Granfondo Via del sale 2017

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er la particolare morfologia del suo territorio (la pianura della costa ed i dolci declivi delle colline), la città di Cervia è l'habitat ideale per gli appassionati della bicicletta. Località dalla consolidata cultura ciclistica (a pochi chilometri è nato Marco Pantani), in questo lembo di Romagna la bicicletta ha sempre avuto "corsie preferenziali". Merito anche di amministrazioni che, nel corso degli anni, hanno saputo cogliere, con lungimiranza, le opportunità di un turismo "green". Per gli amanti della mountain-bike, ad esempio, la dorsale litoranea dell'antica pineta costituisce un tracciato naturale di formidabile bellezza, ma anche di eccezionale comodità visto che - per raggiungerlo - non occorre inoltrarsi in boschi lontani,

ma semplicemente… attraversare la strada. Del resto Cervia - e in generale tutta l’area del Delta del Po emiliano romagnolo - è già da qualche anno proiettata all’accoglienza dei cicloturisti. È il luogo ideale per una vacanza in sella a una bici, grazie ai servizi e alle decine di chilometri di piste ciclabili realizzate negli ultimi anni anche grazie a grandi progetti di respiro europeo, come i progetti Bicy "Cities & Region of Bicycles" e “Interbyke”, finanziati da vari programmi europei di cooperazione 2007-2013 e incentrati sull'intermodalità e un maggior utilizzo della bicicletta. La città di Cervia, in particolare, ha già da qualche anno promosso lo sviluppo di una politica per la mobilità ciclabile, con l’estensione della rete di piste ciclabili, la

o comunale vista del palazz Cervia con la

promozione di un sistema di bike sharing e l’attivazione di punti noleggio, con l’obiettivo di far diventare Cervia la capitale turistica della mobilità sostenibile. Il territorio dispone di una rete basica di piste ciclabili e una buona rete di sentieri che percorrono valli, attraversano pinete, seguono gli argini dei fiumi, connettono il centro della città ai punti nevralgici dell’entroterra e della costa. Dispone soprattutto - a partire dalla pineta stessa - di un territorio ideale per la pratica della bici, sia come attività sportiva o di discovering territoriale, sia come mezzo di spostamento quotidiano di abitanti e ospiti. Esistono percorsi segnalati ma le possibilità di costruirsi itinerari su misura per impegno e tempi di percorrenza sono infinite.


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ervia vanta una tradizione sportiva importante grazie all’ambiente naturalistico che la circonda, alla vivacità dei suoi abitanti e all’impegno di appassionati e imprenditori che investono in strutture e attività sportive considerandole una componente importante dello stare bene a 360°. Dalla bicicletta alla vela, al tennis, alle discipline sportive sulla sabbia e sull’acqua, al golf, all’equitazione, fino a immersioni subacquee e paracadutismo, il raggio di possibilità sul territorio per praticare la propria passione o per provarne una nuova è molto ampio. Sono però le due ruote le grandi protagoniste della città del sale. A Cervia è disponibile un’articolata rete di piste ciclabili, alcune intitolate a grandi campioni come Coppi, Bartali, Girardengo e a campionesse come Michela Fantini e Alfonsina Morini Strada. Ai percorsi che attraversano il cuore

storico delle nostre località si aggiungono le vie nelle aree verdi della pineta, nelle campagne fino a giungere alle vicine zone collinari dove il paesaggio diventa modulato e le pinete lasciano spazio a fasce boschive e aria frizzante. Una rete creata con passione e perseveranza che oggi guardiamo soddisfatti ma che continuiamo a migliorare e a implementare per il piacere di ospiti e residenti. Quest’anno tra l’altro la Romagna e Cervia ospiteranno per la prima volta in Italia la gara full distance di Ironman con partecipanti da tutto il Mondo. Gli organizzatori hanno scelto questo territorio per la sua bellezza, ospitalità, professionalità degli operatori e come luogo ideale per grandi eventi di sport. Cervia è attenta e pronta ad accogliere tutti i suoi ospiti. Si impegna per soddisfare esigenze e interessi diversi con una variegata offerta in ospitalità, attività ed

eventi specializzandosi nel favorire la soddisfazione dei viaggiatori che scelgono l’area cervese come meta o tappa del loro percorso. Le proposte vanno da eventi di livello nazionale e internazionale a spiaggia, natura, cultura, storia, tradizioni, enogastronomia, sport, benessere e naturalmente divertimento. Un ringraziamento sentito a Sportur e a tutto lo staff organizzativo che ogni anno si impegna nella realizzazione di questo importante evento sportivo sempre in costante crescita sia nella ricchezza del programma sia nella numerosa partecipazione. Puoi scoprire il nostro territorio e tutte le emozioni da vivere sul sito www.turismo.comunecervia.it Luca Coffari Sindaco di Cervia


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A R E ' C . . . E L FICOC UNA VOLTA

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ggi è Cervia, un tempo era Ficocle. Fondata forse da coloni greci, quando il suo nome compare per la prima volta nei documenti storici - alla fine del V secolo - è già città di una certa importanza, in quanto sede vescovile. Situata fra Ravenna, Rimini e Cesena, si sviluppa notevolmente in età bizantina come conseguenza della lotta politica e religiosa fra la chiesa di Roma, a cui Ficocle apparteneva, e quella di Ravenna. Secondo la tradizione, l’abitato di Ficocle sorgeva all’interno della salina, in quella che è oggi la zona archeologica del Prato della Rosa. Ed è proprio l’inizio della lavorazione del sale (databile VIII - IX secolo) a rendere questa piccola città protagonista di numerose vicende storiche. Nell’antichità, quando il sale era quasi l’unico metodo di conservazione degli alimenti, la sua importanza commerciale ed il suo valore erano enormi, la città prosperava quando il raccolto era abbondante e stentava quando le annate erano cattive. Nel corso dei secoli la città di Cervia fu così oggetto della bramosìa di coloro che si disputarono il possesso ed il controllo delle sue Saline. Successivamente appare in una lettera papale del 997 l’espressione “ad locum qui dicitur Cervia” (in quel luogo che viene chiamato Cervia...). Da questo momento scompaiono le tracce dell’antica Ficocle e comincia la sto-

ria di Cervia. Posta al centro delle saline, Cervia vecchia occupava una superficie di 20 ettari. Era circondata da un alto terrapieno che fungeva da argine al canale perimetrale, lungo circa 1800 metri. Cervia vecchia fu demolita in seguito alle pressioni degli abitanti della città, decimati dalla malaria e dalle condizioni di vita insalubri. Posto di fronte alla minaccia di perdere la lavorazione del sale, il papa assecondò le richieste dei cervesi e fece trasferire la città ad est, nella posizione attuale, utilizzando tutto il materiale di Cervia vecchia e facendone giungere altro via mare. Papa Innocenzo XII firmò il decreto di traslazione della città il 9 novembre 1697. Scelto il luogo idoneo (la più alta delle dune costiere), preparato il terreno, chiamati gli operai da varie città, il 24 gennaio 1698 il vescovo Francesco Riccamonti poneva la prima pietra di Cervia nuova. Cervia nuova sorse su disegno del romano Bellardino Preti a forma di rettangolo, con un perimetro di circa 800 metri. La cinta esterna, comprendeva 48 abitazioni che potevano ospitare oltre 150 famiglie di salinari, un piccolo ospedale, una caserma, un macello ed il teatro. Sulla via principale vennero costruite la chiesa del Suffragio ed altre 15 case con vasti cortili per il clero e le famiglie nobili. Una piazza minore ad uso mercato venne

IL MUSEO DEL SALE In un’ampia ala del seicentesco Magazzino del sale trova spazio Musa :il Museo del Sale di Cervia. Un piccolo grande museo dove i volti e le storie dei salinari, ci portano dentro all’avventura e alla magia del sale. Un percorso guidato fa capire perché il sale fosse chiamato oro bianco e presenta gli elementi che hanno caratterizzato la storia di Cervia e della sua salina. Per illustrare e semplificare questi temi sono stati utilizzati audiovisivi, pannelli, immagini e plastici. Non manca una sala con gli strumenti utilizzati in passato per la produzione del sale col sistema artigianale a raccolta multipla. Qui è possibile anche ammirare la burchiella:barca in metallo a fondo piatto capace di contenere fino a 80 quintali di sale.

lasciata dietro la piazza principale. Nel resto del quartiere centrale trovarono posto un convento ed altre case private. Poco all’esterno del quadrilatero sorsero i due grandi magazzini del sale, mentre dalla Torre San Michele le guardie avvertivano con una campana la popolazione in caso di incursioni piratesche. La costruzione della nuova città fu pressoché ultimata nel giro di dieci anni. Nel 1708 il tesoriere di Romagna Matteo Conte ne prese possesso a nome della Camera Apostolica.


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ggi come 21 anni fa, alla consolle della Gran Fondo "Via del Sale" di Cervia, c'è sempre Claudio Fantini, uno dei pionieri del turismo romagnolo, l'imprenditore che - prima di tutti - ha intuito il binomio vincente fra sport e vacanza. Creatore di un villaggio globale consacrato alla vacanza attiva, Fantini creò l'evento nel 1996 e, da quel giorno, costruì -

pettorale dopo pettorale - quella che oggi rappresenta, per numeri e qualità, una delle manifestazioni ciclo-amatoriali più importanti d'Italia. Fantini, come è cresciuta la "Via del Sale" da quel 1996? "Beh, di strada ne abbiamo fatta tanta, ma, vent'anni dopo, possiamo dire che i nostri sogni si sono realizzati. Siamo partiti come pionieri di un format che,

in quegli anni, aveva pochi riferimenti. Oggi gestiamo una delle manifestazioni più apprezzate del calendario granfondistico nazionale. Un risultato affatto scontato, che abbiamo ottenuto, anno dopo anno, con la costanza di un lavoro che, ci tengo a precisare, ci impegna duramente 365 giorni l'anno". Il segno di riconoscimento della


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manifestazione cervese è sempre stata l'innovazione... "E' vero perché, in base alla mia esperienza turistica, sapevo che per fidelizzare il ciclista bisognava offrire dei servizi innovativi e di qualità. E così siamo stati i primi ad introdurre il 'Pasta party'. Inoltre, in quegli anni, le Gran Fondo si preoccupavano esclusivamente dell'organizzazione della corsa, dimenticandosi che, molto spesso, l'atleta arrivava il giorno prima in compagnia di moglie e figli, che non potevano trascor-

rere tutto il tempo ad annoiarsi dietro le transenne. Era necessario quindi organizzare alcune attività anche per le famiglie. Oggi la Via del Sale non è solo una Gran Fondo, ma un evento di tre giorni che propone un calendario eventi calibrato per le esigenze di tutti". E' per questo che le iscrizioni sono sempre aumentate? "Per la verità, anche il mondo delle Gran Fondo ha risentito della crisi economica e dunque, anche noi, abbiamo avuto anni interlocutori. Nelle ultime edizioni, però,

il trend è positivo e i partecipanti sono tornati a crescere. Da qui l'idea di introdurre il 'numero chiuso', ovvero fermarci a 4500 pettorali per garantire servizi sempre più puntuali e qualificati". Nel 2015, in omaggio all'Expò, il tema dell'edizione fu il cibo, mentre lo scorso anno la "condivisione". Quest'anno parlerete di... "Abbiamo scelto una parola, che dev'essere anche un progetto di vita: felicità. In una società farcita di problemi, in cui l'inerzia della depressione è sempre in agguato, abbiamo voluto ricordare ai nostri amici che, molto spesso, siamo noi gli artefici dei nostri destini e dunque, in un certo senso, possiamo anche decidere di essere felici". La Gran Fondo ha sempre avuto un occhio di riguardo per la beneficenza. Quest'anno dove destinerete i vostri fondi? "Avremo il piacere di rinnovare il nostro impegno verso l'associazione Bimbingamba di Alex Zanardi, che abbiamo avuto ospite lo scorso anno. Lui è un personaggio fantastico, un uomo la cui esperienza di vita rappresenta, già di per sé, un prezioso messaggio di speranza". Confermato anche il campionato riservato alle forze dell'ordine? "Sì, al quale nel 2015 abbiamo aggiunto anche il campionato dedicato ai medici. L'anno scorso, invece, riservammo una classifica speciale ad avvocati, notai e magistrati". La Gran Fondo sembra sempre più proiettata verso i mercati esteri… "E' un'impressione corretta perché, in effetti, tra i nostri obiettivi prioritari c'è proprio l'internazionalizzazione. Ci stiamo aprendo verso nuovi mercati turistici, penso al Canada, agli Stati Uniti e all'Asia, dove il ciclismo amatoriale è in vigorosa espansione". L'ente pubblico, in queste azioni di marketing turistico, vi sta vicino? "I Comuni hanno evidenti problemi di risorse e operano in regimi di grandi ristrettezze economiche. Devo dire però che il rapporto con la nuova amministrazione, formata da gente giovane e dinamica, è ad oggi di grande collaborazione. E dunque, almeno sul piano della logistica, l'amministrazione ci sta venendo incontro".



