LuogoComuneMagazine - Numero 7

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Gli artisti del Festival Fuori Dal Comune 2012 si presentano MEDIMEX 2012 al via

Con “QuickyMedia” prende il via un laboratorio permanente di menti “connesse”

Editoriale di Mirko Patella // Fotoracconto // Viaggio alla scoperta dell’universo “Indiepercui?” // Who is Who? Pill Tapes. Pillole quotidiane di musica rivoluzionaria // Sul realismo delle commedie romantiche inglesi // SHUFFLE - O domini la vita o domini la tua versione

numero 7


EDITORIALE Cari amici, dopo una lunghissima estate, perché le estati nella nostra redazione durano sempre di più del normale, siamo pronti con una nuova entusiasmante uscita. La settima per la precisione. Il focus di questo numero è sul Festival Fuori Dal Comune 2012, promosso dalla APS Luogocomune e giunto oramai alla sua quarta edizione. Anche quest’anno la formula sarà nuovamente quella del contenitore di arti e talenti pugliesi pronti a mettersi in mostra. Le tre sezioni, musica, fotografia e video verranno accuratamente esposte nel nostro fotoracconto, un modo per conoscere i protagonisti ed iniziare a familiarizzare con i loro volti e le loro storie prima di incontrarli al Teatro Kismet OperA, contenitore “fisico” del festival. A seguire una preview sul Medimex, unica

fiera mercato musicale in Italia, organizzata da Puglia Sounds, che sbarcherà nuovamente a Bari, alla Fiera del Levante, dal 29 novembre al 2 dicembre. Anche questa volta Luogocomune Magazine e Radioluogocomune seguiranno l’evento con interviste e curiosità. In questo numero vi raccontiamo anche di Quickymedia, la prima giornata di confronto di tutti i web media pugliesi, tenutasi presso The Hub Bari il 20 ottobre scorso ed organizzata dall’APS Mediagate e da Radioluogocomune. Il numero prosegue con una intervista agli autori di Indiepercui 103, un programma di Radio


Direttore Responsabile: Francesco Pasculli

103 che si pone l’intento di far tornare la radio a parlare di musica, e sempre di musica si parlerà nel “Futuristic Music Blog” di Pill Tapes. Tante realtà meritevoli, tanti progetti interessanti, tante cose nuove da scoprire in questo nuovo numero, a cominciare dalle due rubriche di Tiziano e Alessandro. Quella di Tiziano, Shuffle - o domini la vita o domini la tua versione –, è una rubrica con tre grandi macro aree, cultura nazionalpopolare, design/arte e musica/video, dove il serio e il faceto si fondono. Una visione che non pretende di essere esaustiva, ma lancia spunti di riflessione e cerca di strappare un sorriso ripieno di cinismo.

Alessandro è orgoglioso del fatto di essere barese. dell’Italia ci sono delle cose che ama e delle cose che odia. Le cose che ama sono ancora molte di più delle cose che odia. Ma le cose che odia l’hanno portato a Manchester. Ora insegna italiano in una scuola superiore della periferia mancuniana. La sua rubrica raccoglierà impressioni e riflessioni, nella speranza che queste possano non essere “le memorie di un Italiano scappato all’estero”, ma che risultino integrare il “la” con il “qui”. Senza volervi rovinare alcuna sorpresa, non ci resta altro che augurarvi una buona lettura.

Mirko Patella

Redazione: Caporedattore: Antonella Ciociola Annarita Cellamare Mirko Patella Nico Andriani Michele Granito Valerio Vetturi Vincenzo Membola Art Director: Daniele Raspanti Fotografia: Monica Falco Ufficio Stampa: Elisabetta Maurogiovanni Disegn e Illustrazioni: Francesco “Nobu” Raspanti Contatti: luogocomunemagazine@gmail.com

INDICE Fotoracconto - I protagonisti del Festival Fuori Dal Comune MEDIMEX 2012 al via Il laboratorio QuickyMedia Intervista a Indicpercui? Who is Who? // Pill Tapes Sul realismo delle commedie romantiche inglesi Shuffle

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A Tea With Alice A Violet Pine Anuseye Cats’N’Joe Coral Kiwi Il Guaio Miope Moaning Wells No Broken Bottom Orelle Pasquale Delle Foglie Star-noise

KEEP CALM AND

Per motivi logistici non è stato possibile inserire il fotografo Lorenzo Mangialardi e il videomaker Marcello Saurino, Ci scusiamo per l’inconveniente. In bocca al lupo a tutti i partecipanti!

BUY A GUITAR

Lucio Ciccarone Marco Dabbicco Andrea Ferrante Niki Dell’Anno Eugenio Vendemiale Francesco Palmitessa Marco Gernone

KEEP CALM AND

MAKE A VIDEO


Tutte le date di qualificazione saranno tenute all’interno del foyer del Teatro Kismet OperA, strada San Giorgio Martire 22/f a Bari.

Rossella Traversa Mariangela Francone Nicla Sisto Ombretta Favino Valeria Rotolo Claudio Bitetto Antonio Maria Fantetti

FOTORACCONTO KEEP CALM AND

TAKE A SHOT

Gli artisti del Festival Fuori Dal Comune 2012 23 Novembre 29 Novembre 7 Dicembre 14 Dicembre


Anuseye

Antonello, Claudio e Michele si conoscono da sempre, e suonano in questa formazione da due anni. Fra “soliste al fulmicotone” e tappeti di ritmo, l’obiettivo del loro sound è quello di allargare le percezioni, inserendo elementi di psichedelica derivativa degli anni ’70. Se dovessero fare un tour all’estero, lo farebbero solo con Jimi Hendrix: e così sì che sarebbe bello suonare in spazi enormi, tipo Wimbledon, e vedere il suono che rimbomba in uno spazio così aperto! In alternativa, amerebbero tornare alle origini del prog, in America Latina, dove ci sono i gruppi seminali del rock dei ’70: Manal, Aguaturbia, Vox Dei. Ma la vera apoteosi sarebbe… suonare come i Pink Floyd, a Pompei, paradossalmente anche senza pubblico, ma solo per se stessi e per il piacere di suonare insieme.

http://www.facebook.com/pages/ANUSEYE/121494547871445 http://www.youtube.com/watch?v=g2OWkdQB75E (video Thirst for A Fix)

Il progetto dei Coral Kiwi nasce ufficialmente a settembre 2012, quando Manuel e Alessandro danno vita al progetto unendosi a Gaetano e Pierpaolo. Preferiscono allontanarsi dalle definizioni troppo esclusive e si definiscono una rock’n’roll band. Due compagni di viaggio eccellenti, Thom Yorke e Lou Reed per un’avventura degno di un libro di Bullard. Al dottor Faust invece proverebbero a tendere un tranello, vendersi l’anima alla musica per riuscire a non vendersela e non finire come i Muse. Infine nel loro neverending tour vorrebbero toccare l’All Tomorrow’s Parties e la Wembley Arena di Londra, far parte dei cartelloni del Primavera Sound e del Pitchfork Festival e, infine, portare la loro musica in Africa. http://soundcloud.com/coralkiwi http://www.facebook.com/theangrybearband

23 Novembre

Coral Kiwi Musica


Il gruppo vero e proprio parte una decina d’anni fa, con formazioni varie nel corso del tempo. E se dieci anni fa i miti erano i cantautori degli anni ’70 e i loro testi, ora i loro nuovi inconsapevoli insegnanti sono artisti come Samuele Bersani o Daniele Silvestri, che hanno il coraggio di compiere anche scelte musicali più azzardate. Ogni testo di Pasquale Delle Foglie è leggermente autobiografico, nell’idea che la canzone debba passare attraverso chi la scrive, per avere un suo proprio caratteristico colore. All’attivo, il gruppo ha una demo di tre pezzi; in cantiere c’è un prossimo disco, che uscirà fra un paio di mesi. Giocando d’immaginazione, Pasquale delle Foglie e i suoi musicisti andrebbero in giro per l’Europa per portare la loro musica, per “vedere l’effetto che fa”; fantasticando ancora, suonerebbero con Keith Emerson e con i Goblin. Dove? Location da immaginare: Venezia, come i Pink Floyd, nella laguna, con una piattaforma in acqua, o New York, da bravi fanatici di musica jazz, al Birdland o al Blue Note.

