Rapporto agricolo 2005

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RAPPORTO AGRICOLO
Bundesamt für Landwirtschaft Office fédéral de l’agriculture Ufficio federale dell’agricoltura Uffizi federal d’agricultura

Rapporto agricolo 2005 dell’Ufficio federale dell’agricoltura

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Editore

Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG)

CH-3003 Berna

Tel.:031 322 25 11

Fax:031 322 26 34

Internet:www.blw.admin.ch

Copyright:UFAG,Berna 2005

Concetto e produzione

Artwork,Grafik und Design,S.Gallo

Stampa RDV AG,Berneck

Fotografie

– Agroscope FAL Reckenholz

– Agroscope FAW Wädenswil

–Agroscope RAC Changins

–Archivio fotografico Agrofot

–Christof Sonderegger,fotografo

–Corbis

–Herbert Mäder,fotografo

–Peter Mosimann,fotografo

–Peter Studer,fotografo

–PhotoDisc Inc.

–Tobias Hauser,fotografo

–UFAG Ufficio federale dell’agricoltura

–USC Unione svizzera dei contadini

Distribuzione

UFCL,Distribuzione pubblicazioni

CH-3003 Berna

N.d’ordinazione: italiano:730.680.05 i tedesco:730.680.05 d francese:730.680.05 f

Fax:031 325 50 58

Internet:www.bundespublikationen.ch

SIGLA EDITORIALE 2 10.2005 150 860142266
■■■■■■■■■■■■■■■■ Indice Prefazione 4 ■ 1.Ruolo e situazione1.1Economia 9 dell’agricoltura 1.1.1L’agricoltura,parte integrante dell’economia 10 1.1.2Mercati 19 1.1.3 Situazione economica del settore agricolo 42 1.1.4 Situazione economica delle singole aziende 49 1.2Aspetti sociali 57 1.3Ecologia ed etologia 73 1.3.1 Ecologia 73 1.3.2 Etologia 95 1.4Valutazione della sostenibilità 99 1.4.1Bilancio 116 ■ 2.Provvedimenti di2.1Produzione e smercio 119 politica agricola 2.1.1Strumenti sovrasettoriali 120 2.1.2Economia lattiera 129 2.1.3 Produzione animale 135 2.1.4 Produzione vegetale 143 2.2Pagamenti diretti 151 2.2.1 Importanza dei pagamenti diretti 153 2.2.2 Pagamenti diretti generali 160 2.2.3 Pagamenti diretti ecologici 168 2.3Miglioramento delle basi 185 2.3.1 Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali 186 2.3.2 Ricerca,Istituto di allevamento equino,consulenza, formazione professionale,CIEA 195 2.3.3 Mezzi di produzione 204 2.3.4 Allevamento di animali 212 2.4 Sezione Ispettorato delle finanze 213 2.5 Ulteriore sviluppo della politica agricola 216 ■ 3.Aspetti internazionali 3.1Sviluppi sul piano internazionale 223 3.2 Confronti sul piano internazionale 233 ■ Allegato Tabelle A2 Atti legislativi,Terminologia e metodi A64 Abbreviazioni A65 Bibliografia A67 INDICE 3

Nel confronto pluriennale il 2004 è stato un esercizio superiore alla media.A questo risultato positivo hanno contribuito essenzialmente i buoni raccolti nel settore della produzione vegetale e la stabilità sui mercati del bestiame da macello.Nel 2005 dovrebbe verificarsi nuovamente un consistente calo dei redditi.Secondo le stime essi dovrebbero attestarsi al livello del 2003.

L'ordinanza concernente l'analisi della sostenibilità in agricoltura statuisce che vanno valutate le ripercussioni economiche,sociali ed ecologiche della politica agricola e che deve essere stilato un rendiconto al riguardo.Il resoconto con indicatori si fonda sul principio alla base del quale vi è la definizione di sostenibilità formulata del Consiglio federale.Gli indicatori forniscono informazioni sulle risorse,sull'efficienza e sull'equità. Siccome le tendenze a breve termine non consentono di stabilire se lo sviluppo è sostenibile,laddove possibile gli indicatori fissati per le tre dimensioni della sostenibilità documentano gli sviluppi a partire dal 1990.

Dal profilo della sostenibilità lo sviluppo nel settore primario presenta molti aspetti positivi e alcuni piuttosto negativi.In ambito economico si registra un miglioramento della produttività del lavoro.È positivo il fatto che dal 1990 gli investimenti in edifici, macchine e installazioni sono rimasti costanti rispetto al capitale.È invece negativo il calo del suolo coltivabile.A lungo termine ciò potrebbe incrinare la sicurezza dell'approvvigionamento.In ambito sociale si segnala la crescita del divario tra il reddito della popolazione agricola e quello della restante popolazione.Ciò assume un significato negativo dal profilo della sostenibilità.A questo proposito è doveroso osservare che benché dal 1993,anno in cui è stata avviata la riforma agraria,il divario si sia allargato,i dati sono rimasti piuttosto costanti.Per quanto concerne gli indicatori «qualità della vita» e «formazione» non è ancora possibile esprimere considerazioni in merito allo sviluppo.In ambito ecologico,segnatamente in relazione all'azoto,ai prodotti fitosanitari,alla biodiversità e alla qualità del suolo,si segnala un'evoluzione positiva. In ogni caso sono necessari ulteriori miglioramenti in tutti gli ambiti.La valutazione è negativa per quanto concerne l'indicatore «energia».Benché l'efficienza energetica sia rimasta costante,non c'è stata una sostituzione dell'energia fossile con energia rinnovabile.Dal profilo della sostenibilità questa è una sfida fondamentale che tuttavia non può essere risolta mediante la politica agricola.Lo stesso dicasi per l’evoluzione negativa dell’indicatore «suolo coltivabile».

Negli anni della riforma agraria lo sviluppo nel settore primario è risultato,nel complesso,sostenibile soprattutto nei settori sui quali la politica agricola può esercitare un influsso.Lo sviluppo sostenibile rimane un obiettivo anche per il futuro.Si tratta di un compito impegnativo.Sul fronte esterno il ciclo di negoziati dell'OMC comporterà, secondo le informazioni attuali,un'ulteriore notevole riduzione della protezione alla frontiera.Sul fronte interno l'imperativo del risparmio continuerà a incombere sul preventivo agricolo.Questi due aspetti sono stati tenuti in considerazione all'atto dell'elaborazione della politica agricola per il periodo dal 2008 al 2011.Il 14 settembre 2005 il Dipartimento federale dell'economia ha avviato la consultazione sulla Politica agricola 2011,la quale si colloca coerentemente e in modo lungimirante nel solco delle riforme attuate finora.Con l'intento di rafforzare la competitività del settore agroalimentare tutte le sovvenzioni all'esportazione e oltre la metà dei fondi attualmente

4 PREFAZIONE ■■■■■■■■■■■■■■■■ Prefazione

riservati al sostegno del mercato verranno trasformati in pagamenti diretti indipendenti dai prodotti.La disponibilità finanziaria per il periodo 2008–2011,ossia 3,36 miliardi di franchi l'anno,dovrebbe consentire uno sviluppo sostenibile dal profilo sociale.La situazione dovrà essere riesaminata nel caso in cui la conclusione dei negoziati dell'OMC o un eventuale accordo di libero scambio con gli Stati Uniti comportasse perdite per l'agricoltura elvetica superiori a quelle previste nel quadro della Politica agricola 2011.

La consultazione sulla Politica agricola 2011 si protrarrà fino al 16 dicembre 2005. I pareri espressi mostreranno se le proposte sull'ulteriore sviluppo della politica agricola godono del favore della maggioranza o se sono necessari adeguamenti.Si prevede che il Consiglio federale licenzi il messaggio sulla Politica agricola 2011 all'attenzione del Parlamento nella primavera 2006,affinché i dibattiti parlamentari possano iniziare nell'autunno dello stesso anno.L'obiettivo è quello di approntare le disposizioni d'esecuzione entro fine 2007 in modo che entrino in vigore nel 2008.

PREFAZIONE 5
Direttore dell’Ufficio federale dell‘agricoltura
6

■■■■■■■■■■■■■■■■ 1.Ruolo e situazione dell’agricoltura

1 7

L’articolo 104 della Costituzione federale sancisce che la Confederazione provvede affinché l’agricoltura,tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato,contribuisca efficacemente a:

a.garantire l’approvvigionamento della popolazione;

b.salvaguardare le basi vitali naturali e il paesaggio rurale;

c.garantire un’occupazione decentrata del territorio.

Dagli obiettivi ancorati nella Costituzione si evince che i compiti affidati all’agricoltura vanno ben oltre la mera produzione di derrate alimentari.In tale contesto,si parla infatti di agricoltura multifunzionale.La cura del paesaggio,la salvaguardia delle basi vitali naturali e l’occupazione decentrata del territorio sono prestazioni che pur essendo a vantaggio della collettività,vengono retribuite soltanto in parte sul mercato.

Il concetto di «sostenibilità» è stato ancorato nella Costituzione per la prima volta nel 1996.Esso è assurto a importante linea direttrice per l’operato politico dopo la Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992.

Il Consiglio federale intende seguire gli effetti della nuova politica agricola.A tal proposito nell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura ha fissato i presupposti necessari.L’articolo 1 capoverso 1 di detta ordinanza sancisce,infatti,che la politica agricola e le prestazioni dell’agricoltura vanno esaminate nell’ottica della sostenibilità.Il capoverso 2 prescrive di valutare le implicazioni di ordine economico, ecologico e sociale.L’UFAG viene incaricato di redigere un rapporto annuale sui risultati delle analisi.Tale mandato viene assolto attraverso il Rapporto agricolo.

Le tre dimensioni della sostenibilità rappresentano la struttura alla base delle informazioni contenute nel capitolo 1 del presente rapporto.Esso fornisce informazioni sul ruolo e sulla situazione dell’agricoltura.

8 1.RUOLO E SITUAZIONE DELL’AGRICOLTURA 1

1.1 Economia

Per poter fornire le prestazioni richieste,l’agricoltura deve poter contare su una base economica sufficientemente ampia.La descrizione delle conseguenze economiche della politica agricola rappresenta pertanto un punto cardine del resoconto.In tal modo è infatti possibile ottenere informazioni sui risultati economici delle aziende agricole,sullo sviluppo strutturale,sull’interconnessione con gli altri settori dell’economia o sulle condizioni di mercato.

Qui di seguito è illustrato il ruolo economico dell’agricoltura in qualità di tassello dell’economia,vengono fornite informazioni sulla produzione,il consumo,il commercio esterno,i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo rilevati sui singoli mercati nonché descritta la situazione economica dell’intero settore e delle aziende individuali.

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9 1.1 ECONOMIA 1

1.1.1 L’agricoltura,parte integrante dell’economia

Sviluppo strutturale

Nel quadro dell’analisi delle strutture nell’agricoltura,quest’anno l’attenzione è puntata sull’evoluzione del numero di aziende e di lavoratori.Quali basi sono stati impiegati i dati dei censimenti delle aziende agricole effettuati dal 1990 e le rilevazioni della struttura aziendale condotte annualmente a partire dal 1996.

Da diversi decenni il numero delle aziende è in costante calo.Negli Anni ’50 e ’60 la flessione media annua è stata del 2 per cento circa,per poi subire un lieve rallentamento nei due decenni successivi.Con il nuovo orientamento della politica agricola, negli Anni ’90,si è assistito ad un nuovo intensificarsi del mutamento strutturale.Nel primo quadriennio del XXI secolo,si è osservato un calo del tasso di flessione annuo rispetto agli Anni ’90.

Evoluzione del numero di aziende per classi di dimensioni e per regioni

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CaratteristicaNumero di aziendeVariazione annua in % 1990200020041990–20002000–2004 Classe di dimensioni 0–3 ha19 8198 3716 819–8,3–5,0 3–10 ha27 09218 54215 529–3,7–4,3 10–20 ha31 63024 98422 521–2,3–2,6 20–25 ha6 6777 2447 0850,8–0,6 25–30 ha3 3644 4304 6592,81,3 30–50 ha3 5495 7596 3315,02,4 >50 ha6841 2071 5225,86,0 Regione Regione di pianura41 59031 61229 005–2,7–2,1 Regione collinare24 54118 95717 448–2,5–2,1 Regione di montagna26 68419 96818 013–2,9–2,5 Totale92 81570 53764 466–2,7–2,2 Fonte:UST
■ Aziende
10 1.1 ECONOMIA 1
Tabella 1,pagina A2

La diminuzione del numero di aziende nel periodo tra il 1990 e il 2000 ha interessato nella misura di circa la metà piccole aziende con una superficie inferiore ai 3 ettari.Una chiara flessione si è registrata anche per le aziende delle classi di dimensioni inferiori ai 20 ettari.Per contro sono aumentate le aziende delle classi di dimensioni superiori ai 20 ettari.

Nel primo quadriennio del XXI secolo,si è osservato un leggero calo del tasso di flessione annuo delle piccole aziende rispetto agli anni 1990–2000,per contro esso è aumentato presso le aziende delle classi di dimensioni con una superficie tra i 3 e i 10 ettari e per quelle tra i 10 e i 20 ettari.La soglia di crescita è salita da 20 a 25 ettari. Ciò significa che dal 2000 i 25 ettari rappresentano la linea di demarcazione tra le aziende in diminuzione e quelle in aumento.

Tra il 1990 e il 2000 il numero delle aziende nella regione di pianura è diminuito di 10'000 unità circa,mentre nella regione collinare e di montagna il calo è stato rispettivamente di 5'500 e 6'500 unità.In questo periodo il tasso di flessione annuo nelle tre regioni è stato comparabile.Tra il 2000 e il 2004,rispetto al decennio precedente,esso è diminuito in misura maggiore nella regione di pianura di quanto avvenuto nella regione collinare e in quella di montagna.

Evoluzione del numero di aziende gestite a titolo principale o a titolo accessorio per regione

Totale64 24249 23946 406–2,6–1,5

Aziende a titolo accessorio

Regione di pianura11 4518 0767 115–3,4–3,1

Regione collinare7 0895 1644 510–3,1–3,3

Regione di montagna10 033 8 0586 435–2,2–5,5

Totale28 57321 29818 060–2,9–4,0

Fonte:UST

Nelle aziende a titolo principale il tasso di flessione nel periodo tra il 2000 e il 2004, rispetto agli Anni ’90,è diminuito in tutte le regioni.Nella regione di montagna è stato riscontrato il tasso più basso (–0,7%).Nelle aziende a titolo accessorio il tasso di flessione,rispetto al decennio precedente,è salito in particolare nella regione di montagna.Complessivamente,tra il 2000 e il 2004,il numero di aziende a titolo principale è diminuito di 2'833 unità e il numero di quelle a titolo accessorio di 3'238 unità.

CaratteristicaNumero di aziendeVariazione annua in % 1990200020041990–20002000–2004 Aziende a titolo principale Regione di pianura30 13923 53621 890–2,4–1,8 Regione collinare17 45213 79312 938–2,3–1,6 Regione di montagna16 651 11 91011 578–3,3–0,7
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 11 1

Negli ultimi anni,parallelamente al numero delle aziende,è in continuo calo anche il numero di lavoratori.

Evoluzione del numero di lavoratori

Nel 2000 il numero di lavoratori nel primario è diminuito di 49'768 unità rispetto al 1990.A registrare la flessione nel periodo in oggetto è stata esclusivamente la manodopera familiare.Al contrario il volume della manodopera extrafamiliare è leggermente aumentato.

Tra il 2000 e il 2004,la diminuzione del numero di lavoratori ha subito un rallentamento generale.In questo lasso di tempo,il numero di manodopera familiare ha subito un lieve calo.Per contro nella categoria della manodopera extrafamiliare,il calo osservato è considerevole.Nel 2004,sono state assunte quasi 7'000 persone in meno (–18%) rispetto al 2000.Si segnala che,per quanto riguarda la categoria della manodopera familiare,il tasso di flessione dei capiazienda rispetto al decennio tra il 1990 e il 2000 è rimasto praticamente invariato.

CaratteristicaNumero di lavoratoriVariazione annua in % 1990200020041990–20002000–2004 Manodopera familiare217 477165 977159 447–2,7–1,0 Di cui: Capoazienda (m.)88 88974 72469 348–1,7–1,8 Capoazienda (f.)3 9262 3462 030–5,0–3,6 Manodopera extrafamiliare36 08437 81630 9310,5–4,9 Totale253 561203 793190 378–2,2–1,7
Fonte:UST
■ Lavoratori
12 1.1 ECONOMIA 1
Tabella 2,pagina A3

■ Valore aggiunto lordo

Indicatori economici

Il valore aggiunto lordo ai prezzi di mercato serve per determinare la prestazione in termini economici dell’economia nazionale.Corrisponde al saldo proveniente dal flusso di denaro del valore della produzione lorda e delle prestazioni preliminari.Esso è finalizzato al pagamento dei fattori di produzione – lavoro (costi del personale) e capitale (eccedenza aziendale netta) –,ammortamenti (deprezzamenti dei beni di investimento) nonché delle imposte indirette,dedotte le sovvenzioni.I flussi menzionati (produzione,prestazioni preliminari e valore aggiunto) sono classificabili secondo categorie,settori istituzionali (aziende non finanziarie,istituti finanziari,compagnie di assicurazioni,ecc.) oppure anche sulla base di settori dell’economia.

Evoluzione del valore aggiunto lordo dei tre settori dell’economia

Il valore aggiunto lordo ai prezzi di mercato dei tre settori dell’economia è evoluto in modo differenziato nel periodo tra il 1998 e il 2003.Mentre nel settore primario è diminuito del 18,4 per cento,nei settori secondario e terziario è salito rispettivamente del 6,4 e 12,6 per cento.Complessivamente,nel periodo considerato si è registrato un aumento del 10,4 per cento.Nel 2003 l’insieme dell’economia ha raggiunto un valore aggiunto lordo di 438'507 milioni di franchi.L’1 per cento rappresentato dal settore primario è esiguo.Circa tre quarti di questa percentuale sono stati generati dall’agricoltura.

Nell’anno oggetto del rapporto,il totale delle importazioni è aumentato del 6,7 per cento rispetto all’anno precedente e il totale delle esportazioni dell’8,6 per cento.Le importazioni sono aumentate da 129,7 a un totale di 138,8 miliardi di franchi,le esportazioni da 135,4 a 147,4 miliardi di franchi.Il commercio di prodotti agricoli in questo lasso di tempo è nuovamente cresciuto,almeno per quanto concerne le esportazioni.Mentre le importazioni sono praticamente rimaste allo stesso livello dell’anno precedente (8,9 mia.fr.),le esportazioni sono passate da 3,6 a 4,0 miliardi di franchi.

Nell’anno oggetto del rapporto,il 74,9 per cento delle importazioni agricole (6,7 mia.fr.) proveniva dall’UE (UE dei 15).Il 2,4 per cento è stato introdotto dai dieci nuovi Paesi dell’UE.Il 67,3 per cento dei prodotti esportati dalla Svizzera (2,7 mia.fr.) è stato destinato all’area UE (UE dei 15).L’1,9 per cento delle esportazioni è stato destinato ai nuovi Paesi dell’UE.Rispetto all’anno precedente,le importazioni dall’UE dei 15 sono aumentate di quasi 40 milioni di franchi e le esportazioni in questi Paesi di 378 milioni di franchi.

ai prezzi correnti Settore199819992000200120022003 1 Variazione 1998/2003 in mio.fr.in mio.fr.in mio.fr.in mio.fr.in mio.fr.in mio.fr.in % Primario6 6525 9656 4365 7725 6935 426–18,4 di cui agricoltura secondo il CEA5 2614 6454 9874 4244 3704 020–23,6 Secondario108 982109 973111 978116 423116 687115 9896,4 Terziario281 707285 005300 106303 493313 354317 09212,6 Totale397 342400 943418 520425 688435 734438 50710,4
Dati
1 Cifre provvisorie Fonte:UST
13 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
■ Commercio esterno di prodotti agricoli

Commercio esterno di prodotti agricoli con l'UE – 2004

Importazioni

Fonte: DGD

Nell’anno oggetto del rapporto,in termini di valore,i prodotti agricoli importati in Svizzera provenivano soprattutto dalla Francia,ma anche dall’Italia e dalla Germania. Quasi due terzi dell’insieme delle importazioni dall’UE provenivano da questi tre Paesi. Lo stesso è accaduto anche nel 2002 e nel 2003.La maggior parte delle esportazioni è stata destinata alla Germania.Estremamente negativo appare il bilancio della Svizzera nei confronti di Francia,Italia,Paesi Bassi e Spagna.Per contro si registra un certo equilibrio ad un livello relativamente basso rispetto all’Austria.

Importazioni ed esportazioni di prodotti agricoli e trasformati secondo la categoria di prodotti – 2004

Tabacco e diversi (13, 14, 24)

Latticini (4)

Derrate alimentari (20, 21)

Generi voluttuari (9, 17, 18)

Foraggi, scarti (23)

Cereali e preparazioni (10, 11, 19)

Semi oleosi, grassi vegetali e oli (12, 15)

Piante vive, fiori (6)

Verdura (7)

Frutta (8)

Prodotti animali, pesce (1, 2, 3, 5, 16)

Bevande

Fonte: DGD

La Svizzera è un Paese fortemente orientato all’importazione di prodotti alimentari. Nell’anno oggetto del rapporto le importazioni hanno interessato essenzialmente bevande,prodotti animali (compreso il pesce) nonché preparazioni alimentari e frutta.

Germania Francia Italia Austria Spagna Paesi Bassi Altri Paesi 910 1 231 501 1 693 278 1 436 238 261 87 505 164 804 603 951 2 0001 5001 500 1 0005000 In mio. fr. 5001 000
Eccedenza d'importazione Esportazioni
(22) 653 357 584 422 1 034 939 754 808 198 337 498 715 42 419 3 559 4 566 5 912 69 1 362 174 1 500 In mio. fr. ( ): Voce di tariffa Importazioni Eccedenza d'importazione/d'esportazione Esportazioni 2 0001 5001 500 1 00050005001 000 14 1.1 ECONOMIA 1

■ Grado di autoapprovvigionamento

Le importazioni di bevande si compongono di un 67 per cento di vini e di un 10 per cento circa rispettivamente di liquori e di acqua minerale.Le importazioni totali di prodotti di origine animale si compongono di un 40 per cento circa di carne,di un 30 per cento di pesce e,per quanto riguarda la quota rimanente,di preparati e conserve di carne.

Per quanto concerne le esportazioni,le derrate alimentari e i generi voluttuari registrano i volumi maggiori.Le preparazioni alimentari,gli estratti di caffè,le zuppe e le salse rappresentano la quota principale delle esportazioni totali di derrate alimentari.Tra i generi voluttuari vengono esportati prevalentemente caffè torrefatto, dolciumi e cioccolata.Le esportazioni di frutta,verdura e prodotti di origine animale restano a livelli modesti.

Sono state conseguite eccedenze di esportazione di tabacco e diversi (+296 mio.fr.), di latticini (+162 mio.fr.) nonché di derrate alimentari (+95 mio.fr.).Rispetto all’anno precedente l’eccedenza di esportazione di tabacco e diversi è aumentata di 35 milioni di franchi,di circa 40 milioni di franchi per quanto riguarda i latticini e di 84 milioni di franchi (anno precedente:11 mio.fr.) per ciò che concerne le derrate alimentari.

L’agricoltura svizzera ha un preciso mandato costituzionale che consiste nel contribuire sostanzialmente a garantire l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari.La quota della produzione indigena rispetto al totale del consumo indigeno è definita «grado di autoapprovvigionamento».

I motivi delle fluttuazioni annuali del grado di autoapprovvigionamento sono riconducibili al fatto che i rendimenti della produzione vegetale sono strettamente correlati alle condizioni metereologiche.In particolare,le fluttuazioni registrate sono state notevoli dalla seconda metà degli Anni ’90.

Nel 2003 il grado di autoapprovvigionamento era pari al 56 per cento,vale a dire che esso è diminuito di 5 punti percentuali rispetto al livello del 2002.Nel settore della produzione vegetale la percentuale è passata dal 44 per cento del 2002 al 39 per cento a causa della grave siccità.Per quanto concerne i prodotti di origine animale,la quota indigena è rimasta immutata rispetto al 2002 (95%).

Evoluzione
19931994199519961997199819992000200120022003 Calorie in % Derrate alimentari di origine animale Totale derrate alimentari Derrate alimentari di origine vegetale Fonte: USC 0 100 80 60 40 20
del grado di autoapprovvigionamento
1.1 ECONOMIA 15 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
Tabella 13,pagina A13

■ Evoluzione degli indici dei prezzi

L’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli è diminuito considerevolmente tra il 1990 e il 2002.Nel 2003 e nel 2004 si è registrata una lieve tendenza al rialzo. Nell’anno oggetto del rapporto l’incremento è stato di 1,2 punti percentuali,raggiungendo quota 76,8.L’aumento è riconducibile soprattutto agli elevati prezzi del bestiame da macello per il bestiame bovino.I prezzi dei prodotti biologici sono cresciuti in misura inferiore alla media.

Nello stesso periodo l’indice nazionale dei prezzi al consumo del sottogruppo derrate alimentari e bevande ha subito un’evoluzione opposta a quella dell’indice dei prezzi alla produzione.In particolare dal 1999 si osserva una crescita.Nell’anno oggetto del rapporto l’indice,raggiungendo quota 111,2 per cento,è aumentato dello 0,6 per cento rispetto al 2003.

Evoluzione degli indici dei prezzi alla produzione, al consumo e all'importazione di derrate alimentari nonché dell'indice dei prezzi per i mezzi di produzione agricoli

Indice (1990/92 = 100)

1 Base maggio 1997 = 100. Il nuovo indice comprende il 100 per cento dei mezzi di produzione. Nel vecchio indice (base 1976) i fattori di produzione «lavoro» e «capitale» erano ponderati al 25 per cento nell'indice globale. Allora i mezzi di produzione erano ponderati al 75 per cento.

Indice dei prezzi alla produzione agricoltura

Indice nazionale dei prezzi al consumo, sottogruppo derrate alimentari e bevande

Indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli 1

Indice dei prezzi all'importazione delle derrate alimentari 2

2 Base maggio 2003 = 100. Per questo indice non si dispone di dati antecedenti. Fino all'aprile 2003 l'indice dei prezzi all'importazione per il gruppo «derrate alimentari» comprendeva soltanto i sottogruppi «carne», «altre derrate alimentari» e «bevande». Con la revisione del maggio 2003 sono stati inseriti ulteriori sottogruppi. Ora l'indice copre una categoria più ampia delle importazioni di derrate alimentari.

L’indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli è stato rivisto,impostandolo su una nuova base (maggio 1997 = 100).Nel vecchio indice (base 1976) i fattori di produzione «lavoro» e «capitale» erano ponderati al 25 per cento nell’indice globale, pertanto i mezzi di produzione erano ponderati soltanto al 75 per cento.Nel nuovo indice i mezzi di produzione hanno un peso del 100 per cento e i fattori di produzione «lavoro» e «capitale» (interessi del capitale) vengono indicati separatamente.

L’indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli mostra dal 1999 una lieve tendenza al rialzo.Nell’anno oggetto del rapporto,l’indice,rispetto al 2003,è aumentato di 1,3 punti percentuali attestandosi a 103,8 punti.L’indice può essere suddiviso in mezzi di produzione di origine agricola (sementi,foraggi) e altri mezzi di produzione.Nel periodo considerato il primo indice parziale (mezzi di produzione di origine agricola) è diminuito, mentre l’indice parziale degli altri mezzi di produzione,nello stesso periodo,è salito.

Nel maggio 2003 l’indice dei prezzi all’importazione delle derrate alimentari è stato rivisto,impostandolo su una nuova base (maggio 2003 = 100).Inoltre nel paniere delle merci sono stati inseriti sottogruppi supplementari.Ne consegue che ora l’indice copre una categoria più ampia d’importazioni di derrate alimentari.Nell’anno oggetto del rapporto l’indice ammontava a 102,4 punti,segnando un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2003.

Fonti: USC, UST
70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 1990–9219931994 199519961997199819992000200120032004 2002 16 1.1 ECONOMIA 1

■ Uscite per agricoltura e alimentazione

Uscite della Confederazione

Nell’anno oggetto del rapporto,le uscite totali della Confederazione ammontavano a 50'285 milioni di franchi.Ciò rappresenta un aumento di 323 milioni di franchi,ossia dello 0,6 per cento rispetto al 2003.Per agricoltura e alimentazione sono stati spesi 3'902 milioni di franchi,praticamente lo stesso importo speso l’anno precedente.La voce «agricoltura e alimentazione» figura,come finora,al quinto posto dopo l’assistenza sociale (13'813 mio.fr.),le finanze e le imposte (9'417 mio.fr.),il traffico (7'435 mio.fr.) e la difesa nazionale (4'641 mio.fr.).

Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione

Nell’anno oggetto del rapporto la quota di agricoltura e alimentazione rispetto alle uscite totali della Confederazione è stata,come l’anno precedente,del 7,8 per cento. Dal 2000 tale rapporto è leggermente al disotto dell’8 per cento.

Tra il 1998 e il 2003 si sono potute ridurre,da 1'203 a 798 milioni di franchi,le uscite per la produzione e lo smercio.In tal modo,l’obbligo previsto dall’articolo 187 capoverso 12 delle disposizioni transitorie della nuova LAgr,secondo cui cinque anni dopo l’entrata in vigore della legge i mezzi finanziari impiegati nel settore del sostegno del mercato vanno ridotti di un terzo,è stato rispettato.Nell’anno oggetto del rapporto tali mezzi sono stati ridotti di ulteriori 67 milioni di franchi.Ciò corrisponde a una riduzione dell’8,4 per cento rispetto all’anno precedente.

19941995199619971998199920002001200220032004 mio. fr. In % Valore assoluto (mio. fr.) In % delle uscite totali Fonte: Conto dello Stato 0 4 500 4 000 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 7,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 3 496 3 547 3 953 3 922 3 925 4 197 3 727 3 962 4 067 3 908 3 902
17 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
Tabella 50,pagina A58

Avvertenza:il Conto dello Stato 1999 costituisce la base per la ripartizione dei mezzi finanziari fra i singoli ambiti di spesa.Le uscite per la valorizzazione delle patate e della frutta oppure quelle dell’Amministrazione federale dei cereali 1990/92,ad esempio,figurano come uscite dell’UFAG.All’epoca non esistevano ancora conti separati.Pertanto le cifre concernenti gli anni 1990/92 non sono identiche ai dati del Conto dello Stato,tuttavia quelle che si riferiscono agli anni 2002 e 2004 sono nuovamente comparabili.

1Le uscite in questi settori sono state raggruppate secondo il nuovo credito quadro.A causa di ciò si è dovuto procedere ad un adeguamento nell’ambito del miglioramento delle basi.Ne consegue che il totale di questa rubrica non può più essere paragonato al totale dei precedenti Rapporti agricoli.

2Questo importo include le uscite straordinarie nel settore lattiero.Ciò è andato a carico di altri settori come ad esempio «Miglioramenti strutturali» e «Produzione animale».

Fonti:Conto dello Stato,UFAG

La crescita delle uscite osservata nell’anno oggetto del rapporto in merito ai pagamenti diretti è riconducibile alla maggior partecipazione a programmi ecologici ed etologici.

La riduzione delle uscite pari a 13 milioni di franchi nell’ambito del miglioramento delle basi dipende soprattutto dal fatto che nel 2003 è stato autorizzato un credito suppletivo per il ripristino dei danni alluvionali del 2002.

Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione Ambito di spesa1990/92200220032004 In mio.fr. Produzione e smercio 1 1 6859 792798731 Pagamenti diretti 1 7722 4292 4352 498 Miglioramento delle basi 1 186190215202 Ulteriori uscite405469460471 Totale agricoltura e alimentazione3 0484 0673 9083 902
18 1.1 ECONOMIA 1

ll 2004 è stato più favorevole per la produzione rispetto all'anno precedente.Le condizioni meteorologiche hanno consentito lo sviluppo normale delle colture e un buon raccolto.Per la produzione lattiera si segnala un lieve rialzo come per lo smercio sui mercati esteri di formaggio,yogurt e panna.Buone condizioni hanno caratterizzato pure il mercato della carne di manzo e quello della carne di maiale.Per la prima volta dopo anni è diminuito il consumo di carne di pollame.Nel settore orticolo si sono avuti raccolti da primato.

1%

La produzione di derrate alimentari (prodotti animali e vegetali) è cresciuta del 6,6 per cento rispetto al 2003,anno in cui l'estate estremamente siccitosa ha compromesso la produzione in più settori.Se la crescita in ambito vegetale è stata del 12,4 per cento (+525 mio.fr.),quella nel settore della produzione animale è risultata soltanto dell'1,5 per cento (+75 mio.fr.).Ciò è riconducibile al fatto che nel 2003 il settore della produzione animale ha sofferto in misura minore gli effetti della siccità.Dal 2003 il settore economico agricolo comprende pure le piante foraggiere,i prodotti della floricoltura,le prestazioni di servizio agricole e le attività accessorie non agricole.

■■■■■■■■■■■■■■■■ 1.1.2 Mercati
Latte
Bestiame suino
Bestiame bovino
Att. accessorie non agricole 3% Frutta 5% Fonte:
Pollame,
prodotti
Orticoltura e floricoltura 13% Prestazioni di servizio agricole 6% Vino 4% Patate, barbabietole da zucchero 3% Cereali 4% Piante foraggiere 13% Altri prodotti vegetali 1% 19 1.1 ECONOMIA 1
Composizione del settore economico agricolo – 2004
23%
10%
10%
UST
uova 4% Altri
animali

■ Produzione:forniture lattiere lievemente al rialzo

Latte e latticini

Nel 2004 latterie e caseifici hanno trasformato circa 3,21 milioni di tonnellate di latte. Vi è stato un incremento della produzione nel settore caseario e in quello dei prodotti a base di latte fresco.Si è registrata nuovamente una crescita delle esportazioni di formaggio nonché di yogurt e panna.Nel 2004 sono diminuiti ulteriormente i prezzi del latte alla produzione.Presentano invece una lieve tendenza al rialzo gli indici dei prezzi al consumo,eccezion fatta per il burro.

Nell'anno oggetto del rapporto la produzione totale di latte ha registrato un incremento di 32'800 tonnellate,raggiungendo quota 3,94 milioni di tonnellate.Il 23 per cento circa di tale quantitativo è servito all’autoapprovvigionamento o è stato somministrato agli animali dell’azienda.La produzione lattiera per vacca è cresciuta ulteriormente.Rispetto all'anno precedente vi è stato un incremento medio di 90 chilogrammi a 5'680 chilogrammi.

Nel 2004 i produttori lattieri hanno venduto 3,21 milioni di tonnellate di latte,ossia l’1,15 per cento in più rispetto all'anno precedente.Questo quantitativo proveniva da 570'000 vacche.Rispetto all’anno precedente l’effettivo di vacche è diminuito lievemente (–5'000 capi).

Nei mesi di gennaio,febbraio,maggio,giugno,ottobre e dicembre sono state rilevate forniture mensili più elevate rispetto all'anno precedente.L'entità delle forniture nei due anni considerati è paragonabile per il periodo da luglio a settembre e per il mese di novembre.Soltanto nei mesi di marzo e aprile del 2004 il quantitativo commercializzato è risultato lievemente al disotto dei livelli degli stessi mesi del 2003.

Forniture mensili di latte – 2003 e 2004 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre In 1 000 t Forniture di latte 2004 Forniture di latte 2003 Fonte: TSM 220 230 250 240 270 260 280 290 300 310 320 1.1 ECONOMIA 1 20

Nel 2004 il quantitativo totale di latte commercializzato (3,21 mio.t) è stato valorizzato come segue:

formaggio:1'323'000 t (+2,2%) latte di consumo e altri latticini:1'124'000 t (+0,8%) panna/burro:741'000 t (–0,3%)

Il volume di fabbricazione di formaggio è cresciuto dell'1,4 per cento rispetto all’anno precedente.Nell'anno oggetto del rapporto la produzione di formaggio a pasta dura è aumentata di 1'233 tonnellate,fissandosi a 70'160 tonnellate,quella di formaggio a pasta semidura di 1'288 tonnellate,attestandosi a 47'878 tonnellate.Ciò corrisponde a un incremento dell'1,8 per cento per il formaggio a pasta dura e del 2,6 per cento per quello a pasta semidura.Nel 2004 la costante crescita del volume di produzione di formaggi freschi registrata negli ultimi anni ha subito una battuta d'arresto.Rispetto al 2003 la produzione è scesa di 279 tonnellate a 36'822 tonnellate.Com'è stato il caso in questi ultimi anni,il volume di produzione di formaggio di pecora e di capra è cresciuto passando da 708 a 810 tonnellate (+14,5%).

1990/92200220032004

L'incremento della produzione di prodotti a base di latte fresco registrato nel 2003 è continuato anche nel 2004.Esso è stato del 5,4 per cento circa (a 229'880 t). Nell'anno oggetto del rapporto vi è stata un'inversione di tendenza per quanto concerne il latte di consumo,in calo da diversi anni.Il volume di produzione di latte di consumo è cresciuto di 2'386 tonnellate,raggiungendo quota 497'021 tonnellate.

La produzione di burro è rimasta stabile,mentre è diminuita quella di latte in polvere. Rispetto all’anno precedente,la produzione è calata dell'8,1 per cento,passando da 55'536 a 51'048 tonnellate.

Evoluzione della valorizzazione del latte commercializzato
In 1000 t latte Altri latticini Panna Burro Fonti: TSM, USC Formaggio Latte di consumo 0 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 ■ Valorizzazione: più formaggio 1.1 ECONOMIA 21 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1

■ Commercio esterno: esportazioni di yogurt al rialzo

Com'era già stato il caso negli anni scorsi,la bilancia del commercio esterno è positiva. La Svizzera esporta più formaggio,yogurt,latte in polvere e panna di quanto ne importa.Sono degni di nota l’incremento considerevole delle esportazioni di yogurt e panna e la diminuzione delle esportazioni di latte in polvere.

Nel 2004 le esportazioni di yogurt sono aumentate del 60,1 per cento,raggiungendo quota 17'033 tonnellate.Le importazioni di yogurt,invece,sono scese leggermente al disotto del livello dell’anno precedente.Le esportazioni di latte in polvere hanno registrato una flessione del 18 per cento e ammontano a 15'617 tonnellate.Anche le importazioni di questo prodotto sono diminuite.Le importazioni di burro per l’approvvigionamento sul piano interno sono aumentate del 107 per cento.Esse ammontano a 977 tonnellate.Le esportazioni di panna sono invece cresciute di 317 tonnellate attestandosi a 1'379 tonnellate (+29,8%).

Nel terzo anno dall’entrata in vigore dell’accordo bilaterale sul formaggio non sono stati assegnati tutti i quantitativi disponibili di contingenti doganali a dazio zero.Delle 17’000 tonnellate disponibili nel terzo anno ne sono state vendute all’asta 14’898. Com'era già stato il caso nel primo e nel secondo anno,i contingenti 119 (Mozzarella) e 120 (formaggio fresco e a pasta molle) sono stati assegnati integralmente.

Contingenti d’importazione di formaggio della Svizzera

Prodotto1°anno (giugno 02– 2°anno (giugno 03– 3°anno (giugno 04–maggio 03)maggio 04)maggio 05)

Contin-Quantitat.Contin-Quantitat.Contin-Quantitat. genteattribuitogenteattribuito genteattribuito

Conformemente agli accordi,nel terzo anno erano disponibili 5'500 tonnellate per un’esportazione supplementare a dazio zero nell’UE (aumento del contingente a dazio zero di 1’250 t rispetto al secondo anno).La possibilità di accesso al mercato è stata sfruttata all'incirca nella stessa misura di quanto era stato il caso nel secondo anno. Nel mese di luglio 2004 l'UE ha concesso licenze d'importazione per un ammontare di 951 tonnellate per il periodo da luglio 2004 a dicembre 2004.Per questo primo semestre sarebbero state disponibili 2'750 tonnellate.Per il secondo semestre del 2004/05 erano invece a disposizione 4'549 tonnellate,compresi i quantitativi di contingente rimasti inutilizzati nel primo semestre.

Per la prima volta è stato attribuito l'intero quantitativo disponibile per l'esportazione esente da dazio di yogurt e panna nell'UE (2'000 t).

In tIn tIn tIn tIn tIn t 119Mozzarella500500700700950950 120Formaggio fresco e a pasta molle1 0001 0003 3003 3004 8504 850 121Asiago,Bitto, Brà,Fontal, Montasio …5 0002 7195 0003 4135 0003 427 122Provolone500211500293500304 123Formaggio a pasta dura e semidura5 0004 5695 0005 0005 7005 367 Fonte:UFAG
n. 1.1 ECONOMIA 1 22
Contingente

■ Consumo:lieve flessione del consumo di yogurt

L’evoluzione del consumo pro capite di latte e latticini è all'insegna della stabilità.Nel 2004 il consumo di formaggio,ricotta e burro è rimasto praticamente invariato rispetto all’anno precedente.

Evoluzione del consumo pro capite

Rispetto al 2003,il consumo di bevande al latte è passato da 4,6 a 6,1 chilogrammi (+32,6%).Per quanto riguarda lo yogurt si segnala un lieve calo.Rispetto all'anno precedente il consumo è sceso di 0,6 chilogrammi,attestandosi a 15,6 chilogrammi (–3,7%).

1990/92200220032004 In kg pro capite Formaggio Yogurt Fonte: USC Burro Ricotta 0,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 14,0 16,0 18,0 20,0 1.1 ECONOMIA 23 1

■ Prezzi alla produzione: tendenza tuttora al ribasso

Nel 2004 si è verificata un’ulteriore flessione dei prezzi alla produzione rispetto all’anno precedente.Sul piano svizzero il prezzo globale del latte è sceso di 0.91 centesimi,fissandosi a 74.63 centesimi.Nell'anno oggetto del rapporto i prezzi del latte industriale,di quello trasformato in formaggio e del latte biologico erano inferiori a quelli del 2003.

Prezzi del latte spuntati nel 2004 a livello nazionale e per regioni

Nel 2004,le differenze regionali relative al latte ad uso industriale e al latte biologico sono nuovamente aumentate.Per il latte ad uso industriale la differenza regionale ammontava a 1.48 centesimi e per quello biologico addirittura a 4.59 centesimi.Le differenze di prezzo fra le regioni relative al latte trasformato in formaggio sono invece praticamente sullo stesso livello dell'anno precedente.Esse ammontano al massimo a 7.76 centesimi.Rispetto al 2003 il prezzo del latte biologico alla produzione è diminuito di 3.76 centesimi il chilogrammo (–4,3%).Per il latte biologico viene pagato un prezzo da 2.71 a 15.06 centesimi il chilogrammo in più rispetto a quello corrisposto per il latte convenzionale.

■ Prezzi al consumo: al ribasso per il burro

Nell'anno oggetto del rapporto i prezzi al consumo del formaggio hanno fatto segnare un'evoluzione differenziata.Il prezzo di un chilogrammo di Emmetaler surchoix ammontava mediamente a 19.93 franchi (–4,6%,ossia –96 ct.) mentre quello di un chilogrammo di Gruyère surchoix a 20.54 franchi (–2,3%,ossia – 48 ct.).Sono invece aumentati i prezzi dello Sbrinz,che è passato da 21.75 a 22.71 franchi (+4.4%),e dell'Appenzeller,passato da 19.76 a 19.81 franchi (+0,25%).Per Camembert con un tenore di grasso del 45 per cento e il formaggio a pasta molle con crosta fiorita i consumatori hanno pagato prezzi identici a quelli corrisposti un anno fa.

ct./kgCHRegione IRegione IIRegioneIIIRegioneIVRegione V Totale74.6374.5074.6274.0176.4675.78 Latte ad uso industriale 73.2973.5473.3172.9272.9974.40 Latte trasformato in formaggio73.8476.5072.7773.8272.7880.53 Latte biologico85.4587.5685.7487.8383.24 non rilevato Fonte:UFAG
Indice (maggio 1993 = 100) Latte Formaggio Burro Fonte: UST Panna Altri latticini 75 85 80 90 95 100 105 1.1 ECONOMIA 1 24
Evoluzione degli indici dei prezzi al consumo per il latte e i latticini
1990/92200220032004

■ Margine lordo: latte e latticini

Nel 2004 gli indici dei prezzi al consumo per formaggio,panna ed altri latticini sono stati tendenzialmente in lieve rialzo.È invece diminuito l'indice per il burro,segnatamente di 1,76 punti,ossia dell'1,8 per cento.

Dopo che nel periodo da marzo a giugno 2004 si era osservata una tendenza a un lieve rialzo del margine lordo totale di latte e latticini,tra luglio e ottobre si è registrato un calo costante,interrottosi verso fine anno.Un'evoluzione analoga si è avuta per il margine lordo trasformazione-distribuzione sui gruppi di prodotti «formaggio» e «yogurt».Per il burro,il margine lordo a dicembre è risultato leggermente superiore a quello rilevato a inizio anno.Durante l'anno vi sono state tuttavia forti fluttuazioni. Esse sono riconducibili a diversi sviluppi dei prezzi alla produzione e al consumo.I bassi prezzi alla produzione registrati in aprile e maggio si sono tradotti in un margine lordo decisamente elevato.La riduzione dei prezzi al consumo ha comportato,in luglio,un calo del margine lordo.L'aumento registrato successivamente è dovuto al ribasso stagionale dei prezzi alla produzione.

Evoluzione del margine lordo – 2004 Indice (gennaio 1997 = 100) Formaggio Latte e latticini Yogurt Burro Fonte: UFAG 40 50 60 70 80 100 90 110 120 130 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 1.1 ECONOMIA 25 1

Animali e prodotti di origine animale

Dall'inizio degli Anni '90 l'effettivo svizzero di bovini è in costante calo.Esso è passato da 1,85 a 1,54 milioni di capi.Tale calo è riconducibile principalmente a forme di gestione delle superfici tendenzialmente più estensive,al progresso zootecnico e al contingentamento lattiero.Nell'anno oggetto del rapporto l'effettivo di vacche detenuto in Svizzera è sceso per la prima volta sotto la soglia delle 700'000 unità.

L'encefalopatia spongiforme dei bovini,ESB,è praticamente scomparsa.Ne sono stati riscontrati soltanto tre casi.Negli anni precedenti si erano costantemente rilevati più di venti casi.All'origine di questa situazione incoraggiante vi sono chiari standard,controlli uniformi e coerenti lungo l'intera catena di produzione e una consulenza aziendale più incisiva e conforme alle esigenze della pratica.

Per i produttori vi è stata un'evoluzione positiva del mercato della carne e delle uova. Eccezion fatta per la carne di agnello,hanno spuntato prezzi superiori o almeno della stessa entità di quelli dell'anno precedente.Il calo del 10 per cento delle macellazioni di vacche,ad esempio,si è tradotto in un incremento del 15 per cento dei prezzi alla produzione.Per i suini è stato pagato mediamente un prezzo di 4.54 franchi il chilogrammo di PM,ossia un importo superiore a quello corrisposto nel 2002 e nel 2003. I produttori di carne di agnello,invece,hanno subito perdite pari all'11 per cento riconducibili alla consistente offerta indigena.Per tutte le categorie di carne vi è stata una flessione della produzione indigena che è stata parzialmente compensata da un aumento delle importazioni.Delle 391'000 tonnellate di carne consumate globalmente in Svizzera,85'000 circa (22%) provenivano dall'estero.Nel 2003 soltanto il 21 per cento della carne consumata in Svizzera era di origine estera.Nell’anno oggetto del rapporto,il consumo di carne e di pesce è diminuito dello 0,6 per cento fissandosi a 59,49 chilogrammi pro capite.Per la prima volta da anni la carne di pollame ha perso il primato scendendo al disotto del livello di 10 chilogrammi pro capite.

1.1 ECONOMIA 1 26

■ Produzione:aumento degli effettivi di equini, caprini e pollame da ingrasso

L'effettivo di bovini è diminuito dell'1,6 per cento.Prosegue quindi il calo in atto da anni.Soprattutto relativamente alle vacche con produzione di latte commerciale è stata rilevata una diminuzione significativa (–17'000 capi).Al contrario,l’effettivo di vacche madri e nutrici è cresciuto (+5'000 capi).Sono circa 46'200 le aziende che detengono bovini.È invece rimasto stabile sui livelli degli anni precedenti l'effettivo di suini,che ammonta a circa 1,5 milioni di capi,e quello delle scrofe da allevamento, attestatosi a circa 143'000 capi.Dal 2001 le aziende sono tuttavia diminuite del 20 per cento.

L'effettivo di pollame da ingrasso è cresciuto ulteriormente,raggiungendo quasi il livello di 5 milioni di capi.Rispetto al 1990 si segnala un incremento del 74 per cento del pollame da ingrasso detenuto nei pollai elvetici.Le 1'084 aziende d'ingrasso detengono mediamente un effettivo di 4'500 capi.L'effettivo di galline ovaiole e da allevamento è sceso dell'1,3 per cento a causa soprattutto del costante miglioramento della produttività.Rispetto al 1990 l'effettivo è diminuito addirittura del 25 per cento. Anche il numero delle aziende è in calo costante.Nell'anno oggetto del rapporto ne sono state censite 16'400 (–5,5%).

Al primo posto nella classifica della produzione indigena vi è la carne di maiale,con 227'085 tonnellate di PM,seguita dalla carne di manzo con 100'308 tonnellate di PM. Questi due tipi di carne detengono una quota del 76 per cento circa della produzione indigena totale di carne di 431'745 tonnellate di PM.La metà circa della carne di manzo prodotta è carne di vacca proveniente prevalentemente da aziende dedite alla produzione lattiera.

Nel 2004 l’agricoltura svizzera ha prodotto il 6,8 per cento in più di carne di pecora e di agnello e il 6,1 per cento in più di carne di pollame rispetto all’anno precedente.In Svizzera dal 1990/92 la produzione di carne di pecora e di agnello è cresciuta del 30 per cento,quella di carne di pollame addirittura del 66 per cento.La maggiore produzione di carne di pollame è stata assorbita senza alcun problema dal mercato.I prezzi

animali Specie animali19902002200320041990–2002/04 In 1 000In 1 000In 1 000In 1 000% Bovini1 8581 5941 5701 544–15,54 –Vacche per la produzione di latte commerciale726605587570–19,10 –Vacche non destinate alla produzione di latte commerciale,munte515351511,31 –Vacche madri e nutrici14586570359,52 Suini1 7761 5611 5291 537–13,16 Ovini35543044544023,47 Caprini6166677111,48 Equini3851535438,60 Pollame da ingrasso2 8784 2984
97159,68 Galline ovaiole e da allevamento2
Fonte:UST
Evoluzione degli effettivi di
5184
7952 1542 1172 088–24,16
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 27 1

■ Commercio esterno: il Brasile è il principale fornitore di carne

degli agnelli,invece,hanno subito una pressione notevole.Da due anni si segnala un calo nella produzione di carne di manzo,vitello e maiale nonché di uova.Ciò è riconducibile al calo degli effettivi di animali.

Evoluzione della produzione animale

La carne di manzo e di maiale consumata a livello nazionale viene prodotta nella misura rispettivamente dell'88 e del 93 per cento in Svizzera,mentre soltanto un chilogrammo su otto di carne equina,uno su sei di carne di coniglio nonché uno su due di carne di pollame,caprina e ovina sono di produzione elvetica.

La produzione di uova è scesa del 4 per cento fissandosi a 652 milioni di pezzi.Il 97 per cento delle uova svizzere è venduto nei settori del commercio al dettaglio e della gastronomia.Il quantitativo rimanente viene spezzato e utilizzato nell'industria alimentare.Per le uova importate,la proporzione fra commercio al dettaglio e industria alimentare è di 50 a 50.

Le esportazioni di carne e prodotti carnei svizzeri sono cresciute di 360 tonnellate, raggiungendo quota 2'160 tonnellate.Oltre il 50 per cento di tale quantitativo è rappresentato dalla rinomata carne secca di manzo (1'151 t),venduta nella misura di oltre il 99 per cento in Francia e in Germania.Il valore commerciale delle esportazioni di carne è stato di circa 25 milioni di franchi.

Le ditte svizzere hanno importato oltre 103’000 tonnellate di carne,prodotti carnei e frattaglie.Queste merci hanno un valore commerciale di circa 680 milioni di franchi.Le importazioni di carne di pollame e di maiale fanno la parte del leone con rispettivamente 45'900 e 11'600 tonnellate.Il partner principale è la Germania,con una quota di 35'000 tonnellate e un valore commerciale di 82 milioni di franchi.

Dal Brasile proviene il 74 per cento della carne di manzo e di vitello importata.Nella graduatoria dei fornitori seguono Sudafrica (13%),Italia (9%) e Francia (7%).Dal Brasile vengono importati prevalentemente tagli pregiati di manzo nonché il cosiddetto high-quality-beef.La carne di pecora e di agnello proveniente dall'Australia e dalla Nuova Zelanda,con una quota d'importazione dell'82 per cento,incontra ormai da diversi anni il favore degli Svizzeri.Il restante 18 per cento viene fornito da Francia,

1990/92 2002 2003 2004 Indice (1990/92 = 100) Carne di manzo Carne ovina Carne di pollame Fonti: Proviande, USC Carne di vitello Carne caprina Uova in guscio 70 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 Carne di maiale Carne equina
di manzo 1.1 ECONOMIA 1 28

Germania e Regno Unito.I principali fornitori di carne equina sono Canada (38%), Stati Uniti (38%),Argentina (11%) e Australia (9%).La carne di pollame viene importata prevalentemente dalla Francia e dall'Ungheria che detengono una quota del 21 per cento ciascuna.In Svizzera gli insaccati italiani sono particolarmente apprezzati. I commercianti svizzeri hanno acquistato dall’Italia circa 2’600 tonnellate di merce. Le preparazioni di carne e le conserve provengono perlopiù dalla Francia (1'400 t).

Nel quadro dell'Uruguay round dell'OMC,la Svizzera si è impegnata a garantire l'accesso al mercato ad aliquote di dazio ridotte a un determinato quantitativo di carne.Per la carne di manzo,di pecora,di cavallo e di capra il contingente doganale ammonta dal 1996 a 22'500 tonnellate.La Svizzera ha rispettato il suo impegno ogni anno.Nella media di questi ultimi nove anni ha autorizzato importazioni per oltre 27'000 tonnellate annue.Per la carne di maiale e di pollame il contingente doganale fissato nel 1996 a 50'020 tonnellate è stato aumentato nel 2000 a 54'500 tonnellate e da allora è rimasto su tale livello.La Svizzera ha più che rispettato anche questo impegno.Nella media degli anni dal 1996 al 2004 le importazioni sono state di circa 55'200 tonnellate annue.Vi sono stati anni in cui il contingente doganale non è stato esaurito.Essi sono stati tuttavia compensati da anni in cui si è importato di più.

Le importazioni di cavalli e asini sono scese del 4 per cento a 3'064 capi.Un cavallo su tre proviene dalla Germania,uno su quattro dalla Francia.Anche la Svizzera ha esportato 1'035 cavalli.

Il commercio esterno delle uova si svolge praticamente a senso unico.A importazioni di oltre 27'000 tonnellate si contrappongono esportazioni di 1 tonnellata.Le 14'800 tonnellate di uova provenienti dalla Germania e dalla Francia vengono vendute principalmente nel commercio al dettaglio.Le uova che in Svizzera vengono spezzate e destinate all'industria alimentare sono originarie prevalentemente dalla Bulgaria,dalla Polonia e dalla Repubblica ceca.I commercianti svizzeri acquistano da questi tre Paesi 7'400 tonnellate di uova.Nell'anno oggetto del rapporto sono state importate in Svizzera 10'800 tonnellate di prodotti di uova liquidi ed essiccati nonché di albume d'uovo.Oltre la metà di tale quantitativo proviene dall'Olanda.Le esportazioni di questo tipo di prodotti sono state soltanto di 190 tonnellate.

Con 391’065 tonnellate il consumo di carne è stato soltanto dello 0,2 per cento inferiore allo scorso anno.Aumentano le preferenze per la carne equina (+6,1%),la selvaggina e la carne di coniglio (+3,2%),la carne di manzo (+1,3%) nonché la carne di pecora e di agnello (+0,9%).Il consumo di carne di pollame è invece diminuito dello 0,6 per cento.I consumatori hanno consumato anche 58’649 tonnellate di pesce e crostacei,il che corrisponde ad un aumento del 2,8 per cento.

Il consumo pro capite di carne è sceso dello 0,7% a 51,73 chilogrammi.La carne di maiale guida la graduatoria con 24,80 chilogrammi,seguita dalla carne di manzo (10,23 kg),dalla carne di pollame (9,97 kg) e da quella di vitello (3,54 kg).Per tutti gli altri tipi di carne il consumo è decisamente più contenuto.Mediamente i consumatori mangiano quotidianamente 140 grammi di carne e prodotti carnei.Il consumo pro capite di pesce e crostacei è aumentato del 2,4 per cento attestandosi a 7,76 chilogrammi.

1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 29 1
■ Consumo:prevale la carne di maiale

■ Prezzi alla

Nelle economie domestiche private viene consumata prevalentemente carne di maiale e di pollame.Una quota significativa del consumo è costituita da prodotti di salumeria e insaccati.Nei ristoranti la graduatoria è guidata dalla carne di manzo seguita dai prodotti di salumeria.

Nella media annuale,per torelli,buoi e manze di qualità media (classe commerciale T3) è stato pagato un prezzo compreso fra 8.07 e 8.17 franchi il chilogrammo di PM franco macello.Le aziende dedite all'ingrasso hanno pertanto spuntato prezzi comparabili con quelli dell'anno precedente.Sono invece cresciuti del 15 per cento,raggiungendo quota 6.62 franchi il chilogrammo di PM,i prezzi per le vacche di buona qualità (classe commerciale T3).Tale incremento è dovuto principalmente alla diminuzione del 10 per cento delle macellazioni.A causa del calo della produzione di carne di maiale (–1,1%) i prezzi dei suini da carne sono aumentati del 2 per cento a 4.54 franchi il chilogrammo di PM.È invece sceso il prezzo degli agnelli di qualità media (classe commerciale T3).Nella media annuale è stato di 10.21 franchi il chilogrammo di PM.Ciò corrisponde a una perdita dell'11 per cento rispetto al 2003 e del 24 per cento rispetto al 2002.Questa situazione è riconducibile soprattutto alla crescente offerta sul piano indigeno.Rispetto al 2002 le vendite di carne di pecora e di agnello sul mercato svizzero sono aumentate dell'11 per cento.

Prezzi praticati mensilmente per bestiame da macello e suini da carne acquistati presso l'azienda – 2004

1990/92 2002 2003 2004 Indice (1990/92 = 100) Carne di manzo Carne di maiale Carne caprina Fonti: Proviande, USC Carne di pollame Carne di vitello Carne ovina 70 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 Carne equina Uova in guscio (pz.)
Evoluzione del consumo pro capite di carne e uova
fr./kg PM Vitelli, classe commerciale T3 Torelli, classe commerciale T3 Vacche, classe commerciale T2/3 Suini da carne, leggeri Fonte: USC 0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
aumentano i prezzi delle vacche da macello 30 1.1 ECONOMIA 1
produzione:

Come consuetudine,per suini e vitelli si sono registrate fluttuazioni stagionali di prezzo. In seguito alla diminuzione dell’offerta che ha caratterizzato il secondo semestre, i prezzi dei vitelli sono aumentati da 11.15 a 13.90 franchi il chilogrammo di PM.Nei mesi fra maggio e luglio per i suini è stato pagato il prezzo più alto franco azienda (5.40 fr./kg PM).In questo periodo le grigliate hanno un impatto positivo sulla domanda.Nonostante lo scarico degli alpi,in autunno i prezzi delle vacche sono rimasti stabili su importi compresi fra 6.40 e 6.80 franchi il chilogrammo di PM.

Gli elevati prezzi alla produzione di manze e vitelli hanno avuto ripercussioni sul banco di vendita.L'incremento dei prezzi al consumo è variato fra 0.50 e 2.50 franchi il chilogrammo.Sono invece rimasti relativamente stabili i prezzi al consumo per i tagli di maiale e di agnello.In questi ultimi tre anni per i tagli di carne osservati di tutte le categorie di animali i consumatori hanno pagato di più rispetto al 1990/92.Gli aumenti di prezzo variano fra il 4 per cento per l'arrosto di manzo e il 39 per cento per lo spezzatino di vitello.Su questa situazione ha pesato particolarmente la maggiore quota di carne label.Rispetto al 1990/92,nel 2004 i prezzi alla produzione per chilogrammo di PM sono diminuiti del 12 per cento per le manze,del 15 per cento per i vitelli e del 28 per cento per le vacche.

Nell'anno oggetto del rapporto il margine lordo nominale di trasformazione-distribuzione sulla carne di manzo è aumentato del 9 per cento rispetto al 2003.È invece sceso per la carne di agnello (–6%),per la carne di maiale (–1%) e per la carne di vitello (–2%).L'incremento di margine maggiore (+38%) registrato dall'inizio delle osservazioni nel 1999,ha riguardato la carne di maiale.L'aumento minore ha interessato la carne di vitello (+13%).Il margine del paniere di tutti i tipi di carne fresca,compresi i prodotti carnei e gli insaccati,è in costante aumento dal periodo di base (febbraioaprile 1999,indice = 100).Nel 2004 il valore medio era di 119,2 punti,ossia 3 punti in più rispetto all'anno precedente.Nell’anno oggetto del rapporto,le flessioni mensili più consistenti hanno interessato la carne d’agnello,il cui indice è variato da 105 a 127,8 punti.

Evoluzione dei margini lordi per la carne – 2004
Carne di maiale Carne di manzo Carne di vitello Carne d'agnello Varietà di carne fresca, prodotti carnei e insaccati Fonte: UFAG 150 135 140 145 130 125 120 115 110 105 100 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Indice (febbraio–aprile 1999 = 100)
■ Prezzi al consumo: nuovo rincaro della carne di manzo e di vitello
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 31 1
■ Margine lordo della carne

Produzione vegetale e prodotti di origine vegetale

Nella regione dell'Altopiano le temperature miti registrate nei mesi invernali del 2003 hanno caratterizzato anche i mesi di gennaio e febbraio dell'anno oggetto del rapporto. Eccezion fatta per i mesi di marzo e maggio,tutti i valori medi mensili registrati a Nord e a Sud delle Alpi sono stati superiori alle temperature medie rilevate tra il 1961 e il 1990.I mesi di gennaio e febbraio nonché quelli di settembre e ottobre sono stati più caldi rispetto ai mesi corrispondenti del rovente 2003.Giornate soleggiate sono state registrate nel periodo da febbraio a maggio e in settembre.Eccezion fatta per i mesi di gennaio e ottobre,le ore di sole rientrano nella media pluriennale.Nei mesi di gennaio e ottobre il livello delle precipitazioni è risultato maggiore rispetto alla media pluriennale.Scarse precipitazioni rispetto agli anni precedenti sono state rilevate nei mesi di febbraio,aprile,settembre,novembre e dicembre.Nonostante i ricordi legati alla canicola nel 2003,anche l'anno oggetto del rapporto è stato,nel complesso,soleggiato e con un livello di precipitazioni leggermente inferiore alla media pluriennale.

Il tempo ha fatto le bizze in gennaio.Nelle regioni settentrionali e occidentali sull'arco di due giorni sono state registrate precipitazioni di entità comparabile al livello mensile normale.A fine marzo la Svizzera orientale ha subito i contraccolpi dell'inverno fino a basse quote:San Gallo è stata ricoperta da una coltre di neve spessa 75 centimetri.Le forti precipitazioni d'inizio giugno hanno provocato frane e inondazioni soprattutto nella regione dell'Oberland bernese.L'8 luglio una grandinata con chicchi di un diametro fino a 4 centimetri ha colpito l'Altopiano dal Lago Lemano al Lago Bodanico. Le temperature elevate del mese di ottobre sono state all'origine di numerosi e violenti temporali.

1.1 ECONOMIA 1 32
■ Tempo soleggiato e caldo

■ Produzione:rendimenti da primato compensano il calo delle superfici

Colture campicole

Rispetto al 2003 la superficie coltiva aperta è diminuita di 2'173 ettari (–0,8%).Il calo più consistente si registra in relazione alla superficie foraggiera con 6'236 ettari (–8,0%),mentre quella riservata alla coltivazione di cereali panificabili è aumentata di 1'430 ettari (+1,6%).Sono stati registrati incrementi di superficie anche per il mais da silo e il mais verde (+5,1%),le verdure in pieno campo (+4,9%),la colza (+5,3%) e le barbabietole da zucchero (+6,2%).La superficie messa a barbabietole da foraggio e a materie prime rinnovabili (piante da fibra) è invece ancora in calo.

Composizione della superficie coltiva aperta – 2004 (dati provvisori)

Mais verde e da silo 15% 42 433 ha

Verdure in pieno campo

3% 8 813 ha

Colza 6% 16 839 ha

Barbabietole da zucchero

7% 18 622 ha

Altre colture 7% 19 508 ha

Cereali 57% 161 752 ha

Patate 5% 13 335 ha

Fonte: USC

La siccità del 2003 ha comportato un calo del rendimento.Nell'anno oggetto del rapporto condizioni meteorologiche favorevoli sono state all'origine di rendimenti eccezionali tranne per patate,girasoli e fave di soia.

Evoluzione del rendimento di prodotti scelti della campicoltura

Indice (1990/92 = 100)

Prodotti (rendimenti 2004, dati provvisori)

Frumento autunnale (63,1 q/ha)

Patate (395,0 q/ha)

Colza (34,5 q/ha)

Orzo (68,8 q/ha)

Barbabietole da zucchero (779,0 q/ha)

Fonte: USC

Totale 281 302 ha
1990/9219992000200120022004 2003
70 140 130 120 110 100 90 80 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 33 1

■ Valorizzazione:squilibri sul mercato del frumento panificabile e delle patate

Nel 2004 nel settore della produzione di cereali i rendimenti sono stati tali che, nonostante il calo della superficie,i quantitativi raccolti hanno superato i valori registrati nei tre anni precedenti.I cereali da foraggio hanno potuto venir facilmente collocati sul mercato,mentre la produzione di frumento panificabile è risultata ben al disopra del fabbisogno.

Evoluzione della produzione di cereali

■ Commercio esterno: bilancio sullo zucchero e importazioni di alimenti per animali

1990/9220022003

Le condizioni meteorologiche favorevoli registrate nel 2004 hanno determinato rendimenti elevati e una buona qualità del raccolto.Con l'intento di stabilizzare i prezzi a causa delle eccedenze di cereali panificabili,l'Associazione svizzera dei produttori di cereali ha promosso numerosi provvedimenti di valorizzazione nel settore foraggiero. In 90 giorni di lavoro a pieno regime gli zuccherifici di Aarberg e Frauenfeld hanno trasformato il raccolto da primato di 1,45 milioni di tonnellate di barbabietole da zucchero in 221'803 tonnellate di zucchero.Al notevole raccolto di patate si è contrappostauna domanda contenuta di patate da tavola e da trasformazione.Patate di qualità insufficiente ed eccedenze hanno dovuto venir valorizzate nel settore foraggiero beneficiando in parte del sostegno finanziario della Confederazione.Per quanto concerne i semi oleosi,il quantitativo prefissato è stato superato soltanto dalla colza. Vista la notevole domanda,gli addetti alla trasformazione si sono dichiarati disposti a destinare l'intero raccolto all'estrazione di olio commestibile e in via secondaria alla fabbricazione di combustibile (estere metilico di colza).

Dal 1999 gli sviluppi che hanno caratterizzato le superfici coltive e le fluttuazioni di rendimento riconducibili alle condizioni meteorologiche hanno determinato variazioni nella produzione indigena di zucchero che si situa sulle 200'000 tonnellate a fronte di un fabbisogno di circa 230'000 tonnellate.Nello stesso periodo le importazioni sono passate da 140'000 a 288'000 tonnellate.I quantitativi importati in via suppletiva sono stati utilizzati quasi esclusivamente per la fabbricazione di prodotti di trasformazione destinati al mercato d'esportazione.Carenze o eccedenze riconducibili all'entità del raccolto possono essere compensate mediante un'oculata gestione delle scorte.

In 1 000 t Frumento Triticale Fonte: USC Segale Avena Spelta Mais da granella Orzo 2004 1 1 provvisorio 0 1 400 1 200 1 000 800 600 400 200 547 539 258 181 428 218 91 509 247 189 342 211
1.1 ECONOMIA 1 34

Evoluzione dei bilanci di zucchero

Gran parte dello zucchero importato in Svizzera proviene dall'UE.Nell'anno oggetto del rapporto la Francia è risultata il principale fornitore (47,8%) seguita dalla Germania (45,5%),dalla Gran Bretagna (3,6%),dalle Isole Mauritius (1,0%) e dal Brasile (0,8%). Le rimanenti importazioni di zucchero di canna,di zucchero di barbabietola e di puro saccarosio provengono da 29 Paesi (1,3%).

I minori rendimenti dell'estate siccitosa del 2003 hanno avuto ripercussioni sul commercio esterno fino al raccolto del 2004.Grazie agli elevati rendimenti di prati e colture foraggiere,nel secondo semestre del 2004 sono diminuite le importazioni di alimenti per animali.Nel confronto pluriennale si segnala un calo delle importazioni integrative di fieno e cereali da foraggio.

Evoluzione delle importazioni di importanti alimenti per animali

In 1 000 t Diminuzione scorte Importazioni Produzione indigena Fonte: réservesuisse Aumento scorte Esportazioni Consumo netto 0 600 500 400 300 200 100
199920002001200220032004
In 1 000 t Fonte: DGD 2001 2002 20032004 FienoGrano teneroMais da granellaOrzo 0 120 80 100 60 40 20 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 35 1

■ Prezzi alla produzione: generalmente inferiori rispetto al 2003

Nel 2004 il raccolto di notevole entità e la riduzione delle aliquote dei contributi alla valorizzazione hanno avuto ripercussioni negative sui prezzi delle patate.Nel settore alimentare sono stati spuntati prezzi comparabili a quelli dell'anno precedente. L'eccedenza,valorizzata a basso prezzo in ambito foraggiero,ha inciso sul prezzo alla produzione medio.Nonostante la diminuzione dei contributi federali e il buon raccolto, il prezzo delle barbabietole da zucchero è rimasto stabile sul livello del 2003.Per quanto concerne il frumento,la sovrapproduzione ha avuto ripercussioni sul prezzo alla produzione come del resto la riduzione dei dazi doganali decisa dal Consiglio federale nel novembre 2004 ed entrata in vigore il 1°luglio 2005.Malgrado il finanziamento di provvedimenti di sgravio del mercato da parte dei produttori,il prezzo del frumento è diminuito.In vista dell'applicazione della decisione di ridurre il prezzo soglia è sceso pure il prezzo dell'orzo.Le ripercussioni sui semi oleosi e sugli altri prodotti proteici sono state invece piuttosto contenute.

Evoluzione dei ricavi alla produzione per prodotti scelti della campicoltura

■ Prezzi al consumo: tendenza al rialzo

1990/92200220032004

Prezzi alla produzione 2004

Frumento, cl. I, 57.84 fr./q Barbabietole da zucchero, 11.85 fr./q Colza, 76.60 fr./q

Orzo, 44.26 fr./q Patate, 33.38 fr./q

Fonte: Agroscope FAT Tänikon

Nell'anno oggetto del rapporto si è avuto nuovamente un rialzo dei prezzi al consumo della farina bianca.I prezzi di prodotti da forno quali il pane bigio e semibianco nonché i panini al latte e i cornetti sono invece rimasti praticamente stabili.Rispetto al 2003 non si segnalano variazioni del prezzo dello zucchero cristallino.Si registrano invece aumenti di prezzo per le patate e l'olio di girasole.

in %
Divergenza
–40 –50 –60 –70 –30 –20 –10 0 1.1 ECONOMIA 1 36

■ Produzione:condizioni meteorologiche ottimali

Colture speciali

Su una superficie di 23’700 ettari,equivalente al 2,2 per cento della SAU,sono state coltivate colture perenni,ossia 14’937 ettari a vigna,6’750 ettari a frutta e 284 ettari a bacche.

La superficie orticola (comprese le particelle coltivate a più riprese nell’arco di un anno) rilevata dalla Centrale svizzera dell’orticoltura (CSO) ha raggiunto i 13’500 ettari. Rispetto all’anno precedente è aumentata di poco.Il maggiore incremento di superficie si constata per le verdure destinate all'immagazzinamento.La superficie messa a carote da stoccare non è mai stata così elevata (733 ha).Rispetto all'anno precedente è aumentata del 10 per cento.La riduzione di superficie più significativa si è avuta per le verdure da conserva.La superficie messa a spinaci da conserva,ad esempio,è diminuita del 28 per cento,fissandosi a 858 ettari.

Per le superfici frutticole non vi sono variazioni di rilievo rispetto agli anni precedenti. La superficie messa a meli,che ammonta a 4'384 ettari,è diminuita di alcuni ettari, tuttavia in misura meno massiccia rispetto agli anni scorsi.Sono aumentate ulteriormente le coltivazioni delle varietà di mele Gala,Braeburn,Topaz e Pinova.Negli ultimi sette anni la loro superficie è passata a 927 ettari.La superficie delle colture di pere si è attestata a 958 ettari e,rispetto all’anno precedente,è nuovamente aumentata, sebbene lievemente.Per la frutta a nocciolo e le bacche continua la tendenza al rialzo. Le superfici di frutta a nocciolo sono aumentate di 159 ettari (+13%) fissandosi a 1’353 ettari,quelle di bacche di 20 ettari (+3%) attestandosi a 671 ettari.

Superfici frutticole protette – 2004

Totale 1 120 ha

Colture di pere

88 ha

Colture di mele

940 ha

Colture di ciliegie

78 ha

Colture di prugne

14 ha

Fonte: UFAG

1'120 ettari di superfici frutticole (17%) erano protette con reti antigrandine e/o fogli antipioggia.Le colture più protette sono i meleti;940 ettari,ossia il 21 per cento della superficie,sono ricoperti da reti antigrandine.Questo tipo di reti ricopre pure le colture di pere (88 ha),di ciliegie (77 ha) e di prugne (14 ha).Tra le superfici messe a ciliegi altri 55 ettari sono protetti da ripari antipioggia e 9 ettari da sistemi che prevedono l'uso combinato di reti antigrandine e ripari.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 37 1

■ Valorizzazione:raccolto medio di frutta da sidro

La superficie viticola ammontava a 14'937 ettari.Ciò corrisponde a un aumento di 8 ettari rispetto all’anno precedente.6’587 ettari (–130 ha) erano coltivati a varietà bianche e 8’350 ettari (+138 ha) a varietà rosse.La flessione registrata relativamente alle superfici messe a varietà bianche potrebbe continuare anche in futuro,seppure in misure minore,a causa della domanda e dei contributi di riconversione.

Sono state raccolte 320’000 tonnellate di verdura (non trasformate) e 134’000 tonnellate di frutta da tavola.Per numerose varietà di frutta e verdura sono stati registrati raccolti da primato.Rispetto alla media del quadriennio precedente,si segnala un incremento del rendimento dell'11 per cento per la verdura e del 5 per cento per la frutta.

Il volume di mercato delle varietà di verdura e frutta che possono essere coltivate in Svizzera è stato rispettivamente di 533’000 e 190’000 tonnellate.Rispetto alla media del quadriennio precedente,il volume di verdura è aumentato del 7 per cento,quello della frutta del 9 per cento.La quota di verdura svizzera rispetto al volume di mercato corrisponde al 60 per cento,quella della frutta al 71 per cento.Rispetto alla media quadriennale 2000/03 si registrano un incremento del 2 per cento per la verdura e un calo del 3 per cento per la frutta.

Le severe limitazioni quantitative stabilite nel 2002 e nel 2003 per alleviare la situazione del mercato vitivinicolo sono state riproposte.Nell'anno oggetto del rapporto sono stati messi in cantina 115,9 milioni di litri di vino.Ciò corrisponde a un incremento di 18,9 milioni di litri rispetto all'anno precedente.Va tuttavia osservato che il raccolto 2003 è stato eccezionalmente basso a causa della siccità.55,2 milioni di litri erano di vino bianco,mentre 60,7 di vino rosso.Il rendimento medio è stato di 0,8 litri al m2 per le specialità bianche e di 0,7 litri al m2 per le specialità rosse.

Il raccolto di frutta da sidro,pari a 156'670 tonnellate (133'210 t di mele da sidro e 23'460 t di pere da sidro),si situa nella media decennale.Commisurati alle stime effettuate in agosto dall'USC il raccolto di mele da sidro ha adempiuto le aspettative mentre il raccolto di pere da sidro è risultato pari al 97 per cento del quantitativo stimato.Sulla scorta delle stime dei raccolti,l'Associazione svizzera frutta ha potuto rinunciare alla trattenuta per la valorizzazione delle eccedenze.Il fabbisogno indigeno di prodotti a base di succo di mela e di pera commisurato al normale approvvigionamento è stato coperto nella misura del 147 per cento per le mele da sidro e del 124 per cento per le pere da sidro.

Il consumo di bevande non fermentate a base di succo di frutta è risultato nella media del biennio precedente.È invece continuato il calo del consumo di bevande parzialmente o interamente fermentate a base di succo di frutta.

1.1 ECONOMIA 1 38

■ Commercio esterno: aumento delle importazioni nonostante il buon raccolto

Le importazioni delle varietà di verdura e frutta fresche coltivabili in Svizzera sono state rispettivamente di 213'000 e 55'000 tonnellate.Rispetto alla media del quadriennio precedente ciò corrisponde a un aumento dell'1 per cento per la verdura e del 16 per cento per la frutta.L'85 per cento di questi prodotti freschi proveniva dall'UE.I principali fornitori sono Italia,Francia,Spagna e Olanda.Tra i Paesi extracomunitari spiccano le forniture di pomodori dal Marocco,quelle di asparagi verdi dagli Stati uniti,quelle di mele dalla Nuova Zelanda e quelle di pere dal Sudafrica.Nessuna variazione è stata registrata nelle esportazioni di verdura e di frutta,pari rispettivamente a 180 e 450 tonnellate,che sono nel complesso insignificanti.

Le importazioni di vino da tavola sono state complessivamente di 158,3 milioni di litri, di cui 136,0 milioni di litri di vino bianco e 22,3 milioni di litri di vino rosso.A questi quantitativi si aggiungono 12,4 milioni di litri di vino spumante,7,2 milioni di litri di vino per la trasformazione e 1,5 milioni di litri di vino dolce o di specialità.Rispetto al 2003 le importazioni di vino rosso sono scese di circa 5,7 milioni di litri,mentre quelle di bianco sono aumentate di circa 2,4 milioni di litri.Le importazioni di vino spumante sono invece rimaste stabili.Rispetto al 2003 le esportazioni di vino svizzero in bottiglia sono aumentate considerevolmente,raggiungendo quota 1,4 milioni di litri (+75%).

■ Consumo:aumento per frutta e verdura

Il consumo pro capite di verdura fresca è stato di 72 chilogrammi,quello di frutta da tavola di 25 chilogrammi (esclusa la frutta tropicale).Rispetto alla media del quadriennio 2000/03 il consumo è aumentato di 3 chilogrammi per la verdura e di 2 chilogrammi per la frutta.

Il consumo di vino rosso e bianco (esclusi i vini di trasformazione) è stato di circa 275,6 milioni di litri.Esso è quindi diminuito nuovamente (–2,2 mio.l).Il consumo di vini esteri rossi è diminuito,quello di vini esteri bianchi è leggermente aumentato.Il consumo di vino bianco svizzero è rimasto stabile,quello di vino rosso svizzero è diminuito di 3 milioni di litri circa.La quota di mercato di vino svizzero è quindi scesa al 40,2 per cento.Ciò equivale a un calo dello 0,5 per cento rispetto all'anno precedente.Il consumo totale di vino (inclusi i vini di trasformazione) è stato di circa 283 milioni di litri, dei quali circa il 69 per cento di vini rossi.

■ Prezzi alla produzione: volume d’affari da primato per le verdure

Sul mercato della verdura è stata realizzata una cifra d'affari di 806 milioni di franchi. Mai prima d'ora era stato rilevato un simile valore.Esso è cresciuto del 5 per cento rispetto al 2003 e del 17 per cento rispetto alla media dello scorso quadriennio.Il prezzo medio della verdura (imballata,franco grossista) è stato di 2.52 franchi il chilogrammo.L'anno precedente ammontava a 2.59 franchi il chilogrammo e nella media dello scorso quadriennio a 2.39 franchi il chilogrammo.

1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 39 1

I raccolti di carote sono soggetti a notevoli fluttuazioni annuali.In questi ultimi anni l'offerta risulta tuttavia al rialzo.Questa tendenza è più evidente a livello di superficie. Negli ultimi nove anni ha praticamente fatto registrare un incremento annuo medio di 40 ettari,raggiungendo quota 1'400 ettari nell'anno oggetto del rapporto.Il grafico evidenzia in quale misura i prezzi dipendono dall'offerta:maggiore è l'offerta,minori sono i prezzi e viceversa.Sull'arco di diversi anni è tuttavia possibile riscontrare anche un aumento dei prezzi.Ciò è riconducibile soprattutto al fatto che i prezzi alla produzione inglobano in misura sempre crescente prestazioni di servizio (lavaggio,porzionamento,imballaggio,ecc.).I ricavi aumentano in misura corrispondente all'incremento dei quantitativi e dei prezzi.Nell'anno oggetto del rapporto sono stati di 88 milioni di franchi.Le fluttuazioni dei prezzi alla produzione sono stati compensati dai prezzi al consumo.Negli ultimi nove anni la differenza fra prezzo di costo e prezzo franco grossista è rimasta costante.

Prezzo di vendita Prezzo alla produzione
96/97 97/98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 Offerta Stagione Fonti: CSO, UFAG 0 80 000 70 000 60 000 30 000 40 000 20 000 10 000 50 000 In t fr./kg 0 3.00 2.00 2.50 1.50 1.00 0.50 1.1 ECONOMIA 1 40
Carote: offerta e prezzo nelle stagioni 1996/97–2004/05

Evoluzione dei prezzi e dei margini lordi di verdure scelte

ProduzioneVendita

La situazione decisamente migliore sul fronte dell'approvvigionamento rispetto al 2003 ha determinato un calo dei prezzi della verdura.Il prezzo di costo dei sette principali tipi di verdura considerati (pomodori,cavolfiori,carote,cicoria belga,cetrioli, cipolle e patate) è diminuito di 12 centesimi attestandosi a 1.10 franchi il chilogrammo (–10%).Il prezzo di vendita è sceso di 13 centesimi a 2.64 franchi il chilogrammo.Per la seconda volta si è quindi registrata una lieve flessione del margine lordo (–1 ct.) che ammonta a 1.53 franchi il chilogrammo.

Evoluzione dei prezzi e dei margini lordi di frutta scelta

Nel settore della frutta è invece aumentato il divario fra i prezzi.Il prezzo di costo medio dei sette tipi di frutta considerati (mele,pere,albicocche,ciliegie,nettarine, fragole e arance) è diminuito di 3 centesimi a 1.81 franchi il chilogrammo (–1,1%), mentre il prezzo di vendita è aumentato di 11 centesimi a 4.34 franchi il chilogrammo. Il margine lordo è aumentato di 14 centesimi a 2.53 franchi il chilogrammo (+5,9%).

19931994199519961997199819992000200120022004 2003 fr./kg Margine lordo Fonte: UFAG 0 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50
19931994199519961997199819992000200120022004 2003 fr./kg Margine lordo Fonte: UFAG 0 4.50 4.00 3.50 3.00 2.50 1.50 2.00 0.50 1.00
alla produzionePrezzo di vendita
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 41 1
Prezzo
■ Prezzi al consumo, margine lordo:aumentato il margine sulla frutta

1.1.3Situazione economica dell’intero settore

Conformemente all’articolo 5 LAgr,i provvedimenti di politica agricola hanno lo scopo di permettere alle aziende con una gestione ecologicamente sostenibile e redditizia di conseguire in media su vari anni redditi comparabili a quelli della rimanente popolazione attiva della stessa regione.

La valutazione è disciplinata nell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura (art.3–7) e viene effettuata avvalendosi di due sistemi di indicatori:una valutazione settoriale basata sul conto economico dell’agricoltura (CEA) allestito dall’UST in collaborazione con il Segretariato dell’USC (cfr.la parte 1.1.3) e un apprezzamento delle singole aziende in base ai risultati contabili della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon (cfr.parte 1.1.4).

■ Reddito settoriale nel 2004

Nel 2004 il reddito netto del settore primario ammontava a 3,218 miliardi di franchi segnando una crescita dell’8 per cento circa rispetto agli anni 2001/03.Ciò è riconducibile essenzialmente all’aumento della produzione pari a 346 milioni di franchi (+3,4%).Anche le altre sovvenzioni (in gran parte pagamenti diretti non vincolati alla produzione) hanno segnato un aumento pari a 79 milioni di franchi.

Rispetto al 2003 il reddito settoriale netto è aumentato di 432 milioni di franchi (+15,5%).Il rialzo del reddito settoriale registrato nel 2004 rispetto all’anno precedente è riconducibile in particolare all’aumento della produzione del settore primario pari a 478 milioni di franchi (+4,7%).Le rese in orticoltura sono risultate significativamente maggiori rispetto al 2003,anno caratterizzato dalla prolungata siccità estiva. Anche la situazione equilibrata del mercato del bestiame da macello ha avuto effetti positivi sulla produzione agricola del 2004.Le altre sovvenzioni hanno fatto registrare un aumento pari a 57 milioni di franchi (+2,1%).Dal profilo dei costi,si segnala un incremento delle prestazioni preliminari pari a 103 milioni di franchi (+1,7%) nonché un aumento degli ammortamenti pari a 17 milioni di franchi (+0,9%).A ciò si contrappone un ribasso delle uscite relative agli interessi pari a 17 milioni di franchi (–5,3%). Complessivamente la crescita dei costi è stata significativamente più esigua rispetto alle maggiori entrate della produzione e nel quadro dei pagamenti diretti.

■■■■■■■■■■■■■■■■
Due sistemi di indicatori per la valutazione della situazione economica
1.1 ECONOMIA 1 42

Risultati del conto economico dell’agricoltura in Svizzera Indicazioni ai prezzi correnti,in mio.fr.

1990/92 2001200220032004 1 2005 2 Produzione finale dell’agricoltura13 87010 24310 38110 11410 5929 995 – Prestazioni preliminari6 6275 8206 0106 0916 1935 971 Valore aggiunto lordo ai costi di produzione7 2424 4244 3704 0244 3984 025 – Ammortamenti2 0151 9171 9251 9191 9361 973 Valore aggiunto netto ai costi di produzione5 2282 5062 4462 1052 4622 052 – Imposte sulla produzione44328328335333332 + Altre sovvenzioni (non vincolate alla produzione)8782 6092 7092 6942 7502 712 Reddito dei fattori6 0624 7884 8264 4634 8794 432 – Costo della manodopera1 2341 1381 1251 1511 1531 148 Eccedenza aziendale netta / reddito indipendente4 8283 6503 7023 3123 7263 285 – Canoni d’affitto193202203200199199 – Interessi pagati553391393326309309 Reddito settoriale netto 3 4 0833 0573 1062 7863 2182 776 1Dati provvisori,stato 9.9.2005 2Stima,stato 9.9.2005 3Nella bibliografia e nel metodo Eurostat viene indicato come utile aziendale netto Sono possibili leggere divergenze rispetto alla banca dati originale dell’UST,dovute ad arrotondamenti Fonte:UST 1.1 ECONOMIA 43 1

■ Stima del reddito settoriale nel

2005

Evoluzione del conto economico dell'agricoltura

Altre sovvenzioni

Produzione del settore primario Uscite (prestazioni preliminari, imposte sulla produzione, ammortamenti, costo della manodopera, canoni d'affitto interessi pagati dedotti gli interessi ricevuti) Reddito settoriale netto

Secondo la stima,il valore della produzione agricola nel 2005 con 9,995 miliardi di franchi sarà del 3,5 per cento inferiore alla media triennale 2002/04.Ciò è riconducibile al calo delle entrate procurate da campicoltura e allevamento.

La produzione vegetale (compr.la floricoltura) rispetto alla media triennale segnerà una diminuzione pari al 4,9 per cento (4,202 mia.fr.).

Il raccolto cerealicolo è risultato inferiore al buon raccolto nel 2004 sia dal profilo qualitativo sia soprattutto da quello quantitativo.In particolare il frumento ha fatto segnare un calo del peso per ettolitro rispetto all’anno precedente,tanto che alcune partite sono state declassate.Anche i rendimenti relativi all’orzo hanno subito una diminuzione rispetto all’anno precedente.Per quanto concerne il mais,invece,l’estensione delle superfici lascia prevedere raccolti migliori.I prezzi indicativi dei cereali sono stati nuovamente ridotti. Pertanto si stima che il valore del raccolto cerealicolo nel 2005 rimarrà del 6,3 per cento al disotto della media triennale 2002/04.

Le prime analisi svolte sulle barbabietole da zucchero fanno sperare in un raccolto quantitativamente buono.Si stima un tenore di zucchero analogo a quello dell’anno precedente. Nel 2005 sono stati ridotti i prezzi di base ed è stata cessata la produzione di barbabietole biologiche.È stato tagliato il sostegno al mercato da parte della Confederazione per la valorizzazione dei semi oleosi.Di conseguenza sono diminuiti i prezzi di tutti i semi oleosi.Inoltre i rendimenti relativi alla colza hanno segnato un netto calo rispetto all’anno scorso.Al contrario sono aumentate le superfici coltivate.Nel complesso il valore della produzione di colza nel 2005 ha subito una chiara flessione rispetto al 2004.In forte calo anche le superfici coltivate a soia.Si stima che complessivamente il valore della produzione di piante industriali ha segnato una flessione del 6,5 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.

1990/922001200220032004 1 2005 2 Indicazioni ai prezzi correnti, in mio. fr.
Fonte: UST 1 Dati provvisori, stato 9.9.2005 2 Stima, stato 9.9.2005 0 12 000 14 000 16 000 10 000 8 000 6 000 4 000 2 000
44 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 14–15,pagine A14–A15

Il 2005 dovrebbe essere un’annata da buona a molto buona per il raccolto di piante foraggiere,sia qualitativamente che quantitativamente.I prezzi sono quindi inferiori rispetto all’anno precedente.Il valore della produzione di piante foraggiere potrebbe risultare del 10,2 per cento al disotto della media del triennio 2002/04.

La domanda e l’offerta di ortaggi si controbilanciano in generale e di conseguenza si spuntano prezzi buoni.Per le colture di verdure destinate all’immagazzinamento ci si attende ancora una buona annata,tuttavia senza raggiungere i volumi da primato dell’anno scorso.Nel complesso si stima un valore della produzione comparabile a quello del 2004.

Si registra un netto peggioramento della situazione relativa all’orticoltura a fini professionali.Si potrebbe osservare un calo delle entrate procurate dalle colture in vivaio così come dalla floricoltura.Si stima una diminuzione del valore della produzione pari al 6,5 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.

Nel 2005,analogamente agli anni precedenti,si è osservata una diminuzione delle superfici messe a patate.Sebbene i rendimenti siano inferiori a quelli dello scorso anno,la qualità viene classificata buona.In assenza di variazioni relative ai prezzi rispetto allo scorso anno,il valore del raccolto potrebbe segnare una flessione del 2,3 per cento rispetto al 2004 e del 7,2 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.

Secondo le stime il raccolto del 2005 di frutta sarà buono,attestandosi su valori dello 0,8 per cento superiori alla media del triennio 2002/04.I prezzi,invece,potrebbero segnare una battuta d’arresto.Si stima che il valore della produzione sarà quindi leggermente al disotto di quello dello scorso anno.

