Mestieri d'Arte n°4

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Lavorazioni di Stile

firmato Gucci, la cui realizzazione è ancora fatta in Italia Frida Giannini è uno dei pochi creativi che sono stati daval 100%. Ed è destinata a rimanere tale: «nessuno ci ha vero in grado di stabilire un dialogo diretto ed efficace con costretto a tenere tutta la produzione in Italia», conferma gli atelier e con gli artigiani: «quando vado a Casellina, dove Patrizio di Marco, presidente e amministratore delegato di hanno inizio i nostri processi produttivi e dove le pelli vengoGucci dal 2009. «Ma investire nel proprio Paese di origine no selezionate e testate, parlo con i nostri artigiani e discuto è al contempo un dovere e una questione di responsabicon loro. Molto spesso si accigliano e mi dicono di no; ma lità sociale. È naturale per noi apprezzare e far tesoro del alla fine otteniamo sempre il miglior risultato possibile, e patrimonio di maestria artigiana che abbiamo coltivato quello che raggiungiamo apre nuovi orizzonti anche in terda decenni. I clienti apprezzano questo sforzo? In parte mini di ricerca». In linea con la tradizione del design italiano, sì. Ma noi siamo consapevoli che questa autenticità sarà Gucci da sempre crea oggetti con una funzione ma anche sempre più richiesta, in futuro». Il con un’anima: «Quest’anima non percorso evidenziato da Patrizio sgorga solo dalla riflessione che un di Marco ruota proprio intorno certo oggetto viene ancora creato all’autenticità, alla legittimità di con tecniche antiche di secoli, ma un marchio come Gucci nel pordall’attenzione artigianale e dal tare avanti tradizioni e lavorazioni metodo di lavoro che qui, oggi, al contempo preziose e delicate: portiamo avanti con straordinaria «Sii fedele a te stesso, alle tue rapassione», conferma di Marco. La dici, alla tua identità, così che tutcampagna pubblicitaria Gucci Foti sappiano che qualsiasi storia tu rever, che Frida Giannini ha forracconti è legittima e reale». temente voluto, punta esattamente Se i tempi di Tom Ford e di Doa sottolineare le origini e l’identità menico de Sole hanno visto Gucdel brand: non come mera retorica, ci passare da una situazione quasi ma come espressione di un’anima fallimentare al vertice della moda vitale, presente, fondamentale. e del lusso, la Gucci guidata da Una visita alle unità produttive di Frida Giannini e Patrizio di MarCasellina, a pochi chilometri da co rivela oggi valori diversi: quelli Firenze, è un’esperienza che apre di una storia unica, di un territogli occhi: non c’è né malinconia né rio, di un’eredità. Un patrimonio culto per i «bei vecchi tempi», ma che non include solamente codici piuttosto la ferma consapevolezza di stile, ma anche lo straordinario che la creazione di prodotti presavoir-faire delle centinaia di artiziosi richiede competenze uniche. giani che hanno lavorato e tuttora Competenze che qui vengono collavorano per il marchio fiorentino. tivate, protette, spinte a superare Questo patrimonio vivente riesce continuamente se stesse, perché «il a infondere vita e incanto a uno cliente vuole sempre qualcosa di straordinario archivio, sotto la nuovo, e ha grandi aspettative in saggia ed entusiasta supervisione termini di stile e di qualità» dice , di Frida Giannini. «Quando arriFrida. «Ma ci sono creazioni che vai da Gucci, il mio primo inten- è l’unica cosa umana che non ci inganna, richiedono tempo, che non possoto fu quello di visitare l’archivio» no essere riprodotte in due minuè la sola cosa che appartiene rammenta. «Mi aspettavo qualti: necessitano di occhi, di teste, di completamente al genere umano. cosa di favoloso, straordinario, competenza e di mani intelligenti. ma quello che vidi sorpassò ogni A volte siamo costretti a dire di no Anatole France mia più folle aspettativa: a parai clienti, quando non riusciamo te gli iconici articoli in pelle del a riprodurre in tempo un articolo brand, vi vidi un intero universo prezioso che ha incontrato il sucracchiuso in oggetti che raccontacesso del pubblico: e a volte è anvano storie di eccellenza, maestria, che giusto dire di no. Anzi, trovo know-how». Frida ha una passione personale per la storia che sia necessario, per proteggere la qualità incontaminata e un approccio istintivo per il prodotto «semplicemente e senza compromessi di cui siamo orgogliosi». perfetto», per la creazione dell’icona che definisce il trend La bellezza è senza alcun dubbio un enigma, scrisse Doo ristabilisce uno stile. «Lavorare da Gucci, con la nostra stoevskij in L’Idiota. storia unica e senza paragoni, mi mette nelle condizioni Un enigma che per secoli è stato indagato, ammirato, idodi riprendere ancora dal passato quegli elementi che sono latrato: perché il senso del bello, secondo Anatole France, sempre originali e ricchi di significato, e di proiettarli nel è l’unica cosa umana che non ci inganna, è la sola cosa che futuro. Il cliente Gucci apprezza in maniera consapevole le appartiene completamente al genere umano. Come una bella capacità straordinarie che i nostri artigiani si trasmettono borsa, fatta a mano per durare nel tempo e per contenere i di generazione in generazione». ricordi più preziosi che vogliamo possedere e custodire.

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PHOTO BY ALESSIO COCCHI

Il senso del bello

8-11-2011 18:12:47


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