Rutìn.it n°4 Novembre

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Tabloid Gratuito a Fumetti

N°4 Anno I - Novembre 2011 - www.rutin.it

Ostilità Quotidiane

Dead ... to be Wild WOW...

A tu per tu con KOKI Intervista con Adrian TRANQUILLI


www.rutin.it - Numero 4 - Anno I - Novembre 2011

INDICE

Pagare la SIAE per i trailer? No, grazie

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PELVIUS

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I SEGNALI PARLANO CHIARO... di Eloisa Scichilone

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DEBUG

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EDITORIALE

di Vano

di Nevitz

TUCO

di Daniele Dickmann

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INTERVISTA A KOKI

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OBIETTIVO: ROMPERE IL MURO...

di Michael Passalacqua

di Anna Maria Possidente

Guardate i trailer in Internet prima di scegliere un film? Girovagate per il web alla ricerca di un qualsivoglia video musicale o booktrailer che possa aiutarvi nell’acquisto di dischi, libri, fumetti? Insomma, siete accaniti fruitori del materiale multimediale messo a disposizione dai vostri siti preferiti? Bene, anzi male! Perché se la risposta è sì, preparatevi al peggio: nei prossimi giorni correte il rischio di trovarvi di fronte un’amara sorpresa. “La sezione video di questo sito è stata sospesa”. È la scritta in cui potreste imbattervi in giro per la Rete. Il motivo è presto detto: la SIAE ha imposto una norma in base alla quale chi vuole fornire in Internet trailer, booktrailer e video musicali dovrà ottenere una licenza a pagamento. Già, tutti i siti a carattere commerciale saranno costretti a pagare 1800 euro all’anno alla SIAE per poter ospitare materiale audiovisivo. Secondo la SIAE, l’obiettivo della direttiva è “diffondere il rispetto dei diritti degli autori”, visto che i siti “aumentano la loro attrattività verso gli utenti arricchendo con i trailer e con la musica i loro contenuti”. A dir il vero, considerando le difficoltà economiche dell’editoria online, l’unico effetto che potrebbe sortire la norma è quello di far chiudere le sezioni video di molti siti. Il tutto a discapito della funzione di promozione culturale svolta dai magazine online: qualora venisse a mancare, danneggerebbe in primis gli operatori (distributori cinematografici, case editrici, etichette discografiche). Un bel paradosso. Non sarà che la SIAE batte cassa per appianare il debito di 800 milioni di euro verso gli associati? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca… Francesco Siciliano

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Grafica, marchi e contenuti di tutte le pagine sono di esclusiva proprietà di Eggs Press s.r.l. e dei rispettivi autori.

www.rutin.it N° 4 - Anno I - Novembre 2011 Editore: Eggs Press s.r.l. Direttori Editoriali: Guido Muzi Emanuele Tani info@eggspress.it Sede Legale: Via Yser, 21 00198 Roma Sede Operativa: Via G. Paisiello, 32 00198 Roma Registrato presso il Tribunale di Roma n. 83/2011 del 16 Marzo.

Direttore Responsabile: Francesco Siciliano Redazione: Tanina Cordaro Francesco Saverio Russomanno Jlenia Currò Paola Faedda redazione@rutin.it Ufficio Marketing: Luca Maria Polacco Anna Maria Possidente marketing@eggspress.info

Art Director: Damiano Monti Copertina, Grafica e Impaginazione: Alessandro Di Bacco Foto a cura di: Romina Nizar Stampa: Centro Stampa Quotidiani S.p.a. Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) www.csqspa.it


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Vano

È

l’autore di Ghenga, il fumetto seriale a tiratura nazionale uscito alcuni anni fa in edicola, incentrato sul tema degli studenti fuorisede e al quale hanno collaborato solo disegnatori e grafici italiani. La sua particolarità sta nel parlare dell’argomento con un suo stile personalissimo, presentando le avventure di Sara, Sabrina e Arianna in chiave ironica e surreale. Francesco Rivano, detto Vano, ha anche realizzato il video animato di Safari rmx di Jovanotti, con il quale ha vinto il premio della critica su Qoob; ha collaborato con Left nelle vesti di vignettista satirico e curato la sigla del documentario Le Dame e il Cavaliere, uscito in dvd in tutte le librerie. Inoltre, proprio su Ghenga è stato realizzato un documentario, andato in onda sul canale tematico Current TV. Attualmente, oltre a collaborare con Rutìn.it sta preparando la sua prima graphic novel, che si intitolerà Nutrirsi d’Avanzi. La sua scelta di sposare il progetto alla base della nostra rivista è legata al fatto che ne appoggia lo spirito di condivisione libera.


