Boom Economy: banche, armi e paesi in conflitto

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Figura 3 - I maggiori esportatori mondiali di armamenti nel periodo 1991-2010

Stati Uniti US$ 192.808

Resto del mondo US$ 66.678

7 Paesi UE * US$ 127.065

Russia US$ 84.221

*Si tratta di: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia. Fonte: elaborazione dal SIPRI Arms Transfers Database (dicembre 2011)

I cinque paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con quasi 350 miliardi di dollari di operazioni che rappresentano all’incirca i tre quarti (74,3%) del volume dei trasferimenti dei maggiori sistemi militari convenzionali dell’ultimo ventennio, sono i principali protagonisti del commercio internazionale di armamenti. I valori delle operazioni effettuate nei diversi quinquenni mostrano evidenti variazioni, ma nel complesso questi paesi hanno mantenuto nell’intero periodo una posizione di assoluta preminenza: solo l’ultimo quinquennio, infatti, mostra un assottigliamento del divario nel volume delle loro esportazioni di armamenti che comunque rimane più del doppio rispetto a quello ricoperto da tutti gli altri paesi del mondo considerati nel loro insieme. Nel ventennio successivo alla caduta del muro di Berlino spicca inoltre la sostanziale supremazia nel commercio di armamenti dei due principali paesi produttori di sistemi militari: gli Stati Uniti e la Russia. Il trend dei volumi delle operazioni svolte dai due paesi è di fatto quasi diametralmente opposto (Tabella 1): mentre, infatti, le esportazioni degli Stati Uniti indicano valori in forte contrazione che dimezzano dagli oltre 64 miliardi di dollari del primo

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