LOTTE UNITARIE PENSIONATI

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lotte unitarie speciale

Pensionati Il giornale delle leghe SPI CGIL in provincia di Alessandria Anno XL • N. 6 • Novembre 2015 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 24/02/2004 n° 46) art. 1, c. 2, DCB/AL

Un ponte verso il futuro «L’È sbirulà» borbottava il vecchio guardando i lavori di ultimazione del nuovo ponte cittadella. «I duvivu ciamè n’americòn per fé cula roba lé», e scuoteva la testa. Chiaramente non apprezzava quest’opera ‘americana’ e moderna. OGNUNO ha i suoi gusti, ci mancherebbe! Ma sentendo quell’anziano mi son trovato a pensare: non dev’essere iscritto allo Spi. PERCHÉ lo Spi, il sindacato dei pensionati Cgil, è fatto di gente anziana d’età ma giovane nello spirito. Gente che non ha paura del nuovo, del futuro. Sa bene che il futuro è dei figli e dei nipoti, e caso mai si rammarica di non aver fatto abbastanza per preparare ad essi

un mondo migliore di quello che ha trovato da giovane. Ma sa anche di averci provato a migliorare il mondo, e, nei limiti delle forze che gli restano, non rinuncia a darsi da fare ancor oggi. NON si considera fuori gioco, inutile, addirittura un peso per i giovani. Crede al contrario di essere una risorsa, di poter ancora dare qualcosa agli altri. E sono innumerevoli gli anziani che dalle nostre parti operano a favore di altri anziani, o dei bambini, in famiglia, nel volontariato sociale, nelle parrocchie. Recenti studi lo hanno ampiamente documentato. MA soprattutto i nostri anziani si

considerano cittadini a tutti gli effetti, titolari di diritti a cui non intendono rinunciare e impegnati nei corrispondenti doveri. Sanno che in democrazia, almeno al momento del voto, uno vale uno, indipendentemente dalle condizioni economiche, dall’età, dal sesso, dalla salute e via dicendo. E anche alla democrazia non intendono rinunciare. Infine sono persone che quando vedono un ponte che unisce due sponde e consente movimento e scambio sono già favorevoli. Se poi è bello, ancor meglio. Perché la bellezza aiuta a vivere. OGNUNO ha diritto ai suoi gusti,

certamente. Ma questo architetto americano, Richard Meier, allievo di Le Corbusier, è apprezzato in tutto il mondo. Ha progettato e realizzato complessi celeberrimi come il fantastico Getty Center di Los Angeles; il museo di arte contemporanea di Barcellona; la chiesa del Giubileo (del 2000) a Roma. QUESTO è l’unico ponte firmato da lui. Chi vorrà vederlo di persona e camminarci sopra dovrà venire in Alessandria. ALL’inaugurazione sono certo che lo attraverseranno allegramente molti pensionati dello Spi, gente che non ha paura del futuro, che ne ha viste tante e non si fa impressionare da un arco un po’ ‘sbirulo’, cioè inclinato.

Organizzazione

Perequazione

RED/ICRI

Territorio

È ora di passare dalle parole ai fatti

Di cosa discutiamo al tavolo con Poletti pagina 2

L’Inps non te lo ricorda, ma tu devi fare il Red? pagina 4

Il grande sindacato delle dodici leghe pagine 8/19

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Pensionati NOVEMBRE 2015

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Primo piano

DOPO LA CONFERENZA D’ORGANIZZAZIONE

È ora di passare d Marino Boido Segretario Generale Spi Cgil Alessandria

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a Conferenza d’organizzazione della Cgil si è conclusa il 18 settembre con l’approvazione del documento conclusivo (587 a favore, 151 contrari e 8 astenuti). Le priorità emerse dalla conferenza attengono alle richieste e ai problemi dei lavoratori precari e atipici, alla ripresa di un forte impegno di proselitismo nei luoghi di lavoro, alla massima attenzione agli ‘ultimi’ che oggi sono i migranti, le vittime del caporalato e del lavoro nero. Sul piano propriamente organizzativo si tratta, come ha detto Susanna Camusso, di ‘trovare forme e modi per cui i delegati

vivano pienamente la vita dell’organizzazione, partendo dal territorio e rilanciando il Comitato degli iscritti’. Inoltre è fondamentale la formazione e la crescita dei nuovi quadri sindacali. Lo Spi è assolutamente d’accordo. Sono cose che diciamo da vent’anni, non perché siamo più intelligenti e più bravi degli altri (per carità! Invecchiando se mai si peggiora) ma per come siamo fatti. Noi non abbiamo le grandi fabbriche, gli uffici, i luoghi di lavoro. Le nostre iscritte e i nostri iscritti sono dispersi sul territorio, e se vogliamo parlare con loro, se vogliamo conoscere i loro problemi, per poterli rappresentare, è sul territorio che dobbiamo andare, e sul territorio cercare le soluzioni per migliorare le condizioni di vita della nostra

gente. Perciò da vent’anni parliamo di territorio e oltre a parlarne ci siamo strutturati per andare sul territorio, il più vicino possibile alle compagne e ai compagni. Formazione: anche su questo terreno lo Spi impegna risorse economiche e soprattutto umane da anni. E sempre per come è fatto. La gran parte dei nostri volontari ha militato in Cgil, sono stati delegati, hanno goduto della fiducia dei colleghi, conoscevano i problemi della loro azienda, del loro settore. Ora debbono conoscere la normativa previdenziale, quella fiscale, i provvedimenti assistenziali, perché queste sono le cose che ci chiedono i pensionati. Quindi per i nostri volontari la formazione è indispensabile.

Per interrompere la prescrizione ANCORA SULLA PEREQUAZIONE NEGATA Gli sviluppi sindacali dell’intricata questione. In Piemonte i sindacati pensionati confederali avviano tre ‘ricorsi pilota’. Nel frattempo assistono coloro che, godendo di trattamenti superiori a tre volte il minimo, desiderano cautelarsi rispetto al rischio della prescrizione.

Buone Feste e Felice anno Nuovo

A voi che ci leggete i nostri più fervidi auguri di buona salute e tanta serenità

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ello scorso Speciale Pensionati, uscito a giugno, alle pagine 4 e 5, abbiamo cercato di fare chiarezza sull’intricata situazione seguita alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco di due anni (2012-2013) della perequazione per le pensioni superiori a 3 volte il minimo stabilito dalla riforma Monti-Fornero. Abbiamo pubblicato la lettera da noi inviata al Presidente Renzi in occasione del presidio davanti alla Prefettura il 22 maggio, abbiamo raccontato la storia del primo ricorso che ha provocato la sentenza, abbiamo riassunto i termini del provvedimento con cui il governo ha cercato di rimediare e un articolo del nostro segretario generale, Marino Boido, che faceva il punto su tutta la questione. A tutti coloro che si sono rivolti a noi per avere consigli sul fare o non fare ricorso abbiamo sempre risposto che noi siamo un sindacato e non un ufficio legale. Ed essendo un sindacato il nostro primo obiettivo è negoziare con la controparte (in questo caso il governo). Ricorriamo alla magistratura solo quando non c’è spazio per

la trattativa. Ma per noi pensionati lo spazio di trattativa al momento c’è e vogliamo sfruttarlo. C’è il tavolo con il ministro Poletti, ci sono stati già incontri che hanno prodotto risultati non pienamente soddisfacenti, ma sui quali vogliamo andare avanti. Sappiamo che ci sono in giro faccendieri vari che cercano di far soldi sulle spalle dei pensionati: mi dai 150 euro, ti faccio il ricorso, se vinci mi dai il 10%, se perdi mi lasci solo i 150 euro. Noi siamo un’altra cosa, Detto questo, a livello piemontese, Fnp, Spi e Uilp hanno concordato di far partire tre ‘ricorsi pilota’, in tre zone diverse e curati (e pagati) ciascuno da una organizzazione. Questo ci serve a saggiare le risposte della magistratura nella nostra Regione per trarre poi le conseguenze sul da farsi. L’obiettivo è quello di arrivare a un secondo pronunciamento della Corte che faccia definitivamente chiarezza.

Invitiamo quindi i pensionati ad attendere gli sviluppi di questa azione. Ma per tutti quelli che, avendo un trattamento pensionistico superiore a tre volte il minimo, temono che la prescrizione vanifichi per loro la possibilità di veder riconosciuti i propri diritti, abbiamo messo a punto con i nostri legali, il testo di una raccomandata da mandare all’Inps di competenza proprio allo scopo di interrompere la prescrizione salvaguardando futuri eventuali diritti. Chi desidera approfittarne può venire nelle nostre sedi e riceverà il modello di lettera preparato dai nostri legali. A chi ne avesse bisogno possiamo compilarla direttamente. ATTENZIONE: tutti coloro che hanno pensioni inferiori a 3 volte il minimo sono pregati di NON venire: per essi infatti il blocco della Fornero non c’è stato e quindi i loro diritti sono già stati rispettati.


Primo piano

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Pensionati NOVEMBRE 2015

dalle parole ai fatti L’Assemblea Generale Spi di Alessandria Luisella Aletto, Mar vi Allemano, Giuseppe Amadio, Donata Amelotti, Giuseppe Assenza, Giovanna Bacco, Enrica Beltrami, Mirella Bidoggia, Piero Binasco, Marino Boido, Graziella Bosco, Carla Bottazzi, Rossella Bussana, Francesco Ceresa, Pier Mario Ceresa, Carlo Confetti, Nicola Cresta, Lucia Daglio, Maria D’Ecclesiis, Rosanna Demartini, Giovanna Drago, Angela Ferraris, Luisa Folli, Giuseppe Fossa, Marcello Fumai, Vinicio Galardini, Claudio Gandini, Alessandro Gemme, Paolo Ghiotto, Lucia Giusti, Claudia Grosso, Giancarla Guerci, Graziella Imarisio, Pietro La

I nostri ‘comitati degli iscritti’ sono le dodici leghe che abbiamo istituito nel 1995 sul territorio provinciale, e che sono cresciute negli anni radicandosi sempre più e sempre meglio, as-

Fata, Ketty Maggiolo, Franco Magrassi, Gianni Marenco, Emilio Marini, Graziella Minetto, Giandomenico Monticelli, Paolo Nano, Alessandro Nebiolo, Michele Palma, Carlo Pasquale, Cesare Ponzano, Alfredo Rasoira, Giuseppe Ratti, Maristella Repetti, Maria Rizzo, Nadia Rossi, Angelo Saggese, Rosangela Salvini, Graziella Sardi, Rita Scala, Luigi Semino, Ornella Semino, Mario Sicheo, Tiziana Speretta, Floriana Taddei, Giampiero Todarello, Valter Viotto. Votata all’unanimità dal direttivo del 27 ottobre 2015.

sicurando grazie ai volontari una presenza settimanale in più di cento località. La Conferenza d’organizzazione ha deciso di istituire accanto ai tradizionali ‘direttivi’ un nuovo organismo,

l’Assemblea Generale, che deve statutariamente essere composta per più di metà da iscritti provenienti dai luoghi di lavoro (o dalle leghe Spi), con il compito di eleggere il Segretario Generale e

la Segreteria. Lo scopo è evidentemente quello di sburocratizzare il sindacato, di fare in modo che non appartenga ai soli funzionari, di far pesare di più la cosiddetta ‘base’, di aprirsi al mondo che c’è fuori dalle nostre sedi. Bene. Siamo d’accordo. Peccato che i nostri direttivi, i direttivi dello Spi, regionali e provinciali, Alessandria compresa, sono già costituiti per ben più del 50% da militanti che operano nelle leghe o semplici iscritti. Ma, naturalmente, ci siamo adeguati costituendo subito il nuovo organismo, l’Assemblea Generale dello Spi di Alessandria. L’ha eletta in prima battuta il direttivo riunito il 27 ottobre. Il prossimo congresso, fra due anni, eleggerà quella nuova. Per concludere: noi ci siamo. Speriamo che le de-

cisioni della Conferenza d’organizzazione si trasformino presto per tutti - categorie e strutture territoriali camerali - in fatti concreti, che ci portino a realizzare gli obiettivi indicati dalla conferenza stessa: contrattazione strategicamente inclusiva ed estensione della contrattazione sociale e territoriale; più democrazia e più partecipazione di iscritti, delegati, attivisti; meno burocrazia e più territorio; più formazione per nuovi e vecchi quadri. Noi, nel nostro piccolo, ci proviamo da tempo. Se arrivano rinforzi possiamo solo essere contenti. E tutta la Cgil sa che può contare su di noi. Chiediamo solo rispetto per il nostro impegno e condivisione sulle scelte da operare, ultimamente tutto questo è merce rara.

Il confronto con Poletti D

unque: noi pensionati di Cgil Cisl Uil uno spazio istituzionale programmato (il cosiddetto ‘tavolo’) di confronto con il governo in carica ce l’abbiamo. Il nostro interlocutore in rappresentanza del governo è il ministro del lavoro Giuliano Poletti. Un tavolo di confronto quando c’è va sfruttato. È un’occasione da non perdere. Tanto più se si ha a che fare con un governo che sembra sottovalutare gravemente l’utilità di confrontarsi con le forze sociali e in particolare con quelle che rappresentano il lavoro dipendente. Al tavolo Poletti ci sono stati già al-

cuni incontri e il lavoro prosegue. Cerchiamo qui di sintetizzare la posizione e le richieste di parte sindacale che si stanno discutendo, soffermandoci su quelle che riguardano direttamente chi è già in pensione.

La rivalutazione delle pensioni Noi pensiamo che l’attuale periodo di bassissima inflazione debba essere colto come occasione per rendere giustizia ai pensionati rispetto all’attuale ordinamento (riforma del governo Letta) che scade il prossimo an-

no, a costo contenuto. Quando poi ci sarà la ripresa e quindi crescerà l’inflazione il costo crescerà pure, ma è assolutamente giusto che crescendo la ricchezza del paese ne traggano beneficio anche i pensionati. Noi chiediamo un sistema orizzontale che garantisca il 100% di rivalutazione delle pensioni fino a 7 volte il minimo. Orizzontale significa che anche chi ha trattamenti superiori si vedrà rivalutata la parte di pensione che sta sotto le 7 volte, mentre il sistema Letta applica su tutta la pensione la quota di rivalutazione della parte più alta.

Di nuovo in Prefettura I

l 14 ottobre siamo tornati davanti alla Prefettura, pensionati e attivi, di Cgil Cisl Uil per ribadire le richieste del sindacato: possibilità di andare in pensione a un’età ragionevole, senza penalizzazione per gli esodati; un più consistente recupero della perequazione perduta; adeguamento al 100% dell’inflazione fino a 7 volte il minimo (3.500 lordi) e per fasce orizzontali; parità fiscale tra pensionati e attivi, magari anche con gli 80 euro; misure contro la povertà compresa la non autosufficienza. E non è finita lì. La mobilitazione continua.

Come rivalutare la parte di pensione superiore a 7 volte, lo vedremo con lo sviluppo del confronto. A noi interessa tutelare appieno la gran parte dei pensionati, come del resto ha sentenziato la Corte costituzionale. Inoltre abbiamo chiesto il raddoppio dell’intervento economico deciso dal governo dopo la sentenza della Consulta. Lo scopo è rafforzare la base di calcolo della pensione per il futuro.

Equità fiscale Su questo tema abbiamo due obiettivi e due tempi.

Per il 2016 chiediamo per i pensionati la stessa no tax area riconosciuta ai lavoratori dipendenti. Nei due anni successivi puntiamo alla parificazione fiscale tra lavoratori dipendenti e pensionati. Operazione più complessa che richiede di intervenire sulle detrazioni tra lavoro dipendente e pensionati che oggi sono diverse. Il costo di tale operazione sarebbe sensibilmente più basso degli 80 euro che Renzi ha promesso, ma senza grande convinzione, e servirebbe ad alzare la tenuta del reddito anche delle pensioni sopra le 3 volte il minimo.


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Servizi Cgil

Antonio Nigro Presidente Auser provinciale

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el corso del 2015 l’Auser ha incrementato le proprie attività sul territorio provinciale con iniziative dalla valenza politica e sociale significativa. Proviamo a descriverle brevemente. Dopo la conclusione del progetto ‘Trasporto solidale’, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, continuano i servizi di trasporto/accompagnamento ad Alessandria, Acqui Terme, Tortona, Casale, per anziani, disabili, malati di Alzheimer. Così pure i servizi di consegna pasti in collaborazione con i Consorzi socio-assistenziali. L’associazione collabora attivamente con i medici di famiglia, le comunità collinari, le case di riposo, il Cissaca, il Cisa e l’Asl. L’organizzazione e lo svolgimento di questi

Auser 2015: anna servizi coinvolge 173 volontari, che hanno letteralmente ‘macinato’, dall’inizio dell’anno, circa 220.000 chilometri mettendosi a disposizione di una moltitudine di persone in situazione di bisogno e solitudine. A queste attività si affianca, nel comune di Alessandria, l’accompagnamento di bambini diversamente abili sugli scuolabus, con 7 volontari impegnati ogni giorno. Ma non c’è solo questo. Da alcuni mesi, in partenariato con l’Associazione Parcival di Alessandria, Auser partecipa al progetto ‘Io non gioco: una scommessa vincente’ impegnandosi sul terreno della cura e della prevenzione della dipendenza da gioco che tanti danni sta provocando nel tessuto sociale. Presso un locale dell’Auser

appositamente predisposto, il giocatore patologico e/o i suoi famigliari, in forma anonima e riservata, troveranno psicologi e assistenti sociali che li aiuteranno a individuare il percorso di uscita da questa terribile dipendenza. Per informazioni ulteriori tel. 333 9337827. Prosegue anche lo storico progetto ‘Pony della solidarietà’: studenti degli istituti superiori mettono a disposizione alcune ore durante la settimana per fare compagnia ad anziani soli, presso la loro abitazione o in casa di riposo, dove spesso vivono condizioni di abbandono affettivo molto pesanti. I ‘pony’ sono impegnati anche nel progetto ‘Nonni a scuola’, che si avvia al suo sesto anno di età: i giovani, tutti studenti delle

superiori di Alessandria, affiancano anziani nell’apprendimento dell’uso del computer. Dallo scorso anno nei locali della Camera del Lavoro di Alessandria è stata allestita in collaborazione con lo Spi Cgil un’aula informatica con 12 postazioni.(per informazioni tel. 0131 308231). Lo scorso anno si sono svolti 3 corsi di alfabetizzazione informatica e ci auguriamo che quest’attività, offerta gratuitamente, continui anche nel corrente anno 2015/2016 confermando una bella tradizione di lavoro. Infine, prosegue l’impegno dell’Auser solidale con i cittadini stranieri e a sostegno dell’integrazione. Due gli sportelli migranti presso le Camere del Lavoro di Acqui e Ovada gestiti da volontari Auser. Presso i locali

Campagna Red-Icri 2015 Stefania Magrassi Società Servizi CGIL n linea con la prassi ormai consolidata dall’INPS, anche quest’anno i pensionati interessati non hanno ricevuto la lettera di richiesta delle dichiarazioni

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RED e ICRI (sigla che racchiude la totalità delle prestazioni per Invalidi Civili erogate dall’Istituto pensionistico). Quest’anno però i pensionati dovranno fare i conti con una pesante novità che, letta nell’ottica della spending review, porterà sicuramente un grosso risparmio alle tasche dell’INPS ma, come spesso accade, sta comportando e comporterà notevoli disagi a tutti coloro che sono chiamati a presentare una dichiara-

zione reddituale pur non essendone a conoscenza. L’Istituto, infatti, era solito non inviare la richiesta ai pensionati in prima battuta ma, nei mesi di settembre/ottobre, postalizzava il cosiddetto ‘bustone’, contenente il sollecito, a coloro che non avevano provveduto a trasmettere la dichiarazione entro il 30 agosto. Ecco, invece, cosa succederà quest’anno. L’INPS invierà le lettere a parti-

re da OTTOBRE 2015 solamente ai soggetti interessati da sollecito 2013 redditi 2012 e da sollecito 2014 redditi 2013 mentre non invierà la comunicazione relativa al modello RED 2015 ordinario. Per questo motivo è importante che i pensionati che negli anni scorsi sono sempre stati chiamati a presentare i modelli RED e/o ICRI si rechino quanto prima presso le sedi del CAAF CGIL per verificare l’obbligo dichiarativo anche per il 2015.

Promozione sociale-turismo Grazie

per il vostro cinque per mille

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ltre alle attività di volontariato sopra descritte l’Auser organizza attraverso la sua rete associativa, numerose attività di promozione sociale, aperte ai cittadini di ogni età e cultura, con un’attenzione particolare agli ultra sessantenni. La rete della solidarietà e del tempo libero si attua in particolare nei seguenti ambiti: attività motorie, ballo, giochi di società, ginnastica dolce; turismo sociale e culturale con gite, soggiorni estivi e invernali, cure termali, visite guidate ecc. Per ben terminare programma turistico del 2015 sono in programma: ■ i mercatini di Natale a Riccione (con visita a candelora, Rimini, Torre Pedrera e San Marino); ■ il Capodanno in Riviera Ligure. Stiamo mettendo a punto il programma di turismo per il 2016. Fra le proposte più ghiotte: ■ i Sassi di Matera ad aprile, ■ soggiorni marini o montani: a Bellaria in giugno, ad Andalo

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in luglio, in Romagna ad agosto, in Calabria e Sardegna a settembre, alle Bocche di Cattaro (Montenegro) a ottobre. Non mancheranno naturalmente le tradizionali gite per l’Otto

Marzo e la Festa della Mamma. [a.n.] Per informazioni più dettagliate tel. 0131 308231 www.auseralessandria.it

are lettrici, cari lettori,iiiiiii sono stati recentemente pubblicati i dati relativi alle scelte del 5 per mille per i redditi del 2012. L’Associazione Auser Provinciale Alessandria è stata indicata nella denuncia dei redditi da 4.244 contribuenti per un totale di circa 46.000,00 euro. Si tratta di un successo straordinario. Ciò che ci inorgoglisce è la fiducia che i contribuenti alessandrini hanno riposto in noi, nel sostenere le attività che voi tutti già conoscete. Di fronte ad una tale dimostrazione di vicinanza non possiamo

che ringraziare tutti coloro che, attraverso la destinazione del loro 5 per mille, hanno espresso fiducia nell’attività dell’associazione Auser . Un ringraziamento va anche a tutte le persone che hanno dato vita a donazioni spontanee nel corso del 2015. È infatti solo grazie al libero contributo dei donatori e all’impegno dei volontari, che l’Auser può garantire un’assistenza di qualità a tutti coloro che ne fanno richiesta nel momento di massima fragilità e di più forte bisogno. Ricordiamo che anche nel 2016 con la dichiarazione dei redditi potete continuare a destinare il 5 per mille della vostra Irpef, senza che questo comporti alcun aumento della vostra tassazione, a favore della nostra associazione il cui codice fiscale è: 97321610582. Colgo l’occasione per esprimere un sentito ringraziamento anticipato a tutti coloro che vorranno attribuire alla nostra associazione il 5 per mille delle loro imposte nonché coloro che vorranno pubblicizzare l’iniziativa informando amici e conoscenti. [a.n.]


