b2eyes magazine 1/2023

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva

Gennaio 2023 numero 1 www.b2eyes.com

In copertina

Divel Italia

Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI)

Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it

Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it

PUBBLICITÀ

Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574

DIRETTORE RESPONSABILE

Angelo Magri a.magri@fgeditore.it

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

editoriale

7 Mido, prove di dialogo attualità

8 Eyewear: dopo un 2022 a doppia cifra prevale la prudenza

10 Mido: più di 1.000 espositori da 50 paesi

12 La tecnologia al servizio del dialogo tra ottici e oculisti

14 EssilorLuxottica porta la sua visione a Mido 2023

16 Rodenstock: con Poletti un marketing più internazionale

20 Zeiss: innovazione e sostenibilità protagoniste a Mido

22 Politiche inclusive: servono competenze e azioni concrete

moda

26 EssilorLuxottica: a Mido 2023 con audacia e sostenibilità 28

46 l’ottico digitale L’intelligenza artificiale sostituirà l’ottico?

48 in-store La comunicazione nel centro ottico? Deve essere autentica e autorevole

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Spazzole di Haidinger: una indagine sulla sensibilità alla luce

Sommario
SCOPRI > b2eyes.com n1 2023
Taste the Past
dell’oftalmologia,
UNO SGUARDO AL FUTURO a
Auditorium Centro Congressi Fiera Milano, Rho
4 febbraio
lab
polarizzata L’innovazione tecnologica nell’era del digitale, del metaverso, della realtà aumentata. Una tavola rotonda con personaggi di spicco del panorama politico nazionale, industriale e retail del settore ottico e dell’area medico oculistica.
dell’ottica e dell’optometria
ore 16.30
Sabato
2023 Sabato 4 febbraio 2023 ore 16.30 Auditorium Centro Congressi Fiera Milano, Rho

Attualità

Mido: più di 1.000 espositori da 50 paesi

20

Zeiss: innovazione e sostenibilità protagoniste a Mido

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Rodenstock: con Poletti un marketing più internazionale

La comunicazione nel centro ottico? Deve essere autentica e autorevole

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Hoya: quattro pilastri per un altro anno di crescita

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Shamir e Optilens rafforzano la partnership

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Expert
Tech
Sirius+ TOPOGRAFO E TOMOGRAFO CORNEALE L'ottico-optometrista è oggi una figura professionale altamente specializzata che si avvale delle più avanzate es@ ore 16.30 Auditorium Centro Congressi Fiera Milano, Rho
Sabato 4 febbraio 2023

UNO SGUARDO AL FUTURO

dell’oftalmologia, dell’ottica e dell’optometria

L’innovazione tecnologica nell’era del digitale, del metaverso, della realtà aumentata.

Una tavola rotonda con personaggi di spicco del panorama politico nazionale, industriale e retail del settore ottico e dell’area medico oculistica.

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Mido, prove di dialogo

Per tornare a far dialogare l’oftalmologia e l’ottica e optometria, si può ripartire dalle nuove tecnologie, quelle che caratterizzano l’attività dei centri ottici, dalla compensazione della presbiopia al controllo della miopia, ad esempio, e quelle ormai entrate nella nostra quotidianità o almeno nel linguaggio comune, dal metaverso alla realtà aumentata, fino all’intelligenza artificiale? Ne è assolutamente convinto l’editore di questa testata, che per la prima giornata di Mido ha costruito, in collaborazione con gli organizzatori della mostra, un convegno finalizzato a coinvolgere industria, area tecnica e medica, retail e classe politica. Dell’evento e dei suoi dettagli si tratta diffusamente nelle pagine successive. Ma dei risultati che ne usciranno si spera se ne possa parlare a lungo e alla luce di effetti concreti.

Se il confronto tra le due categorie di riferimento per la tutela della vista e il benessere visivo è fondamentale per migliorare la dinamica delle rispettive professioni e, soprattutto, la qualità di vita del consumatore finale, a Mido, grande palcoscenico per un variegato numero e tipologia di attori, non poteva mancare un’attenzione particolare nei confronti della moda. In questo numero di b2eyes magazine debutta uno shooting fotografico su alcune delle attuali tendenze nell’eyewear. Realizza-

to grazie al prezioso contributo di Angelica Pagnelli, consulente d’immagine leader in Italia nel nostro settore, e di Luisa Espanet, firma di riferimento del giornalismo di moda e costume, si prefigge due obiettivi di fondo. Oggi, in un mondo sempre più digitalizzato, con le nuove generazioni di utenti, ma anche di ottici optometristi, orientate alle ultime innovazioni, le immagini rivestono un ruolo strategico e producono un impatto immediato. La comunicazione moderna, inoltre, deve essere non solo rapida e facilmente fruibile, ma anche interconnessa: il fashion non può quindi che aprirsi all’occhiale, le tendenze non possono che sfociare nell’arte, nel bello, nel piacere e nell’uso di tutti i giorni.

A Mido, dunque, prendono vita un convegno interdisciplinare e un progetto fotografico: due mondi apparentemente lontani, in realtà due aspetti dialoganti della medesima esigenza, quella che conduce le persone a entrare in un centro ottico desiderose di ricevere prodotti di qualità e un servizio all’altezza, senza lacune o fraintendimenti di sorta. Con la tecnologia che, sapientemente utilizzata, non deve spaventare o essere subita, ma fare da prezioso collante per un salto di qualità nelle prestazioni e, si spera, anche nelle relazioni.

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editoriale

Eyewear: dopo un 2022 a doppia cifra prevale la prudenza

a cura della redazione

Conflitto in Ucraina, impennata dell’inflazione e un diffuso stato d’ansia tra i consumatori: sono i fattori che caratterizzano l’attuale scenario internazionale e inducono i vertici di Anfao, l’associazione delle aziende italiane di montature e lenti oftalmiche, alla cautela e alla prudenza nel valutare i dati sull’export, relativi al periodo gennaio-agosto 2022, e, soprattutto, le stime di fine anno, rese note all’ultima assemblea dell’organismo confindustriale, che si è tenuta il 14 dicembre presso il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore.

«Il settore sta performando bene, è in crescita e prevediamo di chiudere l’anno con il segno “più”, ma i rincari che stiamo osservando limiteranno a breve il potere d’acquisto delle famiglie. Inoltre l’incremento dei costi delle materie prime, la crisi energetica, l’inflazione

Gennaio - Agosto 2022

galoppante e un quadro geopolitico instabile richiedono estrema cautela e attenzione verso le previsioni future - commenta Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao - L’aumento delle bollette e dei costi operativi, senza nuove e ulteriori misure di sostegno, potrebbe mettere a rischio la prosecuzione dell’attività di molte aziende del settore nei prossimi mesi, soprattutto le piccole e medie imprese, meno preparate ad assorbire altri aumenti dei prezzi delle materie prime, dei trasporti, della logistica, degli imballaggi e così via. Occorrerà rimboccarsi le maniche per non lasciare indietro nessuno sulla strada dello sviluppo. Ad alimentare questo spirito sono necessarie collaborazione e cooperazione, che al settore eyewear sicuramente non mancano, ma anche un importante intervento del nostro governo».

I primi 8 mesi del 2022 sono stati positivi per l’occhialeria italiana, soprattutto in relazione alle esportazioni, che assorbono circa il 90% dell’intera produzione, con +22,4% rispetto allo stesso periodo del 2021 e un valore complessivo di oltre 3,2 miliardi di euro. In termini di aree geografiche, stanno recuperando tutte rispetto al 2021: in evidenza soprattutto il risultato in valore messo a segno rispetto allo stesso periodo del 2021 dall’Europa (con una quota di mercato del 50,8%), dall’America (35%) e dall’Asia (12,6%).

8
Alla luce dei dati Anfao i primi 8 mesi dello scorso anno sono stati positivi per l’occhialeria italiana, ma preoccupano le tensioni geopolitiche e l’incertezza macroeconomica
attualità
EXPORT Totale Montature da vista Occhiali da sole 3,231 ml€ 905 ml€ 2,260 ml€ +22.4% +9% +28.9%

Occhialeria: esportazioni per mese dal 2019

«Per la fine del 2022 Anfao ha stimato un incremento complessivo delle esportazioni del 12-14% e della produzione dell’8-10% rispetto all’anno precedente –affermano dall’associazione – Stabili rispetto al 2021, invece mercato interno, con previsioni di crescita tra +0,5% e +1%, e occupati, tra -1% e +1%».

Considerando l’andamento mensile delle esportazioni nei primi 8 mesi del 2022, Anfao evidenzia una cre-

Gennaio - Agosto 2022

Occhialeria: esportazioni per mese dal 2019 Gennaio

scita costante rispetto agli anni precedenti e un picco importante a marzo, che ha superato in modo significativo le performance del settore dal 2019 a oggi.

L’associazione di categoria precisa che il dato sull’export in America è rappresentato quasi interamente dagli Stati Uniti, mentre in Europa sono Francia e Germania ad aver performato meglio, insieme alla Spagna.

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540 490 440 390 340 290 240 190 140 90 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Oct Sep Nov Dec 323 297 289 313 301 291 226 225 399 381 345 373 359 399 403 370 356 328 286 242 224 208 2019202020212022 265 297 353 356 312 290 278 323 361 317 279 224 255 150 101 379 509 400 447 444 423 305
540 490 440 390 340 290 240 190 140 90 Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Oct Sep Nov Dec 323 297 289 313 301 291 226 225 399 381 345 373 359 399 403 370 356 328 286 242 224 208 2019202020212022 265 297 353 356 312 290 278 323 361 317 279 224 255 150 101 379 509 400 447 444 423 305
- Agosto
EXPORT PER PAESE MKT SHARE € VALUE % VS 2021 29.4% 929.8 ml€ UNITED STATES +28.8% +13.3% +34.3% 10.9% 345.3 ml€ FRANCE +12.4% +1.1% +20.6% 7.2% 228.0 ml€ GERMANY +16.6% +9.5% +20.2% 6.0% 190.7 ml€ UNITED KINGDOM -1.6% -9.3% +1.2% 5.0% 159.0 ml€ SPAIN +34.8% +1.0% +52.4%
2022
EXPORT PER AREA MKT SHARE € VALUE % VS 2021 1.2% 37.2 ml€ AFRICA +6.5% +0.6% +10.3% 12.6% 398.3 ml€ ASIA +30.1% +19.3% +35.4% 35.0% 1,108.7 ml€ AMERICA +32.2% +17.3% +38.3% 50.8% 1,607.7 ml€ EUROPE +15.4% +2.7% +21.9% 0.4% 12.5 ml€ OCEANIA +18.5% +15.3% +20.3%

Mido: più di 1.000 espositori da 50 paesi

Torna a quattro cifre il numero delle aziende in mostra all’edizione 2023 della manifestazione, che dal 4 al 6 febbraio, presso il quartiere di Fieramilano Rho, ha in serbo un ricco programma di eventi in grado di coinvolgere tutti gli attori della filiera

Non siamo ancora ai livelli record del 2019, ma c’è soddisfazione tra gli organizzatori della cinquantunesima edizione di Mido per i numeri raggiunti: più di mille stand, cinquanta paesi in mostra, sei padiglioni, otto aree espositive. «Le aziende giungono da tutto il mondo e rappresentano l’intera filiera del settore occhialeria - spiegano dalla segreteria organizzativa del salone milanese - Germania, Francia, Austria, Spagna, Danimarca, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Hong Kong, ma anche India, Arabia Saudita, Oman, Turchia e addirittura Mauritius: sono alcuni degli stati di provenienza degli espositori».

Miopia, donne nell’industria, alimentazione e vista: una girandola di incontri

Tra gli ospiti previsti nel fitto calendario di eventi all’interno del tradizionale spazio Otticlub, nel padiglione 3, Nick Cerioni, direttore creativo e celebre stylist che si “nasconde” dietro l’immagine di personaggi come i Måneskin, Orietta Berti, Gianni Morandi, Jovanotti, Laura Pausini, Pierfrancesco Favino e molti altri. Sabato 4 febbraio il creativo è ospite della tavola rotonda “Come definire il look e la personalità attraverso gli occhiali. Lo styling come opportunità per gli ottici”, che fa parte del ciclo

How to?, una serie di quattro interventi relativi alle attività pratiche e a quelle strettamente correlate alla quotidianità dei professionisti della visione. Domenica 5 si parla di light design e di interior design dei punti vendita, lunedì 6 di comunicazione e creatività.

Nella prima giornata di lavori si svolge la presentazione di Empowering Optical Women Leadership, il progetto di Anfao a sostegno delle donne nell’industria dell’oc-

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attualità
Uno scorcio degli stand all’ultima edizione di Mido

chialeria nel percorso verso la leadership: l’incontro è moderato dalla giornalista Barbara Serra, patrocinato dalla Fondazione Bellisario e realizzato in collaborazione con Sda Bocconi.

La seconda giornata ospita, invece, Fondazione Campagna Amica, che introduce “I cibi della vista e del benessere”. «Promossa da Coldiretti, Campagna Amica nasce nel 2008 per realizzare iniziative volte a esprimere pienamente il valore e la dignità dell’agricoltura italiana, rendendo evidente il suo ruolo chiave per la tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni, della cultura e della salute - dicono ancora gli organizzatori - Fondazione Campagna Amica illustra l’inizio della realizzazione di un documento, in collaborazione con eccellenze in campo medico, su diversi ambiti che vanno dalla prevenzione di malattie tumorali fino alla cura degli occhi». Nei vari capitoli si metteranno in luce i legami tra alimentazione, fisiologia e benessere dell’organismo, relativamente alle sue funzioni e ai suoi apparati. Tale collaborazione

verrà formalizzata con la costituzione di un comitato medico-scientifico dedicato al tema che si riunirà semestralmente per divulgare, progettare e condividere percorsi virtuosi. Durante l’incontro a Mido il focus è sulla vista e sui cibi che possono contribuire a mantenerla.

Altra novità è il ciclo di incontri Book@Mido: sei presentazioni di altrettanti libri lanciati proprio in occasione del salone, focalizzati in particolare sul design, sulla storia dell’ottica e su marketing e comunicazione.

Tra i vari eventi all’Otticlub spicca, inoltre, “La miopia e il controllo della progressione miopica”, il 4 febbraio alle ore 14: al meeting, organizzato dall’editore di questa testata, intervengono Massimiliano Serafino (direttore U.O.C. Oculistica presso l’IRCCS Giannina Gaslini di Genova), Giancarlo Montani (docente del corso di laurea in Ottica e Optometria all’Università del Salento) e Giorgio Parisotto (professional & medical relations coordinator di Essilor Italia), che si confrontano su uno dei temi più attuali del panorama tecnico e scientifico legato al mondo della vista e della visione.

