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NEWS OF THE WORLD Il premier Cameron in difficoltà. Trovato morto un giornalista a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 22 Martedì 19 luglio 2011 0,80 Euro

COPPA AMERICA Strage di big ora sogna l’Uruguay di Tabarez

CARTONI Con “Biddanoa Tv” i Simpson parlano in logudorese

Filippo Congiu a pagina 19

CRONACHE

Notte folle Aggredisce l’ex rapina tassista e brucia l’auto n Mirko Corso è stato arrestato a Sinnai dopo una serataccia conclusa con l’incendio del taxi in un distributore di Settimo. Marcello Zasso a pagina 13

Tirrenia Svolta vicina, ricavi Saremar oltre 7 milioni

Roberto Mura a pagina 22

MANOVRA Cappellacci frena «No ticket? Nulla di deciso» n Il governatore sconfessa l’assessore alla Sanità Antonello Liori che aveva assicurato che nell’Isola non sarebbe stato reinserito il ticket sulle visite specialistiche e sulle prescrizioni farmaceutiche: «Parla per sé, se nega la reintroduzione del balzello - ha spiegato Cappellacci - quella è una sua posizione personale ma non della Giunta». Uno stop deciso che segnala le difficoltà dell’esecutivo regionale di fronte ai tagli imposti dalla manovra finanziaria voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Intanto il Pd, che ha raccolto gli amministratori locali del partito a Pau-

lilatino, fa il conto dei minori trasferimenti che arriveranno nell’Isola e attacca: «È una finanziaria sbagliata e iniqua perché fra ticket ed esenzioni mancate va a toccare i redditi più bassi». E al provvedimento non crede nemmeno la Borsa: Milano crolla di tre punti. A Roma, nel pomeriggio di ieri, faccia a faccia di oltre un’ora tra il presidente Berlusconi e il Capo dello Stato. In serata il premier incontra anche Bossi. Francesca Zoccheddu alle pagine 2-3

CAGLIARI .

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n Cappellacci e Solinas a Palazzo Chigi: trattativa alla stretta finale. In un mese più di 25mila biglietti per la Flotta sarda. a pagina 6

‘Ndrangheta La compagna accusa il pentito «Era armato» n La testimonianza al processo per l’omicidio del servo pastore Alberto Corona: Varacalli aveva un pistola il giorno del delitto. Maddalena Brunetti a pagina 12

Sanità Aias a rischio i lavoratori senza stipendio n Niente paghe e i dipendenti in stato d’agitazione minacciano lo sciopero. La replica: stiamo aspettando i soldi dalla Regione. a pagina 7

Quirra Mille pastori bloccano il poligono n Protesta contro lo sgombero delle aree militari deciso dal tribunale di Lanusei. Domani l’ultimatum per lasciare i pascoli. Francesca Ortalli a pagina 8

Suazo in ritiro aspetta la firma, Acquafresca al Bologna È iniziata la nuova avventura del Cagliari. I convocati rossoblù sono ancora ufficialmente 23 ma ieri, nelle foto del primo allenamento ce n’era uno in più: è David Suazo arrivato poco prima delle 11 nel club di Assemini passando per una porta secondaria e lasciando a bocca asciutta i tifosi pron-

ti a chiedere gli autografi. Per la firma dell’honduregno e per la sua ufficializzazione si attende ancora qualche ora. Ieri allenamento blindatissimo con corsa, i primi test di resistenza e la prova bilancia tanto amata da Donadoni. Rossoblù in silenzio, ma già da questo pomeriggio sarà possibile

vedere la squadra dalle tribune del campo della Primavera per il secondo giorno di ritiro. Acquafresca oggi definisce col Bologna, è quasi fatta: Cellino è pronto a tentare il blitz. Virginia Saba e Fabio Salis alle pagine 17-18

MUSICA SUL PALCO DI NARCAO TUTTO IL CALORE DEL BLUES

a pagina 20


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LACRIME E SANGUE

NUORO Minacce al manager della Asl n Inquietante episodio a Nuoro: una lapide in marmo, con la scritta in bronzo del nome del direttore generale della Asl di Nuoro, Antonio Maria Soru, è stata ritrovata ieri mattina all'ingresso del cimitero di Nuoro. La scoperta, di un guardiano, è avvenuta in concomitanza con il sit-in di protesta indetto dai sindacati, davanti alla sede della Asl e davanti alla Prefettura, a seguito del concorso per operatori so-

cio-sanitario, che era stata annullato proprio dal direttore della Asl. Il concorso si era svolto ad aprile, ma dopo una serie di ricorsi, è stato annullato. I vincitori e idonei, a seguito della decisione presa dai vertici della Asl, stanno protestando da diverse settimane e proprio ieri, al termine del sit-in, i sindacati hanno proclamato per il prossimo 11 settembre uno sciopero generale della sanità nuorese. Sull'e-

pisodio della lapide fatta trovare in cimitero indagando gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Nuoro. Intanto al direttore generale della Asl arriva la solidarietà del presidente della Regione Ugo Cappellacci, che condanna «il gesto ignobile», quella dell’assessore Liori ma anche quella dell’esponente del Pd Francesca Barracciu, che aveva aspramente criticato la gestione della sanità nuorese.

DUBBI NELL’ISOLA Verso il ritorno del ticket Cappellacci frena Liori di Francesca Zoccheddu n Si va verso l'introduzione di nuovi ticket anche in Sardegna, con buona pace di quanto dichiarato nei giorni scorsi dall'assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori. Cosa farà la Giunta Cappellacci lo si saprà solo domani, con la seduta dell'esecutivo. In queste ore si stanno facendo calcoli su calcoli, per poter decidere non se, ma dove incidere. Dall'opposizione arriva l'allarme per una manovra che «porterà l'economia della Sardegna alla recessione, con un taglio operato dal Governo che oscilla tra i 600 e i 700 milioni l'anno di risorse». LIORI E LA SPISA Un po' come accade nel Governo, dove la parte del cattivo viene spesso lasciata al ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, anche in Regione l'assessore alla Sanità ha “mollato” la patata bollente al responsabile del Bilancio, Giorgio La Spisa. Sabato Antonello Liori si è detto contrario all'imposizione di ticket, «perché, nonostante abbia un indiscutibile effetto dissuasivo sulle prescrizioni inappropriate, si tratta di una misura ingiusta». Poi ha chiamato in causa La Spisa ed una possibile copertura finanziaria. Ieri la presa di posizione della presidenza della Giunta: sui ticket quella di Liori è una posizione personale che non rispecchia quella dell’intero esecutivo. I ticket in Sardegna ci sono già, solo sui farmaci non è prevista una compartecipazione alla spesa, non per quelli a carico del Servizi Sanitario Nazionale. Nell'Isola, secondo quanto emerso la scorsa settimana in Consiglio regionale, la percentuale degli esenti totali dai ticket è del 67%, i codici bianchi e verdi (i non gravi) al Pronto Soccorso sono già a pagamento, per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (analisi di laboratorio, esami e visite) i non esenti pagano fino a 46 euro a ricetta. La contromanovra della Giunta potrebbe rivedere ulteriormente la specialistica o, in estrema analisi, prevedere l'introduzione dei ticket sulle medicine. APPELLO ALLA COESIONE Le preoccupazioni per la manovra non mancano nell'esecutivo e dall'assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa, è arrivato l'appello alla «coesione politica e sociale». «Stiamo elaborando una proposta di intervento che si manifesterà innanzitutto nella prossima legge finanziaria regionale», afferma La Spisa, «occorre tener presente il duplice obiettivo del risanamento finanziario e del rilancio dell’economia della società sarda. È evidente la necessità di una forte coesione politica e sociale». Immediata la risposta del capogruppo del Pd, Mario Bruno, che si dice favorevole all'unità contro la manovra, «ma a patto che la giunta regionale faccia

«Stiamo elaborando una proposta di intervento che si manifesterà innanzitutto nella prossima legge finanziaria regionale. È evidente la necessità di una forte coesione politica e sociale». Giorgio La Spisa

«La manovra di governo è iniqua perché colpisce i più deboli, le famiglie e i redditi bassi fra ticket ed esenzioni cancellate. Si tagliano le spese agli enti locali ma non i costi dei ministeri e le spese della politica». Silvio Lai

«Sì alla coesione ma a patto che la Regione faccia la sua parte, attivi il conflitto di attribuzioni con lo Stato, definisca il trasferimento delle entrate». Mario Bruno

la sua parte, attivi immediatamente il conflitto di attribuzioni con lo Stato, definisca il trasferimento delle entrate come prescrive lo Statuto di Autonomia e disponga la revisione dei vincoli del patto di stabilità».

IL GOVERNATORE «Se nega la reintroduzione è una sua posizione personale non della giunta regionale»

ENTI LOCALI Altro grido d'allarme arriva da Santa Cristina, dove ieri si è riunita l'assemblea dei rappresentanti degli enti locali del Partito Democratico. «La manovra finanziaria porterà l'economia della Sardegna alla recessione», ha detto il responsabile Enti locali, Gian Battista Orrù, mentre il segretario del Pd, Silvio Lai, ha sottolineato che «la manovra di governo è iniqua percheè colpisce i più deboli, le famiglie e i redditi bassi fra ticket ed esenzioni cancellate. Si tagliano le spese agli enti locali ma non i costi dei ministeri e le spese della politica». Per Lai servono «decisioni riformiste importanti e politiche per con-

trastare la recessione nell'immediato» BILANCIO BALLERINO E sullo stato dell'economia sarda Pd e Sel si ritrovano sulla stessa linea, persino in questo periodo. «La situazione economico-finanziaria della Regione è gravissima – ha detto ieri l'esponente vendoliano, Luciano Uras – c'è un bilancio che indica entrate presunte e mai accertate, tanto meno riscosse, spese promesse mai realizzate, una montagna di residui, un insieme di importi di fatto inattendibili. Tutto questo in una legge di Bilancio organizzata per strategie e funzioni obiettivo, piuttosto che

SANITÀ Uno sportello del triage in un pronto soccorso. A sinistra: Giorgio La Spisa e Silvio Lai

per centri di spesa. Cosa che avrebbe favorito l’individuazione delle responsabilità sull’andamento della gestione delle risorse finanziarie regionali». Per Uras, che fa un'attenta e dettagliata analisi delle cifre iscritte nel bilancio, occorre «un’immediata riunione della Commissione Bilancio, l’esame della situazione relativa alla ricaduta – certamente negativa – della manovra finanziaria del Governo per capirne l’incidenza sull’intero sistema regionale, verificare lo stato della vertenza entrate, ridurre i costi del sistema istituzionale e amministrativo, iniziando dalle competenze retributive delle figure politiche e dirigenziali più elevate, per recuperare fondi per interventi urgenti di contrasto alla povertà». In alternativa, conclude, si può «lasciare questo stato di confusione inalterato, che porterà la Sardegna al fallimento». redazione@sardegnaquotidiano.it


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LA BOZZA «Pagate meno i parlamentari» n Ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna Camera. Lo prevede la bozza di disegno di legge costituzionale «recante disposizioni concernenti la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del senato federale della Repubblica e la forma di governo», presentata dal ministro Roberto Calderoli, che sarà all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. La bozza prevede che i parlamentari siano vin-

la giornata

UN’ORA CON IL PRESIDENTE Al faccia a faccia fra Napolitano e Berlusconi ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il colloquio è durato più di un’ora. Tacciono i diretti protagonisti.

L’AGENDA: CRISI E DOPO ALFANO Da indiscrezioni si sa che al centro del colloquio è stata la situazione economica dopo il varo della manovra. Ma anche la questione della sostituzione del Guardasigilli e neosegretario Pdl Angelino Alfano.

IN SERATA VERTICE CON BOSSI In serata Berlusconi ha incontrato anche Umberto Bossi. In questi ultimi giorni c’erano state tensioni fra Lega a Pdl a proposito dell’autorizzazione all’arresto del parlamentare Alfonso Papa, sotto inchiesta per la cosiddetta P4.

colati «a partecipare ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni». La loro indennità deve essere commisurata all’effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Un’altra delle riforme previste dalla bozza amplia poteri del premier che può sciogliere la Camera dei deputati, sentiti il suo Presidente e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. La proposta di legge costituzionale firmata Calderoli

prevede il Senato federale, composto da 250 senatori (attualmente 315) da eleggere a suffragio universale e diretto su base regionale. Ai suoi lavori potranno partecipare «senza diritto di voto, altri rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali». La fiducia al premier verrà votata dalla Camera, che potrà avvalersi anche di un meccanismo di «sfiducia costruttiva». La bozza intende anche sopprimere la circoscrizione Estero.

LUNEDÌ NERO La Borsa va giù per la Manovra n Lunedì nero per tutti i mercati europei, in particolare per Milano, con gli investitori scettici sulla manovra economica varata dal Parlamento e firmata dal ministro Tremonti: travolte dalle vendite le azioni bancarie, nonostante gli istituti italiani abbiano superato l'esame degli stress test. Piazza Affari nella prima seduta dopo l'entrata in vigore della manovra è scesa così sotto i 18mila punti. Intanto lo spread fra Btp a dieci anni e gli equivalenti bund tedeschi si impenna grazie a una nuova ondata di vendite. Anche per discutere della difficile situazione economica in cui si trova il Paese, ieri il premier Berlusconi è stato ricevuto al Quirinale per un colloquio di oltre un'ora. Fra i punti in agenda l'approvazione sprint della manovra e l’appuntamento del vertice europeo straordinario in programma giovedì a Bruxelles. Il faccia a faccia è servito anche per affrontare la sostituzione del Guardasigilli Angelino Alfano, pronto a lasciare via Arenula dopo la nomina a segretario del Pdl. Berlusconi è salito al colle più alto con in mano una rosa di nom da proporre al capo dello Stato senza però che la matassa sia stata sbrogliata e la pratica sembra dover richiedere ulteriori riflessioni e tempi più lunghi. Fra i nomi ventilati dal premier, oltre a Renato Brunetta e Maurizio Lupi, vi sarebbero stati anche quelli di Nitto Palma, Donato Bruno ed Enrico La Loggia. Autorevoli fonti della maggioranza sostengono che il problema potrebbe essere «congelato» fino a fine agosto, se non si arriverà addirittura a settembre. In serata Berlusconi ha incontrato anche il leader del Carroccio Bossi. Anche in questo caso il premier deve rinsaldare l’alleanza con la Lega dopo le incrinature sul caso Papa. «La strada maestra è andare a votare adesso», dice il leader del Pd

il crollo

I MERCATI A PRECIPIZIO I principali mercati dell’Eurozona solo ieri hanno bruciato 91 miliardi, di cui 12 miliardi sono da iscrivere a Piazza Affari. E di questi 12, in gran parte sono da attribuire all’ennesimo tonfo dei titoli bancari. A Milano, il titolo peggiore del settore è stato Mps (7,22 per cento), seguito da Banco Popolare (-6,67 per cento), Unicredit (6,36%) e Intesa Sanpaolo (6,51%). A fine seduta Piazza Affari ha messo a segno un -3,06%.

Bersani che ribadisce che dopo l'approvazione della manovra occorre proseguire sulla strada già indicata. Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini «se Berlusconi ritiene che in questo modo il suo governo fa gli interessi del paese e che la sua parte politica possa essere in questo momento autosufficiente senza avere bisogno degli altri, vada avanti. Io credo che questa scelta sarebbe dannosissima per l'italia ma anche per i loro interessi». Intanto piazza Affari crollava sotto la soglia psicologica dei 18mila punti, cedendo oltre il 3%, la peggiore in Europa. La Borsa ha chiuso con l'indice Ftse Mib in calo del 3,06% a 17.885 punti. Negative le altre piazze europee, affossate anch'esse dai titoli bancari nonostante i risultati in gran parte positivi degli stress test. Calo che ha portato il differenziale al massimo storico degli spread tra i Btp e i Bund tedeschi. E se l’Europa è la grande malata delle economie mondiali, nemmeno gli Stati Uniti stanno messi bene. Per la quarta seduta consecutiva, New York è andata al ribasso. Il governo Usa sta pensando di approvare al più presto la possibilità di aumentare il tetto del debito. Ma non sono solo i governi a mobilitarsi contro la speculazione finanziaria. In particolare, contro le agenzie di rating e i report sull’Italia pubblicati a ridosso di giornate di Borsa particolarmente negativi. In Italia, si sono mobilitate almeno due procure. I giudici di Trani hanno ampliato l’inchiesta già aperta in passato su Moody’s (dal giugno 2010) e Standard & Poor's (maggio 2011). Una iniziativa cui si è aggiunta in serata anche la procura di Roma che ha aperto un fascicolo di atti relativi senza indicazione di persona o di reati sempre con riferimento all'andamento della Borsa nei giorni 24 giugno e 8 e 11 luglio.


