BRUNA VECCHI CULCASI DONNA E CAVALIERE

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“le rare volte in cui si presentava al circolo concordia di Valderice tutti gli andavano incontro. Gli davano il benvenuto. un giorno un socio, vedendolo affacciare alla porta d’ingresso, disse: arriva il sole. una affermazione che mi ha quasi sconvolto, perché rivolta ad un uomo. mi rendevo conto, però, che la meritava. in paese aveva portato lavoro, e un piccolo diffuso benessere che arrivava in moltissime case. era quasi un orgoglio che i compaesani potevano condividere come merito collettivo: lui ne era la bandiera.” “per me è stato un esempio da seguire. cominciamo dalla constatazione che, malgrado per lui non fosse indispensabile, ha ripreso gli studi per laurearsi. lo ha fatto quando già lavorava nello stato (cioè un posto sicuro che era la massima aspirazione di tanta gente in quel periodo). aveva una bella famiglia, era imprenditore e godeva di fiducia. anche per laurearsi ha dovuto fare sacrifici, e accettare rinunce. non c’era lavoro o gesto che per lui fosse degradante. e così si è sempre comportato anche quando le sue aziende erano tra le prime in sicilia e aveva inventato un tipo di impresa che prima non esisteva nell’isola. malgrado i tanti anni trascorsi, a Valderice -e non soltanto nel suo paese d’origine- la gente non lo ha ancora dimenticato. anzi”.

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