Infine sabato e domenica, nel padiglione 1, vicino al Press Village, viene allestito un set fotografico di realtà aumentata che porta i visitatori e gli espositori “dentro” la campagna di Mido 2023, Frames

E il vincitore è…

Il 5 febbraio, nella piazza del Fashion District, presso il padiglione 1, l’appuntamento è con la cerimonia di premiazione dei riconoscimenti che Mido assegna ai negozi di ottica, agli espositori e, da quest’anno, anche alle aziende ecofriendly. Insieme a BeStore Award, il premio dato ai centri ottici che si caratterizzano per shopping experience e servizi al cliente, e a Stand Up For Green, giunto alla seconda edizione e assegnato allo stand che in fiera si distingue per l’attenzione all’ambiente, quest’anno viene consegnato per la prima volta il premio Cse Award-Certified Sustainable Eyewear. Ideato da Mido in collaborazione con Anfao e Certottica, il riconoscimento valuta la sostenibilità nel settore dell’eyewear a livello internazionale. La cerimonia di premiazione è guidata da Chiara Tronville, giornalista di moda e lifestyle.

In viaggio tra fisico e virtuale

Il salone mette nuovamente a disposizione la sua Digital Edition, attraverso cui si possono scoprire le collezioni e creare contatti, raddoppiando per espositori e visitatori le possibilità di partecipazione e interazione, tra fisico e virtuale. La piattaforma online della mostra, inaugurata due anni fa, rappresenta per le aziende un’opportunità in più di rafforzare la propria presenza e di entrare in contatto con i buyer, i quali hanno la possibilità di dialogare e visionare le collezioni, oltre che di seguire in streaming i principali eventi di Mido 2023.

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La tecnologia al servizio del dialogo tra ottici e oculisti

Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie” è il titolo dell’evento organizzato dall’editore di b2eyes e di EyeSee, testata specializzata nell’oculistica, in collaborazione con Mido. L’innovazione, frutto degli investimenti delle divisioni di ricerca e sviluppo aziendali e della lungimiranza di alcuni imprenditori e manager del nostro settore, offre l’opportunità di contribuire a un passaggio graduale, ma deciso, verso una nuova era tecnologica e, di conseguenza, una rinnovata forma di dialogo tra gli ottici optometristi e gli oculisti. «Alla luce di queste riflessioni proponiamo un momento unico di incontro tra gli esponenti della filiera della vista e della visione, per dirci e dirsi quale futuro avranno l’oftalmologia, l’ottica e l’optometria nell’era del digitale, del metaverso, della realtà aumentata

e dell’intelligenza artificiale: la finalità è, infatti, promuovere il dialogo, sempre nel rispetto dei ruoli, fra le due principali categorie che operano nel settore della vista e della visione, il medico oculista e l’ottico optometrista, come elemento trainante per l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie, e viceversa - spiegano gli organizzatori dell’evento - Per indirizzare al meglio il dibattito vengono, quindi, coinvolti i vertici dell’industria e delle realtà associative del mondo dell’oftalmologia, dell’ottica e dell’optometria». Questo evento, inoltre, vuole essere un’occasione per comprendere le direttrici che seguiranno le aziende e quale ruolo possono giocare le nuove tecnologie nel loro contesto: ciò significa anche capire come evolverà il Made in Italy dell’eyewear.

Il decisore politico non può e non deve chiamar-

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È il tema di fondo del convegno in programma a Mido nel pomeriggio del 4 febbraio, prima giornata del salone, al centro congressi di Fieramilano Rho: vede coinvolte figure di riferimento della classe medica, dell’area ottico optometrica, dell’industria e della politica
attualità

L’immagine

si fuori dal processo di sviluppo tecnologico. Ecco perché a un appuntamento come questo non poteva mancare un esponente di spicco del nuovo governo: si tratta di Valentino Valentini, viceministro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, invitato a confrontarsi con gli attori della filiera in una tavola rotonda moderata da Alessandra Viero, giornalista Mediaset.

Al convegno intervengono Leonardo Mastropasqua (presidente della Società degli Oculisti Universitari), Francesco Bandello (professore ordinario dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano), Paolo Nucci (presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo e professore ordinario dell’Università Statale di Milano) e Lucio Buratto (noto chirurgo oculare e direttore del Comitato Scientifico della Fondazione OneSight EssilorLuxottica).

Oltre a questi illustri esponenti della classe medica, partecipano il presidente di Anfao, Giovanni Vitaloni, quello di Anfao Lenti, Paolo Pettazzoni, il numero uno di Federottica, Andrea Afragoli, l’amministratore delegato di Vision Group, Marco Procacciante, il responsabile R&D, product style and licensing di EssilorLuxottica, Federico Buffa, e Pietro Speroni, direttore commerciale di Carl Zeiss Vision Italia

All’evento sono stati, inoltre, invitati i vertici dell’industria e delle società monotematiche di ottica optometria e di oftalmologia, con la possibilità di intervento per domande e suggerimenti, nonché i giornalisti delle più importanti testate nazionali, locali e di settore. Il fondamentale contributo della politica, per concretizzare le idee e le proposte che usciranno dal confronto, è ribadito dalla presenza di altri due esponenti di spicco del governo Meloni: Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, e Lucia Borgonzoni, sottosegretario per la Cultura.

Un’ulteriore eco al consumatore finale dei risultati dell’iniziativa arriverà attraverso l’agenzia Askanews, media partner dell’evento.

Gli esponenti dell’area ottico optometrica e dell’industria alla tavola rotonda del convegno. Da sinistra: Giovanni Vitaloni, Paolo Pettazzoni, Andrea Afragoli, Marco Procacciante, Federico Buffa e Pietro Speroni

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di campagna dell’evento

EssilorLuxottica porta la sua visione a Mido 2023

a cura della redazione

Una presenza particolarmente sentita, dato che Mido è la più importante manifestazione dedicata all’ottica in Italia, tra le più prestigiose a livello internazionale: così Rossana Loperfido, country manager wholesale Italia di EssilorLuxottica, sottolinea l’orgoglio del gruppo di prendere parte all’edizione 2023 della mostra, dopo lo stop dovuto alla pandemia. Una partecipazione molto significativa, perché per la prima volta arriva a tale evento come un’unica azienda che è riuscita a portare sotto lo stesso tetto il mondo delle montature e quello delle lenti, ma non solo: una realtà con tante anime, per la quale Mido ha il sapore di una vera e propria “première”, dove la filiale italiana di EssilorLuxottica è protagonista, come ricorda la manager, con focus principale sul Vision Care e la presenza dei differenti brand del gruppo.

Cosa significa Vision Care e come viene sviluppato?

L’attenzione al Vision Care deriva direttamente dalla nostra mission di gruppo: aiutare il mondo a vedere meglio e a vivere meglio. È parte integrante del Dna aziendale: siamo una realtà all’avanguardia nel

correggere, proteggere ed esaltare la bellezza degli occhi, profondamente consapevoli che si tratta dell’organo sensoriale più prezioso. Inoltre, come EssilorLuxottica continuiamo a supportare il mercato italiano e quello globale con le nostre competenze nella realizzazione di lenti oftalmiche sempre più innovative, nella produzione di occhiali da vista e da sole con i marchi più amati dai consumatori e una lunga tradizione anche nell’ambito degli strumenti e delle soluzioni per gli ottici.

Cosa presentate a Mido 2023?

Innanzitutto celebriamo Mido con una presenza scenica molto impattante: i nostri clienti partner e, più in generale, i visitatori della fiera troveranno un hub di EssilorLuxottica di oltre mille metri quadrati, dove potranno fare un viaggio alla scoperta delle novità 2023 e dell’universo dei nostri brand e prodotti. Nuovo sarà anche lo storytelling, con concept tematici innovativi che raccontano trasversalmente la tradizionale suddivisione dell’offerta tra montature, lenti e strumenti: vogliamo dimostrare, anche attraverso questa nuova tipologia di racconto, che EssilorLuxot-

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Il gruppo partecipa al salone di Fieramilano Rho con uno stand di oltre mille metri quadrati, che per la prima volta accomuna sotto lo stesso tetto montature, lenti e strumenti per il centro ottico
attualità
Rossana Loperfido, country manager wholesale Italia di EssilorLuxottica

tica è il partner ideale per l’ottico e optometrista italiano in ogni segmento della sua attività.

Quali sono questi concept?

Parlando della nostra offerta montature, lenti e strumenti, sono quattro: Committed to vision, Celebrating people and beauty, 360° Expert Solutions e Advancing with Technology,

Proprio quest’ultimo vede una novità di grande rilievo: Advancing with technology si trova nel cuore dell’hub di EssilorLuxottica a Mido perché l’innovazione tecnologica è il cuore del nostro Dna. Innovazione significa quella spinta fortissima che permette all’industria di avanzare e ai nostri ottici partner di offrire le soluzioni più all’avanguardia al consumatore finale. In quest’area scopriremo una delle novità più interessanti del 2023: Varilux XR Series, la lente progressiva Varilux migliore di sempre. A cinque anni dal lancio di Varilux X Series, ancora una volta spingiamo in avanti la frontiera della performance in linea con le esigenze visive dei presbiti di oggi.

In Committed to vision vogliamo raccontare il mondo kids: una vera e propria visione sul futuro dell’ottica dove presentiamo Stellest, la lente punta di diamante per il controllo della progressione miopica, e le montature dedicate al bambino. Si tratta della dimostrazione concreta di come EssilorLuxottica possa aiutare gli ottici a ottimizzare un segmento ancora sotto rappresentato nel mercato. Siamo una Vision Care company, come dicevo, e qui proporremo anche la “visione” sul migliore Eyecare Journey che i partner possono offrire ai propri clienti: dalle innovazioni in ambito esame refrattivo, come ad esempio Vision R 800 o Myopia 700, alle soluzioni digitali per l’interazione con il consumatore in store.

Il terzo racconto è Celebrating people and beauty, attraverso cui scoprire i nostri brand di punta, quelli che oggi maggiormente coniugano l’offerta montature e lenti e possono consacrare l’occhiale come un vero elemento di umanità e bellezza: l’universo Ray-Ban, Oakley, Transitions e Fedon, a esaltare l’unicità di ogni occhiale.

Il viaggio è decisamente ricco. I visitatori potranno, infatti, scoprire il nostro approccio Vision Care dedicato al canale ottico attraverso molti altri brand: ad esempio, l’arte e la scienza della visione di Nikon Lenswear, forte dell’esperienza nell’ottica di alta precisione, il nostro gioiello italiano Galileo, che origina da una storia lunga più di 150 anni, o lo spirito pionieristico di Shamir.

Il tema legato alle nuove tecnologie è molto caldo, in particolare guardando a come queste possano supportare il canale ottico italiano: c’è qualche altra novità all’orizzonte?

Certamente. Le novità in ambito digitale a supporto del business sono raccontate nella quarta grande area tematica, 360° Expert Solutions. Oltre a Smartshopper, il catalogo montature virtuale infinito, e al Virtual Try-on, che i nostri clienti di eyewear conoscono bene, arrivano interessanti novità: Frame Advisor è la nuova funzione di Smartshopper, che aiuterà la scelta della montatura più in linea con la forma del viso e i colori di occhi, capelli e incarnato del portatore.

Grande novità in arrivo anche nel mondo lenti con Lens Simulator, che supporterà l’ottico e il suo staff nella proposta delle migliori soluzioni oftalmiche. Impiegheremo nuove funzionalità a elevato contenuto tecnologico: comparazione tra lenti, simulazioni interattive, tecnologia “See-through” e render dinamici in 3D, molto interessanti per i professionisti, soprattutto in ottica di upselling.

Infine Leonardo, la nostra piattaforma di formazione con contenuti di alto livello e format innovativi. Si tratta di un alleato molto potente per supportare i clienti e i loro staff in una delle sfide più cruciali nel contesto odierno: mantenersi al passo nelle conoscenze e allargare i propri orizzonti sul fronte professionale.

Cosa vi aspettate da Mido 2023?

Ci aspettiamo di incontrare tutti, ma proprio tutti i nostri clienti italiani, per i quali abbiamo creato questo hub. Vogliamo dimostrare come, sia su base quotidiana sia attraverso una manifestazione così importante come Mido, EssilorLuxottica rappresenti per ciascuno di essi il one-stop-shop: il partner solido, innovativo e rispettoso del loro business, presso cui trovare tutto ciò che è importante, dalla più ampia offerta eyecare agli strumenti per migliorare l’esperienza dei consumatori finali in negozio. Non solo, Mido è pure l’occasione per far conoscere tutte le nostre realtà, anche quelle meno note, tra le quali, ad esempio, le attività educative e filantropiche della Fondazione OneSight EssilorLuxottica in Italia.

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«La nostra offerta montature, lenti e strumenti si basa su quattro concept: Committed to vision, Celebrating people and beauty, 360° Expert Solutions e Advancing with Technology»

Rodenstock: con Poletti un marketing più internazionale

Dal 2 gennaio Daniela Poletti è la nuova head of marketing di Rodenstock Italia. «Lavorerò a stretto contatto con l’amministratore delegato, Massimo Barberis, contribuendo a fornire alla filiale italiana una visione ancora più strategica e internazionale - dice Poletti - L’obiettivo è, infatti, aumentare la sinergia con le attività in capo al global marketing del gruppo: così, da un lato, si beneficia di un approccio comune per tutti i paesi, in maniera tale da rendere più efficace l’awareness del brand, dall’altro si mantengono le peculiarità di ogni territorio. Il focus rimane il centro ottico partner, per differenziarlo rispetto ai suoi competitor nella zona di riferimento, mettendo in evidenza soprattutto il valore e le specificità dei B.I.G. Expert».