Servizi Cgil

ta ottima della Cgil sono iniziati i corsi di lingua italiana: ■ uno ordinario che raccoglie, come di consuetudine, cittadini di varie nazionalità, desiderosi di approfondire la conoscenza della nostra lingua anche ai fini del conseguimento della carta di lungo soggiorno; ■ l’altro in accordo con l’Associazione Social Domus che ha ottenuto dalla Prefettura la gestione dei rifugiati, è destinato a 9 richiedenti asilo provenienti da zone di guerra. Quest’ultimo corso rappresenta per noi dell’Auser un’occasione per fare qualcosa di concreto e tangibile per una questione che sta dividendo l’Italia e l’Europa ma che, a nostro parere, è ineludibile. Questo per quanto riguarda il settore volontariato.

8 ottobre l’Inca nazionale ha promosso un convegno dal titolo sul tema ‘La povertà del sistema contributivo’. Una riflessione a 20 anni dall’introduzione del sistema contributivo di calcolo delle pensioni, che ha focalizzato l’attenzione su alcuni casi individuali reali e sulle povertà che si potrebbero determinare se non verrà introdotto qualche elemento di solidarietà per mitigare il puro calcolo contributivo. Pensiamo ai giovani che hanno spesso lavori discontinui, alle donne precarie o che perdono il lavoro in età avanzata, alla scelta quasi sempre obbligata di accedere all’opzione donna, a coloro che hanno ripetuti periodi di disoccupazione con l’accredito solo della contribuzione figurativa, lavoro part-time e tutte le altre forme introdotte nel mercato del lavoro che sono discontinue, precarie, non tutelate, già oggi a forte rischio di povertà. Durante il convegno sono stati esaminati diversi casi. Per brevità ne cito solo due.

Matteo Nato il 16/11/88, 27enne dipendente privato a tempo determinato a volte an-

che part-time; ha lavorato come apprendista dal 1/6/2004 al 26/9/2010; da dipendente privato dal 1/3/2011 a tutt’oggi; ha percepito la disoccupazione Aspi dal 16/12/2013 al 13/6/2014. Al 30 giugno 2015. Matteo non ha maturato neanche 5 anni di contribuzione. Se la sua carriera proseguirà con lo stesso andamento sarà impossibile raggiungere la pensione anticipata (43 anni di lavoro). L’unica prospettiva è poter accedere alla pensione di vecchiaia presumibilmente a 74 anni con un importo di pensione che si aggira sui 672 euro mensili.

Nadia Nata il 16/07/1953. Anticipa il pensionamento a 62 anni anziché aspettare i 67. Ha 35 anni di lavoro da dipendente privata dal 1/9/82; 4 anni riscattati di laurea; dal 1° settembre 2015 percepisce la pensione in regime sperimentale donna (‘opzione donna’) liquidata interamente col sistema contributivo. L’importo del trattamento erogato è di 21.000 euro lordi l’anno. Alla stessa data l’importo calcolato con il sistema retributivo è di circa

Pensionati NOVEMBRE 2015

La festa dell’Anpi

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Grande partecipazione alla 7a Festa dell’Anpi provinciale di Alessandria, alla Casa di Quartiere in via Verona, alla cui realizzazione hanno contribuito le confederazioni Cgil Cisl Uil e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Cena solidale, sottoscrizione a premi, concerto degli Yo Yo Mundi e

Povertà del sistema contributivo L’

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30.000 euro. Perde 9.000 euro l’anno lordi ma anticipa il pensionamento di 5 anni. Considerando una vita media delle donne di 84 anni, e tralasciando le rivalutazioni, Nadia percepirà complessivamente nel corso di 22 anni circa 462.000 euro lordi. Si è calcolato che per le casse dell’Inps il risparmio sarà di circa 50.000 euro!

Proposte dell’Inca ■ Reintrodurre l’integrazione al minimo per importi di pensione molto bassi. ■ Eliminare i massimali alla contribuzione figurativa; (vedi trattamenti legati alla disoccupazione). ■ Diversificare l’aspettativa di vita (i lavori non sono tutti uguali). ■ Rilanciare l’opzione donna: riducendo il danno economico attraverso la revisione del metodo di calcolo delle pensioni. Oggi siamo ancora in tempo per introdurre una serie di correttivi che a nostro avviso, con una spesa limitata e spalmata negli anni, andrebbero ad alleviare tante situazioni di disagio e di povertà che rischiano di diventare di esclusione sociale.

ATTENZIONE!!! Per informazioni, consulenza previdenziale, infortuni e danni da lavoro, verifica posizione contributiva e controllo pensioni, rivolgetevi con fiducia al patronato Inca-Cgil in tutte le sedi di zona e nelle permanenze nei giorni e negli orari previsti. Li potete leggere sul sito della Camera del lavoro di Alessandria (www.cgil.al.it). Oppure telefonate alla sede Cgil più vicina.

di Paolo Bonfanti sono stati gli appuntamenti principali. In apertura gli interventi di Fabio Scaltriti, di Andino Bizzarro (fratello della Medaglia d’Oro Arduino Bizzarro), del sindaco Rita Rossa, del segretario Cgil Tonino Paparatto a nome anche di Cisl e Uil, dei dirigenti Anpi Pasquale Cinefra, Dario Gemma e

Carla Nespolo. La Provincia di Alessandria è Medaglia d’Oro della Resistenza e il sacrificio di tanti giovani, a settant’anni da quegli avvenimenti, è stato ancora una volta ricordato e raccolto come monito e impegno per il futuro. Dal 29 novembre partono le iscrizioni all’Anpi per il 2016.

Pensioni e legge di stabilità Marisa Valente Direttore Inca Cgil

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iù che di un’affermazione si tratta di un auspicio: ci auguriamo che la legge di stabilità che sarà approvata entro la fine del 2015 metta al centro una revisione del sistema pensionistico, correggendo quelle rigidità che gravano sulla vita di tanti uomini e donne, rimasti intrappolati nelle maglie della continua rincorsa tra periodi contributivi richiesti, età da raggiungere e speranza di vita che, sommati ai requisiti precedenti, spostano il traguardo sempre un po’ più in là. La mobilitazione è già iniziata con presidi unitari davanti alle prefetture, ma non basta! La possibilità di andare in pensione anticipata (un para-

dosso chiamarla ‘anticipata’, quando servono 42/43 anni per ottenerla!) o di vecchiaia nei prossimi anni verrà aumentata dalla speranza di vita, che per il triennio 2016/18 è di 4 mesi aggiuntivi, mentre per le donne ci sarà un ulteriore inasprimento, poiché le lavoratrici a partire dal 1° gennaio 2016 potranno andare in pensione di vecchiaia solo al compimento di 65 anni e 7 mesi se dipendenti private, a 66 anni e 1 mese se autonome. Unica, seppur insufficiente nota positiva al momento, riguarda la cosiddetta ‘opzione donna’, mezzo per ottenere la pensione con il calcolo interamente contributivo, che però riduce notevolmente l’importo della pensione, sempreché entro la fine del 2015 si sia in possesso dei requisiti

congiunti di 57 anni e 3 mesi di età e 35 di contributi, a cui si aggiungono i 12 mesi di attesa (la cosiddetta ‘finestra mobile’). Con questi requisisti maturati entro il 31/12/2015 si potrà andare in pensione anche nei prossimi anni. L’Inca ha presentato proposte per una soluzione strutturale per gli oltre 50.000 esodati che non sono rientrati nelle 6 salvaguardie varate dal 2012 ad oggi, una possibilità per i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare in giovane età prima dei 18 anni, abbiamo richiesto di mitigare l’effetto dell’aumento della speranza di vita per chi svolge lavori usuranti e faticosi per questi lavoratori l’aspettativa di vita si riduce, non sono tutti uguali i lavori! Inoltre va inserita la possibilità di uscita anticipata dal lavoro con un mix tra età e contributi senza eccessive penalizzazioni, che possa dare attraverso una norma flessibile, una via d’uscita a coloro che per necessità o per scelta non sono più in gradi di aspettare. Ci auguriamo che il governo e l’Inps decidano che le risorse disponibili vengano destinate alle emergenze del paese che si chiamano: lavoro e pensioni.

PENSIONE DI VECCHIAIA Donne Contributi Anno Uomini Dipendenti Dipendenti Lavoratrici richiesti pubbliche private autonome 2016

20 anni

Anno 2016

66 anni + 7 mesi

66 anni + 7 mesi

66 anni + 7 mesi

66 anni + 1 mese

PENSIONE ANTICIPATA Contributi Contributi richiesti richiesti Uomini Donne 42 anni + 10 mesi settimane 2227

41 anni + 10 mesi settimane 2175

Finestra decorrenza pensione Mese successivo

Decorrenza pensione Mese successivo


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Sindacato provinciale

Turn over nella Segret CHI Segreteria: MariSIA no Boido (segretario generale), GianMO carla Guerci (Organizzazione, rapporti con Auser, Federconsumatori, Sunia), Paolo Ghiotto (Contrattazione sociale territoriale, coordinamento bilanci delle leghe) Direttivo: Luisella Aletto, Marvi Allemano, Giuseppe Amadio, Donata Amelotti, Giuseppe Assenza, Giovanna Bacco, Enrica Beltrami, Mirella Bidoggia, Piero Binasco, Graziella Bosco, Francesco Ceresa, Pier Mario Ceresa, Carlo Confetti, Nicola Cresta, Lucia Daglio, Maria D’Ecclesiis, Rosanna Demartini, Giovanna Drago, Angela Ferraris, Luisa Folli, Giuseppe Fossa, Marcello Fumai, Vinicio Galardini, Claudio Gandini, Alessandro Gemme, Lucia Giusti, Claudia Grosso, Graziella Imarisio, Pietro La Fata, Ketty Maggiolo, Franco Magrassi, Emilio Marini, Graziella Minetto, Giandomenico Monticelli, Paolo Nano, Alessandro Nebiolo, Michele Palma, Carlo Pasquale, Cesare Ponzano, Alfredo Rasoira, Giuseppe Ratti, Maristella Repetti, Maria Rizzo, Nadia Rossi, Angelo Saggese, Rosangela Salvini, Graziella Sardi, Rita Scala, Luigi Semino, Ornella Semino, Tiziana Speretta, Floriana Taddei, Giampiero Todarello, Marisa Valente (direttrice Inca), Valter Viotto. Invitati permanenti: Bruno Pesce, Sergio Soldà Revisori: Giuliano Chiodi, Mauro Lavezzari. Coordinamento donne: Enrica Beltrami (responsabile provinciale), Giancarla Guerci. Responsabili di lega: Mirella Bidoggia, Lucia Daglio, Rosanna Demartini, Angela Ferraris, Luisa Folli, Maria Rizzo, Nadia Rossi, Rosangela Salvini, Tiziana Speretta, Floriana Taddei. Referente per LiberEtà: Lucia Giusti, Giancarla Guerci.

CONVENZIONE

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razie a un’apposita convenzione con il nostro sindacato, Pc Gold di Alessandria pratica a tutti gli iscritti allo Spi Cgil i seguenti sconti: ● - 5 % su tutto il materiale ● - 20% su assistenza e manodopera

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Pippo Amadio

Paolo Ghiotto

Escono Luisella Aletto e Giuseppe Amadio, entra Paolo Ghiotto

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ono passati 8 anni dal 2007, anno in cui Luisella Aletto e Giuseppe (Pippo) Amadio entrarono a far parte della segreteria provinciale, su proposta dell’allora segretario generale Cesare Ponzano, e ovviamente con il voto favorevole del direttivo. Si formò quindi una segreteria a 4 con l’allora segretaria organizzativa Floriana Taddei. Luisella assunse da subito il ruolo di responsabile della contrattazione o negoziazione sociale sia in materia sanitaria (dove poteva avvalersi anche della sua esperienza lavorativa quale medico ospedaliero), sia nei confronti degli Enti locali. In questo ruolo si è fatta molto apprezzare all’interno della Cgil, ma anche dai ‘colleghi’ di Cisl e Uil (la contrattazione sociale è sempre unita-

ria) e dalle controparti. Negli ultimi tempi, dopo la conclusione del mandato di Floriana, aveva assunto anche il ruolo di responsabile provinciale del Coordinamento donne dello Spi. Pippo seguì in modo particolare la partita della comunicazione alla quale già aveva lavorato come consulente e collaboratore esterno (redazione dello Speciale Pensionati, ufficio stampa, pubblicità, eventi) e il settore fisco e previdenza, dove poteva contare sulla ben nota competenza dei nostri tecnici Beppe Ratti e Piero Binasco. Otto anni sono il tempo massimo che lo Statuto Cgil prevede come durata del mandato in ciascuna carica, quindi nel 2015 il mandato di Luisella e di Pippo si è concluso. La proposta dell’attuale segretario generale,

Enrica Beltrami (a destra) con Giancarla Guerci al momento dell’elezione

...e nel Coord L

uisella Aletto, in vista della conclusione del suo mandato di segretaria provinciale ha voluto anche mettere a disposizione anche quello di responsabile del Coordinamento Donne. Nell’assemblea che si è svolta il 15 giugno alla presenza di Vanna Lorenzon, segretaria regionale Spi Cgil, Luisella ha presentato le sue dimissioni e, su proposta della segretaria d’organizzazione Giancarla Guerci,

l’assemblea ha eletto quale nuova responsabile provinciale Enrica Beltrami, una compagna che ha dato buona, anzi ottima prova di sé quale segretaria della lega della Fraschetta, e che in tale veste è ben nota anche ai nostri lettori. Anche per questo cambio della guardia, lo Speciale Pensionati, saluta la responsabile uscente e formula i più vivi auguri di buon lavoro alla responsabile entrante.


Sindacato provinciale

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Pensionati NOVEMBRE 2015

✒ CaroSpeciale

teria Provinciale...

Ringrazio lo Spi, il Sunia e Federconsumatori

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Luisella Aletto Marino Boido, è stata di riportare la segreteria provinciale a 3 come era stata dal 1995 al 2007, e di chiamarvi Paolo Ghiotto, tuttora segretario della lega di Valenza, compagno che all’esperienza sindacale aggiunge quella di consigliere e di assessore comunale. A lui è stata affidata la partita contrattazione sociale per portare avanti il lavoro svolto da Luisella. Il cambio della guardia è avvenuto il 23 giugno scorso, quando il direttivo provinciale, a cui hanno partecipato anche il segretario generale dello Spi Piemonte Mario Borgna e il segretario generale della Camera del lavoro di Alessandria Tonino Paparatto, preso atto della conclusione del mandato di Aletto e Amadio, ha approvato la proposta del segretario Boido votando, come sempre a scrutinio segreto, per l’ingresso di Ghiotto nella segreteria provinciale. Anche lo Speciale Pensionati saluta con affetto e riconoscenza i due segretari uscenti (che comunque hanno assicurato di continuare in modo diverso a partecipare alla vita e all’attività dello Spi), mentre dà il suo caloroso benvenuto a Paolo Ghiotto con i migliori auguri di buon lavoro.

dinamento Donne I nuovi progetti del Coordinamento donne Enrica Beltrami

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el corso dell’ultima riunione del Coordinamento donne Spi era emersa la volontà di raccogliere la storia delle donne che militano nelle nostre leghe allo scopo di lasciare una memoria del nostro passato. Le pensionate di oggi hanno iniziato a lavorare con pochissime tutele sindacali e servizi di sostegno, sono state le protagoniste di cambiamenti epocali, di battaglie per l’emancipazione e la parità nel lavoro, nell’economia e nella politica. L’impegno di quegli anni ha prodotto leggi importanti quali ad esempio l’istituzio-

Memorie di vita e di lotte, incontri sulla medicina di genere, ricerche ne dei consultori, la legge per una maternità consapevole e per la conquista di strumenti a sostegno delle lavoratrici. Per non dimenticare queste esperienze abbiamo pensato di dar vita ad un ‘progetto della memoria: storia di donne’ con lo scopo di recuperare le testimonianze attraverso interviste o altre metodologie che stimolino la narrazione, raccogliendo-

le in un volume che potrebbe essere utilizzato per i concorsi indetti dal mensile LiberEtà. Oltre a questo, nell’anno prossimo prevediamo di organizzare alcuni incontri sulla medicina di genere, avviando un percorso di informazione, prevenzione e cura dei disturbi legati alla terza e quarta età con lo scopo di far accettare i cambiamenti del corpo e vivere se-

renamente le stagioni della maturità. Il programma, per ora solo delineato, approfondirebbe temi quali stili di vita, movimento, alimentazione, osteoporosi, continenza, sessualità ed altre tematiche inerenti la grande età. Questo progetto potrebbe concludersi con un’iniziativa pubblica da realizzare nella settimana dell’8 marzo. Una volta individuati i bisogni di salute delle donne, potremmo anche effettuare una ricerca per verificare come e se vengano soddisfatti nelle strutture sanitarie esistenti. Questo per consentire una puntuale contrattazione sociale.

i rivolgo al giornale ‘Speciale Pensionati’ per un doveroso ringraziamento allo Spi Cgil di Arquata Scrivia, al Sunia e alla Federconsumatori per avermi aiutato a risolvere un problema inerente la mia abitazione. Essendomi trovata in difficoltà, mi sono rivolta al Sindacato e tramite la signora Maridea, che si è fatta portavoce presso la Fe-

derconsumatori, la mia causa è stata presa in carico dall’avvocato Sergio Del Ponte, il quale ha risolto, in tempi brevi, la controversia. Colgo l’occasione dell’ospitalità di ‘Speciale Pensionati’ per ringraziare pubblicamente quanti mi hanno prestato assistenza ed auguro loro proficuo lavoro Cordialmente R.P.

Il tragico sport nazionale di noi italiani

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o Stato sono io’ sentenziò Luigi XIV, il Re Sole, famoso per aver instaurato una monarchia assoluta. ‘Lo Stato sono io’ dovrebbe dirsi ogni cittadino italiano, non per instaurare un regime personale, ma per sentirsi parte costitutiva della Repubblica nata dalle ceneri del nazi-fascismo grazie alla Resistenza. È doloroso constatare come a quasi settant’anni dalla nascita della Repubblica, non esista in Italia il concetto di Stato inteso come bene comune, come qualcosa di cui noi siamo parte. Lo Stato viene percepito come qualcosa di estraneo, spesso lontano, qualcosa da usare e se possibile ‘fregare’, senza la semplice consapevolezza che ogni volta che freghiamo lo Stato, freghiamo noi stessi e i nostri concittadini. Ma si sa, in Italia lo sport nazionale non è il calcio, come qualcuno pensa, ma fregare il prossimo! Lo stillicidio quotidiano di scandali grandi e piccoli, arresti, malversazioni, con l’interminabile coda di polemiche, sta diventando purtroppo qualcosa di consueto, di abitudinario, che finisce per creare assuefazione e renderci incapaci di indignazione. Ma per indignarsi, bisogna avere la schiena diritta

e la coscienza pulita! Verrebbe da dire biblicamente: ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’ e sappiamo tutti com’è andata a finire. Il malaffare è talmente intrecciato e connesso con la vita di tutti i giorni, a tutti i livelli, che è quasi impossibile districare la matassa e spesso non ci si rende neanche conto che certi comportamenti sono scorretti, sbagliati e disonesti. Sono le amare riflessioni che mi suscitano i fatti di cronaca di queste ultime settimane, che sembrano promuovere tanti dibattiti televisivi, ma nessuna volontà di cambiamento, in un vuoto politico veramente spaventoso. Impossibile cambiare le cose? Certo che le cose si possono cambiare, basta semplicemente volerlo fare. A cominciare ognuno da casa nostra, da noi stessi, con la consapevolezza che sono scelte difficili e spesso dolorose, ma che solo così è possibile promuovere il cambiamento. Devo cominciare IO a cambiare, non aspettare che lo facciano gli altri. Fabio Alzeni Pensionato, volontario Spi


Pensionati NOVEMBRE 2015

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Alessandria Centro a cura di Giampiero Todarello

Dalle leghe CHI SIA MO

Segreteria: Angela Ferraris (segretaria generale), Gianna Bacco, Giuliano Chiodi, Claudia Grosso, Giovanni Marenco. Direttivo: Giuseppe Amadio, Donata Amelotti, Bruno Bigotti, Marisa Bolfi, Giuseppe Calandrino, Nicola Cresta, Bruno Gay, Lucia Giusti, Giancarla Guerci, Grazia Ivaldi, Silvana Marcozzi, Anna Morelli, Alessandro Nebiolo, Alessandria Pernigotti, Cesare Ponzano, Sebastiano Puleio, Ermanno Ricci, Battista Rossi, Rita Scala, Giovanna Tosi. Revisori: Giovanni Giordana, Giampiero Gualco, Carmen Mirra. Coordinamento donne: Angela Ferraris (responsabile), Donata Amelotti, Gianna Bacco, Marisa Bolfi, Nicoletta Ferraris, Luciana Genzone, Claudia Grosso, Grazia Ivaldi, Silvana Marcozzi, Carmen Mirra, Anna Morelli, Alessandria Pernigotti, Lina Puleio, Rita Scala. Referente per LiberEtà: Gianna Bacco.

