Il Mondo dei Trasporti - Luglio-Agosto 2023

Page 1

Mensile

L’editoriale

di politica, economia, cultura

Mensile di politica, economia cultura e tecnica del trasporto

Vitalità e fiducia si contrappongono al silenzio della politica

I PROBLEMI DEL TRASPORTO DIMENTICATI

Il mercato dei veicoli industriali e commerciali ha ritrovato vitalità, che riporta fiducia nel lavoro soprattutto delle reti di distribuzione e di assistenza. Le aziende di trasporto investono nel rinnovo delle flotte per offrire ai propri clienti un servizio di qualità sempre migliore. L’industria veicolistica risponde alla domanda con prodotti dietro cui si nascondono enormi investimenti. In definitiva l’intero settore dell’autotrasporto dà prova di consapevolezza nell’offrire risposte alle esigenze dei tempi moderni, mentre il nuovo Governo si avvia ormai ad un anno di legislatura ed è difficile trovare anche un solo provvedimento che si riferisca al nostro settore. Che solo un paio di anni fa, in piena pandemia, veniva celebrato come il salvatore della Patria. Dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture arriva un silenzio assordante su questo fondamentale tema. Intanto, ciliegina sulla torta. Il prezzo del gasolio viaggia verso i 2 euro al litro.

IN ALLEGATO INSERTO SUL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI

mobilità

Il MAN Lion’s City 10E ha dimostrato sulle strade dell’Alto Adige di poter ambire persino al trasporto extraurbano. Mare e ferrovia con Moby e Italo-Itabus.

e tecnica del trasporto | Fondato da Paolo Altieri

DIESEL TECHNIC INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE

WALTER SCHIAVI

PER SERVIRVI CI SIAMO FATTI IN DUE

RENAULT TRUCKS

Cambio al vertice della filiale italiana della Losanga: Edouard Savelli prende il posto di Pierre Sirolli. Il bilancio di quattro anni contraddistinti dal segno “più”.

In occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Aversa, il numero uno della filiale italiana individua in qualità, tempi rapidi di consegna e servizi in costante evoluzione le chiavi di un grande successo.

pag 20

Consegnati alla veneta

CTS Logistica Trasporti sette trattori LNG da 410 cavalli, prima tranche di un ordine da 50 veicoli. Confermata la vocazione sostenibile della prima azienda in Italia a integrare 50 veicoli a LNG nel 2017, dotandosi due anni dopo del primo distributore a uso privato del Triveneto, nonché di un magazzino refrigerato a CO2 a impatto ridotto.

RINOCUSTOM

pag

Centro Riparazioni Piacentino diventa officina autorizzata MAN Truck & Bus: una nuova avventura per la vulcanica realtà emiliana che negli ultimi mesi ha mutato pelle per rispondere al cambiamento sostanziale che il settore del trasporto sta affrontando in questi anni puntando su marchi giovani e sostenibili per la vendita, e assegnando nuovi significati ad una tradizione di oltre mezzo secolo nel service.

pag 14

EUROMASTER

Vincenzo Conte della Conte Gomme ci porta alla scoperta della sua azienda, una vera e propria eccellenza campana. Parte naturalmente del network Euromaster.

U A

lla scoperta della famiglia Rizzi, che da Avio ha costruito una florida realtà vinicola e oggi si affaccia al settore del trasporto conto terzi per passione: quella di sedere tutto il giorno al volante di un mezzo con la stella sul frontale. Li conosciamo in occasione della consegna di un Mercedes-Benz Actros L unico, che più particolare di così non si può.

FRAIKIN ITALIA

n’azienda in crescita che punta su collaborazione, sostenibilità, formazione, che individua percorsi di carriera per i propri dipendenti, e li aiuta a realizzarli. Un’azienda che crede nelle donne, che costituiscono il 44 per cento del personale. Ne abbiamo parlato con Emily Calcaterra, HR Manager di Raben Sittam, nella prima di quattro interviste dedicate ad altrettante prime linee dell’azienda.

pag 22

Quattro anni di successi e oggi il sogno è coronato: con l’apertura del reparto tappezzeria, le lavorazioni vengono tutte svolte internamente.

La filiale italiana del noleggiatore francese punta sui piazzali dai quali poter offrire ai propri clienti sempre più servizi e sempre più da vicino.

Vega Editrice Anno XXXIII luglio-agosto 2023 euro 5.00 N° 321
pag 24 pag 27
CRP RABEN
MB
SCANIA
SITTAM
TRUCKS
pag 38 08 pag 26
pag 16 pag 06

ANITA

NORMATIVA ANGOLO CIECO: I DUBBI DELLE IMPRESE

Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato la delibera che introduce, nell’area B della città, il divieto di accesso e circolazione dei veicoli industriali che non montano sensori in grado di rilevare la presenza di veicoli o persone nell’angolo cieco. A partire dal primo di ottobre 2023, infatti, sarà introdotto nell’area interessata il divieto di circolazione nei giorni feriali per i veicoli destinati al trasporto di merci aventi massa massima superiore a 12 tonnellate, ad eccezione di quelli dotati di sensore per angolo cieco e apposito adesivo che ne segnala il pericolo. Se i proprietari risultano in possesso di un contratto di acquisto di un sistema di rilevazione per angolo cieco, potranno circolare fino all’installazione del dispositivo e comunque non oltre il 31 dicembre 2024. Per i veicoli aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12 tonnellate i divieti entreranno in vigore ad ottobre 2024, con la

medesima possibilità di deroga non oltre il 31 dicembre 2025.

ANITA, che già nei mesi scorsi aveva espresso il proprio parere negativo nei confronti di una misura fortemente discriminatoria per il settore, lancia un ulteriore appello al Comune di Milano affinché venga ristabilita la piena circolazione delle merci all’interno del capoluogo lombardo. “Milano rappresenta un polo logistico di cruciale importanza per il nostro settore e per l’intera economia nazionale - afferma il neo Presidente di ANITA Riccardo Morelli - e proprio per questo motivo siamo fortemente preoccupati che all’interno della città vengano introdotte delle limitazioni al traffico delle merci che avranno sicuramente un forte impatto negativo per le imprese che rappresentiamo, anche a causa dell’attuale carenza di approvvigionamento degli ap-

parati tecnologici richiesti.” “La sicurezza delle nostre strade è senza dubbio un tema che consideriamo prioritario - prosegue Morelli - ma i divieti di circolazione non possono e non devono rappresentare la soluzione al problema, in quanto non fanno altro che compromettere l’operatività delle imprese di trasporto merci, mettendo ulteriormente in luce una tendenza a non valorizzare il ruolo del settore da parte delle Istituzioni”.

L’IMPORTANZA DELLO SHIFT MODALE

MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO ALTIERI paolo.altieri@vegaeditrice.it

VICEDIRETTORE CRISTINA ALTIERI cristina.altieri@vegaeditrice.it

HANNO COLLABORATO

PAOLO BARILARI

ALBERTO CASPANI

FRANCESCO IRACE

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

VIA RAMAZZOTTI 20 - 20900 MONZA

TEL. +39 039 493101 - INFO@VEGAEDITRICE.IT

WWW.ILMONDODEITRASPORTI.COM

SEDE LEGALE

VIA STRESA 15 - 20125 MILANO

EDITORE

VEGA EDITRICE

PRESIDENTE

LUISELLA CROBU

VICE PRESIDENTE MICHELE STEFANO ALTIERI

PUBBLICITÀ

VEGA EDITRICE SRL

VIA RAMAZZOTTI, 20

20900 - MONZA

TEL. +39 039 493101

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

STEFANIA FRERI

STAMPA

TIPOLITOGRAFIA PAGANI SRL

PASSIRANO (BS)

ABBONAMENTO

ANAV, l’Associazione del trasporto di passeggeri con autobus di Confindustria, ha presentato i risultati dello studio “Transizione energetica e neutralità tecnologica nel TPL” condotto da RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica. Dai risultati dello studio si evince l’importanza dello shift modale, dalla mobilità privata verso il trasporto collettivo, come elemento catalizzatore per la decarbonizzazione del settore passeggeri. “Il totale degli autobus in circolazione sul territorio nazionale incide solo per lo 0,7 per cento delle emissioni climalteranti - sottolinea il Presidente di ANAV, Nicola Biscotti -, mentre la sola realizzazione dell’obiettivo di shift modale previsto nel PNRR, ovvero di trasferimento alla mobilità collettiva del 10 per cento della mobilità privata motorizzata, sarebbe in grado di realizzare un risultato doppio, cioè pari alla riduzione del 1,7 per cento del totale delle emissioni climalteranti”.

Nel breve e medio periodo, l’inserimento nel parco veicolare di mezzi a zero emissioni è condizionato da vincoli tecnologici e di infrastruttura, nonché dai costi di realizzazione mediamente più alti, soprattutto per i veicoli a batteria elettrica e a idrogeno. Alla luce di questo scenario, i veicoli di ultima generazione ad alimentazione tradizionale e ibrida possono ancora costituire un’alternativa, accanto alle potenzialità offerte dai biocarburanti ritenuti meritevoli di attente indagini e sperimentazioni.

La crisi innescata dallo scenario geopolitico attuale ha comportato una crescita del prezzo dell’energia e, in particolare, del metano e dell’energia elettrica. “Prezzi che oggi - prosegue Biscotti -, anche nello scenario migliore, sono comunque superiori nell’arco di vita utile del veicolo a quelli delle alimentazioni tradizionali, per valori fino al 25 per cento come nel caso dell’autobus elettrico”.

Per quanto riguarda la capacità produttiva del nuovo settore, secondo Biscotti “occorre tenere conto che entro la fine di quest’anno dovranno essere sostituiti quasi 10mila bus Euro 2 ed Euro 3, i quali dall’anno prossimo non potranno circolare per effetto dei vincoli di legge vigenti. “Un approccio graduale alla transizione energetica - conclude Biscotti -, portata avanti anche con tecnologie tradizionali supportate da combustibili a basso impatto carbonico, è dunque la soluzione migliore per aumentare la qualità del servizio e la sua attrattività, indispensabili per stimolare lo shift modale dalla mobilità privata a quella pubblica, coniugando il rispetto delle esigenze di adeguamento degli operatori, delle tecnologie e del settore al requisito della sostenibilità ambientale”.

Negli ultimi mesi il granitico muro elevato dai sostenitori dell’alimentazione elettrica come unica soluzione per raggiungere gli obiettivi della transizione green dei trasporti, ha cominciato a mostrare qualche crepa evidente all’interno dell’Unione Europea. In realtà da mesi il dibattito sotto traccia all’interno dei Paesi membri aveva fatto capire che qualcosa si stava muovendo. Un dibattito che è diventato palese, dopo le dichiarazioni della commissaria europea all’Energia, la lituana Karim Simson che si è detta pronta a riaprire la trattativa sui biocarburanti; che si è allargato con la presa di posizione del G7 di Sapporo che ha rilanciato il ruolo di questi nella decarbonizzazione (appaiandoli ai già consentiti e-fuel); che si è formalizzato con il documento del Parlamento europeo che sdogana di fatto i biocarburanti (chiamandoli, fra l’altro, «carburanti sostenibili») quanto meno nel trasporto stradale pesante.

Tre colpi che il partito del «full electric e basta» ha incassato non senza reagire. Ad ogni colpo, abbiamo visto seguire dichiarazioni, inchieste, ricerche di sostenitori, movimenti, organizzazioni legati al monotrazionismo elettrico, pronti ad accettare per risolti - entro il 2035 - tutti i problemi che ancora ostacolano la loro alimentazione preferita (le batterie, le infrastrutture, i costi d’acquisto, provenienza da fonti non rinnovabili) e a condannare senza appello i biocarburanti con argomenti spesso pretestuosi (scarsa disponibilità, eccessivo consumo di suolo e acqua, non neutralità nell’intero ciclo produttivo). E liquidano chi si batte perché accanto all’elettricità ci siano alternative valide ed efficaci economicamente e ambientalmente, come soggetti interessati soltanto ai quattrini. Una polarizzazione di fronte alla quale cadono le braccia, soprattutto perché non è questo il modo per affrontare un tema decisivo come quello della decarbonizzazione dei trasporti. Così come sarebbe sciocco negare il ruolo e l’importanza dell’alimentazione elettrica, altrettanto lo è riservare a questa il monopolio dell’autotrazione a fronte di altre soluzioni che - anche nel ciclo completo di vita - si presentano meno impattanti sul clima e sulle persone e che, in particolare, non hanno alternative visibili nel settore dei veicoli più pesanti. Entrambe le strade sono ancora lunghe: percorrerle tutte e due è solo una questione di buonsenso. Altrimenti si rischia di buttar via il bambino con l’acqua sporca. Per questo bisogna stare attenti a quelli che sporcano l’acqua per buttar via il bambino.

ANNUO: ITALIA EURO 50,00, ESTERO: EURO 150,00. BANCA D’APPOGGIO: UNICREDIT BANCA CODICE IBAN: IT 21 V 02008 33430000041141143 - MONTE DEI PASCHI DI SIENA CODICE IBAN: IT51 K 01030 01605 000000212676. POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - DISTRIBUZIONE NUOVA EFFEA SRL: BRUGHERIO (MB). IL MONDO DEI TRASPORTI È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 327 DEL 4/5/1991 - ISCRIZIONE AL ROC: N. 35164.
ARTUSI
FEDERAUTO CON DELEGA
E VEICOLI COMMERCIALI
ALLA CONTROFFENSIVA DEL FULL ELECTRIC
CORNER DEALER DI MASSIMO
VICEPRESIDENTE
TRUCK
ATTENTI
ANAV BISCOTTI: “MOBILITÀ COLLETTIVA FONDAMENTALE PER UNA SERIA E RAPIDA DECARBONIZZAZIONE”
NO ALLA LIMITAZIONE DEL TRAFFICO MERCI ALL’INTERNO DELLE CITTÀ
Massimo Artusi, Vicepresidente Federauto con delega Truck e Van.
3 N° 321 luglio-agosto 2023 FATTI
& OPINIONI

Passato, presente e futuro del trasporto stradale europeo

Che cos’è l’Iru L'IRU è l'Unione Internazionale dei Trasporti Stradali.

OPINIONI E PUNTI DI VISTA DI TANTI IMPORTANTI ATTORI

Con il Green Deal europeo, aspiriamo a diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

L'IRU, l'organizzazione mondiale del trasporto su strada - che solo in Europa rappresenta un milione di aziende di trasporto - è un partner indispensabile in questo viaggio". Con questa dichiarazione Ursula von der Leyen Presidente della Commissione Europea, ha aperto una giornata di celebrazione e di incontro tra i principali attori del settore trasporto su strada in occasione dell'evento speciale organizzato dall’IRU a Bruxelles, il 29 giugno scorso, per celebrare i suoi 50 anni di rappresentanza presso l'Unione Europea.

Autorità dell'Unione Europea, ministri di governi europei e leader del settore hanno discusso di digitalizzazione, decarbonizzazione e trasporto stradale da oggi al 2040, partendo dall’analisi del passato e del presente del trasporto stradale per impostare la giusta rotta verso il futuro. “Il settore dei trasporti - ha aggiunto la von der Leyen - svolge un ruolo cruciale in quella che è attualmente la sfida più grande e più importante: garantire la mobilità di persone e merci marciando verso l’obiettivo dell’impatto zero nei confronti dell’ambiente”.

Nel corso della giornata, tutti gli interventi hanno confermato il ruolo chiave del trasporto merci e passeggeri in Europa, ma anche il momento di grande pressione alla quale sono sottoposte le aziende di trasporto, strette tra la mancanza di autisti, norme sempre più rigide per la tutela dell’ambiente, concorrenza attiva e spesso sleale da parte di aziende di trasporto extra-euro-

pee. Secondo Georges Gilkinet, vice primo ministro e ministro della mobilità del Belgio: "Come altri settori, l'industria del trasporto su strada si trova oggi ad affrontare una triplice sfida: progettare un modello che sia sostenibile dal punto di vista climatico, equo nei confronti dei lavoratori ed economico. Queste tre variabili sono collegate. Poiché la domanda globale di trasporti continua a crescere, la transizione verso l'assenza di

emissioni di carbonio tramite veicoli elettrici o a idrogeno è una necessità. I camion rimarranno comunque essenziali per il trasporto locale di merci transfrontaliere, ed è puntando alla complementarietà con il trasporto ferroviario e marittimo che il settore deve svilupparsi”. Durante l’incontro di Bruxelles si è svolta anche una tavola rotonda su due delle questioni più urgenti che il trasporto stradale deve affrontare: la decarboniz-

.

zazione e la digitalizzazione.

David Lucas Parrón, Segretario di Stato per i Trasporti, la Mobilità e l'Agenda Urbana presso il Ministero dei Trasporti spagnolo, ha dichiarato: "Stiamo affrontando una grande sfida: rendere il settore più attraente per i giovani. Possiamo raggiungere questo obiettivo attraverso la digitalizzazione e la decarbonizzazione. La cooperazione intermodale può contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti. Ma soprattutto introduce altri modi di gestire la catena logistica, rendendola più inclusiva, senza lasciare indietro nessuna modalità o trasporto".

Il professor Pero Mićić, CEO di Future Management Group AG, una società fondata nel 1991 in Germania e tra le pioniere in Europa nel settore delle previsioni ha elencato alcuni dei cambiamenti radicali che trasformeranno il settore della logistica e dei trasporti da oggi al 2030 e oltre, e che hanno una probabilità di realizzarsi, secondo Mićić, superiore al 65 PER CENTO. "Nel medio termine avremo fonti energetiche sostenibili ed economiche, e secondo uno studio della Stanford University solo attraverso il passaggio all’elettrico potremmo ridurre il consumo di energia di oltre il 50%. Con veicoli elettrici più performanti, riducendo l’energia impiegata attività minerarie e nella produzione di carburanti fossili. E nel 2050 potremmo raggiungere l’obiettivo di utilizzare soltanto energia rinnovabile. Contemporaneamente l'intelligenza artificiale e i veicoli autonomi renderanno i trasporti più efficienti, economici e sicuri".

È stata fondata 75 anni fa a Ginevra per facilitare gli scambi commerciali, il trasporto internazionale su strada, la mobilità dei passeggeri e per sostenere lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo. sviluppo sostenibile in tutto il mondo.

L'IRU vanta collaborazioni di lunga data con partnership con le Nazioni Unite, l'Unione Europea e le istituzioni eurasiatiche. con le Nazioni Unite, l'Unione Europea e le istituzioni eurasiatiche.

Dal 2010 in poi si è assistito a un ampliamento del ruolo globale dell'IRU, con la ratifica della Convenzione TIR da parte di Cina, India e Pakistan, tre Paesi che rappresentano il 40 per cento della popolazione mondiale.

di Paolo Barilari Bruxelles DEL SETTORE, RIUNITI A BRUXELLES IN OCCASIONE DELL'EVENTO SPECIALE PER CELEBRARE I 50 ANNI DI RAPPRESENTANZA DELL’IRU PRESSO L'UE. Nell'immagine a sinistra Radu Dinescu, Presidente dell'IRU dal 2020
"
4 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

ALL’INDUSTRIAL VILLAGE DI TORINO SI ALZANO I VELI SULLA DAKAR 2024

Presentata all’Industrial Village di Torino, la Dakar 2024 nella cornice di un evento coordinato da ASO (Amaury Sport Organisation), l’ente organizzatore del rally. La 46esima edizione della manifestazione si terrà ancora una volta in Arabia Saudita e partirà dalla città di Alula il 5 gennaio 2024 per arrivare il 19 gennaio a Yanbu, sul Mar Rosso. Dodici tappe per un totale di 5.000 km, un percorso che al 60 per cento si snoda su strade inedite. Due nuove classifiche oltre a quella generale: una per i veicoli a basso impatto ambientale, e quindi elettrici, ibridi e a idrogeno, ed una per i concorrenti storici, e cioé i piloti che furono protagonisti della gara prima del 2000. I primi saranno giudicati sugli ultimi 100 km delle dieci principali tappe, i secondi seguiranno un percorso parallelo adatto ai mezzi d'epoca. A presentare l’evento David Castera, Direttore del Dakar Rally e Edo Mossi, Corrispondente per l’Italia. Un momento di grande emozione che ha visto coinvolte le glorie della iconica spedizione insieme ai piloti di oggi, e ai veicoli che hanno scritto la storia di questa mitica competizione.

Qui a destra Edo Mossi, già partecipante della Dakar, e per quattro anni Coordinatore Sportivo del rally raid più famoso del mondo. Nelle altre immagini l'evento con i tanti veicoli Iveco presenti.

IVECO L’S-Way dotato di PlusDrive ha iniziato ad operare in Germania

IL CAMION AUTONOMO È GIÀ REALTÀ

Iveco ha annunciato insieme a Plus, fornitore globale di soluzioni di guida altamente automatizzate e totalmente autonome con sede nella Silicon Valley, in California, che l'S-Way dotato di PlusDrive, la soluzione di assistenza alla guida ottimizzata di Plus basata sulla piattaforma di guida autonoma aperta dell'azienda, ha iniziato a operare sulle strade pubbliche tedesche. Questo traguardo è il risultato di un rigoroso processo di collaudo e validazione

che ha previsto numerose prove in condizioni controllate, la validazione di dati raccolti in precedenza su strade pubbliche e la formazione approfondita dei collaudatori circa le funzioni di sicurezza avanzate del mezzo. Inoltre, TÜV SÜD ha messo alla prova la sicurezza funzionale della soluzione per la sperimentazione su strade pubbliche. La raccolta di una cospicua quantità di dati reali durante questa fase fondamentale renderà possibile l'industrializzazione del camion a guida autonoma con autista. “Rendendo la guida più sicura, agevole e sostenibile - ha commentato Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Grouple potenti tecnologie di sicurezza predittive basate sull'IA di nuova

generazione come PlusDrive possono contribuire a ridurre il pericolo di incidenti, migliorare la fuel economy, ottimizzare la fidelizzazione degli autisti e risolvere il problema della carenza di autisti in Europa. Siamo entusiasti di dare inizio a questa nuova fase della nostra collaborazione con Plus e dimostrare la sempre maggiore maturità del nostro Iveco S-Way dotato di PlusDrive attraverso la sperimentazione su strade pubbliche e lo svolgimento di operazioni commerciali”.

Dotato di un rivoluzionario software di guida autonoma basato sull'IA e di sensori avanzati che includono lidar, radar e telecamere, PlusDrive fornisce agli autisti una cognizione sovrumana dell'ambiente che circonda il veicolo. La sperimentazione su strade pubbliche in Germania proseguirà nel corso dei prossimi mesi, per poi espandersi in Austria, Francia, Italia e Svizzera in modo da raccogliere dati

reali su diverse tipologie di strade e in varie condizioni di guida. Le prove dimostreranno inoltre che PlusDrive è in grado di gestire in maniera sicura e automatica (seppur con la supervisione dell'autista) le manovre del veicolo, tra cui centratura nella corsia, immissione in corsia, cambi di corsia avviati dall'autista o suggeriti dal sistema, assistenza in caso di ingorghi e segnalazioni all'autista. Nominata da Forbes una delle migliori start-up per cui lavorare in America e da Fast Company una delle imprese più innovative al mondo, la piattaforma di guida autonoma aperta di Plus viene già utilizzata da numerosi veicoli commerciali. “Siamo orgogliosi - ha dichiarato Shawn Kerrigan, COO e co-fondatore di Plus - del duro lavoro che i team di Iveco e Plus hanno svolto per rendere possibile il collaudo su strade pubbliche di questa soluzione di guida innovativa. Alcune tra le flotte più grandi del mondo utilizzano già PlusDrive per il trasporto merci. Prima renderemo disponibile questo prodotto a un sempre maggior numero di flotte, maggiore sarà l'impatto che riusciremo a produrre”.

5 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

GRAZIE A 160 MEZZI A METANO IN FLOTTA E OLTRE 90 PER CENTO DI VEICOLI EURO6 O A LNG, L’AZIENDA DI SCORZÈ FRA LE PIÙ SOSTENIBILI IMPRESE DI TRASPORTO ITALIANE.

I PIONIERI DELL’LNG CONFERMANO LA LORO VOCAZIONE

ST Logistica Trasporti avanza a tutto gas. Superati i mesi critici di aumento dei costi del metano, e con l’immancabile supporto di Scania nelle forniture, l’azienda di Scorzè in provincia di Venezia, ha accolto agli inizi di giugno 7 trattori LNG da 410 cavalli, prima consegna di una partita da 50 mezzi aggiuntivi prevista per il 2023. Un contributo quanto mai significativo, perché attesta e conferma la coerenza della vocazione sostenibile di CST Logistica Trasporti, prima azienda in Italia a integrare 50 veicoli a LNG nel 2017, dotandosi appena due anni dopo del primo e unico distributore a uso privato del Triveneto, nonché di un magazzino refrigerato a CO2 per un impatto ambientale ridotto (con Ozone Depletion Potential pari a zero).

“Questa nuova tappa del nostro percorso di transizione - ha spiegato Lisa Scarpa, responsabile sistema di gestione integrato per CST Logistica Trasporti e figlia del fondatore Roberto Scarpa - è stata possibile grazie al legame di fiducia che intratteniamo con Scania da ben 35 anni. Gli investimenti sostenuti a favore dell’LNG hanno ormai un peso determinante nella composizione della nostra flotta, che si avvale di 350 trattori, 160 dei quali alimentati a gas naturale liquefatto, e include ben 600 semirimorchi: cifre

ancor più significative, se si considera che il 50 per cento del parco veicolare italiano consta di Euro4, mentre quello di CST è per oltre il 90 per cento Euro6 e LNG. Siamo un’azienda specializzata nell’alimentare e operiamo sia per la GDO che per committenti storici, quali Ferrero: la sostenibilità è dunque parte integrante della nostra vocazione commerciale ed è essenziale che la filiera del food mostri una coerenza d’intenti non solo dal punto di vista produttivo, ma anche e soprattutto dei trasporti e della logistica. Una consapevolezza che

mio padre, Roberto Scarpa, ha maturato gradualmente negli anni, dopo aver avviato la propria attività nel 1984 usando il magazzino di casa come prima base operativa”.

Un’azienda in crescita Rapide e decisive le tappe di crescita che hanno trasformato l’azienda in una delle maggiori realtà nazionali: già nel 1990 CST Logistica Trasporti apre un’area operativa a Santa Maria di Sala, cui nel 2006 segue quella di Noale, raggiungendo i 35mila mq di depositi e incrementando

il volume dell’attività logistica. L’inaugurazione dell’attuale polo di Scorzè, dove sono disponibili un piazzale da 160mila metri quadrati, un deposito da 40mila mq più un’officina e un’area di servizi differenziati, risale invece al 2014; nel tempo superfici e volumi si sono ampliati su tutto il territorio veneto e persino oltre: ai 150mila mq di deposito di Scorzè (20mila a temperatura ambiente, 12mila a temperatura controllata) presto ne corrisponderanno altrettanti a Martellago (45mila a temperatura ambiente, 10mila a temperatura controllata), cui vanno

C
SCANIA CONSEGNATI A CST LOGISTICA TRASPORTI I PRIMI 7 TRATTORI DI UN ORDINE DI 50 UNITÀ
Un'immagine dei partecipanti all'evento tra i quali si riconoscono in posizione centrale Lisa Scarpa, responsabile sistema di gestione integrato per CST Logistica Trasporti e figlia del fondatore Roberto Scarpa, e Daniel Dusatti, Direttore Vendite Truck di Scania Italia.
6 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ
Di Alberto Caspani Scorzè

“Intratteniamo con Scania un rapporto di fiducia che dura da 35 anni. Oltre il 90 per cento del nostro parco è Euro6 o LNG”.

aggiunti i 10mila di magazzino scaffalato a Salzano e altri 12mila a Olmi di San Biagio di Callalta, più 4.500 di magazzino a Zero Branco e ben 60mila gestiti in outsourcing per i clienti dell’azienda. Completano l’offerta ulteriori 5mila metri quadrati di magazzino scaffalato a Valsamoggia, in provincia di Bologna. “Tutte le strutture sono a basso impatto ambientale - ha evidenziato Marco Benettin, responsabile logistica CST Logistica Trasporti - dal momento che impiegano illuminazione led e refrigerazione tramite CO2, così come autolavaggio con riciclo dell’acqua: siamo dunque in linea con i parametri energetici di classe A, in base ai quali iniziano a essere classificati anche i depositi. Utilizziamo inoltre una tecnologia voice picking che in futuro sarà integrata a robot mobili automatici, in modo che sia possibile dire loro dove andare e che tipo di prodotto gestire, aiutando il personale a percorrere minori distanze interne (questo tipo di tecnologia presenta oggi un livello di efficienza pari a un errore ogni 10mila colli).

Per rafforzare la qualità dei servizi offerti abbiamo poi acquisito le cinque principali certificazioni industriali Iso e la Sa8000 per la responsabilità sociale, completando il percorso col Transport Compliance Rating: certificazione che di fatto ingloba tutte le altre. In virtù di queste premesse, punteremo in futuro a conseguire il rating Esg per redigere il nostro primo bilancio sociale”.

“L’attenzione alla sostenibilità viene poi declinata in azioni a favore del territorio - ha aggiunto Lisa Scarpa - tant’è che sosteniamo annualmente squadre e associazioni sportive come il team M3 di Mirano, la scuola di sci Coldai Alleghe e l’Unione Ciclistica Martellago Maerne Olmo, ma promuoviamo anche eventi di grande impatto sociale quali il Mirano Summer Festival o le iniziative della Proloco Scorzè. Un impegno di cui andiamo molto fieri riguarda infine ‘Terra Libera Tutti’, progetto di co-housing per persone con disabilità”. La persistente attenzione dell’azienda alla sostenibilità ambientale e sociale, così come all’innovazione, spiega il legame speciale consolidatosi negli anni con Scania Italia, a sua volta impegnata a presidiare i differenti mercati dell’alimentazione green su cui la politica non sembra aver trovato ancora la giusta quadratura. “Scania intende essere guida del cambiamento - ha rilanciato Daniel Dusatti, Direttore Vendite Truck Scania Italia - e pur ritenendo l’elettrificazione il futuro della sostenibilità, resta convinta che sia il metano che il biometano possano contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, favorendo un’ottima economia operativa e dando al contempo

valore al cliente. Questo non significa negare le difficoltà incontrate lungo il percorso: sono state attraversate fasi di grande entusiasmo, quando l’LNG era disponibile a prezzi convenienti, ma anche altamente critiche, quando ha toccato addirittura i 3 o 5 euro al chilo: è proprio di fronte a queste prove che l’impegno per la transizione emerge nella sua autenticità. Sia Scania che CST Logistica Trasporti non si sono mai tirati indietro, convinte di poter trovare nuove modalità di equilibrio economico, grazie anche alla costante evoluzione dei modelli commercializzati. In occasione dell’ultima fiera di Hannover, infatti, la nostra casa

più significativi rispetto all’elettrico, la cui riduzione è di circa il 55 per cento). Naturalmente occorre sempre tenere in considerazione la fonte da cui il biometano proviene, dal momento che la resa varia a seconda che il carburante sia ricavato dal ciclo di gestione degli scarti o da coltivazioni estensive”.

Italia leader nel biometano Piccoli accorgimenti che non stanno però pregiudicando i nuovi orientamenti di mercato, visto che nomi importanti come Shell o Q8 hanno iniziato a investire in LNG e biometano, lasciando presumere una maggior disponibilità già sul medio-breve termine. Il biometano, in particolare, rappresenterà in Italia una voce di peso, essendo già ben integrato nei segmenti economici del Paese con un importante polo di produzione a Marghera in Veneto. Non da ultimo, sempre a favore dei carburanti sostenibili, vanno considerati gli impatti della legge n. 6/2023, secondo la quale la loro quota (HVO, Biodiesel 100 per cento, BioGNL, BioGPL) è gradualmente aumentata in Italia ed è oggi equivalente a circa 300mila tonnellate, ma con tassi di crescita graduale di 100mila tonnellate all’anno, per arrivare all’obiettivo di 1 milione di tonnellate nel 2030.

ANFIA ROBERTO VAVASSORI

NUOVO PRESIDENTE

L'Assemblea Generale degli Associati ANFIA ha eletto Roberto Vavassori – Chief Public Affairs Officer e membro del Board di Brembo – alla Presidenza dell’Associazione per il quadriennio 2023-2026. Vavassori ha trascorso tutta la sua carriera in Brembo, iniziando nel 1986 dopo aver conseguito un MBA e sperimentando la maggior parte delle funzioni e delle responsabilità in azienda, partecipando alla sua evoluzione di successo. Tra i suoi incarichi, la quotazione in borsa di Brembo nel 1995 e oltre venti progetti internazionali di M&A per realizzarne la crescita nel tempo.

BESTDRIVE ALESSANDRO DE MARTINO PASSA IN FRANCIA

ha presentato per il 2024 motorizzazioni a metano da 420 e 460 cavalli, in grado di migliorare ulteriormente le performance dei mezzi. Quelli in consegna a CST Logistica Trasporti appartengono alla categoria da 410 cavalli, con prestazioni molto simili agli analoghi veicoli diesel Super: stessa aerodinamica e cinematica, installazione del cambio Opticruise di quinta generazione, forte riduzione dei consumi con un’autonomia base di 1100 chilometri per lavori a 40 tonnellate”. Grazie al mantenimento di performance in linea con i modelli tradizionali, privilegiare il metano significa oggi poter far conto su tempi di rifornimento contenuti (da 10 a 15 minuti), ma anche su una silenziosità di crociera la cui importanza acquista sempre più peso sulle tratte urbane e in generale sui trasporti in Europa. “In sostanza, mezzi a metano e diesel mantengono la stessa efficienza energetica - ha aggiunto Dusatti - basandosi su una componentistica comune al 92-95 per cento, oltre che su sistemi di trasporti intelligenti e sicuri in virtù delle tecnologie di connettività. I mezzi godono poi del vantaggio di essere compatibili con nuovi carburanti come il biometano o l’HVO, in modo tale che utilizzando biometano liquido sia possibile ridurre le emissioni di CO2 del 70 per cento rispetto al metano fossile (dunque con valori ancora

“Stiamo indubbiamente parlando di soluzioni di notevole impatto - ha osservato ancora Dusatti - ma alle quali non corrisponde ancora un volume adeguato presso le aziende italiane. Eppure bastano semplici operazioni di calcolo per rendersi conto del beneficio apportato all’ambiente: un risparmio di carburante dell’8 per cento corrisponde, su 5 anni, a -13.714 litri di gasolio, pari a circa 17.828 euro e 55 tonnellate di CO2 risparmiate a veicolo (calcolo ottenuto sulla base media di 120mila km/anno e considerando che 1 litro di diesel, dal costo di 1,3 euro, produce 3,1 kg di CO2, mentre il consumo medio è pari a 3,5 km/litro)”.