Le azioni che spetteranno a Poletti e al suo team dovranno essere integrate con la formazione, che

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Tra le attività della manager, che vanta una lunga esperienza nell’ottica e nel nuovo ruolo lavorerà a stretto contatto con le aree della formazione e della vendita, spicca l’opportunità di offrire alla filiale italiana dell’azienda oftalmica una visione ancora più strategica e globale
attualità
Daniela Poletti, nuova head of marketing di Rodenstock Italia

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È un dispositivo medico CE0123. Per l'utilizzo, la manutenzione, le precauzioni, le avvertenze, le controindicazioni e gli effetti indesiderati, consultare le istruzioni d'uso. ©2023 Alcon IT-T3A-2300001 *Basato sul movimento della lente, centraggio e rotazione alla prima applicazione. Bibliografia: 1. In a clinical study wherein patients (n=66) used AOSEPT® solution, Alcon data on file, 2021. 2. Ishihara K et al. ACS Omega. 2021;6:7058-7067. 3. In vitro evaluation of bacterial adherence in commercial lenses: Alcon data on file, 2020. 4. In vitro evaluation of bacterial biofilm in commercial lenses: Alcon data on file, 2020. 5. In vitro evaluation of lipid deposition for lehfilcon A and commercial lenses using 3D confocal imaging. Alcon data on file, 2021. 6. In a clinical trial to evaluate on-eye performance of TOTAL30® for Astigmatism lenses where n=69; Alcon data on file, 2021

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Zeiss: innovazione e sostenibilità protagoniste a Mido

La monofocale ClearView, l’intero parco strumenti, le novità dell’Academy e una nuova soluzione oftalmica per la gestione della progressione miopica: queste le punte di diamante con cui l’azienda si presenta al salone milanese

Riconfermata la propria posizione sulla piazza centrale del padiglione Lenti, Zeiss torna a Mido riservando un posto d’onore alla nuova lente di stock con tecnologia freeform. «ClearView è un prodotto innovativo, che mira a sostenere e valorizzare la categoria delle monofocali in pronta consegna, le quali rappresentano una fetta consistente del business dell’ottico: pur avendola lanciata ormai qualche mese fa, anche alla luce degli ottimi riscontri che sta ottenendo, riteniamo importante darle la centralità che merita e averla come protagonista della nostra offerta in una delle manifestazioni del settore più rilevanti al mondo - spiega Roberta Celin, communication manager di Carl Zeiss Vision Italia - In tutti questi anni abbiamo sempre lavorato mettendo al centro le esigenze principali del consumatore finale e dell’ottico stesso e ClearView vuole soddisfare proprio tali necessità con un’innovazione assoluta nel segmento».

Mido 2023 è anche l’occasione per dare qualche anticipazione sulla nuova soluzione per il controllo della progressione miopica, studiata dagli esperti Zeiss per i mercati occidentali e disponibile nel nostro paese dal prossimo aprile. «Si tratta dell’evoluzione di un percor-

so - prosegue Celin - Nel mondo asiatico abbiamo lanciato dieci anni fa una lente per la gestione della miopia che ormai è consolidata, anche in questo caso in risposta a un bisogno sociale molto marcato in quei paesi. Oggi che tale tendenza è arrivata anche in Europa, abbiamo studiato e sviluppato una lente specifica, che poggia sull’esperienza e sui molteplici studi condotti in Asia, cui però se ne sono aggiunti altri, poiché differenti sono le caratteristiche anatomiche e fisiognomiche delle popolazioni asiatiche».

Accanto alle lenti oftalmiche, largo spazio anche alla strumentazione dell’azienda, totalmente interconnessa e gestibile da tablet, che gli ottici possono toccare con mano e vedere in funzione: dal sistema compatto 4 in 1 i.Profiler Plus al forottero Visuphor con Visuscreen, da Visulens alla lampada a fessura SL800, sino ad arrivare alla piattaforma per la centratura 3D Visufit 1000 e alla moderna funzionalità del Virtual Try On, la comparazione virtuale delle montature. L’obiettivo è mostrare al professionista quanto la digitalizzazione contribuisca non solo a semplificare e velocizzare il suo lavoro, ma anche a migliorare l’esperienza d’acquisto del cliente finale, facendola diventare più coinvolgente. «In gene-

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attualità
Roberta Celin, communication manager di Carl Zeiss Vision Italia

rale la diffusione degli strumenti sul mercato italiano ha ancora un enorme potenziale: molti professionisti hanno la necessità di scoprire come far evolvere il proprio lavoro verso il mondo digitale e come mettere il consumatore al centro - sottolinea la manager - La relazione ottico-cliente resta un caposaldo imprescindibile, ma in prospettiva avrà sempre più bisogno del sostegno della tecnologia sia perché è ciò che l’utente finale si aspetta sia perché consente all’ottico stesso di efficientare tutta una serie di processi, rendendoli più rapidi e precisi e migliorando la propria immagine professionale».

Ultimo, ma non secondario, protagonista a Mido sono i servizi per il trade collegati alle piattaforme digitali Zeiss, sulla cui ottimizzazione l’azienda lavora costantemente a favore di un’operatività sempre più smart e di un’esperienza sempre più completa per l’ottico: ad esempio MyZeiss, la nuova area dedicata ai professionisti, alla quale si accede tramite un login personalizzato per ogni utente del centro ottico grazie allo Zeiss ID. «A Mido lanciamo in anteprima anche il nuovo portale Academy, cui da anni dedichiamo molto tempo e importanti risorse, per garantire ai nostri partner l’opportunità di formazione più completa e di alto livello possibile: a oggi esisteva già una soluzione digitale di prenotazione e fruizione dei corsi, che ora

cambia veste e viene ulteriormente potenziata - precisa Celin - Il nuovo portale Academy ha un approccio e un’esperienza migliorate, contenuti più completi e una serie di possibilità che la piattaforma precedente non consentiva. Tale soluzione si inserisce perfettamente all’interno di quell’ecosistema digitale che stiamo immaginando per i nostri clienti, gestito in modo semplice sempre dallo stesso Zeiss ID: accedendo con le proprie credenziali, ogni utente del centro ottico potrà vedere i contenuti ad hoc relativi al ruolo che svolge all’interno del punto vendita, tra i quali potrà effettuare la scelta. Seguiranno poi altre novità nel corso dell’anno».

Infine, come sempre, lo stand ospita anche l’anima più “solare” di Zeiss. «Con il mondo Sunlens andiamo a sottolineare in maniera ancora più puntuale e concreta il nostro impegno in fatto di sostenibilità sul piano del prodotto, grazie a tutte le sue novità e ai materiali ecosostenibili, che hanno dato un forte impulso a questo ambito - conclude Celin - Ma continueremo anche a sottolineare, con il nostro racconto, l’attenzione che all’interno della stessa area Vision poniamo su tale tema, forti dell’esperienza di numerosi progetti legati all’ambiente e alla responsabilità sociale che l’anno scorso erano stati ideati e ora sono stati avviati o, in alcuni casi, anche completati».

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Un’immagine di campagna delle nuove lenti monofocali di stock con tecnologia freeform Zeiss ClearView La funzionalità del Virtual Try On, la comparazione virtuale delle montature, grazie all’avatar creato con la piattaforma per la centratura 3D Visufit 1000

Politiche inclusive: servono competenze e azioni concrete

All’ultimo Convegno

Assottica dello scorso ottobre un’indagine, effettuata dall’associazione confindustriale delle maggiori imprese nazionali di contattologia disposable, ha svelato l’interesse dei centri ottici italiani nei confronti di questo tema, che potrebbe risultare vincente per la strategia commerciale, e non solo, se approcciato correttamente

Diversità e inclusione, due termini di cui si sente parlare sempre più spesso. Cosa significano e come vengono applicati in contesti sociali e lavorativi lo ha spiegato, in occasione del Convegno Assottica 2022, Giorgia Ortu La Barbera, membro del comitato scientifico di Fondazione Libellula, realtà che si occupa di questi temi, la quale ha avviato una riflessione proprio su tali temi. Per la nostra testata, la professionista approfondisce alcuni punti della survey, effettuata presso i centri ottici italiani e presentata in occasione dell’evento, e li guida all’adozione di politiche sempre più inclusive.

Nel suo intervento ha affermato che i brand sensibili alla diversità e all’inclusione registrano il +23% di fatturato. Quali sono alcuni esempi concreti di casi di successo?

Oggi le aziende fanno sempre più quello che si chiama brand activism: si impegnano in prima linea

e si espongono direttamente per la tutela dei diritti civili. Tra questi molto all’avanguardia è Decathlon, che in Italia ha un programma di inserimento di persone con Sindrome di Down e di richiedenti asilo e ha strutturato un piano per la crescita delle donne. O Zeta Service, società di servizi nel campo delle risorse umane, che grazie alle sue politiche di attenzione alle diversità e di inclusione, tra cui l’estensione del congedo parentale anche alle coppie omogenitoriali, non previsto dalla legge, è costantemente riconosciuta tra i migliori luoghi di lavoro. Tutte queste aziende sono in Fondazione Libellula, di cui Zeta Service è la fondatrice, ma sono solo alcuni esempi delle oltre 70 realtà virtuose che fanno parte del nostro network.

In quale modo un centro ottico potrebbe incrementare il proprio fatturato attraverso politiche

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attualità
Giorgia Ortu La Barbera, membro del comitato scientifico di Fondazione Libellula, al Convegno Assottica 2022

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inclusive? Come si articola la loro adozione e attraverso quali strumenti?

Le politiche di inclusione permettono di considerare le molteplici specificità di cui dipendenti e clienti possono essere espressione. Dovrebbero partire dall’interno del centro ottico, ad esempio inserendo dipendenti che appartengono a categorie sottorappresentate come persone di origine straniera, con disabilità, non binarie e così via. Ciò permette non solo di comprenderne meglio le specificità e di adattare il centro ottico a tali aspetti, rendendolo quindi più inclusivo, ma soprattutto consente di aprire un canale di comunicazione più diretta con possibili clienti che sono espressione di queste stesse diversità. Un esempio su tutti può essere inserire una risorsa che conosca la Lingua Italiana dei Segni e che possa quindi interagire con più facilità con persone sorde. Al di là della facilitazione comunicativa, i o le clienti si sentono in un contesto più sicuro e accogliente se possono ritrovare in chi li aiuta le loro peculiarità: si sentiranno più ascoltati e capiti.

Sulla base della survey, qual è il più grosso limite riscontrato nell’adozione di politiche inclusive?

In generale come si articola l’offerta formativa in tale ambito e da quali imprenditori o settori registrate un maggiore coinvolgimento?

Le più grosse difficoltà sono legate alla non conoscenza del tema, dei metodi e degli strumenti per lavorare in ottica inclusiva. L’area della diversità e dell’inclusione richiede infatti competenze specifiche che vanno sviluppate, chiavi di lettura e di analisi dei propri processi, oltre alla sensibilità personale su questi argomenti, che però da sola non basta. L’offerta formativa si articola in una conoscenza del tema Diversity & Inclusion, nel superamento degli stereotipi e in una facilitazione nel comprendere e applicare pratiche di D&I nel proprio contesto. I settori più coinvolti in materia sono quelli in cui c’è forte concorrenza nel mercato del lavoro e che adottano tali strategie per essere più attrattivi verso i talenti. Il marketing consumer è centrale ma viene dopo, perché se le politiche di D&I non trovano applicazione al proprio interno sono poco credibili anche sul mercato e vengono smascherate velocemente: vedi, ad esempio, le pratiche di pinkwashing, che sono strategie di comunicazione di quei brand che si dimostrano attenti ai diritti delle donne solo nei periodi di maggiore interesse mediatico, quali la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ma poi non portano avanti azioni specifiche e concrete.

Sulla base della sua esperienza qual è la zona o regione italiana più aperta all’argomento? In particolare, per quale motivo?

Indubbiamente la Lombardia: ha un mercato più dinamico e competitivo, le aziende sono maggiormente pronte e sensibili al tema, c’è una rappresentanza femminile nella forza lavoro superiore rispetto al resto d’Italia e la gender equality, che è spesso un punto di partenza per la D&I, è per questo motivo più sentita.

C’è un dato, sia positivo sia negativo, emerso dall’indagine davvero rilevante e perché? Quali azioni possono essere fatte per confermarlo se positivo o migliorarlo se negativo?

A fronte del grande interesse manifestato per i temi della Diversity & Inclusion, che è un punto di partenza importante, ci sono aree sulle quali vale la pena fare delle riflessioni in ottica di miglioramento. In generale la popolazione rispondente alla survey è ancora fortemente maschile (66%), con una presenza femminile del 33% che è al di sotto dei dati nazionali di occupazione delle donne: questo significa che è un contesto che sta sicuramente cambiando, ma in cui la professionalità specialistica è vista ancora come declinata prevalentemente al maschile. Altro dato interessante è che il 5% si è definito “altro” alla domanda sul genere, il che potrebbe indicare una presenza di persone non binarie, informazione che apre a una riflessione sul tema D&I rispetto ai generi e alle identità di genere.

Altro spunto è il maggiore interesse espresso dalle donne sui temi D&I, che pur essendo complessivamente molto alto (89% da abbastanza a molto), nelle donne arriva al 94% (da abbastanza a molto), e riprova che sono la “porta di accesso” principale rispetto alle questioni di inclusione, forse anche a causa della loro sottorappresentazione nel mondo del lavoro e nello specifico contesto e del fatto di vivere su di sé ancora fattori discriminatori nell’accesso e nella crescita professionale.

Un’altra area di miglioramento riguarda tutte le domande della sfera “conciliazione vita lavorativa-professionale”, compreso il supporto concreto alla genitorialità-maternità, che hanno ottenuto risposte più basse nelle persone “non titolari”, il che indica un disallineamento di percezione tra la proprietà e i dipendenti, e quindi un’area da esplorare secondo chiavi di lettura di D&I.

Un’ultima riflessione riguarda la presenza di politiche di inclusione di persone con disabilità, che per il 47% dei rispondenti sono poche: a conferma che non bastano le intenzioni per costruire l’inclusione, ma servono competenze e azioni concrete.

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a Mido 2023 con audacia e sostenibilità

VOGUE EYEWEAR

Nella sua terza collezione per Vogue Eyewear, Hailey Bieber saluta l’arrivo del nuovo anno con sei modelli inediti che interpretano le tendenze fashion del momento da diverse prospettive. Lo stile di tutti i giorni si fa leggero e trendy con questo moderno modello cat-eye dal ciliare piatto declinato in tinte stagionali come il verde trasparente e il pesca opalino brillante. Protagonista della campagna pubblicitaria, ha una montatura in acetato di qualità disponibile in tre calibri (50-52-54), per assicurare una calzata perfetta, e aste regolabili su cui spicca la firma di Hailey. Nei negozi a partire da febbraio 2023.

GIORGIO ARMANI EYEWEAR

La nuova storia coraggiosa e sostenibile di Giorgio Armani combina profili audaci e toni sofisticati con l’impegno visionario del marchio verso la sostenibilità. Esclusive lenti sfumate in plastica e cristallo.

PRADA EYEWEAR

Ispirato al successo della storia di Prada Symbole e all’ultima collezione ready to wear, questo modello è un’interpretazione del simbolo più iconico del marchio: il triangolo rovesciato. Lo caratterizzano forme audaci e geometriche in acetato con colori accattivanti e aste a triangolo con i loghi iconici di Prada.

DOLCE&GABBANA

Ispirandosi ai modelli degli anni 90 e 2000, Dolce&Gabbana presenta questa nuova storia con forme audaci, un’ampia varietà di colori e un packaging dedicato.

