b2eyes magazine 7/2022

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GUARDA I SFUMATURA.APPREZZADETTAGLI.OGNIConlelentiprogressiveVARILUX®apprezzaognisfumatura. Vivi una visione fluida da vicino a lontano. © ESSILOR INTERNATIONAL – ESSILOR® E VARILUX® SONO MARCHI REGISTRATI DI ESSILOR INTERNATIONAL. MONTATURA: PERSOL® N72022
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Mensile

dedicato al mondo degli occhiali, percezione visiva Settembre 2022 numero

EditorialeB2TRADE

Ottici, ancora uno sforzo 3

FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT)

Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 info@fgeditore.it856013

Redazione

Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca f.tirozzi@fgeditore.itTirozziNicolettaTobian.tobia@fgeditore.it

Pubblicità Ferdinando f.fabiano@fgeditore.itFabianoCell.3355654574

Direttore responsabile Angelo a.magri@fgeditore.itMagri

Grafica e impaginazione

FGE Srl - Fabiano Gruppo RegistrazioneilRegistrazioneEditorialepressoTribunalediMilanoN.293/2009indata17giugno2009R.O.C.:022021Copiaomaggio

Attualità Progressive, le differenze tra user e prospect 4

Ciao Jeff! 10

Veroli: al centro della strategia i “nostri” Hoya Center 14

Eco: l’occhiale che abbraccia il pianeta 18

Progressive: quanto incidono sul risultato economico? 22

Fuori salone: quando il mercato si fa con il consumatore 26

ModaB2STYLE

Winter en pendant 30

L’otticoB2EXPERTdigitale

La corsa (pericolosa) verso TikTok 32

Lab Stereopsi, il ruolo dell’allenamento 34

MyZeiss: un punto d’accesso unico all’ecosistema digitale 46

Scuola: recuperare il tempo perduto o affidarsi alla Provvidenza? 63

N720221
della vista, della visione e della
www.b2eyes.com7IncopertinaEssilorEditore
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Ottici, ancora uno sforzo

Energia, materie prime, inflazione: questa triade sta tormentando le aziende e i consumatori da settima ne, se non mesi. Il loro aumento non ha frenato il trend positivo del Pil nel primo semestre, non ha condizionato il boom turisti co dell’ultima estate, ma preoccupa in vista dell’imminente autunno e soprattutto dell’in verno, tanto che Confcommercio ha recente mente parlato di una recessione mite da qui a fine anno, potenzialmente più pesante nel 2023, con 120 mila imprese commerciali a ri schio chiusura. Senza dimenticare le possibili fibrillazioni sui canoni di locazione, qualora l’adeguamento Istat dovesse riflettere con esattezza la dinamica inflattiva. L’industria dell’occhialeria non è così energi vora come altre realtà, ma non può ritenersi distante, come hanno recentemente ricorda to anche in Anfao, dalle forti preoccupazioni espresse dalla maggior parte del comparto industriale italiano, al punto da ipotizzare il blocco di alcune attività per l’incapacità di sostenere l’impennata dei costi. Il retail ottico ha retto bene nei primi due anni di pande mia, si è rivelato di fatto, come evidenziato da qualche esperto, un mercato anticiclico, ma non può nascondersi dietro un dito: l’erosione del potere d’acquisto rischia di incidere an che sui suoi prodotti.

Che fare, allora? L’industria sta cercando di contenere gli aumenti dei prezzi: nell’of talmica, ad esempio, i nuovi listini usciti la primavera scorsa e quelli rinnovati di recen te sono stati ritoccati di pochi punti percen tuali. Le associazioni e le organizzazioni del retail si stanno confrontando con i fornitori per assorbire eventuali rincari prima che ar rivino a valle. Gli ottici stessi si stanno impe gnando (o dovranno farlo) a non appesantire troppo lo scontrino nei confronti di un pub blico che non può rinunciare a una soluzio ne visiva di qualità, ma che deve pur farsi i conti in tasca. Se non aumentiamo i prezzi sul breve ter mine - si sente ripetere - la domanda non dovrebbe calare e il mercato dell’ottica po trebbe uscire indenne anche da questa con giuntura difficile: in pratica, si chiede ancora uno sforzo agli ottici italiani, dopo quelli già attuati durante i vari lockdown, quando nel deserto delle città e delle nostre strade erano tra i pochissimi esercizi commerciali a dispo sizione di una popolazione disperata, più per senso di solidarietà che per ritorno economi co. Sperando che anche a livello politico, sindacale o almeno d’immagine ci si ricordi di loro. E non solo quando il Papa decide di cambiare occhiale o quando scompare il più illuminato tra gli imprenditori del settore.

di Angelo Magri
N720223 Editoriale

Progressive, le differenze tra user e prospect

La prima ricerca prodotta dal Centro Studi di Sio, realizzata da Ipsos e presentata in anteprima al Business Forum del giugno scorso a Firenze, ha messo in evidenza i diversi comportamenti di chi già utilizza un occhiale multifocale e di quanti invece potrebbero avvicinarvisi. Soprattutto in termini di prezzo e di ruolo dell’ottico

Qual è il comportamento degli italia ni al sopraggiungere della presbio pia, che soluzioni adottano? Lo ha chiesto Andrea Cappellini, ammi nistratore delegato della Scuola Internazionale di Ottica e Optometria, a Stefano Pironi, senior research director di Ipsos Healthcare, che al Progressive Business Forum 2022 ha illustrato alla pla tea fisica e digitale i risulta ti della prima indagine pro posta dal neonato Centro Studi della struttura forma tiva di Firenze, il cui main sponsor è Vision Group. «La ricerca è stata condotta su un campione rappresenta tivo della popolazione ita liana dai 45 anni in su, in modalità online: abbiamo raccolto informazioni sui di fetti visivi degli intervistati, isolando e analizzando chi

utilizza occhiali per vedere da lontano e chi no e verificando come gestiscono la propria pre sbiopia - ha detto Pironi - Tra gli user, è emerso il profilo di un consumatore un po’ più maturo, con capacità di spesa piuttosto elevata e pre valentemente femminile. Per quanto riguarda invece i prospect, il 71% vorrebbe certamente

PORTANO OCCHIALI PER VEDERE DA LONTANO: COME VIENE GESTITA LA PRESBIOPIA?

Utilizzo un occhiale che corregge la visione sia da lontano che da vicino (occhiale progressivo)

Tolgo gli occhiali da lontano

utilizza occhiali per vedere da lontano

Utilizzo occhiali da vicino su misura realizzati dall’ottico (ho due occhiali che alterno)

Utilizzo i miei occhiali da lontano (senza necessità di toglierli)

Utilizzo premontatiocchiali(tipo farmacia / supermercato) per vedere da vicino (ho due occhiali che alterno)

Attualità N720224
1
7 Ricerca Ipsos 2022 Base: Portaocchiali per vedere da lontano
21% 23%14%40% 13% 59%
Efficacia sostenuta e confermata nei 6 anni I bambini di età compresa tra gli 8 e i 13 anni che hanno indossato le lenti MiyoSmart nello studio di follow-up di 6 anni hanno registrato una progressione media della miopia cumulativa inferiore a 1,0 D durante l’intero periodo*. *Lam CS, et al. Myopia control in children wearing D.I.M.S. spectacles lens: 6 year results. Invest Ophtalmol Vis Sci. 2022;63: ARVO E-abstract 4247 Per informazioni, scrivi a hoyatiinforma@hoya.it miyosmart.it - Seguici su: Hoya Lens Italia

o probabilmente comprare occhiali con lenti progres sive: approfondendo le loro aspirazioni, è emerso che ben due milioni sono forte mente intenzionati all’ac quisto. Si tratta di un target un po’ più giovane, intorno ai 50-54 anni, quando c’è più consapevolezza del la propria presbiopia, con una capacità di spesa me dio-alta e alta, che lavora e affronta quotidianamen te il problema di vedere e leggere da vicino, per cui vuole migliorare la propria qualità di vita con questa ti pologia di lenti».

Quali sono gli aspetti che vengono considerati più importanti nella futura scel ta di un occhiale progres sivo? Qui le differenze si fanno più marcate, perché i prospect antepongono il prezzo, mentre gli user pre stano molta attenzione alla consulenza, soprattutto nel post vendita. «Guardando questi dati, sembra che l’at tività svolta nel centro ottico porti valore alla scelta del le progressive, anche come consapevolezza del brand delle lenti o come importan za dell’assistenza», ha com mentato Cappellini.

NON PORTANO OCCHIALI PER VEDERE DA LONTANO: COME VIENE GESTITA LA PRESBIOPIA?

Utilizzo occhiali da vicino premontati farmacia/supermercato)(tipo

Utilizzo occhiali da vicino su misura realizzati dall’ottico

Utilizzo occhiali vicino intermedio per lavorare al computer (es. occhiali office)

Non ho bisogno di alcuna correzione (ci vedo bene)

TOTALE USER ETA’ 45 54 anni 35 28 55 64 anni 35 37 65+ anni 30 35

Utilizzo un occhiale che corregge la visione sia da lontano che da vicino (occhiale progressivo) occhiali lontano DI LENTI PROGRESSIVE: SONO? / utilizza occhiali con GENERE Uomo 48 45 Donna 52 55

TENORE DI VITA Alto/Medio alto 8 13 Medio 56 58 Basso/Medio basso 36 29 differenza per area geografica

Qual è, invece, il posiziona mento del prezzo, che per gli user è declinato su un com portamento d’acquisto già sperimentato, mentre per i prospect sull’intenzione di farlo? «In altre parole, ab biamo chiesto ai potenziali utilizzatori: quanto vorresti spendere per un occhiale DRIVER D’ACQUISTO: USER VS. PROSPECT ATTUALI PROSPECT

Attualità N720226
213
Ricerca Ipsos 2022 Base: Utilizza/possiede occhiali progressivi Porta occhiali da vista per vedere da lontano ed è intenzionato ad acquistare lenti progressive USER
La consulenza / il supporto dell’ottico 75% 65% Il prezzo dell’occhiale completo di lenti 61% 71% Assistenza post vendita e servizi aggiuntivi (es. garanzia di adattamento) 70% 59% L’estetica / il confort della montatura 64% 53% Il brand / la marca delle lenti 32%41% 1
8 Ricerca Ipsos 2022 Base: Non porta occhiali per vedere da lontano
13% 29%12%44% 9%
non41% utilizza
per vedere da
1 UTILIZZATORI
CHI
9 32% possiede
progressivelenti Ricerca Ipsos 2022 Base: totale campione
Valori % Nessuna
AMPIA SCELTA LA VISIONE SI COLORA DI PRECISIONE!LENTI MONOFOCALI COLORATE DI STOCK Colori: tutti i colori del catalogo, esclusa colorazione a campione Geometria: SFERICA Indici: 1.50 e 1.60 Trattamenti: UC, HC, ISC e SRC-UV UV400 Su tutte le lenti colorate in indice 1.50 SEIKO BRILLIANCE POLARTHIN Si amplia la gamma delle lenti Seiko Brilliance, grazie all’aggiunta della tecnologia Polarthin negli indici 1.60 e 1.67 www.seikovision.com/it Scrivi info.italy@seikovision.coma:Seiko Optical Italia ESTETICAPROTEZIONE La stagione del sole si avvicina! Scopri le soluzioni visive Seiko, un’ampia gamma di lenti colorate, polarizzate e sportive per soddisfare tutte le attività Outdoor dei tuoi clienti. NOVITÀ

con lenti progressive? - ha detto ancora Pironi - La differenza di costo emersa tra le risposte delle due tipologie all’interno del cam pione, circa 150 euro, può dare luogo a un paio di interpretazio ni: per i prospect il prezzo è una sovrastruttura, non hanno ancora chiari i benefici di un progressivo, quindi è un discorso legato al va lue for money, cioè al rapporto tra la qualità percepita e il potenzia le esborso di denaro; oppure biso gna avvicinarsi a questo segmen to di consumatori in modo diverso rispetto a quello con cui ci approcciamo per il riacquisto da parte di chi ha già provato tale tipologia di occhiali». L’indagine ha, inoltre, evidenziato le barrie re per i prospect, che possono essere cultura li o di conoscenza (il 50% circa), di abitudine o di comportamenti (il 40% circa) oppure per ché sono stati sconsigliati dall’oculista (6%) o dall’ottico (5%), che insieme fanno circa l’8% del totale. Infine, cosa può fare l’offerta per intercettare i bisogni della domanda? Educa tion, lavorare sul posizionamento di pricing, comprendere i bisogni e accompagnare il cliente nel post vendita sono gli elementi fon damentali emersi.