“Nel rapporto di fidelizzazione fra CST Logistica Trasporti e Scania Italia - ha invece osservato Adriano Cuzzuol, responsabile commerciale Leiballi & Cuzzuol di San Fior (Treviso) - la nostra concessionaria ha giocato un ruolo chiave, dal momento che nostro è il compito di far conoscere concretamente i vantaggi dei modelli della casa del Grifone per i territori delle province di Treviso, Venezia, Belluno e del Friuli Venezia Giulia. I primi 50 mezzi a LNG consegnati provenivano già da noi e, in futuro, lavoreremo affinché il concetto di sostenibilità includa anche la scelta di basarsi su una concessionaria che sposi tanto i valori di tutela ambientale che sociale. Nel 2008 abbiamo infatti deciso di dotarci di un impianto fotovoltaico da 80 kilowatt per i nostri consumi energetici, la cui capacità aumenterà a breve di altri 50, con l’obiettivo di divenire completamente autosufficienti e proporci come fornitore a impatto zero”.

Alessandro De Martino, Amministratore Delegato di Continental Italia, assumerà il ruolo di Head of BestDrive Francia dal 1° settembre 2023, lasciando così dopo 16 anni il suo attuale ruolo in Italia. “L’opportunità di rimanere in Continental ma cambiare responsabilità e Paese mi permette di aggiungere un altro capitolo alla mia vita nell’automotive e di portare l’esperienza di successo della squadra italiana di Continental alla nostra consorella francese. Lascio un’azienda dotata di una strategia chiara e condivisa, che un management forte e coeso sa sviluppare ed arricchire per continuare a dare risposte alle esigenze di cambiamento del nostro mercato”. BestDrive Francia (più di 350 punti di vendita e 1.400 persone) è la consociata che gestisce le attività retail pneumatici di Continental in Francia.

FIERE IN CONTEMPORANEA NME E TRANSPOTEC LOGITEC NME – Next Mobility Exhibition, la manifestazione dedicata a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità sostenibile, e Transpotec Logitec si svolgeranno in contemporanea l’anno prossimo a Fiera Milano. NME si terrà dall’8 al 10 maggio 2024, mentre Transpotec Logitec durerà un giorno di più, fino all’11. Le due manifestazioni manterranno ciascuna la propria identità e il proprio progetto offrendo al contempo interessanti punti di contatto su tematiche strategiche.

CONTINENTAL OMOLOGATO IL TACHIGRAFO

VDO DTCO® 4.1

Continental ha ottenuto l'omologazione per il tachigrafo VDO DTCO® 4.1. Questa versione del tachigrafo intelligente introduce funzioni nuove e fornisce dati affidabili per controlli più efficienti nel trasporto internazionale di merci. I veicoli commerciali di nuova immatricolazione con peso superiore a 3,5 ton dovranno essere dotati di tachigrafi intelligenti di seconda versione. Entro agosto 2025, anche i veicoli già immatricolati che effettuano attività di trasporto internazionale dovranno effettuare la sostituzione in due fasi.

La titolare Lisa Scarpa omaggia gli autisti intervenuti all'evento con sacche dono offerte insieme a Scania.
news
7 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

RENAULT TRUCKS PRIMA POLTRONA: PIERRE SIROLLI PASSA IL TESTIMONE AD EDOUARD SAVELLI

TEMPO DI BILANCI

PER IL TIMONIERE

DELLA LOSANGA

CHE NEGLI ULTIMI

QUATTRO ANNI HA

OTTENUTO RISULTATI

ECCEZIONALI. OGGI

LA FILIALE

Quattro anni indimenticabili

Una crescita importante, quella che ha registrato negli ultimi quattro anni la Losanga in Italia, e non solo nelle vendite: quelle ci sono state, e si specchiano in una quota di mercato che ha raggiunto e varcato soglie importanti, ma quella che ci viene sintetizzata oggi, e che tutti noi abbiamo vissuto e testimoniato nei mesi passati, è un incremento della fiducia nel brand, sia da parte dei clienti che da parte della rete, un senso di appartenenza molto forte e un team coeso e motivato. A capo del quale Pierre Sirolli, al comando della filiale italiana dal 2019, ha sempre dimostrato grande competenza e partecipazione, e oggi, che viene chiamato altrove dai consueti turnover aziendali per cedere il posto alla professionalità di un collega venuto d’Oltralpe, vengono giustamente sottolineati. “Come molti di voi sanno - commenta non senza emozione l’AD uscente - per me l’Italia ha rivestito un significato particolare: con papà italiano e mamma francese, il mio sogno fin da bambino era quello di diventare l’amministratore delegato di un’azienda francese in Italia, e sono riuscito a realizzarlo. Ottenendo risultati straordinari non certo da solo, ma grazie ad un team fantastico, e ben supportato dalla Francia.

I risultati che abbiamo ottenuto parlano da soli. Intanto siamo qui a Pero nella nuova Maison Renault Trucks, una sede che ci ha restituito identità, orgoglio e visibilità sul mercato. Volete altri numeri? Sono ben lieto di darveli - scherza Sirolli - se consideriamo il periodo 2019-2023 abbiamo aumentato del 40 per cento il fatturato del nuovo, del 17 per cento i ricambi, addirittura del 72 per cento il portafoglio dei contratti di manutenzione Excellence Predict, abbiamo incrementato l’offerta di veicoli con +5 anni del 30 per cento, abbiamo ben collaborato con la nostra finanziaria con la quale oggi abbiamo quasi il 50 per cento di penetrazione. Lo scorso anno abbiamo centrato una quota di mercato del 9,5 per cento, si tratta di un record dal 2013, con molti di voi che mi chiedevano: come mai con un veicolo come

il T non riuscite a posizionarvi meglio? Ecco, ci siamo riusciti!” Un successo, quello di Renault Trucks, che passa anche dalla strategia elettrica, che se non ha avuto un diretto impatto sulle vendite, ha senza dubbio lavorato a vantaggio della percezione del brand e del suo posizionamento tecnologico, e dal lancio del turbocompund delle meraviglie, che ha soddisfatto - come si suol dire - pubblico e critica. “Ma non abbiamo solo prodotto, risultato, sede - continua Sirolli - possiamo oggi contare anche su un network sempre più forte: negli ultimi mesi abbiamo inaugurato tre concessionarie e numerosissimi punti di assistenza, molti dei quali stanno aprendo proprio in queste settimane. Anche in azienda abbiamo vissuto una trasformazione incredibile: il 37 per cento del nostro personale è entrato in azienda in questi ultimi quattro anni, +75 per cento degli impiegati hanno un nuovo ruolo, abbiamo in generale incrementato il personale e introdotto due nuovi reparti, quello dedicato alla mobilità elettrica, e quello focalizzato sullo sviluppo di nuovi business con i clienti e la rete”. L’applauso da parte dei giornalisti presenti, che da sempre hanno trovato in Sirolli grande apprezzamento per il loro

RENAULT TRUCKS

lavoro e una viva partecipazione, sfuma in un caloroso saluto al nuovo amministrazione delegato: si chiama Edouard Savelli, ha 53 anni, da 30 lavora nel settore del trasporto, e per Renault Trucks e il suo Gruppo è stato a capo del mercato di diversi Paesi tra cui Uk, Romania, Croazia, Cina e Indonesia. “Sono molto feliceesordisce il nuovo timoniere - di questa mia nuova posizione ed entusiasta per questa sfida che mi attende - dice in un italiano già molto sicuro - per otto anni sono stato a capo del più importante concessionario francese di Renault Trucks e dunque credo di avere una notevole esperienza nella gestione del network: viste le grandi sfide che ci attendono vogliamo partire proprio da lì, dai nostri concessionari, motivarli e aiutarli a diventare sempre più competitivi perché a loro volta i nostri partner possano supportare i clienti ad essere produttivi ed efficienti”. Dal Il Mondo dei Trasporti un caloroso arrivederci a Pierre Sirolli e un sincero benvenuto a Edouard Savelli.

Alla Milani Giovanni un nuovissimo T 480 SC Turbo Compound UN COMPLEANNO DA FESTEGGIARE CON UN REGALO DI QUELLI IMPORTANTI

Consegna chiavi di un Renault Trucks T-HIGH 480

TC all’azienda Milani Giovanni Autotrasporti Srl, che quest’anno festeggia 50 anni di attività.

L’azienda si occupa del trasporto di materiale come vetro, alluminio, plastica, metalli, nonché terre, scarti legnosi, destinati agli impianti di lavorazione che daranno nuova vita al prodotto.

Fondata a Misinto nel lontano 1973 da Giovanni Milani e dalla moglie Maria, muove i suoi primi passi nel trasporto di inerti per poi allargarsi a quello dei metalli

non ferrosi e infine, nel materiale da riciclo. Nel 2000, l’ingresso in azienda di Mirko Milani, figlio di Giovanni, nel 2010 il passaggio a s.r.l. e il contestuale trasferimento nella nuova sede operativa di Rovello Porro (CO). Nel 2014 entra in azienda anche Tania Milani, figlia di Giovanni, alla quale viene affidata la gestione amministrativa della società che nel 2013 entra per la prima volta in contatto con il brand Renault Trucks. Proprio in quell’anno, Mirko decide di acquistare dalla concessionaria RE.VI. di Cassano Magnago il primo veicolo Renault Trucks, un T 460 SC con pacchetto manutenzione Excellence. Successivamente

Giovanni Re della concessionaria RE.VI. consegna le chiavi del nuovo veicolo a Giovanni Milani (primo e secondo da destra).

la flotta viene incrementata con un secondo T 480, un 520 poco tempo dopo e altri nel corso degli anni successivi. Dopo aver testato altri marchi presenti sul mercato, l’azienda decide di confermare la propria fiducia al brand transalpino, acquistando un nuovissimo T 480 SC con nuovo motore DE13 e tecnologia Turbo Compound. In occasione dei test drive organizzati da Renault Trucks, durante il tour dedicato al nuovo 480 Turbo Compound, “sono rimasto colpito dall’approccio commerciale proposto da Renault Trucks e dalla concessionaria nei confronti di questa nuova tecnologia. Non solo mi è stata raccontata ma mi è stata data l’opportunità di provare su strada e ricevere tutti gli accorgimenti tecnici da un driver esperto”, conferma Mirko. “Oltre alla macchina, che riteniamo di alto livello, il servizio post-vendita e la preparazione del venditore è per noi un valore aggiunto” conclude Mirko.

ITALIANA DEL MARCHIO FRANCESE VIENE AFFIDATA AD UN PROFESSIONISTA CON TRENT’ANNI DI ESPERIENZA E UNA FORTE VOCAZIONE SUL NETWORK.
di Cristina Altieri Pero
“Il mio sogno fin da bambino era quello di diventare amministratore delegato di un’azienda francese in Italia".
Qui sopra il taglio del nastro della Maison Renault Trucks con, tra gli altri, Pierre Sirolli (terzo da sinistra), e Edouard Savelli (secondo da destra).
8 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

LA LEGGEREZZA È LA NUOVA GRANDEZZA. BECAUSE WE CARE!

KÖGEL LIGHT PLUS RAIL

ü massimo carico utile*

ü risparmio di carburante documentabile*

ü stabilità comprovata

*Per maggiori informazioni consultare il sito: www.koegel.com/CO2

www.koegel.it

MERCEDES-BENZ TRUCKS IL 10 OTTOBRE PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL’E-ACTROS 600

Un poker straordinario per elettrificare la lunga distanza

SONO WÖRTH, MANNHEIM, KASSEL E GAGGENAU I QUATTRO IMPIANTI TEDESCHI CHE

DARANNO IL LORO CONTRIBUTO AL TRUCK PER LA LUNGA DISTANZA PIÙ EFFICIENTE DI SEMPRE.

di Lino Sinari di Roma

Verrà presentato in anteprima mondiale il 10 ottobre 2023 il truck elettrico Mercedes-Benz per il trasporto a lungo raggio. Nuovo il design, nuovo il nome: eActros 600. La denominazione 600 fa riferimento alla capacità della batteria in chilowattora, mentre l’autonomia è di circa 500 chilometri. Dalla prima entrata in scena del concept di questo truck elettrico in occasione dell’IAA Transportation 2022, sono stati costruiti altri veicoli di prova presso lo stabilimento Mercedes-Benz di Wörth, con componenti centrali provenienti dagli stabilimenti di Mannheim, Kassel e Gaggenau. I prototipi del veicolo sono stati messi alla prova durante i test invernali in Finlandia all’inizio dell’anno. Attualmente è in fase di produzione una flotta di circa cinquanta veicoli prototipo, che sarà a breve sottoposta ai test con i primi clienti, mentre la produzione in serie è prevista per il 2024. “L’eActros 600 - ha commentato Karin Rådström, CEO Mercedes-Benz Trucks - è in grado di sostituire la maggior parte dei veicoli industriali diesel nell’importante segmento del trasporto a lungo raggio, in quanto stabilisce nuovi standard in termini di economicità per i nostri clienti. Ha inoltre tutte le potenzialità

“L’eActros 600 può sostituire la maggior parte dei diesel nel segmento del trasporto a lungo raggio”

Una strategia concreta, che rende possibile un reale impiego dell'elettrico quella del marchio Mercedes-Benz Trucks. Qui sopra Karin Rådström

per ridurre le emissioni di CO2. Sono sicura che questo truck rappresenterà il nuovo punto di riferimento per il trasporto merci su strada”. “Con l’eActros 600 - ha aggiunto Yaris Pürsün, Head of Global Powersystems Operation Daimler Truck - i nostri stabilimenti dedicati ai sistemi di propulsione a Mannheim, Kassel e Gaggenau si concentrano sempre più sulla mobilità elettrica. Abbiamo quindi iniziato tempestivamente i lavori necessari per non farci trovare impreparati dando vita a una rete produttiva e tecnologica di centri di competenza per i componenti della trazione elettrica e stiamo già preparando la produzione di serie della

PALLETWAYS ITALIA

Rinnova il suo sostegno a Cinemadivino

nuova generazione dei nostri propulsori”.

L’eActros 600 sarà prodotto sulla linea di montaggio nello stabilimento di Wörth, in modo flessibile e parallelamente ai veicoli dotati di propulsore diesel. I componenti del motore elettrico saranno installati presso lo stesso sito. L’assale elettrico, le batterie ad alto voltaggio ed il box frontale sono montati in diverse fasi produttive. Attualmente, i veicoli prototipo vengono costruiti sulla linea di montaggio, cercando di avvicinarsi quanto più possibile alla produzione di serie. Anche gli stabilimenti di Mannheim, Kassel e Gaggenau svolgono un ruolo importante nell’e-

lettrificazione del portafoglio di prodotti. Proprio come lo stabilimento di Wörth, tutti e tre i centri stanno attualmente abbandonando le attività legate alle tecnologie diesel per diventare centri di competenza dei componenti delle trazioni elettriche. Lo stabilimento di Mannheim, leader nella produzione di motori per veicoli industriali, può contare sugli oltre 25 anni di esperienza del centro di competenza per la mobilità a emissioni zero e si concentra sulle tecnologie delle batterie e sui sistemi ad alto voltaggio. Il cosiddetto box frontale per l’eActros 600 viene realizzato qui: si tratta di un modulo complesso,

STRETTO LEGAME CON L’ENOGASTRONOMIA

Palletways Italia rinnova per il decimo anno consecutivo il suo sostegno a “Cinemadivino – i grandi film si gustano

in cantina”, rassegna enogastronomica e cinematografica itinerante che viene ospitata ogni anno dalle cantine di 15 comuni dell’Emilia-Romagna. Il ciclo di eventi estivi itineranti, che quest’anno ha raggiunto il traguardo dei vent’anni, si svolge dal 15 giugno al 7 settembre, con l’obiettivo di regalare momenti di spensieratezza e cultura, fondendo l’interesse per

le eccellenze vinicole locali, la passione per il cinema e la valorizzazione del paesaggio circostante. La serata inaugurale si è tenuta il 15 giugno, presso Casa Spadoni, a Faenza. L’edizione di quest’anno è particolarmente speciale, vicina ai territori romagnoli colpiti dall’emergenza alluvionale, da sempre casa della manifestazione. Il settore vitivinicolo si conferma ogni anno tra i segmenti chiave

per il business del Network italiano e settore strategico per il mercato nazionale, che secondo l'Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia vale 31,3 miliardi di euro. Palletways Italia, infatti, lavora ogni giorno al fianco dei produttori per inviare capillarmente e in modo affidabile i loro prodotti di qualità in Italia e in Europa, rispettando le esigenze in termini di tempistiche e l'integrità di ogni spedizione.

dall’assemblaggio articolato, che consente di sfruttare in modo efficiente sui veicoli a batteria lo spazio di installazione che in precedenza era riservato al motore a combustione. Diverse centraline, i componenti ad alto voltaggio e il compressore d’aria elettrico sono riuniti nel box frontale. Il montaggio di tutti i singoli componenti (dalla preparazione del telaio ai test ad alto voltaggio di queste unità) è effettuato presso lo stabilimento Mercedes-Benz di Mannheim. Lo stabilimento di Gaggenau, specializzato nella produzione di cambi per veicoli industriali pesanti, si sta attualmente trasformando in un centro di competenza per i componenti della trazione elettrica. Già dal 2021, a Gaggenau vengono prodotti componenti importanti per l’assale elettrico dell’eActros 300/400 per il trasporto a corto raggio e dell’eEconic. Anche i componenti degli assali elettrici di nuova generazione che saranno montati sull’eActros 600 saranno realizzati a Gaggenau: si tratta principalmente di componenti meccanici, simili a quelli che il centro di Gaggenau produce da anni per i veicoli con motorizzazioni convenzionali. Gli assali elettrici vengono assemblati nello stabilimento di Kassel, centro di competenza per gli assali convenzionali e i sistemi di trazione elettrica. La nuova generazione di assali elettrici per l’eActros 600 è stata sviluppata appositamente per l’uso nel trasporto a lungo raggio. Presenta una serie di innovazioni tecniche che ne aumentano le prestazioni e l’efficienza. Anche la sua architettura si basa su un sistema progettato per 800 volt anziché 400 volt. Per l’inizio della produzione in serie sarà creata una nuova linea di montaggio che comprenderà stazioni di prova e di ispezione per le caratteristiche funzionali e di sicurezza. Come nel caso dell’assale elettrico attualmente utilizzato per l’eActros 300/400 e l’eEconic e già prodotto a Kassel, l’approccio che prevede l’impiego di “parti in comune” si applica anche alla nuova generazione. In altre parole, l’assale della carrozzeria, i mozzi delle ruote e i componenti dei freni sono ripresi dall’assale convenzionale, che lo stabilimento di Kassel produce da oltre due decenni. I componenti sono costruiti con la massima flessibilità sulla linea di montaggio convenzionale in modo che l’impianto possa passare dagli assali tradizionali a quelli elettrici (e viceversa) a seconda degli ordini.

, CEO Mercedes-Benz Trucks.
10 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

FORTRUCKERS GRANDE SUCCESSO PER L’OPEN DAY DELLA CONCESSIONARIA FORD TRUCKS

La nostra missione è quella di non lasciarvi mai soli

ESSERE SEMPRE

AL FIANCO DEI PROPRI CLIENTI, ASCOLTARLI, SAPERNE INTERCETTARE

NECESSITÀ, ESIGENZE, E AIUTARLI A

RISOLVERE LE

LORO EVENTUALI

DIFFICOLTÀ: SU

QUESTA VISIONE

SONO ALLINEATI DA

SEMPRE IL MARCHIO

DELL’OVALE

BLU E LA SUA

CONCESSIONARIA

FORDTRUCKERS.

Si può stare vicini ai propri clienti in tanti modi, e pare che Fortruckers, concessionaria del marchio Ford Trucks con sede ad Assago, Brescia e Bolzano, non voglia lasciarsene sfuggire neanche uno. E non si tratta solo di far festa: anche in occasione di eventi conviviali, l’ascolto è sempre rivolto alle parole di chi con i camion deve poi lavorare tutti i giorni, anche una volta che si sono spente le luci del party. “Abbiamo organizzato un open day - ci racconta Alice Pulici, Amministratore Delegato di Fortruckers - per consolidare i rapporti con i nostri clienti e incontrare nuove aziende interessate al nostro prodotto. Sono occasioni in cui si ha la possibilità, fuori dalle inevitabili rigidità delle relazioni professionali, di intrecciare rapporti veri, conoscere più a fondo la storia delle aziende, farsi venire in mente nuove soluzioni da proporre per incontrare sempre al meglio le esigenze dei nostri interlocutori”. Già, perché nel contesto di un 2023 piuttosto complesso, la concessionaria

DAF TRUCKS

e il marchio che rappresenta si prendono il preciso impegno di non tralasciare nessuno di quegli strumenti che possano servire alle aziende. “Siamo ormai diventati famosi - aggiunge Alice Pulici - per la pronta consegna: se un’azienda si presenta alla nostra porta chiedendoci un veicolo non la facciamo certo aspettare. Ci sembra importante anche aiutare il cliente nella ricerca del servizio finanziario più in linea con le sue esigenze, e addirittura ci occupiamo del-

le pratiche relative alla Legge Sabatini, se il cliente è interessato. Oltre naturalmente, ma questo ormai lo diamo per scontato, e anche il mercato ce l’ha riconosciuto con una crescita importante da quando siamo arrivati sulla piazza, alla qualità e alla tecnologia del prodotto Ford Trucks”. A questo proposito l’evento di Assago è stata anche l’occasione per spiegare alle aziende il nuovo sistema sterzante a controllo elettrico che garantisce una

Il primo EcoCombi elettrico scende in strada nei Paesi Bassi

IL CERCHIO PERFETTO

VlotLogistics è diventata la prima azienda ad aggiungere un EcoCombi completamente elettrico alla sua flotta

nei Paesi Bassi. La combinazione cabinato DAF CF Electric con carrello e semi-rimorchio dispone di un braccio con gancio HIAB ad azionamento elettrico e una gru da 23 tonnellate/metro.

Attualmente la flotta di Vlot Logistics comprende 10 veicoli elettrici, tra cui il nuovo DAF CF Electric EcoCombi, che ha una lunghezza totale di 25,25 metri. "Utilizziamo questa

combinazione - ha affermato Rokus Vlot, direttore generale e proprietario di Vlot Logistics - per il trasporto di container. Con l'EcoCombi possiamo trasportare tre container da 20 metri alla volta, limitando il numero di viaggi. Una situazione vantaggiosa sia per l'ambiente che per la congestione del traffico. Il trasporto elettrico è completamente integrato nelle nostre attività. I conducenti si sono abituati alla guida dei

guida più fluida: presto la concessionaria inizierà ad organizzare i test drive sul prodotto. “Proprio per attirare l’attenzione sul nostro veicolo abbiamo realizzato un’edizione limitata dell’F-Max, che chiamiamo Star Edition, con un wrapping particolare e un intervento sulle luci”. Fortruckers ha da poco anche ristrutturato la Direzione Commerciale affidandola a Marco Bosis, presente alla serata di Assago con tanto entusiasmo e determinazione nel proporre

veicoli e abbiamo adattato i nostri programmi per sfruttare al meglio l'autonomia di 200250 chilometri e per sapere esattamente quando ricaricare le batterie dei veicoli”. Vlot Logistics dispone di una propria stazione di ricarica CC da 300 kW ad alta potenza a Rotterdam, in grado di caricare le batterie del DAF CF Electric fino al 80 per cento in un'ora. La maggior parte dell'energia proviene da pannelli solari posti sui tetti presso la sede dell'azienda. Rokus Vlot: "È il cerchio perfetto!"

il prodotto alle aziende. “Lavoro in Fortruckers dal febbraio del 2021, e oggi ho ricevuto questo nuovo incarico che mi vede coordinare due venditori di grande esperienza: Marco Mantelli che segue la zona di Mantova, e Giuseppe Folloni, incaricato invece della zona di Milano. Non è un momento semplice, soprattutto a causa dei tassi di interesse per l’acquisto dei veicoli, ma noi rimaniamo a fianco dei nostri clienti offrendo loro ogni possibilità. Siamo anche partiti con il noleggio, metteremo a breve in flotta 25 veicoli, e le aziende si stanno dimostrando molto interessate”. Dal 1997 nel settore del trasporto, Marco Bosis, bergamasco, classe 1976, sposato con due figli, Leonardo di 21 e Riccardo di 14 anni, è l’uomo su cui Alice Pulici punta per continuare a fare di Ford Trucks un grande successo di pubblico. D’altra parte Marco ha lavorato a lungo anche nell’ambito finance e sa come aiutare i clienti. “Vogliamo dare un servizio a 360 gradi e assistere gli imprenditori che si rivolgono a noi in ogni fase della loro customer experience: è quello che abbiamo fatto fin dal principio e quello che continueremo a fare perché è un approccio vincente”.

Qui sopra l'F-Max Star Edition. A fianco Marco Bosis, nuovo Direttore Commerciale di Fortruckers. Sotto Alice Pulici (in arancio) con, da sx, Sebastiano Pastorello Lucia Iavarone, Nicola Russo e Massimo Meli di Ford Trucks.
12 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

CRP IL NUOVO MANDATO: CENTRO RIPARAZIONI PIACENTINO È OFFICINA AUTORIZZATA MAN

Il nostro service, da sempre una calamita di eccellenza

È DALLA METÀ DELLO SCORSO SECOLO CHE LA FAMIGLIA REPETTI RIPARA CAMION: E SE

MOLTI ANNI SONO TRASCORSI DA QUANDO LA PRIMA GENERAZIONE INIZIAVA L’ATTIVITÀ, L’ENTUSIASMO È RIMASTO LO STESSO, CON LA COMPETENZA E IL KNOW-HOW CRESCIUTI FINO A FAR DIVENTARE L’OFFICINA PIACENTINA UN VERO E PROPRIO RIFERIMENTO NAZIONALE.

di Cristina Altieri

Piacenza

Con l’arrivo delle insegne MAN Truck & Bus parte ufficialmente la nuova avventura della vulcanica CRP di Piacenza che negli ultimi mesi ha mutato pelle per rispondere al cambiamento sostanziale che il settore del trasporto sta affrontando in questi anni: un’innovazione nella tradizione, verrebbe da dire, perché se da un lato la famiglia Repetti punta oggi su marchi giovani e sostenibili per la vendita, dall’altro mantiene e dà nuovo vigore alla propria tradizione nel service mettendo a disposizione di MAN una struttura all’avanguardia da 5.000 mq, diventando officina autorizzata del brand tedesco per tutto il territorio locale fino ad arrivare a Bologna per l’assistenza H24 dei bus.

“La nostra officina - ci racconta Stefano Repetti, Presidente di CRP – ormai non ha più bisogno di presentazioni: siamo da oltre mezzo secolo a fianco dei trasportatori, non solo delle aziende locali, ma anche dei veicoli di passaggio che oggi forniscono le numerose aziende di logistica presenti sul territorio.

Siamo orgogliosi di quello che abbiamo costruito in tanti anni di lavoro, fieri della nuova immagine che abbiamo saputo dare a CRP, ed entusiasti di mettere a disposizione di MAN tutta la nostra competenza ed il nostro know-how”. Quella della famiglia

In alto i fratelli Carla e Stefano Repetti. Sotto un'immagine della sede "ristilizzata" in chiave MAN Truck & Bus.

Repetti è una delle officine più grandi e meglio organizzate a livello nazionale: una struttura che certo non si è inventata da un giorno all’altro, ma è il frutto di anni di fatiche e di esperienza sul campo. Fondata

nel lontano 1958 come officina generica dedicata al comparto dei veicoli industriali, oggi CRP presidia uno dei più importanti crocevia commerciali italiani con un territorio in sviluppo esponenziale nel reparto logistico. Il ventaglio di servizi offerti è sempre in costante evoluzione: si va dai servizi di assistenza e riparazione non solo dei veicoli commerciali ed industriali multibrand ma anche di rimorchi e semirimorchi, alla taratura dei tachigrafi analogici e digitali, fornitura e montaggio impianti idraulici ed applicazioni supplementari, al centro di revisioni fino ed oltre i 35 q.li fino all’assistenza su strada 24h. “È proprio l’assistenza 24 ore che oggi ci contraddistingue nel panorama MAN - riprende Stefano - esattamente come il servizio di manutenzione e riparazione autobus: i nostri spazi e le nostre attrezzature sono fondamentali per svolgere questo tipo di attività”. La particolarità dell'officina, che si estende su di una superficie di 5.000 mq. - su oltre 60.000 mq. totali - è da sempre la gestione separata delle gamme, suddivisione nata dall’idea di uno dei fondatori, fermamente convinto della necessità di specializzare gli operai. CRP ha quindi una zona

PENSIAMO ANCHE ALLA VOSTRA SICUREZZA

Nell’ottica di offrire sempre la migliore tecnologia e i servizi più completi ai propri clienti si è tenuto presso la

sede della CRP mercoledi 12

Luglio un incontro durante il quale sono stati presentati ad un gruppo di selezionati au-

totrasportatori i nuovi sistemi di prevenzione aftermarket del brand Mobileye by Intel, studiati per incrementare il livello di sicurezza dei veicoli, ma anche per rispondere alle normative europee che stanno per spiegare i loro effetti anche nel nostro Paese. In base al Regolamento Generale sulla Sicurezza, infatti, emanato dagli organi comunitari già nel 2019, ogni autocarro e autobus immatricolato in Europa dovrà, a partire da luglio 2024, includere otto specifiche funzioni di sicurezza di assistenza alla guida automatica, tra cui un sistema informativo per l’angolo cieco, attivo alle basse velocità, in grado di

avvisare il conducente di una possibile collisione con pedoni e/o biciclette. Proprio in considerazione di questo nuovo obbligo sancito dal legislatore comunitario nel corso dell'evento presso la concessionaria e officina piacentina, dopo un focus incentrato sul nuovo regolamento generale della sicurezza “GSR” e le relative disposizioni, Marcelo Alazraki, Regional Sales Manager EMEA Mobileye, ed il Sales Management di Maurelli Group hanno presentato i prodotti Mobileye 8 e Mobileye FISHEYE.  Questi due sistemi, basati sull’intelligenza artificiale di ultima generazione e certificati ufficialmente ADAS,

adibita alla riparazione della gamma media e pesante con 14 postazioni di lavoro dedicate, 3 buche di ispezione e 6 ponti di sollevamento, ed un’area riservata alla gamma light con 8 postazioni lavoro e 7 ponti di sollevamento di cui uno per i camper e i veicoli blindati delle forze dell’ordine. Tra le due zone un corridoio centrale in grado di contenere fino a 10 mezzi, dedicato agli interventi di elettronica mirata, e la presenza, lungo tutto l’impianto, di 5 carri ponti da 5 e 10 ton. di supporto su interventi “pesanti” come la sostituzione di motori, cambi e operazione sui telai. “Per rendere un servizio di eccellenza - conclude Stefano Repetti - servono spazi adeguati ed una lungimirante visione sulle necessità ed i bisogni dei clienti. Per questo continuiamo ad investire su formazione e attrezzature e, quali Dealer di prodotti LCV 100 per cento elettrici, ci stiamo allineando per operare in tutta sicurezza anche su questa nuova frontiera: le nostre metrature importanti possono essere adibite allo scopo senza che vengano sottratti spazi alle attività sui veicoli endotermici. Ma non stiamo mai fermi e siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni da proporre ai nostri interlocutori per completare l’offerta. A questo proposito siamo diventati distributori dei dispositivi di intelligenza artificiale Mobileye per la prevenizone delle collisioni ed il monitoraggio dell’angolo cieco, e diventeremo a breve officina “gold” del network Wabco”. Un service dunque in costante movimento, per rispondere alle esigenze dei trasportatori nella congiuntura storica che stiamo vivendo: a presto, fratelli Repetti!

prevengono o mitigano le collisioni nel primo caso, e nel secondo monitorano l’angolo cieco anteriore e laterale del veicolo rilevando pedoni e ciclisti. In entrambi i casi i dispositivi forniscono ai conducenti avvisi audio e visivi di potenziali pericoli sulla strada. Grande interesse hanno dunque suscitato i dispositivi Mobileye – che sceglie CRP come esclusivista di zona per fornitura e montaggio – anche alla luce della recente delibera della Giunta del Comune di Milano che ha vietato la circolazione in Area B per i mezzi pesanti sprovvisti dei sensori per l’angolo cieco. Decisione che presumibilmente verrà seguita – in termini di prevenzione – anche da numerosi altri comuni italiani.

CRP Distributore ufficiale del brand Mobileye by Intel
14 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ
“Siamo fieri di ciò che abbiamo costruito e entusiasti di mettere a disposizione di MAN tutta la nostra competenza".

TRUCK ITALIA ALLA SCOPERTA DELLA TRASPORTI EXCLUSIVE E DEL SUO FIORE ALL’OCCHIELLO CON LA STELLA SUL FRONTALE

VITICOLTORI PER NASCITA, TRASPORTATORI PER PASSIONE

È IN SERVIZIO DA CIRCA UN MESE IL TRATTORE DEI RECORD, “PROBABILMENTE IL MEZZO PIÙ COMPLETO - E PIÙ

COSTOSO - CHE ABBIAMO

MAI CONSEGNATO”, CI

RACCONTA ROBERTO CANDIA RESPONSABILE

COMMERCIALE DELLA

CONCESSIONARIA

MERCEDES-BENZ TRUCKS:

A VOLERLO ESATTAMENTE

COSÌ COM’È RICCARDO

RIZZI CHE, COME IL PADRE CLAUDIO, SI METTE OGNI GIORNO AL VOLANTE IN NOME DI UN VERO E PROPRIO AMORE PER QUESTO MESTIERE.