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OPINIONI LA CASTA IN RETE

BENVENUTI ALLO SPIDER TRUMAN SHOW di GIORGIO COLOMBA

M

escolare una dose di Luther Blissett ed una spolverata di Julian Assange, agitare con vigore nel tumbler dell’antipolitica montante, dispensare il vigoroso mélange centellinandolo tra i (per ora) 280mila contatti di facebook e servire freddo. Come la vendetta. In effetti, se Spider Truman non fosse il nickname dell’anonymous che con la sua pagina “I segreti della Casta di Montecitorio” sta fagocitando spazio nel social network più cliccato del pianeta, potrebbe essere un perfetto cocktail. Da non mescere alla buvette della Camera, però. Per evolvere da fenomeno transeunte a pietra angolare dell’edificio mediatico del terzo millennio, il (sedicente) ex precario di Montecitorio ce la sta proprio mettendo tutta, a partire dal pervasivo ed ormai poco originale gioco di società “Castiga la Casta”. Il problema è che nel caso di “uno, nessuno, centomila” – come da sua autodefinizione - velleità e credibilità serbano poco in comune, rima a parte. Primo vulnus, l’anonimato. Ammissibile ed anzi doveroso se la decisione di sputtanare la Casta fosse stata presa nel quindicennio in cui Spider era in forza all’emiciclo (con tutto il tempo per esprimere dall’interno ogni dovuto biasimo). Ma fortemente sospetto laddove adottato a posteriori. Peraltro, trincerarsi dietro un nick e bastonare il Palazzo solo perché e dopo esserne stato estromesso richiama la volpe di Fedro che addita l’uva come acerba soltanto quando scopre di non poterci arrivare. Impellenza etica? Munifiche premure verso l’alto ufficio di notificare al popolo i miasmi della politica? Ma dai: così espresso, l’outing fuori tempo massimo dell’ex portaborse pare più una livorosa ritorsione nei confronti di un sistema da cui, malgrado tre lustri di incessante pervicacia, non è riuscito a farsi assimilare. E se invece ci fosse rimasto in servizio permanente effettivo, tra gli augusti ranghi, che avrebbe fatto il vindice ex precario, un endorsement al Parlamento su Twitter? Il tiro a segno sulla politica è oggi talmente cool che urge discernere i millantatori verbosi dai reali aventi titolo, sennò va a finire che dovremo pagargli pure i diritti di riproduzione, alla Casta… Orsù dunque, che aspetti? Rivelati, Spider: chi ha ucciso l’uomo ragno ormai lo sanno tutti e magari prima o poi ci scappa anche per te una comparsata all’Isola dei Lagnosi…

il semaforo

l MANUELA BRAVI

Portavoce di Tremonti Ohh! Finalmente c’è qualcuno che si dimette. La portavoce di Tremonti, nonché compagna di Milanese, ha scelto di rassegnare le dimissioni per evitare ulteriori imbarazzi al titolare del dicastero dell’Economia, dopo che la procura di Napoli ha chiesto l’arresto dell’ex consigliere-consorte. Che dire, brava la Bravi.

l FABRIZIO CORONA

Paparazzo-paparazzato Mercoledì Fabrizio Corona dovrebbe presentare la sua rivista di gossip al Palaevolution, in Val Brembana. Ma il popolo della valle ha tuonato: «È diseducativo, non ce lo vogliamo!». Chissà se il paparazzo, con queste premesse, andrà lo stesso. Di certo, la faccia non manca.

l SILVIO BERLUSCONI

Cavaliere rubacuori Il conflitto d’attribuzione non c’è: ergo il caso Ruby-rubacuori resta in mano ai giudici di Milano. Tribunale dei Ministri? «Sorry, dottor Berlusconi, non si può fare». Inizia male la settimana di fuoco del Cavaliere, che se la prende col povero avvocato Ghedini. Ma per i miracoli dovrebbe andare al piano di sopra. Che dolor!

www.giorgiocolomba.it

LA SANITÀ È A PEZZI COSA C’È DA GIOIRE? di Roberto Capelli

C

erto che a rileggere la relazione della Corte dei Conti sullo stato di “salute” della sanità sarda, appare quanto meno stridente la dichiarazione dell’assessore Liori che definisce il risultato di gestione “il migliore degli ultimi dieci anni”, mentre il direttore generale della sanità “ha riconosciuto l’insuccesso delle azioni poste in essere per conseguire l’obiettivo del rientro dal disavanzo”. Tra i tanti, solo due dati: la mobilità infraregionale (viaggi della speranza) aumenta del 41% rispetto al 2008. Il Sistema Sisar (informatizzazione) costato oltre 20 milioni di euro e non ancora entrato a regime. Perdita netta anno 2009 euro 265.544.000, prevista 2010 euro 298.078.000. Le più alte di sempre dopo il disastro del 2005. Consulenze 2010 pari a 72.621.000 di euro a fronte di irragionevoli tagli al personale. Concorsi pubblici disattesi, graduatorie annullate e ricorso alle “chiamate” interinali o cooperativistiche ben più onerose. Liste d’attesa in costante aumento nonostante gli oltre 20 milioni di euro per l’abbattimento dei tempi d’attesa a cui sono costretti i sardi per farsi curare. Medicina privata allo stremo grazie al taglio dei tetti di spesa ma si aumentano i posti letto, oltre legem, al San Raffaele per facilitarne la “vendita”. Mancanza di trasparenza e innumerevoli casi, a mio avviso, di illegittimità nelle nomine dei dirigen-

ti non in possesso dei requisiti previsti per legge, con conseguente mancanza di adeguate professionalità. Nessun cenno invece alla Agenzia regionale della Sanità, istituita per legge ma non gradita a questa giunta perché dovrebbe controllare la programmazione sanitaria. Per finire: spesa farmaceutica alle stelle e servizi sanitari “nelle stalle”. Capitolo a parte la Riforma sanitaria: demenziale, anacronistica, confusa. Un particolare su tutti. Gli enti

Bilancio e servizi sono un disastro e la Corte dei Conti lo certifica. La riforma sanitaria? Più direttori e più idennità di gestione sanitaria, invece di diminuire, aumentano considerevolmente, così come il numero degli amministratori. Nella proposta della giunta regionale si istituiscono, oltre alle esistenti otto Aziende sanitarie, due Aziende miste, una Azienda ospedaliera o lo Zooprofilattico (per un totale di 36 direttori) altre quattro nuove Aziende ospedaliere, (con relativi nuovi 12 direttori) e una Macroarea (con relativa struttura di gestione). Ma poi annunciano l’abrogazione delle Province. E pensare che Marchionne amministra quasi da solo, e con un numero di consulenti proporzionalmente

IL PERSONAGGIO . Addio Minzolini, mal che vada c’è il cinepanettone di Silvia Zingaropoli

minore, un struttura complessa come la Fiat, con sedi in tutto il mondo. Altra perla di questa maggioranza è stata quella di proporre, in un momento in cui è quanto mai opportuno riequilibrare verso il basso i costi della politica e della pubblica amministrazione, un aumento delle indennità spettanti ai direttori generali, sanitari ed amministrativi. Bene avrebbe fatto a proporre, questa giunta, un serio intervento di riduzione degli emolumenti politici,

l’abrogazione dei privilegi e delle strutture politico-amministrative inutili. Allora, cosa c’è da gioire Assessore Liori? Certo le responsabilità non sono solo sue, vista la gestione, forse l’unica “collegiale” della sanità in questa giunta regionale, dove in diversi lanciano la pietra e nascondono la mano. È vero, guardare avanti significa anche rivolgere lo sguardo agli errori del passato. Proprio per questo bisogna cambiare, e subito, partendo dagli errori più recenti, come questa coalizione di governo, questa giunta e questo presidente. Ex assessore alla Sanità consigliere regionale dell’Api

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Apertura e chiusura della biografia di Augusto Minzolini: negli anni ’70 faceva l’attore. Punto. E non ridete. Eppoi basta con queste facili ironie: perché se non ci fosse Minzo, bisognerebbe inventarlo. E mentre Il Giornale lo definisce il “rapace del Transatlantico”, e lui si dipinge come un “eroico perseguitato”, la stampa comunista lo vede come un “Emilio Fede della Rai” (un tantino perplesso, il direttore del Tg4). Ma insomma, chi è il vero ”direttorissimo”? Questione di punti di vista. Del resto i tiggì obiettivi non vanno più di moda e poi, suvvia, la parcondicio è finita: che parta la pingue carrellata quotidiana del “meglio di...” Silvio Berlusconi. Ecchessarà mai se ogni tanto Minzo si perde per strada

qualche notizia “irrilevante”. Poco importa se Minzo ha speso 68mila eurini con carta aziendale da noi fornita. L’ha detto Silvio: «Minzo non si discute». O almeno così era, fino ieri: fino a Masi per intenderci. Pare infatti che Lei non gradisca, e che forse a settembre il direttorissimo dovrà preparare gli scatoloni. Ohibò, la ferale notizia potrebbe sconquassare gli animi dei quattro teleutenti rimasti al Tiggì Uno, ormai convinti che la realtà sia davvero quella ritratta dal Minzo. Dunque andate per gradi, o voi che decidete: e che la scelta del nuovo direttore ricada su una “copia conforme”, chessò, un Fede, un Brachino o - perché no - un Belpietro. Intanto, addio Minzo: male che vada, il Cinepanettone ti aspetta.

IL DIRETTORISSIMO Minzolini

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BILIARDINO

AL CAVALIERE PIACE MORA (O BRUNETTA) di NINO NONNIS

S

econdo Adler, un grande psicanalista dei tempi andati, l’inferiorità d’organo crea dei meccanismi di rivalsa e in fondo di risarcimento. Che producono risultati vistosi, proprio grazie a questa spinta compensativa. Vedi i casi di Napoleone, del re d’Italia e del nostro Giampaolo Loddo. Brunetta rientra a pieno titolo in questa categoria e la supera. Infatti ogni volta che parla con qualcuno ed entra in discussione, (molto difficile che faccia arrivare l’altro a uno scambio d’opinioni), gli fa sapere previamente quello che ormai tutti sanno, che è laureato e insegna all’università. Quindi lui è preparato e ne capisce, mentre l’altro in sua presenza dovrebbe stare zitto e ascoltare con molta attenzione, prendendo appunti. Nel mentre che spiega questi concetti informativi, ride e irride il suo concorrente, che vedi caso è sempre più alto di lui. In Italia tutto cresce, la crisi, la disoccupazione e l’inflazione. Brunetta se ne lamenta, ma dal suo punto di vista: tutto cresce e io rimango fermo. E dire che da seduto non sembra così basso, e in effetti non dà quella impressione neanche quando si alza. Ce ne accorgiamo vistosamente quando è circondato da una piccola folla e non riusciamo a vederlo. “Ieri non ti ho visto, non c’eri?” – “C’ero, però avevo gente davanti”. Qualcuno asserisce che in parlamento non si sieda mai. Una volta fu ripreso dal presidente della camera, durante l’esecuzione dell’inno di Mameli “Lei non si alza? Ah, è lei? mi scusi, non l’avevo riconosciuta”. Non ho mai visto il ministro Brunetta deflettere da una posizione o dire mi scusi. Né tantomeno “Non ho capito bene”, lui capisce tutto al volo. Insegna all’università. L’ultima intercettazione microfonica ci ha rivelato quello che di lui pensa Tremonti, che Sacconi non perde tempo ad ascoltarlo e gli altri concordano, ennesimo esempio di compattezza del governo. Tremonti ha cercato la pacificazione, almeno nelle intenzioni. Appena si sono incrociati gli si è fatto incontro per abbracciarlo. Purtroppo ha abbracciato l’aria, mentre più sotto Brunetta palpava le tashe posteriori dei pantaloni di Tremonti. Il suo sorriso è strano, quasi forzato, facilmente confondibile con una smorfia dovuta a un mal di pancia. La sua fortuna è iscritta nel cognome, e questo spiega il mistero della sua ascesa politica: a Berlusconi piace sia Brunetta che Mora.

buone notizie TIVVÙ SONO ELIO E ARISA I DUE NUOVI GIUDICI X-FACTOR DI SKY

intanto in viale trento...

La meglio gioventù

Dopo due settimane di rumors e toto-“papabili” è finalmente al completo la squadra dei giudici di X Factor: Elio e Arisa si aggiungono a Morgan e Simona Ventura, per la versione Sky Uno del fortunato programma tivvù. Condotto quest’anno dalla new entry Alessandro Cattelan, la produzione ha ufficializzato i nomi dei due artisti-giudici: il primo, Elio, è alla sua seconda edizione (molto apprezzato nell’ultima stagione Rai, quando gli “toccarono” i cantanti dai 25 anni in su). La seconda, Arisa, è invece al suo esordio in queste vesti: il personaggio c’è, vedremo se riuscirà a sostenere la difficile “prova”.

CINEMA E TABACCO ORMAI HOLLYWOOD HA (QUASI) SMESSO DI FUMARE Hollywood non fuma più. I dati forniti dal Centers for disease control and prevention, per il periodo che va dal 2005 al 2010, rivelano nei film americani un fortissimo calo delle scene in cui si fuma. Nelle pellicole rivolte agli adolescenti, il numero di attori con la sigaretta è crollato di oltre il 71 per cento. Se si considera il numero medio di volte in cui il tabacco è apparso in ciascun singolo film, la diminuzione è pari al 66,2 per cento: da 20,1 nel 2005 a 6,8 nel 2010. Pare che la campagna delle case cinematografiche contro il tabacco nei film, abbia contribuito al leggero declino degli adolescenti americani dipendenti dalla nicotina.

Scrittore

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

A proposito del Teatro Lirico, bisogna assolutamente risolvere il problema di questo carrozzone che ha pagato il sovrintendente 170 mila euro all'anno nonostante il deficit. Salvaguardare i posti di lavoro ma fare un discorso chiaro a certi "signori": sono finiti gli sprechi e le spese pazze. Bisogna lavorare sodo ed essere pagati il giusto... altro che scialo... Roberto Lopes via facebook

visto andare via a mezzanotte da Piazza Yenne e l’ho riconosciuto nonostante fosse vestito da pizzaiolo, aveva dei jeans e una maglietta bianca. Era con un ragazzo che gli assomigliava molto, speriamo faccia come ha detto, tanti assist e gol. Sembra simpatico, almeno non aveva la monospalla di marca come tutti i calciatori di questi tempi. Forza El Kabir! Mattia via mail

Buona Sardegna a voi! Tracce di Sardegna via facebook

David Suazo avvistato in ritiro! Pensavo fosse Eto’o ma poi ho guardato bene ed era lui. E dai, va bene lo stesso, sono molto contento per lui anche se tutti dicono che è un po’ fuori forma. Spero che la squadra lo accolga bene e che dimostri alla gente che non crede più in lui quanto vale ancora. Cellino è stato un

Per ora El Kabir si nota molto per la macchina che guida uguale a quella di Balotelli. Speriamo che sia bravo quanto lui ma non così matto anche se ha una bella faccia da furbo! Ieri notte l’ho

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grande a riprenderlo e Donadoni deve ricredersi. Flavio via mail Certo che è una vergogna che alla fine il famoso scudetto del 2006 l’abbiano riconfermato all’Inter. Anche loro in fondo erano colpevoli: avrebbero dovuto dare quello scudetto alla Roma. Francesco Piras via mail Un saluto a tutti gli amici del Sardegna Quotidiano! Vi leggo ogni mattino dal primo giorno. Spero che la vostra avventura vado molto lontano. Complimenti per i contenuti e la linea del giornale, tenete duro. Alla fine la qualità paga sempre. Saluti e in bocca al lupo. Marzia P. via mail


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NODO TRASPORTI

NAVI Nuovo vertice su Tirrenia e la Flotta sarda incassa LA TRATTATIVA Il presidente Cappellacci e l’assessore Solinas convocati a Palazzo Chigi: la trattativa con Cin alla stretta finale Primo bilancio Saremar: 25mila biglietti e introiti per 7 milioni

L’IMPRENDITORE VIAGGIO CON DIMONIOS E HO ABBANDONATO GLI ALTRI TRAGHETTI n Gianni Pistidda, il patron di “Bicicenter” fa almeno sessanta viaggi l’anno. Tutti rigorosamente in nave, con furgone al seguito, per trasportate i telai su misura in fibra di carbonio delle sue bici, direttamente al domicilio dei suoi clienti. Tutti speciali. Tra questi c’è il campione di Formula 1, Marc Webber e il collaudatore Mercedes, Maro Engel. Le sue tratte sono quelle classiche dei trasportatori Sardegna-Continente, cioé Olbia-Livorno e Porto Torre-Genova. Dal 15 giugno scorso ha abbandonato Tirrenia e Moby e ha scelto Saremar. Per il risparmio? «Per quanto mi riguarda non è la ragione principale, viaggio a bordo di Scintu e Dimonios per il confort». «Pulizia, cortesia, qualità del cibo e puntualità - aggiunge Pistidda - non sono minimamente paragonabili a quelli degli altri traghetti». Il titolare di “Bicicenter” è lo spot a bordo della Flotta sarda. «La maggior parte dei viaggiatori che ho incontrato nelle mie traversate - dice il 38enne di Quartucciu- la pensano come me, ma molti trasportatori lamentano il ricatto in atto da parte delle compagnie che minacciano di non imbarcare i mezzi quando la Flotta sarda, a settembre, non ci sarà più».

