Il Mondo dei Trasporti - Maggio 2023

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Mensile di politica, economia, cultura e tecnica del trasporto | Fondato da Paolo Altieri

L’editoriale

Tutti gli appuntamenti di un mese davvero caldo

UN MAGGIO DA VIVERE INTENSAMENTE

Non solo gomma, ma anche ferro, acqua e aria: Il Mondo dei Trasporti, fedele al suo nome generalista, allarga gli orizzonti e comincia ad esplorare e a dare voce alle diverse soluzioni di movimentazione merci che stanno affiancando l’autotrasporto con sempre maggior convinzione, anche per rispondere ad esigenze di riduzione delle emissioni e di ottimizzazione delle risorse umane. Dunque trasporto ferroviario, marittimo e perché no, anche i progetti che arrivano dal mondo droni, in cui l’Italia si pone tra l’altro quale eccellenza mondiale. Senza mai dimenticare la strada, che in questo mese di maggio avrà numerose occasioni di confronto: dal Samoter di Verona dedicato alle macchine per costruzioni, a Tuttofood di Milano, ottimo palcoscenico per gli specialisti del trasporto a temperatura controllata, al Transport Logistic di Monaco. E a fine mese la chiusura in grande stile con il Rubia Engine Oil Misano Grand Prix Truck. Buon viaggio a tutti!

IN ALLEGATO INSERTO SUL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI

Renault Trucks: intervista a Gerolamo Finazzi, titolare di Diesel Car by Finazzi

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Scandipadova consegna uno Scania Touring a TIF Formentin; Arriva Italia inserisce 20 nuovi Crossway a metano; Martin Reisen e Autoservizi Guerra scelgono MAN.

IVECO BUS INAUGURATO L’IMPIANTO DI FOGGIA

DOMENICO NUCERA

L’ITALIA RICOMINCIA DAL SUD

EUROMASTER RIGOMMA

Ricostruito sì o ricostruito no? Tutti i vantaggi economici e ambientali assicurati dal multivita in un’epoca in cui taglio dei costi e sostenibilità sono prioritari per i trasportatori.

Il Presidente di Iveco Bus ha dato il via ufficialmente, insieme al CEO Gerrit Marx, al Ministro Adolfo Urso e al Governatore della Puglia Michele Emiliano, ai lavori della struttura destinata all’assemblaggio di autobus elettrici e a basse emissioni.

331 Centri erogano in Italia la formula Euromaster Assistance, che garantisce assistenza su strada 24/7. Tra le officine fiore all’occhiello del network c’è la Pagani Pneumatici.

FORD TRUCKS OVIP DAF KÖGEL

In occasione della consegna di sette motrici Legacy alla sua azienda, la Brivio & Viganò, Alessandro Viganò ci regala un prezioso excursus sull’avventura iniziata dal padre Giovanni e dal socio Luigi Brivio nel 1980. Un percorso che ha portato lo specialista del trasporto e della logistica per la GDO - 1.010 targhe, 3.000 dipendenti e 250 milioni di fatturato - a diventare uno dei principali player italiani del settore.

Iniziata quattro anni fa, l’avventura della concessionaria Ovip Daf procede a gonfie vele. Tanto che Casa madre ha esteso la zona di copertura da Piacenza a Pavia ed Alessandria. Merito di clienti soddisfatti, come Antonio Francesco Turrà che, inizialmente dubbioso, si è lasciato conquistare dal Direttore Commerciale Adriano Sirica e dalla sua squadra: d’ora in poi acquisterà solo DAF.

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n sodalizio di valore, quello tra la concessionaria Iveco Saicar di Lecce e Puglia Termica di Martina Franca, in provincia di Taranto, oggi azienda leader nella fornitura a tutto il Centro-Sud Italia di materiale termosanitario. Un’intesa che porta oggi all’ingresso nella flotta del cliente di 19 EuroCargo per le consegne a medio raggio.

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Cavi Diesel amplia il ventaglio di servizi proposti alle aziende di trasporto inserendo nell’offerta anche le Carte Shell.

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na fornitura di quattordici semirimorchi rinnova quasi totalmente la flotta trainata di Zincatura Bresciana, azienda in attività dal 1960, oggi vera e propria eccellenza italiana, e non solo in termini di fatturato. La società di Verolanuova si distingue per una grande attenzione alla ricerca di soluzioni innovative che possano piacere soprattutto all’ambiente.

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TN Service: Progetto Young, quando l’impresa incontra la famiglia e la scuola, per formare nuove generazioni di tecnici appassionati e competenti.

Vega Editrice Anno XXIII maggio 2023 euro 5.00 N° 319
Mensile di politica, economia cultura e tecnica del trasporto
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IVECO
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mobilità
www.fortruckers.it LA STRADA GIUSTA É NEL MEZZO TRUCKS #wearesocial Brescia Via Statale, 98 25011 - Calcinato (BS) +39 030 9636261 info@btrucks.it www.fortruckers.it Bolzano Via Zuegg, 6 39100 - Bolzano (BZ) +39 0471 916070 Milano Via A. Einstein, 27 20098 - Assago (MI) +39 02 500 47143

MERCATO EUROPA: TUTTI I SEGMENTI SONO IN CRESCITA

Il primo trimestre del 2023 ha emesso il suo verdetto: in Europa le immatricolazioni di veicoli leggeri, pesanti e di autobus sono cresciute rispettivamente del 7,7, del 19,4 e del 15,5 per cento. Quanto ai van, la Spagna ha registrato una crescita consistente del 31,2 per cento, raggiungendo le 34.200 unità. Germania e Italia hanno registrato incrementi più contenuti (+9,2 e +7 per cento, rispettivamente, con l’Italia a 46.790 unità rispetto alle 43.724 del primo quarto del 2022). La Francia, in calo del 3 per cento, esprime comunque in questo segmento i volumi di immatricolazione più elevati con 87.842 unità. Il primo trimestre ha visto anche un aumento significativo delle vendite di autocarri nuovi (+19,4 per cento), raggiungendo le 86.455 unità. Tutti gli Stati membri ad eccezione della Danimarca (-8,9 per cento) hanno registrato una crescita sostan

ziale, compresi i quattro maggiori mercati: Germania (+20,9 per cento), Francia (+12,4 per cento), Polonia (+19,1 per cento) e Italia (+9,5 per cento). Passando agli autobus, questi sono aumentati del 15,5 per cento a 7.309 unità. La Francia ha registrato i volumi più elevati, con 24.107 mezzi immatricolati, registrando un aumento del 23,5 per cento. Altri mercati principali hanno registrato guadagni considerevoli, tra cui Spagna (+68,7), Italia (+64,1) e Germania (+16,2).

Quanto alle motorizzazioni, il diesel ha continuato a dominare il mercato dei furgoni europei, rappresentando l’84,5 per cento del totale. Sebbene le immatricolazioni di furgoni diesel siano aumentate, con la Spagna a +28,2 per cento, l’Italia a +12,2 e la Germania a + 7, la quota di mercato è in calo. I furgoni elettrici sono cresciuti del 77 per cento, con 259.449 unità. I van a batteria rappresentano ora il 6,2 per cento di tutte le immatricola -

zioni di furgoni nell’UE, rispetto al 3,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Quanto ai truck, il diesel è rimasto la prima scelta per gli acquirenti europei, rappresentando il 96,1 per cento di tutte le nuove immatricolazioni nel primo trimestre del 2023. Con una crescita del 408,5 per cento, i veicoli a ricarica elettrica rappresentano ora l’1,1 per cento di tutti i camion immatricolati in UE, con 939 unità. Diversa la situazione in ambito autobus: le vendite di modelli elettrici sono aumentate del 47,1 per cento raggiungendo le 1.053 unità, e conquistando una quota di mercato del 14,4 per cento nel primo trimestre del 2023. Anche gli autobus ibridi elettrici hanno guadagnato terreno (+146,9 per cento), con una quota di mercato che è passata dal 6,8 al 14,5 per cento. Gli autobus diesel mantengono ancora la quota di mercato maggiore (61 per cento).

IRU SU CHI DEVONO GRAVARE I COSTI PER L’AGGIORNAMENTO?

TACHIGRAFO DIGITALE: COSA CAMBIA DAL 21 AGOSTO

MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO

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EDITORE

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Apartire dal prossimo 21 agosto il tachigrafo digitale intelligente di seconda generazione sarà obbligatorio su tutti i veicoli commerciali nuovi, senza tracciamento GPS, con MTT superiore alle 3,5 t. Si tratta di uno strumento che implementa le funzioni dell’attuale prima generazione, obbligatoria su tutti i nuovi mezzi immatricolati a partire dal 15 giugno 2019. Le novità più importanti riguardano il sistema DSRC (Dedicated Short Range Communication), che nella nuova versione consentirà la comunicazione a corto raggio di informazioni alle Autorità; mentre la seconda riguarderà il nuovo sistema satellitare GNSS (Global Navigation Satellite System) che, grazie ad un aggiornamento del software, consentirà la geolocalizzazione dei veicoli commerciali.

Di fronte alle incertezze circa la disponibilità dei segnali satellitari indispensabili per autenticare le posizioni registrate dal tachigrafo, il comitato per il trasporto su strada ha sostenuto l’introduzione tempestiva di un “tachigrafo di transizione”.

“Il nuovo tachigrafo intelligente - ha dichiarato Raluca Marian dell’International Road Transport Union - apporterà miglioramenti significativi, come una registrazione più semplice dei valichi di frontiera e la possibilità per le forze dell’ordine di eseguire controlli a distanza. Tuttavia, un ritardo nella disponibilità dei segnali satellitari utilizzati per autenticare le posizioni registrate dal tachigrafo ha creato incertezze tecniche e legali. C’è da dire che l’autenticazione del segnale via satellite non pregiudica le funzioni principali del tachigrafo, ed è per questo che sosteniamo l’introduzione tempestiva di un “tachigrafo di transizione”. Le restanti domande riguardano come avverrà l’aggiornamento del tachigrafo di transizione una volta sanata la carenza di autenticazione del segnale e chi pagherà per l’aggiornamento. Non possiamo permetterci, né ora né in futuro, che i costi e gli oneri dei ritardi creati altrove nel sistema vengano trasferiti all’industria del trasporto su strada. Questa è un’altra lezione che ci insegna come le scadenze legislative debbano essere pragmatiche e realistiche, e debbano tener conto delle esigenze e delle realtà del settore”.

La convulsa corsa verso la transizione verde dei trasporti, distorta già dal suo inizio dai tratti dell’ideologismo anziché da quelli della concretezza, spesso provoca squilibri che da una parte dimenticano i criteri di equità e giustizia, dall’altra ignorano la realtà nella quale bisogna muoversi, con il risultato di vanificare proprio quell’obiettivo della decarbonizzazione che sta a cuore a tutti.

È il caso delle gravose multe che le direttive europee hanno deciso di far pagare alle case costruttrici che non rispettano gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La norma attualmente in vigore, che già riguarda i veicoli pesanti, prevede che le case i cui veicoli immatricolati annualmente non rispetteranno la riduzione media (di CO2, rispetto l’immatricolato 2019) del 15 per cento nel 2025 subiranno una sanzione pari a 4.250 euro (6.800 euro dal 2030) per ogni grammo di CO2/tKm in eccesso (riduzione media da non confondere con l’ultima e ancor più impegnativa proposta della Commissione del 14 febbraio scorso che per i veicoli industriali ha proposto nuovi obiettivi pari a: 45 per cento a partire dal 2030; 65 per cento dal 2035; 90 per cento dal 2040). Si tratta di cifre da capogiro che si aggiungono ai massicci investimenti fatti dalle case proprio nel tentativo di raggiungere l’obiettivo (volendo dimenticare “per un attimo” la nuova proposta di Euro VII anch’essa bisognosa di ingenti investimenti di sviluppo e messa

in produzione).

Ma la transizione green è responsabilità di molti altri soggetti come, ad esempio, le istituzioni pubbliche nazionali e locali, dalle quali dipendono politiche energetiche, autorizzazioni e permessi, o le energy company dalle quali dipendono la fornitura e le reti di rifornimento, senza le quali non si capisce a chi le case costruttrici potrebbero vendere i loro veicoli a emissioni zero. Non dovrebbero allora essere multati tutti i soggetti coinvolti e a tutti i livelli (come d’altronde suggeriscono ACEA e IRU)? E perché ostinarsi sulla strada della penalizzazione delle case costruttrici quando l’uso dei biocarburanti - che più crescono peso e dimensioni del veicolo, più appaiono indispensabilipotrebbe abbassare nettamente la quota di emissioni di cui si vuol far carico (a suon di multe) ai costruttori e - eventualmente - agli altri responsabili dei ritardi nella decarbonizzazione?

Sarebbe un modo costruttivo per aiutare ad evitare le sanzioni, ma soprattutto per favorire al tempo stesso la riduzione dell’impatto ambientale. Che è il fine che tutti intendiamo raggiungere e, potendo, nel tempo più breve possibile.

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PRESIDENTE MICHELE STEFANO ALTIERI PUBBLICITÀ VEGA EDITRICE SRL VIA RAMAZZOTTI, 20 20900 - MONZA TEL. +39 039 493101 GRAFICA E IMPAGINAZIONE STEFANIA FRERI STAMPA TIPOLITOGRAFIA PAGANI SRL PASSIRANO (BS) ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA EURO 50,00, ESTERO: EURO 150,00. BANCA D’APPOGGIO: UNICREDIT BANCA CODICE IBAN: IT 21 V 02008 33430000041141143 - MONTE DEI PASCHI DI SIENA CODICE IBAN: IT51 K 01030 01605 000000212676. POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - DISTRIBUZIONE NUOVA EFFEA SRL: BRUGHERIO (MB). IL MONDO DEI TRASPORTI È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 327 DEL 4/5/1991 - ISCRIZIONE AL ROC: N. 35164.
CORNER DEALER DI MASSIMO ARTUSI VICEPRESIDENTE FEDERAUTO CON DELEGA TRUCK E VEICOLI COMMERCIALI PERCHÉ I COSTRUTTORI DEVONO PAGARE DOPPIO?
ACEA L’ITALIA CON IL SEGNO + NELLE VENDITE VAN (46.790), TRUCK (7.370) E AUTOBUS (1.326) Raluca Marian, Delegato Generale IRU presso l’Unione Europea.
3 N° 319 maggio 2023 FATTI &
Massimo Artusi, Vicepresidente Federauto con delega Truck e Van.
OPINIONI

ANITA ISTITUZIONI E OPERATORI ECONOMICI A CONVEGNO SULLA SITUAZIONE DEI VALICHI MONTANI

UNA CERNIERA O UNA MURAGLIA?

LE ALPI AL CENTRO DELLE POLITICHE DI TRASPORTO PER LA COMPETITIVITÀ DELL’ECONOMIA ITALIANA. QUESTO IL TITOLO DEL CONVEGNO ORGANIZZATO DA ANITA PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUI TRAFFICI ATTRAVERSO TUTTI I VALICHI ALPINI CHE COLLEGANO L’ITALIA CON IL RESTO D’EUROPA.

ALPI
MILANO BOLOGNA NICE Ventimiglia Simplon Gotthard Reschen Brenner Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Villa Opicina/Trieste Montgenèvre Mont Blanc Frèjus Mont Cenis Gd St Bernard Felbertauern VERONA VENEZIA LJUBLJANA ZAGREB UDINE INNSBRUCK MŰNCHEN SALZBURG WIEN TORINO GENÈVE BERN ZURICH BASEL San Bernardino Autostrade del mare verso la Spagna
LE
di Paolo Barilari Roma
4 N° 319 maggio 2023 FATTI & OPINIONI

ossono essere viste come una cerniera che unisce o come un muro che divide. Sono le Alpi, ed è chiaro che, a parte pochi ristretti passaggi, tutti i traffici stradali che vogliono dall’Italia andare all’estero o dall’estero venire in Italia, da qualche parte devono attraversare le Alpi. E quando, come succede ormai da troppo tempo con l’Austria, il passaggio si restringe, a soffrire non è solo l‘autotrasporto merci ma tutto il sistema economico e produttivo italiano, che così tanto conta sulle nostre esportazioni. Con l’esclusione dei prodotti petroliferi, di tutto l’import/export dell’Italia con il mondo pari a 266 milioni di tonnellate, il 60 per cento - oltre 170 milioni di tonnellate - si svolge con i Paesi europei e deve passare per l’arco alpino. Proprio per capire come risolvere la frizione con l’Austria ma al tempo stesso fare il punto della situazione agli altri valichi alpini che uniscono e dividono l’Italia dal resto d’Europa, l’Anita ha organizzato un convegno sul tema dal chiaro titolo: “Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana”. Un’occasione per evidenziare, insieme alle istituzioni e agli operatori economici intervenuti, le problematiche esistenti nell’attraversamento via strada e via ferrovia dell’arco alpino e la necessità di una rapida soluzione, puntando sull’impegno del governo italiano e sull’appoggio dell’Unione Europea. Perché le restrizioni imposte dall’Austria sono giudicate un mancato rispetto della libertà di circolazione delle merci è uno dei pilastri dell’Unione. La giornata è stata aperta dall’intervento del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi che ha offerto ai presenti una panoramica del contesto infrastrutturale ai valichi alpini, evidenziando le principali attività poste in essere dal Governo per favorire il trasporto delle merci da e verso l’Italia. “Occorre un cambio di prospettiva da parte del Paese – ha dichiarato Rixi – necessario a assicurare al settore dell’autotrasporto concrete possibilità di investimento, garantendo attività di qualità e andando a tutelare il lavoro degli autisti”.

“I valichi alpini - questo il pensiero di Thomas Baumgartner. Presidente di ANITA - rappresentano la connessione fisica tra i mercati produttivi e di consumo italiani ed europei. I Paesi europei dovrebbero adoperarsi per un loro fluido attraversamento e per una gestione coordinata della mobilità, di persone e merci, in condizioni di sostenibilità ambientale ed efficienza operativa”.

I principali passaggi per il traffico delle merci lungo l’arco alpino sono sette: Ventimiglia, Frejus, Monte Bianco, Sempione e San Gottardo, Brennero e Tarvisio. Due di questi, il valico del Monte Bianco e quello del Sempione, sono rispettivamente solo autostradale e solo ferroviario. Gli altri cinque sono percorribili sia su gomma sia su treno. A seconda del valico utilizzato, le merci possono raggiungere la Francia, la Svizzera o l’Austria e continuare poi il viaggio verso altre destinazioni in tutta Europa, la Spagna, la Gran Bretagna, il Benelux, la Germania, la Polonia. Oggi il 66 per cento del volume complessivo d’import-export dell’Italia con i Paesi europei viaggia su strada, il 34 per cento

su ferrovia. I confini italiani sono interessati da alcune grandi opere di sviluppo e manutenzione infrastrutturale, i cui tempi e modalità di realizzazione segneranno il destino dei traffici merci e anche dell’economia italiana. Il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, le aperture della Galleria di Base del Brennero e del Terzo Valico dei Giovi, il raddoppio autostradale del Frejus, la temuta chiusura del tunnel del Monte Bianco per tre mesi all’anno

nell’arco di 18 anni.

“È necessario - riprende Baumgartner - interrogarsi sullo scenario di sviluppo dei traffici merci attraverso le Alpi nei prossimi anni, in relazione alle dinamiche del PIL nazionale e agli obiettivi di split modale. Ciò che accade al valico del Brennero ormai da anni, con le limitazioni al transito stradale dei mezzi pesanti imposte in modo unilaterale dal Tirolo, testimonia l’esigenza di un intervento

IL TRAFFICO AI VALICHI NEGLI ULTIMI 37 ANNI

Edoardo Rixi, classe 1974, genovese, è il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Meloni.

risolutivo della Commissione europea per il ripristino della libera circolazione delle merci lungo il Corridoio Scan-Med, un asse di trasporto strategico per l’economia dell’Unione Europea”.

P
FRANCIA 1984 TRAFFICO STRADA / TOT 35 MLNT TRAFFICO FERROVIA / TOT 32 MLNT ITALIA SVIZZERA AUSTRIA SLOVENIA CROAZIA 14 MlnT 10 MlnT 8 MlnT 16 MlnT 2 MlnT 17 MlnT FRANCIA 2021 TRAFFICO STRADA / TOT 118 MLNT + 240% TRAFFICO FERROVIA / TOT 56 MLNT + 75% ITALIA SVIZZERA AUSTRIA SLOVENIA CROAZIA 28 MlnT 3 MlnT 25 MlnT 43 MlnT 10 MlnT 65 MlnT
“Tutti i Paesi europei dovrebbero adoperarsi per un fluido attraversamento dei valichi alpini e per una gestione coordinata della mobilità".
5 N° 319 maggio 2023 FATTI & OPINIONI

FORD TRUCKS CONSEGNATE 7 MOTRICI LEGACY ALLA LOMBARDA BRIVIO & VIGANÒ

L’OVALE BLU SI TINGE DI ARANCIONE

SCENDONO IN STRADA IN QUESTI GIORNI I VEICOLI APPENA ENTRATI A FAR PARTE DELLA FLOTTA DELLO SPECIALISTA DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA PER LA GDO. NE PARLIAMO CON ALESSANDRO VIGANÒ, TITOLARE E FLEET MANAGER DELL’AZIENDA CHE, PRENDENDO LE MOSSE DA QUEST’ULTIMO ACQUISTO, CI REGALA UN PREZIOSO EXCURSUS SULLA STORIA QUARANTENNALE DI UNO DEI PROTAGONISTI DEL NOSTRO SETTORE.

e essere “vecchi dentro” significa dare valore ai rapporti umani e non considerare i numeri l’unico faro illuminante della propria attività imprenditoriale, allora ci sentiamo di dargli ragione: Alessandro Viganò è all’anagrafe un giovane imprenditore, ma dentro ha quanto meno il doppio dei suoi anni. Il trentacinquenne figlio di Giovanni Viganò, socio fondatore, insieme a Luigi Brivio, della Brivio & Viganò, azienda leader nel trasporto e nella logistica per la GDO, ci apre le porte della sede di Usmate Velate, in occasione della consegna di 7 motrici Ford Trucks Legacy acquistate proprio in omaggio a quel principio secondo il quale gli affari devono andare di pari passo con il cuore e l’istinto. “Sono diversi i motivi che ci hanno spinto a inserire questi veicoli, ordinati a fine 2022 e in consegna in questi giorni. Il primo, ma non necessariamente per la sua importanza, è che nelle passate stagioni quasi tutti i brand proponevano tempi di consegna lunghissimi, mentre Ford Trucks offriva tempistiche decisamente più favorevoli.

Ci siamo detti: parliamo di una delle case costruttrici più importanti sul mercato mondiale, con una forte tradizione; in più è un marchio a stelle e strisce, e per un appassionato di America del Nord come me questa è stata sicuramente una leva fondamentale nel prendere la decisione di testarli. Le prime prove hanno avuto un esito positivo, ora li attende la conferma della strada: in base ai riscontri dei nostri autisti e ai risultati in termini di tco decideremo se proseguire con la fornitura. Se dei consumi è possibile farsi un’idea già da subito, i veri costi che vogliamo considerare sono quelli di manutenzione, che inevitabilmente saranno da valutare lungo un arco temporale di diversi anni”. I veicoli sono tutte motrici Legacy da 23 bancali con cassa refrigerata: l’allestimento è stato curato dalla New Royal Plastic di Conselve, il frigorifero è Carrier e la sponda Anteo. Percorreranno circa 80mila km all’anno e si occuperanno della fornitura quotidiana alla GDO recapitando la merce fresca nel primo viaggio della mattina, e lo scatolame nel pomeriggio. “Ci sentiamo tranquilli - prosegue Viganò - perché le spalle di Ford Trucks sono ben coperte dal Gruppo Maurelli che mette in campo una grande esperienza e conoscenza del territorio italiano. Giacomo Maurelli è un amico e un imprenditore che a chiamata non lascia certo cadere il problema, ma si attiva per risolverlo istantaneamente. Per il momento impiegheremo i Ford

Trucks in Lombardia: li abbiamo acquistati da Lodotruck che con le sedi di Brivio e Bergamo coprono bene il territorio della regione, e ci rivolgeremo direttamente a loro qualora dovessimo avere qualche problema”.

La lucidità di Alessandro non sorprende, ed è una caratteristica che spesso accomuna i figli d’arte, abituati fin da piccoli a respirare l’attività dei genitori, quando al rispetto nei confronti della strada segnata da altri si aggiunge l’umiltà di chi sa di avere molto da imparare. Sono professionisti che nel momento in cui arriva il loro turno non pretendono di scalare per diritto di nascita l’organigramma aziendale, ma si mettono a disposizione, pur con un piano preciso in mente, idee e freschezza. “In Brivio e Viganò - prosegue Alessandro - abbiamo la fortuna di poter contare su diverse generazioni, tutte con il loro carico di

competenze specifiche. L’azienda veniva fondata nel 1980 da mio padre Giovanni, che oggi ha 68 anni, e da Luigi Brivio, che invece è purtroppo mancato una trentina di anni fa. Ho fatto la gavetta trascorrendo i primi anni in magazzino, poi piano piano sono diventato responsabile di piattaforma, e per qualche anno mi sono occupato dell’ufficio traffico, il cuore pulsante di ciò che facciamo, dove esiste la possibilità di instaurare un rapporto stretto con gli autisti, i meccanici e i clienti. Ho sempre cercato di coltivare la relazione con i collaboratori, mi piace parlare con loro, ridere e scherzare, e creare un clima di serenità. Sette anni fa sono diventato Fleet Manager, e con la mia squadra oggi mi occupo di acquisti, vendite, manutenzioni, autostrade, carburante, gomme, sinistri, in definitiva

di tutto ciò che ruota intorno ai mezzi: parliamo di una flotta di 1010 targhe, di 10 milioni di litri di gasolio e 5 milioni di euro di manutenzione all’anno. Sono numeri importanti che vanno seguiti con metodo”. Alessandro è anche consigliere in Spagna, dove la B. & V. Holding ha un’azienda attiva nel trasporto e logistica di ortofrutta con due magazzini a Madrid, uno a Barcellona e uno a Siviglia, ed è amministratore unico di Orange Service, realtà nata nel novembre 2021 per svolgere servizi di manutenzione e noleggio con un parco attuale di circa 80 veicoli. “Ci occupiamo di manutenzioni - spiega Viganò - sia per il nostro gruppo che per terzi, per il momento qui nell’officina di Usmate Velate, ma stiamo per aprire una nuova struttura più ampia e moderna. Proponiamo anche il noleggio di veicoli sia leggeri che pesanti: il trend è in crescita e abbiamo individuato uno spazio per noi. La motivazione principale di questa scelta è stata quella di aiutare i padroncini che collaborano con la Brivio & Viganò: oltre ai mezzi di proprietà ci avvaliamo di circa 250 camion di aziende terze che per forza di cose non dispongono del nostro stesso potere d’acquisto. Così abbiamo pensato di offrire loro il servizio di noleggio. Per noi sono clienti speciali, e li trattiamo con condizioni di favore. In più il mezzo rimane nel perimetro coperto dai nostri radar, a tutto vantaggio della sicurezza del trasporto”.

Oggi la sede principale della Brivio & Viganò è a Pozzuolo Martesana con i suoi 65.000 mq di area totale, di cui 29.000

S
Da sinistra Luca Pelizzoli di Lodotruck, Giacomo Maurelli, Lorenzo Boghich, AD Ford Trucks Italia, Lucia Iavarone, Marketing Manager Ford Trucks Italia, Agnese Ronconi di Interservice e Alessandro Viganò di Cristina Altieri Usmate Velate
La Academy Brivio & Viganò ha formato nel 2022 venti autisti e quasi tutti stanno entrando in azienda.
6 N° 319 maggio 2023
DEALER & AZIENDE

I veicoli consegnati da Ford Trucks sono tutte motrici Legacy da 23 bancali con cassa refrigerata: l'allestimento è stato curato dalla New Royal Plastic di Conselve, il frigorifero è Carrier e la sponda Anteo.

di superficie coperta, e 23.150 di suuperficie totale di celle a temperatura 0/+4 °C (fresco), e gelo a -25 °C; la sede di Usmate Velate ha un magazzino logistico e l’officina, mentre in quella di Biandrate c’è un piccolo magazzino da 1.000 mq, uffici, lavaggio e un piazzale; gli altri hub sono a Pieve Emanuele, Nichelino e Pomezia. Vanno poi aggiunti i piazzali dove sono parcheggiati i veicoli in casa dei clienti, circa 30 in tutta Italia. I dipendenti hanno raggiunto quota 2.800, quasi 3.000 considerando anche la Spagna; il fatturato è di 40 milioni di euro per la filiale iberica, mentre in Italia si attesta sui 220 milioni di euro. Eppure tutto è iniziato, come in molte delle storie che raccontiamo, con due camion. “Giovanni e Luigi si sono conosciuti in Ortomercato a Milano - racconta Alessandro - e oggi continuiamo a lavorare con quasi tutti i nomi più importanti della GDO, tranne

BIO ALESSANDRO VIGANÒ

Alessandro Viganò, classe 1988, è titolare e Fleet Manager della Brivio & Viganò. È appassionato di motori e quando non lavora corre in kart nel Campionato Italiano. In alternativa, trascorre il suo tempo libero con la compagna e il piccolo bulldog francese di 5 mesi appena arrivato in famiglia. “Sono un po’ old style: non mi piace stare ai piani alti - sintetizza Alessandro - ma amo trovarmi sul campo, in mezzo alle persone, ai collaboratori. Credo che questo sia l'atteggiamento giusto su cui fondare ogni attività imprenditoriale di successo, al di là dei numeri e dei conti”.

quelli locali, e siamo anche partiti con l’e-commerce alimentare”. Ma non è solo la scelta di un settore che negli ultimi quarant’anni è cresciuto a ritmi vertiginosi ad aver decretato il successo della Brivio & Viganò, che va piuttosto imputato ai valori su cui l’azienda si è sempre orientata. “La legalità innanzitutto - precisa Alessandro - e poi la qualità del servizio: intanto i nostri camion devono essere puliti e ordinati e, se danneggiati, vengono riparati per tempo, grazie ai nostri iter di controllo che coinvolgono responsabili di piattaforma, accettatori e autisti. Sempre parlando di qualità, nel 2022 è nata la Academy Brivio & Viganò con l’idea di formare persone da mettere al volante che, lo sappiamo tutti, mancano, e non solo a livello italiano. Abbiamo già formato 20 autisti, che stanno quasi tutti entrando in azienda, e stiamo procedendo con la formazione delle nuove classi. Quest’anno abbiamo ricevuto 150 richieste e siamo molto soddisfatti della riuscita del progetto perché in questo modo pensiamo di assicurarci sempre un bacino di autisti preparati e competenti”.

E la sostenibilità? “È un argomento che va trattato con attenzione - risponde Alessandro - in quanto bisogna fare un distinguo tra la sostenibilità vera, quella che mio padre perseguiva fin dagli inizi coltivando l’ottimizzazione del lavoro e combattendo gli sprechi, e quella “di moda” oggi. Certamente non vogliamo rimanere indietro e per questo stiamo inserendo alcuni van elettrici in flotta e un paio di trattori, sempre a zero emissioni, ma bisogna capire bene che il peso della transizione energetica non può cadere integralmente sui trasportatori, specie quelli italiani che si trovano ad operare in un contesto dove gli incentivi mancano, le infrastrutture pure e il prezzo di accesso alla mobilità green è proibitivo. Se un veicolo a gasolio allestito costa 150mila euro, uno elettrico arriva a tre volte tanto. Certo, il costo dell’energia può anche essere inferiore, ma con i pochi chilometri che facciamo il breakeven è davvero fuori dal nostro orizzonte. E poi, diciamola tutta, io sono un appassionato di Stati Uniti, verso cui viaggio almeno una volta all’anno: la transizione è sulle spalle della sola Europa, al di là dell’Oceano non sembrano avere le nostre stesse preoccupazioni.

EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP L’APPUNTAMENTO È A MISANO PER FINE MAGGIO

Si terrà il 20 e 21 maggio il Rubia Engine Oil Misano Grand Prix Truck, la grande kermesse dedicata alla community dei camionisti e alla filiera dell’autotrasporto che ospiterà la tappa inaugurale, nonché unico appuntamento italiano, del Goodyear FIA European Truck Racing Championship. L’appuntamento misanese si lega quest’anno al marchio Rubia Engine Oil, la gamma lubrificanti che la Compagnia TotalEnergies dedica al trasporto pesante: una gamma che ha ottenuto più di 200 approvazioni dai principali Costruttori di Veicoli Pesanti e che a Misano presenterà la nuova gamma Rubia Optima. In un settore, in cui i limiti alle emissioni di gas serra sono sempre più stringenti, e in cui i produttori stanno sviluppando motori più “puliti”, la nuova gamma Rubia Optima si inserisce per proteggere sia i motori più recenti sia quelli più datati, permettendo di ottimizzare la gestione del parco veicoli e contribuendo a ridurre i costi operativi. TotalEnergies è anche fornitrice unica, per l’intero campionato, di biocarburante HVO100, prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili.

VOLTA TRUCKS ACCORDO PER COPERTURA ASSICURATIVA SPECIFICA

Volta Trucks ha dato vita a una partnership con Qover e Helvetia International Automotive per fornire ai clienti un’assicurazione per flotte totalmente elettriche. La copertura assicurativa specifica per i clienti di Volta Trucks sarà gestita da Qover, l'insurtech leader in Europa nell’orchestrazione di assicurazioni “integrate”, e stipulata da Helvetia International Automotive, una divisione dell’omonima compagnia assicurativa svizzera con rating S&P A+ e oltre 160 anni di esperienza nel settore. Ai clienti di Volta Trucks verrà offerta un'assicurazione su misura, con livelli di copertura modulabili in base alle specifiche di utilizzo di ciascuna flotta. Grazie all’impiego in tutte le fasi di strumenti digitali, a partire dal preventivo, alla sottoscrizione fino alla richiesta di risarcimento, l’esperienza del cliente è semplice e lineare, con ogni intervento di riparazione condotto da esperti di Volta Trucks all'interno della propria rete. La partnership tra Volta Trucks e Qover sarà disponibile per tutti i clienti nei mercati di lancio di Volta Trucks nell'UE e nel Regno Unito. I prodotti assicurativi Helvetia saranno offerti ai clienti inizialmente in Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi, seguiti da altri Paesi in Europa e Scandinavia.

news
7 N° 319 maggio 2023 DEALER & AZIENDE

IVECO SAICAR E PUGLIA TERMICA: UNA PARTNERSHIP CHE PORTA VALORE A TUTTO L’INDOTTO

STORIE AZIENDALI, STORIE DI FAMIGLIE DINAMICHE

19 EUROCARGO BLU SCHIERATI SUL PIAZZALE IN ATTESA DI ESSERE CONSEGNATI DALLA CONCESSIONARIA IVECO SAICAR DI LECCE A UNA REALTÀ TRA LE PIÙ DINAMICHE, LA PUGLIA TERMICA DI MARTINA FRANCA, IN PROVINCIA DI TARANTO. UN EVENTO CHE UNISCE LE STORIE DI DUE AZIENDE, LA CONCESSIONARIA E IL SUO CLIENTE, CHE VALE LA PENA DI RACCONTARE.

uglia Termica oggi conta 185 dipendenti e ha chiuso il 2022 con 130 milioni di euro di fatturato. Ma la sua storia parte quasi quarant’anni fa e con dimensioni molto più piccole.

È il 1986, e Giovanni Scialpi, installatore di impianti idraulici, decide di iniziare a vendere i prodotti che fino a quel momento aveva solo montato. Apre così un piccolo banco di materiali termosanitari e idraulica. La ditta cresce progressivamente, così come crescono i due figli di Giovanni, Francesco e Antonio Scialpi. Due ragazzini già in negozio a dare una mano e a rubare con gli occhi il mestiere mentre finivano le scuole elementari, i due entrano a tutti gli effetti a collaborare con il padre appena finite le scuole medie. Ed è nel 2004 che Giovanni Scialpi

decide di costruire una grande struttura, l’attuale sede principale dell’azienda, oltre 10 mila metri quadri su tre piani, e contemporaneamente lascia la gestione a Francesco, ormai ventinovenne e ad Antonio, ventiquattrenne.

Dall’altra parte di questa storia c’è la Saicar, concessionaria Iveco di successo, con sede principale a Lecce e aree di competenza anche nelle province di Brindisi e Taranto. Con circa quarantacinque impiegati nelle due sedi, la Saicar nel 2022 ha venduto 350 camion. Oggi, insieme a Giulio Musca, in azienda lavorano i tre figli. Angelo, 56 anni, segue il post-vendita e la gestione delle officine autorizzate e i ricambi, Francesco, 44 anni, si occupa del marketing e della gestione degli ordini, Antonio, 54 anni, è il responsabile delle vendite. Alla Saicar

La Saicar ha creduto nelle potenzialità dei fratelli Scialpi quando l'azienda era ancora piccola: oggi serve tutto il centro Italia.

è attiva anche la terza generazione, con l’arrivo di Giulio jr, figlio di Antonio, 29 anni, bravo cantante rubato alle scene dalla concessionaria di famiglia. Anche per la Saicar, come per la Puglia Termica, la storia nasce da lontano, da molto lontano. Giulio Musca, oggi 81 anni, ancora dinamicamente alla guida della concessionaria, inizia a lavorare nel settore sessant’anni fa, vendendo ribaltabili in Africa del Nord. Saicar, nata nel 1978, chiede a Giulio Musca di esserne amministratore, e la concessionaria diventa presto uno dei dealer di riferimento Iveco nel Sud d’Italia, con quote di mercato da record in Puglia, nella zona del Salento. Oggi sul Daily cabinato arriva al 60 per cento di quota di

Da sinistra Antonello Caldarola, Iveco Mercato Italia

Angelo Musca, Titolare Saicar

Antonio e Giovanni

Pollicelli

Antonio e Francesco

Scialpi, titolari

Puglia Termica

Giulio Musca, Titolare Saicar

Gianpiero Vitale, Iveco Mercato Italia, Giovanni Longo di Saicar.

mercato. Sul pesante è più in alto di sette-otto punti rispetto alla media italiana.

Ma torniamo a Puglia Termica. Nel 2004, anno di apertura della grande struttura di Martina Franca, l’azienda fatturava 8 milioni di euro. Con un furgone venivano effettuate le consegne nell’area pugliese, nell’arco di 30 chilometri. Antonio Scialpi è direttore delle operazioni, della logistica e delle risorse umane; il fratello maggiore, Francesco, è responsabile commerciale e amministrativo. Entrambi crescono rapidamente in conoscenze e competenza. E rapidamente cresce l’azienda. Puglia Termica amplia il proprio raggio di azione, servendo tutto il centro Italia. Nel 2021 il fatturato è salito a 60 milioni di euro. Si decide di far entrare nella squadra un responsabile dei progetti, per valutare il sistema gestionale. Si introduce in azienda un nuovo sistema ERP, Entreprise Resource Planning, il SAP S/4Hana, tra i più performanti, che dà una forte spinta all’efficienza di Puglia Termica.

“Nel 2021 fatturavamo 60 milioni di euro, ora ne fatturiamo 130. Il gestionale ci ha aiutato nella crescita”, spiega Antonio Scialpi. “Oggi Puglia Termica, con 185

Pdi Paolo Barilari Lecce
8 N° 319 maggio 2023 DEALER & AZIENDE

dipendenti, lavora su tre turni, H24, con una sola ora di fermo. Vendiamo materiali idro-termo-sanitari, e abbiamo oltre 30.000 prodotti in stock disponibili in magazzino. Nel nostro settore c’è molta concorrenza ma il servizio che offriamo noi è unico: chiudere gli ordini la sera e far arrivare la merce al cliente la mattina dopo non è da tutti. Siamo una sorta di piccola Amazon nel nostro settore. 400 produttori ci forniscono il materiale. E per far viaggiare le nostre consegne abbiano una flotta di veicoli fatta di Iveco Daily e di trattori con semirimorchio. E ora sono arrivati anche questi diciannove Iveco EuroCargo”. Le patenti necessarie per guidare gli Eurocargo agli autisti sono state pagate da Puglia Termica, perché, spiega Antonio Scialpi, “…devono essere i nostri uomini a guidare i mezzi. L’ultimo miglio è fondamentale per garantire un buon servizio e per mantenere alta l’immagine della nostra azienda”. Il rapporto tra la concessionaria Saicar della famiglia Musca e Puglia Termica è ottimo. La concessionaria ha creduto nella potenzialità dell’azienda dei fratelli Scialpi anche quando era ancora piccola. “Sono EuroCargo con motori Tector da 210 cavalli, allestiti con una furgonatura, cavalletti interni smontabili per carichi specifici, sponda idraulica retrattile con

APOLLO TYRES

DEALER & AZIENDE

IVECO SAICAR

La parola al titolare Giulio Musca

ENERGIA, ESPERIENZA E TANTA, TANTA PASSIONE

portata di 1.500 kg. Gli interni realizzati da Pollicelli sono personalizzati con cassette e intelaiature smontabili per alloggiare i pezzi da trasportare” racconta Gianni Longo, 33 anni di esperienza, il venditore della Saicar che ha trattato con Puglia Termica. “Puglia Termica è un nostro cliente che si fida di noi a 360 gradi, e ha una flotta conto proprio di circa 40 veicoli, una grande realtà per il nostro territorio. Ogni cinque anni, allo scadere dell’estensione di garanzia cambiano i mezzi per mantenere costanti i costi aziendali”.

I diciannove EuroCargo da poco arrivati a Puglia Termica serviranno per le consegne a medio raggio, mentre gli otto bilici in flotta continueranno a consegnare nelle altre regioni, in Calabria, Campania e Lazio. In Sicilia e in altre regioni lontane le consegne sono fatte con la collaborazione di logistiche, padroncini e spedizionieri.

“Gli EuroCargo sostituiranno parzialmente i dodici Daily 3,5 ton, che hanno una capacità di carico non più sufficiente, “trasportiamo materiale voluminoso e pesante e troppo lungo per un furgone”, dichiara Antonio Scialpi. “Da dodici passeremo a diciannove giri di consegne giornaliere, gli EuroCargo partiranno presto la mattina, per rispettare le ore di guida e il ritmo del cronotachigrafo”.

Se si parla di un uomo di 81 anni che sta programmando il lavoro futuro della sua azienda, è molto probabile che il suo nome sia Giulio Musca, concessionario Iveco in Puglia. “Come Saicar siamo presenti sul territorio dal 1978 e, da allora, grazie ad un impegno quotidiano, nel giro di pochi anni siamo diventati leader di mercato. Il segreto di questo successo? Il nostro motto è: a fianco del cliente, sempre”. Giulio Musca ha iniziato a lavorare sessanta anni fa presso un’azienda che costruiva ribaltabili. Fu inviato nel Nord Africa, in Libia, Tunisia, Egitto a vendere i Fiat 682 N3. Mercati difficili, diversi da quello italiano. Giulio però mostrava grande abilità e una innata capacità di intercettare le necessità e i desideri dei clienti. “Quando uscì l’N4, i clienti di quei Paesi lo rifiutavano, volevano ancora gli N3. Io, per vendere, feci incetta di targhette del vecchio modello, le montai sui nuovi camion in sostituzione delle targhette N4, e ripresi a vendere come e più di prima”. La concessionaria Saicar nasce a Lecce nel 1978, sulla base di una precedente concessionaria Fiat, acquisendo il mandato Iveco. Giulio Musca, dopo 18 anni di esperienza di vendita di ribaltabili e camion per la Massari di San Pancrazio, diventa l’amministratore della Saicar. Nel 1995 la famiglia Musca, con la defezione degli originari soci Fiat, diventa titolare della concessionaria.

“La nostra clientela - afferma Giulio Musca - è costituita soprattutto da piccole e medie imprese di autotrasporto. E il rapporto con il cliente è fondamentale. Trattiamo con lo stesso

Fornitore in primo equipaggiamento di Iveco S-Way, X-Way e T-Way

QUANDO LA SFIDA CHIAMA

Iveco ha scelto gli pneumatici

EnduTrax di Apollo Tyres come primo equipaggiamento per la gamma S-Way, X-Way, T-Way.

La partnership segna il primo accordo OE di Apollo Tyres nel settore dei camion e degli autobus, che era un obiettivo chiave della sua strategia a medio termine in Europa. L'accordo di fornitura segue i rigorosi test dell'EnduTrax effettuati da Iveco nel corso del 2022.

Prodotti presso lo stabilimento di Apollo Tyres a Gyöngyöshalász in Ungheria, gli pneumatici EnduTrax verranno forniti a Iveco in cinque dimensioni, tutte per ruote da 22,5 pollici. I prodotti della famiglia EnduTrax sono adatti a diversi tipi di applicazioni, dai grandi camion fino ai ribaltabili fuoristrada, ed sono specificamente progettati per essere utilizzati su terreni difficili. Presentano una miscela

all’avanguardia che assicura l’11 per cento in più di resistenza ai tagli e alle scheggiature rispetto a uno pneumatico Apollo integrale in versione standard, garantendo affidabilità su superfici impegnative con detriti e pendenze ripide. Lo pneumatico è inoltre caratterizzato da un’ammortizzazione extra del 14 per cento in più tra il battistrada e la cintura, che assicura una maggiore resistenza al taglio e alla foratura da pietre. Il profilo in gomma è stato migliorato del 5 per cento per ottimizzare la rigidità del battistrada e offrire maggior chilometraggio. Il battistrada dello pneumatico rimane così efficace per un periodo più lungo, riducendo la possibilità di tagli che potrebbe svilupparsi e influire negativamente sull’aderenza e sulle prestazioni complessive. Grazie a una carcassa a tela resistente

e ottimizzata, lo pneumatico ha migliorato la ricostruibilità, requisito ritenuto fondamentale per molti clienti. L’ampia area di contatto favorisce inoltre un tasso di usura uniforme del disegno del battistrada, consentendo una distribuzione omogenea della pressione. La

I diciannove EuroCargo consegnati a Puglia Termica serviranno per le consegne a medio raggio, mentre sull'extra regione lavorano otto bilici.

rispetto tutti i nostri clienti, a partire dal più piccolo. Prima i clienti venivano in concessionaria, e noi abbiamo iniziato a visitarli presso le loro sedi. E anche girando i mercati del pesce, della frutta e della verdura. Scendendo davvero sul campo. Per convincere un cliente ci vogliono le stesse abilità di una ballerina di flamenco: movimento e sentimento. E si deve fermamente credere che il prodotto che si vende sia il migliore sul mercato”. Da circa cinque anni la Saicar ha aperto una nuova sede a Massafra, nella provincia di Taranto, un avamposto verso Basilicata. 80 anni da poco superati, Giulio Musca, insieme con i tre figli e il nipote, è pronto alle prossime sfide dettate dalla transizione ecologica. “C’è il Daily elettrico, e poi arriverà il Nikola. Noi ci prepariamo seguendo fedelmente le indicazioni di Iveco e seguendo la formazione professionale proposti dalla Casa. Siamo pronti a gestire tutti i cambiamenti”.

struttura rinforzata contribuisce anche ad assicurare livelli elevati di durata, che superano di gran lunga i requisiti normativi europei.

