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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 37 Mercoledì 3 agosto 2011 0,80 Euro

CAGLIARI La strategia del mercato futuri campioni dal basso costo

ORISTANO Le fanfare e i violini l’allegria gitana di Bregovic

Fabio Salis alla pagina 17

CRONACHE

Il crac Crisi Abbanoa le manutenzioni sono bloccate n Le ditte appaltatrici non sono più in grado di garantire i servizi: in caso di guasti nessuno potrà intervenire per ripararli.

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INTERCETTAZIONI Appalti G8, la Camera “salva” Verdini. Luce verde invece per Milanese

Francesca Fradelloni a pagina 20

TAR Cappellacci senza donne azzerata la Giunta regionale n Il Tribunale amministrativo accoglie il ricorso della consigliera regionale del Pd, Francesca Barracciu, e annulla i decreti di nomina dei dodici assessori. Non sono state rispettate le quote rosa

e - scrivono i giudici del Tar - c’è stata una tenace volontà di esclusione. La presidente del Consiglio Claudia Lombardo plaude alla decisione e le onorevoli esultano: ripristinata la democrazia e la pa-

rità di genere. Il centrodestra in conclave: o una giunta fatta dal Tar o il rimpastone per la svolta.

IL GOVERNATORE

L’OPPOSIZIONE

IL PDL DA ALFANO

Giacomo Bassi e Francesca Zoccheddu alle pagine 2-5

Francesca Ortalli a pagina 8

Università Sui ricercatori il ministero contro l’Ateneo n Nel mirino del ministro Gelmini il bando per l’assunzione a termine di 23 ricercatori pubblicato pochi giorni fa. Manuel Scordo a pagina 12

L’inchiesta Interrogatori per gli abusi su un minore n Denunciato un imprenditore accusato da un quindicenne che lavorava con lui da poco. La polizia ascolta i loro conoscenti. Zasso e Brunetti a pagina 13

Sant’Elia Cellino domani incontra Zedda in Municipio n Il patron rossoblù porterà in regalo al sindaco una maglia del Cagliari. I due potranno valutare insieme il futuro dello stadio. Paola Pilia a pagina 14

Trasporti Quattro buchi nel progetto della Metro n Polemiche in Provincia: nell’ultima versione mancano dei tratti che erano previsti nell’accordo di programma. Bruno Ghiglieri a pagina 15

«Le sentenze «Un altro schiaffo «Vertice positivo vanno rispettate» ora vada a casa» ma servono i fatti» TRADIZIONI IL PARRICIDIO “NECESSARIO” DEGLI ANTICHI SARDI a pagina 22


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IL TERREMOTO

REGIONE Niente donne in Giunta il Tar boccia Cappellacci

LA SENTENZA Accolto il ricorso contro l’esecutivo di soli uomini presentato dalla vice segretaria del Pd Francesca Barracciu. Plauso bipartisan, il Governatore: «Ho rispetto per la decisione» di Francesca Zoccheddu n La vittoria ha il sorriso di Francesca Barracciu, Claudia Zuncheddu, Maria Grazia Caligaris, Rita Corda, Rina Salis. Sono solo alcune delle donne che hanno firmato e sostenuto il ricorso, preparato dall’avvocato Costantino Murgia, contro la Giunta senza donne del presidente Cappellacci: insieme hanno lanciato la sfida a un sistema, non al governatore, e raccolto il sostegno anche di tanti uomini. Ma è stata appunto una donna, Rosa Maria Pia Panunzio, presidente del collegio del Tar della Sardegna, ad aver dato ragione alle consigliere e a tutti coloro i quali sostenevano che la Giunta Cappellacci fosse illegittima. E illegittima era: tanto che il Tribunale amministrativo ha azzerato l’esecutivo regionale e obbligato il Governatore (che ha subito annunciato di voler rispettare la sentenza) a ricostruire la sua squadra di assessori. Includendo anche le donne. PROMOTRICI SODDISFATTE «Nessuno era disposto a scommettere un soldo su questa sentenza – spiega la Barracciu in una conferenza stampa con le altre promotrici del ricorso – nella quale vengono ribaditi i diritti civili e delle persone, lesi da Cappellacci nella maniera più becera possibile. Questa è una giornata storica». Maria Grazia Caligaris sottolinea che non si tratta di una battaglia vinta dalle donne o dal centrosinistra: «È una battaglia vinta dalla società - ha spiegato - che non può fare a meno di professionalità e competenze femminili». Per il consigliere provinciale Rita Corda è una bella vittoria per tutte le donne: «L’Italia ha principi e leggi che devono essere applicate e questo afferma la sentenza. È l'occasione anche per lanciare la riforma elettorale con la doppia preferenza di genere». «Il governatore non pensi però, a questo punto, di cavarsela con una sola donna – precisa la Barracciu – la sentenza fa

chiaro richiamo a una presenza equilibrata. Ci aspettiamo almeno quattro donne, come era previsto dalla Statutaria, altrimenti siamo pronte a un altro ricorso». LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Che rischia di essere nuovamente accolto. Per ora, comunque, la vittoria delle ricorrenti ha anche il sorriso (interiore) della presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, che ha subito espresso soddisfazione per la decisione del Tar. “Come donna e come presidente del Consiglio – ha scritto - plaudo alla lungimiranza della sentenza del Tar in materia di equa rappresentanza fra i generi nella Giunta Regionale, decisione che colma un deficit di democrazia in quanto trova finalmente piena applicazione il dettato dell’articolo 51 della Costituzione. Un articolo fondamentale che viene così affermato nella sostanza, e non più solo nella forma, fissando il principio che l’equa rappresentanza non è una que-

«Come donna e come presidente del Consiglio plaudo alla lungimiranza del Tar in materia di equa rappresentanza di generi nella Giunta regionale». Claudia Lombardo

stione di genere, ma un problema di qualità della nostra democrazia”. Per la presidente del Consiglio “la scarsa presenza delle donne non deve più esistere sia nelle istituzioni regionali, così come in ogni altro settore della società sarda”. «LE SENTENZE SI RISPETTANO» E il primo dei settori non può che essere quello del governo regionale. Proprio per questo da ieri sera il presidente Cappellacci si è messo al lavoro per colmare il vuoto amministrativo che si è creato per l’annullamento dei decreti di nomina assessoriali e ha subito commentato che «le sentenze si rispettano. Nella prima Giunta - ha ricordato il Governatore - ho nominato per scelta politica e per convinzione diverse donne, sarò lieto, pertanto, di poter uniformare la composizione della Giunta ai rilievi del Tribunale Amministrativo Regionale». La prossima, quella che nascerà a breve, forse già prima della fine della settimana, sarà l'ottavo esecutivo Cappellacci in due anni e mezzo dall’elezione. Si sono succeduti sui banchi del governo ben ventitrè assessori e per sette volte il governatore ha dovuto rimetter mano alla squadra di assessori, ri-

UOMO SOLO Il presidente della Giunta regionale resta da solo tra i banchi dell’esecutivo: il Tar ha azzerato la sua squadra di assessori

nunciando, su richiesta pressante della maggioranza, anche a pezzi ritenuti “di fiducia”, come gli ex assessori all'Agricoltura e agli Affari generali Andrea Prato e Ketty Corona. Da questo momento, comunque, si apre l’ennesimo “toto-giunta”. Già nella tarda serata di ieri i capigruppo della maggioranza si sono riuniti per fare il punto sul da farsi. La decisione da prendere è solo una, e in questa fase non riguarda i nomi né le posizioni: la scelta è se inserire nell’attuale giunta tre o quattro innesti (chiaramente di donne) oppure se cogliere la palla al balzo per un rimpasto generale che rimetta mano agli equilibri nella maggioranza. In entrambi i casi, comunque, se è praticamente certo l'ingresso di Alessandra Zedda (che mesi fa rifiutò l'incarico), non sembra semplice individuare altri nomi se non d'area, considerato che nei partiti della coalizione di centrodestra le presenze femminili apicali sono quasi inesistenti. È sempre in auge il nome dell'attuale capo di gabinetto del governatore, Ada Lai, mentre sembra da escludere un “ripescaggio” di Ketty Corona, che ha ottenuto la direzione del Crs4 subito dopo la defenestrazione dall'esecutivo.

IL VERDETTO «Tenace volontà di esclusione»

IL TAR In piazza del Carmine

n Non solo non c’erano donne in Giunta ma, secondo il Tar, Ugo Cappellacci le ha escluse con incrollabile volontà: «Si evidenzia», si legge nella sentenza, «una tenace e riaffermata volontà politica di escludere le donne dalla gestione dell’ente Regione, con l’implicita ammissione che solo una legge regionale potrà eventualmente costringere ad una composizione equilibrata della giunta». A questa conclusione i magistrati sono arrivati anche ripercorrendo le tappe che hanno portato alla giunta tutta al maschile del governatore. Dopo la vittoria elettorale, il neo presidente aveva nominato quattro assessori donna. Più che una scelta fu un’imposizione perché allora era in vigore la norma

statutaria che imponeva le “quote rosa” (pari al 40 per cento). Nel maggio 2009 la Corte Costituzionale annullò la norma e, quando nel 2010 Cappellacci azzerò l’esecutivo, fu libero di nominare solo assessori di sesso maschile. Una scelta di genere che venne confermata anche con i cambi al vertice. Per questo i giudici hanno imposto nuove nomine e questa volte le donne non potranno essere igno-

LE MOTIVAZIONI I giudici amministrativi: le quote rosa consentono a tutti di concorrere al progresso della società

rate. Nel motivare la loro decisione i giudici sottolineano che «ciò nell’ottica di un’interpretazione costituzionalmente orientata del principio di buona amministrazione (...), che presuppone, ai fini di una ottimale gestione della cosa pubblica, la possibilità per l’amministrazione di avvalersi anche delle sensibilità, dei valori e delle capacità decisionali peculiari del mondo femminile. E anche al fine di consentire a tutti, uomini e donne, di concorrere al progresso materiale o spirituale della società (...). Tale è il senso del compito che la Costituzione affida alla Repubblica e quindi, per espressa previsione costituzionale, a Comuni, Province e Regioni». Ma.Bru


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INDIPENDENTISTAS

È una vittoria delle consigliere di minoranza di Claudia Zuncheddu

CANDIDATA SINDACO Claudia Zuncheddu consigliere regionale indipendentista ha corso per il Comune.

LE REAZIONI Le opposizioni scatenate «Adesso le dimissioni» DIBATTITO Pd, Idv e Sel vanno all’attacco del Governatore mentre il Pdl si difende: prendiamo atto della sentenza n Il Tar azzera la Giunta regionale, boccia nella sostanza l’operato politico del Governatore Cappellacci e gli fa cadere sulla testa un’altra tegola che ne mira ulteriormente la credibilità. Tanto che le opposizioni, dal Partito Democratico a Sel all’Italia dei Valori, tornano a chiedere con forza le dimissioni dell’esecutivo e il ritorno alle urne. «MAGGIORANZA INADEGUATA» Il primo a lanciare l’attacco al Governatore Cappellacci è il segretario regionale del Pd, Silvio Lai: «Dopo la sentenza del Tar lui e la sua maggioranza devono fare solo una cosa per il bene dei sardi: rassegnare le dimissioni. La decisione del Tribunale amministrativo è l’ennesima conferma di quanto sia inadeguata la maggioranza, ormai a pezzi, che governa la Regione». Secondo l’esponente Democratico, il provvedimento del Tar «dà ragione, doppiamente, alle denunce e prese di posizione del Pd. Da una parte c’è, infatti, la sentenza che annulla un esecutivo e quindi una vittoria sotto il profilo guiridico. Dall’altra una vittoria morale». «Un successo di cui gioire e festeggiare - gli fanno eco le parlamentari Pd Amalia Schirru e Caterina Pes - ma anche un monito su cui riflettere per tutti i partiti e le istituzioni nei vari livelli, di cui si deve fare tesoro per l’immediato futuro. Una vittoria non solo per le don-

il Pd

SILVIO LAI Il segretario regionale del Partito democratico chiede le dimissioni di Cappellacci.

ne, escluse totalmente dall’esecutivo sardo e per il rispetto delle pari opportunità, ma per tutti i cittadini e per la democrazia. Ora, dal presidente Cappellacci ci aspettiamo l’immediato azzeramento della Giunta». Un atto che il Governatore è obbligato a compiere, quantomeno per la immediata ricostituzione dell’esecutivo, che dovrà contare almeno su una donna. «La sentenza del Tar Sardegna sulla Giunta Cappellacci - incalza il segretario regionale di Sel Michele Piras - è un atto di straordinaria importanza: è la fine del Medioevo in Sardegna e apre finalmente la strada a un percorso di reale democratizzazione delle nostre istituzioni. Cappellacci e il centrodestra hanno ormai palesemente fallito su tutti i fronti. È ora che ne prendano atto e compiano un gesto semplice e dignitoso dimettendosi e restituendo rapidamente la parola ai sardi». Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, che riceve “con soddisfazione la sentenza del Tar Sardegna che azzera la giunta regionale per il mancato rispetto della presenza femminile nell’esecutivo. Insieme ad altri rappresentanti della Provincia abbiamo a suo tempo sottoscritto il ricorso che ha portato a questo importante risultato». Parla di ennesimo schiaffo al presidente Cappellacci, invece, il capogruppo dell’Italia dei Valori Adriano Salis: «Dopo quelli del governo nazionale sula Tirrenia e sulla vertenza entrate, si aggiunge anche quella del Tar Sardegna che ha annullato per illegittimità la composizione stessa della giunta in quanto non è stata garantita la rappresentanza di genere. A questo pun-

to il presidente Cappellacci non può continuare ad assistere impassibile ai suoi continui fallimenti. Prenda atto della situazione e si dimetta». Dalla Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Luisella Derosas arriva invece un appello: «La sentenza del Tar rammenta ad amministratori, rappresentanti delle istituzioni e partiti che le così dette “quote rosa” non sono un optional ma l’applicazione di un dettato costituzionale. Non resta che augurarci che in tempi brevi la Regione colmi il deficit di democrazia sanzionato dal Tar e riprenda, con l’aiuto delle donne, un cammino virtuoso per dare ai sardi le risposte che attendono». CENTRODESTRA BARRICATO Ma se il centrosinistra attacca, il centrodestra non si nasconde e si difende chiudendosi a riccio. «La sentenza del Tar Sardegna va rispettata, ma non è con le sentenze che le donne devono assumere ruoli di governo: dobbiamo farlo per nostro merito afferma il vice capogruppo del Pdl Simona De Francisci, insieme con le colleghe Gabriella Greco, Alessandra Zedda e Rosanna Floris -. Non dobbiamo costruirci riserve o recinti all’interno dei quali rivendicare i nostri diritti di donne, ma è dimostrando le nostre capacità di madri, di dirigenti, di donne impegnate nella società e di governo che dobbiamo rivendicare la nostra parità di diritti». «Prendiamo atto - conclude Silvestro Ladu, Pdl che dopo questa sentenza la giunta si intende azzerata e si provvederà quindi alla nomina di un nuovo esecutivo con una giusta rappresentanza femminile”.

È

un fatto inquietante, a dimostrazione del declino della società sarda, che per ripristinare la legalità all’interno della massima espressione dell’autonomia sia dovuta intervenire una sentenza del Tar. Quella per arrivare a una rappresentanza femminile nella Giunta regionale, purtroppo, è stata una battaglia che abbiamo condotto solo noi donne dell’opposizione, senza l’apporto delle colleghe della maggioranza. Il verdetto, che è il riconoscimento della validità delle nostre azioni di protesta, arriva in momento molto delicato per la Sardegna, con uno Stato che calpesta i diritti dei sardi: è certo quindi che sia necessario un cambio della dirigenza nel governo regionale che finora, per la sua inadeguatezza, non ha saputo dare risposte all’Isola. Nessuno, in questa fase, può dire se migliorerà o meno la qualità dell’agire politico con l’ingresso di donne nell’esecutivo, perché stiamo parlando sempre di una rappresentanza partitica e di schieramento. Certo è che ci sarà un’interpretazione diversa della realtà, dovuta proprio alla diversa sensibilità delle donne verso i problemi concreti, qualli con cui i sardi si trovano ad avere a che fare tutti i giorni. Grazie al pronunciamento dei giudici non si vedrà più una giunta amputata, che sotto il profilo del genere, manca di rappresentare oltre il 50 per cento della pololazione sarda, ossia tutte le donne.

CENTRODESTRA

Bene la sentenza ma i nostri spazi vanno conquistati di Alessandra Zedda

CONSIGLIERE DEL PDL Alessandra Zedda è stata anche assessore al Comune di Cagliari con Emilio Floris.