Il valore della produzione di vino si basa in parte sugli anni precedenti (variazioni delle scorte).Le vendite di vino del 2005 sono caratterizzate ancora dallo smercio delle ultime scorte dell’annata 2003,che erano di qualità elevata.I prezzi del vino saranno migliori di quelli della media triennale 2002/04 e si stima che il valore della produzione del 2005 farà segnare un aumento del 5,6 per cento.Malgrado le forti grandinate nella regione di Lavaux,si stima che la vendemmia di vino svizzero del 2005 dal profilo quantitativo sarà soltanto lievemente più scarsa rispetto al 2004,con prezzi dell’uva mediamente stabili.Il valore della produzione di uva da vino nel 2005 potrebbe aumentare del 6,4 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.

45 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 1

Per il 2005 si calcola un aumento della produzione animale pari al 4,0 per cento (4,843 mia.fr.) rispetto alla media del triennio 2002/04.Si stima un calo nella produzione di bestiame da reddito e da macello nonché nella produzione lattiera.I prezzi della carne di manzo sono rimasti piuttosto stabili rispetto al 2004,sebbene siano diminuite le macellazioni.Lo smercio di bestiame da reddito viene classificato buono. La riduzione dei contributi all’esportazione non dovrebbe determinare perdite nel settore dell’esportazione di bestiame.L’aumento delle macellazioni di suini rispetto all’anno precedente è correlato al ribasso dei prezzi alla produzione.Pertanto il valore della produzione potrebbe subire un calo dell’8 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.La produzione di pollame indigeno è diminuita sebbene il volume delle importazioni non abbia segnato variazioni rispetto all’anno precedente e di conseguenza il valore della produzione potrebbe situarsi leggermente al disotto della media del triennio 2002/04.La produzione di agnelli da macello ha segnato una marcata flessione mentre i prezzi si mantengono sui livelli dell’anno scorso.I prezzi dei puledri hanno subito una forte pressione siccome i macelli,da quest’anno,non ricevono più contingenti d’importazione per l’acquisto di puledri indigeni.In continua diminuzione è il valore della produzione di latte.Ciò è riconducibile al ribasso dei prezzi alla produzione.Non ci dovrebbero essere variazioni per quanto riguarda i prezzi e la produzione di uova.Il raccolto di miele,che dipende fortemente dalle condizioni climatiche,è stimato su livelli inferiori a quelli degli ultimi anni.

La produzione di prestazioni di servizio nell'agricoltura potrebbe aumentare dell’8,0 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04 raggiungendo i 667 milioni di franchi.Rispetto all’anno precedente,tuttavia,si stima soltanto un lieve aumento.Si presume di conseguenza che le entrate procurate dalla locazione di contingenti lattieri resteranno sui livelli dell’anno precedente.

Per il valore delle attività accessorie non agricole non separabili si stima un aumento dell’1,2 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.Esso dovrebbe aggirarsi attorno ai 284 milioni di franchi.Questo valore viene influenzato in maniera determinante dai quantitativi di frutta da sidro destinata alla trasformazione e dalle prestazioni di servizio fuori del settore agricolo quali manutenzione delle strade e cura del paesaggio,servizio di pensione per animali e offerte di pernottamento – ad esempio la «Schlafen im Stroh»,ovvero «Dormire nella paglia».

46 1.1 ECONOMIA 1

Secondo il preventivo,nel 2005 le uscite per le prestazioni preliminari ammontano a 5,971 miliardi di franchi.Nella media del triennio 2002/04 si rileva un calo del 2,1 per cento.Le uscite per gli alimenti per animali saranno complessivamente inferiori a quelle degli anni precedenti.Ciò è quasi totalmente riconducibile agli alimenti per animali prodotti e consumati in seno all'azienda (controvalore del conto della produzione) nonché al calo delle uscite per l’acquisto di alimenti per animali.Per questi ultimi il ribasso dei prezzi potrebbe avere maggiori ripercussioni rispetto all’aumento dei quantitativi.Negli ultimi anni sono notevolmente aumentati i costi dell’energia.Ciò è riconducibile al rincaro del petrolio che nel 2005 potrebbe determinare un aumento del 16 per cento (35 mio.fr.) delle uscite per i combustibili e il carburante rispetto alla media del triennio 2002/04.Negli ultimi anni i costi salariali in leggero rialzo negli altri settori dell’economia hanno determinato il rincaro anche di prestazioni di servizio quali cure veterinarie e manutenzione degli impianti nonché di altre spese amministrative.La diminuzione stimata delle uscite per le prestazioni preliminari nel 2005 rispetto alla media del triennio 2002/04 è riconducibile praticamente soltanto al calo delle uscite per gli alimenti per animali.

Per quanto concerne il valore aggiunto netto ai prezzi di fabbricazione,rispetto alla media del triennio 2002/04 si stima una diminuzione del 5,6 per cento (4,025 mia. fr.).La diminuzione delle uscite per le prestazioni preliminari non può compensare il minor valore della produzione del primario.

Per il 2005 si stima che gli ammortamenti segneranno un aumento del 2,4 per cento (1,973 mia.fr.) rispetto alla media del triennio 2002/04.Si prevede un calo degli investimenti in fondi non agricoli nonché dei nuovi investimenti in attrezzature (veicoli e macchinari) ed edifici.Tuttavia gli ammortamenti saranno in gran parte influenzati dagli investimenti degli anni passati e dall’attuale andamento dei prezzi.Negli ultimi anni i prezzi hanno seguito un andamento al rialzo per quanto concerne sia attrezzature che edifici.

Nel 2005 le imposte sulla produzione potrebbero rimanere invariate rispetto alla media del triennio 2002/04.Le altre imposte sulla produzione (imposte su veicoli e bollo) potrebbero aumentare a differenza della sottocompensazione dell’imposta sul valore aggiunto (a dipendenza delle uscite per prestazioni preliminari e investimenti) che potrebbe diminuire.

Le altre sovvenzioni comprendono tutti i pagamenti diretti,gli interessi calcolati per mutui pubblici esenti da interessi (crediti d’investimento,aiuti per la conduzione aziendale) e gli altri contributi stanziati da Cantoni e Comuni.In questa categoria non rientrano le sovvenzioni di beni che sono già state prese in considerazione nel valore della produzione a prezzi di fabbricazione (p.es.supplementi per il latte trasformato in formaggio) e i trasferimenti di patrimonio (p.es.crediti d’investimento per miglioramenti strutturali),che sono contabilizzati nel conto di formazione del patrimonio.Inoltre nelle altre sovvenzioni rientra anche la sovracompensazione dell’imposta sul valore aggiunto che per il 2005 viene stimata a 155 milioni di franchi.Nel 2005,con 2,712 miliardi di franchi (2,557 mia.fr.senza la sovracompensazione dell’IVA) le altre sovvenzioni dovrebbero registrare un aumento dello 0,2 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.La differenza tra sopra e sottocompensazione dell'imposta sul valore aggiunto nel 2004 raggiungerà i 115 milioni di franchi (aumento del 6,6% rispetto alla media triennale 2002/04),che vanno contabilizzati a carico dell’agricoltura.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 47 1.1 ECONOMIA 1

Per il 2005 si stima che il costo della manodopera segnerà un aumento dello 0,4 per cento (1,148 mia.fr.) rispetto alla media del triennio 2002/04.La diminuzione del numero di lavoratori nel primario (–2,3% in unità di lavoro annuali) potrebbe essere più che compensata dall’aumento dei costi salariali (compr.contributi sociali del datore di lavoro).

Per quanto riguarda i canoni d'affitto del 2005 si stima una diminuzione dello 0,7 per cento (199 mio.fr.) rispetto alla media triennale 2002/04.Gli interessi pagati dovrebbero diminuire del 9,7 per cento (309 mio.fr.) rispetto alla media triennale 2002/04.Ciò è riconducibile in gran parte al calo degli interessi ipotecari.Tuttavia ci si attende pure una lieve diminuzione della quota degli onerosi crediti a breve termine rispetto al totale del capitale di terzi.

Il reddito settoriale netto viene stimato a 2,776 miliardi di franchi,il che equivale a una diminuzione dell’8,6 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.Il reddito settoriale netto potrebbe quindi rispecchiare i valori del 2003,anno caratterizzato dalla siccità.

1.1 ECONOMIA 1 48

1.1.4Situazione economica delle singole aziende

La valutazione della situazione economica delle aziende si fonda sui risultati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon.Non soltanto i diversi dati concernenti il reddito,bensì,ad esempio,anche gli indicatori sulla stabilità finanziaria o sulla redditività forniscono informazioni importanti in merito alla situazione economica delle aziende.Gli indicatori figurano dettagliatamente nella tabella in allegato.Nei paragrafi seguenti ne vengono trattati approfonditamente alcuni.

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Terminologia e metodi,pagina A64 1.1 ECONOMIA 1 49

■ Il reddito 2004 è risultato migliore rispetto al 2001/03

Reddito e indicatori economico-aziendali

Evoluzione dei redditi delle aziende agricole: media di tutte le regioni

Nel 2004 i risultati economici hanno fatto segnare un miglioramento rispetto alla media degli anni 2001/03.Infatti il reddito lordo derivante dalla produzione agricola è aumentato del 9 per cento.Nel settore della produzione vegetale,il ricavo ha registrato un incremento dell’11 per cento,riconducibile essenzialmente alla crescita del volume di produzione osservato in campicoltura e nella produzione di foraggio grezzo nonché ai buoni prezzi della frutta.Il ricavo relativo al settore della produzione animale ha guadagnato il 4 per cento.L’andamento soddisfacente del settore del bestiame da reddito e da macello ha permesso di compensare il calo pari a 5 centesimi del prezzo del latte.I ricavi nel settore dell’allevamento di suini sono aumentati leggermente, stessa tendenza,seppur più marcata,per il settore avicolo.Questo rialzo è riconducibile essenzialmente alla crescita degli effettivi.I risultati inerenti alla detenzione di bovini sono stati influenzati positivamente da una maggior valutazione del bilancio rispetto agli animali.Rispetto al triennio precedente e alla media delle aziende i pagamenti diretti per azienda sono aumentati del 5 per cento.Tale incremento è stato dato anche dalla crescente partecipazione ai programmi ecologici ed etologici quali SSRA (sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali),URA (uscita regolare all’aperto),promozione regionale della qualità e dell’interconnessione delle superfici di compensazione ecologica.

Nel 2004 i costi di terzi sono stati dell’8 per cento superiori al livello del triennio 2001/03.In particolare sono aumentati i costi degli alimenti per animali,dei lavori eseguiti da terzi,delle riparazioni e del personale.L’incremento dei costi delle quote di contingente lattiero vendute o affittate è direttamente correlato alla crescita del volume di produzione in questo settore.Malgrado l’aumento dei debiti ipotecari,dato il calo dei tassi d’interesse è stato possibile ottenere notevoli risparmi sugli interessi passivi.

Tabelle 16–25,pagine A16–A26
1990/92 2004 2001 2002 2003 fr. per azienda Reddito extraagricolo Reddito agricolo Fonte: Agroscope FAT Tänikon 0 90 000 80 000 70 000 60 000 50 000 40 000 30 000 20 000 10 000 16 264 62 822 1,39 ULAF Unità di
familiare 21 557 60 472 1,25 18 633 52 434 1,29 18 577 51 500 1,28 21 210 55 029 1,24 50 1.1 ECONOMIA 1
lavoro annuale

Il reddito agricolo è il risultato della differenza fra reddito lordo e costi di terzi.Nel 2004 si è registrato un aumento del 10 per cento rispetto all’anno precedente e addirittura del 14 per cento rispetto alla media del triennio 2001/03.Il reddito agricolo indennizza da un lato il lavoro della manodopera familiare pari mediamente a 1,25 unità e dall'altro il capitale proprio investito nell'azienda pari mediamente a 400'000 franchi circa.

Nel 2004,rispetto agli anni 2001/03,il reddito agricolo ha segnato un aumento generalizzato in tutte le regioni,ma soprattutto in quella di pianura (+15%),seguita dalle regioni di montagna (+14%) e collinare (+13%).Anche il reddito extraagricolo è cresciuto in tutte le regioni:in quella di pianura del 13 per cento,in quella di montagna del 10 per cento e in quella collinare dell’8 per cento.Stessa tendenza,dunque,anche per il reddito globale che registra l’aumento massimo nella regione di pianura (+14%) seguita da quelle di montagna (+13%) e collinare (+12%).

Reddito delle aziende agricole secondo le regioni

Nel 2004 la quota di pagamenti diretti rispetto al reddito lordo era del 16 per cento nella regione di pianura,del 24 per cento in quella collinare e del 38 per cento in quella di montagna.Si registra quindi un calo generalizzato,che raggiunge i valori massimi nella regione di montagna.

Reddito per regioneUnità1990/9220012002200320042001/03–2004 % Regione di pianura Superficie agricola utileha16,6619,9320,6819,7920,07–0,3 Unità di lavoro della famigliaULAF1,361,261,251,191,21–1,9 Reddito agricolofr.73 79462 45363 40264 12972 61514,7 Reddito extraagricolofr.16 42917 04316 74320 64220 53213,2 Reddito globalefr.90 22379 49680 14584 77193 14614,3 Regione collinare Superficie agricola utileha15,3017,9518,0918,4818,521,9 Unità di lavoro della famigliaULAF1,401,261,241,261,23–1,9 Reddito agricolofr.59 83847 49646 25751 44254 74213,1 Reddito extraagricolofr.14 54420 55719 36921 67122 1678,0 Reddito globalefr.74 38268 05365 62673 11476 90911,6 Regione di montagna Superficie agricola utileha15,7618,8518,5518,6018,63–0,2 Unità di lavoro della famigliaULAF1,421,381,351,311,33–1,2 Reddito agricolofr.45 54140 13537 51243 92146 10913,8 Reddito extraagricolofr.17 85319 41420 74821 66222 6459,9 Reddito globalefr.63 39459 54958 26065 58368 75412,5
Fonte:Agroscope FAT Tänikon
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 51 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 16–19,pagine A16–A19

La situazione relativa al reddito negli undici tipi di azienda (indirizzi di produzione) è indicatrice di differenze ragguardevoli.

Reddito delle aziende agricole secondo i tipi di azienda – 2002/04

Tipo di aziendaSuperficie Unità di Reddito Reddito Reddito agricola utilelavoro della agricoloextraagricologlobale famiglia

Nella media degli anni 2002/04 le aziende attive nei settori colture speciali,campicoltura,trasformazione nonché determinate aziende combinate (trasformazione combinata,latte commerciale/campicoltura) hanno realizzato il reddito agricolo più elevato. Queste aziende,assieme alle aziende del tipo «Aziende combinate,vacche madri», hanno ottenuto parimenti il reddito globale più alto.Il reddito agricolo e il reddito globale più bassi sono stati rilevati nelle aziende dei tipi «Equini/ovini/caprini» e «Altro bestiame bovino».Le aziende specializzate del tipo «Latte commerciale» hanno fatto segnare valori medi.I loro risultati inerenti a tutte le categorie di reddito sono risultati al disotto della media.

Media di tutte le aziende19,241,2655 66720 44876 115 Campicoltura23,021,0568 90724 52393 430 Colture speciali13,051,2769 19120 36189 552 Latte commerciale19,111,3250 97418 39569 369 Vacche madri18,231,1043 18631 48974 674 Altro bestiame bovino16,391,2535 13523 20058 335 Equini/ovini/caprini12,051,1219 57239 86259 435 Trasformazione11,451,2167 82220 35488 177 Aziende combinate, latte commerciale/campicoltura25,651,2968 99114 29383 284 Aziende combinate,vacche madri21,721,0851 40333 23684 639 Aziende combinate,trasformazione19,531,2772 14116 14988 290 Aziende combinate,altre20,911,2555 99720 29076 288 Fonte:Agroscope FAT Tänikon
haULAFfr.fr.fr.
52 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 20a–20b,pagine A20–A21

Il profitto del lavoro conseguito dalle aziende agricole (reddito agricolo meno interessi per il capitale proprio investito nell’azienda) remunera il lavoro della manodopera familiare non salariata.Il profitto del lavoro registrato nel 2004 per unità di lavoro della famiglia (valore mediano) è cresciuto del 25 per cento rispetto alla media del triennio 2001/03.Rispetto al 2003 si è registrato un incremento del 10 per cento. Questo forte aumento è riconducibile in primo luogo al calo del livello degli interessi e alla conseguente notevole diminuzione degli interessi per il capitale proprio.

Il profitto del lavoro per unità di lavoro della famiglia evolve in modo molto diverso a dipendenza della regione.Mediamente esso è decisamente più elevato nella regione di pianura che in quella di montagna.Divari notevoli si registrano anche per quanto concerne i quartili.Nel periodo 2002/04 nella regione di pianura,il profitto medio del lavoro nel primo quartile ammonta al 24 per cento e nel quarto quartile al 197 per cento del valore medio di tutte le aziende della regione.Nella regione collinare la varianza è stata simile mentre è risultata più marcata nella regione di montagna.

Profitto del lavoro delle aziende agricole – 2002/04, per regioni e quartili

Profitto del lavoro 1 in fr.per ULAF 2

1L’interesse del capitale proprio corrisponde al tasso d’interesse medio delle obbligazioni della Confederazione. 2002:3,22%;2003:2,63%,2004:2,73%

2Unità di lavoro annuale della famiglia:base 280 giorni di lavoro

Valore Valori medi mediano RegionePrimoSecondo TerzoQuarto quartilequartilequartilequartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Regione di pianura42 204 10 800 33 884 50 579 87 101 Regione collinare30 322 6 101 23 948 37 251 63 747 Regione di montagna22 849 1 840 17 659 29 086 52 048
Fonte:Agroscope FAT Tänikon
Tabelle 21–24,pagine A22–A25
53 1.1 ECONOMIA 1
■ Profitto del lavoro –2004

■ Stabilità finanziaria

Nel 2002/04 nella regione di pianura il quarto quartile delle aziende agricole ha notevolmente superato il livello di salario lordo annuale della rimanente popolazione. Nella regione collinare,invece,il quarto quartile ha superato soltanto marginalmente il salario comparabile,mentre nella regione di montagna il valore è rimasto di circa 5'000 franchi al disotto del valore di paragone.Rispetto al periodo 2001/03 sono state le regioni di pianura e di montagna a migliorare maggiormente la loro situazione relativa.

Salario comparabile – 2002/04,per regioni

RegioneSalario comparabile 1 fr.per anno

Regione di pianura67 623

Regione collinare62 459

Regione di montagna56 823

1Valore mediano dei salari lordi annui di tutte le persone impiegate nel secondario e nel terziario

Fonti:UST,Agroscope FAT Tänikon

Va tenuto in considerazione che le economie domestiche agricole non dispongono soltanto del profitto del lavoro per il proprio sostentamento.Il loro reddito globale, compreso quello extraagricolo,è notevolmente maggiore del profitto del lavoro.

La quota di capitale di terzi rispetto al capitale globale indica il grado d’indebitamento dell’impresa.Se questo dato viene combinato con l’entità della formazione del capitale proprio,è possibile esprimere considerazioni in merito alla sopportabilità di un debito. Dal profilo finanziario un’azienda permanentemente confrontata con una quota elevata di capitale di terzi e una formazione del capitale proprio negativa non è in grado di sopravvivere.

Sulla base di queste considerazioni,le aziende sono state classificate in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa.

Classificazione delle aziende in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa

Aziende con … Quota di capitale di terzi Bassa (<50%)Elevata (>50%)

Formazione di Miglioramento...una situazione...un’autonomia financapitale proprio buonaziaria limitata Peggioramento...un reddito ...una situazione finaninsufficienteziaria preoccupante

Fonte:De Rosa
54 1.1 ECONOMIA 1

Dalla valutazione della stabilità finanziaria delle aziende scaturisce un quadro analogo per tutte le regioni.Il 44 per cento delle aziende ha una buona situazione finanziaria. Nel 34 per cento circa dei casi la situazione è considerata problematica (aziende con formazione di capitale proprio negativa).La media del triennio 2002/04,quindi,fa segnare un certo miglioramento in tutte le regioni rispetto al triennio 2001/03.

Valutazione della stabilità finanziaria 2002/04: per regioni

Regione di pianuraRegione collinareRegione di montagna Quota di aziende in % Situazione finanziaria preoccupante Reddito insufficiente Autonomia finanziaria limitata Situazione finanziaria buona Fonte: Agroscope FAT Tänikon 0 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 17 18 22 44 17 16 24 43 15 19 20 46 55 1.1 ECONOMIA 1

■ Formazione di capitale proprio,investimenti e quota di capitali di terzi

Rispetto al 2001/03 gli investimenti effettuati nel 2004 dalle aziende di riferimento della FAT sono aumentati dell’11 per cento.Si è registrata una crescita anche per quanto riguarda il cash flow (+11%).Il rapporto fra cash flow e investimenti è rimasto praticamente invariato.La situazione relativa alla formazione di capitale proprio (reddito globale meno consumo privato) è migliorata in maniera marcata rispetto a quella osservata nel periodo di riferimento (+70%),mentre la quota di capitale di terzi ha subito un certo peggioramento (+5%).Il motivo di tale aumento è dato dal fatto che i crediti d’investimento e ipotecari sono cresciuti maggiormente rispetto al capitale proprio.

Evoluzione della formazione di capitale proprio,degli investimenti e della quota di capitali di terzi

Caratteristica1990/9220012002200320042001/03–2004 % Formazione di capitale propriofr.19 5137 2886 84013 34315 59070,3 Investimenti 1 fr.46 91447 46943 69547 58051 26110,8 Rapporto cash flow – investimenti 2 %95839495910,4 Quota di capitale di terzi%43414143444,8
1 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti 2 Rapporto fra cash flow (formazione di capitale proprio più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell’inventario vivo) e investimenti Fonte:Agroscope FAT Tänikon
56 1.1 ECONOMIA 1

1.2 Aspetti sociali

Gli aspetti sociali sono una delle tre dimensioni del concetto di sostenibilità.Nel resoconto sulle conseguenze della politica agricola,gli aspetti sociali ricoprono dunque una posizione a sé stante.Il resoconto sugli aspetti sociali nell’agricoltura prende in esame il reddito e il consumo delle economie domestiche contadine nonché cinque tematiche sociali sulle quali viene effettuato un rilevamento:

– richiesta di prestazioni sociali;

– lavoro e formazione;

– salute;

– reddito e consumo;

– qualità della vita.

Il resoconto sugli aspetti sociali viene effettuato periodicamente,a ritmo quadriennale o quinquennale.Gli aspetti sociali sono esaminati pure nel quadro di studi dei casi i cui dati vengono elaborati per l’informazione sugli aspetti sociali.

Nel presente rapporto agricolo si illustrano il reddito e il consumo delle economie domestiche agricole in base ai dati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon e nell'ambito del resoconto sui risultati di un sondaggio sulla qualità della vita della popolazione agricola rispetto al resto della popolazione.

■■■■■■■■■■■■■■■■
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 57

■ Reddito globale e consumo privato

Reddito e consumo

Reddito e consumo sono due indicatori importanti per valutare la situazione delle famiglie contadine sul piano sociale.Nella dimensione economica della sostenibilità, l’aspetto del reddito è interessante soprattutto come indicatore per appurare la produttività delle aziende.Nella dimensione sociale l’accento è posto sulla situazione reddituale delle economie domestiche agricole.Per tale motivo nell’analisi viene preso in considerazione anche il reddito extraagricolo delle famiglie contadine.Vengono analizzati sia il reddito globale che l’evoluzione del consumo privato.

Nel 2002/04,il reddito globale,formato dal reddito agricolo e dal reddito extraagricolo,ha registrato valori medi tra i 64'200 e gli 86'000 franchi per azienda a seconda della regione.Il reddito globale delle aziende della regione di montagna corrispondeva al 75 per cento circa di quello delle aziende della regione di pianura.Con un reddito extraagricolo medio che variava dai 19'300 ai 21'700 franchi,le famiglie contadine hanno avuto una fonte di reddito supplementare importante.Per le aziende nella regione di pianura rappresentava il 22 per cento del reddito globale,mentre costituiva rispettivamente il 29 per cento e il 34 per cento del reddito globale per le aziende della regione collinare e per quelle della regione di montagna.Le aziende della regione di montagna hanno anche registrato i redditi extraagricoli in assoluto più elevati pari a 21'700 franchi.

Reddito globale e consumo privato per azienda per regione – 2002/04

Consumo privato Reddito extraagricolo Reddito agricolo

Fonte: Centrale analisi, Agroscope FAT Tänikon

La formazione di capitale proprio – ossia la parte di reddito globale che non viene consumata – ammonta in tutte le regioni al 15 per cento circa del reddito globale.Il consumo privato si situa al di sopra del valore del reddito agricolo.Rispetto al volume del reddito globale,il consumo privato ha registrato i valori assoluti più elevati nelle aziende della regione di pianura e i valori assoluti più bassi in quelle della regione di montagna.

Nel 2004,con 82'000 franchi circa,il reddito globale medio per azienda è stato superiore a quello degli anni 2001/03 che ammontava a 72'500 franchi.Il consumo privato per azienda è altresì aumentato di circa 3'100 franchi,fissandosi a 66'400 franchi.

In fr.
Regione di pianuraRegione collinareRegione di montagna
0 100 000 80 000 60 000 40 000 20 000 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 58

Le aziende del primo quartile hanno raggiunto il 43 per cento del reddito globale per unità di consumo delle aziende del quarto quartile.Per quanto riguarda il consumo privato la differenza fra il primo e il quarto quartile è decisamente più contenuta.Il consumo privato delle aziende del primo quartile è stato pari al 68 per cento di quello delle aziende del quarto quartile.

Nel 2002/04,nelle aziende del primo quartile il reddito globale per unità di consumo non ha coperto il consumo delle famiglie.A tal fine esse hanno dovuto utilizzare una parte dei mezzi finanziari che invece avrebbero potuto essere destinati a nuovi investimenti o a investimenti sostitutivi nonché alla loro previdenza per la vecchiaia.La formazione del capitale proprio di queste aziende è negativa.Se tali aziende continueranno ad attingere alla sostanza dell’azienda per lungo tempo,presto o tardi dovranno cessare l’attività.Nelle aziende degli altri quartili il consumo privato è stato inferiore al reddito globale.Nelle aziende del secondo quartile è risultato del 92 per cento del reddito globale,in quelle del terzo quartile dell'83 per cento e nelle aziende del quarto quartile del 69 per cento.

Nel 2004 il reddito globale per unità di consumo di tutti i quartili è risultato decisamente superiore rispetto ai tre anni precedenti 2001/03.Nello stesso anno anche il consumo privato di tutti i quartili è risultato lievemente superiore a quello rilevato nella media del periodo 2001/03.

Reddito globale e consumo privato per unità di consumo per quartile 1 – 2002/04 Primo Secondo Terzo Quarto Tutte le quartilequartilequartilequartileaziende Reddito globale per UC 2 (fr.)13 93217 71622 43732 64121 602 Consumo privato per UC (fr.)15 45316 81918 66722 60118 219
1 Quartile in base al profitto del lavoro per unità di manodopera familiare 2 Unità di consumo = membro della famiglia d’età superiore a 16 anni che partecipa al consumo annuo della famiglia Fonte:Centrale analisi,Agroscope FAT Tänikon
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 59

Rilevamento della qualità della vita

Le ripercussioni dell’attività lucrativa agricola sulla qualità della vita sono una delle cinque componenti determinanti oggetto di rilevamento periodico mediante indagine rappresentativa.

Nel 1999 l’UFAG ha incaricato l’Istituto di Economia Agraria (IAE) del PFZ di elaborare basi per la stesura di resoconti sugli aspetti sociali dell’agricoltura svizzera.Nel lavoro del PFZ l’accento è stato posto sul concetto di qualità della vita:la qualità della vita risulta elevata se vi sono condizioni di vita o settori della vita misurabili «oggettivamente» e se essi vengono valutati positivamente dai diretti interessati sulla base dei loro obiettivi e dell’attuale grado di raggiungimento degli stessi.

Nella primavera 2001 l’istituto di ricerca GfS Zürich (oggi:gfs-zürich),su incarico dell’UFAG,ha svolto un sondaggio telefonico sulla soddisfazione in diversi settori della vita,sulla situazione finanziaria futura,sui lati positivi e negativi della professione di agricoltore nonché su paure legate alla professione.I risultati sono stati pubblicati nel Rapporto agricolo 2001 e possono essere consultati in Internet al seguente indirizzo: www.blw.admin.ch/agrarberichte/.

L’UFAG ha chiesto che nel 2005 il sondaggio venisse ripetuto,eccezion fatta per un caso,applicando esattamente lo stesso metodo usato nel 2001 onde consentire un confronto dei dati.Mediante il presente sondaggio si è voluto fare un paragone fra le condizioni di vita dei contadini e quelle del resto della popolazione (riferimento) residente in agglomerati urbani o in comuni rurali.Questa volta,oltre alla soddisfazione si è voluta rilevare anche la valutazione dell’importanza dei diversi settori della vita.Sulla base di questi dati si è calcolato il cosiddetto indice della qualità di vita.Se questa valutazione della soddisfazione in merito ai settori della vita viene combinata con la valutazione della loro importanza,la qualità della vita soggettiva può essere riassunta in un indice.Il summenzionato lavoro del PFZ ha funto da base concettuale per i calcoli dell’indice.

Oltre alla soddisfazione e all’importanza nei dodici settori della vita (attività lucrativa, formazione,perfezionamento professionale,reddito,standard generale di vita, famiglia,contesto sociale,condizioni quadro stabili,tempo libero,salute,disponibilità di tempo,offerta culturale) si sono rilevate anche le valutazioni sulla situazione reddituale futura,sui lati positivi e negativi della professione contadina e sul senso di paura e di minaccia (barometro della paura).Salvo che per la valutazione sui lati positivi e negativi della professione contadina,per le altre tematiche le possibilità di risposta erano date.A differenza di tutte le altre domande,questo rilevamento doveva esaminare le risposte date dalla popolazione di riferimento in merito alle domande sulla valutazione della professione contadina nonché all’immagine e alla percezione della stessa e non alla situazione personale dei singoli contadini.

■ Concetto di qualità della vita
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 60
■ Sondaggio nella primavera 2005

gfs-zürich ha svolto l’indagine da metà febbraio a inizio marzo 2005.Per la popolazione agricola è stato scelto un campione rappresentativo sulla base dell’elenco dei beneficiari dei pagamenti diretti e sono stati interpellati 261 contadini e 245 contadine.Su un campione aleatorio di persone (popolazione di riferimento) estrapolato da un elenco telefonico elettronico,sono stati interpellati 256 uomini e 257 donne, rappresentativi delle regioni del Paese,dell’attività lucrativa nonché delle classi di età.

Dato che non è stata rilevata praticamente alcuna discrepanza specifica al sesso,nei grafici sono riportati soltanto i due gruppi «agricoltura» e «riferimento».

Per quanto concerne la domanda sulla soddisfazione nei dodici settori della vita i dati mostrano che i settori «famiglia» e «salute» adempiono al meglio le aspettative della popolazione contadina e della popolazione di riferimento (maggiore la soddisfazione minore il valore medio).Entrambi i gruppi indicano le condizioni quadro politiche ed economiche come meno soddisfacenti.La popolazione contadina risulta chiaramente più insoddisfatta rispetto al gruppo di riferimento per quanto riguarda la disponibilità di tempo e il tempo libero.

Soddisfazione rispetto ai singoli settori della vita

■ Minore soddisfazione nell’agricoltura
Famiglia Attività lucrativa Contesto sociale Standard di vita generale Perfezionamento prof. Formazione Salute Valori medi 0 1 2 3
Fonte: gfs-zürich
Tempo libero Offerta culturale Reddito Disponibilità di tempo Condizioni quadro politiche/ economiche stabili Agricoltura Riferimento 1,4 1,5 1,7 1,7 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,1 2,1 2,2 2,3 2,3 2,5 2,6 2,7 2,7 2,3 1,8 1,8 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 61
Valori medi, scala da 1 = molto soddisfatto a 5 = molto insoddisfatto

Globalmente,negli ultimi quattro anni,la soddisfazione della popolazione contadina interpellata è migliorata.Particolarmente significativa è la crescente soddisfazione nei settori «reddito» e «condizioni quadro politiche ed economiche stabili».Se si considera il reddito,tale risultato,confermato dalle cifre della contabilità dell’azienda,non sorprende molto.

Variazione del grado di soddisfazione – popolazione agricola

Più soddisfatta rispetto al 2001 si è mostrata la popolazione contadina per quanto riguarda il proprio tempo libero e la disponibilità di tempo in generale.Malgrado la soddisfazione sia aumentata,i contadini interpellati in merito a questi due fattori sono, come quattro anni fa,chiaramente meno soddisfatti rispetto al resto della popolazione. Nel 2001 per la popolazione agricola il valore medio della soddisfazione relativa al tempo libero si fissava a 2,6 mentre per la popolazione di riferimento a 2,0.La soddisfazione relativa alla disponibilità di tempo si fissava invece rispettivamente a 2,9 e 2,4.Nel 2001 si sono registrate le differenze più significative nella valutazione del reddito e delle condizioni quadro politiche ed economiche stabili (in entrambi i casi, agricoltura:3,1;riferimento:2,4).

Negli altri settori:famiglia,salute,attività lucrativa,contesto sociale,formazione, standard di vita generale,perfezionamento professionale,offerta culturale,la soddisfazione in merito allo standard di vita nell’agricoltura è variata solo di 0,1 punti rispetto al 2001.

Reddito Disponibilità di tempo Tempo libero Perfezionamento prof. Standard di vita generale Offerta culturale Condizioni quadro politiche/ economiche stabili Valori medi 0 1 2 3 4
Fonte: gfs-zürich
Formazione Contesto sociale Attività lucrativa Salute Famiglia 2005 2001 2,5 3,1 2,7 3,1 2,6 2,9 2,3 2,3 2,0 2,2 2,0 2,0 1,9 1,8 2,0 1,9 1,9 1,8 1,7 1,4 1,5 1,9 2,6 2,1 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 62
Valori medi, scala da 1 = molto soddisfatto a 5 = molto insoddisfatto

Nel 2005 la popolazione di riferimento è meno soddisfatta con le condizioni quadro politiche ed economiche (0,3 punti) e con l’offerta culturale (0,2),mentre è più soddisfatta per quanto concerne la disponibilità di tempo (0,3).Nei nove altri settori della vita la valutazione della soddisfazione è rimasta invariata rispetto a quattro anni fa oppure è variata soltanto di 0,1 punti.

■ «Salute» e «famiglia» sono i settori più importanti Importanza dei singoli settori della vita

Nella primavera 2005 si è richiesto per la prima volta di valutare l’importanza dei dodici settori della vita.A tal proposito entrambi i gruppi della popolazione fissano priorità analoghe.«Salute» e «famiglia» rivestono l’importanza maggiore.

Per entrambi i gruppi l’offerta culturale riveste l’importanza minore.Nel gruppo agricolo ciò è ancora più evidente che per il gruppo di riferimento.Quasi in fondo all’elenco delle priorità si trovano anche lo «standard di vita generale» e il «tempo libero», che per la popolazione contadina rivestono,al confronto,ancora meno importanza.In questi settori la popolazione agricola è abituata ad accontentarsi,pertanto questi fattori hanno una valenza minore.Per contro,le cerchie contadine danno maggiore importanza,rispetto alla popolazione di riferimento,a condizioni quadro politiche ed economiche

stabili.
Salute Formazione Attività lucrativa Reddito Disponibilità di tempo Contesto sociale Famiglia Valori medi 0 1 2 3 Fonte: gfs-zürich Valori medi, scala da 1 = molto importante a 5 = molto irrilevante Perfezionamento prof. Condizioni quadro politiche/ economiche stabili Tempo libero Standard di vita generale Offerta culturale Agricoltura Riferimento 1,1 1,2 1,2 1,3 1,5 1,5 1,6 1,6 1,7 1,7 1,8 1,7 2,1 2,1 1,8 1,8 1,9 2,2 2,3 2,7 2,5 1,9 1,7 1,7 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 63

■ Indice della qualità di vita inferiore per la popolazione agricola

Per poter riassumere la qualità di vita soggettiva,sulla scorta della ricerca svolta dal PFZ vengono illustrate in un indice della qualità di vita le stime relative all’importanza dei settori della vita combinate con la valutazione della soddisfazione.A tal fine è stata introdotta una scala dell’importanza da 0,2 a 1 (da «assolutamente non importante» a «molto importante») e una scala della soddisfazione da –3 a 3 (da «molto insoddisfatti» a «molto soddisfatti»).L’indice della qualità di vita è il risultato della somma dei prodotti del valore relativo all’importanza e alla soddisfazione sull’insieme di tutti i dodici settori della vita.Sulla base della scala scelta,i valori dell’indice della qualità di vita possono variare tra –36 e +36.

Calcolo dell’indice della qualità di vita

Classificazione dell’importanzaClassificazione della soddisfazione assolutamente non importante0,2molto insoddisfatti–3 non importante0,4insoddisfatti–1,5 indecisi0,6indecisi0 importante0,8soddisfatti+1,5 molto importante1molto soddisfatti+3

L’indice della qualità di vita è il risultato della somma dei prodotti sull’insieme dei dodici settori della vita:in primo luogo il valore per la valutazione dell’importanza di un settore della vita viene moltiplicato per il rispettivo valore per la valutazione della soddisfazione e in seguito si sommano i dodici risultati.

L’indice della qualità di vita massimo ammonta a 36 punti se tutti i dodici settori della vita sono stati valutati con «molto importante» e «molto soddisfatti»,l’indice minimo invece si fissa a –36 se tutti i dodici settori della vita sono valutati da una persona con «assolutamente non importante» e «molto insoddisfatti».Se una persona valuta la sua soddisfazione in tutti i dodici settori della vita con «indecisi» il suo indice della qualità di vita è uguale a 0.

L’indice della qualità di vita della popolazione agricola si trova,nella media,a 14,6. Con maggiore frequenza si riscontrano indici tra 8 e 18.Le donne contadine tendono a un indice della qualità di vita leggermente più elevato.Presso dieci persone provenienti da aziende contadine si è registrato un indice negativo e in tal modo esse rivelano di essere insoddisfatte con la loro condizione di vita.

Mentre nei grafici precedenti si è illustrato soltanto il valore medio,i due grafici seguenti mostrano la varianza delle risposte.

1.2 ASPETTI SOCIALI 1 64

Indice della qualità di vita – popolazione agricola Valore

Globalmente la popolazione di riferimento ha un indice della qualità di vita maggiore rispetto alla popolazione agricola.Il valore medio ammonta a 16,5.Soltanto tre persone esprimono una chiara insoddisfazione sull’insieme dei dodici settori della vita.

Indice della qualità di vita – popolazione di riferimento Valore medio 16,5

< 0 < 0 e ≤ 2 < 2 e ≤ 4 < 4 e ≤ 6 < 6 e ≤ 8 < 8 e ≤ 10 < 10 e ≤ 12 < 12 e ≤ 14 < 14 e ≤ 16 < 16 e ≤ 18 < 18 e ≤ 20 < 20 e ≤ 22 < 22 e ≤ 24 < 24 e ≤ 26 < 26 e ≤ 28 < 28 e ≤ 30 < 30 e ≤ 32 < 32 e ≤ 34 < 34 e ≤ 36 In %
gfs-zürich 0 4 2 6 8 10 12 14 Numero di risposte
medio 14,6
Fonte:
< 0 < 0 e ≤ 2 < 2 e ≤ 4 < 4 e ≤ 6 < 6 e ≤ 8 < 8 e ≤ 10 < 10 e ≤ 12 < 12 e ≤ 14 < 14 e ≤ 16 < 16 e ≤ 18 < 18 e ≤ 20 < 20 e ≤ 22 < 22 e ≤ 24 < 24 e ≤ 26 < 26 e ≤ 28 < 28 e ≤ 30 < 30 e ≤ 32 < 32 e ≤ 34 < 34 e ≤ 36 In %
gfs-zürich 0 4 2 6 8 10 12 14
di risposte 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 65
Fonte:
Numero

Dopo i risultati concernenti l’indice della qualità di vita e la valutazione della soddisfazione e dell’importanza sull’insieme dei dodici settori della vita si riportano di seguito due valutazioni sulla situazione finanziaria futura,sulla valutazione dei lati positivi e negativi della professione contadina nonché sulle risposte a 25 domande relative al senso di paura e di minaccia.

■ L’agricoltura valuta meno soddisfacente la situazione finanziaria futura Possibilità

Come già rilevato in passato,anche nel 2005 la popolazione contadina valuta la situazione finanziaria futura in modo più pessimistico rispetto al gruppo di riferimento.

In %, tra parentesi valori 2001

Circa un terzo dei contadini interpellati ritiene di poter fare,nei prossimi tre anni, soltanto magri risparmi.Solo un quarto della popolazione di riferimento condivide quest’opinione.Analogamente alla crescente soddisfazione rilevata precedentemente per quanto concerne il reddito,anche la valutazione della futura situazione finanziaria nelle cerchie contadine è più positiva rispetto a quattro anni fa.Rispetto al 2001 le differenze di opinione tra i due gruppi sono diminuite.Ciò è dovuto anche al fatto che il resto della popolazione è diventata più pessimista.

Evoluzione della situazione finanziaria nei prossimi dodici mesi

di risparmio
In aumento In diminuzione Non so/ nessuna risposta Stabile 0 20 10 30 40 50 Fonte: gfs-zürich Agricoltura Riferimento 12 (9) 23 (18) 45 (38) 47 (56) 32 (32) 24 (12) 12 (21) 7 (14)
nei prossimi tre anni
In miglioramento In peggioramento Non so/ nessuna risposta Stabile 0 30 20 10 40 60 50 70 Fonte: gfs-zürich Agricoltura Riferimento 8 (9) 20 (23) 65(48) 63 (61) 20 (26) 12 (9) 8 (17) 5 (7) In %,
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 66
tra parentesi valori 2001

■ Vantaggi e svantaggi della professione contadina

Come per la popolazione di riferimento,poco più del 60 per cento della popolazione contadina interpellata crede che nei prossimi dodici mesi la propria situazione finanziaria rimarrà invariata.La maggioranza del restante 40 per cento pensa che la propria situazione peggiorerà.Rispetto al resto della popolazione il rapporto è però migliorato. Nel 2001 la popolazione agricola pensava che la propria situazione finanziaria sarebbe peggiorata (agricoltura:26%,ovvero tre volte in più rispetto alla popolazione di riferimento con il suo 9%).Attualmente la proporzione è scesa a meno della metà.

Come lati particolarmente positivi della professione contadina sono menzionati da entrambi i gruppi l’autonomia e il lavoro all’aria aperta.

Valutazione dei lati positivi della professione contadina

Autonomia, libera suddivisione delle varie mansioni, assenza di un capo

all'aria aperta, contatto con la natura

Lavoro/contatto con gli animali Prossimità alla famiglia/ai figli

legati a tipo e metodo di lavoro

Cura
paesaggio
argomenti
Produzione
Autoapprovvigionamento
In %, tra parentesi valori 2001 0 20 40 60 80 10 30 50 70 Fonte: gfs-zürich Qualità di vita e metodo di lavoro sani Azienda familiare Produzione biologica Agricoltura Riferimento 74 (63) 42 (42) 61 (60) 53 22 (18) 16 (16) 19 (12) 5 (6) 4 14 (11) 4 4 (5) 6 (12) 3 (4) 5 6 (11) 1 4 6 (7) 10 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 67
del
Altri
propria/
Lavoro

Rispetto al 2001 la popolazione contadina ritiene più importanti aspetti quali autonomia,prossimità alla famiglia,contatto con gli animali e lavoro a contatto con la natura.Meno frequentemente menzionati sono i punti «autoapprovvigionamento» e «azienda famigliare».Sono stati rilevati nuovi fattori come «cura del paesaggio», «metodo di lavoro sano» nonché «produzione biologica».La popolazione di riferimento menziona con maggiore frequenza il lavoro a contatto con la natura.La «prossimità alla famiglia» viene raramente menzionata,in compenso le tematiche legate ai consumatori e all’ecologia come ad esempio «autoapprovvigionamento» o «cura del paesaggio» hanno un peso maggiore.

Valutazione dei lati negativi della professione contadina

Orario di lavoro/ tempi di presenza lunghi

Numerose prescrizioni nuove condizioni quadro

Poco tempo libero/ferie

Scarso profitto/reddito

Onere fisico/psichico stress, solitudine Problema d'immagine, bassa considerazione

Altri argomenti legati a tipo e metodo di lavoro Incremento della burocrazia

Agricoltura Riferimento 26 (36) 25 (28) 25 (25) 11 (10) 25 (18) 15 (28) 20 (21) 17 (20) 7 (14) 11 (7) 12 12 (7) 8 (4) 1 11 (7) 10 6 (4) 6 (4) 17 (21) 11 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 68

Per quanto riguarda gli aspetti negativi,entrambi i gruppi della popolazione menzionano,come già era avvenuto quattro anni fa,il lungo orario di lavoro,le numerose prescrizioni,il poco tempo libero e lo scarso profitto.Il gruppo agricolo interpellato cita meno frequentemente rispetto a quattro anni fa il lungo orario di lavoro,lo scarso profitto e la pressione di mercato,in compenso sono menzionati più frequentemente il poco tempo libero/ferie e la poca stima.Sono inoltre scaturiti nuovi aspetti negativi come l’onere fisico e psichico nonché l’incremento della burocrazia.La popolazione di riferimento generalmente menziona meno punti negativi.Essa indica in modo decisamente meno frequente le numerose prescrizioni,il poco tempo libero/ferie nonché la burocrazia.Sono tutti aspetti per i quali alla popolazione di riferimento manca il contatto diretto necessario alla valutazione;tra i due gruppi esiste pertanto una differenza di percezione.

Crollo dei prezzi, pressione di mercato In %, tra parentesi valori 2001 0 15 30 5 10 20 25 Fonte: gfs-zürich
Dipendenza dalle condizioni atmosferiche

Nel 2005 le paure e il senso di minaccia presso la popolazione contadina e il gruppo di riferimento sono riscontrabili in egual misura.In entrambi i gruppi la paura principale è causata dal disagio dovuto all’egoismo delle persone.

Indicatori delle paure

Egoismo delle persone

Inforestierimento dovuto al flusso di stranieri e asilanti

Inquinamento atmosferico e dell'acqua/cambiamenti climatici Crescente globalizzazione dell'economia (fusioni imprese)

Malattie incurabili (p.es. cancro, AIDS)

Rischi posti dall'ingegneria genetica

Generale decadenza dei costumi e della morale

Problemi economici nella vecchiaia

Costruzione di strade, palazzi, espansione della città verso la campagna

Penuria di energia Cambiamenti politici/ movimenti radicali

Valori

Valori medi 01235647
Fonte: gfs-zürich medi, scala da 1 = nessuna minaccia a 10 = grande minaccia
Agricoltura Riferimento 5,9 6,2 5,9 5,7 5,8 6,1 5,8 5,6 5,0 5,8 5,4 5,1 5,3 4,9 4,7 5,0 4,9 4,9 4,8 4,8 5,4 5,0 5,6 4,9 Inflazione/aumento
Criminalità/violenza
Perdita
Ristrettezze economiche Cambiamenti
Sentirsi l'ultima
Perdere
Non sentirsi più a casa in Svizzera Sentirsi soli/senza amici 4,6 4,7 4,6 4,9 4,6 4,3 4,1 4,4 4,1 4,1 4,2 3,3 3,4 4,1 4,1 3,4 3,1 2,7 3,0 4,2 Problemi personali (con coniuge, convivente) Perdere la casa 2,9 2,4 2,1 2,6 4,0 4,4
Guerre
dei prezzi Gravi infortuni/invalidità
Contaminazione nucleare
di valore della religione
tecnici e trasformazione generalizzata
ruota del carro
il lavoro/ non trovare un impiego
minaccia 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 69
■ Più paure e senso di

Per la popolazione contadina interpellata il senso di minaccia causato dall’inforestierimento si situa allo stesso livello del disagio dovuto all’egoismo delle persone. Entrambe le paure sono indice di perdita del senso della comunità.Nei primi posti della graduatoria si trovano anche la preoccupazione relativa all’inquinamento atmosferico e dell’acqua,ai cambiamenti climatici e quella relativa alla crescente globalizzazione dell’economia.Nella popolazione agricola in diversi settori per le donne si riscontrano tendenzialmente valori legati alle paure leggermente più elevati.La popolazione di riferimento è chiaramente più in pensiero per l’eventualità di una guerra e per il proprio posto di lavoro.

Negli ultimi quattro anni l’indice globale legato alle paure è aumentato sia per quanto riguarda il gruppo contadino (da 4,0 a 4,4) che per la popolazione di riferimento (da 4,2 a 4,5).

Se si osservano le variazioni,riassunte a seconda dei gruppi di tematiche,rispetto al 2001 si constata che nelle cerchie contadine l’aumento maggiore del senso di insicurezza è presente,dopo quello della paura di un’eventuale guerra e della paura dell’egoismo,anche nella dimensione della minaccia culturale (perdita di valore della religione e decadenza dei costumi e della morale).Evidentemente una buona parte della popolazione agricola si sente minacciata,come del resto anche la popolazione di riferimento,dalla perdita d’importanza dei valori tradizionali.Sono aumentate in modo significativo anche le paure relative all’incolumità fisica (paura di contrarre malattie incurabili,di essere vittima di gravi infortuni o di invalidità fisica) e all’estraniamento (non sentirsi più a casa in Svizzera,inforestierimento,criminalità,cambiamenti tecnici e sentirsi l’ultima ruota del carro).

Indice globale delle minacce Egoismo delle persone Minaccia culturale Estraniamento Minaccia socio-economica Invalidità fisica Guerre 0 3 7 1 2 4 6 5
Cambiamento dei valori legati alle paure – popolazione agricola Fonte: gfs-zürich
Minaccia ecologica Isolamento 2005 2001 4,4 4,0 4,8 3,5 5,9 4,7 4,7 5,1 4,8 4,7 4,5 3,9 3,6 2,3 5,0 2,5 3,7 4,1 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 70
Valori medi, scala da 1 = nessuna minaccia a 10 = grande minaccia

Cambiamento dei valori legati alle paure – popolazione di riferimento

Per quanto riguarda la popolazione di riferimento la paura della minaccia culturale è quella aumentata maggiormente rispetto al 2001.Anche la paura della guerra nonché quella delle minacce socio-economiche (perdere il lavoro/non trovare un impiego, ristrettezze economiche,perdere la casa,inflazione/aumento dei prezzi e problemi economici nella vecchiaia) e dell’egoismo sono nettamente aumentate rispetto a solo quattro anni fa.Soltanto la paura relativa all’incolumità fisica ha registrato un calo nel 2005 rispetto al 2001.

Indice globale delle minacce Guerre Minaccia socio-economica Invalidità fisica Isolamento Egoismo delle persone Minaccia culturale 0 3 7 1 2 4 6 5 Fonte: gfs-zürich Valori medi, Scala da 1 = nessuna minaccia a 10 = grande minaccia Minaccia ecologica Estraniamento 2005 2001 4,5 4,2 4,8 3,6 5,4 4,5 4,3 6,2 5,1 5,6 4,9 2,9 2,5 4,4 5,0 4,5 3,6 5,5 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 71

■ Valutazione momentanea del benessere migliore rispetto a quattro anni fa

Rispetto al 2001,il benessere degli agricoltori è migliorato in diversi settori.Attualmente essi sono più soddisfatti,in particolare con la loro situazione reddituale e con le condizioni quadro politiche ed economiche.In questi due casi sussistono soltanto piccole differenze rispetto alla popolazione di riferimento.Globalmente emerge che vi è praticamente lo stesso livello di benessere tra la popolazione agricola e quella non agricola.La differenza maggiore rispetto al resto della popolazione concerne la disponibilità di tempo e il tempo libero.

L’indice della qualità di vita che combina la valutazione della soddisfazione dei settori della vita con la valutazione della loro importanza si situa,per la popolazione agricola interpellata,più in basso rispetto a quello della popolazione di riferimento.Complessivamente la differenza è significativa.Ciò è riconducibile in misura considerevole al fatto che la popolazione agricola nei settori «tempo libero» e «disponibilità di tempo» è palesemente meno soddisfatta rispetto al resto della popolazione.In due settori (salute e condizioni quadro politiche ed economiche) la popolazione agricola interpellata è soddisfatta in egual misura,in quattro settori della vita (famiglia,attività lucrativa,formazione,formazione professionale) è leggermente più soddisfatta e in altri quattro settori (contesto sociale,standard generale di vita,offerta culturale e reddito) è un po’ meno soddisfatta rispetto al gruppo di riferimento.

Nel 2005 le cerchie contadine giudicano il proprio futuro finanziario,com’era già il caso nel 2001,con maggiore pessimismo rispetto al resto della popolazione,tuttavia il rapporto tra pessimisti e ottimisti è migliorato.

La popolazione agricola e il resto della popolazione considerano,come lati positivi della professione contadina,l’autonomia e il legame con la natura.Entrambi i gruppi ritengono che il lato negativo più importante sia il lungo orario di lavoro.Rispetto al 2001 sono scaturiti,tra l’altro,l’aspetto positivo legato alla cura del paesaggio e quello negativo legato all’onere fisico e psichico dovuto alla professione.

Negli ultimi quattro anni sono generalmente aumentati paure e senso di minaccia. Presso la popolazione contadina è aumentata in modo significativo la paura della guerra e dell’egoismo,la preoccupazione dovuta alla decadenza dei valori tradizionali, la paura di essere vittima di possibili infortuni e di contrarre malattie,nonché la preoccupazione causata dall’estraniamento.È interessante notare come le paure socioeconomiche sono maggiormente diffuse nella popolazione non contadina rispetto al gruppo contadino.Ciò benché la popolazione contadina giudichi la propria situazione finanziaria futura in modo più pessimistico.

1.2 ASPETTI SOCIALI 1 72

ed etologia

La protezione dell'ambiente e della biodiversità è uno dei capisaldi della politica agricola svizzera.Quest’anno il presente capitolo è dedicato alla biodiversità.I temi «azoto»,«acqua»,«energia» e «clima» sono stati trattati nei Rapporti agricoli 2004 e 2003.Il Rapporto agricolo 2002 invece,forniva indicazioni relative ai temi «fosforo» e «suolo».In tal modo il primo ciclo è da ritenersi terminato,cosicché vi è una visione d’insieme relativa ai risultati del monitoraggio agroambientale.I risultati più importanti sono illustrati nel capitolo 1.4 relativo alla valutazione della sostenibilità.

Come ogni anno,l’evoluzione dello sfruttamento del suolo e dell’utilizzo dei mezzi di produzione viene illustrata nella prima parte del capitolo.La seconda parte approfondisce il settore della biodiversità e del paesaggio.La terza parte,invece,informa sugli effetti della gestione agricola sulla qualità e la biodiversità degli spazi vitali.Per concludere,l’ultima parte mostra la diversità di razze e varietà impiegate nell’agricoltura.

■■■■■■■■■■■■■■■■ 1.3Ecologia
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.3.1Ecologia
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 73

Sfruttamento del suolo e mezzi di produzione

Evoluzione della quota di superficie gestita in modo rispettoso dell'ambiente In % della SAU Gestione rispettosa dell'ambiente 1 Di cui bio Fonte: UFAG 1 1993–1998: Pl + Bio; dal 1999: PER 1993199419951996199719981999200020012002 0 100 80 60 40 20 90 70 50 30 10 2004 2003 Evoluzione delle superfici di compensazione ecologica 1 199319941995199619971998199920002001200220032004 In 1 000 ha Regione di montagna Regione di pianura Fonte: UFAG 1 Senza alberi da frutto ad alto fusto nei campi, prima del 1999 soltanto per superfici di compensazione ecologica aventi diritto a contributi 0 140 120 100 80 60 40 20 Evoluzione dell'effettivo di animali 199019961997199819992000200120022004 2003 In 1 000 UBG 1 Altri Suini Bovini Fonte: UST 1 UBG: unità di bestiame grosso 0 1 500 1 250 1 000 750 500 250 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 74
Evoluzione del consumo di concimi minerali In 1 000 t Azoto (N)Fosfato (P205) Fonte: USC 1990/9219941996199820002002 19931995199719992001 0 80 70 60 50 30 40 20 10 20032004 Evoluzione del consumo di alimenti concentrati per animali 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032004 (provv.) In 1 000 t Altro CH Panelli di semi oleosi CH Cereali da foraggio CH Trasformazione di alimenti importati per animali Alimenti importati per animali Fonte: USC 0 2 000 1 750 1 500 1 250 1 000 750 500 250 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 75
Evoluzione delle vendite di prodotti fitosanitari 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032004 In t di principio attivo Fungicidi, battericidi, prodotti per la disinfezione delle sementi Erbicidi Insetticidi, acaricidi Regolatori della crescita Rodenticidi Fonte: Società svizzera dell'industria chimica 0 2 500 2 000 1 500 1 000 500 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 76

Biodiversità nell’agricoltura

Gli interventi dell’uomo influenzano e forgiano,da 6'000 anni a questa parte,la vegetazione naturale della Svizzera.La coltre vegetale composta sostanzialmente da foresta mista di latifoglie è stata diradata in seguito a disboscamenti e a superfici adibite al pascolo.In tal modo si è creato uno spazio per l’agricoltura e gli insediamenti.L’utilizzazione agricola ha agevolato la migrazione di specie bisognose di luce provenienti da diversi spazi vitali verso superfici aperte e l’instaurarsi di nuove biocenosi.Di conseguenza ciò ha originato una varietà di strutture e spazi vitali.

Secoli di attività tradizionali nei settori dell’allevamento di animali da reddito e delle piante coltivate,hanno creato varietà e razze le cui caratteristiche si sono adattate alle condizioni ambientali e alle esigenze dell’uomo.Insieme alla flora e alla fauna selvatiche formano gli ecosistemi agricoli adattatisi alle condizioni locali.Tale diversità cela un enorme potenziale per il futuro quando si tratta di garantire,anche in condizioni ambientali mutevoli,il nutrimento alla popolazione mondiale.

Considerata la vastità delle superfici gestite a scopo agricolo,il settore primario svolge un ruolo determinante in relazione alla conservazione della biodiversità.Prati ricchi di specie,superfici coltive,siepi o alberi ad alto fusto sono parte integrante del nostro patrimonio culturale e di quello che correntemente viene definito «paesaggio colturale» per la cui conservazione e cura i contadini vengono indennizzati mediante il versamento di pagamenti diretti.

La biodiversità su superfici gestite a scopo agricolo viene definita come diversità agrobiologica.Tale diversità e la variabilità di animali,vegetali e microorganismi sono necessarie al fine di mantenere le funzioni vitali del sistema agroecologico,la sua struttura e i processi.Il mantenimento della biodiversità in generale e dell’agrobiodiversità in modo specifico sono presupposti indispensabili onde poter garantire anche in futuro esigenze di base quali l’alimentazione,l’abbigliamento,la medicina o il materiale da costruzione.

1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 77
■ Cos’è la biodiversità e cosa apporta

La biodiversità è generalmente suddivisa,conformemente alla Convenzione sulla biodiversità,in tre categorie:

– Diversità di un ecosistema: ecosistemi utilizzati (agricoltura,selvicoltura) e non utilizzati (biotopi) contribuiscono all’approvvigionamento dell’uomo con risorse vitali come alimenti,acqua,ossigeno e formano le basi per l’agricoltura e la selvicoltura.Sono importanti per la regolazione del clima,della fertilità del suolo e del bilancio idrico nonché per la protezione dall’erosione e dalle inondazioni e offrono spazi vitali e ricreativi ad esempio per il turismo.

– Diversità delle specie: i milioni di specie animali e le centinaia di migliaia di specie vegetali formano nella loro convivenza e interazione un sistema che ha preso piede su un lungo arco di tempo.Il World Wildlife Fund for Nature (WWF) stima che negli ultimi trent’anni un terzo del patrimonio delle specie naturali della terra è andato perso.La Lista Rossa dell’Unione mondiale per la conservazione (UMC) nel 2004 comprendeva,a livello mondiale,15'589 specie a rischio di estinzione.In Svizzera quelle a rischio sono all’incirca 75'000.Il numero si compone di circa 45'000 specie animali (vertebrati,artropodi,insetti,vermi, molluschi) e di circa 30'000 specie di piante vascolari,muschi,licheni e funghi.

Diversità genetica: essa definisce la diversità all’interno delle specie.Costituisce il presupposto per l’evoluzione e dunque per la sopravvivenza delle specie. Tali caratteristiche vengono utilizzate in particolare anche per la selezione e la produzione.Finora sono state svolte soltanto ricerche a titolo indicativo sulla ricchezza delle risorse genetiche.

L’utilizzazione agricola e la biodiversità si influenzano reciprocamente.Mediante l’incremento del rendimento della produzione agricola iniziato a partire dal diciottesimo secolo,anche la biodiversità degli ecosistemi,degli habitat,degli spazi vitali, nonché la diversità biologica nel campo specifico dell’agricoltura hanno sofferto una crescente pressione.In un primo tempo lentamente,poi sempre più rapidamente,le tradizionali varietà e razze sono state sostituite,come conseguenza dell’adeguamento della produzione agricola alle esigenze sociali ed economiche,da nuove varietà e razze ad alta resa e più resistenti alle malattie.Tale sviluppo ha portato a una selezione unilaterale della diversità disponibile finalizzata a elevati rendimenti.Pertanto la diversità creatasi mediante l’utilizzazione agricola era nuovamente minacciata di andare persa.

All’origine dell’accelerazione della perdita di ecosistemi naturali e di diversità biologica vi sono le migliorie su ampie superfici,l’impiego di prodotti fitosanitari,la gestione più intensiva come l’utilizzo più frequente e la concimazione maggiore dei prati o il calo delle superfici messe a riposo in ambito campicolo.I piccoli spazi vitali nelle aree sfruttate a scopo agricolo sono vieppiù scomparsi.

1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 78
■ Biodiversità sotto pressione

■ Impegni internazionali per la tutela della biodiversità

L’uniformazione globale dei processi di produzione agricola rafforza l’assottigliamento dell’agrobiodiversità.Oggigiorno sono poche le varietà di piante e le razze di animali da reddito che costituiscono le basi dell’alimentazione.12 varietà di piante e 5 specie di animali domestici fanno fronte alla maggior parte dell’approvvigionamento alimentare globale.A lungo termine, la perdita di agrobiodiversità può causare problemi concreti.La diversità genetica nell’agricoltura costituisce una sicurezza contro i raccolti scarsi e la predisposizione all’infestazione da organismi nocivi o a contrarre malattie e dunque è la miglior garanzia per una sufficiente produzione di derrate alimentari.

Questi sviluppi sono riconducibili a un’espansione delle attività esercitate dall’uomo nel corso dello scorso secolo.La popolazione mondiale è triplicata,le attività economiche sono cresciute in misura addirittura maggiore.L’alimentazione della popolazione in rapida crescita necessitava di un’intensificazione dell’agricoltura,andata a scapito della biodiversità.L’incremento delle attività economiche ha aumentato ulteriormente la pressione richiedendo sempre più spazi.Tuttavia per fare in modo che la diversità della vita si conservi e possa continuare a svilupparsi,è indispensabile disporre di sufficienti superfici.

La conservazione della biodiversità è un compito che concerne tutta la società.A tal riguardo l’agricoltura può adempiere la sua importante funzione soltanto se,a sostegno degli sforzi da compiere,la società offre la sua parte di supporto.Particolarmente importante risulta un indennizzo finanziario di prestazioni specifiche che l’agricoltura apporta a tal scopo.

Con la globalizzazione dell’utilizzazione di risorse naturali nell’agricoltura,nella pesca e nella selvicoltura e la rispettiva pressione sulle risorse naturali,i meccanismi globali di regolazione sono divenuti una necessità.La conferenza ONU su ambiente e sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 ha varato la Convenzione sulla biodiversità. L’accordo internazionale della FAO sulle risorse fitogenetiche nell’alimentazione e nell’agricoltura (2004),armonizzato con la suddetta convenzione,è molto importante per il settore primario.Entrambe le convenzioni si distinguono per il fatto che contengono sia una dimensione ecologica (conservazione e gestione sostenibile della diversità) che una dimensione socioeconomica (equa ripartizione dei benefici derivanti dall’uso della diversità e protezione delle conoscenze tradizionali).

Gli accordi internazionali nell’ambito della biodiversità vantano però una tradizione molto più lunga.Infatti già nel diciannovesimo secolo l’intensificarsi dei trasporti di piante e di derrate alimentari oltre i confini nazionali portò ai primi accordi nell’ambito della protezione dei vegetali.Norme di diritto pubblico per la lotta ad organismi nocivi come ad esempio la dorifora o la fillossera della vite furono concluse già nel lontano 1878.Di epoca più recente sono la Convenzione Ramsar sulle aree umide (1971), specialmente come habitat di uccelli acquatici e palustri,la Convenzione di Bonn sulla conservazione delle specie migratrici appartenenti alla fauna selvatica (1979) o la Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa (1979).

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 79

■ Programmi della politica agricola concernenti la promozione della biodiversità nell’agricoltura

Alla fine degli Anni ’80 la vecchia politica agricola che garantiva prezzi fissi e lo smercio dei prodotti agricoli cominciava a diventare improponibile.La conseguente intensificazione della produzione agricola ha portato a deficit ecologici evidenti anche a causa della perdita di biodiversità.Alla luce di ciò,la Confederazione adottò diversi provvedimenti al fine di contribuire a un miglioramento della situazione.

Di seguito si presentano brevemente i provvedimenti relativi alla protezione della biodiversità suddivisi in tre categorie:

Diversità degli ecosistemi

–Nel 1993 sono stati introdotti i pagamenti diretti e i contributi ecologici per diversi programmi tra cui anche quelli per le superfici di compensazione ecologica (SCE). I diversi elementi della compensazione ecologica come i prati sfruttati in modo estensivo,i terreni da strame,i maggesi fioriti,gli alberi da frutto ad alto fusto nei campi e altro,hanno potuto essere sostenuti finanziariamente a partire dal 1993.Il fattore importante in questo contesto è l’esigenza della PER,ossia gestire il 7 per cento della SAU come superfici di compensazione ecologica (SCE).Tale esigenza si applica dal 1999 al fine di beneficiare dei pagamenti diretti.Queste superfici esercitano un influsso positivo sulla biodiversità.Le SCE,quali importanti superfici di transizione tra spazi vitali in sintonia con la natura e la superficie di produzione agricola,costituiscono oggigiorno circa il 10 per cento della SAU.Grazie alla PER,la politica agricola ha creato ulteriori incentivi perché nell’agricoltura si conservino,si generino e si interconnettino spazi vitali per la conservazione di flora e fauna selvatiche.Altri elementi della PER come il bilancio equilibrato di sostanze nutritive,le esigenze relative alla protezione del suolo,l’avvicendamento disciplinato delle colture oppure l’utilizzazione mirata di prodotti fitosanitari esplicano funzioni di sostegno.

–Nel 2001 è stata inoltre introdotta l’ordinanza sulla qualità ecologica (OQE).L’OQE promuove superfici di elevata qualità biologica con un contributo speciale e sostiene l’interconnessione mirata tra superfici ecologiche e superfici naturali.

–L’utilizzazione agricola mette a disposizione da sempre,quale prodotto combinato con la produzione agricola,nuovi spazi vitali:superfici coltive,prati di fiori o frutteti formano habitat con diversità proprie e tipiche di piante e animali.Mediante il mantenimento di un’agricoltura dedita alla produzione anche questi diversi ecosistemi verranno conservati contribuendo così in modo attivo alla diversità.

1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 80

Diversità delle specie

–Per diversi spazi vitali naturali (biotopi),utilizzati a scopo agricolo,esistono inventari e misure di applicazione come ad esempio per paludi o prati e pascoli secchi. Attraverso la conservazione di questi spazi vitali si contribuisce altresì attivamente a preservare a lungo termine l’esistenza delle specie che vi vivono.

Diversità genetica

–Risorse fitogenetiche:nell’ambito del Piano nazionale d’azione per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche destinate all’alimentazione e all’agricoltura,l’UFAG sostiene,dal 1999,misure per l’allestimento di inventari,per garantire la sicurezza e per la conservazione a lungo termine di piante coltivate usate tradizionalmente in Svizzera (frutta,vigna,bacche,patate,piante campicole,piante foraggiere,verdura,nonché piante medicinali e aromatiche).

–Risorse zoogenetiche:in Svizzera tutte le razze di animali da reddito agricoli sono inventariate e descritte.Sono stati rilevati bovini,equini,suini,pecore,capre,conigli, galline di razza e piccioni;ad ogni razza è stato assegnato uno statuto secondo i criteri FAO (critico,minacciato,a rischio di estinzione,raro,da tenere sotto osservazione).

–Le conoscenze tradizionali dei contadini per quanto concerne le varietà e le razze,le colture e la loro utilizzazione vengono rilevate e documentate nell’ambito dei Piani nazionali d’azione per la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse genetiche. Mediante le misure nel quadro delle denominazioni d’origine protette (DOP),il valore aggiunto dei prodotti provenienti da razze o da varietà locali può essere aumentato.

Le interazioni tra i metodi di gestione agricoli e la biodiversità vengono rilevate mediante indicatori.La valutazione dei provvedimenti ecologici mostra in che misura l’agricoltura contribuisce,alle condizioni quadro date,alla conservazione e alla promozione della biodiversità.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 81

■ Compensazione ecologica:evoluzione della superficie e del contributo

Nel 2004,sono stati gestiti quasi 116'000 ettari di superfici di compensazione ecologica,ciò corrisponde all’11 per cento della SAU.Parallelamente a ciò anche le spese della Confederazione per la compensazione ecologica sono aumentate costantemente.

Evoluzione dei contributi per la compensazione ecologica

in

■ Compensazione ecologica:tipo di SCE diverso in base alla regione

Contributi per la compensazione ecologica Contributi secondo l'OQE

A seguito della soppressione dei contributi per prati sfruttati in modo estensivo su superfici coltive di cui è cessata la gestione avvenuta nel 2000,e visto che le superfici di sostituzione hanno ottenuto,in parte,contributi minori,i pagamenti nel 2001 sono risultati lievemente inferiori.

Dal 2001 i prati sfruttati in modo estensivo sono il tipo di SCE con il maggior incremento di superficie (49'000 ha = 42% di tutte le SCE).La superficie globale dei tipi di SCE «prati sfruttati in modo estensivo» e «prati sfruttati in modo poco intensivo» corrisponde al 72 per cento di tutte le SCE,ossia all’8 per cento della SAU della Svizzera.

I due tipi di SCE «prati sfruttati in modo estensivo» e «prati sfruttati in modo poco intensivo» dominano in tutte le regioni biogeografiche della Svizzera.

Distribuzione delle SCE secondo le regioni biogeografiche – 2004

Prati sfruttati in modo estensivo Prati sfruttati in modo poco intensivo Altre SCE 1

Contributi
1000 fr.
1993199419951996199719981999200020012002 0 140 000 80 000 60 000 120 000 100 000 40 000 20 000 2004 2003
Fonte: UFAG
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 82
Fonte: UFAG, AGIS/GIS 2005 Dati della cartina GG25 ©swisstopo 1 Senza alberi da frutto ad alto fusto

Gli altri tipi di SCE,se considerati singolarmente,rivestono un’importanza minore nella maggior parte delle regioni.Tuttavia,se presi insieme,il loro contributo in singole regioni risulta importante.I terreni da strame si osservano soprattutto nelle aree prealpine e nell’Altopiano orientale,i maggesi fioriti vengono impiantati soprattutto nell’Altopiano, nel bacino del Reno e del lago di Ginevra,nonché nel Giura e nelle aree periferiche.

Compensazione ecologica 1 compresi gli alberi da frutto ad alto fusto nei

Nella regione collinare e in quella di montagna la quota di SCE rispetto alla SAU è generalmente più elevata se paragonata alla regione di pianura.Le aree foraggiere presentano una quota più elevata rispetto alle aree campicole.

Evoluzione e composizione delle SCE nella regione di pianura e in quella di montagna 1

In ha

199920002001200220032004199920002001200220032004 Regione di pianura Regione di montagna

Superfici di compensazione ecologica senza contributo 2 Superfici di compensazione ecologica su superfici coltive 3 Prati sfruttati in modo poco intensivo Prati sfruttati in modo estensivo, terreni da strame, siepi, boschetti campestri e rivieraschi

1 Senza alberi da frutto ad alto fusto

2 Pascoli sfruttati in modo estensivo, pascoli boschivi, ecc.

3 Prati estensivi su superfici coltive di cui è cessata la gestione, maggesi fioriti, maggesi da rotazione, fasce di colture estensive

Le superfici di compensazione ecologica nella regione di pianura (regione di pianura e collinare) sono dominate da prati sfruttati in modo estensivo.Nella regione di montagna (zone di montagna I–IV) predomina la quota di prati sfruttati in modo poco intensivo.La quota di SCE commisurata alla SAU risulta notevolmente superiore nella regione di montagna (14,2%) rispetto a quella nella regione di pianura (8,8%).

0 70 000 60 000 50 000 40 000 30 000 20 000 10 000
Fonte: UFAG
campi – 2004 0 ≤10 11–20 21–30 >30 Regione d'estivazione In % della SAU 1
Fonte: UFAG Dati della cartina GG25 ©swisstopo
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 83
1 Valori per Comune, ha di SCE avente diritto ai contributi divisa per gli ha di SAU

Superficie di compensazione ecologica avente diritto ai contributi secondo la densità di animali – 2004

Le aziende a bassa densità di animali,nella scelta di superfici di compensazione ecologica,optano in primo luogo per i prati estensivi e poco intensivi.Quanto maggiore è l’effettivo di animali di un’azienda,tanto maggiore è la quota di alberi da frutto ad alto fusto nei campi.Tale situazione è soprattutto motivata dal fatto che le aziende con elevata densità di animali necessitano di vaste superfici fertilizzabili per spandere i concimi aziendali.

Le misure introdotte nel 2001 in relazione all’OQE hanno riscontrato un buon successo.Nel 2003 si rilevava già una quota di partecipazione a uno dei programmi offerti pari al 25 per cento di tutte le aziende.

200220032004

2,0–2,5
2,5–3,0>3,0 In %
0–1,51,5–2,0
Densità di animali in UBG/ha
Altri Prati
Prati
0 14 12 10 8 6 4 2
Alberi da frutto ad alto fusto nei campi (1 ara/albero) sfruttati in modo poco intensivo
sfruttati in modo estensivo Fonte: UFAG
Evoluzione delle superfici OQE aventi diritto ai contributi
In ha
0 45 000 40 000 35 000 30 000 25 000 20 000 15 000 10 000 5 000 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 84
Fonte: UFAG

■ Compensazione ecologica:effetti positivi sulla biodiversità

La compensazione ecologica ha effetti positivi sulla conservazione e la promozione della biodiversità in ambito agricolo.Rispetto alle superfici gestite in modo intensivo, sulle superfici di compensazione ecologica vi è una maggiore biodiversità.I controlli nelle regioni dove sono stati svolti gli studi di casi confermano che,a dipendenza della regione,fino all’80 per cento della biodiversità riscontrata sulla SAU è direttamente combinata con le SCE.

Le SCE (maggesi fioriti,siepi,alberi da frutto ad alto fusto nei campi,prati sfruttati in modo estensivo e poco intensivo) rappresentano al massimo il 20 per cento della SAU delle zone considerate.Tuttavia,rispetto a prati e pascoli sfruttati in modo intensivo nonché a colture campicole,contribuiscono al 50–80 per cento della diversità globale delle varietà di artropodi e di vegetali.Il promovimento di organismi utili rappresenta un aspetto fondamentale delle SCE,i risultati raggiunti palesano gli obiettivi conseguiti.

Biodiversità
Farfalle diurneRagniCarabidiVegetali In % Altre SAU Superfici di compensazione ecologica Fonte: Agroscope FAL Reckenholz 0 120 100 80 60 40 20 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 85
sulla SAU

Secondo la valutazione della FAL,il 20 per cento delle SCE nella regione di pianura, commisurato alla scala di qualità dell’OQE,presenta una buona qualità botanica.Tale quota risulta più elevata nei prati sfruttati in modo estensivo (29%) rispetto a quella riscontrata nei prati sfruttati in modo poco intensivo (11%).Il 7 per cento dei prati sfruttati in modo estensivo dell’Altopiano comprende specie a rischio di estinzione, mentre per i prati sfruttati in modo poco intensivo la quota è del 3 per cento.Nella regione di montagna l’82 per cento delle superfici ecologiche corrisponde alle esigenze degli standard secondo l’OQE.In generale i maggesi fioriti e i terreni da strame registrano un’elevata qualità.Le differenze sono riconducibili alle particolarità naturali delle regioni biogeografiche che hanno portato a diversi pool di specie.Ma le regioni si differenziano anche per i loro sistemi di coltivazione e le loro tradizioni agricole,le quali hanno parimenti un influsso sulla biodiversità nel paesaggio agricolo.

Numero di specie di ragni, carabidi e farfalle diurne nei prati SCE e nei prati gestiti in modo intensivo

Esclusivamente in prati SCE

Più frequentemente in prati SCE

Stessa frequenza

Più frequentemente in prati gestiti in modo intensivo

Esclusivamente in prati gestiti in modo intensivo

La vegetazione dei prati ecologici nella regione di pianura che non soddisfa le esigenze di qualità dell’OQE è retaggio dei metodi di sfruttamento adottati prima della gestione delle superfici come SCE.Tuttavia negli studi di casi è stato possibile dimostrare che anche queste superfici in generale ospitano più varietà di artropodi e di vegetali che i prati sfruttati in modo intensivo.Una parte considerevole delle specie trovate nei terreni prativi era riscontrabile esclusivamente sui prati ecologici (ragni:33%,carabidi: 15%,farfalle diurne:7%).

Delle sedici specie minacciate di uccelli che nidificano al suolo prese in esame sulle SCE,si è accertato che tre hanno registrato un aumento significativo dal punto di vista statistico.Cinque specie di uccelli hanno continuato a registrare una diminuzione,il resto delle specie si è evoluto positivamente su livelli bassi.Grazie all’accresciuto impianto di maggesi fioriti si è potuta nuovamente osservare la presenza più frequente della farfalla della Malva.Negli studi di casi si è potuto inoltre dimostrare che anche specie rare di cavallette beneficiano della compensazione ecologica,in particolare quando le superfici sono ben interconnesse con le riserve naturali.

Fonte: Agroscope FAL Reckenholz CarabidiFarfalle diurne Ragni
82 119 16 18 18 3 2 3 35 80 4 16 15 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 86

■ Risorse vegetali e zoogenetiche:situazione in Svizzera

Le superfici di compensazione sono ricche di specie soprattutto nelle regioni che presentano ancora residui di spazio vitale naturale.Le specie di flora e fauna minacciate possono ricomparire soltanto se nell’ambiente è ancora presente un certo numero di esemplari della popolazione in questione.Se una specie si è estinta in una regione,la sua ricomparsa non è garantita nemmeno se si considerano lassi di tempo molto lunghi.Le SCE promuovono le specie non minacciate nel paesaggio agricolo e impediscono che le specie potenzialmente minacciate diventino così rare da dover essere iscritte nella Lista Rossa.

Oggigiorno l’alimentazione mondiale si basa in gran parte soltanto su poche specie vegetali e animali.Per contro la maggior parte dell’agrobiodiversità è utilizzata in modo insufficiente.Secondo le stime della FAO sull’erosione genetica,la perdita di biodiversità è stata,dall’inizio del ventesimo secolo,di oltre il 90 per cento.

In Svizzera si è registrato un aumento notevole delle iscrizioni nel libro genealogico e nel catalogo delle varietà.Le iscrizioni supplementari nel suddetto libro sono soprattutto riconducibili all’accordo di libero scambio concluso tra Svizzera e UE grazie al quale ora è possibile registrare le razze UE anche nel libro genealogico svizzero.

Numero Fonte: UFAG 1985 1990 19952000 2002 SuiniBovini 0 25 15 20 10 5
Evoluzione delle razze di animali da reddito iscritte nel libro genealogico
Numero Fonte: UFAG 1985 1990 19952000 2002 PatateFrumento 0 40 35 25 20 30 15 10 5 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 87
Evoluzione delle varietà di piante utili iscritte nel catalogo delle varietà

L’aumento delle piante utili registrate nel catalogo delle varietà è in primo luogo attribuibile a progressi più rapidi nella selezione e a un ciclo di vita dei prodotti più breve. Oltre alle varietà di patate e di frumento registrate nel catalogo delle varietà,nel 2002 erano iscritte rispettivamente 67 e 14 varietà locali svizzere ai sensi dell’articolo 29 dell’ordinanza del DFE sulle sementi e i tuberi-seme.

Quota ed evoluzione delle principali razze di animali da reddito e delle varietà di piante utili rispetto alla produzione totale

Sebbene sia disponibile una gamma relativamente ampia di razze di animali da reddito e di varietà di piante utili,soltanto una parte della diversità genetica viene utilizzata per l’allevamento e la coltivazione.Per quanto riguarda i suini sono due le razze che compongono quasi il 100 per cento dell’effettivo svizzero,mentre per le lattifere sono tre.

Quota delle principali varietà di cereali rispetto alla produzione globale

Nella coltivazione vegetale,la varietà utilizzata più frequentemente per le specie di frumento costituisce tra il 25 e il 50 per cento della produzione globale.Dal 1985,la quota di tali razze e varietà principali sta però diminuendo.

Nell’ambito dei due programmi speciali denominati «Piano nazionale d’azione per le risorse fitogenetiche» e «Concetto per la conservazione delle diversità delle razze negli animali da reddito agricoli»,la diversità disponibile in Svizzera viene inventariata e assicurata.

In % Fonte: UFAG 1985 1990 19952000 2002 Suini (2)Bovini (3)Patate (5)Frumento (5) 0 100 90 60 50 70 80 40 30 20 10
In % Fonte: UFAG Frumento (5)Orzo autunnale (3) Orzo primaverile (3) Triticale (4)Avena (3) 0 100 60 80 40 20 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 88

■ Risorse fitogenetiche: Piano nazionale d’azione

Come reazione alla crescente erosione genetica delle piante coltivate a scopo agricolo, la Commissione per le risorse fitogenetiche della FAO ha elaborato un rapporto sullo stato mondiale delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nonché un piano d’azione globale.

L’UFAG ha concretizzato il piano d’azione globale per la Svizzera gettando così le basi per l’applicazione del Piano nazionale d’azione per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse fitogenetiche nell’alimentazione e nell’agricoltura (PNA).Il PNA varato nel 1997 completa i provvedimenti della politica agricola e l’impegno profuso nell’ambito della biodiversità e della molteplicità dell’ecosistema.

Al centro delle attività nella fase introduttiva (1999–2002) vi erano l’inventario delle diverse piante coltivate,la stima del grado di minaccia e l’inizio dei primi concreti programmi di conservazione e d’uso.Nella seconda fase,attualmente in corso (2003–2006),si tratta di portare avanti,sulla base di analisi specifiche della situazione attuale e dello stato auspicato,la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche. La conservazione avviene ex-situ,vale a dire al di fuori della regione di provenienza originaria.Per quanto riguarda la conservazione ex-situ si fa una distinzione tra le raccolte in vitro,vale a dire la conservazione in laboratorio/provetta (patate e bacche),le raccolte in banche di geni/di semi (cereali e verdura) nonché le raccolte sul campo (verdura e uva).La conservazione in situ,ossia la conservazione nella regione di origine,avviene soltanto per le piante foraggiere per le quali la Svizzera è un importante paese d’origine.

Un ulteriore elemento è costituito dalla Banca dati nazionale (BDN).Grazie alla BDN le informazioni complete relative alla conservazione delle piante coltivate nell’ambito di questo programma speciale vengono gestite in modo centralizzato,sono accessibili al pubblico e consentono lo scambio di dati a livello nazionale e internazionale.La BDN è consultabile su Internet al seguente indirizzo:www.bdn.ch.

Nel quadro di interventi di sensibilizzazione,occorre informare il grande pubblico sul significato dell’agrobiodiversità,della conservazione del vecchio patrimonio e delle conoscenze in merito alla coltivazione,alla valorizzazione e alle proprietà.Per essere conservata l’agrobiodiversità deve essere vissuta.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 89

Progetti PNA nella fase II

Piante foraggiere (4)

Patate (4)

Vigna (6)

Verdura (7)

Bacche (6)

Piante medicinali e aromatiche (2)

Banca dati nazionale (1)

Frutta (26)

Comunicazione (8)

Piante campicole (8)

Fonte: UFAG

Gli obiettivi del PNA sono concretizzati in progetti.Le organizzazioni interessate possono inoltrare all’UFAG proposte al riguardo.L’UFAG è responsabile della direzione generale e dell’alta vigilanza.Nel 2004 circa 70 progetti hanno beneficiato di un sostegno finanziario per un totale di 2,8 milioni di franchi.

L’Agroscope RAC di Changins è responsabile degli aspetti scientifici del PNA e dirige i lavori relativi segnatamente alle banche di geni e alla conservazione in vitro.Inoltre assicura il coordinamento nel settore Ricerca.

La Commissione svizzera per la conservazione delle piante coltivate (CPC),funge da organo consultivo.Essa coordina,a livello nazionale,i diversi lavori degli attori coinvolti (organizzazioni per la conservazione,produttori di sementi,contadini,costitutori, ricerca agricola,università,ecc.) e si occupa dello scambio di informazioni a livello internazionale.Inoltre stende un rapporto all’attenzione dell’UFAG sulla situazione nel settore delle risorse fitogenetiche nell’alimentazione e nell’agricoltura.

Risorse genetiche frutticole rilevate mediante PNA Mele (1104) Prugne (209) Fonte: UFAG Pere (701) Ciliegie (590) Altro (49)
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 90
Castagne (50) Noci (100)

I gruppi colturali trattati nell’ambito del PNA si differenziano fortemente per quanto riguarda la gamma di varietà.Il settore dominante è quello della frutta con 2'800 varietà e linee note meritevoli di conservazione (mele (1'104),pere (701),ciliegie dolci (590),prugne (209),noci (100),castagne (50),nocciole (15),cotogne (12),amarene (11) e albicocche (11)).

Nell’ambito del progetto d’inventario delle varietà di frutta sono state registrate oltre 190'000 singole ubicazioni di alberi da frutta e coltivazioni di bacche.

I meli rappresentano un terzo del totale e costituiscono la quota maggiore delle notifiche registrate.Il maggior numero di meli è stato inventariato nei Cantoni Turgovia,San Gallo e Berna.

Una notifica su cinque concerneva un pero.La maggior concentrazione di peri si è registrata nei Cantoni di Nidvaldo e Obvaldo.

Quota di meli di tutte le notifiche per Cantone > 49% 40–49% 30–39% 20–29% 10–19% < 10%
Quota di peri di tutte le notifiche per Cantone > 49% 40–49% 30–39% 20–29% 10–19% < 10%
Fonte: Fructus/Agroscope FAW
Wädenswil
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 91
Fonte: Fructus/Agroscope FAW
Wädenswil

Quasi un quarto delle notifiche provenienti da Basilea Campagna e Basilea Città, Svitto,Zugo,Sciaffusa e Vaud concernono i ciliegi.Il maggior numero di alberi è stato notificato nei Cantoni di Berna e di Lucerna.Questi sono anche i due Cantoni che in occasione del censimento degli alberi da frutto nei campi tenutosi nel 2001 presentavano il numero più elevato di alberi ad alto fusto.

Oltre al settore della frutta emerge anche quello dei cereali con ben 1'850 varietà locali,popolazioni e linee meritevoli di conservazione (orzo (800),frumento (440), spelta (400),triticale (200) e segale (10)).Il settore della verdura impressiona meno per la sua gamma di varietà piuttosto che di specie,infatti in Svizzera vengono,rispettivamente venivano utilizzate circa 100 specie.

La vera ricchezza dell’agrobiodiversità svizzera è costituita dalle piante foraggiere. Secondo le stime degli esperti esistono oltre 13'000 varietà aziendali,popolazioni e linee.Tale immensa diversità genetica delle piante foraggiere è riconducibile al fatto che le regioni della Svizzera sono molto diverse dal punto di vista climatico,pedologico e geografico.L’inventario delle piante foraggiere è molto oneroso,in quanto,rispetto agli altri gruppi colturali esaminati nell’ambito del PNA,non devono essere tenuti in considerazione i singoli individui ma piuttosto le popolazioni adeguatesi alle diverse ubicazioni.Il programma PNA sostiene attualmente i progetti per la conservazione del trifoglio pratense,della lupinella,della festuca dei prati e del loglio.L’avvenire delle piante foraggiere è assicurato però soprattutto mediante le SCE (prati e pascoli sfruttati in modo estensivo,pascoli boschivi nonché prati sfruttati in modo poco intensivo).

FruttaCerealiGranoturcoVerduraBaccheVitePatate Numero di varietà e di linee Fonte: CPC 0 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 2803 1850 410400300 111100 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 92
Varietà e linee rilevate mediante PNA

Dal 1996 al 1998,un gruppo di lavoro incaricato dall’UFAG ha rilevato gli effettivi degli animali da reddito agricoli allevati in Svizzera,ha eseguito una valutazione sulle razze,segnatamente per quanto riguarda il grado di minaccia,e ha elaborato un concetto per la conservazione della diversità delle razze.

La Svizzera – con le sue circa 90 razze bovine,equine,suine,ovine e caprine registrate – dispone di un’impressionante diversità di animali da reddito agricoli.Di queste,24 sono originarie della Svizzera (autoctone) oppure tradizionali (allevamento comprovato in Svizzera da almeno 50 anni).Esse si sono adeguate in modo ottimale al profilo topografico e climatico e sono strettamente legate alla tradizione del Paese.

Dal 1999 Confederazione e Cantoni sostengono il concetto mediante contributi.Per tutte le razze svizzere di bovini,equini,suini,ovini e caprini,che secondo i criteri internazionali sono considerate minacciate,vengono condotti programmi di conservazione. Essi riguardano gli animali seguenti:bovino di Evolène,pecora dell’Engadina,pecora dell’Oberland grigionese,pecora «Spiegel»,pecora «Roux du Valais»,capra sangallese dagli stivali,capra appenzellese,capra striata grigionese e capra colomba.Sono inoltre stati elaborati e autorizzati provvedimenti di natura preventiva per il cavallo delle Franches-Montagnes,la razza bruna originale,la razza svizzera originale (suini),la capra vallesana dal collo nero e la capra Nera Verzasca.Il sostegno finanziario viene inoltre concesso per la promozione delle razze svizzere di pollame e di api minacciate di estinzione.

Risorse zoogenetiche: concetto per la conservazione delle diversità delle razze di animali da reddito agricoli
Fonte: UFAG Ovini Caprini Bovini Suini Equini Api 2004 2003 2002 2001 2000 1999 0 6 4 5 3 2 1 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 93
Numero di razze coinvolte nei progetti

I progetti sono svolti dalle organizzazioni d’allevamento riconosciute,sotto l’alta vigilanza della Confederazione.La maggioranza delle razze è sostenuta mediante iniziative a favore della conservazione in situ.La conservazione del bovino di Evolène, del cavallo delle Franches-Montagnes e delle razze caprine svizzere,invece,viene garantita tramite una banca del seme (metodo ex situ).

Nel 2002,su mandato dell’UFAG,un gruppo di lavoro composto da persone attive nei campi più disparati ha nuovamente analizzato la situazione attuale delle risorse zoogenetiche valutando e illustrando in quali settori è necessario intensificare gli sforzi.Il risultante rapporto è un contributo al rapporto sullo stato mondiale delle risorse zoogenetiche,che verrà elaborato entro il 2007 dalla FAO.

