Fase3 cap2 riv

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3.2 Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali

Obiettivo del capitolo Nel seguente capitolo vengono descritte le caratteristiche e il modo in cui devono essere usati i principali dispositivi per l'acquisizione delle immagini: lo scanner e la fotocamera digitale. In particolare per quanto riguarda lo scanner viene descritto il collegamento al PC, la configurazione e l'acquisizione degli originali. La funzionalità dello scanner consiste nella digitalizzazione dei sorgenti; in particolare, se l'originale è costituito da un testo, possono essere applicati i sistemi definiti OCR, capaci di "tradurre" in testo l'immagine acquisita. Questo è uno strumento molto usato soprattutto in tutti quei casi in cui le immagini acquisite devono essere archiviate e, come spesso succede, rielaborate con un software per la gestione dei testi. Vedremo anche come visualizzare sul nostro PC le foto scattate con la fotocamera digitale.


Fase Tre ◊ 2 L’esperienza multimediale In generale descriveremo i principali formati di immagine e le proprietà che le caratterizzano. Infine vedremo come sfruttare gli strumenti offerti da Windows XP per visualizzare come sequenza un insieme di immagini presenti in una delle memorie di massa attive nel nostro PC, con tutti gli strumenti per scorrere la visualizzazione delle immagini stesse.

Nuove abilità Alla fine del capitolo sarai capace di: 

Conoscere le caratteristiche di uno scanner, collegarlo al tuo PC e configurarlo in modo da personalizzarne il funzionamento;

Riconoscere le caratteristiche di un driver di tipo Twain;

Attivare l'acquisizione dell'immagine, impostarne la risoluzione, visualizzarne l'anteprima, definirne l'area di scansione e procedere con la scansione;

Conoscere i formati grafici più diffusi;

Conoscere le proprietà e le caratteristiche del sistema OCR per la conversione del testo nell'immagine acquisita;

Importare immagini da una fotocamera digitale salvandole in una delle memorie attive;

Visualizzare un insieme di immagini come sequenza sfruttando gli strumenti offerti da Windows XP.

Nuove parole Alla fine di questo capitolo conoscerai i seguenti termini: 

CCD (Charge Coupled Device);

Dot;

Scanner a tamburo;

Scanner piano;

Risoluzione.


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 3 ◊ Fase tre

3.2.0 Lo scanner: generalità, collegamento e configurazione. La funzione principale dello scanner consiste nell'acquisizione delle immagini. Il suo funzionamento è molto simile a quello di una comune macchina fotocopiatrice, con la differenza che il risultato è un file che può essere modificato, inserito in documenti e testi e rielaborato secondo le esigenze. Oltre che nel settore della grafica il dispositivo viene molto usato anche in tutti quei casi in cui devono essere archiviate grandi quantità di pratiche e documenti. Essi vengono acquisiti come immagini e memorizzati in supporti sufficientemente capaci da contenerli evitando l'ingombro, spesso inutile, di scaffali e in certi casi di intere stanze, dovuta all'archiviazione dei documenti cartacei. La digitalizzazione dei documenti può essere sfruttata anche per inserire i file risultanti all'interno di database, creando dei veri e propri archivi rielaborabili. L'enorme vantaggio offerto dai database è dovuto, oltre alla risoluzione di problemi di spazio, alla possibilità di interrogare i dati memorizzati a seconda delle informazioni necessarie al momento (vedremo l’utilizzo dei database nella fase 4.5). Le informazioni testuali contenute in un testo stampato e acquisite tramite scanner possono anche essere elaborate tramite gli editor di testo come Word, in seguito all’applicazione di un software di tipo OCR (sezione 3.2.6). In sostanza lo scanner provvede ad acquisire immagini da supporti cartacei, foto, libri, documenti, pagine di giornale o riviste, carta protocollata e anche piccoli oggetti. Il risultato del processo di acquisizione può essere elaborato come immagine o come testo, a seconda delle esigenze. Tipologie di scanner e tipi di originali acquisiti Esistono due tipi di scanner: - Scanner a tamburo - Scanner piano che sono basati sullo stesso meccanismo per l'acquisizione delle immagini (che vedremo nella sezione 3.2.2). I primi sono molto più precisi rispetto ai secondi, ma più costosi e la preparazione della scansione è molto elaborata, al contrario di quanto avviene degli scanner piani, che, come vedremo, sono molto semplici da usare e sono quelli più comunemente usati. Tale tipo di scanner prende il suo nome dal fatto che l'originale deve essere posto su un piano, una lastra di vetro, al di sotto della quale scorrono gli elementi per la scansione, ed è dotato di uno sportello che mantiene fermo l'originale durante la scansione. Un esempio di scanner piano è riportato in Figura 3.2.1.