n Nuovo vertice a Roma sull’affaire Tirrenia. E questa volta si annuncia, se non risolutivo, quantomeno decisivo per la privatizzazione della ex compagnia di Stato. Al tavolo di Palazzo Chigi, convocati dal sottossegretario Gianni Letta, siederanno, infatti, oltre ai rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture, dello Sviluppo e dell’Economia; al commissario governativo Giancarlo D’Andrea; agli armatori Aponte, Grimaldi e Onorato anche il presidente della giunta, Ugo Cappellacci e l’assessore dei Trasporti Christian Solinas. La presenza politica a quello che la settimana scorsa era stato definito “un semplice tavolo tecnico per la definizione del contratto di servizio”, conferma che la trattativa con i tre armatori napoletani riuniti nella “Compagnia italiana navigazione”, per l’ingresso della Regione nella compagine destinata ad acquisire il controllo

di Tirrenia, è arrivata alla stretta finale. I rumors parlano, tra le altre cose, di incontri riservati al vertice e confermano l’incessante quanto sotterraneo lavoro dei mediatori, ormai da tempo in campo per la definizione della intricata vicenda. La Regione, anche in occasione dell’incontro per la riscrittura del contratto di servizio tra lo Stato e la Tirrenia (una partita da oltre 70 milioni di euro l’anno) aveva ribadito la sua posizione: parere vincolante sulle tariffe, sulle navi da utilizzare, sulle rotte e la frequenza, nei collegamenti da e per l’Isola. Ruolo che può essere garantito solo con una partecipazione non simbolica nell’azionarato di Cin. La quota ipotizzata per la Regione è ricompresa tra il 20 e il 30 per cento. Ma decisivi saranno i così detti patti parasociali (gli accordi tra soci che stabiliscono le regole dell’alleanza) nei quali dovrebbe esplicitarsi il ruolo di “su-

numeri 15

mila euro è il costo del nolo delle due navi Saremar

800

i passeggeri della Scintu e 350 sono i posti auto

60

euro il costo del viaggio in una cabina quadrupla

AEREI Matrimonio tra Meridiana e Air Italy n I cda di Meridiana Fly e dell'azionista di controllo Meridiana hanno deliberato l'acquisizione e l'integrazione di Air Italy Holding, società che possiede il 100% di Air Italy, detenuta da Marchin Investment, Pathfinder e Zain. Dall'operazione, del valore di 89,9 milioni, informa una nota, nascerà un colosso del trasporto aereo da oltre 800 milioni di euro di fatturato. L'amministratore delegato di Meridiana Massimo Chieli ha rassegnato le sue dimissioni. Al suo posto è stato nominato Giuseppe Gentile, fondatore di Air Italy. Una volta perfezionata l'acquisizione, Meridiana Fly lancerà due aumenti di capitale per un ammontare massimo complessivo di circa

231 milioni di euro che dovranno essere approvati da un'apposita assemblea dei soci da tenersi entro il 31 ottobre prossimo. Al termine dell’operazione i soci di Air Italy Holding avranno una partecipazione nella società pari al 37%. L’azionista di controllo di Meridiana avrà invece il 41%. Gli 89,9 milioni del corrispettivo, cui sarà aggiunto un earn-out di impor-

STRATEGIE Il vettore dell’Aga Khan acquisisce la compagnia per 89 milioni: Chieli lascia, il nuovo ad è Giuseppe Gentile

to variabile fino a un massimo di 7,25 milioni, non saranno pagati all'atto del trasferimento delle quote ma daranno origine a un credito degli attuali soci di Air Italy nei confronti di Meridiana Fly, che sarà poi convertito in un versamento in conto futuro aumento di capitale. La nota sottolinea che l'operazione “rientra nel più ampio prcesso di rilancio e salvataggio della società” e anche per questo Meridiana e Air Italy ritengono “di poter essere esentati dall'obbligo di offerta pubblica di acquisto totalitaria”. Nel caso la Consob decidesse per il contrario, rileva il comunicato, “le parti negozieranno in buona fede le modifiche da apportare all'operazione”.

pervisore sugli affari sardi” della Regione. Concludere su queste basi l’accordo con Aponte, Grimaldi e Onorato non sarà impresa semplice ma il cartello degli armatori napoletani, dopo una prima fase di chiusura, ha aperto più di un varco e la mediazione di Palazzo Chigi potrebbe pilotare Cappellacci e Solinas sul ponte di comando della nuova Tirrenia spa. Il governatore e l’assessore dei Trasporti, nella riunione romana, hanno dalla loro un altro elemento di forza. Il primo bilancio della Flotta Sarda a un mese dal varo dei collegamenti made in Sardinia. Numeri più che confortanti che vanno aldilà delle previsioni del piano industriale e che smentiscono anche i più scettici verso l’operazione-lampo Saremar. In trenta giorni di attività la società regionale che opera sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Vado Ligure-Porto Torres ha incassato poco più di sette milioni di euro. Ricavi realizzati soltanto con la vendita on line dei biglietti e mancano dunque all’appello gli introiti dalle rivendite a terra e dalle agenzie di viaggio. I biglietti venduti sul web sono stati 25.565 con una media ticket di 274 euro per titolo di viaggio emesso. Il sito della Saremar ha viaggiato su contatti record, totalizzando 500mila visitatori in questa prima fase di lancio del progetto Flotta sarda. Il coefficiente di riempimento previsto nel piano industriale, pari al cinquanta per cento della capienza delle due navi “Dimonios” e “Sciuntu”, è stato già superato e, per il mese in corso, dovrebbe aggirarsi intorno a una percentuale che oscilla tra il 60 e il 70 per cento. Dunque, la Saremar va. Ma alla Regione serve risolvere il nodo del trasporto marittimo in maniera strutturale e definitiva, soprattutto per quanto attiene il trasporto merci che, al momento, resta il vero ostacolo da superare prima dell’autunno. Così come al governo è chiaro che un eventuale conflitto di attribuzioni, aperto dalla Sardegna, per il mancato passaggio alla Regione dei traghetti della vecchia Tirrenia, sarebbe lo scontro politico-istituzionale da evitare. A.Mo.


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LE VERTENZE

SCONTRO SULL’AIAS

Niente soldi, assistenza a rischio ABBANOA

«Se le Asl hanno pagato devono mandare i decreti di pagamento. Io finora non li ho visti. L’altro giorno, durante l’incontro con l’assessore, ho risposto così: ci avete pagato? Fateci vedere la documentazione. È una questione logica, le spese pubbliche vanno sempre giustificate». Alberto Randazzo

LA PROTESTA Gli stipendi non arrivano, stato di agitazione e minaccia di sciopero. La famiglia Randazzo: non abbiamo ricevuto i soldi dalla Regione, chi dice il contrario lo dimostri n Nuova puntata dell’infinita vertenza Aias: proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e si va verso lo sciopero generale. Così hanno annunciato le tre sigle confederali FpCgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil dopo l’ultimo incontro con l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori. Un vertice che non ha risolto nulla: i dipendenti sono ancora in attesa di vedere gli stipendi degli ultimi due mesi. «È il solito gioco», commenta Giovanni Pinna della Fp Cgil, «si rimbalzano le responsabilità l’uno con l’altro mentre la gente sta morendo di fame». In queste condizioni i lavoratori dell’azienda che fa capo alla famiglia Randazzo non hanno più neanche i soldi per la benzina: a rischio quindi l’assistenza domiciliare con conseguenze pesantissime sui malati gravi che hanno bisogno del servizio. Intanto continua il balletto di cifre. «La Regione continua a dire che le Asl hanno versato all’Aias circa quindici milioni di euro», afferma Pinna, «dal-

l’altra parte si ribadisce che sono stati saldati gli arretrati nel 2010 per circa dodici milioni e mezzo». Alberto Randazzo replica così: «Se le Asl hanno pagato devono mandare i decreti di pagamento. Io finora non li ho visti. L’altro giorno, durante l’incontro con l’assessore, ho risposto così: ci avete pagato? Fateci vedere la documentazione. È una questione logica, le spese pubbliche vanno sempre giustificate». I sindacati non mollano la presa. «Quello che a noi interessa», ribadisce sempre Pinna, «è che non ci rimettano i dipendenti. La verità è che abbiamo cifre ufficiali da entrambe le parti che non corrispondono. Il che vuol dire una sola cosa: che forse stanno mentendo tutti e due. In ogni caso non sta a noi verificare l’esattezza dei dati». E sempre per restare sul campo dei numeri, «le mensilità arretrate», continua il sindacalista della Cgil, «ammontano a sei milioni di euro. Non è possibile che un’azienda

LA SEDE In viale Poetto prosegue la battaglia dei dipendenti senza stipendio da mesi

non paghi i dipendenti perché non è in grado di anticipare gli stipendi. La verità è semmai un’altra: l’Aias è gestita male da molto tempo e noi non vogliamo che chi lavora ne paghi le conseguenze. In queste settore le aziende sono tante, noi abbiamo da sempre questo problema solo con l’Aias». Cgil, Cisl e Uil chiedono quindi a Liori di avviare la procedura d’infrazione contro l’Aias prevista dal piano sanitario regionale. Che prevede, in caso di comportamento recidivo, la revoca dell’accreditamento per svolgere il servizio socio sanitario in convenzione. Per risolvere poi il problema degli oltre mille dipendenti, i sindacati sollecitano infine, l’attivazione di un’altra procedura d’infrazione. Quella che prevede l’obbligo da parte dell’Asl di anticipare le mensilità in caso di inadempienza da parte delle aziende convenzionate. Il messaggio è chiaro: i sindacati non si arrendono fintanto che gli stipendi dei dipendenti dell’Aias non saranno versati. «Su questo non si discute», conclude Giovanni Pinna, «paghi chi vuole ma basta che paghino. Che siano le Asl o direttamente l’Aias non ci riguarda». F.O.

«La verità è che abbiamo cifre ufficiali da entrambe le parti che non corrispondono. E mentre si rimpallano la responsabilità qui la gente sta morendo di fame». Giovanni Pinna, Cgil

No allo sciopero c’è l’accordo con la società n L’accordo è stato trovato in Prefettura a Cagliari, lo sciopero dei dipendenti di Abbanoa, previsto per oggi, non ci sarà: sconguirata quindi la giornata di caos, con l’astensione dal lavoro degli operatori degli sportelli e di tutti i servizi. Lo stato di agitazione, che era stato indetto dalle segreterie regionali Filctem-Cgil, Femca Cisl e Uilcem-Ui, è rientrato dopo un incontro tra i rappresentanti sindacali, il presidente Pietro Cadau e il direttore generale della società, Sandro Murtas. Il passo indietro viene dopo l’accordo sui quattro punti della vertenza. In primo luogo, i sindacati hanno ottenuto garanzie sugli stipendi e sulla quattordicesima. È stato anche assicurato il premio di risultato concordato nel gennaio scorso: il presidente Cadau ha spiegato che, nonostante la condizione di profondo rosso delle casse di Abbanoa, è ritenuto prioritario il pagamento delle spettanze. Per il premio di risultato, poi, il presidente ha sottolineato che il ritardo è stato determinato dalle difficoltà finanziarie della società. «Tuttavia», ha spiegato, «sarà posibile pagare quanto prima anche perché sono invia di prossima definizione alcune importanti decisioni da assumere a cura dell’amministrazione regionale». Abbanoa ha anche garantito tre milioni di euro al mese per il pagamento delle somme dovute alle imprese che lavorano in appalto. Serviranno per le spese correnti e per smaltire l'arretrato: pesante, quest’ultimo, tanto da portare alcune delle ditte a non intervenire in caso di emergenza e a finire nelle black list delle banche. Un credito con Abbanoa non dà più garanzie agli istituti bancari. I sindacati hanno inoltre ottenuto la sospensione dell'ordine di servizio che prevedeva la verifica professionale degli operatori idraulici (“fontanieri”) che deve essere mirata all'aggiornamento professionale e va concordata con i sindacati. Un confronto che, stando a quanto riferito dai rappresentanti dei lavoratori, finora non era stato messo in atto. I sindacati hanno avuto garanzie dall'azienda sul fatto che verranno resi operativi gli accordi firmati. Rassicurazioni sono inoltre arrivate sulla verifica degli inquadramenti professionali che devono essere aderenti ai profili previsti dal contratto nazionale di lavoro.


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TERRA OCCUPATA

QUIRRA

Mille pastori bloccano la base

H

anno marciato a piedi, a bordo di camion, trattori e automobili, in sella a moto e biciclette. Un migliaio di pastori aderenti alla Coldiretti e che hanno le proprie aziende all’interno del Poligono interforze di Quirra, ieri mattina hanno protestato contro lo sgombero dei terreni militari disposto dal Tribunale di Lanusei. Per la magistratura tutta l'area della base è contaminata da sostanze nocive legate alle esercitazioni militari (nessuna certezza finora sulla presenza di uranio impoverito): esisterebbe, quindi, un pericolo reale per gli uomini e gli animali. Domani il provvedimento diventerà esecutivo: nessuna proroga è stata concessa dalla magistratura dopo le istanze degli allevatori presentate al Tribunale del riesame.

info DOMANI L’ULTIMATUM Scade domani l’ultimatum del Tribunale di Lanusei che impone lo sgombero dei pascoli contaminati nel poligono militare di Quirra.

per gli allegatori. E spiega quale sarà la strategia per domani, quando diecimila capi di bestiame e oltre 62 aziende dovranno lasciare quel pezzo di terra per ordine del procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi: l’area è inquinata, ha scritto nel provvedimento il magistrato, è un rischio continuare ad far pascolare lì il bestiame. Nel frattempo, la protesta di ieri ha visto la partecipazione non solo dei pastori ma anche della cittadinanza: per solidarietà sono state abbassate anche le saracinesche dei negozi, «la comunità intera - continua Manunta - ha manifestato con

noi». Gli allevatori chiedono non soltanto un posto dove mettere le loro bestie ma anche «analisi certe che dicano una volta per tutte che cosa c’è a Quirra». Martino Vacca è uno dei mille presenti al corteo: una storia di emigrazione alle spalle, cinque anni fa è tornato a Villaputzu. Ha tirato su casa e stalla, un’azienda che per il momento lo fa campare ma che da domani potrebbe non valere più nulla. Quando sente parlare di uranio, Vacca si spaventa: è chiaro che se dovesse essere trovato «è anche nel nostro interesse andare via, mica vogliamo morire. Lì ci abitano bambini,

LA PROTESTA DEGLI ALLEVATORI Ma nessuno é disposto a lasciare i pascoli perché - sostengono - non c'é alternativa a quei terreni. «Dopo mesi di lotte e impegni generali non ancora portati a termine, nessuna soluzione è stata prospettata per gli allevatori del territorio», hanno denunciato presidente e direttore della Coldiretti Sardegna, Marco Scalas e Luca Saba. «Non lasceremo i nostri allevatori da soli, chiediamo soluzioni immediate perché questo territorio non si senta abbandonato». Ecco quindi la protesta e il corteo, che ha bloccato per alcune ore l’accesso alla base. «Siamo pronti a presidiare ogni ovile presente nel territorio il giorno dello sgombero. Noi abbiamo fiducia nella magistratura ma vogliamo anche un po’ di buonsenso». Anche Aldo Manunta, segretario della Coldiretti della provincia di Nuoro, chiede tempo

IL CORTEO Un migliaio di manifestanti aderenti alla Coldiretti ha marciato fino all’ingresso del poligono

«Agli allevatori finora non è stata prospettata alcune soluzione alternativa in cui poter portare le bestie». Luca Saba

«Non lasceremo i nostri pastori da soli, chiediamo soluzioni immediate perché questo territorio non si senta abbandonato». Marco Scalas

PROTESTA Dall’alto la manifestazione degli allevatori, il presidente del Tribunale di Lanusei assaggia il formaggio prodotto a Quirra e l’ingresso della base.

«Se ce l’uranio ce ne andremo, non vogliamo morire. Ma le analisi non hanno ancora dimostrato la presenza di questo veleno nei terreni». Nicola Vacca

facciamo pascolare le nostre bestie: sarebbe un suicidio». Intanto i suoi prodotti non si vendono più: «I grossisti stanno cercando di rimandare gli ordini - spiega - c’è molta paura. E ora è ancora più dura. Ci hanno parlato di indennizzi ma già non ci danno quelli che ci spettano dall’Unione Europea, figuriamoci questi. Il fatto è che non sappiamo dove andare. Cosa fai dopo che hai lavorato trenta o quaranta anni nei campi?». L’alternativa per il momento non c’è. Nessuno sa che fine faranno quei diecimila capi che lasceranno il poligono: «Se non ci sarà una soluzione, siamo pronti anche a marciare su Cagliari, non è possibile che ci buttino in mezzo ad una strada in questo modo». Anche Marco Scalas, segretario regionale della Coldiretti chiede un’indagine seria e approfondita del territorio. Senza contare che «se veramente le cose stanno come dice il procuratore, stiamo portando fuori dal poligono capi avvelenati, che poi non si sa come recuperare». Ribadisce poi che «spetta alla politica trovare una soluzione. Non possono lasciare questa gente abbandonata a se stessa. Ancora non sappiamo che fine faranno le bestie una volta che dovranno lasciare quei pascoli. La manifestazione di oggi è stata importante - continua- c’era una fila di macchine e camion di oltre due chilometri. È un buon segno, vuol dire che anche il territorio intero si sta mobilitando». Il prossimo appuntamento sarà per domani a Perdas, per una protesta proprio il giorno dello sgombero ordinato da Fiordalisi. Ad oggi nessuna proroga è prevista, la battaglia dei pastori rimasti senza terra continua. Francesca Ortalli

L’OBBLIGO L’ordinanza del Tribunale di Lanusei prevede che entro domani cominci lo sgombero dei pascoli


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NEWS OF THE WORLD

INTERCETTAZIONI Trovato morto il giornalista “talpa” n Lo scandalo delle intercetazioni illegali in Gran Bretagna continua a mietere vittime eccellenti. E il Paese è come in mezzo a un terremoto che non accenna a placarsi. Ieri si è dimesso anche il numero due della polizia britannica di Scotland Yard, mentre spunta quello che potrebbe essere un cadavere eccellente, un ex cronista di “News of the World” trovato morto in casa. Intanto Rebekah Brooks è stata liberata ieri sera su cauzione. Domenica si era dimesso il capo di Scotland Yard, Sir Paul Stephenson, a causa dei suoi rapporti con Neil Wallis, ex vicedirettore di News of the World, che tra l'altro gli avrebbe pagato un soggiorno di 20 giorni in un centro benessere di lusso. Una vacanza che, secondo la stessa Scotland Yard, sarebbe costata 12.000 sterline (13.600 euro). Ieri è stata la volta del numero due di Scotland Yard, John Yates. Anche queste dimissioni sono legate al ruolo di Neal Wallis. In mattinata sembrava che la Metropolitan Police fosse orientata a sospendere Yates fintanto che sono in corso le inchieste sulle intercettazioni dei tabloid di Rupert Murdoch e sui pagamenti ai poliziotti in cambio di informazioni. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha parlato ieri al telefono con il ministro dell'interno, Theresa May, sulla crisi di Scotland Yard. Sono tre gli alti funzionari di polizia che presero mazzette dai tabloid di Rupert Murdoch, scrive il rivale Daily Mirror citando un ex dipendente di “News of the World” finito tra gli indagati. Secondo il Mirror, il filone dell'inchiesta rischia di provocare la crisi più grave per Scotland Yard dalla fine degli anni Settanta quando 400 agenti della Met Police persero il posto nell'operazione Countryman anti-corruzione. All’azzeramento dei vrtici della polizia britannica si aggiunge anche il primo cadavere di qusta intricata storia di spionaggio e di bustarelle. Il Guardian riportava che Sean Hoare, l'ex giornalista di News of the World che per primo aveva collegato Andy Coulson alle intercettazioni del tabloid di Murdoch, è stato trovato morto. Hoare era un ex giornalista che si occupava di spettacolo per il “Sun” e per “News of the World”, licenziato per problemi di droga e alcol. L'ex reporter è stato trovato morto nella sua

LA PRIMA VITTIMA È giallo sul decesso di Sean Hoare: fu il primo ad accusare Coulson. La Brooks libera su cauzione

di Scotland Yard, Sir Paul Stephenson, rendono più difficile la posizione di Cameron, già nell'occhio del ciclone per aver scelto come portavoce Coulson, già un ex direttore di “News of the World, quando era già sospettato di intercettazioni illegali. Coulson si era dovuto dimettere dall'incarico di portavoce ed è stato poi arrestato. Proprio per affronare di petto gli sviluppi dello scandalo «Potrebbe essere opportuno - ha detto Cameron da Pretoria - che il parlamento si riunisca di modo che io possa intervenire nuovamente per aggiornare le camere sulla parte finale dell'inchiesta giudiziaria e rispondere alle domande che dovessero emergere».

info

LA PRIMA VITTIMA Sean Hoare trovato morto nella sua casa di Watford. Fu il primo ad accusare Coulson.