Dall’inizio del sostegno finanziario ai progetti per la conservazione delle diversità delle razze,all’UFAG sono pervenute circa 40 domande per un totale di 17 razze in seguito valutate da una commissione esterna di specialisti.Tra queste,30 progetti soddisfacevano le esigenze per beneficiare di un contributo.L’anno scorso,12 razze di animali da reddito indigene sono state inglobate in programmi di conservazione.Una valutazione intermedia di progetti già conclusi mostra che per quanto riguarda l’efficacia dei provvedimenti di conservazione finora adottati,il bilancio è da ritenersi positivo.Per tutte le razze gli effettivi di animali hanno potuto essere aumentati oppure la loro diminuzione ha potuto essere arrestata.

1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 94

Partecipazione ai programmi URA e SSRA

Mediante i programmi «uscita regolare degli animali da reddito all’aperto» (URA) e «sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali» (SSRA) viene promossa la detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze.Il programma URA disciplina in particolare l’uscita degli animali al pascolo,nella corte o nell’area con clima esterno per quanto concerne il pollame.Il programma SSRA prevede soprattutto condizioni di natura qualitativa per le aree di riposo e quelle di movimento (stabulazione libera).La partecipazione a questi programmi è facoltativa.

Dall’introduzione dell’URA (1993) e dei SSRA (1996),la partecipazione ad entrambi i programmi è in costante aumento.Dal 1993 al 2004 il numero di aziende che partecipano al programma URA è passato da 4'500 a 37'400,mentre quello delle aziende partecipanti al programma SSRA è salito,dal 1996 al 2004,da 4'500 a 19'600.

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1.3.2Etologia
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 95
Tabelle 37–38,pagine A42–A43

Tra il 1996 e il 2004 la quota di animali da reddito detenuti secondo le condizioni URA è cresciuta dal 19 al 68 per cento.Nello stesso periodo,per il programma SSRA si registra un incremento della quota dal 9 al 37 per cento.Tali valori sono una media delle quattro categorie di animali da reddito (bovini,altri animali che consumano foraggio grezzo,suini,pollame).

La partecipazione al programma URA per categoria di animali e per azienda indica che per ciò che concerne le aziende che detengono bovini la percentuale di animali è praticamente identica alla percentuale di UBG.Per le altre categorie di animali da reddito si rileva invece che le aziende che hanno partecipato al programma URA sono prevalentemente quelle con un effettivo di animali superiore alla media.

Evoluzione
Quota di UBG in % URASSRA Fonte: UFAG 1996199719981999 0 60 70 80 50 40 30 20 10 2000 2001 200220032004 Partecipazione
In % Quota
Fonte: UFAG BoviniAltri
che consumano foraggio grezzo SuiniPollame 0 70 80 90 60 50 40 30 20 10 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 96
della partecipazione ai programmi URA e SSRA
al programma URA – 2004
di animali (in UBG)Quota di aziende
animali

Contrariamente a ciò che accade per i programmi URA,gli effettivi di animali delle aziende che detengono pollame,altri animali che consumano foraggio grezzo nonché suini,che hanno preso parte ai programmi SSRA,restano ancora significativamente al disopra della media svizzera.Degna di nota la situazione riscontrata in relazione al pollame:nel 2004 il 18 per cento delle aziende deteneva circa l'81 per cento degli animali conformemente alle prescrizioni SSRA.Per i bovini,invece,la quota di aziende è stata leggermente superiore a quella di animali.Ciò significa che partecipano al programma SSRA numerose aziende con effettivi ridotti di bovini.

Evoluzione della partecipazione al programma URA, secondo le categorie

Per quanto concerne la partecipazione al programma URA,nel periodo 1996–2004 si è registrato un incremento che ha interessato tutte le categorie di animali da reddito, ad eccezione del pollame.Ciò è riconducibile al minor numero di polli da ingrasso detenuti nel quadro del programma URA e al fatto che in questi ultimi anni l'effettivo totale di pollame è aumentato maggiormente rispetto alla partecipazione al programma URA.Il calo della partecipazione per i polli da ingrasso potrebbe essere dovuto all'esclusione dal programma URA dei soggetti con un ciclo inferiore a 56 giorni di ingrasso.

Partecipazione al
In % Quota di animali (in UBG)Quota di aziende Fonte: UFAG BoviniAltri animali che consumano foraggio grezzo SuiniPollame 0 80 90 70 60 50 40 30 20 10
programma SSRA – 2004
da reddito Quota di UBG in % Fonte: UFAG Bovini Altri animali che consumano foraggio grezzo SuiniPollame 199619971998199920012002 2000 0 70 80 90 50 60 40 30 20 10 20032004 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 97 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA
di animali

Evoluzione della partecipazione al programma SSRA, secondo le categorie di animali da reddito

Per quanto concerne il programma SSRA si nota in particolare l’elevata partecipazione nel settore avicolo.Ciò è dovuto al successo riscosso dalle label sul mercato.Il programma SSRA per i suini è stato introdotto soltanto nel 1997;tuttavia l’evoluzione è stata molto soddisfacente.Tra il 1997 e il 2004 la quota di suini detenuti in conformità delle condizioni SSRA è passata dall'8 al 61 per cento.

Quota di UBG in % Fonte: UFAG 1996199719981999200120022003 2004 2000 0 80 90 50 60 70 40 30 20 10
98 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1
Bovini Altri animali che consumano foraggio grezzo SuiniPollame

■ Situazione iniziale

1.4 Valutazione della sostenibilità

In virtù della nuova Costituzione federale del 1999 il principio della sostenibilità deve essere tenuto in considerazione in tutti gli ambiti della politica (art.2 e 73).Tale principio era d’altronde già stato ancorato nella Costituzione federale nel 1996 con l’introduzione dell’articolo sull’agricoltura (art.104).

L’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura prevede che nel Rapporto agricolo l’UFAG illustri e valuti la situazione dell’agricoltura nonché i risultati della politica agricola dal profilo della sostenibilità.Il resoconto con indicatori si fonda per la prima volta su un concetto presentato nel Rapporto agricolo 2001.È previsto un resoconto quadriennale.

■ Concetto di valutazione

Il concetto presentato nel Rapporto agricolo 2001 è conforme ad altre importanti attività legate alla valutazione della sostenibilità.La sua applicazione consente una valutazione ex ante secondo la metodologia elaborata dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale per la valutazione della sostenibilità di progetti di ampia portata (v.bibliografia riportata di seguito).

Bibliografia concernente lo sviluppo sostenibile e la valutazione della sostenibilità:

–Mauch Consulting,INFRAS,Ernst Basler und Partner AG,Politik der nachhaltigen Entwicklung in der Schweiz:Standortbestimmung und Perspektiven (su mandato della IDARio),2001

–UST/UFAFP/ARE,MONET (Monitoring der Nachhaltigen Entwicklung) Schlussbericht,Methoden und Resultate,2003 (testo in ted.,fr.e ing.)

–UST,Sviluppo sostenibile in Svizzera,Indicatori e commenti,2003

–ARE,Valutazione della sostenibilità:Concetto quadro e basi metodologiche, 2004

–Commissione europea,Direzione generale dell’agricoltura,Un concetto per indicatori della dimensione socioeconomica di un’agricoltura sostenibile e sviluppo delle aree rurali,2001

■■■■■■■■■■■■■■■■
1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 99 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA

La sostenibilità è un concetto orientato verso il futuro e le risorse.La finalità è garantire alle future generazioni la possibilità di soddisfare le proprie esigenze.A tal proposito è fondamentale che abbiano a loro disposizione un determinato stock di risorse di una ben determinata qualità.Per risorse s’intendono le risorse naturali,quelle umane (conoscenze) e quelle riprodotte (investimenti di capitale).

Siccome non è dato di sapere quali esigenze avranno le generazioni future sul piano quantitativo e qualitativo ed è impossibile valutare in quale misura il progresso tecnologico influenzerà la produttività delle risorse e il grado di sostituzione fra le diverse risorse,non è possibile stabilire quante e quali debbano essere trasmesse alle generazioni future.Tuttavia è prevedibile che si esauriranno in particolare le fonti di energia fossile.Date le premesse è quindi opportuno impegnarsi attivamente nel cercare di sostituire le risorse naturali non rinnovabili con quelle rinnovabili.Inoltre,le risorse naturali rinnovabili devono venir sfruttate in modo da consentirne la rigenerazione, mentre quelle umane (conoscenze) e quelle riprodotte vanno rinnovate attivamente e continuamente.La scarsezza in particolare delle risorse naturali,inoltre,ne impone un impiego efficiente.

Questi criteri sono necessari,ma tuttavia insufficienti per garantire la sostenibilità. Benché il rispetto di determinati principi possa determinare un livello di benessere intergenerazionale massimo,è impossibile evitare che subentrino squilibri nella distribuzione.Un elemento determinante del concetto di sostenibilità è quindi anche l’equa distribuzione del benessere,non soltanto fra le generazioni attuali e quelle future, bensì anche all’interno della presente generazione.

Elementi del concetto di sviluppo sostenibile:

Risorse: impiego delle risorse naturali finalizzato a conservarne una determinata quantità minima.Sostituzione delle risorse naturali non rinnovabili con risorse naturali rinnovabili nonché uso parsimonioso delle risorse naturali rinnovabili.Rinnovamento continuo di tutte le risorse naturali rinnovabili,delle risorse umane (conoscenze) e delle risorse riprodotte (capitale).

– Efficienza: efficienza,nel processo di trasformazione,fra input e output a tutti i livelli del processo che implica la fornitura di prestazioni.

Equità: equa distribuzione generazionale e intergenerazionale del benessere (benché vi sia un nesso molto stretto fra l’equità intergenerazionale e la trasmissione di un determinato stock di risorse,la prima è un obiettivo,mentre la seconda è un mezzo per raggiungerlo).

100 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1

■ Presentazione dei risultati

Gli indicatori di sostenibilità per l’agricoltura mostrano se a determinate condizioni quadro (comportamenti alimentari,condizioni quadro dello Stato) il primario si sviluppa in un’ottica sostenibile.Gli indicatori comprendono gli elementi della sostenibilità precedentemente menzionati (risorse,efficienza,equità).A seconda della dimensione in cui viene considerata la sostenibilità (economia,aspetti sociali,ecologia) i temi assumono una valenza differente.L’aspetto delle risorse (capitale naturale,capitale umano e capitale riprodotto) assume un significato fondamentale in tutte le dimensioni.Per l’ecologia e l’economia un ruolo particolare è rivestito dall’efficienza,mentre per quanto concerne gli aspetti sociali l’accento è posto sull’equità.

Sulla base di lavori interni,di lavori in seno al gruppo di accompagnamento «Indicatori agroambientali» e di uno studio condotto da esperti (Bürgenmeier,Beat,Nachhaltigkeitsindikatoren der ökonomischen und sozialen Dimensionen in der Landwirtschaft, Studio all’attenzione dell’UFAG,2003) sono stati definiti gli indicatori di sostenibilità di seguito illustrati.

Schema degli indicatori di sostenibilità

DimensioniEconomiaAspetti socialiEcologia

Temi

Risorse

Rinnovamento del capitale

Formazione

Biodiversità: –potenziali conseguenze delle attività nel primario sulla biodiversità –oppure:superfici di compensazione ecologica con qualità minima

Acqua: –rischio di ecotossicità acquatica

Suolo (quantità)

Efficienza

Produttività del lavoro

Suolo (qualità): –rischio d’erosione –tenore di fosforo nel suolo

Potenziali emissioni di azoto

Efficienza energetica

Equità

Confronto dei redditi con il resto della popolazione

Confronto della qualità della vita con il resto della popolazione

Siccome non è ancora terminata la fase di sviluppo relativa agli indicatori in ambito ecologico,per la prima valutazione vengono utilizzati indicatori sostitutivi.Essi sono presentati direttamente nella parte dedicata all’ecologia.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 101

Per illustrare lo sviluppo degli indicatori e la loro valutazione viene utilizzata la simbologia messa a punto dall’UST per il sistema di monitoraggio MONET.

Tendenza (dal 1990)Valutazione

➚ Incremento+ Miglioramento (maggior sostenibilità)

➘ Calo– Peggioramento (minor sostenibilità)

➙ Nessuna variazione di rilievo ≈ Neutro

~ Irregolare

❏ Nessuna indicazione

Per ogni indicatore viene innanzitutto segnalata con una freccetta la direzione che in linea di principio dovrebbe seguire l’evoluzione affinché si possa parlare di sviluppo sostenibile.Successivamente viene presentata la tendenza dal 1990 servendosi sempre delle freccette.Dal confronto dei due simboli si ottiene la valutazione dello sviluppo.

1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 102

Indicatori relativi all’economia

Definizione

Stock di capitale a prezzi costanti al 1990 / investimenti fissi lordi a prezzi costanti al 1990.

Indicazione

L’indicatore mostra quanti anni durerebbe il rinnovamento dello stock di capitale con investimenti fissi lordi costanti.

Valutazione

Lo stock di capitale attualmente si rinnova con lo stesso ritmo dell’inizio degli Anni ’90, ossia ogni 25–30 anni,il che significa che l’agricoltura può produrre tanti mezzi per il rinnovo di edifici e macchine quanto 10–15 anni fa.Lo stock di capitale così come gli investimenti fissi lordi hanno subito un calo del 10 per cento circa,il che è normale considerato lo sviluppo strutturale dell’agricoltura.

Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione

di rilievo
Rinnovamento del capitale Evoluzione del rinnovamento del capitale Anni Fonte: UST 199019941996199820002002 1993 1992 19911995199719992001 0 35 30 25 20 15 10 5 20032004 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 103
➙ Costante ➙ Nessuna variazione +Miglioramento

Definizione

Superficie la cui idoneità alla coltivazione,conformemente ai criteri della carta delle colture della Svizzera,è da ottima a moderata.Secondo la statistica delle superfici,il suolo deve rientrare tra i prati e i campi più favorevoli,tra gli altri prati e campi oppure tra i pascoli propri dell’azienda;inoltre deve essere situato non oltre i 900 metri di altitudine e avere una pendenza inferiore al 20 per cento.Questo indicatore è stato sviluppato per il sistema MONET.

Indicazione

L’indicatore mostra l’evoluzione della parte di SAU essenziale affinché l’agricoltura possa contribuire in maniera considerevole all’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari.

Valutazione

Il calo della superficie coltivabile pari al 2,1 per cento corrisponde all’incirca alla metà della superficie del lago di Neuchâtel.Quasi tutta la perdita di terreno è riconducibile all’avanzamento dei centri urbani verso la campagna e alla costruzione di infrastrutture.Una notevole parte di terreni è stata occupata da insediamenti,il che ha pregiudicato l’utilizzo a scopo agricolo a lungo termine.La protezione del suolo coltivabile rientra nel diritto sulla pianificazione territoriale (Piano settoriale delle superfici per l'avvicendamento delle colture).La politica agricola non dispone di alcun strumento per frenare questa evoluzione.L’influsso della politica agricola sulle rimanenti superfici coltive è positivo.Infatti ha garantito che esse venissero gestite in maniera sostenibile.

Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➙ Costante ➘ Calo –Peggioramento (non riconducibile alla politica agricola)
Evoluzione del
1979/19851992/1997 In ha Fonte: UST 0 600 000 500 000 400 000 300 000 200 000 100 000 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 104
■ Suolo
suolo coltivabile

Definizione

Valore aggiunto lordo a prezzi di fabbricazione costanti al 1990 / Unità di lavoro annuali totali.

Indicazione

La produttività del lavoro mostra il grado di efficienza con cui l’agricoltura svizzera impiega la manodopera.Il miglioramento della produttività del lavoro è un presupposto importante per il rafforzamento della competitività.

Valutazione

L’evoluzione è positiva.Dal forte calo del lavoro impiegato (–26%) correlato a un calo minore del valore aggiunto lordo (–10%) risulta che fra il 1990 e il 2004 la produttività del lavoro è aumentata del 21 per cento,ossia dell’1,4 per cento in media all’anno.

Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➚ Incremento ➚ Incremento +Miglioramento
Produttività
lavoro Evoluzione produttività del lavoro fr./ULA Fonte: UST 199019941996199820002002 1993 1992 19911995199719992001 0 80 000 70 000 60 000 50 000 40 000 30 000 20 000 10 000 20032004 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 105
del

Indicatori relativi agli aspetti sociali

Definizione

Quota di gestori con esperienza pratica,formazione di base e formazione supplementare.

Indicazione

Questo indicatore mostra l’evoluzione del livello di formazione dei capiazienda.Dal punto di vista della sostenibilità,lo sviluppo è positivo se aumentano le percentuali delle persone che possiedono una formazione.

Valutazione

Circa due terzi dei gestori nel 2003 possedevano una formazione di base o una formazione supplementare.Per motivi legati alla metodologia le cifre attuali non possono essere confrontate direttamente con quelle rilevate in passato.

Direzione

➚ IncrementoNessuna indicazione ❏ Nessuna indicazione (solo una misurazione)

sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione
Formazione Livello di formazione 2003 In % Fonte: UST Formazione supplementare Formazione di base Esperienza pratica 0 100 80 60 40 20 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 106

Definizione

Reddito del lavoro per ULAF / salario comparabile.

Indicazione

Questo indicatore mostra l’evoluzione delle differenze in termini di reddito esistenti tra la popolazione agricola e il resto della popolazione attiva.Dal punto di vista della sostenibilità sarebbe ottimale se il rapporto si muovesse nella direzione 1 (e quindi il salario della manodopera agricola si avvicinasse a quello della restante popolazione) e restasse costante.

Valutazione

Tra il 1990 e il 2004 il divario tra il reddito della popolazione agricola e quello della restante popolazione è aumentato.Il rapporto tra i due valori si era notevolmente allentato già prima della riforma agraria nel 1993 con lo svincolo dai prezzi,raggiungendo il livello minimo nel 1995.Dal 1997 il divario è rimasto pressoché invariato.Le famiglie contadine compensano parte della loro perdita di potere d’acquisto rispetto alla restante popolazione con il reddito derivante da attività extraagricole.Tuttavia limitano pure i consumi,facendo segnare un calo pari al 9 per cento circa.

sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➚ Incremento ➘ Calo –Peggioramento
Direzione
■ Confronto dei redditi con il resto della
popolazione
In % Fonte: Agroscope FAT Tänikon 199019941996199820002002 1993 1992 19911995199719992001 0 100 80 60 40 20 20032004 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 107
Evoluzione del rapporto tra profitto del lavoro per ULAF e salario comparabile

■ Confronto della qualità della vita con il resto della popolazione

Definizione

Indice di qualità della vita della popolazione agricola / indice di qualità della vita della restante popolazione.

Indicazione

Questo indice mostra l’evoluzione della qualità della vita della popolazione agricola a confronto con quella della popolazione non agricola,sulla base di un’autovalutazione.

L’indice di qualità della vita copre i seguenti dodici ambiti di vita:attività lucrativa, formazione,perfezionamento professionale,reddito,standard di vita generale, famiglia,contesto sociale,condizioni quadro stabili,tempo libero,salute,disponibilità di tempo e offerta culturale.Con questo indice la valutazione della soddisfazione nei dodici ambiti di vita viene combinata alla valutazione della loro importanza (somma dei prodotti).

Valutazione

Nel 2005 l’indice di qualità della vita relativo alla popolazione contadina è risultato inferiore a quello della restante popolazione.La differenza è significativa.Ciò è riconducibile in misura considerevole al fatto che la popolazione agricola nei settori «tempo libero» e «disponibilità di tempo» è palesemente meno soddisfatta rispetto al resto della popolazione.In due settori (salute e condizioni quadro politiche ed economiche) la popolazione agricola interpellata è soddisfatta in ugual misura,in quattro settori della vita (famiglia,attività lucrativa,formazione,perfezionamento professionale) è leggermente più soddisfatta e in altri quattro settori (contesto sociale,standard generale di vita,offerta culturale e reddito) è un po’ meno soddisfatta rispetto al gruppo di riferimento.

Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione

➚ IncrementoNessuna indicazione ❏ Nessuna indicazione (solo una misurazione)

2005 In %
Rapporto indice di qualità della vita della popolazione contadina rispetto alla restante popolazione 0 100 80 60 40 20 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 108
Rapporto indice di qualità della vita – 2005
Fonte: gfs-zürich

Indicatori relativi all’ecologia

La maggior parte degli indicatori presi in considerazione per la valutazione dell’aspetto ecologico della sostenibilità dell’agricoltura è tuttora in fase di sviluppo.Questa fase durerà ancora per diversi anni.In attesa della messa a punto definitiva,si utilizzano gli indicatori sostitutivi elencati di seguito.

Indicatori della sostenibilitàIndicatori pubblicati nel 2005

Potenziali effetti delle pratiche agricole sulla biodiversità o sulle superfici di compensazione ecologica con qualità minima

Rischio di ecotossicità acquatica

Rischio d’erosione

Tenore di fosforo del suolo

Possibili emissioni di azoto

Efficienza energetica

Superfici di compensazione ecologica

Vendite di prodotti fitosanitari

Efficienza del fosforo (sulla base del bilancio di P,OSPAR)

Efficienza dell’azoto (sulla base del bilancio di N,OSPAR)

Efficienza energetica

-
1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 109

Definizione

Superfici di compensazione ecologica computabili (con o senza diritto a contributi) esclusi gli alberi da frutta ad alto fusto in base alle zone agricole.

Indicazione

Le superfici di compensazione ecologica sono spazi vitali rispettosi della natura che accolgono numerose specie selvatiche.Contribuiscono alla preservazione della biodiversità,il che garantisce a lungo termine una prestazione ecologica autonoma e la stabilità degli ecosistemi.Inoltre costituiscono una risorsa importante per l’uomo,che in futuro acquisirà una notevole valenza,soprattutto in relazione a settori quali agricoltura,alimentazione,medicina e industria.

Valutazione

Nel 2004,in Svizzera l’11 per cento circa della superficie agricola utile (SAU) era costituito da superfici di compensazione ecologica (regione di montagna 14%,regione di pianura 9%).È stato possibile mantenere gli spazi vitali esistenti,la cui valenza ecologica è stata addirittura migliorata.Inoltre sono state create nuove superfici di compensazione ecologica,soprattutto nella regione di pianura.

1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 110
Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➚ Incremento ➚ Incremento +Miglioramento ■ Superfici di compensazione ecologica Superfici di compensazione ecologica computabili 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 In 1 000 ha SAU montagna SAU pianura Fonte: UFAG 0 140 120 100 80 60 40 20

Definizione

Volume totale dei prodotti fitosanitari venduti espresso in tonnellate di principio attivo.

Indicazione

Le vendite di prodotti fitosanitari sono un indicatore del rischio di emissioni nell’ambiente,in particolare in acqua,suolo e aria,nonché delle conseguenze sulla biodiversità.

Valutazione

Dal 1990 le vendite di prodotti fitosanitari sono calate del 40 per cento circa.Questa riduzione è riconducibile all’ottimizzazione dell’impiego dei prodotti fitosanitari attraverso la produzione integrata e l’utilizzazione di prodotti nuovi con un’efficacia biologica più elevata che consente di ridurne il dosaggio.Sulla base del quantitativo di principio attivo non è tuttavia possibile stabilire in modo diretto il livello di ecotossicità acquatica.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 111
Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➘ Calo ➘
In t principio attivo 199019941996199820002002 1993 1992 19911995199719992001 0 2 500 2 000 1 500 1 000 500 20032004
Calo +Miglioramento
■ Vendite di prodotti fitosanitari
Evoluzione
delle vendite di prodotti fitosanitari
Fonte: Società svizzera per l'industria chimica Insetticidi,
Fungicidi, battericidi, insetticidi per la concia delle sementil Erbicidi acaricidi Regolatori della crescita Rodenticidi

Definizione

Il bilancio e l’efficienza del fosforo si calcolano applicando lo stesso metodo di quello dell’azoto.

Indicazione

Il fosforo è una risorsa non rinnovabile.Le scorte mondiali di fosforo sono limitate e pertanto il suo impiego parsimonioso ha la priorità dal punto di vista della sostenibilità.Le eccedenze nel bilancio vanno ridotte possibilmente al minimo.

Valutazione

L’eccedenza del bilancio del fosforo negli ultimi dieci anni ha subito un calo pari circa a due terzi,raggiungendo le 6'270 tonnellate.Ciò è riconducibile essenzialmente alla decisa diminuzione del consumo di concimi minerali fosforici.L’efficienza dell’apporto di fosforo nell’agricoltura è cresciuta dal 25 al 55 per cento circa.L’eccedenza tuttora riscontrabile indica che sul piano dell’esecuzione sussistono ancora problemi collegati al bilancio di concimazione equilibrato.A livello regionale si fronteggia la questione delle immissioni di fosforo nelle acque lacustri,in particolare nei laghi di Hallwil e Baldegg.

1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 112
Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione ➚ Incremento ➚ Incremento +Miglioramento ■ Efficienza del fosforo Efficienza del fosforo Evoluzione dell'eccedenza di fosforo e dell'efficienza del fosforo 199019911992 1993199419951996199719981999200020012002 Eccedenza di fosforo Fonte: Agroscope FAL Reckenholz 0 25 000 20 000 15 000 10 000 5 000 In t P In % 0 100 90 80 70 60 30 50 40 20 10

■ Efficienza dell’azoto

Definizione

L’efficienza dell’azoto è data dal rapporto tra immissioni ed emissioni in base al bilancio dell’azoto.Le emissioni sono espresse in percentuale delle immissioni.

Il ciclo dell’azoto è complesso e dinamico.I modelli di calcolo finora elaborati sono molteplici.Nel bilancio dell’azoto calcolato secondo il metodo OSPAR,l’agricoltura svizzera viene considerata come un’unica azienda.Le immissioni annuali di azoto provengono dai concimi minerali,dal foraggio e dalle sementi acquistati,dai concimi a base di scarti e da altri concimi nonché dalla fissazione e dal deposito di azoto.Le emissionicorrispondono all’azoto contenuto negli alimenti di origine vegetale e animale nonché in altri prodotti commerciali.

Indicazione

Una maggiore efficienza riduce la percentuale di azoto che si disperde nell’aria sotto forma di ammoniaca o che filtra nella falda freatica sotto forma di nitrato.Si stima che, alle condizioni attuali dell’agricoltura,l’efficienza dell’azoto,visti i processi naturali, può essere rafforzata al massimo del 30 per cento circa.Grazie ad un apporto efficiente di azoto le emissioni nell’ambiente,segnatamente in acqua ed aria,possono essere limitate per unità prodotta.

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 113
Evoluzione delle immissioni e delle emissioni di azoto nonché dell'efficienza dell'azoto, secondo il metodo OSPAR 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Immissioni Fonte: Agroscope FAL Reckenholz Emissioni 0 200 160 120 80 40 In 1 000 t N In % 0 30 25 20 10 15 5
Efficienza dell'azoto

■ Efficienza energetica

Valutazione

L’eccedenza del bilancio dell’azoto nell’agricoltura dal 1990 (132'000 t N) è diminuita del 13 per cento circa (115'000 t N).Ciò è riconducibile innanzitutto alla limitazione dell’impiego di concimi minerali azotati nonché alla diminuzione dell’accumulo di azoto.Negli ultimi anni la situazione è rimasta pressoché invariata.Dal 1990 al 2002 l’efficienza dell’azoto apportato è cresciuta dal 22 al 27 per cento,ma negli ultimi anni non si sono più rilevati segni di miglioramento.

Direzione sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione

➚ Incremento ➚ Incremento +Miglioramento

Definizione

L’efficienza energetica dell’agricoltura svizzera viene determinata secondo il metodo basato sul bilancio ecologico,messo a punto dal Servizio di consulenza agricola SRVA. Il consumo energetico si calcola sulla base dell’energia proveniente da fonti non rinnovabili,contenuta in edifici e macchine,elettricità,fonti di energia fossile quali concimi, pesticidi,foraggio e sementi.Il rapporto tra consumo di energia ed energia alimentare prodotta dà l’efficienza energetica.

Indicazione

Le scorte di energia fossile sono limitate.Inoltre la combustione di energia fossile genera anidride carbonica,un gas ad effetto serra in grado di influenzare il clima.Dal punto di vista della sostenibilità,è fondamentale un impiego efficiente di tale energia. Inoltre,è determinante far sì che l’energia fossile sia prontamente sostituita con energia proveniente da fonti rinnovabili.

1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 114

Evoluzione

Valutazione

Dopo un calo del consumo energetico a metà degli Anni ’90,si è andata delineando una nuova tendenza al rialzo.Dal 1990 l’efficienza energetica dell’agricoltura si situa attorno al 40 per cento con lievi fluttuazioni annuali.

Positivo è il fatto che l’efficienza energetica non ha subito mutamenti profondi, sebbene l’impiego di lavoro sia considerevolmente diminuito.Nell’ottica della sostenibilità è tuttavia negativo che l’impiego di energia fossile non sia stato ridotto.Non v’è comunque da stupirsi visto che le attuali condizioni quadro non offrono alcun incentivo per sostituire l’energia fossile.Tuttavia la politica agricola non ha alcun influsso su queste condizioni quadro generali.

Direzione

1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.4 VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ 1 115
sostenibilitàTendenza 1990–2004Valutazione
Incremento ➙ Nessuna variazione –Peggioramento di rilievo
energetica
Efficienza
199019911992 19931994199519961997199819992000200120022003 Consumo energetico totale Energia della produzione alimentare Fonte: SRVA 0 40 000 35 000 30 000 25 000 20 000 15 000 10 000 5 000 MJ/ha TJ energia fossile / TJ energia alimentare (%) 0 100 90 80 70 60 30 50 40 20 10
del consumo energetico, dell'energia della produzione alimentare e dell'efficienza energetica

Dal profilo della sostenibilità,il bilancio è,nel complesso,misto.Nell’ambito dell’economia la produttività del lavoro è migliorata.È positivo il fatto che dal 1990 gli investimenti in edifici,macchine e installazioni siano rimasti costanti rispetto al capitale totale.È invece negativa la riduzione del suolo fertile,un fattore di produzione dell’agricoltura decisivo e nel contempo non incrementabile.Ciò tuttavia non è imputabile alla politica agricola.Per quanto riguarda il sociale,il divario tra il reddito della popolazione agricola e quello della restante popolazione assume un significato negativo dal profilo della sostenibilità.A questo proposito va indicato che il divario è cresciuto rispetto a quello nel periodo precedente la riforma agraria,ma che da allora è rimasto pressoché costante.Quanto all’evoluzione relativa agli altri due indicatori non è ancora possibile trarre conclusioni,siccome è disponibile una sola misurazione.La situazione relativa all’indice della qualità della vita della popolazione agricola,più basso rispetto a quello della restante popolazione,impone che questo indicatore venga tenuto particolarmente in considerazione.Infatti,non si deve correre il rischio di un ulteriore peggioramento.Nell’ambito dell’ecologia,tutti gli indicatori hanno segnato un miglioramento nel segno della sostenibilità,eccezion fatta per quello relativo all’energia.In ogni caso sono necessari ulteriori miglioramenti in tutti gli ambiti.Ciò vale in particolar modo per l’efficienza energetica,data la portata e l’urgenza di questa problematica. Per la produzione agricola,analogamente alla produzione di beni e alla fornitura di prestazioni di servizio,si ricorre in gran parte al consumo di energia fossile. Quest’ultima però è una fonte destinata ad esaurirsi.Nell’ottica della sostenibilità la sostituzione dell’energia fossile mediante risorse energetiche rinnovabili è diventata una sfida fondamentale.Tuttavia la soluzione non va cercata nella politica agricola, bensì nel quadro della politica energetica.Lo stesso dicasi per l’evoluzione negativa dell’indicatore relativo al suolo.In questo caso è determinante la pianificazione del territorio.

Evoluzione degli indicatori di sostenibilità dal 1990

DimensioniIndicatoriValutazione

EconomiaRinnovamento del capitale+ Miglioramento

Suolo (quantità)– Peggioramento (non riconducibile alla politica agricola)

Produttività del lavoro+ Miglioramento

Aspetti socialiFormazione ❏ Nessuna indicazione

Confronto dei redditi con il resto – Peggioramento della popolazione

Confronto della qualità della vita ❏ Nessuna indicazione con il resto della popolazione

EcologiaSuperfici di compensazione + Miglioramento ecologica

Vendite di prodotti fitosanitari+ Miglioramento

Efficienza del fosforo+ Miglioramento

Efficienza dell’azoto+ Miglioramento

Efficienza energetica–Peggioramento

116 1 ■■■■■■■■■■■■■■■■
1.4.1 Bilancio
■■■■■■■■■■■■■■■■ 2.Provvedimenti di politica agricola 117 2

I provvedimenti di politica agricola si suddividono in tre ambiti:

– Produzione e smercio: in questo ambito i provvedimenti si traducono in valide condizioni quadro per la produzione e lo smercio delle derrate alimentari.Le uscite della Confederazione a favore di produzione e smercio sono in costante calo.Nel 2004 a questo settore sono stati destinati 731 milioni di franchi.La diminuzione rispetto agli anni 1990/92,ossia rispetto al periodo precedente la riforma agraria, ammonta a quasi 1 miliardo di franchi.

Pagamenti diretti: si tratta di pagamenti che indennizzano le prestazioni fornite nell’interesse della collettività come la cura del paesaggio,la salvaguardia delle basi vitali naturali e il contributo per l’occupazione decentrata del territorio nonché le prestazioni ecologiche particolari.I prezzi delle derrate alimentari non comprendono tali prestazioni data l’assenza di un mercato corrispettivo.Mediante i pagamenti diretti lo Stato assicura che l’agricoltura fornisca prestazioni a favore della collettività.

Miglioramento delle basi: con tali misure la Confederazione promuove e sostiene una produzione di derrate alimentari rispettosa dell’ambiente,sicura e efficiente.Nella fattispecie trattasi di provvedimenti volti a migliorare le strutture nonché di misure nei settori della ricerca,della consulenza,delle materie ausiliarie dell’agricoltura,della protezione dei vegetali e delle varietà.

118 2.PROVVEDIMENTI DI POLITICA AGRICOLA 2

2.1 Produzione e smercio

L’articolo 7 LAgr descrive gli obiettivi in materia di produzione e smercio dei prodotti agricoli.L’agricoltura è tenuta a produrre in modo sostenibile e vantaggioso,mentre gli agricoltori devono poter ricavare il massimo profitto dalla vendita dei loro prodotti.Per raggiungere tali obiettivi sono state introdotte misure che riguardano i settori:qualità, promozione dello smercio e caratterizzazione dei prodotti,importazione ed esportazione,economia lattiera,produzione animale,produzione vegetale e vitivinicoltura.

Nel 2004 alla promozione della produzione e dello smercio sono stati accordati 731 milioni di franchi.Rispetto all’anno precedente si è registrata una diminuzione delle uscite di circa 67 milioni di franchi (–8,4%).

Uscite per produzione e smercio

■■■■■■■■■■■■■■■■
Conto 2004Preventivo 2005 Ambito di spesaImportoQuotaImportoQuota mio.fr.%mio.fr.% Promozione dello smercio648,8578,3 Economia lattiera50469,247469,3 Produzione animale223,1284,1 Produzione vegetale (compresa la vitivinicoltura)14218,912518,3 Totale731100684100 Fonti:Conto dello Stato,UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 119 2
■ Mezzi finanziari 2004

■ Il sostegno delle organizzazioni di categoria promuove una procedura comune

2.1.1Strumenti sovrasettoriali

Organizzazioni di produttori e di categoria

Organizzazioni di produttori e di categoria servono da foro per discussioni e trattative, nonché da foro di coordinamento per gli attori del settore alimentare dove possono essere definiti gli orientamenti strategici per il posizionamento dei prodotti.Essi offrono ai produttori la possibilità di partecipare alle decisioni sul marketing-mix dei prodotti e su determinate regole per il funzionamento dei mercati.Grazie all’unificazione delle risorse,spesso limitate a livello delle singole aziende,sono inoltre disponibili prestazioni di servizio efficienti a livello collettivo (promozione dello smercio,osservazione del mercato,controllo della qualità,informazione,consulenza imprenditoriale, ecc.).

Nell’ambito della legislazione agricola (art.8 e 9),il Consiglio federale può dichiarare vincolanti anche per i non membri misure per il miglioramento della qualità,la promozione dello smercio e l’adeguamento dell’offerta alla domanda decise da organizzazioni di produttori e di categoria.In questo caso si parla di «estensione» delle misure comuni.Il Consiglio federale supporta misure che vanno a beneficio di tutto un settore o di tutta una categoria e il cui utilizzo non può essere riservato ai membri (fenomeno del parassitismo).Senza l’intervento del Consiglio federale le imprese,che non partecipano alle misure ma che ne beneficiano,ostacolerebbero entro breve qualsiasi iniziativa collettiva.Con il suo intervento,il Consiglio federale promuove l’unione delle forze. Le organizzazioni di categoria possono,in condizioni definite,pubblicare anche prezzi indicativi (art.8a LAgr).Le misure degli articoli 8 e 9 LAgr,con le quali la Confederazione sostiene gli attori in modo sussidiario,rafforzano la posizione dei produttori nel definire i prodotti e nelle trattative commerciali.

■ Condizioni severe per l’estensione da parte del Consiglio federale

Le esigenze che devono essere adempiute per un’estensione da parte del Consiglio federale sono:(1) le misure devono essere o possono essere compromesse da imprese che ne beneficiano senza applicarle o senza partecipare al loro finanziamento;(2) l’organizzazione non può svolgere un’attività commerciale;(3) essa deve essere rappresentativa e (4) i suoi membri devono aver varato le misure a larga maggioranza. L’ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori contiene le disposizioni d’esecuzione.Le condizioni poste in materia di rappresentatività delle organizzazioni e di procedura decisionale sono particolarmente severe:le decisioni devono venir accettate dalle assemblee dei delegati con una maggioranza dei due terzi,gli stessi delegati devono essere stati eletti democraticamente dalla base.Nel caso di un’organizzazione di categoria,le decisioni vanno prese con i due terzi della maggioranza dei delegati a tutti i livelli della categoria.Con tali esigenze il Consiglio federale pone l’accento sulla legittimità e sulla trasparenza delle organizzazioni. Inoltre,le misure per le quali viene richiesta un’estensione devono essere assolutamente nell’interesse di tutte le aziende di un settore o di una categoria e non possono portare a distorsioni della concorrenza fra i diversi attori del mercato.

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2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 120

Il Consiglio federale ha emanato le prime decisioni di estensione nel 2001.Le esperienze fatte da allora sono,nel complesso,positive.La soluzione efficace del problema del «parassitismo» ha consentito di rafforzare la coesione della categoria.Le organizzazioni devono tuttavia aspettarsi ricorsi da parte di imprese che non intendono aderire alle misure collettive con conseguente ritardo nell'applicazione.L'organizzazione di categoria Emmentaler Switzerland ha dovuto affrontare questo problema.Due casi sono tuttora pendenti al Tribunale federale.Finora le competenti autorità giudiziarie hanno sempre sostenuto la prassi del Consiglio federale.

Tuttavia tale strumento necessita di un continuo miglioramento.L’ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori viene regolarmente adeguata alla pratica e all’evoluzione giuridica.Le organizzazioni alle quali il Consiglio federale ha assicurato un’estensione delle misure,devono consegnare un rapporto annuo al DFE sull’esecuzione e l’efficacia delle misure.L’Ispettorato delle finanze dell’UFAG esegue altresì controlli tramite i quali si assicura che i contributi prelevati dai non membri vengano effettivamente utilizzati per le misure collettive previste.Nel 2005 tre organizzazioni di produttori (Unione svizzera dei contadini,Produttori Svizzeri di Latte e GalloSuisse) e tre organizzazioni di categoria (Interprofession du Gruyère, Interprofession du Vacherin fribourgeois,Emmentaler Switzerland) hanno approfittato dell’estensione delle misure da esse convenute.L’estensione può essere prorogata,a condizione che prima venga fatta una nuova valutazione.

Retrospettiva dopo alcuni anni 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 121 2

■ La comunicazione diventa sempre più importante

Promozione dello smercio

La promozione dello smercio di prodotti agricoli inizia con la comunicazione di marketing.La Confederazione sostiene,all’interno del marketing-mix,soltanto misure di comunicazione.In tal modo si vogliono evitare distorsioni della concorrenza.La Confederazione versa contributi per i costi di misure di comunicazione delle categorie pari al massimo al 50 per cento del totale.Il sostegno nell’ambito della promozione dello smercio ha carattere sussidiario.La priorità è data all’organizzazione autonoma e alla responsabilità dei singoli attori.

Con l’aumento dell’intensità concorrenziale nell’agricoltura sarà sempre più importante conseguire,mediante un lavoro di comunicazione effettivo (do the right thing) ed efficace (do the things right),vantaggi sul mercato dal profilo della competitività.In questo ambito occorre inoltre impiegare economicamente i mezzi della Confederazione che diventano via via più scarsi.Pertanto,in futuro,gli aspetti economici svolgeranno un ruolo maggiore anche nella valutazione degli effetti delle misure adottate.

■ Efficacia della promozione dello smercio

Le misure per promuovere lo smercio sostenute dalla Confederazione si rivelano efficaci:malgrado il crescente divario rispetto ai prezzi al consumo dei Paesi limitrofi e un aumento della concorrenza all’importazione,è stato possibile mantenere e in alcuni casi aumentare la preferenza per i prodotti svizzeri.Negli ultimi anni si è sviluppata una presenza chiaramente avvertibile dell’agricoltura svizzera sul mercato.Anche per quanto riguarda l’esportazione,l’immagine dei prodotti svizzeri si è mantenuta a livelli elevati.

Talvolta gli effetti della promozione dello smercio sono di natura indiretta.Sarebbero auspicabili effetti pubblicitari che si manifestano concretamente nel comportamento d’acquisto.Tuttavia,una chiara classificazione di costi ed effetti non è da ritenersi fattibile dato che non occorre tenere in considerazione soltanto i ritardi ma anche l’inserimento della comunicazione nel marketing-mix globale.Fattori esogeni come l’evoluzione dei prezzi o lo sviluppo della competitività,nonché il comportamento dei concorrenti hanno altresì un influsso sul valore aggiunto e sul quantitativo di smercio.Dal profilo scientifico l’effetto positivo della comunicazione sullo smercio è tuttavia incontestato.

■ Ampliato il controllo degli effetti

Per i progetti di promozione dello smercio 2005 si è ampliato il controllo degli effetti. Finora il controllo si basava soprattutto sui sondaggi concernenti le preferenze dei consumatori,nonché su indicazioni facoltative fornite dal titolare del progetto.Dal 2005,tutti i titolari di progetti sono tenuti a fornire all’UFAG dati sulla base di indicatori definiti.Inoltre l’UFAG esige che si tenga in considerazione l’effetto in rapporto ai costi.In tal modo l’efficienza effettiva si completa con la dimensione dell’efficienza delle risorse.

Il controllo degli effetti deve fornire informazioni concernenti progetti in corso e indicazioni importanti a livello decisionale per progetti futuri.I risultati e le considerazioni servono soprattutto come base per la valutazione e lo sviluppo ulteriore della promozione dello smercio.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 122

■ Stato del registro DOP/IGP

Etichettatura

Dal 1997 la Svizzera dispone di una base legale per le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette (DOP/IGP).Più categorie hanno scelto questo strumento per tutelare il loro prodotto,optando per una strategia di differenziazione basata sulla qualità determinata dall’origine.Finora nel Registro delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche sono stati registrati diciannove prodotti (13 DOP e 6 IGP).Nel 2004 si sono registrate tre DOP (pane di segale vallesano,Zafferano di Mund e Berner Alpkäse),nonché due IGP (Saucisse aux choux vaudoise e Saucisson vaudois).Per quanto concerne altri prodotti come la Raclette du valais e l’Emmentaler,la procedura di registrazione è in corso.Questi due fascicoli sono attualmente trattati dalla Commissione di ricorso del DFE.

NumeroNumerott

Formaggio

L’EtivazDOC671290354OIC

GruyèreDOC3 00025925 12028 000OIC

SbrinzDOC52034-1 750Procert

Tête de MoineDOC2699-1 669OIC

Formaggio d’alpe TicineseDOC25--135OIC

Vacherin Mont-d’OrDOC20013592590OIC

Berner AlpkäseDOC549--1 012OIC

Prodotti carnei

Carne secca dei GrigioniIGP-31658950Procert

Saucisse d’AjoieIGP-11-56OIC

Carne secca del ValleseIGP-28-337OIC

Saucisse neuchâteloise / Saucisson neuchâtelois IGP-18-123OIC

Saucisson vaudoisIGP-51-620OIC

Saucisse aux choux vaudoiseIGP-50-480OIC Bevande contenenti alcol di distillazione

Eau-de-vie de poire du ValaisDOC3974 OIC

Abricotine

DOC1003OIC Altri prodotti

RibelDOC632829Procert

Cardon épineux genevoisDOC923870Procert

Pane di segale vallesanoDOC3957-35OIC

Zafferano di MundDOC116--0,003OOIC

Totale5 297574 Fonte:UFAG

Registro DOP/IGP al 31 dicembre 2004
Rheintaler
Denominazione Protezione Aziende agricole Aziende (trasformazione/ lavorazione) Volume di produzione certificato 2003 Volume di produzione certificato 2004 Enti di certificazione 139 224 litri alcol al 100% 95 792 litri alcol al 100% 32 981 litri alcol al 100% 17 228 litri alcol al 100% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 123 2

■ Sviluppi internazionali

Nell’ambito dell’applicazione degli accordi bilaterali,la Svizzera ha avviato colloqui con l’UE in merito al riconoscimento reciproco dei Registri.Il gruppo di esperti DOP/IGP del Comitato misto ha riconosciuto l’equivalenza della legislazione svizzera e di quella europea in merito alla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche.Inoltre ci si è scambiati liste di prodotti cosiddetti sensibili che saranno oggetto di trattative.Entrambe le parti elaborano ora i loro mandati di negoziazione.

La Svizzera è molto attiva anche nell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e si impegna a migliorare la protezione delle indicazioni geografiche a livello internazionale.Essa richiede che la protezione aggiuntiva delle indicazioni geografiche per i vini e gli alcolici (art.23 dell’Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio,«Accordo TRIPS») venga estesa a tutti i prodotti.È probabile che anche parecchi membri,tra cui l’UE,difenderanno questa posizione nel corso delle trattative.

Strumenti del commercio esterno

A sostegno di un settore primario produttivo,le importazioni di prodotti agricoli vengono regolate mediante adeguate misure tariffali.I dazi all’importazione vengono impiegati come strumento regolatore:per il sistema del prezzo soglia,che trova applicazione esclusivamente nel settore dei cereali da foraggio e degli alimenti per animali, il prezzo all’importazione viene mantenuto costante all’interno di una determinata fascia mediante aliquote di dazio variabili.Per quanto riguarda gli altri prodotti agricoli,invece,vengono applicati contingenti doganali.I quantitativi che possono essere importati all’aliquota di dazio del contingente (ADC) sono limitati.È tuttavia consentito effettuare importazioni fuori del contingente doganale,che però vengono gravate da dazi decisamente più elevati.

La procedura amministrativa per il disciplinamento delle importazioni deve essere continuamente adeguata alle condizioni quadro.I cambiamenti sono dovuti a sviluppi politici nell’ambito del commercio esterno,riforme interne della Politica agricola,variazioni della domanda di prodotti agricoli,o all’introduzione di misure che hanno l’obiettivo di applicare una procedura possibilmente semplice ed efficiente nell’assegnazione di quote di contingenti doganali.

Salvo nel caso della procedura più semplice dal profilo amministrativo,ossia quella dell’ordine di entrata alla frontiera (sequenza degli sdoganamenti),l’UFAG è competente per la ripartizione temporale e quantitativa dei contingenti doganali.Per quanto riguarda la vendita all’asta dei contingenti doganali,la vendita all’asta elettronica ha permesso di trovare una soluzione tecnica che permette agli abbonati di ricevere i bandi d’asta via e-mail.Gli offerenti possono inoltrare le loro offerte utilizzando un accesso sicuro ad Internet.Da subito si è ampiamente fatto ricorso a questa nuova possibilità.Da ottobre fino a dicembre 2004 sono già state indette 27 vendite all’asta elettroniche e gli offerenti registrati hanno inoltrato 640 offerte via Internet.I bandi d’asta verranno pubblicati anche in futuro nel FUSC e sul sito Internet dell’UFAG alla rubrica «Importazioni»,verrà invece soppresso l'invio per posta.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 124
■ Misure differenziate per il disciplinamento delle importazioni

■ Allargamento ad Est dell’UE – Proroga relativa ai dazi preferenziali

La situazione particolare dei cereali panificabili (quantitativo di contingente elevato, esaurito solo in casi eccezionali ed elevata ADC) ha permesso di introdurre una modifica per questo settore.Dall’inizio del 2005,il contingente di 70’000 tonnellate non è più venduto all’asta,ma assegnato in quattro tranches secondo la procedura in base all’ordine d’entrata delle domande alla frontiera.

Semplificazioni mediante soluzioni tecniche verranno realizzate nel quadro del nuovo sdoganamento elettronico «e-dec Importazione» che sostituisce il Modello doganale 90 finora in vigore.Esse faranno sì che dal 1°gennaio 2006 l’amministrazione delle quote individuali del contingente doganale possa aver luogo già alla frontiera invece che dall’UFAG in un secondo tempo come finora.Uno dei molteplici preparativi a questo passo è la soppressione del criterio di attribuzione noto come «prestazione e importazione nello stesso periodo» realizzata già da inizio 2005.Pertanto un quantitativo parziale del contingente doganale per fiori recisi verrà venduto all’asta.Per quanto concerne alcune varietà di verdure,per la ripartizione dell’anno seguente,oltre all’attività di importazione,si terrà conto anche della prestazione all’interno del Paese dell’anno precedente.

Una panoramica dettagliata della procedura d’assegnazione delle quote di contingente doganale,dei quantitativi assegnati e della relativa utilizzazione da parte delle ditte importatrici è offerta dal documento «Pubblicazione dell’assegnazione dei contingenti doganali» edito separatamente dal rapporto del Consiglio federale sulle misure doganali e tariffali,consultabile anche al sito Internet dell’UFAG alla rubrica «Importazioni» (disponibile solo in tedesco).

Nell’anno oggetto del rapporto,gli ex dazi preferenziali di quei Paesi che dal 1°maggio 2004 fanno parte dell’UE sono stati trasformati in contingenti doganali preferenziali accessibili a tutti i Paesi membri dell’UE.L’attribuzione di questi contingenti avviene,in rapporto ai dazi preferenziali,secondo la procedura in base all’ordine d’entrata delle domande alla frontiera.Fintanto che si possono applicare i criteri relativi alla ripartizione dei contingenti doganali giusta l’articolo 22 capoverso 2 LAgr,spetta all’UFAG occuparsi della ripartizione e dell’amministrazione delle quote dei contingenti.Per il 2004 le quote di contingenti doganali preferenziali sono state assegnate retroattivamente pro rata temporis dal 1°maggio 2004,in modo che l’UFAG in caso di richieste potesse chiarire se l’importatore beneficiava di agevolazioni doganali all’importazione. Il rimborso dei tributi doganali è stato effettuato in un secondo tempo dall’Amministrazione delle dogane.L’utilizzazione degli attuali contingenti e di quelli già ripartiti può essere consultata sul sito Internet dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD), all’indirizzo www.zoll.admin.ch alla voce Ditte/Importazione/Contingenti tariffari.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 125 2

Il 18 marzo 2005,le Camere federali hanno varato la nuova legge sulle dogane. L’entrata in vigore è prevista per il 1°luglio 2006.Si riportano di seguito le disposizioni che rivestono un particolare significato per l’agricoltura:

Articolo 12 Traffico di perfezionamento attivo: la procedura doganale applicata al traffico di perfezionamento attivo (TPA) consente di importare in Svizzera materie prime estere per la lavorazione o la trasformazione sotto concessione di una riduzione del dazio o dell’esenzione.Questo tipo di traffico transfrontaliero è già disciplinato nella vigente legge sulle dogane.Per prodotti agricoli e materie prime agricole,il TPA è permesso soltanto quando i prodotti indigeni equivalenti non sono disponibili in quantità sufficienti o se per tali prodotti lo svantaggio a livello di prezzo della materia prima non può venir compensato.Questo sistema particolare implica sempre un’autorizzazione da parte dell’AFD.In futuro l’autorizzazione verrà rilasciata se non vi sono interessi pubblici preponderanti contrastanti.La competenza decisionale spetta all’AFD.

Di regola attualmente le autorizzazioni per i prodotti agricoli sono concesse sulla base del principio dell’identità e,solo in casi eccezionali,su quello dell’equivalenza.Ciò significa che occorre riesportare quella merce che è stata importata per la lavorazione o per la trasformazione.In futuro il principio dell’equivalenza costituirà la regola e quello dell’identità l’eccezione.Questo significa che le merci importate possono venir scambiate con prodotti indigeni.

Si deroga al principio dell’equivalenza quando l’azienda di trasformazione non può garantire in modo credibile il quantitativo,le caratteristiche e la qualità delle merci nuovamente esportate o quando il traffico di perfezionamento,nel caso di merci con aliquote di dazio diverse a seconda della stagione,potrebbe comportare problemi sul mercato.In tal modo si garantiscono gli interessi pubblici concernenti la sicurezza delle derrate alimentari e i metodi di produzione e si evitano distorsioni della concorrenza.

Articolo 13 Traffico di perfezionamento passivo: nella nuova legge sulle dogane,il traffico di perfezionamento passivo (TPP) è disciplinato separatamente in quanto non corrisponde più al disciplinamento del TPA.La procedura consente di trasferire materie prime indigene per la lavorazione o la trasformazione in territorio doganale estero,sotto concessione di una riduzione del dazio o dell’esenzione in caso di reimportazione.Dal punto di vista economico il TPP rispecchia il TPA.

Per i prodotti agricoli e le materie prime agricole provvisoriamente esportate per la trasformazione,l’AFD autorizza il TPP soltanto se in tal modo non si pregiudicano importanti interessi economici all’interno del Paese.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 126
■ Revisione della legge sulle dogane – Modifiche con conseguenze sull’agricoltura e sul commercio di prodotti agricoli

Articolo 15 Prodotti agricoli: questa disposizione disciplina la procedura relativa al trattamento delle giacenze di frutta e verdura all’atto del passaggio dalla fase libera a un periodo amministrato.L’obiettivo è quello di evitare che durante la fase libera si importi un quantitativo di merci eccessivo all’ADC che,dopo l’inizio del periodo amministrato,viene immesso sul mercato.La disposizione di legge contribuisce alla sicurezza giuridica poiché per le scorte di merce in questione è richiesta una nuova dichiarazione doganale che può essere associata all'obbligo di versare la differenza rispetto all'aliquota di dazio fuori contingente doganale.

Articolo 43 Traffico nella zona di frontiera: il traffico nella zona di frontiera è finalizzato ad agevolare soprattutto la gestione delle merci nella zona di frontiera.Per zona di frontiera,rispetto a Germania,Francia e Italia,si intende la zona radiale.Essa comprende l’area nazionale ed estera all’interno di un raggio di 10 chilometri a partire dall’ufficio doganale più vicino.Con l’Austria si è concordato di definire la zona di frontiera come una zona parallela,ciò che corrisponde a una fascia di territorio di 10 chilometri lungo la frontiera doganale con tale Stato.

Secondo la volontà del legislatore,in futuro la zona di frontiera rispetto a tutti i Paesi limitrofi sarà costituita,salvo altri accordi di diritto internazionale,dalla zona parallela. Ciò significa che le fasce di territorio di 10 chilometri lungo tutto il confine soggiacciono al disciplinamento del traffico nella zona di frontiera.

Le statistiche per l’anno oggetto del rapporto mostrano un nuovo aumento delle esportazioni di materie prime agricole pari al 30 per cento circa.Tale aumento è riconducibile quasi esclusivamente a un incremento delle esportazioni di zucchero che,salvo poche eccezioni,è importato ed esportato nell’ambito del traffico di perfezionamento. Oltre il 50 per cento di questo zucchero è esportato in succhi di frutta e di verdura,il 10 per cento è contenuto nel cioccolato,il 4 per cento in acque minerali e circa il 4 per cento in dolciumi e prodotti da forno,nonché in marmellate.I succhi di frutta e di verdura non rientrano nel campo di applicazione della legge sul cioccolato.

cioccolato) Quantità esportate In t Fonti:
0 400 000 350 000 300 000 250 000 200 000 150 000 100 000 50 000 92 000 247 000 281 000 360 000 1991/92 2002 2003 2004 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 127 2
■ Importazione ed esportazione di prodotti trasformati (legge sul
AFD, UFAG

Nel 2004,delle 360’000 tonnellate di materie prime agricole esportate in prodotti di trasformazione,soltanto 82’000 tonnellate circa hanno ottenuto una perequazione dei prezzi sulla base della legge sul cioccolato.Rispetto al 2003 l’aumento è stato pari a 10’000 tonnellate.Quasi la metà di tale aumento (ca.5’000 t) interessa il latte fresco esportato,che con circa 15’600 tonnellate ha raggiunto un primato.Al secondo posto nella graduatoria vi è la farina di grano tenero che,con un aumento di circa 2’500 tonnellate,ha complessivamente raggiunto 27’700 tonnellate.

Mediante un credito suppletivo il Parlamento,come era già avvenuto l’anno precedente,ha riportato al livello OMC di 114,9 milioni di franchi il preventivo inizialmente ridotto a 100 milioni di franchi.Questo importo è stato esaurito.All’AFD sono però state inoltrate richieste che superano tale importo di circa 15 milioni di franchi.Per il 2005 il Parlamento ha preventivato un importo di 80 milioni di franchi,dal quale va dedotto il riporto di 15 milioni di franchi circa riconducibile al 2004.

Il 1°febbraio 2005,la Svizzera e l’UE hanno messo in vigore il testo rivisto del Protocollo 2 dell’accordo di libero scambio concluso tra Svizzera e CE nel 1972. L’economia d’esportazione conta,anche grazie al Protocollo 2 (revisionato),su una buona evoluzione nel 2005.Il fabbisogno di contributi all’esportazione per il 2005 è stato stimato dalla categoria a circa 113 milioni di franchi.Questa stima comprende già le ripercussioni del nuovo Protocollo 2.In tal modo anche per il 2005 vi è un divario tra i mezzi finanziari iscritti a preventivo e quelli presumibilmente necessari per la perequazione dei prezzi.Tra le misure da adottare per far fronte a tale ammanco vi sono le seguenti possibilità:credito suppletivo per aumentare il preventivo dei contributi all’esportazione (la decisione spetta al Parlamento),altre misure appropriate (contributi delle organizzazioni dei produttori e del primo livello di trasformazione) e traffico di perfezionamento per le materie prime agricole interessate.

Contributi all'esportazione mio. fr. Fonti: AFD, UFAG 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 180 115 115 1991/92 2003 115 2002 2004 128 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2

Misure 2004/05

2.1.2Economia lattiera

Nel 2004,lo smercio dei latticini si è ulteriormente ripreso.L’aumento delle forniture di latte ha permesso ai fabbricanti di incrementare la produzione di formaggio e prodotti a base di latte fresco.La crescita delle esportazioni di latticini ha altresì contribuito a dare un sollievo al settore.

ProdottoFormaggioBurroLatte Latte Latte di consumo, scrematoin polverepanna,prodotti a base di latte fresco

1 Solo per determinati scopi d’utilizzazione

2 Solo in caso di rinuncia all’importazione

3 Solo per esportazioni in Paesi diversi da quelli dell’UE e differenziato per tipo di formaggio

4 Escluso il latte di consumo

Rispetto al 2003 il prezzo alla produzione media del latte è diminuito di quasi 1 centesimo al chilogrammo fissandosi a circa 74.6 centesimi al chilogrammo.Il prezzo del latte biologico è diminuito di 3.76 centesimi al chilogrammo,la diminuzione è dunque notevolmente più significativa.Le misure di sostegno sotto forma di supplementi per il latte trasformato in formaggio e per il foraggiamento senza insilati continuano ad essere destinate in primo luogo al settore caseario.

■■■■■■■■■■■■■■■■
Protezione alla frontiera ■■■■■ Supplementi ■ Aiuti all’interno del Paese ■ 1 ■ 1 ■ 2 Aiuti all’esportazione ■ 3 ■■ 4
Misura
Fonte:UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 129 2

Nel corso del 2004 le uscite della Confederazione a favore dell’economia lattiera sono ulteriormente diminuite.Rispetto all’anno precedente,l’importo a disposizione è diminuito di 55,7 milioni di franchi (–10,1%).

Nel 2004 nel settore lattiero sono stati stanziati complessivamente 503,5 milioni di franchi,di cui 350 (69,5%) a favore del formaggio.Il settore del burro ha assorbito 71,7 milioni di franchi (14,2%),quello del latte in polvere e di altri latticini 75,5 milioni di franchi (14,9%).I costi amministrativi sono stati pari a 6,4 milioni di franchi (1,4%).

■ Mezzi finanziari 2004 Ripartizione dei mezzi – 2004
Aiuti all'interno del Paese 24%
Totale 503,5 mio. fr.
Aiuti all'esportazione 9% Supplementi 66% Amministrazione 1% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 130
Fonte: UFAG

■ Modifiche dell’ordinanza concernente il contingentamento della produzione lattiera (OCL)

Contingentamento lattiero

Nell'anno lattiero 2003/04 i produttori che commercializzavano latte erano 33’072.Il numero di produttori rispetto all’anno lattiero 2002/03 è diminuito di 1’599 unità (–4,6%).Ciò corrisponde alla flessione media dal 1°maggio 1999.Nella regione di pianura e in quella di montagna hanno smesso di commercializzare latte rispettivamente 933 e 606 produttori.Il contingente medio raggiunge su scala nazionale 91’612 chilogrammi.È aumentato di 4’449 chilogrammi (+5,1%) rispetto all’anno precedente e di 15’923 chilogrammi (+21%) rispetto all’anno lattiero 1999/2000. Mentre il contingente medio nella regione di pianura è passato da 103’467 a 109’306 chilogrammi (+5,6%),nella regione di montagna è cresciuto da 65’684 a 68’542 chilogrammi (+4,4%).Dall’anno lattiero 1999/2000 il contingente nella regione di pianura è cresciuto di circa 21’000 chilogrammi (+23%) e nella regione di montagna di 10’000 kg (+17,4%).

Con effetto dal 1°maggio 2004 la tassa per superamento di contingente applicata alle aziende d’estivazione è diminuita da 60 a 10 centesimi per chilogrammo di latte.In questo contesto si è dovuto fortemente limitare i trasferimenti di contingenti delle aziende d’estivazione alle aziende principali (art.3 cpv.3bis OCL).Immediatamente prima di tale modifica,si è ancora proceduto a trasferire una parte dei contingenti alpestri alle aziende principali.Nell’anno lattiero 2002/03 il contingente di base nella regione di estivazione era pari a 86,9 milioni di chilogrammi,mentre nell’anno lattiero 2003/04 esso raggiungeva 79,9 milioni di chilogrammi.Nella regione di estivazione circa 19 milioni di chilogrammi sono stati revocati mediante trasferimenti definitivi del contingente mentre circa 12 milioni di chilogrammi vi sono nuovamente affluiti tramite locazione.

Dopo che il quantitativo di contingente supplementare assegnato nel periodo annuale precedente è salito di ben il 77 per cento a 43,6 milioni di chilogrammi,nell’anno lattiero 2003/04 esso è diminuito di 5,4 milioni di chilogrammi fissandosi a 38,2 milioni di chilogrammi.Il numero di animali che danno diritto a contingenti supplementari ha raggiunto 19’095 unità.

Dal 1°maggio 2006 al 30 aprile 2009,oltre al contingentamento lattiero vi sarà un secondo sistema di orientamento della produzione.Per garantire una certa flessibilità, entrambi i sistemi sono stati concepiti in modo da essere permeabili.Con gli adeguamenti dell’ordinanza concernente il contingentamento lattiero (OCL,RS 916.350.1), vengono create le necessarie interfacce relative all’ordinanza concernente l’abbandono del contingentamento lattiero (OACL,RS 916.350.4).

L’articolo 3a inserito nella primavera del 2004 nell’OCL comporta una limitazione del trasferimento dei contingenti ed è direttamente in relazione alle discussioni relative all’abbandono del contingentamento lattiero.Un contingente trasferito in modo non definitivo,che dopo il 1°maggio 2004 viene riconsegnato al titolare del contingente non può più essere ritrasferito.Ciò non riguarda il ritrasferimento alla scadenza di un contratto di allevamento.È stata modificata la durata di tenuta di animali il cui allevamento viene affidato ad aziende nella regione di montagna e che al momento della ripresa da parte delle aziende di pianura danno diritto a contingenti supplementari. La durata di tenuta è stata ridotta da 22 a 18 mesi (art.11).

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 131 2

■ Ordinanza concernente l’abbandono del contingentamento lattiero (OACL)

Dopo l’abbandono del contingentamento lattiero e la revoca del contingente,il Servizio d’amministrazione del contingentamento lattiero deve allestire un conteggio per i singoli produttori concernente l’anno lattiero passato.Occorre allestire un conteggio finale.Ciò significa che nell’ultimo anno di contingentamento i produttori non possono più avvalersi della possibilità di un conteggio su più periodi.Nell’articolo 17 figura una formula di conteggio particolare per questi casi.La possibilità di trasferire 5’000 chilogrammi al massimo (art.16) è stata soppressa.Pertanto i produttori che intendono abbandonare il contingentamento lattiero devono pagare una tassa per ogni chilogrammo fornito in eccesso.Sui primi 5’000 chilogrammi in eccedenza è prevista la riscossione di una tassa ridotta.Per il conteggio del contingente entrambi i sistemi non possono essere permeabili.I quantitativi dei produttori che intendono abbandonare il contingentamento lattiero non vengono più conteggiati in virtù del diritto pubblico.Una compensazione delle forniture non è possibile.

Il 1°gennaio 2004 è entrato in vigore l’articolo 36a LAgr che disciplina la soppressione del contingentamento lattiero.In quest’ambito il Consiglio federale ha anche la competenza di escludere anticipatamente i produttori dal contingentamento lattiero se essi o le loro organizzazioni soddisfano determinati presupposti.Il 10 novembre 2004 il Consiglio federale ha varato l’ordinanza concernente l’abbandono del contingentamento lattiero (OACL,RS 916.350.4) che contiene le disposizioni di esecuzione relative all’abbandono anticipato,vale a dire per il periodo tra il 1°maggio 2006 e il 30 aprile 2009,data della soppressione generale del contingentamento lattiero.Durante questi tre anni,parallelamente al contingentamento lattiero di diritto pubblico sarà applicato un sistema di diritto privato della gestione dei quantitativi.

Nella sezione 2 dell’OACL,segnatamente negli articoli 3–5 figurano le disposizioni sulle forme di organizzazione,i cui membri possono abbandonare il contingentamento lattiero anticipatamente.Tra queste rientrano le organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori nonché le organizzazioni produttori-valorizzatore.Queste ultime sono organizzazioni nelle quali i produttori si raggruppano con un valorizzatore regionale di rilievo.Negli articoli 3–5 sono inoltre stabilite le esigenze che le diverse organizzazioni devono soddisfare,come ad esempio tipo di risoluzione o quantitativo minimo.

Nella sezione 3 sono disciplinate le condizioni in merito al calcolo e all’adeguamento del quantitativo di base di latte.Il giorno dell’abbandono (1°maggio 2006,2007 o 2008) ai singoli produttori viene revocato il contingente di base.Ciò corrisponde al contingente determinante per il conteggio dell’ultimo periodo prima dell’abbandono, contingenti supplementari esclusivi.Con l’assegnazione del quantitativo di base, l’organizzazione dispone,com’è stato il caso finora,di un quantitativo massimo analogo a un contingente.Tale limitazione delle libertà di chi ha abbandonato il contingentamento lattiero è stata prevista in modo da non pregiudicare,mediante un aumento eccessivo dei quantitativi e la conseguente forte pressione sui prezzi,i produttori che sono rimasti assoggettati al contingentamento.Il quantitativo di base aumenta o diminuisce in funzione delle modifiche fissate negli articoli 7–10.

Nella sezione 4 sono state fissate le norme per la ripartizione dei quantitativi nonché i compiti delle organizzazioni.In linea di massima,le organizzazioni sono libere di decidere in che modo ripartire i quantitativi tra i membri e se sono necessari degli

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 132

adeguamenti.I criteri per la ripartizione e le disposizioni concernenti l’adeguamento devono figurare in un regolamento (art.13).Un presupposto necessario per poter abbandonare il contingentamento lattiero è che l’organizzazione istituisca un Servizio d’amministrazione o che deleghi il mandato a un ente appropriato (art.14).Un altro compito dell’organizzazione,e parte della gestione dei quantitativi,è garantire il rispetto delle proprie disposizioni applicando le rispettive sanzioni (art.15).

Nella sezione 5,l’articolo 17 comprende una lista dettagliata della documentazione che l’organizzazione è tenuta ad allegare alla domanda di abbandono del contingentamento lattiero.

Malgrado gli elevati costi la possibilità di scambio di contingenti viene utilizzata in maniera considerevole.Nell'anno lattiero 2004/05 6’315 produttori hanno acquistato un contingente e 8’835 produttori lo hanno preso in affitto.La quantità trasferita ammonta a circa 308’080 tonnellate,ossia al 10,1 per cento del contingente di base.

Commercio di contingenti

In vista dell’abbandono del contingentamento lattiero il commercio dei contingenti si è fortemente ampliato.Il quantitativo trasferito giusta l’articolo 3 OCL (acquisto e locazione) nell’anno lattiero 2003/04 ha quasi raggiunto i 300 milioni di chilogrammi pari al 10 per cento del contingente di base.Il quantitativo dei contingenti affittati è aumentato moderatamente (+25,9 mio.kg,ossia +18%),mentre quello dei contingenti acquistati è cresciuto in misura considerevole (+37,1 mio.kg,ossia +40%).

Il quantitativo totale di contingenti locati nell’anno lattiero 2003/04 è ammontato a circa 440 milioni di chilogrammi,il che rappresenta il 14,2 per cento del contingente di base.Dall’introduzione del commercio di contingenti nell’anno lattiero 1999,quasi 428 milioni di chilogrammi di contingente sono stati acquistati definitivamente.In quest’anno lattiero 868 milioni di chilogrammi,ovvero il 27,9 per cento del contingente di base,sono stati utilizzati da altri produttori nel quadro di trasferimenti di contingente non vincolati alla superficie.

Unità2002/03 1 2003/04 1 2004/05 2 Vendita Produttori partecipantiNumero2 6923 9113 950 Totale lattemio.kg91,6128,6162,3 Per trasferimentokg34 03732 88841 084 Locazione Produttori partecipantiNumero6 6847 4106 847 Totale lattemio.kg142,7168,4145,5 Per trasferimentokg21 34522 72820 843 1 Dati definitivi 2 Dati provvisori Fonte:UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2 133
■ Commercio di contingenti lattieri

Prima della pausa estiva 2005 un’organizzazione di produttori e tre organizzazioni produttori-valorizzatore hanno inoltrato una domanda per l’abbandono anticipato del contingentamento lattiero.Il numero dei richiedenti è inferiore a quanto preannunciato e atteso,ciò è dovuto al fatto che i preparativi per l’abbandono anticipato si sono dimostrati più onerosi rispetto a quanto ipotizzato dalle organizzazioni e il termine di inoltro delle domande per l’abbandono previsto per il 1°maggio 2006 scade soltanto a fine ottobre 2005.

Dal punto di vista dell’UFAG,tale situazione è indicativa di una preparazione generale notevole da parte delle circa 20 organizzazioni interessate al cambiamento perseguito. Nella fase precedente la presentazione della domanda vi è stato un dibattito esauriente e talvolta intenso.Praticamente tutte le organizzazioni hanno preso contatto anticipatamente con l’UFAG affinché la documentazione da allegare alla domanda (soprattutto statuti e regolamenti per la gestione dei quantitativi) fosse conforme.

In questa fase l’UFAG ha già potuto esprimersi sulla maggior parte dei documenti,ciò agevolerà considerevolmente il trattamento della domanda che inizierà in autunno.

Sostegno del mercato mediante supplementi ed aiuti

Nel 2004 gli strumenti per il sostegno del mercato non sono stati oggetto di modifiche di rilievo.In seguito alla già citata riduzione del sostegno di 55,7 milioni di franchi diversi aiuti hanno dovuto subire dei tagli.Visti i mezzi finanziari a disposizione nel 2005,dal 1°maggio 2005 il supplemento per il latte trasformato in formaggio ha dovuto essere ridotto da 19 a 18 centesimi al chilogrammo.A partire dalla stessa data gli aiuti all’esportazione per equivalente sono diminuiti di 2 centesimi a 27 centesimi per equivalente.Infine,l’importo degli aiuti all’esportazione di formaggio delle varietà Emmentaler,Switzerland Swiss,Sbrinz e formaggi a pasta molle in Paesi diversi da quelli dell’UE è stato ridotto di 50 centesimi al chilogrammo.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 134
■ Abbandono anticipato del contingentamento lattiero:resoconto concernente il trattamento delle domande

Provvedimenti – 2004

La protezione alla frontiera sotto forma di dazi e contingenti doganali costituisce il principale strumento di sostegno della produzione indigena di carne.A favore del mercato della carne e delle uova nonché dell'esportazione di bestiame da allevamento e da reddito vengono versati anche degli aiuti.

da allevamento e da reddito

Effettivi massimi

Alla fine del 2003 è scaduto il termine transitorio per il pagamento di contributi di riconversione a favore di sistemi di detenzione delle ovaiole particolarmente rispettosi delle esigenze degli animali (URA e/o SSRA).Dal 1997 l’UFAG ha sostenuto le aziende riconvertite con un totale di 19 milioni di franchi circa.Grazie a questi mezzi supplementari la quota delle ovaiole detenute in base alle esigenze URA e/o SSRA è aumentata a oltre due terzi.Data la buona situazione di mercato,Proviande ha rinunciato ad una serie di provvedimenti di sgravio del mercato del bestiame da macello e della carne.Non sono state effettuate azioni di sgombero del mercato per quanto concerne bovini,vitelli,suini ed equini nei macelli,né azioni di immagazzinamento di carne bovina o suina.

■■■■■■■■■■■■■■■■
2.1.3 Produzione animale
Animale/ProdottoBoviniVitelliSuiniEquiniOviniCapriniPollameUova Misura Protezione alla frontiera ■■■■■■■■ Sgombero del mercato sui mercati pubblici ■■■ Sgombero del mercato nei macelli ■■■■■ Azioni d’immagazzinamento ■■■ Azioni di vendita a prezzo ridotto ■■■ Esperimenti conformi alla pratica ■ Contributi agli investimenti per la costruzione di stalle ■ Azioni di spezzatura e altri provvedimenti di commercializzazione ■ Contributi per la valorizzazione della lana di pecora ■ Aiuti all’esportazione di bestiame
■■■■
■■■■
Fonte:UFAG
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 135 2

Dei 40,2 milioni di franchi messi a preventivo quali fondi federali per provvedimenti nel settore della produzione animale,ne sono stati impiegati soltanto 22,5 milioni.5 milioni dei mezzi finanziari rimanenti sono stati utilizzati a titolo di compensazione di un credito suppletivo a favore di contributi all’esportazione di prodotti agricoli trasformati.Questo calo nelle uscite per la produzione animale è riconducibile alla positiva domanda sul mercato della carne.Contrariamente a quanto è solitamente il caso nel secondo semestre,grazie a un buon consumo di carne bovina non è stato necessario intervenire sul mercato.I mezzi messi a disposizione per i provvedimenti di valorizzazione stagionali sul mercato delle uova non sono stati completamente impiegati, siccome l’offerta di uova dopo il periodo pasquale e in estate è stata inferiore alle aspettative.

Ripartizione dei mezzi – 2004

Totale 22,5 mio. fr.

Contributi per la valorizzazione della lana di pecora 3%

Contributi per azioni d'immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto per la carne bovina e di vitello 22%

Contributi a sostegno della produzione indigena di uova 13%

Contributi per l'esportazione di bestiame da allevamento e da reddito 29%

Fonte: Conto dello Stato
Accordi di prestazione Proviande 33% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 136

Dal 1°gennaio 2000 la Proviande adempie mandati dell’UFAG sui mercati pubblici del bestiame da macello e degli ovini nonché nei macelli.Dal 1°gennaio 2004 sono in vigore nuovi contratti a tempo limitato.Dal profilo del personale e finanziario la classificazione neutrale della qualità di animali vivi e di carcasse rappresenta il compito principale.

1.Classificazione neutrale della qualità

Il servizio di classificazione di Proviande ha classificato la qualità dell’85 per cento circa di tutti i capi macellati delle specie bovina e suina,nonché del 60 per cento degli ovini. Inoltre ha determinato la qualità degli animali vivi delle specie bovina ed ovina sui mercati pubblici.A questa attività i collaboratori di Proviande hanno dedicato oltre 46'000 ore lavorative nei macelli e partecipato a 1'641 mercati pubblici.

La quota di carne magra,determinante per la qualità delle carcasse di suini da macello è rilevata servendosi di apparecchiature tecniche.Il valore medio della quota di carne magra su un campione di 1,4 milioni di macellazioni (54% di tutte le macellazioni) ammonta al 55,5 per cento.Rispetto al 2003 si segnala un aumento di mezzo punto percentuale.La qualità del grasso dei suini è un altro fattore determinante per la consistenza e la stabilità all’ossidazione degli insaccati.La misurazione della qualità del grasso è,invece,facoltativa per i macelli.

In %
■ Bestiame da macello e carne:accordi di prestazione Distribuzione delle carcasse in funzione delle classi di muscolatura – 2004
C H T A X VaccheTorelliVitelli Classe di muscolatura AgnelliCapretti 0 70 50 60 40 30 20 10 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 137 2
Fonte: Proviande C = molto bene in carne, H = bene in carne, T = muscolatura media, A = scarnato, X = molto scarnato

Per gli animali delle specie bovina,ovina,caprina ed equina la qualità delle carcasse viene determinata otticamente.Esistono cinque classi di muscolatura:C = molto bene in carne,H = bene in carne,T = muscolatura media,A = scarnato e X = molto scarnato. Anche per la valutazione del tessuto grasso ci si avvale di cinque classi.Dalla valutazione di un campione del 2004 sono emerse notevoli differenze tra le carcasse di torelli e vacche.Il campione comprendeva il 70 per cento circa di tutti i capi macellati.Dalla classificazione il 24 per cento delle vacche è risultato scarnato e il 22 per cento molto scarnato.Rispetto al 2002 la quota degli animali molto scarnati è diminuita di altri 6 punti percentuali.Questo calo potrebbe essere imputabile all’aumento dell’effettivo di vacche madri e nutrici.Il 95 per cento dei torelli compresi nel campione è risultato da muscolatura media a molto bene in carne.L’ottimizzazione del metodo d’ingrasso dei torelli negli anni passati spiega perché un numero così alto e stabile di capi sia stato classificato positivamente.Anche il livello della muscolatura degli agnelli macellati è aumentato in linea generale,e anche in questo caso ciò è riconducibile all’elevata qualità del metodo d’ingrasso.Per quanto concerne gli agnelli macellati,la quota più elevata,pari al 47 per cento,è stata quella dei capi classificati con muscolatura media. Dalla classificazione degli esperti due terzi dei capretti macellati sono risultati bene in carne.

2.Sorveglianza dei mercati pubblici nonché organizzazione dei provvedimenti tesi a sgravare il mercato

Le organizzazioni contadine locali e/o i servizi cantonali organizzano tutto l’anno mercati pubblici di bestiame da macello bovino e ovino.Rispetto al 2003 gli ovini presenti sui mercati sono diminuiti dell’8 per cento,il bestiame grosso dell’11 per cento e i vitelli del 9 per cento.Questo calo è riconducibile alla flessione dell’offerta. Nonostante questa involuzione 10'001 capi presenti sui mercati (11,9% del totale degli animali) non sono stati acquistati su base volontaria.Pertanto la Proviande ha dovuto assegnarli ai macelli o ai commercianti tenuti a ritirare animali sul piano indigeno.Per gli animali invenduti e assegnati Proviande ha applicato i prezzi solitamente praticati sul mercato.Per quanto riguarda il bestiame grosso ed i vitelli gli animali invenduti e assegnati nel quadro di azioni di sgombero del mercato sono stati rispettivamente 398 e 5.

Cifre inerenti ai mercati pubblici sorvegliati – 2004

CaratteristicaUnitàVitelliBestiame Animali della grossospecie ovina

Mercati pubblici sorvegliatiNumero420882339

Animali presentatiCapi47 79564 76784 123

Quota degli animali presentati rispetto alle macellazioni%171829

Animali assegnati

(sgombero del mercato)Capi539810 001

Fonte:Proviande

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 138

Complessivamente sono stati organizzati mercati pubblici sorvegliati in 187 mercati di 20 Cantoni.In quasi ogni Cantone vengono organizzati mercati di bestiame grosso, pecore e agnelli,mentre quelli di vitelli vengono organizzati soltanto in otto Cantoni. Già da diversi anni sono stati smantellati i mercati nei Cantoni Argovia,Basilea Città, Ginevra,Sciaffusa,Zurigo e Zugo.Il Cantone con il maggior numero di mercati pubblici è Berna (50),seguito dai Cantoni Grigioni (20) e Vallese (19).Ciò è riconducibile da un lato alle dimensioni del Cantone e dall’altra alla regione di montagna.Nei Cantoni Nidwaldo e Soletta vi è un unico mercato di bestiame grosso.

Sebbene vi siano decisamente meno mercati pubblici di vitelli (18) che di bestiame grosso (74) o di ovini (95),un animale su quattro presentati ai mercati è un vitello. Nell’anno oggetto del rapporto in media 2'655 animali sono stati presentati a un mercato di vitelli.Per il bestiame grosso sono stati registrati soltanto 875 capi e per gli ovini 886 capi per mercato.

Numero di mercati pubblici per Cantone – 2004

CantoneMercati di Mercati di Mercati di Totale vitellibestiame grossoovini

Per il congelamento di carne di vitello e la riduzione del prezzo della carne bovina l'UFAG ha versato aiuti per un totale di 4,9 milioni di franchi.In primavera una settantina di macelli e commercianti hanno congelato 1'011 tonnellate di carne di vitello che sono state nuovamente immesse sul mercato alla fine del 2004.Per la prima volta sono stati ridotti i prezzi di 447 tonnellate di carne di quarti anteriori di manzo destinata alla trasformazione.Inoltre l’UFAG ha promosso l’impiego di circa 10'847 muscoli di manzo per la produzione di carne secca.

AI112 AR1113 BE5252050 BL112 FR15713 GL123 GR551020 JU617 LU34411 NE112 NW11 OW123 SG1359 SO11 SZ1157 TG123 TI3811 UR99 VD8311 VS51419
Fonte:Proviande
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 139 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA

3.Registrazione e controllo delle domande di quote di contingente doganale

Nell’estate 2004 per il periodo di contingentamento 2005 sono state inoltrate complessivamente 762 domande per l’assegnazione di quote di contingente doganale. Con le domande sono stati notificati i dati relativi alla prestazione all’interno del Paese che sono determinanti per l’attribuzione del 67 per cento del quantitativo della singola categoria di carne.Dal 2000,quando furono presentate 1'003 domande,il numero degli inoltri è costantemente diminuito.Proviande ha controllato le notifiche delle prestazioni all'interno del Paese onde appurarne la completezza e la plausibilità.In particolare ha esperito sopralluoghi in tutte le aziende che hanno notificato muscoli di manzo salati,mentre per quanto concerne le altre notifiche di prestazioni all'interno del Paese,come macellazioni e acquisti liberi,le verifiche sono state attuate per campionatura.Il periodo di calcolo della prestazione all’interno del Paese andava dal 1°luglio 2003 al 30 giungo 2004.I dati raccolti e controllati sulle prestazioni all’interno del Paese sono stati trasmessi da Proviande all’UFAG.Sulla base di tali indicazioni,l'UFAG ha assegnato mediante decisione quote di contingente doganale per il 2005 a 761 persone fisiche o giuridiche.A 630 persone sono state assegnate quote per carne di animali della specie bovina (muscoli di manzo esclusi),a 392 per carne di animali della specie suina,a 174 per carne di animali della specie ovina,a 150 per muscoli di manzo,a 33 per carne di animali della specie equina e a 28 per carne di animali della specie caprina.Non è stato possibile entrare nel merito di una domanda siccome è pervenuta oltre i termini fissati.La diminuzione più significativa pari all’11 per cento dei titolari di quote di contingente doganale è quella registrata nella categoria della carne di animali della specie bovina.In controtendenza è il numero dei titolari di quote di contingente doganale di carne ovina,che è aumentato da 171 (2004) a 174 unità.Il 67 per cento delle quote di contingente doganale di carne di pollame nel 2005 è stato assegnato sulla base di una prestazione all’interno del Paese.I titolari di quote di contingente doganale di carne di pollame sono complessivamente 42.

Per il periodo di contingentamento 2005 il 33 per cento di tutti i quantitativi liberati periodicamente è messo all’asta.Questa percentuale salirà al 66 per cento nel 2006 e toccherà il 100 per cento nel 2007.Parallelamente diminuiscono in modo corrispondente i contingenti assegnati sulla base della prestazione all’interno del Paese.Per le quote di contingente doganale di carne di animali della specie bovina (senza muscoli di manzo) e di carne di animali della specie ovina si applica una disposizione particolare.Queste categorie dopo il 2006 saranno assegnate nella misura del 10 per cento in base al numero degli animali acquistati all’asta sui mercati pubblici.

Previa consultazione del consiglio d’amministrazione di Proviande e valutazione della situazione di mercato,l’UFAG fissa i quantitativi che possono essere importati per un determinato periodo.La carne bovina e quella suina in mezzene possono essere importate in un lasso di tempo pari a quattro settimane mentre la carne ovina,caprina e equina,di pollame e le frattaglie possono essere importate per un trimestre.Dalla fine del 2004 l’UFAG pubblica periodicamente bandi d’asta per i vari quantitativi da importare.Nei bandi sono riassunte le principali disposizioni e informazioni sulla vendita all’asta.Vengono pubblicati sul sito Internet dell’UFAG e sul Foglio ufficiale svizzero di commercio nonché inviati per e-mail agli abbonati alla relativa newsletter.Possono partecipare all’asta le persone fisiche e giuridiche nonché le comunità di persone con domicilio o sede sul territorio doganale svizzero.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 140
■ Vendita all’asta di carne

Dal profilo amministrativo,le prime vendite all’asta si sono svolte senza problemi sia per le persone fisiche e giuridiche partecipanti che per l’Amministrazione.Gli offerenti possono presentare le loro offerte attraverso un accesso sicuro a Internet all’applicazione dell’UFAG «Vendita all’asta elettronica».In tal modo viene già trasmesso oltre l’80 per cento delle offerte.Le restanti offerte sono spedite via fax o per posta e i dati devono venir rilevati manualmente.L’assegnazione delle quote di contingente doganale avviene,a partire dal miglior prezzo,in ordine decrescente rispetto ai prezzi offerti.Il prezzo d’aggiudicazione corrisponde al prezzo offerto.Allo scadere del termine d’inoltro l’UFAG decide e pubblica entro un giorno i risultati dell’assegnazione.

I risultati della vendita all’asta mostrano l’esordio di alcune ditte sul mercato d’importazione.Inoltre si evince che importatori già presenti acquistano all’asta quote di contingente doganale anche per altre categorie di carne e prodotti carnei.Con la vendita all’asta si delinea già una grande concorrenza tra gli importatori di carne e da ciò si può dedurre che l’obiettivo economico della PA 2007 è raggiungibile.La pressione risultante sui margini a valle del settore della carne e il decennale periodo transitorio scaduto il 1°luglio 2005 relativo all’adeguamento di locali e installazioni di macelli già esistenti comportano uno smantellamento delle strutture esistenti e una riduzione delle capacità in esubero.Diverse associazioni e organizzazioni avevano pronosticato,come conseguenza della vendita all’asta,prezzi al consumo più elevati e prezzi alla produzione più bassi.Tuttavia finora non si è potuta provare l’esistenza di un nesso concreto in tale ambito.

Risultati delle vendite all’asta – 2005

ProdottoQuantitativi Media dei Prezzo messi all’astapartecipantid’aggiudicazione (dic.04–sett.05)medio Unitàkg lordiNumerofr./kg lordi Carne di pollame13 200 000600.59 Carne ovina1 881 000463.49 Carne equina1 419 000181.06 Carne suina in mezzene 1 699 000280.58 Lombi / High Quality Beef1 014 7505813.59 Carne di vacca da salumeria709 500341.68 Muscoli di manzo280 500339.75 Carne caprina82 500200.90 Fonte:UFAG 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 141 2

■ Uova:provvedimenti a sostegno della produzione indigena e misure di valorizzazione

Anche nell’anno oggetto del rapporto l'UFAG ha concesso contributi agli investimenti per la ristrutturazione e la costruzione di pollai particolarmente rispettosi delle esigenze degli animali.I contributi vengono erogati esclusivamente per pollai destinati alla produzione di uova,non devono venir rimborsati e non sono gravati da interessi. Complessivamente è stato prospettato il versamento di 357'000 franchi a 13 aziende con ovaiole e a 2 aziende con pollastrelle.Accanto ai contributi versati nel 2003, nell'anno oggetto del rapporto l'UFAG ha già provveduto allo stanziamento di contributi agli investimenti per un importo di 439'000 franchi.Le aziende che hanno beneficiato di tali contributi detengono mediamente 4’800 ovaiole o 4'900 pollastrelle.Delle 15 aziende che hanno ricevuto un aiuto finanziario nell’anno oggetto del rapporto 3 (20%) producono in conformità delle direttive dell’agricoltura biologica.

Soprattutto dopo la Pasqua e nei mesi estivi la domanda di uova indigene è minore rispetto ai periodi precedenti il Natale e la Pasqua.Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni stagionali della domanda,l'UFAG mette a disposizione un massimo di 3 milioni di franchi per il finanziamento di misure di valorizzazione.Le azioni di spezzatura svolte dalle ditte che fabbricano prodotti a base di uova hanno interessato 13,7 milioni di uova indigene.Tali azioni sono sostenute mediante il versamento di un contributo di 9 centesimi per uovo spezzato.Le azioni di riduzione del prezzo,di cui approfittano i consumatori,hanno interessato 10,9 milioni di uova.Il contributo concesso agli offerenti ammonta a 5 centesimi per uovo.L'UFAG ha verificato l'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo,eseguendo sopralluoghi e controlli dei documenti probatori.

Nell’anno oggetto del rapporto l'UFAG ha concesso contributi per un ammontare di circa 580'000 franchi a sostegno degli esperimenti sul pollame conformi alla pratica e della divulgazione dei risultati a livello di formazione e consulenza.Ne hanno beneficiato Aviforum e il centro specializzato nella detenzione di pollame e conigli (ZTHZ) di Zollikofen.I progetti che hanno ricevuto un sostegno finanziario sono i seguenti: valutazione della produzione di due razze ibride nutrite con foraggio biologico rispettivamente con supplemento di foraggio biologico nel cibo e detenute su lettiera;influsso sulla quota di uova grosse (>70 g) in due razze ibride di ovaiole che depongono uova con guscio marrone attraverso l’illuminazione del pollaio e il tenore di acido linolico del foraggio somministrato;influsso della proteina grezza e del tenore di metionina nonché dell'origine ibrida sulla produzione,il tasso di mortalità e il piumaggio delle ovaiole;pareggio del becco dei pulcini di ovaiole di un giorno d'età in Svizzera: frequenza delle malformazioni in seguito all’intervento;ottimizzazione della detenzione di ovaiole con uscita sull’erba – gestione e allevamento.