Fase Tre ◊ 4 L’esperienza multimediale

Figura 3.2.1 - Esempio di scanner piano. I documenti originali leggibili con lo scanner piano possono essere di due tipi: riflettenti (fotografie o disegni su carta opaca) e trasmittenti (pellicole trasparenti positive o negative) Collegamento al computer Lo scanner, come tutti i dispositivi esterni, deve essere collegato al computer; ci sono modelli che si connettono tramite la porta parallela, altri con la porta USB e i rimanenti con un controller SCSI. Approfondiremo i tipi di collegamento nella sezione 4.2.2. I modelli di scanner più economici vengono collegati tramite la porta parallela che non permette di eseguire scansioni molto veloci, ed essendo la stessa porta su cui deve essere connessa anche la stampante, spesso possono sorgere problemi di incompatibilità. La connessione USB è senza dubbio più veloce e non presenta i problemi di compatibilità con altri dispositivi. Una caratteristica propria della connessione USB è quella di poter connettere e disconnettere i dispositivi senza bisogno di riavviare il computer. Questo è un vantaggio soprattutto per i casi in cui lo scanner deve essere usato da più postazioni nello stesso ambito di lavoro. Per esempio nel laboratorio informatico in una scuola, può essere usato un solo scanner da tutti gli studenti, connettendolo di volta in volta al computer in cui deve essere effettuata la scansione. Infine il collegamento che sfrutta l’interfaccia SCSI (Small Computer System Interface) è particolarmente indicato per un uso professionale poiché offre notevoli prestazioni, sia in termini di velocità che di risoluzione massima permessa, ma, come spesso accade, a prestazioni maggiori corrispondono prezzi più elevati. Installazione e configurazione del driver Come ogni periferica, affinché lo scanner funzioni, è necessario che sul PC sia installato e configurato il driver, il software che ne permette il funzionamento. Se siamo in possesso di uno scanner con collegamento di tipo USB, dobbiamo effettuare il collegamento dello scanner al computer solo dopo aver installato il driver. In Windows XP è predisposta una procedura guidata per l'installazione, che viene avviata nella finestra visualizzata facendo doppio clic sull'icona Scanner e fotocamere

nel Pannello di


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 5 ◊ Fase tre controllo. Durante i passaggi che compongono la creazione guidata viene effettuata anche la configurazione dei principali aspetti della connessione, tra i quali la porta e il nome del dispositivo; l'installazione verrà avviata solo alla conclusione della configurazione. Attiviamo il collegamento Aggiungi periferica acquisizione immagini nella parte superiore sinistra della finestra Scanner e fotocamere. La prima finestra visualizzata è di introduzione alla procedura, facciamo clic su Avanti. Nel secondo passaggio (Figura 3.2.2) deve essere definito il driver dello scanner da installare. Se fa parte di quelli proposti nell’elenco è sufficiente selezionarlo e procedere con il passaggio successivo. Se siamo in possesso del driver allegato allo scanner, dobbiamo indicarne il percorso nella finestra di dialogo che viene aperta facendo clic sul pulsante Disco driver.

