOI, L’EUROPA E IL RITORNO AL MEDIOEVO

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ignori e signore il tempo è tiranno e questo secolo non è il nostro, non è dell’Europa. È ora che cominciate a prendere in considerazione i cambiamenti geopolitici che l’umanità sta attraversando, perché l’Indipendenza ed una politica a tutela e difesa del nostro popolo, non sono solo segno di un naturale desiderio di giustizia, ma rappresentano l’ultima chiamata per evitare il peggio. La crisi non è mondiale. L’Europa sta andando incontro al suo declino, è un organismo che sta lentamente morendo. Nuove potenze finanziarie, nuove potenze militari si affacciano nel pianeta e sia l’Europa che America continueranno a perdere potere economico. Quelle che vedete, soluzioni d’emergenza, proteste, rivolte, scioperi sono solo la punta dell’iceberg. L’unico modo per difenderci è attaccare, dobbiamo attaccare per difenderci. In quanto sardi, in quanto popolo è necessario oggi più di ieri sfruttare le risorse e le occasioni che abbiamo e convincerci che non si possa sprecare neanche più un centesimo delle nostre ricchezze. Abbiamo bisogno di una nostra flotta per richiamare e guadagnare dal flusso turisti, che fortunatamente continuerà ad aumentare, almeno una fetta di denaro per i nostri servizi primari. Abbiamo l’obbligo, oggi più di ieri, di convertire e acquisire una piena autosufficienza energetica che si smarchi dalle dipendenze del petrolio. Abbiamo bisogno di ripensare il nostro mercato interno e soprattutto necessitiamo di una Costituzione aperta al mondo, dinamica e non autoreferenziale. Le vecchie categorie, sinistra e destra sono quanto mai obsolete. L’unica sinistra possibile forse sarà quella cinese, brasiliana o indiana, in difesa dei diritti dei loro operai, del loro proletariato, ma rimarranno comunque loro i padroni del nuovo secolo. L’Europa si è arricchita attraverso il potere militare e coloniale, ed ora l’atomica non gli permette neanche più di ipotizzare guerre di sfruttamento. Le banche crolleranno sotto i colpi della speculazione americana, cinese, indiana o russa. Loro lottano per sopravvivere, e lo fanno perché sovrani e liberi. Dobbiamo fare alla svelta, altrimenti rischiamo di collassare insieme all’Italia e agli altri paesi europei. I nostri figli quasi sicuramente, se si continua a seguire logiche ottocentesche unitarie e frutto di una eterna retorica italiana, rischiano di non avere più nessuna tutela, welfare o pensioni, e di dover fare i conti con un lungo medioevo di miseria. I sintomi sono eloquenti. Signori e signore il tempo è tiranno... Stefano Soi

buone notizie

LA FOTO .DI ESTIQAATSI

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PARI OPPORTUNITÀ GIORNATA STORICA: A NEW YORK È L’ORA DEI MATRIMONI GAY n Le definiscono “le due nonne sprint”. Poco importa, perché finalmente Kitty Lambert, 54 anni, e Cheryle Rudd, 53, hanno potuto coronare il loro sogno. E lo hanno fatto nel modo più romantico possibile: si sono sposate dopo la mezzanotte sull'isola di Luna, un fazzoletto di terra in mezzo alle cascate del Niagara. Così è stata inaugurata la giornata storica in cui lo Stato di New York ha dato il via libera per i matrimoni gay. Centinaia le coppie in fila, in attesa di pronunciare il fatidico sì nel giorno di entrata in vigore della legge. A fianco ai promessi sposi, anche un gruppo di persone venuto per protestare. Ma le loro voci sono cadute in secondo piano.

“IO L’HO VISTO” CANI IN AUTOSTRADA GLI ABBANDONI SONO IN FORTE CALO n Non poteva iniziare nel migliore dei modi l’attività dei team anti abbandono di “Io l’ho visto 2011”. Solamente 41 le segnalazioni di cani vaganti presenti sulle autostrade italiane da sabato fino alle 16 di ieri giunte alla centrale operativa. In 22 casi è stato possibile effettuare l’intervento che ha portato alla messa in sicurezza di 23 cani, 5 dei quali restituiti ai legittimi proprietari i quali, contrattati dopo la lettura del microchip, hanno riavuto il proprio cane a presentazione della denuncia fatta in relazione alla fuga dell’animale, mentre 18 sono i cani salvati tuttora sotto osservazione veterinaria. Le segnalazioni sono giunte dal centro e dal sud Italia, in particolare da Campania e Puglia.

Jurassic yacht si becca una multa a Palau Centosettantadue euri tondi tondi: è questa la multa come scrive la Nuova Sardegna - beccata dal papà di Jurassic Park, reo di essersi avvicinato troppo col tender del suo yacht alla spiaggia di Porto Liscia, fra Palau e Santa Teresa. Steven Spielberg (nella foto con tale Taylor Swift) pare abbia avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con la Guardia Costiera: forse si era fatto prendere

Ma se i congiurati di Palabanda avessero visto ciò...

politica è coinvolta, e la questione morale riguarda tutti: centrodestra o centrosinistra. Avanti il nuovo, i vecchi a casa. Caterina

n Caro Agricola, se i congiurati di Palabanda avessero conosciuto questa casta repubblicana, si sarebbero tenuti ben stretti i Savoia per l'eternità! Pietro Pisu

Il governo, ovvero, i nostri problemi possono attendere

La questione morale investe la politica (nessuno escluso)

n Anche in questi giorni assistiamo a preoccupanti vicende della lunga saga di Governo, episodi nei quali, talvolta, si rasenta la follia. Dichiarazioni quotidiane smentite quasi in tempo reale che vengono nuovamente smentite per ritornare al loro significato originale; tutto questo senza vergogna e con una

n I fatti venuti alla luce negli ultimi giorni dimostrano che l‘intera classe

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la mano da Hook-Capitan Uncino... O sarà stato Indiana Jones a prendere il sopravvento? Intanto ci limitiamo a rilevare che il tender di Spielberg misura la bellezza di 10 metri, mentre il maxi-yacht Seven Seas, quasi 90: con queste lunghezze, per comunicare dalla prua alla poppa, il regista si sarà portato un E.T. versione mozzo: «Si cambia rotta!», «Te-le-fo-no ca-sa al co-man-dan-te».

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“nonchalance” degna delle migliori macchiette da avanspettacolo. Ultima “azione di Governo” (leggasi dono al Carroccio) è stata il distacco a Monza di quattro ministeri, dell’Economia, delle Riforme, del Turismo e della Semplificazione: splendido paradosso. Pensare di semplificare la vita dei cittadini frammentando i ministeri lungo il territorio è un po’ come pensare di migliorare il servizio offerto da un ospedale distribuendone i suoi reparti lungo tutta la regione di appartenenza. Visto che esiste una sede leghista anche a Pantelleria, aspettiamoci di vederli presto reclamare a gran voce un ministero anche per loro. I problemi del Paese possono attendere, fin quando ci sono cose più “importanti” da fare. Roberto Saia - Cagliari


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BATTAGLIA NAVALE

Tirrenia Scorpio

il jet dei mari abbandonato e poi svenduto

LA FLOTTA SUPERVELOCE La nave fantasma al porto di Cagliari pagata un milione per essere rottamata va in servizio all’estero. Fa parte dei 6 traghetti costati 300 milioni: sono tutti dismessi n Il gigante Scorpio risorge. Il jet dei mari, dopo l’agonia nel molo di Levante del porto di Cagliari e destinato alla rottamazione dal commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, sfugge al “ferrovecchio” e si prepara a solcare un’altra volta i mari. Con tutta probabilità finirà in Egitto o in Turchia, in ogni caso in un paese dove il bunkeraggio costerà meno rispetto all’Italia. La scorsa settimana è sceso a terra l’equipaggio Tirrenia che ne curava la manutenzione ai motori. Sostituito da altri marittimi che dovrebbero rimetterlo in sesto e condurlo nel nuovo approdo. AFFARE DA UN MILIONE I suoi nuovi armatori l’hanno acquistato a prezzo di demolizione e le stime che circolano parlano di una cifra inferiore al milione di euro. Alla Tirrenia, cioé allo Stato, era costato 55 milioni di euro in più. Il suo esordio nel Mediterraneo, datato marzo 1999, giorno 17 (alla faccia della scaramanzia napoletana) era stato un evento. Prima nave al mondo a raggiungere la velocità di crociera di 40 nodi (quasi 70 chilometri orari). Non aveva cabine e aveva solo un difetto, in pratica aveva bisogno di una nave appoggio per rifornirla di carburante nelle cinque ore di traversata da Porto Torres a Genova. I consumi, infatti, erano da record più della velocità da libro dei Guinness: 290 chilogrammi di gasolio al minuto. Ha una nave ge-

mella, si chiama Capricorn e nell’estate di tre anni fa entrambe erano state noleggiate dalla Corsica Ferries ma, terminata la gita con la matrigna francese, tutte e due sono state parcheggiate da mamma Tirrenia. Scorpio ad Arbatax, ma dall’Ogliastra è stata cacciata e spedita al traino di un rimorchiatore a Cagliari. Capricorn è abbandonata, invece, al porto di Napoli. Scorpio e Capricorn hanno altre due navi sorelle Aries e Taurus, in servizio sotto la bandiera della compagnia di Stato dal ’98 al 2000 e ferme a fare ruggine nelle banchine delle balene spiaggiate di Olbia e Genova. La famiglia dell’astrologia made in Tirrenia è imparentata con altre due navi veloci. Un nome e un programma: Scatto e Guizzo. Vecchie conoscenze dei viaggiatori sardi ma anche loro fuori rotta. Scatto è quella che ha viaggiato più al lungo (fino al 2004) ma la sua carcassa giace da anni a Castellammare di Stabia. Guizzo è durata un lampo ed è incatenata in un molo a Palermo. BANDO DESERTO Questi sei superjet dei mari, partoriti da Tirrenia ma con le casse dello Stato come levatrice, sono costati in tutto oltre 300 milioni di euro. Un mare di denaro pubblico che non ritornerà più nelle tasche della compagnia partenopea. Il commissario Giancarlo D’Andrea ha provato a ricavarne qualcosa ma il bando per la vendita

LAVORI A BORDO Scorpio nel molo di Levante al porto di Cagliari. È stato venduto e navigherà all’estero

di Scorpio, Capricorn, Aries, Taurus, Guizzo e Scatto, lo scorso 7 febbraio, è andato deserto. Quindi via alla libera offerta ed ecco come Scorpio avrà una nuova vita. Quella della società Tirrenia è invece segnata. I debiti consolidati sono circa mille milioni di euro, oltre 300 a breve con gli istituti di credito. Sono però nel frattempo aumentate, così ha rilevato la Corte dei Conti, i costi delle consulenze per la privatizzazione, più 63 per cento. Operazione conclusa con la ormai imminente cessione, non della società (quindi anche dei debiti) ma dei traghetti buoni, agli armatori napoletani Vincenzo Onorato, Manuel Grimaldi e Gianluigi Aponte. Navi che da sole valgono più del prezzo di acquisto che la “Compagnia italiana di navigazione” dovrà sborsare per capitanare la nuova Tirrenia: 380 milioni di euro ma solo 200 al momento del passaggio e 180 in tre rate nell’arco di otto anni. Non ci saranno i sei super jet dei mari. Liquidati come bidoni. Ma che pagare Scorpio meno di un milione di euro non sia un affare per chi lo acquista, resta un teorema tutto da dimostrare. A.Mo.

SCATTO E GUIZZO PARCHEGGIATI A CASTELLAMMARE E PALERMO

n La flotta superveloce è, a fine anni ‘90, la scommessa di Tirrenia per accorciare le distanze tra la Sardegna e il Continente. Sei navi costate 300 milioni di euro sono rimaste in servizio per non più di cinque anni e oggi sono destinate alla rottamazione. Scatto e Guizzo sono state il primo esperimento. Realizzate nei cantieri Rodriquez trasportavano 120 auto e 450 passeggeri a oltre 30 nodi di velocità. Una volta in linea la sorpresa: non potevano viaggiare col mare agitato. Il ministero dichiarò che erano state riscontrate anomalie di funzionamento nei cuscinetti di rotolamento degli ingranaggi dei riduttori di giri dei motori principali. Tra il 1998 e il 2003 Tirrenia ha varato altre 4 navi superveloci: Scorpio, Aries, Taurus e Capricorn, realizzate da Fincantieri. Consumavano troppo e sono state dismesse.

TARIFFE BEFFA Pili non si arrende ma i sardi pagano meno

MAURO PILI Il deputato Pdl alla presentazione della battaglia per la tariffa unica

n Mauro Pili non si arrende. Anzi, contrattacca: «Quello riportato nelle tabelle che stabiliscono le tariffe residenti e non residenti non è un errore materiale». Che cosa sarebbe, allora? «Stavano tentando il sacco delle rotte principali da e per l’Isola». Il deputato Pdl ne ha pure per l’assessore dei Trasporti che, sabato attraverso una nota ufficiale, aveva chiarito che la denuncia sulla disparità di trattamento tra sardi e turisti a bordo di Tirrenia era stata fatta sulla base di dati non corretti. Christian Solinas aveva precisato che per una svista degli uffici del ministero erano state invertite le colonne con i prezzi ordinari e quelli residenti. E che nessuno aveva si-

glato alcunché. «Sorprendono scrive l’ex presidente della giunta regionale - le dichiarazioni di chi tenta di ricondurre ad un mero errore materiale le tariffe superiori per i sardi e contenute nella convenzione che Tirrenia dovrà sottoscrivere con i privati per la gestione della continuità territoriale». Di più: «Chi sta analizzando il futuro della continuità territoriale da e per

LA QUERELLE Il deputato Pdl: non è una svista, tentavano il sacco delle rotte sarde. Ma la tariffa residenti agevola i sardi

la Sardegna - ha aggiunto Pili - aveva il dovere di accorgersi del cosiddetto errore materiale prima della data prevista per la vendita, non dopo e non a seguito di pubblica denuncia». Resta il fatto che le tariffe per i sardi sulla rotta GenovaOlbia-Arbatax non sono quelle che ha riportato Mauro Pili nel suo dossier ma al contrario le cifre sono all’opposto e cioé in alta stagione i sardi sborseranno 73,39 euro mentre i non residenti 105,75 euro. Non è escluso che la querelle già da questa mattina possa essere risolta in via definitiva con un comunicato del ministero o del commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea.