"Siamo molto orgogliosi - ha dichiarato John Nikhil Joy, Cluster Director Europe Truck & Bus Tyres di Apollo Tyres - di collaborare con uno dei più importanti produttori di veicoli commerciali in Europa, fornendo la nostra gamma di pneumatici EnduTrax e mettendo a dispo-

sizione dell'azienda i nostri esperti del team di servizio e assistenza. Non vediamo l'ora di costruire una forte relazione con IVECO e sviluppare nuovi ulteriori progetti in futuro”.

I prodotti della famiglia EnduTrax sono adatti a diversi tipi di applicazioni, dai grandi camion fino ai ribaltabili fuoristrada.

9 N° 319 maggio 2023

IVECO CONSEGNATI SUL CIRCUITO DI FIORANO DUE S-WAY ALLA SCUDERIA FERRARI

I DUE S-WAY SI

UNIRANNO ALLA

FLOTTA DI VEICOLI

IVECO FORNITI ALLA

SCUDERIA FERRARI

E VERRANNO

UTILIZZATI PER IL

TRASPORTO DELLE

VETTURE E DELLE ATTREZZATURE

DI FORMULA 1 SUI

CIRCUITI DI GARA

DEL MONDIALE.

Iveco, partner ufficiale di Scuderia

Ferrari e sponsor ufficiale di Ferrari Challenge Europe, ha consegnato due S-Way presso l’iconico circuito Ferrari di Fiorano, in presenza di Luca Sra, President Truck Business Unit Iveco Group, e Laurent Mekies, Scuderia Ferrari Racing Director - Head of Track Area.

“L’associazione del nostro marchio - ha commentato Luca Sra, President, Truck Business Unit di Iveco Group - a una tale leggenda dello sport è per noi motivo di orgoglio. Negli ultimi 20 anni, abbiamo collaborato con Ferrari, che ha fatto affidamento sui nostri potenti e affidabili veicoli per la logistica e la movimentazione delle sue risorse più importanti. Condividiamo valori e ambizioni simili, oltre alla passione e allo spirito competitivo, necessari per ottenere le massime prestazioni. Proprio come Scuderia Ferrari, siamo guidati da un’ardente passione per l’eccellenza, varcando costantemente i confini del possibile per alzare l’asticella delle nostre prestazioni ogni giorno,

IVECO

In poleinsiemeposition alla rossa

in modo da ottenere sempre i risultati migliori”.

I due Iveco S-Way, dotati di una speciale livrea nell’esclusiva tonalità tipica delle vetture della scuderia di Formula 1, ampliano la flotta di mezzi Iveco forniti a Scuderia Ferrari. Saranno utilizzati per il trasporto delle auto e delle attrezzature di Formula 1 sui circuiti di gara del mondiale.

L’Iveco S-Way è un autocarro

pesante progettato per offrire un pacchetto completo di funzionalità e servizi incentrati sul conducente, sulla sostenibilità e su un livello avanzato di innovativi servizi di connettività personalizzati: si tratta di una soluzione di trasporto studiata per migliorare la vita del conducente a bordo. Il veicolo porta l’efficienza nei consumi a un nuovo livello, grazie a un’innovativa gamma di motori, tecnologie

Lanciato il programma di fidelizzazione per autisti di mezzi pesanti

avanzate, importanti prestazioni aerodinamiche e moderni servizi su misura. È un mezzo completamente connesso, che inaugura una nuova era nella gestione delle flotte e nella vivibilità a bordo, supportando gli operatori della logistica e i gestori delle flotte grazie all’ottimizzazione della produttività e dell’efficienza nei consumi del veicolo.

Gli S-Way forniti a Scuderia Fer-

GUIDO MEGLIO, E CI GUADAGNO

Iveco ha lanciato un programma di fidelizzazione nel settore dei mezzi pesanti che coinvolge la propria community di autisti. Il sistema a premi è basato sulla valutazione dello stile di guida e dei chilometri percorsi con i pesanti del brand: guidando in maniera sicura e sostenibile, gli autisti hanno la possibilità di accedere a premi e vantaggi esclusivi. I vantaggi del programma

Iveco Drivers Fidelity Club si estendono ai proprietari di flotte, promuovendo la fidelizzazione degli autisti e l'ottimizzazione dei costi. “Con il lancio dell'Iveco

S-Way - ha dichiarato Carmelo Impelluso, Head of EMEA Commercial Operations, Iveco Truck Business Unit - abbiamo adottato un design tutto incentrato sugli autisti, adeguando i nostri veicoli al loro stile di vita al fine di garantire le migliori condizioni di lavoro e vivibilità, con un'ampia serie di funzionalità e servizi connessi. Il nuovo programma di fidelizzazione porta questo approccio a un livello superiore, creando una nuova community esclusiva per gli autisti che condividono l'obiettivo di migliorare il proprio stile di guida. L'iniziativa avrà un effetto positivo sulla sicurezza e sui consumi dei veicoli, oltre a generare vantaggi per i proprietari di flotte in termini di Costo Totale di Esercizio e fidelizzazione degli autisti”.

Partecipare al programma è facile e veloce, in quanto l'autista non deve

fare altro che scaricare l’Easy Way App, accedervi e iscriversi al Drivers Fidelity Club. Una volta connesso il veicolo e associata la carta del conducente al proprio account Iveco On, gli autisti possono iniziare a guidare, ottenendo punti. Per accedere a un ampio catalogo di premi e vantaggi esclusivi, gli autisti devono percorrere tanti chilometri e guidare al meglio delle loro capacità. Infatti, gli autisti vengono classificati in vari livelli a seconda della quantità di punti accumulati: dal livello base, Trucker, fino al livello Master, che dà loro diritto a grandi premi. Il punteggio di guida viene calcolato attraverso algoritmi specifici che prendono in considerazione sia i parametri del veicolo sia i parametri dell'autista in relazione a sicurezza e sostenibilità, come il consumo di carburante, la cura del veicolo e gli indicatori di guida sicura. Il punteggio di guida può essere monitorato in tempo reale dall’Easy Way App e dal sistema di infotainment del veicolo.  Inoltre, presto verrà introdotta una nuova

rari sono versioni ribassate che si adattano perfettamente al motorhome del team Ferrari. I veicoli sono equipaggiati con un motore Cursor 13 da 570 CV, un cambio automatizzato HI-TRONIX a 12 rapporti e sospensioni pneumatiche integrali. Inoltre, dispongono di un avanzato sistema di infotainment con navigazione satellitare, Iveco Driver Pal e Connectivity Box 4G.

Skill di Iveco Driver Pal (il compagno di viaggio digitale basato su Amazon Web Services) studiata appositamente per il Drivers Fidelity Club, che consentirà agli autisti di verificare i propri progressi nell'ambito del programma in tutta comodità, mentre guidano, tramite i comandi vocali di Alexa. I vantaggi del Drivers Fidelity Club si estendono anche ai proprietari di flotte: il programma promuove la fidelizzazione degli autisti mediante il sistema a premi, mentre la valutazione dello stile di guida contribuisce a massimizzare i tempi di operatività dei veicoli, la sicurezza a bordo e i consumi di carburante, ottimizzando i costi per i proprietari di flotte. L'Iveco Drivers Fidelity Club sarà inizialmente disponibile in Italia, Francia, Spagna e Germania.

Da sinistra Carmelo Impelluso, Head EMEA Commercial Operations Iveco Business Unit, Sergio Bondi, Scuderia Ferrari Head of Logistics, Laurent Mekies, Scuderia Ferrari Racing Director, Head of Track Area, Luca Sra, President Truck Business Unit Iveco Group. di Greta Rossi Fiorano
10 N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ
Come unire prestazioni e sostenibilità? Continental ha la soluzione. Scegli pneumatici e soluzioni digitali Continental per migliorare l’efficienza della tua flotta. www.continental-pneumatici.it /truck-autobus Continental Continental Italia

OVIP DAF UNA REALTÀ GIOVANE CHE PENSA (E AGISCE) SEMPRE PIÙ IN GRANDE

UNA BANDIERINA DOPO L’ALTRA, CON LA FORZA DEL SERVICE

CASA MADRE STA ASSEGNANDO UN TERRITORIO DI COMPETENZA SEMPRE PIÙ VASTO AL DEALER EMILIANO, CONVINTA DAI NUMERI CHE IN TRE ANNI HANNO SUPERATO, E NON DI POCO, I TARGET ASSEGNATI. NE PARLIAMO CON ADRIANO SIRICA, DIRETTORE COMMERCIALE, PRONTO A SPIEGARCI I SEGRETI DI QUESTO SUCCESSO.

di dare un servizio efficace e completo ai trasportatori, adeguando il suo orario di lavoro alle esigenze dei clienti: siamo operativi dalle 7 del mattino alle 20, senza pause; ci sono due capi officina e due squadre, che operando in fasce orarie differenti, riescono ad alternarsi garantendo sempre il servizio, senza interruzioni”.

Risultati di vendita

oltre le più rosee aspettative

iniziata quattro anni fa la straordinaria avventura di OVIP, concessionaria e officina autorizzata DAF ubicata nella zona di Piacenza Sud, in prossimità di una delle uscite autostradali più importanti d’Italia per traffico. A fine 2019 il mandato ufficiale, poi la pandemia. Ma nonostante

Ètutte le difficoltà legate al Covid, anche relative alla formazione del personale, la OVIP non si è mai fermata, macinando senza sosta ed ottenendo grandi risultati sin da subito. Performance che tutt’oggi si confermano molto positive, ben oltre i target fissati, e che permettono di guardare al futuro con ottimismo e lungimiranza. A raccontarci i dettagli di questo successo e tutto ciò che c’è dietro un’azienda dal rendimento così elevato ci ha pensato Adriano Sirica, Direttore Commerciale di OVIP DAF.

Mandato per Piacenza, ma anche per Pavia e Alessandria

“La nostra realtà nasce nel 2018 come officina generica, dove il personale è

stato rilevato in blocco dalla precedente gestione. Dopo il mandato ufficiale, il 2020 è stato l’anno della partenza, con un importantissimo investimento economico, frutto di una grande visione imprenditoriale, finalizzato a una ristrutturazione completa dello stabilimento.

La nostra rappresenta l’evoluzione di un’officina storica per quel che riguarda la riparazione di veicoli pesanti a Piacenza.

Ora abbiamo il mandato, oltre che per Piacenza, anche per Pavia e Alessandria.

E la nostra professionalità è attestata dai clienti, che conoscono il personale da molto tempo. L’immobile in cui ci troviamo è moderno, evoluto e dotato di un impianto fotovoltaico dalle dimensioni non banali. L’officina si è subito imposta

La OVIP DAF di Piacenza, dunque, è un’azienda giovane e si affida anche a un personale dall’età media piuttosto bassa. Gode di un ambiente dinamico, stimolante, che guarda al futuro con le competenze che servono a 360 gradi e con la voglia di affrontare tutte le sfide che il settore incontrerà. “L’azienda è guidata dall’amministratore delegato Mariano Abramo e si compone di una 40ina di figure tra area commerciale, amministrativa, officina ed elettrauto. Abbiamo anche due aree di officina dedicate ai veicoli multimarca”, prosegue Adriano. “C’è un importante magazzino di 2.000 metri quadrati. E commercializziamo oltre ai prodotti DAF anche quelli TRP, che rappresenta una linea di DAF. L’età media del personale è molto bassa.

12 N° 319 maggio 2023 STORIE DI SUCCESSO
di Francesco Irace Piacenza

Uno showroom che rispecchia il carattere dinamico e stimolante che si respira alla OVIP DAF. Ma al di là della bella accoglienza, l'officina lavora dalle 7 alle 20 senza pause. A destra Adriano Sirica

Vengono costantemente inserite nuove figure e abbiamo la fortuna di lavorare in un ambiente giovane e dinamico. Matteo Cattadori si occupa dell’area commerciale, Antonio Frati è il responsabile marketing, mentre io (Adriano Sirica, ndr) sono il direttore commerciale. Nel 2020 e nel 2021 abbiamo performato oltre il 200 per cento del target che ci ha dato la market company e per il 2023 già a febbraio eravamo oltre il 130 per cento del dealer program. Quindi per il futuro c’è ottimismo. Anche per questo motivo DAF ci ha assegnato un’altra provincia, quella di Cremona, dove partiremo a breve con un’importantissima officina.

E il gruppo sta facendo un grosso investimento davanti alla nostra sede di Piacenza, fronte strada: ha acquistato un lotto di terreno estendibile fino a 21mila metri quadrati, di cui non possiamo svelare ancora nessun dettaglio, ma lasciamo spazio alla vostra fantasia (sorride, ndr)”.

Il segreto del successo di OVIP risiede sia nella straordinaria visione imprenditoriale – improntata sulla realizzazione di un servizio al cliente sempre più completo, professionale ed esclusivo, oltre che su una strategia di espansione territoriale molto efficace – sia nella grande crescita del prodotto DAF, che oggi si posiziona nella categoria premium. “È stato camion dell’anno per due anni di fila ed è diventato un prodotto che non ha nulla da invidiare a marchi premium più blasonati. E poi riusciamo con la nostra officina a personalizzare ciascun veicolo dando vita a un vero e proprio lavoro sartoriale, per soddisfare tutte le richieste dei clienti”, ha aggiunto Adriano Sirica.

Nel 2020 e nel 2021 la OVIP DAF ha performato oltre il 200 per cento del target assegnato da Casa madre.

OVIP DAF

Il cliente soddisfatto è il miglior biglietto da visita

TURRÀ: ECCO COME MI SONO FIDATO, E HO FATTO BENE

Antonio Francesco Turrà è alla guida della nuova generazione della storica azienda di trasporto di famiglia: una realtà con sessant’anni di esperienza alle spalle, che oggi conta su due sedi (quella di Reggio Emilia e una in Calabria) e su una struttura a carattere familiare molto ben organizzata ed efficiente. Negli ultimi anni si è avvicinato al marchio DAF a piccoli passi, grazie anche a una sorta di scommessa fatta con il Direttore Commerciale, Adriano Sirica. E dopo aver sperimentato il livello qualitativo attuale dei veicoli DAF, sta piano piano cambiando tutta la sua flotta.

“Altro aspetto importante è che il marchio DAF su queste province era assente dal 2012 circa. Quindi per noi questo era un territorio di conquista. Anche sull’usato, OVIP oggi è strutturata per offrire un

servizio eccellente. “Ritiriamo in permuta veicoli di tutte le marche, lI controlliamo in ogni dettaglio e lI consegnamo con una nostra garanzia completa; riusciamo anche a fornire veicoli di altri brand, con oltre 800.000 km, con una nostra garanzia completa valida in tutte le officine del territorio europeo. E questo aspetto per molti clienti rappresenta un gran valore aggiunto. Quello del nostro cliente Turrà è un chiaro esempio di come lavoriamo e di come cerchiamo di soddisfare le esigenze di tutti. Turrà è il nostro cliente storico che tiene molto ad avere un veicolo unico e personalizzato. Per fare ciò, studiamo il prodotto, il wrapping su carta, poi personalizziamo manualmente e allestiamo un veicolo, rendendolo unico sul mercato. È un cliente precedentemente fidelizzato su un altro brand ma che nel giro di pochi anni con una piccola scommessa sta vestendo la sua flotta di DAF. Ha già acquistato diversi veicoli sia per sé stesso che per i suoi autisti. Tra noi - ha concluso Sirica - c’è un ottimo rapporto, di fiducia e stima”.

Antonio Francesco Turrà, ci racconti di questa sorta di scommessa fatta con Sirica e di quanti veicoli DAF ha acquistato dopo aver toccato con mano il “primo prodotto”. “Siamo sempre stati clienti Volvo e Scania. Quando la OVIP ha aperto abbiamo instaurato un bel rapporto con Adriano, che all’epoca era il venditore. Ora tra noi c’è stima e fiducia, al punto che compriamo i mezzi al telefono. Con il passare degli anni DAF è cresciuta tanto, sotto tutti i punti di vista. Adriano mi ha proposto dei veicoli e, nonostante il mio scetticismo, alla fine ha avuto ragione. Abbiamo iniziato con una piccola fornitura e poi, dopo aver assaporato la bontà e la qualità eccellente del prodotto, abbiamo deciso di acquistare solo DAF per tutta la nostra flotta. Tra me e Adriano è nata una cosa simpatica: difatti sull’ultimo veicolo che mi hanno consegnato, quello mio personale, compare un adesivo con l’hasthag #fidati che lui mi ha fatto trovare sulla carrozzeria. E questo hashtag racconta un po’ la scommessa che lui ha fatto con me, perché quando mi proponeva DAF e io ero titubante, lui era già certo del suo prodotto. Quando poi ho deciso di prenderne uno per me ho detto appunto ad Adriano che dovevamo realizzarlo full optional. E ho scelto l’XG+ che è il top di gamma della Casa e l’ho accessoriato in modo davvero completo”.

Quali sono secondo lei i punti di forza di DAF?

“Oggi DAF non ha niente da invidiare alle altre case costruttrici più blasonate. Ha la cabina allungata e assicura un comfort eccezionale. I nostri autisti spesso restano fuori di notte e chi tra loro ha avuto la fortuna di viaggiare sugli ultimi modelli del marchio DAF – ne abbiamo 6-7 – ha visto sicuramente la differenza in termini di comodità. Anche dal punto di vista dei consumi siamo molto soddisfatti.

Con la vecchia serie, che gira già dal 2020, non abbiamo mai avuto un problema. Abbiamo solo effettuato le manutenzioni ordinarie. Poi c’è da aggiungere che con l’officina OVIP mi trovo benissimo, non ho bisogno

di prendere appuntamento e in un paio di ore l’autista è già fuori, cosa fondamentale oggi per ottimizzare i tempi. Tenere un camion fermo è una perdita per tutti, per noi e per i nostri fornitori”.

La vostra è un’azienda dalla lunga storia. Quando è iniziato tutto e ora come siete strutturati?

“Abbiamo due aziende, una ha 60 anni l’altra 40. La Turrà Antonio, di mio nonno, nasce nel 1959, mentre la Autotrasporti Turrà Francesco, di mio padre, nel 1984. Ci occupiamo di varie attività, prevalentemente di siderurgia, quindi lavoriamo per le acciaierie. Curiamo tutto il trasporto del ferro, così come della ceramica, partendo da zero e seguendo tutta la filiera. Tutto è iniziato con mio nonno, che è ancora attivo. Mio padre è il più grande dei cinque fratelli, tutti impegnati in queste due aziende. Io sono il primo della terza generazione, il primo dei nipoti. Io, mio fratello, mia sorella e le mie cugine, siamo tutti laureati in ingegneria, economia e architettura. Ciononostante, la passione per i trasporti ci ha portato ad essere parte integrante delle aziende di famiglia.

Io gestisco la logistica insieme a mio zio che è il più piccolo dei fratelli, ma siamo allo stesso tempo anche tutti in giro con i camion. Negli uffici, invece, abbiamo prevalentemente tutte le donne della famiglia. In totale contiamo una ottantina di veicoli e lavoriamo senza sosta. Non ci siamo fermati nemmeno con il Covid, stringendo i denti e lavorando senza sosta. E negli anni post-covid abbiamo avuto un grande incremento che ora si è stabilizzato. Insomma, siamo una famiglia di autotrasportatori: questa professione ce l’abbiamo nel DNA”.

L'adesivo con l'hashtag #fidati aggiunto da Adriano Sirica sull'ultimo mezzo consegnato ad Antonio Francesco Turrà.
13 N° 319 maggio 2023 STORIE DI SUCCESSO

ROSSI VEICOLI 6 NUOVI MERCEDES ACTROS MP4 PER TRASPORTI CEVOLO

CON LE BIOMASSE PER

UNO SVILUPPO CHE PARTE DAL TERRITORIO

CON L’AMPLIAMENTO DELLA FLOTTA PROPIZIATO DALLA CONCESSIONARIA UMBRA, LA STORICA SOCIETÀ DI MONTEFIASCONE RAFFORZA L’ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI ENERGIA E AMMENDANTI NEL NORD ITALIA, LASCIANDO

ALLE SPALLE LA CRISI DEI FERTILIZZANTI E DELLE CERAMICHE.

Parola d’ordine, diversificare. In un territorio a vocazione ancora fortemente agricola, come quello del Viterbese, Trasporti Cevolo ha trovato nelle biomasse una risorsa di sviluppo innovativo, sostenibile e, soprattutto, in costante crescita. Con le incertezze incombenti sulla consegna di granaglie per via della guerra russo-ucraina, ma di fronte anche all’aumento dei costi per la produzione di ceramiche attraverso materie prime, la società di Montefiascone è riuscita a individuare una nuova via di crescita rispetto ai suoi tradizionali ambiti di specializzazione. La riprova viene dal recente potenziamento della propria flotta grazie all’acquisto di quattro Mercedes Actros Mp4 (nonché di altri due in arrivo), appoggiandosi alla concessionaria umbra Rossi Veicoli: trattori che portano a 22 il numero complessivo dei mezzi di proprietà di Trasporti Cevolo, unitamente a una quarantina di semirimorchi ribaltabili e a piano mobile.

Come nasce una

flotta Mercedes

“La nostra società ha mosso i primi passi negli anni Sessanta - spiega Livio Cevolo, 55 anni, socio e titolare di Trasporti Cevolo - ma allora constava di un semplice OM Leoncino guidato da mio padre Bruno, oggi 83enne, e destinato principalmente alla consegna in zona di materiali edili. La svolta iniziò a prendere forma dopo il 1990, con il mio ingresso come autista e, quattro anni più tardi, quello di mio fratello minore Mauro: camion su camion abbiamo gradualmente ampliato la flotta, cominciando a operare sia nel trasporto di grano e frumento che di lapilli e pomici per i terricci, allargando via via le competenze anche all’ambito dei rifiuti Cdr. Un percorso reso possibile proprio dalla storica collaborazione con

Rossi Veicoli, grazie alla quale i mezzi Mercedes Benz sono diventati il nostro marchio di riferimento, insieme ad alcuni trattori Scania”. Fra i maggiori clienti tuttora riforniti da Trasporti Cevolo spiccano i nomi di Barilla a Parma, con singoli carichi da 300 quintali di frumento della Maremma, così come lo specialista di terricci Vigorplant di Piacenza, mentre i rapporti col polo delle ceramiche di Sassuolo ha momentaneamente subito un ridimensionamento dovuto agli alti costi dell’energia. Il settore delle biomasse mostra

invece segni di forte e costante espansione, tanto da guidare i mezzi di Trasporti Cevolo sino agli impianti di Cremona, Brescia e Udine, con tratte di percorrenza media ormai superiori ai 400-500 chilometri.

“La guerra russo-ucraina ha fatto impennare pure i costi dei fertilizzanti - aggiunge Livioma attraverso la combustione di letame animale, residui di olive e scarti vegetali, di cui la nostra zona è particolarmente ricca, è possibile produrre sia energia che un ammendante dalle notevoli proprietà rigenerative per i terreni: a differenza dei concimi chimici, la loro produzione risulta molto conveniente, garantendo straordinari benefici per i terreni perché di matrice prettamente organica. Questo settore potrebbe diventare in futuro uno dei più promettenti, se non il principale, per la nostra attività”. All’orizzonte, però, le nuvole non mancano. Benché Trasporti Cevolo possa oggi contare su un organico di 24 lavoratori (di cui 21 autisti, una ragioniera, più i ruoli di programmazione e assistenza ai mezzi ricoperti da Livio e Mauro), nonché su un’ampia sede

amministrativa a Montefiascone dotata pure di due capannoni per lo stoccaggio d’emergenza (rispettivamente da 600 e 400 metri quadrati), l’attività di famiglia potrebbe terminare con l’attuale generazione. Se le figlie dei titolari guardano infatti ad altri campi, a preoccupare è anche e soprattutto il mancato ricambio fra gli autisti disponibili sul mercato.

I rischi del ricambio generazionale

“Il problema è certamente diffuso a livello nazionale - ammette Livio - ma sul nostro territorio non sono presenti altre aziende o industrie che alimentano il settore. Noi cerchiamo di offrire le migliori condizioni d’impiego, dotando ad esempio ogni mezzo di comfort come le sospensioni pneumatiche integrate, l’aria condizionata per il riposo a bordo, il montaggio di prese nelle porte (onde permettere un più agile funzionamento degli impianti idraulici che servono i piani mobili e ribaltabili), eppure è sempre più difficile trovare trovare giovani disposti a spendere parte del loro tempo lontano da casa: qualcuno,

di origine straniera, si è fatto avanti nel periodo successivo la pandemia, ma l’età media resta comunque alta, fra i 50 e i 61 anni. Temo dunque che, in futuro, potremo avere nel Viterbese un problema generazionale legato all’organico, non essendo portate avanti sul territorio politiche del lavoro calibrate per questo tipo di criticità”.

Nonostante ciò, Trasporti Cevolo continua a operare seguendo una strategia di massima prudenza che prevede di avere sempre un autista in stand-by, onde far fronte in qualsiasi momento, e a qualsiasi ora, alle improvvise richieste di mercato: un’affidabilità eccezionale su cui la società ha costruito la propria reputazione nel settore, risultando sempre puntuale e precisa nelle consegne e venendo perciò privilegiata rispetto ad altri concorrenti logisticamente più vicini rispetto alle piazze di traffico. “Siamo particolarmente orgogliosi di questa capacità di rispettare le tempistiche in modo ferreo - riprende il titolare di Trasporti Cevolo - perché le crisi degli ultimi anni sono riuscite a mettere in forte difficoltà aziende ben più grandi

Da sinistra Mauro Cevolo Francesco Mariani di Rossi Veicoli e Livio Cevolo di Alberto Caspani Montefiascone
14 N° 319 maggio 2023 DEALER & AZIENDE
"La tempestività dei nostri fornitori nel dare le risposte che ci servono per noi è fondamentale, per questo ci siamo trovati molto bene con Rossi Veicoli".

MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA

Inaugurata ufficialmente la sede di Piacenza

UN TERRITORIO DA PRESIDIARE

Daimler Truck Retail Italia, Filiale diretta di Mercedes-Benz Trucks in Italia, già presente a Roma, ha inaugura il 15 aprile 2023 il nuovo impianto di Piacenza in via Grazia Cherchi 4. L’obiettivo, coerente con la Vision del Gruppo Daimler Truck, è quello di estendere la propria presenza sul territorio nazionale ed essere ancora più orientati al business e ai bisogni della clientela del settore dei veicoli industriali presidiando una delle più grandi aree industriali europee. Realizzato all’insegna dell’innovazione tecnologica ed eco sostenibilità, l’impianto è dotato di pannelli fotovoltaici e presto saranno previste anche infrastrutture di ricarica dedicate ai Truck elettrici. L’evento di apertura, caratterizzato da un leit motiv incentrato sull’’e-mobility, è stato l’occasione per vivere una eTruck Experience per un futuro sempre più a zero emissioni di CO₂. I clienti infatti hanno potuto effettuare un test drive dedicato a bordo del Nuovo eActros Charged & Ready, il primo truck a trazione elettrica prodotto in serie per la distribuzione pesante a corto e a medio raggio. Con il Nuovo eActros Mercedes-Benz Trucks ha inaugurato una nuova era confermando concretamente il suo impegno per un trasporto merci su strada emission free. Rispettoso dell’ambiente, rivoluzionario e avveniristico l’eActros è più di un semplice truck, fa parte della soluzione integrata

di noi. Non è un caso che il nostro fatturato, pari a oltre 3,5 milioni di euro nel 2022, continui a crescere dall’inizio dell’anno su una media mensile del 10 per cento: certamente l’inflazione renderà meno incisivi gli utili, ma risultati tanto positivi confermano la bontà di una strategia capace di sposare programmazione meticolosa e flessibilità negli ambiti di specializzazione. Avanti di questo passo, potremo chiudere il 2023 con nuovi record di crescita”.

Sviluppo in sinergia con Rossi Veicoli

Se il trasporto di rifiuti rappresenta la voce di bilancio prioritaria (fra il 30 e il 40 per cento del fatturato), gli altri settori sono mantenuti sempre su livelli altrettanto strategici (fra il 20 e il 30 per cento), onde modificare agevolmente le priorità in caso il mercato incappasse in momentanei colli di bottiglia o in crisi più prolungate. “Per noi la prontezza di risposta è fondamentale - riprende Livio - ed è forse per questo motivo che storicamente ci siamo sempre trovati molto bene con Rossi Veicoli. È una concessionaria che garantisce la massima disponibilità e assistenza in qualunque momento, tant’è che col

eActros, che oltre a comprendere Truck con i tradizionali servizi offre anche il nuovo servizio eConsulting, nonché innovative soluzioni digitali. In occasione dell’evento gli invitati hanno potuto anche scoprire tutti i prodotti e servizi che offre l’impianto di Piacenza. Era presente la gamma

capo-officina abbiamo stabilito nel tempo un vero e proprio filo diretto, restando in contatto in ogni momento attraverso i numeri personali di telefonino. Fra l’altro, siamo stati forse i primi in Italia a dotarci delle motrici Actros, grazie alla tempestività di Rossi Veicoli e alla capacità di mantenere gli stessi standard di servizio, come testimonia l’ottimo rapporto avviato col il loro consulente di vendita truck Francesco Mariani. Benché in passato avessimo una flotta di motrici afferenti a diversi marchi, non abbiamo avuto alcuna difficoltà a privilegiare i soli modelli Mercedes-Benz, sulla cui robustezza è stato possibile costruire proprio quella fama di società precisa e puntuale che oggi ci caratterizza nel mercato”.

Un museo per sognare

Un impegno e una devozione, però, che hanno comportato notevoli sacrifici nella vita personale dei due fratelli, finendo per riservare alla reperibilità qualsiasi ora della giornata e della notte: solo una passione non è mai stata accantonata e, anzi, sta piano piano dando vita a un sogno inaspettato.

L’apertura in sede di un piccolo spazio espositivo, o addirittura di un museo, dedicato ai mezzi

RABEN SITTAM UN IMPEGNO QUOTIDIANO PER RIDURRE L'IMPATTO SULL'AMBIENTE

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, Raben SITTAM, business unit italiana del gruppo logistico europeo Raben Group, ha voluto sensibilizzare ancora una volta sull'importanza di rispettare e proteggere il Pianeta attraverso un impegno quotidiano per ridurre l'impatto che le attività del proprio settore possono avere sull’ambiente.  Tra i principali obiettivi che Raben SITTAM si è prefissata di raggiungere: riduzione del 30 per cento delle emissioni di CO2 derivanti dall’attività degli uffici e dei magazzini entro il 2025; riduzione del 10 per cento delle emissioni direttamente connesse alle attività di trasporto entro il 2025; aumento al 96 per cento della flotta mezzi euro 5 ed euro 6 entro il 2025; diventare climaticamente neutrale entro il 2050.

HYUNDAI MOTOR GROUP

JOINT VENTURE CON SK

ON PER LA PRODUZIONE

DI CELLE A BATTERIA

di marzo, malgrado alcuni segnali di rallentamento nella vendita di veicoli trainati tendano a ridimensionare le previsioni più ottimistiche, tenuto conto che le attuali immatricolazioni riguardano ordini acquisiti lo scorso anno”, ha commentato Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.

FPT INDUSTRIAL IN PISTA IN BRASILE PER LA SETTIMA EDIZIONE DI COPA TRUCK

Dopo la vittoria nel Rally Dakar 2023, FPT Industrial, brand di Iveco Group, scende in pista come fornitore e preparatore dei motori Cursor 13 Common Rail dei quattro camion IVECO S-Way in dotazione ai team Usual Racing e Dakar Motorsports che partecipano a Copa Truck 2023 in Brasile. L’obiettivo è chiaro: un’altra stagione di grandi vittorie, dopo le prestazioni sensazionali del 2022.

TECNOKAR TRAILERS AL SAMOTER CON LA NUOVA VASCA RIBALTABILE S5X

al completo Mercedes-Benz Trucks inclusi i veicoli speciali allestiti destinati alle municipalizzate presenti sul territorio. Organizzata anche l’esposizione del marchio TruckStore dietro il quale si articola la più grande rete di commercializzazione di veicoli usati plurimarca.

storici che hanno segnato il percorso di crescita di Trasporti Cevolo. Su iniziativa del fratello Mauro, esperto di meccanica, è infatti iniziato da alcuni anni il recupero di “ferraglie” che ha permesso di restituire gli antichi fasti a cinque mezzi, in previsione di possibili raduni o manifestazioni locali: fra questi, il vecchio Leoncino, i modelli Fiat 180 e 680, oltre che un Lancia Esadelta della fine degli anni ’60. “Potrebbe essere un nuovo modo di fare comunicazione sul territorio - conclude Livio - in aggiunta alle sponsorizzazioni di alcune iniziative che aiutano a conoscere l’attività storica di Trasporti Cevolo. Restiamo infatti una delle rare realtà del Viterbese che, nel tempo, è riuscita non solo a sviluppare una solida struttura aziendale, ma anche a far conoscere al di fuori della regione le risorse del territorio. Qui occorre inventarsi specializzazioni e percorsi professionali, ma a distanza di più di mezzo secolo dai primi trasporti di mio padre siamo fieri di aver aperto una nuova strada di sviluppo. E questo, naturalmente, non sarebbe stato possibile senza l’aiuto e la competenza di Rossi Veicoli, nostro volano per l’espansione nel Nord Italia”.

Il consiglio di amministrazione di Hyundai Motor, Kia e Hyundai Mobis ha approvato la joint venture per la produzione di celle a batteria con SK On. L'importo totale dell'investimento sarà di 5 miliardi di dollari con Hyundai Motor Group e SK On che acquisiranno ciascuna una quota del 50 per cento. L'impianto di batterie per veicoli elettrici verrà costruito nella contea di Bartow, Georgia, Stati Uniti, con l'obiettivo di produrre celle per batterie, a partire dalla seconda metà del 2025. Il nuovo impianto produrrà 35 GWh all'anno di batterie per veicoli elettrici, sufficienti per produrre 300.000 veicoli completamente elettrici. La joint venture aiuta ad accelerare gli sforzi di elettrificazione del Gruppo grazie ad una fornitura stabile di batterie per la produzione di veicoli elettrici negli Stati Uniti.

UNRAE

MARZO: IL TRAINATO CRESCE, MA NON

TROPPO

Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per marzo 2023 nei confronti dello stesso mese del 2022. I rimorchi e i semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t crescono del 2,9 per cento (1.710 unità immatricolate rispetto alle 1.662 del 2022). Nei primi tre mesi dell’anno in corso si sono immatricolati 4.358 veicoli trainati, contro i 4.180 del trimestre 2022 (+4,3 per cento).

“Accogliamo positivamente il lieve incremento del mercato

In occasione del Samoter di Verona, Tecnokar Trailers presenta con il marchio Emilcamion la nuova S5X, una vasca ribaltabile posteriore derivata dalla S5 EVO. La richiesta dei clienti era di poter contare su una vasca con apertura della sponda posteriore anche a libro/bandiera. Tecnokar è andata oltre, decidendo di dotare la S5X di una versione Triplex che sintetizza in un unico allestimento tutte le soluzioni possibili: apertura idraulica della sponda solo basculante, apertura idraulica ad ala di gabbiano, apertura manuale a libro/ bandiera, nuova prolunga scarico idraulica, e cappottina proteggi telo.

KÄSSBOHRER FORNITURA A SPENGLER

Kässbohrer ha avviato una nuova partnership con Hermann Spengler GmbH & Co. KG., azienda con oltre 90 anni di tradizione oggi uno dei maggiori fornitori di barriere di sicurezza passive in calcestruzzo per strade pubbliche e autostrade. Spengler ha investito nel silo antiribaltamento Kässbohrer K.SSL 35 per il trasporto del cemento. “Il silo K.SSL 35 antiribaltamento di Kässbohrer - ha dichiarato Florian Spengler, AD dell'azienda - è la scelta giusta per fornire cemento al nostro impianto di betonaggio grazie alla sua qualità, allo scarico efficiente, all'ottima manovrabilità, all'elevata stabilità e capacità di carico. Crediamo che i nostri ultimi silos Kässbohrer aumenteranno la nostra efficienza operativa grazie alla loro tara ridotta. Anche la rete di assistenza dell'azienda in Germania e in Europa, la rapida disponibilità di ricambi e il servizio postvendita di qualità sono molto importanti per noi".

news news
15 N° 319 maggio 2023 DEALER & AZIENDE

RENAULT TRUCKS INTERVISTA A GEROLAMO FINAZZI, TITOLARE DIESEL CAR BY FINAZZI

È OPERATIVA CON IL MANDATO DELLA

LOSANGA DALLO

SCORSO GENNAIO

LA SEDE DI VERONA

DEL GRUPPO

BERGAMASCO, ENTRATO A FAR

PARTE DELLA RETE

RENAULT TRUCKS

ALLA FINE DELLO

SCORSO ANNO. NE

PARLIAMO CON IL

TITOLARE GEROLAMO FINAZZI.

Ha aperto a Verona nel mese di gennaio la sede di Diesel Car by Finazzi dedicata a Renault Trucks, proprio dunque nella città che da molti viene indicata come centro nevralgico del nostro settore in Italia. Il dealer avrà mandato non solo sulla provincia della città dell’Arena (e del Samoter, dove l'ingresso a bordo verrà adeguatamente messo in rilievo), ma anche in quelle confinanti di Brescia e Mantova. “È un progetto nel quale crediamo molto - inizia a raccontarci Gerolamo Finazzi, titolare, insieme ai fratelli, della Diesel Car by Finazzi - e proprio per questo ci siamo presi l’impegno di acquistare lo stabile nel quale stiamo svolgendo l’attività e di ristrutturarlo a misura delle necessità di un dealer”.

Gerolamo Finazzi, quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a compiere questo passo?

È presto detto: la parte truck era quella che mancava nel nostro portafoglio. Oltre alla nuova sede di Verona, ne abbiamo quattro su Bergamo che si occupano

RENAULT TRUCKS

Il rosso conquista la capitale del trasporto

della gestione dei marchi Schmitz Cargobull, di cui dal 2006 siamo mandatari per tutto il Nord Ovest, e Fiat Professional, entrato nel 2018. Era arrivato il momento di coprire anche il segmento del trainante per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e proporci a loro come unico interlocutore. Abbiamo esplorato il mercato, e individuato una comunanza di intenti con Renault Trucks. In noi esisteva la volontà di colmare quella che sentivamo come una mancanza nella nostra offerta, ma anche il desiderio di entrare in modo importante sul discorso elettrico, che è il futuro. Al di là delle colonnine di ricarica presenti nelle nostre conces-

sionarie, l’officina di Verona ha infatti spazi e attrezzature giuste per operare sui veicoli a batteria, e anche le maestranze hanno un’importante esperienza nel settore, e sono tutti già formati sulle nuove tecnologie.

Come sarete organizzati nella sede di Verona?

In questo momento siamo in una condizione di start-up, con la squadra in corso di definizione e completamento. È e sarà comunque un team dedicato, e incaricato di seguire la commercializzazione e l’assistenza Renault Trucks, mentre da Bergamo gestiremo solo la parte amministrativa e finanziaria, che rimarrà centralizzata. In questo

23 autotelai elettrici al colosso Kuehne+Nagel

INTESE SULLA STRADA DELLA DECARBONIZZAZIONE

Kuehne+Nagel, che con più di 80.000 dipendenti in 1.300 sedi in oltre 100 Paesi è una delle aziende di logistica leader a livello mondiale, ha ricevuto una prima consegna di 23 autotelai elettrici Renault Trucks che saranno utilizzati per i servizi di trasporto su strada in Francia. L’azienda ha annunciato l'intenzione di

aumentare il numero di veicoli elettrici utilizzati per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030. Questo passo prepara l'azienda al divieto di ingresso nelle città francesi per i veicoli più inquinanti. “Abbiamo una rete capillare - ha commentato Xavier Léger, Direttore Generale della Logistica Stradale di Kuehne+Nagel France - di 56 filiali in tutta la Francia, con molti percorsi di breve e media distanza che possono essere coperti dai veicoli elettrici. La transizione energetica ed ecologica dei nostri modelli è una

sfida che riguarda tutti noi e siamo orgogliosi, in quanto aziende leader del settore, di fare la nostra parte e di consentire ai nostri clienti di ridurre le emissioni legate ai trasporti.” Renault Trucks ha dato il via alla trasformazione della propria offerta e dell'intera azienda, in particolare con l'elettrificazione di tutte le sue gamme di veicoli. Il costruttore persegue l'ambizione di raggiungere entro il 2030 il 50 per cento dei volumi con veicoli full-electric. A partire dal 2040 Renault Trucks venderà solo autocarri privi di combustibili fossili. “Siamo orgogliosi - ha dichiarato Christophe Martin, Direttore Generale di Renault Trucks France - di essere al fianco di Kuehne+Nagel nella sua transizione energetica. Oltre ai veicoli, abbiamo lavorato a

momento nel gruppo lavorano in totale una cinquantina di persone, di cui 8 a Verona.

Quando inizia l’avventura di Diesel Car by Finazzi?

La nostra avventura inizia nel 1970 con mio padre Pietro che apre un’officina a Palosco (BG). Nel 1982 inauguriamo la prima succursale a Romano di Lombardia (BG), che si trasferisce nel 1990 in Viale Dante Alighieri. Cresciamo gradualmente negli anni in funzione delle esigenze del territorio, evolvendo in termini di dimensione immobiliare (oggi le sedi sono cinque), servizi, potenza commerciale e risorse umane. Purtroppo papà viene a

stretto contatto con il cliente fin dal primo momento in cui è stato deciso di decarbonizzare la flotta: dallo studio e dall'analisi delle loro esigenze, al monitoraggio dell'implementazione e dell’esercizio”. Nella configurazione scelta, i 23 Renault Trucks D E-Tech da 16 t hanno una capacità di carico di 18 o 21 pallet e sono dotati di cinque pacchi batterie da 66 kWh per un'autonomia di 235 km con un solo ciclo di ricarica, fino al termine vita delle batterie. Questi autocarri elettrici, che saranno assegnati a 8 siti di Kuehne+Nagel in Francia, percorreranno in media 180 km al giorno, consentendo al vettore di ridurre le emissioni di CO2 di 730 tonnellate all'anno. Per aumentare la sicurezza dei conducenti e degli utenti della strada, Kuehne+Nagel ha scelto di dotare ogni autocarro elettrico di due telecamere e quattro sensori.

mancare prestissimo, nel 1984, e l’attività viene rilevata da me e dai miei fratelli Alberto e Paolo. Nel 1999 apre la sede operativa di Cortenuova (BG). Nel 2006, come anticipato, Diesel Car diventa dealer esclusivo Schmitz Cargobull ed inaugura la sede espositiva di Grassobbio (BG), di fronte all’autostrada A4, seguita, nel 2008, dall’area sempre espositiva di Cerro al Lambro (MI). Ancora, nel 2016 viene inaugurato il nuovo piazzale, adiacente alla sede di Cortenuova, con una superficie di circa 13.000 mq, interamente dedicato all’esposizione dei semirimorchi nuovi. Nel 2018 diventiamo concessionari per Bergamo e provincia di Fiat Professional ed inauguriamo uno showroom dedicato a Seriate. Nel 2021 Diesel Car trasferisce in un ex stabilimento completamente ristrutturato la sede principale dove raggruppa tutte le attività in un'area di oltre 40.000 mq, di cui 14.000 mq coperti, in modo da ottimizzare al massimo il servizio alla propria utenza. 14 anni fa hanno cominciato a raggiungerci i nostri figli in azienda: l’ultimo è arrivato quattro anni fa. La nostra forza è quella di aver settorizzato tutte le attività: io in questo momento gestisco la parte amministrativa e commerciale, ma ogni settore, che sia la carrozzeria, la carpenteria, gli allestimenti o le vendite, ha il suo responsabile, che è una persona di grande esperienza, un dipendente storico, al quale fanno riferimento figure più giovani: in questo modo preserviamo la tradizione senza dimenticare di innovarla.

di Cristina Altieri Verona Pierre Sirolli (a sinistra), Amministratore Delegato Renault Trucks Italia, stringe la mano di Gerolamo Finazzi in occasione della firma dell'accordo.
“Il trainante mancava nel nostro portafoglio: con Renault Trucks abbiamo individuato una comunanza di intenti".
16 N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ

SCANIA LA RETE CRESCE ANCORA: NASCE IL DISTRETTO SCANIA ADRIATICA

È PENSATO PER OFFRIRE

ALLA DORSALE

ADRIATICA SERVIZI

DI ASSISTENZA E MANUTENZIONE IN CONTINUA

EVOLUZIONE.

NOVE OFFICINE

AUTORIZZATE

SCANIA E DUE NUOVE

FILIALI COPRIRANNO

UN TERRITORIO

CHE CONTA

DIECI PROVINCE, OFFRENDO SERVIZI

SU MISURA PER

OGNI CLIENTE E

DALL’ELEVATO

LIVELLO DI QUALITÀ.

Una rete di vendita e assistenza capillare e altamente qualificata è per Scania un punto di forza fondamentale per assicurare ai clienti soluzioni su misura e un elevato livello di qualità dei servizi. In particolare, allo scopo di offrire alla dorsale adriatica dei servizi di assistenza e manutenzione in continua evoluzione, nuove figure commerciali e nuove sedi assisteranno le Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo e parte della provincia dell'Aquila.