EssilorLuxottica:
redazione
a cura della
moda

Colore, forma, dettagli, contrasti e accordi: tutto quello che c’è di nuovo nell’eyewear, immaginato in una cornice Vintage. Uno specchio in cui si riflettono i temi e i trend della moda per la prossima stagione

TASTE THE PAST

Art direction / Photography

Ylenia Fabiano

Set Assistant

Simone Scaravelli

Make up artist / Hair

Paola Barbera

Testi

Luisa Espanet

Consulente di stile eyewear

Angelica Pagnelli

Models

Eugenia Bertirotti, Giulia Gonella, Gaia Morellato, Lorenzo Piralla

Tutti i capi sono della collezione Dogana Vintage

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moda

CANDY style

new nude Alaia
30 K Mm
L
Miu Miu
Kaleos
Lapima

K m SPORT chic

optical Boss

DREAM COLLEGE

esagonale rétro Isabel Marant

SOFT preppy

profili gioiello Furla

MINIMAL mood

click & go Lozza

precious design

Chopard

by night
BRIGHT
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O
B
Bobsdrunk Oscar Mamooi Monokol

NATURAL DOLL

cat-eye ultrapiatto

Jimmy Choo

O

sweet BOLD

XL
fluo
Furla

fifties VIBES

curvy mania

Pomellato

ROMANTIC ROCK

graffiti d’autore

Philipp Plein

COLOR call

intrighi pattern Missoni
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L.a.Eyeworks Estiara Dabrach

POPPING style

marble multicolor Chloé

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La consulenza d’immagine in ottica

Come offrire al cliente un’esperienza d’acquisto personalizzata

Angelica Pagnelli

FABIANO GRUPPO EDITORIALE

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI)

Sede operativa: FGE srl – Regione Rivelle 7/F – 14050 Moasca (AT)

Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 – e-mail: info@fgeditore.it – www.fgeditore.it

#DRIVEYOURSTORY FLAGLAB14

L’intelligenza artificiale sostituirà l’ottico?

Andando per gradi e senza perdersi in stati ansiosi irrazionali, si può riflettere su come l’intelligenza artificiale non sia arrivata nel 2023, ma fosse già presente da qualche anno e ne abbiamo usufruito tutti, più o meno consapevolmente. Basti pensare a Siri o Alexa, che ci accompagnano da diverso tempo nelle stanze delle nostre case con contenuti on demand basati sulle nostre preferenze che l’AI sa ricostruire. Non solo: i software di riconoscimento facciale, i filtri utilizzati sui social e tanto altro sono anch’essi basati sull’uso variegato dell’intelligenza artificiale. Dunque la si può considerare un alleato o un nemico? E per gli ottici? Romperà equilibri e creerà problemi nel nostro settore? La risposta è sì. Cambierà tutto, ma la buona notizia è che non scompariranno i professionisti della visione più lungimiranti.

Senza dubbio una tecnologia di questo tipo modificherà per prima cosa le abitudini delle persone, quindi dei clienti. A tal proposito si dovrà ripensare tutta la customer experience, affinché gli utenti finali possano sentirsi in un luogo evoluto di pari passo con i tempi moderni.

In termini pratici e più concreti l’AI porterà una maggiore cura in alcuni ambiti della gestione del negozio. Si potrà ad esempio comunicare in manie-

ra più precisa con i consumatori desiderosi di raccogliere informazioni, grazie a un chat bot istruito in maniera esemplare sulle necessità di un cliente tipo del centro ottico. Sarà possibile essere disponibili a ogni ora del giorno e della notte per offrire supporto tecnico a chi lo richiederà tramite i canali dell’insegna (cosa abbastanza difficile da realizzare nella vita reale) o, ancora, ci sarà l’opportunità di offrire un livello superiore di servizio attraverso l’uso di software in grado di illustrare virtualmente le caratteristiche di alcuni prodotti: un esempio sono le applicazioni che mostrano il viso del cliente con gli occhiali selezionati da un catalogo.

Per l’ottico moderno che si metterà al lavoro studiando queste tecnologie si svilupperà un diverso modo di relazionarsi con il cliente e di proporre soluzioni su misura. Siamo all’inizio di una nuova era in cui non si rischierà di essere sostituiti da macchine, ma da professionisti in grado di governare l’intelligenza artificiale e trarne i massimi benefici in termini di differenziazione e posizionamento sul mercato, dunque anche di business.

I reali problemi di questa tecnologia sono basati tutti sulla paura di non sapere: si dovrebbe quindi interpretarne adeguatamente lo sviluppo inarrestabile per sfruttarne i principali benefici.

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Il nuovo anno è partito col botto, non si può raccontarla in altra maniera. Mentre tutti si interrogavano sui trend social, commerciali e chi più ne ha più ne sbaglia, è arrivata lei: la temutissima AI
Ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore
l’ottico digitale

La comunicazione nel centro ottico? Deve essere autentica e autorevole

Quello attuale è uno degli scenari economici più incerti che il mondo del retail abbia mai dovuto affrontare: crisi in atto e potenziali hanno minato profondamente le relazioni economiche a livello internazionale e generato un crescente sentimento di insicurezza e precarietà presso imprese e consumatori. Questo clima ha inciso anche sui centri ottici e sui loro professionisti, costretti a lavorare in un contesto fortemente dinamico e ad adottare rapidamente inedite modalità di relazione con i clienti: basti pensare all’ulteriore impulso dato all’utilizzo dell’online e dell’e-commerce durante la pandemia. Nel corso di poco più di dodici mesi abbiamo sperimentato cambiamenti nelle abitudini di consumo dei clienti che normalmente si sarebbero verificati in molti più anni: invece di puntare a crescere occorreva e, ancora oggi occorre, fare sfoggio di resilienza e adeguarsi a governare l’incertezza.

Se è vero che da ogni crisi è possibile cogliere un’opportunità, il 2023 può rappresentare una svolta anche per l’ottico. Chi pone, infatti, l’utente finale al centro del proprio business non può ignorare

la portata di questi mutamenti, ma deve imparare a gestirli acquisendo competenze relazionali nuove e implementandole all’interno del team di lavoro del punto vendita. Non sono solo cambiate le abitudini di acquisto del cliente, ma l’intero sistema valoriale, a partire dalla mutata percezione di sicurezza e dall’importanza della cura della propria salute e del proprio benessere.

Gli uffici marketing sono più che mai in fermento alla ricerca di una continua innovazione in grado di sfornare customer journey sempre più personalizzati, che garantiscano ai clienti esperienze d’acquisto sempre nuove, uniche e stimolanti: la loro qualità è, infatti, importante tanto quanto quella dei prodotti e dei servizi offerti e assicurarne una che sia straordinaria rappresenta una leva competitiva e di differenziazione rispetto alla concorrenza. Promettere però non significa mantenere e nella vendita, così come nella vita, non c’è ingenuità più grave del creare aspettative che non verranno poi soddisfatte. Esagerare significa correre il rischio di deludere l’utente finale, se non addirittura quello di essere considerati poco credibili: forzare la

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Sono due concetti introdotti alcuni anni fa da un esperto della persuasione come Robert Cialdini: oggi appaiono ancora più determinanti nel far vivere un’esperienza d’acquisto adatta alle nuove esigenze del cliente finale
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vendita significa perderlo, perché si dimostra di pensare più al nostro interesse che al suo.

Nel 2023, dopo questi anni di difficoltà, l’ottico deve recuperare relazioni autentiche e al tempo stesso autorevoli con i propri clienti. Per raggiungere l’obiettivo di garantire esperienze gratificanti e piacevoli, sempre nuove e magari integrate in ogni canale comunicativo, occorre un lavoro specifico che deve coinvolgere tutti coloro che vivono il centro ottico: ciò presuppone la creazione di un team che includa non solo risorse dedicate al marketing e comunicazione, ma anche ottici e addetti alle vendite e che, sulla base della condivisione delle informazioni, definisca esperienze autentiche a misura di ogni singolo cliente.

Uno dei massimi esperti di comunicazione persuasiva, Robert Cialdini, nel suo libro Le armi della persuasione, di Giunti Editore, alcuni anni fa ha introdotto due concetti che ben spiegano l’atteggiamento del “vendere bene”: la ricerca di quell’equilibro tanto necessario quanto instabile tra due forze in parte contrapposte, empatia e autorità. L’empatia è la capacità di immedesimarsi nella persona che abbiamo di fronte, di ascoltarla e comprenderla veramente nella sua unicità

e specificità. In un centro ottico non significa limitarsi a chiedere “cosa desidera?”, ma consiste nell’avviare una conversazione aperta e interessata da condurre durante la scelta tra le varie soluzioni visive offerte in negozio. Nel 2023 puntiamo, dunque, a recuperare una comunicazione veramente empatica e, quindi, autentica, che oggi è invece merce rara, sepolta sotto comportamenti anonimi e un frasario spesso da telepromozione.

Autorità è, invece, la capacità di posizionarsi in modo autorevole agli occhi del cliente, come un vero consulente. L’autorità bilancia l’empatia evitando che, per piacere a ogni costo, si esageri nell’offrire alternative, nell’assecondare pretese assurde finendo per promettere più di quello che si può mantenere: nasce da una forte volontà di rappresentare per il consumatore una guida all’acquisto e dall’assumersi la responsabilità di aiutarlo a scegliere nel suo esclusivo interesse.

Nel centro ottico recuperiamo, dunque, anche l’autorità e l’autorevolezza di essere gli unici a poter proporre un paio di occhiali o di lenti a contatto, tenendo ben chiaro un fatto, implicito e sottinteso: il centro ottico è un’organizzazione destinata alla vendita e il cliente una persona che ha la cortesia e il piacere di acquistare.

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Immagine tratta da Freepik

Spazzole di Haidinger: una indagine sulla sensibilità alla luce polarizzata

Uno strumento creato ad hoc ha permesso di svolgere uno studio psicofisico su un campione di oltre cento persone, senza patologie oculari, per stimare la percentuale di polarizzazione necessaria a percepire il fenomeno in condizioni di massimo contrasto e ad analizzarne la distribuzione statistica

Ifenomeni entoptici sono percezioni visive che hanno origine direttamente all’interno del globo oculare e dall’interazione della luce con la specifica struttura anatomica dell’occhio. Tra i più noti c’è il fenomeno delle spazzole di Haidinger o Haidinger’s brushes, che si manifesta nella percezione di un tenue papillon giallo centrato sul punto di fissazione in presenza di luce bianca polarizzata.

Introduzione e modello

Gli occhi ricavano informazioni dalle onde elettromagnetiche, le quali possiedono proprietà scalari, ovvero ampiezza e frequenza, e proprietà vettoriali, ossia la polarizzazione. Molti animali, infatti, oltre a intensità e colore, elaborano informazioni utili da una scena visiva anche in base alla direzione di polarizzazione della luce. Così pure gli esseri umani ne hanno una certa sensibilità sebbene in pochi ne siano consapevoli. È possibile infatti rilevare l’angolo di polarizzazione della luce utilizzando un fenomeno entoptico noto come spazzole di Haidinger o Haidinger’s brushes, descritto per la prima volta dal fisico austriaco Wilhelm Karl von Haidinger nel 1844: egli rilevò che, osservando il cielo attraverso un pola-

rizzatore, si poteva notare la comparsa nel centro del campo visivo di un piccolo pattern a forma di papillon giallo orientato in direzione perpendicolare al piano di polarizzazione della luce stessa. Le aree complementari possono apparire bluastre per un meccanismo psicofisico di opposizione giallo-blu. A causa dell’adattamento neurale il pattern scompare velocemente, per questo nella nostra esperienza quotidiana non avvertiamo il fenomeno.

La capacità di percezione degli Haidinger’s brushes in luce polarizzata viene attribuita alla specifica configurazione dei pigmenti presenti a livello foveale, in particolare della luteina. Una conferma è data dal fatto che il massimo contrasto durante l’osservazione di questa figura si ottiene circa a 460 nm, che coincide proprio con il picco di assorbimento (458 nm) dei pigmenti stessi. La retina si comporta quindi come un analizzatore radiale. L’allineamento medio delle molecole di luteina è perpendicolare alle fibre di Henle (le quali uniscono i nuclei dei coni ai nuclei delle cellule bipolari alla periferia della fovea, ndr) e risulta così tangenziale a cerchi concentrici centrati nella fovea, come è rappresentato dai tratti gialli

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lab
Laureato in Ottica e Optometria all’Università di Padova. Vincitore del VisionOttica Award 2022

Materiali e metodi

In questa tesi è stato progettato e sviluppato uno strumento (figura 2) che ha lo scopo di far percepire il fenomeno degli Haidinger’s brush e che ha permesso di compiere un’indagine psicofisica per valutare la sensibilità dell’occhio umano alla luce polar izzata.

nella Figura 1. Ricordando che i pigmenti maculari assorbono maggiormente lungo l’asse della molecola (dicroismo), l’assorbimento risulterà massimo nell’area in cui le molecole sono parallele alla direzione di polarizzazione, minimo dove sono perpendicolari. Questo dà origine in luce bianca a un pattern a forma di papillon giallo in corrispondenza della zona di massimo assorbimento, cioè in direzione perpendicolare all’angolo di polarizzazione della luce (Le Floch, et al., Vision Res. 50, 2010). In luce blu il pattern appare invece scuro su sfondo blu.

Materiali e metodi

Nella mia tesi di laurea è stato progettato e sviluppato uno strumento (Figura 2) che ha lo scopo di far percepire il fenomeno degli Haidinger’s brushes e che ha permesso di compiere un’indagine psicofisica per valutare la sensibilità dell’occhio umano alla luce polarizzata.

Lo strumento permette di ottenere un fascio di luce con diverse percentuali di luce polarizzata che raggiunge l’occhio dell’esaminato. Tutti i partecipanti sono stati reclutati dopo spiegazione e consenso informato. A ogni soggetto è stato inizialmente descritto il fenomeno, mostrando alcuni esempi grafici di Haidinger’s brushes in modo da rendere immediato il riconoscimento del pattern osservato successivamente. Prima di procedere al test si è verificata la dominanza oculare con un test di puntamento. Tutti i test sono stati eseguiti con la correzione abituale. Durante la misura, il soggetto rimane seduto e con il capo appoggiato su apposita mentoniera.

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Figura 1 Modello proposto: la retina come analizzatore radiale Figura 2
Foto dello strumento realizzato.
Figura 1. Modello proposto: la retina come analizzatore radiale Figura 2. Lo strumento realizzato

Si comunica di osservare al centro del disco luminoso e di prestare attenzione alla comparsa di un pattern rotante simile a quello mostrato nella simulazione video, raccomandando inoltre di mantenere costante la fissazione al centro del disco durante tutta la prova. Sono stati quindi applicati i seguenti protocolli.

