b2eyes magazine 8/2022

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A NOVEMBRE NUOVA PIANIFICAZIONE TV HOYALUX iD MYSELF DEDICATA AI CENTRI OTTICI HOYA CENTER UN INVESTIMENTO IMPORTANTE PER IL SUCCESSO DEI PARTNER HOYA RILEVANTE PIANIFICAZIONE sui principali canali TV con elevata visibilità prime-time INCREMENTO TRAFFICO con invito a chiedere informazioni presso il Centro Ottico VALORIZZAZIONE della conoscenza del Centro Ottico Hoya Center e del ruolo di Professionisti della Visione CENTER HOYA OTTICO SPECIALIZZATO
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IN TV A
Lenti progressive Hoyalux iD MySelf. COSÌ CONFORTEVOLI CHE NON TI ACCORGI DI INDOSSARLE. Per maggiori informazioni chiedi al tuo Responsabile di Zona o scrivi a hoyatiinforma@hoya.it hoyavision.it - Seguici su: Hoya Lens Italia

Mensile

dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Ottobre 2022 numero 8 www.b2eyes.com

In copertina Omisan Farmaceutici

N82022

ScopriN82022 Sommario b2eyes.com

Editore

FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale

Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it

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Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it

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Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it

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FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale

Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021 Copia omaggio

B2TRADE

Editoriale I progressi sulla miopia 3 Attualità Convegno Assottica: le survey delineano lo stato dell’arte della contattologia 4 EssilorLuxottica: per Arnette si apre una nuova era 8 Alcon, alla conquista del mercato delle toriche 12 Zeiss ClearView: la monofocale di stock che va oltre lo standard 16 VisionOttica: nel post Covid la vista ha un ruolo chiave 20 Monopoli, le fasi di vita dell’ametrope in un convegno 24 Medd by DaTE: design e futuro dell’occhiale di ricerca 28 Salute oculare e benessere visivo: valori cardine nel post Covid 32 Retail e consumer: quando non esistono filtri 36

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L’ottico digitale TikTok: come si avvia un nuovo profilo 44 Lab Visual training, l’allenamento del nostro sistema visivo 48 B2TECH Hoya lancia le LifeStyle 4 52 Lo gnommero Alternare scuola e lavoro sì, ma senza mortale ipocrisia 71 Non hai seguito la diretta? Guarda la differita dell’evento su b2eyes.com PROGRESSIVE BUSINESS FORUM 19-20 giugno FIRENZE

3 MINUTI DI TEST PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPRONTA DIGITALE VISIVA INDIVIDUALE

Per la prima volta, nell’utilizzo delle lenti oftalmiche, non sarà più il portatore ad adattarsi alle lenti progressive, ma la geometria sarà costruita in modo tale da soddisfare le sue esigenze.

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Editoriale

I progressi sulla miopia

Qualcuno l’ha definita la vera, grande innovazione in ambi to oftalmico dopo le progressi ve. Partita in sordina sul nostro mercato circa due anni fa, oggi praticamen te tutte le aziende dispongono di una lente destinata alla gestione dell’evoluzione mio pica, vera piaga visiva a medio termine: le stime dicono che entro la metà di questo secolo il 50% della popolazione mondiale potrebbe esserne affetta, con quello che ne consegue in termini di rischio di più gravi patologie oculari. E chi ancora non ce l’ha in portafoglio, se ne sta dotando. Non siamo di fronte a un fatto meramente di business. Gli studi clinici che hanno accom pagnato lo sviluppo e poi la realizzazione di questa tipologia di soluzione oftalmica ne stanno confermando la validità su un lasso di tempo tra i 3 e i 6 anni di verifica: rallentamento della progressione miopica per bambini e giovani adolescenti e assen za del cosiddetto effetto rebound, qualora a un certo punto non la si adotti più. Senza dimenticare la contattologia, che, pur con un’offerta oggi quantitativamente inferiore, si sta attrezzando per cogliere tale oppor tunità.

L’intuizione dell’industria oftalmica, i suoi

investimenti in termini di ricerca e sviluppo, la caparbietà nell’affrontare un segmento di mercato fino a pochi anni fa pressoché sconosciuto sono alla base dell’interesse di operatori e pubblico e dei primi riscontri positivi anche dal punto di vista economico. Ma c’è un altro elemento fondamentale nel la vicenda: l’apporto della classe medica. Non tutti gli oftalmologi ancora ci credono, ma un buon numero di luminari e di stimati esperti hanno seguito passo passo le novità lanciate dalle aziende, le hanno indirizza te sui binari della scientificità dei risultati, hanno supportato il dialogo da un lato con gli ottici optometristi, anello chiave della catena, e, dall’altro, con i bambini miopi e i loro genitori. Inoltre non si sono barrica ti dietro convinzioni terapeutiche radicate, anzi si sono aperti alla contaminazione: tant’è che stanno fiorendo gli studi sull’ef fetto combinato fra la tradizionale atropina e le tecnologie oftalmiche dedicate. Forse mai come in questo caso il confron to tra area medica e area tecnica ha dato il meglio di sé: partendo dalla base, in terfacciandosi con l’industria, ricadendo positivamente sulla vita delle persone e lasciandosi alle spalle obsolete barriere ideologiche.

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di Angelo Magri

Convegno Assottica: le survey delineano lo stato dell’arte della contattologia

Si è tenuta domenica 2 e lunedì 3 ottobre a Milano, presso l’Unahotels Expo Fiera, la quattordicesima edizione dell’evento organizzato dall’associazione italiana che raccoglie le maggiori imprese di lenti a contatto e prodotti per la loro manutenzione

Le survey, fil rouge del Convegno Assot tica 2022, condotto da Roberto Rasia Dal Polo, hanno delineato la situazione at tuale del contattologo italiano e offerto ottimi spunti per trattarne il futuro e per migliorar ne la pratica e il business. Numerosi i relatori che si sono alternati sul palco, anche con un ospite a sorpresa, il ginnasta Jury Chechi, il quale ha rac contato la propria esperienza come atleta, il duro lavoro che ha dovuto affrontare per raggiungere un obiettivo così alto, lo storico oro alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, e ha rivelato le motivazioni che lo hanno portato a tali risultati.

Tra gli argomenti di spicco analizzati durante il Convegno, particolare attenzione ha destato l’intervento di Sandro Castaldo, docente presso Sda Bocconi, sulla situazione della contattologia nell’era dell’omnicanalità. «L’omnicanalità può essere una strada da intraprendere e ha ragione d’essere se si uniscono la forza del digitale e quel la della prossimità, con la quale si intende non soltanto quella fisica, ma anche quella cognitiva, ossia lo human touch che consente di creare fidu cia», ha affermato Castaldo.

Cosa sta succeden do con il digitale?

«Esplodono i punti di contatto - ha ag giunto - Vengono gestiti dalle azien de in primis con la multicanalità, ossia con più negozi e con più capacità di stributiva: l’utente finale ha sì di fronte numerose opportu nità, ma allo stesso tempo si possono creare conflitti fra canali, ad esempio per quanto riguarda il prezzo. Alla luce di que sto sviluppo, e per evitare di diventare competitor di sé stesse, le aziende hanno iniziato a differen ziare: per diventare davvero omnichannel è però necessario fare un ulteriore salto, passando da un singolo canale a molti canali senza soluzione di continuità. Cambia in sostanza il modo in cui si

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Andrea Croce, presidente di Assottica Gruppo Contattologia

interagisce con il consumatore, che rimane sem pre al centro di tutto, raggiungendo nuovi seg menti di clientela, aumentando l’efficienza ope rativa e la rotazione delle scorte e incrementando le vendite».

Castaldo ha citato fra i pochi esempi di succes so, emersi da un’indagine di Sda Bocconi, Apple Store, che dal 2005 ha introdotto questa strategia. «Nell’ottica Forlini Optical ha avviato per le pro prie insegne l’omnicanalità, orchestrando i vari canali e non rendendoli competitivi tra loro», ha sottolineato l’esperto. Indispensabile per raggiun gere l’omnicanalità è la formazione. «Abbiamo realizzato un sondaggio sullo stato del settore dell’ottica in merito a questo argomento, coinvol gendo un campione di imprenditori fra 41 e 55 anni con attività prevalentemente indipendenti - ha precisato Castaldo - È emerso che l’analisi dei dati rimane fondamentale grazie al Crm e che

i professionisti sono disposti a investire in futuro nel digitale».

Il pomeriggio della domenica è stato dedicato ai temi clinici e scientifici con una tavola roton da sull’empowerment della contattologia e del contattologo, inteso come consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie potenzialità profes sionali grazie alle lenti a contatto, mantenendo sempre il focus sulle esigenze e sulle aspettative dell’ametrope. Il confronto è stato molto dinamico, grazie a relatori di spicco: con la moderazione di Fabrizio Zeri, ha visto protagonisti il clinico Brian Tompkins, il docente Shehzad Naroo e il ricerca tore Eric Papas, che hanno fornito un’opinione su argomenti specifici della contattologia, affrontati in maniera interattiva, dal loro punto di vista pro fessionale.

Un quiz in diretta ai partecipanti in plenaria dell’evento ha fatto emergere il grado di sensibi lità su inclusione e diversità, argomenti oggetto della relazione di Giorgia Ortu La Barbera, mem bro del comitato scientifico di Fondazione Libellu la. Il punto di partenza è stata sempre un’indagi ne realizzata da Assottica nel 2022 nei centri ottici italiani per mettere in luce l’interesse manifestato su questo tema, che è risultato alto per l’89% degli intervistati. «Secondo una relazione elaborata nel 2022 con dati raccolti lo scorso anno, 1 consuma tore su 3 si impegna realmente su questo fronte,

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A sinistra, Jury Chechi sul palco del Convegno 2022.
Sotto, la platea in plenaria

possiamo quindi definirlo un attivi sta - ha affermato la professionista - Esi ste perciò un mer cato potenzialmen te interessato, che si muove e agisce sulla base dei valori della diversità: sem pre lo stesso son daggio ci dice, in fatti, che il 77,5% del campione analiz zato sceglie brand inclusivi, mentre nel 2017 era il 53%. In questi cinque anni si è verificata, dunque, una crescita esponenziale di attenzione sul tema. Altri fattori emersi nell’ultimo quinquen nio riguardano dati di tipo anagrafico: è aumen tato il potere d’acquisto negli under 40, molto più sensibili all’argomento, mentre la Generazione Z si è inserita nel mercato dei consumi». Anche i centri ottici sono dei brand: sono in grado di intercettare questa domanda legata non tanto a servizi e prodotti offerti, quanto al tipo di rela zione? «I brand sensibili alla diversità e all’inclu sività registrano il +23% di fatturato - ha sottoline ato ancora Ortu La Barbera - Secondo l’indagine di Assottica, il 92% del campione ritiene utile l’a dozione di politiche inclusive, non solo con l’ab battimento di barriere architettoniche, ma anche culturali». Tuttavia è il linguaggio l’elemento fon damentale, sul quale si basano tutte le attività commerciali. Ed è proprio sulla terminologia uti lizzata che si è basato il quiz proposto da Ortu La Barbera.

L’ultima sessione clinica, realizzata anche quest’anno in collaborazione con l’organizzazio ne internazionale Tfos-Tear Film & Ocular Surfa ce Society, è stata sul tema del Dry Eye, con l’o biettivo di approfondire la gestione dell’occhio secco in contattologia all’interno del centro ottico. Il progetto We Have a Vision, la prima docu-serie a episodi sui contattologi italiani, ha chiuso l’e vento con tutti i professionisti protagonisti dell’e dizione di quest’anno, annunciando l’uscita di una seconda stagione.

Nel 2022 la contattologia è quasi tornata alla normalità. Più turismo, più vacanze, più tempo all’aperto: sono i fattori che han no spinto la vendita di lenti a contatto a livello internazionale. Ed è subito evidente con il risultato di sell out registrato in Ita lia nei primi sei mesi di quest’anno rispet to allo stesso periodo del 2021: +17,2% in valore, con un +1,6% tra gennaio e giugno confrontato con il medesimo semestre del 2019, secondo i dati di GfK.

L’incidenza delle vendite online in Italia è pari al 20,6% nel 2022. «Quel +17% rispet to allo scorso anno, quando c’erano anco ra alcune restrizioni, non deve spaventare perché, se confrontato con il 2019, la cresci ta in valore appare limitata al 2%: è sì un dato in aumento, ma in linea con il trend di mercato», ha detto al Convegno Assottica 2022 Fabrizio Marrazzi, regional lead mar ket intelligence west & south Europe di GfK. Per quanto concerne il segmento delle gior naliere, per il nostro paese esistono delle opportunità soprattutto nelle innovazioni di prodotto. «Sto parlando del peso in valore delle silicone hydrogel, tra i più bassi d’Eu ropa: qui c’è spazio di crescita - ha ricorda to Marrazzi - Invece per quanto riguarda le altre giornaliere, insieme alla Gran Breta gna, registriamo il peso maggiore». Anche per le lac multifocali possiamo cre scere in penetrazione. «L’Italia è il secon do paese più anziano del mondo dopo il Giappone, il 54% della popolazione ha più di 45 anni di età e i dati di vendita delle lenti oftalmiche multifocali indicano che tale segmento può rappresentare un’otti ma opportunità anche per le lenti a contat to come prodotto complementare in termi ni di penetrazione. Infine, altra occasione: le nuove referenze, i nuovi lanci passano sempre prima dall’ottico», ha concluso Marrazzi.

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Silicone hydrogel e multifocali, ampi margini di crescita
Roberto Rasia Dal Polo, conduttore dell’evento svoltosi a Milano
Efficacia sostenuta e confermata nei 6 anni I bambini di età compresa tra gli 8 e i 13 anni che hanno indossato le lenti MiyoSmart nello studio di follow-up di 6 anni hanno registrato una progressione media della miopia cumulativa inferiore a 1,0 D durante l’intero periodo*. *Lam CS, et al. Myopia control in children wearing D.I.M.S. spectacles lens: 6 year results. Invest Ophtalmol Vis Sci. 2022;63: ARVO E-abstract 4247 Per informazioni, scrivi a hoyatiinforma@hoya.it miyosmart.it - Seguici su: Hoya Lens Italia

EssilorLuxottica: per Arnette si apre una nuova era

a cura della redazione

Il marchio americano di proprietà del gruppo si presenta con un’immagine rinnovata, un target di riferimento giovane e un’anima sostenibile: a supporto degli ottici italiani una distribuzione mirata e un programma marketing a 360 gradi

Autentico, easy-going, internazionale: sono gli aggettivi che racchiudono la nuova identità di Arnette. Il brand statunitense di proprietà di Essilor Luxottica è attualmente oggetto di un progetto di rilancio globale. «Nella nuova veste Arnet te vuole uscire dagli schemi con il suo essere spensierato, cool e senza filtri - spiegano Ste fano Pennini, marketing director wholesale, e Martina Melloni, business brand manager premium&fast fashion portfolio di Luxottica Italia - Ha un’indole giovanile, irriverente e ri lassata, è ecosostenibile e portavoce di valori come l’inclusività e in generale di tematiche so ciali e ambientali».

