Il Salentino

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Anno IV n. 68 - Dal 23 Feb al 10 Mar 2012 Il Salentino è on-line su www.ilsalentinoeditore.com

Editoriale di PAOLA MASTROLIA Forse un pò in ritardo ma ormai ci siamo. Manca una manciata di giorni all appuntamento, attesissimo, delle Primarie del Centrodestra leccese. A confronto non solo personalità diverse, ma idee, progetti e visioni politiche completamente differenti. Il primo a lanciare la sfida è stato l outsider Paolo Pagliaro, leader del Movimento Regione Salento e della Federazione di APL, che si è proposto di cambiare il Centrodestra salentino nell ottica della discontinuità. Davanti avrà il sindaco uscente Paolo Perrone, fittiano doc, fino a prova contraria, e uomo di partito a tutti gli effetti. In mezzo c è il consigliere comunale Luigi Rizzo, autocandidatosi in zona Cesarini, in posizion dialettica con il governo cittadino uscente. Per il Centrodestra, Pdl e company, è una grande opportunità il confronto interno alla coalizione. Confronto che giunge a breve distanza dal congresso provinciale del Popolo della Libertà che, tuttavia, non è riuscito a sciogliere tutti i dubbi sulla tenuta complessiva dell area politica che ha governato Lecce negli ultimi quindici anni. Per questo molti in città preferirebbero scegliere un cambiamento in linea con l aria nuova che vorrebbe superati i limiti del Berlusconisegue a pag. 3

Periodico di politica, economia, cronaca, cultura, attualità, sport, eventi Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 Art. 1 comma 1 D.C.B. S1/LE

Clima caldo per le consultazioni Primarie tra l uscente Perrone e l outsider Pagliaro. Il terzo è Rizzo. In palio la leadership del centrodestra in città

Scelte Primarie per i leccesi Domenica 26 febbraio 2012 Sfida a tutto campo per indicare il candidato a sindaco, fra vecchio e nuovo

Maria De Giovanni, pag. 12 e 13

M.D.G., pag. 19


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EDITORIALE

segue dalla prima

smo e del Pdl anche a livello locale. L idea che, in sostanza, promuove Pagliaro, espresso dalla società civile e rappresentante genuino del mondo delle imprese. La volontà è quella di contrapporre alla politica dei partiti e all ingranaggio logoro della Casta, la figura di un professionista e di un imprenditore di successo impegnato non a promettere il proverbiale milione di posti di lavoro ma progetti e idee di facile e sicura attuazione. Un problema per il sindaco Perrone, qualora lo scontro fosse unicamente orientato a stabilire il valore della novità e della sostanza programmatica. Una battaglia non certo facile quella di Pagliaro, sicuramente incoraggiato da un ottima campagna di comunicazione, da pioniere del settore qual è, e da una spinta al rinnovamento che parte dal basso e spira contro i palazzi della politica, ma che tuttavia deve fare i conti con apparati di partito robusti che dall altra parte hanno stabilizzato un rapporto con i cittadini in anni e anni di gestione e di governo. Perrone sa che le Primarie comportano dei rischi e fino all ultimo

una spinta al rinnovamento che parte dal basso e spira contro i palazzi della politica! i suoi hanno sperato di poter passare la mano dello scontro frontale interno per non doversi misurare o addirittura per non dover pagare il prezzo dell antipolitica di oggi e per non rischiare un passo falso che ridisegnerebbe il quadro dirigenziale del Centrodestra a Lecce. Insomma Perrone avrebbe tutto da perdere, e se perdesse sarebbe un problema per lui e l attuale Pdl.

Del resto la politica non è mai una scienza esatta e le Primarie hanno già insegnato che alle Primarie tutto è possibile e che gli outsider talvolta si sono imposti con vittorie schiaccianti, sovvertendo la piramide del potere politico (Vendola su Boccia alle primarie del Centrosinistra nel 2005 in vista delle Regionali e poi Vendola su Fitto alle Elezioni vere). Una bella sfida, insomma, appas-

sionante e nuova. Speriamo nel rispetto di tutte le regole del gioco. Una sfida alla quale partecipa anche Luigi Rizzo, il quale pescherà voti nel Pdl di fresca amministrazione e non certo nel ribaltamento totale delle posizioni. Quelle che Paolo Pagliaro è convinto di poter stravolgere con la sua ventata di innovativo ottimismo. Paola Mastrolia


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DIRITTO & DOVERE

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Il punto di vista

Avv. Alessandro Candido Assegnista di ricerca in diritto dell'economia Università degli Studi, Milano

redazione@ilsalentinoeditore.com

Sino a poco tempo fa risultava pacifico il principio in più occasioni espresso dalla Corte di Cassazione, secondo cui gli onorari per le prestazioni professionali dell avvocato avrebbero dovuto essere liquidati secondo le tabelle vigenti al momento dell esaurimento delle prestazioni medesime (ex plurimis, cfr. Cass., sez. III, 10 giugno 1991, n. 6557). Il quadro è mutato in modo radicale con l art. 9 del D.l. 20 gennaio 2012, n. 1, che ha abrogato le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, stabilendo che, nei casi in cui la liquidazione avvenga da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante . Poiché oggi i tariffari (in passato adottati mediante regolamento del ministro della Giustizia, a seguito di delibera del Consiglio Nazionale Forense) dovrebbero oramai considerarsi aboliti, la perdurante mancanza di un decreto ministeriale di disciplina della materia ha aperto una rilevante lacuna all interno dell ordinamento; lacuna che, tra l altro, avrebbe potuto essere evitata attraverso la previsione di una disciplina transitoria rivolta a rendere ultrattivo il vecchio regime delle tariffe, perlomeno sino all emanazione del nuovo decreto ministeriale. Dato che l art. 9 del D.l. n. 1 del 2012 rappresenta un principio processuale di natura generale che ciascun Giudice è chiamato ad applicare, il Tribunale di Cosenza, attraverso la recente ordinanza del 1 febbraio

2012, ha sollevato questione di legittimità dinanzi alla Corte costituzionale. In primo luogo, il remittente ha affermato il contrasto della norma in esame con il canone della ragionevolezza, avendo essa frustrato, in assenza di una disciplina transitoria, il principio ordinamentale che impone di liquidare gli onorari di difesa senza dilazione. Inoltre, risulterebbe violato l art. 3 Cost. anche in virtù del fatto che l impugnata normativa, sempre con riguardo alla liquidazione degli onorari, attribuirebbe al giudicante una funzione sin troppo discrezionale. Da ultimo, il Tribunale ha ritenuto che la disciplina de qua abbia leso l art. 24 della Costituzione, vulnerando il diritto di agire e resistere in giudizio, nonché rendendo incerto l onere delle spese da affrontare nel corso del procedimento . A fronte delle questioni sopra evidenziate, qualche giorno fa il ministero della Giustizia, rispondendo a un interrogazione parlamentare, ha fornito alcune delucidazioni in ordine alla nuova misura che prevede la soppressione delle tariffe professionali, affermando (opportunamente) la possibilità che, in attesa del decreto di disciplina della materia, si faccia ancora riferimento ai previgenti tariffari. Per completezza, occorre aggiungere che, nella maggior parte dei casi, i Tribunali italiani avevano comunque ritenuto di poter applicare le previgenti tariffe senza il bisogno di sollevare questione di legittimità costituzionale, impedendo così giustamente qualsiasi blocco del-

Nella maggior parte dei casi, risulta impossibile per il legale individuare in anticipo tutte le attività che sarà chiamato a svolgere rispetto alla singola vicenda

l attività giudiziaria. Premesso tale quadro, va altresì detto che la Commissione Giustizia del Senato ha fornito parere negativo sulla norma in esame, in relazione alla quale sono stati presentati alla Commissione Industria addirittura 180 emendamenti variamente soppressivi: ragion per cui, mi viene da pensare che, molto probabilmente, l art. 9 del decreto legge oggetto di analisi verrà radicalmente riformato dal Parlamento in sede di conversione. Ciò risulta tra l altro opportuno, posto che la norma che abolisce le tariffe professionali mi pare poco condivisibile anche per un ulteriore motivazione: in particolare, faccio riferimento alla previsione (contenuta al co. 3) che impone di pattuire il compenso (reso noto al cliente anche in forma scritta se da questi richiesta ) per le prestazioni professionali al momento del conferimento

dell incarico, dato che l inottemperanza di quanto disposto [ ] costituisce illecito disciplinare del professionista . Prendendo ancora una volta in considerazione la professione forense, va detto che nella maggior parte dei casi risulta difficile (se non impossibile) per l avvocato individuare in anticipo le attività processuali o extraprocessuali che sarà chiamato a svolgere rispetto alla singola vicenda. Infine, non può tacersi il concreto rischio che detta modalità di procedere possa scatenare una gara, da parte dei potenziali clienti, finalizzata alla ricerca preventivi alla mano del prezzo più basso che il mercato forense sia in grado di offrire, con esiti profondamente negativi tanto dal punto di vista del prestigio dei professionisti coinvolti, quanto della qualità dei servizi giuridici prestati e, dunque, della difesa che gli stessi assistiti riceveranno.


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POLITICA SALENTINA

Congresso PDL Il presidente Antonio Gabellone eletto Coordinatore provinciale con il 75% dei voti A Erio Congedo va il restante 25% che comunque è un ottimo risultato raggiunto dalla componente ex An del partito che fa rifermento all on. Mantovano. La sintesi nelle parole del consigliere regionale Roberto Marti e di Roberto Tundo LECCE. "La soddisfazione e l'orgoglio per il 75% dei voti su base provinciale ottenuto dalla mozione e dalla lista Gabellone, sono per noi motivo di grande responsabilità e di rinnovato impegno nel costruire un partito unitario, forte e capace di confermare il governo di centrodestra per il Comune di Lecce. Il Congresso che si è tenuto nei giorni scorsi, ha visto grande partecipazione ed entusiasmo da parte dei nostri militanti che con il loro voto hanno chiarito le posizioni ed il peso delle anime che democraticamente e naturalmente convivono in un grande partito come il nostro, nato dalla fusione di partiti e movimenti che si riconoscono nel nostro progetto politico". Così sintetizza i risultati del Congresso del PDL, il consigliere regionale salentino Roberto Marti, che ha visto prevalere come era prevedibile il Presidente della Provincia di Lecce

Antonio Gabellone da sempre Fittiano doc, su Erio Congedo consigliere regionale pdl che fa capo all area ex A.N, che ha come riferimento l On. Mantovano "Fa onore ad Erio Congedo, come ad Antonio Gabellone continua Marti, l'aver fin da subito chiarito che questo confronto leale, aperto e democratico, non influirà minimamente su quel che da oggi il nostro partito è chiamato a decidere e sulle posizioni da assumere prima alle primarie e poi alle elezioni per il Comune di Lecce. Siamo certi che da oggi, pur consapevoli ciascuno del proprio peso all'interno del partito, lavoreremo tutti insieme e fin da subito già sui primi intenti dichiarati da Antonio Gabellone, che sono gli stessi annunciati nei giorni scorsi da Raffaele Fitto e mirano a ritrovare il dialogo, il confronto, le alleanze con tutti coloro che a Lecce si ritengono

alternativi alla sinistra". A proposito del congresso dichiara Roberto Tundo, finalmente, dopo tre anni dalla nascita, il Popolo della Libertà ha tenuto, a Lecce, il primo Congresso provinciale . Un Congresso continua, animato solo dalla voce dei propri leader; all Hotel Tiziano, purtroppo non c è stato il tempo (solo il tempo?) per dare la parola ai sindaci del territorio, ai consiglieri comunali e ai semplici iscritti. Il primo dato positivo da registrare è che il prossimo Coordinamento provinciale sarà formato da eletti e non da nominati come era stato finora . Altro aspetto positivo aggiunge, è il superamento delle quote che erano state individuate unitariamente nel 70 e nel 30 per cento, quote che avevano dato al PdL un assetto organizzativo, ma non avevano prodotto una apprezzabile attività politica sul territorio. Adesso, con la celebra-

Primarie del centrodestra. Paolo Pagliaro si impone all attenzione dell opinione pubblica

zione del Congresso, sta prendendo vita un movimento libero da assetti pre-concordati e naturalmente più dinamico e più attento alle istanze di iscritti e militanti. Infine, il buon risultato della lista che mi ha visto partecipe, in qualità di Vice Coordinatore, accanto a Saverio Congedo. A Lecce ed in provincia conclude, più di un quarto del partito si è riconosciuto nella nostra mozione congressuale. Non è stato facile ricevere tante adesioni, perchè era ben chiaro, fin dall inizio che non c era alcuna possibilità di vincere il Congresso, dato che con Gabellone si era schierata la stragrande maggioranza della cariche istituzionali del Pdl. Facile comprendere che, solo se si è radicati sul territorio leccese, si può rappresentare, il 26,5 % del Popolo della libertà. Comunque, per il PdL leccese, è un buon inizio!

Maniglio: "Borgo S.Nicola, per docenti e detenuti lezioni al gelo" Lettera aperta del vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio (Pd) al garante regionale dei detenuti, Pietro Rossi. "Con la presente Le voglio segnalare la situazione che riguarda la casa circondariale di Lecce con particolare riferimento alle condizioni di lavoro e di studio di quanti insegnano o frequentano la scuola di Borgo S.Nicola. I docenti impegnati nel carcere hanno più volte denunciato la carenza di spazi e di materiale didattico, problema cronico di quasi tutte le scuole dei penitenziari, cui fanno fronte con un volontariato personale, che sfiora un idealismo di altri tempi. Ci si contende spazi angusti, inospitali, mal costruiti e disumani per poter aprire una nuova aula e farla funzionare. Si tratta di ambienti con un'acustica pessima, che obbligano i docenti a sgolarsi in mezzo ai rumori della vita reclusa. Qualche carta geografica e una lavagnetta completano l'arredamento. Del resto, hanno sottolineato gli insegnanti, se i detenuti sono ammassati nelle loro celle, come si può pretendere di avere un ambiente dignitoso dove far loro scuola? Presso il carcere di Borgo San Nicola ci sono 5 classi di alfabetizzazione primaria, 6 classi di scuola media che fanno capo al Ctp (Centro territoriale permanente) presso la scuola di primo grado D. Alighieri di Lecce e 12 classi di scuola superiore, che fanno riferimento all I.T.C. Olivetti di Lecce. Circa 300 studenti/detenuti partecipano alle lezioni, esercitando il loro diritto alla rieducazione. Ma ciò avviene in ambienti inagibili per un freddo umido, che minaccia la loro salute e quella degli insegnanti. Bronchiti e polmoniti sono le malattie più diffuse in questo periodo. Nelle giornate più rigide, come quelle che stiamo attraversando, i detenuti preferiscono rimanere in cella e non partecipare alle attività didattiche, mentre gli insegnanti non hanno questa opportunità e qualcuno di loro ha provveduto a portarsi da casa la stufetta o la borsa dell acqua calda. Il carcere, d altronde, è in una situazione economica difficile e non è in grado di sostenere l aumento delle ore di riscaldamento che è già insufficiente, poiché l impianto rimane acceso solo dalle sette alle nove di sera. Ecco perché, al fine di dare una risposta ai docenti e ai detenuti, si potrebbero coinvolgere le istituzioni interessate mettendo intorno a un tavolo il Comune e la Provincia di Lecce e il Provveditorato agli studi, oltre alla direzione del carcere e, magari, una delegazione di dicenti; e in tale sede procedere a una comune assunzione di responsabilità. Non penso che sia impossibile trovare le risorse per riscaldare 20 aule e fornire un po di materiale didattico a chi tenta la difficile strada del reinserimento sociale e a quanti, i docenti, svolgono la loro attività non in modo burocratico ma con alto senso civico".

Domenica 26 febbraio a Lecce, l inedita consultazione delle Primarie per il PDL. In gioco c è la leadership di Paolo Perrone a Palazzo Carafa. Se l impegnativa battaglia di Pagliaro dovesse riuscire, nel centrodestra leccese si riaprirebbero i giochi

di PANTALEO CANDIDO LECCE. Una cosa è certa. Ad di la di chi vincerà le elezioni primarie del Centro Destra per la nomina del candidato sindaco da contrapporre a Loredana Capone candidata del Centro Sinistra, anche lei vincitrice delle Primarie, Paolo Pagliaro editore di Telerama e coordinatore di Alleanza per Lecce e il Salento, nonché promotore dell Istituzione della Regione Salento, è riuscito ad imporsi magistralmente all attenzione dell opinione pubblica leccese e non solo. Ha organizzato una campagna di comunicazione a tutto campo che vede coinvolte tutte le reti del suo gruppo, una serie di manifesti 6 x 3 affissi nei viali della città che tendono a farlo diventare familiare a tutti i leccesi, senza contare poi le idee giornaliere rilanciate attraverso i comunicati stampa, dalla rete e dai social network, che saranno il fulcro del suo programma elettorale nel caso in cui dovesse riuscire a raggiungere l obiettivo. Per vincere è chiaro che questo non basta, sarà fonda-

mentale l aiuto che gli potrebbe venire dalla parte minoritaria uscita sconfitta al congresso del Pdl, dalla componente che fa capo all on. Adriana Poli Bortone che per la verità non si è espressa chiaramente a riguardo, nonostante il bel fascio di rose che Pagliaro gli ha regalato in occasione dell inaugurazione del suo Comitato Elettorale, dal movimento Salento Europa di Fabrizio Camilli che ha dichiarato simpatia per Pagliaro e grande attenzione all evoluzione di questa inedita iniziativa e dalla componente dell Udc leccese che ancora non ha deciso ufficialmente con chi stare, anche se la si da già d accordo con il centrosinistra. Paolo Perrone l attuale Sindaco, che le primarie, nonostante fosse stata sancita da tempo la sua ricandidatura l ha dovute subire, avrà un bel da fare a mantenere inattaccabile la sua leadership, in un centro destra che rispetto a cinque anni a dietro ha cambiato la sua storia e anche la geografia. Oggi è diviso almeno in quattro tronconi con leadership importanti e consolidate. Certo ha dalla sua

parte l On. Fitto che con la sua organizzazione è una vera e propria macchina da guerra, quando si tratta di canalizzare il consenso elettorale. Sicuramente l On. Fitto non ci starà a rimediare un altra figuraccia, dopo quella fatta nelle ultime regionali contro Vendola, con l imposizione di Rocco Palese nonostante il parere contrario di Berlusconi in persona. Starà bene attento quindi che ciò non accada, facendo l impossibile per far prevalere Perrone. Il terzo candidato Gigi Rizzo che rappresenta all interno del PDL la componente di Giovanardi, è destinato a raggiungere un risultato di bandiera che non lo porterà a fare il candidato sindaco, ma raccogliendo un successo dignitoso, lo vedrà certamente come uno dei protagonisti nello scacchiere cittadino del centrodestra, subito dopo le primarie e nel governo della città, se la coalizione riuscirà a prevalere sul centrosinistra. Per vedere come andrà a finire, basta pazientare fino a Domenica sera.