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HOLDING SARDEGNA

PARTECIPATE

«Regione danneggiata dalle spa» n L’allarme lo aveva lanciato già gli anni scorsi, ma era caduto nel vuoto. Aveva denunciato il buco nero (e non solo per quanto riguarda i bilanci) delle società partecipate dalla Regione e dalle pubbliche amministrazioni. Aveva segnalato l’urgenza di migliorare i controlli sui bilanci, sulle spese, sull’efficienza delle società, delle fondazioni e dei consorzi finanziati con i soldi dei cittadini. Ma i suoi allarmi, le sue denunce, le sue segnalazioni, non sono mai servite a smuovere lo stagno nel quale si sono arenate le 34 partecipazioni azionarie certificate da viale Trento. LA RELAZIONE DEL PROCURATORE E così il procuratore regionale della Corte dei Conti, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, nel marzo di quest’anno, lo ha ribadito con forza una volta ancora: quello delle società partecipate è «un mondo avvolto nel buio. Ne è riprova che a distanza di oltre un anno non si è ancora a conoscenza della reale consistenza delle partecipazioni pubbliche a tutto il 2010 e che ancora, nonostante le pur allarmanti notizie di stampa, ancora non sono giunte, da parte degli organi di controllo, denunce di danno sulle eclatanti disfunzioni imputabili a società partecipate regionali (su tutte si veda il caso Abbanoa) alcune delle quali da anni in liquidazione con gravissime perdite ai danni della Regione». Insomma, tra bilanci in costante rosso, passività strutturali, malagestione cronica e assenza totale di controlli non solo sull’operato delle singole società ma anche sullo stato dell’arte, secondo Cottone le partecipate regionali sono un buco nero all’interno del quale è difficile districarsi. Anche per la magistratura (sia quella contabile sia quella ordinaria) che ha cercato di portare un po’ di luce in questo pozzo senza fondo che ha ingoiato solo nell’ultimo anno ottanta milioni di euro che potevano essere destinati allo sviluppo dell’Isola: «Nel corso dell’attività istruttoria - spiega Cottone - l’ufficio della Corte dei Conti «si è trovato a dover verificare la sussistenza di responsabilità derivanti da fatti di gestione attinenti a società totalmente partecipate dalla Regione. Ovviamente, l’indagine sui fatti che hanno prodotto il danno è stata rivolta - continua il procuratore contabile - anche all’attività di controllo da parte della Regione». Bene, peccato però che «nonostante la normativa individui i soggetti preposti al controllo e indichi compiti e modalità dell’esercizio della funzione, a tutt’oggi non sembrano essere stati correttamente attivati i vari presidi previsti». Insomma, non solo

info LE SOCIETÀ Sono 34 le partecipazioni azionarie della Regione Sardegna. La maggior parte di esse sono società per azioni di cui viale Trento detiene spesso la proprietà totale, ma ci sono anche consorzi e fondazioni, come il Lirico di Cagliari, quella dedicata ad Andrea Parodi o a Giorgio Asproni

non c’è il controllo sull’attività delle partecipate (che hanno un valore complessivo di circa 350 milioni di euro e hanno perso nel 2010 oltre cento milioni di euro), ma mancano anche i soggetti deputati alle verifiche.

GRAVI CARENZE Il giudice della Corte dei Conti: «Pochi controlli perché mancano gli enti preposti alle verifiche»

I DUBBI SULLA SFIRS Un esempio? Quello della Sfirs, la finanziaria regionale totalmente in mano a viale Trento e che ha come compito quello di “concorrere allo sviluppo economico e sociale della Sardegna”. «Per quanto la riguarda precisa ancora il procuratore della Corte dei Conti nella sua relazione ancora non è stato neppure individuato con certezza il soggetto pre-

posto al controllo, e l’intero settore è carente di un’interfaccia comune in grado di leggere, come la norma richiede, i risultati economici e le ricadute, sulle attività d’impresa e sulla comunità, di questa enorme quantità di risorse amministrate con lo strumento della partecipazione azionaria pubblica». Ma quello sulla Sfirs non è l’unico rilievo che viene mosso dai giudici

LE SPESE Tra i conti che non tornano anche quelli della società Stl Sardegna, che non ha mai operato ma ha speso quai un milione di euro

contabili alle società partecipate dalla Regione. Sotto la lente della magistratura finiscono infatti anche le altre società strumentali o di gestione dei servizi pubblici locali («L’attività di indirizzo e controllo non deve essere rimessa alla disponibilità e alla leale collaborazione della società sottoposta al controllo ma deve essere svolta dall’Amministrazione») come la Stl Sardegna, destinata alla gestione dei servizi del settore turistico. Creata sette anni fa, è la conclusione di Cottone, «non ha mai operato, ma ha prodotto spese per circa un milione di euro ceh, vista l’assoluta inutilità, rappresentano un danno erariale». G.B.

LIRICO I FONDI DATI IN ASSENZA DI CONTROLLO n Uno stanziamento, solo nel 2010, di nove milioni di euro. E bilanci in profondo rosso, una gestione spesso finita nell’occhio del ciclone, spese esorbitanti per stipendi dei suoi dirigenti e rimborsi spese. La Fondazione Teatro Lirico di Cagliari ha tra i suoi soci sia il Comune di Cagliari, sia la Provincia sia appunto la Regione. E proprio viale Trento è quella che ogni anno destina più fondi per il suo funzionamento: nel 2010 sono stati stanziati dalla giunta, su proposta dell’assessorato alla Pubblica Istruzione, 9 milioni di euro. Fondi che sono stati destinati in assenza di un’attività di controllo e verifica delle spese. Per questo la Corte dei Conti decide di dedicare un paragrafo a parte alla questione: «Con particolare riguardo alla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari che ha beneficiato nel 2010 di trasferimenti a carico del bilancio regionale pari a nove milioni di euro, la Corte osserva, stante la nota situazione di difficoltà finanziaria in cui versa la Fondazione medesima, che l’assegnazione di così consistenti risorse deve essere accompagnata da una puntuale verifica delle attività svolte e delle modalità di gestione».


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UNA VITA IN CODA

VIABILITÀ Ore di punta e velocità tutto il traffico ai raggi X LA RELAZIONE Il Ctm ha studiato il flusso di auto in ingresso e uscita da Cagliari. Oltre 180mila vetture entrano in città ogni giorno, lo scorrimento più lento registrato in via Italia

AUTOVELOX A MONASTIR SULLA 131 UN DETERRENTE: MASSIMO 50 ORARI n Se nella maggior parte delle arterie che collegano Cagliari con i centri vicini spesso si superano i limiti consentiti, è anche vero che gli autovelox sono un ottimo deterrente. Come quello di viale Monastir, posizionato in direzione del Capoluogo: la velocità media registrata in direzione Cagliari è di soli 30 chilometri orari nello ore diurne e di 50 chilometri orari nelle ore notturne, mentre in uscita la media non si supera gli 80. Si va a 30 di media soprattutto in via Italia, ma è questa la strada che, per il volume di traffico e per la conformazione dell’arteria che si verificano il maggior numero di code. Il volume del traffico cambia poco nel fine settimana: la presenza del centro commerciale in direzione viale Marconi, tiene costane il flusso che da via Italia si riversa verso via Vesalio. Nella fascia orario tra le 8 e le 9, e la sera tra le 18 e le 19 la media dei veicoli in transito in questa zona è di circa 1300 unità. La punta massima di veicoli in transito verso il Capoluogo è viale Marconi: il traffico si concentra tra le 7 e le 8 del mattino con oltre 2500 mezzi in transito tutto il giorno che solo nelle ore notturne diminuisce ma rimane attorno ai 1800 veicoli.

di Lazzaro Cadelano n Ogni giorno a Cagliari ci sono oltre 180 mila veicoli che entrano e oltre 140 mila mezzi che escono: una mole di traffico che difficilmente riesce a essere sostenuta dalle principali strade, sia cittadine che extraurbane. Quello che per il momento fa in modo che la situazione possa essere “gestita” è che il dato, fornito da una ricerca del Comune in collaborazione con il Ctm, è costante. La media giornalieri dei veicoli che entrano a Cagliari, stimata in questi primi mesi dell’anno fino a giugno, è stabile tra i 177 mila e i 185 mila: c’è una curiosità, e risale ad agosto 2010, quando il traffico in entrato registrato non superò i 154 mila mezzi. E sempre agosto dell’anno scorso rappresenta l’eccezione in uscita da Cagliari, con “soli” 120 mila mezzi, mentre la media è stabile compresa tra 137mila e

146mila unità da Cagliari verso hinterland e nei paesi vicini. Il massimo flusso dei veicoli diretti a Cagliari passa per la 131 Dir (35.752 veicoli) e viale Marconi (35.287). L’altro carico di traffico si concentra sulla statale 195, con i pendolari provenienti da Pula, Sarroch e Capoterra. Proprio nella via che collega Selargius, Monserrato, Quartucciu e Quartu e nell’arteria che collega i poli industriali di Sarroch e Macchiareddu si evidenzia in misura maggiore il fenomeno del pendolarismo, principale causa del traffico cagliaritano: nelle fasce orarie comprese tra le 7 e le 9 del mattino si registra il picco in entrata verso la città, con circa 2000 veicoli in transito dal lunedì al venerdì, con un aumento verso il pomeriggio della giornata che precede il week end, nella fascia oraria tra le 17 e le 18. Nella speciale classifica c’è una netta differenza tra i mezzi in

numeri 180mila Il numero di auto, in media, in ingresso a Cagliari ogni giorno.

154mila Il numero vetture entrate in città ad agosto in medie nel 2010. È la cifra più bassa registrata.

LE SOLUZIONI Rotatorie e corsie preferenziali n Il problema del traffico a Cagliari si può attenuare, ma difficile da risolvere del tutto. Da anni si tenta di porre dei rimedi, ma “arginare” oltre 35mila veicoli provenienti dai paesi vicini e diretti al Capoluogo, non è cosa facile. Da tempo c’è al vaglio un piano che vede nelle rotonde e nelle corsie preferenziali una valida alternativa ai semafori, ma per il momento ci sono migliaia di automobilisti che tra le 7 e le 9 del mattino restano incolonnati, così come la sera, tra le 18 e le 21, il traffico si traduce in lunghe colonne. Il problema maggiore è rappresentato da viale Marconi, dove la realizzazione de “Is Pontis Paris” sembra una soluzione rapida e ottimale nelle fasce con meno intensità di traffico, ma in capace di

sostenere il carico del pendolarismo, trasformandosi in un grande imbuto in entrata, la mattina, con le auto che confluiscono in un unico punto da Selargius, Quartu, Quartucciu, oltre i comuni di Settimo, Maracalagonis e Sinnai, mentre chi arriva da Monserrato può scegliere se imbottigliarsi o in viale Marconi all’altezza dei Vigili del Fuoco o in via Vesalio. L’alternativa in uscita, la parallela che costeggia il ca-

LO STUDIO L’assessore Coni vorrebbe rispolverare il piano del 1998 che prevedeva il senso unico in viale Marconi

nale, risolve ma poi aggrava al “ricongiungimento”, con le quattro corsie totali che convergono in due e pochi rispettano le “zebre”. Ma è questione di cultura automobilistica. Il neo assessore ai Trasporti del Comune di Cagliari, Mauro Coni, vorrebbe rispolverare il progetto del 1998 che prevedeva il senso unico in viale Marconi in direzione Cagliari, mente i sindaci dei Comuni dell’hinterland premono perché venga potenziato il servizio pubblico e ampliata la metropolitana leggera, ancora troppo ai margini e poco sfruttata. Ma per entrambi i casi c’è bisogno di rivedere completamente la viabilità di viale Marconi e predisporre corsie preferenziali. L.C.

ingresso e quelli in uscita, costante in tutto il periodo dell’anno. Il primato per l’asfalto più battuto spetta alla Circonvallazione di Pirri, che immette dalla 131 oltre 30 mila veicoli ogni giorno, e altrettanti transitano i direzione opposta. Al secondo posto c’è viale Marconi, che di poco non sale al primo posto: ma questo solo in entrata, perché in uscita il transito è meno della metà. Non è un mistero, ma è frutto della parallela che costeggia il canale e che si ricongiunge solo in prossimità de “Is Pontis Paris” verso Quartu. In uscita il carico maggiore di traffico si riversa attraverso Pirri, per via Italia, e sulla raccordo con la 195. Le postazioni che monitorano il traffico verso e da Cagliari sono nove e rappresentano i punti di accesso al Capoluogo: Ss 131 - circonvallazione Pirri, viale Marconi, raccordo statale 195, strada per Pula, viale Lungosaline, viale Monastir, viale Elmas, via Vesalio e via Italia.Quel che emerge in questi primi cinque mesi (i dati partono da febbraio) è che l’andamento del traffico, seppure sempre all’interno di determinati range, tende ad avere un andamento “ad altalena”. Non sono i mesi estivi a rappresentare la soglia critica (al limite si intensifica il traffico in uscita nel week end), né quelli “di bassa stagione”. È maggio che in questa metà 2011 detiene il record, con 184.753 veicoli in ingresso al giorno, e 144.887 mezzi in uscita giornalieri, al secondo posto c’è giugno, con una diminuzione di 2500 mezzi in entrata e 1500 in uscita. Al terzo posto bisogna tornare indietro a febbraio, poi aprile, e infine marzo, con il traffico verso il Capoluogo al di sotto del muro dei 180 mila in ingresso (177 mila) e in entrata, meno di 140 mila.Nonostante il traffico però si corre. La maggior parte delle auto passa a una velocità media superiore ai limiti consentiti. Il limite, per lo più di 90 chilometri orari (nelle extraurbane), ma in diverse arterie esaminate di 50 chilometri orari (per esempio viale Elmas) è spesso superato, visto che la totalità dei veicoli passa a una velocità media compresa tra 80 e 110 chilometri orari.