Protocollo 1. La prima fase del test ha lo scopo di determinare in modo approssimativo la soglia percentuale di luce polarizzata che permette di visualizzare gli Haidinger’s brushes. Il valore ricavato in questa fase verrà poi utilizzato come punto di partenza per la fase 2. L’esaminato viene testato con diverse combinazioni di luce polarizzata e non polarizzata, con frazione di luce polarizzata progressivamente decrescente a passi di 10% rispetto al valore massimo iniziale (100%). Il polarizzatore viene fatto ruotare e viene chiesto all’esaminato di riferire, dopo ogni segnale acustico, unicamente se riesce a percepire il pattern. In caso affermativo si passa alla percentuale inferiore successiva e si procede fino al valore per cui il soggetto riferisce di non riuscire più a visualizzare il fenomeno. La soglia approssimativa risulta l’ultima percentuale che consente la visione del pattern.

diminuita, sempre dello stesso valore, solo dopo due risposte corrette.

È stata poi valutata la differenza di soglia tra i due occhi in uno stesso soggetto. Nella maggior parte dei casi la differenza è inferiore al 10% . Pare non esserci correlazione tra dominanza di puntamento e soglia più bassa, tuttavia va considerato un fattore di apprendimento a favore del secondo occhio testato.

È stata poi valutata la media degli uomini e delle donne separatamente, considerando l’occhio con performance migliore: la media maschile risulta del 18,73% ± 3,14%, quella femminile del 16,09% ± 1,14%. Sembra non esserci quindi correlazione tra sesso e soglia. Pare non esserci inoltre correlazione con l’età.

Protocollo 3. Lo scopo di questo protocollo è indagare se il pattern risulta percepibile anche in luce bianca e stabilire la soglia percentuale di luce polarizzata necessaria. Viene condotto un test dei limiti decrescente come nel protocollo 1. Poiché in luce bianca il pattern è molto debole e potrebbe confondersi con altri riflessi spuri, la richiesta che viene fatta è che il soggetto dica di vedere la figura unicamente quando riesce a discriminare nettamente il papillon giallo. Dal momento in cui riferisce di non vedere più questa figura distintamente, il test è da considerarsi concluso.

L’indagine psicofisica dei protocolli 1 e 2 è stata effettuata su 113 soggetti con età compresa tra 6 e 77 anni. L’età media è di 30 anni. Il campione è costituito dal 33,6% di uomini e dal 66,4% di donne. Il protocollo 3 è stato, invece, eseguito su un sottogruppo del campione precedente costituito da 31 soggetti con età compresa tra 11 e 69 anni. L’età media è di 32 anni, il 45,2% uomini, il 54,8% donne.

Risultati

Protocollo 2. In questa fase si stabilisce in maniera più fine la soglia percentuale di luce polarizzata che permette la visione degli Haidinger’s brushes. A differenza del protocollo 1, l’esaminato non deve solo percepire il fenomeno, ma deve anche discriminare il senso di rotazione del pattern. Partendo dal valore ricavato nella fase 1, si presentano 25 combinazioni di luce polarizzata e non polarizzata utilizzando il metodo psicofisico della staircase (1 up, 2 down). A ogni risposta sbagliata viene quindi aumentato il valore del Led polarizzato a step di 2% rispetto al valore massimo, mentre l’intensità viene

I dati ricavati dai protocolli 1 e 2 sono stati analizzati attraverso un fit ottenuto con una curva log-normale, pesato assumendo come errori le radici quadrate delle frequenze (Figura 3). La media della minima percentuale di luce polarizzata blu che permette la visualizzazione degli Haidinger’s brushes, ottenuta con il migliore occhio testato per ogni soggetto, è di 15,75% ± 1,02%. Con il peggiore, la soglia è 20,95% ± 1,13%.

È stata poi valutata la differenza di soglia tra i due occhi in uno stesso soggetto. Nella maggior parte dei casi

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Figura 3 Grafico delle frequenze per diverse soglie con fit non lineare, inerente agli occhi con soglia più bassa (luce blu) e boxplot inerenti all’occhio con soglia più bassa e all’occhio con soglia più alta (luce blu). Figura 4 Boxplot inerenti alla soglia maschile e femminile (luce blu) e grafico che rappresenta le soglie in funzione dell’età dei soggetti esaminati (luce blu). Figura 3. Grafico delle frequenze per diverse soglie con fit non lineare, inerente agli occhi con soglia più bassa (luce blu), e boxplot inerenti all’occhio con soglia più bassa e all’occhio con soglia più alta (luce blu)

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la differenza è inferiore al 10%. Pare non esserci correlazione tra dominanza di puntamento e soglia più bassa, tuttavia va considerato un fattore di apprendimento a favore del secondo occhio testato.

È stata poi calcolata la media degli uomini e delle donne separatamente, considerando l’occhio con performance migliore: la media maschile risulta del 18,73% ± 3,14%, quella femminile del 16,09% ± 1,14%. Sembra non esserci quindi correlazione tra sesso e soglia. Infine, pare non esserci correlazione con l’età.

Le stesse considerazioni sono state fatte sui dati in luce bianca del protocollo 3. La soglia in luce bianca è pari al 55,16% ± 13,26% per l’occhio con performance migliore e al 58,84% ± 14,05% per l’occhio con soglia più alta. Valgono anche in questo caso le stesse considerazioni fatte in luce blu per l’assenza di correlazione della soglia con sesso ed età.

Conclusioni

La raccolta dati effettuata su più di cento soggetti ha permesso per la prima volta di ottenere una stima della percentuale di luce polarizzata necessaria per percepire il fenomeno degli Haidinger’s brushes in condizioni di massimo contrasto e di studiarne la distribuzione statistica. La media ottenuta con il migliore occhio testato per ogni soggetto è di circa il 16% in luce blu e di circa il 55% in luce bianca. Come ci si aspettava, la percezione del pattern in luce blu è molto più semplice rispetto a quando il test viene effettuato in luce bianca, poiché il contrasto è massimo intorno ai 460 nm. Pare non ci sia correlazione tra percezione del fenomeno e vizio refrattivo, utilizzo di lenti a contatto od occhiali, sesso ed età, poiché le medie risultano compatibili entro l’errore.

Non sono presenti ricerche in letteratura che stabiliscono dei valori di media sulla percentuale di luce polarizzata blu che permette di vedere il fenomeno. C’è tuttavia uno studio, condotto dall’Università di Bristol, in Inghilterra, su 27 soggetti (Temple et al., Proc. R. Soc. B: Biol., 282, 2015), che stabilisce una soglia di percezione in luce bianca. È possibile quindi confrontarlo con i dati raccolti durante il protocollo 3. In esso si riporta una soglia media del 56% di componente polarizzata, in linea con quanto trovato nella nostra raccolta dati.

La raccolta dati è stata effettuata su un campione di soggetti senza patologie oculari che interessano direttamente la macula: questo ha permesso di ottenere una stima di un “valore di norma”, cioè un valore che ci si aspetta da un soggetto in cui i pigmenti maculari non risultano compromessi. Sarebbe interessante stabilire come rispondono soggetti con patologie maculari e con degenerazione dei pigmenti maculari stessi, per capire se esiste un valore di cut-off tra condizione fisiologica e patologica oppure solo per stabilire dei valori “sospetti” che, una volta individuati, possano suggerire la presenza di una patologia o comunque di una condizione non fisiologica. La continuazione di questo studio potrebbe, quindi, stabilire se effettivamente nella pratica lavorativa l’utilizzo di uno strumento simile a quello creato per questa tesi possa costituire una metodologia di screening semplice ed efficace per l’individuazione precoce di soggetti a rischio, in collaborazione con il medico oculista.

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performance migliore: la media maschile risulta del 18,73% ± 3,14%, quella femminile del 16,09% ±
Le figure e i grafici di questo articolo sono tratte dalla tesi di laurea dell’autore.
1,14%. Sembra non esserci quindi correlazione tra sesso e soglia. Pare non esserci inoltre correlazione con l’età.
Figura 4 Boxplot inerenti alla soglia maschile e femminile (luce blu) e grafico che rappresenta le soglie in funzione dell’età dei soggetti esaminati (luce blu). Figura 4. Boxplot inerenti alla soglia maschile e femminile (luce blu) e grafico che rappresenta le soglie in funzione dell’età dei soggetti esaminati (luce blu)

Il nuovo sistema di centratura 3D di Ital-lenti

EYEFIT SMART è il nuovo sistema di centratura 3D di Ital-lenti.

Grazie al sistema di telecamere 3D permette la rilevazione dei parametri posturali senza l’ausilio di mascherine di calibrazione e l’acquisizione di tutti i dati viene effettuata con una sola foto.

Inoltre con la simulazione virtuale di lenti e trattamenti grazie allo schermo touch screen, permette la presentazione al cliente finale di tutte le caratteristiche tecniche dei prodotti per una vendita di valore.

EYEFIT SMART è uno dei sistemi più veloci e precisi per la determinazione dei parametri posturali individuali, efficace per la presentazione dei prodotti e disponibile nelle 3 versioni: TOWER, DESK e WALL.

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Desk
Versione
Versione Tower

Seiko, al via l’Academy e i Days a cura

della redazione

Sono

Il programma 2023 delle attività dedicate ai Seiko Vision Specialist, che condividono la filosofia di efficienza e precisione del marchio, mira a farli evolvere in veri e propri consulenti per la miglior visione. «La prima novità riguarda Seiko Pro, la piattaforma online destinata ai partner che permette di usufruire di tutti i servizi, dal marketing alle vendite, fino al customer service, con le risposte per offrire un servizio ancora più efficiente: sarà integrata ai sistemi di gestione degli ordini Seiko - spiega il brand manager Davide Franzetti - Nasce poi Seiko Academy, il portale con corsi di approfondimento sui nostri prodotti. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, viene confermato il servizio di formazione on demand “L’esperto risponde”, con cui i partner Seiko possono accedere a un calendario di eventi e prenotare la propria consulenza personalizzata, proponendo l’argomento da approfondire. Infine, vengono lanciati i Seiko Days, giornate da vivere insieme ai nostri esperti, per ottenere una formazione one-to-one e far provare un’esperienza d’acquisto diversa ai consumatori all’interno del centro ottico».

Dall’azienda oftalmica ricordano che il successo dei Seiko Vision Specialist cresce proprio grazie all’utilizzo dei moderni strumenti digitali, che favoriscono una migliore customer experience. «L’ottico optometrista potrà invitare i clienti direttamente nel suo punto vendita per presentare le novità Seiko o comunicare even-

ti speciali attraverso sms 2.0 e la piattaforma social My Seiko, che registra un notevole successo: oltre il 60% dei nostri partner si avvale di questo servizio esclusivo e l’86% di coloro che la utilizzano si dichiara soddisfatto - ricorda Franzetti - Disponibile anche in versione app, permette di pubblicare dieci post al mese in modo professionale e automatico sulle pagine Facebook e Instagram del centro ottico. Cresce anche l’offerta dei materiali di visibilità e demo tool che facilitano la proposta delle soluzioni premium: in particolare, il nuovo poster tecnico 3D e l’espositore per il confronto delle geometrie, uno strumento a supporto della proposta di lenti monofocali e progressive top di gamma, per facilitare l’upgrade e illustrare i principali vantaggi al portatore in modo chiaro e immediato».

L’esperienza d’acquisto all’interno dei Seiko Vision Specialist si completa grazie ad altre due attività. «Seiko Product Registration è l’innovativo sistema che consente di ottenere un feedback da parte dei clienti sul livello di servizio ricevuto in fase di acquisto e di creare ulteriore traffico in store, ottimizzando le interazioni con gli utenti finali attraverso attività di recall e invii - dice ancora il manager - La seconda, dal forte impatto sociale, riguarda il recupero di occhiali dismessi, che verranno donati alle popolazioni più bisognose: Seiko collabora, infatti, con il Centro italiano raccolta occhiali usati Lions, sostenendo l’iniziativa sia nei negozi di ottica sia con attività social».

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due delle novità dell’azienda oftalmica, finalizzate a valorizzare il centro ottico, attrarre nuovi clienti e fidelizzarli attraverso un’esperienza d’acquisto coinvolgente
lenti oftalmiche
Davide Franzetti, brand manager di Seiko Italia

Lenti a contatto giornaliere con tecnologia Smart TouchTM

Più Igiene, Più Praticità, Meno Impatto Ambientale

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Hoya: quattro pilastri per un altro anno di crescita

a cura della redazione

Il 2022 è stato un anno molto positivo per Hoya Italia e per i centri ottici partner, con una crescita dichiarata dalla società di Garbagnate Milanese tre volte superiore a quella del mercato interno. «Sono numerose le novità che permetteranno agli Hoya Center di diventare il riferimento della visione nel loro territorio anche nel 2023 - afferma Anna Maria Nicolini, direttrice marketing dell’azienda oftalmica, che anticipa i pilastri per favorire l’ulteriore sviluppo dei partner e una maggiore soddisfazione dei loro clienti - La presbiopia è la categoria più importante del nostro business ed è destinata a crescere: Hoya è perciò sempre attenta a offrire una gamma completa e aggiornata di lenti progressive personalizzate, dalle Hoyalux iD MySelf alla nuova LifeStyle 4, con cui l’ottico optometrista potrà rispondere alle esigenze di ogni portatore in modo specifico». Al riguardo Hoya ha creato un programma esclusivo di lungo periodo, “Cresci con Hoya”, le cui prime iniziative saranno dedicate ai neopresbiti, per distoglierli dall’acquisto di una soluzione visiva “banale” in altri canali: sono previste soluzioni mirate, indicate per la fascia di età 40-50 anni che iniziano ad avere una scarsa visione da vicino, ed è stato ideato

Hoya Faculty 4.0 Presbyopia Management, il nuovo percorso formativo di sei incontri online, dove attraverso due moduli distinti verranno analizzate le diverse necessità e soluzioni per i neopresbiti e per quelli consolidati. «Il suo obiettivo è mantenere gli Hoya Center punto di riferimento per la presbiopia nei rispettivi territorispiega Nicolini - A febbraio, inoltre, tornerà in onda la campagna televisiva che darà loro ampia visibilità con le nostre progressive personalizzate».

Per quanto riguarda la proposta fotocromatica Sensity, Hoya Italia vuole che l’ottico optometrista evoluto sia in grado di soddisfare con una gamma completa ed esclusiva di lenti sensibili alla luce il portatore moderno e dinamico. «Grigio Silver, Marrone Bronze, Verde Emerald e il nuovo Blu Oceanic, colorazioni alla moda intense e naturali, consentono di rivolgersi a un ampio pubblico - ricorda la manager - In primavera, inoltre, si aggiungerà Sensity Fast, con ulteriori prestazioni che possono coinvolgere un target più ampio, compreso quello delle giovani generazioni».