P

rendiamo atto della sentanza del Tar che stabilisce la necessità di una presenza femminile all’interno della Giunta. La collega del Pd Francesca Barracciu è stata caparbia, è riuscita a raggiungere il risultato che si era prefissata. Ma anche a rischio di sembrare una voce fuori dal coro, dico che sono convinta che gli spazi noi donne dobbiamo conquistarceli, avendo il coraggio di metterci in gioco, in politica come in tutti in settori. Di recente un verdetto ha stabilito anche la necessità delle cosiddette quote rosa all’interno dei consigli di amministrazione. Bene, ma io vado più avanti nel ragionamento. Tutti gli incarichi che ho ricoperto finora, e parlo sia del Consiglio regionale che del Comune di Cagliari, sono stati il risultato di un mio impegno diretto e di una mia candidatura. Il dettato del tribunale amministrativo, in questo caso, deve essere l’occasione per una presa di coscienza delle donne, alle quali lancio un appello: abbiate più coraggio, non basta arrivare a posizioni di potere solo perché esistono delle “riserve” predestinate. Noi donne ci dobbiamo votare, sostenere, non possiamo pensare, lo ribadisco, di dover godere di un privilegio in quanto “femmine”. E col nostro pragmatismo, con la nostra maggiore sensibilità, che dimostriamo da madri, donne e professioniste, possiamo dare un apporto alla crescita della Sardegna e della nostra società. Con merito, però.


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IL TERREMOTO SINDACATI/1 AFFONDO DELLA CISL SULLA GIUNTA «PROBLEMI ENORMI PER COLPA DEL GOVERNO»

SINDACATI/2 NIENTE SUMMIT SU EURALLUMINA VIA AL PRESIDIO DEI LAVORATORI AI CANCELLI

n “Il rapporto Stato-Regione, la crisi del lavoro e dell'economia, il mancato riconoscimento dello status di insularità, i vincoli alla mobilità delle persone e delle merci, rappresentano la causa delle fibrillazioni della politica e delle istituzioni sarde”. Il segretario generale della Cisl sarda Mario Medde torna all’attacco dell’esecutivo regionale e sottolinea come “la Giunta si ritrovi in una situazione di grande difficoltà non solo per l'enorme mole di problemi irrisolti ma per aver creduto all'amicizia del governo nazionale”. Ciò che più pesa - ha concluso Medde - è l’assenza di una strategia in grado di superare le stagioni della specialità e della rinascita, per dare risposte ai drammatici problemi imposti dalla crisi”.

n Slitta di un giorno l'incontro sulla vertenza Eurallumina tra i sindacati e il presidente della Regione Ugo Cappellacci. La riunione a Villa Devoto inizialmente programmata per oggi, hanno spiegato le Rappresentanze Unitarie di Base è stata rimandata di ventiquattro ore. Giovedì riprende la mobilitazione con il presidio dei cancelli della fabbrica.

VERTICE PDL Da Alfano solo promesse «La battaglia continua» n Poteva andare meglio, ma tutto sommato la trasferta romana del presidente della Giunta regionale nell’ufficio del segretario del Pdl in via dell’Umiltà non è stata inutile. Almeno a parole. Ugo Cappellacci non è tornato in Sardegna con in tasca la soluzione alla vertenza entrate ma almeno nel portafoglio, al posto della tessera del partito che è rimasta nelle mani dell’ex Guardasigilli Angelino Alfano («Quella era una decisione irrevocabile»), ha infilato un assegno postdatato firmato dallo stato maggiore del Popolo delle Libertà. Un titolo di credito sul quale Alfano, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, il sottosegretario all’Economia Luigi Casero e il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, hanno abbozzato uno schema della contropartita che la Sardegna potrà ricevere dal Governo al posto del miliardo di euro che Roma dovrebbe trasferire a viale Trento in base allo Statuto regionale. A parte un po’ di soldi - quelli per la Sassari-Olbia potrebbero essere stanziati già oggi nella riunione del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica al quale lo stesso Cappellacci è stato invitato a partecipare - il Governatore accompagnato dalla pattuglia dei parlamentari sardi del Pdl ha ottenuto garanzie sulla questione entrate, sullo sblocco dei fondi Fas per le altre infrastrutture isolane, l’impegno del ministro Matteoli per la riapertura della pratica trasporti marittimi e quello del vicepresidente della Camera Lupi per ciò che riguarda il tema dell’insularità, da inserire all’interno della Costituzione. Insomma, tante belle promesse ma poca sostanza. «NON CANTIAMO VITTORIA» Tanto che Cappellacci, al termine della riunione, pur dicendosi moderatamente soddisfatto dell’esito dell’incontro («È andata sostanzialmente bene»), ha spiegato che «non è certo il caso di cantare vittoria» . La tessera del partito, insomma, il Governatore non se la riprende: «Se ne parlerà quando arriveranno tutti i risultati che ci aspettiamo. Né cambierà di una virgola il nostro atteggiamento» di contrarietà sull’accordo per la cessione della Tirrenia alla Cin («Di cui chiederemo la riscrittura») e sulla vertenza sulle entrate fiscali, con la pretesa dell’immediata applicazione dell’articolo 8 dello Statuto riscritto alla luce degli accordi con lo Stato sulle maggiorate quote di compartecipazione. «Nell’immediato manteniamo il nostro atteggiamento duro e le azioni legali stanno già partendo sia sulla vertenza Tirrenia, sia su quella delle entrate - ha proseguito il Governatore - se poi riscontreremo un atteggiamento positivo e avremo risposte certe bene, altrimenti potremo solo andare avanti nell’interesse dei

«Fino a quando tutti i nodi non verranno sciolti la nostra posizione rimarrà la stessa e porteremo avanti le azioni legali sulle entrate e sulla vendita della Tirrenia» Ugo Cappellacci

«L’incontro non poteva risolvere tutti i problemi aperti, non lo potevamo sperare: per fare tutto ci vorrà ancora tempo. Non dobbiamo distrarci né abbassare la guardia» Mariano Delogu

«Il segretario del partito Alfano ha capito la posizione del governatore e anche la nostra: si è detto pronto a darci una mano nella vertenza con il Governo nazionale». Salvatore Cicu

sardi». Per adesso, comunque, Cappellacci si accontenta del «riconoscimento delle ragioni della Sardegna e l'impegno a farle proprie. Alfano si è impegnato a convocare un tavolo politico con il ministro Giulio Tremonti sulla “vertenza entrate”, piano per il Sud, e con il ministro Altero Matteoli a riscrivere la convenzione Tirrrenia. Sarebbe un ottimo inizio per riattivare un buon rapporto con il governo, impostato su lealtà e chiarezza». GLI ALTRI PARTECIPANTI Perché fino a oggi il governo Berlusconi tutto è stato tranne che leale e rispettoso: e non basterà certo una riunione romana ad appianare le divergenze e le asperità tra il partito nell’Isola e i vertici politici e istituzionali. Una consapevolezza che è anche del senatore Mariano Delogu, ex coordinatore del partito che ha lasciato dopo la batosta elettorale:

ROMA Garanzie sui fondi Fas e sulla questione trasporti. Il governatore: «Un incontro positivo ma aspettiamo i fatti» «Spero che la riunione, improntata alla massima franchezza, possa davvero avere effetti positivi - ha detto -. Certo, non si poteva sperare che tutti i problemi sarebbero stati risolti in un solo colloquio. Però gli impegni assunti da Alfano e Matteoli alimentano una qualche speranza. Vedremo. Domani (oggi, ndr) c’è la riunione al Cipe in cui si capiranno le intenzioni del Governo anche se resteranno ancora da risolvere i ben più gravi problemi della Tirrenia e delle entrate finanziarie. Non si può e non si deve abbassare la guardia». Non solo perché in ballo ci sono i trasferimenti statali che serviranno a garantire i servizi essen-

SI VA AVANTI L’incontro dal segretario nazionale del Pdl non è stato risolutivo e il presidente Cappellacci annuncia che la battaglia continua.

ziali ai sardi (sanità e trasporti in primis) ma anche perché il crollo dei consensi del centrodestra nell’Isola non si arresta, e il Pdl corre sempre più il rischio di scivolare verso posizioni nettamente minoritarie nello scacchiere politico della Sardegna. «Il segretario Alfano ha capito tutto questo e si è detto pronto a farsi poravoce delle nostre istanze - spiega dal canto suo il deputato Salvatore Cicu -. Sia l’ex ministro sia gli altri esponenti del Pdl presenti alla riunione hanno capito le nostre difficoltà e non ci lasceranno soli». «Bene l’incontro con Alfano - chiosa dal canto suo Piergiorgio Massidda -. Quello su cui abbiamo peròm il dovere di puntare è la riscrittura dello Statuto sardo: unico strumento per poter pianificare il nostro futuro invece di passare il tempo a tamponare le emergenze». Giacomo Bassi


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FUORI BUCA E slitta la legge sul golf n Dove non è riuscita l'opposizione, né le critiche dei sindacati e neanche la quasi scomunica di parti della Chiesa, è riuscito il Tar Sardegna. La sentenza che azzera la Giunta regionale blocca l'iter della legge sul golf: niente assessore, niente discussione. Quindi si rimanda al 31 agosto con la discussione di due mozioni e a settembre per la contestata proposta di legge di rilancio del settore turistico, prima ancora che dal

hanno detto

IL DEMOCRATICO RENATO SORU «Votiamo no a questa mozione perché non esprime chiarezza - ha detto il leader del Pd Renato Soru - e non censura il comportamento colpevole della giunta regionale che è stata complice del governo nazionale».

IL PIDIELLINO MARIO DIANA Il capogruppo Pdl in Consiglio Mario Diana ha attaccato l’opposizione: «La vostra è una provocazione che non finirà bene: impossibile accordo sulla base della condanna del presidente della Regione».

IL SARDISTA GIACOMO SANNA «Il mio interesse primo e principale è aprire una vertenza dura con lo Stato italiano». Lo ha detto in Aula consiliare, annunciando il suo sì alla mozione del centrodestra, il capogruppo del Partito Sardo d’Azione Giacomo Sanna.

golf. Ieri mattina, ovviamente ignari del terremoto che la decisione dei giudici amministrativi avrebbe provocato, i consiglieri della commissione Urbanistica hanno esaminato gli emendamenti presentati, oltre centocinquanta, la gran parte della maggioranza. Gli esponenti del centrosinistra hanno lasciato i lavori della commissione e porteranno direttamente in Consiglio le proposte di modifica di una legge

che, ritengono, sia da cancellare o riportare ad una stesura più vicina a quella iniziale. Tra gli emendamenti del centrodestra viene confermata l'intenzione di rivedere le cubature concesse e le distanze dal mare: il compromesso interno alla maggioranza si è trovato sull'indicazione di un chilometro di distanza, anche se i sardisti chiedevano si arrivasse fino a tre chilometri dal mare. F.Z.

CONSIGLIO Niente accordo sulla censura n Ognuno per la sua strada. Stavolta l'appello all'unità non è servito e il Consiglio regionale ha approvato con i soli voti del centrodestra un ordine del giorno che censura il Governo, affida al governatore la guida della mobilitazione in tutte le sedi per la difesa dei diritti dei sardi, chiede l'intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Non sono servite altre tre ore di dibattito, con le dichiarazioni di quasi tutti i consiglieri regionali, e i ripetuti appelli del presidente della Regione, reduce dal vertice romano con il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Cappellacci ha invitato l'opposizione a «dare risposte ai sardi, al di fuori di convenienze e al di là degli schieramenti e del battibecco quotidiano. Nei decenni passati – ha detto - abbiamo assistito ad amnesie di governi di centrodestra e centrosinistra ma ora occorre unire le forze. Il nemico non sta qua, sta da un'altra parte. Forse nel governo, in Parlamento o anche negli interessi di altre regioni. Questa può diventare un'importante occasione persa se si andrà divisi. Il coraggio sta in coloro che oggi vogliono cercare di essere promotori di unità e coesione, non di chi vuole seminare divisione». LA PRESA DI POSIZIONE Il primo secco no a qualunque intesa non a caso è arrivato dall'ex presidente della Regione, Renato Soru: «La mozione della maggioranza – ha detto - non censura il Governo nazionale e, in maniera netta, quello regionale che è stato complice di una disattenzione colpevole fin dalle prime battute». Per Radhouan Ben Amara (Sel- Comunisti - Indipendentistas) il presidente della Regione ha scelto il suo destino, mentre per Claudia Zuncheddu «il presidente Cappellacci che si dimette dal Pdl, non risolve

info

DIVISIONE IN AULA Non c’è stato accordo con l’opposizione che ha deciso di non sostenere la mozione della maggioranza.

nessun problema dei sardi, è una scelta politica privata, il Pdl rischia di essere travolto dall’indignazione dei sardi. Ma i problemi della Regione, entrate, Fas, Tirrenia, restano intatti». Dal Pdl, Pietro Pittalis ha sottolineato che le due mozioni erano di poco difformi e sarebbe bastato uno sforzo minimo per arrivare ad un accordo. «Non siamo tutti corresponsabili alla stessa maniera del fatto che Sardegna sta ballando sull’orlo del precipizio – ha replicato Adriano Salis (Idv) - soprattutto perché l’opposizione dalla metà del 2009 sta combattendo una battaglia in solitudine per chiedere da due anni quegli atti che lo stesso centro destra vuole fare oggi». Giulio Steri (Udc) si è dichiarato deluso e rammaricato perché «è in atto una battaglia politica quando, invece, era stato chiesto a tutti di non perseguire gli interessi di parte». Giacomo Sanna (Psd'Az) ha detto che con le divisioni «lo Stato avrà ancora la meglio: è una nostra debolezza il voler fare prevalere logiche di maggioranza e opposizione». A chiudere la porta ad ogni possibile intesa, l'intervento del capogruppo Pd, Mario Bruno, che ha accusato Cappellacci di cercare un rilancio mediatico e ricordato almeno dodici ordini del giorno votati all'unanimità. «Sono stati tutti disattesi - ha concluso Stiamo sprecando un’occasione in un momento nel quale si è destinati ad affrontare un cambiamento profondo del sistema politico e istituzionale». Secondo Michele Cossa (Riformatori) «dobbiamo cercare di governare in un ruolo non da comprimari. È sbagliato svilire quanto ha fatto Cappellacci con il suo partito, perché ha evidenziato responsabilità precise del Governo che ha sempre manifestato ostilità verso la Sardegna». F.Z.


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OPINIONI IL VIAGGIATORE

CINQUE GIORNI DI TURISTICA COMPARAZIONE di GIANFRANCO CARBONI

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rovare esperienze e confrontare atteggiamenti, limiti d’impresa, pregi e difetti di realtà simili alla nostra. Diverse da Cagliari ma da cui trarre insegnamento per iniziative di carattere culturale e imprenditoriale. Per cui zaino, o l’aggiornato trolley, in spalla. 5 giorni, 500 euro di budget. La somma deve bastare, costi quel che costi, per i 5 concerti previsti, trasporti, vitto, alloggio, aereo andata e ritorno. Filo logico del percorso la musica, i concerti di: Perugia, Pisa, Lucca, Reggio Emilia. Andiamo avanti: trasporto da Cagliari Pisa aeroporto a/r (euro 25.18 e Euro 23.58). Eventi Santana, Umbria Jazz, Elton John, BB King, Joe Cocker e Ligabue al campo Volo di reggio Emilia: Euro 160 euro. Media 30 Euro. Senza contare le debite proporzioni di fama e successo. Un concerto a Cagliari? L’emulo di Joe Cocker, Mr. Zucchero Fornaciari a Cagliari, Euro 62.00. Hotel non male, Euro 54. Abbondante a colazione compresa. Massimo costo della cena, 5.50. Perugia: panino con prosciutto di Norcia, panino con cotolette milanese, verdura ottimi, più acqua, Euro 5.50. Lucca: Piazza Napoleone, sede dei concerti del festival, pizza al tavolo, Cola Euro 4.80. Ripeto nella piazza dove si svolgevano gli eventi. A Cagliari una birra minimo Euro 5, pizza e bibita Euro 15. Gli eventi gratuiti di Umbria Jazz scaldano lo spirito e l’anima. Dalle 10.30 la Street Band. Uomini, donne giovani, vecchi affabili, variopinti e colorati. Bello. Lo spirito si ritempra. Nei locali non hai l’impressione di fare un piacere al venditore. Ultimo giorno: Reggio Emilia arrivarci è difficile. Prendo un bus? Magari il treno conviene, devo essere alle 5.55 a Pisa. Qualche soldo vola via. Arrivo alle 21 nell’area del Campo Volo. Peccato è tardi. Trovo un happening 120mila. Aiuto. Scatto delle foto. Si vede di tutto e di tutti: età, classi sociali. Nessun problema di ordine pubblico, tutti si rispettano. “Scusa” è la parola più utilizzata. Finisce il concerto. Contento d’esserci stato. Si riparte. Non si dorme, alle 3.20 a Pisa Aeroporto. Verso Cagliari alle 6.35. Sono a casa alle 8.00. Sembra passato un secolo. Con 485.00 euro in meno. Con 15 Euro in più. Al Poetto alle 8.45. Un caffè, già costa troppo. Penso al turismo, cosa proporre? Cosa fare? A Cagliari, in Sardegna. Primo non strozzare i turisti, prezzi giusti, gentilezza. Una filiera gastronomico, culturale, artistica. Non essere ricevuti come fosse un piacere. Essere gentili ed imprenditori non bottegai e botteganti, si diventerebbe tutti più ricchi. In tutti i sensi.

il semaforo

LA FOTONOTIZIA .DI ESTIQAATSI

l MASSIMO DONADI

Dipietrista per partito preso Ieri la Camera ha respinto l’ordine del giorno Iddivù sugli onorevoli vitalizi. «È stato respinto - ha detto Donadi - per la paura di dover sostenere le critiche dell'opinione pubblica nel bocciarlo, o, peggio, il rischio di doverlo votare per evitare le critiche». Parole sante, Donadi, parole sante.

l GIORGIO MERLO

Deputato Pd “negazionista” «Quello che si può escludere - ha dichiarato Merlo senza istinti giustizialisti e nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, è che esista oggi nel Pd una “questione morale aperta”. La trasparenza dell'azione politica del partito è sotto gli occhi di tutti». Proprio di tutti, caro Merlo?

l MASSIMO MARIA BERRUTI

Mister “lei non sa chi sono io” Un classico: il deputato Berruti prende una multa per divieto di sosta. Accortosi del fattaccio, l’onorevole Pdl, apre le danze alla querelle con i vigili urbani: «bla, bla bla... lei non sa chi sono io... eccetera eccetera.”. Detto fatto, imputato per oltraggio a pubblico ufficiale: avanti il prossimo!