■ Cavalli da reddito e per la pratica di sport: vendita all’asta di quote di contingente doganale

Anche nell’anno oggetto del rapporto l’UFAG ha pubblicato e venduto all’asta il contingente doganale di animali della specie equina (esclusi riproduttori,asini,muli e bardotti).I due bandi comprendevano ciascuno 1'461 capi.In occasione delle due vendite all’asta oltre 250 persone hanno inoltrato offerte per un totale di oltre 2'500 capi.In media il prezzo d’aggiudicazione è stato pari a 360 franchi per cavallo da reddito e da sport.Il ricavo della vendita all’asta a favore della Cassa federale è stato di oltre 1 milione di franchi.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 142

Provvedimenti – 2004

2.1.4Produzione vegetale

Nel quadro della produzione vegetale la PA 2007 ha determinato soltanto una serie limitata di modifiche al catalogo dei provvedimenti per il sostegno della produzione indigena.Si tratta dell’introduzione,dal 2004,di contributi per la riconversione di frutteti e per l’impianto di colture innovative di frutta e verdura.La protezione alla frontiera rimane lo strumento basilare per la garanzia della produzione indigena.

Eccezion fatta per il contributo per la trasformazione della barbabietola da zucchero, che è stato ridotto per il periodo 2004–2007,i mezzi finanziari per il sostegno degli altri provvedimenti sono rimasti invariati rispetto al periodo precedente.

Contributi per la riconversione e per l’impianto di colture innovative 4

1A dipendenza dello scopo di utilizzazione o della voce di tariffa non vi è imposizione doganale o vengono applicati dazi ridotti

2Riguarda solo una parte del quantitativo raccolto (somministrazione allo stato fresco ed essiccazione di patate,riserva di mercato per i concentrati di frutta a granella)

3Patate:solo per i prodotti di patate a scopo alimentare / sementi:solo per le patate da semina / frutta:solo per le ciliegie da conserva trasformate e diversi prodotti di frutta a granella

4Riguarda solo determinate colture

Fonte:UFAG

■■■■■■■■■■■■■■■■
Misura
alla frontiera 1 ■■■■■■■■ Contributi di trasformazione ■■ 2 ■■ 2 ■ 2
di coltivazione ■■■
all’esportazione 3 ■■■
Protezione
Contributi
Contributi
■■
Coltura Cereali Leguminose a granelli Semi oleosi Patate Barbabietole da zucchero Sementi Verdura,fiori recisi, vitivinicoltura Frutta 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 143 2

Nell’anno oggetto del rapporto,i mezzi destinati al sostegno al mercato sono diminuiti rispetto all’anno precedente e sono passati da 154 a 142 milioni di franchi.Sono calate le uscite per i contributi di trasformazione e valorizzazione nonché quelle alla voce «diversi»,mentre sono rimaste quasi invariate le uscite per i contributi di coltivazione e all’esportazione.

Nel complesso i mezzi impiegati per la campicoltura sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente.Tuttavia,in seguito al taglio dei contributi per la trasformazione della barbabietola da zucchero,nel 2003 sono stati stanziati soltanto 38,2 milioni di franchi,mentre per il raccolto 2004 nell’anno oggetto del rapporto erano già stati pagati 7,1 milioni di franchi.Il calo delle uscite nel settore delle patate è stato determinato dalla minor necessità di contributi all’esportazione per i prodotti di patate.Data la riduzione delle superfici coltivate con leguminose a granelli,è conseguentemente diminuito il sostegno mediante contributi di coltivazione.Nel settore vitivinicolo, rispetto all’anno precedente si segnala una marcata riduzione delle uscite.Ciò è riconducibile ai seguenti fattori:i contributi per la valorizzazione del succo d’uva erano stati limitati agli anni 2002 e 2003 e i contributi per la promozione dello smercio sono ormai contabilizzati nella rubrica generale del preventivo.

■ Mezzi finanziari 2004
Contributi alla trasformazione e alla valorizzazione 54% Fonte: Conto dello Stato Contributi di coltivazione 31% Totale 142 mio.
Contributi all'esportazione 12% Diversi 3% Ripartizione
mio. fr. 200220032004 Fonte: Conto dello Stato 1 Per il raccolto 2003: 38,2 mio. fr.; per il raccolto 2004: 7,1 mio. fr. 2 Dal 2004 esclusa la promozione dello smercio, 2002 e 2003 valorizzazione del succo d'uva Barbabietole
zucchero 1 PatateLeguminose
Materie
Produzione di sementi FruttaVitivinicoltura 2 0 45 50 40 35 30 25 20 15 10 5 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 144
Ripartizione dei mezzi – 2004
fr.
dei mezzi finanziari secondo le colture
da
a granelli Semi oleosi (incl. MPR)
prime rinnovabili (escl. semi oleosi)

■ Provvedimenti alla frontiera

Uscite per la valorizzazione della frutta – 2004

Totale 18,5 mio. fr.

Esportazione di altri prodotti di frutta a granelli 2,1%

Esportazione di ciliegie 2,0%

Valorizzazione indigena di mele e pere 4,3%

Misure di adeguamento al mercato di frutta e verdura 3,1%

Esportazione di concentrato di succo di mela 57,8%

Esportazione di concentrato di succo di pera 29,0%

Altro 1,7%, di cui sgravio del mercato di ciliegie e prugne 1,3%

Nell’anno oggetto del rapporto,il sostegno per la valorizzazione della frutta ammontava a 18,5 milioni di franchi,il che equivale alle uscite medie del quadriennio precedente.Rispetto al 2003 per le esportazioni di concentrato di succo di mela sono stati stanziati 1,4 milioni di franchi in più.Quasi nella stessa misura sono invece diminuite le uscite per l’esportazione di concentrato di succo di pera.

Colture campicole

Nella seconda metà del 2004 le Autorità hanno deciso che dal 2005 il contingente doganale di cereali panificabili sarà assegnato in quattro tranches,valide fino alla fine dell’anno,mediante la procedura in base all’ordine di entrata delle domande alla frontiera.Inoltre a partire dal 1°luglio 2005 il Consiglio federale ha ridotto il prezzo soglia per i foraggi (cereali da foraggio –3 fr./q,e foraggi proteici –1 fr./q) nonché l’aliquota di dazio del contingente di cereali panificabili (–3 fr./q).

■ Evoluzione del disciplinamento del mercato dello zucchero

A completamento della protezione alla frontiera,fino al 1995 si è applicato il principio della compartecipazione alla copertura delle perdite nella produzione indigena di zucchero di Confederazione,consumatori e produttori.Dal 1995 al 1998 la Confederazione ha coperto il deficit degli zuccherifici di Aarberg e Frauenfeld AG (di seguito: zuccherificio),risultato dalla loro fusione nel 1996.Con la PA 2002 la Confederazione ha affidato allo zuccherificio un mandato di trasformazione per la produzione di 120'000 fino a un massimo di 185'000 tonnellate di zucchero.Il mandato viene indennizzato con un contributo forfetario.Si tiene conto del maggior rischio aziendale dovuto alla fluttuazione dei prezzi del mercato mondiale identificando una fascia dei prezzi.Se i prezzi dello zucchero praticati sul mercato globale sono bassi aumentano i contributi federali,viceversa questi ultimi vengono ridotti se i prezzi praticati sul mercato mondiale sono alti.A partire dal 1°marzo 2001 il limite massimo è stato ampliato con un contingente di produzione pari a 2'000 tonnellate al massimo di zucchero biologico.Nell’anno oggetto del rapporto il contributo federale per la trasformazione della barbabietola da zucchero è passato da 45 a 38,2 milioni di franchi l’anno per la trasformazione del raccolto di barbabietole dell’anno precedente. Unitamente alla liberalizzazione dei mercati agricoli il Consiglio federale ha soppresso il limite massimo per la produzione di zucchero a decorrere dal 1°ottobre 2004.

Fonte: UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 145 2

Fino alla soppressione del limite massimo di produzione lo zuccherificio doveva riportare le eccedenze di zucchero all’anno successivo o valorizzarle al di fuori del contratto di valorizzazione.Con la liberazione dei quantitativi massimi di produzione si è stabilito che lo zuccherificio non deve ridurre il prezzo delle esportazioni di zucchero servendosi dei mezzi finanziari federali.Di questa limitazione della produzione lo zuccherificio ha tenuto conto concordando annualmente con i coltivatori di barbabietola le forniture sulla base della situazione di mercato.Se un coltivatore cessa la produzione,il suo diritto di fornitura viene assegnato a altri coltivatori in base alle disposizioni fissate dallo zuccherificio d’intesa con la Federazione svizzera dei coltivatori di barbabietole da zucchero.

I Programmi di sgravio hanno determinato un’ulteriore riduzione del preventivo per la trasformazione delle barbabietole da zucchero.L’indennizzo previsto per lo zuccherificio ai sensi dell’ordinanza sullo zucchero deve essere ulteriormente ridotto rispetto ai mezzi finanziari previsti nel limite di spesa.Per gli anni zuccherieri 2004/05,2005/06 e 2006/07 sono previsti importi pari a 35 milioni di franchi,28,8 milioni di franchi e 26,3 milioni di franchi.Il programma di sgravio 03 (PS03) ha determinato un’ulteriore riduzione del preventivo per la trasformazione delle barbabietole da zucchero.

Il Protocollo 2 dell’accordo di libero scambio CH-UE ,in vigore dal 1°febbraio 2005, nel quadro degli accordi bilaterali II,prevede la cosiddetta soluzione a doppio zero per lo zucchero,che fissa un divieto per i provvedimenti di compensazione dei prezzi (contributi all’esportazione/restituzione dei tributi doganali e tasse all’importazione) per lo zucchero nei prodotti di trasformazione agricoli,che rientrano nel campo d’applicazione dell’accordo.Vigono quindi condizioni di libero scambio tra Svizzera e UE per quanto concerne lo zucchero contenuto nei prodotti trasformati.Questo disciplinamento comporta che il prezzo dello zucchero per l’industria di trasformazione praticato in Svizzera debba corrispondere a quello dell’UE al fine di garantire una certa competitività.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 146

■ Evoluzione strutturale nella coltivazione di barbabietola da zucchero

In passato la coltivazione di barbabietola da zucchero ha conosciuto un certo progresso tecnico trasformandosi da coltivazione ad alto dispendio di lavoro a coltivazione caratterizzata da un’elevata meccanizzazione.Un tempo la sarchiatura avveniva manualmente così come manualmente venivano diradate le pianticelle;adesso,invece, grazie ai progressi legati ai metodi di semina è possibile ottenere la distanza tra le pianticelle desiderata in maniera più efficiente.In tal modo si risparmiano circa 70 ore di lavoro per ettaro di barbabietole da zucchero.

Evoluzione delle strutture nella coltivazione di barbabietole da zucchero

Altre aziende con superficie coltiva aperta

Aziende con barbabietole da zucchero

Superficie messa a barbabietole da zucchero

Superficie coltiva aperta media per azienda

Superficie media messa a barbabietole da zucchero per azienda

Da un’analisi delle strutture nell’ambito della coltivazione di barbabietola da zucchero emerge che nel 2003,nella classe di dimensioni inferiore a 10 ha SAU,350 aziende hanno coltivato barbabietole da zucchero su 440 ettari.Sempre nella stessa classe di dimensioni,dal 1999 al 2003,il 20 per cento circa delle aziende ha cessato la produzione di barbabietole,mentre il numero delle altre aziende con superficie coltiva aperta è diminuito del 35 per cento.Nella classe di dimensioni 10–30 ha SAU,dal 1999 al 2003,la superficie media messa a barbabietole da zucchero per azienda è aumentata soltanto di 0,1 ettari.Al contrario,la superficie media messa a barbabietole da zucchero delle aziende della classe di dimensioni superiore a 60 ha SAU è diminuita di oltre 1 ettaro.

Dal 1999 la superficie totale messa a barbabietole da zucchero non ha subito cambiamenti significativi,sebbene si sia registrato un continuo calo delle aziende coltivatrici. In riferimento ai mutamenti strutturali sono degni di nota i seguenti aspetti:a) il numero delle piccole aziende coltivatrici di barbabietole da zucchero è diminuito in maniera meno marcata rispetto al numero delle aziende con superficie coltiva aperta, b) la quota dei terreni coltivati a barbabietola da zucchero rispetto alla superficie coltiva aperta diminuisce con l’aumento delle dimensioni aziendali,c) l’aumento della superficie media messa a barbabietola da zucchero per azienda non è proporzionale a quello della superficie coltiva aperta media per azienda,malgrado l’elevato valore aggiunto comparabile.Tutte e tre le osservazioni appena fatte evidenziano un ostacolo al mutamento strutturale nella coltivazione di barbabietola da zucchero.

risp. n. d'aziende
azienda
ha
ha per
Fonte UFAG 1999 2001 2003 0 25 00050 40 30 20 10 0 20 000 15 000 10 000 5 000 1999 2001 2003 1999 2001 2003 1999 2001 2003 1999 2001 2003 0–10 ha SAU 10–30 ha SAU 30–60 ha SAU >60 ha SAU Totale 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 147 2

All'origine della riforma del mercato dello zucchero dell'UE vi sono spinte interne ed esterne.Da un lato vi è l'esclusione dell'organizzazione di mercato dello zucchero dell'UE dall'importante riforma della Politica agricola comune attuata nel 2003, dall'altro vi è la denuncia,sporta nel 2003 all'OMC dai principali Paesi esportatori di zucchero,ossia Brasile,Australia e Tailandia,contro il disciplinamento del settore dello zucchero a livello di UE caratterizzato da un prezzo di gran lunga superiore a quello del mercato mondiale e da consistenti esportazioni di zucchero.

Nel mese di luglio 2004 la Commissione UE ha presentato una prima proposta di riforma che prevedeva la riduzione di un terzo del prezzo dello zucchero e una compensazione parziale del 60 per cento per il minor ricavo dalla coltivazione della barbabietola da zucchero.Nel mese d'aprile 2005 l'organo giudicante dell'OMC ha accolto la denuncia dei principali esportatori di zucchero.Le sovvenzioni alla riesportazione di zucchero importato a dazi preferenziali da Paesi africani,caraibici e dell'area del Pacifico vanno considerati come provvedimenti per la promozione delle esportazioni esattamente come il sostegno indiretto all'esportazione di zucchero dell'UE.Nel mese di giugno 2005 la Commissione UE ha presentato una nuova proposta di riforma che tiene conto del verdetto del Panel dell'OMC e che prevede la riduzione del 39 per cento del prezzo dello zucchero a partire dalla campagna 2007/08.Parallelamente il prezzo minimo delle barbabietole da zucchero viene ridotto del 42,6 per cento.

Proposta di riforma della Commissione UE del 22 giugno 2005

20052006/072007/082008/092009/10

Prezzo di riferimento dello

zucchero (franco zuccherificio)fr./t960960724684586

Prezzo di riferimento dello

zucchero (franco zuccherificio)%10010075,471,261,0

Contributo di ristrutturazionefr./t0192138980

Prezzo di riferimento dello

zucchero (franco produttore)fr./t960768586586586

Prezzo minimo delle

barbabietole da zuccherofr./t6650383838

Prezzo minimo delle

barbabietole da zucchero%10075,357,457,457,4

Cambio:1 C = = 1.52 fr.

Nonostante la compensazione disgiunta dalla produzione prevista per i produttori di barbabietole da zucchero,i provvedimenti proposti dalla Commissione potrebbero essere all'origine di una sostanziale revisione delle strutture dell'economia zuccheriera. A medio termine i Paesi membri dell'UE poco competitivi potrebbero abbandonare la produzione di zucchero.La Commissione UE si è posta come obiettivo che le proposte di riforma vengano approvate dal Consiglio dei ministri nel mese di novembre 2005. Nel mese di febbraio 2005 sono stati liberalizzati gli scambi tra UE e Svizzera per quanto concerne il commercio di zucchero contenuto in prodotti trasformati conformemente all'ambito di applicazione dagli Accordi bilaterali II.L'80 per cento circa del consumo globale di zucchero in Svizzera viene trasformato dall'industria alimentare che per essere competitiva sul piano internazionale deve poter contare su prezzi delle materie prime comparabili.La riforma del mercato dello zucchero dell'UE avrà pertanto ripercussioni dirette sull'economia zuccheriera svizzera.La riduzione del prezzo di

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 148
■ Riforma del mercato dello zucchero dell'UE

riferimento dello zucchero (franco zuccherificio),prevista in tre tappe tra il 2007 e il 2009,impone prezzi delle barbabietole da zucchero inferiori affinché sia possibile coprire i costi di produzione dello zucchero.Nonostante i previsti provvedimenti per la parziale compensazione delle perdite di reddito,anche nel settore della produzione di barbabietole da zucchero i potenziali di riduzione dei costi attuabili a livello locale e la competitività del settore della trasformazione determineranno il volume coltivabile.È probabile che il calo di attrattiva della coltivazione di barbabietole da zucchero a livello svizzero dovuto alla riforma del mercato dello zucchero dell'UE ridurrà considerevolmente l'attuale importanza del sistema delle quote.

Colture speciali

I contributi per la riconversione di frutteti e l’impianto di colture innovative di frutta e verdura sono entrati in vigore il 1°gennaio 2004 nel quadro della PA 2007 con l’ordinanza concernente i provvedimenti a favore del mercato della frutta e della verdura (ordinanza sulla frutta e la verdura).Tali provvedimenti sono limitati fino alla fine del 2011.Le richieste di contributi devono concernere una superficie minima pari rispettivamente a 1,5 ettari per la riconversione e a 1 ettaro per l’impianto di colture innovative.I richiedenti devono essere gruppi di produttori o singoli produttori che raggiungono le superfici minime citate.Tali esigenze consentono in un certo qual modo di vincolare l'offerta.L'offerta di quantitativi adeguati potrebbe contribuire ad accrescere l'interesse del mercato dei commercianti al dettaglio.

Si ha diritto a contributi se la riconversione avviene mediante l’estirpazione di una coltura di mele,pere,prugne e ciliegie e il reimpianto di una coltura di prugne o di ciliegie.I frutti devono venir raccolti prevalentemente prima o dopo un periodo nel quale,nella media quadriennale,il grado di autoapprovvigionamento del mercato svizzero con prodotti indigeni supera l’80 per cento.In tal modo viene garantito che la produzione corrisponda alle esigenze del mercato e che non vi siano eccedenze.I contributi a favore delle colture innovative sono concessi per le colture permanenti di frutta e verdura per le quali non è prevista alcuna protezione alla frontiera.Inoltre i prodotti raccolti devono essere conformi alle esigenze poste alla frutta da tavola.È concesso il sostegno ad entrambi i provvedimenti soltanto se la commercializzazione del prodotto in questione è stata pianificata accuratamente e ne è stata appurata l’economicità.

Superficie in ha Fonte: UFAG Uva da tavola 0 14 16 12 10 8 6 4 2 Ciliegie
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 149 2
■ Prime esperienze con
i
provvedimenti
di
adeguamento del mercato di frutta e verdura Domande d'impianto di varietà innovative di frutta e verdura – 2004 per conserve Asparagi Sambuco Mirtilli Kiwi/ Minikiwi Mirabelle Susine NettarinePesche

■ Prospettiva

Nel primo anno sono state inoltrate domande per la conversione di 4 ettari e per l'impianto di colture innovative su 70 ettari.Sono state presentate tre domande di riconversione.Non è stato possibile entrare nel merito di una di queste in quanto la superficie per il reimpianto non raggiungeva l’estensione minima di 1,5 ettari.Ai membri di questo gruppo di produttori è dato di aumentare la superficie e di presentare una nuova domanda.Le altre due domande riguardavano l’estirpazione di colture di mele (2,1 ha),pere (0,5 ha),ciliegie (1 ha) e prugne (0,4 ha).Metà circa della superficie per il reimpianto è destinata alla coltivazione di ciliegie e prugne da tavola. Nell’anno oggetto del rapporto le domande per l’impianto di colture innovative sono state 24.La quota di superficie più elevata (14 ha) è quella dell’uva da tavola e delle ciliegie da conserva.Seguono gli asparagi bianchi con una quota pari a 11 ettari,il sambuco,i mirtilli e i kiwi/mini kiwi con una quota media dai 6,7 agli 8 ettari.Le mirabelle raggiungono una quota di 4,6 ettari,quindi superiore a quella delle susine (3,7 ha),delle nettarine e delle pesche,entrambe con una quota pari a 1 ettaro.

Per l'approvazione del sostegno l’UFAG ha lavorato in stretta collaborazione con i servizi cantonali specializzati nelle colture di frutta e di verdura che conoscono a fondo le condizioni regionali.Le domande vengono accuratamente esaminate e vengono sostenuti soltanto i progetti che rivelano possibilità di successo e che rispettano i criteri economici.

Nel rapporto sulla consultazione relativa alla PA 2011 il Consiglio federale propone anche di sopprimere le sovvenzioni alle esportazioni nel settore frutticolo.Questa proposta dovrebbe consentire di tener conto della crescente apertura dei mercati e degli impegni scaturiti dai negoziati di Doha nel settore del sostegno alle esportazioni nonché dei lunghi tempi di applicazione.Le condizioni di mercato mostrano che la produzione di ciliegie da conserva destinate al mercato indigeno e l’esportazione di ciliegie da conserva trasformate possono mantenersi competitive.Tuttavia le condizioni di produzione devono essere costantemente migliorate.Con la PA 2007 si è riusciti ad introdurre per tempo un sostegno alla modernizzazione dei metodi di coltivazione delle ciliegie da conserva,al fine di rendere indipendente dagli aiuti federali la valorizzazione grazie ad una riduzione dei costi di produzione.I contributi per la riconversione di frutteti e l’impianto di colture innovative rispecchiano tale principio e sostengono gli sforzi profusi dai produttori per orientarsi verso le esigenze del mercato.Data la valenza delle condizioni di fornitura e di trasformazione per il miglioramento della competitività,se l’evoluzione di mercato lo consentirà,si prevede di mantenere questi contributi e di concederli ai richiedenti.Ai sensi della legge i provvedimenti sono temporaneamente limitati al 2011.

2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 150

2.2 Pagamenti diretti

I pagamenti diretti sono uno degli elementi principali della politica agricola.Essi indennizzano le prestazioni richieste dalla società.Si distingue fra pagamenti diretti generali e pagamenti diretti ecologici.

Uscite per i pagamenti diretti

Avvertenza:Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato.I valori indicati nella parte 2.2 «Pagamenti diretti» si riferiscono all’intero anno di contribuzione,mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.Le riduzioni si riferiscono alle deduzioni dovute alle limitazioni e alle sanzioni giuridiche e amministrative.

■■■■■■■■■■■■■■■■
di spesa199920002001200220032004 mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr. Pagamenti diretti generali1 7791 8041 9291 9951 9991 994 Pagamenti diretti ecologici326361413452477495 Riduzioni242317211718 Totale 2 0812 1422 3252 4262 459 2 470
Ambito
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 151
Fonte:UFAG

■ Indennizzo di prestazioni a favore della collettività

2.2.1Importanza dei pagamenti diretti

Le prestazioni dell’agricoltura a favore della collettività vengono indennizzate tramite i pagamenti diretti generali.Tra questi rientrano i contributi di superficie e quelli per gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo.Questi contributi sono finalizzati a garantire la gestione e la cura della superficie agricola utile.Nella regione collinare e in quella di montagna i gestori percepiscono inoltre contributi di declività e contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione.Tali provvedimenti consentono di tenere in considerazione le difficoltà di gestione con le quali sono confrontati coloro che operano in queste regioni.I pagamenti diretti (esclusi i contributi d’estivazione) sono concessi soltanto agli agricoltori che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).

■ Indennizzo di prestazioni ecologiche ed etologiche particolari

I pagamenti diretti ecologici costituiscono un incentivo a fornire prestazioni ecologiche particolari che vanno oltre la PER.Tra questi rientrano i contributi ecologici,per la qualità ecologica,d’estivazione e per la protezione delle acque nonché quelli per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze (SSRA, URA).Con questi contributi le prestazioni dell’agricoltura,che vanno oltre le esigenze in ambito legislativo e la PER,vengono promosse con incentivi economici.Mediante questi contributi s’intende conservare e aumentare la biodiversità nelle regioni agricole,ridimensionare l’uso di concimi e prodotti fitosanitari,incentivare la detenzione di animali da reddito agricoli particolarmente rispettosa delle loro esigenze, ridurre il carico di nitrati e fosforo nei corsi d’acqua e gestire in modo sostenibile la regione d’estivazione.

■■■■■■■■■■■■■■■■
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 152

■ Importanza economica dei pagamenti diretti nel 2004

Nel 2004 i pagamenti diretti corrispondevano al 70 per cento circa delle uscite dell’UFAG.Il 63 per cento dei pagamenti diretti è andato a beneficio delle regioni di montagna e collinare.

Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato.I valori indicati nella parte 2.2 «Pagamenti diretti» si riferiscono all’intero anno di contribuzione,mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.Le riduzioni si riferiscono alle deduzioni dovute alle limitazioni e alle sanzioni giuridiche e amministrative.

Fonte:UFAG

Pagamenti diretti – 2004 Tipo di contributoTotaleRegione di Regione Regione di pianuracollinaremontagna 1 000 fr. Pagamenti diretti generali1 993 915737 363513 322732 538 Contributi di superficie1 317 773650 815326 632340 327 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo286 12079 84873 487132 785 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione284 0234 42579 473200 125 Contributi di declività generali95 3082 27633 73059 302 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate10 691 Pagamenti diretti ecologici494 695197 728110 14490 237 Contributi ecologici398 109197 728110 14490 237 Contributi per la compensazione ecologica125 66572 81131 85620 997 Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE)23 0077 3096 7968 902 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza (produzione estensiva)30 82421 5348 547743 Contributi per l’agricoltura biologica27 9628 5275 68313 752 Contributi per la detenzione di animali da reddito agricoli particolarmente rispettosa delle loro esigenze (SSRA,URA)190 65187 54757 26145 843 Riduzioni18 120 Contributi per la protezione delle acque5 521 Riduzioni18 120 Totale pagamenti diretti2 470 490935 092623 466822 776 Pagamenti diretti per azienda (fr.)43 28438 67940 31547 191 Avvertenza:
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 153 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA

■ Esigenze poste per l’ottenimento di pagamenti diretti

Quota dei pagamenti diretti rispetto al reddito lordo delle aziende di riferimento,per regione – 2004

CaratteristicaUnitàTotaleRegioneRegioneRegione di di pianuracollinaremontagna AziendeNumero3

Totale pagamenti direttifr.44 59038 94144 27054 280

Reddito lordofr.215 341263 974196 665153 507

Quota dei pagamenti diretti

sul reddito lordo%20,714,822,535,4

Fonte:Agroscope FAT Tänikon

L'importo dei pagamenti diretti versato per ettaro lievita proporzionalmente al grado di difficoltà gestionali con cui sono confrontate le regioni collinare e di montagna.Visto che in queste regioni vengono conseguiti redditi meno consistenti,la quota di pagamenti diretti rispetto al reddito lordo aumenta.

Per avere diritto ai pagamenti diretti i gestori devono adempiere una serie di esigenze. Tra queste rientrano condizioni di natura generale come la forma giuridica,il domicilio di diritto civile,eccetera,ma anche criteri strutturali e sociali come ad esempio il volume di lavoro minimo,l’età del gestore,il reddito e la sostanza.A ciò si aggiungono condizioni specifiche di carattere ecologico in base al concetto della PER.Le esigenze poste dalla PER comprendono:un bilancio di concimazione equilibrato,una quota adeguata di superfici di compensazione ecologica,un avvicendamento disciplinato delle colture,una protezione adeguata del suolo,un’utilizzazione mirata dei prodotti fitosanitari e una detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze.Lacune in materia delle prescrizioni determinanti comportano riduzioni o il diniego dei pagamenti diretti.

in Øha 19,2520,0718,5218,63
0771 435846796 SAU
Pagamenti diretti generalifr.36 88830 30436 46248 235
Contributi ecologicifr.7 7028 6377 8086 045
Tabelle 40a–41,pagine A46–A49
154 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2

■ Sistema d’informazione sulla politica agricola

La maggior parte dei dati statistici sui pagamenti diretti proviene dalla banca dati sviluppata dall’UFAG,denominata AGIS/SIPA (sistema d’informazione sulla politica agricola).In questo sistema affluiscono i dati delle rilevazioni annuali delle strutture effettuate dai Cantoni e i dati sui versamenti (superfici ed effettivi di bestiame che hanno beneficiato dei contributi e rispettivi importi) per tutti i tipi di pagamenti diretti (provvedimenti).La banca dati serve in primo luogo per assicurare un controllo,sul piano amministrativo,degli importi versati dai Cantoni ai gestori.Il sistema consente, inoltre,di allestire statistiche di carattere generale sui pagamenti diretti.Grazie alla ricchezza d’informazioni e all’efficacia delle applicazioni informatiche è possibile chiarire un gran numero di aspetti inerenti alla politica agricola.

Delle 62'692 aziende,al disopra del limite di rilevazione federale e registrate nel 2004 nell’AGIS/SIPA,57'076 hanno ottenuto pagamenti diretti.

■ Effetti delle graduazioni e delle limitazioni

Graduazioni e limitazioni si ripercuotono sulla ripartizione dei pagamenti diretti.Tra le limitazioni rientrano i limiti di reddito e di sostanza nonché il contributo massimo per USM,mentre le graduazioni si riferiscono alla riduzione progressiva dei contributi in funzione di superfici ed animali.

Effetti delle limitazioni dei pagamenti diretti – 2004

LimitazioneAziende Importo totale Quota rispetto al Quota rispetto interessatedelle riduzioni contributo totale all’importo dei delle aziendepagamentidiretti

Le limitazioni comportano la riduzione dei pagamenti diretti,in particolare per le 200 aziende che dispongono di una sostanza troppo elevata.Nel 2004 le aziende che hanno superato il limite di reddito sono state circa 890.Per esse la riduzione dei pagamenti diretti è stata mediamente del 10,18 per cento.Le limitazioni hanno comportato una riduzione di 9,4 milioni di franchi dell’importo dei pagamenti diretti, ovvero dello 0,38 per cento rispetto all’importo totale.

Numerofr.%% per USM (65 000 fr.)4431 101 5946,770,04 a causa del reddito8874 340 32810,180,18 a causa della sostanza2003 998 79067,280,16 Totale9 440 712 0,38 Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 155 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA

Effetti delle graduazioni dei contributi in funzione della superficie o del numero di animali – 2004

ProvvedimentoAziende Superficie/ Riduzione Quota rispetto Quota rispetto interessateeffettivo al contributo all'importo di animalidelle aziendedei pagamenti per aziendadiretti

Le graduazioni previste dall’ordinanza sui pagamenti diretti hanno interessato complessivamente 8'579 aziende.Nella maggior parte dei casi sono state applicate deduzioni per diversi provvedimenti.Le riduzioni ammontano complessivamente a 35,6 milioni di franchi.Commisurate a tutti i pagamenti diretti,i quali sono graduati, esse rappresentano una quota dell'1,44 per cento.La riduzione progressiva dei contributi si ripercuote in modo massiccio soprattutto sui contributi di superficie.In questi casi le graduazioni interessano poco meno di 7'200 aziende (circa il 12,6% delle aziende che beneficiano di pagamenti diretti).Tra le aziende che percepiscono contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 220 si sono viste ridurre i contributi,in quanto altre limitazioni specifiche previste nell’ambito di questo provvedimento,come il limite di promozione e la deduzione per il latte commercializzato,espletano i loro effetti prima della graduazione dei pagamenti diretti.Le riduzioni dei contributi hanno interessato anche i pagamenti diretti ecologici. Ad esempio,circa 2'864 aziende (esclusi doppi versamenti) hanno subito riduzioni del 10,2 per cento (SSRA) e dell’8,3 per cento (URA) dei pagamenti diretti per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze (URA e SSRA),mentre 734 aziende dedite all’agricoltura biologica hanno dovuto sopportare riduzioni del 7,3 per cento.

Numeroha o UBGfr.%% Contributi di superficie7 19042,030 236 4107,51,22 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo22058,8633 2925,90,03 Contributi di declività generali8834,440 7143,20,00 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate133,529522,60,00 Contributi per la compensazione ecologica1145,582 07913,60,00 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza5435,529 3853,90,00 Contributi per l’agricoltura biologica73440,0553 1397,30,02 Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali1 82767,11 628 33710,30,07 Contributi per l’uscita regolare all’aperto2 50364,12 350 9268,30,10 Totale8 579 1 35 557 2348,21,44 1Esclusi doppi versamenti Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 156

■ Esecuzione e controllo

Conformemente all’articolo 66 dell’ordinanza sui pagamenti diretti,il controllo in relazione alla PER è delegato ai Cantoni.Per l’esecuzione essi ricorrono a organizzazioni accreditate che garantiscono controlli obiettivi e imparziali.I Cantoni verificano, per campionatura,l’attività di controllo esercitata da tali organizzazioni.Le aziende dedite all’agricoltura biologica aventi diritto a pagamenti diretti,oltre agli oneri relativi all’agricoltura biologica,devono adempiere le condizioni poste dalla PER e detenere tutti gli animali da reddito in base alle esigenze poste dal programma URA.Tali aziende vengono sottoposte a controllo da parte di enti di certificazione accreditati.I Cantoni vigilano sul corretto svolgimento di questi controlli.L’articolo 66 capoverso 4 dell’ordinanza sui pagamenti diretti precisa i criteri in base ai quali i Cantoni o le organizzazioni alle quali essi si sono rivolti devono controllare le aziende.

I controlli devono riguardare: –tutte le aziende che richiedono per la prima volta i contributi corrispondenti; –tutte le aziende nelle quali sono state riscontrate irregolarità nel corso dei controlli dell’anno precedente e –almeno il 30 per cento delle altre aziende scelte a caso.

In caso di lacune relative ai principi della PER i contributi vengono ridotti in base a criteri uniformi.La Conferenza dei direttori cantonali dell’agricoltura ha approvato delle direttive in merito.

■ Controlli eseguiti e riduzioni dei contributi nel 2004

Nel 2004 le aziende aventi diritto a contributi ammontano a 57'076.Di queste,33'697 (59%) sono state sottoposte a controllo in merito al rispetto della PER da parte dei Cantoni rispettivamente dei competenti servizi di controllo.Tuttavia la quota delle aziende controllate varia notevolmente da Cantone a Cantone (24–100%).A causa di lacune relative ai principi della PER,1'896 aziende (5,6% delle aziende controllate) hanno subito una riduzione dei contributi.

In virtù dell’ordinanza sull’agricoltura biologica,tutte le aziende dedite all’agricoltura biologica devono essere controllate su base annuale.Il 3,2 per cento di esse si è visto ridurre i contributi a causa di lacune.

Nell’ambito dei programmi SSRA e URA è stato controllato rispettivamente il 69,2 per cento (33–100%) ed il 51,6 per cento (20–100%) delle aziende aventi diritto a contributi.Nel quadro del programma SSRA il 5,3 per cento delle aziende aventi diritto a pagamenti diretti ha subito una riduzione dei contributi analogamente al 6 per cento delle aziende controllate nell’ambito del programma URA.

Complessivamente sono state constatate oltre 5'606 lacune,che hanno comportato riduzioni di contributi pari a 5 milioni di franchi circa.

2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 157

Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2004

CategoriaAziende Aziende Aziende RiduzioniMotivi principali aventi diritto controllatesoggette a contributia riduzioni

Registrazioni lacunose,detenzione degli animali da reddito non rispettosa delle loro esigenze,altri motivi (mancata attuazione delle analisi del suolo,test sui trattamenti scaduto),bilancio di concimazione non equilibrato,fasce tampone e inerbite insufficienti, selezione e utilizzazione di prodotti fitosanitari,notifica tardiva,quota di SCE non commisurata alla SAU.

Elementi diversi da quelli elencati (altra utilizzazione, epoca dello sfalcio e provvedimenti di cura non rispettati),utilizzazione troppo precoce o non autorizzata, indicazioni non veritiere sul numero di alberi,malerbe, indicazioni non veritiere sulle superfici,impiego di concimi e prodotti fitosanitari non autorizzati.

Notifica tardiva,raccolto finalizzato all’estrazione di granelli effettuato prima della piena maturazione, impiego di prodotti fitosanitari non autorizzati.

Elementi diversi da quelli elencati (infrazione delle prescrizioni in materia di foraggiamento,aziende gestite per passatempo non conformi alle prescrizioni in materia di agricoltura biologica,detenzione di animali,protezione delle acque,registrazioni,ecc.),impiego di concimi e prodotti fitosanitari non autorizzati nell’agricoltura biologica,notifica tardiva,indicazioni non veritiere.

Elementi diversi da quelli elencati (lettiere inadeguate), notifica tardiva,mancanza di sistema di stabulazione ad aree multiple,detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria,area di riposo insufficiente,indicazioni non veritiere,illuminazione delle stalle insufficiente.

Elementi diversi da quelli elencati (mancato raggiungimento della durata minima d’ingrasso,area di riposo con fessure o perforazioni,inadempienza delle prescrizioni sulla protezione degli animali,superficie di pascolo troppo piccola,entrata tardiva),giorni d’uscita insufficienti,notifica tardiva,registrazioni lacunose,detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria,indicazioni non veritiere,corte insufficiente.

Carico inferiore o superiore a quello usuale,gestione dei pascoli inadeguata,utilizzo di superfici non destinate al pascolo,infrazioni delle prescrizioni rilevanti in materia di agricoltura,notifica tardiva,spandimento di concimi non autorizzati,altri elementi (superamento del contingente lattiero),indicazioni non veritiere sull’effettivo di animali, documentazione incompleta,manutenzione non regolare degli edifici,ostacoli ai controlli,indicazioni non veritiere sulla durata d’estivazione,dati incompleti,impiego di erbicidi non autorizzati,recidive.

NumeroNumeroNumerofr. PER57 07633 6971 896980 686 SCE 54 101-747722 607 Produzione 17 263-4818 663 estensiva Agricoltura 6 3185 859205112 221 biologica SSRA 19 57713 551719483 325 URA 37 44619 3211157934 538 Estivazione7 4501 227 1 383777 039
1 Escluso JU:indicazioni mancantiFonte:Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 158
Tabelle 42a–42b,pagine A50–A51

Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2004

CategoriaAziende Aziende Aziende RiduzioniMotivi principali aventi diritto controllatesoggette a contributia riduzioni

Indicazioni non veritiere sulle superfici e sull’effettivo di animali,altri elementi (indicazioni non veritiere sulla PER, quota di manodopera propria dell’azienda <50%, notifica tardiva della (non) partecipazione ad un programma,ostacoli ai controlli),indicazioni non veritiere sull’azienda o sul gestore come pure sull’estivazione. Nessuna indicazione possibile

Nessuna indicazione possibile

■ Autorizzazioni speciali nel settore della protezione fitosanitaria

Nessuna indicazione possibile

Fonte:Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni

In casi speciali,riconducibili a condizioni atmosferiche o locali particolari,onde proteggere le piante vengono autorizzati prodotti fitosanitari o determinati trattamenti che non sono consentiti nell’ambito della PER.In virtù del punto 6.4 dell’allegato dell’ordinanza sui pagamenti diretti,i servizi fitosanitari cantonali possono concedere autorizzazioni speciali.Nel 2004 per 8’721 ettari di SAU sono state rilasciate 3'416 autorizzazioni speciali.Analogamente agli anni precedenti,nella maggior parte dei casi sono stati autorizzati trattamenti contro le malerbe sui prati naturali.Si è trattato principalmente di trattamenti contro romice e ranuncolacee.

Autorizzazioni speciali rilasciate nel settore fitosanitario – 2004

ProdottoAutorizzazioniSuperficie

Numero di % di tutte ha% della superaziendele aziendeficie totale

Erbicidi in preemergenza203694210,8

Insetticidi94927,83 47739,9

Granulati per il

Granulati per le

01511,6

Erbicidi per i prati1 56545,82 60829,9

Altri3249,54114,7

4161008 721100

barbabietole3159,21
granturco601,82683,1
Totale3
Fonte:UFAG
NumeroNumeroNumerofr. Dati di base--166578 578 Protezione --248454 442 delle acque Protezione --1513 863 della natura e del paesaggio Protezione --2213 450 dell’ambiente Totale--5 606 5 089 412
Tabelle 42a–42b,pagine A50–A51
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 159

■ Obiettivo:gestione globale delle superfici

2.2.2 Pagamenti diretti generali

Contributi di superficie

Mediante i contributi di superficie vengono indennizzate le prestazioni a favore della collettività come la protezione e la cura del paesaggio colturale,l’assicurazione della produzione di derrate alimentari e la conservazione delle basi esistenziali naturali.Nel 2001 tali contributi sono stati integrati con un contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e per le colture perenni.

Aliquote 2004fr./ha 1

– fino a 30 ha1 200

– da 30 a 60 ha900

– da 60 a 90 ha600

– oltre 90 ha0

1Il contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e le colture perenni ammonta a 400 franchi per ettaro all’anno e soggiace alla graduazione delle superfici

Nel caso di superfici gestite per tradizione familiare nella zona economica estera le aliquote dei pagamenti diretti legati alle superfici sono ridotte del 25 per cento.Dal 1984 nella zona economica estera vengono gestiti complessivamente circa 5'000 ettari.Le aziende svizzere che attualmente acquistano o prendono in affitto superfici nella zona economica estera non ricevono pagamenti diretti per tali superfici.

Contributi di superficie – 2004 (compreso il contributo supplementare)

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna

Il contributo supplementare è stato concesso per 270'936 ettari di terreni coltivi aperti e 18'217 ettari di colture perenni.

■■■■■■■■■■■■■■■■
Superficieha478 170262 102288 0881 028 360 AziendeNumero24 06115 42617 42156 908 Superficie per aziendaha19,917,016,518,1 Contributo per aziendafr.27 04921 17419 53523 156 Totale contributi1 000 fr.650 815326 632340 3271 317 773 Totale contributi 20031 000 fr.650 201327 052340 7041 317 956 Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 160
Tabelle 31a–31b,pagine A31–A32

Ripartizione delle aziende e della SAU secondo la classe di dimensioni – 2004

La riduzione dei contributi ha interessato il 9,2 per cento della SAU.In media,per ettaro viene versato un contributo di superficie di 1'281 franchi (compreso il contributo supplementare).Le aziende con una superficie fino a 10 ettari gestiscono complessivamente il 9,3 per cento della SAU.Soltanto l’1,1 per cento delle aziende dispone di una superficie superiore ai 60 ettari.Tali aziende gestiscono il 5,1 per cento della SAU totale.

UFAG Classe di dimensioni in ha Aziende SAU < 30 30 < SAU < 60 60 < SAU < 90 SAU > 90 30 20 2010 0201030 > 90 60–90 30–60 20–30 15–20 10–15 5–10 < 5 1,71,80,6 20,4 27,5 17,5 14,2 7,7 12,3 1,1 0,2 0,3 0,3 0,3 0,3 20,5 18,2 20,6 18,4 1,6 6,0 Aziende in %SAU in % 8,8 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 161
Fonte:

Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo

Questo provvedimento è finalizzato a mantenere la competitività della produzione di carne mediante foraggio grezzo e nel contempo a garantire,attraverso la gestione,la cura delle superfici nel nostro Paese a vocazione pastorizia.

I contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo vengono concessi a favore degli animali tenuti nella rispettiva azienda durante il foraggiamento invernale (periodo determinante:1°gennaio fino al giorno di riferimento dell’anno di contribuzione).Per animali da reddito che consumano foraggio grezzo si intendono quelli delle specie bovina ed equina nonché ovini,caprini,bisonti,cervi, lama e alpaca.I contributi vengono versati in funzione delle superfici permanentemente inerbite e dei prati artificiali.Le diverse categorie di animali vengono convertite in unità di bestiame grosso che consumano foraggio grezzo (UBGFG) e sono limitate per ettaro.La limitazione è graduata in funzione delle zone.

Limitazione della promozioneUBGFG/ha –zona campicola,zona intermedia ampliata e zona intermedia2,0

–zona collinare1,6

–zona di montagna I1,4

–zona di montagna II1,1

–zona di montagna III0,9

–zona di montagna IV0,8

2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 162
■ Utilizzazione delle superfici inerbite

Le UBGFG sono suddivise in due gruppi di contribuzione.Per gli animali delle specie bovina ed equina,i bisonti,le capre lattifere e le pecore lattifere vengono versati 900 franchi per UBGFG,mentre a favore delle altre capre e pecore nonché di cervi,lama e alpaca l’importo dei contributi scende a 400 franchi per UBGFG.

Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna

UBGFG che danno diritto

Nel 2004,per ogni 4'400 chilogrammi di latte fornito nell’anno precedente i produttori di latte commercializzato hanno subito la detrazione di una UBGFG dall’effettivo avente diritto ai contributi.Il totale dei contributi è diminuito di circa 1,6 milioni di franchi rispetto all’anno precedente.

Contributi ad aziende con o senza latte commercializzato – 2004

CaratteristicaUnitàAziende Aziende con latte senza latte commercializzato commercializzato

AziendeNumero18 60518 236

Animali per aziendaUBGFG23,612,9

Deduzione per la limitazione dei contributi sulla base della superficie inerbitaUBGFG1,11,2

Deduzione per il latteUBGFG15,90,0

Animali che danno diritto ai contributiUBGFG6,611,8

Contributi per aziendafr.5 8099 763

Fonte:UFAG

Le aziende che commercializzano latte ricevono contributi UBGFG decurtati di 3'950 franchi circa rispetto a quelle che non producono latte commercializzato,ma approfittano del sostegno del mercato previsto nel settore dell’economia lattiera (p.es.supplemento per il latte trasformato in formaggio).

ai
268337
AziendeNumero10
82615 68236
Contributi per aziendafr.7 7276 7888 4677 766 Totale contributi1 000 fr.79 84873 487132 785286 120 Totale contributi 20031 000 fr.78 58873 870135 234287 692 Fonte:UFAG
contributiNumero93 27885 951158
497
33310
841 UBGFG per azienda che danno diritto ai contributiNumero9,07,910,19,2
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 163

■ Indennizzo delle difficoltà di produzione

Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione

Mediante questi contributi vengono compensate le condizioni difficili di produzione con le quali sono confrontati i detentori di animali nella regione di montagna e nella zona collinare.Contrariamente ai contributi generali per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo,volti in primo luogo a promuovere lo sfruttamento e la cura dei pascoli,questa misura persegue anche obiettivi sociali,strutturali e di politica d’insediamento.Le categorie di animali sussidiabili sono le stesse di quelle che beneficiano dei contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo.I contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione vengono concessi per un massimo di 20 UBGFG per azienda.

Aliquote per UBGFG – 2004fr./UBG

– zona collinare260

– zona di montagna I440

– zona di montagna II690 –

Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione – 2004

di Regione Regione di Totale pianura 1 collinaremontagna

Rispetto all’anno precedente il mutamento strutturale in corso ha comportato una diminuzione di 3,3 milioni di franchi circa dei contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione.Per le UBGFG aventi diritto ai contributi si registra un calo di circa 2'829 unità.Il numero delle aziende è ancora diminuito,segnatamente di 181 unità.

zona
montagna III930 – zona di montagna IV1 190
di
UBGFG che danno diritto ai contributiNumero50 492229 686242 155522 334 AziendeNumero2 84714 59616 77534 218 UBGFG per aziendaNumero17,715,714,415,3 Contributi per aziendafr.1 5545 44511 9308 300 Totale contributi1 000 fr.4 42579 473200 125284 023 Totale contributi 20031 000 fr.4 15680 886202 246287 289
CaratteristicaUnitàRegione
1
Aziende che gestiscono una parte della superficie nella regione di montagna e in quella collinare Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 164

Ripartizione degli animali da reddito che consumano foraggio grezzo in condizioni difficili di produzione, secondo la classe di dimensioni – 2004

Nell'anno di contribuzione 2004,il 64 per cento circa dell'effettivo di UBGFG si trovava presso aziende aventi diritto ai contributi,interessate dal limite.In queste aziende la quota di UBGFG senza contributi è stata del 34 per cento.

45–90 Aziende in 100 Animali in UBGFG in 1 000 30–45 20–30 15–20 10–15 5–10 < 5
Classe di dimensioni in UBGFG Aziende (in 100) Animali (in 1000) con contributi Animali (in 1000) senza contributi 100 50 0 50 100150200250 31 44 86 60 166 112 0 74 42 9 83 41 13 64 59 57 25 34 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 165
Fonte: UFAG

■ Contributi di declività generali per l’indennizzo delle condizioni difficili di gestione delle superfici

Contributi di declività

Mediante i contributi di declività generali vengono indennizzate le difficoltà connesse alla gestione delle superfici declive nelle regioni di collina e di montagna.Tali contributi sono versati soltanto per prati,terreni da strame e superfici coltive.I prati devono essere falciati almeno una volta l’anno mentre i terreni da strame ogni uno a tre anni. Le zone declive sono suddivise in due categorie.

Aliquote

– 18–35 per cento di declività370 – oltre 35 per cento di declività510

Contributi per le superfici declive – 2004

Totale 560 600 ha

Aziende con contributi di declività – 2004 Fonte:

L’entità delle superfici notificate varia leggermente di anno in anno.Ciò dipende dalle condizioni climatiche che esercitano un influsso sul tipo di gestione (estensione maggiore o minore dei pascoli o dei prati da sfalcio).

2004fr./ha
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura 1 collinaremontagna Superfici aventi diritto ai contributi: – 18–35 per cento di declivitàha4 32265 59274 026143 940 – oltre 35 per cento di declivitàha1 32618 55862 62982 513 Totaleha5 64884 150136 655226 452 AziendeNumero2 06113 74716 17631 984 Contributo per aziendafr.1 1042 4543 6662 980 Totale contributi1 000 fr.2 27633 73059 30295 308 Totale contributi 20031 000 fr.2 25533 95059 42495 630 1Aziende con superfici nella
Fonte:UFAG
regione di montagna o in quella collinare
Declività
Declività 18–35% 26% Declività >35% 15%
UFAG
<18% 59%
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 166

■ Contributi di declività per i vigneti per la conservazione dei vigneti nelle zone in forte pendenza e terrazzate

Mediante questi contributi di declività s’intende conservare i vigneti situati nelle zone in forte pendenza e terrazzate.Per tenere in considerazione le condizioni dei vigneti degni di essere sostenuti finanziariamente,si distingue tra vigneti in pendenza e in forte pendenza da un canto e vigneti terrazzati retti da muri di sostegno dall’altro. I contributi per i vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate vengono concessi soltanto a favore delle superfici con una declività di oltre il 30 per cento.Le aliquote di contribuzione non sono in funzione delle zone.

Aliquote 2004fr./ha – superfici con una declività del 30 fino al 50%1 500 – superfici con una declività di oltre il 50%3 000 – superfici in zone

Contributi per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate – 2004

La quota di vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate rispetto alla superficie vignata totale ammonta al 29 per cento circa,mentre la quota di aziende commisurata all’insieme delle aziende dedite alla viticoltura è del 52 per cento.

terrazzate5 000
Unità Superfici aventi diritto ai contributi in totaleha3 486 Superfici con una pendenza dal 30 fino al 50% ha1 737 Superfici con una pendenza superiore
50%ha328 Superfici terrazzateha1 420 Numero di aziendeNumero2 905 Superficie per aziendaha1,2 Contributo per aziendafr.3 680 Totale contributi1 000 fr.10 691 Totale contributi 20031 000 fr.10 524 Fonte:UFAG
al
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 167

2.2.3Pagamenti diretti ecologici

Contributi ecologici

Mediante i contributi ecologici vengono indennizzate prestazioni ecologiche particolari che soggiacciono a condizioni più severe rispetto a quelle previste nel quadro della PER.Ai gestori vengono offerti programmi con partecipazione facoltativa.I programmi sono indipendenti gli uni dagli altri e i contributi possono venir cumulati.

Tabelle 32a–32b,pagine A33–A34 Ripartizione dei contributi ecologici tra i vari programmi – 2004

Totale 381,3 mio. fr.

OQE 6%

URA 35%

SSRA 12%

Compensazione ecologica 32%

Produzione estensiva 8%

Agricoltura biologica 7%

Fonte: UFAG

■■■■■■■■■■■■■■■■
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 168

■ Prati sfruttati in modo estensivo

Compensazione ecologica

Attraverso la compensazione ecologica s’intende conservare e se possibile ampliare nuovamente lo spazio vitale della fauna e della flora indigene nelle regioni a vocazione agricola.La compensazione ecologica contribuisce pure alla conservazione delle strutture e degli elementi paesaggistici tipici.Determinati elementi della compensazione ecologica fruiscono dei contributi e possono nel contempo venir tenuti in considerazione per la compensazione ecologica obbligatoria nel quadro della PER.Altri,invece, sono computabili unicamente per la compensazione ecologica in relazione alla PER e non sono indennizzati mediante contributi.

Elementi della compensazione ecologica con o senza contributi

Elementi computabili per la PER Elementi computabili per la PER con contributi senza contributi

Prati sfruttati in modo estensivoPascoli sfruttati in modo estensivo Prati sfruttati in modo poco intensivoPascoli boschivi

Terreni da strameAlberi indigeni,isolati o in viali alberati Siepi e boschetti campestri e rivieraschiFossati umidi,stagni,pozze

Maggesi fioritiSuperfici ruderali,cumuli di pietra, affioramenti rocciosi

Maggesi da rotazioneMuri a secco Fasce di colture estensiveSentieri e accessi naturali non consolidati Alberi da frutto ad alto fusto nei campiSuperfici viticole con elevata biodiversità

Altre superfici di compensazione ecologica sulla SAU definite dai servizi cantonali preposti alla protezione della natura

Le superfici non devono essere concimate,devono esistere per almeno sei anni ed essere falciate al più presto tra metà giugno e metà luglio a dipendenza della zona.Lo sfalcio tardivo assicura la completa maturazione dei semi e promuove la biodiversità attraverso l’inseminazione naturale.Inoltre,invertebrati,uccelli che nidificano al suolo e mammiferi di piccola taglia dispongono di un periodo di tempo sufficiente per riprodursi.Negli ultimi anni la quota di prati sfruttati in modo estensivo è costantemente aumentata.

Le aliquote per ettaro per prati sfruttati in modo estensivo,terreni da strame,siepi, boschetti campestri e rivieraschi sono uniformi e sono calcolate in base alla zona in cui si trova la superficie.

Aliquote 2004fr./ha

– zona campicola e zone intermedie1 500

– zona collinare1 200

– zone di montagna I e II700

– zone di montagna III e IV450

Tabelle 33a–33d,pagine A35–A38
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 169

■ Siepi,boschetti campestri e rivieraschi

Contributi per prati sfruttati in modo estensivo – 2004

Per terreni da strame s’intendono le superfici inerbite gestite in modo estensivo in luoghi bagnati o umidi.Il prodotto dello sfalcio,effettuato di regola in autunno o in inverno,viene utilizzato come lettiera.

Contributi per terreni da strame – 2004

di Regione Regione di Totale

Per siepi e boschetti campestri o rivieraschi s’intendono siepi basse,arbustive e arboree, siepi frangivento,gruppi di alberi,scarpate boscate e boschetti rivieraschi a forma di siepe.Le superfici devono essere gestite e curate correttamente per sei anni consecutivi.

Contributi per siepi,boschetti campestri e rivieraschi – 2004 CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna

CaratteristicaUnitàRegione di
pianuracollinaremontagna AziendeNumero18 9239 6519 91738 491 Superficieha25 21710 29214 77950 288 Superficie per aziendaha1,331,071,491,31 Contributo per aziendafr.1 9521 0867921 436 Contributi1 000 fr.36 93110 4817 85755 269 Contributi 20031 000 fr.35 3149 8597 83853 011 Fonte:UFAG
Regione Regione di Totale
CaratteristicaUnitàRegione
AziendeNumero1 8351 9233 1706 928 Superficieha1 8761 4943 5806 950 Superficie per aziendaha1,020,781,131,00 Contributo per aziendafr.1 501749711931 Contributi1 000 fr.2 7541 4402 2546 448 Contributi 20031 000 fr.2 6951 4212 2286 345 Fonte:UFAG
pianuracollinaremontagna
AziendeNumero5 6332 8791 1679 679 Superficieha1 3637502922 405 Superficie per aziendaha0,240,260,250,25 Contributo per aziendafr.358268166308 Contributi1 000 fr.2 0167721942 981 Contributi 20031 000 fr.1 9617321942 887 Fonte:UFAG
■ Terreni da strame
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 170

■ Prati sfruttati in modo poco intensivo

Sui prati sfruttati in modo poco intensivo è autorizzato spandere quantitativi molto limitati di letame o composta.

Aliquote 2004fr./ha – zona campicola fino a zona collinare650 – zone di montagna I e II450 – zone di montagna III e IV300

Contributi per prati sfruttati in modo poco intensivo – 2004

■ Maggesi fioriti

Per maggesi fioriti s’intendono le fasce pluriennali,seminate con sementi di erbe selvatiche indigene,non concimate,di almeno 3 metri di larghezza.I maggesi fioriti sono finalizzati alla protezione delle erbe selvatiche minacciate.Essi rappresentano un habitat e una fonte di nutrimento ideali anche per insetti e piccoli esseri viventi. Offrono rifugio pure a lepri ed uccelli.Per i maggesi fioriti vengono versati 3'000 franchi per ettaro.I contributi vengono applicati per superfici della zona campicola fino alla zona collinare compresa.

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna AziendeNumero7 9968 06510 05126 112 Superficieha7 0497 29319 31633 659 Superficie per aziendaha0,880,901,921,29 Contributo per aziendafr.565499653579 Contributi1 000 fr.4 5224 0256 56015 107 Contributi 20031 000 fr.4 8624 2586 79415 913 Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 171

■ Maggesi da rotazione

Contributi per maggesi fioriti – 2004 CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna1

In relazione alla liberalizzazione del mercato cerealicolo i maggesi fioriti rappresentano un’alternativa economicamente interessante alle colture campicole.

Per maggesi da rotazione si intendono le superfici che per uno o due anni vengono seminate con sementi di erbe campicole indigene,non concimate e che misurano almeno 6 metri di larghezza e 20 are.Essi fungono da habitat ideale per uccelli che nidificano al suolo,lepri e insetti.In zone idonee è consentito anche l’inerbimento spontaneo.Per i maggesi da rotazione nella zona campicola fino alla zona collinare compresa vengono stanziati 2'500 franchi per ettaro.

Contributi per maggesi da rotazione – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinare 1 montagna1

AziendeNumero2 17741152 593 Superficieha2 08234622 429 Superficie per aziendaha0,960,840,340,94 Contributo per aziendafr.2 8682 5241 0322 810 Contributi1 000 fr.6 2441 03757 286 Contributi 20031 000 fr.6 2091 05457 268
1Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura Fonte:UFAG
AziendeNumero6671303800 Superficieha90416321 069 Superficie per aziendaha1,361,250,731,34 Contributo per aziendafr.3 3903 1311 8253 342 Contributi1 000 fr.2 26140752 673 Contributi 20031 000 fr.2 79947063 276
1Trattasi di aziende ubicate nella regione collinare o di montagna,che tuttavia gestiscono una parte delle loro superfici nella regione di pianura Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 172

■ Fasce di colture estensive in campicoltura

Le fasce di colture estensive rappresentano uno spazio vitale ideale per la flora campicola collaterale.Per fasce di colture estensive in campicoltura si intendono le fasce marginali di colture campicole gestite in modo estensivo,larghe almeno 3 e al massimo 12 metri,coltivate a cereali,colza,girasoli,piselli proteici,favette e soia ma non a granturco.Nel 2004 sono stati versati 1'500 franchi per ettaro.I contributi vengono concessi soltanto a superfici ubicate nella regione di pianura o collinare.

Contributi per le fasce di colture estensive – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna1

AziendeNumero98180116

Superficieha305035

Superficie per aziendaha0,310,290,000,30

Contributo per aziendafr.4604380457

Contributi1 000 fr.458053

Contributi 20031 000 fr.389046

1Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura

■ Alberi da frutto ad alto fusto nei campi

Vengono concessi contributi per alberi da frutto a nocciolo e a granelli ad alto fusto che non fanno parte di frutteti nonché per i castagni e per i noci in selve curate.Nel 2004 sono stati versati 15 franchi per albero notificato.

Contributi per alberi da frutto ad alto fusto nei campi – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna

Fonte:UFAG
AziendeNumero17 02112 6885 52135 230 AlberiNumero1 202 865912 444274 7892 390 098 Alberi per aziendaNumero70,6771,9149,7767,84 Contributo per aziendafr.1 0601 0797471 018 Contributi1
04013 6864 12235 848 Contributi 20031
000 fr.18
000 fr.18 25113 8324 09936 182
Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 173

Ripartizione delle superfici di compensazione ecologica1 – 2004

Totale 96 836 ha

34,8%

Ripartizione delle superfici di compensazione ecologica per regioni – 2004

Regione di Regione Regione di pianuracollinaremontagna ha% dellaha% dellaha% della ElementiSAUSAUSAU Maggesi fioriti2 0820,423460,1320,00 Maggesi da rotazione9040,181630,0620,00 Prati sfruttati in modo poco intensivo7 0491,417 2932,7119 3166,61 Boschetti campestri e rivieraschi1 3630,277500,282920,10 Fasce di colture estensive300,0150,0000,00 Prati sfruttati in modo estensivo25 2175,0310 2923,8314 7795,05 Terreni da strame1 8760,371 4940,563 5801,22 Totale38 5227,6920 3427,5737 97112,98 Fonte:UFAG
Prati sfruttati in modo estensivo 51,9% Superfici da strame 7,2% Maggesi da rotazione
Prati sfruttati in modo poco intensivo
Boschetti campestri e rivieraschi
Fonte: UFAG 1 Senza
1,1%
2,5%
alberi da frutto ad alto fusto nei campi
Fasce di colture estensive
Maggesi fioriti
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 174
0,0%
2,5%

Ordinanza sulla qualità ecologica

Al fine di conservare e favorire la varietà naturale delle specie,la Confederazione promuove,mediante aiuti finanziari,SCE di qualità biologica superiore e l'interconnessione di SCE sulla SAU.Le esigenze che devono essere adempiute dalle superfici per poter beneficiare dei contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE) sono fissate dai Cantoni.La Confederazione verifica quanto stabilito dai Cantoni sulla base di esigenze minime.Se le esigenze cantonali corrispondono alle esigenze minime della Confederazione e la partecipazione finanziaria regionale è garantita,la Confederazione accorda aiuti finanziari per i contributi versati dai Cantoni agli agricoltori.A dipendenza della capacità finanziaria del Cantone,l'aiuto finanziario varia dal 70 al 90 per cento dei contributi computabili.Il 10–30 per cento rimanente deve essere corrisposto da terzi (Cantone,Comune,privati,enti).I contributi per la qualità biologica e per l'interconnessione sono cumulabili.L'ordinanza si basa su principi quali volontarietà,incentivi finanziari e considerazione delle differenze regionali per quanto riguarda la biodiversità.

Aliquote computabili

Aliquote 2004fr. – qualità biologica500.–/ha – qualità biologica degli alberi da frutto ad alto fusto nei campi20.–/albero – interconnessione500.–/ha

Una SCE contribuisce a conservare e a favorire la varietà naturale delle specie se presenta determinate piante indicatrici e caratteristiche strutturali e/o se è ubicata in un luogo interessante dal profilo ecologico.Nell'ambito della qualità ecologica il singolo gestore di una SCE può annunciarsi direttamente,mentre per quanto riguarda l'interconnessione di SCE è necessario un progetto che interessi almeno un'unità agricola ed ecologica.

Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna

AziendeNumero7 9636 5518 57323 087

Superficie 1 ha10 8089 92521 96742 700

Superficie 1 per aziendaha1,361,522,561,85

Contributo per aziendafr.9181 0371 038997

Contributi1 000 fr.7 3096 7968 90223 007

Contributi 20031 000 fr.4 4414 4485 74914 638

1Conversione degli alberi ad alto fusto:1 albero = 1 araFonte:UFAG

2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 175

Contributi per la qualità biologica e l'interconnessione – 2004

ElementiUnitàQualità Inter-Qualità biobiologica connessionelogica e interconnessione 1

Prati sfruttati in modo estensivo,prati sfruttati in modo poco intensivo,terreni da strame

Siepi e boschetti campestri e rivieraschi

Alberi da frutto ad alto fusto nei campi

Superfici di compensazione ecologica con qualità giusta l’OQE (compr. gli alberi ad alto fusto)

AziendeNumero10 9687 2944 434 Superficieha16 6637 4818 663 Contributi1 000 fr.5 7702 7645 479
AziendeNumero5521 462708 Superficieha117318184 Contributi1
fr.47134150
000
AziendeNumero3 9115 5892 160 AlberiPezzi232 471206 345118 308 Contributi1 000 fr.3 7838632 372 Altri
AziendeNumero-3
Superficieha-3
Contributi1
fr.-1
Fonte:UFAG
elementi
668-
483-
000
6481 Programmi unificati
0 1–5 6–10 11–20 >20 Estivazione in % della SAU
per Comune 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 176
Fonte: UFAG GG25 ©swisstopo
Valori
Tabella 34,pagina A39

Superfici di compensazione ecologica con interconnessione giusta l’OQE (compr. gli alberi ad alto fusto)

Produzione estensiva di cereali e colza

Mediante questo provvedimento s’intende promuovere la coltivazione di cereali e colza senza ricorrere a regolatori della crescita,fungicidi,stimolanti chimici di sintesi delle difese naturali e insetticidi.Nel 2004 sono stati versati 400 franchi per ettaro.

Produzione estensiva di cereali e colza – 2004

CaratteristicaUnitàRegione

Fonte:UFAG

Ripartizione della superficie estensiva – 2004

Totale 77 361 ha

Colza 7%

Cereali da foraggio 40%

Cereali panificabili 53%

Fonte: UFAG

montagna AziendeNumero10 3856 11176717 263 Superficieha54 10221 4001 85977 361 Superficie per aziendaha5,213,502,424,48 Contributo per aziendafr.2 0741 3999691
Contributi1 000 fr.21 5348 54774330 824 Contributi 20031 000 fr.21 5208 89584131 255
di Regione Regione di Totale pianura collinare
786
0 1–5 6–10 11–20 >20 Estivazione in % della SAU
Valori per Comune
Fonte: UFAG GG25 ©Swisstopo
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 177
Tabella 35,pagina A40

Agricoltura biologica

A complemento del maggior ricavo che può essere ottenuto sul mercato,la Confederazione promuove l’agricoltura biologica come forma di produzione particolarmente rispettosa dell’ambiente.Per poter beneficiare dei contributi i gestori devono rispettare,sull’insieme delle superfici dell’azienda,le esigenze dell’ordinanza sull’agricoltura biologica.

Gli agricoltori rinunciano totalmente all'utilizzo di materie ausiliarie ottenute mediante sintesi chimica come concimi commerciali o pesticidi.Ciò consente di risparmiare energia e di proteggere l'acqua,l'aria e il suolo.Per l’agricoltore è quindi particolarmente importante tenere in considerazione i cicli e i processi naturali.Benché il contadino che pratica l'agricoltura biologica necessiti di una quantità maggiore di energia per infrastrutture e macchine,questo metodo di coltivazione risulta essere più efficiente per quanto riguarda la gestione delle risorse disponibili.Ciò è un indicatore importante della sostenibilità del sistema di produzione.

La rinuncia all'uso di erbicidi favorisce lo sviluppo di un gran numero di erbe accessorie.Una flora ricca è fonte di nutrimento per un numero maggiore di piccoli esseri viventi.Ciò contribuisce a migliorare la «dieta» dei vertebrati predatori come i carabidi e crea i presupposti per una lotta naturale agli organismi nocivi.La presenza massiccia di vegetali,animali e microrganismi irrobustisce l'ecosistema.

Grazie a concimi organici,metodi di gestione rispettosi del suolo e alla rinuncia a prodotti fitosanitari i contadini dediti all'agricoltura biologica promuovono la diffusione e la varietà degli organismi presenti nel suolo.L'attività biologica influisce positivamente sulla fertilità del suolo.Aumenta il tenore in humus,migliora la struttura del suolo e diminuisce il rischio d'erosione.

Per raggiungere un equilibrio ottimale fra piante,suolo,animali e uomo all'interno dell'azienda,il contadino dedito all'agricoltura biologica provvede affinché i cicli di nutrienti siano chiusi.Ciò è possibile vincolando l'allevamento di animali alla base foraggiera propria dell'azienda.La coltivazione di leguminose aumenta il tenore di azoto nel suolo.I concimi aziendali e il materiale organico risultante dalla semina a sovescio e dal raccolto garantiscono un adeguato approvvigionamento delle piante in nutrienti,grazie anche all'operato dei microrganismi presenti nel suolo.

Nel settore dell'allevamento di bestiame da reddito devono essere adempiute le esigenze URA.Esse rappresentano le esigenze minime per la detenzione di animali nel quadro dell'agricoltura biologica.Sono pure vietati impianti quali il pastore elettrico e l'utilizzo di mangimi medicati.Il fatto che venga utilizzato prevalentemente foraggio prodotto nell'azienda garantisce una produttività adeguata e il benessere degli animali.In caso di necessità viene data la preferenza a metodi terapeutici naturali.

Nel 2004 l’agricoltura biologica veniva praticata sul 10,3 per cento dell’intera SAU.

178 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2

Aliquote 2004fr./ha – colture

200 – superficie coltiva aperta senza colture speciali800 – superfici inerbite e terreni da strame200

Contributi per l’agricoltura biologica – 2004

Quota della superficie gestita biologicamente, per regione – 2004

Totale 113 295 ha

19%

60%

21%

speciali1
collinare montagna AziendeNumero1 1941 4283 6966 318 Superficieha21 44623 41668 434113 295 Superficie per aziendaha17,9616,4018,5217,93 Contributo per aziendafr.7 1423 9803 7214 426 Contributi1 000 fr.8 5275 68313 75227 962 Contributi 20031 000 fr.8 1615 58113 39327 135 Fonte:UFAG
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura
Tabella 32a,pagina A33
Regione di pianura
Regione di montagna
Fonte: UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 179
Regione collinare

■ Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA)

Detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze

In questo ambito rientrano i programmi SSRA e URA illustrati di seguito (cfr.pure la parte 1.3.2).

Viene promossa la detenzione di animali in sistemi di stabulazione che rispondono a requisiti il cui livello è di gran lunga superiore a quanto prescritto dalla legislazione in materia di protezione degli animali.

Aliquote 2004fr./UBG

– animali della specie bovina senza vitelli,capre,conigli90 – suini155

– ovaiole,pollastrelle e galletti,galline e galli da allevamento,pulcini280 – polli da ingrasso e tacchini180

Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali – 2004

■ Uscita regolare all’aperto (URA)

Viene promossa l’uscita regolare all’aperto degli animali da reddito.Per uscita regolare all’aperto si intende l’uscita al pascolo,in una corte o in un’area con clima esterno che risponde alle esigenze degli animali.

Aliquote 2004fr./UBG

– animali delle specie bovina ed equina,bisonti,ovini, caprini,daini,cervi e conigli180 – suini155 – pollame280

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna AziendeNumero9 1446 1414 29219 577 UBGNumero235 202119 17459 807414 183 UBG per aziendaNumero25,7219,4113,9321,16 Contributo per aziendafr.2 9212 2211 4382 376 Contributi1 000 fr.26 71013 6366 17146 517 Contributi 20031 000 fr.24 91312 6165 72943 257 Fonte:UFAG
Tabella 36,pagina A41
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 180

Contributi per l’uscita regolare all’aperto – 2004

CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna AziendeNumero13 80711 06512 57437 446 UBGNumero349 459246 616221 649817 724 UBG per aziendaNumero25,3122,2917,6321,84 Contributo per aziendafr.4 4063 9433 1553 849 Contributi1 000 fr.60 83743 62539 672144 134 Contributi 20031 000 fr.59 17542 33738 595140 106 Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 181
Tabella 36,pagina A41

■ Gestione sostenibile delle regioni d'estivazione

Contributi d’estivazione

Mediante i contributi d’estivazione s’intende garantire la gestione e la cura dei vasti pascoli d’estivazione nelle Alpi,nelle Prealpi e nel Giura.La regione d’estivazione viene gestita e curata con circa 300'000 UBG.Il carico di bestiame viene definito secondo i principi di una gestione sostenibile.Si parla del cosiddetto carico usuale.Partendo dal carico usuale,i contributi vengono versati in base al carico normale (CN).Per CN si intende l’estivazione di una UBG durante 100 giorni.

Aliquote 2004fr. –per UBG di vacche munte,pecore lattifere e capre lattifere (estivazione di 56–100 giorni)300 –per CN di ovini,eccettuate le pecore lattifere – in caso di sorveglianza permanente300 – per pascoli da rotazione 220 – per altri pascoli120 –per CN di altri animali che consumano foraggio grezzo300

Contributi d’estivazione – 2004

Dal 2003 vengono stanziati contributi d’estivazione per ovini (escluse le pecore lattifere) in maniera differenziata a seconda del sistema di pascolo.Con contributi più elevati per pascoli da rotazione e sorveglianza permanenti vengono indennizzati i costi maggiori,da un lato,e dall’altro,analogamente ai contributi ecologici,viene incentivata un’estivazione sostenibile del bestiame ovino.Vi è una sorveglianza permanente se la conduzione del gregge è effettuata da un pastore con cani e il gregge è condotto giornalmente ai luoghi di pascolo stabiliti dal pastore stesso.Vi è un pascolo da rotazione se il pascolo avviene,per tutta la durata dell’estivazione,in parchi cintati o chiaramente delimitati da elementi naturali.

CaratteristicaContributiAziendeUBG risp.CN 1 000 fr.Numero Numero Vacche munte,capre lattifere e pecore lattifere16 2822 19854 257 Ovini ,eccettuate le pecore lattifere4 7031 00524 540 Altri animali che consumano foraggio grezzo70 0816 761233 807 Totale91 0667 449 1 Totale 200391 3817 493 1 1Questa cifra
totale
d’estivazione
a contributi (senza doppi versamenti) Fonte:UFAG
indica il
delle aziende
aventi diritto
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 182
Tabelle 39a–39b,pagine A44–A45

Estivazione di ovini secondo il sistema di pascolo – 2004

Sistema di pascoloAziendeAnimali Contributi con contributi

Evoluzione dell’estivazione 2000–2004:aziende,animali estivati in carichi normali,per categoria di animali

NumeroCNfr. Sorveglianza permanente746 3621 897 729 Pascoli da rotazione1885 4501 203 622 Altri pascoli71811 4111 365 584 Combinazione di sistemi di pascolo251 317236 228 Totale 1 00524 5404 703 163 Fonte:UFAG
Anno20002001200220032004 Categoria di animaliUnità Vacche lattifereAziende4 9614 7124 6004 4904 353 CN118 793118 021116 900116 679111 123 Vacche madri e nutriciAziende1 2801 1601 2271 3541 434 CN13 85414 48615 71517 94918 904 Altro bestiame bovinoAziende6 6846 4536 5036 4256 358 CN134 457129 217127 946126 910121 169 Animali della specie equina Aziende1 1321 0861 0751 0841 063 CN4 6524 3154 3644 3404 347 OviniAziende1 1731 1451 1041 1501 111 CN29 67826 17224 71026 63325 813 CapriniAziende1 7001 6231 6671 6691 657 CN5 1655 2145 4345 6625 664 Altri animali estivatiAziende22289277241240 CN60899764735541 1 CN = 1 UBG * durata d’estivazione / 100 Fonte:UFAG 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 183 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA

Contributi per la protezione delle acque

Mediante l’articolo 62a della legge sulla protezione delle acque la Confederazione può promuovere i provvedimenti presi dagli agricoltori per prevenire il convogliamento e il dilavamento di sostanze nelle acque superficiali e sotterranee.L’accento è posto sulla riduzione del carico di nitrato nell’acqua potabile e del carico di fosforo nelle acque superficiali in regioni nelle quali la PER,l’agricoltura biologica,divieti e precetti nonché i programmi facoltativi promossi dalla Confederazione (produzione estensiva,compensazione ecologica) non sono sufficienti.È stato elaborato un nuovo progetto pilota nel Canton Vaud per ridurre i carichi di pesticidi.

In virtù dell’ordinanza sulla protezione delle acque,i Cantoni sono tenuti a designare un settore d’alimentazione per le captazioni di acque superficiali e sotterranee nonché a ordinare provvedimenti di risanamento qualora la qualità dell’acqua fosse insufficiente.Questi provvedimenti possono comportare limitazioni significative rispetto allo stato della tecnica per quanto concerne l’utilizzazione del suolo nonché perdite finanziarie insopportabili per le aziende.I contributi ai costi concessi dalla Confederazione ammontano all’80 per cento per gli adeguamenti strutturali e al 50 per cento per i provvedimenti di gestione.Nel 2004 sono stati stanziati circa 5,5 milioni di franchi.

Ricapitolazione dei progetti –
CantoneRegione,Durata ComprensorioTotale costi Contributi Comuneprobabile deldel progettoprevisti2004 progetto Annohafr.fr. LULago di Sempach1999–2004 1 4 9058 811 1661 500 000 LULago di Baldegg2000–2005 1 5 6009 559 6941 670 000 LU/AGLago di Hallwil2001–2006 1 3 7865 029 9061 074 609 AGWohlenschwil2001–200962547 69652 747 AGBirrfeld2002–20078131 909 500122 259 AGBaldingen2004–200969281 40016 907 VDThierrens1999–200817121 23617 614 VDMorand2000–2008391760 18387 186 VDBavois provv.2003–200454 316 ZHBaltenswil2000–2008130428 35329 308 BEWalliswil2000–2005 54381 10847 233 SHKlettgau2001–20063571 136 221166 733 FRAvry-sur-Matran2000–2005 37158 23227 463 FRMiddes2000–200645159 99623 819 FRCourgevaux2003–2008 27164 83820 880 FRFétigny2004–2009631 526 000349 278 FRDomdidier2004–200930195 58825 564 SOGäu2000–20051 5082 487 090284 585 Totale 5 520 501 Totale 20034 023 637 1 Proroga necessaria Fonte:UFAG
2004
184 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2
■ Prevenzione del convogliamento e del dilavamento di sostanze

2.3Miglioramento delle basi

Mediante i provvedimenti denominati «Miglioramento delle basi» viene promossa e sostenuta la produzione di derrate alimentari rispettosa dell’ambiente ed efficiente nonché incoraggiato lo svolgimento dei compiti multifunzionali.

Aiuti finanziari per il miglioramento delle basi

ProvvedimentoConto Conto Preventivo 200320042005 mio.fr.

Contributi per i miglioramenti strutturali102 1 9591

Crediti di investimento797670

Aiuti per la conduzione aziendale12915

Aiuti per la riqualificazione--3

Consulenza e contributi per la ricerca242424

Lotta alle malattie delle piante e agli organismi nocivi423

Produzione vegetale e allevamento222223

Totale242228229

1 Incl.credito suppletivo per danni alluvionali (7 mio.di fr.)

Gli obiettivi dei provvedimenti nel campo del miglioramento delle basi sono:

– rafforzamento della competitività attraverso la riduzione dei costi di produzione;

– promozione delle aree rurali;

– strutture aziendali moderne e superfici agricole utili ben accessibili;

– produzione efficiente e rispettosa dell’ambiente;

– varietà possibilmente resistenti e ad alto rendimento nonché prodotti di alta qualità;

– protezione della salute dell’uomo,degli animali e dell’ambiente;

– biodiversità.

■■■■■■■■■■■■■■■■
Fonte:UFAG
185 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

2.3.1 Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali

Miglioramenti strutturali

I provvedimenti nel settore dei miglioramenti strutturali consentono di migliorare le condizioni di vita ed economiche nelle aree rurali.Ciò riguarda in particolare la regione di montagna e le regioni periferiche.

Gli aiuti agli investimenti vengono concessi a favore di provvedimenti individuali o collettivi.Sono disponibili due strumenti: –contributi (a fondo perso) con partecipazione dei Cantoni,prevalentemente per provvedimenti collettivi; –crediti d’investimento sotto forma di mutui esenti da interessi,prevalentemente per provvedimenti individuali.

Gli aiuti agli investimenti sostengono le infrastrutture agricole e rendono possibile l’adeguamento delle aziende ai cambiamenti delle condizioni quadro.L’obiettivo è ridurre i costi di produzione,promuovere lo sviluppo ecologico e di conseguenza rafforzare la competitività di un’agricoltura in grado di produrre in maniera sostenibile. Anche in altri Paesi,in particolare nell’UE,gli aiuti agli investimenti rientrano tra i principali provvedimenti volti a promuovere le aree rurali.

Le prime esperienze legate alle disposizioni legali della PA 2002 e agli adeguamenti contenuti nella PA 2007 nel settore dei miglioramenti strutturali sono prevalentemente positive.Nell’ambito dei provvedimenti individuali il fatto che il criterio di entrata in materia non sia più costituito dalla distribuzione del reddito (rapporto attività agricola – attività a titolo accessorio),bensì dal volume standard di lavoro (USM) e che sia stata introdotta la possibilità di sostegno dei provvedimenti di diversificazione dell’attività nel settore agricolo e in quelli affini ha determinato una maggiore flessibilità.Le nuove possibilità di sostegno del ripristino periodico di bonifiche fondiarie,di edifici collettivi per la commercializzazione di prodotti fabbricati nella regione e della concessione di mutui esenti da interessi quali aiuto iniziale alle organizzazioni contadine di solidarietà hanno ulteriormente agevolato le aziende agricole,offrendo loro nuove possibilità di sviluppo.

Conformemente alla LAgr dal 2004 è possibile promuovere tramite contributi i progetti per lo sviluppo regionale e la promozione di prodotti indigeni e regionali che coinvolgono prevalentemente il primario.In tal modo dovrebbero essere rafforzati l’impostazione regionale della politica agricola ed il contributo dell’agricoltura allo sviluppo delle aree rurali.Per procedere alla definizione delle disposizioni esecutive,nel 2004 sono stati commissionati e portati a termine due lavori di ricerca ed inoltre sono stati lanciati due progetti pilota nei Cantoni Ticino (Brontallo) e Vallese (St.Martin) (cfr. considerazioni pagg.191–194).

■■■■■■■■■■■■■■■■
186 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Prime esperienze scaturite dalla PA 2007

■ Mezzi finanziari per i contributi

Nel 2004 l’importo disponibile per le bonifiche fondiarie e gli edifici agricoli ammontava a 98,5 milioni di franchi.L’UFAG ha approvato nuovi progetti con contributi federali per un importo complessivo di 83,5 milioni di franchi.Il volume degli investimenti è stato di 373 milioni di franchi.L’ammontare dei contributi federali relativi ai progetti approvati non è identico all’importo iscritto nella rubrica del preventivo «Miglioramenti strutturali agricoli»,in quanto l’assicurazione di un contributo e il relativo versamento avvengono soltanto eccezionalmente nello stesso anno.Per un progetto approvato viene spesso assicurata soltanto una tranche di credito.

Contributi della Confederazione – 2004

Ricomposizioni particellari e infrastrutture

Costruzione di strade agricole

Acquedotti

Danni alluvionali e altri provvedimenti del genio civile

Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo

Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali

Nel 2004 l’importo versato dalla Confederazione sotto forma di contributi è stato del 7 per cento inferiore all’anno precedente.Tale diminuzione è riconducibile in larga misura alla necessità di far fronte ai danni provocati dal maltempo nel 2002.Nel 2003 il Parlamento ha inoltre approvato un credito suppletivo pari a 7 milioni di franchi.Nel 2004 il totale dei contributi concessi a sostegno di progetti in corso o già conclusi è stato di 95 milioni di franchi.

mio. fr. Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna 051015202530 Fonte: UFAG 64% 14% 22% 20,4 13,2 9,8 12,3 26,2 1,6
187 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2
Tabelle 43–44,pagine A52–A53

Contributi della Confederazione alle bonifiche fondiarie e

Nel 2004 i Cantoni hanno concesso crediti d’investimento per un ammontare complessivo di 301,2 milioni di franchi da destinare a 2'159 casi.L’86,2 per cento di tale importo è stato riservato al finanziamento di provvedimenti individuali mentre l’8,8 per cento al sostegno di provvedimenti collettivi.A favore dei progetti collettivi nella regione di montagna possono venir concessi anche crediti di transizione,ossia crediti di costruzione con una decorrenza di tre anni al massimo.

Crediti d’investimento 2004

DisposizioneCasiImportoQuota Numeromio.fr.%

Provvedimenti individuali1 978259,786,2

Provvedimenti collettivi,crediti di costruzione esclusi14326,38,8

Crediti di costruzione3815,25,0 Totale2 159301,2100

Fonte:UFAG

I crediti per i provvedimenti individuali hanno riguardato principalmente l’aiuto iniziale nonché la costruzione e la trasformazione di edifici d’abitazione nonché di edifici rurali. Vengono rimborsati mediamente sull’arco di 14 anni.I nuovi provvedimenti di diversificazione hanno interessato 20 casi con un volume di credito pari a 2,1 milioni di franchi.

Nel settore dei provvedimenti collettivi sono state sostenute finanziariamente soprattutto bonifiche fondiarie e misure edili (edifici ed installazioni per l’economia lattiera nonché per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli).

Nell’ambito del fonds de roulement istituito nel 1963 è stata superata la soglia di 2 miliardi di franchi.Nel 2004 ai Cantoni sono stati assegnati fondi federali per un totale di 76,5 milioni di franchi.Essi,unitamente agli importi costantemente rimborsati,vengono utilizzati per la concessione di nuovi crediti.

1995 1994199619971998199920002001200220032004 mio. fr. Fonte: UFAG 0 20 40 60 80 100 120 85 10685827575871029010295
agli edifici agricoli 1994–2004
188 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Mezzi finanziari per i crediti d’investimento

Crediti

d'investimento secondo le categorie di provvedimenti, crediti di costruzione esclusi – 2004 Aiuto iniziale Acquisto dell'azienda da parte dell'affittuario Provvedimenti collettivi 1 Diversificazione Edifici d'abitazione Edifici rurali mio. fr. Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna 80,5 020406080100120140 3,8 Bonifiche fondiarie 3,3 23,0 2,1 53,8 119,4
Fonte: UFAG
24,3% 49,4% 26,3% 189 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
1 Acquisto in comune dell'inventario, aiuto iniziale per le organizzazioni contadine di solidarietà, lavorazione e stoccaggio di prodotti agricoli

■ Aiuti di riqualificazione

Misure sociali collaterali

Gli aiuti per la conduzione aziendale sono concessi sotto forma di mutui esenti da interessi e servono ad evitare o a far fronte a ristrettezze finanziarie temporanee non imputabili al gestore.Gli effetti degli aiuti per la conduzione aziendale corrispondono a quelli dello sdebitamento indiretto della singola azienda.

Nel quadro degli aiuti per la conduzione aziendale nel 2004 sono stati concessi mutui per un importo totale di 31,2 milioni di franchi a favore di 371 casi.L’importo medio dei mutui è stato di 84'030 franchi,rimborsabili in media sull’arco di 10 anni.

162 casi con un totale di 4'237'000 franchi riguardano mutui esenti da interessi conformemente all’ordinanza del 5 novembre 2003 concernente i provvedimenti nell’agricoltura in seguito alla siccità del 2003 (ordinanza sulla siccità).Tali provvedimenti erano limitati fino al 31 dicembre 2004.

Mutui nel quadro dell’aiuto per la conduzione aziendale – 2004 DisposizioneCasiImporto Numeromio.fr.

Rifinanziamento di debiti esistenti15221,9 Superamento di una difficoltà finanziaria eccezionale575,1 Mutui nel quadro dell’aiuto per la conduzione aziendale dovuti alla siccità1624,2 Totale37131,2

Fonte:UFAG

Il Fonds de roulement,istituito nel 1963 con nuovi mezzi finanziari della Confederazione e importi rimborsati,ammonta,unitamente alle quote dei Cantoni,a 202,2 milioni di franchi circa.Nel 2004 ai Cantoni è stato messo a disposizione un importo supplementare di 8,814 milioni di franchi.Tali fondi sono vincolati a una prestazione adeguata da parte del Cantone che a dipendenza della sua capacità finanziaria varia fra il 20 e l’80 per cento della quota federale.I nuovi mezzi finanziari della Confederazione e dei Cantoni,unitamente agli importi costantemente rimborsati,vengono utilizzati per concedere nuovi mutui.

Gli aiuti di riqualificazione sono una nuova misura sociale collaterale e dal 2004 agevolano la conversione ad una professione non agricola delle persone indipendenti attive nel settore primario.Tale misura comprende contributi ai costi di riqualificazione e di sostentamento per capiazienda che non hanno ancora compiuto il 52esimo anno di età.La concessione di un aiuto di riqualificazione presuppone l’abbandono dell’azienda agricola.Nell’anno oggetto del rapporto sono stati assegnati importi a favore di quattro casi per un totale di 401'400 franchi.Il periodo di riqualificazione,a seconda della formazione,dura da 1 a 3 anni.In tutti e quattro i casi l’azienda è stata affittata a lungo termine.La prima rata dei contributi assegnati per il 2004 è stata versata nel 2005.

■ Aiuti per la conduzione aziendale
190 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Nuove disposizioni legali della PA 2007

Progetti di sviluppo regionale e di promozione di prodotti indigeni

Nel corso dei dibattiti sulla Politica agricola 2007,il Parlamento ha varato una nuova base legale che consente il «sostegno di progetti di sviluppo regionale e di promozione di prodotti indigeni e regionali» (art.93 cpv.1 lett.c LAgr).In tal modo dovrebbero essere rafforzati l’impostazione regionale della politica agricola ed il contributo dell’agricoltura allo sviluppo delle aree rurali.L’unica limitazione posta è che «l’agricoltura partecipi in modo preponderante».Il sostegno comporta il finanziamento congiunto da parte di Confederazione e Cantoni,visto che il titolo quinto della LAgr (Miglioramenti strutturali) resta un compito in comune anche nella nuova impostazione della perequazione finanziaria e dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC).

La nuova disposizione è stata integrata nell’ambito dei miglioramenti strutturali,pur presentando alcuni punti in comune con gli strumenti di promozione già esistenti,in particolare con quelli per la promozione dello smercio a livello regionale (art.12 LAgr), dei provvedimenti ecologici strutturati in funzione delle condizioni regionali nonché della politica regionale.Per chiarire le questioni ancora aperte relative all’armonizzazione del settore della promozione,sono state lanciate diverse iniziative in vista dell’attuazione a livello di ordinanza.

In collaborazione con il Segretariato di Stato dell’economia (seco),responsabile della politica regionale,e con l’Ufficio per l’agricoltura,il miglioramento delle strutture e la misurazione del Cantone Grigioni,l’UFAG ha commissionato un’analisi regionale e un’analisi dei bisogni.I lavori di ricerca sono stati portati a termine alla fine del 2004 e possono essere consultati al sito Internet dell’UFAG (Rubrica News > Studien und Evaluationen,www.blw.admin.ch/news/publikationen).

■ Analisi regionale

Nello studio svolto da BHP Hanser und Partner in collaborazione con l’Istituto di Economia Agraria (IEA) del Politecnico di Zurigo è stata effettuata un’analisi regionale incentrata sulla valutazione delle interconnessioni intersettoriali e del potenziale di sviluppo di regioni periferiche come ad esempio la Valle di Blenio nel Canton Ticino. Dall’analisi gli autori dello studio hanno ricavato sette fattori di successo per l’applicazione dell’articolo 93 capoverso 1 lettera c LAgr.

2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 191 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

Mercato: i progetti devono essere fattibili a medio – lungo termine;le opportunità di mercato devono assumere un ruolo centrale.

Finanziamento d’avvio: nessun finanziamento permanente da parte dello Stato;i mezzi finanziari vanno usati per dare un impulso iniziale.

Strutture intersettoriali: devono essere utilizzate le sinergie.

Diversificazione: l’offerta (prodotti e servizi) deve essere coordinata a livello interregionale.

