Mestieri d'Arte n°5

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moderne sono tuttora alleate con le antiche tradizioni», ha infatti dichiarato. La rivalorizzazione della maison è partita, come spesso accade, dalle origini: accanto alle celeberrime porcellane-scultura si è voluto riscoprire il settore della gioielleria, che era stato inaugurato già nel Settecento e poi piano piano abbandonato. Già allora la porcellana veniva fatta sposare con oro e pietre preziose. «MEISSEN Joaillerie» ripropone dal 2011 gli accostamenti di porcellana e diamanti, zaffiri, oro bianco, giallo o rosa. Ogni pezzo è unico perché dipinto a mano da uno dei migliori maestri artigiani di MEISSEN, come conferma Kurtze: «La nostra squadra di punta per i pezzi più preziosi e la gioielleria è formata da artigiani che lavorano in azienda da 20, 30 o 40 anni». Escono così dai laboratori i romantici pendenti Mongolfiera, orecchini, bracciali, ciondoli personalizzabili su richiesta e, per i cinofili, persino gioielli e charme a forma di carlino. Se è vero che la maison non rinuncerà mai al legame con la sua storia passata, continuando a produrre preziosi servizi da tavola su disegni ormai classici, occorre però riconoscere che lo storico simbolo con le due spade incrociate (uno dei più antichi loghi ancora in uso in Europa) viene anche impresso su pezzi più contemporanei, frutto di particolare attenzione al design e «al suo ruolo nel guidare l’innovazione e la reinvenzione necessarie alla sopravvivenza di un brand». In questo contesto si inseriscono le produzioni

Sono due spade incrociale lo storico simbolo dell’azienda ancora utilizzato

Home e Architecture con divani, poltrone, tavoli, lampade e piastrelle assolutamente hand-crafted. Non solo. Oltre ai designer, MEISSEN ha invitato molti artisti a sperimentare senza limiti con la porcellana: nel 2010 è stato inaugurato il progetto ArtCampus, «un programma che finora ha visto 30 artisti internazionali alle prese con la porcellana MEISSEN, in un processo di creazione di vere opere d’arte. Il nostro scopo è fare di MEISSEN la Mecca della scultura e arte moderna della porcellana», conferma Christian Kurtze. Lo scorso inverno a Lipsia una mostra di successo ha esibito i primi risultati della virtuosa collaborazione tra artisti e artigiani. Il gruppo, che vuole mostrare i grandi passi avanti compiuti recentemente, compie la storica decisione di aprire il primo flagship-store europeo e per far questo guarda all’Italia: «Villa MEISSEN» verrà inaugurata la prossima primavera a Milano, in via Montenapoleone. Per Kurtze «l’incredibile reputazione italiana per quanto riguarda lusso, artigianato, qualità ma anche arte, design e cultura si allinea perfettamente con la filosofia MEISSEN. Milano, che affonda le sue radici nelle pratiche artigianali così come nel design più contemporaneo, ci è sembrato il luogo perfetto». E sarà qui, tra le più esclusive boutique meneghine, che si potranno finalmente ammirare i piccoli e grandi tesori in «oro bianco» che per secoli hanno incantato l’Europa.

Da sinistra, la danzatrice Loie Fuller disegnata da Theodor Eichler nel 1911; per l’anello Due Fiori è stata usata la pietra Kogolong; il vaso Bouquet di fiori, stile primo 700.

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