Sgarbi e l’inquietante “boxer-pendente” «Che eleganza... perbacco!». Certo è che ci vuole coraggio a indossare quei boxer con su stampata la torre pendente proprio ad altezza di... vabbé avete capito. In vendita nei pressi di piazza dei Miracoli, a Pisa, i cultori del buongusto di certo non potranno perdersi questa chic-

ca. Tra loro, evidentemente c’è anche Vittorio Sgarbi, secondo cui il “souvenir” sarebbe «meno volgare dell'altare di Vangi collocato nella cattedrale della città». Chissà perché l’immagine di Sgarbi dotato di “boxer-pendenti” sorge spontanea. E tutto ciò è inquietante.

IL PROBLEMA DI SILVIO È SEMPRE BERLUSCONI di Paolo Madron

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ercoledì 3 agosto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si presenta in Parlamento a riferire sullo stato della crisi. Stanato dai reiterati inviti dell'opposizione, caldamente esortato da una parte dei suoi (l'altra tutto avrebbe voluto meno che ricomparisse), il Cav rompe un lungo digiuno pubblico iniziato più o meno al tempo della ferale notizia sull'esito del Lodo Mondadori. Perché lo faccia è comprensibile. Non può esimersi dall'improbo tentativo di risalire la china del gradimento dalla cui sommità in questi mesi è rovinosamente precipitato. Cosa di cui, avezzo com'è al consenso, soffre particolarmente. Speriamo solamente che non racconti barzellette, non faccia battute sui gay o alluda al bunga bunga. La situazione politica, parafrasando Flaiano, è grave e seria. Perciò tutto merita, meno che essere buttata in vacca. Invece se la sua riapparizione serva a qualcosa è lecito dubitare, essendo ormai acclarato (e a pensarlo sono anche gli amici) che Berlusconi

non sia un risolutore di problemi, ma il problema stesso. Solo che prima, quando Tremonti godeva ancora di immacolata reputazione, il premier aveva un paravento dietro cui nascondersi. Ma adesso che non può più, come ancora fece l'ultima volta quando si trattò di votare quel capolavoro di manovra, mandare allo scoperto il suo screditato ministro dell'Economia, giocoforza gli tocca metterci la faccia. Ma soprattutto pensare cosa dire. Finito il tempo delle invenzioni spiazzanti, degli slogan che galvanizzavano la maggioranza di un'opinione pubblica adorante, delle promesse puntualmente disattese, al Cav restano solo armi spuntate. Con i mercati che tengono il nostro debito sotto schiaffo, cambiare la manovra rendendola più espansiva non se ne parla. Di riforma fiscale, mantra a lui caro sin dagli esordi della sua discesa in campo e rispolverato da allora infinite volte, idem. Di concessioni alle parti sociali poco o nulla, visto che la torta di cui dispone è molto piccola, e quel poco che è rimasto è già stato spostato più volte da una posta all'altra del

IL PERSONAGGIO . Fabrizio Cicchitto, le sante vacanze e l‘idea bocciofila di Silvia Zingaropoli

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bilancio pubblico per coprire la bisogna. Quello di cui invece può disporre in abbondanza sono le buone intenzioni, che sicuramente prenderanno la forma di un appello all'opposizione perché dia il suo apporto al salvataggio di questo disastrato Paese nel suo momento di suprema difficoltà. Cosa peraltro cui mostrano di non credere nemmeno i suoi giornali che già gridano ai rischi dell'inciucio e invitano il Cav a procedere da solo. Ma a cui non crede nemmeno il destinatario dell'appello, cioè l'opposizione, che perentoriamente lo invita a trasformare il suo intervento nel discorso di addio. A meno che Berlusconi non ci riservi davvero l'unico colpo di scena che potrebbe ancora sorprendere, annunciando sua sponte la sua decisione di farsi da parte. Conoscendolo, l'ipotesi ha le stesse probabilità di realizzarsi di quante ne abbia ritrovare l'ago nel pagliaio, e magari un cammello che gli passa per la cruna. Direttore di Lettera43.it (www.lettera43.it)

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Abolire le onorevoli ferie vista la crisi? Manco per sogno. Davvero ci avevate creduto? A difendere l’indifendibile decisione, l’eroico Fabrizio Cicchitto che - ammettiamolo - non si tira mai indietro, neanche quando l’assunto è imbarazzante. Quest’anno infatti il Parlamento non potrà abolire le vacanze - ha spiegato Cicchitto perché a settembre cento deputati bipartisan andranno in processione in Terra Santa. Caspita. Quindi A) ad agosto è previsto un mese di raccoglimento, B) nessuno avrà nulla da eccepire data la “benedetta” motivazione. Ma quanto son bravi i nostri devoti onorevoli! E quant’è bravo Cicchitto, sempre pronto a metterci la faccia: per Berlusconi in primis, per il Pdl in secundis e

- come ieri - per la politica “tutta”. Suvvia, un applauso al coraggio. Socialista per vocazione, berlusconiano per predilezione, piduista per inclinazione, fatevene una ragione: Fabrizio Cicchitto è un pezzo della nostra Storia. “Quel sorriso da Joker triste” scrisse di lui un giorno Telese: mai “dipinto” fu più azzeccato. Onnipresente, onnisciente, onnicomprensivo della politica della Prima, Seconda e (di sicuro) Terza Repubblica, certo è che cara costò, a Cicchitto, la tessera 2232 targata P2. Fu Craxi a riabilitarlo dopo 7 anni di “sofferenze”: «da allora - giurò - non mi iscrivo neanche alla bocciofila». Le bocce?! Non sarebbero una pessima idea, ci ha mai pensato onorevole? No scusi, era così... tanto per dire.

EROICO Fabrizio Cicchitto

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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MEMBRI DI GIUNTA

IN CONSIGLIO È RIVOLUZIONE ”SESSUALE” di GIOVANNI MARIA ANGIOY

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l Tar Sardegna, per la prima volta nella storia della repubblica, ha rivoluzionato la vita sessuale dei sardi, e in particolare, il nesso intangibile e costante fra sesso e potere. È un terremoto: i giureconsulti attestano che il genere sessuale non è una proprietà ma un dono, distribuito in modo incontrollato e incontrollabile, non governabile con i tesseramenti o con i moti di piazza. Insensibile alle correnti, al manuale Cencelli e anche alla componente interna di riferimento. La natura del genere è divina, libera e casuale. Incredibile. Oppi e Floris, ad esempio, erano convinti che ci fosse un nesso politico sostanziale tra il membro e i membri della Giunta. Invece no: la legge dice che il nesso non è tra membri e potere, ma tra generi e potere. Ora gli avvocati sono al lavoro. Si potrebbe giocare, sostengono, tra l’essere donne e il sembrare credibilmente donne. E per l’assessorato c’è chi giura che in molti siano pronti a dimostrarsi quote in rosa. I più arditi già a tarda sera hanno chiesto consulto al collega chirurgo plastico Nanni Campus. Gli esiti non sono scontati perché - così avrebbe detto l’ex sindaco di Sassari - certe cose non le tocca neppure il bisturi. Un depliant con le parrucche all’ultimo grido è il ripiego d’emergenza. Ma l’ex questore diventato onorevole Antonio Pitea, all’improvviso è ritornato a fare il poliziotto e già preparava pattuglie e ronde antiprostituzione all’ingresso della buvette di signor Angelo. I nostalgici già rimpiangono le picchettate solo braghette a Villa Devoto ma gli autisti delle auto blu brindavano a festa. Dopo due anni con affianco in macchina due zamponi coperti di misto lana grigio-topo anche una gonna tweed vuol dire buon viaggio.

notizie incredibili DISPERDE LE CENERI DEL FRATELLO: UCCISO DAL FULMINE

intanto in viale trento...

Quote “rosa”

n Un escursionista triestino di 42 anni, Federico Dean, è morto colpito da un fulmine mentre disperdeva le ceneri del fratello, in montagna in provincia di Udine. L’escursionista era con un amico, anche lui rimasto ferito. Il fratello della vittima era morto in un incidente stradale in Messico lo scorso giugno. Dean aveva deciso di disperderne le ceneri in montagna e aveva chiesto al compagno di scalata di accompagnarlo. Ma il fulmine li ha colpiti mentre percorrevano una via ferrata e il 42enne è caduto nel vuoto.

TERAPIA ELETTRICA VICINO AI BINARI PER MALATI POVERI n Sono una cinquantina tutti i giorni. Arrivano vicino ai binari e si sdraiano sulle rotaie. Per loro la terapia elettrica è l’unico modo per curarsi. Molti indonesiani poveri e malati si affidano al popolare trattamento che dicono migliori le loro condizioni di salute. Nel Paese si racconta che un cinese parzialmente paralizzato fosse andato sui binari per suicidarsi, ma improvvisamente guarì. Da allora persone con le più diverse malattie provano a curarsi nello stesso modo.

«CI DISTURBANO» LE PROSTITUTE CHIAMANO IL 113 n Evento insolito quello accaduto ieri sera nella zona di Prati Fiscali, a nord di Roma, zona da sempre “roccaforte” della prostituzione. Alcune lucciole hanno chiesto l’intervento del 113 perchè il via vai di residenti le infastidiva scoraggiando i clienti. Le lucciole vedendo i loro affari in fumo hanno chiamato la polizia lamentando di essere “infastidite”. Gli agenti sono immediatamente arrivati e a tutti hanno chiesto i documenti.

IN ITALIA SI SPENDE PIÙ PER L’ACQUA CHE PER IL VINO n Con 19,71 euro mensili per famiglia, l’acquisto dell’acqua minerale è diventato la prima voce di spesa del bilancio familiare per le bevande. È quanto emerge da elaborazioni Coldiretti sulla base di dati Istat da cui si evidenzia l’avvenuto sorpasso nei confronti del vino, per il quale la spesa media familiare mensile è pari a 12 euro.

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

lettori Vi spiego perché in ferie in Sardegna non verrò mai più n Sono un’altoatesina trapiantata a Bergamo da anni. Voglio spiegarvi perché non verrò mai più in Sardegna in vacanza, nonostante il bel mare e le belle spiagge. Ma non solo io, ho fatto questo proponimento quest’estate del 2011: lo hanno fatto anche diversi ospiti di lingua tedesca che alloggiavano con me in un residence a Villaputzu: mai più! Perché, nonostante le bellezze naturali, nessuno di noi ha avuto la serenità che deve caratterizzare una vacanza. Questo per essere stati testimoni di un atteggiamento barbaro nei confronti degli animali, e molto lavati-

vo da parte delle Autorità locali: un cane è stato abbandonato nel residence dove alloggiavo, era uno scheletro. La Direzione del Residence non si è mostrata collaborativa di fronte alle proteste degli ospiti svizzeri, tedeschi ed italiani per poter risolvere il problema del cane. Allora ho deciso di pensarci io: da buona altoatesina mi sono comportata come avrei fatto a Bolzano, dove un cane vagante viene catturato nel giro di 2 ore (sabato, festivi e notte), portato al canile sanitario, visitato e sfamato e, dopo 10 gg, passato in un canile in attesa di adozione che generalmente non tarda ad arrivare. In Sardegna non è così. Ho assistito ad uno scaricabarile delle Autorità locali, degno di uffici statali: la Polizia Locale, non l’abbiamo mai vista: solo dopo che mio figlio (di 10 anni!) è riuscito a

catturare la cagnolina stremata, il vigile si è limitato ad invitarmi (era venerdì), a legare il cane fino a lunedì: perché fino ad allora nessuno lo avrebbe portato al canile. E questo è avvenuto dopo che l’Italia intera aveva assistito al vergognoso caso del cane mutilato, e lasciato morire in un canile sardo senza assistenza o senza eutanasia. I sardi devono capire che per far soldi sulla pelle dei turisti, non basta più abitare in un bel posto: bisogna saper traghettare la propria mentalità ed il proprio atteggiamento nei confronti dei più deboli ed indifesi nel resto dell’ Europa. I turisti che sono rimasti in contatto con me, hanno gioito nel sapere che ora il cane si trova a casa mia. Un grazie a Enpa Cagliari, da cui ci è pervenuto l’unica assistenza. Monica M. Bergamo


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LE EMERGENZE

IL CRAC

Abbanoa, stop alle manutenzioni numeri 200

milioni di euro servono ad Abbanoa per evitare il crac

50

milioni di euro sono stati stanziati dal Consiglio nel collegato alla legge Finanziaria

3

milioni il budget mensile proposto da Abbanoa alle ditte per ripianare il debito

LA PROTESTA Le ditte appaltatrici non garantiscono più i servizi e la sentenza del Tar che ha azzerato la Giunta fa saltare la delibera per l’utilizzo dei 50 milioni stanziati dal Consiglio n È ufficiale: da ieri è scattato lo stop delle ditte di manutenzione che lavorano per Abbanoa. Per gli utenti vuol dire: qualsiasi guasto agli impianti o perdita idrica sarà lasciato così com’è. Niente interventi né alle condotte e neppure ai depuratori. Non sono bastati i tre milioni di euro promessi alle ditte d’appalto per ripianare gli arretrati. Il problema era noto da tempo, come certifica il verbale dell’incontro del 27 luglio scorso, siglato da Abbanoa e dai sindacati di Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem- Uil. Nel documento si legge che «l’azienda ha informato i presenti sulla particolare e grave situazione determinata dal blocco delle attività preannunciato dalle aziende di cottimo. È stato infatti notificata la imminente sospensione totale dei servizi di manutenzione a causa dei pagamenti limitati di budget (3 milioni di euro al mese)». SALTA LA DELIBERA E intanto ieri, causa sentenza Tar che

ha azzerato la giunta Cappellacci, è saltata l’approvazione della delibera sulle “modalità di riutilizzo” dei cinquanta milioni assegnati con il collegato alla Finanziaria. Il via libera della Giunta serve sia per la capitalizzazione della società che per spostare il debito da breve a lungo termine. Abbanoa per la salvezza, aveva chiesto alla Regione almeno duecento milioni di euro, ricevendone un quarto. LE REAZIONI IN CONSIGLIO Franco Cuccureddu, ex membro dell’Ato e componete della commissione Lavori pubblici così sommenta la crisi in atto: «Abbanoa rischia di fallire e qualsiasi erogazione di denaro pubblico rischia di diventare uno spreco». «Sono da semper contrario ad Abbanoa - prosegue l’ex sindaco di Castelsardo - perché avevo chiaro ciò che poi sarebbe diventata: un carrozzone politico buono per le assunzioni clientelari». Ma oggi, anche per l’esponente dell’Mpa «L’unico inter-

NIENTE INTERVENTI Le ditte appaltatrici di Abbanoa non garantiranno gli interventi di manutenzione agli impianti idrici

vento ammissibile è salvare le imprese che hanno avuto la sfortuna di vincere l’appalto, perché è concreto il rischio che migliaia di lavoratori finiscano in mezzo ad una strada». La fermata alle manutenzione causerà non pochi problemi di carattere ambientale e molti Comuni già pensano a riprendere in mano le manutenzioni. Il presidente della commissione Bilancio, Paolo Maninchedda, chiede invece «sacrifici per evitare il tracollo». «Il caso di Abbanoa non è l’unico in Sardegna - spiega l’esponente del Psd’Az - e se si vogliono recuperare i 200 milioni per il salvataggio, la Regione deve ridurre la spesa corrente, quella sanitaria e chiudere le partecipazioni in perdita». «È vero che ci sono stati degli errori da parte degli attuali amministratori - conclude Maninchedda - ma la Regione non ha mai fatto la capitalizzazione. Cioè non ha mai rispettato gli impegni presi all’atto di costituzione della società». Anche per il capogruppo del Pd in Consiglio, Mario Bruno «bisogna recuperare le risorse per salvare Abbanoa». «Ed è chiaro a tutti - conclude Bruno - che cinquanta milioni sono una goccia nel mare». Francesca Ortalli

TRASPORTI

Svendita Tirrenia scontro aperto con gli armatori n All’indomani delle dichiarazioni choc di Gianluigi Aponte socio nella Cin insieme a Vincenzo Onorato e Manuel Grimaldi «dei sardi me ne frego» la tensione sul caso Tirrenia non accenna a placarsi. L’amministratore delegato della Moby (gruppo Onorato) Luigi Parente replica all’annuncio della querela fatto dal presidente della giunta, dopo la pubblicazione a pagamento di una inserzione che accusa la Regione di penalizzare la Enermar. La compagnia di Vincenzo Onorato che opera nei collegamenti diurni sulla tratta La Maddalena-Palau. «L’acclaramento della verità - scrive Parente - darà la possibilità a Enermar di agire in sede civile per il risarcimento del danno arrecatole». A Roma intanto, il deputato Pdl, Salvatore Cicu, saluta con favore l’impegno del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per «rivedere tutta la documentazione in vista di una possibile riscrittura della convenzione Tirrenia che attribuisca alla Sardegna un ruolo decisivo nelle rotte del Mediterraneo». Una partita che per la Cin vale 72 milioni di euro l’anno per 8 anni. A Montecitorio, il deputato sardo dell’Udc, Antonello Mereu chiede al governo di essere «coerente dopo l’accoglimento della mozione per garantire il ripristino della continuità territoriale» ma soprattutto chiede l’immediato avvio «di un’indagine sul caro tariffe e iniziative concrete per riconoscere alla Sardegna il principio dell’insularità». Sulla privatizzazione della Tirrenia e sull’esclusione della Regione dalla compagine che se ne è aggiudicata il controllo interviene anche la Provincia, il cui Consiglio, riunito in seduta straordinaria ha approvato all’unanimità un documento presentato dal presidente dell’Aula, Roberto Pili. «La Provincia - si legge nel testo bipartisan - assumerà tutte le iniziative necessarie a riaffermare il diritto dei sardi alla continuità territoriale e all'autodeterminazione in merito alle decisioni che riguardano la mobilità delle persone e delle merci». Nel documento è richiamata la delibera della giunta provinciale dello scorso 1 marzo, sulla denuncia presentata all'Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Commissione europea per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza da parte delle compagnie marittime private operanti da e per la Sardegna».