In questo territorio strategico, tale per il flusso logistico di grandi imprese che movimentano merci tra il Nord e il Sud Italia, il nuovo distretto di Scania Adriatica conterà sull’esperienza di Michele Marchetti, Direttore Generale, Scania Adriatica & Scania Commerciale, e del team

SCANIA

Sempre più capillare, al servizio del cliente

di venditori composto da Dario Bettini, Stefano Succi, Giampiero Seghetta e Simone De Collibus.

Inoltre, i clienti potranno affidarsi a Marco Francucci, Service Manager, per tutto il mondo Scania relativo ai servizi di assistenza e manutenzione.

L’espansione della rete di Scania in Italia continua quindi con Scania Adriatica che ad oggi ha già sede a Pollenza (Macerata) con uffici vendita, magazzino ricambi e l’officina Scandia Marche Service. In futuro, è prevista l’apertura di una seconda filiale a Cattolica (Rimini) per potenziare ulteriormente la presenza del Grifone.

“Sono entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso in Scania Adriatica - ha dichiarato Michele Marchetti - perché avrò l’opportunità di sfruttare tutte le abilità già acquisite durante lo sviluppo di Scania

Commerciale e di rappresentare per la mia squadra un valore aggiunto ai fini della crescita del distretto”. Delle 16 concessionarie presenti sul territorio nazionale, Scania Adriatica si unisce al gruppo di distretti gestiti direttamente da Scania Italia che include Scania Commerciale, Scania Milano e Scania Piemonte.

“Siamo orgogliosi - ha aggiunto

Andrea Carolli, Direttore Rete di Scania Italia - di procedere

“Si tratta di un territorio strategico per il flusso logistico delle grandi imprese che movimentano la merce tra il Nord e il Sud".

con l’ampliamento della rete per offrire un servizio che vada sempre più incontro alle esigenze dei nostri clienti ed esprima il

massimo del suo potenziale. Far parte della rete Scania significa poter contare su un importante investimento in termini di for-

mazione e di tecnologia, asset che riteniamo fondamentali in un’ottica di crescita e miglioramento continuo”.

Insieme a Northvolt sviluppata la cella agli ioni di litio che dura per l'intera vita del suo veicolo

LA BATTERIA DA 1,5 MILIONI DI CHILOMETRI

N

asce dallo sviluppo congiunto di Scania e Northvolt una nuova batteria green per i veicoli elettrici pesanti. Nei test, la cella agli ioni di litio ha dimostrato un'eccezionale durabilità, fino a 1,5 milioni di chilometri, pari all'intera vita del veicolo. Prodotta con energia elettrica da fonti rinnovabili nel nord della Svezia, l'impronta carbonica della cella è circa un terzo di quella di riferimento del settore. Nel 2017, i leader

della sostenibilità Scania e Northvolt hanno unito le forze per sviluppare e commercializzare la migliore soluzione a livello mondiale per alimentare i veicoli elettrici pesanti. Ora la partnership si concretizza con la messa in produzione di una nuova batteria presso la Northvolt Ett, la gigafactory situata nel nord della Svezia. Inoltre, nel corso dell'anno, Scania inaugurerà una nuova fabbrica di batterie a Södertälje,

in Svezia, dove le celle saranno assemblate in pacchi batteria per la produzione di autocarri elettrici pesanti. "All'inizio di questa partnership - ha commentato Peter Carlsson, CEO e co-fondatore di Northvolt - Northvolt e Scania hanno concordato un calendario ambizioso per lo sviluppo di una batteria ad alte prestazioni che avrebbe permesso di sostenere il processo di elettrificazione del trasporto

pesante definito da Scania. Dopo profonde fasi di sviluppo e convalida, consegnare ora delle celle che superano le aspettative iniziali in termini di prestazioni, è un risultato straordinario per tutti i soggetti coinvolti.” "L’introduzione di queste nuove batterie - ha confermato Christian Levin, CEO di Scania - rappresenta una pietra miliare nel percorso verso un sistema di trasporto sostenibile. Il futuro del trasporto pesante è anche elettrico e per sostenere i nostri clienti in questa transizione, in cui Scania si dimostra ancora una volta al vertice dell’innovazione, da oggi abbiamo queste batterie dalle prestazioni eccezionali. All'inizio dello sviluppo delle celle, abbiamo puntato su prestazioni elevate, bassi costi operativi

e lunga durata. L’obiettivo era ottenere una durabilità per percorrere 1,5 milioni di chilometri con un mezzo pesante Scania. I test effettuati durante tutte le fasi di sviluppo dimostrano che questo requisito può essere soddisfatto e addirittura superato".

Come esempio dell'impegno nel fornire batterie sostenibili, Northvolt Ett è alimentata da energia elettrica da fonti rinnovabili al 100% (energia idroelettrica ed eolica). Grazie anche all’integrazione di ulteriori caratteristiche di produzione sostenibile in Northvolt Ett, l’impronta carbonica stimata della cella in piena produzione di serie è circa un terzo di quella di una cella di riferimento del settore (cella agli ioni di litio NMC 111 IVL 2019)*.

Di Francesco Irace Trento Michele Marchetti (a sinistra), Direttore Generale Scania Adriatica e Scania Commerciale, e Andrea Carolli, Direttore Rete di Scania Italia.
17 N° 319 maggio 2023
ATTUALITÀ

MERCEDES-BENZ TRUCKS A FERCAM 50 NUOVI ACTROS, ALIMENTATI DA HVO ENI

SOSTENIBILITÀ READY TO GO

FERCAM, da sempre attenta a tutte le innovazioni tecnologiche atte a ridurre efficacemente le emissioni, accoglie in flotta 50 nuove motrici Mercedes-Benz Actros, contestualmente all’accordo raggiunto con Eni per garantire la fornitura del biocarburante per un‘alimentazione esclusivamente ad HVO dei nuovi automezzi. Si delinea così un nuovo tassello di “Emission Free Project”, che raggruppa tutte le iniziative aziendali volte alla riduzione dell’impatto ambientale dei servizi logistici.

Nel dicembre 2021, l’azienda di trasporti e logistica altoatesina FERCAM aveva avviato la propria sperimentazione con HVO, attraverso l’installazione presso la propria sede di Bolzano di una pompa di distribuzione di questo biocarburante, allora non ancora disponibile sul mercato presso le tradizionali stazioni di rifornimento.

Le nuove motrici Mercedes-Benz Actros Euro 6, dotate di tutti i dispositivi tecnologici più innovativi per una guida

sicura e rispettosa dell’ambiente, sono state appositamente dotate di serbatoio con capacità tale da essere in grado di coprire fino a 3.000 km, per garantire un agevole ritorno alla stazione di rifornimento aziendale, in particolare per tragitti europei sprovvisti di pompe di rifornimento pubbliche.

“Nell’attuale fase di transizione verso la decarbonizzazione del settore - ha affermato Hannes Baumgartner, AD FERCAM - i combustibili alternativi hanno un ruolo

importante per un trasporto sempre più sostenibile. Nel settore del trasporto pesante giungere alla carbon neutrality entro il 2040 è un obiettivo molto ambizioso. Il nostro cammino verso le zero emissioni necessariamente richiederà l’adozione di un mix di tecnologie e di carburanti non fossili di derivazione organica, come BioLNG e HVO. E per gli automezzi di distribuzione con percorrenze giornaliere ridotte,

l’elettrico sta diventando una tecnologia praticabile, pur con molte problematiche ancora irrisolte”.

Le motrici Actros sono dotate di serbatoio con capacità tale da coprire fino a 3.000 km.

Dopo un anno e mezzo di utilizzo su alcuni mezzi della flotta FERCAM, in cui è stata verificata la piena compatibilità con le motrici alimentate a HVO e prestazioni di pari livello, l’azienda è pronta a convertire una parte più cospicua del parco mezzi ad esclusiva alimentazione HVO. HVOlution di Eni è un biocarburante prodotto 100 per cento da materie prime rinnovabili. L‘Hydrotreated Vegetable Oil (olio vegetale idrotrattato) viene prodotto da materie prime di scarto di origine biogenica (oli alimentari esausti, grassi animali, scarti di lavorazione di materie prime vegetali), non in competizione con colture alimentari o foraggere e senza olio di palma. L’impiego di questo biocarburante consente di contribuire al contenimento una sostanziale riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. La riduzione delle emissioni di CO2 del biocarburante HVO lungo la filiera logistico-produttiva

Lukas Baumgartner, CEO di Autoindustriale Mobility Group, consegna a Hannes Baumgartner, AD di FERCAM, le chiavi di una delle 50 nuove motrici Actros oggetto della consegna. di Francesco Irace Bolzano
IL PIANO STRATEGICO AZIENDALE DELL’OPERATORE LOGISTICO E DI TRASPORTO ALTOATESINO PREVEDE LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI E LA MASSIMA SOSTENIBILITÀ NELL’EROGAZIONE DEI PROPRI SERVIZI. E L’ALIMENTAZIONE A BIOCARBURANTE HVO OGGI NON PUÒ NON RIENTRARE NEI RADAR DI CHI PERSEGUE IL MINOR IMPATTO POSSIBILE SULL’AMBIENTE. 18 N° 319 maggio 2023 DEALER & AZIENDE

L'HVO, o olio vegetale idrotrattato, viene prodotto da materie prime di scarto di origine biogenica non in competizione con colture alimentari o foraggere e senza olio di palma.

nel 2022 è stata, infatti, tra il 60 e il 90 per cento, rispetto al mix fossile di riferimento. La riduzione delle emissioni deve essere considerata lungo tutto il ciclo di vita, considerando quindi che le materie prime utilizzate sono tutte di origine biogenica e in prevalenza derivate da scarti e residui di lavorazione: si tratta di economia circolare applicata alla transizione della mobilità.

Daimler Trucks e Autoindustriale Mobility Group, Concessionaria Mercedes per il Trentino Alto-Adige sono partner importanti di questo progetto orientato alla sostenibilità. «Grazie all’ampia gamma di veicoli innovativi di Mercedes-Benz - ha commentato Lukas Baumgartner, CEO di Autoindustriale Mobility Group - abbiamo potuto proporre a FERCAM il nostro Actros Euro 6, la tecnologia giusta per affrontare le sfide del futuro, soprattutto

nel rispetto dell’ambiente”.

Questo importante investimento in automezzi rientra nei piani strategici aziendali, ove la sostenibilità nell’erogazione dei propri servizi è di primaria importanza. Il progetto aziendale che mirano ad un ripensamento delle attività di tutte e cinque le divisioni (Transport, Logistics, Distribution, Air&Ocean, Special Services) in ottica ESG è stato denominato Emission Free Project, a sua volta diviso in 3 sottoprogetti dedicati a ciascuna delle aree di applicazione: Emission Free Transport, per le iniziative connesse ai trasporti a medio e lungo raggio che coinvolgono anche il parco mezzi di proprietà, Emission Free Delivery per quanto concerne i servizi groupagistici e la distribuzione urbana, ed Emission Free Buildings relativamente agli interventi per l’efficientamento energetico degli impianti aziendali.

SMET

TEORIA

ALLA PRATICA

Il Gruppo SMET lancia una challenge per affrontare le nuove sfide imposte dalla sviluppo della mobilità sostenibile, coinvolgendo nel progetto l’Università Parthenope di Napoli. Saranno infatti gli studenti della Facoltà di Ingegneria presso questo ateneo a creare nuovi modelli di mobilità senza impatto ambientale, in linea con il nuovo regolamento UE che prevede nel 2035 l’obbligo delle zero emissioni. I nuovi modelli verranno creati attraverso l’utilizzo del Digital Twin e prendendo come riferimento le performance di alcune selezionate tratte del trasporto merci, dove SMET opera già oggi in intermodalità. “Siamo orgogliosi - ha commentato Domenico De

Rosa (nella foto), CEO del Gruppo SMET e Cultore della Materia in “Gestione e Produzione della Qualità” presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Parthenope - di poter contribuire alla formazione delle nuove generazioni, trasferendo loro con entusiasmo la nostra esperienza e le nostre conoscenze maturate in molti anni di impegno nella mobilità

delle merci. Mi riferisco in particolare al tema dell’impatto ambientale del trasporto, che oggi a seguito dei nuovi regolamenti europei è argomento di grande attualità. Sulla sostenibilità noi lavoriamo da circa 30 anni, essendo stati pionieri sia nello sviluppo dell’intermodalità che nell’introduzione dei veicoli a carburanti alternativi”.

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Con l’Università Parthenope di Napoli in prima linea sulle sfide della mobilità DALLA
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DEALER & AZIENDE

BRIXIA AUTOMOTIVE CAVI DIESEL PUNTA SUI SERVIZI E DIVENTA AGENTE UFFICIALE DI CARTA SHELL

Più che una carta, un asso nella manica

“SI TRATTA DI UN PROGETTO INNOVATIVO - HA

DICHIARATO ALICE

PULICI, AD CAVI

DIESEL - CHE SI

COLLOCA NEL SOLCO DELLA STRATEGIA TRACCIATA DA

BRIXIA AUTOMOTIVE:

L’OBIETTIVO NON È VENDERE

CAMION, BENSÌ

RAPPRESENTARE UN RIFERIMENTO A

360° NELLA VENDITA E NEI SERVIZI CHE

ACCOMPAGNANO

L’UTILIZZO DEL VEICOLO PER LA SUA INTERA VITA”.

Cavi Diesel. mobility company del Gruppo Brixia, partecipa in prima linea al progetto di ritorno del marchio Shell in Italia, grazie alla collaborazione con PAD Multienergy, energy company del medesimo gruppo e licenziatario esclusivo per il mercato retail in Italia del marchio Shell.

PAD Multienergy nasce dall’evoluzione di Petrolifera Adriatica, fondata nel 1999 dall’incontro di due figure imprenditoriali carismatiche del mondo Oil&Gas, Paolo Zani e Franco Petrolini. Negli anni diventa un operatore primario nella distribuzione e commercializzazione di carburanti tradizionali ed innovativi e nei servizi NonOil, e dispone oggi di una rete capillare di oltre 600 stazioni di servizio posizionate in un ampio territorio che comprende l’Italia settentrionale e centrale.

Nel 2022 PAD diventa licenziatario di Shell che è da oltre 100 anni il primo investitore estero nel settore dell’energia nel nostro paese e leader a livello mondiale nel mercato mobility con 46.000 punti vendita in 90 paesi e oltre 30 milioni di clienti serviti ogni giorno. Il progetto PAD/Shell prevede l’apertura di oltre 500 stazioni di servizio di nuova generazione a marchio Shell su tutto il territorio italiano, riportando l’iconico brand sulla nostra rete stradale. Questi punti di vendita, oggi tradizionali, diventeranno quindi hub della transizione energetica, e parte integrante di un ecosistema proiettato verso la mobilità sostenibile. PAD Multienergy e Shell introdurranno inoltre gradualmente sulla rete nuovi carburanti a basse emissioni, come Biofuels, GNL (Gas Naturale Liquefatto)

e punti di ricarica per veicoli elettrici e prodotti Carbon Neutral.

Automobilisti e professionisti del trasporto su strada hanno quindi oggi di nuovo accesso ai prodotti e alle soluzioni Shell, tra cui i carburanti premium Shell V-Power, sviluppati in collaborazione con Scuderia Ferrari, e la carta carburante Shell Card.

L’accettazione della Shell Card sugli impianti di PAD Multienergy si va ad aggiungere al già consolidato network di accettazione forte di circa 7.000 stazioni di rifornimento tradizionali e 24mila punti di ricarica elettrica sul nostro territorio, che rappresentano il 90% del totale, rendendo la Shell Card la carta più accettata sul mercato nazionale.

Cavi Diesel è diventato agente ufficiale sul territorio italiano della Carta Shell - ci racconta Massimo Portalupi, responsabile del progetto Shell con la direzione dell’AD Alice Pulici –diventando un partner completo ed in grado di fornire ai propri clienti, oltre ai veicoli, sempre più servizi a valore aggiunto.

Due tipologie di carta

La carta Shell è uno strumento modulato sulle esigenze specifiche del singolo cliente differenziandosi in CRT (Commercial Road Transport), per i veicoli sopra i 35 quintali, e Fleet per quelli di portata inferiore.

“Per quanto riguarda i clienti fleet - spiega Portalupi - non ci precludiamo alcun settore, mentre sull’ambito CRT stiamo focalizzando la nostra attenzione sui clienti che si trovano ad operare nei territori coperti dalla nostra rete di distributori. Attualmente siamo già presenti in modo consistente nella zona centrale dell’Italia, in Toscana e nelle Marche, mentre stiamo

crescendo soprattutto al Nord, nel Triveneto. La nostra intenzione è diventare sempre più capillari nel giro di pochi anni”.

La carta Shell consente numerosi vantaggi, a cominciare dal risparmio immediato al rifornimento, alla dilazione dei pagamenti, può essere impiegata per il pagamento dei pedaggi, dei treni, e delle navi. “Seguiremo la strada - prosegue Massi-

THERMO KING

mo Portalupi - indicataci da altri Paesi dove con la Carta è possibile pagare davvero tutto, il parcheggio, il lavaggio, i lavori di manutenzione in officina. Con la comodità di un’unica fattura diretta e digitale”. In questa prima fase è la nostra forza vendita a proporre la Carta ai clienti attuali o potenziali. “I servizi forniti dalla carta - conclude con

un sorriso Massimo – costituiscono l’abbinamento ideale alla vendita di un veicolo. A breve avremo una squadra dedicata con un know-how specifico nella vendita di servizi: stiamo investendo in questo progetto perché siamo fortemente convinti del nostro business model, che portiamo avanti con la ferma volontà di diventare un unico interlocutore per i trasportatori e i professionisti riguardo a ogni loro esigenza".

Operativo nei Paesi Bassi il primo Advancer-e

NON CI ABBIAMO PENSATO DUE VOLTE

Nei Paesi Bassi è operativo il primo semirimorchio dotato della nuova unità di refrigerazione elettrica e senza motore Thermo King Advancer-e. Il semirimorchio fa parte del parco veicoli di Refrigerated Trailer Rentals Holland ed è gestito da Dailycool, società specializzata in servizi di trasporto e logistica di carne, verdura e prodotti ortofrutticoli. RTR offre il noleggio a breve e lungo termine di semirimorchi refrigerati dotati di tutte le specifiche necessarie ai clienti di Benelux, Germania e Regno Unito. Gestendo già da tempo un ampio parco di semirimorchi refrigerati con unità Thermo King Advancer Serie A, RTR intende offrire

ai suoi clienti le soluzioni più efficienti e sostenibili disponibili sul mercato. "Passare all'elettrico - ha commentato Wilbert de Graaff, titolare di RTR - e integrare una tecnologia orientata al futuro nel nostro parco veicoli, senza compromettere la potenza di raffreddamento e l'efficienza operativa, è stata una scelta a cui non abbiamo dovuto pensare due volte.

Vogliamo avere i prodotti, i servizi e l'assistenza migliori, più efficienti ed ecologici del mercato e vogliamo metterli a disposizione dei nostri clienti.

Quando Thermo King ha presentato la nuova Advancer-e, ci è subito stato chiaro che avremmo dovuto inserirlo nel

nostro parco veicoli. E questo è solo il primo passo di un lungo viaggio per noi". La nuova unità elettrica Advancer-e è alimentata dal Thermo King Energ-e Pack (sistema per la gestione della batteria e dell'alimentazione), mentre l'unità di refrigerazione è stata progettata per essere indipendente dall'alimentazione e compatibile con tutte le principali fonti di alimentazione alternative del motore, tra cui AxlePower di Thermo King, la tecnologia dell'alternatore e dell'inverter di Frigoblock, nonché l'alimentazione a terra quando il veicolo si trova presso il deposito. Con la sua architettura completamente elettrica, un'unità Advancer-e può ridurre l'impronta di carbonio di un parco di semirimorchi fino a 10 tonnellate di CO2 all'anno. Advancer-e è compatibile con qualsiasi motrice per le consegne in città o per i tragitti a lungo raggio, e garantisce l'assenza di emissioni dirette, un funzionamento silenzioso e un minor numero di parti mobili, che si traducono in una riduzione dei requisiti e dei costi complessivi di manutenzione.

di Greta Rossi Brescia b ipsam volore nossi aut la voluptae eseque vent voluptasinis ex et Hita cum laceruptates sed ut atiora sus dit que pa
“Vogliamo diventare un interlocutore capace di risolvere tutte le esigenze del trasportatore".
Massimo Portalupi porta avanti insieme all'AD Alice Pulici la nuova avventura che ha aggiunto tra i servizi di Cavi Diesel anche quelli della Carta Shell.
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Nuova apertura in Campania: servizio ancora più efficiente e consegne sempre più rapide per il Sud Italia e le Isole www.dieseltechnic.it Global Automotive Solutions – Made in Germany Diesel Technic raddoppia
sede in Italia
Seconda

VOLVO TRUCKS ITALIA CONSEGNATO A LEVISSIMA IL PRIMO TRUCK ELETTRICO

Anche l’acqua è sempre sostenibilepiù

L’INGRESSO DEL PRIMO E-TRUCK NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA È STATO FESTEGGIATO ALLA PRESENZA DEL PARTNER MAGANETTI SPEDIZIONI E DELLE ISTITUZIONI. UN NUOVO TRAGUARDO CHE SI INSERISCE NELL’AMBITO DI REGENERATION, IL PROGETTO DI LEVISSIMA A SOSTEGNO DELL’USO RESPONSABILE DELLE RISORSE, DELLA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE E DELLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.

di Greta Rossi Valdisotto

Eavvenuta presso lo stabilimento di Levissima la cerimonia inaugurale del primo veicolo elettrico che entra nella flotta dell’azienda, una conquista importante che vede Levissima e Sanpellegrino tra le prime aziende ad utilizzare in Italia un trattore Volvo FM 100 per cento elettrico per il trasporto pesante.

Si tratta di un due assi dotato di 5 pacchi batterie per un’energia totale nominale di 450 kWh, che garantiscono un’autonomia fino a 250 km ed una massa totale della combinazione di 44 Tonnellate.

Il veicolo è utilizzato per un trasporto di navettaggio tra lo Stabilimento Levissima di Cepina Val di Sotto, e la ferrovie di Tirano. La topografia e il percorso in discesa effettuato dal mezzo permettono di valorizzare e sfruttare l’aumento di autonomia dovuto alla frenata rigenerativa, una caratteristica della catena cinematica di Volvo.

“Ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica - ha dichiarato Fabiana Marchini, Direttrice Sostenibilità del Gruppo

Sanpellegrino è una delle maggiori sfide da affrontare a livello globale, e Levissima da tempo si è dimostrata un esempio virtuoso, grazie ad un contributo attivo per la salvaguardia dell’ambiente con numerosi progetti, come ad esempio il camion elettrico che ci consente un trasporto a zero emissioni. Agire sulla mobilità è fondamentale per raggiungere obiettivi concreti per i quali occorre anche una innovazione delle infrastrutture. La sinergia di pubblico e privato è infatti un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile dei trasporti e del territorio in grado di generare importanti ricadute economiche, sociali e ambientali.”

Levissima ha sempre avuto uno stretto legame con il territorio, grazie al quale è stato possibile la concretizzazione di progetti volti alla sua valorizzazione. “L’impegno e la presenza di Levissima - ha commentato il sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini - è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione, perché ha un impatto positivo e tangibile su tutta la nostra comunità, sia in termini occupazionali che di rispetto dell’ambiente. I progetti sostenuti dall’azienda dimostrano infatti la volontà di tutelare e valorizzare la nostra acqua e le

VOLVO TRUCKS ITALIA

Alla consegna erano presenti Claudio Gallerani (a sinistra), Matteo Lorenzo De Campo di Gruppo Maganetti, Fabiana Marchini di Gruppo Sampellegrino e il Sindaco di Valdisotto Alessandro Pedrini (ultimo a destra).

nostre montagne. Oggi, insieme a Maganetti Spedizioni e Volvo Trucks Italia, l’azienda dimostra di saper unire innovazione e sostenibilità, contribuendo a proteggere il nostro territorio e a offrire soluzioni lungimiranti per il futuro."

L’accordo con Maganetti Spedizioni – azienda italiana certificata B-Corp che opera nella logistica industriale da oltre 60 anni – e Volvo Trucks Italia rappresenta, dunque, una tappa importante nel percorso di sostenibilità intrapreso. “La logistica industriale – ha affermato Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore Delegato del Gruppo Maganetti – presenta diverse sfide, dalla sicurezza stradale fino alla sostenibilità ambientale: noi abbiamo iniziato da anni un percorso che ci ha portati ad essere pionieri nell’uso del metano, del LNG e nel bio-LNG.

Autotrasporti Rutilli Adolfo sceglie gli elettrici svedesi

Oggi siamo orgogliosi di inaugurare il nostro primo truck elettrico, che rappresenta un’innovazione e una risposta interessante alle esigenze attuali, sia in termini di sicurezza, considerati gli elevati sistemi di controllo che possiede, sia in termini di sostenibilità, essendo ad emissioni zero.” “La transizione verso un modello di mobilità sostenibile – è intervenuto Claudio Gallerani, Commercial Director di Volvo Trucks Italia – è una necessità. I veicoli pesanti elettrici rappresentano un passaggio importante del cambiamento per ridurre le emissioni, la rumorosità e

aumentare la sicurezza stradale con veicoli sempre più efficienti e connessi. Per Volvo Trucks affiancarsi a partner come Levissima e Maganetti Spedizioni è una soddisfazione ed un passo avanti verso il cambiamento”.

La logistica verde ha ridotto in tre anni l'impatto di Levissima del 12 per cento.

QUANDO IL FASHION È A ZERO EMISSIONI

Una comunanza di visioni e di obiettivi quella tra Autotrasporti Rutilli Adolfo, leader nel trasporto e nella logistica dell’industria internazionale del fashion, e Volvo Trucks Italia.

Autotrasporti Rutilli Adolfo rinnoverà infatti il proprio parco mezzi introducendo veicoli Volvo FL Electric in grado di rispondere agli standard di capillarità, versatilità e velocità che da sempre l’azienda garantisce ai suoi clienti. Il primo camion

consegnato è un FL Electric allestito con cassa mobile e sponda posteriore retrattile, un veicolo due assi dotato di 5 pacchi batterie per una potenza totale nominale di 330 kWh, che garantiscono un’autonomia fino a 250 km ed una massa totale della combinazione è di 16,7 Tonnellate. Il veicolo verrà impiegato per la distribuzione regionale e le consegne urbane.

“Autotrasporti Rutilli - ha dichiarato Guido Rutilli, Presidente di Autotrasporti Rutilli Adolfo - ha trovato in Volvo Trucks Italia il partner ideale, non solo per la nota storia di innovazione nello sviluppo di veicoli elettrici e per la dotazione tecnologica pionieristica, ma anche per la disponibilità a costruire un

percorso comune di cambiamento”. “La transizione energetica verso un modello di mobilità sostenibile - ha affermato Giovanni Dattoli, Amministratore Delegato di Volvo Trucks Italia - è un percorso obbligatorio soprattutto per le aziende che si occupano di distribuzione e che si muovono in ambienti urbani o regionali. I veicoli pesanti elettrici rappresentano un passaggio importante del cambiamento per ridurre le emissioni, la rumorosità e aumentare la sicurezza stradale.

Il nostro partner Autotrasporti Rutilli Adolfo srl, con il quale condividiamo gli stessi ambiziosi obiettivi in materia di sostenibilità, ha ben compreso l’importanza di questo cam-

biamento e siamo orgogliosi ed entusiasti di collaborare con lui per proseguire il nostro viaggio verso l'azzeramento delle emissioni”. La partnership con Volvo Trucks Italia si inserisce in un percorso di miglioramento della sostenibilità ambientale che ha permesso a Rutilli Autotrasporti di raggiungere importanti traguardi, tra cui la Medaglia di Bronzo Ecovadis 2022 per il posizionamento tra le imprese più virtuose del settore e il Premio “Il logistico dell’anno” 2018 per il progetto FOUR. L’azienda si è dotata di un protocollo di riduzione dei km a vuoto, mentre il monitoraggio carbon footprint è garantito dall’indice GreenRouter.

L’impegno di Levissima è orientato a una distribuzione sostenibile che persegue da anni, attraverso l’utilizzo di mezzi a ridotte emissioni come il treno, e ad investimenti per l’impiego di carburanti a minor impatto (GNL e biocarburante). Levissima, già dal 2016 ha introdotto cambiamenti rilevanti per quanto riguarda il trasporto su gomma: il brand è stata infatti una delle prime realtà in Italia a sperimentare su larga scala l’uso di mezzi di trasporto alimentati a LNG, combustibile fossile a bassa intensità di carbonio, introducendo poi l’utilizzo di BioLNG, originato da scarti agricoli e zootecnici, che permette di ridurre fino al 100 per cento la CO2, contribuendo anche alla decarbonizzazione del settore agricolo e dell’allevamento. In termini di impatto, la sola logistica verde di Levissima ha consentito di ridurre fra il 2018 e il 2021 le sue emissioni del 12 per cento, costituendo una delle leve più importanti per un brand sempre più a basse emissioni climalteranti. Questa inaugurazione rappresenta quindi una nuova tappa all’interno di un percorso avviato da tempo, un passo importante per raggiungere il più ambizioso obiettivo, rappresentato dal raggiungimento del “Net Zero”, l’azzeramento delle emissioni di carbonio, fissato per il 2050, in linea con l'impegno "Business Ambition for 1,5°C" delle Nazioni Unite.

22 N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ

DAF ARRIVANO CABINATI E TRATTORI A TRAZIONE DOPPIA PER APPLICAZIONI IN E OFF ROAD

I VEICOLI VERRANNO PRESENTATI IN ANTEPRIMA NAZIONALE AL SAMOTER DI VERONA, IN PROGRAMMA

DAL 3 AL 7

MAGGIO. NESSUN COMPROMESSO SUL FRONTE CONSUMI E COMFORT: LA NUOVA

GAMMA È PRONTA AD AFFRONTARE LE MISSIONI PIU IMPEGNATIVE.

La gamma DAF XD, XF, XG e XG+ di nuova generazione si arricchisce di una serie di cabinati e trattori a trazione doppia per applicazioni “off road” e su strada. Questi includono i nuovi veicoli XDC e XFC Construction, ora disponibili anche nelle versioni con configurazioni assali 4x2. Per applicazioni che richiedono più robustezza senza arrivare alla predisposizione “off road”, DAF presenta la nuova versione Extra Robust dei veicoli XD e XF. Le versioni XDC e XFC Construction si distinguono per il colore nero nella calandra, un robusto paraurti e una piastra di protezione del radiatore entrambi in acciaio, fanali antinebbia a LED completamente integrati nel paraurti e che non richiedono manutenzione. È disponibile, su richiesta, un gradino inferiore flessibile lato conducente. Hanno un'altezza da terra che arriva fino a 40 centimetri e un angolo di attacco di 25 gradi che li rende ideali per le applicazioni che richiedono una guida fuoristrada, e sono disponibili nelle configurazioni assali 8x4, 6x4 e, per la prima volta, 4x2.

La gamma prospera e si specializza

I visitatori della Fiera di Verona potranno partecipare al concorso DAF Ride and Drive Experience, per provare i veicoli DAF Construction in Olanda.

Per una trazione eccellente in condizioni difficili, DAF offre ai mezzi una scelta di tandem a trazione doppia e a bassa manutenzione: tandem stradale da 19 ton con riduzione singola, sospensioni a balestra e freni a disco o a tamburo; tandem stradale versione da 21 e 26 ton con riduzione singola, freni a disco e sospensioni pneumatiche; tandem construction da 26 ton con riduzione ai mozzi per applicazioni pesanti o fuoristrada. L'intera gamma di tandem DAF è disponibile anche per i nuovi veicoli DAF stradali 6x4 e 8x4 di nuova generazione, che richiedono una trazione eccellente e carichi utili elevati.

La gamma cavacantiere XFC e XDC si basa sui modelli XD, XF, XG e XG+, e propone allestimenti e motorizzazioni per le esigenze più disparate.

I cabinati 6x4 e 8x4 sono disponibili come XD e XF. Il trattore 6x4 è disponibile come XG e XG+, così come i cabinati 8x4 con assale trainato sterzante.

Per le applicazioni che possono occasionalmente richiedere una maggiore trazione, DAF offre una predisposizione per installazione di una trazione anteriore idraulica Paul per le versioni trattore 4x2 dei modelli XD, XDC, XF e

XFC. Questo sistema "PXP" robusto e di facile manutenzione può essere attivato tramite un interruttore sul cruscotto. Completamente nuovi sono i modelli "XD Extra Robust" e "XF Extra Robust". La serie combina le robuste cabine dei modelli XDC e XFC con un telaio stradale. Si tratta della soluzione perfetta per gli operatori nei segmenti edile e municipale. La robusta versione anteriore con il suo paraurti prominente in posizione elevata è sempre abbinata a una barra paraincastro anteriore perfettamente integrata ed è disponibile su tutte

le configurazioni di cabinati e trattori XD e XF.

Il programma New Generation DAF Trucks è stato ampliato per includere una serie completa di varianti a 4 assali con trazione singola per applicazioni su strada.

L'IGIENE URBANA SI TINGE DI VERDE

Sette DAF CF Electric per la raccolta rifiuti sono stati consegnati a Cure Waste Management, una joint venture che vede la partecipazione di autorità locali di Eindhoven, Geldrop-Mierlo e Valkenswaard. Questi veicoli 6x2 sono

dotati di caricatori laterali VDL elettrici, che consentono di svuotare nel cassone del CF Electric i contenitori dei rifiuti in modo silenzioso e completamente automatico e saranno impiegati per la raccolta dei rifiuti domestici nelle aree

di Eindhoven, Valkenswaard e Geldrop-Mierlo. L'azienda serve quasi 150.000 famiglie e si occupa della raccolta di rifiuti come rifiuti generici, carta, plastica, vetro e rifiuti organici e gestisce anche quattro centri di riciclo nella

regione di Eindhoven. Presto saranno consegnati a Cure Waste Management altri 7 veicoli DAF CF Electric, sei dei quali saranno dotati di caricatore posteriore completamente elettrico. Sul settimo veicolo sarà invece presente un sistema per la pulizia dei contenitori dei rifiuti di superficie e interrati. Il DAF CF Electric è caratterizzato da un motore elettrico da 210 kW (potenza di picco 240 kW) alimentato da un gruppo batterie da 350 kWh (capacità effettiva: 315 kWh) che assicura al veicolo un'autonomia di circa 200 chilometri.

Queste versioni di telaio, con assale folle sterzante e/o assali trainati (non) sterzanti, sono ideali per applicazioni quali il trasporto di container pesanti, spurghi e la raccolta di rifiuti pesanti. Le prestazioni in termini di efficienza dei consumi, che si traducono in emissioni ridotte, sono il risultato, tra l'altro, di un design altamente aerodinamico e dell'applicazione delle più recenti catene cinematiche PACCAR MX-11 e MX-13 con cambio TraXon. Questa trasmissione automatizzata è dotata, su richiesta, di un software per fuoristrada dedicato e funzioni "ASR-off" e "Rock-Free" per le partenze su superfici scivolose e per consentire di liberare il veicolo in condizioni estremamente difficili.

DAF offre inoltre un'ampia gamma di prese di forza per soddisfare al meglio l'ampia varietà di esigenze dei clienti nel segmento edile e professionale. Il programma include PTO al motore posizionate a ore 13 per le applicazioni pesanti e una versione a ore 11 per le applicazioni più leggere, e opzioni PTO indirette che possono essere montate nella parte anteriore del motore per sistemi di carico a gancio o cassoni ribaltabili. È inoltre disponibile una gamma completa di prese di forza al cambio.

di Lino Sinari Assago Raccolta rifiuti sempre più green grazie a DAF CF Electric. DAF Consegnati i primi 7 (di quattordici) veicoli a Cure Waste Management
23 N° 319 maggio 2023 IN ANTEPRIMA

MAN TRUCK & BUS “GIOVANI MECCANICI MAN”, AL VIA LA SECONDA EDIZIONE

Quando il profitincontra il no profit

Irisultati della prima edizione del progetto “Giovani Meccanici MAN” erano tutt’altro che scontati se si considerano le difficoltà di base nonché la generale assenza di esperienza in iniziative di questo genere. E invece dei 12 ragazzi selezionati e avviati al progetto durante l’estate dello scorso anno, sono stati ben 5 quelli che hanno completato con successo il percorso formativo e che sono stati inquadrati all’interno delle officine MAN di riferimento con un contratto di apprendistato. Un sesto, fuori quota per l’età, ha trovato comunque un impiego presso un’altra officina MAN. “È stata un’esperienza umanamente e professionalmente straordinaria - racconta Marco Petrarca, Service Quality and Training Manager di Man Truck & Bus Italia, nonché responsabile con il suo team del progetto - un momento di coinvolgimento e crescita non solo per i ragazzi, ma per tutta la nostra rete assistenziale e per i formatori della MAN Academy. Proprio questi ultimi si sono trovati a confrontarsi con situazioni inedite: di solito i corsi sono pensati per personale già fornito di un’ottima base di competenze, in questo caso invece i ragazzi erano completamente digiuni di conoscenze tecniche o ne avevano su tecnologie per noi obsolete. È stat questa una delle criticità più significative con cui ci siamo confrontati, insieme ai problemi creati dalla scarsa conoscenza della lingua italiana”.

TORNA L’INNOVATIVO PROGETTO SVILUPPATO DALLA FILIALE ITALIANA DI MAN IN COLLABORAZIONE CON UNHCR E DESTINATO AI GIOVANI IMMIGRATI E RIFUGIATI. L’OBIETTIVO RESTA QUELLO DI FORMARE

NUOVE FIGURE TECNICHE PER IL SETTORE AUTOMOTIVE, DANDO UNA PROSPETTIVA DI INTEGRAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA AI GIOVANI ESULI.

Abbiamo incontrato uno dei partecipanti al primo progetto, Sohayb Romaili, che ha appena firmato un contratto di apprendistato di tre anni presso il MAN Center Forlì. Con un italiano ancora da migliorare, Sohayb ci racconta che è nato in Marocco 20 anni fa e che fin da piccolo, dall’età di cinque anni, andava con il padre meccanico a lavorare tra Libia e Marocco spinto da una forte passione per la meccanica e il lavoro d’officina. È in Italia da un anno e sette mesi, scappato da una situazione tragica di guerre e difficoltà. È partito in barca con la famiglia dalla Libia approdando in Sicilia dopo una settimana di

MAN TRUCK & BUS

navigazione: ad aspettarlo c’era però suo un fratello, in Italia da 10 anni, ed è stato grazie a lui, insieme alle associazioni di supporto agli immigrati, che gli è stato possibile trasferirsi a Forlì dove ha conseguito la licenza media e ha iniziato un percorso scolastico professionale. Ha iniziato a parlare italiano solo da sette mesi e la lingua resta la sua principale difficoltà. Quindi, l’emozione era tanta sia durante il primo colloquio, sia quando gli è stata comunicata la partecipazione al progetto MAN. Quello che gli piace di più è smontare il motore e il suo sogno è quello di diventare un meccanico ancora più

esperto. “Quando si è presentato al colloquio - ricorda Marco Petrarca - è arrivato accompagnato dal fratello perché non parlava italiano, ma aveva indosso le scarpe antinfortunistiche comprate per l’occasione. Sohayb abita dalla parte opposta di Forlì rispetto al MAN Center che raggiunge in bicicletta, ma è sempre stato puntuale e non ha mai fatto un’assenza. Anche rispetto alla lingua, si è distinto nel gruppo per aver sempre chiesto di sua spontanea volontà di seguire il corso d’italiano e di completarlo nei tempi previsti.

Campus Future Driveline: insieme alle Università per la mobilità del futuro

SCIENZA E INDUSTRIA MARCIANO INSIEME

Impegnarsi insieme per un ulteriore sviluppo di propulsioni pulite e creare sinergie tra scienza e industria: questo l’obiettivo del Campus Future Driveline recentemente inaugurato. Sono coinvolti l’Università Friedrich Alexander di Erlangen-Norimberga, l’Università di Scienze Applicate di Norimberga Georg Simon Ohm e MAN Truck & Bus. Grazie a questo accordo condivideranno le loro infrastrutture esistenti e creeranno nuovi laboratori presso il

Campus Future Driveline nello stabilimento MAN di Norimberga. I primi studenti di Ohm si sono trasferiti qui nell’estate 2022 e la preparazione dei laboratori era già stata avviata all’inizio dello scorso anno. Ad oggi sono stati allestiti e messi in funzione cinque banchi prova degli otto previsti per batterie e celle a combustibile, nonché un laboratorio per i materiali. "Per MAN Truck & Bus - ha affermato Alexander Vlaskamp, CEO di MAN Truck & Bus, durante la cerimonia di apertura - il campus di No-

rimberga è un’altra pietra miliare nella trasformazione di questo sito ricco di tradizione. È qui che sono stati creati i motori diesel più efficienti, ed è qui che i gruppi batteria, fuel cells e motori elettrici saranno sviluppati e prodotti”. “Questa inaugurazione - è intervenuto Siegfried Russwurm, presidente della Federazione delle Industrie Tedesche e professore onorario di meccatronica presso la FAU - apre la strada alla neutralità climatica perché porta a innovazioni efficienti richieste dai clienti di tutto il mondo. La politica deve promuovere l’innovazione senza paraocchi

ideologici e concentrarsi molto di più sulle sinergie tra scienza e industria”.

Norimberga è stato e rimarrà anche in futuro il sito di produzione e sviluppo delle trazioni MAN, come dimostrano molte recenti decisioni: per esempio, dal 2025 i pacchi batteria per camion e autobus MAN saranno prodotti in serie su larga scala presso questo stabilimento. L’investimento (circa 100 milioni di euro) è sostenuto dal Ministero dell'Economia bavarese con 30 milioni di euro nell’ambito del programma di ricerca energetica e promozione tecnologica.

Sohayb rappresenta, e per fortuna non è il solo, il percorso e il successo virtuoso di questo progetto e personalmente sono orgoglioso che MAN gli abbia dato questa possibilità”. Sonia Tassini è la psicologa che ha affiancato Marco Petrarca nei colloqui di selezione: “La prima edizione del progetto si è rivelata un’esperienza virtuosa che ha unito profit e no-profit in un mutuo dialogo e interscambio di risorse umane, esperienze, valori, relazioni, culture e obiettivi condivisi. Sorprendentemente, si sono creati solidi legami tra i dipendenti delle officine e i formatori con i beneficiari del progetto, aiutandoli a orientarsi rispetto al loro percorso migratorio, professionale e di vita.” Fondamentale nella selezione dei candidati è il contributo dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati, come spiega il suo funzionario Andrea De Bonis: “L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha collaborato con piacere nella realizzazione della seconda edizione del progetto di MAN, riconoscendone il valore ed avendo avuto modo di apprezzare il successo della prima esperienza. Riteniamo il lavoro uno step fondamentale per il percorso d’integrazione dei rifugiati, non solo perché garantisce ad essi un reddito che li rende autonomi dall’assistenza, ma anche perché il lavoro restituisce ad ognuno di loro quel ruolo sociale perso con la fuga dal loro Paese di origine. A questo fine l’impegno delle imprese private è fondamentale e il progetto di MAN rappresenta un esempio, una buona prassi che speriamo possa essere replicato presto da altre aziende”.

Tra i ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione il giovane Sohayb Romaili, 20 anni e tanta voglia di apprendere i segreti del mestiere. Da sinistra: Ulrich Zimmer, manager MAN Truck & Bus, Andreas Fröba, responsabile FAU, Siegfried Russwurm, Presidente della Federazione delle industrie tedesche, Niels Oberbeck, Presidente dell’Università di Scienze Applicate Georg Simon Ohm, Alexander Vlaskamp, CEO MAN Truck & Bus, e Frederik Zohm, CTO MAN Truck & Bus.
“Un'esperienza umana, per i ragazzi che partecipano, e per tutta MAN, dai formatori ai dipendenti delle officine".
24 N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ
di Greta Rossi Verona

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GREEN DEL PROPRIO PARCO UN ASSET

FONDAMENTALE, E LA CONSEGNA, CURATA DALLA

CONCESSIONARIA

PRESENTE A

NAPOLI, VOLLA E GROTTAMINARDA, È L’ENNESIMA CONFERMA DI

QUESTO PERCORSO.

Socom Nuova consegna 10

Iveco S-Way LNG a Tservice SPA, azienda che si occupa di trasporto e logistica. La cerimonia di consegna si è svolta all’interporto di Nola presso la sede del cliente alla presenza di Giuseppe Terracciano, Amministratore Unico Tservice, Michele Valiante, Amministratore Delegato Socom Nuova e Carmine Ceglia, Responsabile Vendite Key Account Socom Nuova.

I 10 Iveco S-Way LNG, modello AS440S46T/P LNG, sono dotati di due serbatoi LNG e dei pacchetti Living Comfort Plus, con due lettini, riscaldatore indipendente cabina, frigorifero estraibile, luci addizionali, Premium Style, Full LED, Aero PLUS, cerchi in lega e sistema

IVECO

A TSERVICE SPA, PARTNER DI TGROUP

Con il biometano si evolve meglio

ADR. I mezzi potranno essere alimentati a biometano per una riduzione di emissioni che arriva fino al 121 per cento e verranno destinati ai collegamenti tra gli Hub presenti su territorio nazionale e internazionale.

Gli autisti di Tservice avranno l’occasione di prendere parte al corso di formazione Iveco Ecosmart specifico sui veicoli acquistati, che consentirà un contributo importante alla riduzione del consumo di carburante.

Il corso sarà dedicato all’approfondimento di tutte le funzionalità del veicolo ad alimentazione a biometano per garantire a ogni autista la migliore modalità di guida dell’Iveco

S-Way LNG.

“Tservice - ha dichiarato Giuseppe Terraccianoè impegnata nel conseguimento dell’obiettivo 13 dell’Agenda 2030

“Rinnovare il parco di Tservice è una priorità: un nuovo passo è stato compiuto con i 10 Iveco S-Way a LNG".