Pasquale Delle Foglie

http://www.facebook.com/pages/Pasquale-Delle-Foglie/265779035499 http://www.youtube.com/watch?v=ogI7VVPgyUU (video Appeso al cielo) http://www.youtube.com/watch?v=0OwK8Qr542M&feature=related (video Olio su tela)

Musica

23 Novembre


Rossella Traversa

Fotografare per me significa conservare. Sono una di quelle persone che conserva di tutto (o quasi) e che va in giro con la propria agenda colma di roba: il biglietto del cinema, quello dei concerti (guai a buttarli!), l’involucro di un sapone artigianale, un braccialetto spezzato… La fotografia mi permette di conservare tutto ciò che vedo, tutto ciò che vivo e che non vorrei mai gettare via. Mi permette di rivedere un concerto, di passeggiare lungo strade lontane o vicine, di misurare la mia curiosità, di bloccare un’emozione e di riviverla senza soluzione di continuità. La fotografia è la mia personale “memoria esterna”. Amo fotografare senza dubbio le performance musicali live, i vecchi edifici abbandonati (in particolar modo le fabbriche) e la gente per strada (soprattutto la gente di Parigi). Perché la musica è la mia più grande passione, perché sono una archeologa e perché sono maledettamente curiosa! La prossima foto che scatterò sarà la fotografia di un musicista durante un suo concerto. La prossima foto che vorrei scattare sarebbe un passante per le vie di Parigi. Perché niente è più bello a Parigi della gente a Parigi.

http://mlle-cocco.tumblr.com/ http://www.flickr.com/photos/mlle_cocco/

23 Novembre

Fotografia


Per me la fotografia rappresenta me stessa, è la mia forma d’arte. Con “l’avvento” della tecnologia, è stato un crescendo: fotografavo qualsiasi cosa mi colpisse fino a quando non mi hanno regalato una reflex. È stato amore a prima vista! Non ho dei soggetti preferiti ma posso dire di sentirmi particolarmente portata per i reportage, street e concerti. Scatto quando sono ispirata. Prendo la mia macchinetta, esco e mi guardo intorno. Sono innamorata dei dettagli. Mi viene in mente una foto in bianco e nero scattata l’anno scorso a Varsavia. Il soggetto è una lampadina rotta, per terra, a ridosso di quello che resta del muro del ghetto di Varsavia. Un altro discorso è quello delle foto di eventi. Non avrei mai immaginato di essere chiamata per fare foto a concerti o serate. Se dovessi ringraziare qualcuno, ringrazierei i Camilloré e il mio vecchio lavoro. I Camilli mi hanno dato la possibilità di seguirli, più o meno ovunque, ma soprattutto hanno dato visibilità alle mie foto. Adesso mi ritrovo a fotografare diversi artisti. La prossima foto che scatterò sarà ai Lenula, in occasione del loro concerto al Malto’s. La prossima foto che vorrei scattare? La realtà capoverdiana, sono innamorata di quell’arcipelago e spero di ritornarci presto. Oppure Dominic Howard, batterista dei Muse, a Bologna!

Mariangela Francone

http://www.facebook.com/ElaFranconePhotographer

Fotografia

23 Novembre


Lucio Ciccarone

Il video presentato al concorso è frutto di un progetto maturato da tempo, cioè dar vita ad un personaggio: Antoine Delaschez. Dopo innumerevoli incontri con la Band (Cambio Di Rotta), Vita Spinelli e La Film Found Family siamo arrivati ad un accordo, un compromesso che ha dato vita al videoclip “Bugiardo” dove emerge un tratto della personalità di Antoine Delaschez, personaggio ambiguo creato ed inventato da me. Il personaggio prende forma nel videoclip, raccontando in anteprima ciò che sarà la sua storia, che avremo modo di approfondire nel film “Antoine Delaschez. L’uomo che recitò la sua Morte”, la mia prossima produzione. Le scelte stilistiche del video sono molto personali, anche se traspira un palese omaggio a Tim Burton, per raggiungere un’esaltazione creativa irreale della realtà. Rimanendo sull’irreale, sarei stato felice di poter riprendere un concerto dei King Crimson, perché l’album “The Court of the Crimson King” mi ha cambiato la vita.

http://www.luciociccarone.it/

23 Novembre

Link del video http://www.youtube.com/watch?v=aHOvbjVXBh0

Video


Ho partecipato al Festival Fuori dal Comune con il video Obstacles, degli A Tea With Alice. Il video, ideato insieme al gruppo, è uscito a fine luglio su YouTube e mostra una ragazza che si sveglia in un luogo buio, completamente ricoperta di nero: volevamo che questo buio, che questo vuoto, rappresentasse gli ostacoli che tutti dobbiamo saper affrontare e che a volte arrivano da un momento all’altro, anche quando ce li aspettiamo. Il video è stato girato con una reflex digitale, una 5D mark II, in una sola giornata di riprese (e ringrazio l’Arci 37 di Giovinazzo che ci ha permesso di utilizzare i propri spazi per le riprese). Per me sarebbe un sogno riuscire a fare un video bello come Welcome to Babylon degli A Toys Orchestra, anche se è più simile ad un bel corto che ad un videoclip. Ultimamente poi mi sta piacendo molto anche il video di One Day/Reckoning Song (Wankelmut Remix): non è particolarmente complesso dal punto di vista tecnico ma ha la giusta dose di freschezza e leggerezza. Per il prossimo futuro ho in programma di finire la tesi in Architettura!

Marco Dabbicco

Link del video http://www.youtube.com/watch?v=7DNMDUyGNv8

Video

23 Novembre


Il Guaio

Un progetto dove la musica si unisce al suono, al canto e alla pittura. Il progetto è nato da un libro di poesie di Michelangelo che è diventato uno spettacolo teatrale di musica e disegni insieme a Tatiana, evolutosi in progetto musicale con l’arrivo di Alessandra. Il loro sound è una commistione di acustica ed elettronica, con testi che guardano al cantautorato italiano e alla musica non-italiana (Laroux, Caribou e Radiohead, legati alla forza evocativa delle immagini e delle luci legati alla musica). La performance è totale e vuole creare un legame con il pubblico. Si avventurerebbero in un viaggio (e in un tour) con i Radiohead. Uno scenario suggestivo per la loro performance e il loro suono porterebbe un loro tour internazionale da Pompei agli States tra locali fumosi, deserto e bar on the road in stile ‘50s, epoca a cui anche la loro presenza scenica fa riferimento, con un’estetica che porta gli anni ‘50 negli anni ‘80. http://www.facebook.com/ilguaio.electrodomesticindie http://soundcloud.com/ilguaio http://www.youtube.com/user/ilguaioelettroindie/

29 Novembre

Musica


La banda Miope (Giancarlo, Antonio, Alessandro, Simone, Rosato, Isabella), attiva soprattutto nel contesto pugliese da due anni, propone dei pezzi finto folk-rock-latino, in “salsa” cantautorale. L’ultimo anno di attività live fra piazze, locali e festival li ha portati non solo a vincere le selezioni provinciali dell’Italia Wave 2012, ma anche alla produzione di un album, “Pensavo Di Smettere”, uscito a giugno 2012, che contiene ben 12 brani inediti. Passando dal discofunk al reggae, dal rock al folk, dai ritmi latini allo swing, i Miope guardano molto, con la loro “sfocata visione”, alla scena cantautoriale italiana degli anni ’70; in un contesto più contemporaneo, invece, amerebbero suonare con Niccolò Fabi, Daniele Silvestri o anche Max Gazzè, magari calcando il palco del concertone del 1 maggio a Piazza San Giovanni, a Roma.

