L'intarsiatore non è un miniaturista del legno; senza quella predisposizione d'amore di cui si diceva, senza quell'umiltà del cuore che lo rende fratello della materia che adopera, la sua opera rimarrebbe fredda, inerte, statica, mancherebbe
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insomma di movimento, di ritmo; in una parola, di vita. Tutto questo mi ispirano la figura e l'opera di Enzo Fasano; non posso in lui scindere la sua vita dalla sua opera, nel senso che la prima è tutta assorbita dalla seconda, è tutta riversa in essa, in una
simbiosi che è atto di amore dell'esistenza. Venuto fuori dalle viscere della terra (i genitori erano contadini di quella povera regione che è il basso Salento, terra arida e ricca di pietre, ma altrettanto di colori e di umori),