Figura 3.2.2 - Selezione del driver da installare. Nel terzo passaggio (Figura 3.2.3) dobbiamo definire la porta a cui deve essere collegato lo scanner.

Figura 3.2.3 - Impostazione della porta a cui deve essere collegato lo scanner.


Fase Tre ◊ 6 L’esperienza multimediale Nella casella di testo presente nella finestra di dialogo successiva (Figura 3.2.4) deve essere digitato il nome con cui verrà identificato lo scanner all'interno del sistema.

Figura 3.2.4 - Digitazione del nome che identifica lo scanner all'interno del sistema. Nella finestra successiva facciamo clic su Fine per completare la configurazione della procedura di installazione, a questo punto verrà avviata la procedura di installazione vera e propria sulla base delle scelte fatte durante i passaggi visualizzati. A operazione ultimata, affinché lo scanner sia utilizzabile, è necessario riavviare il sistema. Da quel momento in poi, lo scanner sarà utilizzabile e verrà aggiunta l'icona ad esso relativa (

) nella finestra di dialogo Scanner e fotocamere digitali.

3.2.1 Driver Twain

Quasi tutti i driver degli scanner e, più in generale, dei dispositivi per l'acquisizione delle immagini, come le fotocamere, sono di tipo Twain. Un driver di tale tipo è caratterizzato dal fatto che contiene tutte le funzioni comuni alle varie tipologie di dispositivi per l'acquisizione delle immagini. Gli sviluppatori di software per la grafica, devono rendere Twain-compatibili le applicazioni, in modo che le funzioni dell'applicazione stessa siano capaci di interpretare le proprietà dei driver di questo tipo. Esistono varie versioni dei driver Twain, che variano a seconda del numero di regolazioni per l'immagine, della luminosità, del contrasto e del colore.

3.2.2 La procedura di scansione

Vediamo in questa sezione cosa avviene all'interno dello scanner quando effettuiamo una scansione. Per avviare la procedura guidata per personalizzare l'acquisizione dobbiamo selezionare la voce Acquisisci immagine mediante digitalizzazione guidata immagine dal menu di scelta rapida associato all'icona relativa allo scanner (Figura 3.2.5) nella finestra Scanner e fotocamere.


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 7 â—Š Fase tre

Figura 3.2.5 - Avvio della procedura di scansione. Il primo passaggio è introduttivo alla procedura di acquisizione delle immagini, facciamo clic sul pulsante Avanti. Nel secondo passaggio devono essere definite le preferenze di scansione (Figura 3.2.6).

Figura 3.2.6 - Impostazione delle preferenze per l'acquisizione. I vari tipi di impostazioni verranno descritti nella sezione 3.2.3 e verranno ripresi nella sezione 3.3.0. Facendo clic sul pulsante Anteprima viene avviata la scansione della pagina che è stata inserita nello sportello dello scanner. Alla fine della scansione nella sezione Anteprima viene riportata una miniatura della nostra immagine (Figura 3.2.7).

Figura 3.2.7 - Anteprima dell'immagine.


Fase Tre ◊ 8 L’esperienza multimediale

Nel passaggio successivo viene visualizzata una finestra (Figura 3.2.8) in cui devono essere impostati il nome, il formato e la destinazione dell'immagine acquisita.

Figura 3.2.8 - Impostazione del nome, del formato e del percorso dell'immagine acquisita. Nel quinto passaggio (Figura 3.2.9) deve essere scelta una delle tre possibili opzioni che permettono di terminare l'operazione se vogliamo salvare in locale l'immagine acquisita, altrimenti procedere per pubblicare oppure per ordinarne la stampa su un sito Web.