“Climate Action”, che ha nel rinnovamento del parco mezzi un cardine fondamentale. Iveco da anni offre al

mercato del trasporto pesante veicoli che consentono di ridurre la tara aumentando il carico utile, con notevoli vantaggi in termini di diminuzione delle

emissioni. È stato quindi naturale per noi rivolgerci al leader di mercato per imprimere una svolta ancora più decisa verso la sostenibilità. Abbiamo acquistato Iveco anche grazie al supporto professionale ricevuto

Un grande ritorno nelle vesti di fornitore ufficiale nella MotoGP

UN AMORE MAI SOPITO PER LE DUE RUOTE

Iveco

annuncia il rinnovo della sua partnership con MotoGP, il più importante campionato motociclistico al mondo, siglando un accordo della durata di 4 anni con Dorna Sports, detentore dei diritti commerciali e organizzatore del FIM Grand Prix World Championship sin dal 1991. Confermando ancora una volta il forte legame con il mondo degli sport motoristici, a quasi dieci anni dall’ultima sponsorizzazione, Iveco sarà MotoGP Truck Supplier con la fornitura di 14 mezzi per il trasporto di materiali Dorna Sports dedicati all’accoglienza di ospiti e tifosi, in occasione degli eventi MotoGP dal 2023 al 2026. “Siamo orgogliosi - ha

commentato Luca Sra, President Truck Business Unit di Iveco Group - di supportare questa sensazionale competizione, dove tecnologie all’avanguardia incontrano un’audacia senza pari e il coraggio di andare oltre i propri limiti. Questa sponsorizzazione riflette esattamente l’energia che spinge IVECO a impegnarsi nel creare le migliori soluzioni per i nostri clienti, oltre all’ardente passione che alimenta, ogni giorno, le nostre ambizioni di eccellenza”.

La nuova stagione è iniziata domenica 26 marzo all’Autodromo Internacional do Algarve di Portimão, in Portogallo, e si concluderà a novembre presso

il circuito Ricardo Tormo di Valencia, in Spagna, per un totale di 21 Gran Premi in 18 paesi. Iveco offrirà supporto per tutta la stagione della MotoGP con 13 S-Way, modello di punta nella nuova gamma di mezzi pesanti del marchio, e un Daily. I veicoli verranno impiegati per il trasporto di materiali e attrezzature di gara lungo le strade che collegano i vari circuiti, contribuendo all’allestimento per l’accoglienza di ospiti e fan. Saranno personalizzati con i loghi MotoGP e Iveco e con una speciale livrea bianca, studiata per riflettere un marcato stile da corsa, tipico degli sport motoristici. Iveco è inoltre

Repsol

Official Sponsor e Official Mooney VR46 Racing Team Tractor Unit Supplier, supportando, con i suoi S-Way, la logistica dei team per il trasporto delle attrezzature dei piloti in occasione delle gare di MotoGP che si terranno in Europa.

dal dealer Socom Nuova con il quale abbiamo uno stretto rapporto di collaborazione da molteplici anni”. Dal 2008 Tservice effettua servizi di trasporto merci e svolge attività complementari, inclusi servizi di consulenza. Ha una flotta di oltre 600 mezzi e lavora solo con mezzi di proprietà e con personale diretto, più di 150 dipendenti per avere sempre sotto controllo ogni attività. L’azienda intende il trasporto come integrazione tra diverse attività in un unico operatore, andando a coprire tutte le fasi relative alla movimentazione della merce ed esercitando un controllo diretto sulla filiera logistica. In quest’ottica le piattaforme fanno da punti di congiunzione tra le varie fasi di trasporto. Tservice accompagna le aziende a destinazione qualunque sia il canale di distribuzione, qualsiasi sia il settore: dal food & beverage all’ automotive, dall’hi-tech alle attrezzature sportive. Per la qualità del servizi offerti a tre anni dal passaggio ad SpA, già nel 2017 è stata premiata dal Financial Times come la prima, tra le aziende italiane del proprio settore, a più rapida crescita in Europa.

di Lino Sinari Nola Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium&Heavy Socom Nuova, e Michele Valiante, Amministratore Delegato Socom Nuova, consegnano le chiavi simboliche a Giuseppe Terracciano, amministratore TGroup, e al suo staff. Honda Team
26 N° 319 maggio 2023
DEALER & AZIENDE
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RIGOMMA 450 TONNELLATE DI CO2

RISPARMIATE, L’AMBIENTE RINGRAZIA

IL RICOSTRUITO DIVIDE ANCORA IL TRASPORTO TANTI SÌ

COME NELLA MIGLIORE

TRADIZIONE ITALIANA, LA

DISPUTA SEGNA UN CRINALE

INSORMONTABILE CHE DIVIDE

GLI AUTOTRASPORTATORI A FAVORE DA QUELLI CONTRARI.

EPPURE L’ESPERIENZA DI CHI NE FA USO SEMBRA CHIARIRE IN MANIERA INEQUIVOCABILE COME IL RICOSTRUITO SIA VANTAGGIOSO PER TASCHE, AMBIENTE E TERRITORIO.

o, non è un errore di stampa. Questa doppia pagina è stata lasciata in bianco per metà, perché noi oggi qui ci dedicheremo a spiegare le motivazioni per cui le aziende dovrebbero scegliere la formula del pneumatico ricostruito, mentre non siamo in grado di elencare neanche un perché no, e quindi cediamo volentieri il passo al dibattito, chiedendo ai nostri lettori, quelli schierati tra i non interessati, di provare ad illustrare le loro ragioni. Addirittura? Sì. Perché il tema del ricostruito pare una scelta di campo che non ammette compromessi, un po' come nel calcio: un tifoso non può essere un po’ interista e simpatizzare al tempo stesso per la Juventus. Sembra essere così anche sul tema della seconda vita delle gomme: o un’azienda sceglie il ricostruito, e ne fa tanto, oppure non lo prende neanche in considerazione. Scelta quest’ultima che, permetteteci, non sappiamo interpretare altrimenti se non come un’infelice distrazione. Ed è per questo che ai trasportatori che non hanno interesse ad occuparsi del risparmio che può arrivare da un parco gomme ben gestito abbiamo preparato, con l’aiuto di Francesco Levorato, Amministratore Delegato di Rigomma, un vademecum del ricostruito, per comprenderne bene utilità e convenienza. Voi direte, bella forza, c’è un conflitto di interessi, Rigomma si occupa di ricostruito fin dal 1952. Certamente, e pertanto è uno dei soggetti più titolati a parlarne. In ogni caso, per opinioni contrarie, c’è sempre la pagina bianca.

CONTO ECONOMICO

Tutti i costi chilometrici in Italia sono realizzati con il ricostruito. Le aziende che vogliono tenere sotto controllo le spese relative all’impiego degli pneumatici scelgono la gomma premium abbinata a quella ricostruita, soluzione che abbatte del 30-40 per cento il costo di gestione complessivo. A scegliere il ricostruito sono soprattutto le flotte di medie e grandi dimensioni, che hanno modo sui numeri alti di apprezzare il significativo risparmio che questa soluzione comporta. Ma non è che riducendo il numero delle gomme il risparmio venga perso, tutt’altro. E allora qual è il nodo? È che il piccolo trasportatore è tradizionalmente più interessato al costo iniziale e non ha tempo e voglia di impegnarsi in una valutazione a medio termine. Come fare dunque? La soluzione c’è e viene proposta proprio da Rigomma ai suoi clienti, ai quali non raccomanda semplicemente di scegliere il ricostruito, ma fornisce una vera e propria consulenza di gestione pneumatici messa a punto proprio sulla misura delle diverse dimensioni aziendali. La formula dunque è acquistare un pneumatico premium e un ricostruito, che comporta un esborso economico inferiore di circa il 30-40 per cento rispetto ai migliori prodotti sul mercato, assicurando gli stessi chilometri. Qual è l’alternativa? Scegliere due gomme economiche: certo il costo istantaneo è più basso, ma non lo sarà a medio e lungo termine. Addirittura ci sono aziende che utilizzano gomme premium e non ricostruiscono: inspiegabile, anche perché quale che sia l’impiego, tutti i pneumatici premium possono essere ricostruiti almeno una volta. Ma c’è di più: per l’acquisto di ogni pneumatico nuovo l’azienda paga la tassa sui rifiuti di 18 euro al pneumatico. Scegliendo il ricostruito questa imposta non deve essere corrisposta allo Stato: saranno solo 18 euro, ma su un lotto di, per esempio, 100 gomme il risparmio è facilmente calcolabile.

CLIENTI SODDISFATTI

Chi passa alla ricostruzione non torna indietro. Secondo l’esperienza di Rigomma, le grandi flotte che seguono il loro modello di ricostruzione, confermano la scelta anno dopo anno. Per questo il ricostruttore di Marghera continua a crescere, ed è arrivato nel 2022 a festeggiare i 70 anni di attività. È bene dirlo, non tutti i brand di pneumatici diffondono il messaggio della ricostruzione, ma questo dipende da scelte produttive della singola azienda e non dall’efficienza e dall’affidabilità del prodotto. Le statistiche dicono che sono soprattutto i grandi trasportatori a ricoprire: questo significa che hanno avuto la forza per svolgere le opportune analisi di costi/benefici: forse conviene imitarle.

VERSATILITÀ DEL RICOSTRUITO

Nel momento in cui un pneumatico giunge a fine vita e si ordina il ricostruito, è possibile cambiare il disegno della ricostruzione, e destinare così un pneumatico finito ad un’esigenza diversa da quella che aveva determinato la scelta iniziale. Il ricostruito è altamente personalizzabile e questo

si traduce in una migliore aderenza alle necessità dell’azienda, e quindi in un risparmio dei costi e in una velocità di fornitura che può sganciarsi da logiche di pianificazione.

AFFIDABILITÀ DEL RICOSTRUITO

Molte aziende scelgono di non ricostruire le gomme per un preconcetto legato alla sicurezza. Bene, dissipiamolo subito. Il ricostruito ha le stesse prestazioni di un pneumatico nuovo. Nel caso di Rigomma, i pneumatici ricostruiti hanno la medesima difettosità delle gomme nella loro prima vita, e cioè il 3x1000. Un valore irrisorio ottenuto investendo cifre ingenti: l’azienda di Marghera ha appena messo sul tavolo 500.000 euro per le attrezzature di laboratorio che permettono un’analisi sofisticata dell’interno del pneumatico per individuare infiltrazioni d’aria, scollatura delle tele, e più in generale un monitoraggio di tutti gli elementi invisibili ad occhio nudo.

VANTAGGIO PER L’AMBIENTE

Il problema della transizione green sono i costi e i limiti tecnologici che impattano su utilizzatori e consumatori finali. Non è il caso della ricostruzione, che costituisce un prodotto altamente sostenibile rispetto al quale, dal punto di vista delle gomme, oggi non esistono alternative. Certo, i grandi costruttori sono impegnati a rendere i nuovi pneumatici sempre più efficienti e meno inquinanti, ma non sarà un processo che verrà portato a termine a breve. Secondo uno studio di Ernst&Young un ricostruito utilizza il 70 in meno di risorse naturali, il 29 in meno di suolo e il 19 per cento in meno di acqua; la sua filiera emette il 24 in meno di CO2 e il 21 per cento in meno di particolato. Se consideriamo che queste variabili sono potenzialmente moltiplicabili per un numero ingentissimo di pneumatici - solo in Italia se ne vendono 1,5 milioni all’anno - ecco dunque dove trovare la risposta per dare un contributo significativo e immediato alla salvaguardia dell’ambiente. Rigomma persegue questa strada da 70 anni e ha intenzione di continuare ad investire nel ricostruito per diffondere la cultura e polverizzare ogni anno tonnellate di CO2: nel solo 2022 ne sono state risparmiate 450.

IMPATTO SUL TERRITORIO

Scegliendo una gomma ricostruita in Italia non solo viene privilegiata l’economia del nostro Paese, con una ricaduta positiva sull’impiego e sul generale benessere della nostra economia, ma ancora una volta si ottimizza e si accorcia la supply chain, riducendo la possibilità di rimanere invischiati in blocchi di forniture. Inoltre affidandosi ad aziende del territorio si ha la garanzia di poter contare su competenze specifiche: il 97 per cento dei trasportatori italiani operano entro i confini nazionali e quando i loro prodotti arrivano nella ricostruzione, la sensibilità degli specialisti Rigomma si declina sui diversi utilizzi e percorsi. È una garanzia di qualità che un prodotto generalista pensato per performare su tutti i mercati mondiali non può avere.

Ndi Cristina Altieri Marghera
28 N° 319 maggio 2023 PNEUMATICI
NESSUN NO 29 N° 319 maggio 2023 PNEUMATICI

FRAIKIN ITALIA PROTAGONISTA A TUTTOFOOD 2023 DI RHO - FIERAMILANO

IL FREDDO CHIAMA

EFRAIKIN RISPONDE

IL LEADER EUROPEO NEL NOLEGGIO MULTISERVIZI DI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI PRESENTE ALL’EVENTO TUTTOFOOD 2023 CHE PRESIDIA A BUON DIRITTO QUALE ESPERTO DI TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA.

raikin risponde con entusiasmo all’appello di Tuttofood 2023, la fiera B2B per l’ecosistema agro-alimentare, e lo fa con uno spazio da 108 mq nel Padiglione 4 nello Stand V25 – Z30 dedicato al Meat and Dairy. Attraverso i veicoli esposti e gli incontri tra i manager e l’intera food community mondiale, il noleggiatore intende far conoscere al meglio i servizi a breve/medio e lungo termine con focus sui mezzi adibiti al trasporto a temperatura controllata. La flotta messa oggi a disposizione dei clienti è declinata su veicoli leggeri, furgoni, camion e semirimorchi. Tuttofood, è la manifestazione di riferimento nazionale e internazionale per lo sviluppo del settore agroalimentare che

disegna e guida il rilancio del comparto alimentare del futuro. Prevista dall’8 all’11 maggio 2023 a Rho – Fieramilano, sarà il punto di incontro dell’intera filiera del food and beverage, e radunerà grandi buyer come distributori, importatori, GDO, negozi di prossimità, negozi gourmet, food service, Out of Home, chef.

Un grande evento dunque che guarda al futuro e sviluppa innovazione, in sintonia con i trend di consumo e le dinamiche di mercato, una piattaforma di business e contenuti, dove la tradizione alimentare incontra l’innovazione.

Sullo stand Fraikin saranno esposti un Piaggio Porter NP6 Long Range GPL con allestimento frigo e un Goupil G2 elettri-

co con un innovativo allestimento frigo.

In poche edizioni Tuttofood è diventata la piattaforma per la filiera agroalimentare più importante in Italia e tra le prime in Europa. Si tiene con cadenza biennale (anni dispari) nel quartiere Fieramilano di Rho. Presenta una panoramica completa dell’innovazione nel settore, coniugata con affondi verticali nei singoli comparti, articolati nelle aree: Tuttodairy, Tuttodrink, Tuttofrozen, Tuttofruit, Tuttogrocery, Tuttohealth, Tuttomeat, Tuttooil, Tuttopasta, Tuttoseafood, Tuttosweet, Tuttowine.

Novità di quest’anno è il Green Trail: un percorso trasversale identificato da una specifica identità visiva e da una segnaletica dedicata, che aiuterà a scoprire prodotti

Tuttofood è in programma a RhoFieramilano dall'8 all'11 maggio 2023. Lo stand di Fraikin Italia ospita un Piaggio Porter NP6 Long Range GPL e un Goupil G2, entrambi con allestimento frigo.

green, plant-based, km zero, ma anche salutistici, rich-in e free-from attraverso tutte le aree della manifestazione. Gli espositori registrati sono oltre 1.200 provenienti da almeno 35 Paesi. Rappresentanze particolarmente numerose sono attese da Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Grecia, Irlanda, Danimarca, Turchia e USA. Numerosi anche i Paesi che presenzieranno per la prima volta

Fdi Lino Sinari Milano
30 N° 319 maggio 2023 NOLEGGIO

Qui sopra un'immagine dell'Ortomercato di Milano: la nuova struttura che sostituirà quella attuale, risalente al 1965, è in fase di completamento.

A destra Maurizio Cremonesi titolare di F.O.R. Log.

FRAIKIN ITALIA

Partner per lo sviluppo di F.O.R. LOG nel trasporto a temperatura controllata

IL NOLEGGIO CONQUISTA L’ORTOMERCATO

come Ecuador, Isole Faroe, Nuova Zelanda, Romania, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Taiwan e Ungheria. Affianca i grandi nomi anche un’importante presenza di consorzi italiani DOP e IGP e di collettive estere. I consorzi italiani includono, tra gli altri: Aceto Balsamico di Modena, Agnello di Sardegna, Finocchiona, Formaggio Gorgonzola, Formaggio Montasio, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pasta di Gragnano, Pecorino Toscano, Prosciutto di Modena, Prosciutto Toscano.

A Tuttofood 2023 saranno organizzati numerosi eventi, molti dei quali in collaborazione con alcune tra le più autorevoli associazioni di categoria italiane ed estere. Tra i principali: Retail Plaza by Tuttofood, un format unico in cui le grandi insegne della distribuzione italiana e mondiale interagiscono con le aziende, in collaborazione con Retail Institute; Taste Arena in collaborazione con Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, un viaggio internazionale che mixa i sapori del mondo con la genuinità italiana; Evolution Plaza, il palcoscenico dove condividere le più recenti innovazioni delle tecnologie digitali riguardanti e-commerce, food delivery, app, tecnologie di supporto e blockchain; Start Up Area, in collaborazione con ICE Agenzia, una vetrina in cui le realtà più giovani e dinamiche presenteranno implementazioni di prodotti nuovi, oppure significativamente migliorati; l’Enoteca a cura dell’Unione Italiana Vini, un’area-evento dedicata a degustazioni, convegni e seminari nell’ambito del settore Tuttowine.

Più di altri settori del trasporto mette a dura prova la passione facendole sostenere ritmi di lavoro e orari impossibili. Maurizio Cremonesi titolare, insieme ai soci Carlo Soresi e Cosimo Guerriero, e alla socia “mancata” - per sua volontà

- Mirella Viganò, il “perno attorno al quale gira l’azienda”, ci racconta il difficile mestiere del trasportatore di ortofrutta, e di come il noleggio stia contribuendo a togliere dall’equazione, sempre impegnativa da far quadrare, molte preoccupazioni.

“Facevamo parteci spiega Maurizio - di un consorzio storico, nato nel 1930, dal quale nel 2016 siamo usciti, io e i miei soci, per costituire la F.O.R. Log. Differenze di vedute con alcuni dei consorziati e voglia di svolgere questa attività secondo le nostre regole. Abbiamo iniziato con due Renault Magnum, quelli di Carlo e Cosimo, e siamo pian piano cresciuti, anche grazie al noleggio. Oggi siamo arrivati a contare in flotta 10 motrici tre assi, e 18

furgoni. Abbiamo conosciuto Fraikin nel 2021 iniziando a noleggiare due furgoni Iveco Daily da 7 bancali cassonati con frigo, poi un 70 quintali patente C e una motrice tre assi, sempre Iveco. In questi giorni ritiriamo altri due van”.

Sono veicoli con i quali Maurizio e i suoi soci tutte le mattine caricano a Milano in Ortomercato, e partono per le consegne in tutto il Nord Italia: si rivolgono ai grandi commercianti che

comprano frutta e verdura all’interno di questa enorme città nella città, fanno la consegna a casa loro, e poi da lì con i furgoni verso negozi, ristoranti e centri commerciali. “È un lavoro difficile, e se qualche incombenza ci può essere risparmiata, meglio. Per questo sono stato sempre propenso ad impiegare mezzi a noleggio, perché una volta pagato un canone tutti i “problemi” sono del noleggiatore. E in quest’ottica vorrei portare la flotta interamente a noleggio, o quasi. Con Fraikin ci stiamo trovando bene, anche e soprattutto per la parte di assistenza: qui vicino ci rivolgiamo alla Eurocar di Peschiera Borromeo, e in ogni caso quando abbiamo un problema, con una telefonata l’operatore Fraikin ci spiega dove portare il veicolo, e abbiamo sempre risolto così ogni difficoltà”. “F.O.R. Log è un cliente di grande valore per noi - conferma Luigi Beccalli, Direttore Commerciale di Fraikin Italia - e, tra l’altro, nutro una personale simpatia

per Maurizio e il suo team visto che il loro è stato uno dei primi contratti che ho chiuso quando sono arrivato in Fraikin. Siamo felici di essere entrati tramite F.O.R. Log in Ortomercato, perché spingiamo molto sul trasporto a temperatura controllata, come dimostra la nostra partecipazione a Tuttofood. È una fetta importante che Fraikin intende presidiare con la sua offerta non solo a Milano, ma su tutto il territorio nazionale”. Un settore che presto conoscerà un’ulteriore espansione grazie al piano di rinnovamento di Ortomercato Milano, voluto dal presidente di Sogemi (la società che gestisce la struttura) Cesare Ferrero e dal Sindaco Giuseppe Sala. In base al progetto Foody 2025 infatti, i vecchi edifici, risalenti al 1965, verranno sostituiti con strutture efficienti e gli spazi della nuova piattaforma ospiteranno gli operatori del mercato ortofrutticolo garantendo qualità e sicurezza alimentare nella conservazione e nel trattamento dei prodotti, sicurezza del lavoro ed efficienza nel commercio e nella movimentazione dei prodotti.

31 N° 319 maggio 2023
“Il noleggio è una formula che ho sempre apprezzato alla quale abbiamo in mente di convertire presto l'intera flotta".
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EUROMASTER PAGANI PNEUMATICI, CENTRO DI ECCELLENZA DEL NETWORK di Lino Sinari

San Valentino Torio

Da cinquant’anni al servizio dei pneumatici la famiglia Amarante, titolare di Pagani Pneumatici, ci apre le porte della nuova sede da 4.000 mq di San Valentino Torio, nel salernitano, dove sono organizzate le attività ordinarie, e da dove partono quelle straordinarie di soccorso stradale, di cui l’azienda è un vero e proprio centro di eccellenza. Nessuno stupore che da otto anni sia una punta di diamante del network Euromaster, lo specialista nell’assistenza alle flotte professionali. “L’attività è partita nel 1973 con mio padre Gioacchino - ci racconta Francesco Amarante, oggi il titolare, insieme alla sorella Giusy, dell’azienda - e come spesso avviene quando in casa si ha un padre che traffica ogni giorno con auto e camion, anche io mi sono presto appassionato al lavoro di famiglia. Da bambino trascorrevo le estati a fianco di papà ad imparare il mestiere: per me non è mai esistito il mare, solo l’officina, non volevo sentir parlare di altro. Mio padre era d’accordo: ero il primogenito maschio, e lui era orgoglioso di potermi insegnare il suo lavoro”. Pur con questa passione nel cuore Francesco continua

EUROMASTER

il suo percorso di studi arrivando, al primo anno di Università, a decidere di seguire a tempo pieno l’attività di famiglia. “A vent’anni, dopo un anno di Università, decisi di dedicarmi all'azienda e nel 2007 è nata la Pagani Pneumatici. Quando mio padre è venuto a mancare, un anno dopo, ho proseguito l’attività insieme a Giusy, mentre mio fratello Luca oggi si occupa di una società collegata alla nostra”. Verso la fine del primo decennio degli anni Duemila l’azienda diventa contrattista Michelin, per poi, qualche stagione dopo, entrare nel network Euromaster, la rete europea di Centri di Servizi pneumatici che, con oltre 2.500 sedi in 17 paesi diversi, vanta il maggior numero di affiliati in tutta Europa. “È stata una scelta vincente - ci spiega Francesco - che ha accompagnato un bel percorso di crescita: oggi la nostra azienda fattura oltre 10 milioni euro all’anno, servendo prevalentemente flotte truck. L’agro-nocerino è terra di autotrasportatori, ci sono più camion che automobili e noi, anche attraverso la partnership con Euromaster, abbiamo saputo inserirci in questo mondo con competenza e autorevolezza. Poter vantare l’appartenenza ad un gruppo leader nel settore del pneumatico è una bella presentazione che noi abbiamo voluto sfruttare in ogni opportunità, fin dall’inizio: sottoscrivere una partnership per noi significa crederci fino in fondo, e declinare l’intesa in ogni modo possibile”.

Proprio il fatto di essere inseriti in un’area geografica densa di aziende di autotrasporto ha portato Pagani Pneumatici ad essere il primo centro della rete Euromaster per numero di richieste di soccorso ad Euromaster Assistance. “Siamo organizzati in questo modo: fino a 100 km interveniamo noi, sia sui nostri clienti, che su terzi, che

La parola a Paolo Granati, B2B Manager UN NETWORK

Euromaster Assistance è la formula erogata dalla Rete Euromaster (2.500 Centri di Servizio in tutta Europa, 331 nel nostro Paese) che garantisce l’assistenza su strada 24/7. Lanciata nel 2021 in Italia, si avvale di personale e call center interni, a garanzia della competenza e conoscenza del territorio e delle flotte che vi operano. “Le aziende di trasporto - spiega Paolo Granati, B2B Sales Manger di Euromaster - hanno sempre più bisogno di delegare la gestione dei veicoli e di aumentare la produttività

sulle richieste di assistenza della rete. Abbiamo sei furgoni attrezzati per le operazioni in esterna, e offriamo un servizio 24 ore: di notte abbiamo sempre pronto un nostro tecnico con il motore acceso. Per gli interventi urgenti al di fuori della nostra area di competenza interpelliamo il servizio Euromaster Assistance, in questo modo tutti i clienti sono sempre coperti con la massima solerzia”. Se lo scorso anno la Pagani Pneumatici ha richiesto ad Euromaster Assistance 300 interventi, quest’anno in tre mesi è già a quota 70. “I nostri clienti hanno per il 90 per cento sede in Campania, ma le rotte di molti di loro spaziano su tutto il territorio nazionale e anche oltre. Se un tempo era il trasporto frigo a farla da padrone, oggi chi si rivolge a noi sono anche le grandi flotte, nonché gli operatori della distribuzione, in seguito all’esplosione dell’e-commerce. Noi abbiamo sempre cercato di servire tutti i clienti al meglio, anche talvolta

della flotta riducendo al minimo il fermo dei mezzi. Da questo punto di vista Euromaster Assistance è la soluzione più veloce e efficace, che permette di ripartire nel più breve tempo possibile. Con Euromaster Assistance, Euromaster si pone sul mercato con l’obiettivo di affermarsi come punto di riferimento unico per le flotte, in tema di assistenza stradale, grazie al lavoro di operatori specializzati che conoscono il mondo autocarro”.

Componendo un numero dedicato il cliente contatta il Customer

prezzo non è che passi in secondo piano, ma diventa un argomento molto più gestibile”.

La Pagani Pneumatici oggi mette al lavoro un team di 26 persone, tra cui 10 operai in officina, 6 incaricati degli interventi esterni, 3 ragazzi in accettazione autocarro, accettazione vettura e fatturazione e 4 ragazze tra contabilità e fatturazione. L’azienda effettua sugli autocarri, oltre alle ordinarie operazioni di montaggio, riparazione, convergenza, allineamento e assetto pneumatici, anche il cambio batterie e la meccanica leggera. “Come Pagani eseguiamo in media 4 intervenți giornalieri e 2 notturni, e non diciamo mai di no al cliente anche appoggiandoci, come è successo questa mattina, al servizio Euromaster Assistance: un nostro cliente si trovava a Verona ed è stato servito con tempestività da un gommista del network. Noi ci siamo occupati del pagamento e l’autista in un’ora ha risolto il problema. La garanzia del pagamento è uno dei tanti aspetti che rendono felici i nostri clienti e li fanno sentire sicuri, per togliere incombenze al gestore della flotta e soprattutto a chi guida”.

a scapito del guadagno: in certi casi è più importante conquistare la fiducia che dare troppa importanza al ricavo immediato. Che poi, quando si risolve un problema ad un autotrasportatore, si entra inevitabilmente nelle sue grazie, e il

Nel 2022 l’azienda campana ha venduto circa 20.000 pneumatici autocarro, tra nuovo e ricostruito. “Svolgiamo anche servizio di gestione pneumatici e stoccaggio per una ventina di clienti. Il ricostruito? Interessa sempre di più, soprattutto oggi che il costo del nuovo è salito: lo scorso anno abbiamo incrementato le vendite del ricoperto del 15-20 per cento. L’importante, quando si fa questo mestiere, è sempre andare incontro al cliente, non pensare mai “questa è casa mia e comando io”, ma essere sempre disponibili e aperti anche verso le soluzioni che hanno in mente i trasportatori: far parte del network Euromaster rientra in questa visione, per offrire sempre alle nostre aziende un servizio di eccellenza”.

Care, attivo 7/7 e h24 ed avvia l’iter: i consulenti Euromaster ricevono la richiesta di soccorso e curano l’intero processo, dalla richiesta alla fatturazione, identificano e incaricano un centro di servizio, comunicano continuamente con il driver committente, aggiornandolo sullo stato di avanzamento del soccorso e rassicurandolo fino al buon esito dell’iter. La filosofia di Euromaster Assistance risponde allo schema numerico 1,2,3: 1 minuto per la presa in carico, 2 ore massimo per le operazioni di soccorso e

intervento, 3 giorni per la fatturazione. “La rete Euromaster - conclude Paolo Granati - va incontro alle esigenze dei clienti anche proponendo le quattro vite del pneumatico, concetto portato avanti da sempre dal Gruppo Michelin, di cui facciamo parte. I clienti stanno comprendendo che non solo fanno un favore all’ambiente - consideriamo le tonnellate di pneumatici risparmiati grazie alla ricostruzione - ma anche alle loro tasche, in virtù della grande convenienza economica di questa formula”.

PER LA SERENITÀ DEI TRASPORTATORI
“L'agro-nocerino è terra di trasportatori: ci sono più camion che autovetture, e noi siamo specializzati proprio sui pesanti".
Francesco Amarante è il titolare della Pagani Pneumatici, che gestisce insieme alla sorella Giusy.
32 N° 319 maggio 2023 PNEUMATICI
Paolo Granati, classe 1974, dal 2017 in Euromaster.
C M Y CM CY CMY K mondo_trasporti_255x390_marzo_23.pdf 1 13/03/23 18:38

KÖGEL ZINCATURA BRESCIANA SOSTITUISCE IL PARCO SEMIRIMORCHI E SCEGLIE IL MARCHIO TEDESCO

AL SERVIZIO DELL’ECCELLENZAITALIANA

SONO 14 I SEMIRIMORCHI IN CONSEGNA IN QUESTI GIORNI A UNO DEI LEADER ITALIANI ED EUROPEI NEL SETTORE DELLA

ZINCATURA A CALDO CONTO TERZI. UN VERO E PROPRIO GIOIELLO DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA, IN CUI LA MANO DI MARIO TELEFRI PRIMA E DEI FIGLI OGGI HA FATTO E FA LA DIFFERENZA. NE PARLIAMO CON LUIGI REDOLFI, DIRETTORE COMMERCIALE, NONCHÉ LONGA MANUS DELLA FAMIGLIA TELEFRI IN AZIENDA.

in un colpo solo: tanti sono i semirimorchi che Kögel sta consegnando in questi giorni a Zincatura Bresciana, azienda leader nella zincatura a caldo conto terzi, che ha voluto così rinnovare la propria flotta pensata per offrire un servizio in più ai clienti, ovvero il ritiro e la riconsegna del materiale lavorato. La società nasce nel 1960 per iniziativa di Alessandro Ubiali in un tessuto produttivo, quello della bassa bresciana, decisamente favorevole, e in un periodo altrettanto prospero, quello del boom economico. L’azienda si impone subito come punto di riferimento non solo della provincia di Brescia, ma anche delle zone limitrofe: Cremona, Mantova, Bergamo. Ma i clienti oggi arrivano da tutta Italia e anche dall’estero. “Ci occupiamo direttamente con la nostra flotta - ci spiega Luigi Redolfi, 60 anni di cui 35 trascorsi in questa azienda che lo vede oggi Direttore Commerciale - dei ritiri e delle consegne nel raggio di 200

km, altrimenti preferiamo rivolgerci ad imprese terze, soprattutto se, per il tipo di viaggio, non riusciamo ad ottimizzare andata e ritorno. L’incidenza del trasporto in questo settore è importante, ma nonostante ciò abbiamo clienti che arrivano da ogni parte d’italia e anche dall’estero, Francia, Slovenia, Svizzera, Austria. Per quanto riguarda i trasporti organizzati internamente, ci avvaliamo di 8 trattori, tutti Mercedes - così piace alla proprietà - e 16 semirimorchi, di cui i 14 Kogel appena acquistati. Si tratta di cassonati aperti da 13,6 metri con sponde, perfetti per la nostra attività”. Ad ognuno degli otto autisti fanno riferimento due semirimorchi dei quali, mentre il primo è in consegna, il secondo è al carico in azienda. “I trainati che abbiamo mandato in pensione ormai avevano segnato il loro tempo e necessitavano di continue riparazioni, così abbiamo deciso di sostituirli e di conservare solo i due più giovani. Ci siamo rivolti a Kögel perché la solidità della struttura, la qualità dei

14
di Cristina Altieri Verolanuova
34 N° 319 maggio 2023 TRAILER
Dayana e Luigi Telefri, oggi titolari dell'azienda, sono i figli di Mario Telefri, che seppe trasformare Zincatura Bresciana in una realtà industriale di successo.

componenti e le tempistiche ravvicinate di consegna hanno fatto la differenza rispetto ad altri possibili fornitori”. “Zincatura Bresciana è un cliente di grande valore e prestigio per noi - commenta

Mauro Denti, Sales Area Manager Nord

Est Kögel Italia - e siamo soddisfatti di questo rapporto che si è recentemente inaugurato e che ha privilegiato il nostro marchio per la qualità dei prodotti e la capillarità della nostra assistenza”. Oggi dunque i 14 semirimorchi gialli portano il nome di Zincatura Bresciana in giro per l’Italia, un nome che per contro non ha bisogno di troppa pubblicità, visto che parliamo di una delle aziende leader del settore, e non solo nel nostro Paese. “Fino alla fine degli anni Novanta - riprende Redolfi - abbiamo mantenuto dimensioni piuttosto contenute, arrivando ad impiegare una trentina di persone. È nel 1997 che arriva la svolta importante, quella impressa da Mario Telefri quando da cliente diventa socio di maggioranza. Da allora la crescita ha conosciuto un impulso incredibile, e da impresa artigiana Zincatura Bresciana è diventata un’azienda industriale a tutti gli effetti. Nel 2000 è stato inaugurato il nuovo impianto di zincatura, e in poco tempo il numero dei dipendenti è cresciuto fino a circa 70, per poi arrivare ai cento attuali; la produzione è passata nell’arco di pochi mesi da 350 tonnellate/giorno a 8-900. Oggi la sede di Verolanuova è organizzata su un’area di 80mila mq, di cui 20.000 coperti, e lo zincato annuo supera stabilmente le 30.000 ton".

Nel 2011 Mario Telefri viene a mancare e l’azienda passa ai figli Luigi e Dayana, che oggi amministrano un vero gioiello dell’imprenditoria italiana, nel contesto della holding Gruppo Telefri, alla quale fanno capo altre aziende che operano nel comparto agro-zootecnico.

“Nel 2008 - torna a raccontarci Luigi Redolfi - abbiamo inaugurato la nuova vasca di zincatura. È tra le prime cinque

a livello europeo in termini di cubatura: misura 14,2 metri di lunghezza, 3,4 di profondità e 2,7 metri di larghezza. Sono dimensioni importanti che ci permettono di zincare manufatti la cui lavorazione è preclusa a molti dei nostri competitor, e di procedere nel miglior modo possibile per un risultato di eccellenza, proprio in ragione della possibilità di dare a ciascun manufatto la miglior posizione possibile all’interno della vasca”. Zincatura Bresciana è attiva in ogni settore possibile e immaginabile che abbia a che fare con l’impiego di manufatti metallici: dall’agricoltura ai rifiuti, alle costruzioni civili - negli ultimi due anni il settore dell’edilizia è stato particolarmente richiedente - e industriali. Un lavoro tra tutti, per regalare un’immagine chiara dell’impegno di questa azienda: la zincatura delle parti in acciaio dell’Albero della Vita di Expo 2015. “Offriamo un servizio - precisa ancora Redolfi - di qualità assoluta. Intanto siamo tra le poche aziende che stocca il materiale zincato al chiuso: è un vantaggio per chi viene a caricare, che può svolgere le operazioni in un ambiente protetto, e per il materiale stesso, perché il metallo appena zincato, se esposto agli agenti atmosferici, si opacizza dando l’impressione di essere stato lavorato molto tempo prima. Se invece viene ricoverato in un ambiente protetto non perde la brillantezza originale, e quando viene consegnato al cliente l’effetto è ben diverso”.

Sempre in tema di qualità il bagno di zinco a 445 °C di Zincatura Bresciana è stato tra i primi a privarsi del piombo, prima ancora che fosse richiesto dalle normative europee in materia di tutela dell’ambiente e di salute pubblica. Il piombo, che serve a proteggere il fondo vasca, la parte più sensibile della struttura, e conferisce anche fluidità al bagno di zinco, è un elemento chimico tossico. “Abbiamo raggiunto lo stesso risultato impiegando elementi privi di tossicità. Le vasche normalmente presentano gli ultimi 20 centimetri del fondo piombofuso: noi abbiamo scelto di sostituirlo agli inizi del 2000 e da allora il nostro prodotto zincato non rilascia piombo nell’ambiente. Si è trattato di un progetto impegnativo, che ha richiesto due anni di prove, e che abbiamo realizzato in collaborazione con l’Università di Ancona, con la quale ancora oggi lavoriamo in ambito ricerca e sviluppo, certificazioni e qualità. Grazie alla nostra vasca ecofriendly i prodotti che vengono zincati al suo interno rientrano nelle specifiche stabilite dal decreto ministeriale n. 6/2004 in tema di condotte e serbatoi per l’acqua potabile: i manufatti che escono dal nostro bagno sono idonei a venire utilizzati negli impianti di captazione, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano”.

L'azienda ha pioneristicamente avviato un percorso di sostenibilità ambientale e sociale che prosegue: nel 2022 i vertici aziendali hanno firmato il Patto per la Sostenibilità Brescia 2050 verso nuovi obiettivi green.

CAB LOG

Grande festa per i 40 anni dell’azienda di trasporto e logistica

DA UN CAVALLO

AD UN IMPERO

Noale, piccolo comune nel Veneziano, 1947: la Seconda Guerra Mondiale è da poco finita, lo scenario è catastrofico e si deve ricostruire tutto. Così Bruno Bortolato, classe 1925, inizia a trasportare materiale edile con un cavallo e il suo rimorchio, cogliendo l’opportunità di lavorare per le fornaci laterizi locali. Da allora sembra passata una vita. In mezzo è cresciuta la nuova generazione, composta da quattro figli appassionati di camion e con il trasporto nel sangue fin da piccolini. Nel 1983 i cinque decidono di unire le forze e di creare un’azienda di trasporti, dando vita al Consorzio CAB.

Il Gruppo CAB nasce con una flotta di cinque camion che i fratelli Bortolato e il padre Bruno guidano nel Nord Italia, lavorando tra i porti di Trieste e di Marghera per consegnare fino a Milano, e con clienti importanti per l’epoca, come la Fornace Cavasin, Italsider, Montedison e, successivamente, il primo interlocutore del mondo beverage, la San Benedetto di Scorzè, che ancora oggi è un cliente dell’azienda.

All’inizio degli anni Novanta Gruppo CAB apre un nuovo ramo per lo stoccaggio industriale e la movimentazione della merce: il primo capannone di 4.000 metri

quadri si riempie prima ancora di installare i portoni. Colta l’importanza di dare ulteriori servizi che vadano oltre il trasporto già molto concorrenziale, iniziano ad investire in magazzini logistici per aumentare il servizio di stoccaggio materie prime e prodotto finito, per poi aggiungere la distribuzione della merce destinata alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata, e successivamente il confezionamento e l’advanced co-packing. Si arriva così agli anni Duemila nei quali la logistica di CAB LOG diventa integrata col processo di trasporto, stoccaggio, distribuzione, assemblaggio e lavorazione dei prodotti per garantire ai clienti il servizio di logistica che gli addetti ai lavori definiscono “3PL”. “Oggi l’azienda - spiega l’amministratore delegato Renzo Bortolato - si è evoluta con una struttura manageriale: l’attività è rivolta alla progettazione della miglior soluzione tailor-made per ogni singolo cliente, in funzione delle esigenze specifiche dei settori che noi riteniamo strategici. Nasciamo con clienti legati al mondo del food&beverage, per poi ampliarci a settori limitrofi nel mondo del secco, e successivamente per specializzarci nella distribuzione dei

prodotti del petfood e nella gestione della filiera degli alcolici. Non dimentichiamoci poi del settore dell’automotive, dove CAB LOG rifornisce le linee di produzione delle moto dei campioni del mondo (Ducati)”. Oggi il fatturato è arrivato a 150 milioni di euro, mentre sono 380 i dipendenti, oltre ai più di 1.000 indiretti nei magazzini. Gli spazi gestiti sono vasti: 360 mila metri quadri di magazzini in 20 siti italiani (a gestione diretta di CAB LOG in propri magazzini distributivi e presso magazzini dei clienti), una flotta di oltre 180 trattori stradali e più di 700 semirimorchi. La crescita aziendale non finisce qui: sono previste a breve aperture di nuovi spazi logistici nel Veronese (con focus sul mondo del vino) e a Vidigulfo, in provincia di Pavia.

Il fondatore Bruno Bortolato. In alto un'immagine del quartier generale di CAB LOG a Noale.
35 N° 319 maggio 2023 TRAILER
Luigi Redolfi, 60 anni, di cui 35 trascorsi in Zincatura Bresciana. Oggi è il Direttore Commerciale, ma anche il referente dell'azienda alla proprietà.

PROGETTO

È LA SCUOLA IL PRIMO

PUNTO DI INCONTRO

TRA LE LEVE DEL FUTURO E L’IMPRESA, ALMENO SECONDO IL PROGETTO FORMATIVO

ORGANIZZATO DAL

NETWORK DI OFFICINE DEL GRUPPO TORELLO CHE, CON GRANDE SENSIBILITÀ VERSO

LE INCLINAZIONI

INDIVIDUALI, PERCORRE QUESTA STRADA GIÀ DA ANNI.

UN’OCCASIONE DI CRESCITA, PER I GIOVANI E PER NOI YOUNG :

propri centri di eccellenza. Ma TN Service Young è aperto non solo alle scuole, ma anche ai giovani che non studiano, non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi formativi, ma che l’amore per i motori spinge ad avvicinarsi al mondo del lavoro. Ci facciamo raccontare i dettagli di questa importante iniziativa da Gennaro Del Regno, General Manager di TN Service.

Gennaro Del Regno, come nasce l’idea di TN Service Young?

impresa incontra i tecnici di domani, e o fa intercettandoli nel loro ambiente di oggi, la scuola, per orientali e formali al meglio secondo le loro inclinazioni e attitudini. È questa la vision che sta alla base di TN Service Young, progetto nato dalla volontà di Antonio Torello, amministratore unico del network di officine del Gruppo Torello, di aprire ai giovani le porte di un mondo che, quando c’è passione, può accogliere per la vita. Il progetto si svolge nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro per studenti e studentesse provenienti dagli Istituti Tecnici e Professionali del territorio di Avellino, Salerno, Piacenza e Verona, dove la TN Service organizza i

Il progetto Young è partito circa 5 anni fa, anche se pure precedentemente avevamo individuato strade innovative per inserire i giovani all’interno delle nostre strutture. Ci siamo per forza di cose dovuti concedere una pausa durante la pandemia, ma dallo scorso anno abbiamo ripreso con rinnovato entusiasmo. In modo graduale abbiamo strutturato un percorso di relazioni con il territorio, e non solo quello avellinese e salernitano in cui nasciamo, ma anche a Piacenza e Verona, dove abbiamo le altre nostre sedi, e presto a Villanova d’Asti, dove, a breve, apriremo un’altra officina TN Service. Abbiamo dunque avviato un dialogo aperto con scuole formative tecniche come l’ISII “Marconi-Da Vinci”

GENNARO DEL REGNO

Classe 1974, appassionato di moto e di viaggi, dopo una prima esperienza in campo finanziario ha iniziato la collaborazione con il Gruppo Torello e la TN Service oltre 20 anni fa.

TN SERVICE INTERVISTA A GENNARO
DEL REGNO, GENERAL MANAGER
BIO
36 N° 319 maggio 2023 PERSONAGGI
Ldi Cristina Altieri Montoro

TN SERVICE CERCA

TECNICO FRIGORISTA E MECCANICO

Per la figura di tecnico frigorista: l’Azienda si avvale di tutti i software gestionali e le attrezzature specifiche del settore. Si richiede possesso del Patentino del Frigorista.

Per la figura di Meccanico Semirimorchi: la figura coordinerà il reparto dedicato alla riparazione dei semirimorchi. Si richiede esperienza, minimo 5 anni, nel campo meccanico: coordinamento delle attività lavorative, capacità di gestione del gruppo di lavoro. Preferibile provenienza da officine autorizzate di qualsiasi marchio oppure officine indipendenti.

Inviare CV a info@tnservicesrl.it

TRUCK PER LE SEDI DI MONTORO (AV) E PIACENZA.

Requisiti: comprovata esperienza nel ruolo (minimo 3 anni) di Elettromeccanico-Diagnostico Truck.