CAMERA «Il governo deve pagare le bonifiche a Quirra» n Da Roma arriva un nuovo documento che si occupa dei veleni del poligono: è un ordine del giorno, approvato dalla commissione Difesa della Camera, che impegna il governo a uno stanziamento straordinario per le misure sanitarie e di bonifica del territorio del poligono interforze di Quirra. Dove si sono svolte le esercitazioni militari e dove indaga la Procura di Lanusei. «L'area esposta a rischio ambientale - ha ricordato Amalia Schirru, Pd, prima firmataria del documento dopo una lunga serie di valutazioni discordanti sulle conseguenze dirette e indirette delle attività militari svolte nei poligoni, è sottoposta ad una inchiesta delle magistra-

tura che ne ha interdetto la piena funzionalità sulla base di un motivato principio di precauzione, consentendo un limitato svolgimento delle sole attività militari ordinarie». «Dal monitoraggio su Quirra continua la parlamentare - commissionato dal ministero della Difesa a una gruppo di esperti, emerge chiaro un problema ambientale non più procrastinabile, e sotto

MONTECITORIO All’unanimità la commissione Difesa vota un ordine del giorno proposto dalla deputata del Pd Schirru

questo profilo, riteniamo che il Governo debba continuare ad avere un ruolo attivo per l'immediata bonifica dei territori inquinati con l'impegno di resa alla comunità per gli usi a cui erano precedentemente destinati e con un impegno finanziario per il sostegno di tutto il comparto economico-produttivo, a partire da oggi e sino al ripristino della normalita». L'ordine del giorno approvato ieri è stato sottoscritto dal capogruppo del Pd in Commissione Difesa, Antonio Rugghia e da tutti i deputati sardi del Partito Democratico: Guido Melis, Giulio Calvisi, Paolo Fadda, Siro Marrocu, Arturo Parisi, Caterina Pes e Antonello Soro.


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DALL’ITALIA

CAMERA L’Aula “salva” Verdini ma scarica Milanese

INTERCETTAZIONI Sì all'uso dei tabulati e all'apertura delle cassette di sicurezza dell’ex consigliere di Tremonti. No ai pm che indagano sugli appalti del G8. Di Pietro: principio aberrante n Uno va a fondo, l’altro viene salvato. Milanese e Verdini, P4 e G8, storie diverse, vicende giudiziarie che poco hanno a che fare l’una con l’altra. Ed è per questo che la Camera ha detto sì ai magistrati napoletani che chiedevano l'uso dei tabulati telefonici facenti capo all’ex consigliere politico del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e l'apertura delle sue cassette di sicurezza. I sì sono stati 538, i no 28. Alla seconda votazione, quella riguardante l'apertura delle cassette di sicurezza, i sì sono stati 545 e i no 23. La stessa Aula ha poco dopo negato il permesso a utilizzare le intercettazioni telefoniche nel caso di Verdini. La Camera, come già la giunta per le Autorizzazioni, ha dato parere negativo a maggioranza (301 voti contrari, 268 favorevoli e tre astenuti). La richiesta era stata avanzata dalla procura della Repubblica dell'Aquila nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo“G8”. «Io sono innocente - ha detto Milanese - Nessuno di questi fatti è vero e ho un solo modo per dimostrarlo al più presto, di liberarmi dall'onta che mi sovrasta: che le indagini proseguano e vadano a compimento nel più breve tempo possibile». Subito dopo il voto della Camera, Milanese, tramite il suo difensore Bruno La Rosa, ha chiesto formalmente al pm di disporre anche l’acquisizione dei tabulati di tutti i telefoni riconducibili al "gruppo Viscion" dal 2009 a tutto il 2010. «Vi è infatti agli atti qualcosa più di un sospetto - ha detto il legale - che Viscione potesse avere notizie riservate da altri soggetti piuttosto che dall'onorevole Milanese». DA ANNI SULLA GRATICOLA L'ex consigliere di Tremonti inoltre, sempre secondo quanto riferito dal difensore, ha anche dato l'immediata disponibilità all'apertura delle cassette di sicurezza. Denis Verdini invece non ha partecipato al voto della Camera. Uscendo dall'Aula, ha ribadito di aver fatto un ragiona-

mento sui confini da dare agli ascolti «pensando agli altri, tanto io sono già sputtanato da due anni». In Aula, dice, «ho cercato di spiegare con il ragionamento una questione che attraversa il Parlamento da tempo. E ho fatto leva sul mio caso affinché il Parlamento rifletta sui confini» da dare alle intercettazioni, «se e quando farlo, quando si possono usare. Sul tema lo scontro è politico e non tecnico». Quanto alle «fughe di notizie», registrate anche nell'inchiesta in cui è coinvolto, Verdini non indica colpevoli ma, dice, «guardo agli esiti. Qualunque accusa, anche la più infamante - spiega deve essere circoscritta e il giudizio deve essere rapido. I tempi «lunghi» per l'esponente del Pdl «non fanno bene alla giustizia e fanno un danno clamoroso». Mentre tempi «più rapidi» permetterebbero di migliorare «il rapporto di fiducia nei confronti della magistratura, che si è incrinato, almeno nei rapporti tra magistrati e politica». Immediata la reazione del partito giustizialista in Parlamento. Ai banchi del governo

Da due anni sono travolto in un tritacarne mediatico e giudiziario e per questo chiedo che venga concesso l'uso delle intercettazioni perchè ne voglio uscire. Da troppo tempo si sta sputtanando la gente, si rifletta per il futuro. Lo chiedo non per me. Riflettiamo insieme e rivediamo questa norma

si nota l'assenza di Berlusconi, che invece votò sulla richiesta di arresto per Alfonso Papa, e dei ministri dell'Economia Giulio Tremonti, della Giustizia Francesco Nitto Palma, dell'Interno Roberto Maroni e delle Riforme Umberto Bossi. Ed è con la Lega che se la prende l'opposizione accusandola di «ripensamento». Lo scorso 12 luglio, infatti, il capogruppo Marco Reguzzoni assicurò che la linea del Carroccio sarebbe stata quella di dire sì ad ogni richiesta di intercettazione, perquisizione o acquisizione di tabulati. Insomma, a tutto ciò che sarebbe servito per la prosecuzione delle indagini. E poi votò per il “sì” all'arresto di Papa. «Votare “no” alla richiesta dei magistrati di utilizzare le intercettazioni disposte nei confronti di Verdini ha detto Di Pietro - significa far passare un principio assolutamente aberrante: chiunque parlerà con un parlamentare non potrà mai essere “controllato”». Il leader Idv difende la linea dell'opposizione di votare a favore della richiesta dei magistrati nei confronti del coordinatore del Pdl. Di Pietro dichiara di essere favorevole al “sì” all'uso delle intercettazioni del parlamentare, anche perché «è stato lo stesso Verdini a chiederlo». Intanto sulla vicenda dello spionaggio a cui sarebbe stato

VOTAZIONE Per Milanese i sì che autorizzano i pm a usare le intercettazioni sono stati 538, i no 28. Per Verdini 301 voti contrari, 268 favorevoli e tre astenuti.

sottoposto è intervenuto Gianni De Gennaro. «I servizi segreti non ne sanno nulla», avrebbe detto il direttore del Dipartimento informazioni e sicurezza ai membri del Copasir. Nei giorni scorsi era stato lo stesso titolare dell'Economia a rivelare di aver deciso di andare ad abitare in un’abitazione affittata da Milanese perché si sentiva «spiato, controllato e pedinato». In ogni caso, avrebbe inoltre spiegato De Gennaro quando alcuni commissari hanno sollevato la questione posta dal ministro, i servizi non avrebbero titolo ad interessarsi della vicenda e nessuno li avrebbe contattati per occuparsene. Il direttore del Dis avrebbe anche sottolineato che sulla vicenda c'è in corso un'importante inchiesta della magistratura, cui spetterà il compito di accertare i fatti. Tremonti sarà ascoltato a settembre. Le parole del ministro dell'Economia saranno comunque nuovamente all'attenzione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica in una delle prime sedute di settembre: sarà infatti sentito ilcomandante generale della Guardia di finanza, generale Nino Di Paolo - la cui audizione era stata calendarizzata da settimane - e sarà quella l'occasione per chiarire alcuni punti della vicenda.

LA CASTA Scintille Fini-Idv sui tagli ai vitalizi

IL PRESIDENTE Gianfranco Fini

n Scontro nell'Aula di Montecitorio tra il presidente Gianfranco Fini e il deputato dell'Italia dei Valori, Antonio Borghesi. In discussione l'ammissibilità di un ordine del giorno, proposto dallo stesso Borghesi, sull'abolizione del vitalizio ai parlamentari. Per essere più precisi, come ha spiegato il deputato, per la sua sostituzione con una erogazione dell'Inps, l'Istituto nazionale previdenza sociale, commisurata ai contributi versati. Fini, al contrario, ha parlato di una «soppressione di un diritto acquisito per gli ex parlamentari» che «sarebbe in contrasto con i principi generali dell'ordinamento, trattandosi di posizioni ormai consolidate». Fini ha aggiunto che «l'ordine del giorno interviene impropriamente

in una materia, quale quella delle competenze degli enti pubblici previdenziali, che non può che essere regolata da una legge ordinaria dello Stato». Dura la replica di Borghesi. «Il 21 settembre dello scorso anno, un ordine del giorno esattamente uguale a quello che è stato qui da me depositato sui vitalizi è stato ammesso, è stato discusso, è stato votato da questa Assemblea», ha detto il deputato Idv.

PRIVILEGI Il presidente stoppa un ordine del giorno del partito di Di Pietro. Donadi: temono il giudizio della gente

«Devo arguire che è cambiato qualcosa da settembre ad oggi». Un tentativo simile di eliminare il vitalizio per i parlamentari da parte di Borghesi era stato bocciato dall'Aula con 498 “no” e soli 22 “sì” a settembre 2010. Polemico anche il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, che ha tuonato: «Altro che metodo! L'ordine del giorno di Italia dei Valori sui vitalizi è stato respinto per tutt'altra ragione, ovvero la paura di dover sostenere le critiche dell'opinione pubblica nel bocciarlo, o, peggio ancora, il rischio di doverlo votare». Donadi ha anche sottolineato come «la Casta, ancora una volta, preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, pur di non mettere mano ai propri privilegi».


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CONTINENTI

STRAGE DI BOLOGNA ANCORA IN PIAZZA MA SENZA I MINISTRI

sione parlamentare per la Cultura, i Media e lo Sport. A fermarlo era stata la moglie del magnate dei media, Wendi Deng.

SIRIA RAMADAN DI SANGUE CON MORTI E FERITI n Piazza piena nel trentunesimo anniversario della strage del 2 agosto. Dal presidente dell'Associazione dei famigliari delle vittime accuse durissime a Berlusconi e ad Alemanno. Meno polemico, ma non meno netto, Virginio Merola. Quello di ieri era il suo primo 2 agosto da sindaco. Con la voce rotta dall'emozione ha ricordato il prezzo pagato dalla città per la conquista e la difesa della libertà: dalla lotta dei partigiani, a cui ha riservato un applauditissimo omaggio, alle vittime delle stragi dell'Italicus, del Rapido 904, di Ustica e del 2 agosto, fino a Marco Biagi, ammazzato dalle Br nel 2002.

LECCE BOMBA IN CENTRO MUORE L’ATTENTATORE n Un attentato incendiario a un negozio di oggettistica nella via del lusso nel cuore della città, un'esplosione violentissima e un uomo, l'attentatore, che resta ucciso. Terrore nella notte di ieri in pieno centro a Lecce, una persona è morta nel tentativo di colpire “Sogni”, un negozio per la seconda volta obiettivo di un atto intimidatorio. Un anno fa, nel 2010, un'esplosione lo danneggiò prima che l'esercizio cambiasse gestione. Il corpo della vittima è stato scoperto da un cane dei vigili del fuoco. Si tratta di un 35enne di Lecce, Miche De Matteis.

GIUGLIANO UN MURO DI CINTA CONTRO I ROM n Un muro di cemento, lungo 450 metri, alto quasi tre, per “proteggere” la zona industriale e separarla dai confinanti accampamenti dei rom: non è una misura razzistica, assicurano i promotori dell'iniziativa che oggi sarà presentata ufficialmente a Giugliano (Napoli). Anche se «con la realizzazione del muro si scoraggiano i rom che vivevano prima nell'area industriale» e ai quali venivano addebitati

Crisi e mercati Napolitano preoccupato n Mentre in Usa il piano anti-default ottiene il via libera definitivo del Senato, tonfo di Piazza Affari nel finale (2,53%). Tremonti convoca il Comitato di stabilità. Alta tensione sui titoli di Stato. Preoccupato il Colle: «Serve inte-

«furti d'acqua con la deviazione di tubature, la manomissione delle cabine elettriche e la continua devastazione delle linee telefoniche per rubare il rame». Oggi, nel corso di una cerimonia con i rappresentanti delle istituzioni, verrà «presentato» il muro di cinta che circonda l'area industriale di Giugliano su iniziativa del Cig, il Consorzio presieduto dall'imprenditore Angelo Punzi e raccoglie 45 aziende dei settori dell'elettronica, della farmaceutica e dell'abbigliamento.

CASO MELANIA IL GIP: PAROLISI IN CELLA «HA UN FALSO ALIBI» n l falso alibi e la deturpazione del cadavere sarebbero i punti cardine dell'ordinanza del gip di Teramo che ha disposto l'arresto di Salvatore

grare le decisioni sui conti pubblici e stimolare la crescita e l'occupazione» ha ammonito il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha ricevuto al Quirinale il Governatore della Banca d'Italia e presidente in pectore della Bce

Parolisi. Il caporalmaggiore avrebbe sbagliato dal primo momento volendo far credere di cercare la moglie scomparsa e non sarebbe mai stato a Colle San Marco con Melania. Inoltre nell'ordinanza si parla di deturpazione del cadavere, come macabro tentativo per far pensare a un'altra mano.

Mario Draghi. Intanto una portavoce della Commissione europea, interpellata sul preoccupante divario di rendimento tra Btp e Bund ha assicurato «piena fiducia» della Ue nelle misure prese dall'Italia per fronteggiare la crisi.

Scampia di Napoli, dove si è procurato diverse ferite con un oggetto da taglio. L'operaio è stato trovato, in una pozza di sangue, dalla moglie, che ha subito chiamato un'autoambulanza. Il 44enne, ricoverato in prognosi riservata e sarebbe in gravissime condizioni.

TORINO ASCENSORE BLOCCATO MUORE IN CLINICA

sferimento in ospedale. Ma sia l'anziano che il personale sono rimasti bloccati nell'ascensore e l'uomo è morto, probabilmente per un infarto.