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TERRORE IN NORVEGIA

LA STRAGE

Il piano sul web, c’è pure la Saras n Ha agito da solo Anders Behring, Breivik, il fondamentalista cristiano norvegese arrestato per la duplice strage perpetrata venerdì a Oslo e Utoya in cui almeno 93 persone sono rimaste uccise. Intanto in Rete spunta un vero e proprio manifesto dell’assassino, 1500 pagine di deliri, ideologia, minacce contro il Benedetto XVI, «un Papa codardo, incompetente, corrotto e illegittimo», e anche contro partiti italiani, in particolare Pdl, Pd, Idv e Udc, responsabili di boicottare la lotta contro l'Islam. L'ossessione anti-musulmana di Anders Behring Breivik, l'attentatore di Oslo e Utoya, lo portava a evocare una vera «guerra civile europea» con «attacchi shock» in cui nel mirino c'erano anche il Pontefice e vari obiettivi italiani, comprese 16 raffinerie, compresa la Saras. INTERROGATORIO Davanti alla polizia che lo interrogava, Anders Behring Breivik si è assunto la responsabilità del suo gesto e ha spiegato che il suo «è stato un atto atroce ma necessario». È parso calmo, collaborativo e ha chiesto un processo a porte aperte per poter spiegare le ragioni del suo gesto. Oggi l’autore della carneficina comparirà davanti a un magistrato che dovrà decidere se rilasciarlo o se trattenerlo in carcere. «Spiegherà tutto davanti al giudice», ha detto l'avvocato che lo rappresenta, Geir Lippestad, che ha aggiunto anche che, secondo lui, «la strage era stata pianificata» da tempo. Mentre la Norvegia piange le vittime - salite a 93, quasi tutti ragazzi - del duplice attentato, ancora sconvolta e in cerca di un perché, emergono nuovi particolari sul’estremista cristiano reo confesso. Il Paese è ancora sotto shock dopo la scoperta che a provocare la strage non era stato il terrorismo islamico, come era stato ipotizzato, ma il fanatismo di un connazionale, bianco, biondo, cristiano fondamentalista con simpatie di estrema destra, iscritto a una loggia massonica e con avversione per l'islam e la società multiculturale. Intanto la polizia ha passato al setaccio tutte le case dei neonazisti in cerca di eventuali complici. In un blitz compiuto nella zona orientale della città sono state arrestate sei persone, rilasciate poco dopo. La polizia indaga comunque per scoprire se ci fossero «uno o più» tiratori nel corso della sparatoria nell'isola di Utoya. Intanto in rete spunta un memoriale di 1.500 pagine e un video su Youtube, in cui sei ore prima del massacro, Breivik annunciava la strage, in preparazione dal 2009. Il video contiene il piano dettagliato dei devastanti attacchi terroristici. Ci sono «momenti in cui è necessaria la crudeltà» e in cui «è meglio uccidere molte persone che

numeri 93

È salito a 93 il bilancio delle vittime dei due attentati messi a segno da Anders Behring Breivik.

2009

Gli attacchi erano stati progettati dal 2009. Stando a un documento di 1.500 pagine pubblicato su internet, Anders Behring Breivik parla di «ricorso al terrorismo come un mezzo per destare le masse». Il documento contiene minacce al Papa e indica come obbiettivi diverse raffinerie italiane fra le quali la Saras.

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La polizia dà la caccia ai complici. Ieri ha fermato sei persone poi rilasciate.

non abbastanza», argomenta Breivik, incitando alla lotta all'Islam. Si vedono immagini in cui il giovane indossa una muta e punta un'arma automatica; e illustra nel dettaglio il suoi piano, spiegando, con agghiacciante precisione, che si sarebbe «vestito come un ufficiale di polizia» e che sarà «impressionante vedere le persone attonite». Il video, intitolato Cavalieri Templari 2083 e che contiene il manifesto per la “rivoluzione conservatrice” in cui si attacca il multiculturalismo e l'immigrazione musulmana, è stato inviato a 7.000 patriottici amici di Facebook. Nel memoriale, che il quotidiano Verdens gang rivela essere copiato in ampie parti da quello del terrorista america-

IL KILLER Breivick: «Ho agito da solo». Progettava gli attacchi dal 2009. Nei suoi piani anche obbiettivi italiani no Unabomber, il norvegese invoca «l'uso del terrorismo come mezzo per risvegliare le masse», e dice di aspettarsi di essere ricordato «come il più grande mostro dopo la Seconda Guerra Mondiale». Sprazzi di follia, segnali di allarme che annunciavano quanto poi successo venerdì, la «peggiore tragedia nazionale del Paese», nelle parole del premier laburista Jens Stoltenberg. Se l'intero paese è

L’ADDIO Una ragazza posa dei fiori in un memoriale estemporaneo. Intanto il Paese è ancora sotto choc e sale il bilancio delle vittime: 93.

in lutto, l'effetto immediato in seguito allo shock è quello di una ancora maggiore unità: «La nostra risposta alla enormità del male sarà più democrazia, più umanità», ha detto il premier Jens Stoltenberg durante la commemorazione delle vittime della strage alla cattedrale di Oslo. La notizia degli attentati e del loro esecutore ha colpito come un fulmine anche il padre di Breivik, che ha appreso tutto dai quotidiani online. È' un pensionato che dal 1995 non ha contatti con il figlio e risiede nel sud della Francia. «Sono sotto shock», ha detto alla stampa norvegese. Quando era più giovane era un ragazzo normale, ricorda il padre. «A quei tempi - ricorda - non si interessava di politica».

LA CERIMONIA LACRIME E DOLORE IN CATTEDRALE n In lacrime anche i reali e le diverse personalità presenti, oltre a tanta gente comune, nella Cattedrale di Oslo per la commemorazione delle vittime della strage. «Siamo un popolo in lutto, ma nel pieno del dolore cerchiamo la speranza», ha detto il vescovo Ole Christian Kvarme. Prima di entrare In chiesa, il premier laburista Jens Stoltenberg si è inginocchiato davanti ai numerosi mazzi di fiori deposti dalla gente comune davanti alla cattedrale. Poi, nel prendere la parola, non è riuscito a nascondere il suo dolore, la voce strozzata in gola, quando ha confessato che conosceva molte delle vittime della carneficina. Al campus sull'isola di Utoya partecipavano anche i suoi due figli. Stoltenberg ha annunciato che i nomi delle vittime saranno presto resi noti e allora «emergerà l'infinità enormità del male». Di fronte a lui era seduto Eskil Pedersen, leader del movimento dei giovani laburisti, anche lui in lacrime. La cerimonia è durata oltre un'ora e mezza, la folla che non è riuscita ad entrare nella cattedrale si è raccolta all'esterno, dove una lunga fila di norvegesi ha deposto fiori e candele sul selciato.


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CONTINENTI

ADDIO AMY I fan in pellegrinaggio ALTA VELOCITÀ CONTINUA SENZA SOSTA LA PROTESTA ANTI-TAV

n Continua la protesta sulla Tav. Dopo le manifestazioni di sabato notte e di ieri pomeriggio, in serata le azioni di disturbo dei militanti nel cantiere della Maddalena di Chiomonte contro le forze dell'ordine chiamate a presidiare si sono rafforzate. Questa volta a dare sostegno al popolo dei no-Tav sono arrivati anche gli alpini e Haidi Giuliani, la madre di Carlo, ucciso al G8 di Genova 10 anni fa. Almeno 300 ex alpini, tutti con il cappello del Corpo, si sono ritrovati alla centrale elettrica di Chiomonte, per protestare contro la presenza di un contingente della Taurinense tra le forze dell'ordine che presidiano l'area del futuro cantiere. A sostenere i manifestanti anche Haidi Giuliani, che intervenendo a un'assemblea nel campeggio No Tav a Chiomonte, ha detto: «Oggi il G8 di Genova è qui».

n Bigliettini, fiori, ma anche bottiglie e sigarette. Dopo la morte improvvisa della cantante Amy Winehouse è iniziato il pellegrinaggio dei fan. La Winehouse era nota per gli eccessi di alcol e droga che hanno probabilmente causato la sua fine. Molti fan hanno voluto ricordarla lasciando bottiglie di birra, superalcolici, pacchetti di sigarette e candele accese davanti alla casa di Camden dove è stata trovata morta. «Troppo fragile, troppo bella, troppo piena di talento per questo mondo», si legge su uno dei tanti biglietti. La famiglia della

Angelino Alfano a via Arenula. È stato il Cavaliere ad annunciarlo, ma è ancora giallo sul sostituto del Guardasigilli.

TRAGEDIA A SALERNO MURATORE ROMENO UCCIDE MOGLIE E FIGLIO n Tragedia famigliare sabato notte in una abitazione del centro storico di Buccino, nel Salernitano. Un romeno di 35 anni, muratore, regolare come tutta la sua famiglia, ha ucciso prima la moglie di 35 anni e poi il figlioletto di 11 anni. Dopo un'accesa discussione avuta con la moglie, il romeno ha af-

cantante è distrutta dal dolore. «La nostra famiglia è disperata per la perdita di Amy, una meravigliosa figlia, sorella e nipote. Ha lasciato un grande vuoto nelle nostre vite», recita un comunicato diffuso dai genitori Janis e Mitch, col quale hanno voluto ricordare la cantante trovata morta nella sua casa di Londra sabato. La famiglia ha poi chiesto «pace e privacy». L'autopsia sarà effettuata oggi. La star era stata lontana da alcol e droghe per qualche settimana, ma secondo alcune fonti sarebbe stata un'overdose a ucciderla. CAMDEN Biglietti e fiori

ferrato un martello e sotto gli occhi del bambino l'ha uccisa colpendola ripetutamente al capo. Poi, si è scagliato contro il bimbo e lo ha strangolato. Pochi minuti più tardi ha impugnato la cornetta del telefono e ha chiamato il 112. Il romeno è stato arrestato.

GOLFO DELLA NIGERIA PIRATI SEQUESTRANO MERCANTILE ITALIANO n Una nave mercantile italiana della compagnia armatrice Rbd Armatori Spa di Torre del Greco (Napoli), la Rbd Anema e Core, che trasportava gasolio

per autotrazione, è stata sequestrata dai pirati questa mattina mentre navigava a 23 miglia a sud di Cotonou nella Repubblica del Benin nel Golfo della Nigeria. L'allarme ricevuto alle 2.40 dal comando generale della Guardia Costiera e stato lanciato attraverso il sistema automatico di allarme (Sas) ed è stato confermato dall'ufficiale addetto alla sicurezza della compagnia armatrice. Il 23 uomini dell'equipaggio, composto da 20 filippini, il comandante di nazionalità rumena e 2 italiani (il primo ufficiale e un allievo ufficiale), sono stati sequestrati da 3 pirati che sono riusciti a

salire a bordo del mercantile con modalità che risultano al momento sconosciute.

CASO MURDOCH ANCHE I MIDDLETON TRA GLI INTERCETTATI n La duchessa di Cambridge e la sua famiglia sarebbero tra le vittime delle intercettazioni del News of the World. Secondo quanto rivelato ieri dal Sunday Telegraph, il numero di membri dell'entourage reale spiati dai giornalisti sarebbe molto più alto di quanto creduto in precedenza. L'inchiesta iniziale sulle intercettazio-

PALAZZO CHIGI FINI CANDIDA MARONI IL MINISTRO SI SMARCA n Gianfranco Fini candida Roberto Maroni a palazzo Chigi, ma il primo effetto della proposta del presidente della Camera è quello di far dichiarare al ministro leghista la propria lealtà al governo Berlusconi. «Lavoriamo perchè arrivi fino a fine legislatura, al 2013», è il commento del titolare del Viminale che accoglie l'offerta di Fini con «indifferenza» consapevole che si tratta soltanto di idee «strumentali». Tuttavia l'offerta di Fini, se costringe Maroni a garantire la fedeltà al premier, nello stesso tempo tiene accesi i riflettori sul solco ormai aperto tra i due ex-alleati di ferro, Pdl e Lega. Una distanza che il Cavaliere per primo tenta di accorciare. Ieri palazzo Chigi ha definito «fantasiose» le ricostruzioni sui rapporti tra il premier e il titolare dell'Interno. Il premier tiene bassi i toni in vista non solo degli ultimi appuntamenti parlamentari, come il rifinanziamento delle missioni all'estero, ma anche della messa a punto degli assetti nel governo. La prossima potrebbe essere l'ultima settimana di

ni aveva inizialmente identificato soltanto cinque vittime - i principi William e Harry e tre loro segretari - finite nelle mira dell'investigatore privato Glenn Mulcaire e del royal correspondent del domenicale Clive Goodman. Ma ora il cerchio si starebbe allargando. Oltre ai Middleton, Kate compresa, anche il principe Carlo e la moglie Camilla sono stati contattati dalla polizia e molti altri membri della famiglia reale e del loro entourage avrebbero avuto i messaggi della loro segreteria telefonica ascoltati dai giornalisti.