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POLITICA REGIONALE

Operatori assistenza malati oncologici e bollette Aqp: due odg di Maniglio

I Punti nascita per la provincia di Lecce, in linea con i criteri stabiliti dalla Commissione Percorso Nascita Regionale, sono 5 anziché i 4 previsti? Inoltre, nel rispetto delle linee guida ministeriali, sarà mantenuto nell ospedale di Scorrano il Punto nascita che risponde oltre che ai requisiti di territorialità (copertura dell area Adriatica della

Provincia) anche al requisito standard di operatività strutturale e tecnologica (presenza del reparto di Terapia intensiva e rianimazione)? È quanto chiede di conoscere il consigliere regionale Aurelio Gianfreda (IdV) in un interrogazione rivolta all assessore alle politiche della salute, Ettore Attolini.

Riguarda 100 operatori, impegnati nell assistenza domiciliare ai malati oncologici, il cui contratto scade il 29 febbraio prossimo, uno dei due odg presentati dal consigliere regionale del Pd, Antonio Maniglio vicepresidente del Consiglio regionale. Con questo odg il Consiglio regionale impegna l assessore alla sanità a convocare entro 48 ore le organizzazioni sindacali che stanno tutelando il diritto al lavoro di 50 operatori socio-sanitari e di 50 autisti e a definire con la massima celerità una proposta risolutiva, prorogando nel contempo il servizio di assistenza domiciliare. Il secondo odg interessa circa 3000

famiglie della città di Lecce alle quali l AQP ha minacciato di sospendere l erogazione dell acqua per morosità. Il documento presentato da Maniglio invita il Consiglio regionale a sollecitare l assessore ai lavori pubblici e il governo regionale ad assumere ogni iniziativa utile per attivare un tavolo tecnico che comprenda l AQP, i sindacati degli inquilini e i rappresentanti dei condomini, oltre al Comune di Lecce e definire tempi e modi per il pagamento dei canoni pregressi e, nel frattempo, persuadere il management di AQP affinché sospenda per almeno tre mesi l efficacia delle bollette già emesse .

Modifiche Piano casa: APULIAN ICT la soddisfazione di Negro LIVING LABS

Il Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro (foto), ha espresso soddisfazione per l approvazione all unanimità in Aula della proposta di legge (a firma dello stesso presidente Negro e del collega Giuseppe Longo), di modifica della legge 14 del 2009, Misure straordinarie ed urgenti a sostegno dell attività edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizioresidenziale , che recepiva indicazioni di una legge statale. La correzione approvata dal Consiglio regionale ammette interventi anche sugli immobili realizzati tra il luglio del 2009 e l agosto del 2011

Felice Blasi presidente, Stefano Cristante, Antonella Daloiso, Adelmo Gaetani, Elena Pinto sono i componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom Puglia) rinnovato con decreti di nomina dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Nichi Vendola e Onofrio Introna. Blasi, 40 anni, di San Pietro Vernotico, giornalista culturale ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno è anche consulente di marketing e cura uffici stampa ed iniziative di internazionalizzazione per conto di aziende pugliesi ed extraregionali, nei settori dell editoria, artigianato artistico e nell agroalimentare. Stefano Cristante, è nato a Venezia e risiede a Lecce, docente associato di Sociologia dei processi culturali nell Università del Salento e presi-

sui quali sarà possibile applicare i benefici del cosiddetto piano casa consistenti in un aumento della volumetria entro il 20% di quella complessiva. Nel corso del dibattito in Aula il presidente Negro ha colto l occasione per tornare sulle problematiche legate al mondo della piccola e media impresa del settore edilizio, ribadendo la necessità da parte delle Istituzioni di un maggiore sostegno all imprenditoria, la parte più vitale del tessuto economico pugliese. Occorre un intervento strategico nazionale che possa animare il comparto dell edilizia ha sottolineato il capogruppo Udc ma soprattutto occorre mettere in atto una serie di iniziative strategiche che incentivino le banche ad aprire i crediti nei confronti delle imprese. La Regione Puglia deve fare la sua parte e mettere in campo ogni azione utile per lenire la crisi del settore, anche attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche che frenano e ostacolano lo sviluppo economico . Il presidente Negro, sempre a tal proposito ha espresso soddisfazio-

ne per l iniziativa del Prefetto di Lecce che per il 27 febbraio riunirà intorno ad un tavolo le rappresentanze dell imprenditoria salentina, tutta la deputazione parlamentare e i consiglieri regionali del territorio per lavorare in sinergia sulle problematiche del settore. Inoltre, il capogruppo Udc ha annunciato la presentazione a breve di una proposta di legge che fissi i tetti massimi che i Comuni possono stabilire nella richiesta degli oneri concessori dovuti nei casi di applicazione della legge del cosiddetto Piano Casa: Tra le cause del mancato decollo del piano casa ha concluso vi sono sicuramente gli esosi contributi di concessione richiesti dai Comuni, che variano da 100 a 250 Euro a metro quadrato di superficie di ampliamento. Il tentativo da parte dei Comuni di far cassa ha fatto lievitare gli oneri concessori scoraggiando però i cittadini dal procedere a nuovi ampliamenti e quindi mortificando gli obiettivi delle legge che erano quelli di ridare fiato alle piccole e medie imprese presenti sul territorio .

dente del corso di laurea in Scienze della comunicazione. Antonella Daloiso, barese, giornalista professionista e scrittrice, è capo ufficio stampa e relazioni esterne della Fiera del Levante, presidente

del GUS (Giornalisti Uffici Stampa) ed è stata vicepresidente dell Ordine dei giornalisti di Puglia dal 1991 al 1994. Adelmo Gaetani, salentino di Melendugno, vive a Lecce e vanta una lunga carriera nel Nuovo Quotidiano di Puglia , per cui scrive ancora come editorialista, dopo una lunga militanza nella testata, anche da caposervizio delle pagine nazionali e caporedattore centrale. Impegnato sindacalmente nella Fnsi, dal 2010 è stato eletto tra i professionisti pugliesi nel Consiglio dell Ordine Nazionale dei giornalisti. Elena Pinto, barese, professionista dal 1999, esperta in comunicazione politica, viene dalla carta stampata (il quotidiano Puglia) e dall emittenza televisiva locale, Telesveva e Antenna Sud (di cui è stata redattore con funzioni di caposervizio).

15 milioni di euro, in una prima tornata, sono a disposizione delle piccole e medie imprese pugliesi del settore ICT

... e la pizza resta croccante! Un brevetto realizzato in Toscana risolve il "problema" della fragranza della pizza attraverso la metodologia del "living labs". A parlare dell'esperienza della pizza è stato Francesco Molinari, consulente indipendente del Ministero dello Sviluppo Economico, nel suo intervento, per la presentazione del progetto della Regione Puglia Apulian ICT Living Labs , nell ambito della manifestazione SMAU Business, presso la Fiera del Levante di Bari. La rete europea ENoLL, illustrata da Molinari, è la federazione internazionale che comprende complessivamente 274 Living Labs in Europa e nel mondo, mentre in Italia sono attive 23 esperienze con 6 di esse localizzate in Toscana. Living Labs è un nuovo approccio nelle attività di ricerca che prevede lo scambio di conoscenze e favorisce l aggregazione fra ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini per partecipare allo sviluppo e alla sperimentazione di nuovi prodotti e servizi destinati agli abitanti di uno specifico territorio. Gli utenti finali contribuiscono all analisi e alla comprensione dei fabbisogni, definiscono le specifiche dei prototipi e partecipano alla personalizzazione e sperimentazione delle soluzioni identificate, trasferendo la ricerca dai laboratori verso la vita reale, dove i cittadini diventano essi stessi co-sviluppatori . Del progetto pugliese, che sarà avviato nella prima metà di marzo, ha invece parlato Marco Di Ciano, responsabile Ufficio Ricerca e Sviluppo di InnovaPuglia che è diretta egregiamente dalla Dott.ssa Sabrina Sansonetti (foto), insieme a Giuseppe Albanese, funzionario della Regione Puglia responsabile della P. O. FESR 2007-2013 Asse 1 Linea di intervento 1.4. Di Ciano ha spiegato che saranno: Ambiente, Sicurezza e Tutela Territoriale, Beni Culturali e Turismo, Energia, Governo elettronico per la PA, Inclusione Sociale e Invecchiamento attivo e in salute, Istruzione ed Educazione, Industria Creativa, Trasporti e Mobilità i settori nei quali saranno sperimentate, attraverso la metodologia del living labs , le soluzioni innovative. Con il primo avviso pubblico sarà completata la mappatura dei fabbisogni chiedendo direttamente agli utenti finali di esprimere le loro esigenze. Contestualmente sarà chiesto loro di iscriversi, se lo vogliono, nel catalogo regionale che raccoglierà gli utenti finali e i laboratori di ricerca disponibili a partecipare alla sperimentazione. La procedura sarà disponibile, entro la prima metà di marzo, sul portale di Sistema Puglia www.sistema.puglia.it. L'intento della Regione Puglia, attraverso la metodologia dei Living lab, è stimolare l'innovazione e favorire la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) pugliesi, specializzate nell offerta di applicazioni ICT (Information e Communication Technology), servizi e contenuti digitali. Collaborare e coordinare le politiche del territorio, attraverso uno sforzo collettivo tra cittadini, PA, associazioni, imprese, mondo della ricerca, é essenziale per costruire un modello consapevole e responsabile che semplifichi e migliori la qualità della vita e la coesione sociale producendo sviluppo economico e sostenibile. Ha sostenuto la presidente di InnovaPuglia, Sabrina Sansonetti. Con le sue competenze nelle nuove tecnologie digitali, InnovaPuglia accompagna la Regione Puglia nella gestione strategica dell'innovazione ICT e, applicando la stessa filosofia etico-sociale, affronta le sfide con una nuova visione e un approccio costruttivo.


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ECONOMIA / TURISMO

GIOVANI E LAVORO: UNA DISUGUAGLIANZA CHE VA OLTRE LA CRISI

1° Seminario-dibattito dello Spazio sociale del Lavoro (Cgil-Arci Zei), Open Space di Palazzo Carafa (Piazza Sant Oronzo) di MATTEO PAGLIARA Giulia, Carlo, Matteo, Elisa, Daria, Alessia Non sono nomi di fantasia: sono alcuni dei ragazzi e delle ragazze che hanno raccontato, attraverso la loro esperienza diretta, la condizione dei giovani nel Salento. Sono in gamba, preparati, altamente qualificati. Una laureata assunta in un call center, perché questo offre il territorio; uno studente universitario con tanti progetti in testa, ma già rassegnato a esportarli fuori dall Italia;

una ricercatrice universitaria che porta avanti ogni giorno la sua battaglia per restare a Lecce. E poi c èra la lavoratrice dell ipermercato, licenziata a trentaquattro anni, il cui sogno del posto fisso è svanito come un offerta speciale dopo dieci anni di lavoro. O il giovane promettente, armato di tenacia e nobili ideali, ma impossibilitato a intraprendere il volo dell indipendenza dai genitori. Sono giovani con le spalle forti, perché sanno che dovranno sopportare, da soli, il peso dei fallimenti delle generazioni prece-

denti e delle scelte miopi di chi governa il loro Paese. Il tutto è avvenuto Giovedì 16 febbraio nell Open Space di Palazzo Carafa (p.za Sant Oronzo) a Lecce, questi giovani hanno raccontato se stessi, durante il seminariodibattito dal titolo Giovani e Lavoro: una disuguaglianza che va oltre la crisi , organizzato nell ambito del progetto Spazio Sociale del Lavoro (Cgil Lecce e Arci Zei), a cui ha partecipato tra gli altri, Ilaria Lani, responsabile nazionale delle politiche gio-

vanili della Cgil. Ricco è stato il programma e qualificati gli interventi che si sono susseguiti. Dopo la proiezione del documentario Bye Bye Papi! di Paola Manno, è intervenuta Alessia Bleve sul tema Il precariato vissuto Lecce e la decostruzione della coscienza del diritto ; a seguire Antonella Cazzato su: Ma quale crisi? Ecco come ci cancellano i diritti da vent anni, dall Europa alla provincia di Lecce ; Gigia Bucci, I giovani al posto fisso non pensano più. Non si può chiedere tutto senza nessuna tutela in cambio ; Francesca Abbrescia, Occupazione giovanile in Puglia: lo scenario attuale, limiti e valori delle politiche regionali ; a concluso Ilaria Lani segretaria Nazionale giovani Cgil sul tema: Soluzioni e strumenti per liberarci dalla precarietà .

Aqp non chiude i Anatocismo Bancario rubinetti ai 3.000 UN DIVIETO ANCORA inquilini Iacp morosi APPLICATO Vantaggiato Sunia: Scelta saggia, l acqua è un bene che non si può sottrarre a nessuno Ora però risolviamo l annosa questione delle bollette, i cittadini vogliono pagare, ma quanto correttamente calcolato . Utile l attivazione del tavolo tecnico in Regione convocato per martedì

Apprendiamo con soddisfazione che AQP non chiuderà l erogazione dell acqua agli oltre 3.000 cittadini morosi che abitano nelle case popolari IACP: questo provvedimento per lo meno, da quanto comunicato dai dall Acquedotto pugliese, non dovrebbe essere messo in atto per almeno altri tre mesi. È una scelta saggia che condividiamo, perché riteniamo che questo provvedimento avrebbe solo prodotto una inutile contestazione sociale senza risolvere il problema della morosità, dice Mario Vantaggiato presidente del Sunia. È evidente continua, che questa questione, che si protrae ormai da anni, dovrà essere risolta, anche perché i condomini

intendono pagare il dovuto. Il dovuto però: una volta che sarà effettuato un corretto calcolo analitico documentato dalle letture dei singoli contatori di sottrazione . Riteniamo pertanto utile conclude, l attivazione del tavolo tecnico, programmato dalla Regione Puglia, a seguito dell approvazione dell Ordine del giono sulla questione morosità, al fine di poter rendere partecipi tutti i protagonisti interessati al problema, ognuno per le proprie spettanze, in osservanza a quanto stabilito dalla legge regionale n. 54/84. Inutile sottolineare che l acqua rappresenta una necessità per tutti e che pertanto la fruibilità di questo bene non può essere negata a nessuno.

di DANIELE FERRARI

Il contratto di mutuo è un negozio giuridico di natura finanziaria tra due soggetti denominati rispettivamente mutuante-creditore, che è colui che concede il prestito, e mutuatario-debitore, che è colui che lo riceve. Quest ultimo, oltre alla restituzione del capitale ricevuto, deve corrispondere al finanziatore il compenso (interesse) in misura proporzionale (ma non progressiva) all ammontare del prestito ed alla sua durata. Giova ricordare che nella realtà fattuale è molto frequente l ammortamento del prestito col metodo Progressivo o Francese nel quale l estinzione del prestito avviene attraverso il pagamento di una rata costante da versare periodicamente (a scadenza prefissata) e comprensiva della quota capitale e della quota interessi. Tra i vari metodi di ammortamento cono-

sciuti, quindi, il più usato è certamente quello Progressivo a Rate Costanti o Metodo Francese. Caratteristica peculiare del metodo è quella di mantenere costante la rata (r = ck + ik) per l intera durata del prestito e poiché la quota interessi decresce man mano che il debito viene estinto, aumenterà, conseguentemente, la quota capitale. Tale metodologia, però, utilizza una formula al cui interno (e più precisamente al denominatore) si trova il famoso binomio di Newton o fattore di capitalizzazione composta (1+I)^n (vietato dalla legge ai sensi degli art. 821 e 1283 del c.c.). Tale binomio è un fattore olimpionico di velocità responsabile della maturazione degli interessi non già in modo proporzionale (in ragione del tempo) così come previsto dall art. 821 c.c., bensì in modo esponenziale. Per tali ragioni l utilizzo di una siffatta formula è inaccettabile e contra legem.

