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2.7 2.7.8 Web e FTP

Il Web è una rete di risorse e informazioni, che condividono uno schema uniforme per la localizzazione, protocolli e il concetto di ipertesto. L’FTP (File Transfer Protocol) è il protocollo per il trasferimento dei file ed è molto antecedente al World Wide Web, ma tra i due esiste spesso un legame solitamente ignorato da molti utenti: molti siti Web, quando devono consentire lo scaricamento dei file, si affidano all’FTP. Questa non è una soluzione universale, dal momento che il trasferimento di un file può avvenire anche tramite http, il protocollo di trasferimento degli ipertesti, e in alcuni casi viene anche data possibilità di scegliere quale dei due utilizzare. FTP consente anche l’operazione inversa al download, salvare un file su un server remoto (upload) e di spostarsi fra le cartelle del server FTP. Analogamente a quanto accade con le pagine Web, che vengono restituite da server Web, affinché sia possibile caricare o scaricare file da un macchina remota via FTP, su questa deve essere in esecuzione un server FTP, che risponde alle richieste di un client FTP. I browser Web più diffusi sono anche client FTP e quindi l’utente spesso non si accorge neanche che, facendo clic su un collegamento, può avviare un download FTP: si limita a confermare la volontà di effettuarlo dalla finestra di dialogo che il browser apre. Dal punto di vista dell’utente non vi è differenza rispetto ad un download effettuato via http. Utilizzo di un browser Web come client FTP Abbiamo detto che i browser Web più diffusi possono essere utilizzati come client FTP. Infatti, non appena inseriamo nella barra dell’indirizzo un indirizzo corrispondente ad un server FTP, riescono a capire, sulla base della risposta del server stesso, di doversi comportare come client FTP e non come client http, anche se non si è specificato il protocollo. Se desideriamo connetterci a un server FTP, è necessario inserire nella barra dell’indirizzo l’URL completa di protocollo, vale a dire “ftp://mioserver.miodominio.it”. Utilizzando Internet Explorer come client FTP, si ha l’impressione di muoversi all’interno di una cartella del proprio computer e non di visualizzare una gerarchia di cartelle di un server remoto. Come esempio possiamo inserire nella barra


Conoscenze intermedie sul mondo Internet 19 ◊ Fase due dell’indirizzo l’URL ftp://ftp.unina.it/pub/linux/distributions/gentoo/releases/, da cui si può scaricare una particolare distribuzione del sistema operativo Linux, Gentoo. La pagina che si ottiene è mostrata nella Figura 2.7.13.

Figura 2.7.13– Una cartella su un server FTP visualizzata tramite Internet Explorer. Come possiamo vedere, le operazioni eseguibili su file e cartelle sono del tutto analoghe a quelle che possono essere effettuate sul contenuto di una cartella locale del nostro computer. Volendo copiare un file o una cartella del server remoto, non dobbiamo fare altro che trascinarli con il mouse dove desideriamo. Per poter modificare a file e cartelle presenti in un server FTP, bisogna avere le credenziali necessarie. Conseguentemente, se cerchiamo di rinominare o cancellare una delle cartelle presenti all’URL indicata, otteniamo un messaggio di errore. Spesso i server FTP consentono l’accesso in sola lettura (ovvero con la possibilità di visualizzare, ma non modificare i contenuti) agli utenti generici (anonimi), mentre permettono solo agli utenti autorizzati di apportare modifiche ai file presenti e anche di caricare file e cartelle: è sufficiente trascinarli all’interno della finestra. Scaricare file via http Lo scaricamento di un file via http avviene semplicemente facendo clic su un collegamento presente in una pagina Web: una finestra di dialogo chiede se intendiamo salvare il file sul nostro computer, quindi, bisogna specificare l'allocazione di memoria in cui deve essere memorizzato il file. Talvolta, ci possiamo imbattere in server Web che propongono pagine molto simili alle cartelle di un server FTP e che, tramite collegamenti ipertestuali, consentono di muoversi attraverso la loro struttura (filesystem). Si veda per esempio http://gentoo.ngi.it/releases/ (Figura 2.7.14); se confrontiamo attentamente questa figura con la precedente, notiamo che in effetti elencano le medesime cartelle, ma in quest’ultimo caso la navigazione avviene facendo clic sui vari collegamenti ipertestuali. In effetti, i due sono server mirror di uno stesso sito, cioè hanno il medesimo contenuto.


