Il Mondo dei Trasporti - Giugno 2023

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Mensile di politica, economia, cultura e tecnica del trasporto | Fondato da Paolo Altieri

L’editoriale

La proposta Euro 7 porta tante perplessità

LE STIME DEI COSTI SONO DA RIVEDERE AL RIALZO

Secondo Frontier

Economics, la proposta Euro 7 sulle emissioni inquinanti comporterebbe un aumento dei costi da 4 a 10 volte superiore a quello citato dalla Commissione europea: si tratterebbe di 2.000 euro circa per auto e furgoni con motore a combustione interna, e quasi 12.000 euro per camion e autobus diesel. Queste stime riguardano solo i costi di produzione, principalmente per le attrezzature e gli investimenti. Ci sarebbero poi da considerare i costi indiretti, primo tra tutti il consumo di carburante che potrebbe aumentare del 3,5%, pari a 20.000 euro in più calcolati sul ciclo di vita di un camion a lungo raggio. La conseguenza sarebbero ulteriori pressioni finanziarie sui consumatori e sulle imprese in un periodo di alta inflazione e di aumento dei prezzi dell’energia. Ricordiamo che con le attuali norme Euro 6/VI, l’UE dispone già degli standard più completi e severi al mondo in materia di emissioni inquinanti.

IN ALLEGATO INSERTO SUL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI

Shell: i trend del settore nel corso della plenaria europea del network di distributori di lubrificanti.

Spazio ai prodotti e ai servizi Continental che rendono più efficiente l’attività della brianzola Autoservizi Dossena, e all’evento parigino Feel the

PROMETEON INTERVISTA AL GENERAL MANAGER

ROBERTO RIGHI

UNA RETE DI RELAZIONI, NELL’INTERESSE DEL TRASPORTO

SAMOTER 2023 Renault Trucks protagonista con la gamma da cava cantiere e una maxi consegna alla piemontese Barbera Srl

Con l’arrivo di 10 nuovi Actros, Centro Smistamento Merci è pronto a espandersi sul mercato estero. Da aprile l’azienda umbra, che mette su strada ogni giorno 77 trattori, 25 motrici e 5 furgoni, dando impiego a 117 dipendenti, è diventata parte di Astre, gruppo europeo dei trasportatori indipendenti. Il Direttore Generale Gianluigi Novello ci racconta la partnership che da anni lega la sua azienda al concessionario Mercedes.

DAF TRUCKS

Il prodotto è il tassello finale di un mosaico di rapporti che aggrega non solo i dipendenti dell’azienda tra di loro, ma si espande nell’abbraccio a rivenditori, distributori e utilizzatori finali.

MISANO 2023 Il resoconto della gara dei truck e le proposte delle Case costruttrici ai visitatori del “Weekend del camionista”.

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Insieme a Francesco Turati, Future Mobility and Digitalization Manager di MAN Truck & Bus Italia, il punto su un brand pronto alla transizione verso la batteria, per tutte e tre le sue gamme di prodotto: truck, autobus e van. La produzione in serie dei camion elettrici inizierà nel 2024, nella fabbrica di Monaco di Baviera. I nuovi modelli richiederanno anche una formazione specifica per il personale.

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Ha la responsabilità dei due team - 55 persone in totale - che compongono il personale di quelle che cronologicamente sono la prima e l’ultima concessionaria del marchio svedese ad aver aperto in Italia: una vera e propria passione per la vendita e le relazioni umane, che oggi Michele Marchetti mette a servizio del nuovo distretto della dorsale adriatica.

Si è svolto in una cava nel Limburg, nei Paesi Bassi, il test drive degli ultimi arrivati, i modelli nuova generazione di cabinati e trattori a trazione doppia, per applicazioni on e off road.

Il servizio che non c’era: grazie all’accordo con Tir Europa, azienda fondata nel 2013 da Danilo Donati, i clienti di Fraikin oltre al veicolo potranno scegliere anche il personale viaggiante mentre, viceversa, i clienti di Tir Europa avranno un canale diretto per accedere all’ampia offerta di veicoli, truck, van e semirimorchi della filiale italiana del noleggiatore transalpino.

Mensile di politica, economia cultura e tecnica
trasporto Vega Editrice Anno XXXIII giugno 2023 euro 5.00 N° 320
del
10 nuovi Krone Frigo Cool Liner Duoplex Steel rendono ancora più sicuri ed efficaci i trasporti via mare della sarda Lucianu Trasporti. Abbiamo incontrato la titolare Marilisa Luciano. REALTRAILER SCANIA ROSSI VEICOLI MAN FRAIKIN
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Blue Pulse di Iveco Bus. mobilità
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I VEICOLI SPROVVISTI DEL SISTEMA DI SICUREZZA

ANGOLO CIECO: NO AI DIVIETI DISCRIMINATORI

Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno che vuole vietare la circolazione, all’interno dell’Area B della città, di tutti i veicoli industriali che non montano sensori che rilevano la presenza di veicoli o persone nell’angolo cieco. A luglio del 2024 entrerà in vigore in tutto il territorio dell’Unione Europea il divieto di immatricolare nuovi veicoli industriali privi di sensori dell’angolo cieco, ma il Comune di Milano intende estendere il divieto di circolazione diurna a tutti gli automezzi, compresi quelli immatricolati prima di questa data. ANITA ritiene tale divieto fortemente discriminatorio nei confronti delle imprese che, avendo un parco circolante con mezzi sprovvisti di tale sistema di controllo, non potranno circolare all’interno del capoluogo lombardo, rischiando di creare un’inaccettabile limitazione alla circolazione delle

merci all’interno di una città che rappresenta il centro del polo industriale e commerciale del Paese. “La sicurezza stradale - ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartnerè un tema importantissimo, ma occorre evitare che venga utilizzato strumentalmente per adottare nuovi divieti alla circolazione dei mezzi pesanti, che non fanno altro che penalizzare ulteriormente le aziende. Per questo motivo chiediamo al Comune di Milano di convocare al più presto un Tavolo di lavoro con le associazioni delle imprese. La limitazione alla circolazione di una categoria di veicoli non può mai rappresentare una soluzione al problema ma, al contrario, è un forte e preoccupante segnale di un accanimento discriminatorio da parte delle Istituzioni nei

confronti dei veicoli pesanti adibiti al trasporto delle merci”. ANITA si augura dunque che il Comune di Milano riconsideri la proposta presentata, che rischia di compromettere in maniera considerevole l’intera filiera logistica lombarda e nazionale, instaurando un dialogo costruttivo con le realtà rappresentative del comparto logistico locale e cercando una soluzione effettivamente funzionale e non discriminatoria per aumentare i livelli di sicurezza all’interno dell’Area B della città.

MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO

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VICE PRESIDENTE MICHELE STEFANO ALTIERI

TACHIGRAFO

Il mercato dei veicoli industriali registra ad aprile una crescita del 2,7 per cento con 1.972 unità immatricolate. Nei primi quattro mesi dell’anno, le immatricolazioni hanno raggiunto la quota di 9.347 veicoli, superando di oltre 750 unità quelle registrate nello stesso periodo del 2022 (+8,8%). Tra i segmenti del mercato, si mostrano in crescita le fasce di veicoli pesanti (massa uguale o superiore a 16 t) e medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 t), entrambe a +4,5 per cento. Chiudono, invece, in negativo i mezzi leggeri sotto le 6 t, a -24 per cento sul 2022. Relativamente alle motorizzazioni, crollano i mezzi alimentati a LNG (-76,4 per cento sui quattro mesi 2022), mentre crescono i veicoli full electric, con 12 unità immatricolate da gennaio ad aprile 2023 contro le 2 del 2022. “Preoccupa fortemente - ha commentato Paolo

A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE - l’introduzione prevista per il prossimo 21 agosto del tachigrafo di seconda generazione, visti i consistenti volumi di veicoli in stock presso le reti di concessionari, che a causa di problematiche di carattere tecnico – tra cui il collegamento dei segnali satellitari –e organizzativo – come le difficoltà della supply chain a fornire i volumi necessari al completamento dei veicoli – potrebbero non essere immatricolabili nei tempi richiesti dalla clientela, con gravi ripercussioni sull’intero settore. Pertanto, l’UNRAE, a nome di tutti i Costruttori, in attesa di notizie ufficiali, chiede al Governo di intervenire presso le istituzioni europee affinché venga adottata urgentemente una deroga”.

C’è una sola transizione ecologica e, in particolare in un settore complesso come quello dei trasporti su strada, si devono attuare soluzioni idonee per le autovetture, che sono diverse da quelle possibili nei veicoli commerciali leggeri, a loro volta differenti rispetto alle soluzioni che possono essere efficaci per i mezzi commerciali pesanti e per gli autobus. Ciascuna soluzione richiede applicazioni tecnologiche e funzionali specifiche, che tengano conto della peculiarità di missione di ciascuna modalità, per risultare efficaci nell’obiettivo di decarbonizzazione senza perdere competitività, benessere e libertà di circolazione (tenendo conto anche della necessità di ridurre le emissioni inquinanti). Nel delineare il quadro delle azioni da intraprendere, perciò, vanno tenute presenti queste diversità mantenendo aperti tutti gli spazi realisticamente percorribili per fornire risposte specifiche ed efficaci alle diverse vocazioni di trasporto. I presupposti sono: innanzitutto bisogna decarbonizzare i vettori energetici, poi valutare l’impatto di riduzione delle emissioni di CO2 con criteri che considerino il ciclo più esteso possibile e, infine, puntare all’efficienza e ad azzerare gli sprechi. In concreto, l’azione da svolgere per decarbonizzare il sistema dei trasporti si può riassumere in tre punti: inclusione dei carburanti rinnovabili (in particolare, i biocarburanti e tutti i carbon neutral fuels) nelle tecnologie conformi al 100% al raggiungimento dei target di emissioni zero di CO2; revisione delle scadenze temporali di riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti al 2030 (è del tutto irrealistica la proposta della Commissione di innalzare il target a -45 per cento rispetto al 30 per cento del Regolamento oggi in vigore già di per se molto sfidante); definizione di target realistici di decarbonizzazione in funzione della realizzazione delle infrastrutture di rifornimento per le nuove tecnologie, ossia delle “condizioni abilitanti”. È quello che, come Federauto Trucks, abbiamo detto a metà maggio alla Commissione politiche dell’Unione Europea della Camera. Nel merito abbiamo avuto la soddisfazione (e la opportuna considerazione) di leggere, nel documento approvato dalla Commissione e ripreso anche dal Senato, che «l’elettrificazione dei veicoli e l’alimentazione a idrogeno potrebbero risultare insufficienti a garantire il trasporto su rotte a lunga distanza, con evidente rischio di tenuta delle catene di approvvigionamento del mercato interno dell’UE. Appare dunque necessario consentire l’impiego di carburanti carbon neutral come soluzione per la sostenibilità del trasporto su strada, in particolare sulle tratte più lunghe». Si tratta di un passaggio per noi incoraggiante perché sentiamo nostra la responsabilità dell’impegno a trasmettere alle Istituzioni e al mercato un pensiero ecologico e razionale sulle scelte per la transizione energetica dei trasporti. Ma è anche - e soprattutto - una visione sulla quale non ci stancheremo mai di impegnarci e che pensiamo di condividere con tutte le persone ragionevoli che hanno davvero a cuore la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, umanità compresa.

La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 125 milioni di euro per favorire il trasporto merci a passare dal trasporto esclusivamente su

strada al trasporto combinato strada-mare. Lo scopo del programma è quello di promuovere il trasporto intermodale per spostare il traffico merci dalla strada, riducendo così l'impatto ambientale, sanitario e sociale del traffico stradale e la congestione delle infrastrutture stradali. Nell'ambito del regime, che du-

rerà fino al 31 dicembre 2027, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette, aperte agli autotrasportatori che trasportano i loro veicoli da carico via acqua su rotte marittime ammissibili da un porto italiano a un altro porto dello Spazio economico europeo. L'aiuto coprirà parzialmente i costi più elevati delle tratte marittime a corto raggio rispetto alle opzioni di trasporto esclusivamente su strada. L'importo dell'aiuto sarà calcolato in base ai chilometri

evitati sulla rete stradale italiana. I beneficiari potranno ricevere un massimo di 0,30 euro per veicolo-chilometro. Soddisfatto per la strada intrapresa ma critico sull’entità del finanziamento Guido Grimaldi, Presidente Alis: “Riteniamo però che i 125 milioni approvati in 5 anni, ovvero 25 milioni annui, non siano sufficienti per una misura virtuosa come il Marebonus, per la quale sarebbe auspicabile uno stanziamento di 100 milioni annui”.

PUBBLICITÀ VEGA EDITRICE SRL VIA RAMAZZOTTI, 20 20900 - MONZA TEL. +39 039 493101 GRAFICA E IMPAGINAZIONE STEFANIA FRERI STAMPA TIPOLITOGRAFIA PAGANI SRL PASSIRANO (BS) ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA EURO 50,00, ESTERO: EURO 150,00. BANCA D’APPOGGIO: UNICREDIT BANCA CODICE IBAN: IT 21 V 02008 33430000041141143 - MONTE DEI PASCHI DI SIENA CODICE IBAN: IT51 K 01030 01605 000000212676. POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - DISTRIBUZIONE NUOVA EFFEA SRL: BRUGHERIO (MB). IL MONDO DEI TRASPORTI È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 327 DEL 4/5/1991 - ISCRIZIONE AL ROC: N. 35164.
CORNER DEALER DI MASSIMO ARTUSI VICEPRESIDENTE FEDERAUTO CON DELEGA TRUCK E VEICOLI COMMERCIALI
TRE PUNTI PER LA TRANSIZIONE
IL TRASPORTO INTERMODALE VINCE UNA PRIMA BATTAGLIA
PAOLO STARACE: PREOCCUPAZIONE
L’INTRODUZIONE DEL
COMMISSIONE EUROPEA APPROVATI 125 MILIONI PER IL COMBINATO STRADA-MARE
MERCATO IN LIEVE CRESCITA
UNRAE
PER
ANITA MILANO SI PREPARA A BANDIRE Massimo Artusi, Vicepresidente Federauto con delega Truck e Van.
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FATTI & OPINIONI

UNIONTRASPORTI INTERVISTA AL PRESIDENTE ANTONELLO FONTANILI

DALLA QUESTIONE CINA ALLA RIVOLUZIONE DIGITALE

LE VIE DI SVILUPPO DI UN’ITALIA IN PIENA TRASFORMAZIONE

IN UN MONDO DEI TRASPORTI CHE CAMBIA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE, DISPORRE DI UNA BUSSOLA È LA

PRIMA E INDISPENSABILE RISORSA PER EVITARE STRADE PERICOLOSE O VICOLI CIECHI. QUESTO MESE

L’ABBIAMO TROVATA NELL’ANALISI A RUOTA LIBERA DEL PRESIDENTE DI UNIONTRASPORTI, ANTONELLO FONTANILI, AL QUALE ABBIAMO POSTO 8 DOMANDE QUANTO MAI URGENTI.

l conflitto russo-ucraino sta portando a una rapida ridefinizione dei rapporti geopolitici e commerciali, inclusi i potenziali sviluppi dei corridoi legati alla Belt&Road Initiative, meglio nota come Via della Seta. Quali sono gli effetti sul mercato italiano ed europeo, per quanto riguarda il settore trasporti?

Nel 2019 l’Italia è stato il primo paese dell’UE a firmare un accordo per la Belt & Road Initiative. Nel memorandum erano compresi 19 accordi istituzionali e 10 tra imprese italiane e cinesi, per un valore di 7 miliardi di euro: un insieme di progetti che coinvolgono anche aspetti infrastrutturali e finanziari, con l’obiettivo di avvicinare Europa, Asia e Africa. A beneficiarne sono state tra l’altro grandi realtà, come i porti di Genova e Trieste (dove opera la cinese Cosco), che hanno consolidato i loro traffici in direzione Est. L’accordo sulla BRI ha una scadenza, che è marzo 2024. Le forze politiche che compongono l’attuale governo hanno più volte espresso perplessità sull’effettivo beneficio di questo accordo, che in molte occasioni hanno definito un “errore”. Per questo motivo si discute sull’opportunità di rinnovarlo per altri cinque anni, anche in considerazione del fatto che i benefici reali, secondo alcuni analisti, sono stati tutto sommato contenuti. Da questa decisione dipenderà anche la programmazione strategica degli operatori del trasporto nei prossimi anni. Infatti, una minore dipendenza dalla Cina aprirà la strada al consolidamento di relazioni commerciali con altri partner commerciali forti, come ad esempio l’India.

Che tipo di vantaggi, o svantaggi, potrebbe aspettarsi l’Italia dalla ridefinizione dei rapporti con la Cina e i Paesi euroasiatici?

L’Italia dei trasporti rischia un maggior isolamento a favore di uno spostamento dei traffici verso l’area atlantica?

L’Italia esporta il 70 per cento delle sue merci via mare. Tra i primi paesi partner

ci sono la Cina e gli Stati Uniti, la Turchia e l’India. Nel 2022 l’interscambio commerciale tra Italia e Cina ha toccato i 73,55 miliardi di euro, di cui 41 di importazioni. Per quanto riguarda i trasporti terrestri questi sono fatti prevalentemente via camion, modalità che tocca picchi del 90 per cento su alcune relazioni, pur scontrandosi con la barriera fisica rappresentata dalle Alpi. L’osservatorio sul traffico alpino ha misurato complessivi 232 milioni di tonnellate di merci che attraversano l’arco montano, delle quali il 70 per cento viaggia su gomma. Il valico più trafficato è il Brennero, per il quale si aggiunge un’ulteriore criticità derivante dai divieti di transito imposti dal Tirolo, con la motivazione della salvaguardia ambientale e la riduzione dei livelli di inquinamento. Uniontrasporti affianca dal 2018 le Camere di commercio che si trovano lungo l’asse del Brennero per sensibilizzare le istituzioni italiane ed europee sul problema e sulle ricadute delle chiusure austriache, che non impattano solo sulle imprese altoatesine o trentine, ma sull’intero sistema economico nazionale. Posto che non si potrà mai fare completamente a meno del trasporto su strada, dobbiamo impegnarci a completare le opere in corso, in particolare quelle ferroviarie, che permetteranno al settore trasporti di superare gli ostacoli attuali. Dato che non viene valorizzato mai abbastanza è il fatto che, per una volta l’Italia è in vantaggio rispetto ad altri Paesi concorrenti, non solo per quanto riguarda la parte infrastrutturale dei corridoi europei, ma anche per la disponibilità di infrastrutture per la digitalizzazione, che sono il cardine della semplificazione e

della smaterializzazione delle procedure per i trasporti internazionali.

Intermodalità e digitalizzazione sono due assi strategici per innovare il settore dei trasporti: qual è l’attuale situazione del mercato italiano in termini di risorse, opportunità e criticità?

Se si vuole migliorare la sostenibilità della logistica e dell’intermodalità, si deve puntare su una visione globale del sistema. Il Governo, attraverso il PNRR, ha previsto interventi finalizzati a completare entro il 2026 un sistema infrastrutturale moderno, digitalizzato e sostenibile: 360 milioni di euro sono le risorse destinate all’intermodalità e alla logistica integrata, in particolare all’istituzione di una piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e degli interporti, al fine di sviluppare la digitalizzazione dei servizi passeggeri e delle merci. Da oltre un anno stiamo promuovendo un’iniziativa sulla digitalizzazione dei documenti per il

trasporto internazionale, che si propone di individuare ostacoli, criticità e possibili resistenze a una veloce e ampia adozione della lettera di vettura elettronica da parte delle imprese italiane. Dopo una fase di sperimentazione, è emersa la necessità di una maggiore interoperabilità tra le diverse piattaforme disponibili sul mercato, oltre che di una maggiore cultura digitale tra gli attori coinvolti.

Rispetto alle priorità individuate dal Ministero dei Trasporti, quali sono gli interventi strutturali e infrastrutturali di maggior urgenza per il nostro Paese?

Lo scorso anno Uniontrasporti, insieme a Unioncamere italiana e alle Camere di commercio, ha realizzato oltre 90 tavoli di confronto per lo sviluppo su scala territoriale, coinvolgendo più di 2.000 stakeholder. Complessivamente, sono stati segnalati dai territori 516 interventi, quasi la metà indicati come “priorità di livello 1”, dunque urgenti per ottenere

Laureato in Ingegneria civile indirizzo trasporti, Antonello Fontanili è dal 2010 Direttore di Uniontrasporti, società consortile in house di Unioncamere e delle Camere di commercio nata nel 1990. Idi Alberto Caspani Milano
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una rete di trasporto capillare. Le opere indifferibili sono 247 e cubano circa 200 miliardi di euro, la metà disponibili attraverso fondi PNRR. Gli interventi relativi al sistema viario e ferroviario assorbono oltre il 90 per cento del valore economico complessivo. Tra le opere più costose indicate dagli imprenditori del Nord Ovest, possiamo citare le realizzazioni della bretella Carcare-Predosa, in Liguria, la linea 2 della metropolitana di Torino, e il completamento della Pedemontana lombarda. Per gli imprenditori del Nord Est, le opere che richiedono più investimenti, ma assolutamente prioritarie sono risultate tre: il potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese, la realizzazione della galleria di base del Brennero e le relative opere di accesso, come il collegamento verso l’Europa sul corridoio Scandinavo-Mediterraneo; la realizzazione della Nogara-Mare, per colmare il gap infrastrutturale del basso veneto. Nel Centro si segnala invece la linea Adriatica (velocizzazione AV/AC), il sistema AV nel nodo di Firenze, il potenziamento e lo sviluppo della direttrice Orte-Falconara per migliorare la connettività verso le altre regioni e con reti TEN-T. Nel Mezzogiorno, infine, l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, ma anche il potenziamento infrastrutturale e raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma, così come la realizzazione dell’AV/AC Napoli-Bari.

Quali sono i principali progetti su cui Uniontrasporti sta lavorando?

La tematica del Brennero, e dei divieti unilaterali imposti dal Tirolo, è nata da un grido di allarme delle imprese del Nord-Est: la limitazione di uno dei diritti fondanti dell’Unione Europea, cioè il principio di libera circolazione delle merci. Uniontrasporti ha raccolto questa esigenza e, attraverso studi e analisi, ha affiancato le Camere di commercio coinvolte nelle relazioni con il Ministero, con la DG Move e la presidenza della Commissione europea. Abbiamo recentemente completato uno studio sulla velocizzazione della linea ferroviaria Padova-Bologna e sviluppato un masterplan sull’offerta ricettiva di Gorizia/Nova Gorica in vista del 2025, quando saranno capitali europee della cultura. Ci occupiamo inoltre di progettazione europea, partecipando come affiliated partner ad Horizon «Cristal» (che riguarda il trasporto idroviario) e a CEF «Fenix» (che punta a standardizzare la condivisione di dati nel settore dei trasporti e della logistica). Sempre in ambito europeo, Uniontrasporti svolge un ruolo attivo come member/founder del GECT

Quali sono i programmi di sviluppo e formazione per implementare la sostenibilità del settore trasporti?

Il trasporto merci rappresenta il 42 per cento delle emissioni globali di CO2 legate al settore dei trasporti e circa il 9 per cento delle emissioni complessive. Le ultime proiezioni sembrano, poi, non essere incoraggianti: secondo il Forum Internazionale dei Trasporti le emissioni assolute di CO2 prodotte dal trasporto merci saranno del 22 per cento maggiori entro il 2050 rispetto al 2015 con le politiche di decarbonizzazione messe in campo ad oggi. Ma lo stesso FIT stabilisce che le emissioni derivanti dal trasporto merci potrebbero essere inferiori del 72 per cento, se si riuscissero ad attuare diverse misure quali, ad esempio, ottimizzare la capacità di carico dei mezzi di trasporto, ridurre la domanda per il trasporto delle merci attraverso soluzioni quali reshoring, il near-shoring ed il friendshoring, orientare il trasporto merci verso modalità più sostenibili, come treni e navi, ed, infine, adottare misure comportamentali dirette quali la formazione degli autisti per efficientare il loro stile di guida.

In termini di movimentazione, tipologie merceologiche, snodi chiave, qual è l’attuale mappatura dell’Italia e che tipo di trasformazioni si verificheranno in futuro? Nel 2022 il valore delle esportazioni ammonta quasi a 625 miliardi di euro con una crescita del 20 per cento rispetto al 21. L’aumento dell’export ha interessato l’intero territorio italiano seppur con intensità diverse: è stato più marcato per le Isole, intorno alla media nazionale per il Centro e il Nord-Ovest, relativamente più contenuto per il Nord-Est ed il Sud. All’espansione dell’export hanno contribuito in particolare il settore dei macchinari, i prodotti in metallo ed il tessile e abbigliamento. Vanno bene anche quei prodotti che contengono un’alta concentrazione di innovazione: tra il 2019 e il 2022 l’export farmaceutico è cresciuto del 45,6%, la chimica del 40,1%, e l’Ict del 37%. La modalità stradale è la prima scelta per le esportazioni in valore verso il resto del mondo, con il 50 per cento, che diventa la modalità prevalente verso l’UE (83,7 per cento). Segue il trasporto marittimo con il 32,7 per cento (9,7 verso l’UE). Anche l’aereo ha una quota significativa con il

14,4 per cento (3,0 verso l’UE), mentre purtroppo la quota ferroviaria resta ancora del tutto marginale. Il principale mercato delle esportazioni è la Germania con il 12,4 per cento. Seguono, tra le prime 5, Stati Uniti, Francia, Spagna e Svizzera. In futuro ci si attende che il trasporto marittimo assuma sempre di più un ruolo strategico, basti pensare che, ad oggi, circa il 70 per cento delle merci mondiali sono trasportate via mare e che dal Mediterraneo passa il 27 per cento delle rotte strategiche mondiali. Per questa ragione bisogna puntare sulle Zone Economiche Speciali e sulle Zone Logistiche Semplificate; l’Italia è il quinto Paese europeo per numero di Zes attive (8), ma le stesse ancora non sono percepite dalle imprese come un’opportunità per aumentare i rapporti commerciali con l’estero.

Come supporta Uniontrasporti la forte crescita del turismo domestico italiano, sempre più volano della nostra economia?

Nel 2021 Uniontrasporti, per conto di Unioncamere, ha realizzato una ricerca su 63 destinazioni turistiche italiane, distribuite su tutte le regioni. Andando a considerare le performance delle destinazioni con le diverse modalità di trasporto, l’analisi ha elaborato un indicatore di accessibilità multimodale. Nella top 10 figurano 8 città d’arte (Bologna, Milano, Roma, Parma, Firenze, Pordenone, Napoli e Salerno) ma solo 2 destinazioni puramente turistiche come i Colli Euganei e il Litorale Veneto. Nonostante risultino facilmente accessibili in modalità aerea, alcune destinazioni più remote come quelle sarde, siciliane e calabresi si posizionano agli ultimi posti della classifica finale, così come il Gargano, proprio a causa di una scarsa/ assente intermodalità: un turista inglese può arrivare in Sardegna in circa 2 ore di volo, ma rischia poi di impiegarne 5 per raggiungere la destinazione finale dove intende trascorrere le vacanze. Molte aree montane sono raggiungibili solo con mezzo privato, come accade per le aree turistiche valdostane. Emblematici i casi di Lombardia e Veneto, con Milano e Colli Euganei nelle prime posizioni, ma l’Alta Valtellina in 55° posizione, dal momento che sconta un’accessibilità ridotta e analoga a quella delle Dolomiti Bellunesi. Stiamo parlando di due “destinazioni” piuttosto rilevanti che a breve saranno raggiunte dalle migliaia di partecipanti alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. L’immagine di un’intera nazione e il successo di un’iniziativa di livello mondiale può dipendere anche dalla facilità con cui ci si può spostare da una località e l’altra. I turisti hanno bisogno di potersi muovere con agilità e senza perdite di tempo se decidono di fare una scelta sostenibile e usare le modalità collettive. Per incoraggiare questi comportamenti virtuosi occorre puntare sulla interconnessione tra i diversi modi di trasporto, soprattutto sulla integrazione tra aeroporti e stazioni ferroviarie, al fine di migliorare il servizio offerto agli utenti, far crescere l’accessibilità con modalità collettive delle destinazioni turistiche, promuovere la sostenibilità del sistema nel suo complesso, e ridurre la nostra impronta lasciata sul pianeta.

CCNL RINNOVATO IL CONTRATTO DEI DIRIGENTI DELLE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO

È stato firmato il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di autotrasporto e spedizione merci, di servizi logistici e di trasporto combinato. A sottoscrivere l’accordo il Presidente di Manageritalia, Mario Mantovani e Carlo de Ruvo, Presidente CONFETRA – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. Il contratto riguarda circa 800 dirigenti in 240 aziende, su un bacino potenziale di 108mila aziende presenti nel settore. Nello specifico, l’accordo sottoscritto prevede: un importo “Una Tantum” di 1.500 euro da corrispondere nel 2023 e un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.300 euro annui alla Piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.

DKV MOBILITY NETWORK IN CRESCITA

DKV Mobility amplia ulteriormente la sua rete di accettazione. I clienti oggi possono effettuare transazioni di rifornimento di carburante con DKV Card in tutte le 161 stazioni di servizio JET in Austria, oltre ad avere accesso anche a circa 100 autolavaggi. Le stazioni di servizio possono essere individuate tramite l'app DKV Mobility e il pianificatore di itinerari online DKV Maps.

TARGA TELEMATICS

ACQUISITA VIASAT GROUP

La tech-company annuncia di aver perfezionato il closing dell’acquisizione del 100 per cento del capitale sociale di Viasat Group Spa. L’operazione segna la nascita di uno dei principali player globali nell’ambito dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e servizi digitali per la mobilità connessa, contraddistinto da un forte presidio in otto Paesi europei chiave – Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Polonia, e Romania – a cui si aggiunge anche una società in Cile.

VOLVO TRUCKS

PLENITUDE INSTALLA

CINQUE IMPIANTI

FOTOVOLTAICI PRESSO I

TRUCK CENTER

Volvo Trucks Italia e Plenitude (Eni) hanno firmato un accordo per l’installazione di cinque nuovi impianti fotovoltaici che contribuiranno ad alimentare con energia rinnovabile, già a partire da quest’anno, altrettanti concessionari Volvo Truck Center nel Nord Italia. Il progetto avrà una capacità produttiva di 550.000 kWh KWh annui e permetterà a Volvo Trucks Italia di migliorare l’efficienza energetica delle proprie sedi. La produzione di energia rinnovabile consentirà di evitare emissioni di CO2 per circa 220 tonnellate annue. L’accordo prevede, oltre all’installazione, anche la gestione, la manutenzione degli impianti per i primi 5 anni e lo sviluppo di un sistema di monitoraggio continuo delle performance.

Alleanza interregionale per il Corridoio Reno-Alpi.
news
5 FATTI & OPINIONI N° 320 giugno 2023
“360 milioni le risorse destinate dal PNRR a intermodalità e logistica integrata, in particolare per una completa digitalizzazione".

IVECO SESSANTACINQUE S-WAY A EUROLOGISTICA, ATTIVA NEL TRASPORTO DEI CORRIERI ESPRESSI

ATTIVA DA 25 ANNI, L’AZIENDA HA NEL TEMPO AGGIUNTO AL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE IL SERVIZIO CONTO TERZI NEL SETTORE DEI CORRIERI ESPRESSI E L’AUTOTRASPORTO DI RIFIUTI INDUSTRIALI. PROTAGONISTA DELLA CONSEGNA LA CONCESSIONARIA IVECO GHETTI.

Un ingresso importante nel parco mezzi di Eurologistica Spa, azienda fondata nel 1998 e impegnata nel settore della distribuzione conto terzi: si tratta di 65 Iveco S-Way che la concessionaria Iveco Ghetti ha preparato e consegnato presso il piazzale del cliente all’Interporto di Bologna alla presenza di Emanuele Ungania, proprietario di Eurologistica, Giovanni Dinoto, CEO di Eurologistica, Lorenzo Ghetti, titolare della concessionaria Ghetti, Paolo Laurenzi, Direttore Vendite Ghetti, e Marco Morsia, Area District Manager Iveco. Dei 65 S-Way da 480 cv di colore bianco polare, dotati di tutte le ultime e più avanzate tecnologie di connessione e monitoraggio delle performance del veicolo e dello stile di guida dell’autista, 20 sono dotati di presa di forza per essere adibiti al trasporto di vasche ribaltabili e piani mobili per rifiuti o inerti, mentre 45 mezzi verranno utilizzati per il trasporto di merci su tratte

Con 31.000 cavalli in più si consegna meglio

Lorenzo Ghetti titolare della conceassionaria Iveco Ghetti, consegna le chiavi simboliche a Emanuele Ungania, titolare Eurologistica.

nazionali ed internazionali.

“Eurologistica - ha precisato Emanuele Ungania, proprietario dell’azienda - si occupa, principalmente, del trasporto di linea dei corrieri espressi. Lavoriamo con le più importanti multinazionali del settore, 365 giorni all’anno, e stiamo constatando, nonostante questa sia la nostra prima esperienza con Iveco, che l’S-Way da 480 cv è la scelta giusta per svolgere questo compito. Abbiamo deciso di puntare forte sul marchio acquistando ben 65 mezzi a cui abbiamo deciso di abbinare contratti di manutenzione con copertura completa a tutela dell’operatività quotidiana dei mezzi.

I primi S-Way ci sono stati consegnati mesi fa e ci troviamo molto bene, anche a livello di consumi”. L’azienda con sede amministrativa a Casalecchio di Reno e sede legale a Prato ha anche scelto il servizio Iveco M&R, contratto di manutenzione e riparazione su misura. Grazie a una serie di soluzioni volte a soddisfare i requisiti dell'azienda, la Casa si impegna a proteggere nel tempo il valore, le prestazioni e la produttività dei veicoli. Fondata nel luglio 1998 con l’o-

Protagonista del Giro d’Italia 2023, Iveco ha fornito all’evento sportivo ciclistico più importante del nostro Paese con due Daily e un S-Way LNG. Nel corso delle 21 tappe del Giro, partito il 6 maggio dalla Costa dei Trabocchi (Abruzzo) e conclusosi il 28 maggio a Roma con la vittoria di Primož Roglič, l’Iveco S-Way LNG alimentato con il biometano fornito da Vulcangas è stato presente in testa alla Carovana, la popolare parata di veicoli decorati che precede i concorrenti per creare un'atmosfera di festa all'insegna di musica e intrattenimento. In linea con i valori di uno sport sostenibile come il ciclismo, l’Iveco S-Way LNG, con la sua bella livrea rosa in onore del Giro, ha voluto

biettivo di operare nel settore della distribuzione alimentare, Eurologistica a partire da giugno 2000 ha intrapreso l’attività di autotrasporto per conto terzi nel settore dei corrieri espressi. Oggi Eurologistica, che mette su strada una flotta di oltre 300

ROSA

raccontare anche in questo contesto come il biometano sia una tecnologia matura e disponibile che consente di ridurre le emissioni CO2 fino al 121 per cento, come evidenziato dallo studio elaborato dal CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nello specifico, grazie alla collaborazione con Vulcangas, il veicolo ha fatto rifornimento presso le principali stazioni presenti lungo il percorso: San Vitaliano, Forlì, Porcari, Torino e Agrate Brianza. Con un’auto-

nomia di 1.600 km, il mezzo ha ultimato tutto il tragitto del Giro d’Italia, pari a circa 7.000 km complessivi, con una quota netta di emissioni CO2 vicine allo zero, grazie al rifornimento di biometano di produzione nazionale, una tecnologia che contribuisce a decarbonizzare il territorio, creando nuovi posti di lavoro e valorizzando gli scarti. Nello specifico, percorrendo 7.000 km con un veicolo alimentato a diesel si ha un'emissione di CO2 pari a

zienda svolge su tutto il territorio nazionale. La fornitura è stata curata dalla concessionaria Iveco Ghetti, presente con 35.000 mq di spazio dedicato al mondo dei veicoli commerciali e industriali, presso le sedi di Firenze, Arezzo e Sarzana.

oltre 5 tonnellate, mentre effettuando lo stesso chilometraggio con un S-Way LNG alimentato a biometano si ottiene un'emissione di CO2 di circa 250 kg. “Siamo lieti - ha dichiarato Massimiliano Perri, Direttore Generale Iveco Mercato Italia - di mettere a disposizione di un evento tanto amato e animato come il Giro d'Italia, una sensazionale manifestazione sportiva che fa battere il cuore dei nostri clienti e dei nostri autisti, l’affidabilità e la resistenza dei nostri mezzi e siamo ancora più orgogliosi di farlo in modo sostenibile, grazie all'Iveco S-Way LNG alimentato a biometano che, oltre a guidare la carovana, guida anche la strada del cambiamento”.

di Lino Sinari Bologna
“È la prima esperienza con Iveco, ma stiamo già constatando di aver fatto la scelta giusta con l'S-Way da 480 CV".
IVECO Con l’S-Way LNG alimentato a biometano e due Daily al Giro d’Italia
a LNG i protagonisti Iveco al Giro d'Italia 2023.
IL GIGANTE VESTE LA MAGLIA
Due Daily e un S-Way
mezzi, opera in diversi settori del trasporto per conto terzi nazionale e internazionale, in particolare verso Germania, Francia e Spagna, e negli ultimi quattro anni ha incrementato l’attività di autotrasporto di rifiuti industriali, che attualmente l’a6 N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ
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IVECO INSIEME A SMET, ALIS E MECAR PER UNA SOSTENIBILITÀ REALE E IMMEDIATA

RINGIOVANIRE IL PARCO ITALIANO È LA NOSTRA PRIORITÀ

L'

occasione è stata quella della consegna al Gruppo Smet di un Iveco S-Way Fuel Hero da 490 cv, veicolo che ben rappresenta quella che è stata la volontà dei protagonisti della giornata di porre ancora una volta l’attenzione sulla necessità di programmare insieme il futuro sostenibile del trasporto. Alla cerimonia di consegna infatti, oltre a Iveco, alla concessionaria Mecar che si è occupata della fornitura e al Gruppo Smet, ha partecipato anche Alis con il suo Presidente Guido Grimaldi, che ha dato voce e spazio anche alla tematica imprescindibile dell’intermodalità e delle opportunità offerte soprattutto al nostro Paese delle autostrade del mare. “Da Paestum lanciamo un modello di sostenibilità ad ampio raggio - ha spiegato Domenico De Rosa, CEO del Gruppo Smet - perché quello che riceviamo oggi è un prodotto termico, eroe dei consumi a causa delle ridotte emissioni di CO2. Questo veicolo è la dimostrazione che un’alternativa al tutto elettrico è possibile”. De Rosa torna ad esprimere perplessità nei confronti delle politiche di Bruxelles, soprattutto quelle che penalizzano carburanti puliti come il biometano. “Non crediamo - ha aggiunto De Rosa, che ricopre anche l’incarico di socio fondatore e Presidente della Commissione dell’Intermodalità marittima e delle Autostrade del Mare - a ciò che ci è stato imposto dall’Unione Europea riguardo ai veicoli full electric. Il mercato deve essere sovrano, e siamo fermamente contrari al bando imposto per decreto nei confronti di una tecnologia pulita come i biocarburanti. Sì perché quando un carburante nella sua produzione mangia CO2, e questo viene bandito dall’UE a vantaggio di una mobilità elettrica i cui benefici non sono stati parimenti dimostrati, non si può evitare di pensare che siamo governati da una cieca ideologia. Credo pertanto che la prossima Commissione europea debba ritornare sul regolamenti approvati da quella attuale. Questo non significa che rifuggiamo l’elettrico - che tra l’altro abbiamo già acquistato - o l’idrogeno, che personalmente

ritengo la prossima frontiera del trasporto a lungo raggio. Significa rimanere aderenti alla realtà e evitare di demonizzare tecnologie che già oggi possono apportare seri benefici alla sostenibilità del trasporto”.

Dello stesso avviso Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director Grimaldi Group e Presidente di Alis. “Dal 2016 Alis rappresenta gli interessi delle aziende di autotrasporto e logistica nei confronti delle controparti, politica e committenza. Abbiamo bisogno che le nostre aziende siano forti, per poter trasportare il Made in Italy e sostenere l’economia nazionale. È assurdo che l’Italia, il secondo paese industriale d’Europa, abbia un parco veicolare così vetusto, e che non ci siano politiche prospettiche senza le quali tra 15-20 anni ci troveremo in una situazione use possibile

UN CONVEGNO NEL CORSO DEL QUALE SI SONO CONFRONTATI INDUSTRIA E IMPRENDITORIA, PER FARE IL PUNTO SULLA DRAMMATICA SITUAZIONE ITALIANA CHE VEDE OGNI GIORNO SCENDERE SU STRADA OLTRE 400MILA MEZZI ANTE EURO4. UN NODO CHE NON SI PUÒ AFFRONTARE OGGI RICORRENDO AL SOLO ELETTRICO.

di Greta Rossi Paestum Qui sotto Domenico De Rosa, Massimiliano Perri, Sara Ferrajoli e Guido Grimaldi tolgono i veli all'Iveco S-Way Fuel Hero.
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peggiore. Servono due incentivi, il mare bonus, per agevolare l’intermodale che attinga allo straordinario beneficio offerto dalle autostrade del mare, e i contributi all’acquisto di nuovi veicoli che già oggi possano dare il loro contributo ad un trasporto sostenibile”.

Come l'Iveco S-Way Fuel Hero, trattore a due assi dotato di motore Cursor 13 eVGT e cambio Hi-Tronix da 12 marce, sviluppato per raggiungere il massimo risparmio di carburante possibile, fino all’8 per cento, e compatibile, come tutti i diesel Iveco, con il biocarburante HVO: si tratta di un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale e da scarti che nella versione pura al 100 per cento consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90 per cento rispetto al mix fossile di riferimento.

“L’approccio di Iveco è multitecnologicoha ribadito ancora una volta Massimiliano Perri, Direttore Generale Iveco Mercato Italia - perché le più varie sono le esigenze dei nostri clienti, insieme ai quali, caso per caso, abbiamo la volontà di capire di cosa hanno bisogno. Ribadisco che l’anzianità del parco circolante italiano è un importante minus per l’economia del nostro Paese. Abbiamo oltre 400mila veicoli sopra le 3,5 t ante Euro4: sono inefficienti sul fronte dei consumi, se si considera il forte incremento tecnologico avuto negli ultimi 15 anni, veramente inquinanti - e spesso si confonde la CO2, che è un clima alterante, con il monossido di azoto e il particolato, gas dannosi per l’uomo - e soprattutto

sono carenti dal punto di vista della sicurezza. L’anno scorso circa 22.000 veicoli pesanti sono stati coinvolti in incidenti: qualora tutti questi mezzi fossero stati di nuova generazione conteremmo oggi un numero dei sinistri dimezzato. Il nostro S-Way Fuel Hero, oltre a disporre di tutte le tecnologie di sicurezza di ultima generazione, riesce a ridurre già oggi fino all’8 per cento i consumi, e quindi le emissioni, e si propone dunque come una soluzione valida per il rinnovo del parco. Ovviamente Iveco non si ferma al gasolio, ma guida il cambiamento anche sul fronte gas, elettrico e idrogeno. 20 anni fa abbiamo iniziato il nostro percorso con il metano, e oggi il bio metano è a impatto zero. Quanto all’elettrico, abbiamo avviato 4 anni fa una joint venture con Nikola, e insieme a loro abbiamo sviluppato il nostro veicolo elettrico e quello ad idrogeno. Oggi abbiamo separato le attività dal nostro partner americano, per accelerare lo sviluppo del prodotto focalizzandoci sul nostro mercato di appartenenza, ed essere a fianco dei clienti europei nel processo di transizione verso l’elettrico. Nella consapevolezza che in questo momento la batteria non garantisce una risposta corretta ad ogni esigenza: sul lungo raggio funzionano ancora solo diesel e biometano, mentre sul medio raggio il nostro elettrico offre già ottime performance garantendo un’autonomia di 550 km. Il prossimo anno arriverà l’idrogeno e allora inizieremo ad avvicinarci, con un’autonomia di circa 800 km, alle necessità del lungo raggio”.

IVECO

Addio a Nikola: i termini della separazione

LE NOSTRE STRADE SI DIVIDONO QUI

Iveco Group e Nikola Corporation hanno annunciato l’avvio di una nuova fase della partnership, che, iniziata nel 2019, ha finora raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, con il lancio in Nord America ed Europa di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile per il trasporto regionale e a lungo raggio. Oggi le due aziende dichiarano di volersi concentrare sui rispettivi mercati di riferimento nel trasporto pesante: Iveco Group si focalizzerà sull’Europa, per l’ulteriore sviluppo e la commercializzazione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile, che include l’implementazione del modello di business finanziario denominato Gate. Nikola a sua volta concentrerà le proprie attività in Nord America, con un approccio integrato ai clienti, offrendo veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile e infrastrutture per la distribuzione di idrogeno tramite il marchio HYLA.

IVECO

Per questo Iveco Group acquisirà la partecipazione totalitaria nella joint venture a Ulm, in Germania. Inoltre, otterrà una licenza illimitata per l’utilizzo e l’ulteriore sviluppo del software di controllo dei veicoli BEV e FCEV sviluppati congiuntamente. Nikola otterrà da Iveco Group la licenza della tecnologia Iveco S-Way per il Nord America e la relativa fornitura di componenti, acquisendo la contitolarità della proprietà intellettuale degli assali

elettrici di prima generazione, tecnologia sviluppata insieme a FPT Industrial. Iveco Group coprirà l’esborso finanziario tramite liquidità disponibile, per un corrispettivo in parte in contanti (35 milioni di dollari) e in parte in azioni Nikola (20 milioni di azioni). La previsione di Iveco è di assorbire l’impatto di cassa negativo con la generazione di cash flow e pertanto viene confermato il target di cash flow per il 2023.