A quale target è indirizzato?

«Ispirato alle tendenze urbane, Arnette si rivol ge a ragazzi dai 16 ai 24 anni - afferma Melloni - È il marchio propositivo che riunisce le gene razioni giovani e diversificate di oggi, libere di esprimere la propria individualità con uno stile fluido e mai conforme».

A livello mondiale come è stata presentata la nuova immagine del brand?

«È stata completamente rinnovata con l’obiet tivo di attrarre il target di riferimento grazie a

un assortimento che include stili sia lifestyle sia contemporanei - precisa Pennini - Il nuo vo logo riprende gli elementi iconici dell’o riginale, ma anche ispirati al mondo dello street-fashion, che donano nuova linfa ai prodotti e ai materiali per il punto vendita. La sostenibilità è diventato uno dei valori cardine del brand e influenza tutte le sue attività, dal design ai materiali utilizzati per le montature, a quelli promozionali, fino alle

Attualità N820228
Martina Melloni, Business Brand Manager Premium&Fast Fashion Portfolio di Luxottica Italia Stefano Pennini, Marketing Director Wholesale di Luxottica Italia

Attualità

iniziative di marketing nel mondo. Una fitta rete di collaborazioni con artisti di calibro internazionale, come il cantante statuniten se Post Malone nel 2019 o l’artista inglese Zayn Malik nel 2021, hanno reso possibile la creazione di collezioni firmate, a loro ispira te e dedicate ai più giovani.

Quali sono gli aspetti del prodotto legati alla sostenibilità?

«La missione di Arnette è ridurre l’impat to ambientale dei prodotti e delle attività del brand, integrando la sostenibilità come principio fondamentale in tutti i processi, dal design degli occhiali al merchandising in negozio - ricorda Melloni - In particolare, le nostre montature in iniettato sono realiz zate in Grilamid BTR 600 LS, la cui composi zione deriva per il 56% da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda i modelli in acetato, utilizziamo l’acetato biologico M49 di Maz zucchelli, a base biologica e proveniente da materie prime rinnovabili dal 50% al 70%. La nostra gamma da sole in bio-acetato monta anche lenti bio, in TR XE 4205, una poliam mide derivata al 39% dall’olio di ricino. Dal 2019, con il lancio della prima capsule pro dotta con materiali biologici, Arnette si sta muovendo verso un’offerta di questo tipo.

Nel 2022 l’82% delle nuo ve montature è so stenibile: questo dato tiene con to sia di quel le in plastica

sia in metallo, tanto che il 100% dei nuovi modelli in plastica lo è ed è stata avviata una ricerca per studiare possibili soluzioni bio anche sul metallo.

Come viene comunicato il prodotto sostenibile al consumatore finale?

Dal 2019 tutte le montature in plastica Arnette sono prodotte utilizzando materiali biologici, bio-nylon e bio-acetato, insieme a custodie realizzate con materiali riciclati o riciclabili

«In tutte le montature sostenibili, all’inter no dell’asta, troviamo il logo Arnette positi ve (smile) e la specifica made of bio-plastic - dice ancora Melloni - Gli occhiali da sole hanno un packaging dedicato, al 78% in pla stica riciclata, mentre le montature da vista presentano una custodia in tessuto in micro fibra, composto al 78% da parti in plastica e da poliammide riciclati. Inoltre, all’interno delle confezioni si trova una storytelling card o un QR code che rimanda alla lan ding page dedicata alla sostenibilità. Infine, i materiali seasonal sono rea lizzati unicamente con cartone al 100% riciclato o con carta certificata FSC, i materiali semi-permanent con gli scarti di produzione delle montature Arnette, per garantirne una seconda vita, e quel li permanent in acrilico riciclato al 100% Greencast».

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Dal 2019 il brand ha iniziato a collaborare con artisti di portata internazionale, per ultimo Zayn Malik, con oltre 46 milioni di follower su Instagram: è stata co-creata una collezione dedicata nel 2021, Zayn x Arnette Sotto, il nuovo logo di Arnette

Attualità

Come sono articolate la distribuzione e la forza vendita nel nostro paese?

«Arnette è attualmente già venduto nel nostro mercato wholesale, ma solo da una minima parte di clien ti - sottolinea Pennini - Fino a ora non si può certamente definirla una commercializzazione capillare, dal momento che il marchio non era ge stito da una forza vendita dedicata e che la memoria degli ottici era ancora legata alla vecchia brand identity. La svolta consiste proprio in questo: abbiamo affidato la distribuzione a una squadra di venditori esperti e dedicati, per capitalizzare la presenza del brand sul territo rio nazionale, attraverso un prodotto qualitativo e rivolto a un target ben preciso».

Come è organizzato il rilancio in Italia?

«A sostegno del lancio, abbiamo strutturato un programma marketing a 360 gradi, per rendere subito gli ottici parte integrante della famiglia Arnette - continua Pennini - È stato previsto un kit di benvenuto a fronte di ogni nuova attiva zione, con l’obiettivo di fornire non solo un tool trade marketing permanent, ma anche tutte le informazioni essenziali sul marchio attraver so una brochure e omaggi in linea con la sua

anima sostenibile. È stata prevista, inoltre, dall’autunno una copertura massiva di tool per lo store, sia permanent sia seasonal, a supporto del sell in. La campagna pubblici taria del secondo semestre è ancora comple tamente dedicata al testimonial internazio nale Zayn Malik, che ci accompagnerà sino a fine anno con la inconfondibile attitude street-style. Infine, in tema di formazione per i centri ottici partner, non dimentichiamo il grande supporto della Piattaforma Leonar do di EssilorLuxottica, consultabile gratui tamente in ogni momento per rimanere ag giornati con le ultime informazioni di brand e approfondirne l’approccio sostenibile in ogni collezione.

Arnette presenta un design innovativo con una gamma di prodotti versatile, dai modelli più eclettici frutto di collaborazioni con talent internazionali fino a montature più classiche

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Alcon, alla conquista del mercato delle toriche

Dopo la Precision1, l’azienda di contattologia ha recentemente lanciato sul canale ottico italiano anche la gamma Dailies Total1 for Astigmatism: l’ha presentata a Milano a un gruppo di partner selezionati in un evento immersivo, alla vigilia del convegno Assottica 2022

Oggi il 47% degli ametropi in Italia è astig matico, ma solo il 10% indossa lenti a contatto toriche. Inoltre il 42% dei portato ri di questo tipo di lac lamenta secchezza oculare. Eppure, alla luce dei dati GfK, il giornalie ro torico registra a luglio 2022 la crescita maggiore, pari al 21,7% sullo stesso periodo del 2021, rispetto agli altri segmenti del comparto, con un vero e pro prio boom, +63,6%, di quelle in silicone hydrogel. «Lo scorso anno Alcon ha lanciato nel giornaliero tori co Precision1, guadagnando una importante quota di mercato: oggi è la volta delle Dailies Total1 for Astigmatism, disponibili nel nostro paese con 2.300 parametri, che abbinano il comfort dell’esclusiva tecnologia del Gradiente Acqueo alla stabilità della Precision Balance 8|4», hanno ricordato alla platea presente la sera del 1° ottobre, all’Area Pergolesi di Milano, Filippo Pau, responsabile della franchise Vi sion Care per Alcon Italia, e Daniele Giglioli, profes sional education manager per Alcon Italia. La nuova

Da destra, Cheryl Donnelly, head international professional education and international Kol lead Vision Care di Alcon, e Filippo Pau, Vision Care franchise head di Alcon Italia

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lente integra anche un’altra tecnologia esclusiva, la SmarTears, la quale, rilasciando un ingrediente che si trova naturalmente nelle lacrime, aiuta a mante nere stabile il film lacrimale film lacrimale: l’obiet tivo è che queste lenti si allineino rapidamente sulla superficie dell’occhio, permettendo a chi le indossa una visione chiara nel giro di pochi secondi e for nendo quella stabilità di cui i portatori di lac toriche hanno bisogno per una visione nitida. «L’Italia rappresenta un mercato molto importante per Alcon: apprezziamo soprattutto l’elevato livello di preparazione e professionalità degli ottici opto metristi italiani, alcuni dei quali sono dei key opinion leader a livello globale», ha spiegato a b2eyes, a margine dell’evento del 1° ottobre, Cheryl Donnelly, head international professional education and in ternational Kol lead Vision Care di Alcon, alla testa di un team focalizzato sulla formazione professiona

rapporto personale con gli ottici optometristi, che vuole essere a 360 gradi, destinata cioè non soltan to ai nostri clienti, ma anche al consumatore finale, attraverso una comunicazione ottimale dei prodotti e delle loro potenzialità, e che deve risultare sempre al passo con l’evoluzione che la pratica contattologica sta dimostrando. In definitiva, la formazione profes sionale cui puntiamo deve aspirare soprattutto alla valorizzazione dell’eye care, in tutte le sue forme. A questo si abbinano gli sforzi nell’ambito della ricer ca e sviluppo, dove Alcon investe importanti risorse: ne sono testimonianza le così frequenti tecnologie innovative che siamo in grado di proporre». Da qui la grande attenzione a un segmento come le toriche, dove i fastidi per il portatore potrebbero essere più elevati, se non gli si propone la lac giusta. «E per l’ametrope astigmatico la soluzione contattologica corretta deve considerare e tenere insieme moltepli ci fattori, dal design al materiale, al rispetto del suo film lacrimale», ha aggiunto la professionista bri tannica.

le. La manager inglese ha alle proprie spalle una pluriventennale carriera internazionale in ambito contattologico, con significative esperienze nell’in dustria, nel retail e nella formazione: tra gli incarichi ricoperti spicca la guida della British Contact Lens Association. Sa quindi quanto conti l’aggiornamento professionale per lo sviluppo dell’intera filiera. «Al con vuole offrire i migliori piani formativi per i pro fessionisti affinché la categoria possa crescere e le persone possano vedere brillantemente. L’education è la nostra leva principale, il nostro focus - ha sot tolineato Donnelly - Si tratta di una formazione che utilizza sì gli strumenti digitali, ma che predilige il

«Nel 2022 celebriamo i dieci anni di Total1 e con il lancio della tori ca completiamo questa famiglia che ha già espresso elevate per formance: proposte sul mercato a inizio settembre, i primi riscontri appaiono già positivi - ha ag giunto alla nostra testata Filippo Pau - Nell’ultimo decennio è sen sibilmente aumentato il nume ro di applicatori professionali di lenti a contatto: lo si deve in gran parte all’attività formativa svilup pata non solo dalla nostra azienda, che continua ad avere come referente principale il contattologo e il suo centro ottico, ma da tutto il settore».

Dopo l’impatto della pandemia, che ha frenato le vendite di lac, il business del comparto è ripartito già lo scorso anno e il trend appare positivo anche nel secondo semestre del 2022. «Nonostante le difficoltà macro economiche e le tensioni internazionali non avvertiamo una frenata dei consumi - ha concluso Pau - Pur non potendo prevedere ciò che succederà nei prossimi mesi, l’impegno dell’azienda è comun que quello di garantire il minore impatto possibile sul canale ottico e sui clienti finali».

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Un momento della serata dedicata ai contattologi italiani, organizzata dall’azienda all’Area Pergolesi di Milano il 1° ottobre scorso

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• Analisi e scansione del film lacrimale (TF-Scan) • Analisi della secchezza oculare (JENVIS Pro Dry Eye Report) • Valutazione del tempo di rottura (NIKBUT) e dello strato lipidico del film lacrimale • Fotocamera a colori ottimizzata per la gestione del software di imaging esterno • Valutazione e classificazione automatica degli arrossamenti congiuntivali (R-Scan) Software in italiano info@rom-nidek.com www.rom-nidek.com Distributore esclusivo per Italia e RSM dei prodotti NIDEK e OCULUS per centri ottici Repubblica di San Marino Tel. 0549 99 95 58 Fax 0549 99 94 78

Zeiss ClearView: la monofocale di stock che va oltre lo standard

A novembre debutta sul mercato italiano la nuova lente dell’azienda oftalmica che, grazie alla tecnologia freeform, offre al portatore un’estetica migliorata e campi di visione più ampi, consentendo all’ottico di proporre ai clienti una soluzione di alto valore nel segmento dei prodotti in pronta consegna

Quello delle monofocali di stock è un mondo che non esprime ge neralmente grandi innovazioni dal punto di vista della tecnolo gia e del design rispetto alle lenti di ricetta, ma riveste un ruolo consistente all’interno della proposta del centro ottico, dato il cospi cuo numero di portatori che utilizza questo prodotto. «In Italia, secondo i dati Anfao, il segmento delle monofocali rappresenta in volume circa il 74% di tutte le lenti vendute e quelle di stock, in particolare, sono il 62% del totale mercato: ciò significa che la stragran de maggioranza delle monofocali acquista te nel nostro paese sono soluzioni in pronta consegna - spiega Elena Rubino, direttrice marketing di Carl Zeiss Vision Italia - Dato che per Zeiss è importante in primis suppor tare l’ottico nella migliore proposta di vendi ta per rispondere alle necessità del cliente finale, permettendogli di creare valore con

la sua offerta oltre che con il suo ruolo tecni co, abbiamo voluto in novare proprio questa categoria, in genere data un po’ per scon tata dal professioni sta. L’obiettivo che ci siamo prefissi di rag giungere con le nuo ve Zeiss ClearView è mettere a disposizione una soluzione più per formante sul piano sia dell’estetica sia del la qualità visiva, per soddisfare al meglio anche chi necessita di una lente in pronta consegna con un rapporto quali tà prezzo più accessibile. La ClearView, afferma la manager, è nata grazie all’applicazione sulle monofocali di stock della tecnologia freeform,

Attualità N8202216
Elena Rubino, direttrice marketing di Carl Zeiss Vision Italia

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Bludata Informatica S.r.l. - Via delle Industrie, 10 - 31030 Breda di Piave (Treviso) Ufficio commerciale Tel. +39 0422 445442 - FAX +39 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com Resta in contatto con i tuoi clienti Oggi con FOCUS CRM puoi farlo facilmente Integrato con FOCUS Piattaforma web integrata con il software gestionale FOCUS 10 Gestisci le relazioni con i tuoi clienti dal tuo centro ottico o da casa Programmi con anticipo le azioni, analizzi i risultati in tempo reale. Analisi RetentionRichiami telefoniciCampagne Desktop o Web Pianifica e controlla Segui la vita dell’occhiale dall’acquisto al rinnovo. Crea e gestisci in modo semplice le Attività
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introdotta dall’azienda a metà degli anni 90, sugli stampi in vetro con cui vengono prodot te le lenti di serie.

Questa tecnologia consente l’ottimizzazione punto per punto della superficie della lente utilizzando 700 parametri di calcolo a qua drante per una performance visiva superio re.

