Alcool... non si comanda

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luglio_2011 bis

12-07-2011

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DALLE PARETI ALLE TELE Intervista a Davide Casilli e Francesca Romano, due giovani uniti dalle emozioni che la pittura può donare Davide, come nasce la vostra passione per l’arte? È sicuramente merito dell’ambiente in cui siamo cresciuti. Sia io e sia Francesca, infatti, siamo di San Cesario ed è qui, nel nostro paese, che la prima volta ci siamo ritrovati a confrontarci con l’arte della pittura. Per quanto mi riguarda, ho coltivato questa passione un po’ per forza di cose: il mio mestiere di imbianchino (che conduco al mio socio Massimo, marito di Francesca e amico di vecchia data) da sempre mi ha costretto a cimentarmi con il pennello come strumento di lavoro. Da qui, piano piano, mi sono ritrovato a usarlo anche come mezzo attraverso il quale esprimermi. Il sodalizio con Francesca è stata poi la molla che mi ha spinto a migliorare. Con lei credo di aver trovato la giusta via da percorrere per crescere e far diventare questa passione qualcosa di più di un semplice hobby, provando a dare alle nostre opere sintonia e originalità. Conosciamo meglio anche Francesca. Cosa ti ha spinto a credere in questa passione? Ho iniziato a comprendere durante le scuole medie le emozioni che potevano donarmi i colori. Le ore di educazione artistica, infatti, erano le mie preferite, quelle di cui ero più contenta. Sono passati degli anni da allora e questi sono serviti a rafforzare l’amore verso il linguaggio visivo, facendomi andare alla ricerca, ancora oggi, di vecchi appunti riguardanti tecniche artistiche o fogli su fogli pieni di disegni, linee, figure e quant’altro di utile per crescere. Grazie a Davide ho trovato le giuste motivazioni per dare sfogo a questo nostro particolare modo di intendere l’arte. Durante il tuo mestiere di imbianchino, hai mai avuto modo di sfruttare il tuo talento? Certo, l’ultimo caso è stato quello di una cliente che mi ha dato carta bianca sulle decorazioni da fare in un vano scale ed io mi sono ispirato a dei fasci di luce

che venivano fuori dai porta lampade messi sulle pareti, per riprodurli sulle stesse. Occorre avere sempre quella dose di coraggio per proporre quanto di più fantasioso può uscir fuori. Quest’esperienza mi ha fatto bene e soprattutto mi ha reso consapevole che ciò che creo può essere apprezzato, obiettivo da sempre molto ambito da un artista.

Come pensate di divulgare la vostra pittura e quindi di farvi conoscere? Siamo partiti con dei lavori su tela, che hanno riscontrato un modesto successo prima nella cerchia di amici e conoscenti e poi, grazie a mostre e fiere sparse sul territorio salentino, ad un pubblico sempre più ampio. Aver partecipato alla mostra di arte, voluta in occasione della ricorrenza della festa di San Giuseppe te la Striddrha, è stato motivo di grande orgoglio e testimonianza di quanto detto prima. Inizialmente non volevamo prendervi parte. Siamo stati spinti dall’incoraggiamento di alcuni amici, anzi, di due amiche in partico-

Uno dei graffiti realizzati dagli artisti sul muro di cinta della scuola materna di Via Aldo Moro durante la manifestazione “Arte per la strada” organizzata lo scorso 2 luglio da Davide Casilli, Elisa Rollo e Stefania Miglietta

Francesca e Davide nel loro laboratorio di San Cesario con alcune delle opere recenti

lare che ci hanno conviti a fare “il grande passo” di farci conoscere alla gente. In realtà, dentro di noi, sentivamo da tempo crescere il bisogno di ripresentare le nostre creazioni in un contesto più ampio. Altro appuntamento svoltosi nel nostro comune, che ci ha reso partecipi di una felice giornata all’insegna dell’arte, è stata quella dei murales realizzati sui muri esterni della Scuola Materna “Nicholas Green” di Via Aldo Moro. Assieme a un gruppo di writers e pittori, c’eravamo anche noi a esprimere il nostro modo di guardare al mondo che ci è attorno attraverso l’arte. È stata davvero una splendida giornata. Grazie a questi momenti di promozione, facendo un passo la volta, scalino dopo scalino, ora cominciamo a ottenere qualche grande soddisfazione: abbiamo ricevuto inviti per partecipare a varie mostre in giro per il territorio. Tra queste, una in particolare ci entusiasma tantissimo. Si svolgerà a Salignano, tra le mura di una vecchia torre proponendo così un contrasto tra il passato e il presente. Sicuramente non mancheremo. Siete un fiume in piena nonostante i rispettivi impegni lavorativi e familiari. Come riuscite a trovare spazio nell’arco della giornata da dedicare alla vostra creatività? Banale a dirlo, ma come tutti gli artisti, anche noi siamo presi dal cosiddetto momento di ispirazione che senza ostacoli e senza orari si ripropone in noi prepotentemente dandoci la forza e la voglia di fissare sulla tela la magia del momento. L’arte e la vita non sono mondi separati. Il nostro percorso artistico, infatti, con il bagaglio di esperienza che porta con sé arricchisce notevolmente anche l’ambito lavorativo e affettivo. A conclusione di questo colloquio che ho trovato particolarmente interessante, mi sento di farvi i migliori auguri per un percorso sempre più ricco di succesi e grandi soddisfazioni. Grazie. Matteo De Pascali

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