Boom Economy: banche, armi e paesi in conflitto

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che operano nel settore delle difesa. Infine abbiamo banche caratterizzate da una politica ancora più spregiudicata anche nelle esportazioni di armamenti, come la Banca di Roma, in parte Banco di Brescia (che, anche per collocazione geografica, appoggia esportazioni di piccole armi talvolta dirette a paesi in conflitto) e la Banca Nazionale del Lavoro, successivamente confluita nel gruppo BNP, che ha accettato di offrire le proprie strutture per appoggiare operazioni anche molto consistenti verso paesi in stato di conflitto armato o più discutibili dal punto di vista dell'affidabilità e del rispetto dei diritti umani. 4) Complessivamente, comunque, gli istituti di credito italiani hanno mostrato nell’arco di tempo da noi analizzato, una tendenza all’uscita dal mercato degli armamenti e sono sempre meno presenti nell’appoggio ad esportazioni verso paesi caratterizzati da conflitti o dalla presenza di gravi violazioni dei diritti umani. Tuttavia, il vuoto lasciato dagli italiani è stato progressivamente riempito da istituti di credito europei e internazionali (sono presenti anche banche americane o arabe). In termini quantitativi uno sguardo ai dati del Ministero delle Finanze relativi al periodo 2001-2011 ai primi posti si colloca il gruppo BNP Paribas, seguito dalla Deutsche Bank. Queste banche hanno conquistato rapidamente i primi posti nell’appoggio alle esportazioni in termini quantitativi, coprendo in molti casi anche l’export verso paesi più discutibili o classificati in stato di conflitto dai più accreditati istituti di ricerca internazionali. Le principali esportazioni all’India sono quasi tutte coperte da banche straniere: Citibank nel 2008 e nel 2009 con 158 milioni di euro di esportazioni in appoggio alla maxi commessa di Fincantieri. Société Générale con l’esportazione dei sistemi antisiluro WASS nel 2005 per 47,3 milioni di euro verso l’India. BNP Paribas con 24,7 milioni di esportazioni per sistemi di telecomando della Selex Communication nel 2005. E la Banco Bilbao Vizcaya Argentaria con 26,4 milioni di euro di export per conto di Fincantieri. Anche le prime due commesse verso il Pakistan sono di due società straniere. Société Générale (che aveva ugualmente appoggiato l’export all’india) o Deutsche Bank che esporta sistemi missilistici della MBDA del valore di 415 milioni di euro verso il Pakistan nel 2008. Commerzbank che nel 2003 esporta i famosi radar della Fiera per 36, 7 milioni di euro. Ancora, la più grossa commessa verso l’Algeria nel 2011, relativa all’esportazione di navi di assalto di Fincantieri e 14 elicotteri, è sicuramente attribuibile ad una banca straniera o BNP Paribas o la Deutsche

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