NEWS OF THE WORLD TORTA A MURDOCH MARBLES IN PRIGIONE

n Lo scherzo non è piaciuto. Jonathan May-Bowles, il comico e attivista di 26 anni che aveva tentato di tirare una n Un anziano di 82 anni è “torta” di schiuma da barba in n Un operaio dello stabili- morto ieri mattina all'interno faccia a Murdoch, ha ricevuto mento Fiat di Pomigliano di un’ascensore di una casa di la sua condanna a sei settimad'Arco (Napoli) ha tentato il cura di Torino che si è bloccato ne di carcere, delle quali ne dosuicidio dopo aver ricevuto la mentre lo stavano portando in vrà scontare soltanto tre. May lettera dell'azienda che lo in- ospedale. Sul posto sono in- Bowles dovrà inoltre versare formava degli ulteriori 2 anni tervenuti i carabinieri della 250 sterline di penale e altre di cassa integrazione, ammor- stazione Torino Barriera Pia- 250 per coprire i costi legali. tizzatore sociale del quale cenza: da una prima ricostru- Jonnie Marbles, questo il suo usufruiva già da quasi tre anni. zione sembra che l’uomo si sia nome d’arte, si era intrufolato L'uomo, Carmine P., 44 anni, sentito male intorno alle 7 di tra il pubblico dell'udienza del si è chiuso nel bagno della pro- mattina e che il personale del- tycoon dinanzi ai deputati bripria abitazione nel quartiere la clinica ne abbia deciso il tra- tannici membri della commis-

TORINO CASSA INTEGRAZIONE E TENTA IL SUICIDIO

n In Siria si continua a morire per la repressione violenta delle truppe fedeli al regime di Bashar al-Assad. Un assalto condotto all'alba di ieri dalle forze di sicurezza siriane a Damasco, nel quartiere di Erbin, ha causato almeno sei morti e alcune decine di feriti. Si tratta del primo attacco condotto dalle truppe siriane dall'inizio del Ramadan, lunedì. E proprio nella giornata di lunedì, secondo quanto riferito da Rami Abdel Rahmane, capo dell'Osservatorio siriano per i diritti dell'Uomo, sono stati contati almeno 24 civili uccisi, dieci dei quali dopo la preghiera del Tarawih. Nel frattempo, si è conclusa con un nulla di fatto la riunione a porte chiuse dell'Onu. Intanto il ministro degli Esteri Frattini ha richiamato per consultazioni l'ambasciatore italiano a Damasco.

USA UCCIDE IL FIDANZATO CON I TACCHI A SPILLO n Ha ucciso il fidanzato a colpi di tacco a spillo. È accaduto ad Augusta, nello stato americano della Georgia. Thelma Carter, 46 anni, durante una violenta lite con il fidanzato ha perso la testa, ha preso una delle sue scarpe “tacco 12” e ha colpito il convivente, Robert F. Higdon, sulla testa. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario.

LONDRA GHIOTTO DI CIOCCOLATO PESCE MESSO A DIETA n Si chiama Gary e probabilmente è il primo caso al mondo di un pesce con una seria dipendenza dai dolciumi: per tutta la sua vita questo esemplare di Gurami gigante è stato nutrito solo con “Kit Kat”, prima di finire all'acquario Sea Life di Londra, dove hanno dovuto metterlo a dieta.


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Le indagini Interrogatori fiume Metro Un giallo sul progetto dopo la violenza sul quindicenne la Provincia chiama la Regione

Stadio Domani vertice tra Zedda e Cellino

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Ateneo Ricercatori,

concorso irregolare scoppia la guerra Università-ministero LA LETTERA Il ministro Gelmini accusa gli atenei di Cagliari e Bologna: «Minano la credibilità del sistema accademico» Il rettore Melis: «Non hanno mai risposto alle nostre domande» n È guerra tra l'Università di Cagliari e il ministro dell'Istruzione. Al centro della “battaglia” il concorso bandito dall'ateneo per il reclutamento di 23 ricercatori universitari che sarebbe irregolare. Nei giorni scorsi il ministro Gelmini ha inviato una lettera a tutti gli atenei in cui accusa le università di Cagliari e Bologna di «minare la credibilità del sistema universitario». La lettera farebbe direttamente riferimento ai concorsi per ricercatore a tempo determinato banditi negli ultimi giorni dai due atenei. Concorsi in cui non sarebbero state rispettate le disposizioni contenute nella legge di Riforma dell’università. Il ministro, in particolare, avrebbe lamentato la mancata pubblicità della procedura di selezione e la non considerazione dei nuovi settori disciplinari. Ma non solo, le due università non avrebbero rispettato le indicazioni di principio e di opportunità fornite dal ministero in merito a trasparenza e pari opportunità nei concorsi. Nel mirino le commissioni giudicanti che, secondo il mini-

stro, non sarebbero costituite per la maggioranza da membri esterni. Inoltre la procedura si sarebbe svolta in maniera inusuale, alla fine di luglio con scadenza i primi giorni di agosto. LA DIFESA DEL RETTORE Accuse pesanti quelle mosse dal ministro che si scontrano con le giustificazioni dell'Ateneo cagliaritano. «Io non ho ancora ricevuto nulla – ha sottolineato il rettore Giovanni Melis – magari avessimo ricevuto per tempo qualche informazione. Abbiamo tentato per mesi di parlare con il ministero, abbiamo atteso le loro risposte dopo che gli era stato spedito il regolamento del bando, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. A quel punto abbiamo deciso di andare avanti». E il rettore precisa: «Abbiamo tutto l'interesse a bandire i concorsi, così possiamo far cimentare i nostri giovani. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sulla Gazzetta Europea e sul sito dell'Università di Cagliari. Non è stato possi-

Il nostro intento è quello di favorire i più giovani, mentre a quanto pare la logica diffusa è quella di dare spazio a chi si è laureato molti anni fa. Giovanni Melis Rettore dell’Università di Cagliari

bile pubblicarlo sul sito Cineca visto che era in aggiornamento. Abbiamo, quindi, seguito tutte le procedure possibili per pubblicizzare il concorso e abbiamo fatto lo stesso per quanto riguarda le indicazioni di nostra competenza. Per le eventuali altre indicazioni abbiamo atteso una risposta dal Ministero che non è mai arrivata”. E il rettore rincara la dose: “Speriamo che questa lettera non sia mossa da altri propositi - sottolinea

Melis - forse per il fatto che il concorso non è stato reso accessibile a chi ha conseguito la laurea da oltre 15 anni. Il nostro intento è quello di favorire i più giovani , mentre a quanto pare la logica diffusa è quella di dare spazio a chi si è laureato molti anni fa. Comunque nel caso fossero riscontrate irregolarità nel concorso, a settembre siamo pronti ad effettuare le modifiche necessarie». Manuel Scordo

UNIVERSITÀ In alto a sinistra il Policlinico Universitario. Sopra, il ministro Gelmini

Aias L’Asl: «Abbiamo versato i soldi per gli stipendi»

SANITÀ Botta e risposta a distanza tra Asl 8 e Aias

n Botta e risposta a distanza tra Asl 8 di Cagliari e Aias, l’azienda che aveva la convenzione per offrire i servizi sanitari. Una guerra di cifre o più precisamente di soldi. L'Asl 8 precisa di aver versato all'Aias “a titolo di acconto sui tetti di spesa previsti per l’anno 2011, 2.267.142 di euro, un importo destinato al pagamento delle competenze maturate nel 2011”. Un cifra considerevole che l'azienda sanitaria, secondo quanto da loro stesso affermato, è stata erogata nonostante la situazione irregolare in cui si trova la società “dato il reiterato rifiuto a sottoscrivere il contratto. L’Aias infatti, ignorando i numerosi inviti da parte della Direzione volti a regolarizzare i

rapporti, si trova in una posizione diversa rispetto a tutti gli altri erogatori di servizi privati con i quali l’Azienda ha regolarmente sottoscritto un contratto. Né si può considerare una valida motivazione l’attesa approvazione da parte della Giunta regionale dei nuovi schemi contrattuali”. In particolare, affermano dall'Asl: “la somma è stata versata per garantire la continuità assistenziale

BOTTA E RISPOSTA Ieri l’azienda sanitaria ha anche liquidato il conguaglio 2010 relativo alla parte sociale

alle persone e anche al fine di dirimere l’emergenza sociale creata in seguito al mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti”. Proprio ieri, inoltre, fanno sapere dall'azienda sanitaria “è stato liquidato il conguaglio 2010 relativo alla parte sociale ed è in arrivo il conguaglio 2010 per la parte sanitaria”. A breve, infine, secondo l’accordo sindacale siglato il 21 luglio l'Asl 8 di Cagliari provvederà a versare “l’80% delle prestazioni erogate da aprile in poi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e sempre in linea con i pagamenti verso gli altri erogatori privati regolarmente contrattualizzati”. Francesca Ortalli


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CAGLIARI VIABILITÀ SHOPPING SOTTO LE STELLE DIVIETI IN VIA MANNO E VIA GARIBALDI

COMUNE COMMERCIO ALLO STADIO APPROVATE LE GRADUATORIE

MUNICIPIO MARCELLO: DANNI ALL’EDICOLA ASSEGNO DI RISARCIMENTO GIÀ EMESSO

n Domani scatta lo “Shopping sotto le stelle”. In via Manno ed in via Garibaldi saranno vietati il transito e la sosta dalle ore 14 alle 3 antimeridiane del giorno successivo. Venerdì analoga manifestazione è in programma nel Corso Vittorio Emanuele, tra piazza Yenne e via Caprera. In questo tratto saranno istituiti i divieti di transito e di sosta con rimozione forzata, su entrambi i lati, dalle ore 18 alle 24.

n Approvata la graduatoria per la concessione degli spazi riservati al commercio presso lo stadio Sant’Elia. Gli operatori saranno convocati per effettuare la scelta del posteggio mercoledì prossimo. Dalle 9 alle 10 dovranno presentarsi (personalmente o per delega) quelli con anzianità di presenza da 8 a 9 anni; dalle 10 alle 12 quelli con anzianità di 7 anni o inferiore.

n «Il signor Antonello Colletti stia tranquillo, il Comune ha provveduto a emettere l’assegno per pagare i danni alla sua edicola». Fabrizio Marcello, presidente Pd della commissione comunale Servizi tecnologici, tranquillizza l’edicolante di piazza Annunziata, che attende un risarcimento da 13 anni. «Vogliamo dare un segno di discontinuità», ha detto Marcello, «rispetto alle inefficienze della passata amministrazione».

Abusi Violenza

su un minorenne interrogatori tra i conoscenti n Un imprenditore cagliaritano è stato denunciato per violenza su minore. Un quindicenne ha accusato l’uomo di averlo violentato sabato mattina. Per ora ci sono solo le parole del giovane contro l’imprenditore, che non è stato arrestato, ma denunciato a piede libero. Per ricostruire al meglio la vicenda gli inquirenti stanno interrogando tutte le persone che possono rivelare qualche elemento in più: la compagna dell’uomo, i genitori del minore e i dipendenti dell’imprenditore. Su disposizione della Procura sono stati sequestrati alcuni abiti dell’uomo e gli inquirenti stanno aspettando i risultati della perizia, da confrontare con gli esami medici. Il quindicenne avrebbe conosciuto

l’adulto mentre cercava un lavoro estivo. Per qualche giorno avrebbe distribuito volantini per contro dell’imprenditore, che ha anche un’attività al Poetto. A metà della settimana scorsa l’uomo avrebbe portato il giovane a lavorare con sé, nella sua sede vicino alla 554. Dopo un paio di giorni di lavoro, sabato mattina sarebbe avvenuta la violenza. È stato il padre della vittima ha chiamare il 118 e la polizia per assistere il figlio. Intorno alle 14.30 il giovane è stato portato da un ambulanza al pronto soccorso del San Giovanni di Dio. Accompagnato dal padre il quindicenne, visibilmente scosso, è stato subito assistito dal personale dell’ospedale. Appena ha fatto riferimento

LA QUESTURA Sull’episodio indaga la Squadra Mobile

alla violenza subita poco prima, nel giro di qualche minuto l’equipe è stata raggiunta da un neuropsichiatra infantile. Il giovane è rimasto parecchie ore all’interno della struttura di via Ospedale. Mentre i medici si stavano prendendo cura di lui è arrivata la polizia che ha cominciato a raccogliere le testimonianze del padre e della giovane vittima. In serata i medici hanno deciso di farlo trasferire al Santissima Trinità nel reparto di Chirurgia pediatrica. Perchè lì, nonostante fosse già quindicenne, il giovane avrebbe potuto trovare un ambiente più adatto alla sua delicata situazione. Nel frattempo gli agenti della Squadra mobile hanno raggiunto l’imprenditore che si è dovuto difendere dalla pesante accusa di violenza sessuale su minore. Non trapela nulla sulla sua versione dei fatti, solo il fatto che è stato denunciato. Come raccontato dal quindicenne non ci sarebbero stati testimoni al momento della violenza. Dopo aver raccolto le due versioni la polizia ha ascoltato i familiari della vittima, la compagna dell’imprenditore. Sono inoltre stati ascoltati i dipendenti e chiunque altro frequentasse quel posto di lavoro vicino alla 554. L’uomo è stato denunciato a piede libero, ma le indagini della Squadra mobile vanno avanti. Marcello Zasso Maddalena Brunetti


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CAGLIARI

Campus «Presto l’incontro con Ersu e Regione» n «Pronti a una conferenza di servizi con Regione e Ersu in tempi brevi». Lo ha assicurato il sindaco massimo Zedda in Aula intervenendo nel dibattito sul campus universitario, sollecitato da una mozione del centrosinistra e un ordine del giorno del centrodestra,

che in queste ore si stanno confrontando per arrivare a un documento unitario da votare stasera alla ripresa dei lavori. Maggioranza e opposizione potrebbero convergere su un ordine del giorno che impegni la Giunta a promuovere una conferenza di servi-

zi, da cui far scaturire un nuovo accordo di programma che consenta di non perdere i 30 milioni di euro della regione. Non dovrà però fare riferimento a un progetto preciso, né quello della società Edilia, né quello dell’architetto da Rocha. Ma proporne uno nuo-

vo che conservi gli aspetti migliori di entrambi. Nella riunione di ieri approvato anche il consuntivo di bilancio del 2010. Dopo una discussione lampo il Consiglio ha dato il via libera ai conti ereditati dalla Giunta Floris. P.P.

IL FINANZIAMENTO

Barriere per disabili e strade gruviera via al monitoraggio n Prima un monitoraggio dettagliato in tutta la città, poi a settembre partiranno i lavori. Subito l’abbattimento delle barriere architettoniche, dopo il rifacimento dei marciapiedi e l’installazione di barriere antirumore sull’asse mediano. Quattro milioni di euro il costo delle opere. Erano già stati stanziati dall’ex Giunta Floris, quella di Massimo Zedda nei giorni scorsi ha perfezionato i contratti con le imprese che eseguiranno i lavori. Verificare quanti e quali interventi sono da fare, costerà 340.401 euro. A tanto ammonta il primo appalto per il monitoraggio delle buche delle strade cittadine che comprende anche la riparazione. Due squadre di tecnici saranno al lavoro per fare i primi accertamenti già nei prossimi giorni. I primi interventi di riparazione intanto sono già in corso in via Lunigiana, via Cocco Ortu, via Fangario, via Trentino, via Basilicata, via Lazio, via Molise, via Lombardia e via Friuli. L’intervento non comprenderà la sistemazione della pavimentazione stradale per i danni causati da Abbanoa, che restano in carico all'ente che gestisce i sottoservizi: Abbanoa per le perdite idriche e quelle di acque nere, i Servizi Tecnologici per le perdite dalle fognature di acque piovane. Due sono gli appalti, da un milione e 643mila euro ciascuno, per la messa in sicurezza di marciapiedi e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In corrispondenza di scuole, ospedali, uffici pubblici, mercati e davanti alle fermate degli autobus, saranno installati scivoli e pensiline che permetteranno l’accesso anche alle persone diversamente abili. I lavori prevedono anche il rifacimento delle strisce pedonali, l’installazione di lampeggianti luminosi, e la protezione dei pedoni con dissuasori nelle strade dove non ci sono i marciapiedi. «Stiamo verificando le lamentele ricevute da diversi comitati di cittadini», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras. «Molti denunciano situazioni critiche, ora verificheremo». Costerà 545mila euro infine l'installazione di nuove barriere antirumore nell’asse mediano. P.P.

numeri 340

Le migliaia di euro necessarie per l’appalto del monitoraggio delle buche nelle strade di tutta la città.

545

Le migliaia di euro che serviranno per l’installazione di nuove barriere antirumore sull’Asse mediano.