Costituisce titolo preferenziale la provenienza dal mondo delle Officine Autorizzate. Nello specifico la figura svolgerà le mansioni di: misure e controlli sui sistemi meccanici, elettronici e pneumatici; interventi di stacco e riattacco dei componenti e dei gruppi del veicolo; interventi di manutenzione, riparazione, revisione; diagnosi meccaniche ed elettroniche; gestione diagnosi dei veicoli (truck, motrici, semirimorchi).

scuola e dal percorso di formazione. Questa è la prova di come scuola, famiglia e impresa possano virtuosamente collaborare. L’importante è, come detto, assecondare le inclinazioni del giovane: molti arrivano con un’idea in testa per poi accorgersi, anche sotto la nostra guida, che in realtà le loro capacità verrebbero meglio espresse in un ambito diverso, magari non necessariamente all’interno dell’officina, ma nel back officine, nella gestione delle garanzie o nelle attività di vendita, per fare qualche esempio. Spesso partecipiamo ai career day presso le scuole: sono momenti molto coinvolgenti in cui vediamo l’entusiasmo dei ragazzi. Abbiamo alle spalle tanti partner di cui siamo orgogliosi, tra cui Mercedes-Benz Trucks, e anche questo contribuisce a risvegliare la curiosità dei ragazzi. Altrettanto importante è la relazione con la scuola, con i professori, ai quali abbiamo l’opportunità di spiegare le nostre esigenze perché ne tengano conto. Quanto al momento di passaggio che stiamo vivendo, l’evoluzione del prodotto oggi richiede competenze sempre nuove e specialistiche. Abbiamo a che fare con veicoli totalmente diversi da quelli di vent’anni fa, a partire dai frigo per arrivare agli elettrici: ci sono tematiche anche di sicurezza che vanno svolte, e non solo nella realizzazione delle strutture, ma anche nella formazione dei tecnici. Tra l’altro siamo in un periodo in cui la transizione energetica prende sempre più rilievo. Siamo pronti ad affrontare questa sfida sia in termini di attrezzature e di sicurezza, che con l’aggiornamento e la formazione professionale di tutti i dipendenti.

VOLTA TRUCKS

di Piacenza e l’IIS “Galilei-Di Palo” di Salerno, per fare in modo che i giovani potessero avvicinarsi al mondo dei veicoli industriali, che nel nostro caso non significa solo truck, ma anche trailer, e tutti i servizi connessi, anche la parte di carrozzeria.

Abbiamo quindi avviato diversi percorsi formativi

PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, nello spirito di questo progetto, destinato agli studenti delle scuole superiori, e nato per favorire l’incontro tra la scuola e il mercato del lavoro attraverso attività di orientamento e formazione professionale svolte direttamente sul campo.

Come hanno risposto gli studenti a questa vostra proposta?

Abbiamo raccolto tanta curiosità, entusiasmo e voglia di imparare che abbiamo cercato di capitalizzare al meglio assegnando grande valore all’orientamento. Proprio perché all’interno delle nostre strutture offriamo un ampio catalogo di professionalità, è importante che chi si approccia a questo mondo capisca bene, e il prima possibile, quali possano essere le mansioni più adeguate alle diverse inclinazioni. A 17-18 anni è difficile che un ragazzo o una ragazza sappiano esattamente di cosa vorranno occuparsi in futuro, per questo è importante che scelgano consapevolmente: in un’officina non lavorano solo i meccanici, ma anche i consulenti tecnici, i magazzinieri, gli addetti al back office. Molti di questi

giovani sono alla loro prima esperienza, ed è importante anche formarli correttamente sulle competenze umane: parlo di lavoro in squadra, rapporto con i colleghi, disciplina, rispetto delle regole, tutte capacità preziose che faranno comunque parte della loro professionalità per la vita. Lo scorso anno abbiamo accolto nella sede di Montoro una quindicina di ragazzi, e di questi quattro inizieranno a giugno uno stage che li porterà all’inserimento in azienda. Saranno affiancati da un tutor che li seguirà prima nella fase di orientamento e poi in quella di formazione tecnica. Abbiamo anche un discorso aperto con realtà estere, come il Lycee Pierre Boulanger di Pont du Chateau, specializzato in manutenzione di veicoli, logistica e trasporti, di cui abbiamo accolto gli studenti per uno stage formativo.

È un momento tra l’altro di passaggio nelle officine dove, se da una parte c’è carenza di figure professionali, dall’altra c’è bisogno anche di competenze sempre nuove.

Sì, in tutti i settori si è alla ricerca di figure professionali, e il nostro mondo non fa eccezione, per questo stiamo investendo e profondendo energie. Che vengono ben ripagate, se pensiamo che a Piacenza, grazie alla collaborazione con l’ISII “Marconi-Da Vinci” che prosegue da diversi anni, oggi lavorano in ruoli centrali alcune figure che arrivano proprio dalla

Istantanee di vita quotidiana all'interno delle officine TN Service, dove si respira professionalità e qualità del servizio.

Top Truck partner certificato per l’assistenza anche in Italia

UNA RETE PRO PER LO SPECIALISTA DELL’ELETTRICO

Volta Trucks ha annunciato di aver scelto Top Truck come partner certificato per l’assistenza ai suoi veicoli in Italia, grazie alla vasta esperienza del network nella manutenzione e riparazione di ogni tipologia di veicolo industriale e alla sua comprovata capacità di effettuare ispezioni legali, calibrare il tachigrafo e controllare e riparare le sponde montacarichi.

Top Truck è il più grande network internazionale, presente in 17 Nazioni con oltre 900 officine multimarca per la riparazione e manutenzione di camion e rimorchi e in Italia conta 190 officine. La partnership con Top Truck garantirà una copertura capillare per l’assistenza ai camion di Volta Trucks e la sua Rete affiancherà il Volta Trucks Hub in via di definizione in Italia. In linea con quanto sta già avvenendo in altri paesi europei, il partner certificato per l’assistenza assicurerà ai clienti la migliore copertura possibile e consentirà all’azienda l’ampliamento delle operazioni in modo rapido e efficiente, coprendo aree estese nei mercati strategici di lancio. La partnership con Top Truck gioca un ruolo strategico nel supportare la proposta Truck as a Service ideata per semplificare e accelerare il passaggio all’elettrico delle flotte di tutte le dimensioni, ottimizzando uptime ed efficienza operativa. Un servizio che rivoluziona i concetti di proprietà, assistenza, finanziamento e gestione delle flotte di veicoli industriali. I tecnici italiani di Top Truck, altamente qualificati, seguiranno una formazione completa e costante sui

veicoli e sulla tecnologia Volta Trucks, formazione che sarà erogata presso la Volta Trucks Academy presente negli hub centrali già esistenti di Parigi e Madrid. Top Truck è stato scelto da Volta Trucks come partner certificato per l’assistenza ai suoi camion anche in Francia e Spagna, nel quadro della roadmap di sviluppo dell’azienda in Europa. “Siamo lieti di annunciare Top Truck - ha dichiarato Casper Norden, Chief Fleet Solutions Officer di Volta Trucks - come partner certificato per l’assistenza ai nostri camion in Italia. Dall’inizio del nostro progetto abbiamo identificato questo Paese come strategico per il lancio di Volta Zero.” “Per noi è motivo di orgoglio - ha commentato Stefano Baruzzi, Responsabile Operativo Top Truck - essere stati nominati partner certificato da un costruttore quale Volta Trucks, dimostrazione che l’impegno profuso negli anni nel costruire una rete di riparatori professionali e capillare sul territorio italiano porta a questi risultati. La collaborazione con Volta Trucks sarà occasione per continuare ad accrescere le nostre competenze anche su veicoli di nuova generazione con sistema a propulsione elettrica.”

SEMIRIMORCHI PER LE SEDI DI MONTORO (AV) E PIACENZA.
"L'importante è considerare le inclinazioni dei ragazzi, perché scelgano la mansione più adeguata alle loro corde".
ELETTROMECCANICO
37 N° 319 maggio 2023 PERSONAGGI

TIP INTERVISTA A SARA STORTI, CUSTOMER SERVICE TEAM LEADER

NON SI PUÒ

CERTO DIRE CHE

L’ASSISTENZA ALLE AZIENDE SIA UN ARGOMENTO PRESO

ALLA LEGGERA IN TIP: UNA SQUADRA INTERA, CAPITANATA DA SARA STORTI, È A DISPOSIZIONE PER RISOLVERE OGNI

PROBLEMATICA

POSSA SPINGERE UN

CLIENTE AD ALZARE IL TELEFONO O

SCRIVERE UNA MAIL:

DALLA NECESSITÀ DI UN DOCUMENTO AD UN SINISTRO DA GESTIRE.

Difficile stilare una classifica delle mansioni più preziose all’interno di un’azienda commerciale, ma sicuro è che occuparsi dei clienti acquisiti si posiziona quanto meno nella top three dei ruoli più importanti. Il reparto commerciale può così cercare e convincere nuove aziende ad avvalersi del conveniente modello di noleggio importato da TIP sul territorio italiano, ma poi al primo giro, se il cliente non si sente ben seguito, è probabile che decida di abbandonare il tavolo. E tra l’altro ci sentiamo di sbilanciarci a dire che servano attitudini speciali per svolgere questo compito con efficacia, quando si diventa il primo filtro tra un cliente con un problema e la soluzione dello stesso. Doti che possiamo facilmente elencare in competenza, pacatezza d’animo e disponibilità, tutte piuttosto evidenti in Sara Storti, da gennaio di quest’anno Customer Service Team Leader di TIP. Dipenderà dal giusto mix tra determinazione e attitudine al problem solving, o forse dalla centratura allenata quotidianamente con la pratica dello yoga, fatto sta che la nostra affronta

Slowfastnell’animo,nell’azione

il suo impegno lavorativo con entusiasmo, passione e una gentilezza rara che ci fa pensare che abbia proprio scelto la strada giusta. “Ho iniziato in TIP nel 2010 - ci racconta Saraprima mi occupavo del business parallelo del noleggio di vagoni merce. Il mondo del trasporto su strada differiva notevolmente dall’ambito che avevo conosciuto fino a quel momento per i ritmi convulsi, come diciamo noi, da “pit stop”. Non si tratta del semplice contatto e smistamento della problematica, ma della gestione di qualsiasi esigenza possa avere il cliente, dalle pratiche burocratiche o di fornitura di informazioni all’operatività degli interventi di emergenza, passando per manutenzione ordinaria, rinnovi dei certificati, revisioni, tagliandi per i frigo”. In particolare, per gli appuntamenti “fissi”, il team di Sara si avvale di un sistema automatizzato che invia al cliente una mail un mese prima della scadenza: se il richiamo non viene riscontrato si passa naturalmente ad un grado maggiore di proattività. “Il primo contatto che ha il cliente - riprendi Storti - è con il commerciale, ma quando poi la relazione si stabilizza è il Customer Service a diventare la figura di riferimento. Poi il cerchio si può anche chiudere, quando il cliente esprime nuove richieste: in questo caso ripassiamo la palla al commerciale e il gioco ricomincia dall’inizio”.

Il team Customer Service di TIP

è composto da quattro persone: Sara è la responsabile e a lei fanno riferimento Daniel Moris Gobrial, Ernesto Gabbetta e Omar Dridi. “Ci sono poi Simone Salvucci - specifica Sara - sul piazzale di Frosinone e Martino Magalini su quello di Parma,

che hanno una competenza intermedia tra il Customer Service e la responsabilità operativa dei piazzali, e quindi anche la gestione dei clienti con flotte di proprietà”. Le aziende clienti del noleggio TIP sono circa 350, che si avvalgono di un parco di circa 3.800 veicoli, la maggior parte dei quali semirimorchi centinati, furgonati, frigoriferi e pianalati. “Rispetto a quando abbiamo iniziato - riprende Sara Storti - oggi comprendiamo in flotta anche una ventina di furgoni elettrici, gli spurgo, che sono una nicchia in crescita, le cisterne alimentari e chimiche, i ribaltabili con tetto

amovibile: nel tempo è stata data sempre più importanza anche alla nostra formazione tecnica perché il Customer Service è il primo interlocutore che deve recepire il senso della chiamata". Per indirizzare chi chiama in emergenza nel posto giusto, dove il problema verrà risolto: la distribuzione territoriale di TIP oggi è capillare e comprende, oltre alle officine di proprietà di Fagnano Olona, Liscate, Castelnuovo e Parma, una ventina di piazzali, e una rete di partner affiliati.

Una rete ben controllata

“Il rapporto con le officine del network è molto delicato, e spetta a noi mantenere una buona relazione nell’ottica di un servizio che sia di qualità e il più tempestivo possibile. Se infatti nelle nostre officine abbiamo sotto controllo i tempi delle riparazioni, altrove a giocare un ruolo fondamentale è la conoscenza diretta della struttura esterna”. Per questo TIP sta svolgendo in questi mesi, sotto la direzione dell’esperto Alessandro Perono, un lavoro di controllo delle 250 officine a sistema, per vagliarle e aumentare così l’efficienza della rete. “Per il momento ci stiamo occupando di questa scrematura in base al vissuto, alla nostra esperienza, ma Alessandro inizierà presto anche con i sopralluoghi, che si riveleranno preziosi per mantenere i rapporti e controllare la qualità del servizio. D’altra parte i contratti full service offerti da TIP prevedono la copertura della manutenzione ordinaria,

Classe 1974, milanese, Sara Storti è laureata in Lingue e Letterature Straniere con indirizzo turistico manageriale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. È sposata e ha una figlia di 14 anni. Pratica yoga da quando aveva 25 anni. “Ho trovato la mia dimensione dalla quale riesco a gestire il mio essere slow in un mondo sempre più fast”.

mentre sullo straordinario bisogna sempre capire, controllare il pregresso del veicolo, mediare tra cliente e officina, e soprattutto non far mai sentire solo il cliente, ma continuare a contattarlo anche durante i tempi della riparazione per tranquillizzarlo e aggiornarlo sulle tempistiche”.

Il Customer Service di TIP ha numeri dedicati che attivano in orario di ufficio la squadra di Sara, e nelle altre fasce temporali e all’estero un call center formato, attivo 24/7. “Oggi in Italia ognuno di noi è incaricato dei clienti di un commerciale, in modo da poter gestire al meglio i diversi territori. Il call center a cui ci appoggiamo per gli orari extralavorativi e l’estero è un partner internazionale di TIP con personale multilingue che indirizza il cliente sulle nostre officine, in subordine su quelle dei partner e su quelle generaliste”. Alle officine convenzionate TIP si aggiunge in Italia anche la rete Goodyear con cui è stato stipulato un accordo per la riparazione e la manutenzione delle gomme. “È Daniel ad occuparsene, ed è un importante carico di lavoro perché bisogna sia intrattenere il rapporto con Goodyear che sovrintendere alla gestione operativa, e quindi al dialogo con la rete di officine del brand; su cui tra l’altro viene fatto il punto ogni 3/4 mesi per evidenziare eventuali problematiche, come quelle derivanti da gommisti non particolarmente collaborativi. È un lavoro - conclude Sara - che cambia molto rapidamente, nel quale bisogna essere sempre pronti ad individuare sacche di inefficienza per correggerle, nell’interesse principale dei nostri clienti. Devo dire che mi sento tagliata per questo incarico: mi piace il contatto con le persone, aiutarle, e i feedback positivi, quando arrivano, definiscono il senso della mia vita lavorativa”.

di Cristina Altieri Milano Il parco mezzi di TIP è costituito da circa 3.800 veicoli, la maggior parte dei quali semirimorchi centinati, furgonati, frigoriferi e pianalati.
“Il Customer Service è il primo interlocutore di un trasportatore in difficoltà: veniamo formati per assistere tutti al meglio".
38 N° 319 maggio 2023 NOLEGGIO
BIO SARA STORTI

FERMERCI IN MENO DI UN ANNO 50 IMPRESE SONO SALITE SUL TRENO DELL’ASSOCIAZIONE

IL TRASPORTO

MERCI FERROVIARIO RICOPRE UN RUOLO SEMPRE

PIÙ CENTRALE

NELL’ECONOMIA DEL PAESE: IL PRESIDENTE CARTA FA IL PUNTO

A QUASI UN ANNO

DALLA COSTITUZIONE DI FERMERCI, AUSPICANDO UN INCREMENTO DEGLI INCENTIVI AL SETTORE.

Esprime soddisfazione il Presidente Clemente Carta per il percorso svolto in meno di un anno dall’associazione Fermerci alla quale dal giugno 2022 hanno aderito oltre 50 imprese che rappresentano un fatturato di circa tre miliardi di euro e occupano circa 12.000 addetti. Fermerci, associazione del trasporto merci ferroviario, nasce per rispondere alle sfide crescenti che il settore della logistica sta affrontando negli ultimi anni, ricoprendo

Riportiamo il ferro al centro del dibattito

un ruolo sempre più centrale nell’economia del Paese. Soci fondatori sono Ferrotramviaria, ForFer, Hupac, Medlog Italia, Medway Italia, Mercitalia Logistics (Gruppo FS Italiane), Rail Cargo Carrier Italia e Rail Traction Company.

“Il progetto associativo Fermerci

- ha dichiarato Carta - ha fin qui risposto in modo concreto all’esigenza di una rappresentanza di sistema, che deve proseguire e svilupparsi come cooperazione tra tutti gli stakeholder del settore ferroviario merci”. Di grande rilevanza il tema degli incentivi al settore, per i quali Fermerci richiede una stabilizzazione, una rapida attuazione e una maggiore entità degli stessi, soprattutto in questa fase di importanti interventi infrastrutturali. “Le opere ferroviarie previste dal PNRR - ha precisato Clemente Carta - devono essere necessariamente accompagnate da misure di sostegno a supporto degli operatori ferroviari, al fine di compensare i disagi sofferti dagli stessi durante i lavori e le

necessarie interruzioni della rete”. Da qui l’importanza nell’attuare subito le misure già finanziate e aumentare gli importi di alcune di esse, come ad esempio il sostegno all’implementazione del sistema ERTMS per i rotabili e l’istituzione di un fondo a sostegno della formazione del personale di esercizio ferroviario”. Fermerci porta avanti una visione di sistema attuata

mediante la cooperazione e il dialogo fra le differenti modalità di trasporto che l’Associazione intende perseguire per inaugurare una nuova stagione della “cura del ferro” in vista di una sempre maggiore integrazione di sistemi per una intermodalità del trasporto merci in grado di raggiungere gli obiettivi di mobilità previsti dall’Europa. In particolare il target di incremento del

traffico merci su ferro è del 50 per cento entro il 2030, mentre è previsto il raddoppio della quota modale al 2050 rispetto ai dati del 2019. Oggi in Italia la quota di mercato del cargo ferroviario è dell’11 per cento, al di sotto della media europea (19-20 per cento), e di molto inferiore al dato della Svizzera e dell’Austria (intorno al 35 per cento) e degli Stati Uniti (46 per cento).

di Lino Sinari Roma
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Classe 1948, l'ing. Clemente Carta è il Presidente di Fermerci, costituitasi nel 2022.
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GREEN PLANET LOGISTIC ADERISCONO GLI SPECIALISTI DELL’INTERMODALE

La rete diventa di ferro

LE IMPRESE FANNO SQUADRA, CON L’INTENTO DI DIVENTARE SEMPRE PIÙ COMPETITIVE E OFFRIRE UN SERVIZIO DI ECCELLENZA. IN NOME DELLA SOSTENIBILITÀ CHE IL TRASPORTO COMBINATO PUÒ GARANTIRE IN TERMINI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 E DI OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE.

arte la seconda fase del progetto Green Planet Logistics, la Rete di Imprese voluta da cinque imprenditori italiani per affrontare insieme i rapidi cambiamenti della logistica. I fondatori Sonia Primiceri della F.lli Primiceri di Casarano (LE), Giacomo Palladino della Palladino Logistics di Avellino, Roberto Baldini della BS Group di Teramo, Paolo Oberti della Solog di Tirano (SO) e Claudio Fraconti della Trial di Sesto S. Giovanni (MI), hanno dato il via a questa iniziativa, rivolta alle più consistenti realtà industriali e agli operatori del trasporto FTL e LTL, che intende collegare su diverse direttici ferroviarie le più importanti regioni economiche del Nord e Sud, interessando inizialmente Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Puglia, con un forte connubio fra strada e ferrovia, e con un occhio rivolto a possibili sviluppi verso il Nord Europa. Un idea che prende maggior forma anche grazie all’ingresso ufficiale nella Rete di due altri storici operatori dei trasporti intermodali come la Iorio Trasporti e Logistica di Napoli e la Lanzi Trasporti di Parma.

“La rete - ci spiega il Presidente Claudio Fraconti - nasce dalla collaborazione e dalla conoscenza che le cinque aziende

SCANIA

“Puntiamo decisamente sul trasporto intermodale per la riduzione delle emissioni e l'ottimizzazione delle risorse umane".

fondatrici avevano all’interno dei network Palletways e CDS. Tutti noi ci siamo interrogati su ciò che stava succedendo nella logistica, sui profondi mutamenti portati dagli anni di pandemia e dalla guerra in Ucraina, e al tempo stesso su quali potevano essere le opportunità per crescere. Avevamo di fronte diverse strade, abbiamo scelto quella della Rete con personalità giuridica, quindi una dimensione che ci mette in grado di operare con efficacia e soprattutto di unire le forze. Pensiamo di possedere un’unicità che gioca a nostro favore, perché abbracciamo un territorio che va dal Nord della Lombardia al profondo Sud della Puglia”.

Oltre all’intermodalità, la Rete apre anche ai trasporti ecceziona-

li con l’adesione della Cianciosi Trasporti e Servizi di Furci (CH), e rafforza ulteriormente la compagine sociale nel settore della logistica integrata, nei trasporti internazionali e nei trasporti espressi con gli ultimi ingressi della MTL di Montichiari (BS) e della Vallin di Vigevano (Pv), portando i numeri della aggregazione a contare oltre 1.200 veicoli di proprietà e 680 dipendenti diretti, oltre a 400.000 mq di depositi di cui 135.000 coperti, in varie regioni di Italia.

Un plus offerto ai clienti

“Abbiamo una presenza territoriale importante - prosegue Fraconti - all’inizio coprivamo solo la fascia adriatica, ma con l’ingresso di Iorio, Lanzi, MTL e Cianciosi oggi siamo presenti su entrambe le direttrici costiere. La nostra idea è quella di presentarci sul mercato insieme, e quindi

IORIO E LANZI

con una solidità di capitali e di mezzi per attuare un interscambio giornaliero e offrire una sempre maggior capillarità ai nostri clienti che possono aver bisogno di punti di riferimento in territori diversi da quelli di competenza del fornitore storico. Tutte le aziende che partecipano alla rete devono possedere alcuni requisiti imprescindibili: intanto devono essere PMI, e poi devono presentare caratteristiche di solidità finanziaria, devono avere la proprietà dei mezzi, e devono rispettare i parametri di legalità, e quindi di rispetto delle regole sia dal punto di vista aziendale che del personale dipendente. E infine, come spiega bene il nostro nome, devono essere imprese che abbiano a cuore la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente: camminiamo verso una certificazione ambientale di tutta la rete”. Proprio in nome della sostenibilità la Rete persegue l’obiettivo di spostare il maggior numero di traffici possibile sull’intermodale. Con questa iniziativa Green Planet Logistics intende dare un contributo concreto alla riduzione delle emissioni di CO2,

Inaugurato il nuovo punto di erogazione di HVO di Delta Energy IL BIOCARBURANTE CHE TAGLIA LA CO2

Il mondo del trasporto e della logistica sta affrontando una transizione energetica senza precedenti, cercando di far convivere due spinte molto forti e fra loro antagoniste: da una parte l’incremento della domanda di trasporto a livello mondiale, dall’altra la necessità impellente di rendere il trasporto indipendente dai combustibili fossili entro

il 2050. Scania è consapevole che per raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti proposti dalla Commissione Europea è necessario mettere in campo tutte le tecnologie e i combustibili a disposizione, creando occasioni di incontro e dialogo con gli attori dell’ecosistema del trasporto. A tal fine, il giorno

27 aprile presso Italscania si è svolto l’evento organizzato dalla società di rifornimento trentina Delta Energy: “L’HVO: il biocarburante che abbatte le emissioni di CO2 fino al 90 per cento”. La conferenza dedicata all’HVO, l’olio vegetale idrotrattato che si ottiene grazie a oli e biomasse di scarto attraverso un processo che

utilizza l’idrogeno, ha messo in particolare evidenza il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 fino al 90 per cento (metodo di calcolo Well-to-Wheel) per poi concludersi con una vera e propria inaugurazione del nuovo punto di erogazione di HVO al distributore di Spini di Gardolo (Trento) di Delta Energy.

oltre alla ottimizzazione delle risorse umane del comparto della logistica, riposizionando parte del personale viaggiante impegnato sulle lunghe distanze, destinandolo alle fasi di presa e consegna dell’ultimo miglio, con un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro.

Crescere nel nome della sostenibilità “Il nostro prossimo obiettivoriprende Fraconti - è quello di individuare aziende con le stesse caratteristiche anche nelle due isole e in altre regioni. Altre importanti realtà del settore hanno presentato domanda di adesione e sono in fase di valutazione”. La Rete ha aderito al Freight Leader Council, l’associazione tra aziende attive in ogni fase della supply chain, che ha dal 1991 l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una logistica sempre più competitiva, sostenibile ed evoluta. “È un’associazione perfettamente allineata alla nostra visione, che come noi vuole rimanere apartitica e fuori dalla discussione politica: non vogliamo mettere la giacca di nessuno, la collaborazione tra imprese non deve essere viziata da nessun’altra logica che non sia quella di una crescita sana, per i partecipanti alla Rete e per l’economia del Paese”.

Pdi Greta Rossi Milano La Lanzi Trasporti, pioniera del settore intermodale, ha realizzato a Parma un terminal ferroviario all'interno dell'Interporto. A sinistra Claudio Fraconti, Presidente di Green Planet Logistic.
40 N° 319 maggio 2023 LOGISTICA

LOGISTICA UNO L’AZIENDA VENETA PORTA LA RIVOLUZIONE INTERMODALE ANCHE IN EUROPA

RIPETUTAMENTE INSIGNITO DI PREMI E CERTIFICAZIONI PER LA SUA VOCAZIONE SOSTENIBILE, IL GRUPPO DI OPPEANO SI PROPONE COME BUSINESS PARTNER PER UNA LOGISTICA

ALTAMENTE PERSONALIZZATA, AVVALENDOSI DEL CONSORZIO DI TRASPORTO GREEN TRUCK E DELLA VIRTUAL ENTERPRISE E-ONE

Occhi puntati oltreconfine. Nata nel 1994 a Bologna, ma basata oggi a Oppeano, in provincia di Verona, LogisticaUno è pronta a esportare in Europa il modello intermodale che, in questi anni, ne ha fatto una delle realtà dei trasporti più innovative ed ecologiche d’Italia. Dal 2020 l’azienda veneta viene infatti insignita regolarmente del premio “Il Logistico dell’Anno”, oltre a collezionare prestigiosi riconoscimenti quali la Medaglia d’Oro Ecovadis per lo sviluppo sostenibile delle supply chain globali.

Un rete capillare in tutta italia

“Il progetto di internazionalizzazione è stato lanciato la scorsa stagione - conferma Alberto D’Agostino, sales director Italy di LogisticaUno - ma il 2023 inaugura di fatto la strategia di posizionamento mediante cui vogliamo essere riconosciuti anche all’estero come business partner di fiducia per una logistica altamente personalizzata, nonché pensata come asset di sviluppo per le imprese. Punto di riferimento per questa nuovo piano sarà la nostra sede di Modena, che insieme a quelle di San Giuliano Milanese, Offlaga, Piacenza, Monticelli d’Ongina, Porcari e Palermo (oltre alle due maggiori di Oppeano e Maddaloni), rappresenta uno dei nodi chiave della fitta rete di depositi e transit point che siamo costantemente impegnati a costruire nei territori di penetrazione. Il prossimo giugno-luglio, non a caso, è in programma l’inaugurazione di un’ulteriore sede di LogisticaUno, grazie alla quale puntiamo a esser presenti in ciascuna regione italiana”. Complessivamente la rete dispone oggi di 250mila metri quadrati di magazzini, le cui dimensioni variano da 2mila a 65mila a seconda dei centri operativi ai quali sono associati. A Modena sono presenti solo uffici, mentre basi come Maddaloni o Porcari sono votate specificatamente al traffico ferroviario intermodale: in virtù della partnership con Trenitalia per l’utilizzo di treni blocco, nonché del ruolo di Multimodal Transport Operator sulle tratte da Lucca verso Campania, Puglia e Sicilia, LogisticaUno utilizza vagoni speciali sia per merci voluminose che pesanti (fra cui bobine, cemento o acqua minerale). “Disponendo di magazzini raccordati e potendo operare su più treni blocco completi - precisa D’Agostino - riusciamo a migliorare la velocità di scarico, l’efficienza delle operazioni e a garantire la massima puntualità. Attraverso il

servizio Mercitalia Fast, inoltre, combiniamo il trasporto su treni ad alta velocità e su mezzi totalmente ecosostenibili per l’ultimo miglio, sfruttando le modalità di trasporto roll container per facilitare il caricamento, ma garantire anche maggior sicurezza. Analogamente agli accordi in corso nel mondo ferroviario, abbiamo avviato partnership con i principali referenti della rete nazionale traghetti, di cui Palermo è il nostro punto di riferimento nel Sud Italia”.

Flotta in consorzio e a basso impatto Oltre ad effettuare una media di 650-700 viaggi al giorno su gomma, LogisticaUno riesce a gestire 400 viaggi al mese anche attraverso le Autostrade del Mare, mentre sulla rete ferroviaria possono essere raggiunti picchi di 150 viaggi con casse mobili: le tratte strategiche sono oggi Milano-Pomezia, Torino-Napoli, così come Piacenza-Napoli, Verona-Napoli e Bologna-Napoli, ma sull’asse nord-sud risultano fondamentali pure la Verona-Bari, la Verona-Catania e la Milano-Catania. Per coordinare al meglio una rete di trasporto tanto fitta e complessa, l’azienda veneta si avvale di 130 dipendenti distribuiti nelle varie sedi, con il 50% degli effettivi raccolti nella base di Oppeano e il 30% a Maddaloni. In aggiunta, può contare sul supporto di un consorzio di trasporto della medesima proprietà: Green Truck, attraverso cui sono raggruppati una serie di mezzi a basso impatto ambientale (Euro6, Euro5, Lng) e al quale è affiancata la virtual enterprise “e-One”, specializzata nella realizzazione di soluzioni di e-commerce in full outsourcing. A partire da gennaio 2022 sono state fra l’altro acquistate 55 casse mobili con profilo C45 HC e un’altezza utile di carico di 2,7 metri, dotate di dispositivo satellitare per monitorare lo spostamento merci, finalizzate al rafforzamento del trasporto intermodale e allo spostamento su ferro della maggior parte del traffico gestito (settori nei

di Alberto Caspani Oppeano

Trasporti sempre più green

quali LogisticaUno si è anche imposta all’edizione del premio “Il Logistico dell’Anno 2021” grazie al progetto Tissue Train in collaborazione con Lucart, avendo arricchito il network del distretto cartario della lucchesia col trasporto di 1.600 tonnellate di prodotti cartari fra Trento e il Meridione).

Attenzione anche alle piccole imprese

“In sostanza provvediamo sia allo stoccaggio che alla distribuzione della merce - riprende D’Agostino - focalizzandoci sul cleaning & food packaging, sul paper e sui prodotti di elettronica per la Gdo, ma offriamo al contempo servizi su misura per il cliente supportandolo nell’allineamento ai requisiti di mercato normativi, tecnologici, ambientali e sociali. Una copertura di servizio a 360 gradi, con la particolarità di essere sempre personalizzata, soprattutto per quelle piccole realtà che necessitano di attivare la propria piattaforma di e-commerce. Tutto questo, con l’obiettivo di sviluppare una logistica quanto più ecologica e sostenibile possibile, tenuto conto che lavoriamo anche alla costante ottimizzazione dei percorsi di consegna, onde non far girare a vuoto i mezzi, così come all’autoproduzione di energia pulita attraverso la copertura dei nostri magazzini con pannelli fotovoltaici. Curiamo poi gli aspetti della digitalizzazione che più contribuiscono al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda

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BIO ALBERTO D'AGOSTINO

Classe 1978, Alberto D’Agostino nasce a Benevento e sviluppa sin dai primi anni una forte passione per il mondo dei trasporti, grazie alla sua iniziale assunzione nelle Ferrovie dello Stato Italiane. L’orgoglio di provenire da una regione tanto ricca dal punto di vista culturale e culinario come la Campania, lo porta poi a lavorare come direttore logistico nel campo Food, mettendosi al servizio sia di Rummo che de La Molisana. Affina ulteriormente le sue competenze come general manager per Trans Isole srl e D’Alterio Logistica, per approdare infine in LogisticaUno nel 2018, dove ricopre il ruolo di Business Development director. Dall’inizio del 2023 è direttore commerciale del gruppo.

2030, cui quest’anno abbiamo deciso di aderire ufficialmente: i documenti sono oggi dematerializzati grazie all’impiego del cloud, che permette un’accessibilità più rapida, minori costi d’interfaccia col cliente, nonché una più efficace gestione delle consegne e delle fatturazioni”.

Formazione nelle scuole Avviata su iniziativa dell’attuale presidente Gabriele Cornelli e Carlo Wagner, a sua volta socio fondatore e membro del board direttivo insieme a Paolo Bovo, LogisticaUno dispone di un ampio team manageriale facente capo a Gianluca Cornelli e dal 2018 è impegnata in numerosi proget-

ti di formazione per garantire all’azienda le sempre più rare risorse di personale qualificato. A tal fine sono attivate sia collaborazioni con altre realtà industriali che condividono gli stessi valori di LogisticaUno, sia academy interne che reti per stage curriculari destinate a studenti delle scuole superiori o di specializzazione. Grazie al coinvolgimento degli istituti tecnici di trasporto e logistica, i rapporti sono divenuti a tal punto stretti che il dialogo col mondo educativo permette di plasmare programmi formativi direttamente improntati alle esigenze dell’azienda, ma in funzione pure delle necessità dei territori di riferimento. Fra le iniziative più rilevati, spicca ad esempio The Logistic Challenge, che nell’edizione 2022 ha coinvolto studenti degli Its di Piacenza, Bologna, Malpensa e Caserta.

Il trasporto che rigenera i territori “Quest’anno intendiamo consolidare ulteriormente in nostro impegno a favore di una logistica sempre più green - evidenzia ancora D’Agostino - mappando le emissioni di CO2 prodotte dalle nostre attività mediante la startup Green Router: il progetto è già in corso e prevede anche lo sviluppo di soluzioni per migliorare la saturazione dei flussi di traffico. Parallelamente, in primavera, abbiamo deciso di avviare la creazione di una foresta di cento alberi nel Veronese, in virtù della quale compensare l’attività aziendale e migliorare l’abitabilità del territorio. Ulteriori passi avanti per proporci come l’operatore logistico italiano più green, dopo esser stati anche i primi ad associarci al “Consorzio Il Biologico” per promuovere una catena di valore biocertificata, oltre a essere Corporate Golden Donor del Fondo per l’Ambiente Italiano”. Dalle strade blu ai percorsi verde. Dall’Italia all’Europa. LogisticaUno ridisegna oggi le vie dei trasporti all’insegna di una nuova etica dei consumi.

41 N° 319 maggio 2023 LOGISTICA

DRONI A MAGGIO ENTRA NEL VIVO LA ROAD MAP NAZIONALE 2021-2030

La logistica spicca il volo

CON L’AVVIO DEI LAVORI PER L’INFRASTRUTTURA DI RICERCA “GROTTAGLIE AIRPORT TEST BED”, ANCHE IL TRASPORTO MERCI E PERSONE ATTRAVERSO

Il futuro della logistica è nella “terza dimensione”. Col recente finanziamento di 11 milioni di euro da parte di Regione Puglia, ha preso ufficialmente avvio il percorso di realizzazione dell’Infrastruttura di ricerca “Grottaglie Airport Test Bed” (GATB), destinata a proiettare l’Italia ai vertici della Mobilità Aerea Avanzata: “l’insieme dei servizi di trasporto innovativichiarisce il testo ufficiale del Piano strategico nazionale AAM (2021-2030) - effettuati in un’ottica intermodale, con sistemi aerei elettrici prevalentemente a decollo e atterraggio verticale, con o senza pilota a bordo o autonomi - unitamente alle relative infrastrutture - in grado di migliorare l’accessibilità e la mobilità delle città, delle aree metropolitane e dei territori, la qualità dell’ambiente, della vita e della sicurezza dei cittadini”.

Rimodellare lo spazio coi droni

Entra dunque nel vivo la road map nazionale che, dopo le prime sperimentazioni condotte nel periodo pandemico, prevede di spostare nei “corridoi di mezz’aria” una consistente parte del tradizionale traffico merci con un investimento pluriennale di ben 1,86 miliardi di euro. Dei nuovi sviluppi si discuterà fra l’altro a Roma dal 12 al 14 maggio, in occasione dell’Aerospace Power Conference 2023 organizzata dall’Aeronautica Militare in omaggio al suo 100° anniversario di nascita. Tema d’approfondimento, “la terza dimensione oltre il 2023: rimodellando lo spazio e il tempo. 100 anni di rilevanza dirompente e senza confini del Potere Aerospaziale”. Alla luce di questa prestigiosa ricorrenza, il progetto infrastrutturale di Grottaglie assume un valore quanto mai simbolico. “Siamo dinanzi a una nuova tappa di

un percorso iniziato quasi dieci anni fa - ha precisato Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale - il quale ci porta a progettare e realizzare la prima infrastruttura di ricerca nazionale dedicata al test e alla sperimentazione di droni. Abbiamo adesso l’obiettivo di rendere la struttura il nodo di una futura rete europea”.

Nuovi ecosistemi commerciali

In linea con la EU Drone Strategy

2.0, lanciata dalla Commissione Europea nel 2022, il Gatb diventerà entro il 2024 una delle infrastrutture di ricerca più avanzate nell’intero panorama continentale, contribuendo a sviluppare soluzioni innovative per la logistica, così come per il monitoraggio ambientale e territoriale. Il complesso prevede ben sei laboratori tecnologici avanzati e un data center per il costante monitoraggio dei voli.

“Il 2022 è stato un anno cruciale per il mercato professionale dei droni” - evidenzia Marco Lovera, responsabile scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata. “Se da un lato il valore del mercato operativo non è ancora esploso e il mercato dell’Advanced Air Mobility non ha ancora iniziato a generare ricavi per le imprese, diversi Paesi europei e l’Unione Europea stessa hanno iniziato a delineare strategie e roadmap per l’introduzione di servizi con droni: sono cresciute le sperimentazioni, sono nati ecosistemi in grado di mettere a fattor comune le competenze dei singoli attori e le imprese hanno iniziato a comprendere in modo più chiaro i benefici che questa tecnologia può portare

alle loro attività”.

Stando all’ultimo report dell’Osservatorio, il mercato professionale italiano dei droni è cresciuto del 20 per cento rispetto al 2021, per un valore complessivo di 118 milioni di euro (simile a quello di Germania e Portogallo, ma superiore ad altri sei Paesi europei, tra cui pure la Francia). Con 706 imprese, l’Italia sta assumendo un ruolo di leadership mondiale, benché i quasi 60mila droni registrati sul portale d-flight siano ancora per il 92 per cento impiegati per finalità ricreative, mentre solo l’8 per cento a uso professionale in imprese e pubbliche amministrazioni. Con l’avanzare del piano strategico nazionale, gli equilibri stanno rapidamente mutando. Oltre a contare più di 87mila operatori registrati, il 2022 ha visto mettere in campo ben 27 sperimentazioni autorizzate da Enac, contro le 11 del 2021. Se a livello mondiale è il segmento operativo quello al momento più redditizio, i progetti di Advanced Air Mobility con droni in grado di trasportare beni e persone sono già saliti a 314 (28 per cento del totale): l’82 per cento riguarda in particolare il trasporto di merci con droni, il restante 18 per cento di per-

sone. In questi due segmenti l’Italia si colloca addirittura al secondo posto mondiale per numero di casi (9 per cento), alle spalle solo degli Stati Uniti (25 per cento), ma solidamente avanti a Regno Unito e Australia. Fra i campi già economicamente trainanti si segnalano invece quelli d’impiego dei piccoli droni per ispezioni e sopralluoghi, sicurezza e sorveglianza, nonché ricerca e soccorso.

Logistica dei vertiporti

“L’Italia sta assumendo un ruolo di primo piano nel panorama europeo – aggiunge Paola Olivares, Direttore dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata – trainando lo sviluppo del segmento dell’Advanced Air Mobility grazie a forti investimenti, sperimentazioni concrete e programmi per l’introduzione dei servizi, a partire da dimostrazioni in eventi a grande visibilità come il Giubileo del 2024 e le Olimpiadi invernali del 2026. Nel prossimo futuro sarà però fondamentale la conversione delle strategie e delle sperimentazioni in piani e progetti operativi in grado di portare sul mercato servizi innovativi”. Due sono i principali motori dell’industria italiana che punta a rivoluzionare il settore merci: Leonardo, azienda globale ad alta tecnologia, tra le prime società al mondo nell’Aerospazio,

I progetti di Advanced Air Mobility con droni in grado di trasportare beni e persone sono già saliti a 314: l’82 per cento riguarda le merci, il restante 18 le persone.

Difesa e Sicurezza, e Aeroporti di Roma. Lo scorso 4 luglio le due società hanno fra l’altro annunciato una collaborazione per equipaggiare i vertiporti (cioé gli aeroporti riservati ai veicoli Vtol) con soluzioni tecnologiche innovative a beneficio della mobilità aerea del futuro. Attraverso la partecipata UrbanV, già da tempo l’aeroporto di Roma sta sviluppando un network di vertiporti non solo per la capitale, ma anche per Venezia e la Costa Azzurra, operando come apripista mondiale. A Roma il servizio commerciale sarà infatti inaugurato nel 2024, mentre nello stesso anno Milano avvierà i lavori per i suoi primi quattro vertiporti a Citylife, Porta Romana, Linate e Malpensa. Il 13 aprile scorso pure Bologna ha annunciato l’arrivo del suo vertiporto entro due anni, destinato sia al trasporto persone con aerotaxi che a quello merci verso i distretti industriali dell’Emilia Romagna. Chioggia intende a sua volta dotarsi di un’infrastruttura per capitalizzare le opportunità commerciali delle vicine Olimpiadi invernali di Cortina2026.

Apertura dei corridoi a mezz’aria

Dopo aver sperimentato il trasporto per oltre 30 km di campioni biologici e generi biomedicali con un velivolo elettrico a pilotaggio remoto, Leonardo è invece passata in poco più di due anni dal rifornire l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma al trasporto merci pesanti in città, grazie al progetto “Sumeri: Si Salpa!” e alle successive tappe di questa iniziativa. In collaborazione col Comune di Torino e con la società del gruppo Enav “D-Flight” (partecipata anche dalla stessa Leonardo), l’azienda aerospaziale è riuscita a spostare carichi di 25 kg grazie all’impiego di un drone a propulsione elettrica dal peso di 130 kg. L’obiettivo è lo sviluppo di un nuovo modello logistico che permetterà a breve di trasportare centinaia di chili su tratte sino a 50 km con modalità di controllo del velivolo oltre la linea di vista del pilota (Bvlos), nonché test automatici di carico e scarico in hub logistici. Sono inoltre allo studio nuove piattaforme hybrid electric. “Si tratta di un’iniziativa che esprime la visione di Leonardo per rendere le città più funzionali, sostenibili ed ecologiche attraverso nuove tecnologie in ambito unmanned e logistica - ha dichiarato Laurent Sissmann, SVP Unmanned Systems di Leonardo - da impiegare anche in situazioni di emergenza. Intelligenza artificiale e automazione sono, insieme alle nostre capacità sistemiche e competenze aeronautiche, i principali strumenti che Leonardo mette a disposizione per abilitare, in totale sicurezza, nuove ed efficaci tipologie di operazioni aeree”. Per la logistica è tempo di guardare avanti. Anzi, sopra.

di Alberto Caspani Roma DRONI SI PREPARA AL SALTO COMMERCIALE E FA LEVA SULL’AVANGUARDISTICA PARTNERSHIP LEONARDOAEROPORTI DI ROMA.
42 N° 319 maggio 2023 LOGISTICA
L'Italia ha un ruolo di leadership mondiale nel mercato professionale dei droni, cresciuto lo scorso anno del 20 per cento.

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Grandi Navi Veloci in forte crescita nel 2022

FOCALIZZATA SUL TRAFFICO VERSO LE GRANDI ISOLE ITALIANE, DAL 2021 LA COMPAGNIA HA INIZIATO A SERVIRE ANCHE LE BALEARI E, PER L’ANNO PROSSIMO, PREVEDE L’ENTRATA IN SERVIZIO DI NUOVE NAVI VOLTE A RAFFORZARE LA SUA ATTIVITÀ NEL MEDITERRANEO.

Aumentano rotte e frequenze, pure le navi, ma non gli incentivi. Le Autostrade del Mare sono senza dubbio una delle risorse strategiche dell’Italia, ancor più oggi che intermodalità e digitalizzazione stanno riscrivendo le mappe dei trasporti: solo nell’inverno 2023, stando alle ultime rilevazioni di Rete Autostrade Mediterranee, sono stati effettuati in Italia 407 servizi settimanali ro-ro e ro-pax, con 1,24 milioni di capacità lineare, di cui il 54,4 per cento su tratte nazionali e il 46,6 per cento su quelle internazionali. Eppure il Governo torna a rilanciare progetti costosissimi come il Ponte sullo Stretto di Messina nel Sud o l’Autostrada Pedemontana a Nord, non riuscendo né a trasformare in fondi strutturali i finanziamenti per le rotte blu, né a capitalizzare l’ingente liquidità del Pnrr. Per meglio comprendere i possibili sviluppi del mercato dei trasporti marittimi, il nostro giornale ha scelto di confrontarsi con Matteo De Candia, Direttore Commerciale merci di Grandi Navi Veloci. Le sorprese non sono mancate.

Qual è l'attuale andamento di mercato del traffico cargo in Italia in termini di quantitativi trasportati, tipologie prodotti, incidenza degli scali? Come si colloca l'Italia rispetto alle altre aree operative di GNV nel Mediterraneo?

Il traffico cargo in Italia sta vivendo un periodo di calo dei volumi, dovuto anche - al di là della crisi socioeconomica - al venire meno degli incentivi degli anni passati, finalizzati alla valorizzazione delle cosiddette Autostrade del Mare. Il Marebonus, ad esempio, ha avuto un ottimo effetto volano sul settore. Siamo però fiduciosi che gli ulteriori fondi previsti dalla bozza di manovra di Bilancio 2023 possano tornare a dare un importante impulso allo sviluppo del trasporto via mare e sostenere la crescita del comparto, il quale ha un grosso potenziale considerando che circa il 70 per cento del trasporto merci viaggia ancora su strada. Il mercato italiano verso le isole, e in particolare la Sicilia, è da sempre il principale per GNV nel comparto merci e ha rappresentato una percentuale molto elevata del totale sino all’avvio dei collegamenti con le Baleari nel 2021. A oggi mantiene un peso molto importante sulla

totalità delle linee operate dalla compagnia e nel 2022 ha rappresentato circa il 70 per cento del nostro business in termini di metri lineari trasportati, ovvero 2 milioni e 590mila ML, su un totale di quasi 4 milioni di ML.