Gita all’Expo

PROGETTO ‘DIALOGO TRA GENERAZIONI’ PROMOSSO DALL’AUSER

Ora i pensionati intervistano i giovani iamo notizie sul percorso del progetto ‘Dialogo fra generazioni: i pensionati intervistano i giovani’ di cui abbiamo scritto nel numero scorso e che speriamo di realizzare nell’anno scolastico 2015/2016. Fondamentale sarà la collaborazione del Dipartimento di Giurisprudenza-Scienze politiche, economiche e sociali dell’Università del Piemonte orientale, collaborazione che abbiamo attivato nell’estate e che sta proseguendo con incontri fra Spi, Auser e Università per definirne gli ambiti. Il progetto avrà come referente la professoressa Stefania Fucci che collaborerà alla definizione dei temi e delle domande su cui dialogare con i ragazzi e la predisposizione di una traccia di intervista. Le interviste potrebbero essere effettuate nei mesi di marzo-aprile 2016 presso le scuole interessate: Liceo Scienze Sociali ‘Saluzzo-Plana’, Istituto Superiore VinciMigliara, Centro di Formazione professionale Enaip. In queste scuole si presenterà il progetto nelle assemblee

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di classe per discuterne con gli studenti a cui sarà proposto di collaborare in gruppo, per precisare i loro pensieri, le idee, le sensazioni, i suggerimenti e per mettere a fuoco aspetti ritenuti particolarmente significativi in questo momento storico. Per i pensionati, che saranno parte attiva della ricerca, un gruppo base è già stato individuato. Ora si tratta di allargare questo nucleo proponendo la partecipazione a compagne e compagni dello Spi che, partendo dal proprio vissuto lavorativo e sindacale, siano sensibili e interessati alla nostra ricerca, al dialogo con i giovani e soprattutto siano curiosi dell’universo giovanile. Se interessati, o anche soltanto curiosi di conoscere il progetto, siete pregati di contattarci presso lo SPI Lega Centro in via Faà di Bruno 41, tel. 0131308234 / 0131308223. Coordinatrice del progetto: Claudia Grosso (Spi); comitato scientifico: Stefania Fucci (Università DIP. SPES), Rita Camera (Spi), Donata Amelotti (Auser) / Nuccio Puleio (Formatore).

Sosteniamo LiberEtà

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sempre aperta la campagna di sostegno del nostro mensile, con soli 12 euro ci si può abbonare per un anno e ricevere a casa una rivista ricca di opinioni e di informazioni pratiche che riguardano la vita dei pensionati. Per informazioni rivolgersi a Gianna Bacco, tel. 0131 308234.

Alessandria Fraschetta a cura di Claudio Gandini

L’attività quotidiana

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ono molti i settori di impegno della nostra Lega. Proviamo ad elencarli anche per ricordare agli iscritti tutti i servizi che lo Spi offre: ■ prenotazione per modulo Red (entro febbraio); ■ collaborazione con patronato Inca e Caaf (assistenza fiscale); ■ informazioni su nuova Isee (documentazione necessaria); ■ compilazione carta acquisti, richieste agevolazioni per gas e luce; ■ informazioni su bonus bebè e su perequazione pensioni; ■ domande per contributi affitto (appuntamento al Caaf per case popolari e indirizzo al Comune per locazione privata); Per la campagna fiscale la nostra Lega è stata impegnata per le prenotazioni di 730, modello Unico e Autocompilato, raccolta deleghe sempre per 730, stampa dei modelli Cud e ObisM, nonché di aiuto a domicilio per gli iscritti impossibilitati a recarsi presso i Caaf.

Sede di via Righi

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Prosegue molto bene l’attività presso la nostra sede di via Righi n. 3, di fronte all’Inps. Oltre a tutti i servizi offerti dallo Spi c’è la presenza qualificata di un operatore del Patronato Inca. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,15.Telefono 0131 326234.

La nostra attività quotidiana Claudio Gandini a lega dei pensionati Cgil della Fraschetta raggruppa le frazioni oltre Bormida del comune di Alessandria (Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Castelceriolo, Litta Parodi, Lobbi, Mandrogne, San Giuliano Nuovo e Vecchio) e i comuni di Borgoratto, Bosco Marengo, Casalcermelli, Castellazzo Bormida. Frugarolo, Gamalero, Piovera, Predosa e Sezzadio. In questo territorio raccoglie quasi 2.500 iscritti. La sede di lega è a Spinetta, in Via Perfumo 5, e costituisce ovviamente il principale punto di

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i è svolta il 16 settembre scorso. Cinquantaquattro i partecipanti tra Lega Centro e Fraschetta. Piena soddisfazione per la possibilità di visitare moltissimi padiglioni (qualcuno ne ha contato 24!) senza code eccessive.

Biblioteca più ricca

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i arricchisce via via di nuovi volumi la biblioteca presso la sede di via Faà di Bruno 43. Ogni iscritto può gratuitamente disporne. Libri di ogni genere e per tutti i gusti. Chi è interessato a collaborare per la gestione della biblioteca o alla creazione di un gruppo di lettura può telefonarci: 0131 308234.

CHI Segreteria: Claudio Gandini (segretario generale), Carlo SIA Henry, Ornella Semino. Direttivo: Gian Piero Belardi, Enrica Bruna Bisio, Mariuccia Borile, Claudio Bruschi, AntoniMO noBeltrami, Caracciolo, Roberto Destro, Luana Di Beo, Teresa Gatto, Paola Giordano, Giuliano Gondoletta, Rosandra Negri, Luciano Piana, Franco Ponzano, Giuseppe Rapetti, Renato Ruzza, Graziella Sardi, Maria Teresa Scaiola, Carlo Aldo Severi, Ivonne Spinello, Maria Teresa Verde, Gian Carlo Voltan. Revisori: Sergio Romano, Mario Serra. Coordinamento donne: Enrica Beltrami (responsabile), Paola Giordano, Maria Camilla Robotti, Graziella Sardi, Ornella Semino, Ivonne Spinello, Mariella Venniro, Maria Teresa Verde. Referente per LiberEtà: Graziella Sardi.

riferimento, ma l’attività dei suoi volontari si sviluppa sul territorio attraverso presenze settimanali in 13 località. Negli ultimi anni il servizio fiscale si svolge ormai quasi ininterrottamente per tutto l’anno e la lega è fortemente impegnata a supporto del Caaf nella preparazione e compilazione dei moduli relativi a Tasi, Imu, nuova Isee, bonus gas, bonus elettricità ecc. Solo in quest’ultimo anno abbiamo seguito 630 modelli Red e 540 dichiarazioni dei redditi. Supportiamo anche il patronato Inca, di cui costituiamo il valido punto di partenza per le pratiche di invalidità civili, pensioni, controllo pensioni, ricostituzioni, reversibilità. Complessivamente 270 pratiche nel corso dell’anno. Riteniamo quindi che il lavoro svolto quotidianamente nei no-

Non ci casco il 3 dicembre

La Festa del pensionato 2015

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rescono ancora le truffe ai danni degli anziani, ma qualcosa è possibile fare per contrastare il fenomeno: informarsi su come difendersi. In questa direzione va la campagna di informazione dello SPI ‘Non ci casco’. Incontri si sono svolti e altri si svolgeranno in varie località della provincia promossi dalle Leghe con la collaborazione delle forze di polizia, dell’Auser e della Federconsumatori. Claudia Grosso e Sandro Nebiolo della Lega Centro coordinano queste iniziative a livello cittadino e provinciale. Una di queste avrà luogo presso la sede Cgil in via Cavour 27 per giovedì 3 dicembre prossimo alle 15,30. Nel corso dell’incontro sarà offerta una merenda. Previsti altri incontri a Casale e a Cerrina.

ome da ormai antica consuetudine anche quest’autunno abbiamo organizzato una bella Festa del Pensionato. Bella per i luoghi visitati (il borgo medievale di Grazzano Visconti in provincia di Piacenza) e bella per la partecipazione: 140 persone, tutte simpatiche. Con tre pullman la mattina del 10 ottobre siamo andati a Grazzano Visconti, che abbiamo visitato, per poi raggiungere a Vigolzone l’agriturismo ‘La Favorita’ per il pranzo sociale. La nostra vuole essere una ‘festa’

stri uffici sia importante anche sotto il profilo quantitativo e ce lo conferma il ruolo che ha assunto la lega come realtà conosciuta e riconosciuta del territorio. I pensionati, ma anche i lavoratori in servizio, iscritti e non iscritti, sanno bene che nel nostro ufficio e nelle permanenze possono ricevere accoglienza, informazioni, assistenza e aiuto nelle pratiche, e perciò vengono numerosi, talvolta anche solo per fare quattro chiacchiere e prendere un caffè con amici. E va bene. Anzi, invitiamo voi che leggete queste poche righe a frequentare la nostra sede, a conoscere i nostri volontari, ad aiutarci nel nostro impegno a favore dei pensionati, degli anziani e in generale dei ceti più deboli. Se poi convincete altri pensionati a iscriversi, meglio ancora.

e quindi lo scopo principale è quello di passare una bella giornata in compagnia e allegria. E così è stato anche questa volta. Ma la festa diventa sempre anche un’occasione per informare sulle iniziative del sindacato, sia come Spi sia in generale come Cgil, e per discutere della situazione politico-sindacale e dei problemi che purtroppo non mancano nel nostro territorio e in tutta Italia. L’organizzazione ringrazia tutti i partecipanti e si dà appuntamento per la gita primaverile. Arrivederci a presto. [cg]


Dalle leghe

Alessandria Cristo a cura della Redazione

CHI SIA Segreteria: Gianni MO Marenco (segretario generale), Enrica Beltrami, Rosanna Demartini, Emilio Marini, Michele Palma. Direttivo: Franco Amedeo, Giovanni Bergamo, Pier Mario Ceresa, Maria D’Ecclesiis, Clementina Di Nunzio, Maria Teresa Gotta, Leonilde Mandarino, Antonietta Mantelli, Giovanna Marzolla, Giancarlo Mietta, Giampiero Penno, Francesco Perfumo, Anna Pratesi, Giuseppe Ratti, Piero Ravera, Claudio Tiberto, Vivetta Zoboli. Revisori: Giuseppe Bazan, Filippo Borruso, Stefano Mantelli. Coord. donne: Rosanna Demartini (responsabile), Maria D’Ecclesiis, Vivetta Zoboli. Referente per LiberEtà: Rosanna Demartini.

Corso Acqui 110 e non ve ne siete ancora accorti, ve lo ripetiamo per l’ultima volta fin dal titolo: dal 1° settembre siamo nella nuova sede in Corso Acqui 110. Ma certamente ve ne siete accorti tutti. Un mare di persone è venuta a dare un’occhiata domenica 11 ottobre in occasione della Festa del Cristo. Persone comuni e autorità (grazie Sindaco!). Persino la banda si è fermata un po’ per dedicarci un pezzo (grazie banda!). Ma non stiamo a perderci nei piccoli dettagli. Veniamo al sodo. Il sodo sono i servizi che la nuova sede offre ai cittadini del quartiere Cristo. Diciamo cittadini non a caso, perché abbiamo aperto e attrezzato la nuova sede per servire in primo luogo gli anziani e i pensionati ma anche tutti quelli che possono aver bisogno di aiuto nelle pratiche pensionistiche, previdenziali, assistenziali, fiscali, successioni, colf e badanti. Quindi fatevi un nodo al fazzoletto e ditelo anche ai vostri famigliari, vicini di casa, amici, conoscenti: per i cittadini del Cristo non sarà più necessa-

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Nuova sede, migliore accoglienza, più servizi, più professionalità. Tutte le pratiche, tutto al Cristo rio prendere il bus e venire in centro, in via Cavour 27, basterà raggiungere la sede di Corso Acqui 110. Infatti in questi locali, oltre ai volontari dello Spi che ben conoscete, troverete sempre più spesso (compatibilmente con le esigenze generali) operatori specializzati del patronato Inca e del Caaf Cgil. In particolare quest’ultimo ha manifestato parola dell’Amministratore Delegato Antonella Albanese - la ferma volontà di costituire nei nostri locali, in prospettiva, una postazione fissa. E c’è da crederci, perché noi diciamo ‘i nostri locali’, ma per affittarli abbiamo avu-

to e abbiamo una concreta partecipazione della Società dei Servizi Cgil Piemonte Sud, insomma il Caaf. Già dal mese di novembre è assicurata la disponibilità dell’operatrice Caaf Nadia Bellan per due mattinate su prenotazione. In questa fase di avvio si tratta del 1° e 3° lunedì di ogni mese su prenotazione. Ma con l’anno nuovo si può intensificare la presenza fino a due mattinate a settimana. E il servizio riguarda TUTTI I TIPI DI PRATICHE di competenza del Caaf: 730/Unico, Imu, Tasi, Isee, successioni, badanti e colf, Red/Icri ecc. Quindi... approfittatene!

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Pensionati NOVEMBRE 2015

Anche il patronato Inca sarà sempre più presente. Per cominciare tutti i lunedì mattina. E per quanto riguarda le pratiche di sua competenza l’Inca potrà avvantaggiarsi dell’esperienza del nuovo segretario di Lega, Gianni Marenco, che, oltre ad aver frequentato con profitto l’impegnativo corso da ‘collaboratore sociale Inca’, per quasi due anni ha operato nella sede di Via Righi (di fronte all’Inps) sotto l’esperta guida di Pino Annaloro. Per concludere: venite con fiducia nella nostra nuova sede. Vi troverete facce conosciute e facce nuove che imparerete presto a conoscere e ad apprezzare. Il nostro impegno è quello di accogliervi con gentilezza, di ascoltarvi con attenzione e, nei limiti delle nostre possibilità e competenze, di aiutarvi a risolvere i problemi che vi assillano in materia di fisco, previdenza, assistenza. In cambio vi chiederemo soltanto di sostenere le nostre battaglie a difesa dei redditi da pensione, dei diritti alla salute e alla dignità dei cittadini anziani, partecipando alle nostre iniziative e iscrivendovi allo Spi Cgil. A quelli già iscritti chiediamo di convincere altri ad iscriversi. Più siamo, più contiamo.

Sede nuova, segreteria nuova

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l 24 settembre, il direttivo della Lega Spi del Cristo, riunito nella nuova sede in Corso Acqui 110, ha preso atto delle dimissioni presentate dal segretario uscente Michele Palma (che ha concluso il suo mandato a termini di statuto) e su proposta della segretaria provinciale d’organizzazione, Giancarla Guerci, ha eletto con voto segreto praticamente all’unanimità (una sola scheda bianca attribuibile al candidato) Gianni Marenco. Quarto segretario della Lega

Bassa Valle Scrivia a cura di Floriana Taddei

CHI Segreteria: Floriana SIA Taddei (segretaria geMauro LavezMO zari,nerale), Paola Merlano. Direttivo: Daniele Bellingeri, Maria Campioni, Nello Capelli, Anna Maria Castellani, Salvatore Di Mattia, Giorgio Fioravanti, Alma Giacomini, Loredana Leva Pradi, Roberto Nobile, Giuseppe Piva, Paola Staltari, Rita Stradaioli, Piero Zanetti. Revisori: Sergio Gastaldi, Adriana Traversa Massa, Guerrino Vidotto. Coordinamento donne: Floriana Taddei (responsabile), Alma Giacomini, Paola Merlano. Referente per LiberEtà: Floriana Taddei.

Una lega tripolare uella della Bassa Valle Scrivia è una lega tripolare (un po’ come l’Università del Piemonte Orientale) perché è dislocata in tre centri principali: Castelnuovo Scrivia (sede ufficiale), Pontecurone e Sale. A questi comuni si aggiungono quelli di Alluvioni Cambiò, Alzano Scrivia, Guazzora, Isola S. Antonio e Molino dei Torti, per una popolazione totale che supera di poco i 16.000 abitanti. Una lega piccola, dunque, nella pianura che lo Scrivia attraversa nel suo ultimo tratto prima di gettarsi in Po presso Cornale (che è già in Lombardia). Una lega piccola ma attiva e apprezzata dalla popolazione, se consideriamo che più dell’8% degli abitanti risulta iscritto allo Spi Cgil. Il merito è certamente dei segretari di lega che si sono succeduti alla sua guida dalla nascita (1995) ad oggi: Giuseppe Piva, Alma Giacomini, la compianta Mirella Fannini e ora Floriana Taddei. E a

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del Cristo, dopo Andrea Ponte, Anna Pratesi e Michele Palma, Gianni Marenco, classe 1957, ha lavorato fino al 1988 alle Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, dove ha fatto parte del Consiglio di Fabbrica come Flm poi, per il cambio di contratto, come chimici della Cgil. Ha poi lavorato 5 anni come impiegato alla Michelin ed è stato infine per 10 anni il responsabile tecnico dell’Azienda Multiservizi di Valenza (acqua, gas e igiene urbana). Dal 2013 è in pensione e, previa

quest’ultima - che è stata segretaria della lega Centro e poi segretaria organizzativa provinciale - abbiamo chiesto di darci un’idea di come funziona questa lega ‘tripolare’. «Certamente funziona in modo molto diverso dalla lega Centro! Là ero nella sede della Camera del lavoro di Alessandria, con tutti i servizi a disposizione: patronato Inca, servizi fiscali del Caaf, Sunia (sindacato inquilini), Federconsumatori, Auser. Là avevo un ufficio, qui ne ho tre e talvolta vado in tutti e tre nello stesso giorno. Se là rischiavo di fare una vita troppo sedentaria, qui sono sempre in movimento. Diciamo che l’esperienza della segreteria provinciale mi aveva già abituata a muovermi per tutta la provincia. Inoltre devo dire che per me viaggiare non è una fatica. Lo faccio volentieri». Ma lì non ci sono i servizi... «Certamente. Questo comporta altri viaggi verso Alessandria oppure Tortona per portare le pratiche da noi avviate ai servizi corrispondenti. Devo precisare però che un po’ di servizi ‘professionali’ sul posto ce li abbiamo. Attual-

formazione da ‘collaboratore sociale Inca’, ha operato nell’ambito della Lega Centro presso la sede distaccata di Via Righi. Il nuovo segretario ha proposto al direttivo, che l’ha approvata, la composizione della nuova segreteria: si passa da tre a cinque membri, i tre della segreteria uscente più lo stesso Marenco ed Enrica Beltrami, di cui è stata molto apprezzata la direzione per otto anni della Lega della Fraschetta. Abbiamo quindi una situazione di continuità

mente l’Inca è presente con la sua operatrice tutti i martedì a Castelnuovo e due lunedì a Pontecurone il 1°e3° di ogni mese. E durante i mesi della campagna fiscale abbiamo una presenza anche del Caaf in tutte e tre le sedi». Perché dici ‘noi’? «Perché non ci sono solo io, ci sono volontari anche molto bravi, in tutti e tre i centri, compagne e compagni che risiedono in zona, che sono conosciuti e conoscono le persone, le famiglie. Rispetto ad Alessandria, ma anche a Tortona, nei piccoli centri possiamo dire che tutti conoscono tutti, i rapporti sono molto diversi dalla città, e per vari aspetti consentono di lavorare meglio». Quali attività svolgete? «Da noi vengono tutti, pensionati e non pensionati, e quindi le richieste sono di ogni genere a noi il compito di aiutarli e di indirizzarli. In questa fase avviamo molte pratiche per il riconoscimento dell’invalidità. Poi, in tutte le sedi ci sono le pratiche dei Red. Su queste non ci limitiamo ad aspettare che la gente venga. Telefoniamo a coloro che hanno fatto il Red l’anno scorso e, se la perso-

con l’esperienza di questi ultimi anni e di rafforzamento della struttura per meglio affrontare le sfide che la nuova sede comporta. Ai vecchi e ai nuovi della segreteria, a tutto il direttivo, a tutti gli iscritti allo Spi della zona del Cristo e del suo territorio (Abazia, Bergamasco, Cantalupo, Carentino, Cuccaro, Felizzano, Fubine, Lu, Masio, Oviglio e Quattordio) va il caloroso augurio dello Speciale Pensionati per una stagione di nuovi successi e di crescita del sindacato.

na è ancora tenuta a questa dichiarazione la invitiamo a prenotarsi per farla inoltre quest’anno la modifica della legge sull’Isee ci ha impegnato molto». Insomma il lavoro non manca. «No. È ben raro che i nostri uffici siano vuoti e che ci si annoi. Soprattutto all’apertura. Gli anziani, com’è noto, se devono fare qualcosa vogliono sbrigarla al più presto, per cui si presentano subito. Ma per il motivo che ho detto prima, dei rapporti che si instaurano nei piccoli centri, noi possiamo essere anche un luogo di incontro e aggregazione. E nel nostro piccolo cerchiamo di sviluppare anche questo aspetto organizzando almeno una volta all’anno una festa del pensionato o una gita sociale. Lo facciamo per tradizione insieme alla lega di Tortona. Quest’anno l’abbiamo fatto sabato 17 ottobre all’Agriturismo Eden Ranch di San Giuliano. E approfitto di quest’intervista per ringraziare tutti i nostri attivisti, da Mauro Lavezzari ad Alma Giacomini, da Paola Merlano a Salvatore Di Mattia e tutte le compagne e i compagni che hanno partecipato alla festa».


Pensionati 10 NOVEMBRE 2015

Dalle leghe

Tortona a cura di Tiziana Speretta

CHI Segreteria: Tiziana Speretta (segretaria geneSIA rale), Maria Giovannini, Franco Magrassi, Pierluigi Torlasco. Direttivo: Adalgisa Alberghini, MO Clizia Arecco, Alfonso Bellan, Rosaria Cafasso, Alberta Capelli, Guido Ercolini, Giovanni Greggio, Claudio Lisini, Vanda Malaspina, Dario Mandirola, Francesco Mezzapesa, Aldina Miloni, Aldo Pagella, Felice Panza, Angelo Saggese, Genet Tarekegn, Gianfranco Tiribello, Ausilia Toccalino, Emilio Usardi. Revisori: Giovanni De Grazia, (Carlo Lugano). Coordinamento donne: Tiziana Speretta (resp.), Maria Giovannini. Referente per LiberEtà: Franco Magrassi.

