Italo dicembre 2014

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inviaggio

Cuneesi: mai senza meringa! Tornando verso Piazza Galimberti, impossibile non cercare tra le insegne e le vetrine quelle della pasticceria fondata nel 1923 da Andrea Arione.A lui il merito di aver fatto nascere il mito dei cuneesi, sublime “galuperia” (ghiottoneria alla piemontese) la cui storia pare inizi presso il laboratorio di pasticceria di Giuseppe Galletti, pasticcere in Dronero, patria di Giovani Giolitti, dove la specialità della casa era un dolcetto costituito da due meringhe tenute unite tra loro da una ganache di cioccolato e rhum. Entrando oggi nel Caffè Pasticceria Arione sembra di fare un salto indietro nel tempo perché l’arredamento interno è rimasto quello degli anni ’20, elegante e raffinato, tanto da fare rientrare la caffetteria tra i locali storici d’Italia e da farla scegliere da Mario Monicelli nel 1963 quale set di alcune scene de I Compagni con Marcello Mastroianni e Annie Girardot. Ma perché il nome di Andrea Arione è così importante nella storia dei cuneesi? Perché sua è stata l’idea geniale di prendere le due meringhe di Galletti con la loro crema di rhum e ricoprirle di una colata di finissimo cioccolato fondente. Immediato il successo. Dopo averli gustati, per esempio, l’editore Arnoldo Mondadori ne raccomandò un assaggio a Ernest Hemingway che ar102

dicembre 2014

In apertura, Via Roma, nel cuore di Cuneo. Qui il suggestivo Santuario della Madonna degli Angeli. Sotto, il Monumento alla Resistenza realizzato da Umberto Mastroianni nel Parco della Resistenza

Il gusto della “provincia Granda” L’abbiamo detto, Cuneo è soprattutto la città dei prelibati cuneesi al rhum. Ma prima di arrivare al momento del dolce, la strada può essere ancora lunga… e succulenta! Non dimentichiamo infatti che qui siamo al centro della “provincia Granda”: dalle Alpi alla pianura Padana, quella di Cuneo è la terza provincia più estesa d’Italia e la seconda del Piemonte per popolazione. E i prodotti non mancano, come nemmeno le novità. Ultima in ordine di tempo, il prosciutto crudo di Cuneo Dop, una eccellenza davvero già ricercatissima dai mercati. Ma il settore certamente più trainante della gastronomia cuneese è quello caseario, dalla lunga e consolidata tradizione. Su Cuneo infatti convergono le valli in cui si producono alcuni tra i più noti formaggi di nicchia italiani, primo fra tutti Sua Maestà il castelmagno, conosciuto e richiesto in tutte le parti del mondo. E dove venire ad acquistarlo se non a Cuneo città, magari nel negozietto dietro l’angolo, da chi il territorio lo conosce davvero e sa selezionare il prodotto giusto?

Foto di Daniele Molineris

colare mercato, che attira compratori persino dalla vicina Liguria e dalla Francia. E Cuneo ha meritato anche il titolo di “Capitale verde del Piemonte” non soltanto per la sua posizione geografica, con le montagne così vicine, ma anche per la costante attenzione al recupero e alla riqualificazione di parchi e giardini cittadini. A partire dal grande Parco fluviale Gesso e Stura, che circonda la città estendendosi sul territorio di ben dieci comuni limitrofi, attraversato da una rete di percorsi ciclabili di oltre 60 km. Ma la vera passeggiata dei Cuneesi in cerca di relax è il lungo e alberato Viale degli Angeli, che diventa pedonale ogni fine settimana e collega la città con il suggestivo Santuario della Madonna degli Angeli.


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