Emissioni ridotte del 121 per cento

EDEKA SI CONVERTE ALL'LNG

Iveco sosterrà la catena di supermercati tedesca EDEKA Minden-Hannover mediante la fornitura di un totale di 700 S-Way LNG, al fine di aiutare l'azienda a convertire la totalità della sua flotta dal diesel al gas naturale liquefatto entro il 2025. In virtù dell'impegno a rendere più sostenibile la propria catena di fornitura, EDEKA ha già ordinato i primi 275 veicoli nel 2022 e 2023, che andranno a unirsi agli 80 camion Iveco alimentati a LNG già facenti parte della flotta sostenibile dell'azienda, che ha installato la sua prima stazione di rifornimento di bioLNG nel centro logistico EDEKA di Lauenau, in Germania. "Vogliamo sostituire - ha dichiarato Mark Rosenkranz, portavoce del consiglio di amministrazione di EDEKA Minden-Hannover - tutta la nostra flotta di camion, composta da circa 700 veicoli, con

i mezzi Iveco a LNG e operare al 100 per cento a bioLNG entro il 2025. La nostra flotta è la colonna portante di tutte le nostre attività logistiche e, di conseguenza, un pilastro fondamentale dell'approvvigionamento alimentare nella nostra area di distribuzione. Il passaggio al bioLNG sarà cruciale per la riduzione della nostra impronta di CO2. In questo modo adempiremo alla nostra

responsabilità sociale per una maggiore tutela del clima. Questo è essenziale, dato che i nostri veicoli percorrono molti chilometri e si ritrovano spesso ad attraversare centri città molto congestionati. L'impiego del bioLNG contribuisce a migliorare significativamente i livelli di emissioni nelle zone urbane. Inoltre, i camion alimentati a gas sono molto più silenziosi dei veicoli diesel tradizionali."

Da sinistra Massimiliano Perri di Iveco, Domenico De Rosa di Smet, Sara Ferrajoli di Mecar, Guido Grimaldi di Alis, Fabrizio Buffa di Iveco, e Matteo Innaco e Carlo Soriente di Mecar.
“Dare il giusto rilievo a diesel efficienti e biocarburanti non significa rifiutare elettrico e idrogeno, sui quali siamo in prima linea".
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RENAULT TRUCKS TOSCANA TRUCKS: IL DEALER TOSCANO INAUGURA LA SUA NUOVA SEDE

Le concessionarie della Losanga salgono così a 20

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI TOSCANA TRUCKS: PUÒ CONTARE SU UN CAPANNONE E UN’OFFICINA PER UNA SUPERFICIE TOTALE DI 2.250 MQ, OLTRE AL SUPPORTO DELLE OFFICINE DI LIVORNO, CAMPI BISENZIO E VEZZANO LIGURE.

Estato inaugurato il nuovo showroom della concessionaria Renault Trucks Toscana Trucks a Montelupo Fiorentino, storica sede della concessionaria del brand transalpino. Alla presenza di numerosi clienti, il personale della concessionaria, al gran completo, ha ufficialmente aperto le porte della nuova struttura di vendita e assistenza arricchita da un’area dedicata all’esposizione e valorizzazione dei veicoli nuovi. Toscana Trucks, nome rinomato in territorio toscano, nasce ufficialmente nel lontano 2004 con la responsabilità della gestione commerciale su tutto il territorio toscano. La concessionaria è parte del Gruppo Truck Italia e si occupa della vendita e assistenza dei veicoli commerciali e industriali a marchio Renault Trucks. Con l’obiettivo di ampliare la propria struttura e rendere ancor più efficiente il servizio ai clienti ed essere pronti a gestire le nuove tecnologie elettriche

In alto il taglio del nastro della nuova concesionaria con Matteo e Giuliano Taverni e Pierre Sirolli. A destra la consegna delle chiavi alla M&M Logistica e Trasporti.

che si stanno affacciando sul mercato del traporto, nel 2022 è stato implementato un nuovo capannone con officina, con la superficie tra showroom e officina che arriva a 2.250 mq.

“L’inaugurazione di Toscana Trucks - ha commentato Pierre Sirolli, Amministratore Delega-

Trasporti eccezionali su misura per progetti innovativi all’insegna dell’efficienza e della sostenibilità. Con questa logica il Gruppo Grendi ha organizzato il trasporto dal terminal di Marina di Carrara a quello di Cagliari di 7 travi lunghe 24 metri e pesanti 36 tonnellate per Manini Prefabbricati, società leader nel settore della prefabbricazione industriale in Italia, impegnata nella ricostruzione di un ponte a Fontanamare, comune di Gonnesa

nel Sulcis, crollato nell’aprile del 2020. Grazie a questa collaborazione viene realizzata la prima applicazione europea di una tecnologia all’avanguardia basata su una particolare fibra di vetro (GFRP - Glass Fiber Reinforced Polymers) che, nei manufatti prefabbricati, può sostituire l’acciaio rispetto al quale ha un peso specifico inferiore e, a parità di quantità di materiale, incide meno in termini di emissione di CO2 sui trasporti. Inoltre può anche essere usato in abbinamento a calcestruzzi realizzati con acqua salata marina quindi salvaguardando le risorse idriche. “Il nuovo ponte di Gonnesa nasce – spiega Manuel Boccolini CEO

to Renault Trucks Italia - rappresenta un nuovo importante tassello nel progetto di crescita e rafforzamento del nostro brand sul territorio nazionale con l’obiettivo di garantire a tutta la clientela qualità di servizio, rapidità e prossimità in un contesto caratterizzato da un

forte e rapido cambiamento e con un impegno importante a cui far fronte quale la decarbonizzazione del trasporto. E’ fondamentale poter contare su una costante collaborazione e sulla condivisione di strategie comuni volte a garantire un futuro sostenibile per le pros-

di Manini Prefabbricati - dalla curiosità e la determinazione di un team costituito dalla Società di Ingegneria Secured

Solutions e l’Università di Miami unite alla forza innovativa della Manini Prefabbricati, che rappresenta ad oggi la punta di diamante nel settore della prefabbricazione in Italia. La leadership dell’azienda si fonda da sempre su una costante ricerca che sposa high tech e sostenibilità e che la proietta come protagonista nel futuro delle costruzioni.”

Grendi ha ideato delle strutture fissate su apposite cassette per consentire il carico sulla nave di questi elementi eccezionali lunghi più di 20 metri evitando l’utilizzo ed immobilizzazione dell’automezzo per carichi eccezionali e dell’autista durante

la navigazione. Un' ottimizzazione della logistica in termini di costi, tempi ed emissioni, conseguente al fatto che su una stessa nave possono viaggiare un numero superiore di travi. “Realizzare una logistica ad impatto positivo - ha affermato Antonio Musso, AD di Grendi Trasporti Marittimi - non è solo una dichiarazione di principio per il nostro gruppo ma un orientamento quotidiano della nostra operatività. Puntare sulla tecnologia delle cassette per il trasporto sulle nostre navi offre anche la flessibilità necessaria per il trasporto di manufatti di dimensioni eccezionali. Siamo dunque in grado di trovare soluzioni immediate ed efficienti che ci permettano di sviluppare ulteriormente quest’area di mercato in funzione delle esigenze dei clienti, programmando partenze anche dagli altri porti italiani con un servizio che chiamiamo Nave Taxi”.

sime generazioni. Oggi la nostra Rete è presente su tutto il territorio nazionale con 20 concessionarie e 60 officine autorizzate. Una presenza importante e capillare, che si avvale di professionisti formati e appassionati che ci consente di fornire soluzioni di trasporto sempre più evolute e su misura”. Toscana Trucks, di cui all’inaugurazione erano presenti Giuliano e Matteo Taverni e Domenico Privitera, rispettivamente Titolari e Responsabile Commerciale della Concessionaria, oltre alla sede di Montelupo Fiorentino può contare sul supporto tecnico delle officine di Livorno e Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, e Vezzano Ligure, in provincia di La Spezia. Durante l’evento sono state consegnate le chiavi di due nuovi veicoli T High 480 Turbo Compound acquistati dall’azienda di trasporto M&M Logistica e Trasporti, con sede a Livorno specializzata nel settore della logistica e del trasporto. Le chiavi dei nuovi veicoli sono state consegnate al titolare Massimiliano Rossi e al figlio Marcello che a breve torneranno nuovamente in concessionaria per ritirare un altro veicolo nuovo un Renault Trucks T 480 SC Evolution. In esposizione per tutti gli ospiti che hanno preso parte all’evento la gamma completa di veicoli Renault Trucks nonché l’ultimo segmento di prodotto inserito, il veicolo commerciale Renault Trucks Trafic Red Edition, veicolo perfetto per trasportatori, negozianti e professionisti della ristorazione.

GRENDI Trasporto eccezionale per la Manini Prefabbricati UNA SOLUZIONE AD OGNI SFIDA
GRUPPO
“È davvero fondamentale poter contare sulla condivisione di strategie comuni in vista di un futuro sostenibile".
10 N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ

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IN OCCASIONE DELLA PLENARIA EUROPEA DEL NETWORK DI DISTRIBUTORI DI LUBRIFICANTI, IL

hell incontra il suo network europeo di distributori di lubrificanti nello scenografico contesto della Reggia di Venaria, alle porte di Torino, dove il management globale, insieme ai relatori intervenuti, ha voluto fare il punto sulle sfide che attendono il trasporto pesante a breve, medio e lungo termine. A dare il benvenuto Luca Borgarello, Global Truck Sector Development Manager che ha introdotto la giornata anticipando la presenza di Iveco. “Con Iveco Shell ha in corso da 6/7 anni una bella collaborazione su più fronti, il bioLNG, l’elettrico, i lubrificanti: certamente di strada insieme ne faremo ancora molta”. Ha salutato gli stanti anche Rachel Ward, Indirect Marketing & Technical Manager Europe: “Il settore della mobilità è molto importante per Shell, è trasversale alle nostre attività, carburanti, lubrificanti, servizi alle flotte. Oggi qui ci vogliamo chiedere come possono le aziende continuare a fare trasporto e logistica pensando alle responsabilità in tema di sostenibilità. Abbiamo lavorato insieme ai clienti per capire le loro esigenze, sarà complesso arrivare al net zero, che è la nostra ambizione, soprattutto nel campo del trasporto pesante, ma siamo assolutamente focalizzati sulla ricerca di soluzioni per arrivare ad un equilibrio”.

Ha preso quindi la parola Andrew Gibson, Commercial Fleet Sector Manager di Shell, per ribadire lo scopo della tavola rotonda, “Come è possibile per gli autotrasportatori conciliare progresso ed efficienza?”, presentare sul palco gli ospiti e moderare il dibattito. “Stiamo assistendo ad una trasformazione sen-

za precedenti - spiega Giandomenico Fioretti, Head of Alternative Propulsion Business Development di Iveco - e tutti gli stakeholder sono impegnati nel capire come affrontare questa sfida. Nella nostra vision zero ogni tassello deve essere inserito al suo posto per creare un quadro generale di sostenibilità: non solo relativamente alle emissioni di CO2, ma anche, tanto per fare un esempio, alla sicurezza dei veicoli, visto che il target zero riguarda anche gli incidenti, e queste sono tutte strategie che devono essere sviluppate congiuntamente. Per farlo, occorre un cambiamento del business model, non possiamo andare incontro al futuro conservando gli stessi schemi

del passato. La normativa europea è il principale motore del cambiamento che stiamo vivendo, ma la Commissione sta stabilendo regole in vista di una spinta tecnologica che non tiene conto della effettiva capacità di tutti gli attori del settore. Per questo Iveco investe in elettrico e idrogeno senza rinunciare al business convenzionale: perché la maggior parte della domanda rimane sulle trazioni convenzionali. Manca carenza da parte del legislatore. Nel business autobus, dove rispetto a quanto avviene nel trasporto pesante la mobilità a batteria è una soluzione già attuabile, ci siamo dimostrati disponibili a produrre solo veicoli elettrici chiedendo che venisse

SHELL LA TAVOLA ROTONDA SUL FUTURO DEL TRASPORTO PESANTE Sdi Cristina Altieri Venaria Reale
PRODUTTORE OIL&GAS HA ORGANIZZATO UN CONVEGNO PER DISCUTERE I TREND E FORNIRE COSÌ INDICAZIONI PRECISE AGLI AUTOTRASPORTI IN MERITO A SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE.
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Il management Shell, con Luca Borgarello e Valeria Contino, Responsabile Relazioni Esterne (primi due da sinistra), e Roberto Paganuzzi (secondo da destra) insieme al network italiano di distributori dei lubrificanti.

archiviata l’idea di introdurre lo standard Euro 7 che, a fronte della richiesta ai produttori di investimenti ingentissimi, ridurrà le emissioni in modo irrisorio. Crediamo che sarebbe stato meglio portare l’attenzione verso il rinnovo della flotta, che in Italia è tra le più anziane d’Europa, anziché introdurre un nuovo livello di emissioni: in Italia abbiamo 29 milioni di van con un’età media di 12 anni e 6 milioni di pesanti che raggiungono i 14 anni. In questo momento stiamo percorrendo diverse strade tecnologiche per andare incontro alle esigenze di tutti i clienti: abbiamo una soluzione sia sul gas che sull’elettrico e l’idrogeno, e in tutti e tre i casi abbiamo una partnership con Shell. In particolare con il biometano possiamo ridurre fino al 95 per cento le emissioni di CO2 e utilizzando per la sua produzione i reflui zootecnici possiamo ottenere addirittura un bilancio negativo: sarebbe davvero un peccato perdere questa opportunità. Il nostro consiglio per le flotte? Svecchiare il parco sfruttando le opportunità offerte dai biocarburanti e pianificare passo dopo passo l’elettrico sul medio e lungo termine”. Intervenuto sui trend di settore anche Giacomo Rossi, Consulente Senior Mobilità Europa, della società di consulenza americana Frost & Sullivan. “Il Covid e le tensioni geopolitiche hanno avuto e hanno tuttora un forte impatto sulla domanda, sull’efficienza e sulla gestione dei mezzi. Secondo le nostre stime la volatilità nei prossimi 5 anni perdurerà e l’inflazione avrà un impatto sulla domanda che rimarrà alta. Le possibilità ci sono, le soluzioni digitali porteranno nuove aree di business, la creazione di una rete di infrastrutture lavorerà per la diffusione dell’idrogeno e dell’elettrico: bisogna capire quale impatto possano avere queste direzioni sulla gestione delle flotte. La strategia che vediamo noi per i fornitori è quella di diventare consulenti del cliente, studiare insieme a loro soluzioni sia dal punto di vista dell’assistenza che della gestione dell’efficienza della flotta, e soprattutto far capire ai loro interlocutori dove ci sono vantaggi da cogliere in modo che il cambiamento possa essere considerato un’opportunità”.

Sul tema della digitalizzazione delle aziende di trasporto è intervenuto anche Jochem de Graaf, CEO di Travis Road Services, piattaforma che collega i fornitori di servizi stradali con le aziende di trasporto, attraverso una rete di oltre 1.500 partner in 21 Paesi europei. Tra i servizi offerti il lavaggio dei camion, la pulizia dei serbatoi, il parcheggio e le riparazioni dei camion. “I servizi gestiti da software aumenteranno la necessità di standard ben precisi, che coinvolgano non solo il punto di servizio, ma anche il trasportatore. La necessità di gestire e interpretare i dati diventa sempre più evidente, ma il costo collegato alla digitalizzazione è spesso troppo elevato per le aziende più piccole. È per questo che assistiamo a fenomeni di accorpamento,

I relatori con il moderatore al centro: da sinistra Giacomo Rossi, Giandomenico Fioretti, Andrew Gibson Thomas de Boer e Jochem de Graaf

all’ingresso di un numero sempre maggiore di aziende di trasporto in piattaforme. Il fatto è che senza disporre di informazioni che tengano sotto controllo il business, diventa difficile ottimizzarlo. Per questo è importante iniziare da piccoli progetti, non occorre un cambiamento totale e repentino. Ma su alcuni temi le aziende di trasporto devono avere il controllo. Sulla pianificazione delle rotte e dei parcheggi ad esempio. Spesso l’autista quando deve fermarsi inizia a cercare parcheggio 1 ora e mezza prima, intimorito dal fatto che in caso di superamento del tempo a sua disposizione per la guida, scatta la sanzione personale. Quindi parcheggia magari molto tempo prima di doversi effettivamente fermare. Se potesse prenotare, se lo stop fosse già programmato, questo sarebbe sicuramente un vantaggio per tutti: in termini di produttività, ma anche di sicurezza, perché il minor stress impatterebbe sul benessere dell’autista”.

SHELL

Chiude la sessione tornando sull’importanza dei biocarburanti Thomas de Boer, Vicepresidente di Shell Commercial Road Transport. “Le aziende di trasporto oggi si pongono tre domande: come rimanere a galla nonostante la recessione e la competitività del settore, quale tipo di azienda vogliono diventare e come riuscire ad assorbire l’evoluzione delle regolamentazioni. In definitiva tutto si riduce al TCO: è difficile che le aziende siano disposte a percorrere la strada della sostenibilità se non riescono a far quadrare i conti. Il fatto è che già oggi, e dunque senza aspettare l’elettrico,

abbiamo carburanti puliti, neutri o ad impatto negativo. Nei Paesi Bassi abbiamo già oggi un impianto che distribuisce biocarburante, uno strumento che consente di decarbonizzare riuscendo a far quadrare il TCO. I biocarburanti possono essere utilizzati già da subito, li stiamo vendendo a prezzi competitivi, e dobbiamo far sì che il legislatore ci permetta di commercializzarli in un numero sempre maggiore di mercati. Per il nostro bioLNG utilizziamo prodotti di scarto di supermercati, aziende agricole: è un utilizzo circolare di materiale che dovrebbe essere altrimenti smaltito, magari bruciato. Gli strumenti ci sono, oggi il trasporto commerciale ha bisogno solo di indicazioni chiare e coerenti”

Opera in Italia da oltre 100 anni Shell Shell, in Italia da oltre 100 anni, oggi una Energy Company integrata che sostiene la transizione energetica e i percorsi di decarbonizzazione dei propri clienti. Accanto al business dell’esplorazione e produzione di idrocarburi – Shell è presente in Basilicata nei maggiori giacimenti on-shore europei – Shell è attiva sul mercato italiano con Shell Energy, soluzioni avanzate per la gestione delle commodities energetiche, come gas naturale ed energia elettrica e percorsi di decarbonizzazione a vantaggio dei diversi settori industriali; Shell Lubricants, al fianco di clienti B2B e B2C con prodotti altamente performanti, innovativi e sostenibili. È in particolare il business lubrificanti a non aver mai smesso di presidiare il territorio italiano le cui necessità vengono tutte assolte dall’impianto produttivo di Cisliano, alle porte di Milano, uno dei più grandi d’Europa, che mette al lavoro una cinquantina di persone tra impiegati e operai. “La fabbrica - ci spiega Roberto Paganuzzi, Presidente Shell Italia Oil Productscopre il 90 per cento del fabbisogno italiano, il che equivale a circa 50 milioni di litri di lubrificante all’anno. I nostri prodotti di punta per il trasporto commerciale sono il Rimula, l’olio motore, e lo Spirax, l’olio trasmissione. Sono due famiglie che ogni anno vengono vendute nella quantità di circa 4 milioni di litri, grazie ai quali ci attestiamo su una quota di mercato

del 18-20 per cento, superiore alla media europea di Shell del 10 per cento. Sono prodotti caratterizzati da un’elevata qualità e sostenibilità, e infatti vantiamo diverse partnership con i principali costruttori di veicoli industriali”. In che modo un lubrificante può contribuire ad un trasporto più sostenibile?

“Il carburante convenzionale avrà ancora lunga vita e Shell sta investendo sia sul futuro, quindi in vista della diffusione di forme di trazione alternative, sia sui lubrificanti per i motori tradizionali per migliorarne il ciclo complessivo di utilizzo. Un lubrificante lavora sul risparmio di carburante da parte del motore, nel Caso di Rimula il nostri prodotti top di gamma garantiscono un taglio ad ogni pieno dell’1 per cento, parliamo di circa 5 litri di carburante risparmiati: non si tratta solo di un beneficio per il TCO, ma anche di minori emissioni. La seconda leva che utilizziamo per parlare di sostenibilità è l’allungamento garantito dell’intervallo di cambio, parliamo di circa 120150mila chilometri, dunque un camion può percorrere una maggior distanza rispetto ad un mezzo che utilizza un lubrificante diverso, e anche qui abbiamo una riduzione dei consumi e delle emissioni. A monte l’impianto di produzione di Cisliano lavora utilizzando energia sostenibile, quella prodotta dai nostri pannelli fotovoltaici, abbiamo ridotto drasticamente l’utilizzo della plastica e, ancora, consegniamo solo camion a pieno carico, mai con meno di 20mila litri di lubrificante a bordo”.

La rete distributiva dei lubrificanti

Entrato a far parte del Gruppo Shell nel 2001 ricoprendo diversi ruoli nell’ambito Vendite, Marketing e Tecnico, Roberto Paganuzzi è oggi Presidente Shell Italia Oil Products.

Shell è costituita nel nostro Paese da 20 rivenditori che, organizzati in modo capillare sul territorio italiano, si occupano di circa il 50 per cento delle vendite totali. “L’altra metà del business - conclude Paganuzzi - è costituita delle vendite dirette ai costruttori di veicoli, che seguiamo con una forza vendita di circa 20 persone”.

La parola a Roberto Paganuzzi, Presidente Shell Italia Oil Products LUBRIFICANTI MADE IN ITALY
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“La soluzione è diventare consulenti dei clienti, studiare insieme a loro strategie e sfruttare insieme le varie opportunità".
FATTI & OPINIONI

ROSSI VEICOLI CON 10 NUOVI ACTROS, LA REALTÀ UMBRA PRONTA A ESPANDERSI

SUL MERCATO ESTERO

MERCEDES-BENZ TRUCKS

PORTA CSM IN EUROPA

DA APRILE L’AZIENDA UMBRA, CHE METTE SU STRADA

OGNI GIORNO 77 TRATTORI, 25 MOTRICI E 5 FURGONI, DANDO IMPIEGO A 117 DIPENDENTI, È DIVENTATA PARTE DI ASTRE, GRUPPO EUROPEO DEI TRASPORTATORI INDIPENDENTI.

l passo è fatto. Dallo scorso aprile Centro Smistamento Merci è entrato a far parte di Astre, gruppo europeo dei trasportatori indipendenti al quale sono affiliate 160 compagnie di ben 46 diversi Paesi, in grado di smistare ogni anno circa 1,5 milioni di pallet. Per l’azienda di Città di Castello, nel cuore verde dell’Umbria, rappresenta una delle sfide di crescita più impegnative dai tempi della fondazione, avvenuta nel 1989: l’orizzonte futuro si espande ben oltre i confini tradizionali, favorendo una trasformazione di CSM da realtà macroregionale a protagonista internazionale dei trasporti. Non a caso sono già stati ordinati 5 nuovi mezzi a Rossi Veicoli, lo storico fornitore con cui l’azienda ha iniziato a collaborare a partire dal 2005, arrivando oggi a gestire una flotta di 77 trattori, 25 motrici e 5 furgoni. “Saranno ulteriori trattori destinati a entrare in servizio nel 2024 - spiega Gianluigi Novello, Direttore Generale CSM - tenuto conto che il nostro parco mezzi, d’età media attorno ai 3-4 anni, è già composto al 65 per cento da modelli Euro6 Mercedes Actros

ai quali apparteniamo: Firenze, Bologna, Milano, Roma, Caserta e, a breve, Padova. Il nostro ufficio traffico, infatti, progetta quotidianamente i viaggi in funzione degli ordini provenienti da clienti eterogenei sia per quantità che per qualità, oltre che per destinazione. Normalmente riusciamo a soddisfare le richieste entro le 24 ore, se le distanze e i tempi di guida richiesti lo consentono. Da poco abbiamo poi rimesso in servizio le nostre 4 unità LNG, praticamente ferme da febbraio 2022 per via dei prezzi esorbitanti del gas”.

Il groupage, punto di forza di CSM

Con 117 dipendenti, di cui 75 autisti, CSM offre ai propri clienti un’ampia gamma di servizi, dal singolo pallet sino al carico completo, dal trasporto in ADR a quello a temperatura controllata, per arrivare agli espressi e ai dedicati, così come ai servizi di logistica. Il core business, nonché vero e proprio punto di forza, è rappresentato dai servizi di groupage: partite di merce con destinazioni diverse, le quali vengono gestite in casa progettando quotidianamente rotte finalizzate ad armonizzare tempi di consegna e di saturazio-

ne dei mezzi. A tal fine l’azienda dispone di diverse unità operative: Logistica, Traffico e Magazzino, Spedizioni, Area Commerciale e Assistenza Clienti, Area Amministrativa, Qualità Sicurezza Ambiente, nonché Ricerca e Sviluppo.

“Come in tutte le aziende di impronta familiare - prosegue Novello - il coinvolgimento della proprietà è totale, benché sia soprattutto l’aspetto strategico ad assorbire gli attuali amministratori Fabio e Roberto Baldelli.

Sono i due figli del fondatore di CSM, Luciano Baldelli, venuto a mancare nel 2007 a soli 65 anni, ma capace di lasciare un’impronta indelebile grazie anche al suo ruolo di dirigente nell’azienda Rosimelli&Coletti negli anni successivi al suo ritorno in Italia, dopo diverse avventure lavorative in Svizzera. Si era infatti trasferito nella Confederazione ad appena tredici anni, senza lire e formazione specialistica, con l’intento di inventarsi un lavoro: là aveva provato diverse strade,

Gianluigi Novello insieme al team CSM. In alto, Andrea Reali, Direttore Vendite di Rossi Veicoli, con Roberto Baldelli: la loro è un'amicizia che dura da anni.

acquisendo una grande dimestichezza nella gestione dei rapporti umani e nella programmazione, tant’è che una volta rientrato in Italia ha preferito allontanarsi dall’impresa di imbiancatura creata insieme al cognato. Le sue spiccate capacità pratiche e la vivace intelligenza l’hanno spinto dapprima a entrare in Rosimelli&Coletti, una delle realtà dei trasporti più importanti in

BIO GIANLUIGI NOVELLO

Gianluigi Novello, 57 anni, mette al servizio di CSM le sue competenze e la sua visione di architetto nel 2014, quando entra in azienda come responsabile del Sistema di Gestione, per arrivare ad esercitare poi funzioni direzionali e di supporto del Consiglio di Amministrazione. Al suo interno, la guida è affidata oggi ai figli del fondatore dell’azienda

di Alberto Caspani Città di Castello Luciano Baldelli: Roberto (classe 1967) e Fabio (classe 1971). I1845. Percorriamo all’incirca 110/120mila chilometri all’anno senza rotte fisse. Le uniche servite ogni notte sono quelle per gli hub dei circuiti
14 N° 320 giugno 2023 DEALER & AZIENDE

DEALER & AZIENDE

Da sinistra Fabio e Roberto Baldelli figli di Luciano Baldelli e oggi titolari della CSM, insieme a Andrea Romizi, il Sindaco di Perugia.

BRIDGESTONE PROMOZIONE DEDICATA ALL’AUTOTRASPORTO

Umbria, quindi a operare in modo indipendente fondando Csm”.

Dalla Valtiberina a tutta l'Italia

Il percorso imprenditoriale è cominciato e proseguito per passi prudenti, anche perché il territorio umbro non è geograficamente il più vantaggioso per inserirsi nei grandi circuiti del trasporto nazionale. Durante i primi cinque anni, sino alla metà degli anni Novanta, CSM non recide i contatti con Rosimelli&Coletti, ma opera esclusivamente per suo conto, sino a quando comincia a diventare evidente che la dipendenza da un unico referente può diventare un’arma a doppio taglio per l’evoluzione dell’azienda. A poco a poco, dunque, CSM inizia ad allacciare rapporti con clienti dell’Italia centrale, quindi sull’intero territorio nazionale, trasportando tipologie merceologiche sempre più differenziate: prodotti di cartotecnica, settore tipico della Valtiberina, così come alimentari, per spaziare dagli olifici alla metalmeccanica, quindi dalla cosmesi alla parafarmacia. Oggi il raggio d’azione si rivolge prevalentemente verso le aree del Centro-Nord Italia, ma ogni giorno i mezzi si spingono pure in Puglia e Campania, con una capacità di penetrazione sempre più capillare nel Meridione.

“Il 2009 rappresenta di fatto l’anno della svolta per la crescita di CSM: l’azienda entra in Pallex Italia, fra i principali network di distribuzione di merce su pallet, riuscendo a completare la propria offerta di servizi e cominciando a gestire anche spedizioni di modesta entità su tutto il territorio nazionale. Dal 2022 siamo poi diventati parte del network Plus, nonché di Astre da pochi mesi. Grazie a questi passaggi fondamentali, già nel 2016 siamo riusciti a superare i

10 milioni di fatturato, chiudendo la scorsa annata con 19 milioni di euro: sostanzialmente un raddoppio in 6 anni, nei quali è successo di tutto. Nello stesso periodo siamo infatti passati da 52 dipendenti agli attuali 117, trovando un supporto quanto mai prezioso in Rossi Veicoli. Con loro intratteniamo un rapporto ormai quasi ventennale, avendo effettuato i primi acquisti per la nostra flotta nel 2005 ed essendoci avvicinati a loro per via di un’amicizia speciale che legava il nostro fondatore Luciano ai venditori Mario Cardelli e Andrea Reali, diventato poi Direttore Vendite di Rossi Veicoli”.

Rossi Veicoli e CSM, 20 anni fianco a fianco

Nei primi anni di attività, l’azienda non disponeva ancora di ampia liquidità per costituire la propria flotta, ma la stima e l’ammirazione di cui godeva Luciano Baldelli avevano spinto i commerciali a fornire i primi mezzi quasi sulla parola. La generosità del gesto è stata poi ripagata quando Rossi Veicoli è stata trasformata da Baldelli in un punto di riferimento imprescindibile per la sua azienda. Presso il dealer umbro, che ha una filiale proprio a Città di Castello, sono stati acquistati i primi dieci Mercedes-Benz Trucks, dimostratisi subito di ottima qualità e, grazie alle speciali attenzioni riservate in fase di consulenza così come di assistenza, è via via diventato il perno della flotta aziendale. “CSM è impegnata da anni nella costruzione di un Sistema di Gestione Integrato Qualità Sicurezza Ambiente e Responsabilità Sociale - precisa ancora Novello - e dallo scorso

dicembre si è trasformata in Società Benefit, formalizzando nello statuto l’impegno per il perseguimento degli obiettivi di bene comune relativi alla mitigazione della nostra impronta ambientale. Attraverso una policy mirata abbiamo definito i parametri per un continuo rinnovo della flotta, per la formazione degli autisti a una guida sicura ed ecologica, così come per la partecipazione a progetti pilota finalizzati alla sperimentazione di tecnologie che accompagnino il settore verso l’obiettivo della decarbonizzazione. Ci adoperiamo poi per lo sviluppo del territorio, favorendo il più possibile catene di fornitura locali e cooperando con organizzazioni no profit, enti ed associazioni impegnate nella risoluzione delle disuguaglianze e nel supporto alle frange più deboli del tessuto sociale; infine abbiamo preso un impegno verso i dipendenti per creare un ambiente di lavoro inclusivo e attrattivo. Obiettivo per l’anno in corso è quello di conseguire la certificazione B-Corp secondo lo standard internazionale definito da B Lab: vogliamo infatti certificare che il nostro impatto complessivo sulle risorse utilizzate per l’attività aziendale restituisca un risultato positivo in termini di sostenibilità”.

Puntare decisi verso l’internazionalizzazione Obiettivi coraggiosi, soprattutto per una realtà che deve fare i conti con un territorio non facile dal punto di vista delle opportunità di sviluppo, ma proprio per questo in grado di dimostrare l’eccezionalità della crescita di CSM. Il problema della cooptazione di nuovi autisti resta infatti centrale nelle strategie di crescita, tant’è che l’azienda procede oggi ad acquisti di mezzi più contenuti rispetto alle proprie possibilità, proprio per aver la certezza di disporre di sufficiente personale di sevizio. Dall’altra parte sono stati presi accordi con le scuole guida per favorire il percorso di formazione dei giovani, con la garanzia che questi restino legati a CSM almeno per alcuni anni dopo il conseguimento delle patenti finanziate. La dinamicità del mercato umbro resta comunque più limitata rispetto ad altre aree d’Italia e, per questa ragione, l’azienda ha deciso di volgere ora lo sguardo verso le nuove opportunità dischiuse dall’affiliazione al gruppo Astre, che nel nostro Paese raccoglie già quasi una trentina di specialisti dei trasporti. In assenza, almeno per il momento, di una terza generazione disposta a prendere in mano le redini dell’azienda familiare, il fine è quello di costruire nuove partnership funzionali per il consolidamento di un’azienda che, in linea con le proprie radici territoriali, sappia far battere ancora il cuore verde dell’Italia.

Bridgestone ha lanciato una campagna promozionale “Pronto alla performance e al risparmio” dedicata alle flotte di autotrasporto, valida fino al 30 giugno 2023 che prevede che all’acquisto di almeno due pneumatici Bridgestone Duravis R002, Ecopia H002 o per applicazioni Cava/Cantiere medio e severo presso i rivenditori First Stop o Bridgestone Partner Autocarro aderenti, la flotta otterrà un rimborso fino a 45 € per ciascun prodotto acquistato. Per usufruire della promozione entro il 14 luglio basta registrarsi sul sito promo. bridgestone.it, selezionare la campagna in oggetto, completare la registrazione inserendo i codici promozionali, i propri dati e infine caricare la prova di acquisto. Le flotte che aderiranno alla promozione potranno richiedere gratuitamente anche l’attivazione dell’assicurazione Bridgestone easymove pro, l’assicurazione sui pneumatici Duravis R002 ed Ecopia H002 che permette di ricevere un nuovo pneumatico gratuito in caso di danno accidentale dovuto ad oggetti taglienti o collisioni contro marciapiedi entro un anno dall’attivazione. Un ulteriore vantaggio dedicato ai pneumatici Duravis R002 ed Ecopia H002, è il finanziamento gratuito, che permette alle flotte di pagare in 12 comode rate mensili e al rivenditore di ricevere il pagamento in 15 giorni.

CFL CARGO E BERTANI TRASPORTI NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRA POLONIA E FRANCIA CFL cargo, consociata di CFL multimodal, e Bertani Trasporti, hanno annunciato un nuovo collegamento ferroviario tra il Porto di Gliwice in Polonia e Marckolsheim in Francia. Durante l'ultima fiera sulla logistica dei trasporti tenutasi a Monaco di Baviera, CFL cargo e Bertani Trasporti hanno concluso con successo un accordo di partnership per un nuovo collegamento ferroviario con due viaggi settimanali di A/R dal Porto di Gliwice a Marckolsheim, coprendo una distanza di oltre 1.300 km. Il nuovo treno transfrontaliero, con una capacità di trasporto di 19 vagoni, collegherà i corridoi ferroviari polacchi e francesi passando per la Germania e favorirà anche un cambio modale, trasferendo così la capacità di carico di oltre 2.300 camion dalla strada alla ferrovia, per una riduzione delle emissioni di C02 fino a 10.200 tonnellate all'anno. La forza di trazione ferroviaria è fornita da CFL cargo in Germania e Francia, in collaborazione con DB Cargo Polska che subentra in Polonia.

news
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“Con Rossi Veicoli intratteniamo un rapporto ormai quasi ventennale avendo effettuato i primi acquisti nel 2005".
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RENAULT TRUCKS AL SAMOTER 2023 RIFLETTORI PUNTATI SULLA GAMMA CAVA-CANTIERE

ALLA CONQUISTA DEL CAVA CANTIERE

RENAULT TRUCKS HA

PRESENTATO AL SALONE

DI VERONA LE PROPRIE

SOLUZIONI DI TRASPORTO

PER IL SETTORE CAVA

CANTIERE SIA NELLE

VERSIONI CON MOTORE

ENDOTERMICO SIA QUELLA 100 PER CENTO ELETTRICO.

Renault Trucks, da sempre presente, fin dalla nascita del brand, nel settore cava cantiere, presidia oggi in forze l’appuntamento del SaMoTer di Verona, dove schiera tutta la gamma C, quella pensata per l’edilizia e la gamma K, ideata per il cantiere. Ma oltre al K 8x4 520 cv con allestimento scarrabile, il K 8x4 520 cv con betoniera, C 6x2 480 cv telaio,

espone anche la sua proposta 100 per cento elettrica, un D Wide E-Tech &x2 con pianale ribaltabile e gru. “Il mercato è vivace - ha dichiarato in conferenza stampa Pierre Sirolli, Amministratore Delegato Renault Trucks Italia - e la richiesta è altissima, soprattutto sul cava cantiere. Noi continuiamo ad investire con convinzione: nel 2023 investiremo 150 milioni di euro in R&D e sono tante le novità attese già per quest’anno. Sul cava cantiere la nostra

storia è lunghissima: abbiamo sempre lavorato su carico utile e robustezza, e oggi il nostro K, ad esempio, ha uno dei migliori angoli di attacco sul mercato. Senza parlare del cambio Optidrive, uno dei nostri fiori all’occhiello”. Una presenza, quella al SaMoTer, motivata non solo dalla celebrazione di una gamma prestazionale ed efficace. “Perché siamo al Samoter è presto detto - ha proseguito Sirolli - l’anno scorso siamo stati protagonisti di una crescita considerevole della nostra quota di mercato che oggi, per quanto riguarda i veicoli superiori alle 16 tonnellate, è del 9,1 per cento. Sul cava cantiere ci siamo attestati su un livello inferiore, parliamo del 4 per cento: se Renault

RENAULT TRUCKS

Maxi consegna a Barbera Srl PER NON SBAGLIARE NE ABBIAMO PRESI 25

Oltre all’elettrico SaMoTer è stata un’ottima vetrina per mostrare le diverse tipologie di utilizzo e di allestimento dei veicoli gamma K. Presente sullo stand un veicolo K 8x4 allestito con betoniera Cifa, per l’occasione ufficialmente consegnato al cliente Barbera Srl, azienda con sede a Villanova di Mondovì specializzata nel settore del movimento terra, del trasporto di inerti e dell’edilizia edile e stradale. L’azienda Barbera ha scelto per il proprio veicolo un allestimento interscambiabile del telaio che consente di poter disporre di un veicolo plurifun-

zionale svincolando il telaio dalla sovrastruttura installata. In questo modo un veicolo può trasportare una pompa, beton-pompa o betoniera per il calcestruzzo oppure un classico cassone scarrabile, in funzione della tipologia di lavoro per il quale viene impiegato.

“L’azienda - ci racconta Luca Barbera, Classe 1996 - è nata nel 2004 come ditta individuale con mio padre Roberto. Allora lui era attivo solo nel campo della segnaletica orizzontale e verticale. Poi piano piano noi quattro figli siamo entrati in azienda, e abbiamo proceduto

a diverse acquisizioni che hanno ampliato il business. Prima sono arrivati Jessica e Davide, poi io e Danilo. Ci siamo prima specializzati nelle costruzioni edili e stradali e nel movimento terra, poi mia sorella ha preso la capacità professionale e abbiamo acquisito anche il conto terzi. Oggi il gruppo ha una flotta di una quarantina di veicoli pesanti, di cui 25 Renault Trucks tutti acquisiti nell’ultimo anno. Si tratta di 12 8x4 di cui 11 intercambiabili, tre 6x4 di cui 2 intercambiabili, d wide 2 assi 4x2 allestimento multibenna, trattore t520 e poi veicolo ecologia con ragno e gancio scarrabile. “Nel 2018 abbiamo rilevato una ditta storica del territorio, creando una nuova società, la Barbera Inerti e abbiamo acquisito una cava, nella quale ci sono oltre 4.000.000 mc da estrarre: ci occupiamo di tutto quello che serve per costruzione edili e stradali. Nel 2020 abbiamo acquisito la Cevet srl che oggi lavora su un nuovo impianto di calcestruzzo, e siamo in fase di autorizzazione per l’impianto di trattamento dei rifiuti pericolosi”. Il gruppo Barbera oggi ha 60 dipendenti, ma di questo passo verrebbe da ipotizzare che il numero non sia troppo stabile. “Con Renault

Il management di Renault Trucks ha tenuto la conferenza stampa in occasione di SaMoTer 2023.

Pierre Sirolli porge la targa a ricordo della consegna a Luca Barbera, che insieme al padre Roberto e ai fratelli gestisce la Barbera Srl, azienda specializzata nel settore del movimento terra, del trasporto di inerti e dell’edilizia edile e stradale.

Trucks - commenta Luca - ci siamo incontrati nel febbraio 2021, trovandoci molto bene con Gianpaolo Revelli e Guido Dalmasso di Alpicar: si sono dimostrati estremamente disponibili nel venirci incontro su tutte le nostre richieste e oggi grazie ai veicoli acquistati

siamo versatili e in grado di fornire il miglior servizio. Abbiamo scelto Renault Trucks anche per il pacchetto di manutenzione “Excellence Predict” che ci ha permesso di azzerare i nostri pensieri, con una rata mensile siamo coperti per 72 mesi su tutti i venticinque veicoli”.

16 N° 320 giugno 2023 SAMOTER 2023

Trucks vuole crescere, e vuole farlo, è qui che individuiamo i nostri migliori margini”.

Il costruttore francese spinge dunque su questo settore importantissimo, e lo fa con la gamma endotermica, di cui gamma C e gamma K sono le fiere portabandiera, ma anche con l’elettrico: dopo aver introdotto sul mercato una famiglia completa di autocarri a zero emissioni dedicati alla distribuzione, Renault Trucks continua infatti la transizione verso il trasporto green anche in cantiere, presentando in fiera un D Wide E-Tech 6x2 da 26 tonnellate, con asse posteriore sterzante, dotato di cassone e gru. L’autocarro 100 per cento elettrico è dotato di un pacco 4 batterie da 66 kWh. “Siamo cresciuti - ha commentato Pierre Sirolli - sui trattori e sulla distribuzione, adesso è il momento della costruzione: in questo ambito scommettiamo anche sull’elettrico, qui in esposizione abbiamo un D Wide E-Tech 6x2 con pianale ribaltabile e gru: non è un veicolo demo ma un mezzo che lavora e che fa parte della flotta di un nostro cliente francese”. Grazie alla bassa rumorosità e all'assenza di emissioni nocive allo scarico, il Renault Trucks D Wide E-Tech è ideale per servire i cantieri, in particolare nelle aree urbane e suburbane. Le operazioni di cantiere con gru e cassone, che non consentono di spegnere il motore, potranno essere effettuate senza emissioni di CO2 e senza rumore per il massimo comfort dei lavoratori e la qualità della vita dei residenti. Inoltre, per la fase di avvicinamento al cantiere, questi autocarri E-Tech soddisfano le esigenze ambientali delle zone urbane a traffico limitato. Non solo tutela dell’ambiente ma anche degli utenti della strada: il veicolo è infatti provvisto di una serie di telecamere per garantire la visibilità massima sia durante la guida sia durante le manovre in cantiere.

RENAULT TRUCKS

La parola a Marco Bonaveglio, Direttore Marketing e Vendite

UNA STRATEGIA COMPLETA PER ASSICURARCI LA QUOTA CHE CI SPETTA

Un’Italiache riparte, che investe, che costruisce, e che ha bisogno di mezzi capaci per farlo. Risponde senza esitare la gamma Renault Truck per il cava cantiere, che rivendica da Verona il posto che le spetta, illustrando sì la tecnologia dei veicoli, ma parlando anche di rete e di servizi. “Il SaMoTercommenta Marco Bonaveglio, Direttore Marketing e Vendite di Renault Trucks Italia - è un’occasione in più per fare il punto sul nostro settore. Un settore che mette ogni giorno su strada un parco veicoli anziano, il secondo più anziano d’Europa: c’è bisogno di rinnovare, è pacifico, e questa per noi è una grande opportunità. L’ha sottolineato anche il Ministro Matteo Salvini aprendo i lavori durante la giornata inaugurale: “Siamo pronti a ricostruire, ad investire i fondi, e a far ripartire l’Italia”. Bene, anche Renault Trucks è pronta, con una gamma che è molto apprezzata da chi la conosce, e noi intendiamo fare in modo che le aziende al lavoro con i nostri veicoli siano sempre di più, e sempre più soddisfatte. Negli altri Paesi non riscontriamo un gap così rilevante tra la strada e il cantiere, la quota sul construction è allineata: è evidente come nel nostro mercato ci siano ampi margini di miglioramento, e noi siamo predisponendo tutte le strategie che riteniamo utili per farci conoscere sempre di più, e per offrire ai nostri clienti un servizio di altissima qualità”.