Miope

http://www.rockit.it/miope/album/pensavo-di-smettere/19632 http://www.facebook.com/miopeband Il progetto Orelle nasce ufficialmente ad Aprile 2012, come una “prova di coraggio” che ha portato Elisabetta a cantare quello che ha sempre scritto per sé. Il sound riprende folk acustico, musica celtica e country e il gruppo che la accompagna è composto da 4 elementi. Un suo viaggio ideale sarebbe con L’Aura, alla ricerca di posti essenziali e semplici, a più diretto contatto con la natura. Sarebbe disposta a vendere l’anima alla musica per una lunga jam session con Jeff Buckley e il club dei 27 (Janis Joplin, Brian Jones, Jim Morrison, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Amy Winehouse). Infine in un suo tour le piacerebbe suonare in Scozia così come, in Italia, calcare il palco del Circolo degli artisti a Roma e dell’Estragon, a Bologna.

Orelle

http://www.facebook.com/pages/Orelle/228544757247158

Musica

29 Novembre


La fotografia per me è l’inizio di un racconto, reale od immaginario che sia. La fotografia è un impulso che sfocia in una cartella di file, una cartella d’impulsi, nella quale districarsi, con una sigaretta rullata, durante la notte, per scegliere e ragionare sull’impulso. La fotografia è costante compagnia, in più tempi e senza tempo. Tutto ciò per me rappresenta la fotografia. La strada è il mio soggetto preferito, ma è anche il più difficile da gestire. Il disordine del mondo non lo si può organizzare in regole compositive, bilanciamenti e corrette esposizioni, ma..è bello proprio per questo! La prossima foto che scatterò sarà il mio autoscatto di oggi, del progetto “ un autoscatto al giorno”. Lo farò solo per un anno e lo faccio per sopravvivere in queste difficili giornate. Al momento credo di essere intorno all’autoscatto n° 130. Questo progetto è partito come bisogno di una “medicina” per “sopravvivere” in questo periodo difficilissimo ma non avrei mai immaginato che raccontare sé stessi, a episodi, fosse così difficile. Se per curiosità avete voglia di dare un’occhiata: www.niclasisto. com. Con la pubblicazione sono un po’ indietro ma con gli scatti sono puntualissima. Fottuto tempo! Vorrei avere le capacità e la forza mentale per poter raccontare la Terra Santa. Questo mi piacerebbe fare: un lungo viaggio in Israele.

Nicla Sisto

29 Novembre

Fotografia


La fotografia rappresenta per me la possibilità di conservare e comunicare le sensazioni che mi hanno portata in un luogo e che quello stesso luogo mi ha poi trasmesso, a volte inattese, a volte cercate e ritrovate. A volte cerco il luogo adatto a fare da catalizzatore di emozioni già presenti, a volte e’ esso stesso a generarle. Cerco e ritraggo la luce, i suoi effetti pittorici e la sua influenza sull’aspetto della natura e sul mio modo di percepirla: a volte è la protagonista delle immagini, filo che le rende coerenti, a volte invece soltanto lo strumento per poter a mia volta dare vita a composizioni dove protagonista e’ invece l’armonia delle linee. La prossima foto e’ quella che non ho ancora immaginato, l’immagine che arriverà probabilmente mentre ne sto costruendo un’altra, che si farà riconoscere prima dal mio subconscio, arrivando poi alla consapevolezza e ispirando un altro percorso. Vorrei scattare una foto libera da vincoli formali e compositivi, che sia pura sensazione.

Ombretta Favino

Fotografia

29 Novembre


Il video presentato al concorso è il primo videoclip “r&b” da me diretto. Una sfida personale. Di solito i video che dirigo o sono molto Pop o Rock. “Dentro l’aria” di Alessandra Bellucci, in arte Missy Ale, invece è il primo con un nuovo style. Dopo svariate ricerche di forma e di comunicazione, io e la make up artist della mia produzione cinematografica “Film Found Family”, nonché mia compagna di vita, Laura Cacciapaglia, abbiamo scelto di caratterizzare la cantante con uno style molto americano, fresco e piacevole da guardare. Le scelte stilistiche sono state semplici. Unica location per esaltare maggiormente Alessandra; colori saturati che rimangono impressi negli occhi di chi guarda; composizione fissa, per evitare che lo sguardo si distolga e possa “sporcare” le varie azioni compiute; un pizzico di sensualità, che non guasta mai. E così, con semplicità, senza pensarci su, direi che mi piacerebbe filmare Caparezza e la sua crew. Ho avuto il piacere di gustarmi quest’anno, un suo live: teatro, comicità e musica perfettamente legati assieme. Sarebbe una grande soddisfazione personale. Le prossime produzioni: tre videoclip musicali e uno spot. Tutto ancora Top Secret.

Andrea Ferrante

Questo il canale youtube della mia produzione cinematografica “Film Found Family” FILMFOUND TUBETV, dove potete trovare tutti i miei lavori: http://www.youtube.com/user/FerranteAndrea Link del video http://www.youtube.com/watch?v=I73epFMjdzs

29 Novembre

Video


Il videoclip “Formas de suicidio”, dei Soap Trip, presentato al concorso, ha un carattere narrativo: racconta di una persona che passa in rassegna tutti i possibili modi in cui potrebbe suicidarsi, e decide infine di farlo buttandosi a mare, dato che, come cita il testo della canzone, perlomeno puoi godere di una bella vista prima di “andar via”. La storia, per quanto bizzarra, prende spunto da un blog di una ragazza spagnola, che, in modo ironico e scherzoso, per sdrammatizzare il concetto di morte, parla di tutti modi in cui una persona potrebbe decidere di suicidarsi. La fotografia è leggermente satura e realistica per de-dramattizare il testo della canzone e la linea narrativa del videoclip. Il montaggio, invece, è fortemente ritmato in modo da caratterizzare il personaggio, che dal racconto risulta essere un po’ patologico.La regia, a sua volta, è pulita e semplice. Mette al centro dello schermo il protagonista e relega la cantante ad una dimensione onirica. Attraverso il controllo della macchina da presa e la ricerca di geometrie nelle inquadrature giunge nel finale, attraverso panoramiche verticali, a far combaciare le due dimensioni, reale ed onirica. Restando fuori dal tempo e dallo spazio reale, mi sarebbe piaciuto riprendere Jimi Hendrix, per la sua carica visiva e sonora. In cantiere c’è il secondo videoclip dei Soap Trip, tratto dal brano “Perdo”.

Niki Dell’Anno

Link del video http://www.youtube.com/watch?v=Gs7zQez9zWI

Video

www.youtube.com/wildratfilm

29 Novembre


Il progetto nasce per gioco nell’ottobre del 2010 grazie all’incontro casuale di Nicola Scardicchio, con Antonio Piscopello e Giuseppe Vischio. Si basa fin dagli esordi sulla ricerca di uno standard musicale differente, figlio di una digital generation in grado di fondere suoni graffiati del software e dell’elettronica, con strumenti più classici e naturali. La produzione inizia così su pc, mescolando generi differenti, dal pop alle colonne sonore, dal crossover al mix dj. Del resto il passato di ciascuno non è terra straniera. L’dea è però quello di provare a produrre, anzi di auto produrre in garage, una musica urbana con pochi strumenti, ricreando ambienti metropolitani nuovi. Oggi il sound è maturato ulteriormente grazie all’apertura di più spazi all’improvvisazione e al live. Risultato degli arrivi di nuovi componenti come Cecilia Petti, voce femminile, Alfredo Strisciuglio, batteria, Adriana Angarano, tastiere e piano, Giulio La Notte, basso. Ascoltandoli potremmo distinguere un triphop, con sfumature rock, suoni ambient. Location perfetta per vederli suonare? Uno stage allo Sziget Festival di Budapest. Un desiderio? Molto semplicemente suonare davanti al maggior pubblico possibile, testualmente “quasi un orgasmo”. Il bello della musica…

A tea with Alice

http://soundcloud.com/a-tea-with-alice

7 Dicembre

Musica


No Broken Bottom

I No Broken Bottom nascono nel 2007, come spesso succede da un incontro e un caffè tra Francesco e Sante; a loro nella formazione si aggiungeranno Danilo e Pea. Il loro sound può essere definito un misto tra stoner, grunge e punk/new wave. Credono che un tour con i Queens Of The Stone Age sarebbe devastante, però sarebbe ancora più devastante farlo con il vecchio bassista, Nick Oliveri: “route 66, birra a palate, stoner e...” Non credono sia possibile vendere l’anima alla musica perché suonare è soddisfare un bisogno innato e l’anima e la musica diventano la stessa cosa una volta saliti sul palco. Tanti sono i palchi che vorrebbero calcare, soprattutto nel Nord Europa: Reading, Pink Pop, Roskilde, Glastonbury, Rock am Ring. Nel prossimo futuro vorrebbero suonare in qualche locale dove si possa sperimentare una scaletta intera e dove magari si riuscisse a spezzare un po’ l’egemonia delle cover-band. “Al momento non ce ne sono molti”.