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Nuova Serie per Miwa Ueda

M

iwa Ueda, nota al pubblico italiano per Peach Girl (Play Press) e Papillon (Star Comics), farà uscire una nuova romanticissima serie manga dal titolo Rokomoko. L’annuncio è stato dato nel numero di dicembre di Bessatsu Friend (rivista che propone gli shojo – ovvero i manga destinati ad un pubblico femminile – edita dalla Kodansha), che pubblicherà il fumetto dalla prossima uscita, la cui distribuzione è prevista in Giappone il 13 dicembre. Al centro della trama è la giovane Hiroko, una ragazza sul punto di confessare i suoi sentimenti al suo compagno Takeru, ma che si trova a dover fare i conti con un’inattesa rivale. Sempre all’insegna del romanticismo, all’interno di Bessatsu Friend debutterà anche un altro manga: Kimi ni Happiness, dell’autrice Ruka Ichinose. Al momento non è ancora prevista alcuna distribuzione di Rokomoko per il mercato italiano. Paola Faedda

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Appuntamento con la Satira di Makkox

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a qualche settimana nelle librerie, Post Coitum – Satire di un tardo impero sta riscuotendo un unanime successo di critica e di pubblico. L’occasione per incontrare l’autore Makkox a Roma si presenterà mercoledì 7 dicembre alla libreria MelBookStore in via Nazionale 254. Il libro, uscito per BAO Publishing in un’edizione corredata da un’introduzione di Luca Bizzarri e una prefazione di Luca Sofri, propone 256 pagine di fiele, ironia e amarezza su un anno di attualità politica italiana. È la prima, spettacolare raccolta delle vignette pubblicate su ilPost.it. Una collezione che consacra Makkox come uno dei massimi nomi della satira italiana. Makkox è autore di fumetti che appaiano sul web dal 2007. Il 10 settembre 2011 gli è stato conferito il prestigioso Premio Internazionale della Satira Politica di Forte dei Marmi, già consegnato a colleghi del calibro di Vauro, Vincino, Forattini e Giannelli. E proprio Vauro e Vincino l’hanno scelto per la squadra che riporterà la storica rivista Il Male in edicola. Oltre all’autore, all’incontro sarà presente il famoso fumettista e regista Sergio Staino. Tanina Cordaro


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La Prima Volta di Yoko d’Holbachie in Italia

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oko d’Holbachie, personalità dallo stile inconfondibile, terrà la sua prima personale italiana presso la galleria Mondo Bizzarro di Roma nel mese di dicembre. L’artista esporrà le sue opere accanto alle serigrafie di Takashi Murakami e a un’ampia selezione di tavole originali dei più popolari anime giapponesi. Perfetto connubio di pop-surrealismo californiano e giapponese in stile kawaii, il lavoro di Yoko d’Holbachie è caratterizzato da una sorta di introspezione psichedelica: una vena da vibrante maestro del colore in grado di incendiare tele dove, ciò che sembrano essere luci di videogame, illuminano paesaggi immaginifici, dando vita a personaggi fantastici, impossibili da dimenticare. Nata a Yokohama, Yoko d’Holbachie si è mossa a lungo nel mondo della grafica, dell’illustrazione e del design prima di imboccare la strada dell’arte visiva. E dal 2008, questa originale artista giapponese ha bruciato le tappe, esponendo nelle più importanti gallerie del mondo e conquistando la copertina della prestigiosa rivista Hi-Fructose. A cura della Redazione