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o chiamavano “le blaireau”, il tasso, per la sua capacità di afferrare la preda e non lasciarla più andare. E di prede, lungo tutto l’arco di una carriera monumentale, Bernard Hinault ne ha colte tante. Sarà lui, il leggendario bretone di Yffiniac, la guest-star della 21ª edizione della Gran Fondo Via del Sale che, dopo Alex Zanardi, si appresta ad ospitare un altro personaggio di grandissima fama. Perché negli anni ottanta, quelli che videro il tramonto della stella di Eddy Merckx, fu proprio Hinault l'erede designato. La consacrazione arrivò nel 1978 quando - dopo alcuni successi di prestigio come la

doppietta ravvicinata Gand-Wevelgem/ Liegi-Bastogne-Liegi del 1977 - il francese si presentò al via del Tour de France tra i favoriti dopo il successo in primavera – allora si correva ad aprile – della Vuelta. E non fallì l’appuntamento strappando la maglia gialla all’olandese Zoetemelk nella tappa contro il tempo di Nancy a tre giorni dalla conclusione della corsa. Era il 21 luglio 1978 ed iniziava, a tutti gli effetti, l’era-Hinault. Il bretone non aveva punti deboli. Veloce e fantasioso, tenace e scaltro, quasi invulnerabile a cronometro, difficile da staccare in salita, fu il prototipo del perfetto corridore da corse a tappe. Vinse cinque Tour

ard Hinault ciclismo Bern Il campione di

de France, come solo Anquetil e Merckx prima e Indurain dopo di lui seppero fare, uscendone sconfitto solo per una tendinite al ginocchio che lo costrinse al ritiro mentre stava dominando nel 1980, e scavalcato dai due rivali più accaniti, Fignon nel 1983 e Lemond nel 1986. Venne in Italia, al Giro, e completò un "tre su tre" memorabile nel 1980 battendo Panizza, nel 1982 anticipando lo svedese Prim, infine nel 1985 negando a Moser il bis dell’anno prima. Sorte analoga in Spagna, dove la Vuelta lo incoronò vincitore nel 1978 e nel 1983. Non di meno conobbe giorni gloriosi anche nelle classiche più prestigiose. Rimane tra le imprese più formidabili del


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Claire 1984 azione La Vie ult nella form Bernard Hina

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ciclismo moderno la seconda vittoria ottenuta alla Liegi-Bastogne-Liegi corsa sotto una bufera di neve nel 1980 e portata a termine con nove minuti di vantaggio sul secondo dei soli 21 arrivati al traguardo, Hennie Kuiper. Le côtes delle Ardenne gli erano amiche, e vinse due volte la Freccia Vallone, così come i saliscendi del Limburgo, e trionfò all’Amstel Gold Race nel 1981, affrontò le asperità del Giro di Lombardia, e per due volte salì sul gradino più alto del podio. Dichiarò che la

Parigi-Roubaix “c’est un connairie”, una cretinata, ma nel 1981 indossando la maglia con i colori dell’iride l’aggiunse al suo fantastico palmares infilando in volata nel velodromo più famoso al mondo due tipi che di pietre se ne intendevano proprio, De Vlaminck e Moser. Già, il campionato del mondo. Una corsa che provò a sedurre fin dal primo incontro, 1976, quando neppure ventiduenne terminò sesto ad Ostuni nel giorno in cui Maertens superò Moser. Fu 8° l’anno

dopo a San Cristobal, 5° al Nurburgring nel 1978, 3° a Praga nel 1981 battuto in volata ancora da Maertens e Saronni. Nel mezzo una delle giornate più radiose di una carriera coronata da 216 vittorie, il Campionato del Mondo del 1980 disputato sul circuito più duro, Sallanches in Savoia. Era l’anno dell’abbandono notturno al Tour, era l’anno dei dubbi sulla sua reale consistenza nei momenti in cui c’era da soffrire, e Hinault una volta per tutte mise a tacere i detrattori: dominò la corsa dai primi chilometri, disintegrò il plotone costringendo al ritiro gran parte degli avversari, selezionò i pochi superstiti e sull’ultima salita di Domancy staccò uno stoico Gianbattista Baronchelli, ultimo ad arrendersi. Vinse per distacco a braccia alzate e gridò al mondo, sono io il più forte di tutti. E che a quel tempo sia stato davvero l’indiscusso padrone del gruppo lo certifica l’albo d’oro del Superprestige Pernod, una sorta di classifica a punti, che lo vide primeggiare ininterrottamente dal 1979 al 1982. Fedele al personaggio schivo, mai fuori dalle righe, poco avvezzo alla conversazione ma non per questo meno carismatico, programmò scientificamente l’uscita di scena quando, ancora competitivo ai massimi livelli, il giorno del suo trentaduesimo compleanno, 14 novembre 1986, salutò il ciclismo ed appese la bicicletta al gancio. Son passati 31 anni e la Francia, così come tutto il mondo del pedale, attende un fuoriclasse di pari valore… ma ne dovrà scorrere ancora di acqua sotto i ponti per riaverne uno così.


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in dalla genesi, il nome di Davide Cassani è legato a doppio filo a quello della Via del Sale e non solo per assonanza geografica. Negli anni pionieristici delle Gran Fondo, quando in Romagna c'era la Nove Colli e poco altro, il commissario tecnico degli azzurri - anche in virtù dell'amicizia che, da sempre, lo lega a Claudio Fantini - è stato uno dei primi a scommettere sulla manifestazione cervese: "E' vero - dice - è un evento al quale sono particolarmente affezionato perché ho vissuto con Claudio i primi anni della Via del Sale, quando la rassegna muoveva i suoi

primi passi. In quegli anni era un evento molto più contenuto nei numeri, con un respiro mediatico circoscritto grosso modo alla Romagna, anche se le potenzialità, già da allora, si intravedevano tutte perché quando parli di ciclismo la Romagna sa sempre offrire qualcosa di unico. Oggi sono davvero felice di constatare che, passo dopo passo, la Via del Sale è diventata una delle manifestazioni granfondistiche più belle d'Italia, con numeri importanti ed un'organizzazione strutturata da grande evento. So quanto impegno e quanta passione Fantini ha sempre messo in questo

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i Davide Cassan

progetto. Oggi, 21 anni dopo la prima edizione, è giusto fargli i complimenti per aver creduto fin da subito al settore delle Gran Fondo, confermandosi per l'ennesima volta un precursore". Tanti gli aneddoti per il Ct, dall'edizione in cui portò Marco Pantani alle pedalate con gli amici, alcuni di grande prestigio: "E' una corsa che ho fatto poche volte - rivela - e quelle poche volte non sono mai stato particolarmente fortunato. Mi sono trovato tante volte controvento e la mia unica preoccupazione è sempre stata quella di trovare qualche buon passista a cui mettermi a ruota".


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IL TEMA 2017

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a felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa". Da questo illuminato aforisma di Nietzsche è sbocciato il tema della 21ª edizione della Gran Fondo Via del Sale che, anche quest'anno, oltre ad organizzare un grande evento sportivo, invita i suoi iscritti a rif lettere su un grande tema etico. "In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo - spiegano gli organizzatori - segnato da profonde tensioni, pessimismo, crisi sociali ed indivi-

duali, abbiamo voluto dare un messaggio positivo, scegliendo la Felicità come tema dell'edizione del prossimo 2 aprile. Del resto, basta amare ciò che si fa per essere felici. Possiamo conquistare la felicità con le nostre azioni quotidiane: dedicandoci a ciò che ci piace, non reprimendo le nostre emozioni, imparando ad apprezzare di più quello che abbiamo, condividendo con gli altri la nostra felicità. Semplicemente, la felicità si ottiene essendo la persona migliore che si possa essere". Ed è questo l'augurio che gli organizzatori vo-

mare di felicità fondo, ma un Non solo Gran

gliono rivolgere a tutti gli amici che parteciperanno alla prossima edizione della granfondo Via del Sale. Tante sono le iniziative che coinvolgeranno i partecipanti. Una di queste sarà il concorso "Pedala felice" che, per l'intero weekend dell'evento, offrirà simpatici omaggi a tutti coloro che vorranno consegnare un proprio pensiero sul tema della felicità. Le frasi più belle saranno poi pubblicate sulla pagina facebook della Granfondo via del Sale.


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LUNGO - 150 KM 4 salite e 1300 mt di dislivello. Per chi ha energia e forza per pedalare un lungo percorso che regala grandi emozioni. Da quest’anno il percorso, si arricchisce della sfida speciale Cima Pantani - Cronoscalata da vivere in 60 SECONDI

MEDIO - 107 KM 2 salite, per una prova divertente, ma non troppo impegnativa, adatta anche a gambe non troppo allenate, su strade che regalano emozioni e paesaggi fantastici. Taglio di 47 km rispetto al percorso lungo, che lascia invariate la prima e l’ultima parte del tracciato.

CORTO - 77 KM Una passeggiata da fare tutta d’un fiato, con una sola salita per scaldare un pò la gamba. Adatta a chi non vuole strafare e ama pedalare godendosi il bellissimo e colorato panorama che la terra di Romagna regala in primavera.


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è un personaggio, nell'immaginario degli amanti del ciclismo, che nessuno potrà mai più dimenticare, soprattutto in Romagna, dove le sue imprese venivano festeggiate come le vittorie dell'Italia al Mondiale. Lui è Marco Pantani, il ciclista italiano che, più di tutti, dal dopoguerra ad oggi, ha riscaldato i cuori degli appassionati, non a caso l'ultimo campionissimo a centrare l'accoppiata Giro e Tour. Tantissimi campioni, in questi vent'anni, hanno pedalato sulle strade della Via del Sale. Personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo, della politica. Tanti amici che, nel corso degli anni, a modo loro, hanno voluto rendere omaggio a questo fantastico rito collettivo. Ma nessuno ha lasciato il segno come Marco Pantani, protagonista di uno degli episodi più suggestivi della gloriosa storia della Gran Fondo Cervese. E' il 6 aprile del 1997 e sono le 7,45. Mancano 15 minuti alla partenza. E' la prima edizione della granfondo. Ogni anno,

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quando lo speaker inizia il conto alla rovescia, l'emozione sale forte. Tutto è pronto: i ciclisti impugnano forte il manubrio, le moto si scaldano, la bandiera a scacchi è pronta ad abbassarsi. Poi, all'improvviso, il personale di servizio, quello collocato alla prima curva, comincia ad agitarsi. C'è un gruppo di ciclisti che sta venendo incontro alla gara. Hanno scavalcato cordoli e transenne e nessuno è riuscito a fermarli. Avranno sbagliato le indicazioni, pensa qualcuno. Fermateli. Vengono dalla parte sbagliata! C'è il serio rischio di una collisione. Effettivamente un gruppo di una decina di ciclisti imbocca il viale e, con piglio sicuro, viene incontro al gruppo fermo, in attesa del via. Sono tutti vestiti con un'inconfondibile divisa gialla e pedalano su biciclette che, da queste parti, non si sono mai viste. Arrivano e si posizionano davanti al gruppo, in attesa dello start. "Mi hanno detto che c'è una gara, sono venuto con un gruppo di amici. Possiamo farla anche noi?". Quel giorno Cervia conobbe Marco

Pantani. L'episodio resterà impresso nella mente di tutti e così, per celebrare il ricordo, gli organizzatori della Gran Fondo cervese hanno deciso di organizzare una nuova gara. Una competizione speciale, in cui - per vincere - non devi arrivare primo. Tutto si gioca, ovviamente, sulla cosiddetta "Cima Pantani", in località Montevecchio: 373 metri di altezza spalmati in quattro chilometri per una pendenza massima del 14%. In questo spicchio di tracciato si corre contro se stessi e contro il tempo. Un tempo da battere ed un tempo da rispettare, sessanta secondi per una sfida tutta speciale: tutti quei ciclisti (al percorso lungo) che affronteranno la salita della Cima Pantani in un tempo massimo di 19 minuti, senza scendere sotto il tempo minimo di 18 minuti, saranno inseriti in una speciale classifica e riceveranno un particolare diploma commemorativo. Un cadeau per commemorare un grande campione e per ricordare a tutti che questa, ciclisticamente parlando, è - e sarà sempre - la terra di Marco Pantani.