Musica

http://www.facebook.com/nobrokenbottom/

7 Dicembre


Star-noise

Gli Star-Noise si incontrano all’Art Village, centro polivalente sorto due anni fa a San Severo (FG) per dare spazio a realtà locali che promuovono l’inclusione sociale e l’espressione creativa di giovani e non. Definiscono il loro sound “Postgregorianoconsynth”. Se dovessero scegliere dei compagni di viaggio vorrebbero al loro fianco Hendrix o Mozart o Jim Morrison o Enya, così come Virgilio e Dante per un viaggio tra i posti più reconditi e straordinari sconosciuti. In un tour dei sogni suonerebbero sulla luna, nell’oceano, sulle stelle, al polo nord sugli iceberg e sulla grande muraglia cinese. Non venderebbero la loro anima per la musica “dato che anche quella è difficile trovarla in tempi di crisi, e poi siamo noi la nostra musica”. http://www.facebook.com/pages/Star-Noise/297568626954760

7 Dicembre

Musica


Valeria Rotolo

Penso che la risposta a una domanda su cosa significhi per me la fotografia sia vasta e contenga una moltitudine di risposte: è un foglio e una penna, è uno stato d’ animo, un racconto; è una risposta, una domanda; è un documento, un racconto, è una storia. I miei soggetti preferiti sono le ragazze dai capelli rossi, le piante e i fiori: esseri meravigliosi. La prossima foto che scatterò sarà il vento; ciò che vorrei scattare è invece il tempo.

Fotografia

7 Dicembre


Per il Festival ho partecipato con il video 091104, dall’album Omdatik, di Nicola Tripaldi. Il filo rosso che lega tutte le composizoni elettroniche di Tripaldi è l’impiego di strumentazione analogica d’epoca, così ci è venuta l’idea di realizzare un video che possedesse lo stesso fascino datato di quelle macchine. Un’animazione in stop-motion, tecnica analogica per eccellenza, per una sceneggiatura che ricordasse certi videogiochi dei tardi anni ottanta, avventure grafiche alla Monkey island da cui abbiamo rubato l’inquadratura fissa a tutto campo. Ci farebbe molto piacere realizzare un videoclip per Il veliero, di Lucio Battisti. Siamo in trattative con l’artista. In agosto la Wunderkammer rec. ha prodotto il videoclip del singolo Frequently unasked questions, tratto dall’album Accidentally asked questions di Vito Arpino, di cui ho firmato la sceneggiatura per la regia di Mario Bucci. Il video è on line dal 25 ottobre.

Eugenio Vendemiale

Link del video http://www.youtube.com/watch?v=ND8EYI3tGYQ

7 Dicembre

Video


Il video presentato al Festival è quello del brano Ever Glory, primo singolo dall’album “Ever Pride, Ever Power, Ever Peace” de La Biblioteca Deserta. Il video, come primo singolo di un secondo album che si discosta molto dal suo precedente, doveva rappresentare al meglio questa idea di distacco, di rottura, mantenendosi comunque coerente con la musica, veloce, solare, ottimista. L’idea concreta poi è nata all’istante, notando i cd invenduti della band. Il gesto, in questo caso, oltre a sottolineare visivamente il carattere del brano, incarna al massimo l’operazione di evoluzione artistica e di rivalutazione della propria storia creativa. Per quanto riguarda la regia, ho provato a non basarmi sulla rappresentazione più ovvia per questo tipo di scene, tendendo sempre a comporre la scena alla ricerca di una formalità che si unisce in maniera ironica al carattere di ciò che sta succedendo. Il Sole, poi, entra spesso in macchina, il cielo è luminoso e preponderante a rappresentare una rottura col passato e un’impazienza per un futuro radioso.

Francesco Palmitessa

Ascoltando un brano dell’ultimo album dei Vegetable G, gruppo, tra l’altro, di amici, ho visualizzato l’idea per un videoclip a cui, effettivamente, mi piacerebbe molto lavorare. Per ora non cito grossi nomi anche se, è ovvio che, se si presentasse l’occasione, ce ne sarebbero alcuni per cui sarei onorato lavorare. Per il momento non ci sono produzioni all’orizzonte. Link del video http://www.youtube.com/watch?v=seysbedkHgc

Video

7 Dicembre


Beppe Procida, Paolo Ormas e Pasquale Ragnatela, chitarra, basso, batteria e due voci, con l’ausilio di basi elettroniche, offrono un melting pot fra elettronica, dub, trip hop e rock. Amici da anni, musicisti da sempre, hanno dato vita a questo progetto comune, il cui nome è nato osservando il crepuscolo dal finestrino di un treno, in Piemonte. I loro pezzi spaziando fra background musicali differenti, dalla musica classica al metal dark, per finire al rock progressive degli anni ’70; il loro sound è, a tutti gli effetti, una “lavatrice musicale” con tutti i panni di diverso colore. Amerebbero suonare con i Massive Attack, Umberto Maria Giardini, gruppi dal suono postmoderno, ma anche con Maurizio Pollini; location ideali, Roma al Circolo degli artisti o Milano al Circolo Magnolia. Prossimamente si esibiranno l’8 dicembre al circolo Arci Carlo Cafiero di Barletta e il 15 dicembre al Velvet di Grottaglie. Febbraio 2013 vedrà l’uscita di Girl, album autoprodotto fra Bergamo, Cuneo e Barletta, per la Seahorses Recordings di Salerno.

A Violet Pine

http://avioletpine.blogspot.it/ http://www.facebook.com/aviolet.pine?ref=ts&fref=ts http://www.youtube.com/watch?v=qrq6gpsL2_E (video promozionale) http://www.youtube.com/watch?v=xsgWEcQuPqw&feature=related (cover di Embryo dei Pink Floyd)

14 Dicembre

Musica


I Cats’ n Joe nascono nell’aprile del 2006 grazie a Mirko Miglietta e Fabio Rotolo fino a raggiungere la line up attuale con gli innesti di Silvia Sciarra alla voce, Alessandro Muscillo al basso e Antonio Trifirò alla batteria. Il sound del gruppo richiama un background molto diverso, frutto di matrici musicali anche molto distanti, dal folk, al rock, dal cantautorato italiano al blues. Quello che ne è venuto fuori nel tempo è un rock garage con tanta puzza di blues, come si sono definiti durante l’incontro in studio. Il risultato di tutto questo è uscito nel 2012 con LSD television, primo ed unico album del gruppo. Tra nuove idee e progetti stanno attualmente lavorando al primo videoclip. Sarà dedicato ad uno dei loro brani di repertorio, Bycicle, in cui “ospiteranno” Roberto D’ambrosi, storico rocker della scena brindisina. Il video sarà prodotto in stop-motion, raccontando il brano Bycicle, attraverso 2 protagonisti particolari, Barbie e Ken. Per il prossimo anno vedrà la luce anche un secondo video, in fase di realizzazione per l’unico brano italiano prodotto fino ad oggi “Italian Do It Better”. A questo punto non resta che aspettare di vederli suonare al festival!

