Italo dicembre 2014

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Passione di famiglia Uno dei nomi di punta della cioccolata di Modica è quello dei Rizza che, da quasi 80 anni, sperimentano e creano abbinamenti per offrire a tutti un morso di Sicilia Come le onde che si ripetono sempre uguali e sempre diverse, la storia delle famiglie del cibo tradizionale italiano si ancorano alla trasmissione dei nomi quasi per segno di garanzia che le buone pratiche non verranno perdute da una generazione all’altra. È il caso anche della Antica Dolceria Rizza. Fondata nel 1935 da Emanuele Rizza, il timone è passato a Giuseppe. Ora ci sono un altro Emanuele e un altro Giuseppe, nipote e pronipote del fondatore, a condurre il laboratorio. Qui l’attenzione nella scelta della materia prima gioca un ruolo fondamentale: le fave di cacao vengono selezionate in alcuni Paesi dell’Africa (in particolare Uganda e Ghana) e dell’America latina (Repubblica Dominicana, Perù ed Ecuador). Ma non si tratta dell’uni-

ca peculiarità dei Rizza: questa infatti è al momento la sola azienda a certificare che la bassa temperatura impiegata nella lavorazione preserva le proprietà organolettiche delle fave di cacao e conferisce al cioccolato elevati livelli di "flavanoli", catechine ed epi-catechine (indicandone i valori su ogni confezione), tali da renderlo un alimento funzionale e privo di glutine, lattosio, lecitina e grassi aggiunti. Nel 2005 l’Antica Dolceria Rizza inaugurò il cioccolato di Modica alle scorze d’arancia disidratate e passate nello sciroppo. Da allora il rapporto con i prodotti locali si è fatto più intenso con l’inserimento nel cioccolato di Modica di pistacchi di Bronte, carrube ragusane, mandorle di Avola, carote di Ispica e persino del sale di Trapani.

Ma si utilizzano anche ingredienti che conferiscono al cioccolato elementi nutraceutici, come i semi di canapa (che apportano omega-3 e omega-6), semi di chia (che contiene gran quantità di omega-3 e il 300% in più del calcio presente nel latte) e le ormai onnipresenti bacche di goji (con tanto ferro, potassio e magnesio) che hanno portato a 39 i gusti del cioccolato di Modica che escono dalla porta dei Rizza. Ma poteva la ricerca di questa famiglia per rendere il cioccolato di Modica appetibile a tutti finire qui? Certo che no! Non ci si è infatti dimenticati di chi soffre di diabete: nel Leggero Modica si è infatti sostituito lo zucchero saccarosio con uno naturale estratto dall'uva, che possiede indice glicemico pari a 0: meno calorie e bontà infinita! Insomma, un cibo che cura l’anima e non mette a repentaglio la salute.

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