Quali sono i principali partner aziendali con cui GNV ha oggi rapporti in Sicilia e Sardegna e quanta parte del traffico com merciale rappresentano sul totale italiano?

Nelle tratte verso, da e per Sicilia e Sardegna, che costituiscono la totalità del traffico com merciale in Italia, GNV opera principalmente con partner appartenenti a specifici mer cati merceologici. Nel 2022 circa il 50 per cento dei traffici era costituito dalla categoria ‘alimentare’ per quanto riguarda i prodotti in entrata, dalla categoria ‘GDO’ per quelli in uscita. Tra le altre rilevanti il ‘groupage’ e i ‘materiali da costruzione’, i cui volumi hanno registrato un impulso nel 2022 dovuto ai bonus edilizi. Inoltre, rispetto agli altri operatori del settore, GNV si distingue per i transit time vantaggiosi che garantiscono il trasporto della merce urgente, ovvero di prodotti farmaceutici o freschi, che hanno quindi urgenza di arrivare in tempi più rapidi possibile a destinazione. Questo elemento differenziante si è dimostrato un punto di forza della Compagnia, soprattutto nel periodo della pandemia, durante il quale abbiamo dato continuità al trasporto di tali prodotti creando un ponte continuo tra il Nord e il Sud della Penisola, garantendo di fatto la presenza di una vera e propria infrastruttura mobile.

La flotta di GNV è costituita da 27 navi, di cui 25 per il trasporto passeggeri - merci, che servono 31 linee in 7 Paesi.

navi, come l’ordinaria manutenzione e la pulizia delle carene, abbiamo reso operativo un centro di controllo che ci permette di monitorare in maniera costante tutta la flotta e intervenire in caso di necessità. Si tratta del Maritime Support Centre, uno strumento all’avanguardia che abbiamo reso operativo l’estate scorsa, finalizzato a migliorare la puntualità della flotta nel rispetto del deployment, grazie a un monitoraggio attivo 24/7. Il dipartimento controlla una serie di fattori chiave per l’efficienza del nostro business, tra cui la velocità delle navi, eventuali variazioni di rotta e l’impatto delle previsioni meteorologiche sul viaggio, con l’obiettivo di garantire la massima puntualità delle navi.

le principali case produttrici di mezzi pesanti.

Quali sono gli obiettivi economici per il 2023 e i prossimi anni, sia in termini di crescita di risorse che di fatturato? Che tipo di opportunità, o criticità, si stanno definendo rispetto al passato? Per quanto riguarda il comparto merci, l’obiettivo di GNV per il 2023 è quello di aumentare la capacità di metri lineari trasportati. Nel 2022 siamo cresciuti del 55 per cento rispetto al 2019 e del 30 per cento rispetto al 2021 in termini di volumi trasportati, dunque in linea con l’aumento di capacità progettata. A partire dal 2024 –e con cadenza semestrale – è inoltre previsto l’ingresso nella flotta di quattro nuove navi roro pax che saranno in grado di garantire un ulteriore aumento della capacità di stiva, quantificabile per il futuro in circa il 50 per cento. Per quanto riguarda il 2023 nessuno ha la sfera di cristallo, ma stiamo già osservando una crescita coerente con il continuo sviluppo del network e possiamo dire che, nonostante le difficoltà dettate dall’aumento dei costi delle materie prime, per il comparto merci GNV sarà un momento di consolidamento della crescita rispetto a quanto registrato negli ultimi anni. Fuori dall’Italia, ci auspichiamo inoltre di rafforzare ancor più la presenza nel mercato delle Baleari, il quale sta dimostrando di avere un gran potenziale di sviluppo.

Che tipo di soluzioni tecniche vengono adottate sulle navi per migliorare la velocità e l'efficienza del trasporto?

L’efficienza e la puntualità in partenza e all’arrivo hanno sempre costituito degli aspetti fondamentali per GNV e il mercato ce lo riconosce. Siamo costantemente al lavoro per migliorare la nostra offerta soprattutto in questi termini. Oltre alle attività di routine per garantire le massime prestazioni delle nostre

Sono state avviate partnership strategiche con case di produzione di mezzi pesanti?

GNV non ha avviato partnership esterne di questo tipo, ma essendo parte del Gruppo MSC beneficia di una serie di competenze sinergiche in diversi rami del trasporto e della logistica, derivanti ad esempio dai rapporti che Medlog (società del Gruppo che si occupa di autotrasporto, intermodalità e logistica) ha con

Com'è costituita attualmente la flotta di GNV per il traffico cargo e quali sono le rotte servite? Che tipo di espansione o riduzione è prevista, anche in rapporto al traffico passeggeri?

Oggi la nostra flotta è costituita da 27 navi, di cui 25 abilitate al trasporto combinato passeggeri-merci, il che ci permette di servire tutti i segmenti per noi strategici. Nell’ambito dei trasporti merci siamo infatti posizionati

come operatore specializzato, in particolare nel segmento ‘guidato’, per i flussi delle merceologie che richiedono transiti più rapidi. Operiamo 31 linee in totale, in 7 Paesi: Sicilia, Sardegna, Spagna, Francia, Albania, Tunisia, Marocco e Malta. Serviamo la destinazione Sardegna con le tratte da Civitavecchia e Genova verso Olbia, ma anche la linea Genova-Torres, mentre in Sicilia garantiamo i collegamenti da e per Palermo con Genova e Napoli, le linee da Civitavecchia per Palermo e Termini Imerese, nonché il collegamento Napoli-Termini Imerese, con un’offerta che consente di collegare l’isola ai porti più importanti dell’arco tirrenico. Siamo poi operativi in Spagna: nelle Baleari con partenze tutti i giorni da e per i porti di Barcellona e Valencia per Minorca, Palma di Maiorca e Ibiza, offrendo collegamenti quotidiani per tutte le isole; in Marocco sono posizionate navi da e per Italia, Spagna e Francia, offrendo una rete completa verso tutti i maggiori porti mediterranei con i collegamenti da e per Tangeri con Genova, Civitavecchia, Barcellona e Sète, oltre che da, e per, Nador con Barcellona, Sète e Almeria; in Albania con la linea Bari-Durazzo; in Tunisia con le partenze dai porti di Genova, Civitavecchia e Palermo per Tunisi; infine verso Malta da Genova (diretto) e attraverso Palermo da e per tutti i porti dell’arco tirrenico.

Abbiamo già commissionato quattro nuove navi che entreranno in flotta a partire dal 2024, momento in cui arriverà la prima seguita dalle altre con cadenza semestrale. Le nuove navi sono state disegnate per avere una maggior capacità merci, il che ci consentirà di servire ancora meglio le nostre rotte ‘core’. La crescita della flotta determinerà quindi un aumento della capacità e, potenzialmente, l’apertura di nuove tratte”.

Il Maritime Support Centre è finalizzato a migliorare la puntualità della flotta, grazie a un monitoraggio 24/7. A sinistra Matteo De Candia, Direttore Commerciale merci GNV.
44 N° 319 maggio 2023 MARE

IVECO BUS INAUGURATO IL NUOVO IMPIANTO DI FOGGIA PER L’ASSEMBLAGGIO DI AUTOBUS

L’AUTOBUS TORNA A PARLARE ITALIANO

Un polo strategico, quello scelto da Iveco Bus a Foggia, che già ospita dal 1977 la produzione di motori oggi FTP e che oggi aggiunge un nuovo impianto di assemblaggio per autobus a zero e basse emissioni. Un’area coperta da 4.000 metri quadri che ha messo al lavoro un centinaio di persone e dal quale usciranno mille veicoli all’anno su linee dotate delle tecnologie più avanzate di industria 4.0, con propulsioni a zero emissioni (elettriche a batteria e a idrogeno) e a basse emissioni (metano/biometano, a carburanti traduzionali e biofuel). Per quanto riguarda i veicoli elettrici in particolare le batterie arriveranno dall’altrettanto recente - è stato inaugurato in autunno - stabilimento FTP a Torino. Alla cerimonia di inaugurazione presenti Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, che hanno tagliato il nastro insieme a Gerrit Marx, CEO del Gruppo Iveco, e Domenico Nucera, Presidente Iveco Bus. L’impianto è a zero emissioni nette di CO2: l’energia proviene al 100 per cento da fonti rinnovabili, tra cui oltre mille pannelli fotovoltaici capaci di una produzione annua di 640 MWh, e tutto il progetto è focalizzato sulla riduzione del consumo energetico e il riciclo, con materiali di costruzione ad alte prestazioni, illuminazione a LED intelligenti e riutilizzo dell’acqua piovana.

Per Iveco Group, già presente a Foggia con il sito di FPT Industrial dedicato alla produzione di motori industriali - la capacità produttiva è di 310.000 motori, un motore al minuto - che con una superficie di 600 mila mq e i suoi 1.600 dipendenti è uno dei maggiori insediamenti industriali della Puglia, si tratta di un investimento strategico di circa 40 milioni di euro, tra l’impianto di Foggia e quello di Torino, che beneficerà in parte dei fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, del quale mette in pratica due pilastri: «Rivoluzione verde e transizione ecologica» e «Infrastrutture per una mobilità sostenibile». Il nuovo stabilimento viene inaugurato a soli otto mesi dalla posa della prima pietra e a meno di un anno dall’annuncio della volontà di Iveco Bus di tornare a produrre autobus in Italia. Con

NEL COMPLESSO INDUSTRIALE CHE OSPITA GIÀ L’IMPIANTO FPT PER LA PRODUZIONE DI MOTORI, È STATA APERTA UNA NUOVA AREA DEDICATA AGLI AUTOBUS E ALL’ASSEMBLAGGIO DEI COMPONENTI, TRA CUI ANCHE I MOTORI ELETTRICI IN ARRIVO DALL’ALTRETTANTO RECENTE FABBRICA DI TORINO. DA QUI USCIRANNO 1.000 MEZZI ALL’ANNO.

Iveco

il progetto denominato “Valorizzazione sostenibile delle filiera italiana dell’autobus”, Iveco Bus contribuisce al processo di transizione energetica ed ecologica del trasporto pubblico in Italia, garantendo anche l’acquisizione di nuove tecnologie per il Paese.

Il piano, infatti, coinvolge oltre a Foggia anche altri siti di Iveco Group e fornitori italiani: l’attività di Ricerca e Sviluppo legata alle propulsioni a zero emissioni e la produzione di batterie è svolta a Torino da FPT Industrial e il completamento della produzione di autobus che avviene nel nuovo sito di Foggia utilizza

Iveco Group impiega nel mondo 35.000 persone, in Italia più di 13.000, di cui 1.600 nell’impianto FTP di Foggia.

la componentistica (dai sedili ai sistemi informatici) fornita dalla filiera italiana. Tra i partner che forniranno componenti a Foggia c’è anche Hyundai Motor Company con le sue fuel cell che verranno montate sui bus ad idrogeno.

“Iveco Group - ha dichiarato in conferenza stampa il CEO Gerrit Marx - è stata creata all’inizio del 2022, e sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti fin qui. Impieghiamo oltre 35.000 persone in tutto il mondo, che

lavorano nelle nostre 26 fabbriche e nei nostri 29 Centri di Ricerca e Sviluppo. Ma le nostre radici ci legano strettamente all’Italia fatto che, sottolineato da un tedesco come me potrebbe suonare strano, eppure sono il primo a riconoscere l’importanza di questo legame. Non è un caso che abbia scelto di insediare il nostro quartier generale a Torino, e che Iveco Group sia quotata unicamente alla Borsa di Milano. Solo in Italia impieghiamo più di 13.000 persone, di cui 1.600 qui a Foggia. La nostra strategia prevede di consolidare la nostra presenza in Italia, e ampliare le nostre attività nei punti strategici, come l’impianto FTP di Foggia. È quindi con piacere e orgoglio che festeggiamo il ritorno della

L’impianto FPT di Foggia è il maggior stabilimento della Puglia e uno dei fiori all’occhiello dell’industria italiana: dal 1977 la sua produzione serve la filiera automotive.

produzione di autobus in questo Paese. Ma non solo: oggi celebriamo anche una promessa mantenuta, quella che abbiamo espresso nel 2019, quando Foggia perse la produzione dei motori del Ducato, e circa la metà dei suoi volumi produttivi. Per conservare i posti di lavoro e le attività molto è stato fatto, abbiamo spostato altre produzioni qui, abbiamo cercato e trovato nuovi clienti, ed oggi il nostro impianto di Foggia ha più dipendenti di quattro anni fa. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la stretta collaborazione con le autorità locali, con le istituzioni nazionali e con la comunità di Foggia”. A testimoniare l’impegno del Governo nei confronti di questo sito Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Il mio augurio - ha dichiarato - è che questa azienda rimanga un orgoglio italiano nel mondo. La produzione di autobus in Italia è andata calando inesorabilmente in questi anni: siamo passati da 5.700 veicoli di dieci anni fa ai 271 dello scorso anno, su un totale di 3.000 immatricolazioni sul territorio italiano. Questo stabilimento dimostra come possa essere effettuata un’inversione di tendenza, e si possa rilanciare l’economia italiana in modo sostenibile. Ci auguriamo che questa apertura possa fare da modello ad altre iniziative simili sul territorio del nostro Paese. Siamo anche felici di constatare come molti dei componenti che equipaggiano questi autobus arrivino da stabilimenti italiani. Crediamo che indirizzare i fondi del PNRR alla produzione sia il modo migliore per utilizzare le risorse: la produzione genera occupazione e anche entrate fiscali per lo stato”.

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Sopra, la consegna del primo autobus assemblato a Foggia a TUA Abruzzo, A sinistra il taglio del nastro con il CEO di Iveco Gerrit Marx, il Ministro Adolfo Urso, il Presidente Bus Domenico Nucera e il Governatore della Puglia Michele Emiliano
maggio 2023 N° 319
MOBILITÀ

un soddisfatto Domenico Nucera quello che presenzia, insieme al suo CEO Gerrit Marx, all’inaugurazione dell’impianto di Foggia: un ampliamento del polo industriale fortemente voluto da tutto il Gruppo, e sostenuto anche da lui, che meglio di altri conosce il valore e l’affidabilità delle donne e degli uomini del Sud Italia, terra che gli ha dato i natali e anche una parte importante della sua carriera.

Domenico Nucera, quali sono le motivazioni che vi hanno portato a scegliere Foggia come sede del nuovo impianto?

Il Sud Italia è una terra difficile, prodiga di sfide da risolvere. È un territorio che conosco bene in tutte le sue problematiche, perché vengo anch’io dal Sud Italia, e proprio per questo conosco entrambe le facce della medaglia: tanto questa terra è impegnativa quanto sa anche essere molto generosa con chi è disposto a mettere in campo serietà e duro lavoro. Tra l’altro io sono particolarmente legato a questo sito perché dieci anni fa sono stato direttore di produzione dello stabilimento motori: è il maggior stabilimento industriale della Puglia con 1.600 dipendenti, e proprio di queste donne e di questi uomini di cui ho avuto modo di apprezzare il valore e la costanza nel mettere ogni giorno l’anima e il cuore nel loro lavoro. Ma non abbiamo deciso di riportare la produzione degli autobus Iveco in Italia sull’onda di un’emozione, di un sentimento: il cuore ci può ispirare, ma poi bisogna scegliere sulla base di una strategia industriale solida e ben ponderata. Abbiamo scelto l’Italia e Foggia perché sappiamo che questo territorio può esprimere grandi professionalità e grande dedizione, e perché con questa scelta abbiamo rafforzato quel proficuo legame tra le nostre realtà industriali di Foggia e di Torino, da dove arriveranno le batterie che monteremo sugli autobus a zero emissioni fabbricati qui. Infine abbiamo scelto l’Italia e Foggia per consolidare un caposaldo della visione strategica di Iveco Bus, cioè la prossimità ai nostri clienti. Essere all’interno di un mercato vuol dire conoscerlo profondamente e poter rispondere nel modo migliore ai suoi bisogni. Ed essere a Foggia ci consente di essere prossimi alla specificità del mercato italiano.

Quali sono i punti di forza della gamma Iveco Bus?

La nostra forza è saper proporre ai clienti una gamma completa di prodotti in termini di mix energetico. Siamo infatti tra i pochissimi “full liner” che coprono un’offerta globale che va dalle più efficienti propulsioni tradizionali a quelle a gas naturale incluso il biometano, vera arma vincente per chi vuole azzerare oggi l’impatto complessivo di CO2, per arrivare all’elettrico e all’idrogeno, utilizzabile sia con celle a combustibile sia attraverso combustione interna. La neutralità tecnologica noi la promuoviamo nella concretezza della nostra offerta, focalizzandoci su tecnologie mature che permettano la riduzione delle emissioni e del consumo energetico nel loro intero ciclo di vita.

INTERVISTA A DOMENICO NUCERA, PRESIDENTE DI IVECO BUS

BIODOMENICO NUCERA

Classe 1976, originario di Reggio Calabria, Domenico Nucera consegue la laurea in Ingegneria all’Università di Pisa. Entra nel Gruppo Fiat iniziando dal mondo vettura, nel quale vive diverse esperienze all’estero: Cina, Russia, Polonia, Germania, con ruoli nel manufacturing. Nel 2011 opera in FPT Industrial come Direttore di stabilimento e Responsabile qualità: è il suo esordio in contatto con il mondo dell’autobus, che inizia a conoscere partendo dal suo “cuore pulsante”, per poi diventarne profondo conoscitore. Nel 2019 entra in Iveco, assumendo prima il ruolo di Capo qualità e poi Capo del Customer Service. Da ottobre 2021, di Presidente della Business Unit Bus di Iveco Group.

IL SUD TERRA DI CONTRASTI E DI OPPORTUNITÀ

e forniremo migliaia di ore di formazione, attraverso un centro di formazione dotato delle più avanzate tecnologie, compresa la realtà virtuale.

Valorizzazione sostenibile della filiera Italiana dell’autobus: è la dichiarazione in intenti che leggiamo un po’ dovunque oggi qui a Foggia: qual è il suo significato profondo?

di oltre 1.000 autobus per il solo 2023.

Questo impianto è stato tra l’altro realizzato con severi criteri di sostenibilità.

Il Governo era allineato con voi sul progetto di Foggia? Sì, siamo stati sostenuti dalle istituzioni: questo stabilimento è nato a cavallo di due Governi e, proprio con l’attuale esecutivo e grazie al supporto delle istituzioni locali, ha registrato l’accelerazione che ci ha permesso di essere qui oggi, a inaugurarlo. A un anno dalla presentazione dell’idea alla realtà, a meno di otto mesi dalla posa della prima pietra. Quelli che inauguriamo oggi sono 4.000 metri quadrati di un impianto altamente specializzato, dove nei prossimi tre anni prevediamo di produrre 1.000 autobus all’anno, a basse e zero emissioni. E non sarà solo una linea di lavorazione ad alto valore aggiunto, ma anche un customer centre d’eccellenza, dove far toccare con mano ai nostri clienti la qualità dei nostri prodotti e processi produttivi. In questo impianto lavoreranno a regime 100 persone altrettanto altamente specializzate, che si aggiungono alle 1.600 di questo complesso industriale. Inoltre, a Torino, altri 100 dipendenti saranno coinvolti in attività di Ricerca e Sviluppo e altrettanti per la fabbricazione delle batterie elettriche, nel nuovo ePowertrain plant. Qui a Foggia, abbiamo già erogato

Non si tratta semplicemente di uno slogan, ma è il cuore della nostra strategia in termini di sviluppo industriale e di occupazione. Ad oggi abbiamo già coinvolto più di 20 aziende italiane per la fornitura di componenti. Quindi altro lavoro sarà generato grazie al ritorno positivo sulla filiera della componentistica nazionale e sull’indotto foggiano. Inoltre, partiamo da un prodotto vincente, che può affermarsi in Italia come si è affermato in tutta Europa, dove abbiamo quasi il 25 per cento di quota di mercato. Per quanto riguarda l’elettrico, solo negli ultimi mesi abbiamo vinto commesse per un migliaio di mezzi, battendo la concorrenza di aziende europee ed extra-europee. Qui in Italia, ci siamo da poco qualificati e aggiudicati attraverso gare pubbliche della centrale d’acquisti Consip un totale

Sì, qui a Foggia non saremo sostenibili solo nei prodotti, ma anche nei processi. Utilizzeremo il 100 per cento di energia da fonti rinnovabili, prodotta direttamente qui, da oltre mille pannelli fotovoltaici installati sul tetto; riutilizzeremo l’acqua piovana; abbiamo riutilizzato il terreno di scavo. E nel giardino qui accanto, a suggello del nostro impegno sostenibile, aggiungeremo un albero per ogni nuovo dipendente. E il nostro intento è quello di realizzare una foresta.

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E MOBILITÀ N° 319 maggio 2023

FOGGIANO ALL’ABRUZZESE TUA

L’ABRUZZO È SERVITO

ÈTRAMITE LA CONCESSIONARIA IVECO TESSITORE, L’IMPIANTO DI FOGGIA CONSEGNA IL SUO PRIMO PRODOTTO: UN CROSSWAY CNG “PERFETTO ESEMPIO DI SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA E COMFORT” DICHIARA GIANLUCA ANNUNZIATA, DIRETTORE GENERALE IVECO BUS ITALIA.

un Crossway CNG il primo veicolo assemblato nell’impianto di Foggia che proprio in occasione dell’inaugurazione dell’impianto, viene consegnato a TUA, Società Unica Abruzzese di Trasporto, alla presenza di Gabriele De Angelis, Presidente TUA, Maximilian Di Pasquale, Direttore Generale TUA, Carlo Tessitore, titolare della concessionaria Iveco Tessitore, Domenico Nucera, Presidente Bus Business Unit Iveco Group, Giorgio Zino, Iveco Bus Europe Business Director, e Gianluca Annunziata, Direttore Generale Iveco Bus Mercato Italia. Attraverso la piattaforma Consip, Accordo Quadro Autobus a Metano 1, TUA ha acquistato con 2 ordinativi un totale di 100 autobus Crossway Line CNG da 12 metri rientranti nel lotto 7 (autobus extraurbani lunghi a metano CNG), completi di sistemi ITS all’avanguardia e trattamento per la sanificazione dell’aria, oltre alla presenza di opzioni di prodotto più significative per lo svolgimento di un servizio di linea in sicurezza e comfort. Per il primo Crossway CNG, lo stabilimento di Foggia ha curato il montaggio finale di autobus ad alto contenuto tecnologico, contribuendo al processo di transizione energetica del trasporto pubblico nazionale, con impatti positivi sullo sviluppo della relativa filiera.

ARRIVA ITALIA BRESCIA: AVANTI CON ALTRI 20 CROSSWAY A METANO

SARANNO 200 ENTRO IL 2024

I NUOVI MODELLI SONO DESTINATI ALLE LINEE EXTRAURBANE DELLA CAPITALE DELLA CULTURA ITALIANA 2022, MA LA HOLDING DEL GRUPPO ARRIVA INSERIRÀ ULTERIORI 100 MEZZI A CNG SULLE TRATTE PUBBLICHE DEL NORD ITALIA PER FAVORIRE LA TRANSIZIONE ALLA GREEN MOBILITY.

stata conquistata ed oggi siamo lieti di consegnare a TUA il primo Crossway CNG, l’esempio perfetto di sostenibilità, sicurezza e comfort, un mezzo che con le sue qualità si è affermato nel mercato e continuerà a scrivere la storia del trasporto pubblico”.

La Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA) è l’azienda di trasporto pubblico locale nata nel 2015 dalla fusione per incorporazione in ARPA, Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi, di FAS, Ferrovia Adriatico Sangritana di Lanciano, e di GTM, Gestione Trasporti Metropolitani di Pescara. TUA gestisce circa il 65 per cento del servizio abruzzese di trasporto pubblico di persone e opera nel territorio regionale con due divisioni, quella dei servizi ferroviari, che comprende la rete di trasporto persone e la rete di trasporto merci gestita dalla partecipata Sangritana Spa e quella dei servizi autolinee con depositi a Pescara, (servizi urbani), Lanciano, Chieti, Pescara, L’Aquila, Teramo, Giulianova, Vasto, Avezzano, Sulmona (servizi extraurbani). I mezzi

TUA gestisce il 65 per cento del servizio abruzzese di tp di persone e opera con la divisione ferroviaria e con le autolinee.

In occasione della cerimonia di consegna del primo autobus completato nel nuovo stabilimento di Foggia, Gianluca Annunziata, Direttore Generale Iveco Bus Mercato Italia, ha dichiarato: “Per noi di Iveco Bus la consegna del primo autobus finalizzato a Foggia, proprio nel giorno dell’inaugurazione dello stabilimento, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. La sfida ambiziosa di produrre i primi autobus nella primavera di quest’anno è

TUA percorrono annualmente su strada oltre ventinove milioni di chilometri, con un organico di circa 1.300 addetti in grado di offrire servizi sia in ambito urbano che extraurbano. Su rotaia, invece, TUA percorre annualmente oltre 960.000 km servendo circa un milione di passeggeri. La fornitura è stata seguita dalla Tessitore di Vasto (CH), concessionaria Iveco attiva da oltre 50 anni sul territorio, che offre un servizio al cliente a 360°, dalla vendita di veicoli industriali, di autobus e scuolabus, al magazzino ricambi, fino all’officina, con aree di competenza divise per tipologia di prodotto, quali Abruzzo e Molise per il settore Autobus, Chieti Sud e tutto il Molise per il settore veicoli industriali.

Iveco Bus viaggia a tutto gas. Grazie ai 20 nuovi modelli Crossway 12 della flotta extraurbana di Arriva Italia a Brescia, in servizio da marzo ma ufficialmente presentati agli inizi di aprile, l’alimentazione a metano conquista un’ulteriore fetta di mercato del trasporto pubblico locale. Salgono infatti a una cinquantina i mezzi a CNG di cui l’operatore ha iniziato a dotarsi a livello nazionale dallo scorso anno, con l’obiettivo di raggiungere quota 200 entro gli inizi del 2024: metà di questi sono riservati al territorio della Leonessa d’Italia, ma a beneficiarne saranno anche le linee in gestione a Udine, in Veneto, a Cremona, così come a Bergamo, Torino e Aosta.

In arrivo anche la filiera del biometano

“Il progetto di rinnovamento della flotta extraurbana ha mosso i primi passi a Udine nella primavera 2022 - queste le parole pronunciate alla cerimonia inaugurale da Angelo

Costa, amministratore delegato Arriva Italia - ma Brescia ha saputo raccogliere subito la sfida, mettendo fra l’altro in cantiere la costruzione di una stazione di rifornimento di gas compresso, che prenderà forma entro il primo semestre 2024 nello stesso deposito bus dove abbiamo scelto di presentare i nuovi modelli, cioè la nostra sede di via Cassala 3. Il progetto, frutto della partnership con la controllata del Gruppo Snam ‘Greenture”, prevede fra l’altro la possibilità di sviluppare la filiera di produzione del biometano, andando a incidere in modo ancor più significativo sull’abbattimento della CO2. Vogliamo essere sempre un metro avanti ai nostri competitor e in Lombardia stiamo cercando soluzioni sostenibili anche attraverso l’impiego di carburante HVO”. Dei 420 veicoli della flotta bresciana, l’84,3 per cento (354) sono oggi a gasolio, gli ibridi il 5 per cento (21), mentre i modelli a gas naturale il 10,7 per cento (45). Al momento quest’ultima rappresenta l’unica alternativa a basso impatto ambientale,

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IVECO BUS CONSEGNATO IL PRIMO AUTOBUS di Alberto Caspani Brescia
MOBILITÀ maggio 2023 N° 319

Sono una cinquantina i mezzi a CNG di cui Arriva Italia ha iniziato a dotarsi dallo scorso anno, con l’obiettivo di raggiungere quota 200 entro gli inizi del 2024.

ma l’uso esclusivo del biometano darebbe modo di abbattere la CO2 prodotta dall’85 al 121 per cento nel ciclo ‘well to wheel’: grazie all’impiego di gas generato da rifiuti organici e reflui zootecnici è infatti possibile raggiungere emissioni negative, correlate al mancato incenerimento di queste sostanze a fini energetici o di fertilizzazione.

Ordini record per Iveco Bus

“I 23 milioni di euro d’investimento stanziati per gli autobus in questi due anni - ha spiegato Federico Manzoni, assessore alle Politiche della Mobilità e ai Servizi istituzionali del Comune di Brescia - sono parte di una strategia di rinnovamento che ha potuto far leva dapprima sul Piano nazionale di mobilità sostenibile, quindi sui fondi del Pnrr. Non possiamo però pensare di sostituire semplicemente i mezzi di trasporto, se non risolviamo contemporaneamente il problema degli approvvigionamenti, anche perché la sfida finale resta la decarbonizzazione. Certamente il poter contare su mezzi a metano sia in area urbana che extraurbana permette di ottenere benefici su più ampia scala, ma dobbiamo tenere alta anche l’asticella relativa all’implemento quantitativo dell’utenza pubblica sui mezzi, perché un servizio economicamente sano si fonda innanzitutto sul proprio autosostentamento”. “Abbiamo creduto sempre nell’alimentazione a metano - ha rilanciato invece Tiziano Dotti, Italy public sales manager Iveco Bus - nonostante le linee extraurbane in Italia siano apparse restie in passato a convertirsi a questa tecnologia. Udine e Brescia offrono senza dubbio una vetrina importante per tutt’Italia, tant’è che quest’anno abbiamo raggiunto i mille ordine di bus a metano: una cifra record. Le principali ingessature del settore

sono ormai dovute alle complesse e lunghe procedure di gara, che Arriva Italia è stata però mirabilmente in grado di superare, pianificando l’acquisto di ben 550 veicoli, più altri 150 in una fase successiva. Benché Iveco Bus sia leader nei mezzi a metano, la nostra azienda è pronta a rispondere a ogni richiesta, essendo impegnata a sviluppare tutte le tecnologie alternative per una maggior sostenibilità del trasporto pubblico e privato: dal biometano al biodiesel, dall’idrogeno all’elettrico, proponendo pure modelli ibridi”.

Complessità dei finanziamenti statali

Il tasto dolente relativo alla complessità dei bandi è stato toccato anche da Giancarlo Gentilini, presidente dell’Agenzia di Trasporto pubblico locale di Brescia. A fronte delle continue dichiarazioni da parte del mondo politico sulla necessità di accelerare la transizione verso soluzioni della mobilità più ecosostenibili, le procedure burocratiche appaiono ancora troppo appesantite, mettendo in seria difficoltà chi non possa avvalersi di forti partnership istituzionali. “Il nostro ruolo nell’operazione di acquisto dei 20 bus - ha evidenziato - è consistito soprattutto nell’esercitare un controllo sulle tempistiche e le normative in atto. Non dobbiamo dimenticare che i finanziamenti pervenuti sono il risultato di un

ARRIVA ITALIA

processo di mediazione quinquennale che dallo Stato ha portato al coinvolgimento delle Regioni, le quali hanno poi avuto la responsabilità di mappare le esigenze dei propri territori e individuare le agenzie tpl meglio predisposte per la valorizzazione dei fondi. Una sfida resa ancor

più difficile dalla crisi che ha investito il trasporto pubblico locale durante la pandemia, riducendo non solo il numero degli utenti trasportati, ma anche quello degli autisti a disposizione. Per quanto la situazione stia ora migliorando, non siamo ancora fuori dal guado, anche perché il mezzo pubblico non dev’essere considerato solo una soluzione per studenti o persone meno abbienti, ma la prima scelta per qualunque cittadino abbia a cuore il proprio territorio. Abbiamo dunque la responsabilità di far funzionare al meglio questa flotta rinnovata, affinché la spinta verso la mobilità sostenibile non retroceda di fronte alle attuali difficoltà di mercato e, anzi, trovi sempre ulteriori occasioni di sviluppo nelle partnership pubblico-privato”.

Controllata da Deutsche Bahn, in prima linea nell’innovazione

COME SI CONQUISTA IL TPL

Complice la visibilità che Brescia e Bergamo avranno quest’anno in quanto Capitale delle Cultura, Arriva Italia punta gli occhi anche sul mercato del centro-sud del Paese. Attiva nel trasporto pubblico dal 2002, cui affianca pure servizi di collegamento per gli aeroporti, servizi di noleggio, granturismo e mobilità per eventi di ampio respiro, la holding italiana del Gruppo controllato da Deutsche Bahn ha ormai i numeri e le dimensioni per proporsi come leader di settore. Forte di 40mila addetti, ogni anno trasporta 1,2 milioni di passeggeri in 12 Paesi europei, generando ricavi per oltre 4 miliardi di euro e offrendo soluzioni modali anche su ferro.

“La prima esigenza resta indubbiamente quella di migliorare la qualità delle flotte là dove già abbiamo convenzioni in essere - spiega l’amministratore delegato Angelo Costa - ma è

chiaro che il bacino del centro-sud rappresenta per noi uno sbocco d’espansione naturale, soprattutto per quanto riguarda i mezzi a metano sulle tratte extraurbane.

Per ora abbiamo deciso di partecipare a una gara pubblica nel Lazio, mentre stiamo osservando altre piazze sensibili sotto Roma, ma non abbiamo fretta. Siamo tuttora in fase di recupero dei numeri pre-pandemia, i cui effetti hanno portato nei mesi addietro a una contrazione di traffico del 50% in tutte le località dove siamo presenti, ma i livelli stanno fortunatamente tornando vicini alla normalità.

Per una forte spinta allo sviluppo abbiamo bisogno di una maggior regolazione pubblica, sul modello di quanto in Italia è stato fatto per le utilities, onde ottenere un analogo effetto volano sui servizi di trasporto”.

A detta di Costa, infatti, l’Italia appare meno matura di altri Stati europei da questo punto di vista, finendo per allungare le procedure di assegnazione dei bandi ben oltre i tempi evolutivi della tecnologia, col rischio di arrivare a compimento quando sul mercato sono già apparse soluzioni più innovative. Occorre inoltre guardare a quei Paesi, come la Svezia, capaci di integrare agevolmente diversi tipi di alimentazione adatte alla mobilità sostenibile, tenuto

conto che la flotta scandinava utilizza HVO sul 30% dei propri mezzi nazionali. Nel suo percorso di crescita ventennale, il Gruppo Arriva ha sviluppato sia risorse che reti utili per far da traino alle politiche sostenibili nazionali.

All’acquisizione del Gruppo Sab del 2002 (unitamente ad alcune quote di minoranza di KM e Trieste Aeroporti), due anni dopo si è aggiunto il 49% di Saf, mentre nel 2005 l’operatore ha rilevato pure l’80% di Sadem. Nel 2007 è la volta dell’integrazione di ASF Como (49%), grazie all’iniziativa della partecipata Omnibus insieme a Ferrovie Nord. Arriva Italia nasce propriamente come holding del gruppo nel 2009, cui tre anni dopo si affianca Arriva Italia Rail per i servizi ferroviari, dando quindi vita ad Arriva Veneto (2018) e Arriva Udine (2020). Il percorso di incorporazione culmina nel 2021, quando diviene operatore d’esercizio al posto delle aziende controllate.

“Uno dei nostri pilastri

fondamentali resta l’integrazione delle soluzioni tecnologiche più avanzate - aggiunge Costa - ed è per questo motivo che, sul finire dello scorso anno, abbiamo lanciato Ideas Engine: il nostro portale interno dedicato alla promozione della cultura dell’innovazione. Fra i progetti più significativi cui collaboriamo spicca ad esempio LifeH20bus, portato avanti con Arriva Ungheria, la software house Pluservice e l’Università La Sapienza di Roma. Attraverso un finanziamento di 1,44 milioni di euro da parte dell’Unione Europea, stiamo definendo per la prima volta una best practice europea sulla gestione dell’acqua da parte degli operatori del trasporto su autobus”. Con circa 90 milioni di km di percorrenza annua e 360 milioni di euro di ricavi gestiti, in virtù inoltre di una flotta di 2.500 autobus e 3.500 dipendenti, Arriva Italia è pronta a trasformarsi nel principale attore italiano della green mobility.

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Da sinistra: Tiziano
MOBILITÀ N° 319 maggio 2023

Per l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani il 2023 è un anno di svolta. La conferma viene non solo dallo studio Isfort prodotto per il workshop “Le ruote del turismo”, in calendario a Roma il 4 maggio con la partecipazione speciale di Ibe - Intermobility and Bus Expo, ma da una nuova stagione di dialogo e collaborazione col Ministero del Turismo. “Grazie al forte sviluppo dei viaggi di prossimità dovuto alla pandemia - spiega Riccardo Verona, Presidente An.bti - abbiamo trovato nell’onorevole Santanchè una disponibilità all’ascolto

BOOM DEL TURISMO SU BUS, MA FLOTTE NON ADEGUATE

delle nostre esigenze mai tanto sollecita presso gli uffici del Ministero dei Trasporti: per questo contiamo in futuro di far capo direttamente al Ministero del Turismo, che non solo mostra di conoscere e comprendere meglio il nostro mercato, ma non richiede ore di corridoio o giorni interi d’attesa per essere ricevuti”.

Aliquota agevolata per il rilancio

Categoria tradizionalmente trascurata dalla politica rispetto al trasporto merce e Tpl, i bus turistici hanno ottenuto un “riconoscimento storico” proprio lo scorso febbraio, quando la Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento di notevole impatto al DL Trasparenza Carburanti: per il periodo compreso fra il 1° aprile e il 31 agosto 2023, i bus turistici Euro6 godono di un’aliquota agevolata relativa all’accisa sul gasolio commerciale, grazie alla quale compensare almeno parzialmente le perdite accumulate con la pandemia. “Ora il nostro

A sinistra Riccardo Verona, Presidente An.Bti, associazione impegnata a difendere gli interessi delle aziende che operano nel settore del trasporto turistico.

mercato è fortunatamente in pieno boom - osserva Verona - ma fatichiamo a rispondere adeguatamente alla domanda di scuole, tour operator e gruppi privati, per via delle riduzioni di personale e servizio accentuatesi durante la diffusione del Covid19: benché il numero di bus turistici sia calato di un 10 per cento rispetto al 40 per cento delle aziende di settore, oggi mancano all’appello almeno 7mila autisti, tant’è che giornalmente siamo costretti a operare su una media di 15-16mila unità, quando prima della pandemia attingevamo a un bacino di circa 25mila. Non va infatti dimenticato che, sui nostri mezzi, è prevista la presenza di un secondo autista che, inevitabilmente, incide sulla disponibilità operativa”.

squilibrati con il trasporto merci

Rapporti

Se la crisi di personale qualificato è oggi una criticità che tocca sempre più settori, la categoria dei bus turistici ne risente doppiamente a causa delle fluttuazioni stagionali cui la propria attività è soggetta: oltre a richiedere disponibilità a stare lontani da casa per più

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AN.BTI I VIAGGI DI PROSSIMITÀ SPINGONO LA DOMANDA DI SCUOLE, PRIVATI E TOUR OPERATOR NONOSTANTE LA MAGGIOR ATTENZIONE RISERVATA DAL MINISTERO DEL TURISMO ALLE ESIGENZE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BUS TURISTICI ITALIANI, MANCANO 7MILA AUTISTI E VANNO SOSTITUITI ALMENO 7.700 MEZZI. 6 mila IMPRESE 450 milioni DI LITRI DI CARBURANTE 100 milioni DI EURO DI TICKET BUS VERSATI AI COMUNI 25 mila AUTOBUS 2,5 mld ANNUI DI FATTURATO 1,7 mld DI CHILOMETRI PERCORSI OGNI ANNO 25 mila POSTI DI LAVORO IL SETTORE DI RIFERIMENTO
di Alberto Caspani Roma
MOBILITÀ maggio 2023 N° 319

giorni, aspetto sempre meno apprezzato dalle nuove leve, stipendi poco competitivi e alti costi per l’ottenimento della patente abilitativa (circa 3.500 euro per non meno di 4 mesi di formazione) non permettono di sfruttare appieno le potenzialità di un mercato mai tanto florido negli ultimi decenni: al di là del costante appeal delle città d’arte e delle grandi capitali europee, l’Italia dei borghi sta offrendo ampi spazi di crescita proprio per la sua non agevole raggiungibilità. “L’ennesima beffa si è consumata con l’ultimo Buono patente autotrasporto - evidenzia il presidente di An.Bti - il quale prevedeva la possibilità di richiesta contributo per un importo non superiore a 2.500 euro, pari all’80 per cento della spesa sostenuta, con decorrenza dal 1° luglio dello scorso anno per cittadini sino ai 35 anni. Non appena sono state aperte le domande, la massa di autisti del settore merci ha praticamente fatto incetta dei fondi, lasciando molti di noi a bocca asciutta. Sono proprio questi episodi che mostrano come sia ormai indispensabile scindere la nostra categoria da quella del trasporto commerciale o pubblico, essendo numericamente inferiore, ma anche e soprattutto dipendente da dinamiche economiche distinte. Il rischio, alla lunga, è di desertificare il nostro settore, a tutto vantaggio di imprese e destinazioni estere che sono fra l’altro avvantaggiate nelle politiche urbane di check point”.

Il salasso dei check point Altro tasto dolente del turismo italiano, il costo dei parcheggi in città sta raggiungendo cifre insostenibili, soprattutto se comparate con grandi centri come Montecarlo o regioni di confine quali la Camargue francese: a una media di 8 euro per tre giorni all’estero, può corrispondere in Italia una spesa ticket sino a 200 euro per giornata a Pisa, o addirittura 300 euro a Firenze. Il tutto, aggravato da una differenza imbarazzante nel livello dei servizi: copertura degli spazi sosta, bagni integrati, presenza di scale mobili per collegamenti coi centri storici all’estero, a fronte

FNM Autoservizi

L’AN.BTI, costituitasi a novembre 2021, tutela gli interessi sociali ed economici delle imprese e degli operatori rappresentati a tutti i livelli amministrativi ed istituzionali, nazionali comunitari ed internazionali, fornendo ai propri associati servizio di informazione, assistenza e consulenza per sostenere le loro esigenze di sviluppo economico e di qualificazione.

di mere superfici non attrezzate in Italia, o richiedenti ulteriori esborsi. “Non parliamo poi della distribuzione a macchia di leopardo delle stazioni di servizioincalza Verona - talvolta assenti per decine e decine di chilometri nel Sud Italia, ma anche su tratte altamente frequentate come La Spezia-Ventimiglia. A mancare nel Meridione è pure la segnaletica stradale, nonostante là, più che in altre parti d’Italia, l’uso dei bus sia ancora scelta obbligata per raggiungere certe destinazioni,

soprattutto in Basilicata o in Calabria. Per fortuna in questi ultimi anni la qualità dei bus turistici è cresciuta notevolmente in termini di autonomia e sicurezza, tant’è che oggi è difficile trovare forti differenze fra i modelli dei principali costruttori: Evobus, Volvo, Irizar e Scania sono indubbiamente fra i marchi più diffusi nel parco mezzi turistico italiano, ma abbiamo anche eccellenti realtà per la fornitura di mezzi più piccoli sino a 30 posti, come il Gruppo D’Auria di Salerno”.

Flotte da ammodernare

A favorire l’acquisto di un bus anziché un altro è in definitiva la distribuzione delle officine convenzionate sul territorio, così come la loro maggior capacità di offrire assistenza e garantire ricambi in tempi brevi. Determinante nel successo di acquisto si rivela poi la qualità dei servizi di intrattenimento a bordo, uno degli elementi che hanno permesso ai mezzi turistici di resistere e recuperare sulla concorrenza dei vettori aerei lowcost. A giocare un fattore chiave, per lo sviluppo futuro, saranno però le politiche d’incentivo per l’ammodernamento della flotta nazionale: oggi circolano circa 7.300 bus turistici Euro6, mentre si contano ancora 3.300 Euro2 e 4.400 Euro3. La differenza di categoria influisce anche nel numero delle affiliazioni ad An.bti: dei 200 soci attuali, più del 60 per cento possiede infatti modelli Euro6, unendo alla proprietà dei veicoli (mai superiori ai 40 bus per società) anche la presenza di agenzie di viaggio a supporto delle attività turistiche.

Non di solo gps si vive

“Escludiamo in ogni caso l’integrazione di bus elettrici nel nostro segmento - riprende Verona - perché, anche quando dotati di autonomia maggiore, questi non sono in grado di rispondere con efficacia alle sfide stradali dell’Italia: a differenza di molti Paesi europei, pianeggianti e supportati da postazioni di ricarica ultraveloci, l’impiego dei mezzi nelle aree appenniniche o sulle Alpi porta a consumi tali da rendere impossibile la circolazione in loco di e-bus. Sono una categoria ideale per il Tpl, non certo per il turismo. Anche nel caso fossero montate a bordo ulteriori batterie, rischieremmo di dover sacrificare spazio per i bagagli dei passeggeri, perdendo ancora una volta in convenienza. Anziché puntare su investimenti per il nostro settore in questo tipo di tecnologia, il Governo dovrebbe valutare un adeguato riconoscimento economico per le figure dei bus manager: autisti esperti dei territori che, in barba ai servizi di Google Map e Gps, sono ancora in grado di portare valore aggiunto alle società turistiche d’impiego”. A differenza di attività facilmente programmabili come il Tpl, il turismo su bus implica notevoli capacità di adattamento, economicizzazione e, soprattutto, conoscenza dei rischi e delle opportunità di tratta che nessuna tecnologia pare ancora in grado di sostituire. Con l’obiettivo di remunerazioni più alte per un ruolo chiave come quello del bus manager, non è neppure improbabile un naturale rilancio della professione di autista turistico fra le nuove generazioni, potendo contare su una prospettiva di crescita ancor più gratificante dal punto di vista degli stipendi. Non a caso questo è uno dei temi caldi su cui An.bti intende far leva nei prossimi appuntamenti istituzionali del 2023, che vedranno l’associazione impegnata nella propria assemblea generale in occasione de “La Versiliana” (1920 giugno), così come a Misano Adriatico per l’Ibe Driving Experience (24-25 ottobre): perché se il mercato dei bus turistici corre, gli autisti non possono certo permettersi d’inseguire.