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a Granfondo Via del Sale di Cervia, anche per ragioni che evadono dal semplice canovaccio sportivo, è una delle competizioni più affascinanti del panorama nazionale dedicato alle due ruote. La manifestazione, che si svolge sotto l’egida di ACSI Ciclismo, è valevole per molti ambiti circuiti, tra i quali l'InBici Top Challenge, Alè Challenge e lo Zero Wind Show – il circuito che premia la passione ed il Campionato Nazionale ACSI, l’ente di promozione sportiva e sociale capace di regalare agli appassionati cicloamatori oltre 1500 eventi in tutta Italia, dalle sfide più curiose e stimolanti alle più consolidate, come nel caso della granfondo romagnola del prossimo 3 aprile. “La Granfondo Via del Sale - ribadisce il responsabile nazionale di ACSI

Ciclismo, l'avvocato Emiliano Borgna - è la manifestazione ciclistica più partecipata che abbiamo. Al timone c'è un pioniere, quel Claudio Fantini che vent’anni fa s’inventò il Pasta Party, dal quale tutte le altre gare presero esempio in futuro. Inoltre, è l'organizzatore e proprietario di Sportur, una struttura ricettiva legata a 360 gradi al mondo dello sport nella costa romagnola. L'area expo della Granfondo Via del Sale è straordinaria ed è molto di più di un villaggio espositivo. Anche quest'anno saranno tre giorni di puro divertimento e dunque non posso che invitare tutti i cicloamatori ad iscriversi e a celebrare assieme a noi questo ormai tradizionale rito del ciclismo”. Con ACSI Ciclismo si ha la possibilità di pedalare in assoluta serenità, liberi da qualsiasi tipo di “ansia da prestazione”.

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ACSI garantisce infatti una realizzazione in sicurezza delle competizioni cui lega la propria partnership, ed una garanzia di successo delle stesse abbinata agli emozionanti palcoscenici in cui si svolgono i contest agonistici. Migliaia di organizzatori hanno deciso di “fidelizzarsi”, legando le rispettive società di riferimento al mondo ACSI, spinti dalle vantaggiose coperture assicurative e dalle condizioni contrattuali senza termini di paragone. Un ente che si avvia a ripetere gli strepitosi numeri che hanno contraddistinto l’annata 2016, raggruppando circa 45000 affiliati e 1800 società, arricchendo costantemente e settimanalmente il programma di eventi per gli appassionati e garantendosi un posto in prima fila negli ambiti agonistico, amatoriale, formativo e ricreativo.


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A L R E P O D N A L A PED

À T E I R A D I SOL

Alex Zanardi

edazione ociazione di A cura della R sostiene l’ass e al S l de ia V nno la Anche quest'a BINGAMBA Onlus IM B i rd na Alex Za

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a 21ª edizione della Granfondo Via del Sale rinnova il suo impegno per la solidarietà. L'organizzazione, infatti, ha messo in vendita anche quest'anno 200 pettorali "charity", che permetteranno di contribuire a ridare il sorriso ai bambini provenienti da ogni parte del mondo, che hanno subito amputazioni e che non possono usufruire dell’assistenza sanitaria. Anche per l’edizione 2017, la Granfondo Via del Sale ha, infatti, scelto di affiancare alla sfida sportiva quella solidale, offrendo duecento iscrizioni a prezzo maggiorato a sostegno dell’associazione

di Alex Zanardi BIMBINGAMBA Onlus: "E' una scelta che abbiamo rinnovato con grande convinzione - spiega Claudio Fantini - dopo la splendida edizione dello scorso anno quando avemmo l'onore di avere nostro ospite Alex Zanardi. La serietà della Fondazione ci ha convinti subito e dunque anche quest'anno abbiamo deciso di fare la nostra parte". Tutti i bambini sognano. Ma grazie all'associazione Bimbingamba di Alex Zanardi, tutti i bambini possono anche inseguire i loro sogni e trasformarli in realtà. La mission della onlus è da brividi: realizzare protesi per i bambini che han-

no subito amputazioni e che non possono usufruire dell’assistenza sanitaria. Sono bambini che provengono da ogni parte del mondo e hanno perso uno o più arti per incidenti, malattie o per lesioni provocate da esplosioni o armi da fuoco in zone di guerra. Dal 2010 al 2015 sono state impiantate protesi ad un centinaio di bambini. Grazie alla figura di Alex Zanardi, molto più di un testimonial, il progetto Bimbingamba è riuscito in questi anni ad incamerare donazioni sufficienti per portare avanti diversi interventi.


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RTIVO SPIRITO SPO

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i Assessore al Andrea Corsin

M

anifestazioni come questa Gran Fondo di cicloturismo "Via del Sale" permettono di valorizzare lo spirito sportivo della Romagna, ma al tempo stesso mettono in risalto il desiderio di esplorazione del territorio, sia immergendosi nella natura sia sperimentando una delle caratteristiche della nostra gente: il vivere bene e sano in Romagna, la nostra Wellness Valley. Trovo sia un’ottima scelta quella di individuare nella “felicità” il tema di questa edizione. Mai come in questo momento, infatti, lo sport in generale e il cicloturismo in particolare possono rappresentare un importante stimolo alla partecipazione gioiosa, abbattendo da un lato tante barriere ed esaltando dall’altra la capacità di apprezzare, tutti insieme, ciò che di bello ci sta intorno. Condividendo, appunto, con gioia una passione.

E di gioioso la Romagna ha davvero tanto. Ne rimangono colpiti i turisti che sempre più numerosi vengono a trascorrere da noi una vacanza. Apprezzano la natura incontaminata, la calda accoglienza unita alla professionalità dei nostri operatori, la qualità delle eccellenze gastronomiche del territorio e la nostra capacità di farli sempre sentire protagonisti. Coniugare la passione per lo sport con la tutela ambientale è poi una delle priorità dell’Emilia-Romagna. Basta pensare, ad esempio, alle grandi opportunità turistiche che offrono i parchi e le riserve naturali, le spiagge, le piste ciclabili e i percorsi sterrati, le nostre città d’arte e i borghi storici incastonati in un entroterra tutto da esplorare. E penso anche al percorso della Via del Sale, un evento che fa ormai parte della nostra tradizione ciclistica e che si snoda lungo strade che, negli

magna one Emilia-Ro Turismo Regi

anni, hanno visto protagonisti non solo migliaia di cicloturisti, ma anche grandi campioni. Esaltando anche un pezzo della nostra storia, quella che ci riporta alla vita dei “salinari” che, partendo dalle Saline, andavano a consegnare il loro prodotto attraversando borghi e colline. Qualità e tipicità dell’offerta, ecco due parole chiave che caratterizzano le proposte turistiche dell’Emilia-Romagna, ma che sono anche alla base di eventi come quello che vede protagonista Cervia e un “pioniere” della vacanza attiva come Claudio Fantini. Con la ventunesima edizione della Gran Fondo, Cervia sale nuovamente alla ribalta della Riviera dello Sport, la Riviera che in ogni momento dell’anno è in grado di offrire attività fisica e benessere. E che, da sempre, accoglie col sorriso tutti i suoi ospiti.



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edazione A cura della R tiva del mondo taforma spor at pi de an gr ppa italiana. La più la sua prima ta a atleti r pe a vi er C duemil ha scelto bre 2017 oltre Attesi a settem

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N A M N O R I ator e gli organizz ilia Romagna lla regione Em de à rit to au Le

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ettembre 2017 rappresenta un nuovo capitolo della storia dell'IRONMAN. L’attesa è infatti finita: a Cervia si inaugurerà la prima edizione full distance a marchio IRONMAN, grazie anche all’impegno organizzativo di The Total Training, che è partner di questo progetto nella veste di Local Contractor Ironman Italy, affiancata - e non poteva essere altrimenti - da Sportur di Claudio Fantini. IRONMAN è la più grande piattaforma sportiva al mondo come certificano i numeri: oltre 250.000 atleti e più di 130 eventi nel mondo. L’avventura dei triatleti, con una previsione di oltre 2.000 iscritti, inizierà per i primi 3,8 km nelle acque romagnole. Attraversando il Parco Naturale delle Saline di Cervia i partecipanti percorreranno180 km in bici tra storia e natura. Infine, la maratona, tra i punti più carat-

teristici della località di Cervia e Milano Marittima, condurrà gli atleti al traguardo vista mare. Ad illustrare i benefici della nuova collaborazione tra Regione Emilia Romagna, comune di Cervia e IRONMAN, nella sala stampa di Presidenza della Regione a Bologna, le massime cariche regionali e comunali: Andrea Rossi, Sottosegretario alla presidenza, Andrea Corsini, Assessore regionale al turismo e commercio, Luca Coffari, Sindaco del comune di Cervia, il presidente della FITRI Luigi Bianchi, oltre ovviamente ai massimi rappresentanti IRONMAN, HansPeter Zurbruegg – Managing Director IRONMAN EMEA e Bjorn Steinmetz – IRONMAN Regional Director Central Europe. All’unisono tutti hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto e per l’importanza che la realizzazione di

mbre ondiale di sette i dell’evento m

questo evento avrà per il territorio e il suo ulteriore sviluppo come destinazione turistico-sportiva, per la continua crescita dello sport del triathlon in Italia e per l’affermazione del brand IRONMAN nel nostro paese. Le istituzioni hanno sottolineato come la possibilità di ospitare un evento IRONMAN nel proprio territorio abbia un impatto positivo sia in termini di immagine che di ritorno economico e favorendo la crescita di sviluppo sostenibile delle economie locali, grazie alla capacità di attirare annualmente migliaia di atleti e appassionati di sport da tutto il mondo. Dal canto suo IRONMAN ha evidenziato come la cooperazione con le istituzioni e i cittadini sia fondamentale affinché l’evento diventi parte integrante del territorio generando un’esperienza unica per atleti, accompagnatori, spettatori e cittadini.


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B FANTINI CLU

O P M I L L'O S S E N L L E W L DE

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l'epicentro dell'evento, l'ombelico della grande festa consacrata al ciclismo. Sulla spiaggia dorata di Milano Marittima, una delle località più glamour della Riviera Adriatica, lo stabilimento balneare Fantini Club si colloca su un’area complessiva di 15.000 mq e con un’ampiezza fronte mare di oltre 100 mt. Fantini Club è molto più di uno stabilimento balneare. Organizzato con la formula del "villaggio vacanze", rappresenta - ormai da decenni - un punto di riferimento per gli amanti dello sport, del wellness, del mare e delle vacanze all’insegna del buon vivere. Una struttura moderna, ricca di comfort e servizi, ma sempre all'insegna della rinomata ospitalità romagnola. Al Fantini Club vivrete le vostre vacanze e il vostro tempo libero godendo di servizi di lusso, senza

rinunciare però ai piaceri e alle eccellenze che il territorio offre: buon cibo, locali, eventi, natura, comfort di prima qualità. All'interno del Fantini Club campi e attrezzature per ogni tipo di sport: palestra attrezzata Technogym, campi beach sulla sabbia, basket, windsurf, canoa e vela. E per gli amanti del wellness, da non perdere il centro benessere & Spa in riva al mare (il "Fantini Wave Spa), vera oasi di relax su 500 mq di green, dove lasciarsi coccolare, con percorso sensoriale, massaggi e trattamenti. In occasione della Granfondo al Fantini Club sono a disposizione tutti i servizi pre e post gara: ritiro dei pacchi gara, segreteria, sala stampa con diretta tv, area hospitality, premiazioni, parcheggio bici e pasta party finale (aperto anche agli accompagnatori). Da marzo ad ottobre Fantini Club vi offre un ricco calendario di eventi e attività,

sportive e non, tutte all'insegna del divertimento sulla spiaggia di Milano Marittima. I prossimi appuntamenti sono in calendario l'8 e 9 aprile, quando sulla spiaggia di Cervia arriveranno i grandi esperti della convention sul fitness, prima edizione di un evento organizzato dal Moma Studios di Milano. A seguire, dal 14 al 18 aprile, torna Moma on the Beach 2017, la manifestazione dedicata agli amanti del ballo. Maggio parte con l'Eco-Maratona del Sale (6-7 maggio), prova di run & bike tra la pineta e le antiche saline. Il 14 maggio una nuova edizione dello Sportur Triathlon Cervia Milano Marittima, mentre il 27 maggio si rinnova l'appuntamento con il Galà del Pattinaggio. Gli eventi proseguiranno a pieno ritmo fino ad ottobre, quando toccherà alla Gara Supersprint di triathlon rivolgere agli amici del Fantini l'arrivederci alla prossima estate.


