Against violence

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Against

Violence


In Memory 2017


Against Violence ArtCafĂŠ


Against violence è nata da una riflessione non episodica: la raccolta delle immagini si è infatti aperta il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne e si è chiusa il 10 dicembre, Giornata Internazionale per i Diritti Umani: purtroppo la riflessione sulla violenza non può e non deve essere un episodio isolato, ma piuttosto un fastidioso sottofondo che non possiamo ignorare giorno dopo giorno… Non è semplice ragionare sulla violenza, offrire una propria visione lucida che al contempo possa suscitare empatia ed invitare alla riflessione. Non è semplice, perché il tema è nato con l’uomo e nel corso degli anni è stato affrontato, osservato, commentato, immaginato, da tutte le prospettive e le angolature possibili. Non è semplice, perché è troppo facile accorgersi di come, attraverso la bellezza, la sensibilità e la ragione, sia possibile immaginare un mondo in cui la violenza


sia solo un retaggio del passato da raccontare e non più qualcosa con cui fare i conti tutti i giorni, immaginare, come John Lennon, un mondo senza guerre, stati, religioni, in cui gli uomini vivano le proprie vite in armonia. Ed invece assistiamo continuamente allo scatenarsi della violenza, in particolare sui più deboli. Ma visto che ci vuole coraggio, proviamo ad averlo e a seguire il viaggio proposto dai nostri artisti, riflettiamo con loro su ciò che vediamo accadere, perché sia possibile utilizzare l’esperienza a tratti sconsolante a tratti scioccante di queste immagini per ragionare e salire un gradino sulla scala della consapevolezza, aiutandoci a prendere coscienza e m a g a r i a m o d i fi c a r e q u a l c h e n o s t r o comportamento, dimostrando che anche nel quotidiano si possa agire, ognuno facendo la propria parte, against violence. Aldo Torrebruno


"conflict" - Performance - 10.10.2009 - Ä°stanbul / Artists: Boris Kadin (Croatia), Kristian Shanti (Serbia)

Meral AÄ&#x;ar


Violenza subita da piĂš parti, non solo fisica ma anche psicologica. Pandino CR

Antonella Agnello


Senza titolo. Foto scattata a Trieste, Piazza della Borsa

Marcello Aguiari


E' un lavoro liberamente dipinto dove il colore è la vita e le donne sono nere, perchè le botte fanno echimosi e la morte e la violenza ti annientano e ti privano della vita e dei sogni ad essa legati.

Marisa Bellini


In Casa a Marina di Massa, Massa MS

Barbara Bonanno


NOUS SOMMES TOUS DES ASSASSINS. La violenza svuotata della sua drammaticità dalla continua “spettacolarizzazione”. La violenza agevolata dall’indifferenza. Uomini di pietra. Che apparterranno alle agiografie. L’INDIFFERENZA. Dagli occhi dei riversi Fissi Sgorga una luce fredda Analogo riflesso Del circostante Immagine scattata con cellulare. Vercelli. Piazza Mazzini 15. Cortile della Casa di Riposo.

Antonio Buonocore


Innocenza perduta, Wroclaw Poland

Katarzyna Buczma


"Per NON dimenticare: speranza ". Il "Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria" La foto è stata scattata a Campomuletto, Gallio (Vicenza).

Mirta Caccaro


"Lacrime rosse" Un viso di donna leggermente nascosto, rigato di "lacrime rosse". Simboleggia la violenza subita ancora oggi dalle donne

Grazia Calabrò


Foto scattata nel sottopasso pedonale della ferrovia a Sesto San Giovanni in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 2014.

Ermanno Campalani


Partendo dalla favola di Cenerentola in cui la protagonista dopo varie difficoltà riesce a trovare il suo principe che la libera dalle difficoltà ... all'epoca moderna in cui lo stesso principe diventa l'aguzzino della principessa. La scarpa sportiva rappresenta l’epoca moderna, l'aspetto sporco le molestie subite.

Cristina Candiracci


Bambola in discarica

Lamberto Caravita


L'opera si compone all'interno di un scatola dipinta di rosso e foderata con un mosaico di tessere di specchio che riflettono l'immagine scomposta di una donna bendata e rinchiusa strettamente all'interno di un box di plexiglas con la scritta FRAGILE. E' la denuncia di una condizione di violenza non solo fisica ma anche psicologica in cui possono ritrovarsi alcune donne".