«Alla luce di questi risultati, la forbice di prezzo tra il percepito di partenza, tipico dei prospect, e quello che in realtà si spen de per un paio di lenti progressive dipen de in gran parte dall’abilità professionale e comunicativa dell’ottico - ha commentato Nicola Di Lernia, conduttore del Progressi ve Business Forum 2022, insieme alla gior nalista scientifica Michela Vuga - Bisogna dare atto al professionista della visione di essere riuscito a creare un mind change nel cliente: infatti, una volta che è già stato fatto l’acquisto di un progressivo, il prezzo scen de come driver, mentre sale la reputazione dell’ottico».

« Il 71% dei prospect vorrebbe comprare occhiali con le progressive: il target è di circa due milioni di italiani, intorno ai 50-54 anni, con una capacità di spesa medioalta e alta, che lavora e affronta quotidianamente il problema di vedere e leggere da vicino, per cui vuole migliorare la propria qualità di vita con questa tipologia di lenti »
Attualità N720228
Più velocità, più protezione. In ogni situazione. Lzeiss.it/professionistientiZEISSPhotoFusion X ZEISS reinventa la sua tecnologi a fotocromatica : • Più velocità: 2,5 volte più veloci nel tornare chiare.1 •Più protezione dall’abbagliamento e dai raggi UV fino a 400nm, come un occhiale da sole. 2 •Più protezione dalla luce blu, in interni e all’esterno. 3 1) Test effettuati da un laboratorio di prova in dipendente ne gli US A se condo i re quisiti de lla no rma ISO 89 80-3. Basato sulla ve locità me dia di schiarimento dallo st ato di co mpleta at tivazione all’80%T a 23°C, co lore gr igio, in dice 1.50 (CR607), solo trattamento indurente, rispetto all’ultima generazione di lenti fotocromatiche gr igie, 1.50, presenti sul mercato. 2) La % di protezione UV è una misura scientifica de lla quantità di radiazione UV bl occata dalla le nte tra 28 0-400 nm basata sul calcolo della trasmittanza. 3) La metrica B lue V iolet B lock (BVB) misura la quantità di luce compresa tra 4 00 e 455 nm b loccata dalle l enti P FX E xtra G rey 1.6, trattamento indurente, r ispetto all’ultima g enerazione di l enti fotocromatiche p resenti sul mercato.

Ciao Jeff!

a cura della redazione

L’imprenditore ottico varesino è venuto a mancare improvvisamente a fine agosto. Insieme a Gianni Cesana, Alberto Isolani, Carlo Redaelli e Renato Pogliani aveva dato vita a quello che oggi è Vision Group. E, con altre figure fondamentali, ha contributo alla diffusione e allo sviluppo dell’optometria in Italia

Vulcanico, pieno di idee, sempre in pri ma linea per tutto ciò che riguardava la professione: chi ha conosciuto Giu seppe, per tutti Jeff, Longoni non può che ricordarlo così. Classe 1938, è stato uno dei pionieri dell’optometria in Italia e un profondo conoscitore di tale disciplina nel mondo ame ricano, background sfociato nella nascita della Società d’Optometria d’Europa sul finire degli anni Dopo60.la fondazione di Vision Group, il suo im pegno all’interno del network non si è mai fer mato, ma è proseguito con i VisionOttica Award, riconoscimenti destinati ai neolaureati delle università italiane nei corsi in Ottica e Optome tria, voluto fortemente da Longoni, presieduto e seguito con passione, dedizione e cura sino all’ultimo momento, tanto da creare una raccol ta di tesi candidate al premio, da lui stesso con siderata un vero e proprio patrimonio di studi e All’impegnoinformazione.professionale si aggiunge quello politico: per il Comune di Saronno, Longoni ha ricoperto il ruolo di consigliere dal 1999 al 2004 Jeff Longoni

Attualità N7202210

durante la prima amministrazione di Pierluigi Gilli. A conferma dell’importanza del suo ruolo istituzionale va sottolineata la presenza di Atti lio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ai Dafunerali.coloroche

lo hanno conosciuto e che han no avuto il piacere di lavorare con lui, Longoni viene ricordato come una persona che ha spe so l’intera vita per il proprio lavoro e le proprie «Jeffpassioni.era

un eclettico, una sorta di Archimede dei nostri tempi: se n’è andato nel suo paradi so personale, quell’angolo di Sicilia che tan to amava». Così Marco Procacciante ricorda l’imprenditore ottico deceduto a fine agosto, al quale era legato da un sodalizio personale e lavorativo durato un quarto di secolo. «È sta to tra i fondatori di Vision Service, progenitrice di Vision Group, e ne ha sempre rappresentato l’anima professionale, in ogni ambito, tra cui quello della formazione dei nostri ottici opto metristi: ha concretizzato tutto ciò con il Visio nOttica Award, una sua idea che noi abbiamo sostenuto, ma che si è consolidata grazie alle sue relazioni con le università e all’attività del lo staff interno da lui costantemente seguitadice ancora l’amministratore delegato di Vision Group, che di Longoni sottolinea pure la grande curiosità intellettuale e la coinvolgente energia messa nelle sue tante attività personali - Mi ha sempre aiutato e sostenuto anche a livello im prenditoriale: l’ottima intesa che ne è scaturita e l’amicizia che è nata, al di là della differenza di età, si sono basate sulla stima reciproca. È stato spesso l’ago della bilancia nelle decisioni importanti del gruppo: un ruolo da saggio, gra zie alla sua capacità di distacco e alla sua one stà intellettuale, che ha esercitato in occasioni delicate come, ad esempio, il riposizionamento dell’insegna e il lancio di VisionOttica nel 2008, per il quale mi ha supportato e ha convinto tutto il board a procedere con il progetto». «Solo poche settimane prima della sua scom parsa mia moglie e io ci trovavamo nel suo “buen retiro” in Sicilia a trascorrere con lui e la sua cara e inseparabile Graziella una bellissi ma vacanza. E questo mi lascia ancora incredu lo, incapace di trovare parole che possano tra

Da sinistra, Longoni e Giulio Velati in un momento conviviale durante un viaggio professionale a Londra negli anni 80: la passione per l’optometria portò Jeff a trascorre anche 15 giorni a Montreal, in Canada, insieme allo stesso Velati, Gianni Rehak, Sergio Berti e Riccardo Perris, con il quale studiò e si laureò in Psicologia nel ’78 a Padova

smettere il mio stato d’animo - afferma Giulio Velati - Jeff è stato l’icona della persona per bene. Di colui che ha trasmesso, a chi lo ha conosciuto, la consapevolezza che si possa ancora, in questo mondo che si sta autodi struggendo sia materialmente sia moralmen te, incontrare persone cui fare riferimento». L’ex presidente di Federottica preferisce an dare oltre la notevole quantità di importanti esperienze che Longoni ha compiuto e che gli hanno sovente permesso di contribuire in maniera incisiva nella sfera pubblica e sociale. «Desidero ricordare, con grande ri spetto, la coerenza nel perseguimento degli ideali che lo hanno visto fino all’ultimo in prima linea. Ideali riguardanti perlopiù l’a vanzamento e l’implementazione della pro fessione che ha amato da sempre e che ha svolto costantemente ad alto livello. Trasmet

Attualità N7202211

tendo così questi valori a una generazione di professionisti, me compreso, che gli saran no per sempre riconoscenti - sottolinea - E la coerenza, che lo ha sempre accompagnato nella vita, gli ha permesso di porre in essere da ormai diversi anni una iniziativa, unica in Italia, e che ha fortemente voluto: premia re annualmente con il VisionOttica Award le migliori tesi di neolaureati in Ottica e Opto metria provenienti dalle facoltà universitarie italiane, dimostrando concretamente, e per l’ennesima volta, l’amore per la professione optometrica che non lo ha mai abbandonato. Ciao Jeff, ti ringrazio ancora per il dono della tua amicizia e per quanto sicuramente con tinuerai a regalarmi sotto forma di consigli e suggerimenti, visto che ora ti trovi in una posizione super privilegiata. Da parte mia compirò ciò che era il tuo grande desiderio. È una promessa che porterò a termine… Te «Oltrel’assicuro».aessere un collega era un amico di vita: ci siamo conosciuti 40 anni fa, abbia mo fatto diversi viaggi insieme, anche negli Stati Uniti - racconta Gianni Rehak - Sul pia no professionale era molto bravo: tantissimi professionisti oggi possono ringraziarlo per ché è stato uno dei promotori dell’istituzione del corso di laurea in Ottica e Optometria in Italia». Rehak non dimentica soprattutto la grande vitalità di Longoni. «Era una perso

na che non riusciva a stare mai ferma, sempre attivo su tut ti i fronti, soprattutto nello sport: condivi devamo la passione per la vela, che ab biamo accantonato solo per motivi di età». E riporta i pia cevoli momenti del passato. «A un certo punto alcuni di noi, quelli che aveva no continuato a fre quentarsi nel tempo, decisero di ritrovarsi in un locale di Tortona, il Cavallino Bianco, av viando il nostro impegno per il riconoscimento dell’optometria in Italia: stiamo parlando della fine degli anni 60 - dice Rehak - Per ragioni geografiche ci si incontrava qui: chi da Mila no, chi da Genova e chi da Torino partiva per raggiungere il locale, nell’allora triangolo in dustriale. Tale appuntamento è poi diventato sempre più raro, ma meno di dieci anni fa ab biamo stabilito di ripeterlo con un gruppo che Jeff chiamava i Malnàtt , termine milanese che significa disgraziati, per rifare il punto: ave vamo ormai la nostra vita, la nostra routine. Ricordo la passione con cui lui partiva, nono stante gli impegni e con qualsiasi condizione meteorologica, con la moglie Graziella, per confrontarsi di nuovo sulla nostra professione, ripercorrendo la strada che avevamo compiu to, che in qualche modo ci ricordava i nostri anni Rehakmigliori».aggiunge anche un altro ricordo, anco ra a dimostrazione della grande passione di Longoni per il proprio lavoro. «Partimmo per Caldirola, località in montagna in provincia di Alessandria, dove Don Francesco Remotti ge stiva una colonia di ragazzi con problematiche sociali: nessuno voleva controllare il loro visus - conclude il professionista piemontese - Fu così che Jeff e io, con alcuni colleghi, decidem mo di andare in questo paesino arroccato e in una giornata eseguimmo 110 screening».

Da sinistra, Gianni Rehak, Marco Menegazzi, Ugo Frescura, scomparso nel maggio scorso, e Jeff Longoni al Cavallino Bianco di Tortona una decina di anni fa: dalla fine degli anni 60 il ristorante aveva ospitato le prime storiche riunioni dei professionisti del triangolo industriale, che avrebbero dato vita alla formazione optometrica nel nord Italia, incentrata soprattutto a Milano
Attualità N7202212

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Veroli: al centro della strategia i “nostri” Hoya Center

L’amministratore delegato della società oftalmica è soddisfatto del primo semestre 2022: pur non nascondendo le preoccupazioni per la stagione autunnale, punta forte sulla valorizzazione dei partner ottici, con l’obiettivo di incrementare la loro quota di mercato

Nella sede di Garbagnate Milanese sono consapevoli che i prossimi mesi saranno all’insegna di diffi coltà e probabili turbolenze: la ri cetta per affrontarli è aumentare la quota di mercato. Per raggiungere l’obiettivo, la stra da si conferma quella della valorizzazione della rete dei circa 1.700 Hoya Center sull’in tero territorio nazionale, con cui crescere in sieme. «Se altre realtà hanno negozi di pro prietà, noi puntiamo sui nostri partner, che vorremmo diventassero sempre di più centri di eccellenza sulla presbiopia e sul controllo dell’evoluzione miopica - afferma Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Ita lia - Da qui la scelta di offrire loro una serie di nuove opportunità per essere sempre più appetibili per il consumatore finale. Abbiamo pensato in particolare a un pac chetto di risorse e strumenti per l’ottico indi pendente che di solito, a livello individuale, non è in grado di gestire: che lo aiuteranno a capire con precisione il proprio bacino d’u tenza, con il supporto di società specializza te, e a essere in grado di contattare i poten ziali clienti finali.