La proposta dell’operatore, attivo nelle province di Brescia, Como e Varese

EMERGENZA AUTISTI, SOLUZIONI CONCRETE

Una proposta rivolta ai giovani di età compresa tra i 21 e 29 anni che prevede uno stage di 6 mesi retribuito e finalizzato al conseguimento della patente D-E e CQC, con costi totalmente a carico dell’azienda, l’assunzione a tempo indeterminato e un premio di ingresso di 3.000 euro.

Questa è l’offerta di FNM Autoservizi per ricercare e formare i nuovi conducenti di autobus che saranno in servizio sulle linee dell’azienda nelle province di Milano, Como, Varese e Brescia.  Il percorso formativo prevede uno stage della durata di 6 mesi retribuito a 600 euro mensili durante il quale sarà possibile conseguire la patente D-E e

CQC con tutti i costi sostenuti dall’azienda. Al termine dello stage, a coloro che avranno superato positivamente gli esami e ottenuto l’idoneità verrà proposta l’assunzione a tempo indeterminato come Operatore di esercizio con il parametro 140 del contratto CCNL Autoferrotranvieri. A fronte del percorso professionalizzante ricevuto, al nuovo assunto viene richiesto di sottoscrivere l’impegno di restare in servizio presso FNMA per almeno tre anni. Il nuovo assunto sarà gratificato inoltre con un premio di ingresso di 3.000 euro. Un significativo pacchetto welfare che comprende servizi per la salute, l’educazione dei

figli, la formazione e il tempo libero affianca e completa la retribuzione per i nuovi autisti. La selezione è rivolta a tutte le persone comprese tra i 21 e i 29 anni dotate di diploma, patente B, conoscenza della

lingua italiana e idoneità fisica psico-attitudinale alla mansione. Si richiedono inoltre la disponibilità a lavorare su turni, passione per la guida e una buona predisposizione alle relazioni interpersonali.

IVECO BUS CENTO CROSSWAY PER LA COMPAGNIA DI TRASPORTO PUBBLICO SLOVACCA

Cento nuovi Crossway saranno consegnati a Slovenská autobusová doprava Zvolen, a.s., azienda slovacca di trasporto interurbano e urbano che porta così a quasi 650 i veicoli Iveco Bus presenti in flotta. Gli autobus saranno gradualmente messi in funzione dall’operatore slovacco in nove distretti della regione di Banská Bystrica e per missioni urbane in quattro città. La consegna, assicurata dal concessionario Iveco Bus Corex, si articola sulle tre varianti della gamma interurbana Crossway: 70 unità Crossway Low Entry Line da 12 m, 20 unità Crossway Low Entry Line da 10,8 m e 10 unità Crossway Low Entry Line da 14,5 m. Prodotto nello stabilimento di Vysoké Mýto nella Repubblica Ceca, il Crossway beneficia di un vasto know-how della struttura nella produzione di autobus interurbani. Dal suo lancio sono state prodotte più di 55.000 unità in varie versioni e il Crossway è diventato un punto di riferimento nel segmento degli interurbani.

VDL BUS & COACH SOSTITUITE

DOPO 6 ANNI LE BATTERIE DEGLI AUTOBUS ELETTRICI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ANUBIS

VDL Bus & Coach ha recentemente completato il primo progetto di rinnovamento di batterie su larga scala in Europa. 43 autobus gestiti dall’azienda di trasporto pubblico olandese Hermes, entrati in servizio alla fine del 2016, sono stati dotati di pacchi batteria completamente nuovi e molto più grandi. È stata presa la decisione di sostituire il pacco batterie originale con un sistema dalla capacità quasi doppia, passando da 180 kWh a 350 kWh. Il risultato è un’autonomia maggiore, che consente ai veicoli aggiornati di essere ancora più flessibile per far fronte ai tempi di ricarica pianificati. I 43 autobus, che hanno percorso complessivamente oltre 18 milioni di chilometri, sono ancora una volta pronti a dare il loro contributo al trasporto urbano a emissioni zero a Eindhoven negli anni a venire. Le vecchie batterie saranno impiegate in una centrale di stoccaggio a Moerdijk nell’ambito del progetto “Anubis”, iniziativa di Vdl Bus & Coach per dare una seconda vita alle batterie dei propri autobus elettrici, nata dalla collaborazione con la compagnia energetica tedesca Rwe.

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news news
MOBILITÀ N° 319 maggio 2023

QUESTIONE DI COMFORT

Per le sue caratteristiche di sicurezza e di comfort, la nuova generazione Scania Touring conquista TIF Formentin, agenzia di viaggi padovana nata negli anni Ottanta parallelamente all’azienda di noleggio pullman granturismo della famiglia Formentin. Attraverso una consulenza mirata, Scania e la Concessionaria Scandipadova hanno proposto all’azienda una soluzione su misura che potesse garantire a passeggeri e autista un’esperienza di viaggio unica. D’altra parte sul veicolo sono stati apportati recentemente diversi miglioramenti su telaio, cambio, sospensioni, sistema di sterzo, impianto elettrico e posto guida, e oggi il mezzo è pronto ad affrontare le sfide più impegnative. Come quella di convincere un’azienda che in flotta ha, oltre al nostro, nove mezzi di un marchio diverso di cui è affezionata cliente, anzi, di cui è stata la prima cliente in Italia. “Ha iniziato papà Vincenzo - ricorda Nicola Formentin - negli anni Sessanta a Conselve a trasportare i suoi clienti con un taxi, per poi prendere suc-

PARTE PER IL GIRO DEI BALCANI

È LA QUALITÀ DELLA VITA A BORDO IL PRIMO METRO DI GIUDIZIO UTILIZZATO DA SEMPRE DALL’AZIENDA DEI FRATELLI FORMENTIN NELLA SCELTA DEI PROPRI MEZZI. NON FA ECCEZIONE L’INGRESSO IN FLOTTA DEL PRIMO SCANIA, ANALIZZATO ATTENTAMENTE DAI TITOLARI PRIMA DELL’ACQUISTO, TESTATO E APPROVATO SUCCESSIVAMENTE DAL GUIDATORE E ORA CHIAMATO AL VERDETTO DEI VIAGGIATORI.

cessivamente servizio come autista di ambulanza. Negli anni Ottanta ha ottenuto la licenza e iniziato con il primo pullman, precisamente un minibus con il quale portava a scuola i figli dei militari dell’allora base Nato di San Siro. Nel 1983 ha aperto la prima agenzia di viaggi. Oggi abbiamo una flotta di 10 mezzi, tre agenzie viaggi a Conselve, Rovigo e Tencarola, gestite da mia sorella Elena, e una trentina di persone che lavorano per noi

tra autisti e uffici. Siamo entusiasti dell’ingresso di Scania in flotta, certo, per emettere un verdetto bisognerà attendere e mettere alla prova il veicolo per qualche anno, ma certamente il marchio dà una garanzia di qualità. D’altra parte siamo storici clienti di un altro brand, e non avremmo dato un’opportunità a Scania se non fossimo stati convinti delle caratteristiche del prodotto. Prima tra tutte il comfort dei passeggeri a bordo”.

“Lo Scania Touring - interviene il fratello Gianpaolo - percorrerà circa 80-100mila chilometri all’anno, quindi lo impiegheremo su lunghe tratte internazionali. Tra pochi giorni partirà per il suo primo viaggio raggiungendo da Padova Napoli, l’Albania, il Montenegro, e poi Zagabria, Lubiana e di nuovo a casa. A motivarci all’acquisto è stato anche il rapporto che ci lega da anni alla famiglia Rossi e a Scandipadova. Quando hanno

iniziato a vendere autobus sono entrati nel nostro orizzonte e trovare un accordo è stato un passo naturale”. “Oggi - aggiunge Matteo Formentin, il terzo fratello - ci muoviamo su una duplice direzione: organizziamo viaggi nostri, ma collaboriamo anche con i più importanti tour operator a livello mondiale, come Kuoni e JTB: il nostro servizio deve essere impeccabile. Quando abbiamo visto lo Scania Touring all’IBE di Rimini lo scorso anno

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SCANIA IL TOURING CONVINCE LA TIF FORMENTIN
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Edoardo Rossi di Scandipadova consegna lo Scania Touring (e il suo modellino) ai fratelli Matteo, Gianpaolo e Nicola Formentin, e all’autista che ne impugnerà il volante per centinaia e centinaia di chilometri, Simone Salmaso

siamo rimasti colpiti dai passi avanti compiuti da questa generazione: non solo relativamente al comfort dei passeggeri ma anche a quello dell’autista, che è il primo occupante dell’autobus che deve sentirsi a suo agio e stare comodo. E poi c’è la questione dei consumi, perché questo Scania Touring, se ha un motore che promette di spingere bene, assicura anche un bel risparmio sui costi di gestione, a patto naturalmente che venga guidato nel modo giusto”. Per questo, il driver training fornito da Scania a Simone Salmaso, autista del nuovo Touring, permetterà alla TIF Formentin di ridurre sensibilmente il consumo di carburante. Grazie a una formazione con un Master Driver di Scania per scoprire tutte le caratteristiche del mezzo, dalla strumentazione di bordo allo stile di guida, l’efficienza nei consumi si tradurrà anche in una considerevole riduzione delle emissioni di CO2. “Abbiamo verificato insieme la strumentazione interna - ci racconta Filippo Martinello, Master Driver Scania - la postazione di guida, il cruscotto e il computer di bordo, insieme a tutte le possibilità offerte dal mezzo a livello di trazione e modalità di guida. La formazione richiede più tempo se l’autista è nuovo al marchio Scania, mentre se ha già guidato un pesante del brand è solo un ripasso perché i dispositivi e gli equipaggiamenti sono gli stessi”. “Il turismo sta ripartendo - commenta Edoardo Rossi, Responsabile Commerciale e Marketing di Scandipadova - e aziende come Tif Formentin decidono oggi di affidarsi al nostro Scania Touring convinte dalla grande versatilità di questo mezzo e dalla sua efficienza: il motore è un Euro6 Step E, che garantisce un grande risparmio economico ed è particolarmente indicato per le attività di turismo anche con lunghe tratte. In Scandipadova ad occuparci dei clienti autobus ci siamo oggi io e Eugenio Marelli, che ha una esperienza trentennale sul campo e una grande conoscenza del settore a 360 gradi. La nostra concessionaria ha sposato il progetto nel 2019,

poi c’è stata la pandemia, ma siamo rimasti vicini ai clienti anche quando non potevano lavorare. Oggi incassiamo i risultati della nostra costanza con l’ingresso in flotte importanti come quella di Tif Formentin, certi di poter offrire loro, oltre ad un prodotto qualitativamente eccellente, anche la capillarità e la competenza dell’assistenza Scania con le sue 110 officine che coprono tutto il territorio italiano. E per chi oltrepassa i confini nazionali ogni Paese europeo ha la sua rete service, in massima parte preparata a gestire anche gli autobus e, in caso contrario, in grado di in-

SCANDIPADOVA

“La formazione richiede più tempo se l’autista è nuovo al marchio Scania, altrimenti è solo un ripasso perché la tecnologia è la stessa dei truck”.

Filippo Martinello è il Master Driver Scania che si occupa della formazione delle aziende che acquistano i prodotti del marchio.

La parola a Edoardo Rossi, Responsabile Commerciale e Marketing

SIAMO GLI ALFIERI DEL GRIFONE

È di nove anni più giovane della concessionaria fondata dal padre, di cui dimostra, appena lo si incontra, la medesima vocazione e piglio imprenditoriale. Edoardo Rossi, classe 1998, ha preso a cuore il progetto autobus, che ha curato fin dagli esordi affiancato dal Responsabile Vendite Touring Antonino Brancato.. “L’energia per sviluppare ogni possibile iniziativa che possa incontrare le esigenze dei clienti - racconta il giovane Rossi - mi arriva dalla storia stessa di Scandipadova, una storia in costante progressione grazie al lavoro di mio padre Paolo e di mio fratello Carlo, che attualmente è il CEO e segue il service, il personale e la gestione delle nostre tre officine”.

Scandipadova nasce nel 1989 a Monselice come Halley Veicoli Industriali su iniziativa di Paolo Rossi; nel 2000 la sede viene spostata a Padova e poi

a Vigonza, oggi l’headquarter del Gruppo. Successivamente vengono aperte la Scandirovigo a Stanghella, dove vengono organizzate le operazioni di Halley Rent, attività aperta nel 2005 e arrivata oggi a gestire una flotta di 300 veicoli a noleggio tra semirimorchi e veicoli Scania, e la Scandivicenza a Sandrigo. Il gruppo impiega 80 dipendenti di cui 30 tecnici equamente distribuiti sulle tre officine delle concessionarie, e tra questi una decina di specialisti dei bus. Una struttura in crescita che ha chiuso il 2022 con 450 veicoli venduti, di cui 200 nuovi Scania, 150 veicoli usati e 100 semirimorchi “Stiamo investendo in vista dell’arrivo dell’elettrico

- spiega Edoardo Rossi

- crediamo molto nella direzione indicataci da Scania e adotteremo tutte le soluzioni per riuscire a dare un supporto che sia sempre coerente con le necessità del cliente”.

Nato il 16 giugno 1998 a Monselice, Edoardo Rossi, rugbista fin da bambino, ha completato il liceo linguistico e si è laureato in Economia e Management all’Università di Ferrara dopo aver studiato un anno in Francia all’ Università di Strasburgo Economie et Géstion. Oggi sta terminando gli studi magistrali a Verona ed è in partenza per Bucarest dove lavorerà per un periodo presso la Direzione Marketing della Black Sea Region di Scania sotto la supervisione di Mihai Pasol, Head of Marketing & Communications di Scania South Europe.

tervenire anche con le officine truck sempre e comunque sulla parte meccanica, che è quella che conta”. E la TIF Formentin sembra essere particolarmente sensibile all’argomento visto che ha attivato il contratto di manutenzione e riparazione CORE che prevede una copertura internazionale per cinque anni. “Per essere partiti - conclude Rossi - con il progetto autobus solo quattro anni fa siamo molto felici di vedere aziende leader del settore affidarsi a noi: ora spetta a noi l’onere di continuare a dare un servizio che sia all’altezza di forti competitor che hanno creato negli anni una buona nomea dei loro brand nel settore del gran turismo, ma siamo convinti che il cliente si porti a casa un veicolo davvero performante sotto tutti i punti di vista e per quanto riguarda il service siamo pronti ad offrire il miglior servizio possibile.”

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BIO EDOARDO ROSSI
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Dal turistico al pubblico ma sempre nel nome del Leone

LA MARTIN REISEN

SI È APERTA AL TRASPORTO

PUBBLICO, AFFIANCANDOLO AI

TRADIZIONALI SERVIZI

TURISTICI. COLPA

DELLA PANDEMIA

E MERITO DEL

CONSORZIO KSM DI CUI

Lana

Martin Plattner ha sempre creduto fortemente nelle potenzialità dei servizi turistici e su quelli ha creato e fatto crescere la sua Martin Reisen con determinazione in oltre 30 anni di attività: “Gli inizi sono stati duri, non avevo un ufficio, ma solo una segreteria telefonica a casa, guidavo il mio bus e, quando mi fermavo per far sgranchire le gambe ai passeggeri, correvo subito alla cabina telefonica più vicina ad ascoltare i messaggi registrati per sapere se c’erano nuove prenotazioni. La mia fidanzata Priska, oggi mia moglie, seguiva l’amministrazione la sera. Dopo tre anni è arrivato il secondo bus e il primo autista e, nel 1996, il terzo bus”. Da quel momento la crescita è stata continua: infatti la Martin Reisen non rinnega la sua vocazione turistica, come conferma l’acquisto in piena pandemia di un Neoplan Cityliner C-P15, ma proprio l’emergenza sanitaria ha portato a rivalutare anche le potenzialità del trasporto pubblico. Così insieme ad altri operatori altoatesini ha aderito al KSM, acronimo (in italiano) di Consorzio Autonoleggiatori Alto Adige. Fondato nel 2003, il consorzio può contare attualmente su circa 290 associati impegnati nel trasporto pubblico locale, ma anche nei servizi per le scuole, con 4.700 studenti trasportati ogni giorno, e per persone con disabilità. Nel complesso sono

circa 500 i veicoli in servizio per il sodalizio che percorrono oltre 6 milioni di chilometri all’anno.

“Con i tre MAN Lion’s Intercity R60 - spiega Martin Plattnergarantiamo altrettanti servizi di linea in Val d’Ega. Iniziamo alle 5.30 del mattino fino alla sera alle 22.00 percorrendo le tratte da Bolzano verso il Santuario di Pietralba e il Monte San Pietro verso Egna con transiti ogni ora. Questi veicoli fanno parte di un lotto di 29 bus gemelli di una commessa di KSM. Invece il MAN TGE 3.140 a nove posti con la rampa per le carrozzelle disabili è utilizzato per i servi-

MAN TRUCK & BUS

zi di scuolabus e trasporto di persone con disabilità: quattro corse al giorno per entrambi. È vero, sono sempre stato un sostenitore dei servizi turistici, ma la pandemia mi ha convinto a prendere in considerazione anche il TPL che mi garantisce una maggiore continuità, anche se il turismo è in piena crescita e continua a costituire un importante riferimento per la mia azienda. Su entrambi i fronti, avere al mio fianco MAN è un importante riferimento, sia per l’affidabilità ed efficienza dei veicoli, sia per l’apprezzamento che quotidianamente i nostri

I Lion’s City e Intercity protagonisti del TPL

passeggeri ci confermano”.

I tre MAN Lion’s Intercity R60 consegnati alla Martin Reisen sono i modelli a due assi e due porte di 12,3 m di lunghezza.

La motorizzazione è affidata al sei cilindri in linea MAN D1556 turbodiesel Euro 6e da 9 litri per una potenza di 360 cv e una coppia di 1.600 Nm, il cambio è l’automatico ZF 6AP1620 EcoLife2 con retarder e un

Fondato nel 2003, il Consorzio KSM conta circa 290 associati e 500 mezzi, e trasporta ogni giorno 4.700 studenti.

rapporto più corto per affrontare le tortuose strade alpine. I posti a sedere sono 49+1 con l’aggiunta di un posto per disabile, due strapuntini e la pedana per la carrozzella sulla seconda porta. Sul fronte della sicurezza il veicolo dispone di sistema frenante elettronico EBS con freni a disco autoventilanti su tutti gli assi con funzione ABS/ASR integrata e l’Electronic Stability Program.

TUTTI I NUMERI DEGLI ULTIMI DODICI MESI

Al trasporto pubblico locale è affidato un ruolo centrale nel ridisegnare in maniera efficiente e sostenibile i movimenti delle persone, non solo nei grandi centri urbani, ma anche nei e tra i piccoli comuni. L’aggiornamento delle flotte con veicoli affidabili e a basso (meglio se nullo) impatto ambientale diventa quindi una priorità irrinunciabile a cui tutte le aziende pubbliche stanno facendo fronte con grande attenzione ai propri investimenti. In questo contesto, nelle gare a cui ha partecipato negli ultimi 12 mesi, MAN Italia ne ha vinte

il 74 per cento, corrispondenti all’87 per cento dei veicoli oggetto delle gare stesse, per un totale di 380 veicoli complessivi. Tra le forniture principali i 161 bus tra Lion’s City CNG e CNG Efficient Hybrid in varie misure della gara indetta dall’emiliana SETA e dalla bolognese TPER anche per conto della romagnola START e della parmense TEP e poi i 72 MAN Lion’s Intercity R60 della pugliese COTRAP. 31 i Lion’s City 12C CNG e 18C CNG consegnati o in consegna alla veneziana ACTV e 26 i Lion’s City CNG Efficient Hybrid in vari allestimenti per

la trevisana MOM. Ma sarebbe opportuno citare anche altre importanti aziende pubbliche che hanno scelto MAN, dalla barese AMTAB alla veronese ATV. Interessante anche notare che l’alimentazione a metano è stata scelta dalla maggioranza delle flotte con 223 veicoli rispetto ai 158 ibridi.

“Abbiamo lavorato - ha commentato David Siviero, Head of Sales & Product di MAN Truck & Bus Italia - per fare un ‘salto di qualità’ sul mercato incrementando la nostra presenza alle gare e, rispetto al passato, cercando di intercettare e soddisfare le esigenze di un

sempre maggior numero di aziende. Tutto questo ci ha portato a ottenere ottimi risultati, traguardi che ora vogliamo confermare e superare lavorando sulle nuove tecnologie e, più nello specifico, sui veicoli elettrici. La squadra MAN Italia nell’ambito del trasporto persone ha dimostrato, e sta confermando, una sempre maggiore capacità e velocità nell’affrontare un mercato veramente d’eccellenza. Siamo soddisfatti di quanto siamo stati capaci di esprimere fino ad oggi ma, proprio per questo e sapendo di proporre prodotti all’avanguardia assoluta, vogliamo ulteriormente progredire”.

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di Greta Rossi
MAN TRUCK & BUS TRE LION’S INTERCITY E UN MAN TGE PER IL TPL IN ALTO ADIGE
IL SUO TITOLARE
PLATTNER È UNO DEI SOCI: I
TRE MAN LION’S INTERCITY R60 FANNO
DI UN LOTTO DI 29 BUS IN FASE DI CONSEGNA.
MARTIN
SUOI
PARTE
Gerhard Mayrl (a sinistra), Responsabile Vendite Bus Privato di MAN Truck & Bus Italia, con Martin Plattner David Siviero, classe 1968, nel settore autobus dal 2002, oggi è Head of Sales & Product di MAN Truck & Bus Italia.
MOBILITÀ maggio 2023 N° 319

Una scossa benefica da Perugia fino a Pantelleria

RAMPINI LA SICILIA SCEGLIE IL “MADE IN ITALY” PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA LA REGIONE

TRUCK & BUS UN NEOPLAN CITYLINER PER AUTOSERVIZI GUERRA

Il Comune di Pantelleria ha messo in servizio due Rampini E60, autobus totalmente elettrici da 6 metri con una capienza di 30 passeggeri e un’autonomia di oltre 250 chilometri. I veicoli sono destinati al trasporto pubblico locale dell’isola che si trova all’interno di un Parco Nazionale. “Innovazione - ha dichiarato Caterina Rampini, Vicepresidente e Amministratore Delegato Rampini - tecnologia, sostenibilità ambientale, valorizzazione del territorio, efficienza nel servizio, attenzione nei confronti dei clienti e delle loro necessità rappresentano i principi ispiratori della strategia aziendale della Rampini Spa. Attraverso l’aggiudicazione di questa importante gara con-

VOLVO BUSES

tribuiamo a rendere il sistema di mobilità siciliano sempre più sostenibile. Il processo di transizione energetica per raggiungere un trasporto pubblico a impatto zero compie oggi un grande salto in avanti. E in questo senso Rampini sta certamente svolgendo un ruolo da apripista su temi così importanti che, come quello del green e della riduzione degli inquinanti, condizionano il presente ma soprattutto decidono il futuro”.

L’E60 Elettrico, progettato appositamente per la trazione elettrica, è un autobus urbano da 6 metri a pianale ribassato, costruito per muoversi agilmente, a zero emissioni, nelle strade più strette dei centri

Lettera d’intenti con l’egiziana MCV

storici. Il veicolo ha la possibilità di trasportare fino a 30 passeggeri offrendo una grande maneggevolezza e un’ottima autonomia. Tutto il sistema di trazione elettrica è interamente studiato e realizzato dalla Rampini, così come il controllo delle batterie. Anche il monitoraggio delle singole celle è affidato ad un sofisticato sistema di gestione sempre realizzato da Rampini. Rampini è tra i leader indiscussi nel settore dei bus di piccole dimensioni a impatto zero. L’azienda è apprezzata anche all’estero, in Spagna, Francia, Germania, Austria e Grecia, dove gli autobus Rampini si sono imposti per l’innovazione tecnologica.

Grazie a Rampini comincia così la decarbonizzazione dei trasporti siciliani necessaria per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza energetica nel 2050, così come previsto dall’Agenda per la transizione energetica redatta dal Comune di Pantelleria, Parco Nazionale, S.Med.E. Pantelleria S.p.A., Sofip S.p.A., Politecnico di Torino, APS Resilea e Cantina Basile e validata dal Clean Energy for EU Island Secretariat dell’ European Union. Pantelleria partecipa al programma “Smarter Italy, borghi del futuro” che vede l’isola unico comune siciliano selezionato insieme ad altri dodici in Italia. Il progetto Smarter Italy è solo l’ultimo capitolo di un percorso già avviato, che punta a fare di Pantelleria, esempio virtuoso di sostenibilità in Italia. L’isola, infatti, è tra le 26 in Europa pioniere per la transizione energetica, selezionate dal Clean Energy for Eu Islands Secretariat. L’ampia offerta di prodotto contempla bus elettrici da 6 e 8 metri e un modello a idrogeno da 8 metri, unico in Europa. Nello stabilimento di Passignano sul Trasimeno (PG) la Rampini Spa occupa, su un’area di 80mila metri quadri, circa 100 dipendenti per un giro di affari di oltre 25 milioni di euro all’anno. Nata nel 1945, grazie alla sua impronta fortemente innovativa, Rampini S.p.A ha fatto della sostenibilità un valore fondante puntando alla produzione di soluzioni di trasporto totalmente “green”.

COLLABORAZIONI CHE FANNO BENE AI CLIENTI

Volvo Buses ha firmato una lettera di intenti con l’allestitore egiziano MCV (Manufacturing Commercial Vehicles) con l’intenzione di produrre carrozzerie per i suoi autobus elettrici per i segmenti urbani e interurbani nei mercati europei. La produzione in serie dovrebbe iniziare nell’estate del 2024 e i primi autobus elettrici dovrebbero essere consegnati ai clienti in Europa all’inizio del 2025. MCV è stata fondata nel 1994, e la sua sede centrale si trova al Cairo, in Egitto: con una capacità produttiva di 10.000

autobus all’anno, fornisce veicoli commerciali a livello globale a mercati tra cui Europa, Asia, Australia, Africa e America Latina. “Siamo molto lieti - ha affermato Dan Pettersson, Vicepresidente senior di Volvo Buses - di aver approfondito la nostra partnership con MCV poiché entrambi abbiamo l’esperienza e la competenza per produrre veicoli della massima qualità, che soddisfino gli standard e le richieste europee. Collaborando con un allestitore esterno, avremo una maggiore flessibilità per soddisfare me-

glio le esigenze del mercato e le richieste dei clienti”.

L’intenzione è che MCV produca su licenza carrozzerie per gli autobus urbani Volvo 7900 Electric e Volvo 7900 Electric Artic sia a due che a tre assi. Per il segmento interurbano Volvo Buses e MCV lavoreranno insieme per sviluppare un’offerta elettrica. La produzione dei telai rimarrà negli stabilimenti Volvo Buses di Borås e Uddevalla, in Svezia. “Volvo Buses - ha precisato Dan Pettersson - sarà l’interlocutore dei nostri clienti, ai quali garantiremo elevati standard di sostenibilità, sicurezza e qualità. Continueremo a supportare i clienti con servizi di uptime e pezzi di ricambio, sia per le nuove offerte imminenti che per i clienti che hanno già autobus Volvo nella loro flotta oggi”. MCV è già uno dei principali partner di Volvo Buses e ha consegnato con successo

carrozzerie a clienti nel Regno Unito, come Metroline, che utilizzerà gli autobus elettrici nel sistema di trasporto pubblico londinese. “Non vediamo l’ora - ha commentato Karim Ghabbour, presidente di MCV - di espandere la nostra partnership con Volvo Buses e lavorare insieme per creare un’offerta interessante per i loro clienti”: La partnership con MCV fa parte del nuovo modello di business di Volvo Buses in Europa, che si concentra sulla produzione di telai e collabora con allestitori esterni per offrire ai clienti una gamma completa di autobus urbani, interurbani e pullman. La Lettera di Intenti con MCV si applica alle strutture per gli autobus elettrici per i segmenti urbani e interurbani in Europa. Parallelamente alla partnership con MCV, Volvo Buses sta studiando ulteriori offerte con altri allestitori.

Affiancato dalla moglie Lina e forte di un’esperienza di meccanico maturata riparando residuati bellici, Ado Guerra parte negli anni Cinquanta con l’attività di trasporto persone, prima con un’auto e poi con i primi pulmini fino a veri e propri autobus. L’attività cresce anno dopo anno e oggi viene portata avanti dal figlio Livio, che dà un nuovo impulso all’attività. “L’incontro con MAN - spiega Livio Guerraè avvenuto in tempi recenti, nel 2016, con il primo MAN Lion’s Coach: ho grande fiducia nei marchi tedeschi e i risultati mi hanno dato ragione. L’esperienza è stata molto positiva e così due anni dopo è arrivato un NEOPLAN Tourliner. Sopravvissuti all’emergenza Covid ora il mercato del noleggio è in grande fermento e quindi mi sono deciso ad aggiungere alla flotta questo NEOPLAN Cityliner che da alcuni anni era in cima ai miei desideri. Sono il titolare dell’azienda ma anche il primo autista e questo sarà il ‘mio’ bus”.

La flotta della Guerra Autoservizi Srl si compone di otto bus granturismo, dei quali il nuovo NEOPLAN Cityliner diventa l’ammiraglia, e di altrettanti scuolabus. “I trasporti scolastici- spiega Livio Guerra - e i servizi per aziende, comunità e agenzie viaggio sono il nostro corebusiness che ci fa viaggiare un po’ dappertutto, da tutta Italia a mezza Europa”.

Il NEOPLAN Cityliner consegnato alla Autoservizi Guerra è la versione da 12,24 m di lunghezza con configurazione a due porte e due assi. La motorizzazione è affidata al sei cilindri in linea MAN D2676 turbodiesel Euro 6e da 12,4 litri per una potenza di 470 cv e una coppia di 2.400 Nm, il cambio è l’automatizzato MAN TipMatic a 12 rapporti con retarder. Per i passeggeri sono previsti 51 posti a sedere (più quelli di autista e accompagnatore) disposti su 12 e 13 file, tutti dotati di tavolino ribaltabile, prese USB, bracciolo reclinabile, poggiapiedi e schienale regolabile. L’impianto di climatizzazione ha massima potenza refrigerante di 38,5 kW, mentre due sono i monitor a led fissi con lettore DVD.

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di Lino Sinari Perugia
SICILIA
SULLA
A
PER
LA TRANSIZIONE ENERGETICA E SCEGLIE L’AZIENDA UMBRA, UNICA A REALIZZARE AUTOBUS A EMISSIONE ZERO SUL SUOLO ITALIANO.
INVESTE
MOBILITÀ
IMPATTO ZERO
ACCELERARE
MAN
news
Presenti alla consegna dei due Rampini E60 elettrici Caterina Rampini, Vicepresidente e AD Rampini SpA, Carmelo Laudani e Massimo Cedolia, di Regione Sicilia.
MOBILITÀ N° 319 maggio 2023
La produzione dei telai rimarrà negli stabilimenti svedesi di Volvo Buses.

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LEASYS NON PROPORRÀ

SOLTANTO IL

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE DELLE AUTO MA, COME

HANNO SEMPRE

Puntiamo ad un milione di noleggi a lungo termine

FATTO LE DUE

AZIENDE CHE VANNO

A COSTITUIRLA, OFFRIRÀ ANCHE

NOLEGGI DI VEICOLI COMMERCIALI.

ABBIAMO

APPROFONDITO

L’ARGOMENTO CON ROLANDO D’ARCO CEO DI LEASYS.

easys e Free2move Lease hanno ufficializzato la loro unione formando così il quinto gruppo europeo del settore del leasing operativo multi-brand. Un’azienda in cui Stellantis e Crédit Agricole Consumer Finance hanno ciascuno il 50 per cento delle quote azionarie. La nuova Leasys, operativa in undici Paesi europei, Italia inclusa, ha una flotta di oltre 800.000 veicoli e conta di arrivare a quota un milione nel 2026. I contratti di noleggio si potranno firmare presso la rete Stellantis ma anche con broker indipendenti, sia per vendita diretta sia attraverso i canali digitali. Ai clienti verrà offerto di scegliere all’interno di una flotta di auto e veicoli commerciali di tutti i 14 marchi Stellantis. Per quanto riguarda la formule di noleggio, i clienti di Leasys avranno a disposizione Be Free, che consente la restituzione dell’auto dopo un anno senza penali; Leasys Miles, per pagare solo i km percorsi; AS NEW, per noleggiare veicoli usati; Leasys PRO, con veicoli commerciali allestiti per le diverse esigenze di trasporto merci; Unlimited per i veicoli green, con km illimitati. Tutte le soluzioni prevedono le coperture RCA, furto e incendio, l’assistenza stradale, la manutenzione ordinaria e stra-

ordinaria, il servizio pneumatici, la vettura sostitutiva e il servizio di infomobilità. Abbiamo rivolto qualche domanda all’Amministratore Delegato della nuova società Rolando D’Arco.

Chi sono i vostri clienti in Italia per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali?

Abbiamo clienti di varia natura. Siamo forse in Italia la società che gestisce da più tempo le flotte operative dei grandi clienti, migliaia di veicoli per i quali offriamo servizi di assistenza personalizzati. Non ci rivolgiamo però solo alle grandi flotte ma anche agli artigiani e alle piccole e medie imprese, un settore che ha grossi margini di sviluppo e per il quale abbiamo dei veicoli preallestiti che vanno incontro alle varie esigenze specifiche.

Quali allestimenti potete offrire?

Un po’ di tutto, grazie alla Mopar, la struttura che gestisce l’after-sales e alla collaborazione dei principali allestitori italiani: scaffalature, impianti frigo… abbiamo selezionato cinque o sei allestimenti per facilitare la scelta del cliente e la sua operatività.

Nel settore delle automobili offrirete anche veicoli usati. Lo stesso avverrà anche per i veicoli commerciali?

Oggi non lo facciamo ancora,

Durante la presentazione di Leasys alla stampa sono intervenuti Richard Bouligny, Presidente di Leasys (a sinistra), e Rolando D’Arco, AD Leasys.

ma stiamo pensando di introdurre il leasing di veicoli usati anche nel segmento dei veicoli commerciali. È uno dei progetti che svilupperemo nel futuro.

Stellantis vende molti modelli di veicoli commerciali gemelli. Il cliente avrà libera scelta tra questi?

La scelta rimane al cliente. Proprio grazie a questa integrazione possiamo garantire le migliori condizioni e una grande armonizzazione dei nostri servizi di noleggio.

Con la crescita della distribuzione urbana avranno un ruolo sempre maggiore i furgoni elettrici. Li avrete a disposizione per il noleggio?

La digitalizzazione, la realizzazione di portali e di app ad hoc aiuteranno non soltanto il noleggio di veicoli tradizionali ma, in maniera sostanziale. anche il noleggio di veicoli elettrici sui quali non abbiamo ancora un’esperienza concreta ma siamo certamente pronti a gestirli.

Formule di noleggio particolari, come quelle che offrite per le auto, saranno anche a disposizione di chi noleggerà veicoli commerciali?

Al momento la formula di noleggio “pay per use” è disponibile solo per le auto ma stiamo sviluppandola anche per i veicoli commerciali. Prodotti del genere sono naturalmente più rivolti a chi fa un uso discontinuo del veicolo, per ottenere una fee mensile molto bassa e poi pagare in funzione dei chilometri percorsi. Una necessità che non è tra le più frequenti di chi noleggia veicoli da trasporto merci.

L’obiettivo di Leasys è di avere un parco di un milione di veicoli nel 2026. Quanti di questi saranno veicoli commerciali?

Oggi rappresentano il 35 per cento dei nostri noleggi, siamo molto radicati nel mondo delle grandi flotte operative nel settore dei trasporti e della logistica, e pensiamo che la percentuale rimarrà la stessa anche al raggiungimento dell’obiettivo del milione di veicoli.

STELLANTIS CON IL POLITO PER LA RICERCA SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

È stato dato il via al Politecnico di Torino ai sette progetti finanziati da Stellantis con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare. I progetti avviati riguardano infatti soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale. In particolare, cinque riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative, progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery. Nell’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva – dalle materie prime allo smaltimento degli scarti – i progetti riguarderanno invece la cattura, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del Life Cycle Assestment ottimale.

IVECO UN DAILY CARICO DI SOLIDARIETÀ

La concessionaria Iveco Tessitore ha consegnato un Daily furgone alla Curia di Kiev in Ucraina per il trasporto di beni alimentari e il soccorso per tutta la comunità, ma non solo: il dealer si è impegnato a fornire tutto l’aiuto logistico necessario per la consegna a Don Mateusz Adamski, l’economo della Curia e Cattedrale di Kiev, con la preziosa supervisione da parte di Carlo e Stefano Tessitore. Il Daily bianco lunare è il modello 35S14A8 V passo 3520L con cambio Hi-Matic e dispone di una volumetria del vano di carico pari a 12 m3. Per favorire la sicurezza a bordo, il furgone è equipaggiato con i pacchetti Delivery Regional e Connect. “Anche nei percorsi più impervi intrapresi durante il viaggio - ha commentato Don Mateusz Adamski, Economo della Curia e Cattedrale di Kiev - il Daily si è comportato egregiamente e sarà di supporto a tutta la popolazione della parrocchia”. “Siamo felici - ha aggiunto Giampiero Fiore, Responsabile Commerciale della Concessionaria Tessitore - di poter contribuire attraverso il nostro lavoro a sostenere la comunità parrocchiale di Don Mateusz, consci del fatto che in questo momento Kiev sta vivendo un momento molto difficile”.

news
L’obiettivo di Leasys è di avere un parco di un milione di veicoli nel 2026: di questi il 35 per cento saranno van. III N° 319 maggio 2023 NOLEGGIO
Ldi Paolo Barilari Roma

RENAULT TRUCKS AL VOLANTE DEL NUOVO TRAFIC RED EDITION PER LE STRADE DI MILANO

IL NUOVO COMMERCIALE

FRANCESE PASSA

A PIENI VOTI LA PROVA DI ELEGANZA, COMFORT, GUIDA E VERSATILITÀ.

GRAZIE AI DETTAGLI ROSSI CATTURASGUARDI, AD UN ABITACOLO-UFFICIO PENSATO PER IL MASSIMO COMFORT, AD UN FEELING AUTOMOBILISTICO AL VOLANTE, E AD UN VANO DI CARICO PROGETTATO PER LA FUNZIONALITÀ PIÙ SPINTA.

CONSEGNARE SÌ, MA CON STILE È

dal 1980 che il Trafic incontra le esigenze di trasporto delle aziende, e lo fa piuttosto bene se si considera che da allora sono stati venduti 2,2 milioni di esemplari. Oggi Renault Trucks torna a puntare sul suo van compatto lanciando il nuovo Trafic Red Edition. Con il boom dell’e-commerce, delle consegne e dell’attività edilizia, il mercato dei commerciali ha conosciuto una crescita notevole e il nuovo arrivo vuole porsi come una risposta alle domande di mobilità di trasportatori, negozianti e professionisti della ristorazione. Il marchio francese ha lavorato innanzitutto sull’estetica del mezzo, al fine di assicurare agli utilizzatori non solo una qualità percepita più elevata, ma anche un valore residuo più alto. Esteticamente infatti il Renault Trucks Trafic Red Edition presenta una griglia cromata e un paraurti e una barra laterale verniciata in tinta con la carrozzeria. I dettagli color scarlatto

sono un richiamo all’identità di

110 a 170 cv, abbiamo provato il cuore della gamma, la 130 CV in versione furgone, equipaggiata con cambio automatico BVR Robotizzato a sei rapporti. Ad arrivare al guidatore sono brillantezza nello spunto, grande visibilità grazie all’ampio parabrezza e ai fari full LED, fluidità di marcia e maneggevolezza eccellenti.

potenze da

L’interno poi è concepito come un vero e proprio ufficio mobile grazie a diversi accorgimenti, tra cui il sedile del passeggero con schienale ribaltabile che si trasforma in un piano di lavoro stabile e funzionale. La plancia con venature di alluminio presenta un display principale digitale a colori da 4,2” e uno schermo centrale touch screen da 8” con replica dello smartphone, oltre a un caricatore a induzione. L’area di guida si completa con vani porta oggetti comodi

e facilmente raggiungibili con una capacità totale di carico di 88 litri. Quanto al carico, la cui capacità arriva fino a 8,9 m3, diciamo subito che il Renault Trucks Trafic Red Edition è dotato di una intercapedine opzionale sotto il sedile che consente di sfruttare una lunghezza fino a 4,15 m, mentre l’illuminazione a LED del vano di carico garantisce una visibilità ottimale. Inoltre, il veicolo è dotato di una presa posteriore da 12 V e di una serie di anelli di ancoraggio nella zona di carico per fissare e trasportare in sicurezza tutte le tipologie di materiali, nonché una capacità di traino fino a 2,5 tonnellate. Quattro le versioni: furgone (L1H1, L1H2, L2H1, L2H2), doppia cabina (L1H1 e L2H1), pianale (L2) o combinata (L1H1 e L2H1).

Non mancano neppure i sistema di assistenza alla guida, fino a

tutte 2.0 diesel
con
IV N° 319 maggio 2023 IN PROVA

A suo agio nel traffico di Milano, il Renault Trucks Trafic Red Edition posa fiero dei suoi dettagli rossi tra le torri di City Life.

2,2

milioni di Trafic prodotti dal 1980

Il Red Edition

è prodotto nello stabilimento

francese di Sandouville

Versioni

Furgone

Doppia cabina

Pianale cabinato

Combi

Cabine

da 2 a 9 posti

13, tra cui, oltre all’ESC di serie che aiuta il conducente a mantenere il controllo e a evitare il ribaltamento del veicolo in situazioni critiche, un radar anteriore e posteriore, un sistema di avviso di superamento della corsia, un sistema di assistenza al vento laterale e un sistema di avviso dell’angolo cieco. Infine, il Trafic Red Edition è dotato di serie del sistema Extended Grip che consente di guidare il veicolo su tutti i tipi di terreno. Infine il post vendita: Renault Trucks offre ai clienti del Trafic Red Edition tutta l’esperienza nel settore dei veicoli pesanti e la capillarità della propria rete di distribuzione e riparazione con 1.400 punti vendita in Europa. Tra i punti di forza dell’assistenza Renault Trucks appuntamenti rapidi, orari di apertura prolungati (compreso il sabato mattina), disponibilità di ricambi e interventi di riparazione e manutenzione eseguiti da tecnici esperti e preparati. Il Renault Trucks Trafic Red Edition è coperto da una garanzia di due anni sui ricambi e sulla manodopera e da un’assistenza in caso di guasto 24 ore su 24,

OPEL

Il Vivaro diventa un veicolo leisure per due o quattro persone COME TI TRASFORMO IL FURGONE

IN UN CAMPER

Gli specialisti bavaresi Alpincamper allestiscono il Vivaro in un camper totalmente attrezzato, disponibile in due varianti: l’Alpincamper Vivaro 2 e l’Alpincamper Vivaro 4.

In quest’ultimo c’è spazio per tutta la famiglia: per i viaggi quotidiani in città, il camper ha due sedili aggiuntivi nella parte posteriore, compresi gli attacchi Isofix per i piccoli passeggeri, oltre al conducente e al sedile del passeggero anteriore girevole. Una volta raggiunta la destinazione desiderata, la panca può essere convertita in un letto matrimoniale di 1,20 x 1,95 metri in pochi secondi. Inoltre, il tetto pop-up, sotto il quale è possibile stare comodamente o allestire una superficie per sdraiarsi, misura 1,20 x 1,95 metri. La salita e la discesa sono possibili attraverso i sedili anteriori. Dal piano superiore si può godere della vista della natura attraverso tre ampie finestre. Inoltre, l’Alpincamper Vivaro 4 ha un modulo cucina con spazio per riporre quanto serve nelle necessità quotidiane e un lavello con serbatoi di acqua dolce e di scarico. Anche il compressore per la cella frigo è alloggiato nel modulo cucina e fa parte della dotazione standard. Il fornello singolo è alimentato da una cartuccia a gas. Il soggiorno è isolato e completamente e rivestito in feltro. I finestrini laterali e posteriori, la cabina di guida e le luci a LED bianche calde garantiscono intimità la sera. E grazie al riscaldatore ausiliario Webasto, i pernottamenti in primavera o nel tardo autunno sono comodamente caldi all’interno. Completano la dotazione tecnica la batteria

al litio con booster di ricarica EURO 6, attacco esterno ed interno da 220 volt e caricabatterie per la seconda batteria. Chi preferisce iniziare il weekend o la vacanza da solo o in coppia troverà invece la soluzione ideale nell’Alpincamper Vivaro 2. La maggiore differenza rispetto alla versione per quattro persone è il tetto pop-up, che in questo caso non offre una superficie d’appoggio ma fino a 1,90 metri di altezza libera. Anche qui, il comodo divano nella parte posteriore può essere facilmente convertito in un letto matrimoniale; un materasso di 10 centimetri di spessore assicura un sonno rilassante. Il modulo cucina ha due fuochi con accensione elettrica e un lavello integrato.

Disponibile in versione da 2 e 4 persone, l’Alpincamper Vivaro è una confortevole casa viaggiante.

Inoltre, viene fornito anche un tavolo pieghevole integrato. L’allestitore offre anche accessori aggiuntivi per le due varianti di Opel Vivaro, come tende estraibili, binari per il fissaggio di una grande tenda, pneumatici off-road e persino un pannello solare. Sia l’Alpincamper Vivaro per quattro che quello per due persone rimangono sotto un’altezza di due metri nonostante una maggiore altezza da terra e il tetto pop-up, e sono quindi completamente adatti per l’uso quotidiano.