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Figura 2.7.14– Visualizzazione di una cartella su un server Web. Se per visualizzare il contenuto di una qualsiasi delle cartelle basta fare clic sul collegamento ipertestuale corrispondente, per salire di un livello, cioè per visualizzare la cartella che a sua volta contiene la cartella corrente, dobbiamo fare clic sul collegamento Parent Directory. Non è possibile copiare sul proprio hard disk intere cartelle: se proviamo a trascinare sul nostro Desktop uno dei collegamenti visualizzati, otteniamo la creazione di un collegamento alla cartella in questione, ma non la sua copia. Un server Web consente solamente il download di singoli file e per verificarlo possiamo provare a fare sul collegamento x86, quindi su current e poi su installcd, giungendo all’URL http://gentoo.ngi.it/releases/x86/current/installcd/ (Figura 2.7.15).

Figura 2.7.15– Visualizzazione di una cartella su un server Web con file scaricabili.


Conoscenze intermedie sul mondo Internet 21 ◊ Fase due A seconda delle impostazioni, facendo clic su un file, ne possiamo avviare il download o visualizzarne il contenuto nella finestra. Se nella pagina visualizzata per esempio proviamo a fare clic sul primo file, ne iniziamo lo scaricamento, mentre, facendo clic sul secondo, ne visualizziamo il contenuto nella finestra. Volendo scaricare quest’ultimo, l’unico modo è fare clic sul collegamento corrispondente con il pulsante destro del mouse e selezionare dal menu di scelta rapida il comando Salva oggetto con nome. Si apre allora la consueta finestra di Windows XP per la scelta della cartella in cui memorizzare il file e, scelta la cartella desiderata, una apposita finestra mostra lo stato di avanzamento dello scaricamento sino alla sua conclusione.

2.7.9 FTP Explorer

FTP Explorer è un diffuso client FTP che consente di muoversi fra le cartelle di un server FTP in maniera semplice ed intuitiva, in maniera analoga a Esplora risorse di Windows per le cartelle locali. La possibilità di riprendere download interrotti è una funzionalità molto importante nel caso in cui dobbiamo scaricare file di grandi dimensioni e il download debba essere interrotto o venga interrotto per i più disparati motivi, come la perdita della connessione ad Internet. Se il server FTP supporta il recupero dei download interrotti, è possibile riprendere l’operazione dal punto in cui si era bloccata, senza dover nuovamente scaricare il file dall’inizio. FTP Explorer un software shareware utilizzabile, prima di acquistarne una regolare licenza, solo per 30 giorni (riprenderemo il concetto di shareware nella sezione 2.7.11). Per il suo scaricamento si faccia riferimento al paragrafo 2.7.14, dove viene descritta anche la procedura per installare la versione italiana dell’interfaccia. Avviato FTP Explorer, per collegarci ad un server dobbiamo creare un nuovo collegamento tramite il comando Collegamento Rapido, disponibile nel menu Strumenti, e possiamo poi indicare l’indirizzo del server. Il comando Collegati, disponibile nel medesimo menu, permette di configurare alcune impostazioni di connessione. Invocato il comando, otteniamo la finestra di configurazione del collegamento mostrata nella Figura 2.7.16, che consente di accedere ad una specifica cartella su un server FTP, specificando tutte le opzioni necessarie.

Figura 2.7.16– Opzioni di connessione ad un server FTP. Osserviamo come l’indirizzo del server e il percorso della cartella desiderata siano inseriti in caselle di testo distinte. Per accedere ad alcune risorse può essere


Fase Due ◊ 22 Vivere in connessione necessario specificare un nome utente e una password, mentre per specificare un accesso anonimo bisogna fare clic sull’apposita casella d’opzione Anonimo: l’applicazione stessa inserisce allora automaticamente il nome utente anonymous. Nella casella di testo Direct. Download si specifica la cartella del nostro computer in cui devono essere scaricati i file segnati per il download. Infine la connessione avviene semplicemente facendo clic sul pulsante Collegati: dopo un breve lasso di tempo la connessione viene stabilita e il contenuto della cartella del server compare nella parte destra della finestra dell’applicazione, mentre nella parte sinistra viene riportata la gerarchia delle cartelle del server, come mostrato dalla Figura 2.7.17.