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Cervia -La Not

te Rosa


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AGE IN RIVA UN BIKE-VILL

AL MARE

O P X E L' PEDALE DEL

all'Expo iende presenti Oltre 100 le az

È

il grande emporio del pedale, il supermarket che espone, in uno scenario unico (il lungomare di Cervia), tutte le novità legate al mondo del ciclismo. Dal 31 marzo a domenica 2 aprile, torna - più ricco che mai - l’appuntamento con l’area espositiva della Granfondo Via del Sale. Riduttivo definirlo un semplice "bike village". Con oltre cento aziende tecniche, si tratta della più grande ciclo-fiera all’aperto d’Italia, dove trovare tutte le ultime novità del settore. Il pubblico dei granfondisti potrà testare direttamente le innovazioni, confrontarsi con i produttori e chiedere consigli ai grandi campioni delle due ruote ospiti nelle aree delle aziende. Tutte le caratteristiche di una fiera tecnica, insomma, ma senza biglietto di ingresso e con il vantaggio di poter visitare gli stand direttamente con la propria bicicletta, per farla “testare” dai tecnici più

edazione A cura della R l lungomare al 2 aprile, su zo ar m 31 al sul ciclismo D ù grande fiera di Cervia, la pi alia all’aperto d’It

esperti del settore ed avere i giusti consigli per migliorare la performance, l'assetto posturale ed eventualmente correggere i piccoli difetti. Ricca anche l'offerta legata agli integratori per modulare la dieta perfetta ed ottenere la massima prestazione in gara, così come non mancheranno le aziende specializzate nell'abbigliamento tecnico. La grande novità del 2017 sarà il Top Challenge Gran Turismo di InBici, il mezzohospitality costruito sul modello dei grandi team Pro Tour di ciclismo. Il pullman è il medium operativo di un articolato progetto di marketing itinerante che, anche in virtù di un’intensa attività di comunicazione, intende rivoluzionare il mondo delle gran fondo. Il mezzo - che sarà protagonista nel 2017 di un lungo viaggio a tappe che toccherà le sedi delle più importanti gran fondo d’Italia e d’Europa - nasce con l’obietti-

vo di divulgare un’iniziativa promozionale innovativa e dalla forte connotazione commerciale, ma anche per diventare una presenza stabile nelle più importanti manifestazioni legate al cicloturismo. Il mezzo è allestito e personalizzato, infatti, per veicolare campagne promozionali ed iniziative aziendali, ma anche per accogliere ospiti e personalità. Ai ciclisti non resta quindi che parcheggiare l’auto in una delle tante aree di sosta in prossimità del villaggio (tutte ben indicate dalla segnaletica all’ingresso della città), scaricare il “ferro” e pedalare attraverso gli stand dell’expò che si snoda per oltre un chilometro sul suggestivo lungomare di Cervia. Questi gli orari dell'expò: venerdì dalle ore 15.00 alle 20.00, sabato dalle ore 9.00 alle 20.00 e domenica dalle ore 9.00 alle 19.00.



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2017 COSMOBIKE edazione A cura della R na torna la ttembre a Vero Dal 15 al 18 se era dedicata al mondo fi più importante Il Project Manager Paolo . ta et cl ci bi a semplice della ivo definirci un cipali tt du ri ’ “E n: Coi prin iamo essere i fiera. Noi vogl a mobilità sostenibile, ll ro’, della testimonial de d emissioni ze me ‘a ne io az ol rc della ci di vita, co sa come stile bicicletta inte ssere e come simbolo ne sorgente di be smart city” e ll de planetario

E N O I S LA PAS NDE PRE

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osmobike ha una mission precisa: diffondere la cultura ciclistica nella società civile”. Paolo Coin, Project Manager della grande rassegna veronese (15-18 settembre 2017), ricorda come un mantra gli obiettivi - quasi statutari - della sua creazione: “La dimensione commerciale in fiera è ovviamente presente - dice - ma quando abbiamo iniziato questa avventura ci siamo posti obiettivi più alti del semplice business: vogliamo essere i principali testimonial della mobilità sostenibile, della circolazione ‘ad emissioni zero’, della bicicletta intesa come stile di vita, come sorgente di benessere e come simbolo planetario delle smart city. In poche parole, il nostro obiettivo è contribuire all’affermazione della bici come fenomeno di cultura e consapevolezza, per uno stile di vita attento alla salute propria e a quella del pianeta, e far capire quanto la ciclabi-

lità sia simbolo di una società che sa pensare concretamente al proprio futuro”. Cosmobike, dunque, a differenza delle altre fiere di settore, non celebra soltanto i grandi brand (”che pure saranno tutti presenti”), ma pone davanti a tutto e tutti una filosofia: quella della bicicletta declinata nelle sue infinite varianti, un mezzo che è anche “scelta di vita” e, soprattutto, passione, “una passione - spiega Coin che da noi semplicemente prende forma”. E per dare spessore ad un concetto che non è solo uno “spot”, un ruolo importante all’interno di Cosmobike 2017 ce l’avrà Bosch eBike System, che sarà presente in fiera per consolidare la sua immagine di leadership nel mondo emergente delle biciclette elettriche e come principale attore industriale nella produzione di mezzi di trasporto sani ed eco-sostenibili. CosmoBike Show è il contenitore in cui si mettono in mostra tutte le realtà del

mercato bicicletta, è il luogo ideale per creare contatti, favorire e consolidare le relazioni già esistenti, testare un’ampia gamma di prodotti e, non da ultimo, promuovere l’uso della bicicletta come strumento attento alla salute dell’individuo e del pianeta. Dai grandi colossi del settore ai 40 top buyers esteri provenienti da 18 paesi, dal ciclista professionista fino al cicloturista, i numeri dell’ultima edizione di CosmoBike Show parlano chiaro: 60.000 visitatori (+ 20% rispetto all’edizione precedente), una rassegna stampa di oltre 450 articoli, oltre 300 tra giornalisti accreditati e operatori media coinvolti direttamente nella comunicazione della manifestazione, 35.600 follower targettizzati sui social media, quasi 50.000 visualizzazioni video su YouTube. Il segreto: “Per noi - prosegue Paolo Coin - espositori e visitatori sono due attori che meritano la stessa attenzione”.


I N T E R N A T I O N A L

B I K E

E X H I B I T I O N

VERONA 15/18 SET TEMBRE/SEPTEMBER 2017

CON IL PATROCINIO DI:

l’olimpionico Juri Chechi e il campione di ciclismo Francesco Moser guidano il gruppo alla partenza da piazza Duomo a Trento Photo by Newspower


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(QUASI)

edazione parola A cura della R ciclistiche: la re ga e ll ne za e fondatore Sicurez li, presidente el on nt A o an a Silv tti Scorta del G.S. Proge

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a sicurezza nelle corse è un tema serio che va gestito e curato da personale altamente qualificato. La Gran Fondo Via del Sale, in questo senso, è una delle manifestazioni più "sicure". Ne parliamo con Silvano Antonelli, presidente e fondatore del G.S. Progetti Scorta, direttore di corsa, un vero luminare nel tema della sicurezza nelle gare ciclistiche. Ispiratore della introduzione nel Codice della Strada delle Scorte Tecniche e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive, organizzatore del “Giorno della Scorta” e del “Premio Sicurezza”, Consigliere regionale della FCI Emilia-Romagna, Antonelli è l'uomo che - ciclisticamente parlando - fa rima con sicurezza. Presidente Antonelli, oggi le Granfondo sono "sicure"? In una recente indagine svolta dal nostro Gruppo, su un campione di 2.388 cicloamatori, il 69% di questi ha giudicato "sufficiente" il livello di sicurezza nelle Granfondo. Un dato incoraggiante, che premia lo sforzo sostenuto dagli organizzatori, che tranquillizza le Forze di Polizia e che rende merito a chi si è battuto in questi anni

perché le manifestazioni ciclistiche avessero una loro specifica considerazione nel Codice della Strada. Segnalo però che in alcune aree del Paese sono ancora troppi i casi dove la sicurezza è sottovalutata tanto dagli organizzatori quanto dai “pedalatori”. Quali sono state le tappe più significative che hanno portato ad un apprezzabile grado di sicurezza nelle Granfondo e nelle gare ciclistiche in genere? Il momento-chiave è stata l'introduzione delle figure della Scorta Tecnica e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive inserite nel C.d.S. rispettivamente nel 2003 e nel 2008. Molto importante è stato poi il successivo processo formativo ed abilitativo di migliaia di volontari (motociclisti e personale appiedato) che un tempo svolgevano la loro funzione di scorta attrezzati solo di passione mista a tanta improvvisazione. Di straordinaria efficacia, infine, è stata l’introduzione della sospensione temporanea del traffico in occasione del transito della gara ciclitica. Attualmente, si sta facendo qualco-

rso la Sempre più ve

le sicurezza tota

sa di particolare per migliorare ulteriormente la sicurezza? Si sta facendo tanto e un po’ ovunque ma, dovendo scegliere qualcosa di strategico, indicherei la scelta fatta dal Coni di obbligare tutti gli Enti di Promozione Sportiva ad adottare regolamenti tecnici simili tra loro ed in perfetta sintonia con quello della Federazione di riferimento, allo scopo di realizzare ovunque standard organizzativi sufficienti per qualità e sicurezza. Ci saranno novità nel prossimo futuro? Mi auguro fortemente di sì. Accogliamo con favore la spinta da parte del Ministero dell’Interno che intende ampliare le figure con compiti ausiliari di Polizia, con riferimento specifico anche alle gare ciclistiche, che in tal modo verrebbero a beneficiare di maggiore sicurezza in conseguenza del riconoscimento giuridico e dei maggiori poteri attribuiti al personale addetto ai servizi di scorta. Un processo fortemente sostenuto dalla stessa Polizia Stradale, che in ogni caso resterà sempre il riferimento assoluto per la sicurezza delle nostre manifestazioni.


ardino Cervia cittĂ gi


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ISTA IL PUNTO DI V

A Z Z E R U C I S FACCIAMOA MEA CULP

È

da troppo tempo, forse anni, che leggiamo continuamente di gravi incidenti che coinvolgono i ciclisti durante gli allenamenti. Ogni volta, come un riflesso incondizionato, scatta l'appello alla prudenza, ma in concreto, non si fa mai nulla per migliorare questo aspetto. Per affrontare l'argomento in maniera propositiva vorrei innanzitutto smarcarmi dal solito, stucchevole dilemma: sono i ciclisti sempre in mezzo alla strada oppure gli automobilisti indisciplinati ed irrispettosi? Subito una premessa: se sbaglia un ciclista, l'automobilista perde, al massimo, cinque secondi ad una rotonda, mentre quando è il contrario il ciclista può perdere anche la vita! Da sola questa semplice equazione dovrebbe indurci a tutelare maggiormente la cosiddetta "parte più debole". Purtroppo siamo italiani ed è "sempre colpa degli altri". Che essi siano ciclisti o automobilisti non importa, "sempre gli altri…". Oltretutto molti soggetti circolano per strada in doppia veste: al mattino in auto e nella pausa pranzo in bicicletta! Quando un automobilista si trova a dover

Luca Giardini A cura di Gian ba fra l'infinita diatri basta un Per dirimere e, lt vo a , ti e ciclis automobilisti Ecco perché, nella jungla à. pizzico di civilt iane, vi dico: sempre meglio al it de ra delle st affa…" use che un "v un cenno di sc

superare un gruppo di 20 ciclisti in una stretta fondovalle piena di curve, impreca perché non riesce a superarli, perdendo così forse 30 secondi, magari un minuto del suo preziosissimo tempo. Ma se quei 20 soggetti fossero in auto, alcuni per andare a pesca o a pranzo dalla suocera ed altri per i fatti propri, in quella stessa fondovalle ci sarebbero 300 metri di colonna inquinante. Se poi al comando ci fosse il classico signore con la Prinz ed il cappello, la velocità sarebbe di poco superiore a quella dei ciclisti! Al signore imbestialito in furgone che si reca al lavoro ed è terribilmente in ritardo potrei controbattere che quando è lui a procedere lentamente intralcia me e la mia auto sportiva di grossa cilindrata mentre mi sto recando ad un importante appuntamento d'affari e sono quasi in ritardo… Fatte tutte queste premesse, per la verità un pizzico faziose, noi ciclisti dobbiamo anche avere il coraggio di fare "mea culpa", confessando i nostri numerosissimi comportamenti scorretti. Spesso chiacchieriamo in fila per tre su strade trafficate, non rispettiamo i semafori, non diamo la precedenza,

non segnaliamo un cambio di direzione e, a volte, vorremmo gareggiare in 20 persone lungo la statale. Cari amici ciclisti avrete già capito che l'elenco dei nostri peccati potrebbe andare avanti per pagine e pagine. Cerchiamo quindi di dimostrarci più civili di chi guida un mezzo a motore. Viaggiamo affiancati solo su strade secondarie e quando le condizioni del traffico lo permettono. Mettiamo il piede a terra ai semafori ed agli incroci. In poche parole, mostriamoci più educati e civili di loro! Personalmente, mentre sono in bicicletta e qualcuno mi suona il clacson, da quando ho smesso di mandarli immediatamente a quel paese ed ho iniziato a sollevare il braccio in segno di scuse, ho ottenuto molti più risultati. Così facendo, merito il loro rispetto semplicemente per avergli fatto capire che mi dispiace fargli perdere qualche secondo e spesso il tanto vituperato automobilista contraccambia amichevolmente il segno di pace. Cari amici ciclisti, sulle strade dimostriamo a tutti che siamo educati e disponibili! Solo così potremo essere rispettati.