Un’offensiva a 360 gradi dunque, di cui è stato curato ogni dettaglio. “Negli

IL SETTORE CONSTRUCTION TORNA PROTAGONISTA

Estato un successo il 31°

Samoter, il salone di Veronafiere dedicato alle macchine per costruzioni, che ha registrato in cinque giornate di manifestazione più di 40mila visitatori specializzati, da 91 nazioni, con Germania, Spagna e Francia ai primi tre posti per numero di arrivi e presenze anche da Asia, Africa, Nord e Sud America. Business, innovazione,

internazionalità e formazione sono le cifre di questo Samoter che ha riunito 536 aziende espositrici di cui 115 arrivate dall’estero, da 23 paesi, con il ritorno anche di grandi player del comparto come CGT Caterpillar e Hitachi. La 31ª edizione di Samoter si è svolta con un forte focus sull’adozione delle nuove tecnologie nel mondo construction, per renderlo sempre più competitivo

ultimi anni - riprende Bonaveglio - ci siamo focalizzati sul trattore stradale e i numeri di quota di mercato lo dimostrano. Oggi puntiamo anche con decisione sul cava cantiere, settore per il quale stiamo innanzitutto formando i nostri venditori, visto che si tratta di un mondo a parte che parla una lingua totalmente diversa. Vogliamo essere per i nostri interlocutori dei veri e propri consulenti tecnici in grado sì di vendere con competenza il telaio, ma anche di lavorare a sei mani con l’allestitore, in modo da mettere a punto la trasformazione giusta in base alle esigenze delle aziende. Abbiamo lavorato con la rete e continueremo a farlo per mettere a punto un piano industriale che ci permetta di avere telai disponibili per le configurazioni che funzionano bene in Italia, tenendo aperto e curando al tempo stesso il canale con gli allestitori per assicurare a chi si rivolge a noi i tempi di consegna più brevi possibile”. Nel frattempo la rete Renault Trucks cresce: dopo l’apertura di Cavi Diesel a Bolzano, e di Diesel Car by Finazzi a Verona, si festeggiano le aperture di Toscana Truck a Montelupo Fiorentino, e di Umbria Garage ad Assisi.

e sostenibile. I visitatori hanno potuto così vedere all’opera le macchine del futuro nella nuova area espositiva dinamica al debutto quest’anno: il Cantiere digitale, parte del progetto del SaMoTer LAB.

Oltre 500 gli incontri b2b fissati dalle aziende con più di 106 top buyer stranieri da 36 paesi: SaMoTer si è confermata una fiera di contenuti, con più di

80 iniziative formative e attività educational realizzate con partner tecnico-scientifici di alto profilo. La centralità del Salone per la filiera industriale nazionale delle macchine e attrezzature da cantiere e per l’edilizia, oltre dai numeri e dalla soddisfazione degli operatori, è stata ribadita anche dalle istituzioni: il ministro delle

Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha inaugurato l’evento fieristico, mentre il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani ha sottolineato come SaMoTer faccia parte a pieno titolo delle strategie di promozione integrate all’estero per le imprese italiane.

SAMOTER 2023 TUTTI I NUMERI DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO
Il Ministro Matteo Salvini taglia il nastro della trentunesima edizione di SaMoTer insieme, tra gli altri, a Damiano Tommasi, Sindaco di Verona, e a Luca Zaia, Governatore del Veneto.
17 N° 320 giugno 2023 SAMOTER 2023
Classe 1979, Marco Bonaveglio, entrato nel 2004 in Renault Trucks, è dal giugno dello scorso anno Direttore Marketing e Vendite Italia.

SCANIA INTERVISTA A MICHELE MARCHETTI, DIRETTORE GENERALE SCANIA COMMERCIALE & SCANIA ADRIATICA

SETUP VINCENTE NON SI CAMBIA

HA LA RESPONSABILITÀ DEI DUE TEAM - 55 PERSONE IN TOTALE - CHE COMPONGONO IL PERSONALE DI QUELLE CHE

CRONOLOGICAMENTE SONO LA PRIMA E L’ULTIMA CONCESSIONARIA DEL MARCHIO SVEDESE AD AVER APERTO IN ITALIA: UNA VERA E PROPRIA PASSIONE PER LA VENDITA E LE RELAZIONI UMANE, CHE OGGI MARCHETTI METTE A SERVIZIO DEL NUOVO DISTRETTO DELLA DORSALE ADRIATICA.

Dmanager ha acquisito solo pochi anni fa su un copione davvero molto simile.

elle sedici concessionarie presenti sul territorio nazionale, Scania Adriatica si unisce al gruppo di distretti gestiti direttamente da Scania Italia che include Scania Commerciale, Scania Milano e Scania Piemonte. Una decisione, quella di organizzare una nuova struttura, presa la scorsa primavera per andare a coprire con due punti vendita e dieci officine (quelle totali di Scania sul territorio italiano sono 111) la zona strategica delle Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo e parte della provincia dell’Aquila. La direzione della nuova organizzazione è stata affidata a Michele Marchetti, proprio per l’esperienza che il

Michele Marchetti, una vicenda che si ripete… Effettivamente sì, setup che vince si ripropone. Esattamente come nel periodo in cui ricoprivo il ruolo di Direttore Generale di Scania Milano decidemmo di procedere all’apertura di Scania Piemonte, oggi applichiamo lo stesso paradigma alla zona Adriatica, per proporre anche su questo territorio l’impostazione e i processi di eccellenza richiesti da casa madre. Una zona che per nostra fortuna è stata sempre presidiata da ottime officine autorizzate che hanno assicurato alla clientela nei decenni passati un servizio eccellente.

Merito senza dubbio della capillarità della loro distribuzione, ma anche della competenza acquisita in tanti anni sul campo: sono tutte aziende storiche che conoscono molto bene le esigenze dei clienti, sia di quelli

locali che dei mezzi in transito. A fine luglio verrà inaugurata la decima officina. Abbiamo scelto Cattolica, esattamente all’uscita dell’autostrada, e si tratta della seconda sede di Turbo Car che va ad aggiungersi a quella di Pietracuta di San Leo, nel riminese vicino al confine con San Marino, anch’essa parte del distretto.

Oltre alle officine ci saranno anche le due sedi di Scania Adriatica.

Sì perché, considerando che il territorio era già molto forte dal punto di vista del service, abbiamo deciso di presidiarlo direttamente anche con la vendita, che verrà svolta nella sede principale di Cattolica, nella struttura che condivideremo con Turbo Car, e in quella di Macerata, dove abbiamo attrezzato un immobile che già era di nostra proprietà. In entrambi i complessi abbiamo l’area espositiva dei veicoli nuovi e dell’usato, ma anche magazzino e, appunto,

di Cristina Altieri Trento
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officina. In particolare importante è stato l’investimento stanziato sia da parte di Scania Italia che da parte di Turbo Car per la sede di Cattolica: diventerà un vero e proprio riferimento, non solo in termini di vendita e assistenza, ma anche di magazzino. Fino a questo momento non avevamo un riferimento centralizzato per i ricambi in zona, e con la nuova apertura copriremo anche questa necessità. Come sarà costituito il team di Scania Adriatica?

Abbiamo selezionato quattro venditori, Dario Bettini, Stefano Succi, Giampiero Seghetta e Simone De Collibus, un service manager, Marco Francucci, che si occupa di gestione del distretto, segue l’approvvigionamento dei ricambi, e costituisce il contatto tra i distributori e le officine. Impieghiamo poi un magazziniere a Macerata, e personale di back office e magazzinieri a Cattolica.

BIO

MICHELE MARCHETTI

Classe 1984, nato e laureato in Economia e Commercio a Trento (“Ho fatto i primi colloqui nel 2009, proprio nel momento peggiore per l’economia mondiale dopo il 1929"), Michele Marchetti è sposato da due anni con Silvia ed è papà di Alice, 3 anni, e Giovanni, 10 mesi.

È da sempre amante del calcio, prima giocato, dai 6 ai 25 anni, e ora solo tifato, con un grande cuore nerazzurro in attesa del verdetto della Champions League.

“L’altra mia passione è la musica: ho lavorato in discoteca e in radio. Ho persino fatto l’animatore in un villaggio turistico, ma quando ci dissero che di Fiorello ce n’era uno solo, allora iniziai a pensare ai motori”.

Quali sono le esigenze del territorio in cui andrà a operare il nuovo distretto?

In termini di immatricolato ci sono province più o meno forti, ma dal punto di vista service è una zona strategica per presidiare la dorsale adriatica che collega Nord a Sud, con la sua considerevole portata di traffico. Senza dimenticare che esiste in quest'area, a forte vocazione turistica, un nutrito parco circolante di autobus e coach Scania, e in particolare presso la Turbo Car verrà organizzata un’area dedicata agli autobus, con personale specializzato e dedicato. Anche le altre officine sono allineate agli standard del marchio e pronte ad accogliere tutti i mezzi che avranno bisogno di intervento, anche gli autobus dunque, con personale formato e preparato anche in vista delle esigenze imposte dalla transizione energetica.

Michele Marchetti, da come parla si capisce chiaramente che il suo lavoro le piace molto. Qual è il suo background?

Ho iniziato subito dopo la laurea con un’esperienza di vendita nel mondo Volkswagen: è stata una rampa di lancio fondamentale, perché ha contribuito a formare in modo determinante le basi della mia professionalità in ambito commerciale. Nel 2011 sono arrivato in Scania, dove ho sperimentato diversi ruoli: project manager nel reparto ricambi, responsabile del settore dei veicoli da distribuzione, responsabile delle vendite dirette. Per tre anni, come anticipato, sono stato Direttore Generale di Scania Milano, e dal 1° gennaio 2022 Direttore Generale di Scania Commerciale, la prima concessionaria italiana, aperta negli anni Settanta, con competenza sul Trentino Alto Adige. Il mio lavoro mi piace profondamente, amo il commercio, trattare, che siano veicoli, nuovi o usati, o forniture di ricambi speciali. Con le varie esperienze da Direttore Generale ho avuto anche la possibilità di aggiungere alla mia formazione competenze sulla gestione del personale. È senza dubbio l’aspetto più difficile della mia quotidianità, ma anche quello che regala le maggiori soddisfazioni, perché l’apprezzamento dei collaboratori vale molto di più della più fruttuosa delle vendite. Sono orgoglioso di far parte della squadra Scania: qui ci si preoccupa che tutti siano felici di lavorare, sia per le affinità personali nei confronti delle mansioni assegnate che per il corrispettivo economico: per capire, tutti si rivolgono al loro superiore dandogli del tu, e anche questo contribuisce a creare un clima disteso che aiuta a lavorare meglio.

SCANIA LA CHIOCCHETTI LUIGI METTE AL LAVORO

IL PRIMO IBRIDO PLUG-IN TRENTINO PER L'IGIENE URBANA

RACCOLTA SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

a raccolta rifiuti si conferma uno dei terreni d’elezione per la mobilità sostenibile, e il Trentino-Alto Adige una delle zone d’Italia dove i progetti sembrano realizzarsi più facilmente. Parliamo oggi della Chiocchetti Luigi Srl, impresa con sede a Moena in provincia di Trento, che si è dotata di un veicolo Scania ibrido plug-in per la raccolta rifiuti allestito da Autobren in grado di soddisfare la necessità di un trasporto più pulito soprattutto in contesti cittadini, per sostenere e assicurare il benessere della società e dell’ambiente. L’azienda trentina, fondata nel 1973, è cresciuta esponenzialmente sposando quelli che in principio erano i valori dei fondatori: passione per un servizio di qualità, amore e rispetto dell’ambiente. Questa realtà a conduzione familiare oggi vanta una lunga e consolidata esperienza nel settore della raccolta e trasporto rifiuti, proponendo servizi specialistici per privati, enti e aziende che contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio, a beneficio della comunità locale e delle generazioni future. Il percorso di sostenibilità intrapreso fin dagli anni Novanta con Scania, si concretizza ulteriormente con l’introduzione in una flotta di circa 50 mezzi di un autotelaio due assi dotato di un motore endotermico da 360 CV (compatibile anche con l’HVO) e del GE281 costituito da due motori elettrici da 230 kW in totale (potenza in continuo) e un cambio a sei velocità senza frizione tradizionale e senza interruzione di coppia. La e-machine, sia alla partenza che durante l'accelerazione, sostiene sempre il motore a combustione che quindi può essere ridimensionato nella cilindrata e nella potenza. Una soluzione che garantisce, rispetto ai propulsori tradizionali, un risparmio di carburante fino al 40 per cento nelle operazioni urbane. “Siamo felici di introdurre - ha dichiarato Michele Chiocchetti, socio della Chiocchetti Luigi - un mezzo così all’avanguardia all’interno della nostra flotta e confidiamo che questo investimento possa giovare in maniera concreta alla società e alle nostre operazioni.

L’ibrido si aggiunge ad altri 35 mezzi Scania già operativi ed effettuerà missioni prevalentemente tra i passi dolomitici e le valli di Fassa e Fiemme”.

Il veicolo effettuerà missioni per conto di diversi Comuni come Appiano, Terlano e Andriano e diverse valli tra le quali la Val di

la Bassa Atesina, la Val Gardena e la Val Badia, dispo

nendo di un’autonomia fino a 60 chilometri in modalità completamente elettrica, grazie a 3 batterie con una capacità installata di 90

SARÀ UNO SCANIA

IBRIDO PLUG-IN ALLESTITO DA AUTOBREN AD EFFETTUARE, IN MODALITÀ

TOTALMENTE

ELETTRICA LADDOVE NECESSARIO, MISSIONI PER CONTO DI DIVERSI COMUNI

COME APPIANO, TERLANO E ANDRIANO E DI VALLI TRA LE QUALI LA VAL DI FASSA, LA BASSA ATESINA, LA VAL GARDENA E LA VAL BADIA.

kWh. La ricarica potrà avvenire grazie alla frenata rigenerativa o a un caricatore mobile fornito da Scania che dispone di una potenza di ricarica fino a 40 kW, permettendo una ricarica fino all’80 per cento in meno di un’ora. L’allestimento del mezzo ad opera di Autobren è frutto di 40 anni di esperienza nel campo della raccolta dei rifiuti urbani e della pulizia del manto stradale. Il compattatore MVR è compatto e robusto, perfettamente integrato alla catena cinematica ibrida di ultima generazione, sviluppata secondo la filosofia modulare di Scania.

“Il contesto ambientale - ha commentato Michele Marchetti, Direttore Generale Scania Commerciale & Scania Adriatica - in cui il veicolo opererà presenta delle sfide ma siamo certi che il mezzo offrirà il massimo del suo potenziale anche nelle missioni più impegnative. Il rapporto instaurato nel tempo con Chiocchetti è per noi fonte di orgoglio e ammirazione in quanto entrambe le nostre realtà condividono una squadra molto unita e naturalmente predisposta all’efficienza, alla qualità dei servizi e alla sostenibilità”.

Fassa, - In occasione della cerimonia di consegna del mezzo erano presenti: Mirco Michele e Lodovico Chiocchetti (Amministratori Chiocchetti Luigi Srl); Alberto Iseppi (Head of E-mobility, Urban & Construction Sales, Scania Italia); Eugenio Dolzani (Sales, Scania Italia); Michele Marchetti (Direttore Generale Scania Commerciale & Scania Adriatica); Andrea Giovannini (Sales, Scania Commerciale).
“Tutte le officine sono allineate agli standard del marchio e pronte ad accogliere ogni mezzo, anche gli autobus".
Ldi Lino Sinari Moena
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UN PUNTO ZERO CHE RIVOLUZIONERÀ IL NOSTRO MONDO

SIL BRAND TEDESCO È PRONTO ALLA TRANSIZIONE VERSO LA BATTERIA, PER TUTTE E TRE LE SUE GAMME DI PRODOTTO: TRUCK, AUTOBUS E VAN. LA PRODUZIONE IN SERIE DEI CAMION ELETTRICI INIZIERÀ NEL 2024, NELLA FABBRICA DI MONACO DI BAVIERA. I NUOVI MODELLI RICHIEDERANNO ANCHE UNA FORMAZIONE SPECIFICA PER IL PERSONALE DI VENDITA E DI ASSISTENZA.

viluppo e ricerca, linee di produzione, personale di vendita e post vendita: alla MAN, in Europa e in Italia, tutto lavora in sinergia per un efficace passaggio, nel prossimo futuro, al camion elettrico, con i primi modelli a batteria di serie che verranno prodotti a Monaco di Baviera a partire dal 2024. Per approfondire il tema abbiamo intervistato Francesco Turati, Future Mobility and Digitalization Manager di Man Truck&Bus Italia. “Da gennaio del 2023 ho raccolto la sfida di passare a occuparmi della divisione relativa all’elettromobilità in MAN”, spiega Turati. “Mi sto occupando dell’introduzione sul mercato dei nuovi truck elettrici, pianificando una strategia unitaria anche per gli altri pro-

dotti, i van e i bus. Contemporaneamente seguo anche progetti di digitalizzazione interna dell’azienda, e del collegamento digitale tra fabbrica, azienda e veicoli sul territorio. Nel gruppo TRATON, al quale MAN appartiene, per un tema così importante come la mobilità elettrica, c’è grande sinergia e tanta collaborazione, soprattutto nello sviluppo dei prodotti e delle infrastrutture”.

MAN e i veicoli elettrici, una storia che parte quando?

Per i bus e i truck, da un punto di vista sperimentale, la storia nasce molto lontano, per gli autobus elettrici addirittura negli anni Trenta. Per i veicoli

elettrici attuali inizia invece nel 2018 con l’introduzione del commerciale eTGE.

In Europa ne abbiamo già venduti oltre duemila. E abbiamo iniziato a commercializzare i bus elettrici da oltre due anni con ordini per oltre un migliaio in Europa. Abbiamo prodotto i primi truck elettrici pre-serie, gli eTGM, nel 2018, e ora ci stiamo avviando alla produzione in serie che inizierà nel 2024.

Una parte della produzione dei veicoli con motori tradizionali MAN è stata spostata in Polonia proprio per far spazio, nella fabbrica di Monaco di Baviera, dal 2024, alla produzione dei camion elettrici… Sì, sulla linea produttiva dello stabili-

mento di Monaco di Baviera si potranno costruire sia veicoli diesel sia veicoli elettrici. Stiamo anche completando la riconversione dello stabilimento di Norimberga per dedicarlo unicamente alla produzione delle batterie. Ma un passo precedente, fatto nel 2021, è stato quello di aprire un eMobility Centre a Monaco, una struttura dedicata al 100 per cento alla preparazione di veicoli elettrici pre-serie. L’eMobility Centre è anche diventato di fatto un training center per tutto il personale di produzione, vendita e post vendita.

A Norimberga c’è anche il Campus Future Driveline. Di cosa vi occupate in questo centro?

MAN aveva la necessità di avere un centro di sviluppo e di ingegnerizzazione e produzione delle batterie. Le batterie per i veicoli pesanti devono avere robustezza e accorgimenti software tarati in funzione dell’uso del mezzo. L’investimento sostenuto per il Campus Future Driveline è stato di 100 milioni di euro, e saranno creati 350 posti di lavoro altamente qualificati. Il centro verrà inaugurato nel 2024 e a regime saranno prodotti, ogni anno, 100.000 pacchi batteria ad alto voltaggio, ottimizzati per i veicoli pesanti. Norimberga non è distante da Ingolstad, sede della Audi; nel costruire questo centro si è tenuto conto delle possibili collaborazioni con altri marchi del gruppo Volkswagen e TRATON. Nel 2024 MAN, oltre a iniziare la produzione in serie dei camion elettrici continuerà la ricerca e sviluppo su veicoli fuel cell… Il fuel cell per ora rimane circoscritto ad una fase di testing condotta dalla nostra Casa Madre. Lo sviluppo sul fronte dell’i-

MAN TRUCK & BUS INTERVISTA A FRANCESCO TURATI, FUTURE MOBILITY AND DIGITALIZATION MANAGER di Paolo Barilari Dossobuono
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MAN sta completando la riconversione dello stabilimento di Norimberga per dedicarlo alla produzione delle batterie. Nel 2021 ha aperto un eMobility Centre a Monaco, per la preparazione di veicoli elettrici pre-serie.

drogeno sta procedendo e, realisticamente, il prodotto di serie arriverà su strada nel 2030. Sull’argomento fuel cell c’è però da fare una premessa: gli studi fatti dal nostro gruppo premiano l’efficienza dei veicoli a batteria: ipotizzando di produrre un idrogeno al 100 per cento verde, da fonti rinnovabili, l’energia che riusciremmo a portare sulle ruote del veicolo è il 30 per cento del totale dell’energia prodotta. Nel caso invece dei veicoli a batteria riusciamo a portare alle ruote del mezzo il 75 per cento dell’energia rinnovabile prodotta. La dispersione pertanto è molto minore. Per questo motivo la scelta del gruppo MAN è stata di puntare sui veicoli a batteria finché la tecnologia delle fuel cell non sarà più matura.

E i biocarburanti e il gas?

“Stiamo formando la nostra forza vendita anche sull’HVO e su tutte le alternative che possiamo offrire sui nostri veicoli in questo momento. La convinzione del gruppo è però che il futuro sia elettrico. Certo, non possiamo ancora parlare al presente perché in questo momento non tutte le aziende di trasporto svolgono missioni compatibili con l’impiego di un mezzo elettrico per tratte, tare, infrastrutture di ricarica o accesso a una rete elettrica di un certo livello. Ma siamo convinti che in Europa, nel 2030, il 50 per cento dei nuovi truck immatricolati sarà elettrico. Fondamentale in questa transizione è il ruolo del settore pubblico. Sono necessari incentivi, omogenei a livello europeo, sia per un aiuto all’acquisto di camion elettrici sia per la costruzione dell’infrastruttura di ricarica. Una transizione che dovrà avvenire anche a livello privato, riorganizzando le strutture di vendita ed assistenza in funzione del cambiamento in arrivo, aggiornando le competenze della rete e cambiando la proposizione di vendita di un veicolo che ora diventa parte di un ecosistema di servizi ben più ampio rispetto al passato. Come il servizio di ricarica stesso, al quale contribuiremo con la costruzione di una rete infrastrutturale europea ad alta potenza.

Dunque secondo le vostre stime nel 2030 il 50 per cento dei camion venduti in Europa saranno elettrici. Anche in Italia? Le nostre stime per l’Italia sono inferiori, non lo nego. Gli incentivi in Italia sono inferiori rispetto a quelli di altri Paesi europei. La differenza è ampia. In questo momento chi acquista un camion elettrico

MAN Truck & Bus è un brand del Grupppo TRATON, di cui fanno parte anche Scania, Volkswagen Truck & Bus, Navistar e RIO. TRATON è a sua volta parte del Gruppo Volkswagen.

BIO FRANCESCO TURATI

Nato in provincia di Verona 33 anni fa, laureato in Economia e Commercio, Francesco Turati è entrato in MAN nel 2013 per uno stage nel reparto vendite truck. Si è occupato per diversi anni di analisi di mercato e della concorrenza a contatto con la forza vendita e le concessionarie. Da gennaio di quest’anno ricopre l’attuale ruolo.

un migliaio di chilometri. Tuttavia, statistiche dell’Unione Europea ci dicono che già oggi il 90 per cento dei camion percorre giornalmente 550 km o meno. Questo vuol dire che una larga fetta del mercato può già contemplare l’acquisto di un camion a trazione elettrica.

Vendita e post-vendita per i veicoli elettrici. Come cambieranno?

riceve un incentivo statale di 24 mila euro, pari a quello erogato per un camion a gas. In Germania lo Stato copre l’80 per cento della differenza di prezzo tra un mezzo diesel e uno elettrico. E un veicolo elettrico costa mediamente tre volte rispetto a un diesel. Rischiamo in questo modo di avere un’Europa a due velocità per quanto riguarda i veicoli elettrici.

Bus, van e truck elettrici. Quali sono le missioni compatibili per questi veicoli in versione elettrica?

Per i bus abbiamo fatto lunghi test a Bari concludendo che i tragitti urbani sono perfetti per i motori elettrici. Percorsi circoscritti, fissi, con accelerazioni e frenate continue che permettono di sfruttare la rigenerazione in frenata. I bus turistici richiedono invece maggiore autonomia e punti di ricarica ad alta potenza

BRIDGESTONE

per poter viaggiare su lunghe percorrenze in autostrada. I van utilizzati per le consegne dell’ultimo miglio sono veicoli adatti ai motori elettrici. Per i truck, che necessitano di batterie ad elevata capacità, tutto dipende dalla missione e della tipologia del veicolo. Per questo motivo, MAN supporta tutti i clienti nell’analisi di elettro-compatibilità dei loro tragitti, al fine di scegliere in modo informato la miglior soluzione di trasporto. Nel medio periodo l’obiettivo sono batterie che possano garantire un’autonomia di

Il grande lavoro che stiamo facendo riguarda la formazione. Un cambio di mentalità del consulente di vendita, perché è il cliente stesso che ci porrà domande diverse da quelle tradizionali. Non si potrà parlare solo di prodotto, di cabina, di allestimento, di optional. Fondamentale sarà anche l’offerta di un servizio consulenziale a 360°. Per il post-vendita uno dei benefici dei mezzi elettrici è la minore manutenzione, che non sarà necessariamente a scapito del fatturato dei punti di assistenza, che avranno accesso a nuove fonti di reddito iniziando ad offrire servizi innovativi. Il tutto mantenendo ancora l’assistenza ai mezzi diesel, che rimarranno a lungo su strada”.

L’arrivo dei camion elettrici potrebbe portare a un cambiamento della classifica delle quote di mercato delle varie Case? Noi lo crediamo, è un punto zero, un nuovo punto di partenza. Le richieste dei clienti saranno diverse, i costruttori e le loro reti di vendita dovranno adeguarsi. Sarà effettivamente un momento di cambiamento, e noi saremo pronti.

La partnership con RIO che piace alle flotte

LE SOLUZIONI WEBFLEET A PORTATA DI MAN

Bridgestone Mobility Solutions ha annunciato al Transport Logistic la sua partnership con RIO, fornitrice di servizi digitali, parte di TRATON e sorella dei brand MAN, Scania e Volkswagen Truck & Bus. Nello specifico, Webfleet, lo strumento di Bridgestone per la gestione del parco veicoli, potrà essere integrato con tutte le sue soluzioni telematiche sui camion MAN dotati della RIO Box. Le flotte MAN avranno quindi accesso all’interfaccia e ai servizi di gestione del parco veicoli di Webfleet, con tutti i conseguenti benefici in termini di produttività, conformità alle normative vigenti e sicurezza, e il tutto senza aver bisogno di installare o utilizzare alcun hardware aggiuntivo. Inoltre, i camion e i veicoli commerciali leggeri MAN non dotati dell’hardware pre-installato, così come anche mezzi commerciali di altri marchi per i quali si desideri utilizzare il portale RIO, potranno essere equipaggiati con l’hardware Webfleet. Uno dei risultati di questa collaborazione è che Webfleet e RIO

offriranno ai clienti la possibilità di lavorare con le principali applicazioni per la gestione del parco veicoli, indipendentemente dall’hardware preinstallato e dalle flotte miste. “Siamo entusiasti - ha affermato Taco van der Leij, Vice President Webfleet Europe in Bridgestone Mobility Solutions - di questa nuova partnership con RIO che mette il cliente al primo posto. Il disaccoppiamento dell'hardware telematico dal portale di servizi è un altro passo verso la realizzazione di soluzioni telematiche ancora più flessibili e accessibili per i proprietari di parchi veicoli e per i conducenti, contribuendo a plasmare un futuro della mobilità più sicuro, sostenibile ed efficiente”. "Siamo

felici di collaborare con Webfleet - ha aggiunto Jan Kaumanns, CEO di RIO - per fornire soluzioni telematiche all'avanguardia a tutti gli utenti MAN. La connessione bidirezionale e reciproca dei nostri hardware e software telematici consente ai clienti di utilizzare le loro soluzioni telematiche preferite a prescindere dalle flotte miste o dall’hardware preinstallato. Questi approcci aperti sono il futuro della gestione della flotta”. Si prevede che questa nuova partnership sia operativa in Europa a partire dalla seconda metà di questo anno.

La stretta di mano al Transport Logistic di Monaco tra Taco van der Leij di Bridgestone e Jan Kaumanns di RIO.
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“MAN supporta tutti i clienti nell'analisi di elettrocompatibilità dei loro tragitti, al fine di scegliere insieme la miglior soluzione".

ROSSI VEICOLI ARRIVA LA PRIMA FORNITURA FORD TRUCKS PER LA PRO LOGISTICS MOUVING

Due nuovi F-Max per una flotta sempre più innovativa

L’AZIENDA

FLOTTA

La Pro Logistics Mouving è una apprezzata realtà che da anni opera nel settore dei trasporti e in quello dei servizi ospedalieri. Nella sua attuale forma sociale è attiva dal 2015 nella sede di Castellato, in provincia di Teramo, e tra i servizi offerti svolge anche un importante lavoro per il servizio sanitario nazionale. Fondata da Antonio Profeta e ora guidata dalla figlia Sara, l’azienda ha recentemente investito sul proprio parco circolante, entrando per la prima volta in contatto con Ford Trucks. “Abbiamo acquistato due trattori Ford Trucks - ci racconta Sara Profeta, Amministratore di Pro Logistics Mouving Srl - uno da ritirare a breve e l’altro atteso più avanti insieme al semirimorchio. Siamo entrati in contatto con Rossi Veicoli, una grande concessionaria con diverse sedi sul territorio, e abbiamo subito instaurato un ottimo rapporto. Ci siamo trovati benissimo, c’è stata grande intesa, soprattutto con il venditore Alberto Soffio.

E sono sicura che questa par-

tnership appena inaugurata proseguirà anche per il futuro”. Per la Pro Logistics Mouving è anche la prima volta con veicoli Ford Trucks. “Abbiamo mezzi di diversi brand all’interno della flotta – ha proseguito Sara Profeta – ma è arrivato il momento di provare anche Ford Trucks. Sono tanti i colleghi e i trasportatori che ci hanno parlato bene di questo prodotto, sotto tutti i punti di vista”. “Ci siamo conosciuti - ha commentato Alberto Soffio di Rossi Veicoli -tramite contatti in comune e c’è stata una grande intesa. Abbiamo firmato il contratto il giorno dopo la nostra prima chiacchierata. Ci siamo trovati subito, sotto tutti i punti di vista. Loro sono stati gentilissimi e sono estremamente soddisfatti dell’acquisto che

CECCARELLI GROUP

hanno fatto. Hanno trovato nei nostri prodotti quello che cercavano, sia a livello tecnico che sul discorso prezzi. E poi hanno apprezzato, come tutti i nostri clienti, la formula di garanzia full di tre anni che offriamo a fronte dell’acquisto di un nuovo veicolo. Loro hanno preso due mezzi da 500 CV, full optional. E sono sicuro che continueremo a lavorare insieme, tant’è che

Aperto a Pordenone un nuovo polo logistico di 16mila mq

IL TERZO POLO È REALTÀ

C'è già chi lo ha definito il “triangolo della logistica in Friuli Venezia Giulia”. Ceccarelli Group, leader nel settore trasporti e logistica, apre un nuovo, grande polo nel pordenonese. Dopo i tagli del nastro a Pradamano e Tolmezzo, infatti, l'azienda che ha il suo quartier generale a Udine, ma

con sedi a Trieste, Padova, Milano e Prato, da pochi giorni può fare affidamento anche su una struttura di 16 mila metri quadri di magazzino nella Zona Industriale di Budoia, a pochi chilometri da Pordenone. Tra i due comuni friulani e quello pordenonese, dunque, la superficie complessiva dei soli

edifici dedicati alla logistica di Ceccarelli Group arriva a oltre 30 mila metri quadri. Il nuovo centro, che si estende su una superficie complessiva di 40 mila metri quadri, sorge dove fino a qualche anno fa era operativo lo storico mobilificio della Poletti Spa. Una scelta, quella di optare per il recupero e la ristrutturazione di edifici già esistenti, che va nella direzione di non consumare nuovo suolo e propendere invece per la riqualificazione di

parlavamo già di eventuali acquisti futuri da fare. La Pro Logistics Mouving rappresenta una realtà molto importante, preziosa per noi che cercavamo proprio nella zona di Teramo di entrare in contatto con le aziende più strutturate”. La Pro Logistics Mouving è stata fondata da Antonio Profeta nel 1999: inizialmente era una ditta individuale, confluita poi nel 2015 in una Srl. “È stato in quel momento che papà - riprende Sara - ha passato il testimone a mia sorella e a me, che rappresentiamo quindi la seconda generazione dell’azienda. Ci occupiamo di diversi tipi di missioni, e la nostra flotta pertanto è piuttosto variegata: si va dai grandi trattori destinati al trasporto industriale fino alle

piccole motrici che lavorano per il comparto ospedaliero. Trattiamo anche con tutte le aziende che gestiscono bancali, dall’allumino alla carta. Abbiamo più di 30 dipendenti e oltre 40 veicoli.

E la nostra mission è sempre quella di mantenere uno standard qualitativo alto e di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti, offrendo soluzioni sempre più all’avanguardia”. Con particolare orgoglio da anni la Pro Logistics Mouving collabora con varie strutture sanitarie, in particolare ritirando biancheria usata e distribuendo quella igienizzata. Va da sé che l’azienda è in grado quindi di garantire una sanificazione dei mezzi certificata che viene effettuata ad ogni carico e scarico delle merci.

“Si tratta di uno dei nostri core business - conclude Sara Profeta - che ci ha permesso di rimanere sempre in attività, anche nel periodo della pandemia. Anzi, lavorando con gli ospedali, nel periodo del covid abbiamo visto crescere i nostri ritmi. Siamo stati molto attenti con tutti gli standard, con i protocolli da rispettare, che in realtà non erano poi così diversi da quelli che abbiamo sempre seguito con gli ospedali ancora in tempi non sospetti, prima della pandemia. Negli anni il lavoro è andato crescendo: certo l’aumento del prezzo dei carburanti, con tutte le conseguenze generate, non aiuta il settore. Ma noi siamo decisi a continuare a fornire un servizio di qualità e a rimanere ottimisti per il futuro”.

aree dismesse per rivitalizzare il tessuto industriale al servizio, prima di tutto del territorio, proprio come già accaduto con il polo logistico di Pradamano e di Tolmezzo. La decisione di puntare sul pordenonese, dopo il capoluogo friulano, la Carnia e Trieste, dove Ceccarelli ha già una sua sede dal 2010, deriva dalla collocazione strategica dell'area della destra Tagliamento. «L'ex provincia di Pordenone, ma in generale il vicino Veneto orientale, che in questo modo riusciremo a servire con maggiore facilità –spiega il presidente di Ceccarelli Group, Luca Ceccarelli – sono aree molto vivaci dal punto di vista imprenditoriale e delle istituzioni. Per non parlare del fatto che sono in cantiere diversi progetti sul fronte delle infrastrutture stradali».

di Francesco Irace Castellato con - a destra - Alberto Soffio) e della figlia Sara (nella foto in basso) è ricaduta su due Ford Trucks F-Max 500 Frozen White e Metal Blue.
CHE OPERA
SETTORE DEI TRASPORTI E IN QUELLO DEI SERVIZI OSPEDALIERI HA
PER LA PRIMA
DI TERAMO
NEL
INTRODOTTO
VOLTA
NELLA PROPRIA
DUE NUOVI VEICOLI CON L’OVALE BLU SUL FRONTALE
ACQUISTATI DALLA CONCESSIONARIA UMBRA.
“Sono tanti i colleghi che ci hanno parlato bene del marchio Ford Trucks, ed era arrivato il momento per noi di verificare".
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Luca Ceccarelli, figlio del fondatore Bernardino, è il Presidente di Ceccarelli Group.
DEALER & AZIENDE
www.ceccarelligroup.it

COMITRAS L’AZIENDA DI TRASPORTO FESTEGGIA I SUOI PRIMI 50 ANNI

Un tuttocompleanno da ricordare

Giovannni Incampo e Massimo Polenghi: la "nuova generazione" di Comitras festeggia i successi di un'azienda la cui storia iniziava nel lontano 1973.

Grande festa per i primi 50 anni di Comitras, che ha celebrato l’importante traguardo con soci, clienti, fornitori e associazioni di categoria nel corso di un evento molto partecipato. Una bella occasione per ripercorrere una storia che inizia nel 1973 e che passo dopo passo ha dato vita alla realtà odierna, una cooperativa animata dal lavoro di 134 soci. “Comitras - ci racconta Massimo Polenghi, legale rappresentante della societànasce con scopo mutualistico, e non di lucro, dall’iniziativa di una dozzina di autotrasportatori che ad un certo punto decisero di non voler più essere dipendenti. Oggi la Comitras conta 134 soci e 7 collaboratori amministrativi: il consiglio di amministrazione è composto da 7 persone, ogni decisione presa è condivisa, crediamo nella squadra. Io sono entrato nel 2003 e negli ultimi due mandati ho ricoperto la carica di legale rappresentante”.

“Noi siamo il ricambio generazionale - precisa Giovanni Incampo, Vicepresidente di Comitras - rispetto alle persone che avevano costituito la società nel 1973. Tra loro c’era anche mio padre, che mi ha trasmesso negli anni la passione per questo lavoro. Fin da ragazzino non vedevo l’ora di entrare a far parte della famiglia Comitras e quando ho conseguito la patente di guida, ho avuto la possibilità di iniziare a fare pratica su un furgone. Non è stato semplice per un ragazzo di campagna, quale ero io, affrontare il traffico delle città, allora non si poteva contare neppure sui navigatori. Eppure

l’amore per questa missione mi ha motivato e spinto a migliorarmi. Quando dal furgone sono passato ad una motrice mi sono sentito il re della strada. Da lì mi è stata affidata la gestione delle logistiche con le quali collaboravamo e ho imparato rapidamente il lavoro”.

Oggi Massimo e Giovanni gestiscono l’azienda, ma se capita si rimettono al volante con il sorriso. “Se c’è una necessità - afferma Polenghi - non ci tiriamo indietro: è come tornare ragazzi, la passione è sempre la stessa, ed è entusiasmante guidare le ultime generazioni di camion, così tecnologici e confortevoli”. La Comitras, che ha sede legale a Cologno Monzese e un magazzino per lo smistamento della merce da 6.000 mq a Busto Garolfo, vanta una flotta decisamente variegata, che ospita tutti i brand delle Case costruttrici. “Stiamo

prendendo la strada del green - commenta Polenghi - ma non crediamo nell’elettrico, perché il settore del trasporto non è ancora strutturato per questa svolta. I nostri mezzi sono tutti di ultima generazione, a basso impatto ambientale, e se abbiamo un parco così moderno lo dobbiamo alle scelte che siamo stati capaci di mettere in campo per tempo”. “Abbiamo cominciato ad investire 5 anni fa - conferma Giovanni - e per fortuna l’abbiamo fatto, altrimenti con le restrizioni oggi in essere avremmo difficoltà a svolgere il nostro lavoro, e dovremmo affrontare tutti i costi in una volta sola. Puntiamo anche molto sulla formazione, i nostri autisti seguono corsi di guida sicura, ecologica: non si finisce mai di imparare, e lo stile di guida influisce sui consumi, e non solo di carburante, ma anche, ad esempio, di pneumatici, senza parlare delle spese relative ad eventuali sinistri”. La Comitras oltre a trattori, furgoni e motrici (circa 130, uno per socio), mette su strada anche semirimorchi di vario tipo, da quelli a temperatura controllata per la grande distribuzione, ai centinati, anche con buca coils per trasporto materiale siderurgico. “Quanto ai settori che serviamo - conclude Polenghi - spaziamo dall’industriale al chimico, dal farmaceutico alla GDO, dal collettame al trasporto terra: soddisfiamo ogni esigenza che possa arrivare dai nostri clienti”.

LA COOPERATIVA LOMBARDA HA RIUNITO SOCI, CLIENTI, FORNITORI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER CELEBRARE UNA STORIA CHE PARTE NEL 1973 E CHE OGGI SI È TRASFORMATA IN UNA REALTÀ DI GRANDE SUCCESSO ATTIVA IN DIVERSI SETTORI: DALLA GDO AL PHARMA, DALL’INDUSTRIALE AL COLLETTAME.
Alcune immagini della festa organizzata da Comitras per celebrare i 50 anni di storia.
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“Oggi raccogliamo i frutti del lavoro dei fondatori e dell'impegno della seconda generazione di questa grande famiglia".

PROMETEON INTERVISTA ESCLUSIVA A ROBERTO RIGHI, AMMINISTRATORE DELEGATO

IL PRODOTTO È IL TASSELLO FINALE DI UN MOSAICO DI RAPPORTI CHE AGGREGA NON SOLO I DIPENDENTI DELL’AZIENDA TRA DI LORO, MA SI ESPANDE NELL’ABBRACCIO A RIVENDITORI, DISTRIBUTORI E UTILIZZATORI FINALI. QUESTI ULTIMI SEGUITI IN TUTTE LE LORO ESIGENZE DA UNA POLITICA DI INNOVAZIONE, DIALOGO, SERVIZI E OPPORTUNITÀ CHE DALL’ITALIA È PRONTA A DIRAMARSI A LIVELLO GLOBALE.

In Viale Sarca 222, nel quartiere Bicocca di Milano, batte il cuore di un organismo che si è affermato negli ultimi anni quale protagonista indiscusso nel settore dei pneumatici sviluppati per il trasporto pesante, e che giorno dopo giorno definisce la sua strategia e inventa nuove soluzioni per coinvolgere in un progetto scandito da entusiasmo e competenza intanto i propri dipendenti, e poi, a cascata, partner e clienti.

Entriamo nel quartier generale di Prometeon dove si respira una passione che parte dall’alto e si propaga in mille rivoli, quelli che danno vita ad un’azienda in gran forma. In cui però i numeri contano, ma sono qualità e rapporti umani a dare il ritmo e le maggiori soddisfazioni.

A scattare una fotografia di quello che oggi è Prometeon e dove il brand specializzato nel settore del trasporto professionale sta andando è Roberto Righi, dal luglio del 2021 General Manager dell’azienda.

Roberto Righi, dai numeri bisogna pur partire per raccontare Prometeon…

Stiamo lavorando con grande convinzione per lo sviluppo dell’azienda: il 2022 è stato un anno positivo, sia in termini di quota di mercato che dei fondamentali economico-finanziari. I volumi e il fatturato – che ha superato la soglia del miliardo e mezzo di euro – sono cresciuti in maniera significativa, e anche i margini sono stati soddisfacenti, grazie ad una attenta gestione dei prezzi e dei costi fissi. Gli investimenti sono saliti a 75 milioni di euro e quest’anno arriveremo a poco meno di 100. Oggi stiamo procedendo a un’ulteriore rivisitazione del piano industriale per i prossimi 4/5 anni, che ci servirà per mettere nero su bianco i diversi progetti sia lato industriale che commerciale e marketing. L’ambiente esterno è caratterizzato da grande instabilità e incertezza, ma quando i mercati cambiano, regalano opportunità importanti: sta alle aziende coglierle per evolversi e diventare ancora più forti.

Qual è stata la visione che ha sostenuto questa crescita da quando è a capo dell’azienda?

Nelle multinazionali è solitamente complicato combinare la visione a medio-lungo termine con la necessità di ottenere risultati sul trimestre, o addirittura sul mese, ma possiamo contare sulla fiducia dei nostri azionisti che ci stanno permettendo di concentrarci sulle azioni giuste da mettere in campo per bilanciare al meglio la gestione del giorno per giorno avendo ben chiara la direzione strategica. Abbiamo voluto dare a tutta l’organizzazione e al mercato la percezione di avere chiari in testa i pilastri della nostra strategia, nonché la nostra capacità di perseguirla in maniera consistente. Abbiamo lavorato sulla gamma: il truck è un business multi-brand e come tale lo stiamo gestendo, dalla fascia premium, sulla quale continuiamo a migliorare qualità e performance dei nostri prodotti, fino al Tier 3. Ma, come anticipavo, non è solo un tema di prodotto, quanto piuttosto di relazione con il mercato. Per questo abbiamo costruito e stiamo costruendo vere e proprie partnership di business, imperniate sulla fiducia reciproca, tanto con i clienti di primo equipag-

BIO ROBERTO RIGHI

Classe 1965, sposato con una figlia di 6 anni (“fuori di qui sono in netta minoranza e conto molto poco”, scherza), ha una laurea in Economia Aziendale conseguita alla Bocconi (grazie ai due amici a cui rubavo gli appunti, dice, ma non gli crediamo, si è laureato con lode), Righi entra in Pirelli nel 2003, dapprima come Managing Director di Pirelli Japan, poi quale responsabile marketing del mercato Italia e infine a capo di Pirelli Pacific, con base a Sydney, in Australia. Successivamente passa in Ducati, dove lascia a fine 2014, quando ricopre il ruolo di Global Director of Sales. Rientra in Pirelli come direttore commerciale e poi CEO Europa; in seguito assume il ruolo di CCO globale, a cui si sommano la responsabilità della region Europa e della Business Unit Moto. Ricopre l’attuale ruolo da poco meno di due anni. “Mi piace il lavoro che faccio soprattutto perché ho la fortuna (e la mia carriera professionale è piena di circostanze fortunate) di lavorare con colleghi di grande capacità e talento con cui è un piacere condividere questa avventura professionale. La mia stima nei loro confronti è inoltre rafforzata dalla consapevolezza che ognuno di loro è molto più bravo di quanto sarei io se facessi il loro lavoro”. E non è forse questa la virtù migliore dei capi?