Figura 3.2.9 - Selezione dell'operazione da svolgere sull'immagine acquisita. Nel nostro caso consideriamo l'operazione terminata, in quanto vogliamo salvare l’immagine nel nostro computer e selezioniamo l’opzione Il lavoro sulle immagini è stato completato. Procedendo, viene visualizzata la schermata di conclusione dell'operazione di acquisizione, facciamo clic sul pulsante Fine. L'immagine viene salvata nella cartella che


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 9 ◊ Fase tre abbiamo specificato, con le caratteristiche impostate personalizzando le diverse impostazioni. Ma che cos'è successo nello scanner durante l'acquisizione dell'immagine? Per rispondere a questa domanda è necessario dare un'introduzione tecnica alla sua struttura interna. Il funzionamento è basato sulla presenza di una lampada che illumina l’immagine e di un certo numero di sensori che ne percepiscono i colori attraverso la variazione di luminosità, interpretandoli e convertendoli in formato digitale. I suddetti sensori sono denominati CCD (Charge Coupled Device) e sono gli stessi che vengono utilizzati anche nelle telecamere e fotocamere digitali (delle quali parleremo nella sezione 3.3.7), con la differenza che nello scanner sono disposti su una linea mentre negli altri dispositivi sono disposti su una griglia. La loro funzione è quella di trasformare la fonte di luce in un segnale analogico elettrico utilizzando una griglia di punti fotosensibili che, una volta illuminati, misurano l'intensità ed il colore di ciascun punto. L’immagine quindi, una volta digitalizzata, viene scomposta in tanti piccoli punti (chiamati anche "dot"), la cui quantità misurata su una piccola superficie (un pollice quadrato) determina la risoluzione della digitalizzazione, espressa in dpi (dot per inch, punti per pollice), che approfondiremo nella sezione 3.2.3. Il risultato dell'acquisizione quindi è un'immagine digitalizzata, "comprensibile" dal computer. Se non vogliamo seguire l'intera procedura guidata, possiamo attivare la voce Digitalizza dal menu di scelta rapida associato all'icona relativa allo scanner nella finestra Scanner e fotocamere (Figura 3.2.5). All'attivazione di tale voce viene visualizzata una finestra (Figura 3.2.10) in cui deve essere indicato il software da usare per avviare l'operazione di acquisizione.

Figura 3.2.10 - Scelta dell'applicazione con cui deve essere elaborato il testo digitalizzato.

3.2.3 Il tipo di immagine, la risoluzione e l’anteprima

Facendo clic sul pulsante Impostazioni personalizzate della finestra per la scelta del tipo di immagine (Figura 3.2.6) viene aperta la finestra di dialogo (Figura 3.2.11) in cui devono essere impostate le opzioni per personalizzare le proprietà dell'immagine da acquisire.


Fase Tre ◊ 10 L’esperienza multimediale

Figura 3.2.11 – Impostazione delle proprietà dell'immagine da acquisire. In particolare le proprietà che possono essere personalizzate riguardano la risoluzione e il tipo di immagine. La risoluzione avviene impostando il numero all'interno della casella di testo ad essa relativa, mentre il Tipo di immagine deve essere scelto tra quelli disponibili nel menu a discesa (Figura 3.2.12) associato all'omonima voce.

Figura 3.2.12 - Scelta del tipo di immagine. Le possibilità sono tre: Immagine a colori, Immagine in gradazioni di grigio, Immagine o testo in bianco e nero. Rimandiamo alla sezione 3.3.0 per indicazioni sulla scelta da fare. Risoluzione Come anticipato nella sezione precedente, la risoluzione è data dal numero di punti per pollice. Quindi all'aumentare del numero di punti aumenta anche la definizione dell'immagine. Ma qual è la risoluzione ottimale? Dobbiamo tener presente che all'aumentare della risoluzione aumenta anche la dimensione dell'immagine, espressa in termini di occupazione di spazio in memoria. Per ottenere la risoluzione ideale dobbiamo considerare le dimensioni dell'originale e, soprattutto, ciò che dobbiamo fare con il risultato. Per esempio, se dobbiamo stampare il risultato della scansione in dimensioni doppie rispetto all'originale, anche la risoluzione deve essere doppia rispetto al caso in cui la stampa deve essere delle stesse dimensioni dell'immagine originale. In generale, le risoluzioni elevate devono essere riservate a tutti quei casi in cui il risultato deve avere dimensioni notevolmente superiori rispetto a quelle dell'originale. La risoluzione comunque non deve essere neppure troppo bassa, in quanto si rischia di ottenere un'immagine di scarsa qualità, e come si dice in gergo risulta "sgranata". Si vede la scarsa qualità di un'immagine soprattutto quando viene ingrandita, essa risulta come costituita da quadretti colorati; all'aumentare del lato di tali quadretti, diminuisce la qualità dell'immagine.