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E L A S L E D A I V A L

IN TV

arino edazione hermi di San M ali" sc i gl A cura della R su le ri giovedì 6 ap one sui Ped Appuntamento a speciale di "InBici - Passi ione della Gran at iz Rtv per la punt ampio servizio alla 21ª ed un che dedicherà e es rv Fondo ce

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n grande evento sportivo merita un grande palcoscenico mediatico. E allora, dopo la "Via del Sale", non perdetevi giovedì 6 aprile (ore 20.00), sugli schermi di San Marino Rtv, la puntata speciale di "InBici - Passione sui Pedali", che dedicherà un ampio servizio alla 21ª edizione della Gran Fondo cervese. Il format televisivo, prodotto dal magazine InBici in collaborazione con l'emittente di Stato dell'Antica Repubblica, proporrà immagini esclusive, interviste ai protagonisti ed approfondimenti sulla manifestazione di casa Fantini. "Il nostro programma - spiega il condut-

o Moser one Francesc mma, Il campi ra T Trento og pr AP l re de ti s Diretto Alcuni ospi e Elda Verone

tore Gian Luca Giardini - pone, da sempre, grande attenzione alle manifestazioni granfondistiche più importanti del Belpaese. Dunque, non potevamo certo ignorare una gran fondo prestigiosa e consolidata come la Via del Sale che, ogni anno, ai primi refoli di primavera, gli appassionati del pedale attendono sempre con grande trepidazione". La trasmissione "InBici Passione sui Pedali", in onda tutti i giovedì in prima serata sulle frequenze di San Marino Rtv, celebra quest'anno la sua seconda edizione. Quaranta puntate di 54 minuti incentrate sul mondo composito delle due ruote,

declinate nelle sue infinite varianti, dal professionismo ai cicloamatori, passando per turismo "green", eco-sostenibilità, benessere e urbanistica ciclo-pedonale: "La Via del Sale - conclude il Direttore Generale di InBici Magazine Maurizio Rocchi - condensa un po' tutti questi aspetti perché, oltre ad essere un grande evento sportivo, è anche una manifestazione consacrata alla eco-sostenibilità e al turismo. Il 2 aprile saremo presenti a Cervia con la nostra troupe per raccontare al meglio quella che si annuncia, ancora una volta, una grande giornata di sport".



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NZA ATTIVA A C A V A L L E D ILITY LA MULTI-UT

L E V A R T R U T R O À P T I S V O N E L L E D A R E I N I M LA ia viaggi. edazione " ed un'agenz e, sulla Q "H i A cura della R iz rv se tivi, ospitalità, e di eventi ch Tornei innova un inesauribile contenitor della vacanza di fia Alla scoperta , ha rivoluzionato la filoso la costa romagno

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n inesauribile filone aurifero di idee, una laboratorio "working in progress" di eventi, una consolle al lavoro dodici mesi l'anno con una mission ben precisa: il turismo sportivo. Questo e tanto altro è Sportur, il progetto nato nel 1996 dall'intuito avanguardista di Claudio Fantini, imprenditore cervese che ha fatto dell'ospitalità e dello sport un marchio di fabbrica. Dopo aver ereditato dai genitori il "bagno" di famiglia (acquistato nel 1959 dalla madre Fiorina e dal padre Antonio sul Lungomare di Cervia), negli anni '80 Claudio Fantini trasforma questo spicchio di spiaggia nell'Eldorado degli sportivi e degli amanti del benessere. E così, nel 1984, sugli arenili di Romagna, compare uno sport nuovo: il beach volley. Da quel momento nasce un fenomeno

e, quello stesso anno, proprio al Fantini Club, si disputa il primo torneo ufficiale di beach volley in Europa. Nel 1996 Claudio Fantini ha un'altra felice intuizione: unire al mondo dello sport le politiche promozionali del turismo. E viceversa. Fonda così Sportur, per organizzare e promuovere eventi sportivi: gare, tornei, scuole e camp con grandi campioni. Fiore all'occhiello di Sportur è la Granfondo Via del Sale, che ogni anno coinvolge migliaia di ciclisti e che è fra le più importanti granfondo d'Italia. Nel 2009, logica emanazione di un progetto sempre più strutturato, nasce Sportur Club Hotel, un concept innovativo di ricettività per la riviera dell'Emilia Romagna dedicato a tutti coloro che amano lo sport e le vacanze dinamiche. Nel 2013 Claudio Fantini lancia HQ. Non

mare" "A cavallo del Cervia di gia iag sp uestre sulla la rassegna eq

un nuovo spazio, ma una filosofia semplice da capire e da usare, dove HQ sta per High Quality. Un modo per gustarsi la vita al 100% in piena forma, benessere e positività. Uno stile di vita che a CerviaMilano Marittima diventa un vero e proprio stile di vacanza. Nel 2015 da questo inesauribile terreno di idee, nuove visioni e servizi trae energia SPORTUR TRAVEL, nuovo Tour Operator e agenzia viaggi dedicato a chi si muove per passione dello sport. Pacchetti, destinazioni ed eventi per praticare in libertà il proprio sport e per vivere vacanze all'insegna dello Star Bene, in linea con un Italian Lifestyle che abbina movimento e relax, alimentazione equilibrata e sano divertimento. E' la nuova frontiera di una multiutility della vacanza. E sicuramente, c'è da scommetterci, non sarà l'ultima.


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A I V R E A T C S O C A L L E D A L R E P A L «Ravenna sta come stata è molt' anni: l'aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni.» (Dante Alighieri - Divina Commedia, Inferno, Canto XXVII)

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itata già dal Sommo Poeta nella Divina Commedia, Cervia nasce come centro di produzione del sale per poi trasformarsi col tempo in una delle località turistiche più apprezzate d’Italia, in virtù di una rara alchimia propositiva che all’ampia gamma di servizi unisce un territorio unico, una preziosa dimensione a misura d’uomo e la possibilità di spostarsi agilmente tra le località Milano Marittima, Pinarella e Tagliata che ne completano l’esclusiva varietà. La magia di una full immersion nella natura Fin dalle sue origini il legame di Cervia

con la natura è forte e inscindibile. Si narra infatti che quando la città era interamente circondata dai boschi e dalle foreste, uno dei maggiori frequentatori di questi spazi verdi fosse il vescovo di Lodi, il quale un giorno, mentre passeggiava in pineta, si imbatté in un cervo, che, riconosciutolo come funzionario di Dio, gli si inginocchiò davanti in segno di devozione. Da quel giorno risultò naturale chiamare la città Cervia, non solo per ricordare lo straordinario avvenimento, ma anche considerando che nelle pinete limitrofe i cervi erano particolarmente numerosi. A tutt’oggi Cervia vanta un importantissimo patrimonio di aree verdi e uno sviluppo turistico in totale armonia con la tutela dell'ambiente la cui attenta salvaguardia e valorizzazione ha assicurato alla città dal 2007 la garanzia del marchio “EMAS". Cervia è stato il primo co-

mune romagnolo e della costa regionale ad essere certificato, e tra i pochissimi in Italia ed in Europa. Il suo enorme patrimonio è caratterizzato dalla secolare pineta di Milano Marittima, che si estende per circa 260 ettari che corrono a monte e per la maggior parte in parallelo alla località. Negli anni ’60 in 23 ettari di bosco è stato realizzato il Parco Naturale, dove si possono osservare da vicino mucche cavalli caprette, conigli, cigni, pavoni e cervi, simbolo della città. Una fascia di pineta costituisce un importante polmone verde tra l'arenile e le località di Pinarella e Tagliata. 827 ettari sono invece l’estensione delle saline, scrigno naturalistico di rara bellezza fruibile attraverso visite guidate a piedi o in barca organizzate dal Centro visite Saline. Varie le specie di avifauna osservabili nell’area naturalistica fra cui pittime reali, aironi, cavalieri


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nola tra edazione a riviera romag tti di A cura della R ll de lie ig av delle mer lness, no Alla scoperta ioni, cultura, natura e wel az oc ev antiche ri a tavola ed eccellenze divertimento

d’Italia, martin pescatore e naturalmente le colonie di fenicotteri rosa che superano i 2000 esemplari. Nel periodo estivo sono possibili anche escursioni in notturna, dedicate all’osservazione delle stelle. Davvero di grande fascino è l’area di produzione artigianale del sale “dolce” cervese il pregiato sale integrale dal gusto morbido e delicato. Nel periodo estivo, da giugno a settembre, vengono organizzate visite guidate gratuite per mostrare il lavoro dei salinari con gli antichi attrezzi in legno e si può raccogliere il sale assieme a loro. Questo avviene nella salina Camillone, l’unica rimasta intatta delle 150 esistenti prima della trasformazione e passaggio al sistema di produzione industriale. I fanghi e le acque madri delle saline – dalle importanti proprietà terapeutiche - sono utilizzate nei trattamenti delle Terme di Cervia. Estremamente suggestivo inoltre il tramonto, quando i colori accesi nel cielo sfumano dall’arancio al viola e si riflettono sulle acque dei bacini salanti. Il sale di

Cervia, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero viene impiegato anche nella produzione di sali aromatizzati per la cucina, sali da bagno, prodotti cosmetici naturali e nel goloso cioccolato al sale di Cervia. Tutti gli spazi verdi delle località sono piacevolmente fruibili, grazie ai percorsi dedicati a jogging, training e bicicletta, ma anche percorsi-vita e palestre all’aria aperta. Naturalmente anche i più piccoli possono godere appieno delle aree verdi con parchi gioco in piena sicurezza e immersi nella natura. Per il più fedele amico dell’uomo invece sono riservate delle aree di “sgambamento” che permettono di lasciare liberi gli animali per correre in tranquillità in sicurezza e sempre nel verde. Cervia e le sue località sono inoltre caratterizzate dalla lunga spiaggia di sabbia fine, da servizi di prim’ordine (compreso il Wi-Fi) offerti negli oltre 200 stabilimenti balneari e dal prestigioso servizio di salvataggio che vigila ogni giorno sul mare. La spiaggia di Pinarella e Tagliata, anche per la naturale fascia di pineta che la co-

steggia offrendo ombra, zone attrezzate per pic-nic e giochi per bambini, è stata definita dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club “perla naturale” della riviera. Cervia e località ogni anno dal 1999 espongono con orgoglio la Bandiera Blu, riconoscimento rilasciato ad attestazione della qualità del mare e dei servizi dalla Foundation for Environmental Education. E ancora, per gli amanti della natura e del mondo faunistico in particolare, le località offrono la Casa delle Farfalle e degli Insetti: una grande serra di 500 mq che accoglie centinaia di farfalle libere, in un caratteristico ambiente tropicale appositamente creato e altri 500 mq che ricalcano gli habitat ideali per vari tipi di insetti, che quindi si possono osservare da vicino attraverso accorgimenti particolari. E se poi vogliamo vivere la natura anche in modo audace, ecco CerviAvventura, parco di tarzaning con tanti percorsi spericolati che si snodano in sospensione integrati in aree boschive tramite l'instal-