Sant’Anna di Stazzema: sensazioni uniche Tiziana Speretta uest’anno abbiamo deciso di fare un viaggio a Sant’Anna di Stazzema, una piccola frazione nell’appennino toscano a settantun anni dall’eccidio commesso dalle SS tedesche e dai fascisti italiani che uccisero l’intera popolazione, bambini, donne, vecchi. Gli uomini si salvarono perché fuggiti in montagna, proprio per evitare le rappresaglie delle SS. È vero, l’Italia è piena di episodi che riguardano la Resistenza tra il 1943 e il 1945,tutta la penisola è stata vittima della barbarie nazifascista. Da nord a sud la Resistenza ha contrastato le truppe occupanti con sabotaggi e attacchi, lasciando sul terreno numerose vittime fra i partigiani, valorosi combattenti per un’Italia libera dall’oppressione nazista. Il 6 giugno siamo stati accolti, noi della lega Spi Cgil di Tortona, dal sopravissuto alla strage di Sant’Anna, Enrico Pieri, una persona straordinaria, che ci ha raccontato la sua tragica storia. Unico superstite della sua famiglia: trucidati suoi genitori, le sue sorelle, i suoi nonni, uccisi assieme a tutti gli altri abitanti del piccolo paese. Pieri si è salvato

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grazie all’aiuto di un’altra piccola bambina della famiglia Pierotti nascosta nell’orto sotto a delle piante di fagioli: chiamandolo ha salvato anche lui. Quel giorno Enrico Pieri ha perduto la famiglia, i compagni di gioco, i compagni di scuola; quel giorno è stato commesso un crimine contro l’umanità. In questa occasione abbiamo fatto conoscenza con le compagne dello Spi di Lucca, simpaticissime, salite apposta per accoglierci a Sant’Anna. La segretaria dello Spi, Emanuela Lucca, è stata di una gentilezza unica: ha portato in omaggio a tutti i partecipanti tortonesi una copia a testa del numero unico a cura dell’Anpi di Lucca per il 70° anniversario della liberazione della città ‘Così resistemmo’. Assieme ad Enrico Pieri abbiamo visitato il museo di Sant’Anna. Quest’uomo incredibile ci ha guidato passo passo narrandoci la tragedia della sua vita e di tutte le persone uccise senza pietà il 12 agosto del 1944. Sant’Anna è un luogo bellissimo se non si pensa per un attimo a quel che è successo 71 anni fa, alta collina con una veduta mozzafiato del mare in basso all’orizzonte.

Enrico Pieri Chi di noi se l’è sentita (considerando il dislivello e il forte caldo) è salito fino all’ossario che commemora le vittime della strage. A tutti è rimasta impressa nella mente la statua all’interno dell’arco alla memoria: una madre con i suoi figli colpiti a morte. Enrico Pieri è stato insignito dal Vice Ambasciatore Tedesco a Roma della medaglia dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania per il suo impegno a tenere viva la memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema perpetrato dalle SS e per aver favorito gli incontri tra studenti italiani e tedeschi. Il 12 agosto 2011, il Parlamento Europeo gli ha concesso il Premio di Cittadino Europeo per il suo impegno per la memoria.

Una frase bellissima che il Pieri mi ha detto è questa: «Vedere le bandiere di Italia, Germania, ed Europa sventolare là, l’una di fianco dell’ altra, vicino all’Ossario dove riposano le vittime della strage e dove sono già incise sul marmo parole di perdono, mi ha dato la speranza in un futuro migliore e di fratellanza fra i popoli». È veramente una persona unica, ero emozionata e commossa dalla sua vicinanza, gli ho conse-

gnato a nome della Lega Spi-Tortona una targa di commemorazione, e lui ha gradito molto questo piccolo riconoscimento che rimarràpresso il museo di Sant’Anna. La nostra visita si è conclusa, noi siamo risaliti nel nostro pullman, ci siamo recati presso il ristorante appena sotto Sant’Anna di Stazzema dove abbiamo pranzato, godendo della buona tavola toscana e del panorama incantevole.

detta piazza, il protocollo prevedeva che noi invitati entrassimo nella «casa dei marchesi» da dove il Pelizza immaginò che i braccianti uscissero e dove appunto li dipinse. Ma... sorpresa!, nonostante gli accordi dei marchesi proprietari, con l’amministrazione comunale, il portone era chiuso e non si aprì se non dopo vari tentativi da parte del sindaco che al citofono ricordava ai proprietari gli accordi antecedentemente presi. A tutti i presenti fu concesso così di entrare, ma io no. Io mi rifiutai di entrare in quella casa, in quel giardino che come descrittomi poi da quelli che ci erano entrati era sicuramente molto bello, ma dove altrettanto sicuramente quei lavoratori, che il pit-

tore ha immortalato nel suo quadro più famoso, tante umiliazioni hanno subito. Smentendomi, vi confesso che sarei entrata ma ad una sola condizione: se quel portone noi l’avessimo aperto con la forza, come avrebbe sicuramente voluto fare (spero ardentemente che qualche volta lo abbia fatto), quella ‘Fiumana’ di lavoratrici e lavoratori che il Pelizza ha dipinto con tanta passione nel suo quadro. Io dunque, un po’ corrucciata, un po’ risentita, sono rimasta nella piazzetta ad ammirare la riproduzione ingrandita del Quarto Stato lì appesa. Ancora una volta, come tante altre volte, mi sono commossa quasi sino alle lacrime, nel vedere la grande dignità e determinazione che traspira dai volti di quelle donne e di quegli uomini che indossano abiti magari anche un po’ lisi ma certamente puliti come il loro essere interiore. E vi devo confessare che, sopra ad ogni altra sensazione, con il cuore un po’ in subbuglio, sono rimasta lì soprattutto ad ammirare, a commuovermi e ad immedesimarmi in quella donna con il bimbo nudo in braccio. (Sarà la solidarietà del nostro medesimo sesso che mi fa par-

teggiare così tanto per lei? Chi lo sa?). Per ritornare alla manifestazione sono stata tentata, al suo termine, di esprimere al sindaco ed agli amministratori presenti la mia delusione ed il mio cruccio, ma poi mi sono trattenuta perché al di là della loro non colpevolezza in merito, ho pensato che forse non avrebbero più richiesto la mia presenza in quel luogo ad ammirare quel dipinto, non certo perché mi intenda di pittura, ma per il soggetto sociale che rappresenta. Infatti anche se tutti i giorni potrei ammirare una riproduzione del quadro, offerto con dedica personale del Sindaco alla nostra Lega ed appeso nella sede Spi di Tortona, il poterlo ammirare il quella piazzetta dove è stato dipinto, il respirare quell’aria che quelle donne e quegli uomini hanno respirato, il visitare quei luoghi dove loro hanno con così tanta dignità lottato, mi darà sempre una sensazione incredibile e sicuramente quasi irripetibile. Spero davvero di poterci ritornare. [La Bandiera della Lega Spi di Tortona] Traduzione di Franco Magrassi

La bandiera orrei raccontarvi un episodio accadutomi qualche Primo Maggio fa, ma prima permettetemi di presentarmi: sono la bandiera della lega Spi-Cgil di Tortona. Non meravigliatevi più di tanto nello scoprire che una bandiera possa pensare e scrivere, visto che di questi tempi c’è chi asserisce che una guerra può essere ‘umanitaria’ e si lapidano e si uccidono giovani donne e uomini che la pensano diversamente dal ‘Potere’! Quel giorno ero stata invitata ai festeggiamenti della festa dei lavoratori, la nostra appunto, che si tenevano a Volpedo. È stata per me una vera magnifica giornata, perché oltre a quello che essa rappresenta, ho avuto l’occasione di uscire dall’armadio in cui sono custodita e ho potuto sventolare al sole di una bella giornata primaverile. Devo però confessarvi che unitamente alla gioia di cui prima vi ho detto, quella manifestazione mi ha riservato due delusioni che qui mi accingo a raccontarvi. La prima l’ho provata perché in tutto l’arco della cerimonia non ho avuto il piacere di ascoltare, nemmeno una volta, l’Inno

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dei lavoratori suonato dal complesso bandistico che ha allietato la manifestazione. In fin dei conti anche se la giornata era stata organizzata per celebrare il Pelizza ed inaugurare una grande riproduzione del suo celebre Quarto Stato installata nella piazza a lui intitolata, non mi sembra giusto che si sia dimenticato che comunque il Primo Maggio è innanzitutto la festa dei lavoratori, di quelle donne e di quegli uomini appunto che il Pelizza ha immortalato nel suo magnifico quadro. Secondo voi, questa mia delusione è giustificata oppure pensate che sia solo un’eccessiva esigenza? La seconda delusione l’ho provata allorché, giunti nella sud-


Dalle leghe

Novi Ligure a cura di Giuseppe Arona

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Pensionati NOVEMBRE 2015

Segreteria: Mirella Bidoggia (segretaria generale), Vinicio Galardini, Alessandro Gemme, Maristella Repetti. Direttivo: Giuseppe Aliano, Giuseppe Arona, Giuseppe Assenza, Dina Bidoggia, Piero Binasco, Giuseppe Bisio, Anna Bocca, Carla Bottazzi, Bruno Carturan, Vanda Chiodero, Onorato Di Mauro, Marcello Fumai, Teresio Ghiglione, Angela Grosso, Giovanna Guido, Elda Maschietto, Venerina Mazzon, Albertina Montaldo, Giorgio Palenzona, Carla Satti, Mario Sicheo, Renato Staiti, Pina Stasi, Pier Franco Stramare, Valentina Svjatokum, Franca Talenti. Revisori: Alfeo Bisio, Pietro Malpassi, Bruno Mingolini. Coord. donne: Mirella Bidoggia (responsabile), Carla Bottazzi, Vanda Chiodero, Albertina Montaldo, Maristella Repetti, Valentina Svjatokum. Referente per LiberEtà: Maristella Repetti.

CHI SIA MO

Ferruccio Maruffi, la voce dei deportati

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Il 9 ottobre scorso, a 91 anni è deceduto Ferruccio Maruffi, partigiano torinese scampato alle barbarie del campo di concentramento di Mauthausen, uno degli emeriti fondatori dell’Associazione Memoria della Benedicta, che ha lo scopo di mantenere sempre vivo il ricordo di coloro che persero la vita per dare all’Italia un futuro di libertà e democrazia. Da giovane partigiano aveva militato nella divisione Garibaldi partecipando attivamente alle operazioni in val di Lanzo; nel marzo 1944, durante un rastrellamento, fu catturato dai tedeschi e successivamente deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Il 5 maggio del 1945 fu liberato dagli Americani, e fece ritorno a casa in giugno dove apprese la triste notizia della morte del padre Giuseppe, anch’egli partigiano garibaldino, avvenuta il 20 dicembre del 1944 a Robilante per mano dei nazifasciti. Ferruccio Maruffi, era presente ogni anno nei luoghi in cui veniva ricordato l’eccidio della Benedicta, e poi andava a Serravalle Scrivia per rendere omaggio al monumento dei coniugi Guareschi, genitori di Mario Guareschi, partigiano che aveva conosciuto nel campo di concentramento di Mathausen. Maruffi era Presidente dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati di Torino), che aveva fondato con altri sopravissuti nei campi di concentramento. Ha dedicato la sua vita a testimoniare nelle scuole la sua terribile esperienza, che aveva anche documentato in libri quali: ‘Codice Sirio racconti del lager’, ‘La pelle del latte-racconti post lager’ e ‘Fermo posta Paradiso’. [g.ar.]

LUTTO

Salvatore Barca l 19 ottobre scorso è mancato il compagno Salvatore Barca, assiduo frequentatore della Lega Spi di Novi Ligure, e attivo partecipante alle manifestazioni della Cgil. La segretaria Mirella Bidoggia, il direttivo e tutti gli iscritti partecipano al lutto della Famiglia Barca.

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Gianfranco Marchesotti Giuseppe Arona na mattina di alcuni anni fa, quando ho iniziato a collaborare stabilmente con lo Spi di Novi Ligure, ho avuto modo di conoscere Gianfranco. Abbiamo chiacchierato alcuni minuti, durante i quali ho avuto notizie di suo figlio Emiliano, mio ex alunno al Ciampini, concludendo la conversazione con osservazioni di carattere generale riguardo alla situazione occupazionale del Novese. Questa reciproca conoscenza è proseguita nel tempo: Gianfranco scendeva dai piani alti, come diceva lui, passava a salutarci nel nostro ufficio al primo piano e con Mirella, Vinicio, Pippo e Sandro, si trattavano vari argomenti di carattere sindacale. Da questi scambi di vedute, mi sono con-

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vinto che Gianfranco sia stato un grande sindacalista progressista: per esercitare questo suo fondamentale ruolo, partiva sempre da posizioni di minoranza: una scelta che gli consentiva di apportare critiche costruttive all’argomento trattato senza però mai cedere a un vuoto e inutile settarismo. Le sue critiche avevano quindi l’unico scopo di aiutare il sindacato a compiere ulteriori processi di miglioramento per tutto quello che riguardava l’attività dei lavoratori, dei precari, degli emigrati, con una notevole sensibilità anche verso i problemi ambientali. Gianfranco studiava sempre in profondità il tema da trattare, rivolgendosi eventualmente a chi era più informato, per integrare la sua preparazione che doveva essere aggiornata e completa. Questo, secondo Gianfranco, era sempre il punto di partenza per qualunque sindacalista. Personaggio quindi molto preparato e rigoroso con

La camera ardente allestita nell’atrio della Camera del Lavoro di Alessandria per Gianfranco Marchesotti. L’orazione ufficiale è stata affidata a Massimo Pozzi, segretario regionale Cgil Piemonte e pubblicata sul numero scorso di Lotte Unitarie, consultabile anche sul sito cgil.al.it cui trattare a livello sindacale. perta della grave malattia di L’ex direttore di una nota azien- Gianfranco, incontro in cui aveda dolciaria di Novi durante una vano ricordato con nostalgia i chiacchierata, evidenziava la re- contatti avuti nelle rispettive ciproca stima intercorsa tra di lo- funzioni completati anche dagli ro, ricordando i duri scontri avuti sfottò per le diverse e contrain occasione di qualche vertenza stanti fedi calcistiche. Gianfransindacale, ma sottolineando la co infatti era Juventino, mentre capacità di Marchesotti di me- l’ex dirigente è un fedele del Todiare tra le varie posizioni per ro. raggiungere sempre un punto di Per tutto questo, la figura di equilibrio soddisfacente per tut- Gianfranco sarà sempre un punti. Inoltre lo stesso ex dirigente, to di riferimento, per tutti coloro mi ricordava con emozione, il lo- che inizieranno ad occuparsi di ro ultimo incontro avvenuto sindacato, per la sua passione, il qualche mese prima della sco- rigore e la preparazione.

Il Teatro Marenco tra passato e futuro el gennaio scorso è iniziato il percorso per la ristrutturazione del prestigioso teatro di Novi Ligure inizialmente intitolato al Principe Carlo Alberto di Savoia e dal 31 dicembre 1943 a Romualdo Marenco, celebre compositore novese (1841-1907). I lavori sono stati affidati dalla Commissione di gara della Fondazione Marenco, presieduta dall’Ing. Paolo Ravera al gruppo novese A.T.I Bianchi S.a.S e Bailo Costruzioni Srl, che ha ottenuto 9288 punti precedendo altre tre Società ammesse alla fase finale del bando di aggiudicazione dei lavori. In base alla documentazione presentata il gruppo Bianchi-Bailo, terminerà la ristrutturazione del teatro in 750 giorni: il progetto, eseguito da un gruppo di specialisti coordinati dagli Architetti Giovanni Di Muzio e Giorgio Pasquini, prevede il recupero della struttura del locale mantenendo la struttura lignea utilissima per l’eccellente acustica originaria della sala e del palcoscenico, e mantenendo anche le raffinate decorazioni. Per queste caratteristiche, il teatro Romualdo Marenco, è considerato una delle sale teatrali più belle d’Italia a parità di posti (500600). La ristrutturazione e l’utilizzo del teatro Marenco, rappresentano un grande avvenimento, in quanto tornerà ad essere un punto di riferimento culturale e di aggregazione per la città e per tutto il Novese. È interessante ripercorrere la storia che ha portato al teatro Marenco. Inizialmente Novi Ligure aveva due teatri, uno in via

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Politi, divenuta poi via del Municipio, e quello dell’Ospedale vicino all’Oratorio di San Bernardino, oggi via Cavour. Nel 1836 un gruppo di cittadini sollecita il Comune di attuare un progetto per la costruzione di un nuovo teatro .Una apposita Commissione, presieduta dal Sindaco Pavese, a partire dal gennaio 1837, elabora un progetto che prevede di inserire il nuovo teatro in via Girardengo sul terreno della Compagnia del Rosario e lo invia al Sovrano Vittorio Emanuele II per la necessaria approvazione. Il giorno 11 giugno 1837, nella seduta del Consiglio comunale, tra le spese straordinarie, viene approvata la costruzione del nuovo teatro a spese di una società di azionisti costituita ad hoc con approvazione del Re, con stanziamento di 1.500 lire. Il 7 luglio 1837 è bandita l’asta e in tempi rapidi iniziano i lavori diretti dall’Architetto novese Giuseppe Becchi. Il teatro prevede due logge per i cittadini e 42 palchi distribuiti in tre ordini con una spesa totale di 140.000 lire nuove piemontesi. La sera del 2

ottobre 1839 il teatro, al cui ingresso viene posta una targa marmorea in onore del Principe Carlo Alberto di Savoia, viene inaugurata con l’opera ‘Beatrice di Tenda’ di Vincenzo Bellini diretta dal maestro Nicolò Uccello, direttore dell’orchestra del Carlo Felice di Genova, teatro cui assomiglia in forma ridotta il nuovo Marenco. Il primo ciclo di rappresentazioni, una quindicina, quattro dei quali sono fuori abbonamento, termina alla fine di novembre. i biglietti per le prime quattro rappresentazioni e per le tre del periodo di Santa Caterina, costavano due nuove lire piemontesi per la platea e i palchi, con un supplemento di una lira si poteva accedere ai loggioni; per le rappresentazioni successive il costo era di 1,20 lire per la platea e 0,50 in più per il loggione, mentre gli abbonamenti costavano 30 lire per 42 spettacoli a condizione di versare la cifra entro il primo ottobre. Per i minori era previsto un biglietto a metà prezzo. Le stagioni teatrali proseguono negli anni successivi subendo

una interruzione nel 1852 per i lavori necessari a mettere in sicurezza il tetto del teatro a causa delle forti nevicate. Il 22 dicembre 1866 il Comune entra in possesso dell’atrio e del teatro, subentrando quindi alla gestione privata. Nel 1885 il teatro incontra difficoltà per le lamentele degli spettatori a causa del freddo pungente che non consente di apprezzare gli spettacoli. Dopo vari anni in cui le rappresentazioni hanno successi altalenanti, nel gennaio 1895 il settimanale novese La Società, in un suo articolo sottolinea l’inadeguatezza del teatro costruito quando la città raggiungeva i 9.000 abitanti contro i circa 20.000 dell’anno citato, proponendo la costruzione di un Politeama adeguato, con la stanziamento di 70.000 lire sul terreno del Maneggio concesso dal Comune. Il 9 settembre del 1897 tutto era pronto per l’inaugurazione del nuovo Politeama, ma invece delle ‘Strategie d’Amore’ del Maestro Marenco, per la cui messa in scena mancavano 1.000 lire, si ripiega su ‘Realtà’ di Rovetta in presenza di pochi spettatori e senza riscaldamento. Al contrario la stagione del teatro Carlo Alberto, ottiene buoni risultati di pubblico, dovuti alla proiezione del primo film nella città. A partire dal gennaio del 1898 il teatro è chiuso per lavori di restauro: sono sistemati il palco, le uscite di sicurezza, e i camerini. Il teatro riapre nell’autunno dello stesso anno con la proiezione di nuovi film; negli anni successivi però l’adesione del pubblico è scarso e quindi nel 1947 l’attività del teatro, dopo anni altalenanti, viene definitivamente chiusa. [g.ar.]


Pensionati NOVEMBRE 2015

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Dalle leghe

Arquata Scrivia

CHI Segreteria: Luigi Semino (segretario geneSIA rale), Graziella Canepa, Maria Luisa Tedeschi. Oscar Camerino, Ida Casella, LuMO ciaDirettivo: Daglio, Gianfranco Fossati, Giorgio Gualco,

Nuova sede per Stazzano

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el mese di settembre la sede Spi Cgil si è trasferita da Vico dei Re a Via Marconi 1/1, nel centro del paese, vicino alla chiesa. Si tratta di un caseggiato privato, comprato e ristrutturato dal Comune con alcuni mini appartamenti, edilizia residenziale pubblica, dati in locazione a domanda su base reddituale. I sette locali sono com-

a cura di Lucia Daglio

Giovanni Lot, Giuseppina Mazzarello, Luciano Motta, Carlo Pasquale, Luigia Putzu, Giacinta Resecco, Franca Scaparro, Luigi Spineto, Claudio Tavella, Luciana Traverso. Revisori: Giuseppe Gualco, Antonio Sacco, Sandro Verardo. Coordinamento donne: Lucia Daglio (responsabile), Graziella Canepa, Maria Luisa Tedeschi. Referente per LiberEtà: Luigi Semino.