IL SANT’ELIA Cellino e Zedda parleranno anche del futuro dell’impianto cagliaritano

Stadio Destino del Sant’Elia

incontro fra Zedda e Cellino IL VERTICE Domani mattina il patron rossoblù sarà in Municipio per consegnare al sindaco una maglia del Cagliari: è l’occasione per rimettere in piedi il discorso abbandonato con Emilio Floris n Si terrà domani in tarda mattinata l’atteso incontro tra i due Massimo, Zedda e Cellino. Il pretesto è la consegna al sindaco della nuova maglia rossoblù, in realtà dell’incontro tra i due si parla da giorni. Da quando, giovedì scorso, durante l’inaugurazione del nuovo terminal dell’aeroporto, l’Enac ha affossato definitivamente il progetto della Karalis Arena, decretando che il nuovo stadio a Elmas non si farà mai per ragioni di sicurezza. «Sarebbe un’aberrazione», ha dichiarato il presidente Vito Riggio, annunciando di essere pronto a ricorrere alla magistratura contro il progetto. È stato allora che Zedda ha riaperto il dialogo con il Cagliari Calcio, che Cellino aveva interrotto con l’amministrazione comunale dopo la deci-

sione di abbandonare il Sant’Elia. Nei giorni scorsi l’invito del sindaco a trovare una soluzione per mantenere la squadra in città, poi i contatti tra gli staff dei due per concordare una data per la riunione e ieri l’ufficializzazione di tempi e modalità dell’incontro. Non sarà una riunione privata. Cellino arriverà in Municipio con una rappresentanza della squadra intorno alle 13. Con lui ci sarà sicuramente il capitano rossoblù Daniele Conti e probabilmente Alessandro Agostini o Michael Agazzi. Porteranno al sindaco una nuova maglia rossoblù con il nome Zedda stampato sulle spalle. Così come hanno fatto la settimana scorsa con il presidente della regione Ugo Cappellacci. Dopo le foto di rito e lo scambio dei gagliardetti, sindaco e

l’Enac

VITO RIGGIO Il presidente dell’Enac ha bocciato sonoramente l’ipotesi di realizzare il nuovo stadio a Elmas.

patron del Cagliari avranno modo di parlarsi a quattr’occhi. Zedda nelle ultime settimane ha ripetuto spesso che un imprenditore privato non può essere trattenuto con la forza, ma certamente domani inviterà di nuovo Cellino a sedersi attorno a un tavolo per trovare una soluzione che consenta di mantenere la squadra in città. Il presidente non vuole abbandonare il progetto di uno stadio nuovo di zecca, né perdere i finanziamenti dell’istituto di credito sportivo, ma il no dell’Enac non gli lascia grandi speranze. Intanto sul nuovo impianto sportivo è interventuto ieri il consigliere comunale e regionale del Pdl Edoardo Tocco. «Che lo stadio lo si dia al Cagliari Calcio per essere ricostruito, o che a questo ci pensi il Comune, la cosa importante è che Cagliari si doti di uno stadio nuovo, perché il Sant’Elia, purtroppo, non è nelle condizioni di poter essere ristrutturato». Paola Pilia

Asse mediano L’autovelox pizzica 222 mezzi oltre il limite

ASSE MEDIANO L’autovelox è attivo dal primo agosto

DAVIDE LENZA/FC

n Sono stati 222 i veicoli transitati oltre il limite nella prima giornata di funzionamento dell'autovelox sull'Asse mediano. Il più veloce è stato fotografato a 124 chilometri orari. I dati sulle 24 ore di lunedì della polizia municipale, confermano la tendenza prospettata dai parziali di ieri, che fissavano la situazione solo fino alle ore 13: dopo l'attivazione, i passaggi davanti alla colonnina oltre i settanta all'ora si sono dimezzati rispetto al periodo precedente, quando le infrazioni rilevate erano state una media di 400 al giorno. Circa l'ottanta per cento dei veicoli fotografati ieri, inoltre, ha superato il limite di meno di 10 km/h. Sono infrazioni di prima fascia, punite dal codice della strada con una

multa da 39 a 159 euro, ma senza la sottrazione di punti dalla patente per il conducente. Non tutti i duecento passaggi oltre il limite verranno, però, sanzionati. Al totale dovranno essere sottratti i transiti fatti registrare dalle ambulanze e dai mezzi delle forze dell'ordine. In ogni caso, il risultato dimostra che ancora non tutti gli automobilisti cagliaritani hanno recepito il messaggio dell'attivazione. Per

VIABILITÀ La massima velocità registrata è di 124 chilometri orari. Ma funziona l’effetto deterrente dell’impianto

questo, il Comune continuerà a segnalare la novità sui cartelloni luminosi disseminati per la città, in modo da informare chiunque si metta al volante nel capoluogo. Perché l'obiettivo dichiarato non è far cassa, ma far sì che chi guida rispetti il limite volontariamente e non metta in pericolo se stesso e gli altri. Nonostante i dubbi espressi delle associazioni di consumatori sulla legittimità del controllo automatico, la postazione fissa sull'Asse mediano continuerà a funzionare senza la presenza degli agenti. La polizia municipale terrà invece sotto controllo con pattuglie e autovelox mobili, gli altri tratti a rischio della strada a scorrimento veloce. Michele Salis


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CAGLIARI QUARTU IN SCOOTER SENZA PATENTE GIOVANE INVESTE UNA PENSIONATA

ELMAS SUI TRATTAMENTI DENTRO IL CPA PES (PD) CHIEDE CHIARIMENTI A MARONI

n Era senza patente il giovane che lunedì, poco prima di mezzanotte, ha travolto una donna con il suo scooter a Quartu. La pensionata, investita mentre attraversava viale Colombo, è ricoverata al Brotzu. Sul posto è intervenuta la Polizia stradale che, in collaborazione con la polizia municipale di Quartu, ha effettuato i rilievi per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. Dai controlli è risultato che il giovane non aveva la patente.

n Ieri è stato operato il giovane algerino che ha tentato il suicidio al Cpa di Elmas, ma le sue condizioni restano gravi. L’altro giovane, bloccato in tempo, sarebbe stato spogliato dagli agenti per il trasferimento in ospedale. Qusta azione è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte della deputata Pd Caterina Pes che, assieme al collega Jean Leonard Touadi, ha chiesto chiarimenti al ministro dell’Interno Maroni.

QUARTU .

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Metro Giallo sul progetto

spariscono quattro tratti PROVINCIA Interrogazione di Sel: «La Regione ha rimodulato i piani, vuole la metropolitana sotterranea». Milia: «A settembre vertice con viale Trento e Comuni». Ponte sulla 554, niente soldi n Proprio mentre la Provincia mette a punto insieme ai comuni il piano dei servizi minimi che dovrà ridisegnare il trasporto pubblico locale nell’area vasta di Cagliari, arriva la doccia fredda: il progetto di ampliamento della metropolitana di superficie rischia di abortire. Siglato nel 2008 attraverso un accordo di programma fra la Provincia e le amministrazioni comunali di Cagliari, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Quartu, Quartucciu, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai, prevedeva la realizzazione di otto nuove linee grazie a un finanziamento di 350 milioni di euro ricavati dai fondi Fas per la mobilità. Ma dopo il passaggio del testimone dalla giunta Soru all’esecutivo Cappellacci, di quell’accordo si sono perse le tracce. Fino allo scorso giugno, quando la voce “metro-

politana dell’area vasta” è ricomparsa fra le righe di una delibera della giunta regionale in cui però si disegna uno scenario molto diverso dal piano originario: spariscono le linee di Selargius e Quartucciu, quella che collega Settimo San Pietro a Sinnai, il collegamento con l’aeroporto di Elmas e la linea verso il Poetto tanto cara ai vecchi cagliaritani. Sostituite da un sistema integrato basato su una “linea di metropolitana portante” che passerebbe nelle zone a maggiore densità abitativa. Secondo il consigliere di Sel Sandro Serreli, che sulla questione ha presentato un’interrogazione al presidente Graziano Milia, dietro la definizione di “metropolitana portante” si nasconderebbe il progetto di metro interrata già sponsorizzato dal Ctm. Serreli ha chiesto a Milia «se non ri-

tenga opportuno che la Provincia assuma una posizione chiara nel considerare ancora valido l’accordo del 2008 e che vengano convocati i sindaci dei Comuni interessati». La risposta della presidenza non si è fatta attendere: «La metropolitana – ha detto Milia – è fondamentale per la viabilità che proviene dalla zona Est di Cagliari. A settembre convocheremo tutte le amministrazioni comunali interessate e chiederemo un incontro alla Regione con gli assessori ai Trasporti e al Bilancio». Quali non si sa, visto il verdetto del tar che azzera la Giunta Cappellacci. In un’altra interrogazione, rivolta all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mureddu, il capogruppo di Federazione della Sinistra Ignazio Zuddas ha ricordato la mancata realizzazione delle strade di collegamento attorno al ponte strallato sull 554 che avrebbero dovuto eliminare gli incroci a raso proprio nella zona della cittadella. Mureddu ha risposto che «ci sono i progetti ma mancano le risorse». Bruno Ghiglieri

Scontro violento tra due auto tragedia sfiorata sulla litoranea n Spettacolare incidente ieri pomeriggio sulla litoranea per Villasimius. Nel rettilineo tra Margine Rosso e Sant’Andrea, poco dopo l’hotel Setar, un’Opel Corsa che viaggiava verso Villasimius, forse dopo aver invaso la corsia opposta, si è scontrata contro una Volkswagen Golf. Le due auto stavano per colpirsi in modo frontale lungo viale Leonardo da Vinci e l’incidente avrebbe potuto avere gravi conseguenze. I due mezzi, per fortuna, si sono urtati di striscio e con l’impatto sono finiti a decine di metri l’uno dall’altro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i volontari del 118. Lo spavento per gli occupanti è stato molto, ma non ci sono state gravi conseguenze per loro.


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SPORT NOTIZIARIO OGGI ALLE 18 TEST AD ARBUS CON IL TREVISO n Oggi il Cagliari andrà a giocare ad Arbus l’amichevole contro il Treviso (ore 18), formazione neopromossa in Seconda Divisione. La prossima domenica a Tempio ci sarà il test contro il Rayo Vallecano, squadra neo promossa nella Liga spagnola. Prezzo unico € 10, così come per l’amichevole del 9 al Nespoli di Olbia contro i greci dell'Aris Salonicco (20.30). La squadra quindi resterà ad allenarsi a Olbia da lunedì prossimo a venerdì quando disputeranno un’altra amichevole contro l’Arzachena di Virgilio Perra.

Ieri altra giornata di doppio allenamento per la squadra di Donadoni che al mattino ha effettuato esercizi in palestra per la forza esplosiva degli arti inferiori e poi trasformazione sul campo. Di pomeriggio Donadoni ha diretto esercitazioni tecnico tattiche per la fase difensiva e offensiva. In chiusura una partitella a metà campo: sono andati a segno Perico e Nenè. L’unico assente El Kabir a causa di un affatticamento muscolare ai flessori della coscia destra, mentre Biondini e Suazo si sono allenati regolarmente.

Regole d’ingaggio

Campioni in erba dal basso costo STRATEGIA Il mercato del Cagliari poggia sulla salvaguardia del monte-stipendi, El Kabir e Ibarbo saranno i nuovi Matri e Lazzari?

info

di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Un centrocampista in Italia e un attaccante all'estero. Questa è la traccia lasciata dal presidente Cellino per i prossimi obiettivi di mercato. Di sicuro saranno giocatori che dovranno tassativamente rispettare le “regole d'ingaggio” che il Cagliari si è dato per mantenere i “conti” in ordine con Daniele, il capitano, che torna a primeggiare - secondo quanto pubblicò la Gazzetta dello Sport -con 650mila euro all'anno dopo l'addio al quasi milionario Acquafresca (900mila). IL TETTO INGAGGI Messo il tetto poi si costruisce la casa, ogni tanto si tirano giù i tramezzi, come con Matri che prendeva 550mila o Lazzari che guadagnava 500mila; oppure si aprono le porte per far uscire Marchetti, che viaggiava sui 450mila euro, Laner (250), Pelizzoli (200) e Ragatzu (200) mentre entrano El Kabir, Ibarbo, Gozzi e Avramov. Sempre secondo le citate “regole d'ingaggio” si può ipotizzare che la punta marocchina possa prendere quanto Pisano (300), che il 21enne colombiano parta dalla stessa base di Nainggolan quando approdò a Cagliari (200mila euro) prima che rinnovasse fino al 2014, mentre il difensore ex Modena potrà essere equiparato a Perico (200) e il portiere serbo ad Agazzi (250) prima del recentissimo prolungamento al 2014. I movimenti di Cellino in questa sessione di mercato sono stati tutti all'insegna del rispetto del fairplay finanziario interno. Perché ha detto no a Biondini che ha chiesto di portare a 800mila euro il contratto da 500mila in scadenza al 2012 (salte-

MOESTAFA EL KABIR Il prestito è costato 500 mila euro. 1,5 milioni il riscatto

VICTOR IBARBO Il colombiano è stato comprato per 3 milioni di dollari (2 mln)

rebbero certi equilibri specie se in scaletta c’è il rinnovo di Cossu). Perché ha offerto un contratto da 300mila euro a Candreva più bonus legati a numero di partite giocate e così l'interno dell'Udinese ha scelto i 500mila certi di Cesena. Perché ha tirato per le lunghe la trattativa con Gelson Fernandes e poi il centrocampista svizzero ex Chievo ha scelto il Leicester e un contratto da 800mila euro. Perché ha proposto a Suazo un accordo annuale da 250mila euro (lo stesso che aveva Laner) più bonus per gare giocate e gol fatti quando l'honduregno chiede un biennale da 500mila euro senza dover mostrare lo stato d’avanzamento della condizione. GLI ACQUISTI A FINE AGOSTO Nella stessa ottica si devono leggere le altre manovre del club rossoblù che ha rinunciato al riscatto del cartellino di Acquafresca per sei milioni, puntando ad una nuova trattativa a prezzi inferiori anche per il contratto. L'attaccante piemontese ha scelto il Bologna, tenuto finché ha potuto in stand-by. Stessa linea per il centrocampista Parolo. Il Cesena lo valuta non meno di 8 milioni, il presidente Cellino decisamente meno (a quel punto, andrebbe su Poli della Samp). Per Barreto aveva quasi definito l'acquisto della metà del cartellino poi il Bari lo ha dato all'Udinese per 3 milioni. Di sicuro c’è che il Cagliari non farà arrivare mai giocatori alla Mutu. Il rumeno ex Fiorentina vale metà salvezza e, infatti, il Cesena se l’è assicurato. E nemmeno prende D’Agostino, due estati fa corteggiato dalla Juve e adesso nuovo faro del Siena. Per ora si va avanti con El Kabir e Ibarbo nella speranza che siano i nuovi Matri e Lazzari. Campioni in erba che tengono basso il montestipendi e, magari, inalterato il tasso tecnico. La nuova strategia è aspettare a fine agosto quando le grandi (Juve), con i giocatori in esubero (Pasquato, Ekdal) saranno costrette a svendere.

VICTOR IBARBO L’attaccante potrebbe diventare il prossimo affare del presidente Cellino

ENRICO LOCCI/FC

DAL SITO ASTORI: «DIFESA PRONTA E VOGLIO LA MAGLIA AZZURRA» n Sul sito del Cagliari Davide Astori rilascia le sue prime dichiarazioni dopo essere stato riscattato dal Milan a giugno per 4,5 milioni dal Cagliari. Il difensore è alla quarta stagione di militanza rossoblù, la prima però da giocatore interamente del Cagliari: «La Società ha investito su di me una cifra importante, il che è motivo di orgoglio». All'inizio della terza settimana di ritiro, il bilancio è positivo. «Naturalmente la difesa è il reparto più solido perchè è quello più collaudato. Attualmente siamo al 50% della condizione». Sul piano personale, Davide intende giocare una stagione brillante. «Ci sono tutti i presupposti, i nostri tifosi meritano tante soddisfazioni. Mi piacerebbe conservare la maglia della Nazionale. Il calendario? Difficile, ma allo stesso stimolante, con Milan e Roma alle prime due gare».

Cellino «Con Suazo nessun incontro, parli quando sta bene»

DAVID SUAZO Ieri si è allenato regolarmente

ENRICO LOCCI/FC

n Altro che pace fatta, accordo chiuso e tranquillità. Dopo tre giorni di bufera resta...la bufera. Perché per ora c’è un nulla di fatto tra il presidente del Cagliari Massimo Cellino e David Suazo. La situazione è abbastanza paradossale perché comunque l’attaccante continua il suo ritiro ad Assemini. E per lui sembra essere pure finito il lavoro differenziato visto che ieri si è allenato regolarmente con la squadra davanti al pubblico presente sulle gradinate del campo di Assemini. Ora c’è fretta, quella che gli ha messo il presidente del Cagliari ieri presente all’allenamento, che ai microfoni di SkySport ha dichiarato: «Ho fatto la mia proposta al calciatore, l'incontro c'è stato. Ora non ho intenzione di incontrare

Suazo a breve, la palla passa a lui. Adesso David ha bisogno di tornare in forma. L'offerta è stata fatta in conformità alle sue condizioni fisiche, se vorrà discutere di altro potrà farlo solo quando tornerà in forma». Un passo indietro. Eppure solo due settimane fa le parole di Cellino erano state ben diverse e di tutt’altro tono: dalla “ciliegina sulla torta” a “firma quando vuole” a “questa è casa sua”. Cosa è cambiato?

