Boom Economy: banche, armi e paesi in conflitto

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presentata come effetto unicamente di una decisione o di una situazione a un determinato e fissato momento storico. b) Il conflitto armato è quindi un prodotto di interazioni, e non nasce soltanto da condizioni sistemiche. Se questo fosse il caso, sistemi con distribuzione di potere simile darebbero luogo a schemi di amicizia, inimicizia e guerra simili. Dunque, i processi decisionali delle diverse politiche estere sono rilevanti. Inoltre, la distribuzione di potere non è il solo fattore sistemico importante. Il tipo di istituzione (nel senso di H. Bull) che il conflitto armato costituisce nel sistema e il suo rapporto con le diverse dimensioni sociali (per esempio la funzione di reclutamento di schiavi in alcune fasi storiche) è di importanza non trascurabile. c) Il conflitto armato è un modo di prendere decisioni politiche. Questa è una delle indicazioni principali di Clausewitz. tra le altre cose, il conflitto armato può apparire conveniente per semplificare un processo di negoziazione o decisione che sta diventando di complessità eccessiva. d) Da tutto quanto è stato detto deriva che il conflitto armato è un processo multicausale. 2. Dopo queste considerazioni di natura generale vogliamo vedere come si caratterizzano i conflitti armati, e soprattutto il fenomeno guerra, nell'ultimo secolo, e in particolar modo a partire dal mutamento della politica internazionale dopo l'evento simbolico del crollo del muro di Berlino (novembre 1989) e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica (dicembre 1991). Nel XX secolo possiamo infatti individuare tre date spartiacque, il 1914, il 1945 e il 1991, A queste probabilmente molti aggiungerebbero una data all'alba del XXI secolo, l'11 settembre 2001. Cercherò di argomentare che l'attacco alle Twin Towers e al pentagono ha solo evidenziato in maniera drammatica e spettacolare tendenze già presenti da tempo. Dal 1914 al 1945 la politica mondiale è stata dominata dai due conflitti mondiali, da alcuni interpretabili come una singola «Guerra dei Trent'Anni» del secolo XX. Dal 1945 alla cesura del 1989/91, invece, nel quadro di un sistema internazionale bipolare dominato dalla competizione ideologica e di potenza tra Stati Uniti e Unione Sovietica, alla cosiddetta Guerra Fredda tra le due superpotenze si aggiungevano guerre locali e regionali. Il quadro è ancora mutato a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, con un'accentuata frammentazione dei conflitti e una prevalenza di quelli interni.

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