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 11 ◊ Fase tre Tecnicamente da cosa dipende la risoluzione? Dal grado di accuratezza con cui la testina viene spostata fisicamente sull'originale. Tra le caratteristiche tecniche degli scanner vengono in genere indicati tre tipi di risoluzione: - Ottica il numero di sensori per pollice che vengono spostati dal motore (in orizzontale); - Meccanica il numero di passi che il motore fa in un pollice (in verticale) - Interpolata non è fisica. Permette di aumentare la risoluzione ottica e meccanica tramite l'applicazione, appunto, dell'interpolazione dei dati. Sotto controllo dell'hardware e del software, calcola valori intermedi e li inserisce tra quelli reali. La qualità di interpolazione varia a seconda del modello dello scanner. Essendo i motori più economici dei sensori, la maggior parte dei costruttori offre una risoluzione ottica bassa e una meccanica alta. La risoluzione ottica quindi è quella che definisce la qualità dello scanner. L'insieme dei colori e delle sfumature catturate da uno scanner dipende da diversi fattori, tra cui la purezza della luce di illuminazione, la qualità dei filtri colorati e il rumore di fondo presente nel sistema, dove con "rumore" si intendono tutti i dati non precisi dovuti a errori di vario tipo nel sistema.

3.2.4 L’area di scansione

Come abbiamo visto nella sezione precedente, l'area da acquisire, viene in genere impostata automaticamente durante la procedura guidata per l'acquisizione dell'immagine. Durante tale fase viene definita, come area di scansione, tutta l'area corrispondente all’immagine inserita nel dispositivo. Come abbiamo visto nel secondo passaggio dell'acquisizione guidata, possiamo avere un'anteprima del risultato che otterremo in seguito alla scansione. Se siamo interessati solo ad un particolare o a una porzione dell'immagine possiamo usare le maniglie per il ridimensionamento ed impostare il tratteggio solo attorno a ciò che ci interessa digitalizzare. Quando posizioniamo il cursore su una delle quattro maniglie agli spigoli della selezione, esso assume la forma di doppia freccia (Figura 3.2.13). Spostando il mouse, tenendone premuto il tasto sinistro, viene ridimensionata l'area da digitalizzare.


Fase Tre ◊ 12 L’esperienza multimediale

Figura 3.2.13 - Ridimensionamento dell'area da digitalizzare.

3.2.5 I formati grafici più diffusi

Nella quarta fase dell'acquisizione (Figura 3.2.8), attivando il menu a discesa associato alla casella Selezionare il formato di file (Figura 3.2.14), deve essere selezionato il tipo di file che intendiamo creare.