Una staffetta che sembra destinata a non interrompersi quella della famiglia Rizzi, che affida di padre in figlio, e ancora in figlio, il testimone di una doppia passione smisurata: quella per la viticoltura e quella per il trasporto. Un binomio che sembrerebbe inedito, e invece tutto diventa estremamente chiaro quando ci si ritrova ad Avio, non lontano da Trento, dove tutto è cominciato, in una vallata oggi sì tagliata in due dall’autostrada del Brennero, ma sempre disseminata da vigneti a perdita d’occhio. È qui che si trovano le origini della famiglia Rizzi, quelle che videro Remo, il capostipite, costruire casa e cantina, iniziare a coltivare la terra e a trasportare il prodotto delle sue fatiche. Ad accoglierci sulla porta della prima residenza della famiglia ci sono oggi il figlio Claudio e il nipote Riccardo, pronti a raccontarci una storia che vede in campo protagonisti in carne ed ossa, ma anche di ferro e lamiera. Sono i Mercedes su cui oggi padre e figlio svolgono la loro attività: il primo, del 2008, è il mezzo su cui Claudio ha trascorso gli ultimi 15 anni della sua vita, l’altro, arrivato un mese fa, è il regalo che papà ha voluto fare a Riccardo, un Actros L 1863 Driver Extent+, serie speciale da 150 esemplari, 626 CV e una personalizzazione estetica studiata in ogni dettaglio. A consegnarlo nelle mani del giovane la filiale di Bologna della concessionaria Truck Italia dopo una trattativa lampo tra Claudio e il responsabile commerciale Roberto Candia. "Conoscevo da tempo Roberto - ci racconta Claudio Rizzi, fondatore e titolare di Trasporti Exclusive - e quando è venuto il momento gli ho domandato un mezzo speciale per mio figlio. C’è sempre stata tra di noi una grande sintonia, e anche questa volta mi ha rispo-

sto in modo eccezionale: ha chiamato in Germania e ha trovato esattamente quello che volevo. Per raggiungere l’accordo sul prezzo ci abbiamo messo 33 secondi: quando si concludono affari con persone di valore basta davvero solo una stretta di mano”.  Ma come inizia l’avventura della famiglia Rizzi? “Fu papà nel dopoguerra - riprende Claudio - ad iniziare tutto: una volta terminato il servizio militare al fronte, tornò a casa e diede il via all’attività agricola. Amava stare nei campi, nei vigneti, ma ancora di più al volante, e nel 1954 comprò un Leoncino per trasportare i suoi prodotti. Negli anni l'attività crebbe, tra successi e difficoltà, come quando nel 1962 dovette trasferirsi in provincia di Verona, dove si trova tutt’oggi la nostra sede principale, in seguito all’esproprio dei terreni compiuto dallo Stato per la costruzione dell’autostrada del Brennero. Quando venne il mio turno, una volta terminati gli studi e il servizio militare, confermai a mio padre che ero disposto a raggiungerlo in azienda solo se avessi

avuto la possibilità di guidare: da allora ho percorso oltre 2 milioni e mezzo di chilometri”. Tutti a bordo della Stella: già nel 1982 il primo camion che Claudio acquista è un Mercedes-Benz. “Quando presi la patente mi misi a cercare un trattore usato. A quei tempi non c’era molta scelta, e neanche grande disponibilità di prodotto, erano gli anni in cui l’economia era in espansione e le aziende di trasporto nascevano ovunque. Io avevo però già le idee chiare, o almeno così

di Cristina Altieri Avio Claudio Rizzi con la moglie Nadia. Nelle altre immagini i Mercedes-Benz "padre e figlio".
16 N° 321 luglio-agosto 2023 DEALER & AZIENDE

mi sembrava: avevo in mente Scania e mi recai per acquistarne uno dal compianto signor Cailotto (Silvio Cailotto, storico concessionario dell’epoca). Lui, contrariamente alle mie aspettative, mi propose un Mercedes-Benz che proprio in quei giorni stava rientrando. Non ero per nulla convinto e rimasi a dire il vero anche un po’ deluso, ma ci misi poco a capire che il signor Cailotto mi aveva dato un consiglio da papà e l’ho sempre ringraziato per questo. Da allora rimasi fedele a lui e al marchio Mercedes-Benz, che nel tempo ha sempre risposto ad ogni mia necessità, che fosse di prestazioni, di consumo, di affidabilità o di sicurezza”. Il veicolo sul quale Claudio trascorre tutta la sua giovinezza è un NG 1932 10 cilindri aspirato. “Nel fine settimana i miei amici andavano in discoteca, io caricavo il camion e partivo per il Meridione. Mio papà ha fatto il viaggio di nozze sul Leoncino, e io ho portato mia moglie Nadia a caricare il mosto con il camion. A proposito, senza l’appoggio di mia moglie non avremmo nulla di quello che abbiamo oggi. Ha sempre condiviso le mie passioni senza ostacolarmi, e nonostante io abbia vissuto la maggior parte della vita lontano da casa siamo rimasti uniti: il risultato sono tre bravi ragazzi e una famiglia unita: Federica oggi ha 35 anni, Martina 34 e Riccardo 31”.  Claudio e suo fratello portano avanti l’attività del padre Remo fino al 2021, quando decidono di separare strade e terreni: Claudio ritaglia per sé e i figli una parte dell’attività viticola, ma non intende rinunciare alla strada e, d’accordo con Riccardo, apre un’attività di trasporto conto terzi. “Le aziende vinicole - riprende Claudio - costituiscono il nostro core business. In questo momento abbiamo una produzione di prosecco in Friuli, mentre nel 2024 inizieremo a commer

DEALER & AZIENDE

smisurata per il camion e riescono a fornire un servizio di eccellenza ai loro clienti. Claudio è una di quelle persone che quando si muove lo fa per un motivo infatti abbiamo realizzato una macchina che non esisteva: Riccardo si è presentato con le idee chiare e, grazie al puntuale e competente supporto del nostro consulente di vendita Nico Patti, e all’affidabilità tecnica e alla passione dell’officina Orad di San Lazzaro di Savena che ci ha assistito nell’approntamento finale siamo riusciti a realizzare il suo sogno. Il veicolo, già completo di tutti i dispositivi di sicurezza e i sistemi di telematica possibili e immaginabili, anche esteticamente, partiva avvantaggiato, ma ora è diventato un pezzo da collezione”. Il Driver Extent+ è una serie limitata da 150 esemplari con caratteristiche esclusive sia all’esterno che all’interno:

voglio occuparmene al meglio".

cializzare anche un Amarone di nicchia, di cui faremo una produzione limitata di 5.000 bottiglie, e il Trento doc, vino eccezionale che arriva dai vigneti più alti di Avio. Per il momento gestiamo queste attività da remoto, mentre la vendita, quando sarà il momento, verrà seguita interamente su piattaforme digitali da Martina e Federica. Riccardo ed io continueremo invece a sviluppare l’attività di trasporto. Quando abbiamo iniziato questa nuova avventura abbiamo trascorso sei mesi insieme sul camion e, una volta constatato che la sua motivazione era davvero forte, gli ho proposto l’idea di avere un mezzo tutto suo”. Motivazione forte? Da vendere. “Guido scalzo - interviene Riccardo - non voglio che la moquette del mio camion conosca la suola di una scarpa. È un gioiello, ed è costato parecchio: voglio occuparmene personalmente e tenerlo al meglio. Sì, è vero, l’ho configurato con tutti gli optional disponibili e abbiamo fatto anche un bel lavoro di allestimento: il risultato è che è un camion unico che non passa inosservato”. “Sono persone straordinarie - interviene Roberto Candia di Truck Italia - affidabilissime e gran lavoratori. Hanno una passione

MERCEDES-BENZ TRUCKS

Daimler Truck Retail Italia apre la sede bresciana

NON C’È DUE SENZA TRE

Daimler Truck Retail Italia, società retail di Mercedes-Benz Trucks in Italia, amplia ulteriormente la sua presenza sul territorio nazionale.

Dal 3 luglio 2023 alle sedi di Roma e di Piacenza si aggiunge, nella città di Brescia, il terzo nuovo impianto dedicato alla vendita e all’assistenza dei

Truck Mercedes-Benz. Una nuova sede situata in una zona industriale strategica del nord

d’Italia molto vicina ad uno dei principali assi stradali italiani, Autostrada A4, che si contraddistingue dall’elevata presenza di parco circolante. Daimler

Truck Retail Italia con l’apertura della sua terza filiale punta a fornire servizi dedicati al settore dei veicoli industriali offrendo prodotti innovativi e una consulenza sempre più professionale.

L’impianto di Brescia è stato, inoltre, realizzato all’insegna

tra le sue particolarità un’illuminazione d'ambiente che può contare su 138 LED a garanzia di una luce regolabile in colore e intensità. “Per l’esterno abbiamo scelto diverse soluzioni - continua Riccardo - tra cui la vernice satinata è sicuramente la prima che salta all’occhio: non ce n’è uno uguale in giro, certo, ho scoperto anche cosa significa pulirlo, non si può mettere sotto le spazzole, è molto delicato, ma io sono felice, è esattamente quello che desideravo. Papà? Mi ha chiesto un impegno serio, il camion adesso deve generare fatturato, ma una volta che ha ottenuto la mia parola ha acconsentito ad acquistare esattamente quello che volevo. E pensare che lui sul mio gioiello non è ancora salito”. “Dopo 800mila kmrisponde Claudio - ho preso le pieghe del mio camion e preferisco andare via con lui: sono 13mila ore che sono seduto a quel volante e cambiare vuol dire per me soffrire. D’altra parte, nonostante gli anni,

della sostenibilità attraverso l’utilizzo di tecnologie con basso impatto ambientale rispettando gli standard previsti dal piano di sviluppo Daimler Truck AG che persegue l’obiettivo della neutralità di CO2 entro il 2039 in tutte le proprie aree di produzione e di business del mondo. La sede di Brescia può

anche il mio è un veicolo eccezionale: è l’ultimo V8 prodotto da Mercedes-Benz, 600 CV, ancora tutto originale, e tra l’altro questo è l'esemplare numero 41 di una serie limitata in 50 pezzi, realizzata per festeggiare la vittoria della McLaren in Formula Uno. Anche a livello di sicurezza era formidabile per i suoi tempi e continua ad esserlo: è stato il modello che ha introdotto il mantenimento di carreggiata”. Un’attenzione nei confronti dei sistemi di assistenza alla guida da parte dei Rizzi che si ritrova anche nella scelta del nuovo veicolo: tra gli altri equipaggiamenti il camion di Riccardo è il primo a montare la guida semiautomatica: se l’operatore ha un malore, o si addormenta, il mezzo lo rileva, inserisce le quattro frecce e parcheggia.  Oggi la Trasporti Exclusive si occupa di trasporto intermodale e alimentare e sta sviluppando anche il settore dei trasporti eccezionali. Claudio è impegnato quotidianamente sulle tratte più lunghe, fino a Vienna, mentre Riccardo copre prevalentemente il Nord e il Centro Italia. “Abbiamo predisposto un mezzo a cui non manca nulla - torna Riccardo sul “suo” acquisto - perfino i lampeggianti, obbligatori in alcuni paesi come l’Austria per il trasporto ADR nelle gallerie lunghe oltre 2 km. L’unico dispositivo a cui ho dovuto rinunciare sono gli specchi retrovisori digitali, visto che per l’ADR livello 3 sono obbligatori quelli tradizionali: la linea con le telecamere è sicuramente migliore, ma in effetti i classici specchi grandi sono più pratici. Per il resto non manca nulla, ad iniziare dagli ADAS. Se li uso?

Certamente, il camion si guida praticamente da solo e su certe tratte, come ad esempio il Brennero, autostrada sulla quale è vietato sorpassare, il Cruise control adattivo è l’unica soluzione per potersi godere il viaggio e arrivare a destinazione riposato. Poi certamente ci sono situazioni in cui mi piace prendere il controllo del mezzo: il turbocompound tiene il motore sempre in coppia, è impressionante vedere come sale sugli Appennini, anche a pieno carico. Consumando decisamente meno rispetto al camion di papà. Oggi faccio circa 600 km al giorno e nei due mesi in cui sospendiamo l’attività per la raccolta dell’uva (da metà agosto a metà ottobre) mi manca moltissimo. Non mi pesa alzarmi la mattina presto, anzi, preferisco partire alle 3 di notte piuttosto che nel pomeriggio: entro nel mio abitacolo, accendo le luci, mi godo l’atmosfera, pazzesca, e parto nel silenzio: se vuole le mostro la cabina, però prima - mi raccomando - si tolga le scarpe!”.

contare, infatti, su uno spazio esterno di 18.000 metri quadri, moderno, tecnologicamente avanzato con  pannelli solari e

presto anche fornito di colonnine di ricarica, pronto a recepire le necessità di una mobilità sempre più elettrificata nel settore dei veicoli industriali. La città di Brescia rappresenta la terza provincia in Italia per parco circolante per trasporto merci dopo Roma e Milano, facilmente raggiungibile grazie alla presenza di principali assi autostradali.

A sinistra Claudio e Riccardo Rizzi con i loro gioielli. Sotto la consegna dell'Actros L 1863 Driver Extent+ alla presenza di Roberto Candia (primo da sinistra).
17 N° 321 luglio-agosto
“Guido scalzo: non voglio che la moquette del camion conosca la suola di una scarpa. Ho un gioiello e
2023

GRUPPO TORELLO SOTTOSCRITTA LA CARTA METROPOLITANA PER LA LOGISTICA ETICA

TORELLO AL FIANCO DI ONEEXPRESS

ITALIA SPA, FERCAM SPA, ALISPED LOGISTICS, SUSA

SPA, SCHENKER

ITALIANA SPA, DUE TORRI SPA E GRANTERRE SPA, ECORNATURASÌ

SPA SOCIETÀ

BENEFIT, CAMST

SOC. COOP. A.R.L., PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO EMILIANO.

Sicurezza sul lavoro, formazione preventiva e continua, coesione sociale e integrazione territoriale, innovazione, ma anche digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Sono questi i temi centrali sulla quale Torello – storica realtà imprenditoriale di Montoro (AV) nata nel 1975, che opera nel campo dei servizi per l’autotrasporto, la logistica e la distribuzione, con sedi in Italia e all’estero – e le aziende di Interporto Bologna hanno fondato e sottoscritto la Carta Metropolitana per la Logistica Etica.

Lo scorso 30 maggio, presso Sala Rossa del Palazzo Malvezzi di Bologna, tutte le realtà che hanno preso parte all'evento hanno di fatto firmato un'assunzione comune di responsabilità sociale d'impresa. Per l'occasione erano

GRUPPO TORELLO

L’unione che fa la forza

presenti, tra gli altri, anche il Sindaco Matteo Lepore, Sergio Lo Giudice – capo di gabinetto della Città Metropolitana, Marco Spinedi – Presidente di Interporto Bologna SpA, Alessandro Alberani – Direttore del progetto Logistica Etica. E a porre la firma di impegno per Torello Elena Amadesi, bolognese doc e Customer Service Coordinator della filiale di Bologna. L'Interporto Bologna dà lavoro ad un indotto di 6mila persone in 130 aziende, vede il passaggio di 980mila camion e 5mila treni rappresentando una grande fonte di produttività per la città. Ma la Carta Metropolitana va al di là

della produttività, ricavandone un modello di sviluppo sano che tende al benessere della collettività, allo sviluppo sostenibile di territorio e ambiente perché basata su principi e valori a cui le aziende della logistica hanno deciso di attenersi.

"Facciamo un passo importante - ha dichiarato Elena Amadesi - e lo facciamo insieme a OneExpress Italia Spa, Fercam Spa, Alisped Logistics, SUSA Spa, Schenker Italiana Spa, Due Torri Spa e GranTerre

La parola a Concetta Torello, CFO del Gruppo

Spa, Ecornaturasì Spa Società

Benefit, Camst Soc. Coop. A.r.l.

Gli impegni della Carta riguardano i temi importantissimi.

E sappiamo tutti quanto la logistica “costi” in termini di sostenibilità, quanti sforzi richieda a cittadini e territorio.

INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ AL CENTRO DA SEMPRE DEL NOSTRO MODUS OPERANDI

Araccontarci più nello specifico cosa rappresenta la Carta Metropolitana per la Logistica Etica e come il Gruppo Torello aderirà a questo progetto ci ha pensato Concetta Torello, Chief Financial Officer, che affianca alla guida del Gruppo il Presidente Nicola Torello, suo padre, e i fratelli Umberto (Chief Operating Officer) e Antonio (Chief Technical Officer).

In che modo coloro che hanno sottoscritto l’accordo lavoreranno per portare avanti gli impegni sanciti dalla Carta e qual è il ruolo di Torello in questo progetto?

Le modalità condivise sono proprio quelle dettate della Carta, che oltre ad essere un manifesto programmatico di sostenibilità per una specifica area metropolitana è anche una bussola utile ad orientare le strategie aziendali. Torello

ha aderito alla Carta con lo spirito di chi crede e pratica la sostenibilità nella sua accezione più estesa e come le altre aziende che hanno aderito si farà promotore dei suoi principi applicandoli nella routine lavorativa. I temi di diversità e inclusione, di sostenibilità ambientale e riduzione dello spreco sono da sempre, ma ancora di più da quando la seconda generazione è alla guida dell’azienda, elementi su cui costruiamo il nostro sviluppo e la nostra operatività. C’è poi un tema di relazione con il territorio: abbiamo diverse filiali che sono state aperte sul territorio italiano e siamo consapevoli di quanto importante e abilitante sia avere un rapporto sincero e duale con il luogo in cui si fa business.

Quali sono i numeri che definiscono la presenza di Torello

sul territorio interessato dal progetto?

Torello in Emilia-Romagna è presente nell’Interporto di Bologna, a Faenza, Castel San Pietro, Imola, Reggio Emilia e Piacenza. Abbiamo ben 9 unità tra magazzini e filiali a copertura totale di oltre 340.000 mq (inclusi spazi di stoccaggio, uffici e aree di manovra). Parliamo, dunque, di un’area geografica per noi molto importante. Ma d’altronde, come ho detto prima, abbiamo filiali sparse su tutto il territorio nazionale, per cui iniziative come queste non possono che essere accolte da noi favorevolmente.

Qual è al momento, secondo Torello, l’aspetto più critico su cui bisogna intervenire immediatamente?

Transizione energetica. Serve più chiarezza e dovrebbe cambiare anche la narrazione. La

transizione dall’utilizzo di combustibili fossili verso l’elettrico deve essere accompagnata tenendo presente che gli Euro6 hanno un impatto davvero basso sull’ambiente. L’azione concreta va fatta sulle classi di emissione inferiore. Bisognerebbe iniziare a spiegare chiaramente che per un’azienda di trasporti sostituire la tecnologia di mobilità, soprattutto in casi così drastici, significa non solo investire nel rinnovamento dei veicoli ma anche nella modifica di processi che nel corso del tempo si sono affinati, standardizzati e magari digitalizzati. Questo non vuol dire che il passaggio all’elettrico sia sbagliato, tutt’altro. Però bisogna dire chiaramente che non si tratta “solo” di energia, ma per il mondo del trasporto merci si tratta di un nuovo paradigma di settore.

Quali altri elementi vanno presi

Sforzi che saranno ripagati. Ci è stato chiesto di compilare una check-list e indicare gli aspetti da migliorare entro un anno. Faremo il possibile per dare impulso e attuare i contenuti della Carta e trovarci così preparati al monitoraggio".

in considerazione, relativamente al lavoro da svolgere, in una fase così delicata?

Si deve intervenire sulle competenze delle risorse umane perché, se è già noto a tutti che il settore è carente in autisti, meno conosciuto è il tema della carenza di personale da sala traffico. Parliamo di competenze che vengono fornite o attraverso un ristrettissimo nucleo di Enti di formazione oppure mediante l’esperienza diretta in azienda. Ovviamente, il nuovo paradigma di cui sopra ha un impatto anche sulla formazione delle risorse umane storiche che dovranno acquisire nuove competenze per l’organizzazione dei trasporti, la gestione delle flotte, la guida dei veicoli, e così via. Insomma, c’è tanto lavoro da fare perché il cambiamento di cui siamo protagonisti interessa tutti gli ambiti.

di Francesco Irace Bologna
“Non è “solo” questione di energia, ma per il mondo del trasporto merci si tratta di un nuovo paradigma di settore".
18 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ
Il momento della firma della Carta Metropolitana per la Logistica Etica, sottoscritta dal Gruppo Torello e da numerose altre aziende impegnate nell'area dell'Interporto di Bologna. Presente anche il Sindaco Matteo Lepore e altre autorità.

Scegli il servizio di assistenza stradale per danneggiamento pneumatici attivo h24 e 7gg su 7, dedicato alle flotte autocarro e trasporto leggero.

RISPOSTA IMMEDIATA E SOLUZIONE IN 2 ORE

+ Numero unico di pronto intervento

+ Nessun canone di attivazione

+ Nessun obbligo o vincolo accessorio

IN BUONE MANI euromaster-pneumatici.it

ASSISTENZA SU STRADA? CI PENSA EUROMASTER!

DIESEL TECHNIC INTERVISTA A WALTER SCHIAVI, DIRETTORE GENERALE

INAUGURATA LA NUOVA SEDE CAMPANA, PER LA FILIALE ITALIANA DEL COLOSSO TEDESCO È TEMPO DI RACCONTARE LA QUALITÀ DEL PRODOTTO E L’ECCELLENZA DEI SERVIZI OFFERTI. PER FARLO CHI MEGLIO DI WALTER SCHIAVI, DA SEMPRE A CAPO DEL TEAM AL QUALE SI DEVE LA CRESCITA DEL BRAND NEL NOSTRO PAESE?

Ha aperto in provincia di Caserta la seconda sede sul territorio italiano di Diesel Technic Italia, azienda leader nella distribuzione di ricambi e accessori automotive, già presente fin dal 2016 a Verona. Un innesto importante che consente a Diesel Technic Italia di migliorare ulteriormente il proprio servizio e garantire consegne ancora più rapide, in particolare per il Sud Italia e le Isole. Il polo si trova a Gricignano, all’interno del Centro Logistico Aversa, e si avvale di un’ampia area destinata allo stoccaggio delle varie famiglie di parti e accessori universali a marchi DT Spare Parts, il brand premium, e SIEGEL Automotive, la gamma dedicata ai veicoli più anziani, oltre a moderni uffici. Proprio nella nuova sede incontriamo Walter Schiavi, colui che dal primo giorno è il Direttore Generale dell’azienda.

Walter Schiavi, Diesel Technic Italia nasce già con lei al comando: come ha vissuto questi anni?

Sono stati anni intensi che ci hanno visto organizzare, da zero ma con il fondamentale appoggio di Casa madre, una realtà che ha saputo conquistare uno spazio importante nel settore automotive: siamo partiti con un piccolo magazzino da 1.500 metri quadri a Verona e, seguendo la filosofia tedesca di fare sì gli investimenti necessari, ma solo seguendo lo sviluppo del fatturato, siamo stati protagonisti nel tempo di una crescita e di un’evoluzione continui, con un incremento costante dell’offerta di servizi ai clienti. Proprio forti di tale successo e dell’importanza che riveste il Sud Italia per la distribuzione dei nostri ricambi, ma anche per una progressiva e inevitabile saturazione del magazzino di Verona, abbiamo deciso di aprire la sede campana, per potenziare ulteriormente la nostra capillarità e servire il Centro-Sud Italia e le Isole in modo ancora più efficiente e tempestivo. Non dimentichiamo mai che per Diesel Technic rispondere in tempi rapidissimi alle richieste dei clienti è un elemento centrale nella strategia di business: il nostro indice di evasione degli ordini è del 91,5 per cento, ma l’obiettivo è di arrivare al 95 per cento. Ma non ci occupiamo solo del territorio italiano visto che a partire dal 2021 Diesel Technic Italia serve anche alcuni mercati esteri quali Slovenia, Croazia, Malta e Grecia, lavorando direttamente con consolidati distributori locali.

Com’è organizzata la nuova sede di Aversa?

La nuova sede di Aversa gestisce attualmente 13.000 articoli, che sono immediatamente disponibili – dei 25.000 totali gestiti dall’Italia – all’interno della vasta gamma di ricambi e accessori per veicoli commerciali leggeri, truck, rimorchi e autobus. La superficie attualmente è di 2.250 metri quadri con possibilità di ampliamento. In Italia, Diesel Technic impiega circa 20 persone, di cui 5 dedicate alla filiale di Aversa. Siamo in grado di offrire tutta la componentistica che serve al settore, con l’unica eccezione di pneumatici e lubrificanti, questi ultimi però di prossimo inserimento

BIO WALTER SCHIAVI

Classe 1968, nato a Genova e laureato all’Università Bocconi di Milano in Business Administration e Management, Walter Schiavi è sposato e ha due figli. Appassionato di basket, tennis e sci, è tifoso del Genoa. Proprio a lui viene affidata nel 2016 la start up con la quale Diesel Technic decide di organizzare la sua presenza in Italia, e da allora ricopre il ruolo di General Manager della filiale. Precedentemente ha lavorato per la multinazionale Schaeffler e per Fiamm. Schiavi parla correntemente inglese, tedesco e rumeno, grazie a un’esperienza lavorativa di 8 anni a Timisoara.

LA QUALITA’ RADDOPPIA E INVESTE AL SUD

in gamma e introduzione sul mercato. Come funziona l’approvvigionamento: ogni martedì e giovedì due camion riforniscono Verona dalla Germania; per quanto riguarda

Aversa in questa fase arriva un tir su base settimanale.

Quali sono i vostri punti di forza?

L’offerta di Diesel Technic si caratterizza sicuramente

per l’ottimo rapporto qualità prezzo, soprattutto sui codici ad alta movimentazione, per servizi in costante evoluzione, per una logistica sempre più celere e per una garanzia full di 24 mesi su tutta la gamma a marchio DT Spare Parts valida a cascata su tutta la filiera distributiva, vale a dire che decorre solo dal momento in cui l’utilizzatore finale effettua l’acquisto, e in grado di

20 N° 321 luglio-agosto 2023 IN COPERTINA

coprire non solo il pezzo, ma anche tutti i costi di follow up. Proprio sul tema della logistica celere una grande importanza è quella rivestita dal nostro portale “Partner Portal” (Partnerportal.dieseltechnic. com), strumento con cui diamo la possibilità a distributori e ricambisti di cercare i prodotti anche tramite numero di telaio e gestiamo gli ordini dei prodotti. Il sistema di gestione degli ordini, implementato per l’apertura della nuova sede, riconosce automaticamente il codice di avviamento postale di destinazione, individuando la prima disponibilità di prodotti tra i magazzini regionali del Nord e Sud Italia.

Quali sono le fasce orarie che vanno osservate per ricevere la merce il prima possibile?

Dalla sede di Verona assicuriamo la consegna in giornata degli ordini effettuati entro le ore 11:30 grazie a 4 mezzi dedicati che dal lunedì al venerdì partono da Verona e raggiungono in giornata tutto il Nord Italia, fino alla Toscana nel raggio di 300 km. Presso la nuova sede di Aversa è possibile effettuare ordini fino alle ore 18:30 per spedizioni tramite corriere nazionale, e fino alle ore 19:00 per il ritiro presso il deposito. Rispetto al passato, per Sicilia e Calabria i tempi di consegna si riducono a 24h, per ordini effettuati entro le ore 18:30. Per la Puglia, è ora disponibile il servizio “Same Day Delivery”, già attivo nel Nord e Centro Italia, con consegna garantita in giornata per gli ordini effettuati entro le ore 10:50. I clienti possono, quindi, beneficiare di una disponibilità di prodotti sempre più estesa e di tempi di consegna ancora più celeri, senza modificare la loro operatività quotidiana.

Presso la nuova sede di Aversa è possibile effettuare ordini fino alle ore 18:30 per spedizioni tramite corriere nazionale, e fino alle ore 19:00 per il ritiro presso il deposito.

Avete fatto della qualità la vostra bandiera… Sì, tutti i prodotti offerti da Diesel Technic soddisfano elevati standard qualitativi grazie al Sistema di Qualità DTQS, appositamente sviluppato dall’azienda, che ne assicura una garanzia elevata e una continua ottimizzazione. Test approfonditi e apparecchiature di misurazione all’avanguardia, nonché un laboratorio interno per i test elettronici, garantiscono il rispetto di

elevati parametri qualitativi. Ma la qualità si estende a tutte le fasi dell’esperienza del cliente, in particolare al customer care. La gestione attenta della qualità e delle garanzie sono affiancate infatti da un’iniziativa speciale ideata per fornire assistenza tecnica di primo livello, il programma dei Parts Specialists. Questo programma di professionisti al servizio del post-vendita, che ha l’obiettivo di contribuire a rendere più facile il lavoro quotidiano degli operatori del settore, è attivo in Italia grazie alla presenza di specialisti dedicati, con una grande esperienza nel settore dei ricambi per veicoli industriali e commerciali. Il loro compito è da una parte quello di aiutare i clienti diretti, distributori e ricambisti, nella corretta individuazione dei ricambi, destreggiandosi con competenza nel mondo di codici, cross reference, applicazioni e allestimenti. Dall’altra, è di supportare anche le officine e le flotte clienti dei distributori, fornendo consigli tecnici per la riparazione e la manutenzione, in modo che possano eseguire un lavoro sempre eccellente, completo oltre che tempestivo. Oltre all’assistenza in remoto, tramite telefono o help desk in cui vengono fornite risposte individuali alle domande specifiche degli utenti, l’azienda organizza anche training tecnici con il Parts Specialist, presso i clienti che vogliono formare e aggiornare la propria forza vendita.

DIESEL TECHNIC

Tutti i numeri del successo dell’azienda

Diesel Technic è una realtà presente in 150 paesi del mondo, con quartier generale in Germania e filiali dirette e uffici in Francia, Paesi Bassi, Dubai, Spagna, Singapore, Gran Bretagna, Italia e Cina. È un’azienda che nasce a conduzione familiare, e la famiglia è ancora presente anche se la gestione è

affidata oggi ad un Consiglio di Amministrazione, e impiega 650 dipendenti in tutto il mondo, di cui 400 nella sede centrale. Ciò che interessa soprattutto chi entra a contatto con il mondo Diesel Technic è la vastità del catalogo offerto, che mette a disposizione dei ricambisti 120 famiglie di prodotti e oltre

“La nostra offerta si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità prezzo, servizi in costante evoluzione e una logistica molto celere”.

41.000 articoli per camion, autobus, rimorchi e furgoni, così come per autovetture, mezzi agricoli, veicoli da costruzione, e per applicazioni nautiche e industriali.

COSÌ SIAMO CRESCIUTI DAL 1972 AD OGGI
21 N° 321 luglio-agosto 2023 IN COPERTINA
Alcune immagini della nuova sede di Gricignano di Aversa. Sotto Walter Schiavi insieme a Carlo Antonio Pietropaolo, Sales Manager Diesel Technic.

RABEN SITTAM INTERVISTA ESCLUSIVA A EMILY CALCATERRA, HR MANAGER

COME UN’APE REGINA

DEDICATA AL SUO ALVEARE

LA PRIMA DI QUATTRO INTERVISTE CHE IL MONDO DEI TRASPORTI DEDICA DA QUI AL MESE DI NOVEMBRE AD ALTRETTANTE “PRIME LINEE”, TUTTE DONNE, DELLA BRANCH ITALIANA DELLA MULTINAZIONALE: IN QUESTO NUMERO LA PAROLA VA ALLA RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE, UN RUOLO DELICATO NELL'EQUILIBRIO AZIENDALE .

el giardino della sede di Cornaredo, headoffice, branch e hub di Raben SITTAM, sono state allestite diverse arnie all’interno delle quali vengono allevate centinaia di laboriose api nell’ambito di Drive to bee, uno dei progetti promossi dall’azienda leader nel trasporto groupage internazionale per incentivare i valori di ecosostenibilità e socializzazione tra i dipendenti. Ecco, forse l’idea di paragonare Emily Calcaterra, HR Manager, all’ape regina, è un po’ stiracchiata, eppure quella collaborazione e quello spirito di squadra che anima l’alveare corrispondono proprio ad uno dei principi fondanti dell’azienda, i cui dipendenti vengono guidati dalla nostra intervistata lungo tutta la loro vita professionale con grande attenzione e strumenti pensati per sviluppare i singoli talenti e le diverse attitudini. Per produrre più miele, ops… per lavorare tutti in modo più efficiente e soddisfacente.

Emily Calcaterra, com’è arrivata a scegliere per sé questo ruolo?

Nutro da sempre un grande interesse nei confronti della comunicazione e delle relazioni tra le persone e per questo, dopo la Laurea in Giurisprudenza, ho scelto un Master in Risorse Umane. Da lì attraverso diversi passaggi sono arrivata in SITTAM nel 2014 e ho vissuto dal mio ruolo, che è andato definendosi e arricchendosi anno dopo anno, il cambiamento di pelle dell’azienda. Occuparsi di HR è come costruire una casa partendo dalle fondamenta perché si ha la responsabilità di scegliere ogni singolo pezzettino di quello che deve risultare alla fine un organigramma efficiente. Ho la fortuna di lavorare in un Gruppo che consente al mio ruolo di essere coinvolto nei diversi processi aziendali, e anche di

aver avuto amministratori delegati che hanno creduto nella funzione, permettendomi di dare un contributo consapevole nel quadro - che non è mai venuto meno - di una forte collaborazione tra tutto il team manageriale.

In quali mansioni consiste il suo ruolo?