Spesso, quindi, nella parte letterale del contratto verrà stabilito un tasso rispettoso del sistema civilistico italiano circa la maturazione degli interessi, mentre nella realtà fattuale inaspettatamente, verrà utilizzato il c.d. ammortamento alla Francese: ossia un metodo che comporta la restituzione degli interessi mediante l utilizzo della capitalizzazione composta. V è da ricordare che il tasso nominale di interesse pattuito nel contratto di mutuo, non si può assolutamente maggiorare nel piano di ammortamento, né si può mascherare tale artificioso incremento nel piano di ammortamento, poiché il calcolo dell interesse nel piano di ammortamento

deve essere trasparente ed eseguito secondo le regole matematiche dell interesse semplice. La banca che utilizza nel contratto di mutuo questo particolare tipo di capitalizzazione, viola non solo il dettato dell art. 1283 c.c. ma anche quello dell art. 1284 c.c., che in ipotesi di mancata determinazione e specificazione, ovvero incertezza ( tra tasso nominale e tasso effettivo del piano di ammortamento allegato al medesimo contratto), impone l applicazione del tasso legale semplice e non quello ultralegale indeterminato o incerto, V. sentenza n. 113 del 29/11/2008 del Tribunale di Bari Sezione distaccata di Rutigliano! dott_danieleferrari@virgilio.it


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ECONOMIA / TURISMO

Detassati gli straordinari per le Imprese Associate Accordo Confindustria Lecce - Sindacati anche per il 2012

Confindustria Lecce e Cgil, Cisl e Uil, dando seguito all intesa siglata a livello nazionale il 20 dicembre 2011, hanno sottoscritto il 25 gennaio u.s. un Accordo Quadro volto a consentire alle imprese aderenti a Confindustria Lecce, l accesso a benefici fiscali sulle componenti accessorie della retribuzione, corrisposte in relazione ad incrementi di produttività.

Tale accordo, come per l anno 2011, consentirà alle imprese di usufruire della detassazione per l anno 2012 degli importi correlati ad incrementi di produttività, qualità, innovazione ed efficienza organizzativa. L accordo prevede di estendere il beneficio fiscale anche alle sedi o agli stabilimenti situati al di fuori della provincia. In un momento particolare come quello attuale, si intende ve-

nire incontro alle esigenze delle imprese che, pur trovandosi in crisi di liquidità, necessitano, per riprendere a crescere di incrementare la propria produttività. L Accordo consente, infatti, alle imprese di versare un aliquota inferiore (pari al 10%) a quella ordinaria, per lavoro supplementare, straordinario, in turni, notturno, festivo e domenicale, premi presenza, premi di bilancio ed ogni altro

La Provincia porta il Salento alla Borsa del Turismo di Milano L iniziativa è stata presentata il 14 febbraio a Palazzo Adorno. Nell incontro è stata illustrata la partecipazione della Provincia di Lecce alla Borsa internazionale del turismo a Milano, che si è svolta dal 16 al 19 febbraio. La presenza in Fiera del Salento è stata coordinata dall Ente di Palazzo dei Celestini, presente all interno dello stand della Regione insieme alle altre Province pugliesi. Il progetto Bit 2012 della Provincia di Lecce, in particolare, si è snodato in quattro fasi:

Lo spazio in fiera , La Festa di piazza Viaggiare in Puglia: tutta un altra musica , La conferenza stampa in Bit Succede, nel Salento! , L animazione social di Salento d amare . A raccontare i particolari dell iniziativa 2012 sono intervenuti l assessore al Turismo e al Marketing territoriale della Provincia di Lecce Francesco Pacella, la vice presidente e assessore alla Cultura Simona Manca, il presidente della Camera di commercio di Lecce Alfredo Prete e il componente

del Comitato consultivo di Pugliapromozione Roberta Mazzotta. Ad esporre il progetto tecnico Bit 2012 della Provincia di Lecce ci ha pensato il dirigente del Servizio Turismo Ing. Antonio Rizzo. Erano presenti, inoltre, i rappresentanti dei Comuni partecipanti: Melendugno, Porto Cesareo, Castro, Ugento, Cavallino, Gallipoli, Salve, che hanno portato a Milano le peculiarità dei propri territori.

La promozione della Puglia e del Salento alla Bit di Milano

Le associazioni di categoria difendono l importanza di una promozione seria e incisiva del territorio «Il problema dell erosione delle coste, che purtroppo in questi ultimi giorni di maltempo si sta riproponendo con grande rilevanza, - commenta Luca Mangialardo, Presidente di SIB Lecce, Sindacato italiano balneari - Confcommercio Lecce - è sicuramente da non sottovalutare per una terra, quale è il Salento, che si contraddistingue a livello nazionale per la forte vocazione turistica. Tuttavia, riteniamo che l iniziativa che Assobalneari ha intrapreso in occasione della BIT di Milano, sia lesiva non solo nei confronti degli operatori del settore balneare, ma soprattutto per tutti gli altri operatori dell intero comparto turistico che, ogni anno, lavorano duramente per mantenere alti gli standard di qualità dei servizi offerti, contribuendo efficacemente alla creazione di ricchezza economica per il nostro territorio.» È un commento, quello del SIB Lecce, ampiamente condiviso dalla altre autorevoli voci delle associazioni che tutelano gli operatori del settore turistico della Puglia e del Salento, a cominciare da Massimo Rota, Presidente Regionale di Assoturismo Confesercenti, che, se da un lato ritiene necessario continuare a richiamare l attenzione della Regione Puglia su un problema per troppo tempo sottovalutato, dall altro sostiene l assoluta «inadeguatezza del modus operandi di Assobalneari

che, distribuendo alla BIT di Milano depliant con le foto delle spiagge pugliesi e salentine colpite dalle mareggiate, metterà in serio pericolo non solo l immagine della Puglia quale terra con un ricco patrimonio artistico culturale, oltre che paesaggistico, ma soprattutto l avvio e il buon esito della prossima stagione estiva.» Anche Confindustria Lecce stigmatizza l iniziativa di Mauro Della Valle, dal quale già nell ottobre del 2011 aveva preso le distanze per i modi poco chiari e gli atteggiamenti non consoni allo Statuto ed al Codice Etico: Non è così afferma il presidente della Sezione Turismo, Andrea Montinari, in rappresentanza anche delle imprese balneari associate a Confindustria Lecce che si contribuisce allo sviluppo del Territorio. Sono anni che Imprese, Associazioni di categoria ed Istituzioni lavorano, sia a livello nazionale sia locale, per valorizzare la nostra immagine in Italia ed all estero. Come Confindustria Lecce, inoltre, stiamo portando avanti numerose attività per far sì che il nostro Salento sia sinonimo di qualità, di attenzione, di rispetto dell ambiente e a tutela del consumatore. Non è possibile, in un contesto come quello della BIT, cercare di mettere in imbarazzo una Istituzione per raggiungere un fine, perché si potrebbe correre il serio

rischio di vanificare gli annosi sforzi e l impegno di un intero comparto. Occorre certamente intervenire ed in fretta sull erosione costiera, per non mettere a repentaglio la straordinaria bellezza del Territorio e la stagione turistica, ma occorre farlo con i modi e nelle sedi opportune, senza atteggiamenti autoreferenziali che non sono idonei al raggiungimento di alcuno scopo . Dello stesso parere, Erminia Licchelli, Presidente di Confturismo Lecce, secondo la quale « le aziende vogliono essere rappresentate da chi tutela effettivamente i diritti di tutta la categoria e non da chi rappresenta principalmente se stesso. Non è questo il modo di risolvere i problemi, - prosegue - non è con le provocazioni che si ottengono i risultati, ma con il buon senso e la giusta dose di tenacia e di competenza tecnica.» «L auspicio di tutti - conclude Alfredo Prete, Presidente di Confcommercio Lecce - è che insieme si possa continuare ad operare per il bene del territorio, cercando da una parte di tutelare, in qualità di associazioni di categoria, gli operatori del settore turistico, dall altro di promuovere al meglio l immagine del Salento e della Puglia a livello nazionale e internazionale, consapevoli che la crescita e lo sviluppo del nostro territorio dipende dall impegno di tutti noi.»

elemento retributivo, rivolto ad incrementare la produttività aziendale, senza la necessità di contrattare a livello aziendale con il sindacato, la defiscalizzazione in parola. Pertanto, i lavoratori percepiranno un netto in busta paga superiore rispetto al passato e ciò consentirà loro di godere di una maggiore capacità di acquisto e di spesa, contribuendo a far riprendere anche il nostro sistema.

E a fine maggio il Festival della DIETA MEDITALIANA conquisterà inglesi e americani BIT 2012: turismo da tripla A nel Salento con Agricoltura, Alimentazione, Ambiente La carta da giocare è la Dieta Mediterranea e lo sfruttamento del suo riconoscimento da parte dell Unes

È già da alcuni mesi che nel Salento si lavora ad un nuovo progetto che mira allo sviluppo e al rilancio dell'economia nel Meridione attraverso una formula da "tripla A", non quella delle società di rating ma quella di "Agricoltura, Alimentazione, Ambiente". Un'economia che, in verità, comprende anche una quarta "A", quella di "Accoglienza", sì perché il secondo obiettivo del progetto è proprio l incremento sostanziale del turismo destagionalizzato, utilizzando come leva il comparto agro-eno-gastronomico. Viaggiatori e visitator tutto l anno, che si recheranno in Puglia e nelle altre regioni meridional per conoscere, scoprire ed acquistare i buoni prodotti naturali della terra e per degustare ed imparare la buona cucina mediterranea. A lavorare al progetto sono alcuni giovani studenti in stretta collaborazione con la Provincia di Lecce, in persona dell'assessore alle politiche agricole e al turismo, Francesco Pacella (in questi giorn presso la BIT di Milano nello stand Puglia), ed in partnership con il Comune di Lecce e la Camera di Commercio cittadina. L'idea su cu si basa il lavoro del team salentino è molto semplice, ossia "sfruttare" al massimo il riconoscimento internazionale della sana e buona Dieta Mediterranea da parte dell'Unesco quale bene immateriale dell'umanità per arrivare ad avere nei prossimi anni i riflettori del mondo puntati sul meridione d'Italia, per conoscere ed apprendere tutti i segreti di quello che è in assoluto il migliore regime alimentare, per nutrirsi in maniera gustosa e, soprattutto, sana. In questi ultimi mesi hanno ideato e registrato il marchio Dieta Med-Italiana (semplicemente una forma abbreviata di Dieta Mediterranea Italiana ) e stanno lavorando alla realizzazione di un grande evento che avrà luogo a Lecce a fine maggio, il Festival della Dieta Med-Italiana. L iniziativa sarà rivoluzionaria e sperimenterà una formula originale che concentrerà in quattro giorni momenti di: formazione (presso i ristoranti del centro di Lecce); esposizione ed educazione (in tutto il centro storico della città), sia sui prodotti base della Dieta che sulla loro preparazione; incontri, workshop e presentazioni; entità social (in stretta collaborazione con Coldiretti Cia, Slow Food, Unesco, Inran,etc.); cultura agro-eno-gastronomica (libri e riviste, web, cinema. Ma la vera punta di forza del Festival sarà la presenza dei più importanti giornalisti e buyer italiani, inglesi, tedeschi e americani che si occupano di alimentazione e di salute. La Dieta Med-Italiana (in inglese MedItalian Diet) è un brand con cui i giovani salentini stanno mettendo in piedi una vera e propria strategia di marketing, capace di tradurre in business l importantissimo riconoscimento mondiale, da parte dell Unesco, della dieta mediterranea quale patrimonio immateriale dell umanità . L idea è quella di far comprendere ai popoli che hanno un regime alimentare lontano dalla dieta mediterranea che lo stile alimentare Italiano è in assoluto il regime più indicato per nutrirsi in maniera sana, per prevenire e combattere malattie importanti (ipertensione, arteriosclerosi, diabete, malattie cardiovascolari, obesità ), per mangiare bene senza rinunciare al gusto e, infine ma non meno importante, per raggiungere la sospirata sostenibilità ambientale A detta dei giovani, quindi, il futuro del meridione e dell Italia passa attraverso una sorta di rinascimento agroalimentare basata sulla rivalutazione di agricoltura, alimentazione, ambiente. Non saranno quindi la finanza, le borse o i rating che permetteranno la ripresa de Bel Paese ma l economia vera, quella fatta dal lavoro e dalle persone nelle piccole, medie e grandi imprese, soprattutto in quel settore chiave che più e meglio caratterizza il nostro stivale: i prodotti della terra, della pesca e l Italian cuisine style. Come dire, la battaglia sarà vinta a colpi di olio, pasta, pesce, vino, legumi e ortaggi.


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PUBBLICITÀ

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AMBIENTE

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Megaparco fotovoltaico di CUTROFIANO di FAUSTO MELISSANO*

CUTROFIANO. Apprendiamo che il TAR di Lecce ha rigettatoÊil ricorso della Società Agricola Cutrofiano s.r.l.,bloccando così l autorizzazione alla realizzazione di un mega impianto industriale fotovoltaico su 51 ettari di terreno agricolo a Cutrofiano. IDV esulta giacchè dalla prima ora si è spesa con vigore nel tentativo di fermare il fotovoltaico selvaggio. È stata questa una delle nostre battaglie più dure ed im-

pegnative, ma combattuta per mesi in prima linea, nel tentativo di respingere sia lo scempio che il colonialismo energetico. Il Circolo IDV di Cutrofiano dal canto suo, si è impegnato senza lesinare energie, provvedendo ad una campagna di informazione sul tema e attivandosi mediante una raccolta di firme a fianco del FORUM AMICI DEL TERRITORIO. Giunge ora il giusto e significativo riconoscimento per l azione condotta in difesa di un area

di pregio dal punto di vista ambientale, per la particolarità del sistema idrogeologico, per la ric-

chezza della flora e della fauna presente. *Presidente del Circolo IDV Cutrofiano

No ai mega impianti fotovoltaici sulla Lecce-San Cataldo Lo sviluppo energetico alternativo segue altre strade di PAOLO PAGLIARO* La nostra idea di sviluppo urbano non prevede alcun parco fotovoltaico nel territorio di Lecce. Ribadiamo, quindi, che le campagne devono restare libere e i pannelli fotovoltaici vanno messi altrove.Diciamo sì alla produzione di energia alternativa, ma senza aggressioni al paesaggio. E sicuramente ci opponiamo a qualsiasi impianto da realizzare nel tratto compreso fra la città e il mare. Proprio lì, come abbiamo annunciato da tempo, vogliamo

portare a compimento un progetto di sviluppo integrato dei percorsi rurali e una nuova viabilità per favorire la fruizione dell ambiente e non il suo soffocamento, come rischia di fare, invece, l impianto di 15 Mw previsto tra Lecce e San Cataldo (foto). Il futuro di Lecce, secondo noi, sta nella valorizzazione di quella direttrice che guarda alla costa. Ricordiamo perciò che per produrre energia non occorrono mega impianti. La strada da seguire è un altra.Ogni famiglia e ogni

azienda privata può utilizzare molte proposte avanzate da importanti aziende del settore, senza spendere un euro, approfittando degli incentivi statali, abbattendo le proprie bollette e guadagnando attraverso la vendita dell energia prodotta in eccedenza rispetto al proprio fabbisogno. Dire no allo scempio significa dire sì allo sviluppo intelligente del territorio leccese. *Presidente A.P.L. e candidato alle primarie per la scelta del candidato sindaco per il centro destra leccese

OSSERVATORIO FAUNISTICO PROVINCIA DI LECCE di CHIARA CAPUTO CALIMERA. L Osservatorio faunistico della Provincia di Lecce Museo di Calimera è lieto di comunicare che con una grande partecipazione di pubblico, domenica 19 febbraio presso il parco regionale "Bosco e paludi del Rauccio" a Lecce, ha avuto luogo il reinserimento in habitat naturale di alcuni rapaci curati presso il Centro nei mesi scorsi. La manifestazione si inserisce nell'ambito dell'iniziativa LIBERIAMOCI IN VOLO, già alla seconda tappa, che nasce con l'intento di avvicinare le persone, in particolar modo i bambini, a specie animali affascinanti e delicate che, pur facendo parte della fauna e del patrimonio salentino,

appaiono il più delle volte lontane e sconosciute. Un'occasione per scoprire qualcosa di nuovo, ma anche e soprattutto per osservare da vicino la natura, il ritorno alla libertà, per vivere nuove emozioni. Dopo l'inaugurazione a San Pancrazio Salentino, dunque, la manifestazione si è spostata a Lecce, in una sorta di tour che cerca di coprire e sensibilizzare tutto il territorio. L'Osservatorio faunistico, operativo da trent'anni nel recupero e la cura della fauna selvatica in difficoltà, intraprende dunque una nuova avventura volta a raggiungere la popolazione locale per renderla partecipe di ciò che accade al patrimonio naturalistico salentino. Gli animali vengono regolarmente feriti, avvelenati, investiti.

Alcuni degli esemplari durante la fase Lo sparviero al momento del ricovero di riabilitazione Solo l'intervento costante e metodico di un Centro specializzato può impedire che tutto ciò provochi danni irreparabili all'ambiente. Fortunatamente la Provincia di Lecce ha creato e sostiene uno dei Centri più all'avanguardia in tal senso che provvede al recupero non solo

della fauna selvatica ferita, ma anche di quella esotica facendo fronte al fenomeno del randagismo delle specie estranee al nostro territorio, che negli ultimi anni sta assumendo dimensioni preoccupanti. La manifestazione LIBERIAMOCI IN VOLO è alla sua prima edizione.