Sarà nostrique,lavoreremo,nale”luzioneacquistareconvincerlineopresbiti,zatagnacontatacondivisa,un’attivitàsuppordanoiancheunacampasocialindirizsoprattuttoaiperanonunasovisiva“bainaltricanali:duninsiemeconipartnerper

cogliere nuove opportunità di sviluppo del Ebusiness».semprein tema di presbiopia, a ottobre è in partenza un’attività formativa dedicata a questo argomento, sulla scia di quella lan ciata lo scorso anno per la gestione della miopia. «Attraverso Hoya Faculty 4.0 Pre sbyopia Management esamineremo il tema strategico della presbiopia e delle proposte specifiche - precisa Veroli - Abbiamo sempre considerato questo target unico, in realtà è duplice e presenta esigenze e opportunità

Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia
Attualità N7202214

Sirius+

TOPOGRAFO E TOMOGRAFO CORNEALE

L'ottico-optometrista è oggi una figura professionale altamente specializzata che si avvale delle più avanzate tecnologie per fornire ai propri clienti ausili visivi specifici e Conpersonalizzati.lavogliadi

soddisfare le più esigenti richieste da parte di tali professionisti, CSO è lieta di presentare il nuovo tomografo-topografo Sirius+, evoluzione dell'affermato Sirius.

Sirius+ consente un'analisi approfondita dell'intero segmento anteriore oculare, combinando l'estrema accuratezza della topografia a riflessione con le ampie capacità di indagine e di copertura dei moderni sistemi Scheimpflug.Unatotalerivisitazione

hardware ha interessato i due canali principali del dispositivo e non solo... La telecamera Scheimpflug è adesso capace di ridurre l'iper-diffusione di mezzi non trasparenti ed è dotata di risoluzione doppia rispetto al modello precedente.

L'introduzione di una telecamera a colori in alta definizione per il canale centrale, dà la possibilità di eseguire tutti gli esami necessari per valutare le disfunzioni lacrimali. Il D ry Eye Report permette poi di riassumere tutte le informazioni raccolte in un unico e dettagliato sommario.

L'utilizzo di un cheratoscopio in luce bianca e dei nuovi illuminatori esterni consente sia l'osservazione generica della superficie oculare sia il controllo di centraggio ed appoggio di lenti a contatto in fluoresceina.

L'interfaccia verso l'utilizzatore, completamente rinnovata, sarà gestita dal nuovo software Phoenix 4.0 che perfezionerà e velocizzerà la navigazione fra tutte queste funzioni.

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www.csoitalia.it I www.csoeventi.com I O ml il

diverse: mi riferisco ai neopresbiti, persone tra i 40 e 50 anni, e ai presbiti consolidati, gli over 50 che hanno già acquisito la consape volezza della loro età e delle loro necessità visive. Sarà un programma snello, ma ben strutturato, in sei incontri online: analizzere mo su due binari i bisogni e le opzioni per en trambe le categorie di portatori e con l’aiuto di diversi esperti impareremo come gestire le obiezioni più frequenti e come proporre al meglio le soluzioni».

Da gennaio a giugno 2022 Hoya è cresciuta in valore di circa il 7% rispetto allo stesso pe riodo dell’anno precedente, a fronte di una media del mercato indipendente italiano in torno all’1,5%: si tratta di una conferma del trend di sviluppo avviato nel 2021 e sostenuto proprio dalle lenti progressive, che nel primo semestre di quest’anno hanno fatto segnare un balzo del 14%, sempre a valore, con un’in cidenza a volume sul totale delle lenti ven dute dal gruppo pari al 22%. «Inoltre, grazie ai nostri prodotti, gli Hoya Center hanno fatto generalmente registrare performance supe riori alla dinamica del mercato - sottolinea

ancora Veroli - Come detto, il secondo seme stre potrebbe mostrare segnali di contrazio ne. A luglio abbiamo aumentato i listini del 4%: un rialzo necessa rio, visto che non ag giornavamo i prezzi da anni, ma contenu to, tale da non influire in maniera eccessiva sull’utente finale e da sostenere fatturato e marginalità del retail, qualora dovesse cala re la progressioneperstradasive,Accantodomanda».alleprogressistannofacendoanchelelentiilcontrollodellamiopica:

Hoya è stata la prima azienda a lanciare sul mercato nazionale la propria soluzione oftalmica dedicata, MiyoSmart. «Il debutto è avvenuto due anni fa e oggi abbiamo già circa 26 mila giovani miopi italiani che l’han no provata e sono rimasti soddisfatti, poiché notano un rallentamento della miopia - La forza di questa lente, che nel mondo conta un milione di portatori soddisfatti, sta anche nel fatto che è capace di attirare in un centro ottico famiglie che non vi avevano mai mes so piede prima. Oggi MiyoSmart è respon sabile di circa un terzo della nostra crescita e il potenziale resta enorme: qualcosa come un milione di giovani miopi in Italia. Da qui la necessità e la volontà di proseguire la capillare attività avviata con la classe me dica, rafforzando il nostro Medical Relations Team con un’ulteriore risorsa, che sale così a sette componenti: in questo modo potremo raggiungere un numero ancora maggiore di oculisti e assicurare una costante presenza ai congressi, sia oftalmologici sia pediatrici, e agli eventi locali tra area medica e area tecnica».

Un’immagine della campagna su MiyoSmart, che da oltre un anno sta supportando gli Hoya Center, l’area medica e le famiglie nella conoscenza e diffusione della tecnologia dell’azienda oftalmica per la gestione della progressione miopica
Attualità N7202216
012 • 022 • 2 4 0 • 2 6 0 • 280 • 300 • 320 • 340 • 3 6 0 • 340 • 320 • 300 • 280 • 260 • 2 4 0 • 2 2 0 • 012 •012 • 022 • 2 4 0 • 2 6 0 • 280 • 300 • 320 • 340 • 3 6 0 • 340 • 320 • 300 • 280 • 260 • 2 4 0 • 2 2 0 • 012 • LENTI ITALIANE AVETE GIA’ PROVATO IL MONDO MATRICE DIGITALE? CHIEDI IL TEST DI PROVA GRATUITO ! PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEL DISEGNO GEOMETRICO DELLA LENTE PROGRESSIVA INDIVIDUALE

L’USO DI LENTI PROGRESSIVE

Con l’uso di lenti progressive la dinamica dello sguardo trova dei limiti ; ci saranno aree pulite per tutte le distanze visive e contemporaneamente altre aree, solitamente distanti dalla zona centrale, che presenteranno aberrazioni , che l’utente percepisce sotto forma di sfocatura . Ciò implica che l’ambiente visivo sarà limitato, alterando così la dinamica dello sguardo dell’utente.

VISIONE ATTRAVERSO UNA LENTE PROGRESSIVA PER EFFETTO DELLE ABERRAZIONI CON LE EVIDENTI LIMITAZIONI VISIONE ATTRAVERSO LENTE ANIMA
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seguici su @filablenti: 3 MINUTI DI TEST PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPRONTA DIGITALE VISIVA INDIVIDUALE Per la prima volta, nell’utilizzo delle lenti oftalmiche, non sarà più il portatore ad adattarsi alle lenti progressive, ma la geometria sarà costruita in modo tale da soddisfare le sue esigenze.

Lenti a contatto mensili in Silicone Idrogel

Equilibrio tra design e materiale

Eco: l’occhiale che abbraccia il pianeta

a cura della redazione

Dai materiali biobased, riciclati come i metalli e le plastiche marine, al bio acetato, fino al packaging: il brand di proprietà di Modo è tra i pionieri nel settore di un approccio ricercato ma attento all’ambiente

Due Design Award nel 2020 e l’inserimento tra i Vogue Ta lents nel 2021: sono soltanto alcuni dei riconoscimenti che Eco si è aggiudicato negli ultimi anni. I motivi? L’approccio alla sostenibilità, av viato ancor prima della generalizzata attenzione al tema, diventato un vero e proprio marchio di fabbrica del brand di occhiali. Ora il lancio di un nuovo mate riale e di una campagna presso i centri ottici ne rafforzano l’impegno nei confronti dell’ambiente.

Per Eco l’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale prosegue da oltre dieci anni: come si è evoluto nel corso del tempo e quali le ultime novità sul fronte prodotto?

Attivi dal 2009, abbiamo fatto di Eco il primo marchio eyewear sosteni bile sul mercato. Oggi, dopo tredici anni, stiamo ancora imparando e cercando nuovi modi per innesca

Alcune dell’ultimaimmaginicampagna di Eco
Attualità N7202218

re un cambiamento positivo nel mondo. Ragioniamo a 360 gradi, andiamo oltre il prodotto e siamo il più ecofriendly possibile anche nel packaging, nel ma teriale pubblicitario e nella logistica. E poi abbiamo lanciato le nostre iniziative, come “Eco Beach Clean Up” o “Eco-One Frame, One Tree”: quest’ultima sta diventando davvero considerevole, perché a oggi abbiamo piantato 2,9 milioni di alberi, un traguar do che non ci saremmo mai immaginati. Sul fronte prodotto abbiamo un’ampia offerta di materiali so stenibili, ben quattro: il metallo riciclato, le plastiche biobased, le plastiche riciclate recuperate dagli oce ani e il bio acetato. La linea in bio acetato è la più recente e sofisticata: si tratta di un prodotto premium che presenta anche un tocco di design alla Modo, vi sibile nella sua speciale cerniera flexi. Il bio acetato ci ha conquistato poiché offre le stesse possibilità sti listiche del comune acetato, è identico alla vista e al tatto, ma è realizzato in cotone e pasta di cellulosa, senza ftalati ed è completamente biodegradabile. Siamo riusciti a completare la linea introducendo anche il sole, che offre delle ottime lenti in nylon bio,

di origine vegetale e biode gradabili. Questo materiale ci ha dato la possibilità di aggiungere al brand un look più ricercato e di nicchia.

Come è strutturata la nuova campagna di Eco e quale messaggio vuole trasmettere?

La nuova campagna Eco si intitola “Find your way”, ossia esprimiti a modo tuo, e mostra la versatilità del nostro marchio, che viene scelto da individui molto di versi tra loro, con stili e interessi differenti, ma che han no in comune il rispetto per l’ambiente e la gentilezza verso sé stessi, il prossimo e il pianeta. Da settembre è visibile su carta stampata, sul nostro sito, sui nostri social e soprattutto nelle vetrine dei nostri rivenditori.

Eco non è solo sostenibilità, ma anche tecnologia: ha infatti vinto l’iF Product Design Award 2022. Cosa ha significato questo premio per il brand? Eco sta vincendo moltissimi premi, l’IF Design Award è sicuramente tra i più importanti. Tali riconoscimen ti sono significativi perché per noi è stato fondamen tale fin da subito proporre un prodotto di design, an che quando all’inizio non era facile per la scarsità di materiali, colori, capacità produttive. Ma Eco è pur sempre un prodotto Modo Eyewear, porta con sé quell’approccio tecnico, da specialisti e design orien ted che ci contraddistingue, e che qui si traduce in sostenibilità.

I modelli delle collezioni autunno inverno 22-23 del brand
Attualità N7202220

Lente per la gestione della progressione miopica nei bambini ed adolescenti

La miopia sta diventando un problema sempre più diffuso a livello planetario.

Per rispondere a questa problematica Ital-lenti ha sviluppato MYOPKIDS, un’innovativa lente con defocus periferico, con lo scopo di limitare lo sviluppo della progressione miopica nei bambini e negli adolescenti. www.itallenti.com

Progressive: quanto incidono sul risultato economico?