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Gipi dà Lezione di Fumetto

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ipi salirà in cattedra per una lezione sul fumetto domenica 4 dicembre alle ore 18 all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Gipi (all’anagrafe Gian Alfonso Pacinotti) nasce a Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vignette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore. Le prime storie a fumetti escono sul mensile Blue e poi su altre testate e giornali italiani. Per la casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Esterno Notte agli Appunti per una storia di guerra (premiato come miglior fumetto dell’anno al Festival Internazionale di Angoulême nel 2006). Tra le altre sue opere, Questa è la stanza, la serie Baci dalla provincia, S., La mia vita disegnata male, l’antologia Diario di fiume e Verticali. Gipi è anche illustratore per il quotidiano La Repubblica e collabora con il settimanale Internazionale. Recentemente ha esordito come regista con L’ultimo terrestre, presentato lo scorso settembre alla 68esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. A cura della Redazione


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Eloisa Scichilone

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ntrata giovanissima in The Walt Disney Company Italia come illustratrice, ha poi proseguito lavorando come character designer, studio ambienti e costumi per l’animazione. Tra il 1998 ed il 2003 partecipa a molti workshop con animatori professionisti di famosi titoli della Disney come Hercules, Mulan, Tarzan e molti altri. Ha lavorato a vari libri scolastici e illustrati, progetti per il web e commissioni private; nel 2006 insieme a Mauro Gandini ha creato Liludori, un progetto molto speciale che al momento riguarda libri, quadri, oggetti d’arte e una piccola linea di abbigliamento. Con lo stesso Gandini, tra il 2007 ed il 2008, realizza due libri della serie Liludori Little Adventures intitolati A Family Tree e Catorama. Nel 2011 partecipa, con una storia a fumetti, alla rassegna Kill the Granny Comedy Collection. Nel 2002 arriva seconda nel più importante contest iconist del mondo (iconfactory.com) con le icone di Cloth World. Nel 2008 vince il contest iconist di Pixelgirl.com con il set di icone di Liludori’s Nature. Attualmente insegna disegno applicato allo studio del Character Design presso la Scuola del Fumetto di Milano e si dedica ai propri progetti personali. Continua a lavorare nell’ambito dell’editoria illustrando libri e riviste specializzate. www.eloisascichilone.com


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Nevitz

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lasse 1984, disegnatore professionista dal 2005. Passa la sua vita viaggiando e disegnando ad ogni occasione che gli si presenta. Animatore in Giappone, designer di giocattoli a Hong Kong, illustratore in Spagna e in Italia. Tra gli altri lavori ha pubblicato tavole pubblicitarie per McDonalds e strisce a fumetti per un quotidiano di Hong Kong. Ora sta per uscire in Italia il suo primo manga: Adventure Hunter.


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Daniele Dickmann

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ato a Roma, si diploma presso l’Istituto Europeo di Design nel 1997. Nello stesso anno collabora per la rivista di fumetti indipendente Kerosene e pubblica illustrazioni sulla rivista Lettere, curata da Riccardo Mannelli. Dal 1998 inizia a lavorare disegnando story-board per agenzie pubblicitarie e cinematografiche come la, Armando Testa, Publicis, Eurorscg, Saatchi & Saatchi, Marino e associati, Filmaster, Faros film, Axis consulenti associati, Artservice, Harold motion pictures, Sunflower production, Brw & partners, Fortuna felix film, Unilever. Con la Colorado Commercial ha disegnato lo story-board dello spot Telecom Gandhi insieme al regista Spike Lee. Per la Melampo Cinematografica insieme al regista Benigni disegna lo story-board di una scena del film La Tigre e la Neve. Nel 2005 per la Cattleya ha disegnato lo story-board del film N con Paolo VirzÏ. Uscirà in seguito un articolo su questo lavoro nella rivista di cinema Ciak. Come illustratore ha lavorato per la rivista New Politics edizioni il Riformista e per il quotidiano il Sole24Ore. Dal 2007 collabora con lo studio di Rosario Oliva come visualizer, character designer ed illustratore.

www.daniele/dickmann.com

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Le Origini degli X-Men in DVD e Blu-Ray

