BRUNA VECCHI CULCASI DONNA E CAVALIERE

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con prodotti che non coprivano tutte le esigenze di una famiglia, che era quindi costretta a rivolgersi a più esercenti. l’offerta era incompleta, parziale e anche carente. pure i locali risultavano un po’ antiquati, intasati, poco illuminati. Fu un successo e non solo per la parte imprenditoriale. per tre mesi intensamente, la gente ha vissuto questa innovazione come un progresso. i carrelli erano pieni e gli acquirenti erano soddisfatti. Diventò un segno dei tempi.”

“era la prova tangibile del raggiunto benessere. una nuova e moderna cancellazione della fame patita nel dopoguerra, vissuta dalla generazione precedente, ma ancora in vita. nei nostri locali l’abbondanza di ogni genere di consumo si leggeva a vista.” “la stagione dei supermercati, si portò dietro però anche una serie di attentati. Tanti, troppi e che mi indussero a riflettere e prendere dei provvedimenti, anche se non sapevo di che genere. era un aspetto deteriore, completamente nuovo. io conoscevo soltanto l’investimento, il rischio di impresa, la prudenza mercantile. si crearono anche posti di lavoro per una serie di operai e di collaboratori. a me si rivolgeva tanta gente alla ricerca disperata di una occupazione. la società trapanese voleva crescere. le nuove generazioni desideravano un lavoro ben retribuito per mettere su famiglia.”

“il primo atto intimidatorio, che oggi possiamo chiamare di avviso, fu un ordigno collocato a marsala e dopo un breve lasso di tempo a mazara del Vallo. le perdite, in entrambi i casi, non furono molto rilevanti. più grave e maggiore danno fece la bomba piazzata nel supermercato di sciacca dove l’esplosione fece saltare anche una saracinesca. l’incendio distrusse l’intero supermercato. mi ero convinta che si potesse trattare di una ritorsione dei piccoli esercenti. eravamo stati accusati 90


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