Cats’ n Joe

http://www.facebook.com/catsnjoe http://www.youtube.com/watch?v=m-RBTSDgxcw

Musica

14 Dicembre


Moaning Wells

I Moaning Wells (Daniela, Domenico e Gianluca) sono nati nel 2011 con una nuova formazione che nasceva dal progetto dei

Voyager. Il loro sound è in continua evoluzione, o, più precisamente, de-evoluzione: sono partiti da una formazione classica per poi sottrarre alcuni elementi e reinventarsi nei singoli pezzi. Un loro viaggio ideale sarebbe in compagnia di Elliot Smith e Alberto Ferrari. Venderebbero l’anima per la musica per poter vivere di sola musica. Tappe e luoghi imprescindibili di un eventuale tour il sud degli States, nei pub dell’Alabama e del Mississipi, quasi un ritorno alle origini della loro musica. http://www.facebook.com/moaningwells http://www.myspace.com/moaningwells http://soundcloud.com/moaningwells

14 Dicembre

Musica


Claudio Bitetto

Per me la fotografia è una valvola di sfogo ma soprattutto il modo più semplice per dare una forma concreta alla mia fantasia. Amo viaggiare e girare il mondo, quindi amo immortalare tutto ciò che stuzzica la mia curiosità, prestando, però. maggiore attenzione ai panorami e alle possibili geometrie contenute in essi. La prossima foto che scatterò sarà il Golden Gate Bridge in una San Francisco immersa nella nebbia. La prossima foto che vorrei scattare sarà la Grotta delle mani dipinte in Patagonia.

Fotografia

14 Dicembre


Sono sempre stato un voyeuse, un collezionista di immagini, ho sempre osservato il mondo, i luoghi, la gente, i differenti universi.Per passione e per lavoro ho viaggiato tanto e questo mi ha dato modo di osservare molto, inoltre, il mio carattere introverso soprattutto da bambino, ha sicuramente fatto da padrone su questo mio modo di guardare ed ascoltare gli altri, quasi da “turista”. La fotografia è per me come un piccolo cinema portatile, autonomo, indipendente, ma è anche una cura, un riflesso, una terapia, un ponte che mi porta verso gli altri. Cerco ispirazione da qualunque cosa, dalle fotografie di un anonimo inglese di nome Martin e di cognome Parr...trovate per caso, dal quotidiano al lavoro, dal cinema, ai video musicali, o semplicemente, da un libro... perché? Bella domanda, forse perché non sono soddisfatto di alcune cose, di me stesso, della mia vita e spesso la fotografia, come dicevo, diventa anche una terapia. La prossima foto che scatterò sarà in aeroporto, vado a Londra ( guarda caso per una mostra di Martin Parr) e mi piace raccontare il viaggio attraverso le foto, che non siano solo delle semplici cartoline, ma che raccontino una storia semplice ma di immediata lettura. Infine ho in mente un progetto, forse una serie di immagini che possano esprimere un modo mio per vedere la realtà quotidiana in maniera non convenzionale, ma chissà!

Antonio Maria Fantetti

14 Dicembre

Fotografia


Il video presentato al concorso, “La Nonne”, è una storia d’amore. Una vittoria alle porte dell’aldilà per tenersi stretti i propri ricordi, i propri cari. Dipinge una lotta tra le più classiche, quella tra il bene e il male, in cui vince il bene, com’è giusto che sia. È stato un progetto difficile da realizzare, nel freddo dello Stadio Delle Vittorie; mi piace ricordarmelo come una meta, la meta del protagonista nella partita, la meta della troupe sul set. Tutte le realtà che hanno cooperato sul set, Camillorè, Film Found Family, Tigri Rugby Bari, tutti gli attori, ogni singola persona della troupe, hanno amato questo progetto, e credo che l’energia di questo sentimento si propaghi nel lavoro rendendolo vivo e credibile. “La Nonne” è un videoclip, ma ha il linguaggio e la struttura di un cortometraggio. Una storia, dei personaggi, un accaduto e una risoluzione. Ho deciso di ambientarlo nel nero, buio e indefinito, oscurando le ambientazioni dello stadio: la maniera più facile per rappresentare la morte e l’aldilà, ma anche un richiamo a una dimensione teatrale. Fantasticando un po’, di certo mi sarebbe piaciuto riprendere il concertone di Woodstock, ma se penso al territorio in un cui vivo lavorerei volentieri con il progetto Big Charlie e Fab Design. A fine anno approderanno nel delirio della rete due miei nuovi lavori, due nuove collaborazioni che sono contentissimo di citare: quella con i We Love You e quella con i Redrum Alone, che presentano il primo videoclip dei rispettivi album d’esordio We Got It e De Redrum Natura.

Marco Gernone

http://www.youtube.com/watch?v=odtPIMCCPZk (GRAFFI E PERLE 2011) http://www.youtube.com/watch?v=MinBUSgfrK4 (SUONO IL PIANGOFORTE A CODA 2011) http://www.youtube.com/watch?v=a4CDGCV5F-c (STEQUATTROMURA 2012) Tutti i video appartengono al disco “Graffi e Perle” dei Camillorè e sono prodotti dalla FILM FOUND FAMILY (Ba) Link del video http://www.youtube.com/watch?v=WpH8aSlReow

Video

14 Dicembre



MEDIMEX 2012 al via

Dal 30 novembre al 2 dicembre al nuovo Padiglione della Fiera del Levante, il 29 novembre anteprima Meraviglioso Modugno al Petruzzelli di Annarita Cellamare

MEDIMEX è promosso dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo nell’ambito del Programma Operativo FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) Asse IV realizzato dal Teatro Pubblico Pugliese/Puglia Sounds.


Si svolgerà a Bari dal 29 novembre 2012 sino a 2 dicembre. Stiamo parlando della seconda edizione del MEDIMEX, Fiera delle Musiche del Mediterraneo, nonché l’unica fiera musicale in Italia dedicata al mercato discografico (major e indipendenti), al segmento della musica dal vivo e dei festival, a professionisti, imprese musicali, artisti, istituzioni culturali italiane ed internazionali. L’evento è organizzato da Puglia Sounds con l’intenzione di favorire scambi artistici e commerciali e creare occasioni di sviluppo e confronto per il sistema musicale regionale, italiano ed internazionale. L’inaugurazione avverrà il 29 novembre con lo spettacolo evento Meraviglioso Modugno dedicato al cantautore pugliese Domenico Modugno, in programma presso il Teatro Petruzzelli di Bari. Durante la serata di omaggio a Modugno numerosi cantautori italiani si metteranno in gioco, provando a vestire i panni di uno degli autori più trasversali degli ultimi settant’anni di storia musicale italiana, quali Brunori SAS, Dente, Ginevra Di Marco, Mama Marjas, Alessandro Mannarino, Negramaro, Pacifico, Noemi, Erica Mou, Raiz & Radicanto. Ma diamo qualche numero: 8000 sono i mq di spazio espositivo nei quali gli operatori e le imprese musicali internazionali potranno interagire, 3 giorni di eventi, showcase, speakers’ corner gestiti dai rappresentanti dell’industria musicale nazionale ed internazionale, speed dating, convegni e molto altro, oltre 1300 gli operatori ed espositori provenienti da Italia,

Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Turchia, Libano, Portogallo, Polonia, Algeria, Egitto, Grecia, Tunisia, Marocco, Lussemburgo e Islanda, 150 stand, 4 palchi per 23 showcase e 6 sale che ospiteranno gli eventi previsti in cartellone. Nel corso della fiera si svolgeranno le cerimonie di consegna dei premi Medimex Miglior Artista italiano 2012 e Miglior Artista internazionale 2012, PIMI e PIVI. Il programma si chiuderà con la xL Special Night, organizzata dal mensile musicale di Repubblica, e con una tappa del Tenco Ascolta, dedicata alla musica pugliese. Il Medimex nel corso della sola prima edizione è riuscito ad imporsi come punto di riferimento per operatori e imprese musicali, grandi nomi della musica, festival e network, associazioni di categoria e media italiani ed internazionali, e per questa seconda edizione si è registrato un incremento delle partecipazioni pari a più del 30%, dato pervenuto in questi due mesi di apertura delle vendite dei badge e degli abbonamenti. RadioLuogoComune parteciperà anche quest’anno all’evento, in collaborazione con Radio Bari Città Futura: saranno fatte interviste agli ospiti e ai visitatori, intrattenimento e buona musica live direttamente dallo stand n.30!