Mi occupo di tutti gli aspetti delle risorse umane, dall’ingresso all’uscita del dipendente attraverso le fasi di selezione, formazione, sviluppo e rewarding. In questo momento nella funzione esiste solo il mio ruolo e dunque gestisco 267 dipendenti, oltre a 6 stagisti, ma nelle prossime settimane arriverà a supportarmi una HR Business Partner, una risorsa junior alla quale non vedo l’ora di iniziare ad affidare alcune delle attività che mi impegnano quotidianamente, per dedicarmi con più forza agli aspetti strategici. Con l’acquisizione da parte del Gruppo Raben beneficiamo oggi infatti di un secondo livello di coordinamento svolto centralmente dall’Head of HR in Polonia che segue una pianificazione globale nell’ambito della quale i diversi progetti vengono poi declinati nelle varie business unit locali. Si tratta di una collaborazione tra Paesi molto stimolante che regala a tutti i dipendenti opportunità di carriera,

di crescita e di esperienza all’estero. Parallelamente, alle diverse branch viene concesso un ampio margine di libertà nella proposizione di iniziative, nel rispetto - ovviamente - del budget.

Quali sono gli aspetti che ama di più del suo lavoro e quali le maggiori criticità?

Ciò che mi regala maggior soddisfazione è senza dubbio l’idea di creare un valore destinato a proseguire nel tempo, e penso soprattutto alle giovani leve che cerchiamo di indirizzare in modo

Classe 1977, nata in provincia di Milano, Emily Calcaterra è sposata, ha due figli, una bimba di 5 anni e mezzo e un bimbo di 11, e un cagnolino. Concilia famiglia e lavoro grazie all’aiuto prezioso delle sue due “ancore”: la mamma e la baby sitter. Laureata in Giurisprudenza con Master in Risorse Umane, Emily inizia a lavorare in Astra Zeneca nella funzione staffing e selezione, per poi approdare nel mondo della logistica in TNT nell’ambito formazione e contenzioso del lavoro. In Ceva Logistics assume la carica di responsabile del contenzioso del lavoro; passa poi in SITTAM, all’epoca parte del Gruppo Ceva: “Sono stata il pioniere nelle risorse umane e abbiamo costruito una funzione che prima non esisteva”. Nel 2015 l’azienda entra a far parte del gruppo Bertola, cui subentra nel 2019 Raben Group che acquisisce il 100 per cento della proprietà nel marzo 2020: “Da quel momento con il supporto della multinazionale anche la funzione HR si è sviluppata, ed è in continuo divenire”.

N
di Cristina Altieri Cornaredo
BIO EMILY
CALCATERRA
In
22 N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI
Raben SITTAM il 44 % dei dipendenti sono donne il 38 % dei dipendenti sono donne in posizioni manageriali

che possano esprimere tutto il loro potenziale, tenendo sempre presente l’idea che la realizzazione professionale impatta inevitabilmente sulla qualità della vita di ognuno di noi. Ciò che ho dovuto invece imparare nel tempo è stata la gestione delle procedure disciplinari, i contenziosi giuslavoristici e le relazioni sindacali. Inizialmente non è stato semplice separare la parte emotiva da quella professionale, ma nel tempo sono riuscita a perfezionare un doppio ruolo con caratteristiche e atteggiamenti diversi. I dipendenti non sono numeri, li conosco tutti personalmente e per questo cerco di ispirarmi al massimo rispetto anche quando devo comunicare decisioni spiacevoli, facendo arrivare il messaggio nella maniera più diretta e trasparente possibile.

Quale importanza riveste la formazione per Raben SITTAM?

Raben Group si occupa di trasporti nazionali, internazionali e di logistica dal 1931.

formazione finanziati attraverso il bando del Ministero dei Trasporti, e quelli sulla sicurezza erogati da Ebilog, ma più in generale abbiamo un sistema di monitoraggio delle performance dei dipendenti, ai quali proponiamo, secondo le diverse esigenze, corsi di perfezionamento operativi, normativi e specialistici. Sono convinta che la formazione per essere efficace debba essere svolta con un forte senso di partecipazione e convinzione da parte di ogni dipendente coinvolto.

Sfida e collaborazione sono due dei valori di Raben SITTAM, e pare che vengano declinati non solo dietro alle scrivanie. Esattamente, insieme all’imprenditorialità sono i principi che ci ispirano tutti i giorni, sia nello svolgimento delle nostre mansioni che nelle attività di crescita personale e socializzazione. L’estate 2023, ad esempio, sarà focalizzata sullo sport: abbiamo infatti in corso un torneo di beach volley che ha raccolto una sessantina di entusiastiche adesioni. Stesso discorso per la Sport Challenge, un’app che monitora il nostro livello di impegno in termini di attività motoria e che vedrà al termine della stagione premiazioni a livello di branch e individuale.

Come è cambiato con la pandemia il rapporto azienda-dipendente?

Il Covid ha evidenziato la possibilità di mantenere un contatto a distanza quando era impossibile incontrarsi di persona, e questo continua ad essere uno strumento prezioso, soprattutto per una realtà come la nostra dislocata in diverse zone geografiche. Ha anche sdoganato la modalità dello smart working, che continua ad essere avvertito, soprattutto dalle nuove generazioni, come un benefit. In Raben SITTAM valutiamo caso per caso, ma sono convinta, e i miei omologhi delle altre branch sono allineati, che la presenza in azienda sia fondamentale per la costruzione di un rapporto di collaborazione proficuo con la squadra.

Quali sono le caratteristiche che rendono Raben SITTAM un luogo di lavoro desiderabile per gli aspiranti dipendenti?

RABEN SITTAM

Il magazzino di Cornaredo, hub di un network competitivo

RABEN SITTAM

La parola all'AD Rolando Bargigia

SVILUPPO DEL BUSINESS E DELL’IMMAGINE: LA LINEA È TRACCIATA

La congiuntura economica non è delle più semplici, ma Raben SITTAM è entrata nel terzo anno del piano stilato al momento dell’acquisizione rispettando la tabella di marcia e soprattutto i corridoi di budget. “Il momento è complesso - ci racconta Rolando Bargigia, Amministratore Delegato Raben SITTAMma anche se abbiamo una piccola distanza in termini di obiettivo di fatturato rispetto al budget scritto alla fine dell’anno scorso, quando le previsioni erano più ottimistiche, siamo comunque all’interno del corridoio stabilito. Stiamo attuando misure di breve termine per tagliare qualche costo ed eliminare così il gap, in modo da presentarci in forma ai blocchi di partenza quando l’economia ricomincerà a correre. I nostri budget vengono messi a punto sul numero delle spedizioni, e il numero è allineato con le previsioni, è il valore dei singoli carichi che si è contratto, proprio a causa delle difficoltà dell’industria”. Il 2023 è

La nostra è un’azienda in evoluzione, che è cambiata radicalmente in questi anni e individua ogni giorno nuove linee di miglioramento. Lavoriamo in un ambiente dove le persone sono considerate tali, e non conteggiate per funzione o matricola: qui se un dipendente ha il “drive” giusto, viene incoraggiato ad assumersi 23 N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI

per Raben SITTAM l’anno del break even, quello che festeggerà un conto economico positivo.

“Arriviamo da molto distante - prosegue Bargigia - ma è stato svolto, soprattutto da parte del mio predecessore, un lavoro incredibile che ci ha permesso di giungere all’ultimo miglio con un bel margine di sicurezza. Per i prossimi anni la strategia sarà quella di sviluppare il network domestico e le attività di Contract

Logistics: abbiamo anche un’importante divisione mare-aereo che già contribuisce con valori importanti e che verrà potenziata. Un’altra linea di sviluppo per la divisone italiana sarà il rafforzamento della brand identity e della visibilità: è importante vestirsi con un’immagine coerente, ma non si tratta solo di forma.

Oltre alla brandizzazione accurata della flotta abbiamo infatti in corso un progetto di ristrutturazione degli edifici di Cornaredo, soprattutto per aumentare la metratura dedicata agli open space: è fondamentale

che i dipendenti possano lavorare in un ambiente che li incoraggi a collaborare, a interagire”. Un’idea che si ascrive alla stessa voce del progetto delle sale dedicate agli autisti: sia a Bergamo che a Cornaredo che a Verona stanno nascendo spazi all’interno dei quali i driver avranno a loro disposizione computer, un’area relax, cibo, bevande, lavatrici e docce.

le responsabilità, a sfidarsi, ad essere dinamico e ambizioso. Viviamo anche un momento di grande cambiamento a livello macroeconomico e in questo contesto crediamo sia utile mantenere il passo, non sentirsi mai “arrivati”, ma trovare in sé e nel rapporto con gli altri la motivazione per fare la differenza.

AUTOMATIZZAZIONE ED EFFICIENZA LE PAROLE D’ORDINE

25.000 metri quadri di efficienza e automatizzazione sono a disposizione del Gruppo Raben nella sede centrale di Cornaredo della Raben SITTAM. Si tratta di un magazzino crossdocking con 92 baie di carico organizzate su due fronti, uno dei quali dedicato alla ricezione delle spedizioni nazionali, e l’altro impegnato sulle partenze internazionali. Una volta scaricata, la merce viene controllata e, se necessario, etichettata, pure se è a disposizione dei clienti un tool che permette all’azienda

di stampare in autonomia l’etichetta, in modo da favorire l’identificazione all’ingresso ed eliminare possibilità di errore e ridurre al minimo il transit time. “Il layout del magazzinocommenta Rolando Bargigia, AD Raben SITTAM - è stato rivisto all’inizio dell’anno scorso: con l’acquisizione da parte di Raben Group il portafoglio clienti è parzialmente cambiato, e abbiamo quindi riprogettato l’assegnazione delle ribalte per minimizzare i tempi morti e le percorrenze. I risultati in termini di produttività sono

arrivati anche grazie all’internalizzazione del personale che assicura standard di efficienza altrimenti difficilmente ottenibili”. Il magazzino si avvale di dispositivi di automatizzazione del lavoro come la bilancia della Mettler Toledo, uno strumento di precisione che consente di pesare e misurare la merce che transita e di trasmettere l’informazione certificata in tempo reale al TMS, anche per scongiurare eventuali responsabilità solidali del trasportatore quando i dati dichiarati dal cliente

differiscono da quelli effettivi.

“Oltre al crossdocking, anche di merce in ADR - precisa l’AD - stiamo sviluppando il Contract Logistics: l’hub è infatti caratterizzato da altezze da magazzino di logistica, e stiamo pertanto implementando anche questa parte del business. Per il momento abbiamo scaffalato circa 3.000 mq, ma nei prossimi mesi amplieremo l’area dedicata allo stoccaggio". Nel magazzino lavorano fino a 35 persone nei giorni di punta, il martedì e il venerdì, che vedono a calendario

le partenze internazionali di lunga percorrenza. “L’ottimizzazione del lavoro e dei processi - conclude Rolando Bargigia - comporta un minor costo di attraversamento del magazzino, che si attesta su un 20 per cento in meno rispetto ai competitor. Sempre in ottica di contenimento costi, per offrire un servizio competitivo ai nostri clienti, abbiamo installato anche 2.190 mq di pannelli fotovoltaici sul tetto, grazie ai quali copriamo il 60 per cento del nostro fabbisogno energetico”.

Rolando Bargigia (a destra) insieme a Fabrizio Zoppi, X-Dock & Contract Logistic Manager.
La formazione rientra nella visione strategica aziendale di valorizzazione delle risorse che viene perseguita attraverso vari canali, in coordinamento o aggiunta rispetto alle direttive dell’ufficio centrale. Quest’anno, ad esempio, è partito in Italia il progetto Talent Academy: abbiamo identificato 30 talenti per i quali abbiamo disegnato un percorso professionale di crescita, perfezionato grazie anche a test di personalità che ci hanno permesso di chiarire le aree di arricchimento corrette per ogni partecipante. Verrà svolto con un programma di coaching individuale e training personalizzato che prevederà anche affiancamenti funzionali e possibilità di mettere a terra scambi interfunzionali nelle varie business unit. È un progetto che avrà indubbiamente ricadute positive sull’azienda, che valorizzando i propri talenti ne ottimizzerà le prestazioni, ma soprattutto sui dipendenti, che acquisiranno così competenze che faranno parte del loro bagaglio professionale per sempre. Utilizziamo anche programmi di

RINO CUSTOM INTERVISTA A VENTURA RINO ACITO, FONDATORE E TITOLARE

100 PER CENTO RINOCUSTOM

A QUATTRO ANNI DALL’INIZIO DELL’AVVENTURA, IL DEUS EX MACHINA DELL’AZIENDA DI BELLIZZI FA IL PUNTO

SULLA CRESCITA DELLA SUA ATTIVITÀ, SULLE DIFFICOLTÀ INCONTRATE E LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO, CON LA CONSAPEVOLEZZA DI AVER CENTRATO IN POCHISSIMO TEMPO UN IMPORTANTE OBIETTIVO: POTER ESEGUIRE TUTTE LE LAVORAZIONI INTERNAMENTE AL FINE DI DARE VITA AD UN PRODOTTO ORIGINALE E COERENTE.

ono bastati meno di 1500 giorni a Ventura Rino Acito per creare ed avviare la Rinocustom, azienda in crescita specializzata nella personalizzazione dei camion che fa della realizzazione interna di tutti i lavori il suo punto di forza. Era infatti solo il 2019 quando l’imprenditore, visionario e vulcanico, decideva di mettersi in discussione, lasciare l’azienda di famiglia, e cominciare a navigare verso acque senza dubbio sconosciute, ma di farlo con una determinazione e un entusiasmo che hanno poi portato inevitabilmente una serie di successi e soddisfazioni.

Rino, è così che è cominciata l’avventura della Rinocustom?

Sì, esattamente così, quattro anni fa. Nessuno dava credito alla mia idea, a parte mia moglie Roberta, che mi ha sempre appoggiato e che è stata in questi anni un’insostituibile compagna di vita e di lavoro. Il percorso era fin dal principio chiaro nella mia mente, volevo arrivare a realizzare tutto il lavoro di personalizzazione internamente all'azienda. Ma non avevo alcuna esperienza su nessuna delle attività che servono per customizzare un camion, tranne quella della lavorazione degli acciai, che è l’attività della mia famiglia di origine. Così decisi di assumere via via gli artigiani che servivano arrivando a formare un team completo di 15 professionisti. Oggi abbiamo designer, carrozzieri, specialisti dell’acciaio, delle luci, degli impianti stereo e di quelli elettrici, fino ai maghi del wrapping.

Ho sempre pensato che la parte più difficile da assorbire fosse la tappezzeria, e infatti ho tenuto questo passaggio per ultimo, appoggiandomi fino ad oggi a fornitori esterni.

Fino ad oggi…

Sì, la novità è proprio questa. Dal primo di settembre entrerà in funzione anche la tappezzeria interna. Abbiamo assun-

to due artigiani di grande esperienza e acquistato l’attrezzatura necessaria, che comprende sia macchine da cucire che macchine da ricamo. Il vantaggio è che ora il lavoro mantiene la sua unicità perché possiamo mettere a punto un prodotto 100 per cento Rinocustom, interamente progettato e realizzato da noi e quindi fedele e coerente con la nostra idea di

design in ogni dettaglio. Insomma, dalla Rinocustom d’ora in poi usciranno prodotti ancora più esclusivi e unici. In attesa dell’avvio del reparto stiamo collaudando i macchinari e anche svolgendo diverse ricerche su materiali nuovi e soluzioni alternative che possano differenziarci da quello che viene proposto da altri. In particolare intendiamo spostare l’attenzione dalla finta alla vera pelle per rendere ancora più nobile la cabina dalla quale intendiamo bandire inutile plastica.

Non è stato un problema in questi anni trovare artigiani esperti, vista la carenza di figure professionali che si riscontra un po’ in tutti i settori?

Il problema non è trovare artigiani, quello che è difficile è trovare ragazzi che vogliano intraprendere questo percorso. Devo

ammettere che anche alla Rinocustom l’età media non è bassissima, i tappezzieri che abbiamo appena assunto hanno più di 40 anni. E va benissimo, ma sarebbe opportuno affiancare a queste figure di esperienza giovani che abbiano voglia di imparare. Di chi è la responsabilità di questa situazione, di questa carenza di interesse tra i ragazzi per professioni che stanno purtroppo scomparendo? Dei genitori ovviamente: non capiscono che per i loro figli imparare un mestiere è più importante, in molti casi, di frequentare l’università. Mio padre mi portava con lui al lavoro nel periodo estivo, non sono mai andato al mare: forse era un atteggiamento esagerato, e sicuramente non più in linea con i tempi attuali, ma i ragazzi devono capire in un modo o nell'altro l’importanza del lavoro e del sacrificio. Questo è sicuramente uno degli aspetti della nostra attività imprenditoriale che mi preoccupa di più, il ricambio generazionale. Insieme a mia moglie abbiamo anche pensato di aprire una scuola dei mestieri, vedremo, ma quello che è sicuro è che siamo sempre in cerca di ragazzi volenterosi, e a questo proposito colgo l’occasione per segnalare a chi dovesse essere interessato l’indirizzo al quale

Sdi Cristina Altieri Bellizzi A sinistra Rino Acito al lavoro. In alto l'Iveco realizzato per Loriga Trasporti, e sotto i cinque MAN gemelli per Veneruso.
24 N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI

Ferve sempre l'attività all'interno delle officine Rinocustom. Qui a destra lo Scania GT ispirato al mondo Porsche.

mandare un’eventuale candidatura: info@rinocustom.it.

Torniamo alle vostre opere d’arte, che ci auguriamo possano essere presto il frutto del lavoro di giovani artigiani: come si arriva a definire il progetto grafico di un veicolo?

Seguiamo diverse modalità per la definizione del progetto, a seconda di quello che ci viene richiesto dal cliente. Se si tratta di una persona con le idee chiare prendiamo spunto da queste e elaboriamo un progetto che ne tenga conto, confrontandoci e correggendo il tiro in base ai gusti e alle esigenze del nostro interlocutore. Altre volte capita che il proprietario venga alla Rinocustom con l’idea generica di abbellire il suo mezzo, e allora siamo noi a presentargli, in base a ciò che emerge relativamente alle sue passioni e ai suoi interessi, diversi progetti grafici tra i quali scegliere. E infine c’è il lavoro a scatola chiusa: il cliente decide di farsi un regalo, una sorpresa: non sa come verrà realizzato il lavoro e vede il camion solo ad opera terminata. Devo ammettere che questi sono i casi in cui assistiamo a vere e proprie esplosioni di emozione.

Quali sono gli ultimi lavori che ha seguito la Rinocustom?

Ultimamente ci siamo superati con uno

Scania S590 GT: sigla presa dal mondo Porsche perché il suo proprietario è appassionato del marchio di Stoccarda.

Lui si chiama Giuseppe Vitanzi, ed è un trasportatore di Brescia: abbiamo utilizzato pelle ed Alcantara all’interno, e impiegato i colori grigio e rossi tipici del brand tedesco. Sono state montate anche barre in acciaio cromate con parti interne verniciate di rosso, una lavorazione particolare, inedita ed esclusiva. Per Loriga Trasporti di Sassari abbiamo preparato invece un Iveco S-Way dedicato a Pecco Bagnaia e al mondiale vinto lo scorso anno in sella alla Ducati: abbiamo lavorato sulla base bianca del camion decorandola con i colori di Borgo Panigale, il rosso e il nero, e poi tante luci, acciai, e il numero del pilota. Infine, in collaborazione con la concessionaria Impromart

di Napoli, abbiamo realizzato per la scuderia Veneruso cinque MAN, tutti con la stessa livrea personalizzata, ma con colori diversi.

Che cosa vede nel futuro della Rinocustom?

Abbiamo creato un’azienda dal nulla, aggiunto tutti i reparti necessari ad aprire e chiudere i progetti internamente, e adesso il nostro compito è quello di consolidare la posizione sul mercato e farci conoscere dai clienti, motivo per cui abbiamo anche ampliato l’ufficio commerciale. Ciascuno dei settori che abbiamo sviluppato può crescere autonomamente e vogliamo identificare tutte le strade da seguire per mettere a disposizione di un numero sempre maggiore di persone questa eccellenza che abbiamo creato.

25 N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI

DUE SEDI: UNA IN PROVINCIA DI NAPOLI E L'ALTRA VICINO SALERNO.

AD APRILE 2023 È ARRIVATO ANCHE DA EUROMASTER IL RICONOSCIMENTO A LIVELLO NAZIONALE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO.

Da oltre quarant’anni punto di riferimento, per la Campania e non solo, per quel che riguarda la sostituzione, la riparazione e il montaggio di pneumatici per auto ed autocarri, la Conte Gomme è una realtà in continua crescita. Nata nel 1974 a Casalnuovo, in provincia di Napoli, oggi conta su due sedi, più di 30 dipendenti, 7 officine mobili e opera su una superficie di oltre 5.000 metri quadrati (di cui 2.000 coperti) che permette un ampio spazio di manovra per i veicoli industriali. Il suo fatturato è aumentato con il passare degli anni in maniera costante, e anche il personale specializzato ha via via affinato sempre di più le proprie competenze per garantire un servizio ad elevato valore aggiunto. Alta capacità di stoccaggio pneumatici, rapidità in ogni intervento, rapporti diretti con tutti i produttori leader nel mercato degli pneumatici hanno reso negli anni e rendono oggi la Conte Gomme un partner affidabile per tutti gli operatori del trasporto su gomma. Dal 2014 è anche partner di Euromaster, leader nella manutenzione di veicoli leggeri e industriali che accoglie in Europa oltre un milione di clienti privati ogni anno e serve più di 100.000 clienti professionali. A raccontarci tutti gli aspetti nel dettaglio ci ha pensato Vincenzo Conte, che guida l'azienda insieme ai tre fratelli e al papà Luciano.

Dopo più di quarant'anni di attività, come si è evoluta nel tempo

PROMETEON

Eccellenza campana

abbiamo appunto aperto una seconda sede in provincia di Salerno, precisamente a San Valentino Torio. E stiamo lavorando per aprire presto nuove officine.

Come è nato il rapporto con Euromaster e quali sono i vantaggi di questa partnership?

Abbiamo sempre avuto un rapporto di lavoro con Michelin, e facendo parte Euromaster del Gruppo, il passaggio è avvenuto in modo molto naturale. Far parte del network significa per noi poter contare su un appoggio importante e puntuale dal punto di vista delle procedure di lavoro, della sicurezza e della qualità offerta. Altro vantaggio che ci arriva da questa partnership è la visibilità che ci fornisce il marchio e, grazie al servizio Euromaster Assistance, di intervenire sui veicoli in difficoltà nella nostra area di competenza, e di dare ai nostri clienti la sicurezza di un pronto intervento su tutto il territorio nazionale. Posso dire che con loro lavoriamo in perfetta sincronia.

la vostra azienda?

Oggi la Conte Gomme ha due sedi, una a Casalnuovo, in provincia di Napoli, e l'altra in provincia di Salerno, a San Valentino Torio. Conta circa 45 collaboratori e sette officine mobili per i lavori

Sponsor della Illumia Padel Cup

e gli interventi di emergenza su strada, che ultimamente sono sempre più frequenti; d'altronde riuscire a risolvere un problema al cliente in qualsiasi posto si trovi rappresenta un gran valore aggiunto. Noi offriamo ai nostri

SEMPRE AL FIANCO DELLO SPORT

Già main sponsor del Parma

Calcio, official sponsor del Superbike World Championship, sponsor del campione del mondo SBK 2021 Toprak Razgatlioglu e co-title sponsor del Pata Yamaha Prometeon WorldSBK Official Team, oltre

che partner del campione di padel Javier Garrido, Prometeon Tyre Group diventa sponsor della Illumia Padel Cup. Con oltre un milione di praticanti in Italia, il padel è lo sport del momento. “Siamo felici di essere partner della Illumia Padel Cup - ha commentato

Sabina Oriani, Chief Marketing Officer di Prometeon Tyre Group - perché unisce due degli sport nei quali siamo già presenti: padel e calcio.

Il nostro nome sulla maglia delle tante stelle del calcio che si sfideranno sui campi di padel sarà l’occasione per

fare conoscere Prometeon agli appassionati di questo sport di incredibile successo”. Francesco Totti, Christian Vieri, Luca Toni, Roberto Mancini, Paolo Di Canio, Marco Materazzi, e poi Vincent Candela, Alessandro Budel, Luigi Di Biagio, Stefano Bettarini: sono solo alcune delle 32 icone che si sono dati battaglia nella seconda edizione della Illumia Padel Cup. Parte del ricavato si trasformerà in un aiuto concreto a La Mongolfiera Onlus, che opera in favore delle famiglie con bambini affetti da disabilità. A vincere il torneo Luca Toni e Luca Ceccarelli.

utenti tutti i servizi che ruotano attorno al mondo del pneumatico per quel che riguarda l'autocarro e ci siamo specializzati anche negli allineamenti dei veicoli. Poi gestiamo anche le moto e le auto, dove andiamo oltre le gomme, con servizi di meccanica e revisioni. Il 2022 è stato per noi il miglior anno di sempre e nel 2023 siamo addirittura in crescita. Anche durante la pandemia non ci siamo mai fermati e dal 2005 ad oggi il nostro fatturato è cresciuto in modo importante e costante.

Tutto però è iniziato negli anni Settanta…

L'azienda nasce nel 1974 in provincia di Napoli. Anzi, sei-sette anni prima nasceva a Napoli centro, poi nel '74 si è spostata a Casalnuovo. All'epoca è stata fondata da Francesco Conte, fratello di mio padre Luciano. Poi nel 2005 ci siamo separati dallo zio e abbiamo continuato il percorso tracciato. Oggi alla guida dell'azienda ci siamo io, mio padre e i miei 3 fratelli. Lavoriamo tutti all'interno della Conte gomme. Nel 2014 siamo diventati partner di Euromaster e abbiamo portato avanti la nostra attività, con il nostro business principale sempre ascrivibile al trasporto pesante. Nel 2018

Siete anche stati premiati recentemente da Euromaster... Si, nel 2023 abbiamo ricevuto un premio da Euromaster in merito alla sicurezza sul lavoro. Il premio ci è stato assegnato nel corso di una convention svoltasi a Roma lo scorso aprile ed è per noi motivo di grande orgoglio perché il rispetto delle norme e l’attenzione nelle procedure sono per noi una priorità.

In quali settori opera il vostro cliente tipo?

Principalmente i nostri clienti sono aziende che si occupano di trasporti di gas e carburante. Parliamo quindi di un trasporto piuttosto selezionato. La sede di San Valentino Torio invece è maggiormente dedicata ad aziende attive nel settore del frigo, della frutta e della verdura. In linee generali la nostra area geografica di azione è tendenzialmente la Campania, ma facciamo interventi in maniera indiretta in tutta Italia. Negli ultimi anni ci siamo affacciati anche al basso Lazio e abbiamo in mente di aprire presto nuove officine.

Quali sono i servizi più apprezzati dai vostri clienti?

L’iniziativa che forse riscuote il successo maggiore è il 'Contratto di manutenzione programmata", che prevede un contratto di manutenzione alle flotte con una quota fissa annua e un servizio garantito per 365 giorni. È dal 2011 che la proponiamo e funziona benissimo. Perché permette a tutti i nostri clienti a fronte di un canone annuale di vivere tranquillamente ogni esperienza che riguarda la manutenzione dei veicoli.

di Francesco Irace Casalnuovo
“Far parte del network significa per noi poter contare su un appoggio importante e puntuale".
Una struttura di eccellenza quella della Conte Gomme, una delle punte di diamante del network Euromaster. Sotto Vincenzo Conte insieme al papà Luciano e ad uno dei fratelli.
EUROMASTER CONTE GOMME DAL 1974 PUNTO DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DEI PNEUMATICI
26 N° 321 luglio-agosto 2023 PNEUMATICI

Il noleggio si veste a festa

SUL PIAZZALE MILANESE DELL'AZIENDA

NASCE IL FORMAT "SUMMER PARTY" PER FESTEGGIARE I CLIENTI CONSOLIDATI E COINVOLGERE NUOVE POTENZIALI AZIENDE INTERESSATE AD USUFRUIRE DI TUTTI I VANTAGGI DI QUESTA FORMULA CHE CRESCE SEMPRE DI PIÙ.

L'estate del noleggio spicca il volo col primo Summer Party Fraikin. Per festeggiare gli ottimi risultati conseguiti dalla filiale italiana nel primo semestre 2023, in linea con una crescita annuale prevista del 20 per cento, il nuovo piazzale milanese di via Barnaba

Oriani ha visto un ospite speciale lanciarsi direttamente verso le stelle: il campione di bike trial

Vittorio “100%” Brumotti.“Una sorpresa che inizialmente volevamo riservare ai soli membri e familiari del nostro team” - spiega

Claudio Gariboldi, Amministratore

Delegato Fraikin Italia. “Quando una squadra di lavoro è ben motivata, il raggiungimento di obiettivi di crescita tanto positivi diventa infatti naturale. Ci siamo però resi conto che l’occasione avrebbe anche potuto rappresentare, sia per i partner che per i clienti, un’opportunità unica per conoscere meglio le nostre risorse strutturali. E chi meglio di Brumotti per mostrare quale sia lo spirito autentico della nostra azienda? Oltre che un apprezzato presentatore e intrattenitore, è un atleta che ama osare, ma senza mai perdere contatto con la realtà che lo circonda, ponendosi di volta in volta obiettivi sempre più ambiziosi. Fraikin Italia è proprio così: una filiale giovane e coraggiosa, legata a un gruppo internazionale che dispone di un parco veicoli di ben 80mila unità, soddisfa qualsiasi richiesta di noleggio commerciale o industriale e, soprattutto, mostra di essere in crescita su tutti i fronti, nonostante le difficoltà d’approvvigionamento del mercato non siano ancora completamente rientrate dopo la pandemia”.

Insieme ai piazzali di Verona e Prato, la sede di Milano contribuisce a disegnare un ideale triangolo i cui vertici fungono da hub d’appoggio per la consegna di veicoli sostitutivi, così come per il noleggio a breve termine nel Centro-Nord Italia; la sua forma e la sua capacità di penetrazione nel territorio sono però destinate a mutare: Fraikin Italia mira a creare una rete di almeno 7 od 8 snodi che trovino in Torino, Genova, Firenze e Bologna i prossimi riferimenti di mercato. “Se i ritmi di crescita dell’azienda manterranno le attuali percentuali - aggiunge Gariboldi - la nostra capillarità di servizio continuerà a espandersi per tutto il Paese, mantenendo una maggior concentrazione nel Centro-Nord. I piazzali sono per

noi uno strumento di consolidamento della fiducia perché ci rendono maggiormente visibili e riconoscibili sul mercato, il quale, sino a oggi, ha principalmente considerato Fraikin Italia un business da ufficio. In futuro cercheremo dunque di dare maggior risalto alle strategie di branding, utilizzando o perfezionando ulteriormente il format d’intrattenimento del Summer Party in altre parti d’Italia. Non di rado gli accordi migliori si raggiungono in un clima di festa e confidenza, dove il rapporto umano completa e conferma la virtù dei numeri”.

La strategia “acrobatica” del noleggio

Fraikin Italia è riuscita a trasformare una placida serata di mezz’estate in un evento di grande richiamo, in grado di incuriosire l’intero quartiere di Milano Certosa: street food di ottima qualità, spritz a go-go, musica contagiosa, ma soprattutto una scenografica parata di trucks che hanno dato vita al circuito acrobatico per il bike team di Vittorio Brumotti: il ciclista entrato dieci volti nel Guiness dei Primati grazie alle sue imprese sportive, fra cui il superamento di 28 sbarre con la ruota posteriore della bicicletta o la risalita in sella del Burj Khalifa di Dubai in 2 ore e 20 minuti. Fra rampe di slancio, materassi d’atterraggio e blocchi d’esibizione, Brumotti è riuscito questa volta a spingersi praticamente sopra i tetti delle abitazioni vi-

cine. Scena che, al pubblico più adulto, ha ricordato una delle sfide mozzafiato del protagonista della serie “Happy Days”: quel Fonzie in tenuta sportiva che, sull’affollato piazzale del locale Arnold’s, strappava applausi e baci a cavallo della sua due ruote. I campioni di bike trail non sono stati da meno: rotazioni in aria con biciclette adattate, saltelli su una sola ruota, sgommate a filo di pubblico. “Muoversi nel mercato odierno del noleggio richiede la stessa abilità - sottolinea l’Amministratore Delegato di Fraikin Italia - dal momento che è ormai impossibile lavorare affidandosi ai tempi di consegna conosciuti sino al 2019. Essendo sempre più difficile disporre di nuovi mezzi entro i tre mesi, coprendo magari l’attesa con veicoli sostitutivi per i clienti, rimoduliamo di volta in volta la nostra programmazione, onde garantire una copertura anche su medio-lungo termine. La nuova strategia funziona molto bene, visto che la nostra crescita aziendale risulta organica e progressiva: comporta indubbiamente una maggior esposizione finanziaria, così come il doversi

prendere rischi relativi all’acquisto di tipologie di mezzi non immediatamente richiesti dal mercato, o non ancora testati a lungo nella pratica quotidiana. Ciò nonostante, i fatti ci stanno dando ragione e, nell’ambito del noleggio, siamo ora in grado di fornire sia prodotti che servizi in piena continuità, differenziandoci da tutti gli altri competitor. Il mercato del noleggio e dei veicoli usati richiede una creatività sempre maggiore, tanto in termini di comunicazione, quanto di visione predittiva”.