Alice Corbetta


La foto “Re-act&Re-vault: riflessioni su una storia di violenza 1998-2016” è stata scattata nella mia casa-atelier di Privano di Bagnaria Arsa, Udine, il 25 ottobre 1998. Accanto a me, penultima a destra, il gruppetto di persone che sono rimaste fino a tardi, per “La Festa dei Buchi”. Avevo ideato l'Open House, come prima 'riparazione' dello stupro di alcuni miei autoritratti (le tele erano state forate in corrispondenza dei punti erogeni) avvenuto nel giugno precedente. Sullo sfondo, dettaglio di “oisEAU”, tela esposta ancora fresca di pittura e, intorno, 18 anni più tardi, le riflessioni su quella storia di violenza della mia arte e vita. Il testo completo si può leggere in http://www.lauracristin.it/it/re-actre-vault-astory-for-25-november/

Laura Cristin


Donne a un matrimonio, complicitĂ , quiete e appagamento. Torino

Raffaella Dal Toso


Fotografia realizada en taller Escuela Nacional de Bellas Artes, Montevideo, Uruguay. Detalle de obra Fragil y retoque digital, tinta sobre lienzo del autor

RaĂşl De LeĂśn


L'opera documenta la trasformazione di una ferita in una cicatrice.

Cristiana de Marchi


Home

Giovanna Del Magno


la foto "difesa" rappresenta il movimento rapido di difesa di una donna offesa e malmenata, è stata scattata nel mio studio per una serie di foto sul tema del femminicidio. 10 nov 2016

Fabrizio Fabbroni


Una stanza devastata a memoria dello stato d'animo di una donna

Massimo Falsaci


[la parte tragica di un confronto nascosto]

Maria Grazia GalatĂ


Io non parlo io non vedo io non sento - Milano 2002

Bruna Ginammi


Fotomontaggio composto da due elementi, sfondo e un tela realizzata da me qualche tempo fa. la tela in questione rappresenta 3 generazioni del mondo arabo, il cui viso è coperto da un velo.

Graziana Giunta


via emilia

Giuseppina Gravina


La prostituzione forzata organizzata Foto scattata nell’Atelier Ursula Huber ad Appiano (BZ)

Ursula Huber


Ritratto di donna

Salvo Illuminato


Sopraffazione Scatto effettuato a Milena

Milena IngrascĂŹ


Particolare in foto soggetto "Riconversione". Milena CL

Vincenzo IngrascĂŹ


“Abbandono" Io ero soltanto una bambina, la bambola di gomma del tuo piacere, la macchia rossastra sul lenzuolo, un bicchiere di troppo del solito liquore. Sono morta all'alba, nell'abbandono, coi lunghi capelli coprendo vergogna (cit. dal libro "Gli espulsi dall'Eden" di Izabella Teresa Kostka) Milano

Izabella Teresa Kostka


Mum I am fine

Ksenija Kovacevic


Scattata sulla scrivania di casa mia: ho usato ombretto

Lucia Lanza


SHE - visual

Adrian Lis


Autoritratto, Argentina

Maya Lòpez Muro


Lady dark

Marisa Maffei


Donna dimenticata, 2013 Torino

Maura Mantellino


"L'amore cieco non ti vede" (25 novembre). Foce del fiume Entella.

Chiara Mazzeri


Questo lavoro fa parte di una serie chiamata "La quadratura del cerchio" e offre uno spunto di riflessione sull'immagine della donna percepita dalla societĂ contemporanea, provocante e facilmente sottomissibile. La foto ĂŠ stata scattata All'Atomium di Bruxelles.

Luca Migliore


Absentia - Quel che è rimasto, un involucro. La violenza che non uccide ma rende immateriali. Fotografia scattata a Reggio Emilia. 2016

Annalisa Mori


Lacrime, lividi sul corpo sono la tipica scena della violenza verso la donna. Eppure, c'è un dettaglio... i fiori. La maggioranza delle donne non denuncia l'aggressione, per paura, per dipendenza economica o svalutazione di se stesse. I fiori rappresentano le ragioni per le quali la donna continua a sopportare l'aggressione fisica e morale. Rappresentano "l'amore" e la dipendenza dal aggressore. L'amore non deve mai perdonarsi, perchÊ non deve mai fare male. Foto scattata nelle aule dell'Università di Monterrey, N.L. Mexico

Michelle Montoya Ortiz


Scarpe bianche in contesto rosso

Edoardo Mulas


Sono rimasta per un pò ferma a cercare di spiegare la bellezza di questa immagine, ma ho deciso che non ce n'era bisogno. Così ho optato per una citazione che mi è venuta in mente: "Tutto ciò che ognuno di noi in realtà possiede in questo mondo è soltanto la possibilità di dire IO" Simone Weil. Fotografia realizzata a Firenze

Veronica Nardulli


Gelosia, opera a carattere simbolico, un legame che può sanguinare quando troppo stretto, ossessivo. Foto scattata a Mantova