Non giovano soltanto al fatturato: vincere nella vendita la sfida con questa tipologia di lenti contribuisce a restituire centralità al ruolo del professionista e del centro ottico nella gestione del cliente presbite

Tra i numerosi motivi per i quali sa rebbe opportuno che un ottico pro muova con sempre maggiore con vinzione la scelta di progressive di alta gamma ce n’è uno che dovrebbe stargli particolarmente a cuore: la vendita di tale ti pologia di lenti ha un’elevata incidenza nei risultati economici dell’atti vità. Questa evidenza vie ne avvalorata da ricerche condotte da tutte le azien de del settore e ciascun imprenditore ottico, anche il più scettico di fronte al prodotto, può facilmente trovarne conferma da un’a nalisi delle proprie buste cliente abbinata a un sem plice calcolo matematico. Cosa succede al fatturato quando vado a sostituire una quota parte, anche mi nima, della voce “vendita di lenti monofocali” con la voce “vendita di lenti pro gressive”? Riuscire a com

piere questa operazione quanto incide sulla marginalità? Tale cambiamento porta a risul tati economici sorprendenti, che incoraggia no non solo la vendita di progressive, ma in particolare di quelle di alta gamma, ovvero con maggiore marginalità in assoluto. Se a questa valutazione abbiniamo il risultato

Attualità N7202222
diImmaginetrattada©Freepik

Lenti per occhiali realizzate in Svizzera. Amore per i dettagli.

offrire al presbite una soluzione ottimale, in grado di restituire un maggiore comfort visivo e quindi un’elevata soddisfazione, comprendiamo il successo di eventi come il Progressive Business Forum, che da tre anni continua ad alimentare un grande dibattito su questo tema, e il motivo per cui le aziende produttrici siano costantemente impegnate in campagne di promozione e sensibilizza zione Perchésull’argomento.alloraquesta soluzione oftalmica in contra ancora delle resistenze nella pene trazione sul mercato interno? Certamente il trascorrere del tempo ne faciliterà la diffu sione poiché, quello che solo qualche mese fa era un prodotto di nicchia riservato a po chi, oggi è invece sempre più condiviso. Al momento però la proposta al consumato re da parte dell’ottico incontra preci se difficoltà, non ancora del tutto superate. Infatti non ha aiutato, soprattutto nella prima fase di lancio di queste lenti, l’emergere di due fattori considerati grandi critici tà: in primo luogo l’alto prezzo di mercato, che però non può e non deve rappresentare un alibi per i profes sionisti della visione, e, successivamente, le difficoltà di adatta mento riscontrate da alcuni clienti finali, le quali, tuttavia, possono e devono essere gestite dalla competenza dell’ot tico. Due criticità che, se interpretate come sfide, tor nano da sole a rendere cen trale il ruolo dell’ottico stesso durante la fase di vendita. Nes suno sostiene che proporre con suc cesso le progressive sia facile, ma oggi rappresentano una straordinaria opportuni tà per i centri ottici di tornare ad affermare

in maniera tangibile il proprio ruolo, insie me all’utilità e all’importanza di rivolgersi a un professionista serio e preparato per tutto ciò che riguarda il comfort visivo della per sona: il messaggio che deve passare è che per fare le progressive occorre rivolgersi a un punto vendita qualificato e a un ottico esperto e competente, il quale, solo grazie a una conoscenza tecnica specifica, è in grado di indicarle con convinzione ai clienti che ne necessitano. Essere certi di poter individuare la soluzione migliore, la più attuale e perfor mante aumenta la determinazione e favori sce il risultato finale con benefici tangibili per chi vende e per chi acquista.

Immagine tratta da ©Freepik
Attualità N7202224

Fuori quandosalone:ilmercato si fa con il consumatore

Intercettare un pubblico eterogeneo per target è l’obiettivo di questo tipo di iniziative. Anche l’occhialeria può creare uno spazio accessibile, in grado di consentire all’utente finale di assaporare in autonomia la bellezza dei prodotti prima di vederli in vendita? A ottobre prova a gettarne le basi Mido con un appuntamento speciale targato DaTE a Milano

Negli ultimi anni il concetto di custo mer experience si è evoluto in modo sostanziale, adeguandosi a un mer cato retail sempre più innovativo ed esigente, nel quale la relazione con il cliente rappresenta l’obiettivo principale. La capacità dell’imprenditore moderno di trasformare la ne cessità da parte del consumatore di acquistare in opportunità è il vero elemento differenziante e costruire un legame, diciamo pure affettivo, con lui crea le basi di un rapporto duraturo: ogni occasione è buona per consolidarlo e scen dere in campo con la creatività, coinvolgendo

*Angelica Pagnelli è ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica. Coordina i processi di innovazione e, attraverso la sua consulenza strategica, crea una visione finalizzata alla realizzazione di idee, prodotti, progetti e contenuti originali.

attivamente la clientela, facilita il processo di Nelfidelizzazione.mondoretail questo nuovo modo di fare bu siness affascina sia le aziende intermediarie, quelle che vendono prodotti e servizi in store, sia le produttrici. Quando la connessione con il consumatore è diretta, avviene cioè senza il tramite di un intermediario, si parla di direct to consumer: lo si registra anche nell’ottica quan do, ad esempio, prestigiosi brand oftalmici o di montature promuovono prodotti e servizi attra verso siti di e-commerce, canali social, emit tenti televisive, newsletter e ogni strumento di marketing a disposizione. Tale modus operan di appare come la conseguenza di un percorso di cam biamento avviato già da tempo da ap puntamenti fieristici di respiro internazionale, dedicati agli addetti ai lavori, con l’apertura al pubblico: il Salone del Mobile, la Fiera del Levante, Vinitaly, Micam, persino alcune delle

di Angelica Pagnelli*
Attualità N7202226

ultime sfilate della Fashion Week milanese e ora anche Mido con il DaTE sono alcuni esempi. Quello che appare singolare è proprio il successo raggiunto dagli eventi consumer al di fuo ri degli stand fieristici. Il punto di riferimento per eccellenza in questo ambito è il Fuorisalone, nato spontaneamente nei primi anni 80 su iniziativa di aziende di arredamento e di design in dustriale per creare un grande appuntamento collegato al Salo ne del Mobile, ma aperto al pubblico: con il passare del tempo ha iniziato ad attira re migliaia di visitatori da tutto il mondo, diventando una vetrina creativa e fonte di ispirazione a livello globale. Così oggi per “fuori salone” intendiamo tutte le ini ziative in programma in location situate al fuori di un evento ufficiale, che possono svolgersi in concomitanza con quest’ultimo o con una collocazione temporale diversa, invogliando gli utenti a estendere la propria esperienza oltre i limiti dei tempi e degli spazi espositivi veri e propri. Per ospitare tali attività vengono spesso utilizzate location prestigiose di elevato valore emozionale: palazzi storici, ville, musei, piazze o altri contenitori aprono le porte con l’obiettivo di accogliere il maggior numero possibile di partecipanti, intrattenendoli a volte

in orari poco convenzionali rispetto a quelli bu siness, come nel caso di Vinitaly che organizza serate a tema per il grande pubblico. Accanto a tali grandi nomi, quest’anno nel set tore dell’ottica il “fuori salone” è rappresenta to da un appuntamento speciale del DaTE, che sarà preceduto dalla decima edizione della tra dizionale rassegna b2b dedicata all’occhialeria d’avanguardia, dal 10 al 12 settembre alla Leo polda di Firenze: Milano Eyewear Design Day by DaTE, la versione consumer della manifesta zione fiorentina, si terrà all’Adi Museum del ca poluogo lombardo il 17 ottobre. Aziende, buyer, giornalisti, stakeholder, designer, esperti, stu denti e tutti gli appassionati del settore potran no condividere tale momento dedicato al mon do dell’occhiale e contribuire al nuovo futuro di questo accessorio, entrato di diritto nel fashion system. L’occasione permetterà a DaTE di eleva re la propria credibilità, insieme alla percezione e alla notorietà del proprio brand. Non è quindi escluso che anche Mido, titolare dell’iniziativa milanese in programma il prossimo ottobre, pos sa in futuro prevedere un “fuori salone”.

Anche Vinitaly organizza eventi nella città di Verona, che ospita la manifestazione, dedicati al consumatore finale Alcuni momenti in zona Tortona del Fuorisalone 2022, il format di successo del Salone del Mobile di Milano aperto al pubblico
Attualità N7202228

Yellow Ray Lightbird

Winter en pendant di Francesca Tirozzi

White Soul

Violet Gaze

Trussardi Annakiki Chiara Ferragni Louis Vuitton Polaroid
Moda N7202230

AccessoriesRainbow

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Off White Roberto Cavalli Ray-Ban Lanvin Silhouette Christian Siriano
Moda N7202231

La corsa (pericolosa) verso TikTok

È il social più chiacchierato e più performante del momento: le modalità di comunicazione rendono il network vincente anche per il centro ottico?

Sono mesi, per non dire anni, che Facebook, oggi Meta, piattaforma che ha cambiato la storia di internet, sta vivendo un significati vo declino registrando un calo delle prefe renze: gli utenti si spostano sempre più su altri so cial network. Tale inversione di tendenza è dovuta al cambiamento dei tempi e delle generazioni. Se un decennio fa si poteva dare per scontato che una persona avesse un profilo attivo su Facebook, oggi non è più così. Semmai si può iniziare a dare per certo che sia presente su TikTok. I motivi dell’incredibile ascesa di quest’ultimo sono da ricercare nel format video vincente con cui si può comunicare facilmente e in una user mobile experience perfetta. In altre parole, si possono fare poche cose in maniera estremamente facile. Altro aspetto importante e differenziante è l’algoritmo, che al momento garantisce una portata organica nettamente superiore a quella di altri social come Facebook e Instagram. Tutto questo si traduce in maggiore visibilità, ovvero il parametro più impor tante per chi considera il web come un media indi spensabile per le proprie attività di comunicazione. Al netto di tutte le note positive, è possibile com prendere altri fenomeni sociali, abbastanza preve

dibili, che TikTok sta generando. Molti sono attratti dalle opportunità offerte da tale piattaforma e si stanno più o meno organizzando per accaparrar sela, con vari obiettivi: basta, infatti, osservare le strategie di alcuni politici italiani che, a poche setti mane dalle elezioni del 25 settembre, hanno deciso di approdare su TikTok. TikTok può essere importante anche per i centri ot tici. Se si considera che circa la metà degli utenti di questo canale ha un’età compresa fra i 16 e i 24 anni e che in Italia ci sono circa 6 milioni di iscrit ti, è facile individuare le potenzialità di attivazione di un profilo. Non tutto, però, risulta così sempli ce come sembra. Non è sufficiente aprirne uno e pubblicare qualche video: rimane, infatti, neces sario uno studio del social network e una strategia di azione per non incorrere in irreparabili errori. Rischiare di utilizzare male un canale di comuni cazione può portare alla perdita di molti voti, nel caso della politica, o di molti clienti, nel caso di al tre attività. Come sempre l’aspetto più importante è analizzare, capire e successivamente agire, anche su NelTikTok.prossimo

numero di questa rubrica approfon diremo le tipologie di pubblico che si possono rico noscere su TikTok e, in generale, sui social network: solo attraverso la loro piena conoscenza, infatti, sarà possibile strutturare una campagna di marke ting funzionale agli obiettivi del centro ottico.