Forniture full liner, una garanzia

Dietro questa strategia vincente sta anche la professionalità di Luigi Beccalli, da due anni direttore commerciale di Fraikin Italia, sebbene uno dei numeri acrobatici di Brumotti ne abbia fatto temere il sacrificio in diretta: festeggiato per il suo compleanno nel corso della stessa serata, Luigi Beccalli si è infatti prestato a essere scavalcato dalla bici in volo del campione, sdraiandosi inerme sul piazzale di Milano. Quasi un’allegoria dell’imprevedibilità del mercato odierno, affrontata però in piena scioltezza da entrambi i protagonisti. “Non sono nuovo a queste sorprese - ha confessato il Direttore Commerciale - essendo stato assunto in Fraikin con un’inaspettata chiamata di Claudio Gariboldi alle otto di sera e nel bel mezzo delle vacanze estive, mentre mi preparavo ad andare a cenare con amici. Eppure è proprio questo entusiasmo che fa della nostra azienda un luogo straordinario dove lavorare: sai che nulla è impossibile. In quanto operatori full liner, siamo sempre in grado

di fornire qualsiasi mezzo: da furgoni di 28 quintali a motrici, a semirimorchi o anche agli 8x4. L’estrema duttilità della nostra offerta ha fatto sì che il cliente, a otto anni dall’inizio dell’attività di Fraikin in Italia, tenda sempre più a cercarci direttamente, sapendo di poter contare non solo sulla possibilità di un noleggio breve, ma anche e soprattutto sull’esatta soddisfazione della propria richiesta di prodotto, supportata da un servizio h24 top di gamma attraverso il nostro backoffice. I margini di crescita sono fra l’altro notevoli: se consideriamo che l’Italia, insieme a Portogallo e Grecia, è l’unico Paese in Europa dove per noleggiare occorre far riferimento a società superiori ai 60 quintali con licenza conto terzi, risulta evidente come un’alleggerimento della burocratizzazione possa aprirci in futuro interi segmenti oggi dormienti”. Avendo in dotazione 1900 veicoli, la filiale italiana punta a raggiungere rapidamente le 5mila unità in servizio, favorendo al contempo un’ampia crescita del personale rispetto agli attuali 32 dipendenti. Naturalmente servirà anche un supporto esterno diverso, visto che nel Belpaese gli incentivi statali puntano quasi sempre a supportare l’acquisto anziché il noleggio; la via futura appare in ogni caso chiara: sino a quando non verrà stabilita quale debba essere la tecnologia dominante nell’alimentazione dei mezzi, o anche nel caso dovesse configurarsi un mercato assai più differenziato rispetto al tradizionale endotermico, la richiesta di mezzi per brevi, medi o lunghi periodi diverrà preponderante. No

no party.

Fraikin,
FRAIKIN
27 N° 321 luglio-agosto 2023 NOLEGGIO
Le immagini della festa. Sotto Claudio Gariboldi, AD Fraikin Italia, e Luigi Beccalli, Direttore Commerciale, insieme alla moglie Cristina e a Vittorio Brumotti
ITALIA CONFERMATA LA CRESCITA DEL 20 PER CENTO NEL PRIMO SEMESTRE 2023

È una questione di feeling

MASSIMA PERSONALIZZAZIONE E ATTENZIONE AL CLIENTE. LA VILCAR È TRA LE CARROZZERIE INDUSTRIALI PIÙ IMPORTANTI DELLE MARCHE. DA CIRCA 5 ANNI LAVORA IN PARTNERSHIP CON LA ALTIMANI SRL, AZIENDA LEADER NELLA REALIZZAZIONE DI SPONDE E PEDANE IDRAULICHE

Personalizzare ciascun veicolo con la cura nei dettagli che solo un lavoro artigianale può garantire. È questa la mission che da sempre accompagna la Vilcar, carrozzeria industriale di Trecastelli (in provincia di Ancona) tra le più importanti delle Marche. Una realtà consolidata che dal 1978, forte di una lunga e importante esperienza nel settore, soddisfa le richieste dei tanti clienti realizzando allestimenti industriali, commerciali e speciali di qualità, garantendo affidabilità ed efficienza. Parliamo, dunque, di allestimenti su misura per il cliente, con tutte le fasi realizzate internamente: dalla carpenteria alla verniciatura. "L'azienda è nata nel '78 con mio padre Romaldo. Lui ha fondato questa impresa, dopo tante esperienze in altre aziende, dove si è sempre occupato di allestimento dei veicoli commerciali e industriali", ci racconta Davide Antonietti, legale rappresentante della Vilcar. "D'altronde all'epoca non era difficilissimo creare un'azienda e farla partire. Più avanti, nel 1987 sono entrato io con il mio socio Mario Buldrighini. Insieme abbiamo affiancato il mio papà, lavorando sodo e crescendo di anno in anno. Fino al 2019. Poi il mio papà è mancato e abbiamo proseguito io e Mario".

Il percorso intrapreso più di quarant'anni fa da Romaldo Antonietti, dunque, oggi prosegue con una visione futura lungimirante, che ha spinto Davide e il suo socio Mario a investire per innovare i reparti, con nuove macchine e nuove tecnologie. Soprattutto perché nel settore dell'allestimento veicoli commerciali e industriali

diventa sempre più importante essere flessibili e riuscire a cucire addosso al cliente il prodotto richiesto. "Oggi ci occupiamo di allestimento e costruzione di veicoli industriali e commerciali”, prosegue Antonietti. “Dal camioncino piccolo fino agli allestimenti più grandi. Il nostro core business è rappresentato dai veicoli commerciali. Abbiamo una gamma molto estesa di soluzioni: dai cassoni fissi, ribaltabili, a sponde montacarichi. Non ci occupiamo di settori specifici, come l'isotermia o il trasporto dei congelati perché sono più di nicchia. Cerchiamo di personalizzare in modo artigianale i nostri veicoli per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. E mettercela tutta per accontentarli comporta anche dei sacrifici. Però il rapporto con il cliente è l'aspetto più importante in questo settore. E la fiducia che viene a crearsi il più delle volte ci spinge anche a intraprendere operazioni che richiedono grossi sforzi sotto tutti i punti di vista. I nostri clienti spaziano tendenzialmente dalle piccole imprese di trasporto con 5-6 veicoli fino al muratore che ha il ribaltabile, passando per l'impresa edile che necessita delle gru. Non facciamo flotte, né multinazionali, e lavoriamo principalmente nel centro Italia, concentrando le nostre forze soprattutto nelle Marche".

Oggi la Vilcar ha una sede di proprietà di 3.000 metri di coperto più 1.000 metri dedicati alla verniciatura, un piazzale di 10.000 metri circa e 14-15

dipendenti in officina, più 3 in ufficio. E da circa cinque anni collabora con la Altimani Lift Srl, azienda leader sul territorio italiano nella realizzazione di sponde e pedane idrauliche per camion, furgoni e veicoli commerciali di ogni genere. "Il rapporto con Altimani è nato per caso, attraverso Davide Altimani, una persona molto seria, che ci ha presentato la sua impresa”, aggiunge il legale rappresentate dell'azienda marchigiana. “Da quel momento è nato subito un'ottima intesa. C'è stato un feeling immediato con Davide e la sua azienda. È animata da persone giovani, dinamiche e sempre disponibili. Ci troviamo benissimo con loro perché siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche dal punto di vista delle

più importante: conoscere i nostri interlocutori significa servirli bene".

dimensioni d'azienda. Condividiamo valori, modo di lavorare e propensione alla soddisfazione dei bisogni del cliente. Sicuramente la loro flessibilità e la grande disponibilità - perché rispondono sempre, in qualsiasi momento - sono i loro principali punti di forza. Poi c'è il prodotto che è impeccabile ed ecco che

Alcune immagini dei lavori realizzati con la Vilcar, che da cinque anni si avvale delle sponde Altimani per un risultato finale di assoluta eccellenza.

il cerchio si chiude".

Negli ultimi anni l'azienda operante a due passi dal Mar Adriatico ha registrato una costante crescita, c’è solo un aspetto che (per tutto il settore, peraltro) diventa sempre più difficile da gestire. ”Dopo il Covid che ha rotto tutti gli equilibri, le cose hanno preso la strada giusta. Sono stati anni positivi. C’è tanto lavoro e anche margine di guadagno. Il 2023 sta andando benissimo, i numeri sono in crescita, sono soddisfatto”, ha concluso Davide Antonietti. “La difficoltà che incontriamo adesso è la ricerca di personale. Diventa difficile trovare collaboratori. Perché o c’è un problema relativo alla scarsa formazione o, soprattutto, sono gli orari di lavoro che oggi per molti giovani non sono più appetibili. Sto portando anche avanti diversi progetti con alcuni istituti professionali per formare i ragazzi, con la speranza che poi si appassionino al lavoro. Trovo sia probabilmente l'unico modo per provare a ovviare a questo problema”.

“Il rapporto con il cliente è l'aspetto
ALTIMANI IL PARTNER VILCAR DAL 1978 REALIZZA ALLESTIMENTI SU MISURA DEL CLIENTE 28 N° 321 luglio-agosto 2023 ALLESTIMENTI

PLUS, LA CARTA VINCENTE PER IL TUO BUSINESS.

IP

SCOPRI LA CARD DEDICATA A FLOTTE AZIENDALI, TRASPORTATORI E PARTITE IVA.

CON IP PLUS TUTTO DIVENTA PIÙ SEMPLICE.

Puoi usarla nei 4500 distributori IP per fare rifornimento di Optimo, il carburante premium al prezzo del normale, ma anche per pagare i lavaggi e l’acquisto di lubrificanti e accessori.

In più, hai accesso a un portale dedicato, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per gestire e tenere sempre sotto controllo le spese di mobilità del tuo business, con estratto conto dettagliato, fatturazione elettronica e possibilità di dilazionare il pagamento.

WWW.IP.GRUPPOAPI.COM 210623_IP Plus_Il mondo dei trasporti_255x390.indd 1 21/06/23 14:28

FASSI GRU LA MASSARENTI DI CODIGORO HA INTRODOTTO IN FLOTTA UN MAN TGS ABBINATO A UNA GRU F2150

Sollevamenti più che perfetti

GRAZIE AL CONNUBIO TRA UN MAN TGS

35.510 E UNA FASSI F2150, L’AZIENDA SPECIALIZZATA

NEI TRASPORTI

ECCEZIONALI

ASSICURA

PERFORMANCE

ELEVATE OLTRE A RIDURRE AL

MINIMO I LIMITI NEI TRASFERIMENTI E NELL’OPERATIVITÀ.

Situata in provincia di Ferrara, a Codigoro, a poche decine di chilometri dalla costa adriatica, la Massarenti è un’azienda specializzata nel settore dei trasporti eccezionali, del sollevamento e della movimentazione di merce. Si occupa di trasporti per conto di terzi e di noleggio di piattaforme elevatrici come autogrù, piattaforme aeree, mezzi per la movimentazione interna di macchinari industriali di grosse dimensioni e pesi, per il deposito e lo spostamento di merce e molto altro ancora. Per rispondere in modo sempre più esaustivo alle richieste dei propri clienti, recentemente l'azienda ferrarese ha scelto di ampliare la propria flotta introducendo la gru F2150RAL “top di gamma” Fassi allestita su MAN TGS 35.510: un connubio perfetto per operare al meglio anche dove gli spazi sono limitati. Due importanti new entry che vanno, tra l’altro, ad aggiungersi a due carri gru, quattro camion allestiti con gru retrocabina, due MAN TGA e un altro MAN TGS.

Nello specifico, il nuovo MAN TGS 35.510 8x4 è pensato per potersi muovere su strada senza bisogno di permessi particolari. Dal momento che la gru occupa l’intero vano posteriore del mezzo, quando è necessario è supportato da un altro veicolo che trasporta la prolunga idraulica e il cestello porta operatori per gli interventi in quota. All’occorrenza la gru può operare compiendo movimentazioni mediante fune d’acciaio e verricello. Il veicolo è un 8x4 con i due assi centrali motrici e il quarto asse sterzante; la motorizzazione è costituita dal turbodiesel D26 Euro 6d, il collaudato sei cilindri in linea di 12,4 litri e 510 CV con una coppia di 2.500 Nm, mentre il cambio è manuale con doppia presa di forza per le applicazioni speciali. La cabina è quella normale medio-lunga e gli assi posteriori sono dotati di sospensioni pneumatiche a controllo elettronico (ECAS). Insieme alla gru Fassi F2150RAL xhe-dynamic, dotata di una classe di portata di 1570 kNm e di uno sbraccio massimo orizzontale con jib di 41 metri più tre prolunghe manuali per un totale di 47 metri, è in grado di raggiungere

MAN TRUCK & BUS ITALIA

le prestazioni della concorrenza con il vantaggio di non avere tutti i limiti nei trasferimenti e nell’operatività. “Nella storia della nostra azienda - ci ha raccontato Andrea Massarenti, titolare dell'azienda - abbiamo avuto molte gru articolate di tutte le marche, ma da quando abbiamo incontrato Fassi non abbiamo più cambiato. Proprio in questi giorni ho definito anche l’acquisto di una nuova F395RA che si affiancherà alla precedente F360, la nostra prima Fassi. La ‘flotta’ Fassi

della Massarenti è infatti completata da una F1350RA e dalla F2150RAL che è un po’ l’ammiraglia e che ormai da qualche mese è in piena attività con nostra grande soddisfazione. Con le precedenti gru negli anni ho sempre avuto dei problemi e l’assistenza non è stata sempre impeccabile, mentre con Fassi, oltre ad aver avuto meno problemi, ho sempre trovato una risposta pronta e risolutiva. A questo aggiungiamo che l’offerta di accessori è davvero ampia e tale da permettermi di allestire la mia gru in maniera perfetta per le mie esigenze. Nello specifico la nuova F2150RAL

Il Leone più bello d’Italia è il TGX 18.510 della Cooperativa Comitras

LA PASSIONE, FATTA CAMION

iscritti al concorso per l’elezione del campione italiano. Adesso si deve confrontare con gli altri 11 vincitori nazionali per aggiudicarsi il titolo di MAN Truck Champion Europe 2023. “Lo scorso anno - ha commentato Giovanni Incampo, Vicepresidente di Comitras - Hnaien Amin, uno dei nostri soci autisti più attivi e affidatario di questo come in precedenza di altri MAN, voleva un

nuovo TGX. Il periodo era complicato e la disponibilità dei veicoli molto limitata, così abbiamo colto al volo l’opportunità offertaci dalla concessionaria Boccia che ci proponeva un fiammante TGX 18.510. Il problema era però che era bianco e quindi, grazie alla consulenza del responsabile commerciale Aniello Soriente, si è deciso di personalizzarlo. Con Amin abbiamo visionato vari bozzetti e alla fine abbiamo scelto quello che è stato poi realizzato. Ovviamente non ci siamo limitati alla sola colorazione, ma si è lavorato anche sui particolari di acciaio inox, le luci e un upgrade

pure sugli interni. Questo premio è il miglior riconoscimento alla passione che abbiamo messo nel realizzare un TGX davvero speciale. Speriamo adesso che anche in Europa raccolga gli stessi apprezzamenti”. Comitras ha 130 soci e circa 150 veicoli, e l’attività si svolge prevalentemente nel Nord d’Italia, anche se non sono rare le puntate nel Mezzogiorno e anche all’estero. "Il lavoro non manca - ha concluso Incampo - semmai sono gli autisti a scarseggiare e iniziative come questa di MAN sono utili per far conoscere il camion anche sotto un aspetto più spettacolare che può aiutare a trovare giovani che abbiano voglia di intraprendere questa professione”.

sta rispondendo in pieno alle mie aspettative, perché sapevo che era un concentrato di tecnologia a tutto vantaggio della sicurezza degli operatori e della rapidità degli interventi. Dalla teoria alla pratica possiamo dire, perché adesso che è qualche mese che è in attività ho visto confermate tutte le mie aspettative e questo è sicuramente l’aspetto più positivo. Per ultimo, ma non certo per importanza, il rapporto che si è stabilito con Fassi Emilia, che mi segue per l’assistenza e ha curato tutti i miei allestimenti, è straordinario, basato su fiducia, rispetto e condivisione di valori". Insomma, siamo di fronte a investimenti importanti per la Massarenti Srl, che negli anni ha pian piano alzato sempre di più l'asticella e oggi punta a una leadership nella sua categoria d'appartenenza. L'azienda nasce negli anni Settanta, su iniziativa di Giuliano Massarenti, come impresa di autotrasporto. Dopo qualche anno, passa ai trasporti eccezionali e successivamente al sollevamento: a ridosso degli anni Ottanta i primi carri allestiti con gru completano la flotta e l’offerta di servizi dell’azienda. Nel 2000 avviene il passaggio generazionale, che vede oggi Andrea Massarenti guidare l'azienda (dopo averla trasformata in Srl), portando avanti il percorso tracciato da papà Giuliano, ma aggiungendo una visione strategica innovativa e lungimirante, per poter scrivere ancora importanti pagine di successi.

di Francesco Irace Codigoro
“Abbiamo avuto diverse gru articolate, di ogni marchio, ma da quando abbiamo incontrato Fassi non abbiamo più cambiato”.
Andrea Massarenti ha raccolto nel 2000 da papà Giuliano il timone dell'azienda fondata negli anni Settanta.
N
ella disfida italiana, il MAN TGX della Cooperativa Comitras ha avuto la meglio su oltre 30 partecipanti che si sono
30 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

CHARGED & READY.

Il nuovo eActros.

MICHELIN ITALIA SESSANTA CANDELINE PER LO STABILIMENTO DI CUNEO

... e 110 anni di Made in Italy

CON 315 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI NEL QUINQUENNIO

2018-2022, L’AZIENDA IN ITALIA È LEADER INCONTRASTATA PER NUMERO DI DIPENDENTI E DI PNEUMATICI PRODOTTI.

Ea Torino, città che nel 1906 ha visto i natali della prima sede estera del Gruppo e che ancora oggi ospita la sede legale, attività produttive e logistiche, che Michelin Italia ha deciso di festeggiare oltre 110 anni di Made in Italy e di celebrare il 60° anniversario dello stabilimento di Cuneo, fiore all’occhiello del Gruppo Michelin. Il Presidente della Michelin

Italiana, Simone Miatton, insieme a Simone Rossi, Direttore dello stabilimento di Cuneo, hanno svelato il livello di eccellenza raggiunto dall’impianto produttivo che per il Gruppo Michelin rappresenta lo stabilimento più importante dell’Europa occidentale e leader tecnologico, ovvero 1 degli 8 siti che sviluppa nuove tecnologie da estendere poi alle altre fabbriche nel mondo. Questo dato assume ancora più importanza considerando che sono 121 gli impianti che fanno parte del Gruppo Michelin. "La storia del sito di Cuneo e della Michelin Italiana - ha affermato Simone Miatton, Presidente e Amministratore Delegato di Michelin Italia - sono la prova che la produzione 'Made in Italy' è una sfida che può essere affrontata con successo. Per poterlo fare è necessario puntare sulla competitività degli stabilimenti che è determinata da una visione strategica permeata dai valori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica condivisi con il Gruppo, necessaria per assicurare un futuro duraturo all’azienda. Per poter mettere in atto questa strategia occorrono importanti investimenti in termini di sviluppo delle competenze delle persone e dei processi industriali. Tra il 2018 e il 2022 il Gruppo ha investito in Italia circa 315 milioni di Euro, che sottolineano l’interesse nel nostro Paese.” ”Concentrandosi su prodotti premium - ha aggiunto Simone Rossi, Direttore dello stabilimento di Cuneo - eccellenza di squadra, modernizzazione del processo produttivo, miglioramento delle condizioni di lavoro e garanzia di un uso efficiente delle risorse e del dialogo sociale, lo stabilimento di Cuneo ha, nel tempo, soddisfatto una serie di requisiti che determinano la redditività di un sito industriale. Grazie alla posizione di “Leader Tecnologico” conquistata all’interno del Gruppo, i team hanno stimoli e i mezzi per continuare a costruire il futuro del sito".

IL GRUPPO MICHELIN

Leader mondiale nella produzione dei pneumatici, 132.000 dipendenti in 177 Paesi

MICHELIN ITALIANA

I siti produttivi in totale sono 121 , mentre gli investimenti in Ricerca e Sviluppo rappresentano il 3 per cento del fatturato: nel 2022 sono stati 682 milioni di €.

Fondata nel 1906 a Torino come prima sede estera del Gruppo, Michelin Italia oggi è fortemente radicata in Piemonte dove, oltre ad ospitare nel capoluogo la sede legale, un impianto produttivo di semifiniti e il polo logistico Europeo, si trovano lo stabilimento di Alessandriadedicato alla produzione di pneumatici per mezzi pesanti, Agricoli, Genio Civile e Metro – e lo stabilimento dedicato a pneumatici auto di Cuneo. In Lombardia sono ubicati gli uffici della Direzione Commerciale e a Pomezia la sede di un secondo polo logistico Europeo.

Michelin Italia è il più grande produttore

di pneumatici Made in Italy: infatti il 58 per cento della produzione nazionale è realizzata negli stabilimenti Michelin, mentre la parte residua è ripartita tra 4 aziende concorrenti.

Produzione nazionale totale 2022 in unità 20.849.037. Produzione totale  Michelin nel 2022 in unità 12.099.369. In Italia, le 3800 persone che lavorano per Michelin hanno permesso all’Azienda di raggiungere la leadership sul territorio nazionale e di diventare un punto di riferimento per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’intero Gruppo. Il 99,7 per cento dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato

STABILIMENTO MICHELIN CUNEO

Lo stabilimento nasce nel 1963, ed oggi impiega circa 2300 persone. La produzione si focalizza su pneumatici vettura, veicoli commerciali leggeri e semifiniti. La capacità produttiva installata consente una produzione annuale di 13 milioni di pneumatici. Se contestualizzata al territorio nazionale Cuneo è il più importante stabilimento di pneumatici in Italia per capacità produttiva e per numero dipendenti. Inoltre, per il territorio che lo ospita, lo stabilimento Michelin è una delle realtà industriali più importanti ed esporta il Made in Italy in tutto il mondo. Infatti, l’80 per cento della produzione dello stabilimento di Cuneo è destinato al mercato Europeo, mentre il restante 20 viene esportato al di fuori del continente. Grazie

agli investimenti in tecnologia, nello sviluppo dei team e delle persone, lo stabilimento negli anni è diventato un riferimento all’interno del Gruppo, tanto da essere qualificato come “leader Tecnologico” – ovvero uno degli otto centri nei quali vengono testate e sviluppate le nuove tecnologie, prima dell’industrializzazione su larga negli impianti produttivi Michelin nel Mondo, che conta 121 fabbriche, 67 delle quali dedicate alla produzione di pneumatici. Lo stabilimento, inoltre, sta implementando nuove soluzioni al fine di ridurre l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi del Gruppo Michelin che prevedono la decarbonizzazione entro il 2050. Tra queste, l’adozione di 36 presse elettriche che hanno già consentito di

In alto a sinistra Simone Miatton, che in questi giorni ha lasciato il posto a Matteo De Tomasi, e Simone Rossi

e lo sviluppo continuo delle competenze è una leva di sviluppo importante sulla quale l’azienda investe: sono circa 246.000 le ore di formazione erogate nel 2022. Gli stabilimenti di Cuneo e Alessandria hanno complessivamente una capacità produttiva installata di 14 milioni di pneumatici l’anno. L’attenzione legata alla diversità ed agli aspetti gender è un pilastro importante per Michelin Italia che ha ottenuto la certificazione di azienda "Gender Equality", riconoscimento che premia l'impegno di lungo corso nei confronti di questi importanti tematiche.

risparmiare 4.000 tonnellate di CO2 ed un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica, vapore e acqua per il riscaldamento e il raffrescamento. Questo impianto, i cui lavori sono già stati avviati per poter essere operativo dal 2024, non avrà alcun impatto sull’ambiente circostante e, insieme ad altre iniziative in corso di sviluppo, consentirà di coprire il 97 per cento del fabbisogno energetico dello stabilimento. Inoltre, attraverso l’integrazione di queste soluzioni e impianti, dal 2024 il sito produttivo avrà a disposizione il 16 per cento dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, corrispondente ad una riduzione di emissione di CO2 di 18.000 tonnellate all’anno.

32 N° 321 luglio-agosto 2023 PNEUMATICI

Prove estive di intermodalità

PREVISTO PER L'AUTUNNO L’AMPLIAMENTO DELLA RETE CON UN’OFFERTA DI QUALITÀ SEMPRE MAGGIORE E CAPILLARE.

Iviaggi estivi come banco di prova dell’intermodalità del futuro. Dopo aver acquisito la compagnia di trasporto passeggeri Itabus lo scorso maggio, Italo ha presentato la sua nuova programmazione integrata treno più bus, lanciando anche la possibilità di acquisto unificato del biglietto. La fase inaugurale prevede tre tratte considerate tradizionalmente critiche, perché irraggiungibili utilizzando la sola ferrovia: l’area di Sorrento e Pompei da Napoli Afragola (2 viaggi a/r), quindi Gallipoli, Polignano a Mare, Cesareo e Nardò da Bari (2 viaggi a/r), oltre che un ampio ventaglio di destinazioni in Sicilia collegate alla stazione calabrese di Villa San Giovanni (Giardini Naxos-Taormina, Catania, Enna, Caltanissetta, Agrigento, Milazzo, Cefalù e Palermo, con 2 viaggi a/r).

“L’estate è il periodo migliore per valutare l’impatto del nostro nuovo servizio - ha osservato Fabrizio Bona, direttore commerciale Italo - potendo far conto su una forte domanda di collegamenti intermodali rilevata soprattutto fra la clientela straniera. Abbiamo deciso di concentrare l’attenzione su località turisticamente attrattive del Sud Italia, ma di fatto tagliate fuori o mal servite dalla rete dei treni regionali. L’obiettivo è infatti dimostrare che qualsiasi destinazione, oggi, non solo possa essere raggiunta utilizzando mezzi di trasporto pubblici, ma vivendo anche un’esperienza di collegamento semplice e confortevole. Questi due fattori sono talmente importanti in fase di acquisito, da esser stati in grado di soppiantare persino voli maggiormente economici su

tratte medie come la Milano-Roma, proprio perché il viaggio in treno riesce a garantire una vivibilità migliore”.

Valorizzare bacini economicamente isolati

Se le tre aree selezionate incontreranno un ampio favore nel corso delle prossime settimane, in autunno la rete intermodale comincerà a essere sviluppata verso località di servizio distribuite su tutto il territorio nazionale, valorizzando bacini economici tuttora al di sotto delle loro effettive potenzialità. Una strategia, dunque, che muove lungo due precise direttrici: appoggiarsi sul canale intermediario delle agenzie di viaggio per far conoscere meglio e più rapidamente le nuove opportunità del biglietto unificato, andando a intercettare una tipologia di clientela costretta sino ad ora a complicate integrazioni del viaggio in treno; allargare progressivamente la rete di collegamenti nazionali, creando nuove opportunità di business per il settore aziendale e commerciale: il recente lancio di un carnet business, inclusivo dell’uso delle lounge di Milano e Roma nelle quali vengono serviti dolci appena sfornati e pizze in convenzione con Rossopomodoro, sono la dimostrazione di come le esigenze del passeggero aeroportuale si stiano fondendo - gradualmente ma in modo sempre più palese - con quelle del passeggero del treno o del bus. “Che si tratti di pubblico vacanziero o professionale - ha evidenziato Marco De Angelis, direttore vendite Italo - il disagio cui rispondiamo resta il medesimo: quello di perdere troppo tempo nella ricerca di offerte di trasporto integrative ma spesso iperframmentate, a

fronte di comode coincidenze treno/bus mai superiori ai 10-12 minuti per tratta. Le richieste del settore corporate sono per noi una voce in forte crescita, tanto più che sono le stesse agenzie di viaggio a confermare la tendenza all’acquisto di soluzioni su misura. Stiamo assistendo a un processo di innalzamento dell’offerta su tutti i livelli: inizialmente ci siamo concentrati sulla qualità dei treni, quindi del servizio, ora del cliente. Non a caso abbiamo stretto una partnership strategica col tour operator Going to Italy, grazie alla quale contribuiremo a veicolare in Italia un pubblico americano di alto profilo economico, in collaborazione anche con Ita Airways e Starhotels: il mercato dei trasporti intermodali apre a relazioni commerciali non sempre legate al proprio core-business, alimentando in tal modo un sistema circolare e virtuoso di contaminazioni. La qualità, però, si conferma il fattore determinante rispetto a qualsivoglia sviluppo: basti pensare che il pubblico americano altospendente, pronto ad acquistare pacchetti dal valore di 10mila euro o più, è stato abituato al servizio privato di

tre distinte tipologie di mezzi, ma l’avvento della pandemia e dei suoi regolamenti restrittivi ha portato a privilegiare inizialmente la fornitura dei modelli a due piani da 14 metri: l’obiettivo era infatti quello di consentire il trasporto dei passeggeri in condizioni di sicurezza sanitaria, quindi con maggior distanziamento; una caratteristica che ha poi determinato la scelta di adottare bus di estremo comfort. Il piano inferiore del nostro Skyliner, ad esempio, offre un pregiato ambiente lounge con cucina di bordo, dispensatore di bevande/snack e toilette, oltre a disporre del più grande vano bagagli di tutta la categoria degli autobus a due piani. Due ampi passaggi permettono poi di accedere al luminoso piano superiore, dove sono installati sedili reclinabili per un relax totale anche a bordo. I nostri Lion’s Coach sono invece il punto d’incrocio di una doppia esigenza che, se da una parte guarda all’agilità di guida, dall’altra ricerca il mantenimento di un’esperienza di viaggio estremamente piacevole. In previsione dell’ulteriore espansione della flotta Itabus, che nel tempo dovrebbe arrivare a 300 unità per una rete di 350 collegamenti giornalieri e 90 milioni di km all’anno, presteremo dunque molta attenzione alla vivibilità degli spazi, essendo ormai chiaro che il servizio dei bus intermodali dovrà adattarsi ai livelli dei treni ad alta velocità”.

limousine per spostarsi da Napoli a Pompei, perché preoccupato di un servizio pubblico di valore non adeguato all’esperienza. È questo tipo di mentalità e pregiudizio che vogliamo cambiare attraverso l’armonizzazione dei servizi offerti da Italo e Itabus”.

Itabus e MAN, binomio di qualità

L’acquisto della compagnia di trasporto passeggeri è stato favorito proprio dall’affidabilità della sua flotta, composta da 75 Neoplan Skyliner a due piani e 25 MAN’s Lion Coach a un piano, così come dalla forte attenzione riservata al comfort di bordo. Con la consegna a giugno dell’ultimo double-decker di una fornitura di 30 nuovi autobus, Itabus è arrivata a garantire 110 servizi giornalieri per più di 140 località collegate e 800 tratte al giorno. Numeri che, in appena due anni di attività, hanno permesso di chiudere il bilancio 2021 con 30 milioni di euro di ricavi, superando i 2 milioni di passeggeri trasportati. “Sin dal bando di gare inaugurale - conferma Giovanni Tosi, Public procurements & product bus Manager MAN - la società ha posto in chiaro di voler operare secondo

La conferma è giunta dalle parole stesse di Fabrizio Bona. “Ciò che fa più presa sulla clientela odierna, in particolare quella americana, è la possibilità di viaggiare su lunghe tratte senza avvertire alcuno stravolgimento degli equilibri della propria vita quotidiana. Servizi come il salottino di bordo a quattro posti, o il catering gestito da personale, incidono sul livello di gratificazione tanto quanto la velocità di connessione fra treno e bus. Analogamente il pubblico domestico apprezza molto la possibilità di viaggiare con i propri animali da compagnia, disponendo però di posti speciali a pagamento che non creino situazioni di conflittualità con altri animali, ma anche con passeggeri da questi infastiditi. Il problema è che, per gli attuali regolamenti, la stessa formula non è ancora applicabile sui bus di trasporto passeggeri, ma siamo al lavoro per normalizzare il servizio e garantire su entrambi i mezzi le stesse opportunità. Il trasporto intermodale sta offrendo un’importante lezione di management: se un tempo era il prezzo della corsa a condizionare l’acquisto, oggi è soprattutto la disponibilità di servizi in grado di rendere il viaggio quanto più piacevole e rilassante”.

di Milano
“L'obiettivo è dimostrare che qualsiasi destinazione possa essere raggiunta vivendo un'esperienza di collegamento confortevole”
Nell'immagine qui sopra Marco De Angelis e Fabrizio Bona, rispettivamente Direttore Vendite e Direttore Commerciale di Italo.
ITALO E ITABUS IL NUOVO ASSETTO SOCIETARIO PUNTA SULLE CONNESSIONI NEL MERIDIONE 34 N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

INTERVISTA A

A TU PER TU

CON IL CAPO

L’ingegnere del settore ferroviario che odiava i treni

DEGLI INGEGNERI DELL’AZIENDA

LEADER A LIVELLO MONDIALE DA OLTRE 150 ANNI

NELLA FORNITURA DI ATTREZZATURE, SISTEMI, SOLUZIONI DIGITALI E SERVIZI PER LE INDUSTRIE FERROVIARIE DI TRASPORTO

PASSEGGERI E MERCI, NONCHÉ PER I MERCATI MINERARIO, MARINO E INDUSTRIALE.

Primi anni di questo secolo. Paolo Pagliero, giovane studente di ingegneria, è ormai stanco di salire a bordo - ogni giorno - su lenti e scomodi treni regionali, in viaggio dalla sua casa di Bra fino a Torino, dove frequenta il Politecnico. E per questo motivo non vede nel suo futuro una carriera proprio nel settore ferroviario.

E invece, finiti gli studi e fresco di laurea, al giovane ingegnere viene subito offerta una posizione in Wabtec, colosso mondiale della produzione di sistemi e componenti per il settore ferroviario, nella sede piemontese di Piossasco. “Solo sei mesi e poi troverò qualcosa di diverso”, pensa Pagliero. Ma anche un ingegnere può sbagliare le sue pianificazioni personali. A 22 anni di distanza dal suo primo giorno di lavoro, Pagliero è oggi Vice President Engineering del ramo Transit (trasporto passeggeri), a capo di un gruppo internazionale formato da 2.000 ingegneri sparsi in tutto il mondo e che, sotto la sua guida, progettano e realizzano una gran parte degli elementi che rendono i treni sempre più sicuri e affidabili.

30.000 dipendenti, Wabtec è un’azienda americana che opera in tutto il mondo: il suo percorso in Italia iniziava più di 100 anni fa con il nome di Westinghouse, e oggi conta quattro stabilimenti sul nostro territorio.