Figura 2.7.17– La finestra dell’applicazione dopo lo stabilimento della connessione. Osserviamo che nella parte inferiore della finestra viene riportato lo scambio tra client e server: le richieste del primo e le risposte del secondo; ciò è particolarmente utile per leggere le eventuali comunicazioni di errore inviate dal server. La parte sinistra della finestra può essere utilizzata per spostarsi fra le cartelle del server in maniera del tutto analoga a come si opera con l’Esplora risorse di Windows XP. Se vogliamo scaricare un file o un’intera cartella, dobbiamo solamente selezionarlo e scegliere il comando Download dal menu file o scegliere il medesimo comando dal menu di scelta rapida (Figura 2.7.18) associato all’oggetto da scaricare.

Figura 2.7.18– Menu di contesto associato ad un file o ad una cartella del server FTP. Durante lo scaricamento di un file o di una cartella viene indicato lo stato di avanzamento dell'operazione nella finestra di dialogo riportata in Figura 2.7.19. Il file viene scaricato nella cartella specificata nelle opzioni del collegamento al server.


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Figura 2.7.19– Avanzamento del download di un file. Se vogliamo interrompere lo scaricamento, facciamo clic sul pulsante Annulla. Se è già stata scaricata una parte del file, questa non viene automaticamente cancellata, ma viene mantenuta nella cartella dove sono stati salvati i file scaricati. Se si tenta di aprire il file scaricato parzialmente, si ottiene inesorabilmente un errore. Se in seguito decidiamo di scaricare tale file, non dobbiamo fare altro che procedere come se fosse la prima volta che lo scarichiamo rispondendo affermativamente alla finestra di dialogo che viene aperta (Figura 2.7.20).

Figura 2.7.20– Richiesta di ripresa di un download. Facendo clic sul pulsante Sì, FTP Explorer tenta di continuare scaricando solamente le parti mancanti del file, mentre facendo clic sul pulsante No il file viene scaricato interamente a partire dall’inizio. Non è sempre possibile riprendere uno scaricamento interrotto, poiché questa funzionalità deve essere supportata anche dal server FTP e non solo dal client. Le operazioni di modifica delle cartelle e dei file del server remoto sono disponibili sempre dal menu di scelta rapida associato ad un’area vuota della finestra o associato al file o cartella da modificare. Per esempio è possibile rinominare o cancellare un file o una cartella, come si può rilevare dalla Figura 2.7.26. I medesimi comandi sono disponibili anche nel menu File. Per caricare file e cartelle o, con termine inglese, per farne l’upload, si procede in maniera analoga, ricorrendo al comando Upload del menu File o del menu di scelta rapida associato ad un’area vuota della parte destra della finestra (Figura 2.7.21).

Figura 2.7.21– Menu di scelta rapida associato ad un’area vuota della finestra. Non è inutile ribadire che, per poter modificare il contenuto delle cartelle del server FTP, bisogna essere autorizzati, altrimenti si ottiene un messaggio di errore.


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2.7.10 Siti adatti per il download

Esiste una molteplicità di siti da cui si può scaricare software di vario tipo; molte software house consentono lo scaricamento dei loro prodotti o di versioni di prova dei loro prodotti direttamente dal loro sito. Vi sono, però, alcuni siti che sono appositamente dedicati a consentire lo scaricamento di applicazioni. Ovviamente non è detto che tutto ciò che viene scaricato possa essere utilizzato gratuitamente, come avremo modo di approfondire nella sezione 2.7.11. In generale tali siti suddividono in categorie i programmi di cui consentono lo scaricamento, per cui per trovare il software che si desidera ci si comporta un po’ come con un directory Web: ogni file disponibile è quasi sempre accompagnato da una scheda descrittiva, che non di rado contiene anche i commenti di altri utenti e collegamenti verso il sito dell’autore. Oltre alla navigazione per categorie si può ricorrere ad una ricerca per parole chiave, la quale consente quasi sempre di effettuare la ricerca in base al nome del programma, al nome del suo file di installazione o alle parole presenti nella sua scheda. Come esempio consideriamo Tucows, uno dei più famosi siti di download, in lingua inglese, http://www.tucows.com. Nella sua home page vengono mostrate le categorie relative al software per le piattaforme Windows, mostrate nella Figura 2.7.22, ma se siamo interessati al software per Macintosh o Linux, dobbiamo solamente fare clic sugli appositi collegamenti.