*Nico Caradonna è ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore.
L’ottico digitale N7202232

NOVITÀ

ilStereopsi,ruolodell’allenamento

Determinate discipline atletiche possono influire sulla visione? Alcune richiedono l’uso di quella periferica, altre la capacità di inseguire oggetti a elevate velocità, altre ancora la valutazione delle distanze e dello spazio circostante. In generale, le funzioni visive sono capacità acquisite da chi pratica sport, ma possono essere sviluppate maggiormente con le tecniche di visual training

La stereopsi, che è il più alto grado della visione binoculare, scaturisce dall’elaborazione di informazioni a carico dei neuroni della cortec cia visiva e tale sviluppo inizia dopo i primi mesi di vita. Questa capacità è dovuta alla distanza anatomica fra un occhio e l’altro in modo che entrambi vedano lo stesso og getto ma da due angolazioni diverse, quin di la stimolazione di aree retiniche differenti conferisce la sensazione di tridimensiona lità. Una buona stereopsi attribuisce perciò all’individuo un miglior controllo del proprio corpo nell’ambiente circostante. La visione binoculare comprende, oltre alla stereopsi, altri due elementi fondamentali: la percezio ne simultanea biocularità, cioè la capacità di vedere contemporaneamente ma in maniera dissociata due immagini non sovrapponibili che si formano su ciascuna retina, e la fusio ne (binocularità), cioè la capacità di vedere due immagini simili in una percezione sin

gola e, di conseguenza, che le informazioni siano recepite da aree retiniche corrispon denti. Affinché vi sia una buona stereopsi oc corrono tre fattori fondamentali: la fissazione bifoveale, la fusione e la buona acuità visiva. Il mio lavoro di tesi ha, quindi, l’obiettivo di dimostrare in che modo l’esperienza, le atti vità sportive svolte e l’esercizio fisico possa no favorire le capacità stereoptiche e fornire informazioni visive qualitativamente più ac Sonocurate.state esaminate 60 persone (31 maschi e 29 femmine) di età compresa fra i 17 e i 27 anni. I 30 soggetti sportivi fanno parte di due squadre di pallacanestro, disciplina in cui sono fondamentali una visione periferica ot timale e una buona cooperazione binocula re al fine di valutare al meglio le distanze e percepire in dettaglio la profondità. Gli altri 30 soggetti sono invece persone che non pra ticano alcuna attività agonistica. I test di va lutazione sono molteplici, ma tutti hanno alla

di Maria Salvatore Laureata in Ottica e Optometria all’Università Federico II di Napoli
Lab N7202234

base gli stereogrammi, che, sfruttando pro prio il principio della stereopsi, sono formati da due figure identiche leggermente sposta te fra loro rispetto al piano in cui sono con tenute di una quantità misurata in secondi d’arco: minore è la disparità degli elementi, maggiore sarà l’effetto stereoscopico. Sono stati scelti dei test da proporre a distanza prossimale, sebbene sia possibile valutare la visione stereoscopica anche da lontano: a distanza ravvicinata, infatti, è più semplice e immediato apprezzare la capacità visiva in Occorre,esame. inoltre, evidenziare una serie di di stinzioni riguardo la stereoacuità che posso no influire anche sulla scelta dei test: la ste reopsi fine corrisponde a frequenze spaziali maggiori e dunque a minori disparità con immagini simili per forma e dimensione; la grossolana corrisponde a frequenze spaziali più basse e quindi a disparità maggiori; la qualitativa valuta la variazione e lo svilup po della stereopsi nel tempo; la quantitativa analizza l’angolo di disparità stereoscopica in secondi d’arco; la globale valuta e con fronta le disparità di un target all’interno del campo visivo come avviene nei test formati da stereogrammi casuali; infine la stereop si locale, negli stereogrammi composti da

60” - - 8° cerchio 50” - 9° cerchio 40”).

circa 40 cm e con buona lumi nosità. Gli altri test che si possono effettuare

linee, permette di percepire la profondità. Le differenze che si sono volute evidenziare in questo elaborato non riguardano tanto la stereopsi quantitativa, bensì quella qualitati va: sono stati pertanto utilizzati i test di Lang 1 e 2 e il Titmus stereotest.

Il Randot test valuta la stereopsi globale, e con polarizzazione opposta. All’esaminato destro, 135° occhio sinistro) che permette tridimensionali, se la visione stere oscopica Similmente funziona il TNO test che utilizzano dei filtri anaglifici rossi e

Il Test di Lang, che valuta la stereopsi glo bale, si suddivide in Lang 1 e Lang 2: sono entrambi senza polarizzazione, ma sfruttano uno speciale processo di stampa prismatico, permettendo di visualizzare delle figure se la visione binoculare funziona in maniera corretta. Infatti in visione monoculare que sti stereogrammi non sono visibili, in quanto a ogni occhio viene deviata la parte di im magine da osservare. Nel Lang stereotest 1 le immagini sono un gatto (disparità 1200’’), una stella (disparità 600’’) e un’automobile (disparità 550’’). Nel Lang stereotest 2 ci sono una stella sempre visibile, un elefante (di sparità 600’’), un’automobile (disparità 400’’) e una luna (disparità 200’’). Il test va eseguito a una distanza di circa 40 cm e in condizio ni di buona luminosità. Il Titmus Test, invece, valuta la stereopsi locale ed è un test pola rizzato, per cui occorre che l’esaminato in dossi degli occhiali polarizzati. Sulla pagina destra, nella parte bassa sono presenti due lettere, una R e una L, e per iniziare viene

Il Butterfly Stereo Acuity Test valuta tre settori raffiguranti rispettivamente al piano; tre strisce orizzontali rappresentanti simbolo per riga appare sollevato; dieci solo uno di essi sarà in rilievo.

Titmus fogli di punti casuali e non sovrapposti un occhiale polarizzato (45° occhio disposti casualmente come immagini correttamente (valuta da 1500’’ a 40’’). rossi e verdi e infatti per questo si lastre polarizzate. Il test è suddiviso in le ali sono percepiti sollevati rispetto cerchio, quadrato e mela) in cui solo un contenenti 4 cerchi ed anche in questo caso test

Test di Lang Titmus Test
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Bludata Informatica S.r.l. - Via delle Industrie, 10 - 31030 Breda di Piave (Treviso) Ufficio commerciale Tel. +39 0422 445442 - FAX +39 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com Resta in contatto con i tuoi clienti Oggi con FOCUS CRM puoi farlo facilmente Integrato con FOCUS Piattaforma web integrata con il software gestionale FOCUS 10 Gestisci le relazioni con i tuoi clienti dal tuo centro ottico o da casa Programmi con anticipo le azioni, analizzi i risultati in tempo reale. Analisi RetentionRichiami telefoniciCampagneDesktopoWeb Pianifica e controlla Segui la vita dell’occhiale dall’acquisto al rinnovo. Crea e gestisci in modo semplice le ciclicheAttività Invia richiami e comunicazioni a tutti i clienti che hanno acquistato occhiali e lenti a contatto. 6 mesi 1 giorno eRingraziamentovantaggiserviziPromoocchialeacquistosole-vista monofocaleocchialeNuovo

dei 3 test è risultato i nsufficiente.

 9 soggetti (3 sportivi e 6 non sportivi) su 60 hanno una stereo acuità scarsa, poiché solo uno dei test presentati è risultato corretto.

Graficononsportivi3.0sportivi

stereoacuitàmassima parzialestereoacuità(2/3) stereoacuitàscarsa(1/3)

Grafico 3.0

Graficononsportivi3.0sportivi

Inoltre come si osserva dal grafico 3.1, 13 soggetti emmetropi (9 sportivi e 4 non sportivi) hanno una stereopsi massima, mentre gli altri 11 sono ametropi, di cui 9 con correzione (6 sportivi e 5 non sportivi).

osserva dal grafico 3.1, 13 soggetti emmetropi (9 sportivi e 4 non sportivi) hanno una massima, mentre gli altri 11 sono ametropi, di cui 9 con correzione (6 sportivi e 5 non stereoacuitàmassima parzialestereoacuità(2/3) stereoacuitàscarsa(1/3)

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chiesto al soggetto di visualizzarle per capi re se entrambi i canali funzionano corretta mente o se, ad esempio, c’è la soppressione di un occhio. La fase successiva prevede il test della mosca, le cui ali devono essere vi ste in rilievo (3000’’ d’arco corrispondono a una stereopsi approssimativa). Dopodiché vengono osservate 3 file di figure in cui solo una per fila è rialzata: anche in questo caso si tratta di una valutazione della stereopsi medio-grossolana. Nell’ultima fase viene fat ta una valutazione della stereopsi più fine, con la visione di 9 rombi contenenti 4 anelli: in ciascun rombo ci sarà un solo anello visto in maniera tridimensionale (1° cerchio 800”2° cerchio 400” - 3° cerchio 200” - 4° cerchio 140” - 5° cerchio 100” - 6 ° cerchio 80” - 7° cerchio 60” - 8° cerchio 50” - 9° cerchio 40”).

Numero di ametropi ed emmetropi con stereopsi raggiunta correttinonsportivisportivi

Anche questo test va eseguito a distanza rav vicinata, quindi a circa 40 cm e con buona Iluminosità.datisonostati raccolti in due tabelle distinte per gli sportivi e per i non sportivi, indicando per ciascun soggetto esaminato nome, età, ametropia ed eventuale correzione e la ste reoacuità raggiunta nei vari test proposti. È stato possibile osservare (grafico 3.0) che:

• 24 soggetti (15 sportivi e 9 non sportivi) su 60 hanno una stereoacuità “normale”, cioè han no risposto correttamente a tutti e tre i test;

• 27 soggetti (12 sportivi e 15 non sportivi) su 60 hanno una stereoacuità parziale, poiché uno dei tre test è risultato insufficiente;

emmetropi ametropi grafico 3.1

Numero di ametropi ed emmetropi con stereopsi raggiunta correttinonsportivisportivi

grafico 3.1

• 9 soggetti (3 sportivi e 6 non sportivi) su 60 hanno una stereoacuità scarsa, poiché solo uno dei test presentati è risultato corretto. Inoltre (grafico 3.1), 13 sog getti emmetropi (9 sportivi e 4 non sportivi) hanno una stereopsi massima, mentre gli altri 11 sono ametropi, di cui 9 con correzione (6 spor tivi e 5 non influiresetropie,soggettièUn’ulterioresportivi).classificazionestatafattasuddividendoiesaminatiperameinmododavalutarequesteultimepotesseroinqualchemodosul soggetti (15 sportivi e 9 non sportivi) su 60 hanno una stereo acuità “normale”, cioè hanno risposto correttamente a tutti e 3 test. soggetti (12 sportivi e 15 non sportivi) su 60 hanno una stereo acuità parziale, poiché uno test è risultato i nsufficiente. soggetti (3 sportivi e 6 non sportivi) su 60 hanno una stereo acuità scarsa, poiché solo uno presentati è risultato corretto.

Grafico 3.1 - Numero di ametropi ed emmetropi con stereopsi raggiunta

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1086420 emmetropi ametropi
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la stereopsi. Lo studio effettuato ha messo in luce una se rie di differenze, seppur non lecitamente pa lesi, tra i vari soggetti: alcuni, di entrambe le categorie, sono stati in grado di raggiunge re la massima stereoacuità anche senza la correzione oftalmica, in particolar modo gli ipermetropi ancora in un’età in cui l’accomo

dazione gioca un ruolo fondamentale. I dati raccolti mostrano che la maggior parte de gli esaminati che ha raggiunto la massima stereoacuità, in tutti i test, risultano essere gli sportivi (sia emmetropi sia ametropi). Un buon numero di miopi non sportivi, sia cor retti sia non, ha raggiunto la stereoacuità in almeno due su tre test presentati. La prima

Grafico 3.2 - Stereotest per miopi sportivi Grafico 3.4 - Stereotest per ipermetropi sportivi Grafico 3.6 - Stereotest per emmetropi sportivi Grafico 3.3 - Stereotest per miopi non sportivi Grafico 3.5 - Stereotest per ipermetropi non sportivi Grafico 3.7 - Stereotest per emmetropi non sportivi
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sezione del Titmus test, in cui si visualizza no le ali della mosca in rilievo, è stato quel lo con il quale quasi nessuno dei soggetti ha mostrato particolari difficoltà, mentre molti che non praticano attività sportive hanno mostrato evidenti difficoltà nell’ultima par te del Titmus test (soprattutto con gli anelli Al7,8,9).di

là dei risultati numerici ottenuti, si è constatata, in alcuni casi, una certa veloci tà nelle risposte ai test da parte dei ragazzi che praticano sport. Pertanto, date le pre messe riguardo alla stereopsi come capacità già acquisita da questi ultimi proprio grazie all’attività sportiva, un sistema visivo “alle nato” può fornire informazioni ancora più accurate e qualitativamente migliori. Questa tesi di laurea ha voluto perciò dimostrare che la visione binoculare e, nel caso specifico, la stereopsi sono capacità visive influenzate da diversi fattori. Tutto ciò a conferma che la tri dimensionalità, che appare un dato scontato, è una capacità che si affina nel corso degli anni grazie all’esperienza, alle attività svolte e al perfetto equilibrio dell’occhio come or Partendogano.

dunque dal presupposto che l’80% delle informazioni che arrivano al nostro cervello provengono dal sistema visivo, pos siamo considerare il visual training come un insieme di procedure che creano le condizio ni necessarie per riuscire ad apprendere mi gliori abilità visive e, attraverso di esse, otte nere un migliore rendimento generale della persona. Non è orientato a produrre dirette variazioni sullo stato dei muscoli oculari, ma a perfezionare l’integrazione delle informa zioni attraverso una serie di esercizi che mi rano a valorizzare le performance visive: in tal modo ci si allena a eseguire una serie di operazioni che nel quotidiano già facciamo spontaneamente, ma non in modo control lato e appropriato. Si può dunque ipotizzare che l’errore commesso da un atleta non sia per forza legato a una lacuna tecnica ma che possa dipendere da un deficit d’integrazione

delle informazioni visuo-percettive, visuomotorie e attentive.