“C’è quello storico di Piossasco”, elenca Pagliero, “a pochi chilometri dal centro di Torino: un grande centro di competenza per l’elettronica dei sistemi frenanti, sviluppati per tutto il mercato mondiale.” A giugno scorso lo stabilimento di Piossasco ha annunciato una partnership strategica con il

Politecnico di Torino per lo sviluppo di progetti condivisi di ricerca, innovazione e formazione di giovani ingegneri nel settore ferroviario. Il secondo stabilimento è ad Avellino, ha recentemente ottenuto la certificazione International Railways Industry Standars (IRIS) di livello Gold, ed è specializzato nella produzione delle pastiglie frenanti. Ad Avellino, Wabtec, in collaborazione con l’Università di Napoli, ha sviluppato un materiale per i freni che riduce del 90 per cento la dispersione di particolato. Il terzo stabilimento a Camisano, in provincia di Cremona, nata come piccola azienda familiare, oggi è un’eccellenza che si occupa di dischi frenanti per rotabili. “L’ultimo stabilimento è a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna”, continua Pagliero. “Qui, si producono avanzati sistemi antincendio indispensabili per tenere sotto controllo eventuali incendi a bordo treno”.

Vice Presidente engineering del ramo Transit (trasporto passeggeri) e Head of Global Engineering della Wabtec. Dopo la maturità scientifica conseguita a Bra, Paolo Pagliero si è laureato in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Torino. 48 anni, sposato, due figlie di 17 e 13 anni, è responsabile dei dipartimenti di ingegneria che sviluppano progetti e prodotti per il mercato ferroviario: freni, porte, aria condizionata, elettronica, pantografi, sistemi per le toilette, sistemi di alimentazione ausiliari, accoppiatori.

Gli stabilimenti italiani di Wabtec rappresentano un'eccellenza mondiale per la produzione e il service degli impianti frenanti. I prodotti sviluppati sono venduti ed esportati a clienti presenti in tutto il mondo. I prodotti della Wabtec non si limitano agli impianti frenanti e a quelli antincendio. L’azienda progetta e realizza, tra l’altro, anche le porte, i condizionatori, i sistemi elettronici di bordo, i pantografi e i sistemi di accoppiamento tra i vagoni. “Data la caratteristica multinazionale di Wabtec, tutti questi componenti vengono progettati e prodotti in vari siti, e distribuiti poi in ogni parte del mondo grazie ad una capillare

forza vendite, che studia ed individua le necessità specifiche di ogni singolo cliente. Questo vale ovviamente anche per l’Italia”.

Il treno, che vanta ormai più di duecento anni di vita, è un mezzo di trasporto che guadagna sempre più passeggeri e quote di mercato, grazie alle sue caratteristiche di comfort e, soprattutto, di basso impatto ambientale. “Due sono le parole chiave per i treni del XXI secolo: sicurezza e sostenibilità.” continua l’ing. Pagliero. “Trasportiamo passeggeri – persone - e perciò la sicurezza è una priorità assoluta. Inoltre il treno è la migliore risposta alla richiesta

sempre più pressante di un trasporto sostenibile. Siamo continuamente alla ricerca di innovazioni per ridurre il consumo energetico utilizzando sempre di più soluzioni digitali che permettono di ridurne i pesi ed ottimizzare il funzionamento. Oltre al consumo energetico, un altro aspetto importante è la riduzione del Potenziale di Riscaldamento Globale, cioè la riduzione di tutte quelle emissioni che contribuiscono all’effetto serra. Ad esempio, abbiamo introdotto un innovativo tipo di condizionatori, realizzati da Wabtec, che invece del tradizionale refrigerante sintetico utilizzano propano,

a impatto zero. Questi condizionatori sono già in funzione sui alcuni treni in Germania, Svizzera e Svezia e, speriamo, presto anche in Italia”. A molti anni di distanza da quegli scomodi viaggi dalla sua casa di Bra al Politecnico di Torino, l’ingegner Paolo Pagliero ha ormai fatto pace con la ferrovia. Lavora diviso tra lo smart working a casa, sempre a Bra, e la presenza al quartier generale del ramo Transit della Wabtec, a Parigi. Progetta con il suo team di ingegneri il costante miglioramento del treno, convinto che sia il mezzo di trasporto del presente e del futuro.

di Paolo Barilari Piossasco Qui sopra Paolo Pagliero e, a sx, con Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, e Alessandro Strobbia, Managing Director Wabtec Italia.
BIO PAOLO PAGLIERO 35 N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI

MOBY ENTRA IN SERVIZIO IL PRIMO MEGA-FERRY DEL BACINO DEL MEDITERRANEO

È IN SERVIZIO IL TRAGHETTO DEL FUTURO

DALLA TRATTA LIVORNO-OLBIA COMINCIA LA FUSIONE DEL TRASPORTO PASSEGGERI-MERCI GRAZIE ALLA NEW ENTRY

NELLA FLOTTA DELLA BALENA BLU: È LA FANTASY, COLOSSO DA 237 METRI DI LUNGHEZZA PER 33 DI LARGHEZZA, 3.800

METRI LINEARI DI GARAGE PER 1.300 AUTOMOBILI O 300 CAMION E CAPACITÀ FINO A 3.000 PASSEGGERI.

oby inaugura l’era dei mega-traghetti nel Mediterraneo. Con l’entrata in servizio della nave Fantasy lo scorso 18 giugno, la tratta Livorno-Olbia è la prima dell’intero bacino a poter sperimentare i vantaggi economici e sostenibili del nuovo modello di ferry ideato dall’armatore

Vincenzo Onorato, in collaborazione con lo studio danese

Osk Ship Tech: 237 metri di lunghezza per 33 di larghezza, dotato di un garage di circa 3.800 metri lineari per 1.300 auto o 300 camion (quasi il doppio dei traghetti tradizionali), quattro ponti d’accesso (di cui 3 indipendenti) e capacità sino a 3mila passeggeri. “Il progetto nasce dalla penna di mio padre nel 2017, mentre si trovava a San Pietroburgo - spiega Alessandro Onorato, direttore vendite Moby Spa - ma di fatto trae ispirazione dalla rielaborazione delle Moby Wonder e Moby Freedom costruite nei cantieri coreani di Daewoo una ventina di anni fa. La Fantasy, che porta il nome di una nostra gloriosa ammiraglia così come il tradizionale logo della balena blu, rilancia infatti alcuni principi strutturali che hanno contribuito a rivoluzionare il mercato: i servizi di bordo concentrati tutti su un unico piano, ad esempio, ma anche le modalità di movimentazione del garage ricorrendo a un uso

L’uso di tre portelloni permette di gestire simultaneamente l’imbarco dei mezzi cargo e quello dei viaggiatori, tagliando i tempi di attesa del 40 per cento: velocizzare le operazioni è di vitale importanza perché se un tempo si trasportavano sulle isole tirreniche solo prodotti farmaceutici e cibo, oggi ogni bene è diventato strategico.

più efficace di rampe e stive. Supera inoltre i limiti dimensionali che, all’epoca, erano stati standardizzati per poter accedere al porto di Bastia in Corsica, scalo non adatto a navi molto grandi”. Realizzata nei cantieri cinesi di Guangzhou, oggi polo di riferimento internazionale per la costruzione dei traghetti, Moby Fantasy fa della sua maggior capacità di carico l’arma vincente per incrementare sia

la sostenibilità economica che ambientale.

Investimenti sostenibili

“Per certi parametri possiamo definirci il traghetto più grande del mondo o, in ogni caso, del Mediterraneo - dichiara Achille Onorato, Amministratore Delegato del Gruppo Moby - ed è proprio questa caratteristica che permetterà di accrescere gradualmente i livelli d’efficienza del trasporto

ferry: se sulla tratta Livorno-Olbia abbiamo operato sino a oggi con due navi passeggeri e due navi merci, impegnate rispettivamente con doppie corse giornaliere, dal prossimo autunno sarà sufficiente utilizzare solo due mega traghetti.

La Fantasy sarà infatti affiancata dalla gemella Legacy (in fase di perfezionamento sempre a Guangzhou), portando a 24 le navi in servizio. Grazie alla loro capacità di carico sono destinate

ad assorbire il trasportato delle navi cargo odierne, dando modo di riposizionare queste ultime su altri porti strategici. Meno viaggi, dunque, ma di maggior carico; risultato, minori consumi. Basti pensare che la nuova Fantasy, rispetto agli attuali modelli in circolazione, riesce ad abbattere le emissioni di CO2 del 40 per cento. Nei prossimi 18 mesi abbiamo inoltre in programma un refitting dell’intera flotta per

Mdi Alberto Caspani Olbia
36 N° 321 luglio-agosto 2023 MARE

un investimento da 36 milioni di euro, il 40 per cento dei quali coperti da fondi Pnrr: fra le opere, interventi per l’alimentazione elettrica in banchina, per ridisegnare l’idrodinamica delle eliche (con pale più affusolate onde lavorare a regimi più bassi e con minori consumi), ma anche per l’applicazione di vernici siliconiche in grado di ridurre gli attriti da navigazione. Complessivamente la flotta sarà in grado di ridurre le sue emissioni del 32 per cento, superando i requisiti richiesti dal regolamento Fuel EU”. Primo al mondo per numero letti e in Europa per capacità passeggeri, il gruppo Moby comprende anche le compagnie Tirrenia-Cin e Toremar, collegando le isole tirreniche con 31 navi e circa 37.200 partenze per 22 porti. Al gruppo fa inoltre capo una flotta di 18 rimorchiatori attivi in nove porti italiani.

Spazio a LNG ed elettrico

Fra le caratteristiche distintive della Moby Fantasy spicca la sua predisposizione a essere alimentata a Lng, per quanto nessun porto italiano sia ancora attrezzato per favorirne l’impiego (alcuni accordi sono in via di perfezionamento a Genova e a Vado Ligure). Senza una risoluzione della crisi russo-ucraina, i costi del carburante green restano in ogni caso troppo alti per garantire convenienza economica.

Oltre a poter essere alimentato elettricamente per le operazioni in banchina (cold-ironing), evitando in tal modo la dispersione di fumi in prossimità dei porti, il traghetto risulta già allineato ai parametri EEDI di fase 3, certificanti una riduzione del 30 per cento della Carbon Intensity a livello di design: la pronunciata verticalizzazione della prua favorisce l’estrema silenziosità della nave in fase di navigazione, rendendola più fluida pur viaggiando a una velocità massima di 25 nodi. Rispetto alle navi di una ventina d’anni fa, pensate per raggiungere picchi ben maggiori e sfruttare al massimo la rotazione su più le rotte, l’UE impone oggi ritmi inferiori per contenere consumi ed emissioni, ma premiando anche le compagnie che accrescono la propria capacità di carico. Dal 2025, il mancato rispetto dei parametri ecologici europei farà scattare una tassazione progressiva in funzione dei maggiori consumi, anche nel caso in cui la nave risulti adeguata, ma non ancora il porto in cui questa stessa operi. È proprio qui che vanno riconosciute le ragioni delle battaglie per la ridefinizione degli accordi di gestione in

diversi terminal italiani, chiamati a un potenziamento finalizzato non solo a sostenere il traffico delle nuove generazioni di traghetti o di navi da crociera, ma anche e soprattutto a garantire un allineamento strutturale che eviti alle compagnie gli aggravi della tassazione green. Gestito da Moby sino a pochi anni fa, il terminal di Olbia è fra quelli al centro dei nuovi accordi e in riferimento al quale la compagnia tiene in serbo un documento di project financing da sottoporre alle istituzioni, ben più lente ad adeguarsi rispetto alle società private.

Imbarchi e sbarchi a tempo record

“Uno dei punti su cui ci siamo maggiormente focalizzati - aggiunge Achille Onorato - riguarda l’ottimizzazione delle operazioni di imbarco/sbarco, tenuto conto che i mega-ferry mirano a fondere il traffico passeggero e quello merci: l’uso di tre portelloni ci permette di differenziare e gestire simultaneamente l’imbarco dei mezzi cargo rispetto a quello dei viaggiatori, tagliando i tempi di attesa del 40 per cento”. “Velocizzare le operazioni è ormai di vitale importanza - rilancia

Alessandro Onorato - perché se

un tempo ci si poteva permettere di trasportare sulle isole tirreniche solo prodotti farmaceutici e cibo, oggi ogni bene è diventato strategico e un passaggio perso si trasforma inevitabilmente in cliente perso. Il problema, tuttavia, resta la mancata diversificazione dell’economia delle isole italiane: la nostra famiglia opera sulla Sardegna dagli anni ’80 dell’Ottocento, quando gli armatori non erano solo i proprietari delle navi, ma anche delle attività di trasporto e delle merci trasportate. Già all’epoca il nostro bisnonno si lamentava del fatto che non si riuscisse a esportare nulla verso la parte continentale dell’Italia, ragion per cui aveva suggerito a familiari e conoscenti di produrre cibi, vini od oggetti d’artigianato per compensare le spese di ritorno. Da allora sono scoppiate due guerre mondiali, abbiamo subito la distruzione della flotta, ma nulla sembra essere cambiato negli equilibri economici fra isole e penisola. Le ragioni vanno ricercate in quelle politiche del mare che lo Stato italiano immancabil-

mente trascura”. Corsi e ricorsi storici. Nonostante gli investimenti in Cina del Gruppo Moby siano stati accolti con grande entusiasmo dal gigante asiatico, per il quale la formazione e la preparazione del comparto marittimo italiano è un’eccellenza cui ispirarsi, l’intento del governo in carica è invece quello di abbandonare in modo indolore gli accordi della Nuova Via della Seta, originalmente stretti proprio per restituire un respiro globale all’attività dei porti tricolore. Sul finire dell’Ottocento, quando la famiglia Onorato muoveva i primi passi nei trasporti fra Sardegna

e Campania, il senatore e primo esploratore dell’isola Alberto Ferrero Della Marmora lottava già per fare della Sardegna lo scalo di riferimento del Mediterraneo

Occidentale: all’epoca l’apertura dello Stretto di Suez prometteva un’espansione economica del tutto analoga a quella della Nuova Via della Seta cinese, tant’è che la rete “Casa degli Esploratori” aveva persino organizzato nel 2020 una missione geografica commemorativa di La Marmora, con l’obiettivo di rilanciare le politiche commerciali dell’isola. Com’è andata a finire, è sotto gli occhi di tutti: il porto di Cagliari, oltre ad aver perso ogni possibilità di alimentare il proprio traffico passeggeri, resta oggi marginalizzato anche a livello commerciale, nonostante la posizione strategica e lo status di capoluogo regionale.

Il volano della ristorazione

La nuova Moby Fantasy, capitanata dal comandante genovese Massimo Pinsolo, ha però un asso nella manica: grazie al lancio del brand “Gusti Giusti” in col-

laborazione col Gruppo Ligabue, partner da oltre 80 anni della compagnia e leader mondiale nella ristorazione marittima, il traghetto è stato dotato di uno spazio showcooking da 50 metri lineari che, sul mercato, non ha oggi eguali: una food court dove si alternano sette punti ristoro per la preparazione di cibi freschi di altissima qualità, attraverso i quali è possibile osservare direttamente fornai o chef al lavoro. “La qualità dei pasti serviti raggiunge livelli pari a quelli dei migliori ristoranti a terra - osserva Inti Ligabue, amministratore delegato Ligabue Group - ma offre allo stesso tempo possibilità di degustazioni adeguate alle esigenze di ogni tipologia di clientela. La ristorazione a bordo diventa perciò una vetrina d’eccellenza che può valorizzare al meglio la produzione delle regioni servite dai traghetti, attirando non solo una clientela straniera altospendente, ma facilitando opportunità di business grazie alla fusione delle funzioni di trasporto passeggeri e commerciali”. Con ben 18 addetti alla ristorazione rispetto ai 10 tradizionali, Moby Fantasy garantisce un servizio di bordo simile a quello delle navi da crociera: accresciuto a 441 il numero delle cabine a disposizione, offre 18 suites V-Class con room service, 46 riservate a passeggeri accompagnati da animali e 11 per passeggeri con mobilità ridotta. L’intera nave è fra l’altro tracciata per non-vedenti. Per rendere più fluida e confortevole l’esperienza di viaggio, è stato siglato quest’anno l’accordo “Elba link” con Trenitalia, grazie al quale vengono garantiti collegamenti diretti da qualsiasi destinazione d’Italia verso Piombino, incluso il trasporto per la piccola isola dell’arcipelago toscano. La compagnia è inoltre al lavoro per offrire lo stesso servizio verso l’isola del Giglio, ma l’obiettivo finale è il raggiungimento di una piena armonizzazione delle coincidenze treno-traghetto sui grandi porti di scalo, Genova in primis. Decisa a vincere lo slalom dell’intermodalità italiana, Moby ha dunque scelto per l’inaugurazione della Fantasy una madrina da podio: la campionessa Sofia Goggia, introdotta a Olbia dalla showgirl sarda Giorgia Palmas. Forbici in mano e occhi alle stelle. Perché il taglio del nastro di Moby Fantasy è anche, e soprattutto, il taglio del traguardo di un’Italia pronta a tornare protagonista nei traffici del Mediterraneo.

“La Fantasy, rispetto ai modelli in circolazione, riesce ad abbattere le emissioni di CO2 del 40 per cento”.
37 N° 321 luglio-agosto 2023 MARE
Achille Onorato, AD di Moby. Sotto un momento dell'inaugurazione con la madrina Sofia Goggia e la showgirl Giorgia Palmas

IL LION’S CITY 10E SFIDA LE DOLOMITI

olto più che un bus elettrico urbano. Il Lion’s City 10E, ultimo arrivato in casa Man, ha dimostrato sulle strade dell’Alto Adige di poter scompigliare il mercato del trasporto pubblico cittadino e addirittura extraurbano. Grazie alle sue dimensioni ridotte, 10,57 metri, è il candidato ideale per i centri storici dalle vie strette e dalle curve accentuate, ma la capacità d’accoglienza passeggeri lo pone sullo stesso piano di un 12 metri, mentre l’agilità con cui affronta i dislivelli - grazie a un motore da 240 kW (con potenza continua di 160 kW) - si rivela un autentico asso nella manica: realizzato per garantire un’autonomia non inferiore ai 200 km e idealmente vicina ai 320, quando viene guidato sfruttando appieno la possibilità di ricarica in discesa, o in economia, riesce ad arrivare ben oltre i 500 km con un set di 5 batterie da 80 kW l’una. Non a caso il Lion’s City, di cui in Europa sono in circolazione circa un migliaio di unità, è già riuscito a ottenere l’importante riconoscimento di “Autobus del 2023 in Spagna”. “Inutile negare che ci attendiamo grandi numeri e soddisfazioni pure nel nostro Paese - confessa Giovanni Tosi, Public procurements & product bus manager Man - anche perché le sue dimensioni lo rendono più competitivo rispetto ai più diffusi modelli da 12 e 18 metri, le cui versioni elettriche Man sono state lanciate negli anni scorsi. Siamo certi sarà il nostro apripista per il mercato degli e-bus urbani in Italia, dove la casa del Leone è al momento più conosciuta come leader dei veicoli a metano per il trasporto pubblico. Solo nel 2022, a livello nazionale siamo riusciti a piazzare 380 nuovi veicoli (afferenti a ogni tipologia prodotta), segnando un record storico e un incremento a doppia cifra: dobbiamo infatti tener conto che il mercato nazionale

attorno a un parco di circa 2mila2.500 mezzi. Per quanto riguarda l’elettrico abbiamo iniziato a tastare il terreno con alcune gare, fra cui quella Consip (riaperta ai modelli da 10,5 metri dopo una prima tornata per quelli da 12 e 18), per il Comune di Milano e soprattutto di Treviso, città che storicamente ha segnato il debutto mondiale del nostro snodabile ibrido per tratte extraurbane”.

Tosi parla in piena scioltezza mentre i vigneti di Chiusa - o Klausen,

è tradizionalmente nota - dileguano piano piano dai finestrini in favore degli scenografici pinnacoli delle Dolomiti: il tragitto di prova è tanto suggestivo quanto impegnativo, visto che prevede il raggiungimento dei tre passi di Gardena (2136 metri), Valparola (2168 metri) e Falzarego (2105 metri), per chiudere in bellezza dalla terrazza panoramica dell’hotel Tratterhof di Maranza (1450 metri), prima del definitivo rientro al Weingut & Genusshotel Spitalerhof. Un’oasi di benessere

seduce con vini e leccornie sudtirolesi. A fine tragitto la tabella di marcia lascia tutti a bocca aperta: su 198 km percorsi in circa sei ore, il Lion’s City 10E è riuscito a tornare a Chiusa con una carica residua del 38,8%, grazie a un recupero d’energia del 50,4 per cento per una percorrenza totale - stimata in base al consumo medio - di circa 320 km.

“Sono valori che chiunque può verificare - aggiunge Stephan Rudnitzky, Launch Manager MAN Lion’s

Foto di gruppo in occasione dell’evento di Chiusa con Giovanni Tosi (terzo da destra) e Stephan Rudnitzky (quinto da sinistra)

City 10 E - perché lo schermo del corridoio bus è collegato direttamente al sistema di diagnostica, in modo tale che anche i passeggeri possano conoscere le prestazioni del mezzo su cui viaggiano, educandosi all’economia di guida Man ProfiDrive: modalità alla quale ogni autista può essere formato. Oltre all’abilità al volante, a incidere sui risultati contribuisce la scelta di aver posizionato nel tetto le batterie del veicolo: non solo occupano tutte lo stesso livello, distribuendo meglio il peso sul corpo del bus, ma trovandosi al di sopra delle teste dei passeggeri sono preservate dai rischi di possibili collisioni e risultano più facilmente sostituibili”. E qui entra in gioco il secondo asso di Man: l’appartenenza al gruppo Volkswagen permette di avere piena autonomia nello sviluppo di nuovi modelli, sostituibili agli originali una volta raggiunta la metà del loro ciclo vita (oggi stabilita attorno ai 10-12 anni) senza apportare modifiche strutturali o di configurazione. Anzi, la modularità della loro disposizione prevede addirittura la possibilità di mon-

38
MAN TRUCK & BUS NOTEVOLE PERFORMANCE DI POTENZA PER
BUS ELETTRICO DA 10,5 MT SU UN PERCORSO DI 198 KM, IL VEICOLO HA RECUPERATO OLTRE IL 50 PER CENTO DELLA CARICA INIZIALE.
IL
MOBILITÀ N° 321 luglio-agosto 2023
Mdi Alberto Caspani Klausen

Il tragitto di prova ha raggiunto i tre passi di Gardena, Valparola e Falzarego, tutti oltre i 2.000 metri, per concludersi infine a Maranza.

tarne a bordo 4 anziché 5, qualora il raggio di servizio del mezzo sia calibrato su un’autonomia media di 235 km. Il bus sfrutta connettori CCS sino a 150 kW per la propria ricarica, in alternativa ai più comuni da 40 kW, effettuando un “pieno” in circa tre ore nella versione a 5 batterie (ma in meno di due ore e mezza in quella a 4). In Italia il partner tecnologico di riferimento si conferma ABB.

La notevole duttilità del Lion’s City 10E ne fa l’autentico erede del precedente modello da 12 metri, insignito lo scorso anno del titolo “Wonderbus of the year” dopo aver percorso 2480 km fra la sede Man di Monaco di Baviera e la cittadina irlandese di Limerick: di fatto, sia il fronte che il retro ne riprendono le forme, comportando notevoli risparmi in termini di magazzino. L’uso del tetto pre-assemblato, un pezzo unico in alluminio e materiale plastico, ha alleggerito l’intera struttura di quasi 500 chili, rendendo ancora più semplici le operazioni di riparazione, oltre che la protezione dalle infiltrazioni. Le luci interne, invece, puntano verso il basso per limitare gli effetti di riflesso che disturbano l’autista, aumentando o diminuendo l’intensità a seconda delle condizioni meteo esterne e per aree differenziate a bordo.

Gli specchietti retrovisori sono sostituiti da telecamere ad ampio raggio, coadiuvate da sistemi d’assistenza che sorvegliano il cambio corsia, la presenza di ostacoli fissi o in movimento sui fianchi, favorendo il riconoscimento dei segnali. Benché il bus possa operare anche nella versione a due porte (guadagnano 4 posti a sedere in più), quella a 3 si è dimostrata molto più funzionale per velocizzare le operazioni di salita/discesa passeggeri, agevolati pure nel caso

“Anche i passeggeri possono conoscere le prestazioni del mezzo su cui viaggiano tramite lo schermo del corridoio bus”.

di handicap alla vista (uno dei due pali d’appoggio in prossimità dell’uscita è sempre zigrinato, consentendo al passeggero di capire immediatamente la propria posizione a bordo). Il 10,5 è poi destinato a conquistare le giovani generazioni, disponendo di un ampio numero di prese Usb per la ricarica gratuita dei telefonini. “Al di là del comfort di bordo - sottolinea ancora Tosi - il parametro di consumo al chilometro dovrebbe essere una delle principali discriminanti per valutare l’efficienza del mezzo: se sulla carta il Lion’s City prevede

un valore di 0,8 kW per chilometro, riconosciamo che in inverno può arrivare a 1,4 kW. Le batterie non richiedono però temperature speciali per funzionare al meglio: sono state calibrate per raggiungere performance ottimali a 25-27 gradi, senza necessità di dispersione come in altri modelli. Per quei clienti che volessero mantenere stabile l’autonomia dal primo a decimo anno di utilizzo, abbiamo previsto anche una programmazione della profondità di scarica al 65 per cento (all’80 si verifica infatti una leggera erosione). Attraverso la nuova generazione di batterie, sostituibili a prezzo congelato grazie al cosiddetto pacchetto “voucher” oggi offerto al cliente, sarà inoltre possibile incrementare il chilometraggio d’autonomia del bus, così come la capacità di

MAN TRUCK & BUS

Sette nuovi Lion’s City 18 CNG all’Azienda Trasporti Bergamo

DIESEL FREE ENTRO IL 2030

Sono entrati a far parte della flotta della ATB, Azienda Trasporti Bergamo, la società che gestisce il trasporto pubblico urbano nella città lombarda, 7 nuovi MAN Lion’s City 18 CNG Efficient Hybrid. I mezzi, alimentati a gas naturale-metano compresso, grazie al modulo Mild Hybrid, consumano meno carburante ed hanno un impatto ambientale più basso rispetto un autobus

tradizionale. Infatti, grazie al motore endotermico Euro 6e ed al combinato disposto dell’utilizzo del motore elettrico, possono ridurre i propri consumi fino all’8-10 per cento. Gli autobus saranno operativi sulle tratte a maggior flusso di viaggiatori. Si tratta di mezzi articolati, 18 metri con una capacità di carico importante, arrivando ad un massimo di 162 passeggeri dei quali 39 seduti e

due alloggiamenti, di cui uno anteriore per carrozzine e passeggini ed uno posteriore esclusivo per i passeggini. I mezzi vestono la livrea che caratterizza il servizio di ATB, il rosso decorato dai pois gialli, e dispongono delle tecnologie utili sia in ambito informativo come i monitor a bordo e i display esterni a led sia in ambito della sicurezza grazie alle videocamere di sorveglianza installate a bordo

passeggeri, perché i moduli da montare scenderanno almeno di una o due unità”.

Il vero problema che attanaglia il mercato italiano, ma non solo, è invece la mancanza di una programmazione di lungo termine del ciclo vita: sia per le politiche d’incentivo che per il disinteresse di certe figure manageriali ormai anziane, la priorità relativa all’elettrico è spesso quella di acquistare ex novo, favorendo un ricambio che sfiora in realtà un vero e proprio spreco di risorse ancora utilizzabili. Già nel 2024, per via della nuova normativa sulla cybersecurity, lo stesso Lion’s City sarà sottoposto a completa sostituzione dell’impianto elettrico a bassa tensione, così come del cruscotto di guida (con un display a cristalli liquidi a colori derivato dalla gamma trucks).

“La Commissione Europea non è esente da colpe - ha dichiarato Robert Katzer, Head of Sales & Product Bus at MAN Truck & Bus - perché spinge l’acceleratore su regolamenti e parametri di efficienza green che finiscono per non tenere più conto degli effettivi risultati sul campo: l’insistenza nel voler aggiornare i diesel alla classe Euro7 è emblematica. I nostri modelli Euro6 sono praticamente in grado di ripulire l’aria, ma più siamo costretti a investire forze e risorse nell’ulteriore perfezionamento di questa tipologia di motori, minore sarà la rapidità di sviluppo delle tecnologie elettriche. Unitamente ai colleghi di Scania, Volvo e Iveco, e sotto il cappello dell’Automobile Club Europeo, intendiamo tutelare il lavoro svolto sino a oggi sull’Euro6, onde concentrare tutti i nostri sforzi nelle grandi possibilità del business elettrico, settore al quale ci siamo votati ormai da quattro anni”. Per agevolare il mantenimento dei bus, in aggiunta ai sistemi diagnostici predittivi è disponibile in Italia una rete di 80 punti assistenza Man (di cui 7 controllati direttamente), all’interno dei quali sono di volta in volta organizzati corsi di formazione e aggiornamento, ma dove sono direzionati pure i dati dei sistemi diagnostici per agevolare interventi da remoto. Il piccolo Lion’s City è davvero pronto per ruggire.

e fuori dal mezzo. Gli autobus dispongono di quattro porte per un accesso più comodo e rapido, di una emettitrice di biglietti e di quattro validatori di bigliettazione elettronica abilitati al pagamento mediante carta di credito.

L’acquisto dei mezzi rientra nel piano aziendale di rinnovo della flotta che porterà alla conversione completa in “diesel free” entro il 2030 e beneficia di un contributo di Euro 1.452.374,90, pari al 56 per cento circa dell’investimento di Euro 2.659.300,00 a valere sulle risorse del PNRR.

“Si tratta di un’ulteriore tappa nel processo di decarbonizzazione del tp - ha affermato Stefano Zenoni, Assessore ambiente e mobilità del Comune di Bergamo - uno degli aspetti importanti delle strategie green della città, in particolare in relazione anche al piano di azione energia sostenibile clima che stiamo redigendo e ovviamente alla sfida delle 100 città europee chiamate a guidare la transizione ecologica.

QUANTRON AGGIUDICATA GARA DI E-BUS ITALIANA

A partire da ottobre 2023 a Torino saranno utilizzati sei Quantron Ciazris 12 EV: il loro utilizzo consentirà di risparmiare circa 409,2 tonnellate di CO2 all’anno. Il cliente è Miccolis, società per azioni che opera nel settore del trasporto pubblico locale, scolastico e linee commerciali con sede a Bari. Miccolis gestisce attualmente una flotta di circa 500 autobus in diverse parti d’Italia. Gli autobus elettrici Ciazris 12 EV sono dotati di batterie da 363 kWh che consentono un’autonomia reale fino a 370 km. L’autobus può accogliere fino a 89 passeggeri. Oltre a questa commessa, quattro minibus 100 per cento elettrici sono stati consegnati ai Comuni dell’Isola d’Elba per favorire la conversione ad emissioni-zero del trasporto locale.

IBE LA DRIVING EXPERIENCE TORNA A FINE OTTOBRE

IBE Intermobility and Bus Expo, in agenda nel 2024 alla Fiera di Rimini, dà appuntamento alla community della Bus & Travel industry al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico per la “IBE Driving Experience” del 24 e 25 ottobre. Si tratta di una due giorni di incontri e test drive per bus operator privati e operatori del TPL a lunga percorrenza durante la quale si alternano momenti di business e opportunità di aggiornamento e formazione. L’obiettivo è testare le ultime novità dell’industria, coinvolgendo costruttori, fornitori di software e tecnologie, bus operator, operatori del trasporto pubblico locale, operatori di trasporto a lunga percorrenza e associazioni di categoria.

STN

INCENTIVI PER LE

NUOVE ASSUNZIONI

Incentivi per chi entra a far parte della squadra di Società Trasporti Novara, storica realtà appartenente al gruppo Autoguidovie attiva nei servizi di TPL. Per promuovere la ricerca di nuovi conducenti, la società piemontese ha annunciato misure economiche a favore delle new entry, ma anche a vantaggio dei dipendenti che sostengano l’inserimento di ulteriori autisti. Per le candidature pervenute dalla Regione, verrà elargito un bonus di ingresso pari a 1.500 euro, mentre i nuovi profili domiciliati fuori Regione otterranno 3.000 euro. I contratti di lavoro, a tempo indeterminato, constano di 14 mensilità, oltre ad una polizza sanitaria TPL salute. 200 euro invece per i dipendenti che segnalino le risorse se poi queste verranno effettivamente assunte.

39
news news
MOBILITÀ N° 321 luglio-agosto 2023

VEICOLI COMMERCIALI

Mensile di politica, economia, cultura e tecnica del trasporto | Fondato da Paolo Altieri

INEOS GRENADIER QUARTERMASTER

È APPENA ARRIVATO E GUARDA GIÀ AVANTI

Non sono passate che poche settimane dal lancio ufficiale in Italia (e dal test drive di cui vi rendiamo conto all’interno) che il fuoristrada inglese, disponibile anche in versione N1, anticipa una fascinosa declinazione pick-up.

Vega Editrice Anno XXXIII luglio-agosto 2023 N° 321
Inserto allegato

Insieme sulla strada del futuro

I PRODOTTI DI NLT E I SERVIZI RELATIVI AI CONTRATTI PROPOSTI DA UNIPOLRENTAL VERRANNO PROMOSSI TRAMITE

LA RETE DELLE FILIALI BANCARIE E PIÙ IN GENERALE ATTRAVERSO I CANALI COMMERCIALI DEL GRUPPO BPER. UNIPOLRENTAL SI CONFERMA COSÌ COME PRIMO OPERATORE ITALIANO NEL SETTORE CON UNA FLOTTA DI 130.000

VEICOLI E OLTRE 45.000 NUOVE IMMATRICOLAZIONI NEL 2023.