Figura 2.7.22– Le categorie di Tucows per il software delle piattaforme Windows. Se vogliamo scaricare, per esempio, un programma anti-spam, dobbiamo solamente fare clic sul collegamento E-mail, presente nella sezione Business: veniamo immediatamente portati all’elenco delle applicazioni relative alle e-mail, mostrato in parte nella Figura 2.7.23. Per approfondimenti sullo Spam rimandiamo alla sezione 2.3.12


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Figura 2.7.23– Elenco di applicazioni per relative alle e-mail. Per ogni programma individuato viene fornita una sintetica descrizione, una valutazione “in mucche”, la popolarità, il tipo di licenze e le versioni di Windows per cui l’applicazione è stata scritta. Facendo clic sul nome della prima applicazione dell’elenco, si ottiene la scheda mostrata nella Figura 2.7.24.

Figura 2.7.30– La scheda di un’applicazione scaricabile. Per avviare il download dobbiamo fare clic sul pulsante corrispondente al nostro sistema operativo accanto al testo Downolad Now.

2.7.11 Differenza tra shareware e freeware

Non sempre il software che si scarica da Internet è liberamente utilizzabile. Infatti, bisogna sempre essere certi del tipo di licenza cui sono sottoposte le applicazioni che si vogliono utilizzare. Per esempio, non sempre è lecito ridistribuire un programma anche a titolo gratuito, per cui non lo potremmo neanche fornire ad


Fase Due ◊ 26 Vivere in connessione amici e parenti su un CD. Questa attività, in particolare, è espressamente vietata quando si tratta della maggior parte del software commerciale. Molte applicazioni che possono essere scaricate da Internet hanno una licenza shareware o freeware. Le applicazioni shareware sono spesso piccoli programmi che possono essere scaricati e utilizzati, anche senza limitazioni nelle funzionalità, per un certo lasso di tempo, da intendersi come prova. Se, finito il periodo di prova, si intende continuare ad utilizzare il programma, è necessario pagare all’autore una somma di denaro che comunemente non è molto elevata. Alcune applicazioni cessano completamente di funzionare allo scadere del periodo di prova, mentre altre continuano a funzionare regolarmente. In quest’ultimo caso, però, si deve sempre ricordare che proseguire nel loro utilizzo costituisce una violazione del contratto di licenza sanzionabile a termini di legge. Non è raro che anche nel periodo di prova le applicazioni shareware possano presentare finestre “di disturbo”: avvertimenti sulla necessità di acquistare il software e finestre, che ritardano per un numero di secondi crescente nel tempo l’avvio delle applicazioni, sono solo due semplici esempi. Acquistando l’applicazione, si ottiene dall’autore un codice di sblocco, da inserirsi in apposita finestra, o un file eseguibile che procede alle modifiche necessarie per rendere pienamente funzionante il programma o per rimuovere le finestre di disturbo. Le applicazioni freeware sono invece liberamente utilizzabili senza alcuna limitazione e senza che l’autore pretenda alcuna somma di denaro. Ovviamente nulla vieta all’autore di invitare ad una donazione facoltativa per contribuire al mantenimento e al miglioramento del programma; esistono casi in cui gli autori di programmi freeware impongono clausole di non utilizzo da parte di enti pubblici o di strutture militari e altri in cui viene richiesto a questi soggetti il pagamento di una somma di denaro. Solitamente un programma freeware può essere liberamente distribuito a titolo gratuito, ma possono esservi in proposito delle limitazioni. Il software freeware non deve essere confuso con il software libero (che in inglese viene chiamato free software), che viene distribuito sotto condizioni ancora più permissive per l’utente. Per esempio si può ricevere del software libero e decidere di distribuirlo imponendo un prezzo, ammesso che si trovi qualcuno disposto a pagare per qualcosa che può avere gratis.