LUTTO IN CINA DISASTRO FERROVIARIO 43 MORTI E 200 FERITI

n È salito a 43 il numero dei morti nell'incidente ferroviario avvenuto sabato in Cina, vicino alla città di Whenzou. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. I feriti sono più di 200. Tra le vittime, anche un'italiana, mentre un italo-cinese è rimasto ferito. Nell'incidente sono rimasti coinvolti due treni ad alta velocità che transitavano su un ponte nella Cina orienatle. Il primo è rimasto senza elettricità dopo essere stato colpito da un fulmine ed è stato investito da un secondo treno che stava sopraggiungendo sulla stessa linea. Due vagoni del primo treno sono precipitati dal ponte, mentre altri quattro del secondo convoglio sono deragliati. A bordo dei due treni viaggiavano 1400 passegegri, 600 dei quali nei sei vagono coinvolti.

SCONTRI AL CAIRO ALMENO 300 CONTUSI TRA I MANIFESTANTI

Roma Rogo Tiburtina, treni nel caos n Un grande incendio si è sviluppato verso le 4 di ieri nella sala apparati della stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, dove da alcuni anni sono in corso lavori di ristrutturazione per trasformarla nel nodo principale della capitale per l'Alta Velocità. Pe-

santissime le conseguenze per la circolazione dei treni, con fortissimi ritardi a Milano, Bologna, Firenze e Napoli. I disagi continueranno anche nei prossimi giorni. Le fiamme sono state domate dopo circa dodici ore, anche se alle 16 al binario 2 i pompie-

ri erano ancora al lavoro per spegnere quel che restava del violento incendio e alcune lingue di fuoco sono divampate nuovamente dal rogo principale. I vigili del fuoco temono un collasso della struttura. Al 90% è stato causato da un cortocircuito.

n È di almeno 300 feriti il bilancio degli scontri avvenuti sabato sera nel quartiere di Abbasseya al Cairo fra manifestanti che tentavano di raggiungere la sede del Consiglio supremo delle forze armate e altri che invece erano favorevoli all'esercito. Gli scontri sono esplosi quando un gruppo di manifestanti si è diretto al ministero della Difesa scandendo slogan contro il potere militare. Ad essi si è contrapposto un altro gruppo a favore dell'esercito.


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Lirico Non si placa la protesta dei sindacati per il Teatro

Costa Rei Non ha ancora un nome La storia Dal call center il sub ritrovato morto in mare ai grandi della televisione

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Lo scempio Discarica

e cancelli chiusi gli ultimi spettacoli dell’Anfiteatro NEL LIMBO Le serate sono state dirottate alla Fiera e mentre la struttura di ferro e legno aspetta il suo destino, i cancelli sono sbarrati per i turisti e dentro va in scena la spazzatura di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Via gli spettacoli dall’Anfiteatro mentre la legnaia c’è ancora. In questi giorni sono state smantellate le strutture del palco per allestire l’arena della Fiera. Ora l’Anfiteatro, è rimasto lì, solo e abbandonato. Nessuno lo considera più, nessuno lo cura più. È domenica, i cancelli sono sbarrati e i turisti increduli, cartine alla mano, si affacciano sulla recinzione per capire se quello è effettivamente il monumento romano in cui si sfidavano i gladiatori poco dopo l’anno zero. Cercano di capire se quello è veramente uno dei siti più importanti dell’Isola che stanno visitando. Nonostante il rivestimento di legno e ferro, lo riconoscono ma non possono entrare a visitarlo. I turisti vagano tra gli ingressi e si accorgono che quello indicato come un importante sito archeologico è un luogo morto, lasciato a se stesso. Al di là della recinzione ci sono solo

cavi e spazzatura, tanta. Sollevando lo sguardo possono intravvedere le gradinate e quel che resta del palco. Poche tracce di quello che è stato quasi duemila anni fa e brutti resti di quello che è diventato in epoca moderna. Non ci sono più i gladiatori di allora e non ci sono più i suonatori del recente passato. L’effetto per loro è quello di una struttura turistica estiva visitata a metà gennaio. Tutti si preoccupavano dell’Anfiteatro, in tanti avevano a cuore le sue condizioni e temevano che la struttura che lo opprime da dieci anni provocasse danni. Ora il problema è stato risolto, ma solo in parte. Gli effetti negativi della struttura sono stati accertati e il nuovo sindaco, appena insediato, ha dato retta a chi lo sosteneva da anni: stop agli spettacoli e via l’armatura dagli spalti. Per levare le impalcature ci vorrà tempo e bisogna ancora decidere quale sarà il futuro della struttura. Nel frattempo, gli spettacoli

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Il secolo dopo Cristo in cui sono cominciati i lavori per l’Anfiteatro romano.

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L’anno in cui furono montate le strutture per realizzare le gradinate.

2011

L’anno in cui si è deciso di smontare tutto e bloccare gli spettacoli.

dell’estate 2011 sono stati dirottati, ma con loro anche le attenzioni. L’Anfiteatro romano è rimasto nella totale incuria. Lungo il muro che costeggia viale Sant’Ignazio c’è di tutto: vestiti, buste, cuscini, borse, libri, giornali, volantini, confezioni di succhi di frutta e di yogurt, gratta e vinci perdenti e bottiglie di plastica. Ma soprattutto birra o, meglio, i suoi contenitori. Bottiglie e lattine hanno invaso in particolare due punti

grazie a una sorta di differenziata dello scempio: da una parte decine di bottiglie ammassate, qualche decina di metri più in alto è la zona delle lattine ammucchiate. La biglietteria esterna è chiusa, dietro ci sono altri cumuli di spazzatura ricoperti da piante incolte. Proprio all’altezza della statua di Sant’Ignazio, ma anche il cappuccino di Laconi volta le spalle ai rifiuti e preferisce guardare la chiesa.

INCIVILTÀ Nelle foto di Roberto Cadeddu alcuni dei rifiuti abbandonati all’interno della recinzione dell’Anfiteatro romano

Via Garibaldi Una fontana dall’asfalto, strada allagata

LA PERDITA Un fiume in via Garibaldi

ROBERTO CADEDDU/FC

n Chi va in via Garibaldi per “fare una vasca” è stato accontentato. Ieri ha avuto l’occasione per farlo sul serio perché una grande pozza d’acqua si è creata nella via dello shopping. L’acqua ha cominciato a sgorgare dalle condotte sotterranee attraverso due buche nell’asfalto e ha invaso la parte finale di via Garibaldi. L’acqua è uscita in grande quantità creando un laghetto alla fine della strada, nello slargo che porta in piazza Garibaldi. Da lì, poi, è scesa lungo il primo tratto di via Alghero, fino a raggiungere via Sonnino. Non pochi i disagi per i pedoni che andavano a farsi una passeggiata, sono stati costretti a passare attaccati al muro per evitare di bagnarsi.

L’acqua, in questi caldi giorni di fine luglio, sta rinfrescando numerose strade cagliaritane. PERDITE IN VARI PUNTI In contemporanea il problema si sta verificando in diversi punti della città. Un’altra perdita d’acqua è in viale Marconi, ma crea meno problemi di quella in via Garibaldi perché lì l’acqua finisce in mezzo alle

LE PERDITE Lo stesso tipo di problema ieri si è verificato anche in via Cornalias, viale Merello e in viale Marconi

piante a bordo strada nel tratto tra lo svincolo dell’Asse mediano e il Quartiere europeo. Un’altra perdita è in viale Merello, una zona purtroppo soggetta a questo tipo di problemi. Stavolta l’acqua ha cominciato a sgorgare all’altezza dell’incrocio con via Oslavia, e costeggia Villa Devoto scendendo fino alla parte bassa della strada. Da giorni c’è un’altra perdita notevole alla fine di via Cornalias, poco prima dell’incrocio con via Cadello. Lì c’è una transenna che delimita il traffico, per evitare ulteriori problemi. Sono giorni di superlavoro per i tecnici del Comune che cercano di correre ai ripari e limitare i danni per i cittadini.


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CAGLIARI MOSTRA LE CERE ANATOMICHE DI SUSINI ESPOSTE ALLA CITTADELLA UNIVERSITARIA

ELMAS PRESIDIO AL CPA DI ELMAS LO SLOGAN “LASCIATECI ENTRARE”

CIRCOLI L’MDF CAGLIARI/KASTEDDU IN NOME DELL’INTELLETTUALE SPIGA

n Nella Facoltà di Medicina dell'Università di Cagliari è in mostra la “Clemente Susini e l’amore per la verità”, iniziativa per far conoscere le cere anatomiche di Clemente Susini. Custodite nella Cittadella Universitaria dei Musei di Cagliari, raccontano al visitatore le avvincenti storie (mediche e non) del passato della Sardegna, degli Stati italiani e dell'Europa della fine del XVIII secolo e della prima decina di quello successivo.

n “Lasciateci Entrare”: è lo slogan del presidio organizzato dalle 11 alle 14 di oggi davanti al Cpa di Elmas per protestare contro l’off limits per Cie (Centri di Identificazione) e Cara (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) imposto dalla circolare del ministero. Informazione, amministratori locali, associazioni di sostegno dei migranti chiedono l’accesso per verificarne le condizioni.

n Il Circolo MDF di Cagliari/Kasteddu è stato intitolato a Eliseo Spiga, il grande intellettuale sardo scomparso nel novembre 2009, pochi giorni prima che vedesse la luce la seconda edizione del suo “Manifesto delle Comunità di Sardegna” dove aveva anticipato di anni il dibattito sulla critica al PIL e sulla crescita infinita dell’economia, non più sostenibile per i limiti ambientali della Terra.

Lirico L’affondo

del sindacato: «Zedda sfiduci i vertici del cda» n Tornano all’attacco i sindacati del Teatro Lirico di Cagliari. Questa volta per chiedere al presidente della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda, “una presa di posizione chiara sull’attuale dirigenza del nostro Teatro”. Secondo l’Unione sindacale di Base, infatti, “continua il disagio e la disperazione dei lavoratori”, che non solo devono proteggere il loro posto di lavoro, ma sono costretti a difendersi anche dall’accusa di “essere la causa principale del dissesto economico della Fondazione, compresa la perdita d’esercizio del bilancio 2010”. Per questo si chiede a gran voce che vengono accertate le responsabilità della dirigenza, colpevole, secondo i sindacati di avere de-

terminato il buco delle casse della Fondazione. “Se dovesse servire avevano scritto e ribadito in precedenza - ad accertare le responsabilità passate e presenti di sovrintendenti, direttori amministrativi, sindaci, membri Cda e revisori dei conti, interesseremo la magistratura e la Corte dei conti”. Ma oltre a ciò, l’Usb richiama anche alla necessità “urgente” per il Teatro e i suoi dipendenti di avere un piano industriale. Solo così, sostengono i sindacati, “si può essere credibili come azienda e poter elargire prossimi ed ulteriori fondi”. In questo senso, sotto accusa finisce anche la posizione assunta dal Sovrintendente Di Benedetto che ha chiesto “finanzia-

L’ORCHESTRA I sindacati attaccano ancora sul cda

menti certi” prima del varo del piano industriale. E non viene risparmiato neanche l’ex presidente della Fondazione ed ex sindaco di Cagliari Emilio Floris: la sua linea prevedeva un “super” manager considerato l’unico, viste le criticità, in grato di elaborare “un credibile piano industriale triennale di rilancio”. Altro nodo da sciogliere, sempre a giudizio Ma, come ribadiscono i sindacati, i problemi della Fondazione sono anche altri, e tra essi c’è anche quello dell’attività di decentramento del teatro: in pratica, secondo lo statuto, il teatro al fine della promozione della musica, deve organizzare di concerti in giro per la Sardegna. In quest’ottica nasce “Un’Isola di musica”, rassegna itinerante finanziata da fondi considerati esigui. Tutta l’operazione però a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori è stata “concepita male per sottostima ed incuria di progettazione”. Non solo, ma per la prima volta si è fatto ricorso a “tipologie di contratti diversi per precari della stessa area artistica, creando una sperequazione fra questi ultimi”. È quindi arrivato il momento delle “certezze e prese di posizione chiare per il futuro del Teatro e del posto di lavoro. Tutti sono pronti a fare la loro parte, purché non si seguiti risparmiare sui lavoratori”. Francesca Ortalli


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i comici

CAGLIARI

LUCIANA LITTIZZETTO Alessandro Giugliano ha scritto battute per Luciana Littizzetto, quelle pronunciate durante la trasmissione domenicale di “Che tempo che fa” con Fabio Fazio. Dopo, Radio Dj e il programma la Bomba. E poi un progetto editoriale, il libro “Le zanzare sono tutte puttane”.

MAURIZIO CROZZA Con il comico genovese la vera svolta. Sul tavolo Giugliano aveva il rinnovo del contratto in un call center a tempo indeterminato oppure la chiamata di “Maurizio”. Ha scelto la seconda strada, e adesso sta per trasferirsi da Cagliari a Milano.

GENE GNOCCHI «Un collega collaborava con Gene Gnocchi e mi ha detto: visto che spari una marea di battute, perché non ne scrivi qualcuna e la mandi?». L’ha fatto, ed è stato richiamato immediatamente dallo staff del comico. Così ha iniziato a lavorare con Sky.