La battaglia di Pertuso

Scarpette rosse il 7 giugno a Serravalle

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abato 26 agosto, si è celebrata la Battaglia di Pertuso in memoria e ricordo di quei giorni di 71 anni fa dove giovani combattenti della Libertà si impegnarono in un coraggioso scontro d’armi. Lo scontro di Pertuso, nell’estate 1944, fu uno dei momenti più epici della Resistenza in provincia di Alessandria e rappresentò anche un significativo esempio di collaborazione tra partigiani e popolazione. Dopo le orazioni ufficiali, la commovente dispersione delle ceneri di Lillo Giannecchini, nome di battaglia Toscano, vice comandante della Brigata Oreste, che ha voluto che i suoi resti mortali venissero lasciati su quei monti dove trascorse i momenti più esaltanti della sua vita. Onore a te, Comandante Toscano.

LUTTO

Giovanni Lot a Segreteria e il Comitato Direttivo della Lega Spi Cgil di Arquata Scrivia salutano con commozione e affetto Giovanni Lot, anni 84, scomparso improvvisamente sabato 17 ottobre. Nostro iscritto e membro del Direttivo, Giovanni ha trascorso la sua infanzia nel Veneto, prima contadino ha poi lavorato in fabbrica, partecipando con determinazione a tante battaglie, sindacali e politiche in difesa dei lavoratori. Lo Spi ne ricorda il rigore e la sobrietà, unendosi ai suoi cari in questo momento di dolore , con l’espressione delle più sentite condoglianze.

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omenica 7 giugno la Consulta Pari Opportunità di Serravalle Scrivia, alla quale il Sindacato Pensionati Italiani Cgil di Arquata ha dato il proprio sostegno, ha voluto dedicare una giornata contro la violenza sulle donne: una giornata di incontri, mostre, musica, teatro, danza dedicati ai contributi apportati dalle donne nei campi più disparati della cultura. Tutto a dimostrazione di come l’altra metà del cielo sia cambiata negli ultimi anni e come la consapevolezza di una identità acquisita passi attraverso le esperienze del dolore, del viaggio e della memoria, chiavi di lettura utili per interpretare buona parte delle ricerche contemporanee dell’arte. E non solo femminile. Ogni paio di scarpe rosse esposte in piazza Matteotti ha rappresentato una donna e la traccia della violenza subita. Donne di cui rimangono solo le scarpe. Scarpe rosse, simbolo dell’energia vitale, della forza fisica e

posti di angolo cottura, tinello, camera da letto e ampio bagno. Al piano terra, gentilmente concessi dal Comune, si trovano una saletta d’attesa e un ufficio in cui espletare le pratiche: un volontario Spi vi svolge il servizio, a favore di pensionati e non, nei giorni e nell’orario consueto: martedì dalle 9 alle 11.30.

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mentale, della volontà di opporsi ai maltrattamenti. Le rappresentazioni fotografiche e pittoriche, il breve corteo di donne e bambini hanno voluto significare il contributo della popolazione in memoria delle vittime. Tutti elementi che scatenano in ciascuno di noi ricordi rimossi e interrogativi che si rincorrono. Tanti gli ospiti: ■ i bambini delle scuole mater-

ne, privata e statale, hanno partecipato con elaborati grafico-pittorici all’allestimento della scenografia, li abbiamo visto in corteo e festosamente lanciare in alto i palloncini; ■ i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Serravalle coadiuvati dalle prof. di Arte e Musica Laura Marson e Anna Pucci; ■ i ragazzi del knoss con fotografie e disegni a tema; ■ le donne, tra cui alcune ragazze

Libarna rivive fra musica e cultura Amministrazione Comunale di Serravalle Scrivia, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e sostenuta da sponsor pubblici e privati, organizza annualmente eventi artistici musicali e teatrali all’interno dell’Area Archeologica di Libarna. Le iniziative organizzate nel 2015 rientrano nei progetti di valorizzazione del sito di Libarna, con l’intento riaffermare il ruolo centrale della cultura e di promuovere questo territorio. Libarna è una antica città romana i cui resti affiorano lungo la strada provinciale 35 ‘dei Giovi’ tra Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia e mantiene una posizione strategica oggi, come in età imperiale, quando la città si trovava lungo una delle principali direttrici di

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traffico, la Via Postumia. L’attuale area archeologica rappresenta una piccola parte dell’antica città. Nei numerosi eventi, tramite visite guidate, è stato possibile vedere l’anfiteatro, il teatro, due quartieri di abitazioni e alcune

strade urbane. Le terme, le porte urbiche e il foro, dopo gli scavi archeologici sono stati reinterrati, ma sono ritornati visibili grazie alle ricostruzioni tridimensionali dell’applicazione per tablet e smartphone.

Grande festa per la Croce Verde

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abato 5 settembre la Croce Verde di Arquata ha inaugurato con una grande festa, due nuovi mezzi di trasporto e soccorso, intitolandoli a due volontari recentemente scomparsi: Giuseppe Do, per tanti anni tesoriere dell’Associazione e a Claudio Fossati, 1° presidente della CVA. Alla manifestazione erano presenti le autorità civili, militari e religiose, diverse Associazioni e lo Spi di Arquata. Visibilmente commossi gli ex presidenti dell’Associazione hanno raccontato aneddoti legati a Claudio

e Giuseppe sovrapponendo immagini e ricordi degli anni passati, in un’atmosfera familiare. Grazie a tutti coloro che dedicano il loro tempo libero alla benemerita istituzione, ai militi che hanno maturato esperienza e professionalità tali da poter fronteggiare ogni tipo di necessità, sia nell’emergenza sia nell’accompagnamento degli infermi. Lo Spi Cgil apprezza la volontà di realizzare il meglio, il lavoro impegnativo, sicuramente di buon livello, la solidarietà e la cura per i deboli.

mussulmane, hanno preparato striscioni e letto diversi brani, approfondendo vecchi temi e nuove urgenze legati all’universo policentrico della donna; ■ gli Amici dell’Arte di Serravalle hanno preparato il fondale; ■ la dott. Monica Milano, rappresentante l’Associazione di contrasto alla violenza Me.dea; ■ la dott. Roberta Manfredini, criminologa e psicoterapeuta del Centro Antiviolenza C.H.I.A.R.A. (chi ha invano atteso riceverà aiuto) che cerca di realizzare azioni volte a creare la cultura del rispetto. Hanno aderito all’iniziativa volontari che hanno allestito gazebo ricchi di biscottini e materiale illustrativo, anche per ricordare da dove sbuca il termine femminicidio, comparso in Italia da un paio d’anni, e che cosa significa esattamente. Non è il femminile di omicidio, ma viene adottato con un preciso significato politico per indicare gli atti di sopraffazione esercitati sul genere femminile come forma di potere e di controllo da parte dell’uomo o della società.

L’Area Archeologica Libarna ha aderito alle Giornate Europee del Patrimonio, occasione per presentare gli interventi di restauro del teatro, il restyling del punto di accoglienza visitatori con la nuova sala didattica che potrà ospitare diversi laboratori per le scuole ad integrazione delle consuete visite guidate. Piacevoli le serate di musica nel solstizio d’estate con il Corpo Musicale ‘Pippo Bagnasco’ di Serravalle e con gli Allievi del Conservatorio Vivaldi di Alessandria; istruttivi i cicli di conferenze. L’ultima manifestazione, in ordine di tempo, una giornata dedicata alle famiglie, pensata per i più piccoli, per sensibilizzare i bambini e gli adolescenti all’archeologia e alla scoperta del passato avvicinandoli non solo con i mezzi classici, spiegazioni e visite guidate, ma anche con giochi ed attività ludiche..

L’albero di Natale della solidarietà

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o Spi Cgil di Arquata è lieto di aderire alla campagna #SaveRummo: Un pacco di pasta fa la differenza ed ha allestito nei locali della sede ‘l’albero della solidarietà’ con l’acquisto di cinquanta confezioni di pasta Rummo. La campagna vuole sostenere il pastificio di Benevento i cui stabilimenti sono stati danneggiati dall’alluvione del 4 ottobre come solidarietà nei confronti dell’azienda in difficoltà e dei suoi dipendenti.


Dalle leghe

Acqui Terme a cura di Rosangela Salvini

La lega alla Castagnata

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I pensionati della lega di Acqui Terme il 17 ottobre si sono recati in gita a Cuneo alla ‘Festa dei marroni’ con castagnata a Roccaforte di Mondovì. Dopo una visita alla cascina San Biagio per l’acquisto dei prodotti della fattoria, si sono recati a Cuneo alla fiera del marrone, tra bancarelle dai mille gusti e tentazioni di cioccolato. Poi un buon pranzo a Roccaforte, all’albergo Commercio, contenti di aver condiviso una bella giornata in allegria. Grande partecipazione dei pensionati che ringraziano gli organizzatori, Meco e Carlo.

CHI Segreteria: GiuSIA seppe Fossa (segretario generale), AlMO fredo Rasoira, Rosangela Salvini. Direttivo: Antonietta Barisone, Bianca Barisone, Carlo Basile, Bruno Brignone, Stefano Brignone, Antonietta Coretto, Piero Corrado, Walter De Bernardi, Maria De Santis, Giovanna Drago, Laura Faccio, Anastasia Ferraris, Mirella Galleggio, Bruna Garbero, Franco Icardi, Giovanni Marenco, Carla Mariscotti, Renata Mignani, Luciano Olivieri, Enzo Parodi, Lucia Giuseppina Pigollo, Eugenio Pretti, Isa Rapetti, Luigi Salaris, Nereide Sechi. Invitati permanenti: Rosaria Abatematteo, Pier Vittorio Buffa, Teresa Caviglia, Loredana De Berchi, Ettore Demartini, Angelo Laiolo, Ferdinando Lo Piccolo, Giacomo Schiumarini, Giuliana Uttini, Lucetta Zariati. Revisori: Aldo Debernardi, Carlo Ramognino. Coordinamento donne: Rosangela Salvini (responsabile), Giovanna Drago, Laura Faccio, Vanda Foglino, Isa Rapetti. Referente LiberEtà: Isa Rapetti.

Nulla di fatto per l’ospedale, sui trasporti un nostro progetto er quanto riguarda la situazione e le prospettive dell’ospedale acquese non vi è purtroppo nulla di positivo da segnalare. Dopo le promesse dall’Assessore regionale Saitta e dei Direttori competenti di mantenere alcuni reparti e di sopprimerne altri solo quando si fossero create le strutture periferiche in grado di sopperire alle mancanze nella struttura ospedaliera, ad oggi non c’è ancora nulla di realizzato. Il Comitato per la salute dell’Acquese, con il quale il nostro gruppo condivide le iniziative, sta verificando le varie strade per tentare di recuperare una situazione che si aggrava ogni giorno di più.

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Per quanto riguarda invece la situazione dei trasporti nella città di Acqui, dove i cittadini, in modo particolare le persone anziane, che devono recarsi in ospedale, o raggiungere i supermercati, o visitare il cimitero, incontrano grosse difficoltà, il gruppo di lavoro ha stilato un progetto che va a correggere il percorso attuale dei pullman ottimizzando la percorrenza, e ha chiesto l’utilizzo di un mezzo più idoneo alla circolazione nella città, cioè un pulmino. Attualmente il servizio viene svolto con pullman extraurbani, inadatti a circolare in città. Per di più salirvi sopra è piuttosto difficoltoso per le persone anziane. Questo pro-

La Festa dei nonni nche quest’anno l’Auser Volontariato Acqui Terme, in collaborazione con la Cgil e lo Spi, ha promosso e organizzato la ‘Festa dei nonni’; ricorrenza nazionale istituita dalla Presidenza della Repubblica. Si tratta del quinto anno consecutivo che queste associazioni la celebrano insieme. Infatti sabato 3 ottobre presso il Movicentro di Acqui Terme abbiamo festeggiato nonni e nonne, nipoti, volontari e tutti coloro che hanno risposto al nostro invito. E ci ha fatto molto piacere - considerando la con-

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temporanea presenza in città di altre importanti manifestazioni accogliere un pubblico numeroso, che ha scelto di passare un pomeriggio diverso dal solito,

Visite alle case di riposo n occasione delle feste natalizie del 2015, lo Spi di Acqui e l’Auser, come ogni anno, organizzano un pomeriggio alle case di riposo per gli auguri e un po’

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di musica in compagnia, con l’animazione dei Pony Auser. Sono in programma visite presso le case di riposo ‘Ottolenghi’ di Acqui Terme, ‘La Madonnina’ di Ri-

getto è stato presentato all’Arfea nel mese di giugno Siamo in attesa della risposta sulla fattibilità e sui costi. Si tratterà poi di trovare i finanziamenti necessari da parte del Comune e della Provincia. Grossi problemi si registrano anche per le frazioni di Moirano e Lussito che non sono servite da mezzi di trasporto pubblico e distano alcuni km dalla città. In questo caso abbiamo individuato come soluzione possibile il servizio a chiamata. [Gruppo di lavoro sulla sanità] [Gruppo di lavoro su trasporti e servizi]

con l’ascolto dei virtuosismi del sax di Fauzia, delle canzoni evergreen proposte da Beppe Fossa e delle battute della Compagnia Stabile di Acqui Terme, che ci ha proposto testi di Italo Calvino con intermezzi di canzoni di Gaber e Iannacci. C’è stata anche la classica tombola con ‘gustosi’ premi e l’estrazione tra tutti i partecipanti di un premio ‘turistico’. Gli organizzatori hanno anche voluto, nell’occasione, spendere qualche parola per ricordare la loro attività e il loro impegno per la popolazione anziana, in particolare. E come tutte le feste che si rispettino, non poteva mancare il rinfresco finale, offerto da alcuni sponsor locali.

valta Bormida, ‘La Rotonda’ di Castelnuovo Bormida e ‘La Vetta’ di Ponzone. Le date sono ancora da definire ma si svolgeranno certamente tra Natale e prima del Carnevale. Con l’occasione inviamo auguri di buone festività a tutti!

Convenzioni 2015/2016 ■ STUDIO ‘LE METE’ Piazza G. D’annunzio, 1 Alessandria Tel.: 0131 253602; www.lemete.it Si applicano le seguenti agevolazioni: Primo incontro gratuito. Successive prestazioni a tariffa agevolata: 60,00 € per area medica 40,00 € per area psicologica, ri-abilitativa, benessere, salute

■ LIBRERIA MONDADORI Via Trotti, 58 Alessandria Tel.: 0131 261423 Sconto del 10% su tutti i libri (esclusi i libri di testo) ■ GOLD PC Spalto Rovereto, 10 Alessandria Tel.: 0131 226188 Sconto del 10% su tutti i prodotti

■ CARTOLERIA CARTOSERVI Via Bergamo, 24 Alessandria Tel.: 0131 264546 Sconto del 10% su tutti i prodotti (esclusi i libri di testo) ■ ERBORISTERIA ‘AGLI ANTICHI RIMEDI’ Corso Acqui, 133 Alessandria Tel.: 0131 240920

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Pensionati NOVEMBRE 2015

Cercansi volontari per ‘Filo d’Argento’ Giorgio Soro Auser Volontariato Acqui T.

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ell’ambito del progetto di trasporto sociale ‘Filo d’Argento’, per i restanti mesi di quest’anno e per quelli del 2016, abbiamo anche intenzione di portare avanti varie iniziative mirate alla ricerca di nuovi volontari, in particolare in quei comuni del territorio acquese dove ne siamo sprovvisti. Questo per permetterci di creare una rete capillare in zona al fine di far fronte al crescente bisogno di servizi di vario genere rivolti in particolare agli anziani; a causa anche della mancanza di negozi alimentari in molti piccoli paesi e della carenza dei trasporti pubblici, nonché delle caratteristiche morfologiche del territorio. Tutte cause che rendono la vita difficile alle persone anziane prive di mezzi di trasporto privato o lontane da familiari o parenti.

Non ci casco

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resso la nostra sede di Acqui Terme nel mese di ottobre è iniziato un nuovo servizio, con lo scopo di proteggere in particolare le persone anziane da truffe e raggiri di ogni genere. Tutti i martedì mettina dalle 9 alle 12 sarà presente un nostro volontario con esperienza in materia per dare consigli utili sull’argomento. Abbiamo anche realizzato un pieghevole che illustra ‘10 regole d’oro per difendersi dalle truffe’. Con tale servizio non vogliamo ovviamente sostituirci alle forze del’ordine ma semplicemente aiutare le persone più indifese a difendersi da comportamenti truffaldini e denunciarli prontamente ai carabinieri. Ricordiamo che l’iniziativa fa parte del progetto di sicurezza anziani ‘Non ci casco’, promosso da Spi Cgil, Federconsumatori, Auser e Silp Cgil.

Si ricorda ai gentili iscritti che per usufruire delle convenzioni è necessario mostrare la propria tessera di adesione alla CGIL prima che venga emesso lo scontrino

Sconto del 10% su tutti i prodotti (esclusi i prodotti alimentari e le erbe) ■ OLMO ‘LA BICICLISSIMA’ Spalto Gamondio, 43 Alessandria Tel.: 0131 252588 Sconto del 10% su tutta l’accessoristica e sconto del 7% sulle biciclette (non cumulabile con altre promozioni o saldi)

■ LA BICI Corso C. Alberto, 64 Alessandria Tel.: 0131 249839 Sconto del 10% su tutti i prodotti ■ CENTRO OTTICO REVERCHON Corso Roma, 101 Alessandria Tel.: 0131 250020 Sconto del 30% su occhiali da vista e da sole

■ EUROTTICA Via Parma, 39 - Alessandria Tel.: 0131 251425 Sconto del 5% su prezzi già scontati di laboratorio (del 50%) ■ OTTICA TECHNÈ Via Mazzini, 37 Alessandria Tel.: 0131 267895 Sconto del 20% su tutti gli articoli di oculistica, contattologia, ipovisione e geodesia.


Pensionati 14 NOVEMBRE 2015

Dalle leghe

Ovada a cura di Marvi Alemanno

Una gita in rima: da Stupinigi a Racconigi 8 ottobre la lega Spi di Ovada si è recata in gita a Stupinigi. Dopo il piacevole viaggio in pullman, siamo arrivati alla casa di caccia di Stupinigi appartenuta ai Savoia, dove una gentile guida ci ha illustrato tutto il palazzo con molti

particolari sulle stanze. Abbiamo anche ammirato il grande cervo che sta sulla torre centrale (l’originale è all’interno della villa). Terminata la visita ci siamo recati a Carmagnola dove presso la ‘Cassin-a ed Bajèt’ abbiamo abbondante-

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LUTTO

Ricordo di Maria e Vincenzo Ravera omenica 4 ottobre è mancata all’età di 93 anni la nostra iscritta Maria Ravera, vedova di Vincenzo Ravera. Si erano conosciuti nella Tessitura Brizzolesi dove entrambi avevano lavorato, si sono sposati nel 1945 e hanno diviso gioie e dolori per quasi sessant’anni fino alla scomparsa di lui nel 2004. Vincenzo fu nominato sindaco di Ovada dal movimento partigiano, e poi eletto per due legislature fino al 1956. Terminata la sua attività politica, ha continuato l’attività di fabbro fino al 1987, e poi ha fondato la sezione ovadese del Sindacato pensionati Cgil, dove anche la moglie Maria ha svolto la sua attività. [m.a.]

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Una festa ‘selvaggia’

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nche quest’anno i pensionati di Ovada non hanno rinunciato all’appuntamento conviviale d’autunno. Il 30 settembre (era un mercoledì) ci siamo ritrovati a Montaldo Bormida, precisamente in località Selvaggia e più precisamente all’agriturismo ‘La Selva’, che ci ha proposto prima un ricco e gustoso aperitivo all’aperto, poi un ottimo pranzo all’interno, tutto a base di prodotti locali e cucina del territorio. C’erano anche tre segretari ed ex-segretari provinciali dello Spi. Non è mancata neppure la tradizionale tombola dotata di moltissimi premi offerti dai nostri iscritti. Di anno in anno la partecipazione alla tombola dopo il pranzo è sempre più numerosa, probabilmente perché prolunga un po’ lo stare insieme in allegria che è lo scopo principale della nostra festa. Chi non ha potuto partecipare quest’anno, si prenoti per il prossimo: è sempre un’esperienza molto piacevole e per qualche ora dimentichiamo i problemi che ci assillano ogni giorno.

mente mangiato. In particolare abbiamo gustato un fritto misto piemontese delizioso, che non ricordo di averne mangiato uno così buono e vario. Visto che ci eravamo già persi per raggiungere l’agriturismo, gentilmente il figlio dell’albergatore ci ha accompagnato alla reggia di Racconigi. A gruppi di circa 25 persone due guide ci hanno fatto visitare il castello, partendo dalle cucine, moderne per l’epoca, con anche una cella frigorifera. La visita è proseguita nel castello ancora parzialmente arredato, e siamo passati dalle stanze di Vittorio Emanuele II e la bella Gigogin, a quelle dei successivi Savoia fino al Re di Maggio e della regina Maria Josè, con cose estremamente moderne per l’epoca. Al termine della gita siamo tornati a casa, e molti dei partecipanti soddisfatti ci hanno chiesto di cominciare subito a programmarne una per il prossimo anno. [m.a.]

