Artigianato 48

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S E G N A L A Z I O N I MONUMENTO ALLA RESISTENZA

Il 6/10/02 è stata inaugurata, a Sestri Levante, una fontanamonumento alla Resistenza che coniuga due precise esigenze dell’arredo urbano: il bisogno di creare perni visivi in spazi che risulterebbero dispersivi e che comunque hanno bisogno di evidenziare la propria identità, estetica e architettonica e la necessità della collettività di ritrovare elementi simbolici che, riassumendo contenuti culturali condivisi ed in cui riconoscersi, permettano di appropriarsi del luogo in questione. Gli autori dell’opera: Roberto Villani per l’impianto architettonico della fontana e lo scultoreceramista Alfredo Gioventù per gli elementi plastici, hanno avuto l’opportunità di sperimentare una interessante collaborazione su un tema così delicato come una pubblica committenza con finalità celebrative, mantenendo una ferma volontà nel risolvere con un linguaggio contemporaneo le esigenze di arredo urbano della piazza interessata. L’impianto formale trova il suo nucleo ideale nella forma geometrica della piramide, che contiene già in sé significati retorici e precisi rimandi architettonici. alta più di 7 metri e di base quadrata a lato 4 metri, è realizzata in grès porcellanato e raffigurata nell’atto di sgretolarsi sotto l’impulso di una forza interna, rappresentata dal ritratto in bronzo del partigiano (Eraldo Fico): dal suo crollo nasce una fonte d’acqua che dà vita ad una serie di cascate. Daniele Massa Alfredo Gioventù, particolari in bronzo e grès pocellanato del monumento alla Resistenza dedicato al partigiano E. Fico Virgola.

MOSTRE ILLUMINARTE

Nell’agosto 2002 a Champoluc (AO) si è tenuta la mostra “Illuminarte, sculture luminose di Walter Bonanno”. Nel ’94 il designer torinese trapiantato nel Canadese da 7 anni, lascia il lavoro di educatore di ragazzi disabili per dedicarsi alla vocazione artistica. Come egli stesso sostiene, “la tensione creativa nasce dalla materia”: sono gli oggetti ed i materiali che guidano la creatività. Componenti meccaniche, reti, legno antico, materia riciclata: tutto ciò che ha un sapore non finito prende forma nelle sue mani, trasformandosi in complementi di arredo. Le creazioni si suddividono in pezzi unici numerati, prodotti seriali, sculture luminose e mobili scultura, corredati da certificato di autenticità. Le sue sculture sono state esposte a Montreux ’95, a Sion ’96 ed alla Biennale dei giovani artisti d’Europa ’97. Il grande successo ottenuto ha portato alla nascita della Walter Bonanno s.a.s. nel ’99, anno in cui, oltre alle sculture luminose, trovano spazio numerosi esemplari dedicati all’arredamento. Degne di nota sono la serie “Budina”, in cui gli stampi per dolci divengono particolari lampade da ufficio, e “Bonsai”, ove la rete metallica si trasforma in un’opera d’arte in grado di illuminare qualsiasi spazio rendendolo speciale.

VITTORIO ZECCHIN TRA PITTURA E DESIGN 190342

La mostra, aperta fino al 26/1/03 al Museo Correr, offre un vasto e interessante percorso attraverso l’opera del poliedrico artista muranese, attivo a Venezia nella prima metà del XX secolo, dagli esordi pittorici agli importanti esiti nel campo dell’arte applicata. Oltre 200 le opere, selezionate dal comitato scientifico: Marino Barovier, Attilia Dorigato, Silvio Fuso, Marco Mondi, Giando menico Romanelli, Flavia Scotton e Carla Sonego. Tra esse circa 50 tra dipinti e bozzetti, 20 tra arazzi, ricami e merletti, oltre a mobili, mosaici e argenti. Ma il filo conduttore del percorso è costituito da una notevole selezione della significativa produzione vetraria, esemplificata da circa 150 opere: dalle murrine, ai vetri a smalti e oro, dai delicati trasparenti ai raffinatissimi incisi. La mostra vuole approfondire la straordinaria espe-

rienza di Zecchin che certo fu una tra le personalità artistiche più affascinanti e raffinate nella Venezia del tempo, come progettista e designer.

UTOPIE QUOTIDIANE

Prosegue fino al 19/1/03 la mostra “Utopie quotidiane. L’uomo e i suoi sogni nell’arte dal 1960 ad oggi” curata da Vittorio Fagone e Angela Madesani. Le opere esposte, circa 100 realizzate da 52 artisti italiani e stranieri (alcuni: Brodsky, Carpi, Costa, Fantin, Gilbert & George, La Pietra, Paradiso, Patella, Vaccari, Wolf,...), sono testimonianza ed espressione della vita dell’uomo, della sua storia individuale e sociale. La mostra si snoda attraverso un percorso che vede accostati lavori realizzati con le tecniche più svariate: dalla pittura alla scultura, dal video al film d’artista, dalla fotografia all’arazzo. I lavori realizzati dagli anni ’60 ad oggi testimoniano, attraverso percorsi diversi ma talvolta affini, l’aspirazione umana al mito e all’utopia. A partire dalla propria esperienza quotidiana, dalle contraddizioni e dai problemi del proprio universo personale, gli artisti elaborano modelli ideali, appunto utopie, che travalicano la quotidianità della loro esperienza e si riflettono sul più ampio mondo esterno. Un’inversione di tendenza si nota tuttavia, negli anni ’90, particolarmente in Europa: pur muovendo dalle stesse motivazioni di riflessione e talvolta disagio, il lavoro degli artisti ritorna il più delle volte ad una dimensione più intima. Al centro rimane, comunque, un tema di grande interesse: l’uomo e i suoi sogni. Claudia Ferrari Opera di Brodsky presente alla mostra.

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