Il risultato sono lenti con un’estetica miglio rata: le ClearView sono fino al 16% più sottili e fino al 49% più piatte rispetto alle tradizio nali monofocali di stock Zeiss e assicurano campi di visione fino a tre volte più ampi. «Di fatto con ClearView siamo andati a creare una terza tipologia di prodotto, che si collo ca tra la lente monofocale di ricetta, costrui ta tenendo conto dei parametri individuali, e quella tradizionale di stock, di cui è l’evolu zione, raggiungendo una qualità ottica eleva ta e il vantaggio della rapidità di consegna: un punto interessante da sfruttare per quanto riguarda la comunicazione al consumatore, che deve partire proprio dagli aspetti tangi bili e in questa prima fase di lancio è affidata completamente all’ottico, valorizzandone la competenza e il ruolo di consulente autorevo le - aggiunge Rubino - Per tale ragione ci fo calizzeremo nelle prossime settimane sull’atti vità di formazione per approfondire gli aspetti

tecnici e far capire la portata di un’innovazione che permette di of frire una soluzione ad alto valore aggiunto in un segmento standard, differenziandosi dai competitor. Ma soprattutto spiegheremo le ar gomentazioni da portare al cliente finale nella proposta della lente: la qualità della visione e ancor più l’estetica, con lenti più sottili e meno curve, che sono concetti im mediati e facili da comprendere». A tale scopo è stata predisposta una serie di strumenti e materiali per il punto vendita, tra cui tappe toni e tool dimostrativi con demo di lenti per illustrare concretamen te ai consumatori le differenze di spessore.

Un ultimo beneficio non meno importante da proporre al cliente finale è legato al tema della protezione: le nuove ClearView sono realizzate in materiale BlueGuard, quindi con protezione di serie sia dai raggi UV sia dalla luce blu nociva, aspetto su cui ormai c’è grande attenzione. Inoltre, sempre di se rie viene incluso il trattamento DuraVision Platinum per una maggiore resistenza ad abrasioni e graffi.

«Poiché le monofocali si indossano tutto il giorno, abbiamo dato vita a un’offerta che va a coprire un’esigenza complessiva di quali tà che comprende anche la protezione dalla luce blu nociva e dai raggi UV - sottolinea Rubino - In un segmento di prodotti piuttosto indifferenziati, ma che si rivolgono a un tar get ampio e spesso giovane, con ClearView l’ottico riesce a offrire una soluzione in cui il rapporto qualità prezzo è molto conveniente e lo aiuta a fidelizzare la clientela con solu zioni dallo standard elevato sin da subito». Il lancio è stato preceduto in estate da un market test con una sessantina di ottici, da gli esiti molto positivi secondo l’azienda, a livello di soddisfazione sia dei professionisti sia dei portatori dal punto di vista estetico e di qualità di visione, tanto nell’immediato quanto dopo due settimane di utilizzo.

Attualità N8202218
Un’immagine di campagna delle nuove lenti Zeiss ClearView

VisionOttica: nel post Covid la vista ha un ruolo chiave

Lo evidenzia la prima indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con il Centro Studi Sio, che fa capo a Vision Group, proprietaria dell’insegna glocal e promotrice dell’iniziativa

Secondo il Centro Studi Ipsos, dalla ricer ca “Benessere e prevenzione: l’impatto della pandemia sulla salute degli ita liani” spicca soprattutto l’attenzione al cosiddetto One Health, un approccio in cui «il benessere fisico e quello mentale sono sempre più ambìti dagli italiani, dopo oltre due anni di Covid: dalla nostra indagine emerge, infatti, che il 62% è disposto a spendere di più per que sti due aspetti, a seguito della crisi pandemica, e che si sale al 65% per quanto riguarda il bud get dedicato alla cura della propria vista - ha spiegato Ipsos alla conferenza stampa di metà settembre a Milano, che ha presentato i risultati dello studio, realizzato su un campione rappre sentativo della popolazione italiana dai 18 ai 64 anni, attraverso interviste via web condotte nel maggio scorso - Oggi per il 92% dei nostri con nazionali la salute è il fattore che incide mag giormente sulla felicità, mentre contano meno, rispetto alla propria serenità, il benessere eco nomico (84%) o la relazione con il partner (81%), ad esempio».

Una selezione dell’indagine era stata illustrata in esclusiva al Progressive Business Forum di giugno da Ipsos e da Andrea Cappellini, am ministratore delegato della Sio di Firenze, ed è

apparsa sullo scorso numero di questo maga zine. Dalla ricerca nel suo complesso emerge che, in merito alla propria vista, il 78% degli intervistati oggi presta maggiore attenzione ri spetto al passato, ma anche che sono stati notati dei peggioramenti, soprattutto tra i 18-34enni e tra i 45-54enni. Ne conseguono un aumento o al meno una stabilità delle visite specialistiche di controllo, una più marcata sensibilità alla qua lità dei prodotti visivi e una migliore percezione dei negozi di ottica, in particolare per quanto riguarda la loro consulenza professionale. «Su questo aspetto sono convinto che abbia influito anche la possibilità per i centri ottici di restare aperti durante i vari lockdown: molti lo hanno fatto, pur a fronte di perdite economiche ma con un grande senso di responsabilità, per cre are un presidio territoriale e un rapporto non soltanto commerciale con la popolazione», ha ricordato Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group, che tuttavia ha sot tolineato alcuni elementi su cui bisogna an cora lavorare. «Analizzando i dati di sell out, abbiamo registrato come in Francia si spenda mediamente 100 euro pro capite per le soluzioni destinate alla vista, mentre in Italia soltanto 50: la media di Francia, Spagna, Germania e Ita

Attualità N8202220
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lia è invece intorno ai 75 euro - ha detto il manager - Non possiamo attenderci aiuti dall’alto, consideran do anche come è andata a finire con il Bonus Vista, i cui decreti attuativi non sono mai stati pubblicati: dobbiamo dare noi come comparto più risposte alle aspettative degli italia ni, maggiormente attenti al benessere visivo in se guito al Covid, allo smart working e alla didattica a distanza».

Un altro elemento chiave per soddisfare le rinnovate esigenze visive della po polazione del nostro paese è il dialogo con gli oculisti. «In Italia la cultura della visita specialistica non è ancora sufficientemente elevata: bisogna perciò agire in modo condiviso tra area medica e area tecnica - ha sottolineato Procacciante - Da sempre come Vision Group perse guiamo la collaborazione tra le due categorie, nel la chiarezza dei rispettivi ruoli: con gli oftalmologi stiamo già realizzando protocolli congiunti che potenzieremo ulteriormen te con il rebranding e lo sviluppo del nostro net work, il quale nei prossimi sei mesi coinvolgerà circa 120 centri ottici degli oltre 170 punti vendita rilevati da EssilorLuxottica, attual mente a insegna VistaSì e GrandVision, portando VisionOttica a oltre 420 ne gozi nel paese».

prendermi

bisogno

Sento

Circa 1 italiano su 2, lamenta un peggioramento (anche lieve) della propria vista negli ultimi 3 anni

Ha notato un peggioramento nella sua vista rispetto al periodo prepandemico

Ha notato un peggioramento nella vista dei suoi figli rispetto al periodo prepandemico

Ha sviluppato una maggiore attenzione rispetto al periodo pre pandemico per tutte le problematiche legate alla vista

Ha iniziato a dare maggiore importanza alla prevenzione per la cura del benessere della sua vista

Ha iniziato a dare maggiore importanza alla prevenzione per la cura del benessere della vista dei suoi figli

Alcune slide della ricerca “Benessere e prevenzione: l’impatto della pandemia sulla salute degli italiani”, che mettono in luce la maggiore predisposizione nei confronti della tutela della salute visiva dopo due anni di emergenza sanitaria

Attualità N8202222
Base: Utilizza occhiali da vista e/o lenti a contatto Ma cosa è veramente importante quando si acquistano occhiali da vista? 41% 37% 35% 25% 14% Il costo complessivo La consulenza dell’ottico L’estetica/confort della montatura Il brand/marca della montatura C.08 Parliamo ora di occhiali da vista. Quando deve comprare un paio di occhiali nuovi, quanto sono importanti oggi rispetto rispetto al periodo pre pandemia, seguenti aspetti… La qualità delle lenti % Molto più importante © Ipsos | Centro Studi di Vision Group Base: totale campione Assoluta centralità anche per il benessere della propria vista, in crescita rispetto al passato 85% 62% Ho intenzione di spendere di più rispetto al passato per il mio benessere Sento il bisogno di prendermi più cura del benessere della mia vista Ho intenzione di spendere di più rispetto al passato per il benessere della mia vista 78% 65% 85% Sento il bisogno di prendermi più cura del mio benessere VS % Molto d’accordo + abbastanza d’accordo
il
di
più cura del benessere della vista dei miei figli C.01 Concentriamoci adesso sul benessere della vista / degli occhi. Per ciascuna delle seguenti frasi mi indichi per favore quanto è d’accordo. © Ipsos | Centro Studi di Vision Group
50% 53% 61%
34%
71% C.02 Concentriamoci adesso sul benessere della vista / degli occhi. Negli ultimi 2 anni, da Marzo 2020 ad oggi. Lei… 55% fra i 18/34enni 54% fra i 45 54enni Base: totale campione© Ipsos | Centro Studi di Vision Group

Monopoli, le fasi di vita dell’ametrope in un convegno

La quattordicesima edizione dell’evento proposto da Giancarlo Montani ha affrontato senza soluzione di continuità temi come la miopia, l’affaticamento visivo e la presbiopia

Sono stati circa 400, secondo gli organiz zatori, i delegati al Convegno del 9 e 10 ottobre scorsi su Aggiornamenti in con tattologia e ottica oftalmica, provenienti da diverse regioni d’Italia e in linea con i pre cedenti appuntamenti. «A questi vanno aggiun ti gli esponenti delle oltre quaranta aziende in mostra e una serie di ospiti e addetti ai lavoriafferma Giancarlo Montani, responsabile scien tifico dell’iniziativa congressuale, la cui segre

teria è affidata a Mery Veneziani - Quest’anno tra gli iscritti si sono visti volti nuovi, soprattutto tra i giovani e i figli d’arte, e molte conferme». Per quanto riguarda i lavori in plenaria, Mon tani ha voluto cambiare radicalmente l’apertu ra, affidata all’estro di Brian Tompkins. «Oltre al suo coinvolgente intervento, è stata particolar mente apprezzata dalla platea la sezione sulla miopia, e, sempre su questo tema, il confronto tra l’oftalmologo Massimiliano Serafino, che ha

A sinistra, alcuni dei relatori all’ultima edizione dell’appuntamento congressuale pugliese

Attualità N8202224
Il reportage di b2eyes al Convegno 2022 su Aggiornamenti in contattologia e ottica oftalmica
1) Sulla base di una simulazione della nitidezza visiva su un’area di 50 mm di diametro di una lente FSV ClearView ZEISS con indice 1,60 rispetto a una lente FSV AS ZEISS 1,60. Media di +5D, +3D, +1D, -1D, -3D, -5D e -7D con e senza cilindro di -2D. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020.

trattato l’efficacia dell’effetto combinato dell’a tropina con le soluzioni ottiche, e gli ottici opto metristi presenti - ricorda il professionista - Oggi la questione di riferimento per la filiera della vi sta e della visione rimane quella miopica: tut tavia questo deficit visivo non va analizzato a compartimenti stagni e lo stesso vale per altre problematiche come, ad esempio, la presbiopia o l’affaticamento visivo: ecco perché in questa edizione del meeting abbiamo voluto affronta re tutte le fasi della vita che caratterizzano un ametrope, dalla gestione della progressione miopica nei bambini alla valutazione dell’affa ticamento visivo e della secchezza oculare nei giovani e non solo, fino alle risposte da dare alle esigenze dei presbiti attraverso le nuove soluzioni oftalmiche e i vari design delle lenti a contatto. Con particolare attenzione all’inno vazione tecnologica, che offre una serie di op portunità in più ai centri ottici nell’affrontare tali argomenti: al Convegno erano, infatti, presenti le principali aziende di contattologia, oftalmica e strumentazione oggi attive sul mercato». Per raggiungere l’obiettivo, gli organizzatori dell’evento pugliese si sono avvalsi del contri buto di noti esperti italiani e internazionali. «Di miopia hanno parlato, tra gli altri, Mark Bulli more e James Wolffsohn, mentre David Pinero ha evidenziato come le nuove tecnologie stru mentali abbiano ormai un ruolo fondamentale nella pratica quotidiana e Anna Sulley e Mo Jalie hanno spiegato rispettivamente come le lenti a contatto e le lenti oftalmiche possano ac compagnare tutta la vita dell’ametrope - preci

sa Montani - Inoltre, fra gli effetti più importanti determinati dal Covid e relativi al sistema visivo possiamo sicuramente considerare l’aumento dell’incidenza della miopia rispetto al periodo pre pandemia: lo evidenziano diversi studi re centemente pubblicati, di cui uno condotto an che in Italia. Partendo da queste basi e alla luce di ulteriori informazioni Mark Rosenfield, docen te al College of Optometry della State University of New York e direttore della rivista internazio nale Ophthalmic and physiological optics , ha illustrato in plenaria e con un successivo corso di approfondimento lo stato dell’arte, i possibili sviluppi e le soluzioni a nostra disposizione». Le cause alla base di questo incremento del la miopia vanno prevalentemente ricercate nell’importante cambio di stile di vita cui i bam bini sono stati sottoposti durante l’emergenza sanitaria. «Nei lunghi mesi di lockdown soprat tutto i più piccoli sono stati costretti a passare molte ore davanti a sistemi digitali per la di dattica a distanza e a ridurre notevolmente il tempo trascorso all’aria aperta: entrambi fattori di rischio riconosciuti alla base dello sviluppo miopico e della sua progressione - sottolinea ancora Montani - Un ulteriore effetto dell’au mentato utilizzo di sistemi digitali, dovuto anche allo smart working, è l’incremento dei sintomi di affaticamento visivo, associato spesso a un’ac celerazione di quelli della secchezza oculare, in quest’ultimo caso amplificati dall’utilizzo delle mascherine protettive: su tutto questo Rosen field si è confrontato con i professionisti presenti al Convegno di Monopoli».

Agli esperti internazionali si sono aggiunti relatori italiani altrettanto prestigiosi, come, tra gli altri, Anto Rossetti, Renzo Colombo, Matteo Fa gnola e Luigi Seclì, oltre agli oftal mologi Massimiliano Serafino e Da nilo Mazzacane, il quale ha parlato dell’utilizzo della telemedicina per la prevenzione delle patologie oculari. Queste relazioni sono state interval late da una serie di tavole rotonde, alla presenza di diversi esperti, che hanno coinvolto anche la platea dei visitatori.