Ipi consentirà a UnipolRental di promuovere i propri servizi oltre che tramite le Agenzie UnipolSai, canale già attivo, attraverso i canali commerciali del Gruppo BPER, tra cui il network delle filiali bancarie.

n data 1° luglio 2023, SIFÀ - Società Italiana Flotte Aziendali - è stata incorporata in UnipolRental. È il risultato dell’accordo tra UnipolSai e BPER, azionisti rispettivamente di UnipolRental e SIFÀ, per la realizzazione di un importante progetto industriale nel settore del Noleggio a Lungo Termine. La fusione consolida il primato di UnipolRental come player a capitale interamente italiano nel settore del Noleggio a Lungo Termine con 130.000 veicoli in flotta e oltre 45.000 nuove immatricolazioni previste nel 2023. L’impegno tra i due grandi Grup-

“Grazie alla fusione per incorporazione di SIFÀ in UnipolRental

- ha commentato Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di UnipolRental - riaffermiamo l’obiettivo di diventare leader per il servizio erogato nel settore del noleggio a lungo termine, accrescendo in modo significativo la nostra quota di mercato e confermandoci sempre più come punto

FORD PRO

A sinistra Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di UnipolRental, che in data 1° luglio ha incorporato SIFÀ - Società Italiana Flotte Aziendali.

di riferimento per la clientela Retail e Corporate. La multicanalità è la via per raggiungere gli importanti risultati condivisi con il Gruppo; a fianco delle strade già tracciate in questi anni, si aggiungono ora la rete delle filiali bancarie e più in generale i canali commerciali del Gruppo BPER, che rappresenteranno un’ulteriore incredibile opportunità di crescita.” UnipolRental nasce nel 2019 quando Car Server, storico player

SUPERPOTERI ELETTRICI

Perla centunesima edizione della Broadmoor Pikes Peak International Hill Climb, Ford Performance si prepara a un debutto elettrizzante: la nuova versione 4.3 del Ford SuperVan, ottimizzata per le cronoscalate. Con una lunga storia in questa competizione, risalente alla gara inaugurale del 1916 con la partecipazione di una Model T, i veicoli dell’Ovale Blu hanno sempre lasciato il segno nell’iconica gara. Quest’anno, al volante del SuperVan 4.2 ci sarà la leggenda dell’automobilismo Romain Dumas, alla sua ottava partecipazione

all’evento: la sua grande esperienza e le sue eccezionali capacità lo rendono la scelta ideale per continuare la lunga tradizione di Ford nella gara in salita più famosa d’America.

La nuova versione del SuperVan 4.2, riprogettata sulla base del SuperVan 4, è stata sottoposta a una completa rielaborazione aerodinamica, studiata appositamente per attraversare l’atmosfera d’alta quota del Pikes Peak, aumentando al contempo la deportanza, a 240 km/h pari a circa 2 tonnellate. Le caratteristiche principali che migliorano

con oltre 25 anni di esperienza nel noleggio a lungo termine, entra a far parte del Gruppo Unipol. L’ingresso nel Gruppo ha consentito a UnipolRental di aumentare la capillarità territoriale aggiungendo ai già 12.500 centri assistenza convenzionati e alle filiali a conduzione diretta su tutto il territorio nazionale, le carrozzerie del circuito UnipolService, più di 200 punti UnipolGlass e oltre 300 operatori UnipolAssistance per

l’aerodinamica includono uno spoiler posteriore leggero in fibra di carbonio e uno splitter anteriore, che aiutano il SuperVan 4.2 a rimanere ancorato alle strade tortuose di montagna. Anche il telaio è stato sottoposto a una riduzione di peso per migliorare l’equilibrio generale e garantire l’agilità su curve e tornanti, mentre la catena cinematica è stata migliorata. Riducendo il numero di motori STARD UHP 6 fasi da quattro a tre e utilizzando le celle Li-Polymer NMC STARD ad elevate prestazioni, il van raggiunge un rapporto ottimale tra potenza e peso, pur mantenendo la trazione integrale con un motore

assistenza 24/7. SIFÀ si inserisce perfettamente in questo nuovo progetto e ne sposa appieno gli obiettivi, avendo da sempre avuto tra i propri intenti la progettazione di soluzioni di mobilità innovative e sostenibili, perfettamente calibrate sulle specifiche esigenze di ogni singolo cliente. L’operazione ha consentito l’ingresso di BPER nel capitale sociale di UnipolRental, con una quota di circa il 20 per cento.

che alimenta l’anteriore e due per il posteriore. Con oltre 1.400 CV di potenza combinata a disposizione, il SuperVan 4.2 può sprigionare tutto il suo potenziale sfruttando anche le nuove performance rigenerative della batteria da 600 kW per un utilizzo ottimale dell’energia. Per quanto riguarda il telaio, Ford Performance e STARD hanno dotato SuperVan 4.2 di un impianto frenante rivisto con dischi freno in carboceramica, ruote forgiate in magnesio con pneumatici da corsa Pirelli P Zero, semiassi aggiornati, parabrezza in perspex e interni da corsa minimalisti per eliminare tutto il peso che non è necessario al fine di ottenere le migliori prestazioni in termini di tempo durante la cronoscalata.

“La multicanalità è la via che scegliamo per raggiungere gli importanti risultati condivisi con il Gruppo ”
Il SuperVan 4.2 protagonista alla Pikes Peak International Hill Climb
III N° 321 luglio-agosto
UNIPOLRENTAL E SIFÀ ACCORDO STORICO NEL SETTORE DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
2023 ATTUALITÀ

OBIETTIVO:

MASSIMO UPTIME PER I VEICOLI DEI NOSTRI CLIENTI

DAL MOMENTO IN

CUI UN VEICOLO

SI FERMA PER UNA

RIPARAZIONE CESSA

DI CONTRIBUIRE

ALLA PRODUTTIVITÀ

AZIENDALE. È LA

CIRCOSTANZA

CHE TUTTI I

PROFESSIONISTI

AL LAVORO DIETRO

AD UN VOLANTE

TEMONO DI PIÙ, E

PER QUESTO FORD

PRO HA INDIVIDUATO

NELL’AZZERAMENTO

DEL FERMO MEZZI

UNA PRIORITÀ

DA PERSEGUIRE

ANCHE A COSTO

DI SPOSTARE LA FAMOSA MONTAGNA DA MAOMETTO.

n vero e proprio sistema che vede al centro il cliente business, servito e assistito con strumenti sempre nuovi e diversificati per raggiungere un obiettivo che fa la differenza: avvicinarsi il più possibile ad un tempo di fermo veicolo prossimo allo zero, perché la normale manutenzione, ma anche gli eventi straordinari, non debbano impattare, o impattino sempre meno, sulla produttività aziendale. Una visione chiara, quella di Ford Pro, che oggi ci facciamo raccontare in occasione del lancio del progetto “officine mobili” Ford da Fabrizio Bambina, Direttore Service dell’Ovale Blu in Italia.

Fabrizio Bambina, innanzitutto una fotografia del network Ford nel nostro Paese.

In Italia siamo organizzati con una rete di 160 punti Service appartenenti alla rete dei concessionari, di cui oggi 55 sono Transit Center, punti di vendita e assistenza che mettono in campo processi specifici dedicati ai veicoli commerciali. La forza lavoro nelle officine dei concessionari è articolata su 1.000 dipendenti, tra accettatori e tecnici. Alla rete primaria va aggiunta quella delle officine autorizzate, che consta di circa 400 punti service. Si tratta di un network in costante crescita qualitativa, soprattutto nell’ambito dei veicoli commerciali: l’obiettivo è di incrementare

sempre di più la nostra propensione a servire il cliente business, e lo facciamo sia in termini di servizi, che aumentando la nostra capillarità, visto che i punti service dei Transit Center diventeranno una settantina nel giro di un anno e mezzo. Non potrebbe essere diversamente considerando che l’immatricolato dei van è in continua crescita: siamo da diversi anni market leader in Europa, e anche in Italia registriamo ottime performance in base alle quali prevediamo che il nostro parco circolante raddoppierà nei prossimi sei anni. Per questo è centrale la gestione del cliente business, che trattiamo a 360°, dunque sia come proprietario di veicoli commerciali Ford, che di van di altri marchi, che di flotte.

Quali obiettivi perseguite con la vostra azione?

Quello principale è di ridurre al minimo i tempi di fermo dei veicolo: si tratta di un obiettivo, per così dire, strategico, che tende a realizzare ciò che al cliente interessa di più, cioè la massima produttività del suo parco. Ford Pro si vuol porre quale partner per i propri clienti, per garantire loro la possibilità di non smettere mai di generare fatturato. Non dimentichiamo che dopo carburante e ammortamento del mezzo il fermo veicoli è la terza voce di costo per i fleet manager. Otteniamo questo risultato attraverso varie linee di intervento, di cui la principale è il FordLiive, un sistema che grazie alla connettività ci permette sia

di monitorare la diagnostica dei veicoli, sia di tracciare i singoli step della manutenzione e le relative tempistiche di intervento. Abbiamo messo a punto tutta una serie di servizi che ci permettono di ridurre i tempi di fermo, come la lavorazione a quattro mani, che vede due tecnici impegnati sullo stesso veicolo al fine di dimezzare i tempi di lavorazione. Ed è in questo solco che va ad inserirsi l’iniziativa delle officine mobili, con le quali vogliamo dare assi-

BIO FABRIZIO BAMBINA

Siciliano di Alcamo, laureato in Ingegneria Meccanica a Palermo, Fabrizio Bambina, classe 1972, lavora in Ford dal 2000: all’interno dell’azienda ha ricoperto quasi ogni ruolo passando dal service alle vendite, al marketing, al finance e alla comunicazione. Dal 2017 al 2021 ha trascorso quattro anni in Ford Europa in qualità di Product Marketing Manager. Oggi è il Direttore Service della filiale italiana. Papà di due ragazze di 13 e 15 anni, Fabrizio ama il calcio e viaggiare con la sua famiglia.

stenza nel momento e nel luogo scelti dal cliente, anche in serata oppure in mattinata prima che il mezzo cominci la sua attività operativa, o nel fine settimana: le officine mobili costituiscono un’estremizzazione del concetto zero fermi.

Qual è il piano di sviluppo che avete in mente per il progetto delle officine mobili? Innanzitutto disponiamo di due livelli di intervento. Per assistere al meglio le aziende con più di 50

veicoli in flotta abbiamo attivato una partnership con Antares, azienda leader nel settore che offre questo servizio da oltre 15 anni. Grazie a loro copriamo su tutto il territorio italiano i veicoli di grandi flotte nazionali. Si tratta di una piccola quota del nostro parco circolante, circa il 5 per cento; per coprire il restante 95 per cento stiamo attivando la rete dei concessionari, e abbiamo le prime tre officine mobili già operative in Veneto. Quello che è importante sottolineare

Udi Cristina Altieri Roma
FORD PRO INTERVISTA A FABRIZIO BAMBINA, RESPONSABILE SERVICE IV N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI

Le officine mobili di Ford sono state allestite con la collaborazione del gruppo Würth, attraverso la divisione ORSYmobil.

KOELLIKER STORICO INDIRIZZO PER IL NUOVO HUB

è che queste strutture, che fanno capo a tre Dealer diversi, lavorano a sistema, garantendo il servizio su tutta la regione. I feedback sono tutti estremamente positivi ed elogiano la prontezza delle riparazioni e la comodità di poter affrontare le operazioni in sede. È un progetto nel quale crediamo molto, il piano è di aggiungere altre 12 officine mobili entro la fine dell’anno, a copertura delle aree dove esiste il parco circolante di veicoli commerciali più consistente, e quindi soprattutto Nord e Centro. Entro la fine del 2024 estenderemo il servizio su tutto il territorio nazionale, arrivando a circa 30 officine mobili totali. La gestione dei processi verrà effettuata centralmente: dall’ordine del van al suo allestimento, dai corsi di formazione tecnici, importantissimi considerando la diversità di queste lavorazioni rispetto a quelle svolte in officina, a tutto ciò che riguarda sicurezza e protezione dell’ambiente. Anche la prenotazione viene fatta centralmente tramite

FORD PRO

un call center che provvede a prenotare gli interventi direttamente sulle agende dei van presenti sul nostro territorio.

Parco in crescita, numero di officine in crescita, servizi in crescita: ma come impatta su Ford Pro la problematica della difficoltà a reperire figure professionali?

Questo è un problema che riguarda trasversalmente tutti i marchi, ma ancora di più tutto il settore, e non solo in Italia, anche nel resto d’Europa. Ford ha preso la questione di petto e da qualche tempo collaboriamo con scuole professionali per formare figure da integrare successivamente nei team delle nostre officine. Abbiamo iniziato con una scuola a Torino un anno e mezzo fa, nell’anno accademico appena terminato abbiamo collaborato anche con scuole

i Milano e Verona. Nel corso dei prossimi mesi aggiungeremo anche Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno e Bari. I corsi vengono svolti direttamente da tecnici Ford per creare da subito un collegamento con il nostro prodotto: al termine dei vari percorsi ai migliori diplomati offriremo la possibilità di inserirsi all’interno della nostra rete di assistenza. Se oggi, come anticipato, abbiamo al lavoro 800 tecnici, l’obiettivo è di aggiungerne almeno altri 100 nel corso del prossimo anno, la metà dei quali lavoreranno sui veicoli commerciali, per i quali stiamo creando percorsi formativi di specializzazione.

Una bella sfida resa ancora più complessa dalla transizione che stiamo vivendo… Sì, infatti abbiamo da poco annunciato alla rete l’innalzamento dei nostri standard, reso necessario proprio dalla svolta elettrica che stiamo vivendo

Con il Ranger Raptor presente alla settima edizione dei Wildays

IL PICK-UP A STELLE E STRISCE CONQUISTA LA MOTOR VALLEY

Grande partecipazione di pubblico e circa un centinaio di test drive, prenotati a bordo dei veicoli off-road messi a disposizione da

Ford Italia, per la settima edizione dei Wildays, festival dedicato agli appassionati dei motori, della musica, della natura e del buon cibo per

un weekend all’insegna delle performance e del divertimento a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. Ford Italia ha scelto di esse-

in questi anni e che richiederà necessariamente da parte dei nostri partner investimenti importanti in termini di attrezzature e formazione. Assisteremo ad una probabile riduzione del numero degli operatori, ma questi saranno estremamente specializzati, e non solo sul fronte dell’elettrificazione, ma anche su quello della connettività. Dal 2018 tutti i veicoli commerciali Ford sono dotati di modem. Il nostro imperativo è di sfruttare tutte le potenzialità date da queste informazioni per aiutare i clienti, assisterli con la manutenzione predittiva e, ancora una volta, minimizzare i tempi di fermo dei veicoli. Per questo cinque anni fa abbiamo lanciato il sistema FordLiive, per mettere in collegamento le informazioni raccolte dai modem, i nostri Transit Center e il team di agenti localizzato a Valencia. È una triangolazione che velocizza ogni tipo di operazione, dalla rapida soluzione di diagnosi complicate, al corretto smistamento dei pezzi di ricambio.

Verrà inaugurato in autunno in Via Gallarate 199 a Milano, un luogo particolarmente significativo per l’automotive milanese, Koelliker Hub, un luogo in cui la customer experience, disegnata e progettata con Pininfarina, metterà a disposizione del cliente tutti i brand distribuiti dal Gruppo per permettergli di scegliere le soluzioni di mobilità più adatte alle sue esigenze. All’interno dello spazio sarà presente Redrive, il market place fisico e digitale per la gestione integrata dell’usato, e i negozi dei marchi distribuiti da Koelliker, quali Mitsubishi, Aiways e KG Mobility (ex SsangYong), Microlino e Koellliker powered by Askoll, Maxus, Wuzheng, EVUM, B-On e Regis: tutti insieme come parte dell’offerta di soluzioni di mobilità a 360 gradi di Koelliker. Il Koelliker Hub ospiterà inoltre il nuovo headquarter del Gruppo, riunendo in un’unica location tutte le attività, inclusa la nuova Koelliker Academy, il centro dedicato alla formazione commerciale, tecnica e manageriale del personale del Gruppo e della propria rete di dealer. Ma il Koelliker Hub sarà molto di più: è stato infatti pensato e progettato per essere uno spazio fisico di incontro, di confronto, di contaminazione e collaborazione intorno al tema della mobilità sostenibile del futuro.

All’interno dello spazio saranno messi a disposizione uffici, spazi di co-working ed aree di possibile contatto col pubblico per tutte quelle realtà quali aziende, startup o professionisti che fanno di innovazione e sostenibilità due elementi chiave del loro business.

GRUPPO RENAULT STÉPHANIE CAU NUOVA DIRETTRICE DELLA COMUNICAZIONE

re presente all’evento con tre dei suoi modelli iconici: Mustang, nella versione California, Bronco e il pick-up Ranger Raptor, che si è reso protagonista di una sessione di prove su un percorso in fuoristrada, con il supporto dei piloti esperti della Ford Driving University, per un’esperienza “Ultimate Outdoor” che ha saputo mettere in evidenza le doti di affidabilità del veicolo e le sue capacità off-road su qualsiasi terreno, anche quelli più difficili. Leader indiscusso dei pickup, nella sua

versione più estrema, Ranger Raptor ha affrontato gli impegnativi percorsi in off-road grazie all’ausilio di sette modalità di guida differenti, tre specifiche per il fuoristrada, che si accompagnano a un sistema di scarico attivo a controllo elettronico in grado di amplificare il suono del motore in quattro assetti differenti: Quiet, Normal (per le modalità Normal, Slippery, Mud/Ruts e Rock Crawl), Sport e Baja, il profilo più marcato scelto per la modalità di guida esclusiva per l’off-road.

Dove c’è fango, sabbia e ghiaia, il Ranger Raptor è subito protagonista.

Stéphanie Cau è la nuova Direttrice della Comunicazione. Sarà membro del Leadership Team e riporterà a Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault. Come Direttrice della Comunicazione, Stéphanie Cau sarà responsabile della comunicazione del Gruppo e delle sue Marche (Renault, Dacia, Alpine, Mobilize). Stéphanie Cau succede a Catherine Gros che, dopo aver svolto questa funzione per 4 anni, assume la responsabilità dei grandi progetti del Gruppo Renault nei settori dell’arte, del patrimonio e del mecenatismo in Francia e nei mercati internazionali, soprattutto tramite la Fondazione dell’azienda.

news
V N° 321 luglio-agosto 2023 PERSONAGGI
“La riduzione al minimo dei tempi di fermo dei veicolo realizza la massima produttività del parco mezzi del cliente”.

MERCEDES-BENZ ITALIA IL COLOSSO TEDESCO CELEBRA IL MEZZO SECOLO DI PRESENZA NEL NOSTRO PAESE

NEL

1973 A ROMA

VENNE INAUGURATA

LA FILIALE ITALIANA

CINQUANTA CANDELINE E UNA STORIA DI SUCCESSI

DI MERCEDESBENZ. DOPO

MEZZO SECOLO DI

CONTINUA CRESCITA, IL BRAND DELLA

STELLA SI PREPARA

AD AFFRONTARE

LA SFIDA DI UNA

TRANSIZIONE

STORICA PER L’AUTOMOTIVE.

Cinquant’anni di storia e oltre 2 milioni di unità vendute. Mercedes-Benz Italia celebra nel 2023 le nozze d’oro con la Penisola dove nel 1973, a Roma, venne inaugurata la filiale italiana del colosso automobilistico tedesco. La filiale ufficiale della Stella fu aperta nella Capitale, in via degli Abruzzi 3, e inizialmente si concentrò esclusivamente sulla vendita di veicoli commerciali ed industriali: 75 per cento di proprietà di Casa Madre e il restante 25 per cento di Autostar, importatore di autovetture dal 1959 e primo artefice della rete commerciale italiana. In quei tempi acquistare una Mercedes-Benz rappresentava un privilegio: un trattamento di lusso, una lunga attesa, un prezzo più elevato, e non si poteva parlare di sconti, né tantomeno di portare in permuta un’auto di un marchio diverso.

Negli anni Settanta e Ottanta si assiste invece alla crescita dell’organizzazione, della rete di assistenza, dei processi e della nascita della Merfina, la finanziaria captive ufficiale. Ma soprattutto viene allargata la gamma verso l’alto con la nuova S, il SEC e la G; oltre che con l’arrivo della Baby Benz, la 190 del 1982. Gli anni Novanta sono gli quelli della grande affermazione e della crescita di Mercedes-Benz in Italia: da 40.000 vetture e vans del 1989 si passa a oltre 80.000 del 1999. Arrivano il motore kompressor, che rendeva le nuove auto potenti anche sotto i due litri, e i modelli SLK e CLK.

Poi la Classe A, la smart, la ML, ma anche il Vito, la Classe V e lo Sprinter, che segnano la trasformazione dei veicoli

commerciali in van premium. Nel 1995 il trasferimento in via Giulio Vincenzo Bona, sempre a Roma, dove veniva inaugurata la nuova, attuale e futura, sede di Mercedes-Benz Italia.

I Duemila sono gli anni in cui le vendite di Mercedes-Benz Italia raggiungono il picco. Da 80.000 a oltre 120.000 del 2007. Il marchio in quel tempo puntava sempre di più l’attenzione sul marketing e su un pubblico più giovane, con eventi, attività,

Negli anni Novanta con Vito, Classe V e Sprinter si assiste alla trasformazione da “semplici” veicoli commerciali a van premium.

azioni commerciali e finanziarie, nonché lo sdoganamento del leasing e del noleggio ai privati. Di lì la formula “dopo tre anni puoi restituirla” che ancora oggi la fa da padrone. Oggi Mercedes-Benz, con alle spalle una storia di successi e le spalle larghe, si trova ad affrontare la più grande sfida nella storia della mobilità dalla nascita dell’automobile, come ha sottolineato il nuovo Presidente di Mercedes-Benz Italia,

di Francesco Irace Roma
VI N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

Marc Langenbrinck, con quasi 30 anni di carriera in azienda, nel corso della cerimonia di celebrazione del 50esimo anniversario. “Grazie a tutti di essere qui - ha dichiarato il nuovo numero uno - in un periodo di grande trasformazione del nostro settore e della nostra azienda. Sono nato e cresciuto in Germania. Ho dedicato gran parte della mia carriera al marchio della Stella. Ho cominciato nel Marketing, sono passato per le flotte, per le vendite e dopo aver girato un po’ di nazioni, sono arrivato in Italia. Voglio congratularmi con tutto il team Italia: questo Paese oggi rappresenta il terzo mercato per noi. Personalmente sono sempre stato attratto dall’Italia, dove ho anche legami familiari”. Queste invece le parole di Hans Breithaupt, primo Presidente

VOLKSWAGEN

Al debutto l’ID. Buzz a passo lungo L’ICONA DEI PULMINI, MA IN

Debutta l’ID. Buzz a passo lungo. “Made in Germany” per l’Europa, per il Canada e gli Stati Uniti. Perché con ID. Buzz in versione passo lungo, Volkswagen celebra il ritorno del pulmino VW in Nord America. È tutto più grande: lo spazio, l’autonomia e le prestazioni. Forte di una lunghezza di quasi cinque metri e fino a sette posti a sedere, l’ID. Buzz in versione passo lungo amplia la gamma degli impieghi possibili. La maggiore lunghezza crea lo spazio occorrente per una terza fila di sedili, per un bagagliaio ancora più capiente, per una nuova e più grande batteria da 85 kWh (capacità netta) e quindi per un’autonomia ancora maggiore. In inverno, l’efficienza viene migliorata da una nuova pompa di calore.

Inoltre, ID. Buzz sarà lanciato sul mercato con un motore elettrico, anch’esso nuovo, da 286

CV. L’ID. Buzz in versione passo lungo raggiunge i 100 km/h in 7,9 secondi.

E non è tutto: nel 2024 si aggiungerà una versione a trazione integrale (GTX) con potenza di 339

CV. L’accelerazione da 0 a 100 di ID. Buzz GTX richiederà 6,4 secondi.

Altre novità del van 100 per cento elettrico sono l’head-up display, il sistema di infotainment di nuova generazione e il sistema di parcheggio controllato a distanza tramite lo smartphone.

Al contempo, un tetto panoramico high-tech di nuova concezione - il più grande mai realizzato per un modello Volkswagen – richiama alla memoria il leggendario “Samba Bus” degli anni Cinquanta.

Tutti i modelli ID. Buzz vengono prodotti nello stabilimento principale di Volkswagen Veicoli Commerciali ad Hannover. Si tratta di una delle fabbriche di automobili più moderne al mondo nonché patria della famiglia del Bulli. Quasi contemporaneamente al lancio nordamericano, ID. Buzz a passo lungo verrà messo in vendita anche in Europa. Qui, ID. Buzz1 a passo normale riscuote grande successo già dallo scorso anno come veicolo per il tempo libero e in versione furgone (ID. Buzz Cargo): La produzione annua del 2022 è andata esaurita in un lampo. “Con la sua combinazione di trazione completamente elettrica - ha commentato Kai Grünitz, Membro del Consiglio di Amministrazione del marchio Volkswagen

di Mercedes-Benz Italia: “Il mio augurio a Langenbrinck è doppio: il primo è di portare avanti questa splendida realtà accompagnandola in quella che è una transizione storica e il secondo è quello di poter essere qui tra tanti anni per poter festeggiare i 100 anni di Mercedes-Benz Italia”.

Entro il 2026 Mercedes-Benz prevede che circa il 50 per cento delle vendite sarà rappresentato da vetture full electric e plug-in. Entro il 2030, ove le condizioni di mercato lo permetteranno, si venderanno solo vetture elettriche. Dal 2039, l’intera flotta di veicoli nuovi, in tutti gli step della catena del valore sarà carbon-neutral. Attualmente sono già in portafoglio dieci veicoli completamente elettrici, compresi i modelli AMG. Dal 2025, tutte le nuove architetture di veicoli saranno full electric. E anche la strategia che vede protagonista la gamma van della Stella è sempre più proiettata verso l’elettrificazione e vanta già cinque modelli completamente elettrici in gamma, a sottolineare il proprio ruolo di unico costruttore premium nel mercato. Un posizionamento unico che si realizza attraverso prodotti in grado di offrire i più elevati standard costruttivi in termini di sicurezza, innovazione, comfort e affidabilità, e grazie al supporto di una rete commerciale focalizzata sui bisogni del singolo cliente.

FORMATO XL

per il settore Sviluppo - software di ultima generazione e sistemi di assistenza all’avanguardia, tanto spazio e un design leggendario, ID. Buzz è un modello assolutamente unico. ID. Buzz in versione lunga disporrà del nostro nuovo sistema di trazione elettrica, che offre maggiore potenza ed efficienza. In combinazione con la grande batteria

da 85 kWh, questo garantisce un’autonomia perfettamente idonea ai viaggi più lunghi. Con un nuovo concept di azionamento dei comandi, head-up display e tetto panoramico commutabile, stiamo compiendo un ulteriore passo in avanti nel campo della digitalizzazione e offriamo tecnologie molto apprezzate dai nostri Clienti.”

STELLANTIS ACCORDO STRATEGICO CON KUNIKO

Stellantis e Kuniko

hanno annunciato oggi la sottoscrizione di un contratto di acquisto vincolante per garantire la fornitura del 35 per cento del solfato di cobalto e nichel proveniente dai progetti esplorativi di Kuniko in Norvegia, con una durata di nove anni, per la futura produzione. Inoltre, Stellantis ha raggiunto un accordo per l’acquisto di 5,0 milioni di euro di nuove azioni di Kuniko, ottenendo così una partecipazione finale del 19,99 per cento e il diritto di nominare un membro del Consiglio di Amministrazione Kuniko.

MERCEDES-BENZ VANS

IL MIGLIOR SECONDO TRIMESTRE DI SEMPRE

Mercedes-Benz Vans nel secondo trimestre del 2023 ha venduto 119.500 veicoli in tutto il mondo, aumentando le vendite del 19 per cento nel secondo trimestre e del 16 per cento nel primo semestre. Con questo risultato, la divisione ha realizzato il suo miglior secondo trimestre di sempre, nonché il suo miglior semestre di sempre. I veicoli per uso privato hanno registrato una cifra di vendita di 18.000 unità, con un aumento del 4 per cento. La quota dei van elettrici è aumentata del 18 per cento, raggiungendo i 5.100 veicoli. Nel secondo trimestre le vendite di Mercedes-Benz Vans sono aumentate in tutti i mercati strategici: i principali motori di vendita rimangono le regioni d’Europa, con vendite in aumento del 24 per cento a 74.000 furgoni privati e commerciali, e Asia, con vendite in aumento del 22 per cento a 12.100 furgoni privati e commerciali in totale. Gli Stati Uniti hanno realizzato il miglior secondo trimestre di vendite di sempre (+5 per cento a 20.300 unità). La Germania, il più grande mercato della divisione, ha registrato una crescita delle vendite del 25 per cento a 30.600 unità.

news
“Mi auguro di essere qui tra 50 anni per festeggiare insieme a voi il centenario di Mercedes-Benz in Italia”.
Marc Langenbrinck, il nuovo presidente di Mercedes Benz Italia, succede a Radek Jelinek
VII N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

STELLANTIS CONSEGNATI CINQUE OPEL VIVARO-E HYDROGEN ALLA TEDESCA EWE NETZ

Zero emissioni, scelta obbligata

NON PUÒ CHE RISERVARE UNA PARTE IMPORTANTE DELLA PROPRIA FLOTTA A VEICOLI ELETTRICI E DA OGGI ANCHE AD IDROGENO L’AZIENDA LEADER NELLA FORNITURA E GESTIONE DI SERVIZI NEL CAMPO DELL’ENERGIA E DELLA COMUNICAZIONE. UNA SCELTA QUASI DOVUTA CHE SI RIVELA ANCHE MOLTO CONVENIENTE.

ornire energia sostenibile è uno degli obiettivi chiave di Ewe Netz, azienda di servizi operante nella Germania settentrionale, e che proprio in virtù della sua mission riserva una particolare attenzione anche alla scelta dei veicoli da inserire in flotta. Per questo motivo cinque Opel Vivaro-e Hydrogen sono entrati in servizio presso l’azienda e oggi assicurano tutti i vantaggi in termini di flessibilità, risparmio di tempo e sostenibilità: i veicoli, oltre naturalmente a non emettere CO2, con una ricarica che si porta a termine in tre minuti assicurano un’autonomia WLTP che arriva fino a 400 chilometri.

“Siamo il primo produttore di automobili - ha commentato Jean-Michel Billig, Chief Technology Officer per lo sviluppo di veicoli a celle a combustibile a idrogeno presso Stellantis - con un van a idrogeno sul mercato europeo.

L’Opel Vivaro-e Hydrogen combina i vantaggi delle zero emissioni con una lunga autonomia e brevi tempi di rifornimento: perfetto per le flotte aziendali. Con l’acquisizione di questi veicoli, Ewe dimostra quanto sia importante che mobilità e transizione energetica vadano di

STELLANTIS

pari passo. L’azienda fornisce ai suoi clienti elettricità sostenibile e dimostra grande coerenza utilizzando i giusti mezzi per portare a termine la sua attività. Questo è l’unico modo in cui lo sviluppo verso un’economia senza emissioni di CO2 può funzionare”. “Ewe si è posta l’obiettivo - è intervenuto Torsten Maus, amministratore delegato di Ewe Netz - di essere neutrale dal punto di vista climatico entro il 2035 e un grande contributo lo sta dando l’elettrificazione della sua flotta, che dispone già di veicoli elettrici a batteria. Con questi cinque Opel Vivaro-e Hydrogen siamo una delle prime aziende della Bassa Sassonia a dare spazio all’interno della flotta anche a propulsori elettrici basati sull’idrogeno”.

Secondo Urban Keussen, CTO di Ewe, il fatto che ci sia ancora molto da fare sul fronte della mobilità sostenibile è reso evidente dal fatto che oggi ci sono 45 milioni di veicoli con motore a combustione a fronte di appena un milione di elettrici. “Con la progressiva elettrificazione della flotta di veicoli nel Gruppo Ewe, stiamo contribuendo alla decarbonizzazione. L’utilizzo di veicoli a idrogeno nel Gruppo dimostra ancora una volta che Ewe è attiva lungo l’intera catena del valore con le sue attività alimentate a idrogeno”.

Nell’ambito del progetto IPCEI

Clean-Hydrogen Coastline, EWE

sta portando avanti vari progetti sull’idrogeno al fine di generare, immagazzinare, trasportare e anche utilizzare l’idrogeno. Un messaggio è stato inviato anche dal ministro dell’Economia e dei trasporti della Bassa Sassonia Olaf Lies che ha dichiarato: “La trasformazione della nostra economia, la transizione energetica e la transizione della mobilità sono direttamente intrecciate. Il nord della Germania in particolare è predestinato ad essere il vincitore di questo sviluppo. Non solo gran parte dell’energia rispettosa del clima viene prodotta e distribuita qui, ma qui creiamo anche nuovo valore e portiamo la tecnologia rispettosa del clima nell’uso quotidiano. Vogliamo essere un modello e un pioniere nella conversione delle nostre flotte di veicoli a motori elettrici rispettosi del clima, e abbiamo bisogno di ambasciatori che credano e pratichino una mobilità rispettosa del clima come Ewe. Perché il futuro della nostra mobilità è elettrico”.

Riorganizzato il sistema di distribuzione dei ricambi

GLI HUB DISTRIGO SALGONO A 148

Nell’ambito del piano strategico Dare

Forward 2030 di Stellantis a partire dal 1° luglio 2023 i ricambi originali, anche per il marchio Fiat Professional, saranno gestiti attraverso il consolidato modello di distribuzione dei ricambi Distrigo. Sia i riparatori autorizzati Stellantis che i riparatori indipendenti potranno adesso ordinare ricambi e accessori originali

per gli 11 brand Stellantis, oltre alla linea multimarca Eurorepar, ai ricambi per l’economia circolare SUSTAINera e alle gamme di fornitori presso i propri i distributori di ricambi Distrigo. Il quadro contrattuale rinnovato, con investimenti diretti alle aree di lavoro degli hub Distrigo, al personale e alle strutture, permetterà di beneficiare anche di standard e procedure migliorati. Il nuovo sistema consentirà agli hub Distrigo di fornire un servizio ancora più efficiente ai clienti anche grazie alla riorganizzazione dei call center e alla revisione della copertura del personale di vendita.