2.7.12 Scaricare file zippati

Prima di procedere ricordiamo che i file compressi sono stati trattati nella sezione 1.4.6. Lo scaricamento di file compressi è molto frequente, dal momento che consente di risparmiare tempo rispetto al download dei corrispondenti file in formato non compresso. In rete si trovano dati compressi con differenti metodi di compressione, ma sicuramente più diffusi, almeno per il mondo Windows, sono i file di tipo zip e i file di tipo rar. Per scaricare un file compresso non vi è alcuna tecnica particolare: solitamente si deve fare clic su un collegamento, esattamente come si deve procedere per scaricare qualsiasi tipo di file. Come esempio procediamo al download di FTP Explorer dal sito della software house che lo produce; per poter disporre dei menu in italiano dobbiamo anche scaricare un file compresso.


Conoscenze intermedie sul mondo Internet 27 ◊ Fase due Innanzitutto visitiamo l’URL http://www.ftpx.com/download.html e facciamo clic sul collegamento del primo download proposto, mostrato nella Figura 2.7.25: è necessario scegliere la posizione in cui deve essere scaricato il file, per esempio il Desktop.

Figura 2.7.25– Il collegamento per il download di FTP Explorer. Se abbiamo installato il Service Pack 2 di Windows XP, il download non dovrebbe partire automaticamente e dunque, nella finestra che si apre, bisogna fare clic sul collegamento here della frase “Your download should start momentarily. If it doesn't, click here”. Si apre quindi una finestra (Figura 2.7.39), in cui viene richiesto di scegliere se aprire o salvare il file. Se decidiamo di salvarlo dobbiamo scegliere la cartella di destinazione nella finestra che viene automaticamente aperta. Terminato il download, non resta altro da fare che avviare la procedura di installazione, facendo doppio clic sul file appena scaricato. Il programma viene installato per impostazione predefinita nella cartella C:\programmi\FTP Explorer e, a meno che non si abbiano ragioni particolari per procedere diversamente, è opportuno non modificare questa scelta. Per scaricare la localizzazione italiana del programma, bisogna fare clic sul pulsante Indietro di Internet Explorer, per ritornare alla pagina aperta all’inizio. Nella parte inferiore della finestra vi è una serie di collegamenti che consentono di scaricare diversi file relativi a lingue differenti: bisogna fare clic su quello corrispondente alla lingua italiana (Figura 2.7.26).

Figura 2.7.26– Il collegamento per il download del file di localizzazione italiana di FTP Explorer. Il file da scaricare ha nome ita-res.zip ed è un file compresso. Prima che inizi il download viene proposta la finestra seguente, in cui dobbiamo fare clic sul pulsante Salva, in modo da salvare il file sul disco. Una finestra successiva consente di scegliere l'allocazione di salvataggio.

Figura 2.7.27– La finestra di conferma del download del file.


Fase Due ◊ 28 Vivere in connessione Terminato il download, nella cartella di destinazione, nel nostro esempio il Desktop, è presente il file ita-res.zip e, a questo punto, è necessario estrarne il contenuto. Dal sito di download scopriamo che il file deve essere decompresso nel percorso di installazione dell’applicazione. Per avviare la procedura guidata di estrazione, selezioniamo quindi la voce Estrai tutto dal menu di scelta rapida associato al file. Nella finestra dove viene richiesto il percorso in cui estrarre i file indichiamo il percorso di installazione del programma (Figura 2.7.28).

Figura 2.7.28– Il percorso di estrazione del file. Con il termine della procedura di estrazione dei file, durante la quale bisogna anche confermare la sovrascrittura dei file già presenti nella cartella scelta, si conclude anche l’esempio di download ed utilizzo di un file compresso.

2.7.13 Acquistare elementi audio e video sul Web

Molti siti consentono l’acquisto di elementi audio e video: i maggiori portali propongono di scaricare suonerie per cellulari, video clip, singoli brani o interi album. Windows XP stesso e Windows Media Player, però, possono facilitare la nostra necessità di multimedialità, dal momento che consentono di accedere con pochi clic a veri e propri negozi online specializzati in questo genere di prodotti. Avviato Windows Media Player (per maggiori dettagli consultare la sezione 2.2.2), basta fare clic sul pulsante MSN Music perché si presenti ai nostri occhi un intero negozio, che ci consente di ascoltare i brani o di acquistarli. Se decidiamo di ascoltare un album, il costo è molto basso, ma purtroppo dovremo pagare ogni volta che decidiamo di risentirlo. L’acquisto, invece, consente di scaricare sul proprio hard disk i file necessari a riascoltare l’album ogni volta che lo desideriamo. Ovviamente, questa possibilità ha un costo decisamente superiore, ma competitivo rispetto all’acquisto del CD. I file che vengono scaricati hanno solitamente un formato particolare, che garantisce il rispetto del copyright. Se, poi, non si è certi di voler ascoltare per intero tutti i brani di un album, si può gratuitamente ascoltarne un’anteprima di 30 secondi.