UN MONDO DI RELAZIONI PER ACCOGLIERE PARTNER E CLIENTI

giamento - i costruttori di veicoli industriali - quanto con i distributori, i gommisti e le flotte, che trattiamo, queste ultime, tendenzialmente attraverso la rete. Lo scorso anno a plasmare questa fiducia ha contribuito la nostra politica commerciale: abbiamo dato ai nostri interlocutori la certezza di interagire con un fornitore affidabile e coerente, non solo dal punto di vista del prodotto e del servizio, ma dal punto di vista della credibilità commerciale, decisiva in momenti di grande “turbolenza” di mercato. L’abbiamo fatto naturalmente non solo in Italia, ma in tutta Europa, e nelle aree dove storicamente siamo più forti, come in Egitto e Turchia in MEA e in America Latina, Brasile in particolare. Sono i Paesi che ospitano i nostri impianti di produzione,

in cui abbiamo quote da leader o co-leader: si tratta di mercati caratterizzati da elevati gradi di incertezza, che richiedono una gestione molto attenta, ma che se ben gestiti rappresentano un punto di forza strutturale.

Com’è iniziato il 2023?

Siamo in un momento positivo nonostante l’anno si stia rivelando complesso: i primi quattro mesi in Europa si sono chiusi con un mercato molto negativo, ma questo vale anche per il Brasile e il Sua America in generale. Detto ciò, guardiamo avanti con un approccio positivo: come nello sport, quando la squadra vince un certo numero di partite, inevitabilmente la fiducia tra i giocatori aumenta.

di Cristina Altieri Milano
26 N° 320 giugno 2023 IN COPERTINA

Hanno contribuito a delineare questo quadro positivo anche i risultati del lavoro svolto in tema di brand identity?

Le azioni intraprese nel 2022 stanno dando visibilità al corporate brand. Volevamo soprattutto generare un maggior senso di appartenenza nelle persone che lavorano in Prometeon, e ci stiamo riuscendo; contestualmente, una maggiore visibilità del brand aziendale favorisce l’attrazione di persone di talento e la retention di chi c’è già. Le sponsorizzazioni sportive, dal Mondiale Superbike, a cui si è aggiunta la partnership con il team ufficiale Yamaha, al Parma Calcio, sono coerenti con questa impostazione: da un lato aumentiamo la brand awareness, dall’altro c’è l’opportunità di offrire ai clienti, ai business partner ma anche ai nostri stessi collaboratori esperienze esclusive in contesti che favoriscono la nascita o il consolidamento di rapporti professionali che si rafforzano naturalmente grazie alla qualità delle relazioni personali che si instaurano.

Avete trovato il contesto giusto anche al Transport Logistic di Monaco?

Esattamente. Abbiamo trovato un contesto vitale e allineato al nostro modo di intendere il business, rilevando il desiderio di incontrare partner, concorrenti, clienti, di ristabilire quei rapporti personali che in queste fiere nascono e trovano il loro terreno di sviluppo. Incontrare e conoscere meglio i clienti aiuta ovviamente a comprendere quali sono le soluzioni e i servizi più adatti a soddisfare le loro esigenze. Prodotti performanti e di qualità sono fondamentali, ma i clienti necessitano di un’offerta completa a 360 gradi, in cui è la fiducia reciproca costruita e consolidata nel tempo a decretare il successo di un modello di business. E perché passi questo approccio, non si può che partire da quello che siamo noi come azienda. Crediamo fermamente in un luogo di lavoro nel quale le persone collaborano in nome di valori condivisi, in cui l’interesse della squadra viene sempre prima di qualunque ambizione personale e in cui il confronto di opinioni anche diverse è ben accetto e utile a migliorare quello che facciamo. Stiamo provando che è possibile ottenere risultati soddisfacenti in un ambiente sano e sicuro, nella convinzione che questo modo di operare permetta davvero all’azienda di generare valore per i propri clienti e collaboratori nel tempo.

PROMETEON

PROMETEON

La parola a Simone Marsico, Managing Director Italy and Head of Global Fleet Management

IL SENSO DI APPARTENENZA CHE RENDE TUTTO POSSIBILE

Una strategia precisa che vede al lavoro tre attori: produttore, rivenditore e utilizzatore finale. In Prometeon esiste una palpabile volontà di plasmare le connessioni tra quanti entrano in contatto con il prodotto secondo la logica di un rapporto che crea valore. “Sono un grande sostenitore della comunicazione - ci racconta Simone Marsico, Responsabile Mercato Italia e Flotte a livello mondo - il passaggio delle informazioni è tutto, l’ascolto permette di capire, di incontrare le necessità dell’altro, di confrontarsi su idee diverse e trarne sempre beneficio”. È un allineamento su tutti i fronti, quello espresso dal manager nei confronti del mindset della sua azienda che, a partire da Roberto Righi, permea tutti i protagonisti di questa filiera del valore. Tifoso del Parma, è proprio sugli spalti che Simone ha trovato un contesto perfetto per intessere rapporti con aziende e persone. “La scelta di creare una funzione flotte con approccio trasversale ai mercati ci ha permesso di dare attenzione

alla relazione; siamo sempre stati bravi ad approcciare mercato e clienti, e nel frattempo abbiamo portato avanti il tema dei servizi che supportano l’ultimo tassello, il prodotto. Con la Serie 02 abbiamo costruito l’identità del brand Prometeon, i servizi hanno dato valore al prodotto, e la relazione con partner e clienti chiude oggi il cerchio. Stiamo provando a costruire qualcosa di diverso, dove l’attività sul cliente finale, la flotta, viene svolta insieme allo specialista, che è il soggetto che valorizza il nostro prodotto”. Marsico parla dei rivenditori che vengono visitati costantemente dagli utilizzatori finali per un cambio gomme, un allineamento, e qualunque attività di routine; non è facile per una multinazionale arrivare ad informazioni di dettaglio, per questo i nostri business partner sono imprescindibili. “È più complicato mettere allo stesso tavolo diverse anime, ma è solo in questo modo che si mette in risalto le qualità del prodotto allungandone il ciclo di vita:

La parola a Sabina Oriani, Chief Marketing Officer

GARANTIAMO UNA FILIERA

TUTTA SOSTENIBILE

Èsu Serie 02, la prima famiglia di prodotto “Prometeon engineered”, lanciata nella primavera dello scorso anno, che il brand ha iniziato a costruire la propria identità offrendo un prodotto allineato alle esigenze del mercato sotto tutti gli aspetti prestazionali: dal chilometraggio alla robustezza, dalla sicurezza alla capacità di carico, dalla resistenza al rotolamento alla riduzione dei consumi. “Serie 02 - ci

racconta Sabina Oriani, Chief Marketing Officer - parla di innovazione e sostenibilità: è il frutto di anni di lavoro del team di Alex Bregantim, il nostro Chief Technical Officer, che ha percorso in fase di test milioni di chilometri e include linee di prodotto per tutte le applicazioni, dalle lunghe percorrenze autostradali al trasporto

persone cittadino, all’on/off e dal trainante al trainato. Per mettere a punto questa gamma di prodotti abbiamo lavorato in quattro direzioni: resistenza al rotolamento, chilometraggio, durabilità e usura uniforme del battistrada. Ma soprattutto in nostro focus è stato la sostenibilità, e non solo relativamente ai materiali ma anche ai processi produttivi e al fine vita del pneumatico, per il quale siamo sempre allo studio di nuove soluzioni di riciclo. Il nostro prodotto ha una vita più lunga, consuma meno carburante ed è ottimizzato per lasciare il minor residuo possibile sull’asfalto. È una sostenibilità a 360 gradi che ricade inevitabilmente anche sul cliente, rendendolo partecipe di questa filiera del valore”.

E poiché nel settore del trasporto il miglior prodotto rischia di rimanere invisibile senza un giusto pacchetto di servizi ad integrarlo, Prometeon mette a disposizione dei propri clienti un’offerta completa in termini di assistenza. “Lo sviluppo delle nostre soluzioni - continua Oriani - non è stato affidato a società terze, ma è stato eseguito internamente

anzi, di più, a quattro mani con i rivenditori, che hanno un contatto diretto con i clienti”. L’ultimo nato dall’ascolto di chi sulla strada trascorre le sue giornate lavorative è il Prometeon Fleet Fit, un pacchetto modulare ad un costo fisso mensile, costruito su misura sulle esigenze dell’utilizzatore finale. “È un servizio iper dedicato - spiega ancora Sabina Oriani - che il cliente può mettere a punto attingendo dalla nostra ampia offerta di soluzioni, che comprende la fatturazione centralizzata, l’ispezione e il monitoraggio digitale dei pneumatici per una manutenzione preventiva che scongiuri eventuali fermi imprevisti, e l’assistenza stradale 24/7. Svolgiamo insieme ai nostri specialisti un’attività di assessment sulla flotta, per capire quali siano le necessità del caso specifico in base ai mezzi a parco, alle rotte e alle missioni, e definiamo un pacchetto completo con un canone mensile flat zero pensieri. Il beneficio è per le flotte, che così possono budgettizzare in anticipo il costo, e per i nostri partner, ai quali viene garantito un rapporto duraturo con il cliente”.

Un team giovane e preparato che ha sviluppato un forte attaccamento all’azienda quello che costituisce la compagine di Prometeon.

quello che conta è che il cliente sia seguito e guidato nelle scelte di prodotti e servizi più idonei per le sue esigenze, e solo nella collaborazione con i nostri partner possiamo pensare di mantenere una copertura capillare, senza perdere occasioni preziose. Che cos’è oggi Prometeon? È senza dubbio un player credibile che ascolta le esigenze dei clienti”. Proprio nell’ottica di offrire una consulenza di eccellenza agli utilizzatori finali è nata la rete SuperTruck, inaugurata nel 2019, oggi organizzata in Italia su 34 consorziati e circa 90 rivenditori con più di 100 punti vendita, e pronta a sbarcare nelle prossime settimane, come annunciato a Transport Logistic, in Europa, sotto la direzione di Andrea Bottini. “È stato necessario identificare chi tra gli specialisti - prosegue Marsicopossedesse quel livello di qualità in grado di creare valore, e oggi estendiamo questo concetto su scala europea: i mezzi viaggiano e un cliente italiano o estero può esprimere un’esigenza in un altro Paese dove deve sempre trovare un appoggio affidabile”. Ai SuperTruck vengono concessi contenuti in esclusiva e opportunità in più sui temi prodotto, servizi e promozioni. “Sono rivenditori che rappresentano Prometeon al meglio dal punto di vista della valorizzazione del prodotto: noi dobbiamo essere bravi a raccontarlo, ma soprattutto a seguire le esigenze dei clienti passo dopo passo. Si tratta di un lavoro minuzioso, in cui il rivenditore deve instaurare un legame empatico con l’autotrasportatore affinché si crei un rapporto di fiducia e di condivisione dell’esperienza quotidiana sul campo: le tratte che percorre, i problemi con gli autisti, la merce che trasporta. Per far funzionare questa complessa impostazione lavoriamo sul senso di appartenenza, che rende tutto possibile”. Che a Simone Marsico sicuramente non manca. Milanese, classe 1980, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, sposato con due figli, entra nel mondo dei pneumatici nel 2011 per approdare nel 2016 a Pirelli Industrial, dove ricopre il ruolo di account, key account manager, area manager e direttore vendite in Brasile e direttore commerciale Italia. “Il lavoro mi appassiona molto: un giorno ho avvistato in tangenziale un camion di un’azienda che mi interessava. Per guardare le gomme ho tamponato l’auto che procedeva davanti a me”. Se non è attaccamento all’azienda questo...

“Crediamo in un luogo di lavoro in cui l’interesse della squadra venga prima di qualunque ambizione personale”.
27 N° 320 giugno 2023 IN COPERTINA

ROVAGNATI INTERVISTA A FEDERICA FERRARIO, GLOBAL SUPPLY CHAIN DIRECTOR

DALL’UTILIZZO

DI ENERGIE

RINNOVABILI PER LA PRODUZIONE, AL TRASPORTO

ATTUATO

DA PARTNER

SELEZIONATI PER LA

LORO ATTENZIONE AL GREEN, AL

PACKAGING CHE

RIDUCE LA PLASTICA, FINO AD UN’OFFERTA

GASTRONOMICA

SALUTARE: LA

NOTA AZIENDA DI

SALUMI PROPONE

UNA CATENA DI

FORNITURA SEMPRE

PIÙ RISPETTOSA DELL’AMBIENTE.

Rovagnati, storico marchio italiano leader nella produzione di salumi, prosegue nell’impegno verso una logistica sempre più green che ha visto nel 2022 il risparmio complessivo di 219 tonnellate di CO2. Questo risultato è stato possibile grazie ad alcune collaborazioni strategiche che l’azienda ha avviato con realtà della logistica, come il Gruppo Stef e GI.MA.TRANS. Ma non solo: Rovagnati ha condiviso con i propri partner l’opportunità di avviare test sperimentali per l’utilizzo di veicoli elettrici per le consegne dell’ultimo miglio nei centri abitati. Il progetto prevede di testare alcuni mezzi impiegati in Toscana e in Piemonte, principalmente su aree urbane di grandi città che possono essere interamente coperte con l’autonomia del veicolo. Abbiamo rivolto le nostre domande a Federica Ferrario, Supply Chain Director di Rovagnati.

Federica Ferrario, in quali mansioni si articola il suo ruolo?

Le principali sono inerenti alla creazione e gestione di team collaborativi e di talento in grado di presidiare, sotto la mia guida, le aree cruciali di gestione quali: l’Hub logistico di proprietà dell’azienda, la logistica in inbound da plant produttivi e fornitori e l’outbound, il trasporto di merci globale, il procurement sia logistico che di trasporto, il demand planning e la pianificazione della produzione industriale. La Rovagnati ha una supply chain globale

LA SUPPLY CHAIN TENDE AL VERDE DALLA PRODUZIONE ALLA TAVOLA

composta da diversi plant produttivi in Italia e un plant in Nord America. L’Hub logistico principale si trova a Villasanta, in Brianza, ed è altamente automatizzato e robotizzato. La rete è composta inoltre di diversi secondi livelli sia in Europa che oltre oceano gestiti da partner logistici. Un team di oltre 50 persone lavora nelle diverse aree della supply chain. Devo dire che nutro una grande passione per le diverse fasi di produzione e distribuzione dei prodotti. Mi incuriosiscono e divertono soprattutto la creazione di nuovi modelli di pianificazione e sviluppo delle catene di fornitura in sistemi complessi, in particolare lo sviluppo di modelli distributivi e di servizio efficaci, ma anche la ricerca su mercato,

la qualifica di nuovi partner di lavoro e la relazione coi clienti per collaborare a progetti win-win in ambito Supply Chain.

A proposito di partner di lavoro, possiamo specificare l’apporto valoriale dato in ambito logistico da Gruppo Stef e GI.MA.TRANS? Intanto per Rovagnati trovare soluzioni e tecnologie che permettano di ridurre gli impatti della logistica sull’ambiente è fondamentale per raggiungere una sostenibilità che abbia un impatto concreto sulla vita di tutti. Grazie alla scelta di mezzi in grado di offrire un elevato livello di performance, sicurezza e affidabilità, Gruppo Stef ha ridotto del 20 per cento le emissioni per ogni tonnellata di prodotto trasportata. GI.MA.TRANS ha invece introdotto nella flotta di Rovagnati mezzi alimentati a LNG e di una tecnologia Hybrid. Questa combinazione garantisce una resa frigorifera più che raddoppiata rispetto a un gruppo multi temperatura tradizionale che, grazie al funzionamento 100 per cento elettrico con la corrente

prodotta dal generatore collegato al motore del veicolo, consente di ottenere zero emissioni.

Più in generale, com’è costituita la flotta, quella di proprietà e quella dei partner al vostro servizio?

Rovagnati ha una flotta interna di mezzi di proprietà utilizzati per servizi di navettaggi tra stabilimenti produttivi del Gruppo, per servizi di consegna e per la tentata vendita in Lombardia. Il trasporto globale si articola su diverse direttrici, sia il via terra nazionale che internazionale, il via aerea e il via oceano, nel rispetto della catena del freddo. Diversi partner selezionati distribuiscono il prodotto Rovagnati in tutto il mondo, in più di 4 continenti.

Quali sono le criticità nel gestire la supply chain di un’azienda come Rovagnati, e quali le sue caratteristiche professionali e personali che la supportano in questo particolare ruolo?

Il network complesso e globale di Rovagnati si ramifica con spedizioni via terra, via aria, con container oceanici e su diversi canali distributivi, compreso il B2C. Quindi il livello di servizio in consegna, la gestione attenta delle scorte e l’accuratezza della pianificazione sono fattori critici

ed essenziali per garantire una customer experience eccellente. L’importanza di una supply chain correttamente gestita è articolata su più dimensioni di impatto sia endogene che esogene. Le principali: garanzia della qualità ed edibilità dei prodotti nel rispetto della catena del freddo, sicurezza dei processi e delle attività operative, affidabilità e resilienza della catena di fornitura, efficienza dei costi e delle scorte e sostenibilità del modello di servizio. Avendo vissuto svariate esperienze manageriali in contesti multinazionali complessi e mutevoli, ho affinato le capacità di visione di lungo periodo e di pianificazione strategica essenziali per creare e implementare processi di miglioramento continuo sia a livello organizzativo che di modelli di gestione della catena di fornitura. Curiosità, ottimismo e tenacia sono i tratti peculiari che aiutano e orientano anche in situazioni di criticità.

Come la supply chain può contribuire ad innalzare il livello di sostenibilità di un’azienda? La supply chain è un ecosistema che può dare un contributo elevato attraverso lo sviluppo di relazioni efficaci tra partner, rivolte alla gestione sostenibile

La sede principale di Rovagnati, si trova a Villasanta, comune lombardo confinante con Monza.
28 N° 320 giugno 2023 PERSONAGGI
di Cristina Altieri Monza

delle attività. Obiettivi sfidanti e condivisi sono alla base di ogni processo per sviluppare progetti sostenibili su più direttrici: dalla gestione green delle flotte nei trasporti su gomma alla riduzione dei consumi energetici dei magazzini del freddo, dai progetti di razionalizzazione degli allestimenti alla sincronizzazione per massificare i drop. Fino ai progetti più complessi di revisioni del network per ottimizzare i secondi livelli distributivi e alla digitalizzazione dei processi.

Su quali temi si declina per Rovagnati il valore della sostenibilità?

In Rovagnati la sostenibilità passa attraverso uno specifico programma di Corporate Social Responsibility, Rovagnati Qualità Responsabile, che nasce nel 2017 con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sempre più consapevole del business che pone qualità, persone e ambiente al centro del modo di pensare e di agire dell’azienda. Un percorso verso la sostenibilità, strutturato attorno ai tre valori del Buono, del Sano e del Giusto, che si sviluppa attraverso quattro macro-aree di azione, il nostro P.A.N.E. (People, Animal Welfare, Nutrition, Environment).

Gli impegni vanno dal supporto

alle nostre persone, alle comunità locali e al talento, all’attenzione per una gestione sempre più responsabile delle nostre filiere; dalla promozione della sicurezza alimentare con lo sviluppo di soluzioni e ricette innovative alla riduzione dell’impatto generato sull’ambiente, con investimenti in soluzioni e tecnologie innovative che coinvolgono diverse funzioni tra cui anche la Supply Chain.

Quali sono gli obiettivi dell’azienda in tema di sostenibilità a breve e a lungo termine?

L’obiettivo principale dell’azienda è rafforzare sul lungo periodo un processo di trasformazione industriale che investe tutte le dimensioni del nostro business e che per noi è oggetto di costante miglioramento, integrando la sostenibilità in tutte le aree di lavoro, spaziando dai temi dell’energia alla logistica, dalla riduzione della plastica nei nostri packaging all’innovazione di prodotto per un’offerta gastronomica sempre più salutare e al contempo sostenibile. Tra le principali attività in progress il potenziamento dell’utilizzo delle

TOYOTA

Insieme a VDL per un futuro ad idrogeno IN ARRIVO IL FUEL CELL TRUCK

Toyota ha unito le forze con l'olandese VDL per entrare nel mercato europeo degli autocarri pesanti a idrogeno a emissioni zero, utilizzando la tecnologia Fuel Cell Toyota. La cooperazione mira ad accelerare la decarbonizzazione del settore della logistica stradale, un fattore importante per il raggiungimento degli obiettivi di Toyota Motor Europe di una strategia completamente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2040. La massa ridotta dei sistemi a idrogeno consente un carico utile maggiore e il rifornimento rapido di idrogeno è essenziale per i trasporti a lungo raggio. L'idrogeno può rifornire un camion con la stessa rapidità del diesel

energie rinnovabili attraverso impianti fotovoltaici e i nuovi investimenti in cogenerazione per ridurre ulteriormente il nostro impatto.

Federica Ferrario, ci dice qualcosa dalla sua bio professionale?

Sono milanese, laureata in Ingegneria Gestionale al Politec-

e l’incremento dell’utilizzo di camion ad idrogeno, con la loro richiesta di quantità elevate di questo gas, può essere un elemento fondamentale nello sviluppo di infrastrutture auto-sostenibili intorno ad arterie stradali chiave. VLD Groep costruirà il primo camion a Fuel Cell entro l'estate del 2023, seguito da altri veicoli che saranno prodotti e valutati sulle rotte logistiche di Toyota nell'au tunno del 2023. Il progetto consoliderà le conoscenze su come impiegare i camion a celle a combustibile, so stenendo ulteriormente la visione a lungo termine dell'azienda di decar bonizzare la logistica e ridurre l'impronta di carbonio di Toyota al

nico di Milano e ho un Master in SDA Bocconi. Gestisco da più di quindici anni le Operations e le Supply Chain in diverse realtà multinazionali e settori (Manufatturiero, FMCG, Logistica, Food), contribuendo anche all’implementazione di importanti progetti di automatizzazione e sviluppo di network internazionali e progetti

di là dell'elettrificazione dei veicoli passeggeri. Questo nuovo progetto è uno dei tanti che Toyota ha recentemente messo in atto con diversi partner, compresi quelli per i veicoli commerciali leggeri, le imbarcazioni, i treni e gli autobus, con l'obiettivo di accelerare la transizione verso un'economia dell'idrogeno.

il codice QR per saperne di più!

di sostenibilità in Logistica. Attualmente rivesto il ruolo di Global Supply Chain Director in Rovagnati dove ho trovato la combinazione perfetta di eccellenza di prodotto e di innovazione di processi, con il Made in Italy come cifra distintiva di imprenditorialità e di capacità di misurarsi con le sfide dell’internazionalizzazione.

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“In Rovagnati ho trovato la combinazione perfetta di eccellenza di prodotto e di innovazione di processi, con la cifra distintiva del Made in Italy".
29 N° 320 giugno 2023 PERSONAGGI

MERCEDES-BENZ TRUCKS TAPPA PRESSO LA CONCESSIONARIA MERBAG DEL TOUR E-ACTROS

È STATA LA CONCESSIONARIA

LOMBARDA AD

OSPITARE UNA DELLE

TAPPE DEL GIRO DI CONOSCENZE CHE

IL NUOVO E-ACTROS

STA PORTANDO

A TERMINE PER SPIEGARE LE SUE CARATTERISTICHE

AI CLIENTI E FAR

TOCCARE LORO CON MANO I VANTAGGI DELLA MOBILITÀ ELETTRICA.

assa da Milano, anzi, da Lainate, presso la sede della concessionaria Merbag, il tour eActros che, partito dallo stabilimento di Wörth, dove il mezzo viene costruito, ha portato tre esemplari per il servizio di distribuzione in giro per l’Europa attraverso Austria, Italia appunto, Germania, Paesi Bassi e Belgio. Numerose le aziende di trasporto che hanno voluto raggiungere il management Mercedes in questo e negli altri eventi per conoscere da vicino, e testare su strada, il veicolo elettrico e i servizi offerti a complemento del prodotto. Anche a Milano infatti gli esperti di Mercedes-Benz Trucks, in viaggio sugli eActros, hanno discusso direttamente con i gestori di flotte, rispondendo alle loro domande sulla mobilità elettrica. Complessivamente, i tre eActros percorreranno circa 3.700 chilometri per un periodo di cinque settimane, viaggiando esclusivamente a trazione elettrica a batteria. Le ricariche verranno effettuate sia presso i punti di ricarica pubblici lungo il percorso che presso le infrastrutture di ricarica presenti nei depositi delle filiali.

Per il roadshow sono stati utilizzati due eActros 300 4×2 ed un eActros 400 6×2. Le batterie dell’eActros sono costituite da tre (eActros 300) o

IL FUTURO PASSA DA MILANO

Pquattro pacchi batteria (eActros 400, per un’autonomia di 400 km), ognuno dei quali offre una capacità installata di 112 kWh. Il cuore tecnologico del truck è l’e-axle, un assale rigido elettrico con due motori elettrici integrati e cambio a due rapporti. I motori, raffreddati a liquido, generano una potenza continua di 330 kW ed una potenza di punta di 400 kW. A ciò si deve aggiungere che, adottando uno stile di guida previdente ed attento ai consumi, il veicolo è in grado recuperare energia elettrica.

L’evento ha rappresentato ancora una volta la giusta occasione per porsi le domande che stanno accompagnando il processo di transizione verso le zero emissioni: su quali percorsi posso impiegare veicoli elettrici? A che punto sono le infrastrutture di ricarica? Quali misure strutturali ed investimenti occorre mettere in campo per la ricarica in deposito? A queste domande Mercedes-Benz Trucks h dato risposta ancora una volta dichiarandosi disponibile ad effettuare nei confronti dei clienti interessati una vera e propria consulenza che parte dal studio dei percorsi e arriva all’identificazione di possibili sovvenzioni pubbliche per l’infrastruttura ed i veicoli, per assicurare alle aziende un elevato utilizzo del veicolo e l’ottimizzazione del TCO.

Numerose le aziende clienti intervenute per testare il nuovo eActros insieme ai driver pronti a dare ogni informazione relativa ai veicoli, dall'autonomia, alla ricarica, ai sistemi di assistenza alla guida.

DAIMLER TRUCK NON SOLO ELETTRICO: LA PIONIERISTICA VISIONE DEL BRAND IN TEMA DI SICUREZZA

NON SOLO EMISSIONI: ANCHE GLI INCIDENTI VERRANNO AZZERATI

o studio dell’incidentalità nel trasporto pesante ha svolto negli ultimi 50 anni un ruolo centrale nello sviluppo di Daimler Truck che ha installato nel tempo numerosi sistemi molto prima che fossero obbligatori per legge. Ad esempio, Mercedes-Benz Trucks è stato il primo produttore a introdurre il sistema di frenatura antibloccaggio ABS per autocarri già nel 1981. Il controllo antislittamento ASR è seguito pochi anni dopo. Con l'introduzione del primo Actros nel 1996, il brand tedesco ha fissato lo standard con il sistema frenante elettronico EBS. Nel 2000 sono seguiti il Proximity Control Assist e il Lane Assistant come ulteriori rivoluzionari sistemi di sicurezza e nel

L2001 l'Electronic Stability Program per autocarri. Nel 2002, nella seconda generazione dell'Actros, hanno debuttato l’Hill Holder come ausilio alla partenza e il Brake Assist. Nel 2006, l'Active Brake Assist ha inaugurato una nuova era, visto che per la prima volta, un autocarro è stato in grado di avviare la massima frenata completa entro i limiti del sistema. Negli anni successivi le funzioni dell’ABA sono state ampliate. La quinta generazione attualmente disponibile, utilizzando una combinazione di radar e telecamere, se rileva il rischio di un incidente con un veicolo che precede, un ostacolo fermo o un pedone, emette un avviso visivo e un segnale acustico. Se il conducente non reagisce, avvia una frenata parziale e, ancora, se la collisione è imminente, può eseguire una frenata automatica fino all'arresto completo.

Il Sideguard Assist S1R, disponibile per molti modelli delle

serie Actros, Arocs o Econic, è un altro esempio del ruolo pionieristico che l'azienda ha svolto nella prevenzione di incidenti con pedoni e ciclisti. Nel giugno 2021, Daimler Truck è stato il primo produttore a lanciare l'Active Sideguard Assist che non solo è in grado di avvisare il conducente di ciclisti, scooter elettrici o pedoni in movimento sul lato passeggero anteriore, ma anche di avviare una frenata automatica fino all’arresto se il conducente non riesce a reagire adeguatamente all'avviso acustico e visivo. Per gli avvisi visivi, Sideguard Assist S1R e ASGA utilizzano il display della MirrorCam installata al posto dei tradizionali specchietti principali e grandangolari.

Lo studio degli incidenti ha anche portato all'idea dell'Active Drive Assist, che dal 2018 consente la guida parzialmente automatizzata di Livello 2. In determinate condizioni, il sistema supporta attivamente il conducente con la guida longitudinale e laterale e può aiutare automaticamente a mantenere la distanza, accelerare e sterzare. Se il conducente si avvicina troppo a un veicolo, l’ADA può frenare autonomamente il camion per mantenere la distanza e poi accelerare nuovamente fino alla velocità impostata. L'ultima generazione è in grado di fare ancora di più, avviando un arresto di emergenza quando rileva che il conducente durante il viaggio non

30 N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ

sta più guidando attivamente, ad esempio a causa ad un problema di salute. Quando il camion si ferma, il sistema inserisce il freno di stazionamento elettronico e sblocca le porte, in modo che i soccorritori possano raggiungere il conducente.

Ancora: per garantire che un breve momento di disattenzione abbia il minor numero possibile di conseguenze, il Lane Keeping Assist avverte il conducente di un imminente allontanamento dalla corsia contrassegnata mediante un segnale acustico e visivo. A tale scopo, una telecamera digitale monitora costantemente la strada davanti al camion e rileva pericolose deviazioni dal mantenimento della corsia. Una funzione importante in questo contesto è fornita anche dall'Attention Assist, che tiene sotto controllo l'attenzione del conducente in base a vari parametri rilevando le tipiche manovre di sterzata che intervengono solitamente quando la concentrazione dell’autista sta diminuendo, e richiede che il conducente si prenda una pausa. Lo Stability Control Assist e il Trailer Stability Control Assist sono due sistemi pensati per

Il 75 per cento dei veicoli consegnati da Daimler Truck entro il 2025 e l’80 per cento entro il 2030 avranno un corredo di sicurezza che supererà i requisiti legali.

ridurre il rischio di sbandamento del veicolo trainante e delle combinazioni trattore/semirimorchio: nelle situazioni di guida critiche, quando il veicolo tende a sottosterzare o sovrasterzare in curva, le forze frenanti su ogni singola ruota vengono controllate in modo mirato. Inoltre, la potenza del motore viene ridotta e la combinazione motrice/semiri-

morchio viene impedita frenando contemporaneamente il semirimorchio in modo controllato. Inoltre, se il rimorchio raggiunge il limite di ribaltamento senza che il conducente se ne accorga, la velocità della combinazione trattore/semirimorchio viene automaticamente ridotta fino al raggiungimento della piena stabilità di guida. Oltre ai suddetti sistemi, il portafoglio di sicurezza di Mercedes-Benz Trucks comprende anche altri elementi, come il Traffic Sign Assist, che aiuta il

conducente a riconoscere determinati segnali stradali in tempo reale, l’Highbeam Assist che accende o spegne automaticamente gli abbaglianti a seconda del traffico, e il sistema di allarme acustico per aumentare la percezione dei silenziosissimi eActros ed eEconic. Con questi sistemi e i loro prossimi sviluppi Daimler Truck si è posta l'obiettivo di dotare almeno il 75 per cento dei veicoli consegnati nei suoi mercati principali entro il 2025 e almeno l’80 per cento entro il 2030 di un

ELETTRIFICARE LA CATENA DEL FREDDO

Da oltre 20 anni Carrier Transicold è un pioniere dell‘elettrificazione. Tutto è iniziato con il lancio strategico della nostra tecnologia E-Drive completamente elettrica nel 1999, che ha trasformato le trasmissioni meccaniche in elettriche. Oggi, Carrier Transicold è orgogliosa di offrire una soluzione elettrica per il 100% delle sue linee di veicoli.

L'Active Sideguard Assist è in grado di avvisare il conducente di ciclisti, scooter elettrici o pedoni in movimento sul lato passeggero anteriore, ma anche di avviare una frenata automatica fino all’arresto se il conducente non riesce a reagire adeguatamente all'avviso acustico e visivo.

equipaggiamento di sicurezza che superi i requisiti legali. Il progresso cui ha contribuito in modo così rilevante Daimler Truck ha già prodotto oggi un risultato concreto: secondo l'Ufficio federale di statistica tedesco, il numero di vittime in incidenti che coinvolgono veicoli commerciali è sceso da 889 a 613 tra il 2011 e il 2021, ovvero di quasi il 30 per cento. Nello stesso periodo, il numero di occupanti di veicoli in incidenti stradali uccisi da veicoli pesanti è sceso da 174 a 140, quasi il 20 per cento. Uno sviluppo positivo, in particolare in considerazione dell'aumento di quasi il 15 per cento del volume di trasporto tra il 2011 e il 2021. Sempre osservando la curva tedesca, ma su un periodo di tempo ancora più lungo, si può notare che il numero di persone uccise in un incidente con camion per miliardo di tonnellate-chilometro guidate è sceso da 7,5 a 1,2 tra il 1992 e il 2021, mentre gli infortuni gravi sono scesi dal 52,9 all'11,2.

www.carriertransicold.it

Syberia 14 Vector®
Pulsor® Neos HE 200
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DAF TRUCKS A CONOSCERE LA NUOVA GAMMA PER IL CAVA CANTIERE: XDC, XFC, XD E XF EXTRA ROBUST

È IN UNA GRANDE CAVA NEL LIMBURG, UNA PROVINCIA NEL SUD DEI PAESI BASSI, NEL CUORE D’EUROPA, A POCHI CHILOMETRI DAI CONFINI CON LA GERMANIA E CON IL BELGIO, CHE SI È SVOLTO IL TEST DRIVE DEGLI ULTIMI ARRIVATI, I MODELLI NUOVA GENERAZIONE DI CABINATI E TRATTORI A TRAZIONE DOPPIA, PER APPLICAZIONI FUORI STRADA E SU STRADA, CHE COMPLETANO LA GAMMA DEL COSTRUTTORE OLANDESE.

UN LINE-UP PRONTO PER NUOVI OBIETTIVI A TUTTO CAMPO

così, dopo gli XD (distribuzione e applicazioni professionali) e gli XF, gli XG e gli XG+ (lunghe percorrenze e impieghi pesanti), a disegnare l’integrale offerta Daf entrano in listino gli XDC e XFC Construction 8x4, 6x4 e anche 4x2, per impieghi pesanti in cava e in cantiere, e gli XD e XF Extra Robust per chi ha bisogno di mezzi robusti ma non deve fare percorsi fuoristrada. Ora c’è un nuovo Daf per ogni applicazione, dichiarano ad Eindhoven, quartier generale della Casa. Negli ultimi diciotto mesi, con gli XD, XF, XG e XG⁺, Daf ha sviluppato una serie completamente nuova di veicoli, approfittando anche, prima tra le Case costruttrici, delle nuove norme europee su masse e dimensioni. Veicoli ben accolti dal mercato europeo, dove i nuovi mezzi heavy duty hanno registrato 80.000 ordini e una quota di mercato del 17,3% nel 2022.

Edi Paolo Barilari Limburg
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Hanno avuto modo di sporcarsi per bene nella cava in cui sono stati testati i DAF XDC e XFC, nonché gli XD e XF Extra Robust, pronti ora a soddisfare tutte le esigenze degli operatori professionali in termini di robustezza e mission fuoristrada.

I cava cantiere: XDC e XFC

Construction

Il 2023 è dunque l’anno del lancio delle due nuove gamme. La XDC e XFC Construction, con cabinati e trattori, è progettata per un uso regolare fuori strada e una efficace trazione su terreni difficili. Disponibile nelle configurazioni assali 8x4, 6x4 e, per la prima volta, 4x2, questi mezzi cava cantiere hanno un’altezza da terra che arriva fino 40 centimetri e un angolo di attacco di 25°, un robusto paraurti in acciaio a tre parti separate, una piastra in acciaio a protezione del radiatore e due fendinebbia a led completamente incassati nel paraurti, a manutenzione zero.

La gamma propone diversi tipi di tandem.

In Italia

Daf applica un modello distributivo indiretto con 16 concessionarie di vendita e circa 70 centri di assistenza.

Si parte con il leggero da 19 tonnellate, con riduzione singola (SR1132T), sospensioni a balestra e freni a disco o a tamburo, ideale per le applicazioni in cui il peso è importante, come le betoniere leggere 6x4 e 8x4. Per le applicazioni più pesanti, come il trasporto di legname, le betoniere pesanti e il trasporto di container, ci sono i tandem da 21 e 26 tonnellate con riduzione singola SR1360T, con freni a disco e sospensioni pneumatiche. Specifico per il mercato italiano, per le applicazioni fuori strada, c’è un tandem da 26 tonnellate con riduzione ai mozzi (HR1670T) con sospensioni a balestra e freni a tamburo. Per le applicazioni con cassone ribaltabile più leggere, la Daf ha ampliato la gamma XDC e XFC Construction con versioni cabinato e trattore a 2 assali (4x2).

I crossover: XD e XF Extra Robust

Oltre alle nuove gamme per il cava cantiere la Daf ha ora anche i nuovi modelli XD Extra Robust e XF Extra Robust, un’aggiunta alla gamma di veicoli per l'edilizia e per gli impieghi professionali. Le cabine sono basate sui modelli XDC e XFC, mentre i telai sono identici a quelli delle serie XD e XF stradali. Con questa combinazione mista gli Extra Robust sono veicoli adatti alle missioni nel campo dell’edilizia e dei servizi municipali che però non richiedono missioni fuori strada ma hanno bisogno di una cabina più resistente.

Allestimenti plug&play

Un veicolo intero è una combinazione tra camion e allestimento. L’accoppiamento perfetto tra questi due elementi realizza una combinazione sicura ed efficace. Con questo principio in mente ,la Daf ha sviluppato i programma “plug&play” in stretta collaborazione con venticinque importanti produttori di cassoni in tutta Europa. "Plug and play" permette di condividere le informazioni tra costruttore e allestitore, così che il primo possa disegnare un telaio e il secondo costruire un allestimento che abbiano le giuste caratteristiche per combaciare perfettamente. Un nuovo software 3D della Daf aiuta a determinare in modo semplice la posizione dei fori e dei moduli di fissaggio carrozzeria disponibili in fabbrica, semplificando al massimo il processo. Lo stesso vale per il cablaggio, completamente assemblato in fabbrica dalla Daf per connettere perfettamente al telaio del veicolo in maniera facile e rapida anche l’allestimento più complesso. Un software semplifica la condivisione e la comunicazione dei dati tra il veicolo e l’allestimento. Tutto ciò semplifica l’installazione e garantisce la consegna rapida del veicolo con la configurazione desiderata.

VEICOLI INDUSTRIALI La parola all’Amministratore Delegato Paolo Starace OGGI FORTI NEI TRATTORI, DOMANI SU TUTTA LA GAMMA

In una giornata di sole olandese che fa risaltare il colore dorato dei nuovi Daf, Paolo Starace gira intorno ai mezzi freschi di fabbrica pronti a sporcarsi le ruote sul percorso impegnativo disegnato all’interno di una grande cava, con saliscendi dalle forti pendenze. Si intuisce che l’Amministratore Delegato di Daf Italia immagina già questi mezzi sui piazzali dei concessionari italiani, pronti ad essere consegnati ai clienti. I prossimi mesi vedranno Daf Italia impegnata a crescere in quei segmenti di mercato dove ancora non è ancora così forte come lo è nei trattori pesanti.

Paolo Starace, l’impressione è che la qualità dei trattori stradali Daf sia arrivata anche sulla gamma cava-cantiere.

È corretto, questa è una filosofia che ritroviamo in tutti i prodotti Daf. Quello dei cava-cantiere lo abbiamo definito il terzo capitolo, che completa il rinnovo della gamma.

Con il completamento della gamma possiamo dire che Daf abbia fatto un grande salto, diventando un marchio premium?

Sì, lo è di fatto, grazie a un grande lavoro e rilevantissimi investimenti sui prodotti. Oggi offriamo alla clientela veicoli che mantengono nel loro DNA quelle caratteristiche tradizionali e fondamentali di DAF ma con l’aggiunta di elementi di novità molto rilevanti che ci consentiranno di crescere in questo segmento.

Siete una Casa leader in Europa, e molto forte anche in Italia nel settore dei trattori, ma state ancora inseguendo una crescita

nei carri e nei veicoli più leggeri.

Ed è proprio per questo motivo che quello dei carri è stato da noi individuato come un segmento con alte potenzialità di crescita e di sviluppo; abbiamo stanziato ingenti investimenti nel prodotto e nei servizi per conquistare questa parte di mercato che ancora ci manca.

La vostra rete di dealer ha successo nel vendere i trattori ma forse deve migliorare nel contattare e conquistare clienti che cercano i carri?

I nostri concessionari sono bravissimi a vendere il trattore stradale, e stiamo investendo moltissimo in risorse e formazione proprio per aiutarli a comprendere meglio le dinamiche di settori specifici come quelli dei carri e dei cava-cantiere.

Com’è organizzata in Italia la rete di dealer DAF?

In Italia abbiamo sedici concessionarie di vendita e una settantina di centri di assistenza. Il nostro modello distributivo rimane completamente indiretto e crediamo che questo sia un approccio vincente, che finora ci ha dato ragione e pertanto continueremo su questa strada: riteniamo che il lavoro del costruttore sia un lavoro diverso rispetto a quello del concessionario.

L’ultimo dato consolidato sulle vendite dei vostri trattori in Italia?

Nei trattori pesanti siamo al 17 per cento di quota, posizionati molto bene, di fatto nel segmento siamo il primo costruttore straniero, secondo solo rispetto al brand nazionale.

La nuova gamma cava-cantiere: quando sarà dispo-

nibile in Italia e con quali obiettivi di vendita?

I veicoli sono già ordinabili e le prime unità sono disponibili in concessionaria per i test drive. Vista la situazione attuale, con le consegne lunghe soprattutto da parte degli allestitori, ci aspettiamo che i primi risultati di questa nuova gamma si inizieranno a vedere alla fine del 2023 e nei primi mesi del 2024.

Proprio per quanto riguarda gli allestitori, DAF propone ora il sistema Plug&Play.

Plug&Play è il risultato della volontà di DAF di crescere in questo segmento, e per farlo

è imprescindibile prendere in considerazione non solo il cliente e il costruttore del camion, ma anche l’allestitore e per questo abbiamo realizzato un programma ad hoc con alcuni partner selezionati che consente di poter predisporre i telai già in fabbrica con cablaggi e forature dei telai cha aiutano gli allestitori ad abbinare il loro prodotto al nostro camion, riducendo i tempi e garantendo la correttezza del montaggio. L’obiettivo è quello di integrarsi con gli allestitori per fornire al cliente finale un prodotto perfetto che risponda alle loro richieste in tempi brevi.

DAF
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Classe 1970, milanese, Paolo Starace è in DAF Veicoli Industriali S.p.a. dalla fine del 1999. Nel 2011 viene nominato Ammministratore Delegato.

SCHMITZ

CARGOBULL ROMANIA: CONSEGNATO IL PRIMO SEMIRIMORCHIO ELETTRICO

Temperatura controllata, ma a zero emissioni

UN'UNITÀ DI

II primo semirimorchio completamente elettrico Schmitz Cargobull S.KOe COOL è entrato a far parte del parco mezzi della Blue River, azienda di trasporti che opera in Romania. Insieme ad altri rappresentanti di Schmitz Cargobull, Roland W. Schacht, Regional Director Central Europe di Schmitz Cargobull, e George Badea, Regional Product Marketing Manager di Schmitz Cargobull Romania, hanno consegnato il semirimorchio completamente elettrico ad Alexandru Păun, General Manager della Blue River. Durante l'evento presso la sede Schmitz Cargobull di Ciorogarla, i vantaggi del semirimorchio completamente elettrico sono stati presentati in dettaglio e la sua funzionalità è stata dimostrata nella pratica.

"Blue River e Schmitz Cargobull - ha commentato Roland W. Schacht - sono partner commerciali da molti anni e siamo lieti di poter fornire a Blue River un veicolo efficiente e sostenibile per il trasporto a temperatura controllata sotto forma del semirimorchio frigo completamente elettrico S.KOe".

"Per Blue River - è intervenuto Alexandru Păun - l’anno passato è stato un anno di riposizionamento e decisioni coraggiose. Vogliamo continuare a portare avanti l'elettrificazione del trasporto merci in Romania e quindi fungere da punto di riferimento per l'intero settore dei trasporti. Il box refrigerato completamente elettrico è parte di questa strategia di sostenibilità a lungo termine e siamo lieti che Blue River sia il primo trasportatore rumeno ad aggiungere questo veicolo alla sua flotta".

Schmitz Cargobull investe da molti anni nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni di trasporto sostenibili ed efficienti dal punto

CHEP

L'azienda di noleggio pallet va verso il digitale LA LOGISTICA PUNTA

TUTTO SUI DATI

Fornitore globale di soluzioni per supply chain, CHEP sta mettendo a punto la trasformazione digitale delle sue attività, comprese le modalità di gestione di recupero dei pallet e le operazioni del call center di Lisbona, centro nevralgico per tutta l’Europa. Progetti pilota simili sono in corso anche presso CHEP USA e Brasile.