Il 2022 è stato l’anno della conferma per MiyoSmart. «Gli studi scientifici, la fiducia di numerosi professionisti della visione e l’esperienza diretta di oltre un milio-

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Le lenti progressive, fotocromatiche e per la gestione della miopia, insieme ai servizi per gli ottici optometristi, hanno sostenuto il business dell’azienda oftalmica nel 2022 e saranno ancora al centro delle attività per il 2023, con una serie di novità di prodotto e di programmi
lenti oftalmiche
Anna Maria Nicolini, direttrice marketing della società di Garbagnate Milanese
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ne di giovani miopi dimostrano il successo di questa lente da vista che corregge la miopia e ne rallenta la progressione nei piccoli portatori: sempre più medici oculisti a livello globale sono convinti dell’importanza della gestione della progressione miopica, tanto che noti esperti di oftalmologia pediatrica europei e asiatici hanno recentemente raggiunto un consenso anche sull’uso del trattamento combinato farmaco-soluzione oftalmica per il migliore controllo della miopia - dice ancora Nicolini - Nei prossimi mesi sono previste altre evoluzioni di prodotto, per offrire maggiore protezione ai giovani miopi in vista della stagione primaverile ed estiva».

La direttrice marketing di Hoya Italia sottolinea, infine, come i partner apprezzino il servizio snello e

smart dell’azienda oftalmica, «reso possibile dalla presenza del laboratorio produttivo di Garbagnate Milanese, dall’ottimale organizzazione del personale e dalla gestione dei macchinari tecnologici e performanti: il lavoro è ripartito su tre turni, per assicurare il ciclo continuativo in modo attento e curato - precisa Nicolini - Dalla produzione italiana e dall’originale sistema HoyaiLog per ordini h24 e 7 giorni su 7 nascono il Servizio Express e il Montaggio Express, che garantiscono la consegna veloce di un’ampia gamma di lenti top. Inoltre un nuovo sistema digitale permetterà agli Hoya Center di illustrare le soluzioni oftalmiche in un modo più coinvolgente ed efficace, facendo così vivere ai propri clienti un’esperienza d’acquisto unica».

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Un’immagine di campagna di Sensity, la proposta fotocromatica firmata Hoya

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Shamir e Optilens rafforzano la partnership a

cura della redazione

Asette anni dall’acquisizione di Optilens, Shamir continua a investire nel marchio di lenti oftalmiche che nel 2022 ha festeggiato il cinquantesimo compleanno. Entrambe hanno chiuso lo scorso anno con una crescita e l’ampliamento della rete commerciale e l’integrazione dell’ufficio marketing hanno come obiettivo il rafforzamento della partnership tra le due aziende con sede a Padova. Inoltre le quattro sedi operative e gli altrettanti centri servizi dislocati sul territorio nazionale sono considerate da

Shamir RX Italia e Optilens Italia uno strumento efficace per una presenza capillare e un supporto costante all’ottico partner.

«La nuova sinergia tra le due realtà costituisce un passo importante anche per quanto riguarda il servizio, sempre ritenuto un fiore all’occhiello e oggi ancora più vicino all’eccellenza - spiegano dal gruppo - Offrire una customer experience di valore è uno degli obiettivi su cui stanno lavorando Shamir e Optilens, rafforzando il post vendita attraverso un’ottimizzazione dei customer service, la cui formazione costante consentirà di supportare il professionista della visione in ogni sua esigenza. Tale progetto di aggiornamento riguarda anche la rete commerciale, coinvolta in un programma di training articolato per proporre una consulenza strutturata e una presenza sempre più importante a fianco del cliente».

La partnership fra le due imprese comprende anche innovazione e tecnologia. «In particolare riguarda l’opportunità di offrire Spark4, il misuratore digitale ideato dal dipartimento di ricerca e sviluppo della società israeliana - proseguono dall’headquarter di Padova - Il sofisticato sistema elettro-ottico si basa sulla tecnologia di visione stereo 3D e sull’intelligenza artificiale, che permette una misurazione dei parametri semplice e precisa».

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Il 2023 sarà all’insegna degli investimenti, dell’incremento dei servizi e dello sviluppo della forza vendita su tutto il territorio nazionale per le due realtà padovane, sempre più integrate
lenti oftalmiche
Uno scorcio dei laboratori Shamir presso la sede di Padova

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Falsa disgrafia e vizi visuo-posturali correlati

Postura di scrittura e funzione visiva: educazione, prevenzione, valutazione e recupero

Coralie Delliponti

Le lenti multifocali

Presente e futuro nell’Ottica Oftalmica

Gianmario Reverdy

Lenti a potere variabile

Dalla refrazione alla consegna dell’occhiale

Silvano Abati - Matteo Fusi - Giuseppe Migliori

FABIANO GRUPPO EDITORIALE

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI)

Sede operativa: FGE srl – Regione Rivelle 7/F – 14050 Moasca (AT)

Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 – e-mail: info@fgeditore.it – www.fgeditore.it

LENTI MULTIFOCALI e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it
e futuro dell’Ottica Oftalmica
LE
Presente
editoriale
Novità

Nuovi utenti con il testing e training multisensoriale

Un costante obiettivo del professionista è coniugare lo spessore delle sue attività con la ricaduta imprenditoriale delle sue proposte all’utente.

In molti casi quest’ultimo, quando necessita di una compensazione ottica o contattologica, lamenta problemi di resa operativa durante il lavoro, la guida, lo sport o l’apprendimento.

Emerge quindi l’esigenza di orientare l’esame visivo all’utente in modo da indagare le abilità necessarie a svolgere la sua occupazione con efficienza e benessere. Una volta misurate, diviene necessario sistemarle e questo si fa con il Training.

Armonizzare visione, postura e concentrazione con un programma di Training visivo consente, infatti, di migliorare sensibilmente le abilità mentali correlate allo studio e al lavoro, e la precisione del gesto sportivo o del movimento.

Il professionista della visione può contribuire in modo determinante a costruire abilità e incrementare la performance con l’integrazione multisensoriale sotto il controllo visivo, tramite JET Program®

il Sistema JET Program

1 Identifica le abilità per l’occupazione svolta

2 Analizza il livello di efficienza di queste abilità

3 Allena l’integrazione visuo motoria e mentale

4 Ottimizza la performance ed elimina il disagio

5 Aumenta l’efficienza e la soddisfazione di sé

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Un nuovo e potente business che incontra le esigenze dell’utente!

JET Program fa la differenza

Il sistema JET Program® offre i seguenti vantaggi:

– il protocollo di testing fornisce dati oggettivi

– il re-testing quantifica i miglioramenti ottenuti

– il feedback è visivo, uditivo, tattile e posturale

– l’integrazione è immediata e sincronizzata

– l’integrazione è attentiva, cognitiva, esecutiva

– la performance si vede con la massima chiarezza.

Il Protocollo che indaga le abilità

Il Protocollo di indagine JET Program® rileva in modo veloce e oggettivo il livello di performance visiva, concentrativa, motoria e visuo-posturale dell’utente, studente, sportivo o lavoratore che sia, evidenziando quali sono le abilità ben strutturate e quelle invece disfunzionali correlate alla sua occupazione prevalente.

Il Training che incrementa la performance

Le sollecitazioni mirate integrano progressivamente l’armonizzazione multisensoriale su base visiva-uditiva-posturale con rinforzo tattile modulato da un feedback motorio, uditivo e visuo posturale.

Oggettività dei dati

L’oggettività di molti dati consente di relazionarsi con altri professionisti: allenatori, riabilitatori, posturologi, fisiatri, medici sportivi, odontoiatri gnatologi, psicologi.

Report chiari e dettagliati

1991-2023

anni di Optometria avanzata ed Ergonomia per le scienze visive

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JET Program nasce dalla attenta sperimentazione di Istituto Scientifico Intervision nella ergonomia applicata e nel training interdisciplinare.

Per informazioni: 02 36509453 – 351 5165470

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JET Program

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MEMORIA VISIVA E CONCENTRAZIONE NEL GESTO MOTORIO RISULTATO PUNTI COMMENTO: 10 A 72” Livello massimo completato 7 1 migliorabile Errori 9 1 scarso Tempo totale 177,87” 1 scarso Coordinazione occhi-mano in percezione periferica e centratura visiva della mira B N R Attenzione separata centro periferica in compiti visuo-motori e mentali B N R Ampiezza della collaborazione binoculare stereoscopica fusionale B N R Percezione e acuità visiva nel campo visivo periferico B N R Reazione visuo motoria veloce con elevata concentrazione in scelta multipla B N R Localizzazione spaziale in affollamento percettivo con movimenti oculari veloci B N R Coordinazione occhi-mani-udito-corpo in movimento sincronizzato B N R Equilibrio e coordinazione in sollecitazione visiva B N R Orientamento del corpo su localizzazione visiva B N R

Filab: 4 punti per stupire

«Anche per Mido 2023 Filab conferma il proprio impegno nel produrre sistemi innovativi e di valore per la crescita dell’imprenditore ottico indipendente italiano». Così Andrea Bernardini, presidente di Filab Italia, introduce in anteprima le novità dell’azienda toscana. In primis, uno stand totalmente innovativo, con un’estensione di 170 mq, strutturato secondo una logica di percorso emozionale, basato su 4 temi sui quali la società punta per il 2023.

Tecnologia. Filab conferma anche quest’anno il focus su Matrice Digitale, il sistema che consente la realizzazione di una lente progressiva grazie alla Realtà Virtuale. In occasione dell’evento “Uno sguardo al futuro”, in programma sabato 4 febbraio alle 16.30, presso l’auditorium del centro congressi di Fieramilano Rho, Filab mette al servizio dei propri clienti una postazione dedicata per effettuare un test di 180 secondi tramite un visore che registra le modalità di sguardo dell’utente finale. «Con Anima, questo

il nome della lente progressiva, riusciamo a facilitare una vendita di valore tramite un sistema estremamente semplice e di effetto», precisa Bernardini.

Innovazione. Si apre una nuova esperienza per Filab: l’azienda presenta in anteprima nazionale un sistema che permetterà, tramite una scansione in 3D, di poter realizzare un occhiale personalizzato, facendo decidere al portatore il modello, le dimensioni e il colore della montatura selezionata, in linea con le caratteristiche del proprio viso. Questo processo si integrerà con la scelta della lente, creando un occhiale customizzato.

Protezione. Punto fondamentale per Filab è fornire al mercato un prodotto che possa garantire protezione assoluta in ogni situazione. Allo stand è presente un’isola dedicata proprio a questo tema fondamentale per la vista, dove viene lanciata Sunchrome Intensive UV 420, la nuova lente fotocromatica nelle tonalità Standard e Fashion, con intensità di colorazione fino all’80%. Ulteriore vantaggio, oltre all’eccellente qualità, è la disponibilità di diversi colori in pronta consegna, permettendo così al centro ottico di fornire il prodotto in tempi brevi.

Fashion. Tema di grande impatto, viene esaltato da un corner creato con numerose lenti dalle colorazioni innovative e dagli abbinamenti esclusivi, che conferiranno un tocco di freschezza e vivacità all’occhiale del cliente finale, abbinato sempre a un’alta protezione.

«Lo stand così strutturato ci permette di presentare e far conoscere Filab a tutti i visitatori di Mido 2023, confermando la nostra missione: essere l’azienda di riferimento per la tutela dell’ottico indipendente e lo sviluppo del mercato oftalmico tramite prodotti di alta qualità - aggiunge Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab Italia - Siamo davvero orgogliosi anche quest’anno di mantenere la promessa fatta ai nostri clienti: garantire novità ed eccellenza italiana».

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Lenti a contatto colorate giornaliere, mensili e trimestrali disponibili in versione plano (senza diottrie) e per miopia, ipermetropia e astigmatismo. Naturali, confortevoli da indossare, oftalmologicamente testate, disponibili in oltre 30 colori diversi. Con le lenti Desio puoi ottenere il colore di occhi che hai sempre desiderato.

La modella indossa: Charming Green Le lenti a contatto colorate Desio sono in vendita esclusivamente presso ottici e optometristi autorizzati e sul sito www.desiolens.eu Qualimed srl, Viale dell’Unione Europea 8, 21013 - Gallarate - (VA) Italy - Tel. + 39 0331 23 27 11 - info@desioeyes.it SIAMO PRESENTI AL MIDO: MILANO | 4 - 6 FEBBRAIO 2023 | PADIGLIONE 3P - STAND M27 / N40

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La tecnologia Ital-lenti al servizio del centro ottico

AMIDO 2023 Ital-Lenti presenta i propri supporti per una consulenza di vendita all’insegna della multimedialità interattiva e personalizzata HI-TECH.

«Il nostro obiettivo è poter effettuare una completa valutazione dei comportamenti visivi del portatore, al fine di soddisfare le sue esigenze ed eventualmente considerare anche tutti i parametri posturali individuali - spiega Paolo Marchesi, Product & Marketing Manager di Ital-Lenti - Il centro ottico moderno deve essere fornito degli adeguati dispositivi e strumenti per far vivere al portatore un’esperienza di acquisto unica e personalizzata, allo scopo di fidelizzarlo».

La customer experience di Ital-Lenti

Nel percorso di vendita, dopo la refrazione e la scelta della montatura, per la consulenza è sicuramente indispensabile EYEFIT SMART, il nuovo sistema basato su due importanti funzioni: una prima fase di centratura, grazie alla quale viene ottimizzata la procedura di rilevamento dei parametri del portatore in relazione alla montatura selezionata, e una seconda fase, che permette la scelta delle lenti e dei tratta-

menti ottimizzati per le sue necessità visive quotidiane.

Il nuovo strumento è dotato di un innovativo sistema di telecamere 3D che consente la rilevazione dei parametri posturali senza l’ausilio di mascherine di calibrazione e con tempi di esecuzione velocissimi.

EYEFIT SMART offre, inoltre, la possibilità di presentare e spiegare in modo semplice e interattivo al cliente finale tutte le tipologie di lenti, trattamenti, colorazioni o lavorazioni, direttamente dal monitor touch screen grazie al supporto di immagini e video multimediali: questo permette di far comprendere semplicemente al portatore le diverse soluzioni visive senza impegnativi termini tecnici o supportati da campionari lenti fisici a volte incompleti o non aggiornati.

EYEFIT SMART risulta così essere un sistema tra i più veloci e precisi sia per la determinazione dei parametri posturali individuali con uno strumento innovativo, tecnologico e interconnesso sia per la proposta al portatore finale di soluzioni altamente personalizzate. Tali caratteristiche creano una forte fidelizzazione e una differenziazione dai competitor di zona.