Per allenare e soddisfare le proprie esigen ze di visione, sono sempre più numerosi gli sportivi che si sottopongono al visual trai ning, il quale risulta utile anche nell’ambito della riabilitazione, in quanto, a seguito di un trauma, le abilità visive possono essere recuperate.

Le immagini e i grafici in queste pagine sono tratti dal lavoro di tesi dell’autrice, inserito nella libreria degli Special Abstract del Vi sionOttica Award: una raccolta di oltre 180 elaborati realizzati in esclusiva dai parteci panti al concorso, con la proprietà letteraria di Vision Group

Riferimenti bibliografici

• Visione computazionale, tecniche di ricostruzione tridimensionale, Andrea Fusiello, Collana informatica

• it.wikipedia.org/wiki/Stereoscopio

• Manuale di optometria e contattologia,Rossetti-Gheller

• www.treccani.it/enciclopedia/stereopsi_(Dizionario-di-Medicina)/

• it.wikipedia.org/wiki/Stereogramma

• La visione nell’apprendimento del bambino, Maffioletti-Facchin, Franco An geli

“Oftalmologia Sociale” rivista di Sanità Pubblica, Anno XXIX N. 3 LuglioSettembre 2006

• it.wikipedia.org/wiki/Corteccia_visiva

• Fisiologia, Berne Levy, IV edizione

• gia-Della-Visione-Binocularewww.scribd.com/document/176220564/Cap-1-1-Fisiologia-e-Fisiopatolo

• Carelli Paolo, Dispense di optometria

• www.vargellini.it/zaccagnini

• www.ajo.com/article/S0002-9394(05)00687-2/fulltext

• www.camospa.it/magazine/visual-training-la-ginnastica-gli-occhi/

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Il Protocollo che indaga la performance

Il Protocollo JET Program® SPORT rileva in modo veloce e oggettivo il livello di performance visiva, concentrativa, motoria e visuoposturale dell’atleta, evidenziando quali sono le abilità strutturate e quelle disfunzionali, a vantaggio di un training mirato sia da parte del trainer visivo sia da parte dell’allenatore. I dati ottenuti permettono di relazionarsi con altri professionisti che a diverso titolo si occupano di sport: allenatori, medici sportivi, fisiatri, riabilitatori, odontoiatri gnatologi, psicologi dello sport.

Presentazioni SPORT. Presso i Centri sportivi si effettuano anche presentazioni pratiche con i soci e gli atleti, su come funziona il sistema JET e di come si può facilmente effettuare un profilo di Leperformance.presentazioni riguardano sia gli sportivi senior che, in quanto tali, hanno esigenze di ritardare il fisiologico decadimento senile e, in questo caso, si mostra anche l’applicazione ANTIAGE, sia gli sportivi giovani che sono pure studenti e, in questo caso, si parla anche dell’applicazione VISION, sia gli atleti da portare ad alto livello di performance. Testing e Training JET Program® SPORT si attuano in Studio e anche nei Centri L’oggettivitàsportivi.dimolti dati e l’insostituibile valore aggiunto della immediatezza con cui si vedono le abilità e le disfunzioni anche da parte di un operatore non esperto, forniscono un supporto essenziale.

Formazione JET Program e Consulenza sui casi Formazione ai Partner sul sistema JET Program® sia in presenza sia online, appuntamenti webinar sui Case Report per condividere significati e tecniche. Consulenza ai Partner fornita da remoto e a richiesta anche on site per impostare le relazioni con i Centri sportivi e gestire i training in cui la visione è critica.

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Esercizi mirati integrano la visione con l’assetto posturale specifico per ogni sport, con la funzione vestibolare, la funzione uditiva e le facoltà mentali, migliorandone le abilità.

Ogni sport ha un uso specifico della funzione visiva e il Testing valorizza questa particolarità.

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MyZeiss: un punto d’accesso unico all’ecosistema digitale

Ha da poco preso il via la migrazione verso la nuova piattaforma per i professionisti della visione che sostituisce la precedente Area Ottici, l’intranet dedicata ai partner, con l’obiettivo di riunire tutte le applicazioni, i servizi e le risorse dell’azienda oftalmica in un solo luogo

MyZeiss è la nuova piattaforma multi device sviluppata pen sando alle esigenze quotidiane dei professionisti per permette re loro di gestire con semplicità la propria attività. «Il portale è fondamentalmente un punto di primo ingresso da parte degli ottici italiani a tutto il nostro ecosistema digitale, all’interno del quale potranno accedere di rettamente, autenticandosi una sola volta, a tutte le applicazioni Zeiss, oltre che alle informazioni e alle risorse che fanno parte della nostra offerta», spiega Mirko Caronno, digital platform manager di Carl Zeiss Vision Italia. Le funzionalità includono approfondi menti e materiali scaricabili sui prodotti, le soluzioni e la strumentazione del brand, non ché la consultazione del catalogo, l’invio di ordini e il monitoraggio dei dati, la gestio ne dei dettagli dell’account e dei pagamenti delle fatture e così via.

«Una delle principali novità è data dalla mo dalità di accesso, che avviene autenticando si non più tramite un user ID corrispondente a un codice del punto vendita, ma attraver

so un indirizzo mail e una password perso nali: ciò significa che a ogni singolo centro ottico potranno esse re collegati più ac count, ciascuno con le proprie credenziali in base alla scelta del titolare, con la possi bilità di visualizzare in maniera differen ziata e personalizza bile le informazioni a seconda che acceda l’imprenditore o un collaboratore - aggiunge Caronno - Se, ad esempio, andremo a trasmet tere sui nostri portali dati relativi ai prezzi con fidenziali o di fatturazione, sarà solo il primo a poterli visualizzare, cosa che in precedenza non potevamo fare, non avendo all’interno del la piattaforma un dettaglio sulla specifica per sona che stava interagendo con noi. Inoltre, un titolare che possiede più punti vendita potrà accedere alle informazioni legate a ciascuno di

Mirko digitalCaronno,platform manager di Carl Zeiss Vision Italia
Lenti oftalmiche N7202246

essi da un unico luogo, uti lizzando il medesimo profilo e potendo gestire così le sue attività complessivamente».

In futuro tutte le applicazio ni Zeiss sfrutteranno tale modalità di accesso, senza più necessità di autenticar si per ognuna di esse: una procedura che verrà defi nitivamente superata con l’introduzione di Zeiss ID, progetto corporate svilup pato da casa madre con l’o biettivo di avere un sistema di applicazione sempre più coerente tra tutte le sedi del gruppo, in modo anche da essere più efficienti e rapidi nel momento in cui debba no essere rilasciate nuove funzionalità ai clienti, senza doverne sviluppare ad hoc su ciascun territorio.

Il nuovo portale, dopo una fase test condotta nel marzo scorso, va a sostituire il pre cedente Area Ottici con un rilascio graduale avviato a fine agosto, attraverso un processo di migrazione self service. «La prima volta che un cliente accederà all’at tuale portale, troverà una serie di inviti e istruzioni che lo guideranno in una proce dura semplicissima: qualora dovesse incon trare qualsiasi tipo di difficoltà il nostro team software sarà a disposizione per supportarlo - prosegue il manager - La migrazione di tutti i partner dovrebbe essere completata indica tivamente entro l’autunno».

Il lancio di MyZeiss rientra in un progetto più ampio che ha visto nei mesi scorsi un comple to restyling della versione pubblica del sito b2b di Zeiss, dove i professionisti della visione possono trovare i contenuti relativi al mondo del brand affrontati con un taglio più tecni

co. «MyZeiss è una costola di questo processo di rinnovamento che non riguarda solo la grafica, resa più moderna: è cambiata tutta la user expe rience per l’ottico, che ora ha a disposizione una serie di nuove funzioni e molte più opportunità di contatto, di richiesta informazioni, di scarica re le brochure - conclude Caronno - L’obiettivo è unificare l’offerta e raggrupparla in un punto più accessibile per renderla più facilmente frui bile dal professionista e consentirgli di lavorare in modo semplice ed efficiente, così da fornire ai clienti il miglior servizio possibile».

Una pagina del nuovo portale MyZeiss che consente l’accesso a tutte le risorse dell’azienda oftalmica necessarie ai professionisti
Lenti oftalmiche N7202247

Transitions®: 18 settembre al 31 ottobre al via la campagnanuova sulla protezioneIlfocus?

Laaprotezione360gradi, un

Transitions, il brand di lenti intelligenti alla luce, punta i riflettori sulla protezione e lancia la Protection Campaign. «Finora nelle campagne tv e online abbiamo esaltato principalmente il lato glamour delle nostre lenti - spiega Maristella Rizzo, marketing manager di Transitions ItaliaOra abbiamo sentito il bisogno, in questa comunicazione destinata al consumatore finale, di sottolineare l’importante finalità protettiva delle lenti Transitions».

Complice anche il contesto pandemico, infatti, l’ambiente luminoso è drasticamente cambiato, così come i comportamenti dei portatori e i loro problemi con la luce: il tempo trascorso in luoghi chiusi è aumentato e contestualmente anche l’esposizione alle luci led e agli schermi «Secondodigitali.recenti

ricerche, 9 persone su 10 dichiarano di provare una qualche forma di sensibilità alla luce e stanchezza visiva (alcuni dei sintomi: prurito, lacrimazione, ipersensibilità alla luce, visione offuscata, stanchezza oculare, cefalea, pesantezza delle palpebre, arrossamento), eppure il 61% di loro non ne ha mai parlato a uno specialista e vorrebbe un supporto professionale1. Situazioni di discomfort, a volte molto profondo, davvero diffuse, ma ancora sottovalutatedichiara Rizzo - La sensibilità alla luce è una problematica che colpisce trasversalmente la popolazione, dai più giovani fino ai presbiti moderni e iperconessi che necessitano di un adattamento fluido a una visione da vicino e da lontano, cui si aggiunge anche la necessità di un comfort visivo in ogni condizione di luce».

Con 6 settimane di pianificazione esclusivamente online e sui social, l’obiettivo è raggiungere 15 milioni di visualizzazioni a settimana, 88 milioni di visualizzazioni in totale
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dal
invitoimportanteall’azioneperaumentareiltrafficonelcentroottico

«Da qui l’idea di una campagna media direct to consumer totalmente digitale, che contiene anche un importante invito all’azione finalizzato al drive to store: “Chiedi Transitions al centro ottico più vicino a te”. L’obiettivo è aumentare l’awareness sulla protezione dinamica dalla luce blu nociva, dai raggi UV e dalla luce intensa e, contestualmente, implementare l’interesse e la considerazione tra gli utenti finali, soprattutto tra i non portatori di Transitions, e spingerli alla richiesta attiva. «L’obiettivo è proprio stimolare l’interesse del consumatore, invitandolo a chiedere Transitions all’ottico più vicino, e, al tempo stesso, la proposta dell’ottico - dice ancora Rizzo - Il professionista della visione, infatti, ha la possibilità di suggerire Transitions come soluzione premium per una protezione completa».

Sarà una vera e propria campagna mirata, intensa e ingaggiante: 6 settimane di durata, dal 18 settembre al 31 ottobre, 3 nuovi giovani protagonisti dei visual - Marco, Ruby e Marga -, 88 milioni di visualizzazioni stimate - 15 milioni a settimana -, 4 social interessati - Instagram, LinkedIn e Facebook -, un’energica diffusione di newsletter, dem, gif e comunicati per coinvolgere stampa trade e ottici.

«Una battage in grande stile - aggiunge Rizzo - che verrà amplificata anche in store attraverso la proiezione di video dedicati sugli schermi digitali e materiali per il punto vendita creati ad hoc. Vogliamo che l’interesse del consumatore atterri direttamente nel negozio, per questo diamo all’ottico tutti gli strumenti utili per raccontare il mondo NonTransitions».ultimo,

un nuovo Quiz di sensibilità alla luce, online dal 1° settembre su transitions.it. «Utile anche come supporto di vendita per testare in tempo reale il grado di sensibilità alla luce del cliente e proporgli la soluzione Transitions più adatta alle sue esigenze visive - conclude Rizzo - Insomma, un invito a vivere la luce nella sua pienezza senza timori».