“Un anno fa - spiega Alfonso Martín, Asset Productivity Solutions Director in CHEP Europe - abbiamo lanciato il “progetto Predict”, teso a promuovere un approccio basato sui dati per il recupero degli asset aziendali. Facendo leva sulle tecnologie di machine learning e sui dati che riceviamo

Alexandru Păun General Manager di Blue River, riceve da Roland W. Schacht, Regional Director Central Europe, e George Badea, Regional Product Marketing Manager di Schmitz Cargobull, il primo semirimorchio elettrico "in piccolo" e "in grande".

di vista energetico, impegno che l’ha posizionata tra i pionieri dell'innovazione nel settore dei rimorchi. "Il nostro nuovo semirimorchio completamente elettrico S.KOe COOL - ha affermato George Badea - è una chiara dimostrazione del nostro impegno per la sostenibilità e la tecnologia all'avanguardia".

Il semirimorchio S.KOe COOL è dotato di un'unità di raffreddamento completamente elettrica con elettronica di potenza integrata, una batteria ad alta tensione e un generatore dell'asse, che lo rendono privo di emissioni. Il veicolo elettrificato è anche estremamente silenzioso e consente quindi la consegna nelle aree urbane nelle prime ore del mattino e in tarda serata. L'unità di raffreddamento elettrica S.CU ep85 è progettata per il raffreddamento e il riscaldamento senza emissioni e offre una capacità di raffreddamento fino a 15.800 watt e una capacità di riscaldamento di 10.500 watt. Le batterie sull'argano di supporto sostituiscono il serbatoio del gasolio e offrono anche la possibilità di installare un box pallet aggiuntivo con spazio per 36 pallet. Tra l’altro l'assale elettrificato del rimorchio Schmitz Cargobull recupera energia durante la frenata, prolungando così il tempo di funzionamento della macchina frigorifera o riducendo i tempi di ricarica della batteria tramite la rete elettrica.

ni digitali. In sinergia con i suoi principi fondanti - riutilizzo, resilienza e rigenerazione - CHEP fa da pioniere nell’avvento delle supply chain del futuro.

da produttori, trasportatori e clienti al dettaglio, abbiamo sviluppato una serie di algoritmi che definiscono le attività settimanali per gli operatori dei nostri call center. Lo strumento gestisce i ritiri da oltre 100.000 sedi e, solo lo scorso anno, ci ha aiutato ad incrementare di ben 500.000 unità i pallet recuperati, con conseguente aumento dell’efficienza delle supply chain e supporto alla sostenibilità”.

L’ambizione di CHEP di reinventare il pooling - modello circolare che prevede il riutilizzo delle sue piattaforme - comporta il potenziamento di una soluzione globale già leader di mercato, creando simultaneamente nuove capacità commerciali e identificando opportunità inedite con cui apportare valore per il cliente. Tutto questo si basa su una trasformazione digitale che massimizzerà il potere dei dati e le informazio-

“Stiamo finalizzando - aggiunge Christian Carrasco, CHEP Asset Productivity Process Transformation, Global Director - una mappatura esauriente dei processi per la totalità degli aspetti gestiti dal call center, che consentirà di identificare le aree da ottimizzare su cui fare leva per la nostra trasformazione. La trasformazione del call center è incentrata su tre pilastri. Il primo è migliorare l’esperienza dei clienti. Tutti i nostri utenti, interni o esterni che siano, esigono lo stesso tipo di servizio da noi. Il secondo è la digitalizzazione globale, che va allineata agli altri programmi trasformativi in corso al nostro interno. E il terzo, infine, è rappresentato dagli incrementi dell’efficienza, derivanti dalla semplificazione dei processi e dalla riduzione del tempo che dedichiamo a risolvere le problematiche”. Al momento il call center si occupa dei contatti sia in entrata che in uscita per il servizio clienti, relativamente al recupero delle attrezzature. Più di 100 operatori curano questi aspetti in ben 25 lingue, supportando 28 nazioni europee. Inoltre, il sito collect.chep.com permette di richiedere in modo semplice e rapido il ritiro dei pallet online.

IL MODELLO S.KOE COOL È DOTATO
DI
RAFFREDDAMENTO COMPLETAMENTE ELETTRICA: GRANDE SODDISFAZIONE SIA DA PARTE DEL FORNITORE CHE DA PARTE DEL CLIENTE BLUE RIVER, IMPEGNATO IN UNA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ A LUNGO TERMINE.
Da sinistra Sonia Guerra, Manager, CHEP European Call Center, Christian Carrasco, Asset Productivity Process Transformation, e Alfonso Martin, Asset Productivity Solutions Director.
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Flessibilità dell’offerta Design innovativo, comfort totale

Elettromobilità nel DNA Assistenza al top con IVECO ON

btdsadv.com

L’ECCELLENZA SARDA CHE OPERA NEL CUORE DEL MEDITERRANEO

PSI TRATTA DI 10 FRIGO COOL LINER DUOPLEX STEEL CHE RENDONO ANCORA PIÙ SICURI ED EFFICACI I TRASPORTI

VIA MARE. CE NE PARLA MARILISA LUCIANO, FIGLIA DI STEFANO, CHE INSIEME AI FRATELLI E AL PADRE PORTA

AVANTI QUELLA CHE SENZA DUBBIO È UNA DELLE REALTÀ IMPRENDITORIALI PIÙ IMPORTANTI DELLA SARDEGNA.

rofessionalità, lungimiranza e soprattutto una grande e autentica passione. Sono questi gli elementi che da 37 anni fanno della Lucianu Trasporti una delle realtà imprenditoriali più importanti della Sardegna, nonché una delle aziende di trasporto più rinomate d’Italia. Quattro sedi, più di 180 dipendenti, 160 trattori stradali e più di 800 semirimorchi, ai quali in queste settimane se ne aggiungeranno dieci del marchio Krone, acquistati, come di consueto, dal distributore per l’Italia Realtrailer. Numeri importanti, senza dubbio, ma che forse non riescono da soli a raccontare in che modo fattori come lavoro, impegno e dedizione sia-

no stati imprescindibili nel percorso di crescita che ha portato poi la Lucianu Trasporti ad essere oggi un riferimento per la categoria d’appartenenza.

Fin dal lontano 1986 tre generazioni al lavoro

Ad aiutarci in questa narrazione ci ha pensato Marilisa Luciano, colei che insieme ai fratelli affianca papà Stefano al timone dell’azienda: è proprio Marilisa tra l’altro ad aver curato la recente fornitura di 10 nuovi semirimorchi Krone acquistati grazie alle mediazione dell’Area Manager per la Sardegna di Realtrailer Francesco Spanu. “La nostra

azienda è nata nel 1986 ma in realtà mio nonno Nostasio già precedentemente aveva iniziato ad effettuare viaggi dalla Toscana alla Sardegna per conto della segheria di famiglia”, ci spiega Luciano. “Nostasio ed i figli Stefano, Antonello e Gianluca, dunque, sono stati coloro che hanno dato il via al lavoro, e ai tempi la sede dell’azienda era a Loiri. Poi negli anni Antonello ha intrapreso una strada diversa, Gianluca purtroppo è mancato in giovane età e mio padre Stefano, classe 1961, ha continuato il progetto. Nel 1996 ci siamo trasferiti a Olbia e dopo un anno abbiamo aperto una sede strategica in Liguria, a Sarzana. Insieme

ai miei fratelli, Luca e Fabrizio, rappresento la terza generazione dell’azienda, ma mio padre, Amministratore Unico, resta sempre il punto di riferimento”. Dunque, parliamo di un’azienda con decenni di storia alle spalle e un bagaglio di esperienza che nel tempo ha permesso di soddisfare al meglio i bisogni dei clienti. I quali negli anni hanno apprezzato sempre di più il lavoro svolto, al punto da permettere alla Lucianu Trasporti di diventare una delle eccellenze del territorio sardo. “FTL e LTL (Full Truck Load e Less than Truck Load, ndr) - prosegue Marilisa - rappresentano i nostri servizi principali. Abbiamo tutti i tipi di veicoli, dai frigo ai ribaltabili fino ai mezzi per il trasporto di lamiere fuori sagoma. Stiamo ampliando internamente tutta la parte relativa alla digitalizzazione e di fatto svolgiamo qualsiasi tipo di trasporto, fatta eccezione per gli infiammabili. Abbiamo la nostra officina interna con personale dipendente, al cui interno effettuiamo la manutenzione di tutti i mezzi che si

REALTRAILER NUOVI SEMIRIMORCHI KRONE PER LA FLOTTA DELLA LUCIANU TRASPORTI
di Francesco Irace Olbia
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trovano sul territorio sardo. E grazie agli accordi siglati con le maggiori compagnie marittime, abbiamo sempre imbarchi garantiti. La nostra oggi è tra le prime 100 aziende sarde in termini di fatturato. Il gruppo è cresciuto in maniera esponenziale, e nel 2022 abbiamo fatturato circa 30 milioni di euro. Oggi contiamo su 187 dipendenti, di cui 110 autisti. E abbiamo quattro sedi. Quella di Olbia, la principale, completamente ristrutturata, ingrandita e moderna, anche dal punto di vista dell’ecosostenibilità. Poi c’è la più recente, a Porto Torres, quella di Cagliari, ultimata nel 2017, e infine quella di Sarzana, in Liguria. Oltre alle sedi, abbiamo anche depositi in Campania, Lombardia, Piemonte e Veneto, e corrispondenti a Barcellona e Valencia”.

Clienti sia in Italia che all’estero

L’impegno incessante del gruppo Lucianu, i notevoli investimenti in personale e mezzi hanno portato, dunque, l’azienda ad una proficua ed inarrestabile espansione sul mercato. Oggi, per dimensioni ed organizzazione, il gruppo è in grado di offrire una gamma estremamente diversificata di servizi che riguardano il trasporto, sia a livello nazionale che a livello internazionale, la movimentazione, lo stoccaggio delle merci e i servizi speciali. “Nella nostra flotta abbiamo circa 150-160 trattori stradali. Prevalentemente Mercedes-Benz, ma anche Iveco, Scania e DAF”, ha aggiunto Marilisa Luciano. “Effettuiamo tutta la tratta nazionale e lavoriamo molto anche con la Spagna. In termini percentuali direi 52 per cento Sardegna, 28 per cento Italia e 20 internazionali. I nostri principali clienti sono multinazionali, alimentari (tutta la filiera), edilizia e siderurgica. E vista la domanda in continua crescita abbiamo recentemente acquistato dieci nuovi semirimorchi Krone, che con il tempo stanno guadagnando all’interno del nostro parco una quota sempre più ampia. Il rapporto con Realtrailer è di lunga data e si basa su valori condivisi di onestà, professionalità, qualità garantita e fiducia. La nostra partnership è iniziata circa 14 anni fa, grazie a Francesco Spanu, il loro commerciale per la Sardegna. È una persona squisita, capace di trovare sempre la soluzione

giusta in base alle diverse esigenze che caratterizzano ciascun momento storico. Banalmente anche dal punto di vista burocratico con loro è tutto semplice e scorrevole. Offrono un grande suppor-

REALTRAILER

to e in qualsiasi momento ci aiutano anche a risolvere eventuali problemi. Nello specifico abbiamo acquistato 10 Krone Frigo Cool Liner Duoplex Steel, con doppio piano di carico e dalla por-

tata di circa 30 tonnellate. Si tratta di veicoli altamente resistenti, rinforzati in tutti i punti più importanti, così da poter sopportare le tante sollecitazioni a cui i mezzi che si imbarcano vanno incontro”.

La parola a Francesco Spanu, Area Manager Sardegna

LAVORARE CON UN’AZIENDA COSÌ È DAVVERO UN SOGNO

Dal 1999 Realtrailer è distributore per l’Italia dei semirimorchi tedeschi Krone, che, pensate, pur godendo di standard qualitativi elevatissimi, prima di quella data erano praticamente sconosciuti nel nostro Paese.

Oggi, invece, complice l’operato di tutti gli agenti diretti dell’azienda di Suzzara situati in ogni parte d’Italia, il brand tedesco gode di grande apprezzamento da parte di tante aziende di trasporto.

E non è un caso che da circa

14 anni una realtà strutturata come la Lucianu Trasporti acquisti i semirimorchi Krone, per rendere sempre più sicure ed efficaci le tratte per l’Italia e per l’estero.

“Nel momento in cui Lucianu Trasporti ha provato per la prima volta il prodotto Krone è nata una collaborazione solida e duratura nel tempo”, ci ha raccontato Francesco Spanu, Area Manager per la Sardegna di Realtrailer. “Il rapporto che c'è con loro è quello più solido che abbiamo in Sardegna. Tutto è nato con un classico primo contatto con il prodotto, dal quale poi è scaturito tutto il resto. È un'azienda importante, che fa grandi volumi, ma totalmente a

carattere familiare, dove tutte le decisioni vengono prese all'interno dal padre Stefano insieme ai figli. È una delle aziende leader nel trasporto sia del centinato che del frigorifero.

Ma soprattutto è un'azienda sana, fatta di persone perbene, con grandi valori. Sono seri e onesti, lavorare con un’azienda portata avanti da

persone così è un sogno – ha proseguito Francesco Spanu. "Abbiamo un rapporto di fiducia e di stima, ed è un piacere lavorare con loro. Per intenderci, sono persone che conoscono ancora il senso e il valore di una stretta di mano. E credo che questo spessore umano sia stato e sia tutt’oggi prezioso per un rapporto di lavoro che duri nel tempo”.

In questi giorni saranno consegnati i 10 semirimorchi Krone. Si tratta di veicoli in grado di soddisfare esigenze specifiche. “Su questi 10 semirimorchi abbiamo inserito nella parte posteriore alcuni accorgimenti indispensabili per gli imbarchi, seguendo le ultime innovazioni. Perché un semirimorchio che solo sporadicamente “naviga in mare” non ha bisogno di nulla, ma un mezzo che viene imbarcato in modo intensivo necessita inevitabilmente di rinforzi nella parte del telaio e nel posteriore, in considerazione del fatto che la nave genera tante sollecitazioni. E noi dobbiamo sempre garantire alta qualità e una durata elevata ai nostri semirimorchi”, ha concluso Spanu.

Stefano Luciano, titolare della Lucianu Trasporti, insieme a Francesco Spanu, il commerciale Realtrailer per la Sardegna.

Stefano Luciano insieme alla figlia Marilisa: nell'azienda sono impegnati anche i fratelli Luca e Fabrizio. Una famiglia che, a partire dal nonno Nostasio, ha saputo raggiungere grandi risultati.
“Il rapporto con Realtrailer è di lunga data e si basa su valori condivisi di onestà, professionalità, qualità garantita e fiducia".
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FRAIKIN GRAZIE ALLA PARTNERSHIP CON TIR EUROPA PER LA PRIMA VOLTA INSIEME IL SERVIZIO DI NOLEGGIO VEICOLI E QUELLO DI SOMMINISTRAZIONE AUTISTI

LA RICETTA MAGICA

CHE RISOLVE TUTTI I PROBLEMI

GRAZIE ALL’ACCORDO CON L’AZIENDA FONDATA DA DANILO DONATI, I CLIENTI DI FRAIKIN OLTRE AL VEICOLO POTRANNO SCEGLIERE ANCHE IL PERSONALE VIAGGIANTE, MENTRE VICEVERSA, I CLIENTI DI TIR EUROPA AVRANNO UN CANALE DIRETTO PER ACCEDERE ALL’OFFERTA DI VEICOLI DEL NOLEGGIATORE.

idea è rivoluzionaria, ed è quella di far lavorare in sinergia due network, quello di Fraikin, pronto a garantire alle aziende di trasporto i veicoli a noleggio di cui necessitano per svolgere la loro attività, con i tutti i vantaggi che questa particolare formula di possesso assicura, e quella di Tir Europa, agenzia di somministrazione di lavoro tempo raneo che seleziona autisti in tutto il Paese e, attraverso la sua piattaforma, li rende disponibili a venir intercettati dagli imprenditori in cerca di personale. Due realtà che già funzionavano bene in modo indipendente ma che oggi, unendo le loro forze, promettono di offrire un servizio estremamente completo alle aziende in cerca di mezzi e collaboratori. In definitiva un’idea che sembra essere la quadratura del cerchio. “Il progetto nasce nel 2013 - ci racconta Danilo Donati, fondatore di Tir Europa - in quel momento il problema non era tanto la carenza di personale, quanto piuttosto la scarsa formazione degli autisti che

L'arrivavano dalla Romania per prestare servizio nelle aziende italiane. Con l’ingresso della Romania in UE infatti, iniziarono ad arrivare soprattutto da questo Paese, vuoi per le competenze, vuoi per la familiarità con la lingua, i professionisti al volante. Decidemmo così di cominciare a recarci in Romania una volta al mese per tenere corsi di formazione di tre giorni in tutte le città più importanti, da Bucarest a Timisoara.

È stato un grande successo, che presto ha spinto vari imprenditori a raggiungerci in loco per scegliere direttamente il personale durante il corso in base alle loro necessità”. L’iniziativa riscuote grandi consensi, e la sua naturale evoluzione diventa aprire di un’agenzia di somministrazione di lavoro interinale, che oggi ha sedi sia in Italia che in Romania, provvista naturalmente di tutte le certificazioni italiane a garanzia dell’assoluta regolarità del processo.

“Siamo cresciuti negli anni ed oggicontinua Donati - somministriamo circa 300 autisti a una trentina di aziende in tutta Italia. Il recente passaggio è stato un’illuminazione: per motivi di lavoro conoscevo da tempo Luigi Beccalli, Direttore Commerciale di Fraikin Italia: noi somministriamo personale,

loro “somministrano” veicoli a noleggio. L’intuizione vincente è stata quella di mettere a disposizione dei rispettivi clienti anche l’offerta del partner, e di collegare i nostri network. Le aziende che si rivolgono a Tir Europa hanno spesso anche bisogno di veicoli, mentre i clienti Fraikin si trovano sempre più sovente a corto di autisti: ognuna delle due realtà provvede ad inoltrare la segnalazione al partner che poi gestisce la trattativa, rimanendo nel controllo assoluto della propria specifica competenza, e della relativa politica commerciale”.

La Tir Europa, che in Italia ha due sedi, una per il Nord-Est a Godega Sant’Urbano, in provincia di Treviso, e una a Casteggio, nel pavese, per il Nord-Ovest, ha una serie di recruiter che selezionano il personale, controllano la documen-

Luigi Beccalli, Direttore Commerciale Fraikin Italia, insieme a Danilo Donati, fondatore e titolare di Tir Europa.
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di Cristina Altieri Milano

tazione e le abilitazioni, e indirizzano l’autista in base alle sue competenze, che sia un autista specializzato in bilici, autotreni, centinati, furgonati, frigo, ribaltabili, cisterne, silos, oppure un magazziniere, un impiegato della logistica, o un meccanico. Oppure al contrario, quando un’azienda di trasporto ha una necessità, contatta Tir Europa e questa manda i propri agenti alla ricerca della figura professionale desiderata. L’imprenditore viene seguito da Tir Europa nell’intera procedura di outsourcing della forza lavoro, con il servizio di assistenza attivo 24/7 per qualsiasi necessità o urgenza. Tir Europa si occupa di tutta la gestione delle pratiche burocratiche legate ad assunzioni, sostituzioni e licenziamenti, della registrazione dei contratti di lavoro presso le istituzioni competenti, come da Contratto Collettivo Nazionale italiano logistica e trasporti, e della gestione dei rapporti con l’amministrazione dell’azienda cliente. Gestisce anche tutta la prassi del pagamento del personale: stipendio, consegna della busta paga, pagamento delle tasse e dei contributi sociali con pagamenti regolari. “I nostri network - commenta Luigi Beccallilavoreranno in sinergia: quando i nostri agenti di vendita individueranno sul campo un’esigenza la segnaleranno a Tir Europa che poi si occuperà di portare avanti la trattativa relativa agli autisti. Saranno quindi due contratti distinti che permetteranno a ciascuna delle nostre due realtà di prendersi carico dell’attività di propria competenza. È la chicca delle chicche nel portafoglio di servizi offerti, perché succede spesso nell’interlocuzione con i clienti che

emerga il problema della carenza degli autisti. Il 55 per cento di chi siede al volante di un camion in Italia ha età superiore a 60 anni, nei prossimi anni ci sarà un vuoto difficilmente colmabile se non mettendo in campo iniziative di questo genere. Conosco Danilo da anni e abbiamo pensato di unire le forze per offrire ai clienti un servizio a 360 gradi, che trovasse una soluzione ai problemi reali: d’altra parte Fraikin punta sempre di più sul servizio,

VOLVO TRUCKS

e questa è un’idea davvero innovativa per risolvere uno dei problemi principali dell’imprenditore del trasporto. Senza contare che si tratta di un esperimento pilota che, se andrà bene, potrà anche essere esteso alle altre filiali di Fraikin”.

“Le aziende classiche di somministrazione - riprende Danilo - evitano di trattare il nostro settore perché ha peculiarità diverse rispetto agli altri, occorre grande competenza per gestire

bene la somministrazione di personale viaggiante”. Proprio a questo proposito, chiude Luigi Beccalli: “Il nostro personale, che sia itinerante o di front office, è stato formato su come indirizzare le esigenze di chi domanda autisti, abbiamo svolto uno studio approfondito per preparare le giuste risposte da dare ai nostri clienti per tranquillizzarli: sì, possiamo da oggi fare qualcosa anche in merito al personale: ora dobbiamo solo far sapere alle aziende di trasporto che d’ora in poi li aiuteremo anche a risolvere questa loro esigenza”.

Entro il 2030 1.000 camion elettrici alla svizzera Holcim

RISPARMIATE 50.000 TONNELLATE ALL’ANNO DI ANIDRIDE CARBONICA

Volvo Trucks ha firmato una lettera d’intenti per vendere 1.000 camion elettrici entro il 2030 a Holcim, uno dei maggiori fornitori di soluzioni per l'edilizia al mondo con sede in Svizzera, presenza in più di 60 Paesi e circa 60.000 dipendenti. L'accordo è il più grande ordine commerciale fino ad oggi per veicoli elettrici Volvo e i primi 130 saranno consegnati nel 2023 e 2024 in mercati come la Francia, Germania, Svizzera e Regno Unito durante il quarto trimestre del 2023 e per tutto il 2024. “Una collaborazione a lungo termine e un forte impegno per fare davvero la differenza sono essenziali per trasformare in realtà le grandi riduzioni di CO2. Sono molto orgoglioso della partnership che abbiamo sviluppato con Holcim e dei risultati che stiamo ottenendo insieme ,” afferma Martin Lundstedt, President & CEO presso Volvo Group. “La transizione net- zero richiede una profonda collaborazione tra le filiere. Siamo entusiasti di collaborare con Volvo per decarbonizzare la logistica delle nostre operazioni europee con flotte elettriche, portando avanti il nostro obiettivo di raggiungere il 30% di veicoli pesanti a emissioni zero en -

tro il 2030,” afferma Jan Jenisch, Chairman and CEO presso Holcim. Sostituendo 1.000 veicoli diesel Volvo FH esistenti con camion Volvo FH Electric che utilizzano energia verde su un percorso tipico, è possibile risparmiare fino a 50.000 tonnellate di CO2 ogni anno. Entrambe le società sono impegnate nell'iniziativa Science-Based Targets, che guida un'ambiziosa azione per il clima nel settore privato, ed entrambe sono anche membri fondatori della First Movers Coalition, una coalizione di aziende che utilizzano il loro potere di acquisto per creare i primi mercati

per tecnologie pulite e innovative in otto settori difficili da abbattere. L’iniziativa Science-based Targets promuove un'ambiziosa azione sul clima nel settore privato, consentendo alle organizzazioni di fissare obiettivi di riduzione delle emissioni basati su base scientifica. Gli obiettivi sono considerati 'basati sulla scienza' se sono in linea con ciò che la recente scienza climatica afferma sia necessario per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi - limitando il riscaldamento globale a 1,5 ºC rispetto ai livelli preindustriali.

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"L’intuizione vincente è stata quella di mettere a disposizione dei rispettivi clienti anche l’offerta del partner".

UN TASSELLO DOPO L’ALTRO PER CRESCERE SEMPRE DI PIÙ

resente sul mercato italiano da oltre sei anni, Diesel Technic sta consolidando sempre di più la sua posizione di eccellenza nel settore dei ricambi. La filiale italiana è stata inaugurata a Verona nel novembre del 2016, ma il quartier generale si trova a Kirchdorf, dove recentemente un investimento di circa 30 milioni di euro ha consentito di espandere la sede, automatizzare il magazzino centrale e potenziare l’ufficio di ricerca e sviluppo capace di testare qualunque tipo di prodotto, per assicurare una qualità ottimale. L’azienda conta circa 650 dipendenti, con sei filiali in Europa e due nel resto del mondo, grazie alle quali vengono serviti oltre 150 paesi. In definitiva parliamo di un vero e proprio colosso a livello mondiale, che oggi trova in Verona e Aversa i suoi due centri italiani, dove qualità, tempestività e capacità di rispondere a tutte le esigenze dei clienti sono i principali fattori di successo. In questo contesto nel quale la qualità riveste un ruolo fondamentale Diesel Technic, con il programma Partner Academy, dedica ai suoi clienti e alle aziende che a loro si rivolgono per attingere allo sterminato catalogo offerto la disponibilità a momenti di incontro, per spiegare direttamente agli utilizzatori finali il livello di eccellenza di prodotti e servizi. Oggi incontriamo Diesel Technic in occasione dell’evento organizzato presso la Emmeci Motori e Componenti, ricambista attivo nella fornitura a aziende pubbliche di trasporti municipali e regionali nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania e Sardegna. A riassumerci i punti di forza dei ricambi tedeschi, così come poi spiegati anche ad Emmeci e ai suoi clienti, ci ha pensato Carlo Pietropaolo, Direttore Commerciale di Diesel Technic.

Una vasta gamma di oltre 41.000 articoli

“Siamo, credo, l’unica azienda ad avere una gamma di parti di ricambio e accessori completa per camion, rimorchi, autobus urbani e turistici, furgoni e non solo; incidentalmente tocchiamo anche applicazioni agricole, portuali, edili e navali. Questa enorme quantità di

prodotti disponibili ci permette di soddisfare le esigenze di tutti i clienti con rapidità e qualità certificata, quella che chiamiamo DTQS (Diesel Technic Quality System). Disponiamo di oltre 41.000 articoli e 120 famiglie di prodotto. Per intenderci, tutto quello che sta su un camion, fatta eccezione

per pneumatici e lubrificanti, ce l’abbiamo. La nostra mission è quella di vendere un prodotto che abbia la stessa qualità di quello originale, ma abbia un costo più contenuto. E non ci riferiamo solo alla qualità in senso stretto: quella è assolutamente necessaria, ma non basta. Sì perché anche

la prestazione garantita dal prodotto deve essere eccellente, equiparabile a quella offerta dal prodotto originale, ma soprattutto costante tra una fornitura e l’altra. Ogni prodotto viene sviluppato su un campione originale. Poi si passa dalla campionatura alla produzione iniziale e, quindi, a quella di serie che viene svolta dai nostri fornitori, verificando che tutti i dettagli siano funzionanti e compatibili con le controparti. Una fase da non sottovalutare è poi quella del confezionamento del prodotto: i nostri fornitori devono essere certificati e controllati. In Germania ci sono fornitori che lavorano insieme a noi anche nella fase di test del prodotto. Siamo dunque sicuri di ciò che vendiamo, tant’è che offriamo 24 mesi di garanzia. Non una garanzia qualunque, ma una copertura che va oltre il prodotto: copriamo tutto il disagio che un malfunzionamento possa generare, applicando di fatto la garanzia a tutta la catena distributiva.

Siamo sicuri del nostro prodotto ” IInsomma, Diesel Technic offre soluzioni che vanno al di là del prodotto. Essere vicini al

cliente sempre e in ogni circostanza, anche quando qualcosa non funziona, rappresenta un gran valore aggiunto per i clienti. E questo è senza dubbio uno dei principali elementi di successo dell’azienda. Se poi a tutto ciò aggiungiamo anche una perfetta organizzazione e una grande tempestività nel soddisfare la domanda (via via crescente), ecco che il cerchio si chiude. “Per quel che ci riguarda, un altro valore aggiunto fa riferimento alla possibilità che diamo ai nostri utenti di entrare nel portale e verificare se un prodotto è contrassegnato dal bollino verde; in quel caso è disponibile nel magazzino e se ordinato entro le 19, arriverà a destinazione entro la mattina del giorno dopo”, ha proseguito Carlo Pietropaolo. “Essere rapidi per noi è importantissimo, perché il ricambio molto spesso diventa indispensabile per rimettere in marcia un veicolo che altrimenti non può compiere il suo itinerario. E sappiamo bene quanto il fattore tempo nel nostro settore sia di fondamentale importanza. Copriamo tutto il territorio italiano. Per i ricambisti, che rappresentano il nostro cliente tipo, il vantaggio di lavorare

DIESEL TECHNIC LA PARTNER ACADEMY FA TAPPA PRESSO LA EMMECI
MOTORI E COMPONENTI
Pdi Francesco Irace Monterotondo
“La prestazione offerta dal prodotto deve essere eccellente, equiparabile a quella garantita dal prodotto originale".
Carlo Pietropaolo è il Direttore Commerciale di Diesel Technic: a lui è affidata la gestione sul campo dei Partner Academy nel corso dei quali l'azienda incontra i clienti.
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LA DIESEL TECHNIC È PRESENTE SUL MERCATO ITALIANO DA OLTRE SEI ANNI. HA APERTO RECENTEMENTE LA SECONDA FILIALE ITALIANA E SI CONFERMA UN RIFERIMENTO ASSOLUTO NEL SEGMENTO DEI RICAMBI.

con noi è che non devono per forza immobilizzare ingenti risorse a magazzino, possono ordinare direttamente il prodotto quando ne hanno necessità”. E il mercato risponde bene. “Siamo più che soddisfatti di questo inizio di anno, perché abbiamo assistito a una crescita di volumi di fatturato anche a fronte di una dinamica dei prezzi che si è calmierata rispetto al 2021 e 2022”, ha aggiunto Carlo Pietropaolo. “Rispetto allo scorso anno siamo già ad una crescita a due cifre”.

DIESEL TECHNIC FORNITORE DELLA STORICA AZIENDA DI MONTEROTONDO ARRIVATA ALLA QUARTA GENERAZIONE

UN PARTNER

IRRINUNCIABILE

LA EMMECI MOTORI E COMPONENTI OPERA NEL SETTORE DEI RICAMBI E FORNISCE

QAZIENDE PUBBLICHE DI TRASPORTI MUNICIPALI E REGIONALI NEL LAZIO, LOMBARDIA, PIEMONTE, TOSCANA, ABRUZZO, CAMPANIA E SARDEGNA.

uello tra Diesel Technic ed Emmeci Motori e Componenti è un rapporto solido e di lungo corso. Le due realtà hanno iniziato a collaborare ancor prima della nascita della sede di Verona.

“È sicuramente un rapporto storico - ha commentato Carlo Pietropaolo - di quasi 20 anni, che nasce quindi prima dell’inaugurazione della filiale italiana. La loro presenza e la loro attività con gli enti pubblici sono strategiche per noi, ma anche nel settore privato sono un punto di riferimento, quanto meno nel panorama laziale. La nostra è una partnership che stiamo cercando di rafforzare di anno in anno”. La Emmeci Motori come la si conosce oggi nasce nel 1989 a Monterotondo, a Nord di Roma, ed è un’azienda dalla grande esperienza nel settore dei ricambi che oggi opera su tutto il territorio nazionale, e non solo, fornendo abitualmente, tra le altre cose, aziende pubbliche di trasporti municipali e regionali nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania e Sardegna. La sua storia però inizia molto tempo prima, nel lontano 1936, come ci racconta Leopoldo Maccaferri, Responsabile Sviluppo commerciale di Emmeci, nonché titolare insieme al papà Luca.

Quando nasce la vostra azienda?

La nostra azienda nasce nel 1936. Io rappresento la quarta generazione. Ha iniziato il mio bisnonno, il nonno di mio padre, vendendo ricambi a Tripoli, in Nord Africa, alle autovetture che circolavano all’epoca. Poi negli anni siamo cresciuti fino a diventare quella che oggi è Emmeci Motori e Componenti. La nostra sede è a Monterotondo in provincia di Roma, dove ci siamo stabiliti nell’89. Abbiamo un’unica sede composta da due grandi magazzini, e gestiamo ogni giorno più di 40.000 articoli. Noi trattiamo ricambi dal veicolo commerciale a salire, dai 35 quintali, oltre a truck, rimorchi, pullman e non solo; siamo praticamente in

grado di fornire qualsiasi tipo di ricambio ci venga chiesto. Forniamo abitualmente anche le aziende pubbliche di Trasporti Municipali e Regionali nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania e Sardegna.

E il rapporto con Diesel Technic? Loro sono produttori e noi siamo i distributori. Diesel Technic in Italia si è stabilita nel 2016. Ma il nostro rapporto con loro nasce prima ancora che fosse costituita la filiale italiana, visto che compravamo direttamente dalla Germania. Nel nostro ventaglio abbiamo diversi fornitori, ma Diesel Technic è senza dubbio il partner più strategico, in quanto ci permette di offrire alla nostra clientela una gamma di prodotto completa e di alta qualità. Parliamo di una quantità di accessori infinita: dal bullone più semplice alla turbina. La loro forza è proprio questa, riescono a coprire un range di prodotti indescrivibile. E poi assicurano una qualità e una tempestività

eccellenti.

Che tipo di clienti avete e con quali brand lavorate?

In passato lavoravamo principalmente con i mezzi pubblici ma nel corso degli anni abbiamo messo la nostra esperienza al servizio di officine, meccanici, flotte di trasporto e aziende di smaltimento rifiuti. Tuttavia ci occupiamo anche di vendite all’ingrosso a ricambisti. Nasciamo come ex ricambisti Iveco, che rimane uno dei nostri punti di forza, ma ora trattiamo tutti i marchi: da Mercedes a Volvo,

Leopoldo Maccaferri (a destra), titolare insieme al papà Luca della Emmeci Motori e Componenti, con Carlo Pietropaolo di Diesel Technic.

passando per Scania, Renault e tanti altri. Ci è sempre piaciuta la filosofia di un’azienda territoriale, per questo al momento non abbiamo altre filiali. Nella regione del Lazio abbiamo una copertura totale ma lavoriamo con clienti di tutta Italia.

Come sono andati questi ultimi anni e cosa c’è in serbo per il futuro?

Nonostante il periodo del Covid, abbiamo avuto un incremento del fatturato e ogni anno il trend è cresciuto costantemente. E questi risultati ci permettono di guardare al futuro con ottimismo. Non a caso abbiamo in mente di espanderci, ma non posso svelarvi ancora alcun dettaglio. Posso solo dire che lo faremo in regioni dove siamo già presenti. E contestualmente stiamo investendo molto su risorse giovani che vogliono fare questo tipo di lavoro, stiamo dunque abbassando piano piano l’età media. In azienda siamo in 30, includendo tutto il personale, agenti di vendita compresi. Tutti sanno fare tutto, ma c’è lo specialista per ogni area. Tant’è che quando il cliente ci chiama non lo fa solo per chiederci un ricambio, ma cerca da noi una consulenza, un consiglio. E questo per i clienti è un gran valore aggiunto perché riusciamo a creare per ciascun utente un vestito su misura in base alle esigenze.

Simili a sale operatorie per ordine e pulizia, i magazzini di Diesel Technic sono organizzati per rispondere a canoni di efficienza assoluta.
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LA CORRIDA DEI BISONTI TRA SOSTENIBILITÀ E SOLIDARIETÀ

LA PRIMA DELLE OTTO

TAPPE DELLA RASSEGNA

CHE SI CHIUDE IN OTTOBRE

SULLA PISTA DI JARAMA,

NEI PRESSI DI MADRID, HA

SPEDITO SUL GRADINO

PIÙ ALTO DEL PODIO AL

TERMINE DELLE QUATTRO

GARE DUE VOLTE CON IL

SUO MAN L'UNGHERESE

CAMPIONE IN CARICA

NORBERT KISS, E UNA

CIASCUNO IL TEDESCO

JOCHEN HAHN CON IL SUO

IVECO E LO SPAGNOLO

ANTONIO ALBACETE, SEMPRE SU MAN.

iamo migliori di quello che sembriamo”, dice Georg Fuchs, un solare tedesco di 41 anni chiamato a guidare il FIA European Truck Racing Championship nel 2016 per conto di una società di promozione legata all'ADAC, l'Automobil Club di Germania. L'ETRC fa di tutto per essere sempre più sostenibile: le motrici da competizione (anche oltre 200.000 euro di costo) pesano 5,5 tonnellate e sono sviluppate sulla base di trattori di serie dei quali mantengono il blocco motore e, ad esempio, i freni. Ma con i loro 1.200 CV di potenza e oltre 5.000 Nm di coppia consumano un litro al chilometro: per ogni fine settimana (4 corse) hanno a disposizione 400 litri di carburante. “Siamo i soli ad impiegare esclusivamente bio diesel”, ricorda Fuchs. Lo fornisce la francese Total che ha sottoscritto un

"Scontratto con McDonald's per recuperare e trasformare l'olio impiegato per i fritti. Insomma: qualche hamburger e diverse confezioni di patatine possono valere alcune centinaia di metri dei truck. Quelli iscritti all'edizione 2023, che è scattata dal circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico ed è “sopravvissuta” all'alluvione (Goodyear che fornisce gli pneumatici e che è title sponsor ha modificato e snellito il proprio programma per effettuare una donazione alle popolazioni colpite), sono 14. In Romagna ne sono partiti 13, fra i quali una donna, la 38enne tedesca Steffi Halm, che in questi anni è già salita sul podio. Il quattordicesimo, quello che è mancato all’appello, ha preferito restare a casa per assistere alla nascita del figlio. In pista i truck da corsa viaggiano al massimo a 160 orari: per ragioni di sicurezza

la FIA ha fissato questo limite di velocità, ma le motrici potrebbero tranquillamente superare i 200. Alla vigilia dell'edizione dei 40 anni (nel 2024), il campionato è scattato sul bagnato, rendendo ancora più spettacolare la competizione, con staccate decisamente più complesse. I freni di serie sono abbinati ad un serbatoio da 200 litri per il raffreddamento ad acqua: lo sbuffo dell'iniezione di liquido si distingue chiaramente nelle giornate calde e di sole, come quella di domenica 22 maggio, quando migliaia di appassionati hanno affollato il circuito. In Europa e in pista solo la Formula 1 conta più pubblico. L'ETRC arriva a quasi mezzo milione di spettatori, anche se due soli eventi ne valgono 200.000: quello del Nürburgring (fino a 130.000) e quello di Le Mans (70.000). “Siamo migliori di

EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP TUTTI I RISULTATI DELLA GARA DI MISANO di Mattia Eccheli Misano Adriatico
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quello che sembriamo, come dimostra anche l'indice sulla sostenibilità sulla base del quale vengano valutati i campionati della FIA: noi siamo sedicesimi su centocinque”, insiste Fuchs. Che ricorda anche l'impegno di Goodyear, terzo produttore al mondo di pneumatici: le gomme usurate nel corso delle competizioni vengono ricostruite e rimesse sul mercato. La stessa società americana ha già sviluppato uno pneumatico per i truck sostenibile al 63 per cento, facendo ricorso a materiali alternativi. Le gomme da competizione sono monomescola e di derivazione racing: pesano una cinquantina di chilogrammi e sono pertanto più leggere di quelle stradali, ma hanno già

GOODYEAR ITALIA

La parola a Margherita Scattolari, Marketing Manager

dimostrato di garantire la giusta tenuta. Goodyear, del resto, ha vinto 368 Gran

Premi di Formula 1 e 14 24h di Le Mans.

A Misano – prima delle otto tappe della rassegna che si chiude in ottobre sulla pista di Jarama, nei pressi di Madrid, per un totale di 32 gare – hanno vinto in tre. Due volte con il suo MAN l'ungherese campione in carica Norbert Kiss, e una ciascuno il tedesco Jochen Hahn con il suo Iveco e lo spagnolo Antonio Albacete (MAN). Nella generale Hahn (il suo peggior piazzamento nel fine settimana romagnolo è stato un quinto posto) è al comando con 45 punti seguito da Albacete con 39 e da Kiss con 36, cui mancano i punti della prima gara, nel corso della quale ha dovuto ritirarsi.

Pur essendo un campionato riservato sostanzialmente ai privati, perché i co-

struttori non competono direttamente (8 MAN, 4 Iveco e 2 Scania), i costi non sono indifferenti: mezzo milione di euro a stagione può non bastare. Di sicuro non per un campionato di vertice. Presenti sul circuito le filiali nazionali del vari marchi impegnati nel segmento dei veicoli industriali (e dell'accessoristica) per esibire modelli e soluzioni mirate. Esattamente come fa Goodyear, che, come spiega Matteo Berti, Direttore Sales della divisione Commercial per l'Italia (un quarto dei volumi del Belpaese), “lavora a soluzioni su misura a seconda delle esigenze delle aziende”. La sostenibilità non è solo nei materiali (l'obiettivo è quello di portare sul mercato la gomma al 100 per cento sostenibile entro il 2030), ma nell'efficienza, ricorda il 38enne manager genovese: “Il futuro è nella connettività e nei servizi che possiamo offrire ai nostri clienti”. L'attenzione è concentrata sulle flotte: già oggi in Italia Goodyear “gestisce” 60.000 veicoli, conta 16.000 mezzi connessi e 115 partner. I numeri dicono che amministrando con oculatezza le gomme si possono ottenere risparmi significativi: fino a mezzo litro di carburante per 100 chilometri, fino al 2 per cento di emissioni di CO2, fino al 15 per cento dei ritardi e fino al 5 per cento del carico amministrativo. Perfino i furti si possono ridurre.

Quello che anche quest'anno manca al FIA ETRC è una presenza italiana: fra gli iscritti non ci sono né scuderie né piloti del Belpaese. “Un vero peccato – si rammarica Fuchs – perché questa è una nazione che ha il motorsport nel sangue”. “Forse i nostri veicoli hanno due ruote di troppo”, prova a scherzare. Il manager tedesco guarda già ai prossimi anni: “Non abbiamo limiti, siamo a aperti a ogni tecnologia, dall'elettrico all'idrogeno”, aggiunge immaginando un campionato ancora più sostenibile. “Per noi è una cosa seria: non facciamo green washing”, conclude.

IL

Pare naturale che un title sponsor debba condividere la visione dell’evento al quale decide di legare la propria immagine, ed è proprio questa la motivazione principale che sta alla base dell’intestazione “Goodyear FIA European Truck Race Championship”: perché se la competizione tra i giganti della strada cammina, anzi, corre decisa lungo una strada lastricata di verde, lo stesso impegno verso la sostenibilità contraddistingue la strategia passata, presente e futura del brand statunitense produttore di pneumatici. “La nostra azienda - ci racconta Margherita Scattolari, Marketing Manager Goodyear Italia - è impegnata seriamente e a lungo termine su un progetto di sostenibilità a 360 gradi. Il target, molto sfidante, che ci siamo assegnati, è quello di mettere a punto per la commercializzazione entro il 2030 un pneumatico sostenibile al 100 per cento, prodotto cioè interamente con materiali naturali riciclati. Oggi abbiamo prodotto una serie di concept in cui la percentuale arriva fino al 63 per cento: siamo decisamente sulla buona strada, e in anticipo sulla tabella di marcia. Certamente non si tratta solo di progettare la gomma giusta, ma anche di riconvertire la produzione, e di declinare il concetto su tutti gli impieghi: è una sfida rivoluzionaria nella quale crediamo molto”. Che poi la sostenibilità non passi solo dalla composizione della gomma è argomento fin troppo scontato per un produttore all’avanguardia come Goodyear. “La nostra azienda - riprende Scattolari - ha una fortissima impronta tecnologica,

soprattutto in termini di sviluppo software e applicazioni. Questo ci ha permesso di formulare un’offerta, che chiamiamo Goodyear Total Mobility, molto ampia, nella quale trovano spazio tra le altre tutte le soluzioni di manutenzione predittiva che permettono ad un autocarro di scendere ogni giorno su strada con le gomme al meglio della loro forma. Grazie ai sensori TPMS che misurano pressione e temperatura ad esempio, il fleet manager dispone sempre e in tempo reale di una fotografia dello stato dei pneumatici della flotta, e questo gli permette di intervenire per risparmiare tempo e denaro. Sappiamo che una gomma sottogonfiata di un solo bar costa ad un’azienda fino a 900 euro di carburante in più all’anno. Scongiuriamo che questo accada con la nostra attività di consulenza personalizzata ad autotrasportatori e flotte, che consiglia il prodotto più indicato e garantisce il massimo livello di assistenza sulle base delle specifiche esigenze professionali".

ENTRO
2030 IL NOSTRO PNEUMATICO 100 PER CENTO GREEN
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MISANO 2023
Qui sopra alcune immagini dello stand Goodyear a Misano 2023. Sotto Margherita Scattolari, Marketing Manager di Goodyear Italia. Alcune immagini della gara e del pubblico di Misano. A destra Georg Fuchs, Managing Director FIA European Truck Racing Championship, e Matteo Berti, Direttore Vendite Commercial di Goodyear.