La storia Alessandro, autore per grandi comici dal call center ai successi della Tv

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a operatore in un call center a autore Tv. Questa è la storia di un ragazzo come tanti: Alessandro Giugliano, 32 anni di Quartu, un posto fisso e un contratto a tempo indeterminato in un’azienda in piena crisi. Come tante. Telechance, poi Vol2, un pc, un telefono e una cuffia otto ore al giorno. C’è chi sogna un posto così e chi aspetta un treno. Per Alessandro è passato, come in un copione da favola, per caso, due anni fa. «Un collega collaborava con Gene Gnocchi e mi ha detto: visto che spari una marea di battute, perché non ne scrivi qualcuna e la mandi?». Con l’animo di chi pensa “tanto cos’ho da perdere” ecco alcune battute sul calcio. Ma un tentativo, pieno di speranze, si è rivelato molto di più: «Qualche giorno dopo una mail: vuoi essere dei nostri?».Per un anno Alessandro lavorava otto ore pensando alle battute da mandare a “Gnock Calcio Show, e si ripeteva: «Sto facendo ciò che ho sempre sognato, scrivere e far ridere». Poi il comico bergamasco lascia Sky per la Rai: «Ero fuori, l’ultimo, quindi sacrificabile». Ma quando assapori ciò che desideri non puoi rinunciarci. E così dalla più classica delle ricerche su Google, ancora una casualità, che ha un nome e un cognome: «Beppe Tosco, autore satirico, tra gli altri di Luciana Littizzetto. E allora gli ho mandato dei monologhi comici. Due giorni dopo, mentre facevo il mio turno dalle 18 alle 24 un messaggio: ti voglio incontrare». A Palau l’incontro, l’inizio di una storia non più come tante, forse unica, in un periodo e in una Sardegna avara di occasioni. «Così ho iniziato a collaborare per “Che tempo che fa” con l’autore della Littizzetto». Poi un effetto domino spinto da battute vincenti: Radio Dj e il programma la Bomba. E poi un progetto editoriale, il libro “Le zanzare sono tutte puttane”. Aerei e treni, sempre di corsa: «Questa è stata una grande difficoltà. Essere isolano, avere sempre orari e coincidenze da inseguire mentre gli altri interagiscono di persona e in poco tempo». Roma e Torino andata e ritorno: collaborazione con il Vernacoliere e la Gialappa’s Band. E un’altra persona importante, quello della svolta: «Andrea Zalone, uno dei maggiori capo progetto delle produzioni satiriche, mi ha dato un quarto d’ora e sono arrivato da Torino a Milano col primo treno e gli ho parlato nella sua pausa pranzo». La satira diventa quella politica: «Mi ha detto di scrivergli delle battute per Maurizio Crozza per vedere se gli poteva piacere la mia co-

LA CARRIERA Trentadue anni, da Cagliari scrive le battute per Crozza. Il suo esordio con Gnocchi, poi la Littizzetto

«Sentire migliaia di persone in un teatro che ridono per le tue battute è bellissimo, e il non poter dire che è la tua, vedere i video postati su Facebook o le battute citate su internet e tenersi dentro il protagonismo è una gioia indescrivibile».

IL SOGNO CHE SI AVVERA Alessandro Giugliano al lavoro per la scrittura delle battute di Crozza. Sotto, il comico genovese nelle vesti di Marchionne

micità». Qualche giorno dopo durante Ballarò, a casa sento Crozza che dice due mie battute. Un brivido». La mattina seguente squilla il telefono e quel Maurizio non era un amico. Un gaffe, poi la gioia: «Sei bravissimo, voglio offrirti un contratto». Ancora spola Cagliari Milano, ma soprattutto lavoro da casa. Nel frattempo Telechance fallisce e subentra Comdata che riesamina i dipendenti: Alessandro, serio e capace, ottiene un nuovo contratto da 800 euro al mese e la sicurezza di una vita “normale”. Lo stesso giorno la produzione di Crozza gli offre un contratto: «Dovevo scegliere tra la mia vita e una sicurezza, e il mio sogno e tanta incertezza». Alessandro non si presentò più al call cen-

ter. Milano, Ballarò e Italialand, autore di Maurizio Crozza: lo spettacolo registra record di share. Complimenti e via: tour estivo e lo show “Fenomeni”. Una vita come tante diventa un sogno reale. Pieno di difficoltà: «Far ridere è il mestiere più difficile del mondo, devi riuscirci anche quando dentro stai male». Com’è la vita di un autore, facile e densa di successo? «Sempre sotto pressione, contro il tempo, devo essere sempre informato e attento ai plagi senza dimenticare che si ironizza su personaggi del calibro di politici e direttori di grandi quotidiani». Ma la difficoltà più grande è che per fare l’autore non basta essere divertenti: «È come un sarto, ogni volta un abito su misura. Ho

«Come un sarto, ogni volta un abito su misura. Ho scritto di calcio, di sociale e di politica e ogni comico ha la sua comicità, e quindi devo cucire addosso il suo stile, la battuta giusta. Littizzetto ha un modo, Crozza ne ha un altro, Gnocchi ne aveva un altro ancora. Ma soprattutto dietro c’è un rapporto».

scritto di calcio, di sociale e di politica e ogni comico ha la sua comicità, e quindi devo cucire addosso il suo stile, la battuta giusta. Littizzetto ha un modo, Crozza ne ha un altro, Gnocchi ne aveva un altro ancora. Ma soprattutto dietro c’è un rapporto. Con Maurizio siamo in sintonia, so cosa direbbe e cosa no, ma soprattutto siamo amici, che è fondamentale». Eppure di solito nei sogni si vuole essere protagonisti, mentre un autore è dietro le quinte: «Ma sentire migliaia di persone in un teatro che ridono per le tue battute è bellissimo, e il non poter dire che è la tua, vedere i video postati su Facebook o le battute citate su internet e tenersi dentro il protagonismo è una gioia indescrivibile». Ed è sinonimo di umiltà, perché Alessandro non l’ha dimenticata e deve, anzi, fare i conti con la vita che è cambiata: «A settembre mi trasferirò a Milano definitivamente e inizierò a lavorare per Rai, La7 ,Mediaset e Mondadori. Ma tutto ha un prezzo, è una svolta, arrivo a guadagnare cifre molto più gratificanti rispetto al call center, ma perdo in termini di casa, famiglia, amici, affetti». Ma ci sono momenti che se non sostituiscono ripagano e diventano indimenticabili: «Al teatro Nazionale di Milano applaudivo in fondo al palco Crozza, lui si è voltato e mi ha portato davanti al palco, davanti a migliaia di persone che mi applaudivano. Ma l’errore è pensare di essere arrivato, perché ogni lavoro può essere l’ultimo». Lazzaro Cadelano


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DALL’ISOLA

Samatzai Coppia di anziani tenta il suicidio n Un’anziana coppia di pensionati, lui 82 anni e lei 72, ha tentato ieri mattina il suicidio a Samatzai, nella provincia del Medio Campidano, tagliandosi gambe e braccia con le lamette e poi aprendo il rubinetto del gas della cucina. Sono stati salvati dal maresciallo dei carabinieri del

paese. Il militare ha rotto il vetro di una finestra e si è introdotto nell’abitazione satura di gas per poi arieggiarla aprendo porte e finestre. Quindi ha tamponato con strofinacci, in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici, la perdita di sangue provocata dai tagli. La donna era riversa sul-

la cucina a gas, il marito disteso sul letto. La coppia è ricoverata nell’ospedale di San Gavino. Le loro condizioni non sono preoccupanti. All’origine del tentato suicidio uno stato di depressione dell’uomo, che ha coinvolto anche la moglie nella decisione di attuare l’insano gesto.

Costa Rei Il sub non ha ancora un nome SOS L’AVVISTAMENTO IN MEZZO AL MARE

IL GIALLO Non è ancora stato identificato il cadavere recuperato sabato pomeriggio due miglia a largo di Piscina Rei, l’uomo è rimasto troppo in acqua e potrebbe essere arrivato da lontano n Non ha ancora un nome il sub ritrovato morto sabato pomeriggio nel mare di Costa Rei. Non è facile per gli inquirenti restituire l’identità al cadavere che per troppo tempo è rimasto in balia delle onde. Come è difficile ricostruire il tragitto che quel corpo ha fatto in mare. A giudicare dalle condizioni del corpo quel subacqueo senza nome è morto da un po’ di tempo. In questo periodo i venti hanno soffiato con forza e lo hanno fatto in varie direzioni. I venti più intensi sono stati il maestrale, che spinge verso sudest, e lo scirocco, che soffia nella direzione opposta. Il corpo senza nome può quindi arrivare da varie parti del Mediterraneo, perché non risultano in Sardegna persone scomparse di recente mentre mentre nuotavano indossando una muta da immersione. L’abbigliamento da sub ha subito escluso che il corpo fosse di Giuseppe Nanula, il marinaio della Guardia costiera scomparso nel mare di Olbia a fine marzo. Ed è proprio la

Guardia costiera, ma quella di Cagliari, che si sta occupando del caso del sub. Sono intervenuti a due miglia da Piscina Rei gli uomini della Capitaneria di Villasimius, dopo che l’equipaggio di un’imbarcazione aveva segnalato il corpo in mezzo al mare. Il cadavere, in pessime condizioni, è stato caricato a bordo di una motovedetta e riportato a terra al porto di Villasimius. Lì, con la collaborazione dei carabinieri, sono state effettuate le prime operazioni di rito. Avvisato il magistrato, il sostituto procuratore Danilo Tronci, si è deciso di trasferire il cadavere del sub al cimitero di San Michele di Cagliari. Per oggi è previsto un nuovo sopralluogo della Guardia costiera, che sta seguendo il caso, del magistrato e del medico legale per cercare di definire al meglio da quanto tempo il corpo era in mare e, di conseguenza, concentrare le ricerche sulle denunce di quel periodo in tutto il Mediterraneo. M.Z.

GUARDIA COSTIERA Continuano le indagini per dare un nome al sub

n Intorno alle 13 di sabato il mare di Costa Rei era agitato dal maestrale. Una barca, con a bordo un assessore comunale di Muravera, stava navigando a largo di Piscina Rei quando l’equipaggio ha notato qualcosa in mezzo alle onde. Il natante si è avvicinato e da bordo è stato possibile capire che si trattava di un corpo umano. A quel punto sono stati allertati gli uomini della Capitaneria di Porto a Villasimius che hanno raggiunto la zona indicata. Dopo una breve ricerca, nonostante il mare mosso, i marinai sono riusciti a issare a bordo il corpo. Si sono subito accorti dalla muta che si trattava di un sub, ma le condizioni del corpo erano pessime. Quel cadavere è rimasto troppo tempo in mare, gli arti erano consumati e il resto era in avanzato stato di decomposizione. Il corpo distrutto è stato trasferito al porto di Villasimius e da lì è stato poi trasferito al cimitero di San Michele. Ma ancora non è stato possibile scoprire di chi si tratti.


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SPORT COPPA AMERICA LA REGINA È L’URUGUAY FORLAN È SUPER LA SQUADRA DI TABAREZ SCHIACCIA PER 3-0 IL PARAGUAY

DIEGO FORLAN Doppietta

n Festa al Monumental di Buenos Aires per la squadra di Tabarez che ieri ha vinto sul Paraguay per 3-0 diventando regina del Sudamerica. Dominio della Celeste per tutta la gara. Già al 12' l’Uruguay ha sbloccato il risultato con il gol di Suarez, per poi raddoppiare al 42' con Forlan. Al secondo tempo Forlan ha chiuso la gara, battendo Villar in uscita sull'assist di Suarez. Cavani è entrato solo al 64’ al posto di Alvaro Pereira. Canti e festa a fine gara per la Celeste.

IL BILANCIO

Cagliari divertente scettici ed entusiasti aspettano rinforzi

I

n duemila sugli spalti, e in duemila si sono chiesti quanto il Cagliari visto sabato a Ussana potesse essere affidabile per la serie A. A garantirla solo con la sua presenza ci sarebbe Mister Donadoni, “mister” quanto William Garbutt. Mister estraneo alle urla (l’anno scorso l’esordio con Bisoli era stato ben più chiassoso) che si è limitato a qualche direttiva composta. Ma a quanto pare non basta da solo, a ftranquillizzare gli scettici che aspettano rinforzi, soprattutto dopo l’addio di Lazzari. SCETTICI ED ENTUSIASTI Quelli che ogni mattina leggono acquisti e cessioni delle dirette concorrenti alla salvezza e iniziano a preoccuparsi. Squadre come Cesena e Bologna si sono rinforzate, il Cagliari per ora ha fatto cassa: Marchetti, Matri e Lazzari hanno portato 5,7 milioni più 18 più 3,5. E si è aggiudicato “due mezzi sconosciuti” come Ibarbo ed El Kabir (2,5 più 500 mila euro per il prestito con 1,5 milioni per il riscatto), potenzialmente sono i futuri MatriLazzari del caso. E in fondo sabato si sono divertiti anche i più brontoloni, perché le due scommesse si sono mostrate tutt’altro che impaurite, e hanno accompagnato dribbling a personalità. Anche se il colombiano la cosa più bella l’ha fatta quando è “scappato” dalla fascia sinistra per accentrarsi e servire proprio El Kabir che ha fatto gol. Una fuga dagli schemi, quella più temuta e allo stesso tempo più affascinante. La sua “libertà” in campo andrà vista bene con Donadoni, che in realtà dovrà capire meglio dove farlo giocare. Ibarbo è un centrocampista ma è venuto a Cagliari per fare la seconda punta o meglio ancora l’esterno del tridente. Ma finora sembra una mezzala. Donadoni a parte il classico 4-3-1-2 ha provato per lui il 43-2-1 mosso più che altro dall’impossibilità di avere altri centrocampisti. E qui che inziano le certezze: Biondini, Conti e Nainggolan sanno bene come si mantiene stretta la serie A. E con la partenza di Lazzari viene meno, per ora, anche il problema che uno dei tre big possa stare fuori. Nelle ultime quattro gare di campionato a risentirne fu proprio il capitano, tra cambi e panchine. Ora con Mancosu serve un altro cambio. LE CERTEZZE E se a Cagliari non arriverà mai Mutu (che si è invece permesso il Cesena) o Crespo per ingaggi “vietati” l’unico nome forte per ora è Suazo. Per ora solo “nome”, aspettando di vederlo in campo. La certezza in attacco per ora la può dare solo Nenè, l’unico in grado di garantire la doppia cifra. Il resto è una scommessa. Ha entusiasmato contro la squadra universitaria ma si teme il paragone con le altre squadre di serie A. Per giudicare Larrivey ci sarà tempo, per la difesa anche no. Di Agostini, Canini e Astori si conoscono i pregi e i pochi limiti. Perico e Pisano danno sufficienti sicurezze. Ma il bilancio dopo una settimana è fin troppo azzardato. Virginia Saba