Attualità N8202226
Uno scorcio della sala che ha ospitato i lavori in plenaria

Medd by DaTE: design e futuro dell’occhiale di ricerca

L’appuntamento, svoltosi il 17 ottobre a Milano con la partecipazione di oltre 180 tra professionisti, studenti, giornalisti e appassionati, è stato un’occasione di riflessione e confronto su questi temi e sull’importanza della creatività nei processi produttivi

Un evento particolare, non votato al busi ness: così lo ha definito il presidente di DaTE, Giovanni Vitaloni. «Abbiamo sem pre lavorato per organizzare momenti di carattere commerciale e fare networking: oggi ab biamo voluto realizzare un incontro con un approc cio culturale, formativo e informativo, per scambiare opinioni su un prodotto e un’industria che tutti noi amiamo», ha detto Vitaloni presentando l’iniziativa presso l’Adi Design Museum di Milano. Ha preso così il via il workshop condotto dal so ciologo Francesco Morace, che ha ricordato alla platea quanto l’oc chiale stesso, come prodotto, sia oggi, nel periodo complicato che viviamo, al centro di tutte le sfide che dobbiamo affrontare. «È pro babilmente l’oggetto di uso quo tidiano che contiene più elementi legati al rapporto delicatissimo tra forma e funzione, perché serve e nello stesso tempo caratterizza il nostro modo di proporci al mon do - ha affermato l’esperto - Non a caso è sempre stato a cavallo tra moda, estetica, design, ingegne ria e scienza dei materiali».

Che l’occhiale sia uno degli oggetti più complessi in questo rapporto tra forma e funzione è stato ribadito anche da Luciano Galimberti. Il presidente dell’As sociazione per il Disegno Industriale ha sottolineato nel suo intervento come il design italiano, conside rato una leva strategica, sia caratterizzato da una ricchezza e da una pluralità di linguaggi espressivi accomunati tra loro dalla capacità, unica al mondo, di creare relazioni. Spostando poi il focus più specifi catamente sull’occhialeria, ha preso la parola Alain

Attualità N8202228
Gli organizzatori, alcuni dei relatori e i vincitori dei riconoscimenti consegnati durante l’appuntamento milanese. Aether Eyewear è stata premiata da una giuria composta da Luciano Galimberti, presidente di Adi-Associazione per il Disegno Industriale, Livia Peraldo, direttrice di Elle Decor, e Antonio Cristaudo, direttore commerciale e sviluppo di Pitti Immagine. I centri ottici Frank Lo di Roma di Massimiliano Savo e I Visionari di Firenze di Elena ed Emiliano Lenzi sono stati invece selezionati dagli espositori di DaTE 2022

New frames of fashion.

THE EYEWEAR STATE OF THE ART February 4-6, 2023 | Fiera Milano, Rho
MIXER GROUPMAXGALLI

Alcuni degli oltre 90 pezzi iconici selezionati per raccontare la storia dell’occhialeria attraverso una mostra dedicata, visitabile dal pubblico per una settimana presso l’Adi Design Museum di Milano

Miklitarian autodefinitosi, piuttosto che designer, lunetier. Partito come ottico, ha iniziato in seguito a disegnare montature: questo per lui non significa es sere designer, bensì portare avanti una visione tecni ca che poi diventa anche estetica. «Gli occhiali sono come la macchina da scrivere per Olivetti, devono unire la tecnica al piacere - ha detto - Progettarli per qualcuno deve essere un dono, trasferito in modo ge neroso, non una sfida personale. Prima di creare bi sogna sempre porsi delle domande: per chi sono fatti quegli occhiali, ma è importante conoscere anche la personalità che c’è dietro chi li porterà. La creatività non è mettere insieme linee, curve e forme, ma esse re consapevole della responsabilità del dono che fai a chi indosserà quella montatura. Che non deve di ventare un’uniforme. Ciò che mi interessa è toccare l’individuo nel suo cuore, capire la sua unicità, pro teggere la sua anima e aprirla attraverso gli occhi e, quindi, continuare in questo processo molto sottile di riconoscimento dell’unicità stessa». Creare un oc chiale è un lavoro d’équipe di tutta una catena com plessa di professionalità in cui scorrono competenza e fiducia, ha ribadito poi Miklitarian. Per realizzare un prodotto bisogna conoscerne tutte le implicazioni

e quasi immedesimarsi in esso: spesso però questo non succede, non sempre c’è un centro d’interesse condiviso, serve un equilibrio. E a livello di produ zione ha sottolineato come da cento anni si fabbri chi sostanzialmente nello stesso modo, come non ci sia stata evoluzione in modo consistente. «Nessuno vuole davvero modificare la struttura dell’oggetto o rischiare con cambiamenti più radicali - ha afferma to - Gli occhiali di domani dovranno essere comple tamente diversi, da un secolo non c’è vera innovazio ne: è il motivo che mi ha spinto a essere qui oggi, spero che le mie parole siano uno stimolo per gli industriali a raccoglie re la sfida e andare verso il futuro». Il testimone è quindi passato a Silvia Fresco, gio vane designer dell’occhialeria indipendente e fondatrice di In Sana, la quale ha raccon tato la propria esperienza che l’ha portata a dedicarsi alla progettazione e alla lavorazio ne dei suoi modelli sun.

A chiudere gli interventi è sta to Domenico Concato, titolare di Punto Ottico Huma neyes, che ha espresso il proprio punto di vista su come si racconta l’occhiale di ricerca. «I negozi oggi propongono troppe collezioni ed è un problema tra sferire al personale la filosofia che hanno dietro - ha affermato - Io ne ho sempre tenute poche: quando le mostriamo al cliente, le raccontiamo con grande profondità ed è molto più semplice farne trasparire le caratteristiche e il progetto. Il futuro secondo me va sempre più in direzione di poche linee e di un’i dentità ben precisa: il punto vendita così acquista un’immagine più elevata, diventa più importante l’insegna e il suo impatto rispetto al prodotto in sé». Al termine del workshop sono stati premiati l’occhia le più innovativo esposto all’ultima edizione di DaTE e il centro ottico italiano più visionario. Il primo rico noscimento, consegnato da Cristina Frasca, è stato attribuito al modello S1 Black Hero di Aether Eyewe ar. Il secondo, assegnato al centro ottico più visiona rio valutato dagli espositori di DaTE 2022, è andato ex aequo a Frank Lo di Roma, guidato da Massimiliano Savo, e a I Visionari di Firenze di Elena ed Emiliano Lenzi per la scelta dei prodotti, la tipologia di servizi offerti ai clienti, gli allestimenti e la comunicazione.

Attualità N8202230

Lenti per occhiali realizzate in Svizzera. Amore per i dettagli.

Salute oculare e benessere visivo: valori cardine nel post Covid

La Giornata mondiale della vista e Ottobre Mese della vista sono importanti, ma il tema della prevenzione deve rimanere attuale e strategico per i centri ottici

Circa un italiano su quattro afferma di aver intensificato i controlli relativi alla vista nel periodo post pandemi co: il dato, particolarmente signifi cativo, emerge da una recente indagine com missionata da Vision Group e realizzata dal Centro Studi Sio in collaborazione con Ipsos, dal titolo “Benessere e prevenzione: l’impatto della pandemia sulla salute degli italiani”. Non vi è dubbio che il Covid abbia segnato in maniera indelebile il nostro rapporto con il concetto di salvaguardia della salute. Le per sone oggi se ne preoccupano molto di più, cu rano il proprio corpo e la propria mente, colti vano abitudini e stili di vita che coniugano la ricerca dell’equilibrio mentale a quello fisico. Per questo campagne finalizzate alla preven zione consentono di affermare un valore sem pre più centrale e significativo nelle scelte del cliente: la maggiore attenzione prestata ap punto alla propria salute e al proprio benesse re e, in ultima analisi, alla propria felicità. Ciò vale anche per la vista, la visione e, quindi, anche per gli ottici. Tale rinnovata sensibilità ha ripercussioni sulle decisioni d’acquisto dei

Attualità N8202232
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Trasmettere valore con la tecnologia www.itallenti.com

consumatori, che sono disponibili a spen dere di più rispetto al passato, non solo per risolvere le problematiche legate alla vista al momento del loro insorgere, ma anche in termini di prevenzione. Come reagiscono i centri ottici italiani a que sta tendenza? Registriamo un loro diffuso cambiamento: da negozio di occhiali a strut tura polifunzionale in grado di coniugare in un unico luogo comfort, benessere e moda. Si definisce così un punto vendita innovativo, che sposa una mission completamente nuo va: il benessere visivo passa dalla prevenzio ne oltre che dalla compensazione del difetto visivo. Ancora una volta, tuttavia, non è suf ficiente limitarsi a rispondere pun tualmente a un’e sigenza dell’uten te finale: occorre altresì promuove re azioni concrete che riposizionino il centro ottico e lo caratterizzino

chiaramente come realtà all’avanguardia e punto di riferimento per il benessere visivo. Risulta perciò necessario mettere in atto una strategia di marketing e comunicazione che affermi la centralità della prevenzione, oltre alla cura del benessere della vista, come fat tori identitari e distintivi dell’operato del pro fessionista, così da essere scelti da quei clienti sempre più sensibili a tali aspetti. Almeno due sono gli elementi da presidia re se decidiamo di affrontare questa sfida: il rapporto con la classe medica e la formazione continua dell’ottico. Per poter governare tale cambiamento torna prepotentemente in gioco l’esigenza di strutturare un rapporto sinergico con gli oftalmologi: ricor diamoci di spiegare sem pre ai clienti che l’esame refrattivo è un atto tecnico che non sostituisce la visita medica e invitiamoli quindi a effettuare con regolarità un controllo oculistico come prima regola di prevenzio ne, oltre che di cura della propria salute. Stabilire un rapporto di collaborazione con l’area of talmologica passa anche da ottici consa pevoli del proprio ruolo di “presidio sul campo”, in grado di affermare la propria professionalità e competenza in un dia logo rispettoso delle diverse specificità: ben vengano, perciò, azioni e programmi che avvicinino i tre attori di questo con fronto, ottici, oculisti e clienti-pazienti. In secondo luogo, risulta imprescindibi le un programma di formazione conti nua per il professionista della visione, in grado di aggiornarlo tanto tecnicamente quanto dal punto di vista manageriale: solo una categoria adeguatamente for mata può comprendere le esigenze sem pre nuove dei consumatori e dialogare da pari con la classe medica, ciascuno nel proprio ambito di competenza ma con un unico obiettivo comune, la salute oculare e il benessere visivo delle per sone.

Attualità N8202234
« Almeno due sono gli elementi da presidiare se decidiamo di affrontare questa sfida: il rapporto con la classe medica e la formazione continua del professionista della visione »
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Retail e consumer: quando non esistono filtri

L’utente finale è sempre più protagonista del mercato e regista delle scelte delle aziende, di montature ma anche oftalmiche, in qualità di destinatario di contenuti da interpretare o personalizzare

Si chiama marketing conversazionale quello che ormai tutte le realtà impren ditoriali praticano per raggiungere di rettamente i clienti, reali e potenziali, e per stabilire relazioni umane. Con questa stra tegia i brand li intercettano nei luoghi digita li soprattutto tramite le app di messaggistica, dove si può svolgere una conversazione vera e propria. Il mondo della moda ha la leadership di questa comunicazione: basti pensare ai di battiti social che quotidianamente vengono at tivati da riviste fashion per coinvolgere gli uten ti su temi di attualità o all’impegno dei marchi nel chiedere ai consumatori finali di esprimere orientamenti utili alla creazione di prodotti e servizi.

Il direct2consumer è diventato un trend di mer cato ed è in espansione per colossi e piccole imprese. Come poteva non coinvolgere l’ot tica? Una quindicina di anni fa, ad esempio, non avremmo mai ipotizzato un atteggiamen to positivo e propositivo dell’ottico tradizionale verso la comunicazione diretta dell’azienda di lenti oftalmiche con i consumatori. Oggi se ne percepisce il vantaggio. In passato si guarda va all’e-commerce con sospetto perché sottrae va fatturato al negozio fisico e veniva occulta to il proprio database alle società partner per evitare la cessione di contatti a titolo gratuito. Finalmente la cultura imprenditoriale ha ab battuto molti di questi timori e, fatta eccezione per qualche caso isolato, i professionisti della visione hanno ben compreso che il mercato si fa insieme.

*Angelica Pagnelli è ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica. Coordina i processi di innovazione e, attraverso la sua consulenza strategica, crea una visione finalizzata alla realizzazione di idee, prodotti, progetti e contenuti originali.

Il direct2consumer riguarda in primis le azien de di montature che aprono negozi monomarca con cui rendere riconoscibile il proprio brand per rafforzarne la visibilità. Non si tratta di una novità assoluta. Uno dei primi esempi in Italia è stato Alain Mikli, con la sua boutique in corso

Attualità N8202236
di Angelica Pagnelli*
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Attualità

Como a Milano, che ha chiuso alcuni anni fa. In tempi più recenti ricordiamo non solo Ray-Ban Oliver Peoples o Persol, con store in diverse città italiane, ma anche vari brand di nicchia che pure hanno aperto le loro bou tique, soprattutto nei grandi centri urbani. Con il negozio fisico oppure online, la ven dita diretta all’utente finale è la forma più importante di direct2consumer, poiché apre a un ventaglio di opportunità che talvolta si perdono con l’utilizzo di uno o più interme diari.

Molte griffe, che si affi dano ai colossi dell’in dustria per la produ zione e la distribuzione di montature, hanno inoltre sdoganato non solo la vendita sul web, ma anche il filo diret to con gli utenti attra verso i canali digita li, istituendo la figura dell’assistente virtuale con cui chattare e il tryon per fare simulazioni del look. Un esempio di comunicazione diretta sono i filtri Instagram creati dalle aziende per coinvolgere gli utenti. Infine, un caso di om nicanalità. Silhouette, che in passato ha avuto come riferimento i cen tri ottici per stimolare il consumatore alla per sonalizzazione dell’occhiale attraverso la si mulazione con la tecnica del virtual mirror, non modifica tale strategia che resta diret ta al cliente finale, ma promuove il format click & collect, usatissimo dai brand diffusion come Zara, ad esempio. La possibilità di co municare con il mondo consumer non pre clude, quindi, il rapporto con il centro ottico dove andare a provare le montature ordina te direttamente sul sito.

Ciò riguarda anche le aziende oftalmiche, multinazionali e non, oggi sempre più con centrate su una comunicazione rivolta al consumatore tramite spot televisivi e attra verso attività social coinvolgenti nei feed e nelle stories, con survey, questionari, quiz indirizzati agli utenti e sponsorizzate su so luzioni visive di ultima generazione che ac cendono dibattiti interessanti. Anche i siti istituzionali dedicano sezioni di approfondi mento focalizzate sugli stili di vita, in cui si individua un tono di voce orientato al consu mer in modo sempre più forte. I nuovi articoli nelle sezioni blog delle aziende di lenti sono scritti con particolare cura per coinvolgere ed emozionare il consumatore: lo si intuisce grazie all’amalgama di contenuti oftalmici con quelli fashion che catturano l’attenzio ne degli utenti. Il linguaggio è diventato più fluido e attento all’individualità, si parla di tendenze, di stile e di stili di vita.