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lazione di cavi, piattaforme aeree in legno e cordame – fra gli alberi del Parco Naturale. Il tutto in assoluta sicurezza con caschi di protezione e imbragature. Il fascino della tradizione culturale Tutte le località cervesi sono caratterizzate da una particolare vitalità in campo culturale e da una grande cura nel rispetto delle tradizioni. A dimostrazione di ciò, una serie incredibile di eventi e appuntamenti che durante tutto l’anno spaziano dalla letteratura all’arte figurativa, dalla musica al teatro, fino alla filosofia, alla storia. Tra Milano Marittima e Tagliata si possono anche visitare numerose strutture museali, alcune davvero particolari. Il MUSA, ad esempio, il Museo del Sale di Cervia, che in un accattivante percorso etnologico mostra le attività nella salina, spiega i complessi equilibri idrici del territorio ed espone documenti e at-

trezzi dell’antica attività salinara. Il museo arricchito di una affascinante sezione archeologica accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo alla ricerca delle radici della località. Non dimentichiamo inoltre i grandi nomi di scrittori, poeti e cantautori che alla città di Cervia hanno legato il proprio nome talmente stretto da diventarne cittadini onorari, come Grazia Deledda, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi e Roberto Vecchioni, o comunque grandi amici, come Giovannino Guareschi e Giosuè Carducci. Passeggiando sul piazzale dei salinari possiamo farci sedurre dal fascino di un passato importante fra gli imponenti magazzini del sale e la torre San Michele, gli antichi guardiani dell’ “oro bianco”. E ancora il centro storico cervese, costruito a fine seicento su un progetto pianificato che fa di Cervia una delle rare città di fondazione italiane,

incanta il visitatore con le caratteristiche case dei salinari che fungevano anche da cinta muraria della città. Caratteristico e particolare anche il teatro comunale, piccolo, raccolto e dall’acustica perfetta, mostra affreschi del Canepa ed un particolarissimo sipario a soggetto marinaro in cui compare anche un salinaro con la tipica imbarcazione: la burchiella. L’incanto di sentirsi bene Il benessere, fisico e mentale, è probabilmente il maggior valore aggiunto che si può guadagnare dalla permanenza nelle località cervesi. Tutto qui sembra concepito – dalla natura prima, dall’uomo poi – apposta per restituire all’idea di vacanza il suo significato più genuino e intrinseco, ossia quello di un tempo rigenerativo per lo spirito, il corpo o, ancora meglio, entrambi. Ecco allora l’opportunità di sconfigge-


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re completamente qualsiasi tipo di noia o di stress con tanti chilometri di piste ciclabili per piacevoli pedalate in aree verdi, romantiche passeggiate lungo il porto-canale di Cervia o lungo le stradine dell’antico centro storico, l’accoglienza famigliare di ristoratori e gestori degli stabilimenti balneari, e ancora la possibilità di lasciarsi andare alla seduzione dei centri benessere. Aperte da maggio a dicembre Le Terme di Cervia, propongono trattamenti al fango della salina di Cervia dalle proprietà eccellenti, una piscina con acqua ad alta salinità ( anch’essa delle saline di Cervia) ed aggiungono trattamenti estetici e rilassanti di alta qualità e alcune piacevolissime novità quali peeling al sale, massaggi Watsu o massaggi super-rilassanti con pietre calde. A completare l’offerta wellness, nel 2007

è nata una Spa anche sulla spiaggia. Una insolita e piacevole combinazione che propone novità e servizi particolari che vanno dalla cromo-aromo- terapia al trattamento al sale, completati da una vasta gamma di massaggi e trattamenti estetici. Numerosi i centri benessere che accolgono gli ospiti nelle innumerevoli strutture alberghiere all’avanguardia. di trovare attrezzate palestre all’aria aperta per il body building e per il fitness, di tonificare i muscoli con il Nordic Walking e di fare spinning anche in acqua. Sono però le due ruote le grandi protagoniste del territorio cervese. Alle piste ciclabili presenti in tutte le località di Cervia – vera occasione di movimento, anche per chi ha da poco familiarizzato con la bicicletta – si aggiungono infatti i tanti percorsi attraverso la pineta, con grande gioia soprattutto degli appassionati della mountain bike. Proprio per questo già da anni gli operatori hanno sviluppato una particolare attenzione per i cicloturisti, offrendo loro un’attenta accoglienza. E se proprio acqua e terra non ci bastano e vogliamo un po’ di brivido, abbiamo l’aria a disposizione. E’ possibile infatti prendere parte a voli turistici per apprezzare dall’alto le località del territorio in tutta la loro bellezza, e frequentare corsi di paracadutismo anche per dilettanti assoluti. Un’ebbrezza unica per rendere la vacanza ancor più indimenticabile. Non siamo tipi sportivi e preferiamo divertimenti più classici? Tra le quattro località del territorio cervese c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un’opzione che mette sempre d’accordo grandi e più piccoli è quella di Mirabilandia, il grande Parco delle Meraviglie a pochi minuti da Cervia che ogni anno si conferma un gioiello che coniuga l’inventiva dei più bravi artisti del divertimento alle innovazioni della tecnologia, offrendo divertimento e relax a 360 gradi. I bambini poi sono protagonisti in tantissime occasioni, ad esempio a Natale, quando una grande pista di pattinaggio su ghiaccio viene allestita nella piazza principale di Cervia, oppure in spiaggia, con i tanti giochi a loro dedicati e con la possibilità di usufruire di laboratori artistici, di lavorazione del mosaico e di costruzione aquiloni, per non parlare degli spettacoli di animazione e teatro di figura proposti in tantissime occasioni. Durante il periodo estivo hanno persino un mercatino tutto loro, in cui scambiare vendere e acquistare giochi, figurine e tantissimi altri oggetti, dove testare il loro

senso degli affari. E di sera le occasioni di intrattenimento e divertimento si fanno praticamente infinite per tutti, con le centinaia di ristoranti, pub e street bar disseminati su tutto il territorio. Ma la regina della notte è sicuramente Milano Marittima, la raffinatissima località della moda e dello shopping che ama vivere la notte. Il centro dell’elegante cittadina – completamente rinnovato negli arredi urbani – di sera si trasforma infatti nel punto di ritrovo dei ragazzi da tutta Italia. Ognuno può scegliere il proprio ambiente, gli street bar che dettano mode e tendenze, un calice di vino in una delle moderne enoteche, musica soft e due chiacchiere per incontrare nuovi amici, magari prima di provare una delle discoteche più famose e glam del Paese. La seduzione dei prodotti del territorio La posizione stessa di Cervia e delle località limitrofe sembra studiata appositamente per poter godere di quanto di meglio questo scorcio di Romagna può offrire: da una parte il mare, con una tradizione peschereccia secolare, dall’altra il vicino entroterra collinare, ricco di particolarità e borghi suggestivi. E poi le eccellenze tipiche ed esclusive della città di Cervia. Una su tutti la fa da padrone, sua maestà il sale. Il sale “dolce” di Cervia, conosciuto in tutto il mondo e dal 2004 anche presidio Slow Food, caratterizza in modo davvero speciale la gastronomia locale, offrendo agli ospiti una vasta scelta di gustosissimi piatti di carne e pesce, e proponendo anche prodotti unici come il cioccolato al sale, piadina al sale, il torrone al sale. L’unicità di alcuni prodotti locali viene sottolineata da alcuni prodotti come il Prugnolino, liquore lavorato dalle bacche del prugnolo, cespuglio tipico delle saline, o il sale aromatizzato alla salicornia, erba aromatica tipica dei bacini salanti. Tutti i prodotti – da non dimenticare i vini di sabbia – si possono trovare nei tanti mercatini all’aperto che durante tutto l’anno cadenzano l’arrivo delle prelibatezze stagionali. E tra Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata, centinaia di ristoranti propongono una infinita scelta di pietanze che vanno dalla cucina tradizionale con piatti semplici quali cappelletti, tagliatelle, strozzapreti, pesce e carne alla griglia, ai più raffinati menu con piatti elaborati e innovativi ma sempre rigorosamente attenti ai palati più raffinati.


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04.06 2017

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Foto: Federico Modica

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NOVITÀ/NEWS

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a Romagna - e dunque anche la città di Cervia - è una delle capitali mondiali della gastronomia. In questo lembo di territorio, racchiuso tra il mare e le colline, la cultura culinaria è una scienza antica con radici solide ed eredi all’altezza (non a caso, due dei tre finalisti dell’ultima edizione di “Masterchef” erano l’espressione proprio di questa regione). Qui, nella terra che diede i natali al celebre gastronomo Pellegrino Artusi, è nata la piadina, il "pane dei poveri", ma anche il mitico Sangiovese. Qui è custodita la leggendaria ricetta dei cappelletti, ma anche dei passatelli e del pollo arrosto. Nei paesini alle falde delle colline si possono gustare gnocchi, “manfrigoli”, lasagne al forno e la prelibatissima ciambella annaffiata con l’albana dolce dei colli romagnoli.

Insomma, una terra di grandi cuochi e di grandi "mangiatori" che non disdegna la nouvelle cousine, ma resta avvinta come l’edera alle sue antiche tradizioni. Come Cervia, per l’appunto, il paese dell’oro bianco, con le sue secolari saline ed i prodotti gastronomici ormai diventati un’eccellenza irrinunciabile per i grandi chef internazionali. Per questo, un evento come la Via del Sale, non poteva ignorare questo aspetto identitario della Romagna. E per questo, da qualche anno, gli organizzatori hanno allestito un “percorso gourmet”, ovvero una pedalata ciclo-gastronomica non competitiva aperta a tutti, attraverso i punti più suggestivi della costa e dell’entroterra cervese, con soste e degustazioni dei prodotti caratteristici locali. Il percorso - aperto a tutti e percorribile

con qualsiasi tipo di bicicletta - si snoda su un tracciato di 40 chilometri interamente pianeggianti. La partenza verrà data alle ore 10 del 2 aprile davanti al Fantini Club con arrivo previsto alle ore 14.00 circa. La quota di iscrizione è euro 10,00 ed è possibile preiscriversi direttamente sul posto fino alla domenica mattina alle ore 9.00 presso lo stand informazioni Sportur. La quota comprende assistenza lungo il percorso, Gadget Gourmet e 6 punti gourmet con buffet. I sei punti di degustazione, dove assaggiare alcuni piatti prelibati della tradizione culinaria di Romagna, sono collocati all’azienda Agricola Casa di Gianna, alla Taverna dei Brontoloni, alla Piadineria Al Chiosco, all’Apicoltura Brusi Cervia, al Ristorante Anima e Cozze e al Ristorante Pizzeria La Taverna.