Il pacchetto digital per amplificare la campagna sui canali social dei centri ottici è disponibile su www.mytransitions.it

1. Fonte: Transitions Optical, Global Consumer Sentiment and Behavior, studio condotto in diversi paesi (AR, AU, CO, FR, IT, SG, ZA, UK, US), nel Q4 2020, People Research, N=6,403Base: Portatori di lenti correttive 18+ yo (N=4,586).
ADV VIVIOAGLIDAVANTISCHERMIALSOLE,LALUCE. transitions.com Transitions è un marcho registrato, Il logo Transitions e Transitions Light Intelligent Lenses sono marchi di Transitions Optical, Inc. utilizzati su licenza di Transitions Optical Limited. ©2022 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico della lente. Montatura OLIVER PEOPLES® - Lenti Transitions Iconic Colors Grigio.

Rodenstock Roadshow 2022 prosegue in autunno

Rodenstock continua il racconto delle proprie novità con tre nuove tappe autunnali che chiuderanno l’atteso Roadshow 2022, denominato simbolicamente “Il futuro guarda avanti”. Un tour itinerante che, da maggio a giugno, ha toccato Bari, Roma e Milano e che, tra ottobre e novembre, proseguirà con gli appuntamenti di Padova, Taormina e Napoli. Location esclusive, all’insegna dell’high tech e dell’innovazione, vedranno come protagonisti i centri ottici partner. Il grande successo di partecipanti registrato nei tre eventi del primo semestre è dovuto alle caratteristiche formative e ai contenuti di alto interesse proposti dallo staff italiano di Rodenstock. Massimo Barberis, amministratore delegato della filiale nazionale del gruppo, introduce le novità salienti dell’azienda tedesca, le quali vertono sull’approfondimento di nuovi paradigmi legati alla rivoluzione biometrica nel settore, materia cruciale che vede Rodenstock leader assoluto a livello internazionale. Innovazioni di prodotto e di servizio hanno l’obiettivo di essere sempre più vicini ai centri ottici partner per aiutarli a sviluppare il loro Talibusiness.appuntamenti sono imprescindibili per chi desidera conoscere e utilizzare tecnologie di massima attualità delle B.I.G.lenti:Exact®,

costruite su un esatto modello biometrico dell’occhio basato sull’esclusiva tecnologia DNEye®: offrono un’esperienza visiva fluida, dinamica e B.I.G.naturale.Norm®, realizzate secondo un nuovo modello basato sull’esclusiva tecnologia Artificial Intelligence di Rodenstock, un livello di precisione biometrica nel calcolo delle lenti standard, che aiuterà i clienti

Dopo il successo delle prime tre tappe, raggiungerà Padova, Taormina e Napoli
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I tuoi occhi si muovono più di 250.000 volte al giorno. Vivi in ogni momento l’esperienza di una visione nitida mai provata prima con B.I.G. EXACT®, le lenti biometriche di Rodenstock create esattamente per te. 250.000 VOLTE X UNA VISIONE PIÙ NITIDA

a ottenere una visione più nitida anche quando le misurazioni esatte dello scanner DNEye® non sono Glidisponibili.incontri vertono sull’approfondimento di queste innovazioni attraverso focus tecnici e una sessione dedicata alla comprensione delle potenzialità del prodotto. “Rodenstock Incontra” invece riguarda uno speciale allestimento che consentirà una visione complessiva del mondo Rodenstock, con isole tematiche su prodotto, tool di marketing e strumenti commerciali strategici per supportare le vendite dei partner, facendo da palcoscenico al lancio del catalogo 2022: concretamente strategico e rinnovato nel formato, il listino presenta una impostazione di lettura aggiornata, per favorire la consultazione in modo pratico e semplice. La nuova offerta, infatti, prevede una riorganizzazione delle lenti in due grandi categorie: B.I.G. Exact® e B.I.G. Norm®, i pilastri su cui Rodenstock basa i più alti standard di produzione oftalmica. Il Roadshow 2022 di Rodenstock introduce, inoltre, una significativa novità per i partner commerciali dell’azienda: il B.I.G. Concept Store. Uno spazio multitasking, digitale e su misura, nato per gli ottici, che consentirà di proporre le innovazioni dell’azienda con efficacia, semplicità e massima autorevolezza. Sviluppato per un nuovo

customer journey, si potrebbe definire phygital: qui i clienti potranno sperimentare personalmente l’efficacia e la qualità dei prodotti Rodenstock attraverso dimostratori per le lenti e supporti interattivi per la scelta di queste «Ilultime.nostro obiettivo è consentire ai centri ottici partner di creare valore per il consumatore finale attraverso soluzioni innovative e differenti: la mission di B.I.G. Vision For All® prende compimento con B.I.G. Exact® e B.I.G. Norm®, protagoniste assolute del catalogo 2022 di Rodenstock - spiega Barberis - Grazie all’intelligenza artificiale possiamo parlare di una nuova categoria di lenti, derivate dall’enorme quantità di informazioni e dati raccolti lungo ben cinque anni. Oggi Rodenstock è garante nei confronti del mercato di una lente evoluta, progettata sulle esigenze uniche dei portatori e muove le proprie strategie su tre leve che si basano sulla complicità con i clienti, su una relazione vera, continua, di ascolto, e sull’impegno comune per la qualità assoluta di prodotto e servizio: formazione, comunicazione e organizzazione delle partnership. Tutto questo diviene un grande, unico tema affrontato durante le sei tappe del nostro Roadshow, appuntamenti decisivi per comprendere il futuro del nostro settore, futuro che abbiamo già tra le nostre mani».

Lunedì

Lunedì

Domenica 13/11

Roadshow Padova presso Crowne Plaza Padova Roadshow Taormina in concomitanza con Expo Ottica Sud (dal 22 al 24 ottobre) con un evento serale presso Unahotels Capotaormina Roadshow Napoli presso Habita79 Hotel Pompeii MGallery
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03/10
23/10
CALENDARIO

Back to school e back to work all’insegna della protezione con la “Promo Family 2022” di Galileo riservata ai più piccoli e alle loro famiglie

Anche quest’anno, sino al 31 ottobre, torna la “Promo Family” di Galileo, che coinvolge l’intero nucleo familiare con un’offerta in grado di soddisfare le esigenze visive di giovani e adulti.

Come ricorda il claim “Raggi UV e Luce Blu Game Over” l’attenzione è puntata sull’importanza di proteggere gli occhi da raggi UV e luce blu nociva. È fondamentale, infatti, sottoporsi a controlli periodici presso gli specialisti e dotarsi della giusta soluzione visiva, garantendo il massimo comfort per tutta la famiglia.

La meccanica promozionale coinvolge un ampio target e si rivela un’ottima opportunità per incrementare il business del centro ottico: a fronte dell’acquisto a condizioni vantaggiose di un paio di lenti monofocali per il bambino, il genitore può beneficiare di un coupon promozionale per una coppia di lenti progressive premium.

Galileo mette la tecnologia al servizio di tutta la famiglia con l’offerta di prodotti all’avanguardia. Inclusi nella “Promo Family 2022”, infatti, per i più piccoli troviamo la proposta monofocale di lenti intelligenti alla luce Transitions®, che aiutano a difendere gli occhi dalla luce artificiale indoor e dalla luce solare outdoor, oppure protezione 2 in 1 in grado di bloccare la luce blu nociva e la totalità dei raggi UVA e UVB1 Alla scelta delle lenti, si abbinano poi i diversi trattamenti antiriflesso premium della gamma Neva UV: resistenti ai graffi e dotati di strati antistatico e anti-imbrattante, con protezione UV sulla superficie interna delle lenti2.

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I genitori possono scegliere tra un’ampia gamma di progressive, Alteo, Anateo Plus, FBS Optimis e Sirus Plus, con tecnologia Transitions® oppure BLUV® Xpert

I portatori più sensibili alla luce hanno l’opportunità di accedere all’intera gamma Transitions®, incluse le novità XTRActive® New Generation e XTRActive® PolarizedTM, ideali per chi trascorre molto tempo all’aperto, alla guida e sente maggiormente il bisogno di proteggere i propri occhi da luminosità intensa o abbagliamento da riverbero. Transitions® Signature® Gen8™ è invece la soluzione perfetta per gli adulti più fashion, che possono scegliere tra le 7 colorazioni Iconic e Style Colors.

Per coloro che desiderano lenti chiare, la tecnologia BLUV® Xpert consente di difendere gli occhi da raggi UV e luce blu nociva1 in ogni situazione. Anche gli adulti, per la coppia di lenti progressive, possono beneficiare dei trattamenti antiriflesso premium della gamma Neva, per una maggiore nitidezza di visione e protezione dagli UV3.

Per incentivare il traffico in store, i centri ottici partner hanno a disposizione il nuovo kit di comunicazione 2022 con poster e coupon promozionali, oltre a numerosi materiali digital scaricabili direttamente dal portale www.galileo4you.it, da condividere tramite WhatsApp o sulle pagine social del centro ottico. Con le nuove lenti, i piccoli clienti riceveranno in omaggio inoltre simpatici gadget a tema gaming.

La “Promo Family 2022” coinvolge l’intera famiglia con una vantaggiosa promozione per l’acquisto di due coppie di lenti, la prima per il bambino e la seconda con coupon per l’adulto, in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Un’iniziativa ingaggiante che supporta i partner ottici Galileo, rafforzando l’immagine del professionista della visione come consulente del benessere visivo, e che mette la protezione in primo piano, fidelizzando la clientela e incentivando il drive to store.

1. La luce blu è bloccata al 100% fino a 404 nm per indici 1.6 e 1.67 e fino a 402 nm per l’indice 1.5. Sulla superficie anteriore i raggi UV sono bloccati al 100% fino a 380 nm.

2. Il livello di protezione UVA-UVB varia in funzione dell’indice e del materiale di costruzione della lente e della tipologia di trattamento. La protezione UV si riferisce solo alle prestazioni della lente e non considera l’esposizione diretta degli occhi, dipendente da fattori esterni (morfologia del viso, forma della montatura, posizione di utilizzo).

3. Il livello di protezione UVA-UVB varia in funzione dell’indice e del materiale di costruzione della lente e della tipologia di trattamento. La protezione UV si riferisce solo alle prestazioni della lente e non considera l’esposizione diretta degli occhi, dipendente da fattori esterni (morfologia del viso, forma della montatura, posizione di utilizzo).

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PROGRESSIVE BUSINESS FORUM Cooming soon
PROGRESSIVE masterclass È in arrivo la masterclass dedicata alla gestione del presbite. Riservata ai centri ottici

Divel Italia lancia MYOpis

DUE TECNOLOGIE E DUE DESIGN

MYOpis classic è stata progettata attraverso lo sviluppo di aree di degressione concentriche. Partendo da una zona di visione di 16 mm in cui si ha il potere puntale richiesto, la particolare costruzione geometrica di questa lente, infatti, passa progressivamente in modo radiale e concentrico ad aree di degressione del potere diottrico fino al bordo della lente stessa. La massima degressione ottenuta al margine esterno è pari a 2.50 dpt e la sua progressione è calcolata dal software che terrà conto delle necessarie variazioni in ragione del potere diottrico richiesto e del diametro utile che dovrà avere la lente. Il defocus permette una migliore focalizzazione dell’immagine osservata, in quanto riconduce il segnale luminoso sulla retina, e il beneficio che l’utilizzatore riceve è immediato. In tale condizione, infatti, viene notevolmente ridotto il rischio di un allungamento del bulbo oculare, che è la causa principale del progressivo aumento miopico.

Nello studio “La teoria del defocus periferico”, proposta da Earl L. Smith dell’Università di Houston, viene confermata l’influenza del defocus ottico nella progressione della miopia. In queste ricerche è stato dimostrato come l’allungamento dell’asse visivo possa causare il defocus miopico al centro della retina e, simultaneamente, la sfocatura ipermetropica si verifica nella zona periferica della retina. Lo studio ha anche evidenziato che l’incremento di 1 mm dell’asse visivo può causare l’incremento della miopia di 3 diottrie. Di conseguenza il defocus miopico mirato alla zona periferica della retina può controllare efficacemente la progressione della miopia. Le lenti MYOpis boosted aiutano a controllare la progressione miopica attraverso una tecnologia, posta sulla superficie esterna della lente, composta da 294 “lentine” di differente diametro chiamate “booster”, che non solo stimolano il bulbo oculare e migliorano l’effetto defocus, ma bilanciano la sensibilità alla luce. I booster sono divisi in 7 anelli concentrici con un diametro variabile da 0,60 mm (i più interni) a 1,90 mm (i più esterni) e un defocus addizionale che varia da 1.75 a 3 diottrie.