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in Austria

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Moda

Winter Trends

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Blackfin Emporio Armani Longchamp

Moda

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Dsquared2 Persol Isabel Marant

Moda

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Calvin Klein Silhouette Swarovski

TikTok: come si avvia un nuovo profilo

Il target di riferimento per il centro ottico che vuole approdare su questa piattaforma social è un pubblico freddo, ossia che non conosce ancora il brand o l’insegna, da incuriosire con contenuti creati ad hoc dopo un attento studio

Il precedente articolo di questa rubrica si è fo calizzato su TikTok e l’inarrestabile ascesa di un social che sta facendo tremare realtà più con solidate, come Facebook e Instagram, ad esem pio. È stato posto l’accento anche sulle tipologie di pubblico che vanno considerate per non rischiare di comunicare senza un potenziale ascoltatore. Infatti, come regola generale per costruire una campagna di marketing, è necessario uno studio approfondito dell’utente tipo e delle sue caratteristiche per ogni luogo virtuale che si desidera utilizzare.

Questa analisi non è limitata esclusivamente ai so cial, bensì a ogni tipo di piattaforma digitale o spazio fisico che accoglierà i contenuti di un’azione di mar keting. L’obiettivo è raggiungere il maggiore numero di persone, in linea con il target di riferimento, che potrebbero visualizzare il contenuto pubblicizzato. Sono quindi necessarie informazioni come il genere, l’età, gli interessi, il titolo di studio, l’ideologia e tanto altro.

Nel momento in cui un centro ottico decidesse di inve stire sul canale TikTok, grazie alla nuova piattaforma di advertising, potrebbe settare una serie di parame tri per mostrare il proprio contenuto video a deter minati utenti. Il social che ha lanciato la funzione di sponsorizzazione dei post è Facebook, oggi alla por

tata di tutti attraverso pochi click. Attivare una spon sorizzazione su TikTok, invece, è per molti abbastanza impegnativo, soprattutto dal punto di vista economi co: risulta perciò necessario strutturarla in maniera precisa, identificando il pubblico di riferimento per non rischiare di sprecare il budget investito. È bene quindi conoscere le persone che frequenta no il feed di TikTok e su queste formulare una strate gia ad hoc. Per un negozio di ottica che inizia oggi e che, di conseguenza, non ha un seguito, appare importante produrre contenuti indirizzati a un target freddo, ovvero utenti che non conoscono il brand o l’insegna e possono essere incuriositi con una comu nicazione di grande impatto. Non è semplice fide lizzare le persone su TikTok, ma, una volta catturata l’attenzione, si rivela possibile strutturare una con tent strategy basata sulle preferenze di chi, attirato, ha deciso di seguire il profilo del punto vendita. Da qui in poi si può procedere sempre con contenuti de stinati a un pubblico freddo per attivare potenziali utenti e altri contenuti per un pubblico tiepido, ovve ro utenti che hanno scoperto e conosciuto il brand o l’insegna, tanto da iniziare a seguirlo. Questo è solo un tipo di approccio a una piattafor ma in continua evoluzione. Nei prossimi mesi o anni potrebbe cambiare tutto anche rispetto all’età media degli iscritti di TikTok, che con molta probabilità cre scerà. A quel punto, con gli stessi criteri di studio, bi sognerà realizzare una campagna diversa, rivolta a un pubblico rinnovato.

L’ottico digitale N8202244
di Nico Caradonna* *Nico Caradonna è ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore.

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LE LENTI MULTIFOCALI

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Presente e futuro nell’Ottica Oftalmica

Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica Gianmario Reverdy

Gianmario Reverdy

LENTI A POTERE VARIABILE

Dalla refrazione alla consegna dell’occhiale Silvano Abati - Matteo Fusi - Giuseppe Migliori

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LA CONSULENZA D’IMMAGINE IN OTTICA

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Visual training, l’allenamento del nostro sistema visivo

Se gli mancano efficienza ed equilibrio, può essere penalizzato: sarà comunque in grado di lavorare, ma con ampio dispendio di energia, minore efficacia e il rischio di portare con sé altri disturbi che peggiorano la qualità della vita

Quando parliamo di sistema visivo, non è sufficiente riferirsi al visus: occorre tenere in considerazione una totalità di fattori, che compren dono, ad esempio, la parte motoria, la messa a fuoco e la visione binoculare, le quali incidono sulla qualità dell’attenzione e sulla concen trazione. Come ci prendiamo cura dei muscoli del nostro corpo svolgendo attività fisica, così è molto importante tenere allenato anche il si stema visivo.

Per la tesi del corso di specializzazione in op tometria presso il Centro Studi Leonardo da Vinci di Bergamo, con Stefano Panzeri come docente per la parte pratica di visual training e con Giovanni Meli per quella teorica di op tometria, ho riportato un caso di studio con lo scopo di dimostrare che, con lo svolgimento corretto e monitorato di alcuni esercizi di vi sual training, una persona con disfunzione vi siva può ottenere una maggiore funzionalità visiva e, di conseguenza, una migliore qualità della vita.

Anna (nome di fantasia), 17 anni, stagista presso il centro ottico di famiglia: durante la formazione all’uso degli strumenti di labo ratorio ho notato in lei la presenza di alcuni deficit visivi. Nello specifico le sue difficoltà si manifestavano nella visione da lontano e soprattutto da vicino con tendenza a ruota re la testa in fase di fissazione. Si tratta di una studentessa che nel tempo libero ascolta musica, usa il proprio smartphone circa 6 ore al giorno e utilizza il computer saltuariamen te. In famiglia non vengono registrati casi di problemi visivi. Lamenta soprattutto visione sfocata da lontano e da vicino, soffre di mal di testa in particolare la sera, specialmente dopo la lettura, occasionalmente abbinato ad annebbiamento e visione doppia. È sotto controllo periodico di un medico oculista, che nell’ultima visita, risalente al 2020 ha referta to: “In precedenza ha portato lenti prescritte da ottico optometrista (+0.50D OO). Visus oc chio destro e sinistro 10/10 naturale, lievissi ma opacità corticale centrale del cristallino.

Lab N8202248

Papilla con lieve accentuata escavazione OS>OD con papilla trofica, polo posteriore nella norma, albero vascolare nella norma e retina aderente. Non necessita di lenti”. Anna riferisce che non è mai riuscita a porta re la prescrizione di +0.50 D sopracitata. Da anamnesi la ragazza non soffre di patologie oculari, non usa compensazione, non segue terapie ed effettua un controllo oftalmologi co annuale. Soffre di attacchi epilettici, per i quali è sotto trattamento farmacologico.

La ragazza non utilizzava mezzi compensa tivi. Le ho proposto quindi un esame visivo presso il nostro centro ottico e successiva mente di sottoporsi a un trattamento di visual training con esercizi dedicati: durante il pri mo incontro ho svolto in studio la valutazio ne, i test preliminari, la scheda dei 21 punti OEP e il protocollo visivo funzionale appro vato da Federottica e dall’Albo degli Ottici Optometristi. Da quanto emerso, il soggetto non riesce a raggiungere i 10/10 in visione

abituale; è presente una condizione di esofo ria da vicino; necessita di una correzione con lenti negative toriche, avendo rilevato un leggero astigmatismo miopico composto se condo regola. Le riserve fusionali rispettano le previsioni e, secondo il criterio di Sheard, l’esoforia da vicino è compensata dai test 17 A e 17 B. Per quanto riguarda l’accomoda zione, nel test 19 è risultata una ampiezza accomodativa di 2.75 D (un valore molto bas so, visto che la previsione in relazione all’età dovrebbe essere di circa 10-12 diottrie secon do Donders e Duane). Anche nei test 20 e 21 i risultati sono al di fuori delle aspettative. Dal protocollo visivo funzionale si evince che, con il test del push-up accomodativo (a conferma del test 19), il risultato è molto bas so rispetto alle previsioni. Più precisamente risulta 2.50 D, il punto prossimo nitido tende ad allontanarsi sulle tre misurazioni e sia la flessibilità accomodativa sia quella delle vergenza hanno dato risultati inferiori alle

Esempi dell’attività di visual training svolta su una giovane con disfunzione visiva, oggetto di una case history optometrica: in senso orario, da sinistra, il monocolo negativo, corda di Brock e l’accomodazione con l’occhio di bue

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aspettative. Nel campo della motricità oculare Anna mostra un sistema visivo leggermente ri gido.

Come si prospettava già da quanto descritto precedentemente, si evidenzia una carenza nell’area dell’accomodazione, della conver genza e della fusione. I test 19 e 20 presentano valori molto bassi, la flessibilità accomodativa e quella vergenziale valori inferiori alla media. La foria da vicino è in ESO, il RE.VI.P evidenzia valori non adeguati. La carenza prevalente è nell’area accomodativa, quindi siamo di fronte a un caso di insufficienza accomodativa. Durante il corso di optometria, basandomi sul metodo di analisi affrontato con il docente Ot tavio Segantin, ho sviluppato una tabella di calcolo Excel: inserendo i valori interessati ri sultati dai 21 punti dell’OEP e dal protocollo visivo funzionale e confrontandoli con le pre visioni, il programma è in grado di evidenziare in rosso le caselle della tabella in cui il valore risulta fuori dalle aspettative, dando un’indica zione delle disfunzioni visive a carico del sog getto. Anche questo metodo di valutazione ha prodotto come risultato una carenza nell’area dell’accomodazione, della convergenza e della fusione.

Per ottenere la soluzione del caso, considerata la disponibilità di Anna, ci siamo organizzati per mettere in pratica un lavoro di visual trai ning programmando delle sedute in studio e una serie di esercizi da svolgere a casa. Vista la sua carenza nell’area sia dell’accomodazione sia della convergenza e fusione, l’attività di vi sual training scelta lavora su tutte e tre le aree. Gli esercizi sulla motilità oculare comprendono la palla di Marsden: il soggetto dovrà seguire la palla e leggere le lettere muovendo gli occhi senza ruotare la testa; inoltre, ne è previsto uno con l’utilizzo della tabella 10x10, per stimolare la motilità oculare fine in quanto gli occhi de vono compiere salti rapidi e precisi. Nel cam po dell’accomodazione, tra gli esercizi svolti abbiamo l’occhio di bue abbinato alla tabella 10x10, il rock accomodativo con la tabella 10x10 e i monocoli negativi dove stimoliamo l’acco modazione con l’utilizzo di lenti negative. Per quanto riguarda, infine, la fusione, abbiamo

lavorato con la corda di Brock, utile sia per valutare la visione binoculare sia come eser cizio di visual training.

Il periodo di lavoro e di osservazione ha avu to inizio il 27 luglio 2021 ed è terminato il 5 ottobre successivo. È stata data indicazione di eseguire tutti i giorni il piano assegnato. Il primo incontro è avvenuto anche in presen za dei genitori, ai quali ho chiesto di seguire la figlia nel corso del programma. Durante le sedute presso il mio studio abbiamo svolto insieme tutti gli esercizi di visual training, ri portando eventuali difficoltà o miglioramenti nella loro esecuzione: all’inizio del percorso ho riscontrato molta difficoltà nel metterli in pratica, abbinata a mal di testa e nausea; inoltre, le condizioni di partenza per pratica re alcuni di essi non erano corrette, tanto da aver evidenziato molteplici errori e limiti. A fine trattamento, durante l’ultima seduta, ho eseguito nuovamente la scheda dei 21 punti OEP e il protocollo visivo funzionale. Tra i valori ottenuti, i dati relativi del cover test, AC/A, flessibilità accomodativa e vergenzia le, ARN/ARP sono rientrati nelle previsioni. Il soggetto, da quanto risulta nel test 19, ha potenziato l’ampiezza accomodativa, che ha assunto un valore di 7 Diottrie, avvicinandosi alle aspettative in relazione all’età (secondo Donders e Duane), ovvero circa 10-12 diottrie. La condizione forica iniziale da vicino valuta ta come esoforica è passata a exoforica, av vicinandosi a quanto previsto secondo OEP. Anche il RE.VI.P ora presenta valori adegua ti. A conclusione del lavoro praticato, quasi tutte le difficoltà iniziali riscontrate durante l’esecuzione degli esercizi sono scomparse e il sistema visivo in generale risulta aver rag giunto un ottimo livello di lavoro nell’area sia dell’accomodazione sia della convergenza e fusione.

L’attività di visual training applicata al mio caso di studio ha, quindi, portato migliora menti nelle funzioni visive della ragazza, che ora non mostra più una insufficienza accomo dativa e risulta aver accresciuto la fiducia in se stessa e una resa a livello scolastico in net to miglioramento.

Lab N8202250

Hoya lancia le LifeStyle 4

Più facili da portare, dal miglior comfort visivo e per una maggiore soddisfazione del cliente: sono, secondo l’azienda oftalmica, le caratteristiche principali delle nuove progressive, disponibili nei centri ottici italiani da metà novembre

Hoyalux iD LifeStyle 4 è l’ultima novità del la gamma di lenti progressive di Hoya, aggiornata e migliorata per rispondere alle sfide visive della vita moderna. «L’o biettivo dell’ottico optometrista è offrire il massimo comfort, ma non sempre un unico design può soddi sfare tutti allo stesso modo: ecco perché LifeStyle 4 è disponibile in tre varianti, Indoor, Urban e Outdoorspiegano in Hoya Italia - Grazie alle diverse caratte ristiche, consentono di personalizzare le lenti in base alle specifiche esigenze dei portatori senza dover ri correre a complicate e lunghe consulenze, ma con poche e semplici domande sul loro stile di vita». Oltre alle tecnologie già presenti nella precedente generazione di lenti, come la Binocular Harmoniza tion Technology e la verifica con il Binocular Eye Mo del, le progressive LifeStyle 4 sono dotate della più recente tecnologia 3D Binocular Vision: sviluppata per facilitare il passaggio tra le distanze di visione per lontano e per vicino, permette un adattamento più semplice e, quindi, una maggiore soddisfazione del portatore. «Anche con la più piccola differenza di prescrizione, la posizione in cui i raggi luminosi passano attraverso una lente sarà diversa per l’oc chio destro e per quello sinistro: questo può portare a uno squilibrio visivo, causando disturbi astenopici, come occhi stanchi e mal di testa - dicono dalla sede di Garbagnate Milanese - Grazie alla Binocular Har monization Technology, LifeStyle 4 considera la pre

scrizione destra e sinistra come componenti in dividuali, iden tifica la geome tria della lente a livello binocu lare e calcola, di conseguen za, la distribu zione progres siva necessaria per ogni singo lo occhio. Il risultato è una messa a fuoco precisa e senza sforzo, una maggiore stabilità e una migliore profondità di visione».