L’INCHIESTA LO SCANDALO IN PARLAMENTO, CAMERON NEI GUAI VERTICI AZZERATI Travolto dallo scandalo ieri si è dimesso anche il numero 2 di Scotland Yard John Yates.

LA “PUPILLA” ORA È LIBERA Rebekah Brooks, arrestata domenica è stata rilasciata ieri su cauzione.

n Il clamoroso scandalo delle intercettazioni telefoniche in Gran Bretagna approda al parlamento britannico, dove oggi una commissione di inchiesta chiederà al magnate Rupert Murdoch di rendere conto dell'operato di News of the World, il tabloid di famiglia al centro dell'indignazione pubblica e domani i deputati ascolteranno il primo ministro David Cameron, la cui figura esce pesantemente indebolita dalla vicenda. L'80enne tycoon dell'editoria mondiale apparirà davanti ai dieci membri della Commissione dei Media della Camera dei Comuni insieme al figlio James e alla sua protetta, l'ex direttrice del gionale Rebekah Brooks, casa di Watford. La polizia dell'Hertfordshire non ha confermato la sua identità ma ha detto che l'uomo è spirato poco dopo l'arrivo dei soccorsi. «Le causa della morte al momento non sono state ancora accertate, ma il decesso non appare sospetto. Le indagini di polizia sono in corso», dicono le forze dell'ordine. Hoare aveva fatto il nome di Coulson al New York Times. Nell'intervista, che aveva riaperto lo scandalo delle intercettazioni lo scorso settembre, l'ex giornalista aveva detto che non solo Coulson sapeva delle intercettazioni, ma che aveva incoraggiato il suo staff a violare i cellulari delle celebrità alla ricerca di esclusive. In una successiva intervista con la Bbc, Hoare aveva detto che Coulson gli aveva personalmente chiesto di intercettare telefoni. E aveva aggiunto che l'insistenza dell'allora portavoce di Downing Street nel negare di essere

arrestata domenica e rimessa in libertà ieri su cauzione. Lo scandalo ha travolto anche Scotland Yard. Dopo le dimissioni presentate ieri dal numero uno della polizia britannica, Paul Stephenson, ieri stata la volta del terzo ufficiale in grado, John Yates, che si era rifiutato di riaprire l'inchiesta nel 2009. Il primo ministro David Cameron, che si trova in Sudafrica in visita ufficiale, ha dovuto cedere alle pressioni dell'opposizione e ha chiesto una sessione di emergenza del parlamento per domani quando finirà sulla graticola per spiegare i suoi rapporti con Andy Coulson, assunto presso il suo ufficio stampa ed ex dipendente di Murdoch.

a conoscenza della pratica delle intercettazioni era una «menzogna, semplicemente una menzogna». Mentre lo scandalo comincia ad avere anche conseguenze politiche il primo ministro David Cameron ha accorciato una visita in Africa per tornare domani in Gran Bretagna e gestire l'inchiesta. Il primo ministro andrà solo in Sudafrica e Nigeria, saltando Sudan e Ruanda. Oggi è previsto il suo ritotno a Londra per completare l'organizzazione dell'inchiesta sulla vicenda del Lord Justice Leveson. Tutta la stampa inglese scriveva ieri che le dimissioni del capo

POLIZIA NELLA BUFERA Dopo il capo si dimette anche il vice di Scotland Yard. Oggi c’è l’audizione di Murdoch

TERREMOTO Lo scandalo rischia di provocare un terremoto nell’impero Murdoch (in alto). Guai anche per Cameron (foto al centro).

L’IMPERO SCRICCHIOLA L’impero di Murdoch in Gran Bretagna traballa e rischia l’estinzione. Ogni giorno si levano voci che parlano di un eccesso di potere del magnate australiano. Una portavoce del Serious Fraud Office (Sfo) ha dichiarato che l'ente britannico anti-frode darà «piena considerazione» alla richiesta dei parlamentari di lanciare un'inchiesta su “News Corporation”. A chiedere un'indagine è stato il parlamentare Tom Watson, che da tempo si sta concentrando sulle intercettazioni del “News of the World”. Secondo quanto riferiva ieri il Financial Times, Watson domenica ha scritto al direttore dell'ente anti-frode Richard Alderman, indicando le sue preoccupazioni nei confronti dei versamenti per un totale di 700.000 sterline fatti da “News International” a Gordon Taylor, il direttore della Professional Footballers' Association, uno degli intercettati. «Questo accordo includeva una clausola di confidenzialità», ha detto Watson, aggiungendo: «Questo ha impedito a prove sulla sistematicità delle intercettazioni di divenire pubbliche. Posso soltanto concludere che questo sia stato fatto per comprare il silenzio di una vittima di un crimine». Watson vuole inoltre che l'Sfo esamini una possibile violazione dei doveri fiduciari nei confronti degli azionisti da parte di News International, che ha utilizzato soldi ella società per pagare le spese legali di Andy Coulson - ora in libertà vigilata fino a ottobre - Glen Mulcaire e Clive Goodman, condannati nel 2007. Il Dipartimento della Giustizia americano ha chiesto consulenza informale all'Sfo su come indagare sulle accuse che il News of the World avrebbe pagato agenti di polizia per ottenere informazioni.


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CONTINENTI

PROCESSO RUBY GIUDICI: RESTA A MILANO L’AFFONDO DI GHEDINI

n I giudici davanti ai quali si sta celebrando il processo Ruby a carico del premier hanno stabilito la competenza di Milano respingendo le eccezioni con cui la difesa proponeva il trasferimento del procedimento al tribunale dei Ministri o al Tribunale di Monza. Il processo dunque rimane a Milano. I giudici hanno stabilito che "l'eccezione sollevata" dalla difesa «non merita accoglimento ravvisandosi la competenza di Milano». I legali del premier hanno chiesto la revoca dell'ordinanza del tribunale che però ha impiegato pochi istanti per confermare quanto aveva appena stabilito. Il procedimento è stato aggiornato al 3 ottobre. L'avvocato del Presidente del Consiglio, Niccolò Ghedini ha parlato di «gravissime violazioni di legge» e di una «ordinanza fuori da ogni logica». Secondo il legale del Cavaliere il processo sul caso Ruby si potrà fare «solo in Cassazione».

OMICIDIO MELANIA «DA GIP ANCORA NIENTE CONTRO PAROLISI» n «Il Gip non ha ancora emesso alcun provvedimento sul caso di Parolisi, o comunque noi non abbiamo ricevuto dalla Procura alcune documento da eseguire». Questo il commento del comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Alessandro Patrizio, sul caso di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'esercito indagato per l'omicidio della moglie, Melania Rea, e per il quale la Procura ascolana ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Carlo Calvaresi, un provvedimento di custodia cautelare. «Il Gip potrebbe metterci dei giorni nel decidere sulla questione».

COSTI DELLA POLITICA PRECARIO ANTI-CASTA 260MILA FAN SUL WEB n Dice di voler svelare la sua vera identità, e intanto sfonda quota 266mila “mi piace” nel suo profilo su Facebook. L'ex precario di Montecitorio, che

sul decreto per affrontare la situazione della raccolta in Campania. «Vedremo se è il caso di riformulare il primo articolo del provvedimento», ha aggiunto il ministro, articolo che deroga al blocco dei trasferimenti fuori regione. Nel primo articolo del decreto del Governo si deroga allo stop ai trasferimenti extra-regionali che il Tar Lazio aveva deciso sui rifiuti provenienti dagli impianti di tritovagliatura. Adesso l'esecutivo prenderà in considerazione l'ordinanza del Consiglio di Stato che apre al trasferimento fuori regione della spazzatura. Questo per capire se dopo la «sospensione» del Consiglio di Stato - la cui decisione di merito arriverà il 6 dicembre - sia il caso di riformulare l'articolo in questione «già in sede di Comitato dei nove».

IL COMPLEANNO SUDAFRICA FESTEGGIA I 93 ANNI DI MANDELA

San Raffaele Suicida vice di Don Verzè n Mario Cal, storico braccio destro di don Luigi Verzè, fondatore dell'ospedale San Raffaele, si è suicidato ieri mattina nel suo ufficio, con un colpo di pistola alla tempia. «Era preoccupato per i debiti del San Raffaele, che non aveva mezzi per

ieri ha lanciato via social network la sua battaglia contro 'la castà, continua a spopolare sul web e per garantire la sua reperibilità in caso Facebook decidesse di oscurare la sua pagina, ha già aperto anche un blog. Nell'ultimo post così a tutti quelli che in queste ore hanno cercato di scoprire la sua vera identità, «avvoltoi che cercano di stanarlo» pronti a trovare il modo di «farlo tacere», dice di essere “Spider Truman” e lancia un avvertimento «ai potenti». «Se avete paura di lui, significa che avete qualcosa da nascondere. E allora fate bene ad aver paura, perchè presto ci riprenderemo ciò che ci spetta. Ci riprenderemo la dignità. La giustizia. La democrazia». E parla al plurale perchè, come chiarisce nel post, «Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha santi in paradiso. Spider Truman è ogni

far fronte al pagamento dei creditori», ha spiegato il legale, Rosario Minniti. Cal era stato sentito nei giorni scorsi dalla Procura di Milano per fare luce sulla situazione finanziaria dell'istituto, gravato da poco meno di un miliardo di debiti. Il ma-

precario che viene sfruttato per 900 euro al mese e poi dopo anni e anni buttato in mezzo a una strada; è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese».

TRUFFA A PALERMO PENSIONI DEI DEFUNTI RISCOSSE DA PARENTI n Per l'anagrafe erano morti, anche da decenni. Eppure la pensione a loro assegnata veniva illegalmente riscossa da altre persone. La truffa all'Inps è stata scoperta a Palermo dalla guardia di finanza. Sono 441 i denunciati. Ad intascare le somme erano, nella maggior parte dei casi, parenti o congiunti delegati dai titolari delle pensioni poi deceduti. Il danno accertato alle casse dell'erario è di quasi 800 mila euro. L'operazione è stata denominata «carissimo estinto». In al-

nager 71enne ha lasciato due lettere, ora nelle mani della Polizia Scientifica: una indirizzata alla moglie, l'altra sarebbe stata scritta per la segretaria. È giallo sulla pistola: l'arma è stata trovata in un sacchetto di plastica, lontano dal cadavere.

cuni casi, la morte del titolare della pensione veniva nascosta e quindi, senza andare a riscuotere agli sportelli delle poste le somme, mensilmente continuava ad avvenire l'accredito diretto su conti correnti postali e/o bancari. Fra i casi scoperti c'è quello di una donna che per oltre 10 anni dalla scomparsa della madre, ha continuato a percepirne la pensione.

dei moscerini. «Siamo sconvolti - spiega Valentina Misuraca, figlia dell' uomo - mio padre si è aggravato improvvisamente e i medici hanno detto che ha avuto dei problemi cardiaci. Hanno tentato di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. Ancora non sappiamo se ci possano essere dei collegamenti tra la presenza delle larve e la sua morte».

CONSIGLIO DI STATO DRAMMA A MESSINA «RIFIUTI VIA DA NAPOLI» LARVE NEL NASO PRESTIGIACOMO FRENA MUORE AL POLICLINICO n «Il governo si riserva di van È morto al Policlinico di Messina l'uomo di 55 anni ricoverato in Rianimazione per un'emorragia celebrale dovuta ad un aneurisma e i cui familiari avevano denunciato che sul suo naso c'erano larve di insetti e che nel reparto da giorni erano anche presenti

lutare gli effetti di questa sospensione». Così il ministro dell' Ambiente Stefania Prestigiacomo, a proposito della sentenza del Consiglio di Stato sul trasferimento extra-regionale dei rifiuti, intervenendo in Aula a Montecitorio nel corso della discussione generale

n Tutto il Sudafrica, in coro, gli ha cantato “Tanti auguri”, e sono moltissime le buone azioni compiute oggi in onore di “Madiba”: nel giorno in cui Nelson Mandela ha compiuto 93 anni. L'ex presidente, premio Nobel per la Pace, ha festeggiato nel suo villaggio, Qunu, in famiglia. E qui lo hanno raggiunto virtualmente i sudafricani, oltre che i messaggi di auguri di Barack Obama, di Ban Ki-Moon e del presidente Jacob Zuma. Alle 8.05 (ora locale), i bambini hanno cantato in tutte le scuole del Paese la canzone 'Tanti auguri a tè, 'africanizzatà da un compositore locale. Radio e tv hanno trasmesso l'inno augurale e il popolo è stato invitato ad unirsi. Inoltre, nel 'Mandela day' - come è ormai noto il 18 luglio l'Onu invita a impiegare 67 minuti a disposizione del prossimo: un numero simbolico, adottato in memoria dei 67 anni dedicati da Mandela alle battaglie per una società multirazziale. «L'eredità di Mandela incarna la saggezza, la forza e la grazia» ha detto Obama nel suo messaggio. Anche il segretario generale dell'Onu ha inviato i suoi auguri: «Mandela è stato un modello per innumerevoli persone nel mondo».

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Notte di follia Rapina un tassista e brucia l’auto

La storia Malato di Sla a Bangkok per le staminali

Lirico Per il teatro una giornata di incontri

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Il delitto Testimone

accusa il pentito della ‘Ndrangheta: «Aveva una pistola» LA SVOLTA Parla la compagna di Rocco Varacalli, uomo chiave di un’inchiesta sulla criminalità organizzata: «La mattina in cui a Serdiana è stato ucciso Alberto Corona era armato, fuori di sé» ALTRI DUE

info

di Maddalena Brunetti n Tra tensione, lacrime e minacce la clamorosa deposizione della compagna di Rocco Varacalli spariglia le carte del processo sull’omicidio di Alberto Corona e scuote l’antimafia nazionale. Varacalli, pentito di ‘Ndrangheta, è uno dei personaggi chiave delle inchieste della procura di Torino che ha di recente inferto un duro colpo all’organizzazione e ai suoi traffici in Piemonte. Centinaia gli arresti eseguiti grazie alle rivelazioni del pentito calabrese che vive in Sardegna e che ora rischia di essere collegato all’omicidio del servo pastore ucciso nel 2009. In gioco dunque, oltre a una possibile incriminazione, c’è la sua credibilità di collaboratore di giustizia. «Stavo dormendo quando è arrivato. Potevano essere le cinque, cinque e mezzo del mattino. Gli ho aperto, era fuori di sé. Ubriaco, urlava diceva qualcosa che non ho capito. Poi è sceso giù in taverna e quando è risalito mi ha puntato una pistola in

faccia e mi ha gridato “dimmi che sono un mafioso”. Gli ho detto di sì e lui è andato via. Non lo avevo mai visto in quello stato»: spaventata ma decisa Maria Lucia Angioni, l’ex compagna del pentito, racconta cosa accadde la mattina del 24 febbraio 2009. Poco prima che il servo pastore venisse ucciso con un colpo di pistola alla testa, in un ovile di Serdiana, il pentito era armato. «Sono certa che era il giorno in cui si seppe della morte del ragazzo. Verso le 11 di quello stesso mattino sentii Varacalli al telefono e fu proprio lui a dirmi quello che era successo», ha detto la donna. Un colpo di scena clamoroso che si aggiunge a un altro elemento poco chiaro: Varacalli ha dichiarato ai giudici che all’ora del delitto era con la sua amante mentre, dai tabulati telefonici, è poi risultata una telefonata e un sms tra i due. Perché sentirsi al cellulare se erano assieme? Dell’omicidio di Corona sono accusati Raffaele e Francesco Baldussu, padre e figlio. Ai due gli inquirenti erano arrivati anche grazie al colla-

ACCUSATI Dell’omicidio del servo pastore Alberto Corona sono accusati Raffaele e Francesco Baldussu, padre e figlio. Ma adesso la loro posizione potrebbe cambiare. boratore di giustizia che per conto della Procura, munito di microfono, aveva raccolto testimonianza utili alle indagini. «Quando gli chiesi della pistola mi disse che di sicuro mi ero sognata tutto», ha aggiunto la Angioni incalzata dalle domande delle parti. E durante la sua deposizione non sono mancati attimi di forte tensione. «Bugiarda di m..., io ti ammazzo», ha urlato una delle figlie di Varacalli che, inseguita dai richiami del presidente

Claudio Gatti, è uscita dall’aula. È rientrata e a fine udienza ha applaudito ironica facendo infuriare il presidente della Corte che ha minacciato di farla arrestare. A questo punto è intervenuto lo stesso Varacalli, presente a tutta la deposizione: «Mi scuso per il comportamento di mia figlia, ha 13 anni è una bambina e va capita». La Angioni, dopo aver denunciato il pentito vive con il figlio in una località segreta.