Figura 3.2.14- Selezione del tipo di file da creare. I vari formati si differenziano gli uni dagli altri per le regole di memorizzazione e di descrizione dell'informazione contenuta nei file. Alcuni tipi di file prevedono anche una compressione delle informazioni, presentano quindi dimensioni ridotte e vengono usati in cui non deve essere “appesantita” la visualizzazione del documento che le contiene. Per esempio nei siti Web devono assolutamente essere usate le immagini compresse, per evitare tempi di attesa troppo lunghi per ottenere il caricamento dell’immagine all’interno del browser. Se dobbiamo inviare un'immagine via e-mail, a meno che non ci siano esigenze particolari, è sempre preferibile utilizzare immagini compresse. Inoltre, se stiamo creando una relazione su un determinato argomento dobbiamo curare la dimensione delle immagini che inseriamo a corredo del testo, altrimenti rischiamo di creare un documento molto “pesante”, che può creare difficoltà anche a essere spostato da un computer ad un altro. Supponiamo di dover trasferire la relazione su cui abbiamo lavorato a casa, sul computer del laboratorio informatico per discuterlo con i compagni di classe. Se rientra nella dimensione di un MB, non abbiamo problemi, in quanto possiamo trasportare facilmente la relazione sia con un semplice floppy sia inviandolo per posta elettronica. Se la dimensione supera il MB dobbiamo ricorrere ad altri tipi di


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 13 ◊ Fase tre supporto: potrebbe essere una pendrive o un CD, che può essere creato solo se nel computer di casa abbiamo il masterizzatore. Riducendo la dimensione delle immagini, quando è possibile, diminuisce questo tipo di problemi. La compressione riduce lo spazio occupato da un oggetto, agendo sugli elementi che lo compongono. In termini informatici ciò significa che l'oggetto è un file e cioè un insieme di bit: comprimere un file significa diminuire il numero di bit che lo compongono. L'insieme dei calcoli aventi per scopo la riduzione delle dimensioni di un file o di un insieme di file prende il nome di algoritmo di compressione. Uno dei più usati è quello definito senza perdita, o lossless, che consente di recuperare tutta l'informazione ricostruendo i dati originali facendo uso dei dati compressi. Rimandiamo alla sezione 3.3.0 per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei formati delle immagini, tra i quali la profondità del colore. Diamo in seguito una panoramica sulle caratteristiche dei vari formati di immagine. BMP (Bitmap) È un formato molto diffuso in ambiente Windows, ma può essere facilmente convertito in formati per Macintosh. È un tipo di file non compresso e tende ad assumere dimensioni notevoli. Ammette una elevata profondità di colore, fino a 24 bit. JPEG o JPG (Joint Photographic Experts Group) JPEG è soprattutto un tipo di compressione utilizzato da molti formati grafici, ma è anche conosciuto come vero e proprio formato per immagini. È stato progettato per la memorizzazione di immagini fotografiche con un numero qualsiasi di colori. Durante il salvataggio, in genere viene data la possibilità di scegliere il grado di compressione. A compressione maggiore corrisponde meno spazio occupato in memoria e, ovviamente, minore definizione del risultato. Questo tipo di immagine viene usato spesso nei siti Internet o in generale in tutti i documenti in cui non è fondamentale l'alta definizione delle immagini. TIF (Tagged Image File Format) È un tipo di file che può memorizzare immagini ad alta risoluzione, sia in scala di grigi, sia a colori. Non essendo compresso occupa una notevole quantità di memoria. GIF (Graphics Interchange Format) È un formato compresso, creato appositamente per ridurre i tempi di trasferimento dei file tramite linee telefoniche. In questo formato la profondità di colore è limitata: da un minimo di 1 bit (2 colori) ad un massimo di 8 bit (cioè 256 colori, l'ottava potenza di 2), quale che sia il numero di colori dell'immagine originale. Se 256 colori non sono sufficienti per la nostra immagine, il formato GIF rende possibile l'ottimizzazione della tavolozza dei colori in funzione delle nostre esigenze; in sostanza i colori sono al massimo 256, e sono tutti quelli che servono alla nostra immagine per essere riprodotta al meglio. L'algoritmo di compressione usato nel formato GIF è di tipo senza perdita, pertanto l'immagine salvata è uguale all'originale (sempre che questa abbia al massimo 256 colori). In questo formato possono essere create anche animazioni. PNG (Portable Network Graphics) È stato creato nel 1995 ed è un formato senza perdita e può usare una gamma di 256 colori. Le immagini png vengono mostrate attraverso i browser. Il formato è in realtà composto da due formati simili: GIF87, il formato originale, e GIF89a che è stato espanso con le funzionalità di trasparenza,