Know-how: le idee spesso non mancano;il problema sta nel concretizzarle.

Attuazione: l’accento è posto sull’efficacia dell’attuazione.

Promotore: per i progetti è necessario un promotore locale.

Nell’ambito dell’analisi dei bisogni sono state prese in esame le migliorie integrali in corso o già concluse nella Bassa Engadina e in Val Mustair nel Canton Grigioni,con lo scopo di individuare i bisogni della regione.Le analisi sono state condotte da una comunità di lavoro sotto la direzione dell’ufficio di consulenza emac,in collaborazione con lo studio di ingegneri Kindschi e con l’IEA del Politecnico di Zurigo.Un gruppo di accompagnamento locale è servito da base regionale.

Quale sintesi delle analisi gli autori hanno suggerito una procedura di valutazione degli obiettivi,per poter appurare in quale misura gli obiettivi concreti dei progetti riflettono e si combinano con gli obiettivi di sviluppo regionale.Questa verifica della conformità si fonda sull’idea di una matrice degli obiettivi,secondo cui gli obiettivi di progetto sono messi a confronto con quelli regionali generali,valutando le combinazioni di obiettivi secondo criteri diversi (sostegno degli obiettivi,conflitto tra obiettivi,portata degli effetti in termini dell’area interessata e della specificità,variabili del sistema influenzabili).Il presupposto è che la regione in questione abbia già definito i propri obiettivi per uno sviluppo futuro sotto forma di un sistema di obiettivi,che dovrebbe essere suddiviso,in base all’importanza e alle tematiche,secondo il principio della sostenibilità in obiettivi economici,sociali e ecologici.Lo stesso dicasi per la definizione degli obiettivi di progetto.

192 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Analisi dei bisogni

L’analisi regionale ha evidenziato che nelle regioni mancano soprattutto le conoscenze per realizzare un progetto giunto alla fase di concretizzazione.Per fare ciò occorre un piano strategico solido che illustri idee di progetto,opportunità di mercato,aspetti economico-aziendali,possibilità di finanziamento,eccetera.Gli autori suggeriscono di promuovere l’ulteriore sviluppo di idee di progetto,offrendo un coaching.Dalle regioni periferiche dovrebbe arrivare un’idea di progetto da far valutare potendo avvalersi di un coaching.Il fatto che lo sviluppo di un progetto venga seguito e accompagnato in modo professionale consente a chi propone un progetto di chiarire tutti gli aspetti prima dell’applicazione dell’idea di progetto.Terminata la fase di accompagnamento temporaneo,un ente specializzato deve esaminare il piano strategico e svolgere un test,che attesti la qualità del progetto e del piano strategico,e che possa servire da prova per eventuali investitori.

Gli autori dell’analisi dei bisogni hanno formulato le seguenti raccomandazioni.

–Le possibilità di applicazione dell’articolo 93 capoverso 1 lettera c LAgr devono basarsi su criteri di decisione e valutazione chiari.È importante che il principio del «bottom-up» venga mantenuto e che si giunga a un’armonizzazione con gli obiettivi di sviluppo regionale.

–Per l’attuazione formale vengono proposte diverse aggiunte nell’ordinanza sui miglioramenti strutturali.Le disposizioni esecutive dovrebbero ricalcare quelle sulla promozione dello smercio.Lo schema decisionale e procedurale proposto consente di valutare sulla base di diversi criteri le future richieste di contributi relative al nuovo articolo di legge.A tal fine devono essere sfruttate le sinergie tra gli strumenti esistenti nell’ambito dei miglioramenti strutturali (art.93 LAgr) e della promozione dello smercio (art.12 LAgr).

–Lo strumento delle migliorie integrali dimostra già nella sua forma attuale di essere particolarmente efficace per lo sviluppo regionale.Questo punto di forza va sfruttato e sviluppato in maniera mirata.L’elenco degli obblighi di una miglioria integrale potrebbe,ad esempio,essere ampliato con un’analisi di mercato (quale parte integrante della pianificazione agricola).

193 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Raccomandazioni scaturite dalle analisi

Oltre ai lavori di ricerca,l’UFAG ha lanciato,in collaborazione con i Comuni e i Cantoni interessati,due progetti pilota,uno in Ticino (Brontallo,Lavizzara) e uno in Vallese (St.Martin,Val d’Hèrens),al fine di raccogliere esperienze pratiche.Entrambi i progetti pilota sono volti principalmente a creare un valore aggiunto nell’agricoltura,stimolando l’offerta dell’agriturismo e della vendita diretta di prodotti agricoli.Vengono inoltre presi in considerazione obiettivi ecologici quali la valorizzazione e la cura del paesaggio rurale,l’interconnessione e la promozione della biodiversità così come la tutela del patrimonio culturale rurale.I provvedimenti necessari ad attuare gli obiettivi sono stati concepiti in modo armonico e fissati in un accordo programmatico tra Confederazione e Cantone sottoscritto nel 2004.Nell’ambito dell’attuazione il controlling assume un ruolo importante.Annualmente la Confederazione e il Cantone devono effettuare valutazioni intermedie.Alla scadenza del progetto,ovvero dopo quattro anni,viene effettuata una valutazione finale.

■ Disposizioni d’esecuzione

Le informazioni raccolte con i lavori di ricerca e i progetti pilota costituiscono la base per fissare le disposizioni d’esecuzione dell’articolo 93 capoverso 1 lettera c LAgr. L’attuazione avviene nel quadro del processo di riforma in corso relativo alla Politica agricola 2011 e comporterà una serie di modifiche dell’ordinanza sui miglioramenti strutturali.Andranno fissate diverse esigenze e condizioni,in particolare riguardo a: iniziative locali,partecipazione dell’agricoltura in modo preponderante,potenziale di valore aggiunto,economicità al termine della fase caratterizzata dal sostegno pubblico,armonizzazione e coordinamento con lo sviluppo regionale noché concetto integrale dei provvedimenti.

Parallelamente all’attuazione dell’articolo 93 capoverso 1 lettera c LAgr,nel quadro della Politica agricola 2011,vengono presentate e concretizzate proposte scaturite dall’analisi regionale.Sulla base delle disposizioni legali relative alla consulenza agricola,lo sviluppo dei progetti dovrebbe poter essere sostenuto già nella fase in cui si procede a chiarimenti preliminari mediante un contributo finanziario all’accompagnamento professionale specializzato (coaching).L’aiuto dovrebbe essere aperto a tutte le iniziative di progetto comuni che prevedono la partecipazione dell’agricoltura e che siano di portata regionale.In tal modo sarebbe possibile appurare,anticipatamente e in maniera competente nonché accurata,le opportunità di mercato e di realizzazione come pure sondare e determinare le potenzialità di una regione nel quadro di progetti integrati.

Progetti pilota Brontallo TI e St.Martin VS
194 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Conseguenze dolorose

2.3.2 Ricerca,Istituto di allevamento equino, consulenza,formazione professionale,CIEA

Ricerca agronomica

Il preventivo 2004 delle Stazioni federali di ricerca agronomica (Agroscope) ammonta, al netto,a circa 110 milioni di franchi.In conseguenza al programma di sgravio e al piano di rinuncia a determinati compiti della Confederazione,dal 2008 Agroscope dovrà risparmiare,rispetto al 2004,circa 12 milioni di franchi.Pertanto entro il 2008 Agroscope è obbligato a sopprimere oltre 100 posti di lavoro.Laddove possibile si devono evitare licenziamenti.Inoltre,a causa delle misure di risparmio,Agroscope dovrà sopprimere alcune delle prestazioni finora fornite.

Le Stazioni federali di ricerche riducono le loro spese da anni.Finora è stato possibile comprimere i costi grazie a modifiche strutturali e all'aumento dell'efficienza.Ora,per quanto doloroso,occorre tagliare oltre 100 posti di lavoro.A causa delle riduzioni dei fondi,Agroscope si vede costretto a rinunciare ad alcune delle attuali attività e prestazioni,a ridurle o ad affidarle a terzi.Le Stazioni federali di ricerche non possono più fornire tutte le prestazioni richieste dai rispettivi clienti.Con il taglio dei posti e delle prestazioni,le Stazioni di ricerche perdono conoscenze ed esperienza.Per giovani accademici,le possibilità d’inserimento nel campo della ricerca si riducono.Malgrado i risparmi,Agroscope vuole comunque continuare a garantire una ricerca di prima qualità.

Il processo di fusione in atto – tre Stazioni di ricerche invece di sei – è già stato innescato dalla riduzione dei fondi.Agroscope deve ottimizzare le procedure.Nella ricerca alcuni ambiti saranno concentrati in un unico luogo e i posti di lavoro liberatisi verranno soppressi.Le fusioni contribuiscono a raggiungere gli obiettivi posti in materia di risparmio.

■ Rinuncia agli OGM

Benché in futuro Agroscope rinuncerà allo sviluppo di vegetali geneticamente modificati (OGM),vuole continuare ad apportare il proprio contributo alla ricerca in materia di rischi e alla valutazione degli impatti tecnologici.Agroscope ridurrà inoltre le attività nel campo della selezione della frutta e si focalizzerà sulla coltura delle mele.Il caseificio sperimentale di Moudon verrà chiuso.Si provvederà a concentrare gli esperimenti caseari a Liebefeld e a Uettligen (BE).

Anche le prestazioni nella campicoltura subiranno un taglio.Tra queste rientrano le prove sul campo e le analisi in laboratorio per la nutrizione delle piante,nonché la produzione e la qualità delle stesse.Il numero di esperimenti e di analisi verrà ridotto al minimo necessario.Nella foraggicoltura,Agroscope rinuncerà,in parte,ad analisi botaniche onerose.Il numero di piante considerate ai fini della selezione delle piante foraggere verrà ridotto.Inoltre si investiranno meno risorse nella protezione dell'ambiente agricolo.Ciò significa,ad esempio,che le analisi di terreni coltivabili e la ricerca sul comportamento dei prodotti fitosanitari sul piano ambientale verranno ridotte.

■■■■■■■■■■■■■■■■
195 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Beneficio collettivo

Anche la tecnologia agricola e i lavori relativi al deterioramento del suolo provocato da macchine agricole sono toccati dal suddetto piano di rinuncia a determinati compiti. Inoltre si ridimensioneranno le analisi sulle tecniche di coltivazione e di raccolta delle colture campicole.

Le Stazioni di ricerche collaborano strettamente con partner istituzionali.Che si tratti di insegnamento,esecuzione collettiva o coinvolgimento della pratica:la cooperazione permette un intenso scambio di conoscenze.L'usufrutto collettivo delle infrastrutture fa sì che si riducano i costi.

Oltre 80 ricercatori di Agroscope insegnano in scuole universitarie svizzere.I collaboratori delle Stazioni di ricerche curano tesi di dottorato,lavori di diploma e di semestre. Inoltre essi si occupano della formazione dei dottorandi;alla fine del 2004 erano una cinquantina.Al Politecnico di Zurigo,collaboratori di tutte le Stazioni di ricerche curano corsi di formazione nei rispettivi settori specifici.

Vi è cooperazione anche con università straniere.Agroscope FAL Reckenholz,ad esempio,collabora con l'Università di Newcastle (Regno Unito) nell'ambito della biosicurezza.Entrambi i partner svolgono ricerche su piante transgeniche coltivate all'Università di Newcastle.La FAL esegue speciali analisi molecolari a Newcastle.Tra Agroscope FAW Wädenswil e la Cornell University di New York vi è un memorandum of understanding (accordo di collaborazione).Un ricercatore della FAW è addirittura titolare di una cattedra come professore ospite presso la Cornell University.Inoltre sono in corso un lavoro di dottorato in comune nonché diversi lavori di ricerca.

I vantaggi che offre la collaborazione sono evidenti:i mandati in ambito scientifico vengono discussi ed elaborati in comune dai collaboratori delle scuole universitarie e da Agroscope.In tal modo si instaura una fitta rete di relazioni.Tutte le parti coinvolte beneficiano dello scambio di conoscenze.

■ Al passo coi tempi

Tali vantaggi si applicano anche per la collaborazione con le scuole universitarie professionali.Infatti una ventina di ricercatori di Agroscope Liebefeld-Posieux (ALP) hanno assunto mandati di insegnamento o si occupano di lavori di diploma e di semestre presso la Scuola superiore svizzera di agronomia (SHL) a Zollikofen (BE).

Vi sono anche forme tradizionali di cooperazione con scuole universitarie professionali, segnatamente tra la FAW e la Scuola universitaria professionale di Wädenswil (HSW), nonché tra Agroscope RAC Changins e le Scuole di ingegneria di Changins (EIC) e di Lullier.

■ Usufrutto collettivo delle infrastrutture

Oltre alla collaborazione specializzata vi è la possibilità di usufruire delle reciproche infrastrutture.La FAW si occupa ad esempio delle colture frutticole dell'HSW.Inoltre i due vicini,FAW e HSW,hanno riunito le rispettive officine e biblioteche.

Anche a Changins i vicini,RAC e EIC,usufruiscono di locali comuni come la cantina,la biblioteca,la lavanderia,l'aula magna,il ristorante e le particelle sperimentali per la viticoltura.Insieme organizzano giornate informative come Agrovina o giornate di porte aperte.

196 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Ricerca ed esecuzione

Una collaborazione pluriennale lega anche ALP e l'Istituto cantonale di agricoltura di Grangeneuve (IAG) (FR).I due fanno uso reciproco di campi,animali e dell'azienda agricola di Sorens (FR) dedita all’agricoltura biologica.Una soluzione simile viene praticata anche dalla Scuola cantonale di agricoltura di Châteauneuf (VS) e dal Centro delle Fougères a Conthey.

Grazie alle cooperazioni FAW/HSW,RAC/EIC e ALP/IAG è possibile realizzare un notevole risparmio.

Esiste una particolare forma di collaborazione tra Agroscope FAT Tänikon e l'Ufficio federale di veterinaria (UFV).Presso la FAT ha sede il Centro specializzato nella detenzione adeguata dei ruminanti e dei suini,che,oltre alla ricerca,sostiene l'esecuzione della legge sulla protezione degli animali.Dalle ricerche della FAT scaturiscono preziose sinergie nell'ambito dell'allevamento di bestiame da reddito.

La FAT coopera anche con il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (LPMR) di Dübendorf.L'LPMR delega alla FAT il collaudo delle prestazioni nonché la misurazione del consumo e delle emissioni (qualità dei gas di scarico) dei trattori. L'LPMR,dal canto suo,fornisce supporto tecnico alla FAT ad esempio nel caso della misurazione delle particelle nei gas di scarico o per quanto riguarda il rilevamento delle polveri fini sprigionatesi dai sistemi di stabulazione.

■ Scambio delle conoscenze con la pratica

Una partnership lega FAL e Istituto di ricerche sull'agricoltura biologica (IRAB).FAL e IRAB si scambiano informazioni tecniche,uniformano i loro metodi e si coadiuvano nella realizzazione di progetti.

Vi è una stretta collaborazione anche tra FAL,FAT e ALP e il Centro di formazione e consulenza agricola (LBBZ) di Schüpfheim (LU).Nella grande azienda LBBZ Burgrain,in un esperimento a lungo termine si paragonano diversi sistemi di campicoltura.La FAL sostiene l'LLBZ effettuando rilevamenti speciali dei parametri del suolo,nonché della biodiversità stilando in seguito bilanci energetici.

La FAL trae benefici dall'intenso contatto con la pratica,dalla consulenza e dall'insegnamento.Il supporto della FAT consiste nell'esplicare funzioni consultive nel quadro dell'analisi di dati economico-aziendali dei sistemi di coltivazione.ALP esamina con l'LBBZ un sistema alternativo di stabulazione all'aperto per i suini;l'LBBZ si occupa segnatamente delle questioni dell'economicità mentre ALP degli aspetti tecnici di tale sistema.ALP partecipa pure al progetto «tipo di vacche».

Nel Centro delle Fougères della RAC,il Centro di ricerca Médiplant,un'associazione sostenuta da diversi partner interessati,si occupa dell'addomesticamento e della selezione di piante aromatiche e medicinali.La RAC mette a disposizione di Médiplant le sue infrastrutture come laboratori,serre e campi.I ricercatori di Médiplant e di RAC traggono dunque benefici da questo scambio di conoscenze.

197 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

Istituto nazionale di allevamento equino

Da alcuni anni si osserva una ripresa della detenzione di equini nelle aree rurali, specialmente nelle regioni di montagna e in prossimità delle aree urbane.Quale ramo di produzione rispettoso della natura e dell'ambiente,l'allevamento e la detenzione di equini,soprattutto della razza delle Franches Montagnes,svolgono un ruolo sempre più importante nell'ambito della diversificazione delle attività agricole,nonché dello sviluppo regionale e dell'insediamento decentrato.Benché oggigiorno vi siano più detentori di equini,il livello delle loro conoscenze è regredito,in particolare per quanto riguarda la redditività,le condizioni di detenzione e l'osservanza delle naturali esigenze degli animali.

L'Istituto nazionale di allevamento equino è un centro di competenze riconosciuto a livello nazionale e internazionale.Offre servizi nei settori della genetica e della formazione,con l'obiettivo di promuovere in modo sostenibile la competitività del ramo di produzione e il benessere degli equini.Nel quadro di progetti della ricerca applicata, l'Istituto sviluppa tecniche e metodi per l'allevamento e la detenzione di equini che mette in pratica nelle proprie strutture e che divulga alle cerchie interessate.

Tale supporto logistico e tecnico implica la trasmissione di conoscenze professionali e di informazioni molto specifiche.L'importanza del centro di documentazione e dell'ufficio di consulenza dell'Istituto di allevamento equino è notevole poiché essi dispongono di una vasta gamma di documenti e di pubblicazioni,si occupano delle questioni attuali inerenti l'allevamento e la detenzione di equini,come ad esempio la promozione di cavalli della razza delle Franches Montagnes,il miglioramento della competitività e la promozione di misure finalizzate al benessere degli equini nelle zone rurali. Le conoscenze pratiche vanno a vantaggio degli allevatori e dei detentori di animali che partecipano al ciclo di formazione Equigarde® o che si rivolgono all'ufficio di consulenza.Le informazioni scientifiche sono utilizzate per progetti di ricerca dell'Istituto di allevamento equino che,tra le sue funzioni,ha anche compiti strategici. In collaborazione con le federazioni di allevamento equino,il centro gestisce anche documenti relativi all'origine degli equini allevati in Svizzera.

198 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Centro di documentazione e ufficio di consulenza nell'Istituto nazionale di allevamento equino

Consulenza agricola e in economia domestica rurale

La Confederazione versa aiuti finanziari a favore della consulenza.Tali aiuti concorrono a supplire mediamente al 20–25 per cento delle spese sostenute dai servizi di consulenza e a circa il 55 per cento di quelle dell'Associazione svizzera per la consulenza nell'agricoltura (ASCA).L'ASCA sostiene le centrali di consulenza di Lindau ZH (LBL) e di Losanna (SRVA).

Uscite per la consulenza – 2004

BeneficiariImporto mio.fr.

Servizi cantonali di consulenza agricola8,3

Servizi cantonali di consulenza in economia domestica rurale0,8

Servizi di consulenza speciali delle organizzazioni agricole0,8

Associazione svizzera per la consulenza nell'agricoltura8,4

Totale18,3

Fonte:Conto dello Stato

199 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Nuovo accordo di prestazione con l'ASCA

A fine 2004,l'UFAG e l'ASCA hanno firmato il nuovo accordo di prestazione 2006–2007.Dal profilo del contenuto si tratta essenzialmente di una proroga del mandato alle due centrali di consulenza LBL e SRVA che conferisce facoltà di continuare a lavorare ai cinque prodotti definiti che comprendono le prestazioni delle centrali.

ProdottoDescrizione delle principali prestazioni

Acquisizione delle basi e sviluppo di metodi

Introduzione,qualifica e formazione continua del personale addetto alla consulenza

Informazione,documentazione, materiale didattico,informatica

Metodi sperimentati e base di dati sono disponibili come materia prima per diversi prodotti. Dati attuali della pratica,sempre che non siano già disponibili,vengono rilevati e analizzati; essi permettono contatti con gruppi legati alla pratica e con gruppi di consulenza.

Le centrali di consulenza offrono un vasto programma di introduzione e di formazione continua.Esse promuovono la qualifica del personale addetto alla consulenza.

Per il personale addetto alla consulenza si mette a disposizione una vasta offerta di informazioni,documentazione e materiale didattico nelle sfere di competenza, segnatamente per quanto riguarda la gestione delle imprese e il governo dell'economia domestica.Ciò è concepito in modo tale da poter essere applicato direttamente nelle aziende contadine.I prodotti software devono,in primo luogo,aumentare la capacità del personale addetto alla consulenza di adempiere le proprie funzioni.

Supporto diretto a servizi di consulenza,categorie e regioni

Su richiesta,le centrali di consulenza mettono a disposizione,dietro adeguato pagamento, consulenza,formazione professionale,sviluppo dell'organizzazione e del team.Inoltre trasmettono,per un periodo di tempo limitato,conoscenze particolari e collaborano alla soluzione di problemi specifici.Supportano progetti nella fase iniziale che rientrano nell'interesse pubblico.

Reti di coordinamento (introdurre,gestire,collaborare)

Su richiesta o d'intesa con i responsabili o i partecipanti,le centrali di consulenza assumono,all'interno del sistema delle conoscenze,le funzioni della rete.

Come per il sistema GEMAP (gestione mediante mandato di prestazioni e credito globale) che la Confederazione utilizza internamente,anche qui per ogni prodotto vi sono più obiettivi,ognuno prevede indicatori e standard di qualità (unità di misurazione).A fine anno questi servono a stabilire,se e in che misura,sono stati raggiunti gli obiettivi.Ciò consente all'UFAG di ottenere informazioni relative all'impiego dei mezzi finanziari e alle centrali di avere una visione sulle vendite e la qualità di prestazioni di servizio.I risultati dei primi tre anni nei quali si è lavorato con il sistema GEMAP sono molto soddisfacenti.

Il nuovo accordo di prestazione si applica per gli anni 2006 e 2007.In seguito verrà trasferito nel consueto ritmo quadriennale,com'è il caso ad esempio del mandato di prestazioni per Agroscope o dell'accordo con l'IRAB.A causa delle misure di risparmio della Confederazione,l'ASCA dispone annualmente soltanto di 8 milioni di franchi invece degli 8,4 milioni ottenuti durante i dieci precedenti anni.

200 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

Formazione professionale agricola

La nuova legge sulla formazione professionale (LFPr) entrata in vigore il 1°gennaio 2004 tiene conto dell'importante cambiamento nel mondo professionale e del lavoro e ha lo scopo di individuare vie diverse di formazione professionale,nonché raggiungere una permeabilità il più grande possibile nel sistema di formazione professionale e di istruzione.Invece dell'attuale sistema di sostegno basato sui costi,verrà introdotto un sistema di importi forfetari che implica,dal punto di vista finanziario,una maggiore collaborazione dei tre partner.L'Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) supporta annualmente la formazione professionale agricola con circa 10 milioni di franchi.

La nuova legge delega la responsabilità del contenuto delle formazioni disciplinate (obiettivi didattici) e il loro orientamento verso le esigenze e le aspettative del mercato del lavoro alle organizzazioni del mondo del lavoro (OdA) attive a livello nazionale.

Nella primavera 2005 le organizzazioni professionali nei settori agricoltura,agricoltura biologica,orticoltura,frutticoltura e viticoltura,enologia e pollicoltura hanno fondato l’organizzazione mantello che in futuro sarà responsabile della formazione professionale.Esse eseguono,insieme ai rappresentanti degli uffici cantonali di formazione professionale e dell'UFFT,una revisione totale della formazione professionale di base nei settori summenzionati in vista di offrire una formazione attraente e completa che permetta la massima permeabilità tra i diversi rami professionali e un'utilizzazione ottimale delle risorse senza che le singole categorie professionali perdano la loro identità.Le nuove ordinanze e i rispettivi allegati dovrebbero entrare in vigore il 1°gennaio 2008 ed essere applicati a partire dall'inizio dell'anno scolastico nell'autunno successivo.

Anche per le professioni legate all'allevamento e alla detenzione di equini si è avviata una riforma.Più federazioni attive in questo settore hanno dimostrato il loro interesse presso l'associazione responsabile.Quest’estate l'OdA ha lanciato il processo di riforma ufficiale,in modo che i testi di legge possano essere messi in vigore a partire dal 1°gennaio 2008.

201 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Nuovi compiti e responsabilità per le associazioni professionali

Per organizzare un esame professionale federale o un esame professionale superiore, le rispettive OdA formano un organo responsabile.I regolamenti d'esame disciplinano le condizioni di ammissione all'esame,i programmi di formazione,la procedura di qualificazione,gli attestati e i titoli di formazione.Essi soggiacciono all'approvazione dell'UFFT.

L'adeguamento di tutti gli esami professionali e degli esami professionali superiori verrà effettuato al più tardi in occasione di una revisione parziale o totale.Nel caso di una proposta di revisione parziale o totale di un regolamento d'esame,si terranno in considerazione anche tutti i regolamenti d'esame già disponibili nel settore summenzionato.Nel settore dell'agricoltura i regolamenti d'esame attualmente in fase di elaborazione potranno essere approvati conformemente alle nuove basi legali.

I cicli di formazione e gli studi postdiploma in tutto il settore dell'agricoltura sono disciplinati nell'allegato 4 (agricoltura ed economia forestale) dell'ordinanza del DFE concernente le esigenze minime per il riconoscimento dei cicli di formazione e degli studi postdiploma delle scuole specializzate superiori (RS 412.101.61).Tutti i cicli di formazione si basano su piani di studio quadro che vengono sviluppati ed emanati dagli offerenti di formazione in collaborazione con le organizzazioni del mondo del lavoro.L'UFFT li approva su proposta della Commissione federale per le scuole universitarie professionali.

202 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Esami professionali ed esami professionali superiori

■ Riconoscere le esigenze di formazione e di consulenza e reagire?

Centre international d'études agricoles (CIEA)

Su incarico dell'UFAG e della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC),il CIEA (Centro internazionale di studi agricoli) pianifica e realizza da molti anni offerte di formazione indirizzate a esperti di agricoltura e delle aree rurali.Oltre la metà dei partecipanti proviene da Paesi in via di sviluppo.Il direttore e la responsabile del CIEA si orientano in particolare verso problemi attuali nel sistema di formazione e verso le esigenze più importanti dei gruppi d'obiettivo.

■ Il CIEA al passo coi tempi

Quali sono i problemi e le questioni che attualmente sono da considerarsi prioritari? Eccoli di seguito:

–il cambiamento delle esigenze in materia di formazione e di consulenza; –l'accrescimento della qualità di formazione e consulenza;

–l'analisi e l'attuazione di nuovi trend metodico – didattici;

–il cambiamento delle condizioni quadro in merito all'organizzazione e alla gestione di istituti di formazione;

–lo sviluppo di nuovi concetti di formazione in vista del cambiamento nelle aree rurali in diverse parti del mondo.

■ Principali attività del CIEA

Il CIEA può far fronte a tali esigenze adottando diverse misure:

–pianificare ed offrire formazione continua per diversi gruppi d'obiettivo (ad es. dirigenti di istituti di consulenza o di formazione,docenti e rappresentanti di enti decisionali nell'ambito della formazione agricola);

–contribuire al dialogo e allo scambio di esperienze tra diversi attori nelle aree rurali (ad es.tra famiglie contadine e responsabili della formazione);

–divulgare informazioni e creare una rete di specialisti in grado di rispondere a questioni inerenti alla formazione e alla consulenza nelle aree rurali.

■ Progetti attuali del CIEA

Concretamente nel 2005 sono previsti o verranno realizzati tre progetti:

–un seminario di formazione continua per direttori di scuole,docenti e rappresentanti di enti decisionali provenienti da Paesi latino-americani;

–un workshop per l'analisi delle esigenze di formazione nelle aree rurali dell'Africa occidentale;

–la manifestazione per la celebrazione del 50°anniversario del CIEA che si terrà a Grangeneuve nel 2006.

Con tutte queste attività il CIEA contribuisce,in modo mirato,ad incrementare e a migliorare l'offerta di formazione e di consulenza in ambito agricolo.

203 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Accordo bilaterale sull'agricoltura con l'UE: riconoscimento del catalogo delle varietà e certificazione

2.3.3 Mezzi di produzione

Sementi e materiale vegetale

L'Accordo agricolo in vigore dal 1°giugno 2002 contempla il riconoscimento reciproco per la messa in commercio di materiale vegetale di moltiplicazione.L'UE è di gran lunga il partner commerciale più importante in questo settore.La riduzione degli ostacoli tecnici al commercio offre all'agricoltura svizzera l'accesso a un'offerta molto più ampia di piante campicole e foraggiere.Dal 5 luglio 2004 tutte le varietà sono considerate equivalenti in relazione all'omologazione di specie e al riconoscimento di sementi.

L'allegato 6 dell'Accordo agricolo con l'UE disciplina il riconoscimento nel settore del materiale di moltiplicazione di piante coltivate nell'agricoltura e nell'orticoltura,nonché di piante ornamentali e viticole.Contiene,in particolare,le norme per il riconoscimento delle prescrizioni giuridiche e degli attestati (p.es.etichette) nonché per la procedura di uniformazione delle prescrizioni giuridiche e dell'importazione di materiale da Paesi terzi (Paesi non membri dell'UE).Le appendici dell’allegato 6 contemplano lo statuto delle prescrizioni giuridiche in questione,gli uffici preposti al controllo e al riconoscimento e l'elenco dei Paesi terzi.

■ Catalogo delle varietà

Attualmente in Svizzera,nel catalogo nazionale delle varietà figurano 520 varietà.Con il riconoscimento del catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole della Comunità europea,gli agricoltori svizzeri hanno accesso ad ulteriori 16'000 varietà circa,provenienti da tutta l'UE.Per fare in modo che l'agricoltore possa selezionare da questa vasta offerta le migliori varietà per le esigenze nazionali,le diverse organizzazioni di categoria elaborano,sulla scorta dei risultati di esperimenti condotti dalle Stazioni di ricerche,gli elenchi delle varietà raccomandate.

Numero delle varietà omologate – Svizzera e UE

VarietàSvizzeraUECH in % UE

Frumento441 2543,5

Spelta101855,6

Granoturco473 6621,3

Patate361 0123,6

Loglio italico e Westerwold313179,8

Trifoglio rosso2516615,1

Colza36730,5

■■■■■■■■■■■■■■■■
Fonti:Catalogo nazionale delle varietà,UFAG,catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole,Gazzetta ufficiale dell'Unione europea – stato marzo 2005
204 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Riconoscimento delle sementi

Il reciproco riconoscimento permette anche alle aziende di selezione o ai selezionatori svizzeri che omologano le loro varietà in Svizzera di mettere in commercio,a livello europeo,le varietà iscritte nel catalogo nazionale delle varietà.Tale possibilità di esportazione verrà sempre più utilizzata anche ad esempio nel caso di miscele di foraggio di alta qualità o nel caso di varietà di cereali panificabili che si distinguono per significative proprietà in termini di resistenza e qualità.

La procedura di riconoscimento (certificazione) di sementi e materiale vegetale prevede l'ispezione in campo,le analisi di laboratorio di campioni e il controllo dell'imballaggio,della chiusura e dell'etichettatura dei lotti di moltiplicazione eseguiti secondo disposizioni chiaramente definite.Le disposizioni al riguardo sono stabilite nell'ordinanza sulle sementi (RS 916.151) e nell'ordinanza del DFE sulle sementi e i tuberi-seme (RS 916.151.1).L'UE ha riconosciuto l'equivalenza di tali ordinanze,oltre ad altre disposizioni giuridiche in materia di cui al summenzionato allegato 6 dell'accordo agricolo,con le corrispondenti direttive UE.Condizione per il mantenimento di tale riconoscimento è l'allineamento periodico dei testi normativi,in caso di modifiche delle prescrizioni dell'UE o della Svizzera.

■ Inclusione di nuovi settori

La clausola evolutiva ancorata nel testo dell'accordo obbliga le parti contraenti ad esaminare,nel caso di emanazione di nuove disposizioni giuridiche,se il nuovo settore può venir incluso nell'accordo.La Svizzera mira,ai sensi di un ulteriore smantellamento di ostacoli tecnici al commercio,all'ampliamento al materiale di moltiplicazione di alberi da frutto,piante viticole e ortaggi.

205 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Misure fitosanitarie: il passaporto delle piante sostituisce il certificato fitosanitario

Protezione dei vegetali

Dalla fine del diciannovesimo secolo si cerca di evitare l'introduzione involontaria di nuovi parassiti delle piante e di malattie delle piante nel commercio internazionale.Il commercio internazionale di piante è tuttora disciplinato dalla Convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV) del 1951.In essa è prescritto per ogni invio di materiale vegetale esportato un certificato fitosanitario che consente al servizio fitosanitario del Paese di importazione di desumere che il corrispondente servizio nel Paese esportante ha ispezionato la merce e ha accertato il soddisfacimento delle esigenze del Paese importatore.

Alcuni anni fa,in Europa,tale certificato fitosanitario è stato sostituito dal passaporto delle piante.Nel 1993 quest'ultimo è stato introdotto dall'UE in occasione della creazione del Mercato europeo comune e della conseguente soppressione dei controlli delle merci alle frontiere degli Stati membri.Il passaporto delle piante si basa sul principio che i controlli fitosanitari non vanno più effettuati immediatamente prima della messa in commercio delle piante,bensì al momento opportuno del periodo di vegetazione nel luogo di produzione.Per alcune specie vegetali tale prassi è obbligatoria;in tal modo si conferma che il corrispondente materiale vegetale proviene da un'azienda di produzione riconosciuta ufficialmente dall'organizzazione nazionale per la protezione delle piante e che le particelle di produzione sono state sottoposte a un controllo fitosanitario.Un passaporto delle piante può essere concesso soltanto se nelle colture dell'azienda di produzione non sono stati rilevati organismi di quarantena.Per la messa in commercio gli invii di piante assoggettate all'obbligo del passaporto devono essere corredate di tale documento lungo tutta la catena di commercializzazione.Se vi è una suddivisione degli invii,o al contrario,un raggruppamento, anche i partner commerciali,che a loro volta devono essere stati riconosciuti,sono tenuti a rilasciare un passaporto sostitutivo e a tenere un registro al riguardo,in modo che,soprattutto in caso di problemi in ambito fitosanitario,possano garantire la tracciabilità.

■ Armonizzazione delle disposizioni fitosanitarie della Svizzera e dell'UE

In Svizzera per le piante legnose,ossia per il materiale vegetale dei vivai,il passaporto delle piante è prescritto dal 1°aprile 2002.In una prima fase lo si era utilizzato soltanto in Svizzera,dove serviva,in particolare,per disciplinare il commercio di piante ospiti del fuoco batterico.Grazie all'Accordo agricolo bilaterale,l'UE e la Svizzera riconoscono,dal 1°aprile 2004,i reciproci passaporti delle piante.La Svizzera ha esteso l'obbligo di un passaporto delle piante,salvo alcune piccole eccezioni,a tutte le piante che vi soggiacciono anche nell'UE.Inoltre ha adottato le esigenze europee all'importazione di vegetali provenienti dai cosiddetti Paesi terzi.Grazie a tale armonizzazione oggigiorno la Svizzera,per quanto concerne il commercio di materiale vegetale,è equiparata ai Paesi membri dell'UE.Ciò significa,tra l'altro,che i vegetali non assoggettati all'obbligo del passaporto delle piante possono essere commercializzati liberamente anche se le disposizioni all'esternodel settore fitosanitario devono essere comunque rispettate.

206 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ Collaborazione con le organizzazioni di categoria

Aziende che producono e/o mettono in commercio materiale vegetale assoggettato all'obbligo del passaporto delle piante devono ottenere l'autorizzazione del Servizio fitosanitario federale.La particelle di produzione devono essere ispezionate almeno una volta all'anno.I produttori sono tenuti a iscrivere in un registro le indicazioni contenute nei passaporti delle piante di cui sono corredati gli invii di vegetali,nonché la data e le indicazioni concernenti i destinatari.Ciò si applica anche per le imprese commerciali che acquistano e rivendono materiale vegetale di questo tipo.Esse devono inoltre essere in grado di fornire immediatamente informazioni sull'origine del materiale e,a questo scopo,sono tenute a conservare i passaporti delle piante.I produttori che producono vegetali per il proprio fabbisogno non sottostanno alle prescrizioni in materia di passaporto delle piante.

In Svizzera e in alcuni Paesi membri dell'UE,i controlli ufficiali sono stati delegati alle organizzazioni di categoria.Per organizzazione di categoria si intende un'organizzazione alla quale aderiscono almeno due associazioni professionali del settore e che mantiene una relazione del tipo fornitore-cliente in modo che siano rappresentati gli interessi di entrambi i partner.Tali organizzazioni sono state create all’epoca dell'introduzione dei sistemi di certificazione per sementi e materiale vegetale.Esse dispongono dunque delle necessarie strutture e delle conoscenze richieste per soddisfare,in ambito nazionale,anche i compiti affidati loro dal servizio fitosanitario.

■ Prospettiva

L'equivalenza delle disposizioni fitosanitarie della Svizzera e dell'UE costituisce un presupposto indispensabile per il reciproco riconoscimento.Pertanto la Svizzera deve controllare,periodicamente,la pertinente legislazione e riprendere integralmente le nuove disposizioni dell'UE.

2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 207 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2

■ L'agricoltura utilizza il 50 per cento della composta e del digestato prodotti

Composta e digestato nell'agricoltura

L'utilizzazione di composta e digestato nell'agricoltura,come concimi e/o ammendanti del suolo,è in forte crescita.Mentre l'utilizzo di composta per scopi agricoli e non agricoli deve essere notificato all'UFAG,quello del digestato o di acqua di processo (acqua prodotta dalla fermentazione di materiale di origine vegetale e animale utilizzata come concime) soggiace a un obbligo di autorizzazione.

Ai circa 300 impianti di compostaggio elvetici che annualmente trattano oltre 100 tonnellate di rifiuti biogeni,nel 2002 sono state fornite 728'300 tonnellate di scarti vegetali.Ciò corrisponde a un quantitativo pro capite di 103 chilogrammi.Il potenziale di raccolta di rifiuti vegetali è ancora lungi dall’essere esaurito.Secondo le stime dell'UFAFP nella spazzatura finiscono altre 650'000 tonnellate di scarti vegetali compostabili.

Nel bilancio delle sostanze nutritive dell'agricoltura svizzera,la composta e il digestato costituiscono poco meno del 10 per cento del totale dei nutrienti impiegati.

La perdita di fermentazione nel processo di compostaggio è pari a circa il 45 per cento. Delle restanti 400'000 tonnellate,l'UFAFP stima che il 50 per cento di composta e digestato finiscono nell'agricoltura.

Origine e utilizzazione dei rifiuti biogeni – 2002
Privati 38% Rifiuti compostabili in impianti > 100 t/a 728 300 t ca. 55% Composta 401 000 t 100% Servizi pubblici 12% 38% Servizi di raccolta pubblici 50% ca. 45% Perdita di fermentazione nel processo di compostaggio 327‘000 t sotto forma di acqua e CO2 12% Settore hobbistico Agricoltura Orticoltura Opere di terra Ricoltivazione 50% 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 208
Fonte: Schleiss, 2005

Mentre durante il compostaggio,il materiale di origine vegetale e animale con una fermentazione aerobica della frazione organica elevata (con immissione d'aria) si decompone,il digestato si distingue per una decomposizione microbiologica completamente diversa.Essa avviene anaerobicamente (senza immissione d'aria).Oltre al digestato e all'acqua di processo si forma del biogas che può essere utilizzato per la produzione di energia termica nonché di carburante.

L'impiego di composta e digestato può comportare problemi particolari dato che le materie di base sono eterogenee.Carenza d'igiene,metalli pesanti,sostanze organiche nocive o proprietà agronomiche insufficienti (rapporto C/N,pH,tenore di sale,ecc.) possono pregiudicare,a lungo termine,la sicurezza delle derrate alimentari e la protezione del suolo.

Al fine di garantire la sicurezza delle derrate alimentari e la protezione del suolo,il controllo della qualità della composta e del digestato ha un'elevata priorità.Essendo specializzata,neutra e indipendente la commissione ispettiva,ricopre una funzione importante.È composta da rappresentanti delle associazioni di categoria,dei servizi specializzati della Confederazione (UFAG e UFAFP),dei Cantoni e delle Stazioni di ricerche.La commissione organizza,accompagna e sorveglia le ispezioni degli impianti.Inoltre,elabora proposte per un controllo uniforme della qualità della categoria e funge da piattaforma per lo scambio di informazioni.Gli obiettivi di tali attività sono la protezione dell'ambiente,la sicurezza delle derrate alimentari e la sicurezza del lavoratore.

Nel dicembre 2004 è stata fondata la commissione ispettiva per le attività di compostaggio.In questa comunità di lavoro sono rappresentate tutte le principali organizzazioni di categoria.I Cantoni,responsabili del controllo degli impianti,hanno quindi la possibilità di delegare tali compiti a un'organizzazione specializzata e indipendente.Il controllo della qualità offre all'agricoltura e agli altri acquirenti di composta la garanzia che la qualità minima prescritta ai sensi di legge venga rispettata.

2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 209
■ Controllo della qualità di composta e digestato

■ Quanto sono sicuri i prodotti fitosanitari per le api?

Prodotti fitosanitari

Negli anni scorsi,dapprima in Francia e in seguito anche in altri Paesi,è stata segnalata una preoccupante moria di api.Dal 2002,e in modo più ampio dal 2003,osservazioni analoghe sono state fatte anche in Svizzera.I mass-media hanno informato a più riprese sulla moria delle api e la questione concernente il benessere delle api è stata oggetto di diversi interventi parlamentari.Secondo l'opinione condivisa anche dalle cerchie degli apicoltori,la moria delle api sarebbe causata da prodotti fitosanitari impiegati per la disinfezione delle sementi.

È indubbio che l'apicoltura assume importanti e molteplici funzioni nell'agricoltura. Pertanto l'UFAG si occupa già da diversi anni di trovare la causa e le possibili soluzioni al problema della moria delle api.Nel cercare di stabilire la matrice di tale fenomeno si è analizzato se determinati prodotti fitosanitari fossero veramente responsabili della moria delle api oppure se occorreva prendere in considerazione altre piste d'indagine. Soltanto in tal modo è possibile evitare che ci si concentri su una causa sbagliata e che vengano adottate misure inadeguate.

■ Esame dei prodotti fitosanitari per verificare il livello di tollerabilità delle api

Di seguito vengono illustrate le modalità d’esame dei prodotti fitosanitari per garantire che siano innocui per le api.Mediante tale procedura sono stati analizzati in particolare quei prodotti che sono al centro del dibattito sulla moria di api.

In linea di massima in Svizzera i prodotti fitosanitari possono venir commercializzati unicamente previa omologazione.Con l'obbligo di omologazione si garantisce,da un lato che un prodotto fitosanitario può essere commercializzato soltanto quando risulta idoneo all'uso previsto e,dall'altro,che se utilizzato conformemente alle prescrizioni, non comporta alcun effetto secondario su ambiente,uomo ed animali.Anche gli studi dettagliati relativi alla sicurezza per le api costituiscono una costante delle esigenze in materia di omologazione.Se l’applicazione di un determinato prodotto potrebbe nuocere alle api,esso non viene omologato.

I metodi per stabilire se un prodotto è tossico per le api comprendono tre fasi:

Test di laboratorio: durante i test di laboratorio alle api collocate in una gabbietta viene somministrata una determinata dose di un prodotto.Tali test permettono di stabilire l'eventuale tossicità acuta di un pesticida mediante somministrazione orale o mediante contatto.Il rapporto tra tossicità di un prodotto e la dose applicata permette di prevedere la pericolosità per le api,si tratta del cosiddetto «rapporto dei rischi».Se questi test di laboratorio mostrano che non vi è assolutamente alcun pericolo per le api,nulla impedisce,dal profilo della tossicità delle api,il rilascio dell'autorizzazione di un prodotto fitosanitario.Se invece tali test di laboratorio lasciano supporre un'eventuale tossicità del prodotto nei confronti delle api,occorre condurre un esperimento che simuli maggiormente le condizioni di un impiego nella pratica rispetto a quanto consentito da un test di laboratorio.

2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 210

■ Centro di ricerche apicole presso Agroscope Liebefeld-Posieux

Esperimenti al coperto: in uno spazio al coperto di circa dieci metri quadrati si procede al trattamento di una coltura,attrattiva per le api,applicando una dose del prodotto da analizzare.Vi si colloca una piccola colonia di api.In seguito si verifica e si registra l'intensità del volo,si accerta se si verificano disturbi comportamentali e se vi sono api morte presso il foro di volo o nel campo.Nel caso di insetticidi a base di regolatori della crescita di insetti,il test viene esteso,mediante indicatori specifici,allo sviluppo della covata.Anche per questo test le api sono maggiormente esposte al prodotto rispetto ad un uso normale poiché non possono lasciare la superficie trattata. Se anche gli esperimenti al coperto lasciano desumere un'eventuale tossicità del prodotto,occorre eseguire esperimenti all'aperto o in spazi al coperto più ampi.

Esperimenti all'aperto o in ampi spazi al coperto: in questo caso il test viene eseguito in condizioni più vicine alla realtà agricola.Gli ampi spazi sono coperti con un materiale sintetico trasparente e la superficie del test comprende zone trattate e non. Si verifica nuovamente se presso il foro di volo vi sono delle api morte;inoltre misurazioni della forza della colonia permettono di osservare eventuali ripercussioni sul suo sviluppo.È palese che in una prova sperimentale di tale portata anche gli influssi esterni incontrollabili possono svolgere un ruolo significativo e ciò rende l'interpretazione dei risultati molto impegnativa.

Questi metodi sperimentali sono stati elaborati a livello internazionale da specialisti e, per quanto riguarda l'omologazione di prodotti fitosanitari,sono applicati in particolare anche nell'UE.Rispecchiano quindi lo stato attuale della tecnica e della scienza e offrono garanzie che si vagli la sicurezza per le api,secondo scienza e coscienza,prima che un prodotto fitosanitario venga messo in commercio.

Il Centro di ricerche apicole cerca di trovare delle risposte alle domande di attualità in relazione all'apicoltura,come ad esempio la causa della moria delle api.Nella fattispecie il Centro approfitta dei suoi contatti diretti con le autorità competenti nei Paesi limitrofi,nonché con le associazioni apicole svizzere ed estere.Nella ricerca delle cause sono coinvolti i prodotti fitosanitari,ma anche una serie di altri fattori che potrebbero essere responsabili della moria delle api.Finora non vi sono indicazioni che permettono di sostenere che i prodotti fitosanitari sono la causa della moria delle api.

2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 211 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA

■ L'allevamento svizzero di animali ha una lunga tradizione

2.3.4Allevamento di animali

In Svizzera,l'allevamento di animali agricoli da reddito ha una lunga tradizione e gode di grande considerazione anche oltre frontiera.Alle esposizioni internazionali,gli animali provenienti dalla Svizzera,direttamente paragonati con la genetica estera sono i migliori a tutti i livelli e si classificano sempre più spesso ai primi posti.Per garantire un allevamento indigeno indipendente sarà necessario,anche in futuro,un supporto statale agli allevatori e alle loro organizzazioni per quanto riguarda le loro attività zootecniche.Per la tenuta del libro genealogico,l'esecuzione di esami funzionali,la valutazione dei dati zootecnici,compresa la stima dei valori genetici,nonché per i programmi di conservazione delle razze svizzere minacciate,Confederazione e Cantoni versano annualmente un totale di circa 40 milioni di franchi.

L'interesse alla conservazione della diversità delle razze degli animali agricoli da reddito è notevole.Le razze svizzere non ricoprono soltanto un interesse dal punto di vista genetico,ma rappresentano anche un patrimonio culturale significativo.Le organizzazioni d'allevamento hanno riconosciuto l'importanza della biodiversità e mirano a promuovere e a conservare le razze svizzere con l'ausilio di programmi speciali.

■ Importazione ed esportazione di animali da allevamento e di sperma

Al contrario del contingente doganale di bovini riproduttori,quelli di equini,suini,ovini e caprini non vengono esauriti.La tendenza,che si protrae da tempo,di convertire le aziende dedite alla produzione lattiera in aziende per la detenzione di vacche madri,fa sì che vi sia una continua richiesta di animali di razze bovine da carne.Nell'anno oggetto del rapporto per i 1200 capi di bovini riproduttori messi all'asta sono state inoltrate 6000 offerte.

Un'offerta esigua di animali da allevamento e da reddito sul mercato nazionale ha comportato,rispetto all'anno precedente,l'esportazione di un minor numero di animali.Nel 2004,circa 4500 bovini da allevamento delle razze pezzate,bruna e Holstein sono stati esportati in 16 diversi Paesi.

■ Valorizzazione della lana di pecora indigena

Dall'inizio del 2004,la Confederazione riconosce e sostiene,mediante contributi,le organizzazioni di solidarietà di addetti alla valorizzazione della lana e di allevatori di ovini per la raccolta,la cernita,la pressatura,lo stoccaggio e la commercializzazione della lana indigena.Inoltre,mediante contributi,sussiste la possibilità di promuovere anche progetti innovativi di allevatori di ovini e addetti alla trasformazione della lana per la valorizzazione della lana indigena in Svizzera.Per tali misure la Confederazione concede contributi annui rispettivamente di 600'000 e di 200'000 franchi.

Nel 2004,quattro organizzazioni di solidarietà riconosciute hanno valorizzato circa 400 tonnellate di lana di pecora.Due dei progetti innovatori per la valorizzazione della lana presentati rispondevano alle esigenze poste e hanno potuto essere sostenuti con circa 40'000 franchi.

2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 212 ■■■■■■■■■■■■■■■■
Tabella 49,pagina A57

2.4 Sezione Ispettorato delle finanze

Il programma delle ispezioni dell’Ispettorato delle finanze è stabilito e concordato con le attività del Controllo federale delle finanze.I controlli sul campo vengono eseguiti d’intesa con le sfere di competenza o dopo aver soppesato i rischi.

Ispettorato delle finanze

Nell’anno oggetto del rapporto sono state eseguite le seguenti revisioni:

–revisioni esterne all’UFAG presso otto beneficiari di prestazioni o di contributi e rispettivi incaricati; –revisioni interne all’UFAG in tre sezioni specifiche; –verifica periodica dei giustificativi presso l’UFAG nonché le Stazioni di ricerca e l’Istituto federale di allevamento equino; –revisione delle chiusure contabili di tre beneficiari di contributi; –follow-up di revisioni concluse.

Tutte le ispezioni sono state eseguite in base agli standard per la pratica professionale dell’Institute of Internal Auditors (IIA) nonché dell’Associazione svizzera di revisione interna (ASRI) e sono state sottoposte a una verifica sulla sicurezza della qualità.

Nel complesso le revisioni esterne hanno dato buoni risultati.Gli obiettivi in materia di contenuto sono stati raggiunti quasi pienamente.Di regola,le organizzazioni incaricate dall’UFAG sono ben organizzate,dispongono di strutture adeguate e di procedure interne appropriate.Nell’ambito di queste attività,la verifica del sistema e dell’efficacia del sistema dei pagamenti diretti è stata,in sei Cantoni,prioritaria.La scelta dei Cantoni è stata operata in base alla dimensione.In generale,i sistemi di controllo interni (SCI) dei Cantoni sono organizzati adeguatamente.Tuttavia esistono ancora potenziali per uno sviluppo ulteriore.La vigilanza sui servizi di controllo dovrebbe essere meglio garantita.È unanime il giudizio sul fatto che i pagamenti diretti generali sono determinanti per la situazione reddituale della popolazione contadina.

Le revisioni all'interno dell'UFAG (cosiddette revisioni presso i servizi amministrativi) prevedono una verifica indipendente e sistematica dell'organizzazione del lavoro e delle attività in seno all'unità organizzativa.L'accento è posto in particolare sulla struttura e sull’organizzazione del lavoro di una sezione.Un elemento importante è pure la verifica del controllo interno (SCI).L’attenzione non viene focalizzata soltanto sulle discrepanze tra stato attuale e stato auspicato,bensì anche sulle cause.I risultati delle verifiche sono in prevalenza buoni.I fondi pubblici vengono utilizzati in modo oculato e mirato.In numerosi casi gli strumenti di gestione e di controllo applicati sono risultati adeguati e trasparenti.I compiti amministrativi inerenti all’esecuzione vengono eseguiti ottenendo buoni risultati qualitativi.

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2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 213
■ Rendiconto sull’anno oggetto del rapporto

La revisione delle finanze in seno all’UFAG ha comportato diverse verifiche parziali ad intervalli periodici.Sulla scorta dell’esame a campione di rubriche selezionate e dei relativi conti è possibile confermare la regolarità e la correttezza delle spese sostenute.

In due casi le revisioni delle chiusure contabili hanno dato risultati insoddisfacenti.Nel primo caso non si è potuta confermare la regolarità del conteggio inoltrato all’UFAG e nel secondo caso ciò è stato possibile solo parzialmente.Nel terzo caso sono state constatate regolarità e correttezza.Tuttavia,per quanto riguarda i tre oggetti della revisione,tutte le prestazioni convenute sono state fornite e i mezzi federali,salvo alcune eccezioni,sono stati utilizzati adeguatamente ed economicamente.

Nell’ambito del follow-up,si è verificato lo stato di attuazione delle raccomandazioni in sospeso sulla base di 11 revisioni effettuate tra il 2002 e il 2003 presso le sezioni interessate.Si constata che la maggioranza delle sezioni applicano,nella pratica del lavoro,le raccomandazioni concordate in occasione dei colloqui finali.Lo stato di applicazione delle raccomandazioni non ancora attuate sarà nuovamente verificato nel corso dell’anno.

L’Ispettorato delle finanze intrattiene relazioni adeguate e collabora con tutte le unità organizzative dell’UFAG.Nel quadro delle attività di consulenza e di sostegno dell’Ispettorato delle finanze si rende attenti al fatto che le stesse istanze di linea gerarchica sono responsabili delle loro decisioni.

2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 214
■ Follow-up

■ Attività di controllo nell’anno oggetto del rapporto

Controlli sul campo

Gli ispettori del settore Controlli sul campo effettuano controlli,accertamenti,rilevamenti e inchieste in tutti gli ambiti della legislazione agricola relativamente alla produzione e allo smercio o per i servizi dell’UFAG.Nel 2004 il gruppo attivo in questo ambito ha eseguito 864 controlli.Le verifiche hanno riguardato i seguenti settori: –latte e latticini:652 controlli; –verdura,frutta,fiori recisi e concentrato di frutta:100 controlli; –carne e uova:28 controlli; –campicoltura e foraggicoltura:9 controlli e 1 rilevamento dei prezzi; –viticoltura,misure di riconversione:44 controlli.

Nel 25 per cento dei casi sottoposti a controllo nel settore latte e latticini sono state constatate irregolarità.Un po’ meno della metà delle contestazioni erano entro i limiti di tolleranza;l’altra metà ha dovuto essere trasmessa alla sezione specializzata per un’ulteriore valutazione.

Per quanto concerne i controlli a domicilio inerenti a frutta e verdura fresche,in oltre la metà dei casi sono state riscontrate irregolarità.Per la Confederazione ciò ha comportato maggiori entrate sotto forma di tributi doganali supplementari e pene pecuniarie.

Per quanto concerne i controlli e le contestazioni negli altri settori non vi sono osservazioni di rilievo.

■ Infrazioni

Gli accertamenti,le inchieste e le indagini concernenti infrazioni della legislazione agricola vengono effettuati in collaborazione con autorità di inchiesta federali e cantonali,con organizzazioni private e altri servizi di assistenza giuridica.Nell’anno oggetto del rapporto sono stati aperti e trasmessi per valutazione sei casi d’infrazione.Tre casi sono stati chiusi definitivamente.

2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 215

■ Applicazione della Politica agricola 2007

2.5 Ulteriore sviluppo della politica agricola

Come previsto,nell’anno oggetto del rapporto si è proceduto all’applicazione delle novità introdotte con il varo della Politica agricola 2007,avviando anche i lavori preliminari per l’abbandono anticipato del contingentamento lattiero,che verrà definitivamente abolito il 1°maggio 2009.Per quanto concerne la vendita all’asta delle quote di contingenti per l’importazione di carne si procede gradatamente.La vendita all’asta del 2004 si è svolta senza problemi.

■ Tappe della riforma agraria

Anche in futuro l’agricoltura sarà confrontata con uno scenario in costante e rapido mutamento.In particolare,gli accordi bilaterali con l’UE,diversi accordi di libero scambio con Paesi terzi e i previsti effetti dei negoziati in corso in seno all’OMC determineranno un’ulteriore apertura dei mercati agricoli.Quest’evoluzione non tange soltanto l’agricoltura,bensì l’intero settore agroalimentare.A ciò si aggiunge una crescente spinta al risparmio nell’ambito delle finanze federali e una minore accettazione del sostegno statale del mercato.Parallelamente all’applicazione della Politica agricola 2007 sono state quindi elaborate proposte interne all’Amministrazione per una prossima tappa di riforma.All’insegna della periodicità finora osservata,che prevede crediti quadro per l’agricoltura applicabili ad un periodo di quatto anni,questa tappa è stata denominata Politica agricola 2011 (PA 2011).

Tappe di riforma dal 1992

Tappa 1

■ Introduzione di pagamenti diretti non vincolati alla produzione

■ Riduzione dei prezzi

■ Incentivo per prestazioni ecologiche particolari (p.es. biodiversità)

■ Smantellamento della protezione alla frontiera (OMC)

Disaccoppiamento

Tappa 2

■ Soppressione delle garanzie dei prezzi e dello smercio

■ Smantellamento di Butyra e Unione sv. commercio del formaggio

■ Vincolo dei pagamenti diretti alla prova che le esigenze ecologiche sono rispettate

Deregolamentazione

Tappa 3

■ Soppressione del contingentamento lattiero

■ Vendita all’asta contingenti per import. carne

■ Sviluppo dei miglioramenti strutt. e misure sociali collaterali

La PA 2011 prosegue coerentemente nel solco delle riforme attuate finora e avviate all’inizio degli Anni ’90.L’agricoltura deve continuare a fornire le sue prestazioni nell’interesse della collettività tramite una produzione sostenibile e orientata verso il mercato.

■■■■■■■■■■■■■■■■
«più ecologia»
«più mercato» PA 2002 PA 2007
zione «competitività» 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2.5 ULTERIORE SVILUPPO DELLA POLITICA AGRICOLA 2 216
Deregolamenta-

Nel 2004 la Commissione consultiva istituita dal Consiglio federale in virtù dell’articolo 186 LAgr ha elaborato la Carta dell’economia rurale svizzera per il 2015.Essa illustra le aspettative della società verso l’agricoltura e il settore agroalimentare nonché concretizza gli obiettivi e i mandati costituzionali fissati per l’agricoltura.Nella Carta la Commissione consultiva si pronuncia contro l’impiego di piante e animali geneticamente modificati nella produzione di derrate alimentari.Ciò rappresenta la volontà di molti consumatori e produttori,tuttavia è in contrasto con la posizione del Consiglio federale in materia.

Carta della Commissione consultiva Agricoltura per l’economia rurale svizzera

Produzione di derrate alimentari

L’agricoltura svizzera ed i suoi partner nel settore della trasformazione e distribuzione sono tra i leader mondiali della produzione sostenibile di materie prime e derrate alimentari,contribuendo alla sicurezza alimentare della Svizzera.

■ Occupano una posizione di punta nel settore della produzione di derrate alimentari sicure rispettosa degli animali e dell’ambiente.

■ Occupano con successo segmenti di mercato ad alto valore aggiunto,sia sul piano nazionale sia all’estero,e trovano nuovi sbocchi sul mercato.

■ Offrono ai consumatori prodotti eccellenti per un’alimentazione sana e mettono a frutto le proprie possibilità per assicurare alla Svizzera un approvvigionamento autonomo di derrate alimentari.

■ Rinunciano all’impiego di vegetali e animali geneticamente modificati nella produzione come pure nella trasformazione di derrate alimentari.

Beni pubblici e prestazioni di servizio

L’agricoltura svizzera preserva la fertilità del suolo,struttura i paesaggi colturali e fornisce un sostegno notevole alle aree rurali.

■ Struttura i paesaggi colturali curando e gestendo i terreni e preserva la diversità di flora e fauna.

■ Preserva la fertilità del suolo e assicura il potenziale di produzione necessario per l’approvvigionamento della popolazione.

■ Completa la propria offerta di materie prime e derrate alimentari con molteplici prestazioni di servizio.

■ Rafforza la vita economica,sociale e culturale nelle aree rurali.

Imprenditori / Strutture

Gli agricoltori,così come i loro partner nel settore della trasformazione e distribuzione, si muovono in modo previdente,guidati da uno spirito imprenditoriale e interconnesso.

■ Possiedono spirito innovativo,decidono in modo lungimirante e fanno fronte alle mutevoli condizioni quadro.

■ Conquistano in comune notevoli quote di mercato attraverso una formazione dei prezzi e condizioni di mercato eque nonché una collaborazione duratura ed efficiente su tutta la catena del valore aggiunto.

■ Si assumono le proprie responsabilità nei confronti della società e dell’ambiente.

■ Gli agricoltori assicurano la solidità delle proprie aziende attraverso la crescita,la specializzazione,la diversificazione o un’attività a titolo accessorio.

2.5 ULTERIORE SVILUPPO DELLA POLITICA AGRICOLA 2 217 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA
■ Carta della Commissione consultiva

■ Politica agricola 2011: prossima tappa della riforma agraria

I principi della PA 2011 sono stati elaborati in seno all’Amministrazione.Si fondano sugli obiettivi fissati dall’articolo 104 della Costituzione nonché dalla Carta della Commissione consultiva.Il Consiglio federale li ha licenziati il 2 febbraio 2005.Dopo la decisione del Consiglio federale ampie cerchie sono state coinvolte nell’elaborazione di misure concrete.Le organizzazioni interessate sono state tenute informate nel quadro di cosiddette Assemblee popolari e i rappresentanti dei vari interessi agricoli sono stati costantemente consultati attraverso i forum dei produttori.La maggioranza delle cerchie interessate ha accolto favorevolmente l’orientamento strategico della PA 2011.Critiche sono state sollevate essenzialmente per quanto concerne le tempistiche della riforma.

■ Sfide fondamentali

Benché negli scorsi anni il divario si sia ridotto,in Svizzera i prezzi alla produzione dei prodotti agricoli sono tuttora più elevati rispetto a quelli che si registrano nei paesi limitrofi.Lo stesso dicasi per i costi.Vi è il rischio che smantellando la protezione alla frontiera i costi non possano essere ridotti in modo da mantenere stabili i redditi dei contadini.

L’offerta e lo smercio di prodotti agricoli svizzeri vanno orientati maggiormente verso le esigenze di mercato.Il potenziale di miglioramento della valorizzazione dei prodotti deve essere sfruttato coerentemente.

Nonostante gli effetti negativi della produzione agricola sull’ambiente siano diminuiti considerevolmente,in determinati ambiti si rilevano tuttora lacune.Gli obiettivi posti in materia di eccedenze del bilancio di azoto e di superfici di compensazione ecologica nella regione di pianura non sono ancora stati raggiunti.

La riduzione delle differenze di prezzo rispetto ai Paesi limitrofi deve venir attuata in modo socialmente sostenibile.Ciò significa che il divario tra reddito agricolo e quello della restante popolazione non deve crescere ulteriormente.

■ Strategia incisiva

La strategia della PA 2011 consiste nel potenziare la competitività della produzione agricola attraverso il trasferimento di gran parte dei fondi attualmente destinati al sostegno dei prezzi ai pagamenti diretti non vincolati ai prodotti.In tal modo l’agricoltura svizzera può raggiungere una migliore situazione di partenza per poter poi gestire le successive riduzioni della protezione alla frontiera (OMC,accordi di libero scambio). La soppressione del sostegno di forme di valorizzazione,che permettono di conseguire soltanto un valore aggiunto esiguo,migliora l'orientamento della produzione e della trasformazione alle esigenze di mercato,esaltando la qualità e la buona nomea dei prodotti svizzeri.Per sostenerne la valorizzazione gli strumenti attualmente disponibili nel quadro della promozione dello smercio vengono strutturati in maniera più efficiente,ampliando le possibilità di differenziazione della produzione.La traslazione delle riduzioni di prezzo ai consumatori va garantita rendendo più incisiva la politica in materia di concorrenza.Quest'ultima è indispensabile anche per ridurre le differenze di prezzo sul fronte dei costi.Inoltre,l'agricoltura deve essere sgravata ulteriormente adottando una serie di misure di riduzione dei costi,quali ad esempio l’abrogazione di prescrizioni.

2.5 ULTERIORE SVILUPPO DELLA POLITICA AGRICOLA 2 218

Il calo del livello dei prezzi riduce pure la pressione ad intensificare la produzione e rende le superfici di compensazione ecologica più competitive.Cresce inoltre l’incentivo ad utilizzare le risorse in modo più efficiente.Mediante il sostegno di iniziative di progetto per la gestione sostenibile delle risorse si dovrebbe ulteriormente rafforzare questo incentivo e creare uno strumento che consenta di risolvere in maniera mirata i problemi ecologici a livello regionale.Non è necessario alcun inasprimento generalizzato delle condizioni.Piuttosto si dovrebbero semplificare i diversi compiti,sempre mantenendo gli standard delle prestazioni ecologiche.

Il mutamento strutturale deve essere agevolato,allentando le disposizioni del diritto fondiario rurale e sull’affitto agricolo,nonché introducendo semplificazioni sul piano del rimborso dei crediti d’investimento.Lo sviluppo delle strutture dipende pure dall’evoluzione degli altri settori economici e dalle possibilità occupazionali nelle aree rurali. Inoltre gli assegni familiari nell’agricoltura dovrebbero essere aumentati.Nel complesso la PA 2011 dovrebbe consentire uno sviluppo dell’agricoltura socialmente sostenibile.

Sulla scorta delle sfide e della strategia,la PA 2011 si fonda sui cinque ambiti di seguito elencati.

1Migliorare la competitività a livello di produzione e trasformazione trasferendo i fondi destinati al sostegno del mercato ai pagamenti diretti e attuando provvedimenti volti a ridurre i costi.

2Garantire le prestazioni fornite dall’agricoltura nell’interesse della collettività attraverso la gestione dei fondi trasferiti in un sistema di pagamenti diretti semplificato.

3Promuovere il valore aggiunto e lo sviluppo sostenibile delle aree rurali ampliando le possibilità di differenziazione della produzione,ottimizzando la promozione dello smercio e sostenendo le iniziative di progetti agricoli.

4Agevolare il mutamento strutturale,allentando in particolare le disposizioni del diritto fondiario e sull’affitto agricolo,nonché attutirne le conseguenze sul piano sociale.

5Semplificare l'amministrazione e coordinare maggiormente i controlli.

Il concetto globale della PA 2011 viene illustrato nel quadro della consultazione (www.blw.admin.ch;rubrica «Politica agricola 2011»).Nella rispettiva documentazione,oltre alle modifiche di legge,vengono abbozzati anche i previsti adeguamenti a livello di ordinanze.Per quanto riguarda la legge sull’agricoltura la maggior parte delle proposte può essere realizzata a livello di ordinanze.La base legale per il trasferimento dei mezzi per il sostegno del prezzo del latte ai pagamenti diretti era già stata creata dal Parlamento nel quadro della Politica agricola 2007.

L’elemento fondamentale della PA 2011 è rappresentato dal trasferimento dei fondi utilizzati attualmente per il sostegno dei prezzi ai pagamenti diretti non vincolati ai prodotti e dalla riduzione dei dazi sugli alimenti per animali.Dal 2009 i livelli a valle della trasformazione e del commercio non fruiranno praticamente più di mezzi finanziari per il sostegno del mercato.Al contrario l’agricoltura deve essere sgravata dal profilo dei costi.

2.5 ULTERIORE SVILUPPO DELLA POLITICA AGRICOLA 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 219
■ Indirizzo di fondo

■ Crediti quadro dell’agricoltura

Dal 2000 la maggior parte dei mezzi finanziari a sostegno dell'agricoltura viene fissata dal Parlamento in crediti quadro ciascuno dei quali applicabile per quattro anni.Per il periodo 2008–2011 il Consiglio federale ha fissato crediti quadro per un importo complessivo di 13'458 milioni di franchi.I fondi necessari in via suppletiva per gli assegni familiari nell’agricoltura ammontano a 80 milioni di franchi e sono stanziati fuori dei crediti quadro.

Evoluzione dei tre crediti quadro

2000–20032004–20072008–2011 in mio.fr.in mio.fr.in mio.fr.

Decisione del Parlamento,decisione del Consiglio federale14 02914 09213 458

Uscite effettive / decise13 79413 485

Sostegno del mercato3 5202 6231 488

Pagamenti diretti9 33610 06111 251

Miglioramento delle basi938801719

Nei tre crediti quadro,risulta uno spostamento di fondi dato dal trasferimento dal sostegno del mercato ai pagamenti diretti.Dopo il 2009 le uscite annue per il sostegno del mercato ammonteranno ancora a 300 milioni di franchi circa.

■ Conseguenze e ulteriore procedura

Grazie alla PA 2011 gli obiettivi costituzionali potranno essere raggiunti anche in futuro.Sulla scorta delle prime modellizzazioni di Agroscope FAT,vi è da presumere che la produzione agricola sarà mantenuta sull’intero territorio nazionale e che l’agricoltura continuerà a fornire prestazioni nell’interesse della collettività.Di seguito si riportano i risultati provvisori.Il valore della produzione dovrebbe scendere dai 9,2 miliardi di franchi nel 2001 a 7,7 miliardi di franchi nel 2009 (–15,9%).Una parte di questa perdita verrebbe compensata dal calo del 4,8 per cento dei costi di terzi.Considerati i fondi trasferiti dal sostegno del mercato ai pagamenti diretti,il reddito settoriale dell’agricoltura dovrebbe registrare una flessione di 520 milioni di franchi circa (–17,4%).

La pressione sull’agricoltura rimane pertanto notevole.Il reddito settoriale netto diminuisce annualmente del 2,4 per cento.Se il numero delle aziende cala al ritmo registrato finora,il reddito nominale per azienda rimane costante.Per poter salvaguardare il potere d’acquisto nominale del reddito aziendale,nel periodo 2001–2009 il mutamento strutturale dovrebbe essere almeno del 3,2 per cento l’anno.

Il 14 settembre 2005 il Consiglio federale ha autorizzato il DFE ad avviare un’ampia consultazione sulla PA 2011.Essa si protrarrà fino al 16 dicembre 2005.Terminata la valutazione dei pareri,nella primavera 2006 il Consiglio federale intende licenziare il messaggio affinché i dibattiti parlamentari possano tenersi tra settembre 2006 e marzo 2007.Gli adeguamenti di legge dovrebbero entrare in vigore il 1°gennaio 2008, contemporaneamente ai nuovi crediti quadro.

Fonti:DFF,UFAG
220 2.5 ULTERIORE SVILUPPO DELLA POLITICA AGRICOLA 2
3 ■■■■■■■■■■■■■■■■ 3.Aspetti internazionali 221

L’ampliamento delle relazioni commerciali internazionali riguarda vieppiù anche l’agricoltura.Essa,infatti,è stata inglobata nella normativa internazionale dell’OMC.Dal punto di vista della concentrazione geografica del commercio agricolo,gli accordi con l’UE e la progressiva integrazione nel panorama europeo rivestono un notevole significato per la Svizzera.

Al fine di mantenere e migliorare le proprie possibilità di esportazione,la Svizzera necessita di un accesso ai mercati esteri possibilmente libero.Inoltre,essa si impegna notevolmente a livello internazionale affinché gli accordi internazionali tengano maggiormente in considerazione la multifunzionalità dell’agricoltura.

Il Rapporto agricolo tiene conto di questi sviluppi sul piano internazionale,trattandone gli aspetti principali nel terzo capitolo.

–La parte 3.1 contiene informazioni sullo stato attuale del fascicolo Europa,sui negoziati dell’OMC e sull'accordo di libero scambio.

–Nella parte 3.2 vengono effettuati confronti sul piano internazionale.Nel presente rapporto si prosegue con i confronti tra prezzi a livello internazionale avviati nel 2000.Inoltre,le aziende svizzere vengono messe a confronto con quelle dell'UE avvalendosi di dati contabili.Infine,viene illustrata un'analisi comparata fra il sistema denominato cross compliance applicato nell'UE e quello della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate applicato in Svizzera.

3.ASPETTI INTERNAZIONALI 3 222

3.1 Sviluppi sul piano internazionale

Nel periodo oggetto del rapporto gli sviluppi in relazione all'Unione europea si sono limitati prevalentemente alla messa in vigore della versione rivista del protocollo 2 sui prodotti agricoli trasformati.Questo accordo comporta notevoli miglioramenti per l'industria agroalimentare e qualche risparmio per il contribuente.Tra le innovazioni a livello di disciplinamenti di mercato va citato l’allineamento del disciplinamento elvetico del mercato dello zucchero a quello dell'UE.L'accordo agricolo ha subito soltanto alcuni adeguamenti di natura tecnica.Il commercio di prodotti agricoli con l'UE ha presentato un andamento tranquillo mentre le esportazioni di formaggio sono lievemente cresciute.Tra gli aspetti positivi si segnala un'ulteriore agevolazione amministrativa alla frontiera con gli Stati confinanti con il nostro Paese.Con rammarico si constata invece che finora la Svizzera ha approfittato meno delle preferenze doganali di cui beneficia rispetto a quanto è stato il caso degli altri Paesi per quanto riguarda le concessioni fatte dalla Svizzera.

Benché i negoziati agricoli a livello di Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si facciano sempre più intensi,non ne sono ancora scaturite decisioni determinanti.Dopo l'accordo sull'ulteriore procedura,raggiunto il 1°agosto 2004 a seguito di otto cicli di negoziati e quattro conferenze dei ministri,sono stati definiti in modo un po' più preciso i parametri delle «modalità» sulla base delle quali al termine della prossima conferenza dei ministri (Hong Kong,dicembre 2005) dovrebbero venir stilate e finalizzate le nuove liste delle concessioni.Gli effetti delle aperture del mercato che ne risulteranno potranno essere quantificati soltanto sulla scorta di dati precisi sulle riduzioni dei dazi e su altri impegni.Si delinea tuttavia sin d'ora una forte pressione sui prezzi alla produzione e sui volumi di produzione a livello indigeno che dovrebbe andar oltre gli adeguamenti previsti dalla prossima tappa della riforma agraria (PA 2011). L'agricoltura dedita alla produzione potrà concretizzare i risultati dei negoziati in atto in seno all'OMC in modo economicamente e socialmente sostenibile soltanto sull'arco di due periodi di riforma e dimostrando notevole impegno.Necessiterà anche del sostegno da parte di altri settori.

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3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 223

Accordo agricolo Svizzera – UE

L’accordo del 21 giugno 1999 tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera sul commercio di prodotti agricoli (accordo agricolo) è entrato in vigore il 1°giugno 2002.Esso mira a migliorare il reciproco accesso al mercato per i prodotti agricoli attraverso la riduzione di dazi,sussidi alle esportazioni e ostacoli tecnici al commercio; viene riconosciuta l’equiparabilità delle prescrizioni tecniche in materia di protezione fitosanitaria,agricoltura biologica e,parzialmente,quelle in ambito veterinario nonché le norme di qualità per frutta e verdura.

Fulcro della parte dedicata alle tariffe è la completa e reciproca liberalizzazione del commercio caseario.Dal 1°giugno 2007 Svizzera e UE potranno commercializzare liberamente qualsiasi tipo di formaggio,senza limitazioni quantitative,aiuti all'esportazione o dazi.Sulla scorta dell'evoluzione rilevata nel settore del commercio caseario dall'entrata in vigore dell’accordo,non vi sono segni che fanno presumere che nel 2007 vi saranno sostanziali spostamenti delle quote di mercato.Grazie al libero accesso,riconducibile anche alla soppressione dei certificati e delle tasse di polizia sanitaria,per i nuovi esportatori e i titolari di piccole e medie imprese d'esportazione di specialità casearie,si aprono nuove opportunità di mercato che fortunatamente vengono già ampiamente sfruttate.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 224

Il comitato misto per l'accordo agricolo Svizzera – UE si riunito per la quarta volta il 27 ottobre 2004.La riunione,diretta dal presidente della Commissione UE,si svolta a Berna ed era incentrata sulle attività dei dieci gruppi di lavoro istituiti dal Comitato nonché sull'applicazione delle concessioni accordate nel quadro dell'allargamento a Est dell'UE.

L'accordo agricolo è stato aggiornato nei settori della protezione fitosanitaria,delle sementi,dei prodotti biologici,della frutta e della verdura.L'equivalenza dei prodotti biologici ha potuto essere estesa ai prodotti di origine animale,compresi quelli apistici. Le modifiche degli allegati sui prodotti della viticoltura e sulle bevande contenenti alcol di distillazione sono già state messe a punto ma necessitano ancora dell'avallo del Consiglio dei ministri dell'UE.

Visto che nel quadro dell'accordo veterinario è stato possibile risolvere il problema dell'ESB,l'accordo bilaterale è ora applicabile anche alla carne secca.Dal 1°gennaio 2005 i contingenti previsti dalle parti possono essere utilizzati integralmente.

A seguito dell'allargamento a Est dell'UE,effettivo dal 1°maggio 2004,gli accordi di libero scambio e gli accordi agricoli siglati a suo tempo con quelli che sono diventati i nuovi Stati membri dell'UE sono stati rescissi.I dazi preferenziali di cui beneficiano questi Paesi sono stati trasferiti all'UE dei 25 sotto forma di contingenti doganali. Quale contropartita per diversi aumenti dei dazi OMC in alcuni dei nuovi Stati membri la Svizzera ha beneficiato di concessioni in relazione ad animali vivi e verdure (cicoria belga).Tutte le concessioni sono entrate in vigore retroattivamente il 1°maggio 2004.

Un gruppo di lavoro ad hoc si occupa dell'aspetto delle indicazioni geografiche protette in Svizzera e nell'UE.I colloqui in corso dovrebbero portare a un mutuo riconoscimento delle indicazioni geografiche che verranno elencate in un nuovo allegato dell'accordo agricolo.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 225 3.ASPETTIINTERNAZIONALI
■ Comitato agricolo misto

Il protocollo 2 dell'accordo di libero scambio concluso tra Svizzera e CE nel 1972 disciplina il commercio di prodotti agricoli trasformati tra la Confederazione e l'UE.Il 1°febbraio 2005 è entrato anticipatamente in vigore il protocollo 2 rivisto nel quadro degli accordi bilaterali II.Le due parti lo hanno ratificato già il 1°aprile 2005.La revisione comporta i miglioramenti illustrati di seguito.

1.Revisione del meccanismo di compensazione dei prezzi:nel quadro di un meccanismo semplificato di compensazione dei prezzi l'UE si impegna a sopprimere i dazi sui prodotti svizzeri e a rinunciare al sostegno alle esportazioni.La Svizzera,dal canto suo,provvede a ridurre i dazi e gli importi rifusi sulle esportazioni e,in determinati casi,ad abolirli.

2.Ampliamento e revisione del campo di applicazione:è stata ampliata la gamma di prodotti nei confronti dei quali si applica l'accordo.

Vantaggi della revisione:

–maggiore competitività dei prodotti agroalimentari svizzeri nell'area comunitaria grazie al libero accesso a un mercato con 450 milioni di consumatori;

–il campo d'applicazione ampliato comprende un volume commerciale di circa 1,3 miliardi di franchi che equivale a un incremento di un terzo rispetto a quello attuale; –prezzi più bassi per i consumatori svizzeri grazie alla maggiore competitività;

–nuove opportunità per il settore primario svizzero in qualità di rifornitore di un'industria agroalimentare più competitiva;

–risparmio di circa 30 milioni franchi per quanto riguarda i contributi all'esportazione e di 30 milioni di franchi per quanto concerne i dazi da rifondere;

–rafforzamento della posizione della Svizzera per quanto riguarda la produzione e la ricerca alimentare.

Costi della revisione:

–l'introduzione della compensazione del prezzo netto comporta un calo degli introiti doganali pari a circa 90 milioni di franchi;

–i prodotti d'esportazione ad elevato contenuto di zucchero non potranno più essere fabbricati con zucchero acquistato al prezzo praticato sul mercato mondiale (soluzione a doppio zero per lo zucchero:per la fabbricazione di prodotti destinati all'esportazione Svizzera e UE si impegnano ad acquistare zucchero soltanto sul libero mercato);

–lo smantellamento della protezione alla frontiera comporterà una pressione maggiore per le distillerie,le birrerie e le ditte produttrici di aceto svizzere.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 226
■ Protocollo 2

Politica agricola comune dell’UE

Sono due gli elementi che segnano lo sviluppo della Politica agricola comune (PAC) dell’Unione europea (UE).Si tratta,da un lato della riforma prevista dell’organizzazione del mercato dello zucchero e,dall’altro,del preventivo.

Per quanto concerne il primo punto,il 22 giugno la Commissione europea ha proposto che il prezzo di riferimento dello zucchero,che dovrebbe sostituirsi al prezzo d’intervento,venga fissato a 505,5 euro la tonnellata nel 2006/07 (–20%) e a 385,5 euro a partire dal 2007/08 (–39% in totale).Il prezzo minimo della barbabietola passerebbe da 32,86 euro la tonnellata nel 2006/07 (–24,7%) a 25,05 euro a partire dal 2007/08 (–42,6% in totale).In previsione della fusione delle quote A e B,la Commissione ha riconosciuto che qualsiasi proposta che renda obbligatorie le riduzioni di quote o che permetterebbe un trasferimento delle quote tra gli Stati membri è destinata a fallire. Pertanto essa progetta un nuovo piano volontario di ristrutturazione del settore zuccheriero,da attuare su un arco di quattro anni.Tale piano permetterebbe di concedere nel 2006/07 un aiuto regressivo di 730 euro per tonnellata di quota e nel 2009/10 di 370 euro alle fabbriche disposte a cessare la loro attività e a rinunciare alla loro quota nonché un risarcimento ai coltivatori di barbabietole che dovranno abbandonare la produzione a causa della chiusura delle fabbriche.Il piano sarebbe finanziato attraverso un contributo specifico su tutte le quote di produzione degli edulcoranti.I coltivatori di barbabietole beneficerebbero di un pagamento diretto mediante i preventivi nazionali (896 milioni di euro in totale nel 2006/07 e 1,531 miliardi a partire dal 2007/08) che permetterebbe di compensare del 60 per cento la perdita di guadagno stimata.Probabilmente soltanto all’inizio del 2006 il Consiglio dei ministri dovrà prendere una decisione in merito a queste proposte.Le conseguenze per la Svizzera di una riforma dell’organizzazione del mercato dello zucchero europea sono esplicate al punto 2.1.4 del presente rapporto.

Per quanto riguarda il secondo punto sei Stati membri propongono di ridurre il preventivo comunitario all’1 per cento del PIL.Dato che il 46 per cento di tale preventivo (2005 = 44 miliardi di euro,5 dei quali per lo sviluppo rurale) è destinato al finanziamento della Politica agricola comune,una riduzione di questa entità rimetterebbe in causa le politiche di sostegno dei redditi e dei mercati agricoli decise peraltro dal Vertice europeo nell’ottobre 2002 (prospettive finanziarie 2007–2013).Tali pressioni potrebbero altresì sfociare in una riduzione sensibile dei crediti proposti dalla Commissione europea per lo sviluppo rurale.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 227

Dall’adozione dell’accordo quadro (il cosiddetto «framework») il 1°agosto 2004,i negoziati agricoli si sono intensificati e sono stati scanditi da quattro incontri ministeriali ristretti.Uno di questi incontri ministeriali,tenutosi a Parigi nel mese di maggio in presenza del capo del DFE,ha permesso di concludere un accordo sul metodo di conversione di dazi doganali specifici in equivalenti tariffari ad valorem (in inglese:ad valorem equivalent,AVE),soggetto che si trovava sul tavolo dei negoziati dall’anno scorso.In occasione di un altro incontro tenutosi nel mese di luglio a Dalian/Cina alla presenza di 32 ministri,il gruppo G20 ha presentato una proposta molto incisiva relativa ai tre temi del negoziato agricolo.Tale proposta ha permesso di chiarire la posizione dei membri.La proposta del G20 in materia di accesso al mercato è stata riconosciuta dalla maggior parte dei partecipanti come una base valida per la continuazione del negoziato.

Equivalenti ad valorem

Affinché si possano paragonare i livelli di protezione (e le future concessioni),tutti i dazi doganali non ad valorem (NAV) devono essere espressi in equivalenti ad valorem (AVE).Tale operazione consente di attribuire le posizioni tariffarie alle fasce di una formula di riduzione progressiva.A tal fine vengono considerati unicamente i dazi doganali soggetti a riduzione,segnatamente quelli che si trovano fuori contingente o per i quali non vi è contingente.

Il «compromesso di Parigi» sulla conversione dei dazi doganali ha permesso di chiudere un capitolo tecnico ma tuttavia cruciale dei negoziati.In seguito i membri interessati hanno sottoposto i loro AVE all’OMC per una verifica ancora in atto.

Formula progressiva

Dal mese di giugno 2005 il negoziato si è concentrato sulla formula di riduzione dei dazi doganali,principale problematica nel campo dell’accesso al mercato.I punti dibattuti sono stati:

–il numero di fasce tariffarie;

–le soglie per ciascuna delle fasce in questione;

–il tasso di riduzione per ciascuna fascia;

–il problema dell’inversione in prossimità del passaggio delle fasce (riduzione più consistente per i dazi della fascia inferiore rispetto a quella applicata per la fascia immediatamente superiore);

–i prodotti sensibili,la cui selezione e,soprattutto il trattamento,dipendono dalla formula di riduzione tariffaria;

–i prodotti speciali (d’interesse per i Paesi in via di sviluppo);

–le misure di salvaguardia speciali.

OMC
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 228
■ Accesso al mercato

Per quanto concerne la formula di riduzione,la formula di Harbinson (formula lineare con tassi di riduzione comprendenti un tasso medio e uno minimo) e la formula svizzera (formula fortemente armonizzante che stabilisce un tetto per la tariffa massima di ogni fascia) si sono contrapposte per alcuni mesi sul tavolo dei negoziati. In occasione dell’incontro ministeriale ristretto di luglio,la proposta del G20,una formula strettamente lineare con tassi di riduzione crescenti tra fasce,ha suscitato molto interesse.Il G20 ha proposto di suddividere le tariffe dei membri dell’OMC in cinque fasce (con soglie del 20,40,60 e 80% AVE),nelle quali si applicherebbe una riduzione strettamente lineare.Tale formula genera una forte progressività dovuta alle cinque fasce,alle soglie basse tra fasce e ai coefficienti di riduzione crescenti tra la prima e la quinta fascia.Inoltre i dazi dei Paesi sviluppati verrebbero limitati al 100 per cento.Dal canto suo,la Commissione europea ha proposto di modulare i tassi di riduzione più flessibili per le singole fasce,ciò che permetterebbe di modulare alcune tariffe entro limiti stretti oscillanti intorno al valore d’obiettivo.

Il bisogno di flessibilità della Comunità europea e,in particolare,dei Paesi importatori netti quali la Svizzera e gli altri membri del G10,è chiaramente palpabile.La questione è dunque determinare se la flessibilità sarà effettivamente concretizzata in seno alla formula di riduzione o soltanto mediante la definizione dei prodotti sensibili.I dazi di questi ultimi saranno ridotti applicando un altro metodo.Gli esportatori auspicano di impostare la formula in modo possibilmente progressivo e di disciplinare la questione della flessibilità unicamente per quanto concerne i prodotti sensibili.Tuttavia gli importatori sanno che il prezzo da pagare per concessioni all’atto della determinazione dei prodotti sensibili comporterà un negoziato complesso.Per tale motivo la flessibilizzazione all’interno della formula di riduzione assume,per loro,carattere prioritario.

In questo capitolo,i membri negoziano le modalità concernenti le riduzioni sostanziali del sostegno interno avente effetti di distorsione degli scambi commerciali.Più precisamente si tratta di definire come si ridurrà il sostegno interno,in particolare il numero di fasce e la ripartizione al loro interno per quanto riguarda i Paesi che sovvenzionano in misura rilevante la propria produzione agricola.Per la riduzione del sostegno che influisce sugli scambi commerciali e i contributi della «scatola arancione»,si delinea un compromesso verso una distribuzione dei Paesi sviluppati in seno alle tre fasce stabilite secondo il livello assoluto di sostegno (UE,USA/Giappone e Paesi rimanenti),attraverso un contributo supplementare alla riduzione da parte dei membri che forniscono un sostegno relativamente elevato in rapporto al valore della loro produzione (Giappone e Paesi membri dell’AELS).

Sono state inoltre discusse le altre forme di sostegno interno,segnatamente la revisione dei criteri che definiscono la scatola verde figuranti nell’Accordo sull’agricoltura. A questo stadio è chiaro che si tratterà prevalentemente di precisazioni formali ed eventualmente di una certa apertura per i Paesi in via di sviluppo.In linea di massima il sistema dei pagamenti diretti non viene messo in discussione.L’OMC non prevede l’introduzione di un importo massimo.

3.ASPETTIINTERNAZIONALI 3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 229
■ Sostegno all’interno del Paese

■ Concorrenza alle esportazioni

Dato che l’eliminazione di tutte le sovvenzioni all’esportazione è già stata decisa nell’agosto 2004,il negoziato affronta tutti gli altri temi che possono falsare la concorrenza sui mercati esteri,ossia i crediti all’esportazione,il commercio statale e l’aiuto alimentare.Per quest’ultimo tema occorre notare che alcuni Paesi membri dell’OMC che contribuiscono con aiuti alimentari in natura lo fanno utilizzando le loro eccedenze di prodotti agricoli.A livello di negoziati trattasi quindi di distinguere tra aiuto «reale» e aiuto il cui scopo è quello di aggirare le norme OMC in materia di concorrenza alle esportazioni.L’abolizione delle sovvenzioni all’esportazione potrebbe essere rapidamente decisa,forse già nel 2010,in quanto elemento del pacchetto globale dei negoziati,finalizzando i punti ancora in sospeso nei fascicoli connessi.

■ Programma dei negoziati

Dall’adozione del «framework»,il Comitato agricolo si è riunito otto volte.Dato che a fine luglio 2005 lo stato dei negoziati non era sufficientemente avanzato per permettere di trovare un consenso su un primo documento intermedio sulle modalità,il presidente del Comitato ha dovuto limitarsi a presentare uno «stato dei lavori» che mettesse in evidenza i punti principali ancora da negoziare.I negoziatori riprenderanno i lavori a partire da settembre per elaborare una bozza di «modalità» che dovrebbe essere approvata dai ministri riuniti a Hong Kong e che permetterebbe di stilare le liste di concessioni per ogni membro dell’OMC.

Secondo il calendario previsto,le nuove liste di concessioni dovrebbero essere stilate nel 2006 e l’accordo finale dovrebbe venir stipulato al più presto a fine 2006.Gli Stati lo ratificherebbero nel 2007 e l’applicazione dei risultati del ciclo di Doha potrebbe iniziare nel 2008.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 230

Accordo di libero scambio

Oltre agli accordi bilaterali I e II siglati con l'UE,già negli Anni '90 la Svizzera aveva concluso accordi di libero scambio con diversi Paesi.Quelli vigenti sono quattordici conclusi segnatamente con Israele (in vigore dal 1°luglio 1993),Giordania (2002), Marocco (1999),OLP (1999),Turchia (1992),Bulgaria (1994),Croazia (2002),Macedonia (2002),Romania (1994),Messico (2001),Singapore (2003),Cile (1°dicembre 2004),Libano (1°gennaio 2005) e Tunisia (1°giugno 2005).Gli ultimi tre dell'elenco sono entrati in vigore nel periodo oggetto del rapporto.