A sua volta la 3D Binocular Vision migliora lo squi librio prismatico orizzontale e verticale, riducendo così le distorsioni visive: il risultato «è più conforte vole e una messa a fuoco più facile nelle aree vicine e intermedie - precisano in Hoya Italia - Inoltre ogni design progressivo top della nostra gamma viene valutato in base al Binocular Eye Model: si tratta di un programma di misurazione delle prestazioni bi noculari che verifica ogni design in circostanze reali prima di entrare in produzione. Questo offre presta zioni binoculari elevate, con immagini stabili e una migliore profondità di visione nelle situazioni quoti diane».

Attualità N8202252
La campagna di Hoyalux iD LifeStyle 4

È il momento di pensare al tuo futuro professionale

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Sirus Young: la nuova lente Galileo per uno stile attivo e dinamico

A soli 40 anni può succedere di risentire frequentemente di affaticamento visivo e visione sfocata da vicino: lo stile di vita attivo e dinamico che contraddistingue i tempi moderni ci porta a essere sempre connessi, così i nostri occhi sono costantemente sollecitati da schermi digitali, smartphone e devono reagire prontamente agli stimoli. Da ottobre 2022 è disponibile la nuova Sirus Young, la lente di Galileo, brand di BBGR Italia, che risponde a queste esigenze, da indossare tutto il giorno in perfetta sintonia con il proprio stile. Sirus Young offre una visione nitida e confortevole in tutte le attività quotidiane: in movimento, al lavoro davanti al pc, nel tempo libero per leggere un libro o guardare lo smartphone e alla guida. La speciale tecnologia combina, infatti, visione da lontano, un’area relax visivo e un’area nitida per la visione da vicino (tra i 40 e i 30 cm), per vivere ogni momento in piena libertà e senza sfocature. Ogni stile di vita, con abitudini ed esigenze individuali, richiede soluzioni visive su misura. Per un look sempre perfetto e una visione protetta tutto il giorno, Sirus Young è disponibile: • in versione chiara;

• con tecnologia Bluv Xpert, che assorbe la luce blu nociva emessa dal sole e dai dispositivi digitali e filtra il 100% dei raggi UV1, garantendo comfort visivo e trasparenza;

• in versione Transitions, le lenti intelligenti alla luce che offrono protezione, versatilità e stile: disponibili nelle affascinanti tonalità cromatiche Iconic e Style Colors di GEN 8 o nella gamma XTRActive New Generation per i portatori maggiormente sensibili alla luce;

• Xperio - colorate, polarizzate e specchiate - le lenti solari che difendono gli occhi dalla luce intensa del sole, riducendo l’effetto abbagliamento e fornendo comfort e protezione all’aperto. Con l’introduzione di Sirus Young, oggi Galileo dispone di una gamma di lenti completa per accompagnare il portatore in ogni fase della vita, affrontare al meglio i cambiamenti e le necessità di visione e proteggere gli occhi da raggi UV e luce blu nociva all’aperto e davanti agli schermi digitali, per il massimo comfort in ogni situazione.

1. Sulla superficie anteriore delle lenti: i raggi UV sono bloccati al 100% fino a 380 nm. La luce blu è bloccata al 100% fino a 404 nm per indici 1.6 e 167 e fino a 402 nm per l’indice 1.5. La luce blu nociva, il cui spettro è compreso tra 415 e 455 nm, è bloccata a partire da un minimo del 20%.

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Transitions, Transitions Signature e Transitions XTRActive sono marchi registrati. I loghi Transitions, Gen8, e Xtractive sono marchi di Transitions Optical, Inc. usati su licenza di Transitions Optical Limited. ©2022 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche e la performance di polarizzazione sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico della lente.
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Transitions® protagonista sulla piattaforma Leonardo con una formazione fuori dall’ordinario

Lanciata recentemente dalla multinazionale EssilorLuxottica, l’innovativa piattaforma di formazione dal nome emblematico Leonardo ospita oggi anche i contenuti digitali di Transitions, il brand di lenti intelligenti alla luce.

«Uno strumento comodo e funzionale, il cui uso è esclusivo per i clienti del Gruppo, per familiarizzare con i prodotti Transitions, attraverso contenuti ingaggianti, realizzati con un duplice obiettivo: da un lato coinvolgere gli ottici e aumentare la raccomandazione in store, dall’altro digitalizzare l’ampia offerta formativa e sviluppare una cultura della formazione efficace e coinvolgente», spiega Maristella Rizzo, Marketing Manager di Transitions Italia

Su Leonardo è dunque presente un nuovissimo percorso a moduli. Si tratta, nello specifico, di una Masterclass digitale e interattiva di tre corsi, che ha l’obiettivo di supportare l’ottico a elevare il protocollo di vendita e a raccomandare Transitions con successo. Sono due le sessioni formative previste, una iniziata il 18 ottobre e l’altra in partenza il 22 novembre, a cui è necessario iscriversi su https://leonardo.essilorluxottica. com/login, effettuando dapprima il login e poi digitando “Masterclass Transitions” nel menu di ricerca.

I temi trattati durante i tre corsi sono i seguenti:

1. Come proporre Transitions in 3 semplici mosse pratiche, volto a esplorare le domande per scoprire la sensibilità alla luce del portatore, le frasi per interessarlo e la tecnica dell’effetto wow;

2. Neuroscienze - La fiducia come 1° chiave di vendita Transitions, finalizzato a identificare i 5 pilastri per proporre Transitions con successo, cosa prova il cliente e cosa si aspetta, le frasi e le azioni giuste per aumentare la sua fiducia;

3. Neuroscienze - L’emozione come 2° chiave di vendita Transitions, per scoprire come far leva sulle emozioni durante la vendita, l’effetto framing, il riepilogo delle informazioni, il racconto del “prima” e del “dopo”, le sensazioni e le parole che spingono il cliente all’acquisto.

Ed è solo seguendoli tutti e tre che i partecipanti possono ottenere l’attestato “Esperto di vendita Transitions”. Le lezioni sono tenute dal trainer Salvatore La Causa e dall’esperto di Neuroscienze Lorenzo Dornetti, psicologo specializzato al San Raffaele di Milano e specializzato in “neurovendita”, un approccio innovativo, che tiene in considerazione tutti gli aspetti psicologici e neurologici di chi compra prodotti e servizi. Sono molte le realtà

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Maristella Rizzo, Marketing Manager di Transitions Italia

LENTI INTELLIGENTI ALLA LUCE.

Da chiare in interni a scure all’esterno

commerciali che si sono affidate a lui per capire i segreti utili a migliorare le performance di vendita. Tuttavia, come Dornetti stesso spiega, «non esistono frasi magiche sempre vincenti nelle vendite né parole persuasive tout court», ma è altresì vero che vi sono alcuni termini chiave in grado di attivare il cervello del cliente in modo specifico.

La presenza di Transitions su Leonardo si inserisce in un percorso di maggiore prossimità del brand all’ottico e all’intero team di vendita in termini di formazione professionale e conoscenza di nuovi strumenti utili al business. Oltre alla Masterclass, i professionisti della visione possono accrescere la loro expertise attraverso molteplici altri contenuti, come gli incontri formativi online di prodotto e di brand di novembre, già disponibili sulla piattaforma. Gli stessi sono fruibili in qualunque momento della giornata e da qualsiasi supporto, come pc, smartphone o tablet, e sono pensati per supportare i partner nella formazione del loro staff.

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Transitions è un marchio registrato, logo Transitions e Transitions Light Intelligent Lenses sono marchi di Transitions Optical, Inc. usati su licenza di Transitions Optical Limited. ©2022 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico della lente. Montatura RAY-BAN – Lenti Transitions Style Colors Zaffiro.
Lorenzo Dornetti, esperto di Neuroscienze
COLLEGATI SUL TUO PROFILO MY.ESSILORLUXOTTICA.COM, clicca su Leonardo e vai in “Sessioni Live” • Se non hai un account MyEssilorLuxottica.com o Leonardo, oppure hai dimenticato il tuo username: contattateci Tel. 800-841044 | email: servizioclienti@luxottica.com • Se hai dimenticato la password: clicca su “Hai dimenticato la password?” e segui le indicazioni PRENOTA LA TUA MASTERCLASS SU OPPURE: Inquadra il QR CODE per il login, poi cerca la Masterclass Transitions nel menu di ricerca in alto a destra

L’evoluzione delle lenti indoor “OFFICE” di Ital-Lenti

Negli ultimi anni sono radicalmente cambiate le nostre abitudini di vita, portandoci a svolgere attività prevalentemente in ambienti circoscritti, in ufficio, in casa e quasi sempre davanti a un computer. Questo comporta che nell’arco della giornata il nostro sistema visivo sia sempre più stimolato e impegnato sulle distanze di utilizzo ridotte del vicino e intermedio, con la necessità di una dinamicità di visione contemporanea tra diversi dispositivi digitali e obbligandoci a nuove posture. Già dopo i quarant’anni, subentrando la presbiopia, tali attività diventano difficoltose: la soluzione per garantire il migliore comfort visivo sono le lenti degressive dinamiche a profondità di campo.

Office è la famiglia Ital-Lenti di lenti degressive a profondità di campo progettate per l’utilizzo indoor, in ufficio, in ambienti circoscritti, in casa e dove le specifiche necessità visive richiedono una correzione ottimale per le aree di visione che vanno dal vicino all’intermedio, fino a distanze intermedie più ampie per ambienti spaziosi, ad esempio uffici open space, negozi, classi scolastiche, ecc. Per soddisfare tutte queste esigenze Ital-lenti ha sviluppato 3 differenti design:

BOOK, con una geometria ottimizzata prevalentemente per vicino con degressione nell’intermedio, per la lettura e le attività manuali che necessitano di una profondità di campo da 40 a 100 cm, ma con una zona più ampia e stabilizzata nell’area del vicino;

MONITOR è la geometria ideale per il lavoro al computer, con un’area di degressione che spazia dai 40 ai 200 cm ma che, per un’attività intensiva che prevede l’utilizzo di monitor, oggi di dimensioni maggiori e spesso in uso multiplo, ottimizza una zona più ampia e stabilizzata nell’area dell’intermedio;

ROOM, spesso definita “progressiva indoor”, è la geometria specifica per chi lavora in ambienti interni con focalizzazioni per vicino e intermedio, ma che necessita della visualizzazione su aree intermedie più profonde: ciò significa una maggiore

profondità di campo e una visione ottimizzata da 40 cm ad almeno 4 metri.

Per soddisfare al meglio i portatori, garantendo aree di visione funzionali per ogni tipologia di correzione, ametropia e personalizzazione, Ital-Lenti propone 3 differenti tipologie di lenti.

TWICE OFFICE è l’innovativa degressiva top di gamma realizzata con la tecnologia della geometria a doppia superficie evoluta che, grazie alla distribuzione dei poteri su entrambe le superfici, aumenta in modo esponenziale l’acuità visiva in tutti i campi di visione e per tutte le correzioni, anche con valori refrattivi più elevati e soprattutto per la correzione di astigmatismi.

Le lenti degressive Twice Office possono essere personalizzate in funzione dei parametri posturali del portatore qualora risultino al di fuori dei valori standard e possono essere richieste con 2 differenti canali di degressione di 12 o 16 mm in funzione della centratura e dell’ampiezza della montatura prescelta.

OFFICE HV è la lente degressiva a geometria interna, anche personalizzata, che ottimizza le zone di visione in funzione dei parametri posturali del portatore. Anche Office HV viene proposta con 2 differenti canali di degressione di 12 o 16 mm in funzione della centratura e dell’ampiezza della montatura prescelta.

OFFICE è la lente degressiva universale che offre il miglior equilibrio funzionale grazie al ricalcolo del potere su tutta la superficie della lente. Tutte le lenti OFFICE sono realizzate con poteri degressivi dinamici, calcolati automaticamente dal software in base all’utilizzo prescelto e al potere di prescrizione, ottimizzando il valore degressivo necessario in funzione del valore addizionale, che definisce il livello di presbiopia del portatore. Per semplificare le modalità di ordinazione le lenti OFFICE possono essere richieste semplicemente indicando, come per le progressive, potere per lontano, valore addizionale e geometria prescelta: il sistema determinerà la degressione corretta.

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Un super kit di comunicazione per raccontare la tecnologia Pure Blue UV, la lente che purifica la luce

La luce è ovunque, ne siamo circondati tutto il giorno e una parte di essa può risultare nociva. Come la pelle, anche gli occhi hanno bisogno di protezione dai raggi UV. Il sole, l’illuminazione artificiale, ad esempio le luci a Led, e gli schermi digitali come smartphone e computer sono fonti di luce blu-viola1, che può danneggiare la vista. Trascorriamo giornalmente in media 7 ore davanti ai device digitali2, ma solo 1 portatore su 10 in tutto il mondo dichiara di indossare lenti con protezione dalla luce blu nociva3. La critica principale che viene mossa riguarda l’aspetto estetico4: 1 su 4 non le indossa per paura di compromettere il suo look, e, tra coloro che le utilizzano, 2 su 3 non gradiscono il residuo giallo delle lenti5

Quale inventore di un pionieristico trattamento contro la luce blu nociva6, Nikon intende soddisfare tutte le esigenze dei portatori, sia estetiche sia di protezione. Da qui nasce Pure Blue UV. Le molecole incorporate nella lente filtrano intelligentemente i raggi UV e la luce blu nociva prima che raggiungano gli occhi, offrendo la protezione necessaria per tutto il giorno, tutti i giorni. Pure Blue UV è fino a 3 volte più protettiva contro la luce blu nociva7, garantisce una protezione totale dai raggi UV8 e un’estetica migliorata, priva di riflessi blu o tinta gialla residua, tipici di questa tipologia di lenti9 Il risultato è una lente perfettamente chiara e trasparente, che necessita di essere raccontata e spiegata al consumatore. «Abbiamo ideato un kit di comunicazione completo per consentire all’ottico di argomentare al meglio i benefici della nuova tecnologia e di proporre Pure Blue UV in modo accattivante», afferma Nadia Lattanzi, brand manager di BBGR Italia.

Se la vetrofania con un messaggio chiaro ed efficace – “Entra e scopri le nuove lenti che purificano la luce” – dà il benvenuto al cliente che accede al punto vendita, i poster in sala refrazione hanno uno scopo più didattico-educativo, ovvero spiegare i rischi legati a un’esposizione non protetta a luce blu nociva e raggi UV, illustrando i momenti in cui si è sottoposti e contestualmente i benefici di Pure Blue UV. Nell’area di vendita, invece, l’espositore 3D cattura l’attenzione ponendo una domanda diretta “I tuoi occhi sono protetti

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Beneficia della purezza della luce Raggi UV e Luce Blu Nociva Luce Purificata Intelligent Light Purifier
Nikon fornisce agli ottici partner materiale per supportarli nelle fasi di vendita e di storytelling del prodotto: l’obiettivo è una customer experience d’eccellenza

dalla luce nociva?” e mostra una riproduzione in 3D della lente Pure Blue UV attraversata da un fascio di luce che viene filtrato al passaggio, così da dare una risposta visiva e immediata al quesito. Un elemento studiato – quanto a struttura e dimensione – per essere posizionato nell’area montature, così da agevolare la proposta della lente contestualmente alla scelta dell’occhiale. A completamento dei materiali a supporto del centro ottico, il video da trasmettere sugli schermi in store e il pack interattivo per l’i-Pad Revealer, il dimostratore Nikon che svela i benefici offerti da Pure Blue UV simulando situazioni di vita reale.