L’AULA La compagna del pentito Maria Lucia Angioni depone in aula davanti al presidente Gatti

Le Procure L’omicidio del pastore e i riflessi in Piemonte

GIANCARLO CASELLI Procuratore capo di Torino

n L’inaspettata piega presa dal processo ha allarmato la procura di Torino. Rocco Varacalli è un collaboratore chiave nell’inchiesta contro le ‘ndrine: così importante che la settimana scorsa Giancarlo Caselli, capo della procura piemontese, è arrivato in Sardegna per parlare con il procuratore Mauro Mura. Il pentito calabrese è stato di recente denunciato dalla compagna per maltrattamenti: la donna ha raccontato che Varacalli l’aveva minacciata con una pistola. Lui lo ha saputo e, temendo di essere indagato per l’omicidio Corona, ha minacciato di non collaborare più. Ma ieri la sua compagna ha ribadito tutto in Corte d’assise: il giorno del delitto, Varacalli era armato. Il servo pastore di 22 anni, venne ritro-

vato morto in un ovile delle campagne di Serdiana. Ucciso attorno alle sei del mattino del 24 febbraio 2009. A ritrovare il corpo era stato Raffaele Baldussu, datore di lavoro della vittima, finito poi sotto accusa con il figlio Francesco. Per l’accusa sarebbe stato proprio quest’ultimo a sparare per gelosia: apprezzamenti pesanti a una ragazza. Inizialmente gli inquirenti nascosero il delitto: il ragazzo è morto d’infarto.

LA STORIA Il finto infarto, due arresti e le rivelazioni della donna. E a Cagliari il vertice tra Caselli e Mura

Fu questa la prima versione ufficiale fornita, forse, nel tentativo di trovare il colpevole senza interferenze. Ai Baldussu si arrivò anche grazie all’aiuto di Varacalli. E sempre grazie a lui venne ritrovata una pistola nascosta in un sacchetto assieme a un fazzoletto sporco del sangue di Raffaele. Ora la difesa, gli avvocati Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni, punta a suggerire la tesi della trappola: la madre dell’amante di Varcalli, in fase di indagini preliminari, dichiarò che il defunto marito aveva il diabete. Un elemento fondamentale: Baldussu ha raccontato che il pentito calabrese aveva insistito per fargli il test del diabete pungendogli un dito con un ago. Ma.Bru.


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CAGLIARI

PIROMANE ARMATO

Notte folle di rapine e fiamme di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n La notte spericolata di Mirko Corso è finita in cella. Dopo aver cercato di accoltellare la fidanzata ha rapinato un tassista, ha rubato il taxi e gli ha dato fuoco in un distributore di Settimo San Pietro. Ora è in cella, accusato di rapina, danneggiamento aggravato e lesioni. «Abbiamo anche fatto la segnalazione alla Questura per il reato di stalking», aggiunge il colonnello Franco Amabile, comandante provinciale dei carabinieri. Domenica sera il 35enne cagliaritano, armato di coltello, ha raggiunto la fidanzata che si trovava a casa della sorella vicino a via Garibaldi. Quando l’uomo ha provato a colpire la ragazza, che Corso frequentava da un mese con varie tensioni, lei ha cominciato a urlare per attirare l’attenzione dei vicini. A quel punto è scappato. Poco dopo la sua serata, già movimentata, ha preso una piega peggiore. «Ero fermo al semaforo di piazza Costituzione, stavo per ripartire quando ho visto un uomo scendere dal Bastione e farmi cenno con la mano», racconta il tassista che non sapeva ancora di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. «Mi ha chiesto di portarlo in piazza Medaglia Miracolosa, era tranquillo anche se puzzava d’alcool». Durante il tragitto Corso non ha fatto insospettire il tassista, «era di poche parole, non mi ha fatto preoccupare». Arrivati a destinazione l’uomo ha chiesto al tassista la tariffa da pagare ed è sceso dalla Ford Focus e in pochi secondi si è riseduto nel posto del passeggero. «Mi ha puntato il coltello alla gola e mi ha detto di dargli tutti i soldi che avevo, ho preso il borsellino e l’ho svuotato davanti a lui: c’erano circa duecento eu-

IL RACCONTO Mirko Corso ha minacciato la fidanzata e un tassista a cui ha portato via il denaro e bruciato il taxi

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MIRKO CORSO 35 ANNI In crisi con la fidanzata ha cercato di accoltellarla, poi ha rapinato un tassista, gli ha rubato l’auto e l’ha incendiata al distributore.

ro». Un bottino che non ha placato la sete di Corso. «Mi sono accorto subito che non era soddisfatto. Mi ha detto di andare insieme al bancomat per prelevare altri 400 euro, ho risposto che se ne potevano prendere solo 250, mi ha premuto il coltello dietro l’orecchio e siamo partiti...». Era circa mezzanotte tra domenica e lunedì, strade deserte. «Cercavo disperatamente di incontrare qualcuno, la sua lucida freddezza mi faceva paura. Avevo addosso un omone di quasi uno e novanta che, per non farmi scappare mi premeva con forza il coltello sul collo». In quei momenti Cor-

so non era agitato, ma voleva sfogarsi. «Aveva la rabbia dentro, si vedeva. Il suo scopo non erano i soldi, perché avrebbe potuto accontentarsi. Voleva sfogarsi e cercava di provocarmi per farmi reagire: ero terrorizzato». Dopo qualche giro col tragitto imposto dal rapinatore («ha voluto che passassi col rosso, forse per evitare di affiancare qualcuno»), il taxi ha imboccato viale Sant’Avendrace. «A quel punto, la mia salvezza. Vicino al bancomat del Monte dei Paschi di Siena c’era un ragazzo con la sua auto - racconta ancora turbato il tassista - mi son fermato lì e ho chiesto chi di noi due

«Ero fermo al semaforo di piazza Costituzione, stavo per ripartire quando ho visto un uomo scendere dal Bastione e farmi un cenno»

«Aveva la rabbia dentro, si vedeva. Il suo scopo non erano i soldi. Voleva sfogarsi e cercava di provocarmi per farmi reagire: ero terrorizzato».

LE IMMAGINI Il taxi distrutto dalle fiamme, Corso mentre scappa ripreso dalle telecamere e i comandanti dei carabinieri Saviano, Amabile e Floris. FOTOCRONACHE

«Sono riuscito a togliermi la cintura, sono sceso e sono fuggito. Non mi interessava perdere il taxi, comprato a marzo, ma salvare la pelle».

sarebbe dovuto scendere. Quella situazione l’ha messo per la prima volta in crisi, ne ho approfittato: sono riuscito a togliermi la cintura, sono sceso e sono fuggito con tutte le mie forze. In quel momento non mi interessava perdere il taxi, comprato a marzo, ma salvare la pelle». Corso, a quel punto, si è messo alla guida della Ford Focus, nonostante un dito steccato. «Si è diretto verso casa della sorella, a Sinnai - spiega il maggiore Alfredo Saviano, comandante della Compagnia dei carabinieri di Quartu - ma si è fermato al distributore Esso alle porte di Settimo San Pietro». Lì ha sfogato la sua rabbia cospargendo di benzina il cofano dell’auto e appiccando il fuoco. «Si è pure ustionato una mano, ma ha rischiato che la situazione degenerasse, l’auto era attaccata alle pompe di benzina e intorno è pieno di abitazioni», racconta il colonnello Amabile commentando le immagini riprese dalla videosorveglianza del distributore. La Ford è stata distrutta dalle fiamme, così come il coltello lasciato nell’abitacolo. Mirko Corso è stato arrestato dai carabinieri di Quartu mentre, malconcio, andava a piedi verso Sinnai. La sua ragazza ha confermato ai carabinieri che aveva dimestichezza con gli incendi. «Il 7 luglio aveva già aggredito la giovane - spiega il capitano Paolo Floris, comandante della Compagnia dei carabinieri di Cagliari - quella stessa notte tre auto sono state bruciate in via Montecassino e stiamo aspettando la conferma che sia stato lui». Anche la ragazza, suo malgrado, ha un precedente analogo. «Nell’agosto del 2009 abbiamo arrestato un altro ragazzo che molestava la giovane. E anche quello, dopo una lite, aveva dato fuoco a un’auto».

IL VIDEO Il rogo dell’auto ripreso dalla telecamera di un distributore. Il racconto della vittima dell’aggressione


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CAGLIARI QUESTURA LADRI DI PROFUMI ALLA COIN POLIZIOTTO IN BORGHESE SVENTA FURTO

POLSTRADA WEEK END DI CONTROLLI ALCOL TEST PER 758 CONDUCENTI

CARABINIERI DUE ARRESTI NEL SULCIS PER DICIANNOVE PIANTE DI MARIJUANA

n Verso le 17,30 stavano rubando dentro la Coin, ma le commesse hanno chiamato il 113 e sono stati arrestati mentre uscivano dal negozio. A.A, 22 anni di Assemini e A.L. 30 di Capoterra, sono finiti nei guai per 80 euro di profumo. Intorno alle 19, invece, un poliziotto che non era in servizio ha visto G.M., 46 anni di Sinnai, che forzava un’auto in via Grandi. L’ha fermato fino all’arrivo dei colleghi che hanno arrestato il pregiudicato.

n Fine settimana intenso per gli agenti della Polizia stradale, soprattutto per la grande folla che ha partecipato a Mondo Ichnusa. In tutto 758 conducenti hanno soffiato nei palloncini e a due di loro è stata ritirata la patente. Domenica notte, lungo la litoranea per Villasimius, un 44enne ubriaco ha rifiutato di effettuare il test: per lui ritiro della patente e confisca del’auto.

n Avevano 19 piante di canapa indiana e 10 grammi di hashish. Per questo due giovani di Carbonia, Francesco Perra di 24 anni e Roberto Obinu di 33, sono stati arrestati a Cortoghiana e condannati uno a un anno e 10 mesi di reclusione più una multa di 1500 euro e l’altro a due anni e 4 mesi più una multa da tremila euro. A entrambi il giudice ha sospeso la pena con la condizionale.

Lirico Nulla di fatto

alla riunione del Cda Zedda prende tempo n La delibera della discordia, quella che assegna ampi poteri al Sovrintendente del Lirico Gennaro Di Benedetto, non è stata neanche presa in esame e con essa sono saltati tutti i punti all’ordine del giorno della riunione del cda del teatro. Il consiglio d’amministrazione, reduce da un duro incontro con i sindacati e i dipendenti, ha preferito proseguire la riflessione sulle cose sentite nel pomeriggio. Tutto rinviato a data da destinarsi. Anche la discussione sull’eventuale mutuo da accendere per ripianare il buco di bilancio. «Dobbiamo verificare tutte le norme prima di qualsiasi decisione», afferma il sindaco Massimo Zedda. LA RIUNIONE COI LAVORATORI Sul rinvio ha pesato il confronto di oltre due ore con i lavoratori, in cui non sono mancati i momenti di tensione. Quella che doveva essere una riunione con i rappresentanti sindacali si è trasformata in un’assemblea aperta a tutti i dipendenti, finita a ridosso della seduta del cda. Nel primo faccia a faccia dopo l’occupazione del teatro, i lavoratori esasperati per un cambio di gestione che non è mai arrivato, nonostante il cambio del sovrintendente, non si sono trattenuti. Hanno urlato al consiglio di amministrazione che deve prendersi le responsabilità della crisi profonda che non accenna a finire. Hanno puntato il dito contro quei consiglieri che occupano le poltrone di via Sant’Alenixedda da decenni, prima con Meli, poi con Pietrantonio e ora con Di Benedetto. «Sindaco, si circondi di persone giovani come lei», hanno esortato. Qualcuno si è sentito offeso e ha minacciato di abbandonare la riunione. I toni sono saliti. Antonello Arru ha ribattuto animatamente e poi si è scusato per la vivacità. La calma è tornata. Di Benedetto, presente, ha ascoltato in silenzio. Senza intervenire, neppure quando dai lavoratori è arrivato un secco no all’ipotesi che i suoi poteri aumentino. Ora, dopo che i sei mesi sotto la sua guida non sono bastati a redigere un piano industriale triennale, prioritario per rilanciare

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MASSIMO ZEDDA Il sindaco ha ascoltato le richieste dei lavoratori e dei sindacati del Lirico, di cui è presidente.

GENNARO DI BENEDETTO Stoppata in cda la delibera che dava al Sovrintendente più poteri nella gestione del teatro.

l’attivita del teatro e uscire dalla crisi. Anche il presidente Massimo Zedda ha ascoltato a lungo e ha preso tempo. Ha spiegato di non essere in grado, per ora, di dare risposte. Né sul mutuo, né sul cambio di gestione. Ha spiegato, questo sì, che cercherà nuove partnership per dare ossigeno ai conti e che resta contrario all’ipoteca sullo stabile di via Sant’Alenixedda. Una nuova riunione con i lavoratori, ha assicurato, sarà convocata a stretto giro. È stato un incontro utile, soprattutto per manifestare personalmente alla dirigenza il malumore e la preoccupazione che si sono accumulati in questi mesi. Per le decisioni bisognerà attendere. «Siamo mediamente soddisfatti» spiega Cristiano Barrovecchio del sindacato Snater. «Quello che abbiamo specificato è che ci aspettiamo un deciso rinnovamento». Nessuno ha chiesto ufficialmente la testa di Di Benedetto. Ma il sovrintendente è in prova fino al 3 di settembre e le critiche al suo operato nell’ultimo mese sono state più che esplicite. L’auspicio dei lavoratori è che il rinnovamento arrivi anche a toccare il cda, ma in questo caso bisognerà valutare se l’ipotesi è percorribile legalmente. «È stato ancora una volta un incontro interlocutorio - secondo Roberto Camarra della Cgil Zedda non ci ha dato risposto, ma è vero che lo abbiamo convocato noi. Era qui soprattutto per ascoltare. Aspettiamo di vedere cosa accadrà». Nelle prossime settimane la palla torna al cda, prima di riprendere il dibattito, sarà necessario ascoltare ancora i lavoratori, e sentire cosa ha da dire il consiglio comunale, che discuterà della crisi del lirico nella riunione di mercoledì. Certo è che la dura presa di posizione dei dipendenti non potrà non pesare sulle decisioni della dirigenza. Intanto in settimana Zedda incontrerà il presidente della provincia di Cagliari Graziano Milia. Oggetto della riunione il bando di finanziamento europeo da cinque milioni per il progetto di teatro Cagliari–Sassari. Paola Pilia

VIA SANT’ALENIXEDDA Nulla di fatto nella riunione del cda del Lirico

SINDACATI LA LETTERA AL SINDACO «SIAMO PRONTI ALLO SCIOPERO» n Pronti allo sciopero, se non arriveranno segnali di cambiamento. In una lettera presentata al cda della fondazione prima della riunione di ieri, i sindacati hanno messo nero su bianco le criticità di questi mesi. Il flop artistico e di pubblico del Festival di S.Efisio, al primo punto. A nessuno è andata giù la scelta di Marco Carta come voce narrante di “Pierino e il lupo” di Prokofiev. Doveva servire ad avvicinare i più giovani al teatro, il risultato è stato l’allontanamento degli spettatori più fedeli. Sotto accusa anche la mancata nomina di un direttore artistico e la mancata risposta al bando di finanziamento europeo che permetterebbe di ottenere 5 milioni di euro per il progetto Cagliari–Sassari. «Le relazioni sindacali si sono interrotte», denunciano Cgil, Cisl, Snater, Css, Usb e Fials. P.P.