A livello mondiale si segnala la rapida crescita della tendenza a stipulare accordi di libero scambio.La Svizzera è notoriamente un Paese con un'economia fortemente orientata sulle esportazioni.Onde evitare che l'industria d'esportazione elvetica sia discriminata sui mercati terzi rispetto ai suoi principali concorrenti,è indispensabile siglare accordi di libero scambio.La Svizzera si è rivelata molto attiva in questo campo in collaborazione con i partner dell'AELS Norvegia,Islanda e Liechtenstein.La scelta della controparte è determinata dagli accordi di libero scambio già conclusi dall'UE,in quanto gli esportatori dei Paesi che confinano con la Svizzera rappresentano generalmente i principali concorrenti per gli offerenti elvetici attivi su mercati terzi.

Il campo d'applicazione degli accordi riguarda i seguenti settori:

–traffico merci (industria e agricoltura);

–servizi (finanze,assicurazioni,ecc.);

–settore degli acquisti pubblici;

–investimenti;

–proprietà intellettuale.

Con gli Stati indicati di seguito sono già stati intavolati negoziati o lo saranno a breve:

–Egitto e Algeria (Dichiarazione di Barcellona finalizzata alla creazione di una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010);

–Sudafrica;

–Corea del Sud;

–Tailandia;

–Canada;

–Mercosur (Argentina,Uruguay,Paraguay e Brasile);

–Indonesia;

–Giappone;

–Ucraina;

–Russia (non appena aderirà all'OMC);

–Corporazione degli Stati del Golfo (Kuwait,Qatar,Oman,Arabia Saudita,Bahrein, Emirati Arabi Uniti);

–Siria;

–Serbia e Montenegro;

–USA (eventualmente).

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 231

OCSE

Il 14 e 15 giugno 2005 si è svolto a Parigi un incontro ad alto livello del Comitato agricolo dell'OCSE presieduto dall'ex commissario agricolo UE Franz Fischler.Ogni quattro o cinque anni l'OCSE organizza incontri di questo genere con lo scopo di promuovere lo scambio informale d'informazioni su temi d'attualità di politica agricola tra alti rappresentanti governativi.Oltre alle delegazioni degli Stati membri dell'OCSE e ad organizzazioni internazionali,come la Banca mondiale e la FAO,all'ultimo incontro hanno partecipato delegazioni dal Brasile,dalla Cina,dall'India e dal Sudafrica.

Al centro dei colloqui vi sono state due questioni:obiettivi attuali della politica agricola e relazione tra misure di politica agricola già adottate e liberalizzazione del commercio di prodotti agricoli.

Dai lavori è emerso che la politica agricola è sempre più regolata da esigenze sociopolitiche;fenomeno,questo,che ha indotto la Svizzera ad attuare diverse riforme.Un numero crescente di Paesi ha scorporato il sostegno concesso in ambito agricolo dalla produzione,introducendo pagamenti diretti mirati che consentono di tenere in considerazione anche le funzioni ecologiche e sociali dell'agricoltura.Non è stato possibile raggiungere un consenso sul sostegno del mercato interno.Mentre gli Stati esportatori di prodotti agricoli intendevano riconoscere il sostegno del mercato interno soltanto come misura temporanea,i Paesi importatori ne ribadivano la necessità per garantire a lungo termine il raggiungimento degli obiettivi di politica agricola segnatamente per quanto riguarda la retribuzione di prestazioni fornite dal settore primario non indennizzate dal mercato.

Per la Svizzera,l'incontro è stato fruttuoso.La delegazione elvetica ha colto l'opportunità per ribadire che è necessario distinguere le merci agricole in funzione della qualità e della provenienza nonché attribuire la dovuta valenza alle prestazioni fornite in via suppletiva all'attività agricola e alle misure adottate in questo ambito.Per entrambi i temi è stata riscontrata crescente disponibilità da parte dei Paesi esportatori di prodotti agricoli.La Svizzera ha espresso nuovamente critiche sul fatto che nel quadro della stima del sostegno ai produttori (SSP) il trasferimento del sostegno in ambito agricolo emerge in misura soltanto insufficiente.Il valore SSP è un indicatore della quota di sostegno in ambito agricolo rispetto al ricavo globale dell'agricoltura.A questo riguardo l'OCSE intende perfezionare le modalità di calcolo del valore SSP.

3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 232
■ Incontro ad alto livello del Comitato agricolo

3.2Confronti sul piano internazionale

Perché un confronto internazionale?

Il confronto internazionale dei prezzi consente di fare il punto della situazione. Evidenzia la differenza dei costi di produzione tra i Paesi considerati;fa luce sui motivi del turismo degli acquisti transfrontaliero e serve a definire i provvedimenti da adottare alla frontiera (dazi doganali e contributi all’esportazione).Inoltre,questo confronto mostra al contribuente i notevoli sforzi profusi dall’agricoltura svizzera dal profilo della competitività in termini di prezzi.

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3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 233

Metodo e definizione

Per effettuare il confronto internazionale dei prezzi ci si è basati su mercati identici, simili o importanti.Ciò comporta tuttavia alcune difficoltà,tra cui la scelta dei prodotti, la disponibilità dei dati,la rilevanza dei singoli parametri,i diversi metodi di produzione e di commercializzazione nonché gli influssi monetari.Per quanto concerne i prezzi utilizzati per il confronto internazionale di cui nel presente capitolo si tratta di:

–prezzi medi nazionali:i valori minimi e massimi a seconda della regione o della trasformazione dei prodotti (prezzo alla produzione) vengono ignorati;

–fattori:i prodotti (qualità,label),i presupposti per la commercializzazione (quantità, livello di commercializzazione),i canali di distribuzione e i metodi di calcolo del valore medio si differenziano da Paese a Paese;

–prezzi lordi: –i prezzi osservati sul mercato (nel quadro della politica agricola adottata dai singoli Paesi).I prezzi alla produzione s’intendono al netto dell’imposta sul valore aggiunto,che tuttavia è inclusa nei prezzi al consumo,in quanto si tratta di un’imposta a carico dei consumatori; –i prezzi non sono corretti in base al diverso potere d'acquisto dei singoli Paesi. A tal proposito si rinvia allo studio dell’UBS «Prezzi e salari».Un raffronto tra salari e potere di acquisto su scala mondiale,2003 (http://www.ubs.com/1/f/ about/newsalert?newsId=74359)

L’accento non è quindi posto sui valori assoluti,bensì sulle variazioni registrate nel tempo.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 234

■ Prezzi alla produzione

I ricavi dei produttori derivati dalla vendita di un paniere standard fungono da base di confronto.Il paniere standard è composto dalla produzione media (1998–2000) svizzera di 15 dei 17 prodotti agricoli oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi.Le statistiche sui prezzi delle barbabietole da zucchero e della colza praticati negli USA non erano disponibili e pertanto queste produzioni sono state escluse dal paniere standard.La sua composizione è indicata nel dettaglio in calce alla tabella 52b negli allegati.Rappresenta 3,2 milioni di tonnellate di latte,2,7 milioni di suini,35,5 milioni di polli,eccetera.La composizione della produzione svizzera è applicata ai Paesi presi a confronto.

I prezzi dell’UE (UE-4/6) si riferiscono alle quattro nazioni confinanti con la Svizzera.Gli altri due Stati considerati sono i Paesi Bassi e il Belgio.Essi sono presi in considerazione per i prodotti per i quali si raggiungono volumi ragguardevoli di produzione.Il calcolo del prezzo medio per l’UE-4/6 si basa sul volume di produzione 1995/2001 degli Stati considerati.La composizione del paniere standard e il peso dei Paesi dell’UE-4/6 sono considerati fissi nel corso degli anni onde evidenziare soltanto le variazioni di prezzo.

Qual è lo stato attuale dei prezzi agricoli svizzeri rispetto a quelli in vigore nell’UE e negli USA?

–Se gli agricoltori dell’UE-4/6 o degli USA avessero prodotto il paniere standard svizzero e lo avessero rivenduto nel 2002/04 a livello nazionale,avrebbero ottenuto circa la metà (risp.il 54 e il 47%) dei ricavi dei loro colleghi svizzeri.Espressa a parità di potere d’acquisto secondo il sopracitato studio dell’UBS,la differenza con l’UE-4/6 è meno marcata.Il ricavo equivarrebbe a circa il 64 per cento nell’UE-4/6 e al 47 per cento negli USA.

–Tra i singoli Paesi dell’UE vi sono differenze.Il ricavo del paniere standard nel periodo osservato rappresenta in Italia il 63 per cento,in Germania il 54 per cento, in Francia il 53 per cento e in Austria il 51 per cento del prezzo del paniere svizzero nel 2002/04.

–Emergono differenze anche in funzione del prodotto.Nel 2002/04,per i prezzi di prodotti campicoli quali il frumento (29% del prezzo svizzero),l’orzo (33%),la colza (44%) e le patate (51%) praticati nell’UE-4/6 si sono registrati valori particolarmente bassi.Unica eccezione la barbabietola da zucchero che nell’UE è sottoposta a contingentamento (52%).Il prezzo del latte,prodotto anch’esso contingentato nell’UE,ha raggiunto un valore abbastanza elevato nell’UE-5 (62%).

–Dal confronto «Paese-prodotto» emergono differenze ancor più marcate.Nel 2002/04 in Francia le pere venivano vendute ad un prezzo pari al 92 per cento di quello svizzero,mentre in Austria il prezzo delle carote raggiungeva soltanto il 19 per cento di quello svizzero.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 235
Tabelle 51–52b,pagine A59–A61

Evoluzione dei prezzi alla produzione nell'UE e in Svizzera

(5 kg)

(5 kg)

Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste

Prezzi alla produzione della Svizzera rispetto all'UE-4/6

Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste

Supplemento CH 1990/92 UE 1990/92 Supplemento CH 2002/04 UE 2002/04 0 16 14 12 10 8 6 4 2
Latte (10 kg) Bestiame grosso(kg PM) Vitelli (kg PM) Suini (kg PM) Polli (2 kg PV) Uova (20
Frumento
Orzo
Mais
Barbabietole
Patate
Colza
Mele
Carote
Cipolle
Pomodori
Paniere
In fr. 1990/922002/04 0 100 90 80 70 60 40 50 30 20 10
pz.)
(10 kg)
(10 kg)
da granella(10 kg)
da zucchero (100 kg)
(20 kg)
(10 kg) Pere (10 kg)
(10 kg)
(10 kg)
standard (mia. fr./anno)
Latte Bestiame grosso Vitelli Suini Polli Uova Frumento Orzo Mais da granella Barbabietole
zucchero Patate Colza Mele Pere Carote Cipolle Pomodori Paniere standard Indice (CH = 100) 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 236
da

I prezzi agricoli svizzeri si avvicinanomaggiormente a quelli praticati nell’UE o negli USA?

–Nell’arco di tempo fra il 1990/92 e il 2002/04 si è osservato un calo dei prezzi alla produzione (espressi in franchi svizzeri) per il paniere standard non soltanto in Svizzera (–25%),bensì anche nei Paesi dell’UE (–21%).Il calo dei prezzi nell’UE è riconducibile alle riforme agricole ma anche all’indebolimento dell'euro che ha perso un buon 15 per cento rispetto al franco svizzero.

–Il divario relativo tra Svizzera e UE nel periodo osservato è diminuito marginalmente. Il prezzo del paniere standard nell’UE ammontava al 51 per cento del prezzo svizzero nel 1990/92 e al 54 per cento nel 2002/04.

–In valori assoluti l’allineamento ai prezzi è più significativo.La differenza fra i prezzi del paniere standard praticati in Svizzera e quelli nei Paesi limitrofi (UE) ammontava al 49 per cento (3'553 mio.fr.) del prezzo del paniere svizzero nel 1990/92 ed è scesa al 46 per cento (2’546 mio.fr.) nel 2002/04.Ne consegue che il divario assoluto tra i prezzi in Svizzera e quelli nell'UE è diminuito di più di un quarto (–28%) tra i periodi considerati.

–Tuttavia vi sono delle differenze tra i singoli Paesi dell’UE.Nel suddetto arco di tempo,il divario di prezzi del paniere standard,espresso in valori assoluti,è diminuito soprattutto rispetto a Francia (–33%),Germania (–28%) e Italia (–28%), mentre il divario dei prezzi con l’Austria,che è entrata a far parte dell’UE soltanto dal 1°gennaio 1995,è diminuito meno sensibilmente (–7%).

–Emergono differenze anche in funzione del prodotto.Tra gli anni 1990/92 e gli anni 2002/04 il divario,espresso in valori assoluti,tra UE e Svizzera è diminuito soprattutto per quanto concerne colza (–71%),uova (–44%),latte (–40%) e frumento (–42%),mentre la differenza dei prezzi relativi a suini (–11%) e bestiame grosso (0%) è diminuita lievemente.Nel caso delle cipolle (+99%) il divario è addirittura aumentato.

1990/9219971998199920002001200220032004 CHUE-4/6USA 0 60 50 40 30 20 10 70 80 90 100
Indice (CH 1990/92 = 100)
Evoluzione dei prezzi alla produzione per il paniere standard
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 237
Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste, U.S. Department of agriculture

–Negli Stati Uniti,dal 1990/92 si è osservata una tendenza differente.I prezzi alla produzione (espressi in franchi svizzeri) hanno subito un rialzo (+28%) fino al 2001, per poi segnare un ribasso fino al 2003 e un nuovo rialzo nel 2004.Nel 2002/04 il prezzo del paniere standard negli USA è ritornato sui livelli simili (+1%) a quelli del periodo di riferimento 1990/92.Il corso del dollaro rispetto al franco svizzero è altresì rimasto praticamente invariato (–2%) tra i periodi considerati.Se confrontata con il periodo di riferimento (1990/92),la differenza del prezzo del paniere standard rispetto agli USA si è ridotta sia in valori relativi (dal 47% negli USA negli anni 2002/04 al 35% dei prezzi svizzeri negli anni 1990/92),sia in valori assoluti (–38%).

Il prezzo è un fattore determinante per la competitività dell’agricoltura svizzera, tuttavia non è l’unico.Qualità,sicurezza e immagine del prodotto,pubblicità,rete di distribuzione,potere di vendita e prestazioni legate ai prodotti sono componenti essenziali per il successo di un determinato segmento di mercato.

Il divario dei prezzi relativi alle derrate alimentari al dettaglio tra la Svizzera e i Paesi in esame è stato calcolato in base ai prezzi di un paniere standard al dettaglio,IVA inclusa.Questo paniere standard corrisponde a grandi linee al consumo annuo medio di un abitante della Svizzera (v.tabella 10 in allegato) delle 21 derrate alimentari oggetto del presente confronto internazionale.Si sottolinea «a grandi linee» in quanto, ad esempio,la categoria della carne di manzo è rappresentata soltanto dall’arrosto di manzo.Il paniere rappresenta 380 chilogrammi,ossia il 91 per cento dei 417 chilogrammi di derrate alimentari (vino escluso) consumati annualmente da un abitante della Svizzera.La sua composizione è indicata nel dettaglio in calce alla tabella 54 negli allegati.

Evoluzione dei prezzi al consumo del paniere standard

■ Prezzi al consumo
CH Media superiore UE UE-4/5 0 60 50 40 30 20 10 70 80 90 110 100 Media inferiore UE USA
Tabelle 53–54,pagine A62–A63
Indice (CH 1990/92 = 100)
1990/92 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 238
Fonti: UFAG, UST, ZMP (D), Uffici nazionali di statistica di F, B, A, USA, Ufficio di statistica della città di Torino (I)

Del gruppo UE-4,com’è il caso per i prezzi alla produzione,fanno parte i Paesi limitrofi, ossia Germania,Francia,Italia e Austria.Per quanto riguarda l’Italia,come base di riferimento sono stati considerati i prezzi relativi alla città di Torino.Per le verdure e laddove non sono disponibili dati dei Paesi confinanti sono state prese in considerazione le cifre del Belgio.Inoltre,in base ai prezzi nazionali minimi e massimi,è stato determinato un valore medio superiore e inferiore relativo ai Paesi UE-4/5.

Il peso dei singoli Paesi UE-4/6 (uscite delle economie domestiche nel 1998) e la composizione del paniere standard sono fissi al fine di evidenziare soltanto le fluttuazioni di prezzo durante l’anno.

Nel 2002/04 il prezzo al consumo del paniere standard nell’UE ammontava al 61 per cento di quello dello stesso paniere acquistato in Svizzera,contro il 54 per cento per il prezzo alla produzione del paniere standard.I motivi per cui il prezzo al consumo europeo è più elevato rispetto a quello alla produzione possono essere riassunti nella maniera seguente:non completa identicità della composizione del paniere standard al consumo e di quella del paniere standard alla produzione,influenza delle derrate alimentari importate come pure dell’imposta sul valore aggiunto che è più elevata nell’UE (circa 7% con variazioni tra Paesi e prodotti) rispetto alla Svizzera (2,4%).

In Svizzera,il prezzo al consumo del paniere standard è rimasto praticamente invariato (+2%) tra i due periodi in osservazione 1990/92 e 2002/04 mentre nell’UE è stata registrata una diminuzione del 10 per cento.Di conseguenza,la differenza fra i prezzi praticati in Svizzera e quelli nei Paesi UE limitrofi ammontava al 31 per cento (697 fr.) del prezzo del paniere svizzero nel 1990/92 ed è salita al 39 per cento (892 fr.) nel 2002/04.Ne consegue che il divario,in termini assoluti,tra i prezzi in Svizzera e quelli nell'UE è cresciuto di un quarto (+28% ossia +195 fr.) tra i periodi considerati.

Contrariamente al prezzo alla produzione,il divario tra Svizzera e UE cresce per quel che concerne i prezzi al consumo.Questa evoluzione può essere spiegata,almeno in parte,dal rialzo significativo osservato per le label svizzere (Bio,M-7,Coop Natura Plan),segnatamente nel settore della carne.

Le differenze tra i singoli Paesi rimangono comunque enormi.Mentre il prezzo al consumo del latte in Italia (Torino) supera quello svizzero e lo zucchero costa di più nell’UE,il prezzo delle cotolette di maiale è la metà di quello svizzero.Quest’ultima differenza si spiega in parte con il fatto che la carne di maiale nell’UE-4 proviene in gran parte da allevamenti convenzionali,mentre quella proposta nei negozi svizzeri è costituita nella misura del 60 per cento di carne di marca o label (dato del 2001).

Tra i periodi 1990/92 e 2002/04,i prezzi al consumo,espressi in franchi svizzeri,negli USA sono aumentati del 18 per cento mentre in Svizzera non hanno registrato variazioni.Il divario rispetto alla Svizzera è dunque diminuito,passando dal 51 per cento nel 1990/92 al 44 per cento nel 2002/04.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 239

Le aziende agricole svizzere nel confronto con l’UE

La Commissione UE,unitamente a tutti gli Stati membri dell’UE,gestisce una rete d’informazione sulla contabilità agricola (RICA),che si fonda su un metodo uniforme. Agroscope FAT Tänikon ha convertito i dati della Centrale analisi dati contabili degli anni 2000–2002 applicando il metodo RICA.È quindi possibile far capo a risultati aggiornati comparabili.Questi vengono messi a confronto con i risultati ottenuti tra gli anni 1996–1998 pubblicati nel Rapporto agricolo 2001.Il paragone avviene sulla base dell’euro.Dal 2000 al 2002,1 euro corrispondeva a franchi 1,50 circa.

Esistono differenze di natura metodologica fra la RICA e la Centrale analisi.Le principali differenze,che devono venir considerate all’atto della conversione,si riscontrano nella definizione di azienda e nella tipologia aziendale,nella valutazione degli attivi, nella definizione di insieme di base e nella ponderazione dei risultati.

Principali variabili standard della RICA

Produzione globale lorda

+Saldo aiuti aziendali e imposte (soprattutto pagamenti diretti)

–Prestazioni preliminari

=Reddito aziendale lordo

–Ammortamenti

=Reddito aziendale

– Fattori esterni (salari,affitti,interessi)

+Saldo aiuti agli investimenti e imposte

=Reddito dell’azienda famigliare

Il reddito dell’azienda famigliare consente di indennizzare la manodopera famigliare che non percepisce un salario e di retribuire il capitale proprio investito nell’azienda. Dal profilo terminologico il reddito dell’azienda famigliare equivale al reddito agricolo considerato dalla Centrale analisi.

La variabile standard «Saldo aiuti aziendali e imposte» corrisponde essenzialmente ai pagamenti diretti concessi dall’ente pubblico.Nei grafici seguenti questa rubrica e quella designata «Aiuti agli investimenti e imposte» sono state raggruppate in un’unica rubrica denominata «Aiuti e imposte».

Fonte:Commissione UE,RICA
Terminologia e
A64 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 240
■ La rete di contabilità RICA dell’UE
metodi,pagina

In Svizzera la superficie media delle aziende con risultati contabili analizzate è decisamente inferiore al livello dei Paesi vicini e a quello indicato nella colonna UE (15),che corrisponde al livello medio.L’entità degli effettivi di bestiame e del lavoro impiegato è paragonabile a quello dell’Austria e della media UE.

Strutture aziendali medie di aziende con risultati contabili in Paesi europei scelti – 1996/98 e 2000/02

1 Non sono disponibili i dati per un confronto con aziende di riferimento della Agroscope FAT TänikonFonti:Commissione UE,Agroscope FAT Tänikon

Malgrado la dimensione delle aziende sia più piccola,la somma della produzione lorda e degli aiuti alle aziende e agli investimenti delle aziende svizzere è paragonabile a quella della Germania e della Francia.In Svizzera i pagamenti diretti sono considerati in assoluto come gli aiuti più importanti.Nel 2000/02 la quota «Aiuti e imposte» alla produzione lorda ammontava al 24 per cento in Austria,al 20 per cento in Svizzera e al 14 per cento in Germania,in Francia e nella media dei Paesi UE.

Svizzera
96/9800/0296/9800/0296/9800/0296/9800/0296/9800/02 Manodopera totale (ULA)1,861,801,992,091,791,921,911,821,501,47 Manodopera non retribuita1,381,351,471,461,441,431,811,721,231,16 Superficie sfruttata a scopo agricolo (ha)19,720,253,165,763,969,224,825,931,333,4 Effettivo totale di bestiame in unità di bestiame (UB)28,930,957,674,252,261,125,326,327,331,2
1 GermaniaFranciaAustriaUE (15)
■ Reddito delle aziende svizzere superiore alla media UE
00/02 96/98 Euro/azienda 1 Aiuti e imposte Produzione lorda Produzione animale lorda totale Produzione vegetale lorda totale Svizzera 00/02 96/98 Germania 00/02 96/98 Francia 00/02 96/98 Austria 00/02 96/98 UE (15) Fonti: Commissione UE, Agroscope FAT Tänikon 1 Dal 2000 l'euro ha sostituito l'ecu 0 180 000 160 000 140 000 120 000 100 000 80 000 60 000 40 000 20 000 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 241
Produzione lorda e aiuti – 1996/98 e 2000/02

Per quanto riguarda le uscite,le aziende svizzere presentano,in confronto,buoni risultati.È quindi disponibile un reddito dell’azienda famigliare nettamente superiore ai Paesi presi in esame.All’atto dell’interpretazione occorre osservare che per quanto concerne il volume di produzione le aziende svizzere sono decisamente più piccole se paragonate a quelle tedesche e francesi e che in Svizzera il potere d’acquisto di un euro è minore del 20–30 per cento rispetto ai Paesi presi in esame.

Se si paragona la variazione relativa tra le tre medie annuali 1996/98 e 2000/02 emerge quanto segue:

–in Svizzera la crescita della superficie media è inferiore rispetto ai Paesi presi in esame;

–l’ampliamento dell’effettivo di bestiame è leggermente maggiore rispetto a quello dell’Austria ma inferiore rispetto alla media dei 15 Paesi dell’UE;

–la variazione della quantità di lavoro impiegato è paragonabile a quella dell’Austria;

–Germania e Francia presentano una crescita superiore alla media per quanto riguarda la superficie,gli effettivi di bestiame e anche la manodopera.In parte ciò è riconducibile ad adeguamenti metodologici (prove a campione e ponderazione);

–l’aumento del reddito delle aziende famigliari è paragonabile a quello di Germania e Austria.

00/02 96/98 Euro/azienda 1 Fattori esterni Ammortamenti Prestazioni preliminari Reddito dell'azienda famigliare Svizzera 00/02 96/98 Germania 00/02 96/98 Francia 00/02 96/98 Austria 00/02 96/98 UE (15) Fonti: Commissione UE, Agroscope FAT Tänikon 1 Dal 2000 l'euro ha sostituito l'ecu 0 180 000 160 000 140 000 120 000 100 000 80 000 60 000 40 000 20 000 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 242
Spese e reddito dell'azienda famigliare – 1996/98 e 2000/02

fra aziende lattiere di dimensioni simili

Il confronto fra aziende dedite alla produzione lattiera di dimensioni simili mostra la posizione che le aziende svizzere con presupposti strutturali comparabili detengono sul piano internazionale.Sono state prese in considerazione aziende con una superficie compresa fra 30 e 50 ettari.

Onde evidenziare le ripercussioni delle condizioni di produzione difficili che caratterizzano la regione di montagna,per la Svizzera le aziende della regione di pianura e di quella collinare sono indicate separatamente.A titolo di confronto vengono considerate le regioni RICA,nelle quali la produzione lattiera riveste un significato notevole.Oltre alla Baviera e allo Schleswig-Holstein,viene considerata la regione francese RhônesAlpes,che comprende aree alpine e parte della valle del Rodano.Per quanto riguarda l’Austria sono disponibili soltanto dati sul piano nazionale.

Vista la scelta limitata di aziende,va considerato che rispetto a tutte le aziende dedite alla produzione lattiera quelle svizzere ed austriache presentano dimensioni superiori alla media,mentre quelle tedesche rientrano nella media nazionale.Le aziende della regione Rhônes-Alpes sono decisamente più piccole delle aziende medie francesi che producono latte.

Il dispendio di lavoro in Svizzera corrisponde ad oltre due unità di manodopera,lo stesso si riscontra anche in Austria.Nelle altre regioni considerate nel confronto si impiega molto meno manodopera.Nelle regioni UE prese in esame si registrano ben pochi impiegati,mentre nelle aziende svizzere essi corrispondono a 0,6–0,8 unità di manodopera.In Svizzera la produzione lattiera per vacca è superiore alla media.

Strutture aziendali delle aziende specializzate nella produzione di latte con 30–50 ha di superficie gestita a scopo agricolo,valore medio – 2000/02

CH 1 CH 1 Regione BavieraSchleswig-Rhônes-Austria Tutte le di pianura HolsteinAlpes regionie collinare

Aziende rappresentate2 5761 43610 5461 1022 7283 444 Manodopera totale (ULA)2,22,31,61,41,42,3 Manodopera non retribuita1,61,51,51,31,42,2 Superficie sfruttata
scopo agricolo (ha)36,636,237,240,839,637,2 Effettivo totale di bestiame (UB)45,453,257,374,441,141,9 Vacche da latte (UB)25,930,232,635,527,724,3 Produttività (kg latte/vacca)6 3446 6986 0146 0285 2956 185 Produzione lattiera (kg)164 200202 100196 200214 100146 700150 400
a
1
Non sono disponibili i dati per un confronto con aziende di riferimento della Agroscope FAT TänikonFonti:Commissione UE,Agroscope FAT Tänikon
Confronto
Dispendio di lavoro
aziende lattiere svizzere 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 243
nelle

■ Produzione lorda e pagamenti diretti decisamente superiori nelle aziende lattiere svizzere

In presenza di strutture aziendali simili,la produzione lorda risultante dall’attività agricola delle aziende che operano nelle regioni di pianura e in quella collinare svizzere è di 1,8–2,5 volte maggiore rispetto alle aziende UE prese in esame.A ciò si aggiungono i pagamenti diretti per un importo di 47'000 euro circa.Nemmeno in Austria vengono raggiunti livelli simili (23'000 euro).Le aziende tedesche e francesi considerate nell’analisi beneficiano di pagamenti diretti nella misura di 6'000 fino a un massimo di 13'000 euro.

Produzione lorda e aiuti alle aziende lattiere – 2000/02

Euro/azienda

■ Uscite delle aziende lattiere svizzere di quasi il doppio più elevate

Le aziende svizzere si differenziano da quelle dei Paesi vicini anche per quanto concerne le uscite.In tutte le rubriche illustrate i due gruppi di aziende svizzere presentano spese decisamente più elevate rispetto ai gruppi UE.I costi salariali incidono considerevolmente sulle uscite.Nelle aziende UE si è ben lungi da importi simili.In Svizzera anche i costi dell’affitto e degli interessi sono superiori alla media.Nelle aziende svizzere la quota di superfici affittate corrisponde al 60 per cento circa.Tale percentuale è superata soltanto dalle aziende della regione Rhônes-Alpes.A tal riguardo si segnala tuttavia che nelle aziende francesi i costi dell’affitto sono bassi rispetto a quelli rilevati in Svizzera.Nelle aziende tedesche la quota in affitto varia fra il 40 e il 50 per cento,in quelle austriache ammonta a un terzo.Le spese sostenute dalle aziende svizzere prese in esame per la manutenzione degli edifici e le riparazioni ammontano almeno al doppio di quelle rilevate in Germania e in Austria e addirittura al quadruplo di quelle riscontrate nella regione francese.Per quanto concerne gli ammortamenti le aziende bavaresi raggiungono all’incirca il livello svizzero,mentre le altre regioni presentano cifre inferiori.

Nelle aziende francesi e austriache le uscite totali corrispondono soltanto rispettivamente al 35 e al 37 per cento delle uscite totali delle aziende che operano nelle regioni di pianura e collinare svizzere.Nelle aziende tedesche viene raggiunta quota 50 per cento del valore svizzero.

Aiuti e imposte Produzione lorda Produzione vegetale lorda totale Produzione animale lorda senza latte Latte di vacca e latte Svizzera Tutte le regioni Svizzera Regione di pianura/collinare
BavieraSchleswig Holstein Rhônes-AlpesAustria
UE,
Tänikon 0 240 000 220 000 200 000 160 000 180 000 140 000 100 000 120 000 80 000 60 000 20 000 40 000 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 244
Fonti: Commissione
Agroscope FAT

■ Il reddito delle aziende famigliari svizzere risulta il più elevato

Euro/azienda

Spese e reddito dell'azienda famigliare nelle aziende lattiere –2000/02

Svizzera Tutte le regioni

Svizzera Regione di pianura/collinare

Affitti, interessi Salari retribuiti Ammortamenti Altre prestazioni preliminari

edifici & macchinari

animali che consumano

Fonti: Commissione UE, Agroscope FAT Tänikon

Le grandi differenze dei costi non sono evidentemente dovute alle dimensioni delle aziende in quanto sono state prese in esame aziende di dimensioni simili.La maggior spesa delle aziende svizzere è essenzialmente riconducibile al fatto che in Svizzera vengono praticati prezzi più elevati,come ad esempio nel caso degli alimenti per animali.Per altre rubriche la spesa potrebbe anche essere dovuta a un maggiore impiego di mezzi.Ciò è evidente soprattutto per il lavoro,per il capitale di terzi impiegato e per la manutenzione di edifici e macchinari.In Svizzera anche le condizioni topografiche e climatiche nonché le disposizioni vigenti in materia di protezione dell’ambiente e degli animali sono all’origine di costi di produzione più elevati.È tuttavia difficile motivare le grandi differenze rispetto ad esempio all’Austria.

La differenza fra produzione lorda – aiuti compresi – e uscite totali dà il reddito delle aziende famigliari.Nelle aziende svizzere esso ammonta a 53'000 fino a 57'000 euro. Grazie a costi minori rispetto a quelli rilevati in Svizzera,le aziende austriache raggiungono quota 40'000 euro,mentre negli altri gruppi si rilevano redditi compresi fra 21'000 e 26'000 euro.Va osservato che le aziende austriache presentano circa 2,2 per cento di unità di manodopera non retribuita,mentre in tutti gli altri gruppi di aziende il reddito delle aziende famigliari viene utilizzato per retribuire tra 1,3 e 1,6 unità di manodopera.Inoltre occorre considerare anche il minor potere d’acquisto in Svizzera.

■ Dal 1996/98 reddito migliorato in tutte le regioni

Rispetto al 1996/98 (v.Rapporto agricolo 2001) la produzione lattiera delle aziende con questa classe di dimensioni è fortemente aumentata in Svizzera,in Baviera e in Austria.Nello Schleswig-Holstein e nella regione Rhônes-Alpes è rimasta costante. Nella regione di pianura e in quella collinare svizzere l’aumento è stato del 18 per cento,in Austria addirittura del 28 per cento.La somma della produzione lorda e degli aiuti è aumentata:in Austria del 16 per cento,in Svizzera del 18 per cento in tutte le regioni e del 15 per cento nella regione di pianura e in quella collinare,nella regione Rhônes-Alpes del 10 per cento,mentre in tutte le altre regioni si è registrata una stagnazione.In tutte le regioni il reddito nominale dell’azienda famigliare ha potuto segnare un aumento,l’incremento più massiccio si è registrato in Svizzera (+20%), seguita a pari merito dallo Schleswig-Holstein e dall’Austria (+14%).

BavieraSchleswig Holstein Rhônes-AlpesAustria
per
foraggio
Reddito dell'azienda famigliare 0 240 000 220 000 200 000 160 000 180 000 140 000 100 000 120 000 80 000 60 000 20 000 40 000 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 245
Manutenzione
Foraggio
grezzo

■ Integrazione di obiettivi ambientali nelle politiche agricole di UE e Svizzera

Cross compliance nell’UE e prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) in Svizzera –Analisi comparata

Sullo sfondo delle modifiche delle condizioni quadro,negli ultimi anni la politica agricola dell’Unione europea (UE) è stata forgiata da riforme sostanziali.I cambiamenti si sono resi necessari innanzitutto a causa della spinta verso la liberalizzazione dei mercati agricoli nel quadro dei negoziati dell’OMC.Inoltre si è voluto tener maggiormente conto degli aspetti legati all’ambiente nella politica agricola.Alla luce di questi ulteriori sviluppi,i programmi agroambientali hanno acquisito una crescente importanza,determinando una maggior interconnessione tra requisiti di natura ambientale e diritto agli incentivi.Anche nella politica agricola della Svizzera sono stati integrati obiettivi di natura ambientale,il più importante dei quali è la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).Sia in Svizzera che nell’UE l’ottenimento di pagamenti diretti è vincolato al rispetto di standard minimi nella pratica agricola. Nell’UE questi ultimi sono denominati «cross compliance (CC)».Il mancato rispetto di queste condizioni di gestione può determinare la riduzione dei pagamenti.

L’Istituto per le aree rurali del Centro di ricerche di Braunschweig (D) ha messo a confronto e valutato i parametri applicati in Svizzera e nell’UE.Dal confronto sono emersi i punti in comune e le differenze tra i due sistemi.

■ La politica agricola dell’UE e la sua più recente riforma

Le condizioni quadro politiche per la gestione della superficie agricola nell’UE sono fissate in maniera determinante attraverso la Politica agricola comune (PAC).La PAC viene sviluppata sulla base di decisioni prese a livello comune da tutti gli Stati membri.

Nell’ambito della politica di mercato e dei prezzi,ovvero del cosiddetto primo pilastro della PAC,il margine di manovra degli Stati membri per l’attuazione delle prescrizioni europee è relativamente esiguo.Essi hanno a loro disposizione strumenti per il sostegno dei prezzi e i pagamenti diretti alle aziende agricole.Con la riforma agraria «Agenda 2000»,varata nel 1999,i provvedimenti per lo sviluppo delle aree rurali sono stati riuniti nel secondo pilastro della PAC.Questi provvedimenti,a differenza dei pagamenti nell’ambito del primo pilastro,richiedono la partecipazione finanziaria dei singoli Stati e comprendono,tra l’altro,i provvedimenti agroambientali,i supplementi di compensazione per le regioni sfavorite e la promozione di investimenti individuali. Per questi provvedimenti ambientali e politico-strutturali esiste un più ampio margine d’impostazione a livello nazionale.

L’ultima riforma agraria dell’UE è stata varata nel giugno 2003 dai ministri dell’agricoltura UE,tenendo conto della valutazione intermedia dell’Agenda 2000,dell’ampliamento verso Est dell’UE nonché dei negoziati dell’OMC.Ne è risultato un nuovo regolamento sui pagamenti diretti oltre ad una serie di regolamenti esecutivi correlati, i quali sono direttamente vincolanti per tutti gli Stati membri.

Gli elementi cardine della riforma sono: –disaccoppiamento,ovvero svincolo dei pagamenti diretti dalla produzione agricola e –condizionalità,ovvero subordinamento dei pagamenti diretti al rispetto di standard minimi in relazione ad ambiente,protezione degli animali e tutela dei consumatori (cross compliance,CC).

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3
246

■ Disaccoppiamento

Con l’ultima riforma agraria dell’UE la maggior parte dei pagamenti diretti del primo pilastro è stata svincolata dalla produzione.Può essere cessata la gestione di una quota delle superfici aziendali fino al 100 per cento senza perdere il diritto ai contributi.Tuttavia vi sono numerose varianti d’applicazione di questo principio,compresa la possibilità di posticiparlo fino al 2007.In Gran Bretagna e in Germania è stata svincolata la maggior parte dei pagamenti mentre in altri Stati membri (Austria,Francia e Danimarca),parti di premi per gli animali sono rimasti vincolati alla produzione.

I pagamenti diretti svincolati lasciano all’agricoltore la possibilità di decidere cosa coltivare sui suoi terreni,acquisendo in tal modo una mentalità di mercato.Sulla base del principio del disaccoppiamento dei pagamenti diretti,la gestione agricola viene cessata laddove i processi di produzione,in condizioni di mercato e senza pagamenti diretti vincolati,non sono redditizi.La possibilità di cessare la gestione dell’intera superficie aziendale si distingue dalla regolamentazione finora applicata in questo ambito e rappresenta un incentivo alla completa cessazione della produzione,soprattutto nelle regioni a basso profitto.Inoltre,dal disaccoppiamento dei premi per gli animali ci si attende in particolare una riduzione nel settore delle modalità di allevamento legate ai pascoli ed estensive quali la detenzione di vacche madri e di ovini, siccome in questi ambiti i premi hanno una notevole importanza dal profilo dell’economicità.Oltre ad una serie di rischi,il disaccoppiamento presenta pure opportunità per la protezione della natura.Gli elementi paesaggistici,a differenza della regolamentazione del sostegno in campicoltura applicata finora,fanno parte della superficie avente diritto ai contributi.

■ Cross compliance nell’UE

Dall’inizio del 2005 è applicato il nuovo principio della CC armonizzato a livello europeo ed ogni Stato membro deve introdurre degli oneri CC sulla base di criteri prescritti.

La CC comprende:

–i requisiti minimi posti alla gestione aziendale nell’ambito della protezione dell’ambiente e degli animali nonché della sicurezza delle derrate alimentari,che si basano su 19 regolamenti e direttive dell’UE e che devono essere introdotti progressivamente entro il 2007;

–gli standard di buono stato agricolo ed ecologico,concernenti protezione del suolo, gestione minima del suolo e salvaguardia delle caratteristiche del paesaggio;

–i requisiti posti in materia di protezione dei pascoli permanenti,secondo cui la quota di pascolo permanente rispetto alla superficie agricola a livello degli Stati membri e delle regioni non deve diminuire di più del 10 per cento,Se la quota subisce un calo notevole,devono essere adottati provvedimenti a livello individuale,che vietino il dissodamento dei pascoli permanenti o che prescrivano una nuova semina.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI
247

■ Fino a che punto la PER può essere comparata con la CC dell’UE?

Per effettuare un confronto con la CC sono state prese in considerazione le esigenze necessarie per l’ottenimento di pagamenti diretti generali nel quadro della PER così come altre condizioni fissate ai sensi dell’ordinanza sui pagamenti diretti (OPD).

Considerato che il rispetto delle condizioni relative alla protezione dell’ambiente e degli animali è il presupposto per l’ottenimento di pagamenti completi,la PER equivale, a grandi linee,alla CC dell’UE.Molti standard della PER combaciano con quelli della CC,che sono stati definiti negli Stati membri dell’UE,come ad esempio gli standard relativi all’avvicendamento delle colture e alla copertura minima del suolo.L’obbligo relativo alla cura minima viene de facto adempiuto mediante l’obbligo di gestione delle superfici aventi diritto a pagamenti diretti,fissato nell’OPD elvetica.In molti casi le esigenze della PER corrispondono a quelle della UE,tuttavia in altri la PER non è comparabile ai principi dell’UE,benché spesso si tratti di differenze soltanto formali, giustificate da contesti specifici.

■ Elementi della PER che vanno oltre i requisiti dell’UE

Le esigenze della PER vanno oltre gli standard europei in particolare per quanto concerne le condizioni in materia di protezione degli animali e dei vegetali nonché di compensazione ecologica.Anche le esigenze relative al bilancio delle sostanze nutritive e all’impianto di fasce tampone così come i dettagliati obblighi di registrazione previsti dalla PER sono più impegnativi rispetto agli standard della CC.

L’obbligo di gestione delle superfici ai sensi dell’OPD esclude,in linea di massima,la pacciamatura delle superfici mentre nell’UE gli Stati membri possono autorizzare pratiche corrispondenti per la cura minima delle superfici.Indipendentemente dalla PER,la Svizzera limita la densità di animali massima promuovibile per l’ottenimento di contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo.La PER serve da base anche per l’ottenimento di pagamenti diretti ecologici nonché di contributi e crediti d’investimento per miglioramenti strutturali individuali,mentre nell’UE per i provvedimenti agroambietali e per quelli di compensazione viene applicato il principio della buona pratica,che generalmente comporta oneri minori rispetto alla CC.

■ Differenze tra i parametri dell’UE e quelli della PER

Nell’UE gli elementi del paesaggio definiti e già esistenti devono essere protetti negli Stati membri.Il mancato rispetto delle condizioni può determinare pene pecuniarie o la riduzione dei pagamenti diretti.La tutela di simili strutture attraverso la sola legislazione sulla protezione della natura non adempie tali condizioni.In Svizzera non vi è alcuna disposizione in materia nel quadro della PER.La protezione di elementi paesaggistici in Svizzera è disciplinata attraverso una serie di altri strumenti.Ciò non consente di confrontare facilmente i principi svizzeri con quelli della CC.Attraverso la legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN),le siepi,una volta impiantate,sono protette ai sensi di legge.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 248

Un elemento fondamentale della politica agroambientale della Svizzera è la compensazione ecologica finalizzata,in maniera molto più marcata rispetto ai principi dell’UE, alla creazione,alla cura e alla valorizzazione ecologica di elementi paesaggistici.Il principio della Svizzera di fornire la prova,nel quadro della PER,dell’esistenza di una determinata quota di superficie di compensazione ecologica in funzione della superficie agricola va oltre le condizioni dell’UE.Le superfici di compensazione ecologica devono essere gestite attivamente o venir date in affitto e devono essere mantenute così per almeno sei anni.Le superfici di compensazione ecologica della Svizzera ricoprono uno spettro decisamente più ampio di superfici computabili esattamente definite.La compensazione ecologica comprende parzialmente anche obblighi relativi alla cura o alla gestione di prati,maggesi fioriti o da rotazione,fasce di colture estensive,alberi singoli,siepi,boschetti campestri e rivieraschi,eccetera.I pagamenti diretti ecologici sono incentrati sulla compensazione ecologica obbligatoria.Alcuni elementi della compensazione ecologica sono indennizzati con contributi ecologici e l’ordinanza del 2001 sulla qualità ecologica è finalizzata alla promozione di qualità ed interconnessione delle superfici di compensazione ecologica.Il sistema svizzero,flessibile e dinamico si contrappone ai principi piuttosto statici dell’UE basati sull’inventario degli elementi paesaggistici e sulla loro salvaguardia.

I parametri fissati dall’UE per la protezione degli erbai stabiliscono che il rapporto tra superficie campicola ed erbai non deve diminuire di più del 10 per cento.In Svizzera non sono previste disposizioni paragonabili volte a proteggere gli erbai.Tuttavia il loro dissodamento è meno accentuato che in molti Stati membri dell’UE.Le prescrizioni nel quadro della CC dell’UE non contemplano alcuna differenziazione degli erbai in funzione della qualità ecologica.Purché gli erbai regionali non diminuiscano in maniera eccessiva,le singole superfici non sono protette dal dissodamento,a condizione che non siano applicabili altri requisiti come ad esempio quelli in materia di protezione della natura.In Svizzera i pascoli possono essere computati quali superfici di compensazione ecologica a determinate condizioni.

Nell’ambito della protezione del suolo alcuni standard europei non vengono espressamente menzionati nel quadro della PER.I terrazzamenti e il ricorso a macchinari,che in Svizzera non vengono richiesti a livello nazionale,possono essere tuttavia parte integrante di piani di protezione contro l’erosione.Anche in merito alla gestione di stoppie di seminativi nel quadro della PER non figura alcuna indicazione.

Inoltre in Svizzera le disposizioni di legge concernenti il contrassegno degli animali,la sicurezza delle derrate alimentari e il divieto di determinate sostanze nella produzione animale,nonché l’ESB e la notifica di malattie non sono rilevanti per l’ottenimento di pagamenti diretti.

Non è comparabile con i requisiti dell’UE il fatto che in Svizzera il rispetto di atti normativi rilevanti per l’agricoltura quali la legge sulla protezione delle acque,la legge sulla protezione dell’ambiente e la legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LNP), pur essendo un presupposto per l’ottenimento di pagamenti diretti,non soggiace ad un controllo sistematico e disciplinato in materia uniforme quale elemento della PER.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 249

Per quanto concerne l’organizzazione dei controlli,nell’UE questi sono svolti da enti pubblici senza partecipazione finanziaria diretta degli agricoltori.Soltanto dal 2007 sarà obbligatorio introdurre un sistema di consulenza aziendale su base privata o pubblica a sostegno della CC.Sebbene questo sistema sia già incentivabile mediante il secondo pilastro,finora soltanto un numero ristretto di Stati membri vi ha fatto ricorso. In Svizzera vige una stretta interconnessione tra i controlli,che di norma vengono eseguiti da organizzazioni private accreditate,e consulenza.Gli agricoltori pagano per i controllie parallelamente si rivolgono spesso all’organizzazione di controllo per ottenere informazioni sulle pratiche agricole che soggiacciono ai requisiti della PER.

A differenza di quanto accade in Svizzera in relazione alla PER,nell’UE mancano ancora test pratici sulla CC.Il sistema della PER in Svizzera dimostra che l’impegnativo approccio della CC è fattibile.

3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 250

Collaborazione al Rapporto agricolo 2005

■ Direzione del progetto, Werner Harder

segreteria

■ Autori

Alessandro Rossi

Monique Bühlmann

■ Ruolo e situazione dell’agricoltura

L’agricoltura,parte integrante dell’economia

Alessandro Rossi

Mercati

Jacques Gerber,Simon Hasler,Katja Hinterberger,Beat Ryser,Hans-Ulrich Tagmann

Situazione economica

Vinzenz Jung

Aspetti sociali

Esther Grossenbacher

Ecologia ed etologia

Brigitte Decrausaz,Ruth Badertscher,Anton Candinas,Heinz Hänni, Esther Grossenbacher,Hans-Jörg Lehmann,Olivier Roux

Valutazione della sostenibilità

Brigitte Decrausaz,Esther Grossenbacher,Vinzenz Jung

■ Provvedimenti di politica agricola

Produzione e smercio

Jacques Gerber

Strumenti sovrasettoriali

Friedrich Brand,Jean-Marc Chappuis,Emanuel Golder,Samuel Heger

Economia lattiera

Katja Hinterberger

Produzione animale

Simon Hasler

Produzione vegetale

Beat Ryser,Hans-Ulrich Tagmann

Pagamenti diretti

Thomas Maier,Janine Markwalder,Hugo Roggo,Olivier Roux,Martin Weber

251

Miglioramento delle basi

Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali

René Weber,Willi Riedo,Markus Wildisen

Ricerca,Istituto di allevamento equino,consulenza, formazione professionale,CIEA

Anton Stöckli,Jacques Clément,Urs Gantner,Geneviève Gassmann,Roland Stähli

Mezzi di produzione

Lukas Barth,Martin Huber,Alfred Klay,Albrecht Siegenthaler

Allevamento di animali

Karin Wohlfender

Sezione Ispettorato delle finanze

Rolf Enggist

Ulteriore sviluppo della politica agricola

Thomas Meier

■ Aspetti internazionali

Sviluppi sul piano internazionale

Krisztina Bende,Friedrich Brand,Jean Girardin,Gisèle Jungo

Confronti sul piano internazionale

Jean Girardin,Vinzenz Jung,Thomas Maier

■ Servizi di traduzione Italiano:Patrizia Singaram,Floriana Dondina,Simona Stückrad

Tedesco:Yvonne Arnold

Francese:Christiane Bokor,Pierre-Yves Barrelet,Yvan Bourquard, Giovanna Mele,Elisabeth Tschanz,Marie-Thérèse Von Graffenried, Magdalena Zajac

■ Internet Denise Vallotton

■ Assistenza tecnica Hanspeter Leu,Peter Müller

252
ALLEGATO A1 ■■■■■■■■■■■■■■■■ Allegato Tabelle Strutture A2 Tabelle Mercati A4 Tabelle Risultati economici A14 Conto economico dell’agricoltura A14 Risultati d’esercizio A16 Tabelle Uscite della Confederazione A27 Uscite Produzione e smercio A27 Uscite Promozione dello smercio A27 Uscite Economia lattiera A28 Uscite Produzione animale A28 Uscite Produzione vegetale A29 Uscite Pagamenti diretti A30 Uscite Miglioramento delle basi A52 Uscite Agricoltura e alimentazione A58 Tabelle Aspetti internazionali A59 Atti legislativi,Terminologia e metodi A64 Abbreviazioni A65 Bibliografia A67

■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Strutture

Evoluzione delle aziende agricole,della superficie agricola utile e delle unità di bestiame grosso

A2 ALLEGATO
Tabella 1
ClassididimensioniinhaAziendeSuperficieagricolautileUnitàdibestiamegrosso disuperficieagricola utile199019962004199019962004199019962004 NumeroNumeroNumerohahahaNumeroNumeroNumero 0-16 6295 0543 0152 8952 1231 05982 55054 58857 465 1-313 1907 1133 80423 82812 6147 04734 46622 52213 063 3-58 2596 9264 16432 24327 00416 67542 47334 35521 756 5-1018 83315 14811 365141 403113 65485 912209 784156 778108 642 10-1518 92015 90712 058233 888197 421150 220341 563273 225197 867 15-2012 71011 97010 463218 771207 194181 703290 523268 163229 941 20-256 6777 2487 085147 772161 294158 062173 896187 984189 175 25-303 3644 1434 65991 271112 886127 28597 680120 265139 458 30-402 6743 6694 57590 726124 930156 12487 709119 097158 445 40-508751 3511 75638 67259 90477 98832 21450 95671 721 50-705077281 14128 84941 22665 86123 17232 76154 608 70-10012716629410 37113 28723 7577 4149 49019 364 > 1005056877 8029 33912 8816 3156 0059 640 Totale928157947964466106849010828761064574142975913361891271145 Fonte:UST

Evoluzione del numero di lavoratori nell'agricoltura

ALLEGATO A3
Tabelle 2
CategoriaLavoratoriatempopienoLavoratoriatempoparzialeTotale 199019962004199019962004199019962004 CapiaziendaUomini62 72059 56044 67826 16920 83124 67088 88980 39169 348 Donne1 4561 5054212 4701 3751 6093 9262 8802 030 Altri membri della famigliaUomini21 79613 82814 89122 72925 11816 47444 52538 94631 365 Donne14 36722 0439 46265 77036 63447 24280 13758 67756 704 ManodoperafamiliareTotale10033996936694521171388395889995217477180894159447 Manodopera extrafamiliare,svizzeriUomini12 45311 4358 5632 9496 1883 89715 40217 62312 460 Donne3 2002 8511 9503 3044 9763 3036 5047 8275 253 Manodopera extrafamiliare,stranieriUomini10 9108 7266 8591 7584 9492 95912 66813 6759 818 Donne6631 5281 4638473 6021 9371 5105 1303 400 ManodoperaextrafamiliareTotale27226245401883588581971512096360844425530931 LavoratoriTotale12756512147688287125996103673102091253561225149190378 Fonte:UST

■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Mercati

Superficie

A4 ALLEGATO
Tabella 3
Prodotto1990/9220022003200411990/92–2002/04 hahahaha% Cereali207292173482166558161752-19.3 Cerealipanificabili102840953038841989849-11.3 Frumento96 17389 34584 42885 734-10.1 Spelta2 1602 1491 7662 249-4.9 Farro,piccola spelta 2 138181163Segale4 4323 6281 9901 680-45.1 Miscele di cereali panificabili75435423-46.7 Cerealidaforaggio104453781797813971903-27.2 Orzo59 69539 16139 36837 401-35.3 Avena10 4344 0354 4163 028-63.3 Miscele di cereali da foraggio23839734425839.9 Mais da granella25 73920 50621 09818 816-21.8 Triticale8 34714 08012 91312 40057.3 Leguminose2258437554014925117.0 Piselli da foraggio (proteici)2 1123 9894 9894 600114.3 Favette14630831124997.7 Lupini-7810176Sarchiate36385338403302233609-8.0 Patate (comprese quelle da semina)18 33313 46013 57813 335-26.6 Barbabietole da zucchero14 30818 17517 53918 62226.6 Barbabietole da foraggio3 7442 2051 9051 652-48.7 Semioleosi1820320968228802323522.8 Colza16 73014 24714 87515 751-10.6 Girasole-5 1145 4784 996Soia1 4741 6072 5272 48849.8 Materieprimerinnovabili-117512401239Colza-1 0631 1231 088Altre (kenaf,canapa,ecc.)-112117151Verdureinpienocampo82508619839988134.4 Maisverdeedasilo382044020240380424337.3 Maggeseverdeefiorito3194152382435921110.0 Altra superficie coltiva aperta8301 8021 7711 704111.8 Superficiecoltivaaperta311741288615283475281302-8.7 Pratiartificiali9443611897812261812447429.2 Altra superficie coltiva3 9773 0902 9892 984-24.0 Totalesuperficiecoltiva410154410683409082408760-0.2 Frutticoltura7 1626 7996 584 3 6 734-6.4 Viticoltura14 91915 01414 92914 9370.3 Miscanthus sinensis32492392387 966.7 Prati naturali,pascoli638 900627 059626 446624 337-2.0 Altra utilizzazione nonché strame e torba7 3949 9669 7759 56832.1 Superficieagricolautile1078600106977010670551064574-1.1 1 Dati provvisori
Registrazione separata
2002
agricola utile secondo le forme di utilizzazione
2
dal
motivi tecnici
Fonti:USC,UST,vino:UFAG
3Per la superficie messa ad albicocche non è stata integralmente rilevata

1 Dati provvisori

2 Media degli anni 1990/93

3 Variazione 1990/93–2001/04

Fonti: Latte e latticini:USC (1990–98),dal 1999 TSM

Carne:Proviande Uova:GalloSuisse Cereali,sarchiate e semi oleosi:USC Frutta:Associazione svizzera frutta

Verdura:Centrale svizzera dell'orticoltura

Vino:UFAG,Cantoni

ALLEGATO A5 Tabella 4 Produzione ProdottoUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % Latteelatticini Latte di consumot549 810503 325494 635497 021-9.4 Pannat68 13368 87363 99763 927-3.7 Burrot38 76642 22640 85740 6646.4 Latte in polveret35 84454 56955 53651 04849.9 Formaggiot134 400160 403160 165162 39719.8 Carneeuova Carne di manzot PM130 710104 808102 789100 308-21.5 Carne di vitellot PM36 65634 95134 12733 679-6.6 Carne suinat PM266 360235 736229 658227 085-13.3 Carne ovinat PM5 0655 9306 1786 59623.1 Carne caprinat PM541481475488-11.0 Carne equinat PM1 2121 0901 0311 050-12.8 Pollamet peso di vendita20 73331 19632 35834 34157.4 Uova in gusciomio.di pezzi6387036806526.2 Cereali Grano tenerot546 733508 500428 300538 900 1 -10.0 Segalet22 97821 50010 50011 000 1 -37.6 Orzot341 774247 200217 900257 500 1 -29.5 Avenat52 80721 50021 50015 500 1 -63.1 Mais da granellat211 047189 00090 700180 600 1 -27.3 Triticalet43 94089 80067 90083 200 1 82.7 Altrit11 46911 30010 30011 600 1 -3.5 Sarchiate Patatet750 000526 200467 900525 800 1 -32.4 Barbabietole da zuccherot925 8671 407 9101 257 3001 449 000 1 48.1 Semioleosi Colzat46 11448 87045 30057 420 1 9.6 Altrit3 65820 61523 63521 112 1 495.6 Frutta(datavola) Melet91 503 2 105 64093 864100 7558.0 3 Peret-15 08316 52917 207Albicocchet3 407 2 1 8508453 370-52.6 3 Ciliegiet1 818 2 2 0451 7042 026-2.9 3 Prugnet2 837 2 2 2143 2282 995-9.3 3 Fragolet4 2634 9805 1095 77524.1 Verdure(fresche) Carotet49 16267 94254 08057 84422.0 Cipollet23 50526 81027 93932 35723.5 Sedano rapat8 50610 3349 5988 85212.8 Pomodorit21 83029 65730 05034 93144.5 Lattuga cappucciot18 82117 05716 11416 557-11.9 Cavolfioret8 3316 5735 5917 441-21.6 Cetriolit8 6089 2589 1459 3037.3 Vino Vino rossohl550 276546 595486 455606 909-0.7 Vino biancohl764 525565 804483 639552 261-30.2
A6 ALLEGATO
Produzione di latticini Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 tttt% Totaleformaggio13440016040316016516239719.8 Formaggio fresco4 38736 48637 10136 822738.9 Mozzarella-12 90613 32113 337Altro formaggio fresco-23 58023 78023 485Formaggio a pasta molle4 8126 9496 7796 72741.7 Tomme1 2491 9131 8892 18159.7 Formaggio a crosta fiorita,da semigrasso a grasso1 5731 8481 6411 3973.5 Altro formaggio a pasta molle1 9903 1883 2493 14960.6 Formaggio a pasta semidura40 55647 43546 65047 87816.7 Appenzeller8 7257 9128 0618 300-7.3 Tilsiter7 7365 9775 2014 453-32.6 Formaggio per raclette9 89814 13913 25613 11736.4 Altro formaggio a pasta semidura14 19719 40720 13222 00844.5 Formaggio a pasta dura84 62968 88168 92770 160-18.1 Emmentaler56 58835 53234 63233 504-38.9 Gruyère22 46424 96525 70826 72014.8 Sbrinz4 6592 4752 1471 716-54.7 Altro formaggio a pasta dura9185 9096 4408 220646.9 Prodotti speciali 1 156527088104 722.2 Totaleprodottiabasedilattefresco6808227054807128347269018.2 Latte di consumo549 810503 325494 635497 021-9.4 Altri131 012202 155218 199229 88081.7 Totaleburro387664222640857406646.4 Burro speciale27 2007 6437 2134 219-76.6 Altro11 56634 58333 64436 445201.7 Totalepanna68133688736399763927-3.7 Totalelatteinpolvere3584454569555365104849.9 1 Formaggio di solo latte di pecora o di capra Fonti:USC (1990–98),dal 1999 TSM Tabella 6 Valorizzazione del latte commercializzato Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 1000tlatte1000tlatte1000tlatte1000tlatte% Lattediconsumo549456454456-17.1 Lattetrasformato24902735269927329.3 in formaggio1 5311 2981 2951 323-14.7 in burro35650649649440.1 in panna430263247247-41.3 in altri latticini173667661668284.6 Totale30393191315231874.5 Fonti:USC (1990–98),dal 1999 TSM
Tabella 5

Tabella 7

Valorizzazione del raccolto della produzione vegetale

1 Dati provvisori

2 Media degli anni 1990/93

3 Variazione 1990/93–2001/04

Fonti:

Patate:Regia federale degli alcol,swisspatat Frutta da sidro:UFAG;bevande contenenti alcol di distillazione:Regia federale degli alcol Verdure per la trasformazione:Centrale svizzera dell'orticoltura

ALLEGATO A7
Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 tttt% Patate Patate da tavola285 300167 400162 800162 300 1 -42.5 Patate destinate alla trasformazione114 700131 400116 100130 800 1 9.9 Patate da semina35 93328 40026 70026 200 1 -24.6 Somministrazione allo stato fresco agli animali225 967123 00094 100144 900 1 -46.6 Trasformazione in alimenti per animali146 90068 50050 90057 000 1 -60.0 Meleeperesvizzeredasidro (trasformazioneinstabilimentiartigianali)1830062131861122032156823-30.63 Quantitativo di frutta da sidro per succo grezzo182 424 2 131 745121 845156 597-30.5 3 Sidro fresco da torchio10 477 2 9 90511 0399 528-8.3 3 Sidro per la fabbricazione di acquavite3 297 2 78722598-88.9 3 Succo concentrato165 263 2 118 005109 044145 568-30.4 3 Altri succhi (compreso l'aceto)3 387 2 3 7571 040903-45.4 3 Frutta pigiata582 2 116187226-64.2 3 Fabbricazionedibevandecontenenti alcoldidistillazione di mele e pere svizzere40 255 2 17 05619 77217 186-53.3 3 di ciliegie e prugne svizzere23 474 2 10 85812 83413 329-48.8 3 Verduresvizzerefrescheperlafabbricazione diderratealimentari Verdure congelate26 06125 15826 47420 059-8.3 Verdure da conserva (fagiolini,piselli,carote parigine)19 77612 94012 58514 532-32.5 Crauti8 0916 5345 3156 123-26.0 Rape1 5351 0011 003924-36.4
A8 ALLEGATO
8 Commercio esterno Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 tttt% Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importazionizionizionizionizionizionizionizionizionizioni Latteelatticini Latte1923 0072722 83911822 3035722 640253.5-1.8 Yogurt1 195173 80819210 64271817 033693778.03 042.8 Panna909255693491 0628821 3791 01210.42 891.0 Burro04 1541 3061 9826531 7515986--62.1 Latte in polvere8 1583 26616 16883719 05440915 617381107.7-83.4 Formaggio62 48327 32849 90731 18749 59731 86650 87531 461-19.815.3 Carne,uovaepesce Carne di manzo2807 8739696 8321 0437 4741 15910 103277.53.3 Carne di vitello0916056703950377--51.3 Carne suina2881 9561768 6139011 56753413 490-7.4473.8 Carne ovina56 48906 53706 46506 232-100.0-1.2 Carne caprina0403035503890339--10.5 Carne equina04 60004 05103 94504 211--11.5 Pollame1039 94238743 70866345 97147042 5334 966.710.3 Uova031 401025 5041524 850127 064--17.8 Pesci,crostacei e molluschi62031 13213234 39512934 64717336 820-76.713.3 Cereali Frumento6232 134126295 55028313 812107279 9011 265.827.7 Segale03 05708 52102 06606 578-87.2 Orzo43644 5043048 7541737 9855826 225-91.9-15.4 Avena13160 8851753 513646 858144 007-94.0-21.0 Mais da granella19460 51249539 819307121 80220679 30573.032.7 Sarchiate Patate9 6958 7221 56526 64293733 3811 10838 357-87.6276.0 Zucchero40 882124 065168 357208 693218 282245 503271 611288 462436.799.5 Semioleosi Semi oleosi489134 57057971 21264272 03749983 15517.2-43.9 Oli e grassi vegetali18 68057 7651 912103 5282 090108 6862 275105 186-88.883.2 Frutta(fresca) Mele683 1 12 169 1 9059 9731 8707 72616321 34689.1 2 -4.3 2 Pere491 1 11 803 1 949 095759 1352266 480-71.4 2 -28.5 2 Albicocche226 1 10 578 1 179 456218 179106 341-94.1 2 -20.5 2 Ciliegie256 1 1 062 1 11 251486851 094-99.0 2 3.0 2 Prugne e susine12 1 3 290 1 95 233225 48424 421-29.2 2 60.1 2 Fragole15011 0231911 602710 9444511 936-84.34.3 Uva2333 691534 293935 6011334 205-61.43.0 Agrumi161135 78075121 69934125 58238125 436-69.6-8.5 Banane8577 896374 326372 1782873 538-86.6-5.8 Verdure(fresche) Carote711 710586 53807 197258 313-61.0329.7 Cipolle8623 4441517 87205 778299 981-93.0128.7 Sedano rapa0206071902450823-188.7 Pomodori40235 7002641 513740 922939 521-96.513.9 Lattuga cappuccio373 95402 27012 44312 480-98.2-39.4 Cavolfiore119 98509 09608 66909 231-100.0-9.9 Cetrioli6517 479417 184516 660115 712-94.8-5.5 Vino Vino rosso (in hl)3 4991 494 2944 9261 370 0517 0161 409 8799 9131 360 286108.2-7.6 Vino bianco (in hl)7 59076 8356 721240 7646 474196 7938 540223 089-4.5186.6 1 Media degli anni 1990/93 2 Variazione 1990/93–2001/04 Fonti: Latte e latticini,uova,cereali,sarchiate,semi oleosi,frutta,verdura e vino:DGD Zucchero:réservesuisse
Tabella

Commercio esterno di formaggio

1 0406.1010,0406.1020,406.1090

2 0406.2010,0406.2090

3 0406.3010,0406.3090

4 0406.4010,0406.4021,0406.4029,0406.4081,0406.4089

5 0406.9011,0406.9019

6 0406.9021,0406.9031,0406.9051,0406.9091

7 0406.9039,0406.9059,0406.9060,0406.9099

ALLEGATO A9
Tabella 9
Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 tttt% Importazioni Formaggio fresco 1 4 1758 8259 1879 415119.0 Formaggio grattugiato 2 233605634748184.3 Formaggio fuso 3 2 2212 2972 2492 1921.1 Formaggio a crosta fiorita 4 2 2762 2432 1672 151-3.9 Formaggio a pasta molle 5 6 6285 7215 7965 653-13.6 Formaggio a pasta semidura 6 11 795 4 2344 7724 917 Formaggio a pasta dura 7 7 2627 0616 385 -2.1 Totaleformaggioericotta2732831187318663146115.3 Esportazioni Formaggio fresco 1 28452863 600.0 Formaggio grattugiato 2 104947196-16.3 Formaggio fuso 3 8 2454 6094 4314 895-43.7 Formaggio a crosta fiorita 4 011830.0 Formaggio a pasta molle 5 30154175540865.6 Formaggio a pasta semidura 6 54 102 7 2987 1247 733 Formaggio a pasta dura 7 37 65837 73637 522 -16.8 Totaleformaggioericotta62483499074959750875-19.8
Fonte:DGD
A10 ALLEGATO Tabella 10 Consumo pro capite Prodotto1990/9220022003200411990/92–2002/04 kgkgkgkg% Latteelatticini Latte di consumo104.3783.4081.4080.90-21.5 Panna6.439.208.408.3034.3 Burro6.205.705.605.60-9.1 Formaggio16.9019.6019.9019.8017.0 Formaggio fresco3.465.906.106.1074.4 Formaggio a pasta molle1.831.901.901.802.0 Formaggio a pasta semidura5.655.805.705.701.5 Formaggio a pasta dura5.966.006.206.202.9 Carneeuova Carne di manzo13.7110.6410.1510.23-24.6 Carne di vitello4.253.763.673.54-14.0 Carne suina29.7325.4825.1524.80-15.4 Carne ovina1.421.461.471.473.3 Carne caprina0.120.100.100.10-16.7 Carne equina0.750.620.600.63-17.8 Pollame8.059.7110.099.9723.3 Uova in guscio (pz.)199190183182-7.0 Cereali Pane e prodotti da forno50.7051.2050.3050.700.1 Sarchiate Patate e prodotti di patate44.1743.0844.7241.10-2.7 Zucchero (compreso lo zucchero nei prodotti trasformati) 42.3748.2954.7856.8025.8 Semioleosi Oli e grassi vegetali12.8015.8416.1316.3025.7 Frutta(datavola) Mele15.26 2 15.7113.5316.43-2.4 3 Pere-3.303.473.16Albicocche2.04 2 1.551.221.31-32.9 3 Ciliegie0.39 2 0.450.350.420.0 3 Prugne e susine0.91 2 1.021.181.0017.5 3 Fragole2.242.272.182.381.6 Agrumi20.0916.6617.0316.90-16.1 Banane11.5310.1810.089.91-12.8 Verdure(fresche) Carote7.5310.198.318.9121.4 Cipolle3.864.734.575.7029.4 Sedano rapa1.291.511.341.307.2 Pomodori8.469.759.6310.0315.8 Lattuga cappuccio3.372.652.522.57-23.4 Cavolfiore2.712.151.932.25-22.2 Cetrioli2.972.902.772.80-4.9 Vino Vino rosso (in l)31.9727.4327.1226.33-15.7 Vino bianco (in l)14.4712.2511.6611.78-17.8 Totale vino (in l)46.4339.6838.7838.11-16.3 1 Dati in parte provvisori 2 Media degli anni 1990/93 3 Variazione 1990/93–2001/04 Fonti: Latte e latticini,uova,sarchiate,cereali
semi oleosi:USC Carne:Proviande Frutta,verdura e vino:UFAG
e

1 Media degli anni 1990/93

2 Variazione 1990/93–2001/04

3 Prezzi franco macello,escl.suini da carne franco fattoria,GQ:gestione della qualità Carne Svizzera

4 Il prezzo non si applica alle eccedenze

Fonti:

Latte:UFAG

Bestiame da macello,pollame,uova:USC

Cereali,sarchiate e semi oleosi:FAT

Frutta:Associazione svizzera frutta,Interprofession des fruits et légumes du Valais

Verdure:Centrale svizzera dell'orticoltura

ALLEGATO A11
11 Prezzi alla produzione ProdottoUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % Latte Totale Svizzeracts./kg104.9778.3975.5474.63-27.4 Latte trasformato in formaggio (solo dal 1999) cts./kg-78.5675.1673.84Latte biologico (solo dal 1999)cts./kg-93.1789.2185.45Bestiamedamacello3 Vacche T3fr./kg PM7.824.585.786.62-27.6 Giovani vacche T3fr./kg PM8.135.316.487.12-22.4 Torelli T3fr./kg PM9.287.288.198.17-15.1 Buoi T3fr./kg PM9.837.268.188.14-20.0 Manzi T3fr./kg PM8.666.897.898.07-12.0 Vitelli T3fr./kg PM14.3911.8212.1512.61-15.3 Suini da carne,dal 2003 GQfr./kg PM5.834.244.474.54-24.2 Agnelli fino a 40 kg T3fr./kg PM15.4012.6111.5310.21-25.6 Pollameeuova Polli cl.I,dalla fattoriafr./kg PV3.722.722.722.67-27.3 Uova da allevamento al suolo,a negozifr./100 pz.41.0235.4636.0036.06-12.6 Uova da allevamento in libertà,a negozifr./100 pz.46.2149.1942.6742.24-3.3 Cereali Frumentofr./100 kg99.3456.5761.1357.84-41.1 Segalefr./100 kg102.3646.6846.7643.99-55.2 Orzofr./100 kg70.2444.9145.8244.26-35.9 Avenafr./100 kg71.4045.1347.8444.67-35.7 Triticalefr./100 kg70.6945.7445.4944.90-35.8 Mais da granellafr./100 kg73.5444.7346.3143.31-39.1 Sarchiate Patatefr./100 kg38.5535.0136.2133.38-9.5 Barbabietole da zuccherofr./100 kg14.8411.6111.8711.85-20.6 Semioleosi Colzafr./100 kg203.6778.6181.6976.60-61.2 Girasolefr./100 kg-84.5985.7383.74Frutta Mele:Golden Delicious Ifr./ kg1.12 1 0.821.211.06 4 -7.8 2 Mele:Maigold Ifr./ kg1.35 1 0.951.401.21 4 -12.6 2 Pere:Conférencefr./ kg1.33 1 0.921.240.98 4 -19.0 2 Albicocchefr./ kg2.09 1 2.102.802.0927.8 2 Ciliegiefr./ kg3.20 1 3.403.403.507.8 2 Prugne:Fellenbergfr./ kg1.40 1 1.951.701.5525.7 2 Fragolefr./ kg4.774.805.405.6010.4 Verdure Carote (scorte)fr./kg1.091.281.371.2619.6 Cipolle (scorte)fr./kg0.891.211.061.1929.6 Cavolo rapa (scorte)fr./kg1.622.242.222.4441.7 Pomodori tondifr./kg2.422.322.412.37-2.2 Lattuga cappucciofr./kg2.373.053.663.4342.6 Cavolfiorefr./kg1.852.222.672.1326.5 Cetriolifr./kg1.661.972.202.1927.7
Tabella

1 Media degli anni 1990/93

(paniere con carne label e convenzionale):UFAG

vegetale e prodotti di origine vegetale:UFAG,UST

A12 ALLEGATO Tabella 12 Prezzi al consumo ProdottoUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % Latteelatticini Latte intero,pastorizzato,imballatofr./l1.851.561.531.54-16.6 Latte drink,pastorizzato,imballatofr./l1.851.561.531.52-16.9 Latte scremato UHTfr./l-1.451.461.40Emmentalerfr./kg20.1520.3320.8919.931.2 Gruyèrefr./kg20.4020.8821.0220.542.0 Tilsiterfr./kg-17.7817.8617.34Camembert 45% (grasso s.s.)125 g-2.812.862.86Formaggio a pasta molle,a crosta fiorita150 g-3.633.673.67Mozzarella 45% (grasso s.s.)150 g-2.402.342.20Burro speciale200 g3.463.193.193.14-8.3 Il Burro (burro da cucina)250 g3.443.062.992.96-12.7 Panna intera,imballata 1⁄2 l-4.924.804.50Panna per caffè,imballata 1⁄2 l-2.542.482.41Yogurt,aromatizzato o alla frutta180 g0.890.700.700.68-22.1 Carnebovina Entrecôte,tagliatofr./kg48.3651.1653.3955.7410.5 Fettine,nocefr./kg37.5939.6641.7343.4210.7 Arrosto,spallafr./kg26.3426.3527.1628.563.9 Carne macinatafr./kg15.0015.6316.6517.029.6 Carnedivitello Costolette,tagliatefr./kg35.3241.4941.3042.5818.3 Arrosto,spallafr./kg32.5634.5035.1436.368.5 Spezzatinofr./kg21.6729.0729.7631.4638.9 Carnesuina Costolette,tagliatefr./kg19.8820.4021.3220.494.3 Fettine,nocefr./kg24.4827.3827.7028.0013.1 Arrosto,spallafr./kg18.4319.3519.9020.347.8 Spezzatino,spallafr./kg16.6918.3419.2219.6014.2 Carned'agnello,indigena,fresca Cosciotto senza osso femoralefr./kg26.3428.6829.4828.729.9 Costolette,tagliatefr./kg30.3235.7537.2837.0521.0 Prodotticarnei Prosciutto cotto di coscia,nello stampo,affettatofr./kg25.5630.2429.9931.1419.2 Salame indigeno I,affettatofr./100 g3.093.914.004.3632.3 Polli Indigeni,freschifr./kg8.419.358.909.018.0 Produzionevegetaleeprodottidioriginevegetale Farina biancafr./kg2.051.601.711.78-17.2 Pane bigiofr./500 g2.081.781.811.79-13.8 Pane semibiancofr./500 g2.091.741.801.82-14.5 Panini al lattefr./pz.0.620.710.740.7518.0 Cornettifr./pz.0.710.850.880.8923.0 Spaghettifr./500 g1.661.691.711.702.5 Patatefr./kg1.432.082.162.2350.9 Zucchero cristallinofr./kg1.651.471.591.59-6.1 Olio di girasolefr./l5.053.884.304.89-13.7 Frutta(indigenaedestera) Mele:Golden Deliciousfr./kg3.15 1 3.813.674.0418.5 2 Perefr./kg3.25 1 3.603.693.7611.6 2 Albicocchefr./kg3.93 1 5.486.296.1749.3 2 Ciliegiefr./kg7.35 1 8.758.9710.0129.9 2 Prugnefr./kg3.42 1 3.974.363.8918.8 2 Fragolefr./kg8.6910.4710.9610.5722.7 Verdure(perconsumofresco;indigeneedestere) Carote (scorte)fr./kg1.912.092.262.1613.5 Cipolle (scorte)fr./kg1.862.562.392.2829.6 Sedano rapa (scorte)fr./kg3.144.103.944.2130.1 Pomodori tondifr./kg3.733.753.673.29-4.3 Lattuga cappucciofr./kg4.461.691.961.75-59.6 Cavolfiorefr./kg3.584.024.413.6312.3 Cetriolifr./kg2.803.604.453.9042.3
Fonti: Latte,carne
Produzione
2 Variazione 1990/93–2001/04

Tabella 13

Grado di autoapprovvigionamento

1 Compresi i prodotti della molitura e i cereali panificabili germogliati,esclusi i panelli oleosi;le variazioni delle scorte non sono considerate

2 Compresi grano duro,avena commestibile,orzo commestibile e granoturco

3 Mele,pere,ciliegie,prugne,susine,albicocche e pesche

4 Quota della produzione indigena rispetto al peso della carne e dei prodotti carnei pronti per la vendita

5 Compresa la carne equina,caprina,di coniglio e la selvaggina,nonché pesci,crostacei e molluschi

6 Energia assimilabile in Joules,comprese le bevande alcoliche

7 Esclusi i prodotti di origine animale ottenuti a partire da alimenti per animali importati

8 Produzione indigena ai prezzi alla produzione,importazioni ai prezzi della statistica sul commercio (franco frontiera,non sdoganati)

ALLEGATO A13
Prodotto1990/922001200220031990/92–2001/03 Percentualequantitativa:%%%%% Cereali panificabili 1181028278-31 Cereali da foraggio 1 616967491 Totalecereali264645946-8 Patate commestibili101939483-11 Zucchero464761445 Grassi e oli vegetali22202019-2 Frutta 3 72717665-1 Verdura55535451-2 Latte di consumo 979797980 Burro 898898975 Formaggio 137122113113-21 Totalelatteelatticini110107108109-2 Carne di vitello 4 979898981 Carne bovina 4 93968991-1 Carne suina 4 99969594-4 Carne ovina 4 393941422 Pollame 4 374043435 Carnedituttiitipi4576717070-6 Uova e conserve di uova444747473 Percentualedienergiaalimentare6: Derrate alimentari di origine vegetale 43404439-2 Derrate alimentari di origine animale lorde 97949595-2 Totalederratealimentarilorde60586156-2 Totale derrate alimentari nette 7 58535550-5
Percentualeinvaloretotalederratealimentari872626362-10
Fonte:USC

■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Uscite della Confederazione

Uscite per produzione e smercio

1 Secondo il conteggio provvisorio

2 Dal 2005 formaggio,Svizzera ed estero

3 Addebito maggiore 2004,compensazione 2005

4 Fino al 2003 nel fondo per la viticoltura

5Fino al 2003 nel conto dei provvedimenti collettivi

ALLEGATO A27
Tabella
Promozione
Settori/SettoridiprodottidimercatoConto2003Conto20041Mezzistanziati2005 fr.fr.fr. Produzionelattiera417285613871363726918950 Formaggio,estero 2 30 459 24018 195 99720 572 000 Formaggio,Svizzera1 418 3212 968 080 Latte e burro 3 9 851 00017 549 5606 346 950 Produzioneanimale289001946415875262250 Carne1 660 0503 316 5133 915 000 Uova618 519690 000703 000 Pesce 02 30712 500 Animali vivi611 450632 767631 750 Miele 000 Produzionevegetale73548191144993712055471 Verdura1 919 6771 643 5672 203 927 Frutta2 607 7392 500 4002 425 149 Cereali530 536446 085438 270 Patate1 180 890860 011700 625 Semi oleosi315 978299 874362 500 Piante ornamentali800 000700 000665 000 Vino 4 5 000 0005 000 000 Sementi 260 000 Provvedimenticollettivi585247125511272968179 Provvedimentisovrasettoriali(Bio,PI)275028828659763012164 Pubblicherelazioni5030862002834250 Conteggi finali e impegni a lungo termine, piccoli progetti e sponsorizzazione906 211561 302750 000 Nazionale614823696078356653051264 Regionale2258606519389602834250 Totale649746456328382856635514
26
dello smercio:mezzi stanziati
Fonte:UFAG

Tabella 27

Uscite nel settore dell’economia

Tabella 28

Uscite nel settore della produzione animale

DenominazioneConto2003Conto2004Preventivo20051 fr.fr.fr.