LO SPETTACOLO CONTINUA ANCHE FUORI DALLA PISTA

MERCEDES-BENZ TRUCKS, IVECO, FORD TRUCKS, RENAULT TRUCKS E DAF

TRUCKS ESPONGONO I

LORO VEICOLI IN LIVREA

SPORTIVISSIMA. NON

MANCA NEPPURE IL RE

DELLE PERSONALIZZAZIONI

RINO ACITO VENTURA

CHE AL CIRCUITO

MARCO SIMONCELLI HA

PORTATO TRE SCANIA CHE

CERTO NON PASSANO INOSSERVATI…

l rischio, diciamolo, è quello di passare per cinici quando in presenza di disastri umanitari la macchina dell’organizzazione non si ferma. Eppure l’indotto economico portato da un evento come la tappa italiana del Campionato Europeo Truck e il concomitante Weekend del Camionista costituiscono un appuntamento irrinunciabile per il Misano World Circuit e per l’economia di tutto il territorio romagnolo. Giusta dunque la scelta dell’organizzazione, dopo che è stato escluso qualunque pericolo nella zona di Misano Adriatico, di dare corso alla kermesse, seppur nel massimo rispetto e nel pensiero costante rivolti alle popolazioni colpite dall’alluvione: intanto con il minuto di raccoglimento prima della partenza della gara, e poi con la solidarietà da parte dei piloti della smart e-cup - primo ed unico campionato al

Imondo turismo elettrico - e infine con l’invito a tutti i partecipanti e l’adesione convinta di aziende e team a sostenere la campagna di raccolta fondi della Regione Emilia-Romagna, che ha visto Misano World Circuit devolvere un primo contributo di diecimila euro all’avvio del weekend.

Non è mancata neppure, come visto nelle pagine precedenti, una forte attenzione ad ambiente e sostenibilità, con ETRA, organizzatore dell’European Truck Racing Championship, che ha annunciato che dopo aver ridotto le emissioni in pista fino al 92 per cento negli ultimi due anni, ha compensato le restanti emissioni della stagione 2022, investendo in progetti certificati secondo i requisiti del Clean Development Mechanism.

Ma non è stata, come sempre, solo gara: nelle due giornate di evento, il

20 e il 21 maggio, migliaia di persone si sono radunate per incontrare i truck più innovativi, le proposte commerciali e i servizi della filiera del trasporto. Sempre affascinante il terzo elemento di successo del weekend, che alle gare in pista e all’esposizione commerciale affianca il raduno dei camion decorati, ben 250 quest’anno, che hanno riempito con le loro livree personalizzate il paddock e al termine dell’evento sono stati protagonisti della parata in circuito.

In prima linea a guardare la gara, ma presente da protagonista nelle altre due aree Mercedes-Benz che, oltre a rendere disponibili i suoi veicoli per la prova in pista a tutti gli appassionati del brand, espone nella zona commerciale

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MISANO 2023 TUTTE LE PROPOSTE DELLE CASE PRESENTATE ALLA COMMUNITY DEI TRUCKER
di Greta Rossi Misano Adriatico
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Il sostegno alle popolazioni dell'Emilia-Romagna non è mai mancato, neanche in pista.

un Actros L Edition 3, l’ultimo arrivato nella gamma, conquistando l’attenzione dei numerosi visitatori presenti.“Nella logica di non mancare - commenta Domenico Andreoli, Head of Marketing & Press di Mercedes-Benz Trucks Italia - ad un appuntamento così importante per la comunità dei truck, abbiamo voluto anche noi contribuire a far girare la macchina economica per far ripartire il prima possibile questo territorio così legato al suo circuito. Abbiamo portato il nostro Actros L Edition 3, si tratta di un’edizione limitata costruita in 400 esemplari, caratterizzata esternamente da una verniciatura bicolore, e impreziosita da numerosi dettagli interni che rendono il nostro truck ancora più confortevole e personalizzato. È pensato per autisti che possiedono il loro mezzo e che cercano la massima espressione sportiva

che il marchio Mercedes-Benz Trucks sa esprimere, declinata però sul tema di una distinta eleganza. Il feedback da parte dei visitatori di Misano è ottimo, stiamo rilevando tantissima curiosità, sia da parte dei possessori dell’Edition 1 e 2, che vogliono completare la collezione, sia da parte degli altri clienti Mercedes-Benz Trucks e di chi si approccia per la prima volta al brand. Questo è il primo esemplare che tocca il terreno italiano, ed è svelato quindi in anteprima, nessun cliente l’aveva mai visto dal vivo nel nostro Paese”.

L’Edition 3 offre fino a 30 dotazioni supplementari, oltre ad elementi di design dell’Edition 1 e dell’Edition 2. All’interno plancia e maniglie delle porte in pelle Nappa, tanto carbon look, la botola sul tetto con illuminazione soffusa, nonché la zona riposo SoloStar con rivestimento in pelle beige Almond. Attirano gli sguardi le targhette Edition 3 sul lato passeggero e l’emblema ‘Edition 3’ illuminato sulle zone di accesso lato conducente e passeggero. Il letto superiore è fornito completo di biancheria ed è largo 900 millimetri. Una tendina su tutti i lati – beige all’interno e nero all’esterno –garantisce privacy senza rinunciare ad un tocco di eleganza. Lo stesso vale per la tenda con la stella Mercedes-Benz davanti al letto. Gli highlight degli esterni sono l’esclusiva pellicola adesiva sulla

fiancata, la scritta ‘Edition 3’ sul parasole verniciato in alluminio bianco con due fari supplementari a LED, l’emblema Actros anteriore in dark chrome, la scritta Actros sulla zona superiore della parete posteriore della cabina. Lateralmente spiccano i gradini d’accesso in acciaio legato. Sono realizzati in acciaio legato anche i coprimozzi dell’asse anteriore e di quello posteriore. La dotazione comprende anche la stella Mercedes-Benz illuminata in dark chrome, diverse applicazioni decorative realizzate come griglie in acciaio legato verniciate e gradini in alluminio nel rivestimento laterale. La versione Edition 3 viene offerta per tutti i veicoli a due ed a tre assi dell’ultima generazione dell’Actros L con cabina GigaSpace e BigSpace. La verniciatura della cabina può essere scelta liberamente e può essere adattata ai colori aziendali del cliente, mentre il frontale è sempre verniciato in alluminio bianco metallizzato, che garantisce un’elevata riconoscibilità del veicolo. Che si tratti di elevata potenza con il motore OM473 da 15,6 litri o di consumi ulteriormente ridotti con il motore OM471 di terza generazione, grazie alle migliori presta-

zioni del cambio PowerShift

Advanced, l’Actros L Edition 3 offre a tutti i conducenti prestazioni e piacere di guida. A Misano il brand tedesco mette a disposizione di chi li voglia testare anche due Actros L per la prova in pista, mentre all’interno dello Showtruck di RoadStars gli autisti potranno iscriversi alla community interattiva Mercedes-Benz Trucks a loro dedicata per rimanere aggiornati sulle ultime novità. In esposizione inoltre, nello stand dell’Innovation Camp della FIA ETRC, l’eActros, il primo truck a trazione elettrica della Stella costruito in serie grazie al quale Mercedes-Benz Trucks ha inaugurato una nuova era confermando concretamente il suo impegno per il trasporto merci su strada a zero emissioni di CO2.

La padrona di casa qui a Misano è da sempre Iveco, che anima con i suoi truck e le sue iniziative il calendario della due giorni romagnola. Riproposte in forma sportiva le tematiche care al brand, prima tra tutte un approccio multienergetico nella programmazione del futuro, con il biometano che anche sul circuito Marco Simoncelli ha

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MISANO 2023
“Actros L Edition 3 è pensato per autisti che cercano la massima espressione sportiva del marchio".
In alto il pilota Luca Marini del Mooney VR46 Racing Team, impegnato in MotoGP, firma gli autografi. Tanti i modelli Iveco presenti a tener alta la bandiera del "brand di casa", e non solo nello spazio espositivo dedicato, ma anche in pista e tra i trucker. Qui sotto lo sportivissimo, ma sempre elegante, MercedesBenz Actros L Edition 3, edizione limitata costruita in 400 esemplari al debutto sulla scena italiana.

molto, moltissimo da dire. “Era per noi importante - ci racconta Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante Iveco Mercato Italia - esserci e dimostrare la nostra vicinanza alla popolazione: è un giro d’affari importante per il territorio e fermarlo poteva essere dannoso. Nel nostro settore Misano rappresenta uno dei momenti belli, un momento di contatto, soprattutto con gli autisti, da vivere in un clima di gara e competizione sportiva. E proprio oggi Iveco rinnova la sua anima sportiva. Intanto con il pace truck che dà il via al giro lanciato: è un S-Way alimentato a bioLNG, l’abbiamo scelto per portare l’attenzione del pubblico sulla sostenibilità reale che può essere realizzata già a partire da oggi grazie a questo tipo di trazione. Pensiamo solo che quando la produzione del biocarburante sfrutta i reflui zootecnici il bilancio delle emissioni di CO2 diventa addirittura negativo. Come sappiamo è senza dubbio più complicato passare ad un’elettrificazione del trasporto pesante rispetto al settore delle passenger car, e dunque noi crediamo fermamente che ci sia bisogno di un ventaglio di soluzioni; ognuna in grado di incontrare un’esigenza diversa”. Nell’area Iveco anche uno degli S-Way del Mooney VR46 Racing Team impegnato in MotoGP. Nella giornata di domenica è arrivato a Misano anche il pilota Luca Marini che ha incontrato i fan portando il suo messaggio di solidarietà e incoraggiamento. “È questo - riprende Fabrizio Buffa - il secondo anno della sponsorizzazione: la squadra sta andando molto bene in MotoGP, e per noi si tratta

di un accordo centrale nella nostra strategia. E infine qui a Misano gli autisti hanno la possibilità di provare i nostri mezzi in un contesto diverso, non per strada a pieno carico, ma nelle vesti di pilota, per divertirsi ogni tanto anche un po’”. Il brand qui a Misano lancia anche l’Iveco Drivers Fidelity Card, il programma di fidelizzazione degli autisti pensato per stimolare la loro voglia di guidare ecosostenibile.

“Proprio qui a Misano dove gli autisti sono al centro dell’evento - conclude Buffa - proponiamo la nostra Card: si tratta di un’app che consente agli autisti di raccogliere punti e di accedere ad un ampio catalogo di premi. Interessa tutti gli autisti al volante di un S-Way, veicolo connesso che permette, oltre ai vantaggi dati dalla telematica in tema di manutenzione e assistenza, di monitorare lo stile di guida. È una doppia leva: spinge l’autista a guidare bene in vista dei punti che consentono di aggiudicarsi i premi, e i padroncini a rispettare le regole per diminuire il consumo, le emissioni di CO2 e in definitiva i costi.

A Misano potevano mancare tutti, ma non lui, Ventura Rino Acito, il boss dei camion, il mago delle trasformazioni, l’Aladino della customizzazione, apprezzato, apprezzatissimo, a giudicare dal numero delle sue opere d’arte presenti nel paddock, dal popolo dei camionisti. “Tanti visitatori - ci racconta con candore

- arrivano qui per dirci che le nostre creazioni sono le più spettacolari di Misano, e questo ci riempie il cuore di orgoglio e soddisfazione. Dopo quattro anni di duro lavoro raccogliamo i nostri risultati: il pubblico apprezza la nostra realtà, il nostro modo di lavorare, i nostri esemplari unici”. Allo stand della Rino Custom troviamo tre Scania davvero spettacolari: due motrici S770 della scuderia “Bianchi Orizzonti”; e un S660 della scuderia “Mariani” che con le loro livree e la musica riprodotta dai potenti impianti stereo Hertz da 4000 watt dotati di copricasse a led RGB non passano certo inosservati.

Il primo Scania della scuderia “Bianchi Orizzonti”, ribattezzato “Boeing 770”, verniciato integralmente in tinta azzurro vintage Fiat 500, presenta interni con plancia dello stesso colore della carrozzeria, tendina elettrica personalizzata con telecomando e tappezzeria bombata realizzata con lavorazione capitonnè, swarovski e cielo stellato sul tetto. Inoltre, sono state applicate all’esterno: barra portafari con fari e led integrati e barre paraurti dal design esclusivo; tubi carena motrice e tubi cassettoni con led integrati; carenature inox su misura verniciate in tinta; applicazioni inox personalizzate; parasole, paraspazzole, deflettori e ciglia fari in

Qui a sinistra Ventura Rino Acito con una delle sue artistiche creazioni. Non è mancato il raduno dei camion decorati, ben 250 quest’anno, che hanno riempito con le loro livree personalizzate il paddock e al termine dell’evento sono stati protagonisti della parata in circuito.

vetroresina verniciati in tinta; scritte e loghi retroilluminati con led bianco e/o RGB; impianto elettrico con pulsantiera dedicata per led e fari; grafica adesiva con cast camaleontico.

Il secondo Scania, sempre della scuderia “Bianchi Orizzonti”, ribattezzato “L’Indomabile” è stato realizzato alternando al colore grigio nardò della cabina, i colori nero lucido e rosso, con i quali sono state verniciate le plastiche esterne ed interne, gli accessori in vetroresina, gli accessori inox personalizzati, i roll bar e le carenature inox su misura. Internamente è stata realizzata una tappezzeria bombata nera e rossa, con swarovski, cielo stellato sul tetto e tabelle retroilluminate con led RGB, oltre al potentissimo impianto stereo della Hertz, con casse stereo con illuminazione RGB e copricasse personalizzate.

Il terzo Scania della scuderia “Mariani”, di color grigio metallizzato, invece punta sugli accessori inox personalizzati, trovando il suo punto forte nel pianale inox personalizzato con led e scritta retroilluminata integrata; anche in questo caso, sono stati realizzati dei roll bar dal design unico ed è stato impreziosito il frontale con punti luce nel mascherino, scritte e loghi retroilluminati. Passando all’interno, troviamo una tappezzeria bombata in nero e rosso, impreziosita con swarovski, cielo stellato e tabella retroilluminata, oltre alla tenda elettrica personalizzata con telecomando; per concludere in bellezza, un impianto stereo Hertz con casse retroilluminate con led RGB con copricasse personalizzati.

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“Misano rappresenta uno dei momenti belli di contatto, soprattutto con gli autisti, da vivere in un clima sereno di gara e sportività".

Non solo, dicevamo, nello spazio Rino Custom troviamo le opere d’arte che arrivano da Bellizzi. Anche l’esposizione Ford Trucks ospita una delle personalizzazioni dell’atelier del camion, insieme ad un modello realizzato da Atlante Industriali, la concessionaria dell’Ovale Blu parte del Gruppo Trivellato. “Sono entrambi già stati venduti - ci racconta Lucia Iavarone, Marketing Manager Ford Trucks Italia - ma al di là delle personalizzazioni estetiche, che pure per la community dei trucker sono fondamentali, quello che conta ancora di più è il riscontro in termini di guida che stiamo

avendo sui nostri modelli. Abbiamo infatti deciso di portare qui a Misano, e di renderlo disponibile per il test drive in pista, un nuovissimo F-Max nella sua versione accessoriata Luxury Pack. Si tratta dell’ultimo Model Year dotato di nuovo sistema sterzante a controllo elettrico per una guida più fluida, e di tutti gli ultimissimi aggiornamenti di prodotto. Ed è proprio il nuovo sterzo ad aver avuto un riscontro straordinario da parte di tutti gli autisti che l’hanno provato: molti di loro si sono dichiarati pronti a cambiare subito il loro mezzo per il nostro nuovo modello”. Ford Trucks è anche sponsor del campionato, con due F-Max con livrea Goodyear di cui

uno campeggia allo stand del marchio di pneumatici, mentre l’altro scende in pista prima di ogni gara per il giro d’onore.

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Sullo stand DAF un XG+ Limited Edition, pensato e realizzato in collaborazione con la concessionaria DAF Delcom e realizzata dalla Acitoinox con soluzioni uniche e personalizzate per quei clienti che amano lo stile sportivo e che cercano il massimo della qualità e soprattutto dell’unicità. A contraddistinguerlo una soluzione estetica che verte su tinte bi-color che richiamano i colori del brand attraverso interventi in pellicola

e verniciatura che si sviluppano a partire dalla calandra e si estendono sulle fiancate astraendosi in segni grafici netti e decisi.

Dopo la presentazione di Misano, già dai prossimi giorni, Delcom darà il via alla commercializzazione di una serie di esemplari in edizione limitata, disponibili e acquistabili esclusivamente presso le sedi della concessionaria di Montecorvino Pugliano (SA), Rende (CS) e Bisceglie (BT). Oltre al colore di lancio, il veicolo sarà proposto anche nella versione “Special Edition Napoli”, dedicata ai Campioni d’Italia, in azzurro, con una leggera variazione di tema alle grafiche, nelle versioni “Grey” e “Silver”.

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Sopra i due Ford Trucks F-Max nella versione accessioriata Luxury Pack con nuovo sistema sterzante a controllo elettronico. A sinistra il DAF XG+ Limited Edition.
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Qui sopra le inconfondibili fattezze del Renault Trucks Cyborg, un T-HIGH 480 TC ideato e disegnato per essere unico.

TRASPORTO AEREO IL CASO DELL’AEROPORTO DI TRAPANI, NUOVA PORTA DEL

Aeroporto di Trapani suona la carica per una nuova stagione dei trasporti in Sicilia.

Una rete aeroportuale per la Sicilia dei trasporti L

Grazie al recente lancio del video promozionale “Let your dreams fly”, autoprodotto dal personale Airgest, società che gestisce lo scalo trapanese “Vincenzo Florio Birgi”, la grande isola mediterranea punta a trasformare le cifre record del turismo post-pandemico in opportunità di sviluppo per l’intero indotto economico e commerciale.

“Pesce e agroalimentare rappresentano indubbiamente le eccellenze del nostro territorio - osserva Salvatore Ombra, presidente Airgest - ma un maggior sviluppo dell’intermodalità interna alla Sicilia potrebbe comportare una spinta competitiva notevole, favorendo un generale abbassamento dei prezzi legato al trasporto di grandi quantitativi merceologici. È una consapevolezza che sta prendendo piede, giorno dopo giorno, fra tutti i direttori degli aeroporti siciliani e in funzione della quale il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato a Palermo, presso Palazzo d’Orleans, la prima riunione dell’Osservatorio regionale per il trasporto aereo. Sono state poste le basi affinché gli scali siciliani comincino a interagire creando una rete aeroportuale, facendo sistema per sviluppare una visione unitaria e integrata dell’isola. Al progetto parteciperà anche l’Università degli Studi di Palermo”.

L’intermodalità dei piccoli aeroporti

Le ultime indagini di Assoaeroporti ed Enav hanno messo in evidenza un dato contraddittorio, ma di notevole interesse strategico: da una parte, i piccoli aeroporti italiani, soprattutto quelli del Sud e della Sicilia, crescono a ritmi molto più sostenuti dei grandi scali nazionali (con Bari davanti a tutti, +12 per cento sul periodo pre-pandemico), dall’altra le ricadute positive per le economie dei territori corrono però il rischio di essere vanificate da una rete stradale e ferroviaria non all’altezza. “Stiamo assistendo a una forte ripresa del traffico aereo in Italia, superiore a quella di molti Paesi europei – aveva commentato a gennaio il Presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo – soprattutto grazie ai risultati eccellenti della stagione estiva. Fa particolarmente piacere che gli aeroporti del Sud e delle Isole, con oltre 51 milioni di passeggeri e un incremento del 2,2 per cento sul 2019, recuperino i volumi pre-Covid così velocemente, a riprova di quanto il trasporto aereo sia centrale per i territori e la mobilità di persone e merci. Ci auguriamo che, altrettanto rapidamente, venga superata

GLI STRAORDINARI RISULTATI TURISTICI DEGLI SCALI REGIONALI SPINGONO ALL’IMPLEMENTAZIONE DEL TRAFFICO MERCI IN UN CONTESTO IN CUI LE RICADUTE POSITIVE PER LE ECONOMIE DEI TERRITORI CORRONO PERÒ IL RISCHIO DI ESSERE VANIFICATE

DA UNA RETE STRADALE E FERROVIARIA NON ALL’ALTEZZA.

(1,5 milioni di passeggeri nel 2024, rispetto all’1,8 del passato). “Forti di questa cifre - dichiara Salvatore Ombra - abbiamo iniziato a valutare quali siano le potenzialità di sviluppo dell’aeroporto anche per il traffico merci: disponiamo infatti di una superficie complessiva di circa 480 ettari, ma al momento solo 32 sono destinati alle nostre attività. Ci troviamo in un punto terminale dei collegamenti autostradali e, sia per la presenza di professionisti militari, sia di hangar convertibili a uso merci, siamo probabilmente l’aeroporto con le migliori condizioni di implementazione traffico: da punto di vista della grande logistica, questo è un territorio sostanzialmente vergine, quindi in grado di offrire enormi ricavi per chi è pronto a investire”.

Un terminal per i carburanti

Salvatore Ombra, riconfermato a gennaio di quest'anno Presidente Airgest.

l’esclusione sostanzialmente ideologica del nostro comparto dal PNRR e che cresca l’attenzione al settore nel quadro dalle scelte politiche di sviluppo”. Ora politica e mercato sembrano aver trovato un punto d’accordo: a seguito dell’interrogazione parlamentare del segretario della Commissione Trasporti Nino Germanà al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la Sicilia risulta al centro degli investimenti nazionali: alla rete stradale andranno complessivamente 15 milioni di euro, in particolare con potenziamento della Ragusa-Catania (1,5 miliardi), l’adeguamento alle quattro corsie della Strada Statale 640 nota come “Strada degli Scrittori” (Agrigento-Caltanissetta, 1 miliardo), il raddoppio della carreggiata sulla Strada Statale

284 tra Paternò ed Adrano (500 milioni) e la tangenziale di Gela (400 milioni). Sono fra l’altro in corso le attività di progettazione della tangenziale di Palermo con collegamento alle autostrade

A19 e A29, della tangenziale di Agrigento, di Catania, nonché il collegamento Trapani/Mazara del Vallo/Marsala. “Le potenzialità di queste opere sono enormi - evidenzia ancora Salvatore

Ombra - perché in coincidenza dei picchi stagionali di traffico aereo, il business intermodale subisce a sua volta una crescita esponenziale: basti il semplice esempio di un autonoleggiatore

operativo sul nostro aeroporto. Nell’intero mese di marzo ha fatturato 37mila euro, ma in appena quattro giorni dall’apertura della stagione estiva dello scalo, cioè dal 27 al 30 aprile, ha fatturato ben 389mila euro. Se saremo in grado di creare analoghe opportunità per il traffico merci, su cui stiamo ora lavorando per espandere il nostro business, la Sicilia occidentale potrà sfruttare pienamente quel suo ruolo geograficamente strategico nel Mediterraneo che, sino a oggi, ha coinvolto in via primaria le attività militari di stanza all’aeroporto di Trapani”.

Città in rete

L’ottimismo della rete aeroportuale siciliana viene inoltre dai consistenti fondi ottenuti anche per le autostrade e le ferrovie locali: oltre a interventi sul 9° lotto della Siracusa-Gela (500 milioni di euro), è prevista la riqualificazione della A18, della A19 e della A20, con messa in sicurezza e adeguamento per oltre 100 milioni di euro. Altri 13 miliardi sono invece in arrivo per la via ferrata: al nuovo collegamento veloce Palermo-Catania-Messina (11,2 miliardi) corrisponderà il ripristino e l’elettrificazione della linea Palermo-Trapani via

Milo (280milioni, ma oggi imbrigliata da frequenze corse ogni 5/6 ore, con tempi di percorrenza sino a 4 ore rispetto ai potenziali 20 minuti in alta velocità) e il bypass di Augusta dal valore di 172 milioni di euro. Il Ministero intende inoltre operare sui nodi di Palermo e Catania, riversando 600 milioni di euro per la linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, per il collegamento con gli aeroporti di Trapani Birgi e di Fontanarossa, nonché per la Caltagirone-Gela. “Infrastrutture stradali e autostradali connesse anche al Ponte sullo Stretto - ha osservato il senatore Nino Germanà - così come opere idriche, porti e reti ferroviarie rappresentano un’enorme occasione di sviluppo per il territorio”. La Sicilia si avvia dunque a colmare lo storico ritardo nello sviluppo della propria rete di collegamenti, sostanzialmente ferma da quasi 60 anni, capitalizzando al massimo i numeri e la spinta dei suoi aeroporti turistici. Con 24 rotte attive nell’estate 2023, Trapani sta correndo rapido al risanamento del bilancio messo in crisi dalla pandemia: dopo aver chiuso il 2022 con una riduzione del 50 per cento delle perdite, la robusta crescita di marzo (+49 per cento, pari a 57mila passeggeri), aprile (+56% per cento) e maggio lasciano prevedere il raggiungimento del pareggio di bilancio a fine annata (con l’obiettivo di 1,1 milioni di passeggeri), per puntare l’anno prossimo a riavvicinare il record assoluto della stagione 2011

La risposta più concreta viene dall’ottima performance del bilancio di Tafs, società partecipata di Airgest che ha chiuso il 2022 con un utile di 447mila euro. Tafs, in joint venture con Kuwait Petroleum Italia spa, opera nella gestione e conduzione delle infrastrutture interne al sedime aeroportuale dedite allo stoccaggio, così come al rifornimento dei carburanti aviation. All’interno dell’aeroporto di Trapani usufruisce di un modernissimo impianto, equipaggiato con due serbatoi dalla capienza di 500 metri cubi ciascuno e un sistema di filtraggio, volti a garantire la totale conformità del prodotto Jet A/1, meglio noto come cherosene. Al tempo stesso, l’Aeroporto di Trapani è stato l’unico della Sicilia a intessere quest’anno rapporti speciali col Marocco, partecipando alla 19a edizione della fiera Connect2023 di Tangeri. “L'aeroporto di Trapani ha riscosso grande attenzione grazie ai numeri record del 2022 - ha sottolineato Michele Bufo, direttore Airgest - ma in generale per la crescita dell'attrattività della Sicilia tutta. Abbiamo avuto numerosissimi incontri sia con gli aeroporti con cui siamo già collegati, al fine di sviluppare e consolidare le rotte esistenti col supporto di Ryanair, sia con altri aeroporti con cui abbiamo stabilito contatti per favorire l'attivazione di nuove rotte”. Trapani, dunque, non solo come terminale dei traffici nazionali, ma anche come porta aperta per una nuova stagione di dialogo e scambio con i Paesi del Mediterraneo meridionale (a partire da Malta, isola con la quale sono oggi garantiti 5 collegamenti). Con la spinta commerciale prodotta anche da Agrigento, proclamata Capitale della Cultura 2025, la Sicilia dei trasporti è davvero pronta a tornare ai suoi antichi fasti.

““Oggi lo scalo diTrapani, per disponibilità di terreno e presenza di aziende, ha ottime possibilità di implementazione del traffico".
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MEDITERRANEO

COSTA CROCIERE E LC3 TRASPORTI ACCORDO PER RIFORNIRE LE NAVI CON MEZZI SOSTENIBILI

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La sostenibilità delle compagnie crocieristiche comincia a terra. Con l’accordo siglato fra Costa Crociere e LC3 Trasporti, prima azienda italiana a usare veicoli LNG, l’attenzione per gli impatti sull’ambiente sviluppa ulteriormente la propria complessità: non più solo progetti innovativi riguardanti l’alimentazione delle navi o la gestione dei servizi a bordo, ma anche l’intera filiera di rifornimento diventa parametro di valutazione sulla capacità di adattarsi a un modello economico circolare.

“Dallo scorso 19 maggio stiamo consegnando merci a Costa Crociere su mezzi a bioLNG - spiega Michele Ambrogi, presidente LC3 Trasporti - ma la fase di test risale a circa un anno fa. Per ottenere risultati soddisfacenti, in termini di compensazione delle emissioni, è stato necessario individuare tratte con chilometraggi adeguati onde bilanciare convenienza del trasporto e parametri ecologici: al momento siamo in grado di abbattere la CO2 del 90 per cento e il particolato del 100 per cento rispetto a un mezzo diesel Euro6.

Dopo aver valutato diversi scali della compagnia in tutt’Europa, fra cui quelli disponibili in Italia, ci siamo infatti ritrovati concordi nell’avviare il progetto sulla direttrice Genova-Kiel, privilegiando i porti tedeschi sul Mar del Nord e il Mar Baltico”. Oggi i veicoli di LC3 Trasporti percorrono mediamente dai 1.300 ai 1.500 km per singolo collegamento, un paio di volte alla settimana, consegnando merci di diversa tipologia: alimentari in primis, ma anche forniture tecniche indispensabili alla gestione delle navi. Le 4/5 unità in servizio, come da tradizione per l’azienda umbra, sono Iveco S-Way gas in abbinamento a semirimorchi Smiths, se abilitati a operazioni frigo, o a container plurimarchio per altre missioni. Complessivamente la flotta azienda conta 200 trattori, di cui quasi il 70 per cento alimentati a metano, mentre la parte restante è interamente allineata alla categoria diesel Euro6, eccezion fatta per tre unità elettriche.

IL BIO-LNG SULLE ROTTE DEL NORD EUROPA

Flotta in costante aggiornamento

“Sul mercato siamo probabilmente uno dei pochi operatori che possono vantare un’età media dei trattori non superiore ai due anni e mezzo - evidenzia Ambrogi - ma gli stessi semirimorchi non hanno più di cinque anni. Caratteristiche che contribuiscono all’alto livello di soddisfazione espresso dal nostro personale, composto da circa 300 autisti e da una cinquantina di amministrativi distribuiti su 10 sedi.

Al di là della praticità d’uso, cui abbiamo abituato sin dai primi cinque acquisti nel 2014 con corsi specialistici insieme alla casa produttrice, è la silenziosità del veicolo a rendere il viaggio un’esperienza quanto mai rilas-

sante e positiva. Tutti gli autisti sono ora in grado di rifornire i camion in modalità self-service, ma sono anche consapevoli della responsabilità di rappresentare in Italia e all’estero l’avanguardia ecologica dei trasporti. Con la prossima introduzione in flotta di modelli a idrogeno, i vantaggi risulteranno ancor più evidenti: stiamo infatti valutando un’ulteriore diversificazione, che prevede fra l’altro la fornitura di 30 trattori elettrici Mercedes e-Actros entro il 2025”.

Disporre di una flotta costantemente aperta alle innovazioni, però, comporta la necessità di studiare i rapporti di performance ed economicità con maggior attenzione, tenendo conto che l’autonomia oggi garantita dai

mezzi elettrici li rende quasi esclusivamente impiegabili in tratte medio-brevi nel circuito della GDO. L’azienda di Gubbio, attiva dal 2009 e già in accordo con Iveco dal 2011 per sviluppare una motorizzazione a LNG, ha trovato in partner come Lidl e Ikea due referenti ideali per favorire la rivoluzione green dei trasporti. Proprio come avvenuto con Costa Crociere - che ha avviato la sperimentazione appoggiandosi su veicoli a metano fossile per poi accogliere l’impiego del bio-metano - così gli altri referenti commerciali hanno mostrato costante apertura verso un’evoluzione del servizio in chiave sempre più sostenibile. Iper La Grande e Gruppo Lyreco, a riguardo, sono altre

I mezzi di LC3 Trasporti consegnano non solo alimentari, ma anche forniture tecniche indispensabili alla gestione delle navi.

due grandi realtà commerciali con cui LC3 sta portando avanti questo processo di innovazione dei trasporti.

Virtù del mix energetico “Per noi la vocazione alla sostenibilità non è semplicemente un’etichetta aziendale - sottolinea ancora Ambrogi - ma una vera e propria missione, tant’è che abbiamo iniziato a sviluppare il progetto B.e.s.t (Better Environment & Sustainable Transport) sin dal 2010. Due anni dopo ha fatto seguito la scelta di realizzare con Eni il primo distributore a metano liquido in Italia, ospitandolo nella nostra sede di Piacenza. Nel 2018, sempre nel capoluogo emiliano, è stata poi la volta del primo distributore a LNG e ad azoto liquido di flotta: oggi operiamo anche attraverso motrici elettriche con refrigerazione ad azoto, ragion per cui l’anno scorso abbiamo aggiornato il progetto B.e.s.t. al 2030, presentato il primo bilancio di sostenibilità, venendo oltretutto ospitati a New York in occasione della The Climate Pledge Week di Amazon, sodalizio di cui siamo partner”.

Per quanto già stimata e titolata nel mercato dei trasporti, l’azienda non intende però rallentare la propria crescita. Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato

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di 95 milioni di euro e mosso i primi passi per consolidarsi anche nel settore della logistica (grazie all’acquisizione di un magazzino per lo stoccaggio in Umbria, in aggiunta al terminal container di Piacenza), l’obiettivo è fare da apripista in Italia anche sul fronte dell’alimentazione a idrogeno. LC3 ha infatti stretto un accordo con Edison per potenziare ulteriormente la sede di Piacenza con un impianto ad hoc.

Consulenze sulla sostenibilità

“Al nostro programma sostenibile facciamo ora riferimento come B.e.s.t. mix - aggiunge il presidente - perché il futuro dei trasporti sarà basato sull’integrazione di più tecnologie. Sentiamo la responsabilità di affiancare i nostri partner e clienti con servizi di consulenza, onde aiutarli a identificare quale possa essere la modalità di trasporto ideale per la propria attività, ma anche per supportarli negli studi predittivi su consumi e rendita economica. Andiamo incontro a un’era dei trasporti sempre più strutturata e complessa, dove segmenti commerciali quasi indipendenti sino a pochi anni fa sono oggi indotti a stringere collaborazioni sempre più strette.

La partnership con Costa Crociere ne è la dimostrazione: l’impegno preso non si limiterà alle sole tratte tedesche ma, testando sul campo i risultati reciproci,

valuteremo progressivamente rifornimenti su altre tratte europee con mezzi di nuova generazione. Non è dunque escluso che, in funzione di questo primo passo, anche le altre compagnie crocieristiche comincino a valutare con altrettante attenzione l’importanza di perseguire una sostenibilità “circolare”, cioè in grado di bilanciare gli impatti dall’inizio alla fine del processo aziendale”. “La sostenibilità è un asset fondamentale nel modello di business di Costa Crociere.”

ha

“Abbiamo introdotto importanti innovazioni nel nostro settore, come le prime navi alimentate a LNG, e siamo tuttora impegnati nella ricerca e sviluppo di ulteriori tecnologie, con l’ambizione di arrivare a una flotta a emissione zero nette entro il 2050. Questo nostro impegno si estende anche a tutte le attività collaterali alla crociera, tra cui la logistica di cui hanno bisogno le nostre navi per i loro rifornimenti. La collaborazione con LC3 Trasporti è un passo concreto verso l’obiettivo di costruire una filiera più equa e responsabile, attraverso progetti ambientali, sociali e di governance condivisi con i for-

nitori. È, inoltre, un esempio di come il percorso di transizione energetica possa fornire nuove opportunità nel nostro Paese, unendo due realtà italiane accomunate dalla stessa visione e spirito di innovazione”.

Proprio in quest’ottica, LC3 sta favorendo un processo di crescente digitalizzazione delle operazioni gestionali. Stimolata dal rapporto con i principali protagonisti della GDO, già da tempo sensibili all’uso di palmari in sostituzione di documenti cartacei, lo scorso anno l’azien-

da ha siglato un accordo con Trimble: tech-company grazie alla quale è possibile agevolare lo scambio dati fra veicoli e sedi amministrative utilizzando sistemi satellitari connessi ad ambienti cloud. L’integrazione della piattaforma gestionale entrerà a regime dal prossimo anno, mentre continuerà a essere rafforzata l’acquisizione di certificazioni di qualità, essendo ormai diventate uno strumento di notevole valore finanziario in eventuali trattative con le banche. Sebbene il mercato odierno appaia gravato da problematiche geopolitiche ed economiche sempre maggiori, la via verso la piena sostenibilitàquando perseguita con coerenza e senso pratico - permette di affrontare il futuro in modo decisamente più leggero. A capirlo, in tempi non sospetti, era stato pure il cantante dei T-Rex Marc Bolan, quando se ne andò sulle note dell’emblematica “Life’s a gas”.

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I titolari dell’azienda, fondata da papà Mario nel 1976, i fratelli Riccardo (a sinistra) e Alesssandro Dossena

Trasportare persone, accompagnarle a scuola, in vacanza o al lavoro significa assumersi un compito impegnativo, da svolgere con altruismo, competenza e rigore. È un concetto che sicuramente aveva ben chiaro Mario Dossena, fondatore della Autoservizi Dossena, e che oggi viene riproposto con entusiasmo e convinzione dai figli Riccardo e Alessandro, titolari di questa realtà brianzola e proprietari di 40 veicoli tra autobus, noleggio, linea e scuolabus. Uno strumento di lavoro che deve essere sempre impeccabile, e del quale devono essere scongiurate per tempo eventuali problematiche che possano impattare negativamente sulla buona riuscita della missione, a cominciare da quelle relative ai pneumatici, indubbiamente uno dei componenti che più facilmente possono mettere a repentaglio l’idea di un tragitto sereno. Per questo la società sceglie da anni i pneumatici Continental per i suoi autobus e pullman, cogliendo anche le diverse opportunità fornite dal costruttore in termini di soluzioni digitali, che ormai molto bene

contribuiscono a prevenire stop indesiderati. Ma l’attenzione verso la qualità del servizio non si inventa da un giorno all’altro, serve essere convinti - e meglio è se l’insegnamento arriva da qualcuno che ha sempre fatto tutto bene - che le esigenze dei clienti vengano prima di tutto, e che per queste valga la pena investire. “L’azienda è stata fondata nel 1976 da mio papà” ci racconta Riccardo Dossena, classe 1975, titolare, insieme al fratello Alessandro, della società di autoservizi con sede a Roncello, piccolo comune in

provincia di Monza e Brianza. “Lui ha vissuto tutti gli step della gavetta, meccanico, bigliettaio, impiegato come autista di autobus. Nel 1976 ha aperto la sua attività indipendente con un paio di vecchi Fiat 642 bianchi, cominciando ad occuparsi sia della linea in subappalto che del noleggio. Sono passati tanti anni, ma a ricordo di quel momento abbiamo ancora in sede il primo veicolo utilizzato da papà: lui, oggi ottantenne, è uscito dall’azienda, con l’avvento di computer e internet ha preferito ritirarsi. Mamma Giuseppina invece con-

tinua a seguire i pagamenti: odiava questo lavoro ma adesso non vuole rinunciare alla sua “cadreghetta”. Di papà si ricordano tutti, perché non si è mai risparmiato, ha sempre aiutato chi era in difficoltà, se qualcuno aveva bisogno usciva di notte, e andava a soccorrere i veicoli fermi. Era focoso, ma aveva un cuore d’oro: non c’è nessuno che non voglia bene a papà. Oggi si guarda un po’ di

“Non esiste persona che abbia avuto a che fare con nostro padre che non ne conservi un ottimo ricordo: ha sempre avuto un cuore d’oro”.

più al proprio giardino perché le difficoltà sono maggiori, forse diverse: mancano gli autisti, gestire gli appalti pubblici non è semplice, insomma le complicazioni mettono a dura prova la disponibilità di tempo e risorse per occuparsi anche dell’extra”. Eppure ci sembra che Riccardo abbia ereditato in pieno quella passione, quella voglia di non lesinare quando si tratta di dare un po’ di più, che ha lasciato un così buon ricordo in quanti hanno avuto a che fare nel tempo con il suo papà. E infatti facendolo parlare un po’ scopriamo che qualche giorno prima, a chiamata di un autista in difficoltà, è uscito dal letto alle 2 del mattino, ha raggiunto il pullman che aveva bucato una gomma, l’ha sostituita, e ha rimesso i viaggiatori in strada per poi tornare a casa accompagnato dal canto dei merli. “Ci siamo sempre occupati - riprende Riccardo - sia di trasporto pubblico

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CASI UN FASTIDIOSO INCONVENIENTE, MA PUÒ RISOLVERSI ANCHE IN UNA SITUAZIONE DI PERICOLO. PER QUESTO RICCARDO
E IL SUO
HANNO
LA FORATURA DI UNA GOMMA È NEL MIGLIORE DEI
DOSSENA
TEAM
SCELTO DI MONTARE I SENSORI CONTINENTALCONTIPRESSURECHECK, CHE MONITORANO COSTANTEMENTE LO STATO DEL PNEUMATICO.
MOBILITÀ maggio 2023 N° 319
di Cristina Altieri Roncello

L’esperienza passa il testimone alle nuove generazioni: gli autisti Roberto Ballini e Gianmarco Settanni insieme alla mascotte Rusty

che di noleggio e di trasporti scolastici. Nella nostra storia recente abbiamo voluto credere con convinzione nel TPL, per poi renderci conto che è un settore dove si fa molta fatica. Le tariffe sono ferme a 15 anni fa, non ci sono stati adeguamenti, mentre come tutti sappiamo i costi, ad iniziare dal carburante, non hanno mai cessato il loro cammino verso l’alto. Sul turistico invece, se inizialmente aggiungevamo un pullman nuovo ogni 8-10 anni, negli ultimi tempi abbiamo voluto scommettere, e dal 2015 abbiamo acquistato 7 nuovi Mercedes. Sono tutti gommati Continental: l’affidabilità di questo prodotto e il rapporto qualità-prezzo offerto ci ha convinto e continua a convincerci. Proprio oggi stiamo montando 2 Continental su un Setra 431 in partenza per la Francia. La nostra esigenza è quella di non rimanere mai a piedi a causa delle gomme, per questo abbiamo scelto di avvalerci di tutti gli strumenti di manutenzione programmata e preventiva offerti dal brand. Parlo in particolare dei sensori ContiPressureCheck: un tempo erano gli autisti a verificare la pressione delle gomme, si interessavano, controllavano, misuravano. Oggi non c’è più tempo, ma avendo una ventina di autobus in giro per l’Italia e l’Europa voglio mettere al sicuro la serenità dei miei passeggeri. Anche perché poi quando capita anche semplicemente una foratura il rischio minore è quello di perdere ore preziose. Certo, i nostri veicoli dispongono tutti del moltiplicatore di forza, ma anche solo allentare i bulloni della gomma di un autobus non è un’impresa banale. Abbiamo quindi deciso di investire sui sensori Continental che si applicano all’interno del battistrada e comunicano via bluetooth: ogni volta che l’autobus fa rifornimento in ditta la centralina elettronica legge

ITALO

la pressione delle gomme, e quando l’abbassamento del valore è rilevante, il sistema invia un alert sul telefono del meccanico e sul mio, dandoci la possibilità di intervenire. È una precauzione che ci fa dormire sonni più tranquilli: la rottura capita e nessuno ha la sfera di cristallo, ma se puoi anticipare quanto meno i rischi derivanti da un gonfiaggio non corretto, o da un’avaria, meglio. Ultimamente stiamo anche testando le Conti CoachRegio HA3 e le EcoRegional HD3: abbiamo percorrenze contenute, ma lavoriamo su percorsi misti, e sono soddisfatto di questa prova”.

La Autoservizi Dossena acquista i suoi pneumatici da Gommauto Ambrosiana, azienda di Pioltello con oltre 30 anni di esperienza

Deliberata l’acquisizione di Itabus

nell’assistenza e nel commercio di pneumatici. “Giovanni Quadri, il titolare, risponde sempre, anche quando è in montagna - scherza Riccardo - sono loro a consegnarmi pneumatici e sensori, poi noi quando è il momento procediamo a montarli”. Dei quaranta mezzi a parco, diciannove

sono bus turistici - sei Mercedes Tourismo, quattro Irizar, un Setra 431 a due piani, due Van Hool Astromega a due piani, tre Iveco, un Magelys e due Mago 30 posti, un Setra 411 e due Sprinter da 19 posti - e, di questi, 14 montano gomme (e sensori) Continental.

“Un tempo - riprende Dossena - eravamo impegnati con tutti i mezzi tutti i giorni, oggi con la problematica della carenza degli autisti qualche veicolo è fermo. È stato soprattutto il Covid a modificare le aspirazioni delle persone, hanno dato le dimissioni anche autisti che lavoravano per noi da più di 10 anni, per passare ai camion, o alle linee. Ma nonostante queste difficoltà, abbiamo l’obbligo di mantenere il parco poliedrico, pronto per far fronte ad ogni richiesta”. Autoservizi Dossena è subappaltante di Nord Est Trasporti, partecipata al 100 per cento da ATM, per la linea Carugate-Cologno-Villafiorita; si occupa del servizio scuolabus per sette comuni del suo territorio (la provincia ovest di Monza e Brianza e Milano), e infine svolge servizio turistico nazionale e internazionale per tour operator, scuole, agenzie e associazioni.

“Abbiamo 15 dipendenti fissi e 10-15 a chiamata - riprende Riccardo - anche io e mio fratello Alessandro guidiamo se necessario. Abbiamo un ragioniere in ufficio che non alza mai la testa dai conti, mentre mia sorella si occupa delle nostre 5 autoscuole. Anche io quando finisco alle 17.30 in azienda corro in autoscuola a fare lezione, per finire alle 20. Sono 15 anni che mi concedo una settimana di ferie d’estate, ora con i figli piccoli mi regalo pause più lunghe, ma un piccolo pensieroconclude Riccardo, assomigliando ancora una volta a papà Mario - è sempre rivolto all’azienda, al personale e ai clienti”.

