Mestieri d'Arte & Design n°8

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48 Ogni quadrante è stato decorato secondo l’antica e nobile arte dello smalto grisaille Grand Feu: una tecnica rara che richiede una straordinaria perizia

L Sopra, le mani del maestro smaltatore definiscono gli ultimi dettagli. A destra, il quadrante rivela ogni minimo particolare: la piega del tutù, il pizzo della scollatura, il velluto del nastro che cinge il collo, la trasparenza di tulle e mussola.

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La sua eleganza, il suo talento innato per la danza ne facevano uno dei ballerini più ammirati dell’epoca. Il sole che lo coronava, quando compariva per completare le coreografie ideate dai suoi maestri, ne esaltava la maestà e ne additava il futuro: Luigi XIV, il Re Sole. La sua passione per l’arte di Tersicore ha reso il balletto francese celebre in tutto il mondo, anche grazie all’Accademia che il sovrano stesso volle fondare nel 1661: un’istituzione che nel 1713 con decreto reale divenne École Française de Danse, presso l’Opéra de Paris. Da allora, queste due istituzioni culturali sono strettamente legate. Non sorprende, dunque, che la manifattura elvetica di alta orologeria Vacheron Constantin, che dell’Opéra di Parigi è sponsor e che al teatro francese ha già dedicato i suoi preziosi orologi ispirati al celebre soffitto dipinto da Chagall, abbia ora deciso di celebrare il terzo centenario dell’École de Danse con tre nuove, straordinarie creazioni della sua serie Métiers d’Art: Hommage à l’Art de la Danse. Tre capolavori contrassegnati dal Punzone di Ginevra. Il rapporto della manifattura con la danza è profondo: vi sono infatti numerosi punti di contatto tra la creazione di un orologio, come quelli firmati Vacheron Constantin, e gli effimeri ma indimenticabili momenti che le ballerine mettono in scena. La proporzione tra perfezione tecnica e leggerezza artistica, per esempio: gli allenamenti cui si sottopongono le ballerine sono durissimi, e sin dalla più tenera infanzia l’École de Danse pretende una dedizio-

ne totale, per arrivare a un’esecuzione che coniughi il massimo della tecnica con una precisione impeccabile. Eppure, quando le ballerine danzano sul palco, nei loro gesti si legge solo leggerezza, eleganza, delicatissima interpretazione di un momento musicale: nessuno sforzo apparente, nessuna fatica, ma solo la grande professionalità e ricercatezza del balletto. La stessa proporzione vale per un segnatempo di alta orologeria, come i tre modelli di Hommage à l’Art de la Danse: la loro bellezza estetica è costruita sull’esecuzione impeccabile dei diversi mestieri necessari alla loro nascita. Le complicazioni che vivono al loro interno ne determinano le funzioni, che deliziano chi lo porta al polso. Le figure delle ballerine, ispirate a quelle dipinte da Degas, comunicano leggerezza ed eleganza. Ma dietro questa straordinaria perfezione vi è il lavoro paziente, tenace e minuzioso dei maestri che lo hanno creato: gli orologiai di Vacheron Constantin, naturalmente, che hanno costruito pezzo per pezzo ogni componente dei segnatempo. Gli specialisti che hanno dato vita al calibro 2460 SC, progettato e fabbricato dalla Casa orologiera. Gli orafi che hanno fuso la cassa di 40 mm in oro bianco 18 carati. E i maestri d’arte che ne hanno decorato il quadrante con tre straordinari soggetti: La classe de danse, La répétition e Deux danseuses sur scène. Ogni quadrante è stato decorato secondo l’antica e nobile arte dello smalto grisaille Grand Feu: una tecnica rara e decisamente esigente, che richiede una straordinaria pe-

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