LA SPIEGAZIONE «L’incontro c’è stato e la mia offerta è stata fatta in base alle sue condizioni fisiche»

Il presidente rossoblù gli ha offerto un contratto annuale sulla base di 250 mila euro più bonus legati a presenze e gol. David Suazo ci ha pensato ma non si fida e pretende un ingaggio diverso a prescindere. Ma dopo aver chiesto 500 mila euro e un biennale almeno il presidente rossoblù si è raffreddato e ora lega il tutto allo stato di forma del giocatore. In tutto questo a risentirne è la stabilità della squadra che si allena a preparare il campionato e l’allenatore Donadoni che ancora non ha la possibilità di capire quali giocatori ha in mano. Ora, se Suazo riesce a fargli capire che può giocare è già una gran cosa. Ma può in amichevole se non firma? Suazo ospite come Marrone, per ora.


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SPORT JUVENTUS VUCINIC: «IO NELLA SQUADRA PIÙ AMATA D’ITALIA E NOTA AL MONDO»

ROMA LUIS ENRIQUE: «PRONOSTICI? È PRESTO, NON SONO HARRY POTTER»

GIAPPONE MATSUDA IN GRAVI CONDIZIONI PER ARRESTO CARDIACO IN ALLENAMENTO

n «Ho scelto la Juve perchè è la squadra più amata dagli italiani e più conosciuta al mondo. Basta il nome della squadra per scegliere, appena c'è stata la possibilità non ho avuto dubbi». Si è presentato così Mirko Vucinic, nuovo acquisto della Juventus. «Avevo già deciso di lasciare la Roma, ne avevo parlato con il direttore sportivo Daniele Pradè, che ringrazio, così come ringrazio Rosella Sensi. A Roma è finito un ciclo, ora sono alla Juve».

n Luis Enrique come Mou. «Non sono Harry Potter, non ho la bacchetta magica e non so dire adesso dove potremo arrivare. Capiterà di cadere, ma l'obiettivo è rialzarsi e farlo bene. Questa è un'avventura meravigliosa, sono ottimista ma il nostro cammino è lungo e tortuoso». Queste le parole alla vigilia della gara amichevole che la Roma giocherà oggi a Budapest contro il Vasas.

n Sono gravi le condizioni dell'ex nazionale giapponese Naoki Matsuda, sentitosi male ieri mentre si allenava con la sua squadra, il Matsumoto Yamaga. Il 34enne difensore che giocò con “Blue Samurai” i Mondiali di casa del 2002 avrebbe subito un arresto cardiaco ed è arrivato in ospedale privo di sensi. È in gravi condizioni. Matsuda ha vestito per 40 volte la maglia del Giappone. Con gli Yokohama Marinos, ha vinto 3 volte il titolo J-League.

Cina Milan-Inter derby business SUPERCOPPA Pechino in festa, Nesta il più amato. Gasperini: «Noi siamo qui per vincere, contro di loro è prestigioso» n Con tutti i juan che hanno (monete cinesi) affiancate tipo domino potrebbero fare svariate Muraglie. Ma hanno preferito “affittare” la Supercoppa italiana, così il derby milanese agostano si fa in Cina per 1,65 milioni a club. Pechino è diventata un turbine di entusiasmo e... marketing, ovviamente, per l’arrivo dei calciatori italiani che giocheranno nel “Nido d’uccello”. Affascinante quanto discubile l’iniziativa ora è questa e non si cambia. Inter e Milan sono arrivati: voli diversi, alberghi diversi, sempre che non vada come Battisti cantava, perché facile incontrarsi anche in una grande città. Ciò che sperano le cinesi che hanno accolto Nesta con lo striscione: «Nesta sei il più bello del mondo». Dopo la biciclettata di domenica all’Inter store ieri è stata la volta dell' allenamento aperto al pubblico della squadra di Gasperini. I rossoneri, invece, hanno svolto il loro primo allenamento a porte chiuse nel

numeri 2010

L’anno scorso la Supercoppa si fece a San Siro: contro la Roma l’Inter vinse 3-1

2003

Si giocò a New York: la Juventus vinse 5-3 dopo i calci di rigore contro la Roma

2002

A Tripoli JuventusParma finita 2-1

LO STADIO DI PECHINO Sabato il “NIdo d’uccello” ospiterà la Supercoppa (ore 14 italiane)

modernissimo Sports Olympic Center, poco lontano dal Nido d' Uccello davanti a solo 150 invitati. Il bagno di folla è rimandato a oggi, quando ci saranno l'allenamento aperto al pubblico e la prima conferenza stampa di Allegri. «Non ho la sfera di cristallo ma noi siamo qui per cercare di vincere e perchè l'Inter porti a casa quella Coppa che non è riuscita a conquista-

info SABATO 6 ALLE ORE 14 La diretta della gara sarà trasmessa da Rai Uno

LAPRESSE

re due anni fa. Poi, giocare con il Milan è ancor di più motivo di prestigio», ha detto Gian Piero Gasperini, ai cronisti cinesi. E su Sneijder richiesto dal Manchesr United: «Gioca con noi, si è allenato con noi e giocherà anche sabato. Sneijder non è un problema». La gara è già iniziata. Per i tifosi italiani tribune lontane. V.S.

MERCATO

Genoa: 8 milioni per Gilardino la Viola dice no n Aquilani non intende rimanere al Liverpool, ed è al centro dei desideri di tre club, perchè a Fiorentina e Milan si è aggiunto il ritorno di fiamma della Juventus. Il procuratore del giocatore, Franco Zavaglia ha parlato dell'ipotesi Milan: «È stata rilanciata con forza in questi giorni - ha detto Zavaglia - e quando si parla così tanto di una trattativa è perchè c'è sempre un fondo di verità. Galliani è in Cina per la Supercoppa ed aspettiamo che torni a Milano, poi ci vedremo e parleremo. Il prezzo? Una cifra attorno ai 10 milioni di euro». Intanto Conte vuole il fiorentino Vargas per il quale potrebbero essere dirottati in viola sia Martinez che Amauri. Nel mirino Juve ci sono Lugano, il brasiliano Alex del Chelsea e l'altro uruguayano, ventenne, Coates, rivelazione della Coppa America. Il d.s. del Genoa Capozucca ha confermato l'interesse per Gilardino: «È un grande attaccante e visto che noi cerchiamo una punta ci interessa. Ma è una trattativa difficile». Da Firenze la risposta negativa all'offerta ligure di 8 milioni più Kharja.


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SPORT ECCELLENZA MANFREDI VA A VILLACIDRO GRASSI E MONTELLA AL CASTELSARDO

PROMOZIONE CAPPAI AL QUARTU 2000 IN ARRIVO IL TREQUARTISTA PICCIAU

PRIMA IL REGISTA CAU FIRMA A IGLESIAS MATTEO FLORIS PASSA AL PORTOSCUSO

n Il Villacidro ha da giorni il suo allenatore. Mario Orrù, ex Sant’Elena, guiderà i canarini nella prossima stagione. Preso il portiere ex Villacidrese Renè Pomarè. Arriva anche l’esterno sinistro laziale Manfredi, carabiniere in Sardegna con un passato nell’Eccellenza del Lazio. Due nuovi acquisti a Castelsardo: si tratta dell'attaccante Davide Grassi, ex Tempio, e del portiere Salvatore Montella, l’anno scorso al Fertilia.

n Il Quartu 2000 mette un altro tassello alla squadra che guiderà Carlo Atzei. Dopo Marco Spanu (Capoterra), firma anche Andrea Cappai (1975) ex centrale di Palau e Tempio. Già preso l’attaccante Concas (foto a sx), il diesse Orani sta per concludere con il trequartista Picciau (foto a dx). I cugini del Sant’Elena hanno acquistato l’attaccante Moricio, l’esterno Marongiu e il difensore Motzo.

n L’Iglesias di Valluzzi continua a rafforzarsi. Dopo aver preso il portiere Mennella, il difensore Usai, il mediano Corona e l’attaccante Arippa, acquista dal Carbonia il regista Cau e sta per chiudere con il baby Etzi (Villacidro) e la punta Mura (Gonnesa). Non resta Murru e Matteo Floris, va a Portoscuso che prende Serci dal Sant’Antioco. Il Pabillonis 97 acquista l'attaccante Muscas (ex Villacidro) e il difensore Deidda (ex Monreale).

Derby gallurese

PULA .TRE COLPI DEL DIESSE PILO

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Olbia già pronta Tavolara attende che Tatti dica sì SFIDA I bianchi di Cerbone più forti con gli arrivi dai “cugini” del trio Manis-Di Gennaro-Siazzu. I biancoverdi hanno iniziato la preparazione con pochi giovani in attesa di sciogliere il nodo dell’allenatore n Prima che derby in campo lo è stato in sede di mercato con sullo sfondo un'ipotesi di fusione richiesta più da patron Pitta del Tavolara che dalle vecchie glorie che governano la società dell'Olbia. Il capoluogo gallurese si prepara ad accogliere una sfida per il primato cittadino che segnerà il prossimo campionato di Eccellenza. Da una parte i biancoverdi di Giovanni Antonio Pitta appena retrocessi dalla serie D e con un potenziale economico importante, dall’altra i bianchi di Pino Scanu che cercano il salto di categoria attraverso una politica di austerity. L’OLBIA HA TUTTO A POSTO Ma l'Olbia si trova decisamente più avanti nei programmi. Il direttore sportivo Marco Sapochetti, coadiuvato da Gianni Muresu, ha costruito con sagacia e senza fare follie una squadra di vertice. Ha scelto un allenatore giovane e preparato come Raffaele Cerbone, reduce da due brillanti salvezze in serie D col Budoni, ha confermato alcuni “anziani” della scorsa stagione come il difensore Gianni Spanu, il mediano Luca La Rosa e gli attaccanti Romeo Ferreli e Luca Castricato. Acquisti mirati e di spessore: dal Tavolara ha prelevato il portiere Marco Manis, il regista Diego Di Gennaro e il bomber Gianluca Siazzu. Tutt'e tre, in tempi diversi, hanno già vestito la maglia bianca in serie D e C2. Graditi ritorni da parte delle Vecchie glorie. Dal Budoni, hanno seguito il tecnico Cerbone, il centrocampista Vincenzo Nardo e il difensore Salvatore Melino. Dai cugini minori della Football Olbia ecco Riccardo Balzano, altro ex. Restano i giovani Leoncini, Ne-

sta, Sias, Varrucciu, Malesa, Scanu e Mulas. TAVOLARA IN ALTO MARE In casa Tavolara, invece, regna il caos. Un giorno viene dato in panchina Giuseppe Leggieri (esonerato dall'Olbia nella scorsa stagione), il quale rinuncia dopo non aver visto uno straccio di programma, poi si annuncia il ritorno di Vittorio Pusceddu quando invece si portano avanti le trattative con Tomaso Tatti. L'ex tecnico della Nuorese, fino alla tarda serata di ieri, era in riunione con il patron Pitta alla ricerca di garanzie che venga messo finalmente giù e approvato una strategia di mercato. In maniera surreale, però, si dà inizio alla nuova stagione iniziando ieri gli allenamenti al campo agli ordini del tecnico della Juniores Nanni DeGortes, vice di Addis lo scorso anno, con pochi giocatori presenti per lo più giovani come Spano, Carboni, Levrini e Minutola. Da definire tutte le trattative per coloro che dovranno comporre l'ossatura della nuova squadra dal capitano Usai, all'esterno Molino. Nel frattempo si portano avanti i contatti con il mediano Nicola Ruggeri, selargino che lavora a Olbia e che in biancoverde ha già giocato in serie D. Un altro ritorno potrebbe essere quello di Antonello Muzzoni, trequartista in forza alla Nuorese che mister Tatti ha allenato a San Teodoro. Così come il portiere Daniele Corsi che sempre con Tatti giocò in maglia viola. Potrebbe firmare Gianmario Pischedda, la scorsa stagione con il Calangianus così come Marco Urgias, reduce dal campionato di serie D con l'Arzachena. Eleonora Fava

Firma Antinori, presi i baby Mainas e Dulcis n Il Pula chiude il cerchio. Il diesse Luca Pilo trova l’accordo con il portiere Michele Antinori, in biancorosso già dalla scorsa stagione. L’estremo difensore ex Selargius è, insieme con il mediano Mirko Dento-

ni, è l’unico superstite della scorsa stagione culminata con la promozione in Eccellenza. I nuovi volti tra gli “anziani”sono i difensori Lantieri e Berlucchi, i centrocampisti Erriu, Uccheddu e Mannai, il trequar-

CAGLIARI DONNE IN ROSSOBLÙ CUCCU E DEIANA n In vista del prossimo campionato di serie A2 (attesa l’ufficializzazione), il Cagliari femminile cala un poker d’acquisti. Dal Villaputzu arriva Claudia Cuccu, classe 1981, attaccante con un passato importante alla Delfino, Torres, Olbia (150 gol in 8 stagioni), Agliana in serie A. Da tre anni (A2) nel Sarrabus ha realizzato 40 gol. Presa Martina Mulas, portiere del 1983 cresciuta nel Villaputzu, le ultime tre stagioni con la maglia dell'Olbia. Grande colpo con Elisa Deiana (1981), centrocampista dai piedi d'oro, che ha giocato in quasi tutte le squadre sarde (Torres, Alghero, Oristano e Olbia). Infine, Lucia Balestri, difensore classe 1978, toscana ma sarda di adozione visto che vive da ben 8 anni nell’Isola. Prima di giocare nell’Olbia la Balestri ha vestito la maglia dell'Agliana in serie A.

Tennis TC: l’esordio in A1 coi Campioni d’Italia

L’A1 DEL TC CAGLIARI

n Come il Cagliari Calcio contro il Milan, stesso battesimo attende il 16 ottobre il Tennis Club Cagliari: a Monte Urpinu, nella prima giornata del campionato di serie A1, arriva il Canottieri Aniene campione d’Italia. Potito Starace e Simone Bolelli: dalla terra rossa di Arzachena in Coppa Davis, a quella del circolo cagliaritano per testare subito le ambizioni del team capitanato da Andrea Lecca. Che però non si fa illusioni: dopo essere entrato nell’elite del tennis nazionale dalla porta di servizio, grazie al ripescaggio (la promozione sfumò sul campo all’ultimo ostacolo dei playoff e al doppio di spareggio) la salvezza sarà l’obiettivo minimo. Per restare in serie A1, il team allestito dal direttore generale di via

titsta Porceddu e la punta Floris. Ma sempre ieri, il ds Pilo ha chiuso con due ‘93 di grande valore: si tratta del portiere Mainas, ex Selargius, e dell’attaccante Dulcis, ex Atletico, entrambi di proprietà del Cagliari.

Gemelli, Lillo Palmieri, potrà contare su Matteo Trevisan, toscano, 22 anni, intorno al numero 270 del mondo è rinforzo chiamato a dare quella marcia in più al team sardo in singolo e in doppio, con tutto il suo genio e la sua sregolatezza. A Cagliari però sembra la racchetta ideale per completare il team che vanta il russo (ma ormai adottato dopo otto anni a Monte Urpinu) Yuri Shukin, il campione sardo

MONTE URPINU La squadra di capitan Lecca inizia il 16 ottobre: Trevisan punto di forza contro Bolelli e Starace

Stefano Mocci, l’ex davisman Giorgio Galimberti, più i prodotti del vivaio Roberto Montis e Nicola Comune. Ma la chiave della squadra, come di tutto il campionato è solo una e l’ha sottolineata capitan Lecca: «Tutto dipende dalla costanza, da chi giocherà ogni domenica e chi scenderà in campo solo in certe sfide. Le presenze e quindi le assenze in certi casi cambieranno i risultati». Chissà quindi se i campioni d’Italia dell’Aniene verranno a Cagliari al completo: Starace, Bolelli, Cipolla e Santopadre, insomma passato e presente della Nazionale. Il Tc Cagliari è l’unica squadra a difendere i Quattro Mori in serie A1. La squadra rosa, neopromossa, giocherà la A1 2012. Lazzaro Cadelano

BEACH TENNIS CONTI E FLORIS PIGLIATUTTO n Pigliano tutto loro: Max Conti con Michele Floris e Stefania Carmelita con Lucia Cusinu dominano il beach tennis sardo. In due giorni hanno vinto titolo sardo di doppio e Master della Coppa Sardegna. Per il 5° anno Conti e Floris si confermano sul trono del beach tennis di doppio maschile: niente da fare per Diego Fratini e Alberto Tamponi (9-3, 9-7). Conti e Floris poi hanno confermato il dominio anche nell’ultimo atto della Coppa Sardegna: all’Eolo Beach Club di Oristano hanno sconfitto in finale Tronci e Pitzurra 6-1, 2-6, 10-6. Carmelita e Cusinu, dopo l’assoluto di doppio, hanno vinto a Torregrande (Mirtillo e Russo out 9-8). L.C.