Un nuovo volontario a Lerma o Spi ovadese si rinnova continuamente. Come è giusto per chi non si accontenta del passato e vuole garantirsi il futuro. Così i cittadini (pensionati e non) di Lerma, Casaleggio Boiro e Mornese, si troveranno presto accolti nelle permanenze dello Spi in quei paesi da una faccia nuova. Quella di Antonio D’Este, già delegato Filcams (commercio e servizi), oggi neo-pensionato e volontario dello Spi. Antonio risiede a Lerma ed è stato scelto anche per confermare l’impegno

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Cerrina a cura di Fabio Alzeni

dello Spi ad essere sempre più vicino ai pensionati, che nei piccoli centri sono spesso molto anziani e hanno difficoltà a raggiungere Ovada. Egli svolgerà dunque il suo lavoro a favore dei suoi concittadini di Lerma (dove finora aveva operato la segretaria di lega Luisa Folli) e di quelli di Casaleggio Boiro e Mornese (dove sostituirà la brava Giuse Pastorino), nelle stesse sedi (comuni), negli stessi giorni e negli stessi orari di prima, come potete leggere

CHI Segreteria: Valter Viotto (seSIA gretario generale), Fabio Alzeni, Marisa Bussi. Direttivo: ElisaMO betta Bussi, Enza Coppo, Vito De

ltre alla gita, molte le attività che lo sparuto gruppo di volontari porta avanti in seno alla Lega di Cerrina. Particolarmente impegnativa quest’anno la campagna 730, che ha visto la presenza dell’incaricata del Caaf per diverse settimane nella sede di Cerrina, con puntate nelle permanenze di Murisengo, Ozzano, Pontestura. Oltre alla compilazione dei modelli 730, è stata curata la preparazione di modelli Red e la stampa degli F24 per l’Imu su case e terreni. Assieme alla presenza nelle permanenze, per tutto l’anno, prosegue l’attività dell’ufficio mobile, il primo e terzo venerdì del mese nei comuni di Cereseto, Gabiano, Moncestino, Villamiroglio. Varie le pratiche che vengono svolte presso i nostri uffici, che funzionano da intermediari tra chi si rivolge a noi, iscritti e non iscritti, e gli uffici del Patronato Inca e del Caaf, per domande

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(confermata segretaria generale), Marco Gandino, Sergio Soldà. Direttivo: Marvi Allemano, Rossella Bussani, Maria Cassinelli, Franco Celestri, Pietro La Fata, Attilio Lazzari, Caterina Leoncini, Adele Lovotti, Adriana Marchelli, Graziella Minetto, Sergio Niccolai, Giuseppina Pastorino, Antonio Ponte, Rosetta Puglisi, Francesco Romasi. Revisori : Vanda Bavazzano, Laura Ferrando, Giuseppe Repetto. Coordinamento donne: Luisa Folli (responsabile), Maria Cassinelli, Graziella Minetto, Rita Repetto, Clara Scarsi. Referente per LiberEtà: Marco Gandino.

nelle ultime pagine dove raccogliamo tutte le nostre permanenze. Sarà quindi a Lerma ogni giovedì dalle 9.30 alle 11.30 mentre ogni mercoledì sarà a Casaleggio Boiro dalle 9.15 alle 10.15 e a Mornese dalle 10.30 alle 11.30. Mentre ringraziamo Luisa Folli e Giuse Pastorino per il servizio reso finora nei tre paesi, facciamo ad Antonio D’Este i più vivi auguri di buon lavoro: un lavoro che dia risposte positive ai bisogni delle pensionate e dei pensionati e faccia ulteriormente crescere la fiducia della popolazione nel Sindacato Pensionati e nella Cgil.

Anche i cerrinesi alla palazzina di Stupinigi

Luca, Germano Gallina, Francesco Lappato, Ermes Magnone, Amselmo Mazzucco, Bruno Oggero, Tullio Onori, Carla Patrucco, Carmelina Riccio, Riccardo Sbarato, Emidia Schirripa, Gloria Zago. Revisori: Lucia Grosso, Maria Luisa Pozzobonelli, Maggiore Sala. Referente per LiberEtà: Vito De Luca.

Il nostro impegno per i pensionati e non solo Fabio Alzeni Spi Cerrina

CHI SIA SegreteMO ria: Luisa Folli

di pensione, domande di invalidità, ricostituzione della pensione, Red, Icric, questioni relative alla quattordicesima, ratei maturati e non riscossi, Isee e chi più ne ha più ne metta, perché molto spesso i nostri iscritti si rivolgono a noi per questioni che non ci investono direttamente come sindacato, ma poiché per loro siamo l’unico punto di riferimento, cerchiamo di aiutarli a trovare la soluzione ai loro problemi. Qualche volta la nostra attività finisce per sconfinare in aree più simili a Telefono Amico che a un sindacato! Ma va bene così. In questi mesi anche molti ‘attivi’ si rivolgono a noi per informazioni e problemi vari e cerchiamo di indirizzarli verso le strutture che li possono aiutare. Questa un’estrema sintesi della vita della nostra Lega, piccola lega di confine, insistente su di un territorio molto frazionato e non facile da gestire. Siamo in pochi, ma speriamo che prima o poi qualcun altro si aggreghi alla nostra squadra.

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Martedì 29 settembre 2015, un gruppo consistente di pensionati, quasi una cinquantina, ha partecipato ad una gita con destinazione la Palazzina di caccia di Stupinigi. Dopo un’accurata visita alla parte restaurata e riaperta al pubblico della Palazzina, divisi in piccoli gruppi, guidati attraverso la successione delle sale da efficaci audio-guide, abbiamo raggiunto l’agriturismo «Ca’ Matilde» di Carmagnola, per un allegro pranzo... Nel pomeriggio, dopo un passaggio per lo spaccio della Biraghi di Cavallermaggiore, per degustare un buon gelato e fare qualche acquisto, rientro con generale soddisfazione.

Non caschiamoci!

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iovedì 10 dicembre 2015 la Lega dello SPI di Cerrina organizza, presso la sede di Via Nazionale 50 dalle 15,30 alle 17,30, un incontro con i suoi iscritti sul tema del ‘Non ci casco’: attenzioni e suggerimenti su come non farsi imbrogliare dai vari ‘furbetti’ che spesso tentano di turlupinare sopratutto gli anziani. I pensionati iscritti sono caldamente invitati a partecipare. Il pomeriggio si concluderà con un momento di convivialità... Precederà l’incontro col ‘Non ci casco’, dalle 14,30 alle 15,30 un direttivo di Lega a cui parteciperà un rappresentante della Segreteria provinciale.


Dalle leghe

Valenza a cura di Paolo Ghiotto

CHI Segreteria: Paolo Ghiotto (segretario geneSIA rale), Gian Piero Moscardo, Nadia Rossi. DiretGiuseppe Barbanera. Antonia Barbierato, MO Piertivo:Giorgio Bertoni, Luigina Bonicelli, Emilio Caprioglio, Giovanni Coddretto, Pietro Cova, Maria Grazia Ferraris, Luigi Fino, Domenico Iannelli, Ketty Maggiolo, Ermelinda Moretto, Ilaria Moretto, Orlando Pozzobon, Margherita Ratti, Giampiero Todarello, Mirella Villa. Revisori: Oliviero Ferrarese, Zita Mantoan, Alfredo Porceddu. Coordinamento donne: Nadia Rossi (responsabile), Lucia Giusti, Ketty Maggiolo. Referente per LiberEtà: Luigi Fino.

Delmo Maestri Paolo Ghiotto otto settembre scorso si sono svolti i funerali di Delmo Maestri, mancato venerdì 4 settembre. Anche Valenza, oltre ad Alessandria, deve riconoscenza al professor Maestri: ha insegnato a lungo all’Istituto Tecnico Commerciale, negli anni ‘50 e ‘60, quando ‘Ragioneria’all’inizio era l’unica scuola media superiore in città. È stato, poi, dal 1976 al 1985 coordinatore del Centro Comunale di Cultura. Fu, per Valenza, un grande educatore, come uomo di scuola e un bravo e infaticabile animatore culturale, come coordinatore del nostro Centro Comunale di Cultura. Incontrai la prima volta il professor Maestri come studente, in seconda ragioneria. Faticai parecchio a raggiungere il sei pieno (i suoi voti andavano per quarti), tranne l’ultimo anno. Le sue lezioni, che di solito si protraevano per l’intera settimana, erano impegnative: non seguiva il libro di testo e l’intera scolaresca prendeva velocemente appunti. Non si fermava ai ‘grandi’della nostra letteratura ma si soffermava compiutamente, con dovizia di dettagli, anche sui cosiddetti ‘minori’. A distanza di quasi 60 anni ne ricordo alcuni: Cielo d’Alcamo, poeta giullaresco alla corte di Federico II di Svevia, autore della poesia ‘Rosa fresca aulentissima’in lingua letteraria siciliana e non in latino; i poeti del ‘dolce stil novo’alla corte dei Medici; Matteo Bandello, di cui Maestri fu un grande studioso, autore di numerose novelle, come cronaca della vita contemporanea; Luigi Pulci poeta epico, ‘Morgante ‘è una delle sue opere più famose; Angelo Beolco detto il ‘Ruzante’autore di numerose opere teatrali ecc.

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Finita la scuola, lasciai Valenza per Torino, dove si trasferì la mia famiglia. Vi feci ritorno agli inizi del 1967, e ritrovai Maestri al ‘Valentia’, la Casa del popolo e sede del Pci valenzano. Delmo Maestri e Carlo Gilardenghi venivano spesso chiamati per conferenze, dibattiti e a commentare i più rilevanti fatti politici italiani e internazionali. Era una sezione quella del Pci di Valenza aperta, senza timori di esprimere dissensi sulle posizioni del partito e sui rapporti sempre più difficili con l’Unione Sovietica. Ricordo, in particolare, il dibattito tenuto in occasione della repressione della ‘Primavera di Praga’, quel vento di rinnovamento democratico, portato avanti da Alexander Dubcek e represso con i carri armati dell’Urss. A coloro che in qualche modo tendevano a giustificare l’intervento dell’Unione Sovietica, Maestri, in piedi sul palco, concludendo, rispose, senza alcuna esitazione e giri di parole: «Badate compagni, i carri armati, chiamati a difendere un regime e a reprimere un qualsiasi tentativo di rinnovamento democratico, stanno sullo stomaco a tutti». Infine ho ritrovato nuovamente Delmo Maestri in Comune. Sono stato eletto nel novembre del 1972 in Consiglio comunale, con Sindaco Luciano Lenti. Poco dopo assunsi l’incarico di Assessore e Maestri divenne nel 1976, coordinatore del Centro Comunale di Cultura, collocato, al termine della ristrutturazione, nel vecchio Palazzo Comunale, con la Biblioteca. Sotto la sua direzione il Centro Comunale di Cultura divenne il cuore pulsante dell’attività culturale della città: mostre, conferenze, dibattiti vi si svolgevano come in nessun’altra città della provincia e completò l’ampio processo culturale che Valenza ha conosciuto sin dagli anni dell’ultimo dopoguerra. Per me, per la sinistra e per l’intera città è venuto a mancare un importante punto di riferimento.

Anno nuovo, sede nuova on siamo in grado di dire il giorno in cui apriremo al pubblico la nuova sede. Certamente con l’inizio dell’anno nuovo, in gennaio. La nuova sede è già stata acquistata, con il contributo di tutte le leghe della provincia, dello Spi provinciale, regionale e nazionale, che ringraziamo di cuore. È una sede in zona centrale, nei locali precedentemente utilizzati dal Ciss (Consorzio Intercomunale Servizi Sociali), dotata di spazi adeguati alle necessità

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di una camera del lavoro zonale. Si trova al primo piano, con ascensore, ed è ben accessibile alle persone con difficoltà motorie e agli anziani. Il che rispetto alla situazione attuale costituisce un progresso importante. In questi mesi la stiamo sistemando e attrezzando. Non appena sarà pronta cercheremo di farlo sapere con tutti i mezzi a nostra disposizione. Cominciate a prender nota del nuovo indirizzo: via Canonico Zuffi 5/A. La foto della via e dell’edificio vi aiuterà a localizzarlo.

PERMANENZE A VALENZA Lunedì FILLEA-edili 16.00-18.00 Martedì FIOM- orafi Giovedì FIOM- orafi Ufficio Vertenze

17.00-19.00

17.00-19.00 17.00-18.30

Venerdì FLC - scuola 17.00-18.00

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Pensionati NOVEMBRE 2015

E (finalmente!) il distretto orafo torna a interrogarsi

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on è cosa di poco conto: dopo anni di silenzi il distretto torna ad interrogarsi. Due sono state le occasioni: la mostra del gioiello trasferita a Verbania e l’incontro promosso da Intesa Sanpaolo. La prima con lo sguardo rivolto al passato e senza idee per il futuro; la seconda più stimolante per le imprese, con dati aggiornati sull’export e qualche idea che, a mio parere, varrebbe la pena approfondire. A leggere le dichiarazioni degli organizzatori della mostra del gioiello «Valenza torna da Verbania con buoni giudizi degli espositori», e ancora: «vince il format grazie al lago e all’Expo»: sembra di essere tornati ai commenti delle esposizioni organizzate nel nuovo Palazzo Mostre, inaugurato pochi anni fa ed abbandonato, con bilanci in forte perdita e lo scioglimento dell’Associazione Orafa. Quale futuro può avere una esposizione per poco più di venti partecipanti, mentre la maggior parte delle aziende, soprattutto quelle che hanno retto in questo lungo periodo di crisi, partecipano a momenti fieristici espositivi di maggior rilevanza in ogni parte del mondo (Basilea, Vicenza, Dubai, Hong Kong, Stai Uniti, Cina ecc.)? È davvero questa l’iniziativa più opportuna che deve giocare il distretto? Questi anni di crisi sono anche gli anni dell’inizio di una mutazione genetica del distretto. Si stanno sempre più affermando quelle aziende più strutturate, capaci di affrontare le opportunità sui mercati internazionali con una forte innovazione di prodotto e/o che stringono accordi di collaborazione attiva, non di subfornitura a prezzi ‘cinesi’, con i grandi marchi del lusso, capaci cioè di vendere con i prodotti anche

il saper fare, un saper fare che va continuamente implementato, coniugando manualità e innovazione, con l’obiettivo di fare di Valenza un campione nel settore orafo e della gioielleria. Il tema dell’incontro ‘Fare impresa oggi. Internazionalizzazione e innovazione a sostegno del territorio’ proposto da Intesa Sanpaolo e il dibattito conseguente è stato decisamente più interessante. Stefania Trenti, responsabile dell’Ufficio Industry della Direzione Studi e Ricerche del gruppo bancario, ha analizzato le prospettive del settore orafo nell’attuale contesto internazionale, dove il distretto di Valenza, specializzato in gioielli alto di gamma, può cogliere nuove opportunità nei paesi avanzati, a partire dagli Stati Uniti, che hanno ritrovato un rinnovato dinamismo. I dati sull’export della provincia di Alessandria, confermano questo nuovo interesse, registrano ottimi risultati, migliori di quelli dei distretti di Arezzo e Vicenza, anche se tali dati andrebbero depurati dall’esportazioni di oro usato inviato in Svizzera e dalla riesportazione di oggetti importati da Paesi a basso costo del lavoro. In tale positivo contesto macroeconomico, un altro argomento interessante dell’incontro è stato quello delle reti d’impresa, un’aggregazione fra imprese che intendono perseguire obiettivi comuni, più dinamica dei tradizionali consorzi, che si adatterebbe bene alla realtà imprenditoriale locale con aziende troppo piccole per intraprendere da sole progetti di ricerca e innovazione, di internazionalizzazione. Un argomento non nuovo per Valenza, già affrontato nella metà degli anni ‘50, frutto dell’iniziativa di un grande in-

novatore nel sistema delle imprese orafe, il dottor Franco Frascarolo. Che cos’erano l’Export-Orafi e le aggregazioni di imprese produttrici, Gam, Parm e Vendorafa, se non in embrione reti di impresa? Si tratta quindi di riprendere un cammino abbandonato, approfondire l’argomento e verificarne la percorribilità effettiva, supportata oggi da una legislazione premiante. Iniziare insomma a discutere di futuro, anche per i cambiamenti genetici che sono in atto. Un ultimo argomento, credo interessante e ‘decisivo’per il futuro di Valenza orafa, è quello della formazione. Fila tutto liscio o occorre cambiare il sistema formativo in atto? L’avvento del Liceo Artistico al posto dell’Istituto Statale d’Arte è positivo? Ser vono correzioni? Il For.Al - il Consorzio per la formazione professionale provinciale, che ha una sede anche in Valenza - svolge appieno la sua funzione formativa ed è in grado di trasmettere ed innovare il «saper fare» e di promuove una formazione legata anche alle nuove tecnologie. In questo ambito sarebbe più che mai interessante intercettare, aprire dialoghi con il movimento dei Makers, appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, artigiani 2.0 che, con un approccio innovativo, creano nuovi prodotti e vengono identificati come un movimento culturale dalle enormi potenzialità sul piano dello sviluppo economico e sociale, grazie alla capacità di esplorare strade nuove o percorrere in modo ‘moderno’quelle esistenti. Ci sono molte cosa da fare per tutti: imprese, lavoratori, Amministrazione Comunale, in gioco c’è il futuro della città e dei suoi cittadini. [p.g.]


Pensionati 16 NOVEMBRE 2015

Dalle leghe

Casale Monferrato a cura di Maria Rizzo

Estensione della platea dei beneficiari del Fondo vittime amianto in favore dei malati di mesotelioma ecreto interministeriale del 4 settembre 2015: «In via sperimentale per gli anni 2015, 2016 e 2017, l’Inail eroga, ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto ovvero per esposizione ambientale comprovata, la prestazione assistenziale una tantum di importo pari a 5.600 euro su istanza dell’interessato...» Il Fondo nazionale vittime amianto, già costituito presso

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CHI Segreteria: Paolo SIA Nano (segretario generale), Graziella MO Bosco, Francesco Ceresa, Giandomenico Monticelli, Maria Rizzo. Direttivo: Luisella Aletto, Gianni Bacella, Emilia Barbesino, Romana Blasotti, Elio Botto, Valter Calzavara, Leo Cantatore, Rosanna Costanzo, Angiolina De Cicco, Elisabetta Dorato, Valentino Ferraris, Vincenzo Ferro, Doriano Finatti, Alfonso Fuochi, Rosanna Icardi, Rosaria Libertino, Rosaria Luzzi, Arcangelo Paladino, Anna Pavanello, Bruno Pesce, Antonio Pollone, Nicola Pondrano, Alfredo Rivoire, Rina Ruga, Giovanna Spinoglio, Annarella Viadana, Luigi Zanarotto, Lidia Zanellato. Revisori: Giuseppe Cinacchio, Fabrizio Mirabelli. Coordinamento donne: Maria Rizzo (responsabile), Elisa Bersano, Graziella Bosco, Rita Capra, Rosanna Icardi, Graziella Imarisio, Imelda Moglia, Anna Pavanello. Referente per LiberEtà: Maria Rizzo.

l’Inail (legge finanziaria 2008, decreto interministeriale n. 302011) si configura solo quale prestazione aggiuntiva alla rendita diretta o ai superstiti, erogata dall’Inail per patologie amianto correlate di origine professionale. Oggi siamo in presenza, finalmente per la prima volta!, di una estensione dell’accesso al Fondo ad una parte di coloro che siano stati esposti all’amianto non per cause lavorative ma, ‘ambientali o familiari’, limitatamente però ai soli ammalati di mesotelioma.

È ovvia la rilevanza che assume l’affermazione di tale diritto per cittadini che hanno subito un’esposizione non professionale, ma rimarchiamo con forza: ■ questo provvedimento è stato assunto dal Ministero del lavoro senza alcuna consultazione con le parti sociali, di cui le Organizzazioni sindacali e le Associazioni; ■ l’importo di questa prestazione, oltre che di entità estremamente modesta, ha il carattere di ‘una tantum’e dunque non di sostegno continuativo del reddito del malato e dei suoi familiari. Dopo 26 anni che sosteniamo questa battaglia per un Fondo nazionale di indennizzo per tutte le vittime dell’amianto e con reversibilità, la lotta non è ancora finita! Crediamo sia superfluo

Expo: fra cibo, musica, cultura e un po’ di sfortuna Graziella Bosco

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nche noi dello Spi di Casale non potevamo mancare all’evento dell’anno: Expo 2015. 28 Settembre: giorno fissato per la nostra visita. Durante il tragitto ci scambiamo opinioni sui padiglioni da visitare (qualcuno di noi c’era già stato). Ipercoda già all’ingresso: intuiamo che in gruppo sarà difficile rimanere insieme e scegliamo di separarci in piccoli gruppi di tre/quattro persone. Gianni, Antonietta ed io optiamo per visitare padiglioni dove ci sia poca coda: paese vicini e lontani che riservano gradite sorprese.

Sao Tomè e Principe: il microstato più grande del mondo; situato nel golfo di Guinea e produttore di ottimo cacao. Laos: grande produttore di riso. Paradiso per gli amanti della natura e del trekking. Togo: gustiamo ottimo caffè. Pausa pranzo al Sultanato dell’Oman, dove servivano, a prezzo modico, panini con il ‘pastrami’, per chi non lo conoscesse (come noi), diciamo che è una carne succulenta, speziata, affumicata, tagliata sottilissima e racchiusa in due fette di pane di segale, un accenno di senape, sottaceti a corredo e tanta gioia. Tentiamo anche la fortuna al padiglione della Banca San Paolo: si potevano

vincere generi alimentari, ma al ventesimo tentativo alla ruota della fortuna è evidente che la buona sorte non ci assiste! In compenso abbiamo ammirato un Boccioni prima maniera. Ormai la giornata volge al termine e concludiamo la nostra visita al padiglione della Polonia. Le gambe non ci reggono più. Ci accomodiamo nella sala del concerto e ci godiamo Chopin. Oggettivamente non è che la visita ci abbia illuminato un gran che sul tema dell’Expo, ma una cosa ci è parsa chiara: guardando il mondo dal decumano la geografia del mondo è cambiata!

Un posto sicuro: la parola al regista e al protagonista Maria Rizzo el giornale di giugno avevo raccontato della mia interessante e coinvolgente esperienza di ‘comparsa’ nel film «Un posto sicuro» che è stato girato a Casale lo scorso inverno per la regia di Francesco Ghiaccio, e che racconta la storia di un giovane clown che ritrova un rapporto intenso con il padre, ex operaio Eternit, dopo l’improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute, nel contesto della mobilitazione cittadina per l’attesa sentenza. Ho chiesto di porre alcune domande, per il nostro giornalino, al regista e all’attore protagonista, Marco D’Amore, che in vista dell’uscita del film ci hanno molto gentilmente risposto. Al Francesco Ghiaccio ho chiesto: quali motivi di fondo hanno spinto a fare questo film? «I cittadini di Casale, il loro esempio fatto di coraggio e schiena dritta, gente che non si è mai piegata al dolore o ai ricatti. Casale Monferrato è divenuta un simbolo, è la città che ha detto ‘no’. Io sono cresciuto a pochi chilometri da Casale, dove tutt’ora risiedo, e quell’esempio mi ha segnato a fondo sino a sentire l’esigenza di raccontarlo». La scelta di una ‘fiction’piuttosto che di un ‘documentario’ha lo scopo di presentare una situazione individuale in modo da dare maggior risalto agli aspetti interiori e umani del malato di mesotelioma e del dramma conseguente?