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utte le saghe hanno un inizio e quella degli X-Men non fa eccezione. Dopo i primi tre capitoli dedicati alle avventure dei mutanti più famosi al mondo e l’episodio sulle origini di Wolverine, ecco approdare sugli scaffali dei negozi il prequel X-Men: L’Inizio, disponibile nei formati DVD e Blu-Ray. A tutti gli appassionati, il film svela l’oscuro passato dei supereroi, spiega come è nato l’eterno conflitto tra gli eroi e i malvagi dell’universo X-Men, e fornisce risposte a tutte quelle domande che fin’ora non avevano mai avuto un riscontro: perché Charles è su una sedia a rotelle? Da dove vengono X-Mansion e Cerebro? Come si sono incontrati gli X-Men? Per chi invece non ha mai visto i film dei mitici mutanti o per chi non ha mai letto i famosi fumetti firmati Marvel che hanno ispirato la saga, XMen: L’Inizio è la perfetta opportunità di avvicinarsi per la prima volta ad una delle serie cinematografiche, che con il passare degli anni, è diventata un importante pilastro dell’immaginario cinefilo. Tra i numerosi contenuti speciali del Blu-Ray HD c’è Cerebro: localizzatore di mutanti, una funzione esclusiva che, durante la visione del film, consente di individuare i mutanti e di visualizzare una scheda con tutte le loro caratteristiche, creando una mappa degli X-Men tutta da esplorare. A cura della Redazione


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Regalo di Natale alla Dorothy Circus Gallery

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al 16 dicembre alla Dorothy Circus Gallery di Roma, lo spazio dedicato all’arte pop-surrealista e alle nuove tendenze figurative, sarà in scena lo Special Christmas Event/Toys and Sculptures. Ad esporre le loro creazioni due artisti del Circus Posterus: Kathie Olivas e Brandt Peters. La prima è un’artista multimediale i cui lavori si concentrano sull’imperfezione dei soggetti, principalmente bambini che vivono in una conformità post-apocalittica, prendendo spunto dai ritratti americani di inizio secolo. Soggetto delle opere di Peters è invece un mondo fatto di raccapriccianti icone e alter ego di eroi mascherati, come a voler contrapporre alla nostra idea di innocenza e accettazione sociale la loro antitesi, in modo da farci chiedere a quale dei due mondi apparteniamo. Sarà possibile ammirare anche opere di Olin K. tribe, Alessio Vidal, Clementine de Chabenix e Stefano Bessoni. Paola Faedda

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Paura e Desiderio in Stile Street Art

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arageZero propone un nuovo appuntamento con il contemporaneo, celebrando la street art nello spazio occupato di via dei Treviri a Roma, l’innovativa area museale pensata per contribuire al rilancio e allo sviluppo della cultura nella Capitale. Il 2 dicembre alle ore 18 Diamond inaugurerà la poetica urbana con la sua personale rassegna Fear & Desire, un percorso che, attraverso le armi e le immagini femminili, narra i risultati dell’imposizione mass mediatica e del potere politico. Diamond è un artista internazionale. La sua creatività prende forma sulla strada: negli anni ha trovato asilo in numerosi spazi autogestiti, su muri assegnati o conquistati di Roma. Nato nel 1977, l’innata propensione per il disegno lo conduce ancora adolescente sulla strada, dove con una tag diversa da quella di oggi, inizia a mettere a fuoco gli obiettivi artistici da perseguire: diffondere la sua arte dentro e fuori il circuito espositivo tradizionale e convenzionale. Diamond ha condotto i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal ’93 è attivo nel panorama del writing con un segno stilistico elegante e al contempo provocatorio. Nel 1998 autentica il suo passaggio dal writing alla street art. A cura della Redazione


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Michael Passalacqua

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ichael è un illustratore freelance Abruzzese nato ad Atessa l’8 Aprile 1987. Si diploma come grafico pubblicitario, ma sin da piccolo non riesce a stare un giorno senza disegnare; per questo motivo decide di frequentare per tre anni un corso da privatista con Antonio Fara, fumettista e illustratore, attualmente disegnatore di Nathan Never. Successivamente si trasferisce per cinque anni a Bologna, dove frequenta il primo anno di Accademia di Belle Arti, un corso di illustrazione per ragazzi con referente Octavia Monaco e uno di pittura ad olio con referente Nino Noce. È un artista camaleontico, che ama i camaleonti ed è proprio un camaleonte il protagonista del suo ultimo progetto Koki the Chameleon, che considera un po’ come il suo piccolo grande alterego artistico.

il suo blog è : http://kokicaos.blogspot.com/ il blog di Koki: http://kokichameleon.blogspot.com/


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Obiettivo: rompere il muro dell’ovvio Si è appena conclusa una sua mostra al Museo Macro di Roma, in cui i protagonisti erano due tra i più amati personaggi del mondo dei fumetti, Batman e Joker: Adrian Tranquilli ci confessa la sua missione artistica in un’intervista esclusiva.

