Boom Economy: banche, armi e paesi in conflitto

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• Il governo ceceno (la Cecenia è stata ridenominata Ikheria nel 1991, sostenuto dal governo centrale russo) • Le forze dell’Emirato Caucasico, realtà nata il 7 ottobre 2007 per volontà di Doku Umarov, allora presidente dell’autoproclamata repubblica cecena dell’Ichkeria. L’Emirato caucasico riunisce in un unico fronte le realtà ribelli fino ad allora separate nelle varie regioni nord-caucasiche, ovvero Daghestan, Inguscezia, Kabardino-Balkaria e Cherkessia. L’obiettivo del fronte ribelle è l’indipendenza da Mosca, l’imposizione della Sharia e l’eliminazione degli infedeli da terre storicamente islamiche. I ribelli sono organizzati in Jamaat locali, fra cui le più importanti sono la Shariat Jamaat del Daghestan e la Jammat ingusceta, entrambe sotto il controllo del comandante in carica degli insorti, Akhmed Yevloyev (Magas) (Uppsala Conflict Database, 2009)

Cause del conflitto È possibile individuare una qualche forma di ‘evoluzione' nella cause che portano allo scoppio delle due guerre tra l'esercito russo e le truppe separatiste cecene. Se il motivo principale della primo conflitto (1994-1996) è da ricercarsi nella volontà del governo russo di impedire l'esercizio reale dell'autonomia politica della Repubblica Autonoma caucasica (imponendole l'annessione forzata alla Russia, onde scongiurare un'eventuale richiesta di formale indipendenza, che avrebbe sicuramente portato ad una ‘diaspora' da parte di altri territori che facevano parte dell'URSS), riguardo al secondo (iniziato nel 1999 e terminato nel 2005) ed al terzo (in corso dal 2006) la questione è più complessa, anche se tutta la vicenda può esser letta come un gioco di potere tra élites politico/economico/militari corrotte che hanno cinicamente, ed a scapito della popolazione, giocato la carta del nazionalismo e della religione. Carlo Gubitosa, giornalista free-lance autore per Peacelink di un reportage sul conflitto ceceno, individua cinque cause principali della seconda guerra tra Russia e Cecenia: • L'affermarsi in territorio ceceno, dopo la firma della pace del 1996, del potere criminale delle bande armate, sovente integrate da ex membri dell'esercito, che hanno dato il là ad una vera e propria “guerra tra gang” per il controllo delle risorse e dei traffici economici che interessano il territorio della Cecenia. I traffici gestiti da “sedicenti separatisti” (la

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