Francesco Nucciotti


Ci sono delle rivoluzioni che avvengono velocemente, che cambiano il concetto di quotidianità in maniera così radicale che a volte nemmeno ce ne rendiamo conto. Altre invece arrivano ad una maturazione definitiva con più lentezza, transitando per fasi di stagnazione, a volte aspettando condizioni favorevoli per una ripartenza. Mi sono soffermato nel mio lavoro in particolar modo su di una questione non semplice, l’emancipazione femminile, e spesso mi è sembrato che appartenesse alla seconda categoria di rivoluzione. Osservando la società mi sono chiesto come sia possibile che per molti il ruolo della donna debba essere di così poco rilievo e peso. A distanza di 50 e passa anni di lotta femminile molto è stato ottenuto ma tantissimo è ancora da realizzare. Nella mia foto la protagonista è legata a quello che la società per molto tempo gli ha imposto, la casa, senza nessuna possibilità di un’alternativa. Per molte donne ancora oggi questa è l’unica possibilità. Perchè non fugge, cosa la tiene legata a quelle macerie? L’impossibilità di poter scegliere. La situazione che ho presentato è paradossale così come lo sono i meccanismi su cui si regola la società “moderna” e “civile”, che ammette ancora oggi discriminazioni in tal senso. In un futuro molto vicino spero proprio che sarà la collettività a rendere consapevole la protagonista di poter finalmente scegliere il proprio destino - La foto è stata scattata nella zona di Saxa Rubra a Roma e la protagonista è stata aggiunta in postproduzione

Lorenzo Palombini


Assemblage 2206 Claudio Parentela, Roma

Claudio Parentela


"Non si dovrebbe mai smettere di giocare con il bambino in noi" Parco giochi centro sportivo San Sperate (CA)

Giuseppina Pieragostini Oppo


Non piĂš (Ritratto di Alice). Foto scattata a Torino

Rudy Piccinni


"Blindfold" Le quattro fotografie, lette in sequenza, sono un messaggio di speranza, la speranza di una via d’uscita per tutte le donne vittime di violenza. Sono un breve racconto sulla forza delle donne, sulla loro capacità di rinascere ancora con tutto il coraggio di cui sono capaci. Foto state scattate ad Ascoli Piceno.

Stefania Piccioni


Donna+filo spinato Salvatore Petrilli, Napoli

Salvatore Petrilli


Sedimentazione di genere Milano-via De Amicis 2 - "Il muro delle bambole" nato come installazione artistica divenuto simbolo contro il femminicidio.

Serena Pucci


Daniela Raffele
 (in arte Clitorosso) "Ain't your mama-The voice of the mirror". Installazione 
 Pinacoteca Comunale 
 Arte Contemporane 
 Ruvo di puglia (Ba)

Daniela Raffele


Serena Rossi afferma: "Quest'opera ritrae il letto di qualche barbone che vive per le strade di Milano, l'ho chiamata No Name perchè spesso i senzatetto non sanno neanche il loro nome e ogni volta che vedo le loro case in strada mi si stringe il cuore e soffro il freddo per loro. Ho scattato questa foto in viale Papiniano a Milano nel 2016".

Serena Rossi


"superfici violate" - tecnica digitale - scattata a casa

Elena Santoro


“IO, 270145" - Auschwitz (Polonia), Agosto 2014

Elisa Santoro


"Stalking" - Lo stalking è un atto di violenza grave anche in assenza di contatto fisico. Lo stalking può alterare radicalmente la vita di una donna, inducendola a dubitare di se stessa e degli altri, a perdere la bellezza e la fiducia dei rapporti umani, a tremare allo squillo di un telefono, a guardarsi alle spalle ogni volta che esce di casa. Ma queste donne disperate si devono soccorrere e aiutare: con la denuncia, con l'amore e - cosa non meno importante insegnando loro a far proprio il mantra recitato dell'eroina di "Labyrinth", e a gridare all'ombra dello stalker: "Tu non hai alcun potere su di me!" - La foto (rielaborata) è stata scattata a Pavia

Donatella Sarchini


L'artista afferma: "L'opera fotografica è stata scattata nel agosto del 2016 all'interno della Discoteca il Fauno Club di Sorrento (NA) . Tale evento ed effetto fotografico di rosso, vuole essere un elemento essenziale riguardo i diritti umani rappresentato ognuno di noi sia maschio che femmina con essenziale individuazione di questa tipologia aggressiva del colore".

Roberto Scala


"IdentitĂ persa" (spiaggia Lido di Spina - Comacchio)

Mariacarla Taroni


Catania

Ivana Urso


Umiliate e offese. dedicato alle donne vittime di violenze fisiche e psicologiche. violenze sovente invisibili a cui ho voluto dare consistenza con un'immagine forte. si tratta di un ferro da stiro su cui è riflessa l'immagine sfuocata di un volto femminile che appare (date le molte concavità ) deformato e come colpito ripetutamente. l'immagine sembra apparire e ricomporsi parzialmente se vista da lontano. Biella Pralungo, dicembre 2016

Paola Zorzi


AGAINST VIOLENCE In Memory, 2017 CURATELA ArtCafé, microbo.net
 PRESENTAZIONE Aldo Torrebruno
 EBOOK Anna Epis DIDASCALIE E TESTI redatti dagli artisti stessi COPERTINA Cristiana de Marchi


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