Patrimonio Anagrafe dei beni comunali priorità di Cugusi

MUNICIPIO Il Comune non conosce l’ammontare del patrimonio immobiliare

n Accertare l’esatta entità del patrimonio immobiliare del Comune, per poi farlo rendere quando deve alla casse dell’amminsitrazione. Sarà una delle priorità della Commissione Bilancio e Patrimonio che ieri ha eletto Claudio Cugusi presidente. L’esponente del Pd rilancia subito la battaglia su Babylon, il software che censisce le case di proprietà del Comune. Acquistato nel 2004 per 1,2 milioni di euro, non è mai stato utilizzato seriamente, nonostante i ripetuti annunci degli assessori che da allora si sono succeduti. «Vogliamo capire come è la situazione. Da tre anni Babylon non viene più aggiornato, pare essere fuori controllo. È necessario accertare se sono stati caricati

tutti gli immobili, se sono liberi o no, e quanto stanno rendendo». Dando per buona la fotografia di tre anni fa, insomma, bisogna verificare se da allora è cambiato qualcosa. «Il primo punto da affrontare è la certezza giuridica, poi scopriremo anche se stanno rendendo poco, ma intanto dobbiamo scoprire cosa è nostro e cosa no. Stiamo parlando di migliaia tra appartamenti di edilizia residenzia-

I DATI Il presidente della Commissione Bilancio: «Che fine ha fatto il software di analisi pagato 1,2 milioni?»

le, edilizia popolare, esercizi commerciali, aree e caseggiati». L’inventario ha permesso di scovare 10.735 beni immobili. Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre del 2005 valgono complessivamente 760 milioni di euro e rendono al Comune meno di due milioni ogni anno. «Ho convocato una riunione della commissione per domani pomeriggio (oggi, ndr), per esaminare il rendiconto di bilancio, sentiremo in audizione il dirigente dell’assessorato», conclude il presidente Cugusi che annuncia: «Ci occuperemo del patrimonio comunale sicuramente prima della pausa estiva. Ce lo chiedono i cittadini che esigono da noi più trasparenza». P.P.


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CAGLIARI

Brotzu In vent’anni 10mila protesi al cuore n Diecimila stent in vent’anni: tagliato al Brotzu il prestigioso traguardo a quattro zeri di interventi al cuore per l’applicazione della protesi di metallo. Una speranza per le persone affette da problemi cardiaci che non sono più costrette a cercare una soluzione lontano dalla Sardegna: lo stent è una piccola protesi

che viene inserita nell’arteria coronarica ostruita per restituire un normale flusso di sangue al cuore. È un intervento in anestesia locale con l’inserimento di un catetere dall’inguine dal polso. Questo tipo di intervento si effettua all’ospedale Brotzu da 20 anni nella struttura com-

plessa di Emodinamica diretta dal dottor Gianfranco Meloni, con altri tre medici, Bruno Loi, Francesco Sanna e Angelica Rossi e il loro staff. L’evoluzione del materiale e delle tecniche consentono un agevole impianto e permette al paziente una ripresa più rapida. L.C.

Salute I viaggi della speranza contro la Sla BANGKOK Le storie di due ragazzi di 31 anni che sono partiti in Thailandia per cercare di sconfiggere la sclerosi con il trapianto di cellule staminali, vietato in Italia. I diari delle cure su Facebook n Due ragazzi di 31 anni, due storie simili, lo stesso viaggio della speranza in Thailandia. Angelo Fanni e Hemerson Cara meno di un anno fa hanno scoperto di essere malati di Sla e grazie all’affetto di parenti e amici e all’aiuto di tanti sardi sono riusciti a partire per un viaggio da circa 30 mila euro a Bangkok dove una clinica biotech cura la Sclerosi Laterale Amiotrofica e altre malattie gravissime attirando malati da tutto il mondo. Gli italiani, dal 2008 sono oltre un centinaio, circa quattro mila da Francia, Usa, Germania, Olanda, Cina. Per mesi sono state organizzate manifestazioni di beneficenza, e grazie alla potenza di una vetrina come Facebook è stato possibile divulgare il più possibile le storie di Angelo e Emerson e coinvolgere migliaia di persone tra spettacoli, concerti e partite di calcio. Hemerson, di Selargius, sognava di fare il calciatore. E non era male: classe 1979, era arrivato fino alla Pri-

ma categoria. Poi un problema a una gamba, le analisi e la terribile scoperta. La speranza si trova a migliaia di chilometri di distanza, a cinque ore di fuso orario e in una clinica leader in tutto il mondo. Quando ha scoperto la malattia, Hemerson non aveva la cifra a quattro zeri per sostenere tutti i costi e allora ci hanno pensato gli amici: partite di calcio, spettacoli musicali e migliaia di fan nella pagina del social network “Hemerson sconfiggere la Sla”. Ora è tornato a Selargius, dopo un mese a Bangkok: «L’ho visto migliorato - racconta il suo amico Maurizio Zuddas - ma deve proseguire la terapia per altri 6 mesi per valutare bene». Anche Angelo, cagliaritano, sposato con Stefania ha un bimba, Aurora, di tre anni, è riuscito a staccare il biglietto per un viaggio carico di speranze. «Per poter avere una piccola possibilità mi è stato consigliato di partire in una clinica estera per poter attuare delle cure tramite il trapianto

THAILANDIA Angelo Fanni nella clinica di Bangkok in cui è in cura

delle cellule staminali». La clinica è quella di Bangkok: cellule staminali pluripotenti indotte, derivate dalla “riprogrammazione” di cellule adulte. Senza toccare gli embrioni. Sperimentazioni e speranze. Quelle di Angelo sono raccontate come in un diario nella pagina di Facebook “Angelo Fanni il viaggio della Speranza”. Più volte al giorno scrive l’ora di Cagliari e quella di Bangkok: sua moglie e sua figlia sono rimaste in Sardegna mentre con lui c’è la sorella, che il 14 luglio ha scritto: «Anche oggi siamo andati a trovare Katy: per chi non la conosce è una ragazza sarda, purtroppo anche lei ha avuto la sfortuna di avere questa malattia ed è ricoverata in un ospedale thailandese in rianimazione, bellissimo vedere mio fratello che accarezza e da coraggio a Katy nonostante lui ne abbia tanto bisogno». Angelo scrive ogni giorno, chiede alla moglie come sta e cosa fa Aurora, pubblica le foto della terapia e i video con i medici che si prendono cura di lui. Quasi a voler dire che il viaggio in Thailandia non è solo una speranza. Ieri, ore 17,34 Angelo ha scritto: «Si incomincia a vedere qualcosa di buono, piano piano». Lazzaro Cadelano


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SPORT

Cagliari Iniziata

l’avventura c’è pure l’intruso è David Suazo IL RITIRO L’honduregno compare nelle foto del primo giorno di allenamento. È arrivato poco prima delle 11 dal cancello secondario. Subito la prova bilancia, emozione per i più giovani di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Suazo: un imboscato al matrimonio? Oppure come Gene Gnocchi, ospite a tavola per un giorno di un club di serie A? Qualcuno per scherzare l’ha immaginato lanciarsi da un “Amx” col paracadute. Di certo, non è passato per la porta principale. E per ora non è stato ancora ufficializzato, e fino alle 15 di ieri hanno cercato di costruirci un giallo. Poi le foto sul sito ufficiale del Cagliari, sul primo pranzo del ritiro: trova l’intruso. Perché i giocatori sono 24, ma nel comunicato che parla del ritiro si scrive ancora di 23 giocatori. L’intruso è proprio David Suazo. C’è, è lui, e la sua faccia viene immortalata sorpresa mentre inforchetta l’insalata. Accanto Larrivey e Pisano, di fronte Cossu con un’insalatiera davanti e il suo amico Mancosu. IL SILENZIO L’arrivo a fari spenti che più spenti non si può, proprio come aveva annunciato il presidente Massimo Cellino: «Non deve sentire peso e responsabilità». Attorno il silenzio più totale, di tutta la squadra. Le indiscrezioni dicono che David Suazo si sia svegliato di buon mattino, che abbia chiamato in sede e che sia passato di lì prima di dirigersi ad Assemini. Forse per la firma? Quella ancora non c’è stata. Ma al centro di Assemi-

ni è arrivato “poco prima delle 11” e non passando per l’ingresso principale dove qualche tifoso lo aspettava per salutarlo. Nessuna parola, finestrini sigillati, anche quello del nuovo acquisto El Kabir arrivato al campo con la sua ruggente Audi R8 (la stessa di Mario Balotelli). Solo il capitano Daniele Conti ha ribadito: «Non possiamo parlare». Suazo? Nessuno sa niente. IN ATTESA DELLA CONFERENZA Si attende ora la conferenza stampa di presentazione del neoacquisto, mentre i rossoblù hanno ufficialmente iniziato gli allenamenti in vista della nuova stagione. Tra i primi ad arrivare proprio capitano e vice, Conti e Agostini, mentre alle 11 Davide Biondini non si era ancora visto. La causa non c’entra col rinnovo che non c’è ma un probabile ritardo dell’aereo. Ha poi regolarmente pranzato col resto della squadra. A tal proposito, la strana coincidenza è che oltre Suazo ci sono, con Larrivey, i rossoblù “al confine”: Agazzi, Biondini, Lazzari. A capotavola invece sono in quattro, oltre agli ultimi due appena citati dalla parte opposta della lunga tavolata Agostini e Nenè. Presente Nainggolan, arrivato con l’immancabile cappellino da “rapper” e un bizzarro taglio di capelli concesso dalla moglie che l’ha accompagnato fin dentro “il ritiro”. Accompagnati, ma da mamma e papà,

DAVID SUAZO In alto a sx l’honduregno palleggia, in basso a destra è coi compagni a tavola. In altro a dx Nainggolan ad Asseminello

anche i più giovani pronti all’emozionante opportunità capitata ...tra i piedi. Francesco Mannoni, Nicola Murru, Marco Piredda, Michele Pisanu oltre i più “esperti” Paolo Dametto, Marco Ruzittu, Mauro Vigorito. Ritiro blindatissimo. Appena arrivati i rossoblù hanno riaperto i loro armadietti, chi non lo aveva ha avuto quello nuovo. Compreso David Suazo, che però negli spogliatoi ha ritrovato i ricordi e qualche “vecchio” compagno: Cossu, Agostini, Conti e Pisano. Poi la prova bilancia, i test clinici e la consegna della nuova attrezzatura firmata “Roba di Kappa”. Alle 13, poi tutti a pranzo. Dalle foto si vede solo l’insalata, tra qualche giorno si conoscerà il menù completo per le settimane di ritiro. Due anni fa la novità fu la Coca Cola. Quest’anno chissà. Di certo Donadoni non tollera chi mangia troppo e mette su chili. Tra nazionale e le sue scorse esperienze, viaggiava con la bilancia a portata di mano. Ieri pomeriggio tutti nelle proprie stanze e le prime “coppie” dell’anno. Poi l’allenamento alle 17.30 e altre foto sul sito: e sì, è proprio David Suazo. Pare sappia ancora palleggiare.

ALLENAMENTI OGGI A PORTE APERTE SABATO C’È LA PRIMA AMICHEVOLE

n Questo pomeriggio alle 17.30 il Cagliari si allenerà a porte aperte dopo una seduta mattutina delle 9.30. E proprio di pomeriggio “l'accesso sarà consentito fino al limite della capienza della tribuna del campo della Primavera”, compare sul sito rossoblù. Intanto ieri pomeriggio in occasione della prima seduta dell’anno i rossoblù sotto la direzione di Donadoni e del preparatore atletico Andreini hanno corso per poi esercitarsi nella tecnica individuale e infine nella prima prova di resistenza della preparazione. Questi gli appuntamenti dei prossimi giorni: il 23 luglio ore18 a "Sa Duchessa" il test contro il Cus Cagliari. Il 30, ore 19 a Macomer contro l’Ajaccio, militante nella Terza Divisione francese. Il 3 agosto ore 18 ad Arbus test col Treviso. Il 7 agosto ore 20.30 a Tempio l’amichevole contro il Rayo Vallecano.

Il Mercato Per Candreva la differenza è di un milione n Oggi potrebbe chiudersi l’operazione Bologna-Acquafresca. Da limare solo il contratto, e Cellino ha ancora qualche ora per inserirsi nella trattativa e strappare l’ex rossoblù alla squadra di Bisoli. Antonio Candreva è ormai vicinissimo alla firma. Oggi il direttore generale rossoblu Francesco Marroccu e il direttore sportivo dell'Udinese Fabrizio Larini si incontreranno per definire gli ultimi dettagli che porteranno l'interno romano a vestire la casacca rossoblù per la prossima stagione. La formula sarà quella del prestito oneroso con diritto di riscatto, la stessa utilizzata dalla Juventus per l'acquisto di Matri. Il Cagliari verserà un milione subito e poi, entro fine giugno 2012, vuole

versare un altro milione e mezzo all'Udinese per ottenere la comproprietà del cartellino del giocatore. Il club friulano è partito con la richiesta di due milioni e mezzo (perché valuta il 24enne ex Juventus in tutto 7 milioni). Il milione di differenza sarà il tema dell'incontro MarroccuLarini e, come spesso accade, potrebbe essere scelta la via di mezzo. In ogni caso, la valutazione complessi-

ACQUAFRESCA È quasi fatta col Bologna, oggi i dettagli del contratto ma Cellino non si arrende e tenta il blitz

va di Candreva sarà inferiore di almeno 3 milioni rispetto a quella che il Cesena aveva dato per Parolo. Cellino, che si era impegnato per dare i tre rinforzi richiesti da Donadoni entro ieri, sapeva bene che per l'altro attaccante ci sarebbe stato da aspettare. Per Acquafresca molto dipenderà dalle mosse del club ligure che sta cercando un'altra punta (Floro Flores o Floccari). Preziosi spinge Bobo al Bologna ma a Cellino ha chiesto Canini. Il Cagliari non lo cede però cerca un altro difensore (Gozzi del Modena o Berardi del Brescia). Così come un secondo portiere (Avramov è in stand-by). Intanto il Gubbio ufficializza l’arrivo in prestito di Ragatzu. Fabio Salis


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SPORT MERCATO

Mancosu passa al Vigor Lamezia Sias è del Budoni n Continua l’avventura tra i professionisti di Matteo Mancosu. L’attaccante cagliaritano, protagonista della vittoria del campionato del Latina in Seconda Divisione (5 gol in 20 partite), ha firmato col Vigor Lamezia che era nello stesso girone dei laziali. «Lamezia è una piazza prestigiosa e la Vigor è una società seria e ambiziosa - ha detto Mancosu - Sono convinto che faremo bene, spero di festeggiare come ho fatto lo scorso anno su questo campo col Latina». In serie D, il Budoni prende Cristian Sias, esterno d’attacco della Torres ex Aprilia e Castelsardo, mentre il Porto Torres aspetta il sì del forte difensore Massimo Demartis (1974) reduce dal campionato col Pomezia in Seconda Divisione. Il Sanluri, neoretrocesso in Eccellenza, ripartirà da Enzo Zottoli l’ex tecnico della promozione in serie D di tre anni fa. Il Posada, neopromosso in Promozione, sta allestendo un’ottima squadra. Ha acquistato Checco Milia, difensore-centrocampista ex Olbia e Nuorese; Checco Fera, trequartista col vizio del gol in queste ultime stagioni al Porto Rotondo e Stefano Depalmas (1988) centrocampista ex Budoni. Il La Palma Cagliari oggi avrà la firma di Alessio Ferraro, attaccante esterno del Sant’Elena che darà una mano al bomber Farci. Il Quartu 2000, invece, spera di ottenere il sì di Raffaele Picciau il cui cartellino è in mano al Pula. Non giocherà coi biancoverdi Nicola Atzeni che, invece, dovrebbe finire al Porto Corallo. Il mancino tuttofare è il giocatore ideale voluto dal tecnico Marco Cossu.

GIANCARLO ABETE Il presidente federale “bacchetta” l’Inter

Scudetto 2006

Non c’è revoca Juve: «Disparità di trattamento» FEDERCALCIO Voto unanime, un “no”, astenuti Lotito e Abodi: «Poteva decidere la Federazione». Rimprovero di Abete all’Inter: «Mi sarei augurato da parte loro la rinuncia alla prescrizione» n La Federcalcio chiude il caso Scudetto 2006, che resta dunque definitivamente all'Inter, anche se è pressochè scontato che la delibera votata oggi verrà impugnata dalla Juventus. Il Consiglio federale dice no alla revoca a prescindere. «Anche se ci fosse stato un atto amministrativo la proposta del presidente federale sarebbe stata per la non revoca» spiega Giancarlo Abete. Niente revoca e nemmeno nessuna censura nei confronti dell'Inter, ma solo un rimprovero: «Mi sarei augurato da parte sua la rinuncia alla prescrizione». Tutti compatti, dunque, sulla linea del presidente, almeno per quanto riguarda la parte politica«. Qualche dissenso invece sulla parte strettamente giuridica dove c'è stato un no e due schede astensioni. Un'ora è durata la relazione politica di Abete e a quanto pare ha convinto tutti. «È stata votata all'unanimità ed è un passo importante» fa notare Abete. Un pò diversamente è andata invece per la relazione riguardante il parere legale sulla «non competenza» del consiglio federale alla revoca dello scudetto dell'Inter. L'unico voto contrario è venuto dal rappresentante dell'Assoallenatori, Dante Cudicio, mentre sono usciti dalla sala e dunque non hanno partecipato al voto né Claudio Lotito né il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi. «Non ho condiviso l'aspetto procedurale della votazione - spiega Lotito - Il procuratore federale non poteva applicare la

prescrizione. Le norme non sono state applicate come dovevano, emerge una violazione del principio di equità, cardine del nostro ordinamento». Per Abodi «la Federazione aveva la facoltà di decidere in base all'articolo 13.2 dello statuto federale che attribuisce alla Figc il diritto di designare chi ha vinto il campionato, senza dimenticare comunque la sovranità del campo». Durante il consiglio federale blindato per il rischio di proteste juventine, che invece non ci sono state Abete ha difeso l'operato del procuratore federale Stefano Palazzi. Ha inoltre chiarito che «in mancanza di un atto amministrativo non ci poteva essere un'iniziativa di revoca. Ma anche con un atto amministrativo a monte che prevedesse un atto di autotutela la proposta del presidente sarebbe stata comunque per la non revoca. Tutto si può dire fuorchè che si sia deciso di non decidere. «Non credo che il ricorso al tribunale sia la scelta migliore, ma lo rispetterò». Subito la reazione della Juventus. «Una conferma della completa disparità di trattamento per situazioni analoghe. La società - prosegue la nota della Juventus - ha pertanto dato mandato ai suoi legali di individuare i migliori strumenti di tutela presso la giustizia amministrativa e internazionale. Parallelamente il management e i legali stanno procedendo alla valutazione dei danni economici che tali comportamenti possano aver cagionato».