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Sistemi di centratura

Il Totem multimediale Ital-Lenti

Sempre basato su questi concetti, Ital-Lenti mette a disposizione del centro ottico anche il Totem multimediale, uno strumento dimostrativo per illustrare le principali caratteristiche dei prodotti, riuniti in un unico espositore, offrendo così un’opportunità di dialogo e di confronto durante la proposta delle migliori soluzioni visive da parte dell’ottico.

ll Totem multimediale di Ital-Lenti è dotato di un display retroilluminato di impatto per presentare la principale varietà di colorazioni e per far risaltare le tonalità e le sfumature, oltre alle specchiature più trendy applicabili su tutte le tipologie di lenti e sui trattamenti antiriflesso più richiesti: il top di gamma Iron, l’acromatico ICE e il trattamento BluBlock. Non ultimo, un kit demo del materiale UVTech, ideale per la protezione dalla luce blu nociva.

Il Totem multimediale è corredato, infine, di un monitor che permette di visualizzare in sequenza i video istituzionali e tecnici messi a disposizione dall’azienda.

Italonline: ordini facili e sicuri in un click 24 ore su 24

Unitamente ai sistemi per la presentazione dei prodotti, Ital-Lenti offre ai centri ottici un collaudato gestionale informatizzato, Italonline, che consente al punto vendita di effettuare e gestire i propri ordini online tramite un software, guidati da semplici passaggi. Questo moderno strumento riduce drasticamente i margini di errore, in quanto le specifiche vengono digitate direttamente dal professionista della visione, indirizzato passo dopo passo dal sistema stesso.

Italonline velocizza notevolmente i tempi di consegna trasmettendo istantaneamente le richieste alla produzione e tiene costantemente informato il negozio sullo stato di avanzamento degli ordini. Il software permette, inoltre, il calcolo degli spessori delle lenti sagomate in relazione al materiale scelto e al potere indicato, con la possibilità di attingere a un’ampia libreria di forme per il taglio della lente stessa. Consente infine la definizione dei fori e delle asole per il montaggio su occhiali di tipo glasant.

Italonline supporta un evoluto servizio di telebisellatura per ricevere le lenti già sagomate e pronte per il montaggio. Al sistema possono essere configurati tutti i tipi di tracer sul mercato e, se richiesto presso il punto vendita, può essere installato un nostro tracer per il rilevamento della forma e collegato a un proprio pc.

Il software di gestione ordini Ital-Lenti è disponibile sia con installazione diretta sul pc del centro ottico sia direttamente dal sito web aziendale, accessibile da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone).

Il programma Italonline

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Appuntamento a Mido Pad. 3 - Stand H17-K26
A sinistra, il Totem multimediale

Celebriamo una visione green con le lenti a contatto Miru 1day Menicon Flat Pack

Le lac sono senza dubbio una delle più grandi invenzioni del nostro tempo: offrono una visione chiara e molti altri vantaggi pratici e psicologici a circa 140 milio ni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, dob biamo sempre cercare nuovi modi per miglio rarne le prestazioni, l’esperienza di utilizzo e la salvaguardia dell’ambiente, con la messa in atto di comportamenti virtuosi, nella prospettiva di un cambiamento. L’obiettivo principale dell’eco sostenibilità è ridurre al massimo l’impatto am bientale di ogni azione, per far sì che anche le generazioni future possano godere delle risorse del pianeta. Menicon ha ideato una soluzione semplice ma innovativa, che può aiutare i professionisti della visione a soddisfare le esigenze dei portatori di lenti a contatto.

Il packaging unico delle Miru 1day Flat Pack

Con uno spessore di appena 1 mm, il blister ultra sottile di Miru 1day Flat Pack è riciclabile così come la custodia, realizzata con plastica proveniente dagli scarti degli stampi con cui si producono le lenti. In sintesi, meno materie prime utilizzate e meno rifiuti totali rispetto ai blister convenzionali, per un packaging che può definirsi nel complesso ecofriendly. Inoltre, il suo blister “orientato al portatore” reinventa il modo in cui vengono utilizzate le disposable giornaliere: è facile da aprire, portare con sé e riporre ed è anche più igienico.

Grazie al design ultra sottile e alla tecnologia Smart Touch™, Miru 1day Flat Pack si adatta a uno stile di vita attivo. La confezione si può infilare facilmente in borse, portafogli o custodie del telefono. Ma lo Smart Touch™ è molto di più: è stato progettato specificamente per eliminare la frustrazione dei portatori, che rimuoveranno sempre le lenti dalla confezione con la superficie esterna rivolta verso l’alto, per una manipolazione senza problemi. In questo modo, non c’è in-

fatti confusione su quale sia il lato interno. Basta aprire, pizzicare, posizionare e applicare. Quindi, a differenza delle confezioni convenzionali in cui la rimozione della lac dal blister spesso implica il contatto con la sua superficie interna ed esterna, le Miru 1day Flat Pack sono inserite nel blister in modo che possano essere rimosse e applicate senza toccarne la superficie interna, riducendo sino a tre volte il rischio di contaminazione microbica da fibre, corpi estranei o contaminanti nocivi.

Oltre a essere igieniche, facili da usare e rispettose dell’ambiente, la maggior parte dei portatori afferma che offrono una visione eccellente. Gli utilizzatori dichiarano inoltre che il comfort e la soddisfazione generale sono alti, grazie al materiale morbido, uniforme e sottile, con una superficie a basso attrito ed elevata capacità di trattenere l’ossigeno.

Le lenti Miru 1day Flat Pack sono realizzate in hioxifilcon A (HEMA-GMA), un polimero con gruppi idrossilici che si legano naturalmente alle molecole di acqua per garantire una bagnabilità e un’idratazione ottimali.

Smart Touch™ è una tecnologia che sta rivoluzionando il modo in cui si utilizzano le lenti a contatto. Ma soprattutto sta semplificando la vita dei portatori di tutto il mondo che vogliono di più dalle loro lac.

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Maggiore praticità

Il 31% degli utilizzatori dichiara di avere difficoltà a capire se le lenti sono al rovescio. Vogliono una soluzione più semplice e veloce.

Maggiore igiene

Per il 17,5% delle persone la paura di infezioni (o una pregressa infezione) è stata una ragione sufficiente per smettere di usare le lac.

Un prodotto più ecologico

L’impatto ambientale individuale è definito “importante” o “molto importante” dal 95% dei portatori di lenti a contatto. La riduzione delle dimensioni del blister ha anche diminuito dell’80% la quantità di plastica utilizzata nel contenitore delle lenti rispetto alle confezioni convenzionali. Questo potrebbe essere il motivo per cui il 70% delle persone che hanno partecipato a una recente indagine interna preferisce la confezione Smart Touch™ a quella delle lac tradizionali.

Sono pertanto diversi i vantaggi di scegliere lenti a contatto Miru 1day Flat Pack:

• il loro impatto ambientale, in termini di rifiuti, è decisamente inferiore;

• l’elevato contenuto di acqua è garanzia di comfort;

• possono essere indossate a lungo senza provocare fastidi;

• restano idratate per molto tempo.

Tra le molte ragioni per cui gli utilizzatori le preferiscono vi sono inoltre la “facilità di apertura”, la “non necessità di controllare se la lente è al rovescio” e il “minor numero di rovesciamenti”. Oltre l’83% dei clienti afferma inoltre che lo Smart Touch™ è più igienico.

Il blister esclusivo di Miru 1day Menicon Flat Pack fa parte della famiglia di lenti a contatto disposable Miru. Ogni lente della gamma è stata progettata per semplificare la vita del portatore, soddisfacendo un’ampia varietà di esigenze e clienti. La famiglia Miru comprende:

- Miru 1day Menicon Flat Pack: lenti sferiche di altissima qualità che favoriscono una visione nitida e chiara.

- Miru 1day Menicon Flat Pack Toric: lenti dal design unico, bi-asferico e più sottile, con tecnologia Smart Fit, che orienta in maniera naturale la lente indipendentemente dal modo in cui viene applicata.

- Miru 1day Menicon Flat Pack Multifocal: con il suo Neuroadaptive Design™, la lente offre transizioni naturalmente fluide nella visione da vicino, intermedia e da lontano.

Proprio come il design della confezione che unisce qualità della visione alla promozione della sostenibilità, Miru 1day Menicon Flat Pack è la scelta migliore per i portatori di lenti a contatto.

Da Menicon le lenti Miru 1day Flat Pack, per celebrare ogni giorno una visione green.

Per maggiori informazioni sulla tecnologia Smart Touch™ e sui prodotti Menicon, visitate il sito www.menicon.it.

I tuoi occhi parlano. Le lenti rivelano. Racconta la tua storia con Divel!

Divel Italia presenta la nuova campagna Mido 2023 che prende spunto dal classico modo di dire in italiano: gli occhi parlano.

È però anche attraverso gli occhiali, diventati ormai accessori di moda, che sovente le persone esprimono loro stesse e raccontano qualcosa di sé: infatti, mostrano spesso la personalità di ognuno di noi e si fanno specchio del nostro essere.

Le lenti Divel, estrose, colorate e originali, non sono soltanto un componente della montatura, ma contribuiscono a rivelare il nostro modo di vivere. Grazie a esse, l’occhiale diventa parte integrante di una persona, un accessorio indispensabile per raccontare la propria storia al mondo.

I protagonisti della campagna Divel sono sei giovani ragazzi dalle personalità diverse: Tom, Eva, Alice, Elia, Gae e Azzurra. Ognuno di loro ha un mestiere e un hobby differenti, associati a un prodotto Divel Italia.

Tom, ad esempio, è un professore di storia dagli occhi brillanti, appassionato di musica rock e con un’intensa nostalgia del passato: indossa montature aviator con lenti da sole Throwback bicolor, una delle novità del reparto filtri solari Divel di Mido 2023. Throwback è la collezione di filtri solari Divel

che prende ispirazione, in particolare, dagli anni 70: nelle couvette si possono trovare il verde bottiglia degli aviatori, il petrolio delle macchine da scrivere, il tabacco degli arredi, ecc.

Eva, invece, è una ballerina professionista dalla personalità frizzante e contagiosa: instancabile, quasi sempre di buonumore, ama la condivisione e ha tanti amici. La mattina dorme fino a tardi e, se ha un appuntamento presto, indossa sempre i suoi occhiali da sole perché, dice, aiutano a nascondere i segreti. Predilige le montature ampie che offrono protezione e montano le lenti Darkpop, per dare quel tocco di colore alla sua personalità energica. Le Darkpop sono un’altra novità solare di Mido 2023: si tratta dell’evoluzione della collezione Bollipop in versione bicolore: i toni vibranti del fucsia, azzurro, arancio e giallo sono associati a tonalità più scure per look sensazionali. L’immagine di campagna di Eva è contrassegnata dagli hashtag #smarteyes #energicsoul.

Alice indossa, invece, lenti della linea più colorata di Mido 2023: la Nineties. Come dice la parola stessa, si ispira alle cromie vivaci e piene e all’oggettistica tipica dei favolosi anni 90. Le Nineties sono adatte a personalità pop e tecnologiche dagli occhi vivaci con una #socialsoul. Alice è una sviluppatrice di app, una millennial nata quando

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Le illustrazioni sono state realizzate dall’artista Ardesia.bottegacreativa. Gli scatti fotografici sono di Bsa Studio.

Per scoprire tutte le novità di Mido 2023, prendi un appuntamento (ordinivista@divel.it per il reparto vista e sun@divel.it per il reparto sole) e vieni a trovarci! Segui la campagna sui nostri social e sul sito divel.it

ancora gli smartphone non esistevano, ma che ha visto l’avvento di internet e l’esplosione della tecnologia: intelligente e sveglia, appare sempre curiosa di scoprire il mondo. Le lenti Nineties fanno proprio al caso suo, abbinate a montature squadrate o rettangolari.

Protagonisti delle due importanti novità vista sono, invece, Gae e Azzurra. Gae è un medico dall’animo gentile, una persona generosa, attenta all’ambiente: sensibile a tutto ciò che riguarda la sostenibilità, spesso scende in campo per battersi contro i cambiamenti climatici. Indossa modelli in legno o materiali naturali che montano Gaia, le nuovissime lenti ecosostenibili di Divel Italia, composte per l’82% da olio di palma. Il loro materiale è un indice 1.74 e mantiene le stesse caratteristiche di quest’ultimo: si potranno così montare delle lenti graduate trasparenti, sottili su qualsiasi montatura. Utilizzare materiali ecosostenibili e adottare uno stile di vita ambientalista contribuisce a salvare il pianeta nella lotta contro il riscaldamento globale e l’abbassamento delle emissioni di CO2.

Con Azzurra viene, altresì, presentata la nuova progressiva Eterea realizzata attraverso un software sviluppato da Opto +, società informatica con la quale Divel collabora, che consente di adattare il design alla montatura scelta dal cliente, la

quale spesso è limitata, poiché diverse forme non risultano indicate per il design delle progressive. Di conseguenza il consumatore rischia di dover optare per un modello diverso rispetto a quello che aveva individuato, così da evitare di compromettere la funzionalità della lente progressiva stessa. Con Eterea, non è più la montatura ad adattarsi al design, ma viceversa: con il software Eterea sarà, infatti, possibile adeguare la geometria della progressiva agli occhiali più creativi, rispettando appieno la qualità visiva finale. Azzurra, la protagonista della campagna Divel di Mido 2023, indossa proprio le montature più particolari che si adattano alla sua personalità profonda e raffinata. Azzurra è una dolce e attenta psicologa, una persona in contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri: ama intrattenersi in conversazioni profonde, è brava ad ascoltare, a entrare in empatia con gli altri, dei quali si prende cura con il cuore. Adora immergersi nella musica, riempire le stanze di suoni melodici che si adattano allo spazio che la circondano, proprio come le lenti Eterea.

Last but not least, un’ultima collezione fashion presentata dal reparto sole di Divel Italia: Bright Dice. La collezione viene introdotta da Elia, un brillante ingegnere dagli occhi profondi. Elia ha una vita scandita dagli impegni scritti sulla sua agenda elettronica che segue alla lettera senza una sbavatura: ama andare alle mostre, soprattutto degli artisti contemporanei, segue un corso di yoga e fa meditazione tutte le volte che può. Adora visitare le città europee dall’architettura contemporanea e al mare preferisce la montagna, perché la perfezione della natura gli conferisce pace interiore. Elia indossa quasi sempre montature rotonde che montano lenti Bright Dice, dai colori eleganti e dai trattamenti raffinati. Bright Dice è un avanzamento della LOGOMANIA EVOLUTION, una collezione che coniuga estetica e tecnica. Si ispira alla forma geometrica del cubo: questa tipologia di pattern è attualmente molto usata in contesti diversi e risulta di facile riproduzione. Il risultato è una lente in cui i cubi appaiono evidenti nella parte superiore della lente e man mano sfumano fino a perdersi nel colore sottostante. Disponibile in versione tinta unita e sfumata.

