Turchina Preview

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Impaginazione e lettering

Officine Bolzoni con Teresa de Pasquale

Supervisione

Michele

Proofreading

Leonardo

Volume stampato in quadricromia su carta UPM Fine da 140 g/m2 per gli interni e i risguardi.

Copertina stampata in quadricromia su carta Lecta GardaMatt Art da 130 g/m2

Font del fumetto basato sulla calligrafia originale dell'autrice.

Font del colophon: Divenire (C-A-S-T).

Stampato nel gennaio 2023 presso Grafiche Stella, Legnago (VR).

I brani presenti nel libro sono estratti da Le avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi. (Firenze, Giunti, 1941)

Il testo della canzone citata nel fumetto è tratto da Lettera a Pinocchio. (Musica & testo: Mauro Panzeri, 1959)

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it

Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Turchina è © 2023 Elena Triolo.

Per l’edizione italiana: © 2023 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-3273-791-2

PRIMA EDIZIONE

CEO Caterina Marietti CCO Michele Foschini

Redazione Leonardo Favia, Lorenzo Bolzoni, Francesco Savino, Sara Bottaini, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale

Ufficio commerciale Simone Pappalettera Ufficio stampa Daniela Odri Mazza e Chiara Calderone

Ufficio amministrativo Alessandro Virgara e Debora Magagnotti

Villa Il Bel Riposo, castello, (già) Sesto FioRentino

BabBo! BabBo, VieNi A Vedere! luglio 1872

dai, VieNi A Vedere cosA ho Fatto!

gioVanNa… t’AveVo detto di Non corRere.

NanNi, I’ BabBo deve lavoraRe, ora. Si guaRda dopo, quaNdo Si Va A desInaRe.

Ma… devI VenIre SubIto, è ImportAnte!

Michelone, Sono Arr Ivati I padRonI. SerVe Il tuo Aiuto per portare I BagAglI di SopRa.

Arr Ivo.

BabBo! BabBo! BabBooo! daaIi! BabBooo! 5 4

… Ma… paaAolooo…

MaremmA Non Vedo più la gioVanNa.

Benedetta Figliola! la SteSse un MinutiNo FerMa.

uh…

Michelone! è la terza Volta che la SigNorA ti chiAma.

cosA Vuol dire che domAni Vai In ManIfattuRa? A controllaRe che? Sei l’AmmIniStrAtoRe delegato tu, MicA un opeRaio qualsiAsi!

luiSa…

AvrAi dir Itto A un po’ di VilleggiaturA No?

eccomi! eccomi!

che AvrAi di tanto Bello da Fare, Sempre chiuso In quell’uffIcio!

Io proprio Non capIsco come Mai tu Non Voglia Mai pasSare un po’ di tempo con…

q ualcuNo M chiAmi Il giaRdiNieRe.

la BuoNa gioRnata, SigNorA lorenzIni, In cosA…

Sor RagIonIer I, dove Sono I cespugli di RosellIne che AveVo chiesto?

SubI to!
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Ma le Su’ Rose, certo, SigNorA!

VenIte, gliele Faccio Vedere.

ci Son Stato dietro tutta la priMavera, con I’ tempo che c’era Non VolevaNo VenI For I.

MA oRA guARdAte che MeRAVIgl…

ebbene?

dove Sono le Mie Rose?

BabBo!

SigNorA queSte Sono le Rose, BuoNgiorno! ciao, SigNorA!

Il BabBo ha coltivAto le Rose per te, SigNorA, Io le ho Raccolte!

tieNi, SigNorA.

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gioVanNa…

Sor RagIonIer I, le pare queSto Il Modo di AccudiRe un giaRdiNo?

lasciaR ScoRrazzaRe la propriA prole libera di SaccheggiAre I MieI cespugli di Rose Non Mi pare R ieNtr I Nelle Sue ManSioNi.

Non Mi IntereSsaNo le Sue patetiche ScuSe! Sono qui per R iposaRe e Voi…

che cosA è la prole?

gioVanNa, tesoro…

StiA zitto lei, Se Non Vuole AggRavAre la Sua SituazIone e perdere Il lavoro!

SigNorA lorenzIni, Io…

la prole Sono I Figlioli! Vedo che NesSuno però ti ha InsegnAto A StaRe Al tuo posto, A Non esSere ImpertIneNte e A Non Interrompere chi Sta parlando.

ScappaVo, ScappaVo. NanNi?! !

dove SicuraMente ci Sarebbe Stata la Strega Martella Ad AspettArmI. Ma poco ImportAva. la pauRa della Strega era NieNte In conFroNto AllA pauRa della Fame, della MiseriA e della VergogNa.