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sottolineare gli aspetti drammatici che accompagnano le stragi dell’amianto e la necessità quindi di evitare sperequazioni nei trattamenti di carattere assistenziale e di indennizzo oltre al diritto sacrosanto di giustizia. Per questi motivi si sta preparando: ■ con le Organizzazioni sindacali nazionali Cgil Cisl e Uil un presidio a Roma presso il Ministero del lavoro; ■ una pubblica assemblea generale con le Organizzazioni sindacali a Casale Monferrato il 16 novembre alle 17, salone Tartara in piazza Castello per: impegno di lotta a sostegno della Vertenza amianto per giustizia, bonifica, sanità e ricerca sul mesotelioma. [Comunicato Afeva del 23 ottobre 2015]

«Esattamente. Io e Marco D’Amore, autore insieme a me della sceneggiatura, non volevamo fare un documentario. Volevamo una storia vera, fatta di passioni e desideri, sogni e paure. La magia del cinema è capace di farti vivere per poche ore un’altra realtà, riesce a farti vivere altre vite, ti fa commuovere e sorridere, sino a darti l’illusione di conoscere le persone che vedi proiettate sullo schermo. Ecco, proprio per questo motivo, questo film farà sentire al grande pubblico che i fatti di Casale non sono una vicenda locale ma universale, vicina a tutti. Almeno spero». La reazione e la partecipazione della gente comune al film troveranno riscontro nella stesura finale del montaggio? «Rispondo a questa domanda a montaggio finito, quindi posso dire con certezza che la grande partecipazione dei cittadini casalesi illumina il film, regala alla storia di finzione tra padre e figlio una verità profonda e toccante. Persino la vicenda tra padre e figlio – inventata da noi autori – è frutto di tante testimonianze che io e Marco abbiamo raccolto e trasformato in tanti mesi di ricerca e interviste. La presenza dei cittadini è stata costante, così come quella dell’Afeva, ci ha accompagnato e aiutato in ogni fase. Un’infinità di persone ci hanno incoraggiato e stimolato a continuare, facendoci sentire nel giusto». A quanta psicologia si è dovuto ricorre durante questo lavoro?

Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore

«Io non sono un amante della ‘psicologia’nei film, o nei libri, o a teatro. Amo le storie, i personaggi, le cose che accadono nelle loro vite. La psicologia di un personaggio, e quindi di una storia, deve essere nascosta tra le pieghe della storia stessa, altrimenti si rischia di fare un saggio o una ricerca intorno ad un argomento, senza mai toccare il cuore, senza riuscire a dar vita ai personaggi. Quindi non mi sono preoccupato di raccontare una ‘tesi’nel mio film, ho cercato di dare voce, di far rivivere la più grande tragedia del lavoro in Italia. Semmai ho dovuto usare molta psicologia sul set, nel gestire la troupe e me stesso, per fortuna sono stato aiutato da grandi professionisti che mi hanno permesso di realizzare il film

che volevo. Il talento infinito, fatto di umanità e passione vera, di Marco D’Amore, Giorgio Colangeli e Matilde Gioli hanno fatto il resto». Verranno anche evidenziati aspetti positivi della nostra città? «Casale è la città che ha bonificato di più in Europa. E’ la città in cui il protagonista del film rinasce e decide di continuare a vivere. Non riesco ad immaginare messaggio più positivo». Dove e quando potremo vedere il film ? «Uscirà il 3 dicembre in 70 sale in tutta Italia. Quando due anni fa io e Marco abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura, ci sembrava un’impresa impossibile. Molte volte siamo stati vicini

all’abbandonare, ma da un certo punto in avanti abbiamo sentito che non potevamo più tirarci indietro. Forse perché l’esempio di Casale aveva fatto scuola anche in noi. Dal 3 dicembre il film camminerà da solo». All’attore protagonista Marco D’Amore, già interprete nella serie Gomorra, ho chiesto: ci sono analogie tra i due lavori? «Non ci sono analogie apparenti che legano i due lavori. Sono molto diversi tra loro sia in termini narrativi che stilistici. Quello che secondo me potrebbe accomunare Gomorra la serie e «Un posto sicuro» è la necessità di mettere al centro del racconto realtà che interessano l’intero Paese, con cui raramente si fa i conti e che invece dovrebbero essere di interesse pubblico e apprese da chiunque, soprattutto dai più giovani». Cosa ti ha colpito e/o ispirato della nostra città? «Grazie all’amicizia e al lavoro con Francesco, frequento Casale Monferrato da circa dieci anni. Ci ho trascorso tanto tempo e ho conosciuto tanta gente. Attraverso loro ho appreso la storia legata alla fabbrica, il numero delle vittime, la sofferenza che accomuna tante famiglie. Pensavo di trovare un luogo dove regnasse lo sconforto, una depressione diffusa e una malinconia insanabile. Ho invece trovato una forza unica, un desiderio di riscatto, una sete di giustizia e una voglia di vivere come mai altrove. Per questo sarò sempre grato a questa esperienza e a chiunque anche semplicemente accogliendoci, ha reso possibile la realizzazione di questo film».


Dalle leghe

Bilancio delle assemblee ‘Non ci casco’ Paolo Nano iamo quasi a fine anno ed è momento di bilanci. Tra le tante problematiche che il sindacato dei pensionati affronta quotidianamente vi è anche quella della tutela della sicurezza degli anziani. Ogni giorno i media ci informano che qualcuno è stato truffato o raggirato. I dati nazionali ci dicono che ogni due mi-

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nuti nel nostro paese c’è un furto, un raggiro o un inganno di varia natura nei confronti di persone sole e anziane. A fronte di queste brutte situazioni la nostra Lega si è attrezzata ed abbiamo organizzato assemblee su tutto il nostro territorio sia per informare sia per aiutare chi è incappato nella spiacevole situazione di essere stato preda di un raggiro o di un furto. Accompagniamo

l’informazione con la diffusione dell’opuscolo ‘Non ci casco’, frutto della collaborazione tra lo Spi, il Silp (Sindacato di Polizia aderente alla Cgil), l’Auser e la Federconsumatori. Una pubblicazione che vuole essere uno strumento aggiuntivo, una breve guida per capire, per difendersi con stili di vita prudenti, per sentirsi meno soli e per non chiuderci definitivamente in casa isolan-

doci. Nello Speciale Pensionati di giugno abbiamo dato conto delle prime quattro assemblee effettuate nel quartiere di Oltreponte, al Circolo Buzzi, al Mutuo Soccorso e a Morano Po. Siamo poi stati a Mirabello e Villanova. Sono programmate ancora tre assemblee a Occimiano, Balzola e Frassineto Po per un totale di nove entro gennaio 2016. A volte la partecipazione è stata alta, a volte meno. Sempre alto è però stato l’interesse dei partecipanti. Molti interventi hanno riportato

Spi e Anpi a Camagna Monferrato Leo Cantatore i presento: sono Leo Cantatore e sono nato a Camagna Monferrato il 23/11/1935. Ho visto la guerra da questo paesino di campagna. Sono figlio di contadini onesti e laboriosi. Passata l’infanzia e la prima giovinezza, a ventidue anni, come tanti altri sono emigrato a Torino, dove a quel tempo si era all’inizio del ‘miracolo economico’. Trovai lavoro alla Aspera Frigo, fabbrica che iniziò a produrre compressori per frigoriferi; erano quelli i tempi felici per il lavoro. Nell’arco di due anni si arrivò a produrre, con il contributo di 1.300 dipendenti di ambo i sessi, migliaia di compressori, di cui il 60% esportato all’estero. Dopo i primi anni di ambientamento sono stato assunto il 20/11/1957, due anni dopo la sconfitta della Fiom alla Fiat. Ho fatto esperienza nelle ultime commissioni interne e poi delegato di reparto, con tanti compagni di tutte le regioni d’Italia. Dal 1967 tessera alla Fiom e al Pci con esperienze politico-sindacali formidabili (erano i favolosi anni 70-80). Questa è stata la mia crescita socio-culturale, pur avendo io solo la quinta elementare. Nel 1993, con 35 anni di contributi, sono andato in pensione, e con gradualità di tempo sono tornato al paese natìo, dove, con il compagno Luigi Baracco e un anno dopo con Luigi Sanlorenzo, abbiamo fondato una sezione dell’Anpi. Sezione che, in un paese di poco più di 500 abitanti, conta ora 130 aderenti. Essendo questo il paese natio di Eusebio Giambone, medaglia d’oro al valor militare (rimandiamo alla lettura del libro ‘Fiori rossi al Martinetto’, dove si citano le gesta di questi valorosi partigiani), con una sottoscrizione tra gli iscritti Anpi,

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e ne parla poco, ma tra i servizi che i volontari dello Spi di Alessandria offrono nelle Leghe c’è anche la tutela dei consumatori. Federconsumatori, nata nel 1988 col sostegno della Cgil, si rivolge indistintamente a tutta la popolazione (gli iscritti alla Cgil hanno il vantaggio di una quota di iscrizione dimezzata). È un servizio che negli ultimi decenni è diventato indispensabile a causa della distanza e dell’assoluta sproporzione tra venditore e consumatore. Nonostante questa evidente necessità le sedi di Federconsumatori non sono ancora presenti in maniera omogenea né a livello nazionale né regionale. Va detto che la sede di Alessandria, che ha un suo Punto di Ascolto nelle sei maggiori Leghe periferiche, è una realtà particolarmente attiva ed è la seconda per importanza in Piemonte. Tra il 2011 e il 2014 (dati del Congresso regionale di maggio 2015) l’accesso dei consumatori all’associazione è così distribuito: Torino 70%, Alessandria 12%, Cuneo 7%, Novara 3%, ciascuna delle restanti province 2% circa. Se poi vediamo le percentuali di controversie concretamente avviate i dati migliorano ulteriormente: Torino 47%, Alessan-

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Pensionati NOVEMBRE 2015

fatti veramente accaduti, altri hanno dato suggerimenti validi o semplicemente hanno fatto domande mirate ad evitare di incorrere in spiacevoli situazioni sia per meglio tutelarsi sia per sapere a chi rivolgersi a seconda dei casi. Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto e auspichiamo che con l’impegno, l’informazione e la partecipazione si possa dire di aver dato un contributo a vivere una vita più serena per tanti, anziani e no.

Spi e Auser: collaborare è bello! Franco Ceresa

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Camagna Monferrato. Sala consigliare intestata alla Banda Lenti. Da destra: Enrica Core (staffetta partigiana e iscritta alla Lega SPI di Casale), Andino Bizzarro (fratello della medaglia d’oro al valor militare Arduino Bizzarro, trucidato dai nazi-fascisti a Serralunga di Crea), Luigi Sanlorenzo (già presidente dell’Anpi di Camagna, scomparso il 18/8/2014), Leo Cantatore abbiamo acquistato la casa natale per farne un museo della memoria partigiana. Infatti il nostro piccolo paese ha dato un alto contributo di sangue con l’eccidio della Banda Lenti di Camagna: furono 27 i partigiani trucidati a Valenza. Andato in pensione, sono entrato nella Lega Spi di Casale Monferrato, in cui, al momento, sono un componente del Direttivo. Esiste una proficua collaborazione tra le due associazioni, tanto che diversi componenti del Direttivo di Lega sono anche tesserati dell’Anpi di Camagna. Con queste poche righe desidero salutare tutti i compagni dello Spi.

Il punto d’ascolto Federconsumatori di Casale Gianni Monticelli

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dria 21%, Cuneo 9%, Novara e Vercelli 5%, ciascuna delle restanti province 4% circa Per la zona di Casale il nostro Punto di Ascolto tra il 2011 e la fine di Ottobre 2015 ha avuto 619 ‘contatti’, cioè mediamente 130 casi all’anno, di cui almeno il 10% si è trasformato in una controversia vera e propria con l’apertura di un contenzioso. In questi casi il nostro ufficio ha raccolto tutta la documentazione (a volte monumentale) e l’ha inviata alla sede alessandrina di via Faà di Bruno per l’inizio del contraddittorio. Negli altri casi ci si è limitati a dare consigli e indicazioni, che non raramente necessitano di maggior tempo da dedicare alla persona che non l’apertura di un fascicolo, e a svolgere attività semplici o urgenti, come, ad esempio, la redazione di una istanza di ‘recesso’(ovvero la richiesta di annullamento di un contratto stipulato fuori dagli esercizi commerciali che dovendo essere inoltrato entro 14 giorni dalla sottoscrizione è quasi sempre impossibile inviare ad Alessandria perché non ce n’è più il tempo materiale). Le principali criticità, che coincidono con quelle rilevate a livello regionale, sono rappresentate: ■ dalle utenze di luce, gas e telecomunicazioni per ritardi nelle vol-

ture, errate letture dei contatori, emissione di contratti e servizi non richiesti, consumi non corrispondenti alle fatturazioni (52% del totale); ■ dal settore creditizio, in cui buona parte dei contenziosi deriva dalla sopraggiunta impossibilità, a causa della crisi economica, a far fronte a prestiti e mutui (18%); ■ dal commercio, dove fonte di contenzioso è la mancata applicazione del diritto alla garanzia e dei più elementari diritti rispetto a quanto pattuito, quali ritardi nelle consegne o prodotti differenti da quelli scelti (7%). È comune a tutti i settori la mancanza di trasparenza e comprensibilità di contratti e bollette, che sono causa di apprensione e forte irritazione per tutti i cittadini. I diritti dei lavoratori e dei consumatori sono le due facce della stessa medaglia: la democrazia economica. Il contenzioso di Federconsumatori è speculare alla vertenzialità sindacale. Per le condizioni di vita dei pensionati, che sono spesso i consumatori più vulnerabili, non è meno importante. Il nostro Punto di Ascolto ed è attivo tutti i martedì mattina dalle 9.00 alle 11.00, e, accordandoci, anche in altre giornate.

i prendo un po’ di spazio per parlare anche delle attività di incontro, di relazione e svago svolte durante l’anno dalla Lega Spi di Casale, in collaborazione con l’Auser provinciale. Il nostro scopo principale è di coinvolgere persone anziane che, per motivi diversi, economici, fisici, culturali, relazionali, hanno qualche difficoltà a svagarsi. E lo facciamo senza nessun fine di lucro, solo per garantire un’accessibilità economica al maggior numero di persone, offrendo loro occasioni conviviali, di divertimento e cultura ma anche per parlare dei problemi della società e di come il sindacato può intervenire per tutelare le persone e conquistare nuovi diritti. Anche quest’anno sono riuscito a riunire folti gruppi di pensionati casalesi. Nel mese di marzo (con l’Auser), la ‘festa della mimosa’ è stata l’occasione di una bella gita sulla costa di ponente della vicina Liguria, nel ‘Principato di Seborga’, in mezzo ad un trionfo di profumati grappoli gialli. A giugno (gita sociale Spi), con grande impegno a causa dei tempi ristretti, abbiamo messo insieme un bel gruppo per la gita a Piacenza e Castell’Arquato (vedi cronaca di Monticelli). A metà ottobre (ancora con l’Auser), la kermesse dedicata alla castagna che si è volta a Cuneo alla Fiera Nazionale del Marrone. È bello essere il tramite dello Spi anche per altre iniziative dell’Auser quali soggiorni e tour di più giorni sia in Italia che all’estero.

A Piacenza e Castell’Arquato Gianni Monticelli

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ultimo giorno di giugno la Lega di Casale è tornata in Emilia, questa volta nelle terre del Ducato più vicine a noi. Conosciuta e apprezzata per le sue eccellenze gastronomiche, Piacenza e il suo territorio offrono un panorama di bellezze artistiche e paesaggistiche meritevoli di essere visitate ed ammirate. Una graziosa guida turistica ha preferito raccontarci più le abitudini e le tradizioni dei piacentini che non le ‘pietre’, pur trasformate in case, chiese e regge di grande bellezza. È stato piacevole scoprire modi di dire e di fare un po’ familiari e po’ diversi. E così raccontando, ci ha portato a spasso per gli angoli più belli della città. Abbiamo iniziato da Piazza Cavalli, che è il cuore del centro storico e include alcuni dei monumenti più significativi della città: il Palazzo Gotico e le due statue equestri dei Farnese, il modello barocco per tutti i successivi monumenti di questo tipo. Poi il grandioso Duomo romanico-gotico, il monumentale campanile e, a pochi passi, l’antichissima Basilica di S. Antonino, il santo patrono della città. Tornati sui nostri passi siamo arrivati a Palazzo Farnese. Imponente come si addice al figlio di un papa, poi quasi ridotto a rudere. Ora restaurato e trasformato in un museo gradevole e vario. Interessantissima la raccolta quasi unica di carrozze di tutti i tempi. Il fiore all’occhiello del museo è però il tondo di Sandro Botticelli, sul quale la nostra guida ha dismesso del tutto il piacevole abito popolare per trasformarsi in una profonda divulgatrice storico-artistica. Intermezzo gastronomico all’agriturismo ‘La foce del Trebbia’: la torta fritta coi salumi, i pisarei e fasò, i tortelli con le erbette... e così via, insomma il cuore della gustosa cucina tradizionale piacentina. Nel pomeriggio, leggeri solo di spirito, abbiamo ancora gettato uno sguardo sul medioevo padano dal primo colle della valle dell’Arda. Castell’Arquato, costruito secondo la struttura dei borghi medioevali ha conservato pressoché intatto il suo aspetto originario. Il Palazzo del Podestà, la suggestiva Collegiata di Santa Maria, la Rocca Viscontea, le piazzette e le stradine acciottolate, visti in un tardo pomeriggio assolato, senza torme di turisti domenicali, ci ha hanno lasciato un piacevole ricordo, quasi di fiaba… se solo i piedi non avessero rotto l’incanto!


Pensionati 18 NOVEMBRE 2015

Alessandria Centro ■ Via Faà di Bruno 41 da lunedì a giovedì 9-12 | 15-18 venerdì 9-12 ■ tel. 0131 308223 tel. 0131 308234 ■ fax 0131 254689 ■ spi.centro@cgil.al.it ■ segretaria di Lega Angela Ferraris ■ Via Righi 3 (succursale con servizi Spi e Inca) da lun. a ven. 8.30-12.15 tel. 0131 326234 (Spi) tel. 0131 250067 (Inca) ■ Centro d’Incontro Galimberti via Pochettini 6 martedì 15.30-16.30 ■ Castelletto Monferrato comune, venerdì 10.30-11.30 ■ Montecastello sala consiliare lunedì 9.30-10.30 ■ Pietra Marazzi biblioteca, lunedì 10.40-11.30 ■ Rivarone saletta studio medico martedì 9.30-10.30 ■ San Michele Soms, via Remotti 24 martedì 15.30-16.30 ■ Valle San Bartolomeo Soms, piazza Dossena venerdì 16.00-17.00 ■ Valmadonna Avis, via della Chiesa 14 mercoledì 10.00-11.00

Alessandria Cristo ■ Via San Giovanni Evangelista 13 da lunedì a giovedì 9-12 | 15.00-17.30 venerdì 9-12 ■ servizio Inca lunedì 9-12 ■ tel. 0131 343972 ■ fax 0131 348300 ■ spi.cristo@cgil.al.it ■ segretario di lega Gianni Marenco ■ Casa di riposo Silver Residence House Via Don G. Rizzante 100 (zona Cabanette) lunedì 15.00-16.30 ■ Abazia di Masio Soms, martedì 11-12 ■ Bergamasco comune, lunedì 8.30-10 ■ Cantalupo Soms, giovedì 9-12 ■ Carentino comune, lunedì 10.30-11.30 ■ Cuccaro comune 2° e 4° venerdì 10.45-11.15 ■ Felizzano comune, vicino Cissaca venerdì 9-11.30 ■ Fubine comune, martedì 9-11 ■ Lu comune 2° e 4° venerdì 9.00-10.30 ■ Masio comune, giovedì 9-11

SPI CGIL in provincia di Alessandria ■ Oviglio comune, mercoledì 9-11 ■ Quargnento comune, lunedì 9-11.30 ■ Quattordio comune, martedì 9-11 ■ Solero biblioteca, martedì 15-17.30

Alessandria Fraschetta ■ Spinetta Marengo via Perfumo 5 lunedì e venerdì 9-12 martedì, mercoledì e giovedì 9-12 | 15-17 ■ tel. 0131 619489 ■ fax 0131 216569 ■ spi.fraschetta@cgil.al.it ■ segretario di Lega Claudio Gandini ■ Bosco Marengo comune mercoledì 10.30-11.30 ■ Casalcermelli comune giovedì 10-11 ■ Castelceriolo ufficio mobile, lunedì 11.15-11.45 ■ Castelferro Circolo Fenalc, lunedì 9-9.45 ■ Castellazzo Bormida Soms, giovedì 10-11.30 ■ Frascaro comune, martedì 9-10 ■ Frugarolo comune, mercoledì 9-10 ■ Gamalero Soms, martedì 10-11 ■ Mandrogne Soms, mercoledì 9-10 ■ Piovera ufficio mobile, lunedì 10-11 ■ Predosa comune, lunedì 10-11 ■ San Giuliano Nuovo ufficio mobile, lunedì 9-10 ■ San Giuliano Vecchio ufficio Pd (g.c.) , venerdì 9-10

Valenza ■ Via Pellizzari 13 da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 sabato 9-12 ■ tel. 0131 959814 ■ tel. 0131 959815 ■ fax 0131 959818 ■ spi.valenza@ cgil.al.it ■ segretario di Lega Paolo Ghiotto ■ Bassignana via Cavour 2 (biblioteca), venerdì 9-11.30 ■ Monte Valenza Soms, mercoledì 15-16.30 ■ Pecetto comune (pianterreno), 1° e 3° giovedì 16.30-17.30 ■ San Salvatore Monferrato Centro sociale anziani, via Cavalli 4, martedì 10-12.30 ■ Villabella Consiglio di frazione (ex scuole), martedì 9-10.30