Foto Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi (Newspower, M. Miori, A. Grassini)

Partecipa a La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series, tappa dell’UCI World Cycling Tour per la qualificazione alla Finale del Campionato Mondiale per cicloamatori! La Leggendaria Charly Gaul, intitolata all’Angelo della Montagna e alla sua mitica impresa al Giro d’Italia dell’8 giugno 1956, vi aspetta dal 7 al 9 luglio nell’affascinante territorio di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi. Venerdì 7 si terrà la gara a cronometro at12 traverso i caratteristici borghi della Valle dei Laghi e domenica 9 la granfondo e mediofondo con partenza dalla bellissima Piazza Duomo, passaggio fra incantevoli specchi d’acqua, vigneti e borghi della Valle dei Laghi e Valle di Cembra fino alla scalata degli avvincenti e decisivi tornanti del Monte Bondone. www.laleggendariacharlygaul.it LaleggendariaCharlyGaul TH

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In onore di Francesco Moser e della sua famiglia, che ha scritto la storia del ciclismo dagli anni ‘50 ai giorni nostri, La Moserissima - La Ciclostorica di Trento festeggia il prossimo 8 luglio la sua seconda edizione ed è unica tappa del Trentino Alto Adige del Giro d’Italia d’Epoca. Il fascino vintage per una ciclopedalata internazionale con biciclette da corsa d’epoca costruite prima del 1987 attraverso Trento e la Valle dell’Adige lungo le cui sponde si snodano una fitta rete di piste ciclabili, suggestive strade bianche immerse nella natura alla scoperta di caratteristici borghi e passaggi nella storia della Via Claudia Augusta, l’antica strada romana. www.lamoserissima.it LaMoserissimaCiclostoricaTrento INFO E ORGANIZZAZIONE ASD Charly Gaul Internazionale charlygaul@discovermontebondone.it Tel. +39 0461 216000

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ualcuno conosce il “biofeedback”? Si tratta di uno strumento molto utile all’atleta per imparare a riconoscere e controllare alcune delle principali funzioni e modificazioni psicofisiologiche attive nel proprio corpo. Si è sempre pensato infatti che la frequenza cardiaca, la respirazione, la tensione muscolare così come altre funzioni corporee sfuggissero al controllo cosciente e volontario, in quanto regolate in maniera autonoma dal sistema nervoso; in realtà il biofeedback ha dimostrato che è possibile modificare volontariamente questi parametri psicofisiologici. Nello specifico il biofeedback è uno strumento che attraverso degli elettrodi applicati sulla cute dell’atleta (fronte, braccia, addome..) è in grado di rilevare come cambia il livello di attivazione psico fisica presente nel corpo del corridore in un preciso momento, ad esempio quando sottoposto a una condizione stressante oppure in stato di rilassamento. Le reazioni dell’organismo, in particolar modo, sono condizionate dai pensieri, dalle emozioni e dall’interpretazione data dall’atleta agli eventi. Il biofeedback trasforma il segnale muscolare rilevato dai sensori in un segnale acustico o visivo che, proiettato sullo schermo di un computer, consente all’atleta di monitorare in diretta i processi corporei in atto

dentro il suo corpo (andamento delle onde cerebrali, ritmo cardiaco, ritmo respiratorio, pressione, tensione..) Una volta rilevato il suo livello di attivazione e di tensione muscolare, ritmo cardiaco e frequenza respiratoria il corridore potrà allenarsi, attraverso le tecniche di mental training apprese in collaborazione dello psicologo dello sport, a modificare i suddetti parametri in modo più funzionale alla prestazione. Ad oggi infatti, come tutti sappiamo, livelli eccessivi o troppo bassi di attivazione psico- fisica ostacolano la massima espressione di sé all’interno della performance compromettendo così i risultati ed il raggiungimento degli obiettivi prestativi stabiliti dall’atleta. Perché dunque dovrebbe essere utile per un ciclista imparare ad utilizzare uno strumento come il biofeedback? Semplice! Per imparare più rapidamente a modificare in modo volontario quei parametri fisici che sono condizionati dalla mente e dagli stati emotivi del momento. Una respirazione irregolare e l’eccessiva tensione muscolare che caratterizzano l’ansia pre- gara infatti, se non gestite, possono ostacolare la qualità della prestazione agonistica. Il Biofeedback se abbinato alle tecniche di rilassamento permette all’atleta di imparare in tempi brevi a raggiungere lo stato di attivazione ottimale utile alla prestazione

dia Maffi ttoressa Clau A cura della do

così da riprodurlo poi in contesto di gara. Con l’ausilio del biofeedback il ciclista sarà in grado di identificare le condizioni psico- fisiche associate alle sue prestazioni migliori e peggiori, comprendendo per tempo quando intervenire per modificare questi parametri. Il biofeedback è particolarmente utile in caso di tensione eccessiva ed ansia pre- gara perchè rende consapevole il corridore delle risposte fisiologiche emesse dal suo corpo nel momento in cui la mente inizia a produrre pensieri negativi. Così come, a volte, l’eccessiva attivazione viene indotta o peggiorata da modelli di respirazione errati che attraverso il biofeedback possono essere riconosciuti e corretti. Il biofeedback, utilizzato ad oggi da diversi psicologi, è uno strumento che rende ancora più evidente lo stretto legame esistente fra corpo e mente, mostrando “in diretta” come gli stati mentali e le emozioni influiscono sui parametri fisici e corporei e di conseguenza sulla prestazione. Una volta imparato a riconoscere le personali sensazioni associate allo stato di attivazione ottimale e imparato ad applicare le tecniche di mental training per riprodurle in contesto di gara il corridore non avrà più bisogno del biofeedback e avrà sviluppato una maggior consapevolezza nella gestione del suo atteggiamento mentale.



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O N A L I M A N I T T I MAARR A D A N G A OM L BERE

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ilano Marittima, perla incastonata nel cuore della riviera romagnola, è una delle capitali italiane delle vacanze glamour. La località getta le sue basi su una strana storia, alla quale si deve anche il suo nome. Milano Marittima nasce infatti – su carta – il 1º giugno 1907, quando il Comune di Cervia concede ad una famiglia di industriali milanesi (i fratelli Maffei) di bonificare una porzione di territorio balneare abbandonata. La neocostituita “Società Milano Marittima per lo sviluppo della spiaggia di Cervia” è chiamata a costruire villini immersi nel verde e stabilimenti balneari per cavalcare l’onda del turismo che cominciava a farsi spazio verso la fine dell’800.

L’idea di base era quella di sfruttare il concetto di città giardino (seguendo le teorie di Ebenezer Howard), ossia un luogo diverso, un nuovo concetto di città dove le costruzioni dovevano fondersi in modo perfetto con la natura intorno, con villette sorte all’interno della stessa pineta. Un luogo talmente curato e ricercato da attrarre la meglio borghesia di Milano e che poi favorì l’urbanizzazione della zona con la costruzione di stabilimenti balneari, hotel, colonie e ristoranti. Oggi Milano Marittima è la patria delle discoteche e dei locali a pochi passi dalla spiaggia, come il Pineta Club, il Pepita e il Papeete, degli hotel 4 stelle sulla spiaggia e della movida più sfrenata. Ma Milano

edazione A cura della R Cervia otto buono" di Focus sul "sal di casa aè dove la movid

Marittima non è solo questo, è anche una bellissima pineta mediterranea che si trova alle spalle degli hotel e delle abitazioni: 260 ettari che rappresentano un vero paradiso per gli amanti del birdwatching. Dentro la pineta si trova una delle principali attrazioni della città: la Casa delle Farfalle, un “museo” che è uno spettacolo della “natura” con centinaia di farfalle, chiocciole giganti, insetti di ogni tipo, mantidi, grilli, coleotteri, api e spazi per laboratori didattici. Finito il tour naturalistico non rimane che fare una gustosa capatina in una delle tante piadinerie della zona… Perché non siamo mica a Milano. Storia o non storia, questa è pur sempre la Romagna!



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O D N A L A D PE ALLENGE INBICI TOP CH

T E P R A C D SUL RE

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a Granfondo Internazionale Laigueglia Alè, andata in scena lo scorso 26 febbraio in provincia di Savona, ha aperto ufficialmente l’InBici Top Challenge, il circuito granfondistico che riunisce alcune delle più importanti rassegne amatoriali del Belpaese. E’ stato, come nelle previsioni, un debutto di grande effetto, andato in scena tra il mare e le montagne liguri con i meravigliosi panorami marittimi lungo la Baia del Sole, le entusiasmanti erte in mezzo agli olivi tra Cisano, Arnasco, Ranzo, Ortovero e Paravenna e, soprattutto, le espressioni di gioia e di grande soddisfazione dei due vincitori, ovvero l’ex professionista friulano Federico Pozzetto del team Cannondale Gobbi FSA e, tra le donne, la marchigiana Barbara Lancioni del team Mg.K Vis-Somec-Lgl. Ma non si può certo ridurre a questi due soli volti una kermesse ciclistica che ha raccolto quasi tremila partecipanti, provenienti da ogni angolo d’Italia e d’Europa. Vittorie anche nelle varie categorie per (M2) Eduard Kivishev, (M3) Niki Giussani, (M4) Luigi Tarchini, (M5) Marco Capello, (M6) Massimo Piccini, (M7) Riccardo Zannoni, (M8) Bruno Manaresi, (DIS) Luigi Cucco, (D1) Eri-

edazione A cura della R Alè", la Gran la "Laigueglia n co ak ci il o Dop tappa del rà la seconda sa a vi er C di stico. Ecco le Fondo uito granfondi rc ci o os gi ti pres ovvisorie classifiche pr

ca Magnaldi, (D2) Barbara Genga e (D3) Olga Cappiello. LE CLASSIFICHE Dopo l’overtoure ligure, dunque, al primo posto assoluto delle classifiche dell'InBici Top Challenge ci sono, per gli uomini, Enrico Rossi e per le donne Barbara Genga. Queste invece le classifiche per categoria: D1 Serena Falconi, D2 Genga Barbara e D3 Serena Bisaccioni. Per gli uomini, ELMT Christian Pazzini, M1 Luca Anelli, M2 Enrico Rossi, M3 Falasconi Giorgio, M4 Lanconelli Flavio, M5 Roberto Mirri, M6 Riccioni Gianni, M7 Luciano Livon e M8 Manaresi Bruno. LE PROSSIME TAPPE Dopo la prima tappa in terra ligure, il secondo appuntamento con l’InBici Top Challenge si svolgerà sulla costa romagnola, il 2 aprile a Cervia, teatro della 21ª edizione della Gran Fondo Via del Sale. Nel mese di maggio il circuito granfondistico propone la suggestiva Granfondo della Vernaccia, che si disputerà domenica 7 maggio a Colle di Val d’Elsa, nel cuore della rigogliosa campagna senese. La quarta tappa sarà una prestigiosa new-entry: la Granfondo Marcialonga

Cycling Craft, la cui undicesima edizione sarà in programma a Predazzo (Trento) il 4 giugno 2017. Il 25 giugno, invece, il calendario propone un’altra grande classica: la Gran Fondo Gavia - Mortirolo, l’affascinante manifestazione dell’Aprica che gli appassionati, negli anni scorsi, ricordavano come “La Campionissima”. Poi gran finale il 9 luglio a Trento con la Gran Fondo Charly Gaul, prova regina del circuito ed un’unica tappa italiana dell’Uci Gran Fondo World Series. Fuori dal calendario, la tradizionale prova Jolly, che quest’anno è programmata per il 28 maggio in Croazia, nella splendida Istria, teatro della Gran Fondo Nevio Valcic. Per tutti gli iscritti al circuito la partecipazione alla manifestazione balcanica è gratuita. Alla consolle organizzativa, come sempre, l’Asd Inbici Cycling Team che - in virtù di una lunga esperienza nel mondo del ciclismo - ha selezionato per questo nuovo circuito sette tra le più affascinanti gran fondo del Belpaese, quelle che, oltre ad avere una valenza tecnica di prim’ordine, si svolgono in territori di grande suggestione e che sanno abbinare al pathos della gara anche il patrimonio storico e naturalistico di località turisticamente all’avanguardia.



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ervia è anche soprannominata “Città dello Sport”, per le infinite opportunità sportive che le quattro località e i loro immediati dintorni offrono a professionisti e amatori. Dalla bicicletta alla vela, al tennis, alle attività sportive sulla sabbia e sull’acqua, al golf, all’equitazione, fino alle immersioni subacquee e al paracadutismo, il raggio di possibilità per praticare la propria passione o per provarne una nuova è amplissimo. La vacanza può così diventare “attiva”, grazie ad esempio all’Adriatic Golf Club Cervia, centro golfistico che può considerarsi in Italia fra i più attrezzati, con le 27 buche del tracciato (il primo a nascere sulla costa romagnola) che si snodano su un’area di quasi 100 ettari costeggiante la pineta e il mare. O grazie al Centro Ippico “Le Siepi” di Milano Marittima, che costituisce una delle strutture all'avanguardia

in campo nazionale ed internazionale, in cui si possono seguire eventi di grande prestigio. Inoltre vari maneggi offrono la possibilità di scegliere suggestivi percorsi a cavallo. Naturalmente poi, il mare. Gli amanti della nautica trovano a Cervia un porto turistico dotato di circa 350 posti barca e tre circoli velici in grado di assicurare raduni, regate e tutto quanto ruota intorno al mondo della nautica. Il panorama acquatico continua con le scuole di vela, di windsurf, di sci nautico, di catamarano, di nuoto, di acquagym e di canoa. Proprio con le canoe, a disposizione presso il Club Canoa Kajak Cervia, si possono effettuare escursioni in mezzo alla pineta, fino ad arrivare alle saline. Per gli amanti delle immersioni subacquee basta poi spostarsi di qualche chilometro verso nord ed ecco un ecosistema mari-

no unico nell’Adriatico, in cui è possibile vedere specie ittiche del tutto inaspettate. Mare però vuol dire anche spiaggia. E’ a Cervia, ad esempio, che il beach volley è esploso nel 1984 con il primo torneo europeo. Via via, oggi questo famosissimo e super-praticato sport è diventato addirittura disciplina olimpica, e praticamente tutti gli stabilimenti balneari della costa cervese hanno attrezzato un’area della spiaggia per gli amanti del volley, ma anche degli altri beach sport. E proprio sul mare, nel “Beach Park” è possibile seguire il World Master di Sculture di Sabbia ed ammirare le sculture create sull'arenile fino a metà ottobre. L’energia estiva continua con altri sport di spiaggia, quali il beach soccer, il beach basket, il beach tennis, la pallamano, il beach rugby e il foot volley. Le ultimissime novità da spiaggia danno inoltre la possibilità di praticare il beach golf.