RIPESCAGGI

In D liberi 6 posti ora sperano Torres e Tavolara

MASSIMO MORATTI Lo scudetto 2006 resterà all’Inter

ESAME BAGGIO E OLIVEIRA ORA SONO TECNICI n Roberto Baggio da ieri è allenatore. Insieme a lui anche l’ex rossoblù Lulù Oliveira e altri ex giocatori quali Emiliano Bigica, Ivan Juric, Luigi Piangerelli, Sergio Porrini, Andrea Sottil, Andrea Tarozzi, William Viali che si sono “diplomati” allenatori di seconda categoria a Coverciano, ovvero il secondo gradino della scala degli allenatori, subito sotto a quello di Prima che autorizza a sedere sulle panchine di A e B. L'ex campione di Caldogno Baggio, attuale presidente del Settore tecnico della Figc, e il resto degli ex giocatori hanno concluso e superato gli esami venerdì scorso a Coverciano, ma il verbale è stato redatto e ufficializzato ieri. Già un anno fa Roberto Baggio aveva ottenuto il primo patentino da allenatore, da ora in poi potrà allenare nei campionati Primavera e in tutti quelli del settore giovanile fino alla Lega Pro, così come tutti i suoi colleghi di corso. In serie A e B al momento potranno fare il tecnico in seconda.

L’incontro Gli allenatori pronti allo sciopero

ULIVIERI Numero 1 Aiac nazionale

n Tanti allenatori provenienti da tutta la Sardegna per ribadire il no alla circolare del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Tavecchio sull'abolizione del “patentino” per gli allenatori di Prima e Seconda categoria, Juniores compresa. Nella prima grande riunione a livello regionale dei tecnici tenutasi a Cabras c'è stato un confronto di alto profilo nel quale è stata ribadita l'importanza della figura degli allenatori abilitati. Una riunione che seguiva di due ore quella fatta dal direttivo regionale dell'Aiac alla presenza dei vari delegati. Lunedì 25 il presidente in “pectore” Angelo Agus nella riunione nazionale dell'Aiac porterà avanti le istanze degli allenatori sardi, pronti ad intraprendere azioni come lo

sciopero e non pagare la tessera di allenatore all’Aiac. In questo modo si vuole “armare” l'Assoallenatori nei confronti della Lega affinché ritiri la “discussa”circolare. I tecnici contestano anche le parole del presidente federale sardo Del Pin che ha avallato la decisione di Tavecchio per il contenimento dei costi delle società. «Se vengono risparmiati 7500 euro per pagare un allenatore – fa rilevare Sergio Fad-

SVOLTA Ieri a Cabras la riunione dei tecnici contro l’abolizione del patentino: «E ora non pagheremo più la tessera dell’Aiac»

da, tecnico del Pula – l'incidenza dei costi dei giocatori è molto più alta». La presa di posizione degli allenatori sardi è forte ma tende all'apertura con i vertici federali regionali soprattutto dopo l'innalzamento del numero dei fuoriquota a 4 da inserire fin dal 1' in Eccellenza. «Auspichiamo di poter incontrare il presidente Del Pin e i presidenti delle società – dice Maurizio Erbì, ex allenatore del Samassi – Vorremmo essere ascoltati anche noi tecnici perché siamo una componente importante». Per Sergio Fadda, poi esiste un'incongruenza: «Si vuole abolire la figura dell'allenatore abilitato per allenare gli Juniores e poi si aumentano i giovani da inserire in Eccellenza». F.S.

n Sono 15 le squadre di Lega Pro che non potranno iscriversi al prossimo campionato. Il Consiglio Federale di ieri non ha ammesso 5 squadre in Prima divisione (Atletico Roma, Ravenna, Gela, Salernitana, Lucchese) e 10 in Seconda divisione (Brindisi, Cavese, Cosenza, Matera, Sanremese, Catanzaro, Canavese, Crociati Noceto, Rodengo Saiano, Sangiovannese). Molte di queste società hanno già alzato bandiera bianca per altre c'è ora la possibilità di un ricorso presso l'Alta Corte del Coni. In ogni caso, in base al nuovo format che imporrà la Lega Pro (2 gironi da 18 in Prima Divisione e 2 gironi da 20 in Seconda) dalle 85 squadre che hanno partecipato ai vari campionati dell'anno scorso si passerà a 76, considerato la bocciatura di 15 unità ci potranno essere 6 ripescaggi. A questo punto sperano ancora nel salto di categoria Torres e Tavolara.

SANT’ELIA DI LAURA-SÌ VERTICE PER IL CAMPO n Altro colpo del Sant’Elia che si assicura le prestazioni di Luca Di Laura, difensore classe 1991 del Cagliari. Per il diesse Roberto Ibba si tratta dell’ennesima trattativa di rilievo portata a termine. Di Laura, un pupillo di Allegri, vanta una presenza in serie A. I cagliaritani prendono anche il portiere Bucciarelli del ‘92, ex Frosinone (il Cagliari manderà Gigi Sanna al Treviso con Gallon). Intanto si cerca una soluzione al problema del campo di Via Schiavazzi. Oggi è previsto un incontro tra l’assessore allo sport Enrica Puggioni e il presidente del club Franco Cardia per accorciare i tempi per i lavori da fare sull’impianto ed ottenere l’omologazione dalla Lega.


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SPORT

Coppa America Fuori tutti

EUROPEI .

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Anche il Brasile a casa MONDIALI LE GIAPPONESI REGINE DEL CALCIO ROSA

ARGENTINA La Seleçao fallisce 4 rigori, passa a sorpresa il Paraguay che va in semifinale con Venezuela, Perù e Uruguay. La Celeste di Tabarez favorita con gli assi Cavani-Forlan-Suarez di Filippo Congiu

n Alla Commerzbank di Francoforte si è verificata una delle più grosse sorprese della storia del calcio degli ultimi anni. Il Giappone femminile di calcio, le “Nadeshiko”, hanno vinto contro gli Usa la finale del Mondiale. Obama applaude l’impresa perché le giapponesi hanno rischiato di non andarci a causa del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il paese che hanno impedito loro di allenarsi per un mese. Prima la sconfitta della Germania padrona di casa e super favorita, poi la Svezia battuta per 3-1. Le “Nadeshiko” (è il nome di un fiore), sono sempre scese in campo portando uno striscione con la scritta «grazie agli amici di tutto il mondo per l'aiuto». Sotto per 1-0 ad un quarto d'ora dalla fine, hanno pareggiato al 35' st con Miyama, poi nei supplementari, di nuovo in svantaggio (1-2) hanno segnato il 2-2 al 117' con Sawa.

n Verrà sicuramente ricordata come la Coppa America più sorprendente del calcio moderno. Il Brasile e l’Argentina sono lontane parenti delle solite schiacciasassi e fuori ai quarti, le classiche squadre materasso come Perù e Venezuela in semifinale: il mondo sudamericano in queste settimane ha girato alla rovescia. Dopo l’eliminazione dei biancocelesti del Pallone d’Oro Messi per mano dell’Uruguay, è toccato al Brasile uscire di scena ai calci di rigore, con un penoso bilancio di zero rigori segnati nei tiri dal dischetto finali. Non che prima Pato e compagni avessero cambiato marcia rispetto al deludente torneo finora disputato, fatto di una fase difensiva ai limiti dello scandalo e un attacco insolitamente inconcludente e inefficace. Nonostante i proclami è arrivata la batosta. VILLAR È GIÀ UN EROE Sulla strada dei verdeoro è capitato poi Justo Villar, portiere dalla dignitosa ma non effervescente carriera, diventato una sorta di eroe nazionale dopo aver impedito con ogni mezzo, rigori compresi, la rete dei brasiliani. Carioca coperti da un onta che l’intero paese ha evidenziato, con scene di panico e dramma, in virtù anche del

prossimo Mondiale casalingo. La panchina di Menezes è sicura come una passeggiata su un cornicione. Altra sorpresa, non rumorosa come le due precedenti, è arrivata anche dall’eliminazione del Cile per mano del Venezuela. Discorso diverso in questo caso, perché ai punti la squadra di Borghi avrebbe ampiamente meritato il successo. Sotto di una rete su calcio piazzato, Sanchez e compagni hanno colpito due traverse con Suazo e Valdivia, prima di trovare il pareggio con lo stesso Suazo. Altri due salvataggi sulla linea clamorosi, entrambi di Cichero, prima della beffa: lo stesso difensore centrale venezuelano trova la corta respinta del portiere cileno e realizza la storica rete che porta la propria squadra per la prima volta nella storia alle semifinali di Coppa America. LA FAVORITA A questo punto la favorita per la vittoria finale diventa l’Uruguay di Tabarez, guidato dai tre assi CavaniForlan-Suarez. Ma In un trofeo dove le sorprese ormai la fanno da padrone, un occhio di riguardo va dato anche al Perù del fiorentino Vargas: una formazione che fa dell’estrema concretezza il suo forte, con una difesa rocciosa e un duo Vargas-Pizarro che in avanti è capace di far male a qualunque difesa.

Il fioretto donne è dream team l’Italia conquista ancora un oro n Oro, e ancora oro. Il «dream team» del fioretto femminile ha battuto la Russia nella finale degli Europei a Sheffield in Inghilterra. È la terza vittoria continentale consecutiva per le azzurre. Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali sono riuscite a rimontare per poi spuntarla 45-43. Medaglia di bronzo per la Germania che ha battuto l'Ungheria. L'oro delle ragazze del fioretto femminile è la settima medaglia delle otto che il programma di fioretto prevedeva in questa rassegna continentale. Con il titolo del fioretto femminile, l'Italia si aggiudica, ad una giornata d'anticipo la vetta del medagliere. Ma la giornata odierna ha visto anche l'Italia di spada maschile chiudere al settimo posto la sua gara. Il quartetto Rota, Garozzo, Trager e Ferraris è stato sconfitto dall'Ucraina, ai quarti, di 37-36 alla priorità.


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CULTURA

FESTIVAL A Narcao dal british ai suoni folk sul palco tutto il calore del blues

I

l blues unisce, sono sonorità mai uguali, sempre uniche. Per questo non invecchia mai», racconta Bob Margolin l’ultimo chitarrista della Muddy Waters Band, reduce di un breve tour italiano. E’ sua, dell’americano di Chicago, la dichiarazione d’amore per “la musica del diavolo” che a Narcao, da domani al 23 luglio, sarà al centro delle travolgenti note degli 8 concerti che spazieranno dal british blues, nato alla fine degli Anni ’50, al funky. Perché, come è inciso sul muro di un vecchio negozio di dischi del Mississippi, “chi non ama il blues ha un buco nell’anima”. E non c’è da scherzare con l’anima se è vero, come dicono, che questa musica è nata imbevuta fin dall’inizio di magia arcana e spettrale. «Sono atmosfere dice Gianni Melis, direttore artistico di Narcao Blues - per tutti, per tutte le età, come il nostro pubblico, sempre diverso, sempre appassionato. E’ una musica di sensazione, quindi non bisogna essere per forza degli esperti, dei tecnici del ritmo. La bravura è cambiare queste 12 battute, questi quattro accordi, e ricreare lo stesso incantesimo delle origini. Il resto è pura avventura tra zolfo e distillerie, chitarre e riti propiziatori». CONTAMINAZIONI «Da un po’ di anni la nostra linea è consolidata, la prima serata la dedichiamo al british blues, la seconda alla tradizione, la terza cerchiamo di proporre artisti ancora non molto famosi in Europa, ma già consolidati negli Usa», racconta Gianni Melis. «Robert Randolph, per esempio, è tra quelli che si è mosso verso la strada dell’attualizzazione dei suoni. Virtuoso della chitarra Pedal Steel, Randolph ha infuocato le scene musicali fin dal 2000, quando ha iniziato a suonare nei club di New York City». Per la serata finale, festa a oltranza con Sir. Waldo Weathers, cantante, musicista, membro della James Brown Band per ben 15 anni. Ma andiamo con ordine. Il primo doppio live vedrà sul palco di piazza Europa, Danny Bryant’s RedEye Band e Dr. Feelgood. Si tratta di un power house trio guidato da uno dei più grandi chitarristi della Gran Bretagna. Danny Bryant calca i palchi di festival e club di tutto il mondo dal 1999. Al suo attivo ben 7 album e circa 2.000 esibizioni live. Il marchio di fabbrica di Danny è la sua voce che si combina perfettamente con il suono della

GIANNI MELIS «È una musica per tutti, è una musica di sensazione, non c’è bisogno di essere degli esperti»

numeri 15

Euro il biglietto per una singola serata, ridotto 12 euro. L’abbonamento per le quattro serate costa invece 30 euro.

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È il numero delle edizioni del Festival Narcao Blues.

8

I concerti suddivisi in quattro giornate (in piazza Europa) che animeranno la vita di questa comunità nel cuore del Sulcis, dove si danno appuntamento i migliori interpreti del blues mondiale.

APERITIVO E CONCERTO “BELLAS MARIPOSAS” CON GAETANO MARINO

appuntamenti

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n Teatro-concerto per voce e musica. In scena Gaetano Marino e il suono di Simon Balestrazzi, Gaetano Marino, Alessandro Olla e musiche di John Zorn per Bellas Mariposas di Sergio Atzeni. Dalle 22 live set con Nicola Pedroni (batteria, percussioni), Maso Spano (contrabbasso, basso elettrico), Marcello Carro (sax + effetti). Cagliari, via Cammino Nuovo 7A Giovedì 21 luglio alle 20

DR. FEELGOOD Storica band rock e rhythm and blues inglese formatasi agli inizi degli Anni ‘70 attorno al chitarrista Wilko Johnson e al cantante Lee Brilleaux

chitarra. Oggi è anche un ottimo compositore che ha scritto numerose superbe canzoni, dalla gutsy guitar al meraviglioso ossessionante canto delle ballate popolari. Il quarto album, “Days Like This”, ha come special guest Walter Trout ed ha vinto il premio come cd of the Year Award 2006 per la Radio olandese Ridderkerk. Nel quinto album della band, è stato catturato il concerto dal vivo davanti ad un gruppo di fans fedelissimi, uscito nel gennaio 2007 con l’etichetta Rounder Records. Ha partecipato a festival di prestigio internazionale, quali il Moulin Blues in Ospel, il Playing With Fire Festival in Omaha, Nebraska, Prairie Dog Festival in Wisconsin. Il secondo turno della

prima giornata sarà monopolizzato da i Dr. Feelgood, storica band rock e rhythm and blues inglese formatasi agli inizi degli anni ‘70 attorno al chitarrista Wilko Johnson e al cantante Lee Brilleaux. I Dr. Feelgood hanno cominciato a suonare dal vivo diventando una delle band più popolari del circuito dei concerti già nel 1973, grazie ad esibizioni molto dinamiche. Nel 1974 esce il loro disco d’esordio, “Down By The Jetty”, che diventa subito un prodotto di culto. Il loro stile infuocato, senza mai scendere a compromessi, li ha resi celebri fin dal 1976, anno in cui è uscito l’album dei concerti dal vivo “Stupidity”, che raggiunse il top delle classifiche. Il gruppo vanta

TORINO IL TEATRO DELLA SARDEGNA AL FESTIVAL TEATRO A CORTE n Teatro a Corte 011 accende i riflettori sulla città di Torino. A rappresentare l’Isola sarà il Teatro Stabile della Sardegna che porterà “Storie a mare! Verso l’America” Il 21 e 22 luglio sul palco della Cavallerizza Reale

PREVENDITA E BIGLIETTI Prevendite: a Cagliari box office Sardegna in viale Regina Elena 43. Telefono: 070/657428, circuito Greenticket.

una serie di singoli di successo in molti paesi, tra i quali “Milk & Alcohol”, “Down at the Doctors”, “Roxette”, “She’s a wind up” e “See you later alligator”. L’ultimo album scritto da Lee Brilleaux, “Down at the Doctors”, è stato registrato dal vivo sulle isole Canvey due mesi prima della sua morte, nel 1994. Pensando di non poter continuare senza di lui, la band si è sciolta ma successivamente, convinti che l’ultimo desiderio di Lee fosse che la band continuasse ad esibirsi, decisero di riprendere l’attività nel 1995. Lo stile attuale della band è caratterizzato dal batterista Kevin Morris, supportato dal chitarrista Steve Walwyn, dal bassista P.H. Mitchell e dal nuovo frontman Robert Kane, proveniente dalla band degli Animals e che ha superato i 1.000 concerti come leader della band. Giovedì si proseguirà con Terry “Harmonica” Bean & max Prandi e Robert Randolph and The Family Band, venerdì con Linda Sings The Blues e John Hammond Band, uno dei più grandi one-man-band del blues moderno, interprete con una classe ed uno stile straordinari. Di Hammond colpisce soprattutto l’abilità nello sfruttare la libertà espressiva del suonare da solo accompagnato unicamente da chitarra e battito del piede. Sabato sarà la volta di Veronica & The Red Wine Serenaders e Sir. Waldo Weathers with da Knights of da Pope. Francesca Fradelloni

IL TOUR I CRC POSSE IN CONCERTO IL RAP CONTRO I RADAR

IL FESTIVAL “SULLA TERRA LEGGERI” CON I SUONI DI PERESSON

n Crc Posse in concerto il 20 a Cagliari e il 23 a Portixeddu contro i Radar.

n Appuntamento con il festival “Sulla terra leggeri - Piccolo Festival di Mezza Estate”. Stasera a Osilo “Racconti da bar: reading semi serio sull’amore e l’estate”, in cui scrittori più o meno affermati saranno accompagnati dalla chitarra e la voce del cantautore Giovanni Peresson. Dal 21 al 24 gli eventi si spostano nel villaggio dei minatori dell’Argentiera.