MOBILITÀ SEMPRE PIÙ INTEGRATA E SOSTENIBILE

IlConsiglio di Amministrazione di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori SpA, sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, ha deliberato l’acquisizione, e la conseguente integrazione industriale, di Itabus, compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza operativa da fine maggio 2021. Itabus collega l’Italia, Sicilia compresa, con 100 bus MAN: nata due anni fa ha già superato i 2 milioni di viaggiatori che hanno beneficiato di bus di ultimissima generazione dotati di wi-fi 4/5G gratuito, toilette e distributori automatici di snack e bevande. Servizi sia diurni che notturni a collegamento di grandi città, snodi infrastrutturali come aeroporti, stazioni e porti, ma anche piccole città e borghi a

forte vocazione turistica.

L’integrazione Italo – Itabus darà vita ad un gruppo in grado di sviluppare un efficiente servizio di mobilità integrata, che farà crescere il perimetro di copertura dell’intero territorio nazionale, sud compreso: Sicilia, Puglia e Campania saranno le prime tre regioni a partire e diventeranno il modello di questa interconnessione e dei suoi vantaggi per i viaggiatori. Un servizio attivo h24, al quale si aggiungerà l’offerta di chartering, per soddisfare le esigenze di scuole, società sportive, gruppi turistici e di ogni genere di comunità sia pubblica che privata. Le due società, inoltre, condividono gli stessi valori, primo tra tutti la cura e l’attenzione al cliente, ma anche

la sostenibilità: Italo da sempre è un treno green costruito con materiali riciclabili al 98 per cento e dotato di filtri HEPA per il ricambio costante di aria, Itabus si interessa dell’ambiente grazie ai motori diesel EURO 6D ed alla collaborazione con Eni (la flotta è alimentata con Eni diesel+ che riduce le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali). Due realtà e due network sinergici fra loro: una volta completata l’integrazione,

infatti, nasceranno connessioni fra stazioni ferroviarie ed aeroporti e porti, si svilupperà la rete di micromobilità urbana e mobilità integrata, offrendo una vasta scelta ai passeggeri, acquistabile da un’unica piattaforma multimodale e con la comodità di un singolo biglietto. Il servizio sarà operativo a partire dall’estate, le prime connessioni riguarderanno la Campania la Sicilia e la Puglia per poi espandersi in tutta Italia.

AUTOGUIDOVIE PROSEGUE LA CAMPAGNA ASSUNZIONE 2023

La campagna per l’assunzione autisti 2023 di Autoguidovie prosegue. Il gruppo ricerca 60 profili che possano prendere posto nella cabina di guida degli autobus, per intensificare i collegamenti nei vari territori (Pavia, Milano, Cremona, Monza e Brianza, Bergamo, Brescia e Bologna) e accrescere ulteriormente la qualità del servizio di mobilità. Introdotto anche il programma “Presentami un conducente”, che prevede l’assegnazione di un buono welfare del valore di 200 euro ai propri dipendenti, in caso la segnalazione del nuovo profilo si trasformi effettivamente in assunzione. L’azienda offre contratti a tempo indeterminato (o apprendistato) CCNL autoferrotranvieri. Sono previsti diversi benefit, tra cui il bonus di ingresso per le candidature pervenute entro il 30 giugno 2023 pari a 1.500 euro lordi per i candidati domiciliati nelle regioni in cui opera Autoguidovie e 3.000 euro lordi per i candidati domiciliati fuori regione; la dotazione di uno smartphone di ultima generazione; la possibilità di valutare la sede di lavoro più vicina in base alle proprie esigenze personali e l’opzione di svolgere l’attività con la formula del part-time verticale da settembre a giugno in alcune specifiche aree. A completamento del quadro generale si inserisce il progetto Academy, il primo in Italia nel settore del trasporto pubblico, il cui scopo è di offrire alle nuove generazioni senza esperienza la possibilità di entrare nel mondo del lavoro attraverso un percorso formativo che possa fornire le competenze necessarie e i titoli abilitanti - patente D e la Carta di Qualificazione del Conducente persone (CQC)alla professione di operatore di esercizio mediante un contratto di apprendistato professionalizzante. I profili che possono accedervi devono avere un’età compresa tra i 21 e 29 anni ed essere in possesso della patente B. La società si fa carico delle spese per il percorso formativo presso le autoscuole convenzionate fino all’ottenimento dei titoli abilitanti.

EMILIA-ROMAGNA L’IMPEGNO DI START

Start Romagna ha trasferito le persone dalle zone più coinvolte dall’alluvione, che altrimenti non avrebbero avuto mezzi per lasciare le proprie case impegnando 45 veicoli per una movimentazione complessiva di circa 1.000 persone. Nella maggior parte dei casi si è trattato di rasporti approntati d’urgenza. Oltre 9.800 le telefonate gestite dal customer care.

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MOBILITÀ N° 319 maggio 2023

IVECO BUS FEEL THE BLUE PULSE: ECCO LA FUTURA STRATEGIA PER LA MOBILITÀ

ELETTRICA

COSÌ INIZIA UNA NUOVA ERA

OLTRE AD AVER COMPLETATO LA GAMMA DI E-BUS E E-VAN, AL VIA ANCHE I PROGETTI E-BENCH ED ENERGY MOBILITY SOLUTIONS.

a e-mobility strategy di Iveco Bus spicca il volo dall’Hangar Y di Meudon. Nell’ex centro francese di costruzione di dirigibili, riaperto al pubblico dallo scorso marzo per ospitare eventi a forte vocazione innovativa, i vertici dell’azienda hanno spiegato a oltre 200 ospiti internazionali perché sia oggi necessario disporre non solo di un’intera gamma di trasporto elettrificata, ma di personale e infrastrutture ad essa esclusivamente dedicati. Oltre agli ultimi modelli di mercato - che vanno dai nuovi minibus eDaily e Crossway Low Entry Electric allo Streetway Electric e alla nuova generazione E-Way - sono stati dunque presentati i progetti E-Bench per l’allestimento di un impianto di collaudo e convalida nel centro Ricerca&Sviluppo di Vénissieux, così come Energy Mobility Solutions, finalizzato a promuovere la transizione green attraverso un team specialistico.

“Il nostro evento ‘Feel the Blue pulse’ - ha spiegato via video Gerrit Marx, CEO Iveco Groupè ospitato in una location che fa sentire, in modo tangibile, la spinta alla trasformazione che continua a consolidare la leadership di Iveco Bus nella sostenibilità dei trasporti. Con l’intera nuova gamma elettrificata raggiungiamo infatti una pietra

miliare del nostro cammino: il primo trimestre 2023 ha segnato risultati particolarmente incisivi per i bus Iveco, avendo incrementato di oltre il 52 per cento il tasso di ordini a livello mondiale sul corrispettivo periodo dello scorso anno. Solo in Europa abbiamo registrato una crescita del 38 per cento, ma in relazione ai bus elettrici la percentuale è addirittura doppia. Questi risultati sono stati inoltre alla base dell’inaugurazione della nuova sede di Foggia ad aprile, dove sostenibilità, pensiero circolare e innovazione rappresentano le nostre chiavi di sviluppo. Al secondo anno di attività, nonostante le continue sfide che gravano sulla supply chain e le conseguenti carenze di componenti, le performance del gruppo appaiono forti per ogni business unit”.

Obiettivo electric full liner

Dall’avvio delle prenotazioni dell’e-Daily all’IAA di Hannover, lo scorso settembre, il mercato ha continuato a rispondere molto bene, ma a procedere speditamente è pure lo sviluppo della tecnologia elettrica fuel cell presso lo stabilimento tedesco di Ulm. Grazie alla completa acquisizione di Nikola, oggi Iveco Group viene considerata una full

liner per truck e van elettrici. In relazione al discorso powertrain, il CEO di Iveco Group ha confermato il ruolo avanguardistico dell’azienda nelle soluzioni per la mobilità: lo sviluppo del motore multi fuel Fpt, compatibile con un’ampia gamma di propulsioni che va dal diesel al gas naturale, dal biometano all’idrogeno, risulta ormai facilmente integrabile all’architettura di diversi veicoli, grazie anche al supporto del nuovo impianto ePowertrain di Torino. Il gruppo avanza poi nella tecnologia a biometano e a idrogeno applicata su motori a combustione, confermando la sua posizione ‘technology neutral’. “Impossibile classificarci come una Original Equipment Manufacturer tradizionale - ha aggiunto Marx - visto che possiamo contare anche su altri brand come IDV per gli equipaggiamenti di difesa specializzata e protezione civile, oppure Astra come leader nei veicoli pesanti da costruzione, o ancora su servizi innovativi che consentono il noleggio pay per use di modelli elettrici e a idrogeno. È tuttavia importante sottolineare che, se riusciamo a presidiare ogni fronte industriale, il merito spetta anche a partnership strategiche quale quella con Hyundai Motor Company, in particolare nell’elaborazione dei

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“Per rimanere vicini ai nostri clientiha dichiarato Domenico Nucera (in alto) - dobbiamo aver ben chiaro che supportarli significa non solo fornire bus elettrici o a idrogeno, ma anche infrastrutture.
MOBILITÀ maggio 2023 N° 319
Ldi Alberto Caspani Parigi

Non solo autobus: ampia esposizione a Parigi della proposta ecosostenibile del Gruppo Iveco.

veicoli a idrogeno. Mantenere la centralità e la prossimità al cliente sarà infatti in futuro il nostro valore aggiunto”.

Investimenti in Francia

“Identificare la giusta direzione in un mercato fluido come quello odierno - ha rilanciato Domenico Nucera, Presidente Bus Business Unit - non è per nulla semplice ed è per questo che, due anni fa, abbiamo deciso di iniziare il cammino della nuova società in Francia, dove affondano radici profonde e forti della nostra storia. In occasione dell’ultimo summit Choose France, abbiamo inoltre confermato il deciso impegno sul mercato francese con un nuovo investimento di 150 milioni di euro. Di questi, 70 milioni saranno riservati allo sviluppo di bus elettrici e a idrogeno in Francia, predisponendoli già per

“Con un +135 per cento in forniture - ha evidenziato Stéphane Espinasse, commercial operations & product management director Iveco Bus - i nostri bus a gas naturale stanno imponendosi in tutti i principali mercati europei, dalla Spagna alla Repubblica Ceca, supportando la rivoluzione verde con modelli CNG. Nel 2022 abbiamo fra l’altro ricevuto

“L’ascolto delle esigenze del cliente non si traduce solo nel soddisfarne le richieste, ma nel predisporre e orientare le tendenze di domani”.

urbano. In Belgio, in particolare, abbiamo preso accordi per fornire quest’anno 500 bus elettrici, mentre più di 1.000 saranno destinati all’Italia. Sempre nel corso del 2023, in Spagna consegneremo diversi E-Way, con attenzione particolare alle città di Barcellona e Siviglia. Sappiamo che la transizione energetica continuerà a richiedere un mix di energie almeno per i prossimi 1520 anni, ragion per cui presidieremo tutte le fonti di alimentazioni, idrogeno incluso”.

E-Bench, il nuovo impianto

la categoria Euro7, per i regolamenti sulle emissioni di CO2, ma anche per il rafforzamento della sicurezza e della cybersicurezza a bordo. Oltre agli impianti di Rorthais e Annonay, un ruolo altamente strategico è oggi rivestito dalla nostra sede nella Repubblica Ceca, dove stiamo investendo nella produzione del Crossway, l’indiscusso bus leader del segmento Intercity. Nonostante tutte le difficoltà dell’attuale crisi geopolitica, vogliamo dunque mantenere radici e produzione in Europa”. Per Iveco Bus l’ascolto delle esigenze del cliente non si traduce solo nel soddisfarne le richieste, ma nel predisporre e orientare le tendenze di domani, accelerando lo sviluppo delle migliori soluzioni per la transizione sostenibile. Onde fornire soluzioni su misura, il nuovo business model del gruppo dovrà equiparare sempre più l’importanza dei servizi a quella dei prodotti, ma i risultati su scala globale attestano che Iveco Bus è già sulla strada migliore: nel 2022 sono stati consegnati 13mila bus, grazie a un +23 per cento di vittorie in bandi pubblici e a un analogo guadagno nel market share in Europa. Le vendite in America Latina hanno inoltre fatto segnare un record storico, mentre sono state poste le fondamenta di un progressivo sviluppo anche sui mercati dell’Africa e dell’Asia.

il nostro primo grande ordine di minibus a gas in Colombia, a riprova del fatto di essere ormai pronti a soddisfare la domande del mercato sudamericano. Lo scorso dicembre, poi, abbiamo presentato in Uruguay l’ultimo modello E-Way. Ottime invece le performance degli ibridi, con Francia e Belgio in grado di integrare più di 320 bus nel trasporto pubblico e 164 in quello

IVECO BUS

Per accelerare e consolidare ulteriormente la propria sostenibilità, Iveco Bus ha annunciato a Meudon il lancio di E-Bench, nuova impianto di collaudo e convalida ospitato nella sede di Vénissieux. Di fatto, una facility per implementare la capacità di test su tutti i tipi di mezzi, simulando missioni in ogni clima e in condizioni di guida realistiche. In questo modo i prodotti Iveco potranno raggiungere il mercato più velocemente, con un grado di maturità decisamente superiore rispetto al passato. Al contempo, tenendo conto della crescente importanza delle reti per i clienti, la copertura globale prevede di spingersi oltre i 400 safe points e i 1.000 service point: in questo modo i clienti non disteranno mai troppo da un

dealer Iveco Bus, che continuerà inoltre a essere al centro dei corsi di formazione permanente organizzati del gruppo. A maggio, ad esempio, è stato lanciato un training camp per 300 rivenditori e concessionari, appositamente dedicato alla mobilità elettrica. “I veicoli elettrici richiedono un livello di complessità maggiore per operare - queste le parole di Marco Franza, Global Head of Customer Service Iveco Bus - e noi vogliamo supportare i clienti scegliendo esattamente ciò di cui necessitano per raggiungere i propri obiettivi: dall’offerta di battery charger al sistema per lo stoccaggio dell’energia, sino al design e all’esecuzione di un singolo progetto. Naturalmente contiamo già su alcune esperienze di successo: alla municipalità di Lione, ad esempio, abbiamo fornito un sistema completo per la connessione di 13 Iveco bus. La direzione per il futuro appare perciò tracciata: l’obiettivo primario sarà quello di rendere i servizi sempre più semplici, scalabili e, a tal fine, abbiamo creato il team specializzato Energy Mobility Solutions. Servirà a consigliare il cliente su quale sia la miglior forma di energia da implementare, su come coordinare progetti di infrastrutture complesse, ma anche facilitare la condivisione e lo scambio di informazioni di mercato. In sostanza, puntiamo a sviluppare un energy partner ecosystem”.

Verso una visione ecosistemica

Con l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema in tempi brevi, l’offerta di energia sostenibile sarà estesa

seguendo una chiara road map. Al momento viene fornita già una soluzione di ricarica totalmente ottimizzata e interoperabile con veicoli Iveco. Nel 2023 il gruppo intende fornire in Europa hardware, software e consulenza energetica nel segmento delle smart charging solution. L’anno prossimo saranno invece finalizzate le soluzioni per favorire il secondo ciclo di vita delle batterie, arrivando sul mercato in modalità già scalabile entro il primo semestre del 2025. Sempre nella seconda parte dell’anno prossimo saranno espanse le capacità di energy management predisponendo i veicoli per la tecnologia grid. Questa nuova soluzione consente di gestire in modo smart l’energia della batteria del bus, impiegandola per bilanciare quella a disposizione della rete e monetizzando dunque l’operazione di trasferimento. Una vera e propria rivoluzione dei consumi che apre scenari oggi ancora difficilmente immaginabili. “Le decisioni sono prese - ha confermato il Presidente Domenico Nucera - e, per rimanere vicini ai nostri clienti, dobbiamo aver ben chiaro che supportarli significa non solo fornire bus elettrici o a idrogeno, ma anche infrastrutture. Fra queste, non possiamo certo tralasciare le soluzioni per il bio gas o le alternative su cui già si sta lavorando, benché il focus principale sarà inizialmente quello elettrico. Il fine è spingersi oltre quest’ultimo, in una dimensione di complessità crescente dove ogni forma di energia sarà infine al servizio dei nostri mezzi, ma in modo immancabilmente green”.

100 nuovi autobus consegnati alla Slovenská autobusová doprava Zvolen

IL

CROSSWAY

Lasocietà di trasporto pubblico slovacca Slovenská autobusová doprava Zvolen ha rinnovato la fiducia nel marchio Iveco Bus ordinando 100 nuovi autobus Crossway. La consegna, che avverrà tramite il concessionario Corex, comprende tre versioni della gamma Crossway intercity: 70 Crossway Low Entry Line da 12 metri, 20 Crossway Low Entry Line da 10,8 m e 10 Crossway Low Entry Line da 14,5 metri. Le dotazioni degli autobus includono aria condizionata, riscaldamento, pedana meccanica per utenti a mobilità ridotta, prese USB, connettività WiFi e predisposizione per una telecamera e un sistema di validazione biglietti. Costruito nel sito di Vysoké Mýto, in

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Repubblica Ceca, il Crossway beneficia dell’ampio know how dello stabilimento nella produzione di autobus per il trasporto interurbano. A partire dal suo lancio, ne sono stati prodotti 55.000 in diverse varianti e il Crossway è diventato lo standard di riferimento del segmento del trasporto interurbano. “La nostra azienda - ha dichiarato Adrian Polóny, PhD, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Slovenská autobusová doprava Zvolen - trasporta quasi 20 milioni di passeggeri all’anno lungo le 177 tratte da noi servite e i nostri conducenti percorrono ogni anno 25 milioni di chilometri sui nostri autobus. Siamo un leader importante nel segmento del trasporto in

autobus e, in quanto seconda maggiore azienda di trasporto in Slovacchia, sappiamo bene quali sono le esigenze dei nostri passeggeri e dei nostri conducenti.

Ecco perché abbiamo scelto nuovamente il marchio Iveco Bus”. “Siamo estremamente orgogliosi - ha commentato

Giorgio Zino, Head of Europe Bus Commercial Operations di Iveco Bus - che Slovenská au-

tobusová doprava Zvolen abbia dato fiducia ancora una volta al marchio Iveco Bus per i suoi mezzi destinati al trasporto urbano e interurbano in Slovacchia. L’aver scelto il nostro marchio e i nostri modelli Crossway rappresenta una conferma della competenza e del supporto alla qualità offerti ai clienti da Iveco Bus nel segmento del trasporto interurbano”.

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MOBILITÀ N° 319 maggio 2023

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KOELLIKER NUOVO ACCORDO CON REGIS MOTORS PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI EPIC0

Ilcresceportafoglio sempre di più

on si ferma più: il Gruppo Koelliker ha annunciato un nuovo accordo, quello che la vede distribuire da oggi Epic0, veicolo commerciale realizzato da Regis Motors, società italiana di Regitec Group che dagli anni 60 produce e progetta all’insegna dell’innovazione veicoli elettrici a uso professionale e sistemi Powertrain. Grazie alla partnership commerciale, Koelliker si occuperà della commercializzazione del mezzo dedicato al trasporto merci in esclusiva sui mercati italiano, austriaco, greco e nei Balcani. Epic0 - acronimo di Elettrico, PICcolo e a 0 emissioni - è pensato e progettato con standard automobilistici: caratterizzato da una scocca in acciaio e dimensioni compatte, con una lunghezza di 3,7 metri, una larghezza di 1,5 metri, un’altezza di

di nuova generazione (ioS e Android) interfacciabile ai fini di fleet monitoring.

I veicoli Regis vantano inoltre standard di sicurezza che li rendono allineati a categorie superiori grazie a autolelaio, scocca e carrozzeria esterna totalmente in lamiera stampata. Ma ciò che caratterizza la gamma prodotto Regis è soprattutto l’elevatissimo livello di personalizzazione del veicolo sulle esigenze specifiche del cliente professional e non solo, grazie al fatto che tutte le logiche di controllo e la componentistica sono state completamente ideate, progettate e sviluppate in Italia da Regis Motors. Un esempio su tutti è il cassone allungabile, che permette di ottenere un piano di carico più lungo di 540 mm, ideato e progettato da Regis proprio per andare incontro alle esigenze di

SEMBRA INARRESTABILE IL GRUPPO MILANESE CHE, DOPO MAXUS, WUZHENG, B-ON E EVUM MOTORS, AGGIUNGE ALLA SUA OFFERTA UN MARCHIO CHE RAPPRESENTA L’ECCELLENZA ITALIANA IN TERMINI DI QUALITÀ, SICUREZZA E PERSONALIZZAZIONE. SEMPRE ALL’INSEGNA DI UN TRASPORTO MERCI A ZERO EMISSIONI.

1,7 metri, il piccolo commerciale ha una portata di carico di 790 kg. Rispetta inoltre tutti i canoni fondamentali delle autovetture e promette di essere un piacevole compagno di viaggio per un uso urbano ed extra urbano con una velocità massima di 90 km/h. Il veicolo appartiene alla categoria dei quadriveicoli L7eCU, e quindi può beneficiare degli incentivi previsti per questa tipologia di veicoli, che arrivano fino a 4.000 euro.

La gamma Epic0 è distribuita da Koelliker con due tagli di batteria, 14 kWh e 21 kWh, che lo rendono versatile sia in termini di utilizzo che di autonomia: la batteria da 14 kWh, con tempi di ricarica di circa 4 ore, garantisce un’autonomia fino a 135 km; quella da 21 kWh, con tempi di ricarica di circa 3 ore - grazie all’on board charge da 6,6 kW - garantisce fino a 180 km. Il veicolo può essere ricaricato presso le colonnine per la ricarica elettrica o attraverso una presa schuko o una wallbox. Presenta una ricca dotazione di serie con aria condizionata, riscaldamento ad alta potenza, 4 freni a disco, alzacristalli e specchi elettrici, telecomando porte e telecamera posteriore per facilitare le manovre oltre ad un completo infotainment

estrema versatilità di utilizzo, e che Koelliker ha deciso di offrire di serie su tutte le varianti pick up e pick up ribaltabile elettro-attuato.

“Ancora una volta - ha spiegato Marco Saltalamacchia, Executive Vice President & CEO, Gruppo Koelliker - precorriamo i tempi

KOELLIKER

rendendo disponibile sul mercato italiano un veicolo senza eguali. La partnership con Regis Motors rientra nella nostra strategia di affiancarci ad eccellenze italiane che fanno dell’innovazione e della ricerca la loro mission per essere sempre più competitivi sul mercato ed offrire soluzioni

di mobilità che si adattano a qualsiasi esigenza”.

“Eravamo alla ricerca di un partner strutturato - hanno commentato Cristiano Roberto Regis e Fabrizio Regis, rispettivamente CEO e CTO di Regis Motors - con una rete vendita specializzata ed una elevata conoscenza del

settore. Il Gruppo Koelliker ha saputo accogliere, anticipare e comprendere i nostri bisogni, rispondendo con concretezza a quelle che erano le nostre domande. Siamo orgogliosi di questa partnership, e siamo sicuri che ne ricaveremo entrambi grandi soddisfazione”.

Nicola Paradiso nominato Direttore Generale di Autotrade & Logistics

NUOVO RESPONSABILE PER LA PIATTAFORMA LOGISTICA DEL GRUPPO MILANESE

Nicola Paradiso passa al Gruppo Koelliker per guidare Autotrade & Logistics, società con sede a Collesalvetti, vicino a Livorno, operante da oltre 15 anni nel settore della logistica automotive: con più di 700.000 mq di siti specializzati per la gestione delle vetture, rappresenta l’eccellenza nella gestione della logistica automotive in Italia. La piattaforma logistica

“Il Faldo” è il fulcro delle attività di Autotrade & Logistics: qui, infatti, viene svolta tutta la gestione dei veicoli in transito verso le destinazioni finali.

All’interno del Gruppo Koelliker la società ha un ruolo strate-

gico, in quanto il tema della logistica sta assumendo una rilevanza crescente nel settore automotive, che a sua volta sta evolvendo sempre di più verso la e-mobility: A&L dispone di siti specializzati per la gestione delle vetture elettriche, oltre ad essere acceleratore del passaggio ad una mobilità sostenibile ed attenta alle tematiche ambientali. A Paradiso viene affidata la supervisione completa della società, che solo nel 2022 ha movimentato più di 500.000 veicoli, e di cui, a partire da oggi, Nicola diventa Direttore Generale e riportando direttamente al Vice

Presidente Esecutivo, Marco Saltalamacchia.

Classe 1966, Nicola Paradiso

è nato a Napoli, laureato in Giurisprudenza a Parma, un Master in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale a Bologna, oltre ad un Master in Leadership, Finance, Strategy.

Proviene da AP Moller Maersk, azienda nella quale ha rivestito il ruolo di Products Manager Central Mediterranean Area, e negli anni precedenti è stato anche Responsabile della strategia, sviluppo e P&L della

Supply Chain, consolidando la sua esperienza su diversi mercati quali Italia, Est Adriatico (Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Montenegro), Grecia, Nord Macedonia, Malta e Cipro. È stato direttore generale della Magli Intermodal Service SRL, e CEO di AST Logistica (Gruppo Arvedi).

Il nuovo veicolo Epic0 verrà commercializzato in Italia, Austria, Grecia e nei Balcani dal Gruppo Koelliker. Grande la soddisfazione per l’accordo da entrambe le parti.
III N° 320 giugno 2023
Nicola Paradiso è il nuovo responsabile di Autotrade & Logistics.
ATTUALITÀ

FRAIKIN IL NOLEGGIO È LA RISPOSTA GIUSTA PER IL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA

NELLA DIVERSIFICATA FLOTTA

CHE IL NOLEGGIATORE METTE

A DISPOSIZIONE DEI PROPRI CLIENTI,

UNA QUOTA DEL 30 PER CENTO

È DEDICATA AL TRASPORTO

A TEMPERATURA CONTROLLATA.

DISTRIBUZIONE URBANA DEL FRESCO, MA A REGOLA D’ARTE U

UNA MISSIONE DELICATA, DOVE

I SERVIZI OFFERTI E LA CERTEZZA DEI COSTI FANNO LA DIFFERENZA.

Claudio Gariboldi è l’AD di Fraikin Italia, presente insieme a tutta la squadra a TuttoFood 2023, dove l’azienda ha allestito uno stand per spiegare ai visitatori i vantaggi del noleggio nel settore del trasporto a temperatura controllata.

TUTTOFOOD

n dialogo aperto e in crescita con le aziende impegnate nel trasporto, anche del cibo, a temperatura controllata, quello che Fraikin costruisce quotidianamente e che sottolinea con la sua presenza in forze nei padiglioni di Fieramilano in occasione di TuttoFood 2023. Sullo stand del noleggiatore francese, al suo debutto all’evento, sono presenti due veicoli, un piccolo ma esemplificativo campione dell’offerta rivolta ai professionisti della distribuzione impegnati ogni giorno lungo percorsi urbani e non nell’adempimento della loro missione: quella di far arrivare la merce a destinazione in modo rapido ed efficiente. Aziende che scelgono sempre

IL FOOD AND BEVERAGE SI PRENDE LA SCENA

Si chiude una delle edizioni più partecipate dalla nascita di TuttoFood, con oltre 83 mila presenze di visitatori professionali registrate, delle quali il 20 per cento estere da 132 Paesi. Le delegazioni più numerose sono arrivate, nell’ordine, da Spagna, USA, Francia, Svizzera, Germania, Olanda, Cina, Romania, Polonia, Regno Unito, ma erano presenti delegazioni anche da tutti e 5 i continenti: dal Vietnam al Canada, dalle Isole Faeroe al Paraguay al Kazhakistan. In quattro giorni di intensi scambi, con migliaia gli incontri di affari organizzati grazie alla piattaforma di matching

tra i brand e i buyer selezionati, anche con la collaborazione di ITA/ICE Agenzia. Numerosi anche i giornalisti ed influencer dei media italiani ed esteri, sia tradizionali sia innovativi. Molto apprezzato tanto dagli espositori quanto dagli operatori, in particolare, il nuovo concept espositivo: le macroaree che riunivano per affinità di filiera i settori verticali, rispecchiando la logica della distribuzione –Fresco, Largo consumo confezionato e Surgelato-ittico – hanno reso più semplice ed efficace l’esperienza di vista, facilitando l’esplorazione e la scoperta di nuovi brand e nuovi prodotti. Nuovi prodotti che quest’anno sono stati più presenti che mai,

con tantissima innovazione in termini di sostenibilità, con packaging e processi, nuove ricettazioni che anticipano le tendenze e rispondono alle esigenze di consumo in crescita – dal plant-based al ricco in proteine – e di formati ad alto contenuto di servizio che rispondono alla richiesta di praticità degli stili di vita attuali. L’innovazione sostenibile è stata

ancora più stategica, di dimensione europea, che supporterà in maniera ancora più efficace le aziende che intendono puntare sull’internazionalizzazione per far crescere il loro business. Il prossimo appuntamento è a Parma dal 7 al 10 maggio 2024. L’appuntamento con la decima edizione di TuttoFood è invece a Fieramilano dal 5 all’8 maggio 2025.

Oltre 83.000 i visitatori accorsi da tutto il mondo a Milano per l’edizione 2023 dell’evento. celebrata anche dalla seconda edizione del Better Future Award in collaborazione con GDOweek e MarkUp, che ha visto oltre 50 candidature. Diversi quest’anno gli ex aequo tra i premiati, a conferma dell’elevata qualità complessiva dei prodotti presentati. Grazie all’alleanza tra Fiera Milano e Fiere di Parma, da quest’anno Cibus e TuttoFood danno vita a una piattaforma

di Cristina Altieri Milano 2023 LA FIERA PER L’ECOSISTEMA ALIMENTARE CHIUDE CON UN GRANDE SUCCESSO
IV N° 320 giugno 2023
TUTTOFOOD 2023

di più il noleggio, interessate dai vantaggi che questa formula di possesso offre ai suoi utilizzatori, che possono contare non solo sul veicolo più adatto alle loro esigenze, ma anche sugli allestimenti più corretti, da realizzare a più mani insieme ai fornitori. “Il punto forte della nostra offerta commerciale è la diversificazione della flotta - ci racconta Claudio Gariboldi, Amministratore Delegato di Fraikin Italia - che spazia dal piccolo veicolo, dalla portata ben al di sotto dei 35 quintali, fino al mezzo eccezionale, con tutta la gamma ricompresa tra questi due antipodi. Mettiamo a disposizione dei professionisti del trasporto e della logistica tutti i marchi e ogni allestimento possibile e immaginabile. Per orientarci all’interno di una proposta così vasta individuiamo alcuni macro settori: quello dedicato al trasporto pesante e alla logistica, che ci vede attivi nell’offerta dell’abbinata trattore e semirimorchio, ma anche di motrici e veicoli da distribuzione, l’ambito dell’igiene urbana con mezzi per la raccolta rifiuti, e infine il veicolo refrigerato per la distribuzione farmaceutica e alimentare, oggi qui protagonista”.

Ed è proprio quest’ultimo uno dei settori in cui il noleggio si sta affermando in modo deciso: il mercato è pronto, sia per la presenza storica di diversi player, sia perché il livello di servizio elevato è proprio quello che cerca chi distribuisce derrate facilmente deperibili. “La scelta per noi di Fraikin Italia - precisa Gariboldi - è stata quella di esporre a TuttoFood 2023 una proposta nuova, che al tempo stesso fornisse una risposta adeguata al collettivo interesse nei confronti della sostenibilità che i nostri tempi esprimono a livello macroeconomico. I due veicoli che esponiamo si integrano perfettamente in questa logica”. Si tratta del Goupil G2 e del Piaggio Porter NP6. Il primo è un veicolo elettrico in grado di trasportare fino a 600 kg, posizionato su sospensioni McPherson e montato su ruote da 14 pollici. La sua cabina in alluminio è associata a una piattaforma tubolare in ferro che conferisce una leggerezza e una resistenza uniche per questo tipo di veicolo. “Abbiamo già una ventina di Goupil in flotta - prosegue Claudio Gariboldi - dedicati essenzialmente alla raccolta rifiuti e alla distribuzione alimentare. Sono mezzi caratterizzati da dimensioni compatte, che dunque possono operare in contesti urbani, anche nei centri storici, mantenendo al tempo stesso un alto livello di performance e specializzazione. Goupil progetta e produce veicoli a zero emissioni dal 1996, e ha quindi una solida competenza sull’elettrico. In particolare il G2

offre un sistema molto flessibile per la gestione della cella e della batteria”.

“Presentiamo insieme a Fraikin - interviene Paolo Guaschi, Direttore Vendite di Exelentia, dal 2009 il distributore ufficiale di Goupil per il nostro Paese - uno dei veicoli della nostra gamma, il più contenuto nelle dimensioni.

Il G2 può muoversi con assoluto agio all’interno delle città, ed è stato sviluppato negli ultimi anni proprio per rispondere ai cambiamenti della filiera di distribuzione merci in seguito al Covid. È un veicolo che ha dimensioni più compatte di un’utilitaria - la larghezza è di 1,30 metri e la lunghezza inferiore ai 3,5 metri - che gli permettono di muoversi all’interno delle città e dei borghi storici italiani senza alcuna difficoltà. Inoltre, grazie al powertrain elettrico, può entrare nelle ZTL, che siano di interesse storico o ambientale. È un mezzo che si presta a varie trasformazioni: quello esposto oggi sullo stand Fraikin è caratterizzato da un

gruppo frigo completamente autonomo, anch’esso elettrico. Può essere smontato e rimosso per realizzare, con un solo mezzo e due frigo, una logistica davvero aggressiva: mentre un’unità viene caricata, l’altra è libera di andare in consegna. È possibile inoltre scegliere diversi livelli di temperatura, da quella positiva alle negative fino a -21°”. È questo un allestimento replicabile anche sui modelli Goupil di dimensioni maggiori, il G4 e il G6, che Fraikin tra l’altro noleggia da diverso tempo. “Questo veicolo - riprende Guaschi - ha un’autonomia di 100 km, perfettamente adeguata alle consegne giornaliere in città. Bisognerebbe cambiare l’unità di misura quando si parla di autonomia e parlare non di chilometri, ma di ore: i nostri veicoli consentono dalle 5 alle 9 ore consecutive di lavoro”. Il Goupil G2 - e anche gli altri mezzi in gamma - sono declinabili su tutti i tipi di allestimento, a seconda della mission del cliente: trasporto rifiuti, delivery, anche

RENAULT ITALIA PER I DEALER È IL MIGLIOR BRAND ELETTRICO

non food, e edili-

zia. “Realizziamo gli allestimenti in Italia - spiega ancora Guaschi - per essere ancora più aderenti alle richieste del nostro mercato, perché il livello di qualità offerto dagli allestitori italiani è altissimo, e perché in questo modo accorciamo la filiera dei ricambi e garantiamo un’assistenza puntuale e precisa. Per noi di Goupil il canale del noleggio è importantissimo: si tratta di una soluzione che finalmente le aziende stanno iniziando a comprendere e apprezzare in quanto ottimo strumento di gestione aziendale. Con il noleggio si ha il totale controllo dei costi e si possono dedicare i collaboratori alle attività che costituiscono il core business dell’azienda, invece di impegnarli nella gestione del parco veicoli. Fraikin poi è stata tra i primi noleggiatori a recepire i vantaggi offerti dalla mobilità elettrica: su 10 richieste di veicoli elettrici, oggi 6 aziende scelgono la formula del noleggio”.

Oltre al Goupil G2 è presente sullo stand Fraikin, come anticipavamo, un Piaggio Porter NP6, allestito anch’esso per il trasporto a temperatura controllata. “Con il brand di Pontedera - riprende Gariboldi - lavoriamo da diversi anni, ed è stato proprio un Piaggio uno dei primi veicoli a fare il suo ingresso nella nostra flotta nel 2016. Continuiamo a sviluppare questa relazione perché i clienti sono estremamente soddisfatti delle specifiche del prodotto. La trazione bifuel colloca il Porter NP6 nel solco della sostenibilità, senza richiedere gli inevitabili compromessi dell’elettrico, per quelle aziende che non sono ancora disposte, per mille motivi, a compiere questo passo. Inoltre il modello, pur rimanendo estremamente compatto, e dunque agile nel traffico cittadino, è cresciuto dimensionalmente andando a rispondere ad un numero più ampio di esigenze rispetto al prodotto precedente”.

Durante l’edizione 2023 di Automotive Dealer Day, l’Amministratore Delegato di Renault Italia Raffaele Fusilli, ha ritirato per Renault il premio come miglior brand nell’elettrico secondo i dealer. Renault si è distinta in competitività della gamma di veicoli full electric, l’efficacia dell’offerta, le linee guida e la formazione fornite ai dealer della rete di vendita, nonché il supporto della Casa nell’abilitazione del cliente alla tecnologia elettrica. “Sono molto orgoglioso di questo premio - ha dichiarato Raffaele Fusilli - che rappresenta un riconoscimento importante per la Marca Renault che, da oltre un decennio, impegna risorse ed energie per la diffusione della mobilità elettrica su vasta scala. In questo percorso, abbiamo puntato molto sulla formazione della rete di vendita affinché i nostri clienti siano accompagnati nel modo più efficace possibile nella Customer Journey di un veicolo elettrico, soprattutto in questo delicato momento di transizione ecologica. Il nostro obiettivo è riuscire a soddisfare pienamente le esigenze di clienti - sempre più digitali - regalando loro la risorsa oggi più preziosa: il tempo”.

STELLANTIS 1 MILIONE DI EURO PER IL RECUPERO IDROGEOLOGICO DELL’EMILIAROMAGNA

Stellantis ha stanziato 1 milione di euro a favore dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione EmiliaRomagna, aderendo così alla raccolta fondi regionale a sostegno delle popolazioni e delle comunità emilianoromagnole duramente colpite dalle alluvioni e dalle frane dei giorni scorsi. Le risorse donate saranno utilizzate, con il coordinamento degli enti locali, per aiutare la popolazione, con un focus specifico sulle attività di recupero ambientale e idrogeologico nelle aree duramente colpite dal maltempo dei giorni scorsi.

news
La squadra di Fraikin Italia al gran completo sullo stand allestito all’interno del padiglione 4 di TuttoFood. Sotto Paolo Guaschi di Exelentia.
V N° 320 giugno 2023 TUTTOFOOD 2023
“Per noi di Goupil il canale del noleggio è centrale: su 10 richieste di van elettrici, oggi 6 aziende scelgono questa formula”.

PRONTO L’ELETTRICO A SERVIRE LA FILIERA DEL FREDDO

PSULLO STAND DELLA FILIALE ITALIANA DEL GRUPPO FRANCESE VA IN SCENA LA PARTNERSHIP CON IVECO CHE, INIZIATA NEGLI ANNI ‘70, OGGI SI ESPRIME AL MEGLIO NEL SETTORE DEL TRASPORTO A

TEMPERATURA CONTROLLATA GRAZIE AL DAILY IN

residia Tuttofood con un assaggio - per rimanere in argomentodell’ampia offerta rivolta ai clienti professionali Petit Forestier, che nel proprio spazio espositivo ospita tre veicoli molto diversi uno dall’altro e dunque in grado di coprire le esigenze più disparate. Partiamo dall’Iveco eDaily, che troviamo qui allestito con una cella coibentata realizzata dalla carrozzeria Lecapitaine, che fa parte del Gruppo. Un lavoro studiato in ogni dettaglio per dare una risposta concreta, e inedita, alla domanda espressa dal settore del trasporto in tema di temperatura controllata. “La movimentazione del freddocommenta Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera di Iveco Group - verrà impattato in modo importante dalla transizione energetica, in quanto si tratta di un settore particolarmente sensibile all’innovazione e all’efficienza.

Per questo abbiamo creduto molto e siamo orgogliosi della fiducia di Petit Forestier, che ha realizzato sul nostro mezzo un allestimento davvero inno-

vativo. Il canale del noleggio per un veicolo come l’eDaily è centrale, oggi si tratta di una formula di possesso che ancora non ha raggiunto in Italia il suo picco di maturità, ma i volumi sono costantemente in crescita. I clienti lo apprezzano per il minor impegno sul fronte economico, per la certezza dei costi, e anche per l’azzeramento del rischio tecnologico, particolarmente rilevante quando si parla di mobilità elettrica, che rimane in capo al noleggiatore. Inoltre l’eDaily è 100 per cento connesso e offre quindi ai clienti Petit

Forestier lo stato dell’arte in termini di ottimizzazione dell’efficienza energetica, e quindi sotto l’aspetto della guida con i diversi programmi, la navigazione intelligente per individuare le infrastrutture di ricarica, e un monitoraggio costante dell’autonomia che tiene conto anche dell’assorbimento dell’attrezzatura”.

La partnership tra Iveco e Petit Forestier inizia negli anni Settanta, prosegue nei decenni successivi, e si è recentemente concretizzata nella fornitura al noleggiatore di 2.000 eDaily. “Dei 72.000 mezzi che costituiscono la flotta di Petit Forestier - precisa Ronan Mouchel, Direttore Petit Forestier Italia - una quota importante è quella che porta lo stemma Iveco, che in Italia arriva al 60 per cento. Il veicolo esposto qui a Tuttofood 2023 è una soluzione

PETIT FORESTIER A TUTTOFOOD 2023 CON L’IVECO EDAILY ALLESTITO LECAPITAINE
VERSIONE A BATTERIA CHE NON IMPONE ALCUN COMPROMESSO NELL’EQUILIBRIO TRA CAPACITÀ DI CARICO E AUTONOMIA. di Cristina Altieri Milano
VI N° 320 giugno 2023 TUTTOFOOD
Massimo Revetria e Ronan Mouchel si stringono la mano a suggello di un nuovo capitolo della decennale partnership.
2023
“Il vantaggio dell’eDaily è dato dalla semplicità della sua struttura che lo rende disponibile a qualunque allestimento”.

frigo studiata e sviluppata per questo tipo di telaio: il gruppo frigo è completamente elettrico, la coibentazione è alleggerita, e l’aerodinamica è stata studiata ad hoc: abbiamo dato ai nostri clienti la risposta che cercavano per l’ultimo miglio, e non solo. Un tempo i veicoli elettrici avevano problemi di carrozzabilità, un’autonomia ridotta che non li rendeva disponibili all’allestimento se non a fronte di importanti sacrifici in termini di usabilità. Oggi invece lo sviluppo tecnologico è tale da assicurare una capacità di carico che non richiede compromessi sul fronte dell’autonomia”. L’eDaily allestito Lecapitaine garantisce un’autonomia fino a 180-200 km, che appaiono più che sufficienti per la distribuzione urbana, e non solo. “Non c’è più bisogno di studiare percorsi fissi - continua Mouchel - o di interrompere la propria attività di consegna per caricare la batteria: i nostri clienti stanno apprezzando la soluzione elettrica sempre di più, e i primi esemplari allestiti come il veicolo che esponiamo oggi arriveranno a settembre. Le aziende sono impazienti di testarlo”.

È un matrimonio felice tra un allestimento efficiente e un veicolo che nasce pensando a chi lo utilizzerà. “Il vantaggio dell’eDaily - riprende Massimo Revetria - è dato dalla sua struttura a longheroni in grado di alloggiare le batterie all’interno. Ma anche la parte superiore del telaio è sgombra da qualunque interferenza possa creare problemi

PETIT FORESTIER

PETIT FORESTIER

Esposto un Volta Zero da 16 t per il trasporto del fresco

NON C’È DUE SENZA ZERO

Ha destato l’interesse dei visitatori di Tuttofood il Volta Zero da 16 t esposto da Petit Forestier.

Declinazione

Lecapitaine anche per il Volta Zero da 16 t 100 per cento elettrico che in livrea Petit Forestier trova le luci della ribalta nell’esposizione esterna del noleggiatore a Tuttofood 2023. Una conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, della versatilità dell’offerta alle aziende della distribuzione che credono sì nella trazione elettrica, ma preferiscono all’acquisto la formula della rata mensile tutto compreso e a tempo determinato. Esigenze diverse rispetto a quelle soddisfatte da Iveco eDaily e Piaggio Porter NP6 sono quelle cui va incontro Volta Zero con la sua capacità di carico extra e un’esperienza di guida davvero rivoluzionaria. “Abbiamo un accordo in esclusiva con Volta Truckstorna a spiegarci Ronan Mouchel - per distribuire in Italia questa versione allestita frigo, curata sempre dalla nostra carrozzeria Lecapitaine. Il veicolo offre un’autonomia che arriva fino a 220 km, perfettamente in linea con le necessità di quei clienti professionali che fanno la spola tra piattaforme e punti di consegna, senza dimenticare mai i vantaggi offerti nel contesto urbano, dove sono

in sede di modifiche. Questo ha permesso di ottimizzare i costi dell’allestimento, perché la base su cui si va a lavorare è una struttura pulita e semplice. È inoltre presente a bordo una presa di forza ad alto voltaggio, fino a 15 v, un valore superiore

la silenziosità fa una gran differenza, rendendo possibile anche l’operatività notturna. È un progetto, quello con Volta Trucks, a cui teniamo molto, perché è perfettamente in linea con la fase attuale di transizione energetica, nell’ambito della quale Petit Forestier si pone da protagonista. Siamo in piena fase di rinnovamento green della nostra flotta, proprio grazie a queste partnership”. Ma il Volta Zero non offre solo tutti i vantaggi in termini di sostenibilità che appartengono ai mezzi a batteria. “La posizione di guida è completamente diversa - conclude Mouchel - rispetto a quella alla quale siamo abituati sugli autocarri. È centrale, bassa, e offre una visibilità a 220 gradi che azzera, di fatto, le problematiche di sicurezza connesse alla guida alta e all’angolo cieco. Ma il

a quello generalmente offerto su questo segmento”. Lato Petit Forestier poi, non si tratta solo di consegnare il prodotto, specialmente quello elettrico, ma soprattutto di assistere i clienti per tutta la durata del contratto, e di farlo

Il Piaggio Porter NP6 cattura gli specialisti dell’ortofrutta

fatto di essere quasi a contatto con la strada non pregiudica il comfort, grazie alle sospensioni pneumatiche sull’asse anteriore che alzano il veicolo quando ce n’è bisogno”. I primi mezzi pronti per il noleggio arriveranno a settembre.

nel modo migliore. “In realtà - specifica Ronan - la nostra consulenza inizia prima, in fase di progettazione dell’allestimento: abbiamo un team di ricerca e sviluppo insieme al quale i commerciali individuano la soluzione migliore per lo specifico

LE PRESTAZIONI CHE NON TI ASPETTI

Leaziende che operano nel mondo del trasporto a temperatura controllata vantano un catalogo ampissimo di esigenze declinato sulle infinite possibilità di percorsi e sul tipo e quantità di merce trasportata. Quello che è certo è che un noleggiatore non può mai rispondere ad un cliente interessato: “No, per questa mission non ho il veicolo adatto”. Ecco dunque di fianco all’Iveco eDaily fare bella mostra di sé un Piaggio Porter NP6, sempre allestito Lecapitaine. Proprio sullo stand di Tuttofood del noleggiatore francese incontriamo Gianfranco Gentile, titolare insieme allo zio Raffaele di Frutteto Casagrande, il classico cliente Petit Forestier del freddo, che sta accogliendo in flotta proprio in questi giorni due modelli identici a quelli esposti. “Stiamo sostituendo il parco mezzi - ci racconta Gianfranco - a favore di una flotta interamente a noleggio. Svolgiamo attività di distribuzione per la ristorazione a Milano e hinterland, e ci servono veicoli cittadini

agili ma prestazionali. Quando ho incontrato Ronan, e gli ho fatto presente questa nostra esigenza, lui mi ha risposto: “Ho il veicolo che fa per te”, e mi ha fatto provare il Piaggio Porter NP6: siamo rimasti molto soddisfatti sia degli ingombri che della capacità di carico e dell’efficienza in generale”.