1. Luce blu nociva: fino a 455 nm, con la massima tossicità tra 415-455 nm.

2. Dati da DataReporta - Digital 2021 Global Overview - For internet-connected activities

3. Basato su stime interne al mercato. 2018

4. Fonte: Sondaggio web condotto su utenti, portatori e non portatori di lenti contro la luce blu, di età compresa tra 20 e 60 anni. Giappone - 2019, n=420

5. Fonte: Sondaggio web condotto su utenti, portatori e non portatori di lenti contro la luce blu, di età compresa tra 20 e 60 anni. Giappone - 2019, n=420

6. Trattamento antiriflesso SeeCoat Blue UV

7. La lente Pure Blue UV™ blocca minimo il 20% della luce blu nociva (fino a 455nm, con la massima tossicità tra 415-455nm). Confronto con lenti convenzionali = 1.5 o Policarbonato (senza protezione contro la luce blu nociva) con trattamento convenzionale e stesso spessore al centro

8. Blocca il 100% dei raggi UV fino a 404nm dal lato anteriore della lente, indice 1.5 incluso (1.5 = blocca 100% UV fino a 402nm.)

9. Minimizzazione della tinta residua derivante dall’assorbimento della luce blu-viola.

«Il consumatore di oggi non si accontenta, è sempre più consapevole ed esigente e quando entra in un punto vendita vuole vivere un’esperienza immersiva che sappia raccontargli in maniera efficace ed efficiente prodotti e servizi - spiega Nadia Lattanzi, brand manager di BBGR Italia - Proprio per questo abbiamo creato un kit di comunicazione ad hoc per illustrare uno dei nostri prodotti più innovativi, Pure Blue UV di Nikon, la lente che purifica la luce. Non solo. Abbiamo predisposto un piano editoriale social per aiutare l’ottico nel dialogo con il consumatore finale in ogni fase di contatto, digitale e fisico, amalgamando elementi emozionali e tecnici. Siamo sempre più convinti che la customer experience sia uno dei pilastri fondamentali del protocollo di vendita per far crescere il business».

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Rodenstock: lenti biometriche in ogni condizione di luce

Rodenstock oggi sottolinea la propria innovazione con il nuovo approccio biometrico nel calcolo e nella costruzione delle lenti che mette l’unicità degli occhi dei portatori al centro della propria filosofia. Questa considera l’apparato visivo nella sua complessità e dinamicità e potenzia le performance delle lenti, offrendo la possibilità di sceglierle nella versione fotocromatica ColorMatic® 3 di ultima generazione: versatili in ogni condizione di luce, integrano il massimo della protezione Rodenstock.

Le soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità della vita sono oggi parte fondamentale della nostra quotidianità ed è quindi sempre più importante offrirne di altrettanto avanzate per migliorare anche la qualità della vista. Rodenstock propone un approccio a 360 gradi, che inizia in sala refrazione attraverso la misurazione biometrica dei parametri dell’occhio oppure grazie all’intelligenza artificiale, che permette di calcolare in modo personalizzato le lenti, sempre equipaggiate con l’eccellenza e la qualità dei trattamenti antiriflesso e dei materiali. ColorMatic® 3 è il frutto del lavoro di un dipartimento dedicato all’interno del centro di Ricerca e Sviluppo di Rodenstock, a Monaco di Baviera. Chimici altamente qualificati hanno investito oltre 70 mila giorni nello studio di nuovi pigmenti per lo sviluppo di un fotocromatismo di ultima generazione. Questo rappresenta il perfetto esempio di innovazione e tecnologia al servizio della visione e del benessere visivo. La soluzione fotocromatica rinnovata di Rodenstock potenzia, infatti, i vantaggi tecnologici apportati dai design delle lenti dando ai portatori benefici tangibili in ogni momento delle loro giornate. La dinamicità delle molecole della nuova generazione consente alle lenti di offrire allo stesso tempo un alto livello di comfort nelle diverse condizioni di luce e protezione degli occhi dalla luce nociva. È inoltre possibile personalizzare il proprio look grazie alla combinazione di colori e specchiature.

Le lenti nella nuova versione sono maggiormente reattive, tanto da essere più rapide del 30% nello schiarimento rispetto alla precedente versione* con un assorbimento variabile 8-88% negli indici 1.6 e 1.67 e 5-90% in indice 1.54, corrispondenti al passaggio dalla categoria di assorbimento 0, perfetta per gli interni, alla categoria 3 con tutti i gradi intermedi per proteggere gli occhi dall’abbagliamento e rilassarli sia quando il cielo è nuvoloso sia nelle giornate di sole.

La protezione specifica di ColorMatic® è dinamica come dinamico è il meccanismo di attivazione del fotocromatismo. La protezione dai raggi UV, nella fase non attiva, è pari al 100% e la riduzione della luce blu tra i 450 e i 455 nm è di almeno il 32% in ambienti interni e varia in funzione dell’esposizione e della reazione delle lenti. ColorMatic® 3 è tecnologia e migliore qualità della vita per i portatori, che non strizzeranno più gli occhi per la soggettiva sensibilità alle diverse fonti luminose, esprimendo al contempo il loro stile unico con le differenti combinazioni di colori e specchiature.

Le ColorMatic® 3 si declinano inoltre nella speciale versione Sun, per chi è più sensibile alla luce o desidera utilizzare le lenti fotocromatiche principalmente outdoor. Le ColorMatic® 3 Sun presentano infatti un assorbimento da medio ad alto (40/50-90%) e, inattivate, partono dalla categoria di assorbimento 1 fino alla 3 quando attivate. Pensate per le attività all’aria aperta, si scuriscono più velocemente del 30% rispetto alla precedente tecnologia.

Il portfolio include quattro varianti colore associabili ai tre trattamenti di specchiatura Solitaire mirror Silver Moon, Solitaire mirror Red Sun 2 e Solitaire mirror Sky Blue 2, per un totale di dodici possibili combinazioni di colori brillanti e super fashion.

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Creare valore con le nuove ColorMatic® 3, per migliorare la qualità della vita
*rispetto all’alto indice ColorMatic IQ® 2

ISTITUTO ZACCAGNINI

Ottica

Optometria

L’Istituto è presente nel mondo della visione, in cui opera integrato con il contesto scientifico, economico e civile e partecipa da protagonista alla vita della filiera ottica. Fornisce agli studenti e alle aziende del settore istruzione e formazione di area sanitaria con l’impegno di consegnare al mer cato del lavoro professionisti dotati delle conoscenze scientifiche, delle abilità e delle competenze pratiche richieste per inserirsi con successo nella professione e nelle aziende.

Dal 1977 un riferimento per il mondo della visione

Da oltre 45 anni consegniamo agli Ottici e agli Optometristi conoscenze e competenze professio nali e – fra i primi in Italia – da 35 anni quelle optometriche, all’interno di un percorso culturale di aggiornamento professionale dei nostri docenti provenienti dalla filiera ottica e dal mondo acca demico, utilizzando metodi didattici sempre in linea con l’evoluzione dei profili professionali e dei sistemi di erogazione della didattica.

Gli ambiti istituzionali di attività dell’Istituto Zaccagnini Scuola per Ottici Corso biennale abilitante alla professione di Ottico Corsi di Specializzazione professionali in Ottica ed Optometria Master e Corsi Clinici di formazione superiore in Ottica, Optometria, Contattologia ed Economia dell’Impresa Ottica XXIII Congresso Interdisciplinare, Bologna 12 Giugno 2022

I Corsi sono erogati in modalità flessibili e personalizzabili grazie alla Didattica Integrata Customizzata - DIC

Per saperne di più contattaci, visita il sito www.istitutozaccagnini.it e partecipa agli Open Day in presenza e online.

ISTITUTO ZACCAGNINI

Scuole di Ottica ed Optometria a Bologna e Milano

Bologna, Via Gherardo Ghirardini 17, Tel. 051 480994, Fax 051 481526 segreteria@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it Milano, Via Daniele Crespi 9, Tel. 02 8372000, Fax 02 8358369 segreteria.mi@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it

Sono aperte le iscrizioni all’A.S. 2022-2023
Scuole di
ed
a Bologna e Milano

Passi avanti nel comfort delle lenti a contatto giornaliere in silicone idrogel

Il discomfort accusato durante il porto di lenti a contatto è la causa principale di drop out persino tra coloro che le utilizzano regolarmente.1 Uno studio del 2020 ha osservato che, nei paesi sviluppati, la frequenza dell’abbandono dell’uso di lenti a contatto varia dal 12% al 27,4%. Tuttavia, quasi tre quarti di chi ha smesso di indossarle hanno ripreso a farlo quando è stata offerta loro un’opportunità adeguata.1 I ricercatori e i produttori hanno dedicato decenni alla ricerca e allo sviluppo di nuove lenti, valorizzando le migliori caratteristiche possibili per aumentare il comfort.

I vantaggi del design della lente Il design della lente, il modulo, la trasmissibilità dell’ossigeno e il contenuto d’acqua sono tra le principali proprietà che influiscono sul comfort.2 Queste caratteristiche determinano il modo in cui le lenti a contatto influenzano l’equilibrio della superficie oculare. Quelle più confortevoli hanno un minore impatto sulla naturale omeostasi della superficie oculare.3 Una lente a contatto deve avere, ad esempio, un modulo sufficientemente basso per adattarsi alla superficie dell’occhio, risultare quindi confortevole e mantenere un elevato contenuto di acqua. Il modulo non può però essere troppo basso o la lente sarà troppo delicata e quindi difficile da maneggiare.3–5

I progressi nelle tecnologie hanno fatto passi da gigante rispetto alle prime lenti in idrogel caratterizzate da una bassa permeabilità all’ossigeno.5 Sono state poi modificate per incorporare il silicone, che incrementa la permeabilità all’ossigeno, ma anche l’idrofobia.5 Da allora ulteriori studi sul silicone idrogel hanno condotto alle ultime generazioni di lenti che presentano una migliore bagnabilità e un basso modulo.2 Lo sviluppo di lenti a contatto giornaliere con questa tecnologia comporta una minore probabilità di accumulo di depositi, un minore rischio di infiltrazione corneale e una manutenzione più facile.1,6

Idratazione

Nelle lenti a contatto con una superficie più bagnabile, il film lacrimale si distende meglio sia al momento dell’inserimento sia durante l’utilizzo, favorendo la biocompatibilità.7 Un esempio emblematico della ricerca più avanzata nei polimeri e nella chimica dei materiali è rappresentato dalle lenti a contatto giornaliere Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY, progettate per essere complete* in termini di comfort, idratazione, benessere e design.3,9 Sono prodotte con un innovativo processo a due fasi, chiamato Advanced Moisture Seal Technology.3

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Nella prima fase, il polimero idrofilico dimetilacrilammide (DMA) viene incorporato nella struttura portante del materiale in silicone, aumentando così il contenuto d’acqua fino al 55%.3 Allo stesso tempo è stato inserito un agente bloccante UV di classe II che offre una protezione del 50% dai raggi UVA e del 95% dai raggi UVB.11**

Nella seconda fase del processo di polimerizzazione, il polivinilpirrolidone (PVP) avvolge completamente la matrice in silicone per offrire una maggiore idratazione.3 Grazie a queste caratteristiche, le Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY mantengono il 96% di idratazione per 16 ore.10, 8

Permeabilità all’ossigeno L’ossigeno è fondamentale per il metabolismo cellulare nella cornea priva di vasi3 e i materiali in silicone idrogel sono caratterizzati da una permeabilità all’ossigeno naturalmente elevata. Le lenti a contatto giornaliere Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY sono realizzate in kalifilcon A, un copolimero silossanico idrofilico composto da 2-idrossietil metacrilato e N-vinil pirrolidone.11 I polimeri di silicone a catena corta offrono la permeabilità all’ossigeno e ne facilitano la manipolazione, mentre il polimero a catena lunga consente alla lente di avere un modulo ridotto di 0.5 MPa, per un’esperienza di utilizzo confortevole.3 Queste caratteristiche fanno sì che le Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY offrano un alto livello di traspirabilità per occhi sani, mantenendo l’equilibrio della superficie oculare3 e al contempo comfort sino a fine giornata9.

Un film lacrimale in equilibrio

Le lenti a contatto giornaliere Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY sono caratterizzate dalla ComfortFeel Technology, che offre un’esperienza di utilizzo confortevole, anche per coloro che hanno uno stile di vita frenetico, per chi lavora in ambienti con un elevato tasso di inquinamento atmosferico o per ore prolungate davanti agli schermi digitali. La superficie dell’occhio è un ambiente delicato e il film lacrimale presente su di essa subisce delle alterazioni in presenza di una lente a contatto.2 Le lenti a contatto giornaliere Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY contengono eritritolo e glicerina, agenti noti per proteggere la superficie oculare dallo stress iperosmotico.8 La Comfort Feel Technology contiene anche gli agenti idratanti poloxamer 181 e poloxamina 1107, che aiutano a mantenere le proteine lacrimali nel loro stato naturale e a non denaturarsi, cosa che può verificarsi durante l’uso delle lenti a contatto.3,8

Il massimo comfort

La lente a contatto ideale dovrebbe essere facile da maneggiare, fornire un’elevata permeabilità all’ossigeno e idratazione, con una minima alterazione dell’ambiente oculare. Le nuove tecnologie, che combinano alta ingegneria con i migliori progressi nell’impiego dei materiali, offrono un’esperienza di porto più confortevole. Una conoscenza più approfondita delle proprietà dei materiali delle varie lenti a contatto da parte dei portatori e dei professionisti della visione può portare a un’esperienza più soddisfacente nella correzione dei difetti visivi.

* Le lenti a contatto Bausch + Lomb ULTRA® ONE DAY offrono un sistema completo che garantisce idratazione e comfort grazie alle tecnologie Advanced MoistureSeal® e ComfortFeel e a un design completo che include Dk/t elevato, modulo basso, protezione UV e High Definition Optics

** AVVERTENZA: Le lenti a contatto ad assorbimento dei raggi UV NON sostituiscono gli occhiali protettivi ad assorbimento dei raggi UV, come gli occhiali di protezione o gli occhiali da sole, poiché non coprono completamente l’occhio e l’area circostante. L’efficacia dell’uso di lenti a contatto che assorbono i raggi UV nel prevenire o ridurre l’incidenza di disturbi oculari associati all’esposizione ai raggi UV non è stata al momento stabilita. È necessario continuare a utilizzare occhiali che assorbono i raggi UV come indicato. NOTA: L’esposizione a lungo termine ai raggi UV è uno dei fattori di rischio associati alla cataratta. L’esposizione dipende da una serie di fattori come le condizioni ambientali (altitudine, geografia, copertura nuvolosa) e personali (entità e natura delle attività all’aperto). Le lenti a contatto che bloccano i raggi UV aiutano a proteggere dalle radiazioni UV dannose. Tuttavia, non sono stati condotti studi clinici per dimostrare che l’uso di lenti a contatto che bloccano i raggi UV riduca il rischio di sviluppare la cataratta o altri disturbi oculari. (Fonte: https://www.bauschinfuse.com/ecp/)

Riferimenti bibliografici

1. Pucker AD, Tichenor AA. A Review of Con tact Lens Drop out. Clin Optom (Auckl). 2020;12:85-94. Pubblicato il 25 giugno 2020.

