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DESIGNERS TO WATCH Clic Chic

CLIC CHIC

DALLE SNEAKER DI LUSSO ALLE BORSE

CRUELTY FREE, LA PAROLA D'ORDINE

È NAVIGARE ALLA SCOPERTA DI NUOVI NOMI.

DI ALBERTO CORRADO

DANIEL ESSA

Designer Daniel Essa

www.danielessa.com

IL NUOVO CORRE SULLE SNEAKER

Daniel Essa è un brand francese di calzature, realizzate in pelle nel distretto manifatturiero marchigiano. Prende il nome dal suo creatore, un giovane designer siriano di 33 anni fuggito dalla guerra e rifugiatosi in Francia, dove ha iniziato gli studi nella scuola di moda Esmod. Attualmente il marchio è distribuito in 16 store in tutto il mondo: Francia, Kuwait, Qatar, Dubai, Lussemburgo, negli Stati Uniti a Beverly Hills e in UK a Cardiff.

ROBERTO DI STEFANO

Designer Roberto Di Stefano

www.roberto-distefano.com

UN DESIGN VEGANO ED ECOSOSTENIBILE

Il giovane stilista svizzero Roberto di Stefano, attento al pianeta e all'evoluzione di uno stile sperimentale e ricercato, presenta le sue creazioni di lusso: borse e accessori fatti con materiali 100% cruelty free, vegan e sostenibili. Creazioni eclettiche, environment friendly, dal gusto pulito e contemporaneo.

NICO GIANI

Designer Niccolò Giannini

www.nicogiani.com

ESTETICA MASSIMALISTA

Nico Giani è un progetto nato dal direttore creativo Niccolò Giannini, dopo un percorso di formazione e ricerca tra Firenze, Parigi e San Francisco. Ogni suo pezzo è una visione chiara e armonica che fa appello alla nostalgia del passato e allo stesso tempo accende attraverso l’esplosione di forma e colore a quell’idea di qualcosa di assolutamente originale. Un codice estetico massimalista che racchiude un' idea pura e schietta che va al di là della zona comfort, e fa sorridere.

HUGE JPG

Designer Alberto Bonvento, Daniele Rocco Casati

www.hugejpg.com

STREET COUTURE

I fondatori di questa startup sono due giovani imprenditori, Alberto Bonvento e Daniele Rocco Casati, che dispongono già di un consistente background nella moda. Il loro modello di business si basa su due concetti chiave: un design d'impatto, grintoso, ma con il comfort al centro, e un format commerciale a tutto digital.

A.CLOUD

Designer Adrienne Yang

www.acloud-official.com

DNA VINTAGE

A.Cloud nasce nel 2017 dalla mente creativa di Adrienne Yang e si presenta fin da subito come un brand di borse senza tempo, con un'estetica rétro e pellami pregiati provenienti da Italia, Usa e Francia. Altro valore aggiunto, il fatto che si tratta di un'azienda eco-friendly, dove ogni modello è realizzato a mano. Il direttore creativo del brand, Sara Wong, ha selezionato otto talenti internazionali, per presentare la collezione, che porta il suo nome in live streaming. Otto donne, che attraverso short movie hanno interpretato 20 look in cui la cultura orientale si fonde con quella europea, giocando su dettagli e forme in equilibrio tra l'arte reale della dinastia Qing e la moda europea del 1700.

NUME

Designer Giorgio Spina

www.numebags.com

NUME DIVINO MADE IN ITALY

Dal know-how di due imprenditori torinesi ha preso vita Nume, marchio di pelletteria il cui nome ha origini dal latino “numen”, traducibile come potenza divina. Un nuovo, moderno modo d’intendere l’accessorio di culto: linee pulite e un’anima profonda, per borse fatte rigorosamente

MAXRIENY BY SARA WONG

Designer Sara Wong

www.maxrieny.com

SINERGIE CREATIVE IN LIVE STREAMING

a mano in Italia.

INTERVISTA

Michela Facenti

Alto Milano

«Più digital e e-commerce per sfidare la crisi. E tanta creatività»

A colloquio con Michela Facenti, ceo della storica azienda bresciana, specializzata nella produzione di calze haut de gamme. Una proposta che ora si arricchisce con una linea di maglie, all’insegna della sostenibilità

DI CARLA MERCURIO

Il Covid non mette il freno a Facenti. La storica azienda bresciana, specializzata nella produzione di calze haut de gamme con il brand Alto Milano, spinge l’acceleratore sugli investimenti. Anche il prodotto acquista nuova verve, con l’ingresso di Giulia Baratti, quarta generazione della famiglia, nominata direttore creativo della label. Ne parliamo con la ceo (nonché madre di Giulia) Michela Facenti.