Per il secondo anno consecutivo la cerimonia di consegna del PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente a cura del MEI - Sangiorgi, si svolgerà nel corso del Medimex. Saranno presenti: - Miglior Gruppo: Afterhours - Miglior Solista: Edda - Miglior Tour: Il Teatro degli Orrori - Miglior Album: Who Knows di Luca Sapio, con Capiozzo & Mecco (Ali Buma Ye!) - Miglior Autoproduzione: Diaframma, “Niente di serio” - Miglior Etichetta: MArteLabel - Miglior Produttore: Tommaso Colliva Premio “Fuori dal Mucchio” per il Miglior Esordio, assegnato dal mensile “Il Mucchio Selvaggio”: Colapesce, “Un meraviglioso declino” (42 Records). Premio “Speciale PIMI”: Area, come gruppo indipendente più rappresentativo di tutti i tempi secondo il grande referendum indetto dal Mei tra 50 giornalisti italiani del settore musicale. Premio “Speciale PIMI” per i 25 anni di attività: Minus Habens di Ivan Iusco


Con “QuickyM via un laboratori di me


Media” prende il io permanente enti “connesse” di Elisabetta Maurogiovanni


“Il valore della rete non sta nella rete stessa bensì nella somma dei valori dei singoli nodi che la compongono” Tiziana Cavallo

L’electronic society ha segnato una rivoluzione epocale nel mondo dell’informazione e nel moltiplicarsi dei cosiddetti nonluoghi in cui il tempo non esiste e la notizia via satellite segue la velocità di un click. Il mondo ormai scorre inesorabile in formato digitale. Nonostante per alcuni, i più tradizionalisti, il mondo dell’informazione interattiva faccia parte più di una cultura avveniristica, noi siamo già parte integrante di questo processo. L’APS Media Gate, vincitrice del bando Principi Attivi 2010 Bollenti Spiriti - Regione Puglia, partendo proprio da questa rivoluzione nei mezzi di comunicazione di massa e dal presupposto imprescindibile di fare rete, ha organizzato in collaborazione con RadioLuogoComune “QuickyMedia”, un meeting pugliese dei web media (blog, web tv, web radio e web magazine) negli spazi di quello che è considerato il santuario della cocreazione e del coworking, The Hub Bari presso la Fiera del Levante Non la solita vetrina in cui i tanti guru del settore impartiscono lezioni sull’argomento, ma un evento volutamente orizzontale, nato dal basso e partecipato per creare un momento di confronto e di conoscenza tra gli operatori del settore che vivono di web tutti i giorni. Dopo la conferenza di apertura lavori, in cui hanno preso parte Davide D’Ambrosio, Pietro Lombardi, Tiziana Cavallo, Michele Casella e Attilio Torrone, The Hub Bari si è trasformata in una piazza digitale. Durante i tavoli di lavoro settoriali si è discusso in modo specifico non solo delle difficoltà ma anche delle numerose opportunità offerte dal digitale per ogni singola categoria web di appartenenza. Dall’analisi S.W.O.T delle tavole rotonde sono emersi dei problemi comuni, ne citiamo solo alcuni: la mancanza di un quadro legislativo che possa supportare tali realtà,


l’assenza di una cultura d’investimento economico nel web e l’oggettiva difficoltà di una sostenibilità prolungata nel tempo per chi decide di scommettere e lavorare nel World Wide Web. “QuickyMedia” non è stato solo l’evento di un momento. Gli organizzatori sono ambiziosi e per questo già all’opera per continuare a tessere questa rete di relazioni insieme a più di 40 realtà che hanno preso parte all’iniziativa e a tutti coloro che vorranno unirsi nel durante, per proporre concretamente i prossimi passi da fare e continuare in maniera pragmatica questo cammino. Due gli strumenti sui quali si vuole puntare l’attenzione: Il distretto Produttivo “Puglia Creativa”, che raccoglie imprese e associazioni afferenti ai comparti dell’audiovisivo, dello spettacolo dal vivo, della musica, della creatività artistico/culturale e dell’innovazione. Un percorso bottom-up volto al coinvolgimento ed al lavoro in rete che attende un riconoscimento formale da parte della Regione Puglia per l’esistenza formale di un settore che intende cooperare ed avere rilevanza pubblica; dall’altro lato i Laboratori dal Basso, una nuova azione messa in campo dall’ARTI e da Bollenti Spiriti, che permettono di strutturare dei corsi di apprendimento su misura dei proponenti provvedendo ad ogni aspetto relativo all’organizzazione delle trasferte dei docenti e al loro compenso, oltre che ai servizi a supporto della condivisione dei contenuti del LdB. La Puglia sta dimostrando di avere un tessuto sociale vivace e in continuo fermento, supportato da cervelli in movimento ed in collegamento.. Dove vogliono arrivare tutti questi “QuickyMedia”? Per saperlo non ci resta che rimanere connessi.


Viaggio alla scoperta dell’universo Indiepercui? Ovvero di come si può ancora fare radio in fm, con musica indipendente, nella provincia pugliese di Vincenzo Membola


Siamo di fronte a dei ragazzi coraggiosi, per niente choosy e che credono in ciò che fanno. Ecco quello che ci hanno detto Marica, Gaetano e Annachiara, i conduttori, quando siamo andati a trovarli in trasmissione! Innanzitutto, perché la radio? Da dove è nata l’idea di Indiepercui? Nasce tutto dalla nostra passione comune per la musica e per i concerti. Il nostro nome, “Indiepercui?”, gioca ironicamente con il termine “indie”, oggi troppo abusato e di moda. La chiave sta tutto nel punto interrogativo: com’è possibile che la musica indipendente sia riuscita ad “autocatalogarsi” e ghettizzarsi? Il nostro obiettivo è di riuscire a far tornare la radio a parlare di musica, in un momento in cui in radio ascoltiamo spesso playlist predefinite e DJs che sono dei semplici speakers (alla stessa stregua di conduttori televisivi) anziché dei veri e propri selezionatori musicali. Oggi più che mai, con l’avvento prepotente del web, c’è bisogno di gente preparata che guidi l’ascoltatore nel panorama musicale italiano e non. Ma fermiamoci un attimo e diciamo le cose come stanno: in realtà Radio 103 è stata l’unica radio che ha azzardato nel darci fiducia.