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ome nasce la sua passione per i fumetti? Da bambino disegnavo fumetti in continuazione: era il mio modo di creare un mondo ‘altro’ da contrapporre a quello dei grandi. Mi sono formato negli anni dell’Editoriale Corno di Luciano Secchi e ho sempre amato il fumetto supereroico che nel tempo è diventato il mio strumento di analisi del nostro modello culturale. Perché, per citare Marco Arnaudo, il fumetto supereroico è il “metatesto più ampio e complesso dell’intera storia umana”. E l’idea della mostra All is violent, all is bright? È nata dalla volontà di creare all’interno del Macro un percorso narrativo sviluppato con due installazioni. Da una parte, al centro del museo era stata collocata una scultura che appariva come un modello architettonico che riproduceva la Basilica di San Pietro realizzata con cinquantamila carte da gioco sulle quali campeggiava un’unica figura altrettanto carica di valenze simboliche: il Joker. Erano 52 diverse facce di questo personaggio ambiguo ed emblematico, scelte dalle

prime rappresentazioni settecentesche sino a quelle più contemporanee, che ho ripetuto in maniera quasi ossessiva creando un vero e proprio ‘castello di carte’. Dall’altra parte, all’esterno e nel punto più alto del museo, appariva un’altra struttura architettonica costituita di gabbie, dove lo spettatore di fatto era ‘costretto’ ad entrare per raggiungere la figura del Batman che pareva ingabbiato, ma solo per scoprire che in realtà era lo stesso spettatore ad essere ingabbiato e non viceversa. Nelle precedenti esposizioni These Imaginary Boys e The Age of Chance la figura in primo piano era quella del supereroe. Don’t Forget the Joker anticipa un’inversione dei ruoli e prepara la strada all’antieroe come protagonista? Ho scelto alcune figure che appartengono al nostro immaginario collettivo, in particolare quelle che sono state generate nell’ambito dei comics, ma il mio lavoro si colloca oltre questo aspetto che è solo di superficie, in quanto ciò che mi interessa di più è ‘rompere il muro dell’ovvio’, come dicono gli antropologi. Qual è la sua opinione sull’annuncio da parte della Casa Editrice DC Comics di azzerare

alcune testate storiche, tra le quali Superman, Batman e Wonder Woman? Una delle caratteristiche fondamentali del fumetto supereroico (in particolare quello targato Marvel e DC) è aver creato una struttura spaziotemporale interna e coerente, esattamente come ogni mitologia o religione. E la cosiddetta continuity ne è parte integrale. Perderla è, al di là della ovvia manovra commerciale, un grosso errore. Cosa pensa del cinema in relazione ai personaggi del mondo dei fumetti? È un’arma a doppio taglio, e se da una parte aiuta a rilanciare il personaggio per nuove generazioni, dall’altra si rischia, con produzioni spesso mediocri (come Daredevil, il Punitore, I Fantastici Quattro) di svilire o banalizzare il personaggio nell’immaginario collettivo. Qual è il suo fumetto preferito? Ho un’adorazione reverenziale nei confronti di Jack Kirby. Trovo straordinari i lavori di Winsor McCay, Will Eisner, Gil Kane, Alan Moore, Mike Mignola, Jae Lee, Frank Miller, John Romita Jr., Edoardo Risso, Paul Pope. I miei fumetti preferiti vanno da Gli Eterni di Jack Kirby a Rat-Man di Leo Ortolani passando per gli XMen di Chris Claremont. Anna Maria Possidente Foto a cura di Romina Nizar

L’intervista integrale su

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Ho scelto alcune figure che appartengono al nostro immaginario collettivo, ma il mio lavoro si colloca oltre questo aspetto



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