Conoscenze intermedie sul mondo Internet 29 ◊ Fase due

Figura 2.7.29– La home page del negozio MSN Music. Oltre a MSN Music sono disponibili altri negozi online in cui andare a curiosare: basta scegliere quello che desideriamo dal menu Visualizza → Negozi online. Se desideriamo ascoltare gratuitamente l’anteprima dei brani di un album, dobbiamo fare clic sul pulsante di riproduzione accanto al pulsante Ascolta: Windows Media Player riproduce in sequenza 30 secondi di ogni canzone dell’album. Se preferiamo, possiamo passare al "negozio" Tiscali.Music Italia.


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Figura 2.7.30– La home page del negozio Tiscali.Music Italia. Per effettuare degli acquisti dobbiamo essere registrati: a questo scopo bisogna far clic sul collegamento Entra, presente nella parte superiore della finestra. Se siamo già registrati non ci rimane altro che inserire il nostro nome utente e la password, altrimenti bisogna effettuare la procedura di registrazione. Per mezzo del pulsante Compra, possiamo acquistare interi album o singoli brani. Dopo aver fatto clic, se non abbiamo già fornito nome utente e password, bisogna inserire queste informazioni. Per poter scaricare musica da Tiscali.Music Italia è necessario installare la Mediabar: viene proposta automaticamente una finestra (Figura 2.7.31) che ne consente l’installazione: bisogna accettare i termini e le condizioni d’uso e, quindi, fare clic sul pulsante Installa.

Figura 2.7.31– La finestra di installazione della Mediabar.


Conoscenze intermedie sul mondo Internet 31 ◊ Fase due Durante la procedura di installazione bisogna rispondere affermativamente ad eventuali richieste di conferma. Per poter procedere all’acquisto, bisogna ricaricare il nostro conto: i tagli di ricarica sono tali da coprire i costi dei vari elementi acquistabili. Per esempio, se si vuole comprare un album e il nostro conto non dispone di alcuna liquidità, viene proposta la finestra mostrata nella Figura 2.7.32.

Figura 2.7.32– I pacchetti di ricarica di Tiscali.Music Italia. Facendo clic sul pulsante Scegli corrispondente al Pacchetto € 9,99, viene visualizzato il contenuto del carrello virtuale, consistente, appunto, nel solo pacchetto appena scelto (Figura 2.7.33). La procedura si svolge, quindi, come già visto per gli acquisti online (si veda sezione 2.7.3). Una volta che la transazione è avvenuta con successo, possiamo finalmente iniziare a scaricare la musica e il suo costo viene detratto dal nostro credito prepagato. Lo scaricamento viene indicato nel riquadro Stai scaricando nella parte inferiore destra della finestra.


Fase Due ◊ 32 Vivere in connessione

Figura 2.7.33– L’indicazione di scaricamento in corso. A poco a poco che i file vengono scaricati, accanto al brano corrispondente compare il pulsante Ascolta, che consente l’inizio della riproduzione. Facendo clic su questo pulsante, è possibile che venga richiesto di scaricare un aggiornamento della protezione di Windows Media Player: accettato l’aggiornamento, possiamo iniziare a sentire i brani. Quando accediamo ai negozi online da Windows Media Player, la navigazione tra i contenuti avviene attraverso l’interfaccia grafica del riproduttore. Se, però, desideriamo navigare utilizzando Internet Explorer, possiamo direttamente scegliere di inserire l’URL corretta nella barra dell’indirizzo della finestra del browser. L’accesso all’ultimo negozio online visitato dall’interfaccia di Windows Media Player è possibile anche dal collegamento Acquista musica online presente nel Riquadro attività comuni della cartella Musica (Figura 2.7.34).

Figura 2.7.34– L’indicazione di scaricamento in corso.


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