Come si rinnova Alto Milano?

Il nostro comparto Ricerca & Sviluppo è sempre attivo, in sinergia con l’ufficio stile, per dar vita a collezioni capaci di coniugare tendenza, creatività e performance. In particolare, con la nuova linea Alto Milano sport stiamo utilizzando filati sostenibili e innovativi. Alto Milano, inoltre, si è recentemente rinnovata con una squadra creativa giovane e tutta al femminile.

State investendo sulla sostenibilità...

Abbiamo pensato a una collezione di maglie da donna Alto Milano, che nasce dall’idea di dare una seconda vita alle calze delle vecchie stagioni, per creare pezzi unici. Un modo anche per introdurre nuove merceologie.

In quanti Paesi è attivo l’e-commerce?

È sviluppato a livello internazionale, con una particolare attenzione ai Paesi di lingua tedesca, dove è in forte crescita, come in tutta Europa.

In quanti mercati sono distribuite le collezioni?

1. Michela Facenti, ceo di Facenti, con il figlio Paolo Baratti e la figlia Giulia Baratti, nuovo direttore creativo di Alto Milano 2. Alcune creazioni di Alto Milano. All’azienda bresciana Facenti fanno capo anche i marchi Facenti, Doing e iSok

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Alto Milano sviluppa oltre il 35% delle vendite all’estero. I nostri primi mercati sono i Paesi di lingua tedesca. In America la label è presente attraverso una showroom digitale a New York e ha partecipato alle diverse fiere digital e internazionali, quali Pitti Connect e Premium x Joor. Stiamo inoltre potenziando la presenza in Cina e Giappone con l’inserimento di nuovi agenti.

Quale il target dei negozi?

Alto Milano è distribuito in oltre 1.000 punti vendita, fra cui boutique come Wait and See, Goods Milano, Sois Blessed a Monaco e department store quali Rinascente, Bongenie in Svizzera, Ludwig Beck e Konen in Germania.

Quali gli obiettivi con i social, di cui avete da poco rinnovato la gestione? Vogliamo raccontare ai consumatori il nostro prodotto attraverso quei dettagli che lo rendono unico. Stiamo inoltre valutando collaborazioni con influencer, oltre a progetti di co-marketing e sponsorizzazioni che ci avvicinino al nostro pubblico. Siamo in particolare molto attenti alla promozione degli eventi che interessano Brescia, la nostra città. ■

NUOVI CONSUMI Basta plastica: va di moda la borraccia

Quando, nel 2013, Giovanni Randazzo e Matteo Melotti ebbero l’idea di 24Bottles lavoravano in banca e, durante un break in ufficio, constatarono quanti bicchierini di plastica producessero quelle pause caffè. Dopo una vacanza, in cui notarono l’abuso di bottigliette in pet, l’intuizione prese forma: mettere a punto dei contenitori in acciaio inossidabile, riutilizzabili ed eco, ma anche dal design accattivante, reinterpretando il concetto di borraccia. A distanza di qualche anno, quell’idea è diventata un business che nel 2019 è arrivato a 16,2 milioni di euro di fatturato, previsto in crescita anche nel 2020. Alla base del successo, l’attenzione alla sostenibilità e l’estetica fashion, che sta conquistando le griffe più blasonate. «Lo scorso dicembre - raccontano i fondatori - 24Bottles ha sfilato sulla passerella maschile di Dior a Miami e altre collaborazioni sono nate con Emilio Pucci e Fendi, per citarne alcune». Dopo Urban Bottle, «la bottiglia non termica in acciaio inossidabile più leggera sul mercato», è arrivata Clima Bottle, capace di mantenere le bevande fredde per 24 ore e calde per 12, e poi Travel Tumbler, il bicchiere da viaggio termico che può diventare contenitore per il cibo. Ma l’assortimento è destinato ad aumentare. Come la presenza commerciale: oggi l’azienda dalle porte di Bologna ha portato i propri prodotti in 65 Paesi attraverso oltre 4mila punti vendita e il proprio e-shop, che assorbe il 10-15% delle vendite. In progress anche le collaborazioni, come quella con Farfetch per la Embossed Collection, al via proprio questo mese. (a.t.)

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