2. Nichols JJ, Willcox MDP, Bron AJ, et al. The TFOS International Workshop on Contact Lens Discomfort. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2013;54(11): TFOS1-TFOS123.

3. Rah M. Ocular Surface Homeostasis & Con tact Lens Design. Febbraio 2021.

4. How Modulus Affects Soft Contact Lenses. Contact Lens Spectrum. Pubblicato il 1° no vembre 2005. Consultato il 14 marzo 2022. https://www.clspectrum.com/issues/2005/ november-2005/how-modulus-affects-softcontact-lenses

5. Sulley A, Dumbleton K. Silicone hydrogel daily disposable benefits: the evidence. Cont Lens Anterior Eye. 2020;43(3):298-307.

6. Chalmers RL, Keay L, McNally J, Kern J. Mul ticenter case-control study of the role of lens materials and care products on the deve lopment of corneal infiltrates. Optom Vis Sci. 2012;89(3):316-325.

7. Willcox M, Keir N, Maseedupally V, et al. CLE AR - Contact lens wettability, cleaning, disin fection and interactions with tears. Cont Lens Anterior Eye. 2021;44(2):157-191.

8. Smith R. ComfortFeel Technology: A Unique Combination of Comfort & Eye Health Ingre dients. Dati non pubblicati. Bausch & Lomb Incorporated. Rochester, NY; 2021

9. Dati in Archivio. Product Performance Eva luation of a Novel Silicone Hydrogel Contact Lens: kalifilcon A Daily Disposable Contact Lenses - Summary of kalifilcon A Patient Comfort and Vision Outcomes. Bausch & Lomb Incorporated, Rochester, NY, 2021.

10. Schafer, J. Steffen,R. Reindel,W; A clinical assessment of dehydration resistance for a novel silicone hydrogel lens and six silicone hydrogel daily disposable lenses. Poster pre sentato all’AAO; ottobre 2020

11. U.S. Food & Drug Administration 510(k) Sum mary K200528; Bausch + Lomb (kalifilcon A) Soft (hydrophilic) Contact Lens. Maggio 2020

Materiale a uso esclusivo dei Sigg. Ottici. ULTRA® ONE DAY è un dispositivo medico CE0050. Bausch+Lomb ULTRA® OneDay è un marchio registrato di Bausch+Lomb Inc. e sue affiliate. ©2022 Bausch&Lomb Incorporated”

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La nuova linea di prodotti di Omisan group: qualità, innovazione e tecnologia

Il 2022 è un anno eccezionalmente positivo per Omisan group, con risultati straordinari sia dal punto di vista commerciale sia di immagine, grazie a importanti investimenti.

L’acquisizione di Schalcon, storica azienda italiana fondata nel 1977, da parte di Omisan farmaceutici ha portato a una sinergia significativa nell’ambito della ricerca e sviluppo nel processo produttivo e dell’offerta al settore ottico, con un portfolio ancora più ricco composto da lenti a contatto, soluzioni per la loro manutenzione e prodotti oftalmici.

Schalcon Omisan rappresenta un vero e proprio polo di eccellenza italiano sia per la contattologia sia per il benessere oculare. Numerose e interessanti possibilità si prospettano per i centri ottici specializzati che nel prossimo futuro inizieranno a cogliere i punti di forza di questa realtà ormai solida.

Tre le parole chiave che descrivono la nuova linea di prodotti di Omisan group: qualità, innovazione e tecnologia.

Grazie alla collaborazione con noti istituti universitari, molteplici sono i plus che caratterizzano i prodotti sui quali potranno puntare gli ottici per migliorare la visione dell’ametrope.

L’azienda oggi propone un catalogo completo con:

• sostituti e integratori del film lacrimale linea Sodyal a base di Acido ialuronico anche in versione cross-link con concentrazioni dal 0,10% al 0,30%, abbinati ad altri componenti come aloe vera, liposomi, prodotti essenziali per ristabilire l’aspetto fisiologico dell’ambiente oculare;

• gocce oculari con estratti fluidi dei fiori per lenire le condizioni di discomfort come rossore oculare e prurito palpebrale;

• molteplici formulazioni preservative free;

• sistemi di disinfezione e conservazione delle lenti a contatto che garantiscono al portatore di utilizzarle in massima sicurezza,

confezionate negli esclusivi flaconi brevettati con portalenti incorporato, in modo da evitare l’uso della confezione in cartone, quindi a basso impatto ambientale;

• lenti a contatto di tutte le tipologie, sia disposable nella frequenza d’uso giornaliera, quindicinale e mensile sia nella versione convenzionale di prescrizione, per risolvere i problemi visivi dell’ametrope miope, ipermetrope, astigmatico e presbite.

Da oggi, Omisan farmaceutici e Schalcon, ormai unico gruppo, si propongono quindi congiuntamente a tutti i migliori ottici optometristi, mirando a essere il fornitore di riferimento del moderno punto vendita, in cui il professionista è l’esperto nella gestione del benessere oculare e della visione.

Omisan group sta, inoltre, puntando con forza su un nuovo packaging e una rinnovata veste grafica dei suoi prodotti, così da abbinare alle performance degli stessi, nuovi o già presenti in portfolio, anche un’immagine più moderna e friendly per il consumatore. E, soprattutto, più intuitiva, valorizzando le caratteristiche distintive di ogni singolo prodotto, il tutto con una grande attenzione all’ambiente. Valori fondanti dell’azienda sono pertanto biocompatibilità ed ecologia, nella costante ricerca di un’armonia e di un equilibrio tra uomo e natura. Numerose, infatti, sono le scelte dell’azienda finalizzate al rispetto e alla cura dell’ambiente: in futuro verrà adottato in modo sempre più diffuso il flacone brevettato con portalenti incastonato, consentendo così un notevole risparmio di packaging; gli inchiostri usati per la stampa sono privi di metalli pesanti e su tutti i prodotti per i quali è necessaria la scatola sarà inserito il logo FSC, garanzia che è stata realizzata in legno o carta provenienti da fonti responsabili.

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Una parte del nuovo portafoglio prodotti della linea Schalcon Il nuovo logo che vede insieme i brand Schalcon e Omisan

HO LA MACULOPATIA

Con le lenti FONDA far PRLoop®, puoi aiutarmi a vedere meglio.

Le lenti FONDA far PRLoop® facilitano il processo di stabilizzazione della fissazione eccentrica nei soggetti affetti da patologie retiniche.

La risposta alla vista fragile nelle soluzioni ottiche di Fonda

Nel 2022 FONDA, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di tecnologie per il benessere visivo, ha fatto parlare di sé a seguito di diverse iniziative: per i 10 anni compiuti a gennaio, per il percorso di formazione Academia FONDA, per la sempre più vasta community degli Ambasciatori del benessere visivo, per l’evento immersivo Oficinae FONDA e per il nuovo logo presentato a giugno. In concomitanza di ottobre, mese della vista, l’azienda ha proposto altre novità.

La vista fragile è una condizione determinata da più fattori, quali l’età, la predisposizione genetica, l’insorgere di malattie o altre cause (ad esempio traumi). La casistica è molto ampia, ma da sempre l’attenzione di FONDA verso questa delicata categoria di persone l’ha portata a sviluppare sistemi per la vista adattabili alle esigenze individuali di ciascun utente, classificabili in tre tipologie: visione dinamica da lontano, visione da vicino, protezione retinica.

La categoria visione da lontano è al centro del focus di FONDA, poiché impatta in modo sostanziale sulla vita sociale della persona. Per il lontano dinamico, dove è fondamentale il riconoscimento di ostacoli, di volti, di indicazioni e così via, FONDA propone il sistema FiTmacula. Si tratta di un sistema ottico sviluppato per persone con maculopatia, ma adatto anche ad altri difetti visivi, che riesce a tutelare la macula in tutte le condizioni di luce. Su di esso vengono alloggiate lenti FONDA far®, che permettono di ottimizzare la visione, stabilizzare la fissazione eccentrica e offrire il massimo supporto ai portatori, anche nelle attività dinamiche come camminare, fare sport o guidare. Per sfruttare al meglio il residuo visivo, le lenti FONDA far® possono avvalersi della tecnologia PRLoop®, basata su lenti prismatiche. FitMacula prevede due tipi di clip protettive da indossare secondo le condizioni meteo, perché anche nei giorni meno soleggiati le onde elettromagnetiche dannose raggiungono comunque l’occhio ed è necessario proteggere la retina. L’invecchiamento retinico, le patologie oculari e i disturbi funzionali possono compromettere l’acuità visiva, causando difficoltà nella lettura e nelle attività da vicino. FONDA ha creato soluzioni specifiche per aiutare a mantenere l’autonomia nelle azioni quotidiane: FONDA near, occhiale ipercorrettivo prismatico che facilita la lettura e le attività da

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“Vedere meglio. Sempre.”: è non solo la promessa sociale, ma anche il risultato ottenuto in questi 10 anni di attività grazie alle numerose soluzioni per ipovisione e vista fragile sviluppate dall’azienda

vicino; Leddles®, occhiale ipercorrettivo ingrandente e autoilluminante che aiuta a massimizzare le performance visive e ridurre l’affaticamento.

Infine, per le persone miopi affette da maculopatia o da altre patologie oculari degenerative, il sistema Myop unisce le più importanti funzioni in un solo occhiale: corregge il difetto visivo, stabilizza la fissazione eccentrica, ingrandisce e protegge la retina dalle radiazioni solari nocive.

Le soluzioni FONDA per la protezione retinica sono dotate di speciali filtri e lenti fotoselettive che bloccano le radiazioni dannose per la retina, proteggendo il sistema visivo in tutte le condizioni di luce. Oltre a essere montate su FitMacula si trovano nei prodotti Safe&Sun, F-Cover e nelle lenti FONDA bb. FONDA Safe&Sun è la linea di occhiali da sole che protegge il sistema visivo dalle radiazioni ultraviolette e dalla luce blu nociva dello spettro visibile della luce solare. F-Cover è un sovraocchiale con filtri fotoselettivi e protezione laterale, ideato per donare sollievo alle persone con fotofobia e dolore oculare causato dall’esposizione alla luce. I filtri e le lenti fotoselettivi FONDA bb sono la base per proteggere il sistema oculare dai raggi UV e dalla luce blu nociva. Possono essere realizzati su occhiali da sole, sistemi clipon e lenti da vista con correzione refrattiva, per fornire alla persona ipovedente una soluzione personalizzata. L’attenzione dell’azienda non riguarda soltanto il lato funzionale. Per rispondere all’esigenza di stile e modernità espressa da chi indossa ausili per l’ipovisione, nel mese di ottobre FONDA ha lanciato i nuovi FitMacula 7 e 8 : dal design ancora più accattivante e con una gamma di colori rinnovata e alla moda. Perché l’ausilio per vista fragile deve essere anche un accessorio fashion, bello esteticamente e piacevole da indossare.

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Alternare scuola e lavoro sì, ma senza mortale ipocrisia

“Veduto questo, ser Piero, e consi derato la elevazione di quello inge gno, preso un giorno alcuni de’ suoi disegni gli portò ad Andrea del Ver rochio, ch’era molto amico suo, e lo pregò strettamente che gli dovesse dire se Lionardo, attendendo al di segno, farebbe alcun profitto. Stupì Andrea nel veder il grandissimo principio di Lionardo, e confortò ser Piero che lo facesse attendere, onde egli ordinò con Lionardo ch’e’ do vesse andare a bottega di Andrea; il che Lionardo fece volentieri oltre a modo”. Questo scrive il pittore aretino Giorgio Vasari, narrando la vita di Messer Lionardo di ser Piero da Vinci, nel suo monumentale Vite dei più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue in sino a’ tempi nostri, scritto a Roma dal 1545. Era costume, e privilegio per un giovane promettente, negli anni del Rinascimento essere ac cettato a bottega per imparare, e “rubare”, i piccoli trucchi della rara ed elegante perizia del Maestro: lo stesso Vasari ad Arezzo frequenta la bottega del pittore e frate fran cese Guillaume de Pierre de Mar cillat. Alternare lo studio dei colori o della tecnica a olio, della pittura murale o dell’amalgama dei pig menti con la pratica nel laboratorio

o nel fondaco era fortuna, orgoglio e vanto di pochi. Le gilde e le con sorterie, le corporazioni e le scuo le, che nascono nel XIV secolo per garantire l’istruzione professionale dei giovani e la qualità del prodotto finito, assicuravano e sostenevano l’alternanza tra banco e bottega e nei secoli successivi, a fasi alterne, tale sistema è stato agevolato o ac cantonato.

Dal 2005, con DL 77, “l’alternan za scuola lavoro rappresenta una metodologia didattica per attuare modalità di apprendimento flessi bili (…) che colleghino sistemati camente la formazione in aula con l’esperienza pratica, raccogliendo così l’augusta tradizione rinasci mentale”. Ma la storia è punteggia ta anche di ombre e inganni che si manifestano, talvolta, con luttuoso palesamento: illusorio ed evasivo appare il periodico progetto di ag giornare tale modalità didattica semplicemente sostituendo il nome con un acronimo, PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.

Affrontare un altro anno ereditan do la memoria di giovani adulti consegnati, e poi dimenticati, sul proscenio dell’offerta formativa dovrebbe avvelenare la coscienza

dei molti attori del palcoscenico di dattico, biasimando le condotte su perficiali e ammonendoli a istruire progetti mirati, finalizzati, appro vati e soprattutto accuratamente sorvegliati e governati. Il 9 ottobre scorso si è celebrata in Friuli la 72° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro con spre co di attenzione al problema e scia lo di sincere promesse di circostan za: ma è mortale ipocrisia piangere gli incidenti sul lavoro, specie se di studenti, figurandosi che le respon sabilità siano sempre altrove. Da troppi anni ormai la scuola ha inaridito la propria funzione edu cativa (dal latino e-ducere, estrar re capacità) sostituendola con un più disinvolto e frugale esercizio d’istruzione (dal latino in-struere, inserire informazioni), nemmeno sempre adeguato: avvertibile nel le scuole professionali in partico lare è spesso la manifestazione di un credo minimalista o mercantile che vuole il professionista imbottito quanto basta e solo delle informa zioni funzionali. Se i PCTO, peraltro utili e stimabili, sono d’obbligo, ci si auspica che gli attori coinvolti mo strino e dimostrino tutta la loro one sta moralità nel tenerli in vita. Nel senso proprio del termine.

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