Fase Tre ◊ 14 L’esperienza multimediale interallacciamento e immagini multiple per creare semplici animazioni chiamate .png animate, che hanno estensione mng. Questo tipo di formato ha avuto una diffusione lenta perché inizialmente solo pochi programmi erano in grado di leggerlo. Attualmente tutti i programmi di grafica e la maggior parte dei browser (fatta eccezione della versione 5 di Internet Explorer) riescono a leggere immagini di questo tipo. FPX (FlashPix) Ideato da Kodak, mira ad accelerare il trasferimento e la visualizzazione di file di dimensione e risoluzione elevate in applicazioni che supportano la tecnologia FlashPix. Sebbene Photoshop (che studieremo nei capitoli 3.3 e 5.2) non sia un'applicazione ottimizzata per FlashPix, è in grado di aprire e salvare dei file in questo tipo di formato.

3.2.6 Cenni sulla scansione di un documento di testo: il software OCR Un testo acquisito tramite lo scanner può essere riconosciuto come insieme di caratteri, quindi elaborato come un file di testo e non come un'immagine, se ad esso viene applicato il software OCR (Optical Character Recognition, riconoscimento ottico dei caratteri). I programmi di tale tipo sono dedicati appunto al riconoscimento della presenza di caratteri all'interno dell'immagine e sono in grado di convertirli in testo vero e proprio. In linea di massima tutti i software di questo tipo riescono a convertire l'immagine in testo e solo i più sofisticati riescono a riportare anche l'impaginazione dell'originale, nel caso in cui sia stata applicata. Per riconoscere il testo, il programma ha bisogno di una fase "preparatoria" durante la quale devono essere forniti al sistema degli esempi di immagini accompagnate dal corrispondente testo. I software più sofisticati, quelli che riescono a riportare anche la formattazione della pagina, utilizzano algoritmi che riconoscono anche i contorni. È importante comunque che venga definito, dove è possibile, la tipologia cui appartiene il testo; per esempio se sappiamo che il documento che stiamo analizzando molto probabilmente contiene cifre, date, numeri o altro, viene preferita l'associazione di una barra verticale alla cifra "1", anziché ad una "I" o ad una "L" minuscola. Oggetto degli studi attuali è il riconoscimento della scrittura a meno libera, del corsivo e degli alfabeti non latini. Una curiosità: le Poste Italiane per gestire la corrispondenza usano un metodo basato su questo sistema, tramite il quale viene letto il CAP sulle buste, che vengono smistate ai vari uffici postali locali; metodo che in America è in uso dal lontano 1965.

3.2.7 Importare immagini da una fotocamera digitale

Nella maggior parte dei modelli di fotocamere, viene dato in dotazione anche il cavo audio/video con cui i dispositivi possono essere collegati al televisore e il cavo USB e il software necessario per connetterli al computer. La connessione al computer è semplicissima e deve essere fatta solo dopo aver installato i driver sul PC. È sufficiente collegare la macchina spenta direttamente alla porta USB del computer acceso, accendere la fotocamera e procedere secondo quanto viene indicato nella procedura descritta a video. La finestra visualizzata dipende dal tipo di software installato e in linea di massima contiene tutte le indicazioni per visualizzare le immagini, che sono contenute


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 15 ◊ Fase tre nel dispositivo di memoria della macchina, rilevato automaticamente nel momento in cui avviene la connessione. Nell’area Risorse del computer viene visualizzata un’icona che rappresenta la memoria della fotocamera. Le immagini possono essere visualizzate e salvate in locale, "scaricandole" dalla memoria della fotocamera. Nel momento in cui la macchina viene connessa al PC viene riportata nell'Area di Notifica l'icona ( ) per la rimozione sicura della periferica di archiviazione di massa USB. Per scollegare la fotocamera è necessario selezionare la voce Disconnetti dal menu visualizzato con un clic sull'icona stessa e attendere che venga visualizzato il messaggio che ci confermi la possibilità di rimuovere il dispositivo.