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Appuntamento a Mido Pad. 3 - Stand C01-D02

Nikon Lenswear e Galileo tornano protagonisti a Mido 2023

«La presenza a Mido è un ritorno importante e strategico - afferma Paolo Cassinari, managing director dei due marchi - Da un lato ci permette di rafforzare il legame con i partner, illustrando le opportunità in essere e i progetti per il futuro, dall’altro è un palcoscenico dove raccontare ai centri ottici d’Italia la nostra offerta e come ci differenziamo sul mercato. La nostra filosofia è proporre non solo prodotti sempre più innovativi, ma anche servizi pensati per sostenere il business dell’ottico: attorno a essi costruiamo un’efficace e impattante customer experience, fornendo ai clienti strumenti tecnologicamente avanzati per guidare l’esperienza del consumatore all’interno del punto vendita».

Lo stand a Mido riflette l’essenza dei due brand, forti della loro tradizione e dello sguardo costantemente proiettato al futuro: un vero e proprio viaggio esperienziale e sorprendente per conoscere il mondo di Nikon e Galileo.

NIKON, tutti i touch point per una customer experience di successo

Al centro del mondo Nikon, con i suoi oltre cento anni di esperienza e innovazione nell’ottica ad alta precisione, c’è la Customer Experience, ovvero l’esperienza d’acquisto che i portatori vivono nel centro ottico partner. Un mix di demo fisiche di altissimo livello, strumenti digitali e phygital.

• Il più recente è il Phygital Wall, una parete interattiva che coniuga la tecnologia digitale con l’esperienza fisica in store: posizionando la lente scelta - dotata di chip - nell’apposito spazio, lo schermo proietterà il video relativo alla tecnologia del prodotto selezionato. L’obiettivo? Offrire una consumer experience esclusiva e immersiva.

• Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’iPad Revealer, il dimostratore che in maniera interattiva, semplicemente appoggiando la lente sullo schermo del tablet, riproduce situazioni

di vita reale svelando funzionalità e benefici di ciascuna tipologia di lenti.

• Anche la presa misure è un momento strategico dell’esperienza nel punto vendita: avviene tramite iPad con un sistema di videocentratura avanzato, che effettua la ricostruzione 3D di volto e montatura, rilevando in pochi, semplici Lenswear-I

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I due brand presentano la loro storia, la customer experience e prodotti differenzianti
Nikon Lenswear e Galileo vantano una lunga storia e tradizione e hanno sempre saputo guardare al futuro con lungimiranza, offrendo prodotti all’avanguardia e servizi a 360 gradi, tailor made sulle esigenze dei propri clienti

passaggi misure precise di centratura per lontano e vicino e di personalizzazione delle lenti progressive, indoor e monofocali. Il tutto, senza l’applicazione di clip supplementari. Oltre a offrire il massimo livello di personalizzazione e qualità visiva, Lenswear-I regala una customer experience unica, grazie alle spiegazioni dinamiche e alle simulazioni 3D. Un metodo realistico ed efficace per facilitare la proposta al portatore e accompagnarlo nella scelta più soddisfacente.

Il digital rappresenta dunque per Nikon una leva importante per incrementare il business dell’ottico partner, supportandolo nella comunicazione in ogni fase di vendita: dall’ingresso in negozio alla spiegazione della soluzione visiva, amalgamando elementi educativo-emozionali all’aspetto più tecnico legato al prodotto.

Alla base di tutto, un’offerta di soluzioni innovative e differenzianti: la monofocale bi-asferica

Myopsee, più sottile e leggera, specificamente progettata per i miopi; il trattamento SeeCoat Bright UV, che “illumina” la visione; e la recente innovazione Pure Blue UV, la lente che protegge dalla luce blu nociva e dai raggi UV.

GALILEO, la storicità del marchio attraverso l’innovazione dei prodotti e dei servizi

Con i suoi quasi 160 anni di storia Galileo è uno dei più antichi marchi italiani del mondo delle lenti: il suo percorso è un vero e proprio viaggio attraverso tre secoli, dalle Officine Galileo del 1864 ai giorni nostri, un iter di successo tra prodotti e servizi innovativi. Anche per Galileo la customer experience risulta al centro della strategia: oggi più che mai il consumatore finale desidera vivere un’esperienza d’acquisto personalizzata, cerca interazioni sempre più intense con il brand, per ottenere

una soddisfazione immediata. E il centro ottico, al tempo stesso, vuole fidelizzare il cliente e incrementare il proprio business. Galileo risponde alle necessità di entrambi con VisionGenius: la proposta di “pacchetti benessere visivo” comprensivi di lenti, servizi e garanzie. Prevede tre livelli - Plus, Pro e Premium - per ogni esigenza visiva, a ciascuno di essi corrisponde una specifica tipologia di lenti monofocali e progressive e relativi servizi e garanzie, come Casko, le lenti di cortesia in caso di rottura, o le offerte multi-pair a condizioni agevolate per il rinnovo dell’occhiale. Grazie alla modalità di pagamento rateizzata a tasso zero per il consumatore e ai servizi fruibili presso il centro ottico nell’arco di 24 mesi, VisionGenius fornisce molteplici vantaggi anche all’ottico: incrementa la vendita di prodotti a valore aggiunto e del multi equipaggiamento, fidelizza gli utenti finali incentivando i passaggi in store, riduce i tempi di rinnovo dell’occhiale grazie a condizioni vantaggiose alla scadenza del finanziamento. Nello stand a Mido sarà a disposizione un monitor touch per raccontare lo storytelling di questo servizio e per illustrarne in dettaglio le funzionalità.

L’appuntamento fieristico è anche l’occasione per presentare i nuovi prodotti Galileo, in linea con i bisogni di un portatore sempre più attivo ed esigente.

• La più recente novità è Sirus Young, la lente per i quarantenni dinamici, connessi e in movimento che iniziano a risentire di affaticamento visivo e visione sfocata da vicino. Questa soluzione offre una visione nitida e confortevole in tutte le attività quotidiane: la speciale tecnologia combina, infatti, visione da lontano, un’area relax visivo e un’area nitida per la visione da vicino (tra i 40 e i 30 cm) per vivere ogni momento in piena libertà e senza sfocature.

• Nel campo delle progressive, riflettori puntati su FBS Optimis, che “rivoluziona” il concetto di controllo dell’astigmatismo di superficie grazie a un innovativo design Full Back Side che integra sulla superficie interna le tecnologie costruttive più evolute, generalmente riservate fino a oggi ai soli design su doppia superficie.

Galileo e Nikon Lenswear si presentano dunque al pubblico di Mido come partner di riferimento per i professionisti della visione, in grado di rispondere a tutte le loro necessità: dalle tecnologie oftalmiche ai supporti alla vendita, fino alle strumentazioni all’avanguardia, senza dimenticare lenti a contatto, comunicazione e formazione.

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Appuntamento a Mido Pad. 3 - Stand H01-K12 Essilor-Luxottica

DAI Optical lancia Be everywhere 2023

Anche nel 2023 DAI Optical conferma un importante investimento per sostenere la campagna di comunicazione cross media dedicata alla progressiva I-ZOOM, con l’obiettivo di supportare concretamente i professionisti della visione e i loro centri ottici. Il piano adv tocca tutti i mezzi di comunicazione, dalla TV ai social fino alle principali riviste di settore, oltre che il web e gli store. Protagonista del nuovo spot è un uomo presbite, impegnato nelle più comuni azioni quotidiane, che vive appieno il proprio spazio visivo, per catturare ogni dettaglio, vicino e lontano, grazie a una visione fluida, ampia e comoda.

La campagna TV di 13 settimane è on air dal 29 gennaio 2023 su Mediaset e Sky, all’interno di format con massima visibilità e prevede anche una nutrita programmazione sui canali digitali: mobile, search marketing, e-mail marketing, video pre roll, website, banner ads, content marketing e un piano sulle piattaforme social più seguite. I-ZOOM è presente anche sul network Mediamond (nei contenitori dedicati a entertainment, news e salute) e su Sky TG24.

Perché scegliere I-ZOOM?

I-ZOOM è progettata con il nuovo modello matematico DNA Patch Calculation, caratterizzato da una superficie sviluppata con approccio per micro patch.

Questo favorisce ottimizzazioni di carattere locale e microscopico che puntano a ridurre le aberrazioni nelle zone periferiche, andando a migliorare il comfort totale sulla superficie della lente. Le I-ZOOM possono essere progettate anche attraverso l’ausilio di I-Check con I-ZOOM Check. I-Check è l’app che scansiona gli occhi del portatore, registrandone anatomia, abitudini e comportamento: in grado di leggere, analizzare, elaborare e riprodurre le attività visive e posturali durante azioni tipiche che coinvolgono la visione da vicino, come la lettura.

Luxury Experience: Metaclass

Per il 2023 DAI Optical lancia anche un altro importante progetto, “Metaclass”, che riguarda una famiglia di lenti “luxury experience” denominate ARYA, progressive, monofocali e digital.

Le lenti ARYA sono progettate grazie a Eye-Shuttle, un sistema composto da un visore per realtà virtuale dotato di una app dedicata, personalizzata dal team DAI Optical.

Il cuore di questa tecnologia è rappresentato dai sensori eye-tracking presenti nel visore stesso, che registrano i movimenti oculari del portatore mentre è “in viaggio” nel metaverso. Grazie a questa misurazione, in tempo reale e in uno spazio 3D, è possibile ottimizzare al meglio la distribuzione di potere di una lente progressiva o monofocale.

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La campagna pubblicitaria è dedicata alla progressiva I-ZOOM

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Sempre più Centri Ottici Indipendenti possono affermarlo grazie a CERT.O, la prima certificazione di qualità che li affianca e li sostiene. CERT.O, oltre a garantire elevati standard di servizio, organizza percorsi di aggiornamento e formazione dedicati agli ottici per approfondire diverse tematiche, tra cui lo sviluppo di un proficuo rapporto professionale con i medici oculisti.

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R.O.M.- Nidek

Come sempre a Mido trovano ampio spazio tutti gli “evergreen” NIDEK, ossia i prodotti che si sono fatti strada e hanno consolidato il proprio posto nel mercato, ma anche le novità per il laboratorio e la sala refrattiva, strumenti non solo belli esteticamente, ma anche straordinari nella qualità e nelle performance.

NIDEK presenta a Mido 2023 AL-Scan M, biometro ottico per il controllo della progressione miopica.

Il nuovo biometro è una versione evoluta del già collaudato AL-Scan NIDEK, già utilizzato

in tutto il mondo. Alleggerito dalle componenti medico chirurgiche, lo strumento è dotato di un software per visualizzare e monitorare la progressione della miopia, valutare i risultati dei trattamenti ed eventualmente integrarli.

AL-Scan M è in grado di fornire un report facilmente comprensibile, soprattutto utile per i genitori, per consentire loro di essere parte attiva e partecipare all’attività di controllo della miopia dei propri figli.

Il nuovo biometro ottico NIDEK mette in contatto tutte le parti coinvolte nella gestione della miopia in modo chiaro e accessibile.

Un’altra novità riguarda il fiore all’occhiello tra i sistemi di molatura NIDEK, ME-1500. Nella molatrice multifunzione top di NIDEK sono state integrate nuove funzioni: spicca quella che permette all’operatore di avere un accesso immediato alla diagnostica della molatrice e di scaricarne velocemente i dati utili in un QR code da inviare via email al nostro service per un’immediata identificazione dell’eventuale anomalia.

Un ulteriore passo nella direzione della semplificazione e della rapidità nel riconoscimento e nella risoluzione di qualsiasi problema, perché sappiamo che il tempo è prezioso per chi lavora.

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Appuntamento a Mido Pad. 3 - Stand D01-D11
A Mido 2023 tutte le novità e i best seller per laboratorio e sala refrattiva

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Mido, quella seduttiva lusinga a un nuovo equilibrio professionale

“La Scuola è simbolo e luogo di passaggio delle generazioni di ieri e di domani. Il problema, o meglio la complessità di oggi, è che le trasformazioni socio-informative stanno riconfigurando la rete relazionale, economica, temporale, spaziale, culturale, scientifica, lavorativa e famigliare in quella che i sociologi chiamano società liquida e del rischio. Come superare le vie dell’individualismo e della competizione a tutti costi? Una via possibile è quella della autorealizzazione reciproca”.

Stefano Rossi, psicopedagogista e scrittore tra i più apprezzati nel panorama italiano, nel suo saggio Tutti per uno, uno per tutti - il potere formativo della collaborazione, edito da La Meridiana nel 2014, propone un diverso metodo didattico, reinterpretando il contributo di altri grandi pedagogisti della storia: la scuola viene intesa come una palestra di democrazia, in cui le strategie pedagogiche trasformano la classe in una comunità di apprendimento che costruisce socialmente la conoscenza. “È tempo di sperimentare”, si sostiene al termine della prefazione del testo.

Nei servizi educativi territoriali sta crescendo la chiara consapevolezza della non autosufficienza pedagogica, della reale interdipendenza che lega la necessità di accrescere la comunicazione, l’integrazione, il lavoro comune, pur con il rischio, evidente, di fermarsi alla superficie, ai regolamenti, alle procedure, perdendo di vista la sostanza della questione: coltivare una prospet-

tiva di lavoro che scelga di assumere la collaborazione come ideale regolativo e principio di azione.

Il Mido edizione 2023 si apre sabato 4 febbraio con un convegno al Centro Congressi di Fieramilano Rho nel quale rappresentanti dell’oftalmologia, dell’ottica e optometria e dell’industria si confrontano sulle strategie, comuni e possibili, alla luce delle nuove tecnologie. Iniziativa che, diversamente da molte altre che l’hanno preceduta, è però collocata all’apertura del percorso fieristico: una lettura fidente e solare suggerisce di intendere questa sorta di inedita inaugurazione come seduttiva lusinga alla collaborazione tra parti che da troppo tempo coabitano, flirtando sì, ma a volte con reciproca diffidenza.

L’esercizio della professione deve essere un luogo antropologico, uno spazio umanizzato nel quale l’attenzione al soggetto dialoga sui suoi bisogni esistenziali e non solo sulle proprie necessità veicolate dal mercato del lavoro: una logica circolare contributiva tra professionisti cooperanti in sostituzione di quella verticale competitiva. Come nella scuola, anche qui dunque è tempo di sperimentare. Il nuovo equilibrio che potrà emergere dalla tavola rotonda di Mido dovrà saper mostrare tutta la volontà e capacità delle parti d’interrogare oggi il proprio futuro, rifiutando l’antitesi del Gattopardo: fingere di cambiare tutto per non cambiare niente.

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