Oltre ai partner esistenti, nuovi

STELLANTIS

Opel Vivaro-e Hydrogen: dedicato alle flotte che chiedono sostenibilità

PER ESSERE RAPIDI, VERSATILI E GREEN

L ’idrogeno è un carburante ideale per rendere la mobilità locale a emissioni zero ancora più adatta all’uso quotidiano, soprattutto nell’uso commerciale. L’Opel Vivaro-e Hydrogen, basato sull’Opel Vivaro-e “International Van of the Year 2021”, con la sua combinazione di propulsione a celle a combustibile a idrogeno e batteria plug-in, può percorrere fino a 400 chilometri con un pieno di carburante La cella a combustibile da 45 kW fornisce potenza sufficiente per viaggi più lunghi in

investitori si sono uniti alla rete, che ora conta 148 hub Distringo (+20 rispetto a dicembre 2022) e 289 punti Relay e Market Distrigo in Europa (+72 rispetto a dicembre 2022). Un ulteriore sviluppo del network è previsto entro la fine dell’anno. “Siamo lieti di annunciare - hanno dichiarato Luca Parasacco, Global Head of Parts & Service Distribution Stellantis e Francesco Abbruzzesi, Enlarged Europe Parts & Services Director - questo significativo miglioramento del nostro modello Distrigo in Europa. Si tratta di un passo avanti fondamentale per offrire un servizio esemplare ai riparatori autorizzati e indipendenti, rafforzando allo stesso tempo la nostra strategia one-stop-shop”.

autostrada. Allo stesso tempo, l’Opel Vivaro-e Hydrogen fa risparmiare tempo, una componente estremamente importante nel lavoro quotidiano. Perché il rifornimento di idrogeno richiede solo tre minuti. La batteria agli ioni di litio da 10,5 kWh sotto i sedili anteriori fornisce supporto durante l’avviamento o l’accelerazione. Il sistema a celle a combustibile funziona sempre in condizioni operative ottimali, il che ne aumenta la durata. Inoltre, l’Opel Vivaro-e Hydrogen offre il grande vantaggio di un sistema ibrido: l’energia di frenata può essere recuperata e immessa nella batteria sotto forma di elettricità tramite il motore elettrico/generatore. L’intera tecnologia di propulsione è alloggiata in modo tale da risparmiare spazio che il van a idrogeno non scende a compromessi in termini di volumi di carico rispetto ai tradizionali motori a combustione. Offre un volume di carico fino a 6,1 metri cubi e può trasportare un carico utile fino a 1.000 chilogrammi.

Fdi Lino Sinari Rüsselsheim Jean-Michel Billig di Stellantis consegna ad Ewe Netz i cinque Opel Vivaro-e Hydrogen.
“L’Opel Vivaro-e Hydrogen combina le zero emissioni con una lunga autonomia e brevi tempi di rifornimento”.
VIII N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

Per le sfide lavorative di tutti i giorni, hai bisogno di un valido alleato. Come il Nuovo Doblò, completamente rinnovato grazie a una serie di soluzioni innovative e brillanti per il tuo business.

• IN VERSIONE DIESEL, BENZINA O 100% ELETTRICA • CAMBIO MANUALE O AUTOMATICO

• 2 LUNGHEZZE DISPONIBILI • TECNOLOGICAMENTE AVANZATO (17 ADAS)

• COMPATTO MA CAPIENTE (MAGIC CARGO) • FINO A 4,4 M 3 DI CAPACITÀ DI CARICO E 1000 KG DI PORTATA

www.fiatprofessional.it

Consumo di carburante ciclo misto gamma DOBLO’ (l/100 km): 7,5 – 5,5; emissioni CO2 (g/km): 172 - 145. Valori omologati in base al ciclo misto WLTP aggiornati al 30/09/2022 e indicati a fini comparativi. Consumo di energia elettrica gamma E-DOBLO’ (kWh/100 km): 20,2- 20,9; emissioni CO2 (g/km): 0. Valori omologati in base al ciclo misto WLTP aggiornati al 30/09/2022 e indicati a fini comparativi.

NUOVO DOBLÒ. GUIDATO DALL’INGEGNO.
642295-85162-Fiat Professional DOBLO MONDO DEI TRASPORTI PrintAd 255x390_ITE.indd 1 17/11/2022 12:48

INEOS GRENADIER, IL FUORISTRADA DURO E PURO, DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE AUTOCARRO

RESISTO A TUTTO TRANNE CHE A

PRESENTE ALLA

MANIFESTAZIONE

WILDAYS PER

RACCONTARSI AD

UN PUBBLICO DI VERI

APPASSIONATI DELLE

EMOZIONI OFF-ROAD, IL 4X4 BRITANNICO

PARLA ANCHE A

PROFESSIONISTI

ED AZIENDE CHE

NELL’ESECUZIONE

DEL LORO LAVORO

VOGLIONO

DISTINGUERSI

E CONTARE

SULLE MASSIME PRESTAZIONI.

PASSARE INOSSERVATO

esclusività che non richiede alcun compromesso sul fronte delle prestazioni: con questa idea Sir Jim Ratcliffe, magnate britannico a capo di un impero da oltre 64 miliardi di dollari di fatturato, nel 2016 inizia a ragionare sul progressivo e - per lui evidentemente - inconcepibile diradarsi dalla scena automobilistica di 4x4 dure e pure e ad individuare uno spazio per sviluppare la sua passione e il suo sogno: progettare e costruire un veicolo che fosse inarrestabile e diventasse un punto di riferimento per chi vuole andare dappertutto e vuole farlo con stile. Ecco dunque venire alla luce qualche anno più tardi, con la commercializzazione iniziata nei primi mesi dell’anno in Inghilterra e da qualche settimana partita in vari paesi europei, tra cui l’Italia, l’Ineos Grenadier, fuoristrada disponibile anche in versione N1 a due e cinque

posti. Un fenomeno globale visto che è appena sbarcato negli Stati Uniti e sta mietendo consensi entusiasti pure negli Emirati Arabi, in Sud Africa e in Australia e Nuova Zelanda.

“Iniziamo a spiegare cos’è Ineos - ci racconta Stefano Gavioli, Responsabile Mercato Italia & Grecia - si tratta del secondo gruppo chimico del mondo, ed è di proprietà di Sir Jim Ratcliffe: opera in oltre 30 stati e detiene quasi 40 linee di business. Tra queste il settore automotive era sempre stato, per così dire, marginale nella strategia del gruppo e si limitava a produrre contro terzi”. Nel

2017 Ratcliffe insieme alle sue prime linee decide però, spinto dalla motiva-

zione cui accennavamo qualche riga fa, di trasformare in realtà quel progetto nato sul retro di un poggia bicchiere nel celebre pub londinese Grenadier, che il titolare e i suoi frequentano uscendo la sera dalla sede del Gruppo. L’idea di base per lo sviluppo del nuovo veicolo era semplice: doveva possedere vere capacità fuoristrada, una grande durata e un’ottima resistenza.

E così è stato.

Alla voce “caratteristiche fuoristrada” il Grenadier spunta tutte le caselle: ponte rigido anteriore

Altezza da terra: 264 mm

Profondità di guado: 800 mm

Angolo di attacco: 35,5

Angolo di dosso: 28,2

Angolo di uscita: 36,1

Limite angolo laterale massimo: 45

e posteriore, trazione integrale permanente con bloccaggio del differenziale centrale di serie e, sempre di serie su quasi tutte le versioni, anche il bloccaggio anteriore e posteriore, comunque altrimenti previsto in optional. Oltre a molto altro. “Si tratta

di un veicolo per l’heavy duty - commenta Gavioli - estremamente meccanico, pensato per richiedere la minor assistenza possibile. Ma poiché Sir Jim è sì visionario, ma non folle, si è reso conto di non possedere l’expertise per confezionare in

L’di Cristina Altieri San Polo d’Enza Stefano Gavioli, Responsabile Mercato Italia & Grecia di Ineos, qui sopra ritratto insieme alla versione N1 del Grenadier.
X N° 321 luglio-agosto 2023 IN PROVA

Il navigatore Pathfinder del nuovo Ineos Grenadier ha tre modalità: Segui Percorso, Registra Percorso e Road Book, per non perdere mai la strada.

autonomia un veicolo che rispondesse a tutti i suoi desiderata”.

L’industriale ingaggia dunque i migliori partner europei: Magna Steyr e Bosch innanzitutto, ma anche BMW e ZF, fornitori rispettivamente del motore 6 cilindri 3.000 benzina e diesel e del cambio a 8 rapporti, rivisto per replicare fedelmente, come abbiamo sperimentato sul tracciato fuoristrada che ci ha visti al volante del mezzo, la funzionalità di un manuale: la prima ridotta è davvero tale e il passaggio alla seconda marcia arriva quasi al limitatore. E poi, tornando ai fornitori, Carraro per gli assali, e Brembo per i freni.

“Sono stati prodotti inizialmente 130 prototipi - riprende Gavioli - che hanno percorso 2 milioni di km, mentre l’anno scorso a novembre è partita la produzione in serie. Importante è anche sottolineare dove il veicolo viene costruito: abbiamo rilevato la fabbrica di Hambach dove fino al 2024 continueremo a produrre smart su licenza Mercedes-Benz. Di fianco alla linea della city car ce n’era già pronta un’altra, realizzata per un veicolo che poi non è mai stato messo in produzione: neanche a dirlo come in questo modo

STELLANTIS

INEOS

Tutte le caratteristiche di un mezzo pensato per affrontare sfide impossibili ECCO

COME FA AD ANDARE DAPPERTUTTO

Ilcuore del Grenadier è il telaio a longheroni a sezione scatolata, che è rigido, stabile e resistente alla corrosione. I propulsori diesel e benzina fluidi e potenti sono stati messi a punto per erogare un livello di coppia generoso ai bassi regimi e il tutto è gestito da una trasmissione automatica a otto rapporti con passaggi di marcia rapidi. Il robusto sistema di sospensioni a cinque braccetti all’avantreno e al retrotreno è calibrato per offrire livelli eccellenti di articolazione degli assali e corsa della ruota. Gli assali rigidi permettono di affrontare i fuoristrada più estremi e trasportare carichi pesanti con facilità. La trazione integrale permanente è abbinata a un riduttore a due velocità ad azionamento manuale con differenziale bloccabile centrale integrato.

ci siamo assicurati una qualità produttiva elevatissima”. Per la distribuzione in Italia Ineos ha nominato 12 retail partner, oltre a 5 partner di assistenza: si tratta di nomi importanti nell’universo dealer del nostro paese, che vanno dal gruppo bolognese Stefanelli ad Autotorino, da Novelli 1934 a Maldarizzi. “La domanda arriva -

Il rapporto delle marce ridotte di 2,5:1 assicura un maggiore controllo durante le manovre in fuoristrada a bassa velocità. Dotato di un sistema esterno di raffreddamento dell’olio, il riduttore è stato ottimizzato per garantire fluidità e affidabilità in ogni condizione. Quando si seleziona la modalità Guado integrata si attiva il monitoraggio della temperatura del motore e si disattiva la ventola, quando è possibile farlo in sicurezza, per agevolare le operazioni di guado. Il sistema Downhill Assist frena in modo dinamico le singole ruote per ottimizzare il controllo in caso di discese estreme, mentre il sistema Uphill Assist tiene automaticamente fermo il Grenadier dopo che è stato tolto il freno a mano e offre una sicurezza in più quando si affrontano terreni particolarmente ripidi.

conclude Stefano Gavioli - non solo dagli entusiasti e dai life stylers, ma anche da aziende in ambito agricoltura, gestione immobiliare, gestione impianti sciistici ed escursioni e titolari di piccole imprese. Nei prossimi mesi la gamma si amplierà con l’arrivo di una versione pick-up con passo e cassone allungato, mentre nel 2026 sarà la volta

A Mirafiori nasce il primo grEEn campus italiano

PER LAVORARE INSIEME

E IN UN AMBIENTE SOSTENIBILE

Dopo quelle di Poissy in Francia e Rüsselsheim in Germania, la sede Stellantis di Mirafiori a Torino entra a far parte del programma grEEn-campus per la trasformazione dei luoghi di lavoro. Si tratta di un’iniziativa che mira a rafforzare le funzioni di progettazione e R&D attraverso progetti innovativi, sostenibili e collaborativi. Il grEEn-campus è un luogo di scambio e condivisione di idee che promuove la creatività e l’efficienza e che crea un ambiente di lavoro dinamico. Questo programma di trasformazione supporta l’obiettivo di Stellantis di azzerare le emissioni di carbonio entro il 2038, delineato nel piano

strategico Dare Forward 2030. La sigla “EE” in grEEn-campus rappresenta sia l’impegno di Stellantis a essere positiva dal punto di vista energetico, per proteggere l’ambiente, sia il suo impegno a incoraggiare una mentalità di formazione continua e a offrire una straordinaria esperienza di lavoro per i dipendenti. “Con ogni nuovo grEEn-campus - ha dichiarato Xavier Chéreau, Chief Human Resources & Transformation Officer di Stellantis - stiamo ridisegnando i nostri edifici iconici per renderli più in linea con le nostre nuove modalità di lavoro ibride, considerato che un numero significativo dei nostri colleghi sta sfruttando la flessibilità del lavoro

agile. Al contempo vogliamo contribuire a ridurre le emissioni di carbonio dell’azienda. Desideriamo offrire ai nostri dipendenti un’esperienza completamente rinnovata in termini di tempo trascorso in sede incoraggiando scambi interni e con altre aziende che promuovano lo sviluppo congiunto e l’intelligenza collettiva, integrando l’esperienza del lavoro da remoto. Si tratta di un progetto ambizioso, sia per l’Azienda che per i dipendenti, che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio e diventare un luogo ideale in cui lavorare.” La riprogettazione degli edifici storici, combinata alle altre iniziative intraprese

Con una capacità di traino frenato di 3,5 tonnellate, uno spazio di carico di oltre 2.000 litri e un verricello con capacità di 5,5 tonnellate per l’autorecupero o il salvataggio di altri mezzi, il Grenadier è tra i leader della categoria dei veicoli station wagon con la maggiore capacità di carico. La capacità va da 689 kg sulla versione Station Wagon Trialmaster Edition diesel full optional a 871 kg per la variante base Utility Wagon benzina a due posti. Il navigatore Pathfinder ha tre modalità: Segui Percorso, Registra Percorso e Road Book. Con la prima è possibile scaricare sul navigatore file .GPX e seguire l’itinerario. Quando si fa clic sul waypoint successivo la bussola guida il veicolo nella direzione richiesta. Distanze, posizione e coordinate sono mostrate sullo schermo per indirizza-

dell’elettrico: sarà un veicolo con una progettazione separata, dalle dimensioni più piccole. Abbiamo anche un progetto sull’idrogeno, per quando i tempi saranno maturi. La versione N1 due posti autocarro è già disponibile ed è fiscalmente detraibile, mentre la 5 posti non è fiscalmente detraibile in considerazione della potenza”.

re con precisione il guidatore lungo l’itinerario corretto. Con Registra Percorso si crea un nuovo file .GPX che il guidatore potrà condividere con gli amici o usare per ripercorrere lo stesso itinerario. Durante il viaggio è possibile aggiungere manualmente un waypoint o impostare il sistema affinché esegua questa operazione in automatico a intervalli predefiniti. La terza modalità è usata principalmente nei rally e generalmente per la guida in fuoristrada. Il passeggero può confrontare il road book a una mappa o all’itinerario del percorso previsto, impostando la posizione manualmente e la distanza tramite le funzioni sullo schermo.

“Nei prossimi mesi arriverà una versione pick-up con passo e cassone allungato, mentre nel 2026 sarà la volta dell’elettrico”.

da Stellantis, contribuisce all’obiettivo di diventare un’azienda a zero emissioni nette di carbonio in tutti gli ambiti, entro il 2038, con una compensazione percentuale a una cifra delle emissioni rimanenti. Dopo la loro apertura, i nuovi immobili destinati a ospitare gli uffici saranno a energia positiva.

Inoltre, gli edifici ristrutturati e già esistenti puntano a raggiungere la neutralità carbonica nei consumi. Le sedi grEEn-campus

forniranno prestazioni energetiche e termiche all’avanguardia tramite: integrazione di pannelli fotovoltaici nell’architettura, impiego di tecnologie di ventilazione a bassissimo consumo, riutilizzo dei materiali, scelte architettoniche che assicurano efficienza ambientale, resilienza e adattabilità all’evoluzione del clima, ampi spazi verdi che contribuiscono alla regolazione termica e al benessere dei dipendenti.

XI N° 321 luglio-agosto 2023 IN PROVA

Tutta la flessibilità che serve

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE SÌ,

MA SOLO DI VEICOLI 100 PER CENTO GREEN, E CON LA FORMULA PAY-PER-USE, CHE PERMETTE ALLE AZIENDE DI SCEGLIERE UN PIANO SU MISURA INCENTRATO SULL’UTILIZZO STIMATO DEL VEICOLO DA PARTE DELL’UTENTE.

ebutta con un progetto pilota la nuova società di Iveco Group GATE, acronimo di Green & Advanced Transport Ecosystem con la proposta di una formula pay-per-use e flessibile per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100 per cento green. Dopo il lancio in Italia, il piano prevede di estendere questo modello di business in altri Paesi europei nel 2024. È una risposta alla necessità di soluzioni smart per la transizione energetica nel settore dei trasporti quella che offre GATE, passato nel giro di pochi mesi dall’essere solo un’idea al diventare un ecosistema completo che mette a disposizione tre diversi pacchetti: Easy, Energy ed eManager. Ognuno comprende opzioni per le stazioni di ricarica e servizi dedicati, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti. La caratteristica più innovativa di GATE è la formula pay-peruse, che permette il passaggio da un noleggio con canone mensile fisso a un’offerta su misura incentrata sull’utilizzo stimato del veicolo da parte dell’utente, con servizi premium e conguagli successivi basati sui consumi effettivi. La flessibilità della formula consente ai clienti di scegliere la soluzione migliore per le loro esigenze, dalle consegne dell’ultimo miglio ai trasporti a lungo raggio. Per ora GATE offre

l’eDaily, mentre nel prossimo futuro l’offerta sarà ampliata per includere truck elettrici per il trasporto pesante, a batterie e a celle a combustibile.

Alla base del nuovo ecosistema

GATE c’è quindi la tecnologia green, a cui si unisce il valore aggiunto di partner di alto livello. Tra i principali ci sono Bridgestone, leader mondiale nel settore degli pneumatici e delle soluzioni per la mobilità sostenibile, e wefox, società di tecnologia assicurativa con sede a

Berlino. Il programma Fleetcare di Bridgestone, con il suo ecosistema digitale integrato end-to-end, offrirà ai clienti GATE servizi di gestione degli pneumatici supportati dalla telematica e dall’intelligenza artificiale, per migliorare l’autonomia e le per-

formance dei veicoli. Invece, wefox ha selezionato per GATE i migliori prodotti assicurativi per garantire la piena conformità del nuovo business, e gestirà l’intero processo in chiave digitale. Con il supporto di Partner come questi e di altri in fase di definizione, GATE porta avanti il duplice obiettivo di espandere la propria catena del valore e

IVECO

di offrire una gamma completa di servizi: manutenzione e riparazione, gestione di tasse e immatricolazioni, punti di ricarica pubblici e privati, un servizio pneumatici dedicato, copertura assicurativa e una gamma completa di soluzioni telematiche integrate, come il monitoraggio digitale delle flotte.

“Siamo pronti - ha dichiarato

Prosegue la partnership con Shell

Simone Olivati, President, Financial Services Iveco Group e Head of GATE - a sbloccare il futuro e orgogliosi di accompagnare i nostri clienti verso la mobilità di domani, lavorando insieme al progresso di una società più sostenibile”. GATE si sta tra l’altro impegnando a costruire un forte legame con i propri clienti e a sviluppare un’ampia piattaforma digitale, che include un nuovo sito web dedicato, attivo all’indirizzo www. gatesolutions.it.

COOPERAZIONE SINERGICA PER LA DECARBONIZZAZIONE DEL SETTORE

Iveco Group ha riconfermato il suo impegno ad accelerare la transizione verso una mobilità a zero emissioni, in linea con il memorandum d’intesa firmato quest’anno con Shell, che vede le due società collaborare per lo sviluppo congiunto di soluzioni energetiche a basse emissioni di carbonio e ad alta efficienza. Gerrit Marx, CEO di Iveco Group, e Giorgio Delpiano, Senior Vice President Business Mobility di Shell, si sono incontrati a Torino per discutere

dei progressi compiuti dopo la firma del memorandum e hanno ribadito l’impegno di entrambe le società per una cooperazione sinergica. Questa cooperazione implica tra l’altro lo scambio di idee e opportunità di business nelle aree strategiche della decarbonizzazione del settore del trasporto su strada, facendo leva sui reciproci punti di forza e valori. Iveco Group svolge un ruolo chiave nella fornitura di veicoli e servizi correlati, mentre Shell sta costruendo un’infrastruttura che

supporti i clienti della mobilità nel passaggio a un’energia a basse e zero emissioni di carbonio. Poiché le flotte europee e mondiali stanno perseguendo obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione, e nel prossimo decennio verrà introdotto un quadro normativo rigoroso, le due aziende riconoscono la necessità fondamentale di passare rapidamente a una mobilità a più basse emissioni, basandosi su solide partnership e impegni condivisi.

GATE offre numerosi servizi, dalla manutenzione alla gestione della ricarica al monitoraggio digitale delle flotte.
Qui a destra Simone Olivati, President, Financial Services Iveco Group e Head of GATE. Giorgio Delpiano, Senior Vice President Business Mobility Shell, con Gerrit Marx, CEO Iveco Group.
IVECO PARTE CON L’EDAILY IL PROGETTO PILOTA GATE DECLINATO SU TRE PACCHETTI
XII N° 321 luglio-agosto 2023 ATTUALITÀ

VIAGGIARE INSIEME SULLA STRADA DEL FUTURO, SARÀ UN’ESPERIENZA TUTTA NUOVA

Seguici, ti porteremo lontano!

SIFÀ entra a far parte di UnipolRental, che consolida così il suo ruolo come primo operatore italiano nel settore del noleggio a lungo termine.

Insieme per tracciare la strada verso la mobilità del futuro.

RENAULT AL VOLANTE DEL KANGOO VAN E-TECH ELECTRIC IN VERSIONE FURGONATA

SENZA ANSIA, RISPARMIANDO E VIAGGIANDO COMODI

SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO

ABBIAMO MESSO

PER DUE SETTIMANE

IL FURGONE A

ZERO EMISSIONI

DEL MARCHIO

FRANCESE, CHE CI

HA ACCOMPAGNATO

SENZA TROPPO

CHIEDERE E

MOLTO DANDO IN

TERMINI DI SPAZIO, PIACERE DI GUIDA E SILENZIOSITÀ.

a vita del giornalista de Il Mondo dei Trasporti è per lo più in autostrada, alla scoperta delle storie delle vostre aziende, del punto di vista degli imprenditori e dei manager che ci leggono, a partecipare ad eventi, a scattare foto e raccogliere informazioni. Ecco, questo mese diversi dei servizi che appaiono sul nostro magazine sono stati confezionati in seguito a viaggi intrapresi a bordo del Renault Kangoo Van E-tech Electric. Nonostante le esperienze già fatte al volante di mezzi a batteria quando chi scrive è entrata in possesso del Kangoo ha inizialmente avvertito un leggero senso di ansia. Le destinazioni da raggiungere nei giorni successivi erano diverse e i tempi abbastanza stretti: Torino, Piacenza, addirittura Trento (da Milano): “Come andrà? Perderò ore preziose? Questo veicolo impatterà in modo positivo o negativo sul mio lavoro?” Certo queste “gite” di lavoro non sono assimilabili agli impegni quotidia-

ni e pressanti di un corriere, ma in fondo ogni esperienza di viaggio è paradigmatica, soprattutto se si parla di chilometri. Ebbene, qual è il bilancio? Diciamo subito che non c’è stato alcun sacrificio in nome dell’economia, con una ricerca attenta della colonnina più conveniente alla quale ricaricare, mentre invece sono sempre state utilizzate postazioni da 50 kW, fenomenali nel rimpolpare la batteria del Kangoo in circa un’ora e mezza: operazione che al costo di circa 35 euro (la tariffa Pay per use era di 0,89/kW) ci ha restituito 270 chilometri di autonomia. Sottolineiamo che le tariffe domestiche e aziendali sono infinitamente più convenienti. Se i chilometri di autonomia si sono rivelati

reali? Nì: per realizzare questa percorrenza occorre andarci piano con il pedale dell’acceleratore, e l’autostrada non è il luogo d’elezione per questi veicoli, pensati per le consegne cittadine e gli stop-and-go che consentono di vedere la lancetta più controllata su un veicolo elettrico, quella che comunica se si sta facendo un uso smodato di potenza o se invece si sta virtuosamente ricaricando la batteria (in rilascio, discesa e frenata), entrare di frequente nell’area azzurra. Ma abbiamo sempre centrato i nostri obiettivi e quando l’arrivo era distante quanto l’autonomia è bastato tenere una velocità di crociera di 90 orari, deselezionare l’aria condizionata (era fortunatamente

una giornata che lo consentiva) et voilà, abbiamo raggiunto la nostra destinazione con 40 chilometri residui: i miracoli della frenata rigenerativa.

Ebbene sì, il nostro Renault Kangoo Van E-Tech Electric ci ha portato ovunque, e con una

piccola pianificazione siamo riusciti ad ottimizzare le soste e non perdere mai i minuti preziosi che, non solo ad un corriere espresso, ma anche a noi giornalisti talvolta servono come l’aria. Certo di strada ne abbiamo fatta tanta, durante le

La Losanga sul frontale nasconde la presa per la ricarica della batteria. Il Kangoo elettrico offre 3,9 m3 di volume di carico, 600 kg di carico utile e 1.500 kg di capacità di traino.
XIV N° 321 luglio-agosto 2023 IN PROVA
Ldi Cristina Altieri Monza

A proprio agio in città grazie a una manovrabilità eccellente e a dimensioni contenute che non pregiudicano in alcun modo la capacità di carico.

trasferte a Torino e a Trento più di quella che un corriere in media totalizza in una giornata di lavoro, ma abbiamo sempre, e parliamo di Nord Italia, trovato le colonnine pronte ad accoglierci mentre noi nel frattempo ci divertivamo con le nostre interviste (colonnine tra l’altro ovunque sempre libere). Una bella soluzione dunque, questa della batteria, che va ad innestarsi su un veicolo amatissimo, il Renault Kangoo, che ha venduto oltre 4,4 milioni di unità in 50 Paesi del mondo. Un van che se in abitacolo offre un posto guida confortevole, con tutto ciò che serve a portata di mano, nel cassone permette di trasportare di tutto e di più in un ambiente ampio e robusto. I suoi valori di riferimento sono: 3,9 m3 di volume di carico, 600 kg di carico utile e 1.500 kg di capacità di traino. Comode le operazioni di carico, posteriormente grazie alla soglia alta e lateralmente grazie all’apertura da ben 1,45 metri, ma tanti altri gli qequipaggiamenti che semplificano

RENAULT

la vita di chi lavora: il portapacchi interno a scomparsa “Easy Inside Rack”, il sistema multimediale “Renault Easy Link” con display da 8’’, la chiave Keyless Entry, il freno di stazionamento automatico, vani portaoggetti per circa 60 litri in cabina, tra cui il cassetto “Renault Easy Life” sopra il cruscotto, e un occhio di riguardo alla sicurezza con tutti i dispositivi di assistenza alla guida di ultima generazione, tra cui l’Adaptive Cruise Control con funzione Stop & Go e l’Highway and Traffic Jam Companion.

RENAULT

Kangoo Van E-Tech Electric: qualche altro dettaglio

SEI MODALITÀ DI GUIDA E UN CLIMA TOP

Ildesign esterno mantiene il cofano orizzontale nervato e il frontale molto verticale su cui si innesta una calandra specifica, che comprende la presa di ricarica dietro al logo. Grazie alla nuova batteria agli ioni di litio con una capacità di 45 kWh 100 per cento utilizzabili, composta da 8 moduli indipendenti e facilmente riparabili, Nuovo Kangoo E-Tech Electric offre un’autonomia fino a 285 km in ciclo WLTP. Le batterie sono coperte da garanzia di 8 anni o 160.000 km. Durante questo periodo, vengono sostituite gratuitamente, se la loro capacità scende ad un livello inferiore al 70 per cento del valore nominale. Kangoo E-Tech Electric è dotato di un motore da 90 kW con una coppia di 245 Nm immediatamente disponibile, per una guida fluida e serena in ogni circostanza. La modalità Eco, che riduce la potenza (56 kW) e la velocità massima del veicolo (110 km/h), ottimizza l’autonomia.

Il conducente può scegliere tra tre modalità di frenata rigenerativa: Sailing (spia B1): modalità rigenerativa limitata, adatta alla guida su autostrada e strade a scorrimento veloce. Drive (B2): modalità rigenerativa per default, per una maggiore versatilità d’uso, con una sensazione al pedale

Dal 2002 il Kangoo è il laboratorio delle idee elettriche del brand

UN VAN CHE HA SCRITTO LA STORIA

Renault Kangoo ha svolto un ruolo importante e, talvolta, poco noto nello sviluppo delle competenze elettriche del costruttore. Se, dal 1985, Renault ha cominciato ad esplorare le soluzioni elettriche per le furgonette con una versione elettrica di Renault Express alimentata da batterie nichel-zinco, quest’obiettivo ambizioso si è concretizzato all’inizio degli anni 2000 con Renault Kangoo. Vero e proprio laboratorio dei veicoli elettrici, Renault Kangoo è stato proposto, fin dal 2002, nelle versioni elettriche (Kangoo Electri’cité) ed ibride (Kangoo Elect’road). Queste “piccole serie” hanno permesso alla Marca di acquisire vere e proprie competenze nella progettazione dei veicoli elettrici

e nella loro industrializzazione, ma soprattutto a livello di manutenzione. A quei tempi, una squadra di flying doctors si spostava presso i vari clienti per fare manutenzione, analizzare e migliorare i modelli in circolazione. Nel 2011, con la commercializzazione al pubblico, Renault Kangoo Z.E. è diventato il primo veicolo 100 per cento elettrico ad ottenere il titolo di International Van Of The Year, creando contemporaneamente il segmento delle furgonette/ multispazio elettrici. Da allora, questo modello è diventato il veicolo elettrico più venduto della storia, con oltre 90.000 unità prodotte presso la Manufacture di Maubeuge, in Francia. Se si aggiungono anche i veicoli elettrici prodotti per

i partner, il numero sale fino a 100.000 unità. Oggi Kangoo è disponibile nella versione E-Tech Electric per gli operatori professionali e per i privati in due lunghezze, pianale cabinato, furgone o autovettura, ed è personalizzabile all’infinito grazie ad oltre 350 allestitori autorizzati Renault Pro+. Dal 1997, la Manufacture di Maubeuge di Renault, situata nell’Alta Francia, produce Kangoo per il Mondo: lo stabilimento, insieme ai siti di Douai e Ruitz, è al centro di ElectriCity, il nuovo centro di produzione grazie a cui Renault prevede di produrre 480.000 veicoli elettrici all’anno entro il 2025. Per industrializzare Nuovo Kangoo, ma anche i veicoli dei partner Mercedes e Nissan, e garantire la massima

simile a quella dei veicoli a motore termico. Brake (B3): modalità rigenerativa massima, da usare in montagna o in caso di intenso traffico.

Infatti, la frenata idraulica classica è integrata da un sistema ARBS (Adaptative Regenerative Brake System), che massimizza il recupero energetico. Le varie combinazioni di modalità di trazione/ modalità di frenata offrono al conducente la scelta tra 6 diversi tipi di guida per ottimizzare il comfort e l’autonomia in base all’utilizzo e alle condizioni del traffico. Le informazioni relative alla modalità di guida selezionata, alla gestione della potenza elettrica e ai dispositivi di assistenza alla guida possono essere riunite su un driver display da 10” a colori 100 per cento digitale e completamente personalizzabile, disponibile in opzione. Per garantire la miglior autonomia possibile in tutte le stagioni, Nuovo Kangoo E-Tech Electric dispone di un climatizzatore automatico bizona con pompa di calore. Questo sistema permette di riscaldare in inverno e rinfrescare in estate, funzionando secondo il principio della climatizzazione reversibile. La funzione di riscaldamento fornisce all’abitacolo le calorie recuperate all’esterno, mentre quella di climatizzazione estrae le calorie dall’abitacolo per rilasciarle fuori dal veicolo. La pompa di calore ha il rendimento ottimale quando la temperatura è

compresa tra -15 e +15°C. Oltre a garantire un comfort termico di prim’ordine, preserva l’autonomia. Questa funzionalità permette, infatti, di mantenere fino a 30 km di autonomia WLTP in più! Per ricaricare la batteria, Nuovo Kangoo E-Tech Electric propone la scelta tra 2 tipi di caricabatterie: di serie, due tipi di caricabatterie a bordo, il caricabatterie da 11 kW AC trifase, adatto a tutti i tipi di ricarica domestica, e il caricabatterie rapido da 22 kW, che consente di passare dal 5 all’80 per cento in due ore e mezza, e il caricabatterie DC 80 kW che consente di recuperare 170 km di autonomia in circa 30 minuti. Infine, con la App per smartphone MyRenault e il sistema multimediale Renault Easy Link, Nuovo Kangoo E-Tech Electric dispone di servizi connessi specifici, come: programmazione della ricarica della batteria e monitoraggio dello stato di ricarica da remoto, programmazione del pre-condizionamento termico dell’abitacolo, ricerca dei punti di ricarica lungo il percorso, calcolo delle destinazioni accessibili con l’autonomia restante.

qualità di produzione, Renault ha investito 450 milioni di euro nello stabilimento e creato un nuovo reparto di assemblaggio delle batterie. Il motore elettrico di Nuovo Kangoo E-Tech Electric, ma anche i caricabatterie, sono invece prodotti presso lo stabilimento Renault di Cléon, in Normandia. Nello

stabilimento lavorano 2.500 dipendenti: dal 1° gennaio 2022, sono state assunte 164 persone con contratto a tempo indeterminato per varie mansioni. Le assunzioni stanno continuando nel 2023, con 120 nuovi dipendenti a contratto a tempo indeterminato, integrati come operatori/operatrici.

XV N° 321 luglio-agosto 2023 IN PROVA
“Pianificando siamo riusciti ad ottimizzare le soste per la ricarica e a non perdere mai minuti preziosi per il nostro lavoro”.

Van elettrici Mercedes-Benz.

C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?

I leader hanno una grande energia.
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.