Qual’è il rapporto che avete con il vostro contenitore geografico, la Puglia? Abbiamo un forte legame con il territorio perché tra i nostri obiettivi c’è quello di dare spazio alla musica locale, ai concerti e ai contest della nostra regione. Organizziamo molto spesso dei live set con i gruppi che scoviamo nei concorsi musicali a cui partecipiamo come media-partner e non manca mai uno spazio che si occupa di ricordare gli eventi della settimana nei dintorni. Stiamo inoltre portando avanti un progetto, chiamato Nojarella (ispirato a Rockerella di Gioia del Colle), che mira a far conoscere e promuovere talenti di Noicattaro, il nostro paese di residenza. Quali sono le soddisfazioni più grosse di questo primo anno di vita? Considerato che dedichiamo tutto il nostro tempo libero alla cura del programma, possiamo dire che le soddisfazioni son state molte. La cosa migliore è aver conosciuto tanta gente in giro per l’Italia nell’ambito musicale: musicisti, radiofonici, organizzatori di eventi, addetti stampa. Poi siamo molto contenti di aver avuto spazi importanti in festival e contest di rilievo come il Dirockato di Monopoli e


Alz ‘u bbanne di Castellana. Risultati che non ci saremmo mai aspettati avendo cominciato da zero nella radiofonia. Cosa bolle in pentola per i prossimi mesi? Facciamo un po’ di spoiler! Per Natale stiamo preparando la seconda edizione della nostra compilation “Il Natale è il 24” (www.indiepercui103.bandcamp.com) con una bella sorpresa. Anche per quest’anno affianco a nomi di rilievo nazionale ci saranno band nostrane. Stiamo anche continuando a migliorare il format, cercando di collaborare con personalità sempre più varie e differenti. Per esempio abbiamo appena siglato un gemellaggio con Gli Indiepatici, la trasmissione radiofonica della web radio romana fusoradio.net: ogni mese ci sarà una nostra rubrica nella loro trasmissione che si occuperà delle band emergenti pugliesi e, viceversa, una loro rubrica nella nostra trasmissione che ci presenterà band emergenti romane. Chi candidereste alle primarie del centrosinistra? E del PDL? Se l’Indie fosse un grande partito, noi saremmo della corrente CSI con ascendenze


maxcolliniane. Detto questo, non vogliamo regalare idee ne’ al PD ne’ al PDL. Il nostro candidato unico per le primarie è Bugo! Giovane, pimpante e con uno sguardo perennemente contemporaneo. Se vi dico “cucina indie”? A cosa lo collegate? Quando si parla di cucina e di musica ci viene in mente solo Shiva Bakta, cantautore ligure, con il suo indiecook.wordpress.com. Date un’occhiata e vi verrà una fame pazzesca! L’esibizioni migliore di quest’estate? Quelle che ricordiamo con più piacere sono i Soviet Soviet al Dirockato di Monopoli, i Sycamore Age al Farm di Alberobello e Johnny Mox all’Arci di Fasano. Senza scomodare mostri sacri come Thurston Moore, Kim Gordon e Patti Smith! Altà fedeltà vs cloud. Come vi schierate? Qualsiasi mezzo aiuti la diffusione della musica è sempre benvenuto. Cloud, streaming e free downloading sono tutti mezzi che possono incentivare l’ascolto, per poi partecipare ai concerti e acquistare un supporto fisico di qualità. Spendere 20€, ad occhi chiusi, per un disco non è una scelta facile oggigiorno.

Siamo ai saluti. “Hai 500 battute, vai, ti registro” (cit.). Vi aspettiamo on air ogni mercoledi alle 21 su www.radio103.tv o in fm su 103.7, se siete di Rutigliano e dintorni. Perché insieme a tanta musica indie, con il risvoltino ai pantaloni, noi preferiamo sempre e comunque Gigliola Cinquetti. Salutiamo e ringraziamo tutta Radio Luogocomune e il Magazine, in particolare il Membola nazionale. Indiepercui: parla spesso di niente ma con piglio personale. (cit. Offlagadiscopax – Superchiome).

Indiepercui è un programma ideato e condotto da Marica, Annachiara e Gaetano. Partecipano in qualche modo al progetto: Andrea Russo (regia e rubrichista fisso), Ilaria Pastoressa (locandine), Isabella Sanitate (promo-video), Simone “Noizewave” Vinci (inviato dell’underground romano), il veronese Alessandro Longo (con la sua nerdissima rubrica “Metametametametametameta tag), Leonardo Santamaria (con il suo irriverente “Trashpercui”), Rossella “Scarlett” Milillo (interviste), Luigi Iacobellis e Nunzio Lamonaca (con la satira de ilpeggio. com) e Angela Ardito (letture saltuarie)


WHO IS WHO?

Pill Tapes. Pillole quotidiane di musica rivoluzionaria

Noi vi diciamo che il 2012 non si avvererà nessuna profezia Maya, ma allo stesso tempo vi prospettiamo lo scenario di come, un secolo dopo, il mondo così come lo abbiamo conosciuto non esisterà più. Questo è quello che ci racconta un sito che vi consigliamo di aggiungere alla vostra barra di indirizzi preferiti: www. pilltapes.com. Un blog visionario come un romanzo di William Gibson, romantico come uno di Haruki Murakami, che raccoglie playlist videomusicali, ad opera di temerari pill tapers, le cui atmosfere, dai colori quasi postnucleari, sono ritratte nelle immagini raccolte sul sito, ad opera dell’artista di Phoenix (AZ) Brook Lefferts.

di Nicola Andriani

Per capire la portata di questa rivoluzione dobbiamo prendere la “pillola musicale” adeguata (c’è solo da scegliere) e calarci alla fine del XXI secolo: per vivere appieno le suggestioni di questa realtà distopica presentata nel sito ci siamo immaginati reporter nel


2186, alla ricerca dei pill tapers. Hai bisogno di musica perché hai bisogno di curarti, perché devi spingerti in luoghi mai visti e sentiti prima. Noi pill pusher assicuriamo esperienze ipnotiche, sedative, anestetiche, estetiche, antidepressive, anticomiziali, analgesiche, oppioidi. Selezioniamo musica per tutte le esigenze del corpo e dello spirito: puoi ascoltare la nostra musica mentre lavori, mentre sei in casa a meditare, puoi usare il nostro blog per scoprire nuovi suoni. Eroghiamo il nutrimento della tua anima e lo facciamo gratis perché non esiste prezzo che possa ripagarci. Ad oggi, 32 Protnaio 2186, colonie e dominazioni diverse hanno caratterizzato lo scorrere degli anni. Dittature austere e inflessibili si alternano al potere fino a soggiogare ogni individualità. I continenti sono divenuti 9 dopo la secessione dei Dorniani. Ogni forma creativa è stata abolita. La musica, proibita.


Qualcuno però ha continuato l’opera del dottor Who, impiegato della Weldon Pharmacy Corporate che aveva condotto studi sul collegamento tra farmacia attiva sul sistema nervoso centrale e musica, raggiungendo risultati ritenuti pericolosi da parte dei dirigenti della Weldon e della polizia musicale. Seguendo le sue istruzioni, i pill tapers sono diventati gli attivisti di quella che è l’associazione rivoluzionaria più pericolosa di questa parte del mondo. Di più: se il dottor Who ad oggi sia vivo o morto non è dato quasi più saperlo, ad ogni modo pare che scoprirlo sia l’obiettivo principale della Polizia dello Stato. A volte, sui muri della città, scrostati dalla colla dei manifesti elettorali, fanno capolino delle scritte che sono un segnale, un messaggio rivoluzionario e pericoloso: music will save from ourselves. Mai nessuno è stato sorpreso a leggerlo, rischierebbe un’accusa di alto tradimento. Per questo, le finestre che si affaccia-


no su queste scritte vengono murate, e tali rimangono anche quando le scritte vengono cancellate: capita infatti che nel giro di due notti messaggi simili ricompaiano e la Polizia intervenga con i reparti antisommossa, non tanto per difendere i propri agenti quanto per punire sommariamente gli abitanti del quartiere, rei di non aver visto nessuno compiere tali atti. Qual è la verità? Qual è la parola che la caratterizza? Quale realtà crea? Hanno giocato con le parole e i loro significati, hanno oppresso l’uomo ma non sono riusciti a distruggerlo, così come la musica, che non ha un linguaggio chiaramente definito e che prende forma in tutta la natura che ci circonda; ogni rumore può assumere una forma musicale, anche il suo dialettico contrario, il silenzio. In tutto questo ci sarà sempre un irriducibile anelito di libertà. http://www.pilltapes.com/ http://www.facebook.com/PillTapes http://brocklefferts.tumblr.com