Il 21 piazza San Domenico a Villanova Il 23 a Portixeddu - Fluminimaggiore

Osilo, reading al bar Info: 079 278275; www.festivalargentiera.it


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CULTURA

LABORATORI

Ascoltando il battito della sabbia

Q

uando si è fragili emotivamente, basta guardare un panorama, ascoltare il suono del mare e ricordarsi il volto delle persone con cui siamo stati fino a qualche istante prima». Banana Yoshimoto nel suo “Delfini” confida nel potere salvifico del mare, un suono che consola e rassicura, il mare da ascoltare, da cui lasciarsi cullare. Il mare che insegna i suoni e fa da teatro ai laboratori di sperimentazione musicale rivolti ai bambini dai due ai sette anni. Si chiama appunto “Un mare di suoni” il laboratorio a cura dell'associazione “Crescendo” con Cécile Rabiller e Rita Fiorello, che sarà realizzato in spiaggia, allo stabilimento balneare Bikini, nel lungomare Poetto, zona di Quartu Sant’Elena, dove è attivo un punto prestito della Biblioteca Provinciale. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio portato avanti dalla Provincia di Cagliari nell'ambito dell’evento nazionale “Nati per la musica”, laboratorio di sperimentazione musicale per i piccoli dai due ai sette anni. Tre gli appuntamenti: martedì 26 luglio dalle 17.30 alle 19.00 per i bambini di 2/3 anni, giovedì 28 luglio (17.30/19.00) per i piccoli di 4/6 anni e sabato 30 (09.30/11.00) per i più grandi dai 7 anni in su. Il laboratorio sarà reralizzato sulla sabbia, nella spiaggia, un paesaggio sonoro ricco di sorprese, dove sabbia, conchiglie, sassi, acqua

info

UN MONDO DI SUONI I laboratori sono martedì 26 luglio (17.30-19) per i bambini di 2/3 anni, giovedì 28 (17.30-19) per quelli di 4/6 anni e sabato 30 (09.30-11) dai 7 anni in su.

e vento regalano sensazioni ed emozioni differenti. “Un mare di suoni” propone a bambini e genitori di scoprire come relazionarsi con il mondo sonoro della spiaggia, con rispetto e creatività, come ascoltare il respiro del vento, le “chiacchiere” dell'acqua, il coro delle conchiglie e, persino, il “battito del cuore” della sabbia. «Si tratta del primo laboratorio che realizziamo in spiaggia», spiega Cécile Rabiller, «ma il mare è in grado di creare sonorità inaspettate che possono sorprendere». L’iniziativa è portata avanti dall'associazione “Crescendo” che nasce nel 2004, con l’intento di proporre nel territorio cagliaritano un nuovo approccio di propedeutica musicale di origine francese (Éveil Musical) e di sviluppare nel corso del tempo, collaborazioni con altri professionisti del settore dell’infanzia, presenti sia in territorio regionale che nazionale (musicisti, musicoterapisti, ostetriche, operatori nel campo teatrale, arti visive e danza, etc). L'associazione si occupa della crescita del bambino, attraverso il filtro sonoromusicale, evidenziando la creatività e l’immaginario suscitato dal mondo sonoro, dando maggior importanza al coinvolgimento del bambino nella sua interezza e non solo al fine di sviluppare una capacità tecnica (suonare uno strumento, scrivere e leggere la musica). Per prenotare si può contattare il numero 389/5105324. Francesca Cardia

L’INIZIATIVA Il laboratorio è organizzato dall’associazione “Crescendo”


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CULTURA LIVE I SEPULTURA VENERDÌ A BOLOTANA NELL’ISOLA UNA DELLE TRE DATE ITALIANE

CONCERTI IL TOUR ERETICO IN SARDEGNA CAPAREZZA 13 AGOSTO A SAN TEODORO

n Saranno tre gli appuntamenti estivi in Italia con una delle band che ha fatto la storia del Metal moderno: Sepultura! Nata nei primi anni '80 in Brazile, la band è ancora oggi considerata come un punto di riferimento per il Metal e tutte le sue sfaccettature. La loro fama si deve all’album “Roots”, che nel 1996 riscosse un successo enorme di vendite e critica. Appuntamento venerdì al Campo sportivo di Bolotana.

n Il tour dell’”eretico” Caparezza sbarca in Sardegna e il 13 agosto sarà a San Teodoro. L’irriverente Michele Salvemini, direttamente dalla Puglia, con la sua ironia, racconterà i paradossi e le contraddizioni della nostra realtà in uno showche farà ballare grandi e piccini. Per chi è in vacanza, per chi vive nella zona, per chi ha voglia di un weekend a tutta musica, l’appuntamento è nell’Arena Stagno sulla strada statale 125 a San Teodoro.

CARTOON Homer Simpson in logudorese la gang matta di Biddanoa tv

H

omer Simpson che si prende una sonora sbronza da Boe non fa certo notizia. Ma se il bar di Boe è a Villanova Monteleone, be’, allora le cose cambiano. Nel paesello di 2500 abitanti in provincia di Sassari, se Bart può fare impazzire il direttore scolastico dell’Eleonora d’Arborea di via Montessori, la colpa è della “Biddanoa Corporation”. Una cricca di simpaticoni che, nonostante il nome d’arte, odia tutte le corporazioni e multinazionali del mondo. La gang è composta da Giovanni Piras, Leonardo Spanu, Leonardo Sechi, Sebastiano Solinas e Giuseppe Fenu. Laureati o diplomati, occupati o disoccupati, questi ragazzi classe 1980 hanno una passione in comune: doppiare i cartoni animati in sardo. Con risultati davvero apprezzabili. Tra le loro ultime fatiche alcune puntate dei Simpson e dei Griffin, popolari cartoons creati da Matt Groening e Seth MacFarlane per la Fox, la rete televisiva statunitense di proprietà di Rupert Murdoch. Alla facciaccia di chi crede che la lingua sarda sia fatta solo per parlare di vecchie mummie piene di ragnatele. Il doppiaggio è stato caricato su una web tv locale ben nota ai Villanovesi: BiddanoaTv. Un’emittente personale che si occupa di musica, cultura, politica locale e molto altro. Per trovarla basta digitare su qualsiasi motore di ricerca “Biddanoa tv” e cliccare su quella che sta sulla piattaforma “Vimeo”. Giovanni Piras, alfiere della Biddanoa Corporation, nonché assessore al Bilancio, attività produttive, sport e politiche giovanili del Comune, racconta il progetto: «È da alcuni anni che mettiamo mano ai doppiaggi, e ogni tanto ci riuniamo per proporre nuove iniziative. In primo luogo per puro e semplice divertimento. Secondo per valorizzare il sardo, pensando localmente e agendo in maniera globale, come da contesto in cui viviamo». Su Youtube il video dei Simpson aveva raggiunto la bellezza 40 mila visualizzazioni in pochissimo tempo, dopodiché è stato disattivato: violava i diritti d’autore. «Mah!», sospira Giovanni, che aggiunge: «Non ho potuto mettere i Griffin per lo stesso motivo. Peccato,

LA CRICCA Un gruppo di giovanissimi di Villanova Monteleone. La passione: doppiare i cartoni in sardo

numeri 1980

La cricca di “Biddanoa Corporation” è fatta di ragazzi di Villanova Monteleone accomunati dalla passione per il doppiaggio dei cartoni animati in sardo e dall’età. Sono tutti del 1980.

40mila Su Youtube il video dei Simpson ha raggiunto la bellezza 40 mila visualizzazioni in pochissimo tempo. Poi è stato disattivato: violava i diritti d’autore.

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La gang è composta da cinque giovani: Giovanni Piras, Leonardo Spanu, Leonardo Sechi, Sebastiano Solinas e Giuseppe Fenu. Il nonno di Giovanni Piras era fratello - stesso padre, differente madre - di Tiu Remundu, il grande poeta improvvisatore amato da tutte le genti isolane. Buon sangue non mente.

perché nella puntata c’erano anche i sottotitoli, tanto voluti da romani, napoletani e toscani». Allora Giovanni ha pensato a Vimeo, una piattaforma snella che, con pochi spicci, gli permette di caricare video in HD e di diffonderli gratuitamente sul web, in particolar modo sul Facebook, dove è attivo il gruppo di BiddanoaTv. «Ora anche il paese ha una web tv libera!», scherza. «Appena ho inserito le puntate dei Simpson e dei Griffin, le visualizzazioni sono schizzate a più di duemila! Con parecchi download anche fuori dall’Italia...». Ai doppiaggi e ad alcuni mix divertenti stile “Blob”, Giovanni affianca i video dei principali eventi di Villanova Monteleone, molto apprezzati dai suoi compaesani, in particolare dagli emigrati... «Un modo come un altro per tenerli aggiornati», confida. Una delle ultime proposte del gruppo di amici, ideata e realizzata da Giovanni e da Bachisio Carboni, anche lui di Villanova, ha avuto un buon successo su Facebook. È “Sa gala de poesia sarda”, un contest virtuale dove i partecipanti hanno potuto dilettarsi a improvvisare ottave a tema. «La prima gara di poesia sarda online, che stiamo pensando di pubblicare in libretto, come si fa per le gare sul palco», chiosa Giovanni. Che di gare sa qualcosa. Suo nonno Giovanni Piras, infatti, era fratello - stesso padre, differente madre - di Tiu Remundu, il grande poeta improvvisatore amato da tutte le genti isolane. Buon sangue non mente. «Le nostre tradizioni

non devono perdersi», spiega Giovanni. «Per difenderle inseriamo il sardo e più precisamente il logudorese parlato a Villanova, in un mondo ipertecnologico e veloce che promuove la massificazione e fa scomparire le nostre radici, lingua compresa. Operazioni come la traduzione dei Simpson e dei Griffin - sostiene - possono colpire, attraverso la risata, tanti sardi. E con loro tutte le persone desiderose di valorizzare la

propria lingua in una società che ci vuole troppo omogenei». Ora Giovanni sta realizzando i sottotitoli di uno spettacolo del comico americano Bill Hicks: «Uscirà un inglese sardo veramente figo», avverte. E sta pensando seriamente di mettere su una vera e propria tv che abbracci, per iniziare, il bacino del Logudoro. I Simpson sarebbero ben felici di far capolino da un’emittente simile. Roberto Mura

LA GANG Nella gang Giovanni Piras, Leonardo Spanu, Leonardo Sechi, Sebastiano Solinas e Giuseppe

CIVICO Nella notte del “Lago dei cigni” n Dopo gli echi del deserto con la “Creatura di sabbia” (dal romanzo di Tahar Ben Jelloun) con un'intensa Raffaella Azim, la XXIX edizione del Festival “La Notte dei Poeti” proseguirà stasera alle 21.30 nella cornice del Teatro Civico di Castello a Cagliari, suggestiva arena all'aperto nel cuore della città murata, con “Il lago dei cigni” di Laura Corradi. Nuova produzione della compagnia ErsiliaDanza, lo spettacolo per cinque danzatori ideato e diretto da una delle più interessanti coreografe della scena italiana ed europea, Laura Corradi, allieva di Carolyn Carlson e Pina Bausch debutta nell'Isola sotto le insegne del CeDAC: una pièce contemporanea che parte dalla fine dell'in-

info

PRODOTTO Stasera alle 21.30 “Il lago dei cigni” di Laura Corradi. È prodotto dalla compagnia ErsiliaDanza.

cantesimo, laddove il balletto tradizionale finisce. Per proporre sulle note “classiche” di Pyotr Ilych Tchaikovsky e le musiche originali di Fabio Basile «una danza densa di contraddizioni, di attraversamenti e di ostacoli, di aperture improvvise e ricadute» che parte dal fatale interrogativo «E allora mi chiedo quanta parte di mondo oggi è un lago incantato, quante prove dobbiamo ancora superare prima di ricomporre i nostri pezzi, a quando il nostro vivere felici e contenti?». In scena non più la fiaba notturna delle fanciulle trasformate in cigni ma «le storie di cinque personaggi che non racconterebbero nulla se l'inconscio e il corpo non lo facessero da sé, come per incanto,

come per magia». In cartellone (in collaborazione con l'Associazione Enti Locali per lo Spettacolo – Circuito Danza Sardegna) per “La Notte dei Poeti” del CeDAC, il “Lago dei cigni” di Laura Corradi attraverserà l'Isola: domani sera alle 21.30 sarà al Teatro Comunale di Cala Gonone per l'“Estate” 2011 di Dorgali e giovedì alle 22 approderà all'Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia, presso l'area aecheologica del capoluogo minerario, per le “Notti a Monte Sirai” 2011. Il XXIX Festival “La Notte dei Poeti” del CeDAC proseguirà invece domani sera alle 21.30 con la prima nazionale di “Fuochi”, produzione de Il Crogiuolo di e con Iaia Forte e Rita Atzeri, per la regia di Serena Sinigaglia.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 10

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Riposo CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Cirkus Columbia

Per sfortuna che ci sei Ore 17.55-20.05-22.05

Sala 11

Cars 2

Sala 12

Transformers 3

Sala 13

13 Assassini

Sala 13

In viaggio con una Rock Star Ore 17.30-19.55

Ore 17.00-20.10 ❆h

Ore 21.30

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

Ore 22.25

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Habemus Papam

Dreamland - La terra dei sogni Ore 20.30-22.30

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00 Sala 2

Cars 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.15-18.15-20.00-21.30-22.40

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 22.00

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 3

Il ventaglio segreto Ore 18.20-20.20-22.30

Sala 5

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 4

Big Mama: Tale padre tale figlio Ore 18.10-20.20

Sala 6

Transformers 3

Sala 4

In viaggio con una Rock Star Ore 22.30

Sala 7

Cars 2

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.50-22.30

Sala 3

Ore 17.20-19.40

Ore 18.15-21.30 Ore 18.00 GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

Sala 6

Sala 7

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 2

Sala 2 Sala 3

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30 Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 9

I guardiani del destino Ore 20.00

Sala 9

I guardiani del destino Ore 22.30

Transformers 3 3D Ore 16.30-22.20

Sala 10

All’inseguimento della pietra verde

Per sfortuna che ci sei Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 11

Cars 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.40

Ore 21.00 Sala 3

Cars 2

Sala 11

Sala 4 Sala 5

This is beat - Sfida di ballo Ore 17.50-20.00-22.10

Transformers 3 3D Ore 16.30-19.30-22.30

SASSARI

Transformers 3 Ore 18.50-22.00

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

Sala 9

Sala 12

L’ultimo dei templari Ore 22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

▲ho

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

ILMETEO

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.00-22.00

▲ho

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30 TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Fast & Furious 5 Ore 21.00

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo Sala 2 Riposo Sala 3 Riposo Sala 4 Riposo Sala 5 Riposo Sala 6 Riposo Sala 7 Riposo Sala 8 Riposo

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00 Sala 2

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.10

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Ore 18.00-20.10

Ore 18.30

Ore 19.00-22.00 Ore 21.15

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Ore 18.15-20.30-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Conspirator Ore 21.15 Sala 2

Transformers 3

TEMPIO PAUSANIA

OZIERI Ore 21.30

SESTU

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.00-18.00-19.45-21.00-22.30

Sala 2

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Ju Tarramutu

Ore 16.55-19.25-21.55 h

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 2

le trame

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

PER SFORTUNA CHE CI SEI

Genere Commedia Anno 2010 Durata 87 minuti Regia Nicolas Cuche Con V. Efira, F. Demaison Trama Julien è un giovane e bravo psicologo familiare, ma sembra destinato a restare single. Non riesce, infatti, a tenersi una donna per più di due settimane, perchè, letteralmente, “porta sfiga”. Per una donna, stare accanto a lui significa andare incontro a incidenti certi. Quando comincia a credere che il suo sia un destino atroce, incontra l’amore della vita, Joanna. Nondimeno, anche lei, presto, cade vittima della “maledizione”...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II

Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese e il suo sacrificio sarà estremo...

TRANSFORMERS 3

Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono, questa volta, le avvincenti sfide tra gli Autobot contro i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

THIS IS BEAT

Genere Musicale Anno 2011 Durata 91 minuti Regia Robert Adetuyi Con T. Brown, M. Morgan Trama Le fatiche, i sogni e le battaglie per vincere il titolo di Campioni del Mondo alle finali della Beat The World Competion di Detroit di tre gruppi di ballerini di strada: i Fusion, una crew dell'Ontario, i Flying Steps, un gruppo tedesco e i Revolution, una formazione brasiliana...

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Il gioiellino Ore 21.45 PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Una notte da leoni 2 Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Che bella giornata Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Cars 2 Ore 18.30-21.00

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Chiusura Estiva

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-19.00-20.00-22.30 Sala 2

Cars 2

Sala 3

Transformers 3

Sala 3

Transformers 3 3D

Sala 4

Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.00-20.30-22.35

Sala 5

London Boulevard Ore 18.10-20.20-22.30

Ore 18.15-20.25-22.40 Ore 17.40-20.35 Ore 22.15

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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