DAVIDE ASTORI Insieme a Canini rappresenta una delle certezze che possano garantire la A

numeri 5

Gli acquisti fatti finora dal Cagliari. Con Suazo, Ibarbo ed El Kabir sono arrivati il secondo portiere Avramov e il difensore Gozzi

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Le cessioni del Cagliari: Marchetti, Missiroli, Acquafresca, Pelizzoli, Lazzari più Laner non riscattato e Ragatzu dato in prestito al Gubbio

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I milioni di euro da intascare da qui ai prossimi tre anni per la vendita di Matri, Marchetti e la metà del cartellino di Lazzari

2,5

I milioni spesi finora per portare Ibarbo, El Kabir escluso il prestito con diritto di riscatto della comproprietà di Gozzi che in tutto dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 milione di euro. Suazo e Avramov sono arrivati a parametro zero

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I milioni spesi per riscattare dal Milan l’altra metà del cartellino di Davide Astori

IBARBO Sorrisi dopo l’esordio «Faccio la mezzala» IL COLOMBIANO Arrivato in rossoblù con le credenziali di esterno d’attacco, il tecnico Donadoni gli trova un nuovo ruolo: «Così si possono sfruttare meglio la velocità e le sue lunghe leve» n Quarantacinque minuti per presentarsi ai tifosi. Un assist (quello per il secondo gol di El Kabir) per farsi voler bene da subito dai compagni. Un numero imprecisato di volate sugli esterni, per confermare quello che di lui già si sapeva. Victor Ibarbo è velocissimo, ma oltre a questo c'è molto di più. Ottimo controllo di palla, buona capacità di lettura del gioco, grande forza fisica che gli permette di recuperare il pallone e soprattutto di non farselo strappare nel contrasto con l'avversario diretto. Potenzialmente una forza della natura, con ottime doti tecniche ed atletiche, da sgrezzare sotto il profilo tattico, ma con tutte le carte in regola per sfondare. LE PRIME IMPRESSIONI La prima impressione è eccellente, e lui sembra già essersi calato nella nuova realtà. «Ho provato belle sensazioni al mio esordio», ha raccontato il ventunenne colombiano al termine della sua prima amichevole in rossoblù. «Sono convinto che qui ci sia un ottimo corpo tecnico con cui

lavorare e crescere, e i compagni sono stati gentili da subito con me». Nessuna difficoltà d'ambientamento, dunque, ora sta a lui dimostrare quanto vale davvero, confermando le belle parole spese per lui da Cellino e le aspettative del pubblico, dell'allenatore e dei compagni di squadra. «Victor mi ha fatto un'impressione straordinaria», ha raccontato il collega di reparto Marco Mancosu, «Sicuramente può crescere ancora, ma già si vede che ha i numeri per diventare un grande». Resta l'equivoco sulla posizione in campo. Donadoni lo vede di più come mezzala, «per potergli permettere di sfruttare al meglio la sua velocità e le sue lunghe leve. Inoltre può giocare su entrambi i lati perché se la cava con tutti e due i piedi». Lui, presentandosi ad Assemini, si era definito un giocatore alla Robinho o alla Balotelli, ma ad Ussana ha fatto marcia indietro: «Il mio ruolo è quello in cui mi ha fatto giocare l'allenatore, a sinistra o a destra fa poca differenza». Ma forse si tratta anche di fare di necessità

virtù, perlomeno fintanto che il numero dei centrocampisti resterà quello attuale. La sensazione è comunque che uno così possa fare benissimo in attacco come a centrocampo, negli inserimenti al centro come sulle fasce, in area di rigore come sulla trequarti. L’ACCOGLIENZA DEI TIFOSI Lo aspettavano i tifosi rossoblù, e quando l'hanno visto entrare in campo l'hanno applaudito con affetto (un'accoglienza così l'ha avuta solo Suazo, tanto per intenderci). «Sono contento di come mi ha trattato il pubblico al mio arrivo qui sul campo, è qualcosa che fa sentire vivi i giocatori», commenta lui, «Il supporto dei tifosi è fondamentale per una squadra, loro devono essere la nostra arma in più». Ha solo 21 anni, ma forse è arrivato in serie A con due di ritardo (durante il sudamericano under 20 entrò nel mirino dell'Udinese ma poi non se ne fece niente). Per giocare in Italia ha lasciato il suo paese e un ambiente che lo venerava. Adesso è solo, ma presto sarà raggiunto da moglie e bambino. Magari per la prossima partita sugli spalti ci saranno anche loro a fare il tifo per lui. Loro, insieme ad altre migliaia di cagliaritani. Gabriele Lippi


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EL KABIR Buona la prima «Bello segnare» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Scatti, finte di corpo, gran tiro e due gol. Moestafa El Kabir si presenta ai tifosi del Cagliari mostrando il meglio di sé. O quasi, perché il marocchino naturalizzato olandese fa capire che può dare ancora di più, soprattutto quando parlerà in italiano. Intanto, fa vedere che con la palla al piede riesce a dialogare bene coi compagni perché la lingua del calcio è universale anche per chi è nato a Turguist in Marocco e, dopo 20 giorni, si trovava in Olanda. Nel primo test vinto dal Cagliari 6-0 l’ex punta del Mjällby si è mostrata frizzante, un po’ come la soda, che a Ussana è stata accoppiata al più forte “gin” Larrivey. Il cocktail ha prodotto quattro reti (doppietta a testa per “gin fizz”) anche se Donadoni ha chiesto ai due di «giocare più da reparto».

CAGLIARI In alto al centro Victor Ibarbo con una delle sue accelerazioni, a destra Moestafa El Kabir in dribbling nell’amichevole di Ussana, sopra Roberto Donadoni parla alla squadra ENRICOLOCCI/FC

EX ROSSOBLÙ LAZZARI DAL 1’, GALLON KO 5-1 n Primo esordio di Lazzari alla Fiorentina, due giorni dopo la sua cessione. La mezzala ha vinto per 5-1 contro il Treviso, squadra in cui gioca l’altro ex rossoblù, Gallon ieri titolare. E anche Mihajlovic ha pensato di schierare Lazzari da subito (l'ex rossoblù verrà presentato alla stampa nella giornata di oggi) impiegandolo con Behrami (due assist) e Montolivo ed è stato protagonista di pregevoli giocate. Il Cagliari invece ha riposato e oggi torna in campo per riniziare i doppi allenamenti in vista del prossimo obiettivo, l’amichevole di sabato 30 luglio (ore 18) a Macomer contro l’Ajaccio, squadra corsa militante nella Terza Divisione francese.

PROMOSSO DA DONADONI Ad ogni modo, El Kabir ha portato «tanto entusiasmo» ha ammesso il tecnico rossoblù, il quale si è detto soddisfatto per ciò che ha mostrato il 23enne, cresciuto nell’Ajax e Feyenoord, durante la prima settimana di lavoro. «Ha l’umiltà giusta e tanta voglia di crescere – ha commentato Donadoni – se continua così potrà dare molto di più». Di sicuro ascoltando ciò che gli chiede l'allenatore, come Moestafa sta facendo dal primo giorno del ritiro. «Donadoni parla spesso con me per farmi capire ciò che vuole che io faccia in campo», ammette il

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ROBERTO DONADONI Ha detto di lui: «Ha l’umiltà giusta e voglia di crescere se continua così potrà dare molto di più»

JOAQUIN LARRIVEY El Kabir ringrazia l’argentino per il primo gol in rossoblù: «Il rigore è stato un suo regalo»

INTERVISTA .MARCO MANCOSU «Per me è l’anno del salto di qualità darò il massimo» di Filippo Congiu

n Le voci di mercato si rimpallano, lo riguardano indirettamente in virtù del ruolo, ma lui pedala forte a testa bassa. Marco Mancosu ha dalla sua l’umiltà e la determinazione di chi ha raggiunto un obiettivo e non vuole certo mollarlo. Un buon secondo tempo in coppia con Cossu, qualche conclusione da fuori e un gol sfiorato in mischia il suo bottino personale nella prima uscita stagionale. E uno sguardo a 360° sulla propria situazione. Felice di essere tornato a Cagliari? Sono molto contento, ho fatto una buona stagione a Siracusa ed è arrivata la chiamata del presidente in persona, una cosa che mi ha reso molto felice. Ora devo lavorare sodo per

nuovo attaccante del Cagliari con lo sguardo sicuro e la convinzione di poter sfondare in un campionato difficile come quello italiano. IL REGALO DI LARRIVEY El Kabir ha rotto subito il ghiaccio, nel primo tempo, trasformando il calcio di rigore del 3-0: «Ho provato belle sensazioni, è sempre bello segnare con la nuova squadra. Il rigore è stato un regalo di Larrivey». Gentile coi compagni («Mi hanno accolto molto bene, aiutato in campo e io ho cercato di aiutare loro») si mostra invece contrariato se gli si chiede di ricordare quali squadre oltre al Cagliari erano interessate a lui: «Non importa chi mi ha cercato, anche se fosse stato il Manchester o il Liverpool, ora sono qui, voglio giocare con il Cagliari e pensare solo al Cagliari». È UNA SECONDA PUNTA La sensazione è che El Kabir abbia i numeri per imporsi, la serpentina con palla incollata al piede e l'esterno collo di poco fuori nell'amichevole di Ussana, particolarmente apprezzata dai 2000 tifosi presenti, è il clone di uno dei 15 gol (in 33 partite) segnati in Svezia. I 177 centimetri accompagnati dagli 80 chili lo rendono una seconda punta agile, esplosiva ed imprevedibile. «Per me è indifferente partire da destra o sinistra, gioco dove vuole il mister». È arrivato con la formula del prestito oneroso di mezzo milione, a fine stagione il Cagliari potrà riscattarlo versando un altro milione e mezzo al Mjällby.

. mettermi in mostra, per me questa è una grande occasione. Un ritorno in rossoblù, dove a 18 anni ci fu il debutto in A con gol Porto sempre con me il ricordo di quel giorno come una bellissima esperienza. Ma non si vive di ricordi. Nell’amichevole abbiamo visto un Mancosu più avanzato, ma qual è la posizione in cui si esprime meglio? Sono un interno di centrocampo, penso di rendere al meglio in quel ruolo, anche se ho giocato da trequartista al fianco di Cossu. È una posizione un po’ insolita per me ma ci si adatta sempre a cio che chiede l’allenatore. Quindi il Cagliari potrebbe avere in

casa la mezzala che cerca sul mercato? Io devo solo lavorare tanto e cercare di dimostrare a mister Donadoni che può contare anche su di me, non devo pensare ad altro. E se arrivassero due centrocampisti come si vocifera? Se arrivassero vedremo che fare, io sono pronto a giocarmi le mie carte. Poi se non trovassi spazi vedremo cosa fare. Cosa si aspetta da questa stagione? Vorrei giocare il più possibile, per me questo deve essere l’anno del salto di qualità, è la mia grande occasione e cercherò di non lasciarmela scappare.


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SPORT TAVOLARA SQUADRA AFFIDATA A LEGGIERI MUZZONI È IL PRIMO RINFORZO DI PITTA

SAN TEODORO AI VIOLA DI BECHERE ARRIVA SORO CON I FRATELLI CADAU

DILETTANTI IL 2000 VA SU BEBO PALMAS SALTA L’ACCORDO TRA TORO E IL SANLURI

n Il Tavolara prova a riempire alcune caselle vuote. Il presidente Pitta ha scelto l’allenatore per il prossimo campionato di Eccellenza, si tratta di Giuseppe Leggieri, l’anno scorso esonerato dall’Olbia e pronto a riprendersi la rivincita nella stracittadina. Ha firmato anche il trequartista Antonello Muzzoni. Ancora lontani dal trovare l’accordo il difensore Cristian Usai, il mediano Diego Di Gennaro e la punta Simone Stocchino.

n Risolta la crisi societaria, il San Teodoro sta costruendo un’ottima squadra. Ha affidato la squadra ad Emiliano Bechere, ex calciatore viola e negli anni scorsi tecnico di Brunellese e Union 22, ha chiuso con Giovanni Soro (ex Olbia e Nuorese) e i fratelli Cadau: per Alessandro, è un ritorno dopo la stagione alla Torres; Giovanni (foto) è reduce da 100 gol segnati con la maglia del Taloro.

n Domani il Progetto Sant’Elia inizia la preparazione con due giovani in prova: si tratta di Eduardo Murgia (‘91) difensore del Tortolì e Andrea Di Paolo (‘92) centrale ex Monterotondo. Il Quartu 2000 del neo-tecnico Carlo Atzei sta trattando il difensore Bebo Palmas, ex Villacidro. Si fa dura per Fabio Toro al Sanluri, l’ex portiere del Sant’Elia ha impegni di lavoro. Marco Cinus lascia il Carbonia che in porta punta su Bove.

Serie D

MERCATO SERIE A .

