Il "Manuale di lingua italiana per sordi stranieri" recensito sul n.32-06 2012 di SuperAbile

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CULTURA

manzo popolare: il malinteso, il colpo di scena, la bontà, la perfidia, il pericolo e naturalmente l’amore. È soprattutto il racconto di una crescita e di un’emancipazione – quella dal suo stesso modo di vedersi e considerare i propri limiti –, lette con la maturità di chi è riuscito a elaborare il dolore e la frustrazione, ma anche i piccoli e grandi successi personali. Il volume è disponibile anche nelle versioni e-book e audiolibro.

LIBRI

A colpi d’ala verso l’inclusione

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al borgo di provincia in cui devi essere «crocifisso nel tuo ruolo», fino alla presa di coscienza delle proprie capacità, questa autobiografia romanzata racconta la storia di un’emancipazione dai luoghi e dal modo di Ecco il primo Manuale di Lingua vedersi e considerarsi. Infatti soitaliana per sordi stranieri. no due i modi in cui, di solito, si Curato da Simona Bonanno, parla di disabilità: nel primo si Francesca Delliri, Enrico Dolza descrive «il disabile come vittima ed Enrica Maglione, ha esordito di un mondo ostile, ingabbiato da al 25° Salone internazionale del Libro di Torino per barriere architettoniche e vessato Cartman Edizioni. da barriere culturali e pregiudizi». «Sordi e stranieri: Nel secondo, si «tenta di nascondue condizioni dere la diversità affermando che è che incidono la normalità a non esistere». Sensulla competenza linguistica e che, za capire che «negare la diversisecondo la nostra tà è un po’ come emarginarla due esperienza, hanno volte». molti punti di Scritto dallo psicoterapeuta contatto per quanto riguarda Enrico Amurri, Il gabbiano dalle la didattica dell’insegnamento dell’italiano come L2», rilevano ali ferite cerca invece di «parlare gli autori, che hanno cercato di di disabilità dal punto di vista di «aiutare lo studente a immergersi chi la vive in prima persona». Nanella lingua italiana e nei suoi to nel 1954 a Moregnano, minucontesti d’uso». Il volume costa scola frazione di un paesino delle 25 euro ed è disponibile anche presso l’Istituto dei Sordi di Torino Marche (Petritoli), l’autore – affet(Istitutosorditorino.org). [L.B.] to da una forma lieve di tetraparesi spastica – scrive: «Mi facevo talmente schifo da non sputarmi in faccia solo per non sporcare lo specchio su cui ero riflesso». E sullo sguardo degli altri, avvertito su di sé, Amurri commenta: «Il pietismo spesso maschera un inconfessabile rifiuto del diverso e lascia emergere la vera essenza crudele che certe persone, legate a schemi arcaici, mostrano nei confronti di un handicappato». Oltre al registro autobiografico, il libro propone volutamente alcuni elementi classici del ro-

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[Stefano Trasatti] LIBRI

Enrico Amurri Il gabbiano dalle ali ferite Albatros-Il filo 2012 pagine 108, euro 13,50

Arno Geiger Il vecchio re nel suo esilio Bompiani 2012 pagine 165, euro 16,00

Padri e figli: l’intimità ritrovata

a narrazione della vecchiaia e delle sue degenerazioni sta diventando quasi un genere letterario. Una memorialistica che coinvolge (nella realtà o nella finzione) figli, consorti e in qualche caso diretti interessati che “approfittano” della malattia per guardare – a seconda dei casi – la propria vita o quella dei propri cari con occhi nuovi e diversi. Su questa scia si inserisce l’ultimo romanzo di Arno Geiger, Il vecchio re nel suo esilio, uscito per Bompiani. Con commozione e ironia lo scrittore austriaco racconta la malattia del padre, a partire dall’inizio. Dai quei primi segnali di cambiamento, che i figli non riescono a decodificare e scambiano per perdita di interesse verso il mondo circostante. «Oggi in cuor mio mi arrabbio per l’accanito perdurare di quell’equivoco, perché sgridavamo la persona e ignoravamo la

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