Gli scarabocchi di Maicol & Mirco - Ops Preview

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Michele Foschini

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Leonardo Favia e Francesco Savino

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Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco - OPS è © 2023 Michael Rocchetti.

Per l’edizione italiana: © 2023 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati.

ISBN: 978-88-3273-901-5

PRIMA EDIZIONE

“Questo libro non contiene bestemmie o atti di violenza ma solo loro rappresentazioni. Rappresentazioni messe in pratica non dagli autori-creatori ma dai loro personaggi, i quali godono di libero arbitrio. In caso voleste condannarli e incarcerarli, avvertiteci pure. Vi disegneremo una galera ad hoc.”

Maicol & Mirco

La filosofia dello scarabocchio di Nicola Mari

Che cavolo potrei scrivere che Maicol & Mirco non abbia già espresso nei suoi fumetti? Decisamente niente ma, anche per parlare del niente in modo adeguato, dovrei essere Maicol & Mirco, perché i suoi scarabocchi sono manifestazione di un pensiero, il suo, che è pura filosofia e perfetta espressione di ironia: acuti, taglienti e capovolti rispetto allo sguardo comune.Tuttavia, quella di Maicol & Mirco non è un’invettiva contro la norma, ma un disvelamento di quella parte della normalità che ha espunto dal nostro orizzonte ombra, morte, disordine e caos. Questi scarabocchi maledetti rifiutano la rimozione, forse in accordo con Sigmund Freud, persuaso che il rimosso torni sempre nella forma del sintomo e del disagio; anzi, con il rimosso ci costringono a interagire, strappandoci un perturbante sorriso un po’ amaro e un po’ no: colpi di rasoio nero su fondo rosso, operazioni chirurgiche che non curano, ma che recuperano il nostro sintomo, in totale contraddizione con un presente che, nella pia illusione di poterci guarire e liberare da ogni male, ci espone al rischio dell’estinzione e dell’autodistruzione. Nell’illusorio tentativo di esorcizzare il negativo, tutto intorno a noi celebra il consenso, ponendo le premesse di una legge di morte; al contrario, il mondo dischiuso da Maicol & Mirco apre a un autentico principio di vita e di connessione attraverso meravigliosi mostroidi, “io” deformi, coscienze troppo consapevoli, spazi inesistenti, scenari perfetti di vicende annichilite, asimmetrie quasi euclidee, bestemmie “non-teologiche” e nostre lapidi scambiate per quelle di un altro...

Forse anche per questo, i colpi di pistola di M&M rappresentano, insieme all’esclamazione del ragionier Ugo Fantozzi su La corazzata Potemkin, il momento catartico perfetto della mia e di chissà quante altre esistenze.

Impossibile rinunciare a questo mondo in rosso e nero, nel quale vige una singolare utopia negativa che, anziché privarci di un qualsiasi discernimento critico, riesce a rivelarci a noi stessi, forse perché, ridendo del male altrui, possiamo guardarci dentro senza fuggire, senza volgere lo sguardo altrove, senza proiettare. Questi piccoli quadri dalle dimensioni mentali infinite sono dunque degli specchi che non sapevamo di possedere e nei quali non vorremmo mai specchiarci, se non prevalesse l’illusione che gli scarabocchi umani (troppo umani) di M&M non ci rappresentino e se non fossimo irretiti dalla purezza di un segno solo in apparenza semplice. Tecnicamente, queste vignette sono esemplari: il tratto è spezzato e chiuso nel punto e nel modo giusto, le distanze tra lettering e figure e tra figure e figure risultano impeccabili. L’impianto grafico, dalle onomatopee agli spessori dei tratti mai troppo sottili e mai troppo grossi, è perfetto; e poi le linee di contorno, a delineare l’espressività e la psicologia dei personaggi, veri e propri diagrammi dell’anima, gioia degli occhi e della mente. Quella di Maicol & Mirco è grande arte che pensa e fa pensare, espressione commovente e divertente di una forma che è contenuto, in cui il rapporto tra significato e significante assume connotati inattesi ed enigmatici. Meglio allora farsi condurre nei nostri inferi da questo Virgilio marchigiano dal nome biforcuto che, attraverso una visione assoluta, ossia sciolta dall’opinione corrente, ci affranca dalla banalità, sparandoci in faccia verità amare come fiele, da cui possiamo difenderci ridendo sconsolatamente, compiaciuti e grati.

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