Indennitàaorganizzazioniprivateperilbestiamedamacelloelacarne744800074445357212400

Sostegnodelmercatodellacarne

Contributi alle azioni d'immagazzinamento di carne di vitello3 801 5753 418 583

Contributi alle azioni d'immagazzinamento di carne bovina di animali da salumeria (vacche)801 1320

Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di muscoli di manzo0687 151

Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di carne da banco per la trasformazione 0760 063

460270748657977644600

Sostegnodelmercatodelleuova

Contributi di riconversione per la detenzione di ovaiole particolarmente rispettosa degli animali53 8500

Azioni di spezzatura1 525 0821 335 847

Azioni di vendita a prezzo ridotto593 203546 951

Esperimenti sul pollame conformi alla pratica204 848582 616

Contributi d'investimento per la costruzione di pollai597 678471 299

Contributiperl'esportazionedibestiamedaallevamentoedareddito923155066244509081000

Contributiperlavalorizzazionedellalanadipecora594000627327800000

Totale248509182249882228296000

A28 ALLEGATO
297466129367133558000
crediti
1 Considerato il blocco dei
Fonti:Conto dello Stato,UFAG
lattiera DenominazioneConto2003Conto2004Preventivo20051 fr.fr.fr. Sostegnodelmercato(supplementieaiuti) Supplemento per il latte trasformato in formaggio306 348 248290 426 314283 331 000 Supplemento per il foraggiamento senza insilati42 956 25441 350 07941 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del burro93 119 64071 662 05760 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del latte scremato e del latte in polvere46 542 31049 300 03245 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del formaggio000 Aiuti all'esportazione a favore del formaggio29 090 87618 222 92415 000 000 Aiuti all'esportazione a favore di altri latticini34 801 67226 184 32524 000 000 552859000497145731468331000 Sostegnodelmercato(amministrazione) Commissioni di ricorso in materia di contingentamento lattiero43 04948 12894 900 Amministrazione del contingentamento lattiero e della valorizzazione del latte7 076 4926 319 1485 805 982 711954163672765900882 Totale559978541503513007474231882
Considerato il blocco dei crediti Fonti:Conto dello Stato,UFAG
1

Tabella 29

Uscite nel settore della produzione vegetale

1 Nel preventivo 2004 nella rubrica «Altre spese per beni e servizi» (3190.000)

2 Ex promozione della viticoltura

3 Promozione dello smercio di vino all'estero / Nel conto 2003 sono contenuti i contributi di riconversione per il vino / A partire dal 2004 la promozione dello smercio è contenuta nella rubrica 3601.200

4 Esclusi i semi oleosi

5 Nell'anno contabile 2004 per la trasformazione del raccolto 2003 sono stati stanziati 38,2 mio.fr.,per quella del raccolto 2004 7,1 mio.fr.versati nell'anno contabile 2004Fonti:Conto

ALLEGATO A29
DenominazioneConto2003Conto2004Preventivo20054 fr.fr.fr. Contributidicoltivazione435739254350372746353300 Contributi di superficie per semi oleosi35 178 96735 857 27937 767 800 Contributi di superficie per leguminose a granelli7 905 3927 190 0818 105 300 Contributi di superficie per piante da fibra489 567456 367480 200 Contributiditrasformazioneedivalorizzazione940559199429815474039700 Trasformazione di barbabetole da zucchero 5 45 000 00045 338 10732 300 000 Trasformazione di semi oleosi8 500 0008 436 2502 577 500 Trasformazione di patate18 851 41218 329 41716 677 800 Produzione di sementi3 889 3443 730 7423 428 400 Valorizzazione della frutta17 815 16418 463 63719 036 000 Trasformazione di MPR 4 0020 000 Promozionedellavitivinicoltura1641179039317695100000 Spese per beni e servizi 1 82 934-Controllo della vendemmia 2 1 066 298935 7241 100 000 Misure di valorizzazione 3 9 951 554-Trasformazione dell'uva in prodotti analcolici5 311 004-Contributi di riconversione in vitivinicoltura-2 996 0454 000 000 Totale154041634141733649125493000
dello Stato,UFAG

Uscite nel settore dei pagamenti diretti

Tabella 30

Evoluzione dei pagamenti diretti

Avvertenza:non è possibile fare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato.I valori relativi ai pagamenti diretti si riferiscono all'intero anno di contribuzione, mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.Le riduzioni indicano le deduzioni in ragione delle limitazioni e delle sanzioni giuridiche e amministrative

Fonte:UFAG

A30 ALLEGATO
20002001200220032004 Tipodicontributo 1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr. Pagamentidirettigenerali18036581929094199483819990911993915 Contributi di superficie1 186 7701 303 8811 316 1831 317 9561 317 773 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo258 505268 272283 221287 692286 120 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione251 593250 255289 572287 289284 023 Contributi di declività generali96 71496 64395 81195 63095 308 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate10 07610 04310 05110 52410 691 Pagamentidirettiecologici361309412664452448476724494695 Contributiecologici278981329886359387381319398109 Contributi per la compensazione ecologica108 130118 417122 347124 927125 665 Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE)--8 93414 63823 007 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza33 39832 52631 93831 25530 824 Contributi per prati sfruttati in modo estensivo su superfici coltive di cui è cessata la gestione (disposizione transitoria fino a fine 2000)17 150--Contributi per l'agricoltura biologica12 18523 48825 48427 13527 962 Contributi per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze108 118155 455170 684183 363190 651 Contributid'estivazione8123880524895619138191066 Contributiperlaprotezionedelleacque10902254350040245521
Totalepagamentidiretti21424252324995242614324586772470490
Riduzioni2254216763211431713818120

Tabella 31a

Pagamenti diretti generali – 2004

ContributidisuperficieContributiperanimalidaredditocheconsumanoforaggiogrezzo

ALLEGATO A31
AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeUBGFGTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH3 61670 19894 014 0111 82516 01113 597 132 BE12 514188 106243 541 6368 56763 64055 564 324 LU5 08977 36697 469 0433 06523 94421 038 809 UR6586 6978 037 2136135 2774 405 923 SZ1 67423 97528 748 9601 45313 91811 741 469 OW6987 9099 499 9216083 8853 386 141 NW4946 0957 313 0863882 4902 111 323 GL4117 2038 635 7763923 6663 162 280 ZG56210 58413 021 7633763 0642 623 344 FR3 19174 92997 394 0291 97917 70915 541 192 SO1 41131 47440 959 9709148 6057 370 475 BL94521 36227 119 4696295 8365 019 813 SH57514 11519 533 1062292 5402 201 855 AR76112 14714 498 2526204 8544 074 174 AI5647 3148 758 1573802 5122 168 455 SG4 32271 83587 305 7143 15728 49724 159 842 GR2 69552 00362 349 7192 57335 25028 762 867 AG3 07657 93678 681 9711 54314 44812 311 482 TG2 65749 24465 390 3148656 9325 667 628 TI90212 90415 656 3866917 0475 310 864 VD3 985106 320144 393 2381 94822 20819 275 242 VS3 78036 20845 593 9992 30919 35413 942 318 NE93233 16038 749 3686958 3427 352 934 GE30810 53714 207 1801021 3741 155 281 JU1 08838 73746 900 60092016 09914 174 692 Svizzera569081028360131777288136841337497286119859 Zona1 Pianura24 061478 170650 814 64710 33393 27879 847 627 Collina8 061143 291182 252 2065 12341 83335 623 012 ZM I7 365118 810144 379 5195 70344 11837 864 348 ZM II9 047156 314183 719 3707 50270 78561 093 350 ZM III5 52585 474101 631 8565 38457 81947 918 373 ZM IV2 84946 30154 975 2832 79629 66423 773 149 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 31b

Pagamenti diretti generali – 2004

DetenzionedianimaliinContributidideclivitàgeneraliContributidideclivitàpervigneti condizionidifficilidiproduzioneinzoneinfortependenzaeterrazzate

A32 ALLEGATO
TotaleTotaleTotale AziendeUBGFGcontributiAziendeSuperficiecontributiAziendeSuperficiecontributi NumeroNumerofr.Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH79512 9003 952 2787705 0892 092 065189169318 925 BE8 886129 87871 824 4488 24247 23119 805 9696897341 329 LU3 29551 13121 152 5333 26421 6889 051 137141427 270 UR6517 8486 821 7376094 7362 247 802111 245 SZ1 50422 48512 927 3531 46410 1404 334 234131223 220 OW66910 1875 860 7076424 7252 175 597112 500 NW4617 0413 726 7854453 8701 731 0410 GL3675 7924 308 7743653 3661 522 386127 950 ZG3686 1422 874 3613632 8311 186 09810465 FR1 82334 13812 497 6891 5207 1982 843 635171219 099 SO6039 8993 702 8275754 8221 847 1030 BL68710 7513 021 3686735 9622 297 260403764 260 SH1211 823305 033146839314 71212398162 210 AR75712 2247 052 1087546 6552 801 4763924 945 AI5578 6775 771 7785383 3871 411 6540 SG3 00148 78222 190 0052 91125 39410 583 19271102309 095 GR2 58539 25137 853 6472 52831 75713 862 707251739 360 AG1 11317 0063 428 2861 1387 3072 810 877136164281 550 TG1743 064955 7701481 154505 30481102154 455 TI6687 9936 511 8235633 1071 371 820184154313 170 VD1 28022 1439 423 4779735 7012 261 3714486982 430 855 VS2 29823 31121 119 2112 17412 3145 521 7041 3941 6715 938 808 NE78215 0268 993 5485913 5841 345 9365176151 795 GE00424976 170 JU77314 8397 747 3455883 5961 382 987212 400 Svizzera3421852233428402289131984226452953080672905348610691076 Zona1 Pianura2 84750 4924 425 3352 0615 6482 275 5721 7942 3427 128 063 Collina7 495119 03830 509 4517 00437 47014 656 637213285732 664 ZM I7 101110 64848 963 5126 74346 68019 073 736194202605 079 ZM II8 484131 04589 386 3347 97761 60226 007 4665525972 022 715 ZM III5 46774 27168 730 0175 38747 57320 924 76411048161 850 ZM IV2 82436 83942 008 2422 81227 47912 369 892421140 705 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Contributi ecologici – 2004

ALLEGATO A33
Tabella 32a
Compensazioneecologica1Agricolturabiologica AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH3 6069 13212 934 5123536 9192 180 776 BE12 24518 68818 211 6871 41320 8605 038 018 LU5 0698 4749 626 6783114 7741 209 433 UR6561 203620 53457752150 560 SZ1 6523 2732 890 3001582 499505 994 OW6931 093902 1102012 519506 133 NW492945741 76972997201 574 GL4051 058655 801921 660330 325 ZG5631 6341 768 109821 477325 960 FR3 1226 6217 400 6791112 185753 861 SO1 4064 2745 368 6411152 966753 955 BL9473 3974 485 7381282 834745 442 SH5601 6772 567 69518465203 187 AR706852692 9191402 481496 086 AI495558398 1243247093 701 SG4 2858 2438 821 3915198 9781 945 250 GR2 67114 1265 774 6731 43029 3346 019 378 AG3 0627 63410 427 0522103 9131 373 518 TG2 6285 2007 368 0422344 0731 486 359 TI8421 6171 218 9141041 573375 062 VD3 7719 79012 787 1591252 831978 375 VS2 1575 0672 977 1432744 3561 190 327 NE7151 8501 658 275481 283324 380 GE3051 1852 027 50555753 996 JU1 0483 1433 339 534863 040720 807 Svizzera54101120737125664982631811329527962457 Zona2 Pianura23 09850 55072 811 3921 19421 4468 527 346 Collina7 96817 85221 504 63461610 6822 880 540 ZM I7 09211 61510 351 76981212 7342 802 653 ZM II8 08514 98610 571 3511 33923 5894 756 500 ZM III5 14013 5685 943 2431 40125 8755 231 058 ZM IV2 71812 1654 482 59395618 9693 764 360 1 Alberi da frutto ad alto fusto convertiti in are 2 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Contributi ecologici – 2004

ProduzioneestensivaDetenzionedianimalidaredditoparticolarmente dicerealiecolzarispettosadelleloroesigenze

A34 ALLEGATO
Tabella 32b
AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeUBGTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH1 5726 2582 492 7572 13169 14510 447 221 BE5 12715 6546 259 7639 490235 58837 827 113 LU1 2843 3231 329 2203 997163 58124 438 563 UR0004216 4041 049 125 SZ203112 3801 06324 8644 038 749 OW231 38447511 7581 872 919 NW0002747 4181 164 990 GL0003017 4541 235 898 ZG8418071 82839815 3332 289 926 FR1 2735 8452 337 7022 586107 42116 735 552 SO7483 7811 505 9311 11234 5435 274 762 BL6303 0431 199 83758121 3343 237 679 SH3322 406944 83826611 5411 618 925 AR00062016 0252 678 927 AI00044112 2902 134 416 SG273624245 3572 92799 62115 874 939 GR189583233 0402 35256 6808 919 820 AG1 6416 7192 685 7271 83265 8329 928 078 TG8012 8871 154 5771 78371 79410 750 365 TI63283113 30468013 5712 130 634 VD1 97315 9346 364 6422 17784 24012 579 274 VS103293115 1581 23516 9282 797 373 NE3722 6351 052 94969028 5244 379 130 GE2143 2571 258 391732 456354 305 JU5623 6231 444 93393347 5626 892 322 Svizzera172637736130823718388381231907190651005 Zona1 Pianura10 38554 10221 533 76214 693584 66187 547 091 Collina4 06314 7475 886 3165 948205 23931 811 278 ZM I2 0486 6532 660 3865 464160 55125 449 924 ZM II6651 735694 0336 478166 06726 909 857 ZM III8811445 6414 10477 92112 754 191 ZM IV1493 5802 15137 4686 178 664 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 33a

Contributi per la compensazione ecologica – 2004

ALLEGATO A35
PratisfruttatiinmodoestensivoPratisfruttatiinmodopocointensivo AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH3 1464 6786 620 914995882560 599 BE7 5747 1177 175 7407 1275 9972 881 855 LU4 1283 7334 089 4881 9271 391708 879 UR393473228 347467558176 524 SZ1 020906668 390566465195 383 OW590655409 08919310746 327 NW387506314 91119115265 848 GL367750448 79515919372 645 ZG356355418 58023617493 048 FR1 9252 5423 328 3351 9412 6521 552 721 SO1 1852 2422 817 563567727416 751 BL7571 2371 468 393422511312 900 SH5271 0321 445 62514014090 944 AR367208151 064394254115 551 AI295202141 55716010547 479 SG2 8932 5652 762 2401 9551 362737 775 GR2 0215 1872 564 5242 3168 5232 618 446 AG2 5553 9575 368 8121 144949611 684 TG1 9541 8572 730 275972656423 612 TI517652554 156414708245 401 VD3 1035 1576 967 0751 2772 2001 151 027 VS9101 315885 6481 5543 0491 027 490 NE496853922 557359787364 627 GE2988561 283 31010159 915 JU7271 2541 503 1806261 101579 266 Svizzera384915028855268568261123365915106698 Zona1 Pianura18 92325 21736 930 9237 9967 0494 521 643 Collina5 5746 6427 797 5884 1533 9302 467 395 ZM I4 0773 6502 683 0793 9123 3631 557 322 ZM II4 7254 9653 358 1024 3955 2292 290 937 ZM III3 2875 5982 588 4903 3986 5321 993 384 ZM IV1 9054 2161 910 3862 2587 5552 276 015 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Contributi per la compensazione ecologica – 2004

A36 ALLEGATO
Tabella 33b
TerrenidastrameSiepi,boschetticampestrierivieraschi AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH1 1721 3661 867 501972188271 149 BE755566355 7382 083434466 088 LU453342289 464550110146 335 UR585947 55721421 SZ8801 181942 6301721 647 OW1518579 9202021 464 NW12110284 9141821 641 GL594733 6361421 215 ZG308535418 7192826767 332 FR894749 344772232311 874 SO2041631989110 352 BL027083100 609 SH1068 7902456893 231 AR268189132 77061107 349 AI223196137 38964128 729 SG1 7621 8051 535 1874506474 800 GR774623 2691102521 330 AG12594138 3311 126319416 385 TG17094134 274477100148 031 TI294047 3912367 381 VD13411789 8631 053357481 441 VS43108 1621833829 824 NE542 5901174139 406 GE468 4601183451 165 JU301511 675333119122 070 Svizzera692869506447989967924052981266 Zona1 Pianura1 8351 8762 753 7495 6331 3632 015 620 Collina830655785 9871 860486581 640 ZM I1 093839654 4551 019264190 432 ZM II2 0992 5731 777 176872236166 126 ZM III806735352 6862354722 878 ZM IV265272123 93560104 572 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 33c

Contributi per la compensazione ecologica – 2004

ALLEGATO A37
MaggesifioritiMaggesidarotazione AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH390300900 900116135337 125 BE309258772 7258788219 123 LU392161 890101639 825 UR000000 SZ113 0000 OW000000 NW000000 GL000000 ZG81030 330000 FR219242725 9304974185 366 SO7199295 7843352129 351 BL145122365 7605472180 500 SH171159477 6303543107 900 AR000000 AI000000 SG352676 860212 625 GR151442 5704921 925 AG413175525 750147156390 225 TG121104311 370293689 550 TI122163 72061537 675 VD4356411 924 320140197492 450 VS332679 3205511 600 NE3937110 070102664 000 GE6495284 67055120299 850 JU7378233 683182664 250 Svizzera25932429728628280010692673340 Zona1 Pianura2 1772 0826 243 8766679042 260 830 Collina3993371 011 289127159398 287 ZM I12925 957338 748 ZM II424 770224 450 ZM III10390101 025 ZM IV000000 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Contributi per la compensazione ecologica – 2004

A38 ALLEGATO
Tabella 33d
FascedicoltureestensiveincampicolturaAlberidafruttoadaltofustoneicampi AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeAlberiTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH1233 7802 526158 2032 372 544 BE2457 0798 365422 3556 333 338 LU1122 8354 293285 8644 287 962 UR024311 179167 685 SZ101501 02971 9401 079 100 OW046024 354365 310 NW034918 297274 455 GL01466 63499 510 ZG050149 340740 100 FR845 6341 93682 7651 241 475 SO912 1601 157106 4251 596 264 BL0905137 1922 057 575 SH038222 905343 575 AR033819 079286 185 AI0784 19862 970 SG1022 7603 045241 9433 629 145 GR058832 174482 610 AG1445 7452 598198 0082 970 120 TG611 7402 184235 3203 529 190 TI023117 544263 190 VD161319 5902 077110 7601 661 393 VS083462 340935 100 NE018810 335155 025 GE402851135 99089 850 JU111 20066454 954824 210 Svizzera116355295835230239009835847881 Zona1 Pianura983045 06617 0211 202 86518 039 684 Collina1857 8926 962563 6598 454 556 ZM I 5 726348 7855 231 776 ZM II 3 979197 9862 969 790 ZM III 1 30065 626984 390 ZM IV 24211 177167 685 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 34

Contributi per la qualità biologica e l'interconnessione – 2004

ALLEGATO A39
Soltantoqualitàbiologica1Soltantointerconnessione1QualitàbiologicaeContributifederali interconnessione1 AziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeTotalecontributi NumerohaNumerohaNumerohaNumerofr. Cantone ZH8079559431 3624205901 5921 549 227 BE1 4971 0324 6525 2292 4072 2965 9045 783 019 LU1 9401 8573014691201912 1772 154 636 UR25037135733579286270 604 SZ1 0201 5591051021533091 1351 110 018 OW28538424296484338265 966 NW2142079186168353347357 726 GL19038238742535231211 408 ZG39373820301823408450 202 FR23524634666192101582527 819 SO326602464300369326 852 BL82712365445289226311 191 416 SH11717655472416162113 584 AR2001095843122147281195 868 AI240231101324096 040 SG1 8742 3203105302313202 1411 759 909 GR 1 3034 2992921 8122802 4601 3951 608 708 AG2472244375444741 7227211 952 216 TG4923011 6941 4824073211 9071 480 916 TI20633225431561228198 928 VD1 0551 28344155001 063643 390 VS392692104500397332 186 NE2582998316100308200 410 GE17220000177 581 JU2274120000227 218 556 Svizzera13867191059846135655584100302308723007184 Zona Pianura4 2783 9714 1944 8021 5982 0357 9637 308 756 Collina1 9371 8621 3681 7341 0211 9353 4314 179 333 ZM I1 7841 9361 3401 5517039063 1202 616 676 ZM II2 7714 0201 4031 8639721 3824 1643 561 312 ZM III1 8213 8931 0491 8198691 7072 8083 016 575 ZM IV1 2763 4234921 7964212 0651 6012 324 531 1Alberi ad alto fusto convertiti in are Fonte:UFAG

Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza – 2004

A40 ALLEGATO
Tabella 35
CerealipanificabiliCerealidaforaggioColzaTotale AziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeSuperficieTotalecontributi NumerohaNumerohaNumerohafr. Cantone ZH1 2054 0949901 7861853792 492 757 BE3 0787 5004 1827 7542244006 259 763 LU7771 4489511 700861741 329 220 UR0000000 SZ3319271112 380 OW221101 384 NW0000000 GL0000000 ZG28586110861471 828 FR7793 0159882 5041113262 337 702 SO5341 9006201 724801571 505 931 BL4741 5435391 387431121 199 837 SH3191 90315840351100944 838 AR0000000 AI0000000 SG811712284181434245 357 GR1102951442611227233 040 AG1 3333 9971 2122 5141222082 685 727 TG6732 015451755651171 154 577 TI3616738102314113 304 VD1 2338 1321 4975 3767812 4266 364 642 VS67208587915115 158 NE1657623541 678631951 052 949 GE1892 052175907702981 258 391 JU3141 6094541 765652491 444 933 Svizzera114004087713120312491983523630823718 Zona1 Pianura7 88232 5567 04117 1831 6104 36421 533 762 Collina2 5626 4003 4767 6663056815 886 316 ZM I7991 6771 9014 800621762 660 386 ZM II1252146141 507614694 033 ZM III262876860045 641 ZM IV63126003 580 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 36

Contributi per la detenzione di animali particolarmente rispettosa delle loro esigenze – 2004

ALLEGATO A41
SistemidistabulazioneparticolarmenteUscitaregolareall'aperto rispettosideglianimali AziendeUBGTotalecontributiAziendeUBGTotalecontributi NumeroNumerofr.NumeroNumerofr. Cantone ZH1 21625 9502 754 6992 00143 1957 692 522 BE4 25865 6727 784 5889 187169 91630 042 525 LU2 79566 9198 081 7693 82996 66216 356 794 UR1151 211117 1364195 194931 989 SZ3815 930651 9911 04518 9353 386 758 OW2203 564401 8204668 1941 471 099 NW1522 646325 4192644 772839 571 GL791 349138 9883016 1051 096 910 ZG2425 867617 2943829 4661 672 632 FR1 65836 3514 105 8362 46071 07012 629 716 SO66011 7371 267 9421 05322 8064 006 820 BL3538 207886 81456213 1272 350 865 SH1996 203722 3272165 338896 598 AR1912 995348 89361713 0302 330 034 AI1603 160494 7074369 1301 639 709 SG1 28730 1743 538 6882 86569 44712 336 251 GR80314 6841 386 4282 35041 9967 533 392 AG1 18027 6503 180 9591 69338 1826 747 119 TG1 03429 1143 281 5801 67742 6807 468 785 TI1953 338306 96367610 2341 823 671 VD1 25231 2823 191 1432 06152 9589 388 131 VS2022 629247 9691 22214 2992 549 404 NE3268 606855 48368119 9183 523 647 GE3294694 404721 510259 901 JU58717 9991 733 34291129 5635 158 980 Svizzera195774141834651718237446817724144133823 Zona1 Pianura9 144235 20226 710 11713 807349 45960 836 974 Collina3 48773 0788 519 9945 713132 16123 291 284 ZM I2 65446 0965 116 4985 352114 45520 333 426 ZM II2 57238 5124 163 7186 367127 55522 746 139 ZM III1 21414 8201 405 9784 06963 10111 348 213 ZM IV5066 475600 8772 13830 9935 577 787 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG

Tabella 37

Partecipazione al programma SSRA – 2004

A42 ALLEGATO
CategoriedianimaliUBGAziendeUBGAziendeUBGAziende NumeroNumeroNumeroNumero%% Allevamento e reddito: Vacche lattifere605 06337 088140 3555 71223.215.4 Manze di oltre 1 anno142 20135 64440 5087 96228.522.3 Tori di oltre 1 anno5 1317 8661 5272 08229.826.5 Bestiame giovane,da 4 a 12 mesi,femmine31 14027 8458 9576 27328.822.5 Bestiame giovane,da 4 a 12 mesi,maschi1 9123 70520537110.710.0 Vitelli da allevamento fino a 4 mesi23 57424 5089 6638 09741.033.0 Vacche madri e nutrici: Vacche madri e nutrici con vitelli63 4955 93150 7553 75779.963.3 Ingrasso: Manze,tori,buoi di oltre 4 mesi38 1927 13422 3372 70158.537.9 Vitelli fino a 4 mesi3 9056 2662 1351 84454.729.4 Vitelli da ingasso10 91217 6245 3264 68148.826.6 Totalebestiamebovino925526447152817671680130.437.6 Caprini8 5416 1192 32073427.212.0 Conigli5523 9078917716.14.5 Totalealtrianimalicheconsumanoforaggiogrezzo90949160241086626.59.5 Suini da allevamento di oltre 6 mesi e suinetti58 6364 88532 0421 80154.636.9 Rimonte fino a 6 mesi e suini da ingrasso98 9949 70963 3263 87264.039.9 Totalesuini1576301168995368467260.540.0 Galline e galli da allevamento8872 0222457427.63.7 Ovaiole17 56413 86413 7591 88778.313.6 Pulcini,galletti e pollastrelle2 2975041 56211168.022.0 Polli da ingrasso20 5251 11417 42480484.972.2 Tacchini2 1362932 04110195.634.5 Totalepollame434101558235030279080.717.9 Totalecategoriedianimali1135659481344145741956736.540.7 1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti) Fonte:UFAG
Base1PartecipazioneSSRA

Tabella 38

Partecipazione al programma URA – 2004

ALLEGATO A43
Base1PartecipazioneURA CategoriedianimaliUBGAziendeUBGAziendeUBGAziende NumeroNumeroNumeroNumero%% Allevamento e reddito: Vacche lattifere605 06337 088443 17824 89473.267.1 Manze di oltre 1 anno142 20135 64497 41322 47068.563.0 Tori di oltre 1 anno5 1317 8662 5893 97850.550.6 Bestiame giovane da 4 a 12 mesi,femmine31 14027 84518 57416 40459.658.9 Bestiame giovane da 4 a 12 mesi,maschi1 9123 7055431 12628.430.4 Vitelli da allevamento fino a 4 mesi23 57424 5086 1126 11125.924.9 Vacche madri e nutrici: Vacche madri e nutrici con vitelli63 4955 93158 7454 92592.583.0 Ingrasso: Manze,tori,buoi di oltre 4 mesi38 1927 13417 6403 10246.243.5 Vitelli fino a 4 mesi3 9056 2669711 25324.920.0 Vitello da ingrasso10 91217 6241 0331 6319.59.3 Totalebestimebovino925526447156467983165869.970.8 Animali della specie equina33 28711 47627 4788 26782.672.0 Ovini38 9769 87031 1116 78379.868.7 Caprini8 5416 1195 9272 98869.448.8 Daini e cervi63519852714883.074.7 Bisonti1701117011100.0100.0 Conigli5523 907212653.86.8 Totalealtrianimalicheconsumanoforaggiogrezzo8216021859652331483979.467.9 Suini da allevamento di oltre 6 mesi e suinetti58 6364 88531 0691 86553.038.2 Rimonte fino a 6 mesi e suini da ingrasso98 9949 70958 9763 80659.639.2 Totalesuini1576301168990045469857.140.2 Galline e galli da allevamento8872 02210121811.410.8 Ovaiole17 56413 86410 8343 57261.725.8 Pulcini,galletti e pollastrelle2 2975043839216.718.3 Polli da ingrasso20 5251 1141 9972019.718.0 Tacchini2 1362932 03412995.344.0 Totalepollame434101558215349391335.425.1 Totaledituttelecategoriedianimali1208726511918174263743067.673.1 1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti)
Fonte:UFAG

Contributi d'estivazione – 2004

CantonePecoreVacchemunte,pecoreAltrianimalicheconsumanoAziendeecontributi (escl.pecorelattifere)lattifereecaprelattifere1foraggiogrezzoTotale AziendeCaricoaventeAziendeUBGaventiAziendeCaricousualeAziendeContributi dirittoaidirittoaidirittoai contributicontributicontributi

A44 ALLEGATO
Tabella 39a
NumeroCariconormaleNumeroUBGNumeroCariconormaleNumerofr. ZH000084598 137 697 BE1882 23352613 1711 58748 3531 69018 789 820 LU43370582842456 0392501 947 942 UR811 5002243 9752423 0603502 376 418 SZ516142722 7374279 6914573 845 553 OW22203537432458 2772622 739 626 NW19190151381284 1391341 317 151 GL1545861481126 6131202 123 498 ZG0013102301069 945 FR526001301 98359721 7426307 217 073 SO25315582 54058766 930 BL00001041510 124 629 SH00000000 AR11283061152 457116828 358 AI9951051 4861401 8771461 020 915 SG411 1721414 43843516 5504496 539 853 GR1978 24340514 62390532 6741 05815 941 097 AG42800843211 134 665 TG0000280223 103 TI761 769774 0791773 8512672 702 981 VD297611935264332 2856569 984 756 VS1705 9851295 66443215 9355257 492 928 NE2794971504 3281541 345 317 GE11100013234 061 JU21232128411 776843 561 327 Totale1005245402198542576761233807744991065643 1 Animali munti con una durata d'estivazione di 56–100 giorni Fonte:UFAG

Statistica sull'estivazione – 2004:aziende e carichi normali per Cantone

ALLEGATO A45
Tabella 39b
CantoneVaccheVacchemadriAltriEquiniOviniCapriniAltri
AziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensità NumeroCNNumeroCNNumeroCNAliquotaCNNumeroCNNumeroCNNumeroCN ZH00168836310001200 BE1 15026 0852362 0071 53925 7232439422052 982527803728 LU991 220564482483 878276349383423612 UR2273 812312911742 025116821 52766235 SZ2793 019705704226 466471265764010525010 OW2114 440101622403 161223725268495129107 NW881 681131291251 920121218252286218106 GL1053 825222581102 281263015410365857113 ZG229251017710000000 FR3187 2818693559513 771882206284814322433 SO1315422345601 826134631441 BL0045510313123001100 SH00000000000000 AR791 3044321101 11612211143441335 AI1211 5921381 2704299248971982 SG2937 365749654239 2904265451 082149267510 GR45214 0114346 85380718 0282346572117 8241481 06453 AG003478346005780000 TG000027300000000 TI1163 866443761331 12665186972 1501231 8347750 VD37613 2281782 85061414 425105288359806814141 VS33513 516801 1373545 740501471855 9827248500 NE56868313391452 883251123882100 GE0000001311100000 JU333 827331 031834 966331 36031012711 Totale435311112314341890463581211691063434711112581316575664240541 Un carico normale (CN) = 1 UBG * durata dell'estivazione / 100 Fonte:UFAG
lattifereenutricibovini

Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensione – 2004

1I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon 2 Contributi di superficie,contributi di coltivazione,altri contributi

A46 ALLEGATO
Tabella 40a
ZonadipianuraZC CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–50 haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU Aziende di riferimentoNumero61746417520711140 Aziende rappresentateNumero8 9305 4332 9662 8811 532712 Superficie agricola utileha 15.3724.2335.6615.0823.9136.53 Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Pagamentidirettigenerali,totalefr.239223657851715284004428662675 Contributi di superficiefr.20 83932 96847 49019 25731 02645 476 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.2 4852 9173 5592 9175 6948 580 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.3603904044 3574 6615 247 Contributi di declivitàfr.2383022621 8692 9043 372 Contributiecologiciedetologici,totalefr.7052101111472775781020513142 Compensazione ecologicafr.2 4193 3065 3142 2133 2084 252 Produzione estensivafr.6871 0851 7995929241 630 Agricoltura biologicafr.426510960479898269 Contributi etologicifr.3 5205 2106 6544 2945 1766 990 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.30 97446 68966 44235 97854 49075 816 Reddito lordofr.201 766288 664375 215184 482242 648328 900 Quota di PD giusta l'OPD sul reddito lordo%15.416.217.719.522.523.1 Altri pagamenti diretti 2 fr.1 9742 6725 1641 7522 9015 506 Totale pagamenti direttifr.32 94849 36171 60737 73157 39181 322 Quota totale di PD sul reddito lordo%16.317.119.120.523.724.7
Fonte:Agroscope
Tänikon
FAT

Tabella 40b

Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensione – 2004

diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)

1I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon

2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi

ALLEGATO A47
CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–50 haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU Aziende di riferimentoNumero2221124721412250 Aziende rappresentateNumero3 3161 2837682 9931 544915 Superficie agricola utileha 15.1024.0936.8914.8024.2936.84 Pagamenti
Pagamentidirettigenerali,totalefr.345774830266264390675613070822 Contributi di superficiefr.18 55129 51544 33717 64329 35243 065 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.4 9715 8008 0595 7458 6429 146 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.7 7779 0579 33911 78513 44213 689 Contributi di declivitàfr.3 2773 9304 5303 8934 6934 922 Contributiecologiciedetologici,totalefr.62479713122535489824110659 Compensazione ecologicafr.1 4632 0622 4241 3001 5311 471 Produzione estensivafr.1874101 38318101365 Agricoltura biologicafr.8809316848821 4362 568 Contributi etologicifr.3 7186 3107 7613 2895 1736 256 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.40 82358 01578 51744 55664 37181 481 Reddito lordofr.154 345241 154296 055144 234199 672260 718 Quota di PD giusta l'OPD sul reddito lordo%26.424.126.530.932.231.3 Altri pagamenti diretti 2 fr.1 6422 3744 1283 7574 7194 217 Totale pagamenti direttifr.42 46560 38982 64548 31369 08985 698 Quota totale di PD sul reddito lordo%27.525.027.933.534.632.9
ZMIZMII
Fonte:Agroscope FAT Tänikon

Tabella 40c

Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensioni – 2004 ZMIIIZMIV CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–503 haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU

Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)

si basano sui dati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon

2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi

3

non presentati a causa di una campionatura troppo ridotta Fonte:Agroscope

A48 ALLEGATO
Aziende di riferimentoNumero110652972296 Aziende rappresentateNumero1 6899155691 288400 Superficie agricola utileha 14.6123.8835.6914.8724.86
Pagamentidirettigenerali,totalefr.4484266024871114967171200 Contributi di superficiefr.16 93228 68341 19117 59129 760 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.9 46713 22317 3439 86412 330 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.13 83817 84320 33017 02921 662 Contributi di declivitàfr.4 6046 2758 2485 1887 448 Contributiecologiciedetologici,totalefr.440871801191543559055 Compensazione ecologicafr.1 1191 3012 8571 3712 259 Produzione estensivafr.084400 Agricoltura biologicafr.9911 8452 7149362 803 Contributi etologicifr.2 2984 0266 3002 0493 993 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.49 25073 20499 02654 02680 255 Reddito lordofr.116 654172 238227 440120 154190 326 Quota di PD giusta l'OPD sul reddito lordo%42.242.543.545.042.2 Altri pagamenti diretti 2 fr.3 6044 4007 7855 3547 882 Totale pagamenti direttifr.52 85477 604106 81159 38088 138 Quota totale di PD sul reddito lordo%45.345.147.049.446.3
risultati
1I
FAT Tänikon
Risultati

Tabella 41

Pagamenti diretti a livello aziendale1:per regioni – 2004

in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)

ALLEGATO A49
CaratteristicaUnitàTutteleRegioneRegioneRegione aziendedipianuracollinaredimontagna Aziende di riferimentoNumero3 0771 435846796 Aziende rappresentateNumero50 97623 05914 01313 904 Superficie agricola utileha 19.2520.0718.5218.63 Pagamenti diretti
Pagamentidirettigenerali,totalefr.36888303043646248235 Contributi di superficiefr.24 47826 97122 83122 002 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.4 8712 7344 8828 405 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.5 4513326 02913 360 Contributi di declivitàfr.2 0882682 7204 467 Contributiecologiciedetologici,totalefr.7702863778086045 Compensazione ecologicafr.2 2472 9452 0311 306 Produzione estensivafr.57289455259 Agricoltura biologicafr.7224896081 223 Contributi etologicifr.4 1614 3094 6163 457 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.44 59038 94144 27054 280 Reddito lordofr.215 341263 974196 665153 507 Quota di PD giusta l'OPD sul reddito lordo%20.714.822.535.4 Pagamenti diretti per ettarofr./ha2 3161 9412 3902 913 Altri pagamenti diretti 2 fr.2 8952 6222 2713 977 Totale pagamenti direttifr.47 48541 56346 54058 257 Quota totale di PD sul reddito lordo%22.115.723.738.0 1 I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon 2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi Fonte:Agroscope FAT Tänikon

Cantone Aziende aventi diritto ai PD (cifre Rapporto agricolo 2004) Aziende controllate in % di tutte le aziende aventi diritto ai PD Aziende controllate Notifica tardiva

Detenzione degli animali da reddito rispettosa delle loro esigenze Registrazioni Bilancio di concimazione equilibrato

adeguata di superfici di compensazione ecologica Fasce tampone e di superficie inerbita

Avvicendamento disciplianto delle colture

Protezione adeguata del suolo Selezione e utilizzazione mirate dei prodotti per il trattamento delle piante

Se il numero di aziende controllate è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone in questione vi sono più aziende notificate che aziende aventi diritto ai PD

Fonte:AGIS/SIPA e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2004

A50 ALLEGATO
Contestazioni Numero%NumeroNumeroNumero ZH3 63954.31 97607413615724180375316 BE12 53867.28 4297143296139 1160233 LU5 09480.54 103093224974521399627615 UR65856.7373214 4400000125 SZ1 67458.898585038132 0000102 OW70170.54940195533400037121 NW49442.72110327212 000035 GL41159.62453510 5200000759 ZG56547.326765 72010001637 FR3 19736.41 1650118 29772116153 SO1 417101.71 441025164114 207069 BL95199.694705 5209000324 SH57778.745406 41044131336 AR76364.148902113600 000848 AI56861.434904316700 000268 SG4 33846.32 00809424111 000039 GR2 70124.1652511103330005489 AG3 086421 29411731165122160545364 TG2 67768.21 827301593524251054175377 TI90972.666094624211000157240 VD3 99745.81 83114474133418783614222 VS3 786622 3467512100000364 NE93645.742872210130022258 GE30989.327675 01131321841 JU1 0904144701341303201054 CH57076336971218749922788423666282375133489
Tabella 42a Controlli PER – 2004
Quota
Altro Totale
contestazioni

Controlli PER – 2004

Se il numero di aziende controllate è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone in questione vi sono più aziende notificate che aziende aventi diritto ai PD

Fonte:AGIS/SIPA e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2004

ALLEGATO A51
Tabella 42b
%%Numero%%fr.fr. ZH8.7016.001674.68.52 786.0465 250 BE1.902.802171.72.61 036.9225 006.25 LU12.1015.002003.94.91 984.60396 913 UR3.806.70253.86.71 49637 400 SZ6.1010.40573.45.81 680.1095 766 OW17.3024.50223.14.51 10024 200 NW7.1016.6040.81.91 5646 256 GL14.4024.104611.218.8547.1025 167 ZG6.5013.9091.63.46 580.2059 222 FR4.8013.101996.217.11 350.25268 700 SO4.904.80493.5 3.42 012.1098 594 BL2.502.50242.52.51 41233 889 SH6.207.90305.26.61 092.3032 769 AR6.300.80222.94.51 549.3034 084 AI12.0019.5040711.5893.935 755 SG0.901.90491.12.41 134.855 603 GR3.3013.70341.35.26 991.6237 714 AG11.8028.102839.222.0665.7188 395 TG14.1020.60782.94.31 432.6111 740 TI26.4036.4012013.218.21 435.3172 240 VD6.0012.101172.96.41 166.3136 461 VS1.702.70581.52.5910.452 804 NE6.2014.0070.71.6997.76 984 GE13.3014.90268.49.4640.616 655 JU5.0012.10131.22.91 427.118 552 CH18961605.6980686
Cantone Contestazioni per 100 aziende aventi diritto ai PD Contestazioni per 100 aziende controllate Aziende con riduzioni Aziende con riduzioni per 100 aziende aventi diritto ai PD Aziende con riduzioni per 100 aziende controllate Riduzione in fr.per azienda con riduzioni Totale riduzioni

Uscite nel settore del miglioramento delle basi

Tabella 43

Contributi versati ai Cantoni – 2004

A52 ALLEGATO
CantoneBonifichefondiarieEdificiagricoliTotalecontributi fr.fr.fr. ZH1 758 068600 6002 358 668 BE8 972 3936 933 90015 906 293 LU3 636 6381 488 4005 125 038 UR551 165727 0001 278 165 SZ1 630 106914 2002 544 306 OW227 000767 000994 000 NW517 260225 226742 486 GL373 277273 400646 677 ZG71 402343 300414 702 FR4 451 7492 946 4007 398 149 SO2 028 868496 1002 524 968 BL227 365482 200709 565 SH263 705120 700384 405 AR1 191 451513 9001 705 351 AI596 585539 1001 135 685 SG3 590 8452 495 1256 085 970 GR17 936 3073 969 60021 905 907 AG623 000419 1001 042 100 TG764 24227 500791 742 TI2 231 0241 444 1003 675 124 VD5 686 5461 006 3006 692 846 VS3 230 5091 422 7824 653 291 NE793 4501 369 8002 163 250 GE14 00014 000 JU2 308 2201 233 2973 541 517 Diversi74 00074 000 Totale637491753075903094508205 Fonte:UFAG

Tabella 44

Contributi a progetti approvati,secondo i provvedimenti e le regioni – 2004

ALLEGATO A53
ProvvedimentoContributiCosti complessivi RegioneRegioneRegioneTotaleTotale dipianuracollinaredimontagna 1000fr. Bonifichefondiarie Ricomposizioni particellari (compr.le infrastrutture)9 2723 8697 26120 40258 845 Costruzione di strade agricole2101 86811 08913 16743 340 Altri impianti di trasporto 1 0101 0103 696 Provvedimenti volti a conservare e migliorare il bilancio idrico del suolo1 8263538553 03410 245 Acquedotti1 4848 3479 83140 488 Approvvigionamento elettrico2614417033 213 Ripristino e protezione3584 2444 60212 293 Acquisto dei dati di base41 9501 9545 896 Ripristino periodico322966811 0084 821 Totale1134484893587655709182838 Edificiagricoli Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo9 43114 95224 383165 813 Edifici alpestri201 7861 80612 744 Edifici collettivi per lavorazione e stoccaggio5699851 55411 842 Totaleintermedio100201772227743190399 Totale11344185095359983452373237 Fonte:UFAG

Tabella 45

Crediti d'investimento accordati dai Cantoni – 2004

A54 ALLEGATO
CantoneProvvedimentiProvvedimentiTotale collettiviindividuali CreditidicostruzioneCreditid'investimentoCreditid'investimento Numero1000fr.Numero1000fr.Numero1000fr.Numero1000fr. ZH670312119 73912720 442 BE124 200141 81131540 02834146 039 LU52 25591 93425531 95126936 140 UR1150151 446161 596 SZ22095455576 698647 362 OW14723118283 503324 093 NW21 5551120181 863213 538 GL 88618861 ZG 192 396192 396 FR203 87015222 31617226 186 SO142497 007507 049 BL3213385 224415 437 SH190344 726354 816 AR125414 270424 295 AI112292 989303 001 SG41 03061 35020526 98521529 365 GR74 420770712315 05413720 181 AG327010714 15411014 424 TG1509113 0359213 085 TI13503191151 978192 519 VD3547245 85112216 50714922 906 VS186 423293 285479 708 NE5578476 503527 081 GE4930227561 205 JU7591586 881657 472 Totale38151881432633419782596732159301196 Fonte:UFAG

Tabella 46

Crediti d'investimento secondo le categorie di provvedimenti – 2004 (senza crediti di costruzione)

dell'inventario,aiuto iniziale per le organizzazioni contadine di solidarietà

ALLEGATO A55
CantoneAiutoAcquistoDiversi-EdificiEdificiProvvedi-LavorazioneBonificheTotale inizialedell'aziendaficazioned'abita-ruralimentiestoccaggiofondiarie dapartezionecollettivi1diprodotti dell'affittuarioagricoli 1000fr. ZH6 7802002631 91410 58220549820 442 BE12 2681 20213410 38816 0371 67114041 839 LU9 7802063338 64212 991601 62624833 885 UR1226906341 446 SZ1 620482 6032 427903657 153 OW9901 3181 19589293 621 NW5708364571201 983 GL270155436861 ZG6902971 4092 396 FR7 8604353 40510 616882 97181126 186 SO1 7401689304 168427 049 BL1 3794502303 165157565 437 SH1 9447332 049904 816 AR1 4811 6421 147254 295 AI7807461 463123 001 SG8 9101002925 46012 2231 19415628 335 GR3 5984522965 0265 6823267515 761 AG4 5904911 8097 26415012014 424 TG5 6702411 2565 8685013 085 TI1501 8284598482 169 VD5 7002 1118 6965564 99530022 358 VS5701 0951 620305 8135809 708 NE1 7255481 5302 700285507 081 GE2752307001 205 JU1 440608684 513166254007 472 Totale8047738092110538341194441689213283317286007 1Acquisto
Fonte:UFAG

Tabella 47

Mutui accordati dai Cantoni nel quadro dell'aiuto alla conduzione aziendale – 2004 (quote federali e cantonali)

A56 ALLEGATO
CantoneNumeroImportoPersingolocasoDurataammortamento 1000fr.1000fr.anni ZH8 91511414 BE18 2 83015715 LU30 4 43414818 UR1 21021014 SZ9 99111014 OW1 20420417 NW GL ZG FR14 1 70012110 SO10 8478510 BL5 278568 SH8 4806010 AR1 12012015 AI1 12418 SG20 1 9089515 GR8 7289118 AG6 415699 TG8 700888 TI6 74612413 VD37 5 90015912 VS6 1 62527116 NE12 9097610 GE10 575585 JU152 4 536305 Totale37131175Ø:84Ø:10 Fonte:UFAG

sui crediti d'investimeno e sui mutui per l'aiuto alla conduzione aziendale

ALLEGATO A57 Tabella
Ricapitolazione
ProvvedimentoProgettiapprovatiin1000fr. 200220032004 Contributi7721410592683452 Ricomposizioni particellari (comprese le infrastrutture)22 68721 99020 402 Costruzione di strade agricole9 24315 05113 167 Acquedotti 5 5669 0929 831 Altri provvedimenti del genio civile5 68430 98312 309 Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo31 41025 71526 189 Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali2 6243 0951 554 Fonte:UFAG Tabella
Ricapitolazione
ProvvedimentoCreditiaccordatiin1000fr. 200220032004 Creditid'investimento1283412249509286007 Aiuto iniziale 89 52086 80780 477 Acquisto dell'azienda da parte dell'affittuario5 5355 0183 809 Diversificazione 2 109 Edifici d'abitazione 44 86640 67053 834 Edifici d'economia rurale128 221105 020119 444 Acquisto in comune dell'inventario,lavorazione e stoccaggio di prodotti agricoli10 5839 13723 017 Bonifiche fondiarie,senza crediti di costruzione4 6872 8573 317 Mutuiperl'aiutoallaconduzioneaziendale1351642981531175 1Accordati dal Cantone Fonte:UFAG Tabella 49 Aiuti finanziari all'allevamento di animali – 2004 SpecieanimaleeprovvedimentiImportoAnimaliLGOrganizzazioni d'allevamento fr.Numero Bovini138620005434818 Tenuta del libro genealogico2 717 000 Esami funzionali per la produzione di latte e carne10 480 000 Apprezzamento della conformazione664 000 Equini11070004677123 Suini1650500159802 Ovini1098500904776 Capriniepecorelattifere833000258094 Tenuta del libro genealogico587 000 Esami funzionali per la produzione di latte e carne246 000 Razzeminacciate8800001 Totale19431000676603 1 Puledri identificati Fonti:Conto dello Stato / Organizzazioni d'allevamento
48a
dei contributi
48b

Conto dello Stato 1999 rappresenta la base per la ripartizione dei mezzi finanziari fra i singoli settori. Le uscite per la valorizzazione delle patate o della frutta o quelle dell'Amministrazione dei cereali 1990/92,ad esempio,figurano come uscite dell'UFAG.All'epoca esistevano ancora conti separati. Per tale motivo le cifre relative al 1990/92 non sono identiche a quelle figuranti nel Conto dello Stato.Quelle che si riferiscono agli anni 2002 e 2004 sono nuovamente comparabili.L'aumento delle spese di amministrazione è riconducibile in primo luogo al fatto che alcune prestazioni,come ad esempio quelle per le Casse pensioni,non sono più riportate in un'unica rubrica nel Conto dello Stato,bensì ripartite fra i singoli Uffici.

1Le uscite in questi settori sono state nuovamente raggruppate secondo i crediti quadro.A causa di questo nuovo raggruppamento si è dovuto procedere ad un adeguamento nell'ambito del miglioramento delle basi.Ne consegue che il totale di questa rubrica non può più essere paragonato al totale dei precedenti Rapporti agricoli.

2 Le uscite straordinarie nel settore lattiero sono comprese nel presente importo.Ciò è andato a carico di altri settori, come ad esempio «Miglioramenti strutturali» e «Produzione animale».

Fonti:Conto dello Stato,UFAG

A58 ALLEGATO Tabella 50
della Confederazione per agricoltura e alimentazione,in 1 000 fr. Ambitodispesa1990/922002200320041990/92–2002/04 % UsciteUFAG269944236844053547769354361333.1 Creditiquadro-359738034480043431795 Produzioneesmercio116849949786202798028731419-50.4 Promozione dello smercio58 79859 23463 674 Economia lattiera1 127 273753 583559 979503 513-46.3 Produzione animale133 90220 33724 85122 499-83.2 Produzione vegetale423 819145 901153 964141 734-65.3 Pagamentidiretti1772258242867324350002498348217.8 Pagamenti diretti generali758 3321 981 4321 980 0002 023 000163.1 Pagamenti diretti ecologici13 926447 241455 000475 3483197.4 Miglioramentodellebasi11858361900872149762020288.9 Miglioramenti strutturali133 87990 000102 00094 508-28.7 Crediti d'investimento27 13670 00079 41876 463177.5 Aiuti per la conduzione aziendale9529 00011 7208 814934.1 Produzione vegetale e animale23 86921 08721 83822 243-9.0 Aldifuorideicreditiquadro-8632399765111818 Amministrazione33 42953 59050 32252 06555.5 Consulenza e contributi per la ricerca21 47623 73723 73623 64110.4 Lotta alla malattia delle piante e ai fitofagi1 4498 9963 6411 709230.0 Controllo del traffico degli animali/smaltimento di scarti di carne--22 06634 403Altreuscite3481633833653599893581935.5 Contributi d'esportazione per prodotti agricoli trasformati Prodotti trasformati93 867114 900114 900114 90022.4 Assegni familiari nell'agricoltura77 99680 40081 20077 8002.3 Stazioni di ricerche agronomiche96 431118 297121 685121 48724.9 Istituto nazionale d'allevamento equino6 8437 1967 6407 76010.1 Altre73 02662 57234 56436 246-39.1 Totaleagricolturaealimentazione304760540677703907758390180629.9 Osservazione:il
Uscite

■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Aspetti internazionali

UE-4:si riferisce a:Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)

UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)

UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)

D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)

Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici (Eurostat)

Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture

ALLEGATO A59
Tabella 51
ProdottoPaeseUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % LatteCHct./kg104.9778.3975.5474.63-27 UE-5ct./kg56.5546.8747.2946.66-17 - Dct./kg57.2846.2145.4645.26-20 - Fct./kg48.6744.9546.3545.04-7 - Ict./kg68.7651.9453.9654.35-22 - Act./kg66.6446.2745.1445.57-31 - NLct./kg57.9348.0148.0846.64-18 USAct./kg40.5741.5537.1043.901 TorelliCHfr./kgPM9.287.238.198.17-15 UE-4fr./kg PM5.594.014.184.30-26 - Dfr./kg PM5.223.673.794.04-27 - Ffr./kg PM5.564.014.134.19-26 - Ifr./kg PM5.834.334.584.65-22 - Afr./kg PM6.493.934.094.14-38 USAfr./kg PM4.354.384.584.503 VitelliCHfr./kgPM14.3911.7712.1512.61-15 UE-5fr./kg PM8.657.087.918.32-10 - Dfr./kg PM8.987.999.109.48-1 - Ffr./kg PM8.948.038.819.38-2 - Ifr./kg PM8.816.407.057.18-22 - Afr./kg PM9.606.227.037.13-29 - NLfr./kg PM7.836.006.947.39-13 USAfr./kg PM5.055.715.325.7511 SuiniCHfr./kgPM5.834.474.694.54-22 UE-6fr./kg PM2.931.931.882.11-33 - Dfr./kg PM2.881.981.902.20-30 - Ffr./kg PM2.841.901.872.02-32 - Ifr./kg PM3.482.402.482.51-29 - Afr./kg PM3.181.661.541.79-48 - NLfr./kg PM2.641.611.571.84-37 - Bfr./kg PM3.011.961.842.09-35 USAfr./kg PM1.881.441.411.78-18 PolliCHfr./kgPV3.722.722.722.67-27 UE-5fr./kg PV1.491.071.131.16-25 - Dfr./kg PV1.431.051.081.10-25 - Ffr./kg PV1.301.001.021.06-21 - Ifr./kg PV1.891.281.501.49-25 - Afr./kg PV2.291.181.221.24-47 - NLfr./kg PV1.360.930.960.96-30 USAfr./kg PV0.981.071.051.2414 UovaCHfr./100pz.33.2923.4423.4419.40-34 UE-5fr./100 pz.10.678.4810.888.86-12 - Dfr./100 pz.13.129.6413.6711.90-11 - Ffr./100 pz.8.606.188.055.71-23 - Ifr./100 pz.12.8611.6213.1912.59-3 - Afr./100 pz.12.6713.3616.6715.4720 - NLfr./100 pz.7.946.418.244.66-19 USAfr./100 pz.7.557.828.437.264
Prezzi alla produzione di prodotti di origine animale Svizzera – diversi Paesi

Prezzi alla produzione di prodotti di origine vegetaleSvizzera – diversi Paesi

UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)

UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)

UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)

D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)

1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04

Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici (Eurostat)

Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture

A60 ALLEGATO
Tabella 52a
ProdottoPaeseUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % FrumentoCHfr./100kg99.3456.6361.1357.84-41 UE-4fr./100 kg28.5915.6517.6018.24-40 - Dfr./100 kg26.8114.8816.7816.93-40 - Ffr./100 kg28.3715.6417.7318.66-39 - Ifr./100 kg35.9220.9822.1123.58-38 - Afr./100 kg43.3014.3315.3013.79-67 USAfr./100 kg15.3219.2516.9816.3014 OrzoCHfr./100kg70.2444.8845.8244.26-36 UE-4fr./100 kg25.9713.5715.3515.82-43 - Dfr./100 kg24.4712.7214.4515.05-42 - Ffr./100 kg25.6713.9215.9716.21-40 - Ifr./100 kg34.5219.8821.3823.45-38 - Afr./100 kg36.0512.8913.2912.32-64 USAfr./100 kg12.3013.9814.0011.407 MaisdagranellaCHfr./100kg73.5445.1746.3143.31-39 UE-4fr./100 kg33.7218.0820.2221.00-41 - Dfr./100 kg30.4415.8618.9518.22-42 - Ffr./100 kg29.6316.7818.6019.48-38 - Ifr./100 kg40.8021.3923.3225.41-43 - Afr./100 kg36.3714.6719.4713.92-56 USAfr./100 kg12.7613.1012.0112.06-3 PatateCHfr./100kg38.5534.9436.2133.38-10 UE-6fr./100 kg16.9915.1819.2318.824 - Dfr./100 kg13.6912.4121.8922.1437 - Ffr./100 kg15.5015.1011.6911.68-17 - Ifr./100 kg43.7949.0953.4947.6114 - Afr./100 kg30.3612.6322.7815.28-44 - NLfr./100 kg16.3112.6912.0415.60-18 - Bfr./100 kg12.498.5817.678.16-8 USAfr./100 kg18.0827.5818.3215.9314 BarbabietoledazuccheroCHfr./100kg14.8411.6411.8711.85-21 UE-4fr./100 kg7.375.946.146.27-17 - Dfr./100 kg7.896.526.766.86-15 - Ffr./100 kg5.844.915.075.08-14 - Ifr./100 kg9.597.057.257.72-23 - Afr./100 kg9.216.857.117.21-23 USAfr./100 kg----ColzaCHfr./100kg203.6778.5681.6976.60-61 UE-4fr./100 kg48.7133.1636.0435.10-29 - Dfr./100 kg55.4532.2634.9135.43-38 - Ffr./100 kg41.7734.4637.6435.25-14 - Ifr./100 kg52.5323.8625.4824.83-53 - Afr./100 kg53.6928.0629.8729.11-46 USAfr./100 kg----Mele:GoldenDelicious1CHfr./kg1.120.821.211.06-8 UE-5fr./kg0.790.580.630.62-25 - Dfr./kg1.070.570.660.62-44 - Ffr./kg0.680.560.570.62-17 - Ifr./kg0.750.630.690.65-15 - A (div.)fr./kg1.020.500.650.54-46 - Bfr./kg0.800.470.610.58-34 USA (div.)fr./kg0.660.820.730.7713

Prezzi alla produzione di prodotti di origine vegetale Svizzera – diversi Paesi

UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)

UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)

UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)

UE-4/6:Stati membri dell'UE confinanti con la Svizzera (D,F,I,A) nonché Belgio (B) e/o Paesi Bassi (NL) per prodotti dai volumi di produzione ragguardevoli

D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)

1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04

2 Il paniere standard è composto a grandi linee dalla produzione media (1998–2000) svizzera di 15 dei 17 prodotti agricoli oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi (tabelle 52 e 53).Le statistiche sui prezzi delle barbabietole da zucchero e della colza praticati negli USA non erano disponibili e pertanto questi prodotti sono stati esclusi dal paniere standard.Esso comporta 3,2 milioni di tonnellate di latte,2,7 milioni di suini,35,5 milioni di polli,674,3 milioni di uova,0,52 milioni di tonnellate di frumento, 0,14 milioni di tonnellate di mele,eccetera.

Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici (Eurostat)

Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture

ALLEGATO A61
Tabella 52b
ProdottoPaeseUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % PereI1CHfr./kg1.330.921.240.98-19 UE-5fr./kg0.960.770.820.66-22 - Dfr./kg1.100.610.680.69-38 - Ffr./kg1.091.001.150.81-9 - Ifr./kg0.900.660.690.57-28 - Afr./kg1.200.911.000.83-29 - Bfr./kg0.950.970.940.80-6 USAfr./kg0.570.610.620.6111 CaroteCHfr./kg1.091.281.341.2619 UE-6fr./kg0.520.560.570.579 - Dfr./kg0.480.440.430.43-9 - Ffr./kg0.440.520.630.6335 - Ifr./kg0.831.111.061.0630 - Afr./kg0.420.290.260.21-40 - NLfr./kg0.390.160.120.12-65 - Bfr./kg0.360.310.260.26-22 USAfr./kg0.410.680.600.5851 CipolleCHfr./kg0.891.211.251.1937 UE-5fr./kg0.540.460.540.54-5 - Dfr./kg0.300.250.310.31-3 - Ffr./kg0.600.720.860.8636 - Ifr./kg0.700.420.480.48-35 - Afr./kg0.250.230.240.21-9 - Bfr./kg0.210.370.310.3156 USAfr./kg0.400.460.580.4122 PomodoriCHfr./kg2.422.322.692.372 UE-6fr./kg0.980.790.870.85-15 - Dfr./kg0.891.171.060.8314 - Ffr./kg1.311.351.460.95-4 - Ifr./kg0.900.650.760.76-19 - Afr./kg0.390.991.180.52127 - NLfr./kg1.251.211.211.02-9 - Bfr./kg1.221.280.892.0816 USAfr./kg1.001.121.111.2717 Panierestandard2CHmio.difr./anno7268545155795424-25 UE-4/6mio.di fr./anno3 7152 8582 9612 997-21 Dmio.di fr./anno3 7422 8502 9433 011-22 Fmio.di fr./anno3 4132 8332 9372 926-15 Imio.di fr./anno4 4493 3323 5113 515-22 Amio.di fr./anno4 3792 7422 8152 802-36 USA mio.di fr./anno2 5792 6382 4262 7331

Tabella 53

Prezzi al consumo di prodotti di origine animale Svizzera – diversi

UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)

Osservazione in merito al Paese:(min) e (max) -> prezzo più basso,rispettivamenti più alto registrato in un anno nel Paese in questione

Avvertenza:la quota «label» (Bio,M-7,Coop Natura Plan) riscontrabile nei negozi,segnatamente per il settore della carne,è più elevata in Svizzera che all'estero Fonti:UFAG,UST,ZMP,Uffici nazionali di statistica di F,B,A,USA,Ufficio di statistica della città di Torino (I)

A62 ALLEGATO
Paesi ProdottoPaeseUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % LattediconsumoCHfr./l1.851.561.531.54-17 EU-4fr./l1.301.131.161.16-11 - min (D:90/92,02,03,04)fr./l1.070.890.880.89-17 - max (I:90/92,02,03,04)fr./l1.821.831.961.884 USAfr./l1.041.130.981.041 FormaggioCH-Emmentalfr./kg20.1520.3320.8919.931 EU-4 (UE-4 con B,senza F)fr./kg15.9812.3812.8212.89-21 - min (D:90/92,02,03,04)fr./kg13.529.909.879.74-27 - max (I:90/92;B:02,03;I:04)fr./kg20.6817.0018.2518.29-14 USA (Cheddar)fr./kg11.1414.4711.7111.7013 BurroCHfr./kg13.7612.2411.9711.84-13 EU-4fr./kg9.047.647.957.99-13 - min (D:90/92,02,03,04)fr./kg6.815.165.265.31-23 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg12.9011.4011.8811.78-9 USAfr./kg5.9610.548.349.5559 PannaCHfr./1⁄4l3.582.792.912.91-20 EU-3 (UE-4 con B,senza F e I)fr./ 1⁄4 l1.250.940.950.95-24 - min (D:90/92,02,03,04)fr./ 1⁄4 l1.130.860.850.85-25 - max (A:90/92;B:02,03,04)fr./ 1⁄4 l2.531.591.691.68-34 USAfr./ 1⁄4 l ArrorstodimanzoCHfr./kg26.3426.3527.1628.564 EU-4fr./kg16.0014.4015.3716.17-4 - min (F:90/92,02,03,04)fr./kg11.8511.6912.4913.305 - max (A:90/92,02,03,04)fr./kg24.3222.6824.2024.78-2 USAfr./kg9.2611.9410.9410.1219 ArrostodimaialeCHfr./kg18.4319.3519.9020.348 EU-4fr./kg11.8011.2011.4311.74-3 - min (A:90/92,02;D:03,04)fr./kg10.009.599.429.59-5 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg13.6713.2514.0514.482 USAfr./kg CotolettedimaialeCHfr./kg19.8820.4021.3220.494 EU-4fr./kg10.629.399.669.94-9 - min (D:90/92,02,03,04)fr./kg9.718.548.558.83-11 - max (I:90/92,02;A:03,04)fr./kg12.4310.3610.8811.25-13 USAfr./kg10.0211.679.278.43-2 ProsciuttoCHfr./kg25.5630.2429.9931.1419 EU-4fr./kg22.1320.2120.6621.24-6 - min (D:90/92,02,03,04)fr./kg20.3818.6518.6918.87-8 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg27.1523.9926.3028.02-4 USAfr./kg8.859.678.578.360 PollifreschiCHfr./kg8.419.358.909.018 EU-4fr./kg5.725.055.205.23-10 - min (F:90/92,02,03,04)fr./kg4.844.074.234.45-12 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg6.175.906.656.674 USAfr./kg2.743.683.072.9318 UovaCHfr./pz.0.570.610.610.639 EU-4 (UE-4 con B,senza F)fr./pz.0.250.240.260.274 - min (B:90/92,02,03,04)fr./pz.0.220.220.250.233 - max (A:90/92,02,03,04)fr./pz.0.330.340.370.3911 USAfr./pz.0.100.140.120.1118

Tabella 54

Prezzi al consumo di prodotto di origine vegetale e del paniere standard Svizzera – diversi Paesi

8732 0012 049-6 USA 2 fr./paniere1 1081 4651 2381 20818

UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)

Osservazione in merito al Paese:(min) e (max) -> prezzo più basso,rispettivamente più alto registrato in un anno nel Paese in questione

1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04

2 In mancanza di statistiche sui prezzi di panna (32,27 confezioni da 1/4 di litro),arrosto di maiale (8,43 kg),cipolle (4,53 kg) e carote (8,84 kg),il paniere standard degli USA non è identico a quello di Svizzera e UE.Per questi 4 prodotti mancanti nel paniere standard sono stati aggiunti 8,07 chilogrammi di burro,8,43 chilogrammi di cotolette di maiale, 4,53 chilogrammi di pomodori e 8,84 chilogrammi di patate.

3 Il paniere standard corrisponde a grandi linee al consumo annuo medio di un abitante della Svizzera (tabella 10) delle 21 derrate alimentari oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi (tabelle 53 e 54).Si sottolinea «a grandi linee» in quanto,ad esempio,la categoria della carne di manzo è rappresentata soltanto dall'arrosto di manzo. Il paniere rappresenta 380 chilogrammi ossia il 91 per cento dei 417 chilogrammi di derrate alimentari (vino escluso) consumati annualmente da un abitante della Svizzera. È composto da 83,03 litri di latte,19,80 chilogrammi di formaggio,5,77 chilogrammi di burro,32,27 confezioni da 1/4 di litro di panna,10,17 chilogrammi di arrosto di manzo, 8,43 chilogrammi di arrosto di maiale,8,43 chilogrammi di cotolette di maiale,8,43 chilogrammi di prosciutto,9,81 chilogrammi di polli freschi,187 uova,25,25 chilogrammi di farina bianca,50,50 pagnotte di pane bianco da 500 grammi,43,29 chilogrammi di patate,47,71 chilogrammi di zucchero,17,09 litri d'olio vegetale,14,39 chilogrammi di mele Golden,3,33 chilogrammi di pere,10,15 chilogrammi di banane,8,84 chilogrammi di carote,4,53 chilogrammi di cipolle e 9,89 chilogrammi di pomodori.

Fonti:UFAG,UST,ZMP,Uffici nazionali di statistica di F,B,A,USA,Ufficio di statistica della città di Torino (I)

ALLEGATO A63
ProdottoPaeseUnità1990/922002200320041990/92–2002/04 % FarinabiancaCHfr./kg2.051.601.711.81-17 EU-4 (UE-4 con B,senza F)fr./kg1.100.930.940.97-14 - min (D:90/92;B:02,03,04)fr./kg0.790.770.820.863 - max (A:90/92,02,03,04)fr./kg1.671.101.171.30-29 USAfr./kg0.751.070.920.8325 PanebiancoCHfr./1⁄2kg2.091.741.801.81-15 EU-4fr./ 1⁄2 kg1.491.471.561.624 - min (D:90/92,02,03,04)fr./ 1⁄2 kg1.160.940.971.00-16 - max (A:90/92,02,03,04)fr./ 1⁄2 kg2.982.903.123.294 USAfr./ 1⁄2 kg1.121.741.481.3336 PatateCHfr./kg1.432.082.162.1348 EU-5 (UE-4 con B)fr./kg0.921.061.161.2124 - min (B:90/92;D:02,03,04)fr./kg0.560.770.830.9049 - max (A:90/92;F:02,03,04)fr./kg1.271.581.661.8433 USAfr./kg1.041.691.361.2438 ZuccheroCHfr./kg1.651.471.591.61-6 EU-3 (UE-4 con B,senza D,F)fr./kg1.751.441.511.56-14 - min (B:90/92,02,03,04)fr./kg1.671.381.461.52-13 - max (A:90/92,02,03,04)fr./kg1.891.601.661.68-13 USAfr./kg1.221.441.251.154 OliovegetaleCH-tournesolfr./l5.053.884.304.95-13 "EU-4" (UE-4 con B,senza D)fr./l2.812.322.482.46-14 - min (I:90/92,02,03,04)fr./l1.942.022.192.2110 - max (F:90/92,02,03,A :04)fr./l3.562.572.712.68-26 USA - olio per insalatafr./l2.263.703.373.3153 MeleGoldenDelicious1CHfr./kg3.153.813.674.0418 EU-4 (F e A:diverse varietà)fr./kg3.162.592.762.98-14 - min (A:90/92,04;I:02,03)fr./kg2.942.192.332.67-21 - max (D:90/92;F:02,03,04)fr./kg3.252.993.253.44-4 USAfr./kg2.583.252.912.8618 Pere1CHfr./kg3.253.603.693.7612 EU-4fr./kg3.432.872.972.98-16 - min (D:90/92,03,04;I:02)fr./kg3.322.642.672.69-21 - max (F:90/92,02,03,04)fr./kg3.623.363.533.47-7 USAfr./kg2.523.422.943.2031 BananeCHfr./kg2.523.063.063.0621 EU-4fr./kg2.612.142.152.16-18 - min (D:90/92,02,03,04)fr./kg1.891.911.861.910 - max (I:90/92;A:02,03,04)fr./kg3.562.512.492.49-30 USAfr./kg1.451.741.511.366 CaroteCHfr./kg1.912.092.262.1613 EU-5 (UE-4 con B)fr./kg1.711.431.441.41-17 - min (B:90/92,02,03,04)fr./kg1.061.101.120.93-1 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg2.321.751.781.91-22 USAfr./kg1.35 CipolleCHfr./kg1.862.562.392.2830 EU-5 (UE-4 con B)fr./kg1.541.661.701.7911 - min (B:90/92,02,03,04)fr./kg0.921.071.090.8910 - max (I:90/92;F:02,03,04)fr./kg1.752.272.422.5538 USAfr./kg1.29 PomodoriCHfr./kg3.733.753.673.29-4 EU-5 (UE-4 con B)fr./kg3.603.583.603.21-4 - min (F:90/92;D:02,03,04)fr./kg3.332.972.802.42-18 - max (I:90/92,02,03,04)fr./kg4.414.454.724.513 USA (in pieno campo)fr./kg3.294.544.484.4036 Panierestandard (prod.anim.eveg.)3CHfr./paniere22712277232123432 UE-4/5fr./paniere1 5731 3751 4301 459-10 Media inferiore UEfr./paniere1 3141 1421 1671 185-11 Media superiore 'UEfr./paniere2 1021

Leggi

–LF del 29 aprile 1998 sull'agricoltura (Legge sull'agricoltura,LAgr,RS 910.1)

–LF del 4 ottobre 1991 sul diritto fondiario rurale (LDFR,RS 211.412.11)

–LF del 4 ottobre 1985 sull'affitto agricolo (LAAgr,RS 221.213.2)

–LF del 8 ottobre 1982 sull'approvvigionamento economico del Paese (Legge sull'approvvigionamento del Paese,LAP,RS 531)

–LF del 13 dicembre 1974 su l'importazione e l'esportazione dei prodotti agricoli trasformati (RS 632.111.72)

–Legge del 9 ottobre 1986 sulla tariffa delle dogane (LTD,RS 632.10)

–LF del 20 marzo 1975 sulla protezione delle novità vegetali (RS 232.16)

–LF del 20 giugno 1952 sugli assegni familiari nell'agricoltura (LAF,RS 836.1)

–LF del 22 giugno 1979 sulla pianificazione del territorio (Legge sulla pianificazione del territorio,LPT,RS 700)

–LF del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d'uso (Legge sulle derrate alimentari,LDerr,RS 817.0)

–LF del 24 gennaio 1991 sulla protezione delle acque (LPAc,RS 814.20)

–LF del 9 marzo 1978 sulla protezione degli animali (LPDA,RS 455)

–LF del 1°luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN,RS 451)

–LF del 7 ottobre 1983 sulla protezione dell'ambiente (Legge sulla protezione dell'ambiente,LPAmb,RS 814.01)

Ordinanze

Aspetti generali

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 sulla terminologia agricola e sul riconoscimento delle forme di azienda (Ordinanza sulla terminologia agricola,OTerm,RS 910.91)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la rilevazione e il trattamento di dati agricoli (Ordinanza sui dati agricoli,RS 919.117.71)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura (RS 919.118)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente il catasto della produzione agricola e la delimitazione di zone (Ordinanza sulle zone agricole,RS 912.1)

Produzione e smercio

–Ordinanza del 30 ottobre 2002 concernente l’estensione delle misure di solidarietà delle organizzazioni di categoria e delle organizzazioni di produttori (Ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori; OOCOP,RS 919.117.72)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente il sostegno della promozione dello smercio di prodotti agricoli (Ordinanza sulla promozione dello smercio,RS 916.010)

–Ordinanza del 28 maggio 1997 sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati (ODOP/IGP,RS 910.12)

–Ordinanza del 22 settembre 1997 sull’agricoltura biologica e la designazione dei prodotti e delle derrate alimentari ottenuti biologicamente (Ordinanza sull’agricoltura biologica,RS 910.18)

–Ordinanza del DFE del 22 settembre 1997 sull’agricoltura biologica (RS 910.181)

–Ordinanza del 3 novembre 1999 concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera (Ordinanza sulle dichiarazioni agricole,ODAgr,RS 916.51)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l'importazione di prodotti agricoli (Ordinanza sulle importazioni agricole, OIAgr,RS 916.01)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente il contingentamento della produzione lattiera (Ordinanza sul contingentamento lattiero,OCL,RS 916.350.1)

–Ordinanza del 10 novembre 2004 concernente l’abbandono del contingentamento lattiero (OACL,RS 916.350.4)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente i supplementi e gli aiuti nel settore lattiero (Ordinanza sul sostegno del prezzo del latte,OSL,RS 916.350.2)

ALLEGATO A1 ■■■■■■■■■■■■■■■■
Atti legislativi

–Ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998 concernente l'importo degli aiuti per i latticini e le prescrizioni relative all'importazione di latte intero in polvere (RS 916.350.21)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l'assicurazione della qualità e il controllo di qualità nell'economia lattiera (Ordinanza sulla qualità del latte,OQL,RS 916.351.0)

–Ordinanza del DFE del 13 aprile 1999 concernente l'assicurazione della qualità nella produzione lattiera (RS 916.351.021.1)

–Ordinanza del DFE del 13 aprile 1999 concernente l’assicurazione della qualità nella trasformazione industriale del latte (RS 916.351.021.2)

–Ordinanza del DFE del 13 aprile 1999 concernente l’assicurazione della qualità nella trasformazione artigianale del latte (RS 916.351.021.3)

–Ordinanza del DFE del 13 aprile 1999 concernente l’assicurazione della qualità nella stagionatura e nel preimballaggio del formaggio (RS 916.351.021.4)

–Ordinanza dell' 8 marzo 2002 concernente l’importazione e l’esportazione di formaggio tra la Svizzera e la Comunità europea (Ordinanza sul commercio di formaggio con la CE,RS 632.110.411)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 sull'importazione di latte e latticini,di oli e grassi commestibili,nonché di caseina e caseinati (Ordinanza sull'importazione di latte e oli commestibili,OILOC,RS 916.355.1)

–Ordinanza dell'UFAG del 30 marzo 1999 concernente l'importazione di burro (RS 916.357.1)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l'importazione di animali della specie equina (Ordinanza sull'importazione di equini, OIEq,RS 916.322.1)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente il mercato del bestiame da macello e della carne (Ordinanza sul bestiame da macello, OBM,RS 916.341)

–Ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 1999 concernente la valutazione di animali da macello della specie suina e l’impiego di apparecchi tecnici di classificazione della qualità (RS 916.341.21)

–Ordinanza dell’UFAG del 23 settembre 1999 concernente la valutazione e la classificazione di animali delle specie bovina,equina, ovina e caprina (RS 916.341.22)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente gli effettivi massimi per la produzione di carne e di uova (Ordinanza sugli effettivi massimi,Oemax,RS 916.344)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 sull'utilizzazione della lana di pecora indigena (RS 916.361)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente il mercato delle uova (Ordinanza sulle uova,OU,RS 916.371)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente i contributi di superficie e di trasformazione nella campicoltura (Ordinanza sui contributi nella campicoltura,OCCamp,RS 910.17)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la determinazione delle aliquote di dazio e l'importazione di cereali,alimenti per animali,paglia,strame e merci la cui trasformazione produce residui che servono al foraggiamento (Ordinanza sull'importazione di cereali e di alimenti per animali,RS 916.112.211)

–Ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998 concernente le agevolazioni doganali applicabili agli alimenti per animali e ai semi oleosi (RS 916.112.231)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la valorizzazione,l'importazione e l'esportazione di patate (Ordinanza sulle patate, RS 916.113.11)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la coltivazione e la trasformazione di barbabietole da zucchero (Ordinanza sullo zucchero,RS 916.114.11)

–Ordinanza dell’UFAG del 6 dicembre 2004 concernente la liberazione del contingente doganale di cereali panificabili (Ordinanza sulla liberazione dei cereali panificabili,RS 916.111.4)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l'importazione e l'esportazione di verdura,frutta e prodotti della floricoltura (OIEVFF,RS 916.121.10)

–Ordinanza dell’UFAG del 12 gennaio 2000 concernente la determinazione di periodi e termini nonché la liberazione di quantitativi parziali dei contingenti doganali per l’importazione di verdura e frutta fresche nonché di fiori recisi freschi (Ordinanza sulla liberazione secondo l’OIEVFF,RS 916.121.100)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente provvedimenti a favore del mercato della frutta e della verdura (Ordinanza sulla frutta e la verdura,RS 916.131.11)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la viticoltura e l'importazione di vino (Ordinanza sul vino,RS 916.140)

–Ordinanza dell'UFAG del 7 dicembre 1998 concernente l'elenco dei vitigni e l'esame delle varietà (RS 916.143.5)

A2 ALLEGATO

–Ordinanza dell’UFAG del 7 dicembre 1998 concernente il controllo dei mosti d’uva,dei succhi d’uva e dei vini destinati all’esportazione (RS 916.145.211)

–Ordinanza del 28 maggio 1997 sul controllo del commercio dei vini (RS 916.146)

Pagamenti diretti

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente i pagamenti diretti all'agricoltura (Ordinanza sui pagamenti diretti,OPD,RS 910.13)

–Ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998 concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA,RS 910.132.4)

–Ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998 concernente l'uscita regolare all'aperto degli animali da reddito (Ordinanza URA,RS 910.132.5)

–Ordinanza del 29 marzo 2000 concernente i contributi d'estivazione (OCEst,RS 910.133)

–Ordinanza del 4 aprile 2001 sul promovimento regionale della qualità e dell’interconnessione delle superfici di compensazione ecologica dell’agricoltura (Ordinanza sulla qualità ecologica,OQE,RS 910.14)

Miglioramento delle basi

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 sui miglioramenti strutturali nell'agricoltura (Ordinanza sui miglioramenti strutturali,OMSt,RS 913.1)

–Ordinanza dell'UFAG del 7 dicembre 1998 concernente la graduazione delle aliquote forfettarie per gli aiuti agli investimenti (RS 913.211)

–Ordinanza dell’UFAG del 26 novembre 2003 concernente gli aiuti investimenti e le misure sociali collaterali nell’agricoltura (OIMSC,RS 913.211)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente le misure sociali collaterali nell’agricoltura (OMSC,RS 914.11)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente la consulenza agricola e in economia domestica rurale (Ordinanza sulla consulenza agricola,RS 915.1)

–Ordinanza del 26 novembre 2003 concernente la ricerca agronomica (ORAgr,RS 915.7)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente la produzione e la commercializzazione del materiale vegetale di moltiplicazione (Ordinanza sulle sementi,RS 916.151)

–Ordinanza del DFE del 7 dicembre 1998 concernente le sementi e i tuberi-seme delle specie campicole nonché di piante foraggere (Ordinanza del DFE sulle sementi e i tuberi-seme,RS 916.151.1)

–Ordinanza del DFE del 11 giugno 1999 sulla produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione e delle piante di specie da frutto e di vite certificati (Ordinanza del DFE sulle piante de frutto e di vite,RS 916.151.2)

–Ordinanza dell'UFAG del 7 dicembre 1998 concernente il catalogo delle varietà di cereali,patate,piante foraggere,piante oleaginose e da fibra nonché di barbabietole (Ordinanza sul catalogo delle varietà,RS 916.151.6)

–Ordinanza del 18 maggio 2005 concernente l’immissione sul mercato di prodotti fitosanitari (Ordinanza sui prodotti fitosanitari, OPF,RS 916.161)

–Ordinanza del 10 gennaio 2001 sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza sui concimi,OCon,RS 916.171)

–Ordinanza del DFE del 28 febbraio 2001 sulla messa in commercio di concimi (Ordinanza DFE sul libro dei concimi,OLCon, RS 916.171.1)

–Ordinanza del 28 febbraio 2001 sulla protezione dei vegetali (OPV,RS 916.20)

–Ordinanza del 26 maggio 1999 concernente la produzione e la messa in commercio degli alimenti per animali (Ordinanza sugli alimenti per animali,RS 916.307)

–Ordinanza del DFE del 10 giugno 1999 concernente la produzione e la messa in commercio di alimenti per animali,additivi per l'alimentazione animale,coadiuvanti per l'insilamento e alimenti dietetici (Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all'alimentazione degli animali,OLAIA,RS 916.307.1)

–Ordinanza dell'UFAG del 1°febbraio 2005 concernente la lista degli alimenti OMG per animali (RS 916.307.11)

–Ordinanza del 7 dicembre 1998 concernente l'allevamento di animali (RS 916.310)

Tali documenti possono venir consultati o ordinati:

–Accesso via Internetwww.admin.ch/ch/i/rs/rs.html

–Ordinazioni presso UFCL,Distribuzione pubblicazioni

– per Internetwww.bundespublikationen.ch

– per fax031/325 50 58

ALLEGATO A3

Terminologia e metodi

Terminologia

Beni pubblici: i beni pubblici si distinguono in base a due caratteristiche:mancanza di rivalità e assenza del principio di esclusione.Vi è mancanza di rivalità se il consumo di un determinato bene non pregiudica altri consumatori.L’assenza del principio di esclusione implica che non è possibile escludere singoli fruitori dal consumo di beni pubblici.Tra i beni pubblici rientrano ad esempio la difesa del Paese,il riposo nei boschi,l’apprezzamento di un paesaggio incontaminato.Per i beni pubblici non esiste alcun mercato e di conseguenza neppure un prezzo di mercato.Essi devono quindi venir approntati dallo Stato o,su suo incarico,da terzi.

Effetti esterni: Gli effetti esterni,o esternalità,sono effetti secondari positivi o negativi su terzi o sulla società,riconducibili al comportamento in materia di consumi o ai processi di produzione di singoli attori.Siccome non vengono immediatamente recepiti a livello di mercato,rispettivamente di prezzo di mercato,provocano distorsioni dello stesso e disfunzioni nel collocamento di beni e fattori di produzione.L’obiettivo di una politica economica razionale consiste nell’internalizzazione degli effetti esterni.

Esempi di effetti esterni:

Effettiesterninegativi(costisociali)

Effettiesternipositivi(vantaggisociali)

ProduzioneConsumo

Conseguenze negative per l’acqua potabile,Incremento dei costi della salute a causa le acque sotterranee o superficiali dell’abuso di alcol e tabacco a seguito di una concimazione inadeguata

Conservazione e cura del paesaggio Riduzione dei costi della salute grazie colturale attraverso la produzione agricolaallo sport di massa praticato nel tempo libero

Equivalente latte: un equivalente latte corrisponde al tenore medio in grasso e proteine di un chilogrammo di latte crudo (73 g) e consente di calcolare la quantità di latte trasformato in latticini.

Indicatore ambientale per l’agricoltura: rilevazione rappresentativa che raggruppa i dati su una causa,uno stato di cose,un cambiamento o un rischio ambientale in relazione alle attività agricole e che riveste notevole importanza per i responsabili dei processi decisionali (ad es.grado d’erosione del suolo;definizione dell’OCSE).

Legge sul cioccolato: legge federale su l’importazione e l’esportazione dei prodotti agricoli trasformati (RS 632.111.72):applicazione del Protocollo 2 dell’accordo di libero scambio concluso fra Svizzera e CE nel 1972.Compensazione della differenza del prezzo delle materie prime fra il prezzo sul piano indigeno e quello praticato sul mercato mondiale per le materie prime agricole (esportazione:contributi all’esportazione / importazione:elementi mobili).

Margine: differenza tra prezzo al consumo e prezzo alla produzione (valore assoluto),rispettivamente quota che per ogni franco speso dal consumatore ricade sugli addetti alla trasformazione e sui commercianti (valore relativo).

Mediano: valore mediano (in ambito statistico):il valore centrale di una seriazione (ad es.serie di misurazioni).

Monitoraggio: osservazione costante,sulla scorta di indicatori,per un periodo determinato senza tenere conto,con un modello orientato ai problemi,delle relazioni causali.Il monitoraggio consente di mostrare le tendenze in atto.Esempi:evoluzione della superficie agricola utile,delle popolazioni di uccelli,eccetera.

ALLEGATO A1 ■■■■■■■■■■■■■■■■

Multifunzionalità dell’agricoltura: il concetto di agricoltura multifunzionale definisce i molteplici compiti svolti dall’agricoltura. Comprende le prestazioni che vanno ben oltre la mera produzione agricola.Tra queste rientrano la sicurezza dell’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari,la cura del paesaggio colturale,la conservazione delle basi naturali di produzione e della biodiversità nonché il contributo volto a mantenere le aree rurali vitali dal profilo economico e sociale.Un’agricoltura multifunzionale contribuisce considerevolmente allo sviluppo sostenibile.I compiti multifunzionali dell’agricoltura sono ancorati nella Costituzione federale (art.104).

Prezzo d’obiettivo: valore indicativo fissato dal Consiglio federale per ogni chilogrammo di latte commercializzato con un tenore complessivo di 73 grammi di grasso e proteine.Il prezzo d’obiettivo può venir raggiunto per il latte trasformato in prodotti con un valore aggiunto elevato e facilmente commerciabili.L’ammontare del prezzo d’obiettivo dipende soprattutto dalla valutazione della situazione del mercato e dai mezzi a disposizione nell’ambito del sostegno al mercato.Il supplemento per il foraggiamento senza insilati non viene tenuto in considerazione.

Proprietà abiotiche: caratteristiche chimiche o fisiche di un’area,come fattori climatici (luce,temperatura ecc.),proprietà del suolo, condizioni idrologiche e conformazione del terreno.

Proprietà biotiche: caratteristiche di un’area derivanti dalla sua flora e fauna.

Quartile: quarto (in ambito statistico):ripartizione di un valore in quattro sottoinsiemi successivi.

Traffico di perfezionamento: nell’ambito del traffico di perfezionamento le merci importate temporaneamente per essere lavorate, trasformate o riparate beneficiano,a determinate condizioni,di una riduzione del dazio o dell’esenzione.Per i prodotti agricoli e le materie prime agricole il traffico di perfezionamento è consentito soltanto nel caso in cui non siano disponibili in quantità sufficiente prodotti indigeni simili oppure se per tali prodotti lo svantaggio a livello di prezzo della materia prima per l’industria alimentare svizzera non possa venir compensato con altri provvedimenti adeguati.

Valore medio: media (in ambito statistico):somma delle cifre di una serie divisa per il numero delle cifre.

Valutazione: sinonimo di controllo del successo dei provvedimenti.Si tratta di un metodo per la rilevazione e l’apprezzamento dell’effettività (livello di raggiungimento degli obiettivi),dell’efficacia (relazione di causa ed effetto) e dell’efficienza (economicità) di provvedimenti o strumenti.La valutazione presuppone l’esistenza di obiettivi prestabiliti e consente soprattutto di effettuare paragoni:confronto tra gruppi di controllo,confronto prima/dopo,confronto trasversale.

Varianza: indice di variabilità (in ambito statistico):media del quadrato degli scarti dalla media delle singole osservazioni di una popolazione statistica.

Per ulteriori definizioni si rinvia a:

–«Terminologia economico-aziendale in ambito agricolo» (disponibile presso:Landwirtschaftliche Lehrmittelzentrale,Länggasse 79,3052 Zollikofen).

–Ordinanza sulla terminologia agricola (RS 910.91).

A2 ALLEGATO

Metodi

Rilevazione del prezzo del latte

L’UFAG rileva mensilmente i prezzi alla produzione e informa sui risultati nella pubblicazione «Rapporto sul mercato del latte».Si distingue tra le seguenti quattro categorie di prezzo:prezzo del latte considerato globalmente,prezzo del latte per l’industria,prezzo del latte trasformato in formaggio e prezzo del latte biologico.I prezzi del latte vengono rilevati sia su base nazionale sia su base locale, secondo una ripartizione in cinque regioni: Regione I: Ginevra,Vaud,Neuchâtel,Giura e parti della regione francofona del Canton Berna (distretti di La Neuveville,Courtelary e Moutier). Regione II: Berna (tranne i distretti della regione I),Lucerna,Unterwaldo (Obwaldo, Nidwaldo),Uri,Zugo e una parte del Canton Svitto (distretti di Schwytz e di Küssnacht). Regione III: Basilea Campagna e Basilea Città, Argovia e Soletta. Regione IV: Zurigo,Sciaffusa,Turgovia,Appenzello Interno ed Appenzello Esterno,S.Gallo,una parte del Canton Svitto (distretti di Einsiedeln,March e Höfe),Glarona e Grigioni. Regione V: Vallese e Ticino.

Fonte: UFAG

Alla rilevazione dei prezzi del latte,che secondo l’ordinanza di transizione nel settore del latte va eseguita presso gli addetti alla valorizzazione del latte,prendono parte tutti i principali responsabili della trasformazione industriale del latte nonché un novero rappresentativo di caseifici.In tal modo è possibile rilevare i dati riguardanti oltre il 60 per cento del latte prodotto.Secondo l’ordinanza di transizione nel settore del latte,per prezzo pagato s’intende il prezzo versato per il latte sul luogo di rilevazione (presso l’azienda o il centro di raccolta), compresi i supplementi concessi abitualmente in loco e le detrazioni.Il supplemento per il foraggiamento senza insilati,i contributi volontari delle associazioni nonché le detrazioni per il siero non sono contemplati nel prezzo del latte oggetto della rilevazione.

ALLEGATO A3
I II III IV V
Le cinque regioni della rilevazione dei prezzi

Calcolo dei margini lordi Latte e latticini

In una prima fase,il margine lordo del latte e dei latticini è il risultato di un calcolo teorico del valore aggiunto nei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna di consumo» e «yogurt».Il valore aggiunto calcolato per i singoli prodotti è espresso in franchi per chilogrammo di latte crudo utilizzato.Il margine lordo del latte e dei latticini è quindi la differenza fra il prezzo spuntato dai produttori lattieri e il prezzo al consumo del prodotto finito.

In una seconda fase,il valore aggiunto viene corretto in funzione delle caratteristiche specifiche dei prodotti.Nel calcolo dei singoli margini lordi sono ad esempio contemplati i contributi della Confederazione,le deduzioni e i supplementi vincolati ai prodotti nonché il valore dei sottoprodotti.Il margine lordo del latte e dei latticini risulta dal valore aggiunto e dalle caratteristiche specifiche dei prodotti. Il margine lordo totale del latte e dei latticini ingloba tutti i margini lordi dei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna di consumo» e «yogurt»,i quali risultano dai calcoli concernenti i prodotti indicatori osservati.

Il quantitativo di latte crudo valorizzato annualmente in Svizzera costituisce la base per il calcolo del margine lordo totale del latte e dei latticini nonché dei margini lordi dei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna» e «yogurt».Il singolo tipo di valorizzazione è ponderato in funzione della quota del prodotto rispetto al quantitativo di latte crudo.

Il calcolo del margine lordo riguarda unicamente il valore aggiunto dei latticini prodotti e consumati in Svizzera.Dal quantitativo di latte trasformato dev’essere pertanto dedotta la quota esportata.

Per la rilevazione dei prezzi al consumo si distinguono tre canali di vendita:grande distribuzione,discounter e commercio specializzato. I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’Istituto di analisi del mercato di Hergiswil (IHA · GfK).

A4 ALLEGATO
Margine lordo del formaggio Emmentaler (Ottobre 2000) PV1/kg
Emmentaler PV1/kg Latte crudo Prezzo
del latte
Margine lordo Emmentaler fr. / kg 1 PV = prezzo di vendita Fonte: UFAG
Resa: 0 8%Aiuti, 20.44 1.64 0.81 tasse, valore dei sottoprodotti, ecc.

Carne

Il margine lordo di trasformazione-distribuzione è un indicatore del margine effettivo sulla carne venduta in negozio (esclusa la carne venduta nelle economie domestiche collettive e nel settore della ristorazione).È un valore reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa.È la differenza tra le entrate nette e il prezzo di costo.Si considera un intervallo medio di 4 settimane (dal 1999 al 2001),e di 3 settimane dal 2002,tra l’acquisto del bestiame e delle materie prime di prodotti a base di carne e la vendita in negozio.Il margine lordo sulla carne fresca è espresso in franchi al chilogrammo di peso morto (PM) a caldo.Il margine lordo sul paniere di prodotti carnei e/o insaccati nonché sul paniere di carne fresca,prodotti carnei e insaccati è espresso in franchi al chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).

Il prezzo di costo è un prezzo reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa (IVAe).Il prezzo di costo (PCC) della carne di manzo, di vitello e di maiale è al netto del totale dei vantaggi procurati dalle importazioni nel quadro del contingente doganale (TVI).Il prezzo di costo della carne d’agnello non corrisponde al prezzo del bestiame da macello pagato al contadino,bensì al prezzo al grossista dei pezzi di carne (carne pronta alla vendita),per chilogrammo di peso morto misto (indigeno e importato) standard.Il prezzo di costo del paniere di prodotti carnei e/o insaccati è un prezzo al grossista delle materie prime (coscia,petto,impasto per la fabbricazione di salsicce) necessarie per la fabbricazione di un chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).I panieri hanno una composizione fissa (consumo privato mensile medio gennaio 1997–novembre 2000).

Le entrate nette sono il rendimento lordo reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa,dedotti costi di smaltimento,TTPCP,marketing di base e perdite di trasformazione.In altre parole è una forma semplificata di prezzo osservato al consumo.Il rendimento lordo equivale alla cifra d’affari del settore trasformazione-distribuzione o alle uscite del consumatore (economie domestiche private e grossisti).Comprende la vendita di carne fresca al consumo nonché la valorizzazione di carne per insaccati,pelle e scarti (prezzo al grossista).Le entrate nette relative alla carne fresca sono espresse in franchi al chilogrammo di peso morto (PM) a caldo.Le entrate nette relative al paniere di prodotti carnei e/o insaccati sono espresse in franchi al chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).Per questi due panieri non si tiene conto dei costi di smaltimento,della TTPCP,del marketing di base e delle perdite.

Rendimento lordo (= franco del consumatore): 16.74 fr./kg PM

Carni fresche da banco (prezzo al dettaglio) 15.54 fr./kg PM

Entrata netta (POC) 16.62 fr./kg PM

Prezzo di costo osservato (PCO) 9.11 fr./kg PM

Margine lordo (ML2) 8.28 fr./kg PM

Carne per salsicce (prezzo grossista) 0.56 fr./kg PM

Scarti vendibili (prezzo al dettaglio) 0.64 fr./kg PM

Scarti e ossi da incenerire, tassa TPCP, marketing, 0.12 fr./kg PM

Imp. (TVI) 0.77 fr./kg PM

Prezzo di costo osservato corretto (PCC) 8.34 fr./kg PM

Costi variabili totali: 8.46 fr./kg PM

Avvertenza: le proporzioni del grafico non sono reali. I prezzi indicati fungono da esempio per il calcolo del margine lordo sulla carne fresca bovina nel 2000. Trattasi di franchi il chilogrammo di peso morto (PM), prezzo costante (valore reale in data 1.1999), IVA esclusa. Fonte: UFAG

Per la definizione dettagliata del margine lordo di trasformazione-distribuzione si rinvia alle edizioni speciali del Rapporto sul mercato della carne,gennaio 2001 e aprile 2002 (numeri 140 e 155) pubblicati dalla Sezione Osservazione del mercato dell’UFAG.Tali rapporti sono disponibili su richiesta.

ALLEGATO A5

Frutta e verdura

Il margine lordo della frutta e della verdura è la differenza fra il prezzo di costo di un prodotto al primo livello commerciale – eccettuati i costi d’imballaggio – e il prezzo di vendita (compr.eventuali costi d’imballaggio).Nel calcolo dei margini lordi vengono tenuti in considerazione sia i dati del mercato indigeno sia quelli del mercato d’importazione.I dati del mercato d’importazione comprendono l’imposizione doganale.Vengono considerati sette tipi di frutta e di verdura che rivestono un significato particolare dal profilo della cifra d’affari. Per la frutta trattasi di:mele (valori delle Golden Delicious e delle principali varietà destinate all’immagazzinamento nonché delle importazioni di Granny Smith,ponderati in funzione dei quantitativi),pere (valori delle pere indigene e di quelle importate,escluse le pere Abate e Nashi,ponderati in funzione dei quantitativi),fragole,nettarine,ciliegie,albicocche e arance.Per la verdura trattasi di:pomodori (pomodori carnosi,pomodori tondi,entrambi con quota ponderata in funzione dei quantitativi),cavolfiori,cipolle gialle,carote,cicoria Witloof (di coltura forzata),cetrioli e patate.La ponderazione in funzione dei quantitativi viene effettuata sulla base delle cifre dell’IHA·GfK,della Centrale svizzera dell’orticoltura (CSO),dell’Associazione svizzera frutta (ASF),dell’Ufficio federale di statistica (UST) e della Direzione generale delle dogane (DGD).

Margine lordo della verdura

Il prezzo di costo dei singoli prodotti è,per la merce indigena,il prezzo franco caricatore (per la merce destinata all’immagazzinamento vengono tenuti in considerazione i costi di stoccaggio) e,per la merce importata,il valore all’importazione franco frontiera,dopo lo sdoganamento,entrambi ponderati in funzione dei quantitativi.Per la rilevazione dei prezzi al consumo vengono utilizzati i dati delle vendite dei principali grandi distributori e dei mercati settimanali.I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’IHA·GfK.I margini dei singoli prodotti vengono raggruppati nel margine della verdura.

Margine lordo della frutta

Una particolarità del margine totale è data dalla presenza e dall’assenza di frutta riscontrabile per brevi periodi dell’anno.Nonostante ciò, i dati considerati globalmente forniscono indicazioni preziose soprattutto in vista di un confronto su diversi anni.

Il prezzo di costo è,per la merce indigena,il prezzo alla produzione franco centro di raccolta e per la merce importata il valore all’importazione franco frontiera,dopo lo sdoganamento,entrambi ponderati in funzione dei quantitativi.Sono tenuti in considerazione anche i costi di stoccaggio e gli interessi.Per la rilevazione dei prezzi al consumo vengono utilizzati i dati delle vendite dei principali grandi distributori e dei mercati settimanali.I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’IHA·GfK).I margini dei singoli prodotti vengono raggruppati nel margine della frutta.

A6 ALLEGATO
P import P di costo P Svizzera P di vendita
Margine lordo della frutta e della verdura
Fonte: UFAG
Margine lordo

Conto economico dell’agricoltura – nuova metodologia

Il conto economico dell’agricoltura è allestito dall’UST in collaborazione con il Segretariato dell’USC,applicando il sistema europeo dei conti economici (Eurostat).La nuova metodologia introdotta si basa sulla nomenclatura CEA97 di Eurostat (preced.CEA89).Grazie a questa revisione è possibile effettuare un diretto confronto tra i risultati svizzeri e quelli dell’UE.

Di seguito vengono illustrati gli adeguamenti metodologici.Sulla scorta di un esempio viene mostrato come queste modifiche possano incidere quantitativamente.Siccome la revisione è stata integrale,i risultati non possono essere confrontati con quelli degli anni precedenti pubblicati nei Rapporti agricoli 2000–2002.

Si può fare una distinzione tra due gruppi di adeguamenti:adeguamenti metodologici e adeguamenti relativi all’insieme di riferimento,ai prodotti e alle prestazioni di servizio in esame.

Modifiche metodologiche

Abbandono del concetto aziendale nazionale

Nel vecchio sistema l’agricoltura veniva considerata quale «Black Box».Nel CEA venivano presi in considerazione soltanto i flussi di beni e di servizi tra l’agricoltura e gli altri settori economici.Con il nuovo sistema vengono presi in esame anche i flussi intraaziendali e interaziendali.Questi ultimi soltanto laddove siano coinvolti due diversi rami di produzione (p.es.produzione di alimenti per animali quale input per la produzione di latte o di carne).

Nuova definizione dei prezzi

I «prezzi di fabbricazione» sostituiscono i vecchi «prezzi presso l’azienda».La differenza sta nel fatto che con il nuovo sistema vengono tenute in considerazione anche le sovvenzioni direttamente vincolate ai prodotti (p.es.indennizzo per il divieto d’insilati,contributi all’esportazione per animali,sostegno alla valorizzazione delle patate).Anche i prezzi dei beni d’acquisto («prezzi di acquisto») vengono corretti (p.es.viene tenuto conto delle restituzioni dei tributi doganali per il carburante).

ALLEGATO A7
Unità agricola CEA89 (metodo vecchio) CEA97 (metodo nuovo) Agricoltura

Prezzo alla produzione

Prezzo presso l'azienda

+ imposte sui beni

Prezzo alla produzione + sovvenzioni di beni

Prezzo di fabbricazione – imposte sui beni

Impianti

I nuovi impianti e l’aumento del rispettivo valore fino alla maturazione vengono presi in considerazione nell’ambito della produzione come pure degli investimenti fissi lordi.A maturazione completa vengono contabilizzati anche gli ammortamenti in base al valore.Secondo il vecchio metodo,venivano prese in considerazione soltanto le variazioni delle scorte complessive (l’aumento o la diminuzione delle scorte complessive,senza tener conto degli impianti sostitutivi).