Sul realismo delle commedie romantiche inglesi di Alessandro Bucci


Ora che l’entusiasmo per il recente trasferimento in Inghilterra si sta lentamente ridimensionando sento sia giunto il momento di iniziare questa rubrica attraverso una cernita delle mie prime impressioni. Al momento, Manchester è tutto ciò che mi verrebbe in mente se mi venisse chiesto di partecipare alla creazione di una città da zero. Una città sicura di se stessa che conta circa 2 milioni di abitanti durante il giorno. Per ora, sono uno di loro. Mi piace molto il concetto di Inghilterra. Beh, ad essere onesti, mi piaceva molto di più prima di Cameron, ma è anche vero che ne è passato di tempo da quando ho visitato l’isola l’ultima volta e riesco ad essere più obiettivo ora che sono tornato. Inoltre, mi piace la popolazione Britannica. Mi piace perchè sono quelli che invitano i loro vicini a prendere un te per conoscersi. Il fatto è che, a guardarli da vicino, non sono Britannici. Sono semplicemente Tutti Quelli che Abitano Nel Regno Unito. Forse mi piacciono per questo. E mi piace Manchester. Manchester mi piace più di ogni altro posto in cui mi sia capitato di aver vissuto. Per questo motivo, questa rubrica sarà ambientata in questa città. Raccoglierà le mie impressioni, le mie riflessioni, nella speranza che queste possano non essere “le memorie di un Italiano scappato all’estero”, ma che risultino inte-


grare il “la” con il “qui”. In generale l’ Inghilterra è così simile a tutto ciò che già si conosce che diventa difficile scattare delle fotografie. Fino ad ora sono solo riuscito a collezionare giardini, piedi e muri. Roba da femminucce. Ma tutto è già stato fotografato. Scatti una fotografia ad un angolo di Londra e mentre stai guardando nel mirino ti rendi conto che stai copiando il poster di qualche film. Con i piedi nella stessa posizione in cui il regista teneva i suoi ma con molto meno talento per l’inquadratura. Umiliato, riponi la macchina fotografica e riprendi a camminare. Quando ti senti abbastanza coraggioso da tirar fuori di nuovo la macchina fotografica, ti rendi conto di essere di fronte allo stesso albero che compariva nella prima scena di Robin Hood. Quell’albero. Decidi deliberatamente di rinunciare alla fotografia che avevi in mente, compri una cartolina pronta, fish&chips e ti metti l’anima in pace. I freddi britannici: chiedevo indicazioni all’inizio, quando non avevo internet sul cellulare e data la mia incapacità di orientarmi con una mappa, la gente si fermava e mi aiutava. Se non erano sicuri, coinvolgevano altri passanti nel dibattito oppure ricorrevano ai loro scintillanti telefoni per aiutarmi. Da Starbuck’s, il primissimo giorno, un ragazzo decise di aiutarmi con la mia valigia, dal momento che mi ero dimostrato incapace di chiudere il mio Hazelnut Sugarfree Americano Medio (è un caffè, non il titolo di un film; anche se si raffredda nel tempo che ci vuole per pronuncia-


re il nome intero). Cose di cui potrei fare a meno: la costante disperazione a Piccadilly. Vorrei che fosse una singola volta in cui nessuno è in lacrime quando attraverso Piccadilly Garderns, una delle piazze centrali di Manchester. Avevo notato questa particolare propensione per il pianto nelle strade già ai tempi dei miei primi viaggi in Inghilterra, quando l’acne assediava il mio volto e una folta peluria adolescenziale sovrastava la mie labbra – bei tempi. La gente inizia a piangere disperatamente nell’istante in cui inizia a pensare al motive della propria sofferenza – e ciò accede di solito alla fermata dell’autobus. Sono rimasto colpito dal constatare che la maggior parte delle volte la gente piange per motivi sentimentali. Sembra che ci sia una Bridget Jones in ogni mancuniano. Perchè accade così frequentemente in Inghilterra non lo so. Ma Ian McEwan, che solo molto raramente dice cose prive di senso, suggerisce che sia la nostra propensione a metter tutto in compartimenti stagni a rendere la gente scontenta; è per via della confusione che interviene quando ciò non è fatto nel modo giusto. “above all, it is the failure to understand that other people are real, just as you are”. Probabilmente quello che vuole dire è che si è incapaci di rimanere al centro delle cose. di assumere posizioni di responsabilità nei confronti di altre persone. L‘alcol, ovviamente, fa il resto.


SHUFFLE O domini la vita o domini la tua versione di Tiziano Tarantini IL CORPO DEL REATO “Una volta imposta l’idea che un capo deve essere dotato di un’immagine marcata e inconfondibile come la sua, resta sottinteso che chi non ha quell’immagine non può essere un capo“.

Partiamo da Italo Calvino e poco poco, piano piano arriviamo al povero Silvio, che non se ne vuole andare e il suo corpo, grazie a sondini nano gastrici, è ritornato in vita smaltato come una vasca da bagno. Ma andiamo con ordine. Mi sono riapparse davanti le immagini che immortalano Barack Obama, scattate da Terry Richardson nel 2007: sorridente, in camicia bianca o abito, sorriso 24 carati, pollice verso o mani in tasca. Lo sguardo che indica qualcosa di interiore, un idealismo, una complicità, una spinta verso il futuro; ma anche tensione sessuale, forse soprattutto questa. Il corpo di un capo del terzo millennio. Il corpo è un capitale da spendere, un progetto, moneta sonante. Se non si è dotati di un corpo perfetto, interverrà il trucco; se questo non basta, la chirurgia farà il suo, manomettendolo, migliorandolo. Il confronto (tutto mentale) con le immagini fotografiche a cui Silvio Berlusconi ci ha abituati durante il suo ‘ventennio’ è davvero impietoso: ci si rende conto di un’esagerata volontà di essere ritratto, di posare, di essere presente nella storia. Il suo sguardo


indica sempre qualcosa di esteriore, non c’è mai o quasi nelle palpebre ciò che Barthes definisce (parlando dei manifesti elettorali) il “bel sogno interiore”, quell’espressione che rinvia a una sorta di idealismo. Narcisismo ma anche un istinto di pensarsi in rapporto allo spettatore di turno, indossare abitimaschera adatti a chi lo guarda. Quasi un farsi fotografare come fosse uno specchio in cui contemplarsi, dove noi/ popolo siamo la superficie riflettente su cui si guarda. Certo, pare il segreto di Pulcinella. La fotografia, lo hanno notato studiosi e critici, serve a manipolare l’immagine di se stessi: permette di fingere, sedurre e affermare una propria identità. Quella che si vuole trasmettere agli altri. I grandi fotografi hanno sempre cercato di smascherare questa finzione di realtà, una finzione a cui Mr. B. sembra(va) decisamente votato. Come ha scritto Baudrillard riguardo l’arte fotografica, sulla capacità di tradire le vere intenzioni di chi è ritratto, “la messa a punto fotografica è impossibile su qualcuno la cui messa a punto psicologica lascia a desiderare”. E’ esattamente il caso di cui parliamo.

Il corpo di B. è un corpo mediatico, postmoderno: vale solo per sé; non è corpo simbolico, non rinvia ad altro. Per questo deve essere curato, controllato, corretto attraverso il continuo ricorso alle tecnologie estetiche, compresa la chirurgia plastica. Si manipola il tempo: al posto della tensione verso il futuro, tipica delle ideologie politiche degli anni sessanta e Settanta, il modello berlusconiano propone(va) l’estasi del benessere, del consumo e dell’eterno presente. Togliatti, Fanfani, Moro sembravano non esistere come corpi, forme visibili del potere politico: colpa della sbronza da immagini del Duce, che con il corpo tutto simbolico aveva copulato con la piazza e con la politica. Serviva rigore, mantenere un basso profilo. Poi il sequestro e l’uccisione di Moro impongono una nuova visione del corpo del politico. Per fortuna ogni tanto ci scappa il lieto fine: dall’altra parte del mondo un corpo ritorna al potere e qui un altro corpo si smembra e sparisce, assieme alla sua dentatura Pozzi Ginori brillante e laccata come un sanitario di gran lusso. Adieu.


LuogoComuneMagazine n. 7 LuogoComuneMagazine è una testata in corso di registrazione www.luogocomunemagazine.it


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