Silvia Sanna

Page 1

Silvia Sanna

Autoritratto precario

Wunderkammern effimere



Silvia Sanna

Autoritratto precario

Mal Sottile
 Wunderkammern effimere

CURATELA Anna Epis e Aldo Torrebruno PRESENTAZIONE Aldo Torrebruno
 ALLESTIMENTO Anna Epis e Lorenzo Argentino Spazio espositivo microLive via Giovanola 19/c Milano
 25.02-10.03.2018



La precarietà, condizione connaturata allo stare al mondo dell’uomo in senso assoluto, è purtroppo diventata una delle chiavi di lettura principali della vita delle giovani generazioni, costrette spesso ad associare tale sensazione non più e non solo ad uno stato d’animo interiore o un riferimento alla nostra naturale transitorietà, al nostro ungarettiano stare come d’autunno sugli alberi le foglie, ma anche alle condizioni materiali, soprattutto per chi vive in zone particolarmente complesse dal punto di vista lavorativo. Così tutte le scelte che vengono compiute, tutte le differenze culturali, tutto l’impegno vengono quasi annichilite da una prospettiva che prevede la fuga come via d’uscita privilegiata, o una sfida logorante alla sopravvivenza sempre sul filo del rasoio. Chi opta per questa opzione e decide di provarci, sente il peso dell’alternativa, vive sulla propria pelle l’aver rifiutato la soluzione principe, vive una continuità che annulla ogni differenza. Così il filtro che Silvia Sanna applica alle foto, che riprendono il ripetersi della propria giornata, le rende di fatto un’omogenea carrellata di situazioni del vivere quotidiano, caratterizzate da un’uniformità cromatica che rimanda al dubbio esistenziale che caratterizza la cosiddetta generazione Y, di cui l’artista fa parte: accettare che l’unica via d’uscita sia cercare stabilità altrove o provare a restare e combattere ogni giorno, accettando il peso della precarietà quotidiana? Aldo Torrebruno



Autoritratto precario














Per presentare il proprio lavoro, l’artista afferma: “Autoritratto precario sottolinea la precarietà dei giovani in Italia. Si vive costantemente nel limbo, in quella situazione di sospensione che pone davanti bivi e strade da scegliere forzatamente; come il dover andare via, trasferirsi all’estero oppure rimanere e pagarne ogni giorno le conseguenze, quasi fosse una punizione. Vengono assorbiti e neutralizzati tutti i sacrifici, l’impegno e i sogni coltivati negli anni. Viene fuori tutta l’instabilità oltre che economica anche emotiva e non si capisce se si è coraggiosi oppure stupidi a rimanere e continuare ad essere degli eterni funamboli”.

Silvia Sanna nasce nel 1986 in Sardegna, dove vive e lavora. Si lascia presto affascinare dalla macchina fotografica che per lei diventa oggetto di indagine e scoperta. Si laurea all’Accademia di Belle Arti e concentra il suo lavoro sull’autoritratto usando il corpo come un filo conduttore. Tra i temi indagati: condizioni, ossessioni, quotidianità. Ha partecipato a mostre nazionali ed internazionali.


Labagassavostra




Game over






 https://issuu.com/microbo

2018


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.