3.2.8 Utilizzare Windows per visualizzare una semplice sequenza di immagini

Supponiamo di voler visualizzare una sequenza di immagini presenti in una cartella di una delle memorie attive, ad esempio, l'hard disk, immagini prelevate dalla nostra fotocamera digitale o acquisite con lo scanner o altro. Apriamo Esplora risorse e posizioniamoci nella cartella contenente le immagini da visualizzare; nell'esempio di Figura 3.2.15 la cartella in questione contiene le immagini di una casa addobbata per le feste natalizie. Visualizzando il contenuto della cartella come sequenza di icone, così come è vediamo nella finestra di Figura 3.2.15, non ci rendiamo conto di che cosa le immagini rappresentino. Selezionando la voce Anteprima dal menu di scelta rapida associato all'icona relativa di una delle immagini, viene avviato il programma Visualizzatore immagini e fax per Windows, un semplice e utile strumento per visualizzare e scorrere le immagini contenute nella cartella.

Figura 3.2.15 - Richiesta della visualizzazione dell'anteprima dell'immagine. Il programma che viene automaticamente avviato offre gli strumenti per scorrere le foto all'interno della cartella, per ruotarle, per ingrandirle, stamparle e altro. Nella parte principale della finestra del programma (Figura 3.2.16) viene riportata l'immagine, e nella


Fase Tre ◊ 16 L’esperienza multimediale parte inferiore sono contenuti tutti i pulsanti per la visualizzazione e lo scorrimento delle immagini.

Figura 3.2.16 - Finestra del programma Visualizzatore immagini e fax per Windows. I due pulsanti servono per visualizzare rispettivamente l'immagine precedente e successiva. I due pulsanti servono per adattare l'immagine alle dimensioni della finestra, e rispettivamente, per visualizzarla nelle sue dimensioni effettive. Con il clic sul pulsante viene attivata una presentazione costituita da tutte le immagini contenute nella cartella. Lo scorrimento tra le immagini avviene con una temporizzazione preimpostata nel programma, che permette la visualizzazione delle immagini a tutto schermo. Per modificare le dimensioni delle immagini, solo per la visualizzazione a video, possiamo usare i due comandi di ingrandimento o ridimensionamento, con il clic su uno dei due pulsanti . Alla selezione di una delle due funzioni il cursore assume la forma di lente di ingrandimento con all'interno rispettivamente il simbolo "+" o "-" a seconda che sia stato attivato l'ingrandimento o la riduzione. Con i due pulsanti antiorario.

l'immagine viene ruotata di 90 gradi in senso orario e

I tre pulsanti servono rispettivamente per eliminare, stampare e salvare in un'altra posizione di memoria l'immagine attualmente visualizzata.


Installazione e uso dello scanner e delle fotocamere digitali 17 â—Š Fase tre Se desideriamo ritoccare l'immagine, dobbiamo aprirla all'interno del programma per il fotoritocco predefinito nel sistema: facciamo clic sul pulsante . Tale comando chiude la finestra attiva e apre l'immagine all'interno di tale programma. Infine, il pulsante con il punto di domanda avvia la guida al programma. Prima di concludere, ricordiamo che il programma analizzato serve solo per visualizzare le immagini, per cui tutte le funzioni applicate non modificano l'immagine. Gli strumenti per lo scorrimento della visualizzazione delle immagini presenti nella cartella, sono contenuti anche nella parte destra della finestra Esplora risorse quando si è scelto di visualizzare il contenuto della cartella attiva in modalitĂ Sequenza. Questo avviene selezionando la voce Sequenza dal menu a discesa associato al pulsante Visualizza nella barra degli strumenti della finestra (Figura 3.2.17).

Figura 3.2.17 - Richiesta della visualizzazione Sequenza delle immagini contenute nella cartella.


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