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CULTURA

CONCERTI Un tuffo nelle sonorità dei Balcani in arrivo le fanfare di Goran Bregovic

L’

unica volta che incontrai Goran Bregovic fu per un’intervista nel 2005 all’Hotel Mediterraneo di Cagliari. Ci arrivai con l’entusiasmo di chi ha sempre amato i film di Kusturica, Il tempo dei gitani e Underground, e ballato con la canzone Kalashnikov. In un italiano cortese diceva, allora, di aspettarsi da un momento all’altro il momento in cui l’Europa avesse riconosciuto le influenze tzigane nelle cultura europea. Raccontava un’Italia molto «vicina ai poveri, per la sua esperienza personale con la miseria e sempre pronta al sorriso». Sei anni dopo, lui, il musicista di Sarajevo, non molla il suo ottimismo. Ancora oggi dice che i conflitti e la guerra nonostante tutte le tragiche conseguenze non possono uccidere la vita. Per questo «la mia sarà sempre la musica della vitalità». Con le radici nei Balcani e lo sguardo nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic saranno oggi (alle 22) sul palco di piazza Cattadrale a Oristano in un concerto in cui si mescoleranno le sonorità della fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, i suoni della chitarra e le percussioni tradizionali dalle accentuazioni rock. Il compositore e polistrumentista balcanico, che sarà alla testa della sua Wedding & Funeral Band, si inserisce perfettamente nella linea tematica di questa edizione del festival Dromos che sotto il titolo “I racconti del velo” volge il suo sguardo verso Oriente. Immancabili compagni di viaggio, accanto a Goran Bregovic (chitarra, sintetizzatore, voce), la formazione gitana composta da Alen Ademovic alla grancassa e alla voce, Bokan Stankovic e Dalibor Lukic alle trombe, Stojan Dimov alle ance, Aleksandar Rajkovic e Milos Mihajlovic ai tromboni e le voci bulgare di Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova Aleksandrova. Accanto ad alcuni classici del suo repertorio, il musicista balcanico regalerà al pubblico alcuni inediti: il concerto di Oristano è infatti l’unica tappa in Sardegna del tour estivo con cui Goran Bregović sta presentando in esclusiva “Champagne for Gypsies”, il nuovo disco in uscita il prossimo autunno. Seconda parte del progetto “Alkohol” (dal titolo del cd pubblicato nel 2008), “Champagne for Gypsies” trae la sua originalità dal

numeri

appuntamenti

1950

MUSICA SERATE MOZARTIANE SINFONIA IN SOL MINORE

A Sarajevo è nato Bregovic, da padre croato, membro dell'Armata Popolare Jugoslava, e madre serba. Dopo il divorzio dei genitori, visse con lamadre nella zona musulmana di Sarajevo.

n L'orchestra, diretta da Roberto Pischedda, accompagnerà la Sinfonia Concertante per oboe, clarinetto, corno e fagotto K 297b e terminerà il concerto con la Sinfonia in sol minore K 550. A settembre “Serate Mozartiane” prensenterà una serie di quattro «conversazioni in musica» a palazzo Siotto. Cagliari, Teatro Civico Venerdì, alle 21

LABORATORI INCIDENDO MIRÒ

1974

Nacque il leggendario gruppo rock Bijelo Dugme (Bottone bianco) che divenne sicuramente il gruppo più famoso nella Jugoslavia degli anni 70 e 80.

ANCORA POSTI LIBERI n Domani alle 17.30, per bambini dai 6 ai 13 anni: Incidendo Mirò, laboratorio che si i spira al poema illustrato Ubu Roi, esposto al Castello. Con i colori a cera saranno delineate delle aree e dei segmenti che su un foglio speciale risulteranno idrorepellenti.

650

Mila le copie vendute nel 2000 in Polonia con l’album, Kayah i Bregović (Kayah e Bregović), registrato assieme alla popolare cantante polacca Kayah.

IL MUSICISTA «Un’Italia molto vicina ai poveri, per la sua esperienza con la miseria e sempre pronta al sorriso» desiderio del compositore balcanico di invitare i più importanti musicisti internazionali gitani dopo le tensioni subite da questo gruppo etnico nell’Europa occidentale negli ultimi anni. Tra i tanti contributi e le collaborazioni che faranno parte dell’album, troviamo così quelli dei Gipsy Kings, Florin Salam (popolare musicista manele dalla Romania), Stephan Eicher (cantautore svizzero) e altri in

via di definizione, tra cui Ayo (nota cantautrice tedesca), David Essex (star della musica inglese degli anni ’70) e Edyta Górniak (cantautrice polacca). Prima del concerto, alle 19, nella Sala convegni dell'ex Asilo Sant'Antonio, si proietta “Io sono con te”, un film diretto l'anno scorso dal regista torinese Guido Chiesa (classe 1959, già dietro al cinepresa in lungometraggi come “Il partigiano Johnny”, del 2000, e “Lavorare con lentezza”, del 2004). Racconto della maternità di Maria di Nazareth. Girato nelle campagne della Tunisia, alla ricerca di un'ambientazione quanto più vicina alle condizioni di vita della Palestina di duemila anni fa. Francesca Fradelloni

info

Cagliari, Castello San Michele Tel.070500656; didattica@camuweb.it

RASSEGNA “I N CO N T R A N D O C I N E " , IL CINEMA ETNOGRAFICO BIGLIETTI E ORARI Tel.: 0783 310490, e-mail: dromos@drom osfestival.it. Sito. www.dromosfe stival.it

n Il prossimo appuntamento oggi con la proiezione di “Murrasarda”, dove si racconta il variegato mondo del gioco della “murra” in Sardegna. Nella stessa serata sarà proiettato anche Maistus de Sonus, documentario dedicato alle launeddas. Muravera, Casa dei Candelai Dalle 21,30, ingresso gratuito


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MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

CULTURA

GALLERIA COMUNALE

Un drink fra De Chirico e il reading

È

il romanzo con cui Marcello Fois ha intrapreso la sua carriera letteraria, grazie al quale si aggiudicò nel 1992 il prestigioso Premio Calvino. “Picta”, definito dai critici un esercizio di abilità narrativa, nella quale descrivendo quadri l'autore narra storie. E da quel libro prende spunto il il reading letterario musicato “Picta”, appunto, quinto appuntamento di “Aperitivi ad arte”, che gode di una location privilegiata, la Galleria Comunale di Cagliari, organizzatrice dell’edizione numero tre della rassegna in collaborazione con l’associazione “Artècrazia”. Lo spettacolo va in scena domani sera, alle 20,30, curato da Daniele Monachella, voce recitante, accompagnato da Andrea Congia alla chitarra classica. Ad allietare la serata ci sarà anche lo stesso Fois, che leggerà uno dei brani tratti dal suo romanzo. Ogni racconto è ancorato alla dimensione di un quadro, non sempre celebre, dal quale prende vita la narrazione dello scrittore nuorese. Fois gioca con le parole, dà al lettore quasi la sensazione di immergersi nelle tele. E quale migliore teatro per giocare con questi temi se non la Galleria Comunale d’Arte? Quest’anno il museo cagliaritano ha voluto dedicare il ciclo di spettacoli di “Aperitivi ad arte” alla memoria. E il reading letterario è un vero e proprio viaggio della memoria in mezzo alle immagini, fra quadri, vite e autoritratti di pittori, da Van Gogh a Picasso, da De Chirico a

info

I QUADRI DI FOIS Appunamento domani alle 20.30 con “Picta” di Marcello Fois. Lo spettacolo non prevede posti a sedere. Per le prenotazioni: tel. 070.677.6454

Morandi, da Pollock a Warhol. Una costante delle serate in Galleria, che sono “sinestetiche” e vogliono far incontrare le diverse forme d’arte, letteratura, musica, poesia, pittura: prima della mise en scene il pubblico viene introdotto ai temi dello spettacolo attraverso una visita guidata nelle sale del museo. Anche domani sera, prendendo spunto dalla narrazione di Fois, le storiche dell'arte della Galleria Comunale faranno in modo che i visitatori-spettatori possano rivivere la stessa esperienza dell'autore contemplando le opere della preziosa collezione Ingrao. Per “Picta” si farà riferimento ai quadri di Umberto Boccioni, Piero Dorazio e Giorgio Morandi. Gli ospiti (non si spiegherebbe altrimenti il titolo della rassegna) potranno anche gustare un aperitivo, avendo come desco lo sfondo dei Giardini Pubblici. «Durante il reading proietteremo nella facciata della Galleria le immagini delle opere che vengono descritte nel libro di Fois», racconta Daniele Monachella, attore sassarese, voce recitante nello spettacolo. E aggiunge: «Nel libro i racconti sono divisi in tre parti: una dedicata ai pittori, una alle tele e una terza ai soggetti. Noi, per la scelta dei brani, abbiamo lavorato sulle “tele”, perché è attraverso questo pretesto che Fois conduce il gioco della narrazione con grande fantasia”. “Il brano che mi colpisce di più? Quello ispirato ad un quadro di De Chirico, “L’enigma di un giorno”. Massimiliano Messina

APERITIVI Appuntamento domani sera alle 20.30 alla Galleria Comunale con “Picta” di Marcello Fois


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CULTURA

LEGGENDE I nostri antenati scaraventavano i padri dalla rupe LA STORIA Da “sa Babaieca” di Gairo, a “s’Impercadorzu de sos Betzos” di Orotelli, da “su Spistiddadroxiu” di Siliqua a su “Pigiu de su Beciu” di Urzulei, gli anziani improduttivi venivano uccisi di Roberto Mura

C’

è chi scaraventa il padre da una roccia, chi lo abbandona, chi lo infilza e chi lo avvelena. Non è pazzia né l’ultimo Cluedo. È un’antica tradizione sarda. Da sa Babaieca di Gairo, a s’Impercadorzu de sos Betzos di Orotelli, da su Pigiu de su Beciu di Urzulei fino a su Spistiddadroxiu di Siliqua, non se la spassavano i vecchietti sardi, in antigóriu. E “a chent’annos” era solo una pessima battuta. Il mito dell’uccisione dei padri - Simonide, Platone, Omero, Virgilio etc - ha varie forme, ma il succo è lo stesso: morte agli anziani improduttivi. A Sadali, in Barbagia, ma un po’ ovunque in Sardegna, si dice che i vecchi venissero abbandonati in campagna. Secondo la leggenda: «Un giorno un uomo mise il suo anziano genitore sull’asino e prese per la campagna. Giunti in un luogo accidentato i due smontarono dall’asino. Il figlio, col padre in spalla, seguì per il monte. A mezzo cammino, disse: «Mi parit ca si pasaus». E il padre: «Pasadì, deu puru acumpangiendu a babbai mi soi sétziu innoi». L’uomo, ripreso il vecchio s’incamminò. Percorso un altro tratto, mentre sostava

una seconda volta, dal bagaglio cadde un piatto e si sbeccò. E il padre: «A mei puru, candu apu acumpangiau a babbai, innoi m’est orrutu su pratu e s’est ispistorau». Il figlio ricaricò il padre in spalla e riprese la via. Alla terza sosta, deposto il vecchio, volle chiedergli: «Deu ci soi portendu a issu a si morri in su monti, crasi fillu miu nci at a portai a mei?» E il padre: «Certu, a mantenni debbadas a is bécius est unu sacrifìtziu tropu mannu». Ma il figlio, impietosito e spaventato, si ricaricò il padre e ridiscese verso casa. Il vecchio scalciava: «Lassamì in su monti! Apu a essi feti unu pesu po bos atrus». Poi, vedendo che il figlio non abbandonava l’idea, disse: «Chi mi bolis lassai in domu atacamì, chi nou sa genti si dd’at a pigai cun tui puru. Dónnia costumàntzia tenit s’arrexoni sua». Il figlio promise di mantenere il segreto. Nascose il vecchio e continuò la vita di sempre. Ma la carestia fu così nera che al tempo di seminare il figlio non aveva un chicco di grano. In lacrime andò dal vecchio: «Babbai, occannu non teneus trigu de semenai. Cument’eus a fai?». Il padre gli consigliò: «Munda in su pallargiu, asuta de sa palla as a agatai calencunu ranu po semenai». Il figliò spazzò il pagliaio e riuscì a raggra-

nellare qualche chicco. Quell’anno nessuno aveva nulla, ma quei semi recuperati crebbero a meraviglia e produssero tanto grano. In paese dicevano: «Ita bellu lori, cument’est possìbbili cun sa carestia chi at fatu?». Una sera, gli uomini del paese si recarono dal fortunato a chiedere conto della grazia. Visto che nessuno rispondeva, spinsero la porta e trovarono il padre. Cominciarono a scuoterlo e a gridare, accusandolo di magia nera e di aver rotto una tradizione millenaria.

info

MATRIARCATO L’uccisione è connessa alla eredità trasmessa per via femminile. L’usanza cessò con l’avvento del patriarcato.

PARRICIDIO Dalle rocce da cui si scaraventavano i vecchi fino all’avvelenamento con la cicuta. Quando un anziano diventava improduttivo veniva lasciato morire o ucciso.

ANZIANI COME RISORSA Allora l’uomo parlò della pena del figlio, delle sue paure e delle obiezioni che lui stesso aveva fatto a tornare in paese. E poi raccontò del grano sotto la paglia. Gli uomini ammutolirono: la saggezza dei vecchi poteva ricompensare i sacrifici per nutrirli nonostante la loro debolezza fisica. Da quel momento si smise di abbandonarli, e si incominciò a trattarli per quel che sono, un “profondo pozzo di conoscenza”. Giovanni Ugas, archeologo e docente di protostoria all’università di Cagliari, spiega: «Le tradizioni legate all’uccisione dei vecchi padri sono connesse con l’eredità per via femminile. In Sardegna sono numerose: dalle rocce da cui si scaraventavano i vecchi fino all’avvelenamento con la cicuta che provocava il riso sardonico. Ulisse viene ucciso dal figlio Telegono con la spina sardonica: una freccia armata con l’aculeo della razza. Nella successione matrilineare il rituale si collega a eventi importanti, come la proliferazione del nuraghe». Secondo Ugas nei primi secoli del periodo nuragico «la comunità è unita dal legame parentale, derivato soprattutto dal ruolo della donna. Il nuraghe si tramanda da madre in figlia, ed è lo sposo ad assumere il comando. I figli dei capi, raggiunta una certa età, per non scontrarsi col nuovo re emigrano per fondare nuovi nuraghi e villaggi». La fine dell’uccisione dei vecchi potrebbe risalire al 900 d.C. «A quell’epoca c’è un cambiamento fondamentale. Dalle monarchie tespiadi, rette da capi tribù, si approda a società rette dagli anziani, i migliori della comunità. I capi locali mantengono un valore sacro, dinastico-religioso, ma perdono il valore politico: si passa da un sistema quasi matriarcale a uno patriarcale».


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MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 The Town Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il ventaglio segreto

Sala 10

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.15

Sala 10

Cars 2

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.25

Sala 11

Transformers 3

Ore 19.50

h

Ore 19.10 ❆h

Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

le trame

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Sala 12

Diario di una schiappa Ore 19.40-21.50

Sala 13

At the end of the day Un giorno senza fine Ore 19.45-21.55

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Le avventure di Sammy Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30

Sala 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40

Sala 3

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.30

Sala 3

Cars 2

Sala 4

Sala 6

Cars 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00

Ore 18.15

Ore 19.00 Sala 7 Sala 9

Per sfortuna che ci sei Ore 21.30 Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Per sfortuna che ci sei Ore 19.55-22.05 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Sala 3

Cars 2 Ore 18.30

Sala 3 Sala 4

Sala 5

L’ultimo dei templari Ore 20.30

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.50-22.30

❆ho

LUNAMATRONA ▲ho

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

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NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Conspirator Ore 21.00

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 10

Transformers 3

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

▲ho

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Riposo QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Chiusura Estiva SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Biutiful

ILMETEO

Sala 2

Transformers 3 Ore 21.00 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.10

Ore 20.30-22.40

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.40

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.50-22.30

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.30-22.50

Sala 12

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.20

GUSPINI

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.00

Sala 8

❆▲h

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.00-22.30

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

Sala 3

Sala 11

Sala 7

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Chiusura Estiva

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.30

Ore 21.40

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.10-22.30-1750

Sala 7

Ore 19.30-22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.30

OZIERI TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Chiusura Estiva

Ore 21.15

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

BUDONI

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 8

Sala 2

▲ho

Sala 6

Transformers 3

Sala 6

Sala 9

Sala 3

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Rango Ore 21.30

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

DIARIO DI UNA SCHIAPPA Genere Commedia Anno 2010 Durata 94 minuti Regia Thor Freudenthal Con Zachary Gordon, Steve Zahn Trama Greg Heffley ha una bizzarra idea: la scuola media è la più stupida invenzione esistente. Tra bulli, pericoli e il cibo della mense, il percorso scolastico è irto di mine atte a rendere impossibile la vita di uno studente. L'istinto di sopravvivenza lo porta a mettere in atto una serie di piani che però, puntualmente, mancano l'obiettivo...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

TRANSFORMERS 3 Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono, questa volta, le avvincenti sfide tra gli Autobot contro i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Vallanzasca Gli angeli del male Ore 21.45 PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Chiusura Estiva

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Il cigno nero Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta nei pressi del complesso scolastico Sala 1 Benvenuti al Sud Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Rio Ore 21.30 CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 4

Riposo

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 3

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Cars 2

Sala 5

Shelter - Identita’ paranormali Ore 20.20-22.35

Sala 6

Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30

Ore 18.30-22.15 Ore 18.00

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

BINGO IMPERIAL QUARTU S.ELENA VIA BRIGATA SASSARI, 68 APERTO TUTTI I GIORNI DALLE ORE 13:00 - PRANZO GRATIS

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