ScappaVo dalla Vergogna, ScappaVo costerNatA ScappaVo dal dolore A cui preFer Ivo la pauRa.

Mi Volevo Solo Nascondere Fra I cespugli, Nel punto più Isolato del giaRdiNo.

Mi VergogNavo da Mor Ire, Ma Meglio Mor Ire ImpIccAta dalla Strega che di Fame.

Sarebbe Stato Molto più digNitoso.

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ciao, BellinA! che ti è SuccesSo? perché piaNgi?

M-Mar IanNa…

Io Mi chiAmo carlo, e tu?

povera Mar IanNa.
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hai perSo Nostra Figlia e Il lavoro In un colpo Solo, Bene!

oh, luiSa! Falla poco lunga! la BamBinA Voleva Solo Farti un RegAliNo.

l’hai Fatta piaNgeRe, poveriNa.

Sta Succedendo? c’è qualche proBleMa?

che

e Sia! certo, paolo, che tuo Fratello ci Sa VerAmeNte Fare con I BamBinI.

A Far Meglio di te Mi ci è Voluto poco, carA cogNatA.

M-Michelone. grazie. piacere, carlo lorenzIni. la Su’ Figliola è FavoloSa!

gliela Rendo e Non Faccia caso A Mia cogNatA: AbbAia, Ma Non Morde.

NonostAnte Il tuo MirAcoloso Intervento, quella SerA Mi toccò comunque una Bella lavAta di capo.

ecco, gioVanNa, diaMo I FioRellinI AllA luiSa, VedIamo Se Si RabBonIsce un po’.

codeste Rose le Farà R icRescere Il giaRdiNieRe, è così BraVo, del Resto.

q uaNdo Mi Misero A letto, per punIzione, Non Mi Raccontarono le Novelle, come FacevaNo Sempre, quiNdi A conFortarMi R imAse Solo una domAndA:

Mi VergogNavo Ancora tanto.

chi è Mar IanNa?

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ciao, AmoRe, divertIti e Fai la BraVa! SpeR iaMo Non ci Sia la Strega Martella. poi li VedI Son di tutti I colori. che uccellIni ci Sono? In Realtà AveVo pauRa un po’ di tutto In quel per Iodo. dai, MovIti. Si Va AllA Villa petRaiA Ad Aiutar I giaRdiNieR
del
Non
ci Sono un
uccellIni però! da quella Volta delle Rose Mi era Venuta una pauRa terR ibIle dei padRonI. Non li Volevo NemMeno Vedere. Allora StaManI VieNi co’ I’ BabBo! Invece di AndAre Al “Bel Riposo” Si Va A Villa petRaiA c’è da Aiutare lì. Ma, gioVanNa, BisognA AndAre A SalutaRli. Sono Appena Arr Ivati! No, MamMa! Io Non Vengo! Mi FanNo pauRa! NanNi! dai, NanNi! tirAti Su! No. Forza, Arr IvaNo I padRonI! estAte 1875 ho pauRa! ho pauRa! Io Non ci Vado! Io Non esco! 18 19
i
Re…
IniziaRe A preoccupaRti, NanNi, Il Re Non c’è Mai!
Sacco di

No. lì SopRa Non ci Si Sale! codesto gli è Il Salotto del Re.

che Bello! Solo Il Re può AveRe un Salotto Su un Albero come Nelle Favole! Vero?

Non Mi SogNavo lontanAmeNte di entRare In un Salotto RegAle. Il Mio posto era In BasSo e Mi Accontentavo di AmmIraRlo da Sotto, Mentre giocavo con I grilli.

ciao, grilliNo!

gli uccellIni! gli uccellinI! ho troVato gli uccellIni!

una VecchiA. e tu chi Sei?

che Bello queSto giaRdino! che Belli I FioR i! che Belli gli uccellIni! Non Manca Nulla.

tutti queSti uccellI e Non ce Ne è uno che parli.

Ahah! Non esiStoNo uccellI che parlano! Se esiSteSseRo, Il Re ce li Avrebbe.

uh?

lo dicI te.

esiStoNo. e Il Re Non li ha.

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Ma queSto è Il giaRdiNo del Re! lui può AveRe tutto quello che Vuole.

lo dicI te. NemMeno Il Re può AveRe ognI cosA.

Ma Se NemMeno Il Re può AveRe tutto, A Noi cosA ci tocca?

tempi dur I.

Anche SogNare era un lusSo.

Nulla. poeRanNoi!

A Noi ’un ci tocca Nulla.

q uiNdi R imAneVa un Sacco di tempo per la NoiA.

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