Il Trafic Red Edition è dotato di serie del sistema Extended Grip che consente di guidare su tutti i tipi di terreno.
V N° 319 maggio 2023 IN PROVA

IL FUTURO DELLA STELLA NELLA STRADA VERSO L’ELETTRIFICAZIONE

ELETTRICI E PREMIUM. QUESTE LE DUE PAROLE D’ORDINE DELLA CASA TEDESCA PER IL SETTORE DEI FURGONI DA TRASPORTO MERCI CHE CRESCERÀ ANCHE IN ITALIA, SPINTO DAL BOOM DEL COMMERCIO ELETTRONICO E DELLE CONSEGNE IN CITTÀ. PRESTO IN ARRIVO IL NUOVO ESPRINTER, L’EQT E L’E-CITAN.

“Lead in Electric Drive’. Essere alla testa del cambiamento verso la mobilità elettrica anche per il settore dei van da trasporto merci e passeggeri. Questo è l’obiettivo di Mercedes-Benz, che vuole mantenere anche per i van elettrici quel posizionamento “premium” che è tipico di tutti i suoi prodotti. Nel listino Mercedes-Benz ci sono van trasporto passeggeri, l’EQV e l’eVito Tourer, e van da trasporto merci, i due furgoni eVito e l’eSprinter. E in pochi mesi l’offerta sarà elettrica in tutti e tre segmenti dei van: large, mid e small.

“Negli ultimi tre-quattro mesi del 2023 arriveranno due novità nel segmento degli small van elettrici, con il lancio sia del Citan elettrico sia dell’EQT per i clienti business e privati”, spiega Andrea Verdolotti, Responsabile Marketing Van di Mercedes-Benz Italia. “Nella primavera del 2024 sarà lanciato poi il nuovo eSprinter, con un’au-

tonomia che supererà i 500 km e con molte alternative, diversi passi e tonnellaggi, tetti alti, vari allestimenti”. Per Mercedes-Benz non ci sono dubbi sui vantaggi ecologici ed economici dei veicoli commerciali elettrici a batteria. Ma il mercato italiano è ancora molto piccolo, solo 1.040 i van elettrici immatricolati negli ultimi dodici mesi, anche se è in crescita. Soprattutto gli elettrici di piccola taglia, gli small, hanno registrato una crescita del 170 per cento.

“Se ci fossero degli incentivi più consistenti avremmo dei tassi di crescita più veloci”

continua Andrea Verdolotti. “La quota di Mercedes Benz in Italia è di quasi il 10 per cento per gli elettrici large, che sono la scelta di una clientela fatta per la maggior parte da flotte, e di un 4-5 per cento per il segmento medio”. Insomma, più Sprinter che Vito, due veicoli diversi sia dimensioni sia per autonomia: oltre 300 km per l’eVito, circa 150 km per l’eSprinter. “Un tema che in Italia è certamente da valutare - riprende Verdolotti - è quello degli incentivi. Da noi ci sono, ma le regole sono restrittive. Per accedere all’incentivo si deve rottamare un veicolo con un motore non al di sotto dell’Euro3. Ma chi ha veicoli sopra l’Euro3 è un cliente meno interessato a rinnovare il parco macchine rispetto ai proprietari di mezzi più vecchi. E questi ultimi non riescono ad accedere all’incentivo. Una rimodulazione delle regole potrebbe portare a un maggior numero di immatricolazioni di veicoli elettrici”. Dal 2025 tutte le nuove architetture dei Mercedes-Benz Vans saranno esclusivamente elettriche. E in linea con questo, la

MERCEDES-BENZ VANS UNA GAMMA BEN ARTICOLATA IN COSTANTE EVOLUZIONE 45 anni, da 11 in Mercedes Benz, Andrea Verdolotti ricopre il ruolo di Responsabile Marketing Van di Mercedes-Benz Italia. di Paolo Barilari Roma
VI N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ
“Stiamo investendo con energia sulla formazione del nostro personale: il venditore sarà un esperto di van elettrici”.

Casa tedesca svilupperà la sua terza generazione degli eVan, battezzata VAN.EA. La transizione verso l’elettrico comporta anche un’evoluzione delle competenze del personale delle concessionarie, che tra l’altro in Mercedes-Benz stanno affrontando il passaggio dal modello di business tradizionale al nuovo corso, che le vedrà operare in veste di agenti di Casa Madre. “La vendita dei veicoli elettrici - ha concluso Andrea Verdolotti - richiede nuove e diverse competenze e Mercedes-Benz sta investendo molto in formazione. Il venditore non sarà più soltanto

VREDESTEIN

un consulente che guiderà verso la scelta del veicolo giusto, ma anche un esperto di tanti altri aspetti legati ai veicoli elettrici, ad esempio la gestione della flotta e delle ricariche”.

Confermato l’alto livello del pacchetto di garanzie offerto a chi compra un furgone elettri-

co Mercedes-Benz: la manutenzione integrata per i primi quattro anni, il certificato che garantisce che per 8 anni o 160 mila km la capacità massima della batteria non scenda al di sotto del 70 per cento di quella originaria e che copre tutti i costi sostenuti se la batteria non

L’estivo Comtrac 2 premiato dal test comparativo di Promobil

rispettasse queste prestazioni.

E il Service Care eComplete, su richiesta e a pagamento, che copre manutenzioni e riparazioni, compresi i componenti soggetti a usura, per 48 mesi e un chilometraggio di 80 o 100 mila km, rispettivamente a 1.765 e 2.099 euro.

LA SCARPA GIUSTA PER ANDARE IN CAMPER

Vredestein Comtrac 2, lo pneumatico estivo premium sviluppato per veicoli commerciali leggeri, ha ottenuto il primo posto nel test comparativo dedicato agli pneumatici estivi condotto da Promobil, il più grande sito web tedesco per case mobili e camper. Il team di Promobil ha valutato sei diversi prodotti dei principali produttori di pneumatici europei, montandoli su un camper Ford Transit per poi condurre una serie di impegnativi test dinamici. Lo pneumatico Vredestein è risultato “altamente raccomandato” ed ha conquistato il primo posto assoluto nel test indipendente, che ne ha apprezzato le eccezionali prestazioni sia su strade asciutte sia bagnate.

Comtrac 2 si è assicurato il primo posto nella frenata di emergenza sul bagnato, che ha consentito al veicolo di prova di arrestarsi in soli 36,7 metri da una velocità di 80 km/h: un metro in meno rispetto al secondo classificato

e quasi la lunghezza di un’auto in meno rispetto all’ultimo classificato. Comtrac 2 si è anche distinto per accelerazione e manovrabilità sul bagnato, impressionando i tester grazie a doti come la sua “eccezionale sicurezza in curva e una buona prevenzione dell’aquaplaning”. Il successo dello pneumatico Vrede stein è stato confermato anche nei test sull’asciutto: ha ottenuto il primo posto nelle prestazioni di frenata (100-0 km/h) e nella manovrabilità, quando spinto in condizioni limite sulla pista di prova. Su tutte le superfici, i tester hanno riconosciuto che Comtrac 2 “rimane senza dubbio al vertice” per la sicurezza offerta rispetto agli altri pneumatici valutati.

RENAULT IN PARTNERSHIP CON ADECCO PER LA FORMAZIONE DEI DEALER

Il Gruppo Renault Italia e l’Unione Concessionarie Renault e Dacia Italia, in collaborazione con Adecco Italia, hanno dato vita ad un progetto di ricerca, selezione e formazione per le figure di Tecnico d’officina e Tecnico di carrozzeria. Al fine di offrire opportunità occupazionali qualificate nel settore automotive in italia, l’accordo promuove la ricerca e la formazione di nuove risorse che vorranno entrare nel mondo Renault provenendo anche da altri ambiti professionali. Il progetto prevede una formazione “da zero a operativo” che si svolgerà al centro di formazione tecnica Renault, a Roma. Renault lancerà anche la Carrozzeria Academy, percorso formativo che si pone l’obiettivo di creare nuovi professionisti in grado di soddisfare le nuove esigenze dei clienti di oggi e, al tempo stesso, di sviluppare business per le concessionarie.

STELLANTIS NUOVO CEO PER IL MARCHIO CITROËN

Thierry Koskas è nominato CEO del marchio Citroën e Direttore Vendite e Marketing di Stellantis. Forte della sua precedente esperienza in qualità di direttore commerciale del brand, Thierry Koskas assumerà la responsabilità di Citroën, per sfruttare il potenziale del marchio in Europa e nel mondo. Thierry Koskas mantiene il suo ruolo di Chief Sales & Marketing Officer rimanendo sotto la diretta responsabilità del CEO Carlos Tavares.

TAXI E NCC DA OGGI ANCHE CON VEICOLI A NOLEGGIO

Tassisti e noleggiatori con conducente possono da oggi scegliere di noleggiare il veicolo, anziché acquistarlo, evitando così di immobilizzare capitali per la propria attività e accedendo a tutti i servizi del noleggio. A renderlo noto è ANIASA, l’Associazione che rappresenta i servizi di mobilità in Confindustria. La novità arriva a oltre due anni e mezzo dal DL Semplificazione che aveva abolito il divieto di noleggio per queste categorie, in attesa di un provvedimento attuativo. Taglia così il traguardo una norma per cui ANIASA si è battuta per oltre un decennio, evidenziando i benefici economici per i settori interessati e per l’intera comunità.

news
Anticipo Zero Zero Zero EQV eVito Furgone eSprinter Durata noleggio 48 mesi/80.000 km 48 mesi/80.000 km 48 mesi/80.000 km Rata 1.100€ iva compresa 470€ iva compresa 670€ iva compresa Prezzo Da 87.403 Iva compresa Da 47.808 più Iva Da 66.123 più Iva
VII N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ
Il Comtrac 2 ha conquistato il primo posto nel test di Promobil.

IVECO CRESCE LA PRESENZA DEL FURGONE ITALIANO NELLA FLOTTA DI DAWSONGROUP

Lo specialista del noleggio conferma il Daily

ARRIVANO A 620

I DAILY MESSI A DISPOSIZIONE

DALL’OPERATORE INTERNAZIONALE

DEL NOLEGGIO, CHE

DOPO L’ESPERIENZA POSITIVA DEI PRIMI 350 VEICOLI, HA

SOTTOSCRITTO UN ORDINE PER ALTRI 270 MEZZI.

Dawsongroup plc, azienda internazionale attiva nella supply chain e specializzata nel noleggio e leasing di veicoli commerciali adattati su misura in base alle esigenze dei clienti, ha effettuato un ordine per 270 Daily da 3,5 tonnellate per ampliare l’offerta per i propri clienti nel 2023. L’ordine ha fatto seguito a risposte estremamente positive da parte degli operatori che lo scorso anno avevano noleggiato il lotto iniziale di 350 Daily disponibili nella flotta di Dawsongroup.

Il nuovo lotto include modelli cabinati equipaggiati con Luton box, autocarri a cassone ribaltabile a singola e a doppia cabina, furgoni a cassone con sponde abbattibili e carrozzerie con cassone ribaltabile e cassette portautensili, sottolineando l’ampia gamma di applicazioni d’uso del Daily. I Daily, caratterizzati da un carico utile pari a 1.154 kg e una capacità di traino pari a 3,5 tonnellate, sono alimentati

IVECO

I Daily forniti a Dawsongroup hanno un carico utile pari a 1.154 kg e una capacità di traino pari a 3,5 tonnellate.

da un motore diesel da 2,3 litri e 140 CV, e una coppia erogata di 370 Nm. Molti di questi veicoli lavoreranno con imprese operanti nell’edilizia e società di servizi, per cui il nuovo e resistente cambio manuale

del Daily si è rivelato la scelta ideale. La durata della frizione è stata migliorata del 18 per cento rispetto al precedente modello, mentre il movimento del cambio risulta ancora più preciso, con una libertà di gioco ridotta del

I Business Van Awards decretano il successo di Daily e eDaily

PREMI A PIOGGIA DALLA STAMPA INGLESE

Incetta di premi ai Business

Van Awards 2023 per il leggero

Iveco: il Daily infatti si aggiudica il premio “Business Vans” nella categoria “Best Large Van” mentre l’eDaily riceve il riconoscimento “Highly Commended”. Il sito web inglese che si rivolge a commercianti e piccole flotte che gestiscono furgoni con tutte le ultime notizie sui furgoni, recensioni, norme fiscali e consigli sul funzionamento, ha premiato il Daily grazie alla sua “eccellente dotazione di soluzioni intelligenti, insieme a un sistema di sospensioni

pneumatiche unico nel suo genere e controlli elettronici azionabili tramite un apposito selettore rotativo in cabina. Un mix vincente di comfort di guida e capacità di trasporto del carico”. Il Daily combina un robusto telaio derivato da quello dei camion, un’elevata capacità di traino fino a 3,5 tonnellate, uno spazio di carico ai vertici della categoria e un carico utile fino a 4,9 tonnellate. Le sospensioni posteriori AIR-PRO si adattano continuamente alle condizioni d’uso, in modo da offrire i massimi livelli di tranquillità e sicurezza durante la marcia per conducente e carico. L’unità di controllo continuo dell’ammortizzazione reagisce quasi

istantaneamente alle variazioni della qualità del manto stradale, ricalcolando la pressione ideale di ciascun ammortizzatore ogni 10 millisecondi per garantire la migliore reazione dinamica. Pertanto, una riduzione delle vibrazioni fino al 25 per cento contribuisce a un aumento del comfort e a un’esperienza di guida in tutto relax. I conducenti possono dare priorità al comfort con l’impostazione “Soft” oppure, quando trasportano un carico pesante, selezionare “Load” per ottimizzare la maneggevolezza e il controllo del rollio. Le sospensioni AIR-PRO tengono conto del carico utile, riducendo l’angolo di rollio del 30 per cento in curva, migliorando così la sicurezza del guidatore e proteggendo il carico. Regolando l’altezza del telaio del veicolo in meno di 10 secondi,

50 per cento. Questa ulteriore solidità consente inoltre intervalli per la sostituzione dell’olio del cambio pari a 350.000 km. Sicurezza e comfort sono essenziali per Dawsongroup, motivo per cui ogni Daily verrà fornito nell’allestimento Business e con dotazioni che aumentano il valore residuo come condizionatore manuale, Cruise Control, fari fendinebbia e specchi retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente. Inoltre, tutti i modelli Daily prevedono di serie sedili in memory foam HI-ADAPTIVE, che riducono i picchi di pressione fino al 30 per cento, aumentando il comfort di guida e diminuendo l’affaticamento. Altra funzionalità di serie è City Mode, un sistema che minimizza lo sforzo nelle manovre di svolta per gli

operatori, che possono così sfruttare appieno il diametro di sterzata del Daily, al vertice della categoria. Un’ altra risorsa offerta da Daily ai clienti Dawsongroup è Iveco Driver Pal, con l’efficace tecnologia telematica Connectivity Box. Integrato con Amazon Alexa, questo assistente alla guida consente agli utenti di gestire la pianificazione del percorso, fornire consigli sui consumi di carburante e monitorare la salute del veicolo tramite comandi vocali. Inoltre il dispositivo connette gli autisti tra loro, che hanno così la possibilità di comunicare lungo la strada per scambiarsi informazioni e consigli. I veicoli verranno utilizzati in una serie di applicazioni differenti, con una distanza percorsa prevista tra 26.000 miglia e 100.000 miglia all’anno. Garantire affidabilità e tranquillità è essenziale, perciò ogni Daily sarà coperto da una garanzia di tre anni a chilometraggio illimitato.

le operazioni di carico e scarico risultano semplici ed efficienti. Una funzione memory permette inoltre al conducente di memorizzare l’allineamento con piattaforme di carico abituali, risparmiando tempo.

Il nuovo eDaily completamente elettrico debutterà ufficialmente nel Regno Unito in occasione del Commercial Vehicle Show 2023, la principale esposizione britannica dedicata a veicoli, attrezzature e tecnologie per il settore degli autotrasporti. Questo mezzo è risultato “Highly Commended” nella categoria “Large E Van”: si tratta del solo veicolo commerciale leggero elettrico a vantare una capacità

di traino fino a 3,5 tonnellate, in virtù del suo robusto telaio derivato da quello dei camion e dell’ampia scelta di passi, con cui è possibile ottenere fino a 19,6 metri cubi di capacità di carico. È il Daily di sempre, semplicemente elettrico. Le varie configurazioni delle batterie consentono agli operatori di adattare l’eDaily alle singole missioni, bilanciando carico utile e autonomia. La sua capacità di ricarica rapida, fino a 80 kW, consente all’eDaily di raggiungere quasi 100 km di autonomia in appena 30 minuti, per un’autonomia complessiva fino a 400 km con una carica completa.

VIII N° 319 maggio 2023 ATTUALITÀ
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NUOVO TRANSIT COURIER ALLA CONQUISTA DEL MERCATO

A SPIEGARCI LA STRATEGIA CHE HA PERMESSO A FORD PRO DI CHIUDERE NEL 2022 PER L’OTTAVO ANNO DI SEGUITO AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLE VENDITE EUROPEE È MARCO BURAGLIO, DIRETTORE COMMERCIALE DEL MARCHIO IN ITALIA. NON SOLO UNA

GAMMA DI PRODOTTO EFFICIENTE E CONVINCENTE, MA ANCHE I SERVIZI DI CUI LE IMPRESE HANNO NECESSITÀ PER PASSARE CON SERENITÀ ALLE ZERO EMISSIONI.

rocede a grandi passi Ford Pro nella razionalizzazione ed elettrificazione di una gamma sempre più completa, e gli investimenti portano i loro frutti visto che il marchio è da otto anni leader nel settore dei commerciali in Europa. Una grande famiglia che oggi accoglie il nuovo Transit Courier, compatto eppure più grande del precedente, che arriverà verso la fine dell’anno in variante diesel e benzina, per poi salutare il prossimo anno l’arrivo della variante elettrica E-Transit Courier. Completamente riprogettato con un vano di carico più ampio e flessibile, che offre il 25 per cento di volume in più rispetto al modello precedente, oltre alla possibilità di trasportare due Europallet, il nuovo E-Transit Courier rientra nell’investimento globale di Ford da oltre 50 miliardi di dollari per la transizione elettrica, e va ad aggiungersi alla gamma di veicoli commerciali Ford Pro accanto ai più grandi E-Transit

ed E-Transit Custom.

“Il lancio di questo nuovo veicolo - ci spiega Marco Buraglio, Direttore Commerciale Ford Italia - segna una tappa importante all’interno della nostra gamma. Ci confrontiamo con i clienti prima di dare il via ad un nuovo progetto, e con questa modalità abbiamo definito un veicolo in grado di incontrare le reali esigenze delle aziende, che in epoca di connettività e elettrificazione spinta mutano in continuazione”. Un approccio che fin qui ha ben pagato, almeno a giudicare dal fatto che Ford Pro continua a crescere, e ha chiuso il 2022 con un 15 per cento di quota al primo posto nella classifica delle vendite europee. “Anche in Italia lo scenario è positivo - riprende Buraglio - negli ultimi anni siamo cresciuti incessantemente passando dal 7 per cento del 2014 al 15,5 dello scorso anno.

Ci siamo posizionati al secondo posto nella classifica generale,

ma se consideriamo il mercato al netto dei noleggi, che costituisce il 65 per cento del totale, allora con grande entusiasmo dobbiamo sottolineare che nel 2022 ci siamo posizionati con una quota del 19,9 per cento davvero vicini alla prima in classifica, Fiat Professional, che ha archiviato l’anno con il 20,2 per cento. Questa situazione si è ribaltata a nostro favore nei primi tre mesi del 2023: se considerando tutto il mercato ci posizioniamo ancora al secondo posto, con una quota del 17,7 per cento, in crescita di 3,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente, nel mercato privati e società abbiamo superato Fiat Professional con una share del 22,2 per cento: era da tempo il nostro obiettivo e in questa apertura di anno siamo riusciti a raggiungerlo”.

Ragionando sui singoli segmenti invece Ford Pro è leader di mercato nel 2022 con Transit Custom, Tourneo Custom e Ranger: il Transit Courier e il Transit Connect competono in nicchie molto agguerrite, ma l’ambizione del nuovo Courier è quella di conquistare anche i light. “Per quanto riguarda il Transit - prosegue Buraglio - la market share nel 2022 è stata dell’11,5 per cento, in crescita di 2,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. In Italia ci battiamo con i marchi nazionali che la fanno da padroni, ma stia-

FORD PRO UNA GAMMA SEMPRE PIÙ ELETTRIFICATA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE
PMarco Buraglio è il Direttore Commerciale di Ford Italia
X N° 319 maggio 2023 IN ANTEPRIMA
di Greta Rossi Milano

Per il lancio del brand, Ford Pro si è aggiudicata il Newsweek Auto Disruptors Awards.

Secondo le stime fornite da Ford Pro Service, i costi di manutenzione non programmata dell’E-Transit Courier sono inferiori di almeno il 35 per cento rispetto ai modelli con motore diesel.

Transit Courier sarà costruito a Craiova, in Romania, da Ford Otosan, che realizza anche il Transit Custom e l’E-Transit.

mo affilando le armi anche noi su più fronti, e in particolare sul discorso degli allestimenti: con il programma Qualified Vehicle Modified in particolare stiamo mettendo a sistema i partner allestitori per offrire una vasta gamma di opzioni in grado di incontrare sempre meglio le esigenze specifiche dei clienti professionali”.

E gli elettrici? “L’E-Transit nel segmento 2 tonnellate con il 37,3 per cento di quota si è posizionato al primo posto nella classifica di vendite nei primi tre mesi dell’anno. È un mercato ancora piccolo, che nel Q1 del 2023 ha totalizzato il 3,5 per cento delle vendite totali: Ford

FORD PRO

Si aggiungono in gamma Ranger i nuovi Wildtrak X e Tremor

PER IL FUORISTRADA, QUELLO PIÙ SPINTO

Sono già ordinabili i nuovi Ford Ranger Wildtrak X e Ranger Tremor, due versioni pensate per la guida off-road, che vanno ad aggiungersi alla gamma del pickup best-seller in Europa e in Italia. Entrambi i modelli presentano un telaio rivisitato con aggiornamenti delle sospensioni, nonché uno stile robusto che riflette tutta la loro abilità nel gestire le condizioni più difficili, abbinato a sofisticati sistemi di assistenza alla guida, pensati per l’off-road e per aumentare la sicurezza a bordo. Sia il Ranger Wildtrak X sia il Tremor possono essere inoltre equipaggiati con il nuovo Flexible Rack System, un esclusivo sistema di barre pieghevole che, unitamente all’anello di carico posteriore scorrevole e regolabile, consente di trasportare oggetti lunghi sopra il tetto. Il Ranger Wildtrak X si basa sul modello Wildtrak, dal quale differisce per un aumento dell’altezza da terra di 26 mm e una carreggiata più larga di 30 mm. Gli ammortizzatori ad alte prestazioni Bilstein, disponibili di serie, sono sensibili alla posizione e migliorano le capacità off-road senza compromettere le prestazioni su strada. Il sistema di servosterzo potenziato per i lavori più difficili e la piastra di protezione in acciaio, garantiscono una maggiore sicurezza in off-road. Le nuove tecnologie

di serie includono il Trail Turn Assist che utilizza il torque vectoring basato sui freni per ridurre il raggio di sterzata fino al 25 per cento, quando è necessario effettuare curve strette. Il Trail Control funziona in modo simile al cruise control: il conducente può selezionare una velocità inferiore a 32 km/h e il veicolo gestirà automaticamente l’accelerazione e la frenata per mantenere la velocità selezionata, dando al conducente la possibilità di concentrarsi sullo sterzo. Il motore 2.0 diesel bi-turbo EcoBlue alimenta tutti i modelli Wildtrak X, producendo 500 Nm di coppia a partire da 1.750 giri/min e una potenza di 205 CV abbinati a un cambio automatico a 10 rapporti. Il Ranger Tremor si basa invece sulla versione XLT e ne condivide gli aggiornamenti del telaio e della tecnologia, nonché il nuovo sistema di trazione integrale del Wildtrak X. La geometria delle sospensioni contribuisce a creare un assetto più robusto e ben piantato a terra, esaltato dalla carreggiata maggiorata e dalle modanature dei parafanghi estese. Il caratteristico sports bar è disponibile di serie e definisce il look avventuroso del Ranger Tremor, mentre i gradini laterali in alluminio fuso e i doppi ganci di traino anteriori a vista, ne accentuano ulteriormente l’aspetto funzionale.

Pro ha immatricolato 153 veicoli, e i clienti, per ora concentrati nel settore del noleggio e della logistica, sono molto soddisfatti del prodotto e delle autonomie. Ma vediamo che sta crescendo l’interesse anche da parte delle piccole aziende e con i nuovi innesti in gamma sapremo incontrare anche le loro necessità”.

Ford Pro è leader di mercato in Italia con Transit Custom, Tourneo Custom e Ranger: l’ambizione del nuovo Courier è di conquistare il segmento light.

Ma non è solo prodotto: la gamma elettrica di Ford Pro viene accompagnata da un progetto globale di consulenza al cliente, messo a punto per assistere le aziende in questa complessa fase di transizione. “La parte legata al charging - conferma Marco Buraglio - è uno dei pilastri di Ford Pro. Per accrescere le nostre competenze in un ambito che fino a pochi anni fa non rientrava nei nostri orizzonti abbiamo accolto in azienda provenienti dal settore dell’energia: oggi siamo in grado di fornire tutte le soluzioni per la ricarica domestica e di modulare, grazie anche alla formazione dei nostri venditori, la proposta migliore per ogni impresa. Crediamo fermamente nell’elettrico: presto le curve di crescita inizieranno a diventare esponenziali, e i prezzi di vendita, quando diventeranno competitivi, determineranno una

reale convenienza economica nei confronti del passaggio all’elettrico. Basti pensare a come stiano diminuendo i tempi di percorrenza nell’ambito della distribuzione: sempre più persone acquistano on line e se nella stessa area aumentano le consegne per forza di cose il percorso giornaliero si accorcia. Anche il progetto FordLiive ci sta dando ottimi risultati: abbiamo creato tre hub, uno nel Regno Unito, a Dunton, uno a Colonia e uno a Valencia che mettono

al lavoro ogni giorno più di 100 persone sul monitoraggio dei veicoli commerciali in attività in Europa. La nostra volontà è quella di analizzare i tempi di fermo e, nel caso si prolunghino troppo, intervenire per dare supporto. Abbiamo organizzato un sistema in cui nulla viene lasciato al caso, e le aziende se ne stanno rendendo conto e stanno prendendo in considerazione l’opzione elettrica con sempre maggior serenità: continueremo su questa strada”.

XI N° 319 maggio 2023 IN ANTEPRIMA

Passaggio in Europa

ord F-150 Lightning - la versione elettrica del pickup più venduto d’America - sta arrivando in Europa, e precisamente in Norvegia, primo paese selezionato da Ford quale mercato d’ingresso per questo modello, e non a caso. La Norvegia è senza dubbio una delle piazze europee meglio disposte nei confronti dell’adozione di veicoli elettrici, grazie ad un sistema di infrastrutture capillare e una domanda sempre crescente.

Ford F150 Lightning offre un’entusiasmente combinazione tra prestazioni su strada e fuoristrada, unite alla guida a zero emissioni: un modello dunque adatto al lavoro e al tempo libero, che va a proporsi ad un mercato in cui circa i due terzi di tutti i nuovi veicoli sono dotati di trazione integrale per affrontare condizioni di guida impegnative. Inoltre in Norvegia le autorità stanno spingendo affinché

PRIMO AD ACCOGLIERE LA VERSIONE A BATTERIA DELL’F150 È PROPRIO IL PAESE DOVE IL 20 PER CENTO DEI VAN IMMATRICOLATI SONO ELETTRICI.

tutte le nuove vendite di auto e veicoli commerciali leggeri siano completamente elettriche entro il 2025. E negli Stati Uniti? Quasi 200.000 clienti avevano prenotato il Ford F-150 Lightning ancor prima che venisse lanciato lo scorso maggio. Parte della gamma Ford F-Series – il truck più venduto in America per 46 anni consecutivi e il veicolo più venduto per 41 anni consecutivi – F-150 Lightning è rapidamente diventato il pick-up elettrico più venduto del paese. Il volume strettamente limitato di

veicoli per i clienti in Norvegia sarà prodotto presso il Rouge Electric Vehicle Center di Dearborn, negli Stati Uniti, che si sta espandendo per aumentare la produzione fino a una velocità di esecuzione annuale pianificata di 150.000 F-150 Lightning nel 2023. I consumatori in Norvegia sono i più accaniti utilizzatori di veicoli elettrici al mondo, che rappresentano già il 21 per cento dei 2,9 milioni di veicoli sulle strade

RENAULT UNA RETE DI OLTRE 350 ALLESTITORI AUTORIZZATI PRO+

PER LA TRASFORMAZIONE DEI VEICOLI COMMERCIALI, IL PROGRAMMA IMPOSTATO DAL COSTRUTTORE FRANCESE PREVEDE UNA RIGOROSA SELEZIONE DEI PARTNER, E IL RILASCIO DI UNA CERTIFICAZIONE VALIDA PER TRE ANNI: IN MEDIA 1 VAN SU 2 CON LA LOSANGA VIENE PERSONALIZZATO.

anciato nel 2010, il label Renault Pro+ riunisce tutte le competenze del marchio nei veicoli commerciali e risponde alle esigenze specifiche dei clienti professionali. Quando un cliente varca la soglia di uno dei 600 centri Renault Pro+ di tutto il mondo, gli esperti non gli chiedono che veicolo vuole acquistare, ma prima di tutto chi è.

È imparando a conoscere la vita quotidiana dei clienti con le

loro passioni, esigenze e vincoli professionali che gli esperti del marchio possono creare uno strumento super-personalizzato per facilitarne il lavoro quotidiano ed accompagnarli nella loro crescita. La varietà della gamma di veicoli commerciali Renault permette di partire da una base molto ampia. Da 3,8 m3 a oltre 20 m3, dal furgone con pianale al telaio cabinato, con fino a 4 lunghezze e 3 altezze diverse per veicolo, senza considerare le opzioni in termini di motorizzazione e trazione e la varietà di porte e finestrini. Tutti i modelli della gamma dei veicoli commerciali Renault che dispongono ora della versione 100 per cento elettrica

del paese. Quasi l’80 per cento delle vendite di autovetture nuove in Norvegia nel 2022 erano elettriche, così come oltre il 20 per cento delle vendite di veicoli commerciali, una cifra che dovrebbe raggiungere il 40 per cento quest’anno, alimentata dalla crescente domanda da parte delle imprese e dall’aumento dell’offerta. Si prevede che l’F-150 Lightning offrirà un’autonomia di guida a zero emissioni di scarico stimata di 386 km, capacità di traino di 3.493 kg e 805 portata kg. Il pickup è alimentato da un doppio motore elettrico, un gruppo propulsore a trazione integrale che genera 458 CV e 1.050 Nm di coppia, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 5 secondi e supportato dalle modalità di guida Normal, Sport, Off-Road, e Tow/Haul. La batteria agli ioni di litio da 98 kWh di nuova generazione può essere ricaricata dal 15 all’80 per cento in 39 minuti utilizzando la ricarica rapida CC da 150 kW, consentendo ai clienti di sfruttare la rete norvegese in crescita di 20.000 punti di ricarica pubblici, inclusi 6.000 veloci.

Esattamente a misura di professionista

costituiscono un punto di forza, in quanto permettono di offrire soluzioni più economiche, più sostenibili e silenziose, Le competenze non si limitano al prodotto. Gli esperti commerciali e i servizi Renault Pro+ sostengono i clienti anche a livello di finanziamento dei progetti, installazione ed utilizzo di soluzioni di ricarica per i veicoli elettrici, soluzioni di mobilità alternative nel caso in cui il veicolo sia immobilizzato o gestione e ottimizzazione delle flotte aziendali.

Se Renault è in grado di proporre soluzioni esclusive e idonee per ognuno dei suoi clienti, uno più specifico dell’altro, è anche

perché può contare sulla rete di oltre 350 allestitori autorizzati Pro+. Il modello si basa su una rigorosa selezione delle migliori aziende presenti sul mercato mondiale. Gli allestitori autorizzati soddisfano severi standard di attività commerciale, qualità e gestione finanziaria. L’approvazione della certificazione porta alla firma di un contratto tra Renault e l’allestitore. La certificazione è valida per 3 anni e, ogni anno, il Dipartimento Qualità di Renault valuta l’allestitore per accertarsi che il processo di produzione sia in linea con le raccomandazioni del costruttore. La certificazione consente

all’allestitore di proporre veicoli allestiti, approvati e omologati dal costruttore. C’è anche un sito web dedicato agli allestitori, Renault Conversion, che permette di mettersi in contatto con Renault e di accedere a tutta la documentazione tecnica dei veicoli. In media, 1 veicolo commerciale Renault su 2 è sottoposto ad allestimento. Il costruttore svolge un ruolo importante in svariati segmenti, come ambulanze, lavori pubblici, officine mobili, trasporto di animali, piattaforme e negozi. I camion con cassone ribaltabile, gli autocarri refrigerati, i carri attrezzi, i camion di grandi dimensioni e i veicoli per il trasporto dei diversamente abili sono tra i più richiesti dai clienti agli esperti di Renault Pro+.

Fdi Lino Sinari Roma Ldi Greta Rossi Roma
In Norvegia la rete di ricarica pubblica è organizzata su 20.000 postazioni, di cui 6.000 fast charge.
I centri Renault pro+ in tutto il mondo XII N° 319 maggio 2023 ANTEPRIMA
600

UN’OFFERTA PRO SEMPRE PIÙ COMPLETA, ANCHE PER LE NICCHIE DEL LUSSO

AL PORTAFOGLIO PRODOTTI CHE IL GRUPPO MILANESE PROPONE ALLE AZIENDE ITALIANE ATTRAVERSO LA SUA RETE DEDICATA, SI AGGIUNGE IN QUESTE SETTIMANE IL MIFA9 PENSATO PER TRASPORTARE NEL SUO SALOTTO FINO A 7 OCCUPANTI. L’ABBIAMO PROVATO, DA PASSEGGERI, IN UN TEST DRIVE ALL’INSEGNA DEL RELAX.

l Gruppo Koelliker lancia sul mercato italiano il Maxus Mifa9, veicolo rivolto ad un target ben specifico di clienti: tra questi sicuramente l’hotellerie di lusso, ma anche le agenzie che curano gli aspetti logistici e di trasporto persone tramite gli NCC oppure le aziende che prevedono lo spostamento dei loro manager che anche in viaggio hanno bisogno di un luogo comodo per lavorare.

SAIC Motor, proprietario del brand Maxus, è oggi tra i più grandi gruppi automobilistici cinesi e negli ultimi anni si è distinto per aver investito in termini di sviluppo e innovazione. Il brand è distribuito in 73 paesi, ed è campione di vendite in Australia, Cile, UK e Paesi Nordici; in Italia

Iè il Gruppo Koelliker ad occuparsi della commercializzazione dei prodotti Maxus: oltre al Mifa9, si segnalano i van elettrici eD3 ed eD9, che in questi mesi hanno raggiunto grandi risultati. Con un portafoglio ordini di più di due mila veicoli nel primo trimestre del 2023 la market share dell’eD3 è stata del 20,4 per cento e quella dell’eD9 di quasi il 32 per cento, valori che posizionano entrambi i modelli sul secondo gradino del podio generale delle vendite. Abbiamo provato il Mifa9 da passeggeri lungo un percorso misto, urbano, extraurbano e autostradale per riportarne un’ottima impressione sul livello di cura dei dettagli e degli interni. È un veicolo che sa senza

dubbio come mettere a proprio agio gli occupanti, con poltrone completamente autonome e distanziabili, che il passeggero può controllare e gestire come

meglio desidera, riscaldando i sedili, ventilandoli, o rilassandosi con la funzione massaggio. Ma non solo: Mifa9 è adatta anche a viaggi di lavoro, in quanto

prevede un tavolino estraibile ed una presa shuko da 220W per collegare il proprio laptop. A differenza di tutti gli altri veicoli del segmento derivati da veicoli commerciali, il Mifa9 nasce su una piattaforma originale, creata per trasportare persone nella silenziosità garantita dal suo motore elettrico da 244 CV: a questo proposito l’autonomia arriva a 595 km (WLTP urbano) e la batteria, da 90 kWh, si ricarica dal 30 all’80 per cento in mezz’ora. Quanto alla sicurezza, spicca il primo assistente alla guida intelligente in grado di riconoscere automaticamente lo stile del conducente attraverso la combinazione di dati e scenari di marcia, ma il Mifa9 è anche dotato di ADAS come l’adaptive cruise control, il lane departure warning e lo speed assist, e la bontà del risultato è confermata dalle 5 stelle euroNCAP che il veicolo si è recentemente aggiudicato. Non manca nulla neppure dal punto di vista dell’infotainment: bluetooth, schermo da 12.3 pollici, compatibile sia con Apple che con Android, e fino a 12 speaker.

KOELLIKER
TRASPORTO PERSONE EXTRA LUSSO CON IL MAXUS MIFA9
Capienza 7 posti disposti su tre file Dimensioni 5.270 x 2000 x 1.840 mm Autonomia 595 km WLTP Prezzo da 86.000 a 93.000€ Garanzia 5 anni e 100.000 km sul veicolo; 8 anni e 200.000 km sulla batteria di trazione. Versioni Premium e Luxury
Classe 1961, Marco Saltalamacchia è l’Amministratore Delegato del Gruppo Koelliker, per cui lavora dal 2021.
XIV N° 319 maggio 2023 IN ANTEPRIMA
di Cristina Altieri Milano

INTERVISTA

La parola a Giuseppe Lovascio, Chief Strategic Officier di Gruppo Koelliker

COPRIREMO ENTRO FINE ANNO IL 91 PER CENTO DEL MERCATO

“Abbiamo costruito una gamma prodotto e una rete pensata per incontrare le esigenze dei clienti professionali più diversi: siamo soddisfatti dei risultati raggiunti fin qui e non intendiamo fermarci: il nostro portafoglio si sta ampliando e camminiamo sicuri lungo la strada che ci sta portando a diventare dei veri e propri consulenti di mobilità al servizio delle aziende”: così Giuseppe Lovascio, Chief Strategic Officier del Gruppo Koelliker, commenta

la strada percorsa fin qui e apre una finestra su quello che sarà il futuro del Gruppo, in occasione della prova stampa del Mifa9 (Acronimo di Maxus Intelligence Friendly Artistic), mentre gli rivolgiamo le nostre domande comodamente sistemati sui sedili accoglienti del lussuoso multispazio.

Iniziamo dal Mifa9: quali sono i punti di forza di questo veicolo?

Maxus Mifa9 si pone a cavallo tra il mondo pro e quello

CRP - CENTRO RIPARAZIONI

PIACENTINO

passeggeri e lo immaginiamo inserito in un contesto di NCC, nella flotta dei resort di lusso, o ancora nel mondo imprenditoriale per gli spostamenti di manager che vogliano lavorare nel massimo comfort anche in viaggio. Proponiamo, proprio perché parliamo di lusso, due versioni totalmente accessoriate ad un prezzo di listino adeguato al segmento: è un mezzo che verrà apprezzato per la sua qualità, per l’autonomia, per il comfort e il piacere di guida.

“L’assistenza è fondamentale: come dico sempre, se il primo veicolo lo vende il Sales, tutti gli altri li mette a segno l’Aftersales”.

Come è organizzata la rete di assistenza Koelliker in Italia?

Presentate le gamme Maxus e Wuzheng alla multiservizio IREN,

AMBIZIOSO PIANO ELETTRICO

Le gamme Maxus e Wuzheng sono state presentate al management Iren presso la sede della CRP di Piacenza, da pochi mesi diventata uno dei punti strategici nella mappa dei partner pro del gruppo Koelliker sul territorio italiano. E sono stati proprio da una parte Giuseppe Lovascio, Chief Strategic Officier del Gruppo Koelliker, e Gustavo De Cicco, Fleet & Remarketing Director, insieme a Stefano Repetti, Presidente della Centro Riparazioni Piacentino, ad illustrare alla squadra di Iren capitanata da Sergio Giordano, Responsabile Amministrazione e Pianificazione flotte, le opportunità offerte da una gamma elettrica capace di coprire le esigenze di movimentazione espresse dalla società attiva nella produzione e distribuzione di energia elettrica, nei servizi di teleriscaldamento, nella gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e tecnologici. “Siamo entusiasti - ha commentato Stefano Repetti - di far parte del network del Gruppo Koelliker: la loro è una visione che ci siamo

sentiti di sposare da subito, che guarda al futuro, mette il cliente davanti a tutto e premia in noi concessionari la capacità di offrire un servizio di eccellenza. Siamo sempre stati in prima linea con la nostra officina sul fronte del service, e da oggi decliniamo la nostra forza anche a vantaggio dei clienti Maxus e Wuhzeng: sono interlocutori professionali per i quali mettiamo in campo tutta la nostra esperienza. Quale quindi occasione migliore la mia idea – condivisa in pieno dal Team Koelliker –di coinvolgere direttamente il Gruppo Iren che da oltre 30 anni serviamo sia con la fornitura di mezzi che con il nostro service, da ultimo il supporto alle loro spazzatrici stradali urbane RAVO sui territori di Piacenza e Parma”. Ed è proprio nel territorio di competenza di CRP che opera - tra le altre aree - Iren, società multiservizi attiva in diverse parti d’Italia. “Abbiamo 10.000 dipendenti e una flotta di circa 3.300 veicoli - ci spiega Sergio Giordano - di cui il 40 per cento van e una ottantina di pesanti. Sono mezzi che

lavorano in contesti diversi, da quello cittadino all’ambito montano dell’Emilia e della Liguria, per la movimentazione delle squadre operative che gestiscono le reti di acqua, gas ed elettriche. Se siamo interessati ai mezzi che Koelliker ha in portafoglio? Certamente, l’obiettivo dell’azienda è quello di arrivare all’elettrificazione completa della flotta entro il 2030, quindi è nostra intenzione tenere conto di tutti i veicoli a zero emissioni presenti sul mercato. Oggi ne abbiamo 700, ma il nostro piano industriale è altamente sfidante: stiamo acquistando 110 veicoli all’anno, il prossimo anno ne sono previsti 160, mentre dal 25-26 passeremo ad ordinarne 250. Abbiamo già acquistato da Koelliker in passato, e abbiamo fatto diversi test su questi veicoli: vanno bene, stiamo solo verificando la rete di assistenza anche in zone diverse da questa, ma capiamo che il territorio italiano è sempre più coperto dalla loro rete professional. Quello che ci interessa è standardizzare le forniture, per questo puntiamo sulla massima autonomia cercando sempre il taglio di batteria maggiore: i nostri veicoli sono interscambiabili, quindi devono essere pronti a supportare tutte le nostre missioni”.

Spieghiamo subito che a monte Koelliker ha operato una scelta distinguendo nettamente la rete che si occupa delle passenger car dal network dedicato ai veicoli commerciali. La rete Professional è costituita da 18 concessionari che diventeranno 30 entro la fine dell’anno: li abbiamo già individuati, si tratta solo di nominarli. Abbiamo messo a punto la squadra pensando al servizio: siamo un brand nuovo e dobbiamo essere performanti, e siamo partiti dall’assunto che il veicolo commerciale deve essere assistito più in fretta delle automobili. Per questo motivo il nostro network è costituito prevalentemente da concessionari truck che fanno del servizio 24/7 il loro mantra. Abbiamo ritenuto di procedere così: prima abbiamo pensato a come assistere il prodotto, e poi a come venderlo. Come diciamo sempre, se il primo veicolo lo vende il sales e tutti gli altri li mette a segno l’aftersales. I concessionari sono capillari sul territorio italiano e abbiamo tra le fila nomi importanti come Borgo Agnello, Trivellato, DE Truck, Cavi Diesel, Comer Sud, Erzelli, CRP: si tratta di aziende con una forte tradizione nel service, orientate alla risoluzione dei problemi del cliente.

In gamma Maxus, e non solo, stanno arrivando interessanti novità…

Sì, la nostra idea è quella di coprire il 91 per cento del mercato entro fine anno. Oltre agli elettrici eD3 e eD9 abbiamo aggiunto il light truck e il pickup T90. Per quanto

riguarda quest’ultimo, abbiamo ordinato i primi 180, di cui una sessantina andranno alla rete, mentre parlando del light truck, che arriverà verso il mese di settembre, si tratta di un tre assi da 4,5 ton capace di dimostrare la nostra attenzione verso il medio raggio, e come i mezzi elettrici stiano uscendo dal perimetro urbano. Ma ancora, considerando che il 96,5 per cento del mercato van è ancora endotermico, sono arrivati 350 D9 endotermici, e ne abbiamo ordinati un altro migliaio: va bene la transizione energetica, ma più importante è per Koelliker andare incontro alle esigenze del cliente. E infine presenteremo entro fine anno l’eD7, un veicolo di dimensioni intermedie tra eD3 e eD9, sia in versione chassis che van. Ma il portafoglio Koelliker non è declinato solo sul brand Maxus: abbiamo il Wuzheng 3MX, un tre ruote che trova gioco facile sul mercato italiano grazie alla tradizione portata avanti negli anni dal costruttore nazionale: è versatile e compatibile con i più svariati allestimenti per il settore food, agricolo, logistico e garbage. Non vi siete rivolti solo a realtà cinesi, avete trovato ottima tecnologia anche dalle nostre parti...

Sì, abbiamo in portafoglio due marchi tedeschi, B-ON, spinoff della StreetScooter che ha fornito le poste tedesche con oltre 20.000 veicoli in strada e +40.000 km percorsi: quando hanno deciso di ampliare il loro raggio distributivo, ci siamo proposti e l’Italia è il primo mercato ad accogliere questi chassis elettrici, che possono essere allestiti indifferentemente da loro oppure qui da noi. E poi c’è EVUM Motors, anche questa azienda tedesca, che ci fornirà l’unico commerciale elettrico 4x4 presente sul nostro mercato. Non pensiate che ci fermeremo qui: esula dal discorso commerciali ma non da quello elettrico: se stiamo lanciando la nostra piccola Microlino, prodotta in Italia, presto annunceremo una partnership con un costruttore italiano per una due ruote a zero emissioni.

Giuseppe Lovascio ha alle spalle una carriera in ambito automotive che parte da Aprilia, passa per Honda e si consolida a Torino in FCA.
XV N° 319 maggio 2023 IN ANTEPRIMA
Stefano Repetti e Giuseppe Lovascio a colloquio con i dirigenti Iren.

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