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Cardia ci crede: «Il mio Sant’Elia punterà in alto» LA MATRICOLA Il presidente è fiducioso: «Abbiamo preso giocatori di categoria superiore, non amo fare figuracce. Il campo? Mancano i permessi per i lavori, o giochiamo a porte chiuse o andremo altrove» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Il Progetto Sant'Elia pensa in grande. La matricola cagliaritana vuole ancora stupire dopo aver centrato la storica promozione in serie D. Franco Cardia, il presidente che da 5 anni è alla guida della società biancoceleste, assicura: «Non puntiamo alla salvezza, faremo un campionato di medio-alta classifica cercando di centrare i playoff, di sicuro eviteremo figuracce. Da che io sono presidente non ne abbiamo mai fatto». Dalla Prima categoria fino alla serie D trascinati da una borgata, adesso il Sant'Elia potrebbe non contare sull'apporto del proprio pubblico: «Ora come ora rischiamo di giocare a porte chiuse in Via Schiavazzi oppure saremo costretti ad andare altrove». Presidente, spieghi meglio la questione del campo L'impianto non è a norma per ospitare incontri di serie D, dovremmo innalzare la recinzione e modificare le tribune da 1000 posti di cui il 10% per il settore ospiti con servizi e ingressi separati. Le opere di straordinaria manutenzione spettano al Comune, io ho presentato un progetto per rifare le tribune a febbraio e solo in questi giorni ho ricevuto qualche risposta. Siamo sotto agosto, in ritardo coi lavori e manca l’agibilità. Giocheremo a Selargius o Monserrato Ad un giorno dall’inizio della nuova stagione, cosa si aspetta dal campionato? Non mi sono ancora reso conto di aver vinto in Eccellenza, per me la serie D è una sorpresa spero positiva. È un campionato per alcuni versi più semplice ma più tecnico, perciò ab-

biamo costruito una squadra con atleti di categoria superiore che abbiano avuto esperienza in serie C. Come giudica la campagna acquisti condotta dal diesse Roberto Ibba? Molto buona, considerando che metà squadra sarà composta da giovani e i nostri fuoriquota sono di qualità. Gli “anziani” come Di Leo, Farrugia, Cotza, Cordeddu, Travaglione, Ianniciello danno ampie garanzie. E c’è sempre la vecchia guardia Abbiamo tenuto i giocatori come Chessa, Frongia, Atzori che questa categoria l'avevano già fatta oppure come il capocannoniere Ibba molto stimolato per questa avventura. Loro sono il motore della squadra. Dispiaciuto per i non confermati? Una scelta andava fatta in funzione dei fuoriquota, ringrazio tutti per il grande contributo che hanno dato, non sono inferiori a coloro che sono arrivati. L'addio di giocatori come Manunza e Lantieri è stato doloroso, e se vogliamo con più giovani il budget è rimasto contenuto. La conferma di mister Pani è arrivata dopo un lungo tira e molla Massimiliano ha tanto entusiasmo e sono convinto che farà bene, l'indecisione era duplice perché andando a fare un campionato nazionale si stava pensando ad un allenatore esperto; poi c’era l'aspetto caratteriale lui è un ragazzo un po' introverso che evita il dialogo quando nascono incomprensioni ma ci siamo chiariti. Chi la convince di più delle altre squadre sarde? L'Arzachena ha costruito un’ottima squadra, poi è sempre forte anche il Porto Torres. Il Budoni è una bella realtà pur con un mercato soft. Da valutare il nuovo Selargius

Aquilani-Fiorentina ci siamo, Juve su Vargas n Per l'annuncio di Alberto Aquilani mancano solo pochi dettagli. Il ds della Fiorentina Corvino volerà oggi in Inghilterra per incontrarsi con i dirigenti del Liverpool e metterlo nero su bianco. Prestito oneroso e riscatto fissato intorno ai 10 milioni

di euro, più bonus, mentre il giocatore, pur di restare in Italia, ha accettato di ridursi l'ingaggio. Montolivo, sempre più al Milan (ma il club viola chiede almeno 10 mln) e l’altro viola al centro di voci di mercato è Vargas valutato non meno di 18 mi-

INTER PAURA CASTELLAZZI, IL TEST FINISCE 0-0 n Tanto freddo e tanto spavento per Luca Castellazzi: non è stata la più utile delle amichevoli quella che ha giocato l'Inter a Bochum cl Galatasaray, finita 0-0 dopo 90' pieni di interruzioni per i fumogeni lanciati dai tifosi turchi che hanno costretto l'arbitro a sospendere la gara per 10'. Gasperini rischia di perdere il portiere dopo 5' perchè Castellazzi prende una ginocchiata alla testa da Colin e resta stordito a terra per qualche minuto. Trasportato fuori dal campo in barella, viene portato in ospedale dove gli esami escludono particolari complicazioni. Poche le indicazioni sul gioco dei nerazzurri che Gasperini schiera con Nagatomo al suo esordio stagionale sulla fascia destra mentre a sinistra gioca Obi e in attacco ci sono Etòo con Castaignos e Alvarez. Proprio l'argentino è il grande assente: sempre lontano dal gioco.

F1 Hamilton vince a casa di Vettel, Alonso 2°

LEWIS HAMILTON Festa nel podio

n È Lewis Hamilton e non l'idolo di casa Sebastian Vettel il re del Nurburgring. Il primo pilota di colore della storia della Formula Uno ha trionfato nel Gran Premio di Germania al termine di una gara tutta sostanza che lo ha visto nelle prime battute al centro di un duello avvincente con la Red Bull di Webber che partiva dalla pole ed ha chiuso terzo. Ottimo secondo Fernando Alonso che con la sua Ferrari lotta fino all'ultimo per la vittoria, ma non riesce a raggiungere la McLaren. Prova di coraggio per l'altro ferrarista Felipe Massa che tiene dietro per tutto il Gp Vettel, ma all'ultimo giro paga un pitstop (vola via un dado) troppo lento e deve cedere la quarta posizione. Il

lioni, sotto l'interesse della Juve che prenderà Vucinic se non arriva Giuseppe Rossi. Prime parole di Bojan da neo-romanista: «Luis Enrique è stato determinante per il mio trasferimento. È un grande stimolo sapere di godere della fiducia del mister».

leader del mondiale davanti ai suoi tifosi è per la prima volta nella stagione in vera difficoltà in un campionato che lo vede però ancora molto lontano in classifica dai più diretti avversari. È partito subito come un fulmine la McLaren di Hamilton che subito è andata in testa al Gran Premio di Germania al semaforo verde. Buon avvio anche della Ferrari di Fernando Alonso che ha sorpreso

GP DI GERMANIA Il ferrarista contento: «Non sono riuscito ad avvicinarmi a Lewis ma rimane un ottimo risultato»

inizialmente Sebastian Vettel ma dopo qualche curva ha dovuto cedere la posizione al tedesco campione del mondo. «Nell'ultimo tratto di gara non sono riuscito ad avvicinarmi ad Hamilton, perché non eravamo sufficientemente veloci - ha commentato Fernando Alonso -. Ho cercato a quel punto solo di mantenere la posizione di vantaggio che avevo su Webber. Sono riuscito a superare Vettel in pista e Webber al pit stop. È un ottimo risultato». Per Hamilton è una «vittoria speciale, gli sforzi della squadra sono stati tali che la sensazione è incredibile. Non potrei stare meglio, non ce l'aspettavamo davvero, è una delle gare più belle che io abbia mai fatto».

CLASSIFICHE SEBASTIAN SEMBRA IMPRENDIBILE n Ordine d'arrivo: 1. Hamilton (GBR/McLaren) in 1h37:30.334; 2. Alonso (ESP/Ferrari) a 3.980; 3. Webber (AUS/Red Bull) a 9.788; 4. Vettel (GER/Red Bull) a 47.921; 5. Massa (BRA/Ferrari) a 52.252; 6. Sutil (GER/Force India-Mercedes) a 1:26.208; 7. Rosberg (GER/Mercedes) a 1 giro; 8. Schumacher (GER/Mercedes) a 1 giro; 9. Kobayashi (JPN/Sauber) a 1 giro; 10. Petrov (RUS/Lotus) a 1 giro. n Classifica piloti: 1. Vettel 216 punti; 2. Webber 139; 3. Hamilton 134. 4. Alonso 130. 5. Button 109. 6. Massa 62. n Classifica costruttori: 1. Red Bull 355 pt; 2. McLaren 243; 3. Ferrari 192; 4. Mercedes GP 78; 5. Lotus 66.


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SPORT

Tennis Il Città di Carbonia a Piredda n È Pierluigi Piredda di Iglesias il vincitore del torneo di Terza e Quarta categoria disputato al tennis club di Carbonia. Il 29enne tesserato per il Tc Costa di Sopra si è imposto nel Trofeo città di Carbonia battendo in finale il tennista di casa, Roberto Lisi (6-3, 6-2). Nella categoria maggiore, quella Open, 3° successo

per il 19enne Manuel Mazzella (terzo titolo su sei). Il tennista di Dorgali ha sconfitto in finale Roberto Montis (Tc Cagliari) per 6-1, 7-5. In Ogliastra, al Tc Bari Sardo Mazzella dovrà difendere il primo posto dell’anno scorso. Poi i big della racchetta saranno di scena sul “green” del tennis club Terranova: a Olbia ha

Mondiali Pellegrini super

preso il via, con le qualificazioni della Quarta categoria, il Trofeo del Mare.Terza e Quarta categoria già in campo a Dolianova e alla Torres Sassari e da oggi partirà il torneo del Margine Rosso. Al Tc Planargia è in corso un torneo di Quarta categoria maschile. L.C.

CICLISMO .TOUR DE FRANCE

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Oro nei 400, bis di Roma NUOTO NEI 100 RANA SCOZZOLI DA RECORD n Fabio Scozzoli ha conquistato l'accesso alla finale dei 100 rana ai Mondiali di nuoto di Shanghai. L'azzurro ha chiuso la sua semifinale al terzo posto con il tempo di 59'83’’, nuovo record italiano. Il precedente, 59'85, apparteneva sempre a Scozzoli (era già suo dal 6 luglio 2009 a Belgrado). È la prima volta che un primato tricolore del nuoto viene battuto da quando sono stati vietati i vecchi costumi che favorivano la scorrevolezza in acqua. Il romagnolo cede solo al fenomenale nipponico Kitajima (59"77"9 e al norvegese Dale Oen (59"37). Medagliere 8a giornata: Cina (10 ori, 11 argenti, 1 bronzo), Russia (7 3 3), Germania (1 3 6), Australia (1 2 1), Italia (1 1 2), Grecia (1 1 1), Stati Uniti (1 1 1), Gran Bretagna (1 1 0), Svizzera (1 0 0), Bulgaria (1 0 0), Brasile (1 0 0), Olanda (1 0 0), Corea Sud (1 0 0).

SHANGHAI Col tempo di 4’01’’97 ha rifilato più di tre secondi alla britannica olimpionica della distanza Adlington. Domani i 200. Federica: «Soddisfatta dell’equilibrio che sento di avere» n È ormai l'azzurra più vincente dello sport nazionale, Federica Pellegrini si conferma campionessa mondiale dei 400 stile libero in 4’01"97". Il torneo iridato di Shanghai è cominciato con le inedite cuffie Phelps style e Lady Gaga sparata nelle orecchie («Una introversa come me...»), i soliti tre colpetti battuti sul petto, è proseguito con 400 metri di uno stile purissimo, e finito, prima di salire sul gradino più alto del podio, con un cuore disegnato con le mani dedicato al suo preparatore atletico, Andrea Scattolini. «Questo è il mondiale della tranquillità», aveva detto alla vigilia. E lo ha confermato, rompendo il ghiaccio alla sua maniera, con un tempo quasi da brividi nell'era tornata senza i costumoni (4'01’’97) e rifilando più di tre secondi alla britannica olimpionica della di-

stanza, Rebecca Adlington, argento senza aver mai concorso per l'oro. Come la francese Camille Muffet, bronzo, tutte e due inchinate a sua maestà Federica. Che parla di “una gara diligente”, controllata per i primi duecento metri quando la povera danese Lotte Friis ha tirato pensando che il titolo si vincesse lì. Poi ha lanciato l'attacco e ne aveva nelle braccia e nelle gambe da non lasciare nulla alle avversarie. «Philippe mi ha detto di scattare al secondo 200 e così ho fatto - racconta la campionessa - sono molto contenta, soddisfatta di questa gara, e dell'equilibrio che sento di avere». Ora ci saranno i 200, non è facile. Già si torna in vasca sulla distanza più breve, quella in cui ha vinto tutto, oro mondiale, olimpico e stabilito il record: martedì primo round.

Cadel Evans trionfa a Parigi: «L’uomo più felice al mondo» n È finito con la vittoria di tappa di Cavendish e il trionfo di Evans a Parigi. È stato il Tour dell'australiano, o forse proprio del velocista dell'isola di Man. Di tutti e di nessuno, senza un dominatore, ma con tanti potenziali vincitori. Impreziosito dalla piccola impresa di Voeckler, 4° dopo aver tenuto la maglia gialla per 10 tappe. Il Tour della sconfitta di Con-

tador, stanco e sfortunato ma eroico sull'Alp d'Huez. Quello dei rimpianti dei fratelli Schlek, troppo forti e legati per poterlo vincere. Ma chi ha brillato di più è Rolland, miglior giovane e dominatore dell'Alp d'Huez. Classe ‘86, può rilanciare il ciclismo francese, orfano di un campione dai tempi di Bernard Hinault. G.L.


