BRUNA VECCHI CULCASI DONNA E CAVALIERE

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superiorità rispetto agli altri. e’ il piacere di farlo che mi interessa, non di possederlo. Questo è nella mia indole. ho la coscienza di aver fatto un po’ carriera, ma sarei pronta a ripartire daccapo e ricominciare da zero. ho imparato, guardandomi in giro, cercando di apprendere quello che mi sembrava il meglio; lo facevo per me e per chi mi è stato vicino e ha condiviso con me sfide e successi.”

“se non avessi fatto l’imprenditore? avrei volentieri fatto la sarta. mi ricordo che da ragazza la sera mi attardavo e cucivo alla luce del lume a petrolio. Durante la guerra spesso mancava l’energia elettrica. ho fatto tutto quello che mi pareva opportuno fare al momento. Volevo essere sempre in cammino verso una meta e non attendere un tempo indefinito. Debbo dire, però, che le cose che volevo fare mi venivano incontro. avevo la sensazione che c’era quasi una intesa tra i miei progetti e una coincidenza con tutto quello che mi girava attorno. percepivo l’esistenza di un alleato, che mi affiancava. una grande forza è stata la compattezza della mia famiglia che era composta anche dai miei più stretti collaboratori.”

“credo nella fortuna perché io sono stata baciata dalla fortuna. per andarle incontro ci vuole alzarsi presto la mattina, molto presto, ma non sempre la si incontra. io sono andata avanti un gradino alla volta. ai pianerottoli, però, mi sono fermata. la fortuna è un bollo, come un marchio di origine.” “Qualche volta sono stata senz’altro coraggiosa. Forse, però, aiuta di più l’intraprendenza, e poi è anche utile sapere riflettere per schiarirsi le idee e imbroccare le decisioni giuste.” “ho fatto molti debiti, ma li ho sempre pagati. ho onorato sempre la mia

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