Frutteto Casagrande è un’azienda con 40 dipendenti e 20 mezzi tra veicoli di proprietà e van noleggiati. “Siamo partiti - continua Gentile - come realtà di negozio di ortofrutta nel 1985 con i miei genitori e i miei zii, che hanno presto iniziato a servire le attività commerciali della zona. Ci siamo sviluppati con il passaparola e questo resta oggi il nostro principale canale di crescita. La realtà del negozio è complessa, può funzionare molto bene, ma si fa presto, se non la si segue con attenzione, a perdere denaro. Noi siamo riusciti a tenere le redini e a proiettarci verso la distribuzione HO.RE.CA. Siamo entrati in Ortomercato nel 2007 da dove oggi gestiamo sia la vendita all’ingrosso ai negozianti che la distribuzione ai ristoranti, un’attività impegnativa che ci vede al lavoro ogni giorno attraverso le diverse fasi di presa dell’ordine, preparazione, stoccaggio e consegna”. Frutteto Casagrande incontra Petit Forestier nel 2017 e

da lì inizia un percorso di reciproca soddisfazione. “È stato soprattuttocontinua Gentile - il servizio a convincerci, eccellente e sempre puntuale. Mi è successo di forare una gomma, faccio un esempio, e l’officina mobile Petit Forestier mi ha raggiunto, e in un’ora il mezzo era pronto a ripartire: questo aspetto è fondamentale per chi lavora trasportando cibo, non venire mai lasciati in difficoltà ad affrontare un fermo prolungato. Addirittura quando un veicolo ha bisogno di un intervento abbiamo la possibilità di lasciarlo parcheggiato in Ortomercato, e Petit Forestier arriva, ripara, e se non trova una soluzione immediata lascia in uso un veicolo sostitutivo”. I Piaggio Porter NP6 noleggiati da Frutteto Casagrande sono a passo lungo e ruota gemellata. È proprio sulla modularità che il costruttore di Pontedera ha giocato per realizzare quella che in definitiva risulta essere una vera e propria famiglia di veicoli, capace di coprire un ventaglio ampio di necessità che va dalla massima agilità alla massima capacità di carico.

Il Porter, tra l’altro, non si presta solo agli allestimenti del freddo, che pure è un settore sfidante visti i pesi in gioco, ma è sempre più utilizzato per impieghi complessi come le piattaforme aeree, l’edilizia e la raccolta rifiuti.

“Siamo soddisfatti del Porter NP6conclude Gentili - sembra piccolo alla vista, ma riusciamo a caricare tantissima merce, anche grazie al fatto che non c’è il passaruota, e nella parte superiore è squadrato, il che ci agevola nel riempimento a tutta altezza”. “La

cliente. Il nostro staff, sia quello tecnico che quello addetto alle vendite, è formato, e offriamo tutto il supporto necessario a mitigare la paura - che ancora esiste, inutile negarlo - che molte aziende hanno all’idea di passare alla mobilità a zero emissioni”.

Frutteto Casagrande è il tipico cliente di Petit Forestier - commenta Ronan Mouchel - siamo un’azienda familiare e nasciamo per servire aziende familiari. Con Piaggio ci siamo intesi subito, anche grazie alle tempistiche rapidissime di arrivo dei telai: d’altra parte è un costruttore che programma la produzione con sei mesi di anticipo, e questa accortezza permette di avere i veicoli quasi in pronta consegna. Inoltre il gpl e il metano sono una bella alternativa all’elettrico in ambito urbano: il cliente deve solo spiegarci la sua attività, e Petit Forestier gli fornirà il veicolo giusto”.

Ronan Mouchel consegna simbolicamente le chiavi del Piaggio Porter NP6 allestito Lecapitaine a Gianfranco Gentile di Frutteto Casagrande.
VII N° 320 giugno 2023 TUTTOFOOD 2023

QUAL È IL RUOLO

DEI VAN NELLA

Luxury, efficienza e elettrico le parole d’ordine

STRATEGIA DI MERCEDES-BENZ? E COME SI SPOSANO I VAN CON IL POSIZIONAMENTO PREMIUM DELLA CASA? OLA

KÄLLENIUS, CEO

DI MERCEDESBENZ GROUP, E MATHIAS GEISEN, RESPONSABILE DI MERCEDES-BENZ VANS, SPIEGANO LA VISIONE DEL GRUPPO TEDESCO.

vans sono pienamente indipendenti ma allo stesso tempo pienamente integrati nel marchio Mercedes-Benz, riuniti sotto lo stesso tetto insieme alle automobili” ha dichiarato Ola Källenius, CEO di Mercedes-Benz Group. “Posso sintetizzare la natura delle due gamme in questo modo: per i passenger luxury van, stesso lusso delle auto e più spazio; per i premium commercial van, efficienza e risparmio, robustezza e risposta adeguata alle necessità dei clienti. Insieme, i due segmenti apportano un solido contributo ai risultati di Mercedes-Benz. Nel 2022 hanno registrato una crescita dell’8 per cento nelle vendite, e un +66 per cento nell’Ebit. E c’è ancora tanto spazio per crescere nel settore”. Insomma, la coabitazione sotto lo stesso tetto di van e auto rende l’attività di Mercedes più resiliente, e ci sono molte sinergie da sfruttare. E importanti sono anche i volumi realizzati. Nel 2022 più di 400.000 van ed e-van sono stati venduti in più di 150 Paesi. Il mix di prodotto vede in testa lo Sprinter, che ha realizzato il 50 per cento delle vendite totali, seguito dal Vito (30 per cento), dalla Classe V (15 per cento) e

dal Citan e dalla Classe T (5 per cento). Oggi gli obiettivi di Mercedes Benz Vans sono quelli di rafforzare ulteriormente la posizione come produttore leader di veicoli commerciali leggeri premium concentrandosi sui segmenti top-end e sulle missioni più redditizie dei diversi settori dei veicoli commerciali leggeri.

il segmento dei van commerciali, che rappresenta circa l’80 per cento delle vendite totali”.

E per il prossimo futuro l’introduzione della VAN.EA, la nuova architettura elettrica per veicoli commerciali leggeri, dovrà garantire la leadership di Mercedes-Benz Vans nel settore dei veicoli elettrici. L’obiettivo è di raggiungere il 20 per cento di quota BEV entro il 2026, e oltre il 50 per cento entro il 2030.

“Il piano strategico è chiarotorna a spiegare Källenius - sfrut-

tare la tecnologia e la potenza del nostro marchio per migliorare il posizionamento sul mercato e la redditività. Questo vale non solo per le nostre attività nel settore delle auto di lusso, ma anche per la nostra strategia van. Quella dei commerciali leggeri è una divisione di successo e, seppur completamente integrata all’interno di Mercedes-Benz, ha la libertà di prendere tutte le decisioni necessarie per andare incontro alle esigenze individuali dei clienti. Allo stesso tempo, l’attività van ha pieno accesso e beneficia della condivisione di tecnologie e innovazioni con il settore auto. I van operano in un settore attraente e godono di una posizione di mercato premium unica, che consente di ottenere forti rendimenti a complemento della nostra attività nel settore delle auto di lusso”.

La strategia si basa su quattro pilastri, illustrati da Mathias Geisen, responsabile di Mercedes-Benz Vans. “Per i van passeggeri sarà ampliata ulteriormente la gamma di prodotti di fascia alta, ad esempio con la nuova Classe V di prossima uscita. Parallelamente, la divisione

Arriverà nel 2024 il nuovo Sprinter elettrico, a trazione posteriore e con due lunghezze: sarà disponibile anche in versione telaio cabinato.

sta perseguendo una strategia premium per il segmento dei furgoni commerciali, che rappresenta circa l’80 per cento della quota di vendita del totale. Oggi l’Europa è il mercato più forte della divisione, con una quota del 60 per cento delle vendite a livello mondiale”.

Negli Stati Uniti, Mercedes Benz Vans ha raddoppiato la sua quota di mercato, passando dall’8 per cento nel 2018 al 16 per cento nel 2022. In prospettiva, Mercedes-Benz vede un significativo potenziale di crescita sono la bandiera a stelle e strisce per i grandi van commerciali premium, e in Cina per i van passeggeri di lusso. Sarà ampliato anche il portafoglio di modelli allestiti a camper direttamente in fabbrica, con una nuova linea di modelli di medie e grandi dimensioni completamente elettrici.

E Mercedes-Benz Vans continuerà ad ampliare le offerte, tra le quali il servizio di riparazione mobile presso la sede del cliente e gli interventi di tecnici sul campo per i casi di riparazione complessi. Passerà inoltre alla vendita diretta per snellire i processi e ridurre i costi. Sarà la stessa divisione Vans a gestire centralmente gli sconti, eliminando la concorrenza all’interno del marchio, garantendo offerte eque ai clienti e riducendo i costi di vendita. Mercedes-Benz Vans punta a vendere oltre il 20 per cento dei suoi veicoli online e ad aumentare la percentuale di vendite dirette in Europa, superando il 75 per cento entro il 2026, con un’esperienza di vendita omnichannel.

Il 2023 è l’anno in cui Mercedes-Benz Vans completerà la sua offerta integrale di veicoli

elettrici, dai furgoni piccoli e medi a quelli grandi. L’obiettivo è raggiungere una quota di veicoli elettrici superiore al 50 per cento entro il 2030. Tutti i futuri nuovi furgoni saranno sviluppati sulla base di VAN.EA, un’architettura elettrica innovativa, modulare e scalabile. “Questo ci permetterà - riprende Mathias Geisen - di consolidare i nostri veicoli di medie e grandi dimensioni in un’unica architettura, e di ridurre significativamente la complessità del nostro portafoglio prodotti”. I VAN.EA saranno costruiti negli stabilimenti di Jawor, in Polonia, di Vitoria, in Spagna, e a Düsseldorf, in Germania. Altri stabilimenti si aggiungeranno in futuro.

Ai clienti dei furgoni commerciali sarà dato pieno accesso alla nuova rete di ricarica ad alta potenza di Mercedes-Benz, che si aggiunge alla rete IONITY già esistente e in crescita. Si prevede di espandere la rete fino a 10.000 caricatori ad alta potenza in tutto il mondo entro la fine del decennio.

Inoltre, Mercedes-Benz Vans offrirà il servizio digitale Mercedes me Charge, per i clienti B2B a partire dal nuovo eSprinter, dando loro accesso a 300.000 punti di ricarica in tutta Europa. Ed è partito lo sviluppo del sistema operativo proprietario MB.OS, per espandere e ottimizzare i servizi digitali e offrire applicazioni personalizzate ai clienti. Il sistema operativo servirà anche come base per una funzionalità di aggiornamento Over the Air e come fattore abilitante per lo sviluppo di capacità di guida automatizzata a partire dal livello 2 della Society of Automotive Engineers.

“Idi Paolo Barilari Roma
“Stiamo perseguendo una strategia premium per
VIII N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ

Van elettrici Mercedes-Benz.

C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?

I leader hanno una grande energia.

AZIENDA, FORNITORE

E CLIENTE ALLINEATI

SULLA STRADA

DELLA MOBILITÀ

ELETTRICA, TANTO

PIÙ PRATICABILE

QUANTO DECLINATA

SULL’ULTIMO MIGLIO

E LE CONSEGNE

URBANE: QUELLE

CHE SVOLGE OGNI

GIORNO IL GIOVANE

IMPRENDITORE

CON I SUOI DUE

COLLABORATORI

AL SERVIZIO DEL CORRIERE BRT.

ssoluta fiducia nei confronti dei clienti e dei fornitori, è questo l’atteggiamento più evidente che contraddistingue la storia professionale di Alessandro Ciucci, classe 1990, titolare della TCA di Terni, azienda impegnata da quattro anni nell’attività corrieristica per conto di BRT. Impegno che da oggi assolve anche grazie ad un Mercedes-Benz e-Vito consegnato dalla concessionaria Rossi Veicoli tramite il suo commerciale Fabrizio Menichicchi. “Sono partito - ci racconta Alessandro - come collaboratore familiare, la licenza di trasporto era di mio padre, che lavorava per un altro committente, ma quando si è aperta un’opportunità in BRT, nel 2019, ho iniziato proprio al volante di un Mercedes, che ho acquistato da una persona che al mio ingresso stava andando in pensione. Rossi Veicoli era già fornitore di mio padre e tra la sua esperienza e il fatto di essere legato sentimentalmente alla Stella per via dei miei esordi ho deciso negli ultimi mesi di acquistare un Vito. Si tratta di un Vito elettrico e, sì, è stato il committente a domandarci di sostituire i diesel con mezzi a basse emissioni o ad emissioni zero. Abbiamo scelto naturalmente la formula del noleggio a lungo termine perché l’impegno economico connesso all’acquisto è ancora importante, e perché in questo modo non ci assumiamo il rischio di una tecnologia in continua evoluzione: quello che oggi è lo stato dell’arte domani potrebbe essere obsoleto, e noi vogliamo poter essere agili nell’eventuale sostituzione del mezzo”.

Un approccio, quello di Alessandro, come dicevamo, improntato alla serenità, seppur condito dalla giusta dose di razionalità.

“L’autonomia dichiarata dell’eVito è di 314 km, a pieno carico ne raggiungo circa 220-230 e considerando che ogni giorno il giro delle consegne è di 80-90 km il range è più che sufficiente. Per la ricarica mi sto organizzando per installare colonnine sul mio piazzale, e anche BRT ha ordinato le strutture; per il momento utilizzo un distributore dove

La fiducia ben riposta viene sempre ripagata

ricovero tutta la notte il veicolo in carica”. Leggiamo un grande entusiasmo, e nessuna seccatura per questo cambiamento che, ci sembra di capire, è stato imposto. “Sono dell’idea - ci risponde Ciucci - che i cambiamenti vengano sempre visti con sospetto, anche il diesel quando è stato introdotto aveva suscitato parecchie perplessità e adesso le motorizzazioni a gasolio sono più che efficienti. Personalmente ho fiducia nel mio committente, anche perché è grazie alla BRT se in pochi anni ho triplicato il fatturato. È un’azienda seria, che pretende efficienza ma garantisce obiettivi di crescita. Pertanto se mi chiede di passare all’elettrico sono certo che mi assisterà in questo percorso. Senza contare la serietà del marchio Mercedes-Benz: parliamo di una tecnologia al top, ho provato anche altri brand, ma il Vito è il migliore per struttura, comfort, ergonomia, ogni comando all’interno della cabina è a portata di mano, il che per noi corrieri è quanto di meglio si possa desiderare”.

E con Rossi Veicoli, qual è il rapporto? “Mi sono voluto assicurare che, nonostante il noleggio fosse stato finalizzato con Athlon - precisa Alessandro Ciucci - potessi contare per la manutenzione su Rossi Veicoli e le sue officine. Conosco i meccanici, sono persone affidabili e competenti e voglio che siano loro a seguire i miei mezzi”. Idee chiare e tanto entusiasmo, che spesso si apre nella bella risata di chi è soddisfatto di quello che fa e ne coglie ogni giorno i frutti.

“Sono partito da solo con un mezzo, poi il primo dipendente, e adesso siamo in tre, con i due collaboratori che ho preferito

“I cambiamenti vengono visti con sospetto, e anche la transizione verso l’elettrico è oggetto di mille critiche. Io sono soddisfatto”.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

formare da zero. Non è stata una passeggiata ma adesso sono felice della risposta che mi danno ogni giorno. Ho iniziato a lavorare per BRT appena mi sono messo in proprio, conoscevo una persona che lavorava per loro che andava in pensione, mi ha proposto la sua posizione e sono riuscito ed entrare con la mia licenza. Oggi portiamo a termine anche 300 consegne al giorno coprendo diversi comuni, tra cui anche una parte del territorio di Terni. Se mi piace il mio lavoro? Tantissimo, non vorrei fare altro, è impegnativo e richiede spesso energie extra: l’altro giorno uno

Insieme a Volkswagen Group Italia per l’ambiente

DECLINAZIONI VIRTUOSE DI UN SERIO

IMPEGNO NEI CONFRONTI DEL PIANETA

Il 13 maggio scorso si è tenuto il primo VGI ECO DAY, un pomeriggio dedicato alla raccolta della plastica e alla sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente. I collaboratori di MAN Truck & Bus Italia, che hanno aderito al progetto insieme ai colleghi di Volkswagen

Group Italia, hanno effettuato operazioni di clean-up ripulendo diverse zone verdi nel Parco dell’Adige Sud, lungo le rive del fiume che attraversa Verona. Su una superficie totale di circa 58 mila mq sono stati raccolti 670 kg di plastica e rifiuti, un gesto concreto che conferma l’impegno a 360 gradi del Gruppo Volkswagen in Italia per la tutela ambientale e che si inserisce tra le numerose attività promosse in questo ambito da tutti i brand.

Anche dal punto di vista

logistico si è posta particolare attenzione all’impatto sull’ambiente prediligendo la mobilità elettrica, l’utilizzo di autobus per la movimentazione dei gruppi più numerosi e impiegando il MAN eTGE, furgone 100 per cento elettrico, per la movimentazione dei materiali necessari all’organizzazione.

L’evento è stato coordinato da Plastic Free Odv Onlus, associazione di volontariato nata con lo scopo di sensibilizzare quante più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica.

Realtà di riferimento per que-

Alessandro Ciucci (al centro), titolare della TCA, e Fabrizio Menichicchi (a destra) di Rossi Veicoli posano insieme ad un collaboratore di Alessandro di fronte al Mercedes-Benz eVito, oggetto dell’ultimo acquisto del corriere.

dei miei dipendenti ha bucato, sono andato ad aiutarlo e poi sono tornato al mio giro, ma sono i rischi del mestiere. Da mio padre ho preso la passione, ma credo di avere un mindset un po’ diverso da lui, che ha fatto il padroncino per più di 30 anni quasi in alternativa al ruolo da dipendente. Per me la licenza è la possibilità di crescere e di fare imprenditore. Certo, prima o poi dovrò scendere dal furgone e occuparmi al 100 per cento della direzione dell’azienda, ma nel frattempo mi godo ancora un po’ la strada da cui nel nostro settore tutto sempre comincia”.

sta tematica, Plastic Free ha supportato nell’individuazione di un’area idonea per lo svolgimento dell’attività e ha fornito ai presenti informazioni e dati significativi, accrescendo la consapevolezza sull’argomento. La protezione dell’ambiente è un tema prioritario per il Gruppo Volkswagen che, coerentemente con la propria politica ambientale, promuove un approccio olistico alla sostenibilità, che va dal costante miglioramento dei processi produttivi e aziendali alla sensibilizzazione dei collaboratori, chiamati in prima persona a dare il proprio contributo sia sul posto di lavoro, sia nella sfera privata. Un esempio in tal senso è #Project1Hour, iniziativa che da tre anni si svolge in occasione della Giornata Internazionale della Terra, che coinvolge tutti

Adi Cristina Altieri Terni
X N° 320 giugno 2023 DEALER & AZIENDE

Servizio a domicilio per la massima operatività

UNA SQUADRA DI FURGONI, VERE E PROPRIE OFFICINE MOBILI, VIENE

MESSA DAL BRAND

AMERICANO AL SERVIZIO DI MEDIE

E GRANDI FLOTTE PER RAGGIUNGERE

I CLIENTI IN TEMPI E

LUOGHI OTTIMIZZATI AL FINE DI RIDURRE I

TEMPI DI FERMO DEI VEICOLI E QUINDI

SCONGIURARE

L’INTERRUZIONE DELLE ATTIVITÀ.

n veicolo fermo in officina comporta l’interruzione dell’attività giornaliera, con un aumento dei costi operativi proporzionale ai tempi di attesa. Per scongiurare questa evenienza debutta in Italia il programma Ford Mobile Service, una flotta di furgoni dedicata all’assistenza on-site presso la sede dei clienti business. I van, trasformati in vere e proprie officine mobili, possono raggiungere i clienti in tempi e luoghi ottimizzati per garantire la loro operatività, allo scopo di ridurre significativamente i tempi di fermo.

Il servizio è stato sviluppato per massimizzare l’operatività dei clienti con medie e grandi flotte. Il servizio, già disponibile in Veneto, sarà esteso ad altre regioni italiane nei prossimi mesi, per giungere a una diffusione sull’intero territorio nazionale entro il 2024. Il Ford Mobile Service è già attivo in Regno Unito e Germania con ottimi risultati in termini di efficacia

FORD PRO

del servizio per i clienti con flotte di grandi e medie dimensioni.

“Con le officine mobili - ha sottolineato Fabrizio Bambina, Ford Service Director Italy

del cliente”.

- gli specialisti Ford Mobile Service possono eseguire oltre il 70 per cento dei servizi di riparazione presso la sede richiesta dal cliente, dai normali tagliandi agli interventi più complessi su motore, cambio e frizione, nonché campagne di servizio e garanzie. Grazie alla

manutenzione intelligente e predittiva, gli interventi vengono eseguiti con la massima tempestività consentendo ai veicoli di ritornare alla completa operatività nel più breve tempo possibile”. Le squadre del Ford Mobile Service sono state coinvolte in diverse sessioni di training, dedicate non solo all’utilizzo degli speciali mezzi allestiti, ma anche all’approfondimento di tematiche legate alla sicurezza,

Il brand più apprezzato dai dealer di veicoli commerciali in Italia.

al rispetto dell’ambiente e al contatto con i clienti in scenari di intervento che possono essere anche molto diversi rispetto alla tradizionale assistenza in officina. Le officine del Ford Mobile Service sono state allestite con la collaborazione del gruppo Würth, attraverso la divisione ORSYmobil, che rappresenta una soluzione di allestimento ideale per questo tipo di missione, grazie alla grande flessibilità e alla progettazione individuale, costruita sull’esperienza decennale con clienti di tutti i settori dell’artigianato. I furgoni Ford Mobile Service sono operativi

anche per le flotte multimarca e possono servire sia veicoli Ford, utilizzando ricambi originali, sia veicoli di altri marchi, utilizzando ricambi equivalenti della linea Ford-Omnicraft. Il Ford Mobile Service è poi parte dell’ecosistema connesso Ford Pro, che include FORDLiive, sistema integrato e connesso per l’ottimizzazione dell’operatività dei veicoli. Grazie all’utilizzo in tempo reale dei dati e a un team di agenti in costante contatto con le officine Ford, FORDLiive accelera i tempi di lavorazione garantendo il ritorno all’operatività nel minor tempo possibile.

PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DEALERSTAT

Èquantoemerge dalla ventesima edizione dello studio DealerSTAT, l’indagine condotta annualmente da Quintegia, Centro Studi e Ricerca che si occupa di innovazione e networking, con l’obiettivo di

rilevare il grado di soddisfazione dei concessionari di auto e veicoli commerciali e delineare un quadro delle relazioni tra case automobilistiche e reti di dealer. I risultati dello studio annuale sono stati presentati

in occasione dell’Automotive Dealer Day, evento B2B dedicato alla mobilità in Europa e ai temi della transizione energetica e della sostenibilità.

“Questo riconoscimento, che arriva a un anno dal lancio di Ford Pro in Europa - ha commentato in occasione del ritiro del premio Marco Buraglio, Direttore Veicoli Commerciali di Ford Italia - ci riempie di orgoglio. Sapere che i nostri Ford Partner stiano apprezzando il lavoro e la strategia messa

Commerciali Ford Italia, riceve il premio DealerSTAT.

in atto per servire al meglio i nostri clienti, rappresenta un ulteriore stimolo nel perseguire obiettivi ancora più ambiziosi e costruire modelli di business profittevoli e continue opportunità di crescita. Lavoriamo insieme ribadendo il nostro

impegno ad offrire ai clienti la migliore esperienza di acquisto, proponendo non solo i veicoli più adatti a svolgere qualsiasi attività lavorativa, ma anche un ecosistema di servizi e soluzioni integrate in grado di massimizzarne la produttività”. Condotta nel periodo tra il 7 marzo ed il 7 aprile 2023, la rilevazione DealerSTAT 2023 ha coinvolto 11 brand di veicoli

commerciali e il 61% dei dealer italiani, che si sono espressi compilando oltre 450 questionari. Ford Pro ha conquistato il gradino più alto del podio con un punteggio di 3,81 rispetto alla media Italia pari a 2,95. I questionari, composti da oltre 50 domande, monitorano la soddisfazione dei concessionari di veicoli commerciali nelle principali aree di business. Ford Pro è risultata al vertice in diverse aree di competenza: marketing nazionale sul nuovo, sistemi di incentivazione, management vendite e post-vendita. L’aspetto più apprezzato dai dealer Ford Pro è l’efficacia del ruolo del personale di zona nella vendita

Udi Greta Rossi Roma
“Con le officine mobili gli specialisti Ford Mobile service possono eseguire oltre il 70 per cento delle riparazioni presso la sede
Marco Buraglio, Direttore Veicoli
XII N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ

Ultimo miglio e Ztl spingono verso van differenti

IN OCCASIONE DELL’EVENTO “HERTZ ON - ACCENDI IL VIAGGIO”, LE NUOVE TENDENZE DI UN MERCATO SEMPRE

razie a un rapporto sempre più stretto con le aziende, Hertz Italia promuove la rivoluzione elettrica anche attraverso il noleggio dei mezzi commerciali leggeri. L’evento “Hertz Onaccendi il viaggio”, organizzato lo scorso mese a Firenze per familiarizzare con i veicoli elettrici più avanzati, ha infatti preso atto di un dato sorprendente: oggi il noleggio aziendale cresce tanto quanto quello privato, ma con un’attenzione sempre maggiore per mezzi finalizzati all’ultimo miglio e in grado di circolare liberamente nelle Ztl.

Approccio educativo all’elettrico

“Ci siamo resi conto che il passaggio all’elettrico non è condizionato da eventuali pregiudizi relativi a costi o tecnologia - ha spiegato Massimo Scantamburlo, Sales Director Hertz Italia - bensì da timori psicologici legati al come guidare e ricaricare il mezzo. Per questo, accanto al nostro tradizionale ruolo di società di noleggio, stiamo dando ora spazio a un approccio ‘educativo’, affinché gli autisti possano familiarizzare con i mezzi elettrici per tutto il tempo loro necessario, nel caso volessero poi passare all’acquisto diretto”. Il drive test proposto fra Firenze e Fiesole, con tappa premio presso la storica Fattoria di Maiano, è stata una dimostrazione esplicita. Va da sé che, proprio per la tipologia d’impiego dei mezzi, 2 noleggi su 3 non richiedono alcuna ricarica se effettuati in giornata, anche perché la compagnia permette la riconsegna gratuita con un margine di autonomia sino al 75%. Raramente i noleggi di questo tipo superano i 300 km di percorrenza.

Autonomia, la vera discriminante

“Il tema dell’autonomia è diventata la vera discriminante circa la qualità del servizio - aggiunge Scantamburlo - tant’è che nell’elettrico appare sempre più sfumata la differenza fra mezzi standard e premium.

Il nostro obiettivo sarà dunque quello di accrescere nel breve termine l’attuale 20% di veicoli elettrici rispetto all’intera flotta, che a livello globale conta oggi ben 400mila mezzi: siamo interessati ad acquisire mo-

delli di ogni gamma, full electric e hybrid, con maggiore o minore autonomia, dal momento che i corsi di formazione alla guida elettrica da noi proposti permettono di acquisire anche la capacità di far ricaricare il mezzo durante l’impiego stesso”. Nel tentativo di agevolare le fasi di ricarica, Hertz mette inoltre a disposizione un “token” (keyfob) grazie al quale non occorre registrarsi, né scaricare alcuna app, garantendo l’accesso al 98% delle colonnine distribuite in tutt’Italia: basta accostare la chiavetta al distributore per far partire il rifornimento, quindi sfiorarlo di nuovo per interrompere.

Focus sulla trasparenza dei costi

“La nostra e-Xperience è basata sulla massima semplicità - prosegue il direttore commerciale di Hertz Italia - dal momento che uno degli aspetti più problematici per le aziende riguarda l’imprevedibilità dei costi di gestione: lo sviluppo di app che mappino i punti di ricarica più convenienti è nato proprio da quest’esigenza, ma attraverso il pre-pagamento da noi offerto (Charge Purchase Option) è possibile mantenere l’intera esperienza sotto controllo. Stiamo inoltre lavorando per allargare il ventaglio dei partner di rifornimento, così da accorciare ulteriormente i tempi di ricarica: l’Italia garantisce oggi una buona capillarità delle colonnine, per cui il problema non riguarda tanto la loro distribuzione, quanto il numero dei punti di collegamento nella stessa postazione. In virtù della nostra capacità di movimentazione, vogliamo spingere il settore a implementare le possibilità di accesso multiplo”. Complessivamente, in merito ai punti ricarica, la compagnia può far conto su una copertura di diretta competenza pari all’85%, mentre la quota restante si appoggia su impianti di rete pubblica. La sfida dei prossimi mesi consisterà dunque nell’innalzare ulteriormente il valore di copertura diretta di Hertz Italia.

Veicoli di ogni tipologia

Per venire incontro alle esigenze del mondo aziendale, la fatturazione delle spese fuel viene inoltre inviata a parte rispetto ai costi di noleggio, cosicché la trasparenza inerente le operazioni fiscali possa essere garantita ai livelli massimi. “A distanza di circa un anno dalla scelta di puntare sull’elettrico - ha osservato invece Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato Hertz Italia - possiamo contare su un indice Nps (Net Promoter Score) estremamente alto, ovvero su un tasso di soddisfazione del cliente che riconosce a Hertz uno degli approcci alla gestione più semplici e immediati. Il 60% dei riscontri proviene proprio dal mondo delle aziende, più sensibili ai fattori Esg. Questo risultato deriva in parte dall’aver sviluppato una strategia commerciale basata più sulla specializzazione che sulla generalità, in controtendenza rispetto ai competitor che lavorano su grandi numeri. Sin da quando abbiamo introdotto il noleggio dei furgoni 15 anni fa, non ci siamo limitati ai modelli più comuni come i Fiat Doblò, i Kangoo Renault EV o i Nissan TownStar EV, ma abbiamo acquisito tipologie per trasporti differenziati: mezzi per l’edilizia, per l’idraulica, pickup compatti così come refrigerati. Quest’ul-

tima categoria è stata proprio quella che ci ha permesso di far fronte all’emergenza pandemica in collaborazione con le istituzioni italiane, dal momento che la consegna dei primi vaccini richiedeva il mantenimento di temperature molto basse e stabili”.

La crescente importanza del segmento commerciale della flotta è testimoniata poi dalla priorità storica avuta nell’approccio ai modelli elettrici: prima di acquisire le e-car per il pubblico leisure, Hertz Italia ha lanciato nel nostro Paese un progetto pilota rispetto a tutte le altre filiali internazionali, rivelatosi sin da subito vincente. Benché i primi modelli disponessero ancora di un’autonomia limitata, attorno ai 150 km, costi vantaggiosi e rapida evoluzione tecnologica hanno consentito di rafforzare la flotta con modelli sempre più performanti. Non a caso, oggi la compagnia ha instaurato partnership strategiche con due colossi della grande distribuzione come Ikea e Leroy Merlin, ma il settore mostra di aver ormai imboccato la via della piena espansione grazie soprattutto alla spinta dell’intermodalità: con sedi strategicamente ubicate a ridosso di aeroporti e stazioni, le consegne di merci avvengono in tempi sempre più ristretti.

Nuovi modi di sperimentare la transizione

“Diverso il discorso che investe la supply chain legata alla produzione di veicoli - riprende il sales director Massimo Scantamburlo - perché non permette ancora di acquisirli tanto velocemente quanto la

Classe 1969, romano, laureato in Economia e Commercio, Massimiliano Archiapiatti è l’Amministratore Delegato di Hertz Italia.

domanda cresce. Questo, però, ci permette di selezionare con attenzione ancor maggiore i mezzi più indicati per la nostra clientela, soprattutto per quanto riguarda l’elettrico, segmento in passato più esposto al fenomeno dell’obsolescenza tecnica. Trattandosi di una tecnologia in rapida trasformazione, i nostri clienti commerciali apprezzano molto la possibilità di sottoscrivere contratti di noleggio estremamente flessibili, adatti sia per il breve, che per il medio e lungo termine. Altro dato significativo, inoltre, è la ricaduta commerciale generata dal noleggio per fini turistici: benché i mezzi elettrici siano ordinati al 65-75% da quanti sono già abituati a questo tipo di guida, chi non osa sperimentare la transizione nei mesi lavorativi, tende a farlo sempre più nel corso delle proprie vacanze. In un certo senso, i viaggi di piacere e il turismo si stanno trasformando in una riserva di tempo ideale per favorire il passaggio all’elettrico anche sul piano commerciale”. Il fenomeno è cresciuto parallelamente all’affermarsi della digitalizzazione e delle esperienze user-friendly del portale Hertz, dal momento che l’autonomia offerta in fase di selezione mezzi, reperimento di informazioni e acquisto pacchetto mette anche il cliente commerciale nelle migliori condizioni per “prendere l’iniziativa”. A questa spinta indiretta ne corrisponde al contempo una diretta, grazia alla disponibilità del personale Hertz ad organizzare incontri o giornate dimostrative con l’eventuale cliente. Per rafforzare ulteriormente la percezione pubblica della propria vocazione all’elettrico, quest’anno Hertz ha infine deciso di partecipare per la prima volta al Fia World Endurance Championship 2023 con il team di bandiera Jota: altro esempio di contaminazione di linguaggi, tecnologie e modalità commerciali, che giorno dopo giorno vede assottigliarsi sempre più le distinzioni fra differenti ambiti di mercato. L’effetto e-Xperience è anche questo.

PIÙ IBRIDO E ATTENTO A EDUCARE ALLE NUOVE TECNOLOGIE
Gdi Alberto Caspani Firenze
“Stiamo dando spazio a un approccio ‘educativo’, affinché gli autisti possano familiarizzare con i mezzi elettrici per tutto il tempo loro necessario”.
XIII N° 320 giugno 2023 NOLEGGIO

UNA GREEN STATION PER PARTIRE VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

a concessionaria Iveco Industrial Cars ha inaugurato la nuova sede di Vicenza in Viale del Lavoro 29. La cerimonia si è aperta con la presentazione del nuovo show room, per proseguire con un momento di formazione sul mercato e sul futuro delle alimentazioni alternative, tra cui l’eDaily 100 per cento elettrico. In occasione dell’evento l’azienda, insieme al suo AD Antonella Ceccato, ha voluto coinvolgere i responsabili commerciali e di prodotto di Iveco, che hanno contribuito a ribadire l’importanza di un approccio sostenibile per la creazione di un ecosistema orientato alla decarbonizzazione del settore. Un asset commerciale importante per l’azienda, già presente storicamente con l’officina e il magazzino ricambi, ma senza una vera e propria vetrina su uno dei viali con maggiore flusso veicolare della città. Oltre alla proposta commerciale chiaramente orientata alla mobilità sostenibile, l’ambiente risulta fortemente caratterizzato al suo interno con intere pareti che presentano immagini ed elementi naturali reali, per dare ancora più enfasi alla sostenibilità. “Green Station - ha commentato Antonella Ceccato, AD di Industrial Cars - è il nome con il quale ci piace definire questo nuovo ambiente. La crescita, lo sviluppo

“LA CRESCITA, LO SVILUPPO DELLA RETE E L’INNOVAZIONE SONO PER NOI ASSET

IMPRESCINDIBILI CHE NON POSSONO NON ESSERE ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA, ECONOMICA E SOCIALE” HA DICHIARATO IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI APERTURA L’AD DI INDUSTRIAL CARS ANTONELLA CECCATO.

Antonella Ceccato, AD di Industrial Cars, insieme a Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera Iveco Mercato Italia.

della rete e l’innovazione sono per noi asset imprescindibili che non possono non essere all’insegna della sostenibilità ecologica, economica e sociale”. “Per noi di Iveco - ha dichiarato Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera Iveco Mercato Italia - è un onore partecipare all’inaugurazione della nuova sede di Industrial Cars, che

Da sempre Industrial Cars si propone come un service provider con l’offerta di un vero e proprio ecosistema di brand.

riflette i valori di sostenibilità ambientale e sociale, in linea con la nostra visione. Siamo al fianco di Industrial Cars nel percorso di approfondimento delle novità legate all’ecosistema creato su misura del nostro eDaily, il Daily di sempre, semplicemente elettrico, che guida la strada del cambiamento della mobilità elettrica”.

Con un’ampia esperienza nella commercializzazione di veicoli e servizi per la mobilità professionale, Industrial Cars è da sempre caratterizzata da una strategia operativa di ampio raggio, capace di intercettare le esigenze del mercato, cui si propone come un service provider racchiudendo nella proposta di veicoli e servizi un vero e proprio ecosistema di brand, per offrire le soluzioni più complete, innovative ed efficienti tra cui quelle inderogabili legate al tema della sostenibilità dei trasporti. In questo contesto si posiziona la scelta strategica ed etica di dedicare una nuova sede al tema dei veicoli con alimentazioni alternative e a soluzioni di mobilità green. Infatti, Industrial Cars ha da sempre rivolto particolare attenzione alle energie rinnovabili, primo fra tutti il fotovoltaico, tant’è che il tetto dei nuovi locali vicentini accoglie un impianto con una potenza di circa 194Kwp, che si unisce ad altri 8 impianti attivi

IVECO INAUGURATA LA SEDE DI VICENZA DELLA CONCESSIONARIA INDUSTRIAL CARS
Ldi Lino Sinari Vicenza
XIV N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ

e 3 di prossima attivazione per raggiungere una potenza totale di 3000 kWp. In linea con i requisiti di sostenibilità, la nuova sede ha ospitato un eDaily, un veicolo che, come riporta il claim, è “Lo stesso Daily di sempre, semplicemente elettrico”. Questo per confermare le caratteristiche che hanno reso iconico il “Daily”, un vero e proprio brand all’interno del brand, sinonimo di affidabilità, robustezza, allestibilità, flessibilità di utilizzo, potenza e capacità di carico. Diverse le configurazioni e i moduli batteria fino a 111kW che raggiungono un’autonomia massima di 400km nei cicli urbani e una potenza motore di 190 CV. Un modello completo per il trasporto sostenibile.

IVECO

Vinto il premio “Light Truck of the Year” ai Great British Fleet Awards

LA STAMPA INGLESE INCORONA IL DAILY

Il Daily è stato proclamato

“Light Truck of the Year” in occasione dei Fleetworld Great British Fleet Awards 2023, l’evento annuale organizzato dalla società editrice britannica Fleet World Group, che premia le aziende all’avanguardia in materia di nuovi sviluppi, tecnologia, sostenibilità e strategia nel settore dei veicoli destinati alle flotte. Valutato da un gruppo di esperti composto da redattori del Fleet World Group, il Daily è stato apprezzato per i suoi numerosi punti di forza e il continuo sviluppo con ogni nuovo modello, in quanto il Daily rappresenta il veicolo di riferimento nel panorama dei

veicoli commerciali. Il motivo alla base di questo riconoscimento è stato: “I costanti aggiornamenti del modello hanno fatto sì che l’Iveco Daily continui a registrare buoni numeri di vendita nel campo dei veicoli commerciali leggeri.

Gli assi portanti del Daily sono il suo telaio, basato su quello dei camion, e la completezza della sua gamma di versioni, per cui i responsabili acquisti dei parchi veicoli dispongono di un ampio portafoglio di modelli che spazia dai furgoni alle conversioni. Il comfort e la fluidità di guida crescono di generazione in generazione, e con essi la scelta di motori e trasmissioni.

Inoltre, le conversioni speciali per diverse tipologie di clienti contribuiscono a rendere il Daily il veicolo perfetto per le flotte”. Il Daily nella sua variante da 7 tonnellate si è rivelato una risorsa preziosa per gli ope-

MERCATO V.C. APRILE ANCORA IN CALO DEL 4,5 PER CENTO

ratori, grazie alla robustezza del suo telaio di derivazione dei camion, che consente una capacità di traino pari a 3,5 tonnellate e un carico utile leader nella categoria, fino a 4,9 tonnellate. Un’offerta di motori diesel Euro VI-E fornisce un equilibrio ottimale tra potenza ed efficienza e, con l’impiego del biometano, si ottiene una riduzione fino al 121 per cento, come dimostrato dallo studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’eDaily, il gemello elettrico introdotto di recente sul mercato, raggiunge le zero emissioni senza scendere a compromessi relativamente alle capacità del veicolo.

Andamento altalenante per il mercato dei veicoli commerciali: dopo gennaio e marzo positivi e la leggera flessione di febbraio, nel mese di aprile torna di nuovo in calo del 4,5 per cento con 13.600 unità. Il primo quadrimestre con 60.698 immatricolazioni segna comunque +4,2 per cento rispetto a gennaioaprile 2022. In base ai risultati attuali, la stima UNRAE per l’anno 2023 di questa categoria di veicoli indica 172.000 immatricolazioni, in crescita del 7 per cento rispetto al 2022 ma ancora sotto dell’8,8 per cento rispetto all’ultimo anno pre-crisi. E l’attesa transizione energetica è ancora più lontana che in altre categorie di autoveicoli, come mostrano i dati evidenziati dal Presidente dell’UNRAE Michele Crisci: “Il fondo disponibile per gli incentivi dei veicoli commerciali presenta ancora un avanzo di oltre il 96 per cento, le immatricolazioni dei mezzi elettrici puri nel primo trimestre sono ferme appena al 3,6 per cento del totale mercato e, intanto, la CO2 media continua a crescere e segna un aumento del 2,1 per cento nei primi tre mesi dell’anno”.

STELLANTIS ACQUISITO UN TERZO DI FAURECIA

Faurecia, società del gruppo FORVIA, Michelin e Stellantis hanno firmato un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Stellantis del 33,3 per cento delle azioni di Symbio, leader nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni. Faurecia e Michelin manterranno ciascuna il 33,3 per cento di quote di partecipazione. L’ingresso di Stellantis tra gli azionisti favorirà lo sviluppo di Symbio in Europa e negli Stati Uniti. Symbio ha pianificato di produrre 50.000 celle a combustibile all’anno entro il 2025, sfruttando la modernissima gigafactory di Saint-Fons, che inizierà la produzione nella seconda metà del 2023. Nel 2022 Symbio ha annunciato l’attuazione del suo progetto HyMotive, volto a dare slancio alla propria industrializzazione e allo sviluppo di innovazioni dirompenti, consentendo all’azienda di raggiungere una capacità produttiva totale in Francia di 100.000 sistemi all’anno entro il 2028, con la creazione di 1.000 posti di lavoro nel paese transalpino.

news
XV N° 320 giugno 2023 ATTUALITÀ
“Le conversioni speciali per diverse tipologie di clienti contribuiscono a rendere il Daily il veicolo perfetto per le flotte”.

GAMMA VEICOLI COMMERCIALI 100% ELETTRICA

Consumo di energia elettrica gamma e-LCV Peugeot (Wh/100km): 186,7 - 383; emissioni CO₂ (g/km): 0.

Valori omologati in base al ciclo misto WLTP, aggiornati al 30/04/2023. I valori sono indicati a fini comparativi. I valori effettivi di consumo di carburante e di emissioni di CO₂ possono essere diversi e possono variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optionals, temperatura, stile di guida, velocità, peso totale, utilizzo di determinati equipaggiamenti (aria condizionata, riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), tipologia e condizioni degli pneumatici, condizioni stradali, condizioni climatiche esterne, ecc. Immagini illustrative; caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Messaggio pubblicitario, con finalità promozionale.

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