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CULTURA

CONCERTI Blues graffiante, dolce e internazionale arriva lo “Chocabeck Tour” di Zucchero

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oce che graffia e anima blues. Zucchero “Sugar” Fornaciari arriva in Sardegna per due date del suo “Chocabeck World Tour 2011”. Oggi l’appuntamento è alle 21,30 all’Anfiteatro in Fiera di Cagliari, domani lo spettacolo del bluesman di Roncocesi si trasferisce nel Sulcis-Iglesiente per il concerto nella Grande Miniera Serbariu nel Parco Geo Minerario di Carbonia alle 21.30. Il “Chocabeck World Tour 2011“ arriva nel capoluogo sull’onda dell’enorme successo e tutti sold out registrati da quando ha preso il via 9 maggio dall’Hallenstadium di Zurigo e poi replicati nelle numerose date tra Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Slovenia, Inghilterra fino all’avvio della tournèe in Italia iniziata con i cinque indimenticabili concerti dal 2 al 7 giugno all’Arena di Verona. Un album dai grandi numeri, “Chocabeck”, uscito il 3 novembre 2010 e multiplatino in tutta Europa, e dai grandi nomi. Zucchero, del resto, ha sempre abituato i suoi fan ai grandi duetti e alle collaborazioni con le star internazionali e quest’ultimo lavoro ne è un esempio. UN ALBUM “INTERNAZIONALE” Prodotto da Don Was, Brendan O'Brien e dallo stesso Zucchero, il disco contiene brani scritti a quattro mani con Francesco Guccini, Bono Vox, Pasquale Panella e Mimmo Cavallo. Brian Wilson, lo storico membro dei Beach Boys, partecipa ai cori della canzone che da il nome al disco. Nella versione internazionale, la seconda traccia dell’album è “Someone Else's Tears”, il cui testo è scritto dall’amico Bono Vox, leader degli U2. Chocabeck sta per “schioccabecco”, espressione dialettale reggiana che si riferisce al rumore del becco vuoto della gallina. Una parola sentita e risentita nell’infanzia da Zucchero, pronunciata dal padre per dire che non c'era nulla da mangiare. Per gli appuntamenti isolani Zucchero arriva alla testa di una super band di undici musicisti capaci di entusiasmare e incantare il pubblico: Polo Jones

numeri

appuntamenti

1955

SINNAI VIOLINO E PIANOFORTE MASTERCLASSES AL VIA

Adelmo Fornaciari nasce a Roncocesi, provincia di Reggio Emilia, il 25 settembre 1955. Il nome d'arte, Zucchero, deriva da un ricordo d'infanzia del cantante in cui la maestra delle elementari diceva che era "dolce come lo zucchero" e lo chiamava "Marmellata e zucchero" .

n La Scuola Civica di Musica di Sinnai in collaborazione con l'Associazione Musicale “G.Verdi” organizza le Masterclasses internazionali di Violino e Pianoforte tenute dai docenti di fama internazionali Laurentius Dinca e Igor Cognolato. I corsi si terranno a Solanas dal 18 al 29 agosto. Per info: tel: 070/7640022. email: scmverdisinnai@gmail.com.

OTTO APPUNTAMENTI TEATRI DI PIETRA

1986

Nel 1986, partecipa al Festival di Sanremo col brano “Canzone triste” e pubblica l'album “Rispetto”, pregno di atmosfere e sonorità rhythm and blues.

1993

Nel 1993 a Montecarlo al "The 1993 world music awards" viene premiato come il cantante italiano che ha venduto più dischi nel mondo in quell'anno.

LE VOCI DI ASTARTE n Oggi alle 20 al Tempio di Astarte nel Monte Sirai, va in scena Le Troiane, regia di Serenella Sinigaglia, tratto da Euripide, con la traduzione di Laura Curino. Le Troiane è un coro di donne piangenti: le voci straziate di Ecuba e Cassandra di Andromaca e di Elena.

DOPPIO SHOW Il cantante sarà oggi a Cagliari alle 21.30 all’Anfiteatro in Fiera, domani nelle miniere di Carbonia (basso MD), David Sancious (tastiere), Kat Dyson (chitarre e backing vocals), Mario Schilirò (chitarre), Adriano Molinari (batteria), James Thompson (fiati), Massimo Greco (fiati), Beppe Caruso (fiati), Luca Campioni (violino), Simone Rossetti Bazzaro (viola), Enrico Guerzoni (violoncello). Lo spettacolo di questa sera sarà aperto alle 21 dalla breve esibizione di Riccardo Melis

& The Black Soul Men. L’eclettico del musicista cagliaritano, con 19 anni di militanza in numerose band locali e collaborazioni con artisti come Dario Baldambembo, Herbie Goins, Orlando Johnson, Vinicio Capossela, è stato scelto dalla Produzione di Zucchero proprio per le sue qualità di fine interprete di Soul Music, Rhythm and Blues e Funky. Domani la carovana del bluesman si sposta nel SulcisIglesiente per la seconda performance sarda. Prima del concerto Zucchero e la sua band hanno chiesto di visitare il Museo del Carbone che sorge proprio nell'area del Parco Geo Minerario di Carbonia. Francesca Cardia

info

Info: Teatro del Sottosuolo: Telefono 347 8653951 - 328 6356822.

PROIEZIONI D’AUTORE “CATTEDRALI DI SABBIA” DOCU-FILM DI INCHIESTA LO ZAMPINO DEI “BIG” Il disco contiene brani scritti a quattro mani con Guccini, Bono, Panella e Cavallo.

n “Cattedrali di sabbia”, regia di Paolo Carboni, ha vinto “Il cinema racconta il lavoro”, bandito dalla Società Umanitaria. È un viaggio attraverso la Sardegna che ha creduto e ceduto al miraggio dell’industrializzazione. Mercoledì 3 Agosto alle 21.30 a Casa Dessì, Villacidro.


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CULTURA

IL PREMIO

Le parole magiche di Tiu Remundu

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l gigante della poesia “pigat a su palcu”e il pubblico si frega le mani. Si accendono i registratori, qualcuno tende meglio l'orecchio, deciso ad affidarsi alla memoria. I due improvvisatori sono pronti a spargere a larghe mani il dono d'Elicona. Per Remundu Piras, re dell'improvvisazione isolana, scene simili erano il pane quotidiano. Apprezzato da tutte le genti sarde, teneva in pugno la piazza: la accendeva, la sferzava, la mandava in bestia e la faceva spassare. Mai retorico, e anzi spumeggiante e vero, difendeva le sue ragioni con vigore, con un'arguzia senza pari. Ragionamenti limpidi, esempi efficaci e pertinenti, battute taglienti, riflessioni profonde come abissi. Non era uno scherzo gareggiare con lui, ma un onore. Per omaggiarlo su Sòtziu culturale Interrios e il Comune di Villanova Monteleone, paese natale del poeta, organizzano un premio letterario giunto alla ventesima edizione. Quattro sezioni: le prime due riservate agli alunni delle scuole isolane - dalle materne alle medie - che presenteranno una recita a piacere - registrata in un mini Dvd, della durata dai 3 ai 7 minuti - o in alternativa poesie e racconti. La terza, per poesie rimate, è aperta a tutti. La quarta, in rima, è per poeti nati o residenti a Villanova Monteleone. Le opere, rigorosamente in sardo, non importa la variante, devono essere inedite e mai premiate. Il tema è libero. I testi delle ultime due sezioni vanno inviati al: “Remundu Piras” Via Nazionale, 251 07019 Villanova Monteleone, entro il

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AMMALIAVA LE PIAZZE Raimondo Piras nasce a Villanova Monteleone nel 1905, muore nel 1978. È unanimemente considerato il massimo improvvisatore della poesia sarda.

31 luglio. Il plico deve contenere 5 copie siglate con uno pseudonimo e una busta piccola coi dati del poeta. L'esterno della busta va firmato con lo pseudonimo. Per i ragazzi c'è tempo fino al 20 ottobre. Stesse modalità di invio, per il Cd basta una copia. La giuria è composta da: Mario Masala, Paolo Pillonca, Maria Sale, Francesco Piras, Leonardo Meloni. I migliori autori riceveranno libri sardi o prodotti villanovesi. La premiazione per la terza e la quarta sezione avverrà 20 agosto alle 20 nei campetti della chiesa parrocchiale, per le prime due si dovrà attendere l'8 dicembre. «Il premio è atteso dai villanovesi e da tutti i poeti sardi», spiega Leonardo Riu, presidente dell'associazione culturale Interrios. «Riceviamo circa 250 elaborati per la sezione regionale. Per quella locale speriamo quest'anno di avere più partecipanti: in paese ci sono parecchi talenti che vorremmo avere tra i concorrenti». Il premio, spiega Riu, esiste dall'89, e visto che si organizzava in parrocchia, ha avuto due anni di stop per il cambio del parroco. «La partecipazione delle scuole, a volte un centinaio, l'ha ravvivato molto. Il fatto che i bambini usino il sardo per noi è fondamentale, perché abbiamo fatto nostro l'insegnamento del famoso sonetto di Piras». Una curiosità: il premio è un “gioco” per tutti. Dai bambini ai nonni: alcuni anni fa Tziu Juanne Antoni Sale di Tula, residente ad Alghero, ha partecipato a 101 anni. Niente male: le muse ispirano alla grande i figli di Ichnusa. Roberto Mura

IL GIGANTE Remundu Piras durante una gara poetica


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LUNEDÌ 25 LUGLIO 2011

VISIONI

ALCINEMA

le trame

CAGLIARI

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The hunter - Il cacciatore Ore 21.30 CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40 Transformers 3 Ore 21.30

Sala 6

Cars 2 Ore 19.00

Sala 7

Per sfortuna che ci sei Ore 18.40-20.40-22.40

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 21.40 Sala 1

Transformers 3 Ore 18.20

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Sala 3

Cars 2 Ore 19.00

Sala 3

Transformers 3 Ore 21.40

Sala 4

Sala 13

At the end of the day Un giorno senza fine Ore 17.35-19.45-21.55

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Megamind

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.20

Sala 9

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.50-22.30

Sala 10

Per sfortuna che ci sei Ore 17.45-19.55-22.05

Sala 11

Cars 2

Sala 11

This is beat - Sfida di ballo

Ore 17.30-19.55

Sala 1 Sala 2

alle 06:17

alle 20:43

laLuna

alle 01:20

alle 16:13

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore Ore 20.00-22.40

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.30-22.00

Sala 6

Esp - Fenomeni paranormali Ore 20.30-22.40

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con Lord Voldemort, Harry è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

❆▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00 Sala 2

CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE Genere Fantastico Anno 2011 Durata 124 minuti Regia Joe Johnston Con Chris Evans, Hugo Weaving Trama Il famoso eroe dei fumetti, Steven Rogers, meglio conosciuto come “Captain America”, arriva sul grande schermo in un film che racconta le sue gesta. Cresciuto durante la Grande Depressione, Steven ha sviluppato un forte odio verso i nazisti. Respinto dall'esercito per via della debolezza fisica, decide di partecipare ad un programma sperimentale grazie al quale si trasformerà in Captain America...

Transformers 3 Ore 18.00-21.00

Sala 3

▲ho

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.20-21.10

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.00-20.30-22.50

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Ore 18.15-20.30-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Sa’ Grascia

Sala 2

ALGHERO

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista piuttosto ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le tre ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

Ore 21.15

OLBIA

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

OZIERI

OGGI

DOMANI

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.00-22.00

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Che bella giornata Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Cars 2 Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Hereafter Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Cars 2 3D Ore 18.30-21.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 3

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Cars 2

Sala 5

In viaggio con una Rock Star Ore 20.25-22.35

Sala 6

Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30

Ore 18.30-22.15 Ore 18.00

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround

OGGI

Tempio Pausania

Olbia

PortoT orres Sassari

a

ilSole

Sala 3

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

Tempio Pausania a

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-22.40

SANT’ANNA ARRESI

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

Oggi Sorge

Transformers 3 Ore 22.40

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30

ILMETEO

Genere Thriller Anno 2010 Durata 93 minuti Regia Cosimo Alema' Con A. Harwood Mills, S. Cohan Trama Thriller made in Italy ambientato nella folta vegetazione di una foresta che un tempo, a insaputa dei protagonisti che si sono recati lì per giocare una partita di Soft- Air, era una base militare, sede di misteriose operazioni. In un crescendo di tensione, i sei amici si rendono conto di non essere i soli a frequentare quei boschi...

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Cars 2 Ore 20.15

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

AT THE END OF THE DAY

IGLESIAS

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30 Sala 2 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00 Sala 3 Cars 2 Ore 18.15 Sala 3 Il ventaglio segreto Ore 20.25 Sala 3 L’ultimo dei templari Ore 22.30 Sala 4 Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 5 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.50-22.30 Sala 6 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00 Sala 7 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.30 Sala 8 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.00-22.30 Sala 9 Bitch Slap - Le superdotate Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 10 Transformers 3 Ore 19.30-22.30 Sala 11 Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30 Sala 12 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CARBONIA

SESTU

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30

Sala 5

Bitch Slap - Le superdotate Ore 17.30-19.50-22.15

Ore 21.30

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30 Sala 2

Sala 12

Sala 2

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Cars 2 Ore 21.00

Ore 22.25

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Corpo celeste Ore 21.30

Olbia

PortoT orres Sassari

u ova

alante

Alghero

Alghero

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Nuoro

Tempo: In relazione con il clima continentale sono previsti annuvolamenti sparsi in transito sull’isola con possibili isolati e brevi fenomeni sul comparto occidentale. Più soleggiato altrove. Temperature in ulteriore diminuzione. Venti ancora tesi nordoccidentali, seppur in lieve diminuzione, con mari sino a molto mossi.

Nuoro

Tortol

Oristano

illacidro Iglesias

illacidro Iglesias

Cagliari

Carbonia

Alghero 17° - 26° Cagliari 20 - 29° Carbonia 19° - 26° Iglesias 19° - 29°

Tortol

Oristano

Carbonia

Cagliari

14° - 21° Olbia 20° - 28° Oristano 19° - 26° Porto Torres 19° - 26° Sassari 16 - 24° Tempio Pausania 15° - 21° Tortolì 22° - 30° Villacidro 19° - 29°

Sereno

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LUNEDÌ 25 LUGLIO 2011

BINGO IMPERIAL QUARTU S.ELENA VIA BRIGATA SASSARI, 68 APERTO TUTTI I GIORNI DALLE ORE 13:00 - PRANZO GRATIS

SALA BINGO - RISTORANTE - PIZZERIA - BAR TABACCHI - SALA BIMBI GRATUITA - SLOT MACHINES - AMPIO PARCHEGGIO PRIVATO

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