Superficie viticola 2001

Superficie viticola 2002

IFL: Investimenti fissi lordi

IFN: Investimenti fissi netti

Superficie viticola 2001

Superficie viticola 2002

A8 ALLEGATO
CEA89, vecchio metodoCEA97, nuovo metodo CEA89, metodo vecchioLGR97, metodo nuovo
Aumento Aumento
Rinnovo IFN Ammortamenti
Produzione = IFL Produzione = IFL

Adeguamenti dell’insieme di riferimento,dei prodotti e delle prestazioni di servizio in esame

In base al nuovo sistema il CEA comprende:

–colture di piante ornamentali (piante e fiori,prodotti da vivaio);

–prestazioni di servizio offerte da aziende specializzate (p.es.lavori a pagamento,inseminazione artificiale) o da agricoltori (p.es.lavori a pagamento);

–attività accessorie non agricole – tuttavia direttamente legate all’attività primaria – (attività non agricole non separabili),quali la trasformazione di materie prime agricole,da un lato,e,dall’altro,l’impiego di fattori di produzione agricoli per altri scopi (p.es. sgombero dalla neve,servizio di pensione per animali);

–vino:la valutazione dell’uva è effettuata in base allo scopo della trasformazione (vino da tavola,vino di qualità,uva da tavola,mosto) (CEA89:valutazione di tutta l’uva vendemmiata secondo i prezzi per il mosto d’uva).

Dall’insieme di riferimento sono stati eliminati i piccoli produttori al disotto di determinati valori soglia.In particolare trattasi di una parte dei viticoltori,di apicoltori e di allevatori di conigli.

–Piccoli produttori

Produzione agricola delle aziende coperte dal CEA89

+ coltivazione di piante ornamentali

+ prestazioni di servizio delle aziende specializzate

Quantificazione degli adeguamenti

+ valutazione del vino di propria produzione + attività non agricole non separabili

+ prestazioni di servizio agricole (attività accessorie)

Nella tabella di seguito sono messi a confronto i risultati del vecchio (CEA89) e del nuovo (CEA97) metodo di allestimento del conto economico dell’agricoltura per la media degli anni 1999/2001.A tutti i livelli del CEA le differenze constatate vengono classificate in base a tre motivi:«adeguamenti metodologici»,«influsso floricoltura» e «altri influssi».Nel complesso le modifiche hanno portato ad un incremento dei valori relativi a tutti i livelli del CEA.

A livello del valore della produzione totale e delle prestazioni preliminari,le variazioni intervenute sono da attribuire essenzialmente all’abbandono del concetto aziendale nazionale (rispetto a determinati flussi intraaziendali e interaziendali).Anche floricoltura e prestazioni di servizio hanno avuto un certo impatto su entrambi i livelli.Prendendo in considerazione la floricoltura,si sono modificati in modo particolarmente forte anche i valori relativi al costo della manodopera.Le attività accessorie non agricole sono state inserite nel valore della produzione totale e hanno influito anche sull’importo del costo della manodopera complessivo,ma non sulle prestazioni preliminari. Relativamente forti sono stati pure gli influssi del passaggio ai nuovi prezzi di fabbricazione.Siccome le sovvenzioni vincolate ai prodotti sono state prese in esame nell’ambito dei prezzi,esse non sono state più registrate nella rubrica «sovvenzioni».

Complessivamente gli adeguamenti hanno comportato un aumento del reddito settoriale del 30 per cento circa.

ALLEGATO A9
Nuovo CEA97
A10 ALLEGATO CEACEAInflussomodificheInflussoAltriImpatto 8997metodologichefloricolturainflussitotale mio.fr.mio.fr.mio.fr.%mio.fr.%mio.fr.%mio.fr.% (ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–2001)2001)2001)2001)2001)2001) Valoredellaproduzionetotale738110483197663,778625,3341113102100 Consumo interaziendale, vendite e acquisti intraaziendali (alimenti per animali,paglia)01 2681 26810000001 268 40,9 Colture piante ornamentali,vivai0786007861000078625,3 Prestazioni di servizio agricole05415411000000541 17,4 Impianti realizzati autonomamente100116161000000160,5 Attività accessorie non agricole (non separabili)03503501000000350 11,3 Prezzo di fabbricazione: con sovvenzioni di beni010710710000001073,5 Prezzo di fabbricazione: senza sovvenzioni di beni1500-1501000000-150-4,8 Valutazione del vino022900002291002297,4 Piccoli produttori,economie domestiche non agricole1560-1561000000-156-5,0 Altri influssi netti della revisione011100001111001113,6 Prestazionipreliminari38645733174193,129115,6-163-8,71870100 Consumo interaziendale, vendite e acquisti intraaziendali (alimenti per animali,paglia)01 2681 26810000001 268 67,8 Prestazioni di servizio agricole05415411000000541 28,9 Colture piante ornamentali,vivai0291002911000029115,6 Torchiatura065000065100653,5 Prezzo d’acquisto:paglia / restit.tributi dog.per carburanti670-671000000-67-3,6 Manutenzione e riparazioni di macchine e installazioni8695160000-354100-354 -18,9 Altri influssi netti della revisione012600001261001266,7 Valoreaggiuntolordo351747502351949440,150340,91232100 Ammortamenti1 8651 982120102,23328,4-36-30,6117100 Valoreaggiuntonetto1653276711510,346141,353948,41115100 Costodellamanodopera72111496114,331072,45713,3428100 Impostesullaproduzione1851211-1,92-2,8-67104,7-64100 Imposte sulla produzione (senza sottocompensazione IVA)85541-45-17,6-37121,6-3147,7 Sottocompensazione IVA netta1006700-410,8-3089,2-3452,3 Sovvenzioni24962352-175120,80030-20,8-145100 Sovvenzioni di beni1070-1071000000-107 74,3 Restituzioni di tributi doganali per carburanti670-671000000-67 46,5 Sovvenzioni2 3222 35200003010030 -20,8 Eccedenzaaziendalenetta/ redditoindipendente32423849-123-20,215024,658095,6607100 Canoni d’affitto2252080000-17100-17100 Interessi pagati50436523-16,521-15-182131,5-138100 Redditosettorialenetto25133276-145-19,112916,9779102,2762100

Schema del conto economico dell’agricoltura

Composizione del valore della produzione totale

Consumo interaziendale

Trasformazione da parte dei produttori

Produzione finale dell’agricoltura

Consumo delle economie domestiche agricole

Vendite a altre unità agricole

Vendite al di fuori del primario, all’interno del Paese e all’estero

Impianti realizzati autonomamente

Variazioni delle scorte

Sovvenzioni

Sovvenzioni di beni

Produzione finale dell’agricoltura

Valore aggiunto lordo ai prezzi di fabbricazione

Valore aggiunto netto ai prezzi di fabbricazione

Reddito dei fattori

Eccedenza aziendale netta / reddito indipendente

Reddito settoriale netto 1

Affitti e interessi passivi

Costo della manodopera Imposte sulla produzione AmmortamentiPrestazioni preliminari

ALLEGATO A11
1 Nella bibliografia e nel metodo Eurostat viene indicato come utile aziendale netto Fonte: UST

Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon

Nuova metodologia d’analisi

A partire dalla chiusura contabile 1999 la Centrale analisi ha applicato una metodologia completamente nuova.In passato per la rilevazione del reddito si faceva capo ad aziende pilota scelte in base a criteri restrittivi (p.es.limitazione del guadagno accessorio,formazione presso una scuola specializzata).Visto che era stata consapevolmente operata una selezione positiva delle aziende pilota,potevano venir espresse considerazioni soltanto in merito a tali aziende.Nel nuovo sistema le cosiddette «aziende di riferimento» consentono di esprimere considerazioni rappresentative per l’intero settore agricolo.

Ricapitolazione dei cambiamenti metodologici intervenuti presso la Centrale analisi

–Per insieme si intendono le aziende svizzere che,per principio,entrano in linea di conto come aziende di riferimento per la Centrale analisi.A tal fine devono raggiungere soglie fisiche minime.Nell’insieme rientrano,ad esempio,le aziende che gestiscono una superficie di almeno 10 ettari o detengono almeno 6 vacche.L’insieme comprende circa 57’000 aziende;ciò corrisponde al 90 per cento circa della superficie gestita e al 90 per cento circa della produzione.

–Dall’insieme vengono scelte circa 3'500 aziende di riferimento.

–Dato che le strutture delle aziende di riferimento della Centrale analisi divergono dalle strutture dell’agricoltura considerata nel suo insieme,i risultati contabili vengono ponderati.A tal fine viene ripresa la ripartizione delle aziende in base alle dimensioni, al tipo e alla zona in cui sono ubicate di cui alla rilevazione della struttura aziendale.Questo modo di procedere garantisce,ad esempio, che i risultati contabili di aziende di minori dimensioni,sottorappresentate nella scelta delle aziende di riferimento,abbiano il rispettivo peso nell’analisi.

–Grazie a una nuova tipologia aziendale è possibile distinguere meglio i tipi di azienda significativi dal profilo della politica agricola. Due terzi circa delle aziende sono classificabili in sette tipi specializzati,che presentano una concentrazione in determinati rami aziendali della produzione vegetale o della detenzione di animali.Il terzo rimanente è classificabile in quattro tipi di azienda combinata (cfr.paragrafi seguenti).

L’ampiezza dell’insieme e la ponderazione accrescono sensibilmente la significatività dei risultati della Centrale analisi per l’intero settore agricolo.Anche la comparabilità dei dati contabili sul piano internazionale risulta più semplice.I cambiamenti intervenuti nel quadro della metodologia sono tali da non più consentire un confronto con vecchi rapporti della Centrale analisi.Affinché sia possibile,nonostante ciò, fare un parallelo sull’arco di diversi anni i risultati contabili degli anni scorsi sono stati adeguati applicando la nuova metodologia.

La nuova tipologia aziendale FAT99

Nel quadro delle modifiche di carattere metodologico della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon si è proceduto alla sostituzione della vecchia tipologia aziendale secondo la Commissione verde (1996) mediante una nuova denominata FAT99.Oltre che per la rappresentazione dei risultati,questa nuova tipologia aziendale viene impiegata per il piano di selezione delle aziende della Centrale analisi e per la ponderazione dei risultati delle singole aziende.

La classificazione delle aziende secondo la nuova tipologia viene effettuata applicando esclusivamente criteri di natura fisica,segnatamente:superficie e UBG di diverse categorie di animali.Sulla base di dieci indicatori,rispettivamente otto quozienti per azienda,è possibile giungere a una classificazione differenziata e chiara.

A12 ALLEGATO

Definizione della nuova tipologia aziendale FAT99

SettoreTipodiaziendaUBG/SCA/CS/UBGb/VLC/VMN/EOC/SP/Altre SAUSAUSAUUBGUBGbUBGbUBGUBGcondizioni

11Prod.vegetaleCampicolturamax.oltremax. 170%10%

12Colture specialimax.oltre 110%

21Prod.animaleLatte commercialemax.max.oltre oltre max. 25%10%75%25%25%

22Vacche madrimax.max.oltre max.oltre 25%10%75%25%25%

23Altri bovinimax.max.oltrenon 21 25%10%75%oppure 22

31Equini/ovini/max.max.oltre caprini25%10%50%

41Trasformazionemax.max.oltre 25%10%50%

51Prod.combinataLatte comm./oltreoltreoltremax.non campicoltura40%75%25%25%11–41

52Vacche madrioltremax.oltrenon 75%25%25%11–41

53Trasformazione oltrenon 25%11–41

54Altra non 11–53

Tutti i criteri riportati su una riga vanno rispettati contemporaneamente

Abbreviazioni:

UBGUnità di bestiame grosso

SAUSuperficie agricola utile in ettari (ha)

UBG/SAUDensità di animali per ha di SAU

SCA/SAUQuota di superficie coltiva aperta rispetto alla SAU

CS/SAUQuota di colture speciali rispetto alla SAU

UBGb/UBGQuota di UBG bovine rispetto all’effettivo totale di bestiame

VLC/UBGbQuota di vacche con produzione di latte commerciale rispetto all’effettivo bovino

VMN/UBGbQuota di vacche madri e nutrici rispetto all’effettivo bovino

EOC/UBGQuota di UBG equine,ovine e caprine rispetto all’effettivo totale di bestiame

SP/UBGQuota di UBG suine e di pollame rispetto all’effettivo totale di bestiame

Fonte:Agroscope FAT Tänikon

Si distingue fra sette tipi di aziende specializzate e quattro tipi di aziende combinate.Le aziende specializzate nel settore della produzione vegetale (11 e 12) presentano una densità di animali inferiore a una UBG per ettaro di SAU.Nelle aziende dedite alla campicoltura la quota di superficie coltiva aperta è superiore al 70 per cento della SAU.Le aziende con colture speciali presentano una quota di colture speciali superiore al 10 per cento della SAU.Le aziende specializzate nella detenzione di animali (21 a 41) dispongono del 25 per cento al massimo di superficie coltiva aperta e del 10 per cento al massimo di superficie riservata alle colture speciali.Nelle aziende con produzione di latte commerciale oltre il 25 per cento dell’effettivo bovino è costituito da vacche lattifere il cui latte viene commercializzato. Una quota analoga si riscontra anche per le aziende orientate sulla detenzione di vacche madri.Nel gruppo «Altri bovini» rientrano soprattutto aziende con vacche lattifere senza contingente (ingrassatori specializzati di vitelli o aziende d’allevamento nella regione di montagna).Nelle aziende dedite alla trasformazione le UBG suine e di pollame costituiscono oltre la metà dell’effettivo di bestiame. Le aziende che non possono venir classificate in nessuno dei sette tipi di aziende specializzate,sono considerate aziende combinate (51 a 54).

ALLEGATO A13

Aspetti della rappresentazione

Conformemente all’articolo 7 dell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura,la situazione economica dell’agricoltura dev’essere analizzata anche regionalmente.In base all’ordinanza sulle zone agricole vengono pertanto definite tre regioni:

–la regione di pianura:zona campicola,zone intermedie; –la regione collinare:zona collinare,zona di montagna I; –la regione di montagna:zone di montagna II a IV

Delimitazione della regione di pianura, collinare e di montagna (Classificazione dei Comuni in base alla quota maggiore di territorio nella rispettiva regione)

Regione di pianura

Regione collinare

Regione di montagna

Affinché sia possibile valutare in modo differenziato la varianza di determinati indici,le aziende sono state classificate in quartili.Il profitto del lavoro per unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF) costituisce il criterio di classificazione.In ogni quartile (0–25% / 25–50% / 50–75% / 75–100%) si riscontra un quarto delle aziende dell’insieme.

La rappresentazione in quartili consente una valutazione differenziata dal profilo economico.Si è deciso di non operare una differenziazione sul piano ecologico in quanto la quota di aziende di riferimento che non forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate risulta inferiore al 3 per cento e la differenza tra i profitti del lavoro è minima.

In virtù dell’articolo 5 LAgr,la situazione economica dev’essere valutata «sulla media di vari anni».Per illustrare gli sviluppi vengono pertanto considerati vari anni,mentre le considerazioni di carattere statico si fondano sulla più recente media triennale disponibile (1998/2000).

A14 ALLEGATO
Fonte:
AGIS/SIPA 1998 UFAG Confini comunali: © UST GEOSTAT
dati

Confronto dei redditi

Affinché sia possibile effettuare un confronto tra i redditi del lavoro vengono rilevati il profitto del lavoro per il settore agricolo e il salario lordo annuale per la rimanente popolazione attiva negli altri settori.La situazione salariale della popolazione non agricola viene accertata dall’UST a scadenza biennale con l’ausilio di rilevazioni della struttura dei salari.Negli anni intermedi i valori vengono aggiornati sulla base dell’evoluzione dell’indice dei salari.La rilevazione della struttura dei salari offre una panoramica rappresentativa della situazione salariale delle persone occupate nell’industria (secondario) e nel settore dei servizi (terziario).

Componenti salariali rilevate (giusta la rilevazione della struttura dei salari dell’UST)

Salario lordo versato per il mese di ottobre (compr.l’ammontare dei contributi del lavoratore alle assicurazioni sociali,le prestazioni in natura,i pagamenti regolari di premi,di partecipazioni alla cifra d’affari o di provvigioni),indennità per il lavoro a squadre, domenicale e notturno, 1⁄12 della tredicesima mensilità e 1⁄12 dei pagamenti speciali annuali.

Standardizzazione: Conversione dei contributi prelevati (comprese le tasse sociali) in un orario di lavoro uniforme di 4,33 settimane di 40 ore.

I valori della rilevazione della struttura dei salari sono convertiti in salari lordi annuali.Successivamente,per ogni regione viene stabilito il valore mediano di tutti coloro che sono occupati nei settori secondario e terziario.

In ambito agricolo quale corrispettivo del salario lordo annuale viene calcolato il profitto del lavoro per ULAF.La base di una ULAF è costituita da 280 giorni di lavoro,laddove una persona corrisponde al massimo a 1,0 ULAF.

Calcolo del profitto del lavoro nell‘agricoltura

Reddito agricolo

-interesse del capitale proprio investito nell’azienda

(tasso d’interesse medio delle obbligazioni della Confederazione)

=profitto del lavoro della famiglia del capoazienda

:numero di unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

(base:280 giorni di lavoro)

=profitto del lavoro per ULAF

ALLEGATO A15

Esigenze poste per l’ottenimento di pagamenti diretti (stato agosto 2005)

Requisiti generali

Hanno diritto ai pagamenti diretti i contadini che gestiscono un’azienda agricola a proprio rischio e pericolo e hanno il domicilio civile in Svizzera.Non vengono concessi pagamenti diretti alle aziende della Confederazione,dei Cantoni e dei Comuni nonché ai gestori i cui effettivi di animali superano i limiti dell’ordinanza sugli effettivi massimi.Sono escluse anche le persone giuridiche,salvo se si tratta di aziende a conduzione famigliare (articolo 2 dell’ordinanza sui pagamenti diretti).

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER)

I gestori che richiedono pagamenti diretti devono dimostrare alle autorità cantonali di gestire l’intera azienda attenendosi ai principi della PER o alle norme riconosciute dall’UFAG (cfr.considerazioni espresse più avanti).

Ulteriori condizioni

Per avere diritto ai contributi è presupposto l’adempimento di altri criteri strutturali e sociali.Nella tavola sinottica sono riportate,in breve, le condizioni per il versamento dei pagamenti diretti.

Condizioni per il versamento di pagamenti diretti

Volumedilavorominimo

Manodoperadell’azienda

Etàdelgestore

Limitazionideicontributi

0,25 unità standard di manodopera (USM)

Almeno il 50 per cento dei lavori necessari alla gestione dell’azienda dev’essere svolto da manodopera propria dell’azienda (famigliari e impiegati)

Al massimo 65 anni

–GraduazioneSuperficie haAnimali UBGAliquota % fino a3045100

30–6045–9075

60–9090–13550 oltre901350

–Contributo massimo per USM 65 000 fr.

–Reddito determinante (reddito imponibile meno 40 000 fr.Oltre 80 000 franchi di reddito determinante l’importo dei per gestori coniugati)pagamenti diretti viene ridotto

–Sostanza determinante (sostanza imponibile,Oltre 800 000 franchi di sostanza determinante l’importo dei pagamenti meno 240 000 fr.per USM e 300 000 fr.diretti viene ridotto.Se la sostanza determinante è superiore a 1 milione di per gestori coniugati) franchi non vengono concessi pagamenti diretti.

Fonte:Ordinanza sui pagamenti diretti

A16 ALLEGATO

Supplementi per le zone declive nella regione di montagna e nella zona collinare0,015 USM per ha per l’agricoltura biologica come per SAU più 20 % per alberi da frutto ad alto fusto nei campi 0,01 USM/10 alberi

Fonte:Ordinanza sulla terminologia agricola

Il calcolo delle USM viene effettuato applicando coefficienti di conversione per la SAU e gli animali da reddito.Per determinate forme di gestione,come ad esempio l’agricoltura biologica che comporta un maggiore dispendio di lavoro,vengono concessi supplementi.I coefficienti scaturiscono dalla rilevazione standard dei processi di lavoro.Per l’esecuzione dei pagamenti diretti e dei provvedimenti nel settore dei miglioramenti strutturali essi sono stati semplificati.Tali coefficienti non possono venir applicati per il calcolo del volume effettivo di lavoro in quanto quest’ultimo dipende dalle caratteristiche specifiche della singola azienda,dalla conformazione del terreno,dal grado di raggruppamento delle particelle,dalle condizioni degli edifici o dall’intensità della meccanizzazione.

Graduazione dei contributi giusta l'articolo 20 dell'ordinanza sui pagamenti diretti

La graduazione,espressa in per cento,è applicabile a tutti i tipi di contributo tranne i contributi d’estivazione e quelli per la protezione delle acque.

ALLEGATO A17 SuperficieagricolautileUSM/ha SAU escluse le colture speciali 0,028 Colture speciali 0,300 Vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate 1,000 AnimalidaredditoUSM/UBG Vacche,pecore e capre lattifere 0,043 Suini da ingrasso 0,007 Suini da allevamento 0,04 Altri animali da reddito 0,03
Superfici 1–30 ha>30–60 ha>60–90 ha>90 ha % dell'aliquota di contributo Effettivo di animali / animali da reddito 1–45 UBGFG>45–90 UBGFG>90–135 UBGBFG>135 UBGFG % dell'aliquota di contributo 0 100 75 50 0 100 75 50

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER)

Mediante la PER s’intende considerare globalmente i sistemi agroecologici e le aziende agricole.A tal fine è stato ripreso il principio elaborato a suo tempo per la produzione integrata (PI).La PER viene quindi concretizzata sulla base delle condizioni poste alla produzione integrata.In via suppletiva,i gestori sono tenuti a dimostrare che adempiono le prescrizioni della legge sulla protezione degli animali.La PI,unitamente alle condizioni previste dalle disposizioni vigenti in materia di protezione degli animali,è quindi assurta a standard per l’agricoltura svizzera.I pagamenti diretti vengono concessi soltanto ai gestori che adempiono i principi della PER.Le condizioni applicate nel campo della PER rispecchiano quelle poste alla produzione integrata (PI,stato 1996).L’introduzione dei pagamenti diretti ha esercitato un notevole influsso sui metodi di gestione e di riflesso sull’ecologia.Lo dimostra il notevole incremento delle superfici gestite in conformità della PER e delle direttive concernenti l’agricoltura biologica.Nelle prime fasi della riforma agraria,nel 1993,tale quota ammontava a poco meno del 20 per cento della SAU.Oggi corrisponde al 96 per cento circa della SAU.La massiccia partecipazione delle aziende è il risultato dell’impiego mirato degli incentivi finanziari.In questo contesto è doveroso osservare che determinate aziende,come ad esempio quelle gestite dallo Stato o le persone giuridiche,non vengono rilevate nel sistema dei pagamenti diretti nonostante adempiano le esigenze della PER o dell’agricoltura biologica.

La PER comprende i seguenti punti:

–Obbligo di registrazione e di prova:chiunque chiede pagamenti diretti è tenuto a dimostrare all’autorità cantonale che fornisce le prestazioni ecologiche nell’intera azienda.L’attestazione di un’organizzazione di controllo designata dal Cantone vale come prova. Per ottenere tale attestazione,il richiedente tiene con regolarità registrazioni concernenti la gestione dell’azienda.

–Congrua detenzione di animali da reddito agricoli:vanno rispettate le disposizioni dell’ordinanza sulla protezione degli animali. A seguito del trasferimento dell’onere della prova il gestore è tenuto a dimostrare che nella sua azienda viene rispettata la legge sulla protezione degli animali.

–Bilancio di concimazione equilibrato:onde ridurre le perdite di sostanze nutritive nell’ambiente e creare cicli di sostanze nutritive possibilmente completi,l’apporto di azoto e di fosforo dev’essere calcolato in funzione del fabbisogno delle piante e del potenziale produttivo dell’azienda.Vige un limite di tolleranza di +10 per cento.Nel quadro del bilancio di concimazione la priorità è data ai concimi aziendali.I concimi minerali e quelli a base di scarti vengono impiegati soltanto in caso di necessità.

–Almeno una volta ogni dieci anni tutte le particelle devono essere sottoposte ad analisi del suolo al fine di rilevare le riserve di sostanze nutritive presenti nel terreno e adeguare l’apporto di concimi onde conservare la fertilità del suolo.

–Quota adeguata di superfici di compensazione ecologica (SCE):le SCE devono rappresentare almeno il 3,5 per cento della SAU messa a colture speciali e il 7 per cento della rimanente SAU.Lungo i sentieri devono essere mantenute strisce inerbite di almeno 0,5 metri di larghezza,mentre lungo le acque superficiali,i bordi del bosco,le siepi,i boschetti campestri e rivieraschi esse devono essere larghe almeno 3 metri.

–Avvicendamento disciplinato delle colture:per conservare la fertilità del suolo e la salute delle piante,nelle aziende con oltre 3 ettari di terre aperte l’avvicendamento delle colture deve annoverare almeno quattro colture all’anno.Vanno inoltre prescritte quote massime delle colture principali rispetto alla superficie coltiva o pause.

A18 ALLEGATO

–Selezione e utilizzazione mirate dei prodotti per il trattamento delle piante:i prodotti per il trattamento delle piante possono disperdersi nell’aria,nel suolo e nelle acque e provocare effetti spiacevoli su taluni organismi.Dev’essere quindi data la preferenza a meccanismi di regolazione naturali e a processi biologici.In campicoltura e foraggicoltura sono vietati determinati trattamenti (p.es.il trattamento in preemergenza con erbicidi nelle coltivazioni di frumento).I prodotti autorizzati a determinate condizioni nella coltivazione di colture speciali sono riportati in elenchi costantemente aggiornati.

ALLEGATO A19 Esempidiquotemassimein%dellasuperficiecoltiva – Cereali (esclusi granturco e avena) 66 – Frumento e spelta 50 – Granturco 40 – Avena 25 – Barbabietola 25 – Patata 25

Osservanza delle leggi

In caso d’infrazione delle prescrizioni rilevanti per l’agricoltura previste dalla legge sulla protezione delle acque,dalla legge sulla protezione dell’ambiente e dalla legge sulla protezione della natura e del paesaggio,oltre alla multa i pagamenti diretti vengono ridotti o addirittura negati.

Di seguito sono riportate alcune prescrizioni la cui violazione può comportare sanzioni:

–Osservanza del dovere di diligenza per evitare effetti pregiudizievoli alle acque (articolo 3 della legge sulla protezione delle acque).

–Divieto di introdurre direttamente o indirettamente o di lasciar infiltrarsi nelle acque sostanze che possono inquinarle.Divieto di depositare o spandere tali sostanze,se ne scaturisce un pericolo concreto di inquinare l’acqua (articolo 6 della legge sulla protezione delle acque).

–Inosservanza del numero di UBGFG ammesse giusta l’articolo 14 della legge sulla protezione delle acque (commisurato alla SAU fertilizzabile).

–Capacità di deposito dei concimi aziendali non conforme all’articolo 14 della legge sulla protezione delle acque.

–Distruzione o danneggiamento di un biotopo protetto dalla Confederazione o dal Cantone – in particolare cariceti e paludi,siepi, boschetti campestri e siti secchi – nonché di rarità naturali o monumenti protetti,di un luogo storico protetto o di un paesaggio naturale protetto (comprese le zone palustri),se ciò è da ricondurre alla gestione agricola (articolo 24 capoverso 1 lettera a congiuntamente all’articolo 18 capoverso 1bis della legge sulla protezione della natura e del paesaggio);

–Infrazioni del divieto di incenerire i rifiuti (articolo 26 dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico).

Le infrazioni delle prescrizioni citate sono trattate singolarmente in funzione dei fatti antecedenti e in considerazione delle conseguenze che hanno provocato.Vengono attribuite a una delle tre seguenti categorie:

–infrazione unica senza effetto duraturo.Esempio:un gestore ha proceduto un’unica volta allo spandimento di colaticcio contravvenendo alla legislazione sulla protezione delle acque (riduzione del 5 fino al 25%,al massimo 2'500 fr.);

–infrazione unica con effetto duraturo;le azioni o le omissioni hanno conseguenze su diversi giorni,settimane o mesi.Esempio:cumulo di letame non consolidato.Un gestore ha proceduto per diversi giorni allo spandimento ripetuto di colaticcio contravvenendo alla legislazione sulla protezione delle acque (riduzione del 10 fino al 50%,al massimo 10'000 fr.);

–infrazioni ripetute;sull’arco di tre anni il gestore ha infranto più volte le stesse disposizioni rilevanti per l’agricoltura. Sono determinanti i fatti a partire dal 1999 (riduzione del 20 fino al 100%).

A20 ALLEGATO

Confronto con la contabilità dell’UE

Cos’è la RICA?

La rete d’informazione sulla contabilità agricola dell’Unione Europea (RICA) è stata istituita nel 1965,con l’obiettivo di raccogliere dati contabili delle aziende agricole onde valutarne i redditi ed analizzarne la situazione economica.

Attualmente il campione annuale comprende circa 60'000 aziende,che rappresentano oltre il 90 per cento della superficie complessiva gestita a scopo agricolo ed oltre il 90 per cento della produzione agricola totale dell’UE.

Nella maggior parte dei Paesi membri dell’UE esistono pure reti contabili nazionali dalle quali possono essere attinti i dati della RICA destinati alla Commissione UE.La RICA è l’unica sorgente d’informazione che contempla risultati economici di aziende agricole comparabili a livello comunitario.

Applicazione del metodo della RICA

Il metodo di rilevazione e di valutazione dei dati della RICA differisce in diversi settori da quello dell’analisi centralizzata dei dati contabili della FAT.Affinché i risultati contabili svizzeri possano essere comparabili con quelli della RICA,la FAT deve adeguarli applicando dei coefficienti di conversione.Per tale motivo i risultati delle aziende svizzere presentati in questo testo non sono comparabili con quelli scaturiti dall’analisi delle aziende di riferimento.

L’esclusione dell’abitazione implica adeguamenti per quanto concerne i costi degli edifici,compresi gli ammortamenti,i redditi risultanti dalla locazione di immobili,la riduzione corrispondente degli interessi passivi,i canoni d’affitto per le aziende affittate e infine l’aggiustamento degli attivi e dei passivi.

I valori contabili e gli ammortamenti vengono corretti sulla base di valori di sostituzione:+5 per cento per i macchinari e +20 per cento per gli edifici.Per i terreni e gli altri attivi vengono ripresi i valori dell’analisi centralizzata (anche Stati come la Germania e l’Irlanda prevedono deroghe alla valutazione ai prezzi di mercato).Le variabili standard della RICA sono state calcolate per il conto perdite e profitti, compresa la correzione della valutazione degli animali,la presentazione del bilancio e gli indicatori finanziari.Per la Svizzera la soglia di rilevazione è stata fissata a 16 unità di dimensione europee.L’applicazione della tipologia aziendale UE e una ponderazione analoga consentono di rappresentare circa 50'000 aziende con oltre il 90 per cento della superficie e della produzione.La prima volta in cui la FAT ha convertito i dati svizzeri in base al metodo della RICA è stata nel 1996.

ALLEGATO A21

Differenze di natura metodologica fra la RICA e l’analisi centralizzata

Reted’informazionesullacontabilitàagricoladell’UE

Definizionediazienda

Azienda agricola,abitazione esclusa.

Valutazioneeammortamento

Terreni,animali,scorte e forniture in natura valutati ai prezzi di mercato; investimenti valutati ai valori di sostituzione.

Ammortamenti in base ai valori di sostituzione;bilanci di apertura e di chiusura divergenti.

Contoperditeeprofitti

Produzione totale e prestazioni preliminari,comprese le forniture all’interno dell’azienda.

Le variazioni dei valori concernenti gli animali da allevamento hanno ripercussioni sul conto perdite e profitti soltanto se vi è una variazione del volume.

Tipologiaaziendale

Tipologia aziendale UE:ogni ramo aziendale (ha o numero di animali) viene moltiplicato per un reddito lordo standard (RLS).La composizione del RLS di tutta l’azienda dà l’orientamento tecnico-economico (OTE). La somma dei RLS dà la dimensione economica dell’azienda in unità di dimensione europee (UDE;1 UDE = 1200 Euro RLS).

Insiemedibaseecampione

La RICA riproduce le aziende gestite a titolo principale.Esse devono superare una dimensione economica minima (in UDE).Tali soglie vengono fissate in modo differenziato a dipendenza dei Paesi.Gli Stati confinanti con la Svizzera presentano generalmente una soglia di rilevazione di 8 UDE,l’Italia di 2 UDE.

Ponderazionedeirisultati

Principio:classificazione delle aziende secondo il tipo (OTA), la dimensione economica (in UDE) e le regioni della RICA (p.es.i Länder in Germania).

Analisicentralizzatadelleaziendediriferimento

L’abitazione è un elemento dell’azienda;calcolo dell’affitto per la famiglia del capoazienda.

Valutazione in base al principio del prezzo di costo.I terreni sono generalmente valutati al valore di reddito.Valori indicativi per animali,scorte e forniture in natura.

Ammortamento dei costi d’acquisizione netti storici;bilanci di apertura e di chiusura identici.

Conto reddito lordo-costi di terzi ,escluse le forniture all’interno dell’azienda.

Ogni variazione nella valutazione degli animali ha ripercussioni sul conto perdite e profitti.

Tipologia aziendale FAT99:Il tipo d’azienda viene stabilito sulla base di criteri fisici (utilizzazione del suolo e composizione dell’effettivo di animali). Contrariamente alla tipologia UE basata sui RLS,la tipologia FAT99 garantisce una ripartizione più stabile nel tempo. Per determinare la dimensione dell’azienda viene generalmente utilizzata la superficie agricola utile.

L’insieme di base delle aziende di riferimento viene delimitato da soglie fisiche minime e,con oltre 55'000 aziende,comprende anche diverse aziende gestite a titolo accessorio.

Principio:classificazione delle aziende secondo il tipo (FAT99),la dimensione (SAU) e la regione (regione di pianura,collinare e di montagna in funzione delle zone di produzione).

Fonte:Commissione UE,Agroscope FAT Tänikon

A22 ALLEGATO

Organizzazioni/Istituzioni

AFDAmministrazione federale delle dogane,Berna

DFEDipartimento federale dell’economia,Berna

DGDDirezione generale delle dogane,Berna

FALStazione federale di ricerche in agroecologia e agricoltura,Zurigo-Reckenholz

FAMStazione federale di ricerche lattiere,Berna-Liebefeld

FAOOrganizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura,Roma

FATStazione federale di ricerche in economia e tecnologia agricole,Tänikon

FAWStazione federale di ricerche in frutticoltura,viticoltura e orticoltura,Wädenswil

IEAIstituto di economia agraria,Zurigo

IRABIstituto di ricerche dell’agricoltura biologica,Frick

LBLCentrale di consulenza agricola,Lindau

OCSEOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico,Parigi

OMCOrganizzazione mondiale del commercio,Ginevra

PFZPolitecnico federale,Zurigo

PSLProduttori svizzeri di latte,Berna

RACStazione federale di ricerche per la produzione vegetale,Changins

RAPStazione federale di ricerche per la produzione animale,Posieux secoSegretariato di Stato all’economia,Berna

SRVAServizio romando di consulenza agricola,Losanna

TSMFiduciaria Latte,Berna

UEUnione europea

UFAEUfficio federale per l’approvvigionamento economico del paese,Berna

UFAGUfficio federale dell’agricoltura,Berna

UFAFPUfficio federale dell’ambiente,delle foreste e del paesaggio,Berna

UFASUfficio federale delle assicurazioni sociali,Berna

UFFTUfficio federale della formazione professionale e della tecnologia,Berna

UFSPUfficio federale della sanità pubblica,Berna

UFVUfficio federale di veterinaria,Berna

USCUnione svizzera dei contadini,Brugg

USTUfficio federale di statistica,Neuchâtel

ZMPZentrale Markt- und Preisberichtstelle für Erzeugnisse der Land-,Forst- und Ernährungswirtschaft Sagl,Bonn Unità di misura

haettaro = 10'000 m2

ALLEGATO A65 ■■■■■■■■■■■■■■■■
Abbreviazioni
cts.centesimo fr.franco
hora hlettolitro kcalchilocalorie kgchilogrammo kmchilometro llitro mmetro m2 metro quadrato m3 metro cubo

mia.miliardo

mio.milione

pz.pezzi

qquintale = 100 kg

ttonnellata

%per cento

Ømedia

Terminologia/Denominazioni

ADCAliquota di dazio del contingente

ADFCAliquota di dazio fuori contingente

AGIS/SIPAServizio d’informazione sulla politica agricola

AIAssicurazione invalidità

AVSAssicurazione vecchiaia e superstiti

ca.circa

cfr.confronta

CO2 Anidride carbonica

compr.compreso

DOPDenominazioni di origine protette

ESBEncefalopatia spongiforme dei bovini («Malattia della mucca pazza»)

IGPIndicazioni geografiche protette

IPGIndennità per la perdita di guadagno

IVAImposta sul valore aggiunto

LAgrLegge sull’agricoltura

MPRMaterie prime rinnovabili

NAzoto

OGMOrganismi geneticamente modificati

PFosforo

PACPolitica agricola comune dell’UE

PERProva che le esigenze ecologiche sono rispettate

p.es.per esempio

PIProduzione integrata

PMPeso alla macellazione

PTPProdotti per il trattamento delle piante

PVPeso vivo

risp.rispettivamente

SAUSuperficie agricola utile

SCESuperficie di compensazione ecologica

SSRASistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

UBGUnità di bestiame grosso

UBGFGUnità di bestiame grosso foraggio grezzo

ULAUnità di lavoro annuale

ULAFUnità di lavoro annuale della famiglia

UMUnità di manodopera

UMSUnità di manodopera standard

URAUscita regolare all’aperto

ZM I,II,..Zona di montagna

Rinvio all’allegato (p.es.tabelle)

A66 ALLEGATO

Terminologia e metodi

Terminologia

Beni pubblici: i beni pubblici si distinguono in base a due caratteristiche:mancanza di rivalità e assenza del principio di esclusione.Vi è mancanza di rivalità se il consumo di un determinato bene non pregiudica altri consumatori.L’assenza del principio di esclusione implica che non è possibile escludere singoli fruitori dal consumo di beni pubblici.Tra i beni pubblici rientrano ad esempio la difesa del Paese,il riposo nei boschi,l’apprezzamento di un paesaggio incontaminato.Per i beni pubblici non esiste alcun mercato e di conseguenza neppure un prezzo di mercato.Essi devono quindi venir approntati dallo Stato o,su suo incarico,da terzi.

Effetti esterni: Gli effetti esterni,o esternalità,sono effetti secondari positivi o negativi su terzi o sulla società,riconducibili al comportamento in materia di consumi o ai processi di produzione di singoli attori.Siccome non vengono immediatamente recepiti a livello di mercato,rispettivamente di prezzo di mercato,provocano distorsioni dello stesso e disfunzioni nel collocamento di beni e fattori di produzione.L’obiettivo di una politica economica razionale consiste nell’internalizzazione degli effetti esterni.

Esempi di effetti esterni:

Effettiesterninegativi(costisociali)

Effettiesternipositivi(vantaggisociali)

ProduzioneConsumo

Conseguenze negative per l’acqua potabile,Incremento dei costi della salute a causa le acque sotterranee o superficiali dell’abuso di alcol e tabacco a seguito di una concimazione inadeguata

Conservazione e cura del paesaggio Riduzione dei costi della salute grazie colturale attraverso la produzione agricolaallo sport di massa praticato nel tempo libero

Equivalente latte: un equivalente latte corrisponde al tenore medio in grasso e proteine di un chilogrammo di latte crudo (73 g) e consente di calcolare la quantità di latte trasformato in latticini.

Indicatore ambientale per l’agricoltura: rilevazione rappresentativa che raggruppa i dati su una causa,uno stato di cose,un cambiamento o un rischio ambientale in relazione alle attività agricole e che riveste notevole importanza per i responsabili dei processi decisionali (ad es.grado d’erosione del suolo;definizione dell’OCSE).

Legge sul cioccolato: legge federale su l’importazione e l’esportazione dei prodotti agricoli trasformati (RS 632.111.72):applicazione del Protocollo 2 dell’accordo di libero scambio concluso fra Svizzera e CE nel 1972.Compensazione della differenza del prezzo delle materie prime fra il prezzo sul piano indigeno e quello praticato sul mercato mondiale per le materie prime agricole (esportazione:contributi all’esportazione / importazione:elementi mobili).

Margine: differenza tra prezzo al consumo e prezzo alla produzione (valore assoluto),rispettivamente quota che per ogni franco speso dal consumatore ricade sugli addetti alla trasformazione e sui commercianti (valore relativo).

Mediano: valore mediano (in ambito statistico):il valore centrale di una seriazione (ad es.serie di misurazioni).

Monitoraggio: osservazione costante,sulla scorta di indicatori,per un periodo determinato senza tenere conto,con un modello orientato ai problemi,delle relazioni causali.Il monitoraggio consente di mostrare le tendenze in atto.Esempi:evoluzione della superficie agricola utile,delle popolazioni di uccelli,eccetera.

ALLEGATO A1 ■■■■■■■■■■■■■■■■

Multifunzionalità dell’agricoltura: il concetto di agricoltura multifunzionale definisce i molteplici compiti svolti dall’agricoltura. Comprende le prestazioni che vanno ben oltre la mera produzione agricola.Tra queste rientrano la sicurezza dell’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari,la cura del paesaggio colturale,la conservazione delle basi naturali di produzione e della biodiversità nonché il contributo volto a mantenere le aree rurali vitali dal profilo economico e sociale.Un’agricoltura multifunzionale contribuisce considerevolmente allo sviluppo sostenibile.I compiti multifunzionali dell’agricoltura sono ancorati nella Costituzione federale (art.104).

Prezzo d’obiettivo: valore indicativo fissato dal Consiglio federale per ogni chilogrammo di latte commercializzato con un tenore complessivo di 73 grammi di grasso e proteine.Il prezzo d’obiettivo può venir raggiunto per il latte trasformato in prodotti con un valore aggiunto elevato e facilmente commerciabili.L’ammontare del prezzo d’obiettivo dipende soprattutto dalla valutazione della situazione del mercato e dai mezzi a disposizione nell’ambito del sostegno al mercato.Il supplemento per il foraggiamento senza insilati non viene tenuto in considerazione.

Proprietà abiotiche: caratteristiche chimiche o fisiche di un’area,come fattori climatici (luce,temperatura ecc.),proprietà del suolo, condizioni idrologiche e conformazione del terreno.

Proprietà biotiche: caratteristiche di un’area derivanti dalla sua flora e fauna.

Quartile: quarto (in ambito statistico):ripartizione di un valore in quattro sottoinsiemi successivi.

Traffico di perfezionamento: nell’ambito del traffico di perfezionamento le merci importate temporaneamente per essere lavorate, trasformate o riparate beneficiano,a determinate condizioni,di una riduzione del dazio o dell’esenzione.Per i prodotti agricoli e le materie prime agricole il traffico di perfezionamento è consentito soltanto nel caso in cui non siano disponibili in quantità sufficiente prodotti indigeni simili oppure se per tali prodotti lo svantaggio a livello di prezzo della materia prima per l’industria alimentare svizzera non possa venir compensato con altri provvedimenti adeguati.

Valore medio: media (in ambito statistico):somma delle cifre di una serie divisa per il numero delle cifre.

Valutazione: sinonimo di controllo del successo dei provvedimenti.Si tratta di un metodo per la rilevazione e l’apprezzamento dell’effettività (livello di raggiungimento degli obiettivi),dell’efficacia (relazione di causa ed effetto) e dell’efficienza (economicità) di provvedimenti o strumenti.La valutazione presuppone l’esistenza di obiettivi prestabiliti e consente soprattutto di effettuare paragoni:confronto tra gruppi di controllo,confronto prima/dopo,confronto trasversale.

Varianza: indice di variabilità (in ambito statistico):media del quadrato degli scarti dalla media delle singole osservazioni di una popolazione statistica.

Per ulteriori definizioni si rinvia a:

–«Terminologia economico-aziendale in ambito agricolo» (disponibile presso:Landwirtschaftliche Lehrmittelzentrale,Länggasse 79,3052 Zollikofen).

–Ordinanza sulla terminologia agricola (RS 910.91).

A2 ALLEGATO

Metodi

Rilevazione del prezzo del latte

L’UFAG rileva mensilmente i prezzi alla produzione e informa sui risultati nella pubblicazione «Rapporto sul mercato del latte».Si distingue tra le seguenti quattro categorie di prezzo:prezzo del latte considerato globalmente,prezzo del latte per l’industria,prezzo del latte trasformato in formaggio e prezzo del latte biologico.I prezzi del latte vengono rilevati sia su base nazionale sia su base locale, secondo una ripartizione in cinque regioni: Regione I: Ginevra,Vaud,Neuchâtel,Giura e parti della regione francofona del Canton Berna (distretti di La Neuveville,Courtelary e Moutier). Regione II: Berna (tranne i distretti della regione I),Lucerna,Unterwaldo (Obwaldo, Nidwaldo),Uri,Zugo e una parte del Canton Svitto (distretti di Schwytz e di Küssnacht). Regione III: Basilea Campagna e Basilea Città, Argovia e Soletta. Regione IV: Zurigo,Sciaffusa,Turgovia,Appenzello Interno ed Appenzello Esterno,S.Gallo,una parte del Canton Svitto (distretti di Einsiedeln,March e Höfe),Glarona e Grigioni. Regione V: Vallese e Ticino.

Fonte: UFAG

Alla rilevazione dei prezzi del latte,che secondo l’ordinanza di transizione nel settore del latte va eseguita presso gli addetti alla valorizzazione del latte,prendono parte tutti i principali responsabili della trasformazione industriale del latte nonché un novero rappresentativo di caseifici.In tal modo è possibile rilevare i dati riguardanti oltre il 60 per cento del latte prodotto.Secondo l’ordinanza di transizione nel settore del latte,per prezzo pagato s’intende il prezzo versato per il latte sul luogo di rilevazione (presso l’azienda o il centro di raccolta), compresi i supplementi concessi abitualmente in loco e le detrazioni.Il supplemento per il foraggiamento senza insilati,i contributi volontari delle associazioni nonché le detrazioni per il siero non sono contemplati nel prezzo del latte oggetto della rilevazione.

ALLEGATO A3
I II III IV V
Le cinque regioni della rilevazione dei prezzi

Calcolo dei margini lordi Latte e latticini

In una prima fase,il margine lordo del latte e dei latticini è il risultato di un calcolo teorico del valore aggiunto nei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna di consumo» e «yogurt».Il valore aggiunto calcolato per i singoli prodotti è espresso in franchi per chilogrammo di latte crudo utilizzato.Il margine lordo del latte e dei latticini è quindi la differenza fra il prezzo spuntato dai produttori lattieri e il prezzo al consumo del prodotto finito.

In una seconda fase,il valore aggiunto viene corretto in funzione delle caratteristiche specifiche dei prodotti.Nel calcolo dei singoli margini lordi sono ad esempio contemplati i contributi della Confederazione,le deduzioni e i supplementi vincolati ai prodotti nonché il valore dei sottoprodotti.Il margine lordo del latte e dei latticini risulta dal valore aggiunto e dalle caratteristiche specifiche dei prodotti. Il margine lordo totale del latte e dei latticini ingloba tutti i margini lordi dei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna di consumo» e «yogurt»,i quali risultano dai calcoli concernenti i prodotti indicatori osservati.

Il quantitativo di latte crudo valorizzato annualmente in Svizzera costituisce la base per il calcolo del margine lordo totale del latte e dei latticini nonché dei margini lordi dei segmenti «latte di consumo»,«formaggio»,«burro»,«panna» e «yogurt».Il singolo tipo di valorizzazione è ponderato in funzione della quota del prodotto rispetto al quantitativo di latte crudo.

Il calcolo del margine lordo riguarda unicamente il valore aggiunto dei latticini prodotti e consumati in Svizzera.Dal quantitativo di latte trasformato dev’essere pertanto dedotta la quota esportata.

Per la rilevazione dei prezzi al consumo si distinguono tre canali di vendita:grande distribuzione,discounter e commercio specializzato. I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’Istituto di analisi del mercato di Hergiswil (IHA · GfK).

A4 ALLEGATO
Margine lordo del formaggio Emmentaler (Ottobre 2000) PV1/kg
Emmentaler PV1/kg Latte crudo Prezzo
del latte
Margine lordo Emmentaler fr. / kg 1 PV = prezzo di vendita Fonte: UFAG
Resa: 0 8%Aiuti, 20.44 1.64 0.81 tasse, valore dei sottoprodotti, ecc.

Carne

Il margine lordo di trasformazione-distribuzione è un indicatore del margine effettivo sulla carne venduta in negozio (esclusa la carne venduta nelle economie domestiche collettive e nel settore della ristorazione).È un valore reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa.È la differenza tra le entrate nette e il prezzo di costo.Si considera un intervallo medio di 4 settimane (dal 1999 al 2001),e di 3 settimane dal 2002,tra l’acquisto del bestiame e delle materie prime di prodotti a base di carne e la vendita in negozio.Il margine lordo sulla carne fresca è espresso in franchi al chilogrammo di peso morto (PM) a caldo.Il margine lordo sul paniere di prodotti carnei e/o insaccati nonché sul paniere di carne fresca,prodotti carnei e insaccati è espresso in franchi al chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).

Il prezzo di costo è un prezzo reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa (IVAe).Il prezzo di costo (PCC) della carne di manzo, di vitello e di maiale è al netto del totale dei vantaggi procurati dalle importazioni nel quadro del contingente doganale (TVI).Il prezzo di costo della carne d’agnello non corrisponde al prezzo del bestiame da macello pagato al contadino,bensì al prezzo al grossista dei pezzi di carne (carne pronta alla vendita),per chilogrammo di peso morto misto (indigeno e importato) standard.Il prezzo di costo del paniere di prodotti carnei e/o insaccati è un prezzo al grossista delle materie prime (coscia,petto,impasto per la fabbricazione di salsicce) necessarie per la fabbricazione di un chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).I panieri hanno una composizione fissa (consumo privato mensile medio gennaio 1997–novembre 2000).

Le entrate nette sono il rendimento lordo reale (prezzo costante al gennaio 99),IVA esclusa,dedotti costi di smaltimento,TTPCP,marketing di base e perdite di trasformazione.In altre parole è una forma semplificata di prezzo osservato al consumo.Il rendimento lordo equivale alla cifra d’affari del settore trasformazione-distribuzione o alle uscite del consumatore (economie domestiche private e grossisti).Comprende la vendita di carne fresca al consumo nonché la valorizzazione di carne per insaccati,pelle e scarti (prezzo al grossista).Le entrate nette relative alla carne fresca sono espresse in franchi al chilogrammo di peso morto (PM) a caldo.Le entrate nette relative al paniere di prodotti carnei e/o insaccati sono espresse in franchi al chilogrammo di peso pronto per la vendita (PP).Per questi due panieri non si tiene conto dei costi di smaltimento,della TTPCP,del marketing di base e delle perdite.

Rendimento lordo (= franco del consumatore): 16.74 fr./kg PM

Carni fresche da banco (prezzo al dettaglio) 15.54 fr./kg PM

Entrata netta (POC) 16.62 fr./kg PM

Prezzo di costo osservato (PCO) 9.11 fr./kg PM

Margine lordo (ML2) 8.28 fr./kg PM

Carne per salsicce (prezzo grossista) 0.56 fr./kg PM

Scarti vendibili (prezzo al dettaglio) 0.64 fr./kg PM

Scarti e ossi da incenerire, tassa TPCP, marketing, 0.12 fr./kg PM

Imp. (TVI) 0.77 fr./kg PM

Prezzo di costo osservato corretto (PCC) 8.34 fr./kg PM

Costi variabili totali: 8.46 fr./kg PM

Avvertenza: le proporzioni del grafico non sono reali. I prezzi indicati fungono da esempio per il calcolo del margine lordo sulla carne fresca bovina nel 2000. Trattasi di franchi il chilogrammo di peso morto (PM), prezzo costante (valore reale in data 1.1999), IVA esclusa. Fonte: UFAG

Per la definizione dettagliata del margine lordo di trasformazione-distribuzione si rinvia alle edizioni speciali del Rapporto sul mercato della carne,gennaio 2001 e aprile 2002 (numeri 140 e 155) pubblicati dalla Sezione Osservazione del mercato dell’UFAG.Tali rapporti sono disponibili su richiesta.

ALLEGATO A5

Frutta e verdura

Il margine lordo della frutta e della verdura è la differenza fra il prezzo di costo di un prodotto al primo livello commerciale – eccettuati i costi d’imballaggio – e il prezzo di vendita (compr.eventuali costi d’imballaggio).Nel calcolo dei margini lordi vengono tenuti in considerazione sia i dati del mercato indigeno sia quelli del mercato d’importazione.I dati del mercato d’importazione comprendono l’imposizione doganale.Vengono considerati sette tipi di frutta e di verdura che rivestono un significato particolare dal profilo della cifra d’affari. Per la frutta trattasi di:mele (valori delle Golden Delicious e delle principali varietà destinate all’immagazzinamento nonché delle importazioni di Granny Smith,ponderati in funzione dei quantitativi),pere (valori delle pere indigene e di quelle importate,escluse le pere Abate e Nashi,ponderati in funzione dei quantitativi),fragole,nettarine,ciliegie,albicocche e arance.Per la verdura trattasi di:pomodori (pomodori carnosi,pomodori tondi,entrambi con quota ponderata in funzione dei quantitativi),cavolfiori,cipolle gialle,carote,cicoria Witloof (di coltura forzata),cetrioli e patate.La ponderazione in funzione dei quantitativi viene effettuata sulla base delle cifre dell’IHA·GfK,della Centrale svizzera dell’orticoltura (CSO),dell’Associazione svizzera frutta (ASF),dell’Ufficio federale di statistica (UST) e della Direzione generale delle dogane (DGD).

Margine lordo della verdura

Il prezzo di costo dei singoli prodotti è,per la merce indigena,il prezzo franco caricatore (per la merce destinata all’immagazzinamento vengono tenuti in considerazione i costi di stoccaggio) e,per la merce importata,il valore all’importazione franco frontiera,dopo lo sdoganamento,entrambi ponderati in funzione dei quantitativi.Per la rilevazione dei prezzi al consumo vengono utilizzati i dati delle vendite dei principali grandi distributori e dei mercati settimanali.I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’IHA·GfK.I margini dei singoli prodotti vengono raggruppati nel margine della verdura.

Margine lordo della frutta

Una particolarità del margine totale è data dalla presenza e dall’assenza di frutta riscontrabile per brevi periodi dell’anno.Nonostante ciò, i dati considerati globalmente forniscono indicazioni preziose soprattutto in vista di un confronto su diversi anni.

Il prezzo di costo è,per la merce indigena,il prezzo alla produzione franco centro di raccolta e per la merce importata il valore all’importazione franco frontiera,dopo lo sdoganamento,entrambi ponderati in funzione dei quantitativi.Sono tenuti in considerazione anche i costi di stoccaggio e gli interessi.Per la rilevazione dei prezzi al consumo vengono utilizzati i dati delle vendite dei principali grandi distributori e dei mercati settimanali.I canali di vendita sono ponderati in base alle quote di mercato conformemente ai dati forniti dall’IHA·GfK).I margini dei singoli prodotti vengono raggruppati nel margine della frutta.

A6 ALLEGATO
P import P di costo P Svizzera P di vendita
Margine lordo della frutta e della verdura
Fonte: UFAG
Margine lordo

Conto economico dell’agricoltura – nuova metodologia

Il conto economico dell’agricoltura è allestito dall’UST in collaborazione con il Segretariato dell’USC,applicando il sistema europeo dei conti economici (Eurostat).La nuova metodologia introdotta si basa sulla nomenclatura CEA97 di Eurostat (preced.CEA89).Grazie a questa revisione è possibile effettuare un diretto confronto tra i risultati svizzeri e quelli dell’UE.

Di seguito vengono illustrati gli adeguamenti metodologici.Sulla scorta di un esempio viene mostrato come queste modifiche possano incidere quantitativamente.Siccome la revisione è stata integrale,i risultati non possono essere confrontati con quelli degli anni precedenti pubblicati nei Rapporti agricoli 2000–2002.

Si può fare una distinzione tra due gruppi di adeguamenti:adeguamenti metodologici e adeguamenti relativi all’insieme di riferimento,ai prodotti e alle prestazioni di servizio in esame.

Modifiche metodologiche

Abbandono del concetto aziendale nazionale

Nel vecchio sistema l’agricoltura veniva considerata quale «Black Box».Nel CEA venivano presi in considerazione soltanto i flussi di beni e di servizi tra l’agricoltura e gli altri settori economici.Con il nuovo sistema vengono presi in esame anche i flussi intraaziendali e interaziendali.Questi ultimi soltanto laddove siano coinvolti due diversi rami di produzione (p.es.produzione di alimenti per animali quale input per la produzione di latte o di carne).

Nuova definizione dei prezzi

I «prezzi di fabbricazione» sostituiscono i vecchi «prezzi presso l’azienda».La differenza sta nel fatto che con il nuovo sistema vengono tenute in considerazione anche le sovvenzioni direttamente vincolate ai prodotti (p.es.indennizzo per il divieto d’insilati,contributi all’esportazione per animali,sostegno alla valorizzazione delle patate).Anche i prezzi dei beni d’acquisto («prezzi di acquisto») vengono corretti (p.es.viene tenuto conto delle restituzioni dei tributi doganali per il carburante).

ALLEGATO A7
Unità agricola CEA89 (metodo vecchio) CEA97 (metodo nuovo) Agricoltura

Prezzo alla produzione

Prezzo presso l'azienda

+ imposte sui beni

Prezzo alla produzione + sovvenzioni di beni

Prezzo di fabbricazione – imposte sui beni

Impianti

I nuovi impianti e l’aumento del rispettivo valore fino alla maturazione vengono presi in considerazione nell’ambito della produzione come pure degli investimenti fissi lordi.A maturazione completa vengono contabilizzati anche gli ammortamenti in base al valore.Secondo il vecchio metodo,venivano prese in considerazione soltanto le variazioni delle scorte complessive (l’aumento o la diminuzione delle scorte complessive,senza tener conto degli impianti sostitutivi).

Superficie viticola 2001

Superficie viticola 2002

IFL: Investimenti fissi lordi

IFN: Investimenti fissi netti

Superficie viticola 2001

Superficie viticola 2002

A8 ALLEGATO
CEA89, vecchio metodoCEA97, nuovo metodo CEA89, metodo vecchioLGR97, metodo nuovo
Aumento Aumento
Rinnovo IFN Ammortamenti
Produzione = IFL Produzione = IFL

Adeguamenti dell’insieme di riferimento,dei prodotti e delle prestazioni di servizio in esame

In base al nuovo sistema il CEA comprende:

–colture di piante ornamentali (piante e fiori,prodotti da vivaio);

–prestazioni di servizio offerte da aziende specializzate (p.es.lavori a pagamento,inseminazione artificiale) o da agricoltori (p.es.lavori a pagamento);

–attività accessorie non agricole – tuttavia direttamente legate all’attività primaria – (attività non agricole non separabili),quali la trasformazione di materie prime agricole,da un lato,e,dall’altro,l’impiego di fattori di produzione agricoli per altri scopi (p.es. sgombero dalla neve,servizio di pensione per animali);

–vino:la valutazione dell’uva è effettuata in base allo scopo della trasformazione (vino da tavola,vino di qualità,uva da tavola,mosto) (CEA89:valutazione di tutta l’uva vendemmiata secondo i prezzi per il mosto d’uva).

Dall’insieme di riferimento sono stati eliminati i piccoli produttori al disotto di determinati valori soglia.In particolare trattasi di una parte dei viticoltori,di apicoltori e di allevatori di conigli.

–Piccoli produttori

Produzione agricola delle aziende coperte dal CEA89

+ coltivazione di piante ornamentali

+ prestazioni di servizio delle aziende specializzate

Quantificazione degli adeguamenti

+ valutazione del vino di propria produzione + attività non agricole non separabili

+ prestazioni di servizio agricole (attività accessorie)

Nella tabella di seguito sono messi a confronto i risultati del vecchio (CEA89) e del nuovo (CEA97) metodo di allestimento del conto economico dell’agricoltura per la media degli anni 1999/2001.A tutti i livelli del CEA le differenze constatate vengono classificate in base a tre motivi:«adeguamenti metodologici»,«influsso floricoltura» e «altri influssi».Nel complesso le modifiche hanno portato ad un incremento dei valori relativi a tutti i livelli del CEA.

A livello del valore della produzione totale e delle prestazioni preliminari,le variazioni intervenute sono da attribuire essenzialmente all’abbandono del concetto aziendale nazionale (rispetto a determinati flussi intraaziendali e interaziendali).Anche floricoltura e prestazioni di servizio hanno avuto un certo impatto su entrambi i livelli.Prendendo in considerazione la floricoltura,si sono modificati in modo particolarmente forte anche i valori relativi al costo della manodopera.Le attività accessorie non agricole sono state inserite nel valore della produzione totale e hanno influito anche sull’importo del costo della manodopera complessivo,ma non sulle prestazioni preliminari. Relativamente forti sono stati pure gli influssi del passaggio ai nuovi prezzi di fabbricazione.Siccome le sovvenzioni vincolate ai prodotti sono state prese in esame nell’ambito dei prezzi,esse non sono state più registrate nella rubrica «sovvenzioni».

Complessivamente gli adeguamenti hanno comportato un aumento del reddito settoriale del 30 per cento circa.

ALLEGATO A9
Nuovo CEA97
A10 ALLEGATO CEACEAInflussomodificheInflussoAltriImpatto 8997metodologichefloricolturainflussitotale mio.fr.mio.fr.mio.fr.%mio.fr.%mio.fr.%mio.fr.% (ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–(ø1999–2001)2001)2001)2001)2001)2001) Valoredellaproduzionetotale738110483197663,778625,3341113102100 Consumo interaziendale, vendite e acquisti intraaziendali (alimenti per animali,paglia)01 2681 26810000001 268 40,9 Colture piante ornamentali,vivai0786007861000078625,3 Prestazioni di servizio agricole05415411000000541 17,4 Impianti realizzati autonomamente100116161000000160,5 Attività accessorie non agricole (non separabili)03503501000000350 11,3 Prezzo di fabbricazione: con sovvenzioni di beni010710710000001073,5 Prezzo di fabbricazione: senza sovvenzioni di beni1500-1501000000-150-4,8 Valutazione del vino022900002291002297,4 Piccoli produttori,economie domestiche non agricole1560-1561000000-156-5,0 Altri influssi netti della revisione011100001111001113,6 Prestazionipreliminari38645733174193,129115,6-163-8,71870100 Consumo interaziendale, vendite e acquisti intraaziendali (alimenti per animali,paglia)01 2681 26810000001 268 67,8 Prestazioni di servizio agricole05415411000000541 28,9 Colture piante ornamentali,vivai0291002911000029115,6 Torchiatura065000065100653,5 Prezzo d’acquisto:paglia / restit.tributi dog.per carburanti670-671000000-67-3,6 Manutenzione e riparazioni di macchine e installazioni8695160000-354100-354 -18,9 Altri influssi netti della revisione012600001261001266,7 Valoreaggiuntolordo351747502351949440,150340,91232100 Ammortamenti1 8651 982120102,23328,4-36-30,6117100 Valoreaggiuntonetto1653276711510,346141,353948,41115100 Costodellamanodopera72111496114,331072,45713,3428100 Impostesullaproduzione1851211-1,92-2,8-67104,7-64100 Imposte sulla produzione (senza sottocompensazione IVA)85541-45-17,6-37121,6-3147,7 Sottocompensazione IVA netta1006700-410,8-3089,2-3452,3 Sovvenzioni24962352-175120,80030-20,8-145100 Sovvenzioni di beni1070-1071000000-107 74,3 Restituzioni di tributi doganali per carburanti670-671000000-67 46,5 Sovvenzioni2 3222 35200003010030 -20,8 Eccedenzaaziendalenetta/ redditoindipendente32423849-123-20,215024,658095,6607100 Canoni d’affitto2252080000-17100-17100 Interessi pagati50436523-16,521-15-182131,5-138100 Redditosettorialenetto25133276-145-19,112916,9779102,2762100

Schema del conto economico dell’agricoltura

Composizione del valore della produzione totale

Consumo interaziendale

Trasformazione da parte dei produttori

Produzione finale dell’agricoltura

Consumo delle economie domestiche agricole

Vendite a altre unità agricole

Vendite al di fuori del primario, all’interno del Paese e all’estero

Impianti realizzati autonomamente

Variazioni delle scorte

Sovvenzioni

Sovvenzioni di beni

Produzione finale dell’agricoltura

Valore aggiunto lordo ai prezzi di fabbricazione

Valore aggiunto netto ai prezzi di fabbricazione

Reddito dei fattori

Eccedenza aziendale netta / reddito indipendente

Reddito settoriale netto 1

Affitti e interessi passivi

Costo della manodopera Imposte sulla produzione AmmortamentiPrestazioni preliminari

ALLEGATO A11
1 Nella bibliografia e nel metodo Eurostat viene indicato come utile aziendale netto Fonte: UST

Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon

Nuova metodologia d’analisi

A partire dalla chiusura contabile 1999 la Centrale analisi ha applicato una metodologia completamente nuova.In passato per la rilevazione del reddito si faceva capo ad aziende pilota scelte in base a criteri restrittivi (p.es.limitazione del guadagno accessorio,formazione presso una scuola specializzata).Visto che era stata consapevolmente operata una selezione positiva delle aziende pilota,potevano venir espresse considerazioni soltanto in merito a tali aziende.Nel nuovo sistema le cosiddette «aziende di riferimento» consentono di esprimere considerazioni rappresentative per l’intero settore agricolo.

Ricapitolazione dei cambiamenti metodologici intervenuti presso la Centrale analisi

–Per insieme si intendono le aziende svizzere che,per principio,entrano in linea di conto come aziende di riferimento per la Centrale analisi.A tal fine devono raggiungere soglie fisiche minime.Nell’insieme rientrano,ad esempio,le aziende che gestiscono una superficie di almeno 10 ettari o detengono almeno 6 vacche.L’insieme comprende circa 57’000 aziende;ciò corrisponde al 90 per cento circa della superficie gestita e al 90 per cento circa della produzione.

–Dall’insieme vengono scelte circa 3'500 aziende di riferimento.

–Dato che le strutture delle aziende di riferimento della Centrale analisi divergono dalle strutture dell’agricoltura considerata nel suo insieme,i risultati contabili vengono ponderati.A tal fine viene ripresa la ripartizione delle aziende in base alle dimensioni, al tipo e alla zona in cui sono ubicate di cui alla rilevazione della struttura aziendale.Questo modo di procedere garantisce,ad esempio, che i risultati contabili di aziende di minori dimensioni,sottorappresentate nella scelta delle aziende di riferimento,abbiano il rispettivo peso nell’analisi.

–Grazie a una nuova tipologia aziendale è possibile distinguere meglio i tipi di azienda significativi dal profilo della politica agricola. Due terzi circa delle aziende sono classificabili in sette tipi specializzati,che presentano una concentrazione in determinati rami aziendali della produzione vegetale o della detenzione di animali.Il terzo rimanente è classificabile in quattro tipi di azienda combinata (cfr.paragrafi seguenti).

L’ampiezza dell’insieme e la ponderazione accrescono sensibilmente la significatività dei risultati della Centrale analisi per l’intero settore agricolo.Anche la comparabilità dei dati contabili sul piano internazionale risulta più semplice.I cambiamenti intervenuti nel quadro della metodologia sono tali da non più consentire un confronto con vecchi rapporti della Centrale analisi.Affinché sia possibile,nonostante ciò, fare un parallelo sull’arco di diversi anni i risultati contabili degli anni scorsi sono stati adeguati applicando la nuova metodologia.

La nuova tipologia aziendale FAT99

Nel quadro delle modifiche di carattere metodologico della Centrale analisi di Agroscope FAT Tänikon si è proceduto alla sostituzione della vecchia tipologia aziendale secondo la Commissione verde (1996) mediante una nuova denominata FAT99.Oltre che per la rappresentazione dei risultati,questa nuova tipologia aziendale viene impiegata per il piano di selezione delle aziende della Centrale analisi e per la ponderazione dei risultati delle singole aziende.

La classificazione delle aziende secondo la nuova tipologia viene effettuata applicando esclusivamente criteri di natura fisica,segnatamente:superficie e UBG di diverse categorie di animali.Sulla base di dieci indicatori,rispettivamente otto quozienti per azienda,è possibile giungere a una classificazione differenziata e chiara.

A12 ALLEGATO

Definizione della nuova tipologia aziendale FAT99

SettoreTipodiaziendaUBG/SCA/CS/UBGb/VLC/VMN/EOC/SP/Altre SAUSAUSAUUBGUBGbUBGbUBGUBGcondizioni

11Prod.vegetaleCampicolturamax.oltremax. 170%10%

12Colture specialimax.oltre 110%

21Prod.animaleLatte commercialemax.max.oltre oltre max. 25%10%75%25%25%

22Vacche madrimax.max.oltre max.oltre 25%10%75%25%25%

23Altri bovinimax.max.oltrenon 21 25%10%75%oppure 22

31Equini/ovini/max.max.oltre caprini25%10%50%

41Trasformazionemax.max.oltre 25%10%50%

51Prod.combinataLatte comm./oltreoltreoltremax.non campicoltura40%75%25%25%11–41

52Vacche madrioltremax.oltrenon 75%25%25%11–41

53Trasformazione oltrenon 25%11–41

54Altra non 11–53

Tutti i criteri riportati su una riga vanno rispettati contemporaneamente

Abbreviazioni:

UBGUnità di bestiame grosso

SAUSuperficie agricola utile in ettari (ha)

UBG/SAUDensità di animali per ha di SAU

SCA/SAUQuota di superficie coltiva aperta rispetto alla SAU

CS/SAUQuota di colture speciali rispetto alla SAU

UBGb/UBGQuota di UBG bovine rispetto all’effettivo totale di bestiame

VLC/UBGbQuota di vacche con produzione di latte commerciale rispetto all’effettivo bovino

VMN/UBGbQuota di vacche madri e nutrici rispetto all’effettivo bovino

EOC/UBGQuota di UBG equine,ovine e caprine rispetto all’effettivo totale di bestiame

SP/UBGQuota di UBG suine e di pollame rispetto all’effettivo totale di bestiame

Fonte:Agroscope FAT Tänikon

Si distingue fra sette tipi di aziende specializzate e quattro tipi di aziende combinate.Le aziende specializzate nel settore della produzione vegetale (11 e 12) presentano una densità di animali inferiore a una UBG per ettaro di SAU.Nelle aziende dedite alla campicoltura la quota di superficie coltiva aperta è superiore al 70 per cento della SAU.Le aziende con colture speciali presentano una quota di colture speciali superiore al 10 per cento della SAU.Le aziende specializzate nella detenzione di animali (21 a 41) dispongono del 25 per cento al massimo di superficie coltiva aperta e del 10 per cento al massimo di superficie riservata alle colture speciali.Nelle aziende con produzione di latte commerciale oltre il 25 per cento dell’effettivo bovino è costituito da vacche lattifere il cui latte viene commercializzato. Una quota analoga si riscontra anche per le aziende orientate sulla detenzione di vacche madri.Nel gruppo «Altri bovini» rientrano soprattutto aziende con vacche lattifere senza contingente (ingrassatori specializzati di vitelli o aziende d’allevamento nella regione di montagna).Nelle aziende dedite alla trasformazione le UBG suine e di pollame costituiscono oltre la metà dell’effettivo di bestiame. Le aziende che non possono venir classificate in nessuno dei sette tipi di aziende specializzate,sono considerate aziende combinate (51 a 54).

ALLEGATO A13

Aspetti della rappresentazione

Conformemente all’articolo 7 dell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura,la situazione economica dell’agricoltura dev’essere analizzata anche regionalmente.In base all’ordinanza sulle zone agricole vengono pertanto definite tre regioni:

–la regione di pianura:zona campicola,zone intermedie; –la regione collinare:zona collinare,zona di montagna I; –la regione di montagna:zone di montagna II a IV

Delimitazione della regione di pianura, collinare e di montagna (Classificazione dei Comuni in base alla quota maggiore di territorio nella rispettiva regione)

Regione di pianura

Regione collinare

Regione di montagna

Affinché sia possibile valutare in modo differenziato la varianza di determinati indici,le aziende sono state classificate in quartili.Il profitto del lavoro per unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF) costituisce il criterio di classificazione.In ogni quartile (0–25% / 25–50% / 50–75% / 75–100%) si riscontra un quarto delle aziende dell’insieme.

La rappresentazione in quartili consente una valutazione differenziata dal profilo economico.Si è deciso di non operare una differenziazione sul piano ecologico in quanto la quota di aziende di riferimento che non forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate risulta inferiore al 3 per cento e la differenza tra i profitti del lavoro è minima.

In virtù dell’articolo 5 LAgr,la situazione economica dev’essere valutata «sulla media di vari anni».Per illustrare gli sviluppi vengono pertanto considerati vari anni,mentre le considerazioni di carattere statico si fondano sulla più recente media triennale disponibile (1998/2000).

A14 ALLEGATO
Fonte:
AGIS/SIPA 1998 UFAG Confini comunali: © UST GEOSTAT
dati

Confronto dei redditi

Affinché sia possibile effettuare un confronto tra i redditi del lavoro vengono rilevati il profitto del lavoro per il settore agricolo e il salario lordo annuale per la rimanente popolazione attiva negli altri settori.La situazione salariale della popolazione non agricola viene accertata dall’UST a scadenza biennale con l’ausilio di rilevazioni della struttura dei salari.Negli anni intermedi i valori vengono aggiornati sulla base dell’evoluzione dell’indice dei salari.La rilevazione della struttura dei salari offre una panoramica rappresentativa della situazione salariale delle persone occupate nell’industria (secondario) e nel settore dei servizi (terziario).

Componenti salariali rilevate (giusta la rilevazione della struttura dei salari dell’UST)

Salario lordo versato per il mese di ottobre (compr.l’ammontare dei contributi del lavoratore alle assicurazioni sociali,le prestazioni in natura,i pagamenti regolari di premi,di partecipazioni alla cifra d’affari o di provvigioni),indennità per il lavoro a squadre, domenicale e notturno, 1⁄12 della tredicesima mensilità e 1⁄12 dei pagamenti speciali annuali.

Standardizzazione: Conversione dei contributi prelevati (comprese le tasse sociali) in un orario di lavoro uniforme di 4,33 settimane di 40 ore.

I valori della rilevazione della struttura dei salari sono convertiti in salari lordi annuali.Successivamente,per ogni regione viene stabilito il valore mediano di tutti coloro che sono occupati nei settori secondario e terziario.

In ambito agricolo quale corrispettivo del salario lordo annuale viene calcolato il profitto del lavoro per ULAF.La base di una ULAF è costituita da 280 giorni di lavoro,laddove una persona corrisponde al massimo a 1,0 ULAF.

Calcolo del profitto del lavoro nell‘agricoltura

Reddito agricolo

-interesse del capitale proprio investito nell’azienda

(tasso d’interesse medio delle obbligazioni della Confederazione)

=profitto del lavoro della famiglia del capoazienda

:numero di unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

(base:280 giorni di lavoro)

=profitto del lavoro per ULAF

ALLEGATO A15

Esigenze poste per l’ottenimento di pagamenti diretti (stato agosto 2005)

Requisiti generali

Hanno diritto ai pagamenti diretti i contadini che gestiscono un’azienda agricola a proprio rischio e pericolo e hanno il domicilio civile in Svizzera.Non vengono concessi pagamenti diretti alle aziende della Confederazione,dei Cantoni e dei Comuni nonché ai gestori i cui effettivi di animali superano i limiti dell’ordinanza sugli effettivi massimi.Sono escluse anche le persone giuridiche,salvo se si tratta di aziende a conduzione famigliare (articolo 2 dell’ordinanza sui pagamenti diretti).

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER)

I gestori che richiedono pagamenti diretti devono dimostrare alle autorità cantonali di gestire l’intera azienda attenendosi ai principi della PER o alle norme riconosciute dall’UFAG (cfr.considerazioni espresse più avanti).

Ulteriori condizioni

Per avere diritto ai contributi è presupposto l’adempimento di altri criteri strutturali e sociali.Nella tavola sinottica sono riportate,in breve, le condizioni per il versamento dei pagamenti diretti.

Condizioni per il versamento di pagamenti diretti

Volumedilavorominimo

Manodoperadell’azienda

Etàdelgestore

Limitazionideicontributi

0,25 unità standard di manodopera (USM)

Almeno il 50 per cento dei lavori necessari alla gestione dell’azienda dev’essere svolto da manodopera propria dell’azienda (famigliari e impiegati)

Al massimo 65 anni

–GraduazioneSuperficie haAnimali UBGAliquota % fino a3045100

30–6045–9075

60–9090–13550 oltre901350

–Contributo massimo per USM 65 000 fr.

–Reddito determinante (reddito imponibile meno 40 000 fr.Oltre 80 000 franchi di reddito determinante l’importo dei per gestori coniugati)pagamenti diretti viene ridotto

–Sostanza determinante (sostanza imponibile,Oltre 800 000 franchi di sostanza determinante l’importo dei pagamenti meno 240 000 fr.per USM e 300 000 fr.diretti viene ridotto.Se la sostanza determinante è superiore a 1 milione di per gestori coniugati) franchi non vengono concessi pagamenti diretti.

Fonte:Ordinanza sui pagamenti diretti

A16 ALLEGATO

Supplementi per le zone declive nella regione di montagna e nella zona collinare0,015 USM per ha per l’agricoltura biologica come per SAU più 20 % per alberi da frutto ad alto fusto nei campi 0,01 USM/10 alberi

Fonte:Ordinanza sulla terminologia agricola

Il calcolo delle USM viene effettuato applicando coefficienti di conversione per la SAU e gli animali da reddito.Per determinate forme di gestione,come ad esempio l’agricoltura biologica che comporta un maggiore dispendio di lavoro,vengono concessi supplementi.I coefficienti scaturiscono dalla rilevazione standard dei processi di lavoro.Per l’esecuzione dei pagamenti diretti e dei provvedimenti nel settore dei miglioramenti strutturali essi sono stati semplificati.Tali coefficienti non possono venir applicati per il calcolo del volume effettivo di lavoro in quanto quest’ultimo dipende dalle caratteristiche specifiche della singola azienda,dalla conformazione del terreno,dal grado di raggruppamento delle particelle,dalle condizioni degli edifici o dall’intensità della meccanizzazione.

Graduazione dei contributi giusta l'articolo 20 dell'ordinanza sui pagamenti diretti

La graduazione,espressa in per cento,è applicabile a tutti i tipi di contributo tranne i contributi d’estivazione e quelli per la protezione delle acque.

ALLEGATO A17 SuperficieagricolautileUSM/ha SAU escluse le colture speciali 0,028 Colture speciali 0,300 Vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate 1,000 AnimalidaredditoUSM/UBG Vacche,pecore e capre lattifere 0,043 Suini da ingrasso 0,007 Suini da allevamento 0,04 Altri animali da reddito 0,03
Superfici 1–30 ha>30–60 ha>60–90 ha>90 ha % dell'aliquota di contributo Effettivo di animali / animali da reddito 1–45 UBGFG>45–90 UBGFG>90–135 UBGBFG>135 UBGFG % dell'aliquota di contributo 0 100 75 50 0 100 75 50

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER)

Mediante la PER s’intende considerare globalmente i sistemi agroecologici e le aziende agricole.A tal fine è stato ripreso il principio elaborato a suo tempo per la produzione integrata (PI).La PER viene quindi concretizzata sulla base delle condizioni poste alla produzione integrata.In via suppletiva,i gestori sono tenuti a dimostrare che adempiono le prescrizioni della legge sulla protezione degli animali.La PI,unitamente alle condizioni previste dalle disposizioni vigenti in materia di protezione degli animali,è quindi assurta a standard per l’agricoltura svizzera.I pagamenti diretti vengono concessi soltanto ai gestori che adempiono i principi della PER.Le condizioni applicate nel campo della PER rispecchiano quelle poste alla produzione integrata (PI,stato 1996).L’introduzione dei pagamenti diretti ha esercitato un notevole influsso sui metodi di gestione e di riflesso sull’ecologia.Lo dimostra il notevole incremento delle superfici gestite in conformità della PER e delle direttive concernenti l’agricoltura biologica.Nelle prime fasi della riforma agraria,nel 1993,tale quota ammontava a poco meno del 20 per cento della SAU.Oggi corrisponde al 96 per cento circa della SAU.La massiccia partecipazione delle aziende è il risultato dell’impiego mirato degli incentivi finanziari.In questo contesto è doveroso osservare che determinate aziende,come ad esempio quelle gestite dallo Stato o le persone giuridiche,non vengono rilevate nel sistema dei pagamenti diretti nonostante adempiano le esigenze della PER o dell’agricoltura biologica.

La PER comprende i seguenti punti:

–Obbligo di registrazione e di prova:chiunque chiede pagamenti diretti è tenuto a dimostrare all’autorità cantonale che fornisce le prestazioni ecologiche nell’intera azienda.L’attestazione di un’organizzazione di controllo designata dal Cantone vale come prova. Per ottenere tale attestazione,il richiedente tiene con regolarità registrazioni concernenti la gestione dell’azienda.

–Congrua detenzione di animali da reddito agricoli:vanno rispettate le disposizioni dell’ordinanza sulla protezione degli animali. A seguito del trasferimento dell’onere della prova il gestore è tenuto a dimostrare che nella sua azienda viene rispettata la legge sulla protezione degli animali.

–Bilancio di concimazione equilibrato:onde ridurre le perdite di sostanze nutritive nell’ambiente e creare cicli di sostanze nutritive possibilmente completi,l’apporto di azoto e di fosforo dev’essere calcolato in funzione del fabbisogno delle piante e del potenziale produttivo dell’azienda.Vige un limite di tolleranza di +10 per cento.Nel quadro del bilancio di concimazione la priorità è data ai concimi aziendali.I concimi minerali e quelli a base di scarti vengono impiegati soltanto in caso di necessità.

–Almeno una volta ogni dieci anni tutte le particelle devono essere sottoposte ad analisi del suolo al fine di rilevare le riserve di sostanze nutritive presenti nel terreno e adeguare l’apporto di concimi onde conservare la fertilità del suolo.

–Quota adeguata di superfici di compensazione ecologica (SCE):le SCE devono rappresentare almeno il 3,5 per cento della SAU messa a colture speciali e il 7 per cento della rimanente SAU.Lungo i sentieri devono essere mantenute strisce inerbite di almeno 0,5 metri di larghezza,mentre lungo le acque superficiali,i bordi del bosco,le siepi,i boschetti campestri e rivieraschi esse devono essere larghe almeno 3 metri.

–Avvicendamento disciplinato delle colture:per conservare la fertilità del suolo e la salute delle piante,nelle aziende con oltre 3 ettari di terre aperte l’avvicendamento delle colture deve annoverare almeno quattro colture all’anno.Vanno inoltre prescritte quote massime delle colture principali rispetto alla superficie coltiva o pause.

A18 ALLEGATO

–Selezione e utilizzazione mirate dei prodotti per il trattamento delle piante:i prodotti per il trattamento delle piante possono disperdersi nell’aria,nel suolo e nelle acque e provocare effetti spiacevoli su taluni organismi.Dev’essere quindi data la preferenza a meccanismi di regolazione naturali e a processi biologici.In campicoltura e foraggicoltura sono vietati determinati trattamenti (p.es.il trattamento in preemergenza con erbicidi nelle coltivazioni di frumento).I prodotti autorizzati a determinate condizioni nella coltivazione di colture speciali sono riportati in elenchi costantemente aggiornati.

ALLEGATO A19 Esempidiquotemassimein%dellasuperficiecoltiva – Cereali (esclusi granturco e avena) 66 – Frumento e spelta 50 – Granturco 40 – Avena 25 – Barbabietola 25 – Patata 25

Osservanza delle leggi

In caso d’infrazione delle prescrizioni rilevanti per l’agricoltura previste dalla legge sulla protezione delle acque,dalla legge sulla protezione dell’ambiente e dalla legge sulla protezione della natura e del paesaggio,oltre alla multa i pagamenti diretti vengono ridotti o addirittura negati.

Di seguito sono riportate alcune prescrizioni la cui violazione può comportare sanzioni:

–Osservanza del dovere di diligenza per evitare effetti pregiudizievoli alle acque (articolo 3 della legge sulla protezione delle acque).

–Divieto di introdurre direttamente o indirettamente o di lasciar infiltrarsi nelle acque sostanze che possono inquinarle.Divieto di depositare o spandere tali sostanze,se ne scaturisce un pericolo concreto di inquinare l’acqua (articolo 6 della legge sulla protezione delle acque).

–Inosservanza del numero di UBGFG ammesse giusta l’articolo 14 della legge sulla protezione delle acque (commisurato alla SAU fertilizzabile).

–Capacità di deposito dei concimi aziendali non conforme all’articolo 14 della legge sulla protezione delle acque.

–Distruzione o danneggiamento di un biotopo protetto dalla Confederazione o dal Cantone – in particolare cariceti e paludi,siepi, boschetti campestri e siti secchi – nonché di rarità naturali o monumenti protetti,di un luogo storico protetto o di un paesaggio naturale protetto (comprese le zone palustri),se ciò è da ricondurre alla gestione agricola (articolo 24 capoverso 1 lettera a congiuntamente all’articolo 18 capoverso 1bis della legge sulla protezione della natura e del paesaggio);

–Infrazioni del divieto di incenerire i rifiuti (articolo 26 dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico).

Le infrazioni delle prescrizioni citate sono trattate singolarmente in funzione dei fatti antecedenti e in considerazione delle conseguenze che hanno provocato.Vengono attribuite a una delle tre seguenti categorie:

–infrazione unica senza effetto duraturo.Esempio:un gestore ha proceduto un’unica volta allo spandimento di colaticcio contravvenendo alla legislazione sulla protezione delle acque (riduzione del 5 fino al 25%,al massimo 2'500 fr.);

–infrazione unica con effetto duraturo;le azioni o le omissioni hanno conseguenze su diversi giorni,settimane o mesi.Esempio:cumulo di letame non consolidato.Un gestore ha proceduto per diversi giorni allo spandimento ripetuto di colaticcio contravvenendo alla legislazione sulla protezione delle acque (riduzione del 10 fino al 50%,al massimo 10'000 fr.);

–infrazioni ripetute;sull’arco di tre anni il gestore ha infranto più volte le stesse disposizioni rilevanti per l’agricoltura. Sono determinanti i fatti a partire dal 1999 (riduzione del 20 fino al 100%).

A20 ALLEGATO

Confronto con la contabilità dell’UE

Cos’è la RICA?

La rete d’informazione sulla contabilità agricola dell’Unione Europea (RICA) è stata istituita nel 1965,con l’obiettivo di raccogliere dati contabili delle aziende agricole onde valutarne i redditi ed analizzarne la situazione economica.

Attualmente il campione annuale comprende circa 60'000 aziende,che rappresentano oltre il 90 per cento della superficie complessiva gestita a scopo agricolo ed oltre il 90 per cento della produzione agricola totale dell’UE.

Nella maggior parte dei Paesi membri dell’UE esistono pure reti contabili nazionali dalle quali possono essere attinti i dati della RICA destinati alla Commissione UE.La RICA è l’unica sorgente d’informazione che contempla risultati economici di aziende agricole comparabili a livello comunitario.

Applicazione del metodo della RICA

Il metodo di rilevazione e di valutazione dei dati della RICA differisce in diversi settori da quello dell’analisi centralizzata dei dati contabili della FAT.Affinché i risultati contabili svizzeri possano essere comparabili con quelli della RICA,la FAT deve adeguarli applicando dei coefficienti di conversione.Per tale motivo i risultati delle aziende svizzere presentati in questo testo non sono comparabili con quelli scaturiti dall’analisi delle aziende di riferimento.

L’esclusione dell’abitazione implica adeguamenti per quanto concerne i costi degli edifici,compresi gli ammortamenti,i redditi risultanti dalla locazione di immobili,la riduzione corrispondente degli interessi passivi,i canoni d’affitto per le aziende affittate e infine l’aggiustamento degli attivi e dei passivi.

I valori contabili e gli ammortamenti vengono corretti sulla base di valori di sostituzione:+5 per cento per i macchinari e +20 per cento per gli edifici.Per i terreni e gli altri attivi vengono ripresi i valori dell’analisi centralizzata (anche Stati come la Germania e l’Irlanda prevedono deroghe alla valutazione ai prezzi di mercato).Le variabili standard della RICA sono state calcolate per il conto perdite e profitti, compresa la correzione della valutazione degli animali,la presentazione del bilancio e gli indicatori finanziari.Per la Svizzera la soglia di rilevazione è stata fissata a 16 unità di dimensione europee.L’applicazione della tipologia aziendale UE e una ponderazione analoga consentono di rappresentare circa 50'000 aziende con oltre il 90 per cento della superficie e della produzione.La prima volta in cui la FAT ha convertito i dati svizzeri in base al metodo della RICA è stata nel 1996.

ALLEGATO A21

Differenze di natura metodologica fra la RICA e l’analisi centralizzata

Reted’informazionesullacontabilitàagricoladell’UE

Definizionediazienda

Azienda agricola,abitazione esclusa.

Valutazioneeammortamento

Terreni,animali,scorte e forniture in natura valutati ai prezzi di mercato; investimenti valutati ai valori di sostituzione.

Ammortamenti in base ai valori di sostituzione;bilanci di apertura e di chiusura divergenti.

Contoperditeeprofitti

Produzione totale e prestazioni preliminari,comprese le forniture all’interno dell’azienda.

Le variazioni dei valori concernenti gli animali da allevamento hanno ripercussioni sul conto perdite e profitti soltanto se vi è una variazione del volume.

Tipologiaaziendale

Tipologia aziendale UE:ogni ramo aziendale (ha o numero di animali) viene moltiplicato per un reddito lordo standard (RLS).La composizione del RLS di tutta l’azienda dà l’orientamento tecnico-economico (OTE). La somma dei RLS dà la dimensione economica dell’azienda in unità di dimensione europee (UDE;1 UDE = 1200 Euro RLS).

Insiemedibaseecampione

La RICA riproduce le aziende gestite a titolo principale.Esse devono superare una dimensione economica minima (in UDE).Tali soglie vengono fissate in modo differenziato a dipendenza dei Paesi.Gli Stati confinanti con la Svizzera presentano generalmente una soglia di rilevazione di 8 UDE,l’Italia di 2 UDE.

Ponderazionedeirisultati

Principio:classificazione delle aziende secondo il tipo (OTA), la dimensione economica (in UDE) e le regioni della RICA (p.es.i Länder in Germania).

Analisicentralizzatadelleaziendediriferimento

L’abitazione è un elemento dell’azienda;calcolo dell’affitto per la famiglia del capoazienda.

Valutazione in base al principio del prezzo di costo.I terreni sono generalmente valutati al valore di reddito.Valori indicativi per animali,scorte e forniture in natura.

Ammortamento dei costi d’acquisizione netti storici;bilanci di apertura e di chiusura identici.

Conto reddito lordo-costi di terzi ,escluse le forniture all’interno dell’azienda.

Ogni variazione nella valutazione degli animali ha ripercussioni sul conto perdite e profitti.

Tipologia aziendale FAT99:Il tipo d’azienda viene stabilito sulla base di criteri fisici (utilizzazione del suolo e composizione dell’effettivo di animali). Contrariamente alla tipologia UE basata sui RLS,la tipologia FAT99 garantisce una ripartizione più stabile nel tempo. Per determinare la dimensione dell’azienda viene generalmente utilizzata la superficie agricola utile.

L’insieme di base delle aziende di riferimento viene delimitato da soglie fisiche minime e,con oltre 55'000 aziende,comprende anche diverse aziende gestite a titolo accessorio.

Principio:classificazione delle aziende secondo il tipo (FAT99),la dimensione (SAU) e la regione (regione di pianura,collinare e di montagna in funzione delle zone di produzione).

Fonte:Commissione UE,Agroscope FAT Tänikon

A22 ALLEGATO
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