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con gli NFT | GESTIONALIA Irene Sanesi L'arte nei luoghi di lavoro || 40 L DURALEX Raffaella Pellegrino Arte digitale ed NFT: cosa dice il diritto? L NUOVI SPAZI Massimiliano Tonelli Studio La Linea Verticale (Bologna)

Via dell’Oro

Viale XII Giugno Via Castiglione

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Viale Enrico PanzacchiViale Enrico Panzacchi Porta Castiglione

STUDIO LA LINEA VERTICALE

Bologna

Via dell’Oro 4b 392 0829558 | 335 6045420 info@studiolalineaverticale.it studiolalineaverticale.it

Uno storico dell’arte, Giovanni Avolio, insieme a un artista Vale Palmi, sostenuti da un medico-collezionista, Luciano Merlini. È il trio che compone questa nuova galleria, che ha l’obiettivo principale di fare ricerca.

Da quali riflessioni è nata l’idea di aprire questa nuova galleria?

La tendenza imperante a un’orizzontale rizomaticità di intenzioni e di gusto che domina il panorama artistico contemporaneo non ci soddisfaceva. Desideravamo uno spazio che si sviluppasse in verticale, incentrandosi solo su determinate tematiche, su una linea di ricerca approfondita piuttosto che rischiare di disperderci fra mille mode restando sulla superficie di ognuna.

Nel cinema Odeon di Firenze sorgerà una grande libreria

GIULIA GIAUME L Una libreria, un ristorante e uno spazio espositivo, tutto all’interno del mitico Cinema Odeon di Firenze. È il progetto Giunti Odeon, che trasformerà la sala del rinascimentale Palazzo dello Strozzino in una struttura polifunzionale. L’annuncio del gruppo editoriale Giunti prevede la nascita di “una delle più grandi librerie al mondo” nel monumentale spazio Art Déco, con scaffali al posto della platea, spettacoli e mostre sul palco e uno spazio in galleria con circa 180 poltrone per guardare i film. Proseguiranno dunque le rassegne cinematografiche serali curate dalla direttrice Gloria Germani e dal suo staff (tra cui il critico Marco Luceri) a fianco di una più ampia programmazione culturale e commerciale. Al momento dell’annuncio è stata prò lanciata una petizione che mette in guardia sullo snaturamento della sala storica cittadina, affiancata da una lettera sottoscritta da 48 operatori culturali della città. Il progetto, affidato allo studio d’architettura fiorentino Benaim e da inaugurarsi tra l’autunno e l’inverno 2022, si colloca sulla scia delle frequenti riconversioni funzionali dei palazzi e delle attività storiche, in un anno importante per l’Odeon: il suo centenario. giunti.it

Chi siete?

La galleria è la perfetta unione di due differenti esigenze: quella di Giovanni Avolio, la cui formazione storico-critica è culminata nel ruolo di assistente di galleria alla Labs Contemporary Art di Bologna e il cui sogno era di aprire un proprio spazio; e quella dell’artista Vale Palmi, il cui obiettivo era di circondarsi di colleghi che si occupassero della sua stessa ricerca per creare un solido gruppo.

A livello di staff come siete organizzati?

Lo staff della galleria è al momento composto unicamente dai due soci e da un amministratore, Luciano Merlini, medico e ricercatore appassionato d’arte. Siamo

Africa protagonista alla Biennale Architettura 2023

VALENTINA SILVESTRINI L Bisogna ancora attendere per conoscere partecipanti e temi della 18. Mostra Internazionale di Architettura, ma è già chiaro che l’evento sarà nel segno dell’Africa. Non solo perché profondo è il legame fra quell’area e la curatrice ghanese-scozzese Lesley Lokko, attuale direttrice dell’African Futures Institute di Accra. Intitolata Il laboratorio del futuro, la Biennale Architettura assegnerà al continente africano un ruolo centrale, elevandolo a punto di riferimento per un’analisi dal respiro globale. Dopo il successo del 2017, quando l’edizione curata da Hashim Sarkis superò i 300mila visitatori, la prima mostra a nomina diretta della accompagnati da tre bravissimi critici – Tatiana Basso, Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang –, coi quali abbiamo intenzione di camminare ancora a lungo.

Su quale tipologia di pubblico puntate?

Su chiunque abbia le idee chiare di cosa ama e cosa no in arte, ma anche su chi è stato più volte deluso da questo mondo e su chi non ci si è mai avvicinato proprio per la sua respingenza e incomunicabilità. Puntiamo a educare a un’arte pregna di significato e profondità.

Un cenno ai vostri spazi espositivi e al territorio circostante.

Lo spazio è piccolo e concentrato, bianco e minimale, rifinito in ogni dettaglio, il luogo ideale per smettere di fuggire verso l’esterno e, invece, indagare l’interno della coscienza e di noi stessi. Bologna la dotta, città universitaria per eccellenza, è l’ambientazione perfetta per uno spazio che dichiara la sua intenzione di studiare e ricercare.

Cosa proporrete dopo la mostra inaugurale?

Dopo la collettiva Immateriale–Corpo–Immateriale (fino al 16 luglio) continueremo con un format di bipersonali, un artista di questa mostra con un artista esterno a confronto. Per tenere fede alla promessa di fare ricerca, i titoli delle mostre future deriveranno sempre da un diagramma riassuntivo dello studio affrontato di volta in volta e di mostra in mostra.

presidenza Cicutto sarà “complessa e necessaria”, ha anticipato la curatrice. In una fase storica contrassegnata dall’ascesa di nuovi poli geografici e dalla spinta verso condizioni più eque, la scelta di Lokko alimenta non poche aspettative. “L’Africa è il laboratorio del futuro”, ha sottolineato, si tratta del “luogo in cui tutte le questioni di equità, risorse, razza, speranza e paura convergono e si fondono”, oltre a quello al quale ciascuno di noi appartiene a livello antropologico. Alla dimensione collaborativa, più che all’accezione scientifica, intende richiamarsi il vocabolo ‘laboratorio’, riflesso della volontà di concepire la mostra come “una sorta di bottega artigiana”, nella quale “architetti e professionisti provenienti da un ampio campo di discipline creative tracciano un percorso fatto di esempi tratti dalle loro attività contemporanee che il pubblico, composto da partecipanti e visitatori, potrà percorrere immaginando da sé cosa può riservare il futuro”. Appuntamento a Venezia dal 20 maggio al 26 novembre 2023. labiennale.org

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