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edazione o agli A cura della R Sport riservat ampionato ap S eo of Tr il Confermato 'ordine ed il C alle forze dell per Medici e Odontoiatri appartenenti o Gran Fondo Italiano Ciclism

nche le divise saranno protagoniste una speciale classifica per tutti gli appar- sarà valida come 3° Campionato Italiano della manifestazione ciclistica cer- tenenti alle Forze dell'Ordine e alle Forze Ciclismo Gran Fondo per Medici e Odonvese. Come è ormai tradizione, in- Armate. La speciale competizione, giunta toiatri. Sarà stilata una speciale classifica fatti, la 21ª edizione della Granfondo Via alla dodicesima edizione, è organizzata dal riservata a tutti gli appartenenti all'ordine, del Sale sarà valida come prova ufficiale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) della iscritti agli albi dei medici e degli odontoiaTrofeo Sap Sport (Sindacato Autonomo di provincia di Ravenna (l'appartenenza alla tri. Verranno premiati i primi tre classifiPERSONALIZZAZIONE DI CALZE CORTE E LUNGHE A COMPRESSIONE, deve essere indicata al momento cati assoluti del percorso lungo. Il vincitore Polizia) e come Trofeo Cesp (Consiglio Eu- categoria MANICOTTI, GAMBALI, COPRISCARPE E L'edizione ABBIGLIAMENTO CICLISMO fregerà del titolo di Campione Italiano ropeo Sindacati di Polizia). Gli organizzadell'iscrizione). 2017 della Gran- siDA tori, infatti, da sempre vicini al mondo del- fondo Via del Sale sarà inoltre patrocinata 2017 (l'appartenenza alla categoria deve la sicurezza, anche quest'anno riserveranno dall'Ordine dei Medici di Forlì-Cesena e essere indicata al momento dell’iscrizione).

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L'ALBO D'ORO

THE . . . S I R E N WIN L'

anno scorso, sul traguardo del lungomare, sfrecciarono Igor Zanetti (per il lungo) e Silver Lazzari (per il medio). Al termine di una corsa come sem-

pre vibrante ed avvincente, furono loro a spuntarla diventando i 20esimi vincitori della Gran Fondo via del Sale. Prima di loro altre imprese ed altre storie, anche se nell'albo d'oro

che troverete in queste pagine, siamo partiti dall'anno 2004, l'edizione cioè che - in termini organizzativi - segnò per la Via del Sale il definitivo salto di qualità .


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2016 PERCORSO LUNGO 1 ZANETTI Igor 03:53:33.11 media 38,53 2 MORRONE Marco 03:53:22.48 38,53 3 CORSELLO Giuseppe 03:57:03.33 37,86 1F PARENTE SIMONA 04:06:05.44 36,55 PERCORSO MEDIO 1 LAZZARI Silver 02:31:40.12 media 42,16 2 D'ANGELO Davide 02:31:07.39 42,16 3 TREVISAN Marco 02:32:11.21 42,16 1F TASSINARI Marica 02:41:20. 4839,61 2015 PERCORSO LUNGO 1 Lombardi Tiziano 03:59:32.62 media 38,07 2 Zanetti Igor 03:59:32.63 38,07 3 Busbani Giampaolo 04:03:42.49 37,42 1F Gentili Claudia 04:23:05.95 34,67 PERCORSO MEDIO 1 Fabbri Jader 02:37:39.64 40,72 2 Borgese Stefano 02:37:39.65 40,72 3 Viglione Leonardo 02:37:39.84 40,72 2014 PERCORSO LUNGO 1 Castagnoli Federico 04:01:47.60 37,22 2 Farlzarano Alfonso 04:01:49.25 37,22 3 Morrone Marco 04:01:52.81 37,21 1F Ciuffini Chiara 04:17:17.80 34,98 PERCORSO MEDIO 1 Amerighi Fabrizio 2:38:08.88 40,60 2 Giulianelli Moreno 2:38:10.13 40,59 3 Magon Davide 2:38:12.88 40,58 1F Shartmueller Astrid 2:42:39.87 39,47 2013 PERCORSO LUNGO 1 Di Salvo Giuseppe 04:06:05.00 36,57 2 Magazzini Enrico 04:06:05.20 36,57 3 Bertuola Alessandro 04:06:06.00 36,57 1F Rinaldi Ilaria 04:17:26.80 34,96 PERCORSO MEDIO 1 Anzalone Mattia 02:41:45.00 38,21 2 Borgese Stefano 02:41:45.10 38,21 3 Viglione Leonardo 02:41:45.34 38,21 1F Schartmuller Astrid 02:52:20.00 35,86 2012 PERCORSO LUNGO 1 Pinizzotto Leonardo 04:09:59.00 37,2 2 Calo' Euprepio 04:09:59.90 37,2 3 Caddeo Manuele 04:10:00.10 37,2 1F Gentili Claudia 04:22:01.50 35,49

PERCORSO MEDIO 1 Guizzaro Angelo 02:48:22.10 38,13 2 Bruschi Matteo 02:48:22.32 38,13 3 Barbetta Stefano 02:48:22.34 38,13 1F Prati Maria Cristina 02:59:03.30 35,86 2011 PERCORSO LUNGO 1 Fioretti Luca 04:29:37.20 36,72 2 Cavalli Gianluca 04:29:38.40 36,72 3 Fanelli Ivan 04:29:39.60 36,72 1F Luperini Fabiana 04:47:08.80 34,48 PERCORSO MEDIO 1 Nicoletti Stefano 02:47:58.10 38,22 2 Lazzari Silver 02:48:05.40 38,19 3 Benedetto Davide 02:48:05.45 38,19 1F Gentili Claudia 02:56:54.70 36,28 2010 PERCORSO LUNGO 1 Bertuola Alessandro 04:29:25.00 36,75 2 Centenaro Andrea 04:31:54.40 36,41 3 Miorin Devis 04:32:21.70 36,35 1F Luperini Fabiana 04:43:49.40 34,88 PERCORSO MEDIO 1 Nicoletti Stefano 02:41:06.10 39,85 2 Guizzarro Angelo 02:41:07.80 39,85 3 Volpe Daniele 02:41:13.00 39,82 1F Prati Maria Cristina 02:56:12.70 36,44 2009 PERCORSO LUNGO 1 Sacchi Fabio 03:57:55.00 37,83 2 Bajenov Alexander 03:57:55.41 37,83 3 Jones Timothy 03:57:55.45 37,83 1F Lancioni Barbara 04:16:28.10 35,09 PERCORSO MEDIO 1 Saccomanni Enrico 02:45:41.00 38,75 2 Bucci Emanuele 02:47:05.00 38,42 3 Lazzari Silver 02:47:21.40 38,36 1F Merloni Melissa 02:59:57.00 35,68 2008 PERCORSO LUNGO 1 Bazhenov Alexander 04:06:58.60 36,93 2 Chocol Michel 04:09:24.60 36,57 3 Frigo Maurizio 04:11:20.14 36,29 1F Lancioni Barbara 04:23:48:70 34,57 PERCORSO MEDIO 1 Nencini Andrea 02:36:13.10 38,41 2 Saccomanni Enrico 02:36:13.30 38,41 3 De Bastiani Alex 02:39:53.10 37,53 1F Merloni Melissa 02:52:29.20 34,79

2007 PERCORSO LUNGO 1 Rumsas Raimondas 04:02:26.50 37,12 2 Jones Thimothy David 04:02:26.80 37,12 3 Chaburka Anatoli 04:05:42.71 36,63 1F Lancioni Barbara 04:26:03.14 33,75 PERCORSO MEDIO 1 Kivishev Eduard 02:35:20.10 38,63 2 Panichi Mario Mariano 02:34:55.30 38,58 3 Alberti Antonio 02:35:53.29 38,49 1F Prati Maria Cristina 02:51:10.80 35,05 2006 PERCORSO LUNGO 1 Rumsas Raimondas 04:03:58.6 38,12 2 Cavalli Gianluca 04:06:37.0 37,71 3 Torres Juan 04:05:27.7 37,66 1F Lancioni Barbara 04:27:23.3 17,31 PERCORSO MEDIO 1 Toni Paolo 02:38:19.2 37,79 2 Saccomanni Enrico 02:38:38.8 37,76 3 Sergenti Massimo 02:38:49.3 37,75 1F Merloni Melissa 02:52:33.8 34,77 2005 PERCORSO LUNGO 1 Balducci Mirco 04:26:32.0 34,89 2 Ceralli Christian 04:26:32.0 34,89 3 Rezzani Michele 04:26:32.0 34,89 1F Bandini Monica 04:40:51.0 33,11 PERCORSO MEDIO 1 Pareschi Alessio 02:43:04.0 36,79 2 Fabbri Marco 02:42:45.0 36,79 3 Baldassarri Renato 02:42:31.0 36,79 1F Merloni Melissa 02:54:32.0 34,36 2004 PERCORSO LUNGO 1 Biasci Simone 04:24:03.0 36,26 2 Stybar Zdenek 04:48:03.0 36,26 3 Tani David 04:49:45.0 36,25 1F Bandini Monica 05:12:24.0 33,82 PERCORSO MEDIO 1 Baldassarri Renato 02:43:11.0 36,77 2 Pareschi Alessio 02:43:11.0 36,77 3 Muratori Dario 02:43:14.0 36,76 1F Merloni Melissa 02:53:25.0 34,6


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ORIALE INBICI GRUPPO EDIT ministrazione Direzione e Am Cesena (FC)

I L I T U I R E NUM NUMERI UTILI

Radio Taxi Municipio a Cittadini/Urp Cervia Inform a nn ni Sportello Do Informagiova gnini Cooperativa Ba i Federalbergh Iat Cattedrale Poste Stazione FS

EMERGENZE

Carabinieri Polizia nza Guardia di Fina ale ip ic Polizia Mun ra ie st Guardia Co dello Stato e al Corpo Forest o Vigili del Fuoc i Smarriti Ufficio Oggett so Pronto Soccor ristica ico Generica Tu Assitenza Med a Veterinaria Guardia Medic le Ospedale Civi unale m Co Farmacia I AC a Emergenz Officine

CULTURA

Biblioteca ale Teatro Comun

AMBIENTE

vilta’ Salinara Museo della Ci rfalle Casa delle Fa lina Parco della Sa ia rv Ce Terme di o Todoli an rm Stadio Ge llo Sport Palazzetto de del Delta del Po Centro Parco e Parco Natural rvia Ambiente Fondazione Ce

0544 973737 0544 979111 0544 979350 74356 0544 979355-9 0544 72011 0544 913913 0544 974400 0544 971102 0544 971000 0544 973737

--- 112 0544 997000 - 113 0544 299111 -0544 972123 0544 979251 0544 72355 0544 980193 281511 --- 115 0544 451759 0544 979240 118 76 0544 91 13 0544 693099 0544 917650 0544 977650 116 /3 92 07 97 0544 992395 0544 979315 0544 975166 0544 71270 0544 995671 0544 971765 0544 990111 0544 993003 0544 971017 0544 973040 0544 973613 0544 71921

810 - 47521 Via del Monte, io Pugliese onsabile Mar sp Direttore Re Rocchi io nerale Mauriz alla, Direttore Ge , Dr. Roberto Sg se ie Mario Pugl Luca an Gi , lli In Redazione Be rini, Wladimir gioli Riccardo Mag of. Fabrizio Fa o Antonelli, Pr an , Silvia ei M o ol Pa Giardini, Silv ri, er stem), Iader fabb (Equipe Velosy ma, Dr. Alexand Maffi, Nicola Za a iotta, gl Gu rlo Ca Baldi, Claudi , lvano Antonelli di, Bertuccioli, Si Dr. Maurizio Ra anuela Ansaldo, M , pi Bruno Filip Enrico Pastori , Guido Rubino, o, Newspower ll, Bettini Phot fu ay Pl i af gr Foto ni Bikenews.it Andrea Magna ne fotografica grafico selezio Archivio foto Rocchi t LTD a cura di Gianni ess Managemen

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