Tortona ■ Via Leonardo da Vinci 24/A da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 3° sabato 9-12 ■ tel. 0131 816411 ■ fax 0131 916424 ■ spi.tortona@cgil.al.it ■ segretario di Lega Tiziana Speretta ■ Carbonara Scrivia municipio giovedì 10,15-11,15 ■ Brignano Frascara ufficio mobile strada provinciale (prossimità uff. postale), 1° e 3° martedì 10.30-11 ■ Casalnoceto ufficio mobile, Soms 1° e 3° martedì 9-9.30 ■ Garbagna Caffè della Piazza piazza Doria 3 2° e 4° martedì 9-10 ■ Rivalta Scrivia Soms, via Novi 69, 1° e 3° mercoledì 15-17 ■ San Sebastiano ufficio mobile 1° e 3° martedì 10-10.30 ■ Viguzzolo piazza Libertà 11 venerdì 10-11 ■ Villalvernia comune, giovedì 9-10 ■ Villaromagnano comune 2° e 4° martedì 10.15-11 ■ Volpedo municipio, venerdì 9-9.45

Novi Ligure ■ Via Monte Sabotino da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0143 2061 ■ tel. 0143 71196 ■ fax 0143 745504 ■ spi.novi@cgil.al.it ■ servizio Pubblico Impiego mercoledì e giovedì 9.00-11.30 ■ segretaria di Lega Mirella Bidoggia ■ Basaluzzo comune martedì 9.00-11.30 ■ Bosio comune giovedì 9.00-11.30 ■ Capriata d’Orba centro sociale mercoledì 9.00-11.30 ■ Cassano Spinola comune, giovedì 9.00-11.30 ■ Carrosio comune martedì 9.00-11.30 ■ Cuquello comune mercoledì 9-10 ■ Gavi via Mameli 48 mercoledì 9.00-11.30 | 15-18 venerdì 9.00-11.30 ■ Pasturana comune martedì 10.30-11.30 ■ Pozzolo Formigaro comune mercoledì e venerdì 9.00-11.30

■ San Cristoforo comune martedì 8.30-10.00 ■ Sardigliano biblioteca mercoledì 10.30-11.30 ■ Tassarolo comune martedì 9.00-11.30 ■ Voltaggio comune lunedì 9.00-11.30

Arquata Scrivia ■ Via Buozzi 8 da martedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0143 667976 ■ fax 0143 632748 ■ spi.arquata@cgil.al.it ■ segretario di Lega Luigi Semino ■ Borghetto di Borbera comune 2° e 4° lunedì 9.00-11.30 ■ Cabella Ligure ufficio mobile 1° e 3° giovedì 11-12 ■ Cantalupo Ligure comune 2° e 4° giovedì 9.30-11.30 ■ Grondona comune 4° venerdì 9.00-11.30

■ Rocchetta Ligure ufficio mobile 1° e 3° giovedì 10.30-11.00 ■ Serravalle Scrivia via Berthoud 98 lunedì 15-17 mercoledì 9.00-11.30 ■ Stazzano Via Marconi 1/1 martedì 9.00-11.30 ■ Vignole Borbera centro polifunzionale lunedì 9.00-11.30

BassaValle Scrivia ■ Castelnuovo Scrivia via Garibaldi 78 martedì mercoledì e venerdì 9-12 giovedì 15-17:30 ■ servizio Inca mart, 9-11 ■ tel. 0131 823564 ■ fax 0131 826220 ■ spibvs@cgil.al.it ■ segretaria di Lega Floriana Taddei ■ Isola Sant’Antonio comune, martedì 10.30-12 ■ Pontecurone Via Roma 31 tel. 0131 886790 fax 0131 896401 lunedì 15.00-17.30 giovedì 9.00-11.30 venerdì 9.00-11.30

■ servizio Inca 1° e 3° lunedì 9-11 ■ Sale via Giordano Bruno 13 (presso biblioteca) tel. 370 3169371 martedì 8.30-10.30 giovedì e venerdì 9-12

Ovada ■ Via Cavanna 6 da lunedì a giovedì 9-12 | 15-18 venerdì 9-12 ■ tel. 0143820011 ■ fax 0143 820019 ■ spiovada@cgil.al.it ■ servizio Federconsumatori (Giacobbe Andreino) 2° e 4° giovedì 15.00-17.30 ■ servizio Disoccupazioni mercoledì e venerdi 9-12 lunedì 15.30-18.30 ■ servizio Migranti (Laura Ferrando) ■ segretaria di Lega Luisa Folli ■ Casaleggio Boiro comune (sala elettorale) mercoledì 9.15-10.15 ■ Castelletto d’Orba comune, lunedì 9.30-11.30


Dove&Quando ■ Cremolino comune (ambiente medico) mercoledì 9.30-11.30 ■ Lerma comune (sala elettorale) giovedì 9.30-11.30 ■ Molare comune, giovedì 9.30-11.00 ■ Montaldo Bormida comune 1° e 3° venerdì 9-12 ■ Mornese comune (sala elettorale) mercoledì 10.30-11.30 ■ Roccagrimalda comune, lunedì 9-11 ■ Silvano d’Orba comune, martedì 10-12 ■ Tagliolo Monferrato comune, martedì 10.00-11.30

Acqui Terme ■ Via Emilia 67 da lunedì a venerdì 9-12 | 15-18 ■ tel. 0144 354311 ■ fax 0144 354318 ■ spi.acqui@cgil.al.it ■ segretario di Lega Beppe Fossa ■ Bistagno 1° e 3° merc. del mese 9.00-10.30 (dal 15/03 tutti i merc., stesso orario) ■ Cartosio comune 1° venerdì del mese 9 -10 ■ Cassine via Poggio 1, merc. e sabato 9-11.30 ■ Melazzo comune, 1° venerdì del mese 10 -11 ■ Morsasco comune 2° giovedì del mese 9 -10 ■ Prasco comune, 2° venerdì del mese 10-11.30 ■ Rivalta Bormida comune, 2° e 4° merc. 9.30-10.15 (dal 15/03 tutti i mercoledì, stesso orario) ■ Spigno Monferrato piazza V. Emanuele 63 mercoledì 9.00-11.00 ■ Visone comune, 2° e 4° giovedì 10.40-11.30

Casale Monferrato ■ Via Galeotto del Carretto 10 da lunedì a venerdì 8-12 | 15-18 ■ tel. 0142 336825 ■ tel. 0142 336929 ■ fax 0142 336823 ■ spi.casale@cgil.al.it ■ sportello Federconsumatori martedì 9.00-11.30 ■ segretario di Lega Paolo Nano ■ Balzola comune, ufficio sindacati, martedì 14.30-16 ■ Borgo San Martino ufficio mobile 2° e 4° mercoledì 9-10

■ Camagna Monferrato biblioteca 1° e 3° mercoledì 10-11.30 ■ Casa di Riposo Piazza C. Battisti 1 ang. Via Guazzo (piano terra, dopo il centralino), mercoledì 9.30 -11.30 ■ Casale Popolo Circolo Polisportiva lunedì 14.30-16,30 ■ Frassineto Po vicolo San Carlo 5 (ingresso casa di riposo), venerdì 9-11 ■ Giarole palazzo scuola, 4° giovedì 9-11 ■ Mirabello Monferrato accanto alla biblioteca, giovedì 9-11 ■ Morano sul Po Centro d’incontro anziani, martedì 9-11 ■ Occimiano Locali del Comune accanto lo studio medico venerdì 14.30-16.30 ■ Rosignano Monferrato Comune, piano terra, cortile 2° mercoledì 9.30-11.30 ■ San Giorgio Monferrato Circolo Arci 1° e 3° mercoledì, 10-11.30 ■ Terranova studio medico, 3° mercoledì 9-11 ■ Ticineto salone Sacco, mercoledì 9-11 ■ Valmacca sala consiliare, 1° giovedì 9-11 ■ Vignale Monferrato comune, salone piano terra, 1° e 3° mercoledì 8.30-10 ■ Villanova Monferrato locali ex studio medico, venerdì, 9-11

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Pensionati NOVEMBRE 2015

Vacci. Vacci. Vacci a vaccinarti

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ifendersi dalle complicanze dell’influenza è fondamentale! Per farlo basta vaccinarsi, come ha fatto il nostro segretario Carla Cantone. Ogni anno, in Italia, sono migliaia i decessi per complicanze da influenza, quasi tutti tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari di origine batterica. Se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi anche del 60%. Vaccinarsi è un atto responsabile, non è necessario essere ‘deboli e malati’ per farlo ma, al contrario, è proprio per mantenersi sani e attivi che bisogna proteggersi da

una malattia che può avere strascichi pesanti e cronici, riducendo la vitalità e l’autonomia di una persona ‘senior’. Siamo in presenza di un’autentica

emergenza silenziosa di salute. La polmonite è ancora la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi Occidentali, tra gli anziani solo uno su

tre sa che si può morire di polmonite (per essere precisi muore di polmonite il 32% dei 70-85enni). Il 33,9% del campione pensa che la polmonite non si possa prevenire e il 59,7% non sa che esiste un vaccino. «Sul tema delle vaccinazioni sono state diffuse in questi ultimi anni molte false informazioni - spiega Ivan Pedretti, segretario nazionale dello Spi Cgil vaccinarsi è invece un’operazione fondamentale di prevenzione, soprattutto per chi è anziano ed è quindi più esposto al pericolo di ammalarsi. È per questo che promuoviamo con convinzione la campagna lanciata dall’Alleanza per l’invecchiamento attivo alla quale aderiamo».

Nel paese del Nonno

Cerrina ■ Via Nazionale 50 da lunedì a venerdì 15-18 ■ tel. 0142 943829 ■ fax 0142 946694 ■ spi.cerrina@cgil.al.it ■ segretario di Lega Valter Viotto ■ Cereseto presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 9-9.30 ■ Gabiano presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 10-10.30 ■ Moncestino presso comune (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 11-11.30 ■ Murisengo via Umberto I n. 39, lunedì 9-11.30 ■ Ozzano Monferrato sala consiliare, 2° e 4° mercoledì 9.30-11 ■ Pontestura biblioteca piazza Castello 20, 2° e 4° venerdì 9-10.30 ■ Pozzengo (Mombello) Circolo Ancol, 1° martedì 11-12 ■ Villamiroglio piazza San Vito (ufficio mobile), 1° e 3° venerdì 10.30-11

L

a signora bionda al centro della foto è Roberta Pinotti, prima donna della storia italiana a ricoprire l’incarico di Ministro della Difesa. La foto la mostra il 26 ottobre a Bergamasco, paese

natale del nonno, dove abitano i cugini, con i bambini della scuola elementare del paese che per lei hanno cantato e letto riflessioni sul concetto di ‘difesa’, le insegnanti, il sindaco Gianni

lotte unitarie

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Benvenuti e la presidente della Provincia e sindaco di Alessandria, Rita Rossa. La ministra ha anche percorso il ponte Meier manifestando interesse per la valorizzazione della Cittadella.

PERIODICO DELLA CGIL DI ALESSANDRIA

DIRETTORE RESPONSABILE: Pier Massimo Pozzi Via Cavour, 27 - Alessandria Tel. 0131.3081 - Fax 0131.254689 - alessandria@cgil.al.it Registrazione Tribunale di Alessandria n. 315 del 17/07/1984

COORDINAMENTO: Giuseppe Amadio lottered@gmail.com - Tel. 0131.308237 STAMPA: Sarnub srl Cavaglià (Biella) - Tel. 0161.996411 GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Ivan Abonante

HANNO COLLABORATO A QUESTO SPECIALE PENSIONATI

Paolo Ghiotto Segretario Contrattazione Claudia Grosso Centro Giancarla Guerci Segretaria Organizzazione Franco Magrassi Tortona Stefania Magrassi Società Servizi Gianni Monticelli Casale Monferrato Antonio Nigro Presidente Auser

Marino Boido Segretario Generale Fabio Alzeni Cerrina Giuseppe Arona Novi Ligure Marvi Allemano Ovada Enrica Beltrami Coordinamento Donne

Graziella Bosco Casale Monferrato Mauro Buzzi Presidente Cissaca Leo Cantatore Camagna Monferrato Franco Ceresa Casale Monferrato Lucia Daglio Arquata Scrivia Giuseppe Fossa Acqui Terme Claudio Gandini Fraschetta

Maria Rizzo Casale Monferrato Rosangela Salvini Acqui Terme Giorgio Soro Auser Acqui Terme Tiziana Speretta Tortona Floriana Taddei Bassa Valle Scrivia Gianpiero Todarello Centro Marisa Valente Patronato Inca


Pensionati NOVEMBRE 2015

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Ciao Bruno LUTTO

Bruno Tomasetti, il partigiano Vov Mauro Buzzi Presidente Cissaca

H

o vissuto 15 anni in Cgil. In questi 15 anni ho avuto, tra le altre, la fortuna di incrociare la mia esperienza con Bruno Tomasetti, il partigiano Vov. Lui, nonostante fosse già in pensione, era il factotum della Camera del Lavoro: si occupava delle piccole manutenzioni e, da buon pensionato, sorvegliava i cantieri di ristrutturazione. Era proprio come se fosse la sa seconda casa, la Camera del Lavoro, se gli capitava di sostituire una maniglia potevi essere certo che conservava le viti. Nei suoi armadietti c’erano decine di scatoline con viti, bulloni, dadi, guarnizioni, di ogni foggia e misura che venivano dal palazzo di Via Cavour e da quello di Via Parma. La storia della Camera del Lavoro del dopoguerra conservata in scatoline di farmaci. Ma anche nella sua vivida memoria: era l’unico a ricordare che nei locali di Via Cavour, subito dopo la guerra era stata adibita una mensa per i poveri e i senza tetto di cui ho trovato traccia solo in un numero del Piccolo d’antan. Una delle ultime cose che mi è capitato di fare in Cgil , nel 2010, è stata di premiare Bruno per la sua lunga militanza. In quella occasione tracciai sinteticamente il suo profilo, che vorrei riproporre qui, per raccontarlo come l’ho raccontato allora, nel pieno dei suoi 84 anni. A 16 anni sale sugli Appennini tra la provincia di Alessandria e di Genova e abbraccia la lotta partigiana. Il suo nome di battaglia è Vov a opera nella zona di Olbicella e della Benedicta con la Brigata Olivieri della Divisione Mingo. Il suo nome di battaglia gli è stato affidato per caso: davanti a una piola c’era un posacenere pubblicitario. Quello è lo spunto. Il 3 marzo 1947, come ama ricordarci, entra alla Borsalino e si iscrive contemporaneamente alla Cgil. Comincia la sua attività sindacale nel consiglio dei delegati della Borsalino (la fabbrica storica di Alessandria) al reparto macchinette, che veniva definito ‘il Cremlino’. Alla fine degli anni 70 Tomasetti viene distaccato alla Filtea dove continua ad occuparsi delle ‘borsaline’ come venivano chiamate le operaie della fabbrica di cappelli e dove si specializza anche nella gestione delle vertenze individuali. Specializzazione che lo porta poi, ad essere uno dei primi operatori dell’Ufficio Vertenze provinciale quando, nei primi anni

il 4 novembre, all’età di 89 anni, è mancato Bruno Tomasetti, partigiano, operaio, militante della Cgil per tutta la vita. 80, fu deciso di costituirlo anche allo scopo di sostenere le zone. Per Bruno non erano possibili compromessi sui diritti dei lavoratori. Una mezza parola in tal senso da parte del datore di lavoro (‘il padrone’) era una offesa per il sindacato e per il lavoratore. La sua abnegazione e la sua testarda integrità morale erano un esempio alle generazioni di sindacalisti che gli sono succeduti. È rimasto storico un aneddoto: un ‘padrone’ pasticcere, conclusa una vertenza aveva pensato di regalare un vassoio di pasticcini agli operatori dell’Ufficio Vertenze. Lui, scandalizzato, lo caricò sulla canna della sua inseparabile bicicletta e lo riportò al mittente dicendo: ‘grazie lo stesso ma non ci provi più’. La Cgil è la sua casa e la sua dimensione di volontariato genuino. Non ha mai accettato nessuna forma di compenso, ancora oggi, a 84 anni il partigiano Vov sposta le sedie e i mobili della Camera del Lavoro, cambia le serrature, raccoglie e conserva le bandiere, indica i lavori che sono da fare. L’unico compenso: tutti i funzionari della Camera del Lavoro sono iscritti all’Anpi. Ma non solo questo. Non risparmia di ricordarci quotidianamente quale è il nostro mestiere, la nostra ‘mission’, la difesa dei diritti dei più deboli. I lavoratori, gli immigrati. Se in una nostra manifestazione non vede la bandiera della pace non risparmia critiche. È schivo e non cerca ne lo ha mai fatto riconoscimenti. Quando gli abbiamo detto vieni a Torino che vorremmo consegnarti una pergamena ci ha risposto: ‘cosa ci vengo a fare? Torino l’ho già vista.’ Ogni tanto ti guarda dai suoi occhiali e ti sorride. Se sei nelle sue corde ti fa vedere le tre tessere che conserva sempre nel suo portafoglio: Pci, Anpi, Cgil anni 1945, 1946, 1947. Diceva la pubblicità del Vov ‘è una sferzata di energia’. Così è per noi incontrare Bruno nei corridoi della Camera del Lavoro di Alessandria. Non lo si potrà più incontrare nei corridoi della Camera del Lavoro, né incrociarlo sulle strade degli Appennini dove macinava settimanalmente centinaia di chilometri in bici. Ma nessuno potrà portarlo via dalla nostra memoria. Ciao Vov.

Una sola, alla menta Marisa Valente Direttore Patronato Inca

C

aro Bruno, mmmmmmmmmiiici mancherai, ci mancherà il tuo sorriso e le tue battute contro il governo, ci mancheranno i tuoi racconti sulle lotte sindacali delle donne della Borsalino, gli episodi accaduti negli anni della tua militanza in Cgil, la tua presenza, il tuo aiuto per risolvere anche i piccoli problemi di manutenzione della nostra Camera del lavoro.

Ci mancherà la tua timidezza, la tua discrezione. Ricordo che quando ti incontravo nel corridoio dovevo insistere per offrirti le caramelle e tu mi dicevi: ‘Ne prendo una sola, alla menta’. È un pezzo di storia sindacale importante il tuo, lo conserveremo nella memoria, per non dimenticare da dove veniamo, ma soprattutto per avere chiaro qual è la direzione da prendere, ci faremo forti del tuo insegnamento: stare sempre a fianco dei lavoratori, della classe operaia,

dei più deboli, questa è la nostr gente questa è la Cgil. Sentiremo un grande vuoto dentro quando a gennaio non ti vedremo girare per gli uffici con le tessere dell’Anpi. Dopo 23 anni in Cgil chi mi porterà la tessera dell’Anpi? Ciao Bruno, ti abbiamo voluto bene, sarai sempre dentro al nostro quadrato rosso, che sta alla nostra sinistra, dove sta il cuore. Con affetto Marisa

È tutta fantasia Stefania Magrassi Coordinatrice dei Servizi fiscali Cgil Piemonte Sud

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novembre. Una vita che ha scritto la storia non poteva che andarsene in un giorno così. Bruno era per noi quegli occhiali grandi illuminati da due occhi buoni, profondi, acuti; era il sorriso che incontravi nel corridoio del Palazzo e che ti accompagnava tutto il giorno; Bruno era un tuffo nella storia del nostro Paese, la memoria del sommo sacrificio in nome della libertà e degli ideali più alti, era la speranza che il nostro mondo caotico ed un po’ sbandato potesse alla fine ritrovarsi e ripartire proprio da quel sacrificio. Tutti noi abbiamo amato Bruno in modo istintivo, fin da prima di conoscere la sua storia, perché quella storia Lui l’aveva addosso e la portava come una seconda pelle. Bruno non amava parlarne, o meglio, non amava le domande, ma se il suo cuore ed il suo animo sentivano la necessità di farlo, beh,

allora non potevi che sentirti un privilegiato. Ricordo che un giorno, qualche anno fa, lo incontrai alla Reception e, come ero solita fare, mi fermai a scambiare due parole. Gli feci questa richiesta: «Bruno, mi devi promettere che, prima o poi, troverai il tempo per raccontarmi un po’ della tua densa vita». Lui, candidamente, ma con un velo di malinconia mi rispose: «Eh, Stefania … non so, perché vedi, da una parola in su … è tutta fantasia». ‘Da una parola in su è tutta fantasia’: questa frase semplice ed essenziale, credete, è stata per me la lezione di Storia più potente e straordinaria che io abbia mai ricevuto, e che nessun libro potrà mai insegnare. Sì, perché la storia di chi quella Storia l’ha fatta, l’ha costruita giorno dopo giorno, l’ha amata ed odiata insieme, porta con sé ricordi e tracce che nella memoria a volte sconfinano nel sogno, si confondono tra ciò che è stato e ciò che avrebbe dovuto essere. Ma, allo stesso modo, alle orecchie di chi

ascolta e di chi ha letto quella stessa Storia solo sui libri di scuola, le vicissitudini, gli aneddoti, le parole di chi la racconta possono sembrare irreali, nebulose, a volte quasi incredibili. Un giorno Bruno mi confidò di non aver mai preso la patente di guida perché ogni qualvolta gli capitava di incrociare i fari delle auto, nel buio, avvertiva l’impulso irrefrenabile di gettarsi nel fosso, così come accadeva quando negli anni di lotta partigiana doveva nascondersi dai fascisti. Caro amico, compagno, partigiano Vov: ora quei fari hanno finalmente smesso di fare paura. A te , e a chi come te ha amato la vita degli altri al punto di sacrificare la propria, va il nostro grazie, la nostra riconoscenza per averci consegnato il grande dono di poter scegliere, pensare, capire e vivere nel rispetto dell’altrui, ma pur sempre nella nostra preziosa ed unica individualità. Ogni volta in cui sapremo dare valore e senso al tuo dono tu ci sarai, ben oltre la morte.


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