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DAI COMUNI SALENTINI

di MARIA DE GIOVANNI MINERVINO DI LECCE. Il comune di Minervino di Lecce aderisce al progetto Creazione di una rete di tradizione europea del vino, la Cultura e la Competenza . Lo scorso 8 Febbraio ha inviato una sua delegazione di esperti del settore agro alimentare ed enologico in Macedoni a, nel comune di Negotino, partner leader, presso la città di Negozino, dove si è svolta dall otto al 18 Febbraio una kermesse di cultura e tradizioni. L evento molto voluto e promosso dal sindaco di Minervino, Ettore Caroppo (foto) è già alla seconda edizione è mira in primis a una conoscenza di scambio culturale fra diversi popoli, coniugando la tradizione alla cultura, in secundis creare una rete capillare d inte-

di GIUSEPPE PASCALI CAVALLINO. Un perenne ricordo di Adele Savio di Bernsteil, grande e sofferto amore del Duca Sigismondo Castromediano, delle cui vicende umane e patriottiche fu presenza importante. L Amministrazione Comunale di Cavallino, raccogliendo l idea del Senatore Giorgio De Giuseppe, ha scoperto una lapide per celebrare la romantica figura della nobildonna piemontese nel bicentenario della nascita del Bianco Duca e nel 150° anniversario dell Unità d Italia L Amministrazione Comunale di Cavallino ha inteso così commemorare la figura del patriota e concittadino, il Duca Sigismondo Castromediano, protagonista del Risorgimento salentino e nazionale e del quale celebra il bicentenario della nascita, anche attraverso un omaggio all unico, immenso e sofferto amore della sua vita: la giovanissima baronessa torinese Adele Savio di Bernsteil, che fu, tra l altro, anche la promotrice della pubblicazione di Carceri e galere politiche, le memorie del Duca Castromediano uscite postume alla sua morte, un documento che gode della stessa importanza de Le mie prigioni di Silvio Pellico. A proporre l idea di realizzare una lapide commemorativa ad Adele Savio è stato il Senatore Giorgio De Giuseppe nel corso di un importante incontro organizzato dal Liceo Classico Statale «Francesca Capece» di Maglie sul tema Sigismondo Castromediano e il risorgimento culturale del Salento. I tesori archeologici di Lecce antica e il Museo provinciale, del quale De Giuseppe è stato ospite assieme al dottor Antonio Cassiano, direttore del Museo provinciale «Sigismondo Castromediano», all Onorevole Gaetano Gorgoni, erede del Castromediano e comproprietario del castello, al Senatore Giuseppe Giacovazzo, autore del libro Adele. La storia d amore del Duca Castromediano, al professor Mario Spedicato e al professor Salvatore Coppola, esperto di storia salentina. La proposta di De Giuseppe è stata condivisa e apprezzata dall Onorevole Gaetano Gorgoni, assessore alla Cultura e Vice Sindaco della Città di Cavallino, il quale

razione e di sviluppo del territorio salentino. Il confronto avviene in conformità a una futura unione e collaborazione turistica, difatti i nostri rappresentanti portano non solo l italianità nel progetto ma nello specifico il Salento, come terra emergente che destagionalizza , che promuove la semplicità e la tradizione popolare contadina. All arrivo in Macedonia i nostri conterranei sono stati accolti con gioia ed entusiasmo, reduci anche da un altro evento che si è tenuto in Bulgaria lo scorso Novembre. Il programma artistico di questa edizione nel NEGOTINO ha previsto numerose gare di sfida culinaria, dove a rappresentarci, è stato il professor Raffaele Maggio con le sue sculture vegetali accompagnato dalla studentessa dell alberghiero di Otranto Carcagni Francesca. L obiettivo

è stato di promuovere il nostro territorio che non è solo arte culinaria, vino, ma ha anche altre caratteristiche come la danza, la pizzica, le lavorazioni artigianali di giunco. La particolarità di questo gemellaggio sostiene il sindaco Caroppo è quella di congiungere le diverse culture, conoscendo popoli e scambiando tradizioni sociali, sono compiaciuto che anche quest anno aderiamo al progetto, che comunque richiede sforzi da parte di tutta l amministrazione comunale, dalla presentazione alla concretizzazione, i frutti che raccoglieremo da questo impegno si vedono già, i mei concittadini mi sostengono nel mio assiduo incarico di sindaco che si impegna alla promozione turistica, una vena dell economia , da incentivare costantemente. Amo il nostro territorio, ancora incontaminato dalla

ha sottolineato come la stessa rappresenti un tassello indispensabile per celebrare appieno la figura del patriota e concittadino, la cui storia d amore con Adele è racchiusa in un epistolario che abbraccia mezzo secolo di vita, tra Torino, dove vive la baronessa diciottenne e Cavallino, paese natale del Duca Castromediano. Questi, dopo 13 anni di duro carcere borbonico, arriva a Torino e incanta uno dei salotti culturali più famosi della capitale sabauda, dove torna eletto deputato al primo Parlamento italiano. Adele s'innamora di lui, nonostante i trent anni che li separano. La totale dedizione di lei e le paure e l inadeguatezza di lui si fondono in un giuramento di fedeltà assoluta, suggellato dalla morte. Condivisione e apprezzamenti sono stati infine dimostrati da tutti i docenti del Liceo «Capece» e dalla presidente dell Università della Terza Età di Maglie, Romana De Giuseppe Bortone. L amministrazione Comunale di Cavallino pertanto, ha organizzato per il 30 gennaio scorso una manifestazione nel corso della quale è stata scoperta la lapide dedicata ad Adele Savio di Bernstiel. La cerimonia si è aperta con i saluti del Sindaco della Città di Cavallino Avv. Michele Lombardi e dell Assessore alla Cultura On. Gaetano Gorgoni. Sono Seguiti gli interventi del Senatore Dr. Giuseppe Giacovazzo, che ha parleto di Adele Savio; del Senatore Dr. Giorgio Di Giuseppe che ha trattato di Sigismondo Castromediano e del Risorgimento e della Professoressa Maria Alessandra Marcellan, consulente storicodidattica, relatrice nello scorso aprile all Istituto di Cultura Italiano di Bruxelles in una conferenza su Olimpia Savio, Adele Savio e Sigismondo Castromediano, che ha parlato di Adele Savio e delle donne nel Risorgimento.L idea di commemorare il Castromediano anche attraverso la figura della sua amata, vale la pena ricordarlo, non è l unica. Negli anni scorsi, infatti, l ex direttrice del Museo del Risorgimento di Torino, in una sua nota indirizzata all Onorevole Gaetano Gorgoni, suggerì un gemellaggio tra le città di Cavallino e Torino nel nome di questo grande

amore.

SIGISMONDO CASTROMEDIANO

Sigismondo di Lymburgh-Castromediano, duca di Morciano e marchese di Cavallino, nacque a Cavallino il 20 gennaio 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo. discendente da un antica e illustre famiglia di origine francone, il Castromediano studia a Lecce presso il Collegio dei Gesuiti, ma la sua formazione culturale di stampo romantico-patriottico deriva principalmente dal magistero della madre. Nel 1848 ricoprì l'incarico di segretario del Circolo Patriottico Salentino e aderì alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini per dieci giorni. Accusato di cospirazione contro la monarchia borbonica per aver partecipato ad una sommossa a Lecce il 29 giugno, il 29 ottobre del medesimo anno fu incarcerato con altri trentacinque imputati politici. Il 2 dicembre di due anni dopo fu condannato a trent'anni da scontare nelle galere di Procida, Montefusco, Montesarchio, Nisida e Ischia. Nel 1859 Ferdinando II gli concesse l'esilio negli Stati Uniti d'America, ma Castromediano emigrò in Gran Bretagna e, pochi mesi dopo, si trasferì a Torino, dove divenne sostenitore dell'annessione nel regno di Vittorio Emanuele II. Nel 1861, dopo l'unità d'Italia, si candidò nel collegio di Campi Salentina e fu eletto alla Camera dei deputati tra le file della Destra, avendo accesso al primo Parlamento Italiano. Come deputato si preoccupa soprattutto di individuare i problemi ritenuti più urgenti per il futuro delle province meridionali: trasporti e agricoltura. Terminata la legislatura, fece ritorno nel suo paese natale, dedicandosi all archeologia. Eletto consigliere provinciale, si occupò principalmente dell'arricchimento della Biblioteca provinciale e istituì il Museo archeologico intitolato al suo nome. Raccolse in un libro, Carceri e galere politiche, le memorie della prigionia e curò una monografia storica su Cavallino. Cagionevole negli ultimi anni di vita, continuò a svolgere l'attività di giudice conciliatore nella sua città fino alla morte, il 26 agosto 1895.

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globalizzazione è sono un sostenitore delle energie rinnovabili che mirano alla salvaguardia dell ambiente. A maggio saranno nostri ospiti i cari amici Bulgari e Macedoni che aspetteremo con trepidazione ricambiando e rinnovando il gemellaggio che contraddistingue due terre che s incontrano e superano tutte le barriere socio-culturali in una coesione di rispetto, civiltà e integrazione.

Alla ricerca del cibo perduto

San Cesario di Lecce, venerdì 24 febbraio h. 18:00 Palazzo del Municipio SAN CESARIO. Sai cosa mangi? Sei in grado di scegliere il cibo più sano e adatto a te? Sai come si producono e trasformano gli alimenti? Dai una risposta a queste domande prima di acquistare un prodotto alimentare o agricolo? Scienza, economia, salute, cultura e ambiente si intrecciano ogni volta che decidiamo che cosa acquistare e consumare come cibo sulle nostre tavole. Spesso ciò che facciamo per la nostra salute ha ricadute positive per la salute di tutti, poiché ci porta a preferire soluzioni che fanno bene oltre che alla nostra salute anche alla nostra tasca e che sicuramente hanno anche un minor impatto ambientale. Quando noi scegliamo un certo alimento prodotto in un certo modo e in un certo posto piuttosto che un altro influenziamo la decisione di opportunità o meno di importare o esportare. Se tutti noi rifiutassimo di comprare prodotti agricoli fuori stagione, probabilmente ridurremmo anche la richiesta su scala nazionale di importazione di questi prodotti. Sai quali sono i principi nutritivi degli alimenti che consumi ogni giorno? Sai che il cibo e la tua salute sono strettamente correlati e che questi sono diversi a seconda della filiera produttiva e in funzione di come si effettuano le trasformazioni degli alimenti? Partecipando venerdì 24 febbraio alle ore 18.00 presso Palazzo Marulli (il Municipio di San Cesario di Lecce ex palestra) in Piazza Garibaldi al seminario alla ricerca del cibo perduto tenuto dal dott. Antonio Bruno che è Presidente dell Associazione dei laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce potrai scoprire che cosa si nasconde in quello che mangiamo e quindi potrai fare ogni giorno una scelta consapevole di ciò che acquisti e dai da mangiare alla tua famiglia.


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DAI COMUNI SALENTINI

Aggiudicazione lavori per appalto S.S. 275 di DINO LISI ALESSANO. Apprendiamo dai giornali che l Anas ha aggiudicato i lavori per il progetto di ammodernamento della s.s.275. Noi del Comitato s.s.275 esprimiamo tutte le nostre perplessità e ci chiediamo come e cosa abbia appaltato ANAS. In particolare ci chiediamo se all accordo del 3 marzo 2011 fra Fitto e Vendola sia realmente seguita una sostanziale modifica degli ultimi sette chilometri, che ovviamente non può essere liquidata come una variante in corso d opera ma come una nuova rimodulazione dell intero progetto.

La sostanziale modifica degli ultimi sette chilometri riguarda il viadotto con tredici campate a quattro corsie che dovrebbe essere sostituito con una galleria a due corsie. Dov è il nuovo progetto? E soprattutto dov è lo studio della nuova Valutazione d Impatto Ambientale, geologica e archeologica necessarie e obbligatoria per un opera del genere? Come mai i comuni di Alessano, Gagliano e Catrignano del Capo, il cui territorio è interessato da questo nuovo progetto, non hanno ricevuto ad oggi nessuna comunicazione e nessuna nota da parte di ANAS? Qual è allora il progetto che è stato sottoposto alle ditte partecipanti alla gara?

Quanto costa? Come verrà effettuata la mitigazione ambientale? Come può l Anas aggiudicare i lavori se è ancora pendente e senza sentenza il ricorso al TAR degli espropriati, oltre che le indagini che le Procure (Lecce e Roma) stanno conducendo dopo i nostri esposti? Apprendiamo anche che gli esponenti del centro-destra vogliono sedersi attorno ad un tavolo con chiunque voglia apportare modifiche, e di qualunque modifiche si tratti . Bene, noi siamo disponibili a dare il nostro contributo propositivo, perché crediamo che la necessità di realizzare quest opera fino a Montesano Salentino sia condivisa da tutti

CONDOTTA SOTTOMARINA DI NARDÒ Il consigliere Salvatore Antonazzo da voce a tutte le parti interessate alla questione della condotta sottomarina di Nardò: riunite in seduta comune su iniziativa dello stesso, le commissioni consiliari Ambiente - Urbanistica - Lavori Pubblici NARDÒ. Si è tenuta nei giorni scorsi nella Sala Consiliare di Palazzo di Città una seduta congiunta delle Commissioni Consiliari Ambiente Urbanistica e Lavori Pubblici presieduta dal Consigliere Salvatore Antonazzo (foto), per discutere del progetto di realizzazione di una condotta sottomarina a servizio degli abitanti di Nardò e Porto Cesareo. La seduta è stata voluta dal Presidente Antonazzo come momento aggregativo per dare voce a tutti i soggetti interessati alla vicenda tenuto conto della delicata problematica trattata. La discussione, che si è svolta in seduta pubblica con la partecipazione dei rappresentati di numerose Associazioni Ambientaliste, ha visto la partecipazione dei tecnici dell'AQP Ing. Massimo Pellegrini e Ing. Francesca Fresa e del progettista delle opere Ing. Alberto De Pascalis, invitati dal Presidente Antonazzo, coadiuvato dall Ing. Nicola D Alessandro e Ing. Piero Formoso, ed è servita come ha precisato in apertura lo stesso Presidente, a chiarire gli aspetti tecnici della questione in vista di un Consiglio Comunale aperto che si terrà a breve. Come è ampiamente noto, attualmente il depuratore di Nardò scarica sulla battigia in località Torre Inserraglio, tale circostanza purtroppo sottrae alla balneazione un lungo tratto della costa, peraltro ubicato in prossimità di importanti insediamenti residenziali, circostanza

che certamente non si accorda alla piena valorizzazione turistica del litorale sulla quale l'Amministrazione si è impegnata con la realizzazione del Piano Comunale delle Coste, già in corso di redazione ha rilevato in apertura dell'incontro il Presidente Antonazzo. La realizzazione dell'opera, dice l Ing. Pellegrini dell AQP, per il momento definita solo a livello preliminare, in ragione dell'accurato dimensionamento finalizzato ad impedire qualsiasi forma di inquinamento anche in caso di un grave fuori servizio del depuratore, garantirebbe il recupero della balneazione di circa un chilometro di costa situata a cavallo dell'attuale scarico per una profondità minima di almeno trecento metri, come sarà ulteriormente chiarito in sede di progettazione definitiva da un apposito studio delle condizioni meteo marine. Deve considerarsi, ha fatto inoltre presente l'Ing. Pellegrini dell'AQP, che la Regione e il Comune di Nardò hanno richiesto la realizzazione di opere compensative di rinaturalizzazione per limitare l'impatto delle modeste opere che si rende necessario realizzare a terra. Nel corso della discussione, che ha preso il via da un precedente atto deliberativo con cui il Consiglio Comunale di Nardò nel 2009 aveva approvato una bozza di accordo con il Comune di Porto Cesareo rimasto inattuato, l'ing.

Fresa ha chiarito che l'attuale normativa in campo ambientale non consente di scaricare in falda, se non per impianti di limitata importanza e solo in via del tutto eccezionale. Stante il numero di abitanti da servire (il depuratore di Nardò è dimensionato su 60.000 abitanti equivalenti) non possono farsi paragoni con il Comune di Melendugno, in cui è stato realizzato dallo stesso AQP un bacino di fitodepurazione, soluzione resa possibile anche da un impianto di depurazione con caratteristiche sostanzialmente diverse da quello del Comune di Nardò, che produce circa 3.000.000 di metri cubi di effluente. Alla discussione sono intervenuti alcuni consiglieri sia di maggioranza sia della minoranza come anche degli ambientalisti rappresentati da Mimmo Giannuzzi, e, tutti hanno avuto modo di esprimere le loro osservazioni in merito al progetto che si intende realizzare.

GALLIPOLI. In seguito agli inconcludenti incontri che si sono susseguiti, sin dalla scorsa estate, con gli altri partiti del tavolo della Sinistra, tanto a livello provinciale quanto cittadino di Gallipoli, il partito dell'Italia dei Valori - Di Pietro offre a Gallipoli la candidatura a futuro sindaco dell'avv. Tommaso Scigliuzzo dice in una nota il segretario provinciale Francesco D agata. Tale indicazione continua, giunge in un momento in cui le voci di alleanze e/o di prosieguo di svolte epocali si susseguono ma non trovano con-

ferme o smentite ufficiali da parte degli altri partiti della Sinistra o del Terzo Polo, ingenerando negli elettori della sinistra di Gallipoli un forte senso di smarrimento e di scoramento. Con l'ufficializzazione della candidatura dell'avv. Tommaso Scigliuzzo è netto il desiderio dell'Italia dei Valori - Di Pietro, tanto provinciale quanto gallipolina, di dare un segnale forte di chiarezza e di coerenza a tutta la città: fare squadra a sinistra rompendo gli indugi, le reticenze, i silenzi; recuperare unità ed identità; contrastare malcostume e malgoverno; am-

bire a risollevare le sorti della città di Gallipoli con coraggio, competenza, dedizione e forte senso delle istituzioni. In questa ottica la figura coraggiosa, militante e competente dell'avv. Tommaso Scigliuzzo, unitamente al folto gruppo di sostenitori e simpatizzanti nonché alle centinaia di elettori gallipolini che ci hanno accordato in questi ultimi anni la loro fiducia, rappresenta l'unica opportunità di aggregazione, traino e risorgimento civico per Gallipoli medesima, in questo delicato momento storico locale e nazionale.

i cittadini e gli esponenti politici del Salento. E con altrettanta ferma convinzione continuiamo e difendere il territorio del Basso Salento da una strada sovradimensionata rispetto alle necessità e distruttiva in modo irreversibile. Continuiamo e continueremo a chiedere trasparenza e legalità nelle procedure amministrative.

Ricuciamo PARCO CORVAGLIA di CARMELO ISOLA LECCE. La storia di Parco Corvaglia, la conoscono in tantissimi e non è mia intenzione ritornare alle vicende che hanno segnato la vita non solo di una parte del quartiere Rudiae Ferrovia . Rappresenta un intreccio di motivazioni politiche, giudiziarie e sociali tra la quali non è facile districarsi. L anno era il 2006, ma le conseguenze di quella vicenda rappresentano ancora oggi a distanza di sei anni una profonda ferita dal punto di vista urbanistico, sociale e di servizi. L area in questi anni è stata posta sotto sequestro dall Autorità Giudiziaria e di fatto completamente abbandonata, senza alcuna possibilità di intervento, fatto salvo quello di una approssimativa manutenzione e pulizia. Il degrado e l abbandono sono ancora oggi molto evidenti e verificabili, ma il problema che un pò tutti si pongono è sul futuro del parco. La sentenza di primo grado dello scorso dicembre, potrebbe certamente essere il motivo per ricucire quello strappo e rimarginare quella ferita ancora aperta. Attualmente l area si presenta con scheletri di giochi per bambini, un paio di porte di calcetto, panchine consumate dal tempo, area incolta e sporca, frequentata quasi esclusivamente da cani e dai loro padroni, la maggior parte dei quali sporcaccioni ed incuranti di ogni minima norma di senso civico. Una vera e propria area per i cani, non possiamo chiamarlo dog-park , non autorizzata dove è concesso di tutto e dove anche la presenza di controllo delle autorità preposte è carente. Il 14 dicembre scorso l ex Presidente della Circoscrizione Giovanni Castoro ha lanciato l invito al Sindaco di Lecce Paolo Perrone, di ricomporre la dolorosa frattura attraverso un iniziativa di concertazione e di salvaguardia dell'interesse pubblico. Prima di terminare il mio mandato di Presidente della Circoscrizione, credo sia doveroso da parte mia, tentare di ricucire lo strappo e rimarginare la ferita, ma soprattutto provare ad ascoltare i cittadini su quale futuro lo immaginano per quell area. L iniziativa Ricuciamo Parco Corvaglia mira infatti ad ascoltare e raccogliere le istanze dei cittadini attraverso la somministrazione di una semplice cartolina. I risultati di questa iniziativa potrebbero essere la base, le linee guida da presentare alla prossima Amministrazione Comunale e del prossimo Sindaco, chiunque esso sia, per predisporre un bando di progettazione partecipata realizzato da professionisti e con un impegno economico per la realizzazione. Un area molto vasta, attualmente degradata che potrebbe divenire un parco naturalistico con molto verde pedonale, oppure un parco della cultura, ricco di eventi e manifestazioni, o ancora un parco divertimenti e del relax, o infine un parco della tecnologia. Potrebbero essere previste aree per un dog-park, giochi per bambini, area pattinaggio, giochi con la palla, mercatino delle erbe, aree ricreative coperte. Invito tutti i cittadini, di qualsiasi colore politico a fornire il proprio prezioso contributo ed invito tutti ad accantonare l orgoglio e non guardare il parco Corvaglia con lo specchietto retrovisore ma di guardarlo ed immaginarlo come un nuovo orizzonte verso il quale fare una lotta non ha alcun senso. Se vogliamo realmente bene a quell area, se vogliamo veramente la riqualificazione del parco, se vogliamo guardare al futuro, facciamo tutti un passo in avanti e diamo il nostro contributo. Per rimarginare la ferita è necessario guardare al futuro e il futuro del Parco Corvaglia, credo sia fondamentale lo scrivano i cittadini.


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ATTUALITÀ

CHI E' LUCA MANGANARO

di FEDERICA PACELLA Debutterà a fine marzo, nei teatri di New York Once upon a time , spettacolo teatrale diretto dal pluripremiato regista Carl Ford, che ripercorre la vita di tre nomi che hanno fatto la storia del cinema: Anna Magnani, Sophia Loren e Vittorio De Sica. Ad interpretare Vittorio De Sica sarà Luca Manganaro, giovane salentino che ha già debuttato a Broadway lo scorso anno. Once upon a time , ovvero c era una volta il cinema italiano, il talento di attori che hanno fatto conoscere l Italia al mondo intero. Broadway rende omaggio a quel mondo, grazie alle interpretazioni di tre giovani talenti, promesse emergenti dello scenario artistico italiano. Accanto a Luca Manganaro, che interpreterà Vittorio De Sica, sul palco saliranno infatti

Nicole Cimino e Ilaria Ambrogi, nei panni rispettivamente di Anna Magnani e Sophia Loren. Coach dei tre giovani attori italiani è Susan Batson, attrice, produttrice e già coach di star del calibro di Nicole Kidman, Juliette Binoche, Tom Cruise, Liv Tyler, Jamie Foxx. Anche la sapiente fotografia ed il disegno luci portano la firma di un professionista italiano, quella di Luigi Benvisto, docente della New York Film Academy. Lo stile dell opera è sperimentale, fra rottura brechtiana della quarta parete e totale intimità tipica del metodo Actor Studio, di cui i tre attori sono maestri, grazie al prezioso apporto di Susan Batson. In Once upon a tim , Cimino, Ambrogi e Manganaro portano sul palco la vita delle tre icone del cinema, esplorandole nell intimo. La bravissima Nicole Cimino entra nella vita di Nannarella

e ne espone luci e ombre, in una toccante interpretazione. Con estremo talento, Ilaria Ambrogi si cala nei panni della Loren, nel cuore delle sue forti scelte sentimentali e artistiche che ne hanno fatto la star più rappresentativa del cinema italiano. Istrionico e sensibile, Luca Manganaro ci offre un Vittorio De Sica dalle mille sfaccettature, un uomo pirandelliano. Nello spettacolo, sarà lui a condurre la storia, come fosse il regista degli eventi che segnano la storia delle due attrici. Una figura surreale e umana al tempo stesso, con un richiamo voluto al Mastroianni de La Dolce Vita . Proprio come il suo Vittorio, anche nella vita Luca porta brillantemente avanti i due ruoli di attore e regista, in quanto docente e curatore delle produzioni Slices of Lives presso il Susan Batson Studio.

Dal Salento alla Grande Mela. Luca Manganaro, salentino doc, ha iniziato il suo walk of fame a New York. Dopo essere stato in scena a Broadway con lo spettacolo Robbie Williams, the Prince of Albert Hall , regia di Susan Batson, a settembre 2011 Luca ha inizia a lavorare come insegnante insieme alla stessa Batson, attrice, produttrice e coach di star come Nicole Kidman, Tom Cruise, Juliette Binoche, Liv Tyler e Jennifer Lopez. Classe 1984, nasce a Maglie dove si diploma allo storico liceo classico F. Capece . Sin da piccolo mostra una forte predisposizione per l arte, ed impara da giovanissimo a suonare chitarra e pianoforte. Dopo gli studi classici, approda a Roma, dove si laurea con lode al D.A.M.S.. Durante gli studi universitari ha modo di approfondire la conoscenza del teatro e del cinema in Inghilterra, durante un periodo di studi a Cambridge all`ADC Theatre. Come attore di teatro, ha dato prova di versatilità, interpretando, sempre con grande successo, pièce teatrali da Aristofane a Ayckbourn, drammaturgo britannico autore di brillanti commedie di ambiente moderno borghese. Proprio in una commedia di Ayckbourn, Confusioni , Luca è stato diretto da Beatrice Bracco, insegnante tra gli altri di Claudio Santamaria e Paola Cortellesi. In tv, ha recitato nella fiction I Cesaroni 2 , diretto da Francesco Vicario, e nella serie La Premiata Teleditta , regia di Maurizio Simonetti.

La nuova IMU o vecchia ICI? di GIOVANNI LAZZARI*

Tra l insieme dei provvedimenti interni alla cosiddetta manovra salva-Italia, si sono accesi i riflettori sul ritorno dell Ici (imposta Comunale sugli Immobili) in merito alla prima casa nella nuova veste Imu (Imposta Municipale Unica). L intervento legislativo che mira a reintrodurre l imposta al fine di incrementare le entrate erariali nello sperato obiettivo del raggiungimento del pareggio di bilancio. Il Decreto Legge 201/2011 anticipa in via sperimentale (in tutti i comuni del territorio nazionale) il nuovo tributo IMU, con decorrenza dall anno 2012 per poi entrare in vigore definitivamente dal 1° gennaio 2015. Viene cosi anticipata al 2012, e in via sperimentale per tre anni, l imposta che ripristina tra l altro la tassazione dell abitazione principale. Per il tributo che sostituisce l Ici, l aliquota è fissata allo 0,76%, ma i Comuni possono modificarla sino a 0,3 punti in aumento o diminuzione. Per l abitazione principale (e relative pertinenze), invece, la percentuale di tassazione scende allo 0,4%, con possibilità per i Comuni di variarla fino a 0,2 punti percentuali in più o in meno. Ebbene, la disposizione governativa renderà alle casse erariali un ammontare oscillante tra i 10 e i 12 miliardi di euro, nonché permetterebbe una maggiorazione del 60% sulla base imponibile Ici. Se confrontato con le ultime imposte Ici per la prima casa del 2007, il 2012 sarà caratterizzato da una diffusa variazione delle quote imposte sempre in relazione alle aliquote adottate dai Comuni di appartenenza; in media per la categoria catastale A2 si prospetta un incremento dell 11%, al contrario per la categoria catastale A3 si registrerà un ribasso del 2%.

Con l introduzione dell IMU si è introdotto il nuovo concetto di abitazione principale, nel quale per il possessore non è sufficiente la residenza, ma è necessaria anche l effettiva dimora. Ai fini dell applicazione dell IMU, vi è una diversa concezione di abitazione principale per la quale, in particolare, s intende l immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Tale definizione, presenta delle novità rispetto al concetto di abitazione principale valido per l abolita ICI. La norma parla di immobile iscritto o iscrivibile in catasto come unica unità, di conseguenza l IMU è dovuta a prescindere dall accatastamento. Ciò che interessa è che l unità immobiliare sia accatastabile, quindi in sostanza che sia ultimata e abitabile. Le caratteristiche dell unità immobiliare considerabile come abitazione principale deve essere in linea di principio un unità unica sotto il profilo catastale, con la conseguenza che non può essere considerata abitazione principale una pluralità di unità immobiliari. Tuttavia, si potrebbero considerare come un unità unica, come tale iscrivibile in catasto, la somma di più unità immobiliari che potrebbero essere fuse in una sola unità al ricorrere di condizioni oggettive (possibilità di unione) e soggettive (identità dei titolari). Dunque, a differenza del passato, ora è necessaria l iscrizione all anagrafe della popolazione residente e occorre che il contribuente dimori nella casa. Il concetto di abitazione principale ai fini IMU è diverso da quello di prima casa che viene considerato al momento dell acquisto di

un abitazione con abbattimento dell IVA al 4%, oppure per l imposta di registro al 3%. Se viene fatto un acquisto per una abitazione con le agevolazioni della prima casa, non è detto che questa diventi abitazione principale del contribuente (ad esempio, perché non vi abita), quindi non beneficerà delle aliquote ridotte ai fini IMU; al contrario un abitazione acquistata con la tassazione ordinaria, può benissimo diventare abitazione principale e trovare l applicazione agevolata dell IMU. Vi sono novità anche per le pertinenze. L IMU sulla prima casa (con le relative agevolazioni), si estende anche alle pertinenze, ma anche su questo fronte l introduzione della nuova imposta ha prodotto delle novità, in riferimento alla classificazione delle pertinenze per l abitazione principale. Secondo la nuova disposizione, si considerano pertinenze solo quelle classificate nelle categorie catastali C/2 C/6 e C/7. Le stesse sono considerate nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all unità ad uso abitativo. In definitiva, con l IMU, le pertinenze non sono più in numero illimitato, ma sono al massimo tre, una cantina C/2, una autorimessa C/6 e un posto auto C/7. È considerata, ai predetti fini, sia la pertinenza che risulti autonomamente accatastata, sia quella che non abbia un autonomo classamento catastale, in quanto compresa nell unità immobiliare a cui è posta al servizio. Quindi, per un appartamento che ha come pertinenze una cantina e un solaio sia autonomamente accatastate, sia che la loro rendita sia inglobata in quella dell appartamento stesso, l IMU potrà essere applicata con le

modalità agevolate solo per una di esse Una grande novità per quanto concerne l IMU consiste nella tassazione dei fabbricati rural Le unità rurali, se abitazioni principali, saranno tassate allo stesso modo, se strumentali è prevista una aliquota dello 0,2% che i Comun possono solo diminuire fino allo 0,1%. I recen emendamenti hanno stabilito l'obbligo di censire nel catasto urbano i fabbricati iscritti attualmente (e legittimamente) al catasto terreni, con chiaro intento di recuperare un maggior gettito, e hanno previsto l'abrogazione del comma 21 dell'articolo 13 della manovra che stabiliva la proroga per la presentazione dell aggiorna mento della categoria catastale delle costruzion rurali, abitativi e strumentali, dell'art. 9. dl n 557/1993. Per quanto concerne l'obbligo d accatastamento dei fabbricati censiti nel catasto terreni, c'è tempo fino al prossimo 30 novembre 2012. Nelle more della presentazione della dichiarazione di aggiornamento catastale l IMU deve essere corrisposta, a titolo di acconto e salvo conguaglio sulla base della rendita e delle unità similari già iscritte in catasto. conguaglio dell imposta è determinato da comuni a seguito dell attribuzione della rendita catastale con le modalità di cui al decreto de Ministro delle Finanze del 19 aprile 1994 n 701. A decorrere dal 1° gennaio 2012, non assume più significatività il classamento per ottenere la qualificazione di immobile rurale da sempre esentati dall imposta comunale. Le unità rural se abitazioni principali, saranno tassate allo stesso modo. (prima parte, continua nel pros simo numero) *Dottore Commercialista


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CALIMERA. Con questo libro di Mario De Cillis che parla di alcuni aspetti fondamentali della Pubblica Amministrazione, il Salentino Editore, inaugura la Collana di Studi Giuridici, Economici e Amministrativi, che è diretta dall Avv. Alessandro Candido dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e assegnista di ricerca in Diritto dell Economia, presso l Università Statale di Milano. La difficile situazione economica, ambientale e sociale, quando non drammatica, che la civiltà odierna si trova ad affrontare, induce ad un ripensamento quanto mai rapido delle politiche economiche, puntando non più solo su parametri quantitativi (reddito pro-capite, produttività) ma anche qualitativi. La soluzione ideale appare così, quella di uno sviluppo sostenibile basato su un processo di sviluppo economico ma, al tempo stesso, rispettoso dell ambiente ed equo sotto il profilo sociale. Il testo in questione nasce dalla volontà di dimostrare come l amministrazione digitale rappresenti uno straordinario vettore per il raggiungimento di tali obbiettivi, in particolare, evidenziando la relazione tra la digitalizzazione dell Amministrazione e lo sviluppo sostenibile. Innanzitutto, si mette in evidenza come l opera di digitalizzazione consente di perfezionare il monitoraggio sulle dinamiche che le attività economiche producono sull ambiente. Questo determina un forte potenziamento della capacità dell amministrazione di controllare le dinamiche e gli effetti dei processi produttivi, delle fonti di inquinamento e quindi di attendere meglio ai propri compiti di tutela in materia ambientale, rafforzando e coordinando meglio gli interventi dei diversi soggetti pubblici e privati, che operano nel settore della tutela dell ambiente. Inoltre, consente di ridurre drasticamente l uso di supporti cartacei con notevole beneficio ambientale e, al contempo, economico. Oltre a questi vantaggi, di tipo diretto, ne vengono evidenziati altri, di tipo indiretto, che sono ravvisabili nella diminuzione dell impatto ambientale, ossia dell effetto negativo sull ambiente, che la

CULTURA

stessa attività amministrativa può determinare. Si pensi, ad esempio, a come la delocalizzazione dell amministrazione, resa possibile dalla digitalizzazione, dia ai cittadini la possibilità di accedere ai servizi resi dalle amministrazioni e di presentare istanze di partecipazione ai procedimenti amministrativi, senza recarsi materialmente nelle sedi dell amministrazione, quindi senza spostarsi verso i luoghi dove esse hanno sede, superando così anche le barriere architettoniche. Nel testo si fa riferimento ad un ulteriore vantaggio in termini di miglioramento della viabilità nelle città in cui hanno sede le amministrazioni, con la conseguente riduzione dell inquinamento atmosferico e acustico, proprio grazie alla riduzione del numero di mezzi a motore. Si tratta di un vantaggio fondamentale, che può assumere un evidenza ancora maggiore se abbinato alla diffusione del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni (ossia una particolare modalità di esecuzione della prestazione di lavoro, caratterizzata dal fatto di essere effettuata regolarmente o per una quota consistente di tempo di lavoro da una o più località diverse dal posto di lavoro tradizionale, utilizzando tecnologie informatiche e/o delle telecomunicazioni), dal momento che, oltre a produrre gli stessi effetti positivi sul traffico indotto dalla mobilità dei dipendenti pubblici, garantisce effettive pari opportunità a tutti i cittadini, coinvolgendo le categorie sociali svantaggiate, andando a soddisfare così l obiettivo dell equità sociale previsto dallo sviluppo sostenibile. Si mette in luce, infine, come l amministrazione digitale sia in grado di incidere sull aspetto economico della gestione. La digitalizzazione consente di semplificare l attività amministrativa, di migliorare la sua efficacia e la sua economicità (si pensi al risparmio di carta), così da migliorarne il risultato tecnico, ridurne la spesa necessaria per il suo funzionamento e, quindi, la spesa pubblica complessiva. Il libro lo si può richiedere o acquistare on.line nel negozio del Salentino Editore su Ebay, cliccando bookshop dopo essere entrati nel sito www.ilsalentinoeditore.com. (Elio De Santis)

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La programmazione del Centro Culturale Rina Durante di Melendugno continua nel 2012 con una ampia gamma di proposte per tutte le età e per tutti i gusti. Sono ancora aperte le iscrizioni a FUMETTANDO: disegno, fumetto, lettura e sceneggiatura. Il corso, tenuto dal personale della Biblioteca del Centro, è organizzato in due incontri settimanali (mercoledì e sabato) e si rivolge ai bambini in età scolare. Per ragazzi e adulti, a partire da marzo, dieci appuntamenti con GIOCOLANDO. Palline, bolas, devil stick, magic stick e tecniche varie di giocoleria. Una disciplina divertente la giocoleria, ma anche utile a migliorare la concentrazione, l equilibrio, la comunicazione con gli altri, l autostima e la costanza. Venerdì 2 marzo alle ore 19:00 presso il Centro, si terrà un primo incontro dimostrativo, per avere maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 3277873103 (Gigi). ENGLISH FOR TOURISM AND HOSPITALITY Marzo maggio 2012 Il Centro Culturale Rina Durante Laboratori Urbani Koinè Melendugno promuove la seconda edizione del Corso pratico di Inglese per il Turismo. Il Corso è indirizzato a quanti vogliano apprendere o migliorare la comunicazione in lingua inglese, utile tanto in Italia quanto all estero. Si rivolge, in particolare, a chi già lavora o a chi intenda lavorare in contesti di tipo commerciale e turistico (gestori e addetti in strutture ricettive e stabilimenti balneari; personale pubblico e privato dei punti di informazione e accoglienza turistica; addetti alla ristorazione; addetti alle vendite, commercianti e artigiani; guide turistiche e responsabili della programmazione turistica; personale della pubblica amministrazione). Obiettivo del corso è sviluppare le competenze relative all uso pratico della lingua inglese (scritta e parlata) ad un livello pre - intermedio (B1), approfondendo lo studio teorico e pratico del lessico e della fraseologia per l accoglienza turistica e la ristorazione; del lessico specialistico con riferimento all arte e all architettura locale; la comprensione di testi turistici e informativi; la stesura di e-mail per prenotazioni e richieste di informazioni; conversazione e role - playing. Il corso, organizzato dalla Cooperativa Fluxus, è tenuto da una docente madrelingua inglese (americana) e si svolgerà da marzo a maggio 2012, per un totale di 30 ore. Mercoledì 14 marzo alle ore 18:30 presso il Centro Culturale Rina Durante si terrà un incontro conoscitivo e di presentazione del corso. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni è possibile rivolgersi al personale del Centro Rina Durante in Via S. Potì, 48 a Melendugno ogni mercoledì e venerdì dalle ore 16:00 alle 20:00, oppure telefonare ai numeri 0833572657 -3804739285.


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SCIENZA FEDE & VITA

L'Italia è posta nel cuore del Mar Mediterraneo, protetta dai freddi venti dalla barriera alpina, col clima mitigato dagli estremi climatici, grazie alle tiepide acque mediterranee. Insomma, abbiamo un clima per certi versi fantastico che gran parte dell'Europa ci invidia, ma siamo sempre molto vulnerabili agli eventi meteorologici estremi. Negli ultimi inverni sono mancati gli eventi estremi di freddo, a volte solo per semplice casualità. Basti pensare all'inverno 2009/2010, passato alla storia per i grandi e persistenti rigori del gelo nel nord-Europa, ma con il nostro Paese rimasto perlopiù ai margini. Inizialmente, nella stagione in corso tutte le ondate di freddo dalle caratteristiche tutt'altro che eccezionali, hanno colpito l'est-europeo e soprattutto l area Balcanica. Ora, invece, la situazione è mutata improvvisamente con l'Italia sotto gli effetti di ben due poderose ondate di gelo, intervallate di qualche giorno, portate dal Buran (termine che descrive un evento inusuale e divenuto molto raro negli ultimi decenni), caratterizzato da masse d'aria provenienti direttamente dalle steppe siberiane. Gli eventi nevosi degli ultimi anni, a volte semplici fioccate anche in pianura, hanno fatto talvolta gridare al miracolo (soprattutto

Neve a Rimini al centro-sud). Eppure, è stato nulla a confronto di quello che è accaduto in queste ultime settimane: montagne di neve e bufere di vento (blizard) hanno investito gran parte dell Italia centrosettentrionale e parte di quella meridionale (ad eccezione del Salento), provocando black out per crolli di tralicci dell elettricità, consumi abnormi di energia, servizi essenziali a singhiozzo o del tutto paralizzati, strade bloccate, paesi isolati e, soprattutto, vittime del freddo tra i senzatetto. Per trovare analogie, bisogna tornare indietro a rievocare ondate di gelo passate nella storia climatica italiana (1929, 1956, 1963, 1985). Ma come è possibile che di questi tempi di

IL SERVIZIO DELLE OPERE DI CARITÀ A FAVORE DEI POVERI IL NON PROFIT D ISPIRAZIONE CRISTIANA

riscaldamento globale conclamato, possano avvenire fenomeni accaduti tantissimi anni addietro e con cadenza trentennale? E vero che il clima è cambiato parecchio rispetto al passato, ma non così tanto da non permettere il verificarsi di situazioni meteorologiche di freddo invernale estremo. Da ciò l importanza delle previsioni meteorologiche. L evento era stato previsto? Certamente sì, ma nonostante tutto può sembrare paradossale: le conseguenze e le ripercussioni verificatesi sono state molto gravi, poiché sarà pure l'epoca della super tecnologia, ma non si era attrezzati per fronteggiare al meglio una simile emergenza, né si poteva prevedere una tale intensità del-

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l evento se non qualche ora prima. In sostanza, le previsioni meteo restano ancora, nonostante i grandi mezzi e le tecnologie sempre più sofisticate, un settore vitale per la sicurezza e l economia di un Paese, ma tutt'altro che semplice. Per questo i meteorologi cercano di affinare al meglio gli strumenti a disposizione per ridurre il più possibile le incertezze, perché nonostante i grandi progressi fatti negli ultimi anni, di cui non ci si rende pienamente conto, i previsori sono fortemente soggetti alle critiche di coloro che subiscono gli errori e pretenderebbero indicazioni più precise, senza ovviamente conoscere cosa c'è dietro i meccanismi che poi portano ad elaborare la previsioni meteo. Il dilemma non riguarda solo la possibilità di ottenere previsioni più precise sul lungo termine, ma anche quello di affinare maggiormente la previsione locale a poche ore di distanza, in modo da poter informare con maggiore anticipo di fenomeni meteo estremi che possono verificarsi in zone precise. È bene tenere presente, però, che la meteorologia non è una scienza esatta: un margine d'errore c'è sempre e non è raro assistere a modifiche previsionali a sole 24 ore, a causa di particolari condizioni orografiche o microclimatiche.

Alessano giovedì 16 febbraio presso l Auditorium Benedetto XVI

Dall ITALIA al CENTROAMERICA, le storie dei martiri che vivono e lottano insieme a noi

Si può essere poveri pur avendo casa e lavoro. È così che le nuove povertà si insinuano silenziosamente nelle nostre comunità, affiancandosi a quelle maggiormente visibili perché legate al disagio più grave. Il primo allarme sull'incremento delle persone povere nella provincia di Lecce lo aveva lanciato il Centro Servizi Volontariato Salento nel novembre scorso, nel tentativo di scuotere la politica troppo spesso distratta e assente sui temi veri, quelli vicini alle persone e ai loro bisogni, con dati allarmanti: sono circa 41mila in tutta la provincia le persone assistite dal Banco delle Opere di Carità, quasi il doppio rispetto al 2010. Un dato che, visto l'acuirsi della crisi economica, secondo le stime negli ultimi mesi è aumentato di circa 20mila richieste. Tra loro ci sono sia coloro che si trovano al di sotto della soglia di 800 euro al mese, in situazioni di povertà assoluta, ma anche coloro che vivono la difficoltà di arrivare alla fine del mese. Giovani, pensionati e immigrati, ma anche donne e uomini in età lavorativa e con famiglia, per la maggior parte disoccupati ma anche lavoratori (precari e non) con un reddito molto basso, tanto basso da non essere sufficiente per sostenere le spese della famiglia. Un profilo normalizzato quello che contraddistingue i poveri della provincia di Lecce, ricostruito anche grazie al rapporto Impoveriti rilanciato dalla Caritas di Lecce secondo cui, solo nella città capoluogo, sono 2.000 le famiglie in condizioni disperate, 300 i pacchi dono mensili alle famiglie bisognose da parte del Banco alimentare della Caritas stessa e 100 le persone senza casa che vivono nell'abbandono. Una povertà che è ormai entrata a pieno titolo nella vita delle famiglie, attraverso nuove forme, spesso poco visibili e legate a doppio filo all'assenza di speranza nel futuro: è di pochi giorni fa la pubblicazione del secondo rapporto dell'Istat sulla coesione sociale che evidenzia, tra le tante lacune, come la Puglia sia tra le prime regioni in cui l incidenza dei lavoratori con

Peppino Impastato era un giovane siciliano di Cinisi, il cui padre, Luigi, era un mafioso, al soldo del boss Badalamenti, che abitava esattamente a cento passi dalla casa di Peppino. Con i suoi amici Peppino riuscì a fondare una radio libera, e da quei microfoni incominciò a denunciare tutti i loschi traffici che gravitavano nel suo paese, in particolare quelli che si sviluppavano intorno alla costruzione dell autostrada che avrebbe attraversato il territorio di Cinisi. Fu minacciato più volte, ma lui non mollò, e fu ammazzato. Il 9 maggio del 1978. Il suo corpo fu portato nei pressi di un binario ferroviario e fu fatto saltare in aria col tritolo, per cercare di far credere che stesse preparando un attentato. E gli inquirenti depistarono le indagini, fino a quando, però, la verità venne, comunque, a galla e lo stesso Badalamenti venne condannato. I cento passi , film di Marco Tullio Giordana, ha come ultima immagine i funerali di Peppino Impastato, che qualcuno provò, pure, a far svolgere in forma privata e quasi nascosta , per non infastidire il potere mafioso. Le parole del gigantesco striscione che apriva quel corteo, invece, le guardarono tutti: Peppino è vivo e lotta insieme a noi , una vera e propria dichiarazione di fede, quasi religiosa ed evangelica. La storia di Peppino Impastato ricorda quella degli otto gesuiti dell Università del Centro America, ammazzati a San Salvador, nel 1989, dagli squadroni della morte del governo fascista di quel paese. La notte in cui furono ammazzati gli otto gesuiti, la guerrilla si era, ormai, quasi del tutto impadronita della città. I militari erano senza speranza e si lasciavano andare, senza alcun controllo, ad azioni estreme. Cominciarono a bombardare la popolazione, per eliminare i capi della guerrilla . I gesuiti, ovviamente, non appartenevano alla guerrilla , per molto tempo, però, ave-

di SERENELLA PASCALI

di GABRIELE DE BLASI

contratti a termine sul totale dei dipendenti è più alta (19%). A pagarne le spese ancora una volta le fasce più deboli, le persone sole, gli immigrati, i giovani e le donne. Per fare il punto sulla preoccupante deriva di impoverimento delle famiglie e per puntare l'attenzione sul ruolo che il volontariato di ispirazione cristiana assume in questa difficile situazione, il Banco delle Opere di Carità di Puglia ha organizzato per giovedì 16 febbraio 2012 presso l'Auditorium Benedetto XVI (SS.275 Km 23,600) di Alessano il convegno "Il servizio delle Opere di Carità a favore dei poveri. Il non profit d ispirazione cristiana". Un incontro ricco di interventi e contributi, in particolare quelli di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-S. Maria di Leuca Perché una Chiesa a servizio degli ultimi? , del diacono Luigi Tamburro, presidente nazionale Banco delle Opere di Carità Avevo fame , di Elena Gentile, assessore regionale alle Politiche Sociali La Regione Puglia e il non profit d ispirazione cristiana , di suor Margherita Bramato, direttore generale della Pia Fondazione Card. Panico Ero ammalato , di Padre Rocco Cosi, direttore dell'Istituto Trinitari Provincia della Natività Ero diversamente abile , don Mimmo Ozza, responsabile della Comunità S. Francesco Ero ai margini della società , di Daniele Ferocino, Forum Terzo Settore Puglia Il ruolo del Terzo Settore: dalle risposte concrete alle politiche per i Beni Comuni e di don Gianni Leo, direttore della Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca Perché una mappa dei bisogni?. Ha moderato il convegno Luigi Russo, presidente del CSV Salento.

Peppino Impastato davanti a Radio Aut

Passeggio per i campi con il cuore sospeso nel sole. Il pensiero, avvolto a spirale, ricerca il cuore della nebbia vano lavorato per la promozione della giustizia nel paese, nel tentativo di alleviare le sofferenze della gente. Per questo erano visti e considerati come gente pericolosa . I gesuiti, d altronde, erano in contatto con la guerrilla , all interno e all esterno del paese, ma cercavano anche di intessere rapporti con il governo. Il loro tentativo era quello di rendere possibile un accordo. Ma tutto questo li rendeva pericolosi agli occhi dell esercito. Forse perché, spesso, i mediatori sono più pericolosi dei rivoluzionari radicali . Furono trucidati in una notte del 1989. Come Peppino Impastato. Ma nella memoria del loro popolo vivono ancora, e con il loro popolo lottano ancora, nel sogno di un mondo senza ingiustizie.


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EVENTI

di MARIA DE GIOVANNI Emma Marrone è la vincitrice della sessantaduesima edizione del festival della canzone italiana di Sanremo, con la canzone non è l inferno . Emma vero nome Emmanuela, nasce a Firenze il 25 maggio del 1984, ma cresce ad Aradeo, dove i suoi compaesani aspettano con trepidazione il ritorno a casa della loro concittadina che vittoriosa ha portato alto il nome del Salento e con orgoglio, fino a SanRemo. Il brano è stato scritto per lei da Kekko dei Modà con il quale la cantante aveva già cantato. Il suo paese, Aradeo durante la messa in onda del festival era riunito e ha seguito la sua beniamina già reduce della vittoria di amici, sostenendola con il televoto che l ha vista vittoriosa, è con lei il Salento ha vinto ancora. Emma dalla personalità ribelle e passionale per la musica ha esordito nel 2003 nel talent show

Super star tour, trasmesso da Italia 1. Il successo arriva con la vittoria di amici nel 2009, da allora la sua carriera non conosce blocchi continuando a vincere dischi di platino e duettando con artisti del calibro di Taylor Smith, Gianna Nannini e Vasco Rossi. Debutta anche come attrice facendo una piccola parte in Benvenuti al nord. Emma non è solo un personaggio del panorama musicale e dello spettacolo, è in realtà, una paladina nella campagna per la prevenzione dei tumori e del movimento delle donne Se non ora quando , il quale lotta contro la mercificazione del corpo femminile e la sottomissione del ruolo femminile a quello maschile. Che dire, una salentina doc, dalla grinta irruenta, che porta avanti i suoi ideali nonostante le avversità. La sua canzone "non è l inferno" è l inizio di una nuova cultura, che grida al mondo i suoi problemi e che forse con un sistema differente, l inferno diventa paradiso.

Borgagne emula Novoli La nuova vita del lapideo pugliese

La "FOCARA", alta 17 metri, è stata Si chiude a Lecce la mostra Oltre la pietra: il senso della materia accesa mercoledì 15 febbraio tra la folla Le pietre pugliesi rivivono interpretate in una declinazione assolutamente BORGAGNE. Sono terminati per tempo i preparativi per l allestimento della focara di Borgagne, che quest anno ha delle dimensioni mastodontiche. Il momento di maggiore aggregazione per chi l ha progettata, è stato durante l erezione del monumentale della focara. Il materiale utilizzato per la costruzione sono fascine di potatura che sono trasportate nel piazzale alla periferia del paese dove il pignone è cresciuto giorno dopo giorno. Quest anno l idea di un cambiamento nella sua realizzazione nasce da una scommessa fatta tra alcuni giovani contadini, che con impegno, genialità e costanza hanno regalato ai cittadini di Borgagne un manufatto unico ottenendo e costruendo una focara che emula quella di Novoli. Il sacrificio è il risultato dell impegno profuso durante il lavoro, ne erigono una grande opera nella provincia di Lecce in termini di altezza e larghezza. Sono stati tanti i volontari che insieme hanno contribuito alla realizzazione di quella che appare un opera di competenza e abilità dei costruttori, che hanno lavorato anche quando le condizioni meteo erano avverse. Ci sono voluti circa quaranta giorni di lavoro per dare una visione differente e una valorizzazione di Borgagne, verso un evento che unisce il sacro al profano. Il grande falò è stato acceso il 15 Febbraio alle ore 19.00 dopo la rituale processione in onore del Santo patrono Sant Antonio da Padova. La comunità di Borgagne è strettamente legata al culto di Sant Antonio da Padova ed è al santo patrono che viene dedicata la focara, un rito pagano che trova le sue origini nell antica civiltà contadina, il rito propiziatorio bruciava l inverno per aspettare una proficua stagione lavorativa. Il connubio trova le sue origini nel lontano 1263 quando Fra Buonaventura nel corso della traslazione di Sant Antonio durante l ispezione trovò la lingua del santo rosea, integra e ben conservata nonostante fosse morto circa trent anni prima. Da allora in devozione a Sant Antonio è realizzata e offerta la focara. (M.D.G.)

inedita. La sperimentazione si concentra sulle superfici e crea percorsi che sfruttano le sfumature, gli spessori e il gioco tra la materia grezza e quella lavorata in una continua mutevolezza, nella quale ogni percorso è dedicato a uno dei bacini estrattivi della Puglia. La nuova vita del lapideo pugliese, il suo spirito mutante, passa, per le mani di chi con la pietra lavora, crea, sogna. La mostra narra della produzione ed estrazione dei materiali lapidei in terra di Puglia e, nelle pagine leccesi, lo fa attraverso gli occhi di artisti di fama internazionale, fotografi che hanno fatto della loro capacità di riprendere gli spazi e le strutture un punto di riferimento importante per la propria ricerca: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Ferdinando Scianna, chiamati dalla Regione Puglia a compiere un viaggio inedito in Puglia, un viaggio tra le pietre e i monumenti. Una mostra entusiasmante che non lascia spazio a vuoti alcuni, ma che, anzi, racconta e sventra una realtà cara al nostro territorio e alla Regione Puglia, una realtà che parla di una storia antica come le nostre origini, una storia su cui è seduto il passato mentre si scolpisce il presente e il futuro. L anticipazione leccese, voluta fortemente dalla Regione Puglia, in collaborazione con lo Sportello regionale per l internazionalizzazione delle imprese, coordinato dal Servizio Internazionalizzazione, chiude oggi in bellezza portando in scena, nella suggestiva saletta del Chiostro del Duomo, un dibattito di altissimo profilo incentrato sull incontro meraviglioso che vede dialogare il mondo delle attività produttive con la sensibilità di chi immagina e crea attraverso il linguaggio specifico dell arte. Tra i volti noti in sala, seduti al tavolo dei relatori, la vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, madrina e ferma sostenitrice della tappa leccese, Massimo Alfarano, Assessore alla Cultura Comune di Lecce, Giorgia Marrocco della direzione Pimar di Cursi, Mauro Lazzari di Metamor - architetti associati, Toti Carpentieri, critico d arte, e Luigi De Luca, direttore Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce. In questi giorni la Regione Puglia afferma la vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone ha approvato in Commissione la legge sulle attività estrattive. Si tratta di una legge importante che parla di sanzioni come di recupero, di opportunità ma anche di impegno territoriale. La pietra è una risorsa, una ricchezza e noi non possiamo prescinderne. Bisogna, però, rendere compatibile l attività estrattiva con l ambiente, con il territorio, bisogna evitare, cioè, che un opportunità di sviluppo si trasformi in un danno inferto allo sviluppo stesso. Se questa cultura non la si favorisce, non la si diffonde nelle scuole, nelle università, tra i giovani, se non la si matura sin dall inizio, tutto allora risulterà slegato e faremo un grande passo indietro. Le cave, il territorio, l ambiente, la pietra, l arte, la creatività conclude Loredana Capone sono figli della stessa madre e devono assolutamente riconoscersi, sentirsi vicini. Solo se questo collegamento è visto anche dagli amministratori pubblici allora la comunità ne potrà avere ricchezza, diversamente, ci saranno sempre e soltanto le occasioni del minuto per favorire la ricchezza di qualcuno ma non si creerà sviluppo complessivo .

di BEATRICE ARCANO Si sono concluse, lo scorso 10 febbraio 2012, le operazioni di voto per decretare i vincitori della quarta edizione del concorso fotografico on-line I Presepi indetto dall'Associazione TuristicoCulturale Pro Loco del Salento di Casarano. Il concorso, ideato per far conoscere i presepi salentini, si è trasformato in una vetrina per numerosi presepi sparsi in tutta Italia. Diversissime le tipologie e la provenienza delle foto da Treviso a Messina Ben 111 i presepi proposti, da quelli familiari, a quelli allestiti in piazza e nelle chiese, accomunati da un senso di religiosità che trasuda anche dalle foto presentate. Numerosissimi i visitatori che hanno decretato il successo dell'iniziativa sia sul portale prolocosalento.it chè su Facebook, nonostante la possibilità di votare i presepi sia stata limitata per solo 10 giorni, centinaia sono stati i messaggi e-mail e i mi piace sul social network che hanno decretato i vincitori. I vincitori sono: 1) Presepe più votato sul portale Prolocosalento n. 94: con 149 voti, realizzato artisticamente da Petrone Pasquale di Barra in provincia di Napoli; 2) Presepe più votato su Facebook il n. 7: con 300 preferenze, realizzato a mano da Roberto D'Addario di Palo del Colle in provincia di Bari; 3) Più foto di soggetti diversi: va a Giuseppe Brocchini da Senigallia in provincia di Ancona che ci ha inoltrato 16 diversi presepi; 4) Il presepe più artistico n. 24: allestito nella parrocchia di Brada di Piave in provincia di Treviso, le cui foto ci sono state inviate da Enrico Pavan; 5) Uno dei presepi più originale è il n. 82 che ci è stato inviato da Giuseppe Messina di Napoli, curato nei minimi particolari; 6) La foto più bella: ad aggiudicarsi la vittoria in questa categoria è la foto che raffigura il presepe n. 65 realizzato dai fratelli Mino e Alessio Oldebrandini di Gallipoli in provincia di Lecce. Un ringraziamento particolare da parte della nostra associazione va inoltre a Giovanni Teberino 51 52 56 63 - 80). da Campobasso per i sui particolari presepi pregni di significato. A tutti i premiati verrà assegnato un riconoscimento a tema a cura della ditta Fratelli Colì di Cutrofiano sponsor dell'iniziativa. Le foto dei presepi in concorso sono visibili sul portale dell'Associazione all' indirizzo: http://www.prolocodelsalento.it.


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SPETTACOLO / EVENTI

Dopo una breve pausa riprende il progetto del Comune di Lecce sostenuto da Puglia Sounds dedicato alle giovani band salentine. Il palco delle Officine Cantelmo ospiterà Bandabardò, Omar Pedrini affiancato da Raffaele Casarano e Marco Bardoscia, il rapper Fedez, Giovanni Lindo Ferretti e i gruppi iscritti al portale www.officinedellamusica.org

OFFICINE DELLA MUSICA

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43^ Stagione lirica della Provincia di Lecce

L'articolato programma prevede anche incontri di formazione, un Un incontro dedicato tour in club italiani e stranieri, azioni di promozione e la produzione a Cloe Elmo per il ciclo di un cd con i migliori brani dei gruppi partecipanti Dopo i risultati ottenuti nel 2011 torna anche nel 2012 il progetto Officine della musica, promosso dal Comune di Lecce con il sostegno di Puglia Sounds - PO FESR Puglia 2007- 2013 Asse IV e in collaborazione con numerosi partner privati. La programmazione è ripartita venerdì 17 febbraio con il concerto della Bandabardò e proseguirà per tutto l anno con incontri di formazione, un tour in club italiani e stranieri, azioni di promozione e la produzione di un cd con i migliori brani scelti tra i gruppi iscritti al portale www.officinedellamusica.org. Dopo il concerto d apertura della Bandabardò, che dopo quasi 20 anni di attività può ritenersi una delle live band più vitali d'Italia, le Officine Cantelmo ospiteranno altri tre live. Sabato 17 marzo appuntamento con un progetto speciale che vedrà sullo stesso palco il cantante, poeta, attore Omar Pedrini, già leader dei Timoria, e due tra i più apprezzati jazzisti salentini, il sassofonista Raffaele Casarano e il contrabbassista Marco Bardoscia. Sabato 21 aprile arriva sul palco il

giovane rapper milanese Fedez. Domenica 13 aprile Officine della musica accoglie il nuovo spettacolo di Giovanni Lindo Ferretti, A Cuor Contento , che attinge a piene mani da trenta anni di repertorio musicale riproponendo brani dei CCCP, dei CSI e dei PGR fino ai lavori da solista in chiave riarrangiata. Tutti i concerti (ore 22.00 ingresso 12 euro) saranno aperti da due/tre band iscritte al portale che avranno anche la possibilità di andare in tour in alcuni club italiani e stranieri. Inoltre anche per il 2012 sono previsti una serie di incontri di formazione dedicati a giornalisti e critici musicali e soprattutto a chi si muove e lavora nel mondo della musica. Officine della Musica nasce all interno delle Officine Cantelmo di Lecce per creare una casa della musica indipendente dove far crescere i giovani musicisti salentini e ospitare piccoli e grandi concerti. Officine della Musica è anche una scuola, un luogo di formazione dove entrare in contatto con i mestieri legati al mondo della musica (gli incontri del 2011 sono confluiti in un libro a cura di Gianpaolo Chiriacò), un censimento delle

nuove realtà musicali presenti sul territorio, attraverso il sito internet www.officinedellamusica.org: una vetrina per tutte le band indipendenti partecipanti al progetto. Nel primo anno il progetto ha permesso a una ventina di band di dividere il palco con grandi nomi della musica italiana: Marracash, Tiromancino, Max Gazzè, Ministri, Luci della Centrale Elettrica, Radiodervish offrendo ulteriore visibilità e occasione di crescita. Tutte le band che si sono esibite nel corso del programma sono invece parte di una compilation che raccoglie tutti i colori musicali di questa terra che sono diventati le sezioni del sito e di questo libretto (canzone, ritmi, rock, etno). Tra queste band cinque sono state selezionate e hanno avuto la possibilità di realizzare un videoclip diretto da Gianni De Blasi (Punto Exe). Come ulteriore trampolino di lancio per i cinque vincitori è stato istituito un ufficio stampa professionale che ha promosso i brani e i video nei circuiti di settore, le radio, internet e un booking che ha organizzato un mini tour che ha toccato Bari e Roma. Officine della Musica ha inoltre risposto ad alcune esigenze del territorio attrezzando una sala prove (presso il Casello Km97 sulla LecceNovoli) per le giovani band e trasformando le Officine Cantelmo in una sala concerti attraverso un adeguamento acustico.

Festival del XVIII Secolo - Quinta Edizione 2012

La storia siamo noi. Arte e vita quotidiana in una società in movimento L Associazione Romana Amici della Musica A.R.A.M., in collaborazione con il Conservatorio Tito Schipa di Lecce e altri enti territoriali e con il contributo di prestigiose istituzioni culturali, organizza la quinta edizione del Festival del XVIII Secolo, dedicato appunto al repertorio del XVIII secolo, finalizzato alla diffusione della conoscenza della produzione musicale e del contesto artisticoculturale dell epoca. Gli incontri proporranno all ascolto del pubblico composizioni tra le più significative del XVIII secolo, collocate nel loro contesto culturale e storico-artistico per una più proficua fruizione da parte degli spettatori. A tale attività più strettamente musicale si unisce una serie di incontri dedicati al teatro, all arte, alla storia, al costume

sociale. Il progetto è nato con il fondamentale contributo dei docenti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Tito Schipa di Lecce e si arricchisce dell ulteriore apporto di vari altri docenti interni ed esperti esterni al fine di costituire una sinergia avente a scopo la valorizzazione di un patrimonio musicale tra i più preziosi seppur di raro ascolto, il disegno di dare visibilità a luoghi d arte della stessa epoca vivificandoli grazie alla musica, l ambizione di cogliere un periodo storico nelle sue linee culturali e di costume. La realizzazione degli eventi è affidata a concertisti, musicologi ed artisti di livello, esperti nel repertorio d epoca barocca, tardobarocca e classica. Tra essi numerosi docenti del Conservatorio

Tito Schipa di Lecce con il fondamentale contributo di autorevoli ospiti. Il programma generale prevede concerti, produzioni teatrali, conferenze-concerto, conferenze e proiezioni cinematografiche L A.R.A.M. Associazione Romana Amici della Musica è stata fondata a Roma nel 1971. Presidente e fondatore ne è stato il Prof. Ettore Paratore al quale è succeduta, nel 1984, la Prof.ssa Maria Fernanda Germano Gullotti. Dal 1999 ne è presidente il M.tro Corrado Nicola de Bernart. Per l alto profilo dell attività svolta l A.R.A.M. è stata insignita del Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per il programma si può contattare il Conservatorio Tito Schipa di Lecce.

di conferenze ANTEPRIMA

Venerdì 17 febbraio nelle sale del Museo provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, si è tenuto il secondo appuntamento del ciclo di conferenze di introduzione alle opere liriche Anteprima , promosso da Provincia e Associazione Nireo, all interno della 43^ Stagione lirica della Provincia di Lecce. L incontro, a cura del critico musicale e vicepresidente della Fondazione Ico Tito Schipa e della Nireo Eraldo Martucci è stato dedicato al mezzosoprano leccese Cloe Elmo, nel cinquantesimo anniversario della morte. Nata a Lecce il 9 aprile 1910 e morta ad Ankara, ad appena 52 anni, il 24 maggio 1962, Cloe Elmo, mezzosoprano prediletto da Arturo Toscanini, bruciò, tra la fine degli anni 30 ed i primi anni 50, le tappe di una straordinaria carriera, dividendosi tra la Scala di Milano e il Metropolitan di New York, dove peraltro c è un suo busto. Tra le sue interpretazioni, La Gioconda e la Carmen , entrambe in cartellone quest anno, ed alcuni brani tratti dai due lavori e da lei incisi negli anni 40 che saranno fatti ascoltare durante la conferenza. Eraldo Martucci è socio dell Associazione Nazionale Critici Musicali dal 1999, ed ha fondato insieme al pianista Francesco Libetta, e con l aiuto della Fondazione Patrons of Exceptional Artist di Miami, l Associazione Nireo che è anche etichetta discografica. Tra le sue pubblicazioni, il cofanetto di 31 cd con tutte le registrazioni del grande tenore leccese Tito Schipa, ed il cd Le voci di Lecce , inclusa Cloe Elmo. Il calendario del ciclo di conferenze Anteprima proseguirà, sempre al Museo Castromediano di Lecce (ore 18.30), giovedì 23 febbraio, con Serata dedicata a Tito Schipa e a L elisir d amore , a cura del critico musicale Giancarlo Landini e del prof. Paolo Fabbri (in collaborazione con Ouverture e la Fondazione Tito Schipa Ente Morale); venerdì 2 marzo, con Storie di Carmen a Lecce e nel mondo: divagazioni, proiezioni e ascolti , a cura di Eraldo Martucci.


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SPORT

A UGENTO BOXE INTERNAZIONALE Nel PalaOzan di Ugento l'Italia batte la Slovacchia In evidenza l ugentino Giuseppe Carafa di ANDREA MONTINARO UGENTO. Quest' anno il IV GALA' PUGILISTICO città di Ugento ha visto i forti fighter italiani contro i rappresentanti slovacchi. L' Italia si è imposta con un bel 7 a 0 in un spettacolo sportivo di alto livello ed un pubblico di oltre 1.500 persone. Tra i pugili italiani che hanno partecipato all' evento il neo Campione Mondiale del "World Police & Fire Games" al Madison Square garden di New York dei pesi welter, Dario Vangeli delle Fiamme Oro, cresciuto nella famosa ed importante palestra BEBOXE di Copertino con il tecnico F. Stifani.

Altri atleti salentini Andrea Manco di Melissano e l' ugentino Giuseppe Carafa (foto), plurititolato che ha sconfitto l 'ostico ed indomabile PatriK KovaK. Ospite d 'onore Franco Zurlo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1964, Campione d'Italia dei pesi gallo nel 1970 e Campione d' Europa nel 1972. La serata ricca di grandi emozioni è stata dedicata a Matteo, ragazzino che combatte quotidianamente un raro caso di distrofia. Il rapper ALEX CJ oltre a dedicare uno dei suoi brani a Giuseppe Carafa e Andrea Manco ha ricordato nel brano l' importanza della beneficienza per Matteo ed un saluto ad Alessio Conte il pugile

Anno IV - n. 68 Iscritto al N° 1006 Registro della Stampa Tribunale di Lecce decreto del 28/11/2008 Iscritto al R.O.C. al numero 18004

DIRETTORE RESPONSABILE Vittorio Calosso direttore@ilsalentinoeditore.com DIRETTORE EDITORIALE Alessandro Candido redazione@ilsalentinoeditore.com L'ugentino Giuseppe Carafa esultante e vittorioso

figlio del tecnico Carmine Conte tragicamente scomparso a soli 18 anni per incidente stradale.

EDITORE: Il Salentino Editore srl Via Larghi case sparse s.n. 73026 Melendugno (Le) Tel/Fax 0832/833918 sito web: www.ilsalentinoeditore.com e-mail: ilsalentinoeditore@alice.it info@ilsalentinoeditore.com STAMPA: Master Printing Srl Via delle margherite, 20/22 70026 Modugno (Ba) GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Giorgio Serino (FLUXUS COOPERATIVA) giorgioserino@libero.it

LECCE. Con grande entusiasmo la sezione provinciale del Centro Sportivo Italiano ha organizzato il primo gran premio regionale di tennis-tavolo, al quale hanno partecipato con tanta sportività e amicizia numerosi atleti provenienti da tutta la regione, disabili e normodotati. La manifestazione, perfettamente organizzata dal Csi con la collaborazione di Utopia Sport, si è tenuta a Lecce, nella palestra adiacente alla struttura dedicata a San Domenico Savio. Le gare hanno avuto inizio alle ore 9 : 00, durante le quali si sono scontrati atleti che già conoscono il mondo del tennis-tavolo insieme ad alcune nuove leve. Da evidenziare un grande passo avanti

degno di ogni lode da parte dell organizzazione : gli atleti disabili hanno avuto la possibilità di giocare con i normodotati, diminuendo così sempre più le differenze fra le due categorie dando la possibilità di una ancora maggiore integrazione. Vincitore della categoria Veterani è stato Carlo Pinto, atleta di Pisignano proveniente dall associazione Utopia sport. Nella categoria Senior sfortunato secondo posto di Mulino, che cade in finale contro Colaci. Buona la prova di Paolo Congedo, arrivato primo nella categoria under 21, mentre Andrea Turco, sempre di Utopia Sport, raggiunge il primo posto nella categoria juniores. Il primo posto femminile va ad Anna

Grazia Turco, mentre De Carlo guadagna il primo posto della categoria ragazzi. Buona anche la prova di Davide Borgia e di Marco De Santis, di Martano, arrivati rispettivamente secondo e terzo. Durante la manifestazione presente anche il presidente regionale del Comitato Paralimpico Antonio Vernole e la sig.ra Serafina Grandolfo, consigliere nazionale del CSI. Per il CSI non esistono differenze fra atleti disabili e normodotati ha commentato il direttore tecnico del CSI Michele De Giorgi, mentre il presidente Marco Calogiuri ha già annunciato il prossimo appuntamento che si terrà nel mese di marzo con la storica corsa campestre. (R.L.)

Il CSI ripropone la sua fondamentale presenza sul territorio salentino di RICCARDO LONGO LECCE. Si è tenuta nella serata di venerdì dieci febbraio l assemblea provinciale del Centro Sportivo Italiano di Lecce, sul tema l educazione sfida lo sport durante la quale è anche stato rinnovato il consiglio direttivo. La manifestazione si è tenuta a Lecce, nella sala adiacente alla Chiesa di San Giovanni M. Vienney, in Piazza Partigiani. Alla presenza di numerose associazioni sportive, testimoni di una ormai affermata realtà presente sul territorio, il presidente provinciale del CSI, Marco Calogiuri, ha sottolineato alcuni fondamentali punti dell attività svolta alla guida dell associazione, evidenziando anche quali sono gli obiettivi che la direzione si pone per il nuovo mandato, come rafforzare il rapporto con il comitato paralimpico, sottolineando inoltre la collaborazione tutt ora in vita con la UISP, della quale era presente anche il presidente Gianfranco Galluccio. Sono intervenuti nel corso della serata anche la vice-presidente della Re-

gione Puglia Loredana Capone, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, l assessore comunale allo sport Nunzia Brandi e l assessore provinciale Filomena D Antini, quest ultima ha voluto sottolineare l impegno economico che la provincia di Lecce ha preso per finanziare le attività oratoriali. Il direttore tecnico Michele De Giorgi ha avuto modo di illustrare l attività finanziaria della sezione di Lecce del Centro Sportivo Italiano, evidenziando come questo periodo di crisi si rispecchi anche in questo ente, evidenziando comunque che i tesseramenti degli atleti sono una risorsa fondamentale. Un saluto lo hanno rivolto anche il Padre Spirituale del CSI Don Damiano Madaro e il presidente regionale Dino Diso. Al termine della serata i rappresentanti delle varie associazioni hanno votato per la riconferma di Marco Calogiuri alla guida del CSI di Lecce, eleggendo anche i nuovi membri del consiglio provinciale insieme ai revisori. Il Centro Sportivo Italiano negli ultimi anni si è rivelato una fondamentale realtà

REDAZIONE AMMINISTRAZIONE UFFICIO MARKETING E PUBBLICITÀ: Via Larghi case sparse s.n. 73026 Melendugno Le Tel. 0832/833918 / Tel.-Fax 0832/831481 ilsalentinoeditore@alice.it RESPONSABILE RELAZIONI ISTITUZIONALI, PUBBLICITÀ, MARKETING Dr. Pantaleo Candido Tel. 392/4202079 info@ilsalentinoeditore.com Abbonamento annuale 18,00* La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. La collaborazione a questo giornale è gratuita ed aperta a tutti. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione anche se parziale, di testi, documenti e foto senza autorizzazione. Il Salentino Editore Srl si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrari agli interessi del Salentino Editore srl. 2. Violino le disposizioni vigenti in materia di diritto d autore. 3. Contengano informazioni fuorvianti e scorrette. 4. Non rispondano ai requisiti minimi di impaginazione professionale. 5. Non siano pervenute nei termini concordati. 6. Siano state fornite in modo incompleto. In tutti i casi Il Salentino Editore Srl non è responsabile per il contenuto di dette inserzioni e comunicazioni. *Il salentino è un settimanale distribuito gratis nel Salento.

per i giovani del Salento, che in numerose comunità hanno abbracciato le proposte sportive avanzate da questo ente, come il Calcio, il Tennis-tavolo e le arti marziali.

Hanno collaborato a questo numero: Pantaleo Candido, Alessandro Candido, Elio De Santis, Marco Candido, Vittorio Calosso, Maurizio Antonazzo, Pasquale De Santis, Matteo Pagliara, Valeria Cannazza, Andrea Montinaro, Daniele Ferrari, Giorgio Serino, Maria De Giovanni, Luigi Merico, Paola Mastrolia, Riccardo Longo, Dino Lisi. Associati Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 15390


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SPORT

CALCIO CADETTI - GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI L Istituto Comprensivo C. Antonaci di Martano si aggiudica il titolo provinciale di ANDREA MONTINARO Dopo il secondo posto dell anno scorso, l Istituto Antonaci si conferma ai vertici provinciali della categoria cadetti conquistando il titolo sul terreno in erba del comunale di Martano. Per l occasione lo stadio, messo a disposizione dall amministrazione comunale e dal presidente dell ASD Martano Domenico Scordari sempre presente e disponibile, era gremito da alunni genitori ed insegnanti che muniti di bandiere striscioni e trombe, hanno incitato la

squadra dall inizio alla fine. L avversario di turno era l I.C. di Ugento arrivato in finale dopo aver battuto in semifinale l I.C .di Parabita. Prima dell incontro, con le due squadre schierate a centro campo, si è osservato un minuto di silenzio in ricordo della shoah. La partita ha inizio, e sin dalle prime battute, la supremazia del Martano era evidente, con i ragazzi allenati dal prof. Oronzo Potì padroni del campo ma imprecisi e frettolosi nelle tante conclusioni a rete.

Dopo aver sfiorato ripetutamente il goal e con un possesso palla pressoché costante, l Istituto Antonaci finalmente ha aggiustato la mira, e nei minuti finali con un gran diagonale dell ottimo Andrea Giannuzzi ha coronato il sogno della vittoria bucando la porta dell Ugento e scongiurando così la lotteria dei calci di rigore. Vittoria sofferta ma meritata dai ragazzi del prof. Potì che nel tripudio generale a fine partita, lanciavano le magliette come da consuetudine, all indirizzo dei tanti tifosi accorsi ad assistere alla finale provinciale

ottimamente organizzata dalla professoressa Susi Caracuta. Si è svolta quindi la premiazione dei ragazzi alla presenza della dirigente scolastica dell Istituto dottoressa Maria Adele Campi, della direttrice amministrativa Marina De Lorenzis, del coordinatore provinciale di Scienze Motorie Prof. Umberto Pini del vicesindaco Stefano Gallo e del presidente dell ASD Martano Domenico Scordari. Un ringraziamento speciale va al custode dello stadio sig Luigi Zacheo e allo studio fotografico Greco di Martano.

Dalla Sicilia 3 primi posti su 2 atleti

K4D "ASSO PIGLIA TUTTO" Trionfo alla Coppa Italia di Karate Kyokushinkai per la K4D di Carpignano Salentino

CARPIGNANO SALENTINO. Si è tenuta il 29 gennaio 2012 a San Cataldo (in provincia di Caltanissetta) la Coppa Italia di Kyokushinkai, lo stile di Karate più praticato al mondo, noto per la sua rigida disciplina e per la durezza delle regole che viggono nei combattimenti: contatto pieno e assenza di protezioni. Alla gara hanno preso parte club provenienti da tutto il territorio nazionale. Tra le associazioni sportive presenti, grandi soddisfazioni ha avuto la K4D KyokushinKai Kan Karate Dojo Sport e Salute di Carpignano Salentino diretta dal Sensei Luigi Bovino (esperto maestro, cintura nera di quarto Dan) e dal Senpai Daniele Caló (cintura nera di secondo Dan) grazie ai suoi 2 atleti: lo stesso Daniele Caló e la diciasettenne Federica Caló. Daniele ha messo a segno un'incredibile doppietta Kata - Kumite, ossia tecniche standardizzate di combattimento contro più avversari (nella categoria 14 anni - Open dal quarto Kyu in su, comprendente cinture verdi, marroni e nere) e combattimento libero

(pesi leggeri, -70 Kg), classificandosi primo in entrambi. Il capolavoro è stato completato dalla giovanissima allieva Federica, la quale ha vinto la sua categoria (Kata 14 anni - Open fino al quinto Kyu, comprendente invece cinture bianche, arancioni, blu e gialle). "Questo risultato spiega Daniele Calò - è il frutto di anni e anni di duro allenamento, ben dodici, oltre che di allenamenti tutte le sere nelle varie associazioni federate IKO Matsushima (IKO Matsushima è un'organizzazione di Kyokushinkai a livello mondiale, NdR). Ci vuole veramente tanto impegno per dedicarsi all'istruzione altrui e poi trovare anche il tempo di perfezionare se stessi. Tuttavia il merito di questo successo, per la passione che ogni giorno ci mette nell'insegnamento, va anche al sempre disponibile Sensei Bovino." Il prossimo appuntamento per gli atleti della palestra K4D sarà quello di Sannicola (Lecce) il prossimo 29 aprile.

Definito nei dettagli il 19°Rally Città di Casarano Rivisitato il percorso con l inserimento di una nuova prova speciale nei pressi di Santa Maria di Leuca. Cambia anche la sede del Parco riodino notturno che si sposta nella centrale piazza San Giovanni di ALESSANDRO RIZZO CASARANO (Le), 13 febbraio 2012. Con largo anticipo, la rodata equipe organizzativa del Rally Città di Casarano ha già completato l articolato lavoro di studio e di definizione dei dettagli logistici ed organizzativi, relativi al secondo appuntamento stagionale col Challenge Rallies Nazionali di Settima Zona, di scena lungo gli asfalti dell estremo tacco d Italia nei giorni di sabato 21 e domenica 22 aprile. Anche quest anno, la gara avrà molto da offrire sul piano sportivo e dello spettacolo; il riconfermato coefficiente di validità 1,5, pone infatti la competizione salentina tra gli eventi automobilistici più importanti del centro sud. Pur proponendo una formula di gara piuttosto semplice, all insegna della tradizione e del successo ottenuto negli ultimi anni, la manifestazione presenta molti elementi di novità. Il tracciato di gara subirà alcune sostanziali modifiche che daranno maggiore valore tecnico a questa edizione. La principale innovazione apportata riguarda la disputa della inedita prova speciale denominata Punta Ristola , che si aggomitola tra le stradine rurali ricadenti nei territori

di Castrignano del Capo e Patù, con partenza ubicata nelle vicinanze di Santa Maria di Leuca. Il nuovo settore cronometrato, con un piano stradale a tratti molto veloce, sostituirà la prova di Marina di Alliste . Molto di nuovo avrà anche la speciale di Marina di Pescoluse , il cui percorso rispetto allo scorso anno risulta rinnovato del tutto nella seconda parte. Ma le novità di rilievo legate al 19°Rally Città di Casarano non riguarderanno solo i teatri di sfida, ma anche l ubicazione del parco partenza e del parco riordino notturno tra il primo e il secondo giorno, che quest anno verranno allestiti nella centralissima piazza San Giovanni Elemosiniere e non più quindi nell area antistante le scuole elementari di Piazza San Domenico. Una scelta, che oltre a dare maggiore risalto a un evento motoristico di spessore, sempre tanto amato e tanto atteso, consentirà ai cittadini e ai visitatori di poter vivere da vicino il colorato ed affascinante mondo dei rally, mentre gli appassionati e gli addetti ai lavori avranno anche l occasione di conoscere le bellezze storiche ed architettoniche che si affollano intorno alla bella e scenografica piazza.

di MARCO CANDIDO Dopo gli ottimi risultati del 2011, inizio d anno estremamente positivo per l associazione sportiva Judo Nippon Martano dei tecnici Paolo Rizzo e Cosimo Sicuro, coadiuvati dagli allenatori Angelo Fuso e Luigi Zito. Domenica 15 gennaio a Taranto, nella competizione regionale per la qualificazione ai campionati italiani classe Cadetti (15-16 anni), l atleta Gloria FUSO ha conquistato, nella categoria 63kg, la qualificazione alla finale nazionale. Nella stessa competizione regionale anche gli atleti Nico SICURO, Danilo DE SANTIS e Giorgio ROSATO hanno ottenuto buoni risultati pur non conseguendo la qualificazione. Ancora risultati di rilievo nella due giorni del Trofeo Internazionale Città di Taranto svoltosi il 21 e 22 gennaio scorsi presso il Palafiom. Nella gara di Kata, valevole quale qualificazione per la finale nazionale, questi sono stati i risultai: due primi posti per le coppie Angelo FUSO - Cosimo SICURO nel NageNo-Kata e Giuseppe MARASCHIO (KDK Poggiardo )- Francesco PALANO nel Kodokan-Goshin Jitsu, un secondo posto per la coppia Lucio LUCERI (Olimpia Lizzanello) - Luigi ZITO nel Kime-No-Kata, due terzi posti per le coppie Mattia STELLA - Andrea CARATI nel Nage-No-Kata e Romina MARCUCCI - Milvia TOMA (Olimpia Lizzanello) nel Ju-No Kata. Le coppie classifi-

cate ai primi e secondi posti rappresenteranno la Puglia alla finale del Campionato Italiano di Kata che si terrà a Pordenone il prossimo 24 marzo. Nei tornei riservati agli Under 23 e Under 35 questi sono stati i risultati. Under 23: Laura GRIFFINI medaglia d argento, Beatrice SICURO e Andrea CARATI medaglia di bronzo, buone le prestazioni di Fernando SICURO e Mattia RIZZO, anche se non hanno permesso loro di arrivare al podio. Under 35: Giuseppe RUSSO medaglia di bronzo, Nella giornata di domenica si è tenuta la prima tappa del Trofeo Italia, manifestazione inserita nel circuito nazionale riservato alla classe Esordienti/B (13-14 anni) che ha visto la partecipazione di giovani atleti provenienti da tutte le regioni d Italia. Particolarmente positivi i risultati conseguiti in questa giornata vista la presenza di numerosi atleti di rilievo nazionale: Gloria DE SANTIS (52kg) secondo posto, Franco MATTEO (60kg) e Stefano FUSO (66kg) terzo posto, buono anche il piazzamento al 5° posto di Matteo SICURO. I risultati ottenuti da questi giovani judoka hanno permesso all associazione sportiva di conseguire in classifica generale il piazzamento come prima società pugliese. Agli istruttori, agli atleti e ai genitori, sempre presenti a fianco degli atleti più piccoli, i dirigenti sociali inviano un affettuoso ringraziamento.


23 Febbraio / 10 Marzo 2012

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