Le MYOpis sono proposte esclusivamente come lenti il cui utilizzo può, nel tempo, aiutare a contenere l’aumento del difetto visivo dovuto alla miopia.

EVOLUZIONE DELLA MIOPIA

La miopia è un deficit visivo che si presenta soprattutto a partire dall’età pre-scolare e scolare, dai 4-6 anni, e continua a evolversi fino al termine dello sviluppo. Negli ultimi anni, a causa dell’utilizzo sempre più intensivo di dispositivi elettronici, è notevolmente aumentata nei giovanissimi. Numerosi studi stimano che entro il 2050 almeno il 50% della popolazione mondiale soffrirà di miopia, di cui il 10% in forma grave (attualmente si stima che il 30% già ne soffra).

L’utilizzo di MYOpis può ridurre il suo aggravarsi. Tuttavia, in nessun caso, sarà in grado di far regredire la miopia.

Le MYOpis permettono di ampliare la parte della lente in cui l’utilizzatore ha una corretta visione. Infatti, oltre alla zona centrale, si potrà beneficiare di una visione confortevole anche nelle aree periferiche. In ogni caso, a tutti i portatori si consiglia di effettuare controlli periodici, almeno semestrali, affinché l’oculista possa avere un esatto quadro dell’andamento della progressione miopica e modificare, eventualmente, la correzione visiva daPerapplicare.informazioni

visita www.divel.it

La lente per la gestione della progressione miopica è disponibile in due versioni, classica e boosted
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Stazione Santa Maria Novella, Binario 1A, Firenze Tel./Fax 055 216033www.scuolaottica.itinfo@scuolaottica.it INTERNAZIONALESCUOLA DI OTTICA EALUNOOPTOMETRIASGUARDOTUOFUTURO Partecipa ai nostri Open Day

Dai Optical: con Myoga visione nitida e confortevole grazie al defocus positivo periferico

La gestione della progressione miopica è ormai una best practice per ogni professionista della visione, il quale non si limita più a compensare il difetto refrattivo, ma si pone come obiettivo principale quello di ridurre l’incidenza della miopia elevata, diminuendo così il rischio di sviluppare numerose patologie oculari direttamente correlate a quest’ultima.

Alla luce di tali riflessioni, è importante comprendere il meccanismo d’azione di NegliMYOGA.ultimi decenni sono state ipotizzate numerose teorie su come controllare il processo di emmetropizzazione umana e finalmente si è giunti a un modello largamente accettato dalla comunità scientifica: la teoria del defocus periferico.

In sostanza la retina periferica può controllare l’allungamento del bulbo oculare in funzione del segnale ottico che riceve. Il modello euristico di emmetropizzazione proposto dall’International Myopia Institute di New York riassume al meglio questa teoria e spiega perché introdurre un defocus periferico contribuisca a controllare la progressione miopica. Tale segnale ottico, infatti, una volta convertito in segnale chimico dalla retina, innescherebbe una serie di reazioni biochimiche a catena nei tessuti vicini che avrebbero come risultato un rimodellamento della sclera. In tal modo si agisce sulla lunghezza assiale del bulbo oculare e di conseguenza sullo stato

MYOGArefrattivo.èlalente

pensata dal Centro Ricerca e Sviluppo di DAI Optical per gestire la progressione miopica, introducendo appunto un defocus positivo periferico. Il defocus cresce dal centro alla periferia della lente in maniera simmetrica, raggiungendo un valore massimo di 2-2,5 D già a una distanza di 17,5 mm dal centro geometrico della lente stessa. In questa mappa di potere, ottimizzata per minimizzare le aberrazioni astigmatiche indotte dalla variazione di potere, è possibile distinguere 3 zone ottiche. Centralmente è presente la zona di compensazione della miopia, che presenta un’ampiezza di 12 mm e consente una visione nitida e sicura. Da questo punto in poi il defocus aumenta, fino al suo valore massimo di 22 mm di raggio: questa porzione di lente è la zona di transizione o variazione del defocus. Nella estrema periferia della lente, invece, il defocus rimane costante, in modo tale da non alterare il coordinamento dei movimenti oculari del bambino. Dunque, MYOGA offre una visione nitida e confortevole, ma contemporaneamente controlla il segnale ottico sulla retina periferica, a differenza delle lenti tradizionali per la compensazione della miopia.

DAI Optical ha condotto uno studio interno a doppio cieco della durata di 2 anni su 87 portatori, registrando una riduzione della progressione miopica del 42% nei portatori di MYOGA rispetto al gruppo di controllo. Un trial clinico su scala più vasta è attualmente in corso, in collaborazione con l’Università del Salento.

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L’Istituto è presente nel mondo della visione, in cui opera integrato con il contesto scientifico, economico e civile e partecipa da protagonista alla vita della filiera ottica. Fornisce agli studenti e alle aziende del settore istruzione e formazione di area sanitaria con l’impegno di consegnare al mer cato del lavoro professionisti dotati delle conoscenze scientifiche, delle abilità e delle competenze pratiche richieste per inserirsi con successo nella professione e nelle aziende.

Dal 1977 un riferimento per il mondo della visione

Da oltre 45 anni consegniamo agli Ottici e agli Optometristi conoscenze e competenze professio nali e – fra i primi in Italia – da 35 anni quelle optometriche, all’interno di un percorso culturale di aggiornamento professionale dei nostri docenti provenienti dalla filiera ottica e dal mondo acca demico, utilizzando metodi didattici sempre in linea con l’evoluzione dei profili professionali e dei sistemi di erogazione della didattica.

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ISTITUTO ZACCAGNINI Scuole di Ottica ed Optometria a Bologna e Milano Gli ambiti istituzionali di attività dell’Istituto Zaccagnini Scuola per Ottici Corso biennale abilitante alla professione di Ottico Corsi di Specializzazione professionali in Ottica ed Optometria Master e Corsi Clinici di formazione superiore in Ottica, Optometria, Contattologia ed Economia dell’Impresa Ottica XXIII Congresso Interdisciplinare, Bologna 12 Giugno 2022 I Corsi sono erogati in modalità flessibili e personalizzabili grazie alla Didattica Integrata Customizzata - DIC Sono aperte le iscrizioni2022-2023all’A.S. ISTITUTO ZACCAGNINI Scuole di Ottica ed Optometria a Bologna e Milano

Ital-Lenti: gli strumenti indispensabili per una customer experience di successo nel centro ottico

Il centro ottico moderno deve essere costantemente aggiornato e pronto a stupire i propri clienti, sempre più tecnologici e interconnessi, offrendo loro customer experience di alto livello attraverso consulenze di vendita interattive e personalizzate, con l’utilizzo di strumentazione hi-tech.

«Per valutare le abitudini e le esigenze visive, unitamente a tutti i parametri posturali individuali, è fondamentale la valutazione dei comportamenti del consumatore finalespiega Paolo Marchesi, product & marketing manager di Ital-Lenti - A tal proposito, da Mido 2022 abbiamo presentato grandi novità anche nell’ambito della strumentazione: presso lo stand abbiamo allestito uno spazio tecnologico dedicato, attrezzato con i nostri nuovi strumenti per far vivere al portatore finale un’esperienza di acquisto unica».

Si tratta di EYEFIT SMART, sistema di centratura di Ital-Lenti frutto di un’incessante e continua ricerca e sviluppo di prodotti innovativi concepiti nella sede produttiva di Puos d’Alpago, in provincia di Belluno. Grazie all’innovativo sistema di telecamere 3D permette la rilevazione dei parametri posturali, in funzione della montatura e delle lenti scelte, oltre che dei trattamenti necessari per le necessità visive quotidiane, senza l’ausilio di mascherine di calibrazione e con tempi di esecuzione velocissimi, offrendo la possibilità di presentare e spiegare in modo interattivo al cliente finale tutte le tipologie di prodotti, o lavorazioni, direttamente sul monitor touch screen.

EYEFIT SMART diventa il sistema Ital-Lenti più veloce e preciso per la determinazione dei parametri posturali individuali con uno strumento innovativo, tecnologico e interconnesso, che consente al centro ottico di offrire al portatore soluzioni altamente personalizzate, creando una forte fidelizzazione con la propria clientela e una differenziazione rispetto ai competitor di zona.

Oltre alla strumentazione, l’azienda ha integrato il proprio catalogo lenti con tutto il pacchetto di nuovi prodotti personalizzabili grazie all’introduzione della tecnologia Digital Ray Control 3D. L’importante evoluzione dei programmi di elaborazione e sviluppo delle geometrie, che tiene in considerazione anche il potere accomodativo residuo del portatore, ha permesso di implementare tutte le tipologie di soluzioni oftalmiche, realizzando una nuova gamma nella versione personalizzata “HV”, acronimo di High Vision: dalle monofocali EXTESA HV alle indoor OFFICE HV, passando per le lenti ad assistenza accomodativa RELAX HV e, ovviamente, a tutte le tipologie di progressive, dalla famiglia top di gamma TWICE alla famiglia PREMIUM «L’ultimo quadrimestre del 2022 sarà come di consueto focalizzato sulle lenti progressive, ma quest’anno potrà essere supportato da importanti strumenti tecnologici e di comunicazione, affiancati da interessanti promozioni dedicate», conclude Marchesi.

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Scuola: recuperare il tempo perduto o affidarsi alla Provvidenza?

“A scuola non si fanno più i temi in classe, con i quali invece salterebbe fuori la soggettività della persona. Si fa la comprensione del testo scritto, che è una pre stazione. Si va a guardare se un ragazzo ha una com petenza linguistica, però chi sia, questo studente, non interessa più a nessu no. Poi c’è da chiedersi che cosa voglia dire se la nostra scuola educhi o non educhi: educa? Dobbiamo dire con forza che non educa. E che la soggettività non conta proprio niente”. Questo è parte del contenuto di una lectio magistralis che Um berto Galimberti, filosofo e psicanalista, ha tenuto al Festival della Filosofia di Modena nel settembre 2017. “Educare - ha poi aggiunto - significa seguire un ragaz zo nel suo passaggio dallo stato pulsionale allo stato emozionale, in modo che abbia una risonanza emoti

va dei suoi comportamenti”. La scuola, di ogni ordine e grado, è, a parole, al cen tro dell’attività di ogni Go verno. Qualunque ammini strazione, anche sospinta dal più nobile dei propositi, si trova a confrontarsi con anni di disattenzione e incu ria quando non di insipien za: la didattica è sempre stata, prima che altro, un appetitoso e fertile terreno elettorale. Certamente Ga limberti è nella posizione di poter essere tagliente e cor rosivo, ma sommessamente non riusciamo a dargli tor to. In questo benedetto pa ese delle migliori energie degli studenti e delle loro visioni non abbiamo mai saputo cosa farcene, salvo poi meravigliarci delle loro ribellioni che ci facciamo spiegare dalla sociologia attraverso le categorie del la devianza, o dagli psico logi con i criteri del disagio giovanile. In realtà ci fer

miamo a guardare cosa ci sembrano e raramente ci fermiamo ad ascoltare quel lo che sono e/o pensano. Lo fa il mercato e la pubblicità per vendere di più e meglio. Se lo facessimo anche noi potremmo imparare a non tradire la loro giovinezza e a capire chi ci sta di fronte senza limitarci a sperare in un futuro diverso: sperare significa porsi nella posizio ne della passività nichilista delegando alla Provviden za la soluzione migliore. La scuola, e anche i nostri corsi professionali, hanno appena chiuso un faticoso triennio di sofferenze: pur attingendo a tutte le pos sibili spiegazioni, non ci neghiamo che abbiamo li cenziato studenti dal sape re medio ridotto. Potremmo utilizzare il tempo che ab biamo davanti per interve nire con una profilassi indi pendente. Diversamente c’è sempre la Provvidenza.diSergioCappa

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