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RIT

Cecil R. Reynolds / Randy W. Kamphaus/ Adattamento italiano di Lina Pezzuti /2021

Reynolds Interference Task

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www.hogrefe.it/rit

In sintesi

Finalità

Età Misurazione della velocità di elaborazione complessa 6-94 anni

Formato Test di performance del tipo Stroop Composizione 2 compiti Stroop Somministrazione forma: individuale (carta e matita) tempo: 90’’ Scoring forma: protocollo di registrazione tempo: 5’ Campione 1740 ss. in 21 fasce d’età

Qualifica C Il RIT è un test di tipo Stroop di velocità di elaborazione complessa che misura l'integrità neuropsicologica generale, è somministrato individualmente ed è adatto a soggetti di età compresa tra 6 e 94 anni.

STRUTTURA

Co-normato con le Reynolds Intellectual Assessment Scales, Second Edition (RIAS-2), il RIT include due subtest, Interferenza Oggetto (IO) e Interferenza Colore (IC), i cui risultati concorrono al computo dell’Indice Totale Corretto (ITC).

• Inferenza Oggetto (IO): al soggetto è presentata una serie di immagini di animali comuni (ad es., uccello, cavallo, pesce, maiale) con parole che sono stampate sopra le immagini; gli si chiede di denominare l’animale sotto la parola piuttosto che leggere il nome della parola stessa. • Interferenza Colore (IC): al soggetto è presentata una serie di parole che denominano dei colori (ad es., rosso, verde, blu, nero), ma che sono stampate con un colore diverso; gli si chiede di nominare il colore con cui è stampata la parola invece che leggere la parola. • Indice Totale Corretto (ITC): fornisce una valutazione sintetica della velocità di elaborazione complessa, che implica il ricorrere soprattutto all’inibizione e allo shift attentivo.

La rapidità con cui si possono eseguire i semplici compiti proposti dal RIT – compiti che, senza limiti di tempo, quasi tutti dovrebbero eseguire alla perfezione – è considerata come espressione della velocità di elaborazione.

APPLICAZIONI

Come misura di velocità di elaborazione complessa che non richiede, per rispondere, un controllo motorio veloce e preciso, il RIT è adatto a una serie di scopi e si può impiegare quando è necessaria una valutazione della velocità di elaborazione mentale di un soggetto. Lo sforzo cognitivo richiesto consente di misurare gli effetti di trauma cranico, ictus, lesione cerebrale, demenza, morbo di Alzheimer e tumori cerebrali. Il RIT può anche essere utilizzato come misura dell’attenzione e dei deficit di velocità di elaborazione complessi e come mezzo rapido per misurare il recupero da una commozione cerebrale. In soggetti con ADHD permette una valutazione meno confusa della velocità di elaborazione complessa ed è in grado di rilevare il ritmo cognitivo lento (SCT – sluggish cognitive tempo) in bambini, adolescenti e adulti che hanno disabilità connesse all’apprendimento, alle emozioni, al comportamento e all’autoregolamentazione.

3 RAGIONI PER USARLO

Con due subtest invece di uno, offre maggiore copertura, maggiore coerenza e più affidabilità di una misura a un solo subtest.

Elevatissima attendibilità (alfa .90-.97)

e co-normato con un test di QI, memoria e velocità di elaborazione semplice (RIAS2), ne fanno un’ottima misura delle capacità di elaborazione cognitiva.

Le richieste motorie per eseguire i com-

piti sono ridotte al minimo, quindi questi sono più facili da interpretare come misure di elaborazione cognitiva